Loescher 30031E Preview
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E. Ruffaldi, P. Carelli
FilosoFia: dialogo e cittadinanza Seconda edizione
DALL’ETÀ MODERNA ALL’IDEALISMO
RISORSE ON LINE
In copertina: Convivio di filosofi, stampa a colori, XVIII secolo. ©
2011. White Im
ages/Scala, Firenze
FilosoFia: dialogo e cittadinanza Seconda edizione Questa seconda edizione di Filosofia: dialogo e cittadinanza valorizza nell’attività filosofica il con-fronto culturale e il dialogo tra le idee, con una particolare attenzione ai temi delle scienze umane, della cittadinanza e dell’arte.
ElEmEnti carattErizzanti di quEsto corso
Il testo e l’antologia
Il testo, articolato in moduli, è accompagnato da sistematiche mappe concettuali ed è seguito da brani antologici raccolti in temi commentati.
Gli approfondimenti
Una ricca offerta di schede dedicate alle scienze umane, all’estetica e alla “lettura filosofica” di immagini e opere d’arte.La sezione Per l’approfondimento propone ulteriori schede per gli autori segnalati dalla Riforma come “imprescindibili”.
Le questioni che contano
Frequenti gli spunti di attualizzazione, in particolare attorno al rapporto della filosofia con gli altri linguaggi, la cittadinanza e la conoscenza di sé.
I princìpi didattici Testi tutoriali e testi-laboratorio nel 1° volume, schede di preparazione all’interrogazione e il Verso l’esame privilegiano una didattica attiva.
Percorsi visiviAlla fine dei moduli più rilevanti brevi percorsi visivi con testi esplicativi si concentrano sull’immaginario visivo di temi e problemi filosofici.
+ RISORSE ONLINE
www.imparosulweb.eu
Testi antologici Approfondimenti Percorsi tematici
Schede filmiche Filosofia e Costituzione
DVD Il cinema delle
idee: 40 film per capire la filosofia
Il DVD con spezzoni filmici per la classe, accompagnato da schede di analisi (in un volume per l’insegnante), risponde al crescente interesse per i rapporti cinema-filosofia e offre stimoli per lezioni nuove.
Utilizzabile in classe con la Lavagna Interattiva Multimediale.
quEsto corso è costituito da:
2
FilosoFia: dialogo e cittadinanza DALL’ETÀ MODERNA ALL’IDEALISMO
30031Ruffaldi, Carelli
30031_PH130031RuffALDI, CARELLI fILOsOfIA: DIALOgO E CIttADInAnzA sECOnDA EDIzIOnE VOL. 2
queSto Volume, SProVVISto del tallonCIno a Fronte (o oPPortunamente Punzonato o altrImentI ContraSSegnato), è da ConSIderarSI CoPIa dI SaggIo - CamPIone gratuIto, FuorI CommerCIo (VendIta e altrI attI dI dISPoSIzIone VIetatI: art. 17, C. 2 l. 633/1941). eSente da IVa (dPr 26.10.1972, n. 633, art. 2, lett. d). eSente da doCumento dI traSPorto (dPr 26.10.1972, n. 633, art. 74).
RuffALDI fILOsOfIA: DIALOgO E CIttADInAnzA 2 ED. V. 2
30031
978-88-58-30030-5 1 antICHItÀ e medIoeVo 978-88-58-30031-2 2 dall’etÀ moderna all’IdealISmo 978-88-58-30032-9 3 ottoCento e noVeCento
PEr l’insEGnantE E PEr la classE978-88-58-30033-6 rISorSe Per l’InSegnante + Cd-rom materIalI dI VerIFICa 978-88-201-7022-6 Il CInema delle Idee dVd + quaderno
Percorsi e strumenti per l’orientamentoLa filosofia è dialogo e si confronta spesso, oggi come in passato, con altri ambiti dellacultura: con la scienza e le scienze umane, con il mondo dell’arte, con le disciplinegiuridiche ed economiche ecc. La collana Percorsi e strumenti per l’orientamentooffre, attraverso una ricca scelta antologica, la possibilità di riconoscere le intersezionitra la filosofia e le altre discipline, di orientarsi nella cultura contemporanea attraversola filosofia. È, inoltre, per i ragazzi, un aiuto per la scelta del percorso di studiuniversitari, in vista dell’approdo al mondo del lavoro.Chiude ciascun volume una serie di interviste reali a persone che svolgono professionilegate ai diversi ambiti disciplinari.
Chiara CantelliLA FILOSOFIA E L’ESPRESSIONE ARTISTICA
I percorsi
• Filosofia e arti figurative • Filosofia e poesia • Filosofia e cinema • Filosofia e musica • L’arte contemporanea è ancora arte?
Aluisi TosoliniLA FILOSOFIA E LE SCIENZE UMANE
I percorsi
• Donne e uomini: pensare la differenza • Verso una società multiculturale• Il tempo • Educazione e formazione ai tempi di Internet
Sabina ItalianoLA FILOSOFIA, IL DIRITTO, L’ECONOMIA
I percorsi
• L’individuo e lo Stato • Dal cosmopolitismo greco al villaggio globale • La politica e le religioni • La guerra • La scienza dell’economia
Il nuovo portale di Loescher Editore per promuovere la multimedialità come stru-mento di arricchimento del processo formativo.
Imparosulweb è la nuova piattaforma in costante aggiornamento che permette di accedere alle risorse online di tutte le nostre opere più recenti: per una didat-tica nuova, capace di coniugare un doveroso sguardo all’attualità e al futuro e la nostra tradizionale attenzione alla qualità dei contenuti.
Il libro nella rete RISORSE ON LINE
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materiali per la verifica
lezioni d’autore
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... e altro ancora
Imparosulweb contiene materiali per docenti e studenti:
LOESCHER EDITORE
DALL’ETÀ MODERNA ALL’IDEALISMO2
Enzo Ruffaldi, Piero Carelli
FILOSOFIA: DIALOGO E CITTADINANZASeconda edizione
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
© Loescher Editore - Torino - 2012 http://www.loescher.it
I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfi lm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sonoriservati per tutti i paesi. L’acquisto della presente copia dell’opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce.
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Per riproduzioni ad uso non personale l’editore potrà concedere a pagamento l’autorizzazione a riprodurre un numero di pagine non superiore al 15% delle pagine del presente volume. Le richieste per tale tipo di riproduzione vanno inoltrate a:
Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell’ingegno (AIDRO)Corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milanoe-mail [email protected] e sito web www.aidro.org
L’editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori del proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nellebiblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all’opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell’editore,una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche.
Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all’art. 71 - ter legge diritto d’autore.
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Ristampe
6 5 4 3 2 1 N
2017 2016 2015 2014 2013 2012
ISBN 97888201300315
Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest’opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fi n d’ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell’opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo:
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Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualitàcertifi cato CERMET n. 1679-Asecondo la norma UNI EN ISO 9001-2008
L’opera è frutto di un lavoro comune degli autori, che ne hanno insieme elaborato e discusso ogni parte. Per quanto riguarda il volume 2, Enzo Ruffaldi è autore di tutto il materiale, fatta eccezione per il testo, gli Itinerari di lettura e gli apparati didattici relativi a Spinoza, a cura di Piero Carelli. A Ubaldo Nicola si deve la sezione “Eidos: dalle idee all’immaginario”.
Coordinamento editoriale: Francesco PastorelliRedazione: Lucia BisoglioRicerca iconografi ca: Emanuela MazzucchettiProgetto grafi co: Puntografi ca – TorinoImpaginazione: Puntografi ca – TorinoCartografi a: Studio Aguilar – MilanoFotolito: Graphic Center – TorinoCopertina: Visual Grafi ka – Torino
Stampa: Sograte Litografi a s.r.l. – Zona Industriale Regnano – 06012 Città di Castello (PG)
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
MODULO 1UMANESIMO E RINASCIMENTOIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Aspetti dell’Umanesimo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La nascita della filologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22I nuovi atteggiamenti culturali del Rinascimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23La filosofia rinascimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Scienza e pittura in Leonardo da Vinci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
FILOSOFIA PER IMMAGINI La Scuola di Atene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28Il neoplatonismo: Cusano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Il neoplatonismo: Ficino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO L’ermetismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La magia rinascimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Pico della Mirandola e la tesi della libertà umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
La filosofia della natura di Telesio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
Giordano Bruno: naturalismo e neoplatonismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
FILOSOFIA PER IMMAGINI Bruno e la mnemotecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
Naturalismo e magia nel pensiero di Campanella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
FILOSOFIA PER IMMAGINI Il principio di corrispondenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
Naturalismo e aristotelismo in Pomponazzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
FILOSOFIA PER IMMAGINI L’uomo microcosmo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43Il rinnovamento religioso e la Riforma protestante. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
L’Umanesimo di Erasmo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45La Riforma luterana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45Calvino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
Il pensiero politico rinascimentale: realismo e utopia . . . . . . . . . . . . . . . . . 50Il realismo di Machiavelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
NODI DI DISCUSSIONE Interpretazioni su Machiavelli e il machiavellismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55Il pensiero utopistico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Montaigne: relativismo etico e scetticismo gnoseologico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO L’utopia pedagogica di Comenio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59SINTESI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
ITINERARI DI LETTURAL’universo infinito. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62� T1 CUSANO: L’universo infinito, senza centro né circonferenza . . . . . . . . . . . . . . 62� T2 BRUNO: La nuova cosmologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63� T3 BRUNO: L’universo come Uno-tutto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64La natura vivente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65� T4 FICINO: L’anima del mondo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65� T5 FICINO: L’artista immanente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70
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INDICE
scienze umane
estetica
9788820130031_003_016_INDICE.qxp:9788820119898_indice.qxp 15-11-2011 18:28 Pagina 3
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E CITTADINANZA
Giordano Bruno e il libero pensiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72� T6 FRAU: Giordano Bruno, processo al libero pensiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72Machiavelli e l’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73� T7 MACHIAVELLI: Il futuro dell’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉ
L’homo faber sui . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74� T8 PICO DELLA MIRANDOLA: Il Discorso sulla dignità dell’uomo . . . . . . . . . . . . . . 74
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIO
L’UOMO COME MICROCOSMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
MODULO 2LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICAIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80
La rivoluzione astronomica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82Copernico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82Brahe e Keplero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84
Bacone e il nuovo sapere scientifico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86La rifondazione del sapere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86
FILOSOFIA PER IMMAGINI L’arte dell’anatomia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89Un nuovo metodo per un nuovo sapere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90L’oggetto della ricerca scientifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93La scienza come sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Le accademie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96
NODI DI DISCUSSIONE Interpretazioni del pensiero di Bacone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97Galilei: sensate esperienze e certe dimostrazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
Le osservazioni astronomiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98Ragione, esperienza e fede. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La Chiesa contro Galilei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101La nuova immagine del cosmo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102Il sistema copernicano e la relatività galileiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103Il metodo sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105
NODI DI DISCUSSIONE Induzione e deduzione nel pensiero di Galilei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
FILOSOFIA PER IMMAGINI Le osservazioni di Galilei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108Il realismo di Galilei. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Tecnica e scienza nel Seicento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
Newton: le ricerche e il metodo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111L’indagine sulla luce e il metodo sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La ricerche di Boyle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113Il metodo induttivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114Ipotesi scientifiche e ipotesi metafisiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114L’indagine matematica della natura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115La materia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119La prospettiva metafisica e la religione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120
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INDICE
9788820130031_003_016_INDICE.qxp:9788820119898_indice.qxp 15-11-2011 18:28 Pagina 4
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
Problemi interpretativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Newton e gli scienziati del Seicento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124
ITINERARI DI LETTURAIl metodo della nuova scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126
� T1 BACONE: La teoria degli idòla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126� T2 BACONE: Formiche, ragni e api . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127� T3 GALILEI: La struttura matematica dell’universo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128� T4 GALILEI: Esperienza e «certe dimostrazioni» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128� T5 NEWTON: Le regole del filosofare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132L’utopia tecnologica di Bacone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
� T6 BACONE: La Casa di Salomone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141
VERSO L’ESAME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144
PER L’APPROFONDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGIGalilei e il cinema. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150� T7 KEZICH: Il Galilei di Liliana Cavani. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150� T8 DE MARINIS-CREMONINI: Il Galilei di Losey e Brecht. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151FILOSOFIA E CITTADINANZA
Ricerca scientifica e libertà di pensiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152� T9 GALILEI: L’abiura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152� T10 BRECHT: Morire da martiri o vivere per continuare la propria opera? . . . . 152FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉBacone, Gadamer e i pregiudizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153� T11 GADAMER: Pregiudizi veri e pregiudizi falsi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIO
LA RISCOPERTA DEL CORPO UMANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155
MODULO 3IL RAZIONALISMOIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160
Cartesio: il metodo del razionalismo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162Il metodo, il dubbio, il cogito. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La geometria analitica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164Dal dubbio metodico alla certezza iniziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165Le idee e Dio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167
DIALOGO TRA I FILOSOFI Il dialogo filosofico nel Seicento: le Meditazioni di Cartesio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Pierre Gassendi: tra cristianesimo, epicureismo e nuova scienza . . . . . . . . . . . . . . . . 172Le idee e il mondo: la fisica deduttiva e il meccanicismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173
