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www.altroconsumo.it SMARTPHONE PER TUTTI il test trova anche modelli validi che costano meno di 100 euro IL PREVENTIVO DELL’AUTO inchiesta in sei città a caccia di risparmi e trasparenza 277 Gennaio 2014 Altroconsumo - mensile - 10 € Altroconsumo + supplemento Soldi&Diritti - 21 € Altroconsumo + supplemento Test Salute - 23 € Altroconsumo + supplemento Soldi&Diritti e Test Salute - 33 € Anno XL - Altroconsumo: via Valassina 22, 20159 Milano - Poste Italiane s.p.a.Spedizione in a.p.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - MI In caso di mancato recapito, restituire al Cmp di Milano Roserio per la restituzione al Mittente previo pagamento resi POCA SPESA TANTA RESA Promossi gli alimenti degli hard discount e la benzina senza marca A

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SMARTPHONE PER TUTTI il test trova anche modelli validi che costano meno di 100 euro

IL PREVENTIVO DELL’AUTOinchiesta in sei città a caccia di risparmie trasparenza

277 • Gennaio 2014Altroconsumo - mensile - 10 €Altroconsumo + supplemento Soldi&Diritti - 21 €Altroconsumo + supplemento Test Salute - 23 €Altroconsumo + supplemento Soldi&Diritti e Test Salute - 33 €

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Gennaio 2014

2 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

Sommario

AL TELEFONOTutti i numeri sono a pag. 51

ATTRAVERSO IL SITOwww.altroconsumo.it/contattaci

Contatti INDIPENDENTICi finanziamo con le quote asso-ciative e l’abbonamento alle no-stre riviste, che non contengono pubblicità, né informazioni paga-te da produttori o da gruppi di interesse politico e finanziario. L’indipendenza è totale, a garan-zia della obiettività dei giudizi e dei consigli.

I nostri obiettivi sono l’informazione, la difesa e la rappresentanza dei consumatori. Non ab-biamo pubblicità. Per i test acquistiamo tutti i prodotti e ci affidiamo solo a laboratori com-petenti e indipendenti da qualsiasi interesse.

Grotte di sale: funzionano contro i mali di stagione?

1014 La convenienza dei prodotti low cost era già certa

ora scopriamo che sono anche sicuri e buoni

4 NOTIZIE, INFO, CONSIGLIIl televisore ti guarda - Test a por-tata di mano - Cibarsi di incertezze - Diffidata Canon - Conta i consu-mi - Uova: capire che cosa dice l’etichetta

4 OSSERVATORIO PREZZILa neve scotta: in aumento il prez-zo degli skypass

7 DAL MONDOBuona crema low cost - Tablet più sporchi del bagno - Tonno in sca-tola: pessimo olio

DALLATUA PARTE

10 TERAPIA DEL SALE C’è chi la esalta e chi sostie-

ne sia la moda del momento: funziona davvero?

14 TEMPO DI DISCOUNTI prodotti low cost sono di qualità e sicuri: è la rivincita delle catene a basso prezzo.

20 IL PIENO SENZA MARCA Conviene perché costa meno:

i carburanti e le prestazioni sono identici. Lo dice il nostro test e c’è da fidarsi.

24 BUGIE SULL’AUTOQuanto sono trasparenti i concessionari quando si ac-quista un’auto? L’inchiesta.

29 COMPRI ONLINE?I nostri soci raccontano quali sono i siti migliori per lo shopping online.

34 IL MATERASSO GIUSTOLa perfezione non esiste, ma tra i 13 materassi del nostro test puoi trovare quello più adatto alle tue esigenze.

TESTINCHIESTE

6 Le tv che spianoquello che guardi

Risparmi100€

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 3

VIVAVOCE

Rosanna MassarentiDirettore

EFFICACIIl nostro metodo di lavoro si basa su criteri di rigore scientifico, ef-ficienza e competenza. A test e inchieste lavorano tecnici quali-ficati e specialisti di settore che mettono la loro professionalità al servizio dell’informazione, del-la consulenza, della risoluzione concreta dei problemi.

DALLA TUA PARTELa nostra missione è esclusiva-mente orientata a soddisfare le necessità dei consumatori e a tutelare i loro diritti. Per questo offriamo servizi di consulenza individuale ai nostri soci e por-tiamo la voce e le istanze dei consumatori presso gli interlo-cutori istituzionali e sociali.

34Materassi: i più cari del test sono in fondo alla classifica

51

51 CONDIVIDI UN’ESPERIENZAPartita fuori campo - L’arte di farsi valere - Un nome, una garanzia - Una leggenda chiamata Kamut - Stop alle riparazioni - Prezzofelice, si fa per dire

52 BACHECAI vostri post da Facebook

53 IL DUBBIOFrutti di bosco ed epatite A

54 SCELTE SICURETutti i vantaggi per i nostri soci

Low costper scelta

Low cost, per amore o per forza? Vogliamo credere alle stime ottimistiche circa la crescita della produttività e sforzarci di pensare positivo, viste le assicurazioni del Governo secondo cui l’economia è pronta a ripartire. Ma intanto, l’anno passato si è chiuso ancora una volta deludendo le aspettative di ripresa, o almeno quelle che portano un reale miglioramento nella vita delle famiglie. Anzi, tutte le fonti ufficiali - Inps, Istat - documentano una ulteriore forte diminuzione del potere d’acquisto, ridotto del 10% tra il 2008 e il 2012, e i commercianti denunciano l’ennesimo calo dei consumi. Pesano la disoccupazione, pensioni più basse, tagli alla spesa sociale, imposte sempre più elevate e non equamente ripartite. Pesa la confusione politica, che pretende di fare leggi di “stabilità” e invece naviga a vista. L’unico elemento positivo per le famiglie è il ridimensionamento dell’inflazione, ai minimi storici. E così si sono moltiplicate le occasioni per spendere il meno possibile. Per questo, abbiamo voluto verificare con i nostri test di laboratorio la qualità dei prodotti alimentari a basso costo, visto che sempre più famiglie fanno la spesa all’hard discount o sono costrette a scegliere prodotti economici, spesso non senza qualche senso di frustrazione o con molti dubbi circa la loro qualità. Bene, possiamo stare tranquilli, comprare no logo è una scelta giusta, perché anche i prodotti a basso prezzo sono sicuri e buoni e quelli di “marca” - che arrivano a costare più del doppio - non sono migliori per definizione (vedi l’inchiesta a pag. 14). D’altra parte, lo abbiamo sempre detto che il prezzo non è un criterio di scelta importante e i nostri test comparativi lo dimostrano da quarant’anni. Per comprare prodotti alimentari di qualità, meglio imparare a leggere le etichette e cercare informazioni sugli ingredienti, la provenienza, la freschezza. Stessa cosa per la benzina. Fate tranquillamente il pieno ai distributori indipendenti: i carburanti costano anche 10 cent meno al litro e la qualità è la stessa (vedi a pag. 20). È la nostra mentalità che deve cambiare, resistendo anche alla fascinazione della pubblicità, che trasmette valori e stili di vita ormai superati e che non fanno che creare infelicità e insoddisfazione in chi non riesce a raggiungerli. Low cost per amore, allora. O meglio, per scelta: pensiamo criticamente alle nostre scelte di consumo e assumiamocene la responsabilità. Anche se non abbiamo particolari problemi economici, consideriamo la possibilità di acquistare a basso costo, tra le tante che ci vengono offerte, perché è una scelta intelligente e sobria, serve a calmierare tutti i prezzi e stimola la concorrenza. E spazza via molte sovrastrutture consumistiche che non si addicono più ai tempi. Buon anno a tutti!

38 FACCIAMO IL PANE Alla prova 14 macchine: fan-

no anche panini e baguette.

42 TEST SMARTPHONE Sotto la lente la qualità della macchina fotografica.

46 CHE MEMORIAIl nostro test mette alla pro-va 12 chiavette usb da 32 GB.

48 LETTURA HI-TECHDai nuovi modelli agli ereader più basic ed economici.

Un biglietto per la tribuna, ma la visuale è ridotta e il socio reclama

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Pensavi di essere tu a guardare la televisione? Sbagliato: è lei che guarda te. Proprio così:

mentre guardi la televisione, navighi su internet (una smart tv serve proprio a questo), addirittura guardi i tuoi video, che hai archiviato sulla chiavetta Usb, tutte le informazioni su ciò che fai vengono riversate in rete, verso il produttore. E oltretutto la trasmissione avviene “in chiaro”, senza alcuna cautela per i dati personali del titolare dell’apparecchio televisivo, che dovrebbero essere protetti dalla legge sulla privacy (e potrebbero rivelare le sue preferenze politiche, religiose o sessuali). Senza contare che di ciò l’utente non è mai stato avvisato al momento dell’acquisto dell’apparecchio. Il fine? Probabilmente raccogliere i famosi “big data”, ovvero le caratteristiche degli utenti, utili a “profilarli” per scegliere le pubblicità più adatte da mostrare attraverso la televisione stessa. È quanto è accaduto e sta

Il televisore ti guardaDIFFIDA Alcune smart tv LG registrano e spediscono al produttore tutto quello che guardi, perfino il nome di alcuni file sulle chiavette. Vieni sul sito se ne possiedi uno.

OSSERVATORIO PREZZI

Sciare costa. Abbiamo confrontato due tipi di biglietti per le risalite: il giornaliero e lo skipass per 5 giorni. Dall’anno scorso i prezzi sono in aumento in quasi tutte le regioni: addirittura quasi il 4% in Alto Adige (quattro volte l’inflazione). L’aumento maggiore è quello degli skipass da cinque giorni: tutti i prezzi sono in salita e solo Friuli,Veneto e Appennini riescono a contenere la crescita entro i limiti dell’inflazione; tutti gli altri la raddoppiano, triplicano o quadruplicano. In media, un giornaliero è cresciuto dell’1,4% e uno skipass da

cinque giorni dell’1,8%: siamo tra il doppio e il triplo dell’inflazione. Solo in Friuli e sugli Appennini i prezzi del giornaliero sono tendenzialmente diminuiti rispetto allo scorso anno: di oltre l’1% sugli Appennini e di oltre il 2% in Friuli. Addirittura in Molise una stazione sciistica li ha diminuiti di quasi il 7%. In una stazione friulana si è arrivati a una diminuzione di quasi il 9%. Ma sono e restano eccezioni.Se allarghiamo il campo agli aumenti negli ultimi cinque anni, vediamo che la tendenza è sistematica: su questo periodo siamo al 14% di crescita e oltre.

La neve scotta: in aumento il prezzo degli sky pass Variazione media

2012-13

Variazione media

2008-13

Regione giornaliero skipass 5 giorni giornaliero skipass

5 giorniAlto Adige 3,9% 3,4% 19,4% 19,2%

Friuli -2,1% 0,9% 19% 16,3%

Lombardia 2,8% 2% 17% 16,9%

Piemonte 2,9% 2,2% 6,1% 6,1%

Trentino 1,6% 1,5% 19,5% 20,7%

Valle d’Aosta 2% 3% 10,6% 11,9%

Veneto 0,8% 0,7% 16,8% 18,9%

Appennini -1,1% 0,3% 8% 8,5%

Media generale 1,4% 1,8% 14% 14,7%

6 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

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4 Altroconsumo 259 • Maggio 2012 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2012 • 259 Altroconsumo 5

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Test a portata di manoSCEGLI BENE Con la nuova App “YouFind” puoi avere sempre in tasca il meglio del nostro sito, proprio quando ti serve.

Sei davanti allo scaffale e vuoi scegliere lo smartphone migliore senza buttare via i

tuoi soldi. Vuoi essere sicuro di portare a casa un televisore che valga la spesa. Il tablet proposto in offerta sembra interessante, ma come esserne certo? Per te, che vuoi avere sempre a disposizione i risultati dei test comparativi indipendenti di Altroconsumo, abbiamo creato una nuova

applicazione gratuita: puoi accedere con le stesse credenziali che usi per il nostro sito. Le caratteristiche dei prodotti, i risultati delle prove, i prezzi nei negozi... Insomma, il meglio del nostro sito, comodo da consultare sul cellulare e sempre in tasca. Scarica subito la nuova App YouFind, per iOs e Android. ¬ www.altroconsumo.it/youfind

accadendo ancora con alcune Smart TV di LG. Abbiamo colto le segnalazioni del web su questo problema e ci siamo attivati subito, mandando due modelli in laboratorio per verificare. E, nonostante LG abbia da poco rilasciato un aggiornamento del firmware (il suo software “base”) che dovrebbe servire a consentire all’utente di interrompere la trasmissione (se ci riesce), il problema - come risulta dai nostri test - è risolto solo in parte. Ora vogliamo verificare se altri produttori prevedano la stessa intrusione nella sfera privata degli utenti: stiamo testando altri marchi di smart tv, per assicurarci che il diritto alla privacy venga sempre rispettato. Ma, intanto, diffidiamo la compagnia coreana, segnaliamo quanto accade alle autorità garanti e chiediamo il tuo aiuto: se anche tu possiedi uno smart tv LG, unisciti alla nostra azione per chiedere il rimborso o la sostituzione. ¬ www.altroconsumo.it/hi-tech

SEMPRE AL TUO FIANCOModelli e prezzi di centinaia

di prodotti a confronto sul tuo smartphone grazie

alla nuova App gratuita YouFind

Effetto zeroINUTILE Sul web impazza la pubblicità di “Energy Saver Pro”, per risparmiare energia. Ma non funziona.

Ce ne avete parlato in così tanti che alla fine abbiamo deciso di comprarlo e

metterlo alla prova: parliamo del sedicente “Energy Saver Pro”, il dispositivo protagonista di una martellante campagna via social network, che vanta la capacità di abbattere del 75% i consumi domestici grazie alla riduzione del “rumore” dovuto alle interferenze presenti nella rete di casa,

allacciandosi a una singola presa elettrica. Non che avessimo molti dubbi che si trattasse semplicemente dell’ultima bufala, ma per toglierci anche la più piccola incertezza lo abbiamo comprato (45 euro) e messo alla prova, seguendo le istruzioni. Risultato? Non serve assolutamente a niente. Abbiamo effettuato due misure di consumo elettrico (con un carico da quasi 2 Kw) con e senza Energy Saver Pro: il consumo è stato esattamente lo stesso. Inoltre la versione italiana del sito è piuttosto risicata, al punto che mancano informazioni fondamentali come indirizzo, contatto email, telefono o numero di fax del venditore. E anche le condizioni contrattuali sono piuttosto carenti. Totale: alla larga da Energy Saver Pro. Abbiamo già fatto ricorso all’Antitrust, denunciando la pratica commerciale scorretta messa in atto dall’azienda.

www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 7

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4 Altroconsumo 259 • Maggio 2012 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2012 • 259 Altroconsumo 5

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NON SI PUÒ

L’EQUILIBRIO DELLA DISCORDIAPer l’Efsa, nessun probiotico può riportare indicazioni sulla salute. Nonla pensa così il nostro ministero, che invece ammette lo slogan “favorisce l’equilibrio della flora intestinale”.

C’È CHI SI METTE IN REGOLAPomì vantava effetti benefici grazie all’aggiunta di licopene. Un claim non approvato. Ora si è messa in regola: la nuova etichetta cita la maggior presenza di questa sostanza ma non ne sbandiera effetti non provati.

UN TÈ CHE DICE QUEL CHE NON FAPer l’Efsa, solo i flavonoidi contenutinel cacao Acticoa possono riportareeffetti sulla salute, non quelli deltè verde. Everton, l’azienda di questo tè, fa orecchie da mercante e rimane (per ora) impunita.

Se gli effetti non sono dimostrati, non sono ammessi slogan sulla salute

Cibarsi di incertezzePROBIOTICI L’Efsa frena sulle indicazioni salutistiche non confermate dalla scienza, ma il ministero della Salute le approva comunque.

Si tratta di un operatore telefonico entrato sul mercato di recente, con tariffe molto

convenienti: Italiacom. Non lo abbiamo ancora messo alla prova con un test pratico, ma da soci e non solo ci arrivano tante segnalazioni di disservizi (ritardi nell’attivazione della linea, addebito immediato dei costi di attivazione, difficoltà a

Si chiamano alimenti “funzionali” e sono la nuova frontiera del mercato

alimentare: cibi che dovrebbero apportare al consumatore benefici non legati al contenuto dei nutrienti di base, ma con specifici ingredienti aggiunti allo scopo di modulare alcune funzioni fisiologiche, come, per esempio, antiossidanti, probiotici, fibre o altro. Su questi alimenti si sta combattendo una dura battaglia tra produttori, che vorrebbero poter scrivere di tutto per invogliare all’acquisto, e autorità regolatorie, che invece vogliono garanzie di scientificità per le dichiarazioni poste in etichetta. Su queste basi, molte indicazioni sulla salute sono state bocciate e quindi vietate a livello

TELEFONIA La compagnia è molto economica, ma dalle segnalazioni che ci arrivano risulta poco affidabile.

europeo: una di queste riguarda l’effetto dei probiotici aggiunti in molti alimenti a base di latte (latte, yogurt, formaggi...). Secondo l’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, i probiotici non possono vantare la capacità di migliorare lo stato di salute generale per effetto del “riequilibrio della flora batterica”. Peccato che il nostro ministero, unico in Europa, non sia d’accordo e consenta - secondo ciò che ha scritto sulle nuove linee guida in materia - l’utilizzo di questo claim per i prodotti venduti in Italia. Qui da noi i prodotti con probiotici farebbero bene, ma questi effetti svanirebbero oltreconfine. Chi ha ragione? Sospettiamo un caso di scarso rigore all’italiana. ¬

Diffidata Italiacom

contattare il servizio clienti...). Per questi motivi abbiamo diffidato la compagnia e per il momento non possiamo consigliare di attivare un contratto con loro, almeno fino a quando la situazione non si sarà chiarita. Cercate la tariffa più conveniente sul nostro sito. ¬ www.altroconsumo.it/hi-tech

ESAURITA UNA GUIDA PRATICA

La guida pratica “Assicurazioni-Come quando e perché” al momento non è più disponibile: vi invitiamo dunque a non richiedercela più.Da febbraio uscirà una nuova versione, aggiornata nei contenuti. Cogliamo l’occasione per ringraziare i nostri soci del grande apprezzamento con cui hanno accolto le nostre guide pratiche. Info: www.altroconsumo.it/guidepratiche

8 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

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4 Altroconsumo 259 • Maggio 2012 www.altroconsumo.it www.altroconsumo.it Maggio 2012 • 259 Altroconsumo 5

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UOVA: CAPIRE CHE COSA DICE L’ETICHETTAJ Le uova fresche destinate ai consumatori (non all’uso industriale) sono indicate come categoria A. Prima di essere messe in vendita non devono essere state né lavate né sottoposte a trattamenti di conservazione.

J La categoria extra indica una qualità particolare ed è valida solo entro 9 giorni dalla deposizione: sulle uova “extra” deve essere indicata la data di deposizione, anche sul guscio.

J Una lettera indica le dimensioni: S piccole (meno di 53 g), M medie (da 53 a 62 g), L grandi (da 63 a 72 g), XL grandissime.

L’indicazione del tipo di allevamento (1) è obbligatoria: solo i codici 0 e 1 indicano galline che hanno a disposizione spazi all’aperto.

Il comune dove è l’allevamento è indicato con il codice Istat (2), il nome corrispondente si può reperire sul sito www.istat.it.

Tipo allevamento Sigla nazione Codice ISTAT Provincia Allevamento

0 IT 111 VR 0010= biologico1= all’aperto2= a terra3= in gabbie

ItaliaComune di ubicazione dell’allevamento

Provincia di ubicazione dell’allevamento

Codice identificativo del singolo allevamento

COME INTERPRETARE LA SIGLA SUL GUSCIO

1 2

DAL MONDO

Buona crema low costFRANCIALa rivista francese Que Choisir ha messo a confronto l’efficacia di nove creme antirughe, includendo prodotti in vendita in farmacia e nei supermercati, con un prezzo da 6 a 193,80 euro per 100 ml. Risultato: premiata per efficacia la crema più economica del test, Cien, venduta da Lidl.

Tablet più sporchi del bagnoGRAN BRETAGNAWhich?, rivista inglese , ha verificato il numero di batteri sulle tavolette di 30 water nei posti di lavoro e ha confrontato i risultati con quelli ottenuti su tablet e telefoni. I tablet vanno peggio. Su un tablet sono stati trovati addirittura 600 stafilococchi, quando un numero di molto inferiore già rappresenta un rischio per la salute.

Tonno in scatola: pessimo olioSVIZZERALa rivista Saldo ha testato 20 scatolette di tonno per verificarne la qualità. La maggior parte contiene olio di scarsa qualità e alcuni prodotti contengono tracce di inquinanti quali mercurio, diossine e PCB.

IN CASA Su internet circolano leggende sui contatori di gas e luce. Sul nostro sito un dossier completo, qui le risposte principali.

Conta i consumi

40 €costo della verifica

con Enel Gas se il contatore non è stato

controllato da 5 anni

Funzionano ancora bene i vecchi contatori del gas? I problemi più diffusi riguardano i

vecchi modelli a “membrana animale”, che presentano, col passare del tempo, errori di misurazione superiori alle tolleranze stabilite dalla normativa. E questo può naturalmente andare sia a favore che a sfavore del consumatore. J Come faccio a far controllare il mio contatore del gas? La verifica viene effettuata dall’impresa di distribuzione nella casa del cliente o in un laboratorio (in questo caso sostituendolo). In alcuni casi la verifica è a costo zero, in altri ridotto, a seconda dell’età e dell’efficienza del contatore.

J Come faccio a far controllare il mio contatore della luce? Bisogna chiedere la verifica al distributore (ad esempio Enel) e non al venditore dell’energia elettrica. Il costo è superiore ai 60 euro e rimane a carico del cliente se si dimostra il buon funzionamento dell’apparecchio. J Il mio nuovo contatore della luce conteggia anche l’energia reattiva (parte dell’energia che proviene dai motori elettrici), quindi pago più? No, il contatore non legge l’eventuale componente reattiva; è comunque difficile che in casa si produca una quantità significativa di questo tipo di energia ed è improbabile che possa influenzare i conteggi del contatore.

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Inchiesta

10 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

inverno pur di scampare ai classici malanni di stagione si farebbe di tutto. C’è chi lo sa e ha sfruttato – dal punto di vista imprenditoriale –

anche questo bisogno. E così, nel giro di pochissimo tempo, sono spuntati soprattutto nelle grandi città del Nord Italia, molti centri di haloterapia, meglio conosciuti come “grotte di sale”. Per essere belle - queste grotte - sono belle, e a volte anche suggestive, tra stalattiti, stalagmiti e giochi di luci. Ma funzionano davvero contro le malattie da raffreddamento dell’inverno? O è solo un nuovo business che punta ad accalappiare il consenso di mamme esasperate e sostenitori dell’aria pura?

