Progetto di CFP - enaiptrentino.it di Centro TIONE... · Il nostro impegno formativo si sviluppa in...
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PROGRAMMA DI
ENAIPTRENTINO
Tione di TrentoCentro di Formazione Professionale
setto
reINDUSTRIAARTIGIANATO
PRODUZIONI,LAVORAZIONIINDUSTRIALI
EARTIGIANALI
setto
reSERVIZI
ALBERGHIEROEDELLARISTORAZIONE
PROGETTO DI CENTROAnno Formativo 2015-2016
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Premessa pag.1
PREMESSA
Il Progetto di Centro è lo strumento con cui il C.F.P. esplicita e concretizza le linee guida di Ente
individuate da ENAIP Trentino, Istituto Formativo Paritario a seguito della D.D. n° 71-- dd 19 maggio
2011, ai sensi della L.P. 5, 7 agosto 2006 e successive regolamentazioni,.
La nostra offerta formativa fa riferimento al Progetto Educativo di Ente, mediante il quale ENAIP
Trentino definisce la propria mission strategica, ossia dare soddisfazione ai bisogni ed alle
aspettative di formazione, gestendo con efficienza le risorse disponibili per garantire un'erogazione di
servizi formativi efficaci, prestata in conformità ai requisiti specificati, nel rispetto della persona ed in
condizioni di sicurezza.
Il nostro impegno formativo si sviluppa in sintonia e in continuità al Progetto di ENAIP Trentino
quale strumento che dà attuazione al Progetto Educativo e che identifica l’offerta formativa,
esplicitando la progettazione curricolare, extracurricolare ed organizzativa che l’istituzione adotta
nella propria autonomia.
Infine il C.F.P. attua le linee guida ispirandosi alla Carta della Qualità dei Servizi di ENAIP
Trentino, la quale individua i diritti dei beneficiari, i valori fondanti e le strategie alla base delle scelte
aziendali e i principi etici cui l’Ente si ispira.
Cardine della proposta formativa dell’ENAIP Trentino è assumere come valore la centralità dello
studente che si traduce in pratiche capaci di:
valorizzare le opportunità di ognuno attraverso percorsi formativi flessibili e individualizzati;
sostenere il “benessere” attraverso la condivisione di patti formativi che sostengano un
impegno formativo consapevole;
formare al riconoscimento di contesto e di ruolo nella consapevolezza di diritti e doveri per
promuovere cittadinanza responsabile;
utilizzare metodi di valutazione trasparente che sappiano rendere il giovane protagonista
del proprio percorso formativo.
Il Progetto di Centro è frutto di una capacità progettuale, di relazione, integrazione e negoziazione
tra tutti i soggetti operanti all’interno dell’Istituto e contestualmente è il contratto formativo che il
C.F.P. si impegna a rispettare.
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.2
1. ANALISI DEL CONTESTO
1.1 LA STORIA DEL NOSTRO CENTRO
Il C.F.P. Enaip di Tione, che ha la sua sede in via Durone 57, è una realtà formativa che opera nelle
Giudicarie da 50 anni nel campo della formazione professionale.
Il C.F.P. ha storicamente assolto il ruolo istituzionale di sviluppare la personalità dei giovani,
approfondendone la cultura e l’istruzione teorica, oltre a fornire loro le indispensabili abilità pratiche,
fin dal lontano anno scolastico 1961/62 con l’istituzione di un corso per elettricisti, al quale si
iscrissero 27 ragazzi. La sede provvisoria venne individuata nell’Oratorio parrocchiale in Viale Mons.
Donato Perli.
L’anno successivo, il 1962 – 1963, confermò la bontà della scelta di campo effettuata, e i nuovi iscritti
salirono a 58 unità, per un totale complessivo di 82 frequentanti.
A partire dall’anno scolastico 1963/64 venne dato avvio al corso per meccanici con 23 iscritti. La
prima sede provvisoria non bastò più e si ricavarono aule di fortuna nell’edificio Saletti, oggi sede del
Bim del Sarca. Nuovi laboratori vennero individuati anche nei vari interrati delle Scuole Medie erette
in Via Pinzolo (oggi sede della Scuola Primaria di Tione).
Con l’obiettivo di concentrare tutta l’attività didattica in un solo edificio, iniziarono i lavori per la
costruzione della nuova sede, quella attuale, che venne inaugurata il 27 ottobre 1968, anno in cui la
Provincia Autonoma di Trento riconobbe ufficialmente l’Ipia – Enaip fra le infrastrutture scolastiche
giudicariesi.
Il corso per muratori fu attivato con l’anno scolastico 1974/75 con 18 iscritti, mentre nel 1978/79
cominciò ad operare anche il settore alberghiero, con l’adesione di 22 cuochi, ospitati nell’edificio
preso in affittanza dalla società Pretti e Scalfi, situato nelle adiacenze della sede attuale.
L’anno successivo si aggiunse la sezione camerieri con 20 iscritti. Nell’anno scolastico 1987 – 1988
al biennio alberghiero erano iscritti 106 allievi, massimo di iscritti quando il percorso era biennale.
Oggi il Centro è situato nel polo scolastico di Tione. La sua sede è costituita da due blocchi funzionali
che ospitano due settori: Industria e Artigianato e Alberghiero e della Ristorazione. Come detto, il
fabbricato occupato dal settore Industria-Artigianato è stato inaugurato nel corso dell’anno scolastico
1968/69, mentre la parte di pertinenza del settore Alberghiero è di più recente costruzione (1990).
Ammodernamenti continui consentono un uso della struttura al passo con i tempi. Nel 2002, in
particolare, è stato effettuato un intervento di manutenzione straordinaria di notevoli dimensioni nel
settore Industria – Artigianato, mentre nell’estate 2004 sono stati effettuati lavori straordinari presso il
settore Alberghiero.
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.3
1.2 IL PIANO DELLA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA
L'istruzione e formazione professionale offre, in forma integrata, opportunità di arricchimento culturale e
abilità tecnico-professionali. I suoi percorsi si fondano su attività laboratoriali in costante collegamento
con il mondo produttivo e su sistematiche opportunità di stage e alternanza “scuola-lavoro”. Alla fine del
triennio si consegue una qualifica professionale, direttamente spendibile sul mercato del lavoro per
occupare ruoli operativi. Attraverso un eventuale ulteriore anno (quarto) si consegue un diploma
professionale, utile per l'accesso a opportunità lavorative tecnico-operative con maggiori livelli di
autonomia e responsabilità. I diplomati possono accedere a un apposito corso annuale di preparazione
per affrontare l'esame di Stato finale dell’istruzione professionale oppure frequentare i percorsi di Alta
Formazione Professionale.
Alla fine della terza media si sceglie il settore (agricoltura e ambiente, industria e artigianato,
servizi) e/o l'indirizzo.
Presso il nostro CFP è possibile frequentare i seguenti settori:
Settore industria e artigianato: consente di maturare competenze nelle produzioni,
lavorazioni industriali e artigianali.
Settore servizi: consente di maturare competenze nel settore alberghiero e della
ristorazione.
Il percorso triennale è strutturato in 1.066 ore annue ed è articolato in tappe di avvicinamento alla
Qualifica che, a partire dalla scelta iniziale nel 1° anno di uno dei due Settori presenti
(Industria/Artigianato o Servizi), porta alla scelta dell’Indirizzo (2° anno), per concludersi infine nel
percorso di Qualifica Professionale, che viene conseguita a conclusione del 3° anno.
Nel Settore Industria ed Artigianato sono presenti n° 3 percorsi in coincidenza di altrettante Figure
professionali:
Operatore della carpenteria edile in legno
Operatore elettrico
Operatore meccanico
Nel Settore Servizi i percorsi sono n°2 per le seguenti Figure professionali:
Operatore dell'accoglienza e ospitalità
Operatore di gastronomia e arte bianca
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.4
Quarto anno: si accede con la qualifica professionale triennale di indirizzo e permette, previo
esame, di conseguire il diploma professionale di Tecnico.
Il percorso si propone di accrescere le competenze culturali e professionali di base, acquisite nel
triennio, contribuendo a un ulteriore sviluppo della personalità degli utenti e della capacità di
realizzarsi in tutti i campi dell’esperienza umana.
Sulla base della Legge Provinciale 5/2006 il quarto anno permette l’accesso il percorsi di Alta
Formazione Professionale.
Presso il Centro sono attivati i seguenti percorsi di diploma:
TECNICO PER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
TECNICO EDILE DI CARPENTERIA DEL LEGNO
TECNICO DI GASTRONOMIA E ARTE BIANCA
TECNICO DELL’ACCOGLIENZA E DELL’OSPITALITA’
Corso Annuale integrativo per l’Esame di Stato: presso il nostro Centro è possibile conseguire il
Diploma di Istruzione Professionale indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Al
percorso si accede con il Diploma professionale di Tecnico dell’accoglienza e dell’ospitalità e di
Tecnico gastronomia e arte bianca, previo accertamento dei prerequisiti attraverso prove di
selezione scritte e orali.
Il corso annuale è rivolto a studenti che hanno già acquisito una notevole competenza tecnica e
professionale, hanno maturato un buon livello di consapevolezza rispetto alle proprie capacità e
desiderano sviluppare maggiormente i processi cognitivi legati all’astrazione e alla formalizzazione
del sapere, necessari per l’accesso agli studi accademici o a una formazione di livello superiore.
Per quanto riguarda il settore Industria e Artigianato è possibile conseguire il Diploma di Istruzione
Professionale negli indirizzi Produzioni industriali e artigianali e Manutenzione e assistenza tecnica,
attivati rispettivamente a Trento e Rovereto.
Alta Formazione Professionale: il sistema dell’Alta Formazione Professionale (AFP) si configura
come un’offerta formativa di durata biennale, che si colloca a valle dell’istruzione secondaria
superiore e dell’istruzione e formazione professionale. Si conclude con il rilascio di un diploma di
TECNICO SUPERIORE, che attesta l’acquisizione di competenze di alta formazione.
Si tratta di figure professionali dotate di elevata preparazione in ambiti specifici e di eccellenza, in
grado di svolgere un'attività con significative competenze tecnico-scientifiche e livelli elevati di
responsabilità e autonomia, da realizzarsi valorizzando la metodologia dell'alternanza tra l'ambito
formativo e quello lavorativo, in raccordo con il sistema universitario e il sistema produttivo trentino.
Nel corso di quest’anno formativo presso il nostro CFP sarà attivato il secondo anno del corso di
Tecnico Superiore di Cucina e della Ristorazione, un percorso altamente qualificante frequentato da
n° 20 studenti provenienti anche da altre regioni d’Italia.
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.5
Per quanto riguarda il settore Industria e Artigianato c’è la possibilità di accedere ai corsi di Tecnico
Superiore per l’Energia e l’Ambiente e di Tecnico Superiore per l’Edilizia sostenibile, attivati presso il
CFP di Villazzano, e a quello di Tecnico Superiore per l’Automazione industriale e i Sistemi
meccatronici, attivato presso l’ITI Marconi di Rovereto.
L’APPRENDISTATO
L'apprendistato è una nuova proposta formativa rivolta ai giovani dai 15 ai 25 anni che vogliono
ottenere una qualifica o un diploma professionale combinando studio e lavoro. Il percorso di
formazione previsto è triennale o quadriennale.
Si tratta del cosiddetto “sistema duale”, in cui si “impara lavorando”: la formazione viene svolta in
parte in un contesto aziendale, dove il giovane, con la qualifica di apprendista, può acquisire le
competenze lavorative, tecnologiche e culturali necessarie al mondo del lavoro, alternata con la
formazione nell’aula.
Per ogni professione oggetto di apprendistato vengono predisposti un percorso formativo aziendale e
un piano di apprendimento formativo entrambi coerenti con le competenze previste per la specifica
figura professionale.
L’offerta formativa rende il CFP una realtà attenta alle esigenze del territorio, costantemente alla
ricerca di sinergie per meglio rispondere alla richiesta di una formazione completa e di
un’adeguata crescita professionale tali da permettere agli studenti di inserirsi al meglio nel mondo
del lavoro o di proseguire negli studi.
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.6
PROSPETTI DI SINTESI OFFERTA FORMATIVA C.F.P. ENAIP DI TIONE
PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO
SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONI QUALIFICA
PROFESSIONALE DIPLOMA PROFESSIONALE
INDUSTRIA
E
ARTIGIANATO
PRODUZIONI,
LAVORAZIONI
INDUSTRIALI E
ARTIGIANALI
Meccanica Operatore meccanico Tecnico per l’automazione industriale
Elettrica -
Elettronica
Operatore elettrico
Tecnico per l’automazione industriale
Costruzioni
Operatore della carpenteria
in legno
Tecnico edile di carpenteria del legno
PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO CORSO ANNUALE
INTEGRATIVO PER
L’ESAME DI STATO
ALTA FORMAZIONE
PROFESSIONALE
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.7
I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONI QUALIFICA PROFESSIONALE
DIPLOMA PROFESSIONALE
DIPLOMA DI ISTRUZIONE
PROFESSIONALE
DIPLOMA DI TECNICO
SUPERIORE
SERVIZI
ALBERGHIERO
E DELLA
RISTORAZIONE
Accoglienza e
ospitalità
Operatore dell’
accoglienza e
ospitalità
Tecnico dell’accoglienza e
dell’ospitalità Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Gastronomia e
arte bianca Operatore di
gastronomia e arte bianca
Tecnico di gastronomia e arte
bianca
Tecnico superiore di cucina e ristorazione
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.8
1.3 ORGANIGRAMMA FUNZIONALE
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.9
1.4 RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
Il personale docente è costituito da insegnanti in possesso di specifico titolo di studio e
competenze professionali nelle varie aree disciplinari:
- linguistica
- scientifica
- tecnico- pratiche
- diverse (educazione fisica, religione)
come risulta dal seguente prospetto:
Docenti interni 54
di cui di laureati 34 di cui diplomati 20
di cui qualificati altro
Docenti esterni/esperti
11 di cui di laureati 6 di cui diplomati 5
di cui qualificati Altro
Amministrativi 5
Ausiliari 5
Assistenti educatori
13
Tecnici
Collaboratori stabili/altro
Il personale non docente è prevalentemente a tempo indeterminato e garantisce continuità all’attività
didattico-amministrativa del Centro.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Il servizio offerto dalla segreteria della scuola risponde alle seguenti finalità:
disponibilità alla semplificazione
celerità delle procedure
trasparenza
informatizzazione dei servizi
L’iscrizione ai corsi della formazione professionale iniziale (di base) va effettuata presso la Segreteria. I
moduli di iscrizione alla prima classe vengono inviati direttamente dalle segreterie delle Scuole Medie al
nostro Centro.
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.10
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura delle segreteria al pubblico, entro la
giornata per quelli di iscrizione e frequenza ed entro il giorno successivo per quelli con votazioni e/o
giudizi.
Gli uffici di segreteria garantiscono un orario fisso di apertura al pubblico tutti i giorni dal lunedì al
giovedì dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 13.00 alle ore 17.00 (compatibilmente con la
presenza in servizio di tutti gli impiegati in organico) ed il venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 13.00
alle 15.00
L'ufficio di Direzione è aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 13.00
alle ore 17.00
Personale di segreteria in servizio nell’anno formativo 2014 - 2015
Sig. Campaner Marco: segreteria (Alta Formazione )
Sig.ra Nicolini Alice: segretaria (Affari generali)
Sig.ra Quarenghi Sonia: segretaria (Alberghiera)
Sig.ra Salvaterra Emilia: segretaria (Affari generali)
Sig.ra Toss Mariasilvia: segreteria (Alberghiera)
SERVIZI AUSILIARI
Personale ausiliario in servizio nell’anno formativo 2014 - 2015
Sig. Bazzoli Medardo: ausiliario di pulizia
Sig. ra Bonenti Ivana: ausiliaria di pulizia
Sig. ra Bugna Pia: ausiliaria di pulizia
Sig. ra Salvaterra Marcella: ausiliaria di pulizia
Sig. ra Sposato Brasilina: ausiliaria di pulizia
L’INFORMAZIONE
Nel Centro vi sono appositi spazi adibiti all'informazione; oltre a bacheche d'ingresso a
destinazione varie d'ufficio, si assicura la presenza di:
una bacheca sindacale
una bacheca spazi per gli studenti
due bacheche in Sala Insegnanti
Presso gli ingressi e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di
fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
Ogni componente della scuola, per quanto di sua competenza, si impegna a garantire l'osservanza
dei punti sopra indicati.
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.11
1.5 CARATTERISTICHE DELL’UTENZA
Al termine dell’a.f. 2014-2015 risultavano iscritti al percorso triennale della formazione iniziale del nostro
Centro 364 allievi. Se ad essi aggiungiamo i 69 che hanno frequentato il IV anno e i 14 studenti iscritti al
Corso annuale integrativo per l’Esame di Stato, il totale complessivo risulta pari a 447 studenti. Erano 410
l’anno precedente (+ 9%) e 375 due anni fa, nel 2012 – 2013 (+ 19%).
Riportiamo di seguito il numero degli iscritti alla classe prima (divisi per settore) a partire dall’a.f. 2003-2004.
Come si può vedere, nel settore Industria-Artigianato, dopo un calo delle iscrizioni registrato negli anni
formativi 2004/05 e 2005/06, assistiamo ora ad una generale stabilizzazione.
Nel settore Alberghiero invece siamo di fronte ad un trend in ascesa per tutto il periodo considerato.
0
20
40
60
80 67
34 3443 40 40
4858
47
60 5852
Iscritti alla prima classeSettore Industria - Artigianato a fine a.f.
0
20
40
60
80
24
37
1724 27
3935
47 48
6471 71
Iscritti alla prima classeSettore Servizi a fine a.f.
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.12
1.6 SITUAZIONE INTERNA AL CENTRO
Il prospetto riassume sinteticamente i principali dati relativi ai settori, agli indirizzi, ai sottoindirizzi e
alle qualifiche presenti all’interno del Centro, nonché il numero e la tipologia degli allievi iscritti ai
corsi di base nell’anno formativo 2014-2015.
n° complessivo classi
24
di cui nel primo e secondo anno
13 di cui a qualifica 6
di cui nel quarto anno 4 di cui a diploma 1
n° complessivo alunni
447
di cui nel primo e secondo anno
243 di cui a qualifica 121
di cui nel quarto anno 69 di cui nel quinto anno 14
n° allievi con Bisogni Educativi Speciali
44 di cui in base 32 di cui nel quarto anno 1
di cui a qualifica 11
n° allievi stranieri 95
n° allievi provenienti da fuori provincia
41
di cui:
Macrosettore INDUSTRIA ARTIGIANATO
n° complessivo classi 11 di cui di cui a qualifica
Prime classi 3 Operatore Meccanico 1
Seconda classe – fam. meccanica
1 Operatore Elettrico 1
Seconda classe – fam. elettrica 1 Operatore Edile
Carpenteria in Legno 1
Seconda classe – fam. edile 1
Totale biennio 6 Totale a qualifica 3
Quarta classe 2
Totale quarto anno 2
n° complessivo alunni
191 di cui in prima e seconda
103 di cui a qualifica 59
di cui in quarta 29
n° allievi con Bisogni Educativi Speciali
13 di cui nei corsi di base 11 di cui nei corsi di qualifica
2
di cui in quarta 0
n° allievi stranieri 40
n° allievi provenienti da fuori provincia
33
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.13
Alunni per classe: 1° sez. A 20 – 1° sez. B 17 - 1° sez. C 15
2° Mecc. 14 – 2° Elettr. 18 – 2° Edile 19
3° Mecc. 15 – 3º Elettr. 20 – 3° Edile Carp. 24
4° Tecnico per l’Automazione Industriale 17
4° Tecnico Edile di Carpenteria in Legno 12
di cui:
Macrosettore ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE
n° complessivo classi
13 di cui di cui a qualifica
Prime classi 3 Op. Servizi di Ristorazione 2
Seconde classi 4 Op. Servizi di Sala/Bar 1
Totale biennio 7 Totale a qualifica 3
Quarta classi 2 Quinto anno 1
Totale quarto anno 2 1
n° complessivo alunni 256
di cui in prima e seconda 140 di cui a qualifica 62
di cui in quarta 40 di cui a diploma 14
n° allievi in situazione di handicap
31 di cui nei corsi di base 21 di cui nei corsi di qualifica 9
di cui in quarta 1
n° allievi stranieri 55
n° allievi provenienti da fuori provincia
8
Alunni per classe: 1° alb. ‘A’ 22 – 1° alb. ‘B’ 22 – 1° alb. ‘C’ 27
2° gastr. e arte bianca ‘A’ 19 – 2° gastr. e arte bianca ‘B’ 19
2° accoglienza e ospitalità ‘A’ 16 - 2° accoglienza e ospitalità ‘B’ 15
3° gastr. e arte bianca ‘A’ 19 - 3° gastr. e arte bianca ‘B’ 21
3° accoglienza e ospitalità 22
4° Tecnico Cucina Creativa 22
4° Tecnico Servizi di Sala/Bar 18
5° Serv. Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera 14
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.14
1.7 AMBITO TERRITORIALE E SOCIO – ECONOMICO DI RIFERIMENTO
A) GLI ASPETTI GEOGRAFICI E STRUTTURALI
Il Centro di Formazione Professionale ENAIP è situato a Tione ed ha come bacino d’utenza il
territorio della Comunità di Valle delle Giudicarie che si estende per 1.176 chilometri quadrati (circa
un quinto del territorio provinciale) ed è delimitato da precisi confini: a sud e ad ovest la Lombardia,
a nord le Valli di Sole e di Non (Tn), ad est le Valli dei Laghi e del Sarca (Tn). E’ la Comunità di
Valle più vasta della provincia, nella quale, tuttavia, risiede soltanto poco più del 7% della
popolazione: al 1 gennaio 2013 i residenti erano infatti pari a 37.450 unità contro i 537.416 a livello
provinciale.
