Preview Rivista Arco nr 6 - 2014

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Bimestrale n. 6 - Dicembre 2014/Gennaio 2015 - e 4,30 - Poste italiane SpA - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1- DCB-BO - Contiene I.P. 9 7 7 1 5 9 3 0 3 8 0 0 8 4 0 0 0 6 ISSN 15930-386

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Preview Rivista Arco nr 6 - 2014

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Bimestrale n. 6 - Dicembre 2014/Gennaio 2015 - e 4,30 - Poste italiane SpA - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1- DCB-BO - Contiene I.P.

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primo piano

in questo numero

4 Manifestazioni Indimenticabile Indoor Giancarla Parma

10 Manifestazioni Appuntamento con l’eccellenza Valeria BellaGamBa

20 Manifestazioni I magnifici azzurri del 3D Francesca caPretta

24 Manifestazioni L’annuale “miracolo federale” F.c.28 Concorso fotografico Cuccioli in primo piano G.P.30 L’intervista Michela Donati: una vita da ricurvo F.c.32 Training Programma di allenamento - prima parte Vincenzo scaramuzza

36 Arco olimpico Potenza e allenamento, binomio perfetto FiliPPo clini

40 Tecnica compound Qui ed ora con la mindfulness tiziano Xotti

42 Arco tradizionale Costruire una corda con la serving nei loop a cura di aicat

44 Arco storico Profilo degli archi e prestazioni alessio cenni

48 Dal mercato V.B.

50 Eventi IBHC, new entry del 2015 G.P.

52 Eventi Il 2015 sarà l’anno della 11Meva tania Fasciani

54 Manifestazioni Trent’anni di Rupe V.B.

56 Psicologia L’età evolutiva annalisa aVancini

58 Medicina sportiva Postura ed equilibrio uguali non sono domenico BonsiGnore

59 In vacanza con l’arco

62 Cinema Hunger Games: così finiscono i giochi arianna BiaGi

66 Fatto da voi Mi faccio l’arco daniele Fajner

71 Lega Arcieri Medievali l.V.

72 Panorama a cura di Francesca domenichini

75 Aica danilo rosini

76 I professionisti dell’arceria

82 L’oroscopo di Arco a cura di cecilia trinci

Cari lettori, questo è il numero natalizio ed anche quello del pieno inverno, che per gli arcieri rappresenta un momento del tutto particolare. Alcuni appendono l’arco al chiodo per dedicarsi ad altre attività più consone al clima rigido, altri continuano ad allenarsi, preparandosi per la prossima stagione agonistica outdoor, altri si dedicano alle gare indoor e altri ancora, gli irriducibili, continuano a popolare i boschi, facendo anche qualche gara con neve e temperature proibitive. A qualsiasi tipologia apparteniate, rimane il fatto che questo è anche il periodo dell’a-nalisi e della preparazione in vista degli impegni sportivi del prossimo anno, la maggior parte dei quali iniziano con la bella stagione. Per tutti voi abbiamo deciso di iniziare un percorso, proponendo nella rubrica “training” un programma di allenamento che esauriremo nei prossimi due numeri, ma che potete già iniziare ad utilizzare. Certo, sarebbe meglio essere affiancati da un coach in carne ed ossa, ma non tutti hanno questa possibilità ed è anche vero che non tutti ne sentono la necessità, preferendo sperimentare da soli. Quello che proponiamo qui è una serie di esercizi, spiegandone anche gli effetti sulla performance. Perché non provare allora? C’è infatti un assunto valido per tutti quelli che praticano l’arceria con fini agonistici e che anche altri validi tecnici, e nostri collaboratori, continuano a ripeterci: l’allenamento è fondamentale, la pre-parazione fisica anche, non esistono miracoli che possano far fare un balzo in avanti ai nostri risultati, per migliorare è necessario allenarsi con consapevolezza, costanza e determinazione. Per il nuovo anno ci possiamo allora regalare degli obiettivi, concedendoci durante il 2015 anche il tempo e il lusso di perseguirli. Noi, come sempre, saremo con chi pratica ed ama questo meraviglioso sport, anche più di quanto lo siamo stati finora. Abbiamo infatti aperto la nostra pagina Facebook (facebook.com/RivistaArco) per sentirci più vicini a voi, per lasciare un canale di comu-nicazione sempre aperto, al fine di raccogliere le vostre riflessioni, testimonianze e suggerimenti. Molti di voi ci hanno già testimoniato con i loro “mi piace” il gradimento per questa novità, ora vi invitiamo anche a partecipare attivamente, per condividere con noi e con la grande comunità dei lettori di “Arco” le vostre esperienze e le vostre idee, perché ci piace pensare che così, tra un numero e l’altro, non ci perderemo di vista.Buone feste a tutti, che il nuovo anno vi porti grande ispirazione e profonda serenità.

