“In caso di mancato recapito rinviare al CMP/CPO di ... · SANTA ILDEGARDA di BINGEN DOTTORE...

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I l D.P. 2416/12, che definisce il calen- dario scolastico della Regione Sicilia, stabilisce la sospensione dell’attività scolastica per le vacanze di Pasqua a partire dal 29 marzo. Pertanto non è prevista la sospensione delle lezio- ni il Giovedì Santo. L’UCIIM-Sicilia ha ravvisato in ciò un gravissimo errore altamente diseducativo, in quanto non si tie- ne minimamente conto di una dimensione rilevan- te della nostra cultura e della nostra tradizione, calpestando il senso e la sensibilità religiosa dei Siciliani. Infatti – si legge in un comunicato stam- pa della Presidenza regionale UCIIM-Sicilia- la Santa Pasqua, momento di rinascita, è una delle dimensioni fondanti del nostro spirito religioso che coinvolge con crescente devozione i giovani. Pertanto, non stabilire come giorno di sospensione delle lezioni il Giovedì Santo rappresenta un vul- nus educativo che dovrebbe essere corretto rimo- dulando opportunamente il calendario scolastico. In tal modo sarà consentito agli alunni, ai genito- ri, ai docenti, al personale ATA e ai dirigenti, insie- me alle loro famiglie, di poter celebrare ed onora- re il Giovedì Santo partecipando alle funzioni reli- giose con libertà e spirito cristiano. Nel contesto attuale sembra essere immersi in un enorme paradosso. Da un lato il mondo cosiddetto civilizzato che in maniera progressiva sta cercan- do un riscatto umano ed un’emancipazione dalla dipendenza spirituale e religiosa per conquistare l’incerto orizzonte del relativismo etico. Dall’altro lato un sempre più dilagante fondamentalismo politico-religioso suscita reazioni di inaudita vio- lenza per la derisione di un simbolo religioso, cir- costanza che tutti noi deploriamo come frutto del- la stupidità e dell’intolleranza religiosa. Allora viene da chiedersi: qual è la direzione giu- sta? A tal proposito si riporta la lettera aperta di una docente, Tiziana Riccardi, che lamenta il pro- gressivo annacquamento della fede in un vago senso del divino. La scuola è appena iniziata e puntualmen- te, ormai da diversi anni, scoppia la pole- mica sulla legittimità o meno di far parte- cipare gli studenti ad una santa messa che benedica l’intero anno scolastico, metten- do in subbuglio, in qualche caso interi collegi docenti, consigli di istituto e, nelle scuole superiori, rappresentanze studente- sche. C’è da dire che nel corso del tempo le motivazioni addotte sono via via cambia- te: dalla difesa “dura e pura” della laici- tà nei confronti del clericalismo siamo passati all’esaltazione della libertà di coscienza, fino ad approdare oggi ad un travisato, ma assai radical chic, rispetto degli altri credi religiosi. Giustificazioni diverse dietro le quali però si nasconde sempre e comunque uno strisciante materialismo che, con il suo relativismo esasperato, tende ad uccidere qualsiasi forma di spiritualità ed a relegare l’uo- mo nella sola dimensione economica. Fermo restando il rispetto per le scelte personali di ciascuno, vorrei fare alcune considerazioni: alla scuola è dato il duplice compito di istruire ed educare le nuove generazioni, così da formare i cittadini del futuro. Questo significa che essa non può limitarsi alla mera trasmissione di nozioni, A PAGINA 7 SCUOLA DI FORMAZIONE ALL’IMPEGNO SOCIALE E POLITICO I l viaggio apostolico in Medio Oriente, luogo di incontro e di origine delle tre religioni abra- mitiche, ha raccolto così tanta documentazione da far pubblicare volumi e dossier di studio su molte- plici tematiche religiose e sociali. La stampa ha molto evidenziato le affermazioni sul fondamentalismo definito come “falsificazione della religione” che ha il compito di “riconciliare e creare la pace di Dio nel mondo”. La missione del Santo Padre in Libano è stata indirizzata essenzial- mente ad “illuminare e purificare le coscienze e rendere chiaro che ogni uomo è un’immagine di Dio” e quindi attivare azioni di dialogo, di riconciliazione e di pace. La sua presenza di Maestro educato- re è stata una lezione di cultura del- la pace che si realizza in primo luo- go sia in famiglia che a scuola come “educazione ai valori spirituali che conferiscono alla trasmissione del sapere e delle tradizioni di una cul- tura il loro senso e la loro forza”. Le differenze culturali, sociali e reli- giose “devono approdare a vivere un nuovo tipo di fraternità, dove appun- to ciò che unisce è il senso comune della grandezza di ogni persona, e il dono che essa è per se stessa, per gli altri e per l’umanità”. È in questi fat- tori che si scorge “la via della pace”. Parlando poi ai giovani, salutati come “speranza e futuro del Libano” l’esortazione del Papa a non scorag- giarsi di fronte alle sfide del presen- te, combattendo le tentazioni e man- tenendo salde la fraternità e la fidu- cia in Dio, ha dato una forte carica di entusiasmo ben visibile dalle molteplici manifestazioni di folle osannanti e festose per una visita che resta una tappa storica nel Paese dei cedri. La raccomandazione a non assag- Catania - anno XXVIII - n. 33 - 23 settembre 2012 - Euro 0,60 - www.prospettiveonline.it settimanale regionale di attualità (conv. in L. 27/02/ 2004 n o 46) art. 1, c. 1, DCB - Fil. di CT - Taxe perçue - Tassa riscossa - ISSN: 1720-0881 “Poste Italiane s.p.a.” - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 “In caso di mancato recapito rinviare al CMP/CPO di Catania, per la restituzione al mittente previo addebito. Il mittente si impegna a pagare la tariffa vigente” PADRE ALLEGRA, il FRANCESCANO PERFETTO a pagina 9 (segue a pagina 2) (segue a pagina 2) VECCHIONI A “LE CIMINIERE” DI CATANIA SANTA ILDEGARDA di BINGEN DOTTORE della CHIESA a pagina 3 La scuola val bene una messa L’inizio del nuovo anno scolastico fa registrare diversi distinguo e qualche polemica Il Papa in Libano esorta a superare i fondamentalismi in nome della tolleranza Sotto il segno della PACE Bkerké (Libano): Benedetto XVI incontra i giovani nel piazzale antistante il Patriarcato maronita. Foto Patriarcato maronita - 16 settembre 2012 Il condottiero a pagina 12

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Page 1: “In caso di mancato recapito rinviare al CMP/CPO di ... · SANTA ILDEGARDA di BINGEN DOTTORE della CHIESA a 3 ... durante la preghiera organizzata in occasione della festa di Maria

Il D.P. 2416/12, che definisce il calen-dario scolastico della Regione Sicilia,

stabilisce la sospensione dell’attività scolasticaper le vacanze di Pasqua a partire dal 29 marzo.Pertanto non è prevista la sospensione delle lezio-ni il Giovedì Santo.L’UCIIM-Sicilia ha ravvisato in ciò un gravissimoerrore altamente diseducativo, in quanto non si tie-ne minimamente conto di una dimensione rilevan-te della nostra cultura e della nostra tradizione,calpestando il senso e la sensibilità religiosa deiSiciliani. Infatti – si legge in un comunicato stam-pa della Presidenza regionale UCIIM-Sicilia- laSanta Pasqua, momento di rinascita, è una delledimensioni fondanti del nostro spirito religiosoche coinvolge con crescente devozione i giovani.Pertanto, non stabilire come giorno di sospensionedelle lezioni il Giovedì Santo rappresenta un vul-nus educativo che dovrebbe essere corretto rimo-dulando opportunamente il calendario scolastico.In tal modo sarà consentito agli alunni, ai genito-ri, ai docenti, al personale ATA e ai dirigenti, insie-me alle loro famiglie, di poter celebrare ed onora-re il Giovedì Santo partecipando alle funzioni reli-giose con libertà e spirito cristiano.Nel contesto attuale sembra essere immersi in unenorme paradosso. Da un lato il mondo cosiddettocivilizzato che in maniera progressiva sta cercan-do un riscatto umano ed un’emancipazione dalla

dipendenza spirituale e religiosa per conquistarel’incerto orizzonte del relativismo etico. Dall’altrolato un sempre più dilagante fondamentalismopolitico-religioso suscita reazioni di inaudita vio-lenza per la derisione di un simbolo religioso, cir-costanza che tutti noi deploriamo come frutto del-la stupidità e dell’intolleranza religiosa.Allora viene da chiedersi: qual è la direzione giu-sta? A tal proposito si riporta la lettera aperta diuna docente, Tiziana Riccardi, che lamenta il pro-gressivo annacquamento della fede in un vagosenso del divino.La scuola è appena iniziata e puntualmen-te, ormai da diversi anni, scoppia la pole-mica sulla legittimità o meno di far parte-cipare gli studenti ad una santa messa chebenedica l’intero anno scolastico, metten-do in subbuglio, in qualche caso intericollegi docenti, consigli di istituto e, nellescuole superiori, rappresentanze studente-sche.C’è da dire che nel corso del tempo lemotivazioni addotte sono via via cambia-te: dalla difesa “dura e pura” della laici-tà nei confronti del clericalismo siamopassati all’esaltazione della libertà dicoscienza, fino ad approdare oggi ad untravisato, ma assai radical chic, rispettodegli altri credi religiosi. Giustificazioni

diverse dietro le quali però si nasconde sempre ecomunque uno strisciante materialismo che, con ilsuo relativismo esasperato, tende ad ucciderequalsiasi forma di spiritualità ed a relegare l’uo-mo nella sola dimensione economica.Fermo restando il rispetto per le scelte personalidi ciascuno, vorrei fare alcune considerazioni:alla scuola è dato il duplice compito di istruire ededucare le nuove generazioni, così da formare icittadini del futuro. Questo significa che essa nonpuò limitarsi alla mera trasmissione di nozioni,

A PAGINA 7

SCUOLADI FORMAZIONE

ALL’IMPEGNOSOCIALE E POLITICO

Il viaggio apostolico in MedioOriente, luogo di incontro e diorigine delle tre religioni abra-mitiche, ha raccolto così tanta

documentazione da far pubblicarevolumi e dossier di studio su molte-plici tematiche religiose e sociali.La stampa ha molto evidenziato leaffermazioni sul fondamentalismodefinito come “falsificazione dellareligione” che ha il compito di“riconciliare e creare la pace di Dionel mondo”.La missione del Santo Padre inLibano è stata indirizzata essenzial-mente ad “illuminare e purificare lecoscienze e rendere chiaro che ogniuomo è un’immagine di Dio” equindi attivare azioni di dialogo, diriconciliazione e di pace.La sua presenza di Maestro educato-re è stata una lezione di cultura del-la pace che si realizza in primo luo-go sia in famiglia che a scuola come“educazione ai valori spirituali checonferiscono alla trasmissione delsapere e delle tradizioni di una cul-tura il loro senso e la loro forza”.Le differenze culturali, sociali e reli-giose “devono approdare a vivere unnuovo tipo di fraternità, dove appun-to ciò che unisce è il senso comunedella grandezza di ogni persona, e ildono che essa è per se stessa, per glialtri e per l’umanità”. È in questi fat-tori che si scorge “la via della pace”.

Parlando poi ai giovani, salutaticome “speranza e futuro del Libano”l’esortazione del Papa a non scorag-giarsi di fronte alle sfide del presen-te, combattendo le tentazioni e man-tenendo salde la fraternità e la fidu-cia in Dio, ha dato una forte caricadi entusiasmo ben visibile dalle

molteplici manifestazioni di folleosannanti e festose per una visitache resta una tappa storica nel Paesedei cedri.La raccomandazione a non assag-

Catania - anno XXVIII - n. 33 - 23 settembre 2012 - Euro 0,60 - www.prospettiveonline.it

settimanale regionale di attualità

(conv. in L. 27/02/ 2004 no 46) art. 1, c. 1, DCB - Fil. di CT - Taxe perçue - Tassa riscossa - ISSN: 1720-0881“Poste Italiane s.p.a.” - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003

“In caso di mancato recapito rinviare al CMP/CPO di Catania, per la restituzione al mittente previo addebito. Il mittente si impegna a pagare la tariffa vigente”

PADREALLEGRA,il FRANCESCANOPERFETTO

a pagina 9

(segue a pagina 2)

(segue a pagina 2)

VECCHIONI A“LE CIMINIERE”DI CATANIA

SANTAILDEGARDAdi BINGENDOTTOREdella CHIESA

a pagina 3

La scuola val bene una messa

L’inizio del nuovo anno scolastico fa registrare diversi distinguo e qualche polemica

Il Papa in Libano esorta a superare i fondamentalismi in nome della tolleranza

Sotto il segno della PACE

Bkerké (Libano): Benedetto XVIincontra i giovani nel piazzale

antistante il Patriarcato maronita.Foto Patriarcato maronita

- 16 settembre 2012

Il condottiero

a pagina 12

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giare il “miele amaro” dell’emigra-zione, con il conseguente sradica-mento e la separazione in cambio diun futuro incerto, è diventato unmonito ad “essere protagonisti delfuturo del vostro Paese, e di occupa-re il vostro ruolo nella società e nel-la Chiesa”.Sulla scia del beato Giovanni PaoloII, Benedetto XVI ha quindi esorta-to: «Non abbiate paura. Aprite leporte dei vostri spiriti e dei vostricuori a Cristo!». Solo nell’incontrocon Lui, ha ribadito, «troverete laforza e il coraggio per avanzare sul-le strade della vostra vita, superandole difficoltà e la sofferenza».Tre le “armi” indicate per contrasta-re la superficialità e il facile consu-mismo che si incentra sul denaro,«idolo tirannico che acceca al puntoda soffocare la persona e il suo cuo-

re». Il Santo Padre ha suggerito laParola di Dio, la preghiera, i Sacra-menti, «mezzi sicuri ed efficaci peressere cristiani e vivere radicati ecostruiti [su Cristo], saldi nellafede. così da essere veri «messagge-ri del Vangelo» e quindi «messagge-ri della vita e dei valori della vita»risposta certa e sicura a tutto ciò chela nega: l’aborto, la violenza, ilrifiuto e il disprezzo dell’altro, l’in-giustizia, la guerra.L’incontro toccante con i giovani siè concluso con una espressione dipaterna tenerezza «Voglio dirviquanto ammiro il vostro coraggio»ha affermato Benedetto XVI, e poiha aggiunto: «Dite a casa vostra, aifamiliari e agli amici, che il Papanon vi dimentica, che è triste a cau-sa delle vostre sofferenze e dei vostrilutti. Egli non dimentica la Siria nel-le sue preghiere e nelle sue preoccu-pazioni».Ogni viaggio apostolico mette a

dimora un seme che fa crescere unoe tanti alberi, capaci di dare buonifrutti che nel tempo producono lamaturazione della capacità di farescelte libere e giuste, che possanoandare contro-corrente rispetto alleopinioni diffuse, alle mode, alleideologie politiche e religiose delmomento.L’esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio Orienteè stata come il nuovo simbolocostantiniano nel giorno della festadell’esaltazione della croce per lechiese orientali “In questo segnovincerete!”L’esaltazione della Croce, “un attod’amore, di fede e di speranza”,costituisce per i cristiani della Chie-sa in Oriente un impegno “ad esserearaldi della comunione fraterna edecclesiale, fonte della vera testimo-nianza cristiana”.

Firmando l’Esortazione apostolica ilSanto Padre ha detto che il docu-mento, “permette di ripensare il pre-sente per considerare il futuro con lostesso sguardo di Cristo” ed intende“tracciare una via per ritrovare l’es-senziale: la sequela Christi, in uncontesto difficile e talvolta doloroso,un contesto che potrebbe far nascerela tentazione di ignorare o dimenti-care la Croce gloriosa”.Ecclesia in Medio Oriente apre“all’autentico dialogo interreligiosobasato sulla fede in Dio Uno e Crea-tore” ed a un “ecumenismo pieno difervore umano, spirituale e caritati-vo, nella verità e nell’amore evange-lici”, contribuisce a spogliare la fededa ciò che la imbruttisce, da tutto ciòche può offuscare lo splendore dellaluce di Cristo.

®

(continua da pag. 1)SOTTO IL SEGNO...