Al loro interno le Giudicarie sono storicamente suddivise nelle Giudicarie Esteriori o Citeriori ad
est, e nelle Giudicarie Interiori o Ulteriori ad ovest; le prime si identificano nei tre altopiani del
Banale, del Bleggio e del Lomaso, mentre le seconde si suddividono nei tre solchi vallivi glaciali
della Val Rendena a nord, della Busa di Tione al centro e delle Valli di Bono e del Chiese a sud.
Nel suo insieme si tratta di un territorio prettamente montano, morfologicamente accidentato, che
racchiude gli alti bacini imbriferi dei fiumi Sarca e Chiese, vi spiccano i gruppi granitici
dell’Adamello e della Presanella ed il gruppo dolomitico del Brenta. In pochi chilometri si passa dai
3.000 metri di quota delle alte cime a nord, ai 400 metri delle Terme di Comano ad est e del lago
d’Idro a sud.
Le Giudicarie sono composte da oltre cento nuclei abitati, la maggior parte dei quali sorge nel
fondovalle, lungo le rive della Sarca e del Chiese, ma non mancano i paesini in quota, retaggio di
una civiltà che in passato traeva sostentamento dall’utilizzazione dei boschi e dall’allevamento. Nei
tre centri maggiori (Storo, Tione e Pinzolo) si concentra il 30% della popolazione residente nella
Comunità.
In un territorio montano e accidentato come quello delle Giudicarie, periferico e lontano dai
maggiori centri amministrativi e commerciali, assume importanza strategica la rete delle
comunicazioni e delle interconnessioni tra una zona e l’altra. La rete stradale ha il suo punto di
snodo a Tione, che rappresenta il centro della Comunità ed è spartiacque delle tre direzioni: verso
Trento, verso Brescia e verso Madonna di Campiglio.
Per la sua conformazione geografica e geomorfologica, il Comprensorio può essere diviso in
quattro ambiti che esprimono, dal punto di vista economico, peculiarità e caratteristiche specifiche:
Giudicarie Esteriori: indica il territorio compreso tra il lago di Garda a sud e le Dolomiti di
Brenta a nord. Gli altopiani che ne caratterizzano la morfologia – Bleggio, Lomaso e Banale –
sono particolarmente vocati alle attività agricole e zootecniche che insieme al turismo delle
Terme di Comano costituiscono i settori economici di riferimento.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 1 – Analisi del contesto pag.15
Giudicarie Interiori: quest’area, in cui ricade il territorio di Tione di Trento – “capoluogo” della
comunità – si configura come una conca circondata dalle montagne in cui si trova il fulcro di
servizi cui fa riferimento l’interno territorio delle Giudicarie.
Valle del Chiese: la propaggine più occidentale del Trentino, al confine con la Lombardia, si
caratterizza per un tessuto economico basato sull’industria e l’artigianato anche se da alcuni
anni, il territorio ha deciso di investire nel turismo valorizzando le proprie risorse ambientali e
paesaggistiche di pregio, trovando concentrazioni di rilievo a Storo e Condino.
Val Rendena: tradizionalmente una delle zone turistiche di maggior pregio di tutto il territorio
trentino, deve la sua fama alle Dolomiti di Brenta e all’immenso patrimonio naturalistico e
paesaggistico racchiuso all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta.
B) LO SCENARIO SOCIO - ECONOMICO
Nel corso del tempo la società giudicariese si è organizzata come una comunità diffusa,
caratterizzata da servizi e strutture in grado di garantire un’ampia autosufficienza e di dare risposte
adeguate ai principali bisogni della popolazione: i servizi socio-sanitari con la presenza di un
ospedale e di diverse case di riposo, le attività educative e formative di ogni ordine e grado fino
alle scuole professionali e superiori, gli uffici periferici dello Stato e della Provincia, le strutture per
la sicurezza del territorio. Questi soggetti, in collaborazione con gli Enti Locali, dai Comuni alle
ASUC, dai Bacini Imbriferi Montani (B.I.M.) al Parco Naturale Adamello Brenta ed al
Comprensorio, ora Comunità di Valle, – che dagli anni Settanta ha svolto il ruolo di raccordo
dell’intera comunità giudicariese –, hanno saputo garantire una crescita costante nella qualità della
vita che oggi può essere ritenuta in linea con il resto del territorio provinciale.
Sotto il profilo economico, nonostante la Comunità di Valle delle Giudicarie sia costituita da un
territorio prevalentemente montuoso, con quasi il 50% collocato ad un’altitudine superiore ai 700
metri e quindi poco favorevole ad insediamenti produttivi, essa rappresenta una realtà mediamente
rilevante rispetto al resto della provincia.
Ogni zona della comunità possiede una specifica vocazione che caratterizza in modo differente la
situazione economico-occupazionale delle varie realtà territoriali. La Val Rendena è senza dubbio
una destinazione turistica affermata con un’offerta incentrata sul prodotto turistico legato
principalmente agli sport invernali e alla montagna. L’economia in questa zona è legata a questo
settore e la crisi ha influenzato solo in minima parte l’operato delle aziende turistiche locali.
Madonna di Campiglio si conferma il motore economico dell’intera comunità, in grado di generare
indotto a beneficio non solo della Val Rendena. La riqualificazione della località, nell’ambito della
Ski Area allargata attiva dal 2011 rappresenta un investimento per l’intero territorio. Le Giudicarie
Centrali risentono naturalmente della presenza di Tione, centro di molti dei servizi offerti alla
comunità. Nelle Giudicarie Esteriori l’economia è particolarmente influenzata dalla presenza delle
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.16
terme di Comano, capaci di attrarre molti visitatori. Le Giudicarie Esteriori vivono di agricoltura,
settore che convive con quello turistico in un rapporto non sempre armonico.
La Valle del Chiese invece è a vocazione prevalentemente industriale e per questa ragione ha
risentito maggiormente degli effetti negativi della crisi economica. Nei tempi più recenti la valle ha
intrapreso anche un percorso di sviluppo turistico sostenibile, potenzialmente capace di valorizzare
le risorse del territorio attirando flussi turistici interessanti dalla regioni limitrofe.
La struttura produttiva ha ormai trovato un suo equilibrio di medio periodo con vocazioni distinte fra
le zone: la Valle del Chiese con prevalente tessuto artigianale ed industriale, la Busa di Tione con
la presenza dei servizi pubblici di carattere comprensoriale e lo sviluppo del terziario al servizio
delle imprese e dei cittadini, la Val Rendena a netta prevalenza turistica e le Giudicarie Esteriori
con un felice incontro fra l’agricoltura ed il turismo termale.
Al di là delle peculiarità che definiscono scenari economici differenti per le quattro aree, esistono
delle criticità legate al quadro economico attuale, che la recente crisi ha sicuramente accentuato,
comuni a tutto il territorio delle Giudicarie che necessitano di interventi mirati in un’ottica di
miglioramento nel lungo periodo.
Si sta delineando per il territorio delle Giudicarie uno scenario critico legato soprattutto al comparto
industriale, a quello dell’edilizia e dell’artigianato ad esso collegato. Il territorio del basso Chiese,
storicamente caratterizzato dalla presenza di industrie, è quello che ha fatto registrare maggiori
sofferenze con chiusura di imprese, tagli di personale e calo della forza lavoro; un comparto che
resiste ancora, sotto il profilo produttivo e occupazionale, è quello del legno.
La crisi ha colpito con più forza quelle realtà già affette da problemi strutturali e scarsa forza
competitiva. La disoccupazione è cresciuta (colpisce soprattutto giovani e persone di una certa età
espulse dai processi produttivi), sono aumentati gli iscritti al centro per l’impiego ed alle liste
mobilità, incrementate in modo sostanziale le assunzioni flessibili, quali i tempi determinati e,
soprattutto, i contratti a chiamata. L’unico comparto con assunzioni in crescita si conferma il
terziario (commercio e pubblici esercizi legati al turismo, altri servizi).
Il turismo si conferma, anche in questa fase critica per l’economia e nonostante alcune criticità ad
esso connesse, il volano dell’economia Giudicariese e l’unico settore in grado di fronteggiare la
congiuntura economica sfavorevole, continuando a generare occupazione e ricchezza per il
territorio. Dalla Val Rendena, che da sempre richiama i maggiori flussi turistici verso il territorio,
alle Giudicarie Esteriori che propongono un’offerta turistica di tipo termale, alla Valle del Chiese,
che sta intraprendendo negli ultimi anni la strada del turismo sostenibile, la Comunità delle
Giudicarie nel suo complesso rimane meta di molti visitatori. (cfr. Piano Sociale di Comunità 2011
– 2013)
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.17
C) I FABBISOGNI FORMATIVI NELLA COMUNITA’ DI VALLE DELLE GIUDICARIE
Attualmente, anche se le varie realtà produttive della Comunità di Valle assorbono la quasi totalità
dei qualificati provenienti dalla Formazione Professionale, esistono delle criticità legate al quadro
economico attuale, che la recente crisi ha sicuramente accentuato, comuni a tutto il territorio delle
Giudicarie. La prima di esse riguarda il mismatch tra le opportunità occupazionali esistenti e il
valore del capitale umano. I giovani, più formati e specializzati rispetto al passato in discipline
talvolta anche di nicchia, soffrono l’effettiva mancanza di opportunità lavorative sul territorio che
siano coerenti con le competenze sviluppate negli anni di studio. Sotto il profilo della competitività
economica è necessario creare nuove opportunità occupazionali per i giovani tenuto conto che al
giorno d’oggi molti di essi sono costretti a lasciare il territorio perché non trovano opportunità
lavorative confacenti e coerenti con i percorsi di studio intrapresi. Allo stesso modo, è necessario
intervenire sulle scuole per indirizzare i giovani verso percorsi formativi in grado di innalzare il
capitale umano impiegato sul territorio, con particolare riferimento al settore turistico e
dell’artigianato specializzato (cfr. Piano territoriale di Comunità – dicembre 2012).
La capacità imprenditoriale è un altro indicatore che concorre a definire la competitività di un
territorio. Le Giudicarie, seppur caratterizzate dalla presenza di molte imprese (circa 3.400, delle
quali 500 nel settore Primario, 1.100 nell’Industria – Artigianato e 1.800 nel Terziario), denotano un
certo immobilismo che caratterizza senza distinzioni tutti i settori economici. In generale si può
affermare che esiste un basso grado di propensione all’innovazione e al cambiamento verso nuovi
prodotti, strategie, clienti e mercati di riferimento. Una delle ragioni che spiega tale condizione è lo
scarso coinvolgimento dei giovani nel mondo imprenditoriale, potenziali portatori di idee nuove.
Inoltre, il ruolo assistenzialistico dell’ente pubblico, nel Trentino in generale, ha alla lunga
probabilmente indebolito la propensione al rischio di impresa nelle aziende e le Giudicarie non
fanno eccezione.
Con riferimento al capitale umano si segnala la presenza di una buona qualità media ed
eterogeneità delle competenze, soprattutto nei giovani che tuttavia faticano a trovare sbocchi
occupazionali coerenti con le proprie professionalità. Esiste, quindi, un gap tra le loro aspettative e
ciò che il territorio è in grado di offrire e questa criticità ha costretto molti giovani, oggi così come
nel recente passato, a lasciare il territorio, alla ricerca di opportunità professionali coerenti con il
proprio percorso di studi al di fuori dei confini locali.
Il turismo, con i suoi 90.000 posti letto, i 300.000 arrivi in un anno, il PIL stimato attorno al 25 –
30% rispetto all’incidenza dell’11% in Italia (dati Università di Trento, Apt, Funivie 2013), è il vero
volano dell’economia giudicariese e rappresenta una potenziale fonte di occupazione per la
comunità, in particolare nei periodi di alta stagione in cui il settore sarebbe pronto ad assorbire
molti lavoratori residenti (circa 5.000 persone).
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.18
Per quanto riguarda l’artigianato, esso ha un’importanza notevole nell’economia della Comunità.
Le imprese presenti sono circa 1.200, prevalentemente di piccole dimensioni (2,7 persone), che
offrono occupazione a circa 3.200 persone (dati Associazione Artigiani, 2013). È un’attività
tradizionale, tramandata di padre in figlio, che ha avuto ed ha un ruolo determinante per
l’economia della Comunità. La maggioranza degli insediamenti e delle infrastrutture anche di taglia
medio-grande presenti nel territorio sono state realizzate da ditte artigiane locali che nel tempo si
sono qualificate e specializzate. E’ tuttavia necessario far circolare le abilità nel territorio ovvero la
trasmissione e lo scambio di conoscenze che generano infatti una ricaduta positiva sia in termini di
potenziale nuova imprenditorialità sia di capacità innovativa dell’impresa già radicata.
Un discorso a parte merita il settore legno. Va innanzitutto sottolineato che il bosco, che si estende su
un’ampia parte del territorio della Comunità, è un elemento distintivo di grande pregio paesaggistico ed
oggetto di innumerevoli attenzioni nel passato per una utilizzazione razionale ed economica. La
Comunità di Valle, di concerto con le Amministrazioni Comunali, sta prendendo in considerazione
l’importanza di questa risorsa, cercando di favorire e valorizzare al massimo l’uso del legno quale
materiale identitario della cultura alpina giudicariese. Dal taglio delle piante fino alla realizzazione di
manufatti, anche il settore artigianale potrà intervenire in tutte le fasi della filiera. Non ultimo l’utilizzo
del bosco permetterà il recupero di pascoli che negli ultimi anni si sono inselvatichiti e quindi migliorare
sensibilmente gli aspetti paesaggistici e ambientali, elementi fondamentali per la qualità del territorio e
fattori di attrazione turistica.
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.19
D) LA FORMAZIONE PROFESSIONALE NELLE GIUDICARIE
Nell’anno scolastico 2015 – 2016 i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) della Provincia di Trento accoglieranno 5.544 nuovi studenti
provenienti dalle Scuole Secondarie di I grado, 183 in meno (il 3,2%) rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda le scelte dei ragazzi, gli iscritti alla
Formazione Professionale sono aumentati dell’1,2%, passando dai 1.138 dello scorso anno agli attuali 1.355.
Nelle Giudicarie la percentuale di coloro che si sono prescritti alla Formazione Professionale si attesta sul 34%, contro il 24,4% del Trentino.
RISULTATI PREISCRIZIONI STUDENTI IN GIUDICARIE (DAL 2011 AL 2015)
ISTITUTI COMP. DELLE
GIUDICARIE
STUDENTI DI TERZA MEDIA CHE SI ISCRIVERANNO AD UNA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO NEL…
TOTALE STUDENTI PREISCRITTI AD UNA SCUOLA PROFESSIONALE
TOTALE STUDENTI PREISCRITTI A C.F.P. ENAIP DI TIONE TOTALE STUDENTI PREISCRITTI
AD UNA SCUOLA SUPERIORE
2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16
TIONE 100 86 99 79 85 32 31 37 26 30
Ind Alb Ind Alb Ind Alb Ind Alb Ind Alb
68 55 62 53 55 8 7 8 15 14 13 7 3 9 7
32,0% 36,0% 37,4% 32,9% 35,3% 8,0% 7,0% 9,3% 17,4% 14,1% 13,1% 8,9% 3,8% 10,5% 8,2% 68,0% 64,0% 62,6% 67,1% 64,7%
VAL RENDENA
122 105 104 118 114 29 26 34 47 27 8 9 10 7 10 12 17 18 4 11 93 79 70 71 57
23,8% 24,8% 32,7% 39,8% 23,7% 6,6% 7,4% 9,5% 6,7% 9,6% 11,5% 14,4% 15,3% 3,5% 9,6% 76,2% 75,2% 67,3% 60,2% 50,0%
GIUDICARIE ESTERIORI
88 91 93 89 92 34 24 31 28 37 10 12 7 7 5 12 7 14 7 12 54 67 62 61 55
38,6% 26,4% 33,3% 31,5% 40,2% 11,4% 13,6% 7,7% 7,7% 5,4% 12,9% 7,9% 15,7% 7,6% 13% 61,4% 73,6% 66,7% 68,5% 59,8%
CHIESE 93 109 124 115 115 38 36 46 44 45 18 10 9 12 10 15 7 16 14 7 55 73 78 71 67
40,9% 33,0% 37,1% 38,3% 39,1% 19,4% 10,8% 8,3% 11,0% 8,1% 12,1% 6,1% 13,9% 12,2% 6% 59,1% 67,0% 62,9% 61,7% 58,3%
TOTALE 403 391 420 401 406
133 117 148 145 139 44 38 34 41 39 52 38 51 34 37 270 274 272 256 234
33,0% 29,9% 35,2% 36,2% 34,2%
10,9% 9,4% 8,7% 10,5% 9,3% 12,4% 9,5% 12,7% 8,4% 9,1%
67,0% 70,1% 64,8% 63,8% 57,6%
20,3% 19,2% 21,7% 22,2% 17,4%
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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.20
CONCLUSIONI
In questo panorama è evidente che il nostro Centro è chiamato a:
1. svolgere sempre più una funzione di collegamento e di orientamento verso il mondo del
lavoro, rafforzando l’acquisizione di competenze spendibili sul lavoro su base territoriale e
coinvolgendo le imprese;
2. migliorare le sinergie con le imprese del territorio per garantire una transizione più rapida
al primo impiego e contribuire così alla riduzione del tasso di disoccupazione dei giovani.
3. prestare sempre più attenzione ed impegnarsi in una logica di anticipazione per rispondere
alle prospettive che si vanno delineando con particolare riferimento alle produzioni ad alta
tecnologia;
4. diffondere attraverso la formazione una nuova cultura economica, non solo tra i lavoratori,
ma anche tra gli imprenditori;
5. svolgere un ruolo di regia tra le molteplici imprese esistenti sul territorio, favorendo il
dialogo e il lavoro in rete;
6. avere chiaro il quadro economico giudicariese per giungere ad una programmazione più
aderente alle effettive necessità locali, guardando ai fabbisogni formativi ed occupazionali
di un territorio che attengono alle esigenze sia di qualificazione sia di valorizzazione del
capitale umano provinciale.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.21
2. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E
AZIONI A SUPPORTO DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA
2.1 PREMESSA
In questa seconda parte del Progetto sono illustrate le strategie metodologiche, didattiche ed
organizzative, individuate in relazione ai bisogni formativi ed educativi degli studenti, delle loro
famiglie e del territorio. Il Centro vuole infatti offrire azioni adeguate ed interventi mirati.
Come anticipato nella presentazione generale al presente Progetto di Centro la struttura
organizzativa dall'area didattica è definita annualmente in modo da garantire la migliore e più
efficace utilizzazione delle risorse umane. E' da sottolineare che la Direzione di Centro gestisce i
progetti secondo criteri di ottimizzazione dei risultati e delle esperienze, tenendo in considerazione
gli obiettivi di contenimento della spesa che devono caratterizzare tutte le nostre attività.
La scelta viene effettuata nel rispetto di due principi-base:
valorizzare l'impiego delle competenze e delle professionalità presenti nel C.F.P.;
garantire il livello più elevato possibile di efficienza (a parità di risultati previsti).
Sotto il profilo organizzativo da tempo i docenti hanno evidenziato la necessità di promuovere
un’articolazione del Collegio dei Docenti che risponda alle esigenze organizzative e didattiche dei
due settori presenti all’interno del CFP. Ferme restando le competenze del Collegio dei Docenti, si
è quindi convenuto di individuare nel coordinamento didattico il luogo della suddetta articolazione.
Il coordinamento affronta i temi e gli argomenti formativi specifici e può articolarsi in commissioni,
in ragione dei progetti e/o iniziative programmate ed approvate in plenaria.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.22
2.2 METODOLOGIA E DIDATTICA DEL NOSTRO C.F.P.
Il nostro Centro dedica particolare attenzione alla formazione e alla crescita individuale degli allievi attraverso
azioni che garantiscono accoglienza, accompagnamento, orientamento e riorientamento.
E’ pertanto decisivo adottare una metodologia didattica flessibile, contestualizzata e articolata in relazione ad
alcune variabili importanti, quali il contesto formativo, i bisogni e le caratteristiche del gruppo classe, gli obiettivi
didattici da conseguire e i contenuti da trasmettere, la tipologia e la qualità dell’apprendimento previste nonché le
caratteristiche dei docenti.
In linea generale si punta all’utilizzo di metodologie attive (lavori di gruppo, gruppi esperienziali, simulazioni,
coinvolgimento attivo degli allievi, giochi didattici, analisi e soluzioni di casi, apprendimento per problemi e
apprendimento cooperativo) che agiscono attraverso una rielaborazione personale di conoscenze e abilità ed
espandono la riflessione nelle aree del sapere, saper fare e saper essere, puntando sull’integrazione effettiva tra
conoscenze, abilità e capacità, al fine di favorire l’acquisizione di vere e proprie competenze.
Tale scelta non può comunque prescindere dalle conoscenze, esperienze e vissuti dell’allievo, tanto meno
dall’accettazione e condivisione del lavoro formativo intrapreso, al fine di permettere l’evoluzione innescata dal
processo di apprendimento.
