Progettare la partecipazione

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Progettare la partecipazione Eleonora Pantò - CSP 15-16-17 Dicembre 2009 Seminario: Partecipazione giovanile e nuovi media Corso di Laurea Comunicazione Pubblica e Politica Università Torino

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Progettare la partecipazione

Eleonora Pantò - CSP 15-16-17 Dicembre 2009

Seminario: Partecipazione giovanile e nuovi mediaCorso di Laurea Comunicazione Pubblica e Politica Università Torino

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condivisione

Social computing

tribu

Innovazione di massa

Di cosa parleremo

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Internet e la partecipazione dei giovani alla politica

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Giovani e partecipazione politica

• Cultura partecipativa e politica

• Consumismo politico

• Coinvolgimento civico

[Kann]

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Participatory Culture

1. Coinvolgimento e apertura

2. Acquisizione di conoscenza e problemsolving collaborativo

3. Mobilitazione politica

4. Favorisce posizioni progressiste che sostengono libertà di espressione e integrità pubblica

[Kann]

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Progettare la collaborazione

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SmartLab, CSP, 2006

“Progettare la collaborazione” è una ricerca che si pone l’obiettivo di eseguire un’indagine sugli esempi di cooperazione spontanea e non organizzata che continuano a caratterizzare lo sviluppo diInternet, al fine di isolare le norme e le pratiche che in alcuni ambienti e in determinate condizioni stimolano il successo di applicazioni sociali.

• Analizzare le modalità in cui la collaborazione non coordinata si genera naturalmente, evidenziando le condizioni che portano all’insuccesso o al successo di applicazioni sociali.

• Definizione di un set di norme e di variabili utili a replicare in fase di progettazione di nuove applicazioni sociali le best practicesevidenziate in precedenza.

• Sperimentazione sul campo della validità del set di norme definite in precedenza, attraverso la loro applicazione alla progettazione di una social application in grado di massimizzare i comportamenti emergenti e assecondare la creazione di conoscenza razionale distribuita e la creazione di valore sociale

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Dove siamo

Società orale

Informazionilimitate

Esperienze diprima mano

Scrittura

Informazioniasincrone

Esperienza di pochi altri

Societàdi massa

95% informazionidi seconda mano

Esperienza di altri autorevoli

Società Digitale

Informazioniinterconnesse

Esperienze Interconnesse

�Aumento esponenzialedella complessità

[Smartlab]

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Coo-petition

• Nei giochi MMORP [es. word of warcraft] è diffusa una “knowledge culture” analizzata da Henry Jenkins in cui i giocatori pur essendo in competizione, cooperano tra loro per trovare la soluzione a un dilemma.

• “If we learn to do this through our play, perhaps we can learn to extend thoseexperiences into actual political culture”

[Smartlab]

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Guidelines

• Definire i differenti tipi di partecipanti cui la piattaforma si rivolge e i passaggi decisionali attraverso cui dovranno passare interagendo con la piattaforma

• Definire, per ogni passaggio decisionale cruciale, le potenziali pay-off strategies

• Definire le regole che governano i pay-off e quindi i differenti set di strategy options

• Disegnare per ogni set di strategy options un pay-off che sia maggiormente 5remunerativo per una decisione collaborativa rispetto ad una non collaborativa

Analisi: elementi di cui tener conto

[Smartlab]

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Progettare la piattaforma

• La piattaforma come “bene comune” per tutti i suoi partecipanti. La collaborazione è azione e l’azione deve essere motivata dall’interesse personale del partecipante. Se il partecipante non vede payoff o vede payoff negativi rispetto ai suoi personali costi di partecipazione, non parteciperà.

• Come far interagire «nella piattaforma» i «partecipanti». L’utente «usa» (ed è un concetto vicino al modello tradizionale del pay-per-use), difficilmente «partecipa alla creazione di valore».

• Il partecipante deve essere considerato come «partner in profit» con gli altri partecipanti.Questa partnership e la sua efficacia sono l’oggetto della progettazione della piattaforma.

[Smartlab]

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Progettare la piattaforma

• La piattaforma è semplicemente «tecnologia abilitante» alle transazioni tra i partecipanti.

• La piattaforma deve essere in grado di produrre un valore che sia percepito come tale dai partecipanti, a cui non possono giungereagendo da soli.

