PRIMO INCONTRO DEI QUATTRO „ IERI A BERLINO Tre Molotov · pese militari, oidiuuric e...

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DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE ROMA Via IV Noveabr* 149 - Tel 689.121 63.521 61.460 689445 INTERURBANE: Arnunmtrat.oiie 684 706 • Redazione 670.495 PREZZI D'ABBONAMENTO UNITA' . . (con edizione dal lun«dl) . . . RINASCITA VIE NUOVE . . . Anno 9.250 7.260 1000 veoo Sem 3.260 arso 500 1.000 Trtm 1.700 1.960 _ 500 Spediscine lo abbonamento piisUle . Conto corrente postala i li'JVJS PUBBLICITÀ": rnm colonna - Commerciale: Cinema U 150 Domem- cale L. 200 Echi spettacoli U 150 • Cronaca L. 160 - Necrologia U. 130 - Finanziarla. Banche U 200 • Legali L. 200 Rivolgersi (SPI). via del Parlamento 0 * Roma . Tel 61.37.* - 63 964 e «succursali tn Italia ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO In ottava pagina La politica americana in crisi dopo la perdita del monopolio atomico del prof. Giulio Cortini ANNO XXXI (Nuova Serie) - N. 26 MARTEDÌ' 26 GENNAIO 1954 Una copia L. 25 . Arretrata L. 30 Il problema della casa 11 p r o b l e m a della casa, per gli uomini politici e 11 forze MK iali o ^ i a l potere in Italia, e come certi parenti poveri; dei quali ci si ricorda in aì- ( une oii costanze eccez.io'jaii, liete o tristi, quando e fa tan- to heno al cuore > (a alla ri.- puta/ioue) loinpiere un po' di heiieticen/a. Oggi, governo e gruppi ca- pitalistici si trovano ncila tri- sti: i iicostan/.a di costatare (pianto sia scaduta, agli occhi dei cittadini, la loro ìeputazio- ne e quimli nella necessità di •Lue qualcosa > per ritihili- taisi. Allora ci si raiiiim-iitu del pi oblcin.1 ilell.i casa. Tu«- ti ne parlano: dai candidati alla piesiden/a del consiglio alle seM'ie pagine tlell'Osser- tuitore l'ornano, dai giornali ci oiioniici e linan/iari ai oir- i oti monopolistici della Man- lecilini. della /7.I7, ch'Ila ste»s,i (Joiirindustria. (Questo improvviso at fan- li.usi induce ad alcune consi- deiii/ioui. Intanto è chiaro che la questione ha raggiunto un tal guido di acutezza, da iion poter più essere igtioiatn o elii^a soltanto con buone pa- iole. Inoltre è dimostrato co- ine fosfeni giuste le proposte avanzate in questo campo, unsi d.i oggi, dalle forze democra- tiche: per esempio, il Piano del Lavoro e hi proposta di leupe per la lotta contiti il tu- bili io, presentata nella pasca- la legislatura. Infine si cou- lernia quanto di falso coiit.'- ne\,i la ptopiignnda irovenia- li\.i allineile, alla vigilia del 7 gnigno, ceicaia «li accattar Miti, dimostrando con cifie lampate in aria (i famosi 71(1 mila \aiii annui, di cui larfu- i:liti\.t l'on. De Gasp','ri sullo pi<i//e d'Italia) ipii'llo che la esperienza ipioiidiana di IMI boni d'italiani neg<i\a. 1J.-I listo le bugie, si sa, hanno lo irainbc corte; e a distan/a di pochi mesi è stato il ministro Merlin a contraddire il suo (•ipo-partito, dichiarando uf- fa iulmcntc alla Camera che in .•>{•/" unni e dal l'>47 al l')~»2 hi Malo dilettamente od iiicli- leita.ncntc ha ricostruii!) e\- IIDM) 94"» mila stanze, l'indu- stria privata "{) mila > (vedi // Popolo del 21 oilobic l'»"»). Ma non è solo l'insti fTiojen- 7<i q u a n t i t a t i v a della politici edilizia seguita in Italia nel ilitpngnei la ciò che preme. 1/ :l e .iralteie di ( la-se di que- -i.i politica, che ha re-o an- cor |>iù mi-eri i -noi risul- tali. Dti un lato, si è \ ista sca- lfii.usi una speculazione sen- za freni nel campo dell'edili- zia privala: e ciò ha condotto alla «ostruzione di case ac- ie-sibili soltanto a coloro che .'odono di redditi particolar- mente elc\aii. Dall'altro can- ni. -li sic-sj , piani > per l'e- dilizia su\ iciizionntn (lupini. \hlisiol sono andati c^sen/ijl- uniiie a v.mtaL'^io di chi di sin M'iizioni a i e i a meno liisn- 1:110 e hanno alimentato il im*r- i alo di bisso o comiiiic'tio di abitazioni ad alto prezza: mentre l'I \.\-(\isa sciupìi- il ministro Merlin a confes- sarlo), «i lutto il I1"»2. aiei.i • o s t r u i t o s o l o J.1% m i l a stali/''. CV-i c-istono due increati per !•• c a s e : I uno — quello dei fil- li di 10. 41) e pia mila lire il uie-e ormai sitimi, tanto In- ini-'liaia di appartamenti tutoli risultano sfitti nei priu- i ipali centri urbani: l'altro cimilo delle abitazioni per i un menu agiati che ha Irllcrabncnte faine (li i.i-r e unii può «-oihbsfarla. I a re- icnte inchiesta parlniiieiii.ir'' -alla mi-iri.i ha rivelato che in Italia es|-loiio 1J4 mila fa- mi'jlii- abil.illti in ornile, ba- rai i he. cantine. !iiaua//»-:i ci<.. e "»4"» mila famiglie li- citi,di vivono in allogai (Ime • lituano più di qii.itlm per-o- in- per si,m/a: inentrc quasi 2 milioni di fain L'I ir sono albu- mi.ile iti c-ase (loie abitano «la • lue a quattro per-one per -i.inz.i. Iti-omma: il J4.4 per etiti.» (Iella popohi/ione italiana «• priia di un alloggio che ri- -pinida ai pia elementari e ri- nri dell'igiene. della inni aie. (ii-I \i\cr civile. Come A iene affrontai.» •' problema dagli uomini politi- «1 e dai ceti sociali che de- li limono il potere? Il governo — è noto — ha a ironie bi-Ojino di r«c i-oalìoro ioti per ottenere la fiducia del Parlamento, isi e perciò ri- < orciaio del parente povor>. i he ha nome < problema del- la casi", e ha m t ^ o in stiro urie MKÌ per procacciar-i \oii o credito. >i parla d i >m ' piano per andare incontro •n bi-o^ni > di 200 mila fami- glie che abitano in condizioni piu di-agiate (abbiamo \i-to i he que-te famiglie sono mol- le. molte di più) e di una pro- roga clelle \ezz\ \igonti in ma- teria di edilizia MI\ venzmna- t.i: quelle Me-*e lezzi the lianno portato ai bei frutti di e ni sj è parlato. >i dice clic i proietti «L'i eruppi capitalistici s i a n o r»i*i ambiziosi. Pare che sii indn- -iriali intendano dire al go- verno: «Togliti di mez/c» d'ora in poi la faccenda dille c«-c per i lavoratori e affjr nostro. Quindi, basta con riXA-Casa e altie ianlaticri'': al loro posto mettiamo in pie- di un altro carrozzone, finan- ziato e amministrato clu noi, per ammaiinire la casa in una decina d'anni a tuia parte dei Involatori delle nostre iti'lu- strie-. Dove pensano gli i.i- dustriuli di ptcìuleie i quat- trini:' Si sa bene come ci si comporta in questi cast. Si piemie l'impernio di anticipa- re, a un fondo per hi e osti u- zione di case, un contiibo»o poi limimi sabile tonieg- giato in pioporzionc ai salaii pag.iti nella piopria lahhnca: contemporaneamente si in»lts- allo studio un e piccolo > ta- glio dei tempi di cottimo o u:> • piccolo > aumento dei unni di lavorazione — che vuol ch- ic in paiole volgali: un au- mento dello sfinitami nlo d'I lavoro —. init.inclo a far -na- vale il contributo sulL- hi ac- cia ch'i lavoratori. Nel miglio- re dei casi si tratterebbe di un ritorno a quelle forme dì pa- gamento del salario in natura, di cui si sono serviti, più vol- le. nel p.is-ato. i capitalisti. nella speiauza di poter lieai- lare e impastoiare la classe operaia o almeno celli erup- pi di lavoratori. 1^ ci vuol po- co a ledere come un'iniziativa di questo genere si legni s||-e;- tamente alla politica di bloc- co dei salari, che tanto sta a cuore alla Coiifindustn'a. Governo e industiiaii. quin- di. intendono alfroutare il problema come un ripiego. p-'r mascherare la sostanza dì uni politica che ha ben aliti obiet- tivi. Gli industriali lo inqua- drano nei loto piani di as- soggettamento e di sfrutta- mento. Il irovcrno io insci ise<-, come elemento posticcio, i.i funzione raccatta-!oli :n un in<liii//o di politica economi- ca. il quale -— stando alle na- tie ipazioui pubblicate dai giornali — ha come suoi cir- dini: l'elei.ito livello (L'Ile pese militari, oidiuuric e straonlin.ilir: il iidiiiicu-io- ii.imento •» delle aziende .lei- l'IHI: ragirioiiiainc-nto s d.'l- la riforma agraria: la pesanti pressione Tisiale sui ceti pi- pohni. Ina politica cioè, ima economica, ma unii e<onomi- ra; la quale oltre tutto fa seriamente dubitare della volontà e della po-sjlnlità 'li realizzate un qualsiasi pro- gramma edilizio, per monco e opinabile e he sia. Ora. la pi ima condizione affincili- il problema della «li- sa possa essere risolto <nu\c- nienteineiite. è che esso ,ja palle organica di un indirizzo di politici et illumina, il qiri- le abbia per obiettilo lo -vi- luppo della (-(oiiomia nazio- nale. In questo scaso il pr i- blema e ione epilo nel pr.»- tri.imma di politica ciouoini- ca. che la Direzione del Par- tito (oniuiii-la ha sotlopo-to PRIMO INCONTRO DEI " QUATTRO „ IERI A BERLINO Tre proposte di Molotov per la conferenza 1) Misure per una distensione internazionale e una conferenza a 5 con la Cina; 2) problema tedesco e mezzi per garantire la sicurezza europea; 3) trattato austriaco -1 discorsi di Bidault e Eden DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BERLINO, -„5. — Aliutium di persone .sui da .staiuuue M s o n o ci'itma.sMitL' sullu Potsda- merstiasse per us.M.stere al IHissudfiio dei mtut.strt deo/i esteri trust-orrendo ittnnero.se ore al (recido MI di un tappeto cit neve clic M e ben mesto Velalo. Le tre autoinubih su cui .si trovavano Duiie.s e ( pnnci- l>ali deU'ya'i stai unite usi .so- no passate per prime -e'o- fissMiie, alle 14.10, e noe/ti fiatino potuto intravvvdere il Heyretario di Stato. Dieeì .fil- miti dopo è urrii-fifn la -lele- yazwne soviet tea a bordo di tre ZIS prevedute du una jeep della polizia militare americana .su cui ucefuno jm\so posto mi autista e due .solchiti che tenerumi il thoinp- ;.on puntato verso il cielo. Molotov e Duiie.s .si sono recuti ininiediufunieiite ni unn piccola soletta e lianno avuto un colloquio di circa venti minuti per discutere questioni (ii carattere orace- durale, compresa la nomina del presidente. Bidault e • arrivato alle 14,-iU a homo di un automo- bile nera che era preceduta e scyuita da sette motoci- clisti della notizia francese con bandoliera e muniti binu- \chi. Ultimo a (itunueie e stato Eden, pochi limimi prima delle ir,. Nell'intervallo ira d pas- saggio delle automobili dei ministri erano giunte decine di altre vetture con a bordo i delegati di secondo pian). gli interpreti e i segretari. I (piatirò sono stati salu- tati al loro ingresso nell'edi- ficio da dieci sottufficiali del- la polizia britannica, cui suc- cederanno negli altri giorni iiKKLIXO — l.;i granile s.il.i ilc-ll.i (.'oiilcrcii/a .lU'.UH'rtur.i ilei lavori. Sedute .ittornii al t:ivuln i|U.ulrato sono le ildt'itutioiti ilplTU.Il.S.S. (eli M finte) ile-uli St.iti Uniti (a i k - l i a ) . ilcH.» <ir.m Ilrct.iK»».» (.1 -misti a) e di-Ila Frane-i.» (eli spalle) l.e fri-rct» indie.ino i eiii.ittrei ministri eletti esteri àlnleitov (t). Ilnllis (.'). llidaiilt (:<) e Iàli-n (I) il P nella sil.l llsOlllZIOilC del "I gennaiii. La seconda condizione è che le misure, anelli- in questo campo, sjauo impostate in ha- -e a criteri numi, ilemocrali- i i. Si (ratta di diminuire il e ci- sto delle (ostruzioni, sjrone-an- clo le s|if( illazioni sulle an" fabbricabili e ta-. r liuiido Ir un- ghie ai moiiu|)oli produttori di materiali da (Ostruzioni (le;r- gi: II.ili ementi e Il'l-l'i,il). V. per la parti* più povera della popolazione, per le (atci;orÌe che si troiano ai gradini più bassi ilell.i -cala dei redditi, bi- -01:11,1 ( rea re un demanio edili- zio e minili, ile. in modo (li.' le case, le quali falciano parie di qitc-to demanio, MÌIIHI date in affitto ai loro oc cupauli in ba- -e a 1 annui, proporzionati al reddito Hi i n i L'odono - l i <>i- rapanti -tc'—i. lab sciai», ap- punto. i priin ini informaiori della le^i'c per la lotta idillio il tugurio, pre-ei tata a *-u:i tempo dai parliti di sinistri. II problema della ca-a. in •diri termini, n o n •"• ii parenl- povero, da fare fiirjrcfto. ujni tanto, di carila pelosa: r uno ih i problemi di fondo d:!ia (ollettiv ita. Come tale va a frontino e risolo». BRI ZIO MARZOCCHI f- Del 26 al 28 febbraio la conferenza delle ragazze I.a conferenza nazionale delle ragazze comuniste contrariamente a quanto precedentemente comunica- to. si terrà a Roma nei Riorni 26. 27 e 28 febbraio. incute nel salone della cuiiic- >e»t;<i. iiccoc/Iieucio coife.se- nienfe i'ci.s.Mifto ili ceiitiucitu cit lotor-rcitt e opera fon c-(tie- nHitoprcitici. / ouatiro hanno ({Hindi preso po.sto aiili otre) furoli d'sposli in quadralo IAI delegazione america'tu 'tvera alla siiu destra i so- vietici. a sinistra i tiuiicest e cit fronte i/li tiK/ie.si i he Vi>l- taiano le spalle alla \tncstm Alle l.i. 12 fine pohziotii fimcricuni finn no ciita.-o le 7)orle e la conferenza lui avuto inizio. tuisee un contribuii, impor- tante al ntigl'orunicnto ilei china mondiale >• Entrando ne! nifi Un dei diversi problemi. Bulinili ha poi salutato come itu latti* positivo la cessazione delle ostilità in Corea, e ini iheìita- rnti,. alludendo all'Indocina. che .. si ti mie a dimostrare elle ciò clic e posstiule n .in punto non e impossibile in ne^iiiì'alira parte', lìi.toqnn miiuitmeuo riconoscere eli- « f, difficolta da sistemari sono nini"»ise •>, Circa i pr»- ie eiectont citici jorniuciane del governo, bisogna concludete un imitato ai pace evie noti MCI reucitceifiro; non bisotina lasciare la G'eriucinut i.solctfci e occorre impedire la rina- scita di oi)ni militarismo ag- gressivo. Il ministro liei poi puricito aiicrtamente di associazione uil'occideute utcdicinti: i trett- Icitt già conclusi ma ha ctt- Jertncito che <• occorre nccr care qui una convinzione co- i/i'uie » elie nessuno dei cjticit- tro cerca di far niuiMjere in utitaiccin tedesca tu Europa e ha l'intenzione di utilizzare la Germania come strumento di una politica di forza o co- me elemento a lungo fermine di una politica di sovversione interna degli altri Stati. Al problema tedesco e stalo dedicato tu ormi parte anche il discorso di Eden c/te Ita iniziato formulando egli pure l'augurio che questo incontro abbia successo. Dopo aver ri- cordato la collaborazione del tempo di guerra con Molotov. e aver affermato che l'Inghil- terra (onstderu tuttora valido d trattato con l'URSS, il' mi- nistro inglese hu indicato alla conferenza due obiettivi fou- damentuU: ubbnltert' le fjur- rit"e che si elevano in Eu- ropa e creare relazioni fidu- ciose tra occidente e timone -S'orictica; questi obietftri ti- nnii potranno venir realizzali solo con In .sofu;ione c/c>' oro- titeli!! tedesco e austriaco Il ministro degli esteri bri- tannico ha pr'-anuunotato che la sua delegazione presentati nel corso della (onfercìira un L'iniziativa all'URSS (Teletoto) piano per la soluzione del problema tedesco, di cui ha ina anticipato alcune linee fondamentali. Il primo punto, anche jicr Eden, e quelli, delie ciccioni, con una legge fatta dai quattro mandi: durante il periodo tu etti CAssembieu Costituente preparerà la leg- ge tondamentale della (ìcr- mnniu munti! rimarranno in '•ciricci i c'ue governi tedeschi attualmente esistenti. "il c-oremo taluni — fin aggiunto Eden dovrebbe. secondo la nostra opinione. isstuiicre tutti i diritti e tutti gli ini peoni i-ciuf rutti da ambo ì regimi >•: in onesta Irase al- cuni osservatori hanno voluto vedere l'intenzione di Eden di proporre il riconoscimento da parte tedesca dell'attua- le frontiera sull'Oder-Ncissc contro l'autorizzazione sovie- tica alla Germania di entrare a far parte della CED. Trattando dei problemi dei- la sicurezza europea. Eden ha rggiunto che » noi garantia- mo che non coni'netteremo mai un atto di aiigressione e non minacceremo mai In .si- cure :;<! dell'URSS ... e Ita noi rilevato che. se I Unione So- lletica ruolo ulteriori onrou- zie oltre a lineile verbali, la delegazione britannica e di- sposta a studiare il -problema Con il disc-orso del ministro dorili esferi soriefico. senilità a quelli di Bidault e di Eden. la confereii'a dei quattro ministri dcnli esteri e imme- ShlU'.Uì SKCRK (C'uniiiiiM in 6 p.1*:. X. « n i ) DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE HI RI.INO. ^5 — -Si >.tpci.i clic la riunione.' oJicina avreb- be avuto «.arutere iniroihini- !