Proc Civile_I II III Libro (Appunti)

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www.giuristifedericiani.org Istituzioni di Diritto Processuale Civile – Appunti 1° 2° e 3° libro Indice argomenti: Atti processuali Attività del Convenuto Azione nel processo Condanna con riserva Giurisdizione Processo del lavoro Processo esecutivo Impugnazioni Competenza Litispendenza Parti Prove Principi del processo Procedimento d’ingiunzione e convalida di sfratto Procedimento ex art 148 Processo cautelare Processo di cognizione Res iudicata Sentenze Svolgimento Anomalo

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Procedura civile

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    Istituzioni di Diritto Processuale Civile Appunti 1 2 e 3 libro Indice argomenti:

    Atti processuali Attivit del Convenuto Azione nel processo Condanna con riserva Giurisdizione Processo del lavoro Processo esecutivo Impugnazioni Competenza Litispendenza Parti Prove Principi del processo Procedimento dingiunzione e convalida di sfratto Procedimento ex art 148 Processo cautelare Processo di cognizione Res iudicata Sentenze Svolgimento Anomalo

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    ATTI PROCESSUALI Il processo un procedimento composto da una serie di atti formulati dalle parti processuali, o dal giudice, o dal cancelliere, o dallufficiale giudiziario. Latto processuale non altro che un tassello che va a comporre il mosaico del processo. La preclusione la perdita dei poteri di compiere un atto processuale o perch si tenuto un comportamento incompatibile o perch era decaduto il termine (es: le nullit relative si eccepiscono nelludienza immediatamente successiva--> tali preclusioni si possono rimuovere grazie alla rimessione in termini ex art 184bis); nella preclusione per limpugnazione operano entrambe le cause. Termine dilatorio--> quando simpone un ritardo nellattivit (termine per lesecuzione forzata) Termine libero --> tipico (deve essere previsto dalla legge): il tempo variabile non si tiene conto n del giorno iniziale n di quello finale. Termine finale --> il termine ultimo per poter esercitare un dato potere o per compiere un certo atto. Questo pu essere ordinatorio cio prorogabile prima della sua scadenza oppure perentorio cio improrogabile (stabilito dalla legge o dalla discrezionalit del giudice). Nullit degli atti processuali Affinch un atto processuale possa correttamente inserirsi in un processo, necessario che non alteri la certezza e stabilit del processo stesso; dunque il legislatore nel determinare le ipotesi di nullit degli atti processuali deve tenere conto di questi due parametri di valutazione. In genere nel processo non c una disciplina della nullit degli atti come quella dei negozi giuridici. Difatti questultima basata sullinidoneit degli atti nulli a produrre effetti giuridici, e sulla deducibilit del vizio in ogni tempo. Nel processo il discorso diverso: il modello di riferimento quello dellannullabilit, che si coordina con quello di un atto che se pur viziato idoneo a produrre effetti, questo perch gli atti processuali sono del processo e si ripercuotono su questultimo cercando cos sempre di giungere ad una pronuncia di merito. Una prima ipotesi di nullit consiste nel mancato rispetto della sequenza logica e/o temporale: infatti non sempre un atto processuale ben individuato, ma molto spesso si presenta come un atto complesso. Sembra quindi accettabile lidea che se non viene rispettato questordine logico temporale allinterno del processo di formazione dellatto complesso o del suo subprocedimento, il vizio dellatto conclusivo un vizio di forma. Diversamente succede se la sequenza non viene rispettata tra atti autonomi. Qui lo sviluppo procedimentale fa si che latto precedente si ponga come presupposto dellatto o degli atti successivi, cosicch il mancato rispetto dellordine legale comporta uninvalidit extraformale (art 158). Nullit extraformale sono quelle ipotesi derivanti dalla mancanza di presupposti oggettivi e soggettivi, generici e specifici necessari per il compimento degli atti. Oggettivigenerici --> es: giurisdizione e competenza del giudice Soggettivi --> es: capacit processuale della parte Specifici --> presenza di requisiti particolari di soggetti abilitati a compiere singoli atti del processo es: legittimazione dellufficiale giudiziario notificante La volont dellatto prescinde dalla volont del soggetto. Infatti la volont dellatto ha il compito di dire il significato giuridico dellatto processuale da racchiudere in una determinata forma; il contenuto dellatto processuale viene invece riempito e creato, a seconda dei casi, dalle parti. Per cui la volont del soggetto non centra con i vizi di forma dellatto. Lart 1561 contempla il principio della tassativit della nullit: non si pu pronunciare linosservanza di forme di alcun atto del processo se la nullit non comminata dalla legge--> non tutte le deviazioni degli atti dal suo modello legale comportano nullit; vi sono anche vizi sanabili che determinano semplice irregolarit (quando il vizio riguarda un elemento o un requisito dellatto non previsto a pena di nullit). La violazione si verifica nellatto o negli elementi estrinseci, cio quando mancano i presupposti di validit dellatto. Non basta che latto si discosti dalla norma, ma occorre che manchi uno di quegli elementi per cui la legge prevede la nullit. Ed nullo anche se completo degli elementi previsti, ma privo dei requisiti che gli consentano di raggiungere lo scopo (teoria del provvedimento abnorme). Nellipotesi in cui la legge dispone che latto processuale deve rispettare un termine prefissato, che poi non viene rispettato, si ha un atto nullo o assolutamente nullo--> Verde al riguardo ritiene che non si possa applicare lart 1563.

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    Quando in gioco uninvalidit derivante da inosservanza dei termini, la sanatoria passa attraverso un provvedimento di rimessione in termini o attraverso un ristabilimento dei termini fissati dalla legge. La legge distingue tra: Nullit assoluta--> rilevabile dufficio in ogni stato e grado del processo (tassative e tipiche). Nullit relativa--> non rilevabile dufficio ma solo dalla parte (157) stabilite senza particolari indicazioni dalla legge: I. eccezione deve essere proposta dalla parte nel cui interesse stabilito il requisito mancante II. deve essere proposta nella prima istanza o difesa successiva allatto o alla notizia di esso III. la parte interessata al rilievo della nullit non vi abbia dato causa IV. la parte interessata non abbia rinunciato anche tacitamente a proporla. Lart 158 dispone della nullit derivante dai vizi relativi alla costituzione del giudice o allintervento del PM: questa non sanabile ed rilevabile dufficio perch lede linteresse pubblico. Ancora il codice distingue tra nullit rilevabile allinterno dello stesso processo e inesistenza della sentenza: infatti quando la sentenza inesistente si pu fare appello e se sono scaduti i termini possibile proporre un accertamento negativo dellesistenza. Es: sentenza priva della firma del giudice cosicch risulta impossibile ricostruire la paternit dellatto. Questo come previsto dal 1612 uneccezione allarticolo stesso; linesistenza limitata ai soli provvedimenti del giudice. Lart 159 provvede poi a completare la disciplina sulla rilevabilit della nullit --> utile per inutile non vitiatur : gli atti sono indipendenti non importa la nullit di atti precedenti o successivi; se il vizio impedisce un determinato effetto, latto pu tuttavia produrre gli altri effetti ai quali idoneo es: la conversione degli atti processuali (la citazione che pu valere come ricorso). La rinnovazione degli atti nulli quando sia possibile la dispone il giudice. Principio di ripercussione I. la nullit di un atto, comporta la nullit di tutti gli atti successivi a questi collegati, attraverso un collegamento

    funzionale. Se nullo un atto processuale diventa nulla anche la sentenza quale atto conclusivo del procedimento.

    II. La nullit di una parte dellatto, non colpisce le altre parti dellatto indipendenti. III. Se il vizio impedisce un determinato effetto, latto pu tuttavia produrre effetti ai quali idoneo es: latto di

    citazione che viene usato come ricorso. Principio di rinnovazione art 162 c.p.c. I. il giudice che pronuncia la nullit deve disporre quando sia possibile, la rinnovazione degli atti ai quali la

    nullit si estende. gli effetti processuali retroagiscono quelli sostanziali no es: se la nullit viene rilevata in appello, questo giudice che rinnova gli atti nulli, in un ipotesi eccezionale (vizio dellatto di citazione) la causa viene rimessa in I!

    II. se la nullit degli atti imputabile a: cancelliere, ufficiale giudiziario e difensore, il giudice con il provvedimento pronuncia e pone le spese della rinnovazione a carico del responsabile. Le nullit sono sanabili: a) con il giudicato b) in caso di nullit relativa; nelludienza successiva c) quando latto raggiunge il suo scopo pur essendo nullo

    Trasformazione della nullit in motivi dimpugnazione art 1011 Se passato il termine per proporre i mezzi dimpugnazione la nullit non pi rilevabile. La sentenza pu essere nulla per vizi propri o per ripercussioni di atti legati ad essa e viziati. Se viene sollevata un eccezione di nullit il giudice si esprime subito con ordinanza rinnovazione degli atti o la rigetta, rivedendo il problema sullatto della decisione (

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    lordinanza non un pregiudizio per il diritto sostanziale). La sentenza pu avere un vizio attinente alla procedibilit o per errore di giudizio di fatto o di diritto; di conseguenza limpugnazione cambia a seconda del vizio. Art 131 c.p.c. La legge prescrive in quali casi il giudice pronuncia sentenza, ordinanza o decreto. In mancanza di tale prescrizione i provvedimenti sono dati in qualsiasi forma idonea al raggiungimento del loro scopo. Ordinanza--> in genere adottata previo contraddittorio e di regola sono revocabili e modificabili, non diventano giudicato e non possono essere oggetto dimpugnazione. Essa cadenza i ritmi e i tempi del processo, infatti il provvedimento tipico del giudice istruttore che regola il processo. Le ordinanze pronunciate in udienza si ritengono conosciute dalle parti presenti e da quelle che dovevano comparirvi. Esse non hanno carattere decisorio salve eccezioni tipiche, e sono succintamente motivate. Decreto--> pu essere reclamato non impugnato, non ha mai efficacia di giudicato e pu sempre essere modificato dal giudice se meritano i presupposti di fatto. un provvedimento veloce infatti viene emesso senza motivazione e senza instaurazione del contraddittorio. Esso ha unapplicazione limitata ed ha un efficacia interprocessuale ma non fuori dal processo (non ha efficacia di giudicato eccezion fatta per il decreto ingiuntivo). Sentenza--> impugnabile sino a che diventa giudicato, il giudice che lha emessa non pu pi giudicare sulla stessa controversia perch ha esaurito i suoi poteri. Lart 279 c.p.c. indica i casi in cui il giudice si esprime con ordinanza o con sentenza.

