Procedure per il facility management
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PROCEDURE AZIENDALI PER IL FACILITY MANAGEMENT INTERNO O AFFIDATO AD AZIENDE TERZE DI IMMOBILI A REDDITO
Redatto da Paolo Ruggero Sciarrillo
SOMMARIO
Contenuto
Premessa __________________________________________________________________________________________________ 1
Step 1 – mappatura dei processi ________________________________________________________________________ 2
Step 2 – Analisi della procedura in vigore ______________________________________________________________ 3
Step 3 - Correzione proposta ____________________________________________________________________________ 6
Step 4 – le milestone _____________________________________________________________________________________ 8
Step 5 – Rating & Ranking _______________________________________________________________________________ 9
Conclusioni ______________________________________________________________________________________________ 10
PREMESSA
Paolo Ruggero Sciarrillo
it.linkedin.com/pub/paolo-ruggero-sciarrillo/0/727/109
http://www.slideshare.net/PaoloRuggeroSciarril
Premessa
ELEMENTI STRATEGICI DI RILIEVO La definizione delle procedure per la gestione dell’attivita quotidiana di intervento sugli immobili e
importante per creare una “best practise” e non andare incontro ad indecisioni o confusione
nell’individuazione delle competenze che potrebbero creare danni o costi di mancato pronto
intervento. E questo vale sia per quelle Societa Immobiliari che abbiano internalizzato il servizio di
Facility, sia per quelle che abbiano deciso esternalizzarlo.
ELEMENTI FINANZIARI DI RILIEVO Il bilancio di una Societa Immobiliare e molto semplice e prevedibile. Se escludiamo l’anticipato
recesso del contratto, solo un’incognita puo modificare i saldi a fine anno: le manutenzioni
straordinarie. E’ facile capire che il mancato controllo di queste spese che non sono preventivabili
di anno in anno, puo portare a consistenti emorragie di risorse sia per i costi in se , che per eventuali
interventi sbagliati, parziali, non risolutivi o decisi in ritardo.
ELEMENTI OPERATIVI DI RILIEVO Per delineare la procedura di gestione si devono organizzare nell’ordine: I processi; Le risorse
coinvolte; i controlli o “milestone” da inserire in punti strategici della procedura per impedire
malversazioni o anche semplici errori umani. In particolare le milestone si definiscono quando un
determinato passaggio della procedura e suscettibile di influire sul costo finale e/o sui tempi di
risoluzione. Per fare un esempio si deve accertare che la stessa persona che abbia deciso per una
modalita di intervento non sia anche la stessa che ne validi i costi finali.
PROSPETTIVE PER IL FUTURO Il fatto di aver delineato una procedura non significa che non ci si debba piu tornare. Idealmente
una procedura andrebbe rivista ogni qual volta che emerga una valida alternativa o qualcosa che
possa renderla piu efficacie/efficiente mantenendo un controllo di correttezza. In mancanza di cio
personalmente consiglio una rivisitazione ogni due anni per confermare la “best practise” o supplire
al turn over delle risorse coinvolte.
STEP 1 – MAPPATURA DEI PROCESSI
Paolo Ruggero Sciarrillo
it.linkedin.com/pub/paolo-ruggero-sciarrillo/0/727/109
http://www.slideshare.net/PaoloRuggeroSciarril
Step 1 – mappatura dei processi
Sicuramente uno dei momenti piu importanti e dispersivi del delineare la best practise e la
mappatura dei processi. Da quando parte la segnalazione del cliente a quando viene effettuato il
controllo di qualita /efficienza/efficacia a posteriori, tutti i processi devono essere indicati dalle
varie risorse coinvolte, e questo avendo ben chiaro l’obiettivo di esplicitare ogni passaggio e ogni
incrocio di competenze. Una volta tracciata la procedura si identificano eventuali punti di
inefficienza/inefficacia caratterizzati da autorizzazioni ridondanti, non necessarie, coinvolgimento
di risorse non necessarie o eccessive tempistiche di approvazione per il passaggio successivo fino a
passaggi non monitorati che possano dare origine a dispersione di risorse finanziarie.
Per chiarire possiamo pensare alla procedura come al letto di un fiume. Se visto dall’alto presentera
anse e curve, rapide e passaggi calmi, paludi e tratti piu limpidi sino ad arrivare alla foce. Il tratto
non e dritto dalla sorgente alla foce, e questo perche l’acqua adatta il suo fluire alle condizioni del
terreno che incontra. Questo e il caso classico di procedura errata.
Facendo la trasposizione dell’esempio del fiume a quello aziendale, si tratta di avere a che fare con
persone che lavorano solo a compartimenti stagni, che spesso non comunicano con il resto del team
coinvolto o addirittura arrivano a non voler modificare i loro comportamenti od abitudini perche
considerati “diritti acquisiti”, obbligando così la procedura ad adattare il suo corso a questi
“ostacoli”, con tutte le conseguenze che ne derivano.