>> per permettere ai parteci- panti eli Mimiate il terreni) e eh porre le premere al d'ibiit- tiio lerei e proprio ihe il.iv ri seguire nei prossimi giorni. Non era dunque prev isto nulla ih partieiilare per la primi riu- nitine. Ognuno avrebbe riaf- fermato il proprio attcs;i;i.i- niento, del resto i;ià noto, uni qualche apertura, pièi o meno tuieiv a, e nino sarebbe runi- stei allo stesso punto. e.ioè a' punto eh partenza. Invece non è stato Leisi. Se 1 dea e Hiilault si sono guar- dati elalPcntrare nel vivo del dibattile», Moleitov all'opposto è inimeehaiamente venuto al concreto proponendo un onli- ne del •iiorno centrate» su tre questioni: veuivocazione della conferenza a tinepie, esame elei problema teilescei nel quadro della •ucurczza eun»pea e trit- iate» di Siate» austri KM. Senza indugiare nei prelimi- nari, l'Unione Sovietica è riu- si iti in tal mode» ad assume- re l'iniziniia dell'uKontro -.in dal primo momento. Quali si- ranno le reazioni elei;li occi- dentali. per ora non si si. Di- ranno torse Jic Molotov ha (retta dopo aver eletto sino a Ieri the avrebbe avute» al con tr.irio ì! propeisitei eh tirare per le hin>-.hc? Vedremo. In- i.uun sta ih fatui ..he siamo ;4i.\ usi HI con e»4;;i d i l l a fase delle e.e»iisidcrazie>ni di cartt- tere generale, per inerito de! rappresentante elell'U R S S. Mi l'iniziativa sovietici non si esprime Millanto nella pre»- pnsta ih un online de! giorno bensì ut tutta la imp.istaziei- ne ile! el.sie»rse> ili Molotov la cui iiniireiez/a appare tinto più elidente se loniripposta ai termini vagiti us.iti ila I-tieni e eia Hul.iult nel definire le rispettile posizioni Hasia fermare l'attenzione su aitimi punii essenziali per ren- dersene tonto Sulla questione fetndanieniale ile" ì distensione internazionali- <»uali sono, in- tatti. le posizioni, il termine della prima giornata'.' V pre- sto detto I! niiaistrn ile^b esteri so- v'etiie» riatfernn ilie. per ri- durre la tensione ne! ninnila Oiii>rrc promuoscre un incim- tr > tra le i inipu* brindi po- tcn/e Bidauli si limita ad os- servare the lv toiifcrcn/a v epiattn» è -jii un buiin contri- buto, ma non osa spingersi ol- tre. bden tate sull'argomento, rinunciando ad una confuta- zione, elei resto impossibile. Sulla questione della sicu- rezza europea. Molotov e o n estrema chiarezza si richiami ali » esperienza della prima e della seconda guerra mondiale scatenate dal militarismo tede- sco, per ricordare che -".li in- teressi vitali di tutti i popoii europei, indipendentemente da' rispettivi redimi inferni, coin- cidono nella necessità di una garanzia contro il ripetersi di una aggressione tedcsia. Hidault riconosce che è s iu " sto tener contei delle esigenze di sicurezza di tutti «li Stati europei, ma non osa trarre da questa ammissione le dovute e logiche conseguenze. Kden è pronto, a parole, ad esaminare il problema di ulteriori ga- ranzie nei confronti dell'URSS, mentre è disposto, a fatti, a concedere alla Germania la possibilità di riarmare e mi- nacciare daccapo i suoi vicini. Su! problema tedesco Molo- te»i ricorda agli immemori eu- ropei la sommi lutti e di renine provocati dalla Germa- nia militarista e invita i go- verni responsabili ad orientarsi nelle loro decisioni tenendo fe- lle agli impegni di Yalta e di Potsdam. Bidault elude la so- stanza del problema argomen- timi sull'opportunità di cer- care una soluzione del pro- blema tedesco non con metodi ih coercizione bensì di asso- ciazione. Tutto questo per giu- stificare timidamente il trat- tato della C.E.D- Eden an- nuncia, da parte sua, un pia- no ceistruttivo che non è altro se non quello di vecchia data consistente nel dare ai tede- schi, mediante le cosidettc li- bere elezioni, la possibilità di ricostruire la loro potenza mi- litare di una volta, così come fecero nel 19^ aprendo la strada a Hitler. Si imo, in conclusione, di fronte a uni disersità di po- sizioni iniziali. L'Unione Sovietica propone con chiare/za e concretezza una scric di misure atte 1 determinare una distenzione nel mondo e a risolvere alcu- ni dei più importanti proble- mi del momento. La Franciv e la Gran Bretagna cercano di indorare con formule oscure ed evasiva la politica pericoh'st e dannosa sinora di e<sc se- guiti. Gli Stati Uniti non hin- no ancora parlato PENATO MlfcLI Fanfani si presenta oggi alle Camere screditato e tra la generale diffidenza BERLINO II ministro o>Rli esteri sovietico Mololni. seguii» dal \ire-ministro (iromiko r da un altro membro della delegazione dell'URSS, entra orila M dr drll'r\ < «insidi» alleati» di controllo dove si e svolta la prima seduta della confrrrn/a quadripartita ti>l>fo<o» delia settimana 1 militari americani e inglesi All'interni, elei /infoilo fa rigilnn:n è esercitata da mi- litari dei tre pur.-». / ministri hanno salito le scale che conducono al pri- mo piano, si sono riuniti in una soletta per un cordiale saluto e hanno poi tatto A loro ingresso conieinporanea- f Hill III Mllllllllllllllllllllin tlIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIMIHI // dito nell'occhio Pionieri L'Osservatore romano ha pre- so cappello contro Papiro r*'"'- chc questi ha scritto un libro per dimostrare che il diarolo. in fondo, non e tanto brutto come lo si dipinge. « Ma cap.see Papiro dice il giornale va- ticano quello che scrive?.. Certe volte, se gli si vuol bene, bisogna rimanerne in dubbio.. In tanti mai anni, non ha im- parato nulla?... Ahimè, chi se lo sarebbe aspettato da Papi- ni'»» Trent'anni ci hanno messo all'Osservatore per capire che Papim non copisce quello che scrive, .-lltrt ÌC n'era accorto tre n fan ni fa. quando P'i'.rni si ebbe le iodi dell Oì^rna'ore pc r essersi coTu.-crtito al «-arropcc- simo Il fesso del giorno « II soie e sempre contrario ai pellegrinaggi comunisti. In- fatti una bandiera rossa e mol- to DIU impressionarle e il suo colore piu vivido se si stagi.a contro un cieìo plumbeo, tor- bido: il cielo delle utopie. Di- vella opaca, smorta, squallida sotto un ciclo inondato di «ole, scintillante di luci e di nflc^-i umani >. Vero Roberti, dal Cor- riere della Sera. ASMUDEO Dullcs ha rivolto un orca saluto ai delegati. q,n>i'ì. dojHj la traduzione delle sue jxirole in francese ed in riis- so. si e alzato a parlare B,- dault. per un breve ffisror.so che si può definirò pruderle e ricco di sfumature diplo- matiche. Il ministre» troni cse fin esordito dichiarando di spe- rare che l'attesa dei portoli non rada delusa o che In .-o-i- ferenza "costituisca la orft a tappa verso un miglioramen- to durevole delle relazio ii fra 1 nostri paesi, riaprendo la vin a una regolamcntazìo- I nc d'assieme, che mettereb- be fine alla divisione attuale del mondo ». I iYoi arrirtaiuo cpn — }m ag- giunto — con lo spirito aper- to a tutte le soluzioni che ci potranno venire proposte e con la sincera volontà di giungere a dei risultati con- creti. Il ministro degli esteri ha quindi riconosciuto « la necessità di alleggerire la tensione internazionale „ r ini riiorafo. a" questo proposito. che « il semplice fatto che la riunione si tenga costi- b'n un a.in'.!., 1 ricmo .ci'in-ii- U, ibi dirmi ih Ila Cmal. Bi- •iaull ìi'i ni'ermtitt, che •• de- vi.nn amia .-1 venire risola- ne ),in pr< •.'>>. ma che - la loro soluzione non snrrbbe acci lertiia ..<• si 7f-ntasse di trattarli m cnltegameitto con dei problemi europei ai filiali snreliliem art inanimente le- 'latf in una sorta di reciproca dipend'n.o che condurrebbe sf>'.o e tip jmbrojjho mr.sfri- E', m eri"tii. ai problemi europei ha aggiunto Bi- dauil < he la nostra riu- nione deve consacrarsi >•. Trattando di questo proble- ma, il capo del Qu.u dOrsay M e intrattenuto sulle que- stioni austriaca e tedesco, de- dicando a quest'ultima parti- colare rilievo ma non igno- rando 1 problemi della sicu- rczza generale. « Due punti essenziali detono essere sot- tolineati: bisogna assicurare la sicurezza di tutti e biso- gna creare la condizione di una pace più sicura ». Sulla Germania, l'opinione del ministro francese e la se- guente: bisogna far precedere lìtlrighi dell'Ultim ora prr indurre il PS.DJ. a cvdvre Romita sulla logge elettorale e Matteotti prospetta la ereutualità di conduce il mercato un voto a favore Il I',i:l.imcii*(i ri.ipre os"i '|to di questi due p:irt;ti. >onc>J:ivol5c , i.si contcmpoi,iiie«»im-n- ', biun.i pre-M» i socialdemo- b.ittenìi. 0 l;t crisi di aovernojj'li nitri clementi che ixitreb- te ai .socia'dcmociatici e ali.»'oratici, sfociata in un incon- trovera linalnicn'i- il -no lo-,ben» consentire ai :*.overno|est:orna destra, -otondo il,t.t» tra lo .-tc-so Villabrun^ gico .sbocco nelle aule par-luna maggioranza -u misura.] moco preferito eli Ve Ga-iv- e S.iragat. lamentar., dopo più di un,anche -e poiUic:i:nente -qu.1-1 ri. Po: indurre 1 ^>i-ialde:ii»»-. Xei suo discor-o progr .... i- me.se di intrighi into.s.suli 1 jliticata. Fanfani è proteso allo'cratic, .ella capitolaz.Ione è menatici». Fanfani farebbe rife- Ca-tel Gando'.fo. a Piazza dell ricerca di una t|ual.->i;i-: di'cor.-o una attività frenetica.! rimento a'.Ia rivendicazione e s, direbbeì-Si è parlato eri di an in-! socialdemocratica di una Icg- nreferenze perì contro ti-ervato Fanfaii.-Sa-.g e elettorale fondata sulla incontri» Romi-I proporzionale pura, dando in una m.-i-tente i proposito assicurazioni. Fan- medwizmne d: V :ia- fani avrebbe anzi già invitato Viminali*. II nuovoIqueste M p-e.sonterà alla'che Ma .--enza 11 Gc-ll. ai goveino Canie:;i ai!e 16 e al Senato! l'una o per l'altra. e.wndo| ragni, d: un alle 17,30. Fanfani farà le .suej>uo obicttivo principale quo!-| ta-Scelb.i. di comunicazioni programmati-Ilo di imporre comunque il.opera d: che nell'uno e nell'altro rame») monopolio polit.co eie .-.cale. 1 del Parlamento. Le -edute] Il programma di governo verranno quindi -o.speso ejè uno de; mezza -u cu F.m- 1 inviate al giorno dopo per lo ìf,ini fa ancora allidament.i iniz.io del dibattito, ohe prima!per convincere qualcuno a si svilupperà alla Camera e -i,]o in un 5econdo tempo al Senato. Il voto .sulla fiducia .si avrà alla Camera non p: 1 ma di sabato. Finora, come è ben noto. governo monocolore di fani si pre.-enta -vnza concedergli !a fiducia. I bi-j lanci finanziar: approvati .-a-| bato -corso. 1., leggo per la! edilizia popolarissima ecc. rappresentano qia una anti- ;cp.'7Ìone di que-to program- ix*r I*a-petto econo- •ocinìe non »rmbra Fan-j ma. che mag-jtnico e gioranza, predestinato allajdi-t.nguersi dall'indirizzo pel- -confitta. Il governo può cnn-Miami degli ultimi sette anni, tare attualmente **olo sui 265j ~ e non per qualche coloritu- voti democristiani e sui a re-Ira «.sociale» che lascia la pubblicani (pronti questi aj-i.-tanza inalterata. Per de- qualsiasi servigio), sicché de-[finire meglio queste» program- ve trovare 26 voti almeno; ma. e per discutere sopiattut- per raggiungere la maggio- lo le linee politiche delle co- ranza necessaria, che e di 296 ' numicazioni che Fanfani farà voti. Anche conquistando i,que.-t*oggi, il Consiglio dei 14 voti liberali, il governo continua ad avere bisogno come minimo dell'appoggio diretto o indiretto dei monar- chici (39 voti), opoure del- l'appoggio diretto dei social- democratici (19 voti). La astensione dei fascisti, o la ministri si e riunito ieri po- meriggio prolungando i suoi lavori per cinque ore ed ap- provando alcuni provvedi- menti che non sono stati resi noti. A parte le concessioni pro- grammatiche- uno dei dati più astensione contemporanea del evidenti e -qualificanti, della PSDI o del PNM, oppure la situazione resta allo stato dei divisione al momento del vo-i fatti il tentativo di Faaìani di Fanfani presenta osci al siadixio delle due Camere 1 -ocialdemocratici a formu- lare le loro richieste in modo preciso: a tal fine Romita metterebbe a punto entro og- gi 1! suo progetto ispirato a".I-i legge del 1946, e fondato sai coefficiente unico nazionale e circoscrizionale, e sulla ri- partizione proporzionale dei iesli. F. l'on. Matteo Mancati- si è affrettato a precisare che «. se il governo dovesse acco- j gliere il progetto di legge 1 Isocialdemocratici voterebbero 1 a favore ». I Fino a ieri la posizione de 1 ' PSDI era stata diversa, e [gli esponenti socialdemocra- ! tici avevano ben fatto presen- I te che — data la composizione del governo e tutta la con- dotta della crisi — non avreb- bero dato credito a generi- che * assicurazioni » all'ulti- mo minuto. Basterà ora un impegno proporzionalista di Fanfani (che la D.C. poi smentirebbe all'atto pratico!. per riportare il PSDI sulle posizioni suicide di un anno fa? Basterà qualche alibi «so- ciale » per fare ingoiare a Sa- (Continoa in «. paf. 3. col.) .

