PROGETTO CONTINUITÀ · PREPARAZIONE: far soffriggere in padella il guanciale e la cipolla....

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“DALL'ORTO AL PIATTO” PROGETTO CONTINUITÀ ISTITUTO COMPRENSIVO SAVONA I “DON ANDREA GALLO” CLASSE V NOBERASCO - 1E MEDIE LAVAGNOLA Anno scolastico 2016-2017

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“DALL'ORTO AL PIATTO”

PROGETTO CONTINUITÀ

ISTITUTO COMPRENSIVO SAVONA I “DON ANDREA GALLO”

CLASSE V NOBERASCO - 1E MEDIE LAVAGNOLAAnno scolastico 2016-2017

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SCHEDA BOTANICA

FAVA

Classe: DicotyledonaeOrdine: LeguminosaeSpecie: Vicia faba L.

Francese: Fève Gorgane; Inglese: Broad bean, English bean, Horse bean; Spagnolo: Haba;

Possiede un apparato radicale fittonante, con numerose ramificazioni laterali, ricche di tubercoli voluminosi, dove si insediano i batteri simbionti che fissano l'azoto atmosferico (RHIZOBIUM LEGUMINOSAURUM)

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CARATTERISTICHEFusto:ha sezione quadrangolare, cavo, ramificato alla base, alto da 70 a 140 cm.

Foglie: glauche, composte, sono costituite da 2-6 foglioline ellittiche.

I fiori sono raccolti in brevi racemi che si sviluppano all'ascella delle foglie a partire dal 7º nodo. Ogni racemo porta 1-6 fiori , con vessillo ondulato, di colore bianco striato di nero e ali bianco o violacee con macchia nera.

Il frutto è un legume allungato, cilindrico o appiattito, terminante a punta, glabro e contiene da 2 a 10 semi con ilo evidente, inizialmente verdi e di colore più scuro (dal nocciola al bruno) a maturazione.

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LA COLTIVAZIONELe fave si seminano tra ottobre e marzo, a seconda del clima.Le fave si seminano tra ottobre e marzo, a seconda del clima.

Le fave si seminano a file distanti 70 cm tra loro.Le fave si seminano a file distanti 70 cm tra loro.

Su ogni fila si interrano 3 semi ogni 20 cm. a 4-6 cm di Su ogni fila si interrano 3 semi ogni 20 cm. a 4-6 cm di profondità.profondità.

La fava ama temperature tra i 15 ed i 20 gradi, comunque non La fava ama temperature tra i 15 ed i 20 gradi, comunque non sotto i 5 gradi e un ph del terreno compreso tra 5,5 e 6,5.sotto i 5 gradi e un ph del terreno compreso tra 5,5 e 6,5.

Quando le piante cominciano a crescere occorre effettuare:Quando le piante cominciano a crescere occorre effettuare:

sarchiature per eliminare le erbaccesarchiature per eliminare le erbacce

qualche zappettatura per tenere soffice il terrenoqualche zappettatura per tenere soffice il terreno

una rincalzatura per proteggere le piante dal freddo e dal vento e una rincalzatura per proteggere le piante dal freddo e dal vento e stimolare le radici.stimolare le radici.

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LA COLTIVAZIONE

La fava è una verdura semplice da coltivare.

Dal punto di vista dell’irrigazione le piante di fava necessitano acqua durante la fioritura, appena spuntano i primi fiori bisogna quindi garantire una corretta innaffiatura alle piante.

La fava teme la siccità prolungata ma anche i ristagni idrici che provocano marciumi e malattie.

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LE AVVERSITÀ: MALATTIE E INSETTI

La fava teme particolarmente gli afidi.

Il tonchio è, invece, un coleottero che può danneggiare gravemente il raccolto.

Tra le malattie l' avversità peggiore è il carbone della fava, un fungo che in situazioni di prolungata umidità può far marcire le radici della pianta.

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LA RACCOLTA

Le fave si raccolgono tra maggio e giugno, prima che il seme diventi duro e si possono mangiare anche crude.

Se il seme è troppo maturo occorre sbucciare il legume prima di consumarlo.

Il momento adatto alla raccolta si verifica al tatto sentendo i semi dentro al bacello.

Il seme può essere seccato.

Le fave secche possono anche essere ridotte in farina, da usare poi in cucina e nei minestroni di verdura.

