Progetto didattico Anno scolastico 2016-2017 L... · La prima parte dell'anno saremo concentrate...

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Progetto didattico Anno scolastico 2016-2017 Un viaggio con la natura

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Progetto didatticoAnno scolastico 2016-2017

Un viaggio con la natura

Area tematica del progetto annuale“Ci vuole un fiore”

Un viaggio con la natura

Negli ultimi anni la vita dei bambini e delle bambine si è concentrata soprattutto in spazistrutturati e attrezzati anche all'esterno, caratterizzati da giochi precostituiti, da giardini noncalpestabili e da piante e fiori all'interno di aiuole recintate. Partendo da questa considerazionee valutando tutte le opportunità che lo spazio esterno del nostro nido potrebbe mettere adisposizione, vorremmo rivederne sia il senso sia il suo utilizzo. Il giardino può diventare un grande contenitore di ricerche, scoperte e stimoli che attivanointeresse, curiosità e meraviglia verso la natura, capace di permettere ai bambini e allebambine di compiere un proprio viaggio in modo tanto interessato quanto più risulti insolitol'oggetto.Pensiamo allo spazio del giardino come ad un grande “atelier” all'aperto dove le propostestrutturate e spontanee non finiscono mai, ma variano al variare delle condizioni climatiche emeteorologiche, favorendo esperienze sensoriali multiple: toccare, osservare, ascoltare eodorare.Questa rivalutazione dell'esterno presuppone uno sguardo diverso dell'educatore cheaccompagna, sostiene e stimola il bambino al contatto diretto e attivo con la natura.

“....E' il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”Da Il Piccolo Principe di A. De Saint Exupèry

Il giorno della riapertura del Nido abbiamo assistito al taglio dei pini presenti nel nostrogiardino.Caratteristica pregnante del nostro collettivo è, tra le altre, quella di saper cogliere in ognioccasione un aspetto positivo e anche questa volta abbiamo fatto lo stesso.I tre pini erano qui da sempre e rappresentavano una parte integrante del nostro paesaggio. Vedendoli tagliare abbiamo pensato con un po' di nostalgia a come poterne conservare deipezzetti utilizzandoli come proposta ludica: alcune parti di tronco, di varie dimensioni, si sonotrasformati in percorsi motori, in tavolinetti e “cavalli”.

Questo cambiamento ha ispirato il tema del progetto didattico-educativo di questo annoscolastico 2016-2017 che ha come obiettivo quello di allestire il nostro giardino, dai fiori allepiante, dai giochi “naturali” (ricavati da ciò che la natura stessa ci mette a disposizione),all'estetica dell'ambiente e lo faremo perseguendo un obiettivo per noi molto importante:avere, finalmente, un bel giardino!

Gruppo PiccoliArea tematica, finalità, obiettivi

La sezione piccoli di quest'anno educativo è composta da 11 bambini e dalle educatrici diriferimento: Ilenia, Lorella, Michela, Paola.Il gruppo si presenta composto da alcuni bambini più grandicelli che si muovono gattonando,esplorano autonomamente la sezione e hanno già acquisito la stazione eretta e sono quasipronti per la deambulazione; un altro gruppo di bambini più piccoli stanno inveceraggiungendo ora la stazione seduta ed hanno bisogno di maggiore presenza e contenimentofisico.

