Pof 2013 14
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“Castello della Fawara a Maredolce”
Da: Gally Knight, “Escursioni monumentali in Sicilia e Calabria” (1838)
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ATTO DI NASCITA 10 OTTOBRE 1972 QUARTIERE DI RIFERIMENTO
BRANCACCIO UBICAZIONE
VIA SAN CIRO,23 – PALERMO 90124 TELEFONO
0916302800 FAX 0916302180 WEB: www.liceobasile.it
EMAIL: [email protected]
EMAIL CERTIFICATA: [email protected] CLASSI
N° 27 DIVISE IN 6 SEZIONI DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF. ANGELO DI VITA
PRIMA COLLABORATRICE : PROF.SSA GRAZIA RUSCIANO SECONDA COLLABORATRICE: PROF.SSA MARGHERITA NAPOLI
SOSTITUTI COLLABORATORI: PROF. PIETRO AIENA -- PROF.SSA AGATA LA MENDOLA
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
PROFF : M. ANTONIETTA PERRONE (A.1) LOREDANA GIUDICE (A.2)
MARIA SCAGLIONE (A.3) ALESSANDRO CHIOLO (A.4)
PIETRO AIENA (A.5) DIRETTORE SERV. AMM. CATERINA ROMEO
PERSONALE DIPENDENTE DOCENTI N° 52
SEGRETERIA N° 8
TECNICI N° 4
COLLABORATORI SCOLASTICI N° 12
ASSISTENTI TECNICI EX EELL N° 5
QUADRO GENERALE
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IL LICEO SCIENTIFICO ERNESTO BASILE Il nostro Liceo è intitolato alla figura di Ernesto Basile.
Ernesto Basile (Palermo, 31 Gennaio 1857-Palermo, 26 Agosto 1932) fu un architetto italiano esponente del modernismo internazionale e del Liberty.
« La vita di Ernesto Basile, come architetto, progettista, di arredi e come artista, si svolge sotto il segno di una fortuna costante e solida. La prima condizione fortunata è costituita, s'intende, dal suo talento; ma vi si accompagna subito il vantaggio di essere il figlio di uno dei più colti, intelligenti, aperti architetti italiani dell'Ottocento, Giovanni Battista Basile, appunto. »
(Rossana Bossaglia, “I Grandi Siciliani” )
Figlio dell'architetto Govan Battista Filippo, di cui (dal 1891) concluse l'opera più importante della Palermo ottocentesca, il Teatro Massimo. Lì nasce la sua collaborazione con il pittore Ettore De Maria Bergler, che con Vittorio Ducrot, delle omonime officine, ne avrebbero fatto i protagonisti della stagione del Liberty palermitano.
Continuò a lavorare nella sua città per tutta la vita realizzando edifici pubblici e ville private, portando avanti contemporaneamente varie commissioni in diverse località siciliane e dell'Italia meridionale. Mantenne anche rapporti con Roma dove eresse alcune dimore signorili e costruì l'ala nuova di Montecitorio con l'aula del Parlamento (1902-19277).
La carriera d'architetto a Palermo comprende: Villa Igiea (1899-1900), la Villa Florio dell'Olivuzza (1899-1900), la casa Utveggio (1901-1903), il villino Fassini (1903) (ora distrutto), il villino Basile (1903-1904). Molto attiva fu anche la partecipazione del Basile alle numerose esposizioni sia come progettista di padiglioni architettonici, sia d'ambienti interni ed arredi singoli, avendo avviato dal 1902 un sodalizio con la ditta palermitana Ducrot, insieme allo scultore Antonio Ugo. Nel 1902 è presente a Torino, nel 1906 a Milano, nel 1909 a Messina dove realizzò diverse opere per la ricostruzione della città dopo il disastroso terremoto che seppellì sotto le macerie ben 100.000 messinesi, nel 1911 a Roma, dal 1903 al 1909, alle Biennali di Venezia, e, nel 1914 a Reggio Calabria.
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Alcuni dei suoi capolavori come il Villino Fassini (1903) e il Villino Deliella (1905) sono stati distrutti nel dopoguerra pur non avendo subito danni dal conflitto bellico.
Villino Florio, viale Regina Margherita a Palermo (1899)
Ultimato nel 1902, come padiglione di ricevimento per gli ospiti, il villino interpretava le aspirazioni di una raffinata committenza alto-borghese ad una propria nuova immagine rappresentativa. Gli interni sono stati distrutti in un incendio nel 1962. Il villino è stato restaurato di recente. V
Il Liceo scientifico Ernesto Basile da più di venti anni si trova a Brancaccio con un bacino di utenza che si allarga ai quartieri Oreto, Guadagna, Villagrazia, Sperone, Settecannoli, Bonagia, Falsomiele e ai comuni vicini. Il nostro Liceo sostiene lo sviluppo del quartiere e del territorio, lavorando in sinergia con gli Enti locali, l’Università di Palermo, le scuola del territorio e altre istituzioni quali il centro Padre Nostro, sorto in continuità con l’operato di padre Pino Puglisi.
In questo ambito, nostro obiettivo primario è contribuire alla trasformazione di Brancaccio, da chiusa borgata di periferia a quartiere urbano aperto ai rapporti con il resto della città e del territorio, alla dimensione nazionale ed Euromediterranea, a partire dalla valorizzazione di alcune specifiche e preziose tracce di un passato storico ed artistico di particolare rilevanza. E ciò tanto più oggi quando tante trasformazioni, tra cui la creazione di una stazione Metropolitana, sono poste in essere, creando reali e visibili legami con il resto del territorio.
Molti dei nostri alunni, sia per appartenenza socio-culturale che per luogo di provenienza, sono caratterizzati da un’eterogeneità che merita di essere valorizzata. I nostri studenti appartengono per lo più al ceto medio impiegatizio, con rappresentanze consistenti del ceto medio basso , ma anche con presenza del ceto medio alto. Non manca inoltre il fenomeno
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del pendolarismo, infatti un certo numero di studenti giunge da centri vicini quali Misilmeri, Belmonte Mezzagno, Bagheria, Villabate.
I nostri giovani, non radicati nel quartiere in cui è collocato l’Istituto, sono, come qualunque giovane dei nostri giorni, potenziali vittime di quel malessere indotto da una società e una cultura di massa che, attraverso i media, tende all’omologazione e non di rado alla esaltazione di disvalori.
Tuttavia, a questi elementi problematici fa da contrappeso un diffuso convincimento che la cultura può assumere ancora un ruolo importante come mezzo e occasione di riscatto, da una parte, e di realizzazione di sé e valorizzazione della propria dignità, dall’altra.
Il nostro Liceo si pone, nel territorio, come “custode ideale” di un patrimonio storico ed artistico, il Castello di Maredolce.
Maredolce, da murales
Il Castello di Maredolce o “Fawara” venne edificato nel XII° sec. da Re Ruggero, riadattando il precedente palazzo dell’Emiro Giafar, della fine del X sec.
Ruggero II offre Maredolce
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L’impianto planimetrico ricorda i rabat islamici, con luogo di culto e cappella regia. Fu solarium e principale luogo di soggiorno e dimora regia nella campagna orientale della città. Divenne fortezza con gli svevi, gli angioini e gli aragonesi. Venne ceduta da Francesco d’Aragona ai frati teutonici della Magione. Nel sec. XV passò in proprietà alla famiglia Bologna; venne progressivamente trasformandosi in tenuta agricola e rimase bene privato, oggetto di scempio edilizio e di abusivismo, fino al 1990 quando, in parte, fu espropriato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali Regionale, che ne sta curando i restauri. Fu luogo fiabesco, cantato da poeti arabi e viaggiatori, con la sua isola ed il lago su cui su specchiava il Castello, con edifici termali, alimentati da sorgenti d’acqua dolce dal monte Grifone. Un grande parco per la caccia di Re Ruggero ne faceva luogo ammirevole di sollazzo.
Dopo una prima fase di consolidamento e restauro svoltasi negli scorsi anni ’80 stanno finalmente riprendendo i lavori di seconda fase del restauro conservativo, con fondi europei, e quindi di possibile piena fruizione turistico-culturale dell’opera.
Grazie al lavoro già svolto ed ancora da svolgere il Castello di Maredolce si avvia quindi ad essere restituito alla città di Palermo e al mondo, diventando per Brancaccio un’occasione straordinaria di rilancio culturale, sociale, economico del territorio.
Piazza degrado Maredolce
Piazza restauro Maredolce
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Il libro guida “Maredolce”,della cui stampa si è fatta
carico l’UNICOOP di Firenze è il risultato delle
svariate attività condotte nel corso PON 2010 del Piano
Integrato del nostro Liceo,nell’intento più ampio di
riscattare i luoghi del comprensorio del Castello di
Maredolce - Brancaccio dall’incuria e dall’invisibilità,
di valorizzare e rendere fruibile una così preziosa
“risorsa” di un quartiere il cui nome risulta spesso
legato ad azioni malavitose più che ad un potenziale
polo di sviluppo economico e turistico.
Per questo il nostro Liceo ha presentato un progetto di ricerca per studiare il territorio di
Maredolce /Brancaccio per valorizzarlo come distretto culturale e turistico.
La nostra scuola vuole preparare i nostri giovani a questo evento, vuole creare profili professionali ad esso legati, vuole suggerire uno sbocco lavorativo e imprenditoriale nuovo a ragazzi che, da paesi agricoli o da quartieri suburbani, vogliano proiettarsi verso le prospettive di crescita ecosostenibile del terzo millennio.
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LA NOSTRA STORIA
Cartolina celebrativa del trentennale del Liceo Francobollo celebrativo
di Maurizio Matasso Francesca Montagna
I NOSTRI PRESIDI
10 0ttobre 1972: Atto di nascita, come sezione staccata, in orario pomeridiano, presso il “Cannizzaro”, con il nome di IV Liceo Scientifico e sede in via Generale Arimondi.
1973/1974: prima sede storica in via Maggiore Toselli
1974/1975: trasferimento in via Villaermosa
1976/1977: sdoppiamento dell’Istituto in IV Liceo Scientifico e V liceo Scientifico (attuale “Benedetto Croce”) e trasferimento in viale dei Picciotti
1984/1985: nuova denominazione in Liceo Scientifico Statale “Ernesto Basile”.
1987/1988: trasferimento in via San Ciro
Giuseppe Nicosia, Giulio Carlotti, Gaspare Cottone,
Giuseppe Licavoli, Gaetano Priola, Giuseppina Santapà,
Giuseppe Caronna, Luigi Di Salvo, Rosaria Mangano,
G.Battista Puglisi, Salvatore D’Agostino, Giuseppe Pintaldi,
Leonardo Saguto, Vito Lo Scrudato, Angelo Di Vita.