Valeria BellagamBa

BuonI ProPosITI

ANNO XXVI - Numero 6 DICEMBRE 2014 - GENNAIO 2015Greentime S.p.A. Via San Gervasio, 1 - 40121 Bologna Tel. 051223327 - Fax 051222946 www.greentime.it - [email protected] responsabile: Valeria Bellagamba [email protected] redazione: Francesca Domenichini [email protected] sportivo: Francesca Capretta, Guido Lo Giudice, Giancarla Parma, Maurizio Rampello

Segreteria generale: Valentina Pezzoli, Miriam Serotti, Danila Tartarini

Progetto grafico e impaginazione: Maria Della Rocca

Periodicità: Bimestrale

Tiratura: 36.000 copie

Stampa: Grafica Editoriale Printing - Bo

Distributore: ME.PE - Milano

Pubblicità: Greentime SpA Tel. 051/223327 - Fax 051/222946 [email protected]

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manifestazioni

Non succede spesso che una pic-cola Federazione come quella di San Marino abbia l’oppor-tunità di organizzare un evento

arcieristico di grandi dimensioni, quale si è dimostrato essere il Campionato Eu-ropeo Indoor Ifaa. Ancor più raro è che questa opportunità riguardi due eventi, perché oltre alla manifestazione interna-

zionale a San Marino si sono svolti an-che i Campionati Italiani Indoor 3D della Fiarc. L’unione di due Federazioni, quella sammarinese e quella italiana, ha reso possibile questo doppio evento il cui esito non può che essere definito straordina-rio. Soprattutto se si considera che non rientra certo nel Dna di Fiarc organizzare gare indoor e nondimeno mettendo di

fronte agli arcieri targhe appese su bat-tifreccia. Ma Fiarc, come Ifaa e Fstarco, ha come obiettivo quello di permettere ai propri tesserati di gareggiare in eventi nazionali o internazionali aperti a tutti, senza distinzione di genere, di età o di stile di tiro. Ed è per questa ragione che ammette ben quattro classi di età, e nel caso di Ifaa, ben undici diverse categorie

Il Campionato Europeo Ifaa rimarrà indelebilmente impresso nei ricordi di chi vi ha partecipato, molti arcieri lo hanno definito il migliore Indoor mai organizzato sotto l’egida della Federazione internazionale. Bottino di soddisfazioni per l’organizzazione e per Fiarc, ma anche di medaglie, visti i podi conquistati dagli atleti italiani e sammarinesi.

Indimenticabile Indoor

di tiro. La partecipazione alle gare inter-nazionali, come ai campionati italiani, non è infatti riservata ad arcieri in pos-sesso di una qualificazione o limitata da un processo di selezione prima o durante il campionato. Che la formula funzioni lo dimostra il numero dei partecipanti, ben 329 provenienti da 18 paesi, di cui circa 200 gli italiani, suddivisi in 54 categorie di tiro, di cui circa il 45% dotati di ar-chi “tradizionali”. Tutti però accomunati dallo stesso spirito, quello di godersi un evento sportivo che si è dimostrato supe-riore alle aspettative, grazie allo sforzo di tutti gli arcieri delle due compagnie della Fstarco, gli arcieri del Titano e I Lunghi Archi, che si sono divisi equamente i compiti, i primi gestendo l’Eiac e gli al-tri occupandosi del Campionato Italiano 3D. Durante i mesi che ne hanno pre-ceduto lo svolgimento, gli organizzatori hanno dovuto più volte provvedere ad aumentare il numero dei paglioni, visto il crescente numero di iscrizioni, sino ad arrivare alla scelta di usare entrambe le palestre del Centro Multieventi per poter contenere tutti i partecipanti. Ma anche questo rientra in quello spirito della Fa-mily of Archers (famiglia di arcieri) che ritroviamo nel logo Ifaa. Finora siamo sempre riusciti a sistemare tutti aumen-tando i campi di tiro o i bersagli. Però quanta fatica riuscire a far combaciare i turni di tiro! Ogni volta che partecipo a queste manifestazioni devo ammette-re che cresce la mia meraviglia e la mia ammirazione verso il mondo del tiro con l’arco ed i suoi accoliti. Quanta compo-stezza e pazienza, specie fra gli italiani così spesso indisciplinati, nell’attesa della conferma iscrizioni o del controllo materiali, quanti diversi colori nella ce-rimonia d’apertura, ma anche un calei-doscopio di goliardia, divertimento e de-terminazione durante le gare. Nei giorni che hanno immediatamente preceduto l’inizio del campionato ho avuto modo di assistere alla prova generale della cerimonia d’apertura e mi sono chiesta come avrebbero potuto i figuranti dei