FILOSOFIA PER IMMAGINI La macchina del corpo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176Il corpo, l’anima, le passioni: il dualismo cartesiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177
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Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
Spinoza e l’ordine necessario dell’universo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179Il modello geometrico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187Dio è l’«ordine geometrico» scoperto dalla scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191Il rapporto tra mente e corpo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193La liberazione dall’ignoranza e il controllo delle passioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195Dal punto di vista del «finito» al punto di vista di «Dio» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198
NODI DI DISCUSSIONE Spinoza: da pietra di scandalo a campione di materialismo (lo spinozismo) . . . . . . . 200Leibniz: razionalismo e ottimismo metafisico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201
Arte combinatoria e matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202Alle origini della nozione di monade. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204La monadologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209La materia, lo spazio e il tempo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212
DIALOGO TRA I FILOSOFI Il dibattito a distanza con Newton: il carteggio Leibniz-Clarke . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213L’esistenza di Dio e l’armonia prestabilita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215La polemica con l’empirismo e la teoria della conoscenza . . . . . . . . . . . . . . . . . 218SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221
ITINERARI DI LETTURAIl razionalismo e la conoscenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223� T1 CARTESIO: La conoscenza dei sensi non è scientifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223� T2 LEIBNIZ: L’innatismo virtuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224� T3 CARTESIO: La matematica come modello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226
La ragione e le passioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227� T4 CARTESIO: La macchina-uomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227� T5 SPINOZA: Lo studio geometrico delle passioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228� T6 LEIBNIZ: L’automa spirituale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229
Spinoza: etica e libertà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231� T7 SPINOZA: Il fine dello Stato è la libertà. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231� T8 SPINOZA: Le vittime del fanatismo religioso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238
VERSO L’ESAME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241
PER L’APPROFONDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGIGli scienziati e l’immagine spinoziana dell’universo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246� T9 DAVIES: Spinoza e Einstein. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246
FILOSOFIA E CITTADINANZAIl problema della libertà. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247� T10 POPPER: Un insieme di nuvole controllato da nuvole . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247
FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉMente e corpo: dualismo o unità? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248� T11 HOFSTADTER-DENNETT: Eventi mentali ed eventi fisici . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248� T12 DENNETT: Accettare il dualismo significa rinunciare a capire . . . . . . . . . . . 249La memoria e l’identità personale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250� T13 SPINOZA: Il ruolo della memoria nell’identità personale . . . . . . . . . . . . . . . . 250
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIO
AMBIGUITÀ E STUDIO DELLE PASSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 251
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Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
MODULO 4IL MATERIALISMO DI HOBBES E L’EMPIRISMOIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254
Hobbes e il materialismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256La materia e l’uomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256Dai sensi al pensiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 258L’etica e la politica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262
FILOSOFIA PER IMMAGINI Il sovrano e l’attore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Il sistema del diritto: Pufendorf. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 266
FILOSOFIA PER IMMAGINI La sovranità dello Stato assoluto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Le idee della rivoluzione inglese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 270Locke: il fondatore dell’empirismo inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271
Lo studio dell’intelletto umano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO I platonici di Cambridge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 273Le idee e la loro origine. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 275I problemi dell’empirismo e l’analisi del linguaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 278Il quarto libro del Saggio: il mondo, l’io, Dio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280Il pensiero politico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 283La tolleranza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Le Chiese protestanti in Inghilterra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289Berkeley: contro il materialismo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 290Hume: per una scienza dell’uomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292
La teoria della conoscenza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 293
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO David Hartley e le origini dell’associazionismo psicologico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298La morale del sentimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 302L’estetica, la politica, la religione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306
ITINERARI DI LETTURADallo studio del mondo allo studio del soggetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308
� T1 LOCKE: Il criticismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308� T2 HUME: La ricerca sulla natura umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 309� T3 HUME: Lo scetticismo moderato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 310
La critica della conoscenza oggettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 311� T4 LOCKE: La critica dell’idea di sostanza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 311� T5 HUME: La causalità non è un nesso necessario tra i fatti . . . . . . . . . . . . . . . 312
Assolutismo e liberalismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 316� T6 HOBBES: Lo stato di natura è guerra di tutti contro tutti . . . . . . . . . . . . . . . . 316� T7 HOBBES: Il patto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317� T8 LOCKE: Lo stato di natura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318� T9 LOCKE: Origine e caratteristiche della società civile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 324
VERSO L’ESAME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326
PER L’APPROFONDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330
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scienze umane
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Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E CITTADINANZA
Locke e la tolleranza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333� T10 LOCKE: Chiesa e Stato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333� T11 LOCKE: Credenti e cittadini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉChe cosa c’è fuori della nostra mente?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334� T12 NAGEL: La credenza dell’esistenza del mondo esterno . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334Hume e la morale del sentimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335� T13 HUME: La morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335
MODULO 5PASCAL E LA RELIGIONE NEL SEICENTOIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338
Scettici e libertini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 340
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Malebranche e l’occasionalismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 341Pascal: cristianesimo ed esistenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 342
L’esprit de finesse e le ragioni del cuore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 343
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Tendenze religiose nella Francia di Pascal: i gesuiti e il giansenismo . . . . . . . . . . . . . 345L’uomo di fronte all’infinito. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 346La fuga dall’infinito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347La duplicità della natura umana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348
FONTI E SCRITTI Le Lettere provinciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348
FONTI E SCRITTI La struttura dei Pensieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349Il cristianesimo come spiegazione della condizione umana . . . . . . . . . . . . . . . . 350La scommessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 351
Bayle: la figura dell’ateo virtuoso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 352SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354
ITINERARI DI LETTURAPascal: la condizione umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 355
� T1 I due infiniti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 355� T2 L’inquietudine. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357� T3 L’uomo «canna pensante» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357� T4 Miseria e grandezza dell’uomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 360
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 362
VERSO L’ESAME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 364
PER L’APPROFONDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 366
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGIPascal e la matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 370� T5 KLINE: Il contributo di Pascal al calcolo delle probabilità . . . . . . . . . . . . . . 370Il punto di vista della quotidianità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 371� T6 PASCAL: L’io come unico punto di riferimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 371
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Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉIl cristianesimo spiega la contraddittorietà dell’uomo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372� T7 PASCAL: La duplicità dell’uomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIO
LA SPIRITUALITÀ GIANSENISTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373
MODULO 6L’ILLUMINISMO E ROUSSEAUIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 376
Caratteri dell’Illuminismo francese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378
FILOSOFIA PER IMMAGINI Il frontespizio dell’Enciclopedia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 379
Un nuovo sapere, una nuova mentalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380
L’impegno civile dell’intellettuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 381
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La scienza e la tecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 381
FILOSOFIA PER IMMAGINI La ragione illuminista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 383
Lo Stato, il diritto e l’economia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 384
Etica e scienze umane. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 385
La religione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 385
La storiografia e il mito del progresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 386
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La nascita dell’economia come scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 387I nuovi intellettuali: i philosophes . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 388
Voltaire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 389
Diderot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 391
Sensismo e materialismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 392
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Buffon precursore dell’evoluzionismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 392
Oltre l’Illuminismo: Rousseau . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396
I Discorsi e la critica all’Illuminismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 397
FILOSOFIA PER IMMAGINI Il selvaggio immaginario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 398
Il Contratto sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 400
NODI DI DISCUSSIONE La volontà generale è premessa dello Stato totalitario? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 400
DIALOGO TRA I FILOSOFI Rousseau e Proudhon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 404
La natura come paradigma: l’Emilio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 405
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La pedagogia dell’Emilio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 409L’Illuminismo in Inghilterra, in Italia e in Germania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 410
L’Illuminismo britannico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 411
L’Illuminismo italiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 412
L’Illuminismo tedesco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 414
NODI DI DISCUSSIONE Interpretazioni dell’Illuminismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417
SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418
ITINERARI DI LETTURAUn nuovo sapere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 420� T1 KANT: Che cos’è l’Illuminismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 420� T2 DIDEROT: L’Enciclopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 423
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scienze umane
scienze umane
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Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
Sensismo e materialismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 424� T3 CONDILLAC: La statua animata. Il tatto e la costruzione dell’io . . . . . . . . . . 424� T4 LA METTRIE: L’uomo-macchina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 426
La politica da Montesquieu a Rousseau . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 428� T5 MONTESQUIEU: La studio sociologico del diritto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 428� T6 ROUSSEAU: Volontà di tutti e volontà generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 429
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 431
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 433
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGIIl romanzo filosofico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 435� T7 VOLTAIRE: Un dialogo fantascientifico contro la filosofia
dei sistemi metafisici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 435
FILOSOFIA E CITTADINANZAI significati della libertà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 437� T8 SAVATER: La libertà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 437
Diritti civili, politici e sociali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 438� T9 MARSHALL: Una classificazione dei diritti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 438
Beccaria contro la pena di morte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 439� T10 BECCARIA: L’inutilità della pena di morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 439
FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉLa virtù è un modo di essere o un comportamento utile ad altri? . . . . . . . . . . 440� T11 VOLTAIRE: Sulla virtù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 440
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIO
LA STORIA E LA CRONACA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 442
MODULO 7
VICO E LA SCIENZA STORICA NEL SETTECENTOIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 446
Vico e la scienza della storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 448
Verum ipsum factum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 448
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO L’Italia del Settecento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 450
I princìpi della nuova scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 451
