Poliziotti e detective di ieri e di oggi - Giovanni Cavaliere, … · 2009-03-21 · simo successo...

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67 giallo Poliziotti e detective di ieri e di oggi... Tenente Sheridan ITALIA, 1959 Con la prima puntata di “Giallo Club – Invito al poliziesco” di Casacci, Ciambricco e Rossi, mandata in onda dalla Rai alle ore 21 di martedì 3 novembre 1959, Ubaldo Lay (1917 – 1984) divenne anagraficamente il Tenente Ezechiele Sheridan della Squadra Omicidi di San Francisco. Poliziotto scrupoloso e sensibile dal nome americano, ma con atteggiamen- ti tutti nostrani, passerà in modo indelebile alla storia della televisione italia- na. Così dal 1959 al 1972 Sheridan fu protagonista di 57 trasmissioni tra cui 25 sceneggiati della serie “Giallo Club”; 6 della serie “Ritorna il Tenente Sheridan”; 5 della serie “Sheridan, Squadra Omicidi”. Ma la sua popolarità raggiunse il suo massimo livello con la serie delle “Donne” (Fiori, 6 puntate; Quadri, 5 puntate; Cuori, 5 puntate; Picche, 5 puntate), con altissimi indici di ascolto e gradimento. Ciò nonostante “La donna di Picche”, fu l’ultima grande produzione televisiva con protagonista il Tenente Sheridan. Da allo- ra, Sheridan non fu più protagonista di nuovi sceneggiati, ma solo di “repli- che” (tante) dei suoi successi. Solo qualche mese prima della sua morte,la Terza Rete RAI propose a Lay di indossare di nuovo l’impermeabile di Sheridan, per una “Indagine sui sentimenti”, un programma articolato in 4 puntate. Lay morì il 27 settembre 1984 e da allora riposa per sempre insie- me alla moglie a Mesagne, un paese in provincia di Brindisi. (Al “Tenente Sheridan” abbiamo dedicato uno speciale nel numero di mag- gio 2004 di Prove Aperte) Il commissario De Vincenzi ITALIA, RAI 1, 1963 Questa serie, con la regia di Mario Ferrero, vede protagonista l’anticonfor- mista commissario De Vincenzi (interpretato da Paolo Stoppa) che sullo sfondo dell’Italia del ventennio fascista si trova ad affrontare delitti ordinari. La serie, grazie anche alla bravura di Stoppa è un piccolo esempio di gran- de giallo televisivo nostrano. Le inchieste del commissario Maigret ITALIA, RAI 1, 1965 Alto, massiccio, dall’aria sorniona e bonaria, platealmente borghese, indos- sa spesso una camicia bianca, bretelle, gilet e l’immancabile soprabito nero col bavero di velluto: la sua pipa, il suo cappello, la sua birra fresca sono diventati elementi di riconoscimento, vere e proprie icone. Tra le pareti della sua piccola ma accogliente casa parigina, al 130 di boulevard Richard Lenoir, gode della costante e provvidenziale presenza dell’inseparabile Louise, moglie encomiabile e casalinga perfetta. Le ricette della “Signora Maigret”, i lavori di giardinaggio o le giornate di pesca sono parte integran- te delle sue storie, parentesi attese in cui la riflessione gli permette spesso di risolvere i suoi casi. Sullo sfondo delle storie prevalentemente la città di Parigi, con le sue strade e i suoi vicoli, le piazze, le taverne, i ristoranti, le bras- serie, gli alberghi e le case “particolari” dove Maigret conduce con pazienza e determinazione le sue indagini. Il famoso commissario è stato interpretato da numerosi attori in tanti film e serie televisive ma ha raggiunto il suo mas- simo successo nelle quattro serie di sceneggiati televisivi de “Le inchieste del commissario Maigret” - regia di Mario Landi - realizzati tra il 1965 e il 1972 dalla Rai dove Maigret è interpretato magistralmente da un inimitabile Gino Cervi. (Al “Commissario Maigret” abbiamo dedicato uno speciale nel nume- ro di novembre 2004 di Prove Aperte) Le avventure di Laura Storm ITALIA, RAI, 1965 Con la regia di Camillo Mastrocinque, la serie giallorosa in otto puntate è caratterizzata da un mix di humor e suspense. Ne è protagonista la bella e brava Lauretta Masiero – qui in una delle sue prove televisive migliori – nei panni di una giornalista – detective le cui armi principali sono lo charme e le arti marziali. Tra gli altri interpreti ricordiamo Aldo Giuffré, Oreste Lionello e Stefano Ribaldi. Belfagor, ovvero il fantasma del Louvre ITALIA, RAI 1 E RAI 2, 1965 Un misterioso fantasma con un mantello, un copricapo nero e una masche- ra sul volto (sotto questa maschera vi era il mimo Isaac Alvarez) appare nelle sale del celebre museo parigino del Louvre nei pressi della statua di Belfagor, dio caldeo dell’inganno (le sale sono state ricostruite in studio perché il Ministero delle Belle Arti francese non aveva dato l’assenso alle riprese). Dopo qualche apparizione ci scappa il morto, un custode del museo. Scattano le indagini