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Manuale di gestione SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ UNI EN ISO 9001:2015 Procedure Modulistica ed extra LEADERSHIP MAN-05 Organizzazione ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE SERVIZI PER ENOGASTRONOMIA E OSPITALIÀ ALBERGHIERA - I.P.S.S.E.O.A. - “F.BUSCEMI” Piazza Mons. Sciocchetti, 6 - 63074 San Benedetto del Tronto (AP) Tel. 0735.587044 (centralino) – Fax. 0735.581004 Web: www.alberghierosbt.gov.it E-Mail: [email protected] PEC : [email protected] Manuale Qualità UNI EN ISO 9001:2015 Manuale del sistema di gestione qualità Edizione 1 Revisio ne 1A Data 19 Gennaio 2018 Pagina 1 di 26 Manuale 9001:2015 – Sezione 5 Master Copia controllata Copia non controllata × Numero della copia 01 Emissione DG Dat a Firma Approvazione DG Dat a Firma

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Organizzazione

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE SERVIZI PER ENOGASTRONOMIA E OSPITALIÀ ALBERGHIERA

- I.P.S.S.E.O.A. -

“F.BUSCEMI”Piazza Mons. Sciocchetti, 6 - 63074 San Benedetto del Tronto (AP)Tel. 0735.587044 (centralino) – Fax. 0735.581004Web: www.alberghierosbt.gov.it E-Mail: [email protected] PEC : [email protected]

Manuale Qualità UNI EN ISO 9001:2015Manuale del sistema di gestione qualità

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Versione Data Descrizione Autore

00 19/01/2018 Prima emissioneImplementazione SGQ

Pierluigi Pace (STUDIO PACE)

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Master √Copia controllata √

Copia non controllata ×Numero della copia 01

Emissione DG Data Firma

Approvazione DG Data Firma

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Indice generale della sezione

Manuale del sistema di gestione qualità UNI EN ISO 9001:2015 – Sezione 5 – “Leadership”

5 Leadership5.1 Leadership e impegno5.1.1 Generalità5.1.2 Focalizzazione sul cliente5.2 Politica5.2.1 Stabilire la politica per la qualità5.2.2 Comunicare la politica per la qualità5.3 Ruoli, responsabilità ed autorità nell’organizzazione

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5 Leadership

5.1 Leadership e impegno

LEADERSHIP E IMPEGNO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (DIREZIONE)In considerazione della rilevanza organizzativa e gerarchica della funzione del Dirigente Scolastico, di seguito vengono poste in evidenza, quale elenco non esaustivo, le sue responsabilità. Il Dirigente Scolastico ha la rappresentanza dell’Istituto. Dirige, promuove, coordina, valorizza le risorse umane e professionali, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati di servizio. Partecipa e concorre al processo di realizzazione dell’autonomia scolastica. Assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi, predisponendo gli strumenti attuativi del P.O.F. Organizza la propria presenza in servizio e i propri tempi di lavoro secondo i criteri della flessibilità, in rapporto alle esigenze connesse all’esercizio delle sue funzioni. Si avvale della collaborazione di docenti da lui individuati secondo criteri di efficienza ed efficacia nel servizio scolastico. In relazione agli specifici aspetti di carattere generale e organizzativo inerenti al P.T.O.F. Il Dirigente Scolastico, all’inizio dell’anno scolastico, consulta il DSGA e informa il personale A.T.A. in un’apposita riunione. Stabilisce rapporti con gli enti locali e le risorse culturali presenti nel territorio alla ricerca comune di un’offerta formativa che risponda alle esigenze del contesto socio-economico in cui il proprio Istituto opera. Definisce la Politica e gli Obiettivi per la Qualità ed esegue il Riesame del Sistema Qualità, verifica l’efficacia di eventuali Azioni Preventive, Correttive o di Miglioramento. Approva il contenuto del Manuale Qualità, le Procedure, cui sono allegati Istruzioni e Moduli. Approva il Piano degli Audit Interni. Ai fini della normativa HACCP assume la funzione di Responsabile dell’Autocontrollo”.L’impegno di migliorare nel tempo le prestazioni qualitative, è fatto proprio dalla Direzione che esercita una funzione di indirizzo e controllo del Sistema di Gestione Qualità assicurandone l’efficacia (il raggiungimento degli obiettivi) e l’efficienza (l’ottimale impiego delle risorse). La funzione di indirizzo del Sistema di Gestione Qualità è svolta tramite la definizione della strategia operativa che soddisfa le aspettative dei portatori di interesse. L’identificazione dei requisiti/esigenze delle parti interessate si concretizza nella formulazione della Politica della Qualità e nella definizione dei conseguenti obiettivi di miglioramento delle prestazioni. Al fine di rendere evidente e concreto tale impegno all’interno e all’esterno del gruppo, la Direzione comunica in modo trasparente gli impegni presi, motivando il personale a partecipare al miglioramento continuo.La Direzione riconosce nel Sistema di Gestione Qualità lo strumento per l’identificazione e la soddisfazione degli interessi delle parti terze, attraverso la loro conversione in requisiti del sistema stesso per mezzo di procedure operative e/o interventi e/o azioni che perseguono obiettivi di miglioramento.Tale risultato viene raggiunto attraverso:

la valutazione diretta dell’evoluzione nel tempo delle aspettative e della soddisfazione delle parti interessate, per mezzo di apposite indagini,

l’approccio per processi e la valutazione dei rischi di sistema, l’identificazione e applicazione di tutte le prescrizioni legali relative alle attività aziendali in materia di: conformità legislativa e contrattuale dei prodotti/servizi forniti; ambiente naturale;

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salute e sicurezza sul lavoro; la valutazione indiretta relativamente al livello di qualità delle prestazioni erogate.