FONTI E SCRITTI Le due edizioni principali della Scienza nuova. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 454
Il metodo della nuova scienza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 455
FILOSOFIA PER IMMAGINI La rappresentazione allegorica della Scienza nuova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 457
La sapienza poetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 458
Corsi e ricorsi storici: provvidenza e razionalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 461
La storiografia dell’Illuminismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 464
L’Illuminismo francese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 464
La storiografia tedesca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 465
SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 466
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Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
ITINERARI DI LETTURAVico: la scienza della storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 467� T1 Verum e factum sono sinonimi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 467� T2 Filosofia e filologia, il vero e il certo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 467� T3 Il vero, l’uomo modello dello sviluppo storico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 468� T4 Il certo, i documenti dell’analisi filologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 469� T5 Lo sviluppo triadico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 470
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 472
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 474
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGIVico e la «questione omerica» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 476� T6 VICO: Una nuova interpretazione dell’Iliade e dell’Odissea . . . . . . . . . . . . . 476
FILOSOFIA E CITTADINANZALe leggi e la civiltà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 477� T7 VICO: La funzione civilizzatrice del diritto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 477Come ricostruire la storia? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 477� T8 CONDORCET: La storia delle masse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 478
PERCORSO TEMATICOLa nascita delle scienze umane e sociali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 479
MODULO 8KANTIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 488
Gli scritti precritici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 490La fondazione del sapere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 492
I giudizi sintetici a priori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 494La rivoluzione copernicana e il criticismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 495L’estetica trascendentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 497L’analitica trascendentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 498La deduzione trascendentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 500Lo schematismo trascendentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 501
NODI DI DISCUSSIONE L’io penso e l’interpretazione idealistica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 502I princìpi sintetici dell’intelletto puro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 503Fenomeno e noumeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 505La dialettica trascendentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 506
FONTI E SCRITTI Le due edizioni della Critica della ragion pura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 508L’uso regolativo delle idee della ragione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 510
La morale del dovere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 512Massime e imperativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 513Una morale formale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 513
NODI DI DISCUSSIONE Ragion pura pura e ragion pura pratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 513L’autonomia della morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 516
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Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
Il bene, il male e la morale dell’intenzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 516
FONTI E SCRITTI La Fondazione della metafisica dei costumi e la nascita di un’etica critica . . . . . . . . . . 517
L’antinomia della ragion pratica e i postulati della morale . . . . . . . . . . . . . . . . . 518
Il primato della ragion pratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 519
Il giudizio estetico e il giudizio teleologico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 520
Il giudizio estetico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 521
Il bello e il sublime. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 522
Il giudizio teleologico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 524
FILOSOFIA PER IMMAGINI Il sublime. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 524
La religione, la storia e il futuro dell’umanità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 527
SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 529
ITINERARI DI LETTURAIl criticismo e le condizioni della conoscenza scientifica . . . . . . . . . . . . . . . . . 532
� T1 La rivoluzione copernicana nella conoscenza: il criticismo . . . . . . . . . . . . 532
� T2 I giudizi sintetici a priori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 536
� T3 L’isola della conoscenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 538
Kant: La morale del dovere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 540
� T4 L’imperativo categorico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 540
� T5 La formalità della legge morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 543
� T6 L’umanità come fine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 544
� T7 Inno al dovere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 545
� T8 L’universo e la morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 546
Kant: La bellezza e il senso del mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 548
� T9 «Il piacere che determina il giudizio di gusto è scevro di ogni interesse» . . . 548
� T10 L’uomo come scopo finale della natura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 549
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 551
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 554
VERSO L’ESAME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 557
PER L’APPROFONDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 560
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E CITTADINANZA
La pace universale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 565
� T11 KANT: Alcune condizioni necessarie per costruire la pace . . . . . . . . . . . . . . . 565
FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉ
Il controllo delle passioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 567
� T12 KANT: Il piacere e il dolore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 567
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIO
IL BELLO, IL BRUTTO E IL SUBLIME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 568
PERCORSO TEMATICOLa nascita dell’estetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 571
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MODULO 9
ROMANTICISMO E IDEALISMOIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 578
Il movimento romantico e la filosofia idealistica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 580
Le premesse del Romanticismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 581
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Il romanzo di formazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 584
Il movimento romantico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 587
FONTI E SCRITTI La rivista «Athenaeum» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 588
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La scienza della natura e la Naturphilosophie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 594
FILOSOFIA PER IMMAGINI L’infinito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 596
Il Romanticismo in Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 597
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Lo studio delle tradizioni popolari e le scienze antropologiche . . . . . . . . . . . . . . . . . 600
La revisione del kantismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 601
NODI DI DISCUSSIONE In che senso si può parlare di Romanticismo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 601Fichte: la filosofia dell’io . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 605
L’idealismo etico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 605
L’Io Assoluto e la metafisica del soggetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 608
FILOSOFIA PER IMMAGINI Dipingere l’Io . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 609
La dialettica e il rapporto Io/Non-io . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 611
La morale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 613
La concezione politica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 614
L’ultima fase del pensiero fichtiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 617
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La pedagogia di Pestalozzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 619
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Idealismo e pedagogia: Froebel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 620Il pensiero di Schelling . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 621
L’Assoluto come unità di soggetto e oggetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 622
La fisica speculativa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 623
FILOSOFIA PER IMMAGINI Il galvanesimo e la filosofia della natura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 625
L’Idealismo trascendentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 627
La morale e la storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 628
La funzione dell’arte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 629
Il rapporto tra l’Assoluto e il finito: filosofia dell’identità e filosofia della libertà . . 631
La filosofia positiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 633
SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 635
ITINERARI DI LETTURALa natura: Non-io o «Spirito pietrificato»? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 637� T1 FICHTE: L’uomo come facoltà pratico-attiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 637� T2 SCHILLER: La spiritualità della natura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 638� T3 SCHELLING: La natura come Spirito visibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 639
L’inconscio e l’arte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 641� T4 SCHELLING: L’infinità inconscia dell’opera d’arte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 641
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 643
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QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGIL’arte è gioco?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 646� T5 SAVATER: L’arte come gioco secondo Schiller . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 646
FILOSOFIA E CITTADINANZALinguaggio e identità culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 647� T6 FICHTE: La lingua e il popolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 647
FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉMoralità ed educazione estetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 648� T7 SCHILLER: Il gusto e la legge morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 648
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIO
IL SENTIMENTO DELLA NATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 650
MODULO 10
HEGELIl contesto storico-culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 654
Gli scritti giovanili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 656
La religione popolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 657
Lo spirito del cristianesimo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 658
FONTI E SCRITTI Gli scritti giovanili e le nuove interpretazioni di Hegel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 659
Il confronto critico con le filosofie contemporanee . . . . . . . . . . . . . . . . . . 660
I presupposti della filosofia hegeliana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 662
Reale e razionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 662
La dialettica: il vero è l’intero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 664
La dialettica: la sostanza è soggetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 665
L’autocoscienza e il sapere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 666
La Fenomenologia dello spirito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 668
La coscienza: certezza sensibile, percezione, intelletto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 670
L’autocoscienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 671
La ragione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 674
NODI DI DISCUSSIONE Le letture della Fenomenologia dello spirito. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 675
La filosofia come sistema. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 676
La logica hegeliana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 677
La filosofia della natura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 683
La filosofia dello Spirito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 684
NODI DI DISCUSSIONE Bello naturale e bello artistico nell’estetica hegeliana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 694
La filosofia della storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 697
La razionalità della storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 697
Il divenire storico e il ruolo dell’individuo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 699
NODI DI DISCUSSIONE L’eredità del pensiero di Hegel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 700
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Lo Spiritualismo in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 701
SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 702
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estetica
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ITINERARI DI LETTURAL’avventura della coscienza e la formazione filosofica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 704� T1 Ripercorrere dentro di sé il cammino dello Spirito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 704� T2 La coscienza infelice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 706Dialettica e alienazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 708� T3 Il vero è l’intero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 708� T4 Il lavoro e l’autocoscienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 709L’individuo e lo Stato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 711� T5 Reale e razionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 711� T6 L’eticità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 714� T7 Lo Stato come sostanza etica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 716
L’OFFICINA DEL FILOSOFO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 718
PREPARARSI ALL’INTERROGAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 721
VERSO L’ESAME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 725
PER L’APPROFONDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 728
QUESTIONI CHE CONTANOFILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGIChi compone l’opera d’arte?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 739� T8 HEGEL: La concezione dell’arte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 739� T9 HEGEL: L’ispirazione artistica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 739
FILOSOFIA E CITTADINANZALo Stato come organismo vivente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 740� T10 BOBBIO: La concezione organica dello Stato e la costituzione . . . . . . . . . . . 740Hegel e la guerra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 741� T11 HEGEL: Il significato della guerra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 741� T12 HEGEL: Il diritto internazionale e la guerra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 741
FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉLa storia dentro di noi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 742� T13 HYPPOLITE: Lo Spirito nella storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 742
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIO
HEGEL: DIALETTICA E SISTEMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 743
Il cinema delle idee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 745
Indice delle schede lessicali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 747
Indice dei nomi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 747
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MATERIALI online
NODI DI DISCUSSIONE: Frattura o continuità rispettoal Medioevo?