In generale la sezione piccoli è quella che necessita, forse più delle altre, di maggiore “cura” e attenzione empatica verso i bambini che hanno il loro primo inserimento al nido inun periodo evolutivo dove si raggiungono importanti competenze e capacità senso motorie. Lo svezzamento, che spesso coincide con l'ingresso al nido, provoca nel bambino un fortedisorientamento in quanto le sue prime certezze date dall'allattamento al seno materno e lapresenza fisica continua della mamma, vengono gradualmente sostituite da un'alimentazionediversa proposta da persone di riferimento nuove. La prima parte dell'anno saremo concentrate sull'inserimento-ambientamento di tutti ibambini in quanto questo rappresenta un momento cardine su cui si decide la buona riuscitadell'esperienza.L'inserimento è un periodo molto forte della vita del nido che mette in gioco ansie,aspettative, paure, desideri da parte dei genitori che hanno stabilito fino a quel momento unrapporto quasi esclusivo con il loro figlio. Compito di noi educatrici sarà quello di “ accogliere” sia il bambino che si affaccia al nuovoambiente, sia il genitore che, con i suoi vissuti , va compreso empaticamente e sostenuto inquesto difficile passaggio.I bambini entrano in contatto e in sintonia con le educatrici imparando a fidarsi per poiaffidarsi alle loro cure. Sarà fondamentale sostenere questa relazione a tre che si viene a creare tra bambino-educatrice-genitore dove cercheremo di promuovere un ascolto di reciprocità volto albenessere del bambino.Stabilire delle relazioni vuol dire entrare in contatto intimo con ciascun bambino,accogliendolo con abbracci, offrendo la nostra presenza e fidandoci di ciò che la pelle cisuggerisce, ascoltando le sue richieste per riuscire a sintonizzarsi con lui. I bambini così piccoli hanno quasi esclusivamente la modalità corporea per mettersi incontatto con il mondo, per conoscere e comunicare.Nel periodo senso-motorio si sviluppano e si affinano tutti e cinque i sensi privilegiando ilcorpo come mezzo di conoscenza.La comunicazione che si stabilisce con i bambini vuol dire non soffermarsi tanto al verbalequanto leggere e riconoscere i messaggi non-verbali, i linguaggi fatti di silenzi, di lamenti, dipianti, di paure. Sarà fondamentale imparare a leggere il linguaggio del corpo dove la pelle diventa il confinetra l'interno e l'esterno. La comunicazione non verbale è quella fatta di carezze, coccole,sfioramenti, dondolamenti, una comunicazione cioè dove la pelle parlerà per noi.Cercheremo di entrare in sintonia e di riconoscere e rispettare i tempi di ognuno dipersonalizzare,per quanto possibile, il nostro intervento educativo partendo proprio dalpresupposto che ogni bambino è un individuo diverso dagli altri, unico e irripetibile.La programmazione didattico-educativa di quest'anno verterà sul rapporto con la natura e leinfinite opportunità di conoscenza che il giardino esterno offre ai bambini.Il nostro gruppo piccoli nella seconda parte dell'anno, quando cioè tutti o quasi tutti avrannoraggiunto una maggiore autonomia motoria, scoprirà con i cinque sensi le sensazioni delcontatto fisico con il giardino .Gattonare, camminare,correre nel prato, osservare da vicino un filo d'erba o i piccoli insettiche abitano il giardino, soffermarsi a guardare le margherite che nascono spontaneamente,annusarne il profumo, saggiarne la consistenza, saranno delle semplici esperienze sensorialiche aiuteranno maggiormente la loro crescita.

Attività

- attività sensoriale e di contenimento nella “pallestra”- dondolamento con il “telo mammone”- rispecchiamento nella zona angolo morbido

- “cestino dei tesori”- manipolazione dei vari tessuti ( morbido, rigido, liscio, ecc )- stimolazione olfattiva di sacchetti profumati con erbe naturali ( lavanda, timo, chiodi digarofano, ecc. )- stimolazione sonora con bottiglie contenenti materiali naturali ( ceci, fagioli, lenticchie,ecc. )- “mare e giardino in bottiglia” ( bottiglie contenenti terriccio, sabbia, pigne, acqua,conchiglie, ecc. )- manipolazione di materiali naturali come miele, farina gialla e bianca, ecc..

“ Lo star bene al nido si raggiunge quando c'è un confronto e uno scambio continuo diosservazioni e pensieri. Accogliere un bambino e la sua famiglia al nido vuol dire farsicarico dei loro vissuti personali, averne rispetto e trattarli con sensibilità”.

