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Professionisti. Firmato l'accordo quadro fra Confprofessioni e sindacati Detassazione, intesa per gli studi Mauro Pizzin Al via la detassazione della produttività per i dipendenti degli studi professionali. Grazie all'accordo quadro nazionale firmato martedì scorso a Roma da Confprofessioni e dalle sigle sindacali Fisascat-Cisl, Uiltucs e Filcams-Cgil le strutture professionali potranno accedere, infatti, ai benefici fiscali legati all'erogazione dei premi di produttività. Il modello scelto lascerà ai singoli studi la facoltà di sceglie re gli indici e gli obiettivi di produttività, così come i criteri di misurazione più adatti alle caratteristiche del contesto di riferimento. L'intesa raggiunta prevede l'applicazione, con effetto dal 1° gennaio scorso, delle disposizioni previste dalla legge di Stabilità per l'anno in corso.acuisi devela reintroduzione della misura agevolativa. In favore dei lavoratori che abbiano percepito nell'anno precedente un reddito da lavoro dipendente fino a 5omila euro è prevista, quindi, l'applicazione di una cedolare secca del 10% sostitutiva dell'Irpef alle somme corrisposte per incrementi di produttività entro il limite d'importo complessivo annuo di 2mila euro lordi, che salgono a 2.500 euro per le imprese che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro. Si tratta di limiti superati dalla nuovaleggediBilancioperihoi7 - che porta a Somila euro il limite diredditoea3milae4milaeurole somme annue detassate a seconda che vengano o meno coinvolti i lavoratori nell'organizzazione lavorativa (si veda l'articolo sopra) - le cui novità sono destinate a essere recepite negli accordi a partire dal prossimo gennaio. IN SINTESI ACCORDO RETROATTIVO L'accordo quad ro sottoscritto a livello nazionale fra le parti sociali consente l'applicazione agli Studi professionali dei benefici fiscali collegati all'incremento della produttività. L'accordo ha effetto retroattivo a partire dal 1° gennaio 2016, dovrà essere recepitoa livello territorialee lascia ai singoli studi la facoltà di scegliere gli indici e gli obiettivi di produttività L'intesa appena firmata dovrà a questo punto essere recepita a livello territoriale. L'accesso all'imposta agevolata è subordinato, quindi, all'esecuzione di contratti aziendali o territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Saranno le rappresentanze regionali a tradurre in accordo territoriale quanto previsto dall'intesa a livello nazionale. L'accordo ha valore retroattivo e si applicherà a tutte le somme erogate in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione a partire dal 1° gennaio 2016. Il lavoratore potrà scegliere di percepire il premio di produttività, interamente o parzialmente, sotto forma di beni e servizi, anche attraverso il sistema di bilateralità del settore. ©RIPRODUZIONERISERVATA Giovedì 08/12/2016 08/12/2016 08/12/2016 08/12/2016 Estratto da pag. 36 36 36 36 Direttore Responsabile Roberto Napoletano Roberto Napoletano Roberto Napoletano Roberto Napoletano Diffusione Testata 145.182 145.182 145.182 145.182 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress CONFPROFESSIONI Pag. 1

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Professionisti. Firmato l'accordo quadro fra Confprofessioni e sindacati Detassazione,intesa per gli studi

Mauro Pizzin Al via la detassazionedella produttività per i dipendentidegli studi professionali. Grazieall'accordo quadro nazionalefirmato martedì scorso a Roma daConfprofessioni e dalle siglesindacali Fisascat-Cisl, Uiltucs eFilcams-Cgil le struttureprofessionali potranno accedere,infatti, ai benefici fiscali legatiall'erogazione dei premi diproduttività. Il modello sceltolascerà ai singoli studi la facoltà disceglie

re gli indici e gli obiettivi diproduttività, così come i criteri dimisurazione più adatti allecaratteristiche del contesto diriferimento. L'intesa raggiuntaprevede l'applicazione, coneffetto dal 1° gennaio scorso,delle disposizioni previste dallalegge di Stabilità per l'anno incorso.acuisi develareintroduzione della misuraagevolativa. In favore deilavoratori che abbiano percepitonell'anno precedente un redditoda lavoro dipendente fino a5omilaeuro è prevista, quindi,l'applicazione di una cedolaresecca del 10% sostitutivadell'Irpef alle somme corrisposteper incrementi di produttivitàentro il limite d'importocomplessivo annuo di 2mila eurolordi, che salgono a 2.500 europer le imprese che coinvolganopariteticamente i lavoratorinell'organizzazione del lavoro.Si tratta di limiti superati dallanuovaleggediBilancioperihoi7 -che porta a Somila euro il limitediredditoea3milae4milaeurole

somme annue detassate a secondache vengano o meno coinvolti ilavoratori nell'organizzazionelavorativa (si veda l'articolo sopra)- le cui novità sono destinate aessere recepite negli accordi apartire dal prossimo gennaio.