5.1.1 Generalità

La leadership dell’Istituto Alberghiero “F. Buscemi” si esprime nei riguardi del sistema di gestione della qualità nei seguenti modi: Si assume la responsabilità dell’efficacia del sistema di gestione; Stabilisce gli obiettivi della politica di qualità e si assicura che essa sia compatibile con la direzione strategica ed il

contesto stesso dell’organizzazione; Assicura la comunicazione, la condivisione e l’applicazione della Politica della Qualità; Assicura l’integrazione del proprio sistema gestionale con altri requisiti di altri processi di business dell’organizzazione,

in particolar modo di quelli ritenuti critici; Promuove l’utilizzo dell’approccio per processi e del Risk-Based Thinking; Assicura le risorse necessarie e la loro disponibilità per la realizzazione del sistema di gestione per la qualità; Diffonde l’importanza di una gestione efficace della qualità e di conformarsi ai requisiti del sistema di gestione; Assicura che il sistema di gestione raggiunga i risultati previsti; Coinvolge, dirige e sostiene le risorse umane a contribuire all’efficacia dell’intero sistema di gestione; Promuove il miglioramento continuo; Sostiene le altre funzioni aziendali rilevanti affinché esse esercitino correttamente la propria leadership nelle rispettive

aree di competenza.L’organizzazione ha implementato un Sistema di Gestione per la Qualità in grado di gestire i processi aziendali al fine di ottenere i dati e le informazioni che le consentono di comprendere e soddisfare costantemente i requisiti dei clienti nel mercato di riferimento.L’approccio per processi è applicato facendo ricorso alla metodologia PLAN-DO-CHECK-ACT con particolare attenzione al Risk-Based Thinking quale mezzo di pianificazione.

Metodologia PDCA

PlanPianificare

Stabilire gli obiettivi del sistema e i suoi processi, e le risorse necessarie per fornire risultati in conformità ai requisiti del cliente e alle politiche dell’organizzazione, e identificare e affrontare i rischi e le opportunità

DoFare

Attuare ciò che è stato pianificato

CheckVerificare

Monitorare e (quando applicabile) misurare i processi e i prodotti e servizi risultanti, a fronte delle politiche, degli obiettivi, dei requisiti e delle attività pianificate, e riferire sui risultati

ActAgire

Intraprendere azioni per migliorare le prestazioni, per quanto necessario

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5.1.2 Focalizzazione sul cliente

L’Istituto Alberghiero “F. Buscemi” dimostra il proprio ruolo rispetto all’attenzione del cliente assicurando:

La determinazione e la presa in carico dei requisiti dei clienti e di quelli cogenti; La determinazione e l’indirizzamento dei rischi e delle opportunità verso l’incremento continuo della soddisfazione del

cliente; L’attenzione che i prodotti ed i servizi continuino a soddisfare i requisiti del cliente, le leggi ed i regolamenti applicabili; L’attenzione che la soddisfazione del cliente sia mantenuta nel tempo.

Il Dirigente Scolastico si adopera attivamente affinché le esigenze e le aspettative del cliente/utente vengano chiaramente recepite, individuate, traslate in requisiti e ottemperate, per garantire la soddisfazione del cliente/utente stesso, secondo un piano di priorità determinato in armonia con la politica per la qualità decisa dagli organi collegiali e conforme alle norme cogenti. Al fine di porre sotto controllo e monitorare sistematicamente eventuali scostamenti della qualità erogata rispetto ai requisiti specificati sono state definite e documentate le attività di gestione dei reclami trasmessi all’Istituto dal cliente/utente e di monitoraggio del livello di soddisfazione del cliente/utente e di tutte le altre parti interessate. Attraverso tale attività è possibile valutare e definire le cause che hanno determinato la non conformità del servizio e/o l’insoddisfazione del cliente e delle parti interessate sui servizi forniti, individuando azioni correttive immediate e/o preventive (di “miglioramento”).Clienti/utenti propriamente detti dell’istituto sono:

a) gli allievi (iscritti e potenziali); b) le famiglie degli allievi.

Sono individuabili ulteriori clienti e dunque parti interessate: a) i professionisti coinvolti nell’attività (in particolare i docenti); b) la collettività; c) le scuole medie superiori di secondo grado; d) i partner in iniziative formative e culturali (altre agenzie formative pubbliche e private); e) le istituzioni universitarie.

Tutti questi soggetti esprimono bisogni ed esigenze differenti, talora anche in contrasto, e sono portatori di una specifica domanda di servizi. Rispetto ai referenti sopra elencati, è necessario fare opportune distinzioni. Il cliente primario per l’Istituto è l’allievo e la sua famiglia, fruitore concreto e diretto dei servizi formativi erogati, cui la comunità educativa della scuola si impegna a far conoscere diritti e doveri, norme e requisiti, criteri di valutazione e strumenti didattico - educativi nel modo più ampio e partecipato possibile. Per il raggiungimento del cliente primario e per la sua efficace formazione opera il processo dell’orientamento in entrata e uscita.Tra le parti interessate significativo per la realizzazione della qualità del servizio è in primo luogo l’insieme degli operatori dell’attività didattica e amministrativa in servizio nell’Istituto Alberghiero “F. Buscemi”. Docenti, personale amministrativo, tecnico e collaboratore sono portatori di un diritto alla formazione e al miglioramento professionale così come del dovere della sua puntuale e precisa effettuazione con soddisfazione del cliente primario.Nei confronti della collettività e delle sue istituzioni sopra indicate, come parti interessate, l’attenzione si esercita nella

