primo giornalino scolastico

32
L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C 1 INTERVISTA ALLA PRESIDE ROBERTA BELLINA Noi alunni della classe 3^C della scuola secondaria di 1^ grado abbiamo deciso, con l'aiuto della prof.ssa Peresani, di scegliere come soggetto della nostra intervista la preside Roberta Bellina, per saperne di più sulla sua vita lavorativa e privata. Per rendere più scorrevole la lettura abbiamo suddiviso le varie domande in diverse categorie e abbiamo cercato di dare importanza agli aspetti che, secondo noi, possono interessare il lettore di questo fantastico giornalino. BUONA LETTURA!

Transcript of primo giornalino scolastico

Page 1: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

1

INTERVISTA ALLA PRESIDE ROBERTA BELLINA Noi alunni della classe 3^C della scuola secondaria di 1^ grado abbiamo deciso, con

l'aiuto della prof.ssa Peresani, di scegliere come soggetto della nostra intervista la

preside Roberta Bellina, per saperne di più sulla sua vita lavorativa e privata. Per

rendere più scorrevole la lettura abbiamo suddiviso le varie domande in diverse

categorie e abbiamo cercato di dare importanza agli aspetti che, secondo noi, possono

interessare il lettore di questo fantastico giornalino.

BUONA LETTURA!

Page 2: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

2

L'INFANZIA, LE SCUOLE E L'ADOLESCENZA

Dove è nata?

Sono nata a Udine.

Che scuola ha frequentato?

Ho frequentato le scuole elementari alla Carducci di Udine, la scuola media alla Ellero e poi mi sono

iscritta all'Istituto Magistrale, l'attuale liceo pedagogico, sempre qui a Udine.

Qual era la Sua materia preferita?

La mia materia preferita è sempre stata l'italiano o comunque le materie letterarie.

Come ha passato la Sua adolescenza? E come si comportava con la Sua famiglia?

La mia adolescenza è stata piuttosto serena, ho dei bellissimi ricordi di questo periodo

e il rapporto con i miei compagni era abbastanza buono anche se ero una ragazzina un

po' timida, ma molto amichevole. Il rapporto con i miei familiari, invece, presentava

alcune difficoltà dovute al fatto che i miei genitori erano un po’ severi ed esigevano

delle norme comportamentali piuttosto importanti, ma solo adesso mi accorgo di

quanto la loro impostazione sia stata utile.

Cos'è per Lei l'amicizia?

Io penso che l'amicizia sia un elemento fondamentale per la vita, in modo particolare

per voi ragazzi, ma anche nel mondo adulto non perde la sua importanza. L’amicizia,

però, cambia rispetto alle richieste che ognuno di noi ha nei confronti dell’amico/amica

e ritengo che sia anche un elemento piacevole nella vita di ogni giorno.

Da giovane cosa desiderava diventare?

Il pensiero del mio futuro è stato abbastanza semplice, fin da piccola volevo entrare

nel mondo dell’insegnamento, infatti, non ho avuto difficoltà nella scelta di una scuola

superiore dopo la 3^ media perché in me c’era già il desiderio di diventare insegnante.

Pensate che in 2^ elementare ho chiesto al mio maestro: ”Ma signor Maestro, quanti

anni servono per diventare insegnante come Lei?”, e lui mi rispose: ”Ninina, vai avanti,

arriva in 3^ media e poi ci penserai perché ci vogliono tanti, tanti anni!”. Da queste

parole potete capire come per una bambina che doveva ancora arrivare in 5^, che

doveva ancora andare alle medie e che doveva fare anche le superiori, fosse quasi un

sogno pensare di diventare insegnante elementare. Col passare del tempo, però, la mia

idea di diventare maestra delle elementari cambiò, perché mi volli orientare di più sul

mondo delle medie e delle superiori.

LO SPORT, IL TEMPO LIBERO E I PICCOLI AMICI

Pratica sport? Ha praticato sport da piccola? Secondo Lei lo sport è importante?

Secondo me lo sport è importantissimo non solo dal punto di vista fisico, ma anche

perché è come una valvola di sfogo, cioè uno scarico di pensieri negativi e un carico di

Page 3: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

3

energia positiva. Da piccola ho praticato pochissimo sport, per tutta una serie di

motivi e anche adesso confesso di essere piuttosto pigra da questo punto di vista, ma

ne riconosco la validità!

Come passa il Suo tempo libero?

Io amo leggere, in particolare sono appassionata di romanzi storici e anche biografie

storiche.

Ha degli animali domestici?

Fin da piccola, nel contesto della mia famiglia, non ho avuto alcun animale domestico

perché i miei genitori non mi avevano mai concesso di averne uno, ma quando andavo a

trovare mia nonna, la domenica, potevo divertirmi con ogni sorta di animale poiché i

miei nonni abitavano in campagna. Attualmente, però, possiedo un gatto, meglio dire un

gattone, di nove anni, di nome Ettore (dalla storia di Ettore e Andromaca), che non

sono andata a cercare perchè, non avendo mai posseduto un animale, ho sempre

riscontrato uno scetticismo e una certa paura nei loro confronti... Fino al giorno del

mio compleanno di nove anni fa! Quel giorno, mentre stavo uscendo di casa per andare

a scuola, mi sono ritrovata davanti due microscopici gattini e, poichè avevo premura di

partire, li ho messi in salvo dando loro solo una ciotolina d’acqua . Dopo la dura giornata

lavorativa sono tornata a casa, ma questi due minuscoli esserini erano ancora lì e da

quel momento non c’è stato più verso di allontanarli, io e la mia famiglia li abbiamo

tenuti con noi e riposti nella sala termica dove si sono stanziati. Poco tempo dopo,

però, uno dei gattini è morto quindi abbiamo tenuto l’altro e non ce ne siamo più

separati! Pensate che adesso, quando ritorno a casa, il primo personaggio che incontro

è il mio gatto e la carezza a lui viene sempre prima del saluto ai miei familiari!

A Lei piace il calcio? Se sì, per quale squadra tifa?

La risposta sincera è no, ma non perché non mi piaccia lo sport fine a se stesso, ma

perché penso che il calcio ad alti livelli sia legato troppo ad un aspetto economico e di

interessi economici che lo rovinano.

LA FORMAZIONE UNIVERSITARIA, L'INSEGNAMENTO E L'ASCESA ALLA

PRESIDENZA

Che Università ha frequentato? Dove? Quale facoltà ha frequentato?

Ho frequentato la facoltà di Magistero nel corso di Didattica all'Università di Trieste.

Come ha fatto a diventare Preside?

Sono uscita dall'Università laureandomi nel marzo 1981 e ho avuto la fortuna di

entrare nel mondo dell'insegnamento molto presto. Ho iniziato a insegnare in una

scuola privata di Gemona e, in seguito, ho insegnato sia alle scuole medie che a quelle

superiori sempre materie letterarie. Da una scuola privata sono passata ad una statale

fino al 31 agosto 2007. Gli ultimi anni è uscito il concorso per dirigente e, devo essere

Page 4: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

4

sincera, inizialmente non ci ho fatto molto caso, ma il dirigente della scuola dove

lavoravo, a Basiliano, mi consigliò di iscrivermi al concorso. Una volta arrivata a casa

quel giorno ho raccontato tutto alla mia famiglia e loro mi hanno detto che potevo fare

la domanda, perché tanto non mi costava nulla. Questa scelta di diventare preside

quindi è stata un po’ casuale, allora ho fatto la domanda seguita da delle selezioni,

delle prove scritte, delle prove orali e alla fine ho ottenuto il posto di dirigente.

