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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” Dipartimento di Management e Diritto 1 Dipartimento Management e Diritto - Università degli studi di Roma Tor Vergata - Progettazione di interventi organizzativi per implementare gli indirizzi governativi nel settore: Il controllo della spesa pubblica e la valutazione delle spese pubbliche; Bilancio e Contabilità. Appalti e contratti pubblici. Progetto: Il processo di adozione della Telemedicina in una rete territoriale di PA: aspetti valutativi e sostenibilità economica Premesse del progetto Il progresso scientifico in ambito sanitario richiede l’impiego di tecnologie sanitarie che stanno modificando radicalmente le modalità di erogazione dei servizi sanitari. Tali innovazioni, al contempo, rientrano tra le principali determinanti dell’aumento dei costi in sanità. Tuttavia, non sempre innovazioni tecnologiche ritenute clinicamente efficaci si rivelano convenienti a livello aziendale. Inoltre, molto spesso il confronto tra gli elevati costi di adozione e le tariffe di remunerazione standard a portato a scartare nuove tecnologie o ad adottarle solo ad appannaggio di alcune specifiche categorie. Pertanto, per selezionare in maniera più accurata gli investimenti tecnologici e implementare con successo nuove tecnologie, è necessario intervenire sul processo di HTA a livello ospedaliero, teso a stimare la convenienza economica per l’azienda sanitaria. La valutazione, infatti, deve essere fatta nel rispetto dello specifico contesto organizzativo e delle esigenze socio-assistenziali del territorio di riferimento. L’introduzione della telemedicina ai fini del trattamento di alcune patologie croniche (ad es., aritmie cardiache, scompenso cardiaco, diabete) rappresenta una delle questioni critiche che investono il Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Attraverso il monitoraggio a distanza di alcuni parametri vitali e

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” Dipartimento di Management e Diritto

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Dipartimento Management e Diritto

- Università degli studi di Roma Tor Vergata -

Progettazione di interventi organizzativi per implementare gli indirizzi governativi nel settore:

Il controllo della spesa pubblica e la valutazione delle spese pubbliche;

Bilancio e Contabilità. Appalti e contratti pubblici.

Progetto:

Il processo di adozione della Telemedicina in una rete

territoriale di PA: aspetti valutativi e sostenibilità economica

Premesse del progetto

Il progresso scientifico in ambito sanitario richiede l’impiego di tecnologie sanitarie che stanno

modificando radicalmente le modalità di erogazione dei servizi sanitari. Tali innovazioni, al

contempo, rientrano tra le principali determinanti dell’aumento dei costi in sanità. Tuttavia, non

sempre innovazioni tecnologiche ritenute clinicamente efficaci si rivelano convenienti a livello

aziendale. Inoltre, molto spesso il confronto tra gli elevati costi di adozione e le tariffe di

remunerazione standard a portato a scartare nuove tecnologie o ad adottarle solo ad appannaggio di

alcune specifiche categorie.

Pertanto, per selezionare in maniera più accurata gli investimenti tecnologici e implementare con

successo nuove tecnologie, è necessario intervenire sul processo di HTA a livello ospedaliero, teso a

stimare la convenienza economica per l’azienda sanitaria. La valutazione, infatti, deve essere fatta

nel rispetto dello specifico contesto organizzativo e delle esigenze socio-assistenziali del territorio di

riferimento.

L’introduzione della telemedicina ai fini del trattamento di alcune patologie croniche (ad es., aritmie

cardiache, scompenso cardiaco, diabete) rappresenta una delle questioni critiche che investono il

Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Attraverso il monitoraggio a distanza di alcuni parametri vitali e

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la valutazione clinica (triage) delle rilevazioni è possibile identificare e intervenire precocemente su

alcuni sintomi patologici, prima che questi si manifestino in forma acuta.

La seguente Figura 1 illustra un esempio di possibile interazione tra Paziente e Ospedale in

telemedicina:

La letteratura medica ha ampiamente dimostrato come il ricorso alla telemedicina apporti

miglioramenti tanto alle condizioni cliniche dei pazienti quanto alla qualità di vita degli stessi,

contribuendo contestualmente a contenere i costi.

Ciò nonostante, la diffusione della telemedicina risulta essere ancora fortemente limitata. Tale

situazione è, in gran parte, determinata dalla mancata predisposizione da un punto di vista

organizzativo delle strutture ospedaliere. Dalla dimensione clinica, è necessario spostarsi ad una

dimensione manageriale tesa alla gestione e organizzazione delle strutture, delle risorse umane e dei

processi operativi.

