Preghiere Di Santa Ildegarda Di Bingen

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Abbi pietà di me, o Signore, perché ho macchiato la mia anima col peccato! Cura le mie ferite sanguinanti, poiché ho peccato contro di te. Insegnami sempre di più, mio Dio, aiutami a compiere delle buone azioni, affinché la mia anima confusa possa guarire attraverso di e. ELOGIO DELLA SANTA TRINITA’ LODE ALLA TRINITA’ Antifona Lode alla Trinità Che è armonia e vita E principio creatore dell’essenza di tutte le cose. E’ anche gloria della schiera degli angeli, mirabile splendore dei misteri agli uomini ignoti, e vita in tutte le creature. POTENZA DELL’ETERNO Responsorio O potenza dell’eterno che tutto predisponesti nel tuo Cuore. Per il tuo Verbo tutte le cose sono state create, come tu Volesti, e lo stesso tuo Verbo si rivestì della natura umana nel mondo ereditato da Adamo. Così le sue vesti furono deterse dalla più grande soffe- Renza. O quanto grande è la misericordia del Salvatore Che ogni cosa purificò con la sua incarnazione Che la Divinità infuse senza vincolo di peccato. Così le sue vesti furono deterse dalla più grande soffe- Renza. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Così le sue vesti furono deterse dalla più grande sofferenza. SOMMO PADRE Antifona O sommo Padre, noi viviamo tra grandi angustie. Ora dunque ti supplichiamo, ti supplichiamo in nome

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Preghiere Di Santa Ildegarda Di Bingen

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Abbi pietà di me, o Signore,perché ho macchiato la mia anima col peccato!

Cura le mie ferite sanguinanti,poiché ho peccato contro di te.

Insegnami sempre di più, mio Dio,aiutami a compiere delle buone azioni,

affinché la mia anima confusapossa guarire attraverso di e.

ELOGIO DELLA SANTA TRINITA’

LODE ALLA TRINITA’Antifona

Lode alla TrinitàChe è armonia e vita

E principio creatore dell’essenza di tutte le cose.E’ anche gloria della schiera degli angeli,

mirabile splendore dei misteriagli uomini ignoti,

e vita in tutte le creature.

POTENZA DELL’ETERNOResponsorio

O potenza dell’eterno che tutto predisponesti nel tuoCuore.

Per il tuo Verbo tutte le cose sono state create, come tuVolesti,

e lo stesso tuo Verbo si rivestì della natura umananel mondo ereditato da Adamo.

Così le sue vesti furono deterse dalla più grande soffe-Renza.

O quanto grande è la misericordia del SalvatoreChe ogni cosa purificò con la sua incarnazioneChe la Divinità infuse senza vincolo di peccato.

Così le sue vesti furono deterse dalla più grande soffe-Renza.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Così le sue vesti furono deterse dalla più grande sofferenza.

SOMMO PADREAntifona

O sommo Padre, noi viviamo tra grandi angustie.Ora dunque ti supplichiamo, ti supplichiamo in nome

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Del tuo Verbo,per mezzo del quale ci facesti colmi dei beni che ci mancavano.

Piaccia ora a te, Padre, come ti si addice,volgere lo sguardo verso di noi perché, grazie al tuo aiuto,

non veiamo menoe il tuo nome non venga in noi cancellato.

E per il tuo stesso nome degnati di venire in nostro aiuto.

ETERNO DIOAntifona

O eterno Dio, compiaciti oraDi ardere di quell’amore

Che ci renda come le membraChe tu nel medesimo amore creasti

Quando, nella prima aurora del mondo,generasti il tuo Figlio,

prima di ogni altra creatura.Volgi lo sguardo sulla miseria che ci sovrasta,

allontanala da noi in nome di tuo Figlioe guidaci alla felicità della salvezza.

QUANTO AMMIRABILEAntifona

O quanto ammirabile è la prescienza del cuore divino,che conobbe da sempre ogni creatura.

Infatti quando Dio osservò il viso dell’uomo,che aveva plasmato,vide ogni sua opera

interamente riflessa nella medesima forma dell’uomo.O quanto ammirabile è il soffio

Che in tal modo ha animato l’uomo.

PASTORE DELLE ANIMEAntifona

O pastore delle anime,o primo soffio

dal quale tutti siamo stati creati.Ora veramente degnati di liberarciDalle nostre miserie e sofferenze.

EFFUSIONE DEL SANGUEAntifona

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O effusione del sangue, che risuonasti nell’alto.Tutti gli elementi si confusero,tremando e piangendo,

perché il sangue del loro Creatoreli aveva aspersi.

Sii l’unguento che ci guarisce dai nostri mali.

