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Progetto di Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016

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Progetto di Bilancio d’esercizio

al 31 dicembre 2016

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EstEnergy S.p.A. Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di ACEGASAPSAMGA S.p.A. 34121 Trieste - Via dei Rettori, 1 - T +39 040 2424800 - F +39 049 2049173 - I www.estenergy.it - E [email protected] Capitale Sociale Euro 1.718.096,00 i.v. - Cod. Fisc.e P.I.n. 00997630322 - R.E.A. n.116591 - C.C.I.A.A. Trieste

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INDICE

Convocazione in Assemblea ....................................................................................................... 4

Cariche Sociali ............................................................................................................................. 5

Relazione sulla gestione ........................................................................................................ 6

Sintesi delle attività dell’anno 2016 ........................................................................................... 8

Andamento commercializzazione gas ................................................................................... 8

Andamento commercializzazione elettricità ......................................................................... 9

Andamento altri ricavi di struttura ...................................................................................... 10

Accantonamenti e Svalutazioni, Proventi ed oneri finanziari .............................................. 10

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI ........................................................................... 11

Conto economico ................................................................................................................. 11

Stato patrimoniale riclassificato .......................................................................................... 13

Investimenti .............................................................................................................................. 15

Rapporti con parti correlate ..................................................................................................... 15

Fatti di rilievo verificatisi nell’esercizio .................................................................................... 17

Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione .................................................................................................................................... 17

Altre informazioni ..................................................................................................................... 18

Proposte del Consiglio di amministrazione all’assemblea dei soci .......................................... 19

Bilancio ............................................................................................................................... 20

Prospetti contabili .................................................................................................................... 20

Conto Economico ................................................................................................................. 20

Conto Economico complessivo ............................................................................................. 21

Stato patrimoniale ............................................................................................................... 22

Rendiconto finanziario ......................................................................................................... 23

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto ................................................................. 24

Note esplicative al bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 .................................................. 25

Allegato – Prospetti contabili Estenergy S.p.A. espressi in euro/unità .................................... 48

Allegato – Dati in sintesi di AcegasApsAmga S.p.A., società che esercita direzione e coordinamento ......................................................................................................................... 50

Relazione del Collegio sindacale .......................................................................................... 53

Relazione della Società di revisione ..................................................................................... 58

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Convocazione in Assemblea

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Cariche Sociali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente: Cristian Fabbri Amministratore Delegato: Albino Belli Consiglieri: Sandro Bosso

Fulvio Zugno Carlo Andriolo

COLLEGIO SINDACALE Presidente: Marianna Girolomini Effettivi: Antonio Venturini

Marco Della Putta Supplenti: Sergio Santi Paolo Papparotto SOCIETA’ DI REVISIONE

Deloitte & Touche S.p.a. Via Tortona, 25 MILANO Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione è investito per statuto dei più ampi poteri per l’amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritiene opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale, esclusi soltanto gli atti che la legge e lo statuto riservano all’Assemblea degli Azionisti. Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale, presiede l’Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e verifica l’attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Amministratore Delegato L’Amministratore Delegato, oltre ad avere anch’egli per statuto il potere di rappresentanza e la firma sociale, è investito, in esecuzione della delibera consigliare del 11 aprile 2016, di tutti i poteri di ordinaria amministrazione, fatta salva la competenza del Consiglio medesimo sulle materie indicate nell’art. 22 dello Statuto e su quelle diversamente attribuite dalla legge.

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Relazione sulla gestione

2016 2015 VARIAZIONE %VARIAZIONE

Ricavi 125.199 146.236 -21.037 -14%

Primo Margine 27.656 28.193 -537 -2%

Margine di contribuzione 29.391 30.598 -1.207 -4%

Margine Operativo Lordo 17.545 19.083 -1.538 -8%

Risultato ante imposte 14.359 15.344 -985 -6%

Risultato Netto 10.077 9.456 621 +7%

Dati in migliaia di Euro

Situazione generale

Il mercato in cui opera la società è stato caratterizzato anche nel 2016 da una sostanziale stagnazione economica associata ad una contrazione dei consumi in entrambi i mercati di riferimento. Nel caso del mercato gas detta riduzione di consumi deriva da un termia sfavorevole combinata con una minor propensione al consumo degli utenti.

In questo contesto il portafoglio aziendale registra la progressiva riduzione del peso dei segmenti basso marginanti; la conseguente compressione dei consumi unitari enfatizza la contrazione dei volumi sia nel settore elettrico che in quello del gas.

Nel complesso i ricavi del 2016 risultano ancora in diminuzione rispetto al precedente esercizio (-14%) a seguito dei seguenti macro fenomeni principali:

- Prezzi unitari in diminuzione, a causa della variazione degli indici di riferimento.

- Effetti della modificazione strategica del portafoglio in entrambi i settori.

- Perdurare della stagnazione economica e finanziaria.

- Persistente fenomeno di switch out nel settore gas caratterizzato da una incisiva concorrenza, soprattutto nell’area padovana.

Azioni intraprese

Nell’esercizio trascorso la società:

- Ha mantenuto la focalizzazione prevalente sul mass market, per entrambe le aree di business, allo scopo di difendere la quota di mercato in termini di punti serviti, ed orientare il portafoglio verso un assetto a marginalità elevata e rischio contenuto

- Ha intrapreso azioni mirate di sviluppo delle prestazioni del front office e dei call center, con l’obiettivo di migliorare la qualità ed efficacia commerciale dei contatti con i clienti, a sostegno delle campagne di acquisizione e fidelizzazione.

- Ha sviluppato interventi mirati nel perimetro “metering to cash”, proseguendo il percorso di miglioramento anche in vista degli impatti di regolazione riguardanti il regime delle letture, la fatturazione e la morosità.

Principali considerazioni sul conto economico

Nell’esercizio in esame il mercato spot del gas naturale ha registrato la prosecuzione del marcato trend al ribasso degli indici di riferimento:

- la media aritmetica del PFOR nei 12 mesi passa dal valore di 22,888 del 2015 a 15,554 del 2016.

- la media del PFOR ponderata sui volumi aziendali passa dal valore di 23,512 del 2015 a 17,126 del 2016

Di conseguenza le componenti indicizzate dei prezzi del gas hanno subito marcate riduzioni, con impatti significativi nei valori assoluti di costo e ricavo.

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La riduzione dei volumi trattati e dei prezzi ha determinato una contrazione dei ricavi che, rispetto all’esercizio precedente, è quasi triplicata: a fronte di una riduzione dell’esercizio precedente pari al -5%, nell’esercizio 2016 la variazione è del -14% (125 mln di Euro a fronte dei precedenti 146 mln).

I due settori di business evidenziano andamenti negativi in termini di valore, con intensità simili: i ricavi del comparto gas si sono complessivamente ridotti di 18 mln di euro (-15%), mentre nel settore elettrico la riduzione dei ricavi è stata di 2,7 mln di euro (-13%)

Diversa l’intensità delle variazioni in termini di quantità: nel gas si registra una contrazione dei volumi venduti di 11,1mln di mc pari al -5%; nel settore elettrico la contrazione dei volumi venduti è di 11,9 Gwh pari al -11%.

In controtendenza gli altri ricavi che aumentano di 0,3 mln di euro.

La riduzione dei volumi venduti ha prodotto una flessione dei margini di contribuzione e del MOL; l’effetto complessivo è stato parzialmente contenuto dal contributo dei margini unitari, che si mantengono a buoni livelli in entrambi i settori.

I consumi di materie si riducono di 17mln di euro (-23%) così come i costi per prestazioni di servizio (-2,7 mln di euro pari al -6%).

Il costo del personale registra un incremento del +11%, incremento prevalentemente derivante dal ricorso all’applicazione dell’art. 4 della legge Fornero per due Quadri aziendali.

La variazione degli accantonamenti e svalutazioni deriva dalla discontinuità di stanziamento che aveva caratterizzato il dato del 2015, in particolare per la parte che rappresenta la copertura del rischio su crediti. L’accantonamento dell’esercizio 2016 è composto da 3,4 mln di euro destinati ad alimentare il fondo svalutazione crediti (contro 7,3 mln del 2015) e 112k euro per ammortamenti (contro i precedenti 266k euro).

Il contributo della gestione finanziaria rimane positivo (+320k euro)); la rilevante variazione deriva dalla presenza nel precedente esercizio di poste non ripetibili generate dalla transazione sugli importi connessi alla cartolarizzazione.

L’utile netto si incrementa (10,1 mln di euro rispetto ai 9,4 mln del 2015) a seguito del minor carico fiscale (-4,3 mln rispetto ai -5,9 mln del 2015); il significativo effetto deriva principalmente da componenti non ripetibili di diversa natura, che hanno incrementato il tax rate del periodo di confronto e riducono l’incidenza fiscale nel periodo in commento.

Riassumiamo, nella tabella seguente, le principali voci del conto economico 2016:

2016 2015 VARIAZIONE VARIAZIONE %

Ricavi 125.199 146.236 -21.037 -14%

Consumi per materie -59.144 -76.451 -17.307 -23%

Costi per servizi -43.673 -46.378 -2.705 -6%

Costo del personale -4.683 -4.215 -468 +11%

Ammortamenti accantonamenti e svalutazioni -3.506 -7.615 4.109 -54%

Totale gestione finanziaria 320 3.876 -3.556 -92%

Imposte sul reddito -4.282 -5.888 985 -27%

UTILE NETTO 10.077 9.456 621 +7%

Dati in migliaia di Euro

I margini sono così rappresentati:

2016 2015 VARIAZIONE VARIAZIONE %

MOL 17.545 19.083 -1.538 -8%

MON 14.039 11.468 2.571 +22%

RISULTATO ANTE IMPOSTE 14.359 15.344 -985 -6%

Dati in migliaia di Euro

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In termini percentuali sui ricavi i margini risentono delle commentate variazioni dei prezzi, e si presentano come segue:

2016 2015 VARIAZIONE

MOL/Ricavi 14% 13,0 +1%

MON/Ricavi 11,2% 7,8% +3,4%

RISULTATO ANTE IMPOSTE/Ricavi 11,5% 10,5% +1%

Gli andamenti del Margine Operativo Lordo e del Margine Operativo Netto riflettono le dinamiche già descritte in precedenza; in merito al contributo delle Strategic Business Unit alla formazione del margine e per un’analisi più dettagliata delle dinamiche economiche si rinvia alla lettura delle successive sezioni della relazione.

Sintesi delle attività dell’anno 2016

Di seguito l’esposizione dei margini riferiti alle SBU gas ed energia, ed i ricavi attribuiti alla struttura.

Allo scopo di fornire gli elementi ritenuti più significativi, il primo margine attribuito alle SBU riassume il contributo dei soli elementi economici ripetibili e specificamente collegati ai volumi di fornitura. Ove non specificato diversamente, il margine di contribuzione comprende l’impatto delle poste di diversa natura.

Andamento commercializzazione gas

2016 2015 VARIAZIONE VARIAZIONE%

Ricavi 106.543 125.059 -18.517 -15%

Primo margine 24.739 25.839 -1.100 -4%

Margine di contribuzione 25.999 27.034 -1.035 -4%

Scenario del gas: Il mercato del gas evidenzia uno scenario di contrazione dei prezzi e dei consumi. Oltre alla già commentata significativa riduzione dei valori legata alla variazione degli indici di riferimento, sul versante dei volumi si registra un contenuto effetto dell’ andamento climatico non favorevole. La politica commerciale dell’azienda si mantiene focalizzata sui clienti basso-consumanti ed alto-marginanti; la variazione di portafoglio ha inciso, in termini di riduzione dei volumi trattati nell’esercizio, in misura doppia rispetto alla termia.

Volumi: ammontano a 224,4 mln/mc di cui l’86% sono riferibili al mercato Civile ed il 14% al mercato Aziende/Business. Rispetto all’andamento dell’anno 2015, che chiudeva con 235,4 mln/mc, si registra una diminuzione dei volumi per -11,0 mln/mc pari a -5%.

Analizzando l’origine di tale contrazione si osserva che 3,7 mln/mc sono imputabili all’andamento termico sfavorevole, mentre i restanti 7,4 mln/mc sono correlati alla variazione del portafoglio clienti. Considerando, invece, l’impatto sulle aree di business si osserva un fenomeno generalizzato di riduzione: “Famiglie” e “Aziende” per -5,5 mln/mc, “Condomini Enti Intercompany” - 3,1 mln/mc, “Top Business “ -2,5 mln/mc.

Il consumo medio a fine anno per Pdr del mercato Famiglie/Aziende risulta di 833 mc, contro i 846 mc del 2015, con una variazione del -1,5%.

Ricavi da somministrazione di gas: ammontano a 77,9 mln/€ (al netto della componente distribuzione che risulta passante) contro i precedenti 93,9 mln/€ rilevati nel 2015 con una diminuzione di -16,0 mln€ pari al -17%. La diminuzione è spiegata dal mix dei seguenti effetti: minori volumi venduti e minore tariffa media di vendita (quota variabile -16%).

Acquisti di materie prime: ammontano a 53,4 mln/€ contro i 69,4 mln/€ del periodo di confronto, con una diminuzione -16,0 mln/€ pari a -23% spiegato dal mix dei seguenti effetti: minori volumi acquistati e riduzione della tariffa media di acquisto (quota variabile -21%).