Cos’è questa terapia?Il principio è semplice: l’haloterapia consiste nell’esporsi e nel respirare particelle di cloruro di sodio (in parole più semplici: sale) per trattare i mali di stagione. L’origine di questo trattamento risale al passato (qualcuno dice addirittura al medioevo) quando le grotte di sale e le

D’

C’è chi la esalta come il rimedio per i mali di stagione, chi parla di bufala. Funziona davvero l’haloterapia?

Salela moda della grotta

I rivestimenti Le pareti e il soffitto possono essere rivestiti in diversi stili: a “stucco di sale” o a pannelli

Il sistemaL’halogeneratore immettenella stanza il sale frantumato in particelle piccolissime

Le dimensioniLe stanze possono essere grandi oppure molto piccole: a volte si tratta di cabine

Gli allestimentiSedie e tv non mancano mai. A volte ci sono anche sistemi

di cromoterapia o musica

La zona bambiniSpesso sono presenti giochi, libri, dvd per intrattenerei più piccoli

Il climaLa temperatura è di circa 20°C;

l’umidità circa al 40%

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Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 11www.altroconsumo.it

miniere di salgemma venivano usate per la cura delle affezioni dell’apparato respiratorio (speleoterapia). Le stanze di sale che oggi spopolano anche nelle spa e nei centri estetici, non sono nient’altro che una rivisitazione in chiave moderna di questo antico trattamento. Secondo i sostenitori dell’haloterapia la permanenza all’interno di stanze isolate che simulano l’ambiente di una grotta di sale (con pareti, pavimento e soffitto ricoperti di cloruro di sodio) dovrebbe regalare lo stesso beneficio dell’aerosol marino o delle miniere di salgemma. Perché ciò sia possibile nelle stanze vengono impiegati degli halogeneratori o micronizzatori di sale: apparecchiature che frantumano il sale in piccole particelle, nebulizzandole a secco.

Le promesse dei sitiLo slogan che viene ripetuto più spesso - su siti, volantini e dal personale - è che una seduta nella grotta di sale corrisponde a tre giorni di permanenza al mare. Un pacchetto di sedute, dunque, dovrebbe portare gli stessi benefici di un soggiorno

Non sono inquadrate

né in ambito sanitario né

estetico. Sono terra di nessuno

marino. Ma non solo. Se leggete i siti web o parlate con gli operatori, il sale vi verrà presentato come “un ottimo rimedio per sbarazzarsi di polveri sottili, agenti inquinanti e allergeni”, che “permette di incrementare le difese naturali dell’organismo”. C’è chi lo raccomanda per “infezioni virali, asma, malattie polmonari ostruttive, sinusiti, tonsilliti, bronchiti, raffreddori allergici e così via”; chi aggiunge anche “fibrosi cistica, igiene orale e dentale, disturbi della digestione e ritenzione idrica” fino a pubblicizzare il trattamento al sale anche contro i - molto generici e poco chiari - disturbi femminili. Qualcuno si sbilancia addirittura sostenendo che “ogni seduta ritarda l’invecchiamento della pelle, riduce le rughe e accelera lo smaltimento dei grassi e dei liquidi”. La terapia con il sale, dunque, sembra un vero toccasana. Ma se si legge in modo più approfondito il materiale pubblicitario o si cerca su internet si scopre anche che l’haloterapia “non ha lo scopo di sostituire le cure antibiotiche, ma di offrire un valido strumento per aiutare il nostro corpo a

ritrovare l’equilibrio” e che è “da non considerare un trattamento medico perché non ha valenza terapeutica e non è sostituitivo delle cure”. In molti casi si trova scritto che le informazioni contenute nel sito “non hanno carattere scientifico, ma divulgativo” e che “il trattamento viene eseguito sotto la responsabilità del cliente”. Parole che smorzano l’entusiasmo degli slogan.

Perché dovrebbe servire?Il principio che sta alla base di una grotta di sale, dunque, è che al suo interno si cerca di riprodurre l’effetto dell’aerosol marino. Questo concetto è accattivante e fa sicuramente breccia: il pensiero, infatti, che un soggiorno climatico lungo le coste sia di grande beneficio per la salute di adulti e bambini è largamente diffuso. Ma non lasciamoci trarre in inganno. Quando il pediatra ci consiglia di portare i bambini al mare non lo fa per il sale. Una delle cause delle infezioni ricorrenti nei mesi invernali è la vita sociale che i bambini conducono al chiuso: frequentando la scuola materna o l’asilo nido si aumenta il

Prezzi davvero salatiA Milano si pagano più o meno 30 euro a seduta; la metà nella provincia veneta. Tutti i pachetti puntano a coinvolgere i bimbi.

Una singola seduta - a detta degli operatori - serve a poco. In realtà tutti consigliano all’inizio una serie di sedute ravvicinate (anche due o tre alla settimana) e un piano di mantenimento durante l’inverno. Qualche sito si sbilancia, puntualizzando che “il numero delle sedute consigliato varia a seconda della patologia che si vuole curare e della personale reazione alla terapia”. Lo ribadiamo: nessun effetto terapeutico può essere associato all’haloterapia.

BAMBINISpesso i più piccoli non pagano, ma devono essere accompagnati da un adulto pagante.

In alcuni centri solo il primo bambino entra gratis, mentre il secondo paga una quota scontata.

Spesso per gli studenti sono previste agevolazioni.

ADULTILa seduta (della durata di 30 - 45 minuti) è di solito scontata per gli over60. Viene consigliata anche agli sportivi.

15-30€

110-280€una seduta per adulto

dieci sedute per adulto

I rivestimenti Le pareti e il soffitto possono essere rivestiti in diversi stili: a “stucco di sale” o a pannelli

Il climaLa temperatura è di circa 20°C;

l’umidità circa al 40%

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Inchiesta

12 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

rischio di incontrare microbi dannosi per le vie aeree e di sviluppare infezioni. È stato dimostrato che il numero di episodi di malattia da infezione delle viee aeree aumenta in proporzione con il numero di bambini che frequentano l’asilo. Anche abitare in aree urbane con molto inquinamento non aiuta. Il motivo vero, dunque, per cui i bambini al mare stanno meglio è che vivono più tempo all’aria aperta: non a caso la fine del periodo scolastico interrompe i contagi e le malattie. Sono gli stessi pediatri che sostengono che l’aerosol marino ha un ruolo marginale, se non nullo, nella diminuzione delle malattie respiratorie nei bambini che si spostano dalla città al mare. Se non bastasse il buon senso a sostenere questa tesi, ecco un dato certo: la frequenza di asma e infezioni respiratorie nei bimbi che vivono stabilmente al mare non è minore rispetto a quelli che vivono stabilmente in città.

Un settore senza normative Diciamolo chiaro: non esistono evidenze scientifiche (ovvero studi ampi, rigorosi e riconosciuti) che dimostrino che l’haloterapia ha effetti terapeutici. Tradotto significa che nessuno può

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I CONSIGLI DAVVERO EFFICACI

Non sono “le solite cose”: si tratta di rimedi semplici, ma dall’efficacia provata. Queste indicazioni, appoggiate da medici e pediatri, sono riconociute dal mondo scientifico come valide e affidabili. E non costano nulla.

LAVATI SPESSO LE MANIStudi dimostrano l’efficacia del lavaggio delle mani nella prevenzione della trasmissione delle infezioni virali, a tutte le età. Basta il sapone, non servono sostanze antimicrobiche.

ARIA NUOVA E PULIZIASpalanca le finestre anche d’inverno e cambia spesso l’aria. Fai fare regolare manutenzione degli impianti di condizionamento. Lava regolarmente i giochi dei bimbi.

UMIDIFICA LA STANZAIn inverno il riscaldamento può rendere l’aria secca. Rabbocca gli umidificatori dei caloriferi oppure usane uno elettrico. L’umidità deve essere tra il 40 e il 60 per cento.

STAI A RIPOSOContro i malanni di stagione - al contrario di quello che consiglia la pubblicità che ci vuole subito operativi- bisogna starsene ariposo, dando al proprio fisico il tempo di riprendersi.

BEVI SEMPRE E MOLTOBevi molto. Non importa se preferisci tisane calde oppure bevande fresche: entrambe aiuteranno il processo di guarigione.

LAVAGGIO NASALE BAMBINIPer la tosse e il naso ostruito nei bambini fate frequenti lavaggi nasali. Non sono necessari spray nebulizzanti né fialette monodose: basta la soluzione fisiologica in flacone.

dimostrare che le grotte di sale curino le malattie delle vie respiratorie né funzionino contro i disturbi elencati sui siti.Meglio ricordarlo, soprattutto perché un pacchetto di sedute può costare anche 300 euro, un euro per ogni minuto di permanenza nella grotta. In realtà in questo settore c’è molta confusione e molti se ne approfittano, perché le grotte di sale non rientrano ancora in un quadro normativo preciso. Così sull’argomento tutti possono sostenere tutto e il contrario di tutto. Nell’attesa che la situazione sia più chiara, sono state molte le operazioni di sequestro da parte dei Nas delle apparecchiature nei centri estetici, per motivi di sicurezza: i dispositivi erano senza marchio CE. Dopo questo polverone, il marchio CE è stato chiesto e accordato, ma comunque le aziende hanno ridimensionato gli “effetti terapeutici”, sostituendoli con dei ben più generici “effetti sul benessere psicofisico generale”. A oggi comunque l’attività delle grotte di sale è priva di regolamentazione e non risulta inquadrata né nell’ambito sanitario né in quello estetico. In poche parole: questa attività non è controllata da nessuno. C’è davvero da fidarsi? ¬

La salute sul sito

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Test

14 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

La rivincita delle catene discount: molti prodotti low cost sono di buona qualità e convincono il palato. Inoltre, non c’è alcun problema di sicurezza alimentare.

rescono i clienti dei discount. I dati Istat parlano chiaro: per quanto riguarda la sola spesa alimentare, il cui budget è diminuito di ben 11 miliardi di euro tra il 2008 e il 2012, le famiglie italiane che

si sono votate agli acquisti low cost sono aumentate dal 10,5% (2011) al 12,3% (2012). Se i piccoli negozi continuano irrimediabilmente a perdere clienti e la grande distribuzione risente anch’essa di una leggera contrazione degli acquisti, i discount stanno navigando a vele spiegate, registran-do una costante crescita. Il segreto del loro successo? Non solo i prezzi contenuti, ma anche una maggiore varietà dell’offerta e un’attenzione all’immagine di-versa, che attrae un po’ tutti, dalle famiglie, ai giova-ni single, agli anziani. E soprattutto una maggiore attenzione alla qualità dei prodotti proposti che, come dimostriamo in queste pagine, nella maggior parte dei casi non hanno nulla da invidiare ai colleghi “di marca”. Ecco che passate di pomodoro dai nomi poco

C

Economici e sani

Com’è la qualità dei prodotti discount? Per scoprirlo, li abbiamo sottoposti a diverse verifiche. Le prove variano a seconda del tipo di prodotto.

SCELTI DA CONSUMATORI COME NOIAbbiamo affidato l’assaggio a un gruppo di consumatori. Le prove sono avvenute presso un laboratorio attrezzato, in cui ogni assaggiatore è stato isolato in una cabina singola e ha giudicato il prodotto in cieco cioè senza alcun elemento che potesse renderlo riconoscibile. Sono stati valutati, oltre al sapore e alla consistenza, anche l’odore e l’aspetto.

IL NOSTRO TEST

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 15

noti o marchiati discount passano a testa altissima le nostre severissime prove, o anonimi spaghetti da po-chi centesimi di euro reggono non solo la cottura, ma anche il giudizio del gruppo di assaggiatori. Andare a fare la spesa al discount è quindi un’opportunità di risparmio, senza che significhi per forza rinunciare alla qualità. Nella nostra ultima inchiesta sui supermercati pub-blicata su AC 274, ottobre 2013, la convenienza delle catene low cost emerge chiaramente: chi sceglie il discount in un anno spende meno della metà rispet-to a chi fa la spesa nei supermercati tradizionali. E non si tratta di un risparmio da poco: rispetto alla spesa media annua di una famiglia, passare dal più economico dei supermercati al miglior discount con-sente un risparmio di 3.600 euro.

Dodici discount per quattro prodottiIn tutti i nostri test alimentari analizziamo sia pro-dotti di marca, sia prodotti discount. Ma non riuscia-mo ad avere una panoramica davvero completa di tutto ciò che offre il mondo low cost, perché dobbia-mo operare una selezione tra tutti i prodotti disponi-bili. Questa volta, invece, ci siamo focalizzati solo sulle proposte delle catene discount presenti in Italia incluse alcune tipicamente locali, come Ard Discount e Tuodì. Nelle schede che trovate nelle pagine seguen-ti riportiamo i risultati dei test che abbiamo condotto su spaghetti, passata di pomodoro, latte Uht e confet-tura di albicocche no logo, scelti con l’idea di mettere alla prova il cibo di base per colazione e pranzo, quel-lo, cioè, che non manca mai nella dispensa. L’impressione complessiva di questo viaggio all’inter-

ECCO I DISCOUNT DOVE ABBIAMO COMPRATO I PRODOTTI

Questa guida pratica spiega le tattiche migliori per individuare le spese inutili e quelle che semplicemente possono essere contenute.In questo volume sono raccolti molti consigli che derivano dalla nostra lunga esperienza.

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Vivi bene con meno

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Non è più tempo di pregiudizi

500 punti vendita, soprattutto al Nord

La più grande catena discount (900 negozi)

300 negozi in 17 regioni. Fa parte del gruppo di Billa

300 negozi in quasi tutte le regioni (tranne la Calabria)

400 negozi in 11 regioni, ma solo al Centro-Sud

Un discount di “territorio”: 115 negozi in Sicilia e Calabria

300 negozi, ma presenti solo in otto regioni

Discount di Roma e provincia, presente con 90 negozi

250 negozi in 12 regioni, ma solo al Centro-Nord

60 negozi isoprattutto in Puglia e Campania

Insegna che si trova nel nord Italia e in Sardegna

170 punti vendita. Molto presente nel centro Italia

no delle catene low cost è buona: non sono emersi problemi di sicurezza alimentare, né problematiche particolari relative alla qualità (a eccezione delle con-fetture, che barano un po’ sul contenuto di frutta). Non solo: se confrontiamo questi risultati con alcuni vecchi test di prodotti simili, emerge nel complesso una situazione decisamente positiva, soprattutto per l’assenza di problemi, come la presenza di impurità negli spaghetti o gli annacquamenti illegali nelle pas-sate, che per lungo tempo ci hanno fatto preoccupa-re. Non è più tempo di pregiudizi, insomma: anche i pro-dotti “sosia” possono essere una dignitosa, se non migliore alternativa a basso impatto di budget.

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Test

16 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

SPAGHETTI

SPAGHETTI PREZZI RISULTATI

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FIOR DI PASTA n.5 (500 g) Penny Market 0,39-0,65 0,92 B B B 65

TRE MULINI (1000 g) Eurospin 0,65-0,69 0,66 B B B 64

DICO n.5 (500 g) Dico 0,46 0,92 C B B 62

NOVELLA n.5 (1 kg) IN’s 0,69 0,69 C B B 61

€ (1 kg) LD 0,65 0,65 C B C 58

GRANARIA n.5 (500 g) Al Discount 0,42-0,49 0,92 B B C 58

F.LLI DELGRANO n.5 (500 g) D-Più Discount 0,39 0,78 C B C 57

MORSI DI GRANO n.3 (1 kg) Ard Discount 0,69 0,69 B B C 57

CUORE MEDITERRANEO (500 g) Todis 0,42 0,84 B B C 55

COMBINO n.5 (1 kg) Lidl 0,65-0,75 0,68 C B C 53

PASTA REALE (500 g) MD Discount 0,39 0,78 C B C 53

PORTA DEL SOLE n.3 (500 g) Tuo dì 0,42 0,84 C B C 51

COME LEGGERE LA TABELLA

Etichette Abbiamo control-lato che fossero presenti le informazioni obbligatorie e valutato positivamente chi riporta caratteristiche ag-giuntive, come le indicazio-ni nutrizionali o l’origine. L’origine della materia prima non è indicata.

Analisi di laboratorio Ab-biamo verificato soprattut-to la presenza di impurità,

la percentuale di proteine, l’eventuale presenza di grano tenero, la presenza di sostanze nocive derivan-ti dalle muffe (micotossine). Nulla da segnalare.

Assaggio Un gruppo di 60 consumatori ha assaggia-to gli spaghetti cotti secon-do le indicazioni presenti in etichetta e conditi con olio di semi (dal sapore neutro).

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Qualità buona

La nostra scelta

65Fior di pasta n.50,39 - 0,65 euro (500 g)In vendita da Penny Market

64Tre Mulini0,65 - 0,69 euro (1 kg)In vendita da Eurospin

1,94€ 0,78€

di

mar

ca

discount

Scegliendo pasta di discount, una famiglia media può abbattere della metà il budget destinato all’acquisto dell’alimento cardine della dieta mediterranea. Non male. Ma su questo prodotto siamo molto esigenti e pretendiamo una qualità ineccepibile e una cottura perfettamente al dente. La pasta no logo sarà all’altezza di quella firmata? Le risposte le dà il test.

PULIZIA INECCEPIBILEIl primo dato positivo riguarda la pulizia di questi prodotti: non abbiamo trovato alcun tipo di impurità (frammenti di insetti, peli ecc...). Lo stesso non si può dire per altri prodotti, in cui in precedenti analisi e a discapito di nomi anche famosi avevamo trovato alcune impurità (vedi AC n.255, gennaio 2012).

TENUTA DI COTTURAIl giudizio dei nostri assaggiatori è stato complessivamente positivo, anche se rispetto agli spaghetti di marca (test di gennaio 2012), non si raggiunge mai l’eccellenza. La qualità globale è mediamente discreta: questo dipende anche dal contenuto non superlativo di proteine, parametro che influisce sulla qualità della pasta e sulla sua tenuta di cottura (più proteine ci sono, meglio è). In sintesi, non si segnalano né prodotti scadenti, né eccellenti. Ma buoni, sì.

CONFRONTO TRA PREZZI MEDI AL CHILO

La qualità è discreta, anche se il tenore di proteine non raggiunge quello degli spaghetti di marca

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 17

COME LEGGERE LA TABELLA

Etichette Brevissima la lista degli ingredienti (pomodo-ro, sale) e poche informa-zioni in più. Voto pessimo a Gustato perché omette di indicare in etichetta lo sta-bilimento di produzione, informazione invece obbli-gatoria.

Analisi di laboratorio Ab-biamo verificato la corri-spondenza di questi pro-

dotti con i parametri di legge (per esempio che non ci fosse acqua aggiunta) e la loro igiene. Nessun pro-blema di sicurezza alimen-tare, muffe o residui inde-siderati.

Assaggio Un gruppo di con-sumatori ha assaggiato un piatto di pasta condito con le passate scaldate con l’aggiunta di olio.

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Qualità buona

La nostra scelta

CONFRONTO TRA PREZZI MEDI AL CHILO

Più di quattro passate su dieci hanno una qualità globale buona anche se sono no logo

PASSATA DI POMODORO

71 69Antica Fattoria0,65 euro (700 g)In vendita da Tuo dì

LD Vellutata0,65 (1 kg)In vendita da Ld

Ogni anno una famiglia media consuma circa 20 kg di conserve di pomodoro. La passata è la preferita. La legge vieta di farla a partire da pomodoro concentrato, per questo verifichiamo sempre l’eventuale presenza di acqua aggiunta, che ne è la spia. Questi prodotti ci hanno stupito: oltre a non avere problemi di frodi sono mediamente migliori delle passate anche di marca che abbiamo analizzato l’ultima volta (estate 2009).

1,82€ 0,77€

OTTIMI VOTI Come emerge dai giudizi in tabella, le passate di discount superano a testa alta le analisi di laboratorio in cui abbiamo cercato non solo l’acqua aggiunta, indicativa di una possibile ricostituzione del prodotto a partire da concentrato, ma anche, per esempio, eventuali corpi estranei indesiderati, come frammenti di insetti o altri materiali di natura organica.

DIFFERENZE ALL’ASSAGGIOLe principali differenze tra i diversi prodotti emergono all’assaggio: quattro superano a testa alta le prove di degustazione, con una valutazione buona, mentre le altre otto sono state meno apprezzate, sebbene raggiungano un giudizio sufficiente. Complessivamente i giudizi sono migliori di quelli dati nel test del 2009.

PASSATE DI POMODORO PREZZI RISULTATI

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ANTICA FATTORIA Tradizionale (700 g) Tuo dì 0,65 0,93 C B B 71

LD Vellutata (1 kg) LD 0,65 0,65 C B B 69

ORTOMIO (1 kg) Penny Market 0,55-0,79 0,66 C B B 68

VERDEROSSO ORO (1 kg) D-Più Discount 0,65 0,65 C B B 67

DELIZIE DEL SOLE (700 g) Eurospin 0,55 0,79 C A C 66

CUORE MEDITERRANEO (700 g) Todis 0,55-0,56 0,79 C B C 61

NOSTIA (1 kg) Lidl 0,59-0,85 0,71 C B C 61

CA’ DELL’ORTO Classica Vellutata (700 gr) IN’s 0,55 0,79 B B C 59

AGRIDELTA (690 g) Al Discount 0,55 0,80 C B C 58

DICO (1 kg) Dico 0,65 0,65 D B C 56

SICILSOLE (690 g) Ard Discount 0,65 0,94 C B C 53

GUSTATO (680 g) MD Discount 0,54-0,69 0,87 E B C 51

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Test

18 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

COME LEGGERE LA TABELLA

Marca Tutti i prodotti sono in confezione da un litro.

Etichette Tutte le marche rispettano i parametri mi-nimi obbligatori per legge. Bayerland è l’unico che svela l’origine della materia prima in modo esplicito. Negli altri casi è indicato solo il luogo di produzione.

Analisi di aboratorio Buoni i giudizi delle analisi di labo-

ratorio. Nessun problema di qualità e sicurezza. Pe-nalizzato un solo prodotto, Cuor di Malga D-Più Di-scount, per la presenza di aflatossine al limite della nostra severa scala di va-lutazione (ma non ci sono pericoli per la salute). Assaggio Giudicato colore, odore e sapore del latte ,proposto a temperatura ambiente.

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Qualità buona

LATTE UHT (PARZIALMENTE SCREMATO) PREZZI RISULTATI

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BAYERNLAND Al discount 0,65 - 0,69 B B B 68

BAD GRIESBACHER IN’s 0,64 C B B 68

COLLE MAGGIO Todis 0,65 C B B 66

DICO Dico 0,85 C B C 63

MILBONA Lidl 0,65 C B C 61

ALTA BAITA Tuo dì 0,65 C B C 57

OPTIMO Ard discount 0,65 C C C 52

LAND Eurospin 0,65 B C C 51

LD LD 0,65 C C C 51

CUOR DI MALGA D-Più Discount 0,79 C D B 46

VALBONTÀ Penny Market 0,75 C C C 45

LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE

Niente sostanze indesiderate, né annacquamenti nascosti nel latte a lunga conservazione di discount. In compenso costa il 40% in meno del latte uht di marca. E il sapore? Quattro i giudizi buoni e la maggioranza promossa con la piena sufficienza.

