Il taccuino di Santiago

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Non c'è viaggio senza ricordi. Ogni anno oltre 15.000 persone, di ogni età e da ogni regione d’Italia, si mettono in cammino verso Santiago. Nello zaino leggero di chi parte, non può mancare un quaderno... Il Taccuino di Santiago di Terre di mezzo è l'ideale per costruire la mappa emozionale del proprio Cammino, durante o dopo il viaggio. Pratico e resistente, con copertina rigida ed elastico, ha tutto lo spazio per annotare le impressioni della giornata, gli indirizzi degli amici appena conosciuti, le riflessioni fatte prima di addormentarsi, o per disegnare uno schizzo dei luoghi attraversati. Senza dimenticare i sellos, i timbri che si collezionano negli hospitales lungo il Cammino. Inoltre, note storiche, leggende, e una guida alla città di Santiago, illustrate dagli acquerelli di Stefano Turconi.

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Il mio viaggioverso Santiago

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taccuino di viaggioNoN c’e vIaggIo SeNza rIcordI

Puoi usare queste pagine per scrivere, ma anche

per raccogliere: un fiore, uno scontrino, un biglietto...

... uno schizzo (tuo o di un compagno di viaggio bravo a disegnare).

Nelle prossime pagine ci sono i percorsi dei diversi cammini, tappa per tappa. E intorno lo spazio per le date, il “clima” di quella

particolare giornata (pioveva?), un incontro,

un fatto. O semplicemente dove ti sei fermato

per la notte.

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suggerimenti d’uso

I timbri: raccontano di un luogo, di una sosta,

di una scoperta. Collezionali

e scrivici sopra dove, quando e magari chi

te lo ha offerto.

Hai gia fatto il cammino?rIcoStruIScI Il tuo vIaggIo

e raccoglI quI I tuoI rIcordI

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finisterre

lisboa

sevilla

Granja de moreruela

astorga

oviedo

a coruÑaferrol

burgossantiago

de compostela

s p

agna

portogallo

CammINOdE la Plata

700 km

CammINO PrImItIvO 310 km

CammINO INglEsE120/70 km

CammINOsaNabrEsE

370 kmCammINO

POrtOghEsE650 km

vErsOfINIstErrE

150 km

CammINOdEl NOrd800 km

tutti i cammini portano... a Santiago

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Granja de moreruela

irÚn saint-jean-pied-de-port

somport

burgos

f r a n c ia

s p

agna

CammINO aragONEsE

165 km

CammINOfraNCEsE800 km

CammINOdE la Plata

700 km

CammINOdEl NOrd800 km

SegNa IN Nero (o coN uN evIdeNzIatore)Il tuo cammINo...

... e l’aNNo IN cuI l’HaI percorSo:

a pIedI IN bIcIcletta coN altrI mezzI

tutti i cammini portano... a Santiago

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Il codice callistinoIl prImo e pIu famoSo “dIarIo dI vIaggIo”

san giacomo

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Quando è cominciato il pellegrinaggio verso Santiago, e perché? La tomba dell’apostolo

san Giacomo è all’origine di tutto: la notizia del ritrovamento, nel IX secolo, fa il giro dell’Europa e la gente si mette in cammino da ogni dove.

Il XII secolo è un momento di grande splendore per Santiago: si comincia a costruire la cattedrale e qualcuno (forse il chierico Aymeric Picaud) racco-glie nel Liber Sancti Jacobi (Libro di san Giacomo) i primi racconti di viaggio, i miracoli, le omelie.

Ora questo testo è più noto come Codex Calixti-nus (dal nome del papa Callisto II, al quale se ne fa risalire la paternità): il quinto libro del Codice è di fatto il primo e più famoso “diario di viaggio” che si conosca: da allora fino a oggi il percorso francese (quello più frequentato, che parte dai Pirenei fran-cesi) resterà praticamente lo stesso.

Il 5 luglio 2011 grande spavento: il Codice spa-risce! Viene ritrovato esattamente un anno dopo: l’autore del furto è un elettricista che stava lavo-rando nella cattedrale.

