popolo_10_novembre_2011

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Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45% Fornitori del Vaticano CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427 Una copia EURO 1,00 Giovedì 10 novembre 2011 Anno XIII n. 41 TORTONESE NOVESE OLTREPO’ 8 Broni Stradella Gas s.r.l. IL IL TUO FORNIT TUO FORNITORE DI FIDUCIA ORE DI FIDUCIA Broni per un giorno diventerà la capitale del tartufo Ha preso il via la stagione teatrale al Giacometti Il Comune di Tortona viene in aiuto ai pendolari 21 VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632 E-MAIL: info@br onistradellagas.it Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 [email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427 20 Attualità Unitre di Casteggio spazio di confronto PAGINA 6 Un luogo, una storia Devozione popolare a Castelnuovo Scrivia PAGINA 13 Eventi Da Picasso a Frascaroli in mostra a Voghera PAGINA 14 continua a PAGINA 4 Alessandria Campagna vaccinazione antinfluenzale PAGINA 23 PRIMO PIANO e DIOCESI / PAGG. 2 e 3 Domenica 13 novembre sarà la Giornata nazionale del Ringraziamento, che compie 60 anni. In molte parrocchie sarà celebrata nei prossimi giorni, in altre si è già tenu- ta. In tutti i casi il momento principale è la Santa Messa, seguita dalla benedizione dei mezzi agricoli. Ma i gio- vani come vivono questo momento? Noi ne abbiamo incontrato uno che ha scelto di fare il contadino. MONTALTO P. / PAG. 14 L’emergenza maltempo che ha provocato morti ed enormi danni a Genova e in molte altre zone d’Italia ha occupato a pieno titolo le prime pagine di giornali e telegiornali. Quando la natura finisce per sopraffare l’uomo, la ragione fatica a trovare spiegazioni e l’impatto e- motivo è forte. La storia è segnata anche da grandi catastrofi naturali e, per questo, gli episodi di maltempo di questi giorni – ma soprattutto le loro con- seguenze – hanno avuto tanto spazio. Ad accrescere la portata e- motiva di questi eventi im- previsti e tragici hanno contribuito le molte imma- gini girate attraverso vi- deofonini o telecamere di- gitali da parte di chi si è trovato in mezzo a scene da apocalisse, mandate in on- da a ripetizione dai tele- giornali e dai salotti televi- sivi più frequentati. Vedere persone trascinate dalla piena senza possibi- lità di opporre resistenza e automobili o bus completa- mente travolti dall’acqua è uno shock. Ad amplificare l’effetto di questi video hanno contri- buito altri due fattori. Innanzitutto la presenza del sonoro in alcuni filmati, in cui si sentiva in sottofondo la voce rotta di chi piange- va o si disperava nel mo- mento stesso in cui ripren- deva ciò che stava accaden- do. In secondo luogo, la pub- blicazione sulle prime pagi- ne dei principali quotidiani delle immagini, spesso ri- prese da quegli stessi vi- deo, che fissavano nello sguardo i momenti più drammatici. ALLUVIONE A GENOVA MONTALTO PAVESE - Torna puntuale come ogni anno la Fiera di San Marti- no a Montalto Pavese che richiama nel centro collina- re famoso per il suo castel- lo moltissime persone. Si inizia domani, venerdì 11 novembre, alle ore 21 con un dibattito pubblico sul te- ma “Oltrepò Pavese: quale futuro? Problemi e soluzio- ni della vitivinicoltura ol- trepadana”. Ritorna la festa di San Martino Giornata del Ringraziamento in parrocchia e... non solo La Casa della Carità VOGHERA - Martedì 8 novembre alle 16 alla presenza del Vescovo mons. Martino Canessa, del superiore generale dei Padri Barnabiti P. Giovanni Villa e del direttore na- zionale di Caritas Italiana don Vittorio Nozza, è stata inaugurata la nuova “Casa della Carità P. Natale Molteni”. Si tratta di una struttura dedicata alle persone e alle famiglie in difficoltà abitative della nostra Diocesi con necessità di essere accompagnate nel reinseri- mento nella società. I Padri Barnabiti hanno messo a disposizione la struttura e hanno so- stenuto i lavori di ristrutturazione. La gestione è stata affidata alla Caritas Diocesana e al- la Agape Cooperativa Sociale Onlus che ha completato l’opera grazie ai contributi della CEI 8xmille, della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia. BUONA E CATTIVA INFORMAZIONE E’ stata inaugurata dal Vescovo martedì 8 novembre

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Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1DCB/AL - Pubblicità 45%

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CAMPANE & OROLOGI16030 USCIO (GE)

Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Una copia EURO 1,00Giovedì 10 novembre 2011

Anno XIII n. 41

TT OO RR TT OO NN EE SS EE NN OO VV EE SS EE OO LL TT RR EE PP OO ’’

8

Broni StradellaGas s.r.l.IL IL TUO FORNITTUO FORNITORE DI FIDUCIAORE DI FIDUCIA

Broni per un giornodiventerà la capitaledel tartufo

Ha preso il viala stagione teatraleal Giacometti

Il Comune di Tortonaviene in aiutoai pendolari 21

VIA CAVOUR, 2827049 STRADELLA (PV)

TEL. 0385/246632E-MAIL: [email protected]

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[email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427

20AttualitàUnitre di Casteggiospazio di confronto

PAGINA 6

Un luogo, una storiaDevozione popolarea Castelnuovo Scrivia

PAGINA 13

EventiDa Picasso a Frascaroliin mostra a Voghera

PAGINA 14

continua a PAGINA 4

AlessandriaCampagna vaccinazioneantinfluenzale

PAGINA 23

PPRRIIMMOO PPIIAANNOO e DDIIOOCCEESSII // PPAAGGGG.. 22 e 33

Domenica 13 novembre saràla Giornata nazionale delRingraziamento, che compie60 anni. In molte parrocchiesarà celebrata nei prossimigiorni, in altre si è già tenu-ta. In tutti i casi il momentoprincipale è la Santa Messa,seguita dalla benedizionedei mezzi agricoli. Ma i gio-vani come vivono questomomento? Noi ne abbiamoincontrato uno che ha sceltodi fare il contadino.

MMOONNTTAALLTTOO PP.. // PPAAGG.. 1144

L’emergenza maltempoche ha provocato morti edenormi danni a Genova e inmolte altre zone d’Italia haoccupato a pieno titolo leprime pagine di giornali etelegiornali.Quando la natura finisceper sopraffare l’uomo, laragione fatica a trovarespiegazioni e l’impatto e-motivo è forte.La storia è segnata ancheda grandi catastrofi naturalie, per questo, gli episodi dimaltempo di questi giorni –ma soprattutto le loro con-seguenze – hanno avutotanto spazio.Ad accrescere la portata e-motiva di questi eventi im-previsti e tragici hannocontribuito le molte imma-gini girate attraverso vi-deofonini o telecamere di-gitali da parte di chi si ètrovato in mezzo a scene daapocalisse, mandate in on-da a ripetizione dai tele-giornali e dai salotti televi-sivi più frequentati.Vedere persone trascinatedalla piena senza possibi-lità di opporre resistenza eautomobili o bus completa-mente travolti dall’acqua èuno shock.Ad amplificare l’effetto diquesti video hanno contri-buito altri due fattori. Innanzitutto la presenza delsonoro in alcuni filmati, incui si sentiva in sottofondola voce rotta di chi piange-va o si disperava nel mo-mento stesso in cui ripren-deva ciò che stava accaden-do.In secondo luogo, la pub-blicazione sulle prime pagi-ne dei principali quotidianidelle immagini, spesso ri-prese da quegli stessi vi-deo, che fissavano nellosguardo i momenti piùdrammatici.

ALLUVIONEA GENOVA

MONTALTO PAVESE -Torna puntuale come ognianno la Fiera di San Marti-no a Montalto Pavese cherichiama nel centro collina-re famoso per il suo castel-lo moltissime persone. Siinizia domani, venerdì 11novembre, alle ore 21 conun dibattito pubblico sul te-ma “Oltrepò Pavese: qualefuturo? Problemi e soluzio-ni della vitivinicoltura ol-trepadana”.

Ritorna la festadi San Martino

Giornata del Ringraziamentoin parrocchia e... non solo

La Casa della CaritàVOGHERA - Martedì 8 novembre alle 16 alla presenza del Vescovo mons. MartinoCanessa, del superiore generale dei Padri Barnabiti P. Giovanni Villa e del direttore na-zionale di Caritas Italiana don Vittorio Nozza, è stata inaugurata la nuova “Casa dellaCarità P. Natale Molteni”. Si tratta di una struttura dedicata alle persone e alle famiglie indifficoltà abitative della nostra Diocesi con necessità di essere accompagnate nel reinseri-mento nella società. I Padri Barnabiti hanno messo a disposizione la struttura e hanno so-stenuto i lavori di ristrutturazione. La gestione è stata affidata alla Caritas Diocesana e al-la Agape Cooperativa Sociale Onlus che ha completato l’opera grazie ai contributi dellaCEI 8xmille, della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia.

BUONAE CATTIVA

INFORMAZIONE

E’ stata inaugurata dal Vescovomartedì 8 novembre

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Nel messaggio che i Vescovi ita-liani hanno elaborato per la pros-sima giornata del Ringraziamentodi domenica 13 ottobre un pensie-ro speciale è rivolto ai giovani:“vorremmo, in particolare, espri-mere la nostra ammirazione e be-nedire l’opera di quei giovani im-prenditori che hanno scelto di ri-tornare alla terra, nel lavoro agri-colo. Essi sono cresciuti più delsei per cento in tutta Italia, indicedi un riscoperto amore alla terra,scelta per vocazione e non per co-strizione”.Noi ne abbiamo incontrato uno.Si tratta di Stefano Ravizza, diStradella, impegnato nell’aziendadi famiglia “Il Torrino”, delegatodi Coldiretti Giovani Impresa diPavia, delegato di Coldiretti Gio-vani Impresa Lombardia e mem-bro della giunta nazionale di Col-diretti Giovani Impresa. Ventisettenne, “nato due anni do-po i mondiali del 1982” come luistesso tiene a precisare, con la ter-ra e l’agricoltura nel sangue vistoche in casa “di terra e di agricol-tura ho sentito parlare fin da pic-colo perché mia nonna maternanel dopoguerra faceva l’ortolananella periferia di Pavia che oggi èpiena di case, palazzi, infrastrut-ture…”.Un giovane che aveva scelto difare altro. “La mia non è mai statauna vocazione – ci dice – perché

ho sempre detto di voler fare l’av-vocato specializzato in diritto in-ternazionale, quindi tutto moltolontano dal mondo agricolo. Ilmio percorso formativo si è avvi-cinato all’agricoltura dopo la ma-turità scientifica con l’iscrizionealla facoltà triennale di viticolturaed enologia, quando i miei deci-dono nel 2004 di acquistare unapiccola azienda in Oltrepò Pave-se”.Un’azienda che è diventata il suomondo: “La mia è un’azienda diprima generazione, non si traman-da dal nonno del nonno, i ‘fonda-tori’ siamo io, mia madre, mio pa-dre, mia sorella, l’immagine del-l’azienda agricola media a condu-zione famigliare. Siamo una re-altà vitivinicola che si trova in u-na frazione di Stradella che confi-na con il comune di Montù Bec-caria, in linea d’aria tra i due in-gressi dei caselli autostradali diStradella e Castel San Giovanni. Ivigneti sono quelli della tradizio-ne vitivinicola pavese: croatina,barbera, malvasia. Purtroppo chic’era prima di noi non faceva ilviticoltore di professione, per loroera un passatempo e i vigneti nonerano in ottime condizioni. Quindi il primo lavoro è stato ri-portare tutti gli impianti a regime,affinché fossero tutti produttivi. Ilsecondo anno abbiamo dovutoiniziare subito a vinificare e ven-

dere il vino direttamente; i primicanali di vendita sono stati i pri-vati grazie anche al vecchio meto-do del passaparola. Con il passaredegli anni abbiamo ampliato l’at-tività prendendo in gestione altrivigneti per arricchire il ventagliodi vini che potevamo proporre eoggi cominciamo a raccoglieredei bei frutti”.Quella di Stefano è la storia di u-na passione, nata forse un po’ percaso, maturata poco a poco comeil buon vino e che dai confini del-l’azienda si è aperta anche al ser-vizio in prima linea nella Coldi-retti.“Sono entrato in Coldiretti a 19anni, poco dopo aver messo piedeper la prima volta in un vigneto –ci racconta – iniziando così a co-noscere l’attività sindacale di Col-diretti e cosa voleva dire apparte-nere ad un’associazione di cate-goria. Vengo nominato Delegatodi Coldiretti Giovani Impresa diPavia e poi successivamente De-legato di Coldiretti Giovani Im-presa Lombardia ed entro a farparte della giunta nazionale diColdiretti Giovani Impresa.Mi occupo di rappresentare i gio-vani imprenditori di Coldiretti eorganizzo insieme ai giovani dellaprovincia e della regione momentiformativi, convegni, ed iniziativelegate all’imprenditoria e a tuttociò che è connesso al mondo agri-colo e che interessa i giovani agri-coltori”.Un osservatorio speciale, dunque,da cui guardare a casa nostra, perscorgere segnali di speranza, se cisono o meno anche da noi giovaniche hanno scelto di “scendere incampo” nel senso letterale del ter-mine.“I giovani ci sono e sono una re-altà in crescita in questo settore,parliamo di giovani che prendonoin mano l’attività che già era deigenitori, quindi che subentrano,oppure di giovani che partono dazero con piccole superfici trasfor-mando e vendendo direttamente”,ci fa notare Ravizza al quale subi-to dopo faccio la classica doman-da “da un milione di dollari” ecioè perché un giovane oggi do-vrebbe impegnarsi in agricoltura.La sua risposta è chiara e pro-grammatica al contempo: “Io cre-do che il settore agricolo sia il ve-ro settore primario di questoPaese soprattutto perché ritengoche l’Italia sia un Paese agricolodove c’è ancora molto da dire edove un giovane può dare molto ericevere molto anche in termini direddito e di occupazione. È unsettore che rappresenta cultura,tradizione, in cui è possibile inno-vare, che racconta quell’economia

reale e concreta dalla quale si de-ve ripartire”.Un settore in cui tuttavia nonmancano le difficoltà, in cui se ungiovane vuole avviare un’impresadeve spesso superare molte “criti-cità”, soprattutto sul fronte delcredito e della burocrazia che, no-nostante roboanti proclami, è tut-tora pesante ed asfissiante. Ne èconvinto anche Ravizza che vedenel credito il primo grande pro-blema: “È assurdo che un giovanedebba dare come garanzia la casadei genitori, oppure della nonna.È un sistema del credito che nonsa capire dove può rischiare e do-ve no; in Coldiretti ci siamo do-vuti creare Credit Agri per far ca-pire al mondo del credito comefunziona il settore agricolo perchéin tanti casi non sapevano nem-meno leggere l’impresa agricola. Se si vuole sostenere l’imprendi-toria giovanile bisogna crederci eanche rischiare, perché non misembra che quello che sentiamo eleggiamo in queste settimane cipossa far pensare che il sistema sucui si strutturavano le banche nonera rischioso, quindi tanto valedare fiducia a giovani imprendito-ri agricoli che non vogliono fare icervelli in fuga, ma che voglionocreare imprese sul territorio italia-no. Credo inoltre che sia il mo-mento peggiore per far riferimen-to alle istituzioni; forse è il mo-

mento migliore per portare pro-getti sui tavoli delle istituzionicercando di far capire quale sa-rebbe la linea giusta per rilanciareil settore agricolo in modo taleche crei occupazione, come ilProgetto della Filiera Agricola i-taliana che stiamo promuovendosul territorio”.C’è tempo ancora per una doman-da.“Rifaresti la scelta di impegnartiin agricoltura?” chiedo a Stefano. Mi risponde di sì, con convinzio-ne, con quella certezza tipica deigiovani.“Perché lo rifaresti?” gli chiedoallora.“Perché racconti il tuo paese, rac-conti il tuo territorio attraversouna bottiglia di vino, attraversouna forma di formaggio… È unsettore dove ti puoi reinventare,dove puoi dare spazio alla creati-vità, all’innovazione… Poi sicu-ramente dovremo sempre mangia-re e quindi il lavoro non man-cherà, magari ci sarà meno lavoroper i politici o per i broker di bor-sa, ma per gli agricoltori di sicurono”.Sono un augurio e una speranza.Le facciamo nostre per Stefano eper tutti i giovani come lui chehanno scelto di impegnarsi inagricoltura, investendo così nelloro futuro e in quello del nostroPaese.

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Tel. 0131861175Trasformiamo il futuro in un orizzonte

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In vista della Giornata del Ringraziamento i Vescovi benedicono “chi ritorna alla terra”

S T E F A N O:Io giovane di 27 anniche ho scelto di fareIL CONTADINO

pagina a cura di MARCO REZZANI

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Sarà celebrata domenica13 novembre la Giornatanazionale del ringrazia-mento, che compie ses-sant’anni. Era infatti il1951 quando per la primavolta la Coldiretti promuo-veva questa giornata conun duplice scopo: ringra-ziare il Signore per l’anna-ta trascorsa e rivolgere aLui una preghiera per ilnuovo anno. Da allora lagiornata si è sempre svoltala seconda domenica di no-vembre e la data prescelta,l’11 novembre, coincidevaal Nord con la chiusuradell’annata agricola e conil rinnovo dei contratti.Dal 1974 la ConferenzaEpiscopale Italiana ha fattopropria l’iniziativa propo-nendola come giornata dipreghiera per il lavoro neicampi.Anche nella nostra diocesila giornata è da sempre av-vertita come un momentoparticolarmente significati-vo.In molte parrocchie saràcelebrata nei prossimi gior-ni, in altre si è già tenuta. In tutti i casi il momentoprincipale è la Santa Mes-

sa, seguita dalla benedizio-ne dei mezzi agricoli nellapiazza del paese. Ma è an-che occasione di festa e diincontro con le classichefiere autunnali, molte inti-tolate a San Martino e cosìcare alla nostra gente, che“mettono in mostra” i pre-giati prodotti di questostraordinario lembo di ter-ra che va dall’Antola al Po.

Anche per quest’anno iVescovi della CommissioneEpiscopale per i problemisociali e il lavoro, la giusti-zia e la pace, hanno stilatoun messaggio che si aprecon la constatazione che“ringraziare è sempre ungesto alto e bello, che nobi-lita chi lo compie. Per noi èun atto doveroso, soprattut-to al termine di un anno a-gricolo segnato dalle conse-guenze di una grave crisieconomica e finanziaria,ma anche gravido di quellasperanza che sgorga dal pri-mato che riconosciamo aDio solo”.Il tema della giornata traespunto da un discorso che ilSanto Padre Benedetto XVIha tenuto nel suo recente

viaggio in Germania: “Solocon Dio c’è futuro”. Anchenelle nostre campagne!Gli autori del messaggiofanno notare come “solocon Dio, infatti, c’è il gustodel lavoro. Solo con lui ilsudore della fronte è asciu-gato da mani solidali. Dioentra così nelle nostre fati-che, si fa compagno di stra-da di ogni nostro passo,verso mete di luminosa spe-ranza”.Il messaggio continua poicosì: “Nelle nostre terre, inogni angolo d’Italia, ne so-no segno perenne le tante lepievi di campagna: sonochiese semplici, belle, a mi-sura d’uomo. Per secoli so-no state compagne di viag-gio nelle mille vicende, se-gnate dalla fatica e dallasperanza, del nostro viveresociale.Queste pievi, amate e cura-te, testimoniano che Dio èlo sposo fedele delle nostreterre. Ci dicono con elo-quenza che noi appartenia-mo a lui, che con Dio pos-siamo davvero aspirare a unfuturo di benessere e di for-za. Vere catechesi di bel-lezza, ci ricordano che Dio

va messo al primo posto,perché solo allora ogni altrarealtà sta al suo giusto po-sto”.Al contrario – dicono anco-ra i Vescovi – “quando nonc’è Dio nella vita delle no-stre campagne, anche il pa-ne non solo non ci sazia,ma anzi si trasforma in pie-tra, pesante e rude. Quandoviviamo nell’egoismo, nellachiusura del cuore e dellemani, nel latifondo e nei re-spingimenti, nell’inquina-mento delle terre, nella spe-culazione sul grano, nel la-voro nero degli immigrati,il nostro pane diventa pietrae serve a innalzare muri te-tri e invalicabili”.Nel messaggio risulta chia-ro che solo “con la forzadel Vangelo e la chiarezzadella dottrina sociale dellaChiesa sapremo porre Dioal vertice di ogni nostra fa-tica, allora ogni lavoro di-verrà pane che sazia, le no-stre mani si apriranno al-l’accoglienza fraterna e gliimmigrati saranno accolti erispettati nella loro dignitàdi persone. Così il granobiondeggerà sulle nostrecolline, per farsi pane con-diviso, offerto al cielo dacomunità ospitali e vivaci,fedelmente vicine alla gen-te dei campi e delle monta-gne”.Il testo si chiude con unpensiero grato a quei giova-ni – cresciuti più del sei percento in Italia - che hannoscelto di “ritornare alla ter-ra nel lavoro agricolo”.Giovani che non vanno soloammirati a parole, ma – se-condo i Vescovi – “vannoaiutati e accompagnati, acominciare da un chiaroimpegno educativo, nella li-nea degli Orientamenti pa-storali per il decennio Edu-care alla vita buona delvangelo. È un impegno cheparte dalla scuola, dove siapprende la stima per ogniarte e ogni impiego. Tutti ilavori hanno pari dignità,perché è l’uomo a dare di-gnità al lavoro e non il la-voro a rendere grande l’uo-mo: il lavoro, infatti, è fattoper l’uomo!”.

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL)Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

CAPANNIPIEMONTE S.n.c.

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Il Vescovo riceve in udienza martedì 15 novembre, mer-coledì 16, giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 dalle 8,30alle 12,30.Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con laSegreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramitetelefono (0131 816635 - fax 0131 816637).Via mail: [email protected]. o attraverso il sitowww.diocesitortona.it

DiariodelVescovo

NOTIZIE DIOCESANE

Domenica 13 novembre, presso il Seminario di Tortona,l’ACR incontra le famiglie dei ragazzi che sono passati inCasa Alpina la scorsa estate.Il programma della manifestazione è il seguente: ore 14.30ritrovo e accoglienza, ore 15 gioco e attività, ore 16 me-renda, ore 16.30 incontro e ore 17 S. Messa.

L’ACR incontrale famiglie

Domenica 13 novembre in SeminarioIn molti paesi della Diocesiun’occasione di preghiera e di festa

Domenica 13 novembre la Giornata del Ringraziamento per il mondo agricolo

L’appello dei Vescovi liguri alla solidarietà

Jean-Francois-Millet, L’Angelus, olio su tela, 1857-1859

Domenica 20 novembre, a Voghera, nella cornice di VillaMeardi, l’Ufficio per la Pastorale Familiare della Diocesidi Tortona, organizza una “Domenica con le famiglie”. Il tema della giornata sarà “Occhio alle differenze: ma-schio e femmina li creò”. Alle ore 9 è prevista l’accoglienza dei partecipanti. Seguirà alle ore 9,30 la preghiera d’inizio e la presentazio-ne del tema. Poi prenderanno il via i laboratori di dialogodi coppia fino all’ora di pranzo. Nel pomeriggio, alle 14,riprenderanno i lavori che si concluderanno alle ore 15.30,con l’elaborazione finale. Alle ore 16.45 la S. Messa ter-minerà l’incontro. Il Vescovo, mons. Canessa, a propositodi questa iniziativa che offre ai coniugi l’opportunità diuna sosta per un po’ di riflessione e di preghiera si è detto“sempre più convinto dell’utilità di questi momenti per ilrapporto di coppia e per la conseguente ricaduta positivanella vita della famiglia”.Per il lavoro da svolgere è indispensabile la partecipazionedi entrambi i coniugi. Per i bambini è assicurato un servi-zio di animazione. La prenotazione, entro lunedì 14 no-vembre, si può fare anche via mail a: [email protected]

Una domenicaper la famiglia

Il 20 novembre a Villa Meardi

E’ sotto gli occhi di tuttil’impressionante disastroambientale verificatosi neigiorni scorsi nel levantedella Liguria e nel limitrofoterritorio toscano, a causadelle eccezionali precipita-zioni atmosferiche. L’evento ha provocato luttie distruzioni immani. Le Chiese liguri, che sem-pre si sono dimostrate at-tente e solidali nei confrontidelle popolazioni colpitedalle calamità naturaliovunque siano avvenute, sisentono, oggi, particolar-mente vicine a quelle co-

munità della nostra stessaregione che si trovano inuna così drammatica emer-genza. I Vescovi della ConferenzaEpiscopale Ligure si uni-scono nella preghiera per levittime ed i loro familiaried esprimono vicinanza fra-terna alle popolazioni localie alle comunità ecclesialiguidate da Mons. FrancescoMoraglia, Vescovo di LaSpezia-Sarzana-Brugnato. Invitano - specialmente igiovani - a gesti di solida-rietà e di sostegno nellemodalità che eventualmente

saranno sollecitate da chicoordina i soccorsi e leazioni di volontariato. Stabiliscono inoltre che nelgiorno di domenica 13 no-vembre si tenga una giorna-ta di preghiera e di raccoltain denaro che sarà devoluta,tramite la Caritas, a benefi-cio delle comunità colpitedall’alluvione.