“C’è un diritto al lavo-ro e un dovere di

lavorare. Oggi scricchiola il fonda-mento stesso della nostra Repubbli-ca. I nostri padri erano in condizionipeggiori di queste, ma si sono rim-boccati le maniche e ci hanno dato unfuturo migliore, fondato sulla fami-glia. Noi cosa stiamo consegnandoalla futura generazione? Cassa inte-grazione e lavori non socialmenteutili?”. Il cardinale Paolo Romeo hail “cuore angosciato e ferito di Pasto-re” mentre parla agli operai dei can-tieri navali e alle loro famiglie,durante la preghiera organizzata inoccasione della festa di Maria SS.Addolorata al Molo. Il cardinaleRomeo si trova in quei cantieri nava-li in cui appena un anno fa la protestaaveva raggiunto livelli di tensionealtissimi. Adesso qualche segnale disperanza, fra nuove commesse eristrutturazione di un bacino di care-naggio, arriva, “in un quadro in cuitutto è frammentario e precario”. Par-la davanti al sindaco Leoluca Orlan-

do, al direttore di Fincantieria Palermo, Raffaele Davassi,ai parroci della zona e a deci-ne di famiglie. Affida allaMadonna “il difficile e deli-cato momento delle famigliein questa città, nella regione,nella nazione, nell’interaumanità, dove va sempre piùcrescendo la disoccupazioneche colpisce le fasce socialipiù deboli”. Ma lancia unappello alle istituzioni perchési ritrovino insieme e agisca-no: “Non è andando l’unocontro l’altro che possiamocreare un futuro di speranza.Insieme si può fare molto,diceva don Pino Puglisi”. E chiari-sce: “È dovere delle componentipolitiche e amministrative costruirele condizioni per un lavoro onesto,ma non sono gesti singoli o di alcunepersone in particolare che possonorisolvere problemi creati in tanti anni.Per quanto tempo ancora la nostraterra dovrà pagare il prezzo del clien-

telismo, della corruzione, delle stru-mentalizzazioni politiche?”.L’emozione è tanta quando il cardi-nale Romeo pronuncia queste parole.Gli operai e le loro famiglie applau-dono, i bambini si agitano aspettandoil volo delle colombe bianche custo-dite nelle gabbie. Il sindaco Orlandovuole dire la sua, vuole convincere

tutti che “io non mi devopreoccupare per i pro-blemi, ma mi devo occu-pare dei problemi e miauguro che i segni posi-tivi che vengono fuoridai cantieri navali sipossano cogliere nellanostra città”. Poi chia-risce che “l’emergenzasi supera con un pro-getto. Ho detto ai lavo-ratori della Gesip chemi devo occupare dellarimodulazione dellepartecipate. Noi nondobbiamo lavorare pertirare a campare un

mese, ma lavorare perché fra unanno la città non viva più nella pre-carietà”. E le colombe bianchespiccano il volo sulle struggentinote di “Pacem in terris” di Frisina,suonate dalla banda della confrater-nita dell’Addolorata.

Pino Grasso

Prospettive - 23 settembre 20122

PRIMO PIANOIndietro nel tempo intervistandoGoliarda Sapienza _________3Città di Tremestieri Etneo XXIV Premio Natale_______4Università, dal copia-incollaalla compravenditadi tesi di laurea ___________5

INFORMADIOCESINotizie in breve___________6Arcivescovo: Messaggiobeatificazione P. Allegra ____6Dall’ Ufficio Missionariodiocesano________________6

DIOCESIRicordo di Padre IgnazioCappellano Militarenella II Guerra Mondiale____8Claudio Lolli contagia ilpubblico riscuotendo successo__11Pascoli: un film documentarionel centenario della morte,distribuito nelle scuole italiane _12

sommario al n. 33

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Questo numero è stato chiusoalle ore 13.00 di mercoledì 19 settembre 2012

Vacilla il fondamento della società

Dai cantieri navali di Palermo l’appello del Cardinale Romeo alle Istituzioni

deve necessariamente farsi portavo-ce di valori, contribuendo, con lastessa efficacia, allo sviluppo armo-nico del fisico, della mente e dell’in-teriorità di ciascun individuo. Comegià notava il buon vecchio Quintilia-no la scuola deve cioè essere maestradi virtù oltre che di cultura. Certo,questo non comporta una scelta con-fessionale ma neanche sottintende unatteggiamento asettico nei confrontidella sfera religiosa. Tra l’altroappare paradossale il fatto che ilnostro calendario scolastico è rego-lato sulle festività cristiane (tolto ilperiodo estivo, i periodi di vacanza

corrispondono a Natale, Pasqua, 2novembre e, addirittura, festa delsanto patrono), siamo tenuti a giusti-

ficare e a non tenerconto delle assenzeeffettuate per motivireligiosi (fine delRamadan, il sabato perla chiesa avventista delsettimo giorno….) matroviamo “politica-mente scorretto” pro-fessare apertamente ilnostro credo. In realtà,come ha acutamentenotato una mia studen-tessa quindicenne di

religione musulmana, chi non mostrarispetto e fedeltà alla propria religio-ne non può realmente rispettareneanche le altre. La cosa peggiore,però, è che se da una parte ci indu-striamo a veicolare valori come ilrispetto, la tolleranza, la solidarietàla cui matrice cristiana è chiarissi-ma, dall’altro finiamo in alcuni casiper chiudere le porte proprio a Coluiche quei valori ha predicato, negan-do di fatto la nostra stessa cultura eun popolo che non ha memoria delleproprie radici non ha futuro.

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(continua da pag. 1)LA SCUOLA...

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Al Regina coeli del 27maggio scorso, dome-

nica di Pentecoste, Benedetto XVI,definendoli due “grandi testimonidella fede”, ha annunciato che ilprossimo 7 ottobre 2012, san Gio-vanni d’Avila e santa Ildegarda diBingen saranno proclamati Dottoridella Chiesa. Tale evento, a ridossodell’inizio dell’anno della fede, benesprime l’attualità di questi due san-ti vissuti in epoche e ambienti cultu-rali diversi, ma capaci di dire e daremolto anche al nostro tempo.Ildegarda di Bingen, alla quale ilPapa ha dedicato ben due catechesinel 2010, è la prima santa benedetti-na ad essere insignita del titolo diDottore della Chiesa, aggiungendosicosì alle sante carmelitane Teresad’Avila e Teresa di Lisieux e alladomenicana santa Caterina da Siena.Nata nel 1098 a Bermersheim in dio-cesi di Magonza, fu donna di grandespessore umano e intellettuale emonaca di profonda fede e acutasapienza. La sua figura, la sua operae i suoi numerosi scritti campeggia-no nel cuore del Medioevo tedesco,anche se soltanto studi recenti stanno

di fatto approfondendo, con maggio-re attenzione, il poliedrico ventagliodi carismi che fa di Ildegarda un per-sonaggio davvero eccezionale:mistica, teologa, musicista, pittrice,biologa, erborista, taumaturga,drammaturga, fondatrice e rinnova-trice di comunità monastiche… anzi-tutto persona di grande apertura e didialogo, versatile nell’adattarsi allecircostanze del particolare periodo incui è vissuta, ricca di intuizioni spiri-tuali, capace di una lettura storicamai disgiunta da una penetrantevisione sapienziale del mondo edegli uomini.È emblematico come nel XII secolo,proprio una donna è presa in grandeconsiderazione nelle due corti in cuisi esercitava il potere: il Papato el’Impero. Ildegarda di Bingen, cheebbe una fitta corrispondenza con ipapi dell’epoca, con san Bernardo el’imperatore Federico Barbarossa, sicaratterizza anche per la meraviglio-sa capacità di armonizzare realtà ocondizioni che, anche noi moderni,siamo spesso portati a considerareseparatamente, se non addiritturaopposti. Ella “predicava” dunque la

complementarietà di politica e reli-gione e, ancor più, l’unità tra animae corpo, universo e Dio, malesserifisici e disagi spirituali in un’epocadi vari conflitti per certi versi similealla nostra. Ogni forma di terapia dalei praticata parte sempre dall’animaper risanare il corpo, precorrendo lacomprensione di patologie come ladepressione - la tristitia saeculi - for-temente legate a quel fondale, maiesaustivamente esplorato, che è l’in-teriorità della persona, là dove pullu-la la vita sommersa che solo l’itine-rario della fede, congiunto alla sag-gia conoscenza di sé, rivela e risana.Nell’abbadessa “omeopata” è pre-sente una sorta di visione olistica chela porta a cercare sempre il cuore, ilnocciolo di ogni cosa per riportaretutte le cose alla loro unità e armoniaprimordiali.La «povera miserella», come ella sidefiniva, si presenta in verità comela donna saggia che, partendo dalriconoscimento dell’insuperata bon-tà del creato (e Dio vide che era cosabuona!), mette a frutto i suoi innu-merevoli talenti per un servizio cari-tatevole, attento, qualificato, estre-

mamente pacificante e liberatorioagli uomini e alle donne del suo tem-po e non solo; infatti in questi ultimianni si stanno riprendendo in consi-derazione -con le dovute valutazio-ni- alcuni suoi metodi di approccioalle scienze naturali e di compren-sione, e quindi di cura, del corpoumano preso nella sua interezza. Lafine sensibilità liturgica e poetica,l’imprescindibile attenzione allanatura, all’ascolto e visione del suovariegato linguaggio espressi nellamusica e nella pittura, si concilia ecompleta con le convinzioni teologi-che di Ildegarda che non sono mai

avulse dal profondo radicamentonella Sacra Scrittura, conosciuta einterpretata con una profondità inau-dita, e dall’acuta aderenza alla realtà.Il misticismo non scade mai in lei indevozionismo o estraneamento, ma èl’altra faccia (non fantastica o sper-sonalizzata!) della sua femminilità;inoltre le sue numerose visioni espri-mono non un mondo irraggiungibile,ma quella condizione di beatitudine -intesa come restaurazione di ogniscissione- cui tutti possono perveni-re.Morta nel 1179 (le sue spoglie ripo-sano ad Eibingen, da cui la comunedenominazione “di Bingen”), Ilde-garda brillò subito per fama di mira-coli, ma la sua formale canonizza-zione è stata ufficialmente notificatasoltanto adesso dal Papa tedesco chel’ha voluta anche “dottore dellaChiesa”. Ella ha mostrato quanto laChiesa, fedele all’attenzione del Cri-sto verso le donne, possa valorizzarela natura femminile e quanto il cari-sma di una donna possa incidere nel-la vita ecclesiale. Per questo -in untempo in cui spesso prevalgono laframmentazione, l’approssimazione,la dispersione- ci è proposta comeattuale modello di donna, monaca esanta, ma anche come compagna diviaggio con la quale guardare, conrinnovato stupore e coraggio, lanostra storia, il nostro futuro, ilnostro io più profondo e autentico.

Le Benedettinedel SS. Sacramento di Catania

Prospettive - 23 settembre 2012 3

Catania- Mi è giuntogradito l’invito da par-

te di Ruggero Moncada, proprietariodi Palazzo Biscari a partecipare a unsalotto letterario che si tiene nella“sontuosa dimora”, organizzato dallaSocietà Italiana delle Letterate (SIL).Giunta pertanto a destinazione varcola soglia del bell’edificio e mi dirigonel “Salone delle feste”, la cuimagnificenza mi sorprende sempre.Al cospetto di ritratti e affreschi cheraccontano le allegorie del secoloXVIII si è ivi radunata una folla dipersone tutte desiderose di conosce-re e approfondire il tema di quell’in-contro: “Viaggio sentimentale e let-terario nei luoghi di GoliardaSapienza” A turno si avvicendano lerelatrici suscitando un crescendo diemozioni e di pathos che dà luogo aun incontro culturale di natura sisto-lica e diastolica. Avete capito bene,perché i vari interventi sembranoessere stati suscitati da un cuore chepulsa. È la produzione letteraria diGoliarda, scrittrice catanese che puòessere paragonata emotivamente altracciato di un elettrocardiogramma.Silvia Neonato, presidente SIL, PinaMandolfo, organizzatrice dell’even-to, Elvira Seminara, scrittrice e gior-nalista, Monica Farnetti, docente diletteratura italiana all’Università diSassari, esprimono la loro testimo-nianza specchio di una tempra arditae sanguigna di donna che con la gra-zia dell’arte ha saputo fare della pro-pria esistenza una poesia, nel senso

etimologico del termine da poiesis,fare, creare. L’attrice Egle Doriadeclama i pensieri tratti dalle pubbli-cazioni della nostra conterranea. Per-sino l’ora del raduno letterario ha unalcunché di magnetico: le 15,00, l’o-ra nona avrebbero detto i latini, l’orain cui tanti secoli fa è mutata la svol-ta spirituale dell’umanità, assumen-do una dimensione escatologica nuo-va. Mentre assorta ascolto questepagine di vita letteraria e reale cheemergono da quelle testimonianzepalpitanti di vita, una donna, di unabellezza matura mi si avvicina e conun cenno della mano mi invita aseguirla. Spontaneamente mi alzo ed

entrambe ci dirigiamo all’uscita delPalazzo. Osservo quella sconosciutache mi sta accanto e che mi sorridecon atteggiamento bonario e forse unpo’ rassegnato.C’è in lei una dignità e un’atavicaconsapevolezza che si riscontra solonei geni incompresi e forse anchetremendamente soli.Con voce pacata così mi parla:<<Sono nata in questa città, a Cata-nia, il 10 maggio del 1924 e ho vis-suto buona parte della mia adole-scenza alla Civita, in questa casbahabitata da molte donne derelitte, vit-time della società che io fui costrettaad amare, da vecchi e da bambini dai

nomi comuni che spesse volte siripetevano, ma nessuno si chiamavacome me, Goliarda. Questo nome intanti suscitava meraviglia e io già daallora cominciai a sperimentare lamia solitudine: ero unica e rara>>.Improvvisamente ebbi un moto distupore: non credevo a quello chestavo vivendo, stavo parlando conGoliarda Sapienza. Ho sempreavvertito sin dall’inizio il poteremagnetico del Palazzo, ma nonimmaginavo di potere avere hic etnunc un colloquio meta-temporale.Fiduciosa e in un certo senso ancheprivilegiata per la natura dell’incon-tro, pregai l’illustre interlocutrice dicontinuare nella sua narrazione e diparlarmi di sé. Guardandomi con isuoi occhi profondi e velati di unacerta malinconia, così si esprime:<<L’ambiente familiare in cui crebbirespirava un clima di libertà; miopadre, infatti, per paura che la miaformazione fosse influenzata daideologie fasciste coercitive mi vietòdi frequentare regolarmente la scuo-la. A sedici anni m’iscrissi all’Acca-demia Nazionale d’arte drammaticaa Roma e per un certo periodo intra-presi sia la carriera teatrale, distin-guendomi nei ruoli delle protagoni-ste pirandelliane, che quella cinema-tografica. Presto comunque lasciai ilpalcoscenico e mi dedicai alla scrit-

tura, ma poi la mia vita si complicò.Verso la fine degli anni ‘sessantafinii in carcere per un furto di ogget-ti in casa di amiche. Erano anni dif-ficili per me che assaporai il paneamaro dell’indigenza. Ho rubato deigioielli per rabbia e per provocazio-ne: la mia amica era molto ricca e lamia povertà le dava fastidio. M’invi-tava nei ristoranti più cari, però poimi rifiutava le centomila lire che miservivano per la pubblicazione delmio libro. Negli anni della prigionianasce il romanzo “L’Università diRebibbia”. Lo scrivere ha rappresen-tato per me una valvola di sfogo almio sentirmi diversa. In vita mi ven-ne negato il piacere di vedere la pub-blicazione della mia creatura, delmio romanzo “L’arte della gioia”.Questo giaceva in una cassapanca,rifiutato da tanti editori italiani. Ilsuccesso esplose postumo, quandol’opera venne pubblicata in Francia,Germania e Spagna. È un romanzoautobiografico dove tutto ruotaintorno alla figura di Modesta: unadonna vitale e scomoda, potente-mente rivoluzionaria secondo lamorale comune. Una donna sicilia-na, una «carusa tosta» in cui si fon-dono carnalità e intelletto, che attra-versa bufere storiche e tempeste sen-timentali protetta da un infallibile