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forma della pubblicizzazione delle attività svolte e nella ricerca di sinergie con altre strutture del territorio (scuole, agenzie formative, committenti privati, istituzioni interessate, etc.) presso cui o con il concorso di cui determinate attività formative possano aver luogo, nell’interesse della differenziazione dell’esperienza dello studente e della presenza attiva dell’Istituto nella vita sociale. Le relazioni con le istituzioni si svolgono al livello ufficiale previsto specificamente dalle modalità amministrative in vigore. Di specifiche esigenze delle istituzioni che possano incidere sullo standard dell’erogazione del servizio si tiene conto nel riesame della politica della qualità. L’Istituto Alberghiero “F. Buscemi” possiede requisiti organici e strutturali che gli permettono di espletare le attività e soddisfare le esigenze, in quanto i servizi realizzati, rispondono oltre che ai requisiti espressi esplicitamente, anche alle aspettative implicite dei committenti e dei partecipanti ai corsi.Tale intento ha indotto l’Istituto a definire un sistema di gestione per la qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2015 che pone la massima attenzione all’accrescimento della soddisfazione dei committenti e dei partecipanti ai corsi.

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5.2 Politica

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L’Istituto Alberghiero “F. Buscemi” s’impegna al miglioramento dei propri servizi formativi forniti, perseguendo risultati economici e di soddisfacimento delle esigenze e dei fabbisogni dei propri clienti ed utenti.Per ottenere questi risultati occorre che gli obiettivi dell’Istituto siano condivisi da tutto il personale scolastico e in particolare dagli organi collegiali e dal personale A.T.A..L’Istituto Alberghiero “F. Buscemi” si propone di perseguire il miglioramento continuo dell’efficacia del Sistema di Gestione per la Qualità, il miglioramento della qualità dei propri servizi, e l’incremento della propria clientela ed utenza e dei servizi ad essa offerti.Quali obiettivi prioritari (Obiettivi Generali) L’Istituto Alberghiero “F. Buscemi” si propone di:

sviluppare i servizi per ciascun area educativa e formativa, ed in particolare potenziare i servizi di alternanza scuola-lavoro (EX A.S.L.), elemento che caratterizza la tipologia di scuola, in considerazione dell’impegno di almeno 210 ore nel triennio; il settore dei corsi di insegnamento dell’italiano come L2 agli studenti stranieri; i corsi di cucina per esterni;

garantire la qualità dei servizi di formazione erogati; garantire la soddisfazione dei propri allievi; garantire le competenze del personale necessarie alla erogazione dei servizi formativi; potenziare la presenza dell’Istituto sul territorio.

L’Istituto Alberghiero “F. Buscemi” assume come vincolanti nella gestione delle attività i requisiti di legge e le norme di settore applicabili.La Politica per la Qualità, approvata dal Dirigente Scolastico, viene attuata attraverso la definizione di un Piano Annuale contenente gli Obiettivi Specifici e le responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi stessi.Tale documento è definito e riesaminato nell’ambito del Riesame dal Dirigente ed è comunicato ai responsabili delle funzioni ed al personale coinvolto.Per raggiungere i suddetti obiettivi la Direzione ritiene indispensabili le seguenti azioni:

1. Effettuare e riesaminare i fattori di contesto e le esigenze delle parti interessate individuando e valutando i rischi e le opportunità di sistema.

2. Dare un assetto gestionale all’Istituto che garantisca una organica e chiara definizione dei compiti e delle responsabilità;

3. Implementare metodologie di lavoro tali da poter gestire in forma controllata le attività dell’azienda e ricercare ed applicare per quest’ultime le “migliori pratiche”;

4. Gestire ogni processo sia interno che trasversale all’organizzazione attraverso la metodologia del PDCA ovvero pianificare, eseguire, controllare e agire andando a standardizzare o riprogettare i processi per renderli efficaci ed efficienti;

5. Utilizzare tecnologie volte al miglioramento continuo della qualità dei servizi; 6. Implementare metodi efficaci di comunicazione con le parti interessate, migliorando costantemente sia i mezzi di

comunicazione, sia gli strumenti di intervento a fronte di richieste; 7. Comunicare la politica e gli obiettivi del sistema di gestione Qualità agli stakeholder; 8. Formare e sensibilizzare tutto il personale e in particolare le figure responsabili (es. funzioni strumentali)

nell’attuazione del Sistema di Gestione Qualità, in modo che le linee direttrici di questa politica e gli obiettivi concreti siano compresi e recepiti da tutto il personale ai vari livelli;

9. Implementare efficaci metodologie di aggiornamento delle prescrizioni legali applicabili;

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10. Valutare periodicamente, per mezzo di audit interni, la conformità del Sistema di Gestione alla norma di riferimento, alla propria Politica e a quanto pianificato e programmato; in particolare andando a verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso i riesami periodici della direzione;

11. Migliorare in modo continuo il Sistema di Gestione sulla base dei risultati dei riesami;12. Perseguire la continua innovazione tecnologica delle attrezzature di lavoro al fine di aumentare la propria capacità

produttiva nel rispetto di tutti i principi di sicurezza e salute dei propri lavoratori;13. Attuare il coinvolgimento di tutti i lavoratori nella vita aziendale attraverso l’introduzione di procedure e strumenti

per favorire il dialogo e il miglioramento del clima aziendale; 14. Attuare il continuo miglioramento dei canali di comunicazione, informazione e coinvolgimento degli stakeholder; 15. Promuovere il coinvolgimento dei fornitori e attuare sistemi di sensibilizzazione/monitoraggio al fine di verificare

il rispetto dei requisiti della qualità.

La Direzione s’impegna a verificare periodicamente che la Politica per la Qualità sia: coerente con la politica e le strategia dell’organizzazione; sostenuta dai responsabili delle funzioni e formalmente attuata.