68 68Bayernland0,65 - 0,69 euro (1 l)In vendita da Al discount

Bad Griesbacher0,64 euro (1 l)In vendita da IN’s

La nostra scelta

CONFRONTO TRA PREZZI MEDI AL LITRO

NESSUN PROBLEMA DI AFLATOSSINEIn laboratorio, i prodotti di discount fanno proprio una bella figura. Dal punto di vista della qualità (presenza di materia grassa, acidità, densità...) non ci sono sorprese negative. E dal punto di vista della sicurezza non ci sono problemi: niente pesticidi o antibiotici; aflatossine (sostanze cancerogene derivanti dalle muffe che possono infestare i mangimi con cui si nutrono le vacche) entro i limiti di legge (a volte quasi azzerate).

APPREZZATO ANCHE AL PALATOLe marche discount, con alcune lievi sfumature, sono state tutte apprezzate dai nostri degustatori. Spiccano per gradimento alcune marche che sono prodotte in Germania e Austria, Paesi dove la produzione di latte è sovrabbondante e il prezzo alla stalla inferiore. Non è raro, quindi, trovare latte discount proveniente da questi Paesi dove si produce a prezzi inferiori pur in un ambito di qualità.

Piace il latte discount: ai primi tre posti marchi provenienti da Germania e Austria

1,18€ 0,70€

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 19

L’unico punto critico di tutta l’inchiesta condotta sui prodotti low cost è quello della qualità della confettura. Perché se è vero che costa poco e che in alcuni casi è anche piaciuta abbastanza ai nostri assaggiatori, è anche vero che la metà delle volte abbiamo trovato meno frutta di quella dichiarata. Giudizi quindi pessimi: con Altroconsumo è vietato barare!

C’È POCA FRUTTALe confetture acquistate si definiscono per la maggior parte “extra”. Questo significa che il contenuto di frutta non deve mai scendere sotto il 45% del prodotto finito (35% per la confettura normale). In etichetta deve sempre essere riportata questa informazione, cioè quanta frutta è presente all’interno della confezione. Ci

siamo quindi basati su questo dato e ne abbiamo controllato la veridicità. Cinque prodotti non raggiungono la quantità di frutta dichiarata e di questi due neanche quella obbligatoria per legge. Certo, il peso mancante della frutta è stato compensato con lo zucchero, cosa che a volte è stato anche apprezzato all’assaggio (vedi Frutta & Natura e Dico), ma non è certo la stessa cosa.

NON ABBIAMO SCOPERTO STRANEZZEAbbiamo voluto verificare anche se la frutta fosse veramente tutta albicocca e non qualcos’altro (magari frutta commercialmente più economica). Per farlo abbiamo eseguito l’analisi del Dna: a parte piccole tracce di altra frutta dovute a contaminazioni normali nel processo

produttivo, tutte le confetture risultano effettivamente di albicocca.

NESSUNA CONSIGLIATAI giudizi globali sempre piuttosto modesti non consentono di indicare una scelta consigliata. Se confrontiamo questo test con i risultati delle nostre prove su noti prodotti di marca (pubblicato nel 2009), benché anche all’epoca non fossero mancati problemi, la qualità delle confetture di marca era risultata nel complesso decisamente superiore. I produttori delle confetture problematiche nel test di cinque anni fa, per la mancanza di frutta, sono gli stessi a monte dei prodotti bocciati di oggi. Anche dopo le nostre sollecitazioni, non hanno cambiato la loro attitudine alla penuria di frutta.

CONFRONTO TRA PREZZI MEDI AL CHILO

La qualità non riesce a competere con quella delle confetture di marca

CONFETTURA DI ALBICOCCHE

COME LEGGERE LA TABELLA

Etichette Presenti sempre le indicazioni obbligatorie per legge. Purtroppo però, in tre casi, penalizzati con un’insufficienza, la data di scadenza era difficile da leggere. Buongiorno Natu-ra In’s vanta l’origine italia-na ma questo non significa nulla, perché non viene resa esplicita l’origine delle albi-cocche.

Analisi di aboratorio Abbia-mo verificato il peso netto, la quantità di frutta e la corrispondenza con il tipo di frutta dichiarata. Pena-lizzati cinque campioni su dieci perché barano sul quantitativo di frutta, met-tendone meno del neces-sario.

Assaggio Il gruppo di con-sumatori arruolato per l’assaggio ha valutato l’a-spetto, l’odore e il sapore delle confetture servite in modo anonimo su un piat-tino senza companatico.

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Non comprare

Qualità buona

CONFETTURA DI ALBICOCCHE PREZZI RISULTATIQ

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ALBICOCCHE (400g) Todis 1,25 - 1,49 3,40 C D B 53

ANTICA FATTORIA (400g) Tuo dì 1,29 3,23 C C C 51

FRUTTI DI FRUTTA (400g) Ard Discount 1,15 2,88 D C C 50

MARIBEL (450g) Lidl 1,29 2,87 C C C 48

LE DELIZIE DEL FRUTTETO (450g)

Penny Market 1,29 - 1,39 2,93 D C C 46

BUONGIORNO NATURA (450g) IN’s 1,29 2,87 B E C 19

FRUTTA & NATURA (450g) Eurospin 1,29 2,87 C E B 19

GIOIE DI FRUTTA (400g) MD Discount 1,25 3,13 C E D 19

DICO (400g) Dico 1,15 2,88 C E B 12

BELLA STAGIONE (400g) Al Discount 0,85 - 0,99 2,30 D E D 10

6,34€ 2,94€

di

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Inchiesta

20 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

Le pompe no logo servono carburanti identici, ma costano meno. Fidati: hai le stesse prestazioni senza rischi. Lo dice il test.

LA NOSTRA INCHIESTA

I carburanti dei benzinai di marca sono migliori di quelli erogati dalle “pompe bianche”, ovvero non griffate?

LE TANICHE IN LABORATORIOIn modo anonimo siamo andati con delle taniche a prelevare benzina e gasolio in dodici stazioni di servizio: dieci sono pompe “bianche” e due sono leader di mercato molto conosciuti. Un laboratorio specializzato li ha analizzati per verificare se fossero di qualità, secondo quanto previsto dalla normativa EN590 e EN228.

A GENOVA E A MILANOLe pompe sono state selezionate a Genova e a Milano. I prelievi sono stati fatti il 21 e il 22 ottobre. Abbiamo visitato stazioni di servizio in aree limitrofe, per evidenziare che la qualità dei carburanti non dipende tanto dalla marca, ma dall’impianto di raffinazione da cui provengono, che di solito serve un territorio omogeneo.

Il pienosenza marca conviene

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Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 21www.altroconsumo.it

vanti tutta con le pompe di benzina no logo, le vantaggiose stazioni di servizio senza marca, svincolate dalla griffe delle

grandi compagnie petrolifere. Abituati alle rassicuranti immagini della pubblicità, che ci accompagnano nello shopping di ogni tipo, ci troviamo a volte a perdere le buone occasioni. Qui vi diamo la risposta a un dubbio che in questi tempi di caro benzina va sciolto: i carburanti di marca (Eni, Shell, Q8, Esso...) sono davvero migliori di quelli erogati dalle “pompe bianche”, quelle con nomi non ancora entrati a far parte della nostra quotidianità (Mirina, Keropetrol, Grifo, Staroil...)?

La qualità della benzina è la stessaIl combustibile no brand è del tutto analogo a quello di marca, non cambia nulla in quanto a qualità. Anche perché spesso arriva dalla stessa raffineria o deposito di distribuzione. Quindi non ci sono rischi per le nostre auto, come del resto dimostra la realtà delle code per fare rifornimento nelle stazioni di servizio senza logo. Siamo andati a caccia di benzinai senza marca, e i risultati

Adell’inchiesta dicono chiaramente che fare rifornimento in un benzinaio tradizionale o in quello magari affiliato a un ipermercato non fa differenza, perché la qualità del pieno è la stessa. Tutti e dodici i campioni di benzina analizzati sono in regola con la normativa che definisce i parametri di qualità dei carburanti. Nessun problema quindi né nelle stazioni di servizio no logo né in quelle di marca.

Violata la normativa sul dieselSono emerse, invece, ovunque diverse anomalie sui prelievi di diesel: oltre la metà dei campioni ha uno o più valori fuori norma, il che significa che non dovrebbero essere venduti. Si tratta di quattro pompe bianche (una stazione Auchan a Milano, Automobil Gas, Ies Emmegas e Staroil a Genova) e due pompe di marca (Agip ed Esso a Genova), che abbiamo scelto a titolo di confronto. I problemi che abbiamo rilevato sul diesel non sono critici dal punto di vista motoristico, ovvero non comportano rischio di guasti al motore; il punto è che mostrano che qualcosa sfugge ai controlli e che circola del diesel non in regola. Possiamo fare delle ipotesi sul perché di

COME LEGGERE LA TABELLA

Zolfo Uno dei principa-li inquinanti ambienta-li contenuto nei carbu-ranti, in particolare nel diesel. Nella benzina non può superare i 10 mg/kg. Nessun cam-pione dell’inchiesta è fuori norma.

Benzene Riconosciuto come cancerogeno, il l imite di legge nella benzina è l’1% in volu-me. Abbiamo valutato positivamente i cam-pioni con percentuale ampiamente al di sotto di questo limite.

Ossigenati Sono addi-tivi, contenenti ossige-no, di origine naturale con funzione antideto-nante. I residui di com-bustione producono composti potenzial-mente cancerogeni. Il limite è 2,7% in peso, abbiamo considerato positivamente i cam-pioni con valore infe-riore all’1%.

Numero di ottani Indi-ca la capacità della benzina di realizzare una corretta combu-stione miscelandosi

con l’aria. Più alto è il numero di ottani, mi-gliori saranno le pre-stazioni del motore. I nostri campioni sono tutti al di sopra del li-mite minimo.

Olefine Idrocarburi che si trovano nella benzi-na come naturale pro-dotto della lavorazione del petrolio greggio. Una concentrazione eccessiva potrebbe avere effetti negativi sulle prestazioni, poi-ché pregiudica le pro-prietà antidetonanti. Sono inquinanti dan-nosi per l’ambiente che portano alla produzio-ne di ozono. La percen-tuale è molto variabile, abbiamo valutato po-sitivamente i campioni al di sotto dell’8% in volume.

Tensione di vapore In-dica la presenza di so-stanze gassose che aiutano la ripresa del motore, ma in quanto volatili si possono di-sperdere nell’ambien-te.Tutti i campioni han-no valori nella norma.

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

I carburanti no logo costano fino a 10 centesimi in meno al litro

BENZINA RISULTATI

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NOME e indirizzo

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MILANOAUCHAN via Panfilo Castaldi, 5 Cinisello Balsamo B B B C B C B C B B B

GRIFO piazza Abbiategrasso B B B C B C B C B B B

KEROPETROL piazzale Ovidio B B B B C B B B B B B

MIRINA via Bovisasca 201 B B B C B C B B B B B

SIMPLY via Vincenzo da Seregno, 2 B B B C B C B C B B B

TE viale Fulvio Testi (Cinisello B.) B B B C B C B C B B B

GENOVAAGIP/ENI viale Brigate Partigiane, 1r B B B C B C B B B B B

AUTOMOBILGAS via Borzoli B B B B C B B B B B B

ESSO via Polonio, 16r B B B C B C B C B B B

EUROPAM via Fiorenza Semini B B B C B C B B B B B

IES – EMMEGAS via G. Gastaldi, 30-32 B B B C B C B B B B B

STAROIL Corso Aldo Gastaldi B B B C B C B B B B B

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Inchiesta

22 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

DIESEL RISULTATI

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niMILANOAUCHAN via Panfilo Castaldi, 5 Cinisello Balsamo B B B B C B B B B D B B D

GRIFO piazza Abbiategrasso B B C B B B B B B B B B B

KEROPETROL piazzale Ovidio B B C B B B B B B B B B B

MIRINA via Bovisasca 201 B B C B B B B B B B B B B

SIMPLY via Vincenzo da SEREGNO, 2 B B C B C B B B B B B B B

TE viale Fulvio Testi (Cinisello B.) B B C B C B B B B B B B B

GENOVAAGIP/ENI viale Brigate Partigiane, 1r B B B B B B D B B D B B D

AUTOMOBILGAS via Borzoli B B C B D B B D C B B B D

ESSO via Polonio, 16r B B B B C B D B B B B B D

EUROPAM via Fiorenza Semini B B C B B B B B B B B B B

IES – EMMEGAS via G. Gastaldi, 30-32 B B C B B B D B D D B B D

STAROIL Corso Aldo Gastaldi B B C B B B B B D D B B D

COME LEGGERE LA TABELLA

Presenza di acqua Ce n’è una piccola quota all’interno del gasolio, ma non deve superare i 200 mg/Kg perché provocherebbe danni al motore e sarebbe sintomatico di contraf-fazione. Tutti i campio-ni hanno un contenuto molto inferiore al limite.

Contaminanti solidi Eventuali particelle sospese possono dan-neggiare il filtro dell’au-to. Il massimo valore previsto è 24 mg/kg: tutti i campioni sono in regola.

Batteri Non sono con-templati per legge, ma possono provocare problemi al motore (in-quinando il combusti-bile e intasando i filtri). Nei nostri campioni la carica batterica è spes-so elevata.

Zolfo Se ce n’è troppo, il gasolio inquina di più. Quello venduto nella stazione Automobilgas è ben oltre il limite di legge. Non influenza le prestazioni del motore, ma è fuori legge: è dan-

noso per l’ambiente.

Aromatici Sono tutte sostanze cancerogene, il limite è l’8% del volu-me. I nostri campioni sono tutti in regola.

Biodiesel Tre campioni sforano i limiti di legge, tutti a Genova.

Numero di cetano Que-sta prova permette di stabilire la qualità del carburante dal punto di vista delle prestazioni del motore. Se è più basso del minimo di legge può peggiorare l’accendibilità del ga-solio. Alcuni campioni hanno un valore appe-na inferiore al minimo previsto. L’alterazione può essere frutto di contaminazione del carburante.

Infiammabilità Quattro campioni non rispetta-no la norma: non do-vrebbero essere ven-duti.

Giudizio globale Quan-do è negativo è perché ci sono alcuni parame-tri fuori legge.

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

tante anomalie. Quattro stazioni non rispettano il limite del punto di infiammabilità, ovvero la temperatura minima alla quale si formano vapori che consentono la combustione (vedi tabella). Ciò potrebbe essere dovuto a una contaminazione: la presenza di benzina nelle cisterne per il gasolio può essere provocata da un errore umano durante le operazioni di riempimento oppure per contaminazione del carburante durante il trasporto. Questo può aver abbassato il punto di infiammabilità. L’infiammabilità bassa non ha effetti sulle performance dell’automobile, ma si tratta comunque di un diesel non in regola. Un altro problema riscontrato è l’eccessiva presenza di biodiesel. In tre distributori a Genova la parte di biodiesel misurata è risultata superiore al limite permesso. I biocarburanti addizionati al gasolio servono a inquinare di meno, oltre un certo livello però potrebbero verificarsi danni al motore. La tecnologia automobilistica non sopporta quote di biodiesel superiori al 7%, questo è quanto sostengono i costruttori di auto; anche se di fatto tutto è pronto affinché si possa innalzare il contenuto di biodiesel, se si

riuscirà a vincere il braccio di ferro con le compagnie petrolifere, contrarie alla diffusione di carburanti alternativi all’oro nero. Un’altra anomalia rilevata dai nostri esperti è l’eccesso di batteri presenti nel diesel. Anche se la normativa non contempla un limite per questo parametro, abbiamo eseguito prove di microbiologia perché si stima che un contenuto elevato di batteri nel tempo possa provocare danni al motore (i batteri si moltiplicano nel combustibile e alla lunga possono intasare i filtri). Nei campioni dell’indagine abbiamo trovato una carica batterica generalmente elevata, ma sempre sotto i limiti di guardia. In un caso abbiamo trovato anche un valore davvero eccessivo di zolfo nel diesel erogato in una pompa bianca di Genova: anche in questo caso si tratta di un combustibile che non potrebbe essere venduto, perché è circa una volta e mezzo il limite di legge. È molto positivo il fatto che nessuno dei distributori presi in esame sia risultato fuori norma per quello che spesso viene considerato un rischio di frode dagli automobilisti, ovvero la presenza di acqua nel carburante, che anzi è sempre piuttosto bassa.

No logo conviene

- 195 ₤Sulla benzina all’anno

(15 mila km)

- 90 ₤Sul gasolio l’anno

(15 mila km)

3.000Le stazioni senza marca in Italia

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Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 23www.altroconsumo.it

Se vuoi risparmiare scegli le pompe bianche: la qualità dei combustibili è

del tutto analoga a quella di marca, ma il risparmio può essere molto interessante: fino a 10 centesimi in meno al litro.

Se fai rifornimento al “servito” verifica sempre che il contatore sia

azzerato prima che inizino a riempire il serbatoio.

Nei distributori di marca fai attenzione ai servizi self e iperself,

perché possono avere tariffe diverse. Controlla il prezzo prima di fare il pieno.

Le stazioni di servizio senza marca hanno più spesso problemi di

approvvigionamento. Se sei in riserva fai attenzione a non rimanere a piedi: forse conviene fare qualche litro di carburante in un altro distributore prima di spingersi fino a una pompa bianca più lontana (che potrebbe anche essere chiusa).

Il prezzo esposto è vincolante: controlla che quello indicato sulla

pompa corrisponda a quello esposto. In caso contrario puoi pretendere di pagare il prezzo minore.

Controlla che ci sia il “bollino verde” (vedi foto) e la data di scadenza: è

una garanzia che l’impianto è controllato dalla Camera di Commercio. Se non c’è o è scaduto cambia distributore.

Non rifornirti se l’autobotte sta scaricando carburante nelle cisterne:

per consolidarne il volume ci vuole tempo (la legge prevede mezz’ora).

INTERVISTA

“Controlliamo la quantità di carburante erogato”Che tipo di controlli fate nelle stazioni di servizio?Abbiamo il compito di vigilare sulla correttezza della quantità di carburante

erogato. Verifichiamo la precisione degli strumenti utilizzati per misurare i combustibili. Per legge le stazioni di servizio devono essere sottoposte a verifiche biennali, in seguito alle quali viene applicato un bollino verde sugli erogatori, che garantisce che gli impianti siano in regola. Il bollino verde indica la scadenza della verifica periodica e prova l’avvenuto controllo dei misuratori con validità fino alla data indicata. La verifica deve essere effettuata anche dopo ogni intervento di manutenzione che comporti la rimozione dei sigilli.

Quanti controlli fate ogni anno?Ci sono verifiche che vengono richieste dall’impresa stessa, a Milano e provincia per esempio ne facciamo 300 all’anno, ma ci sono anche controlli senza preavviso. Circa il 94% degli impianti è regolare.

Che tipo di irregolarità emergono?Quasi sempre non è stata informata la Camera di Commercio della rimozione dei sigilli in caso di interventi di manutenzione, in altri casi non è conforme il software installato sulle apparecchiature, in altri

ancora è stata accertata la manomissione dei bollini verdi che garantiscono l’esattezza della misurazione del carburante.

Ma sono proprio i gestori delle stazioni di servizio a chiedervi le verifiche?I controlli garantiscono gli interessi di tutti, dei cittadini ma anche delle imprese. Ad esempio, nelle stazioni di servizio il corretto funzionamento dei misuratori è non solo nell’interesse di chi compra, ma anche del gestore che vende: un misuratore starato può erogare benzina in favore di chi acquista.

I controlli riguardano anche le pompe bianche naturalmente... Certo, come tutte le imprese sono iscritte al Registro della Camera di Commercio e quindi sono sottoposte agli stessi controlli a cui sono soggetti i distributori di marca. Però è da tenere presente che noi facciamo solo controlli sulla quantità del carburante erogato, ogni due anni come prevede la legge. Non verifichiamo, invece, la qualità del carburante, come avete fatto voi nell’indagine.

I CONSIGLI PER FARE UN PIENO SENZA RISCHIServono controlliUn carburante non perfettamente controllato, che non rispetta le norme di qualità europee, può fare danni all’automobile. Nel nostro caso non ci sono rischi, ma se ci fossero valori più alterati potrebbero verificarsi danni al motore, magari non constatabili immediatamente. I produttori di carburanti e i gestori di distributori, sia delle pompe bianche sia di quelle di marca, devono far eseguire maggiori controlli per evitare potenziali rischi. Abbiamo denunciato alle autorità i distributori non in regola.

Il prezzo è inferioreSe la qualità è la stessa, è certo che la benzina no brand costa di meno. Il principale motivo è che le pompe bianche non fanno parte della rete di una grande compagnia petrolifera e, quindi, possono adottare diverse politiche commerciali: acquistano i carburanti dalle raffinerie che fanno i prezzi migliori; limano le spese di trasporto acquistando dalle raffinerie più vicine e autogestendolo; riducono il profitto; non pagano il brand; approfittano di elevati volumi di vendita quando sono affiliate agli ipermercati. ¬

Liberata Dell’Arciprete è consigliere della Camera di Commercio di Milano

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Inchiesta

www.altroconsumo.it

Bocciati 29 concessionari su 98 da noi consultati per l’acquisto dell’auto: preventivi illeggibili, incompleti e gonfiati. I nostri consigli per risparmiare.

Son dolori con i prezzi dei motori

LA NOSTRA INCHIESTA

Quanto sono trasparenti i concessionari e quali sconti si possono spuntare quando si acquista un’auto nuova? Per verificarlo, nei mesi di settembre e ottobre, siamo andati in incognito a chiedere un preventivo scritto a 98 concessionari d’auto, sia monomarca che multimarca, in sei città: Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo. Sul nostro sito l’elenco degli autosaloni visitati.

QUATTRO UTILITARIECi siamo concentrati sulle auto più vendute: Fiat Panda, Ford Fiesta, Renault Clio e Volkswagen Golf. Per ciascun modello abbiamo scelto la versione, la cilindrata, il tipo di alimentazione (benzina o diesel) e il colore. Per facilitare il compito ai concessionari, ci siamo limitati alle dotazioni di serie, senza includere nella nostra richiesta altri optional, ad eccezione del colore (anche il climatizzatore per la Panda).

ALTERNATIVA “PRONTA CONSEGNA” Nei pochi casi in cui non è stato lo stesso concessionario a proporcela spontaneamente, abbiamo chiesto se era eventualmente disponibile un’auto in pronta consegna dello stesso tipo (anche se con un allestimento diverso), per poter valutare la convenienza di questa scelta. Anche in questo caso, è stato richiesto un preventivo scritto.