della polizia ma, soprattutto, si accende la curiosità di uno studente, Andrea Bellegarde e di Colette, figlia del commissario Mènardier che indaga sul delitto. Nonostante una serie di appostamenti dei giovani protagonisti, con conseguenti apparizioni del fantasma, la cattura e l’identificazione falliscono sempre, fino a che… E’ opportuno a questo punto fermarsi con il racconto in modo da stimolare la vostra curiosità e spingervi a vedere (o rivedere) questa pietra miliare della televisione (reperibile in tre VHS). Lo sceneggiato televisivo diretto dal regista Claude Barma, trasmesso in sei puntate e ispirato al romanzo scritto nel 1927 da Arthur Bernède. Melissa ITALIA, RAI 1, 1966 Adattamento televisivo tratto da un’opera dello scrittore inglese Francis Dubridge - celebre giallista televisivo degli anni sessanta-settanta. La serie si articola in sei puntate, per la regia di Daniele D’Anza. Dall’omicidio della donna del titolo si dipana un’intricata storia di gelosia, passione e mistero… Tra i vari interpreti Massimo Serato, Dina Sassoli, Rossano Brazzi, Aroldo Tieri, Turi Ferro e tanti altri. I Ragazzi di Padre Tobia ITALIA, 1968 Serie televisiva destinata ai giovanissimi telespettatori, che andò in onda dal 1968 al 1971 nella fascia oraria pomeridiana. Casacci e Ciambricco diede- ro vita al personaggio di Padre Tobia (interpretato da Silvano Tranquilli), par- roco in una chiesa alla periferia di una grande città, abilissimo nel saper con- ciliare l’impegno sacerdotale con l’affetto per un gruppo di ragazzi, tra i sette e i quattordici anni, assidui frequentatori del suo oratorio dove praticano cal- cio, basket e judo. I “ragazzi di Padre Tobia” e lo stralunato sagrestano Giacinto (interpretato da Franco Angrisano) sono protagonisti di una serie di avventure:ora impegnati a sventare una azione criminosa, ora a far venire alla luce un tesoro nascosto o a mettere nel sacco una banda di ladruncoli. Le avventure, talvolta anche drammatiche, sono caratterizzate puntualmen- te da risvolti comici e umoristici grazie al goffo e caricaturale Giacinto, sagre- stano vecchia maniera, fedele,altruista, bonaccione ma timoroso fino all’in- verosimile… I giovanissimi investigatori, forti di un ammirevole spirito di gruppo e sostenuti al momento giusto da Padre Tobia , agiscono sempre all’insegna della solidarietà, dell’amicizia, della lealtà e della generosità, affrontando con coraggio il pericolo. (vedi Prove Aperte giugno 2004) Processi a porte aperte ITALIA, RAI 1, 1968 Serie in otto episodi diversi che ricostruiscono in modo veritiero e coinvol- gente altrettanti celebri casi di cronaca nera del nostro secolo. Uno spacca- to tra il noir e il legal thriller di grande effetto grazie anche alle ottime per- formance dei protagonisti tra i quali Renzo Palmer e Nando Gazzolo. Negli ultimi numeri di Prove Aperte abbiamo ripercorso cronologicamente la storia dei “detective”che a partire dal1951 hanno caratterizzato il gene- re Poliziesco, Mystery o “Giallo” con particolare attenzione ai telefilm americani, inglesi e tedeschi. Questo mese continueremo il nostro viaggio alla scoperta, questa volta, delle più significative serie televisive italiane, indicandone meticolosamente la nazionalità e la data di prima “messa in onda”. di Giovanni Cavaliere [email protected] Ringraziamo per la realizzazione di questo articolo la gentile consulenza tecnica di: Alberto Ciambricco (Autore) PROPOSTE EDITORIALI “Tutti i colori del giallo” di Luca Crovi – Marsilio Editori – 2002. In questo libro potrete seguire la scia rosso sangue lasciata da giallisti italiani nei romanzi, nei fumetti, nelle serie televisive. Un documentato resoconto degli sviluppi del thriller made in Italy dai suoi esordi ad oggi:aneddoti, trame e curiosità che hanno fatto la fortuna di un genere. “Sulle Strade della Fiction - Le serie poliziesche americane nella storia della televisionedi Roberto Pastore - Edizioni Lindau - 2002. Il testo vuole essere una cronistoria dei polizieschi televisivi americani, incentrata sulle trame, gli autori, i protagonisti, i retroscena e le modalità di produzione di fic- tion che sono entrate nella memoria di intere generazioni di spettatori. Ne ripercorre l’evoluzione di forma e contenuto, nelle sue molteplici varianti (“procedural”, azione, “mystery”, giallo-rosa ecc.), partendo dalle origini per arrivare ai personaggi di telefilm-culto molto seguiti anche in Italia, come Colombo, Le Strade di San Francisco, Kojak, Starsky & Hutch, Charlie’s Angels, Magnum P.I., Miami Vice, La Signora in Giallo e Hunter. COPERTINA DIC 2005.qxd 21/11/2005 16.31 Pagina 2