    ATTIVITA DEL CONVENUTO Secondo lart 101 c.p.c. (contraddittorio--> astratta possibilit di difendersi) , la notificazione della citazione quindi lessere chiamati in causa fa acquisire la qualit di parte che in questo caso si denomina convenuto. La concreta realizzazione della difesa si realizza con la costituzione in giudizio, che consiste nel depositare un atto di costituzione (dove sono spiegate le sue difese) presso la cancelleria. Tale costituzione in giudizio non obbligatoria, il convenuto ha piena facolt di scegliere la sua posizione cio possiede pi poteri:

    1. contumacia: la mancata presentazione della costituzione in giudizio si ha cio quando la parte decide di non costituirsi in giudizio e di non presentarsi davanti al giudice; in genere contumace il convenuto ma pu esserlo anche lattore o entrambi. Varie possono essere le ragioni: non curanza dei propri affari, eccesso di sicurezza, impossibilit economica di anticipare le spese, etc Il legislatore ha considerato questa circostanza come una situazione di fatto (ficta contestatio) che essendo conseguenza di una scelta della parte, non deve inficiare il regolare svolgimento del processo (in questo senso la si intende come svolgimento anomalo del processo). Per aversi contumacia occorre:

    i. che vi sia litispendenza. ii. che almeno una delle parti non si sia costituita in giudizio entro i termini.

    iii. qualora laltra parte si sia costituita nei termini 1712

    iv. mancata costituzione della parte stessa innanzi al giudice nelludienza del 180.

    Il valore della contumacia dal punto di vista processuale improntato a non consentire alla parte costituita di approfittare della condizione di contumacia dellaltra parte, infatti il legislatore, nel dettare le regole del procedimento contumaciale, si preoccupato di fare in modo che almeno nelle sue linee essenziali il contraddittorio non fosse violato. Il termine ultimo di costituzione tardiva del contumace quello delludienza del 189, cio fin quando la causa non rimessa al collegio; fin quando il contumace non si costituisce, contro di lui operano le cd preclusioni dettate dal codice di rito. Verde sostiene che se la contumacia perdura fino alludienza del 183, udienza in cui il giudice procede al libero interrogatorio delle parti, il giudice pu valutare questo atteggiamento di disinteresse del contumace come argomento di prova (1162). Questa impostazione rappresenta un incipit di future soluzioni legislative (dls 5/2003 art 13 riforma del diritto societario: quando il convenuto non si costituisce in giudizio i fatti affermati dallattore si intendono non contestati). Regola peculiare del procedimento contumaciale quella contenuta nellart 292 (notificazione e comunicazione degli atti al convenuto); si afferma che debbono essere notificate personalmente al contumace le ordinanze che ammettono linterrogatorio o il giuramento, le comparse contenenti domande nuove o riconvenzionali; 2922: le altre comparse si considerano comunicate (possono) con il deposito in cancelleria;

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    2924: le sentenze sono notificate alla parte contumacie personalmente. La Corte Costituzionale afferma che deve essere notificato al contumace anche il verbale dudienza in cui si d atto della produzione della scrittura privata; se questi non contesta entro la prima udienza successiva o nel termine indicato dal giudice, la scrittura si intende non contestata. V ricordato che lelenco dellart 292 non pu definirsi tassativo, quindi diverse sono le possibilit di ulteriori casi singoli in cui il legislatore abbia imposto la notifica al contumace (notifica alla parte di uno degli eventi interruttivi del 299-300-301; ordinanza decisoria 186quater). Situazione contingente che merita separata trattazione quella contenuta e disciplinata dal 294 (rimessione in termini): il contumace che si costituisce pu chiedere al giudice istruttore di essere ammesso a compiere attivit che gli sarebbero precluse, se dimostra che la nullit della citazione o della sua notificazione gli ha impedito di avere conoscenza del processo o che la costituzione stata impedita da causa a lui non imputabile. Il giudice, se ritiene i fatti allegati verosimili, ammetta la prova (se occorre), e quindi provvede con ordinanza sulla rimessione in termini delle parti. La contumacia volontaria quando il convenuto che ha ricevuto una valida citazione e avendo la possibilit di costituirsi ha preferito non farlo. La contumacia involontaria invece si ha quando c un errata o mancata conoscenza del processo o per materiale impossibilit di costituirsi; nella mancata conoscenza del processo il soggetto privato del suo diritto alla difesa e per questo il legislatore prevede una remissione dei termini di comparizione, ed anche violato il principio del contraddittorio (101). Infatti la notificazione fa acquisire la qualit di parte dando unastratta possibilit di difendersi che si concretizza con la costituzione in giudizio. Per conoscenza del processo si intende non solo il meccanismo legale mirante a realizzare una concreta conoscenza, ma anche una mera presunzione della stessa. Il contumace pu decidere in qualsiasi momento del processo di costituirsi, ovviamente godendo di quei soli diritti ancora viventi nella sola fase del processo. 291--> se il convenuto non si costituisce e il giudice istruttore rileva un vizio che importi nullit nella notificazone della citazione, fissa allattore un termine perentorio (non inferiore ad un mese, non superiore a 6 mesi) per rinnovarla; lattore a questo punto o rinnova latto di citazione (impedendo ogni decadenza) e se il convenuto non si costituisce neppure alludienza successiva il giudice dichiara la contumacia; oppure non rinnova latto di citazione e di conseguenza il giudice allora nelludienza successiva canceller la causa dal ruolo estingueno il processo a norma dellart 3073.

    2. Assenza: si ha la costituzione in giudizio presentando alla cancelleria latto di costituzione in cui dichiara di

    aver avuto notizia della lite e probabilmente di voler resistere ad essa; tuttavia dopo questa attivit iniziale rimane inerte e non compare pi davanti al giudice; la distinzione tra assenza e contumacia sta nellart 176: la parte costituita considerata sempre presente anche se non compare nelludienza quindi le ordinanze pronunciate in udienza si ritengono conosciute.

    3. contestazione della domanda: il convenuto contesta che i fatti dellattore siano in tutto o in parte veri e che

    siano idonei a produrre le conseguenze da questo volute (art 167 c.p.c.); il convenuto porta in giudizio prove contrarie allassunto dellattore, sar quindi poi il giudice a valutare secondo lonere della prova. La non contestazione riguarda i fatti e non il diritto e serve sul piano delle allegazioni e delle prove; il silenzio non equivale a non contestazione cos come la mera contumacia; occorre invece che vi sia unespressa ammisione attraverso un comportamento positivo cos come emerge dalla linea difensiva.

    4. mera contestazione: una contestazione esplicita per cui lattore deve provare i fatti contestati, essa

    lopposto della non contestazione.

    5. eccezioni: il convenuto non si limita a una mera negazione ma pu introdurre altri fatti che arricchiscono la vicenda prospettata dallattore nel processo. Leccezioni hanno per oggetto fatti che arricchiscono la vicenda storica narrata dallattore consistenti in circostanze che hanno lefficacia di estinguere modificare (estinzione parziale del rapporto giuridico) o impedire (impediscono la produzione di effetti del fatto costitutivo --> vizi della volont condizione) le affermazioni dellattore. La nozione di eccezione viene ricavata dallart. 2697 c.c. (onere della prova), in modo che lonere dellallegazione si modella tendenzialmente su quello della prova. Tuttavia pu capitare che il giudice rilevi dufficio un eccezione quando il fatto che alla base delleccezione risulta espressamente dagli atti del processo. Le eccezioni successive al 167 non sono autonome ma sono legate per motivo a quelle gi proposte. Ancora esiste il divieto di scienza privata del giudice nella rilevabilit dufficio delle eccezioni.

    6. domande riconvenzionali: la pendenza del processo permette al convenuto di proporre una nuova domanda

    collegata con quella dedotta nellatto introduttivo (art. 36 c.p.c.) purch non ecceda la sua competenza per materia o valore. Fuori da questo limite la domanda riconvenzionale dovrebbe essere inammissibile non essendoci le condizioni di cui sopra; la giurisprudenza invece non osserva con rigore i limiti. chiaro che la domanda riconvenzionale e le eccezioni possono essere proposte anche dallattore quando nel processo si ribaltino le posizioni. Nel procedimento per decreto ingiuntivo, il convenuto che ha fatto opposizione, pu poi anche proporre una domanda riconvenzionale ? la giurisprudenza sostiene di no perch nei procedimenti

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    speciali pi importante la velocit che la forma. La domanda riconvenzionale un esempio di cumulo oggettivo.

    7. accertamento incidentale (art 34 c.p.c.) : questo ha perso importanza con la scomparsa del pretore;

    laccertamento incidentale presuppone che ci sia una situazione sostanziale che dipende da unaltra. La domanda daccertamento pu essere posta fino alla I udienza di trattazione dallattore, mentre il convenuto, trattandosi nel suo caso di una domanda riconvenzionale pu farlo nella comparsa di costituzione. Dallart 34 si deduce che non tutti i punti che il giudice deve fissare per pervenire alla definitiva deliberazione sono decisi allo stesso modo; ve ne sono alcuni che Tali punti per venir fuori ed acquistare autonomia devono essere o diventare oggetto di accertamento incidentale:

    V. punti pregiudiziali --> analisi dei fatti del caso concreto; tramite la fissazione di tali punti, il giudice perviene al dispositivo finale della sentenza; essi sono incontestabili. Sono fissati in vista della decisione conclusiva erestano interni al processo. In questo caso non c una controversia tra le parti. Es: verifica dellesistenza del contratto in questione.

    VI. questioni pregiudiziali --> sono quelle circostanze che devono essere risolte dal giudice tramite la sua attivit di ricerca e ricostruzione. In questo caso ci sono delle contestazioni tra le parti, sono una tappa obbligata per giungere allemanazione della sentenza. Pu accadere per che su richiesta delle parti o per imposizione di legge una di tali questioni sia trattata dal giudice come se fosse una controversia autonoma cosicch il giudice emaner una sentenza autonoma che passer in giudicato disciplinando la situazione specifica.