QUESTIONI CHE CONTANOCampanella poeta
FILOSOFIA PER IMMAGINI: La Primavera di Botticelli♦ Ritratti di Erasmo da Rotterdam ♦ L’isola di Utopia
IL FILM: Un uomo per tutte le stagioniLA CARTELLA DI DIOGENE: Bruno: un filosofo sempreattuale
MODULO 2I TESTIBacone: L’esigenza del metodoBacone: Le caratteristiche del metodo induttivoNewton: Il metodo induttivoNewton: Il metodo sperimentaleNewton: La deduzione delle leggi di KepleroGalilei: Le Sacre Scritture e la scienzaGalilei: Contro il finalismo
MODULO 1I TESTICusano: Gli abitanti degli altri mondiBruno: Trascendenza e immanenza dell’intel-
letto universaleLA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO: L’introduzionedella stampa e la diffusione delle idee ♦ Montaignee la scoperta della diversità culturale ♦ La diffusionedel luteranesimo ♦ L’Italia del Rinascimento
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Newton: Il teleologismoNewton: I limiti e i compiti della filosofia natu-
raleBacone: L’organizzazione della ricercaLA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO: La nascita dellaRoyal Society
QUESTIONI CHE CONTANOScienze e impegno sociale
FILOSOFIA PER IMMAGINI: L’universo infinito e la pit-tura barocca ♦ Keplero e i solidi platonici ♦ Il fronte-spizio della Grande instaurazione ♦ Newton visto daBlake
MODULO 3I TESTICartesio: Partire dalle ideeCartesio: I sensi e la ragioneSpinoza: Il metodo deduttivoCartesio: Le passioni fondamentali e la loro con-
nessioneCartesio: L’importanza dell’abitudineSpinoza: Passioni e affettiCartesio: Un’esperienza personale, da discutere
con altriCartesio: Parlare della propria esperienzaCartesio: Immergersi in una situazioneCartesio: Le Meditazioni e il cogitoCartesio: Il Discorso sul metodo e il cogitoCartesio: I Princìpi e il cogitoSpinoza: Stato e dissensoLeibniz: Il palazzo dei destiniLA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO: Cartesiane-simo e anticartesianesimo ♦ L’Olanda al tempo diSpinoza: l’Eldorado della libertà? ♦ L’attività storicae diplomatica di Leibniz
FONTI E SCRITTI: Le radici del Trattato teologico-poli-ticoQUESTIONI CHE CONTANOCartesio e la morale provvisoria ♦ La memoria e l’i-dentità personale
FILOSOFIA PER IMMAGINI: La ghiandola pineale
FILOSOFIA E COSTITUZIONE: Tolleranza: libertà di re-ligione e di culto
IL FILM: Blade runner ♦ La vita è meravigliosa
MODULO 4I TESTILocke: Determinare l’ambito del conoscibileHume: Idee e fattiLocke: Le idee complesseBerkeley: Esse est percipiHume: Le leggi dell’associazioneHobbes: La moltitudine e lo StatoLocke: Il fondamento di legittimità della pro-
prietà privataLA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO: La Gloriosa ri-voluzione ♦ Il concetto di «società civile»
NODI DI DISCUSSIONE: Il pensiero di Hobbes: inter-pretazioni e problemi
QUESTIONI CHE CONTANOHume e la scienza dell’uomo ♦ La morale è univer-sale? ♦ L’origine convenzionale dello Stato
FILOSOFIA E COSTITUZIONE: Il giusnaturalismo ♦ Ilcontrattualismo e la Costituzione
IL FILM: Gangs of New York
MODULO 5I TESTIPascal: Le ragioni del cuorePascal: La precarietà della condizione umana di
fronte all’infinito
Bayle: La dignità dell’ateismoBayle: I moventi dell’azione umanaBayle: I popoli cristiani non seguono i princìpi
del cristianesimoBayle: La società di ateiLA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO: Libertinismo ♦L’assolutismo in Francia ♦ I gesuiti e l’insegnamento♦ Le grand siècle della cultura francese
NODI DI DISCUSSIONE: Il pessimismo sociale di Pa-scal ♦ L’ultramondanismo di Pascal
QUESTIONI CHE CONTANOLe Lettere provinciali e le dispute religiose cristiane ♦La vita umana: il mistero della nascita, il misterodella morte
FILOSOFIA PER IMMAGINI: Blaise Pascal
MODULO 6I TESTIVoltaire: La voce «Teista» del Dizionario filoso-
ficoHelvétius: La sensibilità e l’origine del pensieroRousseau: Il popolo come individuo collettivoLA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO: Il dispotismo il-luminato in Europa ♦ I luoghi d’incontro dei philoso-phes ♦ Le idee della Rivoluzione francese ♦ Victor,l’enfant sauvage dell’Aveyron
NODI DI DISCUSSIONE: L’interpretazione dell’Illumi-nismoQUESTIONI CHE CONTANOLe cause delle diversità tra le lingue
FILOSOFIA PER IMMAGINI: La dea Ragione e il dei-smo ♦ La follia e le passioni ♦ L’Emilio
FILOSOFIA E COSTITUZIONE: La pena di morte ♦ Lademocrazia moderna: uguaglianza e solidarietà ♦La divisione dei poteri
LA CARTELLA DI DIOGENE: Rousseau e Jean-Jacques
MODULO 7I TESTICondorcet: Le tappe del progresso umanoHerder: Lo sviluppo dell’UmanitàDIALOGO TRA FILOSOFI: I maestri di Vico
QUESTIONI CHE CONTANOIl metodo della storia
FILOSOFIA PER IMMAGINI: Le scienze osservative
PERCORSI TEMATICI: LA NASCITA DELLE SCIENZEUMANE E SOCIALIHelvétius: Un approccio socio-antropologico allavirtù ♦ Cabanis: La fisiologia del pensiero ♦ Dége-rando: Il metodo per lo studio dell’uomo
FILOSOFIA COME TERAPIA: Il counseling filosofico
MODULO 8I TESTILe intuizioni pure: spazio e tempoLe leggi moraliL’autonomia della moraleIl giudizio riflettenteLa finalità interna della naturaQUESTIONI CHE CONTANOFilosofia e diritto. Il diritto coniugale ♦ Il rigorismomorale ♦ Il rispetto della legge
FILOSOFIA PER IMMAGINI: La bellezza della natura
PERCORSI TEMATICI: LA NASCITA DELL’ESTETICAVico: La metafisica poetica ♦ Burke: Il sublime ♦
Kant: Il piacevole, il buono, il bello
IL SUBLIME: Bodei: Anche il «brutto» può essere og-getto dell’estetica?
FILOSOFIA E CINEMA: Cabrera: La nozione di «concet-timmagine»
FILOSOFIA E COSTITUZIONE: I doveri
IL FILM: Mezzogiorno di fuoco
LA CARTELLA DI DIOGENE: Kant e la prostituzione ♦
Immanuel Kant visto da vicino
MODULO 9I TESTIFichte: L’uomo e la naturaNovalis: La natura come specchio dell’uomoSchelling: L’arte come sintesi tra conscio e incon-
scioSchelling: L’arte esprime l’unità di reale e ideale,
cioè l’AssolutoLA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO: La Germaniatra fine Settecento e inizio Ottocento ♦ Franken-stein. L’altra faccia del titanismo ♦ Romanticismo etradizionalismo in Francia ♦ La mistica di JacobBöhme
NODI DI DISCUSSIONE: La fisica di Schelling e la ri-cerca scientifica tra Settecento e Ottocento ♦ Inter-pretazioni del pensiero di Schelling
FONTI E SCRITTI: Amore ed Eros: Lucinde di Friedrichvon Schlegel
QUESTIONI CHE CONTANOIl popolo e l’eternità
FILOSOFIA PER IMMAGINI: Classicismo e Romantici-smo
FILOSOFIA E COSTITUZIONE: Unità e identità nazio-nale
MODULO 10I TESTIHegel: Dal sapere apparente alla scienzaHegel: L’importanza del negativoHegel: Il vero è l’interoHegel: Lo Stato come dimensione autentica del
singoloHegel: Lo Spirito del popoloLA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO: La Prussia nelperiodo napoleonico e dopo il Congresso di Vienna♦ Romanticismo e Risorgimento
FONTI E SCRITTI: Lo spirito del cristianesimo e lenuove interpretazioni di Hegel
QUESTIONI CHE CONTANOÈ possibile cambiare il mondo?
FILOSOFIA PER IMMAGINI: Hegel e l’Antigone ♦ Pit-tura e scultura nell’arte antica
FILOSOFIA E COSTITUZIONE: La guerra
IL FILM: Danton
ULTERIORI MATERIALI online
I GENERI FILOSOFICI DELL’ETÀ MODERNA: Il trattato♦ Dizionari e enciclopedie ♦ Il discorso ♦ Il saggio ♦
Il dialogo ♦ L’autobiografia ♦ La dimensione narra-tiva e il romanzo filosofico ♦ Lo stile filosofico ♦
Idealismo e poesia
ITINERARI TEMATICI: Essere ♦ Estetica ♦ Natura ♦
Storia ♦ Teologia ♦ Cosmologia ♦ Morale ♦ Stato
PERCORSI TRASVERSALI: L’essere e la sostanza ♦ Lanatura e il cosmo ♦ L’esistenza di Dio ♦ I metodidella conoscenza ♦ Il rapporto mente-corpo ♦ Laragione ♦ Le passioni ♦ La volontà ♦ La politica
I TEMI: Amore ♦ Felicità ♦ Inconscio ♦ Lavoro ♦ Li-bertà e determinismo nell’agire umano ♦ Il linguag-gio ♦ La matematica e l’interpretazione della realtà♦ Il problema mente/corpo ♦ La morte dell’altro e lamorte di sé ♦ La filosofia come ricerca ♦ Progettareil mondo: l’utopia ♦ La verità come corrispondenzao come costruzione
9788820130031_003_016_INDICE.qxp:9788820119898_indice.qxp 15-11-2011 18:28 Pagina 16
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
PROFILOˆ Aspetti dell’Umanesimo
ˆ I nuovi atteggiamenti culturalidel Rinascimento
ˆ La filosofia rinascimentale
ˆ Il neoplatonismo: Cusano
ˆ Il neoplatonismo: Ficino
ˆ La filosofia della natura di Telesio
ˆ Giordano Bruno: naturalismoe neoplatonismo
ˆ Naturalismo e magianel pensiero di Campanella
ˆ Naturalismo e aristotelismoin Pomponazzi
ˆ Il rinnovamento religiosoe la Riforma protestante
ˆ Il pensiero politicorinascimentale: realismo e utopia
ITINERARI DI LETTURAˆ L’universo infinito
ˆ La natura vivente
QUESTIONI CHE CONTANOFilosofia e cittadinanza
ˆ Giordano Brunoe il libero pensiero
ˆ Machiavelli e l’Italia
Filosofia e conoscenza di sé
ˆ L’homo faber sui
EIDOS: DALLE IDEE ALL’IMMAGINARIOˆ L’uomo comemicrocosmo
1MODULO
MODULO M
ODULOUmanesimo
e Rinascimento
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18
Il contesto storico-culturaleLa civilta comunale
Nel corso dei secoli XIIIXIII e XIVXIV rilevanti trasformazioni
economico-sociali cambiano, in tutta l’Europa, modi
di vita e forme di organizzazione della cultura. La
«civilta comunale» si impone in misura sempre
maggiore, la nuova economia artigiana e mercantile
prende gradualmente il posto di quella agraria basata
sul latifondo nobiliare e sulla servitu della gleba. Si
tratta di un processo destinato ad affermarsi molto
gradualmente in tutta l’Europa, fino all’Illuminismo
e alla Rivoluzione francese, ma che in alcune aree, e
particolarmente in Italia dove i Comuni estendono
la propria influenza nel contado fino a costituire
veri e propri Stati regionali, si traduce in una radicale
trasformazione non solo della cultura ma della
mentalita, della Weltanschauung («visione del mon-
do») complessiva.
Il Rinascimento costituisce il punto di arrivo di
una complessa trasformazione politico-economica
che si definisce a partire dal Trecento, per affermarsi
compiutamente tra la seconda meta del Quat-
trocento e la prima del Cinquecento. Dal punto di
vista economico, tale processo e caratterizzato dal-
l’ascesa della borghesia e dall’affermarsi di un’eco-
nomia manifatturiera e mercantile.
Le monarchie nazionali
Politicamente, il processo principale e costituito
dalla nascita dei nuovi Stati nazionali, che so-
stituiscono le universalita medievali (Chiesa e Im-
pero) ormai in crisi.
Alle trasformazioni economiche, politiche e sociali
si accompagna la ricerca di nuovi valori, individuati
soprattutto nel mondo classico. L’interesse verso
questo mondo si traduce nella riscoperta e nello
studio dei testi della tradizione greca e latina, nei
quali viene individuata la rivalutazione della vita
terrena e attiva, dell’individuo come artefice del
proprio destino, dei sentimenti e della bellezza.