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La scuola si trova in prossimità della via Oreto ed è facilmente raggiungibile mediante i mezzi pubblici da tutta la zona adiacente la stazione centrale ed il Corso dei Mille, come pure dai quartieri di Bonagia, Falsomiele e Villagrazia. Per chi arriva da Bagheria, Misilmeri o Belmonte Mezzagno è la soluzione ideale per i ragazzi che intendono frequentare un Liceo Scientifico dalla storia e dal prestigio dell' "Ernesto Basile"
I due murales realizzati dagli studenti (con un progetto Por in rete nel 2005) sulle pareti esterne dei cortili del Liceo Sc. “E. Basile” di Palermo.
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Il Piano dell’Offerta Formativa costituisce la carta d’identità del nostro Istituto
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
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Particolare di ringhiera scale di Antonino Li Castri
TESTIMONIANDO L'IMPEGNO DI CUI L'ISTITUTO SI FA CARICO NEI CONFRONTI DELL’UTENZA, DIVENTA UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER
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E’ uno strumento dinamico che cresce e si modifica nel tempo con il variare delle esigenze di chi nella scuola studia e lavora e del territorio in cui la scuola opera.
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Il Liceo Scientifico”Ernesto Basile” recepisce il Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei…” e le “Indicazioni nazionali” che definiscono il “Profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale.”
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali.” (art. 2 del “Regolamento” del 15 marzo 2010, recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei)
Profilo educativo, culturale e professionale dello studente del Liceo Scientifico.
Liceo Scientifico
“Il percorso del Liceo Scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8, comma 1).
Il Liceo Scientifico “Ernesto Basile” in applicazione del nuovo ordinamento dei licei, a partire dalle classi prime dall’anno scolastico 2010 - 2011, ha attivato il seguente piano di studi unificato per tutti i corsi:
IL NOSTRO LICEO E LE SUE PROSPETTIVE DI RIFORMA
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PIANO DEGLI STUDI del
LICEO SCIENTIFICO
1° biennio 2° biennio
1°
Anno
2°
Anno
3°
Anno
4°
Anno
5°
Anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 3 3 3
Matematica* 5 5 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze naturali** 2 2 3 3 3
Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore 27 27 30 30 30
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
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Anche quest’anno è stata adottata, per le classi facenti parte del nuovo ordinamento scolastico (primo biennio e secondo biennio) la “settimana corta” . Continuano a frequentare il sabato le quinte classi del vecchio ordinamento. Indirizzo scientifico vecchio ordinamento
ad esaurimento le quinte classi Sezioni Tipologia Sperimentazioni n. ore
settimanali
Sez. A
Sez. B
Sez. C
Sez. D
Sez. F-G
Scienze Disegno-Storia dell'arte -anticipazione al primo anno
Lingua straniera 2 Disegno-Storia dell'arte -anticipazione al primo anno
Matematica con elementi di Informatica (PNI) Scienze -anticipazione al primo anno Disegno-Storia dell'arte -anticipazione al primo anno Matematica con elementi di Informatica (PNI) Scienze -anticipazione al primo anno Disegno-Storia dell'arte -anticipazione al primo anno Corsi tradizionali
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Candelabro di Sergio Barone
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Rossana Chiello
LE NOSTRE SCELTE IN RELAZIONE AI BISOGNI
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Centralità dell’attività didattica ed educatica.
Centralità dell’alunno quale soggetto attivo e interattivo dell’atto educativo.
Correttezza e trasparenza in ogni atto e in ogni momento di vita della nostra scuola.
Valorizzazione della cooperazione, in funzione dell’obiettivo.
Promozione della collaborazione intesa a coniugare I saperi teorici con il lavoro laboratoriale e/o grafico operative.
Promozione delle pari opportunità facendo sì che il nostro Istituto, non solo promuova al suo interno il rispetto dell’art: 3 della Costituzione, ma diventi anche facilitatore di una capillare diffusione della cultura del rispetto e dell’uguaglianza.
Attenzione per le situazioni di svantaggio dei portatori di handicap. Per
il necessario sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio, la nostra scuola si pone come obiettivo un clima di benessere che favorisce l’apprendimento
Istituzione del GLI, ai sensi della C.M. N°8 del 06/03/2013, (Gruppo di
lavoro per l’inclusione) per la rilevazione dei BES (Bisogni educativi speciali) presenti nel nostro istituto.
Istituzione del GLHO (Gruppo di lavoro handicap operativo)
FATTORI DI QUALITÀ
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DISCIPLINE
La formazione di un
cittadino/a
Che ha il diritto di essere soggetto attivo e individuo legittimato a compiere scelte capaci di attribuire valori e significati alla propria esistenza.
Orientamento
Sia nel proseguimento degli studi universitari, sia nell’inserimento nel mondo produttivo attraverso la ricchezza di un sapere pluralistico.
Abitudine al pensiero critico e creativo
Per divenire attivi costruttori delle proprie conoscenze.
Consolidamento di un metodo di studio
Che si fondi soprattutto sull’” Imparare a Imparare ”.
Acquisizione della capacità di leggere e
interpretare il territorio
In termini di patrimonio, di beni culturali, di risorse produttive e quindi di possibilità di sviluppo.
Apertura alla
conoscenza delle altre culture
Come strumento per una rivisitazione della propria storia e della propria identità culturale proiettata in una dimensione europea, con riferimenti particolari alla dimensione euro-mediterranea, come fattore di arricchimento.
Pratica della collaborazione
Come sistema per valorizzare le proprie e le altrui competenze.
Recupero delle situazioni di svantaggio e valorizzazione delle
eccellenze
Attraverso l’azione sinergica delle agenzie formative presenti nella rete territoriale.
Sostegno delle varie forme di diversità,
disabilità o di svantaggio
Attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle diverse situazioni individuali, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza ed emarginazione favorendo un clima di benessere per sviluppare il processo di apprendimento
FINALITÀ FORMATIVE COMUNI A TUTTE LE DISCIPLINE
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STRATEGIE FUNZIONALI ALL'ATTIVITÀ
DIDATTICO-EDUCATIVA
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IL NOSTRO CORO
DIRETTO DAL MAESTRO GIZZI
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OBIETTIVI FINALI IRRINUNCIABILI
Tutte le materie del primo e del secondo biennio concorrono alla formazione del cittadino europeo capace di : 1. Sviluppare una identità personale autonoma, dotata di capacità di discernimento, senso critico, capace quindi di valutare, decidere, scegliere. 2. Sviluppare un’etica della responsabilità personale e sociale. 3. Acquisire una solida cultura di base, tale da offrire gli strumenti indispensabili per una formazione personale o un’eventuale riconversione professionale.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE NEL
CORSO DEL PRIMO BIENNIO E CONSOLIDARE NEL CORSO DI
STUDI
Il nuovo obbligo di istruzione fa esplicito riferimento ad otto competenze chiave di cittadinanza che tutti, oggi, devono acquisire per entrare da protagonisti nella vita di domani: Il termine centrale delle competenze viene definito come: ” comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e personale”; le competenze quindi sono “un’integrazione di conoscenza, atteggiamento, intuizione, abilità con caratteristiche di trasferibilità e di multifunzionalità che si esprime in una pluralità di contesti reali e professionali”
SEZIONE DIDATTICA
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COMPETENZE ABILITA’
Imparare ad imparare Sapere organizzare il proprio apprendimento, individuando e utilizzando varie fonti di informazione ( Area dell’organizzazione del lavoro)
Progettare Sapere elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese. ( Area dell’organizzazione del lavoro)
Comunicare Saper comprendere messaggi di genere e complessità diversi nelle varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi ( Area socio-relazionale)
Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista (Area socio-relazionale)
Agire in maniera autonoma e responsabile
Sapere riconoscere il valore delle regole e sapersi inserire nella vita sociale in maniera responsabile (Area socio-relazionale)
Risolvere problemi Sapere risolvere situazioni problematiche o proporre soluzioni adeguate alla tipologia del problema (Area cognitiva)
Individuare collegamenti e relazioni
Sapere individuare ed elaborare argomentazioni coerenti e collegamenti anche tra diversi ambiti disciplinari (Area cognitiva)
Acquisire ed interpretare l’informazione
Sapere interpretare le informazioni nei diversi ambiti, valutandone l’attendibilità e l’utilità (Area cognitiva)
Queste competenze di cittadinanza possono essere acquisite dai giovani attraverso conoscenze e abilità che si articolano lungo quattro assi culturali cardine. Il nostro istituto, in ottemperanza alle disposizioni ministeriali art.1 della legge 296/06 che ha innalzato l’obbligo di istruzione a 10 anni, e in linea con l’impostazione didattica già presente, si è attivato per integrare nei propri curricoli saperi e competenze recitate nel regolamento ministeriale. In tale documento vengono definite le competenze da conseguire al termine del primo biennio, e del secondo biennio relative a quattro “assi culturali”( linguistico, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale ) e le “competenze chiave di cittadinanza” (imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione ). Il DM n. 139/2007 prevede i suddetti quattro assi culturali. Per la programmazione trasversale per asse culturale si rimanda agli allegati N° 1 per il primo biennio e N° 1.bis per il secondo biennio parti integranti del presente documento, mentre per la certificazione delle competenze del primo biennio si rimanda all'allegato N° 2.