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Effetti di regolazione delle quantità: Il regime di regolazione introdotto nel settore a partire dal 2013 prevede aggiustamenti progressivi in un arco temporale di ampiezza non trascurabile (5 anni). A tale proposito si segnala, peraltro, la pubblicazione (ottobre 2016) del Documento di Consultazione 570/2016, nel quale l’AEEGSI ha illustrato possibili interventi sui meccanismi del cd settlement gas. Il documento delinea uno scenario non remoto, rispetto al quale la Società ha puntualmente formulato le proprie osservazioni, evidenziando i rischi e le criticità connessi alle ipotesi di nuovo regime. La stima attuale degli effetti potenziali sul conto economico dei provvedimenti ipotizzati porta a valori non significativi. Mantenendo quale riferimento il volume vettoriato, dopo l’acquisizione delle misure dei singoli punti e la conseguente emissione delle fatture, l’applicazione del metodo di stima adottato, anche alla luce della quantificazione potenziale delle citate dinamiche regolatorie in materia, non ha portato ad effetti iscritti nel periodo in esame. Durante l’esercizio 2016 sono state operate rettifiche di fatturazione con effetto positivo di 228k euro; le quantità ed i prezzi sono relativi a punti di riconsegna precedentemente non inclusi nel bilancio materiali a causa di anomalie nel passaggio ad altro fornitore da parte del cliente. , .

Andamento commercializzazione elettricità

2016 2015 VARIAZIONE VARIAZIONE%

Ricavi 17.336 20.005 -2.669 -13%

Primo margine 1.596 1.183 413 35%

Margine di contribuzione 2.072 2.393 -321 -13%

Scenario del settore elettrico: La strategia commerciale rimane focalizzata sul mercato del retail (principalmente segmenti Mass Market, Condomini e small business) maggiormente premiante in termine di marginalità; nel periodo sono cessati i contratti residui con la pubblica amministrazione a tariffe Consip non vantaggiose, oltre ad un rilevante cliente Business con consumi pari a 10 GWh.

Vendite: i Pod a dicembre 2016 si attestano a 14.989 contro i 11.831 di dicembre 2015, con un incremento di 3.158 unità (+27%). Questa buona performance deriva dalla campagna di cross-selling attiva ormai da settembre 2015 presso gli sportelli di Padova e dalla rete vendita indiretta, entrambe impegnate principalmente sul mass market e small business.

Volumi: i volumi dell’anno sono 91,8 GWh contro i 103,8 GWh del 2015 (-11 %) con una netta diminuzione del consumo medio per Pod che passa dai 8,8 MWh/pod del 2015 agli attuali 6,1.

Effetti di regolazione: In sede di chiusura dei bilanci, per i periodi meno recenti, le stime relative al settore elettrico hanno risentito delle difficoltà di avvio del processo di definizione del bilancio materiali, con conseguente valutazione prudenziale delle grandezze economiche, basata sui migliori dati all’epoca disponibili.

Lo stanziamento delle fatture da ricevere è stato stimato per importo superiore a quanto verificato nelle alle competenze fatturate successivamente (i cui dati sono stati confermati anche dal meccanismo di regolazione). Nell’esercizio si è così generato un effetto positivo di 442k euro, importo riferito a periodi per i quali il processo di regolazione è esaurito.

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Andamento altri ricavi di struttura

2016 2015 VARIAZIONE VARIAZIONE%

Margine di contribuzione 1.320 1.170 +150 +13%

I ricavi di struttura del 2016 sono caratterizzati dalla presenza costante dei proventi Intercompany su contratti di servizio (879k euro immutati rispetto al precedente esercizio), da maggiori ricavi per riaddebito personale (+162k euro), minori altri ricavi diversi (-21k euro) e varie minori (+9k euro).

Accantonamenti e Svalutazioni, Proventi ed oneri finanziari

2016 2015 VARIAZIONE VARIAZIONE%

Accantonamenti e Svalutazioni -3.506 -7.615 4.109 -54%

Proventi ed oneri finanziari 320 3.875 -3.555 -92%

Nel bilancio 2016 si evidenziano significativi scostamenti rispetto ai valori del precedente esercizio anche per le poste riportate nella soprastante tabella: l’ammontare degli Accantonamenti si riduce rispetto all’esercizio precedente di 4.109k euro ed i proventi finanziari si contraggono di 3.555k euro.

Accantonamenti e Svalutazioni: Il differenziale tra i saldi dei due esercizi ammonta a -4.109k ed è imputabile per -154k alla esaurita vita tecnica di alcuni cespiti, con la conseguente contrazione degli ammortamenti, mentre il restante differenziale -3.955k è prevalentemente legato alla importante componente registrata nel 2015 in corrispondenza della diversa attribuzione di incassi su partite cartolarizzate.

La modalità di misurazione del rischio di credito ha tenuto conto dell’evoluzione dei rischi prescrizionali e di controparte, ed ha portato alla significativa discontinuità negli stanziamenti dei due periodi a confronto.

Proventi finanziari: Nel 2015 gli oneri e proventi finanziari erano influenzati dalla presenza di una posta non ripetibile di +3.558k euro derivante dalla transazione sugli importi connessi alla cartolarizzazione: l’effetto della rinuncia al credito della controparte fu rappresentato tra le poste finanziarie per coerenza rispetto alle appostazioni degli effetti economici dell’operazione nei precedenti esercizi.

Il saldo corrente dei proventi finanziari è relativo agli interessi di mora addebitati ai clienti (327k) al netto di oneri passivi per -7k euro.

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ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Conto economico

valori in migliaia di euro

2016 % 2015 % Variazione var%

Ricavi di vendita 124.533 99% 145.745 100% (21.212) -15%

Altri ricavi e proventi 666 1% 491 0% 175 36%

Totale ricavi netti 125.199 100% 146.236 100% (21.037) -14%

Consumi di materie prime e materiali di consumo (59.144) -47% (76.451) -52% 17.307 -23%

Costi per servizi (43.673) -35% (46.378) -32% 2.705 -6%

Costo del personale (4.683) -4% (4.215) -3% (468) 11%

Altre spese operative (154) 0% (109) 0% (45) 41%

Costi capitalizzati - 0% - 0% - 0%

Margine operativo lordo 17.545 14% 19.083 13% (1.538) -8%

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (3.506) -3% (7.615) -5% 4.109 -54%

Margine operativo netto 14.039 11% 11.468 8% 2.571 22%

Proventi finanziari 329 0% 3.951 3% (3.622) -92%

Oneri finanziari (9) 0% (75) 0% 66 -88%

Totale gestione finanziaria 320 0% 3.876 3% (3.556) -92%

Altri ricavi non operativi - 0% - 0% - 0%

Utile/(perdita) prima delle imposte 14.359 11% 15.344 10% (985) -6%

Imposte sul reddito (4.282) -3% (5.888) -4% 1.606 -27%

Utile/(perdita) del periodo 10.077 8% 9.456 6% 621 7%

Il totale ricavi netti si attesta a 125.199 migliaia di euro con un decremento rispetto all’esercizio precedente di 21.037 migliaia di euro (-14 %). I ricavi del settore gas sono passati da 125.059 migliaia di euro a 106.543 migliaia di euro con un decremento di 18.517 migliaia di euro pari al -15%. Come detto in precedenza, la variazione è principalmente dovuta alla contrazione sia dei prezzi di vendita che dei volumi ridottisi del -5%.

Il settore dell’energia elettrica passa da 20.005 migliaia di euro a 17.336 migliaia di euro e la riduzione (- 13%) è determinata essenzialmente dal riposizionamento commerciale del portafoglio clienti.

La somma dei consumi di materie e dei costi per servizi è pari a 102.817 migliaia di euro contro le precedenti 122.829 migliaia di euro. La riduzione, pari al 16%, è anch’essa riconducibile al calo dei prezzi in acquisto e dei volumi immessi in consumo.

Il costo del lavoro passa da 4.215 migliaia di euro del 2015 a 4.683 migliaia di euro del 2016, con un aumento di 468 migliaia di euro (+11%); l’incidenza sul totale ricavi è pari al 4%. Tale variazione è determinata quasi esclusivamente dall’applicazione dell’articolo 4 della legge Fornero per due Quadri aziendali, fatto che ha comportato l’attribuzione alla competenza dell’esercizio dell’intero onere per gli accordi stipulati. Tale discontinuità si accompagna a variazioni nel perimetro dei lavoratori con impatto non rilevante nell’esercizio. I dipendenti di EstEnergy a fine esercizio risultano essere 80 (1 dirigente, 4 quadri e 75 impiegati) contro i 79 del precedente esercizio (1 dirigente, 6 quadri e 72 impiegati).

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Dopo i costi operativi, il costo del lavoro e le altre spese il margine operativo lordo si attesta a 17.545 migliaia di euro pari al 14% del valore del totale ricavi netti, registrando una riduzione di 1.538 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente (-8%).

Il settore gas contribuisce al margine operativo lordo per 16.158 migliaia di euro (92,1% del totale), mentre il settore dell’energia elettrica contribuisce con 1.387 migliaia di euro (7,9% del totale).

Gli accantonamenti per ammortamenti e svalutazioni ammontano a 3.506 migliaia di euro, in calo di -4.109migliaia di euro rispetto al 2015. Tale variazione deriva sia dalla riduzione degli ammortamenti (passati da 266 a 112 migliaia di euro per effetto del completamento del ciclo di ammortamento di alcuni beni) che daI minore accantonamento al fondo svalutazione crediti rispetto all’esercizio precedente (passato da 7.349 migliaia di euro a 3.394 migliaia di euro), variazione già commentata. Il fondo svalutazione crediti al 31/12/2016 ammonta a complessivi 17.580 migliaia di euro a fronte delle posizioni creditorie dall’esito incerto.

Il margine operativo netto ammonta a 14.039 migliaia di euro, con un incremento di 2.571 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente (+22%).

Dopo gli effetti della gestione finanziaria, il risultato ante imposte ammonta a 14.359 migliaia di euro evidenziando un decremento di 985 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2015 (-6%). La gestione finanziaria ha prodotto nell’esercizio in esame un risultato positivo di 320 migliaia di euro. Rispetto all’esercizio precedente, in cui il risultato era stato sempre positivo ma per 3.876 migliaia di euro, la gestione finanziaria ha generato complessivamente un differenziale negativo di 3.556 migliaia di euro.

Gli oneri finanziari nell’esercizio 2016 si sono ridotti di 66 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente, principalmente per effetto dei minori interessi passivi verso il sistema bancario e verso i soci per i finanziamenti intercompany; tale effetto deriva a sua volta dalla migliore posizione finanziaria netta media della società nel corso dell’esercizio 2016.

I proventi finanziari nel corso dell’esercizio 2016 si sono ridotti di 3.622 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente. Questa sensibile diminuzione trova spiegazione nel fatto che nell’esercizio 2015 erano stati iscritti gli effetti della transazione con l’istituto di riferimento per l’operazione di cartolarizzazione: la rinuncia al credito da parte dell’Istituto aveva generato una componente positiva di reddito, rappresentata tra le poste di natura finanziaria in coerenza con le appostazioni delle componenti di costo nei precedenti esercizi.

Le imposte sul reddito IRES e IRAP ammontano a 4.282 migliaia di euro ed il tax rate del periodo in commento è pari al 29,82%. Nel 2015 le imposte erano pari a 5.888 migliaia di euro corrispondente ad un tax rate del 38,37% con una variazione di 8,55 punti percentuali. La differenza è dovuta principalmente alla revisione della stima delle imposte differite attive e passive per il passaggio all’aliquota IRES del 24% che entrerà in vigore nell’esercizio 2017 secondo quanto indicato dalla L. 208 del 28/12/2015 - Legge di Stabilità 2016 (2,16%), all’incasso di partite identificate come minicrediti fiscalmente già dedotti in anni precedenti e tassati alla stregua di sopravvenienze attive nel corso del 2015 (4,51%) e al maggior utile dell’anno 2015 con conseguenti maggiori imposte correnti (1,88%).

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EstEnergy S.p.A.

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Stato patrimoniale riclassificato

valori in migliaia di euro 31/12/2016 31/12/2015 Variazione %

CAPITALE INVESTITO

Immobilizzazioni Materiali 65 98 (33) -34%

Attività Immateriali 15 94 (79) -84%

Attività fiscali differite 3.251 3.683 (432) -12%

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI NETTE 3.331 3.875 (544) -14%

Crediti commerciali 46.531 60.592 (14.061) -23%

Crediti per imposte correnti 95 379 (284) -75%

Altre Attività Correnti 7.083 2.397 4.686 195%

Debiti commerciali (30.259) (36.223) 5.964 -16%

Debiti per imposte correnti - (102) 102 -100%

Altre passività correnti (6.905) (10.159) 3.254 -32%

TOTALE CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 16.545 16.884 (339) -2%

Trattamento di Fine Rapporto e altri benefici (109) (142) 33 -23%

Fondi per rischi e oneri (161) (161) - 0%

Passività fiscali differite (428) (398) (30) 8%

TOTALE FONDI (698) (701) 3 0%

TOTALE CAPITALE INVESTITO 19.178 20.058 (880) -4%

FONTI DI COPERTURA

Capitale sociale 1.718 1.718 - 0%

Riserve 11.413 10.897 516 5%

Utili e perdite del periodo 10.077 9.456 621 7%

PATRIMONIO NETTO 23.208 22.071 1.137 5%

Indebitamento finanziario netto a breve termine (4.030) (2.013) (2.017) 100%

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (4.030) (2.013) (2.017) 100%

TOTALE FONTI DI COPERTURA 19.178 20.058 (880) -4%

La struttura patrimoniale della società al 31/12/2016 non risulta particolarmente modificata rispetto al 31/12 del precedente esercizio. Il capitale investito evidenzia un decremento di 880 migliaia di euro (pari al 4%)

La variazione del capitale investito è legata quasi esclusivamente alla dinamica delle immobilizzazioni nette, che hanno contribuito con una variazione di -544 migliaia di euro dovuta principalmente alla riduzione delle attività fiscali differite (-432 migliaia di euro) e marginalmente per la riduzione delle attività materiali ed immateriali causata dall’ effetto degli ammortamenti del periodo.