Area tematica della sezione medi

Vorremmo vivere questo anno educativo come un viaggio, dove importante non è la meta, machi si incontra e quello che si fa durante il percorso. Le relazioni, le emozioni, le scoperte, leesperienze.Partire o meglio ripartire da quello che abbiamo fatto in questi due anni. Progettare e lavoraresulla e con la natura, con la terra del nostro giardino. La natura è il luogo privilegiato dell'avventura e della scoperta; colori, odori, sapori, rumori,silenzi, tutto è in continuo cambiamento, ogni giorno c'è qualcosa di diverso rispetto al giornoprecedente. Tutto questo ci “tocca” profondamente, suscitando in noi stupore, meraviglia ecoinvolge direttamente la nostra fisicità, il nostro corpo. Pensiamo ad esempio ad un bambinopiccolo che gattona in un prato: si lascia sfiorare dall'erba, la tocca, la osserva, la strappa, nesente l'odore, magari il sapore, riprende il cammino, poi si ferma nuovamente attratto daqualcosa di diverso, si muove con attenzione come un giovane esploratore. Con il tempoamplierà i suoi orizzonti, ma lo farà con calma, infatti come il seme ha bisogno di tempo pergermogliare, così il bambino ha bisogno di tempo, del suo tempo individuale, per crescere.

La natura offre spontaneamente la sua ricchezza di esperienze, durante le quali ilbambino si confronta con se stesso senza regole prestabilite. Si cammina con i piedi per terra,sulla terra che si calpesta, è sulla terra che si impara a stare in equilibrio, a provare stabilità,così come a cadere e a rialzarsi. Il bambino scopre che la sua forza fisica può essere calibratae usata a seconda della situazione, che un ostacolo può essere superato facendo attenzione aipropri limiti, che può collaborare e farsi aiutare dagli altri, che la DIVERSITA' è BELLEZZA.A contatto con la natura il bambino stimola l'intuito, l'iniziativa, il senso “estetico” e lacapacità di trovare soluzioni sempre nuove. La natura offre materie prime non solo per lasopravvivenza, ma ogni cosa naturale può diventare un “reperto” prezioso da scoprire eosservare. Infatti i materiali naturali hanno la potenzialità di poter cambiare e diventarequalcos'altro, sarà solo il bambino con la sua capacità di immaginare a completare ilmovimento..

Bruno Munari scrive nel suo libro “Da lontano era un'isola”: “Come le opere d'arte isassi sono pezzi unici, originali e irripetibili. Sono sculture naturali...Oltre alla forma sonointeressanti anche per la materia, il colore e i segni che portano. Merito dell'uomo, della donnae dei bambini è di scoprirne la bellezza”.

Abbiamo pensato quindi di continuare a sperimentare questo proficuo rapporto con lanatura del nostro giardino intendendolo ancora come laboratorio di educazione naturaleconcentrandoci un po' di più sull'aspetto estetico. Con l'aiuto dei ragazzi dell'Istituto Caselli edi tutti quei genitori, nonni e nonne che ne avranno voglia cercheremo di dare un nuovoaspetto al nostro giardino... ecco la squadra dei piccoli e non più tanto piccoli giardinieri e

giardiniere della sezione medi dell'Asilo Nido L'Arcobaleno.Noi ci proveremo...voi siete tutti invitati.

Finalità e obiettivi

In una società sempre più urbanizzata (anche mentalmente) offrire in un nido un giardinopieno di possibilità di scoperta e di “segreti” non è per noi un optional ma è un compitoeducativo essenziale.

Per i bambini ogni spazio esterno è, in certi sensi, “segreto”. E' segreto perchè lanatura è piena di segreti ed offre un'infinità di attrazioni, anche piccolissime da espolorare. Edè segreto nel senso che rimane poco “colonizzato” dalle intenzioni degli adulti. In giardino ibambini progettano, decidono, concordano, realizzano, seguendo una loro logica. Anche il tempo è un tempo “diverso”.

