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Tradere notiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia eretta dalla conferenza episcopale italiana 2010 11 N U M E R O Anno IV- N° 11 - Registrazione Trib. di Roma n. 397 del 18-09-2007 - Finito di stampare il 14 luglio 2010 - Notiziario trimestrale della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi dItalia Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3. confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia notiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia eretta dalla conferenza episcopale italiana Tradere Capire il Natale Sono ancora con voi Il XIX Cammino a Roma IN EVIDENZA Intervista a Mons. Menichelli Convegno Eureloy 2011 Comitato di Coordinamento I NOSTRI SCRITTI Compagnia Emeronitti Nuovi orizzonti confraternali LA CONFEDERAZIONE INFORMA Verbale CD 24 - 25/9/2010 Confraternite ammesse I NOSTRI CAMMINI Bagnara Calabra V Cammino ad Agnone XIII Cammino a Melfi IL MONDO CONFRATERNALE Confraternite liguri a Lourdes Benedizione del Gonfalone Santuario Isola del Gran Sasso Festa dell’ esaltazione della Croce RASSEGNA STAMPA, RECENSIONI E venne ad abitare in mezzo a noi ARTE E STORIA La testa della Vergine del Bernini PIETÀ POPOLARE E LITURGIA Preghiera, rito universale

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Traderenotiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi d’italia eretta dalla conferenza episcopale italiana

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delle diocesi d’italianotiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi d’italia eretta dalla conferenza episcopale italiana

TradereCapire il NataleSono ancora con voiIl XIX Cammino a Roma

IN EVIDENZAIntervista a Mons. MenichelliConvegno Eureloy 2011Comitato di Coordinamento

I NOSTRI SCRITTICompagnia EmeronittiNuovi orizzonti confraternali

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVerbale CD 24 - 25/9/2010Confraternite ammesse

I NOSTRI CAMMINIBagnara CalabraV Cammino ad AgnoneXIII Cammino a Melfi

IL MONDO CONFRATERNALEConfraternite liguri a LourdesBenedizione del GonfaloneSantuario Isola del Gran SassoFesta dell’ esaltazione della Croce

RASSEGNA STAMPA, RECENSIONIE venne ad abitare in mezzo a noi

ARTE E STORIALa testa della Vergine del Bernini

PIETÀ POPOLARE E LITURGIAPreghiera, rito universale

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Tradere – TRIMESTRALEAnno IV - numero 11 - Dicembre 2010

DIRETTORE: Francesco Antonetti

DIRETTORE RESPONSABILE:

Massimo Carlesi

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:Massimo Carlesi – [email protected]

DIREZIONEPiazza S. Giovanni in Laterano, 600184 – RomaTel. 06 69886239 – Fax 06 69886182

www.confederazioneconfraternite.org

E-mail: [email protected]

[email protected]

EDITORE: Confederazione delle Confraternite delleDiocesi d’ItaliaPiazza S. Giovanni in Laterano, 600184 – Roma

Registrazione del Tribunale di Roman. 397 del 18/09/2007

Hanno collaborato a questo numero:Giacomo Aiello, Maria Gabriella Alessandroni, AndreaBenedetti, Rino Bisignano, Giulio Bronzi, Renato Car-pentieri, Vincenzo Celenza, Roberto Clementini, Stefa-nia Colafranceschi, Francesco Corradini, Vito Corvino,Vittorio Dentis, Domenico Ferri, Roberta Filippi, DonFrancesco Greco, Guido Leonardi, Fermo Libutti, Vale-rio Odoardo, Pino Mancini, Edoardo Menichelli, FrancaMaria Minazzoli, Nicola Monteleone, Giulio Obletter,Francesco Punzi, Vincenzo Quindici,Don Antonio Riva,Gino Rotondo, Luciano Vito Simone, Mario Simonetti,Roberto Tosi, Carmelo Tripodi, Concetta Zarrilli.

Si ringrazia per le foto: Salvatore Francesco Bisignano, Altamura (BA); Dompè Marco, Fossano (CN).

Finito di stampare il dalla PrimegrafVia Ugo Niutta, 2a – 00177 RomaTel. 06 2428352 – Fax 06 2411356E-mail: [email protected]

TIRATURA DI QUESTO NUMERO: 4.000 copie

Tutela della riservatezza dei dati personaliI dati personali dei destinatari di Tradere sono trattati in con-

formità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice in materia di

protezione dei dati personali”) e utilizzati per le finalità diretta-

mente connesse e strumentali all’erogazione del servizio. In qual-

siasi momento è possibile richiedere la modifica, l’aggiornamento

o la cancellazione di tali dati, scrivendo a: Segreteria Generale della

Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.

Piazza S. Giovanni in Laterano, 6 – 00184 Roma

Tel. 06 69886239 – Fax 06 69886182

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori.

La Preghiera un rito universale di umano desideriodi Franca Maria Minazzoli pag. 54Confraternita: giardino di vocazione al sacerdozio! di Don Antonio Riva pag. 55

In copertina:Giotto, 1223 - affresco

Basilica superiore di Assisi, Natività (dettaglio)Il Presepe come oggi rappresentato, nasce secondo la tradizione

dell’idea di San Francesco di far rivivere in uno scenario naturalela nascita di Betlemme coinvolgendo nella rievocazione il popolo

In IV di copertina Il libro sul decennale della Confederazione

Dieci anni insieme

sommario 11

TraderePer capire il Natale bisogna farsi poveri nel cuore di S.E. Mons. Armando Brambilla pag. 1Sono ancora con voi del Presidente Francesco Antonetti pag. 2Il XIX Cammino a Roma, due giorni intensi è passato un proficuo decennio, ne inizia un altro nella speranza dei nostri giovani del Direttore Massimo Carlesi pag. 3

IN EVIDENZAUn Congresso calato tra la gente, intervista a Mons. Edoardo Menichelli pag. 6Tradere partecipa alla gioia della comunità di Gerace pag. 7Si terrà a Roma dal 9 al 13 aprile il convegno internazionale Eureloy 2011 pag. 85° Convegno internazionale sulla Cultura Popolare Religiosa di Vittorio Dentis pag. 8Comitato di coordinamento delle Confraternite e società di mutuo soccorso di Martina Franca di Francesco Punzi pag. 9Concorso “un anima per l’Europa” tra gli insegnanti della scuola secondaria di II grado di Roberta Filippi pag. 10Esito del concorso pag. 12Comunicato stampa: le Confraternite italiane non sono in vendita! pag. 13

I NOSTRI SCRITTILa Compagnia degli Emeronitti, quando opera la Grazia di Roberto Tosi pag. 14Nuovi orizzonti confraternali di Rino Bisignano pag. 16Ritroviamo la ragione: prima di tutto l’uomo di Roberto Clementini pag. 18

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVerbale della riunione del Consiglio Direttivo del 24 e 25 settembre 2010 pag. 20Elenco delle Confraternite ammesse alla Confederazione pag. 23

I NOSTRI CAMMINIIl sesto cammino regionale delle Confraternite calabresi a Bagnara, presenti 63 Confratenite pag. 24Bagnara Calabra di Carmelo Tripodi pag. 24VI Cammino delle Confraternite della Diocesi di Sora di Domenico Ferri pag. 25Agnone, V Cammino di fraternità delle Confraternite di Abruzzo e Molise di Pino Mancini pag. 27III Cammino regionale delle Confraternite della Campania del Delegato Vescovile Don Francesco Greco pag. 28XIII Cammino delle Diocesi di Melfi di Fermo Libutti pag. 29 2 giugno 2010, il Cammino delle Confraternite della Diocesi di Civita Castellana nota di Francesco Corradini pag. 30

IL MONDO CONFRATERNALEConfraternita di Maria SS. della Provvidenza di Maierato (VV) di Nicola Monteleone pag. 32Quinto Cammino Spirituale della Confraternita del SS. Sacramento di Troia di Gino Rotondo pag. 33“Pellegrinaggio delle Confraternite liguri a Lourdes” di Valerio Odoardo pag. 34A Vasto una nuova Confraternita “Madonna de la Salette” di Vincenzo Celenza pag. 35Un Confratello dell’Arciconfraternita della Carità e Morte ammesso tra i candidati agli ordini sacri pag. 35Cerimonia di benedizione del Gonfalone della Confraternita “Madonna del S. Rosario” di Renato Carpentieri pag. 36A Castelnuovo Berardenga i festeggiamenti decennali alla Madonna del Patrocinio di Andrea Benedetti pag. 37Confraternita Maria SS. Immacolata pag. 37Festa della esaltazione della Croce ad Acireale di Guido Leonardi pag. 38Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine Nola nota di Mario Simonetti pag. 39Santuario di Isola del Gran Sasso; settantacinque Confraternite insieme a San Gabriele di Pino Mancini pag. 39Il Cardinale José Saraiva Martíns ospite delle Confraternite dei Morti e della Beata Vergine del Carmelo di Giacomo Aiello pag. 40Festa dell’esaltazione della Croce 14 settembre 2010, XV sacerdozio di Don Giuseppe Tarasco pag. 41La città di Fossano ha festeggiato la Compagnia di Sant’Eligio di Franca Minazzoli di San Lorenzo pag. 41Roccascalegna (CH): VII incontro Confraternale pag. 42La Confraternita SS.mo Sacramento con i padri filippini di Francavilla al Mare pag. 42Solenne Cerimonia nella chiesa di Santa Maria della Grazia ad Altamura di Rino Bisignano e Luciano Vito Simone pag. 43

RECENSIONI, RASSEGNA STAMPASussidio antoniano per parrocchie, associazioni e devoti di Maria Gabriella Alessandroni pag. 44E venne ad abitare in mezzo a noi di Stefania Colafranceschi pag. 44Gratitudine di Francesco Antonetti pag. 44Percorsi e immagini nell’arte di Pietro Ivaldi, il Muto di Toleto di Stefania Colafranceschi pag. 45Il “Pio Soldalizio di Sant’Antovio da Padova” Contigliano (Rieti) compie cento anni di Giulio Bronzi pag. 45

ARTE E STORIADopo due secoli ritrovata la testa della Vergine dell’altorilievo di Pietro Bernini di Amantea di Vincenzo Quindici pag. 50Chieti: restaurata la Cappella dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti di Giulio Obletter pag. 50L’altare principale nella chiesa dell’Immacolata Concezione di Calitri di Concetta Zarrilli pag. 52

PIETÀ POPOLARE E LITURGIA

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�Il nostro Natale di quest’anno è segnato dalgrande evento del XIX Cammino Nazionale diFraternità celebrato in Piazza San Pietro con

il Segretario di Stato il Cardinale Tarcisio Bertone eil saluto del Santo Padre Benedetto XVI all’Ange-lus. Il Cardinale Bertone si è più volte complimen-tato per la bella e numerosa partecipazione delleConfraternite d’Italia. Anche il bel tempo ha contri-buito a farci vivere bene, sia sabato l’incontro congli assistenti ecclesiastici, sia il convegno sul temadei “giovani e le confraternite”, la premiazione delconcorso scolastico esteso alle scuole superioridi tutta Italia; e domenica la celebrazione della S.Messa ben partecipata, ben animata dal coro e or-chestra dell’Arciconfraternita del Sacro Monte deiMorti di Chieti, con tanti Sacerdoti concelebranti el’impegno di animazione di tanti confratelli. Il car-dinale Bertone nella sua omelia ci ha detto:” Du-rante un analogo vostro convegno, il 10 novembre2007, il Santo Padre, in questa stessa Piazza,ebbe modo di rivolgervi le seguenti parole: “LaChiesa in Italia ha bisogno anche di voi, cari amici,per far giungere l’annuncio del Vangelo della caritàa tutti, percorrendo vie antiche enuove”. Voi, fratelli e sorelle, sieteeredi di una antica e feconda storiache ha radici millenarie: lungo i secolii vostri confratelli hanno testimoniatoquesta consegna del Papa circa l’an-nuncio del Vangelo e la pratica con-creta della carità, quali elementi di-stintivi della vostra peculiare presenzanella Chiesa e nella società. Unatrama di fede e di solidarietà ha carat-terizzato fino ad oggi la vostra lungastoria, perchè al centro di tutto c’era ec’è Gesù Cristo, unico Salvatore, ieri,oggi e sempre.” Il cardinale prosegue“ Ed ora vorrei rivolgere una parola avoi, cari sacerdoti e padri spirituali.Mentre vi ringrazio per il servizio chesvolgete a beneficio di tanti fratelli esorelle, vi incoraggio a dispensare inabbondanza il nutrimento della Paroladi Dio, ponendo al centro della vostraopera la formazione, soprattutto rivoltaalle giovani generazioni. Aiutate a ri-scoprire l’autentico valore della pietàpopolare innestata nella liturgia ben

vissuta e partecipata. Valorizzate il grande patri-monio di arte e cultura presente nei vostri oratori,le belle tradizioni processionali e i riti secolari dellaSettimana Santa, i simboli pubblici della nostrafede, la devozione alla Madonna e ai santi Patroni,e soprattutto l’adorazione all’Eucaristia: tutti aspettidella vita delle Confraternite.”Sia lode al Signore per tutto questo e per i riflessidi bene che avrà in seguito il Cammino di Frater-nità. Il Bambino Gesù, uomo e Dio, figlio di MariaVergine, è colui che sta all’origine della nostra vitaconfraternale. Solo Lui può compiere la missionedi Dio: salvare gli uomini dal peccato, renderli figlidi Dio e fratelli fra di loro.Egli è venuto non solo per rivelare, ma anche percoinvolgerci completamente nella sua missione.Quando noi accogliamo Gesù bambino, diven-tiamo noi stessi figli di Dio. Le Confraternite che celebrano l’Incarnazione delfiglio di Dio, contemplano la Sua Gloria che però simanifesta nella povertà della carne. L’umiliazionee la vita di servizio del Verbo divino è lo stile di ognicristiano e di ogni confraternita. “Chi si esalta sarà

La guida dello spirito

Per capire il Natale bisognafarsi poveri nel cuore

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Tradere numero 11 dicembre 2010

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umiliato, chi si umilia sarà esaltato” dice Gesù. Percapire il Natale bisogna farsi poveri nel cuore.Anche per capire la storia delle nostre umili con-fraternite bisogna farsi poveri nel cuore.Gesù, il verbo incarnato, porta la buona notizia:Dio si è fatto prossimo all’uomo. Sta a noi com-prenderla e accoglierla. La comunità delle Con-fraternite debbono accogliere questo Bambino edil suo messaggio e irradiarlo al mondo così comehanno fatto i pastori, dopo aver visto in una stalla,deposto in un mangiatoia, un Bambino fragile e bi-sognoso di tutto.

Questa salvezza Dio l’ha destinata per tutti; nonaccoglierla significa rimanere nel silenzio di Dio.Chiediamo a Maria, di intercedere per noi affinchédiventiamo capaci di condividere fra noi e con tuttigli uomini, la vita divina di Colui che è stato accoltonel nostro cuore. Buon natale e felice anno nuovo.

� Armando BrambillaVescovo Ausiliare di Roma

Assistente Ecclesiastico della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia

Il Pensiero del Presidente

Sono ancora con voi

�La Conferenza Episcopale Italiana ha volutoconfermarmi quale Presidente per i prossimicinque anni. Ci aspetta un grande lavoro per

realizzare quanto ci siamo proposti. L’adesione ditutte le confraternite italiane alla nostra Confede-razione, il richiamo dei giovani nei nostri sodalizi,la valorizzazione del nostro patrimonio culturale edarchivistico, l’incremento della formazione dei con-fratelli.Credo di poter accettare la nuova sfida perchéforte delle parole scritte sul nostro Libro del de-cennale dal Presidente della CEI il Cardinale An-gelo Bagnasco” ”la Confederazione svolgeun’opera di purificazione e di difesa quando se neravvisa la necessità, di conservazione di un patri-monio del quale va riconosciuta la preziosità” eprosegue “ Un vivo e convinto apprezzamento per il cammino

compiuto. Auguro alla Confederazione e a tutte leconfraternite italiane di continuare nella loro pre-ziosa missione…” Vengo poi rafforzato dalle paroledel Segretario di Stato Vaticano il Cardinale Tarci-sio Bertone che durante l’omelia del 14 Novembrein Piazza San Pietro definisce la Confederazione:. Un’ultima parola vorrei dedicarla proprio al de-cennale della fondazione della vostra Confedera-zione, eretta con decreto dalla Conferenza Episco-pale Italiana. E’ un dono che i Vescovi hanno volutofare alle Confraternite d’Italia: sostenetela con la vo-stra attiva adesione, sicuri che essa sostiene voi,nel vostro impegno di rinnovamento. Sappiate es-sere attivi fautori di unità, di comunione, di collabo-razione con tutte le varie componenti della comu-nità cristiana, per “essere una cosa sola”, comepregò Gesù prima della sua Passione. Il vostro“Cammino di fraternità” confermi questo impegno,affinché siate sempre costruttori di comunione nellevostre parrocchie, nelle Diocesi e anche negli am-bienti sociali, e possiate costituire un valido esem-pio per le giovani generazioni “La Chiesa ci guarda e ci chiede di essere testi-moni attivi per operare nella Pietà Popolare e nel-l’esercizio della Carità quale piena espressionedell’amore cristiano.Continuiamo a chiedere a Piergiorgio Frassati, no-stro Patrono, la sua intercessione e ad affidare lenostre intenzioni al Bambino Salvatore in occa-sione del prossimo Santo Natale.A voi e alle vostre famiglie, ai poveri, emarginati ebisognosi ai quali dedicate le vostre opere di caritàauguro un Felice Natale ed un Buon 2011.

Dott. Francesco AntonettiPresidente della Confederazione

delle Confraternite delle Diocesi d’Italia

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3Tradere

�Il terzo a Roma con circa ventimila confratelli,dopo quello del maggio 1989 e del giugno2000, il XIX Cammino di Fraternità. Sabato 13

novembre con l’interessante intervento di S.E.Mons. Armando Brambilla, Assistente Ecclesia-stico della nostra Confederazione delle Confrater-nite delle Diocesi d’Italia, diretto ai Primiceri, agliAssistenti Ecclesiastici e ai Padri Spirituali delleConfraternite su di un tema quanto mai importantedal quale dipende il futuro di tutte le Confraterniteitaliane, programmaticamente indicato “I giovani ele Confraternite” Il tema in sintonia con la sceltadei Vescovi italiani che intendono affrontare per iprossimi dieci anni, la pastorale dell’educazionedelle giovani generazioni. Il Papa Benedetto XVIha definito il problema “emergenza educativa“ delnostro tempo. Sono state proposte e argomentatetematiche, oltre quelle indicate dal Vescovo Bram-billa e ampiamente contenute nella nota dellostesso Vescovo, che hanno potuto leggere, indi-cate quale stimolo e finalizzate alla formazionedel giovane popolo cattolico che ha desiderio diinserirsi nelle nostre realtà confraternali. Tuttisiamo coscienti dei profondi mutamenti cui la no-stra società è stata sottoposta, in pochi decenni, ècorretto forse usare il termine “repentinamente”,per sottolineare e far comprendere che i cambia-menti avvenuti sono stati e continuano ad essereveloci e importanti. Non devono però intendersisolo al negativo rispetto al passato. L’evoluzionedei costumi e i mutamenti dei diversi comporta-menti compresa la differente etica della naturaumana debbono essere percepiti, laddove nonpresentano sostanziali deviazioni, come nuoveconquiste generazionali che occorre seguire ecomprendere e, dove non sapientemente e cor-

rettamente realizzate esfruttate nella giusta na-tura lavorare per miglio-rarle. Cosi per i giovanicome per i più avanti nel-l’età fino agli aziani. Sonodell’avviso che tanta,oserei dire, tantissima re-sponsabilità di molte dis-sonanze del moderno

sentire e concepire la vita è di chi ha il grandeonere di guidare ed indirizzare i giovani, la re-sponsabilità si appalesa quando il modo di mo-strare le realtà in cui viviamo non è corretto; peravvicinare le nuove generazioni è necessarioprima comprenderne e capirne le problematiche,altrimenti i danni che si possono procurare sonoenormi. I Vescovi italiani sono quindi impegnatinella ”emergenza educativa” perché i giovanisono, allo stato attuale, la grande occasione nonsolo per le Confraternite ma per tutto il nostromodo di essere cristiani nella Chiesa e per lostesso futuro dell’umanità. I giovani sono coloroche recepiscono velocemente i cambiamenti per-ché spesso ne sono loro stessi gli artefici avva-lendosi dei moderni mezzi tecnologici e possonoessere la parte propositiva, operativa e divulgativadegli inevitabili cambiamenti che mai, come inquesto tempo storico, sono straordinariamente im-portanti e imprevedibili. Mons. Brambilla ha dettogiustamente che, soprattutto per noi delle Confra-ternite, i tempi di metabolizzazione sono lunghiquando intervengono mutazioni del pensiero, deirapporti sociali, di quelli familiari e di quelli scienti-fici perché sono mutati i meccanismi e gli stru-menti abituali che normalmente intervenivano nelrapporto tra le generazioni di adulti e di giovani. Ha ragione quando, sempre il nostro Vescovo,esamina il problema che ritiene primario in questitempi difficili, di globalizzazione dello sviluppoumano: “la crisi di fede della generazione degliadulti”, che li fa spietati rampanti che percepi-scono il futuro nebuloso quando senza “abban-

L’editoriale del Direttore Responsabile

Il XIX Cammino a Roma, due giorniintensi è passato un proficuo decennio, ne inizia un altro

di Massimo Carlesi

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donandosi con fiducia ad un’esistenza buona,perché voluta da Dio” sono incapaci di trasmettereai giovani i valori dei principi evangelici. Tutte lepessimistiche riflessioni si sono indebolite nel mo-mento in cui ai presenti è stato, nel pomeriggio,presentato il risultato del Concorso Scolastico“Un’Anima per l’Europa” la cui primaria intenzioneè stata quella di sottolineare la radice cristianadell’Europa che sembra troppo spesso essere tra-scurata se non dimenticata del tutto. Molto inte-ressanti sono risultati i lavori presentati sia nei con-tenuti che nelle elaborazioni, i giovani partecipantihanno dimostrato un grado di osservazione e di ri-flessione che, in effetti, non ha sorpreso chi neigiovani ripone speranza e fiducia contro ogni pre-concetta valutazione che non aiuta certo l’auspi-cabile comprensione generazionale. Domenica 14novembre l’atteso XIX Cammino di Fraternità conil Cardinale Tarcisio: Presto la piazza San Pietro siè riempita e il colonnato berniniano ha accolto epoi protetto in un solido e granitico abbraccio tuttii confratelli presenti che, con fede, entusiasmo etangibile gioia di esserci, hanno mostrato quantoè viva la nostra realtà confraternale. Continuavanoa giungere confratelli anche a Celebrazione Euca-ristica iniziata: responsabile del ritardo, loro mal-grado, il solito traffico romano, che ha propostoqualche ingorgo a scapito della solita puntualitàdei confratelli, quando si tratta di partecipare aiCammini di Fraternità. Prima della celebrazione Li-turgica Monsignor Armando Brambilla, ha indiriz-zato a S.Em. il Cardinale Tarciso Bertone, Segre-tario di Stato di Sua santità Benedetto XVI, paroledi ringraziamento per la sua presenza che onora laConfederazione che ha organizzato il XIX Cam-mino e per la Concelebrazione che ha accolto ilfolto gruppo di sacerdoti che guidano e vivonocon le Confraternite di tutta Italia. E’ stato presentesull’altare, in Piazza San Pietro, Mons. Franco Mo-linari, recentemente nominato Coadiutore dell’As-sistente Ecclesiastico. Il Presidente Francesco An-tonetti, anch’egli, ha rivolto a Sua Eminenza pa-role di riconoscimento per la sua partecipazionericordando i dieci anni di attività della Confedera-zione e sottolineando, tra l’altro, la “rinnovata vi-talità” che è dovuta alle “nuove confraternite chenascono e alle antiche confraternite che si risve-

gliano, e ad alcuni giovani che si riaffacciano neinostri sodalizi.” Ha dato atto e sottolineato che laforza dei confratelli è anche nella “fiducia rinnovatadei Vescovi italiani” nei confronti delle Confrater-nite italiane rese capaci di “vivere il nostro essereCristiani e di testimoniare la nostra fede in Gesù Cri-sto unico salvatore“. Illuminante è gratificante èstata poi l’omelia del Segretario di Stato rivolta ai“Cari Confratelli nell’Episcopato, ai cari Sacerdoti,ai cari fratelli e sorelle“ delle Confraternite, ricor-dando il profondo e fecondo legame che il Cardi-nale ha avuto con le Confraternite, avendole co-nosciute, sostenute e seguite molto da vicino, du-rante il suo ministero episcopale a Genova e in Li-guria. Prima di soffermarsi sulla Parola di Dioascoltata in questa trentatreesima domenica deltempo per annum ha ricordato il “Cammino” delnovembre 2007 ove il Santo Padre, ebbe modo dirivolgere ai circa cinquantamila Confratelli presentile seguenti parole: “La Chiesa in Italia ha bisognoanche di voi, cari amici, per far giungere l’annunciodel Vangelo della carità a tutti, percorrendo vie an-tiche e nuove.” Ha anche rammentato a tutti i Con-fratelli che la pratica concreta della carità, “è unelemento distintivo della vostra peculiare presenzanella Chiesa e nella società. Una trama di fede e disolidarietà ha caratterizzato fino ad oggi la vostralunga storia, perché al centro di tutto c’era e c’èGesù Cristo, unico Salvatore, ieri, oggi e sempre.”Ha inoltre incoraggiato il secolare cammino delleConfraternite nella Chiesa e con la Chiesa di-cendo, “esortarvi a riscoprire e ad approfondire lavostra identità di laici impegnati all’interno di unarealtà ecclesiale”, in quanto guidati e motivati daicinque “criteri di ecclesialità” contenuti nell’Esor-tazione post-sinodale Christifideles laici, che Gio-vanni Paolo II ci diede nel 1988: “il primato dellavocazione di ogni cristiano alla santità; la confes-sione di tutta la fede cattolica; la comunione col Ve-scovo e con tutte le altre realtà ecclesiali”; conl’impegno ad essere presenti, come “sale” e “lie-vito”, nella realtà umana. Ricordando il Vangelo haesortato le Confraternite ha brillare ”per la concor-dia, la fraternità, l’amore vicendevole” in modo daoffrire un’esemplare testimonianza evangelica al-l’interno della società, ricordando di stare attenti a“non lasciarsi contaminare dallo spirito di divisione