IN SINTESI ACCORDORETROATTIVO L'accordoquad ro sottoscritto a livellonazionale fra le parti socialiconsente l'applicazione agliStudi professionali deibenefici fiscali collegatiall'incremento dellaproduttività. L'accordo haeffetto retroattivo a partiredal 1° gennaio 2016, dovràessere recepitoa livelloterritorialee lascia ai singolistudi la facoltà di sceglieregli indici e gli obiettivi diproduttività

L'intesa appena firmata dovrà aquesto punto essere recepita alivello territoriale. L'accessoall'imposta agevolata èsubordinato, quindi, all'esecuzionedi contratti aziendali o territorialisottoscritti dalle associazionisindacali comparativamente più

rappresentative sul pianonazionale. Saranno lerappresentanze regionali atradurre in accordo territorialequanto previsto dall'intesa alivello nazionale. L'accordo havalore retroattivo e si applicherà atutte le somme erogate inrelazione a incrementi diproduttività, redditività, qualità,efficienza e innovazione a partiredal 1° gennaio 2016. Il lavoratorepotrà scegliere di percepire ilpremio di produttività,interamente o parzialmente, sottoforma di beni e servizi, ancheattraverso il sistema di bilateralitàdel settore.©RIPRODUZIONERISERVATA

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LAVORO E PREVIDENZAStudi professionali,detassazione al viaDetassazione al via negli studi professionali.Il 6 dicembre scorso, infatti, Confprofessioni,insieme a Fisascat Cisl, Uiltucs e FilcamsCgil, hanno sottoscritto l'intesa quadro che diconsente a tutte le strutture professionali diaccedere alla detassazione dei premi diproduttività. L'annuncio, tramite una nota, èarrivato, ieri, dalla Confederazione guidata daGaetano Stella. Nel dettaglio, l'intesa harecepito le disposizioni della legge di stabilità2016 che ha reintrodotto la misuraagevolativa in favore dei lavoratori cheabbiano percepito nell'anno precedente unreddito da lavoro dipendente fino a 50 milaeuro. La norma, in particolare, prevede unaimposta sostitutiva dell'Irpef con aliquota parial 10% applicabile alle somme e ai benefitcorrisposti per incrementi di produttività,entro il limite di importo complessivo di2.000 euro lordi, ovvero di 2.500 euro per leimprese che coinvolgano pariteticamente ilavoratori nell'organizzazione del lavoro.L'accesso all'imposta agevolata è subordinata,poi, all'esecuzione di contratti aziendali oterritoriali sottoscritti dalle associazionisindacali comparativamente piùrappresentative sul piano nazionale. Saranno,quindi, le rappresentanze regionali a tradurrein accordo territoriale quanto previstodall'intesa quadro nazionale. L'accordo avràvalore retroattivo e si applicherà a tutte lesomme erogate in relazione ad incrementi diproduttività, redditività, qualità, efficienza einnovazione a partire dal 1° gennaio 2016. Illavoratore potrà scegliere di percepire ilpremio di produttività, interamente oparzialmente, sotto forma di beni e servizi,anche attraverso il sistema di bilateralità delsettore.