STEP 2 – ANALISI DELLA PROCEDURA IN VIGORE
Paolo Ruggero Sciarrillo
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Step 2 – Analisi della procedura in vigore
RACCOLTA DEI PASSAGGI DELLA PROCEDURA
Una volta raccolte le interviste ma anche eventuali opinioni e suggerimenti dei soggetti coinvolti, si
disegna la procedura e si analizzano i punti in cui questa non e lineare. Ecco i passaggi piu
frequentemente riscontrabili nella quotidianita della gestione degli stabili:
1. Segnalazione del problema dal tenant alla Proprieta ;
2. Sopralluogo del referente della Proprieta e valutazione guasto;
3. Relazione del referente alla Proprieta e mandato per la richiesta di preventivi per la
risoluzione;
4. Sopralluoghi dei vari rappresentanti dei fornitori coinvolti nella preventizzazione e attesa
dei preventivi;
5. Determinazione se sia o meno a carico della Proprieta ;
6. Relazione del referente alla Proprieta ;
7. Se fosse a carico della Proprieta , approvazione del preventivo migliore;
8. “Cantierizzazione” dei lavori;
9. Verifica del refente della Proprieta dei lavori ed approvazione della fattura;
10. Se non a carico della Proprieta verifica dei lavori da parte del referente della Proprieta ;
STEP 2 – ANALISI DELLA PROCEDURA IN VIGORE
Paolo Ruggero Sciarrillo
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TRASPOSIZIONE GRAFICA DELLA PROCEDURA
STEP 2 – ANALISI DELLA PROCEDURA IN VIGORE
Paolo Ruggero Sciarrillo
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ANALISI Se guardiamo il diagramma di flusso relativo alla procedura, e facile capire il tempo che intercorre
tra la segnalazione del cliente e l’intervento risolutivo. Inutile dire quanto possa essere totalmente
inadeguato rispetto alla gestione di una eventuale emergenza!
Ma dove possiamo rilevare i punti deboli della procedura?
1. Innanzi tutto la comunicazione non immediata al Site Manager;
2. Poi la necessita di approvazione della Proprieta per qualsiasi tipo di intervento;
3. La necessita di presentare piu preventivi per qualsiasi tipo di riparazione;
4. Un ulteriore obbligo di sopralluogo per portare le varie aziende in competizione a fare una
valutazione del danno e della competenza indipendentemente dall’entita preventivabile
dello stesso da parte del Site Manager;
5. L’attribuzione solo dopo le relazioni delle Societa in competizione della competenza per il
costo dei lavori;
6. L’eventuale scelta tra i preventivi ancora una volta da parte della Proprieta ;
E come questi punti deboli posso essere tradotti in criticita ?
1. Il ritardo nell’attivare le risorse operative;
2. La mancanza di autonomia decisionale, anche minima, del referente della Proprieta o del
Site Manager crea l’esigenza dell’approvazione per ogni passaggio;
3. Pur avendo in essere un contratto di facility, per le tutte le manutenzioni straordinarie sono
necessari piu preventivi da parte di altre aziende;
4. Tenant e Proprieta non hanno riconosciuto fin dall’inizio l’autorita del Site Manager della
societa di facility e quindi necessitano di altri pareri prima di stabilire la competenza dei
costi;
5. Manca una procedura accelerata per i casi di emergenza, che possa dare il modo di
intervenire immediatamente limitando i danni per un intervento immediato che possa
essere risolutivo o perlomeno tampone in attesa di cantierizzare quello risolutivo.
STEP 3 - CORREZIONE PROPOSTA
Paolo Ruggero Sciarrillo
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Step 3 - Correzione proposta
NODI GORDIANI Prima di proporre la correzione vediamo su cosa si debba intervenire:
1. Il “desiderata” e quello di velocizzare i processi di decisione e di intervento, bisogna quindi
agire per eliminare quei passaggi che rallentano o impediscono il fluire degli eventi;
2. Non si puo pensare di velocizzare la procedura mantenendo il massimo dei controlli, e
necessario inserire meno controlli ma in posti cruciali;
3. Il vertice non puo seguire ogni aspetto della quotidianita , e necessario delegare e assegnare
fiducia e limitati poteri decisionali a figure chiave che possano garantire la continuita delle
decisioni e della presenza “on site”.
4. Quando si formalizza e si perfeziona un contratto di affitto e importante che Proprieta e
tenant condividano ogni aspetto di obblighi e doveri per evitare inutili controversie e magari
evitare di far partire la procedura quando non necessiti l’intervento della Proprieta .
SUGGERIMENTI Messi di fronte alle criticita che abbiamo elencato possiamo proporre delle possibili soluzioni:
1. Instaurare un limite massimo di spesa pre-autorizzato dalla Proprieta e dal tenant per
intervenire nelle emergenze e nei piccoli lavori;
2. Una volta scelta una societa di facility si assegnano direttamente a questa tutti lavori di
manutenzione straordinaria;
3. Proprieta e tenant lasciano la valutazione dei costi al Site Manager, richiedendo altri
preventivi solo per manutenzioni straordinarie importanti;
4. Una volta disegnata la nuova procedura si inseriscono dei controlli in alcui passaggi chiave
per evitare malversazioni o grossolani errori, per esempio la richiesta di piu preventivi per
ogni intervento straordinario che superi il limite pre-autorizzato.