24 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

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Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 25www.altroconsumo.it

he non ci si deve fermare al primo concessionario, forse lo sai già. Ma che sull’acquisto dell’utilitaria nuova da te scelta puoi risparmiare più

di 4.500 euro consultando più rivenditori, forse non lo sospettavi nemmeno. E invece è ciò che emerso dalla nostra inchiesta in sei città, dopo aver visitato in incognito 98 concessionari, ai quali abbiamo chiesto un preventivo scritto.

Direzione convenienzaLe sorprese, buone e cattive, non sono mancate, sia sul versante del risparmio sia su quello della trasparenza. Cominciamo dal primo. Se confrontiamo tra loro tutti i preventivi relativi a una stessa automobile, indipendentemente dalla provincia in cui si trovano i concessionari che ce li hanno consegnati, la vettura su cui abbiamo riscontrato maggiori opportunità di risparmio è Ford Fiesta: la forbice ha raggiunto i 4.500 euro, pari a quasi il 40% del prezzo. Ma anche sulla Renault Clio le possibilità di tagliare la spesa sono notevoli: si aggirano intorno ai 1.700 euro, pari al 15% del prezzo complessivo chiavi in mano. Per Fiat Panda e Volkswagen Golf le differenze tra autosaloni si restringono, ma sono comunque nell’ordine dei mille euro. Sono dati che già mostrano come i preventivi proposti dai diversi punti vendita possano davvero variare in maniera significativa e che consultarne quattro o cinque, prima di fare un acquisto importante come quello dell’auto nuova, può davvero valere la pena. È il caso di

C SEI DRITTE PER RISPARMIARE

FIAT PANDA

Venticinque i concessionari consultati per quest’auto. A Torino i prezzi più competitivi, con poche differenze tra un concessionario e l’altro. A Roma, dove spuntiamo il prezzo

più basso, fare un giro tra diversi rivenditori può fruttare un risparmio di quasi il 6% (639 euro). A Palermo il preventivo più caro e i prezzi in media più alti.

Esigi che i preventivi siano scritti e dettagliati, in modo da poterli confrontare puntualmente tra loro.

Preparati a non accettare optional a cui non sei interessato e che il venditore, con abilità, ti presenterà come indispensabili.

Dal concessionario vai preparato: raccogli informazioni online sul sito del produttore e consulta i nostri test.

Non accontentarti del primo autosalone, visitane sempre quattro o cinque (anche quelli con lo stesso nome).

Se non è il venditore a proportela, chiedi se è disponibile un’auto in pronta consegna: solitamente si risparmia.

Chiedi esplicitamente che durata ha il preventivo e fatti mettere per iscritto i tempi previsti per la consegna dell’auto.

10 10 11 1213 14 15 16 17 18 19 16 21 22 23 24

11.450-11.700€

11.211-11.850€

11.700-12.000€

11.500-11.738€

11.500-11.900€

11.800-12.200€

250€

639€

300€

238€

400€

400€

TORINO

ROMA

MILANO

NAPOLI

BOLOGNA

PALERMO

Prezzo chiavi in mano min-maxRisparmio Prezzo pronta consegna: 9.700€

11.211-12.200€

LOUNGE 1.2 benzinaColore: rossoPrezzo di listino, accessori e colore inclusi (tasse e Ipt escluse): 12.800 euro

A Torino i prezzi in media più competitivi, però con differenze minime tra un concessionario e l’altro

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Inchiesta

26 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

FORD FIESTA

Per l’acquisto della Fiesta abbiamo visitato 23 concessionarie. Al contrario di quanto avviene per la Panda, sotto la Mole le differenze di prezzo sono accentuate

(28,5%), Bologna la città dove lo sono meno. Poca concorrenza nella provincia di Palermo: solo un rivenditore tratta questo tipo di auto. A Napoli il prezzo più basso.

12.450-16.000€

13.200-14.050€

13.650-14.200€

11.500-13.200€

13.300-13.550€

13.200€

3.550€

850€

550€

1.700€

250€

0€

TORINO

ROMA

MILANO

NAPOLI

BOLOGNA

PALERMOTITANIUM 1.2 benzina Colore: azzurro metallizzato, 5 portePrezzo di listino, accessori e colore inclusi (tasse e Ipt escluse): 14.850 euro

non scartare concessionari che si trovano fuori della città o della provincia in cui si risiede. Vale lo stesso principio per la procedura di immatricolazione: molti automobilisti di diverse regioni d’Italia hanno deciso di farla a Trento o ad Aosta, che, per via del loro statuto speciale, hanno tasse e imposta provinciale di trascrizione (Ipt) più basse.

Differenze per cittàCome si può notare dalle schede dedicate a ciascuna delle quattro utilitarie considerate, la forbice si assottiglia se il confronto lo limitiamo ai prezzi spuntati nelle concessionarie che si trovano nella stessa provincia. Risaltano comunque i 3.550 di risparmio a Torino e i 1.700 euro a Napoli per la Ford Fiesta. Se invece consideriamo i centri in cui più spesso

Preventivi sotto la lente: trasparenza questa sconosciutaBOCCIATI TRE SU DIECI Foglietti scritti a mano e illeggibili, preventivi solo dell’auto in pronta consegna o con un allestimento diverso rispetto a quello da noi voluto, mancanza di informazioni, voci gonfiate e incomplete, aggiunta di accessori non richiesti. Ben ventinove preventivi su 98 da noi raccolti sono risultati inaffidabili e privi della necessaria trasparenza. I preventivi sono stati “eliminati” quando si riferiscono addirittura a un’auto che non risponde alle caratteristiche di quella da noi richiesta.

Il prezzo più basso lo spuntiamo a Napoli, le differenze di prezzo maggiori a Torino

2 eliminati

19 molto scarsi

8 scarsi

23 sufficienti

23 buoni

23 molto buoni

abbiamo trovato il prezzo in assoluto più basso, è Napoli a guadagnarsi la palma della convenienza: è qui che abbiamo scovato il prezzo “chiavi in mano” migliore non solo per la Fiesta, ma anche per la Renault Clio e la Volkswagen Golf, mentre per la Panda la città partenopea si piazza al terzo posto, dopo Roma e Torino. Tra le peggiori spicca Palermo, ultima per convenienza sia per la Fiat sia per la Renault. Sono risultati pessimi che confermano come nel capoluogo siciliano la concorrenza sia ridotta al lumicino: molti dei concessionari storicamente presenti in città hanno chiuso i battenti, tant’è che per la Volkswagen Golf e per la Ford Fiesta abbiamo potuto testare rispettivamente un solo concessionario in tutta la provincia, mentre per le altre due auto considerate le insegne erano solo due

COMPRARE L’AUTO A RATE

Molte case automolistiche hanno una finanziaria di gruppo che si occupa dei prestiti per l’acquisto della auto che producono. E la mancanza di trasparenza regna sovrana.

E se vogliamo comprare l’auto a rate, possiamo sperare in una maggiore trasparenza? Purtroppo no, come dicono i risultati di un’inchiesta da noi realizzata visitando 60 concessionarie (SD 124, maggio 2012): le informazioni su costi e condizioni del prestito ci sono state dette a voce o scritte a mano. Quasi nessuno ci ha

dato il modulo (Ebic) con il Taeg e l’indicazione dei nostri diritti, benché previsto dalla legge. Ben il 70% dei venditori non ci ha comunicato il Taeg o ce lo ha detto sbagliato, percentuale che sale all’88 nel caso delle auto usate. Per conoscere il Taeg corretto utilizza il nostro calcolatore: www.altroconsumo.it/soldi

Prezzo chiavi in mano min-maxRisparmio Prezzo pronta consegna: 10.800€

11.500-16.000€

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Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 27www.altroconsumo.it

RENAULT CLIO

Nelle sei città sono stati 26 in tutto i concessionari interpellati. È Napoli la città in cui chiedere più preventivi può portare a un risparmio maggiore (quasi il 9%, cioè

1.100 euro), seguita da Torino. Palermo anche questa volta si conferma essere la piazza più piatta: la concorrenza è quasi inesistente e così le possibilità di risparmio.

12.064-12.750€

12.100-12.543€

11.800-12.513€

11.400-13.500€

12.000-12.700€

12.300-12.500€

686 €

443€

713€

1.100€

700€

200€

TORINO

ROMA

MILANO

NAPOLI

BOLOGNA

PALERMO

Preventivi sotto la lente: trasparenza questa sconosciutaLa struttura del preventivo può essere diversa, l’importante è che oltre al prezzo finale fornisca all’acquirente una serie di informazioni che possano aiutarlo nella scelta e nel confronto con altre proposte. Ecco quali.

UNO DEI PROMOSSIIl concessionario Volkswagen della provincia di Milano si è attenuto con scrupolo alla nostra richiesta senza aggiungere altri optional. Ha indicato correttamente tutte le voci utili per poter effettuare confronti con altri preventivi.

IL CATTIVO ESEMPIOEcco uno dei preventivi che non avremmo mai voluto ricevere. Oltre all’intestazione della concessionaria, ci sono semplicemente il nome (illeggibile) dell’auto e la somma di alcuni prezzi, senza nemmeno l’indicazione delle voci a cui si riferiscono.

QUELLO IDEALEUn preventivo ben fatto, e facile da confrontare con altre proposte, dovrebbe contenere le seguenti voci: prezzo di listino dell’auto, prezzo dei singoli optional aggiunti, garanzie aggiuntive della concessionaria, spese di consegna, Ipt (imposta provinciale di trascrizione), contributo eco sui pneumatici, Iva (se non inclusa), immatricolazione e altri oneri, prezzo totale pieno, sconto proposto, prezzo chiavi in mano.

Prezzo chiavi in mano min-maxRisparmio Prezzo pronta consegna: 10.445 €

11.800-13.500€

WAVE 1.2 benzinaColore: rosso metallizzatoPrezzo di listino, accessori e colore inclusi (tasse e Ipt escluse): 14.250 euro

Nel capoluogo campano vale la pena girare: qui il prezzo più alto, più basso e la forbice più ampia

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Inchiesta

28 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

a testa. Una situazione sconcertante per una città che conta oltre seicentomila abitanti.

L’opzione “pronta consegna”Ripiegare su un’auto in pronta consegna (subito disponibile) può rappresentare un affare? Tendenzialmente sì, ma non è detto. L’auto in pronta consegna ci è stata proposta da 76 concessionarie su 98, praticamente tre volte su quattro. I casi in cui però corrispondeva al modello da noi scelto (anche se spesso con un allestimento diverso) si riducono a 60: tutto sommato una buona media. Sette volte su dieci (54 casi su 76) il prezzo chiavi in mano dell’auto in pronta consegna era inferiore, quindi l’affare è possibile. Al contrario è stato più alto in 22 casi, questo si è verificato più frequentemente con le vetture di due marche: Volkswagen (9 volte) e Renault (7).

Bocciati in trasparenzaQuanto sono dettagliati e trasparenti i concessionari nei loro preventivi? Poco. I preventivi che hanno avuto un giudizio buono o molto buono sono soltanto 46 su 98, meno della metà. Questa forse è la nota più dolente di tutta la nostra inchiesta. Se in un periodo di forte crisi per il settore automobilistico come quello attuale, in cui il numero di immatricolazioni ha fatto registrare i minimi storici, i rivenditori si comportano così con dei potenziali clienti, significa che la cultura della trasparenza manca davvero. Più che corsi per formare venditori abili e convincenti, le case

automobilistiche dovrebbero organizzare training sui temi della correttezza e della trasparenza, soprattutto a Napoli e a Roma, dove più spesso abbiamo riscontrato zone grigie. Qualche esempio nella capitale? La concessionaria Romana Auto ci consegna un preventivo scritto a mano, in cui c’è solo il prezzo finale, senza alcuna indicazione di ciò che esso comprende. Quattro autosaloni — Jazzoni, Renault Retail Group, Autopiù e Autocentri Balduiana — stilano il preventivo di un’auto di colore diverso da quella da noi richiesta; Jazzoni a voce ci dice che il nostro colore costa 300 euro in più. Fiori ci dà il foglio informativo di una Panda di una versione diversa (Easy), mentre su quella prescelta (Lounge) si limita a scrivere a mano il solo prezzo finale, aggiungendo accessori senza dettagli di prezzo. Valentino ci fa un preventivo dettagliato, che si conclude con la dicitura: «da scontare». Di quanto? Sorpresa! Passando alla città partenopea, il preventivo di Esposito è relativo solo all’auto in pronta consegna: nulla ci viene rilasciato sul modello richiesto; Ford Vomero G.M.A. ci stampa un foglio in cui propone un prezzo chiavi in mano al quale aggiunge a penna l’imposta di trascrizione e un altro totale contrassegnato da un asterisco che però non rimanda a nessuna altra spiegazione: che significa, sarà davvero completo?

Differenze per marcaQuanto ai casi positivi, emerge in generale che sono soprattutto i concessionari Volkswagen e Renault ad avere la tendenza

a fornire preventivi completi e facilmente confrontabili con altre offerte. In particolare Renault si distingue non solo per la buona qualità dei preventivi, ma anche per la loro durata, spesso superiore a 20 giorni. Quelli di Ford hanno invece il difetto di contenere troppi optional aggiuntivi, non richiesti dal cliente. ¬

VOLKSWAGEN GOLF

Ventiquattro i concessionari a cui abbiamo chiesto il preventivo. Solo uno in provincia di Palermo, l’unico che trattasse questo tipo di autovettura al momento dell’inchiesta.

A Roma abbiamo potuto utilizzare il preventivo di un solo punto vendita, quelli degli altri quattro erano inaffidabili. A Napoli la proposta con il prezzo più conveniente.

COMFORTLINE 1.6 dieselColore: argento metallizzato, 5 portePrezzo di listino, accessori e colore inclusi (tasse e Ipt escluse): 23.464 euro

Le differenze di prezzo non superano mai i 500 euro, il prezzo migliore a Napoli, il più alto a Milano

www.altroconsumo.it /auto

Vuoi conoscere in dettaglio quali sono i 98 concessionari di noi visitati e com’era il loro preventivo? I risultati li trovi sul nostro sito, nella sezione dedicata ai motori.

Nella stessa sezione trovi anche il servizio per confrontare prezzi, caratteristiche tecniche, consumi e sicurezza di più di 400 modelli. E il servizio per calcolare il Taeg del prestito. Inoltre, tutto su consumi di carburante, Rc auto, bollo, noleggio e seggiolini per bambini.

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22.900€

300€

0€

500€

500€

300€

0€

TORINO

ROMA

MILANO

NAPOLI

BOLOGNA

PALERMO

Prezzo chiavi in mano min-maxRisparmio Prezzo pronta consegna: 21.800€

22.500-23.400€

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Inchiesta

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Saldi Privati piace per il risparmio; Apple Store per le informazioni. Anche Amazon convince. Il vostro ranking sullo shopping online.

LA NOSTRA INCHIESTA

Abbiamo condotto un’indagine sulle preferenze e la soddisfazione di chi fa shopping online.

I SOCI RISPONDONOPer farlo, abbiamo raccolto, attraverso un questionario online inviato a maggio 2013, le impressioni di 4.113 soci di Altroconsumo. Le vostre preferenze e le vostre indicazioni sugli acquisti di merci attraverso lo shopping online sono state importanti per avere un panorama chiaro sulle vostre motivazioni di acquisto, la soddisfazione e le vostre esperienze reali rispetto ai maggiori siti di vendite su internet. Nelle pagine seguenti trovate la classifica dei siti basata sulle vostre risposte.

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Inchiesta

30 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

TEMPI DI CONSEGNA

NOME del sito

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Prod

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AMAZON.IT 96% 3% 1%

APPLE STORE 96% 4%

MONCLICK 95% 5%

EPRICE 94% 6%

AMAZON.COM 94% 6%

SALDIPRIVATI 94% 4% 2%

UNIERURO 93% 5% 2%

AMAZON BUYVIP 93% 5% 2%

IBS 92% 7% 1%

PRIVALIA 92% 8%

MARCOPOLOSHOP 92% 8%

EBAY.IT 91% 8% 1%

MEDIAWORLD 90% 10%

AMAZON.CO.UK 88% 9% 3%

ZALANDO 90% 9% 1%

EURONICS 88% 12%

DECATHLON 87% 13%

GROUPON 79% 13% 4% 4%

PIXMANIA 78% 19% 3%

GROUPALIA 78% 17% 3% 2%

li acquisti online sono uno dei pochi settori che resiste alla crisi. La rete è sempre più frequentata dagli italiani per fare shopping: lo dicono

i dati dell’Osservatorio ecommerce di Netcomm, il consorzio del commercio elettronico italiano. Il settore registra un più 17% rispetto al 2012. Con un fatturato stimato per il 2013, pari a 11,2 miliardi di euro. Numeri nient’affatto trascurabili, ma ancora poca cosa se rapportati a quelli europei. Secondo le rilevazioni di Ecommerce Europe, infatti, l’incremento annuale delle vendite online per il 2012 è stato del 22%, per un fatturato complessivo di oltre 305 miliardi di euro. Il movente che induce sempre più italianiagli acquisti in rete è la possibilità di risparmiare, oltre all’uso diffusissimo di smartphone e tablet, che ha ulteriormente allargato la platea degli utenti del web disposti a fare acquisti in modo rapido e veloce. Il freno, invece, sono le possibili insidie: i rischi legati alle modalità di pagamento (la paura, per esempio, di clonazioni fraudolente di carte di credito), la paura che la merce possa non essere di proprio gradimento o magari non arrivi del tutto, il timore di farsi prendere la mano acquistando in modo compulsivo cose di cui non si ha veramente bisogno perché “l’offerta è imperdibile e scade

Gentro poche ore”. Per capire cosa ne pensate voi soci di Altroconsumo, su questo argomento e per conoscere le vostre abitudini (siete clienti di siti di vendita online? Se sì, quali preferite? Avete mai avuto intoppi?) vi abbiamo sottoposto un questionario, cui avete risposto in più di quattromila. Il quadro complessivo delle vostre esperienze è positivo: siete in molti a fare acquisti in rete - principalmente chi ha una certa dimestichezza con lo strumento informatico- e nella maggior parte dei casi avete ricevuto la merce senza intoppi, nei tempi stabiliti (91%) e senza problemi di disservizi nel pagamento (99%). Comprare online, quindi, per voi è conveniente e sicuro. E quando succede qualche guaio ci pensiamo noi: vi indichiamo quali sono i vostri diritti e come fare per farli valere nel riquadro alle pagine 32-33.

Amazon e Apple in testaIn queste pagine potete consultare due tabelle chiave, che riassumono i dati salienti della nostra inchiesta: il grado di soddisfazione rispetto ai principali siti di e-commerce (nella pagina a fianco) e la tempistica nella consegna delle merci (qui a lato). Ai primi due posti della classifica troviamo Apple e Amazon.it: il primo piace per completezza e chiarezza delle informazioni sulle condizioni di acquisto e

E TU COSA COMPRI?

Biglietti e notti d’albergo sono ai primi posti della classifica. Seguono i prodotti tecnologici. Ecco gli otto prodotti più acquistati online.

35%

57%

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50%

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28%

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29%

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Cosa avete comprato online negli ultimi 12 mesi? Al primo posto, con il 57% delle risposte, spiccano i trasporti (biglietti d’aereo, di treno, autobus...), seguiti da prenotazioni alberghiere (50%). Per turismo o lavoro, il settore dei viaggi,

quindi, rappresenta una grande fetta del mercato. Bene anche i libri che online sembrano non soffrire la crisi che ha ormai colpito tutte le librerie “fisiche” (40%). Poco più di tre su dieci comprano vestiti e accessori.

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Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 31www.altroconsumo.it

sui prodotti e per il rispetto dei tempi di consegna, ma vince la maglia nera per i prezzi elevati e la mancanza di offerte per risparmiare; il secondo ottiene buone valutazioni per le informazioni fornite, per le buone possibilità di risparmio e per il rispetto dei tempi di consegna. Ma sul fronte risparmio convincono più di tutti Saldiprivati, Marcopoloshop e Decathlon.

Deludono i siti di couponI siti di offerte come Groupalia e Groupon, invece, ottengono risultati meno lusinghieri. A penalizzarli la scarsità di informazioni sui termini, le condizioni e sul recesso, ma anche le scarse informazioni sui prodotti. Inoltre, sono agli ultimi posti per i tempi di consegna: la merce arriva in tempo solo otto volte su dieci; nell’8% dei casi per Groupon e nel 5% per Groupalia la merce richiesta non arriva (e metà delle volte non viene neppure rimborsata). Le vostre impressioni su questi siti sono allineate con le segnalazioni di disservizi che ci arrivano quotidianamente: nel mese di marzo 2013 abbiamo segnalato Groupon all’Antitrust per clausole vessatorie e

Ai nostri soci piace fare acquisti online

SODDISFAZIONE

NOME del sito

Info

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APPLE STORE 85 87 62 84

AMAZON.IT 81 78 78 82

AMAZON BUYVIP 79 75 77 82

AMAZON.COM 78 77 79 82

SALDIPRIVATI 79 77 83 81

ZALANDO 82 80 78 81

IBS 81 79 80 81

DECATHLON 79 79 81 80

EPRICE 80 79 78 80

EBAY.IT 79 78 74 79

MONCLICK 78 82 75 79

MARCOPOLOSHOP 78 80 82 78

PRIVALIA 76 76 79 78

AMAZON.CO.UK 77 75 70 78

UNIEURO 76 76 78 76

PIXMANIA 74 76 78 76

MEDIAWORLD 75 78 73 76

EURONICS 72 76 76 75

GROUPALIA 72 73 79 74

GROUPON 64 69 77 70

Grazie ai nostri test e ad accordi stretti con alcuni negozi online, una visita al nostro sito offre molte possibilità, ottime per chi ama coniugare prezzo e qualità. Con condizioni di vendita controllate e la certezza del nostro intervento, se qualcosa dovesse andare storto.

Oltre a visualizzare la classifica dei vini della nostra Guida vini, puoi acquistare direttamente il vino promosso dai nostri test, accurati e indipendenti, a condizioni particolarmente vantaggiose.

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COME LEGGERE LE TABELLE

Indice di soddisfazione L’indice ha un valore massimo di 100. Più è alto maggiore è la soddisfazione degli intervistati. Questo indice è basato sulle valutazioni soggettive di chi ha

acquistato prodotti sui siti indicati nei 12 mesi precedenti l’indagine. Abbia-mo colorato i riquadri per facilitare la comprensione della tabella: il verde significa che la soddisfazione per quel parametro è sopra la media; il grigio chiaro sta a indicare una soddisfa-zione nella media; il grigio scuro sot-to la media.