La direzione si impegna periodicamente a riesaminare il documento della qualità e ad apportarvi le necessarie modifiche.Per ogni obiettivo verrà dato un giudizio sullo stato di raggiungimento richiamando dati numerici in termini di efficacia e di efficienza ed allegando grafici e relazioni in forma cartacea o informatica. Nel caso di anomalie incongruenze, imprecisioni la direzione si impegna a effettuare le necessarie azioni correttive.Nel quadro di una azione scolastica improntata alla informazione e alla trasparenza la direzione si impegna anche a garantire la conoscenza a tutto il personale scolastico dei risultati degli audit, indicando i possibili miglioramenti da mettere in atto a seguito di tali risultati, lo stato di gestione dei documenti, l’aggiornamento delle leggi, lo stato di distribuzione dei documenti e di conservazione delle registrazioni.Sempre a garanzia della trasparenza La Politica della Qualità è formalizzata dal DS su un documento ed è diffusa e illustrata a tutto il personale dell’Istituto Alberghiero “F. Buscemi” tramite pubblicazione in bacheca, affissione in luoghi aperti al pubblico, e comunicazione della stessa in modo da informare il personale che leggerà la suddetta, inoltre è pubblicata nel sito dell’Istituto e tutti possono accedere.Il Responsabile Qualità e tutte le persone che assumono incarichi di responsabilità, s’impegnano a diffondere ed a illustrare con la massima trasparenza la Politica della Qualità a tutti i livelli dell’organizzazione.

5.2.1 Stabilire la politica per la qualità

La Politica per la qualità è stata definita dalla Leadership dell’organizzazione, in modo tale: Da risultare appropriata alle esigenze dei clienti/utenti, dell’organizzazione e della normativa cogente e volontaria

di carattere nazionale e comunitario; Da risultare appropriata alle finalità ed al contesto dell’organizzazione e che supporti i propri indirizzi strategici; Da includere l’impegno a rispettare tutte le leggi ed i regolamenti vigenti; Da costituire un quadro di riferimento per fissare gli obiettivi per la qualità; Da mantenere l’impegno di soddisfare i requisiti per il miglioramento continuo, con l’attuazione di piani di

miglioramento e la definizione degli obiettivi per la qualità; Da rispettare gli indicatori e valori limite per gli indici di efficienza e di efficacia del servizio erogato, la relazione con

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il territorio, la dotazione logistica ed il contesto specifico; Da includere l’impegno al soddisfacimento dei requisiti applicabili ed al miglioramento continuo dell’efficacia del

SGQ; Di prevedere un quadro strutturale per definire e riesaminare gli obiettivi aziendali.La Politica per la qualità, gli obiettivi ed i conseguenti impegni dell’azienda, suddivisi per funzione aziendale, sono definiti, formalizzati, monitorati e riesaminati con frequenza almeno annuale in ragione delle mutate condizioni organizzative dell’organizzazione.Essa viene comunicata al personale, agli stakeholders ed a tutte le parti interessate.

La Direzione ha individuato alcuni obiettivi generali per la Politica della Qualità, essi sono:

Realizzare prodotti e servizi conformi ai progetti ed ai piani finanziari definiti con il cliente; Sviluppare stili e modalità di lavoro univoci ed omogenei all’interno dell’organizzazione; Accrescere le competenze professionali dei lavoratori, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo dell’organizzazione; Sviluppare interventi di innovazione di processo e di prodotto; Disporre di un sistema di valutazione dei risultati che tenga conto delle performance organizzative e degli effetti

sociali ed economici degli interventi; Promuovere relazioni e collaborazioni con il sistema territoriale delle imprese, delle associazioni e delle istituzioni; Migliorare il sistema di gestione della qualità e migliorare complessivamente l’organizzazione aziendale e le

competenze dei collaboratori.

5.2.2 Comunicare la politica per la qualità

La Politica per la qualità definita dalla Leadership dell’organizzazione Viene messa a disposizione delle parti interessate rilevanti sia interne che esterne all’azienda con la dovuta

informazione documentata; Viene comunicata, fatta comprendere e fatta applicare all’interno dell’organizzazione.

5.3 Ruoli, responsabilità e autorità nell’organizzazione

La leadership aziendale ha individuato i soggetti a cui ha assicurato responsabilità ed autorità per i ruoli loro assegnati, ha comunicato quanto stabilito all’interno ed all’esterno della propria organizzazione e si è accertata che quanto stabilito sia stato correttamente compreso e recepito.

Tale sistema dei poteri e delle responsabilità viene impiegato al fine di: Assicurare che il sistema di gestione per la qualità sia conforme ai requisiti della norma internazionale UNI EN ISO

9001:2015; Assicurare che gli output attesi vengano conseguiti tramite l’idonea applicazione dei processi stabiliti; Assicurare la redazione di report periodici destinati alla leadership dell’organizzazione in tema di prestazioni del

sistema di gestione per la qualità e fornire dettagli circa eventuali opportunità di miglioramento (Vedi Manuale - Sez. 10.1);

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Assicurare che l’intera organizzazione interna sia focalizzata sulla soddisfazione del cliente; Assicurare che l’integrità del sistema di gestione per la qualità sia mantenuto valido ed integro anche quando vengono

pianificate nuove azioni o attuate modifiche al sistema di gestione stesso; Monitorare le performances del Sistema di Gestione Qualità ed i rischi connessi ai processi; Focalizzare l’attenzione sul cliente nel proprio mercato di riferimento.

Organizzazione funzionale e Organi Collegiali La struttura organizzativa dell'IPSSEOA “Buscemi” di San Benedetto è costituita da: Organi Collegiali; Funzioni specifiche per l'espletamento di mansioni definite.