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CONFPROFESSIONILa Lombardia premial'alternanzaLa regione Lombardia premiaConfprofessioni per i progetti di eccellenzainnovativi sull'alternanza scuola-lavoro.Giovedì 24 novembre, appena terminatal'inaugurazione dello stand di RegioneLombardia a Job & Orienta presso la Fiera diVerona alla presenza del ministro del lavoroGiuliano Poletti, il presidente diConfprofessioni Lombardia, GiuseppeCalafiori, ha ricevuto dalle manidell'assessore al lavoro della regione,Valentina Aprea, la menzione speciale per ilprotocollo di intesa per l'alternanza scuola-lavoro negli studi professionali dellaLombardia. «Siamo particolarmente onoratidel premio di regione Lombardia, perchériconosce il nostro impegno sociale a favoredei ha commentato Calafiori. «Siamofermamente convinti, come ha bensottolineato il ministro Poletti all'aperturadella Fiera alla presenza di tanti giovani e delministro dell'istruzione Stefania Giannini,della necessità di avvicinare il mondo dellascuola anche alla realtà degli studiprofessionali e non solo delle aziende. Ilcompito che Confprofessioni Lombardia si èprefissato è proprio questo: aiutare glistudenti lombardi a costruirsi un futuro,compiendo nn percorso formativo eprofessionale consapevole anche all'internodelle diverse realtà professionali, siano esseeconomiche, giuridiche, tecniche e sanitarie.Attraverso il progetto alternanza scuola-lavoro», prosegue il presidente diConfprofessioni Lombardia, «intendiamoaprire le porte dei 130 mila studiprofessionali sul territorio regionale aigiovani studenti delle scuole lombarde efavorire così la creazione di quelle soft skillsche si apprendono lavorando anche al fiancodi un professionista».

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CONFPROFESSIONIErasmus, molte e varie leopportunità per gli studiUn appuntamento per conoscere tutte le opportunità offerte dalprogramma Erasmus ai liberi professionisti delle Marche. Ilprossimo 14 dicembre, ad Ancona, dalle ore 15.30 alle 18.30,presso l'Università Politecnica delle Marche, Facoltà diEconomia G. Fuà, piazzale R. Martelli 8, si terrà, infatti, unworkshop dedicato al programma di scambio per gli studiprofessionali organizzato da Confprofessioni Marche. I lavori,coordinati dal presidente della delegazione marchigiana,Gianni Giacche Ili, vedranno la partecipazione dell'assessoredella regione Marche con deleghe a industria, artigianato,commercio, politiche comunitarie, pari opportunità einternazionalizzazione, Manuela Bora, del delegato del Rettoreal placement, Marco Gallegati, della responsabile programmaErasmus presso Aster (società consortile per l'innovazione e iltrasferimento tecnologico), Enkelejda Halilaj, e di MicheleMiniati di Apri Europa-Confprofessioni. «Il programmaErasmus per professionisti rappresenta un'ottima opportunità dicrescita per tutti coloro che muovono i primi passi nel mondodelle professioni, e che in questo modo possono confrontareprogetti e aspirazioni, e stringere commenta Giacobelli.«Vogliamo presentare e sviluppare il programma nelle Marche,dove tanti brillanti e dinamici neolaureati scelgono ogni annodi intraprendere un percorso nel lavoro autonomo perrealizzare le proprie aspettative di vita e professionali».L'iniziativa rientra nell'ambito degli accordi di collaborazionesiglati da Confprofessioni con i principali centri di contattoitaliani per il programma Erasmus. Dopo Milano e Ancona,infatti, Confprofessioni porterà il workshop Erasmus nelleprincipali città nel 2017, per sensibilizzare il mondo dellelibere professioni sui vantaggi e sulle potenzialità delprogramma, grazie anche all'intervento di rappresentanti deglienti incaricati dalla Commissione europea e di alcuni giovaniche hanno già preso parte a Erasmus. La partecipazione alworkshop è gratuita e, ai flni della capienza della sala concessadall'Università Politecnica, si richiede l'iscrizione [email protected] [email protected]; l'evento è in corso diaccreditamento all'Ordine dei dottori commercialisti ed esperticontabili di Ancona per n. 3 crediti formativi in materia di«Deontologia professionale».

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CONFPROFESSIONIUintervento del presidente Gaetano Stella al workshop del Cesesulle professioni in Europa Verso il professionista europeo Mobilitàe imprenditorialità per una definizione comune