ADuLTI FEMMInILE Barebow recurve 2. Gerardine Scalzo 3. Lisa AdrianiBowhunter compound 1. Chiara AngiolettiBowhunter recurve 1. Valeria BellagambaBowhunter limited 1. Francesca LocatelliBowhunter unlimited 2. Greta RampelloFreestyle recurve 1. Anna BottoFreestyle unlimited 1. Mattea Modenini 2. Mila Bongianni 3. Francesca PiccinettiHistorical bow 1. Simona Malagutti 2. Francesca Beggiato 3. Morena BertacchiniLongbow 3. Stella Colleoni

ADuLTI MAsCHILE Bowhunter compound 1. Angelo Fontana 2. Lorenzo Bertotti 3. Claudio DanelliBowhunter recurve 1. Davide Vicini 3. Stefano BoniBowhunter limited 1. Pasquale D’ascoliBowhunter unlimited 2. Davide Priori 3. Angelo PompiliFreestyle recurve 1. Andrea Parenti 3. Oberdan Gorini Freestyle unlimited 1. Paolo Dalla Santa 2. Giuseppe Seimandi

Historical Bow 1. Paolo Baldini 2. Giuseppe Bianchi 3. Angelo MazzolaLongbow 2. Giacomo Luca Fantozzi 3. Amedeo Albanesi

CuCCIoLI FEMMInILE Barebow recurve 2. Elisa Pavesi 3. Carlotta Maffiuletti Freestyle recurve 1. Dalila Zanardo

CuCCIoLI MAsCHILE Barebow recurve 1. Samuel Bernasconi 2. Alex RamundoFreestyle recurve 1. Leonardo TuraFreestyle unlimited 1. Davide Polentes 2. Rocco Elia Gallo

JunIor FEMMInILE Bowhunter recurve 2. Giorgia MaffiulettiBowhunter unlimited 1. Beatrice GobbiFreestyle recurve 1. Tanya Giada Giaccheri

JunIor MAsCHILE Barebow recurve 2. Bruna Nicolo 3. Vladimir BernasconiBowhunter Compound 1. David BianchiBowhunter recurve 1. Tomas Fontan 2. Francesco Bettocchi 3. Enrico Gilardi

Bowhunter unlimited 1. Davide MelasFreestyle recurve 2. Manuel Lorenzo IozziaFreestyle unlimited 1. Vittorio RosiLongbow 1. Teo Casini

VETErAnI FEMMInILE Barebow recurve 1. Estera Giannini 2. Silvana PilottoFreestyle unlimited 1. Anna Cristina Stacchini 2. Maria ArgentoLongbow 2. Sonia Brogi

VETErAnI MAsCHILE Barebow recurve 1. Ferruccio Berti 2. Giuseppe Basile 3. Claudio PastorinoBowhunter compound 1. Domenico Cetto 2. Davide GrossiBowhunter recurve 2. Enzo CacchiBowhunter unlimited 1. Leonardo Faletti 3. Antonio LocatelliFreestyle compound 1. Renzo Castagner 2. Danilo GiacominiFreestyle recurve 1. Claudio RoveraFreestyle unlimited 1. Walter Ambrogiani 3. Fabio TicciLongbow 3. Giorgio Zanchettin

LE MEDAgLIE FIArC

Gli intervenuti durante la cerimonia di apertura, da sinistra: il segretario di Stato per lo Sport, onorevole Teodoro Lonfernini; il segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente, onorevole Antonella Mularoni; il presidente del Cons, Gian Primo Giardi; il presidente della Federazione Sammarinese Tiro con l’arco; il presidente Fiarc, Alessandro Salvanti; il vice presidente Ifaa, Steve Kendrick.