A tal proposito sono determinati due diversi livelli di approccio in termini di autorità e responsabilità:1) i rapporti di autorità vengono ereditati dalle disposizioni legislative in materia e dai contratti nazionali e vengono

esercitati da: Dirigente Scolastico Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Collegio dei Docenti Consiglio di Istituto Giunta Esecutiva Consiglio di Classe

2) le responsabilità vengono precisate nell'ambito dell'autonomia scolastica, con le forme di assegnazione incarichi stabilite dal quadro legislativo vigente. In tal caso il concetto di "responsabilità" non è sinonimo di potere gerarchico sugli operatori coinvolti per ottenere i risultati pianificati, ma assume la connotazione di "coordinamento" affinché i risultati stessi possano essere ottenuti.

Autorità degli Organi CollegialiCONSIGLIO DI ISTITUTOIl Consiglio di Istituto è organo collegiale di governo ed in quanto tale esercita le funzioni di indirizzo politico - amministrativo, definendo, nel rispetto delle scelte didattiche deliberate dal Collegio docenti, gli obiettivi e i programmi da attuare e verificando la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.È il massimo organo collegiale dell'istituto perché riunisce i rappresentanti di tutte le componenti; ne fanno parte, oltre al DS, quattro studenti eletti dai loro compagni di tutto l'istituto, quattro genitori, otto insegnanti e due non-docenti (personale tecnico o amministrativo o ausiliario) ed è presieduto da uno dei genitori eletti. Il Consiglio d'Istituto: traccia gli indirizzi generali del PTOF sia in ordine alle attività didattiche (di cui segnala le esigenze), sia in ordine alla

gestione finanziaria delibera su tutto ciò che concerne il Regolamento di Istituto, i pagamenti, sull'acquisto delle attrezzature tecnico-

scientifiche e dei sussidi didattici, sull'assegnazione di borse di studio, sui viaggi d'istruzione e sugli scambi, sulle

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attività integrative, sull'adesione e/o sulle proposte di rete tra scuole, esprime pareri sulle questioni didattiche e sulle proposte degli studenti e degli insegnanti. Il CdI elegge la GIUNTA ESECUTIVA composta dal Dirigente Scolastico e dal DSGA (membri di diritto), da un rappresentante dei genitori, da uno studente, da un docente e da un impiegato tecnico o amministrativo o ausiliario.

Le delibere del Consiglio di Istituto sono pubblicate ed esposte all'albo della scuola.

COLLEGIO DEI DOCENTIIl Collegio dei docenti è formato da tutti gli insegnanti dell'Istituto. Stabilisce i criteri generali della programmazione educativa e didattica annuale e prende le relative decisioni.Il Collegio dei Docenti è l'organo collegiale cui competono: l'elaborazione del Piano dell'Offerta Formativa a norma dell'art. 3 del DPR 08.03.1999, n. 275; le deliberazioni su: programmazione educativa; adeguamento dei programmi d'insegnamento alle particolari esigenze

del territorio e del coordinamento disciplinare; iniziative per il sostegno di alunni diversamente abili e di figli di lavoratori stranieri; innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell'organizzazione scolastica, a norma dell'art. 2, co. 1, d.m. 29.05.1999, n. 251, modificato dal d.m. 19.07.1999, n. 178; piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione, ai sensi dell'art. 13 del ccni 31.08.1999;

la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni (art. 2 o.m. n. 134/2008); l'adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di classe e scelta dei sussidi didattici; l'approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7, comma 2, d.P.R. 08.03.1999, n.

275); la valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica; le proposte per la formazioni delle classi, assegnazione dei docenti e orario delle lezioni; lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, in collaborazione con gli

specialisti; i pareri sulla sospensione dal servizio di docenti; i pareri su iniziative per l'educazione alla salute e contro le tossicodipendenze; l'esercizio delle competenze in materia elettorale fino alla costituzione del Consiglio di Istituto (art. 1 o.m. n.

277/1998); l'elezione dei propri rappresentanti di circolo o di istituto; l'elezione dei docenti che compongono il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti; l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al PTOF, a norma dell'art. 28 del ccnl 26.05.1999 e dell'art. 37

del ccni 31.08.1999 e successivi.

GIUNTA ESECUTIVAPredispone il programma annuale ed il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio di Istituto,fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

CONSIGLIO DI CLASSEÈ organo collegiale costituito da tutti i docenti di una classe più due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti.È presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente membro del Consiglio, delegato dal Dirigente stesso.

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Manuale di gestione SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

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Modulistica ed extra

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Si riunisce in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni ed ha il compito di formulare proposte in ordine all'azione educativa e didattica (libri di testo, programmi, attività integrative, corsi di recupero, viaggi d'istruzione, visite guidate) e di agevolare i rapporti tra docenti, genitori ed alunni.La realizzazione del coordinamento didattico o interdisciplinare, nonché le operazioni di scrutinio, che avvengono alla sola presenza dei docenti e del Dirigente Scolastico.Il potere decisionale sulla valutazione degli studenti (per esempio ammissione/non ammissione all’anno successivo/debiti formativi ) spetta all'intero Consiglio di classe che valuta e decide su proposta del singolo docente.Le funzioni del Consiglio di classe sono: individuare gli obiettivi delle singole discipline per classe, sia in termini di conoscenze sia di capacità e comportamenti

(precisione, correttezza, puntualità); individuare obiettivi comuni e trasversali ed eventuali interventi interdisciplinari; definire le attività integrative, di approfondimento e di potenziamento volte alla valorizzazione delle eccellenze o di

recupero di conoscenze e abilità; definire chiaramente gli obiettivi minimi che gli alunni dovranno raggiungere in ogni disciplina per ottenere

l'ammissione alla classe successiva; definire un comportamento comune nei confronti degli alunni nei vari momenti della vita scolastica (assenze

collettive, ritardi, uscite anticipate); gestire gli scrutini del primo quadrimestre e finali; elaborare il documento del 15 maggio in vista degli esami di stato.