Perché ha scelto proprio l'Istituto Uccellis?

Io ho iniziato a ricoprire il ruolo di dirigente sempre qui a Udine, prima nella scuola

secondaria di 1^ grado di via Petrarca e poi nell’Istituto Comprensivo di 1^ grado.

Quest’ ultima scuola, però, si è “smembrata” e allora ho dovuto rifare la domanda di

assegnazione. Proprio in questo periodo ho saputo che la dirigente Burtulo sarebbe

andata in pensione e, pensandoci un po’, ho deciso di fare questa “benedetta” domanda,

ma ero del tutto cosciente che non sarei mai stata assegnata proprio a questa scuola,

poiché pensavo che ci fossero moltissimi altri dirigenti, con più punti di me, che

avrebbero fatto come me la domanda. Alla fine, però, con mia immensa sorpresa, sono

diventata preside di questa meravigliosa scuola.

Cosa pensa della nostra scuola?

Io penso che sia una realtà estremamente ricca, poiché ha una grande varietà di corsi

e penso anche che essa sia una scuola speciale, nel senso che permette ai ragazzi di

raggiungere idealmente una preparazione molto approfondita e permette di aumentare

una cultura personale piuttosto importante. Io credo anche che sia un percorso

formativo, perché si chiede a voi ragazzi di avere una capacità organizzativa, di saper

resistere anche moltissime ore chiusi qua dentro!

I PROGETTI PER IL NOSTRO FUTURO

Ha in mente dei progetti per migliorare la nostra scuola?

Diciamo che io sono appena arrivata, il compito dell’anno scorso per me era quello di

conoscere bene come funzionava questo istituto e voi non avete neanche idea di

quanto sia complesso portare avanti una realtà di questo tipo. Adesso qualche idea ce

l’ho su come migliorare questa scuola, per esempio, per il liceo delle scienze umane

abbiamo in mente un percorso particolare che ai ragazzi piace molto e si chiama "Vivi

l'educazione". Anche per le medie ho in mente dei progetti ma li sto ancora meditando

dentro di me... poi li condividerò con gli insegnanti.

Sara Fabbro, Elena Itri e Andrea Scomparin

Page 5: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

5

LA PASSIONE PER LA LETTURA Che cos'è la lettura per noi? Ce lo siamo chiesti tra noi, dentro di noi e riflettendo

sulla nostra passione noi pensiamo che...

"Probabilmente per alcuni sarà una cosa noiosa, faticosa e inutile, che si deve fare per

ordine di un professore, per altri potrebbe essere un modo di passare il tempo in

modo costruttivo e per altri addirittura la propria linfa vitale.

Una cosa è certa: in tutta la sua storia la lettura, e quindi la letteratura, ha sempre

suscitato sentimenti, che siano positivi o negativi.

E' tramite la scrittura che da migliaia di anni tutta la cultura del genere umano si

trasmette di generazione in generazione.

Leggere è come vivere un'avventura: i personaggi, i luoghi, le situazioni penetrano nel

sangue, fino a che nelle pagine non c' è più nero inchiostro, ma ci sei tu.

Chi scrive cerca di comunicare al lettore i suoi sentimenti, i suoi pensieri e le sue idee.

Noi non abbiamo la presunzione di saper fare questo, ma vi racconteremo dei libri che,

in noi, hanno lasciato il segno". Guglielmo Amelio Tronti

"Per me i libri sono la cosa più bella che sia mai stata inventata. La lettura insegna,

amplifica l'immaginazione e il lessico. La lettura ti fa immedesimare nei personaggi e

distorce la percezione del tempo. Oltre a questo rilassa e, a differenza di certe

persone che pensano sia una noia, essa è la linfa vitale degli uomini. Reputo quelli che

non leggono delle persone che non hanno vissuto, che non hanno mai provato la

meravigliosa sensazione della lettura, nel vero senso della parola, leggere e

immaginare, creare, formare immagini nella propria testa...". Gabriel Fasano

"Per me la lettura è qualcosa di assolutamente rilassante. C'è qualcuno che reputa la

lettura solo una perdita di tempo o solo un obbligo imposto dagli insegnanti o dai

genitori, ma queste persone non hanno mai provato quella sensazione. Quella che ti fa

perdere la cognizione del tempo, quella che ti trasporta in un mondo tutto tuo". Timoteo Costantini Scala

E questi sono i nostri consigli per le vostre letture!

Il buio oltre la siepe

“Il buio oltre la siepe”, di Harper Lee, importante scrittrice americana, nata in

Alabama nel 1926, è un romanzo uscito nel 1960, con il titolo “How to kill a

Mockingbird” che ebbe immediato successo. Per questo, il primo anno dall'uscita del

libro, ad Harper Lee venne conferito il premio Pulitzer.

Il romanzo è ambientato nell'Alabama della prima metà del XX secolo, nella cittadina

Page 6: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

6

apatica e tranquilla di Maycomb, abitata da gente tradizionalista e sedentaria.

I protagonisti sono Jean Louise Finch, la narratrice, bambina attiva e sveglia, che

racconta le vicende con un linguaggio semplice e a tratti anche sfacciato, criticato

ripetutamente dal padre e dallo zio. Altro importante personaggio è Jem Finch,

fratello maggiore di Jean Louise, ragazzo riflessivo con il sogno di diventare come il

padre, Atticus, avvocato nel tribunale di Maycomb.

La vicenda centrale del libro parte proprio da Atticus, che si impegna a difendere Tom

Robinson, ragazzo nero accusato di violenza carnale. Atticus riuscirà a dare le prove

dell'innocenza di Tom, ma i pregiudizi razziali di cui la gente dell'epoca era pregna lo

porteranno comunque alla condanna a morte. Questo porta i ragazzi, prima spensierati

e ancora non a conoscenza dei problemi del mondo, ad una profonda riflessione, che li

cambierà per sempre.

Una riflessione che, purtroppo, ancora oggi si deve fare perchè, nonostante i lunghi

anni passati dal periodo raccontato da Harper Lee, i pregiudizi contro i diversi, anche

se sminuiti, sono ancora vivi e costituiscono una vera piaga del mondo moderno. “Il buio

oltre la siepe” porta a pensare a questi temi attuali e a riflettere sulla loro ingiustizia

e la loro assurdità.

Anche per questo il libro è stato consigliato a tutti i lettori da Barack Obama, primo

presidente di colore degli Stati Uniti d' America, contro ogni forma di razzismo.

La capanna dello zio Tom

Per finire le mie recensioni ho scelto questo libro, che mi è sembrato aderente al

tema de “Il Buio oltre la Siepe”. Scritto da Harriet Elizabeth Beecher Stowe (1822-

1896), viene pubblicato a puntate dal 1852 sulla rivista “National Era”. Il romanzo

ebbe successo immediato.

Narra della storia di alcuni schiavi neri, nel Kentucky schiavista, sottoposti ad una

famiglia che, però, con loro è comprensiva e indulgente. Il padrone è in grave

difficoltà economica ed è costretto a vendere i suoi schiavi: il giovane e forzuto Tom,

che viene drammaticamente separato dalla sua famiglia, e il bambino di Elize, una

giovane e bella schiava di casa. Essa non accetta la separazione da suo figlio e fugge,

in una lunga serie di viaggi e tribolazioni che la porteranno in salvo in Canada. Tom,

invece, sottomesso e fedele, si avvia con i mercanti di schiavi, per arrivare in un

grande mercato. Qui avrà fortuna: viene infatti comprato da un padrone indulgente,

che lo accudirà come un padre.