Sopra la media

Nella media

Sotto la media

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Inchiesta

32 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

SHOPPING FELICE

Per acquistare in rete in modo sicuro e soddisfacente è bene seguire alcuni accorgimenti.

pratiche commerciali scorrette. Dalle vostre segnalazioni (331 per Groupon e 90 per Groupalia nei primi 10 mesi del 2013) è emerso chiaramente che quando c’è un problema nell’ottenere una prestazione contenuta nel coupon o nell’acquisto di un prodotto, non si capisce di chi sia la responsabilità e il cliente resta spesso senza rimborso.

Procedura garantita Un altro tema caldo nell’ambito degli acquisti online è quello che riguarda la sicurezza dei pagamenti. Quando ci troviamo a dove acquistare qualche prootto attraverso un sito di e-commerce, il problema principale che dobbiamo affrontare è direttamente legato a una paura molto diffusa: quella della sicurezza dei pagamenti e dei nostri dati personali.

I nuovi sistemi

informatici danno più sicurezza

AVERE INDIETRO I SOLDI

Se la merce non ti soddisfa puoi esercitare il diritto di recesso. In questo caso il sito deve rimborsarti i soldi, spese di spedizione incluse, entro 30 giorni al massimo.

Chi compra online è considerato un “utente debole”, perché non ha la possibilità di valutare dal vero la qualità e le caratteristiche del prodotto che vuole acquistare. Per questo motivo la legge consente al consumatore virtuale di esercitare il diritto di recesso, cioè la possibilità di restituire il prodotto acquistato entro dieci giorni dal suo ricevimento e riavere indietro i soldi spesi (comprese le spese di spedizione). Restano a carico di chi cambia ideale spese per restituire la merce, cioè quelle della raccomandata con cui esercita il diritto di recesso e quelle per rispedire il prodotto al venditore.

LE VOSTRE ESPERIENZEDalla nostra inchiesta emerge che, tra tutti gli intervistati che hanno fatto acquisti online nell’ultimo anno, sette su cento hanno restituito la merce acquistata, in particolare prodotti di abbigliamento, scarpe e software. Fra questi, due su dieci hanno avuto qualche problema.

SPESE NON RIMBORSATE Il problema più diffuso riguarda il rimborso delle spese di spedizione. Sono molti i siti di ecommerce che trattengono le spese di spedizione iniziali e rimborsano solo il prezzo della merce resa, imponendo così una sorta di inaccettabile balzello sul diritto di recesso (lo dimostra anche una nostra inchiesta pubblicata su SD 133, novembre 2013). Anche se in pochissimi casi, qualche volta addirittura non è stato rimborsato nulla.

RICORDA I TUOI DIRITTIOgni prodotto è garantito per legge in forza del Codice del consumo. Come per un qualsiasi articolo comprato in un negozio “fisico”, l’acquisto di un bene online, pur essendo virtuale, è soggetto alle stesse regole di una compravendita tradizionale. Prima di fare qualunque acquisto controlla che sul sito e nelle condizioni contrattuali sia indicato il nome e il recapito del venditore, per poterlo contattare in caso di problemi.

OCCHIO AI COSTI AGGIUNTIVIControlla sempre a quanto ammontano le spese di spedizione. Ancora più attenzione, se fai acquisti su un sito extraUe perché oltre alle spese di spedizione potrebbero esserci anche le tasse di dogana.

CONTROLLA L’AFFIDABILITÀ DEL SITONon è rischioso usare la carta di credito su internet se il sito di shopping è affidabile. Dai la preferenza a negozi e store di marchi popolari e alle versioni online delle grande catene di negozi fisici che già frequenti. Prima di procedere con l’acquisto, comunque, informati bene sul sito, leggendo i commenti di altri utenti che hanno comprato qualcosa e il feedback che hanno lasciato.

ATTENTO ALLE SIGLEVerifica con cura la sigla del modello del prodotto che vuoi comprare, perché talvolta basta una piccola differenza nella denominazione per giustificare prezzi di listino assai diversi.

FAI IL CONFRONTOÈ bene non affidarsi semplicemente a un sito ma fare comunque qualche confronto anche nei negozi reali. Servirà ad acquisire informazioni in più sul prodotto e sul suo prezzo reale.

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Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 33www.altroconsumo.it

Il pagamento per acquisti online, oggi, si può fare in diversi modi: bonifico bancario, contrassegno, pagamento con carta di credito. Quest’ultimo è il metodo più utilizzato, ma anche quello più soggetto a tentativi di frode e furto: il 26% degli intervistati, infatti, ritiene che non sia un modo di pagare sicuro.Per fortuna, però, se inizialmente i pagamenti venivano effettuati attraverso lo scambio di informazioni personali tra cliente e venditore, oggi si è affermata una tecnologia che garantisce una buona riservatezza dei dati trattati e i rischi di frodi sono sempre meno frequenti. Lo conferma anche la vostra esperienza: il 99% di voi non ha avuto un’esperienza negativa durante la procedura di pagamento e il restante 1% comunque non ha subito frodi. Cosa fare comunque per

tutelarsi? Queste le abitudini “antifrode” più utilizzate: il 63% di voi evita di fare acquisti online su computer di uso pubblico (università, internet caffè...), usa un antivirus (65%), controlla che la connessione avvenga su un server sicuro (62%) o paga attraverso sistemi diversi dalla carta di credito classica (come la carta ricaricabile, 38% o Pay pal, 34%).

Soci esterofiliIndagando più a fondo sulle vostre abitudini emerge l’interesse per gli acquisti su siti stranieri: il 34% dichiara che nell’ultimo anno ha acquistato prodotti da siti europei e il 18% da siti extraeuropei. Un anno fa sul nostro supplemento di tecnologia (vedi Hi Test 35, gennaio 2013) abbiamo pubblicato un’inchiesta sull’e-

commerce da siti esteri. Volevamo capire, facendo una prova pratica, la convenienza di un’abitudine assai diffusa tra chi acquista online. Acquistando prodotti all’estero, dai profumi, alle scarpe, ad apparecchi di tecnologia, nella maggior parte dei casi il risparmio è vanificato dai costi di spedizione e da altre commissioni. Inoltre, leggere le caratteristiche del prodotto per verificare che si tratti del prodotto desiderato può presentare difficoltà dovute alla lingua straniera. Un altro ostacolo è costituito dalla valuta: per i Paesi che non hanno l’euro, come il Regno Unito e gli Stati Uniti, a è necessario conoscere il cambio per capire se il prezzo proposto è conveniente.Insomma, vale la pena rivolgersi all’estero soprattutto quando si vuole acquistare qualcosa che qui non si trova. ¬

6%

6%18%

40%

27%3%

Ha avuto indietro il denaro

Ha esercitato il recesso

Non ha ottenuto il rimborso delle spese di spezione

Il prodotto è stato sostituito o riparato

Ha ottenuto un buono

Non ha ricevuto alcun rimborsoAltro

COSA DICE LA LEGGELa Corte di giustizia europea in una sentenza ha precisato che addebitare le spese di spedizione iniziali scoraggia il consumatore dall’esercitare il recesso. La nostra Corte costituzionale ha affermato il principio della diretta applicabilità delle sentenze interpretative della Corte di giustizia europea. Di conseguenza, in base al nostro Codice del consumo e alla pronuncia della Corte, chi compra online ed esercita il recesso deve avere il diritto di ottenere il rimborso anche delle spese originariamente sostenute.

DIFFIDA IL VENDITORE Se compri online, ma la merce non arriva e non ricevi alcuna comunicazione di ritardo dal venditore (come è successo al 6% dei nostri intervistati sui siti di Groupon e Groupalia, vedi tabella a pagina 30), devi inviare una lettera a/r di diffida a consegnarti la merce. Se ciò non avviene nei 15 giorni successivi, il contratto si intende risolto e puoi chiedere la restituzione del prezzo.

7%

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IL NOSTRO TEST

SOSTEGNO DEL CORPOPer valutare il sostegno del materasso abbiamo controllato l’allineamento della colonna vertebrale di alcuni volontari, sdraiati sia supini sia di lato. Il test è stato ripetuto sui materassi usurati dopo l’esecuzione della prova di durata.

SE PRENDE FUOCO L’infiammabilità è stata messa alla prova appoggiando direttamente sul materasso una sigaretta accesa. Fortunatamente tutti i modelli hanno superato la prova senza problemi.

I tredici materassi singoli che vi proponiamo nella classifica sono stati letteralmente strapazzati nei nostri laboratori e sottoposti a diversi generi di prova per valutarne la qualità e la durata. Eccone tre.

È DAVVERO STABILE?Cosa succede se una persona si muove nel letto? Il materasso è in grado di attututire i movimenti o si creano fastidiose oscillazioni? Lo abbiamo valutato con uno strumento che si chiama oscilloscopio: nessun problema per i materassi del test.

Test

34 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

Non ne esiste uno perfetto, ogni modello si adatta a esigenze diverse. Scopri se tra quelli in lattice c’è il compagno ideale delle tue notti.

Il materasso giustoRISPARMI

961€

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 35

Scegliere il materasso è un po’ come sce-gliere l’anima gemella: dobbiamo esse-re consapevoli che quello perfetto non esiste, ma ce n’è almeno uno che più di tutti si avvicina ai nostri gusti e ai nostri

bisogni. Anche se con un certo disincanto, il compa-gno delle nostre notti va scelto con cura, anche perché si rischia di spendere più soldi del necessario a parità di vantaggi: un sonno ristoratore, un aiuto per i pro-blemi di schiena, un buon comfort in tutte le stagioni. Il test dimostra chiaramente che non esiste a priori un materasso migliore in assoluto, per esempio solo per-ché costa di più o è frutto di chissà quale ricerca o tecnologia: ogni tipologia ha i pro e i contro e ogni modello potrebbe essere migliore o peggiore di un suo simile. Non è vero, come si è soliti pensare, che i ma-terassi in lattice (appena testati per voi in queste pagi-ne) sono in assoluto migliori di quelli a molle (vedi il test precedente, AC 253 novembre 2011). O che non c’è niente di meglio del “memory foam”, una schiuma di poliuretano visco-elastica in grado di modellarsi in base alla forma del corpo. La verità, che in negozio difficilmente vi raccontano, è che tutto dipende dalla qualità complessiva dei ma-teriali usati.

Il lattice non sempre è naturaleEsiste il materasso in lattice naturale, ma anche in lattice sintetico. Sui prodotti dovrebbe essere indica-ta la dicitura esatta, ma il produttore non è obbligato a riportarla. Esiste anche una terza categoria, la schiu-ma di lattice, ottenuta mischiando dell’aria al lattice naturale e/o a quello sintetico. Tra l’uno e l’altro ci sono alcune differenze sostanziali.“Lattice al 100%”. Indica un materasso che ha un’a-nima (ovvero il cuore del materasso, che assicura il sostegno principale), unicamente di lattice, di almeno 10 centimetri di spessore. “In lattice”. In questo caso il corpo centrale, costitu-ito da due o più materiali differenti sovrapposti, deve avere uno strato di lattice alto come minimo 10 cen-timetri, inoltre questo materiale deve rappresentare almeno il 60% dell’anima del materasso.“Superficie di contatto in lattice”. L’anima centrale contiene meno del 60% di lattice e può essere alta meno di 10 centimetri. Deve essere indicato il nome del materiale presente in maggior quantità oltre al lattice (molle, poliuretano, lana, ecc.) e deve essere specificato che si tratta di un “materasso composito”.

Sostengono bene il peso del corpoI materassi in lattice come se la cavano? I primi tre classificati sono quelli che sopportano meglio tutte le sfibranti prove di durata del test, ma anche gli altri resistono abbastanza bene nel complesso. Solo Magni-flex, Pirelli e MCA hanno mostrato una perdita di al-tezza di più di 6 mm. Magniflex è anche quello che si è più danneggiato nella prova di durata, lo strato di schiuma superiore (lattice) si è strappato ai bordi.Per verificare se tengono o cedono in alcune zone, cre-ando un angolo sfavorevole della colonna vertebrale, abbiamo controllato in laboratorio quanto i materassi sostengono il corpo. All’inizio sembrava che tutto an-dasse bene, poi però rifacendo il controllo sui mate-

DIMMI COME DORMI E...

Come dormi?Il lattice è ideale per chi si muove molto nel sonno, perché assorbe efficacemente i movimenti del corpo. Molto indicato per chi è abituato a riposare sul dorso, l’ideale per il benessere della schiena. Per chi dorme sul fianco è più confortevole un modello morbido, magari con uno strato di imbottitura a effetto memoria (“memory foam”). Il difetto principale di questi materassi è che sono molto pesanti, scomodi da spostare e sollevare.

Quanto pesi? Un buon materasso deve avere uno spessore di almeno 12 centimetri, indipendentemente dal tipo di materiale. Questo requisito è indispensabile soprattutto per le persone in sovrappeso. Per chi è più robusto, meglio optare per un materasso a molle, mentre chi è più esile trarrà vantaggio da un modello con imbottitura a effetto memoria.

Sei allergico? Quelli in lattice sono adatti anche per chi soffre di allergie agli acari. Contro le allergie per la verità non ci sono molte soluzioni: le fibre e i rivestimenti studiati contro polveri e acari infatti non eliminano del tutto il rischio per chi soffre di problemi respiratori a letto. Gli acari, infatti, si annidano facilmente anche tra le lenzuola: per questo, è importante che siano fatti di materiali lavabili a 60°.

Quanto sudi nel sonno? Il lattice è un materiale traspirante, che favorisce la circolazione dell’aria e l’eliminazione dell’umidità prodotta dal corpo durante la notte. Per questo motivo è un materasso consigliato a chi suda copiosamente o è particolarmente caloroso. Sono ancora meglio i materassi a molle, ancora più permeabili. Per chi tende a soffrire il freddo, è più adatta la schiuma.

In media passiamo un terzo della nostra vita dormendo, per questo è importante scegliere un materasso che ci faccia riposare bene. Qual è quello giusto? Per ognuno di noi ce n’è uno più adatto: scopri quale ti serve.

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MATERASSI IN LATTICE (UNA PIAZZA) PREZZO CARATTERISTICHE RISULTATI

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100)

Marca e modello

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EMINFLEX Naturity 335 192X82x21 19 •• ••• A B B A C B B 76

WEGAFLEX New Luxor (Mercatone Uno) 279 191X81x18 17 ••• ••• A B B A C B B 72

ENNEREV Bioritmo 7 500-650 192X84x22 22 ••• ••• A B B A C B B 71

IKEA Sultan Edsele 449 201x91x20 28 •• • B C B A B B B 70

DORELAN Ares 400-540 192X82x21 22 ••• ••• B B B A C B B 69

EVERGREEN Latex Cool 320 191X81x23 19 • ••• B C B A C C B 65

PERMAFLEX Glamour Linea Lattice 450-590 192X82x22 18 • ••• B C B A C C B 65

MCA Armonia 430 192X82x24 20 • ••• B C B A C C B 64

MORFEUS Lilium Blu SilverSave 650 192X83x26 20 •• ••• B C B A C C B 63

CHIMERA BENESSERE Memory Air Latex 199 190X82x20 13 • ••• B C B A C C B 62

SIMMONS Lattice Premium 500-690 190X83x22 20 • ••• B C B A C C B 62

MAGNIFLEX Tutam Latex 629 193X83x25 22 •• ••• B C B A C C B 61

PIRELLI Lattice PF20 850-1.240 190X82x26 22 •• ••• B C B A C C B 58

Test

36 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

rassi già usurati dalle prove di laboratorio, quindi si-mulando un certo periodo di utilizzo, quasi tutti sono peggiorati. I modelli che ottengono un giudizio buono sostengono bene il corpo anche dopo l’usura, gli altri invece sono peggiorati. Il migliore in questa prova è Ennerev, il peggiore (soprattutto per chi dorme sul fianco) è Morfeus. In genere i risultati di questa prova sono comparabili a quelli ottenuti dai materassi a mol-le del precedente test.Quanto a elasticità e stabilità tutti i prodotti del test si comportano bene. In queste due prove i materassi in lattice superano il test in modo brillante rispetto a quel-li a molle.Il modello Ikea assorbe meglio l’umidità rispetto agli altri e quindi è più adatto a chi suda molto. Per chi ha problemi di forte sudorazione, i materassi a molle sono più indicati perché offrono una maggiore permeabili-tà rispetto a quelli in lattice. Tutti i materassi in lattice sono indicati per chi ha esi-genze di temperatura normali, mentre Wegaflex e Chi-mera Benessere sono più adatti per le persone freddo-lose. Rispetto ai materassi a molle, che nel test del 2011 si fermavano tutti alla sufficienza, i modelli in lattice garantiscono un migliore comfort sia per il caldo che per il freddo.E i prezzi? Da notare che il nostro Miglior Acquisto, che è in vendita da Mercatone Uno, consente un risparmio di più di 900 euro rispetto al materasso più caro, che è finito in fondo alla classifica. Chimera Benessere è invece distribuito da Carrefour

COME LEGGERE LA TABELLA

Marca e modello Tutti i modelli testati sono a una piazza. I risultati non si pos-sono estendere ai matri-moniali della stessa marca e modello. Del materasso Chimera Benessere abbia-mo testato solo il lato in lattice.

Durezza Più pallini ci sono, maggiore è la durezza del materasso.

Memoria Indica la capacità del materasso di adattar-si alla posizione e alla pres-sione del corpo, creando sulla superficie una specie di impronta. Più pallini ci sono, maggiore è la sen-sazione di avvolgenza.

Durata Per verificare se il materasso regge il passare del tempo (10 anni) lo ab-biamo sottoposto alla pres-sione di un rullo da 140

chili, che ha fatto avanti e indietro 30 mila volte. Alla fine della prova di durata abbiamo verificato i danni.

Sostegno del corpo Si trat-ta della prova più importan-te del test. Abbiamo valu-tato i materassi per diversi soggetti (donna esile, uomo robusto) e in diverse posi-zioni (sul lato, sul dorso)

Elasticità Ovvero la capa-cità del materasso di affos-sarsi solo nell’area in cui è effettuata la pressione e non tutto intorno.

Permeabilità all’umidità Abbiamo lasciato per dieci ore consecutive i materas-si in una stanza a 37 gradi con il 50% di umidità. Un buon materasso deve es-sere in grado di assorbire e smaltire all’esterno la mag-giore quantità di umidità.

Comfort termico Un buon materasso deve isolare dal freddo nella stagione inver-nale e non deve assorbire troppo il calore in quella estiva. Non è risultato il punto forte dei modelli del test, anche se la sufficien-za è sempre garantita.

Infiammabilità Tutti i mo-delli hanno superato il test sigaretta.

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Qualità buona

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 37

e Panorama. Eminflex, infine, si può comprare solo tramite televendita o attraverso il sito omonimo e il suo prezzo include una serie di accessori.

Sdràiati per capire se fa per teQuando compri un materasso nuovo non esitare a fare domande e a sperimentarlo. Non essere timido e sdraiati sul materasso: è l’unico modo per valutare se è troppo morbido o troppo duro, troppo caldo o troppo freddo. Di solito non conviene acquistare a “scatola chiusa”: anche nel caso in cui il materasso dovesse essere di buona qualità, potrebbe non essere di tuo gradimento. Il modo migliore per scegliere è provarlo, sdraiandoti sopra come se fossi a casa tua. Chi dorme sul fianco e non si muove molto durante il sonno è probabile che si trovi a suo agio su un mate-rasso morbido. Chi invece è abituato a dormire a pan-cia in su, è molto probabile che sia attratto da un mo-dello più duro.La scelta è legata anche alle esigenze di coppia. Per esempio, se il tuo partner si muove molto nel sonno e magari è anche di una certa stazza, per non farti investire da un’onda a ogni suo cambio di posizione puoi scegliere di mettere due materassi singoli vicini invece di uno matrimoniale. In questo modo, se si hanno gusti diversi, ognuno potrà anche scegliere il materasso più adatto a sé: a condizione che i due mo-delli siano della stessa altezza. Non è detto, però, che tutti i partner abbiano piacere di dormire su due iso-le separate, per quanto vicine. Anche questa è una scelta molto personale.I materassi singoli sono anche più comodi da sposta-re e rigirare quando si fanno le pulizie o i cambi di stagione, inoltre se uno dei due si macchia o si rovina si ha la possibilità di sostituirlo, mantenendo l’altro.

Trattalo con curaDopo averlo scelto bene, dobbiamo preoccuparci di curarlo con attenzione. Una buona manutenzione è il segreto per allungare la vita di un materasso. Non conviene solo a te, ma anche all’ambiente: manderai più tardi il tuo materasso in discarica o nell’inceneri-tore per lo smaltimento.Cambia aria. Arieggia la camera ogni giorno, anche in inverno. Non rifare il letto appena alzato, dovete dare il tempo all’umidità della notte di evaporare. Fronteretro. Gira regolarmente il materasso per es-sere sicuro di utilizzarlo da entrambi i lati e non sem-pre e soltanto da uno; usa il coprimaterasso e lavalo regolarmente. Il letto. Il materasso va appoggiato su basi o reti di buona qualità, mai più piccole. Un ottimo materasso su una base scadente o non adatta si rovina, anche in breve tempo. Oltre al sostegno, infatti, la base deve garantire la necessaria aerazione, in modo che non si formino umidità e muffa: le doghe di legno sono l’i-deale in questo senso.Pulizia. Mai bagnare il materasso, né pulirlo con elet-trodomestici a vapore: negli strati interni si crea umi-dità che apre la strada ad acari e muffe.Ricambio. In genere dopo circa una decina di anni i materassi devono essere sostituiti perché perdono consistenza e soprattutto spessore. Possono durare di più, ma di rado resisteranno oltre i 15 anni. ¬

Tra i materassi più cari del test molti sono in fondo alla classifica

La nostra scelta Materassi in lattice

76EMINFLEX Naturity335 euro (una piazza)Il Migliore del Test è morbido, confortevole sia che si dorma di schiena sia sul fianco. Adatto a chi ha esigenza di medio calore e anche a chi è sovrappeso. Il prezzo include rete a doghe, coprimaterasso, guanciale e trapunta.

72WEGAFLEX New Luxor279 euro (una piazza)È un materasso medio, particolarmente adatto a chi dorme di schiena. Il prezzo buono ne fa il Migliore Acquisto. Caldo, indicato a chi soffre il freddo o vive in un clima rigido. In vendita da Mercatone Uno.

62CHIMERA BENESSERE Memory Air Latex199 euro (una piazza)Molto morbido, adatto a chi non è tanto pesante e dorme sul fianco. È un materasso caldo, consigliato a persone freddolose. Venduto da Carrefour e Panorama.

