Progettare la vita - Francesco Schianchi

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Ravenna Future Lessons PROGETTARE LA VITA F.SCHIANCHI Ravenna 22-10- 2011 1

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"Progettare la vita", l'intervento di Francesco Schianchi a Ravenna Future Lessons 2011

Transcript of Progettare la vita - Francesco Schianchi

Ravenna Future LessonsPROGETTARE LA VITA

F.SCHIANCHIRavenna

22-10- 2011

1

Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre,

ma avere nuovi occhi Marcel Proust

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• Rompere gli schemi

• Superare la linearità

• Contrastare le convenzioni

• Negare la normalità

• Non sopportare l’omologazione

• Praticare l’eresia

• Amare la curiosità

• Ricercare l’imprevedibile

• Attendere l’inatteso

Partire dalle conclusioni 3

In conclusione

siate affamati siate folli

siate curiosi siate prometeici

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1913 Duchamp Con l’invenzione del ready-made

Duchamp mette in crisi il valore tradizionale dell’opera d’arte contestandone lo statuto e il

senso. Il ready-made dà valore a ciò che comunemente non ne

ha. Capovolge il senso dell’approccio alle forme.

(1887-1968)Ruota di bicicletta

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Duchamp

“Mi sono servito della pittura, dell’arte, per stabilire un modus

vivendi, una specie di metodo per capire la vita; cercare cioè per il momento di fare

della mia vita un’opera d’arte.”

1917 Fontana 6

1952 J.Cage 4’33’’I

TACETII

TACETIII

TACET

33’’

2’40

1’20’’

(1912-1992)

“Sentivo e speravo di poter condurre altre

persone alla consapevolezza che i suoni dell'ambiente

in cui vivono rappresentano una musica molto più

interessante rispetto a quella che

potrebbero ascoltare a un concerto.”

Ha esplorato il silenzio, invitando

ad ascoltare il mondo

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1956 Yves Klein

Monocromo blu

Per me, la pittura oggi non è più in funzione dell’occhio; essa è funzione della sola cosa in noi

che non ci appartiene: la nostra vita. “

(1928-1962)8

: 1996 ARTEMIDE Metamorfosi

Un sistema illuminate per produrre un'atmosfera adattabile in funzione

dell'umore e delle necessità del fruitore: una luce

"umana" in grado di far sentire, di far socializzare

meglio le persone.

Dall’oggetto alla esperienza 9

Design era"dare senso alle cose“.

In passato

• "Il design è un'attività creativa il cui scopo è definire le molteplici qualità

degli oggetti, dei processi, dei servizi e dei loro sistemi dell'intero ciclo di

vita. Il design è il fattore centrale per l'umanizzazione delle tecnologie e il

fattore cruciale per gli scambi culturali ed economici (ICSID)

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Il DESIGN SI TRASFORMA

dal prodotto al serviziodall’artefatto alla relazionedall’offerta alla esperienza

dall’immagine a alla narrazione

LA CENTRALITA’ DELLE ESPERIENZEE DEL PROGETTO DI VITA DELLE PERSONE

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IL DESIGN OGGI Dare senso alle relazioni

Dare significati ai mondi personali Creare “catalizzatori e diffusori” di

emozioni Proporre percorsi possibili

per una esperienza di riappropriazione degli oggetti, dei luoghi, delle relazioni

con sé e gli altri12

I “contenuti”del DESIGN• Verità

• Bellezza

• Amore

• Visioni

• Emozioni

• Soluzioni

INSCENARE RELAZIONI13

Il “Design dei Servizi”

I servizi

• sono relazioni

• sono conversazioni tra persone, luoghi, oggetti, esperienze,

mondi.

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Nel design dei servizi il tema del progetto diventa non più la forma e la qualità

estetica dell’oggetto o dell'ambiente, ma la

forma e l’estetica delle relazioni.

Il design: la danza progettuale che crea mondi condivisibili 15

IBRIDAZIONE DELLA DISCIPLINE DEL PROGETTO

Centralità della vita vera di persone vere

• Il Design delle relazioni

• l’Architettura delle esperienze

• l’Urbanistica dei luoghi16

Citazione

Oggi più che mai le città sono simboli, oppure semplicemente non sono."Città" è un termine che "slitta" sul significato delle cose che dovrebbe invece afferrare,

forse perché comprende noi stessi che cerchiamo di definirlo… C’è un evidente

difetto nel nostro vocabolario tecnico; una evidente debolezza delle nostre parole. Non abbiamo oggi vocaboli

sufficienti per afferrare il senso delle cose che pure vediamo, che ci toccano

quotidianamente e che in qualche modo incontriamo nei nostri circuiti di vita

(S.Boeri) 17

Tra i molteplici processi di trasformazione della città contemporanea, si stanno

evidenziando

• la perdita di senso dei luoghi:“identità”, “relazionalità” e “storicità”• la proliferazione dei “ non-

luoghi”: macchine-motori di un processo di straniamento (sentirsi

estranei) e di spiazzamento (non ri-conoscere il luogo).