Obiettivi del progetto

Il progetto si propone di creare un gruppo di lavoro composto da diverse Amministrazioni Pubbliche

(Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere, Comuni e Circoscrizioni) al fine di individuare i

fabbisogni assistenziali del territorio di riferimento e comprendere le modalità più opportune di

implementazione della Telemedicina per la gestione delle patologie croniche maggiormente diffuse.

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La creazione di una rete di PA, può contribuire allo sviluppo di un modello di gestione delle cronicità

di tipo HUB & SPOKE, in cui alcune strutture specialistiche ad elevata specializzazione (HUB)

gestiscono in telemedicina pazienti inviati dalle altre (SPOKE) afferenti allo stesso territorio. La

realizzazione di sinergie tra più strutture all’interno della medesima area geografica, oltre a migliorare

la qualità del servizio reso, permetterà una più razionale allocazione delle risorse, riducendo i costi

di investimento e massimizzando i benefici. Questo contribuirà ad accrescere il rendimento degli

investimenti pubblici posti in essere per l’innovazione del SSN.

L’obiettivo del presente progetto, dunque, è quello di formare un team multidisciplinare di attori

(dirigenti, clinici, amministrativi) provenienti da diverse realtà pubbliche territoriali che, sotto il

coordinamento del soggetto preponente, svolga le seguenti attività:

- individuare le esigenze socio-assistenziali all’interno del proprio territorio di riferimento al fine di

identificare se e dove la telemedicina potrebbe rappresentare un investimento costo-efficace;

- suddividere le attività di gestione dei pazienti fra le strutture SPOKE e le strutture HUB, definendo

le modalità di intervento assistenziale;

- formare gruppi di PA (ASL, AO, Comuni) al fine di promuovere una gestione congiunta di tali

esigenze;

- condividere un sistema di valutazione / comparazione multidisciplinare degli investimenti

tecnologici in Telemedicina, che tenga conto delle specifiche variabili di contesto;

- scegliere la tecnologia che presenti il migliore rapporto costi-benefici in relazione alle specifiche

esigenze;

- misurare le risorse necessarie per l’implementazione del servizio, ai fini di una corretta valutazione

e riallocazione della spesa.

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Contenuti

Il progetto prevede la collaborazione tra il soggetto proponente, rappresentato dal Dipartimento di

Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Istituto Superiore di

Sanità (ISS) e strutture ospedaliere operanti nel territorio nazionale.

Sono state individuate nove “macro-fasi” d’intervento:

1) Analisi situazione attuale. In questa fase viene analizzato il contesto aziendale delle PA

partecipanti, con riferimento sia alle necessità socio-assistenziali del territorio di

appartenenza, sia degli obiettivi strategico-organizzativi. Il fine è quello di individuare:

a. le categorie di pazienti più bisognosi di servizi assistenziali;

b. i servizi che possono essere proficuamente gestiti in telemedicina;

c. le caratteristiche - in termini di strutture e di competenze - di ogni singola realtà

aziendale appartenente alla rete territoriale per stabilire quali sono le risorse

strumentali e di umane di cui si dispone e quelle di cui si necessita.

2) Definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici. In questa fase vengono stabiliti, in base alle

esigenze territoriali, quali sono gli interventi assistenziali più urgenti, in termini di patologie

e tipologie di pazienti da gestire. Vengono, altresì, definiti gli obiettivi clinici e qualitativi che

ogni PA intente raggiungere.

3) Formazione della rete di aziende pubbliche. All’interno di un’area territoriale comune, diverse

pubbliche amministrazioni di aggregano e stabiliscono una collaborazione ai fini di uno scopo

comune. In questa fase, ciascuna PA stabilisce le risorse (materiali, know-how, personale) da

mettere a disposizione per la migliore gestione congiunta di una patologia. Gli obiettivi sono

quelli di:

a. censire tempestivamente i pazienti;

b. stabilire le linee guida diagnostiche, al fine di uniformare il percorso anamnestico,

evitando il rischio di duplicazione degli esami e delle analisi;

c. stabilire le tipologie di pazienti eleggibili per la gestione in telemedicina (dal centro

HUB), ovvero tramite controlli ambulatoriali periodici (dai centri SPOKE);

4) Suddivisione dei compiti. Una volta stabilite competenze di ogni PA appartenente alla rete, si

dovrà procedere a definire i ruoli e ad assegnare i diversi compiti. Una sola struttura accoglierà

un centro HUB specialistico di telemedicina; mentre le altre (SPOKE) si organizzeranno per

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recepire, individuare ed indirizzare pazienti la cui gestione a distanza verrà effettuata a livello

centrale.