LA CARITA’Antifona

La carità abbandona in ogni cosa,dalla terra oltre gli astri del cielo,

su tutto degna di essere molto amataperché al sommo Re

diede il bacio della pace.

ALLO SPIRITO SANTO

SPIRITO SANTO VIVIFICANTEAntifona

Spirito Santo, vita che vivifica,motore di tutto e principio di ogni creatura.

Ogni cosa deterge dalle impurità,cancellando le colpe medica le ferite.

Così è vita splendente e degna di lode,suscitando e rinnovando ogni cosa.

FUOCO DELLO SPIRITO PARACLITOSequenza

O fuoco dello Spirito Paraclito,vita della vita di ogni creatura,

tu sei santo e vivificando plasmi.Santo sei nel bisogno medicando le piaghe,

santo sei nel detergere ferite purulente.O soffio di santità, o fuoco di carità,

o dolce sapore nei pettie immersione dei cuori nel profumo delle virtù.

O fonte purissima dove meditarePerché Dio raduno gli estranei e cerchi gli smarriti.

O usbergo di vitaE speranza unificante l’insieme di tutte le membra,

o cintura di virtù, salva chi è beato.Proteggi coloro che sono prigionieri del nemico,

libera quelli incatenati che la divina potenza vuole siano

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salvi.O strada infallibile che penetrò in ogni dove,

nel cielo, nella terra e in tutti gli abissi,tu tutti raduni e congiungi.

Per tuo volere le nubi scorrono, l’aere vola,le rocce trasudano umore,le acque generano ruscelli

e la terra produce germogli.Tu anche sempre istruisci i saggi,

resi felici per l’infusione della sapienza.Perciò sia lode a te, che sei inno di lode,

gioia della vita, speranza e altissimo onore,elargitore dei doni di luce.

SPIRITO DI FUOCOInno

O Spirito di fuoco, sia lode a te,che operi fra timpani e cetre.

Le menti degli uomini per te si infiammano,e le sante dimore delle loro anime conservano il loro

proprio vigore.Per questo la volontà si innalza e dona sapore allo spirito

e la sua guida è il desiderio.L’intelletto ti invoca con dolcissime parole

E ti prepara dimore con la ragioneChe si trasforma in auree opere.

Tu invero porti sempre una spada per troncareQuello che il frutto avvelenato offre con esecrabili pro-

positi di morte,quando la caligine ricopre volontà e desiderionei quali l’anima vola e dappertutto si aggira.

Ma è la mente che tiene uniti volontà e desiderio.Quando invero l’animo insuperbisce tanto da desiderareLa visione della pupilla del male e la bocca della malva-

gità,tu, quando vuoi, lo puoi subito bruciare nel fuoco.

Ma come anche la ragione si lascia scivolare sul pendiodel male

Tu, se vuoi, la afferri con forza e la obblighi a indietreggiareImmergendola nelle prove.

Quando infatti il male vibra si di te la sua spada,tu la respingi nel suo cuore,

come hai fatto con il primo angelo dannatoquando facesti rovinare nell’inferno la torre della sua

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superbia.E allora un’altra torre elevastiChe i pubblicani e i peccatori

Che ti confessarono i peccati compiuti con le loro azioni.Per questo tutte le creature che, grazie a te, ricevono la

Vita, ti lodano,perché tu sei un preziosissimo unguento

sulle aperte e infette ferite,che tu trasformi in preziosissime gemme.

Degnati dunque di unirci tutti a teE di condurci sulla retta via.

Amen.

ALLA SANTA VERGINE MARIA

SPLENDIDISSIMA GEMMAAntifona

O splendidissima gemmaE mite ornamento del sole

In te disceso,quale sorgente sgorgante dal cuore del Padre,

Lui, l’unico suo verbo,per il quale creò dall’origine il mondo,

che Eva sconvolse.Il Padre tramite te generò il Verbo con la natura umana,

e per questo tu sei quella luminosa sostanzadalla quale lo stesso Verbo aveva tratto ogni virtù

come quando generò tutte le creature dalla primitivamateria.

TU RESA SPLENDENTEAntifona

O tu resa splendente dalla luce divina,fulgida Vergine Maria,

fecondata del verbo di Dioonde fiorì il tuo ventre

per opera dello Spirito Santoche in te spirò e da te ritrasse

quanto Eva aveva sottrattospezzando l’originaria purezza,

avendo contratto il morbo del peccatoper suggestione del diavolo.

Tu mirabilmente , per divino volere, conservasti il tuoCorpo immacolato,

allorquando il Figlio di Dio

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fiorì nel tuo ventre,concepito dalla santa Divinità nelle divine intatte viscere,

contro le leggi della carneistituite da Eva.

OGGI SI APRI’Antifona

Oggi la chiusa porta ci ha svelatoCiò che nella donna il serpente aveva soffocato.