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Test

38 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

Addio forma “a cassetta”, le nuove macchine per il pane si attrezzano per fare anche pagnotte, baguette e panini. Bocciati cinque apparecchi sulla sicurezza.

on solo pane. A dispetto del nome, le macchine del pane si prestano alle più svariate preparazioni di prodotti da for-no: pizza, torte, pan di spagna, meren-dine, plum cake, brioche... E proprio a

questo puntano le case produttrici di questi apparec-chi, proponendoli come piccoli jolly della cucina e sperando che questo porti a un incremento della loro popolarità e quindi della loro diffusione. Tutti motivi per cui accompagnano le macchine non solo di pun-tuali ricettari con tutti i consigli del caso su ingredien-ti e tipo di programma da selezionare, ma anche di accessori che aiutino a superare la vera pecca che finora ha contraddistinto questi piccoli forni dome-stici tuttofare: la poco simpatica forma a parallelepi-pedo del pane da loro sfornato, il cosiddetto “pane a cassetta”. Allora ecco arrivare contenitori di diverse forme e dimensioni, che permettono di realizzare

N

Fantasie da fornoIL NOSTRO TEST

Abbiamo testato 14 macchine per il pane, valutando diversi aspetti, come sicurezza, prestazioni e facilità d’uso.

LA DEGUSTAZIONETra le numerose prove del test anche quella di degustazione. Esperti assaggiatori e normali consumatori hanno preso in considerazione numerosi aspetti: consistenza, grado di umidità, alveolatura della mollica, aspetto della crosta e aroma del pane.

BIANCO, INTEGRALE E RAPIDO Ai degustatori sono state sottoposte tre diverse tipologie di pane sfornate da ciascuna macchina: pane bianco, pane bianco preparato con il programma rapido e pane integrale.

Sul sito trovi altre macchine che usciranno presto sul mercato, e i prezzi aggiornati, nei negozi e online.

Trovi anche più dettagli sui modelli testati e il parere dei nostri esperti sugli apparecchi più recenti. Puoi confrontare tra loro i modelli, accostandoli.

Puoi controllare più dettagliatamente i risultati del nostro test, scoprendo le prestazioni di ogni modello nelle singole prove.

Online i prossimi modelli

www.altroconsumo.it/elettrodomestici

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 39

ANCHE SENZA GLUTINE

Per i celiaci, farsi in casa il pane senza glutine, invece di comprarlo a caro prezzo in un negozio specializzato, è una scelta molto vantaggiosa. Facendo leva su questa necessità e per attirare il pubblico sempre più numeroso dei non celiaci con la mania della dieta “gluten free”, stanno cominciando a arrivare sul mercato macchine per il pane dotate di programmi specifici per farine senza glutine: è il caso di Imetec Zero-Glu, un apparecchio tra i più costosi del test.

Ma davvero serve un prodotto specifico per ottenere un buon pane senza glutine? La risposta è no. Contano di più la ricetta e la qualità degli ingredienti. I celiaci che hanno assaggiato “a cieco” il pane senza glutine realizzato sia con la Imetec Zero-Glu sia con Panasonic, apparecchio Migliore del Test, li hanno giudicati entrambi con un voto buono. Risultati comparabili con qualche sfumatura: per esempio è stata più apprezzata la doratura della crosta del pane di Panasonic, mentre è stato giudicato più intenso l’aroma del pane di Imetec.

Se non è necessaria una macchina con caratteristiche ad hoc, è però indispensabile che l’utilizzo dell’apparecchio sia esclusivo, cioè venga usato solo per i prodotti senza glutine e non per altri, per evitare il rischio di contaminazione.

pane con le classiche forme di pagnotte, panini e ba-guette. Con un inconveniente: se, infatti, per il pane “a cassetta” basta inserire tutti gli ingredienti nel ce-stello, selezionare il programma e attendere che la macchina si spenga da sola, con le altre forme la mu-sica cambia. Concluse le fasi di impasto e lievitazione, avvertiti da un apposito segnale acustico, bisogna intervenire trasferendo l’impasto nel contenitore più appropriato (vedi gli esempi qui a fianco in dotazione della macchina Imetec Zero-Glu) e poi procedere con la cottura nella stessa macchina.

Si riesce anche senza gli accessoriAnche con i modelli che non hanno gli speciali stam-pi è possibile realizzare dolci e panini. Con una va-riante, l’impasto prelevato dalla macchina e riposto in una delle teglie che usiamo di solito, va questa vol-ta fatto cuocere nel forno normale. In entrambi i casi,

Più semplice di così...Non servono particolari abilità per fare il pane con una di queste macchine. Ricordati solo di non dosare gli ingredienti “a occhio”, usa bilancia e misurini.

Dosatori per aggiungere frutta secca e uvetta, stampi per dolci, baguette, ciabatte e panini. Sono esempi di accessori che

accompagnano alcuni dei modelli più recenti di macchine per il pane. I produttori hanno capito che la classica forma “a

cassetta”, cui queste macchine ci hanno finora abituato, non è granché attraente. Ed ecco

spuntare nuovi complementi, che, è vero, sono il presupposto per rendere più

piacevole il pane, ma fanno anche lievitare i prezzi degli apparecchi

1. Versa gli ingredienti. Attento all’ordine, deve essere quello giusto: prima i liquidi (acqua e olio), poi la farina, il lievito, lo zucchero e - lontano dal lievito - il sale.

3. La macchina esegue. In genere in tre-quattro ore il pane è impastato, lievitato e cotto. A fine cottura la macchina si spegne e tiene in caldo il pane.

2. Seleziona il programma: tipo di pane (bianco, integrale…), tipo di doratura della crosta... e il timer, per far andare la macchina di notte e trovare il pane pronto al mattino.

4. La macchina emette un segnale: il pane è pronto. Si estrae il contenitore, lo si lascia raffreddare per qualche minuto e lo si capovolge in modo da far fuoriuscire il pane.

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Test

40 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

COME LEGGERE LA TABELLA

Costo al kg Nel calcolo con-sideriamo la quota di am-mortamento della macchi-na, tenendo presente una vita media di cinque anni, il costo dell’elettricità, il prez-zo della farina e del lievito necessari. Forme del pane In genere è possibile cuocere pane in forme da mezzo chilo, da 750 grammi e da un chilogram-mo. Il modello con la capa-cità maggiore è Moulinex OW6101 (un chilo e mezzo), quello minore è di Moulinex OW1201 (si ferma a mezzo chilo). Il modello Panasonic non utilizza l’unità di misura in grammi, ma tre lettere: M (medio), L (large), XL (extra-large), che più o meno equi-valgono ai pesi succitati.

Consumi elettrici I consu-mi elettrici variano, anche di molto, da una macchina all’altra. Sono maggiori so-prattutto in quelle che ri-chiedono una fase di preri-scaldamento, prima di entrare in funzione. La fase

più energivora è quella del-la cottura vera e propria. I consumi dipendono anche dal tipo di pane e dalla du-rata dei programmi. A se-conda delle macchine, i tempi oscillano tra le 3 ore e 20 e le 4 ore per il pane bianco e tra le 3 e mezza e le 5 per il pane integrale.

Manuale di istruzioni Va-lutiamo la completezza, la chiarezza e la leggibilità del manuale.

Rumore È stata misurata la rumorosità della macchina nelle varie fasi di utilizzo e l’intensità dei segnali acu-stici che indicano quando aggiungere ingredienti o spegnere la macchina a fine cottura.

Costruzione e resistenza Il giudizio riguarda la qualità dei materiali e il tipo di as-semblaggio, la possibilità di farsi male a causa di ango-li taglienti, la resistenza dello strato antiaderente del cestello.

Sicurezza È il risultato di numerosi test che riguar-dano sia la sicurezza elet-trica sia quella termica. Nel primo caso le prove riguar-dano la protezione da scos-se, l’isolamento elettrico, le perdite, l’isolamento del cavo di alimentazione e altro, secondo la normativa vigente. Nel caso della si-curezza termica abbiamo considerato i parametri della norma EN 60335-2, che è entrata in vigore lo scorso ottobre (vedi riqua-dro qui a fianco).

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo Bocciato

Non comprare

Qualità buona

dobbiamo comunque rinunciare alla funzione “ti-mer”, che permette di programmare l’entrata in fun-zione della macchina all’ora in cui vogliamo. Con il timer, per esempio, possiamo decidere di far lavora-re la macchina di notte, in modo da avere il pane caldo pronto per il nostro risveglio.

Il dosatore per semi e noci Oltre agli stampi per ciabatte, baguette, panini e dol-ci, c’è anche il dosatore per l’uvetta e la frutta secca, prerogativa del modello Panasonic, apparecchio che si conferma Migliore del Test (lo è stato anche nel 2013). C’era veramente bisogno di un dosatore per la frutta secca? In effetti la presenza di questo accesso-rio garantisce l’inserimento dei relativi ingredienti al momento giusto e senza alcun nostro intervento. Con gli altri apparecchi bisogna invece aspettare il segna-le acustico e aggiungere i semi: anche in questo caso, come con gli stampi, non si può usare la funzione ti-mer. Un inconveniente al quale si può tuttavia ovvia-re inserendo semi e frutta secca all’inizio, insieme con le farine: si spezzetteranno un po’, ma si misce-leranno meglio all’impasto.

Quando è una necessitàMolti scelgono le macchine del pane anche per poter-si sbizzarrire nell’usare ingredienti poco comuni e sperimentare farine diverse dal solito frumento: far-ro, segale, kamut, avena... Per altri la macchina per il pane è invece una necessità dettata da esigenze die-tetiche: è il caso per esempio dei celiaci, che devono necessariamente utilizzare una delle farine cosiddet-

MACCHINE DEL PANE PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

QU

ALI

TÀ G

LOB

ALE

(su

100)

MARCA e modello

In e

uro

min

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Cost

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pane

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pane

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PANASONIC SD-ZB2502 189-190 1.26 26x39x38 M / L / XLdosatore uvetta e

frutta secca B B C C B A B A A B 76

MOULINEX OW3101 80-119 1.13 28x38x32 500 / 750 / 1.000 B B B B C B A B B B 71

PRINCESS 151936 55-85 1.07 37x27x31 600 / 800 / 900 B B B B D C B B B C 66

MOULINEX OW3501 109-149 1.19 28x37x32 500 / 750 / 1.000 stampo baguette B B C B D B B B B B 64

ARIETE 125 Express metal 55-70 1.06 25x31x25 350/500 B C C B D B B B A C 63

MOULINEX OW1201 65-100 1.10 26x29x30 500 C B C B C C C D A B 62

ELECTROLUX EBM8000 139-170 1.29 39x31x31 500 / 750 / 1.000 stampo dolci C C C C D B B B B C 58

MOULINEX OW6101 159-172 1.25 27x44x34 750 / 1.000 / 1.500 stampo baguette C B B B E B C C A C 56

IMETEC 7277 Zero Glu 138-190 1.24 28x43x32 1.000stampo

ciabatte e panini

B B B B D B C C C C 51

ARIETE 131 Express top metal 70-90 1.09 28x31x29 450 / 700 / 900 C B C C A B B B C D X

KENWOOD BM250 70-121 1.15 35x27x32 500 / 750 / 1.000 B B B C C B A B B D X

KENWOOD BM350 109-169 1.19 39x30x32 500 / 750 / 1.000 B B B C B B B D A D X

PRINCESS 152006 50-80 1.09 29x42x31 700 / 900 B B B B E B B B C D X

SEVERIN BM 3990 65-90 1.12 27x44x31 700 / 1.000 C D C C D B B B B D X

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 41

La nostra scelta Macchine per il pane

76PANASONIC SD-ZB2502189 - 190 euroGuadagna entrambi i nostri titoli, sia quello di Migliore del Test sia quello di Miglior Acquisto. Si distingue per i consumi contenuti e per gli ottimi risultati ottenuti nelle prove sul rumore e sulla resistenza.

71MOULINEX OW3101 80 - 119 euroSicuro e il più facile da usare, il nostro secondo Miglior Acquisto può vantare giudizi buoni in tutte e tre le prove di degustazione. Ha un prezzo abbastanza competitivo rispetto a molti altri modelli del test.

Sicurezza termica: non comprareuno di questi cinque apparecchi La buona notizia è che tutti i

nuovi modelli di macchine per il pane rispettano la legge sulla

sicurezza termica degli apparecchi elettrici entrata in vigore lo scorso ottobre. La cattiva è che sono ancora sul mercato cinque dei nove prodotti a rischio scottature, bocciati nel test del 2013. Li abbiamo di nuovo riportati in tabella e rimarcati qui a fianco, chieden-do a voi di non acquistarli e ai produttori di eliminarli dalla produzione. Con orgoglio possiamo dire che la nostra azione è servita. Le aziende infatti hanno deciso di produrre le nuove macchine rispettando i parametri di legge, e non di utilizzare l’escamotage, previsto dalla stessa norma, di riportare un semplice avvertimento sui prodotti per derogare ai parametri più stringenti (cosa inaccettabile). Inoltre, grazie anche alla nostra denuncia, sono stati eliminati dal mercato quattro modelli a rischio. Ora ci aspettiamo che la stessa sorte tocchi agli altri cinque.

BOCCIATIARIETE 131 Express top metalKENWOOD BM 250KENWOOD BM 350 PRINCESS 152006SEVERIN BM 3990

te “senza glutine”. Una curiosità: il glutine non è pre-sente nelle farine, ma si forma quando queste si me-scolano con l’acqua. Alla base della sua formazione ci sono due proteine, gliadina e glutenina, contenute nei cereali off limits per i celiaci (frumento, farro, orzo, avena...). In presenza di acqua e attraverso l’a-zione dell’impasto, queste due proteine si organizza-no in una nuova struttura che è per l’appunto il glu-tine. Poiché il glutine è fondamentale per la lievitazione dei prodotti da forno, il pane ottenuto con la farina “gluten free” (riso, mais, quinoa...) risul-terà necessariamente più schiacciato, compatto e asciutto. Per i celiaci abituali consumatori di pane, acquistare uno di questi apparecchi è molto conve-niente, dal momento che un chilo di prodotto costa circa 15 euro, mentre con la macchina si spendono in media 5 euro (la farina “senza glutine” è comunque costosa). Anche se non è necessario comprare una macchina specifica per fare il pane senza glutine, ser-ve un apparecchio dedicato esclusivamente a questo uso (vedi riquadro “Anche senza glutine” a pag. 39).

Basta un anno per ammortizzarlaFarsi il pane in casa garantisce risparmi in ogni caso notevoli per tutti. Con gli apparecchi del test si spende in media un euro e 16 centesimi al chilo, considerando nel calcolo pure le spese di ammortamento della mac-china e l’elettricità (vedi la colonna “Costo al kg” nella tabella a pag. 40). Tenendo conto che una famiglia ita-liana consuma mediamente 150 chili di pane all’anno, il rispamio va dai 120 ai 269 euro l’anno, a seconda della tipologia di pane considerata per il confronto. ¬

Per un chilo si spende in mediaun euro e 16 centesimi

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Dai 400 euro per avere il meglio dell’informatica tascabile, ma anche solo 100 euro per prodotti comunque buoni.

C ontinua la marcia inarrestabile degli

smartphone, nel mondo e in Italia. Da sempre uno dei paesi in cui il cellulare ha riscosso più successo presso tutta la popolazione, il rimpiazzo dei vecchi te-

lefoni cellulari base con i nuovi smartphone mille funzioni sta procedendo a passo spedito. Per molti commentatori quest’anno sembra segnato dall’assenza di innovazioni radicali, ma a nostro pa-rere questo è normale: è irrealistico aspettarsi ogni anno una rivoluzione tecnologica come quella porta-ta dall’introduzione dei primi smartphone. E anzi, un rallentamento in questa corsa ha i suoi lati positivi: le nuove tecnologie sono complicate e molti faticano a tenere il passo; rallentare un po’ dà modo a molti di imparare a sfruttare meglio le grandissime qualità di questi apparecchi.

Novità dai sistemi operativiE comunque non è certo stato un anno privo di novi-tà. Microsoft ha acquisito Nokia e punta sempre più forte su questo accordo per provare a penetrare mag-giormente il mercato, impresa nella quale si inizia a

GUARDA IN CAMERA: CHEESE!Il nostro soggetto in realtà non sorride molto, essendo un manichino, ma se anche fosse umano sarebbe poco contento, considerata la quantità di foto che gli scattiamo a ogni test. La scena in sé non è molto bella, ma contiene tutta una serie di elementi utili per poter individuare e giudicare le imperfezioni delle varie fotocamere. Oltre alle prove di scatto (in varie condizioni di luce) eseguiamo altre misurazioni, per esempio sulla velocità di scatto, e valutiamo versatilità e facilità d’uso delle fotocamere.

IL NOSTRO TEST

Considerata l’importanza che molti danno alla qualità della fotocamera dello smartphone, diverse delle nostre numerose prove sono incentrate su questo aspetto.

Test

42 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

Telefoni per tutti

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intravedere qualche segnale positivo. D’altro canto, per Blackberry continua il declino, avviato ormai qualche anno fa.

Android e Apple sempre in vettaDal lato hardware, gli smartphone sembrano ormai seguire la classica strada dei pc; le novità sono di fat-to il miglioramento delle classiche componenti: pro-cessore più veloce, schermo più grande, fotocamera con risoluzione più elevata, maggiore quantità di me-moria e altro. Le novità più sostanziali arrivano dal lato software. Apple ha introdotto, come ogni anno, una nuova versione del sistema operativo per iPhone. iOS7 rappresenta un netto stacco dal passato, a par-tire dal suo aspetto molto più colorato e al contempo “lineare”. Non è stato un cambiamento esente da pro-blematiche, ma nel complesso confermiamo che si tratta di un apprezzato progresso. Anche Android ha da pochissimo lanciato una versione, cosidetta 4.4 KitKat. In questo caso il nuovo sistema operativo si stacca meno dalle versioni precedenti, pur presen-tando comunque innovazioni interessanti.

Aggiornare o no? Non è questo il problemaA proposito di versioni, questo rappresenta a tutt’og-gi una delle differenze principali tra iOS e Android: Apple ha prodotto un limitatissimo numero di versio-ni di iPhone e quando viene annunciato il nuovo si-stema operativo questo è subito installabile anche sui vecchi modelli, venduti fino a qualche anno prima. E per i modelli più vecchi ancora è subito chiaro che l’aggiornamento non arriverà mai. Nel mondo Android, invece, la situazione è molto più confusa. Al momento del suo lancio, Android 4.4 era disponibile solo per pochissimi modelli. Nel corso dei

IL DESTINO DELLE FOTOGRAFIE FATTE CON GLI SMARTPHONE

La passione per la fotografia digitale si è tradotta nella nascita di svariati social network a tema fotografico. Attualmente il più popolare è Instagram. É incentrato sulla condivisione di fotografie scattate con lo smartphone, attualmente disponibile per Android e iOS. Le foto scattate possono essere pubblicate su Instagram oppure condivise anche su altri social network, come Facebook, Twitter, Flickr, Tumblr o Foursquare. Ciascuno di questi social ha anche un’apposita app per smartphone, utile per caricarvi foto direttamente dal telefono. Stessa cosa per Pinterest, un social network relativamente nuovo e incentrato sulla condivisione di immagini.Per quanto riguarda l’archiviazione, avere una fotocamera sempre in tasca, unita al costo nullo di uno scatto digitale, ci porta spesso a scattare un enorme numero di fotografie. Tutto bene, ma quando viene il momento di archiviarle sono guai. Ricopiarle su un pc è sempre consigliabile, ma per comodità e sicurezza aggiuntiva può essere interessante anche copiarle su un servizio di archiviazione online, come ad esempio Dropbox.

INSTAGRAMSocial network per condivisione di foto da cellulare. Per visualizzare le foto dal pc si possono usare servizi quali web.stagram.com. Approfondimento su Hi Test n 33, settembre 2012.

PINTEREST Social network per amanti di foto da tagliare e incollare sulle proprie bacheche digitali. L’app è disponibile per iOS e Android. Più informazioni su Hi Test 33, settembre 2012.

DROPBOXIl più noto tra i servizi di cloud, che offrono hard disk virtuali, accessibili da qualunque postazione internet, su cui caricare foto e altri file. Vedi anche AC 273, settembre 2013.

Una delle grandi comodità degli smartphone è quello di avere sempre con sé una fotocamera di buona qualità. Ma non solo: le connessioni tipicamente presenti nei cellulari fanno sì che una fotografia possa essere modificata e/o condivisa.

Ti sei già registrato sul sito di Altroconsumo? Fallo subito. Troverai il confronto tra gli smartphone presenti sul mercato, più dettagli sui risultati nelle prove dei singoli apparecchi, i prezzi aggiornati praticati dai principali negozi in diverse città e online.

Oltre a ciò, informazioni e consigli di acquisto. Oggi il lancio sul mercato di nuovi prodotti si sussegue a ritmo indiavolato, il nostro sito è lo strumento ideale per avere le informazioni più aggiornate e complete.

Sul sito c’è molto di più

www.altroconsumo.it/cellulari

mesi seguenti si è reso disponibile anche per altri smartphone; nel frattempo per altri modelli, che sono rimasti alla terzultima versione o ancora più indietro, si annuncia in pompa magna la disponibilità di un aggiornamento, ma alla versione 4.3. Altri telefoni ancora, nemmeno tanto vecchi, non riceveranno mai l’aggiornamento, senza però che questo venga annun-ciato con chiarezza. Per fortuna questo è un problema minore di quanto possa sembrare, che colpisce so-prattutto chi vuole sempre avere installato il sistema più recente. Per la maggior parte degli utenti anche le versioni dello scorso anno del sistema operativo possono andare bene. E, tenendo a mente che squadra che vince non si cambia, in genere consigliamo sem-pre di aspettare qualche mese a effettuare l’aggior-namento, anche quando è disponibile. ¬

www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 43

Continuano a migliorare in qualità le fotocamere dei telefoni

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Test

44 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

Questa la nostra scelta a dicembre 2013: altri modelli sul sito.

Migliori Acquisti

Dimensione schermo 3,7” Peso 117 g

Risoluzione fotocamera 5 mpxMemoria interna da 4 GB

Risultati:Qualità dello schermo B

Batteria se collegati a internet C

Telefono e SMS A

Qualità delle foto B

73

Caratteristiche:Dimensione schermo 3,9” Peso 119 g

Risoluzione fotocamera 5 mpxMemoria interna da 8 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet B

Telefono e SMS A

Qualità delle foto B

77Qualità globale (su 100)

Dimensione schermo 3,9” Peso 118 g

Risoluzione fotocamera 5 mpxMemoria interna da 2,1 GB

Risultati:Qualità dello schermo B

Batteria se collegati a internet C

Telefono e SMS A

Qualità delle foto C

74Qualità globale (su 100)

Qualità globale (su 100)

È relativamente datato, ma ha buone prestazioni e prezzo contenuto.

SAMSUNG Galaxy Ace 2 GT I8160149 - 199 euroBuon smartphone per gli usi base. Fotocamera media. Prezzo contenuto.

SAMSUNG Galaxy W GT I8150116 - 229 euroSmartphone con Android 2.3.6, buone prestazioni generali e buon prezzo.