Sul piano politico, nel Quattrocento giunge a
compimento il processo di costituzione delle grandi
monarchie nazionali: a quella inglese, la piu antica, si
aggiungono quella francese, dopo la fine della guerra
dei Cent’anni, e quella spagnola, con l’unione dei
regni di Castiglia e di Aragona (1469) e con la defi-
nitiva cacciata dei Mori (1492).
La nascita delle monarchie nazionali vede l’al-
leanza della corona con la borghesia, contro l’ari-
stocrazia medievale che ancora conserva molti dei
suoi privilegi.
UMANESIMOE RINASCIMENTO 1
400
1425
1450
1475
1500
1401-64Cusano
1337-1453guerra deiCento Anni
1469-1527Machiavelli
1482Ficino,
Theologiaplatonica
1511Erasmo,
Elogio della pazzia
1513Machiavelli,Il principe
1455Gutenberg inventa
la stampa
1492scoperta
dell’America
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IL CONTESTOIL CONTESTO
Trento
Roma
Padova
Cosenza
Stilo
Nola
Firenze
Cues
Treviri
Zurigo
Ginevra
WittenbergEisleben
RotterdamLondra
Magdeburgo
Noyon
1525
1550
1575
1600
1625
1650
1509-88Telesio
1568-1639Campanella
1582Montaigne, Saggi
Bruno, La cena delle ceneri
1600Bruno muoresul rogo
1516Moro,Utopia
1548nasceBruno
1586Telesio,De rerum natura iuxtapropria principia
1620Campanella,De sensu rerumetmagia
151795 tesidi Lutero
1519morte diLeonardoda Vinci
1562inizio delle guerredi religionein Francia
1633condannadi Galilei
LA CULTURA E I LUOGHIDEL RINASCIMENTOEUROPEO
Tra la fine del Quattrocento e
l’inizio del Cinquecento si
definiscono, soprattutto in
Italia, le caratteristiche
fondamentali del Rinascimento
europeo. Il dinamismo della
borghesia e le innovazioni
tecnologiche portano sempre
piu l’uomo a sentirsi padrone
del proprio destino, a
considerare un valore in se
anche la vita terrena e a
sentirsi capace di dominare la
natura con l’uso della ragione.
La natura viene vista come
internamente animata e vitale
(con il neoplatonismo, che si
sviluppa a Firenze con l’opera
di Ficino), e come dotata di
sensi e princıpi propri (con
Telesio). La visione piu
grandiosa e innovativa
dell’universo e pero quella
data da Giordano Bruno (che
gira l’Europa tra Italia, Parigi,
Londra, Venezia, per trovare la
morte a Roma) il quale ritiene
l’universo infinito perche
prodotto da Dio, che ne e il
principio immanente. La
ricerca di nuovi princıpi segna
anche l’indagine del fiorentino
Machiavelli, che mira a
fondare una scienza politica
che sia autonoma e aderente
ai fatti e alla natura dell’uomo.
L’epoca e scossa infine dalla
Riforma luterana, sviluppatasi
in Germania ad opera del
monaco Martin Lutero, il
quale, in opposizione alla
Chiesa di Roma e alla vendita
delle indulgenze, sostiene che
l’uomo non puo meritare la
salvezza con le opere, ma solo
con l’intervento della grazia
divina. La proposta luterana e
sviluppata e rinnovata da
Calvino, grazie al quale il
movimento di riforma si
diffonde in tutta Europa, dalla
Francia all’Olanda
all’Inghilterra.
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1 Aspetti dell’UmanesimoIl rinnova-
mentoculturale
L’Umanesimo indica, come abbiamo chiarito sopra, il vasto rinnovamento culturale che
precede e prepara il Rinascimento. «Culturale» va qui inteso in due sensi: come sviluppo di
un nuovo sapere, basato sulle humanae litterae; come trasformazione degli atteggiamenti
di fondo verso la realta (la natura, l’uomo, la religione) e della visione del mondo nel suo
insieme. Questi due aspetti sono strettamente legati: la riscoperta degli antichi e in realta
soprattutto ricerca di un fondamento autorevole per nuovi valori, dato che nell’antichita
greca e latina si trovavano l’amore per la vita terrena, per la bellezza, l’esaltazione della
dignita dell’uomo e delle virtu civiche, che costituivano i valori vitali dell’epoca.
Lacostruzione
di una nuovavisione
del mondo
Gli umanisti costruiscono, in modo graduale e non organico, una nuova visione del mondo
che emerge complessivamente dalle loro opere, anche se non e esposta sistematicamente in
nessuna. Nel pensiero dei principali rappresentanti dell’Umanesimo vanno gradualmente
definendosi i vari temi, dalla centralita dell’uomo all’importanza della filologia, dalla ri-
cerca di nuovi valori, mediante la riscoperta degli antichi, al nuovo interesse per la vita
quotidiana, la famiglia, gli affari. Accenniamo brevemente agli umanisti maggiori, so-
prattutto per sintetizzare alcuni dei concetti filosofici che caratterizzano questo movimento
e che verranno poi ripresi nel Rinascimento.
I termini«Uma-
nesimo»e «Rina-
scimento»
A proposito dei termini «Umanesimo» e «Rinascimento» sussiste, a par-
tire dalla meta dell’Ottocento, un problema di interpretazione e di pe-
riodizzazione. Secondo il grande storico del Rinascimento italiano, lo
svizzero Jacob Burckhardt (1818-97, autore dell’importante La civilta
del Rinascimento in Italia, 1860), Umanesimo e Rinascimento sono
movimenti distinti. Il primo consiste prevalentemente in un rin-
novamento degli studi letterari e filologici, il secondo e invece un
rinnovamento globale del modo di pensare e della visione del
mondo.
Altri studiosi sostengono invece la tesi di una sostanziale con-
tinuita tra i due movimenti, fino a vedere in essi quasi una so-
vrapposizione, e comunque una presenza dei temi rinascimentali
gia nell’Umanesimo del Trecento. Il piu importante sostenitore di
questa tesi e lo storico tedesco Konrad Burdach (1859-1936), che
vede gia in Petrarca la presenza di motivi umanistici che troveranno
il loro sviluppo nel Rinascimento.
Anche Eugenio Garin (1909-2004), uno
dei principali studiosi italiani della
cultura rinascimentale, sottolinea la
continuita con l’Umanesimo, che
avrebbe gia elaborato una propria
filosofia ben riconoscibile. Inoltre, pur
rappresentando il Rinascimento una
rottura con il pensiero medievale, e proprio
dai problemi e dalle difficolta evidenziati dalla tarda
Scolastica che vengono poste le premesse per il suo
superamento, compiuto nel periodo umanistico e
rinascimentale.
Petrarca Francesco Petrarca (1304-74) e figlio di un esule fiorentino che si era stabilito ad Avignone,
allora sede della corte pontificia. In gran parte della sua opera scrive di se, delle proprie
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MODULO 1 Umanesimo e Rinascimento
Sandro Botticelli, Nascita di Venere,particolare, 1482 ca., olio su tela(Firenze, Galleria degli Uffizi).
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aspirazioni, delle incertezze e contraddizioni da cui non sa liberarsi, dei modi di vita che
preferisce. Poesie, lettere, scritti di riflessione morale sono espressione di questa incessante
ricerca di chiarezza interiore e di comunicazione.
La prospettiva filosofica e esplicitamente agostiniana, e ad Agostino Petrarca fa co-
stantemente riferimento, tanto da sceglierlo come interlocutore nelle conversazioni che
immagina svolgersi alla presenza della verita, nell’opera De secreto conflictu curarum
mearum. Scritta tra il 1342 e il 1343 e successivamente rivista, nota piu brevemente come
Secretum, essa costituisce, secondo le intenzioni dello stesso Petrarca, il suo testamento
spirituale. Nei tre libri che la compongono, i temi della morte e del sentimento di colpa,
del contrasto tra le esigenze spirituali e i beni del mondo, la riflessione sulle passioni,
disegnano una ricerca interiore che prepara il nuovo senso umanistico dell’individualita
e della scoperta di se. Si affaccia in questo modo il tema della dignita dell’uomo e del
suo ruolo speciale tra le creature, cosı come si definira nell’Umanesimo e nel Rina-
scimento.
Alberti Leon Battista Alberti (1404-72), nato a Genova da una famiglia fiorentina di mercanti che
viveva in esilio, conduce studi di lettere e giurisprudenza, ed e architetto, pittore, scultore;
scrive di arte (Della pittura, De re aedificatoria) e di temi morali. La sua concezione del-
l’architettura e della pittura, cosı come la sua attivita di artista, testimoniano l’importanza
che viene assumendo il richiamo all’arte antica, rivissuta come mondo in cui dominano
proporzione e armonia, considerate condizioni del bello nell’arte.
Nei suoi dialoghi Della famiglia (1443) vengono presentati modelli di vita propri di un
mondo in cui il modo di vivere del mercante si presenta come punto di riferimento per
l’intera societa. Il mercante e l’accorto padre di famiglia che presiede a complesse attivita
economiche; egli trova nella donna la custode dei beni da lui accumulati e nei figli i con-
tinuatori della sua opera. L’argomento dell’opera non e esplicitamente filosofico. Si tratta di
una serie di indicazioni, presentate nello stile del dialogo, su come gestire la propria casa e i
propri affari nel modo piu saggio e piu proficuo. In esse e tuttavia espressa pienamente la
«filosofia pratica» del mercante, il nuovo modo di concepire se stesso, i rapporti con gli altri,
il proprio ruolo sociale, tanto che uno dei libri, il terzo, e dedicato alla «masserizia», cioe
all’arte di gestire i propri beni.
Nel dialogo, il personaggio che ha la parte di maggior rilievo si chiama Giannozzo. Egli
afferma, in un noto passo, che l’uomo puo definire veramente «sue» tre cose: l’animo, il corpo,
il tempo. Il buon uso dell’animo e la virtu, intesa come capacita di instaurare buoni rapporti
umani, mantenere l’animo lieto, mai turbato da passioni, e non fare mai cosa di cui si dubiti se
sia buona. Il buon uso del corpo consiste nel conservare la salute attraverso l’esercizio fisico e
la dieta. Il buon uso del tempo, la sua «amministrazione» finalizzata al miglioramento delle
proprie condizioni di vita, rappresenta l’aspetto di maggior rilievo dal punto di vista filosofico.
Il tempo non e piu di Dio, come nella concezione medievale, ma dell’uomo, fa quasi parte
della sua natura, come il corpo.
La filologiadi Valla
Il filosofo per eccellenza dell’Umanesimo e Lorenzo Valla (1407-57), celebre soprattutto per i
suoi studi filologici che portano alla confutazione della «Donazione di Costantino», l’atto
che legittimava il potere temporale della Chiesa. Nello scritto De falsa credita et ementita
Constantini donatione (1440), egli giunge a contestare l’autenticita della «donazione di
Costantino», testo che, secondo la Chiesa, documentava la cessione da parte dell’imperatore
Costantino dei territori dell’Impero d’Occidente al papa. Mettendo in luce inverosimiglianze,
gravi improprieta linguistiche e incoerenze, Valla giunge alla conclusione che si tratta di un
falso, scritto non ai tempi di Costantino, come si sarebbe voluto far credere, ma molto tempo
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1. Aspetti dell’Umanesimo PROFILO
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dopo, probabilmente intorno alla meta del secolo VIIIVIII, cioe ai tempi della donazione di
Pipino il Breve.