Il decremento del Capitale Circolante Netto, pur di effetto globale molto contenuto, è il risultato di più componenti che hanno avuto importanti variazioni rispetto all’anno precedente:

• il saldo tra crediti e debiti commerciali evidenzia una riduzione di circa 8 milioni di euro rispetto al 31/12/2015. Questo deriva da una riduzione dei crediti commerciali di -14.061 migliaia di euro, mitigata dalla diminuzione dei debiti commerciali (5.964 migliaia di euro);

• le altre attività correnti aumentano di 4,7 milioni di euro. L’effetto è dovuto dall’aumento dei crediti per Accise

sul gas (+2.198 migliaia di euro), addizionali regionali sull’energia elettrica (+249 migliaia di euro), e dell’imposta Erariale sul gas (+817 migliaia di euro), effetto dovuto principalmente alla riduzione del fatturato annuo, con conseguente minor debito per Accise ed Addizionali rispetto agli acconti versati nel 2016. Un ulteriore fattore determinante è l’incremento del credito per Ires consolidato fiscale per 3.691 migliaia di euro, determinato dall’eccedenza degli acconti IRES versati in corso d’anno a causa della diminuzione del carico

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fiscale del 2016 rispetto all’anno precedente. Riduce parzialmente l’effetto globale la riduzione degli altri crediti per -452 migliaia di euro determinato dalla diversa imputazione di crediti per Accise energia e gas.

• la diminuzione delle altre passività correnti (-3.3 milioni) contribuisce con lo stesso effetto di incremento sul

CCN. La variazione più significativa riguarda il decremento del debito per IRES per consolidato fiscale per 3.288 migliaia di euro, dovuto al minor impatto fiscale sull’anno 2016 ed alle diverse modalità di adempimento del contratto di consolidato fiscale nei due esercizi. Le componenti legate all’IRES producono pertanto, complessivamente, un effetto di incremento del Capitale Circolante Netto pari ad oltre 6,9 milioni di Euro. Si denota, infine, una riduzione dei debiti per depositi cauzionali (-226 migliaia di euro) e una riduzione del debito per Accise gas metano ed Addizionali energia riconducibili ai minori fatturati gas.

Passando all’esame delle fonti di copertura si nota che il fabbisogno, la cui variazione è attribuibile principalmente alla dinamica del capitale circolante sopra descritta, risulta soddisfatto per 23,2 milioni di euro dal Patrimonio Netto che, rispetto al 31/12/2015, è variato di 1,1 milioni di euro per effetto del risultato del periodo al netto della distribuzione dei dividendi deliberata.

La copertura della parte restante è a carico della Posizione finanziaria netta che rispetto alla situazione di fine 2015 (-2.013 migliaia di euro) passa a complessivi -4.030 migliaia di euro, con un miglioramento - anno su anno - di 2.017 migliaia di euro.

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Investimenti Nel corso dell’esercizio non vi sono stati investimenti.

Rapporti con parti correlate La Società è detenuta per il 51% da ACEGAS-APS-AMGA. S.p.A. e per il restante 49% da ASCOPIAVE S.P.A..

Nel corso del 2016 tra la Società e AcegasApsAmga sono intercorsi rapporti di natura commerciale, avvenuti a valore di mercato e regolati in base alle normali scadenze contrattuali:

Rapporti di credito con AcegasApsAmga:

- Fornitura di servizi di “front office” attraverso il proprio sportello

Rapporti di debito con AcegasApsAmga:

- Servizi di vettoriamento relativi al servizio gas

- Fornitura di servizi di gestione amministrativa della Società

- Debiti tributari per effetto dell’adesione al consolidato fiscale

Si evidenziano anche rapporti con altre società del gruppo AcegasApsAmga S.p.A.; in particolare EstEnergy si è occupata di:

- fornitura del servizio di front office ad Acegas-Aps Service Srl che – a partire dal 1 dicembre 2007 - si occupa anche dell’attività di vendita di energia elettrica ai clienti “in salvaguardia” e ai clienti “in maggior tutela”

- Fornitura di gas a Sinergie S.p.A., società del gruppo operante nel settore del “facility management”.

EstEnergy inoltre ha ricevuto servizi di vettoriamento gas dalla società Ascopiave S.p.A. controllante congiunta al 49%.

Va altresì segnalata la presenza di rapporti di natura commerciale con società del Gruppo Hera, in particolare la fornitura da parte di Hera Comm srl e di Hera Trading Srl di energia elettrica e gas.

Di seguito le tabelle riepilogative dei rapporti suddetti:

(valori in euro/000)

ACEGAS-APS AMGA SpA Al 31/12/2016 Esercizio 2016

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Energia El/ Vettoriamento -340

Gas /Vettoriamento -7.727 25.566

Varie 30 -181 1.450

Service Ammin. e Altri 207 -389 1.555 -679

Personale distaccato 27 -315

IRES e oneri finanziari 3.573

Finanziamenti IC

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(valori in euro/000)

ACEGAS-APS SERVICE Al 31/12/2016 Esercizio 2016

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Service Ammin.e Altri -200

Varie 68

(valori in euro/000)

SINERGIE

Al 31/12/2016 Esercizio 2016

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Energia Elettrica

Gas 2.691 -4.822

(valori in euro/000)

ASCOTRADE

Al 31/12/2016 Esercizio 2016

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Energia Elettrica -8

(valori in euro/000)

ASCOPIAVE

Al 31/12/2016 Esercizio 2016

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Finanziamento IC

Gas /Vettoriamento 156

(valori in euro/000)

HERA TRADING Al 31/12/2016 Esercizio 2016

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Fornitura Gas 1.789

(valori in euro/000)

HERA COMM Al 31/12/2016 Esercizio 2016

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Fornitura Energia Elettr. -2.689 5.584

Varie 85

Vendita Energia Elettrica

Vettoriamento energia el. -750 9.629

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Fatti di rilievo verificatisi nell’esercizio

Dal 2015 la società non è più obbligata al versamento dell’addizionale IRES (c.d. Robin Tax) dichiarata incostituzionale dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 10 dell’11 febbraio 2015. In seguito a tale pronuncia la società ha inoltrato alla Direzione Regionale del Friuli Venezia-Giulia, in data 20 novembre 2015, l’istanza di rimborso dell’addizionale IRES versata per gli anni dal 2011 al 2014 per l’importo di 6.227.218,05 euro.

Il 18 febbraio 2016 è scaduto il termine dei 90 giorni entro il quale la Direzione Regionale Del Friuli Venezia-Giulia poteva rispondere in merito alla richiesta di rimborso. Scaduto il predetto termine, vista l’assenza di pronunciamento, la società può procedere presentando il ricorso in Commissione Tributaria Provinciale di Trieste.

Il termine per la presentazione del ricorso è di 10 anni. Per l’avvio del contenzioso si è ritenuto opportuno, al momento, attendere l’esito degli analoghi ricorsi già avviati da altri operatori.

L’esercizio è stato caratterizzato dal continuo sforzo per l’adeguamento delle procedure e delle strutture operative al fine di recepire le varie modifiche apportate alla normativa sia da parte dell’AEEGSI che del Governo (tra i principali citiamo l’avvio della Bolletta 2.0 e l’inserimento del Canone Rai in bolletta).

Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

L’entrata in vigore di alcuni interventi normativi del legislatore e dell’AEEGSI ha caratterizzato l’inizio dell’esercizio 2017:

- la Delibera 463/2016/R/com – “Disposizioni relative alla fatturazione di periodo, indennizzi a carico dei venditori e delle imprese di distribuzione e ulteriori obblighi in capo alle suddette imprese, in tema di misura” (Testo Integrato Fatturazione – TIF) incide sulla periodicità ed i termini di fatturazione, e sul regime di trattamento dei dati di misura. Riguardo a tale disciplina la Società ha formulato, unitamente ad altre partecipanti al Tavolo di Lavoro sulla Regolazione, puntuali quesiti allo scopo di definire le soluzioni operative più idonee.

- la Delibera 302/2016/R/com – “Modalità e tempistiche relative alla disciplina del recesso dai contratti di fornitura” ha introdotto rilevanti misure volte ad eliminare clausole contrattuali di disincentivo al recesso. Si segnala che la Società ha dovuto modificare alcuni tipi di contratto, ed ha in corso la revisione della contrattualistica e delle procedure di gestione dei recessi.

- l’Istituzione della Tutela Simile a una fornitura di Mercato Italiano Libero dell’Energia Elettrica ha introdotto un regime di accompagnamento dei clienti dai regimi di tutela verso il mercato libero. La Società ha positivamente concluso il processo di accreditamento quale Operatore abilitato, ha adeguato le procedure commerciali secondo le previsioni del Regolatore, ed ha optato per poter servire al più 10.000 POD con uno sconto di ingresso di 35 € per i Clienti domestici e 50 € per gli usi diversi.

- la Delibera 209/2016/E/com – “Adozione del testo integrato in materia di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie tra clienti o utenti finali e operatori o gestori nei settori regolati dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico” (Testo Integrato Conciliazione – TICO) ha introdotto meccanismi vincolanti di tentativo di risoluzione extragiudiziale delle controversie. La Società sta predisponendo le adeguate procedure.

- la Legge di Bilancio 2017 ha introdotto nuove regole di funzionamento dei call center. La Società opera con affidamento delle attività a fornitori qualificati; vista la responsabilità solidale del committente, introdotta dalla nuova disciplina, la Società ha in corso la revisione dei contratti di approvvigionamento del servizio.

- la Delibera 223/2016/R/gas – “Disposizioni in materia di assicurazione a favore dei clienti finali del gas, per il quadriennio 1 gennaio 2017 – 31 dicembre 2020” ha modificato l’ambito dei beneficiari dell’assicurazione, ed il regime di addebito. Le novità operative del provvedimento sono di impatto limitato.

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Altre informazioni

Azioni proprie

Ai sensi dell’articolo 2428 C.C. si precisa che la società non detiene, non ha acquisito o alienato nel corso dell’esercizio azioni proprie e azioni o quote di società controllanti, anche per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona.

Revisione di bilancio

Il bilancio al 31/12/2016 è stato sottoposto a revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche SpA sulla base dell’incarico conferito da parte dell’Assemblea dei Soci del 13 aprile 2014.

Privacy

Il trattamento dei dati personali è gestito in ottemperanza al d.lgs. 196/2003 “codice in materia di protezione dei dati personali” ed annessi allegati, nonché tutte le successive modifiche e/o integrazioni adottando le misure di sicurezza previste volte ad assicurare un adeguato livello di protezione dei dati.

Separazione contabile e amministrativa (Delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 11/07, Allegato A, parte V)

Nella presente Relazione sulla Gestione non sono presentati i conti annuali separati per singola attività di cui all’art. 21 della sopraccitata delibera (c.d. unbundling contabile). Infatti, per quanto attiene l’unbundling, EstEnergy è assoggettata alle disposizioni previste nella delibera 11/07 e successive modifiche e integrazioni, la quale non prevede la presentazione dei prospetti di separazione contabile all’interno del presente documento. Per detti conti annuali separati sussiste, invece, l’obbligo di trasmissione all’Autorità entro 90 giorni dall’approvazione del presente bilancio di esercizio, esclusivamente in modalità telematica.

Consolidato fiscale nazionale

Con gli articoli dal 117 al 129 del TUIR il legislatore ha introdotto nel sistema tributario il Consolidato Nazionale.

La Società aderisce al consolidato fiscale nazionale del Gruppo AcegasApsAmga, a partire dall’esercizio 2004 e con vincolo triennale. Con tale strumento la società AcegasApsAmga determinerà un unico reddito complessivo di gruppo dato dalla somma algebrica degli imponibili della stessa e delle controllate partecipanti. L’opzione al consolidato nazionale implica il riconoscimento a livello tributario del gruppo, che si è realizzato con la sottoscrizione da parte delle società aderenti. Tale impegno è stato formalizzato attraverso una comunicazione inviata all’Amministrazione Finanziaria in forma telematica da parte di AcegasApsAmga e nella stesura di un contratto di consolidamento che ha regolato obblighi, responsabilità e rapporti di debito/credito fra le parti.

Principali rischi cui la società è esposta

La società è esposta ad alcuni rischi del settore in cui opera.

Rischio credito: è il principale rischio operativo cui è esposta la società. E’ rappresentato dal rischio di insolvenza della clientela. Il rischio è aumentato dalla sensibile stagionalità del settore gas (nel periodo compreso tra novembre e febbraio è concentrato circa il 65% del fatturato annuale). Tale rischio è fortemente mitigato dalla sensibile frammentazione della clientela. A tale proposito, si segnala che la scelta di non operare in qualità di grossista nel settore elettrico, e la strategia di riduzione della presenza nel segmento business gas ed elettrico, hanno comportato una sostanziale mitigazione del rischio, eliminando aspetti correlati alla concentrazione del rischio. Le eventuali residue posizioni rilevanti, se non infragruppo o nei confronti di enti pubblici, sono oggetto di un continuo monitoraggio il cui scopo è quello di contenere al massimo il rischio di insolvenza. Nell’esercizio si segnala una rilevante discontinuità nell’andamento degli stanziamenti a copertura del rischio in esame, fatto da correlare alle rettifiche effettuate nel 2015 sui crediti cartolarizzati ed al conseguente allineamento delle stime sul rischio per i crediti non ceduti.