La progettazione didattica è quindi centrata sul concetto di “personalizzazione” e di “successo formativo”, con
l’obiettivo di assicurare una proposta formativa con un forte carattere educativo, culturale e professionale, che
possa mettere i partecipanti nella condizione di realizzare la piena formazione della loro personalità.
Non si tratta infatti solo di far acquisire delle conoscenze, di fornire informazioni, nozioni, saperi, ma significa
impegnarsi a promuovere la crescita personale e la formazione delle capacità e degli atteggiamenti che
costituiscono le facoltà umane di muoversi, di parlare, di pensare, di immaginare, in modo che attraverso il fare si
possa acquisire la necessaria base teorica, che viene così saldamente ancorata a un concreto contesto di vita e
ne diventa parte integrante.
La traduzione più efficace possibile delle potenzialità di un alunno in abilità e competenze rappresenta il reale
successo formativo, che costituisce la componente di sviluppo affidata alla scuola in generale, ma è caratteristica
peculiare del sistema della Formazione Professionale Trentina.
In coerenza con il Progetto Educativo di Ente, il Collegio Docenti, nel tentativo di mettere l’allievo con il suo
vissuto, le sue aspettative e le sue risorse, al centro del processo formativo, ha operato una serie di strategie
metodologiche, didattiche e formative. Questo ha permesso di diversificare le proposte formative sulla base dei
diversi stili di apprendimento, dei diversi vissuti scolastici e delle diverse aspettative degli allievi, con l’obiettivo di
realizzare una formazione “su misura”, capace di rispondere ai bisogni reali del giovane e di orientarlo verso un
lavoro futuro adeguato.
Le modalità, le strategie e gli strumenti adottati concorrono inoltre al raggiungimento delle competenze previste
dalla normativa in vigore e degli Standard Formativi Minimi nel rispetto del quadro di riferimento nazionale.
Gli assi portanti della nostra attività formativa sono:
A. MODULARITA’ DEI PERCORSI
B. DIDATTICA PER LABORATORI
C. TRASVERSALITA’ E INTEGRAZIONE DIDATTICA
D. FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA
E. MODALITA’ CLIL
F. RAPPORTO SCUOLA – LAVORO NELLE FORME DEL TIROCINIO CURRICOLARE E NON,
DELL’ALTERNANZA E DEL PRATICANTATO
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.23
2.3 FORMAZIONE A FAVORE DI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La cornice normativa della L.P. 5 del 7 agosto 2006 ed il relativo regolamento (DPP 8 maggio 2008, n.
17 – 124/Leg “Regolamento per favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con bisogni
educativi speciali), accogliendo la complessità della realtà scolastica e la molteplicità dei bisogni che in
essa si manifestano, individua negli studenti con Bisogni Educativi Speciali i destinatari degli interventi
formativi volti a promuovere il pieno diritto all’istruzione e alla formazione e per assicurare l’integrazione
e l’inclusione di tali studenti nella scuola.
Per raggiungere queste finalità, Il CFP si attiene alle Linee Guida per la progettazione inclusiva, definite
mediante il Progetto InclusivamEnte attivato nell’a.f. 2009 – 2010, nonché alle recenti Linee Guida
emanate dall’Area BES del Dipartimento della Conoscenza.
Sono pertanto stati identificati interventi a favore di:
studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n. 104/92;
studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
studenti in situazione di svantaggio.
Tutta questa complessità e l’aumento degli alunni per i quali è necessario trovare strategie di intervento
individualizzato e personalizzato, determina evidenti elementi di cambiamento nel contesto formativo.
Tale complessità stimola il CFP ad attivare una progettualità autonoma e diversa rispetto al passato,
che interessa non più e solo il singolo allievo, ma l’intero gruppo classe.
L’integrazione risulta pertanto il risultato di comportamenti organizzativi e atteggiamenti delle scuole:
non è prerogativa dell’insegnante di sostegno, ma è un processo che coinvolge tutti gli attori della
comunità che educa.
Le azioni formative ed educative individuate intendono garantire l’integrazione degli allievi con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi personalizzati volti al conseguimento:
DELLA QUALIFICA PROFESSIONALE
DI UNA CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE
In entrambi i casi per questi studenti i docenti della classe di riferimento predispongono i percorsi
personalizzati di apprendimento e formazione, delineati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI) o
nel Progetto Educativo Personalizzato (PEP), che possono prevedere anche significativi moduli di
attività pratica e laboratoriale e un’adeguata selezione degli ambiti disciplinari. Per gli studenti con
disturbi specifici di apprendimento (DSA) i docenti della classe di riferimento concordano e
garantiscono le misure dispensative e gli strumenti compensativi idonei.
Per ciascun studente con BES è individuato tra i docenti della classe di riferimento un docente
referente che provvede all’elaborazione della proposta PDF/PEI e PEP con il contributo di tutti gli
insegnanti della classe.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.24
A) STUDENTI CON DISABILITA’ CERTIFICATA
I normali bisogni educativi di tutti gli studenti diventano “speciali” per gli studenti con disabilità certificata
in quanto richiedono un’attenzione pedagogico / didattica particolare.
Il CFP, in collaborazione con la famiglia, gli operatori dei servizi socio – sanitari e le realtà territoriali,
progetta percorsi educativi e didattici individualizzati, per sostenere il diritto di questi studenti ad un
processo d’integrazione.
I percorsi vanno a costruire il progetto di vita dello studente che trova la sua declinazione nella
definizione delle attività educativo / didattiche, nella scelta degli obiettivi a medio e lungo termine,
nell’accompagnamento formativo e nelle modalità di valutazione.
Laddove possibile, i percorsi prevedono un significativo modulo di stage e/o tirocinio, attuato in forma
integrata rispetto al percorso formativo individuato, caratterizzato in termini di orientamento dei contesti
lavorativi, di socializzazione lavorativa, di accompagnamento e di inserimento lavorativo.
Il C.F.P. organizza anche tirocini di orientamento, collocati in periodo di inattività formativa, quale
occasione di crescita personale e professionale, sostenuta da una forte elaborazione progettuale, con
l’impegno congiunto del Centro e delle diverse realtà aziendali. Si tratta di esperienze di socializzazione
all’ambiente lavorativo, attuate presso aziende, enti pubblici e privati del territorio comprensoriale,
costruite con un progetto finalizzato all’acquisizione di determinate competenze in contesto lavorativo.
B) STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) E STUDENTI IN
SITUAZIONE DI SVANTAGGIO
Per ciascuno studente con DSA o in situazione di svantaggio tali da ostacolare la partecipazione e il
positivo svolgimento del regolare percorso di istruzione e formazione, viene definito dal Consiglio di
classe, in accordo con la famiglia e lo specialista di riferimento, il PEP, ossia un Progetto educativo
personalizzato, basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e finalizzato ad adeguare, anche in
termini temporanei, il curricolo alle esigenze formative dello studente stesso.
Il PEP dello studente raccoglie:
la descrizione della situazione dello studente;
l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi adottati dal Consiglio
di Classe;
le metodologie e le attività didattiche adeguate alle capacità dello studente;
le modalità di verifica dell’apprendimento;
i criteri di valutazione adottati.
Nei casi di studenti in situazione di svantaggio (fascia C) il PEP potrà presentare caratteristiche di
differenziazione anche consistente dal percorso regolare ed avrà comunque carattere di temporaneità.
I singoli Piani Educativi Individualizzati e i Progetti Educativi Personalizzati sono depositati
presso la Segreteria del Centro.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.25
2.4 PROGETTI PONTE
Nell’ambito delle attività di orientamento volte al recupero delle motivazioni e a sostenere
l’orientamento o il preinserimento di allievi iscritti alla Scuola secondaria di I grado, portatori di
Bisogni Educativi Speciali o a rischio di abbandono e/o dispersione scolastica, il Centro ha previsto
anche per l’anno formativo 2015 – 2016 l’attivazione di Progetti Ponte.
E’ prevista la realizzazione di 2 tipologie di intervento:
percorsi di orientamento: sono rivolti a quei ragazzi che hanno la necessità di trovare
motivazione per la prosecuzione del loro iter formativo e sono finalizzati alla
presentazione delle caratteristiche essenziali degli indirizzi della formazione iniziale (di
base) e possono spaziare all’interno di uno o più macrosettori (30 – 60 ore);
percorsi di preinserimento: riguardano ragazzi con Bisogni Educativi Speciali o in
grande difficoltà sul piano dell’apprendimento e sono finalizzati all’apprendimento di
particolari abilità che possono conseguire rispetto ad un futuro inserimento nel mondo
lavorativo (60 – 150 ore).
2.5 ACCOGLIENZA
L’accoglienza è l’insieme delle attività che mettono in sintonia l’alunno appena entrato al Centro
con il contesto formativo nuovo, aiutandolo a superare ansie, timori, incertezze per assumere
nuove consapevolezze, nuove responsabilità, nuovi ruoli.
Questa fase, strategica ai fini del successo formativo, è avviata ancora prima dell’ingresso nel
Centro, raccogliendo informazioni presso gli Istituti Comprensivi di provenienza, così da conoscere
eventuali disagi, fragilità, immaturità dei ragazzi preiscritti. Prosegue poi nel far conoscere il nuovo
ambiente di studio e di lavoro con tutte le risorse messe a disposizione, le regole che presiedono
la convivenza, il percorso formativo.
L’accoglienza è rivolta a tutti gli studenti, ma in modo particolare a quelli delle classi prime e ai loro
genitori, a coloro che provengono da esperienze di insuccesso nella Scuola Secondaria e ai
ragazzi stranieri, spesso in difficoltà tra la scarsa padronanza della lingua ed un percorso
scolastico precedente non sempre realizzato in Italia o coerente con il nostro sistema nazionale.
Il progetto comprende tutte le attività che possono favorire l’ingresso dell’allievo appena entrato nel
Centro per permettergli di conoscere il nuovo contesto formativo.
I singoli interventi si prefiggono di promuovere il benessere e di prevenire la dispersione scolastica.
Si caratterizzano per una componente marcatamente educativa prima ancora che formativa: prima
dei contenuti specialistici, diventa centrale la costruzione di competenze trasversali come la
condivisione di regole, la gestione dei conflitti, l’accettazione degli altri, ecc.
In particolare nei primi giorni di attività saranno favorite le seguenti attività: la conoscenza
dell’ambiente scolastico e del suo funzionamento; l’amalgama degli alunni provenienti da scuole
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.26
diverse (per le classi prime) e da classi diverse (per i ripetenti); l’avvio di un cordiale rapporto
relazionale con tutte le componenti del Centro. Anche i genitori saranno chiamati, mediante
incontri di informazione, consulenza e responsabilizzazione a condividere e collaborare ai vari
momenti del processo educativo/formativo e a contribuire alla riuscita del processo.
Durante il primo giorno di scuola, dopo il discorso di apertura dell’anno formativo del Direttore di
Centro, nello specifico le classi prime si dedicheranno alla visita dell’intera struttura del Centro e
successivamente alle specificità del settore, approfondendo le peculiarità, le attività dei laboratori e
gli altri progetti introdotti per l’anno formativo 2015/2016.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.27
2.6 ORIENTAMENTO E RI-ORIENTAMENTO
L’orientamento è l’insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità degli studenti
e delle studentesse per conoscere se stessi, le loro abilità e le loro attitudini. Li aiuta, inoltre, a
conoscere le diverse offerte formative, i mutamenti culturali e socio-economici dell’ambiente in cui
vivono, a scegliere in modo efficace e responsabile, a partecipare attivamente agli ambienti di
studio e di lavoro scelti.
Da questa concezione della funzione orientativa si assume come l’Orientamento:
è un processo informativo, in quanto la costituzione di corrette reti informative offre ai
giovani la possibilità di informarsi agevolmente e di avere dei punti di riferimento facilmente
reperibili;
è un processo formativo, di conseguenza è parte integrante dei piani di studio e
rappresenta la componente strutturale dei processi educativi.
E’ proprio l’interazione fra le due dimensioni, formativa ed informativa, ad offrire all’allievo la
possibilità di mettere a punto un proprio “progetto di vita”, di studio e lavoro, consentendo di
sviluppare una capacità progettuale che gli permetta di orientarsi ed auto-orientarsi di fronte alla
complessità e all’incertezza, di scegliere di decidere in modo consapevole.
Assume valenza la dimensione auto-orientativa come processo che la persona mette in atto per
gestire il proprio rapporto con l’esperienza formativa e lavorativa alla luce di un’analisi del contesto,
di un’adeguata conoscenza di sé, di un’autonoma capacità di scelta, di decisione, finanche di
interazione con l’ambiente scelto.
Coerentemente con la propria elaborazione e nel rispetto dell’attuale normativa di riferimento, la
mission del sistema formativo ENAIP fa riferimento alla formazione personale, culturale e
professionale del giovane, sapendo che il successo formativo si consolida in una prospettiva di
lungo termine.
Nei Centri Enaip si “fa scuola” in modo tale da sviluppare competenze di auto-orientamento, in
quanto si assume come primo compito (e grande responsabilità) quello di lavorare alla
maturazione delle competenze orientative di base, fondanti per il fronteggiamento di specifiche
esperienze di inserimento e/o transizione.
In altri termini, al centro delle nostre azioni è lo studente con la necessità di sostenere il suo
sviluppo globale. Nei Centri Enaip si lavora alla maturazione, da parte dello studente, di un insieme
di abilità (cognitive, emotive, sociali, ecc.), finalizzate ad una costruzione attiva della propria
esperienza di vita.
Affinché l’orientamento possa realmente divenire strumento e strategia di promozione non solo del
successo educativo e formativo dell’allievo, ma anche della persona nella sua globalità e nella
prospettiva di tutta la sua esistenza, occorre quindi sia assunto dai formatori dell’Ente come una
finalità fondamentale da perseguire da parte dell’intera comunità formativa.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.28
L’attività di Orientamento all’interno del nostro CFP diventa dunque uno strumento:
per prevenire abbandoni
per promuovere innovazioni efficaci nei curricola scolastici
per creare collaborazione fra Scuola e Territorio.
Ogni disciplina presenta delle potenzialità orientative che, se individuate da ciascun insegnante,
possono confluire in una pluralità di interventi trasversali per un comune progetto.
L’Orientamento condiviso vede lo studente al centro di un processo che lo aiuta a crescere, a
delineare il suo progetto di vita. Prevede delle tappe ben delineate in sintonia con le direttive prese
dal Collegio docenti, dal Coordinatore dell’Orientamento e dal TPO (Tavolo per l’Orientamento
territoriale), tappe che possono essere così sintetizzate:
Orientamento in ingresso Informazioni tecniche e pratiche sui percorsi dell’IeFP ai nuovi utenti (3a Media e stranieri)
Percorsi esperienziali
Allievi tutor
Visite guidate da parte delle 3e Medie al Centro
Orienta day
Progetti ponte e Passerelle
Accoglienza orientativa Attività destinate a promuovere una corretta socializzazione
Patto formativo
Incontri con i genitori
Progetto Start Up e Progetto stranieri
Orientamento in itinere Conoscenza delle figure professionali presenti nel Centro
Visite orientative in azienda
Incontri con esperti
Stage formativo
Studio all’estero
Progetti individualizzati di formazione / recupero
CIC
Orientamento in uscita Azioni informative sul futuro lavorativo
Sportello Orientamento- Cic
Orientamento verso l’Alta formazione
Raccordo con l’istruzione
Orientamento in Rete (TPO) Territoriale
Incontri territoriali di continuità didattica con scuole medie e superiori
Corsi di formazione dei componenti TPO
Le buone pratiche orientative
Creazione CTO
Il Coordinatore dell’orientamento rimane a disposizione dei dirigenti e/o degli insegnanti Referenti
per l’orientamento degli istituti del territorio per delineare degli interventi su misura per i loro
studenti.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.29
PROTOCOLLO D’INTESA “PROGETTO ORIENTAMENTO 2015”
L’attuale delicata fase sociale ed economica ha fatto emergere crescenti bisogni di supporto, da
parte delle famiglie e dei giovani, nell’orientamento in fasi cruciali quali la scelta di un percorso di
studio e di avvicinamento al mondo del lavoro.
In Giudicarie sono attive da tempo molteplici iniziative, sviluppate in prevalenza all’interno del
mondo della scuola, alle quali si affiancano progetti creati e realizzati da altri soggetti. Tuttavia, la
complessità del contesto attuale richiede sempre più una risposta ‘di sistema’, dove competenze
ed esperienze degli Attori Territoriali si fondano per costruire progetti ancora più vicini alle
esigenze contemporanee, anche con l’obiettivo di coinvolgere un numero crescente di famiglie e di
giovani.
Si è pertanto deciso di estendere la collaborazione tra Istituzioni, Istituti Scolastici ed Istituti di
Credito, già attiva in altri ambiti progettuali, anche a progettualità specifiche volte a supportare le
famiglie ed i giovani nelle delicate fasi della scelta del percorso di studio o dell’inserimento nel
mondo del lavoro, in una logica integrata di sistema che coinvolga la Comunità della Giudicarie,
insieme a tutti gli Istituti Comprensivi e gli Istituti Superiori, unitamente a tutte le Casse Rurali
presenti sul territorio.
Le azioni che saranno attivate nel corso del 2015 saranno:
Azione 1: Sportello individualizzato per la gestione della carriera scolastica e lavorativa
Azione 2: Laboratori di Career Management Skills per istituti superiori
Azione 3: Percorso formativo “Il ruolo dei genitori e degli insegnanti nell’orientamento”
per scuole medie
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.30
2.7 ALTRE INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO
PASSAGGI TRA PERCORSI DEL SECONDO CICLO
Il Centro realizza interventi per agevolare in corso d’anno il passaggio dal sistema scolastico a quello
della formazione professionale e viceversa, con l’obiettivo di accompagnare i ragazzi nella
realizzazione del successo formativo.
Le modalità e le misure di accompagnamento a sostegno dei “Passaggi” sono disciplinate dal
“Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale
degli studenti nonché sui passaggi tra i percorsi del secondo ciclo” (DPP del 7 ottobre 2010, n. 22 –
54/Leg).
Il passaggio si attua nel rispetto dei seguenti criteri:
è preceduto da idonea informazione alla famiglia e allo studente;
è seguito da un colloquio per approfondire le motivazioni della richiesta e per illustrare in
modo completo le caratteristiche, le opportunità, le attitudini e l’impegno richiesto dal nuovo
percorso;
è accompagnato dalla trasmissione di tutte le informazioni utili a consentire il migliore
inserimento nella nuova realtà formativa;
il Consiglio di Classe che accoglie valuta la necessità di iniziative di accoglienza e di
sostegno personalizzate;
il CFP curerà il monitoraggio degli esiti degli studenti coinvolti nel passaggio, sia in uscita che
in entrata, al fine di ricavare ogni elemento utile al miglioramento della propria proposta
formativa, mantenendo gli idonei contatti con la famiglia
Se il passaggio avviene nel corso del primo anno, può essere previsto un periodo di inserimento
temporaneo nella nuova realtà finalizzato a consentire allo studente di verificare interessi e attitudini nei
confronti del nuovo percorso o indirizzo e per effettuare una scelta più consapevole e responsabile.
Se invece avviene nel secondo anno può essere necessaria qualche iniziativa di recupero in
dipendenza del percorso scolastico di origine (es. discipline mai affrontate). Tali iniziative possono
essere riassorbite nella normale attività del gruppo classe (es. inserimento in classi non numerose).
Per quanto riguarda il terzo anno, le richieste di passaggio correttamente pervenute (inizio anno)
prevedono una prova volta ad attestare il possesso di abilità e conoscenze per tutte le aree disciplinari
del biennio del percorso scelto laddove non presenti nel percorso di provenienza. Non sono tuttavia
ammessi accoglimenti in corso d’anno, a meno di particolari ed eccezionali situazioni condivise con la
Direzione dell’Ente (es. trasferimento della famiglia).
Referenti dei Passaggi tra percorsi del secondo ciclo:
Valerio Mariano (Coordinatore della Didattica – settore Industria – Artigianato)
Rizzonelli Andrea (Coordinatore della Didattica – settore Alberghiero)
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.31
2.8 RAPPORTO SCUOLA - LAVORO
STAGE AZIENDALE
Nel corso del terzo anno dei nostri percorsi è prevista un’esperienza formativa in azienda (stage),
che si qualifica come momento fondamentale del percorso. In questo contesto l’allievo sperimenta
le attività del ruolo professionale, consolida conoscenze, apprende nell’ambito lavorativo nuove
competenze professionali e stabilisce relazioni all’interno del mercato reale del lavoro.
L’esperienza di stage ha anche una valenza orientativa: fornisce infatti all’allievo l’occasione per
mettere a fuoco i propri interessi, i propri desideri ed è inoltre l’occasione per misurare le proprie
capacità, i punti di forza o di debolezza. Lo stage consente infine all’allievo di verificare sul campo
le proprie aspettative e aspirazioni legate ad un particolare contesto lavorativo.
L’insieme di capacità, aspirazioni, interessi, punti di forza e di debolezza costituiscono le risorse
che lo studente ha per inserirsi non solo nel mondo del lavoro, ma anche nella società più in
generale.
La valenza orientativa si misura, oltre che nella conoscenza del mondo del lavoro nelle diverse
realtà, anche nella capacità di auto orientamento.