E così splende nell’auroraIl fiore verginale di Maria.

UNA DONNA PORTO’ LA MORTEAntifona

Poiché una donna fu strumento di morteUn’illustre Vergine la morte abolì

E per questo è una somma benedizioneIn forma muliebre,

prima di ogni altra creatura, essendosi Dio fatto uomonella dolcissima e santa Vergine.

QUANDO INIZO’ L’OPERA DI DIOAntifona

Quando fu fatta l’opera del dito di dio,creata a sua immagine,

si originò la mescolanza del sanguenel peregrinare del caduto Adamo,

allora gli elementi raccolsero in te le gioie della vita,o Maria degna di ogni lode,

mentre il cielo sfolgorava e risuonava nelle tue lodi.

LA VERGOGNA DEI PROGENITORIAntifona

Quando gli infelici progenitoriArrossirono per la loro discendenza,

vagando smarriti dopo la caduta,tu allora implori ad alta voce,

sollevando in questo modo gli uominida questa rovinosa caduta.

QUALE INSIGNE MIRACOLOAntifona

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Quale insigne miracolo avvenneQuando il Re prese dimora

In una mite figura di donna.Dio fece questo perché l’umiltà si eleva sopra di tutto. E quale grande felicità si manifestò in questa figura di

DonnaPoiché il male, nato da una donna,questa donna poi deterse,

e sparse un intenso soavissimo profumo di virtù,adornando il cielo

più di quanto prima avesse turbato la terra.

MARIA MADRE DELLA VITAResponsorio

Ave Maria, p madre della vita,ripristinando la salvezza,

tu sconfiggesti la morte e calpestasti il serpente,davanti al quale Eva si era presentata a capo eretto

guidata dalla superbia.Tu lo mettesti sotto i piedi

Quando concepisti dal cielo il Figlio di Dio,generato dallo Spirito Santo.

Salve, dolcissima e amatissima MadreChe donasti al mondo tuo Figlio, inviato dal cielo.

Colui che lo Spirito di Dio infuse.Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Colui che lo Spirito di dio infuse.

NOBILISSIMA MADREResponsorio

O nobilissima Madre, rimedio di santità,tu per merito del tuo santo Figlio

spargesti unguenti sulle dolorose ferite mortali,che Eva procurò a tormento delle anime.

Tu distruggesti la morteEdificando la vita.

Maria, stella del mare*, prega tuo Figlio per noi.O strumento di vita e gioioso ornamento,dolcezze supreme che in te abbondano.

Maria, stella del mare, prega tuo Figlio per noi.Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Maria, stella del mare, prega tuo Figlio per noi.*Viene evocato uno dei più antichi appellativi di Maria,

derivato dal nome ebraico Myriam.

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SOAVISSIMO RAMOResponsorio

O tu, soavissimo ramoGermogliato dal tronco di Iesse,

quanto grande è la virtùche la Divinità vide nella Figlia più bella,

come aquila che fissa il suo sguardo nel sole.Quando il celeste Padre vide la dignità della Vergine

Volle che in lei si incarnasse il suo Verbo.Infatti nel mistico mistero di Dio,

per l’illuminata volontà della Verginemirabilmente uno splendido fiore

sbocciò dalla Vergine stessa.Quando il celeste Padre vide la dignità della Vergine

Volle che in lei si incarnasse il suo Verbo.Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo

Come era in principio.Quando il celeste Padre vide la dignità della Vergine,

volle che in lei si incarnasse il suo Verbo.

QUANTO PREZIOSAResponsorio

O quanto preziosaÈ la verginità di questa VergineChe il proprio corpo precluse,

e le cui viscere la Santa Divinitàfecondò con il suo calore,

così che il fiore in lei crebbee il Figlio di Dio

dalla sua più segreta dimoraspuntò come un’aurora.

Onde quel dolce germoglio che è suo FiglioDal chiostro del suo ventre

Spalancò il Paradiso.E il Figlio di Dio

Dalla sua più segreta dimoraSpuntò come un’aurora.

TRALCIO MEDIATOREAntifona

Alleluia, o tralcio mediatore,le tue sante viscere vinsero la morte

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e il tuo ventre ha nobilitato ogni creaturecon sublime fiore

sbocciato dalla soavissima integrità del tuo inviolatopudore.

TRALCIO E DIADEMASequenza

O tralcio e diadema di porpora regale,posto come corazza della tua inviolabilità.

Tu germogliando fioristi in modo del tutto diversoDa come Adamo aveva procreato tutto il genere umano.

