Prof. olga capirci vygotskij

25
Vygotskij (Lez. 2) O. Capirci

Transcript of Prof. olga capirci vygotskij

Page 1: Prof. olga capirci  vygotskij

Vygotskij(Lez. 2)

O. Capirci

Page 2: Prof. olga capirci  vygotskij

Lo sviluppo dell’individuo può essere descritto come un

processo di interiorizzazione di attività che hanno favorito lo sviluppo della vita sociale

e la mediazione tra le persone.

Page 3: Prof. olga capirci  vygotskij

Linguaggio: principale di queste attività;

Il processo per cui i segni acquistano progressivamente una funzione interna è emblematico del processo di interiorizzazione delle forme culturali del comportamento.

Page 4: Prof. olga capirci  vygotskij

Il punto di vista di Vigotskij può essere considerato opposto a quello di Piaget:

la prima forma di attività intellettuale non è “autistica” ma è attiva, pratica, rivolta verso il reale;

socialità come dato primario: il bambino fin dall’inizio è oggetto e protagonista di relazioni sociali;

all’inizio il linguaggio assolve solo ad una funzione sociale, ma progressivamente si sviluppa anche una funzione intrapersonale;

Page 5: Prof. olga capirci  vygotskij

Come il pensiero, che da un nucleo originario si differenzia per assolvere a funzioni diverse come quella razionale e fantastica, così anche il linguaggio segue due percorsi, uno esteriore e uno interiore, partendo da un’unica funzione sociale.

Page 6: Prof. olga capirci  vygotskij

Prima di diventare interiore il linguaggio attraversa una fase egocentrica:

nel corso dell’attività il bambino commenta linguisticamente le proprie azioni; successivamente questo linguaggio perde la sua manifestazione esteriore e diventa completamente interiorizzato.

Page 7: Prof. olga capirci  vygotskij

anche nello sviluppo di altre funzioni, prima di raggiungere una completa interiorizzazione il

bambino usa segni esteriori:

ad esempio, prima che la memoria diventi logica, cioè governata dal pensiero, c’è una fase in cui vengono usati segni esteriori (es. nodo al fazzoletto);

prima che il calcolo diventi mentale, c’è una fase in cui il bambino conta sulle dita.

Page 8: Prof. olga capirci  vygotskij

Il linguaggio egocentrico è uno strumento del pensiero come il linguaggio interiore:

guida l’elaborazione di piani per l’attività pratica;

favorisce la presa di coscienza della situazione;

sottomette l’azione ad un’intenzione e ad un progetto, innalzandola ad un livello superiore.

Page 9: Prof. olga capirci  vygotskij

Linguaggio egocentrico strutturalmente diverso da quello sociale:

poiché non deve essere esplicito per un interlocutore esterno è ricco di omissioni;

la sua funzione è chiara se si considera che aumenta nelle situazioni cognitivamente più difficili (quando nel corso dell’azione si presentano degli ostacoli).

Page 10: Prof. olga capirci  vygotskij

Il linguaggio interiore

Forma di pensiero che si struttura utilizzando le regole della lingua, le parole e i loro significati;

È un pensiero verbale al quale il linguaggio conferisce una forma logica, analitica e sequenziale.

Page 11: Prof. olga capirci  vygotskij

L’acquisizione del sistema linguistico e la sua interiorizzazione riorganizzano le funzioni preesisteni e le trasformano in funzioni psichiche superiori;

Il linguaggio accompagna l’azione, la guida e la riorganizza svincolandola dalla situazione concreta: le parole che il bambino usa per riferirsi ad uno stimolo esterno sono a loro volta stimoli che modificano la situazione oggettiva, e diventano strumenti per la soluzione del problema pratico.

Page 12: Prof. olga capirci  vygotskij

Nel processo di interiorizzazione:

Il linguaggio diventa sempre meno dipendente dall’azione in corso, perde il carattere di commento dell’attività pratica e acquisisce la funzione di guida e di anticipazione del comportamento, precede l’azione, sorregge un piano che deve essere ancora realizzato.

Page 13: Prof. olga capirci  vygotskij

Così il linguaggio segue una doppia evoluzione:

da un lato serve alla comunicazione e all’interazione sociale;

dall’altro, in quanto strumento di controllo del proprio agire, si interiorizza, cioè diventa uno strumento interno che guida il comportamento e il pensiero.