Il tuo spazio vitale simbolo del mondo intero

Indietro nel tempo intervistando Goliarda Sapienza

Un particolare carisma:vincere ogni sfida

Benedetto XVI proclamerà Santa Ildegarda di Bingen dottore della Chiesa

l’intervista

(segue a pagina 4)

Page 4: “In caso di mancato recapito rinviare al CMP/CPO di ... · SANTA ILDEGARDA di BINGEN DOTTORE della CHIESA a 3 ... durante la preghiera organizzata in occasione della festa di Maria

La Parrocchia S. Mariadella Pace - Chiesa

Madre - di Tremestieri Etneo (Cata-nia) bandisce e organizza per il Nata-le 2012, con il patrocinio (richiesto)del Comune di Tremestieri Etneo,dell’Assessorato del Turismo –Dipartimento Turismo, Sport e Spet-tacolo della Regione Siciliana, dellaProvincia Regionale di Catania, del-l’Ufficio Scolastico Provinciale diCatania, dell’Ordine dei Medici Chi-rurghi e Odontoiatri della provinciadi Catania, dell’Unione CattolicaStampa Italiana (UCSI) Sicilia e delSettimanale regionale di attualità“Prospettive” di Catania, del Centrodi Arti Visive “Sikanie” e dell’Asso-ciazione provinciale Donatori Volon-tari di Sangue (ADVS-FIDAS) diCatania, il XXIV Premio NATALE –Città di Tremestieri Etneo”, concor-so nazionale di poesia … e altro(musica, giornalismo e fotografia;grafica per le scuole) dedicato alSac. Salvatore Consoli, suo iniziato-re.L’attuale edizione del Premio constadi otto sezioni: - Sezione del Libroedito di poesia; - Sez. A di Poesiasul tema del Natale (Natale di guer-ra, consumistico, dell’albero, delletradizioni…, ma soprattutto un Nata-le di luce e di redenzione); - Sez. B diPoesia sui temi della Pace, dellaFamiglia (nell’occasione del VIIincontro Mondiale delle Famiglie,Milano 30 maggio – 3 giugno 2012:“La famiglia: il lavoro e la festa”),del Dono e “a tema libero”, con unasottosezione con gli stessi temi dellesezioni A e B di “poesiagiovane”(per autori di età compresatra 19 e 30 anni); - Sez. C di Poesiaper le scuole di ogni ordine e gradosui temi delle sezioni A e B (una sot-tosezione di grafica (C2) è riservataalle scuole elementari e medie suitemi del Natale, Pace e Famiglia; -Sez. D di Poesia sul tema “L’uomoe la malattia” (riservata ai medici); -Sezione di Musica, sul tema “Nata-le …in musica”, per testi musicali enenie ispirati al Natale e alle sue tra-dizioni; - Sezione di Giornalismo -sul tema “Natale …nella stampa” e- Sezione di Fotografia – sul tema“Natale … in foto”.Si partecipa inviando, per la sezionedel libro di poesia in lingua italiana(dal 2007), sei copie di 1-2 volumi(che al termine del Premio sarannodonate alla biblioteca comunale ealle istituzioni scolastiche di Treme-stieri Etneo) e, per le sezioni A e B,una o più liriche in lingua italiana oin lingua siciliana (con traduzione), eper la sezione D solo liriche in linguaitaliana, di max 40 versi, edite o ine-dite, mai premiate, in sette copie (unadelle quali firmata), con le generalitàe un breve curriculum dell’autore. Per la sez. C inviare la poesia (elabo-rata in classe) in sei copie, di cui solouna firmata sul retro; anche il dise-gno (max 50x70 cm) deve essere fir-mato e contenere le generalità sulretro.Per la sezione di musica si partecipainviando 1-2 brani, editi o inediti, informato CD audio (il materiale invia-to non verrà restituito); allegare nelladomanda di partecipazione anche unbreve curriculum dell’autore/i.Per la sezione di giornalismo inviare1 o più articoli (per e-mail, in forma-

to pdf) già pubblicati su quotidiani,riviste o periodici anche on line sulNatale in tutti i vari aspetti (cronaca,tradizioni, religioni …); allegare nel-la domanda di partecipazione ancheun breve curriculum.Per la sezione di fotografia inviare 1-4 foto sul Natale nei vari aspetti dicronaca, tradizioni, religioni … (pere-mail o CD, in formatoJPG,  risoluzione di 72 dpi, dimen-sione del lato più lungo pari a 1200pixel; no manipolazione o fotomon-taggi); allegare nella domanda di par-tecipazione anche un breve curricu-lum.Termine ultimo per l’invio dei libri,delle poesie, dei disegni, dei CD,degli articoli giornalistici e delle fotoè il giorno 1 novembre 2012 (farà

fede la data del timbro postale o ladata di invio della e-mail) presso lasegreteria del Premio “Natale” – Cit-tà di Tremestieri Etneo, Parrocchia S.Maria della Pace - Chiesa Madre -Via Roma 11/A, 95030 TremestieriEtneo (CT), tel. e fax 095-725.20.22– e-mail:[email protected]. Sola-mente per la sezione C, la presenta-zione degli elaborati può avvenireentro il 20 novembre.Per partecipare alle varie sezioni delPremio è previsto un contributo, perspese di segreteria (per info telefo-nare in Parrocchia al n. 095 7252022e consultare il sito web del Premiohttp://www.premiopoesianatale.it e/ola pagina di Facebook “Premio Nata-le – Città di Tremestieri Etneo”, e-mail: [email protected] [email protected] o telefonareal 333.6785468), da inviare in con-tanti o a mezzo assegno circolare obancario o vaglia postale intestato a

Dott. Vincenzo Caruso o a mezzoc.c.p. N. 11788957 intestato a Par-rocchia S. Maria della Pace – ChiesaMadre – via Roma 11/A, 95030 Tre-mestieri Etneo (CT).

Le premiazioni sono previste neigiorni: sabato 15 dicembre 2012,alle ore 18.00, presso il Centro cultu-rale comunale “Villa Immacolata”per le sezioni del libro edito di poe-sia, la sezione D, di giornalismo e difotografia e sabato 12 gennaio 2013,alle ore 18.00, presso la Parrocchia S.Maria della Pace, per tutte le altresezioni.Premi: per la sezione del libro editodi poesia: targa e 600,00 € al primoclassificato e 300,00 € al secondopremio, denominato “Targa AntonioCorsaro”( IX edz.); per le sezioni A eB di poesia in lingua italiana: targa e400,00 € al primo classificato di cia-scuna sezione;per la poesia in linguasiciliana: targa e 300,00 € al primoclassificato (tra le sezioni A e B);“Targa Rino Giacone” (XV edz.) e“Targa Giovanna Finocchiaro Chi-mirri” (XIV edz.) assegnate, come 2°premio ex aequo, a due liriche dellesezioni A e/o B: 200,00 €; Targa

“Poesia Giovane” (X edz.): 150,00 €alla poesia vincitrice della relativasottosezione; “Targa Giovanni PaoloII” (VII edz.): 200,00 € al primoclassificato della sezione D; “TargaPadre Consoli” (XIII edz.) per lasezione di poesia e “Targa D’Inessa”(VI edz.) per la sezione di graficaassegnate agli istituti scolastici parti-colarmente distintisi nella partecipa-zione al Premio; Targa “Natale … inmusica” (VI edz.): 200,00 € allamigliore composizione musicale;“Targa Salvo Nibali” (IV edz.):200,00 € al vincitore della sezione digiornalismo; per la sezione di foto-grafia (III edz.): targa e 200,00 € allafoto prima classificata. Ed inoltre:targhe alle liriche (e libri, CD, artico-li e foto) meritevoli di segnalazionedi tutte le sezioni e, per tutti gli auto-ri premiati e segnalati, la pubblica-zione delle opere nel 24° Quadernoantologico della Collana PremioNatale (che potrà essere richiestoallegando la somma di 5,00 € per lespese di spedizione) e il libro “Can-tando il Natale e la vita” - volumeantologico delle poesie premiate neiprimi 15 anni del Premio…I poeti ed autori vincitori di primipremi nelle ultime tre edizioni delPremio non potranno ottenere analo-go riconoscimento nelle sezioni epremi di riferimento.Tutti gli autori premiati e segnalati ele segreterie delle scuole partecipantiriceveranno apposita comunicazione.I risultati del Premio saranno pubbli-cati sulla rivista “La nuova TribunaLetteraria” e disponibili on line suisiti www.literary.it/premi/,www.concorsiletterari.it/ e, unita-mente al testo delle liriche vincitrici,anche sul sito del Premio www.pre-miopoesianatale.it.

Il Segretario del PremioDott. Vincenzo Caruso

Il ParrocoSac. Salvatore Scuderi

Ad attendere l’aperturadella seconda edizione

di Etna Comics, tanti affezionati enuove leve. Tra amanti del fumetto e

del cinema d’animazione. Tra perso-naggi manga, protagonisti di GuerreStellari e Anime dance. Fino adomenica 16 settembre, il Centrofieristico Le Ciminiere di Cataniasarà il teatro di un’avventura appas-sionante all’insegna del divertimen-to e della creatività.Ad aprire ufficialmente la manifesta-zione alle ore 10.30, il Presidentedella Provincia, Giuseppe Castiglio-ne che ha ringraziato gli organizza-tori dell’evento per aver trasformatoCatania nella capitale delle nuoveespressioni artistiche. “… ancora

una volta l’esposizione di comics &games riesce a divertire mettendo inrelazione venditori e collezionisti,giovani creativi e musicisti, perfor-

mer e appassionati del mondo deisuper eroi e dei super poteri”.All’appuntamento imperdibile, unvero e proprio festival del fumetto, ilpiù importante del Sud Italia, che hapermesso a Catania di conquistarsiun ruolo centrale nel panoramanazionale del fumetto, era presenteanche il Sindaco di Catania RaffaeleStancanelli.Il Project Manager di Etna Comics,Alessio Riolo, dimostra la propriasoddisfazione per la crescita di que-sto Festival. “Per tre giorni, il centrofieristico Le Ciminiere diventa un

piccolo rifugio dove poter libera-mente scatenare la propria fantasia”.Nel programma: 11 mostre, 37 con-ferenze e vari momenti di incontro

tra gli aspiranti disegnatori e i fumet-tisti più famosi e le case editrici.

®

Un piccolo rifugio dove liberare la propria fantasia

Catania 14 settembre 2012: Inaugurata la seconda edizione di Etna Comics

PRIMOPIANO

Prospettive - 23 settembre 20124

talismano interiore: «l’arte dellagioia».Ho sempre amato scrivere guardan-do il mare di mattina, su fogli piega-ti in due, perché il formato ridotto miconsentiva meglio l’idea di misura,dove vergavo le parole con una gra-fia minuta, facendo ciascun rigo viavia più rientrato sino a ridurlo a unao due parole e ne veniva fuori unqualcosa di simile al tracciato di unelettrocardiogramma, una scritturacardiaca.“A me hanno insegnato che nell’ani-ma di un uomo non c’è posto perdubitare.- Questo vi insegnano per chiudervi,carusi, in una corazza di doveri e fal-se certezze. Come a noi donne… - Devi avere ragione perché comeuna malinconia nuova mi prese e mitiene da quando ‘sta parola dubbioho incontrato.- È per timore di questa malinconiache l’uomo s’ammanta di certezze edetta credi. Ma ancora troppo bambi-

no è l’uomo per sapere”. G. Sapien-za “L’arte della gioia”.Avevo ascoltato la mia interlocutriceammaliata dal fascino della sua anti-ca saggezza, quando le chiesi di dar-mi un messaggio.Gettando il suo sguardo ceruleo ver-so un punto indefinito dell’orizzontecosì si espresse:<<Per stare bene col mondo devi sta-re bene con il tuo primo mondo, nel-lo spazio dove vivi..Ama la tua terrae amerai l’umanità intera. Catania èil microcosmo fotografia di unmacrocosmo>>. Detto questo siavviava lentamente all’uscita delPalazzo, poi svanì.La conferenza terminò in quell’i-stante e già il numeroso pubblico siriversava nell’ampio cortile. Quelpomeriggio i tetti del Biscari staglia-vano la loro mole bruna e vetusta alcielo che pareva velato di una certamestizia. L’aria era pregna dell’odo-re di gelsomino e risuonava dellevoci dei presenti.

Stefania Bonifacio

(continua da pag. 3)IL TUO SPAZIO...

Termine ultimoper l’invio dei libri,

delle poesie,dei disegni, dei CD,

degli articoligiornalisticie delle fotoè il giorno

1 novembre 2012

Città di Tremestieri Etneo XXIV Premio Natale

Poesia … e altro

Page 5: “In caso di mancato recapito rinviare al CMP/CPO di ... · SANTA ILDEGARDA di BINGEN DOTTORE della CHIESA a 3 ... durante la preghiera organizzata in occasione della festa di Maria

Ogni tanto il sistemauniversitario italiano

finisce nell’occhio del ciclone. Hafatto clamore la vicenda di Cosenza,dove a 72 studenti è stata annullata laLaurea perché ottenuta grazie adesami fantasma, mai sostenuti maregolarmente registrati in segreteria.Un fatto clamoroso che ha fatto sal-tare il banco grazie allo scrupolosolavoro della Digos in collaborazionecon studenti modello che hanno scel-to la strada della correttezza rispettoa quella dell’omertà.L’Università della Calabria si è ritro-vata in mezzo a una vera e propriaorganizzazione criminale compostada personale amministrativo e stu-denti dediti al conseguimento frau-dolento del titolo di studio in letteree filosofia. Naturalmente l’universitàsi è costituita parte civile a riprovacome per una volta -sottolineiamoper una volta-, il marcio non vienesolo dalle alte sfere dirigenziali. Ilcaso dell’ateneo in questione è unpretesto per evidenziare un annosoproblema all’interno del mondo uni-versitario.Ovvero il fatto che molti studenti inpreda alla frenesia del tutto e subito,preferiscono affidarsi a metodi piùsbrigativi pur di ottenere quel famo-so pezzo di carta. Sul banco degliimputati, c’è il cosiddetto copia-incolla. Tanto vituperato dai profes-

sori, quanto amato da molti, studentie no. Tempo fa raccontavamo lavicenda dell’ex ministro della Difesatedesco, Karl-Theodor zu Gutten-berg, accusato di plagio nella sua tesidi dottorato, e che fu costretto alledimissioni dopo l’evidenza di averfatto un lungo copiato.E non è un caso, che da un’indaginesul Web sulle tesi dei neo-dottori ita-liani, emerge come almeno il 5%degli elaborati sia frutto di un atten-

to e certosino lavoro di scopiazzatu-ra (passateci il temine). Battute aparte, il problema esiste ed è sotto gliocchi di tutti. C’è chi, però ha sfrut-tato questa peculiarità per inventarsiun nuovo lavoro. Cosi entra in gioco,un altro fenomeno sempre più inespansione, quello della compraven-dita di tesi di laurea.Con molta frequenzasi legge nelle bachecheuniversitarie di stu-denti disposti a dareuna mano dietro unmodico compenso. Inrealtà, la compraven-dita fotografa in pienoquello che succededietro le quinte delmondo studentesco.Pertanto si può verifi-care il fatto che unatesi di laurea, prodottada uno studente bril-lante, venga riciclatadiverse volte magari all’insaputadell’autore. Ma come funziona il tut-to? Semplice, basta mettere l’annun-cio in posizioni strategiche all’inter-no della facoltà e il gioco è fatto;senza dimenticare gli annunci sulweb, più visibili e accessibili a unnumero di studenti più vasto. Haspiegato questa nuova professione,Roberta (nome di fantasia) che ne hafatto un piccolo ma remunerativo

lavoro. “Lavoravo molto e guada-gnavo poco, così ho avuto un’idea,anche se illegale e sbagliata -, haspiegato l’ex studentessa - per riusci-re a coltivare le mie passioni etogliermi qualche sfizio senza doverchiedere aiuto ai genitori”. Poi lasvolta che gli ha permesso di guada-

gnare bene. Il prezzo varia: “Si vadai 100-200 euro a capitolo, fino acifre più alte per tesi sperimentali.Meno tempo ho a disposizione perconfezionare il lavoro più il prezzosale”. Si sa: se vuoi un prodotto diqualità, devi pagare di più. In fondoanche in questo caso valgono leregole del mercato. “Ogni mese rice-viamo, io e la mia collega, due o trecommissioni – continua l’ex lau-

reanda in Giurisprudenza - e mettia-mo in tasca da un minimo di 400 aun massimo di 2500 euro al mese.Poi dividiamo tutto. I pagamenti nonavvengono mai a mano, ma tramiteversamenti di piccolo taglio. Per sta-re tranquille. E in questi anni - haconcluso la giovane studentessa -

abbiamo messo su unpiccolo archivio,anche se non abbia-mo mai scritto duetesi sullo stesso argo-mento”. Le cose peròsono destinate a cam-biare. Non sapremomai se le due studen-tesse smantellerannola “fabbrica delletesi”, di certo, le uni-versità italiane sisono organizzate. Percombattere il copia-incolla selvaggio, irettori avranno a dis-

posizione un software anti-plagio. Ilpiù utilizzato è il Turnitin cane dacaccia infallibile. Il programmaincrocia e confronta i dati presentinel web e nell’archivio interno com-posto da periodici, ricerche, pubbli-cazione, e solo cosi riesce a scovare icasi più evidenti di plagio. I copioni,di ogni ordine e grado, sono avvisati.