Lo stage è quindi un periodo in cui gli studenti del Centro sono inseriti in aziende, cantieri, alberghi,
selezionati dalla scuola, per svolgere mansioni lavorative legate al loro corso di studi. In ciascuna
azienda è prevista la costante disponibilità di un tutor aziendale incaricato di seguire le attività di
tirocinio, mentre un docente controllerà l’andamento dello stage effettuando visite periodiche.
Gli allievi sono così in grado di verificare sul campo le conoscenze acquisite nella scuola e di
misurare le proprie competenze nella realtà operativa delle aziende. Non meno importante è
l'esigenza di instaurare una rete di rapporti con le aziende del territorio, per conoscere le rispettive
ed effettive necessità per una preparazione degli allievi sempre più rispondente anche alle
esigenze del territorio in cui si troveranno ad operare.
L’individuazione delle aziende, gli abbinamenti allievi-aziende e le modalità di gestione rispondono
a criteri consolidati nel tempo fra i quali: corrispondenza fra obiettivi del percorso personale e
progetto di stage, coinvolgimento dello studente nelle scelte, gestione concordata del progetto
formativo con l’allievo e l’azienda, attivazione di momenti di autovalutazione, monitoraggio e
tutoraggio regolare ed efficace, e capacità di intervento nelle emergenze.
Il Centro dedica molta cura ed attenzione all’organizzazione dell’esperienza, sia sul versante degli
allievi stagisti, che su quello delle aziende ospitanti gli allievi stessi. L’esperienza, d’altra parte, si
è consolidata nel tempo e le coordinate di riferimento sul territorio sono ormai note. Esiste
all’interno della Scuola una banca dati che raccoglie gli indirizzi e le caratteristiche delle imprese
presso le quali sono stati inseriti i ragazzi del Centro. Dove l’esperienza è stata positiva, è andato
consolidandosi sul territorio un rapporto proficuo fra docenti ed operatori.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.32
ORGANIZZAZIONE
Il processo di organizzazione dello stage, si struttura secondo tappe ormai consolidate che
prevedono:
Individuazione dell’Azienda oggetto dello stage, incontro con i suoi responsabili,
presentazione del Piano di stage e stesura della Convenzione.
Comunicazione ad ogni allievo e alla relativa famiglia del Piano di stage, nonché
dell’Azienda presso cui verrà effettuato lo stage.
Preparazione degli allievi allo stage con la presentazione del Piano di stage per la
condivisione della finalità dello stage, degli aspetti organizzativi, dei comportamenti
personali e professionali richiesti, degli obiettivi da raggiungere.
Organizzazione di visite periodiche da parte dell’insegnante incaricato, per verificare il buon
andamento dell’esperienza formativa e risolvere eventuali problemi che dovessero
insorgere.
Incontro dell’insegnante Coordinatore con il tutor aziendale, alla fine dell’esperienza dello
stage per un bilancio complessivo e per una verifica delle nuove acquisizioni.
Contestualmente sarà compilata una specifica documentazione sull’esito finale.
Riflessioni in classe sull’esperienza dello stage, sulle difficoltà riscontrate tra
apprendimento a scuola e sul mondo del lavoro.
Compilazione di una griglia di valutazione sia da parte degli allievi che dalle Aziende per
valutare la ricaduta didattico-formativa dell'esperienza e per risolvere eventuali difficoltà
emerse ed evidenziate da parte degli studenti o delle aziende.
Relazione finale da parte dell’insegnante Coordinatore.
Molto importante risulta l’insegnante coordinatore di stage, il quale collabora con il tutor
aziendale per la buona riuscita del percorso di stage. Questa figura intrattiene accordi con il titolare
dell’azienda ospitante, organizza l’attuazione dello stage secondo modalità e finalità previste dal
piano, rappresenta il collegamento tra l’allievo e l’azienda, predispone, cura e raccoglie la
documentazione a supporto dell’operazione con l’eventuale supporto di altre figure organizzative
interne al CFP, segue l’allievo durante lo stage con visite programmate o su richiesta e si occupa
della fase di monitoraggio finale con elaborazione conclusiva dell’esperienza.
Il tutor aziendale deve attenersi al progetto posto in essere per l’esperienza di stage, affianca
l’allievo che gli è stato affidato per i compiti previsti, interviene a sostegno dello stesso allievo,
collaborando con l’insegnante coordinatore per rendere l’operazione il più possibile significativa e
proficua nell’ambito del percorso formativo di cui è parte attiva.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.33
PROGETTO TRAINING FOR JOB
La transizione all'età adulta e la cittadinanza attiva dei giovani rientrano tra le priorità delle politiche
giovanili. Il nostro Centro, in collaborazione con la Comunità delle Giudicarie, l’Agenzia del Lavoro,
i Piani Giovani delle Giudicarie e le Istituzioni Scolastiche del territorio, propone tirocini estivi
riservati a studenti e studentesse che abbiano compiuto i 16 anni.
Si tratta di azioni volte a sviluppare e valorizzare le competenze e la formazione dei giovani per
avvicinarli al mondo del lavoro.
L’obiettivo è innanzitutto quello di offrire agli allievi un’importante opportunità di socializzazione e di
orientamento al lavoro in un periodo libero da impegni scolastici. Il tirocinio consente, infatti, di
vivere la realtà aziendale, di comprenderne il funzionamento ed i diversi profili professionali,
mettendo in pratica i saperi e le conoscenze trasferite sui banchi di scuola.
Il periodo di tirocinio può variare dalle 4 alle 7 settimane nel periodo estivo e sarà organizzato sulla
base di progetti formativi concordati fra soggetto promotore, soggetto ospitante (ente o azienda) e
tirocinante.
Gli studenti si faranno parte attiva nella ricerca dell’Azienda che li accoglierà, con l’eventuale
sostegno dell’Agenzia del Lavoro e del nostro Centro.
Per i tirocini verrà messa a disposizione una borsa di tirocinio, sempre che il tirocinante abbia
garantito la frequenza regolare di almeno il 70% delle ore previste.
L’esperienza di tirocinio sarà riconosciuta quale credito formativo da considerare ai fini degli esami
di qualifica, diploma e maturità.
TIROCINI FORMATIVI ESTIVI
Gli orientamenti europei e le relative raccomandazioni esprimono, a fronte dei livelli inaccettabili di
disoccupazione giovanile, la necessità che i responsabili dell’istruzione e dell’occupazione collaborino
per agevolare il passaggio dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro.
In sintonia con la raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 10 marzo 2014, siamo
convinti che i tirocini siano diventati un’importante porta d’ingresso nel mercato del lavoro, soprattutto
laddove è dimostrata l’esistenza di un rapporto tra la qualità del tirocinio e i futuri esiti occupazionali.
Da vari studi e indagini è infatti emerso che la qualità del tirocinio migliora quando è un istituto di
istruzione o di formazione ad essere direttamente responsabile dei contenuti di apprendimento e della
loro attivazione condivisa anche attraverso partenariati efficaci con tutte le parti interessate.
In base a questi presupposti e con l’obiettivo di sviluppare costantemente la filiera scuola- formazione-
lavoro, il nostro CFP organizza tirocini formativi estivi rivolti ad allievi che:
abbiano compiuto 15 anni
risultino iscritti al primo, al secondo o al terzo anno
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.34
Con queste azioni il CFP si propone di:
contribuire alla piena valorizzazione delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di
apprendimento individuali;
fornire conoscenze e abilità per la costruzione di competenze effettive sul piano personale, di
cittadinanza e professionale;
di raccordare in modo organico e sistematico la scuola e la formazione con i contesti
lavorativi di riferimento, in particolare per garantire una maggiore correlazione tra l'offerta
formativa e lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
I contenuti, la durata e le modalità di realizzazione dei tirocini sono inseriti in uno specifico progetto
formativo e di orientamento, predisposto dal CFP per ciascun tirocinante, con riferimento alle
competenze attese nelle diverse annualità, alle caratteristiche dell’allievo ed al ruolo che andrà ad
assumere in azienda, al fine di poter valorizzare i crediti nel contesto formativo.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.35
2.9 IMPARARE LAVORANDO: IL MODELLO DUALE
Nell’ottica dello sviluppo della filiera scuola – formazione – lavoro, in Trentino è operativo un sistema
scolastico e formativo al tempo stesso unitario e "duale" con l’obiettivo di permettere il conseguimento
dei titoli della formazione professionale (qualifica e diploma) sia attraverso percorsi di formazione a
tempo pieno presso gli Istituti di formazione professionale provinciali e paritari che offrono percorsi
triennali e quadriennali, ed eventualmente un anno integrativo per il conseguimento della maturità
professionale ol l’Alta Formazione Professionale, sia attraverso contratti di apprendistato che
permettono lo sviluppo di un percorso formativo sia in azienda che presso la scuola professionale.
Questa nuova offerta stabile e strutturata con riferimento al “modello duale” prevede che il percorso di
formazione avvenga, in rapporto di lavoro, dove l’apprendimento si svolge in due luoghi egualmente
formativi: nell’impresa e nell’istituzione formativa. In questo senso è “duale”, perché la caratteristica
fondamentale della formazione consiste nell’“imparare lavorando” direttamente nel contesto aziendale e
nell’apprendimento delle basi culturali scientifiche e tecnologiche e delle competenze traversali,
necessarie al lavoratore-apprendista nel contesto formativo ed in forma integrata tra loro, ovvero
combinando l’apprendimento basato sul lavoro con l’apprendimento scolastico. La differenza rispetto
all’attuale IV anno è data dalla presenza di un rapporto in apprendistato.
Anche in questo caso il percorso formativo è unitario, articolato in periodi di formazione in aula e di
apprendimento sul posto di lavoro, con una forte integrazione ed equivalenza formativa tra esperienza
scolastica ed esperienza lavorativa.
La durata dei percorsi è di 3 anni per il conseguimento della qualifica professionale e di un ulteriore
anno per il diploma professionale. La formazione dura, di norma, 460 ore annue ed è articolata in:
• 200 ore per lo sviluppo delle competenze di base (linguistiche, matematiche, scientifiche,
tecnologiche, storico, sociali ed economiche) di cui ai piani di studio provinciali per i percorsi di
Istruzione e formazione professionale;
• 260 ore per lo sviluppo delle competenze tecnico professionali di cui ai piani di studio provinciali
per i percorsi di Istruzione e formazione professionale, comprensive di 100 ore all’interno
dell’azienda.;
Per accedere al percorso duale - parte a scuola e parte in azienda - la famiglia del giovane fra i 15 e i
25 anni che non intende proseguire con un percorso tradizionale di formazione professionale e che ha
conseguito almeno la licenza di scuola media può rivolgersi al nostro Centro. Se il giovane è già in
possesso di una proposta di lavoro con contratto di apprendistato, verrà inserito nel percorso formativo
che prevede anche la frequenza scolastica; altrimenti, sarà il CFP a farsi parte attiva per cercare una
collocazione del giovane, come apprendista, nel mercato del lavoro.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.36
2.10 IL PIANO “TRENTINO TRILINGUE”
Gli attuali Piani di Studio della formazione professionale prevedono in 1^ e 2^ obbligo di 3 ore
settimanali in una lingua e 1 ora nell'altra di inglese o di tedesco. In 3^ e 4^ insegnamento di una
sola lingua con 2 ore settimanali in inglese o in tedesco. Fanno eccezione le scuole alberghiere e
turistiche che prevedono un’ora settimanale in più di lingua straniera nel biennio e due lingue
anche in 3^ e 4^.
Il Piano “Trentino trilingue” prevede la progressiva introduzione del metodo CLIL (insegnamento e
l’apprendimento delle materie tradizionali in lingua tedesca e inglese) in tutti gli anni con
l'insegnamento in inglese o in tedesco di una materia non linguistica al 50%, preferibilmente
tecnico pratica. Lo scopo è quello di formare lavoratori competenti e competitivi per il mercato del
lavoro, in modo che si sappiano adeguare al movimento verso il futuro che il mondo d’oggi, la
società e le aziende stesse richiedono.
Per raggiungere gradualmente quest’'obiettivo, nel corso del 2015 – 2016 saranno formati alcuni
docenti del Centro , affinché raggiungano adeguate competenze linguistiche e metodologiche.
Entro il triennio della formazione professionale infatti tutti i ragazzi dovranno raggiungere un livello
B1 certificato ed entro il quinto anno della formazione professionale tutti dovranno raggiungere
almeno un livello B2 certificato.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.37
2.11 EDUCAZIONE INTERCULTURALE E INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI
L’ENAIP Trentino si è dotata di un Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri allo scopo di
garantire stili e procedure di accoglienza presso tutti i CFP Enaip che consentano corrette modalità
di inserimento ed efficaci pratiche inclusive a favore degli allievi e delle allieve, nonché la
promozione del dialogo interculturale a favore dei ragazzi e delle ragazze, delle famiglie e del
territorio.
La finalità organizzativa del Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri dell’ENAIP Trentino è
quella di definire pratiche condivise all’interno dell’Ente e del CFP Enaip in tema di accoglienza
degli alunni stranieri per
facilitarne l’inserimento, l’orientamento e la formazione
sviluppare un adeguato clima inclusivo, per operare in un contesto di convinto sostegno
all’interculturalità.
Sotto il profilo dei contenuti, il Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri dell’ENAIP Trentino
vuole:
definire le modalità organizzative da adottare in tutti i CFP Enaip per assicurare
l’iscrizione degli studenti, nel rispetto della normativa in vigore;
fissare i criteri per l’assegnazione degli studenti alle classi, nonché i tempi di
inserimento;
individuare i compiti dei vari operatori coinvolti nel processo di accoglienza ed
inclusione;
indicare le modalità adottate dall’Ente per garantire nei CFP Enaip l’organizzazione
delle attività di insegnamento della L2 e di mantenimento e rinforzo della L1;
In ogni Centro è individuato il Docente referente per le iniziative interculturali, quale punto di
riferimento per gli allievi inseriti, per la famiglia e per altri soggetti a diverso titolo coinvolti nel
processo di accoglienza ed integrazione.
Il Consiglio di classe viene tenuto costantemente informato dal Referente circa l’inserimento di
allievi stranieri nell’organico della classe.
Il Consiglio di classe individua annualmente il docente Coordinatore della classe che, a fronte di
inserimento di allievi stranieri, ha il compito di:
assumere nel rapporto con il Referente ogni informazione utile per l’accoglienza in
classe;
presentare l’allievo ai compagni e creare le condizioni per la sua integrazione nel
gruppo;
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.38
individuare all’interno della classe un allievo che possa, in casi particolari, assumere
una funzione di tutor. Di tale funzione può essere incaricato, ove presente, uno
studente della stessa nazionalità del neo-arrivato. In alternativa il nuovo allievo sarà
affiancato da un ragazzo italiano che lo aiuterà nella prima fase della presenza al CFP;
segnalare al Referente eventuali problemi di inserimento;
aggiornare il Consiglio di classe circa le attività predisposte per favorire l’inserimento e
l’integrazione del nuovo allievo e garantire un tempestivo scambio di informazioni tra il
Consiglio di classe ed il Referente.
E’ compito del Consiglio di classe:
proporre eventuali percorsi personalizzati e/o di supporto;
individuare, per ogni area disciplinare, le modalità idonee alla semplificazione e
facilitazione linguistica;
tenere conto in sede di programmazione, verifica e valutazione della presenza dello
studente straniero nella classe;
prendere atto dei percorsi di alfabetizzazione o consolidamento della L2 e degli esiti
conseguiti ed attestati dai laboratori territoriali o dal Facilitatore;
prendere atto e tenere conto in sede di valutazione di quanto acquisito all’interno di
progetti di sostegno e personalizzazione e della situazione di eventuale svantaggio
linguistico rispettando i tempi di apprendimento dell’italiano come L2;
attestare le competenze acquisite dall’allievo/allieva qualora questo dovesse
interrompere il proprio percorso formativo prima dell’acquisizione della qualifica.
Per l’anno formativo 2015-2016 il Centro ripropone il progetto elaborato e sperimentato nel corso
dello scorso anno atto a favorire la piena integrazione dei ragazzi.
Nella fase di accoglienza viene valutato il grado di conoscenza della lingua italiana e in base ad
esso viene subito attivato, da parte della scuola, un supporto per l’acquisizione della lingua italiana
di base attraverso un docente precedentemente individuato. Tale docente dovrà:
spiegare all’alunno la struttura scolastica (aule, laboratori, mensa, orario, segreteria,..);
illustrare e spiegare il regolamento di Centro;
organizzare con l’alunno la frequenza alle lezioni;
strutturare un percorso individualizzato per sviluppare le competenze linguistiche
prioritarie;
favorire l’inserimento in classe dell’alunno.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.39
Determinato il livello di conoscenza della lingua italiana e le competenze pregresse, gli allievi
saranno avviati ai laboratori di L2 più adatti alle loro esigenze.
Da alcuni anni infatti il CFP aderisce al progetto denominato “Rete per l’integrazione di studenti
stranieri”, promosso dal Servizio Innovazione e Sviluppo del sistema scolastico e formativo, nato
per affrontare i bisogni emergenti dalle situazioni di integrazione. L’iniziativa offre una serie di
servizi integrati (sportello informativo, interventi di prima accoglienza, azioni di orientamento e
laboratori strutturati) per favorire una prima alfabetizzazione nella lingua italiana per gli studenti
delle Giudicarie.
Il progetto, denominato “Laboratorio di Italiano L2”, ha l’obiettivo generale di promuovere
modalità di relazioni in grado di favorire l’inserimento degli alunni stranieri per raggiungere esiti
favorevoli in termini di efficienza, efficacia ed economicità.
Anche per l’anno formativo 2015-2016, se ci sarà il finanziamento, si propone l’attivazione di n° 2
laboratori, uno denominato “livello base” e l’altro denominato “livello intermedio”. Tali laboratori
avranno una maggior concentrazione delle lezioni all’arrivo dell’alunno nel Centro per poterne
facilitare l’inserimento nel gruppo classe. Qualora il laboratorio non potesse essere finanziato nella
forma attuale, sarà compito del CFP attivare tutte le misure alternative necessarie.
Nello specifico, il laboratorio “livello base” sarà rivolto ad allievi stranieri, recentemente giunti in
Italia, e realizzerà interventi atti ad implementare il livello di padronanza della L2 per la
comunicazione. Il laboratorio “livello intermedio”, invece, sarà rivolto a ragazzi che hanno già
raggiunto una discreta conoscenza della lingua base ma necessitano di supporto nello studio.
Contemporaneamente potranno frequentare i laboratori istituiti nel Centro, sia di alfabetizzazione,
sia di lingua per lo studio e verranno stabilite, in collaborazione con il collegio docenti della classe,
le modalità di frequenza alle lezioni.
Durante l’anno scolastico è previsto un percorso dedicato all’integrazione delle diverse culture. Si
tratta di un progetto che stabilisce la collaborazione di diverse discipline allo scopo di sviluppare la
conoscenza e la condivisione delle diverse abitudini quotidiane, culturali e religiose, cercando di
capire determinati atteggiamenti e le loro ragioni.
L’obiettivo è quello di favorire l’acquisizione delle competenze di cittadinanza attiva, che verranno
integrate anche attraverso interventi di esperti esterni e mediante la collaborazione con le reti
territoriali specifiche di ogni realtà. Inoltre, nel caso si presenti la necessità, si richiederà la
disponibilità del Centro Millevoci, al quale si farà riferimento per la richiesta di mediatori culturali e
facilitatori linguistici, del Centro CINFORMI come supporto non solo all’alunno ma anche alla sua
famiglia, dell’Istituto Pace e Sviluppo Integrazione Acli per la partecipazione a specifici progetti
proposti e della Comunità di Valle per tutto ciò che riguarda le esigenze quotidiane, lavorative ed
economiche.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.40
2.12 LA VALUTAZIONE
La valutazione è un momento essenziale dei nostri percorsi, perché è finalizzata al raggiungimento del
successo formativo in quanto offre all’allievo la possibilità di confrontarsi con le proprie potenzialità e i
propri limiti. In questo senso è uno strumento per aiutare a crescere e per orientare i ragazzi.
Nel nostro CFP la valutazione si basa su prove scritte, su verifiche orali e su prove pratiche ed ha le
seguenti finalità:
accompagnare, orientare e sostenere lo studente nel proprio processo di apprendimento
lungo l’intero percorso, partendo dai suoi bisogni e dalle sue risorse;
progettare interventi mirati;
promuovere l’autovalutazione dello studente in termini di consapevolezza dei risultati
raggiunti e delle proprie capacità;
svolgere una funzione regolativa dei processi d’insegnamento al fine di contribuire a
migliorare la qualità della didattica;
informare la famiglia e lo studente sui risultati raggiunti;
certificare gli esiti del percorso formativo, l’ammissione alla classe successiva e all’esame di
qualifica.
Accanto al nuovo documento di valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e della
capacità relazionale dello studente adottato a partire dall’anno formativo 2012 – 2013 da parte di
tutte le istituzioni formative provinciali, nel rispetto dei principi di correttezza, completezza e trasparenza
delle informazioni, già da alcuni anni il CFP ha istituito una “nota informativa infraquadrimestrale”
(pagellina), quale ulteriore modalità di trasparenza del percorso formativo di ciascun allievo.
Tra i doveri della scuola vi è infatti l’impegno ad informare le famiglie degli studenti sul loro andamento
didattico e disciplinare e la nota informativa vuole essere uno dei mezzi per concretizzare tale impegno.
Essa si colloca temporalmente alla metà del primo quadrimestre ed alla metà del secondo
quadrimestre e potrà consentire di condividere con le famiglie l’adozione di ogni strategia idonea ad
ottimizzare il successo scolastico di ogni alunno ed a promuovere in tempo utile gli interventi mirati al
recupero in ciascuna disciplina.