    VII. cause pregiudiziali --> qui lattivit del giudice rivolta allemanazione di una sentenza passata in giudicato. La differenza tra punti questioni e cause sta nellefficacia delloperato e del giudizio del giudice. Es: alimenti per filiazione: la filiazione una situazione sostanziale autonoma ma dipendente dal diritto agli alimenti; la domanda di accertamento incidentale si differenzia dalla domanda riconvenzionale quando si deve andare di fronte ad un altro giudice perch competente per materia o valore. Perch rimessa la causa al giudice competente assegna un termine perentorio alle parti per la rimessione della causa davanti a s.

    8. accertamento negativo: quellaccertamento volto a dimostrare la non fondatezza di un diritto altrui. Per

    alcuni tale accertamento lo si riscontra in ogni contestazione del convenuto. Ha per oggetto linesistenza del diritto azionato dallattore e resta quiescente fino a che questultimo coltiva lazione, emergendo in tutta la sua autonomia quando egli rimanga inerte. Il problema dellaccertamento negativo sta nel caso di estinzione del processo: infatti c chi ritiene che per far estinguere il processo sia necessaria oltre alla rinuncia agli atti dellattore (chi propone la domanda) anche quella del convenuto perch anche una mera difesa contiene un accertamento negativo implicito; per altri invece la mera difesa volta solo a paralizzare la domanda attorea. La Pronuncia di accertamento negativo fa stato tra le parti, infatti un soggetto pu agire in giudizio per accertare negativamente una situazione in via autonoma es: che un diritto si sia prescritto.

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    AZIONE NEL PROCESSO Il potere di agire in giudizio espressione di una delle tante facolt del diritto sostanziale, pu essere anche inteso come condizione necessaria per lesistenza del diritto soggettivo, diritto come potere dazione. Nel nostro ordinamento lazione e il diritto sostanziale sono separati pur essendo questultimo indispensabile per la nascita del potere dazione. Il diritto dazione tale perch d diritto ad ottenere una sentenza che pu avere: VIII. contenuto processuale IX. contenuto di merito (accoglimento/rigetto della domanda) 3 sono le teorie sullazione: I) il processo uno strumento rispetto al diritto sostanziale, caso tipico del diritto romano (monista). II) esiste solo il processo e prevale su tutto, caso tipico dei sistemi giuridici anglosassoni (monista). III) il processo e il diritto sostanziale sono uno funzionale allaltro, caso tipico del sistema italiano che riconosce sia il diritto processuale che quello sostanziale. La teoria accettata dal nostro ordinamento la III che tiene distinti il diritto processuale da quello sostanziale. Che cos il potere dazione?

    d) Chiovenda ritiene lazione come un potere giuridico riconosciuto alla parte che mira ad un provvedimento giudiziale a se favorevole (merito favorevole); in caso di vittoria del convenuto significa che stata accolta laspirazione dazione negativa.

    Tale teoria va in crisi in caso di contumacia, allora la dottrina ha risolto in altri modi ancora: ii) altra teoria ritiene lazione come potere giuridico della parte che mira ad un provvedimento giudiziale qualsiasi anche se meramente processuale (rito). C il diritto ad agire a prescindere dallaspirazione. iii) Liebman ritiene lazione come potere giuridico della parte che mira ad ottenere un provvedimento giudiziale favorevole o sfavorevole che sia (merito); se esiste o meno una situazione sostanziale. Anche se c una preferenza per quella di Linbman il nostro ordinamento accoglie tutte queste tesi, disciplinando volta per volta le singole situazioni, vari sono gli esempi: Art 92 condanna alle spese per singoli atti ( ii teoria ) Art 50 riassunzione del processo ( Liebman ) Art 102 litisconsorzio necessario ( Liebman ) Art 182 difetto di rappresentanza o autorizzazione ( Liebman ) Art 310 estinzione del processo : non estingue lazione Tutti questi articoli cercano in ogni caso di salvare il processo. Effetti della domanda sulla prescrizione Da quando si propone la notificazione della domanda giudiziale si interrompe la prescrizione del diritto sostanziale e si ha la sospensione dei termini di prescrizione sino al passaggio in giudicato della sentenza (2943-5 c.c.). Leffetto dellinterruzione ha come condizione sufficiente e necessaria la sola domanda, leffetto sospensivo invece si lega alla domanda (inizio sospensione) e alla sentenza (fine sospensione). In caso di estinzione del processo, rimane fermo

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    leffetto interruttivo e il nuovo periodo di prescrizione comincia alla data dellatto interruttivo. Lestinzione una forma di non esercizio del diritto; essa si ha per inattivit delle parti o per rinuncia agli atti. Per Oriani leffetto sospensivo (finale) della sentenza dato sia dalle sentenze di merito che di rito perch anche queste ultime definiscono il giudizio; mentre altra parte di dottrina riconosce solo nella sentenza di merito leffetto sospensivo (finale). Questultima tesi portava dei gravi problemi nellipotesi di nullit della citazione rilevata in cassazione con sentenza di annullamento (rito). Infatti non considerando la pronuncia della cassazione come definizione del giudizio si aveva la prescrizione del diritto perch linterruzione e la sospensione venivano meno con il venir meno della sentenza. Oggi invece la sentenza di rito considerata come definizione del giudizio quindi leffetto sospensivo (finale) riprende dalla pronuncia della cassazione stessa, quindi i termini di prescrizione del diritto ricominciano a decorrere da detta sentenza. Elementi distintivi dellazione Il diritto dazione composto: I. elemento soggettivo--> Le parti II. elemento oggettivo--> Petitum(risultato che si vuole conseguire) IV. petitum diretto -> condanna processuale

    b) petitum mediato -> utilit sostanziale

    III. Causa Petendi --> situazione giuridica rilevante per il diritto cio la ragione o il titolo in base al quale si ritiene di avere una determinata pretesa ergo un determinato provvedimento. La dottrina si divisa a riguardo:

    1)Teoria Della Sostanziazione: la causa petendi va individuata nella sostanza della domanda, cio dal bene che si vuole ottenere e dalla sua utilit, individuando e specificando i fatti concreti sulla cui base si agisce. La conseguenza di ci che alle parti spetta tale onere di specificazione e che ci che non contenuto nelle allegazioni delle parti non pu essere introdotto successivamente nel processo e non pu formare oggetto di decisione.

    2)Teoria DellIndividuazione : la causa petendi si individua valutando il bene, lutilit ed il fatto costitutivo cio la normativa in base alla quale si ritiene di poter ottenere un determinato provvedimento.

    Domande autodeterminate--> non possono esistere pi volte tra le stesse parti (diritti autodeterminati: lutilit contiene in se lelemento di identificazione cos da poter esistere una sola volta con quel soggetto--> diritti reali). Teoria della sostanziazione Domande eterodeterminate--> possono esistere pi volte contemporaneamente tra i medesimi soggetti con lo stesso contenuto (diritti di garanzia). Teoria dellindividuazione Condizioni dellagire Interesse ad agire Per il Chiovenda sono tre: Legittimazione ad agire Esistenza del diritto Per Liebman due : Interesse ad agire Legittimazione ad agire Per il terzo orientamento : Interesse ad agire

    I) Interesse ad agire (art 100 c.p.c.) un diritto sostanziale portato nel processo; ha una rilevanza diversa a seconda dellazione:

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    Azione di cognizione: a) azione costitutiva: linteresse previsto dallordinamento perch si tratta di un azione tipica; linteresse in re ipsa in quanto leffetto si pu raggiungere solo in via giudiziale. Un problema potrebbe sorgere riguardo la costitutiva non necessaria in quanto il bisogno ad agire potrebbe sorgere solo in caso di disaccordo tra le parti. Ma ci non vero in quanto si imporrebbe una giurisdizione condizionata che invece prevista solo nei casi tassativi. Per cui anche in questo caso linteresse in re ipsa, infatti non necessario che si provi prima la strada contrattuale altrimenti si porrebbe un limite allart 24 cost. V. azione di condanna: anche qui ci troviamo di fronte ad una situazione standard portata nel processo, linteresse

    previsto dallordine --> azione tipica es: quando si verificata una condizione o quando maturato un termine--> obbligo da inadempimento.

    VI. azione daccertamento: in questo caso importante trovare linteresse in quanto concorre a definire quando

    il processo non sia uninutile provocazione (bandite le azioni di giattanza); linteresse ad agire nel mero accertamento va verificata in concreto.

    Azione cautelare: anche in questo caso linteresse ha un ruolo fondamentale consistente nel dimostrare il periculum in mora.

    Azione desecuzione: linteresse si ha quando il soggetto obbligato non adempie pur in presenza di un titolo esecutivo.

    Nelle impugnazioni necessario individuare linteresse che corrisponde alla soccombenza.

    II) Legittimazione dagire --> consiste nel legame stretto intercorrente tra lattore e il provvedimento del giudice. Essa si ha quando il soggetto richiede una sentenza che possa produrre effetti nella sua sfera giuridica, perci deve dichiararsi titolare del diritto fatto valere in giudizio, anche se poi nel corso del processo si accerter se costui o meno il reale titolare. Ergo la legittimazione la prospettazione della titolarit del diritto (attore) indicando (legittimazione passiva). ammessa anche la legittimazione a contraddire cio a reagire. Attraverso la lettura a contrario dellart. 81 c.p.c. si individua chi pu agire in giudizio--> il titolare del diritto. Il difetto di legittimazione si avr: i. violazione art.81c.p.c. ii. litisconsorzio necessario (art 102c.p.c.) : il difetto qui sta nella violazione del principio del contraddittorio (art 101). Quindi bisogna stabilire quali sono le parti (che devono essere convenute nel processo stesso) nella cui sfera giuridica la sentenza produce effetti. Acone ritiene che la legittimazione ad agire non sia una condizione dellazione, ma solo una condizione di validit del provvedimento del giudice (art 102-107). Un esempio di difetto di legittimazione: figlio cita in giudizio un debitore del padre--> sentenza di rito per difetto di legittimazione e la causa non va avanti.

    III) Esistenza del diritto: intanto possibile agire in giudizio in quanto il provvedimento rientri in uno dei tipi previsti dallordinamento. In caso contrario il giudice deve dichiarare limproponibilit assoluta.

