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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE “MONS. VINCENZO ZOCCALI” ANNUARIO ANNO ACCADEMICO ANNO ACCADEMICO ANNO ACCADEMICO ANNO ACCADEMICO 201 201 201 2013-201 201 201 2014

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONAL E ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSEISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSEISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSEISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE

“MONS. VINCENZO ZOCCALI”

ANNUARIO

ANNO ACCADEMICO ANNO ACCADEMICO ANNO ACCADEMICO ANNO ACCADEMICO 2012012012013333----2012012012014444

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Presentazione

In un momento di grandi mutamenti a livello globale, le tematiche

religiose tornano al centro del dibattito: confrontarsi con il dato

religioso è un passaggio irrinunciabile per comprendere e agire le

sfide della contemporaneità.

Il percorso di studi in scienze religiose costituisce una preziosa

opportunità di formazione personale e consente di affacciarsi sul

mondo del lavoro con un titolo accademico legalmente riconosciuto

in tutta Europa.

In conformità con l’accordo di colonia, a cui la S. Sede ha aderito

nel 2003, che fissa i termini per il riconoscimento dei titoli conferiti

dalle università europee, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose

rilasciano lauree di primo e secondo livello, con piani di studio che si

articolano prevalentemente nel campo delle scienze umane,

filosofiche e teologiche.

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, sorto

nel 1975, è stato eretto accademicamente per la prima volta dalla

Santa sede nel 1986, e in seguito alla nuova disciplina emanata dalla

Congregazione per l’Educazione Cattolica ha confermato l’erezione

accademica il 7 ottobre 2009 ponendola sotto l’autorità e la vigilanza

della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. In

conformità ai parametri del progetto di riordino degli studi

universitari (processo di Bologna) le lauree rilasciate dall’I.S.S.R. di

Reggio Calabria prevedono 300 crediti ECTS complessivi di cui 180

per la laurea in Scienze Religiose (Baccalaureato) e 120 per la laurea

magistrale in Scienze Religiose (Licenza) che si conseguono

attraverso corsi fondamentali, corsi complementari, seminari e

tirocinio.

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Parte Prima

INFORMAZIONI GENERALI

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ORARI

SEGRETERIA BIBLIOTECA Lunedì – Mercoledì - Venerdì Lunedì - Venerdì

15,00 - 17,30 8,30 – 12,30 Martedì - Giovedì 15,00 – 19,00

9,30 – 12,00

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, si trova presso gli edifici del Seminario “Pio XI” della stessa città; con ingresso da via del Seminario. Per raggiungerci:Per raggiungerci:Per raggiungerci:Per raggiungerci: – da nord - autostrada a3, prendere la superstrada di raccordo con la SS 106 ed uscire allo svincolo di Reggio Calabria - Modena. – da sud - SS 106 Jonica, uscire allo svincolo di Reggio Calabria - Modena. – dalla Stazione FFSS, prendere uno dei mezzi pubblici ATAM (linee 10, 16, 117, 126). Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria Via del Seminario - 89133 Reggio Calabria (RC) Tel. 0965.593575 Fax 0965.597484 Sito web: www.issr-rc.it E-mail: [email protected]

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La CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIOE CATTOLICA (che si

occupa dei Seminari e degli Istituti di Studi) essendo stata esaminata la richiesta dell’Em.mo e Rev.mo Arcivescovo di Napoli, Gran Cancelliere che la ha presentata conformemente alle leggi; avendo accertato che l’Istituto Superiore di Scienze Religiose intitolato a Mons. Vincenzo Zoccali, sito nella città di Reggio Calabria, è stato correttamente ordinato per ciò che riguarda innanzitutto il livello accademico dei docenti e l’idoneità dei programmi di studio, essendo in tutto garante il Consiglio Accademico della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, secondo le norme emanate dalla Santa Sede in relazione agli Istituti di tale tipologia,accogliendo, quindi, volentieri le preghiere rivoltelle, ERIGE E DICHIARA CANONICAMENTE ERETTO

L’ ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE Intitolato a Mons. Vincenzo Zoccali

di cui sopra, collocandolo contestualmente sotto l’autorità e la guida della suddetta Facoltà Teologica, costituendolo formato dal primo e dal secondo ciclo, per il conseguimento dei gradi accademici del Baccalaureato e della Licenza in Scienze Religiose attraverso la medesima Facoltà da parte di quegli studenti che, avendo percorso secondo il rito il curriculum triennale e quinquennale, abbiano ottemperato con esito positivo ad ogni norma legalmente prescritta in conformità alle disposizioni normative specifiche approvate da questa Congregazione.

Sarà, pertanto, compito della medesima Facoltà vigilare costantemente a ché lo status accademico dell’Istituto venga diligentemente mantenuto e migliorato, riguardo soprattutto a ciò che concerne la qualità dei docenti ed il rigore dell’insegnamento dottrinale e disciplinare; osservando quanto il diritto stabilisce; nonostante qualsiasi prescrizione in contrario.

Roma, dalla sede della medesima Congregazione, 7 ottobre 2009.

X Jean-Louis Bruguès, o.p. Segretario

Angelo Vincenzo Zani Sottosegretario

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AUTORITÀ ACCADEMICHE

Gran Cancelliere S.E. Card. Crescenzio Sepe

Preside PFTIM Prof. Gaetano Castello

Moderatore S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini

Direttore Prof. Antonio Foderaro

Vice Direttore Prof.ssa Annarita Ferrato

DELEGATI DEL DIRETTORE

Delegati del Direttore: – Prof. Salvatore Santoro, per l’alta formazione e la formazione permanente. – Prof. Vincenzo Schirripa, per l’orientamento e l’editoria

COORDINAMENTO DIDATTICO

Prof.ssa Annarita Ferrato Dott.ssa Doriana Fonte

SEGRETERIA GENERALE

Segretario Diac. Pasquale Antonio Cuzzilla

Vice-Segretario Dott.ssa Giovanna Rosaria Familari

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SEGRETERIA STUDENTI

Dott.ssa Giovanna Rosaria Familari Sig.ra Angela Porcino

AMMINISTRAZIONE

Economo Rag. Renato Longo

Vice-Economo Dott. Tancredi Attinà

BIBLIOTECA

Direttore Biblioteca

Responsabile Servizi di

biblioteca

Prof.ssa Caterina Borrello

Prof. Daniele Fortuna

Addetta Servizi di

biblioteca

Dott.ssa Maria Emanuela Arena

RIVISTA “ LA CHIESA NEL TEMPO”

Addetta alla Segreteria di Redazione Sig.ra Angela Porcino

PERSONALE AUSILIARIO

Sig. Carmelo Tripodi Sig. Salvatore Aliano

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DOCENTI Stabili: Caterina Borrello Michele Fontana Alessandro Carioti Mariangela Monaca Annarita Ferrato Pasquale Maria Morabito Antonio Foderaro

Incaricati: Giuseppe Alemanno Antonino Iannò Caterina Maria Arillotta Domenico Lazzaro Giorgio Bellieni Giuseppe Lazzaro Luciana Calabrò Gaetano Lombardo Stefania Maria Canale Domenico Maio Luigi Cannizzo Bertha Nsoyuni Antonio Carfì Stefano Ripepi Giovanna Cassalia Salvatore Santoro Valerio Chiovaro Giuseppe Saraceno Francesco Bruno Cirillo Vincenzo Schirripa Salvatore Coppola Marco Scordo Francesca Crisarà Antonino Paolo Sgrò Giacomo D’Anna Gianfranco Surace Domenico De Biasi Tiziana Tarsia Rosanna Fiore Maria Tripodi Doriana Fonte Pasquale Triulcio Daniele Fortuna Bruno Antonio Verduci Daniela Furfaro Vincenzo Zolea

Invitati: Maria Carmela Arlotta Maria Giovanna Monaca Loredana Benedetto Domenico Morabito Anna Cappelleri Vincenzo Petrolino Giuseppe Cartella Giuseppe Putortì Erminia Chizzoniti Domenica Quagliata Antonio Donghi Serena Stilo Maria Gelonese Enrico Tromba Massimo Ingrassia Angelo Vecchio Ruggeri Rosa Maria Marafioti

Lettrice: Beatriz Elena Marìn Taborda

Emeriti: Antonino Denisi Antonino Monorchio Nicola Ferrante Pietro Tebala Ercole Lacava

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RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI Rappresentante studenti al Consiglio d’Istituto Barbara Liberatori

Rappresentante studenti al Consiglio d’Istituto Simona Armagrande

Rappresentante studenti al Consiglio d’Amministrazione Valentina Murina

Rappresentante studenti al Consiglio di Biblioteca Maria Vita

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Parte Seconda

MANIFESTO DEGLI STUDI E ORARIO

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MANIFESTO DEGLI STUDI Laurea in Scienze Religiose

Insegnamenti I anno ECTS FP/01 – Storia della filosofia 1 6 FP/02 – Storia della filosofia 2 6 FP/03 (1 e 2) – Filosofia teoretica 1 e 2 9 FP/04 – Filosofia morale 3 SU/01 – Sociologia generale 3 SU/02 – Pedagogia generale 3 ST/01 – Storia della Chiesa 1 6 SB/01 – Introduzione alla Sacra Scrittura 6 TS/01 – Introduzione alla Teologia 3 AB/01 – Metodologia dello studio 2 AL/01 – Lingua greco biblico 1 3 AL/02 – Lingua moderna 3 AL/03 – Lingua latina 1 3 Altro 4 TOTALE 60

Insegnamenti II anno ECTS SB/02 (1 e 2) – Filologia ed esegesi AT 1 e 2 10 TS/02 - Teologia fondamentale 5 TS/03 - Teologia Dommatica 1 5 TS/04 - Teologia Dommatica 2 5 TP/01 – Teologia morale 1 5 TP/02 – Liturgia 3 ST/02 – Letteratura cristiana antica e Patrologia 5 ST/03 – Storia della Chiesa 2 6 FP/05 – Antropologia filosofica 3 SU/03 – Psicologia generale 3 AB/02 – Metodologia della ricerca scientifica 2 DO/01 – Disciplina Opzionale 3 SE/01 – Seminario 3 Altro 2 TOTALE 60

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Insegnamenti III anno ECTS TS/05 – Teologia Dommatica 3 5 TS/06 – Teologia Dommatica 4 5 TS/07 (1 e 2) – Teologia Dommatica 5.1 e 5.2 8 TS/08 (1 e 2) – Teologia Dommatica 6.1 e 6.2 6 SB/03 (1) Filologia ed Esegesi NT 1 5 SB/03 (2) Filologia ed Esegesi NT 2 5 SB/03 (3) Filologia ed Esegesi NT 3 5 TP/03 – Diritto Canonico 3 TP/04 – Teologia morale 2 3 DO/02 (1 e 2) – Discipline Opzionali 6 SE/02 – Seminario 3 Elaborato 6 TOTALE 60

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MANIFESTO DEGLI STUDI Laurea Magistrale in Scienze Religiose

Insegnamenti I anno ECTS TP/05 – Teologia pastorale 5 DP/04 – La funzione di insegnare nella Chiesa 3 SB/04 – Temi di teologia biblica 3 ST/04 – Storia delle religioni 3 SU/04 – Sociologia religiosa 3 SU/05 – Pedagogia religiosa 3 TP/06 – Catechetica 5 ST/05 – Arte e iconografia cristiana 3 SU/06 – Sociologia dell’educazione 3 SU/07 – Antropologia culturale 3 AL/04 – Lingua Straniera 3 DO/03 – Discipline Opzionali 6 SE/03 – Seminario 3 Altro 3

Indirizzo Pedagogico didattico ECTS DD/01 – Didattica generale 3 DD/02 – Teoria della scuola e Legislazione scolastica 3 DD/03 – Storia e fondamenti dell’IRC 3 Indirizzo Pastorale Ministeriale ECTS DP/01 – Teologia dei ministeri 3 DP/02 – Teologia spirituale 3 DP/03 – Metodologia catechetica 3 TOTALE 60

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Insegnamenti II anno ECTS TP/07 – Dottrina sociale della Chiesa 3 SU/08 – Psicologia religiosa 3 FP/06 – Temi di filosofia contemporanea 5 DI/01 – Bioetica 3 TS/09 – Teologia delle Religioni 5 ST/06 – Storia del movimento cattolico 3 DI/02 – Sociologia della comunicazione 3 SU/09 – Psicologia dello sviluppo 3 DO/04 – Discipline Opzionali 9 SE/04 – Seminario 3 Tirocinio (100 ore) 6 Tesi e prova finale 7

Indirizzo Pedagogico didattico ECTS DD/04 – Metologia e didattica dell’IRC 3 DD/05 – Laboratorio: Progetto educativo e programmazione didattica 3 DD/06 – Laboratorio: Unità di apprendimento 3 Indirizzo Pastorale Ministeriale ECTS DP/05 – Teologia pastorale speciale 3 DP/06 – Laboratorio: Itinerari di Evangelizzazione e catechesi 3 DP/07 – Laboratorio: Progetto pastorale 3 TOTALE 60

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CALENDARIO Anno Accademico 2013-2014

I semestre . . . . . . . . . 7 ottobre 2013

. . . . . . . . . 17 gennaio 2014

Vacanze natalizie . . . . . . . . . 16 dicembre 2013

. . . . . . . . . 6 gennaio 2014

Discussione tesi (sessione straordinaria) . . 19-20 dicembre 2013

Esami sessione invernale . . . . . . 27 gennaio 2014

. . . . . . 7 febbraio 2014

II semestre . . . . . . 10 febbraio 2014

. . . . . . 16 maggio 2014

Vacanze pasquali . . . . . . 14 aprile 2014

. . . . . . 25 aprile 2014

Esami sessione straordinaria primaverile . . 22 aprile 2014

. . 24 aprile 2014

Esami sessione estiva . . . . . . 26 maggio 2014

. . . . . . 13 giugno 2014

Discussione tesi (sessione ordinaria) . . 19 - 20 giugno 2014

Esami sessione autunnale . . . . . . 18 settembre 2014

. . . . . . 3 ottobre 2014

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si ricorda agli studenti che per sostenere gli esami, nelle sessioni previste dal calendario a.a. 2013-2014, è obbligatorio effettuare la prenotazione degli esami in modalità on line, nei termini perentori qui sotto indicati:

sessione invernale: 7 – 17 gennaio 2014

sessione straordinaria primaverile 3 – 10 aprile 2014

sessione estiva: 12 – 21 maggio 2014

sessione autunnale: 4 – 11 settembre 2014

TASSE: scadenza pagamento rate

Immatricolazione – iscrizione I anno laurea ottobre 2013

Iscrizione anni successivi 05 settembre 2013

I rata 29 novembre 2013

II rata 28 febbraio 2014

III rata 30 aprile 2014

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CALENDARIO Anno Accademico 2013-2014

LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE

I SEMESTRE – I ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario Intr. Sacra Scritt. Fil. teoretica 2 Greco biblico 1 Filosofia morale Fil. teoretica 1 15,15-16,00

Intr. Sacra Scritt. Metod. studio Greco biblico 1 Filosofia morale Fil. teoretica 1 16,00-16,45

Storia filosofia 1/a Fil. teoretica 1 Fil. teoretica 1 Latino 1 Sociologia gen. 17,00-17,45

Storia filosofia 1/a Fil. teoretica 1 Latino 1 Sociologia gen. 17,45-18,30

II SEMESTRE – I ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario Intr. Sacra Scritt. Storia Chiesa 1 Storia filosofia 2/a Introd. Teologia Lingua Straniera 15,15-16,00

Intr. Sacra Scritt. Storia Chiesa 1 Storia filosofia 2/a Introd. Teologia Lingua Straniera 16,00-16,45

Storia Chiesa 1 Pedagogia gen. Storia filosofia 2/b Storia filosofia 1/b 17,00-17,45

Storia Chiesa 1 Pedagogia gen. Storia filosofia 2/b Storia filosofia 1/b 17,45-18,30

I SEMESTRE – II ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario Sapienz. e Profeti Sapienz. e Profeti Teol. fondam. Pentat. e Libr. Stor. Psicologia gen. 15,15-16,00

Sapienz. e Profeti Pentat. e Libr. Stor. Teol. fondam. Pentat. e Libr. Stor. Psicologia gen. 16,00-16,45

Teol. morale 1 Teol. morale 1 Teol. fondam. Latino 1 Patrologia 17,00-17,45

Teol. morale 1 Metod. ric. scient. Patrologia Latino 1 Patrologia 17,45-18,30

II SEMESTRE – II ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario Storia Chiesa 2 Ecclesiologia Liturgia Cristologia Lingua Straniera 15,15-16,00

Storia Chiesa 2 Ecclesiologia Liturgia Cristologia Lingua Straniera 16,00-16,45

Antrop. filosof. Storia Chiesa 2 Seminario 1 Cristologia MO1 17,00-17,45

Antrop. filosof. Storia Chiesa 2 Seminario 1 Ecclesiologia MO1 17,45-18,30

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I SEMESTRE – III ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario Vangeli e Atti Mariologia Teologia trinitaria Teol. Sacr. 1 Teol. morale 2 15,15-16,00

Vangeli e Atti Mariologia Teologia trinitaria Teol. Sacr. 1 Teol. morale 2 16,00-16,45

Vangeli e Atti MO2 Teologia trinitaria Diritto Canonico MO 3 17,00-17,45

MO2 Diritto Canonico MO 3 17,45-18,30

II SEMESTRE – III ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario Corpus Paulinum Escatologia Teol. Sacr. 2 Corpus Johanneum Lingua Straniera 15,15-16,00

Corpus Paulinum Escatologia Teol. Sacr. 2 Corpus Johanneum Lingua Straniera 16,00-16,45

Corpus Paulinum Antrop. teol. Teol. Sacr. 2 Corpus Johanneum Seminario 2 17,00-17,45

Antrop. teol. Antrop. teol. Seminario 2 17,45-18,30

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LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE

I SEMESTRE – I ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Temi Teol. bibl. MO 2 Teologia Spirituale Catechetica Didattica gen. Sociol. relig. 15,15-16,00

Temi Teol. bibl. MO 2 Teologia Spirituale Catechetica Didattica gen. Sociol. relig. 16,00-16,45

Legisl. Antrop. cult. Catechetica Arte e icon. cri. Seminario 1 17,00-17,45

Legisl. Antrop. cult. Arte e icon. cri. Seminario 1 17,45-18,30

II SEMESTRE – I ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Sociol. educazione Teol. Past. Metod. catechetica Storia delle Rel. Lingua straniera 15,15-16,00

Sociol. educazione Teol. Past. Metod. catechetica Storia delle Rel. Lingua straniera 16,00-16,45

IRC Teol. Past. MO 1 Pedagogia relig. Funz. di ins. 17,00-17,45

IRC MO 1 Pedagogia relig. Funz. di ins. 17,45-18,30

I SEMESTRE – II ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

Sociol. comunic. MO 2 Teologia Spirituale Dottr. Soc. Chiesa Temi di filos. cont. Teol. spirituale 15,15-16,00

Sociol. comunic. MO 2 Teologia Spirituale Dottr. Soc. Chiesa Temi di filos. cont. Teol. spirituale 16,00-16,45

Psic. dello svil. Antrop. cult. Metod. Didat. IRC Temi di filos. cont. Seminario 2 17,00-17,45

Psic. dello svil. Antrop. cult. Metod. Didat. IRC Seminario 2 17,45-18,30

II SEMESTRE – II ANNO

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Orario

MO3 Teol. delle Relig. Psicol. religiosa Laboratorio Lingua straniera 15,15-16,00

MO3 Teol. delle Relig. Psicol. religiosa Laboratorio Lingua straniera 16,00-16,45

Bioetica Teol. delle Relig. MO 1 Storia del mov. catt. Laboratorio 17,00-17,45

Bioetica MO 1 Storia del mov. catt. Laboratorio 17,45-18,30

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Parte Terza

PROGRAMMI

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LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE RELIGIOSE (I anno LT)

FP/01 (1.1) Storia della filosofia 1 (Storia della filosofia antica)

Obiettivi:

a) sviluppare la capacità di problematizzare;

b) favorire un atteggiamento mentale dialogico;

c) avviare alla comprensione della filosofia come prassi di liberazione e

come tentativo di dare risposte di senso alla realtà che interpella l’uomo.

Poiché per alcuni studenti il corso rappresenta il primo approccio alla

filosofia, esso verrà strutturato nella sua prima parte come un’introduzione alla

disciplina e ai termini principali che ne sostengono l’impianto iniziale; nella

parte successiva si presenterà in prospettiva storica un panorama del pensiero

occidentale antico nei suoi tratti fondamentali.

Metodo:

Durante le lezioni frontali si darà spazio alla discussione critico-dialogica.

La trattazione manualistica di correnti e singoli autori sarà accompagnata

dalla lettura e commento di passi delle opere più significative (le indicazioni

bibliografiche relative saranno fornite di volta in volta con un congruo anticipo).

Contenuti:

• Cos’è la filosofia? • Introduzione alla terminologia filosofica delle origini. • I “Naturalisti” presocratici. • La svolta antropologica e l’umanesimo greco. • La sofistica. Protagora: il relativismo. Gorgia: il nichilismo. • Socrate: l’anima, l’etica, il metodo, la politica. • Platone: la metafisica, la concezione dell’uomo, la conoscenza, la psicologia, l’amore, lo Stato ideale. • Aristotele: la metafisica, la fisica, la matematica, la gnoseologia, la logica, l’etica, la poetica, la retorica, la politica. • Le scuole filosofiche del periodo ellenistico. • Il neoplatonismo di Plotino.

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Coloro che, per serie e documentate ragioni, fossero esonerati dalla frequenza o

avessero comunque debiti di frequenza, dovranno concordare col docente un

programma alternativo e/o integrativo.

BIBLIOGRAFIA Testo base: G. REALE–D. ANTISERI, Storia della filosofia, Vol. I, La Scuola, Brescia

2012.

Testi consigliati: N. ABBAGNANO, La filosofia antica I, UTET, Torino 2013. G. REALE–D. ANTISERI, Storia della Filosofia Antica 1, Vita e pensiero,

Milano 1989-1992.

Prof.ssa Giovanna Cassalia

FP/01 (1.2) Storia della filosofia 1 (Storia della filosofia medievale)

Prof. Gaetano Lombardo

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FP/02 (2.1) Storia della filosofia 2 (Storia della filosofia moderna)

Obiettivi:

Il corso si propone di introdurre alle correnti di pensiero e alle principali

problematiche filosofiche dell’epoca moderna. Si porrà in luce la complessità

del pensiero moderno, nell’ambito del quale è possibile individuare almeno due

differenti impostazioni filosofiche: quella che, inaugurata da Galileo e Cartesio,

mira a dare un fondamento alla moderna scienza matematica della natura, e

quella che, sviluppata soprattutto da Pascal e da Vico, eleva a oggetto

d’indagine problemi di tipo storico ed esistenziale. Particolare attenzione verrà

dedicata allo studio dei classici, per acquisire le competenze necessarie alla

comprensione del lessico dei principali autori e sviluppare una terminologia

filosofica specifica.

Contenuti:

Ci si soffermerà sui seguenti momenti fondamentali della storia della

filosofia moderna:

- Umanesimo e Rinascimento. La rivoluzione scientifica: Galileo e Bacone

- Il Razionalismo: Cartesio, Hobbes, Spinoza, Leibniz

- I limiti della scienza naturale matematica: Pascal, Vico

- L’Empirismo inglese: Locke, Berkeley, Hume

- L’Illuminismo e il Criticismo: Kant

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

REALE-ANTISERI, Storia della filosofia, Vol. II, Dall’Umanesimo a Kant, La

Scuola, Brescia 1997.

Brani antologici scelti da:

R. Cartesio, Meditazioni metafisiche, Discorso sul metodo

B. Spinoza, Ethica more geometrico demonstrata

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B. Pascal, Pensieri

G.B. Vico, La scienza nuova

I. Kant, Critica della ragion pura, Critica della ragion pratica, Critica del

Giudizio.

Testo consigliato:

C. Ciancio, Cartesio o Pascal? Un dialogo sulla modernità, Rosenberg &

Sellier, Torino 1995.

Prof. Domenico Lazzaro

FP/02 (2.2) Storia della filosofia 2 (Storia della filosofia contemporanea)

Prof.ssa Anna Cappelleri

FP/03 (1.1) Filosofia teoretica (Filosofia della natura)

Il corso si propone di presentare l’ente sensibile-cosmico nelle sue

coordinate materiali-spazio-temporali, come oggetto di pensabilità filosofica nel

contesto di una ontologia generale.

Si offre quindi qualche spunto di epistemologia, come pensiero

metascientifico.

Definizione e compiti della filosofia della natura: l’oggetto, il metodo,

importanza e utilità della filosofia della natura.

Quantità e movimento: la quantità: estensione e numero; il movimento.

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spazio e tempo: la realtà dello spazio e del tempo; relatività di spazio e

tempo. Qualità e causalità. La sostanza nel mondo fisico: esistenza e

conoscibilità della sostanza; molteplicità e mutabilità sostanziali; l’ilemorfismo.

La sostanza vivente: vitalismo o meccanicismo; informazioni scientifiche sulla

vita; approfondimento filosofico del fenomeno della vita; origine della vita. Il

mondo universo: la struttura del mondo; il valore del mondo.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

B. MONDIN, Manuale di filosofia sistematica, VoI. II: Epistemologia.

Cosmologia, Studio Domenicano, Bologna 1999.

Testi consigliati:

L.J. ELDERS s.v.d., La filosofia della natura di San Tommasod’Aquino, Città

del Vaticano 1996.

R. COGGI op., La filosofia della natura, Studio Domenicano, Bologna 1997.

L. CONGIUNTI, Lineamenti di filosofia della natura,Città del Vaticano 2010.

J. MARITAIN, La filosofia della natura, Morcelliana, Brescia 1974.

J. MARITAIN, I gradi del sapere (cap. IV), Morcelliana, Brescia 1974.

Prof. Domenico Maio

FP/03 (1.2) Filosofia teoretica (Filosofia dell’essere e della conoscenza)

Il corso si propone di avviare una riflessione attorno al problema del

rapporto tra l’istanza razionale, nelle sue differenti forme, e l’istanza veritativa,

così come si è configurato nel dibattito filosofico. L’obiettivo è quello di

mostrare le modalità più significative del rapporto e di prospettare un criterio

veritativo capace di assumere il contributo dei diversi approcci, individuando la

possibilità di un percorso filosofico capace di riformulare il rapporto tra le due

istanze, a fronte dei tentativi espressi che tendono o a assimilarle o a separarle.

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A partire da questo chiarimento, si procederà a indicare i fondamentali modelli

di ontologia e Teodicea.

Durante il corso saranno analizzati i seguenti argomenti

La conoscenza come atto e come relazione. Conoscenza ed essere. Verità,

oggettività ed errore nella percezione sensibile. Immediatezza intenzionale e

realismo. La conoscenza concettuale. Formazione e natura del concetto. I

giudizi. Astrazione ed esperienza. Conoscenza per connaturalità. La verità

realistica. Altre versioni della verità. Le note della verità realistica. Situazioni

della mente riguardo alla ricerca della verità. Evidenza. Fede. L’opinione. Gli

errori. I principi dell’ente. Sostanza e accidenti. Materia e forma. Atto e

potenza. L’essenza e l’atto di essere. Gli aspetti trascendentali dell’ente.

Nozione di proprietà trascendentale. L’unità. La verità trascendentale e i suoi

riflessi gnoseologici ed epistemologici. La bontà trascendentale e i suoi riflessi

sull’etica. L’essere come sorgente di attività e di causalità. Essere e agire.

Nozione di causa. Formulazioni del principio di causalità. Cause intrinseche e

cause estrinseche. La filosofia e il problema di Dio. Natura, oggetto e metodo

della teologia filosofica. Differenze con la filosofia della religione, la storia

delle religioni e la teologia. L’esistenza di Dio.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

B. MONDIN, Il problema di Dio, ESD 1999.

A. LLANO, Filosofia della conoscenza, Le Monnier 1987.

TOMMASO D’AQUINO, L’ente e l’essenza, Città Nuova 1998.

G. GIANNINI, Tesi di Ontologia tomista, Città Nuova 1980.

Appunti e dispense

Prof. Giuseppe Lazzaro

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FP/04 Filosofia morale

Lo studio della disciplina, sia per i contenuti specifici che per le

sollecitazioni alla riflessione che da tali contenuti vengono, costituisce un

momento fondamentale per la formazione filosofica. Il programma si articola in

due sezioni: la prima riguarda i fondamenti della Morale in un approccio storico

e attraverso concetti-chiave che derivano dalla lezione cristiana; la seconda

concerne i modelli presenti nel pensiero contemporaneo con particolare

riferimento all’etica della responsabilità.

Obiettivi:

- comprendere il legame della riflessione etica con la visione antropologica

storicamente determinata;

- conoscere i principali snodi concettuali in una prospettiva storica;

- saper utilizzare i contenuti della disciplina per una maggiore;

comprensione della realtà ed una riflessione personale sulle

problematiche contemporanee.