Alla morte di questo, però, la nuova padrona, ereditaria del patrimonio del defunto,

non gli concede la libertà come promesso, bensì lo mette di nuovo sul mercato.

La riflessione a cui induce questo libro è più drammatica, semplice e crudele di quella

portata da ”Il Buio oltre la siepe”: è la meccanizzazione dell'uomo, l'uso di una

creatura pensante con la pelle diversa dalla propria come se fosse un animale da soma,

un insignificante ammasso di muscoli che non è altro che forza lavoro rispetto ai

bianchi, senza pensieri e senza sentimenti.

Il romanzo porta alle basi di una piaga radicata nella società fin dal suo inizio, e ci

Page 7: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

7

scoraggia dal dare seguito a coloro che discriminano le persone diverse. Ancora oggi,

anche se in gran parte assorbito, il messaggio contro l'intolleranza non ha raggiunto

tutti e, purtroppo, i danni si vedono.

(consigliati da Guglielmo)

Il Signore Degli Anelli

Per voi mi cimenterò nella recensione di un'opera che per me è pura letteratura: "Il

Signore Degli Anelli" di John Ronald Ruel Tolkien.

Questo libro è una pietra miliare del genere fantasy di tutti i tempi. Scritto tra il

1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1957.

Il romanzo mi ha impressionato non per l'elevato numero di pagine (ben 1443!), bensì

per il modo in cui è scritto, ovvero per l'alternanza fra prosa e poesia che, secondo

me, alimenta l'immaginazione in modo sproporzionato!

Questo libro inizia dove si era interrotto “Lo Hobbit” (uno dei romanzi principali di

Tolkien), in un piccolo paesino nelle colline della Terra Di Mezzo, chiamata Contea.

Qui vive un hobbit (creature mitologiche, inventate da Tolkien, di bassa statura con i

piedi più grandi della norma, con le piante callose perché camminano scalzi) molto

famoso, Bilbo Baggins (“Lo Hobbit” di John Ronald Reuel Tolkien), zio di Frodo, il

protagonista. L'arrivo di Gandalf il “Grigio”, un potente stregone, sconvolge la vita di

Frodo e di Sam, il suo giardiniere, iniziando con la fuga di Bilbo, che, ormai vecchio,

decide di passare i suoi ultimi giorni in pace, lasciando a Frodo il suo anello, che

nasconde un incontenibile ed inaspettato potere.

Frodo è costretto a partire con Sam, per distruggere l'anello che, con l'aiuto di

Gandalf, ha scoperto forgiato da Sauron (creatura malvagia) per controllare gli altri

anelli.

“Tre anelli ai Re degli Elfi sotto il

cielo che risplende,

Sette ai Principi dei Nani nelle lor

rocche di pietra,

Nove agli Uomini Mortali che la

triste morte attende,

Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella

reggia tetra,

Nella Terra di Mordor, dove

l'Ombra nera scende.

Un Anello per domarli, Un Anello

per trovarli,

Un Anello per ghermirli e nel buio

incatenarli.

Nella Terra di Mordor, dove

l' Ombra scura scende.”

Page 8: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

8

E' il libro migliore che abbia mai letto. Questo romanzo mi ha entusiasmato a tal punto

da chiedere ai miei genitori di prendere gli altri libri di Tolkien come “Lo Hobbit”.

I personaggi principali sono: Frodo (hobbit), Sam (hobbit), Gandalf il

“Grigio”(stregone), Aragorn (re degli uomini), Gimli (nano), Legolas (elfo),Boromir

(sovrintendente di Gondor, un regno degli uomini), mentre tra gli antagonisti principali

troviamo: Sauron, l' ”Occhio” (creatura malvagia suprema), Saruman (stregone

malvagio), Gollum (Smeagol, hobbit tramutato dall'anello malefico che preservava

prima che gli venisse rubato) e gli orchi (creature malvagie create a Mordor).

Questo libro dà una sensazione di libertà e amplia l'immaginazione facendoti

immedesimare nei personaggi.

Il personaggio che mi è piaciuto di più è Gandalf, perché è un personaggio misterioso e

a tratti divertente!

(consigliato da Gabriel)

Assassinio sull’ Orient-Express

La scrittrice Agatha Christie nasce a Torquay, in Gran Bretagna, il 15 settembre

1890. Giallista di fama mondiale, riuscì a creare nei suoi libri un’atmosfera intrigante

descrivendo accuratamente i personaggi, con un grande senso della suspense e

ambientazioni realistiche dettagliate. I suoi personaggi maggiori sono: l’investigatore

belga Hercule Poirot e la simpatica, ma altrettanto acuta investigatrice, Miss Marple.

Nel 1954 Agatha Christie viene premiata con il “Grand Master of the Mystery

Writers of America” famoso premio letterario americano. Muore a Wallingford il 12

gennaio 1976.

L’Assassinio sull’Orient-Express è una delle più grandi opere di Agatha Christie.

Narra di Hercule Poirot, un noto investigatore belga che, avendo preso l’Orient-

Express (Istanbul, Trieste, Calais), si trova di fronte ad un delitto. Un certo signor

Ratchett viene trovato senza vita nel proprio scompartimento. Una potente bufera di

neve, però, blocca il convoglio in Jugoslavia e in questo modo l’assassino non ha la

possibilità di scendere. L’assassino è sul treno!

Alcuni indizi portano alla scoperta che la figura di Ratchett non è mai esistita, ma la

sua vera identità è quella di Cassetti, il capo di una banda che pochi anni prima ha

rapito e ucciso la piccola Daily Armstrong fatto che portò, anche se indirettamente,

alla morte delle persone a lei vicine che, per lo shock, si tolsero la vita.

Sarà l’inizio di una serie di interrogatori a tutti i passeggeri del vagone, e fra

esitazioni, contraddizioni, depistaggi e vari contatti con il caso Armstrong, Hercule

Poirot riuscirà a svelare l’identità dell’assassino. É interessante perchè è un racconto

ricco di colpi di scena che lasciano col fiato sospeso fino alla fine!

Il mondo fino a 7

L’autrice, Holly Goldberg Sloan è nata nel 1958 a Ann Arbor, Michigan (che per chi non

lo sapesse si trova negli Stati Uniti). Scrittrice e produttrice letteraria di un certo

livello, si è laureata al Wesley College in Massachusetts.

Page 9: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

9

“Il mondo fino a 7” è un libro di genere contemporaneo con una nota drammatica. La

protagonista si chiama Willow Chance, una bambina che é stata adottata all'età di 7

mesi. Willow è una bambina molto speciale: molto intelligente in confronto alla media,

interessata alle piante e fissata con il numero 7. Poco tempo dopo aver cominciato la

scuola media, accade un fatto che sconvolge la sua vita e la cambia per sempre.

Lo stile di questo libro mi è piaciuto molto, perchè è semplice e diretto. Purtroppo,

però, dove dovrebbero esserci, non ci sono descrizioni molto accurate.

Le frasi che mi hanno colpito di più sono le seguenti:

Le lacrime non smettono di scendere.

E io non piango quasi mai.

Ma non sono io.

Adesso sarò per sempre qualcun altro.

La protagonista dice queste frasi dopo che ha subito un grandissimo shock.

Io consiglierei questo libro a ragazzi di un età compresa tra i 12 e i 16 anni perchè a

questa età si capisce che prima o poi il dolore arriva per tutti. Questo è un bel

messaggio perchè se una persona non è preparata, il colpo potrebbe essere molto più

sconvolgente del normale.

