DIECIREGOLE PER IL SUCCESSO

PRESENTAZIONI EFFICACI

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Credo che molte persone pensino di saper farepresentazioni solo perché sanno utilizzare inumerosi software a disposizione. In realtànon basta: fare una presentazione è unagrande responsabilità perché il suo risultatopuò cambiare la percezione dei tuoi argomentirispetto all'audience di riferimento. La formula da utilizzare non è unasommatoria ma una moltiplicazione di questi3 principali fattori:

UTILE x GRADEVOLE x ISPIRARE =PRESENTAZIONE EFFICACE

Se anche uno di questi fattori è zero, ilrisultato sarà sempre zero. E dico sempre.

- Federico AttoreFounder and Chairman Tell Well

NON HAI NULLA DA PERDERE,

APPLICA QUESTE 10 REGOLE EVEDRAI CHE LE TUEPRESENTAZIONI PRODURRANNOUN EFFETTO POSITIVO SULLA TUAAUDIENCE.

E RICORDA: IL BUON CUOCOE' CHI SEGUE LA RICETTA.

UNOPROGETTA IN

ANALOGICO

Il computer è solo uno strumento, la vera svolta della tua presentazione è nella tua testa. Quindi per prima cosa bisogna crearel'ossatura della tua presentazione.Procurati dei post-it e un pennarello nero.Individua un wall e inizia ad attaccare i post-itcon:- informazioni generali - argomenti da trasferire- idee dei messaggi verbali e visivi- parole chiave del tuo speech

DUECONOSCI BENELA TUA AUDIENCE

Ricorda: devi dare un beneficio concreto a chiascolta o legge la tua presentazione.La tua audience non è venuta per te ma peril beneficio che tu puoi procurarle. Mettiti nei panni della tua audience,cammina e respira con lei.Devi conoscere non solo il profilosocio-demografico, ma cosa la tiene svegliadurante la notte. Ma non basta: in unapresentazione l'audience non è mai tuttauguale e tu devi segmentarla. Più la conosci epiù capirai come creare il call to action.

CERCA LA BIG IDEAE RAFFORZALA

TRE

"Tutte le strade portano a Roma", dicevano gliantichi. Così in una presentazione tutte le slideo i frames devono portare all'idea centrale chetu vuoi trasferire. I messaggi servono asupportare l'idea e ad aiutare il pubblico acapirne l'essenza.Quando hai individuato la big idea scrivila inuna frase che non occupi più di due righe.

Add textTRASFORMA LA TUAPRESENTAZIONEIN UNA STORIA

QUATTRO

Da sempre le storie creano emozioni ereazioni fisiche coinvolgenti. Applica alla tua presentazione i principi dellostorytelling, dividendo i contenuti in tre atti:- Atto 1: racconta il contesto e trova un"turning point" di trasformazione- Atto 2: rendi il contesto più sgradevolepossibile e crea complicazioni- Atto 3: è l'atto risolutivo e tu devi proporrela soluzione

IN UNA STORIA

SCEGLI IL

SOFTWARE GIUSTO

CINQUE

A seconda della tua audience, della tua idea edella storia che devi trasferire, esiste il softwaregiusto da utilizzare. Se la tua presentazione è Zen, cioè moltofotografica e con pochissimi testi, Keynote fa per te.Se invece la tua presentazione è piùistituzionale e vuoi assicurarti che sia fruibileda qualsiasi device, il PowerPoint è l'ideale. Infine, se vuoi cambiare registro e sviluppareuna struttura con un overview e un verostorytelling, scegli Prezi.

IN UNA STORIA

FAI DESIGNNON DECORAZIONI

SEI

Non creare nelle tue slide giochi grafici fine ase stessi. Fai sempre in modo che la graficasia realmente di aiuto alla comprensione dei messaggi. Trasforma dove puoi le parole inimmagini e gli elenchi puntati in diagrammi.Se usi grafici, fai in modo che siano i più chiaripossibili e non mettere in risalto griglie edetichette. Usa spazi bianchi tra gli oggetti enon temere l'effetto vuoto. L'audience apprezza la chiarezza. Usa sempredue font diverse con colori diversi. Una fontper i titoli ed una per le body. In questo modocambi ritmo.

IN UNA STORIASETTEFAI PARLAREI DATI

I dati possono provocare due diverse reazioni:annoiare o coinvolgere. Se vuoi coinvolgere,molto dipende da come mostri i dati e dalcontesto visuale in cui li inserisci.Quando spieghi un dato quantitativo non dareper scontato che l'audience capisca il sensodella quantità che vuoi comunicare. Il metodomigliore per far sì che il dato sia comprensibileè collegarlo a qualcosa di conosciuto. 5 gigabyte potrebbero non significare nulla,ma se ti dicessi che ti danno la possibilità diarchiviare 1000 canzoni, il dato ti è subitopiù chiaro.

IN UNA STORIAOTTOPREPARA MOLTO

BENE LO SPEECH

Per ogni minuto di speech devi allenarti 1 ora. Scrivi la bozza del tuo discorso su un foglio etrasforma il tuo discorso in parole chiave. Orainizia a ripeterlo più volte davanti ad unospecchio. Chiedi supporto ad una persona dicui ti fidi, dagli un bicchiere ed un cucchiaino echiedigli di battere il bicchiere con ilcucchiaino ogni volta che riscontra delleanomalie nel tuo speech. Ricordati che chi ti ascolta stacca la spina ogni10 minuti. 10, non 11. Lo sappiamo graziealle molte ricerche condotte sulle funzionicognitive. Quindi ogni 10 minuti devicambiare argomento.

IN UNA STORIANOVEPREPARAI CASSETTIDELLE DOMANDE

Capita a volte che alla fine della tuapresentazione tu debba rispondere ad alcunedomande. Spesso queste non sono semprepiacevoli, ma costituiscono resistenze alleargomentazioni proposte. Prima dellapresentazione devi perciò immaginarti ledomande che la tua audience può farti.Aggregale sulla base della loro affinità earchiviale in cassetti immaginari. Ad ognicassetto attribuisci un nome. Quando la tuaaudience ti porrà la domanda, saprai già qualecassetto aprire e dentro troverai le risposte.

IN UNA STORIADIECICURA

L'ALIMENTAZIONE

Dimmi cosa mangi e ti dico chi sei. Dimmicosa hai mangiato e ti dico come andrà la tuapresentazione. Sembra forzato ma prima diuna presentazione lo sforzo mentale chefacciamo è importante e richiede un apportodi zuccheri e vitamine fondamentale. Inoltre,più leggeri siamo e più ci sentiamo dinamici.L'alimento più importante della piramidealimentare per chi deve fare una presentazioneè la frutta, alimento ricco di acqua, zuccheri evitamine. Tutta energia per la nostra mente.

SE AVRAI SEGUITO TUTTE LE 10REGOLE, LA TUAPRESENTAZIONE SARA'

SICURAMENTE UN SUCCESSO.

MANCA ANCORA UNA COSA:

CONTROLLA CHE NON CISIANO ERRORI DI TESTO.

LASCIA RIPOSARE 24 ORE

E RICONTROLLA ANCORA.

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