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giallo

Poliziotti e detective di ieri e di oggi...

TTeenneennttee SShheerriiddaann ITALIA, 1959Con la prima puntata di “Giallo CClub –– Invito al poliziesco” di Casacci,Ciambricco e Rossi, mandata in onda dalla Rai alle ore 21 di martedì 3novembre 1959, Ubaldo Lay (1917 – 1984) divenne anagraficamente ilTenente Ezechiele Sheridan della Squadra Omicidi di San Francisco.Poliziotto scrupoloso e sensibile dal nome americano, ma con atteggiamen-ti tutti nostrani, passerà in modo indelebile alla storia della televisione italia-na. Così dal 1959 al 1972 Sheridan fu protagonista di 57 trasmissioni tra cui25 sceneggiati della serie “Giallo Club”; 6 della serie “Ritorna il TenenteSheridan”; 5 della serie “Sheridan, Squadra Omicidi”. Ma la sua popolaritàraggiunse il suo massimo livello con la serie delle “Donne” (Fiori, 6 puntate;Quadri, 5 puntate; Cuori, 5 puntate; Picche, 5 puntate), con altissimi indicidi ascolto e gradimento. Ciò nonostante “La donna di Picche”, fu l’ultimagrande produzione televisiva con protagonista il Tenente Sheridan. Da allo-ra, Sheridan non fu più protagonista di nuovi sceneggiati, ma solo di “repli-che” (tante) dei suoi successi. Solo qualche mese prima della sua morte,laTerza Rete RAI propose a Lay di indossare di nuovo l’impermeabile diSheridan, per una “Indagine ssui ssentimenti”, un programma articolato in 4puntate. Lay morì il 27 settembre 1984 e da allora riposa per sempre insie-me alla moglie a Mesagne, un paese in provincia di Brindisi.(Al “Tenente Sheridan” abbiamo dedicato uno speciale nel numero di mag-gio 2004 di Prove Aperte)