E' un tempo paziente. Se sta finendo l'inverno noi vorremmo vedere spuntare le primeviolette, ma dobbiamo aspettare, fioriranno quando sarà il momento. E' un tempo silenzioso,tutti questi cambiamenti succedono in silenzio. Al limite si sente un tonfo quando cade unapigna. E' un tempo fuggente, un fiore non aspetta che noi troviamo il tempo per ammirarlo, ilsuo tempo è ora, bisogna cogliere l'attimo.

Per questo pensiamo che riusciremo a:

-Sviluppare il senso estetico inteso come capacità di sentire se stessi, gli altri e la natura.- Permettere al bambino di avere un contatto reale, quotidiano, corporeo e spontaneo con lanatura.-Sviluppare il piacere del “fare insieme”- fare attività motoria libera fin da piccoli: in compagnia delle educatrici i bambini possonovivere percorsi di autonomia all’interno di situazioni significative ed interessanti che aiutano amaturare la fiducia in se stessi e a conoscere i propri limiti.- conoscere l’ambiente naturale come un laboratorio educativo: il fuori del mondo divieneluogo di perlustrazioni, esplorazioni sensoriali di tatto, vista olfatto e gusto.-E’ attraverso il contatto diretto con la natura, con la terra che la si conosce, questo neltempo si trasforma in sensibilità e rispetto verso la natura stessa . La natura è un “ampioorganismo” nel quale convivono piante, animali, microrganismi in relazioni poliedriche etutti in equilibrio fra loro, un equilibrio auspicabile anche per gli esseri umani.-Valorizzare il cambiamento: ciò che caratterizza maggiormente la natura è la sua non-strutturazione e il suo cambiamento continuo in base al tempo, alle stagioni.

Conoscenze che si possono acquisire

A proposito del sole:1. il tempo meteorologico è fuori dal nostro controllo, bisogna prenderlo com' è2. il nostro modo di vestirci cambia secondo la stagione e secondo il tempo che fa3. la temperatura varia durante la giornata4. al sole è più caldo all'ombra è più freddo5. la posizione del sole cambia in giornata, le ombre si spostano6. se guardiamo direttamente il sole ci abbaglia gli occhi7. le nuvole attenuano la luce del sole8. quando fa freddo si sta bene al sole, quando fa caldo si sta bene all'ombra

A proposito delle piante:1. le piante sono una fonte inesauribile di piacere, le possiamo guardare, toccare,

annusare, assaporare2. tra le piante c'è tanta diversità3. in un piccolo pezzetto di terra si possono trovare tante piante diverse4. anche tra le piante di uno stesso tipo non ci sono due piante identiche5. ad ogni pianta è stato dato un nome6. da sole le piante non si spostano7. sotto terra le piante hanno le radici8. le piante sono sempre in evoluzione, spuntano, crescono, appassiscono, si rigenerano,

si propagano9. piante diverse hanno bisogni diversi; alcune amano la luce altre preferiscono l'ombra10. certe piante si possono mangiare altre no, altre ancora sono velenose11. ci sono piante che perdono le foglie quando fa freddo e certe che sono sempre verdi12. le piante sono silenziose13. i fiori attirano le api e le farfalle

A proposito dell'aria:1. nel cielo passano gli uccelli e gli aerei2. ci sono diversi tipi di nuvola. Le nuvole si spostano e si trasformano3. il vento muove le foglie, ci carezza la guancia, a volte ci spinge

A proposito dell'acqua piovana:1. il sole prosciuga l'erba bagnata2. il terreno assorbe l'acqua3. il grande freddo ghiaccia l'acqua nelle pozzanghere4. l'acqua piovana stagna negli avvallamenti del terreno, nei buchi dell'asfalto, nei

giocattoli lasciati in giro

A proposito degli animaletti:1. il giardino è la casa di vari animaletti (lucertola, chiocciola, lumaca, formica, ragno,

mosca, coccinella, lombrico..)2. ogni specie ha i suoi bisogni e le sue abitudini...per esempio guardiamo una lucertola

che si spiaccica al sole su un muretto e invece la chiocciola che preferisce stareriparata all'ombra e esce volentieri dopo la pioggia quando tutto è bagnato!