I Vescovi Card. Angelo Bagnasco,

Arcivescovo di GenovaMons. Martino Canessa,

Vescovo di Tortona Mons. Alberto Maria

CareggioVescovo

di Ventimiglia - S. Remo Mons. Vittorio Lupi,

Vescovo di Savona - Noli Mons. Mario Oliveri

Vescovodi Albenga - Imperia

Mons. FrancescoMoraglia

Vescovo di La SpeziaSarzana-Brugnato

Mons. Alberto Tanasini,Vescovo di Chiavari

Mons. Luigi ErnestoPalletti,

Vescovo Ausiliaredi Genova

Vicini alle popolazioni di Liguria e Toscana

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LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

La gente, il cardinale Angelo Bagnasco e monsignor Giuseppe Betori

Sono immagini che, natu-ralmente, nessuno vorrebbemai vedere ma che una vol-ta diffuse hanno un fortissi-mo potere di catalizzarel’attenzione del pubblico.Ad accrescere il pathos e lacommozione per la sortetoccata alle vittime delle al-luvioni hanno contribuito letestimonianze di chi è statotravolto dalla piena ed èriuscito miracolosamente asalvarsi, oltre alle storie dichi ha fatto il possibile persalvare delle vite o per argi-nare almeno in parte la for-za impetuosa dell’acqua.Purtroppo il già delicatoconfine fra diritto-dovere dicronaca e rispetto delle per-sone in qualche caso è statoampiamente travolto. L’eccesso più evidente –imperdonabile – si è mate-rializzato durante il Tg2 an-dato in onda sabato scorsoall’ora di pranzo, quandoun’inviata ha voluto inter-vistare un ragazzino di 16anni subito dopo che suamadre aveva perso la vitadopo essere stata travoltadall’onda di piena.La giornalista gli ha infilatoil microfono sotto il nasoper chiedergli “Cos’haiprovato?”, “Hai avuto pau-ra di morire?”, “Dov’era latua mamma?”. E lui lì, conlo sguardo perso, a rispon-dere con le lacrime agli oc-chi, spiegando di essersi at-taccato a un palo per nonessere trascinato via mentrechiamava disperatamente

sua madre, che scomparivanell’acqua per sempre.Il caso ha suscitato lo sde-gno di molti spettatori e lapresa di distanze del diret-tore Marcello Masi, ma or-mai la frittata era fatta. Tanto più che anche il Tg3e il Tg1 si sono sentiti auto-rizzati a riprendere alcunipassaggi di questa intervi-sta inopportuna e cinica.Non è soltanto il buonsensoa bandire simili comporta-menti giornalistici, ma an-che la deontologia profes-sionale. Ai minori, in parti-colare, dovrebbe essere ri-servata una tutela speciale,dato che i loro diritti pre-valgono sempre e comun-que sul diritto di cronaca.Anche le persone vittimedella tragedia non devonoessere intervistate quandosi trovano in preda alla di-sperazione o alla rabbia.Così facendo, si gioca sol-tanto sulle loro emozioni esu quelle degli spettatori,senza alcun beneficio pernessuno e – anzi – con il ri-schio di alimentare un’at-tenzione morbosa che ecce-de di gran lunga il diritto diessere informati adeguata-mente su ciò che accade.Per fortuna c’è stato anchechi ha raccontato la solida-rietà, la dignità umana e lavoglia di ricominciare che,corroborate dall’opera dimigliaia di volontari, la-sciano la porta sempre a-perta alla speranza.

Marco Deriu

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Alluvione a Genova

Buona e cattivainformazione

In quei volti la speranza

Novembrea cura di

Chiara LubichParola di Vita

“Vegliate, dunque, perchénon sapete né il giorno nél’ora” (Mt 25,13)

Gesù è appena uscito daltempio.I discepoli gli fanno notarecon orgoglio l’imponenza ela bellezza dell’edificio. EGesù: “Vedete tutte questecose? In verità vi dico, nonresterà qui pietra su pietrache non venga diroccata”. Poi sale sul monte degli U-livi, si siede e, guardandoGerusalemme che gli è da-vanti, inizia a parlare delladistruzione della città, edella fine del mondo.Come avverrà la fine delmondo? - gli domandano idiscepoli - e quando arri-verà? È una domanda cheanche le successive genera-zioni cristiane si sono po-

ste, una domanda che si po-ne ogni essere umano. Il fu-turo è infatti misterioso espesso fa paura. Anche oggic’è chi interroga i maghi eindaga l’oroscopo per sape-re come sarà il futuro, cosaaccadrà…La risposta di Gesù è limpi-da: la fine dei tempi coinci-de con la sua venuta. Lui,Signore della storia, tor-nerà. È Lui il punto lumino-so del nostro futuro.E quando avverrà questoincontro? Nessuno lo sa,può avvenire in qualsiasimomento. La nostra vita èinfatti nelle sue mani. Luice l’ha data; Lui può ripren-derla anche all’improvviso,senza preavviso. Tuttavia ciavverte: avrete modo d’es-sere pronti a questo eventose vigilerete.

“Vegliate, dunque, perchénon sapete né il giorno nél’ora”Con queste parole Gesù ciricorda innanzitutto che Luiverrà. La nostra vita sullaterra terminerà ed inizieràuna vita nuova, che nonavrà più fine. Nessuno oggivuole parlare della morte…A volte si fa di tutto per di-strarsi, immergendosi com-pletamente nelle occupazio-ni quotidiane, fino a dimen-ticare Colui che ci ha datola vita e che ce la richiederàper introdurci nella pienez-za della vita, nella comu-nione con il Padre suo, nelParadiso.Saremo pronti ad incontrar-lo? Avremo la lampada ac-cesa, come le vergini pru-denti che attendono lo spo-so? Ossia, saremo nell’a-

more? Oppure la nostralampada sarà spenta perché,presi dalle tante cose da fa-re, dalle gioie effimere, dalpossesso dei beni materiali,ci siamo dimenticati dellasola cosa necessaria: ama-re?“Vegliate, dunque, perchénon sapete né il giorno nél’ora.”Ma come vegliare? Innanzitutto, lo sappiamo,veglia bene proprio chi a-ma. Lo sa la sposa che at-tende il marito che ha fattotardi al lavoro o che devetornare da un viaggio lonta-no; lo sa la mamma che tre-pida per il figlio che ancoranon rincasa; lo sa l’innamo-rato che non vede l’orad’incontrare l’innamorata… Chi ama sa attendere anchequando l’altro tarda.

Si attende Gesù se lo si amae si desidera ardentementeincontrarlo.E lo si attende amando con-cretamente, servendolo adesempio in chi ci è vicino, oimpegnandosi alla edifica-zione di una società piùgiusta. È Gesù stesso che ciinvita a vivere così raccon-tando la parabola del servofedele che, aspettando il ri-torno del padrone, si prendecura dei domestici e degliaffari della casa; o quelladei servi che, sempre in at-tesa del ritorno del padrone,si danno da fare per farfruttificare i talenti ricevuti.Proprio perché non sappia-mo né il giorno né l’oradella sua venuta, possiamoconcentrarci più facilmentenell’oggi che ci è dato, nel-l’affanno del giorno, nel

presente che la Provvidenzaci offre da vivere.Tempo fa mi venne sponta-neamente di rivolgere a Dioquesta preghiera. Vorrei oraricordarla.“Gesù, fammi parlare sem-pre come fosse l’ultima pa-rola che dico. Fammi agiresempre come fosse l’ultimaazione che faccio. Fammisoffrire sempre come fossel’ultima sofferenza che hoda offrirti. Fammi pregaresempre come fosse l’ultimapossibilità, che ho qui interra, di colloquiare conTe”.

Spazio focolare

La cronaca di questi giornici ha posto di fronte a im-magini diverse ma accomu-nate dal dolore, dall’incre-dulità, dalle lacrime che sisono mescolate con la piog-gia.Genova, la Liguria, la To-scana e, per altre diversema sempre tristi ragioni,Firenze.I media hanno raccontato ifatti.Nella tragedia questo gran-de impegno del comunicarenon è un aspetto marginale.Tra i molti volti, ripresi invideo o in pagina, alcuni inparticolare meritano unasosta di riflessione.Sono certamente quelli del-le vittime, dei volontari edei rappresentanti delle isti-tuzioni locali.C’è il volto di un popolosolidale che dice che dav-vero, l’Italia, è un Paese sa-no e forte che come puòvincere un’alluvione cosìpuò vincere una crisi.

Un messaggio pieno di spe-ranza e commovente, alme-no per chi come il sotto-scritto ha vissuto, prima davolontario e poi da giornali-sta, altre catastrofi.C’è il volto di una Chiesache stringe in un abbraccioquesto popolo, una Chiesache è l’immagine della te-nerezza di Dio.Una Chiesa che piange lemorti e la distruzione mache anche si sporca le maninel fango e si butta nella ri-costruzione materiale e spi-rituale.In tutte le chiese d’Italia siè pregato e si sono raccoltifondi per un immediato in-tervento. E per prima laConferenza episcopale ita-liana ha dato l’esempio conlo stanziamento di un mi-lione di euro che viene dal-l’otto per mille, cioè dal ge-sto di fiducia che molti cit-tadini hanno compiuto neisuoi confronti.Ci sono due volti che, nella

Chiesa, riassumono tutti glialtri, quello del card. An-gelo Bagnasco, arcivescovodi Genova, e di mons. Giu-seppe Betori, arcivescovodi Firenze.Il primo tra la sua genteprofondamente ferita, den-tro lo strazio delle famigliedei morti e delle vittime. Nel fango come tutti con lasua parola, la sua preghiera,il suo conforto.Una presenza che – comeegli stesso ha recentementericordato anche per altre te-stimonianze di solidarietàin terra ligure – non è “stra-ordinaria” perché viene daun amore quotidiano e per-manente per la gente.Le radici di questo amore,che la cronaca forse nonriesce a cogliere del tuttoanche perché questo non èun suo compito, sono nellafede.Non in un’astrattezza ma inuna Presenza.Accanto al suo, il volto del-

l’arcivescovo di Firenze,mons. Giuseppe Betori. Senza dimenticare quellodel giovane sacerdote suosegretario.Lo abbiamo visto in tvmons. Betori e ci è tornataalla mente la sua testimo-nianza quando venne sotto-posto a un delicato inter-vento chirurgico che gli im-pedì di partecipare al con-vegno ecclesiale di Veronache aveva preparato contanta intelligenza e tantapassione. Nel volto di oggila stessa serenità, nelle pa-role la stessa fiducia, nellacommozione la tenerezza dichi perdona, di chi invita apensieri grandi anche difronte a un atto brutale esconvolgente. Pensieri cheportano alle altezze di Dio.In una cronaca fatta di mor-te, distruzione e violenza,nel volto della Chiesa, gui-data da Benedetto XVI chenon ha esitato a esprimerela sua vicinanza ancheall’Angelus di questa matti-na, appare in tutta la sua lu-ce, la tenerezza di Dio.L’informazione si ferma aquesta soglia e non si puòchiederle di più. Ha fatto ilsuo dovere.Compiere un passo oltre lasoglia della notizia è l’invi-to che viene da questi volti.È un invito alla coscienzadi ognuno, credente o noncredente, perché nei tempidell’incertezza, della rasse-gnazione e del dolore nonsi smarrisca e trovi le ragio-ni più profonde di una spe-ranza che va oltre il tempoe lo spazio.

Paolo Bustaffa

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La parabola dei talenti ini-zia parlando di un uomoche prima della partenzaconvoca i tre dipendenti econsegna loro i suoi beni.La sua fiducia in loro è as-soluta, tanto che ad ognu-no affida una grossa som-ma in talenti. Il talento era una enormesomma: corrispondeva acirca 50 chili d’oro. La consistenza del patri-monio fa comprenderel’importanza dell’incaricodato dal padrone ai tre di-pendenti. Al primo affida in gestione cinque talenti, alsecondo due e al terzo uno. La consegna, come si vede,è personale. Non siamo di fronte ad una piatta omolo-gazione: il padrone rispetta le capacità di ognuno. Tra la partenza e il ritorno del padrone, i tre dipendentidebbono far fruttare quanto è stato consegnato loro.

È chiaro che essi non ne sono i padroni, ma amministra-tori. Infatti al suo ritorno il padrone chiederà loro comehanno amministrato quello che hanno ricevuto. Il primo dipendente raddoppia il capitale “operando conesso”; altrettanto fa il secondo. Il terzo, invece, fa una buca nel terreno e vi nasconde iltalento ricevuto. C’è da notare che il seppellimento deltalento non è poi così strano; corrisponde a un dettatodella giurisprudenza rabbinica secondo la quale chi, do-po la consegna, sotterra un pegno o un deposito, è libe-rato da ogni responsabilità. Al ritorno del padrone, ilprimo servo si presenta e riceve la lode e la ricompensa.Il secondo si avvicina e anche lui presenta il doppio diquanto aveva ricevuto, ottenendo anche lui una ricom-pensa. Il terzo si accosta e riconsegna al padrone quel-l’unico talento che aveva ricevuto. E premette anche il motivo del suo gesto: aveva pauradi un padrone cattivo e voleva quindi assicurarsi secon-do la più stretta consuetudine giuridica.

Quel talento, quei talenti, sono la vita, non quella astrat-ta ma quella concreta, di tutti i giorni, fatta del rapportotra noi e il mondo. Tutto ciò è consegnato alla responsa-bilità di ognuno perché lo faccia fruttare. E a ciascuno è dato secondo le sue capacità. Questo vuol dire che non c’è uguale misura di vita pertutti, ma anche che nessuno è incapace di far fruttare lavita che ha; nessuno può avanzare scuse (la mentalità, ilcarattere, la stessa malattia e l’indebolimento...) per sot-trarsi alla responsabilità di impiegare la propria vita fa-cendola fruttare. Semmai è frequente che la si facciafruttare solo per se stessi, che la si impieghi solo per ilproprio tornaconto, per la propria particolare sicurezza,per la propria tranquillità e basta. È quanto ha ricercato il terzo servo: ha sotterrato il ta-lento per avere “pace e sicurezza”, come scrive l’apo-stolo nella lettera ai Tessalonicesi. Il terzo servo aveva dalla sua parte la legge che lo libe-rava da ogni responsabilità e soprattutto dai rischi del-l’impegno.

La parabola avverte che questo servo, in realtà, ha pre-ferito nascondere la sua vita in una buca, in una avaraed egoistica tranquillità. E forse è proprio qui la paura. Paura non tanto nei ri-guardi del padrone quanto di perdere la propria tran-quillità avara. Gesù, con questa parabola, da una partesvela l’ambiguità di colui che si contenta di come è,senza avere alcun desiderio di cambiare, alcuna aspira-zione di trasformare la vita e, perché no, alcuna ambi-zione perché la vita di tutti sia più felice. Dall’altra mostra che il regno dei cieli inizia quandoognuno di noi, piccolo o grande che sia, forte o deboleche sia, non si chiude nell’avarizia e nella grettezza delripiegamento su se stesso, ma si apre alla vita, all’impe-gno per cambiare il proprio cuore, al desiderio operosoche la vita dei più deboli sia sollevata, che questo no-stro mondo sia più vicino al Vangelo. Sarà così che lanostra vita sarà moltiplicata, la nostra debolezza sarà re-sa forza, la nostra povertà sarà mutata in ricchezza, lanostra gioia sarà piena: “Bene servo buono e fedele, seistato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendiparte alla gioia del tuo padrone”.

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13 Novembre - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario

La Chiesa oggi, 10 novembre, fa memoria di san Leon I pa-pa, il primo ad avere l’appellativo di Magno e che nel 1754fu proclamato da Benedetto XIV Dottore della Chiesa. Per raccontare la sua vita e il suo pontificato riproponiamo,in sintesi, il racconto che ha fatto di lui il Papa BenedettoXVI nell’udienza generale di mercoledì 5 marzo 2008.“Leone I fu davvero uno dei più grandi Pontefici che abbianoonorato la Sede romana, contribuendo moltissimo a raffor-zarne l’autorità e il prestigio. Primo Vescovo di Roma a por-tare il nome di Leone, adottato in seguito da altri dodiciPontefici, è anche il primo Papa di cui ci sia giunta la predi-cazione. Leone era originario della Tuscia. Divenne diaconodella Chiesa di Roma intorno all’anno 430, e col tempo ac-quistò in essa una posizione digrande rilievo. Nel 440 il PapaSisto III morì e a succedergli fueletto proprio Leone, che ricevettela notizia mentre stava svolgendouna missione di pace in Gallia.Rientrato a Roma, il nuovo Papa fuconsacrato il 29 settembre del 440.Iniziava così il suo pontificato, chedurò oltre ventun anni, e che è statosenza dubbio uno dei più importan-ti nella storia della Chiesa. Alla suamorte, il 10 novembre del 461, ilPapa fu sepolto presso la tomba di san Pietro. Le sue reliquiesono custodite anche oggi in uno degli altari della Basilicavaticana. Quelli in cui visse Papa Leone erano tempi moltodifficili: il ripetersi delle invasioni barbariche, il progressivoindebolirsi in Occidente dell’autorità imperiale e una lungacrisi sociale avevano imposto al Vescovo di Roma di assu-mere un ruolo rilevante anche nelle vicende civili e politiche.Celebre è rimasto soprattutto un episodio della vita di Leone.Esso risale al 452, quando il Papa a Mantova, insieme a unadelegazione romana, incontrò Attila, capo degli Unni, e lodissuase dal proseguire la guerra d’invasione con la quale giàaveva devastato le regioni nordorientali dell’Italia. E cosìsalvò il resto della Penisola. Non altrettanto positivo fu pur-troppo, tre anni dopo, l’esito di un’altra iniziativa papale.

Nella primaveradel 455 Leone nonriuscì a impedireche i Vandali diGenserico, giuntialle porte di Roma,invadessero la cittàindifesa, che fusaccheggiata perdue settimane.Tuttavia il gestodel Papa impedìalmeno che Roma fosse incendiata e ottenne che dal terribile

sacco fossero risparmiate le Basilichedi S. Pietro, di S. Paolo e S. Giovanni.Conosciamo bene l’azione di PapaLeone, grazie ai suoi bellissimi sermo-ni (ne sono conservati quasi cento) egrazie alle sue lettere, circa centocin-quanta. In questi testi il Pontefice ap-pare in tutta la sua grandezza, rivoltoal servizio della verità nella carità.Leone fu sostenitore e promotore in-stancabile del primato romano, propo-nendosi come autentico erede dell’a-postolo Pietro. [...] Convocò il Conci-

lio di Calcedonia, nel 451, che fu la più importante assem-blea fino ad allora celebrata nella storia della Chiesa. Calce-donia rappresenta il traguardo sicuro della cristologia dei treConcili ecumenici precedenti: quello di Nicea del 325, quellodi Costantinopoli del 381 e quello di Efeso del 431. Il Concilio di Calcedonia nel respingere l’eresia di Eutiche,che negava la vera natura umana del Figlio di Dio, affermòl’unione nella sua unica Persona, senza separazione, delledue nature umana e divina. Leone Magno seppe essere vici-no al popolo e ai fedeli con l’azione pastorale e la predica-zione. Contrastò le superstizioni pagane e i gruppi manichei.In particolare insegnò ai suoi fedeli che la liturgia cristiananon è il ricordo di avvenimenti passati, ma l’attualizzazionedi realtà invisibili che agiscono nella vita di ognuno”.

Il Santo della settimana

ELETTO PAPA

CONVOCÒ IL CONCILIO

DI CALCEDONIA

E AFFRONTÒ ATTILA

PER DIFENDERE L’ITALIA

IILL PPOOPPOOLLOO 55IILL VVAANNGGEELLOODDEELLLLAA DDOOMMEENNIICCAA

Prima LetturaPr 31,10-13.19-20.30-31

Salmo ResponsorialeSal 127

Seconda Lettura1Ts 5,1-6

SAN LEONE I PAPA

le letture della domenica

a cura di Daniela Catalano

“A chiunque haverrà datoin abbondanza”

In quel tempo, Gesù disse ai suoi disce-poli questa parabola: «Avverrà come aun uomo che, partendo per un viaggio,chiamò i suoi servi e consegnò loro isuoi beni. A uno diede cinque talenti, aun altro due, a un altro uno, secondo lecapacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinquetalenti andò a impiegarli, e ne guada-gnò altri cinque. Così anche quello chene aveva ricevuti due, ne guadagnò al-tri due. Colui invece che aveva ricevutoun solo talento, andò a fare una bucanel terreno e vi nascose il denaro delsuo padrone. Dopo molto tempo il pa-drone di quei servi tornò e volle rego-lare i conti con loro. Si presentò coluiche aveva ricevuto cinque talenti e ne

portò altri cinque, dicendo: “Signore,mi hai consegnato cinque talenti; ecco,ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele - gli disseil suo padrone - sei stato fedele nel po-co, ti darò potere su molto; prendi par-te alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevu-to due talenti e disse: “Signore, mi haiconsegnato due talenti; ecco, ne hoguadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele - gli disseil suo padrone - sei stato fedele nel po-co, ti darò potere su molto; prendi par-te alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che ave-va ricevuto un solo talento e disse:“Signore, so che sei un uomo duro, che

mieti dove non hai seminato e raccoglidove non hai sparso. Ho avuto paura esono andato a nascondere il tuo talentosotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malva-gio e pigro, tu sapevi che mieto dovenon ho seminato e raccolgo dove nonho sparso; avresti dovuto affidare ilmio denaro ai banchieri e così, ritor-nando, avrei ritirato il mio con l’inte-resse. Toglietegli dunque il talento, edatelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato esarà nell’abbondanza; ma a chi nonha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelletenebre; là sarà pianto e stridore didenti”».

Mt 25,14-30

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Nuova tappa del viaggio del “Popolo” all’interno delle Unitre presenti sul territorio della nostra Diocesi

CASTEGGIO: “scambio di opinioni tra età diverse”

CASTEGGIO - Nuovatappa del nostro viaggionel panorama delle Unitreoperanti sul territorio dio-cesano. Siamo stati a Casteggio,dove l’associazione è pre-sente dal 1997, ed abbiamofatto “quattro chiacchiere”con il presidente GiorgettoGiorgi.

Presidente, ci racconti inbreve la storia della pre-senza di questa “accade-mia dell’umanità” nellavostra città?L’Unitre di Casteggio è na-ta nel 1997 e, all’epoca,contava meno di cento i-scritti. I corsi erano 16 e i docenti18. Negli anni successivi, il

numero degli iscritti è prati-camente triplicato. Oggi collaborano circa ses-santa docenti per altrettanticorsi. L’iniziativa ha quindi avutosenza dubbio un notevolesuccesso.

Anche a Casteggio l’Uni-tre è una delle realtà cul-turali più importanti. Da non trascurare l’im-portante valenza sociale edi aggregazione dell’asso-ciazione. Ci dica il suopensiero in proposito.L’Unitre di Casteggio è u-n’Università delle tre età, ilche significa che promuovela partecipazione di soci dietà diverse. Suo precipuo scopo è per-

mettere un’intelligente ge-stione del tempo libero, diaumentare la progettualitàdell’individuo, di facilitareil suo corretto inserimentonella realtà circostante e difavorire un proficuo scam-bio di opinioni fra personedi varie età, di vari ceti so-ciali, di diversi gradi di i-struzione.

Quanti iscritti avete?Nell’ultimo anno accademi-co gli iscritti sono stati 240.

E’ iniziato un nuovo annoassociativo e sono partiti inuovi corsi accademici. Ci parli del calendario diquesto anno accademico edelle novità più significa-tive.I corsi, ormai da tempo, so-no raggruppati in una seriedi aree: artistica, linguisti-ca, scientifica, storico-lette-raria, informatica. Ogni anno, tuttavia, gli ar-gomenti trattati nell’ambitodelle varie aree cambiano.Quest’anno due corsi saran-no ancora dedicati alla cele-brazione del 150° anniver-sario dell’unità d’Italia.Sempre più importanza as-sumono, inoltre, i laborato-ri, in cui i corsisti si eserci-tano in un’ampia serie di at-tività manuali. Alle fine dell’anno accade-mico i risultati di quelle at-

tività sono oggetto di unamostra.