Parte I: I fondamenti dell’Etica

Introduzione all’etica attraverso un approccio storico: concetto di etica, di

persona; morale e libertà; relativismo e utilitarismo etico; etiche della

responsabilità; etiche della convinzione; morale universale assoluta e

relativa; rigorismo e lassismo; bene e male.

Parte II: I modelli di risposta nel pensiero contemporaneo.

Analisi di alcuni modelli di risposta critica alla domanda sul bene e

sull’agire corretto: l’etica della responsabilità nel pensiero filosofico del

Novecento.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

A. DA RE, Filosofia morale, Milano 2003.

H. JONAS, Il principio responsabilità, Torino 1993, (passi scelti).

Prof.ssa Francesca Crisarà

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SU/01 Sociologia generale

Il corso di sociologia generale vuole fornire agli studenti le basi

fondamentali della sociologia, attraverso l’acquisizione di alcune delle categorie

necessarie per apprendere come leggere il cambiamento a partire dalle relazioni

sociali che costituiscono e informano la società stessa. Durante il ciclo degli

incontri verrà data un particolare rilevanza alla sociologia relazionale, alla sua

origine, ai più recenti sviluppi e al ruolo che gli attori sociali ricoprono

nell’ambito di questa corrente di pensiero sempre più riconosciuta a livello

internazionale.

Il programma del corso si articola in due sezioni principali:

1) nella parte generale verranno illustrati i fondamenti teorici della

disciplina a partire dai presupposti della sociologia relazionale;

2) la seconda parte del corso verterà sull’approfondimento del concetto di

riflessività e soggettività nell’ambito della società contemporanea con una

particolare attenzione all’applicazione della metodologia

dell’osservazione diretta nei contesti socio-educativi.

BIBLIOGRAFIA

Testi consigliati:

P. TERENZI, Percorsi di sociologia relazionale, Franco Angeli, Milano 2012

P. DONATI-M.S. ARCHER, Riflessività, modernizzazione e società civile,

Franco Angeli, Milano, 2010.

T. TARSIA, Educare lo sguardo. Esperienze e proposte formative

sull’osservazione nelle scienze sociali, Aracne, Roma, 2009.

Prof.ssa Tiziana Tarsia

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SU/02 Pedagogia generale

Il corso intende coniugare le due linee di tendenza sviluppatesi nel corso dei

secoli intorno al concetto di educazione. Mentre la cultura pedagogica, che si è

sviluppata attorno all'asse Comenio-Herbart-Scienze dell'Educazione, è stata in

prevalenza assorbita dal problema del "metodo" (nel senso comunque ampio di

strategia complessiva di fini e mezzi), la tradizione della pedagogia filosofica -

le filosofie dell'educazione, come oggi in genere sono definite - ha invece

privilegiato la riflessione sul senso e sulla prospettiva dell'educazione in sé, del

nesso fini-valori, dei rapporti tra progetti sociali e strategie educative, sul rigore

dei modelli e del linguaggio pedagogico, ponendosi lo scopo, in altri termini, di

pensare e ripensare criticamente il fatto educativo.

Definizione di pedagogia e sua evoluzione nel tempo; la mappa delle teorie

pedagogiche contemporanee.

La questione dell'educabilità: fine, finalità e obiettivi dell'azione

pedagogica; la metodologia pedagogica; la professionalità educativa tra vecchie

e nuove istanze; educazione e globalizzazione.

Il metodo preventivo di don Bosco; don Milani e la scuola di Barbiana; il

personalismo pedagogico di Maritain; la pedagogia di Dio da alcune pagine

della Sacra Scrittura e dall'Enciclica "Lumen

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

G. CHIOSSO, Elementi di pedagogia, La Scuola, Brescia 2002.

Testi consigliati:

A. MERCATALI, Pedagogia. Educare oggi, La Scuola- Antonianum, Brescia-

Roma 1991.

J. MARITAIN, L’educazione della persona, La Scuola, Brescia 1970.

G.B. BOSCO, Il sistema preventivo di don Bosco, Elle Di Ci, Leumann, Torino.

SCUOLA DI BARBIANA, Lettera ad una professoressa, Ed. Fiorentina,

Firenze 1976.

Prof. Vincenzo Zolea

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ST/01 Storia della Chiesa 1

Obiettivi:

Il corso intende condurre lo studente nella conoscenza della storia della

Chiesa dei primi tredici secoli, privilegiando (data la vastità della materia)

quelle fasi e quei personaggi particolarmente incisivi nel contesto sociale,

culturale, economico e religioso progressivamente analizzato.

Età Antica: l. Storia della Chiesa e teologia. 2. Il contesto storico-religioso

del giudaismo palestinese. 3. Gesù di Nazareth. 4. La comunità di

Gerusalemme e la predicazione apostolica in rapporto al mondo pagano. 5.

Cristianesimo e Impero: dinamiche di organizzazione ecclesiastica e

pluralità di atteggiamenti innanzi alle persecuzioni. 6. Il Martirio dei primi

cristiani (Gli Atti dei Martiri, Le Passioni, Le Leggende dei martiri) 7. Il

problema della gnosi e le principali eresie. 8. L'età costantiniana. 9. Da

Teodosio al Concilio di Calcedonia (451). 10. Apologie dei Padri della

Chiesa e degli scrittori ecclesiastici. 11. Origine e sviluppo del

monachesimo. 12. Gregorio Magno. 13. Mondo arabo ed Europa cristiana.

Età Medioevale: 1. Il progressivo distacco Oriente-Occidente nel corso del

secolo VII. 2. La graduale affermazione del ruolo del Papato. 3. L'età della

"questione iconoclasta". 4. La nascita dello Stato Pontificio, l'ascesa di

Carlo Magno e la sua coronazione. 5. La cristianità oltre i regni franchi:

Spagna, Inghilterra. 6. Fozio e la questione del filioque. 7. Il X secolo: la

situazione del Papato ed i tentativi di ricostituzione dell'Impero (Ottoni e

Salii). 8. Le riforme monastiche: Benedetto di Aniano, Monachesimo

Lorenese, Cluny, Citeaux, l'eremitismo. 9. Gregorio VII e la riforma. 10. Le

Crociate. 11. Gli albori di una spiritualità nuova; movimenti ereticali (Catari

e Valdesi). 12 L'ascesa di Innocenzo III. 13. Nascita e diffusione degli

ordini mendicanti.

Approfondimenti:

Durante il corso, previsto per quest’anno, si faranno assurgere a "case

study": "Gregorio Magno e la missione agli Angli" e gli "Autografi di

Francesco d'Assisi. Analisi della Benedictio fratri Leoni".

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Metodo:

Lezioni frontali. lettura ed interpretazione di fonti storiche, utilizzo di

materiale audiovisivo finalizzato anche ad un approccio all'arte espressa dal

cristianesimo nel corso dei secoli.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

A.M. ERBA–P.L. GUIDUCCI (a cura di), La Chiesa nella storia. Duemila anni

di cristianesimo, Elledici, Torino 2008, 2 voll.

Testi consigliati:

Età Antica:

M.B. DURANTE MANGONI–G. JOSSA (edd.) Giudei e Cristiani nel I secolo.

Continuità, separazione, polemica, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2006.

P. SINISCALCO, Il cammino di cristo nell’impero romano, Laterza, Roma-

Bari 1992.

Età Medioevale:

A. VAUCHEZ (a cura di), Storia del Cristianesimo, vol. IV, Borla/Città Nuova,

Roma 1999.

F. CARCIONE, Le Chiese d'Oriente. Identità, patrimonio e quadro storico

generale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998.

Prof. Pasquale Triulcio

SB/01 Introduzione alla Sacra Scrittura

Il corso si propone di presentare gli elementi fondamentali per un

accostamento globale alla Bibbia in quanto testo scritto e in quanto Parola di Dio e conseguentemente per la sua corretta interpretazione ed il suo adeguato

uso nella vita della Chiesa.

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Cominceremo la prima parte descrivendo, a grandi linee, la “Terra Santa”.

Per favorire un primo approccio al testo, presenteremo il contenuto di massima

dei singoli libri, nel contesto delle suddivisioni del testo sacro nella tradizione

cristiano-cattolica. Man mano che procederemo in questa presentazione, daremo

una rapida ricostruzione dei corrispettivi periodi storici (Pentateuco: dai

patriarchi all’Esodo; Storia deuteronomistica e Libri delle Cronache:

dall’insediamento in Canaan all’esilio in Babilonia, ecc.), fino alla seconda

caduta di Gerusalemme. Potremo così apprezzare la differenza tra la “storia

narrata ” nella Bibbia e la “storia accaduta”, una delle chiavi per introdurci

alla “verità” della Bibbia.

Inizieremo la seconda parte occupandoci dei testi originali dei libri biblici,

trattando di conseguenza della storia del testo, della critica testuale e

accennando alle moderne edizioni dei testi originali dell’AT e del NT. Ci

introduciamo in questo modo alle questioni riguardanti la definizione del

canone biblico, nel contesto della “canonicità-normatività” della Bibbia. La

fondazione ultima di questa autorevolezza sarà individuata nell’ispirazione dei

testi biblici, nel cui contesto collocheremo la corretta concezione della loro

“verità”. Concluderemo accennando al rapporto tra Rivelazione, identificata

con la Parola di Dio manifestatasi nella storia, e Bibbia, che ne è l’attestazione

autorevole. Nella terza parte del corso l’attenzione primaria sarà rivolta ai principi

dell’interpretazione della Bibbia. La tradizionale “lettura nello Spirito” (DV 12)

e i “sensi della Scrittura” saranno rivalutati alla luce delle moderne acquisizioni

nel campo dell’ermeneutica. Qui collocheremo l’esegesi, motivando la sua

importanza per la “lettura credente” della Bibbia, e l’ attualizzazione, con i suoi

passaggi. A completamento di questa trattazione proporremo una breve

valutazione di alcune edizioni della Bibbia in lingua italiana, nella

consapevolezza che ogni traduzione è già una forma di interpretazione. Di fatto

poi la traduzione dai testi originali è passaggio indispensabile per l’uso della

Bibbia nei contesto odierni. La tappa conclusiva del corso riguarderà proprio i

soggetti che interpretano la Bibbia nella vita della Chiesa e alcuni ambiti

ecclesiali attuali in cui la Bibbia assume un ruolo particolarmente significativo.

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BIBLIOGRAFIA

Testo base:

L. MAZZINGHI, Storia d’Israele dalle origini al periodo romano, Edizione

Dehoniane, Bologna 2007.

R. FABRIS E COLLABORATORI, Introduzione generale alla Bibbia, Logos

1, 2° edizione rinnovata, Elle Di Ci, Leumann, Torino 2006.

Testi consigliati:

G. BOSCOLO, La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Scrittura,

Edizioni Messaggero 2009.

A.M. ARTOLA–J.M. SÁNCHEZ CARO, Bibbia e Parola di Dio, Introduzione

allo studio della Bibbia 2, Paideia Editrice 1994.

V. MANNUCCI, Bibbia come Parola di Dio. Introduzione generale alla Sacra

Scrittura, Editrice Queriniana 199112.

P. BOVATI-P. BASTA, “Ci ha parlato per mezzo dei profeti”. Ermeneutica

Biblica, S. Paolo - GBP 2012.

BENEDETTO XVI, Esortazione Apostolica postsinodale Verbum Domini,

Libreria Editrice Vaticana 2010.

PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella

Chiesa, Libreria Editrice Vaticana 1993.

EADEM, Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana,

Libreria Editrice Vaticana, 2001.

La Bibbia nella missione della Chiesa. Atti del XVI Convegno Nazionale

dell’Apostolato Biblico (1-3 febbraio 2008), Notiziario dell’Ufficio

Catechistico Nazionale 37 (2008), n.1.

Prof. Francesco Bruno Cirillo

TS/01 Introduzione alla teologia

Il Corso si propone di suscitare nello studente il “fascino” della riflessione

teologica, di suggerire una metodologia idonea all’approfondimento dei

contenuti dottrinali e di favorire l’acquisizione del lessico teologico di base. Il

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carattere specifico di “introduzione” del Corso non prevede la trattazione

dogmatica esaustiva di argomenti dottrinali, bensì il raggiungimento di una

“sensibilità” teologica embrionale, che susciti nello studente il desiderio di

frequentare i Corsi Teologici più specifici ed impegnativi.

Tali obiettivi saranno progressivamente proposti al discente attraverso la

presentazione di alcune questioni di fondo della teologia: il rapporto tra filosofia

e teologia, l’evoluzione della metodologia teologica, l’esplicitazione del dogma

nella storia della teologia, l’ineliminabile e feconda relazione tra Teologia,

Scrittura, Tradizione e Magistero.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

L. SCHEFFCZYK, Fondamenti del dogma. Introduzione alla dogmatica,

Lateran University Press, Città del Vaticano 2010.

CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, nn. 27-1065.

RUFINO, Spiegazione del Credo, in QUACQUARELLI A. (a cura di), Collana

di testi patristici 11, Città Nuova Editrice, Roma 1993.

Prof. Bruno Antonio Verduci

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AB/01 Metodologia dello studio

Obiettivi:

Il corso ha l’obiettivo di stimolare un atteggiamento strategico verso lo

studio, alimentando negli studenti la consapevolezza dei propri processi

cognitivi e delle strategie adottate, la motivazione intrinseca allo studio, la

capacità di pianificare e regolare la personale attività di studio e di valutare le

proprie abilità e strategie in modo flessibile, la fiducia in sé e la propensione ad

utilizzare le strategie opportune.

Contenuti:

Che cosa è la metodologia dello studio, introduzione e definizioni generali;

Metodologia generale: fasi e strategie dello studio; L'impegno e la motivazione

nello studio; Pianificazione dello studio e programmazione dei tempi;

Condizioni dello studio (fisiologiche; fisiche; di attenzione); Le fasi dello

studio; Tecniche di sottolineatura seguire le lezioni; Tecniche per prendere

appunti; Gli schemi: come ricavarli e come crearli; Strategie di lettura; Modalità

di valutazione delle strategie di lettura; Fonti e strategie di apprendimento;

Gestione dell’ansia; L’ansia da esame; Gestione delle interrogazioni; Affrontare

gli elaborati scritti; Laboratori di metodologia (esercitazioni).

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

L. MACARIO–A. BUONVICINO–M. DEFENDI ROCCHI, Studiare con

piacere e in modo efficace, LAS, Roma 1997.

J. M. PRELLEZO–J. M. GARCIA, Invito alla ricerca, IV ed., LAS, Roma

2007.

G. LORIZIO–N. GALANTINO, Metodologia teologica. Avviamento allo studio

e alla ricerca pluridisciplinari, III ed., San Paolo, Cinisello Balsamo 2004.

Prof.ssa Annarita Ferrato – Prof. Gianfranco Surace

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AL/01 Lingua greco biblico/1

Obiettivi di apprendimento:

1)Saper identificare gli elementi fondamentali del sistema linguistico greco

e saperli confrontare con l’italiano;

2)Saper leggere e comprendere, anche con l’uso della traduzione

contrastiva, semplici testi greci individuandone gli elementi

morfosintattici;

3)Saper individuare alcuni aspetti nodali dei testi biblici anche attraverso

l’osservazione degli elementi morfologico-lessicali.

Grammatica:

La fonetica. La composizione delle parole. La prima e la seconda

declinazione. Aggettivi di I classe e pronomi . La terza declinazione e gli

aggettivi di II classe. La coniugazione verbale dei verbi in ω e in µι : generalità. La coniugazione verbale dei verbi in ω e in µι: presente indicativo.

Approfondimento:

L’uso dei tempi verbali nei Vangeli. Lettura, analisi morfosintattica,

traduzione e analisi stilistico-lessicale di antologia di testi di Luca sull’infanzia

di Gesù.

BIBLIOGRAFIA

Testo base: B. CORSANI, Guida allo studio del greco del nuovo testamento, S.B.B.F.,

Roma.

Vocabolario di greco antico a scelta (es. Romizi, Dizionario greco antico, Zanichelli).

Testi consigliati: CARREZ, Le lingue della Bibbia, Edizioni Paoline.

MERK, Novum Testamentum graece e latine oppure NESTÈ-ALLAND, Nuovo

Testamento greco, latino, italiano, ed. S.Paolo.

BOZZETTI–BORSANO, Dizionario di base del N.T. greco-italiano, Librerie

Sacre Scritture.

Prof.ssa Maria Giovanna Monaca

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AL/03 Lingua latina 1

Cenni introduttivi sulle origini di Roma e della sua lingua.

Fonologia

L’alfabeto e la pronuncia latina. La grafia. I fonemi. Le vocali. La sillaba. La

“quantità”. L’accento. Analisi di un testo latino: affinità e differenze rispetto

all’italiano.

Elementi costitutivi della frase

Soggetto, predicato. Sintagma predicativo, espansione. Accordo di soggetto e

predicato. Funzione attributiva e predicativa. I principali complementi indiretti.

La sintassi del periodo

Il periodo. La coordinazione. Le congiunzioni coordinanti. La subordinazione.

Le congiunzioni subordinanti. Morfologia del nome. Concetto di flessione. Le

cinque declinazioni.

Morfologia dell’aggettivo. Aggettivi di I e II classe, pronominali, sostantivati,

numerali. Comparazione degli aggettivi.

Morfologia del pronome. Generalità e classificazione.

Morfologia del verbo. Paradigma del verbo. Verbi transitivi e intransitivi.

Le quattro coniugazioni attive e passive. La coniugazione deponente.

La sintassi dei casi. Gli elementi essenziali della frase. Alcuni costrutti

(infinitive, finali, cum + congiuntivo).

Lettura e comprensione di semplici brani.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

C. GUSMINI – G. MONFRONI – R. ROMUSSI, Corso di Latino modulare

Nexus, Marietti, Scuola-Petrini, Torino 2002.

Prof.ssa Maria Arlotta

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LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE RELIGIOSE (II anno LT)

SB/02 (1) Filologia ed Esegesi AT

(Pentateuco e Libri Storici)

Il Corso ha per obiettivo la conoscenza del Pentateuco nel suo insieme e

nelle sue singole parti. A partire dallo studio delle sue origini e della finalità

della sua composizione si giunge a cogliere l'importanza ed il messaggio di

ciascuno dei libri.

Contenuti :

L’unità del Pentateuco ed il problema del suo autore. La dimensione

letteraria: leggi e racconti. Gli studi critici sul Pentateuco ed i Libri Storici.

Struttura dei singoli libri e linee teologiche essenziali e portanti. La storia

deuteronomistica e cronistica.

Studio esegetico di Gen 1,1-2,4a; Gen 2,4b-25; Es 20,1-17; Lev 16,1-34;

Dt 6,1-25.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

G. BORGONOVO (e coll.), Torah e storiografie dell’Antico Testamento, LDC,

Torino 2012. Testi consigliati:

A. ROFÈ, Introduzione alla letteratura della Bibbia Ebraica. 1 Pentateuco e

libri storici , Paideia, Brescia 2011.

F. GARCIA LOPEZ, Il Pentateuco, Paideia, Brescia 2004.

F. CRUSEMANN, La torà, Paideia, Brescia 2008.

M. SETTEMBRINI, Nel Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della

Bibbia, Edizioni San Paolo, Roma 2012.

Prof. Marco Scordo

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SB/02 (2) Filologia ed Esegesi AT

(Sapienziali e Profeti)

Obiettivi del corso:

Il corso si propone di favorire l’apprendimento e l’applicazione del metodo

esegetico, con particolare attenzione all’approccio filologico.

Contenuti della disciplina:

I Profeti: vocazione e missione dei profeti; introduzione ai singoli libri

profetici; escatologia e apocalittica nei profeti.

I Sapienziali: sapienza biblica e sapienza extrabiblica; introduzione ai

singoli libri sapienziali; la prospettiva sapienziale dall’Antico al Nuovo

Testamento; personaggi e temi ricorrenti.

Saggi di esegesi: l’approccio relazional-comunicativo; Osea 1-3; le Formule

di Invito all’Ascolto di Prov 1-9; Sir 51,13-30.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

G. CAPPELLETTO- M. MILANI, In ascolto dei profeti e dei sapienti.

Introduzione all’Antico Testamento II, Ed. Messaggero, Padova 1992.

A. NICCACCI, La casa della Sapienza. Voci e volti della Sapienza biblica, San

Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 1994.

Appunti del docente.

Prof. Valerio Chiovaro

TS/02 Teologia fondamentale

Obiettivi:

«La Rivelazione è la vera stella di orientamento per l’uomo» (Fides et Ratio

15). Il corso intende mostrare in che modo la rivelazione cristiana è una

proposta di senso pieno e definitivo per l’uomo di ogni tempo, ed in particolare

anche per l’uomo contemporaneo. L’obiettivo è quello di mostrare la

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“credibilità” della rivelazione, tenendo conto della sua triplice articolazione

(teologica, storica e antropologica) così come è delineata dall’enciclica Fides et

Ratio: «La rivelazione immette nella storia un punto di riferimento da cui

l’uomo non può prescindere, se vuole arrivare a comprendere il mistero della

sua esistenza» (Fides et Ratio 14).

Contenuti:

Si considerano già acquisiti (dal corso di Introduzione alla Teologia) i temi

relativi alla natura della Rivelazione e alla sua trasmissione.

Al fine di mostrare la “credibilità” della rivelazione saranno affrontati i

seguenti temi: lo statuto epistemologico della teologia fondamentale; l’orizzonte

culturale della post-modernità; l’essere umano aperto a credere alla rivelazione;

la relazione tra fede e ragione; il rapporto tra Cristologia e ricerca storica;

Cristologia fondamentale e titoli cristologici (Messia, Figlio dell’uomo, Figlio

di Dio); la Risurrezione di Gesù; spunti di ecclesiologia fondamentale

(credibilità della Chiesa fondata sulla testimonianza); unicità di Gesù Cristo e

valore salvifico delle religioni non cristiane.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

R. FISICHELLA, La rivelazione: evento e credibilità. Saggio di teologia

fondamentale, Corso di teologia sistematica 2, EDB, Bologna 2002.

Testi consigliati:

D. HERCSIK, Elementi di teologia fondamentale. Concetti, contenuti, metodi,

Manuali, Bologna 2006.

W. KERN–H.J. POTTMEYER–M. SECKLER, ed., Corso di Teologia

fondamentale, 1-4, Brescia 1990.

S. PIÉ-NINOT, La teologia fondamentale. «Rendere ragione della speranza»

(1Pt 3,15), BTC 121, Brescia 2010.

Prof. Giuseppe Saraceno

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TS/03 Teologia Dommatica 1 (Cristologia)

Obiettivo del corso è quello di offrire agli studenti una conoscenza

approfondita del dogma cristologico attraverso un serio e documentato excursus

biblico, patristico e magisteriale.

Si cercherà di inserire gradualmente i discenti nel linguaggio cristologico

antico, moderno e contemporaneo, al fine di offrire una corretta comprensione

dottrinale e teologica circa i due “estremi” della cristologia rilevati

dall’incarnazione del “Verbum caro factum”: l’unicità della Persona di Cristo e

la sua duplice natura umana e divina.

I contenuti della disciplina si articoleranno secondo la seguente partizione:

Prima parte: Il mistero di Cristo nella Sacra Scrittura; fondamenti

veterotestamentaria e l’evento “Gesù Cristo” nel Nuovo

Testamento;

Seconda parte: Lo sviluppo del Dogma Cristologico;

Terza parte: Il mistero di Cristo nella riflessione teologica;

Quarta parte: La vita in Cristo.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

Gli studenti dovranno scegliere un testo di riferimento tra i seguenti consigliati:

A. AMATO, Gesù il Signore, saggio di cristologia, in Corso di Teologia

Sistematica, Dehoniane, Bologna 1999;

M. BORDONI, Gesù di Nazareth, presenza, memoria, attesa, in Biblioteca di

Teologia Contemporanea 57, Queriniana, Brescia 2004.

M. SERENTHÀ, Gesù Cristo ieri, oggi e sempre, saggio di cristologia,

Elledici, Leumann, Torino 2005.

M. GRONCHI, Trattato su Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore, In Nuovo Corso

di Teologia Sistematica 3, Queriniana, Brescia 2008.

Prof. Domenico De Biasi

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TS/04 Teologia Dommatica 2 (Ecclesiologia)

Il corso intende offrire allo studente gli strumenti necessari per lo studio e la

comprensione della Teologia sulla Chiesa, attraverso le fonti bibliche, storiche e

magisteriali, con particolare attenzione all’Ecclesiologia del Vaticano II.

Il corso si strutturerà in due parti:

Nella Prima parte, che chiameremo Parte Storica, cercheremo di capire

come la Chiesa si sia autocompresa e sviluppata nello scorrere dal tempo.

Partiremo dalla sua prefigurazione nella storia del Antico Testamento per

passare poi alla sua istituzione alla luce della tradizione del Nuovo Testamento.

Particolare attenzione presteremo poi all’Ecclesiologia patristica e

medievale.

Per concludere con l’approfondimento del trattato ecclesiologico di alcuni

grandi Concili e in particolare quello di Trento e Vaticano I.

Nella Seconda parte, che chiameremo Parte Sistematica, approfondiremo

l’Ecclesiologia alla luce dei Documenti del Concilio Vaticano II. In particolare

studieremo la genesi e il contenuto della Costituzione Dogmatica Lumen

Gentium per comprendere la natura e l’essenza della Chiesa attraverso l’analisi

delle principali tematiche conciliari, quali la categoria del popolo di Dio,

l’ecclesiologia di comunione, la sua essenziale natura missionaria ed

escatologica.

Il corso si svolgerà con l’uso di “lezione frontale” e discussione con gli

studenti degli argomenti contenuti nel programma.

Le lezioni si svolgeranno tenendo conto del testo di riferimento e dei

documenti conciliari. Durante il corso verrà fornito allo studente materiale utile

e complementare per la sintesi personale e una maggiore comprensione del

trattato ecclesiologico.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

M. SEMERARO, Mistero, comunione e missione. Manuale di ecclesiologia,

Dehoniane, Bologna 1998.

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M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, S. Paolo,

Cinisello Balsamo (MI) 1995.

Prof. Giacomo D’Anna

TP/01 Teologia morale 1

Il corso, partendo da una lettura del documento Bibbia e Morale e da una

riflessione approfondita della morale giovannea, si propone di presentare alcuni

elementi di Teologia morale Fondamentale.

In primo luogo si rifletterà su quella che è la verità fondamentale sull’uomo

creato da Dio a sua “ immagine e somiglianza “. Da questa verità biblica,

oggetto della nostra fede, scaturiscono tutte le esigenze morali che il Magistero

della Chiesa ha costantemente presentato nel corso dei secoli.

Sempre restando ancorati alla prospettiva della Scrittura, come suggeriva il

Concilio (OT. 16), si proporrà la morale come risposta alla chiamata di Dio che

vuole fare partecipe ogni uomo alla sua vita divina e guidarlo alla salvezza (GS.

33).

I comandamenti in quanto automanifestazioni di Dio saranno presentati

come linee guida che ci aiutano a trovare la strada maestra per diventare simili a

Lui, rimanere nel Suo amore (Gv 15) e possedere la vita eterna (I Gv 5,13).

Si analizzerà poi l’agire del cristiano maturato sulla base della responsabilità

personale dinanzi a Dio, tenendo presente le condizioni generali e le qualità che

ogni azione deve possedere per contribuire al raggiungimento del fine ultimo

dell’uomo (Mt 19,16ss).

Tenendo quindi presente il nesso inscindibile tra libertà e verità (vs. 31-32)

si tratterà della coscienza come norma soggettiva della moralità; dell’identità

morale del cristiano alla sequela di Cristo; del peccato e dei peccati come azioni

moralmente cattive; della conversione come dono di Dio; delle virtù come

amore per i valori autentici, desiderio e impegno dell’uomo a diventare sempre

più simile a Dio.

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BIBLIOGRAFIA Testo base: PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Bibbia e Morale. Radici bibliche

dell’agire cristiano, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2008. GIOVANNI PAOLO II, Veritatis splendor, Libreria Editrice Vaticana, Città del

Vaticano 1993. K. DEMMER, Interpretare e agire. Fondamenti della morale cristiana,

Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 1989. Testi consigliati: AA.VV., Nuovo dizionario di Teologia morale, Edizioni San Paolo, Cinisello

Balsamo 1990. AA.VV., Fondamenti biblici della Teologia morale. Atti della XXII settimana

biblica, Paideia, Brescia 1973. L. PADOVESE (a cura), Atti del V Simposio di Efeso su S. Giovanni Apostolo,

Istituto Francescano di Spiritualità, Pontificio Ateneo Antoniano, Roma 1995.

K.H. PESCHKE, Etica cristiana 1, Fondazione della Teologia morale, Urbaniana University Press, Città del Vaticano, Roma 1999.

R. SCHNACKENBURG, Il messaggio morale del Nuovo Testamento, 2 voll., Paideia, Brescia 1989.

C. ZUCCARO, Morale fondamentale, Edizioni Dehoniane, Bologna 2007.

Prof.ssa Maria Tripodi

TP/02 Liturgia

L’obiettivo del corso è quello d’introdurre nel significato teologico della

celebrazione liturgica nella vita della chiesa alla luce della tradizione biblica ed

ecclesiale, specie alla luce delle affermazioni del Concilio Vaticano II.