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LA FAVA NELLA STORIA

La Faba vulgaris è una pianta della famiglia delle leguminose, coltivata in Europa fin dal'età del bronzo e del ferro. Sono state trovate delle fave nei resti di villaggi neolitici, come in tombe egiziane risalenti al 2400 a.C., ma le testimonianze più importanti sono le numerose citazioni di epoca romana e greca.

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PITAGORA E LE FAVE

Secondo Pitagora e i suoi seguaci le fave erano la porta dell’Ade (regno dei morti), in quanto la macchia nera dei loro fiori bianchi rappresentava la lettera “Theta”, iniziale della parola greca Thanatos (morte). Inoltre, la fava è l’unica pianta che ha uno stelo privo di nodi e questa sua particolarità faceva pensare che fosse il mezzo più adatto per permettere ai morti di comunicare con il mondo dei vivi.

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PLUTARCO E LE FAVE

Nella storia le fave furono anche utilizzate nelle elezioni dei magistrati, come mezzo di calcolo. Plutarco le suddivise in bianche e nere.

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I ROMANI E LE FAVE

Al tempo dei Romani le fave erano una componente importante dell’alimentazione e durante le feste dedicate alla dea Flora, protettrice della natura che germoglia, i Romani le gettavano sulla folla in segno di buon augurio.

Le fave erano consumate secondo le ricette di Apicio, che le voleva assieme a uova, miele e pepe, prima di mescolarle a erbe e salse.

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LE FAVE NE MEDIOEVO

.Nel Medioevo il consumo di fave divenne il cibo delle classi più povere. Per tutto il Medioevo e fino al secolo scorso, le fave secche cotte in svariati modi hanno costituito la principale base proteica alimentare di molte popolazioni, specialmente di quelle meridionali d’Italia. Proprio in epoca medievale divenne abitudine, nella notte dell'Epifania, confezionare una torta con una fava nascosta: chi l'avrebbe trovata sarebbe stato eletto re o regina della festa.

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LA FOCACCIA DELLA BEFANA PUGLIESE

Questa antica tradizione è seguita ancora oggi in alcune regioni italiane come la Puglia, dove si prepara la

FOCACCIA DELLA BEFANA

Durante la preparazione del dolce si nasconde una fava all’interno dell’impasto. La leggenda vuole che chi trova al suo interno la fava che è stata nascosta avrà un anno fortunato.

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ALTRE TRADIZIONI EUROPEE

Tradizioni simili si trovano in altri stati europei: in Spagna in occasione dell’Epifania si prepara il Roscòn de Reyes,

mentre in Francia si fa la Galette des rois, entrambe in onore dei Re Magi. Pur avendo ingredienti diversi (in Francia ad esempio c’è la pasta di mandorle) tutti questi dolci sono caratterizzati, come la nostra focaccia, dalla presenza all’interno di una fava portafortuna.

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LE FAVE DISEGNATE DAL VIVO

● I NOSTRI ALUNNI● SI CIMENTANO

● NEL DISEGNO

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GIOVANNI

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MATTIA

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CARLOS

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GIULIA

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GIORGIA

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MARK

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MATILDE

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MATTEO

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RICCARDO

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LORENZO

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PROVERBI SULLE FAVE: PROVERBIO PUGLIESE

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PROVERBI LIGURI E SARDI

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ALCUNE RICETTE CON LE FAVE

PESTO DI FAVE o MARPESTO DI FAVE o MARÒÒ ( ( Pestun de fave o MaròPestun de fave o Marò))

ORIGINE: LIGURIAORIGINE: LIGURIA

INGREDIENTI: fave fresche 150 gr, pecorino 75 gr, olio extravergine d'oliva 70ml, uno spicchio di aglio, menta 4 foglie

PREPARAZIONE:PREPARAZIONE:

Sgranare le fave, privarle della buccia esterna più dura e togliere anche la pellicina che le riveste. Versare le fave nel mixer e unire lo spicchio di aglio intero sbucciato , il formaggio grattugiato , le foglie di menta e l’olio a filo .

Frullare fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo.

Trasferite in una ciotola il pesto di fave ottenuto. Utilizzare per condire gustosi primi piatti.