5) Analisi della necessità tecnologiche. In questa fase, la rete di aziende dovrà stimare il

fabbisogno di risorse tecnologiche di cui approvvigionarsi. Una infrastruttura di Telemedicina

ha genericamente bisogno dei seguenti investimenti tecnologici:

a. Sensori.

b. Network.

c. Data Processing.

Di seguito, la Figura 2, riporta uno schema esemplificativo di infrastruttura HW/SW per

l’implementazione di un generico servizio in telemedicina.

6) Decisione della tecnologia. In questa fase, dopo aver individuato i punti di forza e debolezza

del gruppo, si procede con la scelta della tecnologia di Telemedicina utilizzabile. La scelta

dovrà necessariamente coinvolgere un team multidisciplinare di valutazione, al fine di tenere

considerazione di tutti gli aspetti clinici, sociali, tecnici, organizzativi ed economici rilevanti

ai fini della scelta. Attraverso un sistema di misurazione multidimensionale, l’obbiettivo di

questa fase è quello di mettere in condizione la rete di PA di definire tecnologie sanitarie, tra

più alternative, che presentano il maggior rapporto costo-benefici per la società e per le

aziende pubbliche coinvolte.

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7) Definizione dei flussi operativi. Questa fase, probabilmente la più critica, è quella nella quale

il processo di learning by doing trova maggiore concretezza. Nel momento della

collaborazione si formalizzano le procedure operative che ognuna delle PA afferenti alla rete

dovrà porre in essere per espletare il proprio ruolo all’interno della rete. La

proceduralizzazione delle attività di ogni singolo membro del gruppo è necessaria per la

definizione “dei confini operativi” all’interno muoversi e delle modalità di coordinamento

con gli altri componenti.

8) Implementazione e test. L’ultima fase operativa prevede la fase di avvio del progetto di

gestione integrata in telemedicina di un campione di pazienti. Le PA che rivestono il ruolo di

centro SPOKE cominceranno a gestire i pazienti target nelle modalità individuate negli step

precedenti. La PA che funge da HUB darà avvio alla gestione a distanza dei pazienti,

riportando i propri feedback clinici alle altre strutture all’interno della rete.

9) Modellizzazione del progetto. Conclusa l’ultima fase progettuale, il progetto sarà

modellizzato al fine di creare una esperienza di riferimento replicabile in altri contesti

territoriali, in altri ambiti clinici, o tra differenti reti di aziende pubbliche.

Descrizione del modello integrato di gestione dei servizi socio-assistenziali in telemedicina

Con la finalità di gestire in maniera innovativa alcune problematiche socio-assistenziali di carattere

sanitario il progetto si propone di definire un modello integrato per il censimento e l’arruolamento di

gruppi pazienti cronici per fornirne continuità assistenziale attraverso una gestione “a distanza” sul

territorio che prevenga l’aggravarsi del loro stato di salute. Ciò, in una logica sistemica, permette di:

Migliorare lo stato di salute del paziente;

Aumentarne la qualità della vita;

Ridurre la spesa sanitaria nella gestione delle cronicità, attraverso:

o La riduzione dei ricoveri inappropriati

o La riduzione di servizi diagnostici inopportuni

o La riduzione di servizi diagnostici ripetuti.

o La prevenzione di accessi ospedalieri in PS (in acuto), privilegiando i ricoveri

elettivi e programmati.

A tal fine, è necessario che la rete territoriale sia organizzata ed integrata in modo tale seguire un

processo di “riconoscimento” della patologia, in modo tale da rendere il paziente eleggibile per

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l’arruolamento in un programma di gestione in telemedicina. All’interno di uno stesso territorio

dunque, la collaborazione tra Medici di Medicina Generale, Farmacie comunali, Case Comunali, e

quindi Aziende Ospedaliere e Aziende Sanitarie Locali, diventa fondamentale. Il modello di gestione

integrata in telemedicina deve tendere a “spingere” i pazienti verso le strutture sanitarie

maggiormente specializzate, evitando sprechi di risorse all’interno del territorio. Il paziente cronico,

deve essere gestito in regime specialistico. Per fare ciò, tuttavia, è necessario che le PA sullo stesso

territorio siano opportunamente coordinate.