L’Unitre non è solo lezio-ni, ma tutta una serie diattività parallele: labora-tori, visite e viaggi e moltoaltro. Cosa bolle in pentola aquesto proposito a Ca-steggio?Oltre ai momenti convivia-li, l’Unitre ha intenzione diprogettare viaggi di studio(in Italia e all’estero), visitea musei e mostre, partecipa-zione a spettacoli (di tipoteatrale, musicale, cinema-tografico) e a conferenze.Mensilmente, inoltre, vi sa-ranno degli incontri con au-tori (di opere di storia, di

narrativa, di grafica, ecc).

Un’ultima domanda: cifaccia un bilancio di que-sti anni alla guida dell’as-sociazione. Quali le soddisfazioni piùbelle da inserire nell’al-bum dei ricordi?Fra le iniziative più impor-tanti che sono state felice-mente portate a termine nelcorso di questi anni, è op-portuno citare: la pubblica-zione di un opuscolo sullachiesa settecentesca di SanSebastiano, intitolato SanSebastiano: suggestione earte; la raccolta di proverbi,aforismi, espressioni idio-matiche dialettali, nell’opu-scolo intitolato Al parlà

d’una volta; la pubblicazio-ne di ricette di cucina tipi-che della zona; la formazio-ne di un gruppo teatraledialettale e l’allestimento diun numero rilevante dispettacoli che hanno ottenu-to in provincia un notevolesuccesso; la ricerca di anti-chi canti popolari della zo-na che sono stati interpreta-ti dal coro, formato da re-sponsabili, docenti e corsi-sti dell’Unitre; l’aiuto fatti-vo nella realizzazione diprogetti di solidarietà.Queste molteplici iniziativenon avrebbero potuto essererealizzate senza la dedizio-ne di un gruppo di personeaffiatate e disponibili.

m.r.

“Poveri di diritti”: il Rapporto CaritasROMA - Lo scorso 17 otto-bre, Giornata mondiale dellalotta alla povertà, è stato pre-sentato a Roma, presso laPontificia Università Grego-riana, il Rapporto 2011 supovertà ed esclusione socialein Italia elaborato da CaritasItaliana e Fondazione “E.Zancan”. È un titolo forte-mente evocativo quello delnuovo rapporto Caritas -Zancan su povertà ed esclu-sione sociale in Italia:“Poveri di diritti”. Un titoloche nasce da una semplice,ma non scontata considera-zione: alle persone che vivo-no in condizioni di povertàsi pensa solo in termini di in-sufficienti risorse economi-che, ignorando che esistetutta una serie di altre priva-zioni che peggiorano lo statodi precarietà e ne impedisco-no il superamento. Il dirittoalla casa, al lavoro, alla fa-miglia, all’alimentazione, al-la salute, all’educazione, allagiustizia, pur tutelati dallaCostituzione italiana, sono iprimi a essere messi in di-scussione e negati. Allo stes-so modo, viene regolarmenteviolato il “diritto a nonscomparire per effetto stati-stico”, visto che le statistichesulla povertà non riescono adocumentare gli effetti deva-stanti della crisi per moltefamiglie. Come nel passatorapporto, anche quest’annova registrata una sostanzialedifformità tra i dati ufficialirelativi alla povertà e la realecondizione del paese, che

tutti sperimentano quotidia-namente e che richiederebbeun’integrazione dell’attualemetodo di rilevazione consoluzioni più sensibili aicambiamenti. Nel 2010, 8milioni e 272 mila personeerano povere (13,8%), con-tro i 7,810 milioni del 2009(13,1%). Secondo i dati Istat(2011) il 2010 ha registratoun lieve incremento nel nu-mero di famiglie in condi-zioni di povertà: si è passatida 2,657 milioni (10,8%) a2,734 milioni (11%). Nel2010 la povertà relativa èaumentata, rispetto all’annoprecedente, tra le famiglie di5 o più componenti (dal 24,9al 29,9%), tra le famigliemonogenitoriali (dal-l’11,8al 14,1%), tra i nuclei resi-denti nel Mezzogiorno contre o più figli minori (dal36,7 al 47,3%) e tra le fami-glie di ritirati dal lavoro in

cui almeno un componentenon ha mai lavorato e noncerca lavoro (dal 13,7 al17,1%). Ma la povertà è au-mentata anche tra le famiglieche hanno come persona diriferimento un lavoratore au-tonomo (dal 6,2 al 7,8%) ocon un titolo di studio me-dio-alto (dal 4,8 al 5,6%).Per queste ultime è aumenta-ta anche la povertà assoluta,passando dall’1,7 al 2,1%. IlRapporto propone inoltreun’attenta analisi della spesadei comuni per la povertà eil disagio economico, già av-viata nelle due precedentiedizioni. In vista del nuovoassetto federalista, che pre-vede un riequilibrio delle ri-sorse e il superamento delledivergenze territoriali, di-venta fondamentale averechiaro il quadro della situa-zione per capire dove inter-venire.

Pulitura e ripristino del Grande Organo della Parrocchia di Prospiano (VA)

...il megliodella nostra Arte

a serviziodella nostra Chiesa...

Dal documento presentato a Roma emergono nuovi disagi sociali

Mons. Vittorio Nozza Direttore di Caritas italiana

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VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’Giovedì 10 novembre 2011

IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sa-bato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna diFatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel.41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel.41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674):ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sa-bato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel . 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11;Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 novembre 2011Giovedì 10: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104)Venerdì 11: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 038340436)Sabato 12: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427)Domenica 13: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)Lunedì 14: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)Martedì 15: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427)Mercoledì 16: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)

Edicole aperte domenica 13 novembre 2011(Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi;Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota vialeRepubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, viaLomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, viaDon Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani,via Cattaneo; Cartolandia strada Valle.

Distributori aperti domenica 13 novembre 2011(Turno A): GAZZANIGA PETROLI, p.zza Quarleri 8; IP, viaLomellina 38.

G O D I A S C O - Ritornal’antica Fiera di San Marti-no a Godiasco che domani,venerdì 11 novembre, giun-gerà alla 341esima edizione.L’evento sarà organizzatodal comune di Godiasco conil patrocinio di Provincia,Comunità Montana dell’Ol-trepò pavese e Camera diCommercio.La manifestazione, tra lepiù antiche della ValleStaffora aprirà i battenti alleore 11.I turisti potranno incontrarela cultura contadina ancorapresente in questo suggesti-vo territorio. Stalle e ani-mali, vino e cantine, l’oste-ria e gli antichi giochi sonogli ingredienti di un appun-tamento che ogni anno ri-chiama numerosi turistiprovenienti da tutta la pro-vincia di Pavia e non solo.Durante la giornata si potràassistere a spettacoli di stra-da e si potranno degustareprodotti tipici dell’OltrepòPavese.Nelle cantine di PalazzoMalaspina sarà ospitata una

vetrina dedicata al “mondodel vino”. Prima della tradi-zionale kermesse, nella se-rata di giovedì 10 novem-bre, si terrà alle ore 21,presso la sala consigliaredel municipio, la premia-zione del concorso di pittura indetto dalla Civica Biblio-teca. Domenica 13, nel con-testo delle celebrazioni diSan Martino, si terrà alleore 21, presso il teatro Ca-gnoni di Godiasco, lo spet-tacolo intitolato “A volo

d’Ippogrifo”: musica, rac-conti e immagini per l’Or-lando Furioso. La Fiera diSan Martino affonda le sueradici nella storia medioeva-le che vide questa contradaal centro dei traffici da e peril mare per il commerciodel sale e di altre spezie.La signoria Malaspina ave-va, in Godiasco, il marche-sato più importante che ve-niva anche spartito, in al-cune fasi, tra i maggiorentidelle famiglie.

La fiera era luogo di raccol-ta e commercializzazione dispezie, pellame, tessuti. Intale occasione la tradizioneconsacrò la stipula e la con-clusione dei contratti agrarie delle affittanze immobilia-ri. I lavoratori stagionali emezzadri concludevano leloro prestazioni in occasio-ne di san Martino. Oggi laFiera conserva delle antichetradizioni quelle legate allavitivinicoltura; in occasionedi San Martino “ogni mo-sto diventa vino” e le canti-ne si aprono per la degusta-zione accompagnata da “pa-ne e salame” naturalmenteDOC.Le tradizioni dell’Oltrepòforti e vive in Godiasco,paese della Comunità Mon-tana dell’Oltrepò Pavese,bene esprimono e valorizza-no le più generali tradizionidella Lombardia, quelle le-gate alla collina e al preap-pennino, componente geo-grafico essenziale della re-gione, assieme ai laghi, aimonti e alla pianura.

Mattia Tanzi

RIVANAZZANO TER-ME - Nonostante il mal-tempo si è svolta la decimaedizione della festa di SanMartino di RivanazzanoTerme. La manifestazioneha preso il via domenicamattina alle ore 9.30 con iltaglio del nastro. Alla ceri-monia oltre al sindaco Ro-mano Ferrari presente conassessori e consiglieri, nonhanno voluto mancare al-l’appuntamento il consi-gliere regionale GiuseppeVillani, l’assessore provin-ciale Alberto Lasagna e l’exsindaco di Rivanazzano Ter-me Giancarlo Piaggi.Il nastro è stato tagliato dal-la presidentessa di Occasio-ni di Festa Piera Selvaticoche ha ricevuto una targadal sindaco Romano Ferrari. Nella stessa mattinata è sta-ta inaugurata la nuova“Piazzetta Soci FondatoriSoams di Rivanazzano”. “Ricordo che con atto del 1gennaio 1870 venne costi-tuita in Rivanazzano unaSocietà avente denomina-zione di Società di MutuoSoccorso ed Istruzione degliOperai e Coltivatori di Ri-vanazzano Soams. - ha det-to Romano Ferrari - Con

rogito del notaio AgostinoGatti del 28 novembre1891, la Società OperaiaAgricola di Mutuo Soccor-so di Rivanazzano acquista-va da Alessandro Bussolerae Antonio Migliora duefondi, detti rispettivamente‘all’orto’ e ‘canepaio’, sucui erigervi la sede sociale,che venne inaugurata, consolenne cerimonia, cui par-teciparono le società conso-relle dell’Oltrepò, nel 1895. Nella riunione del 5 giugno1983, a norma dell’art. 55dello Statuto, l’Assembleagenerale dei Soci Soams de-cideva formalmente lo scio-glimento della SocietàOperaia di Mutuo Soccorsocon la cessione a titolo gra-tuito dell’immobile della

sede sociale con le sue per-tinenze e mobilio ancorausufruibile al Comune diRivanazzano”. “A ricordodella generosa donazione,all’ingresso del Cinema Te-atro Comunale di Rivanaz-zano Terme abbiamo appo-sto, nel mese di novembre2008, poco prima dellainaugurazione di questostesso Teatro, un quadrocontenente la pergamenaoriginale, che abbiamo fattorestaurare nel 2008, ripor-tante l’elenco dei soci fon-datori della predetta SocietàOperaia Agricola di MutuoSoccorso di Rivanazzano. -continua Romano Ferrari -Come amministrazione co-munale di RivanazzanoTerme abbiamo stabilito di

attribuire a questa area pub-blica la denominazione:‘Piazzetta Soci FondatoriSoams. di Rivanazzano’.Abbiamo anche stabilito diacquisire in permuta questaarea, adiacente al Teatro Co-munale, previa realizzazio-ne, da parte di un soggettoprivato, la Famiglia DiCaccamo, di un parcheggiopubblico a servizio dellasuddetta struttura.Voglio ringraziare, a talproposito Francesco, Anto-nio e tutti gli altri compo-nenti della Famiglia DiCaccamo, tutti i dipendentidell’impresa, i progettisti eil Direttore lavori, per la di-sponibilità e la passioneche hanno messo nella rea-lizzazione di questa piazzet-ta.Per fare bene le cose biso-gna, innanzitutto, credere inquello che si fa ed esseremotivati nel farle.E in questo caso le cose so-no state fatte bene.So che Francesco aveva ac-quistato quest’area con loscopo di renderla disponibi-le, un giorno, per il Comu-ne. Ha raggiunto il suo sco-po, dandoci questa bellaPiazzetta”.

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La storica kermesse è giunta alla 341esima edizione

Il nuovo spazio è stato realizzato nei pressi del teatro comunale

PAVIA - L’onorevole Pa-olo Affronti è il nuovo pre-sidente dell’Unione di Centroin provincia di Pavia. Il par-tito di Casini, Cesa, Butti-glione e Pezzotta ha inoltrericonfermato il pavese pro-fessor Italo Richichi allaguida della segreteria provin-ciale. La proclamazione deglieletti è avvenuta sabato a Pa-via a conclusione del primocongresso provinciale dell’U-nione di Centro.La sala San Martino di To-urs ha visto la presenza del-l’onorevole Giancarlo Gallet-ti, vice capogruppo dell’Udce degli onorevoli Mantini(vice segretario nazionale) eTassone. Durante il congres-so si è deciso di optare peruna lista unitaria caratterizza-ta dalla presenza del sindacodi Belgioioso Fabio Zucca edella sua compagine e diEttore Filippi. Folta la rap-presentanza oltrepadana. Infatti, i delegati oltrepadanial congresso nazionale sonoPaolo Affronti, GiuseppeMelia, Enrico Silva e Ar-cangelo Verta mentre quellial congresso regionale sonoNicola Affronti, Giorgia A-lesi, Paolo Bertorelli, Lucia-no Cremonesi, Pietro Dono,Gianfranco Geremondia, Va-nessa Piovesan, AngeloRossi, Carlo Torlasco e Ar-cangelo Verta.Nel comitato provinciale so-no entrati a far parte: PaoloAffronti, Nicola Affronti,Alida Battistella, AntonioCalifano, Luciano Cremone-si, Eletta Cavedoni, EnricoDusio, Andrea Falciano,

Claudio Ferri, Ernesto Gia-cobone, Giuseppe Melia,Massimiliano Mozzi, Gra-ziano Percivalle, LudovicoPremoli e Arcangelo Verta. Da segnalare la presenza dinumerosi giovani e donne al-l’interno di un partito chepunta ad essere sempre piùrappresentativo in questacomplicata fase della politicanazionale.“Il lavoro svolto dal nostropartito in un momento inter-nazionale estremamente diffi-cile - ha detto Paolo Affronti- che vede il nostro paese ingrosse difficoltà, fa sì cheoggi si guardi a noi e allapiù vasta casa dei moderaticome ad un baluardo indi-spensabile per governarel’Italia in un momento dicrisi che potrebbe diventaredrammatica per il nostro pae-se.Tutte le forze politiche, han-no intuito il ruolo importan-te dell’Unione di Centro edel costituendo, nei fatti, ter-zo polo con Fli e Api”.

Mattia Tanzi

Ritorna la Festa di San Martino a GodiascoPaolo Affronti elettopresidente UDC provinciale

Inaugurata la Piazzetta Soci Fondatori Soams

Un’immagine dell’edizione 2010 della Festa di San Martino

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BRONI - Per un giornoAlba con i suoi sapori, isuoi colori e le sue tradizio-ni si trasferisce a Broni. Domenica 13 novembre lacittà di San Contardo diven-terà capitale del tartufo edelle prelibatezze delle Lan-ghe grazie alla giornata del-l’enoturismo, quest’annodedicata in particolare ai sa-pori piemontesi e ai vini dipiù regioni italiane.Numerose le iniziative inprogramma: ‘Bancarelle delgusto’ piene di golosità del-le langhe (salami al baroloe al tartufo, formaggi d’al-peggio e miele del Roero,oltre a numerose ‘galuperiealbesi’ solo per citarne alcu-ne), mercato agricolo a km0 a cura di Coldiretti eC.I.A., e soprattutto il pun-to di ristoro ‘Ristolanga’,una tensostruttura coperta eriscaldata in Piazza VittorioVeneto che servirà ai pre-senti risotto tartufato e go-losità delle Langhe.Oltre a squisitezze locali,

come salamino cotto e cal-darroste a cura della NuovaPro Loco di Broni.Inoltre, durante tutta lagiornata sarà possibile visi-tare le bancarelle del merca-tino antiquariato e goderedell’intrattenimento musica-le dal vivo con degustazionegratuita di vini a cura dellecantine dell’Oltrepò e di al-

tre Regioni italiane ed este-re.“La giornata dell’enoturi-smo dedicata ai sapori pie-montesi fa parte della seriedi iniziative su cui stiamolavorando da quest’estate percoinvolgere le risorse loca-li, che qui sono molto vali-de, nel sostegno dell’econo-mia cittadina e nel rilancio

dell’attrattiva di Broni anchenei confronti del circonda-rio. - spiega il ConsigliereMatteo Caliogna con delegaall’organizzazione di eventie gemellaggi - Mi auguroche i cittadini partecipinonumerosi e che sia una verae propria festa per tutte lefamiglie di Broni e non so-lo: un’occasione per stareinsieme e divertirsi come losono state le precedenti ini-ziative”.“In città si respira un rinno-vato interesse per tutte lenumerose manifestazionidegli ultimi mesi. - conclu-de Caliogna - Grazie allanuova tensostruttura riscal-data e all’impegno dei vo-lontari della Nuova Pro lo-co, a cui va un sentito rin-graziamento, ci stiamo dan-do da fare per organizzareiniziative simili a questaanche nel periodo invernale,nella speranza che continui-no ad incontrare il gradi-mento dei cittadini di Bronie dei paesi vicini”.

Domenica “il re dei paesi” incontrerà l’enogastronomia delle Langhe Aveva compiuto 100 anni

VOGHERA - Il giorno deiSanti, 1° novembre 2011, èmancato a Voghera, parroc-chia di San Rocco, il Sa-cerdote don Giuliano Sturlache il 2 ottobre aveva com-piuto cento anni di età.Don Giuliano nacque nel1911 nella parrocchia diSant’Antonino a Trebbio,frazione di Torrazza Coste,da una famiglia di agricolto-ri.Forse non aveva ancora die-ci anni quando entrò nel se-minario di Tortona per se-guire la sua vocazione.Ordinato sacerdote, per mo-tivi di salute a venticinqueanni fu aiutato dal Vescovodel tempo ad inserirsi inuna parrocchia di Genovaperché per lui il mare rap-presentava un’importanteragione di vita.E a Genova rimase per piùdi cinquant’anni svolgendoil ministero di sacerdote indiverse realtà, anche di note-vole impegno. Basti direche operò per ben venticin-que anni insieme al Cardi-nal Angelo Bagnasco con ilquale continuò a corrispon-dere fino alla morte.Fu anche assistente dellaGioventù Femminile del-l’Azione Cattolica, ma so-prattutto fu insegnante diReligione nelle scuole su-periori. Proprio nella scuoladiede il meglio di sé rive-landosi un vero educatore. Diversi suoi alunni sono ri-masti in contatto con luianche quando a settantacin-que anni ritornò nella dioce-si di Tortona dove si stabilìa Voghera presso un suofratello. Di questi ex alunnialcuni ricoprono posti im-portanti nella città di Ge-nova e hanno sempre e-spresso affetto e riconoscen-za per i valori che Don Giu-liano aveva loro comunica-to.Solo Dio poi conosce quan-te istituzioni benefiche equanti poveri sono stati dalui aiutati.Mons. Canessa, Vescovoattuale di Tortona, che giàlo aveva conosciuto a Ge-

nova, in quanto oriundo diquesta città, gli affidò laParrocchia di Sant’Antoni-no in Trebbio dove era natoe dove per diversi anni cele-brò la Santa Messa festiva,mentre quella feriale quoti-diana la celebrava nella cap-pella dell’ex Asilo Montes-sori di San Rocco, adessocasa di riposo Villa Mater.I disturbi fisici però aumen-tarono sempre più fino aquando in questi ultimi annifu costretto a celebrare laSanta Messa in casa rinun-ciando anche a Sant’Anto-nino.Nato il 2 ottobre sotto laprotezione degli Angeli Cu-stodi, don Giuliano ritornaalla casa del Padre il 1° no-vembre accompagnato dallainnumerevole schiera deiSanti.E degli Angeli e dei Santiegli ebbe tutte le caratteri-stiche.Seppe essere custode impa-reggiabile di quanti si affi-darono a lui per la vita spi-rituale e offrì a quanti lo in-contrarono o avvicinaronoper qualsiasi motivo, unaeccezionale testimonianza diumiltà, di semplicità, dicomprensione profonda, se-gno indiscusso dell’Amoreinfinito e misericordioso diDio.A Dio siano rese grazie perlo straordinario dono delSacerdote don GiulianoSturla, chiamato a conti-nuare in Cielo la sua apo-stolica missione.

Mariuccia Ricci

La morte di don SturlaBroni per un giorno capitale del tartufo

“Stregoni o mediconi?”, se ne è parlato a S. CiprianoS A N CIPRIANO PO - Un incon-tro dedicato alla medicina popolare,quello messo in campo nel fine setti-mana a San Cipriano Po nella sala delConsiglio Comunale, col titolo allu-sivo espresso con maggiore efficaciain dialetto, “Striòn o Madgòn?”, ov-vero un’indagine sulla medicina popo-lare ai tempi dei nonni. La ricerca ora-le svolta col sostegno della Provinciadi Pavia attraverso un “Bando delleidee: contributi a favore dei piccoliComuni per la salvaguardia del patri-monio culturale immateriale”, è stataportata avanti nella comunità Oltre-padana di San Cipriano, in riferimentoall’antico appellativo che scherzosa-mente, in passato, è stato rivolto aisuoi abitanti, ritenuti “Striòn o Mad-gón”.Attraverso interviste individuali e col-lettive agli anziani del paese, le ricer-catrici della Cooperativa sociale “Pro-getti” di Pavia, Alessandra Rotella,Elisa Sarchi ed Alessandra Viola, han-no così letteralmente ‘setacciato’ i ri-cordi di usanze ed esperienze locali,che in passato hanno dato a questo

paese rivierasco del Po, la nomea diambiente nel quale più di un abitantecoltivava tradizioni di medicina popo-lare. Alla vigilia della presentazione

delle risultanze dell’inchiesta attraver-so un libro in corso di stampa, nellaSala Consiliare di San Cipriano a no-me dell’Amministrazione Comunaleil vice sindaco Pietro Faravelli haaperto un interessante dibattito sull’i-niziativa, al quale hanno partecipato lericercatrici in un dialogo con il pub-blico del paese. A sua volta lo scritto-re Lino Veneroni da sempre legato aquesta comunità oltrepadana, e autoredel libro “Quella brava gente di SanCipriano” ha ricordato gli aneddoti diun passato che aveva valori morali esociali significativi, validi anche per itempi attuali. Infine il giornalista Si-ro Brondoni a nome anche del SistemaBibliotecario dell’Oltrepò, ha richia-mato le pagine dedicate a San Cipri-ano dallo storico Serafino Gavazza,che ha ripercorso le significative vi-cende religiose e civili di questa co-munità da sempre in apprensione perl’imprevedibile corso dei Po, ma ani-mata nei secoli da una fede cristiananella quale sono state presenti col lorovivace contributo anche le esperienzedella medicina popolare.

Ciocca: “Si riattivano gli investimenti e si fa lavorare la gente”MILANO - Regione Lom-bardia mette a disposizionedegli Enti locali un fondofinanziario di 70 milioni dieuro per consentire loro dieffettuare investimenti altri-menti impossibili a causadel blocco imposto da Pattodi stabilità nazionale. L’iniziativa è stata sancitain un Accordo firmato dallaRegione Lombardia conANCI Lombardia (Associa-zione dei Comuni) e UPL(Unione delle Provincelombarde).“Questo importante fondo -

spiega il consigliere regio-nale Angelo Ciocca - con-sente agli enti locali di po-ter tornare a spendere le ri-sorse, di fare investimenti,quindi di mobilitare opere ecantieri, rimettendo in motoparte dell’economia locale. Se un Comune fa un inve-stimento in opere, lavoranole ditte di costruzione, lavo-ra l’indotto e di conseguen-za il personale legato ai set-tori”.A breve verrà definita unaclassifica della virtuosità deicomuni, sulla base di preci-

si parametri oggettivi con-cordati tra Regione, Pro-vince e Comuni nei mesi

scorsi. Potranno usufruiredel “plafond” per effettuarepagamenti in conto capitalegli Enti locali in possessodei seguenti requisiti: pos-sedere l’adeguata disponibi-lità di cassa per effettuare ipagamenti; dimostrare l’ef-fettiva liquidabilità dellespese, certificando, con ade-guata documentazione, cheil “plafond” messo loro di-sposizione sarà impiegatoper spese effettivamente edimmediatamente liquidabilientro il 2011.

a.b.