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e di discordia” e rimanere uniti nella carità di Cristoche è il segno distintivo di ogni comunità cristiana.Ha ancora esortato le Confraternite a prestare at-tenzione alle nuove povertà per rispondere, anome della Chiesa, “ai fratelli che nella necessità sirivolgono a voi”. La figura del Santo Padre è poiapparsa alla famigliare finestra che domina lapiazza rivolgendo alle Confraternite parole di ap-prezzamento per la presenza nella Chiesa ed il la-voro nelle loro comunità. Concludendo si può af-fermare che quella di domenica 14 novembre èstata un’altra giornata epocale per la Confedera-zione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia: la ri-sposta corale e numerosa dei Confratelli accorsia Roma, come sappiamo, con non pochi sacrifici,il rilievo dato all’evento dal Vaticano con la Cele-brazione Eucaristica presieduta da Sua Eminenzail Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato; la pre-senza delle autorità civili e religiose ci danno mo-tivo di poter essere fiduciosi nel prossimo decen-nio che inizia proprio con questa manifestazionedel “XIX Cammino” romano. �

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In evidenza6

�”Monsignor Edoardo Meni-chelli, Arcivescovo di Ancona- Osimo, è a dieci mesi al

grande Congresso EucaristicoNazionale di Ancona (CEN) - 3 /11 settembre 2011.Un grande avvenimento per lacittà, per la regione e per l’Italia.La visita del Pontefice, la presenzadi migliaia di persone, e auspicatapartecipazione delle Confraternitedi tutta Italia, richiedono un’orga-nizzazione da curare nei minimidettagli. “Intanto - debutta il pre-sule della Diocesi ospitante - di-ciamo che questo CEN ha tre specificità, rispettoai precedenti. Quello della territorialità, nel sensoche non si terrà solo in una città o in una diocesima sarà articolato sul territorio metropolitano(comprendente, quindi, oltre a ad Ancona -Osimo, anche le diocesi di Jesi. Senigallia, Fa-briano e la delegazione pontificia di Loreto). In se-condo luogo avrà il carattere della popolarità, sevogliamo, della coralità, visto che non sarà unconvegno di esperti ma ecclesiale. Un vero e pro-prio convenire di tutto il popolo santo di Dio. In-fine non sarà una convocazione per categorie masi svilupperà su argomenti tematici, ogni giorno,diversi ma tutti collegati ai tema principale: Si-gnore da chi andremo? L’Eucarestia per la vita quotidiana”.D: Eucarestia, Pane da spezzare in questo mo-mento storico più che maiR: Certo. Eucarestia calata fra la gente,che certi-fichi la presenza viva e la temporalità di Cristonella storia dell’uomo.D: Vediamo temi e momenti specificiR: Dopo l’accoglienza del delegato pontificio el’arrivo della croce direttamente da Madrid, dove3 settimane prima ci sarà la XXVI Giornata mon-diale della Gioventù, vedremo l’allestimento di unvero proprio villaggio-giovani probabilmente allaMole del sabato pomeriggio e la solenne Messad’apertura della domenica a piazza del Papa,ecco l’inizio delle giornate a tema. Lunedì 5 set-tembre verranno affrontati i temi dell’affettività(adAncona), martedì 6 quelli della fragilità (Ancona eLoreto). mercoledì 7 della festa e lavoro (Anconae Fabriano), giovedì della tradizione (Ancona, Se-nigallia e Jesi) per concludere con il tema dellacittadinanza (Ancona e Osimo il giorno dopo).

D: Temi enormi, attualissimiR: Per l’affettività si parlerà di edu-cazione all’amore e della famiglia.Per la fragilità il riferimento alcorpo ferito, ai malati, contro lateoria dell’onnipotenza. Per lafesta oggi si pensa al weekend,vale a dire un tempo in cui non siproduce nulla mente dovrebbe es-sere un tempo pieno di intera-zione e di impegno, un tempo ri-storatore. Per quanto riguarda il la-voro deve essere visto non comeuna schiavitù o uno stress macome uno strumento eucaristico.

Un modo per custodire il Creato e non sfruttarlocome fa, oggi, l’Occidente. D: Parliamo delle giornateR: Al mattino studio, approfondimento e dibattitisui temi specifici. Nel pomeriggio itinerari turistici- religiosi delle varie città, Santa Messa e poi al-cuni momenti significativi. Come la via Crucis perla città, con compagnie teatrali e momenti dellasacra rappresentazione il giorno dedicato alla fra-gilità; oppure un momento dedicato allo sport:una grande processione eucaristica da mare amare, che attraversi la città il giovedì. Mentre alsabato si pensa di fare una giornata dedicata allafamiglia, con spazio anche per i fratelli ortodossi.Mi piacerebbe disseminare la città di punti diascolto e di spazio dedicato alle confessioni. Ladomenica finale sarà quella dedicata al Papa, daaccogliere molto probabilmente nella zona por-tuale.D: Quante persone arriveranno?R: Difficile dirlo. Si pensa alle 4 - 500.000 com-plessive, con una punta di 100.000 solo la dome-nica per la messa del Papa.In questa prospettiva la partecipazione significa-tiva delle Confraternite non solo è auspicata masarà quanto mai significativa la presenza nellagiornata di giovedì 8 settembre, dedicata al temadella “tradizione” e alla Processione Eucaristica. Il“carico” storico e il significato delle tradizioni chefanno capo alle Confraternite, specie di quelle in-titolate all’Eucaristia, sarà motivo di testimonianzae di partecipazione consapevole.D: E dove li mettiamo visto che ad Ancona si fa fa-tica per i convegni?R: Oltre agli alberghi, dovranno aprirsi le case deicittadini, serviranno alloggi per i giovani. Per que-

Un Congresso calato tra la genteIntervista a Mons. Edoardo Menichelli

Ci è pervenuta questa interessante intervista

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Tradere numero 11 dicembre 2010

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sta occasione, come vescovo, il mioauspicio è che il Congresso siaun’occasione unica per renderebella ed accogliente Ancona, valo-rizzando la sua posizione geogra-fica, la sia memoria storica e spiri-tuale. Così come quella delle altrecittà della metropolia.D: Fondi e rapporti con le istituzioni:altro punto dolente.R: I fondi non sono per il Congressoma per le realtà collaterali, preci-siamo bene. Per dare dignità a tuttoil territorio. I nostri parlamentarihanno fatto quello che dovevano fare. Aspettiamola Finanziaria. Come vescovo chiedo alla Diocesi

di prepararsi a vivere il Congressonella consapevolezza che sarà unafatica ma anche una grazia. Ed allacittà chiedo collaborazione per unavvenimento che è un dono per lacomunità nel suo intero.D: Prossime tappe dell’avvicina-mento?R: Il 28 novembre ci sarà la messain Cattedrale ripresa in diretta tele-visiva nazionale. E con l’annunciodelle celebrazioni del Congresso.L’ultimo dell’anno, invece, Anconaospiterà la marcia della pace pro-

mossa dall’Ufficio Pastorale del lavoro della Cei,dalla Caritas e da Pax Cristi”. �

Al Rev.mo Don Giuseppe Barbaro

Rev.mo Don Giuseppe, Roma 24 giugno,2010

È una vera gioia cristiana potere ricordare l’impegno sacerdotale che raggiunge una tappacosì considerevole ed importante come quella del cinquantesimo anniversario della Sua Ordi-nazione.

Conosciamo la Sua sensibilità e l’attenzione mostrata nella Sua terra di Calabria a LocriGerace, l’impegno nel valorizzare e seguire il popolo di Dio, che manifesta anche attraverso leConfraternite, luogo di aggregazione ed Agenzia educativa, il suo senso religioso e popolare.Ricordiamo ancora con emozione fraterna l’attenzione che ha dedicato alla nostra Confede-razione nell’ invitare le sue confraternite alla adesione.

La ricchezza del Suo Ministero sia per tutti noi un grande mezzo di santificazione.Affidiamo questo nostro messaggio al nostro Coordinatore regionale Antonino Punturiero

e inviamo un sincero e fraterno augurio.

Il Presidente L’Assistente EcclesiasticoDottor Francesco Antonetti � Mons. Armando Brambilla

TRADERE PARTECIPA ALLA GIOIA DELLA COMUNITÀ DI GERACE

PRECISAZIONEL’articolo apparso sul N° 10 di Tradere a pag. 24

III CAMMINO DI FRATERNITÀ DELLE CONFRATERNITE E PIE ASSOCIAZIONI DELLA DIOCESI DI MESSINA, LIPARI E S. LUCIA DEL MELA

pervenuto a Tradere senza firma e indicato nel nostro Notiziario come “nota redazionale” è ineffetti, come ci ha precisato lo stesso autore, del Dott. Antonio Tavilla.

Tradere si scusa con l’autore.

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�È terminato domenica 18luglio il 5º Convegno In-ternazionale di Studi sulla

Cultura Popolare Religiosa ilcui tema è «Artigiani della fede»(il programma allegato al pre-sente comunicato; n.d.r.) ini-ziato la sera del 16 luglio alle altermine della processione

della Vergine del Monte Carmelo, cui hanno par-tecipato la rappresentanza della Real Maestranzadi Caltanissetta con il Governatore, Gianni Taibi,Adelardo Mora Gujosa Commissario della Coro-nación Canónica de Marìa Stma de la Amarguradella città di granata, nonché Gigi Montenegro eMonsignor Giovanni Lanzafame che ha celebratola solenne funzione religiosa che ha preceduto laprocessione stessa, in rappresentanza della Her-mandad de Las Aguas di Siviglia.. L’avvocato Giu-seppe Ecclesia sindaco del Comune di Pulsano,insieme a questa associazione e con la Confra-

ternita del Purgatorio sotto il titolo della Vergine delMonte Carmelo, ha voluto che la celebrazione diquesto appuntamento si tenesse nella sua città,ad ulteriore affermazione dell’attenzione ai beniculturali prestata dalla sua amministrazione civica,come testimoniano il completamento del restaurodell’antico convento di inizio Settecento e l’avviodei lavori di restauro dello stesso Castello De Fal-conibus che ha ospitato i lavori del convegno,dove accanto alla sala consiliare è stata allestitauna mostra permanente dei simulacri e delle teledapprima custodite nella chiesa e nel convento inattesa della fine dei lavori. Grande interesse e cu-riosità hanno destato le relazioni svolte dagli ospitiprovenienti dalla Spagna, per il logico confrontotra l’artigianato sacro tipico dell’Andalusia e quellonostrano rappresentato, in particolare dai carta-pestai salentini e da quelli baresi, sostenitori di duescuole di pensiero diverse. Nonostante la torridatemperatura, davvero molta la gente intervenutaad ascoltare le relazioni ed a gustarsi le immagini

�A Roma dal 9 al13 aprile 2011 siterrà il Convegno

Internazionale - EURE-LOY 2011 - della Fede-ration Europeenne desConfreries de Saint-Eloi ede Charitè: converrannonella Città Eterna circa 500 Confratelli da Belgio,Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna. La Fe-derazione è nata per iniziativa delle Confraternite edelle Compagnie di Sant’Eligio di diverse nazionieuropee che periodicamente, ogni anno, si riuni-scono in una Città europea diversa e ogni quattroanni, per devozione, si riuniscono nella Città fran-cese di Noyon, sede principale della Federazione,ove fu Vescovo il Santo, protettore delle arti fabrilie orafe. Per la prima volta nel 2011, l’appunta-mento per il Convegno EURELOY è a Roma, overisiede l’attuale Presidente Europeo, MassimoCarlesi. La Manifestazione ha già avuto il Patroci-nio della Rappresentanza In Italia della Commis-

sione Europea. Moltisono gli appuntamentiprevisti per l’occa-sione: partecipazioneall’Udienza Generaledi Benedetto XVI ovela Federazione farà

dono al Santo Padre di unbusto in argento rappresentante Sant’Eligio Ve-scovo, realizzato per l’occasione a cura dell’Uni-versità e Nobil Collegio degli Orefici di Roma, incollaborazione con la Scuola dell’Arte della Meda-glia - Istituto Poligrafico dello Stato. Il busto saràuna riproduzione dell’ originale seicentesco con-tenente una reliquia del Santo, creato da GiovanniPallottola nel 1628 raffigurante il Santo protettoredegli Orefici e dei Ferrari eseguito in lamina di ar-gento e argento dorato sbalzata. È un pregevole esempio del barocco romano conforti e dominanti accenti rinascimentali. Un Con-certo è previsto al Pantheon curato dalla RomanaUniversitas Artium. �

5° Convegno internazionale sulla Cultura Popolare Religiosa

Si terrà a Roma dal 9 al 13 aprileil convegno internazionale Eureloy 2011

Federation Europeenne des Confreries de Saint-Eloi e de Charitè

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così diverse e variegate delle espressioni di fedenate dalle diverse mani di artisti che in taluni casi,a torto, sono ritenuti minori.Com’è consuetudine del convegno, durante leconclusioni tratte dal presidente dell’Associazione,

Giovanni Taibi, è stato annunciato il tema, sede edata del prossimo convegno, programmato a Ca-tania per l’11 e 12 febbraio 2011. Il tema è quantomai affascinante: «L’ara dei Martiri: storia, fede etradizione nella chiesa». �

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Il Presidente della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, Francesco Antonetti e il Direttore responsabile di Tradere, Massimo Carlesi augurano ai confratelli e alle consorelle un

felice Natale e un Buon 2011,insieme ai proprio cari.Ricordiamo chi è in stato di necessità e pratichiamo sempre la carità che è il grande dono che facciamo a noi stessi.

Comitato di coordinamento delle Confraternitee società di mutuo soccorso di Martina Franca

da Francesco Punzi

Sindaco e Consiglio Comunale insieme alle Confraternite, per festeggiare i padri fondatori.

�Storica delibera nel comune Martina Franca che assegna nel-l’anno dei festeggiamento dei 700 anni della fondazione del ca-sale della Martina Franca le aree delle confraternite nella zona di

ampliamento del cimitero urbano per suggellarelo scrigno dei valoriche hanno scandito per più di 4 secoli di storia della comunità marti-nese. Religiosità, pietà popolare. Civiltà dellìamore hanno fatto di Mar-tina la città della solidarietà. �

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�Tra le tante proposte di ricerche, concorsi,progetti, etc. che ogni anno arrivano allescuole e all’attenzione degli Insegnanti che li

dovranno valutare, promuovere, attivare e realiz-zare con i propri Studenti, il Concorso “UN’ANIMAPER L’EUROPA” si connota, a mio parere, di alcunicaratteri particolari che mi hanno convinto a privi-legiarlo e a proporlo agli Studenti del mio Labora-torio Artistico al Liceo Ripetta: l’attualità e l’impor-tanza del tema del concorso, la sua vasta artico-lazione nei molteplici campi di ricerca suggeriti,nella trattazione dei quali i vari indirizzi di studi po-tevano trovare la propria specificità e interessantioccasioni di approfondimento del percorso for-mativo, l’ampiezza del respiro e degli obiettivi amedio e a lungo termine che si intuiscono e che sispera vivamente abbiano un seguito anche neiprossimi anni.Con questa convinzione ho presentato e discussoil progetto ai miei Allievi, ottenendone come sem-pre la fiduciosa e incondizionata adesione; le basidel nostro rapporto Docente-Discenti si fondanoinfatti, con chiarezza e rigore, sul rispetto reci-proco, l’educazione e la disciplina, e sulla dimo-strazione e valutazione di una motivata scelta delpercorso formativo.La ricerca è stata condotta sulle Tavole del LiberFigurarum, di Gioacchino da Fiore, per indagare,riflettere e consapevolmente rielaborare, con glistrumenti delle arti visive, la simbologia iconogra-fica di uno tra i testi più significativi della misticaoccidentale. È iniziato così il lavoro teorico di ricerca, articolatoin letture, consultazioni bibliografiche,multimedialied iconografiche, (con l’ausilio di visite didattiche,internet e biblioteche), seguito da analisi e confronti

collettivi. Si è passati poi alla fase di studio e pro-gettazione, verifica e realizzazione, con esercita-zioni condotte in Laboratorio, alternando espe-rienze grafiche e pittoriche ed uso di vari materialie tecniche. Tramite le esperienze formative propo-ste, è stata curata la sensibilizzazione sul senso diappartenenza alla scuola e sulle dinamiche rela-zionali. Con i miei Studenti ho lavorato al potenzia-mento del metodo progettuale (motivazioni idea-tive, concettuali ed estetiche; bozzetti e progetti inscala, realizzazioni diversificate, tecniche e mate-riali appropriatamente utilizzati), di una visione pro-fessionale del proprio operare (conoscenza dellearti e dei linguaggi, capacità di sperimentare mo-delli innovativi, analisi del proprio lavoro, confronto,relazioni) e lo sviluppo di competenze e capacitàrealizzative (personalizzazione del metodo, elabo-razione del progetto dall’idea alla realizzazione,presentazione curata del proprio lavoro, compe-tenze sulle tecniche classiche e sperimentali).Il percorso si è infine concretizzato nella realizza-zione di tredici tele dipinte di cm 60x80 ciascuna,liberamente ispirate al Liber Figurarum, con le tec-niche della Pittura ad olio, ad acrilico e con le de-corazioni a foglia d’oro. È stato realizzato un Cd-rom con le immagini del laboratorio, delle tavoleoriginali e quelle elaborate dai giovani con l’intentodi attualizzarne il messaggio.Gli studenti della classe 5E si sono inoltre fatti ca-rico di operare come Tutors, nei confronti dei piùgiovani compagni delle classi 1E e 1D, in diversiincontri tenutisi in Aula magna con l’ausilio di pro-iezioni audiovisive, per trasmettere loro il senso edil risultato del loro lavoro, e per confrontarsi in unadimensione pubblica e propedeutica ad una futuraprofessionalità.

Concorso “un’anima per l’Europa” tra gli insegnantidella scuola secondaria di II grado

della Prof.ssa Roberta Filippi

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Gioacchino da Fiore. “Un Anima per l’Europa” ne ho proposto il per-corso conoscitivo e la rielaborazione consape-vole. �

Il Liber Figurarum, è un’importante raccolta di teo-logia figurale e simbolica, è un codice miniato lecui immagini sono state concepite per renderecomprensibile il pensiero dell’abate calabrese

�La Commissione, presieduta dal Prof. Gian-carlo Boccardi, Presidente del Comitato Na-zionale, composta dai Prof. Paolo Nardi,

Prof.ssa Diega Giunta, Dott. Francesco Antonetti, Dr.Paolo Vannoni, Prof.ssa Gerarda Schiavone, Prof.Giuseppe Cicolini, Dr. Aldo Bernabei ha deciso, al-l’unanimità, l’assegnazione dei premi come segue:PRIMO PREMIO EX AEQUO (euro 1000,00) :Roma : Liceo Artistico Via di Ripetta.Ricerca condotta sulle Tavole del Liber Figurarumdi Gioacchino da Fiore per indagare, riflettere econsapevolmente rielaborare, con gli strumentidelle arti visive, la simbologia iconografica di untesto significativo della mistica occidentale.

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Esito del concorsoI lavori sono pervenuti da 12 regioni italiane,

con il coinvolgimento di 46 insegnanti e 451 studenti

PRIMO PREMIO EX AEQUO (euro 1000,00) : Pesaro : Liceo Scientifico “G. Marconi”.Ricerca interdisciplinare intitolata “Il volo di Ulisse:dignità o superbia della ragione?” SECONDO PREMIO EX AEQUO (euro 750,00):Racconigi (Cuneo): Istituto di Istruzione Superiore.“Maurizio Eula”Savigliano Liceo Scientifico Statale Ri-cerca su “ pellegrinaggio”, considerato nelle sue pe-culiarità culturali e spazio temporali riferite all’Europa:SECONDO PREMIO EX AEQUO (euro 750,00): Vicenza : Istituto Industriale Statale “A.Rossi”.Ricerca finalizzata ad individuare tracce, presenze,testimonianze e realtà che raccontano la storia el’influsso del Cristianesimo nelle tradizioni e nellacultura del territorio vicentino. TERZO PREMIO EX AEQUO (euro 500,00): Colleferro (Roma): Liceo Linguistico “G. Falcone”.Elaborato scritto della docente (Lezione di “feno-menologia empatica” di Edith Stein) + elaboratiscritti degli studenti ( Le radici cristiane nel pen-siero filosofico”; “il Rinascimento e le grandi com-mittenze tra sacro e profano”; La Basilica di S. Pie-tro, sede della Cristianità”;“I grandi testimoni dipace:Wojtyla e Gandhi”). TERZO PREMIO EX AEQUO (euro 500,00): Vittoria (Ragusa): Ist. Stat. Magistrale “G.Mazzini”.Ricerca, con elaborato scritto, su: Comparazione tra “le Carte Europee e il Nuovo Te-stamento”; “Percorso artistico: analisi di alcuni sim-boli dell’Europa Unita”; “Percorso sociologico: ana-lisi e ricerca su alcuni Santi locali( indagini tramitequestionari/interviste)”. �

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CONFEDERAZIONE delle CONFRATERNITE delle DIOCESI D’ITALIA

COMUNICATO STAMPAROMA, 22 NOVEMBRE 2010

LE CONFRATERNITE ITALIANE NON SONO IN VENDITA!

Il 19 novembre 2010 sul quotidiano “La Repubblica” è apparso un titolo inquietante nel quale unuomo politico italiano dichiarava di poter disporre dei voti delle confraternite di alcune regioni Ita-liane.

Al fine di salvaguardare la reputazione delle secolari istituzioni confraternali e per un doverosoesercizio di verità ci corre l’obbligo di segnalare che nessuno è autorizzato a parlare per nome econto delle Confraternite se non l’ente canonico nazionale appositamente costituito dalla Confe-renza Episcopale Italiana nel 2000 ovvero la Confederazione delle Confraternite delle Diocesid’Italia.

Le Confraternite operano da secoli per il perseguimento di tre fondamentali obiettivi:1 – la formazione e la crescita religiosa dei propri aderenti,2 – il culto pubblico della Chiesa Cattolica ed in particolare di alcuni Pii Esercizi e/o dei Santi Pa-troni,3 – le Opere di carità spirituale e materiale.

In questo contesto i singoli confratelli/consorelle possono essere impegnati nella gestionedella res publica, fedelmente ispirandosi all’insegnamento dei Vescovi italiani e richiamandosianche al loro invito per un rinnovato impegno dei cattolici in politica. Tuttavia le istituzioni confra-ternali, in quanto enti ecclesiastici, non sono impegnate direttamente nella politica né tantomenooffrono il fianco a speculazioni ed operazioni di carattere partitico.

Ci pregiamo pertanto di voler dar voce al mondo delle Confraternite che proprio il 14 novem-bre u.s. si sono raccolte in Piazza S. Pietro in più di 15.000 persone attorno al Santo Padre ed alSuo Segretario di Stato per manifestare pubblicamente la propria obbedienza e la propria vici-nanza al Magistero Petrino.

Chiunque millanti la disponibilità di Confraternite e voti insulta l’operato e la memoria di tuttequelle persone, di ogni censo e di ogni estrazione culturale che, in alcuni casi, fin dal XIII secolosenza sostanziali discontinuità, cercano di testimoniare Cristo e di annunciarne il Vangelo nellaquotidianità della vita di migliaia di famiglie.

Vi chiediamo pertanto di voler dare voce al nostro sdegno nel vedere calpestati, per interessidella peggiore partitocrazia, quegli alti valori che con fatica ci impegniamo a perseguire perso-nalmente ed a proporre ieri, oggi e domani alla Società intera.

Ci si rende disponibili per ogni eventuale ulteriore chiarimento e si ringrazia per l’attenzioneche vorrete riservarci.

Con ogni bene nel Signore.

Dott. Francesco AntonettiPresidente

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GRANDE FESTA VENERDÌ SERA NELLA DIOCESI DI TEANO - CALVI PER L’ORDINAZIONE PRESBITERALE DI QUATTRO NUOVI SACERDOTI, TRA I QUALI IL FIGLIO DEL NOSTRO CONFRATELLO PAOLO, STEFANO.

LA CERIMONIA SI È SVOLTA NELLA CHIESA CATTEDRALE DI TEANO, GREMITA DACENTINAIA DI FEDELI, ED È STATA PRESIEDUTA DAL VESCOVO ARTURO AIELLO.

I QUATTRO NUOVI SACERDOTI SI CHIAMANO MIRKO BOCCHINO, ANTONIO SARNATARO, STEFANO VANNONI E ANGELO TESTA.

DON STEFANO VANNONI È NATO A ROMA IL 31 OTTOBRE DI 40 ANNI FA, ED È RESIDENTE IN AMEGLIO DI MARZANO APPIO.

HA STUDIATO A CAPODIMONTE PER IL QUINQUIENNIO FILOSOFICO TEOLOGICO.SI È SPECIALIZZATO PRESSO LA FACOLTÀ TEOLOGICA DI SAN LUIGI A POSILLIPO

IN DOGMATICA ECCLESIOLOGICA. LA CONFEDERAZIONE DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA CON IL

PRESIDENTE ANTONETTI ED IL CONSIGLIO DIRETTIVO TUTTO INSIEME AL DIRETTORE RESPONSABILE DI TRADERE MASSIMO CARLESI,

GIOISCONO INSIEME ALLA FAMIGLIA VANNONI E SI COMPLIMENTANO PER QUESTO GRANDE EVENTO.