    AZIONI DI COGNIZIONE La tutela di cognizione si realizza in tempi diversi: i. prima del passaggio in giudicato (cognizione degli effetti) ii. dopo il passaggio in giudicato (efficacia degli effetti del diritto tutelato in giudizio)

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    la sentenza di I produce tra le parti gli effetti previsti dalla legge che solo dopo il giudicato divengono immodificabili. Sia in caso di accoglimento che di rigetto la sentenza avr sempre efficacia sostanziale tra le parti. Il giudicato risponde alla domanda giudiziale avanzata dallattore e fa stato a tutti gli effetti tra le parti (2909c.c.)--> giudicato sostanziale

    A) Azione daccertamento: alla base della pronuncia del giudice c sempre un previo accertamento dellesistenza del diritto, la sua funzione quella di dare certezza. Lazione di accertamento mira ad accertare la situazione sostanziale; Attraverso la pronuncia del giudice si ha quindi certezza della propria situazione sostanziale. Una parte della dottrina ritiene che riguardo i diritti assoluti le azioni di accertamento siano tipiche (art 949 c.c.--> negatoria; 1079 c.c.--> confessoria) cio espressamente consentite dalla legge e hanno una formulazione molto ampia tale da generare moltissime fattispecie applicative. Tuttavia altra parte della dottrina sostiene che possibile avere lazione di accertamento generale, cio non tassativamente individuata. Questazione sempre esercitabile salve le ipotesi di giudizi palesemente inutili o defatigatori. Nellambito dei diritti relativi non v una specifica normativa; ci si chiede se lazione di accertamento possa estendersi anche a tali diritti. La maggior parte della dottrina risponde negativamente, essendo previsto per i diritti di credito (relativi) una tutela di accertamento + condanna, quale azione che risponde al pregiudizio subito dal creditore. In ogni caso unazione di accertamento del debito vale ad interrompere la prescrizione. La legge ammette lazione di accertamento anche quando si tratta di stabilire la non esistenza di un diritto o di una situazione giuridica (azione di accertamento negativa). Per aversi un azione daccertamento occorre che lattore abbia un interesse ad agire (art.100 c.p.c.). Elementi caratterizzanti di questa azione in relazione ai diritti assoluti sono:

    i. pregiudizi ii. impedimenti (art 949-1079c.c. ipotesi tipiche) Gli elementi dellinteresse ad agire:

    i. Pregiudizio--> prospettiva di un danno ii. incertezza oggettiva attuale--> modo dessere del pregiudizio iii. vantaggio--> provvedimento del giudice con esito positivo

    B) Azione di condanna: unazione di accertamento di una

    pretesa insoddisfatta o di un obbligo inadempiuto avente ad oggetto un diritto assoluto o relativo; dopo laccertamento del diritto segue la condanna del convenuto. Nel credito a prestazione infungibile nasce un problema di natura interpretativa: va considerato come accertamento o condanna? Per la dottrina maggioritaria si tratta di condanna anche se in forma diversa da quella prevista dal libro IV del codice di rito. Il creditore per soddisfare la propria pretesa pu adoperare forme coattive di adempimento (es: pignoramento) che sono tassativamente previste dalla legge. La sentenza di condanna anche se di I ha efficacia esecutiva provvisoria art 474 c.p.c.. Per la prescrizione del diritto, ex art 2953 c.c. si ha un regime di prescrizioni brevi e lunghe: Con la sentenza passata in giudicato i diritti prescrivibili in meno di 10 anni diventano prescrivibili in 10 anni ( es: risarcimento che si prescrive in 5 anni) cio il termine di prescrizione non pi quello del diritto sostanziale ma quello della sentenza. Lart 2818 sancisce che la sentenza di condanna un valido titolo esecutivo per iscrivere ipoteca sui beni del debitore; nel caso dimpugnazione della sentenza di condanna viene sospesa la sola esecuzione della sentenza lasciando salvi gli effetti dellipoteca. Tipi dazione di condanna:

    i. generica: 278 c.p.c. il processo si scinde in 2 battute:

    - accertamento del diritto di credito con sentenza di condanna generica alla prestazione.

    X. quantificazione del credito con relativa liquidazione disposta con ordinanza.

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    La sentenza di condanna generica non titolo esecutivo; in effetti questa accerta solo linadempimento; infatti per lart 474 c.p.c. lesecuzione forzata non pu aversi sulla base di una sentenza di condanna generica perch manca lindicazione del quantum. Tuttavia la condanna generica valido titolo per iscrivere ipoteca giudiziale; a questo punto nasce un problema circa lipoteca in quanto questa pu avvenire solo per un valore certo. In questo caso la cifra viene decisa dallattore e il debitore non ha la possibilit di contestarla; lunica garanzia la trova nellart 962c.p.c. per cui se laccertamento della somma eccessivo, il debitore potr avanzare un azione risarcimento danni verso il creditore. ai sensi del 278 la sentenza di condanna generica una sentenza non definitiva poich non fa chiudere il processo dinanzi al giudice che lha pronunciato; eccezion fatta per lipotesi in cui sia lattore che agisce chiedendo una condanna generica: qui la sentenza sar definitiva perch il giudice ha risposto sullintera domanda ex art 112 chiudendosi perci il processo. La sentenza di condanna generica vale sempre come causa di ampliamento decennale del termine di prescrizione del diritto, poich sempre una sentenza di condanna.

    ii. generica provvisionale: art 2782; il giudizio prosegue dinanzi al collegio che accerta l an e una parte del quantum (provvisionale) nei limiti della quantit per cui ritiene gi raggiunta la prova. La sentenza provvisionale sar definitiva per lan e la parte del quantum gi accertata dal giudice. La sentenza provvisionale pu essere pronunciata solo insieme alla sentenza di condanna generica e non dopo. iii. in futuro: indica unipotesi in cui la legge consente al giudice di emanare un provvedimento di condanna prima dellavverarsi dellinadempimento. Il fondamento di tale ipotesi basato sul fatto che probabile linadempimento e quindi si prospetta una condanna in futuro. Lart 657 c.p.c. disciplina lintimazione di licenza e di sfratto per scaduta locazione; difatti pur mancando linadempimento del conduttore, il locatore pu gi ottenere un titolo esecutivo. Lart 658 c.p.c.: intimazione di sfratto per morosit . Il titolo esecutivo futuro e condizionato allinsolvenza nella sua efficacia. Verde sostiene che la condanna in futuro esiste solo per le ipotesi tipiche; per il resto ce linteresse ad agire. Acone sostiene che la condanna in futuro si ha per tutte le prestazioni periodiche (664). iv. con riserva: il giudice pu condannare con riserva; es:

    art 35 c.p.c. eccezione di compensazione del credito, in questo caso il giudice attua una condanna parziale di inadempimento riservando laltra parte di condanna al giudice competente previsto dalleccezione di compensazione (giudice di pace si pronuncia fino a 15mila Eu --> causa 60mila Eu). Emette unordinanza provvisoria con riserva di cognizione futura. Quindi il giudice si pronuncia solo sul fatto costitutivo (non su quello modificativo o estintivo) e se la sentenza passa in giudicato essa sar vincolante solo per i fatti costitutivi. Questa condanna stata prevista per garantire leffettivit della tutela in tempi pi rapidi, mantenendo il processo in piedi per soli interessi concreti--> esecutivit sentenza di I art 282 c.p.c..

    C) Azione costitutiva (art 2908 c.c.): Questa azione lopposto di quella di accertamento infatti il giudice si

    pronuncia creando modificando o estinguendo il rapporto giuridico dedotto in giudizio. Ci lo pu fare solo nei casi previsti dalla legge anche se in genere tale attivit fatta dalle parti; in questo caso si ha quindi un eccezione: il diritto creato dallautorit giudiziaria. Le azioni costitutive sono tipiche perch previste dalla legge: non c accordo tra le parti ma lintervento dellattivit giudiziaria. Es: la separazione personale (art 150 c.c.) dei coniugi operata dal giudice e solo attraverso questultimo si pu ottenere--> azione costitutiva necessaria. Esistono anche delle azioni costitutive non necessarie in quanto c laccordo tra le parti e il

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    giudice interviene solo ad omologare tale accordo (art 1032 c.c. servit coatta). Le uniche da considerare azioni costitutive sono quelle necessarie perch il giudice modifica egli stesso la situazione senza invece omologarla. Tale distinzione tra azione necessaria e non, non importante se non per il problema della retrodatazione degli effetti della sentenza. Per la sentenza costitutiva necessaria va guardata la situazione di fatto al momento della sentenza cio non sono ammessi effetti retroattivi; per la sentenza costitutiva non necessaria bisogna guardare alla situazione di fatto preesistente alla proposizione della domanda e gli effetti vanno fatti retroagire al tempo della domanda. Altro problema quello dei mutamenti di fatto nel corso del processo: prima si riteneva che , proposta la domanda, la parte inadempiente non potesse pi adempiere alla propria obbligazione, quindi dopo lazione costitutiva non sarebbero pi consentiti mutamenti (1453); oggi invece sono stati ritenuti legittimi gli interventi del legislatore intesi a pregiudicare diritti che al momento della domanda erano realmente esistenti, daltronde talora lo stesso legislatore che d rilievo ai mutamenti successivi. Ancora un problema relativo allart. 2932 c.c.--> esecuzione dellobbligo di contrarre con un contratto preliminare: prima contro la parte inadempiente si riteneva che si potesse intervenire solo con unazione di risarcimento conseguente ad una risoluzione per inadempimento, escludendo la possibilit di agire con unazione per ottenere ladempimento perch si considerava la prestazione del consenso un facere infungibile. Oggi invece con il 2932 la dottrina ha ritenuto la prestazione del consenso fungibile permettendo cos di emanare una sentenza che faccia le veci del contratto definitivo non concluso (pertanto non condanner la parte inadempiente a concludere il contratto ma disporr direttamente gli effetti del contratto definitivo: es. in caso di compravendita, trasferir il bene dal venditore al compratore). Le sentenza costitutive sono autoesecutive in quanto hanno in s il contenuto e lattuazione delleffetto giuridico perseguito. Collegato allautoesecutivit nasce un problema : tale autoesecutivit immediata? La soluzione si trova dallinterpretazione dellart 282: un primo orientamento (Acone) basandosi sugli atti parlamentari e sulle analogie con il diritto del lavoro fa una lettura restrittiva del 282; un altro orientamento invece parte dal presupposto che vero che le sentenze costitutive sono selfexecutive, ma spesso sono accompagnate da sentenze di condanna. Es: la risoluzione di un contratto di locazione una sentenza costitutiva ma in genere il giudice in questi casi ordina anche al conduttore di andar via--> quindi necessitano dellesecuzione. La soluzione quindi una non soluzione cio bisogna valutare caso per caso: alcune saranno selfexecutive--> sentenza di divorzio altre invece non sono autoesecutive--> risoluzione del contratto di locazione

    CONDANNA CON RISERVA Una delle tecniche che soddisfano lesigenza di evitare labuso del diritto di difesa, proprio la condanna con riserva delle eccezioni: infatti il giudice, conosciuti i soli fatti costitutivi del diritto, emette un provvedimento giurisdizionale di merito rinviando la cognizione delle eccezioni del convenuto ad una fase successiva. Il provvedimento immediatamente esecutivo, ma la sua effficacia risolutivamente condizionata allaccoglimento delle eccezioni. Tale cognizione sommaria perch parziale, infatti in un primo momento il giudice tiene conto solo dei fatti costitutivi. Cos facendo la durata dei tempi del processo, necessaria per laccertamento dei fatti impeditivi estintivi e modificativi eccepiti dal convenuto, posta in danno non dellattore, ma del convenuto.