IIll ccoommmmiissssaarriioo DDee VViinncceennzzii ITALIA, RAI 1, 1963Questa serie, con la regia di Mario Ferrero, vede protagonista l’anticonfor-mista commissario De Vincenzi (interpretato da Paolo Stoppa) che sullosfondo dell’Italia del ventennio fascista si trova ad affrontare delitti ordinari.La serie, grazie anche alla bravura di Stoppa è un piccolo esempio di gran-de giallo televisivo nostrano.

LLee iinncchhiieessttee ddeell ccoommmmiissssaarriioo MMaaiiggrreett ITALIA, RAI 1, 1965Alto, massiccio, dall’aria sorniona e bonaria, platealmente borghese, indos-sa spesso una camicia bianca, bretelle, gilet e l’immancabile soprabito nerocol bavero di velluto: la sua pipa, il suo cappello, la sua birra fresca sonodiventati elementi di riconoscimento, vere e proprie icone. Tra le pareti dellasua piccola ma accogliente casa parigina, al 130 di boulevard RichardLenoir, gode della costante e provvidenziale presenza dell’inseparabileLouise, moglie encomiabile e casalinga perfetta. Le ricette della “SignoraMaigret”, i lavori di giardinaggio o le giornate di pesca sono parte integran-te delle sue storie, parentesi attese in cui la riflessione gli permette spesso dirisolvere i suoi casi. Sullo sfondo delle storie prevalentemente la città diParigi, con le sue strade e i suoi vicoli, le piazze, le taverne, i ristoranti, le bras-serie, gli alberghi e le case “particolari” dove Maigret conduce con pazienzae determinazione le sue indagini. Il famoso commissario è stato interpretatoda numerosi attori in tanti film e serie televisive ma ha raggiunto il suo mas-simo successo nelle quattro serie di sceneggiati televisivi de “Le inchieste delcommissario Maigret” - regia di Mario Landi - realizzati tra il 1965 e il 1972dalla Rai dove Maigret è interpretato magistralmente da un inimitabile GinoCervi. (Al “Commissario Maigret” abbiamo dedicato uno speciale nel nume-ro di novembre 2004 di Prove Aperte)

LLee aavvvveennttuurree ddii LLaauurraa SSttoorrmm ITALIA, RAI, 1965 Con la regia di Camillo Mastrocinque, la serie giallorosa in otto puntate ècaratterizzata da un mix di humor e suspense. Ne è protagonista la bella e

brava Lauretta Masiero – qui in una delle sue prove televisive migliori – neipanni di una giornalista – detective le cui armi principali sono lo charme ele arti marziali. Tra gli altri interpreti ricordiamo Aldo Giuffré, Oreste Lionelloe Stefano Ribaldi.

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MMeelliissssaa ITALIA, RAI 1, 1966Adattamento televisivo tratto da un’opera dello scrittore inglese FrancisDubridge - celebre giallista televisivo degli anni sessanta-settanta. La serie siarticola in sei puntate, per la regia di Daniele D’Anza. Dall’omicidio delladonna del titolo si dipana un’intricata storia di gelosia, passione e mistero…Tra i vari interpreti Massimo Serato, Dina Sassoli, Rossano Brazzi, AroldoTieri, Turi Ferro e tanti altri.