• Abdicare al controllo sulle «regole sociali», limitare agli aspetti funzionali la definizione delle «regole esplicite» e concentrare la progettazione sulle «regole implicite». Le «regole sociali» fanno parte del valore che il gruppo sente di ottenere dalla piattaforma

• Favorire il committment dei partecipanti. Ovvero stimolare e rendere visibile agli altri l’adesione del partecipante ai valori di condivisione e di collaborazione all’interno della piattaforma

[Smartlab]

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Progettazione delle Relazioni

• Garantire l’equità. Progettare i processi di funzionamento della piattaforma in modo che tutti abbiano la stessa possibilità di apportare valore. Ma anche in modo che ciò che ha valore sia messo in valore. I forum, ad esempio, non seguono questa logica. Slashdot la segue

• Disegnare ruoli differenti per diverse tipologie di partecipanti e lasciare loro la scelta di sceglierne uno. Ciascun ruolo può essere completo, ma deve essere disegnato per essere complementare agli altri

• Fornire tutte le informazioni per favorire una decisione razionale. La decisione razionale, a piena informazione, sarà disegnata per essere quella collaborativa

[Smartlab]

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Progettazione delle Relazioni

• Stabilire identità stabili all’interno della piattaforma. Prevedere costi elevati per una sostituzione o un azzeramento dell’identità.

• Gestire la reputazione. Stabilire degli indicatori trasparenti e renderli disponibili ai partecipanti per valutarsi reciprocamente e decidere se attribuire all’altro fiducia.

• Abilitare i partecipanti a valutarsi reciprocamente. L’esperienza delle relazioni e dei contatti tra i partecipanti è parte del valore. Ma la capacità di attribuirsi pubblicamente valutazioni reciproche rafforza la Mutual Accountability ed il potere di controllo reciproco del sistema di reputazione.

• Rendere transitiva la «fiducia» tra i partecipanti. Abilitare A ad usare l’esperienza di B per valutare C.

• Agevolare la formazione di Gruppi all’interno della piattaforma.• Agevolare l’emersione di «leadership ad-hoc» nei differenti

contesti. [Smartlab]

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Progettazione delle Relazioni

• Agevolare la membership fluida. Consentire il passaggio da un gruppo all’altro e la creazione di nuovi gruppi o la partecipazione a gruppi diversi contemporaneamente.

• Agevolare la valorizzazione dei personal brand e delle valorizzazioni identitarie

[Smartlab]

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Progettazione degli Strumenti

• Integrare nella piattaforma strumenti di valutazione reciproca e di feedback in tempo reale

• Integrare nella piattaforma strumenti per la creazione di memoria collettiva e per orientare i nuovi partecipanti (informazione di stock)

• Integrare nella piattaforma strumenti di comunicazione sincrona,che aiutino il feedback e la costruzione delle relazioni (informazione di flusso)

[Smartlab]

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Quello che tra tutti sappiamo, nessuno lo saAntonio Machado

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ClueTrain Manifesto

A powerful global conversation hasbegun. Through the Internet, people are discovering and inventing new ways toshare relevant knowledge with blindingspeed. As a direct result, markets are getting smarter—and getting smarterfaster than most companies.

“market are conversations, talk is cheap, silence is fatal” (1999)

http://www.cluetrain.com/book/index.html

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Wikinomics

“L’obiettivo non era quello di fornire strumenti particolarmente sofisticati per l’inserimento dati, ma di sviluppare in tempi molto rapidi qualcosa che consentisse alla gente di dare una mano. La soluzione che abbiamo studiato era abbastanza sofistica da permettere a 300o persone di partecipare. E 3000 persoe coordinate senza troppe formalità possono raggiungere risultati straordinari” [E. Zuckerman su Katrinalist]

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Innovazione di Massa

(traduzione mia - Charles Leadbeater, We think: Mass innovation not mass productionhttp://www.wethinkthebook.net/home.aspx)

Le idee prendono vita quando sono condivise. Questa

è la ragione per cui il web è una piattaforma così potente per la creatività e l’innovazione e per cui il web potrebbe essere un bene: per la democrazia, dando alle persone una voce e la capacità di auto organizzarsi, per la libertà dando a più persone l’opportunità di essere creativi ed egualitari, permettendo alla conoscenza di essere libera.

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La saggezza della folla

• I gruppi possono essere intelligenti solo se esiste un equilibrio fra le informazioni condivise da tutti e quelle in possesso dei suoi membri. E’ la combinazione tra tutte queste informazioni indipendenti, alcune giuste e altre sbagliate che rende saggio il gruppo.

James Surowiecki, La saggezza della folla, pag. 259

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Here comes everybody

Our social tools are not animprovement to modern society: theyare a challenge to it. New technologymakes things possibly: put in anotherway, when new technology appears, previously impossible things start occurring. If enough of thoseimpossible things are important and happen in a bundle, quickly, the change become a revolution.