    1) lattore sopporta la durata del processo necessaria per laccertamento dei soli fatti costitutivi del diritto vantato e azionato;

    2) il convenuto sopporta i tempi necessari per la conoscenza dei fatti allegati a fondamento delle sue eccezioni Tale tecnica processuale tanto ambita in quanto offre la possibilit di unesecuzione anticipata quanto pericolosa perch attua una forte compressione sia del diritto di difesa sia del principio del contraddittorio paritario delle parti; il tutto in assenza di periculum in mora nella soddisfazione del diritto da parte dellattore. I provvedimenti con riserva sono doverosi per il giudice sempre che:

    -- i fatti costitutivi siano non contestati o pienamente provati

    -- le eccezioni siano di lunga indagine e appaiano prima facie infondate

    Diversi problemi nascono per la forma del provvedimento; le sentenze di condanna con riserva sono da considerarsi specie del genus non definitive; pertanto sopravvivono allestinzione del giudizio relativo alle eccezioni riservate.

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    Le ordinanze di condanna con riserva come quella derivante dal 648 sopravvivono allestinzione del giudizio di opposizione; incerta la sorte di quelle ordinanze ex 665 che secondo la cassazione conserverebbe in ipotesi di estinzione del giudizio solo efficacia esecutiva. ESEMPI Art. 35 c.p.c. eccezione di compensazione del credito, in questo caso il giudice attua una condanna parziale di inadempimento riservando laltra parte di condanna al giudice competente previsto dalleccezione di compensazione (giudice di pace si pronuncia fino a 15mila Eu--> causa 60mila Eu). Emette unordinanza provvisoria con riserva di cognizione futura. Quindi il giudice si pronuncia solo sul fatto costitutivo (non su quello modificativo o estintivo) e se la sentenza passa in giudicato essa sar vincolante solo per i fatti costitutivi. Questa condanna stata prevista per garantire l effettivit della tutela in tempi pi rapidi, mantenendo il processo in piedi per soli interessi concreti--> esecutivit sentenza di I ex 282. Cause riconvenzionali (art 36): domanda del convenuto contro lattore, questa controdomanda possibile effettuarla solo se abbia in comune con la domanda dellattore la causa petendi o sia collegata alleccezione sollevata dal convenuto. Es eccezione di compensazione + in riconvenzionale chiede il pagamento della differenza: se il titolo facilmente accertabile rimette solo la domanda riconvenzionale innanzi al giudice competente; se la domanda dellattore non fondata su un titolo facilmente accertabile rimette tutta la causa al giudice competente. Ipotesi del 665

    GIURISDIZIONE Il processo civile un mezzo di tutela giurisdizionale. Infatti in caso di violazione del diritto sostanziale, se non si riesce a risolvere la questione con rimedi sostanziali si arriva al processo che mira a garantire il diritto sostanziale leso (funzione giurisdizionale). Il processo risulta fondamentale per il diritto sostanziale, essendo luno complementare allaltro: le norme enunciano il dover essere , mentre il processo concretizza il diritto sostanziale astratto e generale, nella misura in cui i sia un conflitto non risolvibile con altri strumenti. Il processo ha una funzione privatistica in quanto tutela il diritto dei singoli ma anche pubblicistica essendo mezzo di attuazione della legge (funzione giurisdizionale). La decisione processuale viene presa da un organo dello stato e perci si impone alle parti (forza della sentenza). 3 sono i tipi di processo: 1) Cognizione (dichiarativa)--> accertamento della situazione sostanziale: a) verifica dellesistenza b) esistenza della lesione c) effetto contro la lesione (sentenza) 2) Esecuzione (esecutiva)--> costringere il recalcitrante; tutela

    effettiva in quanto implica un attivit sostitutiva ed eventuale al processo di cognizione con cui si aggredisce la situazione materiale di diritto per dare effettivamente il bene alla vita allavente diritto.

    3) Cautelare --> Per far fronte ai problemi della durata del processo; requisiti per lazione cautelare sono i) fumus boni iuris ii) periculum in mora.

    Il processo pu iniziare su iniziativa di parte e raramente dufficio. Vi sono anche ipotesi di giurisdizione condizionata, laddove la tutela giurisdizionale vista come estrema ratio cio il processo condizionato ad un previo tentativo di conciliazione per altre vie. Sono sorti a riguardo problemi di costituzionalit (art. 24--> diritto dagire in giudizio); la corte costituzionale ha risolto il problema ritenendo questa ipotesi legittima se: a) vi presente un interesse pubblico b) le procedure preventive non sono troppo complesse e durature.

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    L art. 25 cost. prevede che la legge debba predisporre i criteri per determinare lufficio giudiziale competente ancor prima che la domanda venga proposta (giudice naturale) ci per garantire lindipendenza del giudice. Il giudice precostituito lufficio giudiziario che riceve la competenza per legge. Requisiti del giudice sono lindipendenza la terziet e limparzialit e la sua azione nel processo si deve svolgere su impulso di parte e nel rispetto del contraddittorio concludendosi con una decisione emessa sulla base di prove analitiche e razionali dando conto delle motivazioni per cui stata emessa. Se in astratto limparzialit del giudice disciplinata dalla costituzione (art 104 cost. ss); in concreto questa disciplinata dagli art 51 e 52 c.p.c. (astensione e ricusazione). Lastensione deve essere autorizzata dal presidente dellufficio giudiziario dopo unattenta valutazione e decisione ad opera di un collegio: ci che viene sostituito il solo giudice competente per quel caso; la parte invece ha il potere di ricusare il giudice se ritiene presenti una causa di legittimo sospetto, la ricusazione va fatta valere prima dellemanazione della sentenza. Le fonti sono :

    Codice di procedura civile (1940-42) una regolamentazione specifica. L. I) disposizioni in generale applicabili a tutti i processi (soprattutto alla fase di cognizione). L. II) processo di cognizione (soprattutto per il tribunale ma ci sono anche regole integrative per il giudice di pace). L. III) processo desecuzione L. IV) procedimenti speciali (sommari) pi veloci tra i quali compresa la tutela cautelare. Ordinamento giudiziario un integrazione al C.p.c. contenente indicazioni riguardanti organi giudiziari. Leggi speciali che tutelano i diritti venuti fuori in seguito; queste oltre a contenere il precetto di diritto sostanziale, hanno anche la relativa disciplina processuale. Costituzione (1948) nonostante sia successiva non si riscontrano grandi antinomie anzi la costituzione sembra integrare il codice di rito. Codice civile (1942) nel libro VI (della tutela e dei diritti) si ha il raccordo tra diritto civile e procedura civile. La funzione giurisdizionale esercitata dai giudici, ma qual il giudice naturale? Lart 1 c.p.c.--> giudice ordinario; ma chi il giudice ordinario? Art 102 cost.--> magistrati ordinari sono istituiti e regolati dallordinamento giudiziario: art 1 elenco dei giudici ordinari. Art 102 cost. 2--> non possono essere istituiti giudici speciali (quelli regolati dalle leggi speciali e tutti quelli che non rientrano nella giurisdizione ordinaria: si occupano di determinate materie) o giurisdizioni straordinarie (quelle istituite dopo che nata una controversia). Tale comma per vale solo per il futuro salvaguardando i giudici preesistenti; la corte costituzionale ha cos regolato la figura del giudice speciale mentre ha bandito le giurisdizioni straordinarie. Esistono invece delle sezioni specializzate che si possono istituire presso i giudici ordinari e sono composte anche da tecnici in quanto si occupano di materie specifiche; queste si devono considerare collegi giudicanti. La giurisdizione va vista come possibilit di adire il giudice ordinario; a questo punto si deve distinguere tra: decisione sulla domanda--> decisione sul merito della questione posta nella domanda decisione sulla questione--> decisione che ha ad oggetto una questione da risolversi al fine di poter ottenere una pronuncia sulla domanda Ai sensi dellart. 279 c.p.c. la questione di giurisdizione prevede una decisione sulla questione. La decisione viene presa dal collegio e viene emessa con ordinanza (con sentenza quando previsto dalla legge). La corte di cassazione a sezioni unite (9 giudici) lultimo giudice a pronunciarsi sulle questioni di giurisdizione. Va distinta la seduta collegiale della cassazione che composta da 5 giudici. La cassazione a sezioni unite pu decidere anche su altre questioni a discrezione del presidente: per questioni di massa o quando vi discordanza tra le sentenze delle sezioni semplici su una medesima questione giuridica (in tal caso non vi la revoca di nessuna sentenza ma la corte provveder a dare una soluzione unitaria per i casi futuri). Si ha Difetto di giurisdizione (art 37 c.p.c.) quando il giudice non ha il potere di risolvere la controversia. Ci si verifica in 3 casi :

    I) nei confronti della pubblica amministrazione--> improponibilit della domanda in presenza di un interesse semplice (cambio lampadine nella strada comunale)

    II) nei confronti dei giudici speciali III) nei confronti del giudice straniero: stata cassata una parte del 37 c.p.c. in quanto trasmigrata nella

    L.218/95 in cui allart. 11 stabilito che il difetto di giurisdizione pu essere rilevato sempre e solo dal convenuto. Il difetto di giurisdizione pu essere abrogato dufficio solo se il convenuto straniero contumace.