Teano - Calvi

Stefano Vannoni, figlio del confratello Paolo,nostro Segretario Generale emerito della Confederazione delle Confraternite delle

Diocesi d’Italia, è stato ordinato Sacerdotenella Cattedrale di Teano.

La prima messa di Don Stefano Vannoni

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La Compagnia degli Emeronittiquando opera la Grazia

di Roberto Tosi

�La cosa che più mi ha sorpreso quando hoconosciuto la pluricentenaria Compagniadelle Quarantore (o degli Emeronitti, dalle

due parole greche hemera giorno e nyktos notte) èil fatto che fosse poco conosciuta. E subito mi èstato evidente il modo di ope-rare della Grazia, semplice, si-lenzioso, operoso, continuo. Inuna parola: gratuito.La nascita della Compagnia ri-sale al 1584, allorché alcuni ve-neziani vollero dedicarsi allapreghiera durante i festeggia-menti del carnevale, periodo nelquale “il mondo immerso inmille praue1e operationi trionfaet gode de i piaceri suoi in pre-giudizio grande dell’honor diDio”. La formula scelta per riparare aipeccati commessi fu l’Adora-zione Eucaristica delle Quaran-tore, per commemorare le quaranta ore in cui ilcorpo di Nostro Signore Gesù Cristo rimase nelsepolcro prima della Resurrezione. Da ciò assun-sero il nome di “Emeronitti”, poiché l’alternanza inadorazione davanti al Santissimo Sacramento sicompiva (e si compie) per quaranta ore ininterrot-tamente (giorno e notte). In seguito le ore sono di-ventate 45 poiché sono state aggiunte cinque ore,corrispondenti alle cinque piaghe di Gesù. Perpoter essere guidati in questa loro devota ispira-zione si rivolsero ai Reverendi Padri Cappuccinialla Giudecca e da loro ottennero la cappellina de-dicata a San Giovanni Battista. Grati di tale felice intuizione, “sì Christiana et Reli-giosa”, decisero di compierla nella domenica disessagesima (la seconda domenica prima delMercoledì delle Ceneri), Tra le persone che in quei giorni visitarono la cap-pellina ed adorarono “Gesù Sacramentato” vi fu-rono anche il legato apostolico e il patriarca di Ve-nezia Giovanni Trevisan, che «ne sentirono conso-lazione e chiamate a sé queste persone e mo-strando contentezza grande gli benedissero e conaffettuose parole li persuasero a perseverare in de-vozione così esemplare».Da allora la pia pratica fu ripetuta ogni anno e, ben

presto, emerse la necessità di stendere una regolache potesse meglio disciplinare la vita di questaCompagnia. A tal fine, nel 1589 fu scritta la RegolaMadre o “Mariegola”, che disciplinò la nascenteassociazione laicale cristiana e le cariche che do-

vevano guidarla (la massimacarica è il Priore). Fin dall’inizio, la Mariegola sta-bilì che ogni Confratello do-vesse essere adulto, giudec-chino, di vita esemplare, dibuoni costumi, ma soprattuttofedele alla Dottrina cristiana e aisacramenti. Lo scopo princi-pale di un emeronitta è semprestato quello di pregare Dio «peramore e gloria della Sua DivinaMaestà e per la salute del-l’anima sua, della Compagnia edel prossimo». Inizialmente, laCompagnia era limitata a 14Confratelli ordinari; dal dician-

novesimo secolo si pensò di aggiungerne anche 6soprannumerari, per rendere più agevoli le opera-zioni di sostituzione dei fratelli defunti.L’adesione alla Chiesa emerse fin da subito: gliemeronitti hanno chiesto (e, per Grazia, trovato) laguida spirituale dei Padri Cappuccini della Giu-decca (attualmente sono seguiti da Padre Gabrie-langelo Caramore, missionario per oltre 40 anni inBrasile, uomo permeato dalla presenza di Cristo).Tra i precedenti assistenti spirituali vengono ricor-dati Padre Venanzio Renier, postulatore di variecause di beatificazione e canonizzazione, PadreFlorio Tessari, confratello soprannumerario, po-stulatore delle cause si beatificazione di Padre Pioda Pietralcina, di San Leopoldo Mandic e delBeato Vescovo Cappuccino Andrea Giacinto Lon-ghin. La benedizione della Chiesa accompagna questaCompagnia fin dalla sua origine: in modo inaspet-tato, il Patriarca Trevisan nel 1584 incoraggiò gliaderenti; il Cardinale Scola ha fatto lo stesso loscorso anno, allorché ha avuto notizia dell’esi-stenza della Compagnia. Inoltre, nel 1807 PapaPio VII ha concesso l’indulgenza plenaria ai con-fratelli che partecipano alle Quarantore.Sorprende anche come la Grazia abbia accom-

14 I nostri scritti

I NOSTRI SCRITTI

Tradere numero 11 dicembre 2010

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pagnato la Compagnia degli Emeronitti nelle vi-cissitudini storiche come anche nelle difficoltàquotidiane. Alla fine del XVIII secolo, Napoleone occupò Ve-nezia abbattendo molte chiese (quattro alla Giu-decca) e soppresse 300 fra schole, compagnie eordini religiosi. Anche la comunità dei padri cap-puccini fu soppressa e la Compagnia degli Eme-ronitti dovette emigrare dapprima presso la Scuoladella Dottrina Cristiana a San Bortolomio, quindiper un anno (1797) presso il Seminario Patriarcalea San Cipriano a Murano e successivamente, finoal 1822, nell’oratorio della Santissima Trinità, an-nesso alla chiesa della Salute. Dal 1823, rientrati ipadri cappuccini al convento del Redentore,anche i confratelli Emeronitti poterono ritornarenella loro antica e amata chiesetta di S. Maria degliAngeli. Fu una grande vittoria: gli emeronitti, comepochissime altre confraternite, riuscirono in queltempo a sopravvivere al nefasto strapotere di Na-poleone.Inoltre, dopo la seconda guerra mondiale, lo spo-polamento dell’isola della Giudecca e la diminuitaadesione alla pia pratica ha suggerito di accettareanche veneziani non giudecchini, lidensi o altriprovenienti dalla terraferma e dal 2009 perfino i“fuori patria”. Questa intuizione non è da sottovalutare, consi-derato che nel 1584 (e fino al Trattato di Vienna)Venezia era una Repubblica autonoma, prosperae, soprattutto, cristiana. Ancora oggi la fierezza el’indole autonoma dei veneti è facilmente ravvisa-bile, così come la loro radice cristiana (sebbene sitenti dolosamente e maldestramente di offu-scarla). Alla fine del XX secolo la Compagnia ha avutoserie difficoltà a sostituire i fratelli defunti. Ma Cri-sto ama le sue opere e le cura tramite gli uomini dibuona volontà. Da allora nuove adesioni si sonosusseguite e il desiderio di fare memoria della sto-ria degli emeronitti ha spinto alcuni confratelli ve-neziani caritatevoli a ricercare i documenti e gli og-getti sacri che ci sono stati tramandati. Contemporaneamente, grazie alla buona operasvolta dal compianto mons. Giuseppe Conte, giàconfratello, all’intuizione operosa del diaconoFranco Sabelli e all’acume del parroco PadreGianfranco Palmisani, la conoscenza della Com-pagnia si è andata diffondendo a Roma, nella par-rocchia di San Felice da Cantalice, affidata allaProvincia romana dei Frati Minori Cappuccini. Così, dal 1998 alla Adorazione Eucaristica che sitiene a Venezia ogni anno nella domenica di ses-sagesima (la seconda domenica che precede l’ini-zio della Quaresima, come sopra riportato) co-minciarono a partecipare anche un gruppo di ro-mani, ogni anno sempre più numeroso. Questiben presto furono accettati come confratelli so-

prannumerari e dal 2004 iniziarono la medesimapia opera delle Quarantore presso il convento de-dicato a san Crispino dei Padri cappuccini ad Or-vieto (negli anni dal 2004 al 2008) o nella basilicadei ss. Cosma e Damiano di Roma (nel 2009). At-tualmente sono una costola della Compagnia Ve-neziana operante a Roma.Le 40 ore di adorazione eucaristica continuata,giorno e notte, si svolgono con la presenza di dueconfratelli davanti al Santissimo Sacramento. Ogniora gli adoratori si alternano, secondo quanto pre-visto dal priore. Ad ogni cambio turno gli adoratorirecitano un Padre Nostro, un Ave Maria, un Gloriaal Padre, la giaculatoria “Sia lodato e ringraziatoogni momento il santissimo e divinissimo Sacra-mento”, la Salve Regina e l’invocazione “Reginadella Pace” “Prega per noi”. Nei due giorni di ritiro,la Compagnia recita le lodi ed i vespri, partecipaalla Messa giornaliera, assiste a conferenze e le-zioni, prende refezione con i padri cappuccini. LeQuarantore si chiudono portando in processione ilSantissimo con canti eucaristici e con la benedi-zione eucaristica prima della reposizione nel ta-bernacolo. I confratelli si scambiano il saluto con leparole “Santa Pace!”, rispondendo “Santa Perse-veranza”, riportando così alla mente la parola delvangelo di Marco 25,14: “chi persevererà fino allafine, sarà salvato”. Durante le ultime Quarantore, che si sono tenutedal 5 al 7 febbraio scorso, l’enciclica “Caritas inveritate” è stata argomento di riflessione e di ap-profondimento.Gli emeronitti sono molto devoti alla santa Verginee la invocano con il canto “Maria che dolce affetti”che, in particolare, all’ultima strofa recita “Quandoaffannoso, ansante / sarò nell’ultim’ora, / Madre,deh! possa allora, / chiamarti chiamarti e poi morir”.Bello sapere che, forse inconsapevolmente, sichiede l’intervento definitivo in nostro aiuto allaMadre celeste: è la sintesi del significato stessodella Chiesa, Sacramento di salvezza. �

15I nostri scritti

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Nuovi orizzonti confraternalidi Domenico Rotella

�Quando, nel mondo confraternale, si parla dinuovi obiettivi e nuove sfide di apostolato po-polare, al primo posto figura sempre l’attra-

zione da esercitare nei confronti dei giovani: i mo-tivi sono talmente evidenti e necessari - a partiredall’esigenza inderogabile di provvedere al turnover generazionale - che non è il caso di soffer-marvisi. Personalmente provo un pizzico di acca-demico scetticismo nei confronti di questo obiet-tivo, poiché le Confraternite - col loro glorioso ba-gaglio in genere ultrasecolare di storia e tradizioni- credo siano tendenzialmente distanti dal pen-siero giovanile corrente, naturaliter fatte salve le de-bite eccezioni. Comunque sia, voglio ribadire chea parte queste considerazioni puramente teorichemi proclamo sicuramente favorevole ad ogni pro-getto teso ad attrarre e coinvolgere le giovani leve.Detto questo, però, mi permetto di offrire sullapiazza pubblica virtuale un sommesso spunto diriflessione. A seconda della particolare vocazionedi ogni Confraternita e del rispettivo contesto so-cioculturale in cui essa è inserita, credo che un va-lido progetto a latere (quindi non in concorrenza)potenzialmente foriero di risultati migliori sia da ri-cercarsi proprio nella “nuova frontiera” additata direcente da papa Benedetto XVI quando ha parlatodi “rievangelizzare” l’Occidente. Se la platea gio-vanile è numericamente assai folta, non meno folta(anzi!) ci appare oggi quella rappresentata dai cat-

tolici adulti delusi, lontani, dubbiosi. Se i giovanipossono essere in cerca del primo approccio“forte” con la Fede, gli adulti cui ci riferiamo la vi-vono invece con un senso di appannamento e distanca routine, quando addirittura non vi hanno ri-nunciato del tutto a causa di delusioni o di satura-zione. Ecco, qui si aprono a mio avviso più vastepraterie “missionarie” per le Confraternite del TerzoMillennio. Per motivi di spazio dovrò sottoporre ilmio pensiero ad un poderoso sforzo di sintesi, maspero di riuscire a renderne comunque la so-stanza. Proverò intanto a tratteggiare un profiloideale del target di massima a cui ritengo sarebbeopportuno rivolgersi. La persona, maschio o fem-mina, di norma ha almeno 40/45 anni e comunquenon più di 60/65. La persona ha famiglia, è dotatadi media cultura, svolge un’attività priva di verocoinvolgimento emozionale, evita però (per pigri-zia o timore) di confrontarsi su una fede che haidealmente chiuso nel cassetto e che pure - sottosotto - sente ancora premere. Non è interessatoalla vita parrocchiale, o perché la sua conoscenzaè superficiale oppure perché se ne è allontanatoper i motivi più disparati su cui sarebbe lungo in-trattenersi. È, in poche parole, il famoso alibi di chisi professa “credente ma non praticante”, una con-dizione di cui si parla spesso e che, osando un pa-ragone assai profano, equivale all’elettore che votascheda bianca: entrambi esprimono a loro modo

una convinzione di base, ma di fattonon la mettono in pratica e la rendonoquindi sterile. Si astengono, non simettono in gioco. Di fatto, sono dei de-lusi cronici che non coltivano più al-cuna aspettativa spirituale: comin-ciamo dunque col proporre loro unanuova speranza nel presente e doposarà molto più facile, per i formatorispirituali, parlare di fiduciosa attesa delfuturo in prospettiva della vita eterna.LaConfraternita - con i suoi tradizionaliobiettivi “forti” fatti di fede, esercizio ca-ritativo, tradizione, aggregazione so-ciale, cultura popolare, ecc. - può pre-sentarsi come un valido strumento dicooperazione nell’ambito della pasto-rale parrocchiale. Né va poi trascuratoquel sentimento “di bandiera” in gradodi corroborare molto il recupero di unaidentità, sia essa perduta che mai ve-ramente trovata, e di cui oggi comenon mai si sente il bisogno in una so-cietà massificata e spersonalizzante.

16 I nostri scritti

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Scoprire o riscoprire la devozione particolare e fer-vente ad un dato santo o alla Vergine o altro an-cora, un abito caratterizzato da colori e accessoriricchi di simbologia e di storia, una marcata visibi-lità sociale: sono, questi, tutti elementi in grado diprodurre un notevole richiamo sulle persone la cuifede si presenta fragile dinanzi alle sfide ed alleprovocazioni della vita quotidiana. Si ribadisce,però, che questo progetto non intende affatto so-stituirsi alla missione parrocchiale, ma al contrario- come detto - vuole supportarla e consolidarla: delresto, anche se non certo tutte, ma molte Confra-ternite vivono e prosperano proprio in ambiti par-rocchiali. In tal modo viene a disegnarsi un ruolotutto inedito per le Confraternite del nuovo millenniole quali, pur nel doveroso e imprescindibile com-pito di essere solerti custodi della propria storia,possono evolversi aprendosi ancor di più verso lasocietà contemporanea: “recuperare gli indifferenti”potrebbe quindi essere intesa come l’ottava e nuo-vissima opera di misericordia spirituale. Ecco al-lora un modello di apostolato laico che, mentre daun lato può mantenere ed anzi incrementare il nu-mero degli aderenti alle Confraternite preservan-done altresì la inconfondibile peculiarità, dall’altroapporta nuova linfa all’insostituibile funzione che laparrocchia svolge sul territorio. Confraternite e par-rocchie, dunque, pur nel rigoroso rispetto delle ri-spettive identità, possono creare una felice sinergiain grado di dare risposte concrete agli obiettivi fis-sati dal Santo Padre. È tuttavia evidente che, al dilà dell’impegno e dell’apostolato dei laici, un ruolodecisivo può e deve essere svolto dal responsa-bile religioso (primicerio, cappellano, ecc.) dellaConfraternita, atteso che solo a lui competono laguida e l’animazione spirituale. �

17I nostri scritti

È tornato alla casa del Padre Michele Vaccarella,suocero del nostro Presidente Vicario e

Vice Presidente per il sud Vincenzo Bommino.Tutta la Confederazione delle Confraternite delleDiocesi d’Italia con il suo Presidente Francesco

Antonetti, il Consiglio Direttivo ed il Direttore Responsabile di Tradere si uniscono al cordoglio

della famiglia in questo triste momento ed elevano preghiere.

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�5 agosto 2010, ore 15 circa, la simpatica LiciaColò, su un canale della Rai, presenta unapuntata della trasmissione: “Condominio

Terra”, dove tende ad educare gli amanti degli ani-mali e soprattutto del cane su come avere cura diun cane che invecchia, su come preoccuparsidella sua alimentazione, della sua vita motoria edaffettiva. Il tutto, condito con la presenza di unospecialista che entra nel merito di come conser-vare e proteggere il suo apparato cardio-circola-torio e cosi via…10 0ttobre scorso un tassista, Luca Massari, inve-stiva inavvertitamente, uccidendolo, un cockerscappato in strada. Il tassista scese per prestaresoccorso al cane e per scusarsi, ma venne pe-stato brutalmente da un gruppetto di tre persone.Gravissimi i danni subiti: un grande edema cere-brale e lesioni al viso, ai polmoni e alla milza edopo un mese è sopraggiunta la morte.Da buon siciliano non posso dimenticare una poe-sia dialettale scritta da Nino Martoglio su un pic-colo bambino da sei a 15 anni circa, che vendeva

il sale su un carrettello, gridando a squarciagola:“Accattatevi u sale” e che muore, prima di diven-tare adulto, per la tisi che lo ha colpito.La poesia, scritta nel 1910 a Catania, volevacontestare la coeva nascita dell’Associazioneper la protezione degli animali e così si conclu-deva: “E nell’epuca attuale c’è cu penza a pro-teggeri l’armali”, cioè: in questi tempi c’è chipensa a proteggere gli animali. È risaputo chebasta aprire la stessa TV per assistere a variestorie di abbandono di persone anziane cheormai hanno ben poco da dire ad una societàedonistica e secolarizzata dall’efficienza e dal-l’egoismo. Queste persone sono un peso evanno collocate lontano da noi, dalle loro cose,dai loro affetti, possibilmente in case di riposopiù o meno fatiscenti. Si, abbiamo perso propriola ragione! Riteniamo giusto pulire con paletta esacchetto i bisogni dei cani, come segno di ci-viltà e rispetto per l’ambiente, ma proviamosenso e disgusto a pulire un marito ammalato,un genitore anziano, una qualsiasi persona cheha bisogno di questi servizi. La trasmissionedella brava Licia questa volta non mi è piaciuta,per carità, nulla da dire sulla professionalitàdella presentatrice e sulla finalità educativa neiconfronti del cane, ma, l’attenzione meticolosadata all’argomento televisivo e la cronaca di ungravissimo caso di pestaggio e di omicidio mihanno trasmesso l’idea che un animale valgapiù dell’uomo, e questo mi disturba, mi crea unacrisi di coscienza, dunque perché non ritrovarela ragione che consiste nell’Amore di Dio primaper l’uomo e poi per tutto il creato, di cui fannoparte anche gli animali. Penso, sinceramente, che riscoprire la scala deivalori, porta a ritrovare la ragione della nostra esi-stenza. Tutte le “agenzie educative”, a partire dallafamiglia, dalla scuola, dai mass-media, e perchéno anche dalle Confraternite, debbono proporsitale obiettivo. Noi appartenenti alla Confraternita dobbiamo sfor-zarci di più al rispetto reciproco, all’aiuto vicende-vole, al servizio del nostro simile, a praticarel’amore ed il perdono, a testimoniare con le sin-gole storie personali e piccole croci, che ci riguar-dano direttamente, per far comprendere agli altri,anche a chi non è confrate o consorella, la pre-senza di Dio in ogni buona azione, di un Dio, chetutto ama e tutto vuole che torni a Sé, con la pu-rezza del cuore e la ragione ritrovata. �

18 I nostri scritti

Ritroviamo la ragione: prima di tutto l’uomo

di Roberto Clementini

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Le foto del XIX Cammino nazionale

a Roma 13 - 14 novembre 2010

Roma, 13 - 14 novembre 2010 19

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�Alla presenza dell’Assistente Ecclesia-stico, S.E.R. Mons Armando Brambilla, siè riunito, in data 24 settembre 2010, ore

15,30, il Consiglio Direttivo della Confedera-zione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia,in sessione ordinaria, alla presenza del Colle-gio dei Revisori, presso il Seminario Maggioredi Roma, con il seguente Ordine del Giorno:- Saluto S.E.R. Mons. Armando Brambilla;- relazione del dott. Francesco Antonetti sullavita della Confederazione ed informativa circail XIX Cammino Nazionale;

- insediamento nuovo Consiglio Direttivo,presentazione degli eletti;- proposte per prossimo quinquennio (5 min. ciascuno);- relazione Tesoriere circa la situazione pa-trimoniale della Confederazione;- nomine per coordinamenti regionali con-federazione;- ammissione nuove confraternite.

Sono presenti: l’Assistente EcclesiasticoS.E.R. Mons. Armando Brambilla, il Presi-dente uscente Francesco Antonetti, Il VicePresidente Vicario Vincenzo Bommino, il VicePresidente del Centro Augusto Sardellone, IlSegretario Generale Roberto Clementini, il Te-soriere Felice Grilletto, i Consiglieri: LeonardoDi Ascenzo, Franca Maria Minazzoli, GiulioObletter, Giuseppe Vona, Franco Zito.Assenti giustificati: Vice Presidente del NordMario Spano ed il Consigliere Giovanni Poggi.Per il Collegio dei Revisori sono presenti: imembri effettivi Andrea D’Arrigo e ValentinoMirto assenti giustificati il Presidente del Col-legio Pietro D’Addelfio ed il membro sup-plente Enzo Mandato, mentre risulta ingiusti-ficata l’assenza del membro supplente Euge-nio Anguilla.Si passa alla discussione dei punti posti al-l’Ordine del Giorno:1° punto - saluto di S.E.R. Mons. ArmandoBrambilla.Dopo la preghiera, L’Assistente Ecclesiastico

invita i presenti, sul modello degli Apostoli, aporsi al servizio delle Confraternite d’Italia, cu-rando la formazione delle giovani generazioni,per ritrovare il senso dell’Assoluto in Dio con-tro il dilagante relativismo della società cor-rente, anche le Confraternite devono parteci-pare al progetto del Papa riguardante il recu-pero dei valori cristiani. La Confederazionecon i suoi componenti deve tendere alla san-tità attraverso l’esempio e dunque porsi comemodello nella vita quotidiana.2° punto - relazione del dott. Francesco Anto-netti sulla vita della Confederazione ed infor-mativa circa il XIX Cammino Nazionale –Il Dottor Antonetti ricorda quanto è stato fattonell’ultimo decennio con particolare riguardoai sussidi catechetici, la stampa dei 33 numeridel notiziario ufficiale della Confederazione; losforzo fraterno che ha sostenuto tale impegnoed illustra il programma del XIX Cammino chesi terrà a Roma il prossimo 14 novembre e in-vita i presenti a richiedere adesioni da comu-nicare alla Confederazione.3° punto – insediamento nuovo Consiglio Di-rettivo, presentazione degli eletti e proposteper il prossimo quinquennio (5 min. ciascuno) Il Consigliere Franco Zito, da oltre 30 anni, im-pegnato nelle Confraternite, auspica un lavorodi sinergia per il prossimo quinquennio;Il Vice Presidente del Centro Augusto Sardel-lone invoca direttive certe, una particolaresensibilizzazione anche degli Ecc. mi Vescoviper un’unica Confederazione, afferma che ilfuturo sono i giovani e presenta la necessità diadottare un segno distintivo nelle varie mani-festazione pubbliche dei membri della Confe-derazione;Il Consigliere Giulio Obletter, ringrazia tutti perl’accoglienza e dichiara di sentirsi già in fami-glia, presenta le difficoltà che ricorrono perun’azione pastorale in comune tra Confrater-nite e Parroci e ne auspica la soluzione. E’ ne-cessario anche per lui curare il contatto con iVescovi ed i Parroci ed una proficua collabo-

LA CONFEDERAZIONE INFORMA

Verbale della riunionedel Consiglio Direttivo

Roma, 24 e 25 settembre 2010

a cura del Segretario Generale

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razione con la Consulta delle Aggregazioni laicali;Il Consigliere Franca Maria Minazzoli illustra ilsuo impegno nella Chiesa ed in particolare in-segna anche a Suore di clausura, la collabo-razione con i Parroci è proficua anche se l’etàmedia è molto elevata ed auspica la trasmis-sione della fede ai giovani.Il Vice Presidente per il Sud Vicario VincenzoBommino condivide la relazione del Dr, Anto-netti e ricorda il suo impegno della prima ora,risalente al 1989 con Mons. Antonio Massone,si ritiene contento dell’esperienza di servizioed invita gli altri consiglieri a conoscerel’esperienza del Sud per quanto riguarda i gio-vani.Il Consigliere per i rapporti con le autorità Gio-acchino Toscano conta di incrementare talirapportiDon Franco Molinari – Coadiutore dell’Assi-stente Ecclesiastico – richiama al rispetto delDiritto Canonico e delle varie identità con ri-torno alle fondamenta della vita spirituale ecollaborazione con la Caritas ed a serviziodella Comunità locale.Il Consigliere Giuseppe Vona, comunica che ilsuo impegno nella Confederazione risale alCammino di Catania nel 2005 e ricorda il ViceCoordinatore per La Sicilia orientale MaurizioRagusa tornato prematuramente alla Casadel Padre, che per lui è stato modello di san-tità che lo ha coinvolto al servizio della Con-federazione. Inoltre, auspica di proporre l’at-tenzione della Confederazione per l’anzianoed il coinvolgimento dei giovani.Il Consigliere Leonardo Di Ascenzo incontrala Confederazione nel Cammino di Taranto nel2002 e propone per il prossimo quinquenniol’innovazione nella tradizione con la creazionedi un Ufficio Stampa con un nucleo specializ-zato, si rende necessario la revisione del sitointernet con aggiornamenti più frequenti, asuo avviso, Tradere dovrebbe conteneremeno pagine, con più numeri e sollecita unamaggiore comunicazione con le Confrater-nite, crede necessaria una commissione peri giovani, affinchè si riscopra un modo adultodi partecipazione alla Chiesa, per quanto ri-guarda i Cammini chiede di non moltiplicarli,poi ritiene necessario un censimento delleConfraternite.Il Revisore effettivo Andrea D’Arrigo auspicala formazione dei battezzati lontani, un censi-mento sulle Confraternite antiche, la comuni-cazione più capillare anche oltre agli iscritti.Il Revisore effettivo Valentino Mirto ringraziatutti per i consensi ricevuti e si pone in un at-teggiamento di apprendimento della vita con-federativa da parte di chi ha più esperienza

nel servizio alle Confraternite d’Italia, tra l’al-tro si rende disponibile per vari incarichi ope-rativi affidategli dal Presidente e dal Consiglio.Il Segretario Generale Roberto Clementini sicompiace per gli interventi di tutti, ma invitaad una concreta realizzazione dei progetti tutticondivisibili con le disponibilità delle risorseumane, che si basano sostanzialmente sulvolontariato di ognuno dei componenti il Con-siglio stesso e sulle risorse economiche chedevono tener conto di molti aspetti e di moltibisogni.4° punto – relazione del Tesoriere circa situa-zione economica della Confederazione.Il Tesoriere Felice Grilletto presenta una rela-zione ed una situazione di bilancio già notanell’ultima Assemblea, parlando di un attivo dicassa che, comunque punta ad eventuale ac-cantonamento per una futura Sede dellastessa Confederazione, chiede l’utilizzazionedei siti delle Confraternite e parla della fede-razione nazionale degli Officiali delle Confra-ternite.5° punto – Nomine per coordinamenti regio-nali confederazione.Il vice presidente per il Sud Vincenzo Bom-mino, presenta una terna di nomi per il nuovoCoordinatore per la Regione Sicilia, in consi-derazione che l’attuale Coordinatore Dott. Pie-tro D’addelfio si è dimesso per svolgere unservizio più attento come Presidente del Col-legio dei Revisori.I nominativi sono: Vincenzo Musumarra, dio-cesi di Catania, Umberto Tornabene, diocesidi Piazza Armerina, Marandano Rosario, dio-cesi di Cefalù.I tre nominativi sono stati segnalati al Vice Pre-sidente, così come prevede il Regolamentonazionale, dal Consiglio Regionale delle Con-fraternite delle diocesi di Sicilia che si è riunitonella seduta del 18 settembre 2010.A questo punto, interviene il Segretario percaldeggiare, la nomina a Coordinatore delDott. Umberto Tornabene che mostra unaforte competenza giuridica e tra l’altro è statodi recente nominato, da Sua Santità Bene-detto XVI, Cavaliere di San Silvestro.A questo punto il Consiglio vota, all’unanimità,per la nomina a Coordinatore della RegioneSicilia, il Dott. Umberto Tornabene della Dio-cesi di Piazza Armerina.Per quanto riguarda i Coordinamenti dellealtre Regioni tutto si rimanda ai prossimi Con-sigli, confermando di fatto tutte le preesistentinomine di coordinatori e vice coordinatori.7° punto – Ammissione nuove Confraternite.Il Segretario legge l’elenco delle richieste diammissione di nove Confraternite, dichiara la

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regolarità delle carte con l’approvazione deinulla osta dei vari Ordinari:Vengono ammesse all’unanimità le Confrater-nite di cui all’allegato elenco che fa parte in-tegrante del presente verbale.Alle ore 19,30 non essendoci altri argomentia discutere si chiude la seduta del 24 settem-bre 2010.