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FAVE BOLLITE CON PATATE (la ricetta di Nonna Teresa)

INGREDIENTI: fave e patate (quantità a piacere); eventuale scatoletta di tonno

● PREPARAZIONE: Pulire le fave, sbucciare le patate. Portare in ebollizione l'acqua, aggiungere il sale e le verdure, cuocere per circa 15m. Scolare il tutto e condire con olio e aceto. È possibile aggiungere del tonno in scatola, se gradito.

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FAVE E SALAMEORIGINE: ITALIA

INGREDIENTI

- Salame di Sant'Olcese- fave fresche da sgranare - 1500 gr, pane

Tagliate il salame a fette già privato della pelle e servitelo in un piatto, contemporaneamente servite le fave. Usuale come fuori pasto o merenda. 

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FAVE E GUANCIALEORIGINE: CAMPANIA

● INGREDIENTI: 1kg di fave, 200gr di cipolline, 25 gr di lardo, 100gr di pancetta, un ciuffo di prezzemolo, 4 cucchiai di olio, sale e pepe nero.

● PREPARAZIONE: soffriggere il lardo in padella con olio, cipolline tritate e pancette a dadini.

● Unire le fave e insaporire con sale e pepe nero● Lasciare cuocere lentamente girando spesso.● A cottura ultimata unire il prezzemolo.

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PASTA CON FAVE E RAGÙORIGINE: PIEMONTE

INGREDIENTI: pasta fatta in casa (280g); carne fresca (100g); sugo di pomodoro fatto in casa (100g); fave secche (200g); uno spicchio d’aglio, mezza cipolla, 2 foglie di basilico e un po’ parmigiano.

PREPARAZIONE: cuocere le fave dopo averle tenute in ammollo. Prendere 100g di carne fresca e cuocerlo in padella con uno spicchio d’aglio e mezza cipolla a fuoco basso per 15 minuti, poi prendere 100g di sugo di pomodoro fatto in casa e metterlo in padella- Lasciare cuocere per altri 10:00 minuti. A cottura ultimata

Unire le fave cotte e la pasta. Insaporire con qualche foglia di basilico e del parmigiano.

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PASTA CON FAVE FRESCHE ORIGINE: CALABRIA

● INGREDIENTI: fave fresche, guanciale, sedano, cipolla, prezzemolo, pomodoro pelato, sale e pepe nero.

● PREPARAZIONE: far soffriggere in padella il guanciale e la cipolla. Aggiungere il sedano, le fave, il prezzemolo e qualche pomodoro pelato. Coprire con un po' di acqua, salare e lasciare cuocere per circa 30m. Cuocere la pasta, scolare e unire alle fave. Insaporire con pepe nero e un filo di olio.

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FAVE E CICORIEORIGINE: PUGLIA

INGREDIENTI: 400 gr di fave secche decorticate. (da mettere a bagno almeno 12 ore prima di cucinarle), 400 gr di cicoria selvatica, olio extravergine d'oliva, sale e acqua q.b.

PREPARAZIONE: cuocere le fave in abbondante acqua per circa due ore; lavare e lessare le cicorie, scolare e condire con olio e sale. Quando le fave in pentola sono diventate dense e cremose togliere dal fuoco, aggiungere olio evo e girare o con un mestolo di legno o con fruste elettriche fino a creare un purè. Mettere un po’ di cicoria sul letto di purè di fave.

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FALAFEL DI FAVE ORIGINE: ARABA

● INGREDIENTI: 250 di fave secche, prezzemolo, 10gr di farina, 1 gr di cardamomo, 0,5 gr cumino, 1 gr di bicarbonato, mezza cipolla, uno spicchio d'aglio, mezzo bicchiere d'acqua.

● PREPARAZIONE: cuocere le fave. Mettere le fave nel mixer con tutti gli ingredienti. Si otterrà un composto granuloso. Scaldare l'olio, prendere un cucchiaio e versare direttamente i felafel nell'olio caldo. Quando sono dorati, togliere dall'olio e adagiare su carta assorbente. Servire caldi.

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ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

HANNO PARTECIPATO

SOTTO LA STRAORDINARIA ED ESPERTA GUIDA DEL

“NONNO PASQUALE”

GLI ALUNNI DELLA CLASSE V SCUOLA PRIMARIA “NOBERASCO”

GLI ALUNNI DELLA CLASSE 1E SCUOLA SECONDARIA DI I ° DI LAVAGNOLA

LE DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA: LARA FLORIS, ADRIANA POGGI

LE DELLA DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI I° : ROSANNA RUSSO, M. ROSA VARALDO.