Video di Scolè per il 4 novembreVOGHERA - Nella giorna-ta del 4 novembre è statorappresentato presso il salo-ne del Millenario, organizza-to dall’Unitre di Voghera, ilfilmato a soggetto multime-diale storico di Tullio Scolèdal titolo “Prima Dell’Auro-ra”. Si racconta di un fattoaccaduto a Voghera 67 annifa nella notte del 3 novembre1944 durante la Resistenza,un avvenimento che rievocal’eroismo risorgimentale. Ilpartigiano Rino Balladore,vogherese, si sacrificava inun combattimento solitario

per favorire la ritirata dellasua pattuglia che era scesa aVoghera per un azione mili-tare”. Agonizzò a lungo sulciglio della strada, sognandouna nuova Italia, tempratacon il sangue di tanti suoi fi-gli. Il filmato, che contieneun magnetismo emotivonon comune, ha suscitato vi-vo interesse negli spettatori.Nella serata dello stessogiorno, nella sala della Ci-vica Biblioteca di TorrazzaCoste, è stato presentato ilfilmato “100 Anni all’ombradel Tricolore”.

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S A L I C E T E R M E -Grande partecipazione per idue seminari organizzati daGal Alto Oltrepò e Legam-biente Turismo che hannovoluto trattare i temi dellasostenibilità e competitivitàin ambito turistico.Con una serie di appunta-menti che offrono occasioniinformative a operatori tu-ristici, rappresentanti di ca-tegoria e amministratorilocali, ha preso il via ilprogetto “Oltrepò Pavese:

innovazione, ambiente, tu-rismo”, in collaborazionecon Gal Alto Oltrepò nelquadro del Piano di svilup-po rurale 2007-2013, Misu-ra 3.3.1 B Informazione.Il primo seminario conosci-tivo su sviluppo turistico esostenibilità si è tenuto aSalice Terme presso l’hotelPresident, il 7 novembredalle ore 14.30 alle 17.L’appuntamento è stato poiripetuto martedì mattina, aStradella presso la Sala po-

lifunzionale Nerina Bram-billa.Durante la due giorni che hacoinvolto gli operatori turi-stici del territorio, è statapresentata anche l’etichettaecologica di Legambienteturismo, la più numerosa inItalia e riconosciuta in Eu-ropa, esaminandone le op-portunità di applicazione inOltrepò in base alle specifi-cità, ai punti critici e allericchezze del territorio.Dal 1997 Legambiente tu-

rismo si occupa di sosteni-bilità del turismo per dimi-nuirne gli impatti, favorireviaggi e vacanze più rispet-tosi dell’ambiente, miglio-rare la qualità ambientaledella ricettività e delle desti-nazioni.Consapevole che i risultatiduraturi arrivano solo coin-volgendo gli operatori turi-stici nelle scelte e nelle a-zioni concrete di risparmio,di tutela e di promozionedel territorio, Legambienteturismo parte sempre dalconfronto con gli attori lo-cali.“Cerchiamo di rispondereagli operatori che chiedonoindicazioni concrete per es-sere più sostenibili e percreare insieme una rete peril rilancio del turismo diqualità nell’Oltrepò”- diceLuigi Rambelli, presidentenazionale di Legambienteturismo. Rambelli è inter-venuto al seminario insie-me al presidente di GALAlto Oltrepò Giorgio Re-muzzi (nella foto) portandoil suo contributo.

IN BREVEIN BREVE

Dal cuore dell’AfricaINCONTRO / STRADELLA

Venerdì 11 novembre, alle ore 21, a Stradella, nella SalaPolifunzionale “N. Brambilla” si terrà una serata di sensi-bilizzazione e informazione con proiezioni di immagini sulBurundi e sul Centro Giovani Kamenge di Bujumbura, acura di Roberto Veronesi.L’incontro che ha come titolo “Dal cuore dell’Africa unastoria di mattoni, giovani e pace” si svolgerà con la colla-borazione dell’associazione di volontariato “Gruppo Ka-menge Pavia” e dell’assessorato al Welfare della città diStradella.

Il tempo è un bene preziosoSOCIETA’ / BRONI

Venerdì 11 novembre, alle ore 15.30 a Broni, presso VillaNuova Italia, nell’ambito del progetto “Oltrepò in Tempo:sperimentare per migliorare la qualità di vita delle cittadine,dei cittadini e dei city user”, si terrà l’incontro sul tema“Tempo: Bene Prezioso. Come sfruttare al meglio le oreche dedichiamo a noi stessi. Impariamo ad amarci, a cocco-larci e a reinventarci”.Interverrà la dottoressa Viviana Pilato Assistente Sociale.Al termine sarà offerto un ricco buffet.

Un tè per ri-scoprire la letturaBIBLIOTECA / BRESSANA

L’assessorato alla cultura del comune di Bressana Bottaronein collaborazione con la biblioteca civica “Gianni Rodari”e con l’Associazione Culturale “Chiave di Volta” invitanoall’evento “Tè in biblioteca” per riscoprire insieme il pia-cere della lettura davanti ad una tazza di tè.Domenica 13 novembre ore 15.30 letture di romanzi d’a-more e d’avventura. Domenica 4 dicembre ore 15.30 pome-riggio dedicato ai generi giallo, thriller e noir.La partecipazione è libera e gratuita.Per informazioni rivolgersi alla biblioteca civica di Bres-sana Bottarone.

Cena con l’autoreFAI / PAVIA

Venerdì 25 novembre, alle ore 19, presso la Cascina Mar-zana di Pavia, la Delegazione FAI della provincia di Pavia,organizza la tradizionale cena conviviale con uno scrittore.Quest’anno sarà la volta di Marco Croci, autore del libro:“I Cinesi sono differenti” (Ed. Brioschi). Il ricavato dellaserata che ha un costo di 38 euro, sarà devoluto alle attivitàdell’associazione. Le iscrizioni, aperte a tutti, si ricevonopresso la libreria Il Delfino a Pavia, Maxerre Viaggi aVoghera, Maxerre Viaggi a Broni e Il Girasole a Vigevano.

Giornata per la mountainboardSPORT / ROMAGNESE

Domenica 13 novembre nella struttura dei “Setteborghi” inlocalità Casa Casarini, a Romagnese, si terrà una giornatadedicata al mountainboard. L’assemblea annuale M.I.A.(Mountainboard Italian Association) deciderà le tappe delprossimo campionato nazionale e le partecipazioni al cam-pionato mondiale del prossimo anno; l’assemblea ordinariadel Progetto Penice tirerà le somme dell’annata.

Due seminari organizzati da Gal Alto Oltrepò e Legambiente Turismo

Quale sviluppo turistico sostenibile per l’Oltrepò?

L’autunno degli scolari

RIVANAZZANO TER-ME - In occasione dellaFesta di San Martino di Ri-vanazzano Terme è stata al-lestita, nella giornata di do-menica, presso la sala ma-nifestazioni della BibliotecaCivica Paolo Migliora lamostra “L’autunno: unoscrigno di doni”. La mostra,

che ha riscosso un grandesuccesso, è stata realizzatadagli alunni della ScuolaPrimaria dell’Istituto Com-prensivo di RivanazzanoTerme. I piccoli alunni,nell’allestimento della mo-stra, hanno mostrato la lorocreatività e fantasia, impa-rando a lavorare insieme.

La missione di Sr SerraTORRICELLA V E R-ZATE - Giovedì 3 novem-bre, alle ore 21, nel San-tuario della Santa Croce diTorricella Verzate, RiccardoBrega (nella foto) origina-rio del paese e il suo amicoFabrizio Damiano, membridell’associazione EspéranceACTI (Aiuto e Coopera-zione fra Ticino e Indoci-na), hanno parlato della lo-ro esperienza missionariavissuta in Mozambico, aChokwe, dove da anni ope-ra suor Maddalena Serra,nativa di Torricella.Lei, insieme ad altre cinquesorelle missionarie di SanVincenzo De Paoli, ha tra-sformato in ospedale unvecchio convento e in que-sta realtà aiutano i bimbi ele loro famiglie con cibo egeneri di prima necessità.I due giovani hanno raccon-tato, attraverso foto e dia-

positive, una realtà fatta didifficoltà e sacrifici ma an-che di speranza e di buonavolontà per affrontare e su-perare le malattie e le si-tuazioni di disagio.Il parroco, don LucianoDaffra, ha ringraziato quan-ti sono intervenuti alla se-rata.

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FotonotiziaÈ stata inaugurata sabato 5 novembre a Broni, presso VillaNuova Italia in Piazza Vittorio Veneto, 41, la mostra per-sonale dell’artista tortonese Fabrizio Falchetto dal titolo“Pitture, sculture e… Oltre” patrocinata dal Comune diBroni, Assessorato alla Cultura. L’Assessore Cristina Va-resi ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale,mentre la Dott.ssa Giovanna Franzin, curatrice della mo-stra, ha illustrato l’arte di Falchetto e le scelte dell’allesti-mento, molto apprezzato dai visitatori insieme alle origina-li e poetiche opere esposte. L’esposizione proseguirà fino adomenica 13 novembre e sarà visitabile giovedì 10 e ve-nerdì 11 dalle 17.30 alle 19.30, e sabato 12 e domenica 13novembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

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ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 1111AATTTTUUAALLIITTAA’’GGiioovveeddìì 1100 nnoovveemmbbrree 22001111

Come prevenire le infezioni in ospedali e RsaVOGHERA - Assistere unmalato non significa soloun gesto di generosità, disolidarietà verso il prossi-mo, ma anche di responsa-bilità. “Bisogna informareoperatori sanitari e volonta-ri che il rischio di contrarreinfezioni è sempre moltoelevato nel nostro Paese ein Europa: ogni anno inItalia si ammalano tra le500 mila e le 700 mila per-sone (e ne muoiono 5-7 mi-la), con una incidenza del5-10% l’anno tra i pazientiricoverati in ospedale o incase di riposo; in Europaogni anno si ammalato 4milioni di persone”.A parlare è il Dott. PieroMarone, Direttore del Di-partimento Virologia e Mi-crobiologia del PoliclinicoS. Matteo di Pavia, sociodel Rotary Club Voghera.Il 2011 è stato proclamatoAnno Europeo del Volon-tariato e lo stesso Rotary hadeciso di curare un ciclo diincontri rivolti proprio aivolontari delle numeroseassociazioni della zona, apartire dalla Croce Rossa,che ospiterà queste lezionipresso il salone au audito-rium di via Carlo Emanuelea Voghera.Lezioni tenute dallo stesso

Dott. Marone con la colla-borazione delle dottoressePatrizia Cambieri e MicaelaBrandolini e delle Infer-miere volontarie di CroceRossa. Per il momento sonostati fissati cinque appunta-menti, il martedì sera, dal15 novembre al 13 dicem-bre alle ore 21.Ma altre lezioni molto pro-babilmente verranno pro-grammate con l’inizio delnuovo anno, dato che inC.R.I. stanno già arrivandonumerose richieste di parte-cipazione anche da parte dioperatori sanitari e volonta-ri che fanno parte di altrerealtà associative della zo-na. “Questo è ancora unproblema molto presentenei nostri ospedali e nelle

residenza sanitarie assistite.- spiega Leonardo Gallina,presidente del Rotary ClubVoghera - Per questo abbia-mo deciso di partire con lanostra informazione daiVolontari di Croce Rossache vivono proprio questerealtà 24 ore al giorno, tra-sportando pazienti e venen-do a contatto con loro in di-versi modi.Per tutti noi la Croce Rossaè un simbolo, un punto diriferimento in tutto il mon-do, come pure il Rotary,che ha un milione e due-cento mila associati volon-tari sparsi in numerosi pae-si”.Non dimentichiamoci chequeste infezioni si possonocontrarre anche stringendo

una mano (ecco perché di-venta molto importante la-varsele con frequenza e in-dossare i guanti in latticeprima di ogni contatto con ipazienti) o tramite goccioli-ne provenienti da un colpodi tosse o uno starnuto.E allora ecco perché è im-portante puntare alla pre-venzione: “Tutto il nostropersonale, dai Giovani Pio-nieri ai Volontari del Soc-corso, le nostre Patronessee Infermiere volontarie, è acontatto con centinaia dipersone ogni giorno inospedali, case di riposo ecentri di assistenza in Ol-trepò e in Valle Staffora -spiega Fausto Cavanna,Commissario del ComitatoLocale C.R.I. di Voghera -viviamolo come una grandeoccasione di formazione ecerchiamo anche di tra-smettere alla gente alcunesemplici regole per evitarenel nostro vivere quotidia-no di contrarre queste infe-zioni”.Durante queste lezioni siparlerà anche dell’uso cor-retto dei dispositivi di pro-tezione individuale, vacci-nazioni e di ritualità com-portamentali per ridurre ilrischio di contrarre questecomplicanze.

L’ARTE DELLA TRADIZIONE

NEL TERZO MILLENNIO

Res AntiquaRestauri, perizie, catalogazioni

Via Plana n. 81 - Tel. 338/970285227058 VOGHERA (PV)

Rotary Club e Croce Rossa di Voghera propongono un ciclo di lezioni

“Diagnosi di chirurgia orale” per dentistiPAVIA - Si terrà a Pavialunedì 14 novembre alle ore21 presso il Collegio Nuo-vo (Pavia, v.Abbiategrasso,404) il Corso di Aggiorna-mento in Radioprotezione,secondo livello. Relatoresarà il Dottor Stefano Al-mini, Segretario Culturaledi ANDILombardia. Presentato in anteprima alCongresso Culturale regio-nale del 1° ottobre scorsonell’Aula Magna del Col-legio Ghislieri, dove ha a-vuto un notevole riscontro esuscitato l’interesse dei pre-senti, questo Corso di ag-giornamento di secondo li-vello entra ora nella fase dimassima diffusione con ilcoinvolgimento delle sezio-ni provinciali i cui iscritti,che non hanno potuto parte-cipare al Congresso paveseper eccesso di adesioni,avranno ora modo di se-guirlo.L’appuntamento a Pavia lu-nedì 14 novembre, saràquindi seguito dalla sezioneprovinciale Milano-Lodi il19 novembre, Varese il 24novembre, Bergamo il 26novembre e Sondrio il 15dicembre.Dal 1° novembre, intanto èaccessibile sul sito di AN-DILombardia in FAD nonsolo per i Soci ANDI maanche per i non soci iscritticomunque al sito www.an-dilombardia.it.Questo Corso per il qualel’Esecutivo regionale diANDILombardia da temposi è attivato e ha preso ac-cordi con Regione Lom-bardia perché fosse adegua-to alle specifiche esigenze

del settore odontoiatrico,costituisce un obbligo nor-mativo stabilito dal DecretoLegislativo 187/00. Il precedente corso di pri-mo livello risale al 2006,cinque anni dopo l’appro-vazione del Decreto. L’attuale Corso è quindibasato sui principi fondantidella legge: giustificazione,ottimizzazione e qualitàdell’immagine.D’altronde si assiste ad unarichiesta sempre più ampiadi esami radiografici, inparte anche all’interno de-gli studi dentistici. “Questo è corresponsabiledell’aumento della dose diradiazioni somministrata al-la popolazione rispetto aglianni scorsi. - spiega il Pre-sidente di ANDIPavia eVicepresidente ANDI Lom-bardia Dottor Giuseppe LaTorre - La massiva presen-za di apparecchiature digi-tali, infatti, non è stata suf-ficiente a contenere l’au-mento delle prescrizioni so-prattutto di TAC o ConeBeam derivanti dall’aumen-to della richiesta di terapiaimplantare.Questo Corso di aggiorna-mento di II livello non èquindi sostitutivo del primoma ne costituisce un impor-tante aggiornamento ed in-tegrazione”.Per iscrizioni e informazio-ni, telefonare alla Segrete-ria di ANDIPavia (tel.0382473994).E sempre dell’impiego distrumenti diagnostici radio-grafici si parlerà ad un altrocorso, in calendario sabato12 novembre dalle ore 9 al-

le ore 14 per l’appuntamen-to che chiude l’edizione2011 del “Progetto QuartaCorsia” di ANDILombar-dia. Il corso satellitare sarà sultema “Diagnosi in chirurgiaorale: dalla anamnesi alledecisioni intraoperatorie” erelatore sarà il Dottor CarloClauser, che porrà in evi-denza come l’esame radio-grafico, l’anamnesi e l’esa-me obiettivo sono d’obbli-go prima di ogni interventodi chirurgia dentoalveolare,anche in casi di urgenza.La tecnologia mette, infatti,a disposizione diverse tec-niche di “imaging tridimen-sionale” ma si corre il ri-schio biologico associato alrestare sottoposti ad unmaggiore irraggiamento. Occorre quindi bilanciare ilrischio con l’utilità delleinformazioni.In alcune situazioni il mag-gior irraggiamento è ampia-mente compensato dallapossibilità di ottenere infor-mazioni critiche per formu-lare il piano di trattamento,valutare i rischi operatori ointercettare una recidiva dipatologie aggressive. Importante è ricordare chequalunque tecnica radiogra-fica comporta il pericolo dierronee interpretazioni le-gate a diversi artefatti.Infine si parlerà di chirurgiaestrattiva degli ottavi, la piùfrequente.La diagnosi preoperatoriacomprende un esame delledifficoltà e del rischio del-l’intervento e del non inter-vento.

m.p.a.

Pavia ospita due corsi di aggiornamento

Aperitivo... letterarioRIVANAZZANO TER-ME - Dopo il grande suc-cesso avuto ad ottobre conil pomeriggio dedicato alladiscussione sul romanzogiallo, ritorna anche questomese l’appuntamento conla serie “Aperitivo in Bi-blioteca.Conversazioni aperte intor-no alla letteratura”, orga-nizzata dalla BibliotecaCivica “Paolo Migliora” diRivanazzano Terme.Il secondo incontro è previ-sto per domenica 13 no-vembre alle ore 17,30 pres-so la Sala Manifestazionidella Biblioteca e sarà dedi-cato al romanzo di fanta-scienza: “La tentazione del-la fantascienza: mondi pro-babili, mondi possibili,mondi impensabili”.La fantascienza rappresentaun genere letterario che, ol-tre a garantire un’avvincen-te forma di intrattenimento,suggerisce interrogativisorprendenti e profondi sudi noi, su ciò che ci rendeumani, sul nostro futuro co-me specie, sul nostro ruolonell’universo, sull’evolu-zione possibile dei nostridestini cosmici. A condivi-dere con noi la passione perquesto genere letterariosarà Stefano Moroni, archi-

tetto e docente del Politec-nico di Milano che aprirà ladiscussione e il confrontocon tutti coloro che vorran-no illustrare la propriaesperienza di lettori.La volontà degli organizza-tori è quella di proporre unmomento di incontro escambio d’idee che, lungidall’assumere la veste dinoiosa lezione, vuole darela possibilità agli amantidella lettura di mettere incomune la propria passio-ne, di ricevere e dare spuntinuovi ed interessanti.Al termine dell’incontro sipotrà gustare un aperitivo“a tema” a cura del Risto-rante Selvatico di Rivanaz-zano Terme e assaggiare ivini tipici del nostro territo-rio.Domenica saranno propostii vini della Cantina Scuro-passo di Pietra de’ Giorgi(Fraz. Scorzoletta).Gli Aperitivi in Bibliotecaprevedono un ultimo incon-tro, per quest’anno almeno,domenica 4 dicembre daltitolo: “L’arte dell’enigma:Jorge Louis Borges e il rac-conto filosofico”, con unaintroduzione di GiuseppeLorini, filosofo del dirittodell’Università degli Studidi Cagliari.

In Biblioteca a Rivanazzano Terme

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ppaagg.. GGiioovveeddìì 1100 nnoovveemmbbrree 22001111IILL PPOOPPOOLLOO 1133UUNN LLUUOOGGOO

UUNNAA SSTTOORRIIAALa devozione popolare a CASTELNUOVO SCRIVIA

pagina a cura di ELISA BASIGLIO

Un itinerario tra fede,storia e tradizione

SAN ROCCOUna delle più importanti traqueste chiese “minori” è lachiesa di San Rocco postaall’incrocio tra Via Dante eVia Mazzini. Esternamentesi nota la facciata in stile sei-centesco mentre all’internonumerose sono le opered’arte, quadri e sculture re-cuperate con un minuziosorestauro durato circa ventianni. Di questo oratorio, ini-zialmente dedicato a SanSebastiano, si occuparonofin dal principio un gruppodi laici aggregati alla Con-fraternita della SantissimaTrinità.Successivamente, quandonel 1972 tutte le confraterni-te castelnovesi vennero sop-presse, l’unica che soprav-visse fu proprio quella diSan Desiderio che iniziò adoccuparsi della chiesa di SanRocco ed è tuttora attiva emolto partecipe alla vita par-rocchiale. Chiusa tra il 1960e il 1983, la chiesa venneriaperta quando la confrater-nita riprese ad operare e daquell’anno iniziò il rifaci-mento del pavimento, deltetto, delle facciate e il con-solidamento della strutturaportante. Venne creato, inol-tre, nei locali a fianco allachiesa, un funzionalissimocentro anziani presso il qualemolti abitanti si ritrovanoper trascorrere piacevoli po-meriggi in compagnia. SanRocco è un vero scrigno diopere d’arte, tra i muri del-l’edificio, infatti, sono con-servati quadri, affreschi estatue di grandissimo valoreartistico come il coro, postodietro l’altare e l’ampio por-tale in legno intagliato a ma-no. Sopra ad esso è collocatolo splendido organo risalenteal 1815.

IL SANTUARIODELLA MADONNADELLE GRAZIEAnche conosciuta come chi-esa del cimitero, è posta al-l’inizio della strada per Ca-sei Gerola, non distante dallaroggia Calvenza e vicina amolti campi coltivati. Laleggenda vuole che un sol-dato spagnolo gravementeferito implorò la Madonnaraffigurata su un muretto po-sto proprio dove ora sorge lachiesa. Egli ricevette la gra-zia e si salvò. Da quel mo-mento molti furono i pelle-grini che vi si recarono ecrebbe la devozione per quelluogo a tal punto che nel

1699 venne costruito il san-tuario giunto fino ai giorninostri. Questo luogo di cultoconserva importantissimeopere d’arte e diverse tavo-lette ex-voto in ricordo deidifficili periodi di guerra odelle grandi alluvioni diGrue e Calvenza. Famosaper la solennità del 2 agosto,quando viene concesso “ilperdono d’Assisi”, questachiesa è nota e ricordataspesso come “chiesa di DonOrione”. Qui il Santo cele-brò molte messe e predicòcon grande concorso di po-polo. Negli anni tra il 1980 eil 1995, anche a seguito didiversi furti, la chiesa vennerestaurata e rimessa a nuovograzie a cospicue donazionidi molti benefattori del pae-se.

SAN DAMIANOProsegue la passeggiata que-sta volta verso la chiesa diSan Damiano. È un sempliceedificio in mezzo ai campi,posto su un piccolo dosso af-facciato sulla vecchia stradache collegava Casei e Vo-ghera, visibile anche dall’au-tostrada che passa non molto

distante. Si dice che sia sortasui resti di un tempio paganoe la zona che la circonda èricca di reperti, materiali an-tichi e un gran numero ditombe. L’esistenza dell’edi-ficio viene attestata da undocumento risalente al 1183e la devozione alla chiesettae le grazie collegate all’im-magine della Madonna, fan-no sì che questo luogo vengacurato e in esso celebrate di-verse funzioni. Con il passa-re del tempo, fino ad annipiuttosto recenti, la chiesacadde nell’incuria. Fu solograzie all’interessamentodella Biblioteca e di un nu-meroso gruppo di castelno-vesi, che dal 1993 al 2000vennero svolti i restauri perridare splendore alla chiesacampestre. Notevoli furono ilavori compiuti tra cui la co-struzione di un portichettoammesso all’edificio di cul-to, il rifacimento del sagratoe l’inserimento di un monu-mento che rappresenta duemacine usate nelle antichetintorie per la trasformazionedell’erba tintoria chiamata“gualdo”. Questo luogo, acausa del prolungato degra-

do, non possiede opere d’ar-te se non qualche reperto ar-cheologico ritrovato nel ter-reno sottostante. Il comitatocon molta dedizione si pren-de cura di San Damiano so-prattutto in occasione dellafesta della nascita di Maria,della ricorrenza dei SantiCosma e Damiano e dellerogazioni per ricevere la gra-zia di avere buoni raccoltidurante l’anno.

LA CHIESETTADELLA CROCELà dove via Tortona e vialeIV Novembre si incontrano,su quella che era la vecchiaporta Zibide troviamo lachiesetta della Beata Vergi-ne Addolorata, più comune-mente chiamata della Croce. Venne costruita tra il 1837 eil 1844 quando le acque del-lo Scrivia in piena arrivaro-no fino ad un muretto raffi-gurante S. Desiderio, S. An-tonio e la Madonna Addo-lorata e lì si fermarono senzaarrivare alle case. Tutto ciòfece pensare ad un miracoloche aumentò la fede e la de-vozione degli abitanti del

quartiere che decisero così didimostrare la loro gratitudi-ne verso Dio costruendo lacappella. Anch’ essa vide unperiodo di abbandono chefinì solo dopo vari restauriavvenuti negli anni ’90 iquali resero di nuovo agibilel’ambiente. Nel 2003 venneridipinta nel timpano esternol’immagine dell’Addolorata,questo grazie ad un pittore,alle testimonianze degli an-ziani del luogo e all’aiutodella Soprintendenza. Nellachiesa della Croce sono con-servate alcune opere an-ch’esse da poco restaurate ealtre invece si trovano ora almuseo civico. L’impegnodegli abitanti del rione è co-stante e molto importanteper la manutenzione dellachiesetta dove la secondadomenica di ottobre vienecelebrata la Messa e, a se-guire, si svolge la tradiziona-le castagnata apprezzata daicastelnovesi ed anche dallepersone di passaggio.