Infine, a partire dall’a.f. 2011 – 2012, anche il nostro CFP ha provveduto a consegnare alle famiglie il
modello per la certificazione delle competenze al termine del biennio conclusivo dell’obbligo di
istruzione. Tale documento non sostituisce i tradizionali strumenti di valutazione degli apprendimenti
degli studenti. Tuttavia, rispetto al tradizionale documento di valutazione, che valuta gli apprendimenti e
si riferisce ad un periodo limitato dell’anno scolastico, il valore aggiunto della certificazione è costituito
da due elementi: si riferisce all’esito di un processo formativo decennale e considera le competenze di
base dei quattro assi culturali nel loro intreccio con quelle di cittadinanza.
Condividere con la famiglie ogni momento del processo di formazione e di educazione dei ragazzi è
fondamentale. Riconoscerne la sostanzialità e ribadirne la necessità è un dovere anch’esso da
condividere.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.41
2.13 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
USCITE FORMATIVE, VISITE GUIDATE, VIAGGI DI FORMAZIONE
Nell'ambito del percorso formativo triennale sono comprese specifiche attività da realizzarsi al di
fuori del Centro (ad esclusione dello stage che segue una regolamentazione a parte) che
concorrono al raggiungimento delle finalità del CFP e degli obiettivi formativi previsti per i diversi
anni di formazione.
Durante il primo anno le attività in programma favoriscono l’orientamento, la socializzazione, la
crescita culturale e la motivazione al nuovo contesto formativo, mentre durante il secondo anno le
iniziative sono volte a sostenere e rinforzare il processo orientativo avviato e motivare alla scelta
intervenuta.
Nel corso del terzo anno le attività proposte mirano a far acquisire motivazioni ed identità
professionali legate alla particolare qualifica professionale.
Nell’ambito del quarto anno la formazione esterna al CFP consisterà in visite presso fiere di
settore di rilevanza internazionale e presso sedi formative o aziendali che risultino rilevanti per la
figura professionale di riferimento. Nel IV anno del settore Alberghiero è inoltre previsto un
soggiorno linguistico all’estero.
PROGETTO SPORT, AMBIENTE E MONTAGNA
L'avviamento e la pratica dell'attività sportiva hanno lo scopo di contribuire alla formazione e alla
maturazione della personalità degli studenti, inserendosi a pieno titolo nel contesto dell'azione
educativa. L'attività sportiva tende ad assecondare nell'allievo la ricerca di una disciplina interiore,
a sviluppare l'abitudine alla lealtà, alla socialità, al sacrificio e a realizzare una consuetudine di
sport attivo.
Il nostro CFP partecipa ai diversi tornei organizzati sul territorio per le varie discipline sportive ed è
frequentemente presente ai Campionati studenteschi.
Il Centro intende proporre progetti che leghino la pratica dell’attività sportiva ad aspetti inerenti la
conoscenza dell’ambiente che ci circonda e la futura professione degli allievi, avendo come
finalità una migliore conoscenza del territorio locale, l’acquisizione di abilità sportive legate alla
montagna e una presa di coscienza della forte valenza economica e turistica legata agli sport di
montagna nella nostra zona.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.42
CERTIFICAZIONE ESTERNA PER L’INFORMATICA
Saper usare il computer è ormai un requisito indispensabile per lavorare. Ma come attestare di
essere in possesso delle abilità necessarie? Ciò è oggi possibile grazie alla Patente Europea del
Computer.
Si tratta di un certificato, riconosciuto a livello internazionale, che attesta l’insieme minimo delle
abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer.
In Italia la Certificazione ECDL è stata riconosciuta, a vari livelli della Pubblica Amministrazione,
quale titolo di merito valido ai fini dell’attribuzione di un punteggio nei concorsi per soli titoli, o per
titoli ed esami. In tutti gli ambienti privati di lavoro è riconosciuta quale credito formativo del
lavoratore, pertanto tale certificazione potrà essere inserita nel curriculum personale come
qualsiasi altra certificazione che attesti il possesso di ulteriori specializzazioni.
Per il conseguimento degli Standard formativi minimi indicati dalla Conferenza Unificata Stato
Regioni e recepiti nel 2005 dalla Provincia Autonoma di Trento, il CFP si attiva per preparare i
ragazzi, nel corso del biennio, al superamento di quattro esami per l’acquisizione della
certificazione EDCL START. Inoltre, a discrezione e su scelta dello studente, al completamento
degli ulteriori tre esami per l’ottenimento della certificazione ECDL COMPLETA.
Agli allievi interessati il Centro offre la possibilità di prepararsi agli esami frequentando i corsi
organizzati all’interno del Centro stesso.
CERTIFICAZIONE ESTERNA PER LE LINGUE STRANIERE
Per il conseguimento degli Standard Formativi Minimi indicati dalla Conferenza Unificata Stato
Regioni e recepiti nel 2005 dalla Provincia Autonoma di Trento, il CFP si attiva per il
conseguimento della certificazione linguistica per la lingua inglese (obiettivo minimo: grado 3 livello
A2 del framework europeo).
Il progetto prevede l’ intervento di un lettore di madrelingua per almeno 10 ore per ogni classe
terza. La preparazione agli esami Trinity si basa sull’uso reale e comunicativo della lingua e quindi
non si discosta dall’insegnamento curricolare della lingua inglese, che prevede un approccio
funzionale comunicativo con sviluppo delle quattro abilità linguistiche. Il progetto si caratterizza
come formazione aggiuntiva e propone un corso di potenziamento della durata di 20 ore per le
classi terze dei due settori, suddiviso in unità di due ore ciascuna, da attuare preferibilmente a
partire da metà gennaio, dal momento che gli esami si svolgeranno indicativamente nell’ultima
settimana di aprile. Il modulo prevede la collaborazione di un insegnante madrelingua che ha la
funzione di integrare l’attività dell’insegnante di classe e di permettere un confronto diretto degli
allievi con modalità di comunicazione diverse ed accenti e pronunce che aiutano l’allievo a
superare la preoccupazione di esprimersi in lingua straniera con altre persone.
Per i quarti anni del settore alberghiero è previsto un soggiorno linguistico all’estero della durata di
una settimana, per l’acquisizione di competenze linguistiche e il conseguimento della certificazione
linguistica (livello B1 del framework europeo).
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.43
PROGETTO SALUTE
Il Progetto Salute, che da anni si tiene nel nostro Centro, è un’iniziativa che si aggiunge alle
proposte formative della scuola e si propone di fornire agli studenti conoscenze di tipo scientifico e
di tipo comportamentale capaci di far assumere stili di vita atti a garantire, il più possibile, la propria
e l’altrui salute.
Attraverso interventi mirati con esperti esterni si intende far comprendere ai giovani che la
SALUTE - come sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità - “è uno stato completo di
benessere fisico, mentale e sociale” e quindi un bene prezioso.
La scuola, oltre a svolgere il suo ruolo istituzionale, deve anche essere in grado, a nostro avviso,
di creare un ambiente accogliente, attento ai continui mutamenti degli adolescenti e quindi capace
di dare risposte tempestive e recapiti precisi sul territorio per far sì che ogni allievo possa, anche
da solo, ricercare soluzioni ai problemi personali, sia fisici che psichici, in strutture adeguate e con
personale specializzato.
Gli interventi sulle classi sono così distribuiti:
1. PRIME CLASSI: Alcool e fumo e stili di vita
2. SECONDE CLASSI: Educazione all’affettività e alla sessualità
3. TERZE CLASSI: Primo soccorso e Guida sicura
4. TUTTE LE CLASSI: Conoscere il consultorio, Corso per smettere di fumare, CIC Consulenza
Individualizzata in sede con Psicologa
PROGETTO “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”
Gli insegnanti del Centro hanno aderito, anche quest’anno, all’iniziativa proposta dall’Osservatorio
permanente Giovani – Editori, “ Quotidiano in Classe”, nel tentativo di avvicinare le nuove
generazioni alla lettura del Quotidiano e non solo.
Ogni classe avrà a disposizione gratuitamente, una volta in settimana per tutto l’anno formativo, 10
copie del “Corriere della Sera” e 5 del “L’Adige”.
Il progetto si propone di spronare gli allievi alla lettura affinché possano trasformarsi in adulti
consapevoli ed attenti ai fatti d’attualità sia locale che nazionale, per non essere emarginati dal
contesto sociale e per capire, nel profondo, quanto la lettura sia d’aiuto e di conforto in qualunque
stagione della vita. La lettura dà spunti per crescere , dà soluzioni e risposte ai problemi personali,
dà gioia e sollievo, quindi è un’ottima compagna lungo il divenire dell’esistenza.
Modalità dell’intervento:
Consegna agli allievi dei quotidiani
Analisi e lettura guidata per il primo periodo
Attività scritte e orali
Consegna quotidiano alle famiglie
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.44
PROGETTO MOTIVAZIONE ALLO STUDIO E CITTADINANZA ATTIVA
Il Centro prevede per l’anno formativo 2015-2016 l’attivazione di corsi di recupero per ovviare alle
difficoltà dei ragazzi che, essendo adolescenti, sono particolarmente fragili e quindi necessitano
dell’aiuto dei docenti per correggere il loro metodo di studio ed essere stimolati verso un impegno
più efficace e gratificante.
All’inizio di settembre, prima dell’inizio della scuola, si prevedono alcuni momenti di recupero nel
corso dei quali gli studenti si recheranno in aula per recuperare i debiti (negatività) evidenziati nelle
pagelle di fine anno. Si svolgeranno attività disciplinari allo scopo di migliorare il metodo di studio,
le conoscenze e le competenze specifiche, inoltre vi sarà lo spazio per una riflessione critica
sull’esperienza scolastica.
Nel corso dell’anno è inoltre prevista l’attivazione di recuperi disciplinari per gli studenti con
valutazioni insufficienti.
Dallo scorso anno il Collegio dei Docenti ha approvato l’utilizzo di attività di recupero come
provvedimento alternativo alla sospensione dalla frequenza scolastica, nella consapevolezza che,
se è vero che il CFP deve essere il luogo di formazione, dialogo, educazione, ricerca ed
esperienza sociale tesa a favorire l’acquisizione delle conoscenze e ad accrescere l’autonomia
individuale e il senso di responsabilità verso la comunità, allora anche i provvedimenti disciplinari
devono avere una finalità educativa e devono tendere al rafforzamento del senso di responsabilità
ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello
studente.
I ragazzi sanzionati hanno l’obbligo di recarsi a scuola per alcune ore oltre il normale orario
scolastico, il venerdì pomeriggio, per seguire dei recuperi disciplinari organizzati in base alle loro
specifiche difficoltà oppure vengono affiancati al personale ausiliario per svolgere attività
socialmente utili.
Questi interventi vengono attivati al bisogno e sono organizzati utilizzando le risorse interne e le
professionalità di volta in volta necessarie.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.45
PROGETTO CAMPUS
A partire dall’ a.f. 2013 – 2014 è stato attivato nel nostro CFP il progetto Campus, con l’obiettivo di
dare risposte in termini concreti e operativi a diffuse manifestazioni di disagio e sofferenza
soprattutto in adolescenza.
Il progetto sostiene il lavoro didattico-formativo ordinario del CFP e, al contempo, introduce
pratiche innovative secondo le metodologie dell’empowerment.
La rete Campus unisce realtà formative con identità diverse per istituzioni di appartenenza, per
offerte formative, per ispirazioni e per tradizioni pedagogiche favorendo una ricchezza di
esperienze che, confrontandosi periodicamente, arricchiscono il lavoro di ciascuna realtà
formativa.
Le azioni prevedono di:
rafforzare la già presente vocazione comunitaria dei luoghi di apprendimento
professionale come luoghi educativi allargando l’offerta ai ragazzi, con una molteplicità di
occasioni creative, sociali, sportive auto-organizzate;
rendere più visibili le buone pratiche già in atto;
promuovere la valutazione delle competenze specifiche e di quelle traversali, favorendo
anche la crescita di percorsi auto-valutativi;
trattare le sofferenze generalizzate e prestare speciale attenzione a quelle specifiche
raccordandosi con le azioni già in campo con la rete BES;
mettere in atto un miglioramento del “patto tra adulti” con le famiglie;
rafforzare l’orientamento iniziale e in itinere;
aprire un vero e proprio cantiere che prevede nuove misure di presidio del limite e tenuta
delle regole, creando un tutoraggio per tutti i ragazzi in particolare del primo anno e
istituendo, al posto di note e sospensioni, un’area di attenzione e di recupero ad
personam per i comportamenti più distruttivi;
potenziare la riflessione pedagogica dei docenti e una crescita nel sapere psicologico e
pedagogico, in collaborazione con l’offerta formativa del Centro di Rovereto e con l’Iprase
del Trentino.
I dispositivi sono i seguenti:
Accoglienza
Pur essendo un atteggiamento costante nei confronti di tutte le persone, sono previsti due
momenti privilegiati:
• nel mese di giugno vengono convocati i genitori e gli allievi preiscritti alla classe prima per
facilitare la conoscenza reciproca e presentare il progetto educativo della scuola;
• prima dell’inizio della scuola, i ragazzi di prima vengono invitati a trascorrere un giorno con i loro
futuri insegnanti e compagni; quest’attività facilita la conoscenza reciproca e rappresenta un valido
aiuto per la formazione di classi equilibrate.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.46
Tutoraggio
Ogni studente ha un insegnante tutor, figura di riferimento e intermediario tra scuola e famiglia; in prima
sono previsti più colloqui privilegiando i momenti valutativi per aiutare a comprendere la valutazione; in
seconda e terza si lascia all’iniziativa del ragazzo proseguire un rapporto con il docente tutor, a meno
che non si renda necessaria l’iniziativa dell’adulto in caso di comportamenti poco conformi.
Area verde
Viene intesa nel duplice senso di:
• rinforzare/premiare gli alunni meritevoli;
• offrire momenti alternativi a quelli curriculari che possano rappresentare occasioni per mettere il
ragazzo nella condizione di scoprire parti nuove di sé o di mettere in rilievo quelle che già possiede, ma
che nei banchi di scuola non hanno occasione di emergere.
A fine anno ogni studente totalizza un punteggio di area verde che concorre a tutti gli effetti alla
valutazione di presentazione agli esami di qualifica.
Area gialla
Si tratta di un laboratorio dove vengono ospitati i ragazzi che non dimostrano il concetto di limite e si
attiva quando un ragazzo dimostra di avere un atteggiamento non consono all’ambiente scolastico. E’
un’esperienza educativa individualizzata, non un’esclusione o un’espulsioni dai processi educativi, in
cui la famiglia con il tutor concorda un’attività socialmente utile per lo studente che ha le seguenti
caratteristiche:
• la punizione è guidata da un’elaborazione;
• lo studente ha la possibilità di vedere che c’è una conseguenza alle azioni sbagliate;
• le attività di ripristino dei locali della scuola aiutano a sviluppare maggior senso di appartenenza alla
scuola stessa.
Per l’anno formativo 2015 – 2016 non è prevista l’assegnazione di specifiche risorse da parte della PAT
per l’attivazione del progetto Campus. Tuttavia, non appena saranno individuate altre forme di
finanziamento, sarà compito del CFP attivare l’iniziativa.
PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON ALTRE REALTÀ
Il Centro ritiene fondamentale l’apertura e la collaborazione con le realtà che operano sul territorio
e che possono offrire le loro competenze ed esperienze per arricchire la formazione degli studenti.
Alcuni rapporti sono ormai consolidati, quale per esempio quello con il Centro Studi Judicaria,
un’istituzione locale che presta molta attenzione al mondo della scuola, promuovendo corsi di
aggiornamento per insegnanti, proponendo l’intervento di esperti su tematiche diverse (quali la
storia locale o il percorso “Saperi dai sapori”) e ospitando mostre di notevole interesse,
liberamente fruibili.
Nel corso dell’anno 2015 – 2016 si intende riproporre anche l’adesione al progetto di Educazione
finanziaria, promosso dalla sede trentina della Banca d’Italia, che mette a disposizione materiale
informativo e cura momenti di aggiornamento per i docenti.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.47
PROGETTO “GRANDE GUERRA”
Il Centro intende proseguire per l’a.f. 2015-2016 la collaborazione con il Centro Studi Judicaria e
con l’Ecomuseo della Valle del Chiese per promuovere lo studio di particolari aspetti della storia
locale attraverso la ricerca, la lettura e la comprensione di documenti con riferimento alle
specificità dei singoli settori.
In particolare per l’a.f. 2015 – 2016 saranno oggetto di studio i segni e le tracce presenti sul
territorio, l’ingegneria delle opere belliche, le tecnologie costruttive, la storia socio – economica
delle relazioni tra la vita della popolazione e le presenze militari, i diari di guerra e gli altri
documenti d’epoca che illustrano la tragedia del conflitto.
Particolare attenzione verrà dedicata allo studio della Valle del Chiese, che è stata teatro di
combattimenti in quel periodo, essendo linea di confine tra l'impero Asburgico e il Regno di Italia.
Tali vicende l'hanno segnata profondamente e tuttora resistono le testimonianze di quel periodo,
costituite da forti, trincee, linee di sbarramento e mulattiere, che meritano di essere conosciute.
PROGETTO LEGALITÀ - BENE COMUNE – INCLUSIONE SOCIALE 2015-2016
Questo articolato progetto nasce dalla consapevolezza che la scuola ha il compito educativo di
formare cittadini responsabili e consapevoli. Si articola in momenti d’aula, incontri con esperti e
testimoni, attività coinvolgenti. Il CFP Enaip ha instaurato contatti con alcune realtà del territorio
che operano in ambiti diversi che hanno offerto spunti di riflessione e fatto vivere agli studenti
esperienze significative.
1) Gli studenti si preparano ad incontro proseguendo la positiva esperienza di “Sulle Rotte del
Mondo”, proposto da diversi anni. Le persone che ogni anno si rendono disponibili ad incontrare i
giovani, attraverso le loro testimonianze aiutano ad allargare gli orizzonti su Paesi diversi per
cultura e modi di vivere. Nel corso dell’incontro emergono da parte degli studenti interessi
riguardanti i Diritti umani, ricerca di un equilibrio tra uomo e natura, mercato globale, stili di vita
sostenibili. I patner del progetto sono stati in questi ultimi anni il Centro Missionario diocesano di
Trento, il Gruppo Operazione Mato Grosso delle Giudicarie.
2) Il tema delle dipendenze viene affrontato con approfondimenti in aula prima di svolgere incontri
con operatori ed ospiti di Comunità terapeutiche. Questo momento ha la finalità di rendere i giovani
consapevoli dei pericoli delle droghe e delle altre dipendenze. Questo argomento si collega anche
all’approfondimento sul tema del rispetto della legge per una civile convivenza. Temi quali il
bullismo anche nelle forme ultime come il cyberbullismo vengono affrontate nell’ambito di questi
momenti formativi. Negli ultimi due anni scolastici il progetto si è realizzato grazie alla disponibilità
della Comunità Nuovi Orizzonti del Trentino.
3) Gli incontri con operatori e volontari nell’ambito dell’assistenza carceraria e successivo
inserimento sociale e lavorativo suscita negli studenti numerosi interrogativi riguardo
l’emarginazione, inclusione sociale, inserimento lavorativo, valorizzazione delle risorse personali.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.48
Questo progetto favorisce l'allargamento costante della rete tra scuola, privato sociale, operatori e
volontari che si occupano di marginalità e Diritti umani. L'impegno, la solidarietà, la
compartecipazione alla realizzazione del bene comune, sono aspetti che emergono dalle
testimonianze e costituiscono elementi che i giovani colgono pienamente. Nello svolgimento di
questa parte del progetto, nella fase d’aula si analizza il sistema di giustizia, le sue articolazioni, il
sistema carcerario. La parola chiave è responsabilità personale in quanto l'obiettivo è rendere i
giovani consapevoli che le regole servono per garantire una civile convivenza. Il progetto è stato
realizzato negli ultimi due anni scolastici grazie alla disponibilità di Apas e Cooperativa Il Gabbiano
di Trento che hanno offerto incontri alle classi presso il CFP.
L’Associazione Libera – Trentino che opera nell’ambito dell’educazione alla legalità ha dato e
continua a dare la possibilità agli studenti di ascoltare le testimonianze di alcune persone che
hanno detto “no alla mafia” ed illegalità.
Altre realtà con le quali si è preso contatto e che potranno offrire una valida collaborazione sono
Caritas diocesana e Punto d’Incontro di Trento che portano avanti attività a favore delle persone
che vivono disagi.
4) Un’attenzione si pone al tema dell’inclusione sociale delle persone con disabilità. Si realizza
grazie alla disponibilità del Centro Anffas di Tione e consta in un incontro di due ore in aula nelle
singole classi, con educatori che illustrano la disabilità ed i progetti da loro attivati.
Successivamente si realizza una visita guidata al Centro Socio Educativo. Con gli studenti
interessati inoltre ci si reca presso il Centro di Tione per svolgere attività nei laboratori con gli
utenti, in orario pomeridiano extra-scolastico. A seguito di questi incontri alcuni giovani si sono
offerti di proseguire l’esperienza di volontariato.
5) Sul territorio sono attive Agenzie educative che propongono attività per i giovani e che
possono essere usufruite anche con le classi. Organizzano mostre temporanee (nell’autunno 2014
la mostra sul missionario Padre Armani), incontri su tematiche che riguardano i giovani, stili di vita.