DI GAETANO STELLA* LBopinione del Comi* tatoeconomico e sociale europeo(Cese) «The role and future of theliberal professions in Europeancivil society 2020», del 25 marzo2014, rappresenta un eccellentepunto di partenza per definire glielementi comuni delle libereprofessioni in Europa eprogrammare le strategie europee.Diversamente da altre posizionidelle istituzioni europee, infatti, ilCese da il dovuto risalto al ruolopubblico delle professioni, allaresponsabilità sociale deiprofessionisti, ed alla necessariaproporzionalità tra interessipubblici perseguiti e regolazionepubblica. Nell'ambito di unadefinizione condivisa delprofessionista europeo, un primoelemento determinante èrappresentato dalla perduranteesigenza di individuare il punto diequilibrio tra intensità dellaregolazione del settore e aperturadei mercati dei servizi professio

nali. In questa prospettiva, unadefinizione delle libereprofessioni per programmarecomuni strategie per il settoredeve basarsi su principifondamentali quali l'etica, ilprofessionalismo (che includel'obbligo di formazione eaggiornamento continui),l'autonomia nell'organizzazionedel lavoro, la qualità dellaprestazione professionale, lacompetitivita e l'innovazione peri quali i professionisti devonosaper accettare le sfide e sfruttarele opportunità. Un altro punto datenere in considerazione riguardail ruolo propulsivo degli studinella crescita e nell'occupazione.Nonostante la loro dimensionepiccola e media, all'interno deglistudi operano una pluralità difigure professionali (consulenti,dipendenti e vari prestatori diservizi), tra cui molti giovani. Unsecondo elemento essenzialedell'identità del «professionistaeuropeo» deve riguardare la suaaccresciuta mobilità etrasversalità rispetto ai confininazionali. Molte realtà delmondo pro

fessionale frappongono ostacoliaprioristici alla mobilità traprofessionisti europei. Da tempo,invece, Confprofessioni operaper promuovere la mobilità deiprofessionisti, la definizione dipiattaforme comuni su ternicondivisi, a partire da standardetici generali, piattaformearmonizzate di formazioneprofessionale e perfino criteriunitari per l'accesso alleprofessioni. La direttivaqualifiche, recentementeriformata, è stata il frutto di unadialettica proficua conparlamento e commissione, chehanno compreso le esigenze dicautela del sistema professionale,raggiungendo risultatisignificativi in termini diaccrescimento della mobilità. Inquesto senso, occorre impegnarsinella progressiva armonizzazionedelle piattaforme formative: ilmutuo riconoscimento dellequalifiche è un punto di partenzaessenziale, ma l'armonizzazionedeve rappresentare il punto diarrivo dei professionisti europei.Occorre poi proseguirel'esercizio ditrasparenza e darvi seguitoattraverso la rimozione di inutiliostacoli alla mobilità deilavoratori, come quelli che sirinvengono in alcune delle nuoveprofessioni e delle professioniregolamentate in forma nonordinistica. Un terzo elementoriguarda la dimensioneimprenditoriale del liberoprofessionista. È chiaro cheesistono delle differenze strutturalitra attività libero professionale,con tutte le sue specificità, e lavoroimprenditoriale. Tuttavia,dobbiamo prendere atto che larealtà sociale ed economica invita iprofessionisti a valorizzare lapropria vocazione creativa,innovativa, l'investimento su sestessi e sull'organizzazioneottimale della propria attività. Illavoro professionale, con il suodinamismo, la ricchezza dellecompetenze intellettuali che mettein circolo, la componente diautonomia che consente direalizzare, non rappresenta unproblema, ma una risorsa delmodello economico europeo.Questo panorama fatto diintelligenza

e creatività deve essere peròsostenuto e difeso attraversomisure di promozione, non certodeclassato o abbattuto. Le recentiazioni della commissione persupportare il settore delleprofessioni hanno determinatoconseguenze rilevantissime nelnostro paese. Lo sforzo perottenere l'estensione ai liberiprofessionisti delle risorsederivanti dai Fondi strutturalieuropei, condotto da anni daConfprofessioni, è stato premiatocon la legge di stabilità delloscorso anno, che haespressamente riconosciutoquesta equiparazione, in sintoniacon il diritto europeo. Alcontempo, i professionisti sonochiamati a nuove sfide dicreatività e innovazione, perintercettare questi fondi, entrarein sintonia con le trasformazionidelle nostre società, aggregarsi inmodo trasversale per favorire lacompetitivita. E così, nellaconcretezza della vitaprofessionale, che prende formail «professionista europeo». *presidente dì Confprofessioni