Filippo Cannizzo

Il Presidente Prof. Gio-vanni Russo, presidente

della Società Italiana di Bioetica eSessuologia (SIBeS) con sede pres-so Istituto Teologico S. Tommaso diMessina, ha organizzato Sabato 15settembre l’Assemblea PlenariaAnnuale sul tema Cellule Stamina-li. Nuove frontiere e aggiornamen-ti bioetici, circa la tematica, è statasvolta dai membri della medesimaSIBeS, Dott. Salvatore Galatà,Dott.ssa Luciana Costa, e dott.ssaDaniela Belletti. Al termine delsimposio è stata fatta l’elezioneannuale del Direttivo. Le cellule sta-minali si suddividono in cellule sta-minali embrionali, quelle che for-mano l’embrione nella fase cellularedi blastocisti 5-6 giorni dal concepi-mento, e vengono chiamate totipo-tenti, e in organismo già formatoimpropriamente dette adulte pre-senti nel cordone ombelicale, nellaplacenta e nel midollo osseo, e ven-gono definite pluripotenti e posso-no dar origine a qualsiasi tipo di cel-lula dell’organismo, e in cellulemulti potenti quelle cellule stamina-li del sangue che potrebbero dareorigine a globuli, bianchi, rossi epiastrine. La principale fonte di cel-lule staminali è l’embrione nelle fasipiù precoci della sua esistenza dallamassa cellulare di blastocisti, macomporta la distruzione dell’embrio-ne stesso, infezioni virali, cancero-genesi, difetti epigenetici, difficoltànel processo differenziativie si èosservato come usando le cellulestaminali embrionali si ha un’ele-vata percentuale di casi tumorali.

Un’alternativa interessante ealquanto solidale è la donazionedel cordone ombelicale. Quest’ulti-mo ricco di cellule staminali analo-ghe a quelle presenti nel midolloosseo, infatti le cellule staminalipossono essere utilizzate per il tra-pianto in alternativa a quelle delmidollo osseo.I vantaggi sono: il prelievo di questosangue non è doloroso o fastidiosoné per la mamma né per il bambino,mentre quello di midollo osseorichiede un intervento con l’aneste-sia, con i rischi che ne conseguono;il sangue placentare può essere con-servato per anni, quindi è sempredisponibile al momento del trapian-to, e in questo caso si riducono i tem-pi di attesa. Infine, le cellule stami-nali del cordone ombelicale sonomeno aggressive dal punto di vista

immunitario, e quindi ci sono mino-ri probabilità che il trapianto dia luo-go a rigetto. L’unico svantaggio èche le cellule staminali presenti nelsangue placentare sono in numeroridotto rispetto a quelle del midolloosseo e per questo il trapianto si ese-gue nella maggioranza dei casi subambini o comunque su adulti chepesano meno di 50 chilogrammi. Macon il processo di differenziazionedelle cellule si possono trapiantareanche a persone di peso superiore.La donazione del cordone ombeli-cale è un gesto semplice e indolore,se si vuole fare questa scelta la dona-zione avviene esclusivamente con ilconsenso della madre e se vi sono irequisiti di idoneità richiesti, biso-gna comunicarlo al ginecologo chedurante il parto effettuerà il prelievodel sangue del cordone. Purtroppo

manca una cultura dell’informa-zione e di conseguenza della dona-zione.Le prospettive sulle cellule stamina-li sono in fase di sperimentazione indiversi ambiti medici tra cui Emato-logia, il cui scopo della terapia èquello di trasferire cellule staminaliin modo da avere una linea cellularesana che soppianti la matrice malata;Cardiologia, nel 2001 ad opera diun ricercatore italiano Piero Anversaè stata evidenziata la presenza di

rigenerazione cellulare lungo i bordidi una lesione infartuale, l’ipotesifatta è che si tratti del prodotto dicellule staminali presenti nel cuore eindotte a rigenerarsi dalla lesione;Neurologia, è probabile che l’impie-go delle cellule staminali nelle pato-logie neurologiche sarà quello di

veicolare attraverso il tessuto dan-neggiato farmaci per poter protegge-re le cellule residue dall’ulterioredanno e al tempo stesso innescare larigenerazione cellulare locale, cosìpotrebbero guarire malattie come ilmorbo di Parkinson, Alzheimer,ictus, sclerosi latente amiotrofica;Epatologia, di per sé le cellule delfegato sono in grado di rigenerarsiper cui di fronte ad una lesione epa-tica questa viene riparata dalla proli-ferazione da parte degli epatocitisani e il successivo rimpiazzo dellecellule morte; Dermatologia, la cuteè l’organo che dopo le mucose sirigenera con maggiore rapidità nelnostro organismo. Le prospettiveterapeutiche del loro utilizzo sarannoimpiegati nei seguenti campi: ustio-ni, ulcere cutanee alopecie. Oftal-mologia, riguarda la retina unasuperficie sensibile agli stimoli visi-vi che attraverso il nervo ottico arri-vano al cervello. In diverse patologiesi ha una degenerazione del tessutoretinico tra cui retinite pigmentosa,retinopatia diabetica, degenerazionesenile. Ortopedia, un possibile tra-pianto finalizzato alla sostituzione ditessuto degenerato o distrutto. Dia-betologia, gli studi evidenziano lapossibilità di utilizzare le cellulepancreatiche deficitarie nel diabetemellito e si verifica una reazioneautoimmune diretta contro le cellulebeta del pancreas cioè quelle celluleagglomerate in insulae cheb produ-cono un ormone detto appunto insu-lina.

Anita Rapisarda

Le potenzialità delle cellule staminali

All’ Istituto Teologico S. Tommaso di Messina sulle nuove frontiere della bioetica

Prospettive - 23 settembre 2012 5

PRIMOPIANO

Si può verificareil fatto che una tesidi laurea, prodotta

da uno studentebrillante,

venga riciclatadiverse volte magari

all’insaputadell’autore

La donazionedel cordoneombelicaleè un gestosemplice

e indolore

Le scorciatoie non hanno futuro

Università, dal copia-incolla alla compravendita di tesi di laurea

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DOCUMENTI EINFORMAZIONI

degli UfficiPastorali dellaCuria diocesanadi Catania

Prospettive - 16 settembre 2012

Ai Rev. Parroci dell’Arcidiocesi.

Consegna del Censimento Corali ParrocchialiPer desiderio dell’Arcivescovo, l’Ufficio Liturgico organizza un ConvegnoLiturgico-Musicale per il prossimo 16-18 ottobre c.a.. In preparazione a taleevento, si invitano i Rev. Parroci a voler fornire i nominativi degli operatoripastorali che collaborano nell’animazione liturgica, in particolare nell’aspet-to musicale. La scheda di adesione deve essere compilata e restituita in Curia,oppure inviando un fax allo 095/2504358 o attraverso e-mail [email protected].

L’Ufficio Liturgico Diocesano

Ufficio Liturgico Diocesano

Lunedì 24•• Ore 9.30 Catania, Museo Dioce-

sano: saluta i partecipanti al Con-vegno degli Istituti Superiori diScienze Religiose di Sicilia.

•• Ore 17.30 Catania, parrocchiaCrocifisso dei Miracoli: (Visitapastorale).

Martedì 25•• Ore 19.00 Misterbianco, parroc-

chia Beato Card. Dusmet: celebrala S. Messa.

Mercoledì 26•• Ore 9.30 Catania, parrocchia Croci-

fisso dei Miracoli: (Visita pastorale).•• Ore 18.00 Arcivescovado: udienze.•• Ore 19.00 Catania, parrocchia

Ss. Cosma e Damiano: celebra laS. Messa.

Giovedì 27•• Ore 9.00 Catania, parrocchia S.

Maria di Gesù: (Visita pastorale).•• Ore 17.00 Catania, parrocchia

Crocifisso dei Miracoli: (Visitapastorale).

•• Ore 19.00 Catania, parrocchia SS.Sacramento Ritrovato: celebra laS. Messa con la partecipazionedella famiglia vincenziana.

•• Ore 20.30 Catania, parrocchiaCrocifisso dei Miracoli: (Visitapastorale).

Venerdì 28•• Ore 10.00 Catania, Istituto S.

Francesco di Sales: incontra isacerdoti del III Vicariato in occa-sione della Visita pastorale.

•• Ore 18.00 Catania, Seminario:

presiede l’Assemblea pastoralediocesana.

Sabato 29•• Ore 10.00 Acireale, Cattedrale:

concelebra alla S. Messa per laBeatificazione di P. Gabriele Alle-gra, OFM.

•• Ore 17.30 Catania, Basilica Catte-drale: celebra la S. Messa in occasio-ne della festa di S. Michele Arcange-lo, patrono della Polizia di Stato.

Domenica 30•• Ore 10.30 Catania, parrocchia

Crocifisso dei Miracoli (Visitapastorale).

•• Ore 18.30 S. Giovanni La Punta,Chiesa Madre: celebra la S. Mes-sa di ringraziamento per la Beati-ficazione di P. Allegra OFM.

®

Dall’Agenda dell’Arcivescovo

Notizie in breve dal 24 al 30 settembre

«Cari fratelli e sorelle!La celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale sicarica quest’anno di un significato tutto particolare. Laricorrenza del 50° anniversario dell’inizio del ConcilioVaticano II, l’apertura dell’Anno della fede e il Sinododei Vescovi sul tema della nuova evangelizzazione con-corrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impe-gnarsi con maggiore coraggio e ardore nella missio adgentes perché il Vangelo giunga fino agli estremi confinidella terra.[…] Gli uomini che attendono Cristo sono ancora innumero immenso, affermava il beato Giovanni Paolo II, eaggiungeva: non possiamo starcene tranquilli, pensandoai milioni di nostri fratelli e sorelle, anch’essi redenti dalsangue di Cristo, che vivono ignari dell’amore di Dio.Anch’io, nell’indire l’Anno della fede, ho scritto che Cri-sto, oggi come allora, ci invia per le strade del mondo perproclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra; pro-clamazione che, come si esprimeva anche il servo di DioPaolo VI, non è per la Chiesa un contributo facoltativo: èil dovere che le incombe per mandato del Signore Gesù,affinché gli uomini possano credere ed essere salvati [...]Abbiamo bisogno quindi di riprendere lo stesso slancioapostolico delle prime comunità cristiane che, piccole eindifese, furono capaci, con l’annuncio e la testimonian-za, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo allora cono-sciuto.[…] Ringrazio le Pontificie Opere Missionarie, stru-mento per la cooperazione alla missione universaledella Chiesa nel mondo. Attraverso la loro azione l’an-nuncio del Vangelo si fa anche intervento di aiuto alprossimo, giustizia verso i più poveri, possibilità diistruzione nei più perduti villaggi, assistenza medicain luoghi remoti, emancipazione dalla miseria, riabili-tazione di chi è emarginato, sostegno allo sviluppo deipopoli, superamento delle divisioni etniche, rispettoper la vita in ogni sua fase.Cari fratelli e sorelle, invoco sull’opera di evangelizza-zione ad gentes ed in particolare sui suoi operai l’effusio-ne dello Spirito Santo, perché la Grazia di Dio la facciacamminare più decisamente nella storia del mondo. […]La Vergine Maria, madre della Chiesa, stella dell’evange-lizzazione, accompagni tutti i missionari del Vangelo».

Chiarimenti circa la raccolta delle offerte in occasionedella Giornata Missionaria MondialeLa Giornata Missionaria Mondiale è una delle tre collet-te a carattere universale obbligatorie stabilite dalla SantaSede. Come ogni anno anche quest’anno sarà la penulti-ma domenica di ottobre e precisamente giorno 21.Le offerte della Giornata vanno trasmesse integralmentee con sollecitudine all’Ufficio missionario della Diocesi,per essere poi inviate alla direzione nazionale.Si fa appello a parroci, rettori e cappellani di Chiese,affinché nessun altro scopo sia aggiunto alla celebrazione

della Giornata Missionaria Mondiale e le offerte da essaprovenienti non siano stornate per altre richieste o esi-genze, sia pure di carattere missionario.I vescovi invitano anche gli Istituti missionari e le altreistituzioni ad astenersi dal raccogliere offerte in propriofavore in prossimità di tale data.

Equipe Ufficio Missionario Diocesano

AVVISO PER I PARROCIPresso l’Ufficio missionario della diocesi di Catania sitoin Arcivescovado via Vitt. Emanuele 159 Ct è possibileritirare il materiale 2012/2013 per l’animazione del mesedi ottobre e dell’intero anno.Il materiale comprende: Manifesto per l’86ª Giornata Missionaria Mondiale;Locandina della settimana ottobre missionario 2012;Fascicolo di animazione per le famiglie;Calendarietto tascabile plastificato;Immaginetta con sul retro una preghiera;Salvadanaio in cartone.Inoltre per la POIM (Pontificia Opera Infanzia Missionaria):Manifesto per la Giornata Missionaria dei ragazzi 2013;Novena di Natale;Immaginetta con sul retro una preghiera;Salvadanaio in cartone;Tessera seminatori di stelle;Foglio con stelle adesive seminatori di stelle.Quest’anno gli itinerari sono solo 3:Ho creduto perciò ho parlato. Per i parroci e gli animato-ri di adulti, gruppi e movimenti.Missione: questione di fede. Per gli animatori di adole-scenti e giovani.Con Gesù imparo a credere. Per gli animatori e i catechi-sti di ragazzi dagli 8 ai 14 anni.

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Dal messaggio di Sua Santità Benedetto XVIper la Giornata Missionaria Mondiale

Prospettive - 16 settembre 20126

Carissimi Fratelli e Sorelle nelSignore,Rendiamo grazie al Padre dal Qualericeviamo ogni dono per la grandegioia che susciterà in noi l’ormaivicina Beatificazione del VenerabileFra Gabriele Maria Allegra OFM.Sabato 29 settembre, con la decisio-ne del Sommo Pontefice BenedettoXVI, al quale siamo profondamentericonoscenti, sarà esaudito il deside-rio nostro e di tante persone di vederonorato questo insigne figlio dellaChiesa Catanese, originario di S.Giovanni La Punta ed esemplarediscepolo di S. Francesco d’Assisi.La Beatificazione avviene in prossi-mità dell’inizio dell’Anno dellaFede.Questa, lo sappiamo bene, nasce dal-l’ascolto della Parola di Dio di cuiFra Gabriele è stato ascoltatore assi-duo ed attento, divenendone operosoesecutore.Alla Parola e alla sua diffusione egliha dedicato le migliori energie rice-vute dal Signore, come pure insonnefatica che ha prodotto lo splendidofrutto della traduzione della Bibbiain lingua cinese.

L’esempio e la dedizione missiona-ria del nuovo Beato ci saranno disalutare stimolo nella crescita dellafede e in un più convinto impegnoper rendere sempre più missionarioil volto della nostra Chiesa catanese,anche tramite il grande dono dellaVisita pastorale in corso.Fra Gabriele è stato sempre devotodella Madonna della Ravanusa.Seguiamolo in questo filiale atteg-giamento e nella fervida imitazionedella Madre Nostra Santissima persperimentare anche noi la beatitudi-ne di coloro che ascoltano e mettonoin pratica la Parola di Dio.