Page 14: Prof. olga capirci  vygotskij

Le prime forme di intelligenza hanno origini precedenti al linguaggio e si manifestano

nell’attività pratica

Fase prelinguistica dello sviluppo intellettivo: il bambino è in grado di usare e inventare strumenti per adattarsi all’ambiente (scimpanzè di Kohler);

Fase preintellettuale del linguaggio: uso di suoni e delle prime parole per esprimere emozioni e affetti.

Page 15: Prof. olga capirci  vygotskij

Durante il secondo anno di vita:

intelligenza non ancora verbale e linguaggio non ancora razionale si integrano e convergono in una “unità dialettica”, il linguaggio dotato di significato.

Page 16: Prof. olga capirci  vygotskij

La relazione tra pensiero e linguaggio si manifesta nel significato della parola:

Appartiene sia all’ambito linguistico perché parole senza significato non sono parole della lingua;

Appartiene all’ambito del pensiero, perché il significato non si riferisce a singole entità ma a classi e dunque deriva da un’attività di generalizzazione.

Page 17: Prof. olga capirci  vygotskij

L’ipotesi di un passaggio dagli strumenti esterni ai segni per il controllo del comportamento e delle attività intellettuali ha portato Vigotskij a definire un concetto estremamente rilevante nella psicologia e psicopedagogia odierne: il concetto di Zona di Sviluppo Prossimale.

Page 18: Prof. olga capirci  vygotskij

Zona di Sviluppo Prossimale:

differenza tra il livello di sviluppo di un bambino nel risolvere un compito da solo – che definisce lo sviluppo effettivo – e il livello di sviluppo potenziale (abilità che esibisce quando affronta un compito con il sostegno di un adulto o in collaborazione con coetanei più capaci).

Page 19: Prof. olga capirci  vygotskij

se nella situazione di sviluppo potenziale il bambino ha delle prestazioni migliori è perché la guida di un esperto gli consente di acquisire conoscenze nuove e di utilizzare funzioni non ancora mature.

Page 20: Prof. olga capirci  vygotskij

Il processo attraverso il quale questa acquisizione si realizza è

l’interiorizzazione del dialogo

Il bambino può riflettere su quanto è stato detto nel corso dell’interazione con l’adulto, può ripensare ai concetti espressi e usare questa riflessione per riformulare il proprio pensiero;

l’apprendimento attraverso l’interazione con gli adulti e con i coetanei mette in moto una varietà di processi evolutivi.

Page 21: Prof. olga capirci  vygotskij

Il concetto di ZSP consente di definire il rapporto tra

sviluppo spontaneo e apprendimento:

la ZSP di un bambino in un dato momento della sua evoluzione è evidenziata da situazioni di apprendimento e dunque indica le tappe dello sviluppo che non sono state ancora raggiunte ma che sono in via di maturazione;

Page 22: Prof. olga capirci  vygotskij

ne deriva che:

l’apprendimento anticipa lo sviluppo naturale e dunque fornisce all’adulto importanti indicazioni sul corso normale dell’evoluzione individuale;

questo concetto è molto utile nella diagnosi delle possibilità di sviluppo dei bambini;

Page 23: Prof. olga capirci  vygotskij

l’adulto può modulare il proprio intervento a seconda della quantità di supporto di cui il bambino ha bisogno, differenziandolo in funzione della velocità di apprendimento;

può infatti verificarsi che bambini con lo stesso livello di sviluppo effettivo ricavino un vantaggio diverso dall’insegnamento in quanto dispongono di ZSP più o meno ampie.

Page 24: Prof. olga capirci  vygotskij

Influenza del contesto socio-culturale sui processi cognitivi

Lo sviluppo consiste nell’appropriarsi dei significati della cultura da parte dell’individuo

Zona di sviluppoprossimale

Distanza tra il livello di sviluppo effettivo e il livello di sviluppo potenziale

INTERIORIZZAZIONE DI FORME INTERIORIZZAZIONE DI FORME CULTURALICULTURALI

Vygotskij - La scuola storico culturale

Page 25: Prof. olga capirci  vygotskij

Piaget Vygotskij

Nelle prime fasi di sviluppo il pensiero e il

linguaggio sono “egocentrici”, ovvero non adattati alla realtà e non

comunicabili agli altri

Il primo uso del linguaggio è di tipo sociale e comunicativo.

In seguito il linguaggio attraversa una fase egocentrica (il bambino

commenta verbalmente le proprie azioni). Infine si

trasforma in linguaggio interiore o pensiero verbale

Rapporto tra pensiero e linguaggio