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    Il difetto di giurisdizione pu essere sollevato dufficio o di parte in qualsiasi grado del giudizio. Sovente lo solleva lattore specialmente in materia di edilizia e urbanistica dov difficile capire a chi spetta la giurisdizione evitando cos perdite di tempo. Il regolamento di giurisdizione (art 41 c.p.c.) uno strumento ulteriore dindividuazione del difetto di giurisdizione e tale strumento pu essere rilevato fin quando non sia stata emanata la sentenza di I . Nel 1996 si stabilito che se nel corso del processo viene emessa una qualsiasi sentenza allora non pi ammesso il regolamento di giurisdizione. Non si tratta di un eccezione (le impugnazioni servono a contestare errori) quindi non un mezzo dimpugnazione perch si applica anche quando non c sentenza. Questo strumento consiste nellaccesso diretto alla cassazione a sezioni unite. In passato con il regolamento di giurisdizione si aveva la sospensione del processo principale in attesa della pronuncia della cassazione; poi per porre fine ad un abuso fatto sullutilizzo di tale strumento (lo si utilizzava per rallentare il processo e guadagnare tempo) nel 1990 c stata una riforma: la sospensione del processo da obbligatoria diventa facoltativa lasciando la discrezionalit di tale scelta al giudice che decide in base alla non manifesta infondatezza e alla non manifesta inammissibilit ( es: se proposto dopo una sentenza). Per abbreviare ancora di pi i tempi c stata un ulteriore riforma nel 2001: la cassazione non si pronuncia pi con sentenze bens con ordinanze che sono molto pi rapide e succinte nella motivazione. Oggi quindi in caso di regolamento di giurisdizione se il giudice non sospende il processo si verificheranno due ipotesi :

    a) la corte riconosce il difetto di giurisdizione--> chiusura del processo

    b) il giudice a quo chiude il processo con sentenza di merito prima che la cassazione si sia pronunciata sulla giurisdizione. In tal caso la sentenza avr efficacia solo in caso di parere negativo sul difetto di giurisdizione. In caso di difetto di giurisdizione il processo non pu proseguire; le parti possono svolgere attivit di riassunzione entro 6 mesi. Lestinzione del processo non pregiudica il diritto sostanziale e la correlativa tutela giurisdizionale, potendo le parti riproporre la domanda giudiziale. Nel caso di riproposizione ex novo della domanda le parti non potranno riproporre il regolamento di giurisdizione sullo stesso caso, in quanto sopravvive lordinanza di giurisdizione al processo estinto (art. 310 c.p.c.); questa una regola prevista espressamente per la competenza ma estendibile anche al difetto di giurisdizione, in quanto attendono tutti e due al problema di quale giudice deve risolvere il caso. Quando viene dichiarato il difetto di giurisdizione, relativo o assoluto, il processo dovr iniziare nuovamente dinanzi al nuovo giudice. Il regolamento di giurisdizione si tratta di un giudicato sostanziale come tale immodificabile. Esistono per anche casi che non sono saldi ed immodificabili:

    XI. giurisdizione volontaria XII. procedimento in camera di consiglio

    IL PROCESSO DEL LAVORO Questo un processo ordinario in composizione monocratica, a rito speciale per dare al lavoratore una tutela pi rapida ed efficace, con le seguenti peculiarit:

    c) ampi poteri istruttori del giudice: il giudice pu investigare con ampia autonomia sul reale svolgimento dei fatti.

    d) concentrazione ed immediatezza: chiusura del processo in una sola udienza (anche lettura del dispositivo). e) oralit f) gratuit del procedimento g) obbligo di un preventivo tentativo di conciliazione

    Le controversie individuali di lavoro sono individuate nellart 409: 1. rapporto di lavoro subordinato privato. 2. rapporti di mezzadria-colonia parziaria-compartecipazione agraria-fitto al coltivatore diretto-rapporti derivanti da

    altri contratti agrari salva la competenza delle sezioni specializzate agrarie (che si pronunciano con il rito speciale del lavoro)

    3. rapporti di agenzia-rappresentanza commerciale di collaborazione continuativa e coordinata 4. rapporti di lavoro alle dipendenze di enti pubblici economici

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    5. dipendenti da enti pubblici non economici e rapporti di lavoro pubblico. 410--> prevede un tentativo obbligatorio (giurisdizione condizionata) di conciliazione presso o le associazioni sindacali o la commissione di conciliazione (entro 10gg dalla richiesta) prima di poter proporre in giudizio una domanda relativa ai rapporti del 409. 4102--> La comunicazione della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione interrompe la prescrizione e sospende il decorso di ogni termine di decadenza. Quando se ne ravvisi necessit le commissioni affidano il tentativo di conciliazione a proprie sottocommissioni. A questo punto possono verificarsi tre casi:

    i. realizzazione conciliazione--> controversia conclusa stragiudizialmente; 411 redatto un verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti e dal presidente del collegio che ha esperito la conciliazione , depositato in cancelleria, il giudice, su istanza di parte, ne accerta la regolarit formale e attraverso il decreto lo dichiara esecutivo.

    ii. mancata conciliazione--> 412--> verbale con succinta motivazione del mancato accordo e il lavoratore pu procedere con la domanda giudiziale; in esso le parti possono indicare la soluzione anche parziale sulla quale concordano (tale parte pu acquistare efficacia di titolo esecutivo ex 411).

    iii. inizio processo senza tentativo di conciliazione--> 412bis3 il giudice sospende il processo fissando un termine perentorio per esperire la conciliazione. Se non si rispetta il termine il processo si estingue.

    410bis--> il tentativo di conciliazione si considera espletato se sono passati 60 gg dalla richiesta senza esito positivo. 412bis--> lespletamento del tentativo di conciliazione costituisce condizione di procedibilit della domanda. Limprocedibilit deve essere eccepita dal connvenuto nella memoria difensiva del 416 o pu essere rilevata dufficio non oltre ludienza del 420. Il tentativo pu non essere obbligatorio: in materia di decreto ingiuntivo; nei provvedimenti cautelari; nelle controversie di previdenza e assistenza sociale. LIMITI A FAVORE DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA i. soggettivo: controversie di categorie di lavoratori quali magistrati avvocati forze pubbliche armate. ii. oggettivo: il concorso, in quanto gli atti di macro-organizzazione, quali atti preliminari appartengono al giudice

    amministrativo. COMPETENZA 413--> le controversie previste dal 409 sono in I di competenza del tribunale in funzione del giudice del lavoro. 4132--> competente per territorio il giudice:

    a. nella cui circoscrizione sorto il rapporto b. o si trova lazienda c. o una sua dipendenza cui addetto il lavoratore o presso la quale egli prestava la sua opera al

    momento della fine del rapporto. 4133--> nei casi b e c tale competenza permane se c un trasferimento o cessione dellazienda, purch la domanda sia proposta entro 6 mesi dal trasferimento/cessione. L 128/92--> nei rapporti dagenzia competente il giudice nella cui circoscrizione si trova il domicilio dellagente. Per i lavoratori della pubblica amministrazione competente il giudice nella cui circoscrizione ha sede lufficio cui il dipendente o era addetto al momento della cessazione del rapporto. Qualora non trovino applicazione le disposizioni di cui sopra si applicano le regole della competenza previste dallart 18 c.p.c. Sono nulle le clausole derogative della competenza per territorio. 428 incompetenza territoriale--> se eccepita in tempo, il giudice fissa un termine per la riassunzione della causa innanzi al giudice competente. Lincompetenza sar eccepita dal convenuto resistente nella memoria difensiva; dal giudice non oltre ludienza di discussione. PASSAGGIO DA RITO ORIDNARIO A RITO SPECIALE 426--> quando il giudice adito competente per materia e territorio ma viene investito con rito ordinario, allora il giudice dispone con ordinanza il mutamento del rito fissando la data delludienza di discussione e un termine perentorio per depositare memorie integrative. Le decadenze incorse nel rito ordinario non vengono sanate pertanto dovranno essere indicati i mezzi di prova ed i documenti la cui presentazione non era decorsa nel rito ordinario. PASSAGGIO DAL RITO SPECIALE A RITO ORDINARIO