Transcript of PRIMO INCONTRO DEI QUATTRO „ IERI A BERLINO Tre Molotov · pese militari, oidiuuric e...

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    In ottava pagina

    La politica americana in crisi dopo la perdita del monopolio atomico

    del prof. Giulio Cortini

    ANNO XXXI (Nuova Serie) - N. 26 MARTEDÌ' 26 GENNAIO 1954 Una copia L. 25 . Arretrata L. 30

    Il problema della casa 11 problema del la casa , per

    gli uomini pol i t ic i e 1 1 forze MK iali o ^ i al potere in Ital ia , e c o m e certi parent i pover i ; dei qual i ci si r icorda in a ì -( une oii cos tanze eccez.io'jaii, l iete o tristi, q u a n d o e fa tan-to heno al cuore > (a al la ri.-p u t a / i o u e ) l o i n p i e r e un po' di he i ie t icen/a .

    Oggi , governo e grupp i ca-pital is t ic i si t rovano nci la tri-sti: i i icostan/ .a di costatare (pianto s ia s c a d u t a , ag l i occhi dei c i t tad in i , la loro ì e p u t a z i o -ne e qu iml i ne l la necess i tà di • L u e q u a l c o s a > per ritihili-ta is i . Al lora ci si raiiiim-iitu del pi oblcin.1 ilell.i casa . Tu«-ti ne p a r l a n o : dai candidat i a l la p i e s i d e n / a del cons ig l io a l le seM'ie p a g i n e t lel l 'Osser-tuitore l'ornano, da i g iornal i ci oi ioniici e l i n a n / i a r i ai oir-i oti monopol i s t i c i de l la Man-lecilini. del la / 7 . I 7 , ch'Ila ste»s,i (Joiirindustria.

    (Questo i m p r o v v i s o at fan-li .usi induce ad a l c u n e cons i -d e i i i / i o u i . Intanto è ch iaro che la ques t ione ha ragg iunto un tal g u i d o di a c u t e z z a , da iion poter più essere igt io iatn o elii^a so l tan to con b u o n e pa-io le . Inoltre è d i m o s t r a t o c o -ine fos feni g ius te le proposte a v a n z a t e in ques to c a m p o , unsi d.i oggi , da l l e forze d e m o c r a -t iche: per e s e m p i o , il P iano del Lavoro e hi proposta di leupe per la lotta cont i t i il tu -bili io, presentata nel la pasca-la l eg i s la tura . Inf ine si cou-lernia q u a n t o di falso coiit.'-ne \ , i la ptopi ignnda irovenia-l i \ . i a l l ine i le , a l la vigi l ia del 7 gn igno , c e i c a i a «li accat tar Miti, d i m o s t r a n d o con c i f i e l a m p a t e in aria (i famosi 71(1 mi la \ a i i i annu i , di cui lar fu-i:liti\.t l'on. D e Gasp','ri sul lo pi47 al l')~»2 hi M a l o d i l e t t a m e n t e od iiicli-l e i t a . n c n t c ha ricostruii!) e \ -IIDM) 94"» mila s tanze , l ' indu-stria pr ivata "{) m i l a > (vedi / / Popolo del 21 o i l o b i c l'»"»).

    Ma non è so lo l'insti fTiojen-7iù mi-eri i -noi risul-tal i . Dti un lato, si è \ ista sca-l f i i .us i una s p e c u l a z i o n e sen-za freni nel c a m p o del l 'edi l i -zia p r i v a l a : e c iò ha condot to al la «os truz ione di case a c -i e - s i b i l i so l tanto a co loro che . 'odono di redditi part ico lar-mente e l c \ a i i . Dal l 'a l tro c a n -ni. - l i s ic -s j , piani > per l'e-dil izia su\ i c i i z ionntn ( l u p i n i . \ h l i s i o l s o n o andat i c^sen / i j l -

    u n i i i e a v.mtaL'^io di chi di sin M'iizioni a i e i a m e n o liisn-1:110 e h a n n o a l i m e n t a t o il im*r-i a l o di b i sso o comiiiic'tio di ab i taz ion i ad a l t o prezza: mentre l'I \ . \ - ( \ i s a (è sciupìi-il minis tro Merlin a confes-sarlo) , «i lu t to il I1"»2. a i e i . i • os trui to so lo J.1% mi la stali/' ' . C V - i c - i s tono d u e increati per !•• case : I uno — q u e l l o dei fil-li di 10. 41) e pia mila lire il uie-e — ormai s i t i m i , tanto • In- ini-'liaia di a p p a r t a m e n t i tutol i r i su l tano sfitti nei pr iu-i ipali centri u r b a n i : l 'altro — c imi lo de l le ab i taz ion i per i u n menu agiat i — che ha Ir l lcrabncnte faine (li i . i - r e unii p u ò «-oihbsfarla. I a re-i c n t e inchiesta parlniiieiii . ir'' - a l l a mi- ir i . i ha r ive lato c h e in Italia e s | - l o i io 1J4 mila fa-mi'jlii- abil . i l lt i in orni le , ba-rai i he. cant ine . !iiaua//»-:i c i di 200 mi la fami-gl ie che a b i t a n o in condiz ion i piu d i - a g i a t e ( a b b i a m o \ i - t o i he q u e - t e famig l i e s o n o mol -le. mo l t e di più) e di una pro-roga clelle \ezz\ \ i g o n t i in m a -teria di edi l iz ia MI\ v e n z m n a -t.i: que l l e Me-*e lezzi t h e l ianno por ta to ai bei frutti di e ni sj è par la to .

    >i d i ce cl ic i p r o i e t t i «L'i eruppi capi ta l i s t i c i s i a n o r»i*i ambiz ios i . Pare c h e s i i indn-- ir ia l i i n t e n d a n o d ire al g o -verno: « T o g l i t i di mez/c» d'ora in poi la faccenda d i l l e c«-c per i lavoratori e affjr

    nostro. Q u i n d i , basta con r i X A - C a s a e a l t i e ianlat icri ' ' : al loro posto m e t t i a m o in pie-di un al tro carrozzone , f inan-ziato e a m m i n i s t r a t o clu noi, per a m m a i i n i r e la casa in una dec ina d'anni a tuia parte dei Involatori de l le nostre iti'lu-s t r i e - . D o v e p e n s a n o gli i.i-dustriul i di p t c ì u l e i e i quat -trini:' Si sa bene c o m e ci si compor ta in quest i cast. Si p i e m i e l'impernio di ant i c ipa -re, a un fondo per hi e osti u-z ione di case , un c o n t i i b o » o — poi l i m i m i sabi le — t o n i e g -g ia to in p i o p o r z i o n c ai sa la i i pag.iti nel la p i o p r i a l a h h n c a : c o n t e m p o r a n e a m e n t e si in»lts-a l lo s tud io un e p icco lo > ta-gl io dei tempi di c o t t i m o o u:> • p icco lo > a u m e n t o dei u n n i di l avoraz ione — che vuol ch-i c in p a i o l e v o l g a l i : un a u -mento del lo s f i n i t a m i n lo d'I lavoro —. init.inclo a far -na-v a l e il contr ibuto sulL- hi ac-cia ch'i lavoratori . Nel mig l io -re dei casi si trat terebbe di un ritorno a que l le forme dì pa-g a m e n t o del sa lar io in natura, di cui si sono servit i , più vol-le. nel p. is-ato. i capi ta l i s t i . nella s p e i a u z a di poter l i e a i -lare e impas to iare la c lasse operaia o a l m e n o c e l l i e r u p -pi di lavoratori . 1̂ ci vuol po-co a l e d e r e c o m e un' iniz iat iva di questo genere si legni s||-e;-tamente a l la pol i t ica di b loc -co dei sa lari , c h e tanto s ta a cuore al la Coi i f industn'a .

    G o v e r n o e in d u s t i i a i i . qu in-di. in tendono a l f r o u t a r e il problema c o m e un r ipiego. p-'r mascherare la sos tanza dì u n i polit ica che ha ben a l i t i ob ie t -tivi. Gli industrial i lo inqua-d r a n o nei l o t o piani di a s -s o g g e t t a m e n t o e di s frutta-mento . Il irovcrno io insci ise•

    Entrando ne! nifi Un dei diversi problemi. Bulinili ha poi salutato come itu latti* positivo la cessazione delle ostilità in Corea, e ini iheìita-rnti,. alludendo all'Indocina. che .. si ti mie a dimostrare elle c iò cl ic e posst iule n .in punto non e impossibile in ne^iiiì'alira parte', lìi.toqnn miiui tmeuo r iconoscere eli-« f, difficolta da sistemari sono • nini"»ise •>, Circa i pr»-

    ie eiectont citici jorniuciane del governo, bisogna c o n c l u d e t e un imitato ai pace evie noti MCI reucitceifiro; non bisotina lasciare la G'eriucinut i.solctfci e occorre impedire la rina-scita di oi)ni militarismo ag-gressivo.

    Il ministro liei poi puricito aiicrtamente di associazione ui l 'occideute utcdicinti: i trett-Icitt già conclusi ma ha ctt-Jertncito che ' oro -titeli!! tedesco e austriaco

    Il ministro degli esteri bri-tannico ha pr'-anuunotato che la sua delegazione presentati nel corso della (onfercìira un

    L'iniziativa all'URSS

    (Teletoto)

    piano per la soluzione del problema tedesco, di cui ha ina anticipato alcune linee fondamentali. Il pr imo punto, anche jicr Eden, e quelli, delie c icc ioni , con una legge fatta dai quattro mandi: durante il per iodo tu etti CAssembieu Cost i tuente preparerà la leg-ge tondamentale della (ìcr-mnniu munt i ! r imarranno in '•ciricci i c'ue governi tedeschi attualmente esistenti.

    " i l c -oremo t a l u n i — fin aggiunto Eden — dovrebbe. secondo la nostra op in ione . i s s t u i i c r e tutti i diritti e tutti gli ini peoni i-ciuf rutti da ambo ì regimi >•: in onesta Irase al-cuni osservatori hanno voluto vedere l'intenzione di Eden di proporre il riconoscimento da parte tedesca dell'attua-le frontiera sull'Oder-Ncissc contro l'autorizzazione sovie-tica alla Germania di entrare a far parte della CED.

    Trattando dei problemi dei-la sicurezza europea. Eden ha rggiunto che » noi garantia-mo che non con i 'ne t t eremo mai un atto di aiigressione e non minacceremo mai In .si-cure :;

    ShlU'.Uì SKCRK

    (C'uniiiiiM in 6 p.1*:. X. «ni)

    DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE

    HI RI.INO. 5̂ — -Si >.tpci.i clic la riunione.' oJicina avreb-be avuto «.arutere iniroihini-!>> per permettere ai parteci-panti eli Mimiate il terreni) e eh porre le premere al d'ibiit-tiio lerei e proprio ihe il.iv ri seguire nei prossimi giorni. Non era dunque prev isto nulla ih partieiilare per la primi riu-nitine. Ognuno avrebbe riaf-fermato il proprio attcs;i;i.i-niento, del resto i;ià noto, uni qualche apertura, pièi o meno tuieiv a, e nino sarebbe runi-stei allo stesso punto. e.ioè a' punto eh partenza.

    Invece non è stato Leisi. Se 1 dea e Hiilault si sono guar-dati elalPcntrare nel vivo del dibattile», Moleitov all'opposto è inimeehaiamente venuto al concreto proponendo un onli-ne del •iiorno centrate» su tre questioni: veuivocazione della conferenza a tinepie, esame elei problema teilescei nel quadro della •ucurczza eun»pea e trit-iate» di Siate» austri KM.

    Senza indugiare nei prelimi-nari, l'Unione Sovietica è riu-si iti in tal mode» ad assume-re l ' iniz ini ia dell'uKontro -.in dal primo momento. Quali s i -ranno le reazioni elei;li occi-dentali. per ora non si si . Di-ranno torse J ic Molotov ha (retta dopo aver eletto sino a Ieri the avrebbe avute» al con tr.irio ì! propeisitei eh tirare per le hin>-.hc? Vedremo. In-i.uun sta ih fatui ..he siamo ;4i.\ usi HI con e»4;;i di l la fase delle e.e»iisidcrazie>ni di cartt-tere generale, per inerito de! rappresentante elell'U R S S.

    Mi l'iniziativa sovietici non si esprime Millanto nella pre»-pnsta ih un online de! giorno bensì ut tutta la imp.istaziei-ne ile! el.sie»rse> ili Molotov la cui i iniireiez/a appare tinto più el idente se loniripposta ai termini vagiti us.iti ila I-tieni e eia Hul.iult nel definire le rispettile posizioni

    Hasia fermare l'attenzione su aitimi punii essenziali per ren-dersene tonto Sulla questione fetndanieniale ile" ì distensione internazionali- l>foonc>J:ivol5c,i.si contcmpoi, i i ie«»im-n- ', biun. i pre-M» i s o c i a l d e m o -b.ittenìi . 0 l;t crisi di aovernojj ' l i nitri c l e m e n t i c h e ix i treb- te ai . soc ia 'dcmociat ic i e ali .»'oratici , sfociata in u n i n c o n -trovera l inalnicn'i- il - n o l o - , b e n » consent i re ai :*.overno|est:orna destra, - o t o n d o il ,t .t» tra lo .-tc-so V i l l abrun^ g ico .sbocco nel le au le p a r - l u n a magg ioranza -u misura. ] moco prefer i to eli Ve G a - i v - e S. iragat. l amentar . , dopo più di u n , a n c h e -e poiUic: i :nente -qu.1-1 ri. Po: indurre 1 ^>i-ialde:ii»»-. Xei s u o d i scor -o progr . . . . i -me.se di intr ighi into.s.suli 1 j l i t icata. Fanfan i è proteso a l lo 'crat i c , .ella capitolaz.Ione è menat ic i» . F a n f a n i farebbe r i f e -Ca-te l Gando'.fo. a Piazza del l ricerca di una t|ual.->i;i-: di 'cor.-o una att iv i tà frenetica.! r imento a'.Ia r i v e n d i c a z i o n e

    e s, direbbeì-Si è parlato eri di an i n - ! soc ia ldemocrat i ca di u n a Icg -nre ferenze perì contro t i - ervato F a n f a i i . - S a - . g e e l e t tora l e fondata su l la

    incontri» Romi-I proporz iona le pura , d a n d o in una m.- i - tente i propos i to as s i curaz ion i . F a n -

    medwizmne d: V :ia- fani a v r e b b e anz i g ià inv i ta to

    Viminali*. II n u o v o I q u e s t e M p-e.sonterà a l l a ' c h e Ma .--enza

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    Gc-l l . ai g o v e i n o Canie:;i ai!e 16 e al S e n a t o ! l'una o per l'altra. e . w n d o | ragni, d: un a l le 17,30. Fanfani farà le .suej>uo o b i c t t i v o pr inc ipa le q u o ! - | ta-Scelb. i . di comunicaz ion i p r o g r a m m a t i - I l o di imporre c o m u n q u e i l .opera d: che ne l l 'uno e ne l l 'a l tro rame») m o n o p o l i o po l i t . co eie .-.cale.1

    del P a r l a m e n t o . Le - e d u t e ] Il p r o g r a m m a di governo verranno quindi -o.speso e j è u n o de; mezza -u c u F .m-1 inv ia te al g i o r n o d o p o per lo ìf,ini fa ancora al l idament. i iniz.io del d ibat t i to , ohe p r i m a ! p e r c o n v i n c e r e q u a l c u n o a si sv i lupperà alla C a m e r a e -i,]o in un 5econdo t e m p o al S e n a t o . Il v o t o .sulla fiducia .si avrà al la C a m e r a non p: 1 ma di sabato .

    F inora , c o m e è ben n o t o . g o v e r n o m o n o c o l o r e di fani si pre.-enta -vnza

    concederg l i !a fiducia. I b i - j lanci finanziar: approvat i . -a- | bato -corso . 1., leggo per la! ed i l i z ia popolar iss ima ecc . rappresentano qia una a n t i -

    ; cp . ' 7 Ìone di q u e - t o p r o g r a m -ix*r I*a-petto e c o n o -•ocinìe non »rmbra

    F a n - j ma. che m a g - j t n i c o e

    g ioranza , predes t ina to a l la jd i - t .nguers i da l l ' indir izzo p e l --confitta. Il g o v e r n o p u ò cnn-Miami degl i u l t imi se t te anni , t a r e a t t u a l m e n t e **olo su i 265j ~e non per q u a l c h e co lor i tu -vot i democr i s t ian i e sui a re - Ira « . s o c i a l e » c h e lascia la pubbl i can i (pront i quest i a j - i . - tanza inal terata . Per d e -qua l s ias i s e r v i g i o ) , s i cché d e - [ f i n i r e m e g l i o queste» p r o g r a m -v e trovare 26 voti a l m e n o ; ma. e per d i s cu tere s o p i a t t u t -per r a g g i u n g e r e la m a g g i o - l o le l inee po l i t i che d e l l e c o -ranza neces sar ia , c h e e di 296 ' numicaz ion i c h e F a n f a n i farà vot i . A n c h e c o n q u i s t a n d o i ,que.-t*oggi, il C o n s i g l i o de i 14 vot i l iberal i , il g o v e r n o cont inua ad a v e r e b i s o g n o c o m e m i n i m o de l l ' appogg io d ire t to o indire t to de i m o n a r -chici (39 v o t i ) , o p o u r e de l -l 'appoggio d i re t to dei s o c i a l -democrat i c i ( 1 9 v o t i ) . La astensione dei fascisti, o la

    ministr i si e r iuni to ieri p o -mer igg io p r o l u n g a n d o i suoi lavori per c i n q u e ore ed a p -p r o v a n d o a l cun i p r o v v e d i -m e n t i c h e n o n s o n o stat i resi noti.

