Politiche Locali dopo Parigi - 26 feb 2016
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Transcript of Politiche Locali dopo Parigi - 26 feb 2016
Le politiche locali dopo la COP21radici nel territorio e testa nel mondo
Alessandro RossiANCI Emilia Romagna – Energia, innovazione e sviluppo sostenibilewww.anci.emilia-romagna.italessandro.rossi@anci.emilia-romagna.it
Newsletter energia: http://www.anci.emilia-romagna.it/Newsletter
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26 feb 2016 Bologna
Bologna 26 febbraio 2016
COP21 i metodi che hanno consentito un accordo
• Non obblighi ma impegni– Responsabilizzazione– No colpevoli
• Potenziamento degli strumenti democratici– Facilitatori in campo (link)
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Metodi da utilizzare anche a livello locale
(il COME è più importante del COSA)
E’ un buon accordo?
• Chiediamo a Kevin Anderson– Perché Parigi è importante (1’)
https://youtu.be/hRuzrFGfxes
– Perché Parigi non è abbastanza (1’) https://youtu.be/4tk6jalf6g8
– Speranza: ti può essere utile? (3’) https://youtu.be/BkU41EPbj3M
– Agire a livello locale (1’) https://youtu.be/SmCh_SVTm6c
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Locale come strategia di cambiamento
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Consumi del territorio(inventario dei consumi del Patto dei Sindaci)
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~1/3 Imprese~1/3 Famiglie
~1/3 Trasporti
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30%Quota di occupazione locale
(venditori & distributori + estrazioni nazionali: 10%)
Dove finiscono i soldi?
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35%Quota fossile di importazione
Energia: dove finiscono i soldi in ER(solo residenziale)
• Spesa media famiglie in ER: 1.900 €/anno (ISTAT)– 30%: genera occupazione locale– 35%: sono i costi di importazione– il resto sono imposte (invariante)
• In ER ci sono ~ 2 milioni famiglie – Spesa totale famiglie 3,8 miliardi
• 1,3 miliardi di euro/anno– Non producono occupazione locale (né nazionale)– Producono danni sanitari e ambientali (e relativi costi)
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Confini nazionali
Bolletta fossile
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Fonti fossili €
Bolletta fossile nazionale
~ +60Mld€(oggi in drastico calo)
Quota Bolletta Fossile territoriale
~1.000 € /ab. /anno
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Energia: Scenario Post Carbon
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Energia
€
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I flussi economici si stabilizzano sul territorio
Visione
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Transizione
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Assumere la transizione energetica nelle politiche locali
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La rappresentazione serve a descrivere un fenomeno in corso e potrebbe essere puntualmente errata
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La rappresentazione serve a descrivere un fenomeno in corso e potrebbe essere puntualmente errata
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L’organizzazione risponde al bisogno di esercitare funzioni
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La rappresentazione serve a descrivere un fenomeno in corso e potrebbe essere puntualmente errata
Progressione temporale
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Patto dei Sindaci ˜30% popolazione ~ 95% popolazione
Comuni con agenzia per l’energia o società in-house
45 comuni 72 comuni
Uffici pol. energetiche proattivi
~ 11% popolazione ~ 33 % popolazione ?
Assessori con delega esplicita all’energia
2 assessori ~80 assessori ?
Sportelli / Punti InfoEnergia per cittadini
~ 8% popolazione ~ 30% popolazione ?
Esperti in Rete - n. 36 persone
2012 2016
Uso razionale dell’Energia
1. Produzione energia da fonti rinnovabili
2. Efficienza energetica (consumare meno per fare le stesse cose)
3. Risparmio energetico (eliminare gli sprechi, modificare abitudini)
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1,2 e 3 si fanno sul territorioL’energia è un politica locale
Funzione Energia in pillole• Delega politica
Individuazione ed esercizio attivo• Organizzazione
Unione, Definizione ufficio e attività• Trasversalità
Riconoscimento di priorità e collaborazione• Metodo
Per garantire efficacia alle azioni
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Senza “Funzione” il Comune/Unione non esercita alcuna politica
Art. 71(Oil free zone)
LINK1. Al fine di promuovere su base sperimentale e sussidiaria laprogressiva fuoriuscita dall'economia basata sul ciclo del carbonio edi raggiungere gli standard europei in materia di sostenibilita'ambientale, sono istituite e promosse le «Oil free zone». 2. Si intende per «Oil free zone» un'area territoriale nella quale,entro un determinato arco temporale e sulla base di specifico atto di indirizzo adottato dai comuni del territorio di riferimento, siprevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivaticon energie prodotte da fonti rinnovabili. 3. La costituzione di Oil free zone e' promossa dai comuniinteressati, anche tramite le unioni o le convenzioni fra comuni diriferimento. Per le aree naturali protette la costituzione di Oil freezone e' promossa dagli enti locali d'intesa con gli enti parco. 4. Nelle Oil free zone sono avviate sperimentazioni, concernenti larealizzazione di prototipi e l'applicazione sul piano industriale dinuove ipotesi di utilizzo dei beni comuni, con particolare riguardo aquelli provenienti dalle zone montane, attraverso prospetti divalutazione del valore delle risorse presenti sul territorio.
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Legge 221/2015 (dicembre)
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Contrapposizione e competizione non servono a risolvere il problema
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