A. Pizzo,Atlantide
a
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VERIFICA
Le verifiche del primo biennio seguiranno la seguente griglia
PROVE INSEGNAMENTI
S O P G
Lingua e letteratura italiana x x
Lingua e cultura latina x x
Lingua e cultura straniera x x
Storia e Geografia x
Matematica* x x
Fisica x x
Scienze naturali** x x
Disegno e storia dell’arte x x
Scienze motorie e sportive x x
Religione cattolica o Attività alternative x
Legenda: S= scritta O= orale P= pratica G= grafica
Le verifiche di conoscenze, abilità, competenze, e capacità degli allievi potranno essere scritte, orali, grafiche e pratiche e consistere in osservazioni sistematiche, da parte dei docenti, questionari di diverso tipo, elaborati scritti di vario genere, elaborazioni di grafici, ricerche individuali e/o di gruppo. Condizioni essenziali per garantirne l’attendibilità sono:
1) Chiarezza nello stabilire cosa si sottopone a verifica; 2) Chiarezza nelle consegne 3) Esplicitazione e condivisione dei criteri di valutazione della prova
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Garantisce
VALUTAZIONE
Allo studente:
Di prendere coscienza delle proprie capacità e competenze
Di prendere coscienza dei propri limiti per superarli
Avendo chiarezza degli obiettivi da raggiungere, di acquisire la consapevolezza dei livelli di conoscenza raggiunti a breve, a medio e a lungo termine
Di rafforzare la motivazione allo studio
Di acquisire la capacità di autovalutarsi
Al docente:
Di controllare l’efficacia della sua strategia didattica consentendogli, laddove se ne presentasse la necessità, di apportare modifiche e correzioni al suo piano di lavoro;
Di aggiornarsi
Alla scuola tutta:
Di autovalutarsi. In tal senso la scuola è attenta, a livello di progettualità, nella ricerca di un criterio di autovalutazione e di autoanalisi che risponda a criteri di semplicità, efficacia e trasparenza
Fasi
1)Valutazione di ingresso
2)Valutazione formativa in itinere
3)Valutazione sommativa quadrimestrale
4)Valutazione sommativa finale
Criteri
Si esprimeranno i consigli di classe tenendo conto di:
1. Situazione culturale di partenza, situazione socio-economica di provenienza, stimoli ricevuti nell’ambiente sociale e familiare.
2. Livello medio della classe.
3. Risultati attesi e obiettivi definiti in sede di programmazione e soglie “minime” definite dai dipartimenti e riportati in allegato .
4. Si farà inoltre riferimento alla griglia di valutazione che riporta la corrispondenza tra voti in decimi e livelli tassonomici di seguito sinteticamente riportata.
5) Assenze in riferimento al monte ore personalizzato
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CORRISPONDENZA TRA VOTI IN DECIMI - LIVELLI TASSONOMICI - LIVELLI DI COMPETENZA
Voto Giudizio Descrittori Livello
Da 1 a 3 Gravemente insufficiente
Impegno: raro o nullo Partecipazione: Passiva o di disturbo
-
Conoscenze: Nulle o molto lacunose e frammentarie
Competenze: Di quanto studiato coglie solo qualche informazione isolata, che non sa inserire in una rete di relazioni. Ha difficoltà di comprensione degli argomenti. Esposizione disorganica e con numerosi e gravi errori che rendono incomprensibile il significato
Capacità: Non esegue correttamente ,neppure in parte le consegne
4 Insufficiente Impegno:Saltuario Partecipazione:Discontinua
-
Conoscenze:Parziali e spesso inesatte
Competenze:
Riesce a cogliere solo qualche semplice relazione tra alcuni degli argomenti studiati.
Ha difficoltà di comprensione degli argomenti
Esposizione stentata, poco chiara,e con errori, talora gravi, di tipo lessicale ortografico e grammaticale
Capacità:Esegue le consegne in modo frammentario, casuale, meccanico e fa errori concettuali, logici e operativi.
5 Mediocre Impegno: Incostante Partecipazione: Discontinua
-
Conoscenze:Approssimative, incomplete e superficiali.
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Competenze: Definisce i concetti in modo approssimativo e/o frammentario; Schematizza parzialmente e solo se opportunamente guidato; Ha qualche difficoltà nella comprensione degli argomenti proposti e nell’ operare collegamenti; Ha qualche difficoltà nell’esposizione,che presenta improprietà ed errori linguistico-espressivi.
Capacità: Sa utilizzare quanto appreso per consegne analoghe solo se opportunamente guidato
6 Sufficiente Impegno:Regolare, nel complesso Partecipazione: Regolare, nel complesso
Minimo
Conoscenze:Generali e,talvolta,possedute a livello minimo.
Competenze: Definisce in modo generico e con imprecisioni lessicali, concetti, leggi, e teorie; Guidato è in grado di analizzare negli aspetti essenziali i dati acquisiti; Nella produzione scritta presenta qualche lieve carenza logico-espressiva; Costruisce inferenze solo se guidato, schematizza contenuti relativi ad ambiti circoscritti.
Capacità: Se orientato sa utilizzare quanto appreso in situazioni nuove
7 Discreto Impegno:Regolare Partecipazione:Collaborativa
Medio
Conoscenze:Possedute in modo chiaro e sicuro, generalmente corrette ed organizzate.
Competenze: È in grado di analizzare i dati acquisiti in modo talvolta esauriente; Definisce con correttezza terminologica concetti, leggi e teorie; Nella produzione scritta non presenta errori linguistico-espressivi Costruisce inferenze sulla base di ipotesi date; Elabora quadri di riferimento in cui interagiscono i diversi ambiti disciplinari; Possiede un metodo di studio efficace.
Capacità:Sa utilizzare quanto appreso in situazioni nuove quasi sempre autonomamente.
8 Buono Impegno:Costante ed efficace Partecipazione: Propositiva
Medio-alto
Conoscenze:Complete ed articolate , possedute in modo chiare , sicuro , approfondito e critico .
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Competenze: E’ in grado di analizzare i dati acquisiti in modo esauriente ; Definisce con correttezza terminologica concetti ,leggi e teorie ; Nella produzione scritta non presenta errori linguistico-espressivi ; Costruisce inferenze sulla base di ipotesi date ; Elabora quadri di riferimento in cui interagiscono i diversi ambiti disciplinari ; Possiede un metodo di studio proficuo
Capacità: Sa utilizzare quanto appreso autonomamente in situazioni nuove; Esprime giudizi adeguatamente motivati
Da 9 a 10
Ottimo Impegno: Assiduo Partecipazione: Costruttiva
Avanzato
Conoscenze: Ampie , complete e ben correlate , arricchite anche con ricerche personali
Competenze: E’ in grado di analizzare i con precisione i dati acquisiti; Definisce in modo puntuale e con rigore terminologico concetti leggi e teorie ; Formula ipotesi e costruisce inferenze ; Perviene ad una nuova struttura organizzata e coerente ; Possiede un’esposizione sicura ed appropriata con padronanza nell’uso del lessico , originalità e creatività .
Capacità: Sa utilizzare quanto autonomamente quanto appreso in situazioni nuove ; Esprime giudizi adeguatamente argomentati ed approfonditi , rivelando notevoli capacità di rielaborazione personale e critica
E.Scordi, Atlantide
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INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI
ITALIANO
Aderenza alla traccia data;
Linea di svolgimento;
Rigore logico e consequenzialità delle argomentazioni;
Correttezza morfologica ed ortosintattica;
Proprietà e ricchezza lessicale;
Approfondimento delle idee e originalità di pensiero;
Coesione e fluidità della forma.
LINGUE STRANIERE
Comprensione e rispetto della consegna;
Pertinenza dei contenuti;
Correttezza grammaticale;
Correttezza lessicale;
Correttezza ortografica;
Capacità di sintesi;
Capacità di rielaborazione personale.
MATEMATICA
Analisi del problema ed impostazione
Uso delle conoscenze nella risoluzione
Procedimento risolutivo
Giustificazione del procedimento risplutivo
Capacità di calcolo e rappresentazioni grafiche
LATINO
Comprensione globale del messaggio del testo.
Livello di fruizione delle strutture morfosintattiche.
Ricodificazione del testo improntata a correttezza espressiva e proprietà lessicale.
Completezza della traduzione
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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9
NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All’alunno che è stato promosso alla penultima classe o all’ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell’anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell’ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno. Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l’esame di Stato. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
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TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 7 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Esami di idoneità
Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5
7 < M ≤ 8 5-6
8 < M ≤ 10 6-8
NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l’ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall’art. 11, comma 8 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Prove preliminari
Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5
7 < M ≤ 8 5-6
8 < M ≤ 10 6-8
NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
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Norme Vigenti :DPR 249/98 - DPR 235/07 - L. 169/08 art. 2 - CM 100/08 - DM n°5 del 16/01/09;
è opportuno riferirsi anche al Regolamento di Istituto art. 23, art 24 – art. 24 bis (voce "sanzioni")
Indicatori e Parametri
Comportamento - rispetto di norme, persone, strutture
Partecipazione - qualità della partecipazione al dialogo didattico – educativo
-qualità della partecipazione ad attività extracurriculari
Impegno - rispetto regolare delle consegne
Frequenza - regolarità nella presenza
- livello di assenze / giustificazioni
- puntualità nell’orario
Posto che:
Per l’attribuzione del 10 è necessaria una valutazione positiva in tutti gli indicatori e almeno la sufficienza in tutte le discipline
Per l’attribuzione del 5 è necessaria una valutazione negativa in tutti gli indicatori
Le note collettive (dell’intera classe) saranno prese in considerazione a discrezione dei singoli CdC
Si individuano i seguenti Criteri di applicazione
Il voto di condotta viene attribuito al singolo sulla base di un giudizio complessivo, possibilmente condiviso, in riferimento agli indicatori su indicati.
2. In caso di disaccordo viene attribuito il voto condiviso dalla maggioranza dei componenti il C.d.C.
3. La valutazione del comportamento deve essere attribuita con fine formativo e tenere conto di un comprovabile percorso di recupero educativo che punti all’inclusione , alla responsabilizzazione e al reintegro salvo i casi in cui gli organi competenti abbiano stabilito la impossibilità di esperire tali percorsi.
VALUTAZIONE CONDOTTA
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4. Ogni voto deriva da comportamenti osservabili, documentabili e non da opinioni.
5. Il C.d.C., nell’attribuzione dei voti, in caso di scorrettezze e mancanze tiene conto della obiettiva e comprovata presa di coscienza da parte dell’alunno dell’errore commesso e del ravvedimento o della reiterazione dello stesso.