✠ Salvatore GristinaArcivescovo

PROGRAMMA

Sabato 29 settembre, ore 10,00 - Cat-tedrale di Acireale: Beatificazione.Domenica 30 settembre, ore 18,30 –Chiesa Madre S. Giovanni La Pun-ta: S. Messa di ringraziamento.

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Beatificazione del VenerabileFra Gabriele Maria Allegra OFM

L’Arcivescovo

Ufficio Missionario diocesano

Incontro di tutti i volontari e gli ope-ratori della Caritas Diocesana edelle Caritas parrocchialiMartedi 25 settembre 2012 alle ore17,00 al Museo Diocesano avrà luo-go l’Incontro di riflessione e pre-ghiera sul tema: il volontariato, unimpegno spirituale e materiale.Dopo l’intervento di Mons Vincenzo

Algeri, Direttore della Caritas Dio-cesana di Catania che porgerà il suosaluto ai volontari e agli operatori,guiderà la meditazione Don GinoLicitra, vice Direttore della CaritasDiocesana di Catania.A seguire alle ore 18,30 Santa Mes-sa in Cattedrale.

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Festa del Beato CardinaleGIUSEPPE B. DUSMET

Caritas diocesana

Dacci una mano ad affrontare l’in-verno. Dona una coperta alla Caritas.L’inverno è alle porte, la vita di stra-da sarà ancora più faticosa per colo-ro che non hanno casa.La notte la temperatura scende e sirende ancora più necessario l’aiuto acoloro che dormono per le strade cit-tadine.Ogni sera l’Unità di Strada, il servi-zio di ronda notturna della CaritasDiocesana della nostra città, compieil suo giro per portare assistenza aisenza tetto.

Caffè e tè caldi, panini, ma soprattut-to servono coperte di lana e sacchi apelo L’appello è rivolto a tutti: dona-te delle coperte per far fronte all’in-verno dei senza tetto.

Coperte e sacchi a pelo si possonodonare portandole il mercoledì dalle9,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00presso l’Help Center della CaritasDiocesana, in Piazza Giovanni XXIII(ang. V.le Africa) a Catania.

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Caritas diocesana di Catania

Arcivescovo 095 31.26.20

SegreteriaArcivescovile 095 25.04.306

SegreteriaArcivescovile 346 3842521

VicarioGenerale 095 25.04.309

CentralinoCuria 095 25.04.311

✆entralino CuriaArcivescovile di CT

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Nel Salone dei Vescovidell’Arcivescovado, la

mattina di lunedì 17 settembre,Mons. Salvatore Gristina ha tenutouna conferenza stampa di presenta-zione ufficiale alla cittadinanza e allastessa comunità ecclesiale dellaScuola di Formazione all’impegnosociale e politico. In un momento ditanta sfiducia e di diffuso disinteres-se nei confronti della politica, laChiesa di Catania, per volontà del-l’Arcivescovo che ha accolto tanterichieste venute da più parti, harilanciato al massimo livello cultura-le l’iniziativa, nella vita della polis,della Scuola diocesana di formazio-ne all’impegno socio-politico dei lai-ci cattolici, consapevoli del ruoloche sono chiamati a svolgere all’in-terno della comunità ecclesiale ecivile. Ciò in linea con il fiorire diuna stagione che sta mobilitando, intutto il territorio nazionale, moltediocesi italiane nell’istituzione e dif-fusione di scuole specializzate inmateria socio-politica, che in Siciliahanno avuto un’importantissima erinomata primizia storica nel “Cen-tro Padre Arrupe” dei Padri Gesuitidi Palermo.La nostra Arcidiocesi ha voluto ripri-stinare tale significativa Scuola che,dalla fine degli anni Ottanta fino aiprimi Novanta del secolo scorso,aveva svolto un importante ruolo dipartecipazione attiva e di primo pia-no nel panorama culturale civico-

religioso locale.L’Arcivescovo, con accanto padreSapienza, direttore dell’ufficio dio-cesano per i problemi sociali e dellavoro, e mons. Gaetano Zito, presi-de dello Studio Teologico interdioce-sano S. Paolo, nell’accogliere i rap-presentanti dei media, ha inteso sot-tolineare come la ricchezza dell’e-sperienza fatta in tale campo all’in-terno della nostra Arcidiocesi non èstata perduta, dopo il periodo di crisiche ha investito un po’ ovunque ilsettore della formazione dei laici,chiamati a testimoniare con coerenzae limpidezza i valori cristiani anchenella vita pubblica.“Vogliamo riprendere il funziona-mento della Scuola”, ha detto Mons.Gristina, “con un particolare inco-raggiamento che viene dal fatto chenella nostra Arcidiocesi abbiamoavuto l’iniziativa di ben 7 giornatesociali diocesane. Come frutto diqueste giornate è la ripresa, più volterichiesta, della Scuola caratterizzatada un forte impegno formativo, conun particolare ritmo spiegabile dal-l’intento di voler promuovere la for-mazione di persone che, con respon-sabilità e con chiarezza di intenti,s’impegnano nella realtà sociale epolitica”. Tale iniziativa non è sol-tanto in vista dell’esercizio di unmandato politico. Dato che la realtàsociale è molto vasta, la Scuola nonè mirata a preparare i futuri politici.Non è questo il suo scopo; chi voles-

se inserirsi attivamente nella vitapolitica potrebbe avere anche il van-taggio di essersi formato in manieraparticolarmente esauriente.“La Scuola”, ha concluso l’Arcive-scovo, “è necessaria anche nel conte-sto che attraversiamo. E, quindi, conquesta iniziativa vogliamo confer-mare l’impegno che caratterizza iveri credenti cristiani. Non disinte-resse, ma presenza qualificata dallafede che, in questo caso, divieneispiratrice feconda di tanti impegni”.Il prof. Sapienza ha fornito delleinformazioni tecniche relative allastruttura, al funzionamento, aidocenti, alle discipline, ai percorsiformativi, alla sede e alla durata delcorso, focalizzando l’obiettivo pri-mario della Scuola: formare lacoscienza delle persone alla parteci-pazione attiva e alla cittadinanzaresponsabile nelle molteplici artico-lazioni della vita della società, per il

perseguimento del bene comune, invista di un rinnovamento della vitasociale e politica. “Abbiamo fattonostre”, ha precisato, “anche lenumerose esortazioni di BenedettoXVI all’impegno politico, soprattut-to parlando ai giovani: “Alla sfiduciaverso l’impegno nel politico e nelsociale, i cristiani, specialmente igiovani sono chiamati a contrappor-re l’impegno e l’amore per laresponsabilità, animati dalla caritàevangelica, che chiede di non rin-chiudersi in se stessi, ma di farsicarico degli altri”. Il Pontefice rivol-gendosi ai giovani li esorta a “pensa-re alla grande: abbiate il coraggio diosare. Siate pronti a dare nuovosapore all’intera società civile, con ilsale dell’onestà e dell’altruismo dis-interessato”.La Scuola metodologicamente offri-rà lezioni frontali, laboratori, semi-nari di approfondimento, con tavole

rotonde e conferenze con relatoriinvitati, anche con la significativa edincoraggiante presentazione di gran-di testimoni credibili del laicato cat-tolico, quali il beato GiuseppeToniolo e i servi di Dio Giorgio LaPira ed Alcide De Gasperi.Il prof. Zito ha evidenziato l’oppor-tunità della particolare collaborazio-ne offerta allo Studio Teologico,chiamato a prestare il suo servizio dicarattere accademico di facoltà teo-logica a sei diocesi siciliane. “Questacollaborazione qualifica il serviziodello Studio e diventa propedeuticaad altre opportunità di impegno; essadà anche un apporto di natura acca-demica alla Scuola che si presentanon tanto come un corso alla buona,ma vuole esprimere un livello for-mativo alto con una connotazioneche permetta a chi frequenta la Scuo-la di ricevere una preparazione acomprendere i termini nodali, cru-ciali della Dottrina sociale dellaChiesa ma anche di quello che puòessere oggi il servizio alla comunitàecclesiale. La Scuola tiene conto,iniziando molto opportunamente inconcomitanza con l’anno della Fede,a far prendere coscienza dell’istanzacritica che la Fede pone a ogni formadi organizzazione sociale e politica”.Si tratta di promuovere una coscien-za che permetta per un verso l’impe-gno e per l’altro verso la richiesta dielevare sempre di più, soprattutto achi ha la responsabilità socio-politi-ca della nostra terra, il servizio chegli è chiesto”.La Scuola avrà sede presso il Semi-nario arcivescovile, viale BeatoOdorico da Pordenone 24, e le lezio-ni, che inizieranno il 20 ottobre, sisvolgeranno con frequenza obbliga-toria ogni sabato dalle 9 alle 12.30. Ilcorso durerà un anno: dalla fine diottobre alla fine di maggio e saràsuddiviso in due parti: da ottobre ametà dicembre e da metà gennaio afine maggio. A conclusione, dopoopportune verifiche (anche on line),sarà rilasciato un attestato di parteci-pazione. Requisiti: età dai 18 anni insu e diploma di scuola media supe-riore. Termine delle iscrizioni il 12ottobre.Per informazioni: ufficio problemisociali e lavoro, presso Curia arcive-scovile, via V. Emanuele 159; tel.095/2504365; [email protected].

Antonino Blandini

Dopo i vari incontridedicati alle tematiche

del “metodo” di docenza e diapprendimento nel nuovo ISSR;dopo aver trattato il ruolo dellescienze nel contesto delle nuovedocenze e apprendimenti da partedegli allievi, cioè la teologia, la filo-sofia, le scienze umane, adessovogliamo attraversare trasversal-mente i vari saperi alla luce dei tra-scendentali: pulchrum - bonumetve-rum, implicante anche l’unum.Il fine è quello di trovare linguaggi -contenuti e finalità di fondo, allaluce dell’unità dell’essere, di Dio edella rivelazione e dell’uomo comeimmagine di Dio, che animino e dia-no unità e unità ai saperi, in prospet-tiva di una interdisciplinarietà etransdisciplinarietà da attivare e per-seguire, in un tempo in cui il relati-vismo, il nichilismo, l’agnosticismoappiattiscono il nostro Occidente inun Continente che si riscatta solo sulpiano delle scienze naturali e dell’e-sasperato tecnicismo e produzione diprodotti che finiscono per alienarel’uomo nell’effimero.La prima attenzione sarà rivolta altrascendentale Pulchrum nella rela-zione verticale, Dio - uomo/uomo -Dio, ed orizzontale, individuo -

società - popoli - storia - cosmo. Nelconfronto sono implicate tutte lescienze, teologiche - filosofiche -umane, come letteratura, arte, psico-logia, sociologia, ma anche le scien-ze naturali.Si parte dal trascendentale pulch-rum, perché è quello che mette ingioco in maniera più immediata tuttol’uomo, nelle sue pulsioni istintive esensitive, nei suoi sentimenti, nelsuo pensare e decidere. La bellezzapuò essere così la via privilegiatache induce l’uomo alla responsabili-tà nel vero e nel bene? Ma quale bel-

lezza, quella che sperimenta l’uomonella sua individualità e storia o unabellezza nuova, imprevista che apregli occhi dell’uomo su un infinitodonato e sempre da accogliere in for-me nuove?

PROGRAMMALUNEDÌ 24 SETTEMBRE9.30: Introduzione ai lavori:G. Trapani10.00-10.45: Teologia e Bellezza:G. Calambrogio10.45-11.15: Teologia e Bellezza:un’apologetica della/sulla bellezza?:M. Di Tora11.15-11.30: Pausa11.30-11.45: La Bellezza nei Docu-menti magisteriali: P. Bellanti11.45-12.00: Liturgia e Bellezza:V. Trapani12.00-13.00: Dibattito13.15: Pranzo15.30-16.00: Scrittura e Bellezza:G. La Speme (cappuccino)16.00-16.45: Elogio dell’Estetica,disciplina non speciale:M.A. Spinoza16.45-17.00: Pausa 17.00-17.30: La Bellezza nell’artecristiana: F. Massara17.30-18-30: Dibattito18.30-20.00: Visita guidata

20.30: Cena

MARTEDÌ 25 SETTEMBRE9.30: TAVOLA ROTONDA:BELLEZZA E SCIENZE OGGIIntroduzione e presidenza:,C. CaltagironePsicologia: N. Dell’AgliSociologia: G. NotariLetteratura: F. Romeo Comunicazioni sociali: F. Mogavero11.00-11.15 Pausa11.15-12.30: Dibattito13.00: Pranzo

Prospettive - 23 settembre 2012 7

Il sale dell’onestà e dell’altruismo

La bellezza salverà il mondo?

24-25 Settembre al Museo “Due Giorni 2012”: Antropologia e teologia a confronto

SAVE srl Via Pulei, 51 - 95030 Mascalucia (CT)Tel. +39 095 741 55 42 Fax +39 095 741 49 17 www.sacesrl.org [email protected]

disinteressato

Presentata in Arcivescovado la Scuola di Formazione all’impegno sociale e politico

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ICappellani Militari della15ª Zona Pastorale Inter-

forze della Sicilia Orientale, deside-rando non far perdere la memoriadella luminosa figura di sacerdote edi eroe, vogliono ricordare P. Igna-zio del Sacro Cuore di Gesù, deiCarmelitani Scalzi, al secolo Gio-vanni Sartor, Cappellano Militaredurante la Seconda Guerra Mondia-le presso l’8° Reggimento Fanteriadella Divisione Cuneo. GiovanniSartor, nasce a Musano, in Provinciadi Treviso, il 6 aprile 1905. Accoltonel Collegio Carmelitano di Adro(Brescia), dove frequentò gli studiginnasiali e liceali, nel 1922, a 17anni, il giovane Giovanni vestì l’a-bito religioso, prendendo il nome difrà Ignazio, mentre a 18 anni, l’11settembre 1923, professò i voti tem-poranei. Dopo il servizio di leva,completò gli studi di teologia pressogli Scalzi di Venezia dove, il 2 luglio1933, fu ordinato presbitero dalPatriarca di Venezia, il Card. PietroLa Fontane, nella Basilica S. Pietroa Castello. Allo scoppio della guer-ra, P. Ignazio venne richiamato allearmi in qualità di Tenente Cappella-no e assegnato all’8° ReggimentoFanteria. Prima operò sul frontefrancese e poi su quello albanese e

greco. Durante la traversata da Brin-disi a Valona, una delle cinque navidel convoglio, gremita di militari, fusilurata, ma per fortuna non affondò.In Albania, P. Ignazio partecipò alleoperazioni di guerra accanto aglialpini della Julia già stremati e gra-vemente feriti, per le operazioni neiBalcani. Conclusesi le operazioni inAlbania, P. Ignazio fu destinatoall’isola di Samos, nell’Egeo, dovevi rimase due anni assistendo spiri-tualmente i soldati italiani di bentrenta Distaccamenti. Padre Ignaziooperò, soprattutto, in prima linea trai militari feriti e morenti, tanto dameritare sul fronte albanese la Cro-ce al Valor Militare con la seguentemotivazione: <<Cappellano di unReggimento di Fanteria, durante tregiorni di aspri combattimenti conelevato senso del dovere, si portavadove maggiormente ferveva la lottaper dare assistenza e conforto aicolpiti, dimostrando sprezzo delpericolo ed ardimento. Vunoj Hima-ra 14-17 aprile 1941- XIX E.F.>>.Dopo l’armistizio dell’8 settembre1943, i soldati italiani furono fattiprigionieri e portati nella Westfalia,in Germania, nel campo di concen-tramento di Wersen. Qui, tra glistenti, che causarono malattie e

morti tra i prigionieri,P. Ignazio riuscì acostituire un piccolocoro per l’esecuzionedi canti liturgici enazionali. Finita laguerra, nel settembredel 1945 P. Ignazio,che pesava 35 chilo-grammi, tornò nellasua casa di Musano,dove recuperò peso esalute. Nel 1946 P.Ignazio fu inviato aCarlentini (SR) perfondare, insieme conaltri confratelli, unacomunità dei PadriCarmelitani Scalzi delVeneto. Nel 1948 futrasferito nella Basilicadi S. Teresa del Bam-bin Gesù a Trombetta-Verona dove riuscì aformare anche un otti-mo coro polifonico.Dopo qualche anno fumandato a Mantovadove la sua preparazione di musici-sta è stata così ricordata: <<Fonda-tore del Coro di S. Teresa, uno deiprimi a sorgere in città: aveva rag-giunto una notevole abilità esecutiva

e veniva chiamato presso altre chie-se per sottolineare solennità e ricor-renze varie; alcuni membri conflui-rono poi nel coro del Teatro Socialedi Mantova>>. Nel 1955 P. Ignazio

tornò in Sicilia e fuassegnato a Catania,nel Convento di S.Teresa in via A. diSangiuliano. Qui, agliinizi degli anni settan-ta, ho avuto la fortunadi incontrare P. Igna-zio, di cui, ancoraoggi, serbo un venera-to ricordo. I suoi fre-quenti racconti diguerra riecheggianoancora nel mio cuore.Nella Comunità di S.Teresa, insieme alconfratello Padre LinoDel Favero, esercitò

sempre il ministero presbiterale,soprattutto amministrando il sacra-mento della Riconciliazione, offren-do sempre alle numerosissime per-sone, religiose e laiche, che ricorre-vano a lui la sua modestia e il suosorriso. Altra sua attività, soprattuttodopo la riforma liturgica voluta dalConcilio Vaticano II, fu l’impegnoin campo musicale con la formazio-ne di un coro liturgico, che raggiun-se notevoli traguardi di perfezioneattestati dalle dichiarazioni di Mons.Lucio Rapicavoli, presidente dellaCommissione Diocesana di MusicaSacra e da altri insigni musicisti. Il24 agosto 1984, P. Ignazio si portònel Convento di Monte Carmelo aLocomonaco (SR) per alcuni giornidi riposo, ma il 29 agosto, per unacrisi diabetica tornò al Signore. Alsuo funerale, celebrato il 31 agostonella chiesa di S. Teresa a Catania,parteciparono molti sacerdoti, fedelie laici per testimoniare la stima perP. Ignazio e per la Comunità deiCarmelitani Scalzi. I resti mortali diPadre Ignazio del Sacro Cuore diGesù, Cappellano Militare e Sacer-dote secondo il cuore di CristoGesù, per volontà della famigliaSartor, riposano nel cimitero diMusano (TV), nell’ attesa dell’ulti-ma risurrezione.