Ave, ave,dal tuo ventre sorse una vita diversa,

che Adamo aveva sottratto ai suoi figli.O fiore, tu non germogliasti per effetto della rugiada

O dopo le gocce della pioggia, né l’aria ti avvolse,ma la luce divina dal più nobile tralcio

ti fece spuntare.O tralcio, la tua fioritura

Dio aveva previsto dal primo giorno della creazioneE, o Vergine degna di lode, in vista del suo verbo

Ti predispone come aurea sua materia.O quanto possente è nel suo vigore il costato dell’uomo

Da cui Dio trasse la forma muliebreChe fece immaginare di ogni sua bellezza

Abbracciante ogni sua creatura.Da allora risuonano i celesti strumenti

E tutta la terra si meraviglia, o Maria degna di lode,di come grandemente Dio ti ha amato.

O quanto fortemente dobbiamo gemere e piangereChe per suggerimento del serpente

L’infelicità del maleSia penetrata nella donna.

Infatti la stessa donna che Dio stabilì madreDi tutti gli uomini

Contaminò le proprie viscere con l’oltraggio dell’ignoranzaE la più grande pena trasmise alla sua discendenza.

Ma dal tuo ventre, o aurora,spuntò un nuovo sole

che cancellò tutte le colpe di Eva,e da te procurò una benedizione

più grande del male che Eva aveva causato agli uomini.Per cui tu, o Salvifica, che una nuova luce

Portasti al genere umano,

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accogli le membra di tuo Figlio in una celestiale armonia.

FIORENTISSIMO TRALCIO

Ave , o fiorentissimo tralcio,tu che crescesti sotto il soffio vigoroso

dell’invocazione dei santi.Quando venne il tempo,

in cui i tuoi rami fiorirono,ve a te dico, perché il calore del sole in te si diffusecome il profumo di un balsamo.

Infatti in te germogliò uno splendido fioreChe diede profumo a tutte le essenze aromatiche

Che si erano inaridite. Ed esse apparvero tutte nel loro pieno rigoglio,

onde i cieli sparsero rugiada sopra l’erba e tutta la terra si allietò

poiché le sue zolle produssero frumentoe gli uccelli del cielo in essa fecero i loro nidi.

Vi fu poi cibo per gli uominiE grande piacere per i banchettanti.

Per cui, soave Vergine,in te non venne meno ogni gioia.

Tutte queste Eva aveva disprezzato.Sia dunque lode all’Altissimo.

AVE, NOBILEInno

Ave nobile, gloriosa e intatta fanciulla.Tu sei la pupilla della castità,tu il fondamento della santità.

Che a Dio piacque.Infatti scese in te una divina infusione,

per cui il Verbo di Dioin te si rivestì della carne.

Tu, candido giglio,su cui Dio pose il suo sguardo ,

prima di ogni altra creatura.O bellissima e dolcissima,

così tanto profondamente di te Dio si compiacque,che ti avvolse con il suo amore

perché suo Figli fosse dal tuo latte nutrito.Il tuo ventre infatti fu colmo di gioia

E tutta la sinfonia celesteRisuonò in tuo onore

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Perché, o Vergine, il figlio di Dio recasti in seno,nello splendore in Dio della tua castità.

Le tue viscere si rallegraronoCome erba su cui scende la rugiada

Facendola verdeggiare.Così in te avvenne,

o Madre di ogni delizia.Ora tutta la Chiesa risplenda nella gioia

E armoniosamente suoniIn onore della dolcissima Vergine Maria,

la Madre di Dio, degna di ogni lode. Amen.

TRALCIO RIGOGLIOSOAntifona

O tralcio rigoglioso,saldo nella tua nobiltà,

come l’aurora che sorge.Ora gioisci e allietati,

e degnati di sottrarre noi miseridal richiamo del male,

e di stendere la tua manoperché possiamo rialzarci.

GLI ANGELI

GLORIOSISSIMI ANGELIAntifona

O gloriosissimi angeli, luce vivente,che nel sommo regno con ardente desiderio

contemplate lo sguardo di Diosenza mai poter essere saziati,

pur nell’oscurità per i misteri divinipropria di ogni creatura.

O di quali sublimi piaceri gode quella vostra spiritualeSostanza,

la quale è in voi immune da ogni peccato,come originariamente era anche per il vostro simile,

l’angelo dannato,che volle innalzarsi

sopra il più ascoso pinnacolo di Dio,da cui egli precipitò rovinosamente torcendosi,

ma il suo stesso modo di cadere

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attestò la potenza del dito di Dio.

VOI ANGELIResponsorio

O voi Angeli*, custodi dei popoli,la cui immagine risplende al vostro cospetto,

e voi Arcangeli, che ricevete le anime dei giusti,e voi Virtù, Potestà,

Principati, Dominazioni e Troni.,che siete stabiliti nel misterioso numero di cinque,

e voi, Cherubini e Serafini,sigillo dei segreti di Dio,

sia lode a voi che il tabernacolo dell’antico cuorecontemplate fin dall’inizio.