(consigliati da Timoteo)

Page 10: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

10

UN LIBRO LUNGO UN GIORNO

Il 30 ottobre 2015 si é svolta l'iniziativa chiamata “UN LIBRO LUNGO UN GIORNO”

e le classi dell'Istituto Uccellis hanno partecipato ascoltando delle poesie lette dai

professori e poi, chi voleva, poteva leggere delle poesie anche alla propria famiglia a

casa. Alla fine della giornata sono state raccolte delle impressioni tra noi ragazzi e

qui di seguito abbiamo deciso di riportarne alcune :

• Questa giornata per me è stata speciale perchè era la prima volta che vi

partecipavo; le poesie, i racconti, i libri sono un 'avventura tutta da vivere.

• La giornata del libro è una giornata speciale dedicata alla lettura che in questi

tempi sta scomparendo tra noi ragazzi perchè siamo più concentrati su telefoni e

playstation.

• Le poesie che abbiamo letto a scuola mi sono piaciute molto e per me l'evento

“Un libro lungo un giorno” è bellissimo perchè la lettura è speciale e quando leggo mi

sembra di volare magicamente in un altro mondo dove non ci sono persone

malintenzionate, ma persone che tutte insieme vogliono salvare il mondo. In questo

misterioso mondo tutto può accadere senza che nessuno ti guardi storto o ti prenda in

giro per quello che fai.

• A casa leggerò gli haiku ma non solo; di questa giornata mi è piaciuto molto il

fatto che io e mio fratello abbiamo scritto insieme una poesia e quel pomeriggio mi

sono divertita molto.

• Per me è stata un'iniziativa molto interessante, mi è piaciuta e penso che si

dovrebbe fare più spesso; le poesie che ci hanno letto mi sono piaciute molto!

• È un'iniziativa simpatica e molto interessante, è una novità per me perchè è il

primo anno che scrivo io qualcosa e mi è piaciuto molto!

• Riflettendo sulla giornata della poesia penso ai poeti che seminano per noi!

• Secondo me questa giornata, è un momento per ricordare che cosa bella sia la

poesia.

• Secondo me questa giornata è stata un momento di condivisione tra tutti noi,

imparando a conoscere le varie poesie e i vari poeti.

• Riflettendo sulla giornata della poesia, penso che sia stata un'occasione per

conoscere nuove poesie belle e con bei significati.

Page 11: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

11

• Riflettendo sulla giornata della poesia mi sono reso conto, che, anche non

essendo il mio genere di scrittura preferito, mi sono divertito a confrontare le poesie

di matematica, italiano e geografia.

• Riflettendo sulla giornata della poesia penso che sia un'ottima giornata per

incentivare la lettura in un presente in cui sono pochi i giovani che leggono con voglia.

• Penso che la poesia sia un modo per condividere con gli altri le proprie opinioni

in una forma d'arte.

• Penso che questo evento sia molto utile per far conoscere la bellezza delle

poesia agli altri.

• La giornata della lettura prevede di fare una pausa e soffermarsi sulle cose

belle e significative che nella routine di ogni giorno non vengono prese in

considerazione, dato che ogni brano, poesia o testo che sia, porta con sè un principio,

un valore.

• A me la poesia è piaciuta molto perché mi ha rilassato e mi sono un po’

commossa.

• Bella. Tutti i giorni tutti i prof dovrebbero leggerci qualcosa.

• Credo che la poesia intitolata “Considero valore” di Erri De Luca abbia un

significato molto profondo soprattutto per chi la legge ad alta voce come abbiamo

fatto io e le mie compagne. Mi ha colpito soprattutto l’ultimo verso dove dice “molti di

questi valori non ho conosciuto”. Lui considera importanti anche le cose che non ha mai

visto, mentre molte persone hanno paura delle cose che non conoscono.

Anna Ciesch, Elisa Erente, Laura Corsitto e Lisa De Nardi

Page 12: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

12

CINEMA CHE SBALLO!!

"Film come sogni, film come musica.

Nessun’ arte passa la nostra coscienza come il cinema

che va dritto alle nostre sensazioni, fino nel profondo, nelle stanze scure della nostra anima„

-Ingmar Bergman, Svezia 1918, regista, sceneggiatore, scrittore

A noi, Tommaso Danelutti e Davide Zucchiatti, piace andare al cinema perché è un

ambiente di svago e di relax nel quale è possibile divertirsi da soli o in compagnia. La

nostra passione risale a molti anni fa, quando abbiamo visto due film molto significativi

per il nostro amore verso il cinema. Questi sono: “Sole a Catinelle” di Gennaro

Nunziante e “Cattivissimo Me” di Pierre Coffin e Chris Renaud. Ci hanno entusiasmato

soprattutto perché sono film comici e di uno spessore adatto ai ragazzi della nostra

età, che hanno reso la nostra giornata libera da molti pensieri negativi.

Il cinema, diversamente da quanto pensano alcune persone, è secondo noi un modo di

imparare più divertente e coinvolgente rispetto ai soliti metodi scolastici, soprattutto

perché certi film possono cambiare il nostro modo di relazionarci con altre persone.

A nostro parere, i film che avranno maggiore successo in futuro, saranno quelli che

sapranno unire amanti di generi diversi, coinvolgendoli e facendo cogliere pienamente

il messaggio del regista.

Piccolo focus sulla storia del cinema

Era il lontano 1895. Il 28 dicembre, per la precisione. A Parigi, capitale francese, fu

proposto uno spettacolo decisamente nuovo. I fratelli Louis August Lumière, inventori

della cinepresa, proiettarono una serie di brevi filmati e, da qui, nacque il cinema. Esso

si sviluppò, dunque, in un momento di profondi cambiamenti tecnologici e sociali. Fin dal

suo primo apparire, la filmica si presentò come un mezzo di comunicazione, destinata a

raggiungere un vasto pubblico. Le immagini avrebbero potuto riprodurre la realtà, ma

avrebbero anche potuto raccontare storie immaginarie lontane dalla vita quotidiana.

Insomma: il cinema avrebbe aperto lo scrigno di infiniti sogni, di luoghi lontani e

vicende avventurose.

Uno tra i primi generi ad affermarsi fu il comico. La gente accorreva nelle sale per

godersi brevi rappresentazioni con personaggi goffi e imbranati e si andava dalle gag

del giardiniere incapace che si innaffiava da solo, alle cadute in bicicletta.

Già agli inizi del Novecento, però, nacquero anche gli altri generi cinematografici. Gli

autori dei primi film presero spunto dalla letteratura e si affermò, così, il cinema di

carattere storico e drammatico. Si distinse anche un tipo di cinema a tinte

particolarmente fosche, con storie che tenevano il pubblico con il fiato sospeso. Il suo

stupefacente successo conferma che il cinema ha donato al pubblico il piacere sottile

di lasciarsi coinvolgere dalla storia, provando le stesse emozioni dei personaggi,

perfino la loro stessa paura, il piacere di sentirsi parte della storia, restando seduti

su una poltrona.

Page 13: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

13

LE NOSTRE RECENSIONI PER VOI!