L’epicu-reismo
Dal punto di vista filosofico, nel dialogo che intitola prima De voluptate (1431), poi De vero
falsoque bono, Valla si richiama a un epicureismo reinterpretato secondo un’ottica cri-
stiana. Valla afferma che comunemente si considera bene cio che procura piacere, vo-
luptas, come, in primo luogo, i beni del corpo quali la salute, la bellezza, il vigore. La
ricerca del piacere e il vero motivo dell’azione umana, anche se spesso lo si maschera
dietro altri nomi o concetti. Il punto di vista che regola ogni giudizio e sempre quello
dell’utilita.
La divinavoluptas
Questo vale anche per il cristianesimo: il cristiano rinuncia ai beni terreni, in quanto cosı
facendo puo aspirare a maggiori beni nell’aldila; rinuncia ai piaceri immediati per un
piacere infinitamente maggiore, per una divina voluptas. La scelta, dunque, e anche in
questo caso basata sul piacere e sull’utile.
GUIDA ALLO STUDIO
O Che significato ha la filologia? Perche e cosı importante?
O Quali sono i temi principali dell’Umanesimo?
O A quale filosofo si ispira Petrarca nel Secretum?
O Quale atteggiamento verso il tempo caratterizza il Della famiglia di Alberti?
O Perche a proposito di Valla si puo parlare di «epicureismo cristiano»?
22
MODULO 1 Umanesimo e Rinascimento
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO
La nascita della filologia
Dal greco phılos («amico», «amante») e logos («discorso»,
«linguaggio»), letteralmente e la disciplina che studia il
linguaggio e, in senso piu specifico, i documenti te-
stuali, per interpretarli secondo il loro significato origi-
nario.
Nel mondo romano classico, il termine philologıa
indica l’amore per gli studi letterari e per la conoscenza
dell’antichita in genere; nel Medioevo e usato come
sinonimo di sapienza, in particolare letteraria.
La filologia assume durante l’Umanesimo una parti-
colare valenza filosofica, come recupero dell’autenti-
cita storica di opere che la tradizione medievale aveva
spesso modificato profondamente, piegandole alla vi-
sione cristiana. Attraverso il ritorno ai testi classici la
filologia e, in questo periodo, strumento della riscoperta
dell’antichita in generale e dei valori di impegno civile e
di positivo attaccamento alla vita terrena da essa
espressi. Proprio il fatto che questi valori si rintraccino
nei testi classici costituisce per gli umanisti un’autore-
vole base della loro legittimazione. Per recuperare il
significato originario, quando il manoscritto originale
non era piu disponibile ma esistevano soltanto tra-
scrizioni, venivano raccolte e confrontate tutte le
versioni disponibili, come fa Coluccio Salutati per
Seneca e per Agostino, o come Nicoletto Vernia cerca
di fare per le opere di Aristotele.
La ricostruzione filologica conduce anche a una ri-
visitazione dei filosofi classici: Marsilio Ficino traduce i
dialoghi di Platone e le Enneadi di Plotino dall’originale
greco, liberando il campo da tutte le traduzioni parziali
elaborate in eta medievale.
Il ritorno al testo originale per individuarvi il mes-
saggio autentico riguarda anche i testi sacri. Le tra-
duzioni nelle lingue «volgari» iniziano gia nel Trecento,
con John Wycliffe (1330-84), diventando poi si-
stematiche con Lutero e con la diffusione del prote-
stantesimo. Si tratta di operazioni che hanno piu
finalita: da una parte il ritorno al testo originario, con un
forte significato critico verso le interpretazioni della
Chiesa romana; dall’altra l’intento di rendere possibile a
tutti un rapporto diretto con la parola di Dio, senza la
mediazione della gerarchia ecclesiastica.
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2 I nuovi atteggiamenti culturalidel Rinascimento
Il nuovocontesto
Il pensiero rinascimentale risponde a trasformazioni di natura economica, sociale e politica. La
variabile principale e l’affermazione del ceto borghese e delle nuove attivita che cambiano la
condizione dell’uomo e il rapporto tra individuo e societa: avviene infatti il passaggio, gia
iniziato nel periodo comunale, a un nuovo tipo di economia, basata sul commercio e sulla
produzione artigianale, che sostituisce l’economia feudale basata sull’agricoltura.
L’atteggia-mento verso
la natura
L’economia agraria medievale dipendeva strettamente dagli eventi naturali: la natura ve-
niva percio considerata come qualcosa di non controllabile, dipendendo completamente
dalla volonta di Dio. Una gelata, una lunga siccita, significavano carestia, fame e spesso
morte. L’unica forma di «controllo» possibile era la preghiera, indirizzata a Dio e soprattutto
ai santi, perche liberassero dalla grandine o dal gelo e rendessero la natura benigna. Ne
risultava una mentalita fatalista, per la quale solo Dio poteva controllare la natura e al-
l’uomo non restava che pregare e accettare il volere divino.
Lapossibilita
di controllarela natura
La nuova economia, manifatturiera e mercantile, e invece largamente indipendente dagli
eventi naturali. Il successo economico non dipende piu da una forza incontrollabile, ma
dalle capacita e dalla formazione dei singoli, dall’abilita nell’organizzare e gestire i
rapporti sociali e politici all’interno della citta. La nuova economia consente all’uomo
23
2. I nuovi atteggiamenti culturali PROFILO
Due opere di uno dei massimi esponenti della cultura rinascimentale, Piero della Francesca, noto per la luminosita dei colori, la nitidezzadel tratto e il rigoroso ordine compositivo dei suoi quadri. A sinistra: Sacra conversazione, 1472-74, olio su tela (Milano, Pinacoteca diBrera). A destra: Ritratto di Federico da Montefeltro, 1465 ca., olio su tavola (Firenze, Galleria degli Uffizi).
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una larga indipendenza dalla natura e nello stesso tempo pone l’esigenza di com-
prenderla e controllarla, per la produzione manifatturiera e per i commerci. Con questo
nuovo atteggiamento si pongono le basi della imminente rivoluzione scientifica: l’uomo
considera la natura come una realta regolata da princıpi prevedibili e afferma che, pur
essendo creata da Dio, essa non e riconducibile al suo esclusivo controllo. Si ripresenta
quindi la prospettiva che aveva caratterizzato gran parte della filosofia greca, secondo cui
la natura e razionale e la ragione che guida la natura corrisponde alla ragione umana,
per cui l’uomo e in grado di capire la realta e anche di trasformarla. Il Rinascimento e
un’epoca di invenzioni e di scoperte. Il sapere non e piu quello teologico finalizzato alla
comprensione della fede, ma diventa un sapere finalizzato al miglioramento della vita
terrena.
La centralitadell’uomo
L’affermarsi di una mobilita di classe legata alle capacita individuali determina l’interesse
per la formazione dell’individuo. L’uomo e artefice del proprio destino, e faber suae for-
tunae: da qui la centralita che la riflessione sull’uomo assume per la filosofia e per il sapere
in generale. Ne consegue la rivalutazione della vita terrena e la definizione di nuovi valori,
fondati sulla responsabilita dell’individuo, verso se stesso e verso la societa.
Il rapportocon Dio
Anche il rapporto con Dio si trasforma nella stessa direzione: il principio di autorita e
contestato, l’individuo vuole essere protagonista della propria fede e stabilire un rapporto
diretto con Dio: la religiosita di Erasmo e la Riforma costituiscono le espressioni piu visibili
di un fermento che attraversa tutta la societa. La gerarchia ecclesiastica e messa in di-
scussione, e contestata la necessita di intermediari nell’interpretazione delle Scritture, viene
rivendicato un ruolo attivo dell’individuo nel modo di vivere la propria fede.
L’atteg-giamento
versoil tempo
Nel mutamento complessivo della mentalita, cambia inoltre l’atteggiamento verso il tempo,
controllato anch’esso dall’uomo, e scandito in modo sempre piu preciso, perche adesso
coincide con il denaro: il tempo agricolo e regolato dalla natura, quello della nuova eco-
nomia si traduce nel valore delle merci prodotte e nei salari da pagare agli operai. Misu-
randolo con precisione, l’uomo e in grado di dominarlo e l’esigenza di quantificare e ridurre
a numero i vari aspetti della realta prelude alla rivoluzione scientifica.
L’atteg-giamento
versolo spazio
Anche verso lo spazio viene definendosi un atteggiamento simile: per poterlo comprendere e
quindi modificare, lo si deve quantificare e rappresentare graficamente. In ambito pittorico
viene introdotta la prospettiva, una rappresentazione dello spazio attraverso la tecnica, tesa
a controllarne la riproducibilita in modo esatto, matematico. In ambito geografico la rap-
presentazione cartografica si trasforma completamente: mentre la cartografia del Medioevo
era simile alla raffigurazione pittorica, adesso si avverte l’esigenza di una rappresentazione
piu fedele del mondo, per fini pratici, come il commercio o la navigazione.
La nuova concezione della natura, la centralita dell’uomo, i nuovi atteggiamenti culturali
che vanno definendosi, costituiscono il punto di riferimento necessario per comprendere le
diverse concezioni filosofiche, che, pur non essendo riducibili a questi soli aspetti, sono
profondamente radicate in questa nuova realta.
GUIDA ALLO STUDIO
O Come cambia nel Rinascimento l’atteggiamento verso la natura? Che rapporto c’e fra tale
cambiamento e la nuova economia? Perche viene superato il fatalismo?
O Quali sono le cause della centralita dell’uomo? Da quali aspetti e caratterizzata?
O Come viene ridefinito il rapporto uomo-Dio?
O Quali sono gli aspetti principali del nuovo atteggiamento verso il tempo? E di quello verso lo spazio?
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MODULO 1 Umanesimo e Rinascimento
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3 La filosofia rinascimentale
I nuclei dellafilosofiarinasci-
mentale
La filosofia rinascimentale ruota intorno a due concetti principali: la nuova centralita
dell’uomo e una nuova concezione della natura. L’uomo e visto come padrone del proprio
destino, in grado di determinare, con le sue capacita, la propria vita e il proprio posto nella
societa, ma anche, e forse soprattutto, come faber sui, come artefice di se stesso, potendo
innalzarsi fino alla natura angelica, se segue la ragione, oppure degradandosi fino alla natura
animalesca se segue gli istinti (come afferma Pico della Mirandola). La natura e vista come
razionale e dunque come comprensibile dalla mente umana e con essa in sintonia.
25
3. La filosofia rinascimentale PROFILO
è
èafferma
che
IL NATURALISMORINASCIMENTALE
un unicoorganismo vivente
animata
regolata da leggi
l’universo
la natura
l’uomo
intelletto
mani
perché
crea con
partecipa
alla
�
è
èafferma
che
IL NEOPLATONISMORINASCIMENTALE
la natura
estrinsecazionedi Dio
infinito
vitale
razionale
l’anima copula mundi
spirito
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l’universo�
creazione divina
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Queste due concezioni sono strettamente collegate, trovando espressione nella corri-
spondenza, comune a tutte le filosofie rinascimentali, tra il «microcosmo» e il «macroco-
smo». L’uomo e inteso come un «microcosmo» la cui struttura, anche anatomica, riproduce
quella dell’universo, del «macrocosmo», che e anch’esso dotato d’anima, come l’uomo.