In tal senso si devono sviluppare:

- una integrazione orizzontale, tra centro HUB e centri SPOKE, in termini di ruoli, regole e processi

dell’attività clinica.

- una integrazione verticale, tra centro HUB e pazienti, in termini di meccanismo “feedback to follow-

up” (Figura 1).

Pare evidente che tali integrazioni siano parte rilevante di un processo manageriale – organizzativo,

che avrà come risultato finale, oltre ad un incremento dell’outcome clinico, una riallocazione più

efficiente e più razionale della spesa pubblica, con inevitabile riduzione della stessa.

La seguente Figura 3 mostra in sintesi il modello di gestione proposto. In proposito, si possono notare

i tre momenti operativi che s’intende raggiungere: 1) Arruolamento /censimento dei pazienti d parte

dei centri SPOKE; 2) l’invio dei pazienti dai centri SPOKE al centro HUB di Telemedicina; 3)

gestione dei pazienti da parte del centro specialistico HUB.

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A chi si rivolge il corso

Il target del corso e costituito da dipendenti pubblici che operano in ambito di programmazione,

gestione e controllo delle risorse sanitarie sul territorio o che sono coinvolti nella gestione socio-

assistenziale della cittadinanza.

L’articolazione del corso: durata e contenuti

Il corso avrà una durata di 80 ore di formazione (per un totale di n. 12 CFU – Crediti Formativi

Universitari) articolate in 9 moduli didattici corrispondenti alle fasi di lavoro cosi come sopra

descritte. Si prevedono 8 ore di formazione a giornata, per 10 giornate, ivi incluse le ore laboratoriali

e di attività pratica. Le ore di formazione erogate sono pertanto cosi distribuite:

Introduzione e presentazione del corso - 2 ore

Modulo 1. Analisi situazione attuale - 6 ore:

Analisi territoriale

Analisi economica

Analisi strutture operative

Modulo 2. Definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici di interesse - 6 ore:

Analisi interventi assistenziali più urgenti:

o patologie croniche

o tipologie di pazienti da gestire.

fissazione obiettivi clinici e qualitativi

integrazione delle politiche e i programmi

Modulo 3. Formazione della rete di aziende pubbliche - 10 ore:

Analisi delle modalità di collaborazione

Negoziazione dei ruoli

Fissazione degli obiettivi economici e di contenimento della spesa

Formazione della “struttura operativa” della rete

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Modulo 4. Suddivisione dei compiti - 10 ore:

Fissazione delle specifiche attività svolte dai componenti della rete.

Modulazione del modello di Governance della rete

Definizione delle attività di coordinamento

Definizione delle modalità di comunicazione interne al gruppo

Definizione delle modalità di comunicazione esterne al gruppo

Modulo 5. Analisi della necessità tecnologiche - 8 ore:

Analisi delle linee guida di intervento assistenziale

Analisi dei fabbisogni tecnologici

Analisi dei modelli valutativi delle tecnologie sanitarie

o Aspetti clinici

o Aspetti tecnici

o Aspetti economico-organizzativi

Modulo 6. Decisione della tecnologia - 12 ore:

Analisi dei modelli “econometrici” di valutazione delle tecnologie sanitarie

Modelli di Performance Management

Analisi di costo-efficacia applicata alla telemedicina

Health Technology Assessment e Health Technology Balanced Assessment

Analisi delle modalità contrattuali di acquisto

Definizione dell’apparato tecnologico necessario

Modulo 7. Definizione dei flussi operativi - 10 ore:

Analisi delle procedure di ingaggio, arruolamento, gestione pazienti

Recepimento delle linee guida cliniche di intervento assistenziale

Formalizzazione delle procedure

Analisi delle attività di coordinamento tra i singoli soggetti

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Modulo 8. Implementazione e test - 10 ore:

Supporto procedure di acquisto delle tecnologie,

Negoziazione suddivisione della spesa

Analisi delle necessità di training

Avvio fase pilota del progetto

Modulo 9. Modellizzazione del progetto - 6 ore:

Design di un modello

Analisi delle criticità

Modellizzazione

Il calendario e la frequenza delle lezioni saranno, in ogni caso, concordate con i partecipanti.

Il corso si terrà orientativamente a partire dal mese di aprile 2019 e terminare entro dicembre 2019.