Fratelli Unici Data di produzione: 2014

Genere: Commedia

Regista: Alessio Maria Federici

Attori principali: Raoul Bova, Luca Argentero, Carolina Crescentini e Miriam Leone

Sceneggiatura: Luca Miniero e Elena Bucaccio

Durata: 90 minuti

Trama: questo film, comico e spassoso, si apre con una scena introduttiva nella quale

scorre la vita attuale dei due protagonisti: Pietro e Francesco. Il primo appare con

l’abbigliamento da chirurgo in una sala operatoria nel bel mezzo dell’intervento, il

secondo in moto, fermo al semaforo. Dopo questa “mini biografia” parte la giornata

che potrebbe cambiare le loro vite: si vede la corsa verso l’ospedale di Milano per

accertarsi della condizioni di Pietro, che, nel frattempo, ha avuto un incidente che

potrebbe fargli perdere la memoria, ma…

Colonna sonora: la colonna sonora di questo film è a cura di Paolo Buonvino, i cantanti

che ha scelto per il lavoro sono stati Malika Ayane (cantante italiana pluripremiata) e

gli STAG (la band capitanata da Marco Guazzone).

Questa colonna sonora è molto appassionante soprattutto perché mette in risalto le

emozioni, che possono essere anche contrastanti, in modo da coinvolgere

ulteriormente gli spettatori di questo film rendendo più visibili i sentimenti provati dai

personaggi del film.

Messaggio del regista: a nostro parere, il messaggio del regista, è il fatto che l’ amore

è un sentimento che non si scorda mai, anche in circostanze spiacevoli e, soprattutto,

non BISOGNA scordare mai, perché accompagna l’ uomo da millenni e senza il quale

non saremmo qui. Altro messaggio che abbiamo percepito è il fatto che il perdono

esiste sempre e ovunque (in questo caso non possiamo rivelarvi il motivo altrimenti

sveleremmo il finale!).

Opinione personale: a noi questo film è piaciuto molto perché mette in evidenza dei

sentimenti che mantengono vive le relazioni interpersonali. Questi sono: l’ amore e il

perdono.

Page 14: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

14

Scusate Se Esisto Data di produzione: 2015

Genere: comico

Regista: Riccardo Milani

Attori principali: Paola Cortellesi, Raoul Bova, Corrado Fortuna, Marco Bocci, Ennio

Fantastichini e Lunetta Savino.

Durata: 90minuti

Trama: Serena Bruno (Paola Cortellesi), nata in Abruzzo in un paesino di cento

abitanti, con grandi progetti per il futuro, fin da piccola ha una grande passione per

l’architettura. Dopo averne conseguito la laurea gira il mondo lavorando in vari

cantieri. Trascorre molti anni a Londra, ma un giorno, dopo due settimane di pioggia

continua, decide di tornare in Italia e di partecipare ad un concorso per il progetto di

ristrutturazione di un edificio mai completato. I commissari scambiano il suo nome con

il cognome e, avendo paura di deludere le loro aspettative riguardanti lei, la

protagonista, finge di essere la segretaria di Bruno Serena, personaggio non esistente

che al momento, lei dice, essere in Giappone. Chiede all’ uomo conosciuto da poco che

la ospita, Francesco (Raoul Bova) di collaborare fingendosi l’architetto che, in realtà,

non è. Saranno gli artefici di strane vicende comiche, anche perché Francesco è

separato, essendo gay, e dovrà convivere per qualche giorno con il figlio.

Colonna sonora: la colonna sonora è molto espressiva perché riesce a far

immedesimare gli spettatori negli attori principali rendendo più chiari i loro

sentimenti.

Messaggio del regista: a nostro modo di vedere il messaggio del regista sta nel far

comprendere che, anche se si è nati in un piccolo paesino che tutti ritengono “senza

speranze”, si può ambire a dei desideri che sul momento possono sembrare

irrealizzabili, ma che in realtà, avendo sempre fiducia in se stessi, potrebbero

realizzarsi anche in circostanze avverse!

Tommaso Danelutti e Davide Zucchiatti

Page 15: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

15

UMANI COME NOI: DESTINAZIONE LIBERTA'

Ogni anno migliaia di persone arrivano in Italia dopo lunghi viaggi in mare.

Nei primi mesi del 2013 la maggior parte ha raggiunto il nostro Paese partendo dal

nord Africa, sono soprattutto siriani, eritrei e somali.

Fuggono dalle guerre, dalle dittature e dalla povertà.

Donne, uomini e bambini affrontano lunghi viaggi in mare alla ricerca di un futuro.

Nel 2013 a Lampedusa e Pantelleria ne sono arrivati 15.686.

Sono ammassati su dei barconi di legno e possono morire per fame, assideramento o

disidratazione oppure perché sulla barca è presente troppo peso e delle persone

vengono gettate in mare.

Parallelamente alle politiche migratorie, si realizza nel nostro Paese un sistema di

accoglienza che vede al centro la rete di enti locali che realizza progetti di

“accoglienza integrata” su territorio: il sistema di protezione per richiedenti asilo e

per rifugiati .

Per attivare il sistema, gli enti locali possono utilizzare le risorse finanziarie messe a

disposizione dal Ministero dell’ Interno.

Questi Paesi per secoli sono stati sfruttati per le loro ricchezze da popoli europei

che li hanno colonizzati ciò ha impedito la costruzione del tessuto nazionale e una base

economica da dove partire.

La miseria e la fame spingono ogni giorno questa povera gente a imbarcarsi su piccole

navi affrontando un lungo viaggio in mare e sbarcando sulle nostre coste.

Essi sperano di trovare una terra migliore che offra loro soprattutto un lavoro ed una

integrazione nella società.

L’inserimento nella società non è, però, per gli

extracomunitari facile, perché secondo l’ opinione

pubblica costituiscono una concorrenza per i posti di

lavoro già scarsi.

A questo scopo sono stati individuati tre profili rispecchianti le paure degli italiani

rispetto gli immigrati:

“Ci rubano il lavoro”: gli italiani continueranno sempre a credere che un nero abbia

rubato loro un posto di lavoro, anche se i dati sulle occupazioni degli immigrati

smentiscono questa affermazione, essi ricoprono ruoli che gli italiani rifiutano.

Page 16: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

16

“Ci colonizzano”: è l’affermazione che più rappresenta che in particolar modo

evidenzia la paura del diverso, delle diverse abitudini e credenze.

“Sono dei delinquenti”: quartieri senza ordine, con criminalità e paura, trasformeranno

presto la richiesta di sicurezza in razzismo, passando da “ temo quel tipo pericoloso

dietro l ‘angolo” a “ tutti i negri sono pericolosi” anche se queste affermazioni sono del

tutto false.

Questo continuo flusso di immigranti, destinato a crescere nei prossimi anni, crea allo

stato italiano gravi problemi perché comporta dei costi notevoli. Ciò che crea più

preoccupazione è il fatto che molti di questi immigrati possono essere anche

clandestini e vivere, quindi, in condizioni degradanti.

Naturalmente le organizzazioni criminali sono le prime a reclutarli, offrendo loro del

lavoro illegale: spesso gli uomini vengono usati per lo spaccio di droga, le donne

vengono costrette nella rete di prostituzione e i profughi invalidi vengono messi nelle

grosse città a chiedere elemosina. Il nostro governo sta provvedendo a mettere in

atto una strategia per ridurre questo fenomeno, infatti è stato stipulato un accordo

con la Libia, (che è uno dei Paesi da dove partono il numero maggiore di immigranti),

esso prevede che il nostro governo fornisca alla Libia i mezzi necessari per la

sorveglianza lungo le coste, questo rappresenta un punto di partenza per la lotta

all’immigrazione clandestina.

Tra le vie di accesso per l’Europa la rotta balcanica è balzata agli onori della cronaca

internazionale e dei media solo di recente, ma è da oltre un anno che questa tratta

viene battuta in maniera importante e giunge anche in Friuli Venezia Giulia.