Voi vedete infatti l’interiore potenza del Padre,che dal suo cuore spira come una fiamma.

Sia lode a voi che il tabernacolo dell’antico cuoreContemplate fin dall’inizio.

*L’ordine angelico adottato dall’autrice risale a Dionigi l’Areopagita

LA CHIESA

VERGINE CHIESAAntifona

O vergine Chiesa, bisogna piangereChe il crudelissimo lupo

I tuoi figli strappò dal tuo fianco.Guai a te, astuto serpente!

Ma quanto prezioso è il sangue del SalvatoreChe sotto le insegne di Re

Ha istituito la Chiesa propria sposaDi cui rivendica i figli.

ORA GIOISCANOAntifona

Ora gioiscano le materne viscere della Chiesa,perché nella celeste armonia

i suoi figli sono risposti nel suo seno.Per questo, o turpissimo serpente, tu resti confuso,

poiché coloro che la tua presunzioneriteneva fossero in tuo possesso,

ora splendono nel sangue del Figlio di Dio.

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Perciò, altissimo Re, sia lode a te. Alleluia.

PROFETI E PATRIARCHI

UOMINI ILLUSTRIAntifona

O uomini illustri,che penetraste gli arcani messaggi,vedendo con gli occhi dello spiritoe annunziando nella diafana ombra

la profonda luce vivente,sorta da un tralcio,

che solo fiorìquando il lume mise radici.Voi, santi dei tempi antichi,

preannunziaste la salvezza delle esuli anime,che erano sprofondate nella morte.

Voi le avvolgeste come ruote,mirabilmente insegnando i misteri del monte

che tocca il cielo,superando e purificando molti fiumi,

quando anche in mezzo a voi una luminosa face si alzòche procedendo rivelò quello stesso monte.

FELICI RADICIResponsorio

O voi, felici radici,con le quali il compimento di miracoli,

e non quello di crimini,è stato eseguito lungo una torrida strada poco ombreggiata.

E tu, meditata voce di fuoco,che precorse la levigata pietrache ha scoperchiato l’abisso,

rallegratevi nelle vostre menti.Rallegratevi in colui

Che sulla terra non videroMolti di quelli che ardentemente lo invocarono.

Rallegratevi nelle vostre menti.

GLI APOSTOLI

COORTE ARMATAAntifona

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O coorte armata sorta da un fiore di tralcio senza spine,tu voce dell’universo cingente d’assedio

le regioni degli insani sensi,che banchettano con i porci.

Tu le conquistasti grazie all’alleato trasfuso in te,radicatosi nei tabernacoli

di completa fattura del verbo del Padre.,tu sei anche la nobile stirpe del Salvatore,

imboccante la via dell’acqua che rigenera ad operadell’Agnello,

che ti inviò armato di spadatra ferocissimi cani

che distrussero la sua gloria con le loro stesse mani,ritenendo che egli non era frutto delle loro mani,

in cui non lo riconobbero.

LUMINOSISSIMA SCHIERAResponsorio

O luminosissima schiera degli Apostoli,cresciuta nella vera dottrina,che apriste le porte sigillate

dalle insinuazioni del diavolo,lavando nella fonte dell’acqua vivificante

coloro che erano prigionieri.Tu sei luce vivissima

Nelle più nere tenebreE sei possente fascio di colonne

Che sostiene la sposa dell’AgnelloCon tutti i suoi ornamenti,

per la cui gioiaquesta madre e vergine si è posta come vessillo.

Infatti l’Agnello immacolatoÈ sposo di questa stessa sposa immacolata.

A SAN MATTIA

MATTIA SANTO PER ELEZIONEInno

Mattia, santo per elezione,guerriero che combatte per la vittoria,

non fu scelto prima del sacrificio dell’Agnello,ma venne tardivamente alla conoscenza

quasi come una persona ancora sonnolenta.

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La misericordia di Dio lo destò,onde egli, per la gioia,

si levò con le proprie forze come un gigante,perché Dio così lo aveva previsto,

come l’uomo che aveva formato con il fangonel tempo in cui il principe degli Angeli,

che aveva rinnegato Dio, precipitò.L’uomo invece, che si era visto prescelto,

ahimè, ahimè, cadde.Ebbe buoi e d arieti

Ma voltò all’indietro il proprio voltoE li abbandonò,

onde riempì la fornace di carbonie, desiderando coltivare appassionatamente i propri de-

sideri,li innalzò come fossero l’Olimpo.

Allora Mattia per divina sceltaSi innalzò come un gigante,

perché Dio lo collocò nel postoche l’uomo dannato aveva rifiutato.