3. Come le piante, anche molti animaletti sono silenziosi...le formiche in fila indiana sivedono ma non si sentono!

4. Se tocchiamo le api ci possono pungere, se non gli diamo noia, loro non danno noia anoi

Attività

Cercheremo, dunque, in questo anno di dare un nuovo volto al nostro bellissimo giardino. Loutilizzeremo come un nuovo spazio-gioco dove i bambini possono scavare, spostare la terra,zappare, rastrellare e nel quale successivamente, seguendo il ritmo delle stagioni, verrannomesse a dimora le varie piante.Lavoreremo a piccolo gruppo (circa sei bambini per gruppo) per consentire a tutti dipartecipare attivamente e tranquillamente all’attività.Il progetto prevede varie fasi:1-“MANI NELLA TERRA” . I bambini avranno un iniziale contatto con la terra. Attraverso i loro sensi e il loro sentire personale avranno modo di “toccarla con mano” e di conoscerla.2-“PREPARAZIONE DELLA TERRA”. I bambini “armati” di rastrelli e zappe prepareranno

la terra che accoglierà le varie piantine.3-“PREPARAZIONE DEL SEMENSAIO”. La semina prevede l’utilizzo di contenitori riempiti di terra e terriccio biologico nei quali verranno messi a dimora i semi che così riposeranno al caldo.4-“L’ATTESA”. Con calma e pazienza, insieme ai bambini, aspetteremo che le piantinespuntino.In questa fase lo stupore di vedere un piccolo semino diventare pianta sarà un meravigliosogioco e una grande crescita. Questo perché osservare lo sviluppo graduale della natura dà aibambini il senso del cambiamento del progredire.5-“E ORA PIANTIAMOLI!”. Le piantine cresciute verranno messe a dimora.6-“LE NOSTRE CURE”. Per far sì che le piantine crescano bene dobbiamo prendercene curadando loro da bere ogni giorno e strappando le erbacce che cresceranno intorno a loro

Laboratori realizzati durante il progetto

Viviamo in un periodo storico in cui tutto è programmato, informatizzato,preconfezionato; l’industria sforna continuamente oggetti e giochi “usa e getta” che nonpossono essere riparati o riutilizzati.

I giocattoli poi sono talmente “perfetti” che non hanno bisogno dell’apporto creativo emanuale del bambino. Se però osserviamo un bambino giocare in un prato e gli offriamomateriali naturali, lo vedremo giocare con semplici cose trovate per terra: sassi, foglie,legnetti ecc.

L’obbiettivo dei nostri laboratori è quello di offrire al bambino l’opportunità di viverea contatto diretto con le semplici cose che la natura ci dà e di stimolare così la fantasia,l’immaginazione e la creatività dei nostri bambini.Ogni bambino ha diritto di sperimentare, creare e sporcarsi in libertà.-“L’ARCOBALENO NATURALE” Laboratorio del colore.

-Pittura con i colori della natura: centrifugazione di carote, barbabietole, spinaci…. -Pittura attraverso l’utilizzo di stampini naturali di frutta e verdura.-“LABORATORIO DELLE COSTRUZIONI TATTILI”. -Attraverso l’utilizzo della creta e dei materiali naturali raccolti nel nostro spazio verdecreeremo sculture.- “LABORATORIO IL GIARDINO D'INVERNO”

-La sezione medi si affaccia su una parte di giardino coperta da una tettoia che puòessere utilizzata anche quando il tempo non è dei più favorevoli. Qui potremmo allestire unlaboratorio permanente dove poter lavorare con la terra, i vasi e le piante in ogni circostanza eanche tutti insieme.