I migranti che scelgono questo percorso provengono principalmente dalla Siria, dall’

Iraq o dai paesi limitrofi come il Libano, la Turchia e la Giordania. Negli ultimi tempi è

in crescita anche il numero di rifugiati da Afghanistan, Pakistan e Africa orientale.

Secondo i dati di Frontex e delle Nazioni Unite tra il 2014 e

il 2015, il numero di persone che ha attraversato la penisola

balcanica è cresciuto di circa il 50% e i dati in previsione

sono destinati ad aumentare.

Noi crediamo che l’Italia debba comunque ospitare più volentieri gli immigrati, perché

provengono da situazioni difficili quali la fame, la guerra, le dittature e per un senso

umanitario, perché come abitanti dello stesso pianeta dobbiamo aiutarci tra noi e,

quindi, cercare di ridurre al minimo la sofferenza mondiale. Vorremmo evitare che

Page 17: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

17

persone innocenti soffrano la mancanza dei loro cari, morti in un’esplosione o in un

barcone, ad un passo dalla “libertà”.

Bisogna cercare di capire la loro situazione, essere meno critici verso la loro cultura,

mettersi nei loro panni e domandarsi: “Io cosa farei al loro posto?”.

Tanita Terenzani e Laura Corsitto

Page 18: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

18

MILANO MON-AMOUR Simpatici lettori qui di seguito troverete due articoli riferiti alla tanto attesa visita

d’istruzione svoltasi dalle classi terze della nostra scuola tra il 15 e il 17 ottobre con

tappe a Milano e infine all’ “Expo Milano 2015”.

La parte riguardante l’ esposizione universale è stata trattata dal nostro divertente

inviato Federico Lauteri, mentre la parte sulla città di Milano dalla nostra

“trendissima” Allison Del Fabro.

Buona Lettura !!!!

La nostra avventura all'Expo.

L’ EXPO Milano 2015 è stata una delle grandi attrazioni degli ultimi cinque anni ma, per

alcuni aspetti, è stata anche una delle grandi delusioni. Questo perché, prima di tutto,

la gestione delle persone non è stata degna di una manifestazione di questo calibro e

poi, trattandosi di un evento incentrato sul cibo e avente come principi quelli della

“Carta di Milano”, è assolutamente impensabile che ci siano stati dei prezzi esorbitanti

come i 7 € per il kurteskalacs (dolce tipico ungherese), che normalmente ne costa 5,

oppure i 10 € per un panino e ripeto un panino …

Ditemi voi se è possibile! Passando agli aspetti positivi, le architetture erano

magnifiche, soprattutto i padiglioni azero e kazako (vi sfido a capire da dove vengono

senza consultare una cartina!). Per visitare uno solo di questi padiglioni erano previste

quattro ore e mezza di fila, ma ne valeva la pena. Considerando gli altri 148 padiglioni,

con circa un’ora di fila ciascuno, arriviamo a 8.880 minuti di fila senza contare i due

padiglioni citati prima.

I padiglioni sono stati delle vere opere di ingegneria a iniziare da quello dell’Argentina,

costruito con dei silos, poi quello azero con una sfera di vetro “incastonata” e per

finire con l’ultima opera, il cavallo di battaglia: “L’albero della vita” che veniva acceso

due volte per evitare la calca. È un grande peccato che una delle poche strutture

veramente legate al cibo, lo “SLOW FOOD”, fosse piccola ed emarginata, niente in

confronto agli altri padiglioni, una specie di pecora nera del gruppo.

Ingrandito avrebbe fatto un figurone, sarebbero venuti da ogni dove per vedere lo

“SLOW FOOD”, ma non quel piccolo padiglione che avrà contenuto al massimo 50

persone chiuso lo scorso 31 ottobre.

Le nazioni che hanno preso beneficio dalla manifestazione sono soprattutto

Azerbaijan, Kazakistan, Giappone, Polonia, Ecuador e, anche se in quantità minore,

Lituania, Argentina e Ungheria. Ora parliamo dell’Italia. Noi ci siamo dedicati un’intera

via di 500 metri con le varie regioni e prodotti italiani. Alla fine di questa via, si

trovava a sinistra Palazzo Italia, e di fronte “L’Albero della Vita”.

Le pubblicità lo indicavano come una costruzione enorme, mentre era molto più basso

di quanto possiate credere. A mio parere ci sono state alcune aziende che hanno

approfittato di EXPO per farsi pubblicità come: Coca Cola, Lindor, Baci Perugina,

Nutella ma anche aziende come Tecnogym. Queste aziende, per me, hanno dato una

marcia in più ad EXPO.

Page 19: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

19

In definitiva l’EXPO Milano 2015 è stata una manifestazione di portata mondiale e di

conseguenza ha attirato persone da tutto il mondo, incrementando i turisti in quel

momento in Italia ma anche in tutti gli stati che hanno partecipato a questa

Esposizione Universale. Se dovessi dare un giudizio in termini di grandezza per me

sarebbe: mastodontico! Federico Lauteri

La grande città di Milano.

Dopo aver visitato per due giorni luoghi, come Lecco, quasi disabitati e, come l'Expo,

sovraffollati eccoci infine a Milano!

Ovviamente, per le persone come me, Milano è una città perfetta con i negozi delle

marche di moda più famose del mondo come: Gucci, Prada, Louis Vuitton, Victoria’s

Secret…. Per i nostri docenti credo proprio di no! Specifichiamo che Milano è una città

storica costruita nel 600 a.C. che presenta costruzioni avvenute in epoche differenti.

Lo so, sembra molto noiosa detta così, ma credetemi quando vi dico che è meglio

visitare castelli, chiese o addirittura musei piuttosto che ritrovarsi in una piazza dove

il 90% sono venditori di cianfrusaglie stranieri, e il 10% turisti che esclamano:

“ Facciamoci un selfie col duomo! “ .

Quel giorno mi sono detta: “La mattina sarà una noia mortale, il pomeriggio grandioso!

“. Mi sbagliavo alla grande! Me ne sono resa conto quando ci siamo trovati davanti ad

una fontana maestosa che faceva da primo piano ad un castello costruito con mattoni

risalenti al 1600 che prende il nome di Castello Sforzesco. Questa costruzione è

appartenuta alla famiglia Sforza di cui il discendente Francesco Sforza ne sarà il

protagonista. Francesco farà restaurare il castello e costruire alcune parti

importanti della fortezza.

Nell’ultima primavera è stata trasferita la Pietà Rondanini, una statua con la

caratteristica del non finito, come illustrato dalla guida, costruita nella seconda metà

del 1500 da Michelangelo Buonarotti. Successivamente ci siamo diretti verso il centro

e abbiamo osservato Corso Vittorio Emanuele II, il teatro Alla Scala, Palazzo Marini e

infine il Duomo di Milano. Il Duomo, ormai diventato il simbolo di Milano, è una

cattedrale di tipo gotico, iniziata a costruire nel XIV secolo e mai terminata ovvero in

fase di costruzione.

La caratteristica che ci ha affascinati di più non è stata l’architettura in sé, nemmeno

la grandezza, o il colore, ma le centinaia di statue poste all’esterno della cattedrale e

la Madonna, collocata al vertice della cattedrale, ricoperta d’oro.

Dopo che la guida ci ha illustrato alcune curiosità su Milano, era arrivato il momento di

andare a mangiare!

Dopo aver pranzato, i nostri docenti hanno deciso di “slacciarci i guinzagli” per un’

unica ragione principale: lo shopping!

Page 20: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

20

Ma non solo… C’era la possibilità di andare a visitare l’interno del Duomo o il museo del

Novecento.