SAN DOMENICOProseguiamo poi visitandoSan Domenico, piccolo ora-torio dedicato al Santo di cui

porta il nome e che, dopocent’anni di abbandono, ètornato alla sua antica bel-lezza in seguito ad una signi-ficativa opera di restauro.Questo avvenne nel 2002,ma le sue origini sono moltoantiche. Costruita nel 1714 einizialmente intitolata aSanta Maria della Benedi-zione sotto la protezione diSan Domenico, nella sua po-sizione faceva da porta alquintiere Tavernelle in dire-zione Pontecurone e Viguz-zolo. Quando nei primidell’800 il cimitero si trova-va in quella che ora è piazzadella Libertà, San Domenicofu per quel periodo chiesacimiteriale.L’edificio si completa inol-tre di un’annessa casetta ri-portata al suo splendore set-tecentesco e di un piccolocortile selciato. In essa vienecelebrata la Messa per variericorrenze tra cui la più im-portante è sicuramente la fe-sta del 4 agosto, posticipatadi due settimane per non far-la seguire a quella dellaMadonna delle Grazie che sicelebra appunto pochi giorniprima.

SAN CARLOCome conclusione al nostrogiro turistico per i tanti ora-tori castelnovesi ci fermiamodavanti alla chiesetta di SanCarlo, descritta per ultima,ma non certo perchè menoimportante. Essa si trova sul-l’attuale strada per Molinodei Torti, nelle vicinanzedell’arco in fondo a viaRoma.È l’unico piccolo luogo diculto che non sprofondò maiin un triste stato di degradoproprio per le costanti curedi chi abita nelle vicinanze.Deve il suo nome ad un av-venimento che racconta lasosta in preghiera di CarloBorromeo dinnanzi a questacappella che successivamen-te venne ampliata a piccolachiesa.In essa erano presenti alcunidipinti come la crocifissioneche, anche se poco leggibile,possiamo ammirarla ancoraoggi nell’abside. San Carlo èmolto caro agli abitanti delpaese che hanno reso possi-bile la messa a nuovo delluogo facendo sì che ogni 4novembre si festeggi la ri-correnza del Santo e si recitiil rosario mariano per tutta ladurata del mese di maggio,usanza antica e diffusa cheaccomuna queste chiesette diquartiere.

Castelnuovo è un paese che mi piace definire “d’altri tempi” per la vitasemplice che in esso si conduce, per le sue radici fondate sull’agricolturae per il forte legame della popolazione con la fede, testimoniato in tante o-pere sparse per le vie del piccolo centro. Sono infatti molte le chiesette, gli

oratori e le cappelle posti nei diversi rioni, che raccontano di una lungatradizione cristiana da sempre viva in questo borgo. Passeggiando così nelle vie più centrali e in quelle più esterne, troviamopiccoli luoghi di culto che conservano storie, arte e intramontabili ricordi.

San Rocco Santuario Madonna delle Grazie San Damiano

Chiesetta della Croce San Domenico San Carlo

Termina qui questo breve “viaggio” alla scoperta delle chiese castelnovesi,tutte accomunate da un forte legame da parte degli abitanti di CastelnuovoScrivia che da sempre in esse esprimono le loro preghiere e per esse offrono

tempo, denaro e tanta disponibilità. Questi luoghi di culto sono pezzi di ungrande puzzle che è la storia del paese: ogni pezzo è importante, perché s’in-castra con l’altro. Ogni tessera è indispensabile per formare il quadro.

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EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

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Sabato 5 novembre a Voghera aperta la mostra dedicata al medico - pittore

Da Picasso a Giuseppe Frascaroli

Il Coro di voci bianche Junior della Polifonica “San Colombano” di Santa Giuletta

VOGHERA - Sabato 5 no-vembre l’elegante negozio diantiquariato “Res Antiqua”di Andrea Rivoira, a Vo-ghera, in Via Plana, si è tra-sformato in una pregevolegalleria d’arte sede di un no-tevole evento pittorico dal ti-tolo “Da Picasso a Frasca-roli, passando per De Pisis,De Chirico, Sassu, Carrà...”.Protagonisti di questa ker-messe artistica i quadri digrandi pittori che hanno fattola storia artistica del Nove-cento fino ad arrivare a Giu-seppe Frascaroli da Bastidade’ Dossi, piccolo paese del-l’Oltrepò dove vive e lavora.Neurologo di professione,Frascaroli si è affermato co-me artista neoclassico, spe-cializzandosi in arte sacra enel genere della natura mor-ta, realizzando lavori chehanno ormai assunto un ri-lievo internazionale. Le sue opere sono state elo-giate da diverse autorità, col-lezionisti d’arte e associazio-ni culturali e di lui hannoparlato riviste specializzate,siti web e quotidiani. Il suonome è stato inserito nell’an-nuario Comed, la guida in-ternazionale delle Belle Arti.Sue opere si trovano inVaticano, in basiliche, abba-zie, santuari, palazzi cardina-

lizi, musei europei e delmondo e in importanti sediistituzionali, tra cui il Senatodella Repubblica Italiana e laCamera dei Deputati.Frascaroli ha avuto anche ilgrande onore di consegnaresue opere pittoriche a Gio-vanni Paolo II e BenedettoXVI e ai massimi vertici del-le istituzioni civili e religio-se. Solo venti giorni fa, il 17ottobre ha offerto a Gian-franco Fini, presidente dellaCamera dei Deputati unagrande opera dedicata all’U-nità d’Italia”.Sabato pomeriggio, alla ver-nice della mostra, insieme aGiuseppe Frascaroli e An-drea Rivoira che hanno fattogli onori di casa ai numerosi

intervenuti, c’era Giosuè Al-legrini, uno tra i più stimaticritici italiani d’arte contem-poranea, che con grandechiarezza espositiva ed e-strema sintesi ha illustrato lecorrenti dell’arte modernadel Novecento, spiegandocome “la figurazione classi-ca, espressa da Frascaroli, ri-sulta naturalmente allineataal solco tracciato dalla tradi-zionale tendenza figurativamanifestatasi nell’ambito ar-tistico italiano durante il XXsecolo il quale, partendo daPicasso, dal futurismo diCarrà e dalla metafisica diDe Chirico, si sviluppa lun-go i movimenti di cui sonostati rappresentanti Maccari,Gentilini e Sassu, per giun-

gere alla transavanguardia eall’anacronismo di Mariani eDi Stasio alle quali lo stessoMaestro aderisce”.Di alcuni di questi grandi ar-tisti è stato anche possibileammirare dei lavori espostiin via del tutto eccezionale.Parlando del maestro diBastida, Allegrini ha poi sot-tolineato come l’artista siastato capace di innestare “lapropria arte narrativa ed e-spressiva sui grandi maestriche lo hanno preceduto, di-venendo egli stesso mirabileinterprete. Ha saputo subli-mare, nella percezione dellanatura e in particolare dellevite silenti, i moti dell’animoche pervadono le scene raffi-gurate”. Nelle nature silenti,nelle raffigurazioni allegori-che e nei trompe l’oeil, tutteopere presenti nel corpusespositivo illustrato sabato,il Maestro fornisce il suo piùaffascinante esito pittorico. I quadri esposti nelle sale diRes Antiqua appartengono acirca dieci anni di lavoro diFrascaroli e rappresentano lastoria artistica di questo “ap-passionato” pittore che hatrasformato il suo hobby invera arte, capace di parlareagli occhi e al cuore e di tra-smettere intense emozioni.

Daniela Catalano

Dall’11 al 13 novembre

Junior Polifonica di S. Giuletta e Officina Musicale in concerto

San Martino a Montalto

MONTALTO PAVESE -Torna puntuale come ognianno la fiera di San Martinoa Montalto Pavese che ognianno richiama nel centrocollinare famoso per il suocastello moltissime persone.Si inizia domani, venerdì 11novembre, alle ore 21 conun dibattito pubblico sul te-ma “Oltrepò Pavese: qualefuturo? Problemi e soluzionidella vitivinicoltura oltre pa-dana”. Sabato 12 novembrealle ore 20.30 la cucina tren-tina “incontrerà” i vini diMontalto in un connubio disapori dal grande fascino.Allieterà la serata il gruppo“Balletto folk Bedollo”, atti-vo dall’anno 2007 a Bedol-lo, in provincia di Trento, at-tualmente composto daquindici elementi con l’o-biettivo di riscoprire il valo-re della storia e delle tradi-zioni trentine.Domenica 13 novembre la

giornata più densa di appun-tamenti. Alle ore 9 aprirannoi battenti la mostra mercatodei prodotti tipici dell’Ol-trepò Pavese, l’esposizione“In giro per l’Italia” curatadalle scuole dell’infanzia eprimaria, l’esposizione dellemacchine agricole e dei trat-tori d’epoca, la pesca di be-neficenza a favore della par-rocchia. A mezzogiorno sipotrà pranzare all’internodella tensostruttura riscalda-ta che ospita la manifesta-zione. Nel pomeriggio alleore 15 i trattori del “GatteoiClub Oltrepò pavese” sfile-ranno per le vie del paese e ibambini daranno vita al tro-feo “La banda dei golosi”,gara di torte giunta alla suaseconda edizione. Alle ore 18.30, a chiusuradella manifestazione, ilVescovo mons. Martino Ca-nessa celebrerà la SantaMessa.

Canti e suoni per San ColombanoSANTA GIULETTA - Ini-zia in modo spumeggiantel’attività 2011/2012 del co-ro di voci bianche JuniorPolifonica progetto speri-mentale dell’associazionePolifonica San Colombanodi Santa Giuletta in colla-borazione con la Scuolaprimaria (classi seconda,terza, quarta e quinta) e conil contributo per l’orienta-mento musicale della Re-gione Lombardia. La Junior sarà protagonistacon il concerto “Canti e su-oni per San Colombano”domenica 13 novembre alleore 15,30 presso l’Audito-rium Musicale San Gio-vanni Bosco di San Colom-bano al Lambro, in provin-cia di Milano, in cui si esi-birà anche l’Officina Musi-cale altra componente del-l’associazione PolifonicaSan Colombano, diretta daPaolo Cambieri di Pavia e

sarà formata da Guido An-dreolli al pianoforte, Ro-berto Villani alla tromba,Nicolas Bisson al flauto tra-verso, Roberto Cerutti alsax e Salvatore Guarrera alclarinetto, voci soliste sa-ranno i soprani GraziellaBrega e Emanuela Labodi.I giovani coristi della Ju-nior sotto la guida del pre-paratore e direttore Cristia-no Heredia, presenterannoun vario e simpatico pro-gramma di canzoni popola-ri famose, l’Officina Musi-cale eseguirà una Suite dibrani di Ennio Morricone.Il programma prevede an-che un momento di musicasacra con musiche di Vi-valdi e Mozart.Il presidente Fabio Chiesaci tiene a sottolineare che ilprogetto Junior Polifonicarappresenta il futuro del-l’associazione PolifonicaSan Colombano, tanto che

con l’inizio del nuovo annoscolastico il progetto è statoallargato anche alle classidella Scuola Media Infe-riore, sempre a Santa Giu-letta, sotto la preparazionedel Maestro Paolo Cam-bieri. Il prossimo appuntamento,invece, della Polifonica SanColombano sarà sabato 19novembre alle ore 21 in oc-casione del concerto in o-nore di San Colombano eavrà luogo nella Cattedraledi Piacenza, per l’occasioneverrà accompagnata dal-l’Orchestra dell’Istituto Su-periore di Studi Musicali“Franco Vittadini” di Paviadiretta dal maestro UgoNastrucci voci soliste SusieGeorgiadis soprano e Mo-rena Carlin contralto.Seguiranno poi nel mese didicembre i tradizionali con-certi di natale.

p.c.

Andrea Rivoira, Giosuè Allegrini e Giuseppe Frascaroli

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ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO1166 GGiioovveeddìì 1100 nnoovveemmbbrree 22001111

TRADIZIONI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al Po

TORRAZZA COSTE - Igrandi capannoni e i gazeboallestiti sul piazzale esternohanno faticato a contenere lecentinaia di persone che, purin una giornata di pioggia emaltempo, sono accorse an-che a bordo di pullman dalmilanese, domenica 6 no-vembre, fino a Torrazza Co-ste, da Cantine Torrevilla,per festeggiare il vino novel-lo, il Giovine di Pinot nero.Una giornata all’insegna deisapori d’autunno giunta alla14esima edizione e che haconfermato ancora una voltail successo della manifesta-zione. A pranzo in moltihanno potuto degustare i ri-sotti preparati dai volontaridella C.R.I. di Voghera, del-la Pro Loco e dell’Auser diTorrazza Coste e della ProLoco di Codevilla, accompa-gnati da salumi, mostarda,crostate con marmellate ge-nuine; il tutto innaffiato dalvino Torrevilla. E poi, per tutta la giornata,degustazioni ma anche ani-mazione e musica, con iLords e la musica dei favo-losi anni 60, oltre al cantopopolare del coro A.N.A.Italo Timallo di Voghera. Nell’anno del 150esimodell’Unità d’Italia non pote-vano mancare il vino Gine-stro Caprera (tanto amato daGiuseppe Garibaldi durante

il suo soggiorno dai coniugiPallavicino Trivulzio a Ge-nestrello), ma anche l’allesti-mento nella zona museale diuna sala dell’Albergo Realed’Italia di Voghera, con fotoe stampe d’epoca, grazie allacollaborazione dei fratelliBruno e Piero Torti, ultimiproprietari dell’Albergo, e diLuisa Spalla Dosseni, ap-prezzata organizzatrice dieventi. Molto apprezzata an-che la riproduzione della ta-vola imbandita che nel 1848accolse nella città iriense ilRe di Piemonte e SardegnaCarlo Alberto: all’AlbergoReale d’Italia firmò l’edittodi emancipazione degli ebrei(il documento originale èconservato a Torino).Spiccavano l’elegante servi-zio da tavola in porcellana

con lo stemma reale sabau-do, i raffinati bicchieri in ve-tro colorato, le posate e la to-vaglia bianca in fiandra ori-ginalmente utilizzati per pre-parare la tavola del Re. Tra gli stand di alcuni arti-giani e produttori del postoc’era spazio anche per la so-lidarietà, con il banchetto delgruppo Aleimar onlus, per ilsostegno di adozioni a di-stanza e progetti di svilupponelle zone più povere delmondo. Molto soddisfatto GuerrinoSaviotti, direttore della Can-tina Torrevilla, per il vinonovello presentato al pubbli-co in occasione della festad’autunno: il Giovine di Pi-not nero degustato e moltoapprezzato dalle centinaia dipersone arrivate in Cantina.

Domenica scorsa alle Cantine Torrevilla di Torrazza Coste Iniziativa della Biblioteca di Serravalle

Sapori d’autunno e vino novello “PassaParola” per i lettori

Le donne pavesi sante e pittriciPAVIA - Domenica 13 no-vembre alle ore 15.30, conritrovo all’ingresso dei Mu-sei Civici di Pavia (CastelloVisconteo) si svolgerà ilquarto appuntamento dedi-cato alle pittrici e alle santepavesi, un percorso suggesti-vo che si snoderà attraverso idipinti conservati nella Pi-nacoteca Malaspina e nellaDonazione Morone dei Mu-sei Civici. Andriola dè Barrachis, pittri-ce e badessa del Quattro-cento, Giovanna Nascimbe-ne Tallone, meritevole arti-sta del Novecento, la beataSibillina Biscossi sarannosolo alcune delle protagoni-ste della visita guidata. La finalità è di volgere unosguardo nuovo ad alcuni di-pinti, uno sguardo al femmi-nile. Il pubblico, infatti, avrà

modo di apprezzare le raffi-gurazioni delle sante, i ritrat-ti delle donne borghesi e l’e-stro di alcune pittrici pavesi. Si concluderà, così, l’inizia-tiva “Volere e potere.Le donne nella storia di Pa-via”, promossa dall’assesso-re alle Pari Opportunità del

Comune di Pavia, CristinaNiutta, in collaborazione conProgetti. Un numeroso pub-blico ha partecipato ai tre iti-nerari precedenti dedicati al-le badesse e regine longo-barde, alle duchesse viscon-tee e alle donne laureateall’Università di Pavia.

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SERRAVALLE S. - La Bi-blioteca Comunale “R. Alle-gri” di Serravalle ha inaugu-rato in questi giorni l’inizia-tiva “PassaParola”, dedicataai consigli degli utenti agliutenti. “Aiuta gli altri lettoriconsigliando un libro che ti èpiaciuto. Il piacere di unbuon libro è un tesoro che simoltiplica per divisione” èlo slogan proposto dai bi-bliotecari.La Biblioteca mette a dispo-sizione schede già predispo-ste dove gli utenti potrannoscrivere una breve recensio-ne di un libro che hanno par-ticolarmente apprezzato oun consiglio, che potrà esse-re lasciato in forma anonimao meno. E’ stato allestito poi un pun-to dove vengono raccolte lerecensioni.Passaparola serve per mi-

gliorare la comunicazionetra gli utenti e i bibliotecarima anche per favorire unnuovo tipo di comunicazio-ne tra gli utenti stessi.L’iniziativa dura tutto l’annoe va ad aggiungersi a quellaparallela intitolata “Dite laVostra!”, attiva già da moltotempo, nella quale gli utentihanno a disposizione un luo-go in cui suggerire titoli dilibri che ritengono partico-larmente significativi e chevorrebbero la Biblioteca ac-quistasse. Lo scorso sabato22 ottobre si è invece con-clusa con successo e diversenuove iscrizioni la settimanadi “Porta un amico in Bi-blioteca” in cui si invitavanole persone a portare in bi-blioteca un amico che nonfosse ancora iscritto. Ogni nuovo iscritto ha rice-vuto in omaggio un libro.

Villa Caffarena sede della Biblioteca di Serravalle

Passeggiatanotturna conla luna pienaBOSIO - Il Parco Capannedi Marcarolo propone pervenerdì 11 novembre l’ulti-ma passeggiata notturna delcalendario “Il Parco rac-conta 2011” con ritrovo al-le 21 al rifugio escursioni-stico “Cascina Foi” a Ca-panne di Marcarolo, nel co-mune di Bosio. L’itinerario della passeg-giata notturna sarà il sentie-ro “Piemonte Parchi” chedalla pista forestale per lacascina Alberghi svalica aCapanne Superiori passan-do dal Bric Scioin.La passeggiata sarà accom-pagnata dai guardiaparco eavrà una durata di circa treore. I partecipanti dovrannoindossare un abbigliamentoescursionistico e portarsi alseguito una pila.Al termine dell’escursione ipartecipanti potranno, pre-via prenotazione, fermarsiper il pernottamento pressoil Rifugio “Cascina Foi”.L’iniziativa si svolgerà conun numero minimo di diecipartecipanti. Per ulterioriinformazioni e prenotazionisi può contattare il ParcoNaturale delle Capanne diMarcarolo (www.parcoca-panne.it) che si trova nelcuore dell’Oltregiogo, laregione montuosa incasto-nata tra il versante costieroe la pianura.

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Ok al progetto per lo sgombero della neve

TORTONA - La Giuntacomunale la scorsa settima-na, ha approvato il progettorelativo al servizio di sgom-bero neve ed antigelo. Nella fase di elaborazione estesura dei progetti dei ser-vizi si è deciso di scorpora-re il servizio sgombero ne-ve, che non comporta l’in-clusione di personale exATM, dal progetto di ap-palto “multiservizi”. Per tale servizio si è pertan-to optato per l’affidamento,in forma sperimentale, didurata annuale, che potràessere successivamente am-pliata ad un periodo di al-meno tre anni, mediante re-dazione di apposito proget-to. Per quanto concerne ilservizio di sgombero neve eantigelo, si è quindi optatoper la progettazione di unservizio annuale, in formasperimentale, improntatoalla definizione di un costo

forfetario del servizio, checonsenta pertanto all’ammi-nistrazione comunale diavere costi certi e di poteraffidare a terzi la gestionedel servizio, senza le diffi-coltà connesse ad una mo-dalità di gestione comequella passata, ove il con-trollo sulle attività prestateera sempre difficoltoso el’autonomia gestionale delservizio non consentiva al-l’amministrazione comuna-le di poter agire per renderepiù efficiente e più econo-mico il servizio medesimo,contabilizzando a prestazio-ne oraria.Nello specifico i servizi siconcentreranno nello sgom-bero delle strade e dellearee cittadine dalla neve,con accumulo iniziale dellaneve rimossa tenendo liberele cunette e griglie di rac-colta delle acque meteori-che, in modo da assicurarne

il libero deflusso e, nel suc-cessivo carico ed allenta-mento immediato della ne-ve in prossimità ed in corri-spondenza di incroci stra-dali di grande traffico, deipercorsi e delle fermate deimezzi di pubblico trasportocollettivo e degli spazi diaccesso a edifici sedi dipubblici servizi di partico-lare importanza per la col-lettività, tenendo comunqueliberi i passaggi carrai,avendo cura, per quantopossibile, al mantenimentodel libero deflusso, nellecunette e nelle caditoie diraccolta, delle acque strada-li e la possibilità di accede-re ai contenitori stradali perla raccolta dei rifiuti.Tra le attività è previsto lospargimento, anche con fi-nalità preventive, di sale eidonei prodotti antigelo eantisdrucciolamento, nellestrade e nelle aree pubbli-

che cittadine.Nel capitolato sarà previstauna misura di salvaguardiache consenta, in caso dieventi eccezionali o co-munque di una stagione in-vernale particolarmente ri-gida, di integrare il costoforfetario di una quota perle prestazioni aggiuntiveeseguite, da contabilizzarecomunque con un sistema“a misura” non basato sulladurata oraria della presta-zione medesima.Il progetto prevede un costocomplessivo di 348.000 eu-ro e l’importo del servizioammonta a 179.705,15 eu-ro.L’appalto in oggetto avràuna durata che va dal pros-simo 15 novembre al 15marzo 2012.La fase sperimentale avvia-ta con questo progetto, qua-lora dovesse trovare positi-vo riscontro nell’attuazionepratica, potrà consentire al-l’amministrazione comuna-le di promuovere, per glianni successivi, l’affida-mento del servizio su basepluriennale (almeno tre an-ni) con ulteriori vantaggipossibili in termini di mag-giori servizi aggiuntivi ri-spetto a quelli fissati, dastabilire attraverso il siste-ma di aggiudicazione ad of-ferta economicamente piùvantaggiosa, come previstodalla normativa vigente inmateria.

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Sette nuovi chierichetti a Castelnuovo Scrivia Ricordati i caduti salesiCASTELNUOVO SCRI-VIA - Domenica 30 ottobreper la parrocchia S.S. Pietroe Paolo è stata una vera gior-nata di festa. Durante la S.Messa festiva delle ore10.30 si è tenuta la vestizio-ne di sette nuovi chierichettiche sono Alberto e Luca Pe-demonte, Alessandra Bal-duzzi, Chiara Cavallotti, E-manuele Pasini, Paola Col-naghi ed Emanuele Bandianie che da ora offriranno il lo-ro servizio durante le diversefunzioni religiose.Alla presenza dei genitori,dei catechisti, dei compagnie di molti fedeli i ragazzihanno manifestato la loroscelta di servire l’Eucaristiae mantenere vivo questo im-

pegno nei giorni che verran-no. Con grande emozione edentusiasmo hanno risposto“Eccomi” alla “chiamata”che il parroco ha rivolto loroe, saliti sull’altare, hanno ri-cevuto la loro veste che liaccompagnerà durante que-

sto importante servizio; conl’aiuto dei chierichetti piùgrandi l’hanno poi indossatae hanno così preso posto at-torno all’altare. Avere settenuovi ministranti è sicura-mente una grande soddisfa-zione per la parrocchia di

Castelnuovo che vede cre-scere sempre più la fede e lavoglia di rendersi utile deiragazzi, anche di quelli piùpiccoli. “La scelta di diven-tare chierichetti è il segnaledi un forte legame con Gesùalimentato dai buoni inse-gnamenti cristiani ricevutida genitori, famigliari e cate-chisti che hanno sicuramentecontribuito alla decisione diquesti bambini”. Con questeparole il parroco, don Co-stantino Marostegan, ha ma-nifestato grande gioia e si èaugurato che nasca anche lapossibilità di vedere nuovevocazioni alla vita sacerdo-tale che nella zona mancanoda molto tempo.