Gruppo Grandi

“Come le opere d'arte i sassi sono pezzi unici, originali e irripetibili. Sono sculturenaturali...Oltre alla forma sono interessanti anche per la materia, il colore e i segni cheportano. Merito dell'uomo, della donna e dei bambini è di scoprirne la bellezza”. Bruno Munari, “Da lontano era un'isola”.La sezione Grandi è composta da diciotto bambini/e, 12 dei quali provenienti dalla sezioneMedi.Poi ci siamo noi, Ilaria, Marta e Silvia, educatrici di riferimento e compagne di avventure.La sezione è suddivisa in angoli tematici che vertono prettamente sul gioco simbolico: lacameretta e stanza biancheria, la cucina, l’armadio e il mercato sono spazi arredati aimmagine di quelli veri in modo da favorire nei bambini e nelle bambine l’interpretazione diruoli a loro nuovi.L’angolo morbido rappresenta uno spazio dedicato alla lettura che, nella nostra classe viene

proposta quotidianamente, sia in modo libero che strutturato, dopo un’accurata scelta deilibri inerenti al progetto e/o di particolare interesse dei bambini.L’atelier di sezione è arredato con un grande tavolo per i travasi e sul quale è possibilegiocare con i tanti materiali diversi presenti nell’apposita scaffalatura.

Finalità e obiettivi

Abbiamo assegnato a ogni bambino e bambina della sezione un simbolo che si trova in ognispazio personale (appendiabiti, lavagna di pappa e cacca, casellario in bagno, agenda degliaiutanti a tavola). Ogni giorno così stimoliamo nei bambini una forma di lettura delleimmagini, in modo da consentire loro di riconoscere spazi e momenti personali. Le immaginirappresentano personaggi di libri che vengono proposti durante la lettura e che loroconoscono bene. Durante vari momenti della giornata (l’appello, il cambio delle scarpe,prendere il giacchetto…) i bambini vengono invitati a riconoscere e “leggere” i simboli siapersonali che dei compagni, stimolando il linguaggio, l’identità e, dunque, la distinzione delsé dall’altro.Ad una parete è appeso il “Cuoco Fabiolo”, diventato ormai nostro importante compagno diavventure.L’immagine gigante di un cuoco che tiene in mano un menù su cui sono elencati i simbolini ditutti i bambini e le bambine della sezione rappresenta per la sezione un calendario che indicachi sono i tre aiutanti della giornata in corso: ogni giorno, all’ora del pasto principale, unbambino ha il compito di andare in cucina a prendere il carrello e di portarlo in classe e,dopo il pranzo, servire il pane; altri due invece servono i piatti delle portate.Sono compiti molto importanti per bambini così piccoli, si sentono fieri e orgogliosi di averavuto questi ruoli.Questa attività ha l’obiettivo di favorire l’autonomia e la responsabilità di un compito, masoprattutto, li rende capaci di aspettare e rispettare il proprio turno, che, in questa fase dietà, risulta, per loro, piuttosto difficile.Entrando nel vivo del nostro progetto didattico – educativo proporremo attività finalizzate afavorire esperienze relazionali, linguistiche, motorie, emozionali e sensoriali in modo daperseguire obiettivi di autonomia, di crescita e consapevolezza, dunque di benesserenell’ambiente Nido.Parlando di giardino, ci occuperemo sia di flora e fauna, sia di abbellimento che diallestimento ludico del nostro ambiente esterno. Con l’aiuto degli alunni di una classe dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “G.Caselli” di Siena, vorremmo realizzare “giochi naturali” per arredarlo in modo da crearequello che avremmo intenzione di chiamare “Il Giardino della Meraviglia”.La nostra intenzione sarebbe quella di mostrare il giardino ai bambini in ogni condizionemeteorologica per consentire loro di capire la Natura osservando la pioggia che bagna lefoglie e l’erba del prato, la brina che li inumidisce con morbide goccioline; il sole cheillumina e il vento che muove come in una danza. Per fare ciò avremo bisogno di stivali dapioggia e di una mantellina impermeabile.Siamo certe che la novità di avere vestiti “particolari” per vivere l’esterno, incoraggi ibambini a calarsi dentro questa esperienza. Ma anche il vestirsi, pian piano, in modoautonomo.