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Emergono interrogativi decisivi:

E’ possibile progettare nuovi luoghi di incontro, ridisegnare e

reinventare nuovi spazi pubblici portatori di senso, di significato,

di riconoscimento?E’ possibile che luoghi tradizionali

della città , dai significati ormai esauriti, possano riacquistare una

nuova narrazione?

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Per costruire

Contro l’affermazione della «fine dei territori» attraversati da flussi

"ingovernabili" di capitale finanziario, di immigrati, di conoscenza, di

inquinamento

il territorio riconferma la propria centralità antropologica

come “radici", arsenale di pratiche, "testo“ da narrare, negare, riscrivere,

come saperi, sapori, sogni, speranze20

Per costruire: la città amichevole Al centro la “vita piena” di bambini,

anziani e dei più deboli, negli spazi, nelle relazioni, nella sicurezza, nella

gioia e nel gioco.La vita vivibile/vissuta è il fine:

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l’urbanistica & le politiche del territorio: alcuni mezzi

per costruire una città che non tollera, ma accoglie, valorizza la

diversità e vive di partecipazione responsabile

Per costruire: la città amichevole

• Indossare la città come un abito, una “buona abitudine”

(habit/habitat), una esperienza, un progetto personale

Ritornare ad essere cittadino

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La cittadinanza è probabilmente l’invenzione più interessante dell’Occidente, che sottrae gli individui

alle due derive del totalitarismo (che ne fa dei sudditi), e del mercato (che ne fa dei clienti).

(F.Morace)

Per costruire: ri-luoghiIl luogo non è solo uno spazio , ma il

territorio dell’accadere, il supporto decisivo dell’esperienza, della

contestualizzazione.I"luoghi“ sono

condensatori di sensi, emozioni, memorie, sogni, racconti

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”posti” dove nascere, vivere, morire, incontrarsi, meditare, contemplare; da lasciare, conquistare,

attraversare, dimenticare, ritrovare.

“I posti ne sanno più di noi e se cerchiamo di risignificarli, in realtà sono loro a definirci e a raccontarci chi siamo. Il mondo fisico ha un suo senso che si contrappone al nostro. Senso come

sentire, come sensibilità. Il senso del luogo non è qualcosa che noi dobbiamo

sentire del posto, ma qualcosa che il posto deve " consentire " di darci,

segnando il primato della geografia sulla storia, dello spazio sul tempo.” (F.LaCecla)

L’esigenza/urgenza di Fare Mente Locale

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Per costruire: la città narrante

La città come testo, come ipertesto trama e ordito di suoni, parole,

immagini, emozioni, sogni, desideri, aspettative che diventano

racconti, articoli, saggi, film, musiche, reti, blog, ecc

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Nell’attuale età della comunicazione la città è diventata una complessa macchina linguistica che produce una pluralità di segnali acustici, olfattivi, tattili, termici, ma soprattutto

visivi, segnali che danno luogo a stratificate costruzioni narrative” ( Franco Purini)

«E’ inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o

infelici, tra le città creative o tra quelle non creative. Non è in queste due specie che ha senso

dividere le città, ma in altre due:

Uno snodo centrale

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quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai

desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati».

(parafrasando Calvino)

“La cultura stimola ad apprendere e a investire

sulle proprie competenze, guida sempre di più la costruzione del senso della vita quotidiana, dà

forma ai modelli di qualità della vita, plasma visioni di futuro con

le quali la comunità locale si confronta in modo partecipato e

consapevole”. (Sacco,Tavano Blessi, Nuccio).

Citazione

27

“Pensare ad una “learning city” significa pensare ad una città che va al di là del proprio compito istituzionale di fornire istruzione e formazione a coloro che le

richiedono e crea un ambiente partecipativo, culturalmente consapevole ed

economicamente vivace, attraverso la fornitura, la giustificazione e la promozione

attiva di opportunità di apprendimento in grado di sviluppare il potenziale di tutti i

suoi abitanti” (Commissione dell’Unione Europea, 2002).