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O dio, che portasti fuori il tuo servo abramodalla città di Ur dei Caldei,proteggendolo in tutte le sue peregrinazioni,e fosti la guida del popolo ebreoattraverso il deserto:sii per noi compagno nel cammino,guida nelle difficoltà,sollievo nella fatica,difesa nel pericolo,rifugio nel cammino,ombra nel calore,luce nell’oscurità,conforto nello scoraggiamentoe fermezza nei nostri propositi,perché giungiamo sani e salvi al termine del camminoe arricchiti di grazia e virtùtorniamo illesi alle nostre case, pieni di salute e di perenne allegria.Per Cristo nostro signore, amen.

la preghiera del pellegrino

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e quando sarai arrivato: usa la guida a santiago

in fondo al taccuino

ora tocca a te!

In cammino verso la meta

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Il vero viaggio di scoperta non consiste nel

cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.

Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto

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L’etimologia del nome Compostela è controversa:

la narrazione popolare lo fa risalire a campus stellae

(ovvero il campo sul quale l’eremita Pelayo vide

roteare le luci, come stelle). Ma c’è chi sostiene che

venga da composita tella (terra feconda, per indicare

un cimitero) o risalga ai celti.

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Tra il XVIII e il XIX secolo il cammino verso

Santiago conosce un periodo di decadenza, e

rischia quasi di essere dimenticato. Rinasce nella

seconda metà del XX secolo; tappe fondamentali

sono l’anno santo del 1982 con Giovanni Paolo II

e la Giornata mondiale della gioventù nel 1989.

Nell’anno santo del 1993 i pellegrini sono 100.000.

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Caminante, no hay camino

se hace camino al andar.

Antonio Machado

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Camminatore, non c’è cammino

il cammino si apre nell’andare.

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Chiesa di san

francesco

L e torri della cattedrale di Santiago: l’ultimo giorno i pellegrini scrutano l’orizzonte e le

cercano da lontano, perché sono l’annuncio della meta. Segnano da secoli l’orizzonte. Poi accompa-gnano i giorni in città, diventando il punto di at-trazione e di riferimento: val la pena di imparare a riconoscerle. Un consiglio: salite ai giardini de la Alameda per gustare (come qui) il panorama!

san martín Pinario

torre de la Carraca (è “sorda” perché senza campane)

Palazzo de rajoy (della ragione)

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santiago

Cupola dell’altare maggiore

torre delle campane

torre de la Carraca (è “sorda” perché senza campane)

torre del reloj (dell’orologio)

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uffIcIdel turISmo

autobuS peraereoporto

StazIoNe treNI

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SegNa da dove SeI eNtrato

e I tuoI luogHI

StazIoNe autobuS

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la cattedrale

zebedeo

S enza fiato! Seduti nella piazza do Obradoiro, uno di fronte all’altro: tu e la cattedrale, il cam-

mino e la meta. Questo è il centro gravitazionale di Santiago: qui ci si siede e si contempla in silen-zio; oppure si dà appuntamento agli amici, come nel salotto di casa.

Ai pellegrini medievali appariva la facciata ro-manica, quella famosa con il Portico della Gloria, che oggi è nascosta dalla facciata barocca (comple-tata attorno al 1750).

Le prime pietre della cattedrale attuale vengo-no poste nel 1075, ma i lavori procedono più spediti a partire dal 1100, sotto il famoso arcivescovo Diego Gelmírez (a lui è inti-tolato ancora oggi il palazzo alla vostra sinistra). Nel 1168 il Maestro Mateo viene incaricato di completare l’ope-ra. La consacrazione è del 1211, alla presenza di re Alfonso IX.

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san giacomo

pellegrino

la scala che collega la piazza alla cattedrale è del 1606

zebedeo

santa maria salom

è

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Segna qui le cose che hai perso o dimenticato

lungo il tuo cammino.

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Le cose che non avresti dovuto portare:

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eLe spese

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e