Concentrazione dei fornitori: la società, a causa della struttura del mercato del gas (concentrato in pochi grandi operatori), presenta una forte dipendenza da pochi fornitori. Il rischio del venire meno delle forniture è tuttavia mitigato dalle garanzie, in termini di stoccaggio, poste a tutela del mercato nazionale e dall’importanza strategica del settore.

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Rischio di approvvigionamento: è rappresentato dal rischio di variazione di margini economici, a causa di meccanismi di prezzo dei contratti di approvvigionamento non coerenti con quelli del portafoglio contratti di vendita in essere. Le politiche di mitigazione sistematica del rischio consistono nella prevalente adozione di coperture dirette (back to back), e nella associata verifica periodica delle residue posizioni, con calcolo del value at risk e del profit at risk; le misurazioni consentendo l’adozione di decisioni volte a mantenere il rischio ad un livello privo di rilevanza.

Rischio di tasso: è rappresentato dal rischio che la variazione nelle condizioni del mercato del credito incida sulla redditività. Per la natura delle attività svolte, la società fa ricorso a linee di credito regolate a tasso variabile; le politiche strutturali di mitigazione del rischio sono rappresentate dal contenimento dei fabbisogni, aspetto che viene illustrato nel successivo capoverso. Secondariamente contribuiscono la ricerca delle forme tecniche più adeguate alla struttura quantitativa e temporale dei fabbisogni, e la costante competizione tra i fornitori.

Rischio di liquidità: è rappresentato dal rischio di non riuscire a far fronte tempestivamente ed in modo economico alle obbligazioni di pagamento nei tempi previsti contrattualmente. La mitigazione strutturale deriva dal contenimento dei fabbisogni, nonché dalla gestione puntuale della tesoreria ed in particolare dei processi legati al ciclo attivo e dal conseguente adeguato prezzo, dimensionamento ed utilizzo di linee di credito.

Proposte del Consiglio di amministrazione all’assemblea dei soci

Il Consiglio di Amministrazione propone di destinare l’utile netto dell’esercizio 2016 pari ad Euro 10.076.965,35

come segue:

a) 112.008,55 Euro a riserva facoltativa;

b) 9.964.956,80 Euro a dividendo degli azionisti corrispondente a 5,8 euro per ciascuna delle 1.718.096 azioni.

Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Cristian Fabbri

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Bilancio Prospetti contabili

Conto Economico

valori in migliaia di euro

NOTE 2016 2015

Ricavi di vendita 5 124.533 145.745

Altri ricavi e proventi 5 666 491

Totale ricavi netti 125.199 146.236

Consumi di materie prime e materiali di consumo 7 (59.144) (76.451)

Costi per servizi 7 (43.673) (46.378)

Costo del personale 8 (4.683) (4.215)

Altre spese operative 9 (154) (109)

Costi capitalizzati - -

Margine operativo lordo 17.545 19.083

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 10 (3.506) (7.615)

Margine operativo netto 14.039 11.468

Proventi finanziari 11 329 3.951

Oneri finanziari 12 (9) (75)

Totale gestione finanziaria 320 3.876

Altri ricavi non operativi - -

Utile/(perdita) prima delle imposte 14.359 15.344

Imposte sul reddito 13 (4.282) (5.888)

Utile/(perdita) delle attività in continuità 10.077 9.456

Risultato delle attività in dismissione - -

Utile/(perdita) del periodo 10.077 9.456

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Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 21

Conto Economico complessivo

valori in migliaia di euro 2016 2015

Utile (perdita) del periodo (A) 10.077 9.456

Utili (perdite) attuariali IAS 19 revised (8) (3)

Effetto fiscale 2 (1)

Totale Altri utili (perdite) al netto dell'effetto fiscale (B) (6) (4)

Totale Utile (Perdita) complessiva (A+B) 10.071 9.452

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Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 22

Stato patrimoniale

valori in migliaia di euro STATO PATRIMONIALE NOTE 31/12/2016 31/12/2015

ATTIVO

Attività non correnti

Immobilizzazioni Materiali 14 65 98

Attività immateriali 15 15 94

Attività fiscali differite 16 3.251 3.683

TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 3.331 3.875

Attività correnti

Crediti commerciali 17 46.531 60.592

Attività finanziarie correnti 18 116 -

Crediti per imposte correnti 19 95 379

Altre attività correnti 20 7.083 2.394

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 4.014 2.752

TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 57.839 66.117

TOTALE ATTIVO 61.170 69.992

PASSIVO

Patrimonio netto

Capitale sociale 22 1.718 1.718

Riserve 23 11.413 10.897

Risultato a nuovo - -

Risultato dell'esercizio 10.077 9.456

TOTALE PATRIMONIO NETTO 23.208 22.071

Passività non correnti

Trattamento di Fine Rapporto e altri benefici 24 109 142

Fondi per rischi e oneri 25 161 161

Passività fiscali differite 26 428 398

TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 698 701

Passività correnti

Banche e finanziamenti scadenti entro l'esercizio 27 100 739

Debiti commerciali 28 30.259 36.223

Debiti per imposte correnti 29 - 102

Altre passività correnti 30 6.905 10.156

TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 37.264 47.220

TOTALE PASSIVO 61.170 69.992

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Cristian Fabbri

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EstEnergy S.p.A.

Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 23

Rendiconto finanziario

Valori in migliaia di euro

31/12/2016 31/12/2015

Disponibilità e mezzi equivalenti all'inizio del periodo riportati in bilancio 2.751 (10.183)

Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita

Disponibilità e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.751 (10.183)

Utile/(perdita) di Gruppo e di terzi 10.077 9.456

Interessi netti pagati/incassati 322 212

Imposte pagate (10.616) (3.384)

Interessi netti di competenza (319) (3.875)

Imposte di competenza 4.282 5.887

Ammortamenti, svalutazioni (escluso acc.to al f.do sval. Crediti) 111 266

Altri Accantonamenti/disaccantonamenti ---

Variazione del trattamento di fine rapporto (33) (52)

Variazione del Capitale Circolante 339 20.949

Variazione di altre attività e passività di esercizio 457 (3.584)

Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo 4.620 25.875

Variazione netta delle altre attività/passività finanziarie 5.577 (8.955)

Distribuzione di dividendi (8.934) (3.986)

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento (3.357) (12.941)

Variazione netta delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.263 12.934

Disponibilità e mezzi equivalenti alla fine del periodo 4.014 2.751

di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita

Disponibilità e mezzi equivalenti alla fine del periodo riportati in bilancio 4.014 2.751

Ai fini del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità sono rappresentate al netto degli scoperti bancari, per maggior chiarezza si fornisce nel dettaglio la composizione delle “disponibilità e mezzi equivalenti”.

31/12/2016 31/12/2015

Disponibilità liquide 4.014 3.478

Finanziamenti a breve (scoperti bancari) --- (727)

Disponibilità e mezzi equivalenti 4.014 2.751

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Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 24

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto

valori in migliaia di euro

Capitale Sociale

Riserva Sovrapprezzo

Azioni Riserva Legale

Riserva Facoltativa

Altre Riserve

Utili (Perdite) a

nuovo Risultato

dell'Esercizio Patrimonio

Netto

Saldo al 31.12.15 1.718 86 954 8.774 112 --- 4.961 16.605

- Destinazione dell'utile 2015

4.961 (4.961) -

Distribuzione dividendi 975 (4.961) (3.986) Riserva utili perdite attuariali

(4) (4)

Risultato 31 12 2015 9.456 9.456

-

Saldo al 31.12.15 1.718 86 954 9.749 108 - 9.456 22.071

- Destinazione dell'utile 2016

522 (522) -

Distribuzione dividendi (8.934) (8.934) Riserva utili perdite attuariali

(6) (6)-

Risultato 31 12 2016 10.077 10.077

-

Saldo al 31.12.16 1.718 86 954 10.271 102 - 10.077 23.208

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Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 25

Note esplicative al bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016

1. Generale

EstEnergy è una società per azioni costituita in data 28 agosto 2000 con atto repertorio n° 77771 del Dott. Furio Dei Rossi – notaio in Trieste – con capitale sociale al 31/12/2015 di euro 1.718.096 suddiviso in quote ai sensi dell’art. 2468 del Codice Civile, sottoscritto e interamente versato dai soci AcegasApsAmga S.p.A. e Ascopiave S.p.A.

La società ha sede legale in Trieste ed ha per oggetto lo svolgimento, nel rispetto della normativa vigente, di attività di acquisto, vendita, scambio, importazione ed esportazione di energia elettrica e gas naturale.

Il presente bilancio è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario e dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto – redatti secondo quanto previsto dallo IAS 1- nonché dalle Note illustrative, redatte secondo quanto previsto dagli IAS/IFRS vigenti al 31/12/2016. Il bilancio è espresso in euro tranne quando diversamente indicato.

Nella predisposizione del presente Bilancio i principi contabili sono omogenei con quelli utilizzati nella redazione del bilancio 2015.

Il bilancio 2016 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Con “IFRS” si intendono anche gli International Accounting Standards (“IAS”) tuttora in vigore, nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall’IFRS Interpretation Commitee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”) e ancor prima Standing Interpretations Committee (“SIC”). Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. La società, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un contesto economico e finanziario ancora difficile, non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale.

Si segnala che la redazione dei bilanci IFRS richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività in bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico. Taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un’immediata valutazione di eventuali perdite di valore. Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell’aliquota effettiva attesa per l’intero esercizio.

La Società, in conformità al reporting interno ed alla prassi del settore delle utilities, presenta il conto economico classificato per natura, forma ritenuta più rappresentativa della cosiddetta classificazione a costo del venduto.

Adozione dei Principi Contabili Internazionali

La Società è detenuta al 51% da AcegasApsAmga S.p.A. la quale, in base all’art. 3 del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, “Esercizio delle opzioni previste dall’articolo 5 del citato regolamento (CE) n. 1606/2002”, ha redatto il Bilancio Consolidato in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) a partire dal 31 dicembre 2005.

EstEnergy sulla base dell’art 4 comma 4 del DLgs. 28/2/2005 n 38, successivamente modificato dall’art 20 comma 2 del DL 91 del 2014, ha deciso di adottare in via facoltativa i principi contabili internazionali già dal Bilancio del 31/12/2006.

Per IAS/IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS) che rappresentano l’evoluzione degli International Accounting Standards (IAS) nonché tutte le interpretazioni a oggi emesse dall’International Financial Reporting Committe (IFRIC).

I principi contabili, i criteri e le stime adottate sono omogenei con quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2015.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2016

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Di seguito sono brevemente descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicabili dal 1 gennaio 2016.

L’applicazione di tali modifiche, ove applicabili, non ha comportato effetti significativi sul presente bilancio separato.

• Emendamento allo IAS 19 “Defined Benefit Plans: Employee Contributions” (pubblicato in data 21 novembre 2013): relativo alla iscrizione in bilancio delle contribuzioni effettuate dai dipendenti o da terze parti ai piani a benefici definiti.

• Emendamento all’IFRS 11 Joint Arrangements – “Accounting for acquisitions of interests in joint operations” (pubblicato in data 6 maggio 2014): relativo alla contabilizzazione dell’acquisizione di interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business.

• Emendamenti allo IAS 16 e allo IAS 38 “Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation” (pubblicati in data 12 maggio 2014): secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato, in quanto, i ricavi generati da un’iniziativa che include l’utilizzo dell’attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell’attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l’ammortamento.

• Emendamento allo IAS 1 – “Disclosure Initiative” (pubblicato in data 18 dicembre 2014): l’obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci.

• Emendamento allo IAS 27 - Equity Method in Separate Financial Statements (pubblicato in data 12 agosto 2014): introduce l’opzione di utilizzare nel bilancio separato di un’entità il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate.

• Emendamenti all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28 “Investment Entities: Applying the Consolidation Exception” (pubblicato in data 18 dicembre 2014), contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell’applicazione della consolidation exception concesse alle entità d’investimento.

• In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento “Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle” che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell’ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi (tra cui: IFRS 3 Business Combinations – Scope exception for joint ventures, IFRS 13 Fair Value Measurement – Scope of portfolio exception, IAS 40 Investment Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40). e in data 25 settembre 2014 il documento “Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle” (tra cui: IFRS 5 – Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 – Financial Instruments: Disclosure e IAS 19 – Employee Benefits) che integrano parzialmente i principi preesistenti.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologate dalla Commissione Europea non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2016

La Società non ha applicato i seguenti Principi, nuovi ed emendati, emessi, ma non ancora in vigore.

• Principio IFRS15 – Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014 e integrato con ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

o l’identificazione del contratto con il cliente; o l’identificazione delle performance obligations del contratto; o la determinazione del prezzo; o l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto; o i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un’applicazione anticipata. Le modifiche all’IFRS 15, Clarifications to IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers, pubblicate dallo IASB in data 12 aprile 2016, non sono invece ancora state omologate dall’Unione Europea. Gli amministratori non si attendono che l’applicazione dell’IFRS 15 possa avere un impatto significativo sugli importi iscritti a titolo

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di ricavi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché la società non avrà completato un’analisi dettagliata dei contratti con i clienti.