6. Ogni comportamento oggetto di procedimento disciplinare segue l’iter previsto dalle norme ed è documentato dagli atti degli Organi Collegiali
Voto Descrittori per l'attribuzione del voto di condotta
10 - Rispetta sempre norme, persone e cose – comportamento esemplare
- Partecipa attivamente in classe in modo propositivo e collaborativo
- Ha partecipato con successo a concorsi e/o ad attività extracurriculari
- Rispetta sempre le consegne, dimostrando sollecitudine, senso di responsabilità e
sensibilità – impegno lodevole
- Frequenta assiduamente e rispetta sempre gli orari*
9 - Rispetta norme, persone e cose – comportamento irreprensibile
- Partecipa con attenzione in classe
- Ha partecipato, distinguendosi, a concorsi e/o ad attività extracurriculari
- Rispetta le consegne dimostrando senso di responsabilità e sensibilità – impegno puntuale e continuo
- Frequenta regolarmente e rispetta gli orari*
8 - Rispetta, di norma, regole, persone e cose – comportamento corretto
- Necessita di qualche sollecitazione / richiamo per partecipare al dialogo educativo – partecipazione recettiva
- Rispetta abbastanza le consegne – impegno buono
- Frequenta in modo abbastanza regolare e, di norma, rispetta gli orari*
7 - Non sempre rispetta regole, persone e cose – comportamento non sempre corretto
- La partecipazione alle attività necessita di frequenti richiami; l’interesse è selettivo
- Rispetta ed esegue le consegne in modo adeguato solo se richiamato/sollecitato – impegno non
sempre costante
- La frequenza e il rispetto degli orari non sempre sono regolari*
6 - Spesso non rispetta norme, persone e cose – comportamento scorretto
- La partecipazione è tendenzialmente passiva e l’interesse selettivo; disturba l’attività
didattica creando un clima poco costruttivo
- Non rispetta le consegne – impegno saltuario e superficiale
- Frequenta in modo irregolare*
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5 Attribuito ai sensi del DM n°5 16/01/09 e del Regolamento d’Istituto Art. 24 puntod).
- Non rispetta norme, persone e cose – comportamento gravemente scorretto
- Partecipa sporadicamente al dialogo educativo e l’interesse è scarso; ha un ruolo
negativo all’interno della classe; reca grave e frequente disturbo all’attività didattica
- Non rispetta le consegne – impegno quasi nullo
- Frequenta in modo irregolare; le assenze sono spesso ingiustificate*
Da 4 a 3 Attribuito ai sensi del DM n°5 16/01/09 e del Regolamento d’Istituto Art. 24 punti d) ed e).
- Comportamento recidivo e privo di reale ravvedimento relativamente alle infrazioni segnalate
nel Regolamento di Istituto Art. 24 punti d) ed e)
Da 2 a 1 Attribuito ai sensi del DM n°5 16/01/09 e del Regolamento d’Istituto Art. 24 punti f) e g)
Per le infrazioni di cui all’art. 24 punti f) e g), constatata l’impossibilità a esperire interventi atti responsabile reinserimento nella comunità scolastica.
Precisazioni per la Valutazione della Frequenza in assenza di comprovate ragioni sanitarie o gravi motivazioni familiari
Frequenza assidua e rispetto degli orari (10):
se il totale di assenze, ritardi e uscite anticipate non supera il limite di quindici (15) per Quadrimestre
Frequenza regolare e rispetto degli orari (9):
se il totale di assenze, ritardi e uscite anticipate non supera il limite di venti (20) per Quadrimestre
Frequenza abbastanza regolare e rispetto degli orari (8):
se il totale di assenze, ritardi e uscite anticipate non supera il limite di venticinque (25) per Quadrimestre
Frequenza non sempre regolare e rispetto degli orari (7):
se il totale di assenze, ritardi e uscite anticipate non supera il limite di trenta (30) per Quadrimestre
Frequenza irregolare e rispetto degli orari (6,5,4):
se il totale di assenze, ritardi e uscite anticipate supera il limite di trenta (30) per Quadrimestre
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Tenuto conto:
Dello statuto degli studenti e delle studentesse DPR 24-6-98
Delle finalità educative e didattiche contenute nel POF
Del DM 9 febbraio 1979 che afferma che al diritto allo studio corrisponde il dovere di impegnarsi per la promozione di sé e per la preparazione ad assolvere i propri compiti sociali e il diritto di conoscere il proprio itinerario di apprendimento;
Della carta dei servizi (DPCM 7-6-95)sez. didattica che considera il CF strumento per responsabilizzare docenti, alunni e genitori riguardo ai compiti di apprendimento che la comunità si attende da e per gli studenti
Si stipula il presente Contratto Formativo tra
-i docenti del CdC della classe di appartenenza
-lo studente assegnato alla classe
-il/i genitore/i dell’alunno firmatario
Si conviene e si stipula quanto segue:
Il Consiglio di Classe si prefigge il conseguimento sia delle finalità educative comuni esplicitate nella programmazione concordata , sia degli obiettivi cognitivo-culturali , conformi al POF ed esplicitate nelle programmazioni disciplinari.
I singoli docenti si impegnano a :
�Proporre, Condividere e Comunicare, alla classe e ai genitori la propria offerta formativa.
Motivare interventi e strategie adattandoli agli stili cognitivi degli allievi oltre che ai loro livelli di partenza.
Esplicitare di volta in volta agli alunni gli obiettivi intermedi e finali oltre ai criteri di valutazione.
Usare un linguaggio che rispecchi il rispetto per ciascun alunno.
Instaurare rapporti di collaborazione costruttiva con i genitori, informandoli periodicamente sull’andamento didattico disciplinare, sulle assenze e sulle proposte dell’ampliamento dell’offerta formativa .
CONTRATTO FORMATIVO
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I singoli alunni informati su curricolo, percorso e fasi di apprendimento si impegnano a:
Frequentare assiduamente le lezioni
Contribuire al meglio, con il loro impegno, all’arricchimento del dialogo educativo
Usare modi di fare e abbigliamento consoni ad un ambiente educativo e adeguati al rispetto di sé, dei compagni ,del personale ATA e dei docenti.
Rispettare tempi e scadenze previste per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal loro curricolo, seguendo responsabilmente le indicazioni di lavoro fornite dai docenti.
Usare un linguaggio che rispecchi il rispetto per ciascun docente, per il personale e per i compagni.
Riferire in famiglia le comunicazioni da parte della scuola e dei docenti.
I genitori rappresentanti di classe si impegnano a
Programmare incontri con gli altri genitori per la socializzazione del presente contratto e della programmazione educativa e didattica o di eventuali problematiche comuni che possono insorgere
Tutti i genitori si impegnano a
Impartire ai figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti.
Garantire un costante controllo della presenza a scuola dei propri figli e della loro proficua partecipazione alle attività scolastiche.
Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo e operando una riflessione costruttiva con i propri figli.
Esprimere, là dove lo ritengano utile, pareri e proposte costruttive per un miglior funzionamento dell’attività educativa.
Stabilire rapporti di collaborazione con i docenti in considerazione del fatto che dalla fiducia e dalla collaborazione nasce una più costruttiva ed efficace azione educativa
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Si stabilisce che la valutazione, funzionale agli obiettivi definiti nelle programmazioni, deve tenere conto
Dei livelli di partenza e delle successive tappe del percorso di apprendimento
Del conseguimento degli obiettivi prefissati
E inoltre nella sua fase finale terrà nella dovuta considerazione anche
Partecipazione al dialogo educativo, interesse e impegno nell’attività di studio.
Frequenza regolare delle lezioni
Rispetto di sé e degli altri
Rispetto dell’ambiente , delle suppellettili e delle attrezzature.
Del raggiungimento almeno degli obiettivi minimi fissati nel POF cui si rimanda (v.allegati al POF)
Per il CdC Il genitore L’ alunno
Il presente contratto formativo viene stipulato tra genitori allievi e docenti nei primi giorni di scuola dal coordinatore a nome dell'intero C.d.Cl.e dalla classe nel suo insieme.
Esso consente di esplicitare, secondo trasparenza, la natura degli impegni reciproci, e al tempo stesso a chiarire e sottolineare "l'etica dell'Impegno e della Responsabilità" che deve caratterizzare i rapporti all'interno della Comunità Scolastica e non solo.
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Consiglio dell'Istituzione scolastica
Dirigente Scolastico
Gruppo tecnico
Docente vicario e docente collaboratore
Staff di dirigenza
COMPITI E FUNZIONI
Organo di governo della scuola, dura in carica tre anni. E’ presieduto da un genitore eletto ed è composto da DS, DSGA, 8 docenti, 2 rappresentanti del personale ATA, 4 rappresentanti dei genitori, 4 rappresentanti degli alunni .
Per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita della scuola,ha potere deliberante nei limiti della disponibilità del bilancio.
Ha potere consultivo per quanto riguarda la formazione delle classi, orario delle lezioni, andamento didattico e amministrativo.
E’ coadiuvato dalla giunta esecutiva che, composta da DS, un docente , uno studente, un genitore , un rappresentante del personale ATA, tra quelli già facenti parte del CIS, svolge il lavoro preliminare ed esegue le delibere.
Responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio, assicura la gestione unitaria dell’Istituzione e ne ha la rappresentanza legale.
Composto da Dirigente Scolastico (coordinatore), Docente Vicario, Docente Collaboratore, DSGA, Funzioni strumentali, Coordinatore sistemi informatici, RSU, Responsabile sicurezza, i quali cooperano, fatte salve le loro specifiche funzioni, ad armonizzare le esigenze didattiche e amministrative della segreteria con quelle educative e didattiche dell’utenza;concorrono inoltre a verificare e a garantire di tempo in tempo la sicurezza in situazione di emergenza.
Scelti dal Dirigente costituiscono insieme a lui lo staff di direzione. Hanno il compito di garantire il funzionamento organizzativo e dei tempi della didattica.
E' l'organismo di sintesi e di raccordo dei gruppi Tecnico e Scientifico
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Dirigente dei servizi generali e amministrativi
Responsabile dei servizi di sicurezza
Funzioni strumentali
Gruppo Scientifico
Organizza i lavori della segreteria amministrativa e didattica e del personale ATA, sentite eventuali esigenze di ordine educativo e didattico.
Predispone le norme di prevenzione dei rischi e concorre a verificare i comportamenti nella gestione delle emergenze.
Designate dal Collegio docenti nel numero di anno in anno convenuto in risposta ai bisogni dell’Istituto, offrono il loro patrimonio professionale per ottimizzare: la gestione e l’attuazione del POF, la cura dei rapporti con le famiglie, la collaborazione con Enti e Istituzioni esterne per quanto concerne attuazione di Progetti e ampliamento dell’Offerta Formativa. Per l’anno 20013/14 sono individuate n° 5 Aree di Intervento.
Dirigente Scolastico (coordinatore),Coordinatori Dipartimenti, Coordinatore POF, Funzioni Strumentali, Coordinatore dei sistemi Informatici, Referente dispersione, Responsabile Biblioteca.
Ha la funzione di conoscere il Sistema Scuola nei suoi punti forti e deboli, determina gli obiettivi prioritari e dà suggerimenti per l’utilizzo delle risorse;coordina i vari aspetti della innovazione didattica, metodologica e organizzativa;promuove condivise iniziative eattività per implementare l’offerta formativa.
Competenze:
Esamina, coordina e valuta le proposte dei dipartimenti sulla base delle risorse disponibili.