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Il tiro con l’arco da puro divertimento, o come prova di abi-lità nelle feste di paese, si è trasformato nel tempo in uno sport a tutti gli effetti, obbligando i suoi praticanti ad elevare il proprio tono muscolare, ad affinare la propria tecnica ed

i programmi di allenamento. La suggestione visiva che deriva dallo scocco della freccia, fino al suo impatto sul bersaglio, il gesto tecnico, il coordinamento della mira, l’esigenza di esse-re costantemente concentrati fino al rilascio della corda e alla continuazione del gesto - se prendiamo in considerazione il follow through - rappresentano un’esperienza emozionante e carica di tensione, non solo per gli arcieri ma per tutti coloro che sono coinvolti in questo sforzo singolo del “fare centro”. Per vivere e provare queste sensazioni, esse devono però es-sere necessariamente allenate. Tanto per fare qualche esem-pio: le difficoltà del percorso, l’abilità nel valutare le distanze, gareggiare in condizioni ambientali e meteorologiche non sempre favorevoli rendono particolarmente faticose le gare 3D e Hunter & Field, ma il fascino di queste discipline deriva anche dall’inserimento in contesti naturali, con tutto ciò che ne consegue. In tali condizioni è importante che il tiratore si predisponga a seguire un programma mirato, che includa an-che la cura della parte atletica. La chiave di crescita la si trova nella ricerca delle abilità, nell’apprendimento tecnico che si consolida attraverso le esperienze, dato che il tiro con l’arco è un’attività sportiva fondamentalmente coordinativa di mira, di destrezza, con un impegno muscolare di media entità a scopo posturale e direzionale. Nel campo delle discipline sportive, la “destrezza” viene definita come la capacità di compiere de-terminati movimenti nel modo più preciso, rapido, armonico, nel nostro caso fluido. La consapevolezza, la correttezza del movimento devono essere costantemente percepite e que-sto deve avvenire utilizzando una discreta forza muscolare.

training

A tal proposito, per rendere facile e possibile tutto questo, vi propongo alcuni esercizi propedeutici che avranno lo scopo di migliorare la condizione fisica e la nostra performance. In questo articolo e in quelli che seguiranno sui prossimi nume-ri presenteremo una serie di esercizi che abbiamo diviso in gruppi: potenziamento deltoide; potenziamento tricipite; con-tromira; potenziamento braccio corda; postura; allineamento; miglioramento equilibrio; pulsazioni. Il nome di questi gruppi corrisponde di fatto ad una serie di fattori e di abilità che con l’esercizio possono essere rispettivamente controllati e poten-ziati. Nell’ultimo articolo suggerirò come comporre un proprio programma di allenamento, combinando gli esercizi proposti. Un fai da te per chi non ha la fortuna di essere seguito da un istruttore nella sua crescita di atleta, ma anche un’opportunità per arrivare alle competizioni allenati e in forma, prevenendo così tutta quella serie di disturbi a carico di articolazioni e di-stretti muscolari tipici del nostro sport. Quello che proponiamo è quindi una sorta di corso a distanza, con tutti i limiti che questo comporta. Continuate quindi a cercare, se non lo ave-te ancora trovato, un tecnico che vi possa seguire nel vostro percorso e soprattutto nel praticare questi esercizi tenete in considerazione i vostri limiti e, nel caso fossero presenti pato-logie o disturbi, consultate prima uno specialista. Dopo questa doverosa premessa passiamo allora ai primi cinque esercizi.