Un altro tris di telefoni interessanti per svariati motivi: il migliore in assoluto, uno che unisce qualità accettabile e prezzo molto interessante e il nuovo Google Nexus 5 con Android 4.4

Sotto i riflettori

Caratteristiche:Dimensione schermo 5,7” Peso 167 g

Risoluzione fotocamera 13 mpxMemoria interna da 26,3 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet A

Telefono e SMS A

Qualità delle foto A

Dimensione schermo 3,9” Peso 134 g

Risoluzione fotocamera 5 mpxMemoria interna da 1,04 GB

Risultati:Qualità dello schermo C

Batteria se collegati a internet B

Telefono e SMS A

Qualità delle foto C

Dimensione schermo 5” Peso 130 g

Risoluzione fotocamera 8 mpx

Memoria interna da 12,5 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet B

Telefono e SMS A

Qualità delle foto B

83

67

73

Qualità globale (su 100)

Qualità globale (su 100)

Qualità globale (su 100)

SAMSUNG Galaxy Note 3679 - 736 euro

Smartphone di grosse dimensioni, ma di altrettanto grande qualità.

HUAWEI Ascend Y30089 - 130 euroLa nostra scelta conveniente: prestazioni accettabili e prezzo che, cercando bene, può scendere sotto i 100 €.

GOOGLE Nexus 5349 euroIl nuovo apparecchio di Google con Android 4.4 è un buon prodotto, anche se non al livello dei migliori smartphone.

SAMSUNG Galaxy S Advance GT-I9070159 - 250 euro

Caratteristiche:

Caratteristiche:

Caratteristiche:

Caratteristiche:

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

Ottimo Buono Accettabile Mediocre Pessimo

COME LEGGERE LE SCHEDE

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 45

Ecco tre tra i telefoni di punta di alcuni dei produttori più importanti: nuovi, dotati delle ultimissime funzionalità e in grado di fornire grandi prestazioni. Purtroppo si fanno pagare cari.

Smartphone di fascia alta

Caratteristiche:Dimensione schermo 5,2” Peso 146 g

Risoluzione fotocamera 13 mpxMemoria interna da 10,6 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet A

Telefono e SMS A

Qualità delle foto B

Dimensione schermo 5” Peso 172 g

Risoluzione fotocamera 20,7 mpxMemoria interna da 11,7 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet B

Telefono e SMS A

Qualità delle foto B

Dimensione schermo 4” Peso 132 g

Risoluzione fotocamera 8 mpxMemoria interna da 14,7 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet C

Telefono e SMS A

Qualità delle foto B

80

79

76

Qualità globale (su 100)

Qualità globale (su 100)

Qualità globale (su 100)

LG G2549 - 630 euro

Tra i migliori smartphone. Buono su tutta la linea, mostra che il prezzo alto talvolta si accompagna ad alta qualità.

SONY Xperia Z1549 - 706 euroTelefono di punta di casa Sony. Buono su tutta la linea, anche se fotocamera e batteria potrebbero essere meglio.

APPLE iPhone 5C599 - 729 euroFotocamera leggermente inferiore ad iPhone 5, ma anche prezzo un po’ meno caro.

La qualità delle fotocamere in dotazione agli smartphone continua a migliorare e in alcuni modelli, come i tre qui sotto, è ormai ai livelli di una fotocamera compatta.

Per chi ama fotografare

Caratteristiche:Dimensione schermo 5” Peso 130 g

Risoluzione fotocamera 13 mpxMemoria interna da 9,05 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet A

Telefono e SMS A

Qualità delle foto B

Dimensione schermo 4” Peso 113 g

Risoluzione fotocamera 8 mpxMemoria interna da 14,7 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet C

Telefono e SMS A

Qualità delle foto A

Dimensione schermo 4,4” Peso 160 g

Risoluzione fotocamera 38 mpxMemoria interna da 29,1 GB

Risultati:Qualità dello schermo A

Batteria se collegati a internet B

Telefono e SMS B

Qualità delle foto B

82

76

76

Qualità globale (su 100)

Qualità globale (su 100)

Qualità globale (su 100)

SAMSUNG Galaxy S4 GT I9505499 - 706 euro

Telefono di punta di Samsung, la fotocamera è a un passo dal meritare giudizio ottimo.

APPLE iPhone 5S729 - 739 euroIl miglior telefono di casa Apple. Fotocamera eccellente, la batteria potrebbe essere meglio. Molto caro.

NOKIA Lumia 1020499 - 700 euroI 38 Megapixel della fotocamera non bastano, ma solo per un pelo, per ottenere un giudizio ottimo.

Caratteristiche:

Caratteristiche:

Caratteristiche:

Caratteristiche:

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Test

46 Altroconsumo 274 • Ottobre 2013 www.altroconsumo.it

i solito non consigliamo di scartare un prodotto solo perché il suo prezzo è stracciato, anzi: molto frequentemente facciamo proprio il contrario, verifican-do che il prezzo non necessariamente

segnala la qualità. Ma per quanto riguarda le chiavet-te usb vi sconsigliamo di fidarvi troppo di chiavette-gadgets, prive di marca e magari “tirate dietro” a prezzi ridicoli o regalate. Il rischio è che si guastino in fretta con la conseguente perdita dei dati imma-gazzinati. In effetti, non tutte le memorie usb nasco-no con un chip di memoria perfetto: alcune possono presentare difetti all’origine, ma non vengono scar-tate, bensì finiscono sul mercato, a costi inferiori. In tabella trovate solo chiavette che promettono una certa qualità di base: tra queste, abbiamo identificato le migliori, che non sono in assoluto le più care.

Badare alla forma e non soloLe chiavette usb ci permettono di portare con noi solo i dati che ci interessano; di scambiare con altre persone documenti, audio, foto, video; infine di ar-chiviare i nostri file, liberando la memoria del com-puter. Hanno preso il posto dei vecchi dischetti, ormai inadeguati rispetto alle dimensioni dei file scambiati, ma anche di cd e dvd. Potersi fidare è importante.J Connessione. Abbiamo testato chiavette usb con connessione 3.0, che assicurano una velocità di tra-

DAbbiamo sottoposto 12 chiavette usb alle nostre prove pratiche e di laboratorio. Hanno tutte una capacità di memoria di 32 GB e un’interfaccia usb 3.0. I test sono stati soprattutto di natura pratica, per valutare la capacità e la velocità con cui queste piccole memorie portatili riescono a immagazzinare dati di natura diversa.

MOLTE PROVE PER VALUTARLEOgni test è stato ripetuto più volte usando due tipi di dati. Nel primo caso abbiamo trasferito 3 file di notevoli dimensioni (3,9 GB ciascuno) per simulare l’archiviazione o la copiatura di un video.Nel secondo caso abbiamo trasferito una intera directory della dimensione complessiva di 8 GB, composta quindi da tanti file di piccole dimensioni. Questa prova simula il trasferimento di un archivio di fotografie o brani musicali sulla chiavetta usb.

IL NOSTRO TEST

Le chiavette usb non sono tutte uguali: se volete usarle per dati importanti, meglio sceglierne una affidabile.

Memoria in tasca

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www.altroconsumo.it Ottobre 2013 • 274 Altroconsumo 47

La nostra scelta Chiavette usb 3.0

88SANDISK Extreme43 - 49 euroOttime prestazioni. Si distingue in particolare nella prova di velocità di scrittura e lettura dei dati.

COME LEGGERE LA TABELLA

Accessi simultanei Ab-biamo verificato la velo-cità di scrittura e lettura di dati in contemporanea: cioè come si comporta la chiavetta se deve fare due cose contemporanea-mente, per esempio se si scarica un film e intanto si registra sulla chiavetta un altro file.

Velocità di lettura e scrit-tura usb 3.0 Quanto tem-po ci mettono le chiavet-te a immagazzinare i dati? Lo standard 3.0 è quello che ottiene le prestazio-ni migliori.

Velocità di lettura e scrit-tura usb 2.0 Abbiamo messo alla prova le chia-vette anche su porte che offrono uno standard inferiore (2.0). I giudizi sono molto buoni perché sono dati in rapporto allo standard 2.0, che è, ap-punto, inferiore. Tutte le chiavette raggiungono velocità di trasferimento comparabili e circa di 2-3 volte minori rispetto a quelle misurate con l’in-terfaccia usb 3.0, segno che in questo caso il vero limite è dato dall’interfac-cia 2.0.

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Qualità buona

sferimento dei dati superiore rispetto allo standard 2.0. Ovviamente per poter usufruire della velocità di queste chiavette si deve disporre di un pc con una porta usb 3.0 (tutti i computer recenti ne hanno una). Eventuali cavi interposti fra il pc e la chiavetta do-vranno essere conformi allo standard, altrimenti la chiavetta funzionerà più lentamente, con una veloci-tà massima pari a quella di un modello usb 2.0.J Involucro. In giro ce ne sono di tutte le forme; se troppo voluminose possono risultare scomode da in-

serire nelle porte di un portatile, soprattutto se vicino ci sono spinotti usb per collegare il mouse o altro. Per contro, chiavette troppo piccole possono essere più facilmente smarrite. Per quanto riguarda la protezio-ne del connettore, meglio in metallo, così c’è meno pericolo che si rovini. Alcune memorie usb dispongo-no di connettore retrattile (a scomparsa), in cui però la polvere si può insinuare; altre ancora hanno il cap-puccio, più scomodo perché si può perdere, ma che in cambio offre una protezione migliore. ¬

67LEXAR Jumpdrive22 - 28 euroIl nostro Miglior Acquisto: funziona bene, le prestazioni sono di buona qualità a un costo piuttosto contenuto.

CHIAVETTE USB PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI

QU

ALI

TÀ G

LOB

ALE

(su

100)

MARCA e modello

In e

uro

m

in -

max

(n

ovem

bre

2013

)

Sist

ema

di c

hius

ura

Mem

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a in

GiB

Acc

essi

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ulta

nei u

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.0

Velo

cità

di s

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tura

usb

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Velo

cità

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obal

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0

Velo

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Velo

cità

lett

ura

usb

2.0

Giu

dizi

o gl

obal

e us

b 2.

0

SANDISK Extreme 43 - 49 a scomparsa 29.82 A A A A A A A 88

CORSAIR Voyager GT 36 - 44 cappuccio 29.88 B B B B A A A 80

EXTREMEMORY Xcite 56 nessuno 29.28 B A B B A A A 77

A-DATA S107 43 cappuccio 29.44 B B B B A A A 76

KINGSTONE DataTraveler Ultimate 3.0 G3 29 - 40 a scomparsa 29.28 C B B B B A B 68

LEXAR Jumpdrive 22 - 28 a scomparsa 29.82 C B C B A A A 67

PLATINUM ALU USB Drive 26 - 28 cappuccio 29.69 C C B B C A B 63

SONY Microvault Click 40 - 45 a scomparsa 29.37 C C B B C A B 62

INTEGRAL Neon 23 cappuccio 28.88 C C B B C A B 62

INTENSO USB Drive Speed Line 43 cappuccio 29.30 C C B C C A B 60

TRANSCEND JetFlash 810 26 cappuccio 29.44 C C B C C A B 61

VERBATIM Store’n’Go V3 21 - 27 a scomparsa 28.88 C D B C D A B 54

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Test

48 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

Dai nuovi apparecchi, che si leggono anche al buio, ai lettori di ebook più basic (ed economici). Alla prova in laboratorio undici modelli di ereader.

ereader, l’apparecchio per leggere gli ebook (i libri in formato elettronico), è un prodotto dal destino particolare. È l’apparecchio high tech dall’aspetto meno high tech che si possa immagina-

re: un pezzo di plastica grande come un quadernino, con uno schermo in bianco e nero assai poco interat-tivo; il contrasto con le mille luci degli smartphone e dei tablet non potrebbe essere più stridente. I dati di mercato parlano chiaro: solo il 2,7% degli italiani utilizza l’ereader, mentre l’utenza del tablet è quasi raddoppiata in un anno, passando dal 7,8% al 13,9% della popolazione e il 40% degli italiani possie-de uno smartphone. Eppure l’ereader è un prodotto che alla nicchia alla quale è destinato piace, e con ragione, come i risultati mediamente buoni del nostro test stanno a provare.

Gli assi nella manicaLe ragioni di tale apprezzamento risiedono in alcune peculiarità di questo prodotto: prima di tutto l’eccel-lente leggibilità, in qualsiasi condizione di luce. Basta mettere un tablet e un ereader fianco a fianco alla luce del sole per vedere all’istante che non c’è proprio paragone. Poi la durata della batteria, che per gli ere-ader si misura in settimane. E non va trascurato anche l’aspetto psicologico: in un mondo dove si affermano gli apparecchi tuttofare, un

L’

Lettura elettronica

IL NOSTRO TEST

PROVE DI RESISTENZA Per andare a toccare con mano la resistenza di questi apparecchi li sottoponiamo a delle prove di caduta simili a quelle che facciamo con gli smartphone, a cui anche gli ereader in media resistono bene. Valutiamo inoltre la resistenza dello schermo, componente essenziale di un ereader, a graffi e rigature, calcando lo schermo con un apposito “pennino” calibrato (standard ISO 1518): lo vedete nella foto qui a fianco. Nella prova esercitiamo una forza crescente sullo schermo fino a che non appare il primo segno di problemi e poi valutiamo i risultati confrontandoli tra loro.

Oltre ai test di qualità di lettura e semplicità d’uso, sottoponiamo gli ereader a dure prove di resistenza.

RISPARMI

118€

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 49

oggetto dedicato a un solo compito è strano, ma ap-prezzabile; in particolare quando tale compito è la lettura di un libro, esperienza che in genere si vive meglio senza troppe distrazioni a margine.

Alternative possibiliwDal rapporto Censis citato sopra, emerge un altro dato interessante: nonostante solo il 2,7% degli italiani pos-segga un ereader, ad aver letto un ebook nel 2013 è stato il 5,2% della popolazione. Ciò è possibile perché il libro elettronico si adatta a essere letto su moltepli-ci piattaforme. L’ereader resta la scelta migliore per i lettori forti: se leggete parecchi libri in un anno e pre-valentemente narrativa, l’ereader è l’apparecchio che fa per voi, in particolare se d’estate vi piace leggere all’aperto. Se invece prediligete riviste o fumetti, o leggete documenti su cui dovete anche prendere ap-punti, meglio puntare su un tablet.Lo smartphone non è il dispositivo più adatto in nes-suno di questi casi, ma è comunque il dispositivo elet-tronico che si porta sempre con sé, e questo lo rende adatto per letture fuori programma. Siete in coda da qualche parte? Leggere il romanzo del momento sul telefono forse non è piacevole come leggerlo nella propria poltrona preferita, ma è comunque un modo piacevole per ingannare l’attesa.Infine c’è il pc: anche se è probabilmente il dispositi-vo più scomodo, è comunque possibile utilizzarlo per leggere libri elettronici.

Quando serve una appRibadito che il mezzo più comodo per leggere un libro elettronico è un ereader, usare uno dei dispositivi alternativi citati sopra non è complicato, ma questo dipende anche da qual è la fonte da cui attingete per

EREADER PREZZO CARATTERISTICHE RISULTATI

QU

ALI

TÀ G

LOB

ALE

(SU

100)

MARCA e modello

In e

uro

min

-max

(n

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bre

2013

)

Peso

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KOBO Aura 134-161 173 150x114x9 5,9 V wifi B A B B D C A C B B A 68

SONY PRS-T3 127-144 194 161x110x12 6 V wifi A B n.d. C B C A B B B A 67

KOBO Aura HD 158-177 243 176x129x12 6,8 V wifi A A B B D C B C B B A 66

BOOKEEN Cybook Odyssey (2013 Edition) 90-110 182 167x121x10 6 V wifi B B n.d. B C B A C B C A 65

IBS (POCKETBOOK) Touch Lux HD 125 196 175x115x10 6 V wifi A A B B D D A C C C A 64

TREKSTOR Reader Pyrus mini 45-55 111 129x85x8 4,3 no B B n.d. B E E A C A B A 56

TREKSTOR Pyrus 2 led 80-90 202 178x114x12 6 no A A B B E E B C A D B 56

COME LEGGERE LA TABELLA

Dimensioni e diagonale Quasi tutti gli ereader sono degli schermi da 6” con un po’ di cornice di plastica intorno. Dimensioni più ri-dotte rendono gli apparec-chi più tascabili, ma si dovrà girare pagina più spesso. Dimensioni più grandi non offrirebbero comunque vantaggi aggiuntivi.

Connessione Tutti i model-li si connettono al pc via porta Usb; per i due senza wireless è l’unica opzione.

Lettura al buio La differen-za tra i giudizi ottimi e buo-ni si spiega con una mag-giore uniformità, nei primi, della distribuzione della luce. I modelli con l’indica-zione n.d. sono privi di luce propria: per leggere al buio serve una luce esterna.

Libreria predefinita Tra i vari modi per caricare un ebook sul lettore, procedere par-tendo direttamente dal let-tore, tramite la libreria prein-stallata, è senz’altro il più comodo. Nei Kindle questa operazione è particolarmen-te semplice. Però con i Kindle

si possono comprare libri solo da Amazon.

Comfort Valutato per leg-gere in piedi, da seduti e a letto.

Solidità In questa voce, a partire da quest’anno, in-cludiamo anche giudizi su eventuali difetti generali del f i r mwa re (i l s of t wa re “base” che regola il funzio-namento dei prodotti elet-tronici). In alcuni modelli è qui che si annidano i difetti (errato funzionamento di alcune funzioni o riavvii immotivati), che ne rendo-no l’uso più fastidioso.

Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove

Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo

Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso

OttimoBuonoAccettabileMediocrePessimo

Qualità buona

Sono molto adatti ai forti lettori di narrativa

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Test

50 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

il vostro ebook. In generale, dovrete usare un’app: se acquistate ebook su Amazon, per leggerli dovrete usa-re l’app Kindle, disponibile per tutti i principali siste-mi operativi (escluso Linux). Se acquistate ebook nelle altre librerie online, vi ser-virà un’app che legga gli ebook protetti da DRM Ado-be, come per esempio Leggo Ibs o BlueFire Reader. Su iPad e iPhone è anche possibile acquistare libri da

iBooks, il negozio gestito da Apple, mentre su appa-recchi Android potete fare altrettanto dalla sezione libri del Play Store di Google. Se i vostri libri sono privi di protezioni è tutto più semplice e potete usare molteplici app di lettura (in genere anche quelle appena citate vanno bene, ma ce ne sono molte altre), a seconda del formato utilizzato. Questo vale anche per i personal computer: in ciascun negozio troverete le istruzioni per leggere i libri ac-quistati, mentre i libri non protetti si leggono con sva-riati programmi (a questo proposito suggeriamo di dare un’occhiata a Calibre, di cui abbiamo parlato in Hi Test 33, settembre 2012).

La condivisione del libro in famigliaUno dei più grandi piaceri per il lettore è condividere il libro preferito con i propri cari. L’ebook, purtroppo, limita parecchio questo piacere, ma fortunatamente non lo impedisce del tutto: se con-dividere con un amico un libro acquistato è, allo sta-to attuale delle cose, praticamente impossibile, al contrario la condivisione familiare è fattibile, a patto che, se si posseggono due o più dispositivi ereader, siano della stessa marca o almeno attrezzati per leg-gere libri provenienti dalla stessa fonte. La marca che rende più semplice la condivisione in famiglia è Amazon con il suo Kindle: se si acquistano libri usando lo stesso account, vi si potrà poi accede-re, anche in contemporanea, da qualsiasi dispositivo o applicazione abilitato per quell’account. ¬

La nostra scelta Ereader

78AMAZON Nuovo Kindle Paperwhite 3G189 euroMigliorato rispetto alla già buona versione precedente. Vincola all’acquisto di libri su Amazon.

71AMAZON Kindle59 euroIl modello base di Kindle, senza schermo touch, ma di qualità e a un prezzo imbattibile (118 euro meno del più caro). Vincola all’acquisto di libri su Amazon.

65BOOKEEN Cybook Odyssey 2013 Edition90 - 110 euroPer chi non ama il mondo chiuso di Amazon Kindle, ll lettore col miglior rapporto qualità /prezzo, ma caro.

J Ti sei già registrato sul sito di Altroconsumo? Se non lo hai ancora fatto, fallo subito.

J Potrai mettere a confronto tutti gli ereader presenti sul mercato, troverai più dettagli sui risultati ottenuti nelle nostre prove dai singoli apparecchi, e i prezzi aggiornati praticati dai principali negozi in diverse città e dai negozi online.

J Oltre a ciò, molte informazioni e consigli sull’utilizzo di questi apparecchi, oltre ad articoli, inchieste e approfondimenti sul mondo degli ebook.

Sul sito trovi altro

www.altroconsumo.it/hi-tech

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Condividi le tue esperienze. Le tue domande, i nostri consigli

Viva voce

www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 51

alla propria squadra del cuore si possono accettare anche cocen-

ti delusioni, dal club un po' meno. Sarà per questo che il nostro socio Daniele Santoro di Grottaglie (TA), dopo aver acquistato al prezzo di 96 euro un bi-glietto in tribuna per vedere giocare in casa il team bianconero e aver viag-giato per oltre mille chilometri per gustarsi dal vivo l'evento, non ha man-dato giù di essere in un posto dove la visuale era tutt'altro che privilegiata. «Già pregustavo di assistere alla parti-ta allo Juventus Stadium da un posto adeguato e invece mi ritrovo “sbattu-to” contro una struttura di acciaio e plexiglas, che mi impedisce di vedere gran parte del campo di gioco. Meno male che avevo un biglietto per un posto nel primo anello della tribuna est laterale... Tra l'altro da tre anni ho la tessera di Juventus Premium mem-ber, che dovrebbe garantirmi un trat-tamento migliore. Provo a spostarmi sugli scalini ma vengo subito redarguito dagli ste-ward, che mi invitano a ritornare al mio posto. Riesco solo a vedere la pre-

D

Partita fuori campoJUVENTUS STADIUM Un biglietto pagato quasi cento euro per un posto in tribuna con una visuale ridotta. Il reclamo del nostro socio va a segno.

miazione alzandomi in piedi, come tutti gli altri tifosi vicino a me. Al mio reclamo via email, Juventus Premium member mi dirotta verso il sito di ven-dita listicket.it, come se non fosse la Juventus FC a stabilire per quali posti listicket possa emettere i biglietti. Non mi è sembrato corretto il com-portamento del club. Ho quindi invia-to una raccomandata chiedendo il rimborso integrale del prezzo del bi-glietto da me acquistato non solo per-ché non ho potuto godere dello spet-tacolo per cui lo avevo comprato, ma soprattutto perché nessuno mi aveva indicato che quel posto (pagato a caro prezzo) avrebbe avuto una visibilità ridotta rispetto agli altri dello stesso settore. Dopo due mesi, non avendo ricevuto una risposta, chiedo l'intervento di Altroconsumo. Ma solo dopo un ulte-riore sollecito da parte dell'associa-zione, la Juventus FC risponderà, ma-nifestando sorpresa per il reclamo, offrendomi tuttavia un biglietto in omaggio per un'altra partita. Proposta che naturalmente accetto». ¬

Il club mi ha dato in omaggio il biglietto per un altro incontro

Daniele Santoro

ABBONAMENTI

SEDE ASSOCIAZIONE

Telefono 02 69 61 520

Altroconsumovia Valassina 22 20159 Milano

Giuridica 02 69 61 550 dal lunedì al venerdì h. 9/13 -14/18

Fiscale 02 69 61 570 dal lunedì al venerdì h. 14/17

Economica 02 69 61 580 dal martedì al giovedì h. 9/12

Farmaci 02 69 61 555 dal lunedì al venerdì h. 9/13 -14/18

“Miglior Acquisto” 02 69 61 560 dal lunedì al venerdì h. 9/13 -14/18

Tariffe Rc auto e moto 02 69 61 566 dal lunedì al venerdì h. 9/13 - 14/18

Tariffe telefoniche 02 69 61 590 dal lunedì al venerdì h. 9/13 -14/18

www.altroconsumo.it/contattaci è il canale attraverso il quale chiedere informazioni e consulenze online. Se preferite chiamarci, ecco quali numeri utilizzare.