Responsabilità FunzionaliDi seguito sono indicate le principali responsabilità relative alle figure funzionali dell'Istituto. Per quanto qui non specificato in dettaglio, si fa comunque riferimento a tutti i testi normativi che esplicano le mansioni dei soggetti chiamati in causa.

DIRIGENTE SCOLASTICO (DS) Ha la rappresentanza legale dell'Istituto. Dirige, promuove, coordina, valorizza le risorse umane e professionali, è responsabile della gestione delle risorse

finanziarie e strumentali e dei risultati di servizio. Partecipa e concorre al processo di realizzazione dell'autonomia scolastica. Assicura la gestione unitaria dell'istituzione scolastica e la finalizza all'obiettivo della qualità dei processi formativi,

predisponendo gli strumenti attuativi del PTOF. Organizza la propria presenza in servizio e i propri tempi di lavoro secondo i criteri della flessibilità, in rapporto

alle esigenze connesse all'esercizio delle sue funzioni. Si avvale della collaborazione di docenti da lui individuati secondo criteri di efficienza ed efficacia nel servizio

scolastico. In relazione agli specifici aspetti di carattere generale e organizzativo inerenti al PTOF il DS, all'inizio dell'anno

scolastico, consulta il DSGA e informa il personale A.T.A. in un'apposita riunione. Stabilisce rapporti con gli enti locali e con le risorse culturali presenti nel territorio alla ricerca comune di

un'offerta formativa che risponda alle esigenze del contesto socioeconomico in cui il proprio Istituto opera. Il Dirigente, nell'esercizio dei poteri di gestione delle risorse, adotta tutti i provvedimenti di spesa necessari

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(realizza il programma), senza dover ricorre più, in alcuni casi, alle delibere del Consiglio di Istituto. Definisce la Politica e gli Obiettivi per la Qualità ed esegue il Riesame del Sistema Qualità, verifica l'efficacia di

eventuali Azioni Preventive, Correttive o di Miglioramento. Approva il contenuto del Manuale Qualità, le Procedure e Moduli. Approva il Programma annuale degli Audit Interni; Si occupa della formazione delle classi; Assegna i docenti alle classi; Stabilisce l'orario delle lezioni; Presiede il collegio dei docenti; Presiede la giunta esecutiva; Nomina i collaboratori diretti; Nomina, su designazione del collegio docenti, i responsabili delle funzioni strumentali; Indica i responsabili dei laboratori al dsga; Presiede i consigli di classe; Nomina i delegati ed i segretari degli stessi; Predispone l'attuazione del ptof; Assicura collaborazione con il territorio:

o Rapporti con gli enti istituzionali;o Relazione con altre scuole ed enti;o Rapporti con la stampa;

Gestisce le relazioni sindacali; È il responsabile della sicurezza (se non diversamente definito).

PRIMO COLLABORATOREFunzione delegata dal DS per:

Sostituzione del dirigente in caso di assenza o impedimento; Gestione permessi brevi e recuperi dei docenti; Completamento dell'orario d'obbligo dei docenti; Sostituzione docenti assenti; Organizzazione cdc; Organizzazione incontri scuola-famiglia; Gestione permessi entrata/ uscita degli alunni.

COORDINATORI DI DIPARTIMENTO (DISCIPLINARI)Le materie d'insegnamento affini vengono aggregate in dipartimenti e coordinati da un responsabile, docente con contratto a tempo indeterminato, nominato dal Dirigente Scolastico. Sono i referenti per la dirigenza e per i colleghi della scuola in merito alla loro disciplina.

Il Coordinatore di dipartimento ha il compito di:

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Coordinare la programmazione didattica annuale per aree disciplinari; Predisporre iniziative, modalità, materiali attinenti il recupero, il sostegno e l'approfondimento per la

preparazione degli studenti; Proporre attività didattiche complementari ed integrative attinenti le aree disciplinari del dipartimento; Coordinare e formalizzare le proposte di aggiornamento (entro il mese di ottobre); Coordinare l’adozione dei libri di testo; Proporre acquisti di sussidi didattici e di materiale scientifico; Organizzare attività e strumenti di documentazione e di archiviazione dei materiali prodotti; Coordinare le riunioni disciplinari secondo i tempi e l'ordine del giorno predisposti dalla dirigenza; Prendere accordi con i coordinatori di altre materie per eventuali confronti e collaborazioni interdisciplinari

elaborare gli obiettivi formativi e i contenuti minimi per materia; Individuare i contenuti comuni dei programmi che ogni insegnante svolgerà, anche in vista delle inevitabili fusioni

di classi, dei passaggi d'alunni da una classe ad un'altra, dell'ingresso di alunni dal settore della formazione e dell'apprendistato, delle ripetenze ed allo scopo di rendere omogenee le decisioni finali dei consigli di classe nella valutazione degli alunni.