II RRaaggaazzzzii ddii PPaaddrree TToobbiiaa ITALIA, 1968Serie televisiva destinata ai giovanissimi telespettatori, che andò in onda dal1968 al 1971 nella fascia oraria pomeridiana. Casacci e Ciambricco diede-ro vita al personaggio di Padre TTobia (interpretato da Silvano Tranquilli), par-roco in una chiesa alla periferia di una grande città, abilissimo nel saper con-ciliare l’impegno sacerdotale con l’affetto per un gruppo di ragazzi, tra i settee i quattordici anni, assidui frequentatori del suo oratorio dove praticano cal-cio, basket e judo. I “ragazzi di Padre Tobia” e lo stralunato sagrestanoGiacinto (interpretato da Franco Angrisano) sono protagonisti di una serie diavventure:ora impegnati a sventare una azione criminosa, ora a far venirealla luce un tesoro nascosto o a mettere nel sacco una banda di ladruncoli.Le avventure, talvolta anche drammatiche, sono caratterizzate puntualmen-te da risvolti comici e umoristici grazie al goffo e caricaturale Giacinto, sagre-stano vecchia maniera, fedele,altruista, bonaccione ma timoroso fino all’in-verosimile… I giovanissimi investigatori, forti di un ammirevole spirito digruppo e sostenuti al momento giusto da Padre Tobia , agiscono sempreall’insegna della solidarietà, dell’amicizia, della lealtà e della generosità,affrontando con coraggio il pericolo. (vedi Prove Aperte giugno 2004)

PPrroocceessssii aa ppoorrttee aappeerrttee ITALIA, RAI 1, 1968Serie in otto episodi diversi che ricostruiscono in modo veritiero e coinvol-gente altrettanti celebri casi di cronaca nera del nostro secolo. Uno spacca-to tra il noir e il legal thriller di grande effetto grazie anche alle ottime per-formance dei protagonisti tra i quali Renzo Palmer e Nando Gazzolo.

Negli ultimi numeri di Prove Aperte abbiamo ripercorso cronologicamente la storia dei “detective”che a partire dal1951 hanno caratterizzato il gene-re Poliziesco, Mystery o “Giallo” con particolare attenzione ai telefilm americani, inglesi e tedeschi. Questo mese continueremo il nostro viaggio allascoperta, questa volta, delle più significative serie ttelevisive iitaliane, indicandone meticolosamente la nazionalità e la data di prima “messa in onda”.

di Giovanni Cavaliere [email protected]

Ringraziamo per la realizzazione di questo articolo la gentile consulenza tecnica di: Alberto CCiambricco (Autore)

PROPOSTE EDITORIALI“Tutti i colori del giallo” di LLuca CCrovi –– MMarsilio EEditori –– 22002. In questo libro potrete seguire la scia rosso sangue lasciata dagiallisti italiani nei romanzi, nei fumetti, nelle serie televisive. Un documentato resoconto degli sviluppi delthriller made in Italy dai suoi esordi ad oggi:aneddoti, trame e curiosità che hanno fatto la fortuna di ungenere.

“Sulle Strade della Fiction - Le serie poliziesche americane nella storia della televisione”di RRoberto PPastore - EEdizioni LLindau - 22002. Il testo vuole essere una cronistoria dei polizieschi televisiviamericani, incentrata sulle trame, gli autori, i protagonisti, i retroscena e le modalità di produzione di fic-tion che sono entrate nella memoria di intere generazioni di spettatori. Ne ripercorre l’evoluzione di formae contenuto, nelle sue molteplici varianti (“procedural”, azione, “mystery”, giallo-rosa ecc.), partendo

dalle origini per arrivare ai personaggi di telefilm-culto molto seguiti anche in Italia, come Colombo, Le Strade di San Francisco,Kojak, Starsky & Hutch, Charlie’s Angels, Magnum P.I., Miami Vice, La Signora in Giallo e Hunter.

COPERTINA DIC 2005.qxd 21/11/2005 16.31 Pagina 2