Consulenze

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52 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014 www.altroconsumo.it

BACHECAfacebook.com/altroconsumo

Paola Sozzi

Vorrei ringraziare Altroconsumo che, tramite la convenzione con una compagnia assicurativa,mi ha fatto risparmiare il 7% sulla mia polizza auto. In questi tempi di magra non è poca cosa.

GabrieleIvis

Ho cambiato fornitore di luce e gas approfittando del vostro "abbassalabolletta". Grazie e speriamo in un buon risparmio!

CeciliaTrovati

Grazie Altroconsumo, non solo per la vostra rivista e gli sforzi a favore di una corretta informazione, ma per il vostro servizio di assistenza legale: parlare telefonicamente con i vostri operatori è stata una boccata di aria fresca dopo più di otto mesi di lotta per chiudere il mio contratto con Fastweb. Indipendentemente da come andrà a finire la mia pratica, vi volevo dire, grazie di cuore!

COLLEZIONISMO

L'arte di farsi valere nche quando si acquistano beni

che non sono di consumo biso-gna esigere trasparenza e correttezza. Il mondo dell'arte è uno degli ambiti che più sfuggono a queste regole. Quante volte avete visto in una galleria d'arte opere esposte con l'indicazione del prezzo? Poche. Se poi chiedete quanto costa un pezzo, la cifra dichia-rata è quasi sempre gonfiata: chi non è un esperto d'arte e non ha abilità contrattuali, finirà molto probabilmen-te per fare un cattivo affare. Esistono

società che si occupano di consulenza in opere d'arte nate proprio proprio per offrire servizi a privati e aziende che vogliono mettersi al riparo da ac-quisizioni incaute e svantaggiose. Ma, come è facile immaginare, a volte an-che con i consulenti possono sorgere inconvenienti. Lo dimostra l'esperien-za del nostro socio collezionista d'arte, Gianfranco Ferrino di Acqui Terme (AL), che si è rivolto a una di queste società, la Gigart di Milano: «Ho acqui-stato un'opera del valore di 6.000 euro, tramite finanziamento, sottoscri-vendo una cedola di commissione, che però ho scoperto essere priva dell'in-dicazione dei tassi d'interesse effettivi. Ho anche acquistato, pagandoli 250 euro l'uno, quattro certificati attestan-ti l'autencità di opere già in mio pos-sesso. Me ne sono stati consegnati solo due, di cui uno sbagliato. Naturalmen-te ho chiesto alla società il rimborso di 750 euro, per il documento errato e per gli altri due non inviati ma paga-ti, però una risposta non mi è mai giun-ta, nemmeno dopo averla sollecitata. Evidentemente con il loro silenzio, speravano che lasciassi correre, ma avevano fatto male i loro conti. Mora-le della favola: arriverà il bonifico di rimborso ben undici mesi dopo la mia richiesta, e solo grazie all'intervento di Altroconsumo, che ringrazio pub-blicamente». ¬

A

PROBLEMI POST-VENDITA

Un nome, una garanzia ue mesi di attesa, quattro visite

al negozio Euronics per solleci-tare, invano, la riparazione del deco-der in garanzia. Niente. Mi è venuto in mente che qualche anno fa, per un problema simile - un frigorifero che si rompeva a ogni piè sospinto -, aver messo in conoscenza Altroconsumo in una lettera al venditore aveva pro-dotto il miracolo: la sostituzione dell'apparecchio a tempo di record. Mi sono chiesto: succederà anche con il decoder? Questa volta ho chiesto al servizio giuridico dell'associazione di intervenire direttamente presso Eu-ronics, perché sbloccasse la situazio-

ne di stallo verificatasi nel punto ven-dita di Guidonia. Ebbene, dieci giorni dopo il sollecito dell'associazione, mi viene consegnato da Euronics un de-coder nuovo di pacca. Anche stavolta siete stati magnifici. Sono davvero contento, grazie!

Lettera firmata

D

Anche tu hai un problema simile? Contatta il nostro servizio di consulenza giuridica.

02 69 61 550 lunedì - venerdì h. 9-13 14-18

ERRATA CORRIGEPer una svista, nell'articolo "Più luce sui fornitori di energia" (AC 275, novembre 2013) è stato riportato un giudizio errato nella tabella in basso a pagina 36, dedicata alle condizioni generali dei contratti degli operatori. La valutazione da rivedere è relativa alla clausola “proposta irrevocabile” di A2A. Poiché la previsione dei 45 giorni di tempo a disposizione dell’impresa per la conclusione del contratto era contenuta nella “nota informativa per il cliente finale", la valutazione della clausola passa da accettabile a buona. Per effetto di questo cambiamento il giudizio globale del contratto A2A da mediocre diventa accettabile (C). Ce ne scusiamo con i lettori e con gli interessati.

Gianfranco Ferrino

Viva voce

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 53

UN BRAND, NON UN NOME BOTANICO

Una leggenda chiamata Kamut n internet girano strane storie

sul Kamut, conosciuto come il "grano del faraone". Secondo la vulga-ta corrente, fu un aviatore americano nel 1949 a trovarne i chicchi in una tomba egizia e a regalare trentasei di questi a un collega del Montana, che a sua volta li avrebbe affidati al padre agricoltore. A loro si dovrebbe il "ri-sveglio" di questa antica varietà di frumento, che poi sarebbe stata regi-strata con il nome di fantasia Kamut. Quanto c'è di vero in questi racconti?

Mauro Gamberini, Imola (BO)

Molto probabilmente quella del pilo-ta americano è soltanto una leggenda, di sicuro c'è che Kamut non è il nome botanico di una specie vegetale, ma un nome di fantasia, alla stessa stre-gua di Coca Cola e McDonald's, che è diventato un marchio registrato, il cui unico proprietario è Kamut Interna-tional ldt. Nessun contadino nel mondo può col-tivare il Kamut senza il permesso del-la società del Montana, e il raccolto degli agricoltori autorizzati viene co-munque acquistato dalla stessa Kamut International. Il Kamut è quindi colti-vato e venduto in regime di monopo-lio, ciò spiega il suo prezzo elevato, sostenuto anche dal favore di molti consumatori che lo percepiscono come alternativa più naturale e salutare ri-

spetto al frumento tradizionale. Dif-fusa è poi la falsa credenza secondo cui i celiaci possano consumarlo tran-quillamente: mentre invece contiene glutine. Ma il Kamut è davvero il grano che utilizzavano gli antichi egizi, come si vuole far credere? La risposta è no, perché non è verosimile che i semi re-cuperati in uno scavo archeologico possano germinare a millenni di di-stanza. Si tratta della selezione moder-na di un grano orientale, indicato con il nome scientifico di Triticum turgi-dum o grano Khorasan. Il Khorasan viene coltivato anche in Italia, senza però riscuotere lo stesso successo del Kamut. Soprattutto senza lo stesso im-ponente marketing. ¬

I

IL DUBBIO

IL CONCORSOPER I SOCI

Continua il concorso “100 premi per te”. A settembre a tutti i soci sono stati assegnati tre nuovi numeri personali con i quali si partecipa alle estrazioni dei premi mensili (purché si sia in regola con l’adesione).Per aumentare le possibilità di vincita, si possono ottenere nuovi numeri aderendo alle nostre iniziative che lo prevedono. In palio ci sono robot da cucina, videocamere digitali, cesti di prodotti enogastronomici, buoni carburante... Il concorso si concluderà con l'assegnazione di tanti ricchi premi: uno scooter, una bici elettrica, un home cinema e molto altro ancora. Trovi tutte le informazioni e i numeri sul nostro sito. Ricordati che per visualizzare i propri numeri è necessario prima effettuare il login sul sito.

www.altroconsumo.it/imieinumeri

Frutti di bosco ed epatite A: sono a rischio anche quelli freschi?Sono tanti i soci che scrivono per chiederci come devono comportarsi con i frutti di bosco. Di diverso tenore le domande: c'è una lista con le marche e i lotti dei frutti di bosco surgelati contaminati? Anche quelli freschi sono a rischio epatite A? C'è un modo per consumarli in modo sicuro?

■ Poiché non si è ancora riusciti a risalire all'origine precisa della contaminazione, è impossibile stabilire da dove arrivino i frutti di bosco a rischio: si sa però che sono quelli surgelati. C'è una lista con i lotti dei prodotti ritirati (la trovate anche sul nostro sito), ma non è di grande aiuto per il consumatore, visto che ci potrebbero essere frutti di

bosco contaminati non ancora individuati. Del resto l'epidemia da epatite A dovuta all'ingestione di questi prodotti non si arresta: solo in Italia sono stati più di mille i casi segnalati nei primi nove mesi del 2013.

■ Il ministero della Salute raccomanda di consumarli solo dopo averli fatti bollire a 100 °C per almeno due minuti.

■ Nessuno dei casi di epatite A finora segnalati chiama in causa i frutti di bosco freschi. Chi di solito li mangia, non ha motivo di cambiare abitudini alimentari. Bisogna lavarli con cura, questo sì, come si deve fare con tutta la frutta e la verdura fresche.

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www.altroconsumo.it54 Altroconsumo 277 • Gennaio 2014

QUESTIONI APERTE

Stop alle riparazionion una, non due, ma ben tre: sono le volte in cui il socio Ezio

Castelnovo si è visto riconsegnare il proprio notebook ancora guasto, no-nostante la riparazione. Dopo aver acquistato un notebook Samsung da Euronics nel febbraio del 2013, il socio è costretto a inviarlo al centro ripara-zione, ma il difetto di conformità non viene risolto. Se ne accorge e - a di-stanza di 20 giorni - lo rimanda anco-ra all'assistenza. Quando il pc ritorna in suo possesso questa volta presenta un altro difetto: si blocca e si riavvia senza preavviso, facendo perdere traccia di ogni lavoro. Per la terza vol-ta rimanda il pc a riparare, ma senza

successo: "Oltre ad aver subito note-voli inconvenienti per la ricostruzione delle app e di tutti i dati salvati ora il notebook non permette più di effet-tuare operazioni bancarie". Questa volta il socio non lo rimanda indietro, ma chiede "trattandosi di un difetto di conformità di non lieve entità" di risolvere il contratto. Pur avendo ot-tenuto un riscontro telefonico positi-vo da Samsung, in realtà nulla accade. Il socio chiede allora aiuto ad Altro-consumo per ottenere il rimborso del prezzo. Samsung ed Euronics per ora continuano a fare orecchie da mer-cante: facendosi non proprio una bel-la pubblicità. ¬

N

SITO CONTESTATO

Prezzofelice, si fa per dire bbiamo già denunciato all'An-

titrust il sito di e-commerce prezzofelice.it, per aver proposto alla metà del loro prezzo prestigiosi smartphone, che però dopo pochi se-condi risultavano non più disponibili: al loro posto modelli inferiori, a un prezzo neanche tanto vantaggioso. Ma c'è qualcuno che è riuscito a com-prare il modello che voleva? Sì, il no-stro socio Lorenzo Fanelli ha pagato 339 euro uno smartphone Galaxy SIII. Peccato che non ci sia stato verso di ottenerlo. Così si è ritrovato nella spia-cevole condizione di chiedere a prez-zofelice.it il rimborso di quanto paga-

A to con la carta di credito. Ecco i fatti. Dopo che la data prevista per la con-segna era ormai passata, e dello smartphone non si era vista neanche l'ombra, il nostro socio comincia a preoccuparsi e chiede l'aiuto di Altro-consumo. Lo staff del sito scarica la colpa sul corriere e sull'alto numero di spedizioni cui deve far fronte. Prezzofelice.it perde anche l'oppor-tunità di consegnare il cellulare entro gli ulteriori cinque giorni da noi con-cessi per farlo. Preferirà, ormai incal-zato dai solleciti, risolvere la spinosa questione rimborsando almeno i 339 euro al nostro socio. ¬

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Ezio Castelnovo

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www.altroconsumo.it Gennaio 2014 • 277 Altroconsumo 55

INDICETest e inchieste degli ultimi mesi

ARCHIVIO ONLINETrovi l’archivio completo di tutti gli articoli di Altroconsumo degli anni passati, oltre a quelli delle riviste Test Salute, Soldi&Diritti e HiTest, su

www.altroconsumo.it

ARGOMENTO NUM. ANNOA Acquistare l’auto nuova 277 1/2014Acquisti online 277 1/2014Adolescenti e Internet 272 7/2013Affidabilità elettrodomestici 274 10/2013Ammorbidenti 273 9/2013Angurie 272 7/2013Antibiotici, resistenza 274 10/2013Antizanzare 271 6/2013Asciugabiancheria 273 9/2013Aspirapolvere, robot 276 12/2013Assistenza post vendita 272 7/2013Automobili compatte 273 9/2013Asciugacapelli 276 12/2013

BBenzina: pompe bianche 277 1/2014Biciclette elettriche 271 6/2013Biglietti per concerti 273 9/2013

CCaraffe filtranti per acqua 276 12/2013Cartucce per stampanti 275 11/2013

Chiavette USB 277 1/2014Cloud 273 9/2013Commercio USA/UE 274 10/2013Confezioni “mini” 272 7/2013Consumo etico, inchiesta 270 5/2013Creme solari 271 6/2013Crisi economica 275 11/2013

DDetersivi per lavastoviglie 275 11/2013Detrazioni fiscali e consumi 276 12/2013

EElettricità, tariffe 271 6/2013Elettrodomestici a doppio ingresso acqua 275 11/2013Energia e gas, fornitori 275 11/2013Ereaders 277 1/2014

FForni a microonde 274 10/2013Fotocamere compatte 272 7/2013Friggitrici 275 11/2013Frigoriferi combinati 272 7/2013

GGamberi surgelati, 276 12/2013responsabilità socialeGrotte di sale 277 1/2014IInquinamento in città 274 10/2013Internet provider 271 6/2013Impianti hi-fi micro 276 12/2013

LLampadine 273 9/2013

Lavatrici a carica dall’alto 269 4/2013Lavatrici tradizionali 274 10/2013

MMacchine per il pane 277 1/2014Materassi 277 1/2014 Meloni 272 7/2013Mobili, provenienza del legno 274 10/2013

NNavigatori satellitari 270 5/2013

OOlio di oliva extravergine 273 9/2013

PPandoro 276 12/2013Pesce (inchiesta prezzi) 271 6/2013Pneumatici invernali 275 11/2013Prodotti low cost 277 1/2014

RRisparmio energetico 273 9/2013Rasoi elettrici 276 12/2013

SSale per lavastoviglie 274 10/2013Seggiolini auto 271 6/2013Scale 271 6/2013Scaldabagno a gas 272 7/2013Smartphone 277 1/2014Social network 271 6/2013Spreco di alimenti 275 11/2013Stamina 275 11/2013Supermercati prezzi 273 9/2013 prodotti economici 274 10/2013

TTablet 276 12/2013Tariffe telefono fisso 273 9/2013 telefono mobile 272 7/2013Taxi 274 10/2013Televisori medi e grandi 274 10/2013

VVideocamere 272 7/2013Vino barbera 275 11/2013

ASSOCIAZIONEAltroconsumo è un’associazione senza fini di lucro fondata a Milano nel 1973. Altroconsumo, in piena autonomia e indipendenza, si pone come scopo l’informazione, la difesa e la rappresentanza dei consumatori. È membro della CI (Consumers’ International), di ICRT (International Consumers’ Research and Testing) e del BEUC (Ufficio europeo delle associazioni di consumatori). Altroconsumo si finanzia esclusivamente attraverso le quote associative.

Presidente: Paolo MartinelloVicepresidente: Marino MelissanoDirettore: Luisa CrisigiovanniTesoriere: Enzo PassaroConsiglio: Valentina Apruzzi, Franca Braga, Giulia Candiani, Raffaele Cauzzi, Liliana Cantone, Silvia Castronovi, Luisa Crisigiovanni, Graziella De Faveri, Andrea Doneda, Letizia Ghizzi Panizza, Paolo Martinello, Rosanna Massarenti, Francesco Mattana, Marino Melissano, Natalia Milazzo, Giovanni Pessina, Marco Pierani, Daniela Nocchieri, Valeria Riccardi, Vincenzo Somma, Lorena Valdicelli.Sede nazionale via Valassina 22 - 20159 Milano. Tel 02/66.89.01 - Fax 02/66.89.02.88

ALTROCONSUMO EDIZIONI S.R.L.Il mensile Altroconsumo, i bimestrali Soldi & Diritti, Test Salute e HiTest, così come le guide pratiche hanno come unico obiettivo l’informazione e la difesa dei consumatori. Le riviste non contengono una sola riga di pubblicità, né informazioni pagate o ispirate da produttori e venditori o da gruppi di interesse politico e finanziario, a garanzia della trasparenze e dell’obiettività dei giudizi.I test comparativi su beni di consumo e servizi finanziari e assicurativi sono l’elemento che contraddistingue le riviste. I laboratori e gli esperti incaricati di svolgere le prove sono indipendenti dai produttori e da qualsiasi tipo di interesse commerciale. Tutti i campioni utilizzati per la realizzazione dei test vengono acquistati anonimamente e inviati direttamente ai

laboratori per l’esame. I campioni gratuiti vengono rifiutati.I risultati delle prove condotte da Altroconsumo, Soldi & Diritti, Test Salute e HiTest riguardano esclusivamente i prodotti presi in esame, anche se è possibile trarne valutazioni di carattere generale e consigli utili per gli acquisti.

Direttore editoriale: Andrea DonedaDirettore responsabile: Rosanna Massarenti

Redazione: Natalia Milazzo, Alessandro Sessa (caporedattori), Marzio Tosi (vicecaporedattore), Luca Cartapatti, Manuela Cervilli, Michela Di Mario, Matteo Metta, Beba Minna, Simona Ovadia, Adelia Piva, Sonia Sartori, Roberto Usai.

ABBONAMENTO E QUOTA ASSOCIATIVA Altroconsumo, Soldi & Diritti e Test Salute sono diffusi solo in abbonamento.L’importo dell’abbonamento comprende anche la quota di associazione. Sono soci solo le persone fisiche. Le persone giuridiche possono abbonarsi e accedere ai servizi individuali forniti dall’associazione. Per abbonarsi è sufficiente inviare una lettera indirizzata a Altroconsumo Edizioni srl - Casella postale 10376 - 20110 Milano oppure collegarsi al sito altroconsumo.it cliccando alla sezione “contattaci”.Pagamento a mezzo domiciliazione bancaria o carta di credito: questa forma di pagamento è indispensabile quando si sceglie la rata trimestrale. In ogni caso, la durata dell’abbonamento è a tempo indeterminato e le future variazioni di costo verranno comunicate anticipatamente sulla rivista.Garanzia di soddisfazione: se entro 15 giorni dal ricevimento del primo numero della rivista si cambia idea e non si vuole più essere abbonati alle riviste e Soci Altroconsumo, si ha diritto di recedere e nulla sarà dovuto. Per esercitare il diritto di recesso basta scrivere una lettera a: Altroconsumo - Ufficio Abbonamenti - Via Valassina, 22 - 20159 Milano o collegarsi al sito www.altroconsumo.it (cliccando sulla voce “contattaci”). Inoltre, in qualsiasi momento si può recedere dall’abbonamento e dall’associazione con una lettera all’ufficio Abbonamenti sarà restituito quanto eventualmente già pagato per il periodo successivo al recesso.Guide Pratiche gratuite: Le Guide Pratiche sono comprese nell’adesione ad Altroconsumo. Per riceverle in regalo è necessario essere in regola con la quota di adesione. L’importo di 1,95 euro relativo alle spese amministrative verrà regolato con le stesse modalità con cui si paga l’adesione ad Altroconsumo. Le Guide possono essere vendute al prezzo indicato in quarta di copertina e/o inviate in omaggio ai Soci Altroconsumo.

Per ricevere i numeri arretrati è sufficiente telefonare o scrivere all’Ufficio Abbonamenti Altroconsumo. Il costo è pari al doppio del prezzo di copertina. Non è possibile richiedere più di due esemplari dello stesso numero. I suoi dati personali saranno utilizzati da Altroconsumo e/o da terzi da esso incaricati per la gestione dell’abbonamento, nonché per gli scopi associativi. Essi verranno trattati con mezzi informatici e potranno essere, a termini di legge, da lei consultati, modificati, integrati o cancellati.

QUANTO COSTA Annuale TrimestraleAltroconsumo 91,00 € 22,75 €Altroconsumo + Soldi&Diritti 134,00 € 33,50 €Altroconsumo + Test Salute 136,60 € 34,15 €Altroconsumo + Soldi&Diritti + Test Salute 179,60 € 44,90 €

la quota associativa, compresa nell’abbonamento, è pari a 15,40€ all’anno e 3,85€ al trimestre

ALTROCONSUMO EDIZIONI SRLSede legale, direzione, redazione e amministrazione: via Valassina 22 - 20159 Milano

Tel. 02/66.89.01 - Reg. Trib. Milano n. 116 del 8/3/1985 Copyright© Altroconsumo - n. 291252 del 30/6/1987

Stampa: Amilcare Pizzi - via Pizzi 14, Cinisello BalsamoDIRETTORE RESPONSABILE: Rosanna Massarenti

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATIAltroconsumo Edizioni vieta espressamente la riproduzione anche parziale degli articoli e dei risultati dei test per fini commerciali e pubblicitari.Anche la riproduzione degli articoli per fini non pubblicitari deve essere autorizzata per iscritto dal direttore. Qualsiasi uso e/o riproduzione delle illustrazioni è vietato senza l’accordo scritto dell’editore.

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