Presentazione AGENDA 21

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L’Agenda 21: esperienze e proposte a livello locale Dott. Andrea GIULIANI Arpalazio Venerdì15 maggio 2009 LUISS “Guido Carli”

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AGENDA 21, ARPA LAZIO

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L’Agenda 21: esperienze e proposte a livello locale

Dott. Andrea GIULIANI Arpalazio

Venerdì15 maggio 2009 LUISS “Guido Carli”

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Documenti di riferimento

• Agenda 21 di Rio (1992) • Carta di Aalborg (1994) • Risoluzione di Goteborg (1997 –Regioni) • Strategia di Lisbona (2000) • Strategia di Goteborg (2001) • VI programma comunitario di azione in materia di ambiente (2001) • Libro Bianco sulla Governance (2001) • Piano d’Azione di Johannesburg (2002) • Aalborg Commitments (2004) • Nuova Strategia UE per lo Sviluppo Sostenibile (2006) • Carta di Lipsia (2007) • Direttiva 2008/1/CE (AIA)

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L’Agenda 21 di Rio de Janeiro

L’Agenda 21, sottoscritta nel Giugno 1992 da 178 Paesi (tra cui l’Italia) a Rio de Janeiro nel corso della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo, rappresenta un Piano d’Azione Globale per l’attuazione, a livello locale, di strategie di gestione e sviluppo sostenibile del territorio.

Il livello “locale” cui si rivolge il documento, è espressamente richiamato dall’art. 28 che recita: “Dal momento che gran parte dei problemi e delle soluzioni cui si rivolge Agenda 21 hanno origine in attività locali, la partecipazione e la cooperazione delle amministrazioni locali rappresenta un fattore determinante per il raggiungimento dei suoi obiettivi”.

Piano d’Azione internazionale che impegna gli Stati aderenti a perseguire uno sviluppo sostenibile attraverso le Agende 21 locali

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L’Agenda 21

Lo stesso articolo, inoltre, invita le Amministrazioni locali a “…dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese private e adottare una propria Agenda 21 locale.

Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le amministrazioni locali dovrebbero apprendere e acquisire dalla comunità locale e dal settore produttivo, le informazioni necessarie per formulare le migliori strategie”.

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I temi dell’informazione e della partecipazione costituiscono i princìpi cardine cui si ispirano i sistemi di Governance pubblica europea.

La capacità di apertura delle istituzioni pubbliche, di rendere trasparenti i processi decisionali innescando meccanismi di coinvolgimento dei diversi attori della società civile è alla base del nuovo modo di concepire l’azione pubblica secondo il dettato dell’UE (Libro Bianco sulla Governance – 2001)

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L’Agenda 21 e la Scuola

In tutti i documenti elaborati a livello internazionale ed europeo riguardanti l’Agenda 21, si assegna un ruolo centrale al piano educativo e formativo. Nel capitolo 36 della stessa Agenda 21 l’educazione, l’istruzione e la formazione continua sono indicati come processi fondamentali per responsabilizzare i cittadini giovani e adulti nei confronti dei problemi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.

L’Agenda 21 e l’Università

Il Capitolo 31 attribuisce a Scienziati e tecnologi (ingegneri, architetti, disegnatori industriali, progettisti urbani, ed altri professionisti) la responsabilità particolare di individuare azioni e tecnologie per tutelare la biosfera.

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L’Agenda 21 Locale

L’Agenda 21 Locale viene spesso considerata un progetto, con un inizio e una fine, elaborato e gestito da soggetti esterni e/o interni all’ente e finanziato da un organo centrale.

È piuttosto un processo che si sviluppa lungo un percorso che parte da una decisione condivisa tra l’Autorità locale e gli attori del suo territorio, attraverso il quale individuare e condividere degli obiettivi di sostenibilità locale, verificarne la fattibilità e tradurli in azioni concrete.

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Sviluppo sostenibile

Il concetto di sviluppo sostenibile riconosce il principio secondo il quale benessere economico, giustizia sociale e tutela

dell’ambiente non possono essere perseguiti in modo disgiunto in quanto, alla distanza, risultano intrinsecamente

interdipendenti

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L’Agenda 21 Locale è un processo complesso, non ancora codificato e difficilmente codificabile considerata la diversa natura delle problematiche affrontate e le differenti priorità che contraddistinguono i soggetti che decidono di avviarla, nella loro articolazione gerarchica e nella loro distribuzione territoriale. Fasi del processo:

1. Avvio

2. Attuazione

Le fasi del processo

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Attuazione

• Attuazione del piano d’azione; • Valutazione e Reporting; • ….

Avvio • Sottoscrizione degli Aalborg Commitments; • Costituzione di un Ufficio Agenda 21; • Attivazione del Forum; • Redazione del Quadro diagnostico (RSA); • Definizione di indicatori e target condivisi; • Redazione del piano di azione locale.

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IL RUOLO DELL'UNIVERSITA', DELLA RICERCA E DEGLI ORDINI PROFESSIONALI

Cosa possono fare? 1. Elaborare programmi di studio e ricerca sullo sviluppo sostenibile. 2. Promuovere corsi per nuovi profili professionali e momenti di aggiornamento. 3. Introdurre codici di condotta etica nella ricerca. 4. Sviluppare partnership di ricerca applicata con le imprese. 5. Promuovere attività di divulgazione scientifica. 6. Avviare una propria Agenda 21.