Giorno 25.09.2010

Dopo la celebrazione della Santa Messa, pre-sieduta dall’Assistente Ecclesiastico S.E.R.Mons Armando Brambilla si è riunito in data25 settembre 2010, ore 9,00, il Consiglio Di-rettivo della Confederazione delle Confrater-nite delle Diocesi d’Italia, in sessione ordina-ria, alla presenza del Collegio dei Revisori,presso il Seminario Maggiore di Roma, con ilseguente Ordine del Giorno:definizione criteri per la formazione delleCommissioni di Lavoro;definizione criteri per il rimborso spese mem-bri Consiglio Direttivo, Collegio dei Revisori eCoordinamenti regionali;approvazione per utilizzo collaboratori esterni;decisione riguardo la distribuzione di “tradere”ed eventuali suggerimenti su possibile miglio-rie (parteciperà il Direttore Responsabile);

Varie ed eventuali.

Sono presenti: l’Assistente EcclesiasticoS.E.R. Mons. Armando Brambilla, il Presi-dente uscente Francesco Antonetti, Il VicePresidente Vicario Vincenzo Bommino, Il Se-gretario Generale Roberto Clementini, il Teso-riere Felice Grilletto, i Consiglieri: Leonardo DiAscenzo, Franca Maria Minazzoli, GiulioObletter, Giuseppe Vona, Franco Zito.Assenti giustificati: Vice Presidente del Cen-tro Augusto Sardellone, Vice Presidente delNord Mario Spano ed il Consigliere GiovanniPoggi.Per il Collegio dei Revisori sono presenti: ilPresidente Pietro D’Addelfio, i membri effettiviAndrea D’Arrigo e Valentino Mirto assenti giu-stificati il il membro supplente Enzo Mandato,mentre risulta ingiustificata l’assenza delmembro supplente Eugenio Anguilla.Si passa a discutere il primo punto:definizione criteri per la formazione delleCommissioni di lavoro.Dopo ampia discussione tra i vari Consiglieri,il Consiglio approva, all’unanimità, su propo-sta del Dottor Antonetti, che le Commissionipossano essere formate da membri qualificatiper le materie affidate e la presidenza può es-

sere affidata anche a membri esterni al Con-siglio stesso, la durata potrà essere stabilitadi volta in volta e non può comunque supe-rare il periodo di validità del Consiglio mede-simo.A questo punto vengono formate due Com-missioni di lavoro: una per Comunicazione ecensimento realtà confraternite ed un’altra peri Giovani e bisogni confraternite, la presidenzadella prima viene affidata al Dr. Leonardo DiAscenzo, e membro della Commissionestessa Franca Maria Minazzoli, per la se-conda Commissione viene nominato Presi-dente Don Mario Campisi della Diocesi diMonreale e membri Prof. Rino Bisignano, Pe-dagogista di Altamura, e Valentino Mirto diMonreale. I presidenti proporranno poi al Con-siglio l’inserimento di nuovi componenti. Siprecisa che la nomina di Don Mario è subor-dinata all’approvazione del proprio Ordinariodiocesano. Le commissioni avranno caratteredi studio e approfondimento e saranno pro-positive. In particolare la Commissione Co-municazione e confraternite si occuperà dicensire le realtà delle confraternite iscritte allaConfederazione e proporre nuove modalità dicomunicazione, mentre quella per i giovanicome attivare una pastorale per i giovani par-tendo da una reale conoscenza dei veri biso-gni dei confratelli tutti.Il Consiglio approva all’unanimità.2° punto – definizione criteri per il rimborsospese membri Consiglio direttivo, Collegio deiRevisori e coordinamenti regionali.Dopo ampia discussione, si conviene circa lanecessità di rimborsare le spese di viaggio inmaniera forfetaria ai membri del Consiglio Di-rettivo e del Collegio dei Revisori secondo ladistanza di provenienza, rimandando, ad unasuccessiva valutazione di bilancio, la possibi-lità di rimborso anche per i Coordinatori ed iVice Coordinatori convocati nelle riunioni isti-tuzionali del Consiglio.Il Consiglio approva all’unanimità.3° punto – approvazione per utilizzo collabo-ratori esterni.Il Consiglio, all’unanimità, delega il Dott. An-tonetti ad utilizzare collaboratori esterni se-condo le esigenze lavorative della Confede-razione ed offrire adeguati rimborsi quandoopportuno.4° punto Decisione riguardo la distribuzionedi “Tradere” ed eventuali suggerimenti su pos-sibili migliorie (Parteciperà il Direttore Re-sponsabile)Il Consiglio, informato sui costi postali che tri-plicheranno anche per la spedizione in ab-bonamento postale, ritiene opportuno per il

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prossimo numero mantenere la stessa for-mula finora adottata e valutare successiva-mente formule diverse di distribuzione e spe-dizione. Il presidente uscente propone anchedi eliminare la distribuzione di Tradere alleconfraternite iscritte, ma inviarle solo a chi nefa richiesta previa una offerta annuale.Ritiene, inoltre, necessario predisporre ancheper il 2011 la stampa del calendario dellaConfederazione, affidando l’incarico a Mas-simo Carlesi direttore Responsabile di Tra-dere. Viene proposto di inserire su Traderel’elenco dei Benefattori5° punto varie ed eventuali.Viaggio in Terra santa delle Confraternite. Viene

proposto un viaggio in terra santa nell’ultima de-cade di Aprile 2011 e si richiedono adesionientro la fine di Novembre 2010.Si informa che il giorno 8 settembre 2011 si terràun cammino nazionale in Ancona in occasionedel congresso Eucaristico. Si invitano i presenti a far prenotare dai confra-telli il libro del decennale della Confederazione.Si informa della trasmissione di TV2000 “Men-tre” alla quale desiderano partecipare Vin-cenzo Bommino, Leonardo Di Ascenzo e Va-lentino Mirto che verranno contattati dai re-sponsabili della trasmissione.Si informa della giornata dei Cattolici a ReggioCalabria CNAL il 17 Ottobre p.v.

IMPORTANTEAgli amici di Tradere!

COME È NOTO A FINE MARZO 2010 UN IMPROVVISO ANNULLAMENTO DELLE TARIFFE POSTALI AGEVOLATE DELLE QUALI USUFRUIVA ANCHE IL NOSTRO

TRADERE HA FATTO SI CHE LE SPESE DI SPEDIZIONI DEL NOTIZIARIO HANNO RAGGIUNTO COSTI NON PIÙ SOSTENIBILI PER LE CASSE DELLA CONFEDERAZIONE.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO HA DECISO CHE DAL 2011 TRADERE VERRÀ INVIATO SOLTANTO ALLE CONFRATERNITE, AI CONFRATELLI O AI LETTORI

CHE NE FARANNO RICHIESTA.

L’OFFERTA MINIMA È DI € 10,00 PER RICEVERE I NUMERI DI TRADERE CHE VERRANNO STAMPATI NEL 2011

CONTO CORRENTE 82857228 INTESTATO A“CONFEDERAZIONE DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA”

INDICANDO NELLA CAUSALE “TRADERE” 2011

Effettuato il versamento, è necessario inviare una mail all’[email protected]

oppure via fax Fax 06-69886239 - 06.69886182 comunicando l’avvenuto versamento.

I priori e/o i Coordinatori Regionali possono effettuare un versamento collettivo e chiedere di ricevere presso un unico indirizzo più numeri di Tradere.

ELENCO DELLE CONFRATERNITE, CHE NE HANNO FATTO RICHIESTA,AMMESSE ALLA CONFEDERAZIONE NELL’ULTIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

23La Confederazione informa

- Confraternita SS.Sacramento sotto la protezione diS.Rocco - Gerano (RM)

- Confraternita SS.Salvatore - S.Gregorio da Sassola (RM)- Confraternita Maria SS.ma del Rosario, SS.Sacra-

mento e S.Liberata - Casalalta (PG)- Confraternita Madonna della Salette - Vasto (CH)

- Confraternita della Misericordia - Cerignola (FG)- Compagnia Preziosissimo Sangue di Cristo - Mantova (MN)- Arciconfraternita S.Antonio Abate - Ispica (RG)- Arciconfraternita Immacolata Concezione e S.Angelo

Custode - Napoli (NA)- Arciconfraternita SS.Salvatore - Napoli (NA)

Tradere numero 11 dicembre 2010

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Il sesto cammino regionale delle Confraternite calabresi a Bagnara,

presenti 63 ConfraterniteNota redazionale

Bagnara Calabradi Carmelo Tripodi

�Si è concluso il sestoCammino Regionaledelle confraternite e

primo cammino della Diocesidi Reggio-Bova. Erano pre-senti 63 confraternite giunteda tutta la regione ed anchealcune provenienti dalla vicinaSicilia. Quasi duemila pre-senze nella cittadina delbasso Tirreno una testimo-nianza di fraternità e di unione nonostante i vario-pinti mantelli e forme diverse di abito indossatodalle confraternite un’arcobaleno di colori ma tuttiguidati da una unica fede. Il cammino è iniziato sa-bato pomeriggio con il convegno ospitato nellachiesa Abbaziale di S. Maria e i XII Apostoli. A que-sto momento, dedicato alla riflessione sul tema“Con Maria testimoni di speranza”, hanno presoparte il primo cittadino Cesare Zappia, il consi-gliere regionale Santi Zappalà, mons. Rosario Pie-tropaolo Abate di Bagnara, don Umberto Lauroassistente per le confraternite per la diocesi reg-gina,il coordinatore regionale delle confraterniteAntonio Punturiero, il presidente nazionale dellaconfederazione confraternite Francesco Antonetti,la professoressa Maria Intrieri, mons. ArmandoBrambilla vescovo ausiliare di Roma e AssistenteEcclesiastico per le confraternite, infine don Anto-nio Iachino vicario generale per la diocesi di Reg-gio-Bova. Nei giorni che hanno preceduto questo

grande evento ci sono statimomenti di preghiera pertutte le confraternite delpaese nella chiesa dell’Im-macolata e nella chiesa ab-baziale ci sono stati degli in-contri di riflessione e prepa-razione spirituale. L’arcive-scovo Vittorio Mondello, perconferire all’iniziativa il giustospirito, ha scritto un messag-

gio spiegando come il tema di riflessione del con-vegno dovesse far riflettere sul ruolo che le con-fraternite possono avere nel testimoniare e inco-raggiare alla speranza.Il momento culminante del raduno è stato dome-nica, quando sono giunti i membri e i rappresen-tanti di tutte le congreghe. Al loro arrivo sono statiaccolti dalle confraternite del paese che hanno of-ferto loro una colazione a base di prodotti dolciaridi produzione bagnarese.Dopo avere indossatoil tradizionale abito si è dato vita al cammino veroe proprio che ha attraversato l’arteria principaledel paese da corso Vittorio Emanuele al viale delleRimembranze per giungere infine in piazza Mat-teotti dove è stata celebrata la S. Messa, presie-duta dall’arcivescovo Mondello, e concelebratadall’arcivescovo di Rossano-Cariati S. Ecc. mons.Santo Marcianò, e da S. Ecc. mons. ArmandoBrambilla e dai tanti altri sacerdoti che hanno ac-compagnato le confraternite. �

�‘’Con Maria testimoni di speranza’’: e’ statoquesto il tema del sesto Cammino di Frater-nita’ delle Confraternite delle Diocesi di Cala-

bria e del Primo Cammino Diocesano delle Con-fraternite dell’ Arcidiocesi Reggio-Bova. Due giorniche a partire dall’ incontro che si è tenuto pressola Chiesa Abbaziale S. Maria e i XII Apostoli nel po-meriggio di Sabato 23 Ottobre, hanno visto prota-

goniste le numerose delegazioni arrivate da tuttala Calabria e dalla vicina Sicilia. Dopo l’ aperturadel Cammino da parte di Mons. Antonino Iachino,Vicario Generale dell’ Arcidiocesi Reggio-Bova inrappresentanza dell’ Arcivescovo Mons. VittorioMondello, i saluti del sindaco di Bagnara CesareZappia, dell’ On. Santi Zappalà, del presidente re-gionale delle confraternite Antonino Punturiero e

I nostri cammini

I NOSTRI CAMMINI

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I nostri cammini

del presidente nazionale della confederazionedelle confraternite d’ Italia Dott. Francesco Anto-netti; la relazione della professoressa Maria Intrierie le conclusioni che sono state affidate a S.E.Mons Armando Brambilla hanno dato spessore equalità al convegno, offrendo numerosi spunti diriflessione sul ruolo delle confraternite e sulla mis-sione a cui oggi sono chiamate. Il presidente na-zionale Antonetti oltre ad invitare tutti a Roma il 13e 14 Novembre per il Cammino Nazionale, nel suointervento ha esortato i presenti a “superare lesemplici manifestazioni folkloristiche e puntare sullaformazione dei giovani, all’ interno di una testimo-nianza di fede e di pietà popolare che superi parti-colarismi ed egoismi.” In conclusione Mons. Um-berto Lauro Vicario Episcopale per le aggregazionilaicali e le confraternite ha invitato tutti a vivere ilcammino confraternale in comunione con i con-fratelli e le consorelle che si riconoscono nellastessa esperienza di fede. La serata si è conclusacon i doni agli ospiti: un piatto in ceramica offertodal comitato organizzatore dell’ evento raffigurantealcuni simboli di Bagnara e della Costa Viola, edue pubblicazioni, una sui Ruffo di Bagnara di cuil’ autore è Domenico Gioffrè giovane storico Ba-gnarese, e l’ altra sulla storia di Bagnara del caris-simo e compianto Canonico Don Antonino Giof-frè, offerti da Don Rosario Pietropaolo parrocodella chiesa di S. Maria e i XII Apostoli. Domenicainvece protagoniste sono state le oltre 70 delega-zioni con piu’ di 1200 tra confratelli e consorellegiunte da tutta la Calabria per partecipare al cam-mino che si e’ snodato lungo le vie principali dellacittà, e alla S. Messa officiata da S.E. Mons. Vitto-rio Mondello Arcivescovo Metropolita dell’ Arcidio-cesi di Reggio-Bova. Alla concelebrazione eucari-stica hanno preso parte S.E. Mons. ArmandoBrambilla Vescovo Ausiliare di Roma e AssistenteEcclesiastico della Confederazione delle Confra-ternite delle Diocesi D’ Italia, S.E. Mons. SantoMarcianò Vescovo della Diocesi di Rossano-Ca-riati, Mons. Umberto Lauro, i parroci di Bagnara:Don Rosario Pietropaolo, Don Filippo Cotroneo,

Padre Giuseppe Calogero, Padre Totò Marrapodi,e numerosi sacerdoti e diaconi delle diocesi di Ca-labria. Dopo i saluti delle autorità presenti, Don Ro-sario Pietropaolo nel dare il benvenuto ai Vescovi,ai sacerdoti, alle autorità, alle consorelle e ai con-fratelli, si è rivolto al popolo di Dio evidenziando laparticolare devozione della cittadina di Bagnaraalla Vergine Immacolata, ricordando che le fuconsacrata proprio in questo luogo nel 1954. Nell’omelia Mons. Vittorio Mondello ha spronato i cri-stiani a non chiudersi nelle sacrestie, ma di andareincontro agli uomini con una testimonianza coe-rente di fede che deve esprimersi anche con lefeste religiose. La benedizione solenne e la pro-cessione del quadro di S. Maria e i XII Apostoliverso la Chiesa Abbaziale hanno concluso i riti re-ligiosi. Grande testimonianza di fede è stata offertadalle confraternite cittadine che nell’ organizzare l’evento in totale sintonia con la chiesa, i sacerdoti,i vescovi, ed i responsabili provinciali, regionali enazionali della confederazione delle confraternited’ Italia hanno dato prova di maturità e di comu-nione d’ intenti. Le congreghe di Bagnara: Rosario,Carmine, Immacolata, Santa Barbara, Annunziatae del Carmelo coadiuvate dall’ amministrazionecomunale, e guidate da Mons. Umberto Lauro,possono ritenersi soddisfatte anche dal punto divista logistico ed organizzativo, sia per l’ acco-glienza offerta alle delegazioni presenti, sia per lagestione dell’ intera manifestazione. �

VI Cammino delle Confraternite della Diocesi di Sora

di Domenico Ferri

�Sin dal primo mattino, Isola del Liri, ha vistogiungere nelle adiacenze dello Stadio Na-zaret, oltre 500 membri di Confraternite,

provenienti dalle Comunità della Diocesi, con iloro stendardi e vestiti di vari colori. La fraternità

è il valore proprio di queste Aggregazioni, che daotto secoli, la vivono e tramandano nella Chiesa.Per questa fraternità, il VI° Cammino Diocesano,si è svolto a Isola del Liri, perché la Confraternitadel SS. Crocifisso, che qui vive, quest’anno ri-

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corda i suoi 400 anni di vita. Quattro secoli distoria, di cultura, di attività religiose, che hannosegnato il popolo Isolano, in una continuità chestupisce. Dal 1610 ad oggi, non ha subito crisisignificative, ma ha rispecchiato le gioie, i dolori,le pause di un popolo, animandolo dal di dentro.La longevità e i meriti della Confraternita è do-vuta anche al fatto che gestisce la devozione delSS. Crocifisso, il cui venerabile simulacro, è cu-stodito nella Chiesa di S. Antonio, sua sede. Se la religiosità Isolana, si identifica con la devo-zione al SS. Crocifisso, tanto più la Confraternitache ne porta il nome, e ne cura l’onore, la devo-zione, la festa.Non potevamo non scegliere questo territorio;era un obbligo essere vicini “fraternamente” allaquattro volte centenaria Confraternita, e, onorarlae ringraziarla per il bene fatto.

La ricorrenza, aveva già visto qualche setti-mana prima, nella Sala Agape la presenza delVescovo Mons. Iannone, del Presidente Nazio-nale delle Confraternite dott. Antonetti, del Dele-gato diocesano delle Confraternite don Dome-nico Ferri, che aveva svolto il tema:”La vocazionedelle Confraternite è sulla strada”!Il nostro VI° Cammino, apre i tradizionali festeg-giamenti, che durano una settimana, con varieiniziative culturali e religiose.Lo storico don Donato Piacentini, per la ricor-renza centenaria, ha raccolto la vita della Con-fraternita in un volume molto interessante: ”LaConfraternita del SS. Crocifisso in Isola del Liri.” Alle 9.30, le rappresentanze delle Confraternitedella Diocesi, unitamente alle Confraternite delle“Misericordie”, che partecipano al Cammino perla prima volta, accolgono con calore il Vescovoemerito, Mons. Luca Brandolini, che torna daRoma, sostituendo Mons. Filippo Iannone, im-possibilitato a partecipare. È una gioia, non c’è che dire, accogliere colui,che nei 16 anni vissuti in mezzo a noi, ha ricosti-tuito il corpo confraternale nella Diocesi. Nel piazzale accanto allo Stadio, davanti all’Im-magine della Madonna di Loreto, qui voluta ecollocata in una cappella ricavata dalla roccia,da Marcello Rea, P. Luca guida la penitenzialeche precede il Cammino. Ha intorno le “sue”Confraternite vestite a festa e con tanti Stendardirecanti titoli ed effigi dai Santi più vari. In un silenzio altissimo, si commuove e ci com-muove P. Luca, quando commenta l’Inno diPaolo alla Carità. La fraternità, la carità, il culto, lapenitenza sono i valori vissuti dalle Confraternite.Sono il loro scopo specifico, ma sempre da rivi-sitare, pena lo scadimento.Dallo Stadio Nazaret, al canto delle Litaniae deiSanti, inizia il cammino delle Confraternite, attra-versando il Centro storico Nazaret, e, imboc-

cando poi Corso Roma, per giungere in PiazzaBoncompagni. Molti i fedeli, sul ciglio dellastrada, a godere lo spettacolo di fede e testimo-nianza di tanti confratelli e consorelle che pre-gano e cantano. Quando giungiamo a Piazza Boncompagni, essaè già stracolma di confratelli, che a ripararsi dalsole, hanno avuto in regalo cappellini gialli erossi. Dalla vicina Chiesa di S. Antonio, giungono i Ce-lebranti: Mons. Luca Brandolini, il Delegato Dio-cesano delle Confraternite don Domenico Ferri, ilParroco don Mario Santoro, i Diaconi, i Mini-stranti, prendendo posto sul palco coperto, alle-stito per la celebrazione Eucaristica.A lato dell’altare una gigantesca immagine delCrocifisso, che viene mostrata al pubblico con latradizionale cerimonia della “Scopritura”.Con questo rito, ha termine la penitenziale e ini-zia la celebrazione eucaristica, animata dalla Co-rale “Gli uomini del Venerdi”, diretta dal M° Ga-briele Fernando.All’Omelia, il Vescovo, prendendo lo spuntodalla liturgia della Domenica sottolinea comel’evangelizzazione vada fatta “insieme”, sul-l’esempio di Gesù che mandò i 72 discepoli “duea due”! Cristo crocifisso è il termine ultimo diogni evangelizzazione. La penitenza e il doloresono necessari, perché senza di essi, non si vada nessuna parte.Al termine del Sacro Rito, il Sindaco di Isola Prof.Luciano Duro, prende la parola per ringraziare lenumerose Confraternite convenute per onorareCristo Crocifisso. Ci commuove quando racconta del terribile bom-bardamento subito da Isola nel 1944. Gli Isolaniaccorsero alla Chiesa del Crocifisso, completa-mente demolita; solo il venerabile simulacro erasignificativamente al suo posto. Abbracciando i dolori del Crocifisso, Isola ri-sorse.Quindi prende la parola il Priore della Confrater-nita del SS. Crocifisso, Beniamino Piedimonte,vera “anima” di questo VI Cammino, ardente-mente voluto, per far conoscere a tutti la fontedel vivere della Confraternita in questi 400 anni:Gesù Crocifisso!“Grazie a tutti,- conclude- grazie a te, P. Luca,che sei rimasto nel cuore delle nostre Confrater-nite; grazie al P. Spirituale Don Mario, che ci èsempre vicino; grazie alle autorità civili e al Sin-daco Prof. Luciano Duro, per i sinceri sentimentiche ha espresso; grazie ai Carabinieri, ai VigiliUrbani e a quanti nell’umiltà hanno lavorato perquesto Incontro; grazie a voi confratelli e conso-relle, che avete testimoniato la vostra fede, ade-rendo a questo VI Cammino. Grazie, grazie atutti”. �

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Agnone, V cammino di fraternità delle Confraternite di Abruzzo e Molise

di Pino Mancini

�Sorta sulle rovine di una città sannitica ( Aqui-lonia) distrutta dai romani durante la conqui-sta del Sannio, con i suoi 5300 abitanti e le

sue 13 antichissime chiese, Agnone è posta su diun lembo montuoso dell’alto Molise in provincia diIsernia. Il suo popolo di fedeli, unito all’Arciconfra-ternita del Sacro Monte dei Morti e la Confraternitadel Carmine, (le uniche oggi in piena attività adAgnone), con orgoglio e grande spirito di gene-rosità e religiosità ha ospitato il 12 Settembrescorso il V° Cammino di Fraternità delle Confrater-nite di Abruzzo e Molise.Il grande popolo confraternale ha dato una forte ri-sposta di partecipazione con circa quaranta so-dalizi presenti. Un’ accoglienza impeccabile haspalancato le porte su una realtà molto ricca distoria, di cultura, di personaggi , di arte, dove lapresenza di tante chiese è la conferma di un paesecon forti radici religiose e culturali.La premiata fonderia Pontificia di Campane fon-data nell’anno 1000 (della fam Marinelli) secondanel mondo, visitata da Papa Giovanni Paolo II , leaziende casearie, i musei e le biblioteche, le varieed innumerevoli attività economiche e turistichesono la conferma di una grande comunità labo-riosa ed impegnata .La giornata è iniziata con l’accoglienza in piazzaPlebiscito delle Confraternite, ed a seguire unainteressante mostra dedicata agli abiti ai para-menti, ed agli antichi documenti e scritti, che ri-guardavano le Confraternite esistenti sin dal 500in Agnone (circa nove) . Subito dopo un Conve-gno dedicato “all’Arte nella Spiritualità del Con-

fratello” dove erano presenti tutte le Autorità ec-clesiastiche S.E.R. Don Domenico Scotti , S.E.RMons. Brambilla, e civili Dott. G. De Vita Sindacodella città, l’assessore alle attività produttive dellaRegione G. Marinelli ed il Presidente della Confe-derazione delle Confraternite delle Diocesi D’ItaliaFrancesco Antonetti, insieme al Vice PresidenteCoordinatore per le Confraternite del centro ItaliaDott. Sardellone con i suoi collaboratori Dott. DelSindaco, Sig. Stivaletta ed il Sig. Mancini uniti alrelatore e padrone di casa Dott. Gabriele Amica-relli “ Priore della Confraternita del Sacro Montedei Morti”, hanno dato il loro benvenuto ed il lorosaluto. S.E.R. Mons. Brambilla ha ricordato nelsuo intervento, l’importanza che hanno avuto leConfraternite nel passato, ed il ruolo, “grazie aquel Carisma che gli viene donato dalla grazia diDio”, che oggi debbono assumere con tanta re-sponsabilità all’interno della chiesa come utilitàecclesiale al servizio di essa. Si è poi inoltre par-lato del rapporto tra arte e fede con la Prof. Mari-nelli che ha profondamente legato il concetto allasua famiglia di antiche origini scultoree ed arti-giane. Con la Dott. Pietravalle si è parlato di arteorafa di antiche tradizioni agnonesi, spiegando leorigini di un antico Ostensorio quasi sicuramenterealizzato da un allievo di Nicola da Guardiagreleed oggi conservato ad Agnone. Alle ore 17,00 unagrande e sentita Celebrazione Eucaristica da il viaad un raccolto e partecipato Cammino per le viestoriche ed antiche della città, arricchita ed illumi-nata di un intenso ed imponente cromatismo dicolori e da un coinvolgente settecentesco quasiimpercettibile sottofondo musicale che proveniva

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�Abbiamo voluto impostare, di concerto conS.E. il Vescovo Mons. Farina, l’organizza-zione di questo evento facendoci guidare da

un concetto di base: far conoscere a quante piùpersone possibili la splendida realtà delle Confra-ternite. Da qui è scaturita la richiesta, rivolta a tutte le Dio-cesi consorelle della Campania, di farci averel’elenco aggiornato delle Confraternite di loro per-tinenza, possibilmente completo dei vari dati sen-sibili (anno di fondazione, indirizzo completo, no-minativo del Priore o Commissario Vescovile, re-perti antichi di loro pertinenza, etc.). Avevamo in-tenzione, così come poi in buona parte concretiz-zato, di realizzare un volume che, diffuso capillar-mente su tutta la Regione Campania, potesse farconoscere ad un grande numero di destinatari unarealtà, concreta, viva, spirituale e fisica, artistica estorica, che – purtroppo – molti disconoscono osemplicemente ignorano.In un articolo di giornale di qualche anno addietrosi parlava della Campania come una delle Regioniitaliane avente il maggior numero di Confraternite(ca. 1000). In effetti, il numero comunicatoci dalleDiocesi consorelle, unito a quello della nostra,porta ad un totale molto vicino: 722. E’, questo, unnumero consistente che, già di per sé, implica unmaggiore e più attento interesse al settore Con-fraternale da parte di tutte le Diocesi Campane,così come avviene nella nostra Diocesi grazie alnostro Vescovo, molto sensibile sulla questione e,soprattutto, assertore convinto di un necessarioammodernamento organizzativo delle Confrater-nite stesse, unito ad una vigorosa attività forma-tiva spirituale, nel solco delle linee programmati-che fissate al riguardo dalla Conferenza Episco-pale Italiana.

Abbiamo pensato di rivolgerci direttamente alleConfraternite, inviando loro la brochure organizza-tiva, onde poter ricevere da loro una risposta il piùpossibile massiva e veloce. Purtroppo, al di làdelle difficoltà incontrate nel reperimento degli in-dirizzi e di quelle postali derivanti dalla non reperi-bilità degli stessi, abbiamo dovuto constatare chesolo una piccola parte delle Confraternite della no-stra regione, pari a 110 (e quindi pari al 15% del to-tale Confraternite Campania) ha aderito alla chia-mata della Confederazione ed al nostro invito.Indubbiamente, il numero delle Confraternite e –soprattutto – il numero dei partecipanti (ca. 3.000)ci riempie di soddisfazione se paragonato alle pre-cedenti due edizioni del Cammino. Il percorso dacompiere è certamente lungo: ma il solco, par-tendo da Pompei e proseguito per Atripalda e Ca-serta, è tracciato; ed ora si tratta solamente di se-guirlo e svilupparlo ulteriormente con originalità esoprattutto con tanto amore confraternale.Lo spettacolo offerto dai quasi tremila partecipantiin una splendida giornata di sole, ancorché ven-tosa, è stato impareggiabile. Le foto e i video, cheavremo cura di inviarvi al più presto ne sono unafedele testimonianza; e, soprattutto, la partecipa-zione del pubblico, incuriosito ed affascinato, è laconcretizzazione di quell’apertura ai fratelli di cuisopra parlavamo e che è stata la nota dominantedei discorsi ufficiali ed in particolare dell’omelia diS. E. il Vescovo Farina.Abbiamo cercato di fare del nostro meglio nell’or-ganizzare questa manifestazione, nonostante letante difficoltà incontrate ai vari livelli; soprattuttoabbiamo cercato, attraverso la pubblicazione e ladiffusione del libro ad ogni Confraternita parteci-pante ed a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta,di far conoscere una meravigliosa realtà, sinora

dagli angoli delle vie. Il rientro del Camminopresso la Chiesa Monumentale di San Francescocon la consueta benedizione e l’annuncio daparte del Dott. Sardellone di un prossimo cam-mino ad Avezzano per l’anno prossimo, concludela splendida giornata trascorsa in comunione edin serenità in un opera sempre più intensa dievangelizzazione nella quale le Confraternite sonochiamate. Il momento culminante del raduno èstato domenica, quando sono giunti i membri e irappresentanti di tutte le congreghe. Al loro arrivosono stati accolti dalle confraternite del paese che

hanno offerto loro una colazione a base di prodottidolciari di produzione bagnarese.Dopo avere in-dossato il tradizionale abito si è dato vita al cam-mino vero e proprio che ha attraversato l’arteriaprincipale del paese da corso Vittorio Emanuele alviale delle Rimembranze per giungere infine inpiazza Matteotti dove è stata celebrata la S.Messa, presieduta dall’arcivescovo Mondello, econcelebrata dall’arcivescovo di Rossano-CariatiS. Ecc. mons. Santo Marcianò, e da S. Ecc. mons.Armando Brambilla e dai tanti altri sacerdoti chehanno accompagnato le confraternite �

III Cammino regionale delle Confraternite della Campania

del Delegato Vescovile Don Francesco Greco

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piuttosto negletta. Il libro in questione, a vostra di-sposizione per eventuali copie da dare o da in-viare, riporta l’elenco aggiornato di tutte le Confra-ternite della Campania, ordinate per Diocesi, conindirizzo, numero telefono, indicazione del Prioree – anche – del Padre Spirituale. Ma riporta anchenotizie, storiche e giuridiche, relative alle Confra-ternite, nonché l’indicazione per un nuovo Statutoconfraternale redatto dall’apposita CommissioneC.E.I. Il tutto completato, con buon gusto, da im-

magini d antichissimi documenti storico – artisticidi proprietà delle Confraternite e da esse gelosa-mente custoditi. Ci scusiamo per le eventuali so-pravvenute manchevolezze; ma vi possiamo assi-curare che abbiamo messo tutto il nostro impegnoe il nostro cuore affinché una manifestazione di talfatta potesse funzionare ne miglior modo possi-bile. Speriamo di esserci riusciti. A vostra disposi-zione per eventuali, ulteriori chiarimenti, cogliamol’occasione per inviarvi i nostri migliori saluti. �

XIII Cammino delle Diocesi di MelfiLe Confraternite vera testimonianza di vita e carità

di Fermo Libutti

�Davvero significativo, sotto tutti gli aspetti, ilRaduno Diocesano delle Confraternite chequest’anno, 5 Settembre 2010, ha visto la

città di Melfi ospitare il tredicesimo cammino. Sepoi si pensa a una coreografia particolare sia peri personaggi importanti convenuti sia per il luogodove si è svolto il convegno sia per i contenuti, al-lora si può dire che la manifestazione ha ottenutoil successo che meritava. Infatti, quest’anno il Ra-duno ha tenuto come ospiti d’eccezione propriol’Assistente Ecclesiastico della ConfederazioneConfraternite Diocesi d’Italia Mons. ArmandoBrambilla, Vescovo ausiliare di Roma, nonché ildott. Francesco Antonetti Presidente della stessa Confederazione Confraternite d’Italia. Nella matti-nata, l’abituale cammino, accompagnato da untiepido sole in uno splendido cielo terso, si è sno-dato lungo le vie della città normanna le cui anti-che mura hanno fatto da eco alle preghiere e aicanti gioiosi dei numerosi confratelli in festa. Da lì si è passati nel suggestivo e sempre acco-gliente Salone degli Stemmi del palazzo vescovile,gentilmente messo a disposizione dal nostro Ve-scovo P. Gianfranco Todisco che peraltro non hapotuto presenziare alla cerimonia per improroga-bili impegni già da tempo fissati, ma validamentesostenuto dal suo Vicario don Vincenzo Vigilante.I lavori del Convegno hanno avuto quest’annocome tema “Le Confraternite sull’esempio di SanGiustino De Jacobis per un impegno missionarionella Chiesa”. Non a caso P. Gianfranco ha voluto indire per tuttala Diocesi un Anno Giustiniano, proprio in occa-sione del 150° anniversario di morte del Santo mis-sionario in Eritrea nato nella nostra terra in quel diSan Fele. Per ritornare alla conferenza, dopo i saluti e i rin-graziamenti di Salvatore Cappiello nuovo respon-sabile diocesano delle Confraternite, si sono avvi-

cendati gli ospiti presenti al tavolo della presi-denza, sotto l’ottimo coordinamento di Tonio Ga-lotta responsabile dell’ufficio diocesano per le co-municazioni sociali. Padre Raffaele Ricciardi, as-sistente spirituale delle confraternite, a gran vocee con la passione che gli è propria, ha ricordatol’impegno missionario di San Giustino, fulgidoesempio di carità verso i popoli africani. Il missio-nario è colui che si conforma a Cristo Signore eproprio a questo i confratelli sono chiamati comerisposta di amore sconfinato verso il prossimo edessere autentici testimoni del Vangelo. Il presi-dente dott. Antonetti si è soffermato innanzituttosui progetti della Confederazione e su un pro-cesso di globalizzazione che ormai coinvolgesempre più le Confraternite in un percorso di ini-ziative e di una necessaria formazione. Ma il primoprogetto – secondo Antonetti – resta la carità, oltreagli abituali culti e vecchie tradizioni che si eserci-tano. Mons. Brambilla, per un maggiore approcciocon il pubblico ha esordito con una simpaticastoriella presa dal Vangelo per dare più peso alsuo poderoso intervento e suscitando da subito lasimpatia dei presenti. Il Presule in primis ha volutosottolineare che le Confraternite hanno ricevuto un

29I nostri cammini

Tradere numero 11 dicembre 2010

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carisma che è un grande dono per la Chiesa e ciòsignifica che esse non possono realizzarsi da sé,chiuse nel proprio ambito, ma questo serve perdare uno specifico contributo alle diocesi di ap-partenenza, che ci possa essere una collabora-zione con gli altri enti, perché tutto possa essereun corpo armonioso, come amava dire San Paolo.Per vecchie e nuove povertà le Confraternite moltohanno fatto – vedi conventi, ospedali, loculi cimi-teriali – , non si pensava solo al culto, e questo vaposto tutto nella loro giusta collocazione laicale,non certo solo ecclesiale. La pietà popolare va purificata e tante cose non hanno nulla a che ve-dere con un folclore ormai superato. Oggi – haconcluso Mons. Brambilla – c’è bisogno di an-nuncio e non solo di solidarietà e le Confraternitesono state sempre ben inserite nel territorio, ovun-que presenti e pronte ai bisogni della gente.A conclusione dei lavori, in sostituzione, comedetto, del nostro Vescovo, ha preso la parola il Vi-cario don Vincenzo Vigilante ponendo l’accento suun comportamento più essenziale e consono alleregole magisteriali che le Confraternite tutte devono

avere. L’annuncio del Vangelo con la testimonianzadella Chiesa è formata da ognuno di noi. Don Vin-cenzo ha voluto ricordare in quale situazione indi-gnitosa vivono tanti extracomunitari ed ecco alloral’impegno di evangelizzazione e la testimonianzadi vita e carità. La formazione cristiana è un dovere,un’urgenza per chi appartiene a una confraternita.Infine il Vicario ha tenuto a precisare che bisognainventariare tutti i beni in possesso delle Confrater-nite, cosa che deve essere puntuale, meticolosa eseria e che ci deve essere una partecipazione piùfattiva alla vita diocesana. La mattinata si è con-clusa con la celebrazione, in Cattedrale, della S.Messa presieduta dallo stesso Vescovo Mons.Brambilla e concelebrata da Don Donato Labriolaparroco in loco. Ebbene, si può dire una giornataproficua, con l’augurio che le parole pronunciatedai relatori entrino nel cuore di tutti i confratelli eportino frutti. L’antico deve conciliarsi con il mo-derno, tenendo presente che la carità, termine evo-cato più volte, non ha spazi di temporalità ma deverappresentare un sigillo bene impresso nell’esseredi ogni credente ora e sempre. �

2 giugno 2010,

II Cammino delle Confraternite

della Diocesi di Civita Castellana

Nota di Francesco Corradini

�Cinquanta Confraternite della Diocesi di CivitaCastellana hanno partecipato al SecondoCammino diocesano lo scorso 2 giugno. Alla

presenza di S.E. Mons. Romano Rossi, insieme alDelegato diocesano Don Enrico Rocchi, le multico-

lori confraternite, hanno dato vita ad una parteci-pata processione per le strade di Civita Castellana.È seguita una Celebrazione Eucaristica presiedutadal Vescovo cui hanno assistito tutti i confratelli in-tervenuti ed una folta moltitudine di fedeli. �

30 I nostri cammini

Tradere numero 11 dicembre 2010

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Tradere numero 11 dicembre 2010

Le foto del XIX Cammino nazionale

a Roma 13 - 14 novembre 2010

Roma, 13 - 14 novembre 2010 31

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�Il 20 dicembre dello scorso anno, IV domenicadi Avvento, nella Chiesa Parrocchiale San Ni-cola e San Michele di Maierato (poiché la

Chiesa Maria SS. della Provvidenza sede della Con-fraternita da alcuni anni è in ristrutturazione) si è te-nuta l’Assemblea generale della Confraternita MariaSS. della Provvidenza alla presenza del Padre Spi-rituale, nonché Parroco di Maierato, Sac. DaniloD’Alessandro per l’occasione Delegato del Vescovoa presiedere l’Assemblea e con l’assistenza del Se-gretario Nicola Monteleone. Dopo la discussione èstato approvato all’unanimità il nuovo Regolamentodella Confraternita che sostituisce quello prece-dente approvato l’otto dicembre 1907. Subito doposi è proceduto al rinnovo del Consiglio Direttivo peril triennio 2010-2012 con l’elezione dei cinque com-ponenti e dei tre Revisori dei conti. Nei giorni se-guenti il nuovo Consiglio Direttivo si è riunito pereleggere, al suo interno, il Priore, i due Assistenti è,tra gli iscritti congregati, il Cassiere, il Segretario edil Responsabile della formazione dei nuovi iscritti,nel rispetto del nuovo Statuto Diocesano delle Con-fraternite promulgato da S.E. Mons. Luigi Renzo Ve-scovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, edentrato in vigore il 25 dicembre 2008.Sono risultati eletti:Scalamogna Francescantonio – Priore;Derenzo Rosa – Primo Assistente;Cirillo Nicola – Secondo Assistente;Moschella Antonio – Consigliere;Griffo Fiorenza – Consigliere.Costa Domenico – Cassiere;Monteleone Nicola – Segretario;Griffo Fiorenza – Resp. Formazione nuovi iscritti;Burello Clorinda – Revisore dei Conti;Curigliano Pietro – Revisore dei Conti;Cirillo Domenico – Revisore dei Conti.La prima uscita del nuovo Direttivo è avvenuta sa-bato 20 marzo 2010 per l’accoglienza, unitamenteall’altra Confraternita di Maierato sotto il titolo diMaria SS. della Pietà, alle autorità ed a tutta la co-

munità, della Madonna Pellegrina di Lourdes in vi-sita alla Parrocchia San Nicola e San Michele di Ma-ierato. La statua della Vergine Pellegrina è arrivatain paese alle ore 16.00 presso il luogo dove, il 15febbraio scorso, si è verificata una imponente franache ha causato l’evacuazione totale del paese; suc-cessivamente è stata portata in processione per levie del paese fino ad arrivare in Chiesa Matricedove, alle ore 18.00, il Vescovo della nostra Diocesi,Mons. Luigi Renzo, ha presieduto la S. Messa, con-celebrata con il Parroco don Danilo e i sacerdotidon Enzo Varone e don Maccarrone. Domenica 21marzo al termine della S. Messa solenne delle ore11.00, c’è stata la Benedizione conclusiva con sa-luto alla Madonna Pellegrina che ha lasciato Maie-rato. Ad accompagnare la statuua c’erano i volon-tari dell’U.N.I.T.A.L.S.I., sottosezione di Vibo Valentia,con la responsabile regionale ed i volontari della pro-tezione civile. La religiosità a Maierato è molto radi-cata nella popolazione; numerosissimi i sacerdotimaieratani che nei secoli hanno servito la Chiesa.Anche la presenza delle Associazioni cattoliche èforte e sentit, già nel 1585 era presente la Confrater-nita di Santa Maria della Pietà tutt’ora attiva. . �

IL MONDO CONFRATERNALE

DIOCESI DI CASSANO ALL’JONIO

Confraternita di Maria SS. della Provvidenza di Maierato (VV). approvato il nuovo Regolamento e rinnovate

le cariche statutariedi Nicola Monteleone

DALLE DIOCESI

32 Il mondo Confraternale

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33Il mondo Confraternale

�Dopo Pulsano, Larino, Pompei e Lanciano. ilquinto Cammino Spirituale dell’Arciconfrater-nita del SS. Sacramento di Troia ha avuto

come meta il Santuario di Montevergine, fondatonel 1124 da San Guglielmo Abate, le cui spogliemortali riposano nella cripta dell’ Abbazia. La pre-parazione spirituale dei confratelli alla solennità delCorpus Domini non poteva che essere organizzatain questa oasi di pace, in questo centro benedet-tino di preghiera, ai piedi del trono di grazie diMaria Santissima. Un comodissimo pullman hacondotto circa una ventina diConfratelli e di altrettanti fami-liari ed amici sin sopra il San-tuario e subito siamo stati ac-colti con entusiasmo da FrateGerardo nel salone delle Con-ferenze, ove i CombonianiPadre Antonio La Salandra ePadre Guido Grilli hanno tenutouna fervente meditazione, im-perniata sulla vita della Ma-donna e sulla sua fede nel Mi-stero dell’Incarnazione, Pas-sione, Morte e Redenzione di Gesù. Successiva-mente un accurato servizio di visite guidate ci haaccompagnato a visitare i luoghi santi della Basi-lica e dell’ Abbazia, compreso il Museo con i suoipreziosi tesori artistici, che coniugano fede, arte ecultura, e testimoniano l’amore e l’antica devo-zione per quel sacro tempio. Abbiamo ammirato lagrande mostra degli splendidi presepi nazionali edinternazionali e, nella cripta gli artistici monumentisepolcrali, soffermandoci a pregare davanti alle re-liquie delle ossa di Sant’ Anzia, Sant’Eleuterio eSan Secondino,venerati nella nostra Cittadina.Presso l’altare della preziosa Immagine di Maria diMontevergine è stata riservata a mezzogiorno laSanta Messa, animata dai nostri Confratelli e con-celebrata dai nostri Padri e da un Frate benedet-tino. Durante l’omelia Padre Antonio si è soffer-mato sull’importanza dell’Eucarestia nella vita diogni fedele, sino a concludere con le ultime paroledi Giovanni Paolo II : “Non abbiate paura, perchésiete rivestiti della Grazia di Dio attraverso il PaneEucaristico, il dono che Gesù continua incessan-temente a fare di se stesso”. Al termine della cele-brazione il Priore Gino Rotondo, nell’ esprimeregratitudine per la speciale accoglienza, ha indiriz-zato una breve preghiera a Maria: “O VergineSanta, madre di Montevergine e Madre nostra,

DIOCESI DI LUCERA

Quinto Cammino Spirituale della Confraternitadel SS. Sacramento di Troia

di Gino Rotondo

siamo giunti in cammino ai tuoi piedi con l’anticafamiglia confraternale del SS. Sacramento di Troia,consapevoli della grande eredità e della profondae tenace devozione che i nostri predecessori cihanno lasciato, per chiedere di guidarci amorevol-mente lungo la via che Gesù ci indica e ci aiuta apercorrere. Illumina il nostro cammino spirituale efa’ che, alimentati dal Sacramento Eucaristico, de-dichiamo la nostra vita al servizio del prossimo ealla diffusione della devozione Eucaristica per es-sere da te benedetti. Rendici costanti nella fedeltà

al Vangelo, generosi nell’amorefiliale, paterno, materno, fra-terno, aperti al dono della vita,forti nelle prove e nelle soffe-renze, coraggiosi nella testimo-nianza ecclesiale. Volgi, oMadre, il tuo sguardo amore-vole sulle nostre famiglie e sullagrande Famiglia Confraternale,difendici dai pericoli, dalle ma-lattie, dalle disgrazie e, soprat-tutto dal peccato. Accoglieisotto il tuo manto, poiché in Te

confidiamo e a Te ci affidiamo per tutto il tempo delnostro umano pellegrinare, per ritrovarci un giornouniti in Cielo a lodare il Padre, il Figlio e lo SpiritoSanto. Amen” Dopo la gradita sosta conviviale al “Boschetto” di Serino, la tappa pomeridiana è stataPietrelcina, il ridente paesino natale di San Pio, ovesiamo stati accolti affettuosamente da Padre Fran-cesco Pazienza, Guardiano del Convento dei FratiCappuccini, costruito quasi interamente da MariaPyle, figlia spirituale di Padre Pio. Padre France-sco, originario di San Giovanni Rotondo, è statolungamente vicino al Santo delle stimmate sino allasua ultima Messa, e ci ha potuto descrivere condovizia di particolari le sue virtù, sino ad affermareche la sua esistenza, intessuta di continue pre-ghiere e sacrifici, è stata una continua testimo-nianza di amore verso Dio e verso il prossimo, sinoa farsi carico personalmente di tutti i peccati che,giorno dopo giorno, assolveva nel suo confessio-nale. Una piacevole passeggiata ci ha condotti avisitare poi quei luoghi, (resi particolarmente ac-coglienti nella primitiva origine) che hanno vistonascere e crescere la Santità di Padre Pio: la suacasa natale, la sua cameretta e la Chiesa dei suoiprimi Sacramenti. Al tramonto abbiamo ripreso lastrada del ritorno, soddisfatti ed arricchiti di tantaspiritualità mariana e francescana. . �

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PRIORATO LIGURE DELLE CONFRATERNITE