Si presenta, di seguito, un time-table riassuntivo delle varie fasi in cui si articola il progetto.

Metodologia didattica

I temi trattati, necessitano di un approccio capace di coniugare sia lezioni frontali, che momenti di

applicazione pratica, attraverso l’utilizzo di laboratori, esercitazioni, simulazioni ed analisi di best-

practices.

In tal senso il presente progetto intende adottare un approccio integrato tra nozioni, testimonianze e

brainstorming, al fine di consentire gli adeguati approfondimenti e di assimilare i temi oggetto di

discussione da un punto di vista prima teorico e pratico.

APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

1 Analisi situazione attuale 8

2 Definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici di interesse 6

3 Formazione della rete di aziende pubbliche 10

4 Suddivisione dei compiti 10

5 Analisi della necessità tecnologiche 8

6 Decisione della tecnologia 12

7 Definizione dei flussi operativi 10

8 Implementazione e test 10

9 Modellizzazione del progetto 6

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CONTENUTIFASITEMPI

ore lezione

TOTALE ORE

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In particolare, il corso, nell’intenzione di offrire un contributo pratico alla conveniente progettazione

del o dei modelli di integrazioni territoriale dei servizi assistenziali offre due diverse modalità di

interazione tra i partecipanti e docenti:

a) analisi comparativa tra le diverse esperienze di organizzazione integrata dei servizi già adottati

dalle amministrazioni di provenienza dei partecipanti;

b) formazione / esercitazioni / simulazioni basate su casi pratici ripotati in aula dalla Faculty,

ovverosia esempi di modello di gestione in telemedicina “obbiettivo” sviluppate in collaborazione tra

le amministrazioni partecipanti, in modalità business game; i gruppi di lavoro saranno coordinati e

assistiti da un tutor individuato tra i membri.

La didattica “co-prodotta” tra discenti e docenti rivela spiccate caratteristiche di flessibilità; risulterà,

infatti, modellabile in base alle esigenze dei partecipanti ed alle forme di collaborazione di rete che

si saranno individuate. Tale approccio, ricco di interscambio, permetterà un confronto di idee e

possibilità di discussione su esperienze, problematiche e soluzioni individuate.

Coordinamento scientifico e corpo docente

Il coordinamento del corso è affidato al Prof. Francesco Ranalli, Ordinario di Economia Aziendale

presso il dipartimento proponente. I suoi interessi di ricerca e didattica riguardano l’economia

aziendale, la ragioneria, la contabilità pubblica, il controllo di gestione, il Bilancio di Esercizio. Nella

sua carriera ha organizzato numerose iniziative formative attinenti i sistemi di controllo interno delle

amministrazioni pubbliche, delle società cooperative e delle Aziende Sanitarie; è stato più volte

membro di commissioni di concorsi pubblici presso PA. È stato coordinatore del Dottorato in

Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche presso i dipartimenti di Studi sull’Impresa e,

successivamente, di Impresa Governo e Filosofia presso l’Università di Roma Tor Vergata.

Componente della Commissione Regionale di Garanzia presso la Corte d’Appello di Roma.

La Faculty del corso e composta da:

- docenti universitari appartenenti alla struttura proponente, con competenze disciplinari che spaziano

dalle materie aziendalistiche ed economiche a quelle giuridiche.

- docenti universitari di altri Atenei

- altri docenti: professionisti, manager, dirigenti apicali appartenenti all’Istituto Superiore di Sanità e

alle altre strutture sanitarie d’eccellenza coinvolto nel progetto.

Tutti i membri del corpo docente hanno esperienza didattico-professionale almeno triennale.

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Fanno parte della Faculty:

Prof. Francesco Ranalli, Ordinario di Economia Aziendale presso il dipartimento proponente.

Prof. Corrado Cuccurullo è professore ordinario di Economia Aziendale presso l'Università della

Campania L. Vanvitelli. Autore di diverse pubblicazioni, nazionali ed internazionali, su temi che

riguardano l'economia delle aziende pubbliche, in particolare quelle sanitarie, la sua ricerca si

focalizza da anni sulla misurazione e valutazione dei risultati economici e clinici. E' Presidente di

Organismi Indipendenti di Valutazione (D.L.vo 150/90) di alcuni grandi ospedali, Consigliere di

Amministrazione di una delle più grandi centrali di acquisti in sanità. Membro di commissioni

per la valutazione HTA.