Elabora con il DS la pianificazione annuale delle attività di Istituto, previa conoscenza delle risorse disponibili.
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Dipartimenti
Gruppi Disciplinari
Sono costituiti dai docenti della stessa disciplina
Competenze:
Individuano obiettivi minimi e saperi essenziali Forniscono criteri, metodologie e strumenti per facilitare l’apprendimento.
Elaborano moduli di recupero o potenziamento delle competenze. Elaborano e condividono criteri di valutazione
Propongono libri di testo tenendo conto della scansione dei contenuti indicate nel POF e dei tetti di spesa previsti in stretto collegamento con i Consigli di Classe
Si individuano quattro aree dipartimentali:
1. Didattica della Comunicazione: Area linguistico-letteraria e artistico espressiva.
2. Didattica matematico-scientifica: Area matematica, fisica, chimica e scienze naturali.
3. Didattica delle Scienze Storico-filosofico-sociali: Area della storia, educazione alla Cittadinanza, filosofia e geografia
4. Problematiche giovanili: Area della promozione attraverso l’esercizio fisico, l’educazione alla salute, CIC (Centro di informazione e consulenza), GLI (Gruppo lavoro per l’inclusione), GLHO (Gruppo lavoro handicap operativo) Integrazione culturale e dei diversamente abili, cura della dispersione scolastica, Orientamento e riorientamento.
Competenze dei dipartimenti:
Assumono le finalità del POF
Individuano conoscenze – competenze - capacità comuni alle discipline dell’area specifica;
Individuano e propongono prove trasversali finalizzate alla valutazione di competenze e capacità e al miglioramento degli standard;
Formulano proposte per l’apprendimento disciplinare e interdisciplinare.
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Collegio dei Docenti
Consiglio di classe
È composto dal personale docente di ruolo e non in servizio presso l’Istituto e attua i seguenti adempimenti.
Approvazione del POF Scelta della divisione dell’anno scolastico
Adozione dei libri di testo Elezione dei propri rappresentanti nel CIS
Scelta delle classi o sezioni per l’inserimento di eventuali alunni diversamente abili Valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica
Adozione di sperimentazioni metodologico-didattiche Esprime parere obbligatorio ma non vincolante sull’adozione di sperimentazioni e innovazioni, sui criteri per la formazione e la composizione delle classi, sui criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi, sulla designazione di direttori di laboratorio, di biblioteca, di commissioni, di gruppo CIC, sulla valutazione e documentazione dei risultati della sperimentazione, in materia di aggiornamento autogestito.
Promuove iniziative di aggiornamento per i docenti dell’Istituto Programma e attua iniziative per il sostegno degli alunni diversamente abili
Nell’adottare le proprie deliberazioni il CdD tiene conto delle proposte e dei pareri dei CdC
E’ costituito dai docenti della classe, eventuali docenti di sostegno,due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti. È presieduto dal Dirigente o da un docente da lui delegato.
Competenze analisi delle condizioni di partenza; programmazione didattica ed educativa; individuazione di criteri collegiali di valutazione; valutazione formativa e sommativa;
Ha potere deliberante per la valutazione quadrimestrale e finale Esprime parere obbligatorio ma non vincolante per l’adozione di libri di testo e strumenti didattici specifici.
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Coordinatore del consiglio di classe
Predispone i lavori per il consiglio di classe e suggerisce al D.S. eventuali argomenti da mettere all’o.d.g.;
Coordina la programmazione educativa e didattica della classe tenendo conto delle progettazioni individuali dei colleghi del C. d.C.;
Stende la programmazione concordata del C.d.C. sulla base delle indicazioni collegiali riportate dal segretario nel primo verbale dell’anno e la socializza con le componenti genitori e alunni nelle sedi opportune;
Presiede le sedute del C.d.C. in assenza del preside;
Raccoglie i nominativi degli alunni da indirizzare ai corsi di recupero nelle varie discipline e ne dà comunicazione all’organizzatore degli stessi;
Si fa portavoce del C.d.C. per concedere agli alunni il nulla osta alla partecipazione a progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa e attiva, all’interno del CdC riflessioni sulle eventuali ricadute all’interno delle attività curricolari ;
Tiene i contatti con le famiglie relativamente all’andamento didattico disciplinare degli alunni, quando è il caso facendosi portavoce del C.d.C.;
Richiede la convocazione di C.d.C. straordinari su sollecitazione di alunni, genitori o docenti;
Raccoglie e consegna al responsabile unico, gli attestati di partecipazione utili per la valutazione del credito formativo e scolastico;
Compila mensilmente la parte del registro di classe relativa alle assenze e ai ritardi degli alunni e ne da comunicazione alle famiglie nei casi previsti dal regolamento di Istituto;
Raccoglie le firme di presenza dei genitori ai ricevimenti e ne consegna copia alla F.S. Area 1
Segnala esclusivamente al Referente contro la Dispersione casi di frequenza irregolare o assenze prolungate per stabilire interventi adeguati
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Segretario del Consiglio di classe
Stende tempestivamente i verbali degli incontri dei C.d.C. e li archivia insieme ad eventuali citate pezze d’appoggio nel registro dei verbali della cui tenuta è responsabile. Si suggerisce che gli allegati non siano mai costituiti da fogli volanti ma che si rendano “parte integrante” del registro. Stende con cura il verbale con le indicazioni programmatiche fornite dai singoli docenti in apertura d’anno e ne consegna copia al coordinatore che, su questa base potrà stendere la programmazione concordata.
Raccoglie le programmazioni didattiche dei singoli docenti, delle quali consegna copia al Coordinatore e le allega al verbale relativo alle indicazioni programmatiche del C.d.C. .
Cura la raccolta delle tabulazioni dei risultati dei test di ingresso delle classi Prime e Terze e la relativa consegna alla funzione strumentale dell’Area 1.
Consegna a fine anno, alla Funzione strumentale dell’area1 un floppy o CD con tutti i verbali delle sedute ordinarie e straordinarie dei C.d.C. perchè entrino a far parte dell’archivio informatico. Comunica al D.S. le iniziative extracurricolari concordate dal C.d.C. e cura i raccordi tra alunni e D.S. per quanto concerne i viaggi di istruzione Comunica alla segreteria i risultati delle prove per la sospensione del giudizio, ne riporta notizia nel relativo verbale e cura la corretta stesura delle lettere alle famiglie.
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SEZIONE PROGETTUALITÀ
ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Progetti istituzionali e di potenziamento
N.B. Sono previste uscite e visite guidate proposte dai c.d.c. e approvate dal collegio docenti.
Corsi di recupero dal mese di ottobre per gli alunni promossi a settembre con necessità di ulteriore rinforzo
Progetti di orientamento: "Orienta Sicilia”, “Progetto incontro tendenza”, “incontri con vari dipartimenti” (ex atenei)
Per il protocollo d’intesa:
Progetto "FILKAM CHIODO" di lotta olimpica e pesistica
Progetto “ Maredolce” in rete con scuole università ed
associazioni culturali del territorio
“ Mandarinarte”
“Officine studi Medievali” per l’anno scolastico 2014-15
Una rete per MAREDOLCE codice F-3-FSE-2013-122,
progetto in rete con le scuole “P.Puglisi”, “D.Dolci”
“Quasimodo”, “E. Basile”.
( alla luce delle nuove direttive del Gruppo di Gestione del PON F-3 “Una rete per Maredolce” – PON - “Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo – Obiettivo Convergenza -Asse I-Capitale Umano-Priorità n.1 del QSN Miglioramento e Valorizzazione delle risorse umane - n. 2007 IT 05 PO007, Azione F-3-FSE – 2013 – 122 si sono dovute apportare delle modifiche al progetto riguardanti i percorsi destinati agli allievi e ai giovani drop out pur mantenendo la struttura originaria del progetto in riferimento ai moduli laboratoriali, per garantire ai corsisti un numero di ore adeguate di accoglienza e potere meglio essere seguiti nel percorso formativo. Questa rimodulazione è stata deliberata dal collegio docenti)
Al Fawarah e centro Padrenostro
Collaborazione con AIASEC
Collaborazione con l’università – Dipartimento di fisica
Convenzione con il conservatorio per corsi di strumenti musicali
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Ytia-young Talent’s Informal Accademy
Progetto in lingua con il “gruppo della rosa gialla” (ragazzi dai 14 ai 23 anni con laboratori di danza, teatro, canto)
Progetto regionale con attività per la formazione civile degli alunni
Planetario
Attività in collaborazione con l’Università: “Esperienza insegna” , “Settimana della diffusione scientifica”
Settimana della scienza
Primavera della scienza
Olimpiadi di Matematica
Olimpiadi di Italiano
Attività teatrali classiche (Siracusa e Tindari)
Prove Invalsi
Stages linguistici
“Palchetto Stage” (Spettacoli in lingua straniera)
“William Sharp” concorso di lingua per gli alunni
Progetti COMENIUS : Turchia-Italia-Norvegia
ERASMUS Partenariato strategico azione KA2 “Idea workshop”
(a.s. 2014-15)
ERASMUS PLUS Partenariato strategico azione K1 “Salute e ambiente” (a.s. 2014-15)
Mostra di pittura presso i locali Super flash a piazza Castelnuovo di Palermo
Progetto “ Avviamento al Latino”
Progetto “Percorsi di cittadinanza”
Progetto: “Sport a scuola”
Teatro e crescita umana
Attività teatrali con Al Fawarah
I criteri per la designazione dei Docenti interni e del personale scolastico nei progetti
PON, POR e IFTS saranno oggetto di contrattazione integrativa con la RSU.
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La selezione avverrà sulla base dei seguenti criteri con approvazione degli OO.CC. : ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Voto di laurea distinto in fasce di punteggio diversificato; (min 4 punti -max 24
punti) Altra Laurea Specifica afferente alla Tipologia del Corso, Dottorati, Master,
Specializzazioni, Corsi di Perfezionamento, Corsi di Formazione o di aggiornamento della durata di almeno 15h; (max punti 16)
ESPERIENZE PROFESSIONALI
Esperienze maturate nello stesso ruolo in progetti PON-POR-IFTS (ogni esperienza
di almeno 30h cumulabile in diversi anni ; ( max punti 30)
Competenze informatiche con rilascio di certificazione finale a seguito di esame; ( max punti 30)
Turnazione
N.B.
a. Non potrà essere attribuito più di un corso al singolo docente ovvero in assenza di candidature potranno essere assegnati più tutoraggi allo stesso docente;
b. A parità di punteggio l’incarico verrà assegnato al docente più giovane;
Legge Regionale del Maggio 2011 In merito alla Legge Regionale n° 9 del 31 maggio 2011 “Norme sulla promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole”, la nostra scuola prevede la partecipazione a visite guidate, spettacoli (cinema e teatro) musei ed iniziative che concorrono allo studio e all'approfondimento della conoscenza del territorio, delle tradizioni e della lingua della regione Sicilia.