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CONFPROFESSIONIdg in deroga., fino a otto mesi in più Pagina a cura diCONFPROFESSIONI [email protected] Lo scorso 22 novembre, la regioneVeneto, i rappresentanti delle organizzazioni datoriali, tra cuiConfprofessioni Veneto, imprenditoriali e sindacali hanno siglatol'accordo quadro che integra le linee guida della cassa integrazione inderoga per l'anno 2016. L'accordo stabilisce che potranno essereautorizzati periodi di cassa integrazione in deroga fino a un massimodi otto mesi, con durata successiva al 31 dicembre 2016, purché talitrattamenti abbiano inizio prima del 31 dicembre 2016.1 lavoratoripotranno beneficiare della Cig in deroga solo se in possesso delrequisito soggettivo di anzianità aziendale di almeno 90 giornate. Idatori di lavoro che stanno già fruendo del trattamento di integrazionesalariale in scadenza tra il 26 dicembre e il 31 dicembre 2016, qualoraintendano usufruire del prolungamento nel 2017, dovrannomodificare la domanda indicando la nuova data fine della cassaintegrazione in deroga; inoltre, dovranno obbligatoriamente sostituirel'accordo sindacale precedentemente allegato con un nuovo verbalesindacale che comprenda tutto il periodo oggetto della richiestaoppure, in assenza di esame congiunto e di relativo accordo sindacale,con la comunicazione alle Oo.Ss. territoriali di categoria ovvero alleRsu/Rsa laddove presenti. La domanda di proroga della cig in derogadovrà essere inoltrata tramite il portale CO-Veneto, entro e non oltreil 16 dicembre 2016. Lo scorso 22 novembre, la regione Veneto, irappresentanti delle organizzazioni datoriali, tra cui ConfprofessioniVeneto, imprenditoriali e sindacali hanno siglato l'accordo quadro cheintegra le linee guida della cassa integrazione in deroga per l'anno2016. L'accordo stabilisce che potranno essere autorizzati periodi dicassa integrazione in deroga fino a un massimo di otto mesi, condurata successiva al 31 dicembre 2016, purché tali trattamentiabbiano inizio prima del 31 dicembre 2016.1 lavoratori potrannobeneficiare della Cig in deroga solo se in possesso del requisitosoggettivo di anzianità aziendale di almeno 90 giornate. I datori dilavoro che stanno già fruendo del trattamento di integrazione salarialein scadenza tra il 26 dicembre e il 31 dicembre 2016, qualoraintendano usufruire del prolungamento nel 2017, dovrannomodificare la domanda indicando la nuova data fine della cassaintegrazione in deroga; inoltre, dovranno obbligatoriamente sostituirel'accordo sindacale precedentemente allegato con un nuovo verbalesindacale che comprenda tutto il periodo oggetto della richiestaoppure, in assenza di esame congiunto e di relativo accordo sindacale,con la comunicazione alle Oo.Ss. territoriali di categoria ovvero alleRsu/Rsa laddove presenti. La domanda di proroga della cig in derogadovrà essere inoltrata tramite il portale CO-Veneto, entro e non oltreil 16 dicembre 2016.

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Fondo territoriale di solidarietà Unsindacalista verso la presidenzaAmmortizzatori

TRENTO II comitato diamministrazione del fondoterritoriale di solidarietà siriunirà il 13 con all'ordine delgiorno l'elezione del presidente.Cgil, Cisl e Uil hanno giàavanzato alle organizzazionidatoriali la richiesta di avere lapresidenza per i primi 4 anni enon pare siano state sollevateobiezioni. L'obbligo diversamento da parte delleimprese è scattato da agosto. Almomento, però, il fondo non haancora corrisposto assegni adalcun lavoratore sospeso. Ilfondo territoriale di solidarietàha visto una lunga gestazione.Avrà il compito di garantire lacassa integrazione ai dipendentidelle imprese che per tipo, odimensione, sono escluse dallacassa integrazio-

ne tradizionale. L'accordo è statosiglato il 21 dicembre 2015 daConfindustria, Confcommercio,Confesercenti, Associazionealbergatori, Federazione trentinadella cooperazione,Confprofessioni, e Cgil, Cisl eUil. Gli unici che si sonochiamati fuori sono stati gliArtigiani, che continuano aversare in analogo fondo