• Versione finale dell’IFRS 9 – Financial Instruments (pubblicato in data 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:

o introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie; o Con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su

crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;

o introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l’hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia)

Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

Gli amministratori si attendono che l’applicazione dell’IFRS 9 non avrà un impatto significativo sugli importi e sull’informativa riportata nel bilancio della società. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non abbia completato un’analisi dettagliata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologate dalla Commissione Europea al 31 dicembre 2016

Alla data di riferimento del presente Progetto di Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• Principio IFRS 16 – Leases (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell’attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i “low-value assets” e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un’applicazione anticipata, solo per le Società che applicano in via anticipata l’IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori si attendono che l’applicazione dell’IFRS 16 possa avere un impatto significativo sulla contabilizzazione dei contratti di leasing e sulla relativa informativa riportata nel bilancio della società. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché la società non avrà completato un’analisi dettagliata dei relativi contratti.

• Emendamento allo IAS 12 “Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses” (pubblicato in data 19 gennaio 2016). Il documento ha l’obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull’iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma ne è consentita l’adozione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della società dall’adozione di queste modifiche.

• Emendamento allo IAS 7 “Disclosure Initiative” (pubblicato in data 29 gennaio 2016). Il documento ha l’obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l’informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un’informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 ma è consentita un’applicazione anticipata. Non è richiesta la

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Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 28

presentazione delle informazioni comparative relative ai precedenti esercizi. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della società dall’adozione di queste modifiche.

• Emendamento all’IFRS 2 “Classification and measurement of share-based payment transactions” (pubblicato in data 20 giugno 2016), che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della società dall’adozione di queste modifiche.

• Documento “Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts” (pubblicato in data 12 settembre 2016). Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall’attività di assicurazione, le modifiche hanno l’obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall’applicazione del nuovo principio IFRS 9 alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione da parte dello IASB dell’attuale principio IFRS 4 con il nuovo principio attualmente in fase di predisposizione, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della società dall’adozione di queste modifiche.

• Documento “Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle”, pubblicato in data 8 dicembre 2016 (tra cui IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters, IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures – Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice, IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard) che integrano parzialmente i principi preesistenti. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della società dall’adozione di queste modifiche.

• Interpretazione IFRIC 22 “Foreign Currency Transactions and Advance Consideration” (pubblicata in data 8 dicembre 2016). L’interpretazione ha l’obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L’IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della società dall’adozione di queste modifiche.

• Emendamento allo IAS 40 “Transfers of Investment Property” (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un’entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c’è l’evidenza che si sia verificato un cambiamento d’uso dell’immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un’entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della società dall’adozione di queste modifiche.

• Emendamento all’IFRS 10 e IAS 28 “Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture” (pubblicato in data 11 settembre 2014). Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l’attuale conflitto tra lo IAS 28 e l’IFRS 10 relativo alla valutazione dell’utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest’ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l’applicazione di questo emendamento.

2. Sommario dei Principi Contabili più significativi

Principi generali

Il bilancio è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (Ifrs). Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico.

Operazioni non ricorrenti, atipiche e/o inusuali

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Nel corso del periodo 01/01/2016 – 31/12/2016 non si sono verificate operazioni ed eventi significativi non ricorrenti. La società non ha posto in essere posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Attività detenute per la vendita

Le attività eventualmente classificate come detenute per la vendita sono valutate al minore tra il loro precedente valore di carico e il valore di mercato al netto dei costi di vendita.

Le attività non correnti sono classificate come detenute per la vendita quanto si prevede che il loro valore di carico sarà recuperato mediante un’operazione di cessione anziché mediante il loro utilizzo nell’attività operativa dell’impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è considerata altamente probabile e l’attività è disponibile per un’immediata vendita nelle sue condizioni attuali. A tal fine la Direzione deve essere impegnata per la vendita, che dovrebbe concludersi entro dodici mesi dalla data di classificazione in questa voce.

Ricavi

I ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti ed il relativo importo sia determinabile in modo attendibile. I criteri di rilevazione applicati per le principali fattispecie sono i seguenti:

• vendita di energia e gas: i ricavi vengono rilevati al momento dell’erogazione, integrando con stime basate sull’andamento storico delle singole utenze i dati rilevati attraverso le letture periodiche;

• prestazioni di servizi: la rilevazione avviene sulla base dell’avvenuta prestazione e in accordo con i relativi contratti;

• interessi: sono rilevati, in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell’attività o della passività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell’attività o della passività stessa.

Costi relativi all’assunzione di prestiti

I costi relativi all’assunzione di prestiti direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione di attività che richiedono necessariamente un significativo lasso temporale prima di essere pronti per l’uso, sono inclusi nel costo di tali attività, fino al momento in cui esse sono pronte per l’uso.

Tutti gli altri oneri di questa natura sono imputati al conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Contributi pubblici

I contributi pubblici eventualmente ottenuti a fronte di investimenti in impianti sono rilevati nel conto economico lungo il periodo necessario per correlarli con i relativi costi e sono trattati come proventi differiti.

Benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I fondi relativi al personale sono principalmente rappresentati dal Fondo Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall’articolo 2120 del Codice Civile. In base a quanto previsto dal principio IAS 19, il fondo Trattamento di Fine Rapporto è da considerarsi un beneficio successivo al rapporto di lavoro del tipo piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale, effettuato da soggetti indipendenti, secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso d’interesse che rifletta il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione. Il calcolo riguarda il Trattamento di Fine Rapporto già maturato per servizi lavorativi già prestati e incorpora ipotesi sui futuri incrementi salariali.

L’importo corrispondente all’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti viene imputato a conto economico nell’ambito della voce costo del lavoro, mentre l’onere figurativo che l’impresa sosterrebbe per acquisire sul mercato un finanziamento di importo pari al Trattamento di Fine Rapporto viene rilevato tra gli oneri finanziari.

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Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 30

In data 16 giugno 2011, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti, applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dal 1° gennaio 2013. Tale emendamento ha eliminato l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo la presentazione nella situazione patrimoniale e finanziaria del deficit o surplus del fondo nella sua interezza, ed il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli oneri finanziari netti, e l’iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dal ricalcolo in ogni esercizio della passività e attività tra gli Altri utili/(perdite) complessivi. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti dovrà essere calcolato sulla base del tasso di sconto delle passività e non più del rendimento atteso delle stesse.

Imposte sul reddito

Le imposte dell’esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell’esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi ed esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data del bilancio.

Le imposte differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzato secondo il metodo della passività. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentiranno l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte differite sono calcolate in base all’aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività. Le imposte differite sono imputate direttamente a conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte differite sono anch’esse imputate al patrimonio netto.

Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e la Società intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Immobili, impianti e macchinari

Si tratta di beni materiali destinati ad essere utilizzati per più esercizi nella produzione o nella fornitura di beni o servizi o ad altri ovvero per scopi amministrativi in linea con quanto previsto dallo IAS 16. La valutazione iniziale del cespite viene effettuata al costo, che include:

- il prezzo di acquisto, al netto di sconti commerciali ed abbuoni, inclusi eventuali dazi all’importazione ed imposte non recuperabili (Iva indetraibile);

- i costi direttamente imputabili sostenuti per la messa in funzione del bene (predisposizione del luogo di installazione, costi di installazione, costi di collaudo);

- gli oneri finanziari capitalizzati fino all’entrata in funzione del bene se rilevanti;

- la stima dei costi da sostenere per la rimozione del cespite ed il ripristino del luogo di installazione.

Qualora parti significative dei beni materiali abbiano vite utili differenti, tali componenti sono considerati separatamente (component approach) nella determinazione dell’ammortamento.

Successivamente alla prima iscrizione, gli Immobili, impianti e macchinari sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali riduzioni di valore, determinate secondo le modalità descritte nel paragrafo “Perdite di valore”. L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità; gli eventuali cambiamenti sono riflessi prospetticamente. La vita utile dei beni è determinata non soltanto dalla loro vita fisica, ma anche di altri elementi determinanti, quali ad esempio la durata del contratto di concessione di servizi, se minore. L’ammortamento inizia dal momento in cui il bene è disponibile per l’uso.

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Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al conto economico dell’esercizio.

Attività immateriali

Le attività immateriali identificabili acquisite o prodotte internamente sono iscritte all’attivo non corrente, in base a quanto previsto dal principio IAS 38 Attività immateriali, qualora sia probabile che i futuri benefici economici riferibili al bene saranno goduti dall’impresa ed il loro costo possa essere determinato in modo attendibile.

Sono inizialmente valutate al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita utile definita sono contabilizzate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato e delle eventuali perdite di valore determinate secondo quanto previsto dallo IAS 38. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività e il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero. Qualora invece abbiano vita utile indefinita non vengono ammortizzate, ma sottoposte almeno annualmente, o più frequentemente nel momento in cui vi sia un’indicazione di perdita di valore, a verifica per accertare eventuali riduzioni di valore.

I costi di ricerca e le spese di pubblicità sono imputati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Perdite di valore (“Impairment”)

Ad ogni data di bilancio, la società rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzione di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’eventuale importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene.

Le attività immateriali a vita utile indefinita tra cui l’avviamento, vengono verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un’indicazione di una possibile perdita di valore al fine di determinare se vi sono perdite di valore.

L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso. Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro e dei rischi specifici dell’attività.

Se l’ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata nel conto economico immediatamente.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività (o dell’unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento, è adeguato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata svalutata per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato a conto economico.

Crediti commerciali e altri crediti

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO APPLICATE PER CATEGORIA %

Attrezzature telefoniche 12

Mobili e macchinari ufficio 10-12

Macchine elettriche d’ufficio 20

Utilizzo opere d’ingegno 20

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I crediti la cui scadenza rientra nell’ambito dei normali termini commerciali non vengono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto del fondo svalutazione crediti. Una stima dei crediti a rischio di inesigibilità viene effettuata quando l’incasso dell’intero ammontare non è più probabile.

Attività Finanziarie

Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo degli oneri accessori.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività sono valutate a seconda della classificazione e precisamente:

- “detenute per la negoziazione”: sono contabilizzate secondo il criterio del fair value, salvo il caso in cui questo non possa essere valutato in modo attendibile, nel qual caso il criterio adottato è quello del costo rettificato di eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite afferenti a tali attività sono imputati a conto economico;

- “detenute fino alla scadenza, prestiti attivi e altri crediti finanziari”: sono contabilizzati in base al costo ammortizzato al netto delle svalutazioni effettuate per riflettere le eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite inerenti a questo tipo di attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui l’investimento giunge a scadenza o al manifestarsi di una perdita durevole di valore;

- “disponibili per la vendita”: sono valutate al fair value e gli utili o le perdite derivanti da valutazioni successive sono imputati al patrimonio netto, fintanto che esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo. Se il “fair value” di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse sono valutate al costo rettificato di eventuali perdite di valore.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide comprendono la cassa e conti correnti bancari e depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Ai fini del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità sono rappresentate dalle disponibilità liquide al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del bilancio.

Passività Finanziarie

Le passività finanziarie si suddividono in due categorie:

- Le passività acquisite con l’intento di realizzare un profitto dalle variazioni di prezzo a breve termine o che fanno parte di un portafoglio che ha l’obiettivo di ottenere profitto nel breve termine. Queste devono essere contabilizzate in base al “fair value” e gli utili e le perdite relativi imputati al conto economico.

- Le Altre Passività, che vengono contabilizzate in base al metodo del costo ammortizzato.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti con scadenza che rientrano nell’ambito dei normali termini commerciali, non vengono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

I prestiti bancari fruttiferi e gli scoperti bancari sono rilevati in base agli importi incassati, al netto dei costi correlati all’operazione e successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Accantonamenti

Gli accantonamenti rappresentano passività di esistenza certa o probabile, ma di scadenza ed ammontare incerti. Vengono rilevati quando la Società ha un’obbligazione attuale quale risultato di un evento passato, è probabile che

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sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all’obbligazione e l’ammontare dell’obbligazione può essere determinato in modo attendibile.

L’importo dell’accantonamento rappresenta la migliore stima della Direzione dei costi necessari per adempiere all’obbligazione esistente alla data di bilancio, ossia quella che sosterrebbe per estinguere l’obbligazione ovvero trasferirla a terzi.

Se l’accantonamento è relativo ad un vasto numero di elementi, la stima dell’obbligazione viene fatta attraverso la ponderazione delle probabilità associate ai diversi possibili risultati (tecnica del c.d. valore atteso).

Gli accantonamenti sono attualizzati quando l’effetto è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

3. Principali scelte valutative nell’applicazione dei Principi Contabili e fonti di incertezza nell’effettuazione delle stime.

La valutazione delle voci di bilancio è basata sui criteri generali della prudenza e della competenza, nella prospettiva della continuità aziendale. Ai fini delle appostazioni contabili, viene data prevalenza alla sostanza economica delle operazioni rispetto alla loro forma giuridica.

4. Utilizzo di stime

La redazione dei bilanci IFRS richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività in bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

5. Ricavi

I ricavi netti sono pari a 125.199 migliaia di euro contro 146.236 migliaia di euro del 2015. Rispetto all’esercizio precedente si registra una riduzione del 14%.

Il totale ricavi di vendita si attesta a 124.533 migliaia di euro con un decremento rispetto ad analogo periodo dell’esercizio precedente di 21.212 migliaia di euro (-15 %). In particolare i ricavi per singolo business sono variati come di seguito specificato:

• I ricavi del settore gas sono diminuiti passando da 125.059 migliaia di euro a 106.543 migliaia di euro con un decremento di 18.517 migliaia di euro pari al -15%. La variazione è principalmente dovuta al calo dei prezzi di vendita ed alla contrazione dei volumi venduti (-11,1 mln di mc pari al -5%).