O quale grande miracoloFu quello che in lui si manifestò!

Dio infatti lo aveva previsto fra i suoi miracoli,prima ancora del merito delle sue opere,

ma il mistero di Dio in lui generò una gioia,più di quanto egli non avesse prima provato.

O sommo gaudio,perché Dio così agisca

dispensando la propria grazia ad un uomo inconsape-vole,

così come un fanciullo che ignoraquanto in alto può volare

se Dio da piccolo gli ha donato le ali.Dio infatti si compiace di colui

Che ignora sé stessoPerché la sua voce grida verso Dio,

come fece Mattia, quando disse:“Dio , mio Dio e mio creatore, tutte le mie opere sono

Opere tue”.Si rallegri pertanto tutta la Chiesa in Mattia,

che Dio così scelse nel nido della colomba. Amen.

GIOVANNI EVAGELISTA

SPECCHIO DELLA COLOMBA

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Antifona

O specchio della colomba*del castissimo aspetto,che contemplasti la mistica generosità

nella fonte più pura.O meravigliosa fioritura

Che mai inaridendo cadesti,perché fosti messa a dimora dell’altissimo giardiniere.

O dolcissima quiete dell’abbraccio del sole,tu sei il figlio prediletto dell’Agnello

nell’eletta amicizia della nuova stirpe.*La colomba rappresenta lo Spirito.

DOLCE PRESCELTOResponsorio

O dolce prescelto,che nella vampa del fuoco

risplendesti come precursore,e nello splendore del Padre annunziasti i santi misteri

e penetrasti nella stanza della castitànella città aurea, che i Re ha fondato

quando ricevette lo scettro delle nazioni.Aiuta chi è in cammino.

Tu infatti rendesti più copiosa la pioggia,come coloro che ti avevano preceduto,che la sparsero con freschezza di colori.

Aiuta chi è in cammino,

AI MARTIRI

VITTORIOSISSIMI TRIONFATORIAntifona

O vittoriosissimi trionfatori,che nell’effusione del vostro sangue

proclamando l’edificazione della Chiesa,vi immergeste nel sangue dell’Agnello,

cibandovi del sacrificato vitello.O quale grande ricompensa ora voi avete Perché dai vivi disprezzaste i vostri corpi,

ad imitazione dell’Agnello di Dio,onorando il suo sacrificio

nel quale vi introdusse

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come rinnovata eredità.

FIORI DI ROSEResponsorio

Voi fiori di rose,felici nell’effusione del vostro sangue,

dispensato nelle gioie supreme fragranti di profumo,che sgorgò dall’interiore volontà,

in Colui per il quale non esiste inizio.Sia onore al vostro consesso,

voi che siete lo strumento della Chiesae che dalle ferite versaste il vostro sangue.

In Colui per il quale non esiste inizio.

AI SEGUACI

VOI DISCEPOLIResponsorio

O voi imitatori dell’eccelsa personaNel suo significato più ricco e glorioso.O quanto nobile è il vostro ornamento

Laddove l’uomo avanza riscattando e riunendo in DioI pigri e gli incerti,

ridando anche dignità ai buoni come ai malvagie condannando i loro pesanti fardelli.

Infatti a voi spettano anche gli incarichi propri dell’or-Dine angelico

E conoscete per primi dove siano da istituire i più saldiFondamenti,

per cui grande è il vostro onore.Ridando anche dignità ai buoni come ai malvagi

E condannando i loro pesanti fardelli.

GLI EREDIAntifona

O eredi del fortissimo leone,primeggianti tra il tempio e l’altare

nell’esercizio del suo ministero,come gli Angeli che cantano le lodi

e sono pronti ad aiutare le genti.Voi siete fra quelli che così si comportano,

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sempre diligenti nel servizio dell’Agnello.

A SAN BONIFACIO

O BONIFACIOAntifona

O Bonifacio,la luce vivente ti vide,

simile a un uomo saggio,tu che puri rivoli sgorganti da Dio

a Dio facesti tornarequando irrorasti la freschezza dei fiori.Per questo s ei l’amico del Dio vivente

E un cristallo splendente nel bontà delle rette vieNelle quali da saggio procedesti.

ALLE VERGINI

DOLCI VISIAntifona

O dolci visi,contemplanti Dio e ammaestranti nell’aurora,

o beate vergini*, quanto grande è la vostra nobiltà.In voi il Re si è compiaciuto

Quando ha profuso in voi tutte le bellezze del cielo,perché siete anche un soavissimo orto,

fragranti in tutta la bellezza dei vostri ornamenti.*le vergini consacrate

NOBILISSIMA FRESCHEZZAResponsorio

O nobilissima freschezza, radicata nel sole,tu risplendi tutt’intorno in candida serenità

che nessuna terrestre potenza può concepire,tu sei avvolta

nell’abbraccio dei divini misteri.Tu sei rosseggiante come l’auroraE ardi come la fiamma del sole.