Elisa Basiglio

SALE - Il 4 novembre que-st’anno, in cui ricorre il 150°dell’Unità d’Italia è coincisoanche con il 90° anniversa-rio della tumulazione delMilite Ignoto nell’Altaredella Patria a Roma.L’evento è stato rievocatoproprio nei giorni scorsi. A Sale la cerimonia per i ca-duti della Prima GuerraMondiale, si è svolta nono-stante la pioggia che ha con-tribuito ad assottigliare il nu-mero dei partecipanti. Al corteo e alla Messa dicommemorazione erano pre-senti le autorità civili e mili-tari, le rappresentanze delleassociazioni d’arma e di vo-lontariato con i loro labari,alunni della scuola elemen-

tare e della scuola media eun gruppo di cittadini.Dopo le parole di ricordo didon Piero Fugazza e del Sin-daco Angelo Barco, la depo-sizione della corona davantial Monumento ha conclusola celebrazione.

TORTONA - Sabato 15 ot-tobre presso il Centro MaterDei di Tortona si è tenuto ilConvegno Regionale annua-le dei Gruppi di VolontariatoVincenziano. Il tema di que-st’anno era “L’immigrazio-ne”. Il Sindaco di TortonaMassimo Berutti, l’assessoreai Servizi Sociali Laura Ca-stellano e il presidente dellaCaritas Diocesana don Mi-chele Chiapuzzi hanno rin-graziato e manifestato ap-prezzamento per l’impegnoproffuso dal volontariatoVincenziano nell’aiuto deibisognosi della realtà dioce-sana. Padre Bergesio assi-stente spirituale Regionaledei Gruppi e Padre Armaniassistente spirituale regiona-le dei Gruppi Giovani Vo-lontariato Vincenziano han-no presentato un’esaurienterelazione sull’attività deiGruppi, sugli insegnamenti esulla spiritualità della Fede.La Presidente NazionaleMaria Cristina CambiagioPresidente Nazionale del

Gruppo ha ringraziato i par-tecipanti, Giovanna ToffettiVice Presidente Regionaleper il Nord Italia ha auguratoun ritorno a casa all’insegnadell’entusiasmo. Nel pome-riggio numerosi interventihanno caratterizzato i lavoridel Convegno, relatori delquale sono stati Suor Maresadella Consolata di Torinoper “Migrantes” e UmbertaIncisa del Centro Acco-glienza Regionale per donnestraniere. La VolontariaIrene dei G.V.V. Giovani hapresentato l’attività nei con-fronti dei giovani stranierisoli. Infine la presidente delGruppo Vincenziano dellaDiocesi di Tortona, PieraSemino Zanassi ha espressouna considerazione che vuo-le essere invito e insegna-mento nell’accoglienza deglistranieri. Al termine dei la-vori nella Cripta della Basi-lica della Madonna dellaGuardia Padre Bergesio ePadre Armani hanno conce-lebrato la S. Messa.

Convegno regionaledei Gruppi Vincenziani

La cerimonia della vestizione domenica 30 ottobre in parrocchia Celebrato il 4 novembre

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IN BREVEIN BREVEUn incontro sulle problematiche di chi viaggia tra Piemonte e Lombardia

LIBRI / CASTELNUOVO SCRIVIAArriva “Il fantasma di Alleghe”

TORTONA - Nei giorniscorsi, presso il Comune diTortona, si è tenuto un in-contro voluto dalla RegionePiemonte, con la RegioneLombardia e le Ferrovie del-lo Stato. Alla riunione eranopresenti il sindaco, MassimoBerutti, l’assessore alla Mo-bilità, Stefano Orsi Carbone,e l’assessore provinciale,Giancarlo Caldone.Nel corso dell’incontro sonostate ribadite le problemati-che che penalizzano i pendo-lari e i viaggiatori tortonese.Portavoce di queste segnala-zioni è stato il vicepresidentedell’associazione per il po-tenziamento della stazioneferroviaria di Tortona, GianPaolo Costa, il quale ha a-vanzato proposte di inter-vento per migliorare l’attua-le precaria situazione del no-do ferroviario di Tortona.Tra i suggerimenti spiccanola realizzazione di quattrobinari attivi, contro i due at-tualmente presenti; il mante-nimento del servizio di bi-glietteria in base agli orari edai giorni in vigore nell’anno2008; l’assegnazione dellafermata di tutti i treni inter-

city sulla direttrice Genova -Milano, sia a Tortona che aVoghera, l’istituzione di unnuovo collegamento Ales-sandria, Tortona e Milano,con fermata a Tortona e larichiesta di estensione di uti-lizzo della carta Tutto TrenoPiemonte anche ai possesso-ri di biglietto o abbonamentosettimanale per compensarealmeno parzialmente i disagiprovocati dalla soppressionedella carta Intercity Pass.A supporto dei pendolari èintervenuto l’assessore allaMobilità, Stefano Orsi Car-bone, il quale ha affermato:“Tortona deve avere pari di-gnità rispetto a Voghera. Ilterritorio tortonese con le

sue valli non è da meno ri-spetto alla vicina Vogheraed all’Oltrepò”.“Con questo tavolo interre-gionale - ha aggiunto orsiCarbone - vogliamo che in-sieme alla Lombardia e allaLiguria si provveda a darefermate e treni anche sullastazione di Tortona.Non è una richiesta assolutama una vera necessità pertutti coloro che vivono ilpendolarismo come esigenzain quanto ogni giorno si re-cano al lavoro nelle grandicittà o fuori regione”. Il tavolo intende chiedere al-le regioni che si confrontinosupportati dalle indicazioni,di coloro che giornalmente

usano il treno come mezzoper spostarsi”.Poi c’è la questione degli in-tercity Milano - Genova cheTrenitalia potrebbe far sosta-re a Tortona e Voghera sen-za particolari aggravi.“Nel nuovo servizio ferro-viario della Regione Lom-bardia sono bene espressi al-cuni punti tipo i raccordi in-terregionali con Tortona edAlessandria, previo accordoproprio con la Regione Pie-monte - prosegue l’assessoreOrsi Carbone - è chiaro chetutto ciò avrà un costo masono certo che un tavolo tec-nico tra le parti potrà armo-nizzare situazioni nuove epiù funzionali per tutti.Ritengo che, da quanto af-fermato dal dottor Vigna,ovvero che lavorando insie-me si possono ottimizzare icosti e migliorare i servizi,sia evidente la necessità ditrovare soluzioni concrete.Da parte nostra c’è il massi-mo impegno a supportare lerichieste dei pendolari torto-nesi, vedremo nel prossimoincontro se dalle buone in-tenzioni si passerà ai fatti”.

p.s.

TORTONA - Sabato 26 no-vembre dalle ore 10.30 alleore 12.30 e dalle ore 15 alleore 18 si terrà il tradizionaleappuntamento con “Scuolaaperta al S. Giuseppe”.Da cento anni l’Istituto “SanGiuseppe” offre un’istruzio-ne e una formazione umanae cristiana nello spirito sale-siano di Don Bosco, in parti-colare, si realizza una sintesitra cultura e fede e tra fede evita per contribuire a forma-

re “onesti cittadini e buonicristiani”. Dalla Scuola del-l’Infanzia alla Scuola Secon-daria di I grado gli insegnan-ti e le suore aiutano i ragazzia diventare adulti. Ha unruolo distinto ma comple-mentare l’AGESC (Associa-zione Genitori Scuole Catto-liche) che collabora con gliOrgani Collegiali e la Dire-zione dell’Istituto per soste-nere una proposta di scuolalibera di ispirazione cattoli-

ca, difendendone presso l’o-pinione pubblica i diritti eproponendo all’interno dellascuola stessa incontri forma-tivi per genitori e attività va-rie per una sempre maggioreefficacia e qualità.Le attività nell’ambito reli-gioso, culturale e ricreativosono: il doposcuola che ha loscopo di garantire uno studiopersonale e integrare il lavo-ro scolastico; l’orientamen-to; l’aggiornamento e la for-mazione permanente degliinsegnanti; le conferenze pe-dagogico - culturali per i ge-nitori organizzate dalla dire-zione dell’istituto e dall’Ag-esc; le visite guidate; i mo-menti di festa e le attività re-ligiose. Oltre all’insegna-mento di religione e alla pro-posta formativa annuale, in-fatti, si curerà, in certe occa-sioni, la partecipazione allaS. Messa, ai ritiri per favori-re la crescita umana e cri-stiana come singoli e comecomunità.

Giordano Stella ha pubblicato il suo settimo libro che saràpresentato presso il palazzo podestarile di CastelnuovoScrivia venerdì 11 novembre, intitolato “Il Fantasma diAlleghe”, editore Armando Siciliano di Messina. La mono-grafia ha come argomento un caso giudiziario molto famoso,rimasto irrisolto. Si parlerà anche di Maria Stella, figlia diGiordano e di Pia Quaglini, che ha conseguito la laurea inpsicologia, presso l’università di Vancouver nel 2004.Recentemente ha ottenuto il dottorato nella stessa disciplina,presso l’università di S. Francisco e pubblicato la relativa te-si in lingua inglese presso Muller di Verlag in Germania.

EVENTI / CASTELNUOVO SCRIVIA

Emozioni castelnovesi in fotoIl Comune di Castelnuovo e la biblioteca civica “Soldini” or-ganizzano una mostra fotografica dal titolo: “A due passi dacasa… emozioni castelnovesi”. Per partecipare bisogna con-segnare alla biblioteca un massimo di 4 fotografie di “tueemozioni castelnovesi” del formato 20x30. Le immagini piùrappresentative saranno esposte sabato 26 novembre.

ASSOCIAZIONI / TORTONAIl FAI alla mostra della Fondazionee alla Scala di MilanoDomenica 6 novembre numerosi iscritti al FAI, accompa-gnati da Manuela Bonadeo, hanno potuto ammirare la mo-stra “Le Meraviglie della natura morta, 1830 - 1910. Dal-l’Accademia ai Maestri del Divisionismo” allestita presso lesale della Fondazione CRTortona. Il prossimo appuntamentodella Delegazione FAI di Tortona è domenica 13 novembreal Teatro alla Scala di Milano per il concerto straordinario afavore del FAI del M° Christoph Eschenbach che dirigerà iMunchner Philharmoniker con la partecipazione di VadimRepin al violino.

SPETTACOLI / TORTONATorna in scena “Sister Act”Sabato 12 novembre, alle ore 21, presso l’auditorium “MaterDei” di Tortona, a grande richiesta, sarà ripresentato lo spet-tacolo “Sister Act”. La regia è dei professori Antonio Vul-cano e Claudia Chiodi, la coreografia di Barbara Guagnini eAlex Bordoni e le musiche sono curate da Paola Bosi.

Accordo sulla viabilità di CastellaniaCASTELLANIA - E’ stata firmata tra laProvincia di Alessandria e il Comune diCastellania la convenzione per l’attività dimanutenzione ordinaria della S.P. n. 135“Serravalle - Carezzano”, in località Boffa-lora. La Provincia fornirà il materiale diconsumo e il Comune utilizzerà la propriaattrezzatura e il proprio personale per la ma-nutenzione del tratto stradale, secondo unaprogrammazione che meglio soddisfi le esi-genze specifiche del paese natale della fami-glia Coppi. Il sindaco di Castellania, SergioValenzona e il dirigente della Direzione Via-bilità della Provincia, l’ingegner Paolo Pla-tania, hanno formalizzato un accordo delquale l’assessore provinciale alla Viabilità,Graziano Moro, si dichiara particolarmentesoddisfatto, affermando: “auspico che esem-pi simili, di sinergia collaborativa e proficua

tra enti, possano essere applicati anche in al-tre situazioni”. “Inoltre - continua Moro -questo accordo è importante perché il trattodi strada provinciale interessato è percorsoda numerosi ciclisti e turisti provenienti daogni parte di Italia e dall’estero per rendereomaggio al Campionissimo”.

Il Comune si impegna per i pendolari

Scuola aperta al San Giuseppe

Sarà tutto dedicato alle più belle musiche da film famosil’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM ein diretta sul sito internet www.radiopnr.it. Nel “Caleido-scopio” che andrà in onda domenica 13 novombre, alle ore20,30, il conduttore Andrea Bobbio introdurrà e farà ascol-tare le colonne sonore di alcuni dei film d’amore, di av-ventura, drammatici e western che hanno fatto la storia delcinema. Questi i titoli: Love story, La contessa di HongKong, C’era una volta il west, Giù la testa, I tre caballeros,Il ponte sul fiume Kwai, Colazione da Tiffany,Un dollarod’onore, Anonimo veneziano, Johnny Guitar, Cabaret,Luci della ribalta. L’appuntamento con i leitmotiv dei filmè quindi fissato per domenica sera oppure, in alternatva,martedì 15 novembre sempre alle ore 20,30.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONALe musiche da film a Caleidoscopio

ANNIVERSARIO11 novembre 200611 novembre 2011

Ricordiamo con sentito rimpianto

il caro

ROBERTOFOSSATI

Una S. Messa sarà celebra-ta, venerdì 11 novembre,alle ore 18, presso la chiesaparrocchiale di S. Michele.

La moglie ringrazia quanti,con la preghiera, vorrannorinnovare il ricordo.

Tortona, 10 novembre 2011

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SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefesti-va ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9;Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestivaore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10– 11.15 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774):ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa delCimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:

prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211):prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17;Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 novembre 2011Giovedì 10 novembre: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 -(tel. 0143 2310)Venerdì 11: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 01432321)Sabato 12: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994)Domenica 13: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 01432216)

Lunedì 14: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255)Martedì 15: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)Mercoledì 16: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 01432017)

Edicole aperte domenica 13 novembre 2011Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone,Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, ViaPapa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi,Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, viaMarconi; Ferrarese, via Verdi.

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A Serravalle nel finesettimanaRicco calendario di appuntamenti per le serate novesi fino ad aprile

SERRAVALLE SCRIVIA- Musica, enogastronomia,artigianato e bancarelle sa-ranno gli elementi che carat-terizzeranno la festa patrona-le di San Martino, la ricor-renza più cara alla comunitàserravallese. Nei giorni di sabato 12 e do-menica 13 novembre, la tra-dizione si rinnova ancorauna volta. Ad aprire le danzequest’anno ci pensa la Ser-ravalle degli anni ’60: ve-nerdì 11 alle 21 presso laBiblioteca Comunale saràpresentato il DVD “Serra-valle è Bella”: Pellicole diCarlo Punta. Uno straordina-rio collage di filmati dellaseconda metà del XX secoloche fa rivivere parte dellaquotidianità del paese, conun sottofondo musicaled’eccezione. Da sempre, laFiera di San Martino è unimportante appuntamentoche richiama numerosi visi-tatori e per offrire al suopubblico ampi spazi esposi-tivi, vasto assortimento mer-ceologico, servizi e facilitàdi accesso e parcheggio,propone un percorso all'a-perto disegnato, come ognianno, nel cuore della città:da Piazza Paolo Bosio, dovequest’anno saranno protago-nisti i fabbri, a Via Brodoli-ni, Via Divano e Via Gram-sci, con il mercato ambulan-te di merci varie. In VialeStazione si snoderanno glistands selezionati di artigia-nato d'eccellenza, commer-cio e prodotti enogastrono-mici tipici di qualità, oltreallo spazio dedicato al mon-do del sociale e del volonta-riato. Nelle due giornate difesta, le tradizionali banca-

relle e gli stand degli opera-tori economici d’eccellenzacoloreranno le vie del cen-tro. Sabato 12 novembre, al-le ore 21, presso la ChiesaCollegiata dei Santi Martinoe Stefano, si terrà inoltre iltradizionale Concerto di SanMartino, con l’esibizione delcoro e dell’orchestra dellaPolifonica di Serravalle, ac-compagnati dal sopranoLarissa Yudina, diretti dalMaestro Luigi Bolchi.Verranno eseguite musiche,arie e cori celebri tratti dalrepertorio sacro e operistico.Per tutta la giornata di do-menica il Corpo Musicale“Pippo Bagnasco” suoneràper le vie del paese. Si rin-nova l’appuntamento dome-nicale della Polentata d’au-tunno in piazza, alle ore 12,con i cuochi della Pro Locodi Serravalle e al pomerig-gio, in piazza Cavalieri diVittorio Veneto Nutella Par-ty a cura dei commerciantidi Serravalle. Infine “Me-renda in allegria” con le tra-dizionali frittelle, preparatedai volontari della CRI diSerravalle. I negozi rimar-ranno aperti tutto il fine set-timana di festa, inoltre que-st’anno grande novità: l’as-sociazione Fabbri d’eccel-lenza si esibirà in piazzaPaolo Bosio mostrando alpubblico l’arte antica dellalavorazione del ferro e batte-ranno amano lo stemma delComune. In piazza Coppi,troverà spazio il divertimen-to dei piccoli e dei ragazzicon il Luna Park.Sponsor della Fiera sono:Serravalle Designer Outlet,Iper la Grande I e il CentroCommerciale Serravalle.

“I mestieri del cane” è il tema del concorso per le scuole

La fiera di S. MartinoNuova stagione teatrale al Giacometti

NOVI LIGURE - Gli assessoratiall’Urbanistica, al Commercio e all’A-gricoltura del Comune di Novi hannoindetto un nuovo concorso dal simpati-co titolo “I mestieri del cane” dedicatoagli alunni delle scuole primarie e se-condarie di primo grado, della provin-cia di Alessandria, in occasione dellaFiera di Santa Caterina. Grazie ai sug-gerimenti raccolti attraverso i questio-nari distribuiti alle scuole partecipantialle ultime tre edizioni si è individuato,quale tema di quest’anno, quello relati-vo ai mestieri del cane che possono es-sere davvero tanti: dalla guardia, allacaccia, al salvataggio di vite umane oall’assistenza di invalidi. Il concorso èdiviso in due sezioni: sezione Scuola

Primaria e sezione Scuola Secondariadi 1° grado. Le iscrizioni al concorsodovranno pervenire entro le 12 del 30novembre, al Comune di Novi Ligure(Urbanistica - Ufficio Sportello Unicoper le Attività Produttive, via Gramsci11) via posta, tramite e mail ([email protected]), tra-mite consegna diretta o via fax al nu-mero 0143.772370. Ciascuna classe partecipante potrà pre-sentare una sola opera collettiva. Dovràtrattarsi di un dipinto che ritrae il caneal servizio della collettività o di un sin-golo, su tela bianca dimensioni cm 30 xcm 40 con la tecnica ritenuta più ido-nea. Le tele di dimensioni standard sa-ranno fornite dal Comune di Novi attra-

verso i propri incaricati nella prima set-timana di dicembre a tutte le classiiscritte al concorso. Le opere realizzateda ciascuna classe, adeguatamente im-ballate per evitare danneggiamenti, do-vranno pervenire il 2 marzo 2012 dalle8.30 alle 13.30 presso il Centro Fieri-stico Dolci Terre di Novi. I premi in denaro, che andranno dai700 ai 200 euro, dovranno essere utiliz-zati dalle classi vincitrici entro la chiu-sura dell’anno scolastico 2011-2012per l’acquisto di materiale didattico oper effettuare gite di istruzione. La premiazione avverrà entro il mese dimarzo e in seguito potrà essere allestitauna mostra aperta al pubblico, con l’e-sposizione dei lavori degli alunni.

NOVI LIGURE - La sta-gione teatrale novese 2011-2012 al Teatro Giacometti diNovi è iniziata venerdì 4 no-vembre, con lo spettacolofuori cartellone “Anestesiatotale” di Marco Travaglio.Il ricco programma prevedenove spettacoli, che si svol-geranno sino al mese di apri-le. Si inizierà con un classicodi Luigi Pirandello, “Questasera si recita a soggetto”, chesarà portato in scena venerdì2 dicembre, alle ore 21, dallacompagnia Gank. Gli inter-preti sono Alberto Giusta,Massimo Brizi, MariellaSperanza, Alessia Giuliani,Cristina Pasino, DavideLorino, Maximilian Dirr,Barbara Alesse, ErnestaAgira, Manuel Zicarelli,Carlo Sciaccaluga. La regiaè di Alberto Giusta. Seguiràcome oramai da tradizione,il “Gran Concerto di fine an-no”, in programma merco-ledì 28 dicembre, alle ore21, presso l’AuditoriumDolci Terre di Novi, che ve-drà protagonista l’OrchestraClassica di Alessandria, di-retta dal M° Maurizio Billi. Lo spettacolo sarà fuori car-tellone. La stagione riprenderà mer-coledì 11 gennaio 2012, con“Thom Pain. Basato sul niente” del dram-maturgo Will Eno. Interpretee regista è Elio Germano,già premiato a Cannes nel2010 per il film “La nostravita” di Daniele Lucchetti.Thom Pain, il personaggioche dà il titolo al monologo,

racconta di se stesso, dellesue paure e dei suoi ricordi,seguendo più il filo del mo-nologo interiore che quellodell’esposizione narrativa li-neare. Mercoledì 25 gennaioandrà in scena “Can can”,celebre musical di ColePorter. L’adattamento e laregia sono di CorradoAbbati che dirige la Com-pagnia in Scena - CorradoAbbati. Si proseguirà, gio-vedì 9 febbraio, con “OpenDay”, in scena Angela Fi-nocchiaro e Michele Di Ma-uro. L’attrice torna a colla-borare con Walter Fontana,autore di questo nuovo testo,per dar vita ad uno spettaco-lo ironico, tagliente e riccodi emozioni, nato da una do-manda che riguarda tutti noi:come si guarda al futuroquando non sai bene comecomportarti col presente? La regia è di Ruggero Cara.

Venerdì 2 marzo, Pier LuigiPasino, Fiorenza Pieri e VitoSaccinto danno vita a “Or-phans”, di Dennis Kelly.Matteo Alfonso e TommasoBenvenuti sono nuovamenteinsieme alla regia a quattromani di un altro successo deldrammaturgo inglese sul te-ma della paura tutta contem-poranea (paura dell’altro, deldiverso, dello straniero) cheviene evocata prendendospunto dalla realtà senza maipuntare direttamente allacronaca. Il programma continuerà do-menica 18 marzo, con “Ildiario di Mariapia”, comme-dia neoplastica con IrisFusetti, Fausto Paravidino,Monica Samassa. Il testo ela regia sono di Fausto Para-vidino. La produzione è del-la Fondazione Teatro Re-gionale Alessandrino.L’ultimo spettacolo in car-

tellone è previsto per venerdì13 aprile. Dall’incontro trala Fondazione Teatro Pie-monte Europa e Torino Spi-ritualità nasce “Big Bang”,progetto a cura di LucillaGiagnoni, che compie un’in-dagine sull’essere umano esulla sua rappresentazionedel mondo. Maria RosaPantè ha collaborato al testoe Paola Rota alla dramma-turgia scenica. Le musiche originali sono diPaolo Pizzimenti. Si ricordache la stagione teatrale è sta-ta realizzata grazie alla fatti-va collaborazione dellaFondazione Circuito Teatra-le del Piemonte e Acos pre-vedendo condizioni favore-voli, attraverso l’acquisto didue tipi di carnet, uno daquattro e l’altro da sette spet-tacoli. I nuovi carnet da settespettacoli saranno in venditadal 15 novembre, mentre,quelli da quattro spettacolidal 19 novembre, sempredalle ore 10. Invece, i bi-glietti per i singoli spettacolipotranno essere acquistati inprevendita a partire da saba-to 26 novembre, dalle ore10, con i seguenti prezzi: 1°settore intero 20 euro e ri-dotto 17 euro; 2° settore in-tero 17 euro e ridotto 14 eu-ro. L’inizio degli spettacoli èsempre alle ore 21 e la bi-glietteria del Teatro apre alle19.30. Per informazioni eper la prevendita dei bigliet-ti, è possibile contattare laBiblioteca Civica di Novi.