• Il settore dell’energia elettrica passa da 20.005 migliaia di euro a 17.336 migliaia di euro e la riduzione (-13%) è determinata essenzialmente dal riposizionamento commerciale del portafoglio clienti con la totale fuoriuscita dal settore della Pubblica Amministrazione.

Per maggiori dettagli sulla variazione dei ricavi per singolo segmento di riferimento si rinvia al contenuto del paragrafi “Andamento commercializzazione gas” e “Andamento commercializzazione elettricità” in Relazione sulla gestione.

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6. Informazioni per settori di attività e aree geografiche

Settori di attività

La Società ha individuato come segmento di riferimento primario per l’informativa di settore quello per attività, in quanto fonte primaria dei rischi e dei benefici dello stesso. Per la natura delle attività svolte la ripartizione per area geografica non assume rilevanza.

Le attività dell’azienda sono state ripartite in 2 settori principali:

Settore Energia: rappresentativo delle attività di vendita di energia

Settore Gas: rappresentativo delle attività di vendita del gas

Per una descrizione più dettagliata delle attività e della gestione dei singoli settori si rimanda al capitolo “Andamento delle aree di attività” della Relazione sulla Gestione.

Energia Gas Totale

(valori in migliaia di euro) 2016 2015 2016 2015 2016 2015

Totale Ricavi Netti 17.564 20.068 107.635 126.166 125.199 146.235

Margine operativo lordo 1.387 1.996 16.158 17.087 17.545 19.083

Margine operativo netto 345 859 13.694 10.608 14.039 11.468

Proventi ed oneri finanziari 320 3.876

Proventi ed oneri da partecipazioni --- ---

Altri proventi ed oneri --- ---

Risultato prima delle imposte 14.359 15.344

Imposte sul Reddito -4.282 -5.888

Risultato netto del periodo 10.077 9.456

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7. Consumi materie e servizi

2016 2015

Materiali per la manutenz.al netto delle variaz.delle scorte 6 10

Trasmissione di energia elettrica 5.637 7.007

Combustibili, carburanti e lubrificanti 41 46

Materiali di consumo e vari 17 10

Metano e gpl destinato alla vendita al netto delle variazion 53.443 69.378

TOTALE Consumi materie prime e materiali di consumo 59.144 76.451

2016 2015

Spese per lavori e manutenzioni 2.019 2.053

Servizi di trasporto, smaltimento e raccolta rifiuti 22 26

Servizi informativi ed elaborazione dati 76 82

Postali, recapiti e telefonici 235 188

Prestazioni professionali, legali e tributarie 209 497

Servizi tecnici 40 162

Selezione personale, formazione ed altre spese del personale 151 153

Oneri e commissioni per servizi bancari 590 494

Assicurazioni 15 35

Canoni passivi 168 190

Affitti e locazioni passive 605 590

Annunci, avvisi legali e finanziari, comunicazioni ai clienti 112 24

Servizi di pulizia e vigilanza 137 163

Compensi a Sindaci, Amministratori e Comitati territorio 256 226

Utenze 87 66

Vettoriamento e stoccaggio 36.728 38.743

Altri costi per servizi 2.223 2.686

TOTALE Costi per servizi 43.673 46.378

I costi per l’acquisto di materie prime e servizi nel prospetto di bilancio sono rappresentati separatamente come costo di materie prime (59.144 migliaia di euro) e costo per i servizi (43.673 migliaia di euro); nel presente paragrafo vengono commentate le variazioni complessivamente intervenute in entrambe le voci. La somma passa da 122.829 a 102.817 migliaia di euro con una riduzione di 20.012 migliaia di euro che si può ricondurre a vari fattori.

La variazione più consistente riguarda l’acquisto di materie prime che rispetto all’esercizio precedente si riduce complessivamente di 17.307 migliaia di euro. La riduzione pari al 23% è anch’essa riconducibile al calo dei prezzi in acquisto e dei volumi immessi in consumo. Per le stesse motivazioni si riduce di conseguenza anche il costo per vettoriamento gas che passa da 38.743 a 36.728 migliaia di euro, con un decremento di 2 milioni di euro.

Altra voce che contribuisce alla variazione è quella relativa agli altri costi per servizi, che passando da 2.686 a 2.223 migliaia di euro si riduce di 462 migliaia di euro. A tale contrazione ha contribuito la riduzione dei costi per prestazioni IT per -165 migliaia di euro, la riclassifica dei costi per provvigioni (precedentemente allocati nelle prestazioni professionali per 256 migliaia di euro) ed il loro aumento di 31 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio nonché l’effetto della riduzione delle sopravvenienze attive/passive (contabilizzate quest’anno come disposto dagli IFRS direttamente nei conti di costo/ricavo cui ineriscono) per -615 migliaia di euro.

Le prestazioni professionali e legali si riducono di 288 migliaia di euro per effetto della riclassifica dei costi provisionali (256 migliaia di euro) e della contrazione delle prestazioni IT, mentre il contributo alla variazione in valore assoluto delle restanti voci di costo si compensa mantenendo un effetto pressoché nullo.

I servizi tecnici si sono ridotti di 122 migliaia di euro principalmente a seguito del completamento delle attività di formazione e supporto al FO e BO oggetto di uno specifico intervento nel 2015.

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I costi assicurativi si contraggono a seguito della contabilizzazione di una sopravvenienza attiva secondo le nuove specifiche dell’IFRS.

8. Costo del lavoro Il costo del lavoro ammonta a 4.683 migliaia di euro ed aumenta dell’11% rispetto all’esercizio precedente (+468 migliaia di euro).

Causa principale della variazione è l’applicazione dell’art. 4 della legge Fornero per due Quadri aziendali, con conseguente imputazione dell’intero onere degli accordi alla competenza dell’esercizio.

La composizione del costo del lavoro nei due esercizi a confronto è la seguente:

2016 2015

Salari e stipendi 2.809 2.878

Oneri sociali 986 931

Altri costi 888 406

TOTALE Costi per il personale 4.683 4.215

La società al 31/12/2016 ha un organico di 80 dipendenti composto da 1 dirigente, 4 quadri e 75 impiegati. Nella situazione puntuale di fine anno il numero complessivo è aumentato di 1 unità rispetto al 2015 (79 dipendenti: 1 dirigente, 6 quadri e 72 impiegati).

9. Altri costi operativi

La voce Altri costi operativi ammonta a 154 migliaia di euro con un incremento di 45 migliaia di euro rispetto all’esercizio di confronto pari al 41%. La categoria comprende i costi relativi a contributi associativi, imposte, bolli, minusvalenze da alienazione beni, oltre a spese di varia natura con valori singolarmente non significativi.

La variazione più significativa è determinata dall’aumento degli oneri minori, dovuta ad eventi non ripetibili relativi al rimborso di indennizzi automatici. La voce Imposte e tasse si muove in direzione opposta compensando solo parzialmente la contrazione.

2016 2015

Imposte diverse da quelle sul reddito 14 20

Contributi associativi e altri contributi 52 53

Altri oneri minori 88 36

TOTALE Altre spese operative 154 109

10. Ammortamenti e svalutazioni

Al risultato dell’esercizio contribuiscono i seguenti ammortamenti e svalutazioni:

2016 2015

Ammortamento immobilizzazioni materiali 33 47

Ammortamento attività immateriali 79 219

Accantonamenti e svalutazioni 3.394 7.349

TOTALE Ammortamenti accantonamenti e svalutazioni 3.506 7.615

La voce riguardante gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali ammonta a 112 migliaia di euro. La riduzione rispetto all’esercizio precedente (154 migliaia di euro) è dovuta al completamento del processo di

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ammortamento di alcuni cespiti in un quadro di sostanziale stabilità del perimetro complessivo delle immobilizzazioni.

L’accantonamento al fondo svalutazione crediti passa da 7.349 migliaia di euro del 2015 a 3.394 migliaia di euro del 2016 ed il fondo svalutazione crediti comprensivo di detti accantonamenti ed al netto degli utilizzi ammonta al 31/12/2016 a complessive 17.581 migliaia di euro.

L’accantonamento denota una marcata discontinuità rispetto al precedente esercizio (caratterizzato dalla rettifica di rappresentazione dei crediti cartolarizzati) e, conseguentemente, il fondo svalutazione crediti riflette l’adozione di percentuali di svalutazione che tengono conto sia dei dati prospettici relativi al rischio che del trend storico di incasso aggiornato.

E’ stata anche aggiornata l’entità della riserva specifica che viene accantonata a fronte di singole posizioni nominative di importo particolarmente rilevante.

11. Proventi finanziari

I proventi finanziari possono essere così dettagliati

2016 2015

Proventi diversi dai precedenti - da imprese controllate - 39

Clienti 325 352

Banche 1 1

Altri proventi finanziari 3 3.559

TOTALE Proventi finanziari 329 3.951

I proventi finanziari nel corso dell’esercizio 2016 ammontano a 329 migliaia di euro e si riducono di 3.622 rispetto all’esercizio precedente. La variazione negativa deriva principalmente da una posta da transazione, pari a 3.558 migliaia di euro, che era stata contabilizzata tra i proventi finanziari dell’esercizio 2015. Tale importante effetto sul reddito era conseguente alla rideterminazione -nel corso del 2015- dell’importo da riversare all’istituto bancario con cui era attivo un contratto di cartolarizzazione: a seguito delle valutazioni relative ad un errore nella gestione operativa del contratto, era stata sottoscritta una transazione che aveva determinato una rinuncia al credito della controparte per l’importo di 3.559 migliaia di euro.

12. Oneri finanziari

2016 2015

Interessi passivi ed altri oneri v/imprese controllanti - 20

Attualizzazione di fondi e leasing finanziari 2 1

Oneri per scoperti di conto corrente 5 46

Altri oneri finanziari 2 8

TOTALE Oneri finanziari 9 75

Gli oneri finanziari al 31/12/2016 ammontano a 9 migliaia di euro e si riducono di 66 migliaia euro rispetto all’esercizio precedente.

La variazione più consistente riguarda gli interessi passivi legati alle linee di credito bancarie e quelli verso controllanti (per contratti di finanziamento sottoscritti con AcegasApsAmga ed Ascopiave), dove si registra una riduzione complessiva nell’esercizio 2016 pari a 61 migliaia di euro dovuta principalmente alla riduzione media nell’utilizzo delle linee di credito bancarie ed intercompany (queste ultime sono risultate del tutto inutilizzate durante l’anno 2016) a sua volta connessa ad un minor fabbisogno finanziario complessivo da parte della Società.

Per quanto riguarda le componenti riassunte nella voce “altri oneri finanziari”, che nel corso dell’esercizio 2016 si sono ridotte di 6 migliaia di euro rispetto all’anno precedente, esse riguardano essenzialmente gli interessi di mora sui debiti verso i fornitori e gli interessi sui depositi cauzionali degli utenti.

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13. Imposte sul reddito

2016 2015

Imposte dirette anno corrente 3.819 7.214

Imposte differite 30 (12)

Imposte anticipate 433 (1.314)

TOTALE Imposte sul reddito 4.282 5.888

Le imposte sul reddito relative all’esercizio 2016 diminuiscono nettamente rispetto al 2015 con una variazione del tax rate di -8,55 punti percentuali. I fatti di rilevo sul calcolo delle imposte che hanno prodotto la differenza (-1.606 migliaia di euro) sono imputabili alla revisione della stima delle imposte differite attive e passive per il passaggio all’aliquota IRES del 24% che entrerà in vigore nell’esercizio 2017 secondo quanto indicato dalla L. 208 del 28/12/2015 - Legge di Stabilità 2016 (2,65%) che comporta la tassazione ad aliquota ordinaria delle variazioni fiscali con contestuale reversal all’aliquota del 24%, all’incasso di partite identificate come minicrediti fiscalmente già dedotti in anni precedenti e tassati alla stregua di sopravvenienze attive nel corso del 2015 (4,51%) e al maggior utile dell’anno 2015 con conseguenti maggiori imposte correnti (1,88%). Rimane pressoché invariata la tassazione IRAP che vede la deduzione del costo del personale introdotta dalla L. 190 del 2014 che ha modificato il D.Lgs. 446/1997 aggiungendo il comma 4-octies all’art.11 al netto delle agevolazioni per il costo del personale dipendente a tempo indeterminato (cosiddetto cuneo fiscale).