Si sono stretti contatti con l’Oratorio di Tione e la Pastorale giovanile della Diocesi di Trento che
hanno offerto interessanti spunti per realizzare attività e visite istruttive.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.49
IL TRENO DELLA MEMORIA
Facendo seguito all’ intensa esperienza vissuta dagli studenti della classe terza Operatore elettrico
a febbraio 2015, si intende riproporre l’adesione al progetto “Treno della Memoria”, ideato e gestito
dall’Associazione torinese Terra del Fuoco e sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento.
L’iniziativa intende creare una rete di giovani che da testimoni consapevoli di quanto resta degli
orrori della Seconda Guerra Mondiale si attivino nella società civile sui temi relativi alla negazione
di diritti oggi.
Il Treno della Memoria è un viaggio nella storia e nella memoria attraverso un percorso educativo
capace di coniugare attività ludiche, testimonianze dirette della storia, momenti frontali e laboratori,
che si sviluppa attraverso tre fasi: il percorso educativo che prepara i giovani partecipanti al
viaggio sui temi della Storia, della Memoria, della Testimonianza, il viaggio vero e proprio, con
visita ai campi di concentramento e di sterminio nazisti, e infine l’ultima parte che ha lo scopo di
raccogliere ed elaborare le riflessioni, le analisi e le testimonianze dei giovani partecipanti e di
restituire al territorio l’esperienza vissuta.
PROGETTO “M.A.P. – MODULO ABITATIVO PROVVISORIO ECOSOSTENIBILE”
Sulla base di un accordo fra Provincia Autonoma di Trento – Dipartimento Protezione Civile ed
Infrastrutture ed il nostro CFP ha preso il via una collaborazione finalizzata alla progettazione e alla
realizzazione di un prototipo di “Modulo Abitativo Provvisorio” per fronteggiare l’emergenza
abitativa in occasione di eventi calamitosi e di catastrofi naturali. Tale progetto nasce con l’intento
di fornire una soluzione di abitabilità transitoria, sia come risposta all’immediatezza della crisi, che
come risposta a medio termine durante il periodo della ricostruzione.
Costruito secondo principi di sostenibilità ambientale, il modulo dovrà essere ad alto rendimento
energetico e dovrà rispondere a criteri di trasportabilità, facilità di assemblaggio e messa in opera,
flessibilità, modularità e recuperabilità.
Ulteriore obiettivo dell’intesa è la sensibilizzazione degli studenti verso le tematiche di sicurezza e
protezione civile, per la costruzione di una società più preparata ad affrontare e prevenire le
situazioni di rischio.
CLASSI COINVOLTE:
Classe IV Tecnico edile di carpenteria del legno
Classe IV Tecnico per l’automazione industriale
Tutto il materiale necessario per la costruzione di questo modulo viene messo a disposizione dalla
P.A.T., mentre la parte di progettazione e realizzazione sarà in carico alle classi sopra citate.
Tutte le certificazioni necessarie per l’utilizzo e per il collaudo saranno a carico del Dipartimento
Protezione Civile.
L’obiettivo è di terminare questo prototipo entro l’a.f. 2015-2016.
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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.50
“ARTINGEGNA 2015” (Rovereto 2-3-4 ottobre 2015)
Il CFP ENAIP di Tione di Trento ha dato vita nel corso dell'anno scolastico 2010/2011 al primo
corso in Italia per la formazione di carpentieri del legno. Il percorso scolastico, inquadrato
all'interno del settore edile della formazione professionale, prevede una durata triennale per il
conseguimento della qualifica di Operatore di Carpenteria in Legno ed un ulteriore anno di
specializzazione che porta al diploma di Tecnico Edile di Carpenteria del Legno. Le attività dei
corsi di carpenteria vengono svolte presso la sede staccata di Condino.
L'evento “Artingegna 2015”, appuntamento di punta per il mondo dell'artigianato di eccellenza in
Trentino, è l'occasione per illustrare all'esterno quali siano le attività che vengono svolte all'interno
della scuola e per aumentare la visibilità del corso.
All’interno dell’area di lavoro assegnataci abbiamo intenzione di sviluppare alcune esercitazioni
pratiche in collaborazione con i maestri artigiani Lattonieri:
esercizi di tracciatura e taglio a mano (particolari di coperture in legno);
montaggio di una copertura in legno completa di pacchetto e lattoneria;
posa di rivestimenti di facciata su pareti xlam e a telaio.
’orario di lavoro andrà dall’apertura ad ore 10 sino alle ore 22 per i tre giorni di durata dell'evento.
PROGETTO COOPERATIVA SCOLASTICA
Dopo alcuni anni di sperimentazione, con buoni risultati, gli insegnanti del Centro intendono
confermare la disponibilità a supportare gli studenti delle classi terze nella costituzione di un’ACS,
una cooperativa scolastica, con l’appoggio dell’Ufficio Educazione Cooperativa della Federazione
trentina della Cooperazione.
Gli allievi dei due settori, attraverso la preparazione e la proposta di semplici merende per la
ricreazione, avranno l’occasione per mettere alla prova molte abilità che saranno utili
professionalmente, quali organizzare il gruppo di lavoro, relazionarsi con fornitori e clienti, gestire
entrate e uscite, prendere coscienza delle criticità e ricercare le soluzioni. Il ricavato verrà utilizzato
per visitare aziende del settore, promuovere interventi di esperti esterni, aiutare la scuola
nell’acquisto di strumentazioni di laboratorio.
PROGETTO SIMULIMPRESA E FRONT-OFFICE
La metodologia didattica di Simulimpresa ha coinvolto più di 400 realtà scolastiche dislocate
sull’intero territorio nazionale. Oltre alla formazione professionale, oggi sono in rete Istituti tecnici,
Istituti Professionali, Università, Aziende reali, Associazioni di categoria, Camere di Commercio e
Scuole Medie Inferiori, che utilizzano la metodologia come strumento orientativo. Tale eterogeneità
garantisce una forte sinergia tra mondo del lavoro e quello della formazione e dell’istruzione.
La sperimentazione nel nostro Centro è iniziata nell’anno formativo 2004/2005 e prevede una
riproduzione fedele di tutto ciò che avviene all’interno di un albergo reale, per far acquisire agli
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.51
allievi esperienza pratica attraverso l’utilizzo di documenti reali e un’organizzazione tipicamente
aziendale, far loro acquisire una cultura aziendale e la capacità di sviluppare competenze
trasversali legate alle relazioni, alla comunicazione e alla soluzione di problemi nella gestione del
cliente.
La riorganizzazione dei Piani di studio, con l’introduzione della nuova figura dell’Operatore
dell’accoglienza e dell’ospitalità a partire dall’a.f. 2012-2013, ha reso ancora più importante
l’acquisizione delle competenze sopra citate.
Per l’anno formativo 2015 – 2016 non è prevista l’assegnazione di specifiche risorse per
l’attivazione del progetto Simulimpresa. Nelle due classi terze di Operatore dell’accoglienza e
ospitalità sarà comunque garantita un’attività di Simulimpresa /Front – Office, mentre per quanto
riguarda la seconda classe ad indirizzo Accoglienza ed ospitalità saranno attivati dei moduli
specifici nell’ambito dell’attività di laboratorio.
PROGETTO AMERICAN BAR – CAFFETTERIA – DECORAZIONI FLOREALI
Il progetto prevede il contributo di alcuni esperti esterni che intervengono nelle classi seconda e
terza Operatore dell’accoglienza e dell’ospitalità.
L’obiettivo è di rafforzare l’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito della Caffetteria,
delle tecniche di flair (con la collaborazione di un docente barman A.I.B.E.S. e FLAIR TENDER) e
dell’elaborazione di miscelati, con particolare attenzione al bere miscelato analcolico, nell’ottica
della promozione di corretti stili di vita. E’ inoltre prevista la partecipazione a concorsi in cui i nostri
studenti potranno confrontarsi con gli allievi di altri centri nell’elaborazione di cocktails.
Un modulo specifico viene dedicato all’apprendimento di tecniche per il confezionamento di
decorazioni floreali.
PROGETTO “LA SCUOLA ENTRA IN AZIENDA”
Il progetto ha la finalità di permettere agli allievi della classe seconda ed eventualmente della
classe terza “Accoglienza ed Ospitalità” di apprendere direttamente in azienda le competenze
tecniche di sala, bar e ricevimento.
L’intento è quello di mettere a confronto gli insegnamenti tecnici, solitamente messi in pratica
presso i laboratori del C.F.P. di Tione, con la realtà del lavoro di una struttura che opera nel settore
ristorativo-alberghiero.
L’azienda offre la disponibilità dei propri laboratori (sala, bar, front-office) e attrezzature per dar
modo agli allievi del Centro di preparare dei prodotti/servizi direttamente fruibili dai clienti. Gli
studenti s’impegneranno a essere discreti, cortesi e cordiali con gli ospiti con cui verranno a
contatto, ad avere rispetto dei luoghi comuni e a prestare massima attenzione al rispetto della
privacy dei clienti e degli operatori.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.52
Il periodo di attivazione del progetto è indicativamente previsto tra ottobre ed aprile, l’obiettivo
finale è quello di preparare i futuri operatori e di dare loro delle competenze tecniche, culturali e di
comunicazione diversa da quelle fornite presso il Centro.
PROGETTO SCUOLA-EXPO MILANO 2015
Il Progetto Scuola è la piattaforma di riflessione e condivisione che Expo Milano 2015 dedica alle
iniziative rivolte a tutto il sistema formativo, dalle scuole dell’infanzia alle Università.
La visione e i valori della scuola sono determinanti per diffondere i contenuti e garantire l’eredità
della manifestazione; per questo docenti e studenti sono invitati a partecipare all’Esposizione
Universale attraverso specifici percorsi formativi e didattici.
Il nostro Centro ha realizzato un’uscita per le classi terze a maggio 2015 e prevede di realizzare
altre uscite tra settembre e ottobre, coinvolgendo gli studenti delle classi seconde e terze: dopo
l’attività progettuale e i concorsi di idee, gli studenti potranno arricchire la loro esperienza con la
visita al sito espositivo attraverso itinerari ad hoc e confrontarsi con i coetanei di altre nazioni.
PROGETTO TURISMO ACCESSIBILE: "OPENHOTEL", PERSONE E TECNOLOGIE
PER L'ACCOGLIENZA E L'OSPITALITÀ "OPEN"
Il progetto, in via di definizione in partnership con Accademia della Montagna del Trentino, si pone
l'obiettivo di sensibilizzare gli studenti del Centro al riguardo delle problematiche sociali connesse
con la disabilità e sull’importanza crescente che nel mondo del turismo stanno assumendo le
esigenze delle persone portatrici di bisogni speciali, quali essi siano, per una maggiore
consapevolezza del loro ruolo di studenti e di cittadini e per una crescita umana, culturale e
professionale.
L’obiettivo è quello di realizzare in modo simulato, con la metodologia dell'unità di apprendimento,
un "Open Hotel" con servizi e tecnologie orientati al turismo accessibile, coinvolgendo ambedue i
settori.
L'iniziativa prevede il coinvolgimento delle seguenti classi:
- 3a Operatore/trice dell'accoglienza e dell'ospitalità
- 3a Operatore/trice di gastronomia e arte bianca
- 3a Operatore elettrico e 4a Tecnico per l'automazione industriale
- 5a CAPES
PROGETTO TAVOLA LEGGERA- ECOACQUISTI IN TRENTINO
Il Centro intende riproporre il percorso realizzato nelle classi prime nel corso degli scorsi anni
formativi grazie alla collaborazione con l’APPA Trentino - Rete Trentina di Educazione Ambientale.
Si intende ampliare la proposta coinvolgendo le classi seconde e terze come segue.
1. 'La Tavola Leggera'. (classi prime e terze settore Servizi )
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.53
Il percorso didattico rientra nel Progetto della PAT per la sostenibilità del comparto ristorativo
'Ecoristorazione Trentino' e vuole far comprendere come dietro un semplice pranzo o cena, in
famiglia o al ristorante, si nascondano azioni, gesti e scelte che possono avere un impatto negativo
sull'ambiente che ci circonda.
OBIETTIVO: Il percorso punta a individuare con semplicità ed approfondimenti tecnici le scelte
consapevoli nell'ottica di rendere le 'nostre tavole' più leggere per l'ambiente.
Contenuti essenziali:
impatto allevamenti intensivi
specie a rischio di estinzione
la perdita di biodiversità
importanza dei prodotti locali e del biologico
la stagionalità dei prodotti
differenti tecniche di produzione
la filiera corta.
2. 'Ecoacquisti in Trentino' (classi seconde settore Servizi)
Il percorso didattico si pone l'obiettivo di sensibilizzare i ragazzi ai temi del consumo sostenibile,
fornendo indicazioni utili per trasformare una spesa tradizionale in una spesa a ridotto carico
ecologico. Il percorso approfondisce una tematica specifica tra :
gestione dei rifiuti urbani (gli imballaggi e la loro gestione)
impronta ecologica dei prodotti
'Ecoacquisti Trentino'
3. Domanda di rilascio del marchio di qualità ECORISTORAZIONE TRENTINO
Questo marchio di qualità è rivolto agli esercizi per i quali il servizio di ristorazione è l'attività prevalente.
L’obiettivo sarebbe quello di diventare la prima scuola alberghiera che vanta tale riconoscimento,
andando a soddisfare alcuni requisiti nelle seguenti aree:
alimenti e bevande priorità ai prodotti biologici, locali, solidali
rifiuti priorità alla riduzione
energia e acqua priorità al risparmio idrico ed energetico
acquisti non alimentari priorità ai prodotti verdi
informazione, comunicazione, educazione ambientale per il coinvolgimento degli utenti
nelle buone pratiche alimentari
PROGETTO ORIENTAMENTO INTERNO
Lezioni di gusto e stile
La proposta, già sperimentata con successo nel corso degli scorsi anni formativi, è rivolta alle classi
seconde e terze dell’indirizzo Alberghiero e della Ristorazione e prevede momenti di incontro con gli
Chef-patron di ristoranti selezionati, che guideranno ragazzi ed insegnanti in visita alle strutture,
proponendo la loro filosofia di lavoro e accompagnando il tutto con un menu degustazione. L’obiettivo è
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.54
quello di dare agli allievi, clienti per un giorno, un’occasione unica di sperimentare cosa significano i
concetti di ospitalità, alta cucina e servizio di sala raffinato in realtà ristorative di alto livello.
Approfondimenti tecnici Durante l’anno formativo si propone ai gruppi classe la partecipazione a seminari tecnici su tematiche
legate al settore alberghiero e della ristorazione tenuti da professionisti, chef e maître, con l’obiettivo di
approfondire argomenti specifici.
Con il medesimo intento si prevede la partecipazione, come uditori, di singoli studenti selezionati per
meriti (in termini di atteggiamento e comportamento, impegno e rendimento scolastico, motivazione) a
lezioni presso l’Alta Formazione.
CONCLUSIONI
L'attuazione dei progetti descritti richiede la partecipazione di tutto il personale del Centro.
In particolare, l'attuazione delle azioni previste per il miglioramento e la riorganizzazione della didattica
finalizzata all’innalzamento del tasso di successo formativo ed alla lotta alla dispersione richiede
l'acquisizione da parte del corpo docente di una sempre maggiore abitudine a lavorare insieme, a fare
squadra (di classe, di settore, di Centro), migliorando innanzitutto le capacità al lavoro di gruppo e gli
stessi rapporti interpersonali tra docenti, considerato anche il turn-over che ha interessato il Centro in
questi ultimi anni.
La modularizzazione dell'insegnamento e la sperimentazione della flessibilità organizzativa e didattica
richiede una puntuale progettazione che, partendo dalla specificità delle condizioni e delle esigenze del
C.F.P., sappia anche far tesoro delle altre positive esperienze già in atto.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 3 – Relazioni pag.55
3. RELAZIONI
3.1 RAPPORTI C.F.P. – FAMIGLIA
Il Centro per costruire e potenziare l'offerta formativa promuove, attraverso un sistema di rete, un
insieme di relazioni con l'utenza, con il mondo economico-produttivo e con le istituzioni.
Per i corsi di formazione di base questo sistema di relazione ha la sua centralità nei rapporti con gli
studenti e con le famiglie. Esso si concretizza con incontri periodici, con l’informazione
sull'andamento degli studenti, con la presentazione e la partecipazione all’attività del Centro.
Lo strumento formale che regola i rapporti fra il C.F.P. e le famiglie è il libretto personale dello
studente, che deve essere compilato e firmato dai genitori per giustificare le assenze, i ritardi e le
uscite anticipate.
Oltre alle comunicazioni relative a problematiche riguardanti gli studenti o di servizio, è
consuetudine, dopo gli scrutini, evidenziare alle famiglie le situazioni più problematiche segnalate
dal Consiglio di Classe e motivare la valutazione.
La Direzione del Centro segnala tempestivamente anche le frequenti assenze o i ritardi alle lezioni
da parte degli allievi. In particolare dall'anno scolastico 2013/2014 è attivo presso il nostro Istituto il
servizio "Comunicazione Scuola/famiglia". Si tratta di un servizio via SMS che invia comunicazioni
delle assenze sui cellulari dei genitori. Il servizio è valido per tutte le classi, dalla prima fino alla
terza. In sintesi verso le 8.30 di ogni mattina e verso le 13.30 del pomeriggio, viene fatto un
controllo sulle assenze. Successivamente i genitori degli allievi assenti verranno avvertiti via sms.
Il Coordinatore di Classe, in accordo con la Direzione, in caso di necessità, convoca i famigliari
degli studenti per particolari problemi relativi all’andamento didattico e disciplinare.
Settimanalmente gli insegnanti sono a disposizione dei genitori per le udienze individuali e, di
norma, due volte l’anno sono convocate le udienze generali.
Nel mese di settembre/ottobre di ogni anno, invece, viene organizzata un’assemblea per
incontrare genitori e studenti delle prime, seconde e terze classi. Durante questi incontri viene
presentata l’offerta formativa e l’rganizzazione del CFP e si nominano, così come previsto dal
Regolamento per gli Organi Collegiali, i Rappresentanti di classe dei genitori e quindi la Consulta
dei genitori, che a sua volta elegge, se scaduto il mandato, i propri rappresentanti all’interno del
Consiglio di Centro. Sempre nel corso dell’assemblea, ai genitori degli studenti delle terze classi
viene inoltre presentato il progetto di stage.
Questi incontri sono riproposti, se necessario, durante l’arco dell’anno e rappresentano
un’opportunità per approfondire il dialogo fra il C.F.P. e le famiglie.
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Cap. 3 – Relazioni pag.56
3.2 RAPPORTI CON IL TERRITORIO
In un’ottica di condivisone del progetto contenuto nel Piano di sviluppo provinciale di collegamento
scuola – lavoro, il nostro Centro è costantemente impegnato nell’ avvicinare la scuola al mondo del
lavoro, nel tentativo di ridurre la distanza tra domanda e offerta di competenze, nonché per
facilitare occasioni di confronto continuo tra docenti/formatori e imprenditori. Questo dovrebbe
permettere anche di ridurre i tempi di ingresso nel mercato del lavoro e di aumentare per i giovani
le possibilità di trovare un’occupazione in linea con gli studi effettuati, tenendo conto delle
specificità del singolo ragazzo e delle caratteristiche del mercato di riferimento.
Un altro nostro obiettivo non meno impegnativo è quella di riuscire ad abbattere ulteriormente il
dato relativo al numero di giovani che abbandonano gli studi prima del conseguimento di una
qualifica o un diploma. Una recente indagine di FBK-IRVAPP, che ha incrociato i dati degli ex-
studenti con quelli relativi al lavoro, ha dimostrato infatti che tra gli iscritti alla formazione
professionale circa il 25% non riesce ad ottenere il titolo e quindi entra nel mercato del lavoro con
al massimo la licenza media.
Pur essendo cresciuto nel tempo il ruolo attribuito alla formazione professionale da parte della
comunità locale e del mondo imprenditoriale, il nostro Centro è chiamato ad intessere
necessariamente relazioni sempre più profonde con tutti gli organismi e le varie organizzazioni di
categoria presenti sul territorio.
Il nostro obiettivo è quello di legarsi con autorevolezza al territorio per diventare uno snodo
centrale volto a coinvolgere tutte le agenzie presenti nella comunità, in funzione della crescita
equilibrata dei giovani, favorendo la loro integrazione di cittadini attivi nel tessuto sociale ed
economico.
Il CFP Enaip ha stipulato con la Comunità delle Giudicarie e con le Casse Rurali giudicariesi un
protocollo d’intesa volto allo sviluppo di iniziative che favoriscano l’orientamento al lavoro, in
coerenza con i progetti di sviluppo provinciale e di zona.
Da anni siamo impegnati a perseguire un processo di innovazione che prevede, accanto al
tradizionale ed importante compito di formazione iniziale (di base), un’offerta formativa flessibile e
qualificata, capace di rispondere alle esigenze degli individui, dei lavoratori e delle imprese.
Come si diceva, esiste già un rapporto consolidato del C.F.P. con il mondo del lavoro ed
economico locale, caratterizzato da momenti di ascolto e di confronto con le organizzazioni di
categoria e con le singole imprese, così come sono numerose anche le collaborazioni con
istituzioni, enti ed associazioni che si concretizzano in importanti iniziative sia pubbliche, che
corsuali.