Vittorio Daghino

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FRANCAVILLA BISIO - Recentemente presso laSOMS è stata presentata lanuova toponomastica diFrancavilla Bisio. Durante un incontro è statamostrata una preziosa map-pa, con firma originale delgeometra Nicola Dardano diCapriata D’Orba, del 20 ot-tobre 1872 “redatta e riunitadalle originali dei due comu-ni onde servisse per la fusio-ne dei due in un sol comu-ne” che sancisce, con la fir-ma congiunta dei Sindaci diFrancavilla e di Bisio, la na-scita di Francavilla Bisio.L’occasione è stata colta an-che per dare utili informa-zioni alla cittadinanza sullevariazioni che dovranno es-sere svolte sia sui documentidi riconoscimento che sulleutenze domestiche. Questesono le nuove denominazio-ni delle vie del Comune: ViaMons. Lorenzo Castellano,Parroco di Francavilla Bisiodal 1938 al 1954, al quale sidevono molti interventi a fa-

vore della popolazione nelcorso della Seconda GuerraMondiale, nonché il progettoe la realizzazione della gran-de Chiesa Parrocchiale, ViaTorino, quale prima capitaled’Italia, Via Unità d’Italia,dedicata ai 150 anni d’Unità,Via Santa Maria delle Gra-zie che costeggia la chiesaparrocchiale dedicata aSanta Maria delle Grazie,Salita al Castello che con-giunge Via Guasco con viaDante la quale conduce alCastello, Via San Luigi O-rione, Via Vecchia Fontana

dedicata alla vecchia fontanache forniva l’acqua per tuttigli abitanti, oltre ad essereusata come abbeveratoio peri bovini di ritorno dal pasco-lo, Largo Contessa Giriodi,dedicata alla Contessa Elisa-betta, proprietaria del Ca-stello, nonché benefattricedel paese, in particolare del-la parrocchia, dell’edificiocomunale e del centro spor-tivo, Via Trento, breve trattoviario nel centro storicoadiacente a via Adua e Tri-poli, Via Trieste, PiazzaJohn Fitzgerald Kennedy,

dedicata al presidente degliStati Uniti assassinato aDallas per ricordare l’esi-stenza di un Centro Studi alui dedicato presso la Bi-blioteca civica e Piazza delMunicipio, spazio adibito aparcheggio pubblico adia-cente il Palazzo comunale.Inoltre, sono stati presentati icinque disegni originali de-gli alunni della scuola pri-maria che l’amministrazionecomunale ha utilizzato perrealizzare la serie di bustinedi zucchero dedicate ai 150anni dell’Unità d’Italia.Durante il pomeriggio, agliintervenuti è stata donata laserie completa, composta dacinque bustine.E’ possibile acquistare la se-rie, che si affianca a quellegià realizzate sempre dal-l’amministrazione comunalenegli anni 2005 e 2007,presso gli uffici comunalioppure presso la bibliotecacivica in orario di apertura alcosto di 2 euro.

Michela Ferrando

Il quarto incontro parrocchiale di Serravalle sui giovani

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L’installazione dell’impianto verrà fattadopo un’accurata pulizia e disinfestazione

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DITTAADLER

EVENTI / SERRAVALLE SCRIVIA

Sabato 12 novembre, alle ore 15, presso l’ex Scuola elemen-tare di Serravalle prende il via il XXVIII corso d’arte, orga-nizzato dall’associazione Amici dell’Arte di Serravalle incollaborazione con il Comune di Serravalle Scrivia. Si arti-colerà in un corso diurno tutti i sabati pomeriggi dalle ore 15alle ore 17,45 e in uno serale al lunedì sera dalle ore 21 alleore 23. Il corso serale avrà inizio lunedì 14 novembre. I corsisi propongono di guidare gli iscritti alla conoscenza delletecniche artistiche. Acquisita l’esperienza tecnica sarà possi-bile essere guidati all’osservazione della realtà e alla sua rap-presentazione vera o fantastica. Si faranno uscite estempora-nee per dipingere angoli pittoreschi del territorio e per visita-re mostre d’arte e musei. L’iscrizione è aperta a tutti coloroche hanno interesse o attitudini artistiche. Per gli studenti e igiovani il corso è gratuito.

ASSOCIAZIONI / NOVI LIGURE

Il Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani della Confarti-gianato della Provincia di Alessandria si è recentemente riu-nito per il rinnovo delle cariche sociali e ha eletto PresidenteCosimo Piras, 39 anni, di Novi Ligure, Titolale della DittaCosimo Piras, costruzione e ristrutturazioni edili in generale,con sede a Stazzano. Cosimo Piras succede a GabrielePoggi, nominato Presidente del Consiglio Direttivo di Con-fartigianato Alessandria. Al suo fianco sono stati nominati,in qualità di Vice Presidenti, Riccardo Veggi e GiorgioBona. Il neo presidente nel tracciare le linee guida dell’atti-vità dei prossimi mesi, ha espresso la volontà di utilizzaretutti gli strumenti necessari per cogliere le opportunità di cre-scita e consolidamento che la Confartigianato dellaProvincia di Alessandria offre grazie alla sua storia ed ai va-lori trasmessi negli anni.

Novi aderisce alla giornata del diabete

Ecco come cambieranno i nomi delle vie del paese

Nuova toponomastica a Francavilla

Cosimo Piras presidente del GruppoGiovani di Confartigianato

Da sabato il corso di arte

CULTURA / SERRAVALLE SCRIVIA

Dall’11 al 19 novembre a Serravalle Scrivia presso il salonedell’Enoteca Sancristofaro di via Berthoud, si potrà visitarela mostra d’arte e videoproiezione del territorio.L’esposizione è aperta nei giorni feriali dalle ore 16 alle 19,il sabato e i festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 19.Sabato e domenica in occasione della festa di S. Martino, peri visitatori, degustazione gratuita di vini pregiati.

Il territorio in mostra

NOVI LIGURE - In Italia ci sono circa tremilioni di persone colpite da diabete.Il diabete è ormai una grave patologia cheinteressa soprattutto i paesi industrializzatie che, secondo le proiezioni fatte dall’Or-ganizzazione Mondiale della Sanità, nel2015 coinvolgerà oltre 300 milioni di per-sone. Battere il diabete sul tempo è possibi-le: diagnosi precoce, prevenzione, stile divita corretto, consapevolezza ed educazio-ne possono contribuire ad arginarlo. A questo scopo è stata istituita la GiornataMondiale del Diabete che si celebra il 14novembre in più di 160 Paesi. In Italial’appuntamento, giunto all’11esima edizio-ne, è fissato per il 12 e il 13 novembre incirca 500 piazze. Anche quest’anno parte-cipa all’iniziativa la Diabetologia di NoviLigure. In collaborazione con le associa-zioni diabetici medici e operatori sanitarisaranno a disposizione delle persone inte-ressate offrendo la possibilità di effettuareuno screening gratuito a tutti coloro che

vogliono verificare se hanno predisposizio-ne alla malattie metaboliche oppure se giàne soffrono. E’ frequente che persone por-tatrici di diabete non ne abbiano conoscen-za, soprattutto se sono obese, ipertese, conipercolesterolemia o con familiarità allamalattia diabetica. Il controllo consiste nel-la compilazione di un questionario, misura-zione peso, altezza e pressione arteriosa,determinazione della glicemia. L’accesso ègratuito, non sono necessarie prenotazioni,è sufficiente presentarsi sabato 12 novem-bre, dalle ore 9 alle 12, presso il reparto diDiabetologia dell’Ospedale S. Giacomo,diretto dal dottor Gian Paolo Carlesi.

SERRAVALLE S. - Gio-vedì 3 novembre alle ore 21presso il Pensionato “Mons.Guerra” di Serravalle il ret-tore del Seminario interdio-cesano, don Marco Daniele,è stato il relatore del quartoincontro del ciclo dei sei in-terventi previti per discutereinsieme sul tema: “Parroc-chia, quale futuro? Una co-munità che annuncia”. E perchi deve confrontarsi ognigiorno con l’esigenza dieducare al Vangelo i semi-naristi, la prima urgenza dasoddisfare per parlare dinuova evangelizzazione èporre i giovani al centro del-l’esperienza cristiana e nonda ultimo di una vita parroc-chiale attiva. Se la nuovaevangelizzazione trova lasua linfa vitale in una fedelimpida e profonda, è allasemplicità e alla forza giova-nile che dobbiamo pensareper essere una comunità cheannuncia. Don Marco, che siè rivelato un interlocutore at-tento alle curiosità dell’as-

semblea riunita in sala equindi della comunità par-rocchiale e diocesana, ci haprovocato con una riflessio-ne profonda: “I giovani esi-stono ancora? E chi sono igiovani? A quale età rele-ghiamo questa categoria so-ciale? Sappiamo muoverciverso di loro o ne causiamola fuga? Sappiamo operarequella ”pulizia linguistica”che consente di creare glispazi di cui i giovani hannobisogno?”. E’ vero, i datistatistici propongono un’a-nalisi che genera sconforto: inati dopo il 1981 sono la pri-ma generazione incredula;tra i 18 e i 30 anni di età i ra-gazzi abbandonano la vitadella Parrocchia e in genera-le mancano di interesse per icontenuti e la vita della fedecattolica cristiana, rivelanouna estraneità appunto allavita di comunità. Ma di qua-le comunità vogliamo parla-re? Di un gruppo di personeormai forse attempate ana-graficamente ma di adulti

che animati da un dinami-smo interiore credono di po-ter provare ad essere testi-moni nella materialità dellavita quotidiana della Parolaannunciata da Gesù? Siamodisponibili ad annunciare ilVangelo in una società checambia, anzi è in continuomovimento: “Le cose vec-chie sono passate ne sononate di nuove?” Sappiamorinnovarci al di là di antichetradizioni, usi, costumi?Abbiamo la forza di denun-ciare i miti che, forse soloper qualche capriccio, si so-no pietrificati in un’arcanamentalità: “si è sempre fattocosì?” E’ così che accoglia-mo la differenza, superiamoi personalismi e non assume-remo atteggiamenti di indif-ferenza, come abbiamo spie-gato negli incontri preceden-ti e potremo essere: “saledella terra”! L’analfabetismobiblico, che emerge con tan-ta chiarezza in molteplici oc-casioni di confronto con igiovani, non è una fatalità

ma un disagio di cui siamoresponsabili e a cui respon-sabilmente siamo chiamati aporre rimedio attraverso unacatechesi o una formazionecontinua personale e comu-nitaria. La famiglia è, tutta-via, il primo luogo dove effi-cacemente possiamo impara-re che Dio non è un sempli-ce motore immobile, ma unDio che si è fatto uomo edentra in relazione con l’uma-nità continuamente. Questa èla gioia di essere cristianiche dobbiamo annunciare,con forza, con entusiasmosempre nuovo. Stimolare laconoscenza del testo sacronelle nuove generazioni, nonè proporre una catechesi mo-raleggiante o addirittura undecalogo di divieti, ma testi-moniare che Cristo è vera-mente risorto e che siamouna Chiesa che sa far festa,lontano da solipsismi o egoi-smi... e così la Chiesa diven-ta il luogo di nascita dellanostra identità.

Elena Di Gesualdo

Sabato 12 novembre al S. Giacomo l’esame gratuito

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Giorno dopo giorno le campane Sabbadini ci accompagnano nel nuovo millennio

L’ASL Alessandria spiega come aderire all’iniziativa partita lunedì scorso

Campagna di vaccinazione antinfluenzaleFABBRICA CURONE - Ilsentiero 111, “La riva delmezzadro”, collega i paesi diForotondo e Bruggi, entram-bi ubicati nel comune diFabbrica Curone. Presentatonella Guida Escursionisticadelle Valli Curone, Grue,Ossona, è indicato per escur-sionisti e può essere percor-so a piedi, a cavallo e inmountain bike. I due paesi, posti rispettiva-mente ai piedi del MonteBoglelio e del Monte Chiap-po, chiudono le due testatedella Val Curone.Dal piazzale di Forotondo a850 metri si prosegue sustrada asfaltata fino alla fra-zione Ca’ dei Caldini, supe-rata la quale si incontra sulladestra una strada sterrata chesi percorre guadando alcunirivoli che alimentano il tor-rente Arisola. Al bivio suc-cessivo si volta a sinistra insalita fino a raggiungere unazona pianeggiante; dopo po-che centinaia di metri ap-paiono agli occhi degliescursionisti un bivio e ilsentiero 110 proveniente daLunassi. Si continua a destra attraver-sando prima una grande fag-geta, poi coltivazioni abban-donate fino a raggiungere laparte alta di Bruggi (nellafoto) a 1060 metri. Un altro sentiero che ha ori-gine a Forotondo è “Il pas-saggio del prete”, contrasse-gnato dal segnavia 112.Percorso dagli camminatoridella “Pietra Verde” dome-nica 30 ottobre, è indirizzatoa esperti poiché il sentieropresenta forti pendenze. Dal piazzale di Forotondo siraggiunge la frazione Ca’

dei Caldini, dopo la quale siprosegue a sinistra per im-boccare una mulattiera chesi inerpica inizialmente traprati e incolti fino a incro-ciare la strada sterrata checollega Forotondo alla Mal-ga. Si abbandona la sterratapiegando a destra verso lavasca dell’acqua; si avanza eal primo bivio si svolta a si-nistra in salita attraversandograndi faggete. Dopo aver incontrato unafontana da poco ristrutturata,il sentiero si fa ancora più ri-pido fino ad arrivare allaMalga di Pian Vusnoie.Presso la Malga è situato ilnuovo rifugio della Comu-nità Montana, dove si incro-cia nuovamente la stradasterrata che proviene daForotondo: seguendola in di-rezione est si raggiunge incirca 20 minuti il crinale diconfine tra Piemonte, Lom-bardia e il sentiero “La Viadel Mare”. Giunti sul crina-le, si svolta a destra fino araggiungere in pochi minutiil Monte Bagnolo (1550 m)dove termina il percorso.Il luogo è particolarmentesuggestivo in quanto ricordaun episodio avvenuto circaottant’anni fa quando donPietro Castellano, allora par-roco di Negruzzo, paesino inValle Staffora, morì asside-rato, a soli trentasei anni,nell’inutile tentativo di rag-giungere la sua parrocchiaprovenendo da Stazzano.Passarono giorni prima cheil suo corpo riaffiorasse dasotto la neve; per ricordarloè stata posta una targa ai pie-di di una piccola edicola de-dicata a Sant’Anna.

Valeria Sala

La riva del mezzadroe il passaggio del prete

I Dodecacellos ospiti al Conservatorio di AlessandriaTORTONA - L’ultima oc-casione è stata domenicatrenta ottobre, al Conserva-torio di Alessandria, per unomaggio al presidente PierGiacomo Guala. Lì, insieme ad altri musicistidi rilievo, abbiamo ascoltatoil gruppo di violoncelli Do-decacellos, diretti dal mae-stro Andrea Albertini, che siè anche esibito alla fisarmo-nica, in uno struggente branodi Reverberi. Il concerto è stato di straor-dinario fascino perché lamusica - come ha detto PierGiacomo Guala - non parlasolo a chi la conosce ma èsuggestione ed emozioneche investe tutti ed eleva lospirito.Dalla serata del 30 ottobre ilpensiero ritorna ai tanti e-venti realizzati nel nostroterritorio dal maestro Alber-

tini e dagli artisti che con luilavorano. D’estate nei paesi del torto-nese, come Carezzano, Spi-neto, Volpedo, Volpeglino,Sarezzano, Garbagna, ci so-no state bellissime serate dimusica, canto e recitazionesotto le stelle. Gli artisti diretti da AndreaAlbertini hanno proposto al

pubblico un ricco e vario re-pertorio di musica classica,brani della tradizione operi-stica, canzoni della migliortradizione popolare italiana ecolonne sonore di maestricontemporanei come Morri-cone e Piovani. Spesso allamusica si alternano prose epoesie scelte e interpretatecon sensibilità e bravura da

Maria Paola Bidone.In particolare restano vive leimmagini e i suoni di una se-rata di fine estate a Pertuso,presso il monumento che ri-corda la battaglia tra i parti-giani della divisione Cicheroe le truppe nazi-fasciste. La musica, la lettura di testisulla Resistenza, la presenzadi Martino Galli, allora gio-vane partigiano, tutto hacontribuito ad elevare la me-moria dei valori patriotticicon la magia dell’arte.Ci auguriamo che anche ilfuturo non manchino nel no-stro territorio eventi artisticicome quelli che abbiamo ri-cordato perché contribuisco-no in maniera insostituibile aravvivare il senso della bel-lezza ed una educazione delgusto che si combina con ivalori della vita civile.

Luciana Bagnasco

ALESSANDRIA - Da lu-nedì 7 novembre è partitain tutta la provincia di A-lessandria la campagna divaccinazione antinfluenzalepromossa dall’ASL dellaProvincia di Alessandriache ha illustrato come fareper ottenerla L’influenza è una malattiaprovocata da virus, i virusinfluenzali, che infettano levie aeree (naso, gola, pol-moni). Si tratta di una ma-lattia molto contagiosa, inquanto si trasmette facil-mente attraverso gocciolinedi muco e di saliva, anchesemplicemente parlando vi-cino a un’altra persona.La vaccinazione costituisceil principale strumento diprevenzioneLe complicanze dell’in-fluenza vanno dalle polmo-niti batteriche, alla disidra-tazione, al peggioramentodi malattie preesistenti La campagna di vaccina-zione, ai sensi delle indica-zioni del Ministero dellaSalute, si rivolge prevalen-temente ai soggetti di etàpari o superiore a 65 anni,ai cittadini affetti da patolo-gie croniche dell’apparato

circolatorio o respiratorio,metaboliche, neurologiche,che comportano carenteproduzione di anticorpi, al-le donne che all’inizio dellastagione epidemica si trovi-no nel secondo e terzo tri-mestre di gravidanza, inquanto categorie ad elevatorischio di gravi complican-ze a seguito di infezione davirus influenzale, al perso-nale di assistenza, ai fami-liari di soggetti a rischio,alle persone addette ad atti-vità lavorative di interessecollettivo. La vaccinazione viene of-ferta attivamente e gratuita-

mente a specifiche catego-rie di soggetti in quanto,per l’età (pari o superiore a65 anni), lo stato di gravi-danza (II e III trimestre) oper le patologie di cui sof-frono, hanno un rischio piùelevato di andare incontro acomplicanze nel caso in cuicontraggano l’influenza.Come detto, la vaccinazio-ne rappresenta lo strumentopiù importante per preveni-re l’influenza.In considerazione della tra-smissione aerea del virusinfluenzale, vi sono alcunemisure comportamentaliche limitano la diffusionedegli agenti responsabilidell’influenza, tra cui, ilfrequente lavaggio dellemani (che in assenza di ac-qua potrà presupporre l’usodi gel alcolici), il coprire labocca o il naso quando sitossisce o si starnutisce conun fazzoletto, preferibil-mente di carta, l’isolamentovolontario a casa delle per-sone con sintomi influenza-li (soprattutto per i primigiorni), un adeguato e fre-quente ricambio d’aria nel-le collettività (ad es. localiscolastici) attraverso l’aper-

tura delle finestre.Gli utenti potranno richie-dere la vaccinazione pre-sentando la tessera sanitariae, per i soggetti di età infe-riore a 65 anni, opportunadocumentazione che attestila appartenenza a una dellecategorie a rischio sopra ci-tate (certificazione medicarilasciata dal medico di me-dicina generale, dal pedia-tra di libera scelta, dallospecialista, certificati diesenzione ticket o di invali-dità civile, etc.).Per la stagione 2011-2012l’ASL Alessandria ha ac-quisito circa 61.000 dosi divaccino, che rende disponi-bili ai cittadini che hanno irequisiti previsti, presso gliambulatori vaccinali deiDistretti e dei Sub distrettidella ASL Alessandria, eanche presso gli studi deiMedici di Medicina Gene-rale che collaborano allacampagna vaccinale.Luoghi ed orari in cui re-carsi presso gli ambulatorisono illustrati in modo det-tagliato nel calendario pre-disposto per ogni ambitodistrettuale.

p.s.

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Sono solo vi-rus parainfluenzaliper ora, ma l’influenza dellastagione 2011-2012 è alleporte, visto che il suo arrivoufficiale è previsto tra la finedel mese in corso e la metàdi dicembre.Per combatterla con più inci-sività, meglio vaccinarsi evaccinare anche i bambini,come medici e pediatri con-sigliano, e, proprio dallametà di ottobre è in atto lacampagna di vaccinazioneper l’influenza stagionale. Il virus di quest’anno pre-senta le stesse caratteristichedi quello dell’inverno passa-to, costituito da tre ceppi: ilceppo A-H1N1, quello A-H3N2 e il ceppo B/Brisbane;di conseguenza il nuovovaccino è anche per que-st’anno un preparato triva-lente, sostanzialmente im-mutato rispetto all’annoscorso. Anche per questanuova ondata virulenta, lavaccinazione è consigliataprima di tutto alla popolazio-

ne anziana, poiai bambini oltre i sei

mesi, e agli adulti con pato-logie croniche, o comunquecon malattie che aumentinoil rischio di complicanze del-l’influenza. Inoltre è benevaccinarsi se si è soggettiche hanno contatto col pub-blico, ad esempio in strutturesanitarie, scolastiche o co-munque operatori del servi-zio pubblico. Meglio fare lavaccinazione entro il mesedi novembre, mettendo inconto che il vaccino non èsubito attivo nel nostro orga-nismo, ma che ha bisogno diuna quindicina di giorni perprodurre le difese immunita-rie necessarie, Inoltre è benericordare che facendo la vac-cinazione, non si diventa im-muni all’influenza, ma che,se questa ci colpisse, saràmeno intensa e carica dicomplicanze (le più perico-lose). La prevenzione del-l’influenza stagionale va an-che costruita con una serie diaccorgimenti e regole di

semplice attuazione. Adesempio non andandosela acercare, evitando quindi ilfreddo e gli sbalzi termici,responsabili prima di tuttodei malanni di stagione.Perciò è meglio vestirsi astrati, in modo da correggerein breve tempo i cambia-menti di temperatura sul cor-po. Sarebbe utile, ma nonsempre possibile in verità,evitare i luoghi affollati, ovei virus si possono propagarevelocemente. A questo proposito, specieper i nostri bambini, le aulescolastiche rappresentano ungrande crogiolo di virus chei piccoli inevitabilmente siscambiano gli uni con gli al-tri; l’influenza o il raffreddo-re, per un bambino è unasorta di palestra per il pro-prio sistema immunitario,quindi è bene per un genito-re non drammatizzare unasituazione di costipazione,tosse o febbre, ma aiutare ilnostro bimbo ad uscirnesenza forzare i tempi di ri-

sposta del suo organismo, la-sciando che tutto si svolga inmodo il più possibile sponta-neo (anche la febbre è unadifesa).E’ d’obbligo proteggere nel-le giornate più fredde, gola enaso con sciarpe o copricol-lo (adatti soprattutto per chiva in moto); munirsi diguanti e calze che mantenga-no le estremità protette (si sache piedi e mani si raffred-dano più velocemente)..Aiutarsi durante la giornatainvernale con tisane e be-vande calde, non solo perreidratarsi, ma anche per da-re sollievo al corpo che natu-ralmente tende a raffreddar-si. Anche in casa, non alzaretroppo il riscaldamento deinostri appartamenti, evitan-do che l’aria si secchi trop-po. A tavola scegliere co-munque una dieta leggera,con molta frutta e verdure,magari cotte, anche per in-trodurre nell’organismo so-stanze utili per combatterefreddo e malattie stagionali.

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a curadella Redazione

Come combattere l’influenza

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Il libro della missionaria saverianaTea Frigerio nasce da un interrogati-vo: è possibile che la Bibbia sia statausata dal patriarcato per inculcare ediffondere sempre più l’antagonismoatavico delle donne? Il Testo sacroevita di parlare delle donne. Nell’e-lenco di figure femminili presenti nelTesto sacro, però, tra le pagine delLibro di Rut, brilla l’amicizia compli-ce fra due grandi donne: Noemi e Rut,nuora e suocera. E se Rut lo avessescritto una donna? Una donna saggia,con il senso dell’humour e dell’ironia.Questa breve opera inserita tra i “libristorici” del Primo Testamento potreb-be trarre origine proprio da una cultu-ra femminile e il commento dell’autri-ce batte questa pista. Il libro di Rut,aiuta a rileggere, decostruire e rico-struire la storia delle donne, a sentirela loro presenza. A partire dallo studiodi un testo biblico, è possibile quindilegittimare il femminismo che parla disororità e solidarietà tra le donne, epercorrere il cammino che rivela inter-pretazioni da smascherare, decostruiree in generale invita a partire da nuovecomprensioni.

E’ arrivato in libreria il nuovo libro didon Valerio Bocci. Si tratta di un ori-ginalissimo sussidio catechistico, ric-camente illustrato e indirizzato ai prea-dolescenti (11-14 anni e ai loro educa-tori), con caratteristiche nuove e origi-nali e con il linguaggio più adatto airagazzi di oggi. Il testo utilizza episoditratti dalla vita di tutti i giorni nelle pa-rabole raccontate da Gesù per spiegareil regno di Dio che cresce nel mondo:pescatori che gettano le reti, contadiniche zappano la terra, ragazzi che gio-cano sulla piazza. Ne deriva una storiain dieci puntate, costruite in questosussidio come una fiction e con l’inno-vativa tecnica dell’ipertesto su carta,per una catechesi affascinante e comu-nic-attiva. Sul sito della rivista MondoErre (www.mondoerre.it) è possibilescaricare la guida per catechisti e ani-matori. Il sussidio fa parte di una col-lana editoriale divenuta negli anni unprogetto catechistico di successo, inti-tolato La buona notizia, utile ai giova-ni per formarsi una vita “piena” di va-lori nel delicato cammino dell’educa-zione religiosa. La collana annoveraaltri otto titoli scritti da don Bocci.

V. Bocci

Le parabolespiegate

ai ragazzi

Elledici

Pp. 64

Euro 4,90

FrancescoProvinciali

Figlismarriti

San Paolo

Pp. 200

Euro 14,00

a cura diLaura Notti

Saluteoggi

Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superareindicativamente le 20 righe.