Prof. Massimo Sargiacomo, Ordinario di Economia Aziendale presso il Dipartimento di

Economia Aziendale dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti – Pescara. Membro del

Comitato Nazionale di Bioetica, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quadriennio

2018/2022. Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Accounting Management Business

Economics presso l’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti – Pescara. Vanta importati

pubblicazioni nel campo dell’Healthcare Management.

Prof. Francesco Cabalbo, Ordinario di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Economia

dell'Università del Molise, è uno dei 18 membri dell’IPSASB e rappresentante per l’Italia nel

Public Sector Group di Accountancy Europe a Bruxelles. Membro della Commissione a supporto

del Direttore Generale e del Nucleo di Valutazione della Università degli Studi del Molise nel

monitoraggio del livello delle prestazioni organizzative e del grado di attuazione degli obiettivi e

componente dell'OIV dell'AORN Cardarelli. A lungo componente del Comitato Scientifico del

Seminario di Formazione Permanente della Corte dei Conti è impegnato della formazione dei

magistrati sui temi della contabilità economica e della analisi di bilancio e, come Capo

Dipartimento e Direttore Generale Amministrazione e Personale del Consiglio Regionale della

Campania, ha avuto importanti esperienze di amministrazione attiva. I suoi attuali campi di

ricerca includono la governance delle società a partecipazione pubblica, l'earnings management

e la public sector accountabilty.

Prof. Antonio Chirico, Associato di Contabilità e Bilancio presso il dipartimento

proponente. Dottore di Ricerca in Banca e Finanza. I suoi interessi di ricerca riguardano i temi

del bilancio, l’analisi delle performance, la programmazione e il controllo di gestione di imprese

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e Pubbliche Amministrazioni. È presidente del corso di Laurea Magistrale in Economia e

Management del Dipartimento Management e Diritto, Facoltà di Economia, Università degli

Studi di Roma "Tor Vergata".

Prof. Emiliano Di Carlo, Associato di Economia Aziendale presso il dipartimento proponente;

vice direttore esecutivo del Master in Anticorruzione istituito presso il Dipartimento di Economia

e Finanza dell’Università di Roma Tor Vergata; esperto sui temi di Governance e gestione di

Gruppi e Reti aziendali ed etica aziendale con riferimento ai settori pubblico e privato.

Prof. Alessandro Giosi, Associato di Economia Aziendale presso l’Università LUMSA di Roma,

dipartimento di Scienze Umane. Esperto di accountability e management pubblico si è occupato

di bilanci pubblici dal punto di vista della ricerca, della formazione e della consulenza. Vanta

numerose pubblicazioni in tema di contabilità pubblica.

Prof. Francesco Casale, Associato di Diritto Commerciale presso l’Università degli Studi di

Camerino; Componente dal 1999 del Centro Studi dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ha

collaborato all’organizzazione di numerosi studi su argomenti di interesse giusprivatistico

(arbitrato, trust, franchising, riforma del diritto societario). Esperto di diritto societario e dei

contratti vanta importanti contributi in materia.

Prof. Vincenzo Sforza, Direttore Generale dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo,

Professore associato di Economia aziendale presso il medesimo ateneo (in aspettativa). Ha svolto

attività di ricerca su temi di Accounting, Financial Reporting, Public Sector Management &

Control; sulle medesime tematiche ha tenuto corsi universitari e docenze in master di primo e

secondo livello in diversi atenei italiani.

Prof. Leonardo Calò, Direttore del Dipartimento di Cardiologia e Aritmologia del Policlinico

Casilino di Roma, Docente di Cardiologia dello Sport presso l’Università del Foro Italico.

Impegnato da oltre un decennio in sperimentazioni cliniche sull’utilizzo della Telemedicina in

ambito cardiologico, con particolare riferimento alla gestione di patologie croniche, ha sviluppato

modelli predittivi di prevenzione delle acuzie e della morte improvvisa.

Prof. Gianluca Antonucci, Ricercatore presso il Dipartimento di Economia Aziendale

dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti – Pescara. Dottore di ricerca in Management

delle Amministrazioni Pubbliche presso l’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata". I suoi

interessi di ricerca riguardano la “co-production” tra i settori pubblico e privato ed aspetti di

assistenza socio-sanitaria nell’integrazione dei territori.