La condizione fisica, la coordinazione, la destrezza sono fattori indispensabili nel nostro sport. Si acquisiscono e si consolidano con l’allenamento costante. In questa serie di articoli proporremo esercizi per potenziare le nostre abilità di arcieri, da inserire nel nostro programma di allenamento.

programmadi allenamentoprima parte

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VIsuALIZZAZIonE E AnTICIPAZIonE DEL gEsTo

Il primo è un esercizio unico nel suo genere, che non fa parte di nessun gruppo. Si distingue da tutti gli altri perché predilige un lavoro mentale, che dovremmo esercitare ogni volta che si scaglia una freccia.Esecuzione - Sulla linea di tiro costruisci l’intero gesto nella tua mente, immaginando ad esempio la sequenza: postura, mano dell’impugnatura, rilassamento delle dita, trazione, ancoraggio, presa di coscienza degli allineamenti, contrazione dei muscoli scapolari, mira, espansione, rilascio, follow through. Devi immaginare un bel tiro, solo allora tirerai la tua freccia eseguendo l’intero gesto con fluidità e sicurezza.Effetto - L’esercizio predispone e abitua la mente a visualizzare il gesto prima di eseguirlo.

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Prima di entrare nel merito di quanto ci accingiamo ad illu-strare, occorre definire in ma-niera più precisa alcuni termini

medicina sportiva

che spesso utilizziamo correntemente, ma la cui definizione e la cui relazione non sono spesso così evidenti. Partia-mo allora dall’equilibrio, che possiamo

descrivere come l’abilità di rimanere stabili sia da fermi che in movimento, mantenendo la giusta posizione nello spazio, anche se una forza esterna o un nostro movimento tenderà ad al-terarne le caratteristiche. L’equilibrio può essere statico, dinamico, statico-dinamico, o di volo (vedi box a pag. 55). Un altro modo di classificare l’e-quilibrio può essere quello di definirlo

postuRA ed eQuILIBRIo uguali non sono

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come il miglior rapporto tra il soggetto e l’ambiente circostante: ne deriva che il corpo assume un equilibrio ottimale a seconda degli stimoli ambientali che riceve e del programma motorio che adotta. La postura invece è la posizio-ne del corpo umano nello spazio e la corrispondente relazione tra i suoi seg-menti corporei. È strettamente correlata al concetto di spazialità, infatti è il rapporto del no-stro corpo sui tre assi dello spazio. La corretta postura non è altro che la posi-zione più idonea del nostro corpo nello spazio per vincere la forza di gravità con il minor dispendio energetico sia

nella stazione eretta che camminan-do, o eseguendo dei movimenti. Non si pensi pertanto che la postura sia una condizione statica, rigida e passiva, perché è una situazione assolutamente dinamica, che varia continuamente in relazione alle condizioni esterne e alle diverse posizioni del corpo. Mentre la coordinazione motoria è la capacità che permette di eseguire qualsiasi movimento nella maniera più efficace: si sviluppa mediante una serie di complessi meccanismi mu-scolari. Tutti questi parametri - che sono attivati da determinate struttu-re dell’organismo, in particolare gli

Il loro “peso” nella prestazione sportiva.

Senza dimenticare un ulteriore elemento

imprescindibile… la coordinazione motoria.

I diversi tipi di equilibriol L’equilibrio statico va mantenuto nel corso di movimenti lenti.l L’equilibrio dinamico si raggiunge quando si eseguono spostamenti

rapidi ed ampi.l L’equilibrio statico-dinamico si ottiene durante degli spostamenti in cui

bisogna mantenere un adeguato e costante controllo della postura corporea.l L’equilibrio di volo si presenta quando il corpo non è appoggiato al suolo.

D.B.

Figura 1. Esame baropodometrico: le aree colorate misurano le pressioni di appoggio al suolo. Risulta evidente, in questo caso, che il carico è maggiore sul piede sinistro ed è molto posteriore.

esterocettori e cioè l’orecchio esterno, l’occhio e il piede (vedi box a pag. 56) - interagiscono tra di loro in ogni atto della nostra vita quotidiana, come an-che durante un’attività sportiva. Nel nostro caso il tiro con l’arco. In pratica la valutazione di tutti questi complessi parametri ci permette di definire alcuni semplici concetti: la postura può essere identificata con il concetto di equilibrio, in quanto se idonea rende la nostra capacità moto-ria, anche sportiva, molto più efficace. Migliorando il nostro equilibrio miglio-ra anche la coordinazione motoria, perché la semplificazione dei mecca-

Pedana

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