Pnl Creativita E Umorismo Robert Dilts

5
PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – Milano Docente: Massimo Soriani Bellavista RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Indice 1. I Livelli di pensiero 2 2. PNL e Creatività 2 3. Dilts e Walt Disney 3 Creattività S.r.l. Via Bastioni di Porta Volta,11 20121 Milano Te. +39 02 62694490 www.creattivita.com 1 PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – Milano Docente: Massimo Soriani Bellavista 1. I Livelli di pensiero – Robert Dilts “I Livelli di pensiero. Come lavorare in profondità con la PNL” Robert Dilts; NLP Italy Il cervello è organizzato in livelli di pensiero. L' autore si spinge in profondità, esplora i livelli che compongono ogni sistema e fornisce strumenti operativi precisi per lavorare in particolare sul livello delle "convinzioni". 2. PNL e Creatività – Robert Dilts “Pnl per la Creatività e l’Innovazione. Corso di Programmazione Neuro- Linguistica per sviluppare l’intelligenza creativa” Robert B. Dilts, Todd Epstein, Robert W. Dilts ; Nlp Italy Ecco alcuni degli argomenti sviluppati nel libro: • Cos’è la creatività; • La creatività come caratteristica presente in tutti gli esseri umani; • La creatività come processo e come metodo da sviluppare nel tempo, oltre che come illuminazione momentanea; • Come potenziare la creatività con gli strumenti della Programmazione Neuro- Linguistica; • Come pensano e agiscono le persone molto creative ed efficaci; • Come riprodurre gli schemi di pensiero e azione delle persone dotate di grande capacità inventiva; • Come raggiungere gli obiettivi desiderati ricorrendo alla propria creatività; • Come utilizzare la creatività per risolvere i problemi e