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    427--> se si apre con ricorso un processo speciale, ma il giudice si rende conto che il rapporto sottopostogli esula dal 409, qualora questi si ritenga competente dispone che gli atti siano messi in regola con le disposizioni tributarie al fine di mutare il rito da speciale ad ordinario. Qualora non si ritenga pi competente, dato il mutamento del rito in ordinario, dispone con ordinanza un termine perentorio per riassumere la causa dinanzi al giudice ordinario competente. La parte pu esperire il regolamento necessario di competenza perch questordinanza da considerarsi come sentenza, perch chiude il processo davanti a quel giudice. REGIME ED EFFICACIA DEL PROVVEDIMENTO Tranne il caso del 4203 secondo cui il giudice si pronuncia con sentenza definendo il giudizio con la dichiarazione di incompetenza, nelle altre ipotesi lorientamento del legislatore fa pensare ad unordinanza non impugnabile (esplicito nel 427, implicito nel 428). La giurisprudenza non ha avallato ci, e ha fatto una lettura correttiva del 427 sostituendo sentenza ad ordinanza, quindi ha lasciato tutto come prima. Lerrore sul rito rilevabile dufficio in ogni stato e grado, ma laver seguito un rito sbagliato non costringe a ricominciare tutto daccapo essendo rimediabile dallo stesso giudice dellimpugnazione. Lordinanza che si pronuncia sul rito revocabile e modificabile, ci lascierebbe spazio a possibilit di continui passaggi da un rito allaltro. La soluzione non codificata trovata che lordinanza si modificabile e revocabile ma solo alla conclusione dellistruttoria e quando ormai il giudice in possesso di tutti gli elementi di valutazione. FASE INTRODUTTIVA 414--> Latto introduttivo del processo il ricorso che va depositato in cancelleria, il cacelliere iscriver subito la causa a ruolo e presenta il fascicolo al giudice che fisser con decreto ludienza di discussione entro 5gg dal deposito. 415---> Il ricorso insieme con il decreto va notificato al convenuto a cura dellattore entro 10 gg dalla pronuncia del decreto in modo tale che tra la notifica e ludienza intercorra un termine non minore di 30gg e non superiore a 60gg; lattore non dovendosi costituire non sar contumace. Il ricorso privo della vocatio in ius avendo solo: il petitum e la causa petendi (edictio actionis); i mezzi di prova e i documenti che si depositano. Il convenuto deve costituirsi entro 10gg dalludienza di discussione, dichiarando la residenza o eleggendo domicilio. 416--> La costituzione si realizza con il deposito in cancelleria di una memoria difensiva in cui deve esser posto a pena di decadenza: eventuali domande riconvenzionali, eccezioni processuali e di merito non rilevabili dufficio; deve indicare i mezzi di prova e le contestazioni. La domanda riconvenzionale si sviluppa con il 418: 418--> Il convenuto proponente di domanda riconvenzionale ex 4162 deve, con istanza contenuta nella stessa memoria, a pena di decadenza dalla riconvezionale medesima, chiedere al giudice di modificare il decreto di cui al 4152, e di pronunciarsi non oltre 5gg con un nuovo decreto per la fissazione delludienza. 4182--> tra la proposizione della domanda riconvenzionale e ludienza di discussione non devono decorrere pi di 50gg. 4183--> tale decreto deve essere notificato allattore a cura dellufficio unitamante alla memoria difensiva entro 10gg dalla data in cui stato pronunciato. 4184--> tra la data di notifica allattore e quella delludienza di discussione deve intercorrere un termine non minore di 25gg. 4185--> in caso di notifica allestero i giorni del 2 sono 70 e quelli del 1 sono 35. Il convenuto potr anche costituirsi successivamente ma non potr pi svolgere le attivit di cui sopra, potendo solo agire nei limiti delle allegazioni e delle prove offerte dallattore e di quelle introdotte dufficio dal giudice. 419--> Il terzo pu intervenire 10gg prima delludienza di discussione presentando memorie. In questo caso il giudice, su istanza dellinterventore, deve fissare una nuova udienza per consentire alle parti di presentare memorie e documenti, in modo tale che si possano difendere dalla nuova domanda proposta dallinterventore; infatti la corte costituzionale ha dichiarato, con sentenza additiva (193/83), incostituzionale la mancanza nel 419 della richiesta di spostamento delludienza cos come previsto per il 418 (notifica della domanda riconvenzionale) da parte dellinterventore. UDIENZA DI DISCUSSIONE 420

    I. Presenza delle parti: Se le parti non sono presenti alludienza di discussione e lattore non ha depositato la copia del ricorso notificato, il giudice non sa nemmeno se si instaurato il contraddittorio, pertanto si ha il rinvio delludienza, e tale comportamento liberamente valutabile dal giudice ai fini della decisione (argomento di prova). Stesso discorso vale anche quando stato depositato il discorso notifficato. Se invece presente lattore ma non il convenuto, si ha la contumacia di questultimo con le relative conseguenze. Se si presenta solo il convennuto si avr la contumacia dellattore.

    II. Interrogatorio libero delle parti: Il giudice procede al controllo

    della regolarit degli atti, dopodich procede allinterrogatorio libero delle parti per chiarire il tema decidendum; le parti possono farsi rappresentare da un procuratore speciale che deve essere a conoscenza

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    dei fatti della causa. La mancata conoscenza dei fatti sar considerata dal giudice come argomento di prova.

    III. Tentativo di conciliazione: Qualora il giudice riesca nella

    conciliazione il verbale rappresenta una transazione compiuta alla presenza di un giudice quale soggetto terzo e imparziale.

    IV. Riunione delle cause connesse: lart 151 disp. Att. Prevede la

    riunione obbligatoria delle controversie in materia di lavoro di previdenza e di assistenza connesse anche solo per lindennit della questione.

    V. Valutazioni del giudice: Esauritasi la fase preliminare il giudice

    passa allesame del merito. Se la causa pu essere subito decisa il giudice incita le parti a formulare le conclusioni e si pronuncia anche con sentenza non definitiva.

    VI. Questioni pregiudiziali sulla validit o linterpretazione delle clausole di contratti o accordi collettivi: il

    giudice sospende il giudizio e fissa una nuova udienza di discussione non prima di 120gg e dispone la comunicazione (a cura della cancelleria) dellordinanza del ricorso introduttivo e della memoria difensiva allARAN che, ricevuti gli atti, deve promuovere tra le organizzazioni firmatarie un tentativo di accordo sullinterpretazione autentica del contratto o dellaccordo collettivo; se avviene laccordo, questo viene inviato al giudice; se non c accordo il giudice emana una sentenza relativa alla sola questione pregiudiziale, impartendo poi il provvedimento di prosecuzione della causa. La sentenza pregiudiziale sar impugnabile solo con ricorso immediato per cassazione (entro 60gg dalla comunicazione dellavviso di deposito della sentenza). In caso dimpugnazione la parte impugnante deve depositare presso la cancelleria del giudice a quo la copia del ricorso notificato per ottenere la sospensione automatica. Se il ricorso viene accolto, la cassazione rinvia il giudizio dinanzi al giudice della sentenza cassata, e le parti entro 60gg dovranno riassumere il processo pena lestinzione (la pronuncia della corte rimane non si estingue).

    VII. Istruzione della causa: Nel rito del lavoro non c

    unudienza di comparizione ma ununica udienza ex 420. In tale udienza protagonista il giudice in quanto le parti con il ricorso e la memoria difensiva hanno in pratica esaurito le loro attivit di allegazione dei fatti e dei mezzi di prova. Le parti possono con autorizzazione del giudice modificare la domanda o leccezioni e conclusioni gi formulate. possibile proporre nuovi mezzi di prova che non stato possibile proporre prima; in tal caso si d la possibilit alla controparte di depositare note difensive. Il giudice valuta rilevanza e ammissibilit dei mezzi di prova e se del caso ne dispone lassunzione. Pu disporre la chiamata di terzi; pu procedere allistruzione probatoria.

    VIII. Vicende anomale: lunica differenza la si pu riscontrare nellestinzione con riferimento alla fase

    introduttiva. ISTRUZIONE DELLA CAUSA Con il ricorso e la memoria difensiva vanno indicati i mezzi di prova e depositati i documenti. Ai sensi del 421 il giudice ha poteri istruttori cio pu ex ufficio sostituirsi alle parti rispetto allonere della prova essendo in gioco diritti indisponibili. Il giudice indica alle parti in ogni momento lirregolarit degli atti e dei documenti che possono essere sanati. Il giudice pu altres disporre ex officio in qualsiasi momento lammissione di ogni mezzo di prova, anche fuori dai limiti stabiliti dal codice civile, eccezion fatta per il giuramento decisorio. Il sindacato obbligato a dare informazioni od osservazioni richiestegli dal giudice; se a chiederle sono le parti il sindacato pu scegliere se renderle o meno. Qualora lo ritenga necessario il giudice pu disporre laccesso sul luogo del lavoro. FASE DECISORIA Lart 423 prevede due tipi dordinanze: XIII. Pagamento di somme non contestate: la non contestazione deve essere esplicita o deducibile dagli atti e dai

    comportamenti successivi delle parti, per cui non ammessa in caso di cotumacia in analogia con il 186bis necessaria per lemanazione la costituzione del convenuto: infatti la contumacia un comportamento insignificante, ed contraddittorio dare al giudice il potere di decidere in base alla contumacia, e poi farlo proseguire nella trattazione dove poi il convenuto costituitosi tardivamente pu contestare. Per chi la considera un accertamento con funzione esecutiva, essa ha valore di titolo esecutivo anche con lestinzione del processo; Per chi orientato a considerarla un provvedimento anticipatorio: lodinanza non si salva con

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    lestinzione escludendo che ad un tale provvedimento si possa dare unefficacia autonoma ed indipendente; Si pu modificare o revocare solo in due casi:

    VII. per contestazione successiva qualora la parte sia rimessa in termini VIII. per omissione del giudice nel valutare i fatti contestati. XIV. Pagamento di una somma a titolo di provvisionale: disposta per la somma gi accertata nel giudizio; pu

    essere revocata solo con la sentenza; pu essere richiesta solo dal lavoratore; perde efficacia di titolo esecutivo con lestinzione del processo. Le ordinanze 186bis e quater non possono operare nel rito del lavoro; la prima perch gi esiste un ordinanza specifica nel rito del lavoro; la seconda perch il giudice deve leggere il dispositivo della sentenza in udienza e quindi manca la fase del passaggio in decisione della causa. Lordinanza 186ter pu operare perch pu essere chiesto il decreto ingiuntivo anche per crediti di lavoro. Essa revocabile e modificabile con la sentenza che decide la causa.

    429--> obbligatoria la lettura del dispositivo in pubblico pena la nullit (a seconda dei casi per la nullit si agisce ex 354 oppure si rinvia al giudice di I). Se il dispositivo letto diverso da quello depositato vale il primo; se la sentenza contiene solo la motivazione, questa viene integrata con il dispositivo letto. La sentenza va depositata entro 15gg in cancelleria la quale provvede a darne comunicazione alle parti. APPELLO Oggetto: sono le sentenze del tribunale come giudice del lavoro, decisiva per stabilire il modus procedendi la

    qualificazione giuridica che al rapporto abbia dato il giudice. Il 440 esclude lappello per controversie non superiori a 50000 .

    Atto introduttivo: lappello si propone con ricorso alla corte dappello territorialmente competente in funzione di

    giudice del lavoro (433). I requisiti contenuto-forma sono gli stessi del 342. Nei termini di legge occorre depositare latto di appello presso la cancelleria del giudice competente--> inapplicabilit del 3481. Se i motivi non sono chiari lappello nullo, per ammessa la possibilit di una sanatoria ex nunc. Qualora lappellante non integri i motivi lappello sar inammissibile e non sar pi riproponibile.