Il nostro intento è quello di essere presenti, ma non invadenti; sostenendo le loro azioni senzaintervenire, lasciando a ognuno di loro il tempo necessario per provare a indossare mantellae stivali.

Attività

- “chi vive in giardino?” Osservazione della flora e della fauna presente all'esterno delnido;

- “come “parlano” e si muovono le piante e gli animali del nostro giardino”:imitazione di suoni e movimenti della flora e della fauna;

- “impasto e travaso”: manipolazione e travaso di vari materiali, come ad esempioterra, foglie, erba, ecc;

- “ci vuole un fiore”: raccolta e utilizzo di vari materiali che l’ambiente esterno cimette a disposizione;

- “il giardino entra in sezione”: portiamo “il giardino” all’interno della sezione, inmodo da sperimentare i vari materiali, come sabbia, sassi, foglie, fiori, ecc…, in uncontesto diverso da quello originale;

- “i colori dell'arcobaleno”: centrifuga di fiori, foglie, erba e frutti in modo daricavarne colori per pitturare;

- “...e come per incanto io cresco tanto tanto...”: semina di fiori, piante e leguminell’ovatta per osservare la nascita delle piantine e successivamente, quando lastagione sarà propizia, interramento delle piantine nate e messa a dimora di bulbi;

- “la casa del lombrico”: preparazione di uno spazio adibito a compostore per laraccolta di rifiuti vegetali per ricavarne l'humus;

Anche la cuoca e le custodi condivideranno, quest'anno, con noi l'esperienza educativa edidattica proposta ai bambini. A questo proposito abbiamo pensato di sfruttare al meglioquesta bellissima opportunità programmando le attività:

- “suonano le foglie al vento”: costruzione di sonagli di foglie;- “la strada della meraviglia”: percorso sonoro da appendere agli alberi del giardino;

I due laboratori saranno organizzati in collaborazione con le nostre custodi durante gliincontri con gli alunni dell’Istituto Caselli.

La collaborazione con la nostra cuoca Fabiola ha fatto emergere alcune proposte:

- “dal frutto allo spicchio”: Fabiola porta in classe tutti i frutti che mangiamo almattino e, sbucciandoli davanti a noi, ci racconta e ci mostra come sono fatti;

- “la zucca magica”: una grande zucca gialla svuotata e tagliata a pezzettini, sitrasforma in una una deliziosa vellutata;

- “i biscotti dell'Arcobaleno”: preparazione di biscotti di pasta frolla;- “Nuvola Olga si può mangiare?”: con gli albumi dell’uovo prepariamo tanti spumini

con la forma della nostra compagna di avventure la “Nuvola Olga”;- “noi siamo piccoli, ma cresceremo”: nella seconda parte dell’anno Fabiola metterà

in tavola i vassoi da portata per insegnarci a dosare da soli la porzione desiderata.

Come lo scorso anno, a partire dal mese di gennaio o febbraio, vorremo riproporre “LaGiornata del genitore”: una mattina in cui il genitore di un bambino/a della sezione viene agiocare con noi al Nido, mettendo a disposizione di tutti noi “qualcosa” di personale.La nostra intenzione sarebbe anche quella di organizzare laboratori pomeridiani aperti allefamiglie per costruire una piccola parte di quei giochi naturali che andranno ad arredare ilnostro giardino.