Diac. Sebastiano ManganoIncaricato Diocesano

per la Pastorale delle F.A.

Prospettive - 23 settembre 20128

DIOCESI

Ricordo di Padre Ignazio dei Carmelitani Scalzi e Cappellano Militare nella II Guerra Mondiale

Rivestito dell’armatura di Dio

APaternò, il programmain occasione della deci-

ma celebrazione della festa di MariaSS. Addolorata è stato ricco diappuntamenti a partire dadomenica 9 settembre con loscampanio festoso delle cam-pane e lo sparo di colpi a can-none del Castello Normannoha annunciato ai cittadini diPaternò l’inizio dei solennifesteggiamenti. Alle 17.30Solenne Celebrazione Eucari-stica ad apertura delle Cele-brazioni Mariane settembrine.Dal 9 al 16 settembre è rima-sta esposta presso la Chiesa S.Margherita V.M. una dellecopie ufficiali della Sacra Sin-done e sempre nella stessaChiesa l’11 settembre si èsvolta presso la Chiesa laconferenza su La Sindone:segno del Crocifisso risorto,

Giglio. Il 12-13-14 settembrepresso la Chiesa Santa Mar-gherita si sono svolti esercizispirituali presieduti dal Sac.Can. Antonino Pennisi. Il 15 settem-bre, giorno nel quale la Chiesa famemoria della Vergine MariaAddolorata, è stato salutato dallosparo di colpi a cannone del CastelloNormanno e dal suono delle campa-ne. Nel pomeriggio si è tenuta lasolenne Celebrazione Eucaristicapresieduta dal Rev.do Prev. Sac.Salvatore Alì e canto dello StabetMater, hanno partecipato i membridella Confraternita Maria SS.Addolorata e le socie dell’Associa-zione Dame dell’Addolorata.Durante la Celebrazione si è svolto il

rinnovo di professione dei Confrati.Al termine spettacolo pirotecnico ein Piazza indipendenza VergineMadre, canti, commenti e racconti di

un’anima in cerca di salvezza, dallaDivina Commedia di Dante Alighie-ri. Un progetto di e con Lucilla Gia-gnoni, musiche originali Paolo Pizzi-menti. Domenica 16 settembre dimattina si è tenuta la celebrazionedella via Matris con la contempla-zione dei dolori della Vergine Santis-sima, celebrazione Eucaristica cantodelle litanie e supplica alla BeataVergine Maria Addolorata. Nelpomeriggio in Chiesa l’accoglienzadel simulacro del SS. Crocifisso.Alle 18.45 circa l’uscita dalla Chiesadell’artistico simulacro della Vergine

Addolorata e del fercolo del SS.Crocifisso accompagnati dai porta-tori del fercolo, dal Sovrano Ordinedi S. Giovanni di Gerusalemme,

Cavalieri Ospedalieri di Mal-ta, dalla venerabile Confra-ternita ”Maria SS. Addolora-ta” di Leonforte e di Enna,dai membri della Confrater-nita, dalle socie dell’ Asso-ciazione “Dame dell’Addo-lorata”. In piazza Indipen-denza si è svolta la solenneConcelebrazione EucaristicaPontificale presieduta da SuaEcc. Rev.ma Mons. PioVigo Arcivescovo-Vescovoemerito della Diocesi diAcireale. La solenne Eucare-stia è stata concelebrata dalsacerdote Salvatore Alì, sacAntonino Pennisi e sac. Sal-vatore Magrì parroci dellaParrocchia Santa Barbara

Celebrazione l’ingresso dellaVergine SS. nella chiesa ExMonastero e recita dell’attodi affidamento della Città al

cuore materno e immacolato diMaria e SS. Processione con il simu-lacro della Vergine Addolorata per levie cittadine e l’ingresso della vergi-ne Maria nella propria Chiesa. Il sac.Salvatore Alì ci sottolinea che<<Maria è donna di fede esemplareper la sua vita di fede, e nel viverequest’anno la decima celebrazionedei festeggiamenti in onore dellaBeata Maria Vergine Addoloratavogliamo, dunque, riconoscere lanostra identità in Cristo attraversoMaria sua Madre. Maria, infatti,èmodello della nostra fede. Maria è

la sola creatura che ha avuto fiduciaassoluta in Dio, appoggiandosi sullasua Parola e trascurando tutte leevidenze umane che si opponevanoalla sua fede. Abbiamo bisogno diessere consolati e incoraggiati, affi-dandoci a Lei e guardando alla suafede adamantina per vivere con piùconsapevolezza e impegno la fedeche ci è stata donata nel battesimo eche dobbiamo testimoniare aglialtri. Auspico per tutti che, il nostrostare con Maria, attraverso le cele-brazioni liturgiche e le varie attivitàproposte in questa settimana, comela mostra e la conferenza sullaSacra Sindone e la rappresentazionesu Maria attraverso una rilettura diDante, possa far crescere in tutti noila fede per il suo figlio Gesù, nostromaestro e Signore. A noi basta dirtiMaria Madre Santissima, ci fidiamodi te>>.

Una simpatica attrazione

A Paternò ha avuto luogo la tradizionale festa di Maria SS. Addolorata

Padre Ignazio del SacroCuore di Gesù O.C.D.con la bustina militaree i nastrinidelle decorazioni sul Saio

Sabato 15 settembre, alle 18.30, in preparazione alla festaliturgica del Beato Dusmet, nel monastero benedettino

“Beato Card. G.B. Dusmet”, nei pressi della Pineta, è stato presentatoil volume “I Chiostri e le Strade di Dusmet” di Salvatore Di Mauro,pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. Alla presentazione eranopresenti: il padre abate dom Ildebrando Scicolone, professore di Litur-gia al Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo in Roma; il dr RosarioCunsolo, medico nelle direzioni ospedaliere; Marisa Mazzaglia, gior-nalista pubblicista.

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Nicolosi: Presentato il volumesul beato Dusmet

relatore prof Alberto Di V.M. A conclusione della La Torre

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Si avvicina la data dellaBeatificazione di Fra

Gabriele Maria Allegra, nato il 26dicembre del 1907, in una modestacasetta di S. Giovanni La Punta. Lastoria di Padre Allegra e del suolegame con il Santuario dellaMadonna della Ravanusa è una sto-ria di amore e di bellezza interiore, èuna vicenda che accompagna ecopre tutto l’arco della sua esistenzaterrena. La presenza di Maria ha col-mato la sua anima fin dalla primainfanzia, in un crescendo di gioia,sia nel ricevere che nella risposta,dandogli l’esperienza felice dellesue premure e delle sue tenerezzematerne. La Madonna della Ravanu-sa è stata per lui come il fondamen-to saldo, sul quale egli ha costruitogiorno dopo giorno l’edificio dellasua pietà filiale Mariana ed anche unpunto di riferimento sicuro, checustodiva il “suo” segreto, il “suosogno di gioventù, realizzato nell’e-tà matura”, come egli stesso si espri-me, cioè la vocazione missionariaper dare alla Cina la Parola di Dioscritta. Maria è stata la sua guida, edun giorno, rivedendo la sua appas-

sionata vicenda interiore, si lasceràsfuggire un grido del suo cuore: “OMadre, dimmi chi sei! Rivelami iltuo nome! Parlami di Gesù, l’unige-nito del Padre e Tuo”!Nell’infanzia Padre Gabriele hascritto: “tante volte pregai davantialla Madonna della Ravanusa, direila mia Madonna: quella chiesettal’ho considerata sempre come laChiesa della Madonna della nostrafamiglia”. A volte Padre Gabrieleaccompagnava il nonno Sebastianoportando alla Ravanusa il calice e leostie per la celebrazione della mes-sa, “quello stesso calice -scrive- concui poi ho celebrato tante volte”.Padre Gabriele, sacerdote novello,viene a San Giovanni Punta per can-tare la sua prima Messa. È il 10 ago-sto 1930. Nei giorni seguenti tantevolte si recò alla Ravanusa per cele-brare e per pregare, e per parlare alla“sua Madonna” – dice- della missio-ne che lo attendeva in Cina. A leiaffidò questo suo sogno di gioventù!“Le promisi di lavorare alla tradu-zione della Bibbia in cinese, hascritto, ma le feci pure presenti -come se la mamma celeste non le

conoscesse- le mie deficienze: nonconoscevo abbastanza l’ebraico…non sapevo nulla del cinese… la miasalute non era di ferro… dissi allaMadonna tutti i miei desideri, le miepene ed anche i miei propositi: miparve che essa mi comprendesse, mibenedicesse e mi promettesse la suamaterna assistenza”. Con Maria, illavoro per la chiesa di Cina e per leanime, era ben avviato. Con Maria,era sicuro di poter dare alla CinaGesù, Parola di Dio, fatta libro.Nell’agosto 1974, Padre Gabriele,tornato per l’ultima volta in Italia,al suo paese natio predicò la quin-dicina alla Ravanusa. Era sofferen-te, stanco, affaticato, ma dalla suabocca fluivano le ricchezze del suoamore per Maria, nelle sue parole siavvertiva il giubilo del suo cuore,la sua commozione, il ringrazia-mento, la lode. Quanti ricordi! LaMadonna della Ravanusa era stataveramente la sua sola guida. Adogni volume della Bibbia che sipubblicava, alla Ravanusa si cele-brava una messa di ringraziamento,secondo le intenzioni della Madon-na, fatta celebrare da Padre Gabrie-

le. Quando, il Sabato Santo del1954 sfuggì ad un attentato, mam-ma e parenti, a suo nome, si recaro-no in pellegrinaggio alla Ravanusa.Il programma, concordato nel 1930con la Madonna della Ravanusa,ora si concludeva ai suoi piedi, inuno dei giorni della quindicina del-l’agosto 1974, in un’onda di com-mozione e di gratitudine PadreGabriele, dopo la celebrazione del-la Messa, rimase per lungo tempo,immerso nella preghiera e nellagioia, nell’abbraccio della MadreMaria! Che ringraziò per aver “rea-lizzato il suo sogno di gioventù”.

Non è neppure un caso che il 14agosto, vigilia della festa dellaMadonna della Ravanusa, sia stataresa pubblica la data della beatifica-zione.Possiamo ben dire che la Madonnada lui venerata, fin da bambino, coltitolo della Ravanusa è il segretodella vocazione, della vita, dell’o-pera, della santità di Padre Gabriele.Essa è stata la forza del suo aposto-lato, della sua donazione ai fratelli,del suo amore alla Chiesa di Cina,del martirio del suo cuore.

Orazio Greco

Il 29 settembre nella basi-lica Cattedrale di Acirea-

le il Card. Angelo Amato, prefettodella Congregazione per le cause deiSanti, alla presenza del Vescovo diAcireale, Mons Antonio Raspanti,dei Vescovi di Sicilia, del Ministrodell’Ordine dei Frati Minori France-scani, proclamerà beato PadreGabriele Maria Allegra, nato a SanGiovanni La Punta, il 26 dicembre1907, ordinato sacerdote nel 1930,missionario in Cina e apostolo dievangelizzazione, fondatore delloStudium Biblicum Franciscanum aPechino, morto ad Hong Hong il 26gennaio 1976.Nei 45 anni trascorsi in Cina, lo zelomissionario di maestro ed educatorelo induce a rendersi autore dell’im-ponente traduzione della Bibbia inlingua cinese, un vero monumentoletterario e linguistico che rendePadre Allegra un “campione” ed un“patriota” della fede cristiana nellagrande nazione cinese e nell’interocontinente asiatico.

I resti mortali di Padre Allegra sonocustoditi nella cappella, realizzatada padre Alessandro Bartolotta,presso la chiesa del convento di SanBiagio ad Acireale, dove frequentòil seminario da novizio nell’Ordinedei Frati Minori francescani.Esperto in teologia, filosofia, musi-ca sacra e letteratura il Beato Allegraha saputo testimoniare la sicilianitàe la santità che caratterizza i figlidella nostra terra, ed ora con il titolodi “beato” viene proposto all’atten-zione della Chiesa universale.Da frate francescano ha avuto mododi operare insieme a Padre Gemelli,fondatore dell’Università Cattolica,ha ottenuto dall’Antoniano di Romala laurea in teologia honoris causa epur mantenendo buoni rapporti conil gesuita Teilhard de Chardin negòl’autorizzazione alla stampa dellateoria evoluzionista.Fedele alla tradizione della Chiesa edel Magistero ha saputo incarnare ilruolo di missionario-educatore, con-tribuendo alla diffusione della Paro-

la di Dio, che viene letta e meditata,come alimento dello spirito. L’ap-pellativo di “Francescano perfetto”sintetizza l’aver tradotto nella prati-ca lo spirito del Poverello d’Assisiche si fece missionario presso il Sul-tano e la perfezione della santità ver-so cui tendeva la sua azione missio-naria di servizio alla popolazionecinese.La Cina e la Sicilia, Hong Hong eAcireale, oggi si incontrano in unmirabile intreccio di doni ricevuti escambiati con generosa dedizione ebenefici frutti per le rispettiveComunità ecclesiali e civili.

La beatificazione di Padre GabrieleAllegra costituisce per la Sicilia unafelice opportunità di preparazione,quasi l’apertura della porta dell’An-no delle Fede nel ricordo del cin-quantesimo anniversario del Conci-lio Vaticano II e del trentesimo delCatechismo della Chiesa cattolica edei cento anni del Catechismo diSan Pio X, che ha guidato il cammi-no spirituale di Padre Allegra.Una scuola nel comune di Valverdesi onora di portare il suo nome e par-tecipa alla grande festa e la città diBronte nei giorni scorsi ha conse-gnato la cittadinanza onoraria al

Beato che ha prestato servizio pasto-rale nel centro etneo.“Il modo migliore di rendere omag-gio al nuovo Beato è solo quello diimpegnarsi ad approfondire laSacra Scrittura”, afferma p. JosephHa, Superiore provinciale della pro-vincia cinese OFM ed oggi la socie-tà intera ha bisogno di luce e di cer-tezze. La Parola di Dio, lampadaviva, guida i passi del nuovo annoverso la fede e la riscoperta dei valo-ri essenziali, capaci di dare risposteai bisogni dell’uomo di oggi.