    A p a r t e le c o n c e s s i o n i p r o -g r a m m a t i c h e - u n o de i dat i p iù

    a s t e n s i o n e c o n t e m p o r a n e a del e v i d e n t i e - q u a l i f i c a n t i , de l la P S D I o de l P N M , o p p u r e la s i t u a z i o n e resta a l l o s t a t o dei divisione al momento del vo-i fatti il tentativo di Faaìani di

    Fanfani sì presenta osci al siadixio delle due Camere

    1 -ocialdemocratici a formu-lare le loro richieste in modo preciso: a tal fine Romita metterebbe a punto entro og-gi 1! suo progetto ispirato a".I-i legge del 1946, e fondato sai coefficiente unico nazionale e circoscrizionale, e sulla ri-partizione proporzionale dei iesli. F. l'on. Matteo Mancati-si è affrettato a precisare che «. se il governo dovesse acco-

    j gliere il progetto di legge 1 Isocialdemocratici voterebbero 1 a favore ». I Fino a ieri la posizione de1 ' PSDI era stata diversa, e [gli esponenti socialdemocra-! tici avevano ben fatto presen-I te che — data la composizione del governo e tutta la con-dotta della crisi — non avreb-bero dato credito a generi-che * assicurazioni » all'ulti-mo minuto. Basterà ora un impegno proporzionalista di Fanfani (che la D.C. poi smentirebbe all'atto pratico!. per riportare il PSDI sulle posizioni suicide di un anno fa? Basterà qualche alibi «so-ciale » per fare ingoiare a Sa-

    (Continoa in «. paf. 3. col.) .

    file:///aiiifile:///hlisiolfile:///i/crfile:///i-tofile:///igontihttp://straonlin.ilhttp://ittnnero.sehttp://coife.sefile:///tncstmhttp://me.se

  • Pag. 2 — « L'UNITA» » Martedì 26 gennaio 1954

    M

    LETTERE AL DIRETTORE

    DUE DITA NEGLI OCCHI Caro direttole. '

    permettimi di rinculiate Alberto (Jiouunnim, il quale mi rivolge un eonipliuienlo, dallo colonne del T e m p o . Egli è stato u oódere lu ri-vista che attualmente si rap-presenta a lìoina. e clic ni intitola 11 di to uell 'uccluo, e dice: < lo sono no .nominit i ) lettore del dito nell occhio autent ico , quel lo deWUnitù, e se fossi Asinoduo darei querela u questi sprovvedut i [daz ia l i >.

    Ed ora che ho r ingrazialo Ciouaiiniiii, ini dispiace de-ludalo: non dato querela. Se (putlcttito deve esse/c epte-iciato, qui c'è pronto pioprio un Giooatiiiiiii, il quale scri-ve, a piopostto di (pieliti ri-vista: € I cas i sono due: o -ono imbeci l le io, o sono rim-becil l i t i .rÌH • cioà< mi fficieit tinnente

    anlictimunisla e fanaticamen-te amante tic! modo di vita americano. I Catoni si er-gono ad agitare il tlitino. Povera borghesia, comincia quasi ad essermi simpatica.

    C'è uno .sketch, in quella rivista che dispiace lauto ut (ìiovaintiiii, ove si parla del-le Crociate. Ci si fa vedere un monaco invasato, un i'ic-tro l'Eremita che cerca ili smuovere i crociati ritarda-tari e mosciardoni al grido fatidico di < Din lo Duole - . / / che. pur essendo una stpii-sila verità storica, suscita ir-refrenabili sctqipi ili risa. Ora sembra' proprio che il (!in-vaimini abbia preso sul se-rio la sua finizione di Gio-vanni l'Eremita laurealo in giornalismo alla scuola ili Missiroli. * Dio lo vuole! Svegliati, borghesia! Al fuo-i o. al fuoco! Morte all'infe-dele ->. E invece la borghesia si va a divertire a II dito nel l 'Ott ino die — guarda ca-so misterioso — è l'unica ri-vista intelligente e divertente che si ilia oggi in Italia. Dunque intesta crociata non si farà. Come la mettiamo? Soli bastava che la borghesia sì fosse pedata mettere un dito nell'occhio? Arrina Gio-nannini. e le dà ima ditata

    " nell'occhio sano, per accecar-la del tutto.

    • Comprendiamo l'affanno del San Giovanni che grida nel deserto: < Ques ta bor-ghesia appi /nule frenet ica-mente e incosc ientemente q u a n d o vede ca lpes tare sen-za misericordia tutti quei va -lori umani . reliirinM. nn/iona-li c h e fin qui h i n n o retto la no-tra società >. E. infatti, egli citava la < barbarie ame-ricana •>. Si potrebbe aggitin-ùerc ancora; Krupp. le guer-re imperialiste, il comitato di Mac Carlhif. il

    son questi i < valori umani, religiosi, nazionali che hanno retto la nostra civiltà >'f Giovanntni lo crede, e biso-gna dargli alto che egli lo ha sentine creduto, dati epo-ca del fascismo in poi. Per-ciò, come l'altro San Gio-vanni, ci descrive l'Apoca-lisse: r C'è qualcosa di spa-ventoso! >. Che spavento, che un ore! Indio Montanelli ha innunciuto in hpoca che sia giù facendo le valigie pei la Svi/.ieia. Giovannini sta rin-novando il passaporto, e tul-io ciò perche la borghesia M sta preparando la fasta an-dando atl applaudile 11 dito iicll'o(clini. / ) / questo passo, smetterà di comperale il Tempo, e .si metterà a leggete Asmatico. :

    Il fatto ben pacifico è-che' quali osa ,//' mai ciò c'è d'in-velo. in questa • nostra bnr-glicsin. l'orse non 0 propt'ux quella parte che dice Gio-vaiminL Ma, seiua fai fante liugvdie. bisogneiebbe met-tersi a potare tranquillamen-te questi rami che appfsaiili-•icoiio il fronco. Guarda un pì>' che mi capita, caro di-, t et (ore: che mi debbo met-tete pioprio io. povero dia-volo scomunicato, a difende-te la borghesia ed a calmili e questo nostro finente bo-tte aiolo clic vorrebbe incititi colpi d'asciti all'impaciala. \an c'è più religione, diret-tole! Ita ragione lui.

    ASMODKO

    - 1 LA CONFERENZA DI FIRENZE CAMPANELLO D'ALLARME PER I « SIGNORI DEL PRIVILEGIO »

    Le donne italiane ci parlano delle loro lolle e dei loro successi

    I I I — - • • • I • » • ' • • • I _ .

    Nel convitto per le operaie della Unione Manifatture di Ivrea il bagno era permesso ogni tre mesi Nelle fabbriche di Agile si pretendeva di sapere dalle lavoratrici « cosa fanno con il fidanzato »

    rOHTOI-'HIUtAIO — Durante 11- 0|

  • Pag. 3 — « L'UNITA» Martedì 2fy f«nn*io 1994

    A P R O P O S I T O IH L \ S A G G I O 1)1 P A O L O A L A T I . I

    Carducc i è poetii dai \ i \ in-silili interessi politici e civi l i . Por q u o t o . ÌI? si vuole inten-derlo, è più olii; min neccssii-ri to i iMilcnnlo ìicli'diiilHLnte e nel momenti» storico clic irli -on propri. L per l inc i lo si di'\i ' cisi' io particolaiii iciitt' -oddisli itt i clic .ii sajifri di l:ir-;M a p c n u i u , iiià a lui ilcilicuti negli ultimi anni da « l inc i i oini- Nata l ino ;-apegno e Lui-gi Hi^so, h i c i i a n o sèguito !•• panini' di uno - t i id io-o di s to-lia . qua le e Paolo A hi n i ( V

    A l a n i sj occupa (lic-himaM-metite del pensiero politico i ardiicciauo, riferito ajjii o i ic iuaineut i della CIU-M- i lu i -gente indiana nella - n o m i c i mela del secolo s c o i - o . Da ipie^to punto di \ i - l a egli >.•-s u e il C a l d u c c i e la sua poe-ti* a nei l i n c i s i inomeiil i , a l -i la V>M so l 'accentualo deuic -i i t i t i - tun di gtovciitù imo alla lOsiddetla -• u n m ' i - i o n c , ino-liai cliica e t - on -ena tr i i e disili •inni intorno a USO.

    I min imi . t a p p u n t o m i l ì -eo idare al lettole l.i prima età * gnu ululici • latta di ra-zional i smo e a u t u l e r i c a l i - m o • i n e - » , ma ani he di a i i u u n / i o ili a \ a i i / a t i t i vo lgntun l i - o -i lidi.

    beat i lo e i|iie-t an imo quale già ni

    I.

    in quel MIO cont inuo esalture Roma, come s i m b o l o de l la na-zione rinnovata e ri-orta ed anche , al pari de l lo statista s ic i l iano, c o m e ci t tadel la del pensiero moderno di fronte al Va l i cano! 1 quanto sono \ i-t in i l ' imperial ismo di Crispi , i l i e ;o\a-nieiito. non perde india si> lo si consjdeia anche nei limili e nei; li -vo lg iment i ilei -no itici li- polititi). I tosi p ine i!J gini l i / in s i i l l a i t e sua può sol-, MIMO iMi.idiiiMiaie d.tH'e—eieì tptesia - empie megl io -iin.ii . i e (o i i ip ie -a .

    AI.Ur'KTO CARAfClOt.O

    /Il l'i

    I

    D i r I M I , !

    .u ititi i i

    . / , ; / < i / - i . . ! . i - , - ,

    J I . I I

    !• , l ; l . .

    . / i l i , . I.t

    l'.i i l'ulll

    I l 1 UHI

    PERCHE' GLI AMERICANI SONO STATI FERMATI IN COREA

    La città invisibile Il racconto di Ri Sun Tok, sindaco ed eroina nazionale - Torna la vita dopo il diluvio - Nel

    ristorante blindato - Ospedali e scuole entro le viscere della terra - Le bombe, un ricordo remoto

    1 r.iiuii lì . ililurn è uno ilei più rroiiicttt'titi tra i nostri e tmani alluri. Fittiti) in una iniliiattratiir.i ilei litui « 1

    ti mini' ilrll'AilanirUo »

    Ri Stili Tok ci disse che di tipri se ne t r o v a r o n o nei mont i più n nord eli Woiiscnt. dov'era il s u o v i l lagg io nntio. Lei s tavo da it/i mino a Hiang Dok come presidente del c o -mitato popolare , vale « dire sindaco. Quando. scncr:aiirt. osservai che ammin i s t rava una città scura case e senza abitanti, lei mi disse che non era esatto: quasi vent imi la persone erano rimaste a Hiang Dok durante la interra. v- E poi " aggiunse • la città è a mezza strana tra la rapitali* e Wousau . C'erano s e m p r e ferrovieri, aut is t i , soldati da ospi tare e lo /errovia da ri-parare eontii i itanietite \

    Io e Boti Shin non e r a e a i n o troppo con ri n ti di quella s t o -ria dei ventimila un i tami: a -r e r o i n o r i s t o solo crateri di bombe. Ri Sun Tok ci invitò ad andare a visitare la città. Dissi: «• Appena cesserà la pioggia •>. Per ora ero curioso di sapere come lei, una vac-

    i l lagl ie l i ) e n ili C a l d u c c i . Il l'Inno Sacro del

    IS*)"> (Iciiiiii/iuwt l 'al leai i /a Ita Mono e n l la ' c . a\ \ c i tendo i he

    ( ri-lit / i . i r .-!•! tilHiil.iln fl.t /'.li'.li'/l (/( il'ill'l'-) fu. >» ì\iìliin- .//i/i.'iiifi/f.i/'> idi fi- ( i n d i r ifr' f i«'jMit'»n ••hr//i fa / . I I M I i . i l l r i / i . i i l f l Miiti'S-or ili Tii ' io.

    ln \oca \< i s o d o il nome th Satana una m o l u / i o i i e . la quale scoila—e il t t ion lo iL-l l ibero pensicit> e tlella dignità umilila (limo a .Sa/.ma. 1M>3).

    ''.l/lltl- » .N.It.I/l.l o nl'tllitHir i> for^.i tmiiìit r tltll.i ludinttr

    A que-ta i sp ira / ione poe-tica lorr i -pondcwi una fuan-l iat ità s t ie t la tini e - p o m i n i di - i n i - l i a . una ade- ioue al mo-vimento democral ico . che ne) IMiS [«rovocarono per- ino hi itola inchiesta ministeriale i t i i i t to la -ita ' a b i t u a l e e co -spicua partecipazione mi as-sociazioni pol i t iche d i l u e n t i unti l i ianicine i lem.i^ouii i >. N a - c e v a n o in que- lo c l ima l (•intubi ed lipoili. ioti yli s i t a -li violenti t o n n o il Papa in a u g n a l o per colpire l'Italia e il progresso, e contro i mode-rati che ;̂ li tctiiioti m a n o . \ i - imo tull i j;li ide i l i di C.tr din ci nel ine—atf^io i he que-sti immagina di ariitlarc ai l evcre nei \ er - i ili A (ili umici (h'ILi /".///e Tihi'rin.t (1S(,7J:

    Ino ntt -ritto ti ifi>* tforfr .il (lir.111111.

    l'ittt.iltt. ti jitiiiif. .1 l'iiiilf l/i/f>i". In. Viitt.il ini tiimii* tlt'tt-ui Minti itfti-

    [fmnl.i. l>ort,il imi Ir pi ut ili,- ti t i>jiiililin. l'itil.iln. >• Intuir, r iiu'i'o ti ri.^i'tmil.i it:->r« t,.::Hnl d o : m e « ino t>er il pit-t i lo di Spalmach: .strade di T r a - | t o r e «, M m h o U d l" u n u m a -« e i e r e ; figure del popolo osser- n u à w f f e r e n l e . i , ^ ritratti i:

    che fanno

    co lonia l i smo. Ma !•> s f r u t t a - , n n c o m m e s s o un doppio che mento , m un pae.-o ,_.« ^i-ore

    r isvegl ia , a s sume proporzioni ' ' j ^ .. %i inaudite; Marocco, n o n o -

    o n o appoggiat i ne1. (Marocco a l le forze più re tr i -

    a p p u n i o quanto s imi le il p e n - p i ^ ^ ^ n d o Mauriac tre giorni f i ero di Cri-pi . tu l io m o l t i » ! - ^ P " -!- ^••'«pagnia dei m e m -n far di Roma il l 'attuale su l tano M u -paese p r e v a l e n t e m e n t e 'gri- ; f < . | y B e n A r a f a a „ p „CT3Tch^ colo. I contadini marocchini d i c a a J a e d i r a z 2 a ; corrispondono 1 8 0 . de l la ! 2 ) i nd inendenfemente dal -tassa sui prodotti de l la c a m - l a po l iuca marocch ina h a n n o pagna. che e ancora ,a v v > c e | c o n t j n u a : o a d a p p o „ , a r e H maggiore d e . b i l a n c » nel ; paese.