Per costruire: Le città’ che imparano

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Per costruire: Le città’ che imparano

• Un luogo di luoghi, posti di ascolto e di dialogo con i differenti attori sociali, economici e culturali della

città, per dar vita ad un

“posto del pane e delle rose”

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un luogo di intelligenza diffusa e interconnessa nel quale “idee, argomenti, progetti, iniziative, pratiche positive, competenze, saperi” possano

costantemente dialogare, confrontarsi, collaborare e connettersi.

connota i luoghi, li trasforma in occasioni, in esperienze, in desideri, in cangianti percorsi

di vita .L’apprendimento multiplo (multiskill)

culturale, sociale, emotivo, professionale e organizzativo diventa il punto di intersezione

tra il progetto personale, le aspettative sociali, ambientali, economiche.

La qualità delle persone

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Costruire la propria impiegabilitàE’ molto probabile che non

utilizzerete mai le conoscenze che avete acquisito in anni di studio

(le hard skills)

E’ molto probabile che sarete chiamati ad esprimere i “tratti distintivi” che rendono unico il

vostro profilo (le soft skills)

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Il lavoro oggi riguarda e si alimenta di risorse quali la

creatività, l’interpretazione, la capacità relazionale e linguistica,

la cultura del progetto. Emerge la necessità di possedere ed

esprimere conoscenze, abilità e competenze contemporanee.

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Costruire la propria impiegabilità

Area di progetto

Proposta di una impresa della conoscenza che parta dall’analisi della vita dei luoghi e dei suoi diversi abitatori per trasformare

questo “lavoro intellettuale” in informazioni, conoscenze utilizzabili dalle

diverse imprese pubbliche e private che operano nel territorio ravennate.

dal COOL HUNTING al CULT SEARCHING

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Area di progetto

Dalla “caccia alla tendenze più fresche” al monitoraggio e documentazioni delle

tendenze culturali, comportamentali, linguistiche, estetiche, simboliche dei

diversi gruppi sociali che vivono/ usano/trasformano i luoghi.

Se la vita delle persone è un ‘opera d’arte” servono i “critici d’arte”.

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Area di progettoUn’impresa di cult search che opera attraverso gli

assi portanti del “cult”:

• Cult come “cultura della città” che si esprime attraverso la musica, la letteratura, il cinema,la

moda, il tempo libero,gli eventi culturali

• Cult come i locali, gli oggetti, i luoghi divenuti di “culto” o che lo stanno divenendo

• Cult come “coltivazione” dei segnali di mutamento prodotti dai trend setter e dalle

classi creative che vivono nel territorio.35

Area di progettoUna impresa della conoscenza sociale complessa

alla ricerca

• del senso e dei sensi,

• dei sentimenti e delle sensazioni,

• dei saperi e dei sapori,

• dei sogni e delle speranze

• della storia e delle storieUN PERCORSO RIZOMATICO che parte da

Ravenna per estendersi alla Romagna, per “guardare oltre” 34

Area di progetto Per iniziare l’impresa di cult search realizza il primo

Rapporto sulla felicità di Ravennabasato sulla elaborazione di

1000 Diari della felicità, redatti per alcune settimane da campioni di diversi gruppi sociali, ai quali viene chiesto di documentare i momenti felici con immagini,

annotando con indicazioni di luoghi, occasioni di felicità.

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Area di progetto Rapporto sulla felicità di Ravenna

Utilizzando gli altri strumenti di ricerca (colloqui in profondità, interviste, ricerche quantitative, ecc.) è

possibile definire e illustrare

Tendenze Fenomeni emergenti

LuoghiOccasioni:

Per costruire una mappa sulla felicità ravennate.38

Il sapere del futuro, la memoria del futuro devono

produrre una nuova consapevolezza in grado di affrontare e padroneggiare

l’incertezza, il rischio permanente,

la liquescenza del mondo39

“Non possiamo mai prevedere il modo in cui si presenterà, ma dobbiamo

aspettarci la sua venuta, cioè attenderci l’inatteso”.

Edgar Morin

“L’atteso non si compie, all’inatteso un dio apre la via”.

Euripide40

Pensieri, in conclusione

Siate leggeri non come una piuma, ma come una rondine”

(Paul Valéry)

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Pensieri, in conclusione

La lepre vince sul cane perché

corre in proprio saggezza popolare

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In conclusione

siate affamati siate folli

siate curiosi siate prometeici

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GRAZIEPer il vostro ascolto

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