COORDINATORI DI CONSIGLI DI CLASSEAl docente coordinatore sono affidate le seguenti funzioni delegate: 1. Interventi nei confronti degli allievi:

individua e segnala alla dirigenza e agli uffici di segreteria i casi di allievi che effettuino un rilevante numero di ritardi e/o di assenze e frequentino saltuariamente le lezioni;

rileva le situazioni negative nel profitto al fine di consentire al consiglio di classe di focalizzare meglio i casi che necessiteranno di interventi di recupero e sostegno

2. Interventi nei confronti dei docenti: svolge la funzione di coordinatore e redattore della programmazione di classe, presiede le riunioni dei consigli di

classe all'uopo convocate; coordina le proposte di attivazione dei corsi di recupero e sostegno; cura in particolare che le deliberazioni degli OO.CC. in merito agli obiettivi educativi, ai metodi di verifica ed ai

criteri di valutazione siano osservate da tutti i componenti. 3. Interventi nei confronti delle famiglie degli allievi:

prende gli opportuni contatti con i genitori nei casi che necessitino dell' intervento della famiglia. 4. Coordinamento dell'attività di somministrazione dei test d'ingresso, di uscita e delle simulazioni delle prove in vista degli Esami di Stato:

cura in particolare che la somministrazione avvenga nei tempi e nei modi previsti dalle disposizioni impartite e dalle decisioni del Consiglio di Classe

coordina l'analisi dei risultati dei test e delle simulazioni da parte del Consiglio di Classe

Al termine della fase di elaborazione ed analisi provvede alla divulgazione dei materiali da utilizzare nel lavoro di programmazione didattica.

RESPONSABILE QUALITÀ Ha una funzione nodale nell'organizzazione della scuola secondo i dettami del Sistema di Gestione per la Qualità.

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Ha il compito di coordinare e impostare tutta l'attività di coloro che hanno responsabilità all'interno dell'organizzazione del Sistema Qualità.

È il principale collaboratore del Dirigente Scolastico nella gestione del sistema e cura l'emissione, l'aggiornamento e la distribuzione del Manuale della Qualità e delle Procedure.

Ha inoltre il compito di raccogliere ed elaborare tutte le segnalazioni di malfunzionamenti, disguidi, inosservanza delle norme, al fine di attivare rapidamente tutte le azioni correttive e preventive necessarie.

È il riferimento essenziale del Dirigente Scolastico nel compito di mantenere sotto controllo l'intero Sistema Qualità, al fine di permettere il riesame ed il miglioramento.

DOCENTILa funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell'attività di facilitatore nella trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità, realizzando così il processo di insegnamento - apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici e dalle leggi dello Stato. La funzione docente si fonda sull'autonomia culturale e professionale dei docenti. In attuazione dell'autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico-didattici, il piano dell'offerta formativa, adattandone l'articolazione alle differenti esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio-economico di riferimento. Il profilo professionale del docente è costituito da competenze disciplinari, pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, tra loro correlate ed interagenti. I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa. I docenti, oltre a svolgere il loro normale orario di insegnamento, espletano le altre attività connesse con la funzione docente, tenuto conto dei rapporti inerenti alla natura dell'attività didattica e della partecipazione al governo della comunità scolastica. In particolare i docenti:

curano il proprio aggiornamento culturale e professionale, anche nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi ;

partecipano alle riunioni degli organi collegiali di cui fanno parte; partecipano alla realizzazione delle iniziative educative della scuola, deliberate dai competenti organi curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi; partecipano ai lavori delle commissioni di esame e di concorso di cui siano stati nominati componenti.

GRUPPI DI LAVORO (COMMISSIONI)Sono nominati ogni anno dal Collegio dei Docenti, del quale sono organi funzionali.Ogni gruppo/commissione ha un coordinatore responsabile, che stabilisce un programma di lavoro in base ai compiti attribuitigli dal Collegio dei Docenti.Le riunioni sono verbalizzate su appositi registri a cura di un segretario, nominato tra i componenti stessi.

FUNZIONI STRUMENTALI

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Al fine di contribuire alla realizzazione delle finalità della scuola dell'autonomia e per valorizzare la professionalità e l'impegno aggiuntivo degli insegnanti, vengono conferite specifiche funzioni strumentali con il compito di svolgere azioni di progettazione, intervento, coordinamento del lavoro dei docentiLe Funzioni Strumentali vengono individuate ed attribuite dal Collegio dei Docenti quali strumenti per la realizzazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) ed in coerenza con esso. Sono state individuate cinque MACRO AREE DI INTERVENTO (Area organizzativa, didattica e della formazione - PTOF, Area Educazione alla mondialità e alla cittadinanza europea, Area accoglienza, continuità e orientamento, Area pedagogica, metodologico-didattica, Area della ricerca e dell’innovazione) ai quali afferiscono le funzioni strumentali.

RESPONSABILI DI LABORATORIOI docenti

sono responsabili del materiale in dotazione ai laboratori e, per conto dei colleghi, presentano agli organi di gestione, proposte per l'acquisto di materiali e attrezzature.

svolgono attività di supporto tecnico alla funzione docente. sono addetti alla conduzione tecnica dei laboratori, garantendone l'efficienza e la funzionalità. provvedono alla preparazione del materiale e degli strumenti per le esperienze didattiche e per le esercitazioni

pratiche nei laboratori cui sono assegnati, garantendo l'assistenza tecnica durante lo svolgimento delle stesse. provvedono al riordino e alla conservazione del materiale e delle attrezzature tecniche, garantendo la verifica e

l'approvvigionamento periodico del materiale utile alle esercitazioni didattiche.

DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI (DSGA) Esercita funzione di direzione dei servizi di segreteria nel quadro delle direttive impartite dal Dirigente Scolastico.

Svolge attività lavorativa di considerevole complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo- contabili e ne cura l'organizzazione

svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, dal personale ausiliario e amministrativo, posto alle sue dirette dipendenze.

Assicura che la gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola sia coerente rispetto alle finalità del PTOF.

L'espletamento delle funzioni sarà volto ad assicurare l'unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi dell'istituzione scolastica, in particolare del piano triennale dell'offerta formativa.

Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale.