“Pellegrinaggio delle Confraternite liguri a Lourdes”

di Valerio Odoardo

�Lourdes 22 settembre 2010 – Si è tenuto sa-bato 18 e domenica 19 settembre il I° Pelle-grinaggio delle Confraternite Liguri a Lour-

des, il celebre Santuario Mariano Francese ai piedidei Pireni.Il Pellegrinaggio, organizzato dal Priorato Liguredelle Confraternite, ha visto la partecipazione di 30confraternite con 5 crocifissi in rappresentanzadelle 7 Diocesi della Regione Ecclesiastica Ligure.Erano presenti le seguenti confraternite: Confra-ternita SS. Trinità di Casal Noceto, C. S. Carlo diArquata Scrivia, C. Sant’Andrea di Retorbido, C. S.Maria Maddalena e S. Crocifisso di Novi L., C. S.Rosario di Pozzolo Formigaro, C. SS. Annunziatadi Garlenda, C. S. Lorenzo di Cogoleto, C. S. Gio-vanni B. di Loano, C. S. Giuseppe Borghetto S.Spirito, C. S. Giovanni E. di Erli, C. SS. Sacramentoe S. Maria di Terpi di Montesignano, C. SS. AnimePurgatorio di S. Zita di Genova, C. S. Giovanni B.di Molassana, C. Morte e Orazione di Sestri P., C.S. Giacomo di Molassana, C. S. Caterina di Cervo,C. S. Bernardino e S. Croce di Diano Castello, C.SS. Annunziata Cà de Piaggio di Parodi Ligure,ArciC. SS. Trinità di Carosio, ArciC. Morte e Ora-zione di Gavi, ArciC. NS. Suffragio di Voltaggio, C.SS. Trinità di Gavi, C. NS. Assunta di Gavi, C. S.Bernardo di Bavari, C. S. Bernardo di Busalla, C. S.Giacomo Ap. di Levanto, C. Imm. Concezione diMoneglia, C. NS. della Neve e S. Nicolò di AlbisolaSup., C. NS. Rosario di Promontorio.Il pellegrinaggio era gui-dato da Giacomo Cer-ruti, del priorato di Ge-nova, organismo rappre-sentato anche da LuisaPiccardo, presente al-tresì Giuseppe Cetta,priore diocesano di Tor-tona. Nonostante le avverseprevisioni il tempo è statoclemente e non ha impe-dito lo svolgimento delprogramma: proces-sione eucaristica e flam-beaux il sabato, assiemeai tanti ammalati dei pel-legrinaggi presenti aLourdes, che hannoavuto modo di emozio-narsi alla vista dei croci-

fissi portati dalle nostre confraternite. La domenicasi è aperta con la S. Messa nella Basilica di SantaBernadette celebrata da Don Davide Redaelli, par-roco di Diano Castello; grande emozione e racco-glimento spirituale ha destato l’opportunità con-cessa dal Santuario alle Confraternite Liguri di so-stare in preghiera davanti alla Grotta per più diun’ora con tutti i crocefissi schierati davanti al sito,cuore del Santuario, sino alla celebrazione del-l’Angelus con la processione proveniente dalla Ba-silica San Pio X. Il pellegrinaggio si è chiuso in serata con la cele-brazione del rosario in italiano davanti alla Grotta acui hanno partecipato i confratelli nei loro abiti tra-dizionali e un crocifisso ligure in modo che tutti iconfratelli, ammalati o anziani rimasti a casa, po-tessero unirsi, attraverso la diretta televisiva suTV2000, in preghiera con i pellegrini aLourdes.Una croce formata da un remo in legnodi un gozzo ligure (vd foto) è stata piantata neipressi del calvario bretone che apre l’Esplanandedel Santuario, a ricordo di questo storico primoPellegrinaggio delle Confraternite Liguri a Lourdes. Sollecitato a descrivere le emozioni provate aLourdes, così ha commentato Giacomo Cerruti,responsabile del pellegrinaggio: “Sono certo che aLourdes ognuno di noi ha vissuto momenti parti-colari provando emozioni, gioie, ed anche doloredi fronte ad una sofferenza che però appariva stra-ordinariamente serena. Credo che ciascuno sia ri-

tornato a casa con qual-cosa in più, da non di-sperdere nel giro dibreve tempo, ma da con-servare e farvi appello neimomenti negativi. Ringraziamo la SS Vergineper quanto ci ha dato ,che di certo è stato moltodi più di quello che cisiamo meritati. Grazie aVoi tutti per la felice riuscitadi questo pellegrinaggio difede, preghiera e spiri-tualtà, grazie a chi ha por-tato il Crocifisso e la tradi-zione delle ConfraterniteLiguri in mezzo ad unaenorme quantità di fe-deli un pò incuriositi estupiti”. �

34 Il mondo Confraternale

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35Il mondo Confraternale

�La comunità parrocchiale di San LorenzoMartire in Vasto (CH), con sede in via S. Lo-renzo n.° 135, ha vissuto domenica 19 set-

tembre in occasione del 164° anniversario dell’ ap-parizione della S.S. Vergine, un momento di fede edi religiosità molto bello con la presentazione e ve-stizione ufficiale dei confratelli e consorelle dellaMadonna de La Salette, presente nella parrocchiaattraverso una fervida devozione della Madonnache ci riporta molto indietro nel tempo. La confra-ternita è nata dal desiderio di un percorso religiosoche rispecchi il più possibile la spiritualità della Ma-donna apparsa a la Salette, con il suo messaggiodi fede e di amore verso Gesù misericordioso,morto in croce per i nostri peccati e nostro salva-tore. La Madonna de La Salette è, perciò, per tuttinoi la Madre della Misericordia, che con il suo in-vito alla preghiera e a ritrovare la vera strada spiri-tuale che ci porta a Gesù, ci esorta anche ad uncambiamento profondo di vita, per ritrovare in noistessi, attraverso la via della Chiesa, il senso bello

e cristiano della nostra vita. La Confraternita, for-temente voluta dal nostro parroco, don Antonio Be-vilacqua, che ne è il Cappellano e, per questoprimo periodo, anche il Maestro dei novizi, è com-posta dalle seguenti persone: Celenza Vincenzo –Priore; Bucciarelli Pierino- Vice priore; NotarangeloGiuseppina- Vice priore; La Verghetta Giuliana- Se-gretario; Mastragostino Nicola- Tesoriere; Ben-venga Teodoro-Consigliere; Barba Alessandra-Consigliere; Bevilacqua Rosa, Celenza Annalisa,Cicchitti Anna Pia, Del Borrello Vincenzo, DellaMorte Gabriella, Di Biase Francesca, Di Biase Giu-seppe, Di Biase Nicola, Gravina Raffaella, La Pa-lombara Adele, Marino Lucia, Nocciolino Anto-nietta, Nocciolino Nicola, Pascucci Eva, Franco Sil-vana, Zornio Gisella.Ci sentiamo profondamente grati al Signore e allaMadonna per questo nuovo dono che ci ha fattoed uniti spiritualmente a tutte le Confraternite pre-senti nella nostra Città di Vasto e nelle diocesi d’Italia. �

Dalla Arciconfraternita della Carità Orazione e Morte

�L’Arciconfraternita della Carità Orazione eMorte con gioia annuncia che mercoledì 22settembre 2010 alle ore 18.30, presso la Ba-

silica Cattedrale di San Clemente in Velletri, il con-fratello Teodoro Beccia sarà ammesso tra i candi-dati agli ordini sacri del diaconato e del presbite-rato, durante la Celebrazione Eucaristica presie-duta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vincenzo Api-cella, Vescovo della diocesi suburbicaria di Velle-tri – Segni. Dopo tre anni di discernimento, gli sichiede di impegnarsi ufficialmente nella forma-zione al presbiterato non distogliendo, però, la suaconcentrazione sulla volontà di Dio, perché la ce-lebrazione del rito di ammissione non è il punto diarrivo del percorso, ma una delle tappe che nescandisce il progresso. A seguire, riportiamo lesue brevi note biografiche così da rendervi parte-

cipi della sua storia vocazionale. Veliterno d’ado-zione ma pugliese d’origine, ha 32 anni. Fin da pic-colo ha frequentato la Parrocchia del SS.Salvatorein Velletri, dove risiede e ha terminato le scuole ele-mentari presso la Pia Casa di Carità delle SuorePallottine. Successivamente, dal 1994, si è iscrittoalla Ven.le Arciconfraternita della Carità Orazione eMorte che ha sede a Velletri nella Chiesa di San-t’Apollonia, contribuendo al ringiovanimento e alleattività di questo antichissimo sodalizio. Qui ha ri-coperto diverse cariche statutarie: Maestro dei no-vizi, segretario e camerlengo. Contemporanea-mente, terminati gli studi superiori, ha avuto di-verse esperienze lavorative:é stato per circa cin-que anni impiegato presso un call center di unasocietà facente capo al gruppo Telecom. Nel 2006ho lasciata il lavoro per iniziare l’anno propedeu-

DIOCESI DI CHIETI - VASTO

A Vasto una nuova Confraternita “Madonna de La Salette”

di Vincenzo Celenza

DIOCESI DI SUBURBICARIA DI VELLETRI - SEGNI

Un Confratello dell’Arciconfraternita della Carità Orazione e Morteammesso tra i candidati

agli ordini sacri del Diaconato e del Presbiterato

Tradere numero 11 dicembre 2010

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tico presso il Pontificio Collegio Leoniano di Ana-gni, insieme con altri due seminaristi di Velletri. At-tualmente è in attesa di iniziare il secondo anno diteologia presso lo stesso seminario. Ha prestatoservizio pastorale prima nella sua parrocchia d’ori-gine e attualmente presso la Concattedrale di

Santa Maria Assunta in Segni. Ci sentiamo profondamente grati al Signore e allaMadonna per questo nuovo dono che ci ha fattoed uniti spiritualmente a tutte le Confraternite pre-senti nella nostra Città di Vasto e nelle diocesi d’Italia. �

DIOCESI DI SALERNO - CAMPAGNA - ACERNO

Cerimonia di benedizione del Gonfalone della Confraternita “Madonna del S. Rosario”

di Renato Carpentieri

�Nella serata dell’8 maggio 2010, durante lacelebrazione della S. Messa prefestiva, offi-ciata da Mons. Carmine Citarella, parroco

della Chiesa S. Maria delle Grazie in Casali di Roc-capiemonte (SA) e padre spirituale della

Confraternita “Madonna del S. Rosa-rio”, si è svolta la cerimonia di be-nedizione del Gonfalone.È stato un momento solenne emolto toccante, che ha suscitatogrande emozione sia in noi con-

fratelli che nella comunità parroc-chiale, presente alla cerimonia. Dopo le foto di rito,la Confraternita ha voluto festeggiare l’evento contutta la comunità con un’agape fraterna, tenutasinella sala parrocchiale. Il Gonfalone, delle di-mensioni cm. 80 x 130, è stato realizzato in fagliacordonata pesante di colore rosso (stesso coloredella vela processionale), con ricchi ornati ricamatiin oro. L’ovale centrale, su fondo azzurro (coloremariano per eccellenza), è stato dipinto a mano eraffigura una tradizionale Vergine con il Bambinoche porge a San Domenico e a Santa Caterina lacorona del rosario. Da notare, nella parte alta dell’ovale, l’angelo che,con la mano destra, regge, con l’aiuto di un puttoalato, il panneggio rosso, e con la mano sinistrasostiene una ghirlanda di rose sopra la testa dellaVergine. Nella parte bassa, ai piedi di S. Domenicovi è un cagnolino che tiene in bocca una fiaccolaaccesa, simbolo dell’ordine domenicano (si narrache la madre di S. Domenico, al momento delparto, abbia avuto la visione di un cane, con unafiaccola fiammeggiante tra le fauci, che correva il-luminando il mondo. Il cane rappresenta la fedeltàdel Santo e la fiaccola simboleggia il contributosuo e dei predicatori domenicani, i domini canes,alla diffusione della Parola di Dio tra i fedeli e gli in-fedeli).Il cammeo è stato estrapolato da un dipinto, oliosu tela, datato 1771, opera del pittore Pietro DeRosa su commissione del Priore Antonio Rega,

copia di una omonima tela di Francesco Soli-mena, oggi conservata alla Gemäldegalerie diBerlino. Il quadro, raffigurante la Madonna del Ro-sario, collocato, per anni, sull’altare della cappelladell’omonima confraternita, è sistemato, attual-mente, sulla parete laterale sinistra della chiesaparrocchiale S. Maria delle Grazie in Casali di Roc-capieSul retro del gonfalone, è riportato lo stemmadella Confraternita, raffigurante una grande M, sor-montata da una corona (rosario) contornata da 12stelle, al cui apice si erge un giglio (simbolo dellapurezza e della castità – Ave Maria, candido gigliodella Trinità). Il Gonfalone è stato realizzato dalladitta Arredi Sacri “Corinto” di Violante Christian consede in Nocera Inferiore (SA). La progettazionegrafica computerizzata è stata curata dal fotografoprofessionista sig. Francesco Corrado, titolaredello studio “Foto Idea” con sede in Casali di Roc-capiemonte (SA), su precise indicazioni e preziosisuggerimenti di Mons. Carmine Citarella, padrespirituale della Confraternita.A quanti hanno collaborato per la realizzazione delgonfalone ed a tutti coloro che hanno partecipatoalla cerimonia di benedizione la Confraternita ri-volge i più vivi e fraterni ringraziamenti. Sono trainate a mano o con mezzi meccanici op-pure portate a spalla. Le Fontane, abbellite confiori e verde locale (lauroceraso, “scarcione”, al-loro, ginestra, canne), mostrano le primizie del la-voro (frutta, ortaggi, verdure) variamente e artisti-camente disposte, raffigurazioni in miniatura deilavori campestri, riproduzioni delle varie colture edei cicli dell’olio, del vino e del pane, antichi at-trezzi e utensili agricoli. Su ogni Fontana è sempre presente un’immaginedella Madonna del Monte o il monogramma ma-riano variamente incorniciati e ornati. Infine ven-gono i Pescatori, preceduti dal palio azzurro su cuiè raffigurata una barca sul lago durante la pesca.Portano in offerta i più bei pesci del lago, di ogni di-mensione e tipo, disposti su carri e barche ripro-dotte in scala o appesi a delle pertiche. Talvolta

36 Il mondo Confraternale

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37Il mondo Confraternale

�Grande partecipazione delle Confra-ternite Toscane lo scorso 19 settem-bre a Castelnuovo Berardenga in

onore dei festeggiamenti decennali alla Ma-donna del Patrocinio .L’evento organizzato dallaVenerabile Compagnia di Maria SS. Del Patroci-nio e S. Sebastiano Martire coordinata dal loropriore Fernando Radicchi, ha visto la partecipa-zione di 30 Confraternite, tra le presenti la Con-sorteria delle Compagnie Laicali di Siena con ilproprio Priore Ivano Scalabrelli, le Confraternitedella Diocesi di Fiesole di Arezzo e Massa Car-rara Pontremoli con due Confraternite .Tra i pre-senti il Coordinatore della Toscana Benedetti An-

drea e il vice Coordinatore Menconi Fabio. Lagiornata e iniziata con la presentazione del libro“Maria Santissima del Patrocinio nel suo Santua-rio tra fede e tradizione del suo popolo“, nelprimo pomeriggio ritrovo delle Confraternite pre-senti nell’oratorio con la recita dei Vespri, subitodopo si è dato inizio alla Processione e a con-clusione la Messa Solenne celebrata da PadreMichelangelo Maria Tiribilli Abate generale diMonte Uliveto, che si è dimostrato molto sensi-bile alle Confraternite, dove e stata letta la letteradi saluti da parte del presidente della Confede-razione Francesco Antonetti e dell’ Assistente Ec-clesiastico S.E. Mons. Armando Brambilla. �

vengono trasportate in corteo anche delle barchevere caratteristicamente addobbate. I Pescatori,vestiti con camicia bianca, pantaloni sorretti allacintola da pezzi di corde o reti, portano in testa ilbasco blu, e procedono talvolta scalzi. Attrezzi ereti da pesca di vario tipo vengono portati dai com-ponenti della categoria o sono sapientemente uti-lizzati per decorare carri e barche. Dietro i pescatori sfilano due Ceriferi che recanodue grandi ceri (in passato erano quattro) che sim-boleggiano l’offerta di tutta la Comunità martanaalla Madonna. Il Clero, con l’officiante in paramentisolenni, precede le Autorià Civili con il Gonfalone.L’officiante reca “la Pace”, un’antica reliquia che,durante le Passate, sarà offerta al bacio dei parte-cipanti. Le Passate, cioè i tre giri che ogni Pas-sante compie entrando in chiesa dalla porta prin-cipale, attraversando l’area sacra del presbiterio euscendo di nuovo sul sagrato dalla porta del con-vento, si svolgono dopo la S. Messa. Al terzo giroognuno lascia sull’altare i doni (primizie, formag-gio, pesci, pane, frutta…)in offerta e riceve dai Si-gnori della festa la tradizionale ciambella che hasostituito, nel corso del tempo, il tradizionale ban-chetto che offriva il Comune ai Passanti alla finedella Messa. Il rito delle Passate, nasce nel 1704,

a seguito di una disputa che coinvolse i padri Mi-nimi di San Francesco di Paola, custodi del san-tuario, e l’allora card. Marcantonio Barbarigo, ve-scovo di Montefiascone e Corneto, che voleva im-porre la sua autorità sul convento e la chiesa delMonte. Nella contesa entrarono anche i Magistraticittadini e il Popolo di Marta e il Clero della Colle-giata, schierati rispettivamente con i due conten-denti.Una sentenza favorevole in prima istanza all’Or-dine dei Minimi offrì l’occasione ai frati per far at-traversare l’area presbiteriale a tutti i partecipanti alcorteo al momento dell’Offertorio, quale segno dinon soggezione all’autorità vescovile e per fe-steggiare la riconosciuta autonomia dell’Ordine edella chiesa del Monte. Oggi le tre Passate non si svolgono più al mo-mento dell’Offertorio ma alla fine della Messa e se-gnano il punto culminante della Festa. Perdutaormai l’antica connotazione di “rivalsa” le Passateesprimono un’apoteosi di gioia che vede ognipassante alzare il copricapo dinanzi l’affrescodella Vergine ed inneggiare, tra canti e gettito dimaggio, “ Evviva Maria. Sia lodato il SantissimoSacramento. Evviva la Madonna SS.ma del Monte.Evviva Gesù e Maria”. �

DIOCESI DI SIENA - COLLE DI VAL D’ELSA - MONTALCINO

A Castelnuovo Berardenga i festeggiamenti decennali alla Madonna del Patrocinio

di Andrea Benedetti

�Risultati delle elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione per il quinquennio 2010 - 2015.In base alle risultanze, sono proclamati eletti: Cavallo Fabio - Priore Mazzeo Giorgio - I AssistenteSergi Clara - II Assistente Pino Venere - I Consigliere Legittimo Mario II Consigliere.

Casarano, 28 ottobre 2010 Buon lavoro e complimenti di Tradere ai nuovi eletti. �

DIOCESI DI CASARANO

Confraternita Maria SS. Immacolata

Tradere numero 11 dicembre 2010

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DIOCESI DI ACIREALEFesta della esaltazione della Croce

ad Acireale Arciconfraternita del SS.Crocifisso in San Pietro

di Guido Leonardi

�Il 14 settembre, Solennità Liturgica della Esal-tazione della Santa Croce, si è celebrata adAcireale la festa dell’Arciconfraternita del

SS.Crocifisso in San Pietro, una delle più anticheconfraternite ancora attive in città, precisamentequella che da oltre due secoli e mezzo organizza laprocessione cittadina del venerato simulacro delCristo Morto, nel mesto giorno del Venerdì Santo.Fondata nella prima metà del ‘600, retta fin da prin-cipio da speciali “capitoli”, poi approvati nel 1666da mons. Michelangelo Bonadies, vescovo di Ca-tania, la confraternita ha sede presso la cappelladel Divino Amore della Basilica dei SS.Apostoli Pie-tro e Paolo di Acireale. Il programma della festa haavuto inizio nel pomeriggio, presso la chiesa di SanDomenico, con il raduno delle confraternite parte-cipanti. Erano presenti: la Confraternita del SS. Sa-cramento in San Pietro, la Confraternita dei SantiAlfio, Cirino e Filadelfo in San Pietro, la Confrater-nita del SS.Crocifisso in San Sebastiano, la PiaUnione delle Guardie d’Onore del Santo Sepolcro ela Fraternità Misericordia di Acireale; l’Arciconfra-ternita del SS.Crocifisso in Santa Barbara e l’Arci-confraternita delle Anime del Purgatorio e dei Mortidi Aci Catena; la Confraternita del Sacro Cuore diGesù di Randazzo; l’Arciconfraternita del SS.Croci-fisso e Sant’Andrea di Riposto (diocesi di Acireale);la Confraternita di San Cristoforo le Sciare di Cata-nia e l’Arciconfraternite del SS. Rosario e dell’Ad-dolorata di Comiso (Diocesi di Ragusa). Dopo la re-cita meditata del Santo Rosario, guidata da padreDon Vincenzo Lanzafame, tutti i confrati si sono re-cati in corteo per via Cavour fino alla Basilica deiSS. Apostoli Pietro e Paolo, in piazza Duomo, doveha avuto luogo la solenne Celebrazione Eucaristica,presieduta dal padre Don Guglielmo Giombanco,Cappellano dell’Arciconfraternita del SS.Crocifissoin San Pietro. Nel corso della funzione religiosa si èsvolta la cerimonia di ammissione e vestizione di unnuovo confrate, Salvatore Cannavò, il quale, dopoaver solennemente prestato il giuramento previsto,ha ricevuto dal Rettore dell’Arciconfraternita, Seba-stiano Pavone, le insegne benedette dal Cappel-lano (crocifisso, distintivo e cravatta) e una copiadello statuto. La Santa Messa si è conclusa conl’esposizione del SS. Sacramento per un momentodi adorazione eucaristica e con una breve proces-sione all’interno della Basilica, fino all’altare che cu-stodisce la settecentesca statua del Cristo Morto. Èpoi seguito un momento di fraternità, durante il quale

il Rettore e i componenti delDirettivo hanno ringraziatole confraternite intervenutee, in modo speciale, il Prof.Giuseppe Vona, Presidentedel Coordinamento Dioce-sano della Confraternitedella Diocesi di Ragusa edell’Arciconfraternita delRosario di Comiso e Consi-gliere Nazionale della Con-federazione delle confrater-nite delle Diocesi d’Italia, ilquale al termine della Cele-brazione Eucaristica ha vo-luto anche indirizzare un breve, ma significativo mes-saggio ai presenti ed ha ringraziato, in particolarmodo, il rettore Pavone per l’invito ricevuto.Nota storicaLa festa della Esaltazione della Croce, attestata aGerusalemme nel IV sec. col nome di “ostensione”,rievoca l’evento storico della dedicazione delle ba-siliche costantiniane innalzate sul Golgota e sul se-polcro di Cristo, avvenuta il 14 settembre del 335.Col termine di “esaltazione”, che traduce il grecohypsòsis, la festa passò anche in Occidente, a par-tire dal secolo VII, per commemorare il recupero, ef-fettuato dall’imperatore Eraclio nel 628, della pre-ziosa reliquia, trafugata quattordici anni prima dalre persiano Cosroe Parviz durante la conquista dellaCittà santa. La celebrazione, ai giorni nostri, assumeun significato ben più profondo del leggendario ri-trovamento della Sacro Legno da parte di San-t’Elena, madre dell’imperatore Costantino. SanPaolo nella lettera ai Galati (6,14) afferma di nonvoler aver gloria che nella Croce del Signore, nellaquale risiede la nostra salvezza, la nostra risurre-zione a vita nuova e per mezzo della quale, quindi,siamo stati salvati e liberati. Le sofferenze di ognigiorno, che riproducono nel corpo mistico dellaChiesa lo stato di morte di Cristo, sono, infatti, uncontributo alla redenzione degli uomini ed assicu-rano la partecipazione alla gloria del Risorto. LaCroce, da strumento di supplizio, diviene per il cri-stiano l’albero della vita e simbolo della signoria diCristo su coloro che nel Battesimo sono configuratia Lui nella morte e nella gloria. Essa diventa, così, ilsimbolo e il compendio della religione cristiana. �

www.confraternitacrocifissoacireale.com

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�Anche quest’anno le Confraternite abruzzesie molisane, hanno dato una risposta positivaalla chiamata dei padri passionisti dal San-

tuario di Isola del Gran Sasso (TE) dedicato alSanto Patrono d’Abruzzo, San Gabriele dell’Addo-lorata al secolo Francesco Possenti. Da famigliaaristocratica di Assisi, a 18 anni lascia tutto per af-frontare una nuova vita, quella dei digiuni, delle pe-nitenze e della preghiera. Cambiamento inaspettatoper un ragazzo vivace , esuberante ed allegro comelui era. Muore alla giovane e tenera età di 24 anni,malato di tubercolosi. Dopo la sua morte inizianoad accadere per sua intercessione numerosi estrepitosi prodigi. Anche la presenza record di 75Confraternite accorse al Santuario, può essere asua volta interpretato come un dono prodigioso.Pertenza per tutti alle prime luci dell’alba del 10Ottobre per vivere insieme l’undicesimo incontrodi spiritualità e di formazione sotto lo sguardo delSanto proclamato nel 1920 da Papa Benedetto XV.Il suo culto è diffuso soprattutto in Abruzzo, in Ita-lia Centrale, specialmente fra i giovani cattolici Ita-liani, ed emigranti. Invocanola sua protezione anche i se-minaristi e i novizi.Dopo circa due ore di viaggiosi entra ad Isola del GranSasso e si arriva al piazzaleantistante il Santuario anticoper l’accoglienza. I Confratelli,si sono recati nella cripta perun incontro formativo sultema della Sacra Sindone.Dopo le confessioni, la ViaCrucis, percorrendo la stradalungo il bosco del Santuario.Al rientro la santa messa, pre-

sieduta da Mons. Michele Seccia Vescovo di Te-ramo- Atri che nella sua omelia sui dieci lebbrosi,indirizzata principalmente alle tantissime confra-ternite presenti, ha sottolineato che la fede, non èun dono di Dio agli uomini, ma è la risposta cheessi danno al dono d’amore che Dio fa a tutti. Nonbisogna chiudersi quindi, ammonisce il Vescovo,all’interno delle piccole realtà parrocchiali e sociali,ma è bello aprirsi ed accettare chiunque vogliacontribuire ad offrire il servizio per gli altri.Una splendida giornata vissuta in comunionesotto la protezione del santo che con la sua gio-vane vita ci è di esempio nell’affrontare sempre dipiù la nostra, con serenità e rassegnazione so-prattutto nei momenti di prova. Immancabilmenteil Coordinamento Interregionale Abruzzo e Moliseè intervenuto per divulgare a tutti i presenti, leprossime iniziative della Confederazione Nazio-nale che sono l’incontro a Roma con il SantoPadre il 14 novembre,ed il prossimo Cammino difraternità interregionale che si terrà il prossimoanno ad Avezzano. �

DIOCESI DI TERAMO

Santuario di Isola del Gran Sasso: settantacinque Confraternite insieme a San Gabriele

di Pino Mancini

DIOCESI DI NOLA

Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine Nola nota di Mario Simonetti

�Nell’ambito delle manifestazioni, previste peril Terzo Centenario della Fondazione dell’Ar-ciconfraternita di Maria SS. del Carmine, il

giorno 11 settembre scorso, nella Chiesa del Car-mine, alla presenza del Sindaco di Nola Avv. Ge-remia Biancardi, di altre autorità civili e militari

della Città e dell’avvocato Giovanni Del VecchioVice Coordinatore regionale della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia si è tenutala giornata del ricordo per l’ Eccidio di Nola, fulgidapagina di coraggio, di eroismo, di libertà e di di-gnità politica. �

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mente privati della patriae dell’identità avevano bi-sogno di sentirsi dire chela vita, benché difficile,era ancora possibile. Ilprof. Biagio Luongo hafatto dono al Cardinaledel gagliardetto di questacittà benemerita cui fu richiesto anche il non di-menticato sacrificio di tanti cittadini morti a seguitodi un inutile e tragico bombardamento alleato. Sua Eminenza ha risposto esprimendo la gratitu-dine della Chiesa e invitando autorità e cittadini atener desta la fiamma dei valori cristianamente mo-tivati e a proiettare al futuro quelle tensioni versouna civiltà dell’amore che trova presupposto intanto passato.Sua Eminenza ha visitato l’antico seminario dioce-sano nella memoria del Vescovo Mons. GiuseppeMaria Palatucci che tanto significativamente ressela diocesi nei momenti difficili della guerra e inquelli non meno difficili della ricostruzione. Suc-cessivamente, il cardinale Saráiva Martíns ha rag-giunto l’antico convento domenicano di San Bar-tolomeo, sede di uno dei due campi di interna-mento che la città ospitò. Una mostra ricorda quando apparteneva ancoraal Regno d’Italia, quel Giovanni Palatucci Servo diDio, alla cui azione si riconduce la salvezza di al-meno 5000 ebrei. La visita, opportunamente guidata, ha evocato du-rezza, tragedia ed eroismo, dettando, ancora unavolta, motivi e ragioni di pace e di solidarietà. Il Car-dinale ha lasciato l’antico convento visibilmentecommosso. Nella chiesa della confraternita deiMorti e della Beata Vergine del Carmelo, gremitadi fedeli, il Cardinale ha celebrato una solenne li-turgia eucaristica con la quale difatti h concluso lasua visita a Campagna. Salutato dal vicario epi-scopale Mons. Antonio Tozzi, dopo aver parlatodell’ antica tradizione dello Scapolare cel Carmelo,ha sollecitato i presenti nel cogliere in Maria oltre ladonna dell’ascolto anche la donna della media-zione.Ascolto e mediazione che Maria visse al vertice, ènecessario che appartengono ad una dimensionecristiana che voglia essere fedele a se stessa.Al termine della celebrazione, la Confraternita haofferto al Cardinale i simboli dello scapolare delCarmelo ricamati in oro e in argento. �

DIOCESI DI SALERNO - CAMPAGNA - ACERNO

Il Cardinale José Saraiva Martíns ospite delle Confraternitedei Morti e della Beata Vergine del Carmelo a Campagna

di Giacomo Aiello

�Dal 15 al 17 luglio, la città di Campagna haavuto ospite gradito il Cardinale José SaraivaMartíns, Prefetto emerito della Congrega-

zione dei Santi. Uomo buono, dal sorriso sempreaccattivante e docile, il Cardinale è stato ospitedella Confraternita dei Morti e della Beata Verginedel Carmelo, in questo suo impegno sostenuta dalsuo assistente spirituale don Antonio Cipollaro.Sua Eminenza ha trovato cordiale ospitalità pressole suore del Sacro Cuore, che hanno dimostratonei riguardi di lui grande premura e cordiale at-tenzione. Il cardinale Saraiva Martíns è venuto aCampagna per riscaldare con la sua parola oltreche con la sua presenza i festeggiamenti in onoredella Beata Vergine del Carmelo contitolare dellaconfraternita che lo ha invitato; non solo, ma perincoraggiare la fede e l’impegno cristiano, oltreche della stessa confraternita, dell’intera città, chesi è manifestata disponibile ad ogni livello, sia po-polare, sia istituzionale.Giunto a Campagna nellatarda mattinata del giorno 15, sua Eminenza ha in-contrato i sacerdoti dell’intera plaga presso il San-tuario della Madonna di Avigliano, l’antico monu-mentale convento francescano che si sta avviandoa pieno recupero con l’impegno dello stesso donAntonio Cipollaro e di un motivato gruppo di vo-lontari raccolto in un apposito comitato. A sera,poi, nella chiesa dei Morti e della Vergine del Car-melo, Sua Eminenza ha incontrato l’intera Confra-ternita e i rappresentanti di tutte le confraternitepresenti nella città di Campagna, per rivolgere atutti una riflessione puntuale e generosa sul temadella presenza dei laicato nella Chiesa del dopoConcilio con rilievo particolari sulle benemerenzestoriche e sulle possibilità future delle confraterniteche debbono, tuttavia, rinnovare la loro adesione aivalori della fede e motivare sempre di più la loroappartenenza prima di tutto alla Chiesa e poi,come fatto carismatico, alle ragioni storiche e allepossibilità future della loro confraternita. Una sol-lecitazione, dunque, forte ad essere prima e adoperare di conseguenza in conformità con il bat-tesimo che definisce, chiarisce impegna. Il giornoseguente, Sua Eminenza è stato ricevuto in co-mune dal sindaco della Città prof. Biagio Luongo,che gli ha dato il suo benvenuto ufficiale, ha rile-vato i meriti e le glorie della città, già Diocesi auto-noma ed ora unita a Salerno e ad Acerno, che inun periodo fra i più bui della nostra storia, seppegarantire accoglienza e futuro a quanti ingiusta-

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41Il mondo Confraternale

DIOCESI DI MATERA - IRSINAFesta dell’esaltazione della Croce

14 settembre 2010XV di sacerdozio di Don Giuseppe Tarasco

�Domenica 21 novembre si è tenuta nella cittàdi Fossano (Cn) l’annuale cerimonia per i fe-steggiamenti di Sant’Eligio promossi dall’an-

tica Compagnia che porta il nome del Santo. La giornata si è aperta con l’interessante visita alMuseo diocesano perfetta-mente allestito dove l’espertaguida, Luca Dotta, ha deli-ziato gli ospiti conducendolinelle varie Sale dove sonoconservati autentici capola-vori del ‘600 illustrando leopere con esaustiva compe-tenza. A seguire nella Chiesa deiBattuti Rossi, la S.S. Trinità, siè tenuta una breve relazioneriguardante la Chiesa illu-strandone i vari interventi direstauro e gli artisti che nellaChiesa hanno lasciato pre-gevoli opere. Un breve salutodel Presidente della compa-gnia Cav. Vittorio Dentis alle

Autorità comunali e provinciali presenti, al Presi-dente Europeo Eureloy, Massimo Carlesi e alla Co-ordinatrice del Piemonte della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia, Franca Mi-nazzoli di San Lorenzo appositamente intervenuti

per onorare la festività delSanto Protettore delle arti fa-brili e orafe. Presenti anche molti Confra-telli e Consorelle, la S.Messa è stata celebrata dalfrancescano Padre OresteFabbrone, Assistente Eccle-siastico della Confraternita,ed allietata da un’ottimaSchola Cantorum del C.A.I.A conclusione la sempresuggestiva processione conin testa il busto del Santoove sono racchiuse le Reli-quie ha attraversato tra cantie preghiere le vie della cittàdi Fossano tra cittadini at-tenti ed interessati. �

DIOCESI DI FOSSATO

La città di Fossano ha festeggiato la Compagnia di Sant’Eligio

di Franca Minazzoli di San Lorenzo

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�Domenica 27 settembre scorso a Roccasca-legna in provincia di Chieti, paese ai piedidella Maiella conosciuta per la presenza di

un antichissimo castello medievale arroccato su diun gigantesco masso arenario a strapiombo sulpaese, si sono incontrate circa una quindicina diConfraternite per onorare con una Solenne Cele-brazione Eucaristica e Processione i Santi Cosmae Damiano e San Rocco. Ricorrenza molto sentitadai roccolani che hanno seguito con estrema de-vozione e partecipazione tutta la solenne manife-stazione. La Santa Messa è stata officiata da DonDomenico attualmente parroco a San Salvo moltolegato ai due santi in quanto per 15 anni è statoparroco di Lentella dove si venerano anche lì i dueSanti Martiri. Oltre a don Domenico hanno conce-lebrato don Giuseppe Di Gregorio e don MarioPersoglio con don Simone Parroco attuale di Roc-

cascalegna,che insieme al Priore ed alla confra-ternita del SS Sacramento hanno degnamente edimpeccabilmete fatto gli onori di casa.Le confraternite con i loro vessilli ed i loro abitihanno animato ed hanno pregato in processioneinsieme a tutti i fedeli. Erano presenti anche al-cuni rappresentanti del Coordinamento Interre-gionale Abruzzo e Molise delle Confraternite,Massimo Stivaletta, Gabriele Amicarelli, Marcodel Sindaco ed il segretario Pino Mancini che haringraziato a nome del Coordinamento le confra-ternite presenti per aver partecipato al Camminodi Fraternità svoltosi il 12 settembre scorso adAgnone in Molise provincia di Isernia, annun-ciando il prossimo cammino ad ottobre del 2011ad Avezzano e invitando le confraternite ad orga-nizzarsi per il XIX Cammino di Fraternità il 13 e 14novembre a Roma. �

DIOCESI DI CHIETI - VASTO

Roccascalegna (CH) VII incontro Confraternale.

�La Confraternita del SS.mo Sacramento diFrancavilla al Mare è sorta il 2 giugno 1580 acura di Ilarione De Franchis e Giovanni Mon-

tanari, nella Chiesa Madre di Santa Maria Mag-giore retta dai Padri Filippini, sotto la giurisdizionedell’Abbazia di San Giovanni in Venere. I PonteficiPaolo III e Gregorio XIII favorirono fortemente lafondazione di queste compagnie, allo scopo dipromuovere il culto del Sacratissimo Corpo di

Gesù Cristo.Le attività sociali, caritative e di cultocontinuano ancora oggi. Nei secoli passati opera-vano a Francavilla anche altre Confraternite suc-cessivamente scomparse. Da documenti conser-vati presso la Curia Arcivescovile di Chieti si evinceche in passato godeva del titolo di Arciconfrater-nita, potendo vantare il patronato sulla Chiesa diSanta Maria Maggiore, a favore della quale fecesempre ogni sforzo per la ricostruzione e l’abbelli-

mento.Dopo la Seconda GuerraMondiale, la Confraternita cura irestauri della Chiesa, organizzae promuove le celebrazioni reli-giose, in particolare le Proces-sioni. Svolge anche un’impor-tante funzione sociale, quale lasepoltura dei defunti; su incaricodelle Autorità prefettizie, ha cu-rato in passato l’erogazione disussidi ai poveri. Nel 1939, con decreto dell’Arci-vescovo Mons. Giuseppe Venturie in base al Concordato tra Statoe Chiesa, essa fu riconosciutacon finalità prevalenti di culto,passando così alle dipendenzedirette dell’Ufficio amministrativodiocesano. �

DIOCESI DI CHIETI - VASTO

La Confraternita SS.mo Sacramento con i padri filippini di Francavilla al Mare

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43Il mondo Confraternale

�Domenica 3 Ottobre 2010, dinanzi ad un’as-semblea gremita di fedeli, nella Chiesa“Santa Maria della Grazia”, presso l’Ospe-

dale di Altamura, alle ore 18, come di consueto, èstata officiata la Santa Messa, molto più sentita,commovente, emozionante e particolare dellealtre, nel senso che è stata la giusta ricorrenza peril “cambio di consegne” tra il rettore uscente, DonPeppino Chironna ed il nuovo titolare, Don Gio-vanni Monitillo.Nella chiesa, più bella che mai, adornata da tantifiori candidi e profumati, rallegrata da tre magnificimusicisti e coristi, Ubaldo Simone, Rosanna Ra-gone e Luciano Ferrulli, nel più rispettoso e reli-gioso silenzio dei presenti, aleggiava un’atmosferadiversa dal solito. Si avvertiva una dolce sensa-zione di leggerezza, di soavità e di santità.Durante l’omelia, Don Giuseppe Chironna ha datoil benvenuto a Don Giovanni Monitillo, suo suc-cessore, ricordandogli quanto impor-tante sia il nuovo incarico ricevuto epossa costituire l’impegno anche por-gendo una parola di conforto, di serenitàe di speranza ai tanti fratelli ammalatiche albergano nel ospedale altamurano.Don Peppino ha ricordato i suoi sedicianni di permanenza quale guida spiri-tuale, non solo dei fedeli, ma anche deiconfratelli della Confraternita di San Pa-squale Baylon e si è detto commossodel saluto, ribadendo che anche il suonuovo incarico costituisce certamenteuna prova di coraggio e di abnegazionein quanto, essendo cappellano a bordodelle navi da crociera, le persone da as-sistere spiritualmente, sono migliaia aiquali portare la parola del Signore. Ha,altresì, ringraziato Don Giovanni Monitilloe gli ha fatto gli auguri più fraterni per ilnuovo cammino che si appresta ad in-traprendere, ricordando a tutti le grandidoti di umiltà che gli appartengono.Don Giovanni, che, a sua volta, ha gui-dato per quindici anni la comunità par-rocchiale della Chiesa di San Nicola deiGreci, ha ringraziato il suo predecessoreper le belle parole espresse nei suoiconfronti, evidenziando i meriti da rico-noscere a Don Peppino per le opere ar-chitettoniche che egli ha realizzato du-rante il suo mandato ricambiando gli au-

guri sinceri. Durante la svolgimento della SantaMessa, c’è stato un altro momento molto bello edimportante. Si è proceduto, infatti, alla cerimoniadi ammissione nella Confraternita San PasqualeBaylon del confratello, Luciano Simone.Tutti i confratelli e il direttivo erano presenti indos-sando le insegne di rito indossavano l’abito con-fraternale. Dopo aver professato il giuramento “…di seguire sempre più perfettamente Cristo e di ser-virlo nei nostri fratelli”, si è proceduto alla benedi-zione della fascia e al rito della vestizione di Lu-ciano da parte dei priori Donato e Tommaso Cle-mente. Le cerimonia si è conclusa con un abbrac-cio di pace con tutti e con l’applauso compiaciutodi tutta l’Assemblea.Prima che i sacerdoti impar-tissero la benedizione finale, il neo confratello Lu-ciano Simone ed il priore Donato Clemente, hannosalutato l’assemblea ringraziando i presenti per lacondivisione della cerimonia di vestizione. �

DIOCESI DI ALTAMURA - GRAVINA - ACQUAVIVA DELLE FONTI

Solenne Cerimonia nella chiesa di Santa Maria della Grazia ad Altamura

di Rino Bisignano e Luciano Vito Simone

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Sussidio antoniano per parrocchie, associazioni e devoti.Recensione di Maria Gabriella Alessandroni

Si tratta di un'opera curata da Leonardo Di Ascenzo, Cardiologo e Prioredell’Arciconfraternita di Sant’Antonio di Padova pensata proprio per leConfraternite Antoniane dopo il Convegno Nazionale degli antonianisvolto si a Padova nel settembre 2008. Una raccolta di testi, di semplicee pratico utilizzo, delle tradizionali funzioni devozionali al Santo: È que-sta una raccolta di testi, di semplice e pratico utilizzo, delle tradizionalifunzioni devozionali al Santo, tra l’altro è inserito il rito della Benedizionedel pane e dei gigli, della Tredicina per i martedì, del Transito per il ve-nerdì e una proposta di “quadri” per una Processione antoniana. L'operasi apre con una proposta di pellegrinaggio ai luoghi antoniani (Campo-sampiero, Arcella e Padova) e si chiude con interessanti partiture per organo dei più noti cantidevozionali antoniani e una lista di recapiti, utili per chi voglia mantenere un rapporto continua-tivo con la realtà antoniana patavina. L'opera è a cura di Leonardo Di Ascenzo, Cardiologo ePriore dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio di Padova pensata proprio per le Confraternite An-toniane dopo il Convegno Nazionale degli antoniani svolto si a Padova nel settembre 2008.

E venne ad abitare in mezzo a noi. Recensione di Stefania Colafranceschi

Promosso dall’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-S.Angelo in Vado, il volume Evenne ad abitare in mezzo a noi, curato da mons.Davide Tonti e le dott.ssaMaria Domitilla Occhipinti, ci introduce in un percorso molto documentatoe dettagliato, attraverso le tematiche connesse alla Natività, facendo se-guito alla pregevole mostra del 2006, allestita presso il Palazzo Ducale. Allasezione di approfondimenti tematici, segue una sezione iconografica riccae puntuale, che prende in esame opere di grandi artisti, quali Federico Bran-dani, Claudio Ridolfi, Giovanni Anastasi, Raffaellino del Colle; vi figuranoinoltre codici miniati, ceramiche decorate con soggetti biblici, Bambinellidevozionali, attestando la grande varietà del patrimonio artistico, che i cu-ratori hanno permesso al largo pubblico di conoscere e apprezzare nellamostra, e quindi nel volume, che si qualifica di grande valenza culturale.

Gratitudine. Recensione di Francesco Antonetti

Don Domenico Ferri, Delegato per le Confraternite della Diocesi di Soraesprime in questi racconti e poesie i sentimenti profondi della propriafede. Una fede che vede continuamente nel proprio vissuto raccontan-doci episodi, espressioni di dolore, passione, di amicizia e di morte.Il volumetto può essere anche letto come una raccolta di preghiere.

RECENSIONI, RASSEGNA STAMPA

44 Recensioni. Rassegna stampa

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Percorsi e immagini nell’arte di Pietro Ivaldi,Il Muto di Toleto (1810-1885).Recensione di Stefania Colafranceschi

Pietro Maria Ivaldi, soprannominato “il Muto” per la sua infermità, si di-stinse per uno stile pittorico limpido ed espressivo; la sua arte è stataindagata in tre Convegni pregressi, promossi dal “Centro Studi Pie-tro Ivaldi”, dei quali il volume da conto. Formatosi presso l’Accademia Albertina di Torino, ricevere un’edu-cazione neoclassica, che potè arricchire grazie ai soggiorni a Roma,Firenze e Venezia: qui ammirò le opere del Rinascimento e del Ba-rocco, ricavandone spunti e suggestioni. Attivissimo nel Monferrato,come pure in Liguria e Lombardia, realizzò consistenti cicli pittoricinel periodo che va dagli anni Trenta fino al 1885. È straordinario nelrappresentare le scene bibliche, per un pubblico largamente analfa-

beta, che poteva comprenderne appieno il senso e il messaggio catechetico, graziealla particolare efficacia espressiva del linguaggio gestuale. Il “Muto”, dunque, parlanei suoi affreschi, con l’immediatezza e la freschezza di un dialogo vivace e articolato. Percorsi e immagini nell’arte di Pietro Ivaldi, Il Muto di Toleto, a c.di E. Ivaldi, Impres-sioni Grafiche, Acqui Terme (AL) 2010.

45Recensioni. Rassegna stampa

Il “Pio Sodalizio di Sant’Antonio di Padova”Contigliano (Rieti) compie cento anni.Recensione di Giulio Bronzi

Il Pio Sodalizio di Sant’Antonio di Padova di Contigliano (Rieti), fu fon-dato il 13 giugno 1910 da Zeffirino Grossi, Annibale Seri e Ottavio Otta-viani con decreto del Vescovo Mons. Bonaventura Quintarelli. Nel 1929ebbe un primo Statuto stilato dal Vescovo Mons Massimo Rinaldi. L’at-tuale, promulgato dal Vescovo Mons. Delio Lucarelli, è unico per tuttele Confraternite della Diocesi di Rieti. Curare il culto di Sant’Antonio epromuoverne la devozione, praticare le virtù cristiane e mantenere iltempio, sono gli scopi per cui fu fondato. Nella chiesa dedicata al Santodi Padova, è custodita e venerata l’antica statua del Santo ed ha sedela gloriosa e centenaria Confraternita. Costruita agli inizi del XVII, con-tiene pregevoli tesori d’arte ed è considerata dalla Soprintendenza alleBelle Arti monumento nazionale. Il Pio Sodalizio che conta al momento

70 associati, è retto da un direttivo rinnovabile ogni tre anni, e la sua divisa è il caratteri-stico saio francescano, l’umile veste che Sant’Antonio indossò per tutta la sua vita. Ri-conosciuto dalla Diocesi di Rieti, è iscritto alla Confederazione Nazionale delle Confra-ternite delle Diocesi D’Italia, ed è censito ed aggregato all’Arciconfraternita di Sant’An-tonio di Padova in Padova. La Confraternita ha voluto ricordare l’avvenimento con unapubblicazione curata dal Presidente Giulio Bronzi con il saluto del Parroco e DirettoreSpirituale Mons. Ercole La Pietra che tanto ha dato al Sodalizio. Il volume rievoca centoanni di storia confraternale, per non far disperdere nel tempo il prezioso patrimonio diideali, di realizzazioni e di esempi che ci sono stati trasmessi dai nostri predecessori. Illibro finanziato dallo stesso Pio Sodalizio, contiene inoltre; la storia di Contigliano, che diorigine post-romana, ( Quintilianum ) è oggi un incantevole centro della Sabina e dellaValle Santa che vide la presenza di San Francesco; racconta i miracoli e la vita di San-t’Antonio; illustra i tesori artistici delle due chiese maggiori, con un’ampia panoramica fo-tografica fatta di immagini antiche e recenti che vanno dalle opere artistiche custodite,ai confratelli, ai momenti di vita confraternale, alle processioni locali e ai Cammini di Fra-ternità a cui partecipano gli associati.