L’importanza di creare una vera mentalità evangelica della liturgia.

I contenuti del corso fluiscono dalle interpellanze che la cultura odierna

pone all’evento liturgico. Partendo dalle stimolazioni del movimento liturgico

del XX secolo, mettere in luce la struttura teologica di Sacrosanctum Concilium

e gli elementi che la caratterizzano, sono oggetto di approfondimenti i primi

tredici numeri del documento conciliare, rileggendoli in chiave cristologica,

ecclesiologica ed antropologica.

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Alla luce di questa fondazione ricavare alcune suggestioni per qualificare il

cammino della riforma liturgica postconciliare: luce e ombre.

Il metodo è quello di coinvolgere gli studenti nella comprensione del senso

esistenziale e spirituale dell’evento liturgico, in modo da creare una profonda

relazione tra liturgia e vita, secondo gli intendimenti conciliari.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

G. BONACCORSO, Celebrare la salvezza. Lineamenti di Liturgia,

Messaggero, Padova 1996.

F. DI SIMONE, Liturgia secondo Gesù. Originalità e specificità del culto

cristiano per un ritorno a una liturgia più evangelica, Edizioni Feria:

Comunità di san Leonino, Panzano in Chianti (FI) 2003.

A. DONGHI, Gesti e parole. Un’iniziazione al linguaggio simbolico, Libreria

Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1993.

A. DONGHI, Tu hai parole di vita eterna, Rapporto tra celebrazione liturgica e

agire morale, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004.

S. ROSSO, Un popolo di sacerdoti. Saggio di liturgia fondamentale, Las, Roma

1999.

Prof. Antonio Donghi

ST/02 Letteratura antica cristiana e Patrologia

Obiettivi:

Il corso si propone di guidare ad un primo accostamento delle figure e del

pensiero dei Padri della Chiesa, per delinearne la fondamentale opera di

mediazione della rivelazione di Dio nella chiesa e nel mondo del loro tempo e il

contributo costitutivo alle strutture portanti della vita ecclesiale.

Per dare il senso dell’unità e della continuità del discorso teologico nella

pluralità e varietà di tradizioni spirituali e teologiche, le principali figure dei

Padri pre-niceni e post-niceni vengono presentate relativamente a: contesto

storico, profilo biografico, aspetti letterari e dottrinali dei principali scritti.

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Contenuti:

Vengono accostati successivamente: i Padri dell’età apostolica; gli

Apologisti; gli esponenti del III sec. appartenenti alle diverse aree teologiche

(Asiatica: Melitone ed Ireneo; Latina: Tertulliano e Cipriano; Alessandrina:

Clemente e Origene); le principale figure della teologia orientale ed occidentale

del IV - V sec. (Atanasio, Eusebio, Cappadoci; Scuola di Antiochia e di

Alessandria; Ilario, Ambrogio, Girolamo, Agostino, Leone Magno) e alcuni

esponenti della fase di transizione al Medioevo (Cassiodoro, Gregorio Magno,

Giovanni Damasceno), dando particolare attenzione alle controversie trinitarie e

cristologiche, all’esegesi biblica, all’impegno catechetico e pastorale, al

monachesimo.

Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni di lettura di passi scelti per favorire il contatto diretto con le fonti e introdurre alla familiarità coi Padri della Chiesa.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

E. CATTANEO - G. DE SIMONE - C. DELL’OSSO - L. LONGOBARDO,

Patres ecclesiae. Una introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, Il

pozzo di Giacobbe, Trapani 2008, o altro manuale concordato col Docente.

Materiali forniti durante il corso. Testi consigliati:

Dizionario Patristico e di antichità cristiane (a cura dell’Istituto Patristico

Augustinianum, Roma), Marietti, Casale Monferrato 1994, 2° ed. 2006-2008.

G. BOSIO - E. DAL COVOLO - M. MARITANO, Introduzione ai Padri della

Chiesa, voll 1-5, SEI, Torino, 1990 ss.

J. LIÉBAERT - M. SPANNEUT - A. ZANI, Introduzione generale allo studio

dei Padri della Chiesa, Queriniana, Brescia 1998 – 2° ed. 2009.

C. MORESCHINI - E. NORELLI, Manuale di letteratura cristiana antica

greca e latina, Morcelliana, Brescia 2006.

M. SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, Storia della letteratura cristiana antica,

EDB, Bologna 2010.

Prof.ssa Caterina Borrello

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ST/03 Storia della Chiesa 2

Il vasto arco cronologico che s’intende considerare e l’immensa estensione

spaziale che caratterizzano la Chiesa dall’Età Moderna alla Contemporanea

stimolano a porsi come obiettivo primario il conseguimento di una capacità di

analisi e sintesi circa i numerosi e complessi eventi che si susseguono dal XIV

al XXI. In tale excursus, seguendo le tracce già indicate durante gli anni

accademici precedenti, ci si soffermerà su alcuni eventi e personaggi cardine

che hanno impresso una svolta alla vita della Chiesa nella sua evoluzione ad

intra e nelle sue relazioni ad extra.

L’Età Moderna: Medioevo o Rinascimento?; La crisi dell’autorità pontificia

tra XIV e XV secolo e la lotta per l’unità della Chiesa; Il Concilio di Costanza

(1414-1418); Il Concilio di Basilea-Losanna (1431-1449); Il Concilio di

Ferrara-Firenze-Roma (1438-1445); I tentativi di unione tra la Chiesa

d’Occidente e d’Oriente. L’enfasi della Bolla “Laetentur caeli” (6 luglio 1439);

L’incontro/scontro con le Civiltà del “Nuovo Mondo” e l’evoluzione della

missio ad gentes; Crociata e missione: La Christianitas di fronte all’Islam; Il

bisogno ed i tentativi di una riforma cattolica riguardo ai religiosi, al clero

secolare, alla sfera culturale e alla vita spirituale; Le Riforme Protestanti

(Lutero, Calvino, Zwingli; La Chiesa di Stato inglese); Cenni sulla radicalità

delle riforme protestanti: anabattisti e antitrinitari; L’Inquisizione spagnola e

L’Inquisizione pontificia: la procedura ed il ricorso alla tortura. Il caso Jeanne

d’Arc; Il Concilio di Trento (1545-1563); “Confessionalizzazione” e

“Disciplinamento”.

L’Età Contemporanea: La Chiesa nell’età dell’Assolutismo; Il ruolo

diplomatico della Chiesa nello “scacchiere” europeo dopo i trattati di Westfalia;

La Chiesa nel Sei – Settecento: i fermenti teologico-religiosi e l’impatto con

l’Illuminismo; I Giansenismi; Il Gallicanesimo; Il Quietismo; il

Febronianesimo; La fondazione di Propaganda Fide ed il problema missionario;

Dalla Rivoluzione Francese al Congresso di Vienna; Ultramontanismo e

liberalismo: i protagonisti e gli interventi della Santa Sede; Pio IX e la

convocazione del Concilio Vaticano I; Leone XIII e la “Questione sociale”; I

pontificati di Pio X e Benedetto XV; La Chiesa d’innanzi ai “totalitarismi”:

l’atteggiamento di Pio XI e Pio XII; Giovanni XXIII tra tradizione e profezia; Il

Concilio Ecumenico Vaticano II effetto di una evoluzione e causa di una

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trasformazione; Paolo VI: il Papa del Concilio; Il post-Concilio: la Chiesa nella

bufera della modernità; Giovanni Paolo I: un pontificato tanto breve quanto

significativo; Con Giovanni Paolo II verso il Terzo Millennio attraverso una

“purificazione della memoria”; Benedetto XVI ed il futuro del cristianesimo.

Per favorire l’interazione nel corso delle lezioni e far comprendere

l’importanza di un approccio scientifico ed equilibrato alla nostra disciplina si

faranno assurgere a “case study” L’Unità d’Italia e la Santa Sede e La Chiesa in

rapporto ai totalitarismi quali tematiche inerenti rispettivamente all’Età

Moderna e alla Contemporanea. Particolare importanza verrà data alla lettura di

fonti e documenti e alla presentazione di quegli “strumenti” (geografici e

cronologici) necessari per orientarsi autonomamente in un contesto spazio –

temporale tanto ampio.

La bibliografia indicata di seguito verrà integrata, oltre che con il contenuto

delle lezioni frontali, con articoli specialistici affidati in lettura.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

A.M. ERBA – P.L. GUIDUCCI (a cura di), La Chiesa nella storia. Duemila

anni di cristianesimo, Elledici, Torino 2008, 2 voll.

Testi consigliati:

G. ALBERIGO, Breve storia del Concilio Vaticano II, Il Mulino, Bologna

2005.

S. CAVALLOTTO – L. MEZZADRI (a cura di), Dizionario dell'età delle

riforme (1492-1622), Città Nuova, Roma 2006.

F. CARCIONE, Le Chiese d’Oriente. Identità, patrimonio e quadro storico

generale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998.

K. SCHATZ, Storia dei concili, Dehoniane, Bologna 1999.

S. TANZARELLA, La purificazione della memoria: il compito della storia fra

oblio e revisionismi, Dehoniane, Bologna 2001.

G. SALE, Il Novecento tra genocidi, paure e speranze, Jaka Book, Milano

2006.

Prof. Pasquale Triulcio

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FP/05 Antropologia filosofica

Obiettivi:

Il corso si propone di delineare almeno gli elementi basilari che sostengono

la complessa struttura dell’essere umano; di favorire la maturazione di un

atteggiamento critico-euristico-dialogico dinanzi alle domande di senso e di

verità; di far emergere alfine come l’uomo – la cui identità, abitata dalla

trascendenza, diviene e matura nell’incontro con ‘altri’ - viva nella relazione

originaria con l’infinito e ad esso sia destinato.

Contenuti:

Dopo una presentazione sintetica delle elaborazioni che hanno segnato la

riflessione sull’uomo nella storia del pensiero occidentale, ci si soffermerà sulle

antropologie che hanno animato il dibattito del Novecento, per privilegiare

alfine il paradigma dell’antropologia dialogica e della condivisione che,

fecondata dalla (non) misura del dono, può ben configurarsi come alternativa

umanizzante rispetto al modello individualistico oggi prevalente.

1) Oggetto e metodo dell’antropologia filosofica in rapporto alle

antropologie altre e alle scienze umane e naturali. L’uomo tra natura

e cultura.

2) Il concetto di persona: le definizioni classiche; il dibattito

contemporaneo.

3) Identità e relazione (alla verità, al bene, ad ‘altri’): la sfera affettivo-

sentimentale, razionale, religiosa, morale, culturale, sociale, politica,

economica.

4) Libertà-responsabilità.

5) Le dinamiche interpersonali di autoriconoscimento e di

eteroriconoscimento nella promessa.

6) Giustizia, condivisione, speranza, dono.

7) Il mistero della morte. Relazione con l’Infinito.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

G.L. BRENA, Identità e relazione. Per un’antropologia dialogica, Edizioni

Messaggero, Padova 2009 (pagine scelte).

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R. DE MONTICELLI, La novità di ognuno. Persona e libertà, Garzanti, Milano

2009 (pagine scelte).

R. MANCINI, Esistenza e gratuità. Antropologia della condivisione, Cittadella

Ed., Assisi 1996 (pagine scelte).

Testi consigliati:

E. MOUNIER, Il personalismo, AVE, Roma 19899.

P. RICOEUR, La persona, Morcelliana, Brescia 1998.

I. SANNA, L’identità aperta. Il cristiano e la questione antropologica,

Queriniana, Brescia 2006.

A coloro che, per serie e documentate ragioni, fossero esonerati dalla

frequenza o avessero comunque debiti di frequenza saranno assegnati percorsi

di studio alternativi, da concordare col docente.

Nel corso delle lezioni potranno essere fornite ulteriori indicazioni

bibliografiche e/o schede di lavoro.

Prof.ssa Giovanna Cassalia

SU/03 Psicologia generale

Descrizione:

Il Corso di Psicologia Generale ha lo scopo di fornire gli elementi basilari -

concettuali e di metodo- che sono costitutivi della scienza psicologica, per

quanto riguarda le funzioni psichiche, i processi percettivi, cognitivi, emozionali

e motivazionali. Particolare attenzione sarà dedicata alla psicologia umanistica,

nello specifico all’approccio centrato sulla persona.

Programma:

Natura della psicologia; basi biologiche della psicologia; sviluppo

psicologico; processi sensoriali; percezione; coscienza-consapevolezza;

apprendimento; pensiero e linguaggio; motivazione; emozioni e sentimenti;

intelligenza; personalità; promozione della salute; disagio psicologico; influenza

sociale; cognizione sociale; teoria dei sistemi.

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BIBLIOGRAFIA Testo base:

W. ATKINSON – E. HILGARD, Introduzione alla psicologia, Piccin, Padova

2006.

Testi consigliati:

C. ROGERS, Un modo di essere, Giunti, Firenze 2012. F. CAPRA, La rete della vita, Bur Rizzoli, Milano 2006

Prof.ssa Domenica Quagliata

AB/02 Metodologia della ricerca scientifica

Obiettivi:

Il corso si propone di introdurre lo studente nella problematica generale del

lavoro scientifico, di approfondire i temi di carattere metodologico (metodo,

ricerca, fonti e bibliografia), impostare ed elaborare dei saggi

metodologicamente corretti, specialmente quelli richiesti in ambito accademico

(lavoro scritto di Seminario, tesi di Laurea, tesi di Laurea magistrale). Al

termine del corso lo studente sarà in grado di: individuare e descrivere le

principali caratteristiche dei diversi tipi di lavoro scientifico; conoscere le tappe

fondamentali per la realizzazione di un lavoro scritto metodologicamente

coretto; utilizzare le principali tecniche del lavoro scientifico, valutare un saggio

scritto dal punto di vista metodologico; elaborare un saggio scritto

metodologicamente corretto.

Contenuti:

Il lavoro scientifico: caratteristiche generali del lavoro scientifico; Utilizzo

di strumenti nello studio: biblioteche, archivi, centri di documentazione, servizi

informatici; Frequenza e utilizzo della biblioteca, motivazioni, vantaggi; Le

tappe del lavoro scientifico; Scelta del tema; Ricerca bibliografica; Testi da

studiare e da consultare. Conoscenza delle riviste scientifiche; Importanza delle

citazioni e metodo per riportarle; Le note e l’apparato critico; La progettazione

del lavoro scritto: l’uso del computer nella pianificazione del lavoro, stesura e

revisione impaginazione finale e stampa; uso delle slides per la discussione

della tesi; Laboratori di metodologia (esercitazioni).

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BIBLIOGRAFIA

Testo base:

A. FERRATO, Questione di metodo. Tecniche e procedure nella ricerca

scientifica, Aracne editrice, Roma 2012.

J.M. PRELLEZO – J.M. GARCIA, Invito alla ricerca, IV ed., LAS, Roma

2007.

G. LORIZIO - N. GALANTINO, Metodologia teologica. Avviamento allo

studio e alla ricerca pluridisciplinari, III ed., San Paolo, Cinisello Balsamo

2004.

Prof.ssa Annarita Ferrato – Prof. Gianfranco Surace

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LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE RELIGIOSE (III anno LT)

TS/05 Teologia Dommatica 3 (Teologia Trinitaria)

Il Corso si propone di “rieducare” lo studente ad una corretta e completa

riflessione teologica che sgorghi dalla contemplazione del Mistero Trinitario,

concepito come verità dogmatica fondamentale della teologia cattolica. Il

conseguimento di tale obiettivo sarà inevitabilmente legato all’acquisizione da

parte dello studente di un puntuale lessico dogmatico-trinitario, al fine di evitare

ogni confusione, equivoco o approssimazione nell’apprendimento e nella futura

capacità espositiva delle singole questioni dottrinali, costitutive del dogma

trinitario. L’acquisizione matura dei contenuti dottrinali e della padronanza

lessicale esige un serio impegno di assistere alle lezioni, senza il quale spesso si

raggiunge un grado di apprendimento della disciplina decisamente

approssimativo e insufficiente. L’obiettivo finale del Corso consiste, infatti, nel

favorire la maturazione di una sensibilità trinitaria lucida e “contemplativa”, in

grado di contestualizzare correttamente nell’ambito dottrinale trinitario gli altri

asserti dogmatici offerti dalla riflessione teologica.

Contenuti del Corso sono i seguenti: Situazione della Teologia Trinitaria nel

contesto culturale odierno. Collocazione della Teologia Trinitaria all’interno

della riflessione teologica contemporanea e della Ratio Studiorum. Metodo

teologico e linguaggio analogico: l’apofatismo moderato. Fondamenti biblici

della Teologia Trinitaria. Storia della Teologia Trinitaria, Evoluzione ed

Esplicitazione del Dogma, il “Filioque”. Teologia Trinitaria Sistematica: Unità

e Trinità in Dio; concetto di “Persona Trinitaria”; le “Relazioni divine

sussistenti”; le “Processioni Trinitarie”; le “Missioni Trinitarie”; “Nozioni” e

“Appropriazioni”. Rapporto tra Trinità e Creazione. Teologia trinitaria e dialogo

ecumenico ed interreligioso. Inculturazione del Mistero Trinitario.

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64

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

L.F. LADARIA, Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, Piemme, Casale

Monferrato 1999.

Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 198-324, 430-483, 683-747;

Appunti delle Lezioni.

K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 1998.

Prof. Bruno Antonio Verduci

TS/06 Teologia Dommatica 4 (Antropologia teologica)

Il corso prende in considerazione la condizione umana dal punto di vista della

rivelazione e quindi della grazia salvifica.

È dunque un corso di teologia dommatica a continuo confronto con l’an-

tropologia culturale e filosofica e tenta di rispondere ai quesiti esistenziali che

caratterizzano la realtà dell’uomo nella sua specificità creaturale e redenta.

Si da rilievo all’impostazione storico-dommatica come esplicitazione del

vissuto di grazia della comunità credente.

1) l’uomo e il mondo come creature di dio:

la creazione nell’ambito della fede in Gesù Cristo;

lo sviluppo teologico - dogmatico della fede nella creazione;

l’uomo immagine di Dio, centro della creazione;

l’uomo creatura di Dio chiamata alla vita divina. la questione del

sopranaturale

2) l’uomo chiamato all’amicizia con Dio è peccatore:

l’offerta originale della Grazia: lo “stato originale” e il paradiso;

il “peccato originale”. la condizione di peccato dell’umanità come

conseguenza del rifiuto della Grazia originale.

3) l’uomo nella Grazia di Dio:

la nozione di Grazia nella Bibbia e nella tradizione;

la Grazia come perdono dei peccati: la giustificazione.

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la Grazia come nuova relazione con Dio: la filiazione divina;

la Grazia come nuova creazione. la vita dell’uomo giustificato.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

M. FLICK – Z. ALSZEGHY, Fondamenti di una antropologia teologica, ed.

fiorentina, Firenze 1973.

Testi consigliati:

M. FLICK–Z. ALSZEGHY, Il creatore, ed. fiorentina, Firenze 1961.

Prof. Domenico Maio

TS/07 (1) Teologia Dommatica 5 (Teologia Sacramentaria 1)

Attraverso lo studio delle fonti bibliche, patristiche e liturgiche, il corso

intende esaminare i sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo,

Confermazione ed Eucarestia.

Finalità del corso è la presentazione organica ed unitaria della teologia dei

suddetti sacramenti, nel rispetto delle peculiarità proprie di ciascuno. si mostrerà

un’attenzione particolare al rapporto lex orandi lex credendi, non tralasciando la

lex vivendi.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE DELLA CEI, L’iniziazione

cristiana. 1. Orientamenti per il catecumenato degli adulti. nota pastorale,

31 marzo 1997.

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE DELLA CEI, L’iniziazione

cristiana. 2. Orientamenti per l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai

14 anni. Nota pastorale, 23 maggio 1999.

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66

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE DELLA CEI, L’iniziazione

cristiana. 3. Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento

dell’iniziazione cristiana in età adulta. nota pastorale, 8 giugno 2003.

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, RITUALE ROMANO

RIFORMATO A NORMA DEI DECRETI DEL CONCILIO ECUMENICO

VATICANO II E PROMULGATO DA PAPA PAOLO VI, Rito del

battesimo dei bambini (RBB).

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, RITUALE ROMANO

RIFORMATO A NORMA DEI DECRETI DEL CONCILIO ECUMENICO

VATICANO II E PROMULGATO DA PAPA PAOLO VI, Rito

dell’iniziazione cristiana degli adulti (RICA).

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, PONTIFICALE ROMANO

RIFORMATO A NORMA DEI DECRETI DEL CONCILIO ECUMENICO

VATICANO II E PROMULGATO DA PAPA PAOLO VI, Rito della

confermazione (RC).

PAOLO VI, costituzione apostolica ‘missale romanum’ con la quale viene

promulgato il messale romano rinnovato per ordine del concilio ecumenico

vaticano II, 3 aprile 1969.

PAOLO VI, Lettera enciclica ‘Mysterium fidei’ sulla dottrina e il culto della ss.

Eucaristia, città del vaticano, 3 settembre 1965.

GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica ‘Ecclesia de Eucharistia’

sull’Eucarestia nel suo rapporto con la Chiesa, città del vaticano, 17 aprile

2003.

GIOVANNI PAOLO II, Lettera apostolica ‘Mane nobiscum Domine’ per

l’anno dell’Eucarestia, città del vaticano, 7 ottobre 2004.

BENEDETTO XVI, Esortazione apostolica postsinodale ‘Sacramentum

caritatis’ sull’Eucarestia fonte e culmine della vita e della missione della

Chiesa, città del vaticano, 22 febbraio 2007.

SACRA CONGREGAZIONE DEI RITI, Istruzione ‘Eucharisticum mysterium’

sul culto del mistero eucaristico, città del vaticano, 25 maggio 1967.

CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI

SACRAMENTI, Istruzione ‘Redemptionis sacramentum’ su alcune cose che

si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucarestia, Città del

Vaticano, 25 marzo 2004.

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67

Testi consigliati:

M. FLORIO - C. ROCCHETTA, Sacramentaria speciale I.

Battesimo,Confermazione, Eucarestia, EDB, Bologna 2004.

G. FERRARO, La liturgia dei Sacramenti, CLV-Ed Liturgiche, Roma, 2008.

N. CONTE, Battezzati in un solo Spirito per formare un solo Corpo. Battesimo

e Confermazione: sacramenti dell’iniziazione cristiana, coop. s. Tom. A R.L,

Messina 2002.

P. CASPANI - P. SARTOR, L’Iniziazione cristiana oggi, Centro Ambrosiano

2005.

M. AUGÈ, L’iniziazione cristiana. Battesimo e Confermazione, Las, Roma

2004.

Prof. Luigi Cannizzo

TS/07 (2) Teologia Dommatica 5 (Teologia Sacramentaria 2)

Programma del corso:

Il corso intende offrire allo studente gli strumenti necessari per lo studio e la

comprensione dei sacramenti della penitenza, dell’unzione degli infermi,

dell’ordine sacro e del matrimonio attraverso l’analisi delle fonti liturgiche e

storiche.

Partendo dal fondamento biblico, patristico e magisteriale si passerà

all’analisi dello sviluppo storico e teologico relativo ai quattro sacramenti

inquadrandoli nella comprensione teologico – liturgica odierna. Si farà

riferimento alle testimonianze liturgiche, alla prassi celebrativa nella storia della

Chiesa e alle fonti eucologiche per comprenderne a pieno il nucleo teologico e

celebrativo.

Per ogni sacramento verranno esaminati i libri liturgici e i relativi

praenotanda per analizzarne la struttura, la ricchezza eucologica, le diverse

forme celebrative e così coglierne la teologia a partire dal rito e giungere alla

valutazione liturgico - teologica e trarne alcune linee essenziali di pastorale

liturgica.

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BIBLIOGRAFIA Testo base:

M. FLICK – Z. ALSZEGHY, Fondamenti di una antropologia teologica, ed.

fiorentina, Firenze 1973.

M. FLORIO – S. NKINDJI –G. CAVALLI – R. GERARDI, Sacramentaria

Speciale II. Penitenza, Unzione degli infermi, Ordine, Matrimonio, EDB,

Bologna 2003.

GIOVANNI PAOLO PP. II, Riconciliazione e Penitenza. «Esortazione

Apostolica circa la riconciliazione e la penitenza nella missione della Chiesa

oggi» (2 dicembre 1984), Elledici, Torino 1984.

GIOVANNI PAOLO PP. II, Misericordia Dei. «Lettera Apostolica in forma di

Motu Proprio su alcuni aspetti della celebrazione del sacramento della

penitenza» (7 aprile 2002), EDB, Bologna 2002.

A. NOCENT –I. SCICOLONE – F. BROVELLI –A. J. CHUPUNGCO, La

Liturgia, i sacramenti: teologia e storia della celebrazione. 3/1, Marietti,

Genova 1986.

L. CANNIZZO, «Rinnova in loro l’effusione del tuo Spirito di santità. Il

sacramento dell’Ordine: comprensione teologica ed identità presbiterale»,

in Sacerdos in æternum, ed. A. Foderaro – P. Sergi, Reggio Calabria 2010.

G. COLOMBO, «Matrimonio», in Liturgia, ed. D. Sartore – A.M. Triacca – C.

Cibien, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001,1150-1163.

G. COLOMBO, «Unzione degli infermi», in Liturgia, ed. D. Sartore – A.M.

Triacca – C. Cibien, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, 2038-2052.

V. VIOLA , «Ordine/Ordinazione», in Liturgia, ed. D. Sartore – A.M. Triacca –

C. Cibien, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, 1338-1361.

P. VISENTIN, «Penitenza», in Liturgia, ed. D. Sartore – A.M. Triacca – C.

Cibien, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, 1471-1492.

Durante il corso verranno forniti allo studente materiali utili e complementari

per la sintesi personale e una maggiore comprensione del dato storico,

celebrativo e teologico.

Prof. Luigi Cannizzo

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TS/07 (1) Teologia Dommatica 6 (Mariologia)

Obiettivo del corso:

Approfondire la conoscenza di Maria consente di penetrare più

profondamente nella conoscenza di Cristo, della Chiesa e della persona umana.

A sua volta, la verità su Cristo, sulla Chiesa e sull’uomo illumina la verità circa

Maria.

Per queste ragioni, la mariologia pensata, realizzata e insegnata con criteri

scientifici e con la dovuta sensibilità interdisciplinare ed ecumenica, sempre

fondata sulla Parola di Dio e sulla genuina Tradizione della Chiesa, offre un

importante contributo all’investigazione teologica. Come la Madre di Gesù,

nella sua realtà di grazia e di natura, è donna di relazione e di dialogo, così la

mariologia si può considerare una disciplina di raccordo, un luogo di incontro

dei vari trattati teologici (cristologia, pneumatologia, ecclesiologia, trinitaria,

antropologia, liturgia, escatologia, ecumenismo), quindi un eminente spazio di

sintesi. La riflessione teologica, sulla persona, sul ruolo e sul significato della

Vergine nell’ambito della fede, della celebrazione della fede e della vita di fede,

è necessariamente connessa con gli altri grandi temi del cristianesimo. La

Madre del Signore non è elemento marginale o secondario della fede cristiana,

ma in lei si concentra, si riassume e si riverbera l’intero mistero cristiano. Perciò

l’insegnamento che verte sulla sua persona deve essere organico e completo,

cioè Maria deve essere considerata nel suo singolare rapporto con il mistero di

Dio Padre, di Cristo, dello Spirito, della Chiesa, della persona umana, del

cosmo.

Contenuti:

Dopo avere evidenziato l’interdisciplinarietà, le fonti e il metodo della

Mariologia, si andrà alla ricerca delle attestazioni bibliche riguardanti la

persona, il ruolo e il significato della beata Vergine nella storia della salvezza.

Si offrirà, inoltre, una lettura teologica dei significati emergenti dai quattro

dogmi mariani e si affronterà il tema delicato della mediazione materna nella

sua fase storica e metastorica. Ampio spazio sarà dato all’insegnamento del

Concilio Vaticano II su Maria, condensato nel Capitolo VIII della Lumen

gentium: “La beata Vergine Maria Madre di Dio, nel mistero di Cristo e della

Chiesa”, per approdare agli sviluppi postconciliari, soprattutto in campo

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liturgico, evidenziati nella Marialis cultus, di Paolo VI. Altri temi sui quali è

necessario porre attenzione sono quelli legati alla pietà popolare, alle

problematiche ecumeniche e al fenomeno,sempre attuale, delle mariofanie.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

B. FORTE, Maria, la donna icona del Mistero. Saggio di mariologia simbolico-

narrativa (Prospettive Teologiche 8), S. Paolo, Cinisello B. 2000.

Testi consigliati:

S. DE FIORES – V. FERRARI SCHIEFER – S.M. PERRELLA (a cura di),

Mariologia, “Dizionari San Paolo”, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009.

S.M. PERRELLA, La Madre di Gesù nella coscienza ecclesiale

contemporanea. Saggi di teologia, “Studi Mariologici” 4 , PAMI, Città del

Vaticano 2005.