I servizi generali e amministrativi comprendono al loro interno:

Area esecutiva: collaboratori scolastici che si occupano di attività di supporto all'amministrazione e alla didattica oltre che della pulizia dei locali;

Area segreteria: assistenti amministrativi che si occupano di tutte le attività inerenti i docenti e gli alunni (carriere, assenze, iscrizioni, elenchi classi, ecc.).

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SEGRETERIA AMMINISTRATIVAÈ suddivisa in:UFFICIO DIDATTICA:

Svolge attività di registrazione e coordinamento per quanto riguarda la documentazione degli alunni; Svolge attività di coordinamento agli insegnanti per gli Esami di Stato; Redige autonomamente atti, dietro direttive, sia per stesura che per contenuti; Svolge attività di informazione con l'utenza interna e esterna; Collabora al processo di informatizzazione delle assenze, delle valutazioni degli alunni, degli scrutini e quant'altro

inerente la messa in rete della segreteria; Cura il protocollo della corrispondenza in entrata e in uscita; Scarica e stampa la corrispondenza Intranet e la posta elettronica; Svolge attività di coordinamento per la distribuzione di fax e circolari.

UFFICIO AMMINISTRATIVO: Svolge attività di coordinamento dei Progetti d'Istituto curandone gli aspetti contrattuali; Svolge attività di coordinamento per quanto riguarda i corsi interni (corsi di recupero e sostegno, corsi

surrogatori, corsi di aggiornamento, ecc.); Svolge attività di coordinamento degli addetti inseriti nel settore "personale" previsto dall'organigramma

dell'istituto; Cura tutti gli atti relativi all'immissione in ruolo e rilascia ampia informazione; Collabora con il DSGA; Avvia la procedura informativa SISSI/SIMPI per quanto concerne la parte relativa alla gestione del personale al fine

di renderla operativa entro l'anno scolastico; Partecipa alla procedura per la riconversione dei dati tra il software in dotazione ed il software ministeriale; Svolge attività di coordinamento, curandone anche gli aspetti contabili, degli addetti inseriti nel settore contabile

previsto dall'organigramma dell'Istituto; Svolge attività inerenti la contabilità di bilancio collaborando direttamente con il DSGA; Avvia la procedura informativa SISSI/SIMPI al fine di renderla operativa entro l'anno scolastico, per quanto

concerne la parte contabile (stipendi e bilancio); Gestione dei beni patrimoniali e degli acquisti.

COLLABORATORI SCOLASTICI Sono addetti ai servizi generali della scuola, con compiti di accoglienza nei confronti degli alunni e del pubblico; di

pulizia degli spazi scolastici e degli arredi; di collaborazione con i docenti. In particolare: sorvegliano gli alunni in caso di momentanea assenza degli insegnanti; accompagnano gli alunni in occasione di loro trasferimenti dalla scuola ad altre sedi anche non scolastiche,

comprese visite guidate e viaggi di istruzione; sorvegliano gli ingressi, l'apertura e la chiusura degli stessi; aiutano gli alunni diversamente abili nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell'uscita da esse;

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RESPONSABILE DI PROGETTO Cura la redazione, realizzazione e rendicontazione del progetto affidatogli. Organizza l'attività e a tal proposito: Segue l'iter burocratico del progetto; Tiene i contatti con i docenti ed eventuali soggetti esterni coinvolti nel progetto e ne coordina il lavoro; Definisce, per quanto non già stabilito nel progetto, compiti dei soggetti interessati e modalità degli interventi; Stila il calendario e comunica eventuali modifiche di date degli interventi tenendo conto delle disponibilità dei

docenti e degli eventuali altri impegni programmati, e lo comunica alla dirigenza; Predispone l'eventuale modulistica necessaria e informa tutti gli interessati dove reperirla, come compilarla, a chi

riconsegnarla. Pubblicizza adeguatamente l'iniziativa tra tutti i gli utenti. Realizzazione dell'attività Predispone il materiale eventualmente occorrente; Si accerta della disponibilità di attrezzature, aule e quant'altro possa servire; Verifica il regolare svolgimento dell'attività; Predispone gli opportuni interventi in caso di assenza del docente o altro impedimento; Propone al DS eventuali modifiche ritenute indispensabili per la buona riuscita del progetto ; Rendicontazione dell'attività Raccoglie pareri e osservazioni degli utenti; Al termine dell'attività e/o in itinere, ove possibile, predispone e somministra un foglio di rilevazione del grado di

soddisfazione dell'utenza al fine della valutazione del progetto; Elabora i dati raccolti e li presenta al Dirigente scolastico e alla funzione strumentale competente unitamente a

una sintetica relazione scritta sull'andamento del progetto; Informa il Collegio Docenti sui risultati del progetto ; Consegna in Segreteria la documentazione necessaria ai fini amministrativi.

RESPONSABILE DEL SERVIZIO PROTEZIONE E PREVENZIONE (RSPP)Il Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione è incaricato per gli adempimenti introdotti dal D.L.vo 526/94 e successivo 242 del 19.03.1996 che contengono norme di attuazione delle direttive comunitarie per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.----------

L'IPSSEOA “Buscemi” di San Benedetto ha definito un organigramma funzionale approvato dalla Dirigenza che definisce e inquadra tutte le funzioni appartenenti all'Istituto che svolgono attività nell'ambito dei diversi processi dell'organizzazione. Tale organigramma, riportato nel seguito, costituisce la rappresentazione "verticale" della struttura, che si accompagna a quella "orizzontale" dei processi del sistema. È stato definito anche un Organigramma nominativo approvato da DS. Copie dell'organigramma sono disponibili presso i diversi uffici cosicché la struttura organizzativa aziendale risulta portata alla conoscenza di tutti.DS provvede, a inizio di ogni anno scolastico, a definire la dislocazione delle risorse umane per i diversi ruoli operativi mediante decreti specifici e nomine cumulative.

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