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GIORNALE LOCALE

LA PROVINCIA -27 SETTEMBRE 2010

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47Recensioni. Rassegna stampa

AVVENIRE 14 NOVEMBRE 2010

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Recensioni. Rassegna stampa48

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OSSERVATORE ROMANO15 NOVEMBRE 2010

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Recensioni. Rassegna stampa 49

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AVVENIRE - 14 NOVEMBRE 2010

GIORNALE LOCALE - 14 NOVEMBRE 2010

LA NUOVADOMENICA 5 SETTEMBRE 2010

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ARTE E STORIA

Dopo due secoli ritrovata la testa della Verginedell'altorilievo di Pietro Bernini di Amantea.

di Vincenzo Quindici

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natia Sesto Fiorentino si trasferì nel 1584 circa aNapoli. Dal punto di vista stilistico l’opera attestagià una notevole abilità tecnica e capacità espres-siva in un linguaggio già definito che connota l’au-tore come uno dei più importanti scultori dellatarda maniera. II bassorilievo che raffigura la Nati-vità, più recentemente pubblicato nel volume acura di Alessandra Anselmi, L’lmmacolata nei rap-porti tra l’Italia e la Spagna, mostra come PietroBernini fosse sensibile, attento ed aggiornatoanche a ciò che si andava elaborando in pittura,attestando quanto la Calabria fosse recettiva allenovità del momento.Questo importantissimo ritrovamento rappresentaun prezioso tassello che contribuisce ad arricchireil patrimonio artistico calabrese alla cui valorizza-zione negli ultimi anni, oltre all’operato degli stu-diosi ha dato un notevole impulso l’attività dellesoprintendenze. Sarà in particolare la Soprinten-denza dei Beni Storici Artistici ed Etnoantropolo-gici della Calabria, attualmente diretta dal Dott.Fabio de Chirico, cui già si devono importanti in-terventi di tutela e valorizzazione, ad occuparsi delrestauro ai fini della ricomposizione dell’opera.Questo ritrovamento ha suscitato l’entusiasmo ditutte le autorità e personalità competenti, tra cui ilpriore della Confraternita dell’Immacolata Inge-gner Gregorio Carratelli presidente del Fai Cala-bria. �

�Danneggiato durante l’assedio delle truppenapoleoniche nel 1807 il pregevole altorilievodi Pietro Bernini (1562-1629), conservato nel-

l’Oratorio dei Nobili di Amantea, si presenta mutiloin più parti. Nell’inventario degli oggetti d’arte d’Ita-lia relativo alla Calabria, pubblicato nel 1933, Al-fonso Frangipane lamentava in particolare la per-dita della testa della Vergine essendo, fra tutte leparti perdute quella di cui più risaltava la man-canza. Attento indagatore e conoscitore dell’artecalabrese lo storico dell’arte Mario Panarello, cuigià si deve l’identificazione e attribuzione allostesso Pietro Bernini del Tabernacolo marmoreodell’antico monastero di Colloreto (situato neipressi di Morano Calabro), ha recentemente rin-venuto presso una dimora privata il prezioso fram-mento di cui da più di due secoli si erano perse letracce. Il riconoscimento avvenuto su base stili-stica a stato poi comprovato dal perfetto comba-ciare del pezzo marmoreo rinvenuto con la partemutila dell’altorilievo. Quest’opera di Pietro Berniniimportante scultore toscano, padre del più famosoGian Lorenzo, databile agli ultimi del Cinquecentorappresenta all’interno del corpus di opere delloscultore in Calabria l’unico altorilievo, dato che lealtre opere inviate nella regione sono prevalente-mente statue. Si tratta inoltre dal punto di vistacompositivo di una delle opere più complesse rea-lizzate nel periodo giovanile dell’artista, che dalla

cesco Antonetti, della Soprintendente perl’Abruzzo dott.ssa Lucia Arbace e di altre nume-rose autorità, il Governatore dell’Arciconfraternitadott. Giulio Obletter ha aperto la cerimonia dopoun’esibizione del Coro e dell’Orchestra che hannocontribuito a creare un’atmosfera suggestiva. Glistessi Musici accompagneranno poi la Celebra-zione Eucaristica di domenica 14 novembre in SanPietro, in occasione del XIX Cammino Nazionale.Il Governatore nel ringraziare le Autorità presenti ,

�Giovedì 28 Ottob re, nella splendida cornicedell’Auditorium “Le Crocelle” in Chieti si è te-nuta la cerimonia d’inaugurazione per i re-

stauri della Cappella dell’Arciconfraternita delSacro Monte dei Morti. Alla presenza di S.e.r.Mons. Bruno Forte Arcivescovo della Diocesi diChieti-Vasto, del Sindaco della Città Avv. UmbertoDi Primio,del prefetto dr. Vincenzo Greco, del Co-mandante della Regione Abruzzo dei CarabinieriGen. Luigi Longobardi, del Presidente Dott. Fran-

Chieti: restaurata la Cappella

dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Mortidi Giulio Obletter

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capacità di trasmettere quei valori condivisi neiquali tutti ci riconosciamo ed il Presidente Anto-netti ha esposto le linee sulle quali si muove oggiil movimento confraternale italiano l’attualità dellostesso in funzione dei molteplici indirizzi che ha as-sunto e ha indicato gli appuntamenti futuri.Sono seguite le relazioni del Prof. De Tiberiis au-tore della scoperta e della dr.ssa Stinziani della So-vrintendenza che è stata la direttrice dei lavori.Il numeroso e qualificato pubblico presente si èquindi trasferito nei locali dell’Arciconfraternitadove ha potuto ammirare dal vivo la magnificenzadel barocco riportato al primitivo splendore. Gli oridella volta che domina con fregi e stucchi l’appa-rato architettonico, il coro ligneo che ospita i Fra-telli nelle celebrazioni, la tela del De Matteis ov-vero la Madonna succurre miseris che è stato pos-sibile ammirare da vicino prima di esser ricollocatasull’altare, i finti marmi che ornano le pareti, e lescene della passione, quadri in stucco d’oro chericordano i momenti che precedono e seguono lacrocifissione. Infine gli elementi di forte simboli-smo che richiamano Vita e Morte, da sempre ele-menti filosofici inscindibili del pensiero umano.Una riproduzione dell’affresco rinvenuto è stata of-ferta ai relatori a ricordo della manifestazione. �

i Priori delle Confraternite, i rappresentanti di As-sociazioni Gruppi e Movimenti ed il nutrito pub-blico, ha ribadito l’importanza che hanno le Con-fraternite nel mantenere e nel migliorare il patri-monio culturale ed artistico tramandato da gene-razioni; in questo caso poi, oltre al sapiente re-stauro operato dalla ditta Del Francia, ha messoin rilievo un lavoro di consolidamento di un nuovoambiente prospiciente la Cappella, arricchito danuovi fregi e iscrizioni sacre,e soprattutto la sco-perta di un affresco quattrocentesco raffiguranteuna Madonna del latte che è stato rinvenuto du-rante i lavori di restauro.L’Arcivescovo Forte ha sostenuto l’attività ed ilruolo delle Confraternite e ha spiegato le motiva-zioni ed il significato profondo di un restauro cherecupera la memoria e le radici senza le quali nonc’è profezia, ha correlato la vita dell’Arciconfrater-nita come specchio della Città come civitas nobi-lis,cristiana ed ospitale.Il presidente Antonetti ha presentato la Confede-razione e la sua progettualità soprattutto sottoline-ando l’importanza per il recupero e valorizzazionedei beni culturali ed archivistici delle confraternite.Il Sindaco ha voluto testimoniare l’importanza cheda secoli l’Arciconfraternita riveste nella Città per la

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�Il 9 aprile 1714 Don Giovanni Barrata celebròla prima messa nella Chiesa dell’ImmacolataConcezione di Calitri, la cui costruzione era

stata iniziata nel 1710, non appena fu fondata laCongrega dell’Immacolata Concezione, il 15 feb-braio di quell’anno, ad opera dei missionari seguacidel gesuita Francesco Pavone. Negli antichi docu-menti della Congrega, relativi ai conti dei Procura-tori, già relativamente al 1714 si fa menzione del-l’altare principale, ma non si trattava di quello cheoggi possiamo ammirare. Il primo altare era inpioppo e aveva una predella di quattro palmi, conalla sommità un quadro raffigurante l’ImmacolataConcezione; distrutto dal terremoto del 1732, fu ne-cessario costruirne uno nuovo, ossia l’altare mag-

giore che ancora oggi si trova nella chiesa. Realiz-zato in legno di tiglio, è largo quanto tutta la navatacentrale, ed è alto fino alla base dell’arco maggioredel catino absidale. Nella parte inferiore si trova lamensa, sorretta da quattro grandi volute intagliate.Il paliotto reca intagliato uno scudo con il simbolomariano della A e della M sovrapposte (iniziali di AveMaria) e sormontate da una corona, completa-mente circondato da intagli di foglie svolazzanti, ric-cioli e volute. Due coppie di colonne tortili su plinti,decorate a volute, fioroni e racemi, sormontate dacapitelli in stile composito, dividono la maestosa an-cona in tre parti, che corrispondono a tre nicchie didiverse dimensioni, sotto le quali si trovano altret-tanti medaglioni che rappresentano i simboli della

L’altare principale nella chiesadell’Immacolata Concezione di Calitri

di Concetta Zarrilli

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PRIMO PREMIO EX AEQUO : Roma : Liceo Artistico Via di Ripetta Ricerca condotta sulle Tavole del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore

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anni, fu disegnato da un ignotoMastro Scultore di Forenza (Pz),forse un frate francescano allastregua di Antonio Paradiso daPicerno, autore di molti altari lu-cani molto simili in struttura e de-corazione all’altare di Calitri. Furealizzato negli anni 1738-47 daartisti ed artigiani della zona, lu-cani e calitrani, primo fra tuttiMastro Baldassarre Abbate diCalitri, che fu affiancato anche davalenti artigiani napoletani, comegli intagliatori Petrillo e Gioacchino Vitale, che rea-lizzarono le stupende colonne intagliate, e gli indo-ratori Antonio Di Ruggiero e Michele Tafiero. E’ ri-tornato al suo splendore originario dopo un accu-rato restauro condotto dalla Soprintendenza di Sa-lerno ed Avellino negli anni immediatamente suc-cessivi al terremoto del 23 novembre 1980, che ar-recò molti danni alla chiesa che lo ospita, ricostruitain sito completamente, ad eccezione della facciata,che era rimasta in piedi. In quella occasione l’altaresubì dei danni, mentre la statua dell’Immacolatanella nicchia centrale rimase miracolosamente il-lesa, fra le macerie tutt’intorno. L’intervento di re-stauro ha ripristinato l’antica doratura, che erastata ricoperta da uno spesso strato di vernicebianca e dorata ad inizio secolo XX, quando, con-siderato l’altare ormai superato, e di scarso pregioperché di legno, fu dipinto e decorato con vena-ture per dare l’impressione che fosse di pregiatomarmo. Tale provvedimento, anche se molto inva-sivo, fu in realtà provvidenziale, perché ha protettoper molti anni l’altare dall’attacco di tarli e altri in-setti xilofagi, permettendoci di poterlo ammirareancora oggi. �

Vergine, come ricorrono nelle Litanie Lauretane: nelmedaglione centrale la porta chiusa, che riproponeuna porta d’ingresso alla città di Calitri, detta Portadel Pozzo, prospiciente la chiesa negli anni in cuiessa veniva costruita; nei medaglioni laterali i sim-boli dell’ Hortus conclusus (il giardino chiuso) e laFons hortorum (la fonte di giardini). Nelle tre nicchiesi trovano al centro la splendida statua lignea raffi-gurante la Vergine Immacolata, realizzata a Napolimolto probabilmente dallo scultore Giacomo Co-lombo, e ritirata dopo la sua morte, nel 1735,quando fu raccolta tutta la notevole somma ne-cessaria per pagarla, grazie all’interessamento del-l’allora Padre Spirituale della Congrega, don Fran-cesco Maria Margotta, amico e seguace di S. Al-fonso de’ Liguori. Ai lati compaiono le due statuinein cartapesta raffiguranti san Giuseppe e San Fi-lippo Neri, acquistate a Napoli nel 1747. Al di sopra,un timpano lineare, spezzato in corrispondenzadelle colonne, separa l’ancona dal coronamento,costituito da grandi volute intagliate sulle quali sie-dono quattro angioletti dorati, e al centro vi è il sim-bolo del fuoco eterno dello Spirito Santo, con bal-dacchino sormontato da una croce. Ai lati dell’an-cona foglie e grossi racemi sinuosamente si sno-dano per una lunghezza pari a quella delle colonne.Foglie accartocciate stilizzate che si intrecciano, sigonfiano e vanno a contorcersi in ogni direzione,secondo il gusto “rocaille”, costituiscono il princi-pale motivo decorativo, che ricorre nelle colonne,nel coronamento, nelle cornici delle nicchie, un po’ovunque, insieme all’altro motivo della valva di con-chiglia, simbolo di nascita, di maternità, e infine disantificazione o di resurrezione. Citato nei docu-menti come Altare alla Paolina, termine che indicauno stile identificabile nell’apparato monumentale ecoreografico tipicamente barocco, diffuso in quegli

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�Da sempre - ma in particolare proprio nei no-stri giorni così disincantati e a volte dissacrati,che tendono a fare l’uomo più talpa che

aquila, più Ulisse che torna indietro piuttosto cheAbramo proiettato verso una nuova terra - ci si im-pegna nel raccogliere Antologie intere di Inni, diSuppliche, Libri e Libri di preghiera che l’umanitàda sempre fa salire al cielo come un immenso re-spiro nella speranza che ci sia un Dio ad ascol-tare, ad esaudire, a rispondere, ad intervenire.Se ripercorriamo a ritroso la storia della salvezza eci inoltriamo nella tradizione ebraico-cristiana no-tiamo un fenomeno curioso da segnalare: la pre-ghiera che per eccellenza è parola umana, stra-namente costella le Sacre Scritture, le quali, in re-altà, sono per eccellenza parole divine. Il suo piccodi originalità è in un Libro biblico, la raccolta deiSalmi che, per intero, è costituito da preghiere pro-fondamente umane, pronte ad elencare a Dio nonsolo le tragedie personali o nazionali, ma addirit-tura gli stati di malattia di un anonimo orante. E quisi pone la domanda : se le preghiere sono paroleumane, allora la Parola che Dio ci rivolge è anchela stessa che Egli desidera sentirsi rivolgere da noi?La preghiera nella Bibbia si trova già all’inizio, pen-siamo ad Eva , la prima donna che già prega,prega con un canto di gratitudine per la nascita delprimogenito Caino “…ho acquistato un uomo dalSignore…”(Gen.4,1), ma tutta la Bibbia è un uni-verso di invocazioni che vanno dalla protesta, al-l’audacia, alla ribellione, alla contemplazione, alringraziamento, all’abbandono mistico e sereno.Tutti pregano : il profeta, lo schiavo, il re, lo stra-niero, il sapiente, l’assassino, la madre, la sposa,l’esule, tutti uniti da questo misterioso e sottile filocomune. E questa preghiera, non viene alle labbraper una propria iniziativa, ma è semplicemente larisposta ad un Dio che per primo ha interpellatol’uomo ; per cui è vera la considerazione che pre-gare significa sentire che il senso del mondo èfuori del mondo.Per l’uomo della Bibbia l’orazione è la scoperta diessere coinvolto in una storia che lo trascende, diessere avvolto da una presenza che sfugge, di es-sere rivolto verso un orizzonte che è altro rispettoa quello in cui è radicato.Ma quanti modi di pregare esistono ? Tantissimi !Per citarne solo alcuni :C’è una preghiera dell’Ansia, pensiamo ad

Abramo : gli viene promesso un figlio e questo perlui è solo un sogno, quasi un’illusione, e invece lootterrà.C’è una preghiera dell’Audacia, pensiamo ad es.a Giobbe che sfida Dio e lo chiama in causa alprocesso davanti ai suoi tre amici, ma nemici.C’è una preghiera del Segno e del Voto, pensiamoad es. a Pietro che parla agli apostoli dopo il tra-dimento di Giuda. Giuseppe detto il “Giusto” nonentra tra i Dodici perché la sorte cade su Mattia.Per la preghiera del Voto pensiamo all’invocazionedell’inviato della famiglia di Isacco per cercargliuna moglie, che lui poi troverà in Rebecca, datoche secondo la legge dell’endogamia, la mogliedeve venire dal reticolo delle parentele tribali. Op-pure pensiamo alla mamma del profeta Samueleche ottiene questa sospirata maternità facendosubito in cuor suo il voto di offrirlo a Dio.C’è una preghiera di Lotta, quando la fede è oscu-rità, è incontro con il mistero,pensiamo ad Abramoquando Dio gli dice “…prendi tuo figlio, il tuounico figlio che ami e offrilo in olocausto sul monteche io ti indicherò…” (Gen. 22,2)C’è una preghiera di Benedizione, pensiamo a Dioche sa celebrare la sua grandezza nella sconfinatatenerezza per l’uomo e l’uomo che risponde in rin-graziamento e benedizione.C’è la preghiera della Schiavitù, pensiamo al-l’uscire, all’Esodo, alla liberazione, al camminoverso la libertà dall’oppressione politica, econo-mica e sociale dell’Egitto.C’è la preghiera di Liberazione, pensiamo alla Pa-squa, la riconquista della dimensione storica dellasalvezza, l’atto del passato che si riproduce nellanuova generazione dei liberati.C’è la preghiera del Deserto, esperienza esaltantee sconcertante (uscire, entrare, arrivare nella TerraPromessa).C’è la preghiera del Sinai che è racchiusa nel De-calogo sintesi degli impegni verticali = i primi 3Comandamenti, e orizzontali = sociali, dell’uomo).E poi c’è la preghiera Istintiva, che è fatta in sin-cerità quindi libera l’orante dalle formule oppuredalle suppliche che vengono emesse dalle labbrama con il cuore lontano.C’è anche una preghiera Regale, perché il re, lamonarchia incarna il destino di un’intera nazione,pensiamo alla preghiera di Davide o di Salomone.C’è la preghiera del Dolore, dove il male si pre-senta nelle sue diverse accezioni; come può es-

PIETÀ POPOLARE E LITURGIA

La Preghiera,un rito universale di umano desiderio.

di Franca Maria Minazzoli

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migliare, come la nascita di un figlio. C’è la pre-ghiera della Mistica, Cantico dei cantici, superla-tivo capolavoro, preghiera per eccellenza.Pregare per il credente non è un’ obbligo ma unaesigenza. La preghiera nasce dalla fede e la nutre.Pregare è vivere e si prega perché tutta la vita di-venti una preghiera. E a pregare ce lo insegnaGesù quando ci dice “Non stancatevi di pregare.Chiedete e riceverete; cercate e troverete; bussatee vi sarà aperto.” (Lc 11,9) �

Confraternita: giardino di vocazione al sacerdozio!

di Don Antonio Riva, sacerdote e confratello

�Voglio condividere con il mondo delle Con-fraternite, la mia personale e stupenda espe-rienza vocazionale al sacerdozio che ha tro-

vato, nella Confraternita del mio paese, un luogopropizio e fecondo per la sua maturazione. Sonodon Antonio Riva, prete della Diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca dal 19 agosto 2010, ho 31 annie provengo da un paesino di appena tremilaanime della provincia di Lecce: Tiggiano con lasua Parrocchia di S. Ippazio vescovo e martire. Sinda piccolo ho manifestato chiari segni vocazionaliper la vita sacerdotale ma per diversi motivi per-sonali ho sempre rinviato il mio ingresso in Semi-nario facendolo a 24 anni. In questo periodo ditempo, vari sono stati gli impegni nella vita par-rocchiale, dal fare il chierichetto all’organista, dairecital alle sacre rappresentazioni e via di seguito,ma l’esperienza ecclesiale che più di tutte ha im-presso nella mia giovane vita un forte senso di ap-partenenza cristiana è stata l’iscrizione alla Con-fraternita del mio paese all’età di 11 anni: la Vene-rabile Confraternita di “Maria SS. Assunta in Cieloe del SS. Sacramento”. Non conoscevo la realtàdella Confraternita, ne tantomeno provenivo dauna famiglia che ne facesse parte. Ricordo che era il vanerdi Santo del 1991 ed in-sieme ad altri quattro amici chierichetti, terminatala processione, ci recammo presso la cappelladella Confraternita per far visita al Cristo morto.Da li, quasi per gioco, ci fu rivolto un invito dal se-gretario della Confraternita, il confratello Lucio Ric-chiuto, ad iscriverci. Presi dal facile entusiasmo,tipico dei fanciulli, acconsentimmo ignari di tuttoquello che poteva comportare tale aggregazione esenza neanche il permesso dei genitori! In tutto ciòc’era un progetto Divino! Facemmo il noviziato e fi-nalmente il 14 agosto del 1992, vigilia dell’Assunta, il Padre Spirituale don Napoleone Di Seclì, nonchènostro Parroco, nella Cappella della Confraternita

ci accolse insieme all’allora Priore Ippazio Bleve.Ricordo che provammo una grande gioia nel rice-vere la mozzetta celeste e il medaglione della Ver-gine Assunta! Per non parlare poi della gioia dell’intera Confra-ternita nel vedere dopo quasi vent’anni dei nuoviconfratelli e per di più ragazzi, in quanto, la Con-fraternita versava ormai in uno stato di impoveri-mento numerico, carismatico e d’età avanzata deisoci.Il nostro primo impegno fù quello di “riaprire”il tempio della Vergine, di smuoverlo dal torpore incui versava, di ripulirlo, adornarlo. Ci è stata digrande aiuto, stimolo ed esempio un’anziana con-sorella la signora Teresina Mura che, con tutte lesue forze, manteneva in vita la debole fiamma del-l’evangelico lucignolo fumigante. Oltre al mensileincontro di catechesi, proponemmo semplici in-contri di preghiera come il santo Rosario, la viaCrucis, i canti della nostra devozione popolare, isuffragi per i defunti il tutto però condito dal nostrogiovane entusiasmo, dalla nostra intraprendenzae gioia: insomma un connubio tra passato e pre-

sere il male? Fisico, morale, religioso, sociale, psi-cologico, ma è sempre un rischio perché da unlato può generare la redenzione, ma può ancheessere fonte di disperazione e di morte.C’è la preghiera dell’Esule,quando la rassegna-zione e l’attesa, si aprono alla fiducia e alla spe-ranza del ritorno.C’è la preghiera della Gioia,il ritorno nella terra deiPadri o la proclamazione che il Signore eliminerà lamorte per sempre, o una gioia singola, piccola, fa-

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sente, tra vecchio e giovane guidati sempre dallasaggia e pura fede della consorella Teresina. Èstata questa donna a trasmetterci la bellezza disentirsi Congregati e figli della Vergine Santa, ci hatrasmesso la saggezza popolare, la semplicitàdella fede di un popolo che si abbandona ,comeun bambino, tra le mani di Dio. Ha trasmesso i te-sori della tradizione del nostro popolo, inni, usi ecostumi, tradizioni ed episodi significativi chehanno segnato la fede di generazioni e genera-zioni! Ci insegnò anche a suonare le campanedella Confraternita, allora manuali: con le corde aslancio per i funerali; con i battagli a gloria per lemesse e processioni! Quanta gioia e nostalgia diquel bel tempo! Un’altra nostra giovane iniziativafù quella di riproporre alla Comunità i “Sepolcri”che suscitò grande apprezzamento e l’allesti-mento di un grande presepe nella Confraternitacon ammirazione da parte dell’intera Comunità!Insomma, pian piano in Tiggiano si ricominciò aparlare della Confraternita, dei nuovi confratelli,delle nuove proposte e non più soltanto di tombeo processioni. Aderirono altri uomini e donne, leconsorelle presero parte attiva alla vita confrater-nale, iniziammo a partecipare ai Cammini Nazio-nali allargando ulteriormente le nostre visioni e so-prattutto crescemmo non solo di numero, maancor più nella vita fraterna, di preghiera e carita-tativa. Da allora la Confraternita ha avuto un incre-mento del 60%, molti giovani, coppie, famiglie in-tere che hanno consacrato la loro vita alla VergineSanta e al bene della Chiesa. Ritorno alla mia per-sonale esperienza. All’età di 19 anni fui elettoPriore per un quinquennio, entrai anche a far partedel Comitato di Coordinamento Diocesano per leConfraternite e in questo periodo di tempo ho ma-turato la bellezza di spendersi per il popolo santodi Dio! Negli incontri di catechesi, di preghiera, divita fraterna, nel lavoro anche manuale per re-staurare la nostra Cappella, nell’apostolato per farcrescere gli iscritti, nella carità verso le realtà del

nostro paese e oltre, nell’ascoltare i confrati e leconsorelle con i loro problemi, gioie, lutti, matri-moni, nascite,sofferenze, nella visita ai congregatianziani o ammalati, ho ritrovato la gioia e la bel-lezza per ripensare a quella fiamma di vocazioneal sacerdozio che da sempre nel mio cuore ar-deva! Così, concluso il mio mandato di Priore, a24 anni decisi di lasciare la mia amata ComunitàParrocchiale e l’amatissima Confraternita per en-trare nel Seminario maggiore di Molfetta (Ba) performarmi al Sacerdozioministeriale. Qui scoprii,con gioia, che il 40% dei seminaristieranoanch’essi confratelli. Un’ulteriore gioia e be-nedizione del Cielo è stata un’altra vocazione sa-cerdotale maturata a ch’essa nella nostra Confra-ternita e che iniziò il cammino quand’eroPriore:quella del Confratello don Ippazio Nucciodivenuto anche lui sacerdote il 13 settembre 2007.Con lui abbiamo condiviso il cammino parroc-chiale prima, poi quello confrate nale ed infinequello presbiterale! Ringrazio Dio e la VergineMaria per quel tempo di grazia che mi ha donato,per le persone incontrate! Ora collaboro con l’Uf-ficio Diocesano e con il Delegato per le Confrater-nite, sono vice parroco in Specchia dove sono pre-seenti due Confraternite: dell’Assunta e di S. An-tonio da padova ed ancora con la gioia nel cuoredi tre giorni fa,che ci ha visti radunati a Roma peril cammino nazionale, vi saluto fraternamente e viincoraggio aa dare sempre vita nuova alle nostrebeneamate Confraternite! �

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Le foto del XIX Cammino nazionale

a Roma 13 - 14 novembre 2010

Roma, 13 - 14 novembre 2010 57

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Cari Consiglieri, Revisori, Coordinatori Regionali,vice Coordinatori e collaboratori,Come tutti sapete la Confederazione con impiegodi risorse sia di persone che economiche ha pubbli-cato un libro che riporta in parte quanto la Confe-derazione ha svolto o sostenuto in questi 10 annidalla sua fondazione.Ad oggi circa 300 di questi libri sono stati distri-buiti o previa offerta o in omaggio.Ne abbiamo disponibili ancora circa 900 e ritengoopportuno diffonderli tra le nostre confraternite.Chiedo pertanto a tutti voi di fare quanto potete ( eforse di più) per far si che il libro venga richiestodalle confraternite o confratelli a voi vicino.Ricordo che per avere il libro è sufficiente farne ri-chiesta alla Segreteria della Confederazione previaun’offerta minima di 12 Euro+ spese di spedi-zione, tramite apposito CCP 82857228 di cui al-lego copia con causale “offerta per libro decennale”o con pagamento diretto riscuotibile anche da voi.Colgo l’occasione per ringraziare il consiglierePippo Vona e il confratello Vincenzo Musumarrache ne hanno prenotato ciascuno 50 copie.Confidando nella vostra attenzione invio i mieifraterni saluti

Francesco Antonetti

Dieci anni insiemeè il volume realizzato per onorare i dieci anni di esistenza dellaConfederazione su progetto editoriale della Confederazione delle Confraternite delleDiocesi d’Italia ha avuto larghi consensi da tutti i confratelli e le consorelle che nelcorso del XIX Cammino ne hanno visionato i contenuti apprezzandone l’eleganteveste grafica curata da AAA Artworks And Advertising Sas.La scelta dei testi è stata curata dal Presidente Francesco Antonetti e dal DirettoreResponsabile di Tradere Massimo Carlesi. Molte sono le belle foto di Rino Bisignano.Dieci anni insiemeè a disposizione di quanti ne fanno richiesta alla Segreteria della Confederazioneversando un contributo volontario di 12 euro per coprire le spese sostenute più lespese di spedizione. Formato 22x22 cm, 285 pagine.

Dieci anni insiemeIl libro del decennale della Confederazione