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Dott. Francesco Gabbrielli, Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa,

Specializzazione in Chirurgia Generale e Dottorato di Ricerca in Chirurgia Sperimentale

all’Università di L’Aquila, Master e certificazione europea in Europrogettazione. Dal giugno

2017 e Direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali

dell’ Istituto Superiore di Sanità. Già ricercatore e progettista in Telemedicina e innovazioni

tecnologiche per il CNR, per le Università di Pisa e L’Aquila, per MedSMART, Ann Arbor MI

(US) e Michigan University, MI (US), per Scuola Superiore G. Reiss Romoli di L’Aquila. È stato

responsabile di progetti e programmi sperimentali del Centro Nazionale Trapianti ISS, Dirigente

Medico presso il Dipartimento di Chirurgia Generale “P. Stefanini” dell’Umberto I Policlinico di

Roma, Vicepresidente del Cluster Health Innovation and Community CHICO. È Expert

Consultant in progetti d’innovazione tecnologica sanitaria per la Commissione Europea, docente

in diversi corsi di formazione e master su sanità digitale e Telemedicina, Vicepresidente della

Società Italiana di Salute digitale e di Telemedicina. Autore di pubblicazioni nazionali e

internazionali in chirurgia sperimentale, telemedicina, sanità digitale, organizzazione e

governance sanitari. Esperto di gestione dei gruppi nella progettazione di servizi di sanità digitale.

Dott. Sandro Brunelli, Ricercatore in Economia Aziendale presso il dipartimento proponente. I

suoi interessi di ricerca e didattica hanno riguardato i temi dell’accountability, anticorruzione e

trasparenza presso diverse PA; ha svolto funzioni di supporto al Nucleo di Valutazione e

Controllo Strategico dell’Autorità negli ambiti della performance e dei meccanismi di

accountability.

Dott. Michelangelo Bartolo, Cardiologo clinico presso l’UOC di Angiologia dell’Azienda

Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma, presso cui dirige il reparto di telemedicina.

Responsabile di programmi per il monitoraggio cardiologico di pazienti detenuti (Regina Coeli,

case circondariali del territorio della ASL RM4 – Civitavecchia), ha sviluppato progetti di

telemedicina in diversi paesi dell’Africa Sub-Sahariana.

Ing. Mauro Grigioni, Dirigente di Ricerca dell'ISS, Direttore del Centro Nazionale Teconologie

Innovative per la Salute Pubblica. Ha diretto dal 2007 il Reparto di Biomeccanica e Tecnologie

Riabilitative. Si occupa di valutazione di tecnologie sanitarie, ausili, protesi, ortesi, dispositivi

medici, in genere per l'apparato locomotore e Cardiovascolare, e applicazioni di telemedicina per

l'assistenza e la teleriabilitazione, e metodologie di Health Technology Assessment.

Dott. Gabriele Palozzi, research fellow presso il soggetto proponente, dove è titolare del corso di

Controllo di Gestione in Sanità. Dottore Commercialista e Revisore Legale. I suoi interessi di

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ricerca coinvolgono i temi dell’economia aziendale, il controllo di gestione, il Bilancio di

Esercizio, la valutazione delle tecnologie sanitarie, modelli di gestione della performance.

Collabora con il Centro Nazionale per la Telemedicina e le nuove Tecnologie dell’Istituto

Superiore di Sanità. Ha sviluppato modelli organizzativi di gestione delle patologie croniche e di

utilizzo integrato della Telemedicina.

Dott. Ivo Hristov, dottore di ricerca in Management e cultore di discipline economico aziendali

presso il Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor

Vergata”. Ha maturato nel tempo una notevole esperienza didattica sui temi dell’Accounting e

del Managerial Accounting. Gli interessi di ricerca riguardano prevalentemente la misurazione e

la gestione delle performance aziendali.

A supporto delle attività della Faculty:

Dott.ssa Camilla Falivena, dottoranda di ricerca in Management - Public management &

Governance presso il soggetto proponente. Dottore Commercialista. Tra i suoi interessi di ricerca

spiccano i modelli di governance del sistema sanitario e la valutazione delle tecnologie sanitarie

ai differenti livelli di governo del Sistema Sanitario Nazionale.

Dott.ssa Irene Schettini, dottoranda di ricerca in Management – Business Accounting, presso il

soggetto proponente. Tra i suoi interessi di ricerca spiccano i modelli di cost accounting

applicabili al sistema sanitario e la valutazione della spesa nell’erogazione delle prestazioni

sanitarie ai differenti livelli di governo del Sistema Sanitario Nazionale.