Presentazione standard di PowerPoint · (siano esse i pazienti e/o le famiglie). La nostra mission...

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Sperimentazione di percorsi assistenziali integrati per la per la prevenzione delle complicanze della malattia di Alzheimer sulle basi del modello del Chronic Care Model nell’ASP di Catanzaro Dal progetto alla realtà operativa, prospettive future Maurizio Rocca Lamezia Terme 22 febbraio 2013

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Sperimentazione di percorsi assistenziali integrati per la per la prevenzione delle complicanze della malattia di Alzheimer sulle basi del modello del

Chronic Care Model nell’ASP di Catanzaro

Dal progetto alla realtà operativa, prospettive future

Maurizio Rocca

Lamezia Terme22 febbraio 2013

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Il progetto riuscirà a fugare le nubi basse cheoscurano il terreno dell’assistenza, il quotidianoconfrontarsi con i bisogni delle persone e dellefamiglie (che giocano un ruolo assistenzialepreminente nella gestione del paziente condemenza di Alzheimer) ? Riuscirà, in altri termini, arendere meno fragili quelle persone e le lorofamiglie ?

foto di Donatella Zechini

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Healt System

Delivery system design

Self management support

Decision support

Clinical information system

Resources and Policies

Chronic Care Model

Informed, activatedpatient

Informed, activatedpatient

Prepared, proactivepractice

team

Prepared, proactivepractice

team

Improved Outcomes

Productive Interactions

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SISTEMA OSPEDALIERO E SISTEMA ASSISTENZA PRIMARIA

Assistenza Ospedaliera(paradigma dell’attesa)

Assistenza Primaria(paradigma dell’iniziativa)

Intensività tecno-assistenziale ed elevatastandardizzazione dei processi

Estensività socio-assistenziale e modularitàdella risposta

E’ orientato alla produzione di prestazionied alla cura dell’episodio acuto

E’ orientato alla gestione di processiassistenziali e alla continuità delle cure

Presidia l’efficienza e i risultati sull’episodioacuto

Presidia l’efficacia e i risultati sul benesseredella persona

Tende al’accentramento e alla verticalitàper realizzare economie di scala

Tende al decentramento e alla orizzontalitàper valorizzare il capitale sociale

Punta all’eccellenza Punta all’equità

L’integrazione tra i due sistemi avviene attraverso la costituzione di un’unica rete assistenziale

da G. Maciocco, 2006

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MEDICINA DI INIZIATIVA

• Diagnosi precoce• Registri di patologia• Attivazione percorso

assistenziale

MEDICINA DI INIZIATIVA

• Diagnosi precoce• Registri di patologia• Attivazione percorso

assistenziale

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Necessità di una programmazione integrata sociosanitaria (PAT - PdZ) che preveda interventi finalizzati ai pazienti affetti da demenza;

Definizione di un percorso assistenziale condiviso da tutti gli attori dell’assistenza (Centri per le demenze, distretti, mmg, etc.);

Monitoraggio ed attivazione dei feedback

Analisi e valorizzazione delle risorse che i territori offrono

Capacità di territorializzare le prestazioni assistenziali

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Programmare con modalità integrate

Definire percorso assistenziale

Monitorare

Valorizzare le risorse

Territorializzare le prestazioni

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Lo scenario

foto di Donatella Zechini

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9

DistrettoDistretto

Dipartimento delle Cure Primarie

PdC

PERCORSO ASSISTENZIALE PUA

Unità OperativaCure Intermedie e

Fragilità

UVT

Piano di Zona

Piano di Zona

P.A.T.P.A.T.

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mmg

Forme associative

UCCP

SISTEMA CURANTE

AMBULATORI PER LE FRAGILITA’

Geriatra

DISTRETTO

CENTRI DEMENZE

rete

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PERCORSO ASSISTENZIALE PUA

Unità OperativaCure Intermedie e

Fragilità

UVT

CENTRI DEMENZE

AMBULATORI PER LE FRAGILITA’

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PUA

UVT

CENTRI DEMENZE

(equità d’accesso)

Piano personalizzato di

assistenza

logica di processo

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Il futuro prossimo (le prospettive, in altri termini), quindi,è caratterizzato da un grande lavoro di integrazione e dicondivisione di saperi scientifici ed organizzativi moltodifferenti tra di loro. Un lavoro di riposizionamento delproprio individualismo professionale ed organizzativo (intaluni casi addirittura istituzionale) finalizzato a darerisposte adeguate a bisogni complessi, alla fragilità che daquei bisogni scaturisce, alla solitudine delle persone(siano esse i pazienti e/o le famiglie). La nostra missionnon è certamente quella di nasconderci dietro il consuntoalibi «dell’agire per competenze» ma quella di mettere ingioco la nostra competenza (professionale) assieme adaltre competenze (professionali) per costruire uncontinuum assistenziale al servizio delle persone.

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foto di Donatella Zechini

“Ma quel’è la pietra che sostiene il ponte ?” –chiese Kublai Kan a Marco Polo che aveva

descritto un ponte pietra per pietra. “Il ponte non è sostenuto da questa o quella

pietra “ – rispose Marco – “ma dalla linea dell’arco che esse formano”.

Kublai Kan rimase silenzioso, riflettendo e poi aggiunse: “Perché mi parli di pietre? E’ solo

dell’arco che mi importa”. “Senza pietre non c’è arco”, rispose Marco Polo.

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Senza volerla offendere, ma una volta eravamo

amici, parenti o sposati ?

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Grazie per l’attenzione e …

foto di Donatella Zechini

grazie a