La filosofia rinascimentale sviluppa la consonanza tra uomo e universo in piu direzioni:
sottolineando l’opera creatrice dell’uomo che affianca quella immanente di Dio (Bruno),
oppure parlando dell’influsso delle stelle sulla vita umana (Campanella), o ancora sottoli-
neando la «medieta» dell’uomo tra il mondo materiale e quello spirituale (Cusano e Ficino),
o riconducendo sia l’uomo sia il cosmo agli stessi princıpi, con la conclusione che anche il
cosmo, in ognuno degli esseri che lo compongono, e animato e avverte sensazioni, come
l’uomo (Telesio).
Articola-zione della
filosofiarinasci-
mentale
Pur ruotando intorno a un nucleo unitario di temi, la filosofia rinascimentale appare molto
variegata sia nei motivi ispiratori sia nelle prospettive di ricerca che privilegia. Per il primo
aspetto, ad esempio, al neoplatonismo che costituisce il motivo dominante si affiancano
l’aristotelismo, il pitagorismo, l’epicureismo, il richiamo a tradizioni magico-esoteriche, e
cosı via. Per il secondo aspetto, accanto al naturalismo e al problema del rapporto tra Dio e il
mondo, che sono i temi centrali dei filosofi trattati in questo capitolo, assumono un rilievo
fondamentale la politica e la problematica religiosa legata alla Riforma e alla Controriforma.
Naturalismoe neopla-
tonismo
Il neoplatonismo e il naturalismo, oltre a presentare importanti elementi comuni, alle volte si
sovrappongono. Basti pensare alla figura di Giordano Bruno, tradizionalmente collocato nel
secondo ambito ma nella cui filosofia i motivi neoplatonici hanno un ruolo per molti versi
centrale; o, d’altro lato, alle molte analogie tra La citta del Sole di Campanella e La Repubblica
di Platone; o ancora all’interesse, comune a quasi tutti i filosofi qui considerati, per la magia,
che aveva trovato dignita filosofica in riferimento a un pitagorismo ricco di sintesi con il
platonismo e alla traduzione, a opera di Ficino, degli scritti attribuiti a Ermete Trismegisto.
L’importanzadella natura
L’aspetto di piu esplicita convergenza fra le due tendenze e la centralita che in esse assume
la natura e il nuovo modo di intenderla, per molti versi simile. Tale centralita e d’altro lato
uno dei denominatori comuni del Rinascimento e si spiega con la quantita di significati e di
nuove istanze che si esprimono attraverso la rivalutazione della natura. Essa e in primo
luogo affermazione della centralita dell’uomo e della vita terrena, sacralizzata dalla pre-
senza immanente della divinita. L’unificazione astronomica, con Copernico, fra la Terra e le
sfere celesti e anche unificazione del terreno e del divino, e il superamento di quel modello
cosmologico aristotelico-tolemaico che separava nettamente le cose dell’uomo dalle cose
divine (mondo sublunare e mondo celeste). Sia il naturalismo sia il neoplatonismo affer-
mano inoltre la razionalita della natura; da qui deriva la possibilita di studiarla e di com-
prenderla, in una prospettiva che porta alla nascita della mentalita scientifica. Nel
Rinascimento si delinea la possibilita di controllare la natura, di modificarne il corso, di
utilizzarne le leggi per prevederne il comportamento. Sia Cusano sia Bruno affermano che
l’uomo deve cooperare con la creazione divina, e parallelamente Telesio e Campanella
sottolineano come l’uomo sia parte del vitalismo della natura, possa conoscerla e tra-
sformarla dall’interno, utilizzandone le leggi e le forze che la animano.
GUIDA ALLO STUDIO
O Quali sono le due tendenze principali della filosofia
rinascimentale?
O Da quali filosofie classiche e influenzata?
O In che senso il pensiero rinascimentale prelude alla rivoluzione scientifica?
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MODULO 1 Umanesimo e Rinascimento
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3. La filosofia rinascimentale PROFILO
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO
Scienza e pittura in Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci (1452-1519) e il simbolo dell’uomo
rinascimentale, ancora oggi considerato l’esempio del-
l’intellettuale cosmopolita, piu europeo che italiano,
artista, poeta, filosofo, scienziato e artigiano allo stesso
tempo.
Con Leonardo la natura e insieme oggetto di in-
teresse artistico e di intervento tecnico. Ai suoi
tempi le «botteghe» degli artisti fiorentini erano la-
boratori in cui l’apprendistato artistico era stretta-
mente collegato ad apprendimenti scientifici e al-
l’acquisizione di abilita manuali. L’elogio della manua-
lita si collega in Leonardo all’elogio dell’esperienza,
posta esplicitamente in rapporto con la conoscenza
scientifica, in quanto a suo avviso la separazione tra
esperienza e ragione e un grave ostacolo alla cono-
scenza. La prima, infatti, fornisce alla seconda le os-
servazioni senza le quali nascono teorie vuote di
significato, e inoltre da conferma alle elaborazioni della
ragione. La scienza richiede tanto la ragione quanto
l’esperienza, e deve inoltre essere utile; la meccanica,
egli dice, e il paradiso delle scienze matematiche.
Leonardo studia il movimento dei solidi e dei liquidi,
il fenomeno della visione, l’attivita motoria degli ani-
mali, la meccanica del volo, il funzionamento del cuore
e si rende conto della possibilita di ricostruire la storia
della Terra attraverso l’osservazione delle rocce. Egli
afferma che tutto nel mondo e animato, in tutto si
manifesta un ordine necessario; in tale ordine puo
inserirsi l’attivita umana guidata dalla ragione.
L’arte ha un’importante valenza conoscitiva.
La pittura e un modo di accostarsi alla realta, di
studiarla, di fissarla sottraendola al volgere del
tempo. In quanto raffigura le opere della natura, la
pittura e superiore alla poesia, che rappresenta le
parole, opere degli uomini. Rispetto alla poesia, la
pittura ha una maggiore forza comunicativa: si ri-
volge all’occhio, senza richiedere interpreti o
conoscenze linguistiche particolari, risultando
comprensibile in maniera immediata e in-
tuitiva.
La prospettiva, l’anatomia, lo studio
della luce e dei colori consentono al
pittore di svelare la realta, di conoscere
e far conoscere la natura attraverso
la creazione di una nuova
realta, l’opera d’arte. La pit-
tura e figlia della natura,
dice Leonardo. Anche il di-
segno tecnico non si distac-
ca molto, per la sua funzione, dalla creazione artisti-
ca: Leonardo studia le piante disegnandole, si serve del
disegno per i suoi progetti di mac-
chine che utilizzino le leggi della
meccanica per il miglioramento
della vita umana: una macchina
scavatrice, una macchina per
volare, una per andare sot-
t’acqua.
Con Leonardo la sintesi di
arte e scienza, di poesia e tec-
nica, raggiunge il suo culmine,
ma anche il suo ultimo rilevante
esempio, prima delle grandi
fratture dei secoli seguenti.
Leonardo da Vinci,Dama con l’ermellino(ritratto di CeciliaGallerani), 1488-90,tavola (Cracovia,Czartoryski Museum).
Leonardoda Vinci,Studianatomici,1510:muscolaturadel braccioumano dalCodiceatlanticodi Leonardo(Londra,RoyalCollection).
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est
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MODULO 1 Umanesimo e Rinascimento
FILOSOFIA PER IMMAGINI
La scuola d’Atene
La scuola d’Atene, l’affresco dipinto da Raffaello per
papa Giulio II nelle sue stanze private in Vaticano, e un
documento prezioso per capire il particolare modo in
cui i rinascimentali si avvicinavano alla tradizione filo-
sofica. Nel progettarlo, infatti, il pittore si e fatto quasi
certamente assistere da un gruppo di teologi ed esperti.
Il primo dato che appare in evidenza e la straordinaria
importanza attribuita alla filosofia, non piu considerata,
come nei secoli precedenti, una disciplina subordinata
alla teologia (ancilla theologiae). La filosofia e ormai una
scienza autonoma, del tutto emancipata; il suo prestigio
e sottolineato dalla monumentalita dell’edificio, dalla
centralita del punto di vista che costruisce una fuga
prospettica grandiosa e simmetrica. I filosofi vi si affol-
lano discutendo fra loro in piccoli gruppi, segno del-
l’importanza attribuita al dialogo fra le varie scuole
filosofiche al fine di giungere a una conciliazione fra esse.
In ultima analisi la tesi sostenuta nel dipinto consiste
nell’idea che sia possibile giungere a una sintesi unitaria
fra le dottrine sostenute da tutti i grandi pensatori. A
sinistra si dispongono i maestri del pensiero mistico e
neoplatonico (Orfeo, Pitagora), sulla destra i filosofi della
natura e gli scienziati (Tolomeo, Euclide, Zoroastro).
La dignita dellafilosofiaRaffaello,La scuola d’Atene,1509-11, affresco(Roma, MuseiVaticani).
ATTIVITA
O Raffaello attribuı a Platone il volto di un suo celebre contemporaneo. Sai indicare quale?
O Anche la figura di Eraclito, ritratto in primo piano nella classica postura della malinconia (con la
mano appoggiata sulla guancia) ha il volto di un grande rinascimentale. Se osservi bene non ti sara
difficile scoprire quale.
O Il filosofo isolato dal contesto, scompostamente sdraiato sui gradini della scala, e Diogene. Perche e
rappresentato in questo modo?
O Riesci a riconoscere Socrate tra i vari personaggi? In quale atteggiamento e rappresentato?
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4 Il neoplatonismo: Cusano
La dottaignoranza
Niccolo Krebs (1401-64), detto «il Cusano» dal luogo di nascita, il villaggio di Cues, presso
Treviri, nella sua opera piu nota, La dotta ignoranza (1440), muove da un’analisi delle
possibilita conoscitive dell’uomo. La conoscenza consiste sempre nella proporzione tra cio
che e certo e cio che e incerto, tra cio che e noto e cio che non lo e. Mentre la conoscenza
umana e limitata, quella divina, cioe la verita, e infinita, quindi non se ne puo avere
conoscenza, ma soltanto una «dotta ignoranza», un sapere di non sapere. «La cosa piu
perfetta che un uomo quanto mai interessato al sapere potra conseguire nella sua dottrina
e la consapevolezza piena di quell’ignoranza che gli e propria» (La dotta ignoranza, I, II,
par. 5, p. 69). Nell’uomo esiste pero un desiderio di sapere, che lo porta ad ampliare
sempre di piu la propria conoscenza. Secondo la celebre metafora proposta da Cusano,
essa tende verso la conoscenza perfetta, ma e lo stesso tendere del poligono inscritto nella
circonferenza, che si approssima a questa via via che aumenta il numero dei lati, senza
tuttavia poter mai coincidere con essa. Anche la conoscenza umana e suscettibile di un
progresso all’infinito, che non potra pero mai condurre alla verita perfetta. Cio non pre-
clude la possibilita della conoscenza, ma ne sottolinea il carattere comunque ipotetico e
perennemente orientato alla ricerca, senza un punto di arrivo definitivo.