    Competenza e rito: 439--> la corte dappello se ritiene che il I non si sia svolto secondo il rito prescritto procede a

    norma del 426-427. i mutamenti di rito sono rilevabili dufficio anche dal giudice dellappello. Sulla competenza non ci sono norme di rilievo.

    Appello con riserva dei motivi: visto che la sola copia del dispositivo costituisce titolo esecutivo (le copie del

    dispositivo sono rilasciate in formula esecutiva), opportuna per non ledere il diritto di difesa, la previsione di un appello con riserva dei motivi (4332) per permettere la sospensione dellimmediata esecuzione. Presupposti: i. lesecuzione sia iniziata con la notifica del pignoramento. ii. i motivi devono essere integrati entro il termine di 30 gg dal deposito della sentenza in cancelleria. Per il favor lavoratoris il dispositivo gi titolo per lesecuzione; lesecuzione pu essere sospesa per gravi motivi, se esecutato il lavo ratore; se il datore di lavoro per la sospensione occorre un gravissimo danno (esecuzione comporta il blocco dellattivit imprenditoriale). Lappello con riserva introduce una sorta di subprocedimento mirato alla sola decisione sulla sospensione, inoltre lammissibilit di questappello non comporta lapplicazione del 358 sulla non riproponibilit del rimedio; la parte potr sicuramente proporre appello avverso la sentenza, quando sar depositata. Nellipotesi in cui lappello con riserva ammissibile dovr essere necessariamente completato dai motivi attinenti al merito della controversia (atto integrativo necessario--> termini del 434). I motivi andranno depositati in cancelleria; in questo momento si dar luogo al procedimento di fissazione della vera udienza di trattazione dappello ex 435

    Fase introduttiva: Eseguito il deposito in cancelleria del ricorso, il presidente della corte dappello, entro 5 gg

    nomina il giudice relatore e fissa non oltre 60 gg ludienza di discussione dinanzi al collegio. Lappellante entro 10 gg deve provvedere a notificare il ricorso e il decreto. A pena di decadenza lappellato deve costituirsi almeno 10 gg prima delludienza depositando il fascicolo e una memoria difensiva. In caso di soccombenza parziaria, lappellato pu anche proporre appello incidentale (lo deve fare nella memoria difensiva notificandolo alla controparte).

    Udienza di discussione: La trattazione collegiale. Le parti non possono produrre prove precostituite; possibile

    addurre nuove prove se indispensabile ed possibile la consulenza tecnica (rinvio ad una nuova udienza non oltre 30gg).

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    Decisione: Le sentenze di rito in appello possono aversi per inammissibilit (gravame proposto fuori termine; acquiescenza; nessuna delle parti abbia integrato il contraddittorio tempestivamente; sentenza inappellabile; non siano stati presentati i motivi nel termine prescritto ex 4332), improcedibilit , e per estinzione (salvo che per la fase introduttiva qui non rileva linattivit delle parti, pertanto si avr estinzione solo in seguito a rinuncia agli atti). Il dispositivo va letto in udienza--> 437. il deposito della sentenza deve aver luogo entro 15gg dalla sua pronuncia--> 438

    CONTROVERSIE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA OBBLIGATORIA Tali controvesie sono elencate nel 442:

    e) lavoratori contro enti previdenziali e assistenziali f) lavoratori verso datore di lavoro per omssione di versamento dindennit contributiva g) enti previdenziali contro il datore h) datore di lavoro contro ente

    4431-2--> Per le controversie instaurate dal datore o dal lavoratore contro lente necessario esperire, prima di adire il tribunale, la procedura amministrativa pena limprocedibilit della via giudiziaria. Qualora dallavvio della procedura amministrativa siano trascorsi 120 gg si considera listanza respinta (silenzio-rigetto). Dopo il rigetto dellamministrazione si deve proporre il ricorso amministrativo e lazione giudiziaria diventa procedibile solo se siano decorsi altri 180gg senza che lamministrazione abbia proceduto. Il giudice pu sospendere il processo in caso dimprocedibilit concedendo un termine di 60gg perentorio (pena estinzione) per la presentazione del ricorso alla p.a.; entro 180 gg dalla pronuncia della p.a. deve essere riassunto il processo pena estinzione. Limprocedibilit deve essere rilevata dal giudice nelludienza di discussione altrimenti il processo prosegue normalmente--> 4432 (termine rigoroso). A questo punto ancora bisogna esperire il tentativo di conciliazione, per poi passare al giudizio vero e proprio. Forti dubbi nascono sullesigenza di questo doppio filtro: rigetto del ricorso allamministrazione--> tentativo di conciliazione--> processo. Il giudice qualora non sia rispettato questo schema: dichiara la domanda irricevibile quando non si sia fatto ricorso allamministrazione; sospende il processo in attesa di un completamento (412bis), se il tentativo di conciliazione stato esperito prima che si fosse conclusa la procedura amministrativa. Competente (444) il tribunale nella cui circoscrizione risiede lattore. Il procedimento quello per le controversie di lavoro, disposizioni nuove si hanno solo riguardo a: 445 consulenza tecnica:

    i. la consulenza tecnica resa facoltativa ii. i consulenti sono scelti da appositi albi iii. la nomina va fatta alludienza di discussione iv. il termine per il deposito della relazione pu essere prorogato fino a 60gg v. nelle controversie in materia dinvalidit pensionabile, il consulente deve valutare anche laggravamento

    della malattia, nonch di tutte le infermit successivamente verificatesi 446 istituti di patronato e assistenza sociale: essi hanno il potere di rendere informazioni e osservazioni orali o

    scritte nella forma di cui allart 425. il potere lomologo di quello riconosciuto alle associazioni sindacali nel processo del lavoro. Listituto abilitato a detta facolt quello a cui la parte legata da rapporto di assistenza (associazione sindacale invece quella indicata dallinteressato).

    IL PROCESSO ESECUTIVO Mentre la cognizione mira ad una soddisfazione astratta, il processo esecutivo tende alla soddisfazione concreta attraverso lattuazione coattiva di un diritto gi accertato. Naturalmente lesecuzione ammessa solo per le obbligazioni fungibili; le infungibili possono essere soddisfatte attraverso altri mezzi come il risarcimento danni o le misure coercitive (minaccia di sanzioni pi gravi dellinadempimento) per spingere ad adempiere. Es: non si pu materialmente costringere un cantante a cantare, per gli si pu imporre una cauzione giornaliera. Caratteristiche di tale processo sono : XV. mancanza della fase istruttoria XVI. mancanza del contraddittorio (solo eventuale) XVII. presupposto di un requisito formale (titolo esecutivo) XVIII. limitazione al solo fine dellespropriazione

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    Competente sempre il tribunale in composizione monocratica per territorio inderogabile:

    I. beni mobili/immobili --> giudice dove si trova la cosa; lincompetenza va rilevata entro la prima udienza di audizione dalle parti, dal giudice o dallufficiale giudiziario

    II. credito --> residenza del (terzo) debitore; incompetenza come sopra III. obbligo di fare o non fare --> giudice del luogo di adempimento; lincompetenza va rilevata entro

    ludienza in cui il giudice stabilisce le modalit dellesecuzione. Nellespropriazione presso terzi, lincompetenza va rilevata entro ludienza di dichiarazione del terzo. La pronuncia sulla competenza fatta o con ordinanza o con sentenza. Se non viene rilevata entro i termini il vizio dincompetenza si sana. Anche qui vige il principio della domanda (99) e del contraddittorio ma le parti si trovano in una situazione di diseguaglianza, stante il titolo esecutivo. I tipi di esecuzione previsti sono: IX. Esecuzione forzata in forma generica o per crediti di danaro III. presso il debitore 513-542 IV. presso terzi 543-554 V. immobiliare 555-598 VI. di beni indivisi 599-601 VII. contro il terzo proprietario 602-604

    X. Esecuzione in forma specifica VIII. Esecuzione per consegna o rilascio 605-611 IX. Esecuzione forzata di obblighi di fare o di non fare 612-614 Prima di iniziare unazione esecutiva sono necessari atti preliminari o preparatori che preannunciano (attraverso la notificazione) al debitore il proposito del creditore di procedere allesecuzione forzata: titolo esecutivo e precetto che hanno due funzioni:

    quella di infomare il debitore della volont di iniziare lesecuzione forzata dandogli la possibilit di adempiere spontaneamente;

    quella della Provocatio ad opponenndum: cio di mettere a conoscenza degli elementi dellesecuzione preannunciata dando la possibilit di contestarne eventualmente la legittimit attraverso lopposizione ex 615. Questultima funzione giustificata dal fatto che nel nostro ordinamento non c nessun controllo preventivo sullidoneit del titolo esecutivo a dare luogo ad una legittima esecuzione forzata, essendo previsto solo un controllo formale del cancelliere ex 475. Non essendoci questo controllo potrebbe sorgere la possibilit che il diritto di procedere ad esecuzione forzata sia venuta meno:

    i. in caso di titoli giudiziali, a seguito di fatti successivi alla formazione del provvedimento

    giurisdizionale (es: sospensione dellesecutivit, riforma del provvedimento, prescrizione etc).

    ii. in caso di titolistragiudiziali, a causa dellesistenza di fatti impeditivi o estintivi del diritto i cui fatti costitutivi sono rappresetati dal titolo oppure dallinesistenza degli stessi fatti costitutivi.

    iii. Perch latto notificato ab origine era privo di efficacia esecutiva (quindi il diritto a procedere ad esecuzione forzata non mai venuto ad esistere).

    Titolo esecutivo un presupposto speciale di ammissibilit, pu essere sia giudiziale che stragiudiziale, 4741 il credito derivante dal titolo esecutivo deve essere certo (esistenza non controversa) liquido (preciso nel suo ammontare) ed esigibile (non sottoposto a condizione o a termine). 4742 sono titoli esecutivi: sentenze e i provvedimenti cui la legge attribuisce espressamente efficacia esecutiva (186 bis 4113 etc). La

    prassi limita lefficacia esecutiva delle sentenze, alle sole sentenze di condanna. cambiali nonch gli altri titoli di credito e gli atti cui la legge attribuisce espressamente la stessa efficacia.

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    atti ricevuti da notaio o pubblico ufficiale autoorizzato dalla legge a riceverli, relativamente alle somme di denar