Giuseppe Adernò

Prospettive - 23 settembre 2012 9

DIOCESI

Il Francescano perfettoAd Acireale fervono i preparativi per la beatificazione di PADRE ALLEGRA

Diede alla Cina Gesù, Parola

di Dio, fatta libro

Si è ripetuta anche que-st’anno e con maggiorepartecipazione di popo-lo, nel conteso dellafesta della Madonna diOgnina, la “visitazio-ne” della Beata VergineMaria al suo castissimosposo Giuseppe, padreputativo di Gesù. Lasera della processioneper le strade del grandequartiere di Ognina ilfercolo di Santa Mariaha raggiunto anche ilterritorio parrocchiale di San Giuseppe in Ognina, i cuifedeli si erano raggruppati in preghiera, all’incrocio trale vie Principe Nicola e Giuseppe Finocchiaro Aprile,per attendere l’arrivo della “vara” della Madonna. In

quel punto è avvenuto l’at-teso e toccante incontro trail simulacro processionaledi S. Giuseppe, recato aspalla su una portantina, eil simulacro della BeataVergine Maria, con unmomento fraterno di vene-razione, di canti e di pre-ghiere e lo scambio di unomaggio floreale tra le duecomunità ecclesiali, guida-te dai rispettivi parroci: unacorona di fiori a forma diM offerta dai devoti della

Madonna e un mazzo di fiori bianchi donato alla Madredi Dio dai parrocchiani di S. Giuseppe.

®

L’evento nella tradizioneOgnina: incontro tra la Madonna e San Giuseppe

La Madonna della Ravanusa nella vita e nell’opera di Padre Allegra

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Mai soliIl Sacerdote non è mai solo. Lo Spi-rito prega in lui e chiede ciò che ilSacerdote a volte non sa chiedere.Gesù sta accanto al sacerdote, lostringe a sé, gli partecipa i suoi sen-timenti filiali. Ma nessuno può sostituire il Sacer-dote in questa impresa della preghie-ra.Anche se il Sacerdote vive, decide,prega in una comunità di fratelli chelo sostiene, resta sempre lui in defi-nitiva a vivere, a correre il rischiodella decisione, ad affrontare l’av-ventura difficile ed inebriante dellavita di preghiera.È importante riflettere sulla preghie-ra proprio nel momento in cui essasgorga silenziosamente e segreta-mente dal cuore . Significa meditaresul mistero stesso di ogni preghieracristiana.Ogni sincera invocazione a Dio tro-va sempre nell’essere personale, cheprecede e fonda ogni estrinsecacomunicazione, la sua origine. Equesto sia che la preghiera si man-tenga tacita e solitaria, sia che sirivesta di parole esteriormente eanche pubblicamente celebrate, siache raggiunga la dignità di preghieraliturgica e diventi il canto e l’implo-razione della Chiesa. Il mistero La preghiera nasce dunque dalmistero stesso dell’uomo. Ciascunoè invitato a riscoprire nel silenzio enell’adorazione la sua chiamata adessere persona davanti a un Tu per-sonale che lo interpella con la suaParola. Il Sacerdote vive l’esperienza dellasua preghiera, anche la più silenzio-

sa e segreta - che egli fa “entrandonella propria camera e chiusa la por-ta” Mt 6, 6) - come membro di unaChiesa che ha nella Eucaristia la fon-te e il culmine della sua adorazione edella sua lode.L’Eucaristia è il “segno” voluto da

Cristo stesso e da Lui continuamentegestito, addirittura con una presenzapersonale e reale, per mediare traquel “segno” definitivo e inesauribi-le dell’amore di Dio, che è la Pasqua,e il segno che è la Chiesa. Essa è la comunità di coloro che“fanno memoria” di Cristo e del suomistero pasquale. Ed è in forza delCristo stesso che si rende presentetra loro mediante l’Eucaristia, che icristiani si amano come Lui li ama:testimoniando così l’amore versotutti, cercando di inserire tutti in que-sta comunione d’amore che viene daDio.Non c’è vera e piena Eucaristia sen-za la partecipazione personale delcredente. Certo, la presenza delSignore Gesù è assicurata dal servi-zio sacerdotale che agisce a modo dimediazione nella persona di Cristo.Il sacerdote ripete il gesto eucaristi-co condividendo l’offerta che ilRedentore fa di se stesso. I fedelipresentano al Padre la vittima santapresente sull’altare unendosi ad essacon l’impegno di una vita conformeal Vangelo. Il comando “Fate questo in memoriadi me” non dice solo la ripetizione diun rito, ma anche la partecipazione aciò che il rito significa, vale a direl’offerta che Cristo fa di sé al Padreper la salvezza degli uomini.L’Eucaristia è veramente capíta eaccolta non solo quando si fanno cer-te cose verso di essa (la si celebra, la

si adora, la si riceve con le dovutedisposizioni ecc.) o si fanno certecose a partire da essa (ci si vuolbene, si lotta per la giustizia ecc.),ma anche e soprattutto quando essadiventa la sorgente e il modelloche impronta di sé la vita comunita-ria e personale del Sacerdote e deicredenti. EucarestiaNell’Eucaristia si rende presente eoperante nella Chiesa il Cristo delmistero pasquale: è il Figlio in ascol-to obbediente alla parola del Padre, èil Figlio che nell’atto di spendere lapropria vita per amore, trova nelladrammatica e dolcissima preghierarivolta al suo “Abba” il coraggio, lamisura, la norma del proprio com-portamento verso gli uomini.La celebrazione eucaristica realizzase stessa quando fa in modo che icredenti donino “corpo e sangue”come Cristo per i fratelli. Si mettonoin ginocchio, in attenzione di ascoltoe di accoglienza, riconoscono chetutto questo è dono del Padre, nonconfidano nelle proprie forze, nonprogettano il servizio degli altrisecondo i propri modi di vedere. Tutto questo richiede, in concreto, lacoltivazione di atteggiamenti interio-ri che precedano, accompagnino,seguano la celebrazione Eucaristica:ascolto della Parola rivelata, contem-plazione dei misteri di Gesù, intui-zione della volontà del Padre tralu-cente dalle parole di Gesù, confrontotra il progetto di vita che scaturiscedalla Pasqua-Eucaristia e le semprenuove situazioni spirituali in cui lecomunità e i singoli credenti vengo-no a trovarsi.Per questo, preghiera silenziosa,

ascolto della Parola, meditazionebiblica, riflessione personale, nonsono disgiunti dall’Eucaristia, masono vitalmente collegati ad essa.L’Eucaristia plasma la vita dellaChiesa e dei singoli credenti sulmodello della Pasqua. In questa luceil frutto fondamentale dell’Eucaristiaè la carità come capacità di dare lavita come l’ha data Gesù. Il riferi-mento a Gesù colloca la carità entrole coordinate della fede e della spe-ranza. Gesù dona la vita in nome e inforza di uno speciale rapporto “con-templativo” con il Padre. La fedeesprime la sicurezza dell’Alleanza,

l’affidamento del credente alla fedel-tà amorosa del Padre che ha risusci-tato dai morti Gesù Cristo. La spe-ranza si estende oltre le insicurezze,i rischi, le contraddizioni di unalibertà umana che è sempre tentata diinfedeltà. Il Sacerdote, facendo con-tinua memoria delle promesse di Dioe riconducendo i propri progetti alprogetto del Padre si apre al futurodel Regno di Dio, può progettare,può sperare e attendere il compimen-to definitivo dei suoi desideri.

Padre Angelico Savarino

Da dove vengono le liti che sono in mezzo anoi? Si chiede Giacomo ponendo un pro-blema la cui mancata soluzione ha provo-cato nel mondo tanto dolore, sofferenza,lutti e soprattutto mancanza di pace. Larisposta viene data dallo stesso Giacomocon un interrogativo che cambia il modo di

essere e di pensare degli uomini non solo diduemila anni fa, ma di tutte le epoche:“Non vengono forse dalle vostre passioniche fanno guerra nelle vostre membra?”.Se siamo stati abituati a pensare che la col-pa è sempre degli altri, questo è secondo lasapienza del mondo. Adesso siamo invitatia rientrare in noi stessi e cercare la causadelle liti dentro noi stessi. La radice deimali è dentro noi stessi, tra le nostre mem-bra. Questo modo di pensare è sapienzache non viene dal mondo ma dall’alto, èquesta sapienza che ci deve dirigere. Essa èpura, pacifica, mite arrendevole, piena dimisericordia e di buoni frutti, imparziale e

sincera. La tendenza, testimoniata dal librodella Sapienza, degli empi che tendonoinsidie al giusto, il quale è di incomodoperché la sua vita è una continua condan-na delle loro malefatte, delle trasgressioniche sono contrarie alla loro educazione, èla sapienza del mondo. L’azione degli empiè progressiva; arriva fino alla condanna amorte del giusto.I discepoli sono alla ricerca dei primi postinelle loro discussioni. Gesù chiede espres-samente su che cosa avevano discusso fradi loro lungo la strada ed essi rispondonocol silenzio perché avevano discusso su chifosse il più grande.

I discepoli non hanno ancora capito a checosa sono stati chiamati. Gesù spiega loroche se vogliono essere i primi la strada daseguire è quella del servizio come coloroche sono gli ultimi di tutti. È una stradacertamente nuova che libera da tutte le vio-lenze, da tutti i soprusi, le ingiustizie, leguerre, le crisi, ma richiede un impegno dinon poca importanza. Questa strada la pos-sono percorrere tutti e si deve percorrere datutti se non si vuole un continuo stato diguerre e violenze. Tutte le attività devonoessere svolte.

Leone Calambrogio

Riflessioni sul Vangelo

XXV DOM T.O. / B - Sap 2,12.17-20; Sal 53/54,3-6.8; Gc 3,16-4,3; Mc 9,30-37

Paolo si pone, in forza del timore delSignore, come persuasore degli uominiperché si convincano che alla fine di que-sta vita bisogna presentarsi di fronte al tri-bunale di Dio per ricevere la ricompensadi quanto è stato fatto attraverso le operecompiute.

Afferma ancora che siamo conosciuti da Dioe spera di essere conosciuto anche dalle lorocoscienze non per raccomandarsi a loro, maper dare loro la possibilità di vantarsi di Pao-lo per rispondere a coloro che cercano soltan-to un vanto esteriore e non interiore, nel cuo-re.

Infatti se il comportamento di Paolo è statogiudicato dissennato questo è stato per Dio,se invece è stato giudicato assennato è statoper loro.

L.C.

San Paolo in briciole

… LA VIA DEGLI ULTIMI …

… vantarsi … 2 Cor 5,11-13

Quella strada: dalle cose al cuore

Il Sacerdote scopre ogni giorno l’Eucarestia come sorgente e modello della propria vita e missione

Prospettive - 23 settembre 201210

DIOCESI

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Ipreadolescenti rischianodi essere considerati

degli “invisibili” dell’emergenzaeducativa: per molti sono troppo pic-coli per capire certe cose e incapacidi fare scelte autonome. Gli adultidicono spesso loro che “capirannoquando saranno più grandi” e che“per ora si fa così e basta”.Si dice che comunicare con gli ado-lescenti di oggi non sia facile, che sicreano un mondo tutto loro e che visi entra solo se essi lo permettono; seè difficile parlare con gli adolescentima magari ci si prova, con i preado-lescenti neanche si tenta, perché“tanto sono ancora dei bambini”.Ma sarà sempre così? O forse è veroche i preadolescenti di oggi sarannogli adolescenti e i giovani di doma-ni? Se gli educatori non si prendonocura seriamente dei preadolescenti, ènaturale che poi sarà complesso far-lo con gli adolescenti che già vivonoun’età molto particolare. Una piantanon la si innaffia dall’alto, ma dalbasso, cioè a partire dalle radici esolo così diverrà grande davvero.

Allo stesso modo è la cura dei piùpiccoli che aprirà le strade ad inter-venti educativi più significativi per igiovani. Si tratta ancora una volta ditrovare la chiave per entrare in que-sto mondo speciale e ricco di emo-

zioni, esigenze, gioie, dolori,giochi, sogni, desideri, testar-daggine e dolcezza.Per questo abbiamo volutoprovare a scrivere un nuovosussidio per preadolescenti“FaceGod 2: ragazzi quotatida Dio”, edito dalla LDC ed inlibreria proprio in questi gior-ni, per aiutare gli educatori atrovare il modo giusto peraprire la porta dei loro cuorisenza buttarla giù, di esserepresente ma non invadente,fermo ma non rigido, amicoma non complice, propositivoma non decisionista, un gradi-no sopra ma non sul piedistal-lo, giovanile ma non infantile.L’elenco potrebbe continuare.Per animare i preadolescentinon serve fargli fare cose da

grandi, ma valorizzare la loro età apartire da ciò che amano di più.Bisogna tener conto che questiragazzi sono “figli” di internet e delcellulare, dei giochi elettronici senzafili e dei reality, dei film 3D e dei

cartoni animati virtuali, di moltebaby sitter o della solitudine. Glieducatori devono vedere in ciò nonun limite, ma un punto di partenza edi aggancio, quel “punto accessibile”al bene che c’è sempre. Non possonofare a meno di “amare” il web e dipensare percorsi educativi che renda-no internet e gli altri strumenti dicomunicazione, almeno per quelloche si può, delle risorse e delle occa-sioni educative.Abbiamo riutilizzato il neologismo“FaceGOD”, coniato precedente-mente per il nostro sussidio per gliadolescenti, e strutturato il testoprendendo spunto dai social networke dal loro linguaggio. Nasce dall’i-dea di condividere l’esperienza vis-suta con quanti hanno voglia discommettersi nell’educazione senzafrontiere, valorizzando i mass media,ponendo al centro i ragazzi, metten-do in moto la creatività.Il sussidio raccoglie i principali temidel mondo dei preadolescenti, speri-mentati sul campo nei momenti for-mativi a scuola, nei gruppi di cam-

mino di fede, negli oratori, nellepiazze virtuali. Non solo parole, maanche attività concrete ed esperienzeda far vivere al gruppo o ai singoli, ascuola, in parrocchia, in oratorio, infamiglia, nelle associazioni, neigruppi sportivi.Il nostro lavoro intende essere nonsolo uno strumento concreto e prova-to per animare, ma anche un’occa-sione di riflessione per l’Educatore ola Comunità degli educatori, poichéè solo ponendosi per primi con umil-tà dinanzi a tali questioni che ci sipuò avvicinare un po’ più al cuore dichi ci viene affidato e provare a coin-volgerlo.Il testo non dà soluzioni ai problemi,ma crea domande, può far partire unconfronto, stimolare riflessioni eazioni utili; saranno la fantasia, lacreatività, la situazione reale di cia-scuno a far vivere queste pagine e icontenuti riportati o proposti.Insomma abbiamo preso sul serio ipreadolescenti, li abbiamo “quotati”,cioè li abbiamo valorizzati, “sottoli-neando” il loro vissuto e evidenzian-do la bellezza di questo tempo dellaloro esistenza.

Sr.Carla Monaca Carla

Per un’educazione senza frontiereÈ in edicola il sussidio per preadolescenti “FaceGod 2: ragazzi quotati da Dio”

La musica protagonista alLido dei Ciclopi di Aci-

trezza, bene confiscato alla mafia conamministratore giudiziario PucciGiuffrida, con il cantautore ClaudioLolli, che oltre ai temi politici hasaputo trattare svariati temi quali: l’a-micizia (Michel), la desolazione e lacrisi (Canzone di morte, di vita) temisociali e culturali (Ho visto anchedegli zingari felici). Si è rivelato sva-riato il suo “modus operandi”, il suonuovo album è Lovesongs, accompa-gnato sempre dal fedele chitarristaPaolo Capodacqua e dal sassofoni-sta Nicola Alesini, ha presentato laserata Piggioli Ludovico; le fotosono state curate da Lombardo Con-cetta; Pino Calautti presidente del-l’associazione “Aspettando Godot”che insieme alla casa discografica“Storie di note” ha rivalutato la veracanzone d’autore. Fra i suoi spettaco-li quello recente di Brolo è stato ungrande raduno per ricordare PaoloBorsellino. Raccontando il suoincontro Pucci Giuffrida, con il Mae-stro, dice: “A Brolo (ME), dove miero recato a sentire il suo concerto,gli ho prospettato di venire ad esibir-si in un bene sequestrato alla mafia.Le canzoni di Claudio Lolli lancianomessaggi e mi è sembrato importanteche i suoi messaggi venissero lancia-ti da un palco sottratto agli interessimafiosi, un palco che vanta ancheuna storia illustre che risale ad epo-che e periodi catanesi e italiani ormairemoti. Le canzoni di Lolli per mehanno validità assoluta, oltre lemode: io son diventato un suo ammi-ratore in età matura, ormai lontanodalle emozioni giovanili, e questo mifa dire che la sua è un arte fuori daltempo”, continua “la serata rappre-senta un valore simbolico poiché sisvolge in un luogo sequestrato allamafia alla presenza di tanti giovani”.