DOLCISSIMO AMANTESequenza

O dolcissimo amante,che dolcemente ci abbracci,

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aiutaci a custodire la nostra verginità.Noi siamo nate, ahimè , nella polvere

E nel peccato di Adamo.E’ veramente difficile resistereA ciò che ha il sapore del rutto.

Ma tu confortaci, Cristo Salvatore,noi desideriamo ardentemente seguirti.

Quanto è difficile per noi misere imitare te,immacolato e innocente Re degli Angeli.

Tuttavia abbiamo fiducia in te perché tu ami cercare la pietra preziosa anche tra iRifiuti.

Ora invochiamo te come sposo e consolatore,tu che sulla croce ci hai riscattate.

Nel tuo sangue siamo intimamente unite a te come sposeChe, ripudiano l’uomo, scelgono te, Figlio di Dio.

O bellissime sembianze, o soavissimo profumoDelle più desiderabili delizie,

sempre sospiriamo verso di te nel pianto dell’esilio.Quando potremo vederti e restare con te?

Noi viviamo nel mondo e tu nella nostra menteE ci uniamo a te nel cuore,

quasi ti avessimo presente fra di noi.Tu, fortissimo leone, squarciasti il cieloPer scendere nella stanza della Vergine

E distruggesti la mortePer costruire la vita nell’aurea città.

Concedici di abitare in essa E di restare con te, o dolcissimo Sposo.

Per essa ci strappasti dalle fauci del diavoloChe aveva sedotto il nostro progenitore.

ALLE UNDICIMILE VERGINOI SEGUACI DI SANT’ORSOLA

ALLO SPIRITO SANTOResponsorio

Sia onore allo Spirito santoChe suggerì alla vergine Orsola

Di riunire una schiera di vergini come fossero colombe.Onde ella, come Abramo, lasciò la propria patria

E anche per amore dell’AgnelloRespinse lontano da sé l’unione con l’uomo.

Infatti questo castissimo e aureo esercito

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Dalle chiome di fanciullaValicò il mare.

Chi mai udì simili cose?E anche per amore dell’Agnello

Respinse lontano da sé l’unione con l’uomo.Gloria al padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

E anche per amore dell’AgnelloRespinse lontano da sé l’unione con l’uomo.

Sul Vangelo

O rossore del sangue,che scendesti da quella eccelsa persona

toccata dalla Divinità.Tu sei un fiore

Che il gelido soffio del serpente mai oltraggiò.

LA CHIESASequenza

O Chiesa, i tuoi occhi sono simili allo zaffiroE le tue orecchie al monte Bethel

E il tuo naso ad una collina di mirra e di incensoE la voce della tua bocca è quasi il mormorare di molti

Ruscelli.Nella comprensione dell’autentica fede

Ursula amò il figlio di Dio,e l’uomo , insieme con questo secolo, abbandonò.

Si rivolse verso il soleE invocò un bellissimo giovane, dicendo:

“con grande desiderio anelai di raggiungertiE stare con te, assisa nelle nozze celesti,

affrettandomi verso di te lungo una via sconosciutacome una nube dal colore di zaffiro

che corre nell’aria purissima”.Dopo che Ursula ebbe pronunziato queste parole,la sua fama si diffuse tra tutte le genti, e dissero:

“L’innocenza di una ingenua fanciulla,non sa quello che dice”.

E cominciarono a prendersi gioco di lei con grande clamore,fino a quando u n peso bruciante cadde su di lei.

Allora tutti conoscevano allorché il disprezzo del mondoÈ come il monte Bethel.

E sentirono ancheIl soavissimo profumo di mirra e di incenso

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Perché il disprezzo del mondo tutto sovrasta.Allora il diavolo si insediò nelle membra che possedeva

Distruggendo in questi corpi i più nobili costumi.E questo grido tutti gli elementi del mondo udirono

ChiaramenteE dissero davanti al trono di Dio:

“State attenti! Lo scarlatto sangue dell’innocente AgnelloSi è sparso durante le sue nozze”.

Questo ascoltino tutti i cieliE in una suprema armoniaLodino l’Agnello di Dio,

perché la gola dell’antico serpenteè rimasta strozzata da queste perle

materia del Verbo di Dio.

QUANDO LA VOCE DEL SANGUEInno

Quando il grido del sangue di OrsolaE della innocente sua schiera

Risuonò davanti al trono di Dio,si ripeté l’antica profezia del tempo di Mambre

durante la vera apparizione della Trinità, e disse:“Questo sangue ci aspergeRallegriamoci ora tutte”.