Il 90% dei ragazzi si sono sparsi per Milano per fare gli acquisti più folli che si

possono fare incominciando dai negozi più punk e rock fino ai casual e fashion.

In conclusione noi, ragazzi delle terze, abbiamo deciso che questa giornata sarà

ricordata come una delle migliori della nostra vita! Allison Del Fabro

Page 21: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

21

LA MIA PASSIONE PER L’ EQUITAZIONE Per me l’equitazione non è un semplice sport ma si tratta di un forte legame tra

cavallo e cavaliere fino a quando si diventa una cosa sola.

I cavalli sono degli animali molto intelligenti e ci capiscono. Sanno benissimo quando

siamo agitati, impauriti ma anche quando siamo felici… sono talmente sensibili che

quando proviamo delle emozioni loro si comportano di conseguenza.

Per diventare così uniti è solo questione di tempo, soprattutto di trovare un cavallo

che stia bene con noi e viceversa: sono come delle persone. Il cavallo ci aiuta sempre

in ogni difficoltà e ci dona il cuore per farci contenti, a loro non interessa se abbiamo

comprato selle lussuosissime o se noi siamo vestiti all’ultima moda, a loro bastano il

nostro amore e la nostra fiducia, ma soprattutto il fatto di dedicar loro molto tempo,

ma anche molta calma.

Il cavallo dei miei sogni l’ho trovato solo quest’anno dopo sette anni che pratico questo

sport.

L’equitazione è uno sport dove bisogna sempre andare avanti e non quando si cade o si

svolge male una lezione, smettere di praticarlo, perché altrimenti non è una vera

passione. Io in questi anni sono caduta rischiando di farmi anche molto male e,

nonostante i rimproveri della mia allenatrice, ho trovato la forza di rialzarmi e di

continuare perché io amo troppo questo sport e questi animali.

Il cavallo di cui parlavo prima si chiama Bonne Nuit, non è esattamente mio, ma l’ho in

mezza fida (è come una specie di affitto).

Io e lui ci siamo incontrati in un ambito particolare. Bonne Nuit è uno dei tre cavalli

della mia istruttrice. Inizialmente la mia allenatrice era un po’ indecisa se farmelo

provare o no, ma poi alla fine è tutto andato per il meglio. La mia prima lezione con

Bonne Nuit, chiamato anche Bonny, fu molto emozionante e la mia istruttrice era

molto contenta di me perché Bonny è un cavallo un po’ particolare, ma buonissimo e

bravissimo.

Nella mia esperienza con l’equitazione ho fatto alcune gare quando ero piccola e poi ne

ho fatte due l’anno scorso e una quest’ anno.

Mi piacerebbe, quando sarò grande, fare l’istruttrice di equitazione e la veterinaria

perché amo molto gli animali, ma in particolare i cavalli, secondo me sono gli animali

che si avvicinano di più all’uomo.

A me piace molto gareggiare non tanto per le vittorie, perché le vere vittorie sono

altre, ovvero quelle che fanno battere il cuore e non le mani, ma soprattutto perché

adoro stare in compagnia delle mie amiche e anche perché amo svegliarmi la mattina e

sentire quel profumo di fieno e il nitrito dei cavalli che mi scalda l’ anima.

Lisa De Nardi

Page 22: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

22

LA CORSA CAMPESTRE D'ISTITUTO Come ogni anno, a fine ottobre, si è svolta la campestre d’Istituto in Piazza 1° Maggio.

Quest’anno la corsa è stata fatta compiendo, per le classi prime e seconde, due giri

della piazza, che equivalgono a quasi 1000 metri. Le ragazze delle classi terze hanno

compiuto due giri e mezzo e i ragazzi delle classi terze quasi 1500 metri. La mattina,

prima della gara, tutti si sono riscaldati.

Sono partite prima le ragazze delle classi prime, poi i ragazzi delle prime, poi le

ragazze delle classi seconde e così avanti.

I partecipanti erano molto nervosi e concentrati. Molte persone puntavano alla

vittoria come quelle che avevano vinto in passato, invece altri puntavano a fare il loro

record personale.

Gli insegnanti che hanno accompagnato gli alunni erano: i professori Silvio Mussinano e

Andrea Passerelli e le prof.sse Giada Familiari, Cristina Degano e Valentina Paschini.

Oltre a loro sono venuti dei ragazzi delle superiori che hanno portato in piazza i

partecipanti.

Alla corsa molti ragazzi hanno incontrato i genitori prima di iniziare la corsa.

Le ragazze di prima media sono partite lentamente, ma dopo si sono distinte le prime

tre che hanno gareggiato per quasi tutto il tempo vicine, la prima ad arrivare è stata

Codermaz Eva con il tempo di 3:52, la seconda è stata De Bortoli Cecilia finendo la

gara con il tempo di 3:56 e con 3:58 è arrivata terza Seffino Anna. Anche i ragazzi

sono partiti velocemente e si sono distaccati: Giulio Osso che è arrivato primo con il

tempo di 3:18, Persello Tommaso con 3:19 e Arienti Edoardo con 3:20. Le ragazze di

seconda sono partite un po’ lentamente a parte le prime tre, loro sono state: Papo

Alice che si è rivelata la vincitrice insieme a Zanutto Veronica con il tempo di 3:28 e,

poi, terza Candolini Virginia con il tempo di 3:30. I ragazzi delle seconde sono stati

molto bravi, soprattutto Satta Filippo compiendo i due giri della piazza in 3:10,

Paladini Matteo è arrivato solo due secondi dopo Satta e Fontanini Andrea ha finito la

gara in 3:19. Le ragazze di terza media sono andate abbastanza veloci. Giulia Orlando

ha vinto con il tempo di 4:23, la seconda ad arrivare è stata Tubaro Francesca finendo

la corsa con il tempo di 4:32 e la terza è stata Cappelli Giorgia finendo i due giri e

mezzo in 4:40. Infine, i ragazzi delle classi terze sono stati in complesso tutti molto

veloci. Andrea Lamparelli ha superato Vale Filippo allo scatto finale. Lamparelli Andrea

ha finito la gara con il tempo di 4:58, Vale Filippo è arrivato solo un secondo dopo

Andrea e Covolato Luca ha concluso la corsa in 5:10.

Questa gara per me è stata importante, perchè ha permesso a tutti di divertirsi,

mantenendo il proprio fisico allenato e in forma! Andrea Lamparelli

Page 23: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

23

IL CRUCI-UCCELLIS!

DEFINIZIONI

Page 24: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

24

A DAY IN UDINE! Dear friend,

I would like to invite you to Udine, the city where I live.

Now I will describe it to you in brief: Udine is a beautiful city, it’s rich of historical

and artistic monuments, for example the beautiful castle that rises on a hill in the

centre of Udine or the wonderful Bollani Arch made by the famous architect Andrea

Palladio. Also, there are many museums as the Tiepolo Museum, the ethnographic

museum and currently in the ex church of S. Francesco there is an exhibition of

abstract paintings. There are also many squares: Piazza Duomo, Piazza S. Giacomo,

Piazza Libertà and many others…

As regards food and drinks, in the historical centre there are different places where

you can eat typical food such as Frico, made of potatoes, polenta and drink several

wines from Friuli. The historical centre is rich of shops where you can spend your

free time and eat a delicious ice- cream.