nazionale. Per il finanziamentodelle prestazioni, è previsto ilversamento mensile dello0,45% dello stipendio dellavoratore, lo 0,30% a caricodell'impresa, lo 0,15% a caricodel dipendente. In Trentino, èprevista per i datori di lavorola possibilità di dedurre ai finiIrap il 50% di quanto versato.Possibilità che non hanno idatori di lavorodell'Associazione artigiani acausa della mancata adesioneal fondo territoriale. n fondo sioccuperà di tre tipi diintervento: assegni ordi-nari a favore dei lavoratoriinteressati da riduzioni dell'orario dilavoro o da sospensione temporaneadell'attività lavorativa, in relazionealle causali previste dalla normativadi integrazione salariale ordinaria;assegni straordinari per il sostegnoal reddito a favore di lavoratori cheraggiungano i requisiti previsti per ilpensionamento di vecchiaia oanticipato nei successivi 5 anni, aseguito di accordi sindacali

aziendali che tali assegni prevedanonell'ambito di programmi diincentivo all'esodo;

finanziamento di programmiformativi, di riconversione oriqualificazione professionale,anche in concorso con gliappositi fondi nazionali. Perdiventare operativo, il fondo habisogno di un presidente. Nellalogia dell'alternanza tra sindacatie datori di lavoro nei vari enti dinatura bilaterale della Provincia,questi quattro anni di presidenzapare possano andare ai sindacaticome da loro richiesto. A chi èancora troppo presto per dirlo.Nel comitato di amministrazionesiedono due rappresentanti persigla. Andrea Grasselli e PaolaBassetti per la Cgil, Milena Segae Lamberto Avanzo per la Cisl,Walter Largher e Gianni Tomasiper la Uil. Essendo Tomasipresidente di Laborfonds, èragionevole immaginare che laUil sia fuori dai giochi. Di qui al13, il cerchio si stringerà intornoai quattro funzionar} rimanenti.T. Se. © RIPRODUZIONERISERVATA

Cos'è • Alfondoterritoriale disolidarietàaderisconole aziendeche per tipoedimensionenon possonoaccedere allacassaintegrazione• Erogheràassegni per ilavoratorisospesi

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Direttore ResponsabileEnrico FrancoEnrico FrancoEnrico FrancoEnrico Franco

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Confimi e Confprofessioni, detassati i premi di risultato

Patto con Cgil, Cisl e UilRecepito a livello provincialel'accordo quadro nazionale coni sindacati. Analoga intesa pergli studi professionali

E stato recepito a livello locale daConfimi Apindustria Bergamo edai sindacati bergamaschi Cgil,Cisl e Uil l'accordointerconfederale quadro sulladetassazione dei premi di risultatofirmato lo scorso 9 novembre alivello nazionale tra Confimi In

dustria e i sindacati. L'accordopuò interessare circa 700 aziendedel territorio che occupano oltre15 mila addetti. «L'accordo - èscritto in un comunicato Confimi- permetterà alle aziendeassociate (o che conferisconoespresso mandato a ConfimiApindustria Bergamo), inparticolare a quelle di piccolaemedia dimensione, di fruiredelleagevolazioni fiscali per importierogatìatìtolodi premi di risultatodi ammontare variabile a seguitodi incrementi di produttivi-

tà, redditività, qualità, efficienzaed innovazione». Inoltre, «stantela perdurante crisi economica e lecontinue esigenze socio-assistenziali vantate dallepersone, grazie all'accordostipulato le aziende potrannoprevedere la conversione delpremio in misure di welfareaziendale (come, ad esempio,opere e servizi aventi finalità dieducazione, istruzione,ricreazione, assistenza sociale esanitaria o culto) che, se erogatein conformità a disposizioni dicontratto o di accordo

oppure in conformità aregolamento aziendale, inadempimento della presente intesa,saranno integralmente deducibili».Detassazionealviaanchenegli studiprofessionali. Confprofessioni e lecontroparti sindacali Fisascat-Cisl,Uiltucs e FilcamsCgil hannosottoscritto l'intesa quadro checonsente a tutte le struttureprofessionali di accedere alladetassazione dei premi diproduttività. Le parti sociali hannoadottato un modello di accordoterritoriale che lascerà ai sin

goli studi lafacoltà di sceglieregli indici e gli obiettivi diproduttività, nonché i criteridimisurazione più adatti allecaratteristiche del propriocontesto. La norma prevede una

imposta sostitutiva delTIrpef conaliquota del 10% applicabile allesomme e ai benefit corrispostiperincrementidiproduttività, entro illimite di importo complessivo di2 mila euro lordi o di 2.500 europer le imprese che coinvolganopariteticamente i lavoratorinell'organizzazione del lavoro.

Premi di produzione detassati

Giovedì08/12/201608/12/201608/12/201608/12/2016

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