    •» cat to l ic i s s imo •• F r a n c o , s c n -iza r ichiederne la l iqu idaz io -

    Ques to non vorrebbe a n c o - ; n e com'era d i v e n u t o poss ib i le dir nul la , s e non ci si t r o - i a l t ermine del la seconda

    vas te di fronte a una f »rma assurda di sperequaz ione: con uguale superficie col t ivabi le

    guerra mondia le . S o s t e n u t o dal Dipart imento di S ta to . il « cat to l ic i s s imo ». approfitta

    i contadini marocchini paga- ora del l 'errore francese nel no il 2 0 r ' di tasse in p iùjMarocco . Si at teggia a p r o -rispetto ai coloni francesi . ! lettore rfej Maghreb . .-i pre-che pure d i spongono di t e r - ' s e n t a agli occhi de i marocch i -reni migl iori per qualità e | n i c o m e un l ibera le c h e cerca rendimento . Come corr ispet - j l 'amicizia de l la Lega Araba. t ivo di ques te imposte , lo s-a*. Quanto agl i amer ican i , ess i lo provvede alla costruzione1 se ne lavano apparentemente

    tate e «:i.ate ne:ia d:«:.a rauca, come tore » rar i» vai MIO tavolo di lavoro, t. « t'a risona io » e i e tra-scina a srar, Torra di braccia i>er un* ripida .-anta li carretto de: caroone. una donna cne ili. da mangiare a dei ^atti affair.ati. l'operaio «\ie ripo-sa Con pari amore e^li guarda a: la-,oro del-.e mondine e A! loro riposo. I.a pittura di Spa.mac.i r nasata su toni -.taccaii sempre gravi e -orr-iie-v-i

    Davanti a una campagna as-solata a. variare deKa lumino-sità del: azzurro intenso dei r.o-Ttro cielo, Spa^macn riesce ad -ibrandonarsi con tutta .sincerità a ila sua commozione, e ne ri sultano paesaggi luminosi e se-reni ijuah « Paesaggio » » o : « o » (ri. .1 | «Osteria di campagna di inverno ». « Mattino di primave-ra ». Spalmaci) fa anche buon uso della terracotta neiie sue semplici ed energiche teste e nei ÌUOI bei bassorilievi, il miRitore dei quali ci s*mbra quello del-la « Mondina »

    Attilio Alfieri al « Camino » ti pittore Alfieri espone alla

    Galleria *'A camino» ,e:sibra quello della monca » Anciie de-

    tlia:im di -t)«^i'»re affermando che tutto ciò cortrasia ,*.»,i la I»er.-i-te un contra-lo evidente tra !a monmneiitale -cultura it. .e^iio delia « Acrotja-

    »li oggetti es?ii ssCe^ue i più tii- : t» con cavallo • t- ì picco:i nudi uie-isi. i più poveri e .i traila (di donna Ne.la priu.a. pariendo sempre come «tmhua. Sui:a pit-|dai »rup;>: iniiscoian ste-s-i dei-tura dell'A.fieri sono evidenti m-[l'animale «onnnndo.i ed es*ge-Iiuen7* sia dei « cataristi » sia randor.e a dismisura a ten-sione in talune co:nposi«nor.i «l 'al luvione», di Siroiu.

    come I>a se-

    es?:i ri dA irn'i:nn;a?me sovrac-carica e disiiniatia. perciii> anche

    n e dei dipinti di lahonche nveiajla figura dei a donna partecipa pero conie l"arti-ta affronti pro-Ideila »>estii«::tà de. ca'» l»:enii nuovi ed è :»» più felice. In-;deliziosi nudir.; i:.vece lo scul-nan/i tutto g.'i ogs^iU non bannoftore coglie i." cor|K> umano ne^li

    real ia mi sembro di entrare in un piccolo fortilizio: era circondato da un muro a sec-co e da sacchi di .subbili che gli davano l'aspetto di un ca-posaldo. Scendemmo una de-cina di scalini per arrivare in uno stretto e fumoso ambien-te. puntellato con grosse tra-vi e illuminato dall'alto attra-verso certi sp ionc in i . C'era una gran folla iti piedi e se-duta ai tat'oli. Quel ristorint-tc b l indato a u e e a c o m i n c i a t o a /tiu^iotiure dal '51 e nel pe-riodo bel l ico a r e r à m u t o in medili qutit lrocei ito « c r e m o r i al giorno. Un pas to con hi tesserli: riso, kit nei f (con mi p iccnmi) e pesce secco costa-va quaranta i m o » . Feci os servare clic a Phgongyang lo stesso pasjo veniva dato per appena venti mito». • Adi .qui s i a m o in montagnu », mi .suie-garono. Il direttore disse ri-sentito : Vorreste forse para-gonare i nostri bombarda-menti con quelli di Phpon-OUttng? ' . Tutti furono d'ac-cordo nel dirmi che non c'era nemmeno du fare il parago-ne. "Qui m u r a n o osmi gior-no per distruggere la ferro via. Loro la dan i teyp iaruno e noi la ricostruivamo. Cosi ab b i a m o fatto fino nM'armisfùiu e i freni per Hiriiip Dok s o n o s e m p r e passati . /Vrrirnvano c inque p iorani maestre d» scuola che durante la guerra erano venute r o l o n t a r i e a lliang Dok. Avevamo cornili ciato col costruire la scuola in uno caverna apprendendo il lavoro di minatori, facendf brillare mine, puntellando le volte. Poi avevamo costruito insieme con gli allievi, le cattedre e i b o n c h i r i idimcn tali. Avevano sul volto il p a l -lore dei carcerati. Mi dissero che a volte, nel corso di iti terì mes i , e r a n o uscire so lo per qualche ora da que l loro antro . D o r e r a n o i n s e o n a r e a turni, si a r r t e c n d a r a n o flit lo (a g iornata . Ai- i 'enira poi che, quando avevano un'ora di riposo, proprio allora comin-ciava il bombardamento. C'e-rano, nel ristorante, anche degli impiegati con le borse dl tela cerata gonfie di carte, che chiedevano di esseri* serviti per primi perchè dovevano ritornare in ufficio. Natural-mente anche il loro uificin era in vna grotto

    I^i IMIOII.-I tcrru C'era il direttore dell'ospe-

    dale, un giovane magg iore medico che parlava un pò* di tuplese. •/ Un buco » d i s se s o r -r idendo i ma a b b i a m o tu t to il necessar io; a n c h e mi oppa rrechio radioscopico >.

    Contrariamente a quel c h e immaginavo, da quasi un an-no non avevano grande l a r o -

    d i s trut ta se la ©«erra d i s e r n -2 ta tamente r iprendeva

    V e n n e finalmente Ri Sun Tok e prese subi to a raccon-tarci che aveva organizzato squadre di donne per ripa-rare la strada danneggiala dall'alluvione e ostruita da una frana. - F ino a quando durò la guerra, disse, non c'era bisogno di andarle a chiamare, ma, da quando c'è stato l'armistizio, sono d i r e n -iate tut te piare >. A n d a m m o a uedere . Le d o n n e lauora-rnno più a v a l l e d o r è il tor-rente si g e t t a v a nel fiume e la strada faceva una grande ansa. Erano a l c u n e cent inaia , d i spos te su due file, e si pas-savano di mano in viam> grosse ceste colme di sassi. Con quei sassi bisognava creare un passaggio nel letto del torrente per far transi-tare gli autocarri. Il passag-gio cresceva a vista d'occhio ma la cacciatrice di tigri era s c o n t e n t a .

    « Se durante la guerra a v e s s e r o lavorato con questa lentezza — d i c e v a — treni e autocarri per Hiang Dok non ne sarebbero passati. Ora in-vece basta un po' di piog-gia... ». Le feci notare che aveva piovuto per ben sei giorni e sei notti, come mai avevo visto. Ma non la con-vinsi. . Andammo a

    vedere il ponte che era quas i interamente crollato. Lavora-vano a ripararlo i volontari cinesi. Da lontano si udivano i loro r ich iami , le risate, le orir'r. r .„ ••- Erano diverse f 'no trasporta-

    ''*rrevano iti-ti e indietro

    e .o formiche. La cacciatrice disse che quelli si. lavoravano bene, tra poche ore certamente avrebbero ri-parato il ponte. Costei nvrfi esperienza di tigri, ma di ponti non capisce niente. pensai. Invece in serata ci annunziarono che il ponte era stato veramente r iparato e s a r e m m o partiti a l l 'a lba. A n -che su? torrente il passagg io era s ta to t erminato e i ca-mion ri transitavano.

    Solo duo c'imiiiiere Il terreno.assorbìva rapida-

    mente tutta quel l 'acqua e il mare di fango, indurendosi, si abbassava. Le strade ap-parivano sempre più popolate e infine ci convincemmo che reatmenle dovevano vivere

    ventimila persone in tutte quelle tane invisibili. Oltre la vallata del mercato, là dove un tempo c'era stata la cit-tà. si vedeva solo il terreno cosparso di buche. Della citta erano rimaste in piedi s o l -tanto d u e ciminiere. ET incre-dibile come le c i m i n i e r e r i e -scano ti salvarsi dai più forti bombardamenti. Sembrano le prime a dover crollare e in-vece in città completamente distrutte ne ho viste sempre alcune in piedi. Spesso s o l o per la loro presenza si po-teva dire: qui una volta c'era Sanwon. qui c'era Angiu. qui c'era Sinigiu.

    A Hiang Dok. anacronistico come quelle due c i m i n i e r e . un po' più lontano, c'era il treno fermo, con la locomoti-ia sotto pres s ione che sbuf-fava e fischiava. In mezzo a quelle buche per tre anni H treno era passato. Andammo verso quella che noi chiama-vamo la stazione per infor-marci sulla ora esatta della partenza. Le vetture del lun-go convoglio erano deserte e mi venne spontaneo di do-mandare dove fossero andati tutti quei viaggiatori, Neil'' case, mi risposero. E mi ven-ne da sorridere pensando c h e di case vere era rimasta in piedi, e per metà, solo que l la d o r è io nbi taro .

    La mattina seguente i viag-giatori con i bagagli erano già tutti ai loro posti. Quella fu per me un'altra dimostra-zione di come i coreani siano diventati, durante la guerra. esperti nrll'unirsi e nel dile-guarsi. nel comparire e nello scomparire in un baleno.

    Si viaggiò lentamente tutto il giorno e sull'imbrunire r: aiunse a Wonsan. Per i bom-bardamenti aerei e navali la distruzione della città ere stata totale. Si i-edeva solo terra brul la p u n t e g g i a t a di cespugli selvaggi e la lu-.gc striscia ài spiaggia. Ma :-..:*: quei viaggiatori che sceid-e-vano dal treno erano rehc: Dicevano di essere r.nzl*-:€r:e tornatì a casa.

    RICC.4BDO tOVGO.VC

    I più il valore di -imboli, sono

    l'guardati neììa .'oro natura

  • mg. 4 — «L'UNITA'» iVltuifeUi *ò g^uiiaio is»o4

    11 t'ionist.i ni r\ e

    dalle 17 al Ir'22 Cronaca di Roma I emperahira tli ieri: min. -4.9 - max. 5.2 IL DIBATTITO SUL BILANCIO DELLA PROVINCIA

    ì ' — _ • . — _ — »

    Solo i i c e il repubblicano Morandi votano contro la Giunta democratica

    Chiara e documentata replica di Sotghi all'opposizione - La chiu-sura della discussione generale approvata con 26 voti contro 15

    N'olia seduta di ieri .si», a, il Consiglio Provinciale ha appro-vato il passaggio all'esame d°i singoli articoli del bilancio d' previsione, al termine dc ' i i d:-Fcussione generale. Hanno vo-tato a favore 26 consiglieri, tra i quali i monarchici Perinei e Greco e il missino Au-p-presentante pacciardi'ino. han-no invece votato eon'rn.

    La seduta è stata qua.teui h.» nff-o-,'.,!n la qu^stinrif sulla nualo ^ inno mazc:,"»rmente insistito i demn-rrrsti •".•. quella, cioè, rei ttiva, al narecc .o e a: mut'i-. Come è r.r>'n ' .'opno-izioio h;i f.tito i salt. mortali per cercare • '! di-mostrare che ;1 pare?" '• -;i-è prevista l'utiìiz^az:'rv* PI'"1. rebbe so'.r» contabile. i" o i i i " t i avanzi della Precedente .

    Nel le aziende i lavoratori di ogni corrente sindacale chiedo-no che le tre Confederazioni dei lavoratori unifichino le ri-chieste di miglioramenti e in-tensifichino la lotta. Ordini del giorno sono stati votati in as-semblea dai lavoratori dello stabilimento poligrafico UESISA e dagli operai delle Officine centrali ATAC di Prenestino. In modo paiticolare, gli operai dell 'ATAC Prenestino. « consta-tato che a Roma il potere di acquisto dei salari è più basso che nelle altre città, chiedono un acconto immediato e conti-nuativo » fino alla sistemazione della vertenza.

    LO SVILUPPO URBAN'ISTICO DI ROMA DAI. "70 A OGGI

    I patrizi romani lasciati senza freno noi vortice della speculazione edilizia

    Agitazione della nobiltà dopo la breccia di Porta Più — // Cardinale De Merode, grande stratega •— Come fu costruito il quartiere Prati — La calata degli industriali del nord

    IERI MATTINA SULL'APPI A A CAUSA DEL GELO SU LL'ASFALTO

    Tragica e fulminea morte dì due donne nello scontro tra una «lioo» e un camion

    La sciagura è accadala alle 8 del mattino — Un bambino ed un'altra donna che viaggiavano nell'autovettura sono stati ricoverati in gravi condizioni a S. Giovanni

    Due impressionanti sciagure della stradi» sono avvenute nel-la giornata di ieri, in via Appia Nuova e sulla via Casilina. Due donne morte e eludici ferite ne costituiscono il gravissimo bi-lancio.

    La sciagura sull'Appi;» Nuo-va è avvenuta alle ore 8, di-nanzi al Motovelodromo Appio, dove si sono scontrati un au-totreno e una . .1100. . . L'auto-treno. targato Homa 114041, guidato dal vent iduenne Mario Giacomazzi, abitante in via dei Conti di Tuscolo, si dirigeva verso Tor Fiscale, quando, in-contrato un tratto di strada completamente ghiacciato, ha dovuto attraversare la via per

    raggiungere un tratto pratica-bili-. La stessa manovra stava compiendo un altro autotreno con rimorchili, Largato Homa 12892U. guidato tla tale Lelio Meicantill i . Purtroppo, fatalità lui voluto che una -. 1100. . con-dotta dalla signora Gina Va-lentin!. residente a Velletri. con a bordo im suo figlioletto di dieci anni. Ermanno Cavoln, e due sue conoscenti, li» signora Ida Cencell i e la signora Ge-noveffa ZeniiEsi. piovenisse nel-lo stesso tempo dulia direzione opposta. La signora Valentini. avendo dinanzi a sé l'autotreno con rimorchio, non si è ac-corta del sopraggiungere del

    IERI MATTINA A VIA BRENTA, 26

    Inaugurata ia nuova s e d e della succursale del "High » Erano presenti Sotgiu e gli assessori provinciali

    Nel (piadio delle realizzazio-ni deHamminis tr iz ione demo-cratica provinciale, è stata inau-gurata. ieri mattina, una nuova succursale del liceo scii-ntilico • ltighi >, a via Drenti» 26.

    Con una semplice cerimonia il presidente della Giunta, prof. Giuseppe Sotgiu. lui consegna-to la nuova scuola al Preside. al corpo insegnante e. per essi, alla popolazioni" scolastica ro-mana.

    Erano presenti: il Prefetto. gli assessori provinciali Maria Micbetti. Salinari. Bruno. Oc-chiuto. Maderchi. Velletri. l'as-sessore comunale Francini. il Preside prof. Riva, i consiglieri provinciali Nannuzzi e Pennisi. il c i rpo insegnante, una rap-presentanza di alunni e di fa-miglie e numerosi giornalisti.

    Un breve saluto del prof. Ri-va Iia espresso la gratitudine dei giovani, dei professori, del-la cittadinanza tutta. Il presi-dente Sotgiu ha l isposto di-chiarando che l'opera compiuta è soltanto una delle numerose che nel settore scolastico. c«)-n c in altri «attori, la Giunta provinciale si e preposta di condurre a termine. Ha reso noto, inoltre, come sia in pro-getto l'amplificazione della se-de centrale del « Righi > me-diante la costruzione di un eili-fìcio adiacente.

    Poi il professor Sotgiu. in-s ieme a tutti gli intervenuti , ha compiuto una visita ai locali. Il liceo, dal le aule l inde ed ac-coglienti, appare niodrrnamen-te attrezzato, soprattutto nel settore riservato ai laboratori scientifici.

    Un brindisi alle fortune della scuola italiana ha concluso la simpatica manifestazione.

    Un bagnante fuori stagione colto da grave malore

    Franco Baiargli. . ti Balai:dl ha deciso di tare un tempio, malgrado la stagione tutt'altro che lu\ore\ol? Ap{cna entrato in maie. il giovane è stato colto da malore

    AUospedale dt S Camillo è stato giudicato guaribile in due giorni

    Le C.I.S.I. per l'abolizione (felle sanrioni agli stateli secondo quanto comunica la

    agenzia di stampa ISSO, i depu-tati tundacaliMi della CISL in-

    ter\erriii»m> alla C'uir.eru ]>er la abolizione dello .-.un/ioni disci-plinari. Come «• imtii «piest»» pro-blema fu sollevato itila Camera dal compagno Ut Vittorio 11 eut »>rdine del giorno con I! quale Imitimi il governo mi imniillare le Minzioni disciplinari contro gli statali fu approvato all'unani-mità. 1,'ex P r e d e n t e Peli» però a ve vii recentemente rilwclito ehe non crB nella intenzione del g

  • t-fag. o — «L/UNÌAA* » Martedì 26 gennaio 1954 I H M ^

    NELLA SEDE DELLE CONSULTE POPOLARI

    Gli siralifllì si riuniscono domani a via M e r i t a I rappresentanti dei gruppi di famiglie convocati per le 18,30 - Costituzione di un ufficio legale

    Di fiorite alla minaccia di sfratto che incombe su mi-gliaia di famiglie, il Centro cittadino delle consulte popo-lari si è fatto promotore di una riunione che avrà luogo domani alle 18,30, nella sede di via Merulana 234, ed alla quale sono stati invitati i co-mitati dei gruppi di famiglie minacciate da prossima esecu-zione di sfratto.

    Il Centro delle consulte po-polari ha rivolto l'invito in particolare ai rappresentanti dei -seguenti gruppi di fami-glio: le 70 di via del Motove-1 "dromo Appio; le 300 di via Lanuvio. Borghetto del Tra-vet tino e via Appia Nuova; le 13 di via dei Fornacia i 19; le .'53 di via dei Fornaciarl 31; le !K)(i di Fiumicino sfrattate dal marchese Cerini; le 20 di via della Montagnola sfrattate dal-la villa Anfuso; le 16 di via Giottaporfetta: le 4 famiglie di via S. Polombano 7£- le 4 fli via Domizia Lucilla: le 20 di piazza Pantero Pantera: le 2(1 della borgata S. Giuseppe; le 80 sfrattate dagli stab.li deì-l'Ainministrazinno delle PP.TT. di via Guglielmo MaJKoia, le :M di via del Torrione; le 118 di via FfKio Cuqin 7 P 8; le 15 ri: via Timavo; le 39 delle scu-derie della Tcsio-Inci=a: le 50 d- piazza Zama; le 13 di via Strozzi 77: le 27 di Ostia Lido • vie.ilo dei Romagnoli, casette MI terreno dell'impresa Lama-io e stabili Radio Aerostatica} : le 300 della borgata Caroni: le 13 di via Carlo MozzacaDo; le famiglie della località Tor-• i r e a -frattate dalla società Cnsilina: le 19 di via dei Fu-nari ?2: le 17 di Cesano sfrat-iate dal Ministero rlella Dife-

    sa; le 75 di via Tiburtina 108; le 16 di piazza Ausoni; le 17 dello stabile pericolante di via Mariano da Sarno; le '̂05 fa-miglie di via dei Sabehi. via dei Marzi, via degli Equi e via dei Campani; le famiglie ricoverate al Centro S Anto-nio; le famiglie allontanale dallo stabile pericolante di via dei Fienili.