La redazione si riserva di pubblicareanche lettere più lunghe.

Indirizzate la vostra posta a:Il Popolo (Opinioni a confronto),

P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL)fax: 0131/821427, mail: [email protected]

TeaFrigerio

Sfidaal patriarcato

EMI

Pp. 112

Euro 10,00

Francesco Provinciali, dirigente ispetti-vo del Ministero Istruzione, Universitàe Ricerca e collaboratore della rivista“Minori Giustizia” nel nuovo libro“Figli smarriti - Storie di bambini e ra-gazzi contesi e poco amati” con la pre-fazione di Maria Rita Parsi, vuole darevoce a quella parte di umanità, formatadai figli che “dolente bussa ogni gior-no alle porte del nostro cuore”. Lo sce-nario dove si muovono i vari personag-gi è diversificato ma sempre significa-tivo. In tutte le vicende di minori emer-ge un filo conduttore, che tesse l’orditoe la trama delle storie: la sofferenza deipiccoli protagonisti li rende alla fin fi-ne soccombenti, vittime lacerate da in-teressi contrapposti, stritolati nellamorsa dell’amore fino a diventarespenti figli dell’egoismo. Rita Parsinella prefazione scrive: “I bambini chedanno nome a queste storie sono diso-rientati perché qualcuno li ha smarriti.Sono bambini-Pollicino, che si riem-piono le tasche di sassolini per segnareuna qualche via di ritorno e costruireuna bussola che li salvi. Bambini, po-veri o ricchi, che sofferenza e solitudi-ne hanno fatto crescere in fretta”.

Alla Madonna di Lourdes

Egr. Direttore,Elisabetta Brusasco, una simpatica ragazza di NoviLigure, che ha partecipato, insieme alla sua mammaGrazia, al pellegrinaggio diocesano a Lourdes, organiz-zato dallOftal la scorsa estate, ha voluto dedicare que-sta poesia alla Beata Vergine Maria. Nel ringraziareBetty che ha donato moltissimo a tutti quelli che l’han-no conosciuta, le invio il testo della poesia scritta il 1ottobre 2009. Grazie.Lei nel mondo meraviglioso incontro,Lei il camminola pace celesteluce che incede verso l’umano destino.Come Lei nessunaci apre le portedel cielo e dell’amoredando forzaal nostro amore.Noi con Lei nessun affannoturba il cuore ospite e reginadel mondoche a Lei s’inchina.Come Lei nessuna

e.s. - via mail

Cattolici e politica

Egr. Direttore,la ricerca IPSOS su Cattolici e politica fotografa un appa-rente paradosso: cresce l’astensionismo e il non voto tra icattolici praticanti impegnati nelle associazioni e nel vo-lontariato cattolico, ma cresce anche la voglia di esserci,di assumere responsabilità in un momento così difficile.Paradosso apparente perché il non voto e l’astensioni-smo, forse più che un distacco, un’indifferenza esprimo-no un’attesa. Una richiesta che è rimasta finora insoddi-sfatta perché non ha trovato soggetti politici capaci di in-tercettarla, valorizzando le risorse inesplorate del socialecristiano. E dunque l’interpello riguarda anche in modospecifico il PD. In particolare, il paradosso della crescitadell’astensionismo unito alla voglia di una maggiore pre-senza dei cattolici in politica si presenta, per chi militanel PD da credente, come un’esplicita richiesta di far vi-vere un partito che sia popolare, riformatore e nazionale. Popolare, interpretando così le radici profonde che i cat-tolici conservano nella vita quotidiana delle nostre comu-nità; riformatore, cioè capace di innovazioni coraggioseper sbloccare un Paese fermo, per cancellare le disegua-glianze crescenti e per ricomporre la frattura generazio-nale; nazionale, nel senso di accogliere quella cultura chei cattolici hanno saputo esprimere nel tessere e promuo-vere la partecipazione dei cittadini e il consolidamentodelle istituzioni democratiche. La voglia dei cattolici diesserci e di esprimere i propri valori può essere ancorauna risorsa per il futuro del Paese.

On. Luigi Bobba Deputato PD e VicePresidente Commissione Lavoro

Il “paesello” torna di moda”

Egr. Direttore,nei giorni scorsi ho letto su un articolo di Achille Scala-brin sulle pagine di Qn che parla della rivincita dei paesiin tempo di crisi. Il giornalista scrive che “adesso è tem-po dei cento e cento bellissimi borghi di un Paese scono-sciuto (ai propri abitanti) chiamato Italia. Adesso che lacrisi è arrivata, alla faccia degli ottimisti, è tempo di ri-vincita per i paesi invisibili, quelli oscurati dall’esterofi-lia, tagliati fuori dalle autostrade, ignorati dalle guide tu-ristiche. Sono a portata di mano, costano il giusto, na-scondono bellezze per le quali gli stranieri pagherebberoun biglietto aereo. Insieme formano il vero paesaggio ita-liano”. Leggendolo ho pensato al settimanale “Il Popolo” che daanni fa proprio questo: dare visibilità e voce a bellissimipaesi sparsi sulle nostre colline e montagne e lo fa concostanza ed entusiasmo. Grazie e continuate così!

Paola Cataldo - via mail

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“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di“appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

Martedì 11 ottobre la nostra collaboratrice Michela Ferrando di Novi Ligure si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova con una tesi su “Il favoreggiamentopersonale” nella quale è stata tracciata una panoramicadel reato di favoreggiamento personale, partendo dalla sua storia e argomentandone la sua evoluzione nel tempo. E’ stata poi approfondita la struttura del reatoe i suoi profili di disciplina.Alla neodottoressa le congratulazioni della Redazione del settimanale “Il Popolo”.

Paniccia dell’Appennino tortonese

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a cura di Alba Algeri

L’iresina è una pianta elegante di colore rosso, è perenne eproviene dall’America meridionale e anche dalle zone caldedell’Australia. Fa parte della famiglia delle Amaranthaceaee comprende diverse specie dal fogliame decorativo e deli-cato. Alcune specie sono apprezzate per la loro bellezza, al-tre nell'ambito delle scienze erboristiche. E’ una pianta dainterno da portare all’aperto in primavera inoltrata, non tol-lera il freddo. In giardino si usa come pianta di bordura percreare macchie di colore. Preferisce le posizioni molto lumi-nose per mantenere il colore tipico delle varietà. Non temel’azione diretta dei raggi di sole e desidera un buon ricambiodi aria, teme però le correnti di aria fredda. Deve essere ba-gnata con generosità durante il periodo caldo e vanno ridottele annaffiature durante il ricovero invernale. Il terreno dovecresce deve essere mediamente fertile e ben drenato per evi-tare il ristagno idrico. Il migliore è un mix di terra e foglie,torba e sabbia in parti uguali. La coltivazione in vaso richie-de il rinvaso tutti gli anni in primavera. Per ottenere una fe-conda vegetazione e una crescita rapida si usa un fertilizzan-te ricco di potassio e fosforo in primavera. Le temperatureminime non devono essere inferiori ai 10 gradi. I suoi nemi-ci sono gli afidi che colpiscono anche le piante coltivate incasa e macchiano le foglie. Si debellano con un prodottospecifico. Si riproduce con la tecnica della talea e le piantineradicali dopo 20 giorni producono nuovi germogli. Le Iresine sono piante molto apprezzate e coltivate per la lo-ro semplicità di coltivazione. Ci sono un’ottantina di specienel genere Iresine ma solo poche sono adatte ad essere alle-vate in appartamento. L’Iresine fiorisce durante il periodo estivo ma non è fre-quente che fiorisca in appartamento ma i fiori sono poco de-corativi. Le Iresine sono piante che non hanno necessità divere e proprie potature ma di cimature degli apici vegetativiche vanno fatte all’incirca ogni due mesi per stimolare lapianta a ramificare e quindi ad assumere un aspetto più ce-spuglioso e compatto. Esistono numerose varietà tra le qualiricordiamo: la varietà Aureoreticulata pianta molto diffusacon foglie verdi macchiate di giallo e nervature gialle;Brillantissima con le foglie rosa - rosso; Acuminata dallesplendide foglie color rosso con rifletti bronzei e Wallisiicon foglie piccole di colore rosso screziate di nero.

Quasi completamente scomparsa, la paniccia dell’Appenni-no tortonese è un antico piatto popolare, realizzato con la fa-rina di ceci. Croccante e dorata, sostanziosa e nel contempofrugale per il costo assai limitato, la paniccia tortonese è as-sai simile alla formulazione che i liguri chiamano panissa.Si consumava ancora calda, tagliata a tocchi e condita ab-bondantemente con olio, pepe e sale o succo di limone, op-pure ridorta a listarelle sottili come le patatine, fritte nell’o-lio. Se recuperata, ben tostata e brunita, può far bella mostraservita come aperitivo, in compagnia di altri sruzzichini.

Ingredienti per 6 porzioni500 gr di farina di ceci l litro di acqua salata olio extravergine d’oliva q.b. pepe e sale o succo di limone q.b.

Preparazione Fate intiepidire un litro d’acqua in una pentola, quindi to-

glierela dal fuoco. Mettete in un’altra casseruola la farina diceci e versatevi a poco a poco l’acqua tiepida, rimestandocontinuamente con il bastone di legno, fino a quando la fari-na non si è ben sciolta. Deponete la casseruola sul fuoco efatela cuocere per un’ora e un quarto, mescolando lentamen-te. Quando è cotta potete servirla calda con olio, sale e pepeo succo di limone. Se invece desiderate preparare la panic-cia fritta, stendete la polenta dello spessore di un centimetrosu di un piano unto di olio extravergine di oliva, lasciatelaraffreddare e tagliatela a strisce. Friggete le striscioline inolio bollente, quando sono appena brunite, cospargetele conun pizzico di sale e servite caldissime come aperitivo o anti-pasto. Un’inseparabile compagna della paniccia tortonese èla farinata, che importata a Tortona dalla vicina Liguria, incittà viene chiamata “belakàda”. Si prepara facendo cuocerenei forni da farinata un composto liquido, adagiato in granditeglie di rame, dette testi. Fate attenzione però alla cottura eal dosaggio: la farinata è un piatto molto semplice, che co-munque necessita di grande attenzione.

La Ricetta a cura di Chiara Parenteda “A tavola con le nonne”

a cura diMatteo Coggiola

Siamo sul finire dell’Otto-cento. Due fratelli, Alessandro ePietro, undici e tredici an-ni, vivono in un paesinosull’Appennino, nell’Italiacentrale. I due bambini, profonda-mente diversi tra loro nelcarattere, sono molto legatidall’amore per i giochi spe-ricolati e da un forte affet-to. Quando la loro madremuore, il padre, distruttodal dolore, fa loro un rega-lo speciale: Sauro e Baio,due bellissimi cavalli nonancora domati.Dopodiché, l’uomo li ab-bandona a loro stessi. Dopo un periodo di ap-prendistato da un maniscal-co, le strade dei due fratellisi separano.Una volta adulti, infatti,Alessandro sente crescere

il desiderio di oltrepassarele montagne, insegue il so-gno di una vita diversa,“oltre il confine”, lontano,mentre Pietro vuole diven-tare allevatore e sposareVeronica, la ragazza cheama. Ma prima di poterrealizzare i loro desideri in-contreranno molti ostacoli:prepotenza, violenza e do-lore. Questa è la trama di“Cavalli”, film drammatico

nei cinema italiani dal 21ottobre.“Quando - dice il regista -ho letto per la prima voltail racconto “Cavalli” hoprovato una piacevole sen-sazione, come se nella miatesta questa storia esistessegià, come se l’avessi vissu-ta in prima persona. È la storia di un’amiciziache non finirà mai”. Il milanese Rho esordisce

con una produzione certa-mente coraggiosa. Girare tutto in esterni uncopione in costume e am-bientato in una non preci-sata epoca passata ha volu-to dire rischiare non poco. I richiami ad una sorta diwestern nostrano cadononella quasi totale assenzadi riferimenti. Per questo la cornice con-vince e coinvolge. Degni di pregio l’ambien-tazione, gli animali (alta-mente simbolici) che ac-compagnano il destino deiprotagonisti, gli splendidipaesaggi naturali tra il Gra-n Sasso e la Toscana.Qualche imperfezione peruna pellicola che, tuttavia,per la tematica trattata, ov-vero adolescenza, famiglia,lavoro e storia, è da valuta-re come consigliabile e nel-l’insieme semplice.

Filmda vedere

La storia dei due fratelliI colori delle iresinenei giardini e nelle case

Page 22: popolo_10_novembre_2011

DERTHONA: 2ALBESE: 1

RETI: 28’ Serra, 13’ st Chi-eppa (rig.), 47’ st De Marti-no.

DERTHONA: Trivellato,De Martino, Mazzoleni,Montingelli, Balsamo, Gat-to(A) (42’ st Castagna), Ser-ra(A), Pellegrini(A), Zirilli,Marrazzo (A), Sahe (30’ stJauch Rodriguez). A disp.Bodrito, Franchi, Pastore,Aquilante, Giordano. All. Rampulla.

ALBESE: De Miglio, Cor-nero, Nebbia(A), Cora, Staf-folarini(A), Fici, Gallesio,Cappannelli, Chieppa (46’ stMirimin), Mauri, Piovano

(9’ st Perrone(E)). A disp.Baudena, Fissore, Ginatta,Lugliengo, Cagnasso. All. Rosso.

ARBITRO: La Posta diFrosinone

TORTONA - Il Derthonabatte un’Albese molto deter-

minata e rimane in scia delChieri. La squadra tortonese,priva di Coletto e di Leopassa in vantaggio al 28’grazie a Dario Serra chesfrutta alla perfezione unsuggerimento preciso diMarrazzo e supera De Mi-glio. I Leoncelli creano mol-te palle goal ma sono pococoncreti sotto porta. PrimaMarrazzo, poi Zirilli, spreca-no 2 occasioni importantiper raddoppiare al terminedella prima frazione di gio-co. Nella ripresa, al 13’ l’ar-bitro assegna agli ospiti uncalcio di rigore molto conte-stato per una leggera spintadi Gatto ai danni di Cornero.Dal dischetto Chieppa supe-ra trivellato e centra il pareg-gio tra le proteste dei sup-

porters bianconeri. Gli uomidi Rampulla reagiscono conveemenza e trovano la retedella vittoria nei minuti direcupero grazie ad un colpodi testa del giovane De Mar-tino che fa esplodere la gioiaal “Coppi”. Il Derthona dopoil turno infrasettimanale adAsti, domenica tornerà agiocare tra le mura di casacontro il Verbano del bom-ber argentino Magnoni.A fine gara il patron bianco-nero Flavio Tonetto ci dice:“E’stata una vittoria moltomeritata ottenuta contro tan-te situazioni avverse. Sonoorgoglioso di aver sceltoquesti ragazzi che anche og-gi hanno messo in campocuore e determinazione”.

Domenico Cremonte

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Eccellenza girone C / 11^ giornata

OLTREPO 1SARNICO: 1(primo tempo 0-1)

MARCATORI: 8’ ptBentoglio (S), 3’ st Casorati(O).

OLTREPO: Capriulo, Chi-anello, Fiammenghi, Cica-gna (38’ st Casorati), Car-rucciu, Marabelli, Bejenaru(34’ st Palmas), Moltini, Ab-biati, Piazza (33’ st Scanda-le), Panigada. A disp.: Man-tovani, Kaya, Papa, Kokay.All. Chierico.

SARNICO: Marchesi,Valota, Sgueglia, Bonardi,Martinelli, Esposito, Zanotti,Mazzoleni (34’ st Sora),Bentoglio, Polonini, Patelli.A disp.: Lanzi, Parente,Marchetti F., Paris, Curri,Marchetti O.. All. Donelli.

ARBITRO: Mazziotta diComo

STRADELLA - L’Oltreporimanda ancora il ritorno alsuccesso. Il Sarnico gli impone il pa-reggio con una prestazionemaiuscola. I rosso blu hannoavuto tantissime opportunitàper sbloccare il punteggio,pareggiare e poi, una voltatrovato l’1-1 con Casorati,per portarsi in vantaggio. Ma hanno sprecato mala-mente tutto quello che dibuono erano riusciti a co-struire, sbagliando anchemolti passaggi in superioritànumerica a centrocampo.L’Oltrepo parte a raffica,colpendo nella stessa azioneuna traversa e un palo conAbbiati, ma al primo affon-do degli ospiti capitola.Lancio smarcante in area di

Zanotti per Bentoglio che,sull’uscita di Capriulo, in-sacca in diagonale. Dopo ilvantaggio, i bresciani pren-dono coraggio e in velocitàmettono in apprensione ladifesa rosso blu. Gli attacchi dei padroni dicasa portano quasi sempre acreare un’occasione da gol,ma Marchesi para tutto il pa-rabile e quando non ci arrivalui ci pensano i difensori. Al termine del primo tempol’Oltrepo perde per infortu-nio Cicagna (distorsione alginocchio), al suo posto su-bentra Casorati. In avvio diripresa, proprio il neo entra-to trova il pareggio, riceven-do palla in area da Piazza esaltando il portiere in uscita.Il Sarnico non ci sta a pareg-giare. Invece di chiudersipunge sempre l’Oltrepo cheagisce prevalentemente in

contropiede, sbagliandomolti passaggi prima di arri-vare in area di rigore e quin-di vanificando tutto lo sfor-zo. La squadra di Chierico (abordo campo nella ripresa inquanto espulso per protestenel finale del primo tempo)prova in tutti i modi a vince-re e al 48’ ha la più ghiottadelle occasioni con Paniga-da, che sciupa banalmentecon un pallonetto che ricadetra le braccia di Marchesi. CLASSIFICA: Sant’An-gelo 27; Travagliato 20; Ol-trepo 19; Pro Desenzano 18;Rigamonti. 17; Chiari 17;Sarnico 17; Vallecamonica16; Orsa Corte Franca 15;Palazzolo 15; Verolese 14;Sancolombano 12; Crema12; Ciliverghe 11; Dellese11; Castellucchio 10; Villan-terio 9; Codogno 6.

f.s.

Il Derthona vince e supera l’AlbeseSerie D girone A / 11^ giornata

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Serie D girone A / 11^ giornata

NOVESE: 2LASCARIS: 1

MARCATORI: Di Genna-ro al 30’, Jafri all’80’, Gerboall’85’.

NOVESE: Teti, Bonanno(dall’86’ Bettini), Cesana,Taverna, Busseti, Camussi,Jafri, Rondinelli (dall’83’Orlandini), Di Gennaro,Mossetti (dal 76’ Mazzuc-co), Cardini. All: Viassi.

LASCARIS: Asinelli, Ce-dro, Mangano, Verdi, U-ghetto (dall’80’ Boraso),Ferrarese, Lavalle, Bella-cozza (dal 74’ Gerbo), Ca-vazzi, Rizzo, Sansone (dal63’ Fondello). All: Trabucco.

ARBITRO: Capasso di Fi-renze.

NOVI LIGURE - La No-vese batte per 2-1 il Lasca-ris, al termine di una gara incui i padroni di casa sciupa-no moltissime palle gol. I trepunti permettono ai bianco-

celesti di portarsi al quartoposto in classifica. La prima chance è per gliospiti quando Cavazzi al 19’centra l’esterno della retecon un sinistro da dentro l’a-rea. Sono però i padroni dicasa a passare in vantaggioalla mezz’ora: dopo una pu-nizione battuta da centro-campo, Cardini tocca di testaper Di Gennaro, che control-la e batte di sinistro Asinelli.Il numero uno ospite vienepoi impegnato al 40’ dallostesso Cardini che calcia im-provvisamente verso la portama si fa respingere la con-

clusione con i pugni. Nellaripresa i locali sciupanol’impossibile. Al 63’ vieneespulso Verdi e i torinesi ri-mangono in dieci. La puni-zione susseguente calciatada Mossetti viene deviata daAsinelli. Un minuto dopoTaverna calcia alto in scivo-lata dopo un bell’assist di DiGennaro. Al 65’ Cardini co-glie il palo da terra dopoun’azione caparbia in cui re-cupera un pallone che sem-brava già perso. Subito dopola difesa si fa sorprendere daRizzo che si presenta davan-ti a Teti, prova a saltarlo ma

il portiere è bravo a sbarrar-gli la strada. Al 74’ Di Gen-naro entra in area e concludedi potenza sul primo palo,ma Asinelli gli dice ancorauna volta di no mettendo inangolo. Tre minuti dopoCesana, servito da Jafri, sfio-ra il raddoppio con un bel si-nistro che termina a fil di pa-lo. E’ lo stesso Jafri a trovarela seconda rete al-l’80’, conun destro ravvicinato sporca-to dalla deviazione di un di-fensore. Il match si riapreinaspettatamente all’85’quando Gerbo dalla sinistraentra in area e batte sul pri-mo palo Teti per il 2-1 defi-nitivo.CLASSIFICA: Chieri 30,Derthona 26, Vallée d’A-oste* 22, Novese 20, Navi-glio Trezzano* 18, Chiava-ri* e Verbano 17, Acqui*16, Borgosesia* 15, San-thià* e Villalvernia 14,Lavagnese* 13, Folgore C.*e Bogliasco* 11, Pro Impe-ria 10, Albese 9, Aquanera8, Asti* 7, Lascaris 4, Cantù2. (* una in meno)

f.s.

La Novese al quarto posto in classifica

Francesco Teti, portiere della Novese

Voghera sconfittoSerie D girone B / 11^ giornata

COLOGNESE: 2VOGHERA: 1

MARCATORI: Gram-mauta pt 8’, 28’ Bosis; st40’ Colicchio.

COLOGNESE: Gualina(42’ st Magri); Perico, Ghi-sleni, Rota, Suardi; Gram-mauta (32’ st Schelotto),Bendoricchio, Bergamelli,Legrenzi; Bosis, Pietra.(Cecili, Biava, Alessandro,Sirtoli, Ceresoli). All. Porrini.

VOGHERA: Maggioni;Paloschi, Priolo, Colicchio,Aldano (24’ st Arenella),Coccu (15’ st Paredes),Mercuri, Conti, Versace(10’ st Troiano), Tancredi,Colombo. (Forti, Molnar,Bandirali, Capuano). All. Giacomotti.

ARBITRO: Abagnara diNocera Inferiore.

COLOGNO AL SERIO -Giornata storta per ilVoghera, che viene sconfit-to per 2-1 da un’ottimaColognese. Giallo verdibergamaschi già in vantag-gio all’8’. Un disimpegno errato diConti sulla trequarti per-mette a Grammauta di in-volarsi tutto solo verso laporta di Maggioni, che vie-ne trafitto con un precisodiagonale. Il Voghera abbozza unareazione, ma sono i padronidi casa a tenere saldamentein mano le redini del gioco.Il 2-0 della squadra diPorrini arriva al 28’. Contisbaglia un altro appoggio,

Grammauta si impossessadella sfera, scappa via lun-go la fascia destra, poi ser-ve Bosis, che vince un con-trasto con Priolo e da pochimetri fredda Maggioni.Nonostante la difficile si-tuazione societaria la Co-lognese è rimasta concen-trata per tutti i 90 minuti. Al 17’ della ripresa il Vo-ghera potrebbe rientrare inpartita. Troiano, entrato alposto di Versace, viene at-terrato in area da Rota.L’arbitro Abagnara indicail dischetto, dove si presen-ta Mercuri che si fa peròneutralizzare il tiro da Gua-lina. Il gol della bandiera diColicchio non serve a pla-care i tifosi rosso neri checontestano la squadra al fi-schio finale. “Non abbiamo interpretatobene la gara - dice misterGiacomotti - se non inizia-mo a capire che bisognalottare e sacrificarsi in ognipartita, andremo in diffi-coltà contro qualsiasi av-versario. Per noi è stata una giornatastorta sotto tutti i punti divista”.

CLASSIFICA: SterilgardaCastiglione 27; Caronnese21; Rudianese 20; Voghe-ra, Mapello Bonate 19;Olginatese, Alzano Cene18; Castellana, Atletico ProPiacenza 16; Gozzano 15;Pizzighettone 14; AuroraSeriate, Darfo Boario 13;Pontisola, Fidenza, Colo-gnese 11; Seregno, Gallara-tese 10; Fiorenzuola 8;Carpenedolo 6.

f.s.

Amatori a 11, girone A: CupCalcio-Tennis Club 1-2;Padus-Ghiaie Calcio rinv.;Pantera Rosa-Tempo Pre-zioso 3-0; Amatori San Pie-tro-Eni Sannazzaro 3-2; San

Colombano-Rozzano 4-1;Real Casei-Odb Cava Ma-nara 2-2; Carpignanese-Pie-vese 0-0. Tutte le altre parti-te sono state rinviate a causadel maltempo.

Il terzino goleador De Martino

CSI (Settima giornata)Oltrepo fermato da un buon Sarnico