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AREA ATTIVITA' NON ISTITUZIONALI (ampliamento P.O.F.)
L’attività oggetto del presente Piano Integrato è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo nell'ambito del Programma Operativo Nazionale“Competenze per lo sviluppo 2007-2013” a titolarità del Ministero della Pubblica Istruzione – “Direzione Generale per gli Affari Internazionali ". Uff. IV - Programmazione e Gestione dei Fondi strutturali europei e nazionali per lo Sviluppo e la Coesione Sociale
Il Piano Integrato di Istituto, finanziato con i Fondi Europei prevede PROGETTO FESR A-2–FESR 06 – SICILIA – 2012 – 796
“SCUOLA MODERNA”
PROGETTO PON
Codice del progetto F-3-FSE-2013-122, Una rete per MAREDOLCE
progetto in rete con le scuole “P.Puglisi”, “D.Dolci” “Quasimodo”,
“E. Basile”.
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PROGETTI PON
Codice del progetto- C-1-FSE-2013-2108
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad apprendere, competenze sociali
Titolo
Caratteristiche corsi Destinatari
Patente Ecdl per il mio futuro
Attività laboratoriali volte ad imparare ad usare il pc con software open source e conseguire la certificazione ECDL (50 h)
Alunni triennio
Sicilianamente Attività laboratoriali incentrata su canto e rappresentazione grafica per scoprire tutte le tradizioni siciliane ormai in disuso. (30 h)
Alunni biennio
Tipologie di scrittura Attività laboratoriali con l’obbiettivo di migliorare e sviluppare le conoscenze sulle varie tipologie di srittura. (30 h)
Alunni triennio
Le basi della lingua italiana: comprensione e rappresentazione di testi
Attività laboratoriali volte a migliorare le abilità e la capacità di comprensione e di utilizzo della lingua italiana. (50 h)
Alunni biennio
Mad about English (B1)
Attività laboratoriali con docenti madre lingua con l’obbiettivo di potenziare le competenze linguistiche acquisite. È prevista la certificazione B1. (50 h)
Alunni triennio
Englishful B2
Attività laboratoriali con docenti madre lingua con l’obbiettivo di acquisire una certificazione spendibile in campo professionale in Italia e all’estero. E’ prevista la certificazione B2. (50 h)
Alunni triennio
Laboratorio di Elettromagnetismo
Attività laboratoriali con l’obiettivo di acquisire conoscenze approfondite su argomenti di fisica (30 h)
Alunni triennio
Le basi della matematica
Attività laboratoriali volte a recuperare le abilità di base e sviluppare le conoscenze matematiche per chi ha difficoltà nella disciplina. (30 h)
Classi seconde
L’esame di matematica
Attività rivolta all’analisi e all’approfondimento relativa alla prova dell’esame di stato. (30 h)
Classi quinte
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L’esame di matematica
Attività rivolta all’analisi e all’approfondimento relativa alla prova dell’esame di stato. (30 h)
Classi quinte
La selezione degli esperti esterni avverrà tramite Bando interno, per valorizzare al meglio le risorse professionali interne.
Bando esterno, tramite il sito della scuola ed intranet.
Tali figure saranno:
Docenti universitari con titoli culturali e professionali coerenti.
Liberi professionisti con titoli culturali e professionali coerenti.
Docenti scolastici con titoli culturali e professionali coerenti
Attività culturali
SONO PROGRAMMATE PERIODICAMENTE ALTRE ATTIVITA’ E VISITE DAI C.D.C E APPROVATE DAL COLLEGIO DEI DOCENTI A SUPPORTO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
MODALITÀ E CRITERI
Devono essere - Coerenti con le linee guida del P.O.F. e con la programmazione disciplinare e di classe. - Fattibili relativamente a tempi e luoghi - Efficaci relativamente al percorso formativo - attuabili con ridotto aggravio di spesa
Possono essere proposte - da un solo docente - da un Consiglio di Classe
Coloro che propongono dovranno: - Richiedere autorizzazione al Dirigente Scolastico - darne comunicazione al C.d.C.( se si tratta di un docente) - organizzare l’attività in stretta collaborazione con il responsabile per le attività culturali FS area 2 - scrivere tempestivamente sul registro di classe giorno ed ore dell’impegno.
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Di seguito sono elencatile attività previste per l’anno scolastico in corso: Visita Planetario
Visita a Marsala e isole dello stagnone
Visione di vari film e spettacoli teatrali
Approfondimenti multidisciplinari (I tuoi passi)
Visita al museo Doderlein
Visita naturalistica allo Zingaro
Palermo scienza
Ciclo del Natale (Monreale, Palermo)
Incontro con l’autore di “Scimmie”
Mattinate del FAI
Visita a Messina e Reggio Calabria
Viaggio in Puglia
Incontro con il giudice Conti
Restauro del libro ( biblioteca nazionale )
Polizia scientifica/CNR (DNA)
Università (Palermo scienza, Esperienza insegna)
Conferenze in inglese
Percorso festa Santa Rosalia
Palchetto stage
Visita al museo mineralogico Mottura CL
Visita all’osservatorio di Roccapalumba
Escursione sull’Etna
Visita a Palermo “Liberty”
Siracusa (Teatro greco)
Viaggio di istruzione in una capitale europea oppure in Umbria o nelle Marche o in Puglia o a Londra o a Parigi
Orientamento
Osservatorio villa Filippina
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Riserva saline e isola di Mozia – nave punica
Visita giornalistico sportiva – TGS studio ( stadio di Palermo)
Visita all’orto botanico
Visita Arabo Normanna
Visita al centro di biotecnologia
Orientamento “villa Lampedusa”
Visita al museo di arte moderna
Visita Solfara, Trabia, Tallarita
Attività ludico-sportivo
Visita alla Palermo Barocca
Visita al palazzo Steri
Visita al museo Gemellaro
Incontri “Navarra”
Visita a villa Pantelleria
Visita a Pantalica /Agrigento / giardino di kolimbetra
Visita a Palermo “Le vie del Tesoro”
Orientasicilia
Partecipazione a programma televisivo
Visita alla palazzina cinese
Visita guidata all’aeroporto militare di Birgi nell’ambito dell’attività di orientamento
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Gruppi di lavoro
GLI: Gruppo di lavoro per l’inclusione, per la rilevazione dei BES (bisogni educativi speciali)
GHLO: Gruppo di lavoro Handicap operativo In allegato viene inserito il modello PAI (piano annuale per l’inclusione) per il rilevamento dei BES (bisogni educativi speciali) La scheda di rilevazione dei bes è:
SCHEDE PER LA RILEVAZIONE DEI BES
CONDIZIONI FISICHE
MOLTO
ABBASTANZA
POCO
PER NIENTE
L'alunno ha qualche difficoltà originata in questo ambito specifico? Es: malattie croniche o acute oppure fragilità, debolezza con altre condizioni biologicamente significative
STRUTTURE CORPOREE
L'alunno ha qualche difficoltà originata da deficit in una o più delle funzioni corporee
CAPACITA' PERSONALI
capacità di apprendimento e capacità di comunicazione capacità di condurre autonomamente delle routine capacità di organizzarsi, autonomia personale interazioni e abilità sociali
COMPETENZE SCOLASTICHE
L'alunno incontra delle difficoltà negli apprendimenti curricolari? In particolare, si registrano carenze nelle competenze dell'area linguistica, logico-matematica, antropologica e sociale, nell'educazione motoria, nelle lingue straniere e comunque in ogni ambito disciplinare previsto dal curricolo di ogni livello di scolarità?
CONTESTO AMBIENTALE
L'alunno sembra presentare un contesto ambientale familiare problematico? L’alunno sembra inserito in un contesto ambientale extrafamiliare problematico?
CONTESTO PERSONALE
L'alunno presenta qualche problema nei fattori contestuali di tipo psicologico, affettivo, relazionale e comportamentale che mediano lo sviluppo e l'apprendimento, in particolare la motivazione, l'autostima, le emozioni,l'autoefficacia e i comportamenti problematici?
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DISTURBI COMPORTAMENTALI
L'alunno presenta comportamenti problema in classe? I comportamento si presenta disturbato con tutti i docenti? I comportamenti problematici emergono anche nella relazione con i pari?
Lotta contro la dispersione PARTECIPAZIONE
A PROGETTI PON E POR
Recupero competenze Recupero motivazione
MONITORAGGIO BISOGNI Osservazione
Somministrazione test
INTERVENTI
Recupero in particolari discipline (v. Apposito riquadro);
Cura dei rapporti con le scuole Medie relativamente al possesso dei prerequisiti
Contatti con le famiglie
Sportello CIC
Gruppo di lavoro per alunni con bisognoi educative speciali
VALUTAZIONE
Risultati individuali Efficacia degli interventi Individuazione errori Eventuale riprogrammazione Eventuale riorientamento
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PIANO DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO
Secondo la vigente normativa e in funzione del budget di cui l'Istituto dispone annualmente,
si attueranno corsi di recupero extracurricolari generalmente per il Latino, per la Matematica
e, meno frequentemente, per la Fisica (discipline nelle quali più studenti incontrano maggiori
e più diffuse difficoltà).
Per le altre discipline, si realizzeranno percorsi alternativi, con strategie e metodi
appositamente studiati e progettati già in fase di programmazione del Piano di lavoro
Annuale.
Tali attività di recupero si svolgeranno in ore curricolari e potranno utilizzare il 20% del
monte ore quadrimestrale previsto per ogni disciplina.
Obiettivo fondamentale del corso di recupero sarà la prevenzione e/o il superamento delle
carenze disciplinari nei tre momenti fondamentali: dopo il test di ingresso e successivamente
alla fine del primo e del secondo quadrimestre
Supporto
Per quanto riguarda lo studio autonomo, i docenti, daranno a ciascun allievo il necessario
supporto e orientamento e nel caso di alunni in difficoltà o disagio giovanile il consiglio di
classe si avvarrà del supporto del cic (centro informazione e consulenza) che è l’istituzione
deputata al benessere scolastico, formata da alcuni docenti e da una psicologa del sert.