    In vista della nece»-ita di provvedere ad una adeguata assistenza legale per le fami-glie che dispongono di .scarse possibilità economiche, il Cen-tro informa di aver costituito un ufficio legale, con =fd-- in via Merulana 234, del .-•vale ci si potrà servire con mrdeMa spesa e di cui fanno parte gli avvocati Ettore Di Segni, Lui-gi Gigliotti, Luigi Cavalieri, Ugo Natoli. Luciana Castelli-na. Marcello De Cesari. Marx Volpi e Giovanni Loreti. La direzione dell'ufficio e stata affidata all'avv. Ettore Di Se-gni. cui gli interessati potran-no rivolgersi tutti i gio-:ii dal-le 17 alle 20 (tei 7 7H730 -778.773K

    Gli scrutini per l'elezione del nuovo consiglio forense

    S i s o n o s v o l t i , i e r i e o g g i . a P a l u z . z o d i G i u s t i z i a . g l i s c r u t i n i p e r l ' e l e z i o n e d e l n u o v o c o n s i -g l i o f o r e n s e d i R o m a p e r l ' a n n o 1 9 5 4

    N e l p r i m o . s c r u t i n i o s o n o r i s u l -t a t i e l e t t i : G i o a c c h i n o M a g i o n i A n t o n i o C i n m a r r a , M a r c e l l o B a r -n e n o C o r s e t t i . T u l l i o M a r t u c c i S e r g i o F u n a r o . M a r i o P i t t u l u g a e C a r l o S e g n i .

    Il s e c o n d o s c r u t i n i o a v v e r r à d o m e n i c a p r o s s i m a

    Acquarellisti cinesi alla Galleria S. Marco

    l'ita Importante iniziativa è stata presu in questi giorni dal Centro htudi per lo sviluppo del-le relazioni economiche e cultu-rali con la Cinu

    T e r g i o v e d ì p r o s s i m o e . s t a l a i n t a t t i o r g a n i z z a l a t u i a m o s t r a d i a c q u a r e l l i s t i c i n e s i d e l l a s c u o -la d i P e c h i n o . L ' e s p o s i z i o n e fctuà a l l e s t i t a n e l l a e l e g a n t e s e d e d e l -la G a l l e r i a S a n N t a i c o . i n v i a d e i U a b u i n o . 0 1

    L a m o s t r a , c h e s i i n s e l l a t e n e l q u u d r o d e l l e m a n i i e s i a z i o n i o r -g a n i z z a t e p e r u n a i m g h o i e c o -n o s c e n z a d e l l ' a r t e e d e i l i t c u l -t u r a d e i d u e p a e s i , l e r t e r u a p e i -t u p e r a l c u n i g i o ì n i

    Interpellanza Natoli-Romano sulle case per gli alluvionati

    I n m e r i t i » a i l u q u e s t i o n e d e i 2 0 0 a l l o g g i d i V i l l a d e i G o r d i a n i p o s t i d u i C o m u n e a d i s p o s i z i o n e d e l l ' I C P p e r g l i u l l u v i o n u t i d i P i e -t r a l a t a e V u K e A m e l i a , d u e i n -t e r p e l l a n z e u r g e n t i s s i m e ^ i i i o s t a -t e p r e s e n t a t e ria! c o m p a g n o N a -t o l i e d a l l a c o m p a g n a M a r i s a R o d a n o La p u m a , s o l l o . i c n l t a d u N a t o l i c h i e d e « r e r i s p o n d a a v e r i t à c h e . c o n t i a n n o i e n t e a d u n i m p e g n o s o l e r n e d e l C o n s i g l i o c o m u n a l e e a l l e d i c h n u a z m u i d e l S i n d a c o , i e ^ i s t r a t e n e l v e r b a l e d e l l a s e d u t a d e ! 14 u >.. u n a p a r t e d e i 1200 a l l o g g i l e c e n t e m e n -t e u l t i m a t i a V i l l a d e i G o r d i a n i c h e s a l a t i n o m e s s i ti d i s p o s i z i o -n e d e l l ' I s t i t u t o d e l l e c i t s e p o p o -lar i . n o n s a i e n K ' r o a s n e g n u t i a ! a i n l g l t e a l l u v i o n a t e f 2 7 . i ^ n - t n 1 9 5 3 »

    I.a s e c o n d a i n t e r r o g a / i o n e c h e p o r t a l e l i r m e d i N a t o l i e M m i . s n R o d a n o , c h i e d e i r e n e m o d o lu A u i i u i n l s t i a z i o u e c o m u n a l e s t a p r o c e d e n d o a l l u t a t u a / i o n e d e l v o t o d e l C o n s i g l i o c i r c a l'a-sse-g n u z i o n e d e i 2 0 0 a l l o g g i .

    TUTTA FRASCATI IN LUTTO IIA SOSPESO IL LAVORO

    Migliaia di cittadini commossi alle solenni esequie dei Grazioli L'omaggio dolio autorità o. del popolo allo vittimo del gas — Stra-

    zianti scene di dolore dei congiunti durante il rito funebre

    Un terrazziere scivola e cade in una fogna

    l e u . v e r s o l e l f i . 45 . il t e r r a z -z i e r e M a r i o G i ù . n i n i i la A u c c i H . m e n t r e l a v o r a v a M I . i o , Is'c s t o U r i i s e a n t m i e A r t u r o I.a P o r t a . M a e s t r o d e l c o r o C i a s c u -no C o n c a . R e g i a (il P o t e r t 'bor t . . S c e n e e f i g u l i n i di V e i u c - ' i s ' o -I : . sant i . E" i n p r e p a r i n o n e ' rto-a i u l i i s » di S a l v a t o r e A l l e g r a -he - a r a d i r e t t a d a l m a e s t r o O l i v i e r o K)e F a b r i l n s .

    la L t i i s i a n a c o n T. P o w e r ( o r e 15.45 17.55 20.05 22,301

    T i r r e n o : V i l l a B o r g h e s e c o n E . C i a n a i : La m. tro ia d e l d i s o n o r o . f o l a eli I t l e n / o : S u i m a r c i a p i e d i j A s t r a , A i m i i s t i i s . A u s o n i a . A l h a n v

    d i N e w Y o r k c o n B a r b a r a I l i ra . A p p i o , A t l a n t e , A c q u a r i o

    I t U U ' X I O X I 1 A i n h a s e i a t o r l .

    K.VAL -

    A t t o r i a

    C I N E M A :

    Arenala,

    Repliche alle Arti ce « La Mandragola »

    N M a o l u a v e l l i : « L a i n a n d i . i g o - i l a » c h e la C o m p . i g n i a S p e l l a t o l i ' I t a l i a n i r a p p r e s e n t a d a e l i c a t i c ' m e s i al T e a t r o d e l l e A i t i G i i u i a r l : t u f o lo s e r e a l l o o r o 21 j S a b a t o a l l e 17 o a l l e 21 . D o m o - ' U H M a l l o 1G e a l l o 1') P r e n o t a -z i o n i e v e n d i t a p r e s s o il hot l e g h i n o d e l T e a n o te i l85-à;(l) i p l e s s o l ' A l l l ' A i C I t i tei t!8-l-;ilt

    A l e e ' j u i n i i f t ó C r i s t a l l o : Il r i b o l l e d i C a s l i g l i a

    c o n T i r a n e P o w e r D e i f i l t r i t i : R i p o s o H e l l o M a s c h e r e : T o r n a p i c c o l a

    I s h e b a c o n B L a n c a s t o r e S. Mont i l e

    , H e l l o t e r r a z z e : C o n d a n n a t e l o I D e l l e \ i t t o r l c : l v i n t i c o n F r a n - ' | o I n t e r l c u g h i j ' i l e i V a s c e l l o : Kssi v i v r a n n o c o n

    B e r n i n i . C a s t e l l o , C o r s o , C l o d l o .

    C e n t r a l e . C r i s t a l l o . D e l V a s c e l l o ,

    B e l l e V i t t o r i o . D i a n a , E d e n E x -

    r c l s i o r . E s p e r o , G a r b a t e l i . ! , G o l -

    i l o n r i n e , G i u l i o C e s a r e , I m p e r o ,

    I t a l i a , La l ' e n n e . M a z z i n i , M a n -

    z o n i M a s s i m o , N u o v o , O l i m p i a

    O d e s c a l c l i i . O r f e o . O t t a v i a n o I 'a-

    l e s t r i n a , l ' a m i l i . * P l a n e t a r i o , Q u i .

    r i n a i e , Q u m i u - t t a , K i v u l i , Uex. ,

    I t o n i a . s a l a C i l i b e r t o , S a l a r i o ,

    Ivi s c o l o , T r i e s t e , T i r r e n o , N e r b i -

    n o . 'I F A T U I : C o m m e d i a n t i , K o s -

    s i n i , \ a l l o E l l i o o . S i s t i n a .

    « Una partita a scacchi » i l B o g a r t

    f i a i i a : S u l m i n t o d e i s o s p i r i c o n • T i ' j • r J' i" i F i a n k L a t i m o r e

    al leòtro dei lommedianti |i»«na: sn„avc dona citta L t l e l v v e i s s : N o n h o p a u r a di v i -

    l o r o

    Al i V i a

    T e a t r o A P a p a .

    d e i C o m m e d i a n t i I V i a A s i a g o - Q u a r -, , , , , . , , .,„ E d e n : A n n a c o n S i l v a n a M a n g a n o

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    io e s u o p a d r e a p ia / / . a U njil iciia

    Il processo contro Alfio Clau-dio Floresta è giunto ormai al-le sue ultime battute: con la giornata di ieri è stato portato a termine l'esame dei testimoni e il 1. febbraio, giorno in cui proseguirà il dibattimento, si avranno le prime arringhe di difesa e di parte civile- Dopo la requisitoria del P.M., infine. si avrà la sentenza.

    Nella giornata di ieri è sta-to per primo sentito il signor Manlio Lo Bianco, zio della si-gnora Lo Bianco, matrigna del Floresta. Egli ha narrato che cercò di far lavorare il ragazzo come aiuto regista, sebbene il patire s-i o p p o n e t e e desideras-se farlo lavorare nella sua azienda di ferramenta. Il gio-vanotto, secondo il signor Lo Bianco, era molto irruento ed insofferente; qualche volta r i -spondeva anche piuttosto arro-gantemente ai genitori. Una volta .di ritorno dal teatro Eli-.-vo, Alfio Otoudio espresse un parerò sulla commedia diffe-ìente da quello del padre e, per .sostenere le sue ragioni, alzò la voce.

    Il dottor Di Lorenzo, secondo teste udito ieri, ha esposto le conclusioni cui giunse dopo aver visitato, su richiesta della matrigna, l'imputato. Egli che lo trovò affetto di nevrastenia, £lt consigliò molto riposo e vil-lecijiature in montagna.

    Giacomina D'Anna, che lavo-rava in casa Floresta all'epoca del delitto, ha parlato del com-portamento del giovane nel pe-: :odo che passò in casa del pa-dre. Alfio Claudio Floresta era sempre malinconico e scontroso Era convinto che il padre non sii voles.s-e bene e sentiva mol-to la mancanza della madre che s; era .--pu.-ata ed era quin-di lontana da lui- Prima della saa partenza per la Sicilia. mentre stava preparando le va-ligie. Alfio Claudio Floresta fu! interrogato dalla D'Anna, laj quale chiese perchè mei an-dasse via. La risposta fu .« Dove non mi vogliono, io non ci sto a forza,-.

    Altri due testi. Armando Ma-n-.i e Matteo Forte, hanno .cri narrato ai "giudici i particolari della lite avvenuta in piazza Ungheria fra padre e figlio. ~ Il giovane — hanno detto i due :estimoni — era caduto in terra e gridava: "E* lui che mi ha colpito". Una giovane donna gli era accanto, lo chiamava per nome e Io invitava a risalire in macchina. In un primo mo-mento egli, quasi terrorizzato, si rifiutò di salire dicendo: "Con

    lui no! Con lui no!". Poi si con-vinse e risali ».

    Su circostanze di minore im-portanza hanno poi deposto lo avvocato Francesco Chiaro, An-namaria Vagliasindi, Giuseppe Redizzi, Gennaro Mancotto ed Agatino Raduazzo.

    Le loro deposizioni, oltre a chiarire numerosi episodi mar-ginali, hanno attestato come un vivo affetto esistesse tra il pa-dre e il figlio, tanto che a vol-te, nel ragazzo, questo senti-mento aveva preso un aspetto quasi morboso.

    Al termine degli interrogato-ri. la difesa e l'accusa si sono? trovate d'accordo nel rinuncia-re ad interrogare gli altri testi-moni che ancora non si sono recati a deporre. L'avvocato Augenti, della difesa, ha chie-sto però che venisse ascoltato lo psichiatra professor Benigno Di Tullio che esaminò l'imputa-to subito dopo il delitto. La Corte, dopo un'oro e mezza di discussione, ha respinto la ri-chiesta della difesa e ha rinvia-to il processo al 1. febbraio.

    * # # La 1 Sezione Penale della

    Cassazione discuterà domani mattina il ricorso presentato da Girolamo Lo Verso, il medico siciliano che uccise la moglie. Sofia Malatto, iniettandole nel-le vene tre fialette di sublimato corrosivo. Come è noti», il fatto avvenne nel maggio del 1945 e il movente dell'orribile delitto j sarebbe stato determinato dal-la passione che il medico nu-triva per la sua infermiera, la ex suora Filomena Salzillo.

    Il Lo Verso, che fu condan-nato all'ergastolo, è difeso dagli avvocati De Nicola. De Marsi-co e Cassinelli. mentre gli in-teressi della parte civile sono tutelati dall'avvocato Remo Pannain.

    d o , i n u n i i « 1 4 0 0 » c a p o t t u t u i n v i a d e l t a M u - u t e l l t t »i r i n v e n n e t leKa m e r c e r u l l a t a a d u n c a m i o n e u n l i h i e t t o eli c i r c o u n i o n e i n -t i t o l a t o «iti a l t r a iKT.sonu. m a c o n u n a l o t o d e l D i C . e n o v i t . A t t i t i -ver.so il I a h o m t o r i o f o t o g r a f i c o c h e u v e v u . s v i l u p p a t o lu l o t o t u i i o a b i b i l e a r r i v a r e a l l a i d e n t i t i c a -/ ì o n e d e l D i t i e n o v a e t i a l s u o a r -r e s t o . Vn u i u o c o m p o n e n t e d e l -la b a n d a c e r t o A l l K r t o L e n o e r i c e r c a t o .

    i-Osa e « M e s e M a n . i l i o » di D i G i a c o m o . u o U ' i i i ' o r p r o t a / l o n o d i .Mai ia I ero.s.i A l b a n i . A r i s t i d i ; B a r i l e t t i . O m e l i a B o l l i n o m i . M a n -l i o G u a i dalia:.-.!. I . e o i i a u l o S e v e -I I I I I e o e l ' i o u o t . i / i o n i e v e n d i t a d e i b i g l i e t t i p r e s s o l ' A H P A ( C i t i te le f . tiHI-:il(i e al b o t t e g h i n o d e l t e a t r o P r o / . i : L . SUO. 150(1 e 2tH) R i d u / i o n o K N A I. e r i d u z i o n e ."('', p e r i MH'I d e l l a C o o p e r a t i v a S p e t t a t o r i I t a l i a n i

    Galantuomo per transazione al Teatro Goldoni

    P r o s e g u o n o , l o l o p l i c h e d e l l a d i v e r t e n t e c o m m e d i a . sa t ir ica « G a l a n t u o m o p o r t r a n s a z i o n e » d i G i i . u n i ro! i la b r i l l a n t o r e g i a I d i G i o v a n n i C a l e n d o l i e i n t e r -p r e t a t a d a L o r i s G i / ? i C e s a r i n a G h o r a l d o , C o i r i d o A u i i i e c l l i . P i e -t r o P r i v i t e r a , Mare .sa M a n t o v a n i . O c g i . s p o t l m o l o a l l o o r o 21.1.1 B i -« t i o t t i A R P A ( C i t i t e l e f o n o .'inCHfì'l

    g u e r r a M I - t i

    M a l e s i a Oston il l i a n -

    t o i i M .

    h ii n t e d B . S u l l u a n

    ior> H.

    t l l -

    o al t e a t i o

    i-i r o n i

    S t a b i l e di M i -

    Per l'imposta di bollo pagamento fino al 31

    : n l i u t o n . . a v i g e n t e l e ™ e i l i t . o l l u . i l p a g a m e n t o d e l l a i m p o -s t a a n n u a l e d i b o l l o s u g l i a v v i s i e s p o s t i ut p u b b l i c o , f a t t i m e d i a n -t e lu p i t t u r a e c o n q u n à s i u s i a l -t r o m e z z o t ,u m a t e r i a d i v e r s a d a t -iti c a r t a e d e . s i M e n t i a l HI d i c e m -b r e 105U d o v e e s . s ere e f f e t t u a t o j i r e s c o 1 c o m p e t e n t i u t l ì c i d e l R e -g i s t r o n o n o l t r e q u e l g i o r n o

    Il M i n i s t e r o d e l l o F i n a n z e h a p e r ù a u t o r i z z a t o g l i u t l i c i d e l R e -gi . s trn u r i M - u o t e i e f i n o a t u t t o w o o r i e n t e ine . se i l i g e n n a i o l ' « n -z i d e t t a i m p o r t a . s e n z a c o n > e g u e n -z e p e n a l i . A j t i r i n e d a l 1 fet>-b r a i o . i r i l u t i u d i r i M a . - t e r r a n -l ' o . i n v e c e , d a l m c u o t e t e l e i m -p o s t e . o v e l i m i veiv- ' t i iM a n c h e p a g a t e l e j i e n a l i t à d o v u t o

    e da un g tupp» di frati sal-modiami , veniva poi la lun-ga fila delle bare . Nove e ra -no. precedute dalla più pic-cina, q u e l l a di Pierino, il bimbo di due anni e mezzo, l 'ultimo na to dei Grazioli. Il loro passaggio suscitava nella folla, accalcata ai lati della s t rada , un fremito di o n o r e e di pietà. I visi dei cit tadini, senza distinzione di sesso e di età, si r igavano di lacr ime; le madr i s t r inge-vano più forte al pet to i loro bimbi, quas i temendo che una disgrazia potesse s t rappar l i al loro amore . Un'acuta voce di donna ha "r idato; -' Addio, Pierino mio! •> e le ha fatto eco un coro di singhiozzi.