Le principali attività formative programmate, per il corrente anno formativo, sono le seguenti:
Corsi per Enti bilaterali
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Cap. 3 – Relazioni pag.57
Manifestazioni: il Centro partecipa con insegnanti ed allievi a fiere, manifestazioni e concorsi
oltre a iniziative specifiche di settore. Costante, inoltre, è il rapporto con istituzioni, enti ed
associazioni pubbliche e private.
Premiazione studenti meritevoli
Partecipazione ad eventi: Ecofiera di montagna (Tione di Trento), evento culinario presso la
Casa di Riposo S. Vigilio di Spiazzo Rendena, Sagra della Ciuiga di San Lorenzo in Banale,
Expo Riva Hotel (Riva del Garda), Artingegna 2015 di Rovereto, Fiera dell’Agricoltura a
Roncone, oltre ad altre manifestazioni fieristiche di settore sia per l’Industria e Artigianato che
per l’Alberghiero. Il CFP partecipa inoltre ad eventi di valenza nazionale fuori provincia con i IV
anni del settore Alberghiero e con l’Alta Formazione Professionale.
Nel corso di quest’anno saranno promossi degli incontri con i rappresentanti di categoria, delle
imprese dei vari settori produttivi (legno, costruzioni, metalmeccanica, manifatturiero, alberghiero e
con i responsabili di enti pubblici e privati) per analizzare le tematiche comuni ed eventualmente
sottoscrivere accordi o Protocolli d’Intesa, così come ad esempio è avvenuto con l’Associazione
Artigiani, con l’Associazione Albergatori della provincia di Trento e con altre associazioni ed
aziende. Con gli imprenditori continueranno gli incontri che costituiranno momenti di confronto e
dialogo su temi specifici inerenti i fabbisogni formativi, l’orientamento, e più in generale, il rapporto
C.F.P./Formazione/Aziende.
Uno degli obiettivi per i quali il Centro guarda continuamente al territorio infatti è quello di
rispondere ai suoi fabbisogni e alle prospettive che si vanno delineando con particolare riferimento
alle produzioni ad alta tecnologia.
In campo turistico e alberghiero, il C.F.P. ha attivato da qualche anno un “Tavolo delle intese”
con Istituzioni ed Associazioni economiche di categoria per l’indirizzo alberghiero e della
ristorazione. Le intese raggiunte sono state formalizzate con un importante protocollo, che ha dato,
fra l’altro, avvio ad un’azione innovativa qual è stato il progetto “L’impresa dentro la scuola
alberghiera”. Sempre in questo settore, il Centro continua la collaborazione con l’Associazione
Albergatori della Provincia di Trento e con altre associazioni di categoria, che ci vede impegnati in
attività di monitoraggio, progettazione, collaborazioni varie.
Il CFP è inoltre socio – fondatore dell’ ”Azienda di Promozione Turistica Terme di Comano,
Dolomiti del Brenta scarl”. Si tratta di un importante riconoscimento per il ruolo che il Centro svolge
da anni nella promozione di un turismo di qualità.
I rapporti e le collaborazioni che la scuola intrattiene con le diverse realtà produttive locali ha
contribuito a favorire l’attivazione di quattro quarti anni per il conseguimento del diploma
provinciale, due per il settore Industria – Artigianato denominati “Tecnico per l’automazione
industriale” e “Tecnico edile di carpenteria del legno”, due per l’indirizzo Alberghiero di
“Tecnico di gastronomia e arte bianca” e “Tecnico dell’accoglienza e dell’ospitalità”.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 3 – Relazioni pag.58
La positiva collaborazione tra il CFP ed il mondo del lavoro ha consentito la progettazione e
l’attivazione di un corso biennale di Alta Formazione di “Tecnico Superiore di Cucina”. Si tratta di
un percorso biennale di alta cucina di 1.500 ore annue divise tra attività didattico – formative nel
Centro e attività di praticantato in azienda. Nel corso del mese di novembre 2014 è stata attivata la
quarta edizione. Questo corso ha una valenza nazionale ed è frequentato anche da studenti che
provengono da varie regioni d’Italia.
Come abbiamo evidenziato, oltre che per la partnership nei quarti anni e nell’Alta Formazione, il
collegamento sia con la realtà economica sia con le istituzioni amministrative del nostro territorio,
ma anche fuori dalle Giudicarie è comunque costante. Strumenti come il Protocollo d’Intesa per il
settore Alberghiero, il Protocollo d’Intesa “Progetto Fibre Ottiche”, il Protocollo d’Intesa con
l’Associazione ARCA e con Trentino Sviluppo, il Protocollo di collaborazione con la Giunta della
Comunità delle Giudicarie, con l’Associazione Artigiani, quello con l’Associazione Industriali,
l’Associazione Albergatori, l’Unione Commercio e Turismo, l’Associazione AMIRA, gli stages
organizzati con ottimi risultati per gli studenti delle classi terze, i tirocini formativi in azienda per le
quarte classi, il praticantato per l’Alta Formazione, le visite aziendali e di orientamento,
contribuiscono a fare del nostro Centro un punto di riferimento significativo tra i vari attori della
società economica locale e un punto di raccordo tra lavoro – formazione – istruzione.
Il nostro CFP partecipa infine all’attuazione del Protocollo PAT – Confindustria sottoscritto l’11
luglio 2008, con l’obiettivo di avvicinare i mondi della scuola e dell’industria, incrementandone
l’interazione ed esplorando esempi concreti di imprenditorialità. Attraverso questa adesione, il
Centro intende identificare contenuti di insegnamento e argomenti di studio pregnanti nei settori
dell’orientamento, dell’ambiente, dei consumi, della convivenza e della cittadinanza attiva. Tutto ciò
contribuirà a sviluppare un’effettiva partnership di sistema tra scuola e industria a reciproco
beneficio e a vantaggio del territorio.
Grazie all’ampia rete di rapporti instaurati con il territorio e in particolare con le aziende e con le
Associazioni di categoria, la nostra scuola si sta ridefinendo sempre più come agenzia educativo-
formativa territoriale e come soggetto di sviluppo della filiera scuola – formazione – lavoro.
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Cap. 3 – Relazioni pag.59
3.3 RAPPORTI CON ALTRE SCUOLE
Il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado o alla
formazione professionale può causare disagi e difficoltà di varia natura, in quanto solitamente si passa
da una scuola legata ancora ad una pedagogia della "tutela" ad un Centro organizzato attorno
all’autonomia e all’autoresponsabilità.
Per trasformare il disagio in una situazione di "star bene con se stessi e con gli altri", il Centro di
Formazione Professionale Enaip di Tione ha programmato una serie di iniziative.
Innanzitutto anche per l’anno formativo 2015/2016, fra le tante esperienze progettuali di integrazione e
continuità con gli Istituti Comprensivi, l’Istituto d’Istruzione Superiore e il CFP UPT del territorio già
precedentemente illustrate (Progetti Ponte, Azioni formative contro la dispersione scolastica, Progetti
Passerella, Progetto di Orientamento e Riorientamento, Progetto studenti stranieri), verranno
organizzati con cadenza annuale momenti di confronto ed approfondimento in tavoli di lavoro
appositamente costituiti. Si terranno, inoltre, incontri periodici con i dirigenti scolastici, con i docenti che
curano sia l’orientamento che l’area BES di tutte le realtà scolastiche, con i referenti degli studenti
stranieri e con gli insegnanti di sostegno.
Da più di dieci anni, in particolare, è stato stipulato un Protocollo d’Intesa fra i Dirigenti degli Istituti
Comprensivi, dell’Istituto di Istruzione Superiore e dei C.F.P. ENAIP ed UPT della Comunità delle
Giudicarie al fine di formalizzare questo rapporto di dialogo e di collaborazione instaurato da qualche
tempo. E’ così nata la “Rete Scuole C8” che all’inizio dell’anno formativo ha programmato dei momenti
di confronto e di aggiornamento per tutti gli insegnanti dei diversi ordini di scuola.
Sia per il settore Alberghiero e della Ristorazione che per quanto riguarda il settore Industria e
Artigianato è previsto un corso di raccordo extracurricolare per gli studenti del 4° anno che intendono
frequentare il 5° anno per il Diploma di Istruzione Professionale di Stato. Dall’anno scolastico 2014 –
2015 è infatti partita una sperimentazione che offre la possibilità agli studenti dei quarti anni di
proseguire nel percorso scolastico frequentando un 5° anno sperimentale per il conseguimento
dell’esame di Stato. Al nostro CFP è stata affidata l’organizzazione e la realizzazione del 5° anno
CAPES per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, al quale possono accedere gli
studenti,in seguito ad un percorso di selezione, che hanno acquisito il Diploma di Tecnico di cucina e
ristorazione di Sala – Bar e Turistico-Sportivo. Mentre i nostri studenti del settore Industria – Artigianato
in possesso del diploma di Tecnico (4° anno) possono accedere ad un 5° anno CAPES sperimentale a
Trento (per la Carpenteria in legno) e a Rovereto (per l’Automazione industriale).
In conclusione si può affermare che il Centro di Formazione Professionale ENAIP di Tione, con il
suo forte radicamento nel territorio, si trova nelle condizioni ottimali per rispondere con
competenza didattica e con professionalità alle articolate esigenze della Comunità locale.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.60
4. RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
4.1 PREMESSA
La strategia Europa 2020, attraverso il programma specifico “Education and training 2020”, ha
individuato alcuni obiettivi sui quali concentrare gli sforzi dei sistemi scolastici dei paesi aderenti
all’Unione per puntare a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell’economia europea,
riconoscendo il ruolo fondamentale dell’istruzione e formazione per le politiche di sviluppo
economico, nel confronto con le sfide del mondo globalizzato.
Due di questi obiettivi riguardano in particolare anche il nostro CFP: il primo è l’impegno a
“migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione e della formazione”, l’altro è lo stimolo alla
“creatività e all’innovazione, inclusa l’imprenditorialità, a tutti i livelli dell’istruzione e della
formazione”.
La Provincia Autonoma di Trento nel programma per la 15° legislatura ha messo al centro delle
politiche provinciali i giovani, i quali devono poter esprimere tutta la loro potenzialità di protagonisti
innovativi e assolutamente in un ruolo di pariteticità rispetto alle altre componenti della nostra
società. Una delle priorità individuate è quindi costituita dal raccordo scuola lavoro per ridurre la
distanza tra la scuola, l’alta formazione, la ricerca da una parte e le imprese dall’altra e per far sì
che i giovani, una volta formati, possano trovare una struttura economica adatta al loro inserimento
occupazionale.
4.2 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DEL CFP
Il riordino dei Piani di studio provinciali, le caratteristiche del mondo adolescenziale (in termini di
modelli cognitivi e di dinamiche relazionali) e l’evoluzione del contesto socio-economico che sta
registrando un progressivo deterioramento delle condizioni lavorative dei giovani con preoccupanti
tassi di disoccupazione giovanile, impongono un costante aggiornamento degli operatori.
L’ENAIP Trentino adotta annualmente un Piano di Aggiornamento del personale, previsto
all’interno degli strumenti del sistema di gestione per la qualità con l’obiettivo di aggiornare il
personale docente sotto il profilo delle metodiche e delle tecnologie, di accompagnare in itinere il
personale neoassunto nonché di formare il personale anche in nuove funzioni organizzative
richieste dall’ampliamento dei servizi formativi.
Nel limite delle risorse disponibili il nostro CFP promuove e incentiva la partecipazione dei propri
operatori ai corsi di aggiornamento promossi dall’Ente stesso, dalle reti di scuole, in particolare la
Rete Scuole C8 ( attraverso le sue articolazioni:Rete BES, Rete stranieri, Rete orientamento…),
dal Centro per la Formazione di Rovereto e da altri soggetti.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.61
In particolare quest’anno è previsto un impegno nella formazione di docenti per l’acquisizione delle
competenze per l’insegnamento in modalità CLIL, come previsto dal progetto della PAT “Trentino
Trilingue”
4.3 IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Con deliberazione n.1943 del 14 settembre 2012 la Giunta Provinciale, partendo da
un’approfondita analisi della situazione del sistema di istruzione e formazione trentino rispetto agli
obiettivi europei per il 2020 e a quelli previsti dal Programma di Sviluppo provinciale, ha approvato
gli Indirizzi alle istituzioni scolastiche e formative.
E’ stata quindi definita, distintamente per il primo ciclo e per il secondo ciclo, una griglia di assi
prioritari declinata in obiettivi di dettaglio di cui alcuni vincolanti.
La delibera stabilisce inoltre che i Consigli delle Istituzioni deliberino un piano di miglioramento
biennale, i cui risultati siano misurabili e che possano essere base per i successivi processi di
valutazione, anche dei dirigenti. Tale piano di miglioramento deve declinare, tenendo in
considerazione il contesto specifico dell’istituzione scolastica o formativa e nel rispetto
dell’autonomia della stessa, gli assi e gli obiettivi di dettaglio individuati come vincolanti (obiettivi
generali), nonché eventuali altri obiettivi di dettaglio liberamente scelti dall’istituzione scolastica fra
quelli proposti.
In base a queste indicazioni ENAIP Trentino ha elaborato un proprio Piano di Miglioramento,
definendone gli obiettivi.
Per quanto riguarda il CFP Enaip di Tione di seguito si elencano gli obiettivi di miglioramento
previsti per il biennio 2015 – 2016:
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.62
ASSE A OBIETTIVI DI DETTAGLIO OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
Qualità degli
apprendimenti
Porre in atto azioni dirette al recepimento ed al completamento del processo di elaborazione dei piani di studio delle istituzioni scolastiche e formative, partendo dalle Linee guida vigenti e dai documenti fin qui sviluppati entro le reti territoriali di scuole, anche analizzando i fabbisogni formativi ed occupazionali espressi dalla comunità territoriale.
Coordinare l’attività didattica mediante l’istituzione di dipartimenti disciplinari divisi per assi culturali in base al modello di certificazione delle competenze.
Adottare criteri comuni per la valutazione delle competenze
2014-2015 2015 - 2016
Monitorare e adottare i Piani di Studio del Terzo anno.
Somministrare test e adottare griglie/rubriche di valutazione delle competenze.
Adottare griglie con criteri per l’assegnazione dei punteggi per l’ammissione all’esame di qualifica
Adottare griglie per la valutazione delle prove d’esame
ASSE A OBIETTIVI DI DETTAGLIO OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
Qualità degli
apprendimenti
Praticare con sistematicità forme di valutazione dei risultati conseguiti dall’istituzione scolastica/formativa, valorizzando la cultura del dato, in vista di un miglioramento costante della qualità espressa dalle istituzioni scolastiche e formative.
Accrescere la cultura dell’autovalutazione.
Incrementare la percentuale di risposte corrette nelle prove INVALSI
Ridurre la differenza nei risultati dei test INVALSI rispetto al Nord-Est relativamente alle scuole di riferimento (Ist. Professionali)
Mantenere un risultato positivo nei test INVALSI rispetto a Italia relativamente alle scuole di riferimento (Ist. Professionali)
2014-2015 2015 - 2016
Analizzare gli esiti delle prove INVALSI.
Analizzare collegialmente i dati emersi dai questionari di autovalutazione.
Analizzare collegialmente i dati relativi all’analisi dei risultati di apprendimento
Analizzare gli esiti delle prove INVALSI.
Analizzare collegialmente i dati emersi dai questionari di autovalutazione.
Analizzare collegialmente i dati relativi all’analisi dei risultati di apprendimento
Confrontare i dati emersi dalle prove provenienti dai diversi settori
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.63
ASSE A OBIETTIVI DI DETTAGLIO OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
Qualità degli
apprendimenti
Programmare e realizzare azioni specifiche volte all’innalzamento del livello delle competenze di base degli allievi nelle aree a maggiore criticità e nelle lingue straniere, con attenzione ai processi di certificazione dei risultati di apprendimento conseguiti
Incrementare l’uso di nuove metodologie didattiche.
Recupero delle carenze degli allievi nei vari ambiti disciplinari.
Aumentare il livello delle competenze linguistiche.
Migliorare i risultati di apprendimento dell’area matematica abbassando la percentuale totale di insufficienze nel triennio e nel primo anno al 30%.
2014-2015 2015 - 2016
Incrementare la dotazione di LIM
Creare raccolte di risorse e materiali didattici da utilizzare con le LIM.
Supportare la normale attività didattica con il lettore in madrelingua.
Programmare e attivare corsi di recupero nei vari ambiti disciplinari.
Incrementare la dotazione di LIM
Incrementare la dotazione di mini PC per le LIM
Proseguire nella raccolta di risorse e materiali didattici da utilizzare con le LIM.
Incrementare la normale attività didattica con il lettore in madrelingua.
Programmare e attivare corsi di recupero nei vari ambiti disciplinari anche in corso d’anno.
Introdurre la metodologia CLIL al 50% in una materia tecnico pratica del IV e del V anno.
ASSE B OBIETTIVI DI DETTAGLIO OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
Capacità
inclusiva del
sistema
Programmare ed attuare azioni efficaci di contrasto al fenomeno dell’abbandono scolastico e di promozione del successo formativo, ivi compreso il potenziamento delle competenze nella popolazione adulta, mediante l’adozione di una logica di connessione in rete tra istituti scolastici/formativi e di partenariato con attori presenti nella realtà territoriale (famiglie, sistema delle imprese, privato-sociale, società civile)
Promuovere il successo formativo di allievi demotivati e disorientati .
Prevenire insuccessi formativi e abbandoni scolastici contenendo la percentuale di bocciature ed abbandoni entro l’8%.
Conseguire, con tutti gli allievi partecipanti al progetto start-up, il titolo conclusivo del primo ciclo d’istruzione.
Confermare una presenza costante ai corsi individualizzati organizzati in partenariato con la Coop. Soc. “L’Ancora” , rilevando una percentuale di frequenza medi a superiore all’80%;
Monitoraggio costante dell’erogazione del servizio al fine di prevenire insuccessi formativi e abbandoni scolastici, garantendo un livello di successo formativo complessivo del triennio a qualifica (totale promossi + qualificati / presenti fine anno) dell’ 87%
2014-2015 2015 - 2016
Attivare, in partenariato con la Coop. Soc. “L’Ancora”, percorsi individualizzati FSE.
Progettare e attivare il Progetto Campus per gli allievi delle classi prime
Flessibilizzare l’attività dello sportello CIC.
Attivare esperienze di alternanza scuola-lavoro.
Pianificare e promuovere nuove iniziative nell’ambito del tavolo dell’orientamento della Rete Scuole C8
Attivare, in partenariato con la Coop. Soc. “L’Ancora”, percorsi individualizzati FSE.
Progettare e attivare il Progetto Campus per gli allievi delle classi prime e seconde
Flessibilizzare l’attività dello sportello CIC.
Attivare esperienze di alternanza scuola-lavoro.
Pianificare e promuovere nuove iniziative nell’ambito del tavolo dell’orientamento della Rete Scuole C8
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.64
ASSE C OBIETTIVI DI DETTAGLIO OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
Orientamento
scolastico/profe
ssionale e
raccordo tra
scuola e mondo
del lavoro
Programmare e attuare misure di orientamento scolastico e professionale in uscita, in relazione alle peculiarità proprie dei diversi segmenti del sistema, con attenzione all’impatto prodotto in termini di prosecuzione degli studi e di accesso al mondo del lavoro.
Azzerare i passaggi interni tra le diverse famiglie/indirizzi all’interno dei settori.
Azzerare i passaggi fra settori al secondo anno.
Favorire l’inserimento lavorativo degli allievi qualificati.
Sviluppare la filiera scuola – formazione - lavoro
2014-2015 2015 - 2016
Supportare e promuovere la partecipazione degli allievi ai tirocini estivi
Organizzare colloqui orientativi individualizzati con coord. classe, esperti e visite ad aziende.
Fornire un supporto tramite lo sportello CIC all’attività di orientamento e riorientamento.
Supportare e promuovere la partecipazione degli allievi ai tirocini estivi
Organizzare colloqui orientativi individualizzati con coord. classe, esperti e visite ad aziende.
Fornire un supporto tramite lo sportello CIC all’attività di orientamento e riorientamento.
Favorire l’accesso a percorsi duali in apprendistato a studenti che non riescono ad ottenere un titolo.
ASSE C OBIETTIVI DI DETTAGLIO OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
Orientamento
scolastico/professi
onale e raccordo
tra scuola e mondo
del lavoro
Porre in atto forme efficaci di programmazione e gestione dei
percorsi di sviluppo professionale del personale, poste in stretta relazione con la lettura dei fabbisogni specifici
espressi dal corpo docente, dagli allievi, dell’istituzione scolastica nel suo insieme ed in relazione con i
molteplici attori sia interni che esterni all’istituzione scolastica
Applicare metodologie e strumenti didattici aggiornati ed adeguati alle caratteristiche dell’utenza
2014-2015 2015 - 2016
Promuovere la partecipazione ad attività di aggiornamento organizzate da Ente, Centro per la formazione continua del personale insegnante e altri soggetti.
Pianificare e promuovere nuove iniziative di aggiornamento nell’ambito della Rete Scuole C
Promuovere la partecipazione ad attività di aggiornamento organizzate da Ente, Centro per la formazione continua del personale insegnante e altri soggetti.