Le imposte sul reddito sono calcolate al 27,5% per l’IRES e al 3,9% per l’IRAP sul reddito imponibile. Lo stanziamento per le imposte al 31/12/2016 può essere riconciliato con il risultato esposto come segue:

Prospetto di riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva Effetto fiscale nominale

Effetto fiscale percentuale unità di €

Risultato ante imposte (bilancio IAS) 14.359.048,86

Calcolo IRES

Aliquota ordinaria -3.948.738,44 -27,50%

Irap su costo del personale (D.L. Monti 201/2011) 11.372,81 0,10%

Deduzione 10% Irap (D.L. 185/2008) 0,00

Pex 0,00

Svalutazione partecipazioni 0,00

Dividendi 0,00

Ammortamento Goodwill 0,00

Utilizzo fondo svalutazione crediti indeducibile 0,00

Costi auto -30.806,26 -0,20%

Agevolazione ACE (ex D.L. 201/2011) 120.469,65 0,80%

Maxi ammortamenti (L. Stabilità 2016) 0,00

Patent Box & Credito per ricerca e sviluppo (L. Stabilità 2015) 0,00

Fiscalità differita per affrancamento

Ires esercizi precedenti -103.427,00 -0,70%

Altre variazioni (in aumento e/o diminuzione) 392.547,40 2,70%

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IRAP e altre imposte correnti

Irap -723.501,67 -5,00%

Imposta sostitutiva 0,00

Imposte correnti estere (delta aliquote) 0,00

Aliquota effettiva -4.282.083,51 -29,80%

Base imponibile Irap Effetto fiscale nominale unità di €

Irap (corrente, anticipata, differita) -723.501,67

Base imponibile Irap 18.662.765,89

Aliquota media -3,88%

Composizione base imponibile

Risultato operativo A) - B) 14.039.812,53

Costo del personale indeducibile 4.910.855,68

Deduzione personale dipendente a tempo indeterminato (L. Stabilità 2015) -1.936.601,54

Altre deduzioni relative al costo del personale -1.749.525,01

Svalutazione crediti 3.394.482,16

Accantonamenti indeducibili ai fini Irap 0,00

Altre variazioni (in aumento e/o diminuzione) 3.742,07

18.662.765,89

Riconciliazione tax rate Irap Effetto fiscale nominale

Effetto percentuale su

tax rate unità di €

Irap (corrente, anticipata, differita) -723.501,67

Risultato ante imposte (bilancio IAS) 14.359.048,86 -5,00%

Composizione Irap

Risultato operativo A) - B) -544.283,09 -3,80%

Costo del personale indeducibile -190.379,73 -1,30%

Deduzione personale dipendente a tempo indeterminato (L. Stabilità 2015) 75.076,46 0,50%

Altre deduzioni relative al costo del personale 67.824,04 0,50%

Svalutazione crediti -131.594,29 -0,90%

Accantonamenti indeducibili ai fini Irap 0,00 0,00%

Altre variazioni (in aumento e/o diminuzione) -145,07 0,00%

-723.501,68 -5,00%

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14. Immobili, impianti e macchinari

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Terreni e fabbricati

Impianti e macchinari generici e specifici

Altri beni mobili

Immobilizzazioni in corso e

acconti TOTALE

Costo

Saldo iniziale 31/12/15 829 829

Incrementi -

Decrementi -

Riclassifiche -

Saldo finale 31/12/16 - - 829 - 829

Ammortamenti accumulati

Saldo iniziale 31/12/15 (731) (731)

Ammortamenti del periodo (33) (33)

Saldo finale 31/12/16 - - (764) - (764)

Valore contabile

Saldo iniziale valore contabile - - 98 - 98

Saldo finale valore contabile - - 65 - 65

Nel corso dell’esercizio appena concluso non si sono verificate variazioni.

15. Altre attività immateriali

ATTIVITA' IMMATERIALI Software Impianti

specifici in concessione

Attività immat in corso ed

acconti servizi pubblici in

conces

Cespiti sospesi non

ammortizzabili TOTALE

Costo

Saldo iniziale 31/12/15 1.809 1.809

Incrementi -

Decrementi -

Riclassifiche -

Saldo finale 31/12/16 1.809 - - - 1.809

Ammortamenti accumulati

Saldo iniziale 31/12/15 (1.715) (1.715)

Ammortamenti del periodo (79) (79)

Saldo finale 31/12/16 (1.794) - - - (1.794)

Valore contabile

Saldo iniziale valore contabile 94 - - - 94

Saldo finale valore contabile 15 - - - 15

I valori sono relativi a diritti di brevetto e utilizzo opere d’ingegno.

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16. Attività fiscali differite

Il saldo delle attività fiscali differite ammonta a 3.251 migliaia di euro, la composizione di tale voce è qui di seguito riportata:

Attività fiscali differite 31/12/2015 Accredito/adde

bito al conto economico

Aggiorn. Stima IRES

Regolazione es precedente 31/12/2016

accantonamenti fondo rischi 45 (1) 46 accantonamento fondo svalutazione crediti 3.621 (742) 312 3.190

ammortamenti non deducibili 9 1 (6) 3

adeguamento IAS TFR19R 3 3

interessi passivi non pagati - - premi non corrisposti ai dipendenti 5 4 9

contributi associativi non pagati - 1 1

Attività fiscali differite 3.683 (737) 305 3.251

17. Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 46.531 migliaia di euro, la composizione di tale voce è qui di seguito riportata:

31/12/2016 31/12/2015

Crediti verso clienti entro l'esercizio 64.112 81.749

Crediti verso controllanti entro l'esercizio (17.581) (21.157)

TOTALE Crediti commerciali 46.531 60.592

Si riporta tabella di movimentazione del fondo svalutazione crediti:

Saldo Iniziale Decrementi Incrementi Saldo Finale

Fondo svalutazione crediti 21.157 (6.971) 3.394 17.580

TOTALE Fondo svalutazione crediti 21.157 (6.971) 3.394 17.580

Il rischio di credito della società è quello connesso ai crediti di somministrazione di gas ed energia elettrica ad utenze industriali, small business ed utenze civili. L’accantonamento per il rischio di inesigibilità è stato rivisto in base agli indicatori di evoluzione prospettica degli utilizzi del fondo. Si segnala la conseguente rilevante discontinuità riguardo all’entità dell’accantonamento.

18. Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie correnti al 31/12/2016 ammontano a 116 migliaia di euro (mentre tale voce risultava pari a zero alla fine dell’esercizio precedente) e fanno riferimento al corrispettivo da incassare da una società di factoring in relazione ad un’operazione di cessione di crediti “non performing” perfezionata dalla Società a fine 2016.

31/12/2016 31/12/2015

Crediti verso altri entro esercizio 116 -

TOTALE Attività finanziarie correnti 116 -

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19. Crediti per imposte correnti

Passano da 379 a 95 migliaia di euro e sono costituite da crediti IRAP e dalla richiesta di rimborso IRES per Robin Tax.

31/12/2016 31/12/2015

Crediti per imposte sul reddito entro l'esercizio 65 349

Crediti per imposte sul reddito oltre l'esercizio 30 30

TOTALE Attività per imposte correnti 95 379

Il credito IRES di 349 migliaia di euro riferito all’esercizio 2015 e relativo all’addizionale IRES (c.d. Robin Tax) è stato utilizzo nell’ambito del consolidato fiscale nel corso del 2016, mentre è stato iscritto il credito IRAP relativo al 2016 per 65 migliaia di euro. Il credito per 30 migliaia di euro si riferisce alla richiesta di rimborso IRES per Robin Tax.

20. Altre attività correnti

Le altre attività correnti ammontano a 7.083 migliaia di euro, la composizione di tale voce è qui di seguito dettagliata:

31/12/2016 31/12/2015

Depositi cauzionali 85 81

Iva. accise ed addizionali 3.264 1.434

Crediti tributari vari (13) (19)

Anticipo a fornitori dipendenti 15 28

Crediti verso istituti previdenziali 1 4

Altri crediti 3.731 866

TOTALE Altre attività correnti 7.083 2.394

Rispetto al 31/12/2015 si registra un incremento di 4.689 migliaia di euro imputabile all’aumento dei crediti per Accise ed Addizionali, dovuto principalmente alla riduzione del fatturato annuo con conseguente minor debito rispetto agli acconti versati nell’anno.

Un ulteriore fattore determinante è l’incremento del credito per Ires consolidato fiscale per 3.691 migliaia di euro, determinato dall’eccedenza degli acconti IRES versati nell’anno in corso a causa della diminuzione del carico fiscale del 2016 rispetto all’anno precedente.

21. Disponibilità liquide

Comprendono la liquidità ed i depositi bancari/postali detenuti dalla Società (4.014 migliaia di euro). Le disponibilità al 31/12/2015 ammontavano a 2.752 migliaia di euro e registrano quindi un incremento di 1.262 migliaia di euro nel corso dell’esercizio 2016.

31/12/2016 31/12/2015

Depositi bancari e postali 4.014 2.752

TOTALE Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.014 2.752

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22. Capitale sociale

31/12/2016 31/12/2015

Azioni

n. 1.718.096 azioni ordinarie del valore di 1 euro ciascuna 1.718 1.718

TOTALE Capitale sociale 1.718 1.718

23. Riserve

31/12/2016 31/12/2015

Riserva da soprapprezzo delle azioni 86 86

Riserva legale 954 954

Riserve ias (17) (12)

Altre riserve 10.390 9.869

TOTALE Riserve 11.413 10.897

Di seguiti si riporta il prospetto di distribuibilità delle riserve:

Natura/Descrizione Importo Possibilità di utilizzazione Quota Disponibile

Capitale 1.718 0 Riserve di Capitale - Sovrapprezzo azioni 86 A B 86 Riserve di Utili - Legale 954 B 0 - Facoltativa 10.271 A B C 10.271 - Riserva da scissione 119 A B 119 - Perdite a nuovo 0 - Riserva FTA 3 0 - Riserva ut/perd attuar. (22) 0 - Riserva imp diffi OCI 2 0

TOTALE 13.131 10.476 Possibilità di utilizzazione:

A. per aumento di capitale - disponibilità della riserva B. per copertura di perdite - disponibilità della riserva C. per distribuzione ai soci - distribuibilità della riserva

24. Fondi relativi al personale

Tale voce evidenzia gli accantonamenti a favore del personale per il trattamento di fine rapporto di lavoro dovuto ai sensi di legge, al netto delle anticipazioni concesse ai dipendenti, calcolati considerando il credito complessivo che maturerà il dipendente alla data in cui presumibilmente lascerà l’azienda (in base ad ipotesi ed utilizzando tecniche attuariali) e quantificando per competenza la parte di passività futura attualizzata alla data di bilancio.

Si riporta di seguito la movimentazione di tale voce intervenuta tra il 31/12/2015 e il 31/12/2016:

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TFR e ALTRI BENEFICI Saldo

Iniziale Utilizzi Var. Perimetro Oneri Finanz Utili/perdite

attuariali Saldo Finale

Fondo TFR 142 (39) (4) 2 8 109

TOTALE Fondo TFR 142 (39) (4) 2 8 109

La voce “Utilizzi” rappresenta gli importi corrisposti ai dipendenti nel corso dell’esercizio.

La voce “Utili/perdite attuariali” rappresentano la rimisurazione delle passività per benefici ai dipendenti derivante dalla modifica delle ipotesi attuariali, iscritta nel fondo TFR con una contropartita patrimoniale di riserva a patrimonio netto, al netto degli effetti fiscali.

25. Fondo rischi

31/12/2016 31/12/2015

Fondo cause legali e contenzioso del personale 161 161

TOTALE Fondi per rischi ed oneri 161 161

La voce ammonta a 161 migliaia di euro si riferisce principalmente agli accantonamenti per gli oneri CIG e CIGS ed agli accantonamenti per l’indennità di disoccupazione. Non ci sono variazioni rispetto al 31/12/15.

26. Passività fiscali differite

Il saldo delle passività fiscali differite ammonta a 428 migliaia di euro, la composizione di tale voce è qui di seguito riportata:

Passività fiscali differite 31/12/2015 Accredito/addebito al conto economico

Aggiorn. Stima IRES 31/12/2016

interessi attivi non incassati 397 30 427

adeguamento IAS TFR19R 1 1

Attività fiscali differite passive 398 30 428

27. Scoperti bancari e finanziamenti

31/12/2016 31/12/2015

Debiti verso banche correnti - 727

Debiti finanziari v_altri entro esercizio 5 12

Debiti finanziari gestione per conto entro esercizio 95 -

TOTALE Banche e finanziamenti entro esercizio 100 739

Gli scoperti bancari e finanziamenti entro l’esercizio al 31/12/2016 ammontano a complessive 100 migliaia di euro e si riducono di 639 migliaia di euro rispetto al valore che era stato rilevato alla fine dell’esercizio precedente (739 migliaia di euro).

In particolare i debiti verso banche correnti (scoperti bancari) si riducono di 727 migliaia di euro, azzerandosi a fine 2016, mentre i debiti finanziari verso i factors -relativi agli incassi dei crediti ceduti ed incassati per conto del cessionario che non sono ancora stati riversati a quest’ultimo alla data di chiusura dell’esercizio- si decrementano di 7 migliaia di euro.

Al 31/12/2016 vanno infine segnalate ulteriori passività finanziarie correnti per 95 migliaia di euro, non presenti nell’esercizio precedente, che fanno riferimento agli incassi per canone RAI anno 2016 (incassi per conto terzi)

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rilevati sui c/c della Società nel mese di dicembre 2016 e non ancora riversati all’erario alla data di chiusura dell’esercizio.

28. Debiti Commerciali

31/12/2016 31/12/2015

Debiti verso fornitori entro l'esercizio 19.451 15.168

Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 10.808 21.055

TOTALE Debiti commerciali 30.259 36.223

I debiti commerciali sono rappresentati da debiti verso fornitori per acquisti e prestazioni.

Come evidenziato dalla tabella i debiti verso fornitori al 31/12/2016 ammontano a 30.259 migliaia di euro con un decremento di 5.964 migliaia di euro rispetto al saldo al 31/12/2015.

29. Debiti per imposte correnti

31/12/2016 31/12/2015

Debiti per imposte sul reddito (Ires ed irap) - 102

TOTALE Passività per imposte correnti - 102

La voce Debiti per imposte correnti è relativa al saldo IRAP d’esercizio, che per il 2016 risulta a credito. Nel 2015 invece era pari ad un debito di 102 migliaia di euro, versati a mezzo F24 nel giugno 2016.