    Dietro le ba re cammina-vano i parent i in lutto, i fratelli, i cognati e i nipoti delle vi t t ime.

    Ersilia Grossi Mastrel la e Lina Rubbiu. la più du ra -mente prova ta , p e r e h è ha perduto in un sol c o l p o

    di Frascati , anche i cominci-cianti. che avevano chiuso i loro negozi in segno di lutto. era presente: e le si erano aggiunti i cittadini venuti a centinaia da Roma e dai pae-si vicini.

    Verso le 11. le ialine sono en t r a t e nella Cat tedra le do-ve l 'arciprete ha ofliciato il rito funebre, men t re l 'orga-no e la Schola Cantorum del convento rii San Bonaventu-ra eseguivano la Messa del maest ro Porosi.

    Duran te l'ufficio funebre. il dolore dei congiunti delle vi t t ime non lui più potuto es -sere contenuto. Ment re il co-ni intonava il « Dies Irae ». la povera Lina Rubbiu ha lanciato un grido disperato e si è abbat tu ta sulla bara di suo mari to. Scossi dalla sce-na pietosissima, i presenti — che fino ad allora a ma-lapena erano riusciti a con-tenere la loro commozione — sono scoppiati in singhioz-

    Una banda tfi ladri sgominata dalla polizia

    I n u n a b a r a c c a n e i p r e - ^ i d e l -l a b o r g a t a G o r d i a n i è . s t a t o a r -r e s t a t o c e r t o A l v a r o D i G e n o v a . d i 3 8 a n n i , p r e s u n t o c a p o d i u n a o r g a n i 7 / a t i . s j > i n i a b a n d a d i l a d r i c h e o p e r a t a r . e l i a n o s t r a c : t t à

    PÌCCOLA CHOXACA

    lo. Nel vedei !:. ci s;;inin con-titi s t r ingere i! cuore: forse. lino a sabato, anche Pieri-no. Tullio. Antonio e Lia. : piccoli Grazioli uccisi dal gas. si oranti divolti t i insie-me a loro

    !.. 1*.

    Àiicoi'ii su l i r o n t o n t '

    d e l l a n u o v a H(U/.ÌOIH'

    r i v i s t a \ X I A p r i l e :

    c o n T o t o e

    V o l t u r n o : Vi l i i

    IL G IORNO • O s s i , m a r t e d ì .'6 g e n n a i o . ( 2 0 -2.'ifii S . P a o l a II s o l e t o r c e a l l e o r e 7 5H o t i a m i m t a a l l o o r e l" , l ; i — 1921: I f a s c i s t i i n c e n d i a n o a F i r e n z e la t i p o g r a f i a d*"l g i o r n a -l e s o c i a l i s t a * I.a d i f e s a 1 — B o l l e t t i n o d e m o g r a f i c o : X a t i : m a s c h i 17. f e m m i n e 55. N a t i m o r -t i : 2 . M o r t i : m a s c h i 115. f e m m i n e 20 i d e i f i n a l i li m i n o r i d i s e t t e a n n i ) . M a t r i m o n i t r a s c r i t t i : 2 3 — B o l l e t t i n o m e t r o r o l o ^ i c o . T e m -p e r a t u r a d i i e r i : m i n i m a m o n o 4.9. m a s s i m a 5.2 S i p r e v e d o e i e -Io i n p r e v a l e n z a s e r e n o "I e m p t -r a t u r a s t a z i o n a r i a .

    V I S I B I L E E A S C O L T A B I L E

    — T e a t r i ; • I,a M a n d r a g o l a . a l -l e A r t i . « K n n c o I V * a l P i r a n -d e l l o . ' Il d i t o n e l l ' o c c h i o » a l Q u a t t r o F o n t a n e . « U n a p a r t i t a a

    L a b a n d a e r a S/pec ia i iz*ai ta t n f u r - s c a c c h i • a l T e a t r o d e i C o m m e -t : s u a u t o t i e n i m :> i t i t i o i n v i a g g i o s u l l e s t r a d e r a z i o n a l i , i n c o m p a g n i a d t l D i G e n o v a è t t a t o t r o v a t o il s u o l u o g o t e n e n t e V i r -t o r i o D ' O r t e n s i , c h e è s t a t o a n -ch 'e^ ' . i a r r e s t a t o

    L ' o p e r e w o r . e f u I n a i a t a d a l t i o t t . B e r t e r o . d e : : » P o l i z i a G i u -d i z i a r i a . l '8 o t t o b r e s c o r s o , q u a n -

    INFORTUNIO MORTALE SUL LAVORO

    Precipita dal quarto piano un operaio in via Luzzatti

    Una grave sciagura sul lavo-ro e avvenuta ieri verso le ore 14 m via Luisi Luzzatti. Men-tre lavorava sull'impalcatura di un palazzo in costruzione, l 'im-bianchino Mario Puliti, venti-quattrenne. è precipitato dal-l'alto di dodici metri, finendo 5.il sottostante selciato.

    Le numerose persone che hanno assistito al tragico volo l.anno provveduto a telefonare alla Croce Rossa, la quale ha trasportato il poveretto allo ospedale di San Giovanni. 1 sanitari lo ricoveravano in cor-sia per la frattura del parie-tale sinistro con fuoriuscita di ri^tei ia cerebrale. Alle ore 19.

    itante le cure assidue dei

    sanitari, il Puliti decedeva. Il commissariato Esqtiilino

    sta svolgendo indagini per ac-certare le eventuali responsa-bilità.

    0g»: 4.r:tei>e « A'.l .rau «.;-U'4.* • 4. Pi.-;.:* ac^i:»n * d.ifv=.i .i •TVrj .»o i'ì ? : I M J U Ì J : I 1. : • -

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    Rih .^ lrV qa--*'.' ?i^!i!.t»i od. ?rv* »• mt:* le tei.••.-.. li»! P.O.I. • pr*--«•» .1 O31*» I>.H» a l V o l t u r n o . A s t r a . I n d u n o . Q u i r i -n a l e e T i r r e n o . « V i t a d a c a n i » a l K A r e n u l a . ? G i u l i o C e s a r e • a l -l ' A n s t o n o F i a m m a . « I-a s i g n o -ra s o n z a c a m e l i e » a l l ' A t l a n t e t O t t a v i a n o . * G u a r d i e e l a d r i » a l -l ' A u r e o . « P a n e a m o r e e f a n t a -s i a » a l R&rt>ermi . * L ' i n c r e d i b i -l e a v v e n t u r a d i M r . M o l l a n t i » a l C o t t o l e n R o . » T o r n a p i c c o l a S h e -b a » a l D e l l e M a s c h e r o e R u b i -n o . - II p . c r o i o f u g g i t i v o » M ; Q u i r i n c t t a e R i v o l i . * M e z z o p i o r - j n o d i f u o c o » a l R o m a . « I rr.or- ' t i n o n p a l i n o t a s s e » a l S a l a n o . ' « N a t a i e r i » a l S a l a U m b e r t o . . « C i n e m a d ' a l t r i t e m p i » a l S a l o - ' • i c M a r g h e r i t a j

    — R a d i o : « S c i p e r s o n a f ^ i i n - o r - I r a d ' a u t o r e » < P r o g r a m m a n a z i o . | n a i e , o r e 2 1 ) : « I l d o t t o r A n t o - . n i o » i l i p r o g r a m m a , o r e 1 1 ) . 1

    C O N F E R E N Z E E A S S E M B L E E <

    — S r m i n a r l o b i o l o g i c o « R . I l a - | m i a n l • . O g g i , a l l e o r e tK. n o i - ' • a u l a d e l l ' i s t i t u t o d i a n a t o m i a i p a t o l o g i c a , i l d o t t o r A l f o n s o L i - ; a u o r i p a r l e r à s u • L a s t r u t t u r ò i l o l l e p r o t e i n e » ! — A c c a d e m i a d i S . C e c i l i a ( \ i a j \ i t t o r i a ) . G i o v e d ì , l ' a b a t e G i ù - 1 ' C p p e R i r c i o t t l p a r l e r à s u « L a ! m u s i c a p r e s s o g l i a n t i c h i e b r e i 1.1

    F E S T E E T R A T T E N I M E N T I j

    — T e a t r o S i s t i n a . G i o v e d ì , a l l e j 17. c o n c e r t o v o c a l e d e l t e n o r e | B e n i a m i n o G i g l i a f a v o r e d e l l a 1 C a s a d i r i p o s o p e r 1 v e t e r a n i s p o r t i v i . P a r t e c i p e r a n n o l a s i - ! e n o r a R i n a C i g l i , i l b a r i t o n o R o -m a n o e il t e n o r e G i u s e p p e *ii-s m o n d o R i g l i c t U i n v i a N a z i o -n a l e 2.'«; v i a d e l C o r s o 104 e d a Ce solari in Galleria Colonna.

    — Trat to c o m p a g n i a s p e t t a c o l o

    CULLA — K* n a t a C l a u d i a M o s s i f i g l i a d e l c o m p a g n o L o r c n / o . m e m o r o d e l l a s e g r e t e r i a d e l s i n d a c a t o p r o v i n c i a l e e d i l i e a f f i n i e d e l l a c o m p a g n a A d r i a n a A l l a n e o n a t a «* ai g e n i t o r i g l i a u g u r i d e l m e m -b r i d e l r o m i t a t o d i r e t t i v o d e l l a F I L E A e d e l l ' U n i t à .

    C O N C O R S I

    — U n r o n r o r s » p r o x i n c i a l e t r a g r u p p i di a m a t o r i d e l l ' a r t e d r a m -m a t i c a v i e n e i n q u e s t i g i o r n i o r -g a n i z z a t o d a l l ' E n a l I s c r i z i o n i . n v i a P i e m o n t e K8.

    NUOVE PUBBLICAZIONI — fc' u s c i t o i l n . 12 d i « C a o i -l o h u m >. r a s s e g n a d e l C o m u n e . Q u e s t o n u m e r o r e c a a r t i c o l i d i .V C i a m p i . C . D ' A l o i s i o . O . M o n -t o n o v c s i . A . S t e f a n u c t r l e L . J a n -n a ' t o n i .

    L U T T O — SI è s p e n t o V i t t o r i o A l e s o , z i o d e l c o m p a g n o R o n z o F u l v i . A l f a m i l i a r i l e c o n d o g l i a n z e d e l -l ' U n i t à .

    VARIE — C o r s i g r a t u i t i d i t a c i l o e c u -c i t o p o r s i g n o r a s o n o s t a t i o r g a -

    fr'RED OELSSNEB

    l o » LoxerobDig Una grande fifara di donna che lotta fatta (a pira per rumnnità. al centro «ti erandr avvenimenti storici.

    cBioiioteca della demo-crazia e del movimento

    operaio »

    Page 224 L. «00

    EDIZIONI R I N A S C I T A nelle mtgUort L i b r e r i e o p r e s t o ed editori Riamo Via Tommaso Salvini 8 - Roma

    mz.zat i da l l 'E l i . i l p r e s s o 1 Cr . i l d o ! M i n i s t e r o «lolla G i i o u i / u . e t l e l -l 'Afat- l i - c r i / i o i i i in vr.i P i e m o n -t e 63

    — I. 'Knli- Cull i l i l i a l e d i c o n s u m o iia p o s t o in vt u d i t a , o l t r e -11 tem-

    u t i . t e l o por i c n / u o l i . a s c i u g a -m a n i . p o l l o c u i « o c a p r e z z i : .pe -n a l i no i >ecn< - nt i n e g o z i - v i a O s t i e n s e l . c i - C : p i a z - . i S . M L i -b e r a t r i c e 1 2 - A ; v i a G . L a o / a J'A; v i a Gi t i l i t t i l'i.» e v i a R e g g i o E m i l i a :i2 C - D

    A d i r i n i n t e r i o K . i / i o t i o t i e l t o m i u n n o : •>< i . i l i - t : i S . i n t i « h e c h i e d e v o p o i ( | i i : i l i m o l i v i In d i r o / . n . n o d o l i o P ' e t i o v i e d t ' I Io S 1 ; i t o h. i p i r i c a d u t o :

    O I ' K l t A IIKI l l t ' l t A T T I V I - lt- . o s o

    • H t l O N i : : R i p o s o I M U A N D K L I . » : D i o 21,15 C la S t a -

    b i l e di L l'u-iis.so J K n r i c o i V » ili P i r a n d e l l o

    Q l ' A ' l T K O l ' O N T A N i : : 1)10 2 1 : • Il d i t o n e l l ' m v h i o » n v i . . t a in d u e t i -nipi d i I ' . u r l i t i , Ko e ! ) u i , u t o

    l i l l l O l l t l l l K I I . I J . I S i : » ) ; O r e 21 ,15: C u i l ' o s c o I t a s o g e i o « l I iusH'^hi - di G o l d o n i

    l i O S S I M : O 1 0 21.15 l ' . i a t h o o i e D u i i i n l o - A l l a ft r i n a t a d e l ••ti (Il l ' à g l l o r i

    S A T I R I : O i e 21,-15- ì e E . G 0 0 -I n n s o i i i S p e t t 15.15 17.55 20 22.10»

    . M o d e r n o , i ì n i s o o p - . V e r d i c o n 1' C i e . s s o y e \ . M. F e r r e i o

    . M o d e r n o S a l o t t i : S t o n a d i t r e a m o r i 0011 K O o u o i a s e \ },,. P i e r a n g e b

    M i n ) . T i i i s s i i n o : >,;,).. ,\. S o b e r a -z a t l o e o n i i . May o.-eri'i ^ i l : IJ-l .a c i t t à s o m m o r . s a c o n H u b e r t : t > a n

    N' i iovo: (,'h a m o r i di C r i s t i n a e o n '•"red Me M u r r a y

    N o v o i i i i e : I ta loec-hi e p r o f u m i O d e o n : ' I r a m e z z a n o t t e 0 l ' a l b a

    j O d o M - . i l i l i i : L ' e r e d i t i e r a c o n F e r -, ì a n t l e l O l i m p i a : T t a d e r H o m

    r l _ i O r f o o : l " o C o m p r e un d o m a n i ' • I r i d i l e : R i p o s o

    O t t a v i a n o : La s i g n o r a s e n z a o a -•110I10 c o n L u c i a I t o s ò

    P a l a z z o : l l -

    A l b a : A p r i l o • 'ari . - . •••.!! I) ' l ' iv \ l i - V o m - : S c h i a v i t ù • «-n K He.s-i

    O r a v o A l l i b a s i l a t o r i : K » i v i \ rn i"-> u n i

    H .".oK.,rt A n i e i i r : M . i n d j la p i c c o l a s o r -

    d o m u t a .•••11 l 'b i l lv . s C a l v c r t

    l l ' r e n o M e : K o o n i K s n i n r k c o n S l l ->ii.n,!io v a n a P a m p a m n i

    I t ' r i m a v . i l t o : K n i n i i ; b i i i a r k I Q I I O - I I I - I r : V i l l a Ho^l• l le^e e o n E

    MI". . ! C i a n i u •• V De S i c a t t i i i r i i i ' - t t a : Il p i c c o l o f i l R g i t i v n

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    A p p i o : rsi I n a i i t o c o n O r a ir,.