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ORIENTAMENTO-RIORIENTAMENTO E CONTINUITA’ Le attività connesse all’Orientamento e alla Continuità puntano a dare all’allievo da una parte capacità di decidere consapevolmente del proprio futuro, dall’altra a garantirgli una continuità formativa sia tra i vari ordini di studi, sia nel passaggio da una classe all’altra
OBIETTIVI Fare in modo che l’alunno :
Comprenda il proprio stile cognitivo
Abbia una corretta visione del mondo esterno
Si orienti consapevolmente nella società
Comprenda i mutamenti socio-economici e vi si adegui
Partecipi attivamente nei diversi contesti
Acquisisca una immagine positiva di sé
Operi scelte autonome
Autovaluti il proprio operato e corregga i comportamenti errati
Sia in grado,opportunamente guidato, di prendere in considerazione nuove scelte
Attività
A breve termine
Accoglienza alunni delle scuole medie per far conoscere l’offerta formativa ;
Incontri con personale dell’Università per informare sulle opportunità post-diploma.
A medio termine
Contatti con i docenti delle scuole medie del bacino di utenza per progettare e programmare insieme.
A lungo termine
Monitoraggio ( se possibile ) del successo formativo o professionale post-diploma come verifica dell’efficacia dell’azione educativa
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SPORTELLO DI ASCOLTO PER ALUNNI E GENITORI
C.I.C. Centro di Informazione e Consulenza
rivolto ad alunni , genitori e docenti; teso a facilitare il superamento delle problematiche adolescenziali e il rapporto Scuola-Famiglia
Attività del gruppo CIC in collaborazione con il Se.R,T
Ascolto individuale rivolto agli alunni �Consulenza per le famiglie
Risposta a problematiche di gruppo emergenti in itinere
Attivazione per alunni, genitori e docenti, di progetti volti alla promozione del benessere a scuola
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RISORSE UMANE
FUNZIONI STRUMENTALI
FS 1 MARIA ANTONIETTA PERRONE Coordinamento POF e autoanalisi d’istituto
• Coordinare e gestire la redazione e la pubblicazione del P.O.F.
Tenere i contatti con i coordinatori dei C.d.C. e dei Dipartimenti per la formulazione di programmazioni rispondenti alle indicazioni del P.O.F.
Curare l’aggiornamento della riforma scolastica
Predisporre l’autoanalisi d’Istituto
Raccordare tutte le attività progettuali( PON, POR, FESR e FIS con le attività curriculari
Curare i rapporti con l’Università per il TFA in raccordo con la FS 5
Collaborare con le altre FFSS
FS 2 LOREDANA GIUDICE Coordinamento interventi e servizi per gli studenti
• Coordinare le attività curricolari ed extracurricolari riguardanti gli studenti
Coordinare le attività di recupero e orientamento
Sostegno alle proposte e alle iniziative presentate dagli studenti
Coordinare iservizi socio-psicopedagogici (C.I.C) e dispersione
Collaborare con le altre FFSS
SEZIONE RISORSE
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FS 3 MARIA SCAGLIONE Coordinamento rapporto con l’esterno (enti pubblici, aziende, associazioni ,università)
Coordinare i rapporti con Enti Pubblici, aziende, associazioni e organizzazioni umanitarie
Coordinare i rapporti con studenti di altre scuole italiane o estere nell’ambito della legalità
Individuare progetti PON,POR, FESR e FIS e proposte dall’esterno e dal territorio
Monitoraggio delle attività curriculari ed extracurriculari
Collaborare con le altre FFSS
FS 4 ALESSANDRO CHIOLO Coordinamento degli eventi culturali e dei contatti con l’estero
Elaborare, proporre, coordinare e comunicare eventi artistici, teatrali, musicali culturali, cinematografici
Pubblicizzare prodotti relativi alle attività culturali e artistiche
Istaurare rapporti con il territorio in tema di beni culturali e artistici
Collaborare con le altre FFSS
FS 5 PIETRO AIENA Supporto all’utilizzo delle nuove tecnologie , organizzazione della documentazione didattica e ampliamento del POF (PON, POR e FERS)
•Gestire , utilizzare e promuovere l’aggiornamento delle tecnologie informatiche e multimediali
Supportare il lavoro informatico dei docenti
Predisporre strumenti multimediali e promuovere iniziative didattiche in rete
Promuovere e realizzare la comunicazione informatizzata a tutto il personale scolastico
Collaborare con le altre FFSS
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COMMISSIONI Attività sportive: Docenti di Ed. Fisica
Attività teatrali: La China Scaglione, Bugio
BES-GLI : Collaboratrici, F.F.S.S. , docenti di religione, docente di sostegno
Certificazione linguistica: Cinà, Lo Nigro
Dispersione: Conte, Napoli M., Rusciano
ECDL: Aiena, Perrone
Elettorale: proff. Calabrò, Paladino, Burgio
Invalsi: Mauro, Lipani
Orario: D.S. e Collaboratrici
Organo di garanzia: Di Benedetto, Rusciano, Paladino
Orientamento e continuità: proff. Aiena, Bucca, Giudice, Sanna, Scaglione, Toto, Perrone, Burgio
Plico Web: Napoli M., Rusciano
Privacy: Aiena, Napoli M., Rusciano
Progetti internazionali e stages all’estero: Docenti di lingua.
Viaggi di Istruzione: Lo Nigro, Filippone, La China, Ciziceno
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REFERENTI Attività coreutiche e musicali: Giudice
Attività sportive: Buttitta
Avviamento al latino: Clesceri
CIC E Dispersione: F.S.2
Educazione all’ambiente ed alla salute: Bucca
Educazione alla cittadinanza e all’interculturalità: Di Benedetto
Educazione stradale e primo soccorso: Benanti
Gestione sito: Aiena
GOSP: M.Napoli, G Rusciano
Invalsi: Mauro
Inventario: D.S.G.A.
Maredolce: Scaglione
Olimpiadi d’italiano: Clesceri
Olimpiadi di matematica: proff. Anzalone, Lamendola
Orientamento: Di Pace
Palermo scienza: Sanna
Pari opportunità e diritti umani: La China
POF e Autovalutazione d’istituto: F.S.1
Potenziamento e recupero: F.S.2
Progetti internazionali e stages all’estero: Ciziceno
RESPONSABILI DI SETTORE
Biblioteca: prof.ssa Vicari.
Palestre: prof.ssa Giusi Benanti
Laboratorio di fisica: prof. Giuseppe Napoli
Laboratorio di fisica 2: prof.ssa. Antonietta Sanna
Laboratorio di Chimica: prof.ssa Rosalba Bucca
Laboratorio di informatica: prof.Pietro Aiena
Laboratorio di lingue: Prf.ssa Cinà
Laboratorio di disegno: Prof.ssa Bugio
Sostituzione e coordinamento sabato: Prof. Aiena
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ELENCO DEI COORDINATORI E DEI SEGRETARI
ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014
CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO
I A ANZALONE FILIPPONE
II A NAPOLI MARG. BENANTI
III A LA CHINA TRIOLO ARIANNA
IV A DI PACE DI BENEDETTO
V A SCAGLIONE TOTO
I B TOTO GAETA
II B OLIVERI MAROTTA
III B CLESCERI TRIOLO
IV B LO NIGRO CHIOLO
V B BUCCA ANZALONE
I C OLIVERI DE FRANCISCO
II C GIUDICE CINA’
III C DI FIORE CORONA
IV C MAURO BUTTITTA
V C CINA’ AIENA
I D VICARI PERRONE
II D PERRONE PALADINO
III D PALADINO MURATORE
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IV D LAMENDOLA BURGIO
V D BUTTITTA DI PACE
I E CALABRO’ SANNA
II E RUSCIANO OLIVERI
I F VICARI GIUDICE
IV F LAMENDOLA TOMASINO
V F LA CHINA MANNINO
IV G LIPANI CONTE
V G CIZICENO CASTRO
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Orario di ricevimento docenti (previo appuntamento)
AIENA PIETRO MARTEDI 10.15 - 11.05 LIPANI GIUSEPPA MARTEDI’ 09.15 - 10.15
ANZALONE FRANCA MARTEDI 11.15 - 12.15 LO NIGRO MARIA VENERDI’ 11.15 - 12.05
BENANTI GIUSEPPA RITA VENERDI’ 11.15 - 12.15 MANNINO BENEDETTA LUNEDI’ 11.15 -12.15
BUCCA ROSALBA VENERDI’ 11.15 - 12.15 MAURO GIUSEPPINA VENERDI 10.15 – 11.15
BURGIO MARIA LUISA GIOVEDI 10.15 - 11.05 MONTAGNA CARMELO SABATO 10.15 - 11.15
BUTTITTA SILVANA MERCOLEDI 11.15 - 12.15 LO PICCOLO ROSALIA GIOVEDI’ 10.15 - 11.05
CALABRO’ LUCIA MARTEDI 12.15 – 13.15 MAROTTA MARIA LUNEDI’ 12.15 -13.15
CASTRO CARMELA GIOVEDI’ 11.15 - 12.15 MURATORE MAURIZIO MERCOLEDI 09.15 - 10.15
CHIOLO ALESSANDRO LUNEDI 09.15 – 10.15 NAPOLI GIUSEPPE MERCOLEDI 10.15 - 11.05
CINA’ MARIA CONCETTA MARTEDI 12.15 - 13.15 NAPOLI MARGHERITA VENERDI’ 11.25 - 12.15
CIZICENO NICOLINA LUNEDI 11.15 – 12.15 PALADINO LUCREZIA MERCOLEDI 11.15 – 12.15
CLESCERI CATERINA MARTEDI 11.15 – 12.15 PERRONE M. ANTONIETTA MARTEDI’ 11.15 - 12.15
COLANTONI MARIA RITA MARTEDI 10.15 - 11.15 RUSCIANO GRAZIA MARTEDI’ 11.25 - 12.15
CONTE MARIA PATRIZIA MARTEDI 10.15 - 11.15 MESSINA ROBERTO MARTEDI’ 11.25 - 12.15
DE FRANCISCO FRANCESCA LUNEDI 11.15 – 12.15 SANNA ANTONIETTA MERCOLEDI 11.15 -12.15
DI BENEDETTO M. RITA MERCOLEDI’ 11.15-12.15 SCAGLIONE MARIA VENERDI 09.15 – 10.15
DI FIORE ROSARIA LUNEDI 10.15 – 11.15 TOMASINO FABIO GIOVEDI’ 11.15 – 12.15
GAETA PAOLA GIOVEDI 11.15 - 12.15 TOTO MARIA MERCOLEDI 09.15 – 10.15
DI MINO MARIANNA GIOVEDI 12.15 - 13.15 TRIOLO IDA VENERDI 10.15 - 11.15
DI PACE GIUSI MARTEDI’ 09.15 - 10.15 VICARI ROSALIA GIOVEDI’ 10.15 - 11.15
FILIPPONE GIUSEPPA GIOVEDI 11.25 - 12.15 OLIVERI NICOLE LUNEDI’ 11.15 – 12.15
GIORDANO MICHELE MARTEDI’ 11.15 – 12.15 TRIOLO ARIANNA MARTEDI’ 10.15 – 11.15
GIUDICE LOREDANA VENERDI 11.15 - 12.15 VALGUARNERA SALVATORE GIOVEDI 09.15 – 10.15
LA CHINA MARIA LUNEDI’ 10.25 - 11.15 MINEO SILVANA LUNEDI 11.15 – 12.15
LAMENDOLA AGATA LUNEDI 10.15 – 11.15 CORONA ROSARIA GIOVEDI 09.15 – 10.15
PICCIOTTO ALESSANDRO LUNEDI 11.15 – 12.15
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RISORSE STRUTTURALI
Laboratorio di chimica
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Laboratorio linguistico multimediale
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Laboratorio di informatica
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Laboratorio fisica I
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laboratorio di fisica II
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La palestra
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E inoltre:
Cablaggio aule
Aule video Laboratorio di Scienze
Laboratorio fotografico Aula da disegno
Laboratorio Musicale Aula studio informatizzata per i docenti Spazi esterni attrezzati per le attività sportive e culturali
ALTRI SERVIZI GARANTITI:
Biblioteca - videoteca
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PROGETTO SICUREZZA
La scuola si configura da sempre come contesto di trasmissione del sapere; è da tempo riconosciuta anche come un luogo privilegiato per la promozione della salute, e non è trascurabile l'accezione di “luogo di lavoro sicuro” per tutti gli attori che operano al suo interno.