30. Altre passività correnti

Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le altre passività correnti e la loro movimentazione tra il 31/12/2015 e il 31/12/2016:

31/12/2016 31/12/2015

Accise e addizionali 234 372

Cassa conguaglio settore elettrico e gas per perequazione 395 302

Ritenute ai dipendenti 99 115

Imposta sul valore aggiunto 462 537

Altri debiti tributari 3 3

Debiti verso Istituti di Previdenza: Inps Inpdap Inail 470 442

Personale 533 133

Depositi cauzionali 4.405 4.631

Altri debiti 304 3.621

TOTALE Altre passività correnti 6.905 10.156

La voce ammonta a 6.905 migliaia di euro registrando un decremento 3.251 migliaia di euro rispetto al 31/12 dell’esercizio precedente.

La variazione più significativa riguarda la voce Altri Debiti che, rispetto alla fine del 2015 diminuisce di 3.317 migliaia di euro ed è relativa alla diminuzione del debito verso AcegasApsAmga per l’IRES dell’esercizio 2015.

Sul decremento generale influisce inoltre la voce depositi cauzionali che si riduce di 226 migliaia di euro, per effetto del loro rimborso.

Di segno opposto la significativa variazione della voce riferita al personale, che si incrementa di 400 migliaia di euro.

31. Garanzie

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Le fidejussioni rilasciate nell’interesse di EstEnergy S.p.A. al 31/12/2016 ammontano a complessive 1.174 migliaia di euro, mentre a fine 2015 tali garanzie risultavano pari a 803 migliaia di euro (più 371 migliaia di euro nel corso dell’anno 2016).

Per quanto concerne il settore gas vanno segnalate fidejussioni rilasciate a garanzia dei contratti di vettoriamento del gas naturale per complessive 313 migliaia di euro (le principali sono quelle a favore di Italgas S.p.A. per 137 migliaia di euro, a favore di 2I Rete Gas S.p.A. per 96 migliaia di euro ed a favore di Edison DG S.p.A. per 42 migliaia di euro).

Per quanto riguarda il settore energia elettrica le garanzie principali sono state rilasciate a favore di Terna S.p.A. a garanzia dei contratti di dispacciamento dell’energia elettrica per punti di immissione e per punti di prelievo (200 migliaia di euro) e dell’Enel Distribuzione S.p.A a garanzia del contratto di vettoriamento dell’energia elettrica (10 migliaia di euro).

Con riferimento sempre al settore elettrico, vanno poi menzionate le garanzie fidejussorie rilasciate a favore dell’Ufficio delle Dogane delle diverse province italiane presso le quali viene fornita l’energia elettrica (per un totale di 43 migliaia di euro).

Vanno infine segnalate le fidejussioni rilasciate a garanzia dei contratti di locazione della sede aziendale di via dei Rettori a Trieste (95 migliaia di euro favore della Casa Marenzi S.r.l.), degli uffici aziendali di Muggia (TS) (16 migliaia di euro a favore di Jacopo Ferrari Bravo) e di Abano Terme (PD) (2 migliaia di euro a favore della Pool Engineering S.p.A.), nonché le garanzie rilasciate a favore dell’I.N.P.S. (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale) con riferimento a due pratiche di incentivi all’esodo dei lavoratori più anziani ai sensi della L.92/2012 (per complessive 495 migliaia di euro).

32. Compensi corrisposti alla Società di revisione

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi per i servizi di revisione e per quelli diversi resi dalla società di revisione incaricata.

Descrizione attività svolta Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivo 2016

Revisione contabile e unbundling Deloitte & Touche SpA 12

Altri servizi Deloitte & Touche SpA 6

TOTALE 18

33. Compensi corrisposti al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale

Ai sensi dell’art. 2427 C.C. comma 16 si evidenzia che nel corso dell’esercizio 2016 ai componenti del Consiglio di Amministrazione sono stati complessivamente erogati compensi di competenza per 228k eur mentre ai membri del Collegio Sindacale sono stati liquidati compensi per un totale di 28k eur.

34. Rapporti con entità correlate

I rapporti con entità correlate sono indicati di seguito.

Rapporti con società del Gruppo AcegasApsAmga

Tra Estenergy e le società del gruppo intercorrono vari rapporti di natura commerciale sia attivi che passivi. Di tali rapporti si riepiloga, di seguito, la natura:

Contratti Attivi

- Fornitura ad AcegasApsAmga Spa di servizi di sportello, servizi di carattere tecnico, di energia per gli impianti;

- Fornitura ad AcegasAps Service Srl di servizi di sportello, servizi di carattere tecnico, di energia per il servizio di salvaguardia della clientela sul mercato elettrico liberalizzato;

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- Fornitura a Sinergie Spa di gas per gli impianti gestiti dalla stessa;

Contratti Passivi

- Estenergy riceve da AcegasApsAmga Spa forniture di servizi legali ed amministrativi, il servizio di vettoriamento gas sulle reti di distribuzione di proprietà, personale in distacco presso la controllata.

Rapporti con società del Gruppo Ascopiave Spa

Di natura commerciale:

- Fornitura da Ascopiave Spa di servizi di vettoriamento gas;

per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo dedicato in Relazione sulla Gestione.

Rapporti con società del Gruppo Hera

Di natura commerciale passiva:

- Fornitura da parte di Hera Trading srl di gas metano;

- Fornitura da parte di Hera Comm srl di energia elettrica;

35. Eventi successivi

Per una disamina più completa degli eventi successivi alla chiusura dell’esercizio si rimanda alla specifica sezione della Relazione sulla Gestione.

36. Approvazione

Il presente progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2017.

Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Cristian Fabbri

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Allegato – Prospetti contabili Estenergy S.p.A. espressi in euro/unità

Stato patrimoniale

valori in euro

STATO PATRIMONIALE 31/12/2016 31/12/2015 Variazione

ATTIVO

Attività non correnti

Immobilizzazioni Materiali 65.331 98.617 - 33.286

Attività immateriali 14.963 93.295 - 78.332

Attività fiscali differite 3.250.481 3.682.062 - 431.582

TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 3.330.775 3.873.974 - 543.200

Attività correnti

Crediti commerciali 46.530.859 60.590.667 - 14.059.808

Attività finanziarie correnti 116.073 - 116.073

Crediti per imposte correnti 94.864 378.867 - 284.003

Altre attività correnti 7.083.715 2.397.548 4.686.168

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.013.811 2.750.828 1.262.982

TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 57.839.323 66.117.910 - 8.278.587

TOTALE ATTIVO 61.170.097 69.991.884 - 8.821.787

PASSIVO

Patrimonio netto

Capitale sociale 1.718.096 1.718.096 -

Riserve 11.413.206 10.895.908 517.298

Risultato a nuovo - - -

Risultato dell'esercizio 10.076.965 9.456.106 620.859

TOTALE PATRIMONIO NETTO 23.208.267 22.070.111 1.138.157

Passività non correnti

Trattamento di Fine Rapporto e altri benefici 109.088 141.617 - 32.530

Fondi per rischi e oneri 160.324 160.986 - 663

Passività fiscali differite 427.347 397.265 30.081

TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 696.758 699.869 - 3.111

Passività correnti

Banche e finanziamenti scadenti entro l'esercizio 100.320 738.713 - 638.393

Debiti commerciali 30.258.523 36.222.926 - 5.964.403

Debiti per imposte correnti - 102.115 - 102.115

Altre passività correnti 6.906.229 10.158.151 - 3.251.922

TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 37.265.072 47.221.905 - 9.956.833

TOTALE PASSIVO 61.170.097 69.991.884 - 8.821.787

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Conto Economico

valori in unità di euro

2016 2015 Variazione %

Ricavi di vendita 124.533.090 145.745.624 (21.212.534) -15%

Altri ricavi e proventi 666.301 489.169 177.132 36%

Totale ricavi netti 125.199.391 146.234.793 (21.035.402) -14%

Consumi di materie prime e materiali di consumo (59.143.871) (76.451.360) 17.307.488 -23%

Costi per servizi (43.672.755) (46.376.720) 2.703.965 -6%

Costo del personale (4.683.180) (4.214.441) (468.739) 11%

Altre spese operative (153.672) (109.792) (43.880) 40%

Margine operativo lordo 17.545.913 19.082.481 (1.536.568) -8%

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (3.506.100) (7.615.415) 4.109.315 -54%

Margine operativo netto 14.039.813 11.467.066 2.572.747 22%

Proventi finanziari 328.750 3.950.571 (3.621.821) -92%

Oneri finanziari (9.513) (75.305) 65.792 -87%

Totale gestione finanziaria 319.236 3.875.266 (3.556.029) -92%

Altri ricavi non operativi - - - 0%

Utile/(perdita) prima delle imposte 14.359.049 15.342.331 (983.282) -6%

Imposte sul reddito (4.282.084) (5.886.225) 1.604.142 -27%

Utile/(perdita) del periodo 10.076.965 9.456.106 620.859 7%

Conto economico complessivo

valori in unità di euro 2016 2015

Utile (perdita) del periodo (A) 10.076.965 9.456.106

Utili (perdite) attuariali IAS 19 revised (6.599) (2.748)

Effetto fiscale 1.890 (752)

Totale Altri utili (perdite) al netto dell'effetto fiscale (B) (4.709) (3.500)

Totale Utile (Perdita) complessiva (A+B) 10.072.256 9.452.606

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Allegato – Dati in sintesi di AcegasApsAmga S.p.A., società che esercita direzione e coordinamento

Conto economico

valori in migliaia di euro

CONTO ECONOMICO NOTE 2015 2014 Variazione

Ricavi di vendita 4 322.287 310.213 12.074

Altri ricavi e proventi 4 85.223 89.111 (2.891)

Totale ricavi netti 407.510 399.324 9.183

Consumi di materie prime e materiali di consumo 6 (64.874) (51.124) (13.750) Costi per servizi 7 (126.590) (121.241) (5.349) Costi per il personale 8 (87.513) (84.220) (3.293) Altre spese operative 9 (6.416) (7.898) 1.482 Incrementi immobilizzazioni per lavori interni --- --- ---

Margine operativo lordo 122.117 134.841 (11.727)

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 10 (66.515) (74.706) 7.194

Margine operativo netto 55.602 60.135 (4.533)

Quota di utili/perdite imprese partecipate 11 (2.086) 3.921 (6.007) Proventi finanziari 12 2.061 3.582 (1.521) Oneri finanziari 13 (18.826) (17.322) (1.504)

Totale gestione finanziaria (18.851) (9.819) (9.032)

Altri ricavi non operativi --- --- ---

Utile (perdita) prima delle imposte 36.751 50.316 (13.565)

IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO 14 (17.201) (8.354) (8.847)

UTILE (PERDITA) DI ESERCIZIO 19.550 41.962 (22.412)

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Conto economico complessivo

valori in migliaia di euro

2015 2014

Utile (perdita) del periodo d (A) 19.550 41.962 Utili (perdite) attuariali IAS 19 revised 647 (2.611) Imposte sul reddito relative alle O.C.I. (470) 718 Totale Altri utili (perdite) al netto dell'effetto fiscale (B) 177 (1.893) Totale utile (perdita) complessiva (A+B) 19.727 40.069

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Situazione patrimoniale-finanziaria

valori in migliaia di euro

STATO PATRIMONIALE NOTE 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni ATTIVO

Attività non correnti

Immobilizzazioni Materiali 15 85.984 167.918 (81.934) Attività immateriali 16 712.636 736.409 (23.773) Investimenti immobiliari 17 3.623 3.737 (114) Avviamento e differenza di consolidamento --- --- --- Partecipazioni 18 81.445 73.327 8.118 Attività finanziarie non correnti 19 75.578 20.577 55.001 Attività fiscali differite 20 25.715 28.963 (3.248)

TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 984.981 1.030.931 (45.950) Attività correnti

Rimanenze 21 8.026 9.038 (1.012) Crediti commerciali 22 154.476 149.277 5.199 Lavori in corso su ordinazione 23 92 105 (13) Attività finanziarie correnti 24 13.636 25.983 (12.347) Crediti per imposte correnti 25 4.068 4.978 (910) Altre attività correnti 26 36.452 39.457 (3.005) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 27 2.150 49.517 (47.367)

TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 218.900 278.355 (59.455) Attività non correnti IFRS5 28 --- 601 (601) TOTALE ATTIVO 1.203.881 1.309.887 (106.006) PASSIVO

Patrimonio netto

Capitale sociale 29 284.677 284.677 --- Riserve 29 147.863 123.894 23.969 Risultato a nuovo --- --- --- Risultato dell'esercizio 19.550 41.962 (22.412)

TOTALE PATRIMONIO NETTO 452.090 450.533 1.557 Passività non correnti

Banche e finanziamenti scadenti oltre l'esercizio 30 388.519 488.158 (99.639)

Trattamento di Fine Rapporto e altri benefici 31 24.989 29.436 (4.447) Fondi per rischi e oneri 32 22.641 30.185 (7.544)

TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 436.149 547.779 (111.630) Passività correnti

Banche e finanziamenti scadenti entro l'esercizio 33 87.299 82.666 4.633

Debiti commerciali 34 118.276 121.026 (2.750) Debiti per imposte correnti 35 8.842 9.386 (544) Altre passività correnti 36 101.225 98.497 2.728

TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 315.642 311.575 4.067 TOTALE PASSIVO 1.203.881 1.309.887 (106.006)

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Relazione del Collegio sindacale

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Relazione della Società di revisione

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