E dopo venne il sacrificio dell’AgnelloCon l’ariete impigliato nel roveto e disse:

“Sia lode in GerusalemmePer il colore vermiglio di questo sangue”.

Poi si compì il sacrificio del vitello,che l’antica legge prescriveva,

sacrifico di lode, di irradiante splendore,che nascondeva a Mosè il viso di Dio,

mostrandogli il dorso.Là vivono sacerdoti che con le loro parole

annunciano Dio,ma non lo,possono completamente vedere.

Ed essi dissero:“o nobilissima schiera,

questa vergine, chiamata nel mondo Orsola,nei cieli è chiamata colomba

perché raccoglie intorno a sé uno stuolo innocente”.O Chiesa, questa schiera è per te fonte di lode.

Schiera insigne che rappresenta l’incombusto roveto,

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che Mosè aveva visto,e che Dio aveva all’origine collocato, come primo seme,

nell’uomo essa vivesse senza unioni carnali,gridò con nobilissima voce,nell’oro più puro, nel topazio e nello zaffiro,

incastonati nell’oro.Si rallegrino ora tutti i cieli

E tutti i popoli trovino in esse il loro ornamento. Amen.

FAVO STILLANTEResponsorio

Un favo stillanteFu la vergine Orsola,

nel suo desiderio di abbracciare l’Agnello di Dio.Miele e latte erano nella sua bocca

Poiché ella riunì intorno a séUn giardino colmo di frutti e pieno di fiori sbocciati

Formato da una schiera di vergini.Per questo gioisci nella più nobile aurora,

o figlia di Sion.Poiché ella riunì intorno a sé

Un giardino colmo di frutti e pieno di fiori sbocciatiFormato da una schiera di vergini.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Poiché ella riunì intorno a sé

Un giardino colmo di frutti e pieno di fiori sbocciatiFormato da una schiera di vergini.

LAUDI MATTUTINEAntifona

Il volere della Divinità, cantando le lodi celesti,diede il bacio della pace alla vergine Orsola

e alla sua turba di tutte le genti.

Antifona

Quando giunsero, provenienti da ogni luogo,furono accolte con un gaudio di paradiso celeste

poiché nell’osservanza dei santi costumisi comportarono del tutto degnamente.

Provenienti dai paesi d’origine delle vergini, e anche daAltri luoghi,

ad esse si aggiunsero uomini pii e sapienti,che proteggevano la loro verginità

e le servivano in ogni cosa.

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Antifona

Dio infatti stabilì fin dalla prima donnaChe la donna sarebbe vissuta sotto la protezione dell’uomo.

Antifona

L’aria infatti sorvolaEd esercita i suoi benefici su tutte le creature.

Il firmamento la sostieneE l’aria si nutre della sua forza.

SUL VANGELOAntifona

E così queste fanciulleFurono protette dal sommo Signore,

sotto il vessillodi una discendenza regale di natura verginale.

AntifonaDio infatti fece scendere su di esse la rugiada,

da cui crebbe una diffusa fama,così che tutte le genti da questa onorevole fama

traevano nutrimento.

AntifonaMa il diavolo nella sua invidia

Derise tutto ciò,per non lasciare intattanessuna opera di Dio.

ALLE VEDOVE

PADRE DI TUTTESinfonia delle vedove

O Padre di tutte, Re e Imperatore delle genti,tu ci formasti dalla costola della prima madre

che ci procurò una grande rovina di tribolazione,e noi, per sua colpa, la seguimmo in esilio,

accomunate alla sua pena.O tu, nobilissimo Creatore,

con sommo desiderio corriamo verso di te,e per ricevere un piacevolissimo e dolcissimo perdono,

che da te ci perviene, aneliamo a te,e dopo il nostro dolore assai devotamente ti abbracciamo.

O gloriosissimo e spedissimo Cristo,

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tu che sei la resurrezione della vita,per te noi abbiamo rinunciatoalla feconda unione carnale,

e ci uniamo a te nel supremo amore e nel verginale virgulto della tua natività,

in altro modo ci siamo congiunte a tepiù di quando ci siamo congiunte a te

più di quanto lo saremmo state secondo la carne.Aiutaci a perseverare

E a gioire con te,e a non essere mai separate da te.

AI BAMBINI INNOCENTI

NOSTRO REResponsorio

Il nostro re è prontoAd accogliere il sangue degli Innocenti.

Per questo gli angeli suonano e cantano lodi,Ma le nubi sopra quel medesimo sangue

Versano lacrime.Il tiranno invece, a causa della sua malvagità,

venne soffocato nel pesante sonno della morte.Ma le nubi sopra quel medesimo sangue

Versano lacrime.Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Ma le nubi sopra quel medesimo sangueVersano lacrime.