5. I controlli non devono essere per forza all’interno della procedura. Possiamo anche inserli
nei report periodici. Per esempio il controllo in caso di manutenzioni straordinarie troppo
frequenti o ripetute per la stessa problematica.
STEP 3 - CORREZIONE PROPOSTA
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Ma vediamo come si presenterebbe la trasposizione della nostra procedura inserendo quelle
modifiche che abbiamo elencato poco sopra:
STEP 4 – LE MILESTONE
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Step 4 – le milestone
QUANTI CONTROLLI E DOVE Non esiste un numero “giusto” di controlli da inserire in una procedura. La procedura ha come
obiettivo l’essere corretta, e per esserlo deve scorrere velocemente dall’inizio alla fine. I controlli
sono delle “porte” che si decide di inserire per compartimentare i vari passaggi nei momenti in cui
si manifesti la possibilita di poter decidere in autonomia delle spese o delle tempistiche di
intervento. Ma alcuni di questi controlli possono essere facilmente superati valorizzando le risorse
coinvolte nella procedura. Come nel caso sopra descritto, aver pre-autorizzato degli importi al Site
Manager permette di diminuire notevolmente tempi e passaggi prima dell’ottenimento del risultato.
A fronte di una delega di poteri al Site Manager otteniamo reattivita e meno carico operativo sui
vertici aziendali che potranno concentrarsi su altro.
Ma questo non significa perdere di vista il Site Manager, e sufficiente perfezionare i report di
quest’ultimo e creare un database degli interventi per verificare l’oscillazione dei costi per ogni tipo
di manutenzione. Questo permettera di monitorare l’andamento dei costi anno per anno ed evitare
scostamenti dal budget stimato. Accanto a questa Milestone “esterna” in caso di Facility affidato a
societa esterne e possibile introdurre una verifica da parte di un Referente della Proprieta che
monitori a campione le riparazioni effettuate nel corso del trimestre per valutarne opportunita ed
efficacia.
STEP 5 – RATING & RANKING
Paolo Ruggero Sciarrillo
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Step 5 – Rating & Ranking
LA VALUTAZIONE DEI FORNITORI Abbiamo parlato della fluidita delle procedure e della loro capacita di far fronte agli eventi, ma
adesso dobbiamo introdurre anche due concetti da associare ai fornitori.
Il Site Manager dovrebbe assegnare un rating e un ranking ai vari fornitori che vengono utilizzati
durante l’anno per le varie riparazioni che si presentino. Nello specifico:
Un rating o un livello di affidabilita del fornitore che si sostanzia:
o Nei tempi di intervento;
o Nella qualita degli interventi;
o Nelle soluzioni e nei materiali proposti;
o Nell’impatto e nell’invasivita dei lavori effettuati;
o Dal tempo di presenza sul mercato;
o Dalla correttezza e aggiornamento della documentazione societaria;
Un ranking o un livello di importanza nell’ambito dei fornitori a disposizione della Societa
immobiliare o di quella di Facility, che si sostanzia:
o Prezzo finale degli interventi e dei materiali;
o Formazione dei suoi collaboratori;
o Modalita di presentazione dei progetti;
o Collaborazioni con professionisti riconosciuti;
o Presenza sul territorio;
E’ comunque buona regola “far girare” i fornitori ad intervalli regolari inserendo nuovi competitors
per mantenere alta la qualita e lo slancio di ognuno di loro verso l’efficienza e l’efficacia delle
soluzioni proposte.
CONCLUSIONI
Paolo Ruggero Sciarrillo
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Conclusioni
L’OBIETTIVO DELLE PROCEDURE Esulando per un attimo dal discorso specifico e allargando il campo di indagine alla generalita delle
attivita aziendali, la mappatura delle procedure e la loro periodica rivisitazione ha l’obiettivo di
migliorare la reattivita dell’azienda ad un evento negativo che le possa occorrere, ma anche capire
come integrare il risultato di questi miglioramenti con la vita aziendale.
Tornando al nostro caso specifico, il Site Manager potra gestire anche interventi preventivi che
permetteranno al tenant di apprezzare la gestione dell’immobile, e alla Proprieta di poter
minimizzare i costi associati agli eventi negativi programmando per tempo gli interventi con
conseguente contrattazione del prezzo e anche riducendo fortemente i potenziali danni da
“accadimento improvviso”.
A lungo termine quello che si dovrebbe ottenere da una corretta gestione delle manutenzioni degli
immobili e ridurre quasi a zero le probabilita che si debba intervenire in maniera massiccia e
costosa per risanare situazioni che prese sul nascere sarebbero state facilmente gestibili.
Tornando invece alla prospettiva generale una corretta gestione delle procedure permetterebbe
non solo l’ottimizzazione delle risorse interne, ma anche la valorizzazione delle loro competenze.
Sfruttando al massimo le potenzialita delle risorse sia in termini di tempo impiegato che in quelli di
apporto di valore aggiunto.