L'ambiente scolastico rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare, articolare ed approfondire la cultura della sicurezza affinchè nelle nuove generazioni questo concetto venga radicato e diventi stile di vita .
Di conseguenza fondamentali sono da considerare i corsi di aggiornamento per tutto il personale docente e non docente .
Da un punto di vista strutturale e tecnico organizzativo si fa riferimento alla sicurezza dell’edificio scolastico per quanto riguarda la protezione del pericolo da rischi di natura strutturale e di natura ambientale. Questi fattori possono essere:
rischio ambientale (sismico, idrogeologico, vulcanico....)
Inquinamento esterno ( atmosferico, elettromagnetico, incendi)
caratteristiche dell'edificio scolastico ( adeguatezza degli impianti )
rischi di natura infortunistici ( impianti elettrici non a norma, presenza di sostanze pericolose, barriere architettoniche...)
Dal punto di vista educativo e formativo, la scuola, la scuola ha gli elementi per promuovere e valorizzare la cultura della sicurezza attraverso la condivisione delle regole, con una organizzazione della vita scolastica attenta agli aspetti della sicurezza, ai saperi e alle competenze trasmessi durante le attività didattiche.
Tralasciando le problematiche inerenti le misure di tipo strutturale ed impiantistico, la cui realizzazione è strettamente condizionata dalle croniche carenze finanziarie, attenzione meritano gli adempimenti gestionali che svolgono un ruolo rilevante nella strategia della sicurezza dei lavoratori come la valutazione dei rischi, l’elaborazione del relativo documento, la predisposizione del piano di emergenza oltre l'informazione e la formazione del personale e degli alunni.
1. Il D.Lgs. n. 81/08
Ciascun “lavoratore” (docente, ATA o studente), tradizionalmente considerato soggetto passivo “da tutelare”, ha ora un ruolo attivo chiaramente delineato dall’art. 20 della legge col titolo “Obblighi dei lavoratori” che, per comodità si riporta di seguito.
Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e
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sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Gli obblighi del D.Lgs. 81/08 sono enunciati dall'art. 15:
a) valutare tutti i rischi per la salute e sicurezza;
b) programmare la prevenzione;
c) eliminare i rischi e, ove ciò non sia possibile ridurli;
d) rispettare i principi ergonomici ;
e) ridurre i rischi alla fonte;
f) sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
g) limitare al minimo il numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al
rischio;
h) limitare l'uso degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
i) la priorita delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione
individuale;
l) sottoporre a controllo sanitario dei lavoratori;
m) l’allontanamento del lavoratore dall’esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti la
sua persona e l’adibizione, ove possibile, ad altra mansione;
n) l’informazione e formazione adeguate per i lavoratori;
o) l’informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti;
p) l’informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza;
q) le istruzioni adeguate ai lavoratori;
r) la partecipazione e consultazione dei lavoratori;
s) la partecipazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
t) la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel
tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l’adozione di codici di condotta e di prassi;
u) le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di
evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;
v) l’ uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
z) la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai
dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti.
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ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA
PIRAMIDE DELLE RESPONSABILITA'
IL DATORE DI LAVORO NELLA SCUOLA
E’ il soggetto titolare del rapporto di lavoro, con il lavoratore, o comunque il soggetto che ha la responsabilità dell’impresa, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa.
COMPITI
Individua il RSPP e il SPP con cui collabora alla redazione del documento di valutazione dei rischi
Promuove ogni idonea iniziativa di informazione e formazione
Programma ed organizza le emergenze
Richiede agli enti locali la realizzazione degli interventi necessari per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli allievi; con tale richiesta si intende assolto l’obbligo di competenza del datore di lavoro.
Sospende in caso di pericolo grave o imminente le attività scolastiche.
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RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
Tecnico interno o esterno alla scuola in possesso di attitudini e capacità adeguate, secondo quanto richiesto dall’art.8 comma 4 D.Lgs. 626/94.
Il nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione Protezione deve essere trasmesso a cura del dirigente scolastico all’U.L.S.S. e all’ispettorato del Lavoro competenti per territorio.
COMPITI
Individua i fattori a rischio e le misure preventive
Collabora alla redazione del documento di valutazione dei rischi
Propone programmi di informazione e formazione
Promuove le richieste di intervento agli enti locali
Nel nostro Istituto, colui che si occupa di sicurezza, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, è Salvatore Rallo; il suo lavoro consiste nell'affiancare il Dirigente Scolastico nell'attuazione della legge sulla sicurezza e nel cercare di formare la coscienza di tutto il personale scolastico sulla sicurezza.
Il lavoro è iniziato nell’anno scolastico 2001/2002 e, a parte una piccola pausa, prosegue sino ad oggi.
Il lavoro che svolge il RSPP è organizzato in più sezioni:
1 - Verifica della sicurezza nei luoghi di lavoro e preparazione del “Piano di Valutazione dei Rischi”.
2 - Redazione del “Piano di Sicurezza” della Scuola, comprensivo di “Piano di Evacuazione”.
3 - Formazione di tutti i “lavoratori” (Docenti, ATA. e studenti che per la legge sono equiparati agli stessi lavoratori).
1 - Per la prima parte il RSPP prepara il "Piano di Valutazione dei Rischi", redatto come sintesi di un sopralluogo, nel corso del quale vengono annotati tutti i "rischi" esistenti a scuola. Il documento indica per ciascuno di essi una modalità di intervento per diminuire il rischio in oggetto e viene stilato un calendario di interventi. Si individuano poi i luoghi più "pericolosi", quelli cioè in cui è necessaria una maggior attenzione da parte dei docenti, del
personale ATA e degli studenti stessi, nello svolgimento delle attività quotidiane. Questo documento viene periodicamente aggiornato dal RSPP.
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2 - Per la seconda parte viene redatto il “Piano di Sicurezza” comprensivo di “Piano di Evacuazione”. La legge ha riconosciuto l’importanza di questo Piano, valutandolo quale strumento operativo, specifico per ogni scuola, attraverso il quale si possono studiare e pianificare tutte le operazioni di emergenza. Tutte le indicazioni programmatiche contenute in esso, tengono conto delle caratteristiche proprie dell’edificio scolastico al fine di costituire un necessario primo momento di verifica e di pianificazione della “sicurezza di tale ambiente”.
In esso sono segnalati inoltre alcuni principi generali che devono orientare i comportamenti di tutto il personale in servizio, come ad esempio:
Evitare atteggiamenti irrazionali (quali fuggire, l’essere indecisi, dimostrare paura o terrore) che aggiungono ai rischi della situazione contingente il pericolo di non poter controllare gli eventi e le persone coinvolte.
Evitare che il panico agisca sul gruppo, scatenando reazioni incontrollabili. Finalizzare ogni azione ed ogni eventuale scelta per la conservazione dell’integrità
fisica e psichica degli studenti e del personale tutto. Garantire la vigilanza sui minori fino a quando questi non siano riaffidati alle
famiglie.
L'evacuazione dell'Istituto avviene secondo il "Piano di Evacuazione", un documento che contiene tutte le informazioni necessarie e le modalità di sgombero dell’edificio; al Piano sono allegate le mappe dell’Istituto con evidenziati i percorsi da seguire in caso di fuga, le uscite di emergenza, ecc.
3 - La formazione del personale è un processo educativo attraverso il quale si trasferisce ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione, conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi. Per questo si sono formati gli addetti della squadra di soccorso presente nell’Istituto e sono stati svolti anche dei corsi di primo soccorso e antincendio.
La legge prevede anche un momento di informazione e di formazione che è il complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; avviene periodicamente, con brevi seminari, pubblicazioni sull’argomento, circolari scritte. Infine l’addestramento, cioè il complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro. Nell’addestramento rientrano le prove di evacuazione; queste vengono svolte due volte l’anno per verificare la prontezza degli addetti e dei lavoratori.
La Sicurezza viene curata dal RSPP Dott. Ing. Macchiarola
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INDICE
1. La mappa del POF pag 2
2. Quadro generale pag 3
3. Il Liceo scientifico “Ernesto Basile”…perché ? pag 4
4. La nostra storia pag 10
5. Piano dell’offerta formativa pag 12
6. Il nostro liceo e le sue prospettive di riforma pag 15
7. Le nostre scelte in relazione ai bisogni pag 18
8. Fattori di qualità pag 19
9. Finalità formative comuni a tutte le discipline pag 20
10. Strategie funzionali all’attività didattico-educativa pag 21
11. Sezione didattica pag 24
12. Quadro organizzativo della dirigenza pag 40
13. Compiti e funzioni pag 42
14. Sezione progettualità pag 48
15. Sezione risorse pag 60
16. Progetto sicurezza pag 74