C. Shirky, Here Comes Everybody, pag. 107

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Zeitgeist

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We are the change we are waiting for

• Il primo leader dell’era web

• Raccoglie i movimenti sociali auto organizzati sul web, giovani, crowdsourcing, piccole donazioni

• Abilita la partecipazione delle persone che si sentivano fuori dal processo politico

• Virtual call center, blog personali, feste di strada autoorganizzate

• User Generated Content guidate da valori partecipativi

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Tribù di innovatori

• 11 milioni di utenti italiani su facebook, di cui oltre a un 50% di utenti “indistinti”

•I net politicizzati - 22% •I lavoratori digitali – 14%•I cercatori di amici – 19%

(fonte Diario Aperto – Osservatorio su Internet in Italia – SWG)

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Google: le parole più ricercate

2007

• iphone

• badoo

• facebook

• dailymotion

• webkinz

• youtube

• ebuddy

• second life

• hi5

• club penguin

2008

• sarah palin

• beijing 2008

• facebook

• tuenti

• heath ledger

• obama

• nasza klasa

• wer kenntwen

• euro 2008

• jonas brothers

2009

• michaeljackson

• facebook

• tuenti

• twitter

• sanalika

• new moon

• lady gaga

• windows 7

• dantri.com.vn

• torpedo gratis

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Numeri dei social media

• 25-40 milioni di blog; circa 1 milione di post al giorno; più di 346 milioni di persone al mondo leggono i blog

• nei primi 10 siti US, 6 sono siti sociali (Youtube, Facebook, Wikipedia, Myspace, Blogger, Craiglist)

• Facebook 300 milioni di utenti

• Twitter 19% di adulti US; 5.8 miliardi di tweet inviati

• Flickr + di 3 miliardi di foto

• YouTube: + di 1 miliardo di video visti per giorno; ogni settimana sono caricati l’equivalente di 86000 lungometraggi

• Il 60% delle volte in cui un computer viene acceso è per utilizzare applicazioni social

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Popacular.com/gigatweet

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Chi utilizza il 2.0http://www.globalwebindex.net/latest/

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http://www.vincos.it/wp-content/uploads/2009/06/wmsn-06-09.png

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http://www.informationisbeautiful.net/2009/who-rules-the-social-web/

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http://www.informationisbeautiful.net/2009/more-truth-about-twitter/

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Megatrend

• Il web è la piattaforma

• Aumenta il tempo-reale web

• La nuvola e le applicazioni mobili

• Social media e l’economia della condivisione sono disrupting per l’economia tradizionale

• Economia dell’attenzione

• Appiattimento delle gerarchie, riorganizzazione delle strutture organizzative

• Interesse verso nuove forme di fundraising

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Norme culturali

• Trasparenza

• Collaborazione

• Attribuzione

• Ci si aspetta la conversazione

• Sfiducia nelle autorita e nel marketing

• Fiducia nei pari, gente come noi, anche stranieri

• La fiducia si acquista facilmente e si perde altrettanto facilmente

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Lo sviluppo dei cosiddetti Social Software può determinare di per sé la formazione di nuovi comportamenti collettivi, intelligenti ed influenti?

[De Rosa, 2009]

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• Il blog non nasce da una sorta di big bang della rete, ma poggia solidissimamente su un ricco retroterra di esperienze di community networks.

• E’ il risultato cioè di un lungo processo culturale di adattamento delle tecnologie al bisogno sociale di espressione (storicamente mutevole).

[De Rosa, 2009]

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Nuovo approccio alla comunicazione politica

Il blog si configura come la risposta tecnologica a quanto il marketing politico va predicando da tempo, vale a dire il passaggio ad un nuovo approccio di comunicazione le cui caratteristiche salienti sono:

• The individualization of consumption: la personalizzazione dell’offerta politica come risposta alla individualizzazione della domanda di politica

• The permanent conversation: la partecipazione dell’elettore alla politica, la legittimazione cioè di un processo informale e dialogico di costruzione dell’agenda

• The word-of-mouth communication: il cui slogan è LetYour Customers Do the Talking, che si traduce in un sistema di comunicazione virale con forte potere di attrazione.

• [De Rosa, 2009]

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Bibliografia / Sitografia

• [Kann] The Internet and youth political participation by Mark E. Kann, Jeff Berry, Connor Gant, and Phil Zager First Monday, volume 12, number 8 (August 2007),

URL: http://firstmonday.org/issues/issue12_8/kann/index.html

• [Granieri] Progettare la collaborazione, Smartlab, 2006 CSP http://www.socialmedialab.it/index-3.htm

• Tapscott, Dan; Williams, Anthony, Wikinomics – La collaboraizone di massa che sta cambiando il mondo, ETAS – Rizzoli, 2007, Milano

• Surowiecki, James, La saggezza della folla, Fusi orari – Internazionale, 2007, Roma

• Shirky, Clay, Here comes everybody – The power of organizing withoutorganizations, Penguin Group, 2008, London

• [De Rosa, 2009] Corso Online di Comunicazione Politica, Federica –http://www.federica.unina.it

• [De Cindio, 2009] Fiorella De Cindio, Cristian Peraboni, Presentazione “Tecnologie e regole della partecipazione per la piena realizzazione della cittadina digitale” all’interno del convegno Demotopia – Venezia, novembre 2009

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www.csp.it

CSP innovazione nelle ICT

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