Prof. Antonio Carfì

TS/07 (2) Teologia Dommatica 6 (Escatologia)

Obiettivo del corso:

Negli ultimi quarant’anni, anche in campo cattolico, la riflessione teologica

ha fatto registrare importanti e, talora, contrastanti sollecitazioni sul futuro

dell’uomo e del cosmo. Il discorso teologico sulle “realtà ultime” –

biblicamente fondato e progressivamente approfondito dalla Tradizione, dal

Magistero e dalla Liturgia – conduce alla conclusione che la morte non è la

verità ultima della persona: al centro della proposta della fede si colloca la

potenza del Risorto. Il corso affronta le più recenti problematiche sul futuro

della persona umana e del mondo alla fine della storia, facendo emergere la

prospettiva cattolica dell’aldilà, concetto che, raccogliendo tutti i dati della

rivelazione, distingue in esso due fasi: accanto ad un’escatologia finale,

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posteriore alla conclusione della storia, ammette l’esistenza di un’escatologia

intermedia, che per ogni persona si estende dalla sua morte fino alla Parusia. I

temi sono presentati partendo dall’insegnamento della Scrittura, sottolineando la

pedagogia divina che prepara la pienezza della Rivelazione fino a giungere alle

affermazioni bibliche culminanti. Muovendo da esse, si descrive il progresso

della riflessione della fede della Chiesa, specialmente nel periodo patristico, per

mettere in relazione i risultati di tale riflessione con gli interrogativi del pensiero

contemporaneo.

Contenuti del corso:

Dopo alcuni chiarimenti terminologici, il corso si articola a partire

dall’esplicitazione della dottrina escatologica insegnata dal Concilio Vaticano II

e dalle problematiche ecumeniche. Inoltre, si pongono le basi bibliche,

patristiche e magisteriali dell’escatologica intermedia attraverso il confronto con

la teologia della morte, il concetto di retribuzione piena e l’idea di purificazione

ultraterrena. Infine, si chiariscono i fondamenti dell’escatologia finale nella sua

triplice articolazione: risurrezione dei morti, vita eterna, retribuzione

dell’empio.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

M. BORDONI – N. CIOLA, Gesù nostra speranza. Corso di teologia

sistematica (Complementi 10), Dehoniane, Bologna 2000.

C. POZO, Teologia dell’aldilà (Prospettive teologiche 10), San Paolo, Cinisello

Balsamo 1994.

Testi consigliati:

J. RATZINGER, Escatologia – morte e vita eterna (Piccola dogmatica

cattolica), Cittadella, Assisi 1996.

B. SESBOÜÉ, Dopo la vita. Il credente e le realtà ultime, San Paolo, Cinisello

Balsamo 1994.

Prof. Antonio Carfì

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SB/03 (1) Filologia ed Esegesi NT

(Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli)

Obiettivo del corso:

Il prolificare degli studi e la varietà degli approcci sui vangeli sinottici e

sulle origini cristiane, raccontate negli Atti degli Apostoli, può generare molta

confusione presso i non-iniziati alla materia. Per questo, il presente corso

intende non solo offrire agli alunni una serie d’informazioni essenziali

sull’attuale stato dell’esegesi, ma anche dotarli dei necessari strumenti e di

un’appropriata metodologia, affinché siano in grado di proseguire

personalmente la ricerca, avvalendosi fruttuosamente dell’ampia bibliografia

oggi disponibile sull’argomento.

Contenuti del corso:

A. Prima parte: questioni introduttive

1) Significato del termine “vangelo”.

2) Tratti generali dei Vangeli secondo la costituzione Dei Verbum.

3) Genere letterario dei Vangeli.

4) I vangeli canonici nella testimonianza della Chiesa del II secolo.

5) Teoria delle due fonti e presentazione essenziale della struttura di Mc,

Mt e Lc.

6) La questione del Gesù storico 1. Storia della ricerca fino alla New

Quest.

7) La questione del Gesù storico 2. La ricerca ebraica sul Nazareno

8) La questione del Gesù storico 3. La Terza ricerca e il suo nuovo

paradigma ermeneutico

B. Seconda parte: i vangeli di Marco, Matteo e Luca

1) Autore, tempo di composizione, struttura e teologia di Marco

2) Autore, tempo di composizione, struttura e teologia di Matteo

3) Autore, tempo di composizione, struttura e teologia di Luca.

4) Esegesi di brani dalla tradizione sinottica comune

5) Esegesi di brani dalla tradizione dei “detti” del Signore

6) Esegesi di brani dalle tradizioni proprie di Matteo e Luca.

7) I “Vangeli dell’infanzia”: struttura e teologia di Mt 1–2 e Lc 1–2,

confronto letterario e storico.

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8) La tomba vuota e gli incontri col Risorto: questioni storiche,

esegetiche e teologiche.

C. Terza parte: l’opera di Luca: Vangelo ed Atti degli Apostoli.

1) Piano generale di Lc-Atti e confronto letterario – teologico tra le due

parti dell’opera lucana.

2) Struttura degli Atti degli Apostoli.

3) Questioni principali degli Atti: materiale, fonti, autore, tempo di

composizione, valore storico.

4) Temi teologici principali.

5) Esegesi di brani scelti.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

M. LÀCONI e coll., ed., Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli, Logos 5,

Elledici, Torino-Leumann 2002 (seconda edizione).

D. FORTUNA, Il Figlio dell’ascolto. L’autocomprensione del Gesù storico alla

luce dello Shema‘ Yisra’el, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2012

[alcune parti scelte].

Dispensa a cura del professore.

Testi consigliati:

Studi generali

R. AGUIRRE MONASTERIO – A. RODRÍGUEZ CARMONA, Vangeli

sinottici e Atti degli Apostoli, Paideia, Introduzione allo studio della Bibbia,

6, Brescia 1995.

D. MARGUERAT, ed., Introduzione al Nuovo Testamento. Storia – redazione

– teologia, pp. 11-137: «La tradizione sinottica e gli Atti degli Apostoli»,

Claudiana, Torino 2004.

C.M. MARTINI e coll., Il Messaggio della salvezza – Corso completo di studi

biblici, n°6, Elledici, Torino 1988.

M. MAZZEO, I Vangeli sinottici. Introduzione e percorsi tematici, Paoline,

Milano 2001.

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Matteo

R. FABRIS, Matteo. Traduzione e commento, Borla, Città di Castello, 1982.

M. GRILLI, Scriba dell’Antico e del Nuovo. Il Vangelo di Matteo, EDB,

Bologna 2011.

A. MELLO, Evangelo secondo Matteo. Commento midrashico e narrativo, ed.

Qiqajon (comunità di Bose), Magnano (VC) 1995. U. LUZ, Vangelo di Matteo, voll. 1 e 2, Paideia, Brescia 2006, 2010.

Marco

S. GRASSO, Vangelo di Marco, Paoline, Milano 2003. M. GRILLI, “Paradosso e mistero”. Il Vangelo di Marco, EDB, Bologna 2012.

S. LÉGASSE, Marco, Borla, Roma 2000. B. STANDAERT, Marco. Vangelo di una notte, vangelo per la vita, voll. 1-3,

EDB, Bologna 2011. Luca

F. BOVON, Vangelo di Luca, voll. 1-3, Paideia, Brescia 2005, 2007, 2013.

S. GRASSO, Luca. Traduzione e commento, Borla, Roma 1999.

M. GRILLI, L’opera di Luca. vol. 1. Vangelo del viandante, EDB, Bologna

2012.

H. SCHÜRMANN, Il vangelo di Luca, voll. I e II/1, Paideia, Brescia 1983 –

1998.

Atti degli Apostoli

C.K. BARRETT, Atti degli Apostoli, voll. 1 e 2, Paideia, Brescia 2003,2005.

J. DUPONT, Nuovi studi sugli Atti degli Apostoli, ed. paoline, Cinisello

Balsamo, Milano 1985.

M. GRILLI, L’opera di Luca, vol. 2. Atti degli Apostoli, il viaggio della Parola,

EDB Bologna 2013.

D. MARGUERAT, Gli Atti degli Apostoli, 1 (1-12), EDB, Bologna 2001.

Prof. Daniele Fortuna

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SB/03 (2) Filologia ed Esegesi NT

(Corpus Johanneum)

Il corso – strutturato in due macro parti - si propone di fornire gli elementi

essenziali per un moderno approccio esegetico e teologico all’Opus Johanneum,

mantenendo, tuttavia, un’esplicita e costante attenzione alla prospettiva

pastorale, tipica degli Istituti Superiori di Scienze Religiose.

Il metodo seguito è, prevalentemente, quello dell’esegesi sincronica,

integrato con riferimenti di tipo storico-critico e narrativo-culturale, così da

consentire agli allievi di situare gli Scritti attribuiti dalla Tradizione al IV

Evangelista (il Vangelo, appunto, ma anche il libro dell’Apocalisse e le tre

Lettere) nel contesto temporale loro proprio, oltre che in riferimento alla

prospettiva biblico-teologica di tutta la S. Scrittura, specialmente degli Scritti

veterotestamentari.

Soprattutto attraverso l’esercizio dei saggi di esegesi – che costituiscono la

parte monografica e costantemente originale del corso – si cercherà di adottare

un metodo di tipo laboratoriale, e si usufruirà di tecniche didattiche ulteriori a

quelle – classiche e prevalenti – delle lezioni frontali.

Parte prima: il Vangelo secondo Giovanni

1.1 Un primo approccio a Giovanni: l’autore del IV Vangelo o di tutto il

Corpus Johanneum?

Le testimonianze della Tradizione ed i contributi degli studi recenti.

Questioni relative al luogo e data di composizione, allo scopo ed ai

destinatari.

1.2 Il “ piano generale “ del IV vangelo. E’ possibile giungere all’ipotesi di una

unità letteraria?

Il “cuore “ del IV Vangelo: Gv 20,30-31 . Analisi delle anomalie e delle

discontinuità letterarie. L’ipotesi delle trasposizioni (Bernard); l’ipotesi delle

fonti (Bultmann); la teoria delle redazioni multiple o delle edizioni successive

(Wellhausen – Biosmard- Brown (i “ 5 stadi”). Alcune ipotesi di struttura

letteraria: Mollat (a base liturgica); Lohmayer (a base geografica). Unità e

composizione strutturale del IV Vangelo in libro dei segni e libro dell’ora (o

della gloria). La novità di C. Dodd; i contributi dell’esegesi successiva (da H.

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Van den Busche, a Lèon Dufour); l’ipotesi di Brown (a base teologica) e di

Mlakuzhyil (a base cristologica). Differenza tra Autore e Redattore (Brown)

1.3 L’identità del Discepolo prediletto: le prove esterne e le prove interne

riguardo all’autore del IV Vangelo. Le testimonianze delle Tradizione

patristica (Ireneo, Papia, Clemente Alessandrino, antichi Documenti latini

del II secolo). Gli studi successivi e i tentativi di identificazione.

2.1 Il rapporto tra Giovanni ed i Sinottici: differenze e somiglianze. I dati

storici del problema.

Il problema delle fonti e dei loghia in comune. La Tradizione indipendente

del IV evangelista.

Confronto specifico tra Gv, Mc, Mt e Lc relativamente al racconto della

Passione.

2.2 Le caratteristiche formali dei discorsi e dei racconti in Giovanni ed i

Sinottici.

2.3 L’uso della Scrittura e della Tradizione in Giovanni. La lingua (il problema

della lingua originaria) e lo stile del IV Vangelo: vocabolario, sintassi,i

procedimenti letterari tipici (inclusione; chiasmo; parallelismo; doppio

senso; malinteso; ironia).

3.1 Lo sfondo letterario e religioso del IV Vangelo: Giovanni e lo

gnosticismo antico; Giovanni ed il pensiero ellenistico; Giovanni ed il

Giudaismo (le radici giudaiche e veterotestamentarie del IV Vangelo; le

Controversie giudaiche in Gv 5-9); rapporto tra IV Vangelo e giudaismo

intertestamentario; rapporto tra IV Vangelo Qumran e Letteratura

sapienziale.

3.2 Il messaggio teologico-dottrinale del IV Vangelo: Cristologia (il Kyrios:

epifania dell’amore del Padre. Il “ tema dell’Agnello ” ); Ecclesiologia

(l’esperienza del Kyrios nella vita della chiesa); Sacramentaria (i Sacramenti,

segni della presenza operante del Kyrios); Soteriologia ed Escatologia (il Regno

di Dio realizzato nell’opera del Kyrios); Pneumatologia (il tema del Paracletòs).

4.1 Saggi di Esegesi tratti dal IV Vangelo.

Parte seconda: l’Apocalisse

1.1 Questioni introduttive: il genere letterario. La composizione letteraria

dell’Apocalisse.

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1.2 L’Apocalisse: un libro sulla chiesa e per la chiesa. Il messaggio

teologico ed i criteri ermeneutici dell’Apocalisse.

1.3 Struttura e contenuto del libro: (ipotesi di U. Vanni) Prologo; parte

prima: il settenario delle lettere alle chiese; parte seconda: interpretazione

profetica della storia; Epilogo.

1.4 Qualche saggio di Esegesi tratto dal libro dell’Apocalisse.

BIBLIOGRAFIA

Per sostenere l’esame si richiede – oltre alla conoscenza del contenuto delle

Lezioni e delle Dispense offerte dal Professore - lo studio di almeno uno dei

seguenti Manuali e degli Articoli indicati:

Per il Quarto Vangelo:

R.E. BROWN, Introduzione al Vangelo di Giovanni, Queriniana, Brescia 2007.

J. COTHENET – M.E. BOISMARD, La Tradizione Giovannea, in Intr. al NT, a

cura di A.George e P. Grelot, vol 4, Borla, Roma, 1992 (rist).

M. MAZZEO, Vangelo e Lettere di Giovanni, Introduzione, Esegesi e Teologia,

Paoline, Milano 2007.

V. MANNUCCI, Giovanni il Vangelo narrante. Introduz. all’arte narrativa del

quarto Vangelo, EDB, Bologna 1993.

G. GHIBERTI, e Coll., Opera Giovannea, collana Logos, vol 7, Elledici,

Torino 2003(rist).

S. SANTORO, “L’identificazione dell’espressione “Oi Ioudaioi” nel contesto

storico-culturale del IV Vangelo”, in La chiesa nel Tempo, XXV (2009/1),

pagg. 47-60.

G. SEGALLA, Giovanni, Ed Paoline, Roma 1990 (rist).

J.-O. TUNI’, - X. ALEGRE, Scritti giovannei e lettere cattoliche, Paideia,

Brescia 1997.

U. VANNI, Il tesoro di Giovanni. Un percorso biblico-spirituale nel Quarto

Vangelo, Orizzonti biblici, Cittadella, Assisi 2010.

G. ZEVINI, Vangelo secondo Giovanni, Commenti spirituali. Nuovo

Testamento, Città Nuova, Roma 22009.

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78

Per l’Apocalisse:

G. C. BIGUZZI, L’Apocalisse e i suoi enigmi, Paideia, Brescia 2004.

E. CORSINI, Apocalisse di Gesù Cristo secondo Giovanni, SEI, Torino (nuova

ed.) 2002.

C. DOGLIO, Apocalisse di Giovanni, Edizioni Messaggero, Padova 2005.

D. MOLLAT, L’Apocalisse, una lettura per oggi, Borla, Roma 1985.

U. VANNI, Apocalisse, coll. LoB, Queriniana, Brescia 1980 (rist).

Commentari utili per i saggi di Esegesi:

R.E. BROWN, Giovanni. Commento al Vangelo spirituale, 2 voll., Cittadella,

Assisi 1980.

R. FABRIS, Giovanni. Traduzione e commento, Borla , Roma 2003.

X. LEON-DUFOUR, Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni, 4 voll., S.

Paolo, Cinisello B. 1998.

S. A. PANIMOLLE, Lettura pastorale del Vangelo di Giovanni,voll.1-2, EDB,

Bologna 1991 (rist)

Prof. Salvatore Santoro

SB/03 (3) Filologia ed Esegesi NT

(Corpus Paulinum)

Il corso intende presentare La figura di paolo e la sua opera. Una Parte

introduttiva, storico-geografica, cercherà di situare l’apostolo nel suo tempo e

nel suo ambiente, ampio spazio sarà impiegato per ricercare una possibile

“cronologia paolina”. In un secondo momento l’attenzione sarà posta sul’opera

per prendere coscienza del pensiero paolino e della sua evoluzione: paolinismo

di origine e tradizione paolina. L’analisi generale delle lettere per verificare per

quanto è possibile: l’autenticità, l’integrità, l’unità, la data e il luogo di

composizione, individuare la struttura, discutere i problemi e delineare il

messaggio di ogni singola lettera autentica.

La parte centrale del corso si occuperà della lettura e del commento di

sezioni di alcune lettere autentiche (1 Tessalonicesi, 1 Corinzi, Galati)

attraverso le quali cercheremo di cogliere le situazioni e le difficoltà che le

singole comunità vivevano, ma sopratutto come Paolo entra in queste

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situazioni, attraverso i suoi scritti che manifestano il suo pensiero riguardo le

stesse situazioni e il suo modo di argomentare.

La parte finale del corso riprende in modo trasversale alcuni temi della

teologia paolina: fede, legge, risurrezione, giustificazione ecc. per acquisire

sinteticamente il contributo dell’apostolo al messaggio cristiano.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

R. FABBRI- S. ROMANELLO, Introduzione alla lettura di Paolo, Roma 2006.

B. MAGGIONI – F. MANZI (A cura di); Lettere di Paolo, Assisi 2005.

A. SACCHI (ed), Lettere Paoline e altre lettere, Torino 1995.

Testi di riferimento:

G. BARBAGLIO, La teologia di Paolo; Bologna 2001.

J.D.G. DUNN, La teologia dell’apostolo Paolo, Brescia 1999.

R. FABBRIS, La Tradizione paolina, Bologna 1995.

J.S. JEFFERS, Il mondo greco romano all’epoca del Nuovo Testamento,

Cinisello Balsamo 2004.

J. MURPHY-O’CONNOR, Vita di Paolo, Brescia 2003.

R. PENNA, L’apostolo Paolo, studi di esegesi e teologia, Cinisello Balsamo

1991.

Testi consigliati:

J. BECKER, Paolo l’apostolo delle genti, Brescia 1996.

J. GNILKA, Paolo di Tarso apostolo e testimone, Brescia 1998.

Prof. Stefano Ripepi

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80

TP/03 Diritto Canonico

Obiettivi:

Lo studio della Chiesa nella sua dimensione giuridica pone preliminarmente

il problema di cosa sia il diritto e delle ragioni della sua esistenza. Si tratta di un

problema su cui ci si è interrogati sin dall’antichità, dinanzi al dato

dell’esperienza, percepibile da tutti, secondo cui gli uomini vivono

giuridicamente e non possono fare a meno di vivere giuridicamente.

La conoscenza più approfondita della Chiesa, maturata a partire dal Concilio

Vaticano II, ha consentito di capire meglio il giusto posto, nonché il valore e la

funzione del diritto canonico nelle comunità cristiane.

Dal momento che lo studio del diritto della Chiesa non può prescindere dalla

conoscenza dei fondamenti teologici del diritto canonico, dallo spirito che lo

anima e dalla sua funzione pastorale, finalità precipua del corso è fornire una

trattazione sistematica degli istituti, salvaguardando l’esigenza di delineare lo

sfondo teologico della norma e il collegamento con le altre discipline, pur

mantenendo chiaro lo specifico statuto epistemologico del diritto canonico.

Contenuti del corso:

Dopo un’introduzione generale al diritto si affronteranno i fondamenti

filosofici, teologici, ecclesiologici del diritto ecclesiale, le fonti di produzione e

le fonti di cognizione; seguirà l’esame delle norme generali (Libro I CIC 1983),

in modo particolare le leggi ecclesiastiche, la consuetudine, i decreti generali e

le istruzioni, gli atti amministrativi singolari, le persone fisiche e giuridiche, la

potestà di governo, i canoni relativi al Popolo di Dio (Libro II CIC 1983), con

riferimento ai fedeli cristiani ed alla costituzione gerarchica della Chiesa; si

analizzeranno, infine, la struttura e i contenuti del Libro III, i sacramenti (Libro

IV), la struttura e i contenuti dei Libri V-VI e VII.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

AA.VV., Corso istituzionale di diritto canonico, Ancora, Roma 2005.

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81

A. CATTANEO, Fondamenti ecclesiologici del diritto canonico, Marcianum

Press, Venezia 2011

A. FODERARO, Il Diritto della Chiesa, Reggio Calabria 2007.

Codice di diritto canonico

Testi consigliati:

G. B. BEYER, Dal Concilio al Codice, Bologna 1984.

G. DOSSETTI, Grandezza e miseria del diritto canonico, Bologna 1996.

G. ZANNONI, Il diritto canonico nell’ontologia della fede, Marcianum Press,

Venezia 2011.

Prof. Antonio Foderaro – Prof.ssa Annarita Ferrato

TP/04 Teologia Morale 2

“La sessualità esercita un’influenza su tutti gli aspetti della persona umana,

nell’unità del suo corpo e della sua anima. Essa concerne particolarmente

l’affettività, la capacità di amare e di procreare, e, in un modo più generale,

l’attitudine ad intrecciare rapporti di comunione con altri.” (CCC n. 2332)

Obiettivi e contenuti:

Il corso, articolato in tre momenti, presenta l’insegnamento morale della

Chiesa sulla sessualità umana e sulla famiglia, con particolare attenzione ai

fondamenti antropologici e cristologici, confrontandoli sia con i contributi

derivanti dalle scienze umane, sia con le tendenze culturali prevalenti nelle

società secolarizzate.

Saranno altresì trattate questioni morali e pastorali relative ai temi principali

di etica sessuale applicata; tra l’altro autoerotismo, rapporti sessuali tra

fidanzati, condizione di vita omosessuale e “reificazione sessuale”.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

S. LEONE, Educare alla Sessualità, EDB Bologna 2010

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82

Testi consigliati:

C. ZUCCARO, Morale sessuale, EDB, Bologna 2009

G. DIANIN, Matrimonio, Sessualità, Fecondità, Messaggero Padova 2008

G. RUSSO, Evangelium Amoris, Ellenici, Torino 2007

S. LEONE, Etica della vita affettiva, EDB, Bologna 2006

S. MARCIANÒ – P. PELLICANÒ, “…Secondo il mio cuore …” (Ger3,15)

Sessualità, affettività e vocazione all’amore: un itinerario formativo, un

cammino spirituale, San Paolo, Milano 2001.

A. AUTIERO, Sessualità, in Francesco Compagnoni, Giannino Piana, Salvatore

Privitera, Nuovo dizionario di Teologia Morale, Edizioni Paoline, Cinisello

Balsamo, 1990, pp. 1222-1236.

Documenti di riferimento:

PAOLO VI, Lett. Enc. Humanae Vitae (25 Luglio 1968)

GIOVANNI PAOLO II, Esort. Ap. Familiaris Consortio (22nov. 1981) sui

compiti della famiglia cristiana.

BENEDETTO XVI, Lett. Enc. Deus Caritas Est (25 dicembre 2005)

sull’Amore Cristiano.

CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Lineamenti

educativi sull’amore umano (1nov. 1983) sull’educazione sessuale.

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, dich. Persona

Humana (29 dic. 1975) su alcuni questioni di etica sessuale.

Enchiridion della famiglia Documenti magisteriali e pastorali su famiglia e vita,

a cura del Pontificio Consiglio per la famiglia, EDB, Bologna 2000.

Prof.ssa Bertha Nsoyuni

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DISCIPLINE OPZIONALI

DO/01 Psicologia e disabilità

Obiettivi:

Il corso prende in esame i percorsi di sviluppo e i bisogni educativi speciali

delle persone disabili secondo una prospettiva ecosistemica che abbraccia i

principali cambiamenti dall’infanzia all’età adulta. Intende, inoltre, fornire le

conoscenze di base sui temi della disabilità secondo le raccomandazioni

dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e i concetti cardine del sistema

ICF/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della

Salute.

Illustra le finalità e le caratteristiche degli interventi, scientificamente

fondati, che forniscono un valido sostegno psicoeducativo alla famiglia, che

contengono il rischio evolutivo e che promuovono la qualità di vita nei contesti

significativi per la persona (scuola, relazioni con i pari, comunità cristiana).

Il corso teorico sarà integrato con incontri a carattere applicativo che hanno

il fine di stimolare una riflessione sui temi dell’accoglienza delle persone

disabili, “testimoni privilegiati di umanità” (CEI, 2004) all’interno della

comunità cristiana, del riconoscimento dei bisogni delle loro famiglie e di

adattamento dei percorsi di catechesi e di educazione alla vita di fede.

Contenuti:

Disabilità e bisogni educativi speciali secondo l’ICF (2001). Dal modello

medico al modello bio-psicosociale. Essere genitori di un figlio disabile.

Relazioni fraterne e amicizia. Integrazione sociale. Programmi precoci e

prevenzione del ritardo evolutivo. La facilitazione dell’integrazione: la

relazione d’aiuto, le risorse e gli interventi efficaci. Partecipazione sociale e

qualità di vita.

Catechesi e comunità cristiana: promuovere la cultura della condivisione,

stile di accoglienza e principi (integrazione, normalizzazione,

personalizzazione), pastorale “senza barriere”, accorgimenti e strategie di

facilitazione per la catechesi.

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BIBLIOGRAFIA

Testo base:

R. VIANELLO, Difficoltà di apprendimento, situazioni di handicap,

integrazione, Junior, Bergamo 1999.

Materiali di approfondimento:

ARCIDIOCESI DI TORINO «Predicate il vangelo a ogni creatura».

Documento su “Comunità cristiana, catechesi, persone disabili”, 2002.

L. BENEDETTO, Handicap e famiglia: i contributi della psicologia

dell’educazione, Prospettiva «EP», 3, 97-117, 1997.

L. BENEDETTO – R. ROSANO – A. ZAMPINO, Credenze genitoriali e stress

nell’adattamento familiare alla disabilità. Autismo e disturbi dellosviluppo,

10, 33-52, 2012.

Letture consigliate:

G. PONTIDA, Nati due volte, Milano, Mondadori 2000.

P. ZANNONER, La linea del traguardo, Milano, Mondadori 2003.

Prof.ssa Loredana Benedetto

DO/02 (1) Storia della Chiesa locale

Il corso ha per oggetto la storia della Chiesa locale dalle origini ai giorni

nostri; per i lineamenti generali si terrà come riferimento la seguente voce di

dizionario:

Antonino Denisi, Reggio Calabria-Bova, in Luigi Mezzadri, Maurizio

Tagliaferri, Elio Guerriero (a cura di), Le diocesi d’Italia, vol. 3, San Paolo,

Cinisello Balsamo 2008, pp. 1027-1032.

Durante le lezioni si approfondiranno in particolare il tema del retaggio

orientale nella storia religiosa della Calabria antica e medievale, i processi di

modernizzazione avviati nell’ambito della riforma tridentina e la vicenda del

movimento cattolico fra Ottocento e Novecento. Saranno proposte visite ed

esercitazioni in biblioteca e presso l’Archivio storico diocesano.

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La parte preponderante del lavoro degli studenti, che contribuirà a

determinare la valutazione finale, potrà essere svolta in itinere in modalità

seminariale: verranno prodotti e discussi in aula elaborati sintetici su alcuni libri

indicati dal docente, ad esempio:

Pietro Borzomati et al., Chiesa e società nel Mezzogiorno. Studi in onore di

Maria Mariotti, Rubbettino, Soveria Mannelli 1998;

Enzo D’Agostino, Da Locri a Gerace: storia di una diocesi della Calabria

bizantina dalle origini al 1480, Rubbettino, Soveria Mannelli 2004;

Antonino Denisi (a cura di), Il vescovo meridionale nell’Italia Repubblicana

(1950 - 1990). Fra storia e memoria, Rubbettino, Soveria Mannelli 1998;

Domenico Farias, Situazioni ecclesiali e crisi culturali nella Calabria

contemporanea, Marra, Cosenza 1988;

Nicola Ferrante, Santi italo - greci. Il mondo religioso bizantino in Calabria,

Rexodes, Reggio Calabria 1999;

Maria Mariotti et al., La figura e l'opera del canonico Salvatore De Lorenzo.

Incontro di studio, Reggio Calabria, 8-9 febbraio 1992, Reggio Calabria 1993;

Maria Mariotti et al., La stampa cattolica in provincia di Reggio Calabria

dall’Unità al secondo dopoguerra, Reggio Calabria 1990.

Chi non potesse partecipare alle lezioni potrà concordare un programma

alternativo all’inizio del corso.

Prof. Vincenzo Schirripa

DO/02 (2) Teologia del ministero del Diaconato

Da quando il Concilio, dopo secoli di assenza e di vuoto, ha voluto re-

introdurre il Diaconato nel tessuto della ministerialità ordinata fino ai nostri

giorni, questo ministero ha indubbiamente percorso un cammino lungo e

significativo, anche se non omogeneo e a tratti problematico, caratterizzandosi

da un lato come l’unico ministero veramente in crescita nella Chiesa, ma

incontrando anche, dall’altro, numerose difficoltà di inserimento e

realizzazione.