Pianificare e promuovere nuove iniziative di aggiornamento nell’ambito della Rete Scuole C8
Promuovere iniziative di aggiornamento con risorse interne
ASSE E OBIETTIVI DI DETTAGLIO OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO
Definizione di
un piano di
miglioramento
amministrativo
gestionale
Definire un piano di miglioramento che permetta alle scuole una maggiore efficienza della propria struttura e delle proprie procedure
Riduzione della documentazione cartacea mantenendo un consumo di carta inferiore ai 500 fogli per allievo
Implementare l’efficienza della comunicazione scuola-famiglia
Formalizzare incontri di staff con cadenza fissa
2014-2015 2015 - 2016
Elaborare la documentazione interna in formato elettronico (Piano di Classe, Piano Individuale, PEI, PEP e PDP).
Automatizzare le procedure di rilevazione e invio di assenze e ritardi, introducendo gradualmente il Registro Elettronico.
Organizzare riunioni di staff a cadenza fissa settimanale.
Automatizzare le procedure di rilevazione e invio di assenze e ritardi, introducendo gradualmente il Registro Elettronico.
Utilizzare il programma Myorario
Introdurre un cronoprogramma scadenziario con tutte le attività annuali non solo docenti
Aggiornare a cadenza fissa il sito internet Enaip
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.65
4.4 DATI STATISTICI SUL SUCCESSO FORMATIVO
Presentiamo di seguito alcuni dati relativi al successo formativo dei nostri allievi negli ultimi 9 anni formativi:
a.f.
2014-2015
a.f.
2013-2014
a.f.
2012-2013
a.f.
2011-2012
a.f.
2010-2011
a.f.
2009 - 2010
a.f.
2008 - 2009
a.f.
2007 - 2008
a.f.
2006 - 2007
Allievi iscritti al Centro
471 410 375 348 319 288 238 241 250
Allievi non idonei
53
11,25%
58
14,14%
34
9,06%
36
10,34%
28
8,78%
31
10,77%
27
11,35%
23
9,54%
17
6,8%
Allievi ritirati
24
5,09%
28
6,82%
08
2,13%
9
2,59%
22
6,90%
26
9,03%
13
5,47%
10
4,15 %
20
8%
Allievi non idonei + ritirati
77
16,34%
86
20,97
42
11,20%
45
12,96%
50
15,68%
57
19,80%
40
16,81%
33
13,69%
37
14,8%
Allievi qualificati (3°
anno)
109 88 + 4 priv.
94 + 17 priv.
91 + 2 priv. 74 63 52 + 16
priv. 55 + 1 priv. 65
Allievi con diploma di qualifica (4° anno)
60 19 40 42 31 28 28 30 30
Allievi con diploma di maturità (5° anno)
14 N.P. N.P. N.P. N.P. N.P. N.P. N.P. N.P.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.66
4.5 AUTOVALUTAZIONE DI CENTRO
Il C.F.P. ENAIP di Tione opera in un contesto sociale ed economico in continua evoluzione in cui va affermandosi
il concetto di scuola-impresa. Il Centro è chiamato pertanto a “rendere conto” del proprio operato nei confronti
dell’utenza, della realtà economico-sociale e delle istituzioni.
Il nostro Istituto s’impegna quindi a valutare la qualità del servizio formativo al fine di garantire un eccellente livello
d’efficacia e d’efficienza e sottoporrà il proprio operato ad un sistema di autovalutazione quale dispositivo di
controllo, regolazione e riadattamento della propria azione formativa.
Tale autovalutazione è finalizzata al costante miglioramento delle condizioni d’apprendimento per renderle sempre
più idonee al perseguimento degli obiettivi della scuola, dell’Ente e della P.A.T., ottimizzando contestualmente
interventi e risorse, sia umane che economiche.
Il C.F.P. monitora costantemente sia il lavoro dei gruppi costituiti all’interno dell’istituto quanto l’andamento dei
progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa, utilizzando i seguenti strumenti di valutazione:
indagini statistiche sull’utenza e sugli operatori scolastici;
questionari di autovalutazione;
riunioni dei Consigli di classe ai fini di monitorare l’andamento della progettazione di classe;
raccolta di suggerimenti e osservazioni provenienti dagli utenti e dagli operatori scolastici.
riunioni di Coordinamento
In particolare, a partire dall’anno formativo 2008/09, sono stati introdotti i nuovi questionari da somministrare ai
docenti, alle famiglie e agli studenti, quali strumenti di misurazione della soddisfazione del beneficiario, secondo
quanto previsto dal Sistema di Qualità dell’Ente (SGQ) .
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.67
CONSUNTIVO INDICATORI PER L’ANNO FORMATIVO 2014-15 E INDICATORI OBIETTIVO PER IL 2015-16
PROCESSO STRUMENTI
UTILIZZATI (/BILI)
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO
DI MIGLIORAMENTO
DESCRIZIONE
DELL’INDICATORE/I MODALITÀ DI CALCOLO
OBIETTIVO
ENTE/CFP
AF 2013-2014
CONSUNTIVO CFP
AF 2013-2014
OBIETTIVO
ENTE/CFP
AF 2014-2015
CONSUNTIVO CFP
AF 2014-2015
OBIETTIVO ENTE
AF 2015-16
OBIETTIVO CFP
AF 2015-16
EERROOGGAAZZIIOONNEE DDEELL SSEERRVVIIZZIIOO
Schede di classe Monitoraggio costante
dell’erogazione del servizio
Livello di ritirati
Totale ritirati / iscritti totale
a luglio 7% 6,82% 6,5% 8,58% 6,5%
Totale ritirati/ iscritti tot (a
luglio + iscritti in corso
d’anno)
7% 6,51% 6,5% 7,89% 6,5%
Livello di ritirati <18 anni
Totale ritirati/ iscritti tot (a
luglio + iscritti in corso
d’anno)
4,5 3,30% 4,5% 4,26% 4,5%
Ritiri esclusi l’orientamento
scolastico, il cambio di
residenza e l’avviamento
al lavoro
1% 1,39% 1% 2,56% 1%
Livello di successo formativo
(Biennio)
Totale promossi / presenti
al 31 maggio 85% 85,10% 80,11% 83,75% 80,12%
Livello di successo formativo
( Anno di qualifica)
Totale promossi / presenti
fine anno 95% 89,38%% 91% 92,44% 91,01%
Livello di successo formativo
(Complessivo del triennio di
qualifica)
Totale promossi +
qualificati / presenti fine
anno
85% 86,41% 84,4% 86,63% 84,41%
Livello di successo formativo
nel IV anno
Totale Diplomati/ totale
iscritti a inizio anno 95% 94,34% 95% 90,91% 95%
Questionari di
soddisfazione
Miglioramento del servizio
erogato
Grado di soddisfazione della
attività del
consulente/docente
(che opera in qualsiasi corso
pianificato dall’Ente)
Valutazioni positive sul
totale dei consulenti
incaricati
5,5 SU 6 5,6 NP NP
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Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.68
PROCESSO STRUMENTI
UTILIZZATI (/BILI)
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO
DI MIGLIORAMENTO
DESCRIZIONE
DELL’INDICATORE/I MODALITÀ DI CALCOLO
OBIETTIVO
ENTE/CFP
AF 2013-2014
CONSUNTIVO CFP
AF 2013-2014
OBIETTIVO
ENTE/CFP
AF 2014-2015
CONSUNTIVO CFP
AF 2014-2015
OBIETTIVO ENTE
AF 2015-16
OBIETTIVO CFP
AF 2015-16
MISURA DEL LIVELLO DI
PARTECIPAZIONE DEL
BENEFICIARIO NELLE ATTIVITA’
DI MISURAZIONE DI
SODDISFAZIONE PER
L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO
Questionari di
soddisfazione
Aumentare il numero dei
partecipanti alla rilevazione
Livello di partecipazione alle
rilevazioni statistiche dei
BENEFICIARI DEI CORSI
(studenti terminali del 3°
anno)
Totale questionari
compilati/Totale studenti
3° anno
80% 90,74% 90% 94,87% 90%
Livello di partecipazione alle
rilevazioni statistiche delle
FAMIGLIE dei beneficiari dei
corsi (3° anno)
Totale questionari
compilati/Totale studenti
3° anno
60% 68,52% 60% 73,50% 60%
Livello di partecipazione alle
rilevazioni statistiche dei
FORMATORI INTERNI (docenti
interni)
Totale questionari
compilati/Totale docenti
interni
80% 83,33% - - 80% A.F.2017
MISURA DEL LIVELLO DI
SODDISFAZIONE PER
L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO
DEI BENEFICIARIO NELLE
ATTIVITA’
Questionari di
soddisfazione
Accrescere il valore della
soddisfazione “complessiva
per il servizio erogato
Livello di soddisfazione dei
BENEFICIARI DEI CORSI
(studenti terminali del 3°
anno)
Totale risposte Buono o
Ottimo alla domanda
Soddisfazione per la
scelta scolastica
/Totale studenti 3° anno
NP 78,6%% 70% 81,98% 71%
Livello di soddisfazione delle
FAMIGLIE dei beneficiari dei
corsi (3° anno)
Totale risposte Buono o
Ottimo alla domanda
Soddisfazione per
l’offerta formativa
/Totale FAMIGLIE
monitorate
NP 98,64% 95% 98,84% 96%
Livello di soddisfazione dei
FORMATORI INTERNI dei
beneficiari dei corsi (3° anno)
Totale risposte Buono o
Ottimo alla domanda
Soddisfazione per
l’efficacia del dialogo
professionale tra
insegnanti
/Totale DOCENTI INTERNI
monitorati
NP 77,5% - - 78% A.F. 2017
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Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.69
RELAZIONE ANNUALE DEL NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
Il giorno 26 giugno 2015 ad ore 11.00 si è riunito presso l’aula corsi del Centro di Formazione Professionale Enaip
di Tione il Nucleo Interno di Valutazione per trattare il seguente ordine del giorno:
valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano di Centro/Ente e presentazione degli esiti
di fine anno;
restituzione risultati dei questionari di gradimento somministrati genitori e studenti;
1. Il Presidente del nucleo presenta le attività svolte dal Centro di Formazione di Tione nel corso dell’anno
formativo 2014/2015 e i dati relativi al raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Ente e dal Centro di Tione.
Dall’analisi dei dati si rilevano degli obiettivi non raggiunti: rimane alta la percentuale del livello dei ritirati 8,58%
rispetto all’obiettivo di Ente del 6,5%. Tale percentuale, ricalcolata rispetto al totale degli studenti iscritti a luglio
2014 sommati agli iscritti in corso d’anno, cala un po’ al 7,89% (nel corrente anno formativo si sono registrati 37
ritirati a fronte di 38 nuovi iscritti) ma comunque rimane di oltre un punto e mezzo percentuale più alta rispetto
all’obiettivo fissato dall’Ente/Centro.
Più confortante è il dato degli allievi ritirati minorenni, escludendo gli allievi maggiorenni e quindi non più in obbligo
scolastico si rileva una percentuale di ritiri del 4,26% a fronte di un obiettivo di Ente del 4,5%.
Risulta inoltre non raggiunto l’obiettivo del livello di successo formativo dei quarti anni: si rileva una percentuale
del 90,26%, quando l’obiettivo di Ente è del 95%.
Tutti gli altri obiettivi previsti dall’Ente/Centro risultano raggiunti con percentuali anche marcatamente superiori
rispetto al minimo previsto: in particolare si rileva un ottimo livello di soddisfazione degli studenti del terzo anno
rispetto alla scelta effettuata (la percentuale delle risposte buono o ottimo alla domanda relativa alla soddisfazione
per la scelta scolastica è risultata dell’81,98% rispetto ad un obiettivo del 70%) e un eccellente grado di
soddisfazione delle famiglie rispetto all’offerta formativa (la percentuale delle risposte buono o ottimo alla
domanda relativa alla la soddisfazione per l’offerta formativa è risultata del 98,84%).
Si rilevano delle percentuali di bocciature che oscillano tra il 5% (classi terze del settore alberghiero) e il 26%
(classi prime del settore alberghiero) con un valore medio che si attesta attorno al 13%.
Il Presidente esprime un parere positivo rispetto agli esiti finali rilevando che tali percentuali raggiungono gli
obiettivi di Ente (era prefissato un obiettivo di livello di successo formativo per il triennio dell’84,4%).
Il Nucleo Interno di Valutazione approva all’unanimità.
2. Vengono presentati i risultati dei questionari di gradimento somministrati a genitori e studenti.
I questionari che rilevano il grado di soddisfazione delle varie componenti del Centro sono stati somministrati nel
mese di maggio ed elaborati alla fine del mese di giugno.
Agli studenti delle 6 classi terze sono stati consegnati 117 questionari e ne sono stati compilati 111 (pari al
94,87%: l’obiettivo prefissato dall’Ente era il 90%).
Anche alle loro famiglie sono stati consegnati 117 questionari di rilevazione del grado di soddisfazione e ne sono
ritornati 86 corrispondenti al 73,50% del totale, quando l’obiettivo di Ente era il 60%.
Qui di seguito si presenta un'analisi sintetica degli elementi più significativi, riferiti dalle singole componenti.
Genitori
Dai questionari sono emersi riscontri positivi per quanto riguarda i colloqui con gli insegnanti.
Oltre l’82% dei genitori dichiara di fruirne e la quasi totalità evidenzia la disponibilità degli insegnanti.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.70
I genitori dichiarano di partecipare poco alle manifestazione scolastiche/eventi e di essere poco coinvolti
dai rappresentanti stessi nel conoscere gli esiti dei Consigli di classe.
I genitori individuano nella capacità di motivare gli alunni uno dei punti di forza del Centro.
Il 99% si ritiene molto o sufficientemente soddisfatto dell’offerta formativa.
Si riportano qui di seguito i commenti e i suggerimenti che sono stati riportati sull’ultimo foglio dei questionari
famiglie:
Operatore professionale edile e di carpenteria:
Ottima scuola
La formazione dei ragazzi risulta sufficiente nonostante la scuola punti più su un settore piuttosto che su
un altro. Quello che secondo me mancano sono l’interesse o gli accordi scuola-ditte e un maggior
interesse del mondo del lavoro.
I datori di lavoro in genere sfruttano i ragazzi solo per lo stage senza nessun impegno futuro, soprattutto
in questo momento di crisi. Chiedo se si può pensare di trovare una formula che permetta si lo stage, che
è essenziale come esperienza formativa, ma che dia qualche garanzia almeno per i ragazzi più meritevoli
anche se a tempo determinato o stagionale.
Più disciplina tra gli alunni
Più controlli da parte dei docenti e personale scolastico
Attuazione di ulteriori corsi con la possibilità di attestati e patentini
Operatore elettrico:
Rapporto scuola famiglia da migliorare: non ho la possibilità di partecipare, per motivi di lavoro, ai colloqui
con gli insegnanti.
Attivazione di un 5 anno
Mio figlio in questa scuola ha trovato dei validi insegnanti comprensivi, preparati ma soprattutto persone
che hanno saputo capirlo, incoraggiarlo e farlo crescere
Operatore alle lavorazioni meccaniche:
Abbiamo l’impressione che la scuola nei confronti di certi atteggiamenti scorretti di alcuni alunni manifesti
scarsa autorevolezza, viene così a mancare la motivazione da parte di chi è più impegnato e partecipe.
I ragazzi in generale frequentando una scuola professionale pensano di essere declassati nella loro
personalità. La scuola dovrebbe prepararli al mondo lavorativo ed essere capace di fare una selezione
puntando alla qualità e non alla quantità dei suoi alunni nel triennio. Quelle sopra vogliono essere delle
critiche costruttive, ben sapendo che nel complesso la scuola è una buona scuola e una buona struttura
che si sforza nel suo difficile compito di accompagnare i ragazzi verso la loro crescita e maturazione
professionale.
Operatore/trice della accoglienza e della ospitalità
Ringrazio tutti gli insegnanti e non per l’aiuto dato a mia figlia.
Fare le udienze generali il sabato perché impossibilitato a partecipare per motivi di lavoro
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Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.71
STUDENTI
Il 50% degli studenti si ritiene molto soddisfatto della scelta della scuola e il 46% afferma di essere
abbastanza soddisfatto.
Emerge la richiesta di migliorare alcuni servizi e attrezzature del Centro, quali palestra e laboratori
linguistici e scientifici.
La maggior parte degli allievi ha buoni rapporti con gli insegnanti (alla domanda in che misura ti ritieni
soddisfatto per quanto riguarda il rapporto docenti/studenti, il 35% ha risposto molto e il 50% abbastanza)
e si evidenzia un clima positivo tra gli studenti (l’89% degli studenti si sente ben accolto e ben considerato
da tutti o dalla maggior parte dei propri compagni).
Si evidenzia una buona capacità da parte dei docenti di motivare gli studenti e valorizzarne le capacità
durante il percorso formativo.
Rispetto agli anni precedenti cresce la percentuale degli studenti che ritiene di aver ricevuto dal CFP una
preparazione buona o ottima (si sono rilevati dei valori percentuali rispettivamente del 59% e del 31%,
mentre solo il 10% ritiene di aver ricevuto dalla scuola una preparazione sufficiente).
Il Nucleo Interno di Valutazione presa conoscenza dei dati presentati dal Presidente esprime parere favorevole
all’unanimità.
Il perseguimento efficace degli obiettivi indicati nel Piano di miglioramento presuppone la condivisione da parte di
tutta la comunità educativa che opera all’interno del nostro Centro della filosofia che li ispira e richiede la fattiva
collaborazione di Direzione, docenti, personale di segreteria e personale ausiliario. La misurazione degli effettivi
passi compiuti nella direzione di un miglioramento dell’offerta del CFP costituisce allo stesso tempo una verifica e
uno stimolo ad operare coerentemente a quanto proposto.
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Indice pag.72
INDICE
PREMESSA…………………………………………………………………………..pag. 1
PARTE PRIMA: ANALISI DEL CONTESTO
1.1 – La storia del nostro Centro …………………………………………………… pag. 2
1.2 – Il piano dell’offerta formativa……........................………………..…………. pag. 3
1.3 – Organigramma funzionale………………………………………………………. pag. 8
1.4 – Risorse umane e professionali ……………………………………………….. pag. 9
1.5 - Caratteristiche dell’utenza…………..……..…………………….……………. pag. 11
1.6 – Situazione interna al Centro …………………….……………………... pag. 12
1.7 – Ambito territoriale e socio – economico di riferimento……………………... pag. 14
PARTE SECONDA: ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E
AZIONI A SUPPORTO DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA
2.1 - Premessa……………………………………………………… ……………….. pag. 21
2.2 – Metodologia e didattica del nostro C.F.P. …………………..........………… pag. 22
2.3 – Formazione a favore di studenti con Bisogni Educativi Speciali ...………… pag. 23
2.4 – Progetti Ponte ……………………………………..........………………… pag. 25
2.5 – Accoglienza ………………….…………………………..........………… pag. 25
2.6 – Orientamento e ri-orientamento …………………..........………………… pag. 27
2.7 – Altre iniziative di orientamento …………………….......………………… pag. 30
2.8 – Rapporto scuola – lavoro………………………………………......…… pag. 31
2.9 – Imparare lavorando: il modello duale …………………………….…… pag. 35
2.10 – Il Piano “Trentino Trilingue” ……………………………………..……… pag. 36
2.11 – Educazione interculturale e integrazione degli allievi stranieri ..……… pag. 37
2.12 – La valutazione …………………………………………………………….. pag. 40
2.13 – Ampliamento dell’offerta formativa……………………………..……… pag. 41
Uscite formative, visite guidate, viaggi di formazione……………. pag. 41
Progetto sport, ambiente e montagna……………..…………… pag. 41
Certificazione esterna per l’informatica………………………. pag. 42
Certificazione esterna per le lingue straniere…………………. pag. 42
Progetto salute………………………………………………………. pag. 43
Cfp ENAIP Tione Progetto di Centro 2015-2016
Indice pag.73
Progetto “Il quotidiano in classe”………………….…….……… pag. 43
Progetto “Motivazione allo studio e Cittadinanza attiva”……. pag. 44
Progetti in collaborazione con altre realtà …………………. . pag. 46
Progetto “Grande guerra” ……………………………………… pag. 47
Progetto “Legalità – Bene comune – Inclusione sociale”…. pag. 47
Progetto “Il treno della memoria”..…………………….………. pag. 49
Progetto “M.A.P. – Modulo abitativo provvisorio ecosostenibile” …. pag. 49
Progetto “Artingegna 2015” ……………….………..…………. pag. 50
Progetto Cooperativa scolastica ………………………..……. pag. 50
Progetto Simulimpresa e Front Office …………………..……. pag. 51
Progetto American Bar-Caffetteria-Decorazioni floreali..……. pag. 51
Progetto “La scuola entra in azienda” ………………..………. pag. 52
Progetto Scuola – Expo Milano 2015 ………………………… pag. 52
Progetto “Turismo accessibile – Openhotel” ……………… pag. 52
Progetto Tavola leggera – Ecoacquisti in Trentino …..…… pag. 53
Progetto Orientamento interno ……………………………… pag. 54
PARTE TERZA : RELAZIONI
3.1 - Rapporti C.F.P. - famiglia……………………………………….………………. pag. 55
3.2 - Rapporti con il territorio……………….…………..……………………………... pag. 56
3.3 - Rapporti con altre scuole………….…………………………………………….. pag. 59
PARTE QUARTA: RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
4.1 - Premessa ………………………………………………………….…………….. pag. 60
4.2 - Formazione e aggiornamento del personale del CFP………………….. pag. 60
4.3 - Il Piano di miglioramento ……………………………….……………………... pag. 61
4.4 – Dati statistici sul successo formativo………………………………………. pag. 65
4.5 - Autovalutazione di Centro ………………………………………………. pag. 66