I hope this description impressed you, we are waiting for you. Alice Vicario

Page 25: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

25

L'AMICIZIA PER NOI RAGAZZI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI

I GRADO DELL'UCCELLIS

Noi ragazzi della 3C abbiamo deciso, insieme alla prof. Peresani, di svolgere un

sondaggio tra le varie classi della nostra scuola su cos'è per i ragazzi dell'Uccellis

l'amicizia.

In questi areogrammi sono illustrate le risposte alle domande che abbiamo posto sul

questionario distribuito alle classi il mese scorso. Sono stati analizzati 163

questionari.

1- COS' É PER TE L' AMICIZIA?

Le risposte che corrispondono all'opzione “ ALTRO” sono:

è un rapporto importante in cui ci si sostiene

è un rapporto fondamentale

è un legame tra due persone

è un rapporto importante che aiuta a conoscere e legare due o più persone,

è un rapporto importante e necessario

è sincerità, fedeltà e fiducia

è un'amica che rimane per sempre

è una delle cose più importanti che ci siano

è un rapporto indispensabile

Page 26: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

26

2- CREDI NELL' AMICIZIA TRA MASCHIO E FEMMINA?

Questi sono i pensieri dei ragazzi riferiti alla domanda. “ CHE COSA TROVI DI

POSITIVO IN QUESTA AMICIZIA?”:

ti confronti con una persona dell'altro genere

è un modo affinchè le femmine e i maschi non stiano solo fra di loro

gli argomenti

si capisce meglio la società

si hanno amici in più

si scoprono nuove cose

i ragazzi sono simpatici e ti fanno sempre ridere anche quando sei triste

trovo positivo che due ragazzi anche se involontariamente possano trovare

l'amore

Page 27: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

27

3- HAI UN AMICO/A SPECIALE CON CUI TI CONFIDI?

Questi sono i pensieri dei ragazzi riferiti alla domanda: “ SE SI, CHE GENERE DI

ARGOMENTI GLI CONFIDI?”:

segreti

famiglia

scuola, compiti, vestiti e problemi di cuore

problemi vari

tutto

cosa si fa a scuola

voti

pensieri ed emozioni

segreti ed interessi

stati d'animo

sport

Page 28: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

28

4- CREDI NELL' AMICIZIA TRA GRANDI E PICCOLI?

5- HAI UN AMICO/A PIÚ GRANDE O PIÚ PICCOLO/A CON CUI TI CONFIDI?

Questi sono i pensieri dei ragazzi riferiti alla domanda : “ SI, PERCHE'?” :

mi fido di lui

se è simpatico non importa l'età

perchè ti capisce

Questi, invece, sono i pensieri dei ragazzi riferiti alla domanda : “NO, PERCHÈ?” :

non mi fido di lui

perchè ha opinioni diverse dalle mie

Page 29: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

29

6- CHE RAPPORTO HAI CON LE ALTRI CLASSI?

Le risposte che corrispondono all'opzione “OTTIMO” :

conosco quasi tutti

conoscevo già gli altri ragazzi

vado d' accordo con tutti

siamo tutti amici

giochiamo ogni giorno insieme

Le risposte che corrispondono all'opzione “BUONO” :

ci parlo e ci faccio amicizia

ci sono persone più simpatiche nelle altre classi

così così

abbastanza perchè a volte si litiga

qualche volta parlo con i miei compagni

perchè molti sono miei ex compagni di classe

Page 30: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

30

7- HAI UN AMICO/A IN UN'ALTRA CLASSE CON CUI TI CONFIDI?

Alla fine di questo sondaggio siamo giunti alla conclusione che la maggior parte dei

ragazzi dell' Uccellis crede nell'amicizia e pensa sia un rapporto importante e

fondamentale.

Diversamente da quanto si possa immaginare non tutti credono che l'amicizia sia

basata solo su due femmine o due maschi, infatti, alcuni ritengono che l'amicizia vera

possa esistere anche tra un maschio e una femmina. Molti altri credono che sia

importante e realizzabile l'amicizia tra grandi e piccoli.

Noi riteniamo che questi dati siano positivi, perchè dimostrano interesse verso questo

tema e noi la pensiamo esattamente come loro.

GLI SLOGAN PIÚ ORIGINALI CHE CI AVETE SCRITTO SULL'AMICIZIA SONO

RISULTATI:

"Camminare con un amico nel buio, è meglio che camminare da solo nella luce"

"L'amicizia è come l'universo: misteriosa e infinita"

"Due persone diverse, la stessa nuvola di pensiero"

"Diffondiamo amicizia, buttiamo la guerra nell'immondizia"

"Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone non

sapevano neanche che tu fossi caduto"

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato

con serietà e simpatia!

Questo sondaggio è stato realizzato da: Giorgia Rispoli, Anna Ciesch, Elisa Erente,

Cristina Ambesi, Alice Vicario e Filippo Moretti

Page 31: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

31

Questo giornalino è stato redatto dalla classe 3^C:

Ambesi Impiombato Cristina

Ciesch Detto Cieschi Anna

Corsitto Laura

Costantini Scala Timoteo

Danelutti Tommaso

De Nardi Lisa

Del Fabro Allison Kristal

Erente Elisa

Fabbro Sara

Fasano Gabriel

Itri Elena

Lamparelli Andrea

Lauteri Federico

Moretti Filippo

Rispoli Giorgia

Scomparin Andrea

Terenzani Tanita

Tronti Guglielmo Amelio

Vicario Alice

Zucchiatti Davide

RINGRAZIAMENTI

Un ringraziamento speciale va al prof. Ciro Iaquinto per la collaborazione informatica.

Un ringraziamento molto importante alla prof.ssa Giulia Peresani che ci ha guidato per

questi tre lunghi mesi nel nostro faticoso percorso verso la realizzazione del nostro

giornalino scritto e assemblato durante le ore di laboratorio d’italiano.

Page 32: primo giornalino scolastico

L’URLO DEL GRIFONE – Edizione Dicembre 2015 – Classe 3^C

32

Grazie a coloro che hanno donato per le associazioni “Ospiti in arrivo”, “Nuovi

cittadini” e “Cevi” progetto Costa D’Avorio. Maggiori informazioni su quest’ultime qui sotto:

OSPITI IN ARRIVO

L’Associazione Ospiti in Arrivo nasce per assicurare la prima accoglienza dei

richiedenti protezione internazionale a Udine. Si costituisce dopo un periodo di

intenso lavoro sul campo reso necessario dalla precaria condizione dei richiedenti asilo

sul territorio. Essendo un’associazione composta da soli volontari deve molto alle

donazioni che le persone riescono a fornirle.

www.ospitinarrivo.wix.com

CEVI (PROGETTO COSTA D’AVORIO)

Il CeVI è un’Organizzazione Non Governativa (ONG) nata nel 1984 con lo scopo di

operare per la promozione umana, per relazioni internazionali più giuste e per uno

sviluppo globale sostenibile, equo e rispettoso delle differenze. Opera nei settori dell’

educazione, della sensibilizzazione e della promozione di programmi di sviluppo. Fin dal

nome CENTRO DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE (CeVI) si è deciso di

puntare sull’associazionismo e sul volontariato, per costruire una partecipazione

responsabile, gratuita e accessibile a tutti, e sulla cooperazione, come un’occasione

d’incontro e di scambio reciproco di conoscenze e valori.

cevi.coop

NUOVICITTADINI

L’associazione Nuovi Cittadini Onlus si occupa di fornire operatori per l’attività di

informazione legale. Al Comune di Udine spetta il compito di coordinamento

attraverso gli uffici Immigrazione e diritti di cittadinanza, oltre a mettere a

disposizione i servizi degli assistenti sociali.

www.nuovicittadini.com

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI!!!!