    \ i | i n l a . .-sul p. i i i t i d e i si r i i i n t I - i t i i i i o r o

    A r r o h a l m n : ! l n - p r l n c r -p i r a t o l o r o ÌH ti" Zi

    A r c n u ì J : V i t a d a e i n i r ' a b i i z i

    A r i s t o t i : t i i u l i o CVs- i . c I tranrto •• D K o r r

    l t o s s i | S a l a t ' n i b r r t o : X a t a i e r i ; n n i Y u d i H o l i d a y

    o n l i ' a l a T r a s p o n i m i : R I | K I Ì O Ì S a l e r n n : R i p o s o

    a l l ' i n ,o ' • S a l o n e M a r g h e r i t a : C i n e m a ri'.il-! tr i t e m p i c o n L P a d o v a n i e

    vV. C h i a r i • S . I p p o l i t o : R i p o s o

    \t I S a v o i a : S c l u . i v i t o c o n E R e - - : O r

    -pin

    0:1 A l'I >

    I s t o r i a . O i a u i i i l o n o r d

    A s t r a : V i l l a L o r ^ b e - e O T • a e E C u . n n i

    v-. isi- .- l i j M i | > o r r n » o n i a

    l a d r i 1 «ni T11-

    I

    A t l a n t e : L a s i g n o r a s e n z a o a n ; c -l i e c o n L u c i a B o n o

    A l l u a l i l . i : ;-?|i.ria II Irv r.mo'-" 1 . i o K D o u g l a s e A M. P o r a i c e u

    A u R U S t n s : I l m a r e o r i p e r d u t i

    ! A11 r e o : C i t a r t i 10 J ti» e F a b i i z i j \ 1 1 s n n i a : F u g a a l l ' o v t -t

    Ìl l a r n r r i n i : P n i l r a n i 1 • o t.-.n- .

    taSI.I COM V . D e S u ^ *- (< L e ' - ." l.»t>r-.Ri«Ia 1

    i H e l l a r n i i n o : I J i ' w . i . | H e l I e A r t i : R H H K H j

    H r r n i n i : I o conf«*s>o n - i A Ra »- ; : c r r M Cli.'t t

    i l t o l o c n a - S r h i a . i i - i t e r E K m > i I D r a g o

    IVnoti .- . d P o - ! - s l ' v e r l ' i n e : B a g l i o r i s u l l a l u n ^ N ! S m e r a l d o : F u o c o ad m e n t o

    0>: J-'i- 1 < s c l i o r n . o p a n o r a m i c o » J S p i e n d o r r : I-» r i v a l e th m i a m o -

    g l i e eo - i O. S h c n d a n o K K m -•lall ( s e t e r m o p a n o r a m i c o !

    S l a r t i u n i 11 iIni-i h i e p r e t u m i c o n T a m a r a l . o f s

    L'av v e n t u r i e r o d o l -

    o r o « -8 . . 10 : o n d e i l i n i

    O r e 1 2 . 4 5 - 1 3 . 1 5 : o n d e

    t r i : « . 5 7 :

    O r e 13 .15-13 .31) : o n d o

    t r i 31 - 4 1 :

    O r o 1 7 . 3 0 - 1 8 : o n d e d i 111. 41 - IP

    O r e 1:1-19.30: o n d o d i n i . "J . 3 . "

    O r o ! ' l .30- ' . !0: o n d o d i m . '!0.SS

    t i r e 2 0 - 2 0 . 3 0 : o n d e i l i n i . 2.V2 t . ì O r e 2 0 - 3 0 - 2 1 : o n d r d ì in S I -

    I!» - 2 3 3 : ; - 25 . ' . 7» :

    O r e "-'r-22.30: onde di in. 23" 3 - 27

  • Pag. 6 — « L'UNITA* Martedì 26 gennaio 1954

    UN NUOVO MISTERIOSO E ORRIBILE DELITTO

    Uccisi nel Nuorese un cantoniere e la domestica

    Un quadro terrificante - Si tratta di una vendetta ' - Non si esclude che il delitto sia in relazione al tragico episodio dell'ingegner Capra

    N U O R O , 25. — Un orrendo e dupl i ce de l i t to è stato con-s u m a t o s tanotte a soli 2'ó cni -metr i da N u o r o ne l la ci>nto-n i e i a s tradale Paul i sul la ca-m i o n a b i l e Nuoro-Olb ia . li cantoniera Laconi Erminio di a3 anni e la Mia donna >ii serv iz io F lore Lucili di anni •i'à da Gal ie ì l i , che1 da tempo c o n v i v e v a con lui, sono .-lati ieri sera, verso ie 21, b a i b a -1 irniente assass inat i a col te l -late.

    I due disgraziati v i v e v a n o da qua lche t empo soli , e o e 1 in da quando, sei.si fatti coa-c-sjnaie il poitafngljo i d alcuni oggetti di v i l o i e dairingfRiure lo hanno -.pinio fuori

    Vince ol lotto con un torno sognato

    P R A T O , 25 — La s ignora Del ia Biugiol i , di 30 anni re-s idente a S. Ruir ico di Ver -nio, mogl i e di un muratore , ha v into circa 5 mil ioni al lotto g iocando sul la ruota di Firenze i numer i 79 - 83 - H2 che le erano stati dati in sogno tre s e t t i m a n e fa dalla propria nonna « af f inchè po -tesse por tare a t e r m i n e la costruzione di una modesta caset ta >.. Da tre s e t t i m a n e la Biagiol i puntava mi l l e lire sul la ruota di Firenze, per ì) terno secco, e mi l le lire per tutte le ruote. Sabato scor-so i tre numeri sono usciti .

    Incidenti1 ferroviar io a l l a s t a z i o n e d i T o r i n o

    T O R I N O , 25 — S t a s e l a alla s taz ione di Pinta Susa il d i -retto proven iente da Milano s tava imboccando il b i n a n o n u m e r o 1 quando gli si pa-rava i m p i o v v i s a m e n t e d inan-zi un'automotr ice in marnivi a, la cui presenza non era stata segnalata . II macchinis ta po-neva subi to m a n o ai t ieni , ra l lentando n o t e v o l m e n t e la veloci ta del treno, ma ciò nonos tante non poteva e v i -t i n e lo scontro.

    I danni sono i novanti , ma non si l eg i s t i ano ne lei iti ne contusi . In In ove la linea ven iva l ibc iata

    UNA INTERROGAZIONE URGENTE DI NEGARVILLE A FANFANI

    Incredibile "diffida,, a un impiegato della FIAT

    / monopolisti torinesi • vorrebbero impedire la propaganda sindacale anche fuori degli stabilimenti — Come si comportano le autorità governative?

    Il vomnuytiu .\c»i. Celeste JYej/iiruUIe, di front»- «I rt/je-tcr.sl «fi yre.vtssnm soprusi «iella fJi'reiioiif FIAT — l'ul-tojio «lei l'Udii .si M.-C oi Ginevra >i è aper-

    litameut* a ni ni a n t a t a di bianco. Xel le Idealità più c l e -vat.- della provincia si sono registrate temperature ili 10 urial i sotto zero. A Cassano M i n g e la tem'ieratura è scesa a meno 7 e da altri centri della provincia v i e n e s e g n a -lato un freddo eccez ionale , di cui non M ha ricordo a m e -moria d'uomo.

    Da Foggia si apprende che numeio--e località del Garga-no sono isolati- dalla n e v e , mentre la temperatura è s c e -sa in più punti a m e n o 10.

    A n c h e nel Casertano il freddo è eccez ionale e sul le ve t t e p iù a l te del Mntcsc in-furia la tormenta , me l l i t e il termometro ha segnato punte m i n i m e di 18 gnidi sotto ze -ri». I centri abitati di Bi f fa-lara. Brecce e S. Miche le s o -no da ieri c o m p l e t a m e n t e i so-lati. Le squittire di soccorso parti te da Caserta non hanno potuto |x>rtare a termine la sped iz ione .

    Isolata dalla n e v e è anche la zona ilei Fortore nel b e n e -v e n t a n o . mentre nel c a p o l u o -go la temperatura ha rag-g i u n t o gli a gradi sotto zero.

    Una bufera ili n e v e si è s c a t e n a l a su l l e pendici d e l -l'Etna. In numeros i Comuni la n e v e ha già ragg iunto u n o s p e s s o r e di vent i cent imetr i m e n t r e o v u n q u e la t e m p e r a -tura è scesa so t to lo zero. A Catania da m o l t e ore cade ti-mi p ioggere l l ina s imi l e a n e -vischio . A d F o n a e a Nicos ia nev ica .

    Accoltella la moglie credendola infedele

    NAPOLI. 2b. — t'n nuinnaio ha lento grai cruente In moglie. che sor»;>otta\a di infedeltà. con Un» roMtKntji ;ilì ndiioair. 11 lutto e a\ventilo «mestii nintti-r.a i:t u:i wc«».o ilei quartiere P.trto.

    TRADITO DA UNA CAMICIA INSANGUINATA

    Allo sbarra il bandito Logon dello il "ragno.

    Alla Corte

    tri . N e l l e zone m o n t a n e di P e n t o n e , T a v e r n a , S. G i o v a n -n i d'Albi e ne l la pre -S i l a ha s u p e r a t o il mezzo metro . A u -t o b u s e m a c c h i n e pr ivate p r o v e n i e n t i da Cerva, Sei-sa-l e e P e t r o n à s o n o rimasti b locca t i l u n g o la strada a c a u s a de l la tormenta c h e i m -p e r v e r s a ne l la zona.

    U n a a b b o n d a n t e nev icata h a ricoperto Cosenza di u n a c o l t r e di 25 cent imetr i di n e -v e . L a n e v e ha racgtunto due m e t r i d'al tezza al v a l i c o di M o n t e S c u r o . Le v ì e di c o -m u n i c a z i o n e m o n t a n e sono in p i ù p u n t i interrotte . N e v i c a a n c h e a V i b o Va lent ia e su l l e c a m p a g n e c ircostant i .

    L a t e m p e r a t u r a è intanto s c e s a s o t t o zero in tutta la P u g l i a . A b b o n d a n t i n e v i c a t e v e n g o n o s e g n a l a t e da l l e loca-l i tà i n t e r n e de l l ' e s tremo B a -l e n i o .

    A Bar i h a n e v i c a t o por d i -v e r s c o r e e la c i t tà e ìnso-

    to ogm un impiotante processo penale. Roger Lu«on c René Mnur.n .•--»• i:io arciis.iii di avere, neila notte del 31 ottobre 1950, a-*.i Marsou in •• con la q u a l e af-f r o n t a m m o il cabotagg io d a l -le c o s t e del T a n g a n i c a con frequent i dev iaz ion i v e r s o le isole c h e t e m p e s t a n o quei mari . I r isultat i scientif ici s o -n o stat i abbas tanza buoni ».

    N a t u r a l m e n t e i quat tro g i o -vanot t i h a n n o co l to a n c h e pi t toreschi aspet t i de l folclore afr icano. Forse n e par leranno ne l l ibro c h e h a n n o intenz ione di pubbl icare . H a n n o fatto co lpo s u di loro l e d a n z e degl i indigeni del l ' isola di Zanzibar. d a n z e e s e g u i t e in onore dei q u a t t r o ospit i p e r propiziare i vent i , l e a c q u e e alt t e forze de l la natura . In g e n e r e l 'ac-cog l i enza deg l i ind igen i fu de l l e p i ù cordia l i . La m i s s i o -n e e f fe t tuò var i s cambi in n a -tura c h e por tarono ne l la s t iva de l « M a r s o u i n >» grosse scorte di u o v a dì g a l l i n e e di esot ic i cocchi .

    « A b b i a m o s c a l a t o a n c h e il v u l c a n o del l ' isola grande di Gomora . — ci ha de t to il dot -tor Prosper i — U n v u l c a n o

    mol to f u m o g e n o che .->i sp inge s ino a 2.400 metri di altezza. S i a m o riuscit i a 1 a g g i u n g e t e il cratere q u a n d o il v u l c a n o e i a in pos iz ione di riposo. Fu poi ne l l 'arc ipe lago del l ' isola Goniore che. nel coi so del lo abitual i cacce sot tomarino, i n c o n t r a m m o e fotografammo il CoelacanthuN «.

    Il racconto del la spediz ione tocca filiti ed episodi degni di una avvent i ! ! a al ricami al la Conrad. La •• Maisou in » ha ì a g g i u n t o vai 1 piccoli por-ti. nel l ' isola di Cosinolodo lu scoperto un vi l laggio lanta -s m a . un v i l lagg io a b b a n d o -nato dagli indigeni , comple to dì c a p a n n e e di suppel let t i l i . d o v e uccell i dal lo penne ios.se si sono lasciati a c c a i o z / a i c t ranqu i l l amente tini quattro e u i o p e i . Neil isola ili Aìi labra veniteti) ca t turate le quattro testuggini g igant i che sono s tato battezzate con ì nomi de l l e isole de l l 'a i e ipe lago: A l -tabra. Astone , Cosmoledo e Assunz ione .

    •• Soddisfatt i della sped i -z ione? >• a b b i a m o chiesto .

    « Sì. abbastanza soddis fa t -

    ti » ci ha risposto il dottoi Prospei i. Ed lui agg iunto che lui ed i suoi ott imi amici si r i p i o m e t t o n o di ì a g g i u n g o ! o risultati i incoia più notevol i ne l la sped iz ione c h e è in p i o -granima per l 'estate pross ima. Al lora la « Lomuria », ques to mis ter ioso « ponte >• che m i -gliaia di anni fa forse l egava il Madagascar al l 'Africa, v e l -ia d ichiarato sc ient i f icamente una lea l tà . In s o l i d a i quat -tro esploratori sono partiti alla vol ta di Roma.

    RINO SCOI.F

    Intossicate dal gas s e t t e o p e r a i e t r i e s t i n e

    TIUESTÉT^à. — Un caso di intoss icaz ione col le t t iva , per ila F I A T Grandi Motori co

    direzione F I A T Grandi M o -tori e a v v e n u t a fuori de l lo s tabi l imento , c ioè in una p u b -blica via, il che cost i tuisce una a g g r a v a n t e per la d i r e -zione de l la F I A T .

    Il sottoscrit to al lega il m a -nifest ino. l i r n n t o dal Comi-tato S indaca le di Fabbrica FIOM, a cui si r ichiama la direzione del la F I A T Grandi Motoi i . dal quale risulta:

    1) che il testo e la "distri-buzione sono stat i regolar-m e n t e autorizzati , ai sens i dell'art. 113 del T. U. del la Legge di P. S., dal la Q u e -stura di Torino, in data 22 gennaio 1954;

    2) che esso cont iene: «) una critica ali or ienta -

    mento produtt iv is t ico del la d i loz ione del la Grandi M o t o -ri, or i entamento che ha por -tato e s ta portando alla i n u -t i l izzazione di cent ina ia di lavoratori del la fabbrica;

    b) una denunc ia dei pia-ni di r iduzione de l le m a e -stranze e di l iquidazione, a l -m e n o pa iz ia le , del lo s tabi l i -mento , con l ' intensif icazione del lo s f rut tamento per il r e -•»to del personale , in m o d o da m a n t e n e r e ina l te ia t i i pro-fitti;

    i e) un'accusa ai metodi dì 'rappresagl ia di tipo fascista instaurati dal la d irez ione;

    d) un appe l lo al l 'unità dei lavoratori per la difesa dello loro liberta e del loro lavoro e per la sa lvezza del la fabbrica.

    Ques to mani fes t ino , d u n -que, non e spr ime a l tro che la pos iz ione obiet t iva a s s u n -ta dal m o v i m e n t o s indaca l e in po lemica con l 'a t teggia-m e n t o degl i industrial i . Q u e -sta presa di pos iz ione può anche non p iace l e agli i n d u -striali . ma, in ogni modo, e s -sa rientra nei diritti s i n d a -cali e politici di ogni c i t t a -dino i tal iano.

    La lettera del la d irez ione del la F I A T Grandi Motori c o -st i tuisco un atto di f lagrante coercizione, poggiato sul ri catto economico , che tende ad annul lare la libertà di pens iero dei suoi d ipendent i . Al t empo s tesso essa rappre-senta una subdola sfida a l -l'autorità del lo S ta to poiché, come si è già detto, la Q u e -stura di Torino a v e v a a u t o -rizzato la di f fus ione dei m a -

    diatamente entrata nel vìvo dei problemi internazional i ,

    AI termine del suo in ter -v e n t o , Molofot* ha proposto ai col 'eahi occ idental i l 'ado-z ione d e l seguente o.d.g.:

    1) misure da adottarsi in vista di una distensione- nei rapporti i n t e r n a z i o n a l i e del-la convocazione di u n a c o n -ferenza dei ministri degli af-fari esteri di Francia, Gran Bretagna, Slati Uniti, URSS e Repubblica popolare cinese;

    2) quest ione t