Il mio viaggioverso Santiago
taccuino di viaggioNoN c’e vIaggIo SeNza rIcordI
Puoi usare queste pagine per scrivere, ma anche
per raccogliere: un fiore, uno scontrino, un biglietto...
... uno schizzo (tuo o di un compagno di viaggio bravo a disegnare).
Nelle prossime pagine ci sono i percorsi dei diversi cammini, tappa per tappa. E intorno lo spazio per le date, il “clima” di quella
particolare giornata (pioveva?), un incontro,
un fatto. O semplicemente dove ti sei fermato
per la notte.
suggerimenti d’uso
I timbri: raccontano di un luogo, di una sosta,
di una scoperta. Collezionali
e scrivici sopra dove, quando e magari chi
te lo ha offerto.
Hai gia fatto il cammino?rIcoStruIScI Il tuo vIaggIo
e raccoglI quI I tuoI rIcordI
finisterre
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Granja de moreruela
astorga
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CammINOdE la Plata
700 km
CammINO PrImItIvO 310 km
CammINO INglEsE120/70 km
CammINOsaNabrEsE
370 kmCammINO
POrtOghEsE650 km
vErsOfINIstErrE
150 km
CammINOdEl NOrd800 km
tutti i cammini portano... a Santiago
Granja de moreruela
irÚn saint-jean-pied-de-port
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burgos
f r a n c ia
s p
agna
CammINO aragONEsE
165 km
CammINOfraNCEsE800 km
CammINOdE la Plata
700 km
CammINOdEl NOrd800 km
SegNa IN Nero (o coN uN evIdeNzIatore)Il tuo cammINo...
... e l’aNNo IN cuI l’HaI percorSo:
a pIedI IN bIcIcletta coN altrI mezzI
tutti i cammini portano... a Santiago
Il codice callistinoIl prImo e pIu famoSo “dIarIo dI vIaggIo”
san giacomo
Quando è cominciato il pellegrinaggio verso Santiago, e perché? La tomba dell’apostolo
san Giacomo è all’origine di tutto: la notizia del ritrovamento, nel IX secolo, fa il giro dell’Europa e la gente si mette in cammino da ogni dove.
Il XII secolo è un momento di grande splendore per Santiago: si comincia a costruire la cattedrale e qualcuno (forse il chierico Aymeric Picaud) racco-glie nel Liber Sancti Jacobi (Libro di san Giacomo) i primi racconti di viaggio, i miracoli, le omelie.
Ora questo testo è più noto come Codex Calixti-nus (dal nome del papa Callisto II, al quale se ne fa risalire la paternità): il quinto libro del Codice è di fatto il primo e più famoso “diario di viaggio” che si conosca: da allora fino a oggi il percorso francese (quello più frequentato, che parte dai Pirenei fran-cesi) resterà praticamente lo stesso.
Il 5 luglio 2011 grande spavento: il Codice spa-risce! Viene ritrovato esattamente un anno dopo: l’autore del furto è un elettricista che stava lavo-rando nella cattedrale.
O dio, che portasti fuori il tuo servo abramodalla città di Ur dei Caldei,proteggendolo in tutte le sue peregrinazioni,e fosti la guida del popolo ebreoattraverso il deserto:sii per noi compagno nel cammino,guida nelle difficoltà,sollievo nella fatica,difesa nel pericolo,rifugio nel cammino,ombra nel calore,luce nell’oscurità,conforto nello scoraggiamentoe fermezza nei nostri propositi,perché giungiamo sani e salvi al termine del camminoe arricchiti di grazia e virtùtorniamo illesi alle nostre case, pieni di salute e di perenne allegria.Per Cristo nostro signore, amen.
la preghiera del pellegrino
e quando sarai arrivato: usa la guida a santiago
in fondo al taccuino
ora tocca a te!
In cammino verso la meta
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel
cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.
Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto
L’etimologia del nome Compostela è controversa:
la narrazione popolare lo fa risalire a campus stellae
(ovvero il campo sul quale l’eremita Pelayo vide
roteare le luci, come stelle). Ma c’è chi sostiene che
venga da composita tella (terra feconda, per indicare
un cimitero) o risalga ai celti.
Tra il XVIII e il XIX secolo il cammino verso
Santiago conosce un periodo di decadenza, e
rischia quasi di essere dimenticato. Rinasce nella
seconda metà del XX secolo; tappe fondamentali
sono l’anno santo del 1982 con Giovanni Paolo II
e la Giornata mondiale della gioventù nel 1989.
Nell’anno santo del 1993 i pellegrini sono 100.000.
Caminante, no hay camino
se hace camino al andar.
Antonio Machado
Camminatore, non c’è cammino
il cammino si apre nell’andare.
Chiesa di san
francesco
L e torri della cattedrale di Santiago: l’ultimo giorno i pellegrini scrutano l’orizzonte e le
cercano da lontano, perché sono l’annuncio della meta. Segnano da secoli l’orizzonte. Poi accompa-gnano i giorni in città, diventando il punto di at-trazione e di riferimento: val la pena di imparare a riconoscerle. Un consiglio: salite ai giardini de la Alameda per gustare (come qui) il panorama!
san martín Pinario
torre de la Carraca (è “sorda” perché senza campane)
Palazzo de rajoy (della ragione)
santiago
Cupola dell’altare maggiore
torre delle campane
torre de la Carraca (è “sorda” perché senza campane)
torre del reloj (dell’orologio)
uffIcIdel turISmo
autobuS peraereoporto
StazIoNe treNI
SegNa da dove SeI eNtrato
e I tuoI luogHI
StazIoNe autobuS
la cattedrale
zebedeo
S enza fiato! Seduti nella piazza do Obradoiro, uno di fronte all’altro: tu e la cattedrale, il cam-
mino e la meta. Questo è il centro gravitazionale di Santiago: qui ci si siede e si contempla in silen-zio; oppure si dà appuntamento agli amici, come nel salotto di casa.
Ai pellegrini medievali appariva la facciata ro-manica, quella famosa con il Portico della Gloria, che oggi è nascosta dalla facciata barocca (comple-tata attorno al 1750).
Le prime pietre della cattedrale attuale vengo-no poste nel 1075, ma i lavori procedono più spediti a partire dal 1100, sotto il famoso arcivescovo Diego Gelmírez (a lui è inti-tolato ancora oggi il palazzo alla vostra sinistra). Nel 1168 il Maestro Mateo viene incaricato di completare l’ope-ra. La consacrazione è del 1211, alla presenza di re Alfonso IX.
san giacomo
pellegrino
la scala che collega la piazza alla cattedrale è del 1606
zebedeo
santa maria salom
è
Segna qui le cose che hai perso o dimenticato
lungo il tuo cammino.
Le cose che non avresti dovuto portare:
eLe spese
e