Il Maestro tra conversazioni in musi-ca ha portato sul palcoscenico la can-zone “Borghesia” dall’album“Aspettando Godot” dove esprimecritica verso la “vecchia piccola bor-ghesia…” che durante la serata vienestravolta inserendo negli ultimi dueversi viene inserito un “forse” chetramuta, dopo quasi trent’anni, il sen-so di certezza e di possibile speranzadi allora in un dubbio non lontanodalla rassegnazione del presente: “ilvento un giorno… forse… ci spazze-rà via”. Durante il concerto moltoapplaudito il brano “Disoccupate lestrade dai sogni”, “Incubo numerozero”, “La socialdemocrazia”.Lo scrittore poeta e dagli anni Ottan-ta professore liceale racconta dellasua infanzia e adolescenza «Quandoun adolescente c’ha per mano unachitarra... che cosa può fare se nonscrivere delle poesie, delle canzoni,dei racconti...» (da Omaggio a PieroGuccini). La speranza si è spostatacon Godot ma la sinistra ha perso l’u-topia che mette in movimento qual-cosa… … l’amore è qualcosa che simoltiplica, se ami una persona amitutti gli altri, concetto ecumenicoamore orizzontale, l’amore verticaleviene dalle altre generazioni… l’alle-gria è un pallone rotondo, la gentevuole muovere i piedi e scalare mon-tagne più alte di te…. Personaggiohigh culturale, capelli lunghi, barbadisinvolta, voce calorosa e pacata, silascia intervistare con molta fraterni-

tà.Nel suo album “Disoccupate le stra-de dai sogni” dove ci porteranno?Temo da nessuna parte, i sogni sonoimportanti e anche le utopie comedicevo durante il concerto, ma legenerazioni, private dai propri sogni,desideri in nome di una felicità mol-to banale, secondo me avranno qual-che problema.Non si comunica più? A me è sem-brato che questa sera, con moltaumiltà, qualche cosa è circolato,qualcosa è stato comunicato da noi alpubblico e viceversa, un feedbackpositivo.Aspettando Godot? Ho rubato a Bec-kett questa bellissima metafora, ave-vo 18 anni, l’ho un po’ banalizzata,ma il senso è questo, l’utopia è qual-cosa da aspettare, il fatto che nonarrivi non è importante, importante è

l’attesa come importante è il viaggia-re, non arrivare a destinazione.Cosa pensi dei poteri forti? Ci sonosempre stati. Qualche decennio fac’erano altri poteri forti che eravamonoi, la gente, senza essere populistaspero, i movimenti politici che veni-vano dal basso: gli studenti, gli ope-rai. Ormai si è persa l’autocoscienza,la cultura, un po’ di appartenenza almondo; siamo stati bruciati con i libri“Faraneith 451”. Chi non ha memo-ria non ha futuro, un po’ di memoriace l’hanno bruciata.Cosa direbbero Marx ed Engels seritornassero qui? Marx sosterrebbela validità della sua analisi, Engelsdirebbe “forse” come ho detto io in“Borghesia”.Spettacolo antirazzista? Assoluta-mente. Nella presentazione del mioultimo disco dico che questa semina

di odio, di zizzania tra popolazionicon tutte le differenze che ci sono danoi con il Sud, storicamente indivi-duabili, sono deleterie. Sono 150anni che esiste lo Stato italiano, poidiventato repubblica, e insistereancora su queste discriminazioni misembra veramente criminale, tuttociò sta suscitando una sorta di odiosemirazziale, inqualificabile e intol-lerabile. Io adoro il Sud sono nato evivo a Bologna, ma la generosità el’ospitalità del Sud è bellissima: midanno molto fastidio questi luoghicomuni che i leghisti, o chi per loro,seminano dalle mie parti. Sono sardodi origine, ma siamo italiani e lo cre-do con orgoglio. Il Sud mi appartienecome io appartengo a lui, non capi-sco perché debba essere inquinato daqueste ignominie culturali e banalità.Il pensiero, se di pensiero si vuoleparlare, è di una grande volgarità,finché sei in autobus ok ne parli, mano al Parlamento.Bolognese come Lucio Dalla? Cisiamo conosciuti, ci siamo stimati,quando ci incontravamo mi abbrac-ciava e diceva sempre che entrambifacevamo musica di qualità diffondi-bile al grande pubblico”.Artista eclettico e impegnato tienepoesia e musica attraverso linguaggicomplessi, che esprime con contenu-ti semplici affrontando il disagio esi-stenziale dei giovani.

Artemisia

Prospettive - 23 settembre 2012

omnibus

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“Se ami una persona,AMI TUTTI GLI ALTRI”

Claudio Lolli contagia il pubblico riscuotendo successo

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ASan Mauro( C e s e n a ) ,

un paese che richiama inmaniera incessante ecostante al grande poeta,con oltre duecento per-sone a Casa Pascoli si èsvolta l’anteprima delfilm-documentario rea-lizzato, per il centenariodella morte di GiovanniPascoli (1912 - 2012), dadue giovani autori, ilregista sammaurese Die-go Zicchetti e la giornali-sta savignanese France-sca Magnoni. Presentatadal sindaco di BargaMarco Bonini, il Presi-dente della FondazionePascoli Alessandro Ada-mi la prima nazionale delFilm Documentario“Giovanni Pascoli a Barga”. Pre-senti il Regista Stefano Lodovichi,Antonella Nava alla produzione,Giorgio Angelo Lazzerini autoredelle musiche e gli attori Guerrini eNatali Elmi. Grazie ad una iniziati-va annunciata dal sottosegretarioall’istruzione Elena Ugolini, il dvd,che sarà disponibile a partire dalprossimo anno scolastico sul porta-le dell’istruzione.Giovanni Pascoli torna da protago-nista nelle scuole italiane, questavolta non soltanto con le sue rac-colte poetiche, che sono materia distudio a partire dalle elementari perarrivare all’ultimo anno delle supe-riori, ma con un film documentarioche racconta gli ultimi diciassetteanni di vita del poeta in Lucchesiae girato proprio nella casa dove loscrittore ha realmente vissuto.“Il film riesce ad avvicinare - hasottolineato la sottosegretaria Ugo-lini - il poeta attraverso l’uomo: elo rende veramente contemporaneoai ragazzi che lo stanno studiando”Dalla scoperta del ‘nido’ di Castel-vecchio, alla vita di tutti i giorni,tra il lavoro nel giardino e la feb-brile attività poetica, dall’affettoper Molly, la bambina che ispirò ilpoemetto Italy, alla preparazionedello storico intervento La Grandeproletaria si è mossa”. Fra gliinterpreti Alex Pascoli, pronipotedel poeta e con la partecipazionestraordinaria di Giuseppe Batti-ston (impegnato in questi mesi aportare in giro per il paese ‘Italy’,tratto proprio dal poemetto diPascoli), che regala una straordina-ria interpretazione della poesia‘Nebbia’.Si prova una grande emozionerivedere un Pascoli quotidiano, maivisto e particolarmente utile per lescuole italiane tra le sue cose nellasua abitazione, tra le sue carte, isuoi tavoli, i suoi vestiti; e attraver-sa alcuni degli eventi più significa-tivi della sua vita, a cui il poeta eramolto legato, come gli affettidomestici, l’amore per il cibo e ilbuon vino.Gli autori ne “L’ultima passeggia-ta” vogliono svelare la parte piùintima di Giovanni Pascoli, il carat-tere spiccatamente romagnolo, l’a-

more per la politica e il suo animoin un viaggio a ritroso nel tempo,partendo dalla morte del poeta perarrivare alle origini, a San Mauro.Dunque si comincia a Bologna,dove il Pascoli aveva studiato, poiinsegnato e dove, già malato, morìin casa, attorniato dall’affetto diallievi, colleghi, amici e familiari.Poi il corteo funebre per la stazione(venne sepolto in Toscana a Castel-vecchio Pascoli, frazione di Barga,dove si era rifugiato con la sorellaMaria). Fra gli incontri di for-mazione, quelli con Giosué Car-ducci e Alessandro Serpieri. DaBologna a San Mauro, da Barga a

Matera, da Rimini a Urbino eRavenna, gli autori Diego Zicchettie Francesca Magnoni affidanoall’attore Paolo Summaria, che hainterpretato il giovane scrittore,con alcuni brani pascoliani alterna-ti a interviste e immagini dei luoghicari a ‘Zvani’. Il docufilm mettecomunque al centro il grande lutto:la morte violenta del padre Rugge-ro, che segnerà tanto l’animo delpoeta, allora dodicenne, che poitenterà di rendere universale queldolore insanabile, arrivato a fucila-te, sul calesse di ritorno da Cesena,più tardi immortalato dal tiro dellacavallina storna.

“Dare una immagine diun Pascoli meno polve-rosa e più legata all’uo-mo, alle sue passioni, aisuoi interessi, sottolineaFrancesca Magnoni, èstata una bella avventurae l’idea di partire dallamorte per arrivare alleorigini è stata voluta peruscire un po’ dalla formaclassica dei documentari

e cercare di sorprendere lo spettato-re piano piano”. “Questo mio pro-getto risale al 2007” confermaDiego Zicchetti “anno in cui hofatto le prime interviste, per proble-mi vari ho dovuto abbandonare. Ilfilm è il risultato di tanti sacrificifatti utilizzando tutto il nostro tem-po libero sia per la ricerca del mate-riale che delle persone da intervi-stare, più tutta la realizzazione e icosti che abbiamo sostenuto noipersonalmente”.Un consenso è arrivato anche dalsindaco di San Mauro PascoliGianfranco Miro Gori, poeta dia-lettale esperto di cinema, che, dopo

aver visto il filmato, ha prontamen-te organizzato questo evento sotto-linea “un filmato che non lasciaindifferenti e dove lo spettatore,quando si alza, può dire di averimparato qualcosa in più sul poe-ta”.“Quello che mi sento di aggiunge-re” dice Rosita Boschetti ricerca-trice e istruttore direttivo culturaledel Comune “è l’originalità del fil-mato, che presenta un ritratto inedi-to del poeta, visto attraverso gliocchi di diversi personaggi, nonsolo critici letterari e scrittori maanche ricercatori e addirittura stu-denti”.Pascoli, fondatore della poesia delNovecento, con la poetica del fan-ciullino e la conseguente freschezzanel cogliere i particolari del reale,prefigura stilisticamente tutta un’aladell’ermetismo con la sua ricerca ten-dente ad una aprioristica poetizzazio-ne, con impliciti alcuni embrioni diinvenzione analogica, tipica di Unga-retti, come sottolineava Pier PaoloPasolini, ma è stato anche anticipato-re di tecniche e caratteristiche poeti-che. Tutto il vocabolario della meta-fisica regionale o terrigena del Mon-tale è, sia pur rozzamente, elaboratadal Pascoli. La tipica funzione dellamemoria montaliana è un po’ prean-nunciata da quella che il Pascoli, conimmagine appunto montaliana antelitteram, chiama “tecnica del cannoc-chiale rovesciato”.

Lella Battiato

Prospettive - 23 settembre 201212

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cultura

Il poeta compagno di scuolaPascoli: un film documentario nel centenario della morte, distribuito nelle scuole italiane

L’anfiteatro de “Le Cimi-niere” ha ospitato il

concerto di Roberto Vecchioni, per ilvicepresidente della Provincia Rug-gero Razza, patron istituzionale del-la rassegna artistico-culturale Etna-fest “un cantante che esporta la cul-tura della musica italiana perfinonelle università estere, dando presti-gio all’Italia, non avrebbe potutomancare in una città desiderosa diconoscenza qual è Catania”.Brani tratti dal recente doppio album“Colori del buio” (“Luci a San Siro”e “Chiamami Ancora Amore”, vinci-tore a Sanremo 2011, l’eponima “IColori del Buio” e “Un LungoAddio” firmato anche dalla moglie,la scrittrice Daria Colombo, dedicatoa una figlia che se ne va per la suastrada): prima antologia ufficiale diVecchioni, un viaggio musicale chespazia nei pentagrammi della sinfo-nia, del classicismo e del jazz attra-verso canzoni che hanno fatto sogna-re generazioni diversissime tra loro.E diversissime erano le generazionidi spettatori che hanno gremito ogniordine di posti per ascoltare, comeha dichiarato il presidente della Pro-vincia Giuseppe Castiglione, “Unrappresentante della musica e dellacultura italiana come Vecchioni, checon la sua performance ha riempitol’Anfiteatro de Le Ciminiere, esta-

siandone gli spettatori ed esprimen-do tutto se stesso con i messaggi ine-quivocabili dei suoi brani, ha datoulteriore prestigio al calendario diEtnafest2012”.Il cantautore di origini partenopeeche si districa tra le aule universita-rie con la stessa naturalezza con cuidà vita ai propritesti, ha datol’ennesima pro-va di quantomusica e poesiasiano strette dauna morsa chetoglie il fiato.Morsa nellaquale il pubbli-co è stato dolce-mente ingabbia-to: i brani musi-cali prendevanolentamente for-ma sul palcosce-nico dopo esserusciti fuori daiversi lirici del professore che, tentan-do d’introdurli, li aveva già adagiatinelle menti degli spettatori.Spettatori estasiati e invaghiti diquelle immagini prodotte dalle paro-le, tramutate in suoni, cullate daisentimenti, lusingate dalla magiadelle corde degli archi, dal potere deitasti del pianoforte. Uno spettacolo

in cui lo show-man Vecchioni hacontinuamente dialogato col pubbli-co presente riempiendo gli animi dimelodie e lirismo, per un coinvolgi-mento che ha rasentato la sensazionedell’abbraccio.Atmosfera raffinata e colta solletica-ta dall’ironia di un uomo capace di

sorridere senza imbarazzo di episodidi vita privata, sì da rendere il pub-blico totalmente partecipe, sì davoler esprimere l’idea di uguaglian-za ed eterogeneità. Ed è anche perquesto suo spiccato lato umano cheil professore, ieri sera, si è trovato inmezzo a fan di tutte le età, di frontea persone innamorate di quella cultu-

ra musicale e sopraffina di cui Vec-chioni è uno dei portabandiera italia-ni.Divulgatore della cultura musicaleitaliana, per lui ‘scrittura e musica’rappresentano un binomio inscindi-bile.Conferenze e corsi in facoltà presti-

giose, italiane e stranie-re, e la sua lunga attivi-tà di scrittore con lapubblicazione di nume-rosi saggi, racconti,romanzi e fiabe gli han-no ottenuto riconosci-menti e premi prestigio-si tra cui l’Ambroginod’oro del Comune diMilano, il “PremioGiorgio La Pira”, il Pre-mio “Scanno” per lanarrativa, due premi“Tenco” alla carriera, ilpremio “Angelo del-l’anno” per le sue attivi-tà d’impegno nel socia-

le e in occasione della vittoria alFestival di Sanremo, il premio dellacritica “Mia Martini” e la nomina a“Cavaliere Ufficiale della Repubbli-ca” conferitagli, motu proprio, dalPresidente Carlo Azeglio Ciampi.

Carlo Majorana Gravina

Il cavaliere ama la scrittura e la musica

A “Le Ciminiere” di Catania Vecchioni incanta un pubblico composito

Da sinistra Rosita Boschetti,Diego Zicchetti, il sindacodi San Mauro GianfrancoMiro Gori e la giornalistaFrancesca Magnonimostrano la locandinadel film documentario