L’infinitadell’universo
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Cusano e noto soprattutto per la sua concezione cosmologica, che anticipa concetti im-
portanti della rivoluzione copernicana e addirittura scoperte molto piu recenti. Egli nega il
geocentrismo, afferma l’infinita dell’universo e dei mondi, supera il dualismo del sistema
aristotelico-tolemaico sostenendo l’omogeneita fra la Terra e i corpi celesti, ritiene infine che
l’universo sia pieno di forme di vita diverse da quelle conosciute. Tutta questa complessa
costruzione viene elaborata come deduzione e corollario di una concezione teologica for-
temente caratterizzata da elementi platonici, che fanno di Cusano il principale rap-
presentante del platonismo rinascimentale.
Dioe l’universo
Dio comprende in se tutto l’universo, pur non identificandosi con esso. L’universo non puo
avere in se nulla che non sia gia in Dio, che e tutto. Ma nell’universo la realta divina si
spazializza nelle forme della pluralita: l’unita diventa molteplicita, secondo uno schema
matematico che, seguendo il Platone del Timeo, Cusano considera come struttura del-
l’universo.
Il rapporto tra Dio e l’universo viene spiegato da Cusano mediante i concetti, gia usati
dalla scuola di Chartres, di complicatio ed explicatio. Complicare vuol dire, letteralmente,
«piegare insieme», come quando si piega un fazzoletto in modo che le diverse parti si
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4. Il neoplatonismo: Cusano PROFILO
ma
può
alloraquindi
se
essere estesoall’infinito
l’universoè infinito
metafora delpoligono inscrittonella circonferenza
sostiene
cheCUSANO
il sapere umanoè limitato
Dio è complicatiodell’universo
l’universo èexplicatio di Dio
l’universo conservain sé gli attributi divini
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sovrappongano e coincidano. In Dio tutte le cose ritornano all’unita, Egli e la complicatio
dell’universo. Reciprocamente, Dio si spazializza e si dispiega nell’universo, che ne co-
stituisce la explicatio.
L’universoha gli stessi
attributidi Dio
Se l’universo e explicatio di Dio, deve conservarne gli attributi. Da queste premesse, Cusano
deriva la concezione innovativa dell’universo, la nuova cosmologia, costruita per via de-
duttiva. L’universo e infinito, come Dio, e come tale non ha un centro, ne e ammissibile la
sfera delle stelle fisse intesa come limite dell’universo. Solo Dio, il principio dell’universo, ne e
centro e limite: la macchina del mondo avra il centro dovunque e la circonferenza in nessun
luogo, perche la sua circonferenza e il suo centro sono Dio che e dovunque e in nessun luogo.
La Terra e una stella su cui abitano gli uomini; ogni altra stella e un mondo con i suoi abitanti,
di cui non possiamo saper nulla.
L’uomo creagli strumenti
dellaconoscenza
Come Dio crea le cose, la mente crea gli oggetti della propria conoscenza, e in particolare gli
enti matematici, attraverso i quali e possibile interpretare l’esperienza e dare un significato
razionale ai dati della sensazione. Noi, infatti, conosciamo razionalmente la realta solo quando
ne individuiamo i rapporti matematici, mediante concetti (punto, linea, angolo, figura
geometrica) che noi stessi abbiamo costruito. L’uomo e dunque simile a Dio. In Cusano nuova
visione del cosmo e centralita dell’uomo sono complementari e si conciliano. La struttura
dell’universo e matematica. Dio ha compiuto la creazione seguendo modelli matematici e
infondendoli nella realta. Gli enti matematici, pero, possono essere creati anche dalla mente
umana. Questa possibilita fa sı che esista una forte consonanza tra l’universo e la mente
dell’uomo che, a livello conoscitivo, e creatore, come Dio lo e nell’ambito della realta.
La strutturagerarchica
dell’universo
La struttura matematica creata dall’uomo non e identica a quella presente nell’universo, per
cui la conoscenza e sempre congetturale, mai certa. Con questa prudenza, Cusano avanza
ipotesi sulla organizzazione dell’universo, distinguendo quattro unita: Dio, l’intelligenza, la
ragione o anima, il solido o corpo. L’uomo occupa la posizione mediana: partecipa delle
idee con l’intelletto, ma ha bisogno anche del corpo, cioe della sensazione, per conoscere le
cose. I sensi non danno la conoscenza della realta, che deriva dagli enti matematici costruiti
dalla mente umana, ma forniscono il materiale al quale applicare le funzioni della mente. La
teoria della conoscenza di Cusano e fondamentalmente razionalistica, anche se i sensi vi
svolgono, a causa dei limiti propri della natura umana, una funzione importante.
GUIDA ALLO STUDIO
O In che senso Cusano parla di «dotta ignoranza»?
O Su quali basi afferma l’infinita dell’universo?
O Qual e il rapporto tra l’universo e Dio?
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MODULO 1 Umanesimo e Rinascimento
J. de’ Barbari, Ritratto di Luca Pacioli, 1495(Napoli, Gallerie di Capodimonte).
Il quadro raffigura il matematico Luca Paciolinell’atto di dimostrare la proposizione 8
degli Elementi di Euclide a Guidubaldoda Montefeltro, figlio del duca di Urbino Federico.
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5 Il neoplatonismo: Ficino
Ficinoe il neopla-
tonismo
Il neoplatonismo italiano fa riferimento a Marsilio Ficino (1433-99) come suo massimo
rappresentante e divulgatore. Cusano, infatti, resta in ampia misura estraneo alla cultura
italiana e le sue opere non hanno qui molta diffusione. Inoltre, Ficino esprime una tendenza
molto viva nella filosofia italiana del Rinascimento e in gran parte estranea al pensiero di
Cusano: il riferimento a fonti diverse da quelle platoniche e non circoscritte al neoplatoni-
smo cristiano, quali ad esempio la tradizione ermetica. Nell’Accademia platonica fiorentina,
istituita nel 1462 nella villa suburbana di Careggi offertagli da Cosimo il Vecchio de’ Medici,
Ficino traduce in latino l’intera opera di Platone, ma anche le Enneadi di Plotino, e ancora
Porfirio, Giamblico, Proclo, lo Pseudo-Dionigi.
Le cinqueipostasi
Nei suoi tratti principali, la filosofia di Ficino si richiama esplicitamente al neoplatonismo di
Plotino. La realta metafisica e costituita da cinque ipostasi, disposte gerarchicamente in
ordine discendente. Al vertice abbiamo Dio, poi la natura angelica, l’anima, la qualita (cioe la
forma) e il corpo. Da Dio procedono le altre ipostasi, create e non emanate, con una libera
scelta di Dio come persona che produce gli altri gradi dell’essere per un atto di amore. La
creazione procede pero dall’interno, per cui Dio, pur essendo trascendente, si manifesta nel
mondo e attraverso il mondo.
Il rapportotra unita e
molteplicita
L’ordine gerarchico e determinato dalla proporzione tra unita e molteplicita. L’unita senza
molteplicita e Dio, la molteplicita senza unita e il corpo. La qualita, cioe la forma, conferisce
unita al corpo, ma partendo dalla molteplicita, che e ancora prevalente; nell’anima, al
contrario, e l’unita a prevalere. Nella natura angelica esiste soltanto l’unita, pero moltiplicata:
negli angeli infatti non ci sono piu individui per la stessa specie, ma ci sono piu specie, come
avviene nell’intelletto della tradizione neoplatonica, cui la natura angelica corrisponde: ogni
idea e unica, ma l’intelletto e formato da una pluralita di idee. Infine in Dio non c’e ne
molteplicita ne pluralita, ma unita assoluta.
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5. Il neoplatonismo: Ficino PROFILO
costituito
da
ovvero
costituito
da
livellospirituale
copulamundi
livellomateriale
si suddivide
in
costituita
da
animadel mondo
animadell’uomo
la gerarchiadell’universo
quinta ipostasi:corpo
quarta ipostasi:qualità
seconda ipostasi:natura angelica
prima ipostasi:Dio
terza ipostasi:anima
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L’animadel mondo
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L’anima e considerata in generale come il principio razionale che regola la realta secondo i
modelli delle idee e le da vita. Essa non e percio propria soltanto dell’uomo, ma anche del
mondo e delle sfere celesti, cioe di tutto cio che e organizzato secondo ragione e orientato
verso una finalita. L’anima del mondo forgia la natura come un artista immanente, come un
artigiano che plasma dall’interno alberi e animali. La filosofia di Ficino e una vera esalta-
zione della natura, la quale e provvista di una razionalita complessiva ed e vivente in ogni
sua parte, anche nei corpi che appaiono come inanimati. Questi non hanno un’anima in-
dividuale, ma sono tutti pervasi dalla vita dell’anima del mondo. Ficino ritiene che ognuno
dei quattro elementi naturali (terra, acqua, aria e fuoco) abbia un’anima propria, cosı come
ognuna delle sfere celesti. Inoltre, gli animali hanno anime individuali, poiche possono
spostarsi liberamente senza dipendere dall’elemento che li ospita. Tutte le anime, compresa
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MODULO 1 Umanesimo e Rinascimento
LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO
L’ermetismo
Intorno alla figura mitica di Ermete Trismegisto (dal
greco trısmegistos, «tre volte grandissimo») sono orga-
nizzati una serie di scritti di provenienza alessandrina,
risalenti al IIII secolo d. C. Il mosaico sul pavimento del
duomo di Siena mostra Ermete con un copricapo egizio
mentre dona la conoscenza agli uomini (gli si attribuiva
addirittura l’invenzione della scrittura). Il pannello sulla
destra mostra una iscrizione tratta dall’Asclepio, un im-
portante testo ermetico, densa di allusioni alla filosofia
gnostica: «Dio, creatore di tutte le cose, creo un se-
condo Dio visibile e fu questi il primo Dio che egli fece e
in cui si compiacque e questo Figlio fu chiamato santo
Verbo».
Questi scritti ermetici sono contemporanei degli
Oracoli Caldaici, considerati nel Rinascimento come
appartenenti allo stesso corpus di scritti. Nel 1471 Ficino
completa la traduzione del Corpus hermeticum, in di-
ciannove trattati. Si tratta di scritti eclettici, in cui si
avverte l’influenza della tradizione orfico-pitagorica e
platonica, ma anche quella della cosmologia stoica e
soprattutto della gnosi (dottrina che ruota attorno a un
dualismo esasperato tra spirito e materia e all’idea che
la visione divina sia un’illuminazione, di natura cono-
scitiva, riservata a pochi). Come per la gnosi, la cono-
scenza e affidata alla rivelazione; per molti aspetti, pero,
gli scritti ermetici sono in sintonia con il platonismo
rinascimentale: Dio e inconoscibile e ineffabile, ma si
manifesta nell’universo, con il quale tende a essere
identificato. L’uomo e considerato il termine medio e la
sintesi di tutto l’universo, «il miracolo piu grande della
natura», secondo un’espressione che Ficino riprende da
questi scritti. L’anima umana puo ricongiungersi con
Dio in virtu della conoscenza.
A questi tratti l’ermetismo unisce una concezione
organicistica dell’universo, secondo la quale esiste
una forte corrispondenza tra gli elementi dei corpi ter-
restri e il cosmo. Da qui deriva la concezione dell’uomo
come microcosmo, come «piccolo mondo» che riflette
la composizione e la struttura del macrocosmo, cioe
dell’universo.
Ermete Trismegisto, mosaico, Duomo di Siena.
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