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….Come????

1.  Impegnandosi formalmente a perseguire obiettivi di sostenibilità;

2.  Individuando gli interessi e gravitano sull’università e i soggetti (interni ed esterni) che li rappresentano per riunirli nel Forum;

3.  Istituendo uno Sportello A21; 4. Elaborando una Quadro diagnostico; 5. Condividendo obiettivi e target; 6. Arrivare a un piano d’azione; 7. ….. Ecc.

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Nel 2005 l'Ateneo torinese è stato t ra i pr imi a dotars i d i una Commissione di Sostenibi l i tà Ambientale interna al Senato degli Studenti che si è data l'obiettivo di intraprendere una riflessione sui temi non solo da un punto di vista didattico ma anche della gestione della struttura stessa dell'Ateneo. Nel marzo 2006 la Commissione ha promosso i l p roget to "Verso un'Agenda 21 di Ateneo" che nel convegno del 28 novembre vede la conclusione della sua prima fase.

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Tra le tante iniziative, sono da ricordare le proposte del Gruppo di Azione Locale per l'agenda 21 di Grugliasco per l'installazione di pannelli solari nel Comprensorio Universitario e la presentazione al bando dell'Edisu per le attività culturali di un progetto di "bosco diffuso dei diritti umani" all'interno del l 'Universi tà. I l progetto di laboratorio universitario di riciclo, restauro e scambio promosso da un’associazione sostenuta dal Senato S tudentesco sempre nell'ambito del progetto pilota "Verso un'Agenda 21 d'Ateneo".

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Regione Lazio

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L'Agenda 21 locale di Roma Le tappe del processo: 1994 - Roma adesione alla carta di Aalborg 1996 - predisposizione del Documento preliminare al Piano d'azione ambientale 1997 - pubblicazione della Relazione sullo stato dell'ambiente 1998 - costituzione del Forum Agenda 21 locale di Roma 1999 - avvio della consultazione sul Piano d'azione ambientale 2002 - il Consiglio Comunale approva il Piano d'azione ambientale 2004 – Quadro Cittadino di Sostegno QCS

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Quadro Cittadino di Sostegno QCS

Il Quadro Cittadino di Sostegno è un programma che sostiene la capacità progettuale dei Municipi romani, inaugurato con il bilancio 2004 dal Comune di Roma,

dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio.

www.romaeconomia.it

                                                             

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Quadro Cittadino di Sostegno QCS

Il QCS rappresenta la cornice programmatica all’interno della quale è stato avviato un percorso di sostegno ai Municipi nell’esercizio delle funzioni, istituzionalmente attribuite a questi organi di governo, tenendo conto delle reali dimensioni dei contesti entro i quali essi operano e si muovono.

La programmazione QCS 2007/2008 rafforza l’investimento da parte dell’Amministrazione comunale nel sistema dei Municipi come ambito nel quale si articolano le diverse dimensioni dello sviluppo urbano e dove la molteplicità dei bisogni e delle potenzialità della città metropolitana trova la naturale collocazione.

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Quadro Cittadino di Sostegno QCS

Il QCS rappresenta, quindi, lo strumento attraverso il quale sistematizzare le strategie per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nell’intera area urbana e consolidare la capacità di programmazione e di governance del sistema municipale.

Per raggiungere gli obiettivi previsti il QCS supporterà i Municipi attraverso il finanziamento di interventi finalizzati alla realizzazione di azioni di sistema, tra cui:

la creazione della “Rete dei Municipi per l’Agenda 21 Locale”

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Quadro Cittadino di Sostegno QCS I singoli Municipi sono chiamati a presentare progetti nell'ambito

di quattro assi di intervento.

Asse 1 - Sociale ed educativo Asse 2 - Ambiente Urbano Asse 3 - Cultura e sport

Asse 4 - Sistemi locali di sviluppo Azioni di Sistema

(Bilancio Partecipativo, Bilancio sociale)

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La partecipazione dei cittadini ai processi decisionali pubblici è la prima condizione di sostenibilità dello sviluppo.

Le politiche ambientali devono essere basate sul confronto con i soggetti sociali interessati e tradursi in strategie condivise.

Una decisione concertata con i destinatari e costruita con un alto tasso di consenso è una decisione democratica che ha più probabilità di essere attuata in modo ottimale grazie alla collaborazione di tutti.

Conclusioni

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La più grande sfida che l’umanità si trova ad affrontare è come riuscire a vivere su questo pianeta con un numero crescente di esseri umani, in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere irrimediabilmente i sistemi naturali da cui traiamo le risorse per vivere e senza oltrepassare la loro capacità di sopportare scarti e rifiuti dei nostri sistemi di produzione e consumo. Questa sfida epocale non può essere elusa e deve divenire obiettivo prioritario delle agende politiche dei governi di tutto il mondo” .

(G. Bologna in prefazione a: L.R. Brown, Ecoeconomy – Una nuova economia per la Terra, Roma, Editori Riuniti, 2002).