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Si tratta di difficoltà innanzitutto “interne” al ministero stesso, in quanto

legate essenzialmente al grado di consapevolezza di sé, della propria origine,

della propria identità e, conseguentemente, del proprio ruolo nella comunità

ecclesiale; ma non meno problematica si presenta la percezione e la giusta

comprensione da parte dei fedeli della presenza e della valenza del diacono

all’interno della vita della comunità stessa. Come ogni realtà “in cammino”

nella Chiesa, anche il Diaconato è caratterizzato da una serie di realizzazioni

positive, che denotano un graduale ma innegabile percorso di maturazione, e

alcune “questioni aperte”, di rilievo fondamentale, sulle quali si sono

soprattutto recentemente incentrati lo studio, la riflessione, gli orientamenti

pastorali.

1. Il diacono e la conformazione a Cristo-servo.

2. Il ministero diaconale nella Scrittura e nei Padri della Chiesa.

3. La "Tradizione apostolica".

1. La Chiesa e il ministero opera della Trinità.

2. I carismi come doni dello Spirito "per l'utilità comune".

3. La Chiesa «apostolica» e la successione nel ministero ordinato.

4. I tre gradi dell'unico sacramento dell'ordine.

5. La peculiarità ministeriale dei diaconi nell'esercizio dei "tria

munera".

1. la vocazione al ministero come chiamata della Chiesa.

2. L'identità propria del vescovo, del presbitero e del diacono.

3. La Chiesa degli Atti e il diaconato.

4. Il diaconato nei documenti conciliari, della Santa Sede e del

magistero pontificio.

5. Ministero diaconale e ministero coniugale.

Panoramica dei Documenti

Paolo VI:

• Sacrum diaconatus Ordinem, Litterae apostolicae motu proprio datae,

quibus Generales Normae de Diaconatu permanenti in Ecclesia latina

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restituendo feruntur. 18 giugno 1967 (SDO); in Enchiridion

Vaticanurn (EV) II/1368-1406;

• Ad Pascendum, litterae apostolicae motu proprio datae, quibus

nonnuliae normae ad sacrum Diaconatus ordinem spectantes statuntur

15 agosto 1972 in EV IV/1771-1793;

Congregazione per l‘Educazione Cattolica:

• Com’è a conoscenza. Lettera circolare ai Nunzi apostolici sulla

formazione dei candidati al Diaconato permanente, 16 luglio 1969; in

EV III/1408-1412;

• Nome fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti, 22

febbraio 1998

Conferenza Episcopale italiana:

• La restaurazione del Diaconato permanente in Italia, Documento

dell’Episcopato italiano, 8 dicembre 1971(R);

• Norme e direttive per la scelta e la formazione dei candidati al

ministero diaconale; con un’Appendice articolata in due punti:

Direttive per i piani di studio e Considerazioni e indicazioni del

Comitato Episcopale per il Diaconato Permanente, 21 aprile 1972;

• I ministeri nella Chiesa, Documento pastorale dell’Episcopato

Italiano, 15 settembre 1973;

• Evangelizzazione e ministeri, Documento pastorale dell’Episcopato

Italiano, 15 agosto 1977 EVI; cf, in particolare nn. 60-61;

• I diaconi permanenti nella Chiesa in Italia. Orientamenti e norme. 1

giugno 1993.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

A. ALTANA, Il rinnovamento della vita ecclesiale ed il diaconato, Queriniana,

Brescia 1973, p. 208.

P.C. BELTRANDO, Diaconi per la Chiesa. Itinerario ecclesiologico del

ripristino del ministero diaconale, Istituto di propaganda Libraria, Milano

1977, p. 235.

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88

E. PETROLINO, I diaconi. Annunziatori della parola, ministri dell’altare e

della carità. Ed. Paoline, 1998.

E. PETROLINO, Diaconato servizio e missione, dal Concilio Vaticano II a

Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano, 2009, pp.574.

E. PETROLINO, Enchiridion sul diaconato. Le fonti ed i documenti ufficiali

della Chiesa, LEV, Città del Vaticano, 2006, pp.190.

S. ZARDONI, I diaconi nella Chiesa – Ricerca storica sul diaconato,

Dehoniane, Bologna 1991.

Prof. Vincenzo Petrolino

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SEMINARI

SE/01 Il figlio da sogno a individuo: le capacità evolutive della famiglia

Prima della nascita, un figlio, oltre che atteso, è un figlio immaginato, nel

suo sviluppo, dalla cultura e dalle speranze dei genitori. La fase adolescenziale

rappresenta un punto cruciale della crescita del ragazzo, in un processo di

separazione-individuazione che necessariamente costringe la famiglia a

riformularsi e confrontarsi, nella scoperta che il sogno ha preso le sembianze di

un individuo pronto a separarsi. In questo periodo, autori di diverso

orientamento concordano sull’idea, già sostenuta da Anna Freud, che sono più i

genitori ad avere bisogno di aiuto e consigli per sostenere i loro figli. Ostacoli e

facilitazioni al processo di individuazione sono alla base di quel conflitto tra

adolescente e genitori che deve ritenersi normale o addirittura necessario per la

crescita. Quando il conflitto raggiunge eccessivi livelli, può rappresentare il

segno di un’insicurezza nei genitori poco preparati ad accettare il passaggio da

sogno a individuo. Come sosteneva Lidz, i genitori dovrebbero acquisire l’idea

che il conflitto è la misura della pressione necessaria per vincere i legami tra

figlio e genitori, piuttosto che un indice della sua ostilità verso di loro.

Il seminario si pone l’obiettivo di studiare le dinamiche della famiglia

durante la fase evolutiva dei figli, in particolare di quella adolescenziale. Nella

prima fase si faranno cenni sulle basi teoriche di psicoanalisi e psicologia

sistemica. Successivamente si analizzerà l’argomento da vari punti di vista,

senza trascurare aspetti sociali e religiosi.

BIBLIOGRAFIA

Dispense a cura del docente.

Prof. Giuseppe Cartella

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SE/02 La questione antropologica nelle principali tradizioni culturali del mondo

Per una introduzione al dialogo interculturale

S’intende offrire una presentazione introduttiva ai diversi modi di pensare

l’uomo – e di pensarsi dell’uomo – nelle tradizioni culturali: ebraica, islamica,

africana, indiana, latino-americana …, per una comprensione degli ‘altri’

alimentata anche dalla imprescindibile attenzione alle loro identità culturali e un

dialogo interculturale autentico e fecondo.

BIBLIOGRAFIA

Le indicazioni bibliografiche di prima introduzione al tema saranno fornite

alla segreteria e rese disponibili per gli iscritti al corso una settimana prima

dell’inizio del seminario. Le altre – di approfondimento - già dal primo

incontro.

Prof.ssa Giovanna Cassalia

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LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE (I anno LS)

TP/05 Teologia pastorale

La Teologia Pastorale o Pratica parte dalla “storia della salvezza”, cioè da

un’attenta analisi dell’agire di Dio nella storia che si intreccia con l’agire

dell’uomo. Essa, in quanto pastorale, diventa tramite tra l’agire divino e quello

umano, dando concretezza al primo attraverso la prassi ecclesiale (Parola,

Sacramenti, Ministeri) e rendendolo, in tal modo, accessibile al secondo. Il suo

agire, dunque, è di tipo sacramentale e si attua nella Chiesa, dinamicamente

colta nel suo divenire storico.

La Teologia Pastorale o Pratica riflette, perciò, sull’applicazione della

teoria teologica, ossia sul passaggio dal sapere teologico all’elaborazione di un

messaggio che sviluppi, in sintonia e in relazione con le altre discipline

teologiche, un’analisi della situazione in cui la Chiesa è chiamata a perseguire il

suo stesso fine generale apostolico: l’evangelizzazione, la santificazione degli

uomini, la formazione cristiana delle loro coscienze in modo che riescano ad

impregnare dello spirito evangelico le varie comunità ed i vari ambienti.

Obiettivi:

1) far prendere coscienza che la Teologia Pastorale avrà una ragion

d’essere solo se sarà capace di articolarsi e strutturarsi in relazione

all’ambiente reale di vita degli uomini cui si rivolge;

2) precisare che il Sacro Deposito della Dottrina Cristiana non è soltanto

verità da investigare con la ragione illuminata dalla fede, ma Parola

generatrice di vita e azione.

Programma del corso:

Il termine “Pastorale” e il Magistero Pastorale del Concilio Vaticano II. I

segni dei tempi. Lo sviluppo della riflessione negli anni del post-Concilio.

L’immagine pastorale nella Sacra Scrittura. L’azione pastorale della Chiesa

nella storia: dalla Chiesa apostolica al secolo ventesimo. I modelli della

pastorale. La Teologia Pastorale come disciplina teologica: origini, sviluppo e

statuto epistemologico. La Chiesa soggetto dell’agire pastorale. La

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92

progettazione e la programmazione pastorale. La Nuova Evangelizzazione: per

un cammino di rinnovamento della pastorale.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

F. DI NATALE, Guidasti come gregge il tuo popolo (Sal 77,21). Elementi di

teologia pastorale in prospettiva storica, Elledici, Leumann (TO) 2010.

CEI, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali

dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, 4 ottobre 2010, in: ECEI

8, 3690-3900.

Testi consigliati:

V. GROLLA, L’agire della Chiesa. Lineamenti di Teologia dell’azione

pastorale, Messaggero, Padova 1995.

M. MIDALI, Teologia pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e

scientifica, 4 voll., LAS, Roma 2005.

Prof.ssa Caterina Maria Arillotta

DP/04 La funzione di insegnare nella Chiesa

La funzione profetica, o di insegnare, appartiene a tutto il popolo di Dio in

ragione del carattere missionario della Chiesa. esistono, infatti, modi diversi di

partecipare alla funzione di insegnare (munus docendi): è esercitata in modo

ufficiale, autentico, autorevole, pubblico, dai chierici; in modo non ufficiale e

privato, dai fedeli comuni. Esistono dei casi però in cui i fedeli laici sono

chiamati a cooperare al munus docendi della gerarchia. a partire dal dettato

codiciale. Il corso si prefigge di accompagnare lo studente in una disamina della

missione dei laici e le loro responsabilità nello specifico del munus docendi.

In questo corso si analizzerà in particolare: 1. il deposito della fede e il

diritto di annunciare il Vangelo. Libertà religiosa e diritto dovere di assumere la

verità. Soggetti del magistero e gradi. Assenso alle proposizioni del magistero.

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Lo Spirito Ecumenico. L’eresia, l’apostasia, lo scisma. 2. Il ministero della

parola divina. La predicazione e specialmente l’omelia. La catechesi; soggetti

della catechesi e loro doveri. Regolamentazione della catechesi. L’azione

missionaria della Chiesa. 3. L’educazione cattolica. Evoluzione dal cic 1917 al

cic 1983. le scuole cattoliche. Le Università cattoliche e altri istituti di studi

superiori; Le Università e le facoltà ecclesiastiche. Natura, tipologie, finalità

delle università. 4. I mezzi di comunicazione sociale. La vigilanza sugli scritti;

approvazione o licenza per diverse categorie di scritti. La professione di fede.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

B. LIMA, Il munus docendi nella Chiesa nei suoi fondamenti giuridicoteologici,

Perugia 2009.

Testi consigliati:

AA.VV., La misión docente de la Iglesia, J.m. Urteaga (ed.), Salamanca 1992.

J. GARCIA MARTIN, L’azione missionaria della Chiesa nella legislazione

canonica, Roma 1993.

AA.VV., La funzione di insegnare della Chiesa, Milano 1994.

A. URRU, La funzione d’insegnare nella legislazione attuale, Roma 2001.

Prof. Antonio Foderaro – Prof.ssa Doriana Fonte

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SB/04 Temi di teologia biblica

Descrizione:

Il corso offrirà una panoramica generale su alcuni temi teologici vetero-

testamentari.

La modalità più consueta di elaborare una Teologia dell’Antico Testamento

consiste nell’esporre organicamente cosa la Scrittura dice su un determinato

argomento attorno al quale si articolerebbe tutta la riflessione biblica. Verrà

proposto lo studio di due temi principali, libertà-liberazione e giustizia, e di altri

due concetti ad essi correlati come antonimi, paura e violenza. Dopo

un’introduzione sulla definizione dell’ambito della ricerca e dell’individuazione

del campo semantico dei singoli argomenti, si procederà alla presentazione di

testi scelti secondo una triplice scansione. La prima parte verterà sulla Tôrah,

con particolare attenzione all’esodo quale atto costitutivo del processo di

liberazione di Israele e al Decalogo (Dt 5,6-21) come testo fondatore del

sistema di giustizia vetero-testamentario. La seconda parte concernerà i Profeti

e la loro denuncia della violenza nei processi storici, soprattutto in ambito

economico e politico. La terza parte riguarderà gli scritti sapienziali, in cui si

cercherà di focalizzare il motivo della paura dell’uomo dinanzi alla vita

minacciata e la risposta divina che ne consegue.

Obiettivi:

L’obiettivo principale del corso è quello di favorire l’approfondimento di

alcuni temi che, in ragione della loro valenza sintetica, possono fornire il quadro

di riferimento per una comprensione globale dell’antico testamento. Si intende

altresì evidenziare, attraverso l’esame di un adeguato numero di testi, sia la

continuità del pensiero biblico sui temi in questione, sia le variazioni di

impostazione tra epoche e autori diversi.

Modalità:

L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali, che potranno

essere integrate con letture introduttive o di approfondimento monografico,

scelte dallo studente tra quelle proposte.

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BIBLIOGRAFIA

Testo base:

Saggi scelti tratti da:

P. BOVATI, Giustizia e Ingiustizia nell’Antico Testamento, Dispense PIB,

Roma 2001. P. BOVATI, «Libertà e liberazione nell’Antico Testamento», in F.

BIANCHI – P. BOVATI – S. PANIMOLLE, Libertà e liberazione nella Bibbia,

DSBP 36, Borla, Roma 2003, 13-202.

B. COSTACURTA, La vita minacciata. Il tema della paura nella Bibbia

Ebraica, AnBib 119, Pib, Roma 2007.

L. MAZZINGHI, ed., La violenza nella Bibbia, RStB 20, EDB, Bologna 2008.

Testi consigliati

AA. VV., «La libertà», PSV 23, EDB, Bologna 1991.

AA. VV., «La violenza», PSV 37, EDB, Bologna 1998.

L. ALONSO SCHÖKEL, Salvezza e liberazione: l’Esodo, Epifania della

Parola 8, EDB, Bologna 1997.

P. BOVATI, Ristabilire la giustizia. Procedure, vocabolario, orientamenti,

AnBib 110, PIB, Roma 2005.

P. BOVATI, “Cosi parla il signore”. Studi sul profetismo biblico, EDB,

Bologna 2008.

W. BRUEGGEMANN, Teologia dell’Antico Testamento. Testimonianza,

dibattimento, perorazione, BiBi(B) 27, Queriniana, Brescia 2002.

J.-L. SKA, Introduzione al diritto vetero-testamentario, Dispense PIB, Roma

1999.

Prof. Antonino Paolo Sgrò

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ST/04 Storia delle religioni

Obiettivi formativi:

Obiettivo formativo della Storia delle Religioni è quelli di proporre una

riflessione sul concetto di “religione” in senso storico e comparativo. La Storia

delle religioni –una scienza storico‐comparativa‐ ha, infatti, come oggetto

tutte le manifestazioni –nell’universalità del tempo e dello spazio‐ di

quell’atteggiamento umano che qualifichiamo come “religioso”; esse vengono

analizzare ponendo particolare attenzione all’ambientazione storico‐culturale,

ai problemi di origine e svolgimento, di diffusione, di convergenza. Contenuti del corso:

Partendo da una dettagliata esplicazione dei contenuti metodologici,

attraverso l’analisi di taluni mondi religiosi, dall’antichità ai nostri giorni, si

presterà particolare attenzione ai fenomeni caratterizzanti il contesto del

Mediterraneo, focalizzandone analogie e differenze.

In particolare, i contenuti verranno suddivisi in due sezioni:

1) Problemi di storia delle religioni (osservazioni metodologiche: il metodo

storico‐comparativo; breve storia degli studi; storia del termine e della

nozione di religione; la tipologia storica delle religioni: religioni

etnico‐nazionali; religioni fondate; politeismi; dualismi; monoteismi);

2) Una particolare “tipologia” storico-religiosa: osservazioni sullo

gnosticismo.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

Parte 1:

G. SFAMENI GASPARRO, Introduzione alla Storia delle religioni, Laterza,

Roma-Bari 2011 (escluso cap. V).

E.L.E. BORGHI - P. BRANCA – R. PETRAGLIO, Credere per vivere.

Prospettive giudaiche, cristiane e islamiche a confronto, Edizioni Terra

Santa 2012.

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Parte 2:

G. SFAMENI GASPARRO, La conoscenza che salva. Lo gnosticismo. Temi e

problemi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2013 (in particolare: Introduzione,

cap. II,III,VIII).

Prof.ssa Mariangela Monaca

SU/04 Sociologia religiosa

Contenuti:

Il corso è articolato in tre moduli conoscitivi.

Il primo attiene al fenomeno religioso in sé e ne indaga caratteri e modelli

interpretativi; il secondo riguarda le metodologie di indagine e segnatamente le

principali variabili euristiche; il terzo descrive le sue odierne trasformazioni,

analizzando gli esiti delle più significative ricerche sociali sulla religione e sulla

religiosità.

Particolare risalto verrà dato al tema del rapporto tra memoria, cultura e

religione alla luce delle trasformazione che caratterizzano le società

contemporanee.

Obiettivi:

L’intento del corso è di analizzare il fenomeno religioso nell’ambito di una

società secolarizzata, laica e globalizzata alla luce delle teorie sociologiche più

recenti e delle ricerche empiriche del settore in un contesto di crescente

pluralismo culturale, in Europa e nell’area del Mediterraneo.

L’attività didattica si prefigge anche di fornire agli studenti una “cassetta

degli attrezzi” utile ad analizzare ed interpretare in un’ottica scientifica ma

anche pastorale il fenomeno religioso nelle sue componenti socio-culturali.

Programma:

Una volta definito l’oggetto di analisi della Sociologia della Religione ed

approfondite le principali teorie interpretativi, saranno affrontati i temi del

rapporto tra società cultura e religione: le società postmoderne, il senso della

tradizione ed il ruolo della memoria, i valori tra logiche di mercato e desiderio

di comunità, la fede tra pluralismi e sincretismi religiosi, le sfide poste dalle

nuove identità “tecnologiche”e dalle culture emergenti.

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Particolare attenzione sarà riservata ai modelli euristici ed ai metodi di

ricerca oggi più diffusi ed allo stato dell’arte della ricerca sociale sulla religione

e sui caratteri della religiosità contemporanea. L’analisi si estenderà fino a

tratteggiare il dispiegarsi della religiosità in Calabria.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

D. HERVIEU-LEGÉR, Il pellegrino e il convertito. La religione in movimento,

Il mulino, Bologna 2003.

D. HERVIEU-LEGÉR, Memoria e religione, Il Mulino, Bologna 1996.

Z. BAUMAN, Lo spirito e il clic. La società contemporanea tra frenesia e

bisogno di speranza, San Paolo, 2013.

Z. BAUMAN, La società individualizzata. Come cambia la nostra esperienza,

Il mulino, 2002.

Testi consigliati:

S. ABBRUZZESE, Un moderno desiderio di Dio. Ragioni del credere in Italia,

Rubbettino, Soveria Mannelli 2010.

P. JEDLOWSKI, Memoria,esperienza e modernità, Angeli, nuova edizione

2002;

J. ASSMANN, La memoria culturale, Einaudi, Torino 1997.

A. CASTEGNARO – G. DAL PIAZ – E. BIEMMI, Fuori dal recinto. Giovani,

fede, chiesa: uno sguardo diverso, Edizioni Ancora, 2013

La sfida educativa, a cura del Comitato per il progetto culturale CEI, Bari,

Laterza, 2009.

L. BERZANO – C. GENOVA, La società delle pratiche orizzontali, Bologna

2010.

Materiale didattico:

Durante il corso verranno fornite dispense e schede di sintesi.

Prof. Giuseppe Putortì

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SU/05 Pedagogia religiosa

Dopo una sommaria presentazione del metodo e dell’oggetto della Pedagogia

Religiosa ed una breve introduzione, nella quale saranno definiti gli ambiti di

competenza della materia rispetto alla catechetica e del suo rapporto con le altre

scienze che si interessano del fenomeno religioso, i contenuti che il corso propone

allo studio ed alla riflessione, saranno articolati in tre unità didattiche correlate:

1) la comunicazione religiosa a scuola ed il ruolo della Bibbia;

2) la mediazione religiosa nella comunità dei credenti;

3) la dimensione religiosa nei giovani di oggi.

Durante le lezioni, a partire dalla riflessione biblica sull’educazione, si farà

costante riferimento ad alcuni tra gli autori più significativi della storia della

“pedagogia cristiana”, da Sant’Agostino fino alla Dichiarazione Conciliare

“Gravissimum Educationis”, ai documenti del Magistero ed agli Orientamenti

pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020.

Il corso intende offre una riflessione sui problemi educativi alla luce della

fede cristiana e si propone di favorire una reale sensibilizzazione e

comprensione delle principali problematiche che investono oggi l’educazione

religiosa, in particolare dei giovani.

Durante l’esposizione in aula, si prevede la partecipazione attiva degli

studenti, al fine di incrementare una maggiore circolarità delle idee e di

facilitare l’apprendimento. Inoltre, ai corsisti sarà richiesto di elaborare un breve

lavoro scritto desunto dalla bibliografia di riferimento.

BIBLIOGRAFIA

Testo per l’esame (uno a scelta):

U. HEMEL, Introduzione alla pedagogia religiosa, Queriniana, Brescia 1990.

AA.VV. (a cura di P. Triani e N. Valentini), L’arte di educare nella fede. Le

sfide culturali del presente, Ed. Messaggero, Padova 2008.

Testi di riferimento:

PIO XI, Enc. , Divini illius Magistri;

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Dichiarazione Conciliare, Gravissimum Educationis.

C.E.I., Educare alla vita buona del Vangelo.

SANT’AGOSTINO, La catechesi ai principianti. De catechizandis rudibus,

Paoline, Milano 2005.

S. CURCI , Pedagogia del volto, EMI, Bologna 2002.

L. MONARI (a cura di), Ratzinger Benedetto XVI, Servitori della Verità -

Riflessioni sull’educazione, La Scuola, Brescia 2009.

C.M. MARTINI, Educare nella postmodernità, La Scuola, Brescia 2010.

Prof. Domenico Morabito

TP/06 Catechetica

Obiettivi:

Al termine del corso lo studente dovrà conoscere i Documenti fondamentali

del Magistero in ordine alla Catechesi; saper articolare i problemi dell’azione

catechistica ed individuare le possibili soluzioni; saper valutare l’importanza

dell’azione catechistica nell’agire globale della pastorale ecclesiale.

Contenuti:

Il contesto culturale e pastorale del nostro tempo rilancia in modo pressante

la necessità della catechesi che la Chiesa ha sempre svolto nella sua storia e che

è stata ribadita soprattutto dalla svolta del Concilio Vaticano II e dal movimento

catechistico che ne è seguito e che ha portato in Italia all’elaborazione di un

preciso progetto catechistico. Sono diversi i Documenti del Magistero che

mettono in evidenza l’identità e i compiti della catechesi inserendola dentro

l’attività pastorale della Chiesa come uno dei momenti dell’evangelizzazione

che segue al primo annuncio e sfocia nella predicazione di comunità. Il

responsabile della catechesi, che è ogni battezzato, ma in modo preminente il

catechista qualificato, nel rivolgersi ai destinatari di ogni età e condizione,

attinge all’unica fonte che è la Parola di Dio, con un linguaggio appropriato,

utilizzando metodi e criteri adeguati, per accompagnare in percorso di

educazione della fede e nella fede. Il cammino di catechesi, che è cammino di

comunicazione esperienziale significativa, si avvale delle leggi della

comunicazione e della dinamica di gruppo, attraverso la programmazione di un

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itinerario strutturato per far raggiungere degli obiettivi e delle finalità. La

riflessione sull’attività catechistica non può, altresì, prescindere da una attenta

riflessione sulla catechetica come disciplina vista nel suo rapporto con le

scienze teologiche, pedagogiche e della comunicazione, e su alcune

problematiche riguardanti il rapporto della catechesi con la Liturgia, l’impegno

socio-caritativo, l’IRC, l’ecumenismo ed altre dimensioni fondamentali della

Chiesa.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

E. ALBERICH, La catechesi oggi. Manuale di catechetica fondamentale, LDC,

Leumann, 2001.

G. RUTA, Catechetica come scienza, LDC, Leumann 2010.

CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio Generale per la Catechesi,

Libreria Vaticana, Città del Vaticano 1997.

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE DELLA CEI, L’iniziazione

cristiana 1. Orientamenti per il catecumenato degli adulti, 1997.

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE DELLA CEI, L’iniziazione p

cristiana 2. Orientamenti per l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai

14 anni, 1999.

CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE DELLA CEI, L’iniziazione

cristiana 3. Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento

dell’iniziazione cristiana in età adulta, 2003.

Testi consigliati:

ISTITUTO DI CATECHETICA DELL’UPS, Andate e insegnate. Manuale di

catechetica, LDC, Leumann 2002.

J. GEVAERT, Il dialogo difficile: problemi dell’uomo e catechesi, LDC,

Leumann 2005.

UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, La formazione dei catechisti nella

comunità cristiana, 2006.

Prof. Giuseppe Alemanno

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ST/05 Arte ed iconografia cristiana

Obiettivi:

Il corso si propone di guidare alla conoscenza dell'arte cristiana, con

particolare riferimento ai motivi iconografici e allo sviluppo delle immagini

sacre nel mondo occidentale dai primi secoli fino all’arte contemporanea,

fornendo gli strumenti di base per la conoscenza, l'analisi e la corretta

interpretazione dei principali temi dell’iconografia sacra in funzione didattica e

catechetica. Infatti le immagini sacre sono sempre state supporto alla

conoscenza della Parola di Dio, annuncio del Vangelo e testimonianza della

secolare e feconda tradizione dell'arte cristiana.

Contenuti:

1) Significato di Arte Sacra: l'insegnamento del Concilio.

2) La prima arte cristiana: la nascita dell’iconografia tra simbolismo e

narrazione.

3) Approccio metodologico alla lettura e all’interpretazione delle

immagini: elementi del linguaggio tecnico specifico; livelli di lettura dell'opera

d'arte.

4) Lettura guidata di opere al fine di far emergere i contenuti in esse

racchiusi alla luce delle fonti bibliche e dei testi della tradizione cristiana.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

P. DE VECCHI - E. CERCHIARI, Arte nel tempo, vol. I tomo I, Bompiani.

J. VAN LAARHOVEN, Storia dell’arte cristiana, Bruno Mondadori, 1999.

GIOVANNI PAOLO II, Lettera agli artisti, (edizioni varie).

Testi consigliati:

T. VERDON, Attraverso il velo. Come leggere un’immagine sacra, Ancora,

Milano 2007.

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M. G. RIVA, Nell’arte lo stupore di una Presenza, Edizioni San Paolo, 2004.

M.L. MAZZARELLO - M.F. TRICARICO (edd.), Dentro e oltre l’immagine,

Elledici,Torino 2007.

Prof.ssa Rosanna Fiore

SU/06 Sociologia dell’educazione

La sociologia dell’educazione studia i rapporti osservabili tra la società e

l’educazione: indaga l’evoluzione e la trasformazione delle pratiche e delle

politiche educative, dei processi formativi, dei contesti educativi formali ed

informali e dei loro attori.

Dopo un primo approfondimento a partire dal pensiero di Èmile Durkheim

una particolare attenzione verrà rivolta alla descrizione della relazione tra

educazione e capitale sociale: focus del corso sarà la riflessione sulla possibilità

per le agenzie educative che operano sui territori di formare soggetti con

personalità solide, capaci di farsi portatori di valori civici e sociali ma anche in

grado di ricostruire e dare significato ai propri vissuti e alle proprie esperienze

educative e formative.

Il programma del corso si articola in tre sezioni principali:

1) nella parte monografica verranno illustrati i fondamenti teorici della

disciplina;

2) nella seconda parte verranno argomentate e discusse tematiche

quali: il capitale sociale, i processi di socializzazione, la cultura civile, le

categorie della complessità e della fiducia. Verrà inoltre approfondita la

metodologia dell’osservazione diretta come metodo di formazione e ricerca

nell’ambito dei contesti educativi e formativi.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

È. DURKHEIM, La sociologia e l’educazione, Ledizioni, Milano, 2009.

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S. SCANAGATTA - A.M. MACCARINI, L’educazione come capitale sociale.

Culture civili e percorsi educativi in Italia, Franco Angeli, Milano, 2012.

T. TARSIA, Educare lo sguardo. Esperienze e proposte formative

sull’osservazione nelle scienze sociali, Aracne, Roma 2009.

Prof.ssa Tiziana Tarsia

SU/07 Antropologia culturale

Obiettivi:

Il corso intende offrire un’introduzione sui principali sviluppi speculativi

dell’antropologia culturale. Oltre ad introdurre le maggiori correnti teoriche e

gli ambiti tematici della disciplina, il corso intende familiarizzare gli studenti

con le categorie ed i principi metodologici fondanti dell’antropologia. Il corso

intende mostrare le peculiarità della prospettiva antropologica e dei suoi

strumenti metodologici, fornendo gli strumenti per una riflessione critica sul

mondo contemporaneo e stimolando la comprensione teorica dei processi di

costruzione dell'identità e della differenza.

Contenuti:

La prima parte del corso sarà dedicata alla presentazione dei concetti

generali e delle principali aree tematiche caratterizzanti la costruzione storica

del discorso antropologico fornendo una visione d’insieme della riflessione

antropologica contemporanea presentando le nozioni costitutive della disciplina

(società, etnia, parentela, religione, rito, mito, genere) e individuando le

specificità metodologiche.

La seconda parte affronterà il rapporto tra antropologia e religione

proponendo un itinerario di approfondimento specifico attraverso un percorso

che rende comprensibile tutti i principali nodi concettuali antropologici della

religione mediante un confronto con i testi dell’antropologo Renè Girard che

porta il fenomeno religioso al centro dell’interesse dell’antropologia

contemporanea.

BIBLIOGRAFIA

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105

Testo base:

U. FABIETTI, Elementi di antropologia culturale, Mondadori, Milano 2010.

R. GIRARD, Vedo Satana cadere come la folgore, Adelphi, Milano 2001.

Testi consigliati

F. DEI, Antropologia culturale, il Mulino, Bologna 2012.

E.A. SCHULTZ – R.H. LAVENDA, Antropologia culturale, Zanichelli,

Bologna 2010.

J. RIES, La via dell'antropologia religiosa. Sezione prima: l'uomo alla ricerca

di Dio. Volume 1, Jaca BooK, Milano 2009.

R. GIRARD, Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo, Adelphi,

Milano 1983.

R. GIRARD, Il capro espiatorio, Adelphi, Milano 1982.

Prof. Gianfranco Surace

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INDIRIZZO PEDAGOGICO DIDATTICO (I anno)

DD/01 Didattica generale

Qualunque insegnamento che poggi su contenuti disciplinari per essere

efficace deve essere sostenuto da un adeguato insieme di azioni, comportamenti

e scelte che trovano il terreno attuativo nella didattica.

Uno dei più insigni pedagogisti e metodologi contemporanei, lo statunitense

J. Bruner, nel corso dei lavori della Conferenza di Woods Hole (U.S.A. 1959),

dette fondamento scientifico alla “didattica”, sostenendo la necessità di avere,

con tale disciplina, un approccio “scientifico-razionale”, provvedendo a

costruire una “strutturazione sequenziale”, al fine di accrescere le condizioni

con cui delineare i percorsi di formazione degli studenti e al fine di rendere

“oggettiva” la valutazione degli apprendimenti.

Lo studio della Didattica Generale, e le conseguenti metodologie

applicative, nonché lo studio delle “Didattiche Speciali”, riferibili alle diverse

discipline del curricolo, consentirà di comprendere “l’architettura dei processi

cognitivi”, favorendo la “modellizzazione” di cui ogni docente deve far uso

nell’espletamento della propria didattica. Per comodità di lettura, si indicano

alcuni aspetti della attività di studio e di “modellizzazione”:

• Definire operativamente gli obiettivi da conseguire.

• Valutare le conoscenze in ingresso.

• Saper frazionare l’obiettivo in tanti utili sotto-obiettivi, essenziali per

procedere con sequenzialità costruttiva.

• Fornire feedback orientativo durante l’intero processo di

apprendimento.

• Utilizzare sconvenevolmente la metodologia del lavoro di gruppo,

delle attività laboratoriali, dell’uso delle tecnologie multimediali.

Questi argomenti costituiranno l’introduzione generale all’espletamento

delle rilevanti tematiche racchiuse nella Didattica Generale.

Intendere ed usare in tal modo la didattica aiuterà certamente a saper

distinguere e soffermarsi, successivamente, sul senso e la necessità di uno

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studio sulla didattica, racchiudibili in alcuni essenziali punti che, di seguito, si

elencano:

1. il valore delle teorie dell’insegnamento e delle teorie dell’apprendimento;

2. il significato di istruzione e programmazione;

3. l’incidenza della didattica nell’io considerato come un sistema

complesso;

4. le finalità nel campo della formazione sociale e civile.

5. come attuare la programmazione nella scuola dell’autonomia;

6. l’esigenza di transitare dal cognitivismo al costruzionismo.

Inoltre, non si potrà prescindere dal porre l’attenzione sul profilo storico

della didattica, circostanziando gli aspetti e l’incidenza della egemonia della

tradizione idealistica di matrice crociata e gentiliana, nonché i rapporti esistenti

tra emozionalità ed intelligenza connettiva.

Ciò permetterà di entrare più esplicitamente nel dibattito pedagogico attuale,

misurando le condizioni in cui si sta attuando quanto previsto dal DPR 275

dell’8 marzo 1999 (Regolamento sull’autonomia didattica ed organizzativa) e in

che modo intervengono nel percorso formativo tutti quegli elementi che, per

sinteticità espressiva, si possono definire “socio-culturali”.

L’analisi e lo studio dei metodi di insegnamento consentiranno, infine, di

avere un approccio, sia pure essenziale e provvisorio, con l’inesauribile tema

della Docimologia e Valutazione, in modo da far intendere la rilevanza

dell’argomento e le plurime condizioni applicative.

Il tema della Valutazione, sebbene sia trattabile a se stante, tuttavia rientra di

pertinenza nel territorio della didattica, divenendone la naturale appendice che

conchiude la sua triplice dimensionalità: programmazione, insegnamento,

valutazione.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

F. FRABBONI, Manuale di didattica generale, Ed. Laterza, BA.

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108

G. DOMENICI, Manuale dell’orientamento e della Didattica modulare, Ed.

Laterza, Bari.

C.R. ROGERS, I gruppi di incontro, Ed. Astrolabio, Roma.

A. VECCHIO RUGGERI, L’arte di insegnare, Ed. Laruffa, Reggio Calabria

2010.

AA. VV., Metodologia e Didattica, Ed. La Scuola, Brescia.

Prof. Angelo Vecchio Ruggeri

DD/02 Teoria della scuola e legislazione scolastica

Chi deve accostarsi alle trasformazioni del complesso universo del sistema

educativo, necessita della formazione culturale e professionalizzante sui cardini

della legislazione scolastica per orientarsi nelle tendenze, valori, teorie

pedagogiche, questioni controverse sottese all’organizzazione scolastica.

Attraverso un “quadro di sistema” si offrono gli elementi basilari

dell’evoluzione dell’ordinamento socio-politico e culturale sancito dalla

normativa e dalle istituzioni che definiscono il modo di essere, vivere e operare

in “rete” con altri sistemi, del servizio della scuola alla persona ed alla società

La parte “teorica” verte sulla natura e la finalità della scuola, sulla base della

ricognizione analitica della situazione attuale e dei bisogni, delle fonti e degli

strumenti, individua le idee guida del Magistero ecclesiale, dei documenti e dei

testi giuridici internazionali.

La parte “istituzionale”, dopo aver ripercorso le linee essenziali della storia

della scuola italiana, dallo Stato unitario ai nostri giorni, si sviluppa sui valori

della Costituzione Repubblicana, i suoi principi fondamentali, la riforma del

Titolo V, la sussidiarietà e la laicità.

I cardini del sistema scolastico riguardano l’Autonomia delle I.S. nelle

premesse culturali, le fonti primarie e secondarie, le forme ed i soggetti, il

P.O.F.; gli organi collegiali in termini di gestione, costituzione e ipotesi di

riordinamento, partecipazione, territorio, famiglia; il sistema di valutazione; la

parità, sotto l’angolatura della libertà di educazione e del pluralismo, delle

scuole cattoliche.

Si passa poi a delineare il nuovo sistema educativo di istruzione e

formazione, attraverso il processo di riforma, la Legge “Quadro”, le

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motivazioni, la pedagogia sottesa, le peculiarità, le finalità, l’attuazione fino alle

più recenti modifiche e innovazioni principali.

Il quadro ordinamentale tratta l’articolazione generale del sistema, dalla

Scuola dell’Infanzia e Primo Ciclo, al Secondo Ciclo, alla IFP, la F.I.S., l’IFTS,

l’Università.

Vengono quindi presentati i soggetti fondamentali nella figura dei Docenti,

precisandone la funzione e il profilo professionale, lo Stato giuridico, i diritti e

doveri, le responsabilità e le sanzioni disciplinari, il sistema di formazione e

reclutamento; degli Studenti considerati con riferimento allo Statuto, ai diritti e

doveri, alla scuola come comunità educante ed al patto educativo di

corresponsabilità.

Seguono le problematiche del diritto all’istruzione, l’obbligo scolastico e

formativo, il diritto-dovere di istruzione e formazione.

Si fornisce la chiave di lettura essenziale su qualche tematica specifica,

concernente i disabili; l’educazione permanente; l’interculturalità; la

cittadinanza; l’orientamento; le pari opportunità.

Il metodo privilegia, oltre l’esposizione dei contenuti, il confronto critico sui

documenti, la familiarizzazione con le fonti e gli strumenti anche “non

tradizionali”, l’apprendimento cooperativo, la capacità di ricerca ed il

riferimento all’esperienza comune.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

S. CICATELLI, Conoscere la scuola, La Scuola, Brescia 2004, P. I, c. 1-4; P.

III, c. 12-16.

G. MALIZIA-C. NANNI, Il sistema educativo italiano di istruzione e di

formazione, LAS Roma 2010, P. I, C. 1.

Fonti:

AA.VV., Il Codice della Scuola, La Scuola, Brescia 2002 o altra raccolta

legislativa recente; CCNL; Aggiornamenti a cura del Docente.

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110

Testi consigliati:

J. DELORS, Nell’educazione un tesoro, Rapporto all’UNESCO della

Commissione Internazionale sull’Educazione per il XXI Secolo, Armando,

Roma 1997, (Introduzione e P. I, c. 4,5,7).

E. MORIN, La testa ben fatta, Riforma dell’insegnamento…, R. Cortina,

Milano 2000, (c. 1-2).

E. MORIN, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, R. Cortina,

Milano 2001, (pp. 7-9, 11-16).

Riviste:

“Scuola Materna”; “Scuola Italiana Moderna”; “Scuola e Didattica”. “Nuova

Secondaria”; “Pedagogia e Vita”, Ed. La Scuola; “Orientamenti pedagogici”,

Ed. Erikson; “Rivista Lasalliana”.

Siti:

www.istruzione.it; www.calabriascuola.it; www.indire.it; www.edscuola.it;

www.diesse.org; www.aimc.it; www.uciim.it; www.age.it; www.agesc.it;

www.forumfamiglie.org; www.rivistadipedagogiareligiosa.it.

Prof. Giorgio Bellieni

DD/03 Storia e fondamenti dell’IRC

L’educatore religioso scolastico si colloca all’interno della funzione docente

con un proprio profilo professionale che esige competenze plurime, nella

vocazione di “uomo della sintesi” e della “mediazione culturale” tra valori e

dimensioni plurali, nella prospettiva dell’integrazione dei sistemi

dell’educazione religiosa. La chiave del Corso, ispirata alla consapevolezza storica, si sviluppa intorno

alla legittimazione legale (normativa) -culturale (magistero) in rapporto con

l’epistemologia e la pedagogia.

Si configura le peculiarità della mission dell’IRC e della figura dell’IdR allo

scopo di fare conoscere le potenzialità e le problematiche del rapporto tra

religione-sapere-scuola-educazione. Partendo dall’interpretazione della

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situazione reale e dalla domanda di educazione religiosa presente nel mondo

contemporaneo e nell’evoluzione del progetto scolastico, se ne forniscono gli

elementi istituzionali fondamentali.

Viene prospettata la dialettica tra la religione e la scuola a partire dalla

condizione attuale e nei tratti essenziali dell’evoluzione storica; negli elementi

strutturali dell’IR tipici del sistema concordatario con la legittimazione giuridica

fondata sui Patti Lateranensi, gli Accordi di Revisione del Concordato, l’Intesa

CEI-MPI, con accenni alle Intese con le altre Confessioni.

L’analisi della normativa statale si svolge con riferimento ai punti salienti

della natura e finalità, scelta, organizzazione, attività alternativa, valutazione.

Si sviluppano poi i tratti costitutivi dell’identità dell’IdR (professionalità-

vocazione-formazione), e del suo stato giuridico civile e canonico, con riguardo

all’Idoneità ed alle sue caratteristiche, al riconoscimento ed alla revoca. Le tematiche su Chiesa ed E. R. scolastica, IRC e catechesi - pastorale, l’ E.

R. nella Scuola Cattolica, vengono esplicitate attraverso le indicazioni dei

Documenti del Magistero e del Diritto Canonico.

La presentazione dell’IR come Disciplina, si colloca sotto il profilo dello

statuto, dei Programmi, delle Indicazioni Nazionali e Linee Guida, dei TSC e O.

A, della “competenza religiosa”.

Si ripercorre la problematica della religione e scuola laica nelle dimensioni

valoriali-giuridiche: principio di laicità, confessionalità, pluralismo e cultura

religiosa; intorno a questioni particolari:Simboli, Crocifisso, Presepe, S. Messa. L’accenno alle nuove istanze ed agli scenari futuri interessa l’evoluzione

dell’IRC come disciplina in evoluzione nel quadro della Riforma scolastica,

delle tendenze generali in Europa e nel mondo.

Si offrono infine orientamenti sulla tematica dell’insegnare Religione nel

contesto della multiculturalità e dell’educazione interculturale; sul posto della

Bibbia nella scuola.

La metodologia induttiva intende promuovere la padronanza delle fonti, la

documentazione multimediale, la ricostruzione critica, la problematizzazione, il

lavoro cooperativo.

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112

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

S. CICATELLI, Conoscere la scuola, c. 5 L’IRC nella scuola italiana , c. 17 La

normativa sull’IRC, La Scuola, Brescia 2004.

S. CICATELLI, Prontuario giuridico IRC, Queriniana, Brescia 2012, cc. 1-10.

CEI, Insegnare religione cattolica oggi, 1991.

Aggiornamenti a cura del Docente.

Fonti:

S. CICATELLI, Prontuario giuridico IRC, Documentazione, Queriniana,

Brescia 2012,

Testi consigliati:

CEI-SERVIZIO NAZIONALE IRC, L’Insegnamento della Religione risorsa

per l’Europa (Atti della ricerca del CCEE), ELLEDICI, Torino 2008.

CEI-SERVIZIO NAZIONALE IRC, Nella scuola a servizio della persona, La

scelta per l’IRC, ELLEDICI, Torino 2009.

Z. TRENTI, Manuale dell’IdR, Competenze e Professionalità, ELLEDICI,

Torino 2004.

Riviste:

Z. TRENTI - C. PASTORE (a cura), Insegnamento della religione, Competenza

e professionalità, Istituto di Catechetica UPS, ELLEDICI, Torino 2013.

“Ora di Religione”, “Insegnare Religione”, Ed. ELLEDICI; “Rivista

Lasalliana”.

Siti:

www.chiesacattolica.it/servizio irc; www.rivistadipedagogiareligiosa.it;

www.bologna.chiesacattolica.it/irc; www.vicariatusurbis.org/scuola;

www.anir.it.; www.snadir.it; www.culturacattolica.it.

Prof. Giorgio Bellieni

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LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE (II anno LS)

TP/07 Dottrina sociale della Chiesa

Obiettivi del Corso

Il corso intende introdurre lo studente alla Dottrina Sociale della Chiesa

secondo un percorso organico e sistematico. L'insegnamento pone al centro la

persona umana e aiuta a riscoprire, partendo da essa e dalla sua inalienabile

dignità, motivazioni, finalità e metodi di un valido impegno cristiano in ogni

realtà sociale.

Contenuti della disciplina

Presentazione della Materia: definizione, caratteristiche, metodo,

evoluzione. Statuto epistemologico della Dottrina Sociale della Chiesa. Principi

della Dottrina Sociale della Chiesa: persona umana e diritti fondamentali; bene

comune; destinazione universale dei beni della terra; sussidiarietà;

partecipazione; solidarietà. La famiglia cellula vitale della società. Il lavoro

umano. La vita economica. La comunità politica.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

BENEDETTO XVI, Lettera enciclica Caritas in Veritate, 29 giugno 2009

PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio

della Dottrina Sociale della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del

Vaticano 20043

AA. VV., Dottrina Sociale della Chiesa, Vivere In, Roma 1990

AA. VV., Il Magistero sociale della Chiesa, Vita e Pensiero, Milano 1989

H. CARRIER, Dottrina Sociale. Nuovo approccio all’insegnamento sociale

della Chiesa, S. Paolo, Cinisello Balsamo 19966.

G. CREPALDI, Dio o gli dèi. Dottrina Sociale della Chiesa: percorsi,

Cantagalli, Siena 2008.

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114

G. FROSINI, Il pensiero sociale dei Padri, Queriniana, Brescia 1996.

B. SORGE, Introduzione alla Dottrina Sociale delle Chiesa, Queriniana,

Brescia 2006.

Prof. Antonio Foderaro – Prof. Antonino Iannò

SU/08 Psicologia religiosa

Il corso si propone di prendere in considerazione comportamenti e

atteggiamenti che la persona o il gruppo qualificano come religiosi perché

collegati con la fede in un Essere soprannaturale, oppure con una visione della

vita che non esclude la dimensione del sacro e cerca di comprenderne i fattori

motivazionali. La psicologia riconosce, che l’atteggiamento religioso segnato

fortemente da caratteri storico-culturali, e vivacizzato dal patrimonio delle

tradizioni, ha come conseguenza che i simboli religiosi imprimano

profondamente il loro suggello nello psichismo.

Ogni persona vive la sua religiosità in corrispondenza ad un vissuto psichico

dalle ampie prospettive, in cui entrano, senz’altro, come componenti centrali, le

realtà vissute nell’infanzia e le molteplici successive esperienze alle quali, però,

grazie alla fondamentale libertà con la responsabilità dell’esistenza ad essa

legata, non viene assegnato un ruolo talmente determinante da non potersene

distanziare prendendo un atteggiamento maturo nei loro confronti.

L’obiettivo del programma è quello di cercare di concettualizzare e misurare

il vissuto religioso, nella convinzione che esso non è riducibile a una sola

dimensione, ma comporta un ampio ed articolato spettro di dimensioni che

possono essere raggruppate attorno a tre nuclei: La fede (sistema di convinzioni

e motivazioni), l’esperienza religiosa (coinvolgimento emotivo) e la pratica

religiosa (ritualità ed organizzazione sociale).

Articolazione del programma:

1) La psicologia e lo studio del comportamento religioso.

2) Religiosità e sistema motivazionale.

3) Caratteristiche della religiosità nell’infanzia.

4) Caratteristiche della religiosità nell’adolescenza.

5) Caratteristiche della religiosità nell’età adulta.

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BIBLIOGRAFIA

Testo base:

M. DIANA, Ciclo di vita ed esperienza religiosa, 2004.

G. SOVERNIGO, Religione e persona, Psicologia dell’esperienza religiosa,

EDB, Bologna 1990.

Testi consigliati:

A. VERGOTE, Psicologia religiosa, Boria, Torino 1967.

N. DAL MOLIN, Verso il blu — Lineamenti di psicologia della religione,

Messaggero, Padova 2001.

Prof.ssa Maria Gelonese

FP/06 Temi di filosofia contemporanea

Il tema del corso potrebbe essere indicato come “La condizione post-

moderna e la tirannia dell' effimero”. Il riferimento è a quella componente della

filosofia contemporanea che stigmatizza le caratteristiche di frammentarietà del

pensiero e di distanza da una profonda riflessione sul senso dell' essere,

valutandone le ricadute sul piano esistenziale e sociale. Il tema della ricerca del

fondamento dell’esistenza al di là di un soggettivismo spesso prevalente nel

pensiero moderno, verrà introdotto attraverso l’analisi del passaggio in M.

Heidegger dall' analitica esistenziale di “Essere e tempo” alla “svolta”.

Sulla stessa linea tematica J.F. Lyotard caratterizza l’epoca post-moderna

con il venir meno della pretesa propria dell’epoca moderna di fondare un unico

senso del mondo, partendo da principi metafisici o ideologici e dalla

conseguente prospettiva dalla precarietà di ogni senso. La realtà appare come

molteplicità irriducibile, non interpretabile in senso univoco e stabile. Lyotard

cerca di cogliere in questa condizione la possibile valenza positiva attraverso

l’apertura ad un’ulteriore ricerca culturale e novità di pensiero. La velocità con

la quale la scienza modifica il senso della realtà fa apparire inutile il definirsi di

qualsiasi significato fondante. L’uomo contemporaneo è costretto ad una

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116

continua opera di ridefinizione di sé entro il tessuto sociale e culturale, che muta

velocemente.

Il riferimento alla “tirannia dell’effimero” costituisce il sottotitolo di un

testo di Zygmunt Bauman “Vite di corsa”, Bauman condivide la tesi di Lyotard

circa la caduta delle metanarrazioni da cui trae, analizzandola a fondo, la

condizione di “liquidità” come essenza stessa della realtà attuale, sostituendo

alla definizione di “società post-moderna” la “modernità liquida” per indicare la

labilità di qualsiasi costruzione in questa nostra epoca. Nel testo proposto in

particolare si evidenzia come “nella modernità liquida il tempo non è né lineare,

né circolare, ma invece puntillistico , ossia frammentato in una moltitudine di

particelle separate, ciascuna ridotta ad un punto”. Si vive in un trafelato presente

in cui la perdita di senso del tempo si accompagna all' incapacità di distinguere

l' essenziale dal superfluo, il durevole dall' effimero.

Il corso vuole offrire l' occasione per evidenziare la valenza didattica dell'

analisi dell' esistente, condizione indispensabile per radicare la propria attività

di formazione in una visione critica e disincantata del reale. Essa sola consentirà

di sollecitare e promuovere con rinnovato interesse e impegno una riflessione

sulle questioni che ci riguardano profondamente: bisogni e felicità,

condizionamenti e libertà, fondatezza e precarietà, memoria, identità e rischio

dell’oblio.

Preliminarmente all’analisi dei testi selezionati verrà richiesto

l’approfondimento del profilo culturale e filosofico degli autori proposti.

BIBLIOGRAFIA

Testi:

M. HEIDEGGER, Lettera sull' umanismo, Adelphi, Milano 1995.

J.F. LYOTARD, La condizione post- moderna. Rapporto sul sapere, Feltrinelli,

2002.

Z. BAUMAN, Vite di corsa, Il mulino, 2009.

Prof.ssa Luciana Calabrò

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DI/01 Bioetica

Obiettivo:

Il corso intende introdurre ai principali problemi fondativi della bioetica e

fornire le chiavi ermeneutiche fondamentali per trattare, con un corretto

ragionamento morale, le diverse problematiche riguardanti la vita e gli

interventi su di essa al fine di essere in grado di trasmettere fedelmente il

messaggio evangelico sulla vita.

Contenuti:

I. Bioetica generale: delimitazione del campo di studio, storia della bioetica,

modello antropologico secolare e cristiano, specifico della bioetica cattolica,

profili di bioetica, principi etici tradizionali; II. Bioetica dell’inizio della vita:

fisiologia della fecondazione, embriogenesi, statuto dell’embrione umano,

interventi diagnostici e terapeutici su embrioni, aborto e procreazione assistita;

III. Bioetica sociale: omicidio e mutilazione, suicidio, legittima difesa, pena di

morte, cremazione, droga, alcolismo, tabacco, sport e doping; IV. Bioetica

clinica: salute e malattia, accertamento della morte, trapianti; V. Bioetica della

fine della vita: significato della morte, malato terminale, accanimento e

abbandono terapeutico, testamento biologico, eutanasia.

Metodo:

Il corso prevede, mediante lezioni frontali con opportuni supporti didattici

multimediali e lo studio personale, la trattazione sistematica delle principali

questioni bioetiche con particolare attenzione agli aspetti biblici fondativi, al

magistero post-conciliare e alle applicazioni pratico-pastorali. Il corso prevede,

inoltre, la possibilità di intervento in classe.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

M.P. FAGGIONI, La vita nelle nostre mani. Manuale di bioetica teologica,

Camilliane, Torino 20092;

S. LEONE, Nuovo manuale di bioetica, Città Nuova, Roma 2007.

S. LEONE – S. PRIVITERA (a cura di), Nuovo dizionario di bioetica, Città

Nuova - ISB, Roma-Aci Reale 2004.

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118

PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA (a cura di), Lexicon. Termini

ambigui e discussi su famiglia vita e questioni etiche, EDB, Bologna 20062.

G. RUSSO, Enciclopedia di bioetica e sessuologia, LDC, Leumann (To) 2004.

ID, Bioetica. Manuale per teologi, LAS, Roma 2005.

E. SGRECCIA, Manuale di bioetica. Fondamenti ed etica biomedica, vol. I,

Vita e Pensiero, Milano 20074.

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, De abortu

procurato (Roma, 18 novembre 1974) Dichiarazione, in AAS 66 (1974),

730-747.

ID, De euthanasia (Roma, 5 maggio 1980) Dichiarazione, in AAS 72 (1980),

1542-1552.

ID, Donum Vitae (Roma, 22 febbraio 1987) Dichiarazione, in EV, EDB,

Bologna 1989, 818-893.

GIOVANNI PAOLO II, Evangelium vitae (Roma, 25 marzo 1995), Lettera

Enciclica sul valore e l’inviolabilità della vita umana, in EV, EDB, Bologna

1997, 1208-1445.

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Istruzione

“Dignitas personae” su alcune questioni di bioetica, LEV, Città del

Vaticano 2008.

Prof. Antonino Iannò

TS/09 Teologia delle religioni

Obiettivi:

La teologia delle religioni si è sviluppata soprattutto a partire dal post-

concilio dinanzi ai rapidi mutamenti subiti dalla società globale attraverso il

fenomeno del pluralismo religioso. Gli eventi storici hanno rinnovato e

ripresentato con maggiore urgenza questioni e temi relativi alle religioni e al

loro rapporto con la Rivelazione di Dio in Gesù Cristo.

Il corso si prefigge come obiettivi: conoscere lo status quaestionis della

teologia delle religioni tenendo conto del suo sviluppo storico-dogmatico;

individuare e valutare i problemi fondamentali e le sfide determinate dal

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confronto con le altre tradizioni religiose; approfondire l’insegnamento del

Magistero sui temi considerati. Contenuti:

Il corso affronterà i seguenti temi: lo statuto epistemologico della teologia

delle religioni e il suo sviluppo storico-dogmatico; il concetto di religione alla

luce della rivelazione cristiana; lo status quaestionis della teologia del

pluralismo religioso (i diversi modelli); presupposti dottrinali cristologici e

pneumatologici alla luce dell’insegnamento del Magistero; la funzione salvifica

delle religioni secondo il paradigma cristologico inclusivo; le “mediazioni

partecipate” – come “elementi positivi di altre religioni” – che devono restare

normate dal principio dell’unica mediazione di Cristo (CDF, Dominus Iesus,

14); l’analisi e la valutazione del paradigma pluralista delle religioni; obbligo

missionario della Chiesa e attualità della missione ad gentes; fondamenti,

significato e finalità del dialogo interreligioso.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Nostra Aetate. Dichiarazione sulle

relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane, 1965.

PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO –

CONGREGAZIONE PER L’EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLI,

Dialogo e annuncio, 1991.

COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Il cristianesimo e le

religioni, 1996.

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dominus Iesus.

Dichiarazione circa l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della

Chiesa, 2000.

Prof. Giuseppe Saraceno

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ST/06 Storia del movimento cattolico

Obiettivi e contenuti del corso:

Il ciclo di lezioni e di incontri seminariali si soffermerà sulle forme

attraverso le quali, fra Ottocento e Novecento, il laicato cattolico organizzato

articola la propria presenza nella società italiana. Si richiede una buona

conoscenza dei lineamenti della storia contemporanea da riportare alla memoria,

se è del caso, con un buon manuale per il liceo o l’università.

Il corso di quest’anno verterà sul tema La Dc di De Gasperi e Dossetti. Gli

studenti daranno vita a un lavoro seminariale attraverso la redazione e la

discussione in aula di brevi elaborati a partire da libri, saggi e articoli di riviste,

voci di dizionario. Di seguito un elenco di monografie e volumi collettanei dei

quali si potrà fare uso in aula e fra i quali chi non frequenta, scrivendo all’inizio

del corso all’indirizzo [email protected], potrà concordare con il docente una

scelta di testi da discutere all’esame.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

A. CANAVERO, I cattolici nella società italiana : dalla metà dell'800 al

Concilio Vaticano 2, La Scuola, Brescia 1991.

Testi a scelta per la parte seminariale:

G. ALBERIGO, Coscienza di un secolo: le lezioni del 1997 su Giuseppe

Dossetti, a cura di Enrico Galavotti, Fondazione per le scienze religiose

Giovanni XXIII, Bologna 2013.

P. CRAVERI, De Gasperi, Il mulino, Bologna 2006.

E. GALAVOTTI, Il professorino: Giuseppe Dossetti tra crisi del fascismo e

costruzione della democrazia 1940-1948, Il Mulino, Bologna 2013.

L. GIORGI, Le cronache sociali di Giuseppe Dossetti (1947-1951): la giovane

sinistra cattolica e la rifondazione della democrazia italiana, Diabasis,

Reggio Emilia 2007.

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121

F. MALGERI – A. CANAVERO – P.L. BALLINI, Alcide De Gasperi, 3

volumi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2009.

P. POMBENI, Giuseppe Dossetti: l'avventura politica di un riformatore

cristiano, Il mulino, Bologna 2013.

A. MELLONI, Dossetti e l'indicibile. Il quaderno scomparso di "Cronache

sociali": i cattolici per un nuovo partito a sinistra della DC (1948), Donzelli,

Roma 2013;

P. SCOPPOLA, La proposta politica di De Gasperi, Il mulino, Bologna 1978.

Prof. Vincenzo Schirripa

DI/02 Sociologia della comunicazione

Obiettivi:

Il corso punta a fornire allo studente competenze e strumenti di base per

orientarsi, a fini sia analitici sia personali, tra le diverse forme di comunicazione

possibili nello spazio sociale contemporaneo, in specie tra i diversi tipi e

contesti dell’interazione.

Particolare attenzione sarà rivolta anche a comprendere le problematiche di

comunicazione della fede all’interno degli universi simbolici sempre più

differenziati della società contemporanea.

Contenuti:

Il processo della comunicazione; comunicazione e interazione nella vita

quotidiana; dalle società orali alle “società dell’informazione”; esperienze

comunicative e mezzi di comunicazione; i luoghi d’incontro e di

comunicazione: dall’ “hic et nunc” alle comunità virtuali; i nuovi contesti: le

identità in rete, la narrazione digitale, le home page personali, i blog.

Il programma è integrato da una parte monografica sul rapporto tra

fede,comunicazione e rappresentazioni sociali.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

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122

E. GOFFMAN, L’ordine dell’interazione, Armando, Roma 1998, pp. 98.

S. MOSCOVICI, Rappresentazioni sociali, il Mulino, Bologna 2005.

A. SCHÜTZ, Saggio sulla distribuzione sociale della conoscenza, ovvero il

cittadino bene informato, in id., Saggi sociologici, Utet, Torino 1979.

J.B. THOMPSON, La nascita dell’interazione mediata, in id., Mezzi di

comunicazione e modernità, il Mulino, Bologna 1998.

M. LIVOLSI, Manuale di sociologia della comunicazione, Laterza, Bari 2003.

B. ROVERSI, Introduzione alla comunicazione mediata dal computer, il

Mulino, Bologna.

Z. BAUMANN, La società individualizzata. Come cambia la nostra esperienza,

il Mulino, Bologna.

Prof. Giuseppe Putortì – Prof. Gianfranco Surace

SU/09 Psicologia dello sviluppo

Lo sviluppo dell’uomo, dal concepimento alla morte, è il progressivo

accumularsi di esperienze che derivano dal suo continuo interagire con eventi

ambientali salienti. Questi, dalla nascita, hanno caratteristiche prevalentemente

sociali e sollecitano l’adattamento ai contesti di vita di individui che possiamo

considerare biologicamente predisposti a partecipare alla vita relazionale e

culturale dei gruppi di appartenenza.

Fornire un quadro del modo in cui i processi psicologici fondamentali

(apprendimento, pensiero e linguaggio, emozioni e motivazioni) si sviluppano

nei contesti sociali, quali siano gli approcci teorici e i metodi di ricerca che

consentono di studiarli e spiegarli, delineare la loro evoluzione nel corso delle

varie fasi o età (infanzia, adolescenza e adultità) della vita sono i contenuti

generali del corso.

Dopo una breve rassegna della storia della psicologia dello sviluppo e degli

strumenti di indagine, saranno analizzati i modelli teorici interazionali che

spiegano l’acquisizione e la modificazione delle competenze psicologiche

basilari. Successivamente, si studieranno i contesti di vita fondamentali – in

particolare la famiglia – entro cui quelle competenze devono essere espresse.

Infine, sarà descritto il processo di strutturazione e ridefinizione del Sé

dall’infanzia all’età adulta.

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123

Obiettivo del corso è chiarire il ruolo di quei fattori critici che, in un’ottica

complessa, consentono la comprensione dell’agire umano e contribuiscono a

rendere ciascun individuo una persona unica e irripetibile.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

Un manuale di Psicologia dello sviluppo a scelta dell’allievo: ad es.,

H.R. SCHAFFER, Psicologia dello sviluppo. Un’introduzione, Milano 2004.

A. FONZI (a cura di), Manuale di psicologia dello sviluppo, Firenze 2001.

L. BARONE, Manuale di psicologia dello sviluppo, Roma, 2009.

L. CAMAIONI - P. DI BLASIO, Psicologia dello sviluppo, Bologna 2007; ecc.

D. BACCHINI (a cura di), Il ruolo educativo della famiglia, Trento 2013.

L. BENEDETTO - M. INGRASSIA, Parenting. Psicologia dei legami

genitoriali, Roma 2010.

Prof. Massimo Ingrassia

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124

INDIRIZZO PEDAGOGICO DIDATTICO (II anno)

DD/04 Metodologia e didattica dell’IRC

Finalità: Il corso si propone di guidare gli studenti ad identificare gli aspetti peculiari

dell’Insegnamento della Religione Cattolica nel contesto scolastico e di far

acquisire loro le competenze necessarie alla progettazione e alla realizzazione di

percorsi di apprendimento significativo, utilizzando efficacemente le risorse

della didattica. Si rifletterà inoltre su alcune dimensioni che caratterizzano il

profilo professionale dell’insegnante di religione cattolica.

Contenuti:

Il profilo professionale del docente di religione; contesto culturale;

documenti e scelte fondamentali; categorie pedagogiche della attuale Riforma

della Scuola e dei suoi recenti sviluppi.

L’IRC come disciplina nel quadro delle finalità della scuola; Orientamenti per

l’elaborazione di un progetto educativo alla luce del testo “Cultura Scuola

Persona” e delle “Indicazioni per il curricolo”. Gli Obiettivi di Apprendimento e

i Traguardi verso Competenze dell’IRC in relazione con le aree disciplinari del

Curricolo. La progettazione di Insiemi di Unità di Apprendimento (IUA) di

IRC.

I modelli didattici e il loro contributo al chiarimento delle strutture

contenutistiche relative al cristianesimo e ad altre religioni, alla comprensione

dei soggetti in apprendimento e alla efficacia nella scelta dei mediatori didattici.

L’IRC in dialogo con le diverse confessioni di fede cristiane e le altre religioni.

I mediatori didattici per l’accostamento all’esperienza umana, alle pagine della

Bibbia, ai segni e ai simboli, ad eventi e personaggi della storia della Chiesa,

alle altre religioni e confessioni.

La valutazione dell’apprendimento/insegnamento e la certificazione delle

competenze.

Configurazione dell’insegnamento scolastico della religione in contesto italiano

nel più vasto contesto europeo; il modello confessionale italiano e il suo

specifico apporto alla formazione integrale degli alunni nella stagione delle

riforme scolastiche e istituzionali.

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125

La Religione, disciplina tra le discipline, vista dall’angolatura dei processi di

apprendimento-acquisizione dei saperi essenziali e dall’angolatura

dell’incidenza della relazione educativa, dei metodi e linguaggi

sull’apprendimento religioso.

Aspetti qualificanti la disciplina religione: dai programmi, alla

programmazione, al libro di testo; il principio della correlazione: aspetti

significativi e aspetti problematici; l’attenzione ecumenica e interreligiosa

nella proposta dei contenuti; l’approccio didattico al documento biblico e ai

documenti della tradizione cristiana; l’uso didattico del testo-arte.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

Z. TRENTI (a cura di), Manuale dell’insegnante di religione. Leumann (To),

Elledici , 2004.

G. MARCHIONI, Metodi e tecniche per l’insegnante di religione, LDC,

Leumann (TO) 2007;

Testi consigliati:

G. ZUCCARI, L’insegnamento della religione cattolica. Aspetti

psicopedagogici e strategie metodologiche-didattiche. Manuale per la

formazione degli IdR, LAD, Leumann Torino 2004.

G. BERTAGNA, S. BOSCARINO, L’insegnamento della religione cattolica

per la persona, Centro Ambrosiano, Milano 2009.

TORIELLO F., Per una didattica dell’insegnamento della religione, LDC,

Leumann (TO) 2001.

Aa.Vv., Quale Bibbia e come nell’insegnamento della religione, Elledici,

Leumann (To) 1992.

Testi normativi CEI-MIUR.

CEI-SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Nella scuola al sevizio della

persona. La scelta per l’IRC, LDC Leumann, Torino.

CEI-SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione

cattolica: il nuovo profilo, La Scuola, Brescia 2006.

Articoli relativi alla didattica dell’IRC tratti dalle riviste professionali.

Prof.ssa Doriana Fonte

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126

DD/05 Laboratorio: progetto educativo e programmazione didattica

L’obiettivo del laboratorio “Progetto educativo e programmazione didattica”

è quello di far raggiungere agli studenti le competenze necessarie per la

progettazione di interventi educativo-didattici inerenti all’insegnamento della

religione cattolica.

Esso, in quanto esperienza formativa professionalizzante che intende essere

punto di raccordo tra teoria e prassi, è articolato in una parte teorica ed una

pratica.

Pertanto, ai momenti propositivi, in cui verranno richiamate nozioni teoriche

ed analizzati testi ministeriali, faranno seguito momenti di ricerca nel piccolo

gruppo, e attività di elaborazione e restituzione in aula.

In particolare, si rifletterà sui seguenti contenuti:

L’IRC come disciplina nel quadro delle finalità della scuola;

IRC e progettazione scolastica;

Il curricolo specifico dell’IRC in relazione agli OA e ai TSC;

La programmazione educativo-didattica;

La costruzione di un progetto annuale di IRC.

Tutte le attività realizzate in aula secondo la metodologia di ricerca/azione

tipica del laboratorio, avranno lo scopo di abilitare alla stesura di una

“Progettazione annuale” di IRC in linea con gli Obiettivi formulati a livello

nazionale.

Al termine delle attività, gli studenti presenteranno una “Progettazione

annuale” relativa ad uno specifico livello scolastico che sarà discussa e valutata

in sede di esami.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

CEI – SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Nella scuola al servizio della

persona. La scelta per l’IRC, LDC, Leumann, Torino, 2009.

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127

SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione cattolica:

il nuovo profilo, La Scuola, Brescia, 2006.

E. DAMIANO (a cura di), Il mentore. Manuale di tirocinio per insegnanti in

formazione, Franco Angeli, Milano, 2007.

Z. TRENTI, (a cura di ), Manuale dell’insegnante di religione, LDC, Leumann,

Torino, 2004.

Testi normativi CEI-MIUR.

Dispense a cura dell'insegnante.

Riviste didattiche specializzate nell’IRC.

Eventuali ulteriori indicazioni saranno fornite durante il corso.

Prof.ssa Daniela Furfaro

DD/06 Laboratorio: unità di apprendimento

L’obiettivo del Laboratorio didattico “Unità di apprendimento” è quello di

far acquisire agli studenti le competenze specifiche nel campo della

progettazione di unità di apprendimento relative all’insegnamento della

religione cattolica, in vista dell’attuazione di una concreta e proficua azione in

aula e di una significativa relazione educativa.

Esso prevede una fase teorica, in cui saranno ripresi alcuni principi

fondamentali, ed una pratica, nel corso della quale saranno realizzati lavori

singoli e di gruppo.

I partecipanti saranno invitati a produrre narrazioni e protocolli di azioni

didattiche da essi stessi ipotizzate, o effettivamente realizzate in aula durante il

percorso di tirocinio.

Il materiale prodotto sarà analizzato in aula per valorizzare l’esperienza di

ognuno e consentire l’apprendimento teorico a partire dalla

decontestualizzazione dell’esperienza.

Tutte le attività saranno finalizzate alla stesura di “Unità di apprendimento”

che, partendo dalle necessità degli alunni, siano in linea con gli obiettivi di

apprendimento e con i traguardi per lo sviluppo delle competenze, formulati a

livello nazionale.

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128

In tal modo gli alunni entreranno direttamente in contato con gli strumenti e

i metodi dell’IRC e acquisiranno le competenze necessarie ad affrontare i

seguenti argomenti:

Principi didattici generali applicati all’insegnamento della religione cattolica;

Tirocinio e formazione alla pratica teorica;

Distinzione tra due compiti diversi: mentor e tutor;

La decontestualizzazione dell'esperienza;

Il processo di elaborazione delle unità di apprendimento: dalla formulazione

degli obiettivi formativi alla verifica-valutazione.

Al termine delle attività, gli studenti presenteranno un’unità di

apprendimento, precedentemente concordata con la docente, che sarà discussa e

valutata in sede di esami.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

CEI – SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Nella scuola al servizio della

persona. La scelta per l’IRC, LDC, Leumann, Torino 2009.

SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione cattolica:

il nuovo profilo, La Scuola, Brescia, 2006.

E. DAMIANO (a cura di), Il mentore. Manuale di tirocinio per insegnanti in

formazione, Franco Angeli, Milano, 2007.

Z. TRENTI, (a cura di ), Manuale dell’insegnante di religione, LDC, Leumann,

Torino, 2004.

Testi normativi CEI-MIUR.

Dispense a cura dell'insegnante.

Riviste didattiche specializzate nell’IRC.

Eventuali ulteriori indicazioni saranno fornite durante il corso.

Prof.ssa Daniela Furfaro

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DISCIPLINE OPZIONALI

DO/03 (1) – DO/04 (1) Prevenire non reprimere: l’attualità del sistema preventivo di Don Bosco

Finalità:

La pedagogia contemporanea sotto l'influsso delle scienze umane,

specialmente antropologiche e psicologiche ha fatto dell'educando il centro di

ogni processo educativo. Il fautore principale dell'educazione è l’individuo

stesso. Nella misura della crescita della sua libertà, l'educando determina il suo

avvenire. Ogni influenza che riceve ricade nella sfera degli inviti, delle

possibilità, delle proposte. Il principio del primato dell'educando nel processo

educativo, risalta così evidente nell'arte educativa di Don Bosco. La definizione

stessa del «sistema preventivo» propugnato da Don Bosco, postula la più

sollecita ed attenta preoccupazione per le persone.

La Ragione, la Religione, la Amorevolezza appellano direttamente alla

coscienza ed attendono la risposta libera e personale di ognuno. Lo stile

educativo di Don Bosco fortemente personalizzante ed individualizzato rifugge

dai consensi anonimi e collettivi ed appella invece all'adesione consapevole e

personale del singolo.

Il corso indente introdurre gli studenti nella conoscenza del metodo

educativo preventivo di san Giovanni Bosco nelle sue componenti fondamentali

e in relazione al contesto storico pedagogico del secolo XIX. Il corso non

intende offrire programmi di azione immediatamente applicabili; ma,

semplicemente, descrivere gli elementi originali essenziali, pur storicamente

condizionati e limitati, dai quali, soltanto, traggono validità e credibilità progetti

presenti e futuri, destinati a spazi e a contesti diversi.

Contenuti:

Finalità e articolazione dell’insegnamento collocato in rapporto alle altre

discipline del curriculum. I tempi, gli spazi e i protagonisti della pedagogia

preventiva. La formazione pedagogica di don Giovanni Bosco e le fonti per lo

studio della sua opera educativa. Linee metodologiche del "sistema preventivo"

inteso come progetto di educazione cristiana: i giovani; le finalità e gli itinerari

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130

educativi; i percorsi metodologici; l’ambiente a struttura familiare e i suoi tratti

caratteristici; le istituzioni educative; la verifica.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

A. RAGUSA, Il metodo Don Bosco tra pedagogia e storia Ed. Lampi di

Stampa, 2009.

F. MOTTO, Ripartire da don Bosco. Dalla storia alla vita oggi, Ed. Elledici,

2007.

Testi consigliati:

P. BRAIDO (a cura di), Don Bosco educatore. Scritti e testimonianze, Roma,

LAS 1997.

G. BOSCO (S.) a cura di: E. PILLA, I sogni di don Bosco, Ed. Cantagalli, 2004.

Prof.ssa Doriana Fonte

DO/03 (3) – DO/04 (3) Metodologia catechetica

Per interpretare, progettare o valutare la catechesi, occorre possedere

strumenti adeguati e una corretta visione d’insieme sul modo di agire proprio di

ogni operatore pastorale.

La serietà di un metodo che si basa su continua ricerca e sistematica

applicazione di principi base, non porta al rinnegamento di un divino mandato o

all’esclusione di ogni intervento dello Spirito, ma al contrario, è forse l’unica

strada per ridare valore all’azione dell’uomo che cerca di mettersi al servizio

della Parola con tutte le sue forze e trae da essa le origini di ogni suo dire e

agire.

Necessitano allora una più consapevole conoscenza del metodo, delle sue

origini, della sua applicazione al campo delle scienze catechetiche senza

escluderne l’evidente legame con il dato rivelato, una più serena capacità

progettativa che orienti nuovi e concreti itinerari di fede, più coerenti ed

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efficaci, nonché una rinnovata sensibilità apostolica che riscopra il suo

fondamento nella continua fedeltà a Dio e nella paziente fedeltà all’uomo.

Il catechista si riscopre allora portatore di esigenti attese e responsabilità,

vera chiamata che si traduce nella ricerca di un nuovo e più motivato stile,

immerso nel servizio ma anche nella professionalità di un ruolo che impone di

esser sempre pronto a rendere ragione della speranza che annuncia (cf. 1Pt

3,15).

Sarà quindi adottata, come obiettivo del corso, la realizzazione di un

itinerario di fede che attraverso specifici passaggi e sensibili attenzioni ai

destinatari (vedere, giudicare, agire) si presenti quale annuncio concreto,

organico e sistematico della fede cristiana, realizzazione che sarà poi verificata

e valorizzata in sede di esami.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

G. RUTA, Programmare la catechesi. Teoria e pratica per animatori e

catechisti, LDC, Leumann (TO) 1996.

T. LASCONI, O catechista, mio catechista. Idee, stimoli, spunti, rifornimenti

creativi per i catechisti parrocchiali, Paoline, Milano 2001.

Testi consigliati:

M. POLLO, Animazione culturale. Teoria e metodo, LAS, Roma 2002.

G. RUTA, Progettare la pastorale giovanile oggi, LDC, Leumann (TO) 2002.

V. GIORGIO – R. PAGANELLI, Il catechista incontra la Bibbia, EDB,

Bologna 1995.

L. MEDDI, Catechesi. proposta e formazione della vita cristiana, EMP, Padova

2004.

UCN – SETTORE APOSTOLATO BIBLICO, C. BISSOLI ed.,

L’animatore biblico, LDC, Leumann (TO) 2000.

Prof. Giuseppe Alemanno

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132

DO/03 (2) – DO/04 (2) Teologia spirituale

Introduzione

Parte I - Principi e fondamenti della Teologia spirituale come teologia del

vissuto

Cap. I L’esistenza spirituale cristiana.

Cap. II Natura e compiti della teologia spirituale: metodo e contenuti.

Cap. III Esperienza e vita teologale: l’incontro tra Dio e l’uomo.

Parte II – La dinamica dell’esperienza spirituale cristiana

Cap. I La vita secondo lo Spirito e l’unione con Dio.

Cap. II La preghiera e la santità cristiana.

Cap. III Ascetica e mistica: cammino di preghiera e di crescita umana.

Parte III – Problematiche attuali di spiritualità

Cap. I Nuovi orizzonti della spiritualità contemporanea;

Cap. II Discernimento e accompagnamento spirituale

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

M. BEDA, Guidati dallo Spirito di Dio. Corso di teologia spirituale, Roma

2009.

C. LAUDAZI, L’unione con Dio. Temi fondamentali di teologia spirituale,

Roma 2006.

F. RUIZ, Le vie dello Spirito. Sintesi di teologia spirituale, Bologna 2004.

Testi consigliati:

AA.VV., La vita nello Spirito, coll. Quaderni teologici del Seminario di

Brescia, Brescia 2012.

B. SECONDIN, Inquieti desideri di spiritualità. Esperienze, linguaggi, stile,

EDB, Bologna 2012.

R. ZAS FRIZ DE COL, Teologia della vita cristiana. Contemplazione, vissuto

teologale e trasformazione interiore, Cinisello Balsamo (MI) 2010.

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133

F. ASTI, Teologia della vita mistica. Fondamenti, dinamiche, mezzi, Città del

Vaticano 2009.

D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Assisi

2007.

F. ASTI, Spiritualità e mistica. Questioni metodologiche, Città del Vaticano

2003.

B. SECONDIN – T. GOFFI, Corso di spiritualità, Brescia 1989.

C.A. BERNARD, Teologia Spirituale, Roma 1983.

Prof. Salvatore Coppola

DO/04 (4) Ecumenismo

Finalità:

Il corso si propone di offrire una preparazione di base in campo della

conoscenza del passato e presente del dialogo ecumenico, a partire

dall’acquisizione di una conoscenza specifica degli strumenti, delle fonti e degli

studi della teologia e della storia del dialogo ecumenico.

Esporre in modo chiaro ed organico le dottrine, le tradizioni e la storia delle

principali confessioni cristiane. Far conoscere la posizione della Chiesa

Cattolica rispetto alle altre confessioni cristiane, presentando i rapporti storici

con queste e studiando i documenti Pontifici, magisteriali e teologici che

esprimono le direttive e gli orientamenti di questi rapporti, fornendo altresì una

esposizione chiara dei criteri di discernimento e di azione pastorale.

Programma:

Introduzione al concetto di "ecumenismo": la teologia ecumenica

Teologia cattolica:

• Orientamenti cattolici del dialogo ecumenico.

Teologia protestante:

• Introduzione alla teologia protestante Martin Lutero e la Sacra

Scrittura: contributo e teologia;

• Aspetti teologici dei rapporti ecumenici tra l’Anglicanesimo e la

Chiesa cattolica.

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Teologia ortodossa:

• Introduzione alla teologia ortodossa;

• Temi d'ecclesiologia e di pneumatologia orientale;

• Ermeneutica e metodologia ecumenica; Storia dell'ecumenismo;

• Analisi dei contenuti teologici e della metodologia delle “Institutiones

morales” e loro evoluzione nella storia dei secoli XVII-XX;

• Dal Concilio Ecumenico Vaticano II al magistero di Giovanni Paolo

II: analisi essenziale del documento Unitatis redintegratio; analisi

essenziale della Ut unum sint;

• I documenti della Santa Sede e della CEI Cenni all'attività di Fede e

Costituzione attraverso due testi di convergenza: il documento di Lima

“BEM” (1982); il documento: Confessare una sola fede (1991).;

• Analisi della Charta Oecumenica (2001).

Dialoghi interconfessionali:

• Il Papato e la Comunione delle Chiese in alcuni dialoghi

ecumenici Ministeri e comunione ecclesiale nei documenti del

dialogo interconfessionale

Spiritualità e pastorale ecumenica:

• Un'esperienza italiana: il Segretariato Attività Ecumeniche.

Documenti conciliari, pontifici e della Santa Sede:

1) Concilio Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen

Gentium.

2) Concilio Vaticano II, Decreto sull’Ecumenismo Unitatis Redintegratio.

3) Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, Direttorio per l’applicazione

dei principi e delle norme sull’ecumenismo.

4) Giovanni Paolo II, Lettera enciclica sull’impegno ecumenico Ut unum

sint.

5) AA.VV., Enchiridion Oecumenicum, 8 voll., Edizioni Dehoniane

Bologna, Bologna 1986 - 2007.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

Page 133: PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA … 2013-2014.pdf · Domenico De Biasi Tiziana Tarsia Rosanna Fiore Maria Tripodi Doriana Fonte Pasquale Triulcio Daniele Fortuna Bruno

135

G. PATTARO, Per una pastorale sull’ecumenismo, Queriniana, Brescia 1984.

J.É. DESSEAAUX, Lessico ecumenico, Queriniana, Brescia 1986.

E. BROMURI, L’ecumenismo. Chiese in cammino verso la piena comunione,

Ancora, Milano 1991.

C. DALLARI, Chiamati all’unità, Ancora, Milano 1993.

R. BEAUPÈR, L’Ecumenismo, Queriniana, Brescia 1993.

AA.VV., Dizionario del movimento ecumenico, Edizioni Dehoniane Bologna,

Bologna 1994.

P. NEUNER, Teologia ecumenica. La ricerca dell’unità tra le chiese cristiane,

Queriniana, Brescia 2006³.

P.G. GIANAZZA, Temi di teologia orientale I, Edizioni Dehoniane Bologna,

Città di Castello 2010.

A. PACINI (edd.), Oltre la divisione. L’intuizione ecumenica, Paoline, Milano

2011.

B. SESBOÜÉ, Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma

ai nostri giorni, Edizioni Dehoniane Bologna, Frascati 2012.

Letture:

A. FERRARI, Popoli e chiese dell’oriente cristiano, Edizioni lavoro, Roma

2008.

A. GARUTI, Libertà religiosa ed ecumenismo. La questione del “territorio

canonico in Russia, Cantagalli, Siena 2005.

P.G. GINAZZA, Cattolici di rito orientale e la Chiesa latina in Medio Oriente,

Edizioni Dehoniane Bologna, Città di Castello 2010.

H. GUTSCHERA - J. MAIER – J. THIERFELDER, Storia delle Chiese in

prospettiva ecumenica, Queriniana, Brescia 2007.

P. HAFFNER, L’ecumenismo oggi, Gracewing, Herefordshire 2008.

T. KAUFMANN – R. KOTTJE – B. MOELLER – H. WOLF H, Storia

ecumenica della Chiesa, 3 voll., Queriniana, Brescia 2009 - 2010.

A. MAFFEIS (ed.), Dossier sulla giustificazione. La dichiarazione congiunta

cattolico-luterana, commento e dibattito teologico, Giornale di teologia 276,

Queriniana, Brescia 2000.

P. NEUNER, Breve manuale dell’Ecumene, Giornale di teologia 162,

Queriniana, Brescia 2001.

G. PATTARO, Corso di teologia dell’ecumenismo, Queriniana, Brescia 1985.

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136

B. PETRÀ, L’etica ortodossa. Storia, fonti, identità, Cittadella Editrice, Città di

Castello 2010.

D. SAROGLIA, Il Papa di fronte alla responsabilità di promuovere l’unità dei

cristiani, Lateran University Press, Roma 2004.

V. SOLOV, Il problema dell’ecumenismo, Jaca Book, Milano 1973.

D. VALENTINI (a cura), In cammino verso l’unità dei cristiani. Bilancio

ecumenico a 40 anni dall’“Unitatis Redintegratio”, Biblioteca di scienze

religiose 194, LAS - Roma, Roma 2005.

W. VRIES (de), Ortodossia e cattolicesimo, Giornale di teologia 141,

Queriniana, Verona 1992².

Prof. Vincenzo Petrolino

DO/04 (5) Le cause di canonizzazione dei Santi

Obiettivi:

La santità appartiene al DNA della Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.

Lungo i secoli i Santi hanno costituito le bussole spirituali, che hanno orientato

l’umanità verso Dio. Gli influssi benefici delle cause di beatificazione e di

canonizzazione sono di grande portata spirituale e pastorale perché i Santi sono

i veri tesori della Chiesa. Il Pontefice Benedetto XVI ha affermato: “La

presenza di Dio si manifesta sempre in modo particolarmente chiaro nei Santi”

(Erfurt, 24.09.2011).

Finalità del corso è fornire agli studenti un’analisi sistematica delle raffinate

procedure canoniche in vista dell’esaltazione dei fedeli particolarmente distintisi

nelle virtù cristiane, per evidenziare la tracciabilità della carità trinitaria nei

cuori e nelle menti di uomini e donne inondate dalla grazia.

Contenuti:

Partendo dall’etimologia della parola, si esaminerà il concetto di santità, il

suo uso e il suo significato nell’Antico e nel Nuovo Testamento e nel magistero

pontificio; si specificherà il significato e l’importanza del miracolo,

sottolineandone il valore agli effetti della dimostrazione e conferma della

santità, per passare poi agli eventi della beatificazione e della canonizzazione.

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137

Verranno forniti elementi relativi alla composizione ed alla struttura della

Positio; sulla base degli ultimi interventri legislativi si percorreranno le varie

tappe dell’intero tracciato inquisitoriale e investigativo in ambito diocesano e la

procedura attuata nella fase romana.

Testo base: Le Cause dei Santi (a cura di V. CRISCUOLO – D. OLS – R. J. SARNO), LEV

2012.

Codice di Diritto Canonico e legislazione speciale in materia.

Prof.ssa Annarita Ferrato

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138

SEMINARI

SE/03 Il Figlio dell’ascolto. L’autocomprensione del Gesù storico alla luce dello Shema‘ Yisra’el

Descrizione:

Il corso monografico ha per oggetto la questione del Gesù storico, ma essa

viene studiata a partire dalla prospettiva propria dell’autore del libro omonimo.

Tale corso si divide in due parti ben bilanciate, ognuna delle quali richiede due

ore settimanali per tutto un quadrimestre.

La prima parte precisa LO SFONDO ERMENEUTICO DELLA RICERCA e si

suddivide in tre sezioni:

1. Studio critico delle posizioni della Terza Ricerca sul Gesù storico.

2. L’autocomprensione di Gesù alla luce della ricerca attuale.

3. Lo Shema‘ Yisra’el al tempo di Gesù: natura, uso liturgico e

interpretazione.

La seconda parte mette a confronto LO SHEMA‘ YISRA’EL e

L’AUTOCOMPRENSIONE DI GESÙ, utilizzando il loro intreccio come un paradigma

per interpretare la vita del Nazareno.

4. La citazione esplicita dello Shema‘ in Mc 12,28-34.

5. L’insegnamento di Gesù nell’orizzonte dello Shema‘.

6. Gli atteggiamenti e la prassi di Gesù esaminati alla luce dello Shema‘.

7. L’ascolto del Padre come attitudine fondamentale di Gesù.

Obiettivi:

La prima parte il corso si propone di offrire agli studenti le conoscenze di

base relative alla storia della ricerca sul Gesù storico fino alle sue ultime

acquisizioni. Si cercherà, inoltre, di insegnar loro una metodologia adatta per

poter intraprendere una personale ricerca, avvalendosi di tutti gli strumenti oggi

a disposizione. Si approfondiranno, infine, due questioni di fondamentale

importanza per lo studio del Gesù storico: la sua autocomprensione e lo Shema‘

Yisra’el.

Nella seconda parte del corso gli studenti potranno applicare lo studio sin

qui fatto confrontandosi direttamente con la chiave di lettura del Gesù storico

proposta dall’autore. Si esamineranno le parole di Gesù, i suoi gesti e i suoi

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139

insegnamenti, per verificare, infine, la fondatezza o meno della definizione del

Nazareno come “Il Figlio dell’ascolto” e la sua possibile rilevanza teologica,

soprattutto nell’ambito del dialogo ebraico-cristiano.

BIBLIOGRAFIA

Testo base:

D. FORTUNA, Il Figlio dell’ascolto. L’autocomprensione del Gesù storico alla

luce dello Shema‘ Yisra’el, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2012.

Testi consigliati:

Essendo innumerevoli le opere interessanti sull’argomento, si rimanda alla

bibliografia presente nel testo base. Ulteriori indicazioni sulle ultimissime

pubblicazioni saranno date durante il corso.

Prof. Daniele Fortuna

SE/04 I Tratti caratterizzanti del concetto di Scuola Cattolica nei principali documenti del Magistero

Finalità:

Il corso nella forma del seminario prenderà in considerazione i seguenti

documenti della Chiesa sul tema della Scuola Cattolica.

La finalità del corso è quella di introdurre lo studente alla riflessione

sull’importanza che riveste la Scuola Cattolica . "Alle soglie del terzo millennio

l'educazione e la scuola cattolica si trovano di fronte a sfide (...)Di fronte a

questo orizzonte la scuola cattolica è chiamata ad un coraggioso rinnovamento.

L'eredità preziosa di una esperienza lunga secoli manifesta, infatti, la propria

vitalità soprattutto nella capacità di innovazione sapiente. È così necessario che

anche nel tempo presente la scuola cattolica sappia dire se stessa in maniera

efficace, convincente ed attuale. Non si tratta di semplice adattamento, ma di

slancio missionario: è il dovere fondamentale dell'evangelizzazione, dell'andare

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140

dov'è l'uomo perché accolga il dono della salvezza" (La Scuola Cattolica alle

soglie del terzo millennio - 28 dicembre 1997, introduzione)

Modalità di svolgimento: lezioni frontali con l’ausilio di presentazioni,

lettura di testi. Rielaborazione individuale e di gruppo dei contenuti con

discussione in aula.

Modalità di verifica: Elaborato scritto della propria ricerca.

BIBLIOGRAFIA

A cura del docente

Prof.ssa Doriana Fonte

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LINGUA MODERNA

AL/02 – AL/04 Lingua inglese

Il Programma relativo al corso verrà graduato secondo una competenza

linguistica elementare, che fa riferimento al livello A1 del CEFR [Common

European Framework of Reference: Quadro di riferimento europeo delle

Lingue]).

Il Programma prevederà delle attività di carattere comunicativo per abituare

gli studenti alla comprensione ed all’uso della lingua straniera e darà molto

spazio alla pratica delle quattro abilità linguistica di base (reading = leggere;

speaking = parlare; writing = scrivere; listening = ascoltare), che verranno usate

in una varietà di situazioni adeguate alla realtà degli studenti.

Di seguito vengono elencate, in dettaglio, le strutture grammaticali e le aree

semantiche che saranno trattate durante il corso.

CATEGORIE GRAMMATICALI

I. Alfabeto e spelling: a, b, c, d….

II. Articoli : Indefinite (a/an)

III. Aggettivi:

• Nationality : Italian, English, American, etc…

• Possessive: my, your, his, her, etc....

• Demonstrative: this, that, these, those

IV. Avverbi

• Frequency: usually, often, never, etc….

V. Forme interrogative: Wh-questions: what, where, when, who,

whose, which, how, why

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142

VI. Nomi: singular and plural (regular and irregular forms), saxon genitive

(‘s & s’)

VII. Pronomi:

• Personal (subject): I, you, he, she, ……

VIII. Verbi :

• Infinitive

• To be (verbo essere)

• To have/have got (verbo avere)

• Present simple: Affirmative, interrogative, negative, interrogative-

negative

• Short questions (Does he speak English?) and answers (Yes, he does/

No, he doesn’t)

IX. Numeri

• Cardinal numbers: one, two, three, …..

AMBITI TEMATICO-LESSICALI

Lessico:

• Personal identification (Identificazione personale: nome, età,

nazionalità, ecc..)

• Greetings (saluti): Hi, Hello, Goodbye,…

• Languages/nationalities(lingue e nazionalità) : Italian, English,

French,…..

• Countries (paesi): Italy, France, England,…

• Daily life and routines (vita quotidiana): wake up, get up, have

breakfast,..

• Numbers (numeri): one, two, three…

• Work and Jobs (mestieri): lawyer, engineer, teacher, doctor,…

• Family (nomi di famiglia): mohter, father, brother…

• Free time activities: (hobbies and sports): go shopping, play tennis, go

walking, listen to music, …..

• Days of the week: Sunday, Monday, ….

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143

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

M. FOLEY AND D. HALL, New Total English- Elementary – Student’s Book

(da pag 8 a pag. 28). Pearson Longman, 2011.

M. FOLEY AND D. HALL, New Total English- Elementary – Workbook (da

pag. 4 a pag. 14), Pearson Longman, 2011.

Siti:

http://www.nspeak.com/newbasic/grammatica/grammar.htm

http://www.grammarbook.com

http://www.englishgratis.com/1/risorse/grammatica/0-landing.htm

Prof.ssa Serena Stilo

AL/02 – AL/04 Lingua spagnola

Il corso di lingua spagnola, da tenersi nell’A.A. 2012-2013, con una durata

di 24 ore, sarà costruito attorno agli obiettivi del livello A1 richiesti dal

M.C.E.R. (Marco Común Europeo de Referencia para

las lenguas), e si svolgerà con un programma di contenuti semplici che

stabiliscono il livello elementare da raggiungere attraverso le seguenti abilità

comunicative:

�Comprensión auditiva – ascoltare;

�Comprensión lectora – leggere;

�Interacción y expresión oral – parlare;

�Expresión escrita – scrivere.

Lo svolgimento del corso, prevede delle attività specifiche, usando come

primo supporto la guida del libro di testo, integrando con dispense, CD

audio ed altri testi in lingua spagnola, per sviluppare delle semplici abilità,

facendo ricorso a frasi linguistiche di uso comune, regole grammaticali,

comprensione dei testi e qualità nella produzione scritta ed ortografica,

attraverso numerose attività che riprendono la tipologia della certificazione

D.E.L.E..

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144

Per verificare i progressi fatti dagli studenti, ogni cinque lezioni circa,

saranno effettuate valutazioni collettive di verifica, nonchè autovalutazioni

personali delle conoscenze e delle competenze acquisite, per rafforzare e

focalizzare gli aspetti grammaticali e lessicali trattati, supportando il tutto

con l’interazione verbale insegnante-studenti, per migliorare le capacità di

comprensione ed espressione.

Nelle lezioni si dedicherà molto spazio alla fonetica ed alla pronuncia, per

un corretto apprendimento della lingua.

La comprensione dei testi e delle singole lezioni, sarà favorito attraverso

attività lavorative, come il dialogo, il canto, la descrizione, l’ascolto e la

ripetizione.

Insieme agli alunni saranno esposti e corretti alla lavagna i temi trattati,

principalmente le regole grammaticali, spiegate con quadri e grafiche con

ampia profusione di esempi, cercando di rispondere alle necessità di

apprendimento di ciascun alunno, sviluppando strategie personali volte al

miglioramento dello stesso.

Nella “Comprensión lectora y expresión oral” del livello A1, per

raggiungere l’obiettivo prefissato, si ricorrerà a parole e nomi di uso

comune, frasi molto semplici per descrivere luoghi e persone, per

soddisfare il livello d’accesso che rende capaci di comprendere ed utilizzare

espressioni quotidiane per risolvere necessità di tipo immediato.

Il presente documento rappresenta l’elenco dettagliato degli argomenti che

affronteremo durante il corso.

GRAMÁTICA

Alfabeto:

pronunciación y explicación de los fonemas;

Pronombres personales sujeto:

yo, tú, él, ella, usted, nosotros, nosotras, vosotros, vosotras, ellos, ellas,

ustedes

Sustantivos y adjectivos:

número y género;

formación del femenino;

casos invariables: masculino y femenino;

formación del plural.

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145

Artículos determinados:

el, la, los, las

Artículos indeterminados:

un, una, unos, unas

Verbos:

Indicativo presente Ser, tener

Verbos refelxivos:

Indicativo presente Llamarse, lavarse

Adverbios:

También, tampoco;

La oración interogativa y los interrogativos;

¿Qué / Quién / Quiénes / Cuál / Cuáles / Dónde / Cuándo / Cuánto / Cuánta /

Cuántos / Cuántas / Cómo/ Por qué?

Demostrativos

�Adjetivos demostrativos:

este, ese, aquel, estos, esos, aquellos, esta, esa, aquella, estas, esas, aquellas

�Pronombres demostrativos:

éste, ése, aquél, éstos, ésos, aquéllos, ésta, ésa, aquélla, éstas, ésas, aquéllas

�Pronombres neutro:

esto, eso, aquello

Posesivos

�Posesivos antepuestos

mi, tu, su, etc.

�Posesivos pospuestos

mío, tuyo, suyo, etc.

Comparativos

�Superioridad:

más ... que

�Igualdad:

tanto ... como

�Inferioridad:

menos ... que

�Irregulares:

mejor, peor, superior, mayor

Presente de los verbos regulares:

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146

hablar, comer, vivir:

presente / pretérito perfecto / pretérito imperfecto / pretérito indefinido

Presente de los verbos irregulares:

ser, estar, ir, hacer, venir

Verbo auxiliar:

haber:

presente / pretérito perfecto / pretérito imperfecto / pretérito indefinido

LÉXICO

�presentarse;

�saludar y despedirse: contexto formal / informal;

�pedir infomación personal;

�dar infomación personal;

�números cardinales de 0 a 100, 1000 y 2000;

�meses del año;

�signos zodiacales;

�asignaturas;

�describir el aspecto fisíco: partes del cuerpo;

�describir el carácter usando expresiones de intensidad de adjetivos y

adverbios:

�demasiado / más bien / verdaderamente / realmente / bastante / algo / un

poco / nada

�profesión;

�nacionalidad;

�familia.

BIBLIOGRAFIA

Testi base:

Curso de español – Enlaces.

Gramática moderna Ortografía práctica de la lengua española.

El Cronómetro – Nivel A1 – Manual de preparación del DELE.

Prof.ssa Beatriz Elena Marín Taborda

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148

Parte Quarta

DISPOSIZIONE NORMATIVA

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149

DISPOSIZIONI NORMATIVE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA

Modalità di iscrizione

È possibile iscriversi presso l’issr secondo tre modalità: Ordinari sono gli studenti che, in possesso del prescritto titolo di

studio, frequentano tutti corsi e le esercitazioni prescritte, superando i relativi esami, per il conseguimento dei gradi accademici.

Straordinari sono gli studenti che, pur mancando del prescritto titolo di studio, frequentano tutti i corsi, o una buona parte di essi, sostenendo i relativi esami, possono richiedere semplici attestati di frequenza, ma non possono conseguire i gradi accademici.

Uditori sono gli studenti che, non volendo conseguire i gradi accademici dell’ISSR, frequentano solo qualche corso, sostenendo eventualmente il relativo esame, in vista del rilascio di attestato di frequenza.

Documenti per l’immatricolazione a) istanza redatta su apposito modulo da ritirare in segreteria; b) lettera di presentazione del parroco per i laici e del superiore per i religiosi; c) fotocopia di un documento di identità; d) fotocopia del permesso di soggiorno per l’anno in corso (solo per studenti stranieri non comunitari); e) n. 4 foto formato tessera; f ) ricevuta di versamento dei diritti amministrativi;

Per la laurea in scienze religiose g) diploma originale di studi medio-superiori valido per l’iscrizione alle Università statali;

Per la laurea magistrale in scienze religiose h) diploma originale di laurea in scienze religiose.

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150

Decadenza dagli studi

Chi non rinnova l’iscrizione annualmente è considerato decaduto dagli studi. per riprendere gli studi è necessario rinnovare l’iscrizione (e pa-gare le relative tasse per ogni anno trascorso).

Trascorsi sei anni dall’ultima iscrizione al triennio per la Laurea inScienze Religiose, e quattro anni dall’ultima iscrizione al biennio per la Laurea Magistrale in Scienze Religiose, viene considerato scaduto il periodo di validità degli esami sostenuti.

Lo studente decaduto ha diritto comunque al rilascio di certificati attestanti gli atti di carriera scolastica compiuti. tali certificati devono contenere l’informazione sull’avvenuta decadenza.

Gli studenti già iscritti ai vecchi corsi, decaduti o rinunciatari, possono immatricolarsi ex novo a qualsiasi corso di studi. all’atto della nuova immatricolazione lo studente può chiedere il riconoscimento in crediti degli esami sostenuti e superati e dei corsi frequentati nella precedente carriera non conclusa.

La pregressa carriera sarà oggetto di un’attenta valutazione da parte della commissione per il riconoscimento e l’omologazione degli studi già compiuti che, in particolare, verificherà l’attualità dei contenuti degli esami superati o frequentati a suo tempo, prima di stabilirne il valore in crediti.

Si precisa che il riconoscimento in forma di crediti degli esami superati non è automatico né da considerarsi un diritto acquisito dallo studente.

Norme per la compilazione della tesi

A decorrere dal II semestre del secondo anno di corso per la laurea, e dal ii semestre del primo anno di corso per la laurea magistrale, lo studente ordinario può concordare un tema per il lavoro di tesi con uno dei docenti dei corsi istituzionali. Ottenuto il placet scritto sul titolo provvisorio e sulle linee essenziali di sviluppo (su apposito modulo) occorre inoltrare istanza in segreteria entro e non oltre i 180 gg. precedenti la data di seduta di tesi.

Titolo e progetto della tesi non possono essere cambiati se non per gravi motivi da sottoporre al direttore e non prima che siano trascorsi 12 mesi dalla data della consegna.

Il titolo provvisorio rimane riservato per 2 anni solari dalla data di consegna. Durante la ricerca, l’elaborazione e le stesure provvisorie del lavoro, è

dovere dello studente tenersi in stretto contatto con il relatore.

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151

La tesi deve avere le seguenti caratteristiche tecniche: Laurea almeno 60 pagine dattiloscritte, a spazio 2, con 22

righi di 60 battute per pagina o equivalenti;

Laurea Magistrale almeno 100 pagine dattiloscritte, a spazio 2, con 22 righi di 60 battute per pagina. o equivalenti.

Per inoltrare istanza di difesa e discussione della tesi lo studente deve aver

previamente ottenuto l’approvazione scritta del relatore sia sulle copie della tesi (4), sia sul modulo da ritirare in segreteria. le tesi devono essere consegnate in segreteria entro e non oltre i 30 gg. precedenti la data di seduta di esame finale.

L’elaborato deve avere le seguenti caratteristiche: Carattere times new roman 12

Margini superiore 2,5 cm;

inferiore 2,5 cm; sinistro 3.5 cm; destro 3 cm; rilegatura 1 cm.

Dopo la consegna della tesi scritta, sia per la Laurea che per la Laurea

Magistrale, il direttore nomina un docente correlatore. La tesi non può essere divulgata (né a stampa, né in ciclostilato, né in altro

modo) in assenza di autorizzazione scritta del direttore ed in assenza di previa approvazione del relatore.

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FAC-SIMILE FRONTESPIZIO

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153

Schema della copertina/frontespizio esterno della tesi

Margini : è necessario osservare le seguenti indicazioni: a) sinistro: 2,5 cm. b) destro: 2,5 cm. e) superiore: 2 cm. d) inferiore: 2 cm. Caratteri : si adotta il carattere times new roman: Times New Roman di 16 punti maiuscoletto per: Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Times New Roman di 16 punti maiuscolo per: Istituto Superiore Di Scienze Religiose Reggio Calabria . Times New Roman di 20 punti maiuscolo per: Titolo . Times New Roman di 14 punti normale per: Tesi di Laurea/Laurea Magistrale in Scienze Religiose di…, questo carattere vale anche per: Relatore e Correlatore. Times New Roman di 14 punti maiuscolo per: Anno Accademico. N.b.: Per le altre indicazioni relative alle tesi si rimanda ai libri di testo adottati.

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154

Norme per l’esame finale

Laurea: l’esame finale si svolge in un’unica seduta davanti ad una commissione composta dal preside della pftim o suo delegato, dal direttore o suo delegato e da almeno tre docenti dell’istituto. la seduta comprende due momenti:

– presentazione e discussione della tesi in cui lo studente presenta nelle sue linee essenziali i contenuti e i metodi del lavoro scritto, – colloquio interdisciplinare finale in cui lo studente conferisce su tre tesi, ognuna di area diversa, prescelte da un elenco di trenta (8 tesi per l’area biblica; 8 per l’area morale; 8 per l’area dogmatica; 6 per l’area filosofica e scienze umane), pubblicate all’inizio del semestre conclusivo il curricolo. Laurea Magistrale: l’esame finale si svolge in un’unica seduta davanti ad

una commissione composta dal preside della pftim o suo delegato, dal direttore o suo delegato e da almeno tre docenti dell’istituto. la seduta comprende due momenti:

– presentazione e discussione della tesi in cui lo studente presenta nelle sue linee essenziali i contenuti e i metodi del lavoro scritto, – lo studente risponde a tutte le domande poste dalla commissione in riferimento alla tesi.

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Calendario Accademico

SETTEMBRE 2013

1 D

2 L

3 M

4 M

5 G inizio prenot. esami sess. autun. – scad. iscriz. anni successivi al primo

6 V

7 S

8 D

9 L

10 M

11 M

12 G fine prenotazione esami sessione autunnale

13 V

14 S

15 D

16 L

17 M istituto chiuso

18 M

19 G inizio esami- Sessione autunnale

20 V esami

21 S

22 D

23 L esami

24 M esami – Scadenza immatricolazione I anno Triennale e Specialistica

25 M esami

26 G esami

27 V esami

28 S

29 D

30 L esami

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OTTOBRE 2013

1 M esami

2 M esami

3 G esami

4 V esami – fine Sessione autunnale

5 S

6 D

7 L Lezione – inizio lezioni I Semestre

8 M Lezione

9 M Lezione

10 G Lezione

11 V Lezione

12 S

13 D

14 L Lezione

15 M Lezione

16 M Lezione

17 G Lezione

18 V Lezione

19 S

20 D

21 L Lezione

22 M Lezione

23 M Lezione

24 G Lezione

25 V Lezione

26 S

27 D

28 L Lezione

29 M Lezione

30 M Lezione

31 G Lezione

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157

NOVEMBRE 2013

1 V Tutti i Santi

2 S Commemorazione Defunti

3 D

4 L Lezione

5 M Lezione

6 M Lezione

7 G Lezione

8 V Lezione

9 S

10 D

11 L Lezione

12 M Lezione

13 M Lezione

14 G Lezione

15 V Lezione

16 S

17 D

18 L Lezione

19 M Lezione

20 M Lezione

21 G Lezione

22 V Lezione

23 S

24 D

25 L Lezione

26 M Lezione

27 M Lezione

28 G Lezione

29 V Lezione – Scadenza prima rata tasse

30 S

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158

DICEMBRE 2013

1 D I Dom. di Avvento

2 L Lezione

3 M Lezione

4 M Lezione

5 G Lezione

6 V Lezione

7 S

8 D II Dom. di Avvento – Immacolata Concezione

9 L Lezione

10 M Lezione

11 M Lezione

12 G Lezione

13 V Lezione

14 S

15 D III Dom. di Avvento

16 L

17 M

18 M

19 G Discussione tesi Sessione Straordinaria

20 V Discussione tesi Sessione Straordinaria

21 S

22 D IV Dom. di Avvento

23 L

24 M

25 M Natale

26 G Santo Stefano

27 V

28 S

29 D Sacra Famiglia

30 L

31 M

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159

GENNAIO 2014

1 M Maria SS.ma Madre di Dio

2 G

3 V

4 S

5 D

6 L Epifania

7 M Lezione – inizio prenotazione esami Sessione invernale

8 M Lezione

9 G Lezione

10 V Lezione

11 S

12 D Battesimo del Signore

13 L Lezione

14 M Lezione

15 M Lezione

16 G Lezione

17 V Lezione – fine Lezioni I Semestre – fine prenot. esami Sess. invernale

18 S

19 D

20 L

21 M

22 M

23 G

24 V

25 S

26 D

27 L esami – Sessione invernale

28 M esami

29 M esami

30 G esami

31 V esami

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160

FEBBRAIO 2014

1 S

2 D

3 L esami

4 M esami

5 M esami

6 G esami

7 V esami – fine Sessione invernale

8 S

9 D

10 L Lezione – inizio Lezioni II Semestre

11 M Lezione

12 M Lezione

13 G Lezione

14 V Lezione

15 S

16 D

17 L Lezione

18 M Lezione

19 M Lezione

20 G Lezione

21 V Lezione

22 S

23 D

24 L Lezione

25 M Lezione

26 M Lezione

27 G Lezione

28 V Lezione – Scadenza Seconda rata tasse

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161

MARZO 2014

1 S

2 D

3 L Lezione

4 M Lezione

5 M Le Ceneri

6 G Lezione

7 V Lezione

8 S

9 D I Dom. di Quaresima

10 L Lezione

11 M Lezione

12 M Lezione

13 G Lezione

14 V Lezione

15 S

16 D II Dom. di Quaresima

17 L Lezione

18 M Lezione

19 M Lezione

20 G Lezione

21 V Lezione

22 S

23 D III Dom. di Quaresima

24 L Lezione

25 M Lezione

26 M Lezione

27 G Lezione

28 V Lezione

29 S

30 D IV Dom. di Quaresima

31 L Lezione

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162

APRILE 2014

1 M Lezione

2 M Lezione

3 G Lezione – inizio prenotazione esami Sess. Straordinaria primaverile

4 V Lezione

5 S

6 D V Dom. di Quaresima

7 L Lezione

8 M Lezione

9 M Lezione

10 G Lezione – fine prenotazione esami Straordinaria primaverile

11 V Lezione

12 S

13 D Dom. delle Palme

14 L

15 M

16 M

17 G

18 V

19 S

20 D Pasqua di Resurrezione

21 L Dell’Angelo

22 M esami – inizio Sessione Straordinaria primaverile

23 M esami

24 G esami – fine Sessione Straordinaria primaverile

25 V Festa della Liberazione

26 S

27 D II Dom. Di Pasqua

28 L Lezione

29 M Lezione

30 M Lezione – Scadenza terza rata tasse

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163

MAGGIO 2014

1 G Lezione – San Giuseppe lavoratore

2 V Lezione

3 S Lezione

4 D III Dom. Di Pasqua

5 L Lezione

6 M Lezione

7 M Lezione

8 G Lezione

9 V Lezione

10 S

11 D IV Dom. Di Pasqua

12 L Lezione – inizio prenotazione esami Sessione estiva

13 M Lezione

14 M Lezione

15 G Lezione

16 V Lezione – fine Lezioni II Semestre

17 S

18 D V Dom. Di Pasqua

19 L

20 M

21 M fine prenotazione esami Sessione estiva

22 G

23 V

24 S

25 D VI Dom. Di Pasqua

26 L esami – inizio Sessione estiva

27 M esami

28 M esami

29 G esami

30 V esami

31 S

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164

GIUGNO 2014

1 D Ascensione

2 L esami

3 M esami

4 M esami

5 G esami

6 V esami

7 S esami

8 D Pentecoste

9 L esami

10 M esami

11 M esami

12 G esami

13 V esami – fine Sessione estiva

14 S

15 D SS. Trinità

16 L

17 M

18 M

19 G Discussione tesi Sessione ordinaria

20 V Discussione tesi Sessione ordinaria

21 S

22 D Corpus Domini

23 L

24 M

25 M

26 G

27 V

28 S

29 D

30 L

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165

LUGLIO 2014

1 M

2 M

3 G

4 V

5 S

6 D

7 L

8 M

9 M

10 G Settimana Biblico Teologica

11 V Settimana Biblico Teologica

12 S Settimana Biblico Teologica

13 D Settimana Biblico Teologica

14 L

15 M

16 M

17 G

18 V

19 S

20 D

21 L

22 M

23 M

24 G

25 V

26 S

27 D

28 L

29 M

30 M

31 G

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166

AGOSTO 2014

1 V

2 S

3 D

4 L

5 M

6 M

7 G

8 V

9 S

10 D

11 L

12 M

13 M

14 G

15 V Assunzione B.V. Maria

16 S

17 D

18 L

19 M

20 M

21 G

22 V

23 S

24 D

25 L

26 M

27 M

28 G

29 V

30 S

31 D

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167

SETTEMBRE 2014

1 L

2 M

3 M

4 G inizio prenotazione esami Sessione autunnale

5 V

6 S

7 D

8 L

9 M

10 M

11 G fine prenotazione esami Sessione autunnale

12 V

13 S

14 D

15 L

16 M

17 M

18 G esami – inizio Sessione autunnale

19 V esami

20 S

21 D

22 L esami

23 M esami

24 M esami

25 G esami

26 V esami

27 S esami

28 D

29 L esami

30 M esami

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168

OTTOBRE 2014

1 M esami

2 G esami

3 V esami – fine Sessione autunnale

4 S

5 D

6 L

7 M

8 M

9 G

10 V

11 S

12 D

13 L

14 M

15 M

16 G

17 V

18 S

19 D

20 L

21 M

22 M

23 G

24 V

25 S

26 D

27 L

28 M

29 M

30 G

31 V

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INDICE

Presentazione.....................................................................................pag. .......5

Parte Prima - informazioni generali

Orari...................................................................................................pag. .......9

Erezione dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose ......................pag. .....10

Autorità accademiche .......................................................................pag. .....12

Docenti..............................................................................................pag. .....14

Parte Seconda - Manifesto degli studi e orario

Laurea in scienze religiose ................................................................pag. .....19 Laurea magistrale in scienze religiose ..............................................pag. ......21

Calendario anno accademico 2013-2014 ..........................................pag. ......23

Orario anno accademico ....................................................................pag. .....25

Parte Terza - Programmi

Laurea Triennale in Scienze Religiose ..............................................pag. .....31 Insegnamento primo anno .................................................................pag. …..31

Insegnamento secondo anno ..............................................................pag. .....49

Insegnamento terzo anno ...................................................................pag. .....64

Discipline Opzionali...........................................................................pag. .....84

Seminari..............................................................................................pag. .....90

Laurea Magistrale ..............................................................................pag. .....92

Insegnamento primo anno ..................................................................pag. .....92

Indirizzo pedagogico didattico ...........................................................pag. ...107

Insegnamento primo anno ..................................................................pag. ...107

Laurea Magistrale ...............................................................................pag. ...114

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170

Insegnamento secondo anno ................................................................pag. . ..114 Indirizzo pedagogico didattico ............................................................pag. ....125 Insegnamento primo anno ...................................................................pag. . ..125 Materie Opzionali ................................................................................pag. ...130 Seminari...............................................................................................pag. ...139 Lingua moderna……………………………………………………...pag. …142 Inglese………………………………...……………………………...pag. …142 Spagnolo……………………………...……………………………...pag. …142

Parte Quarta - Disposizioni normative

Disposizione normativa per il conseguimento della Laurea...............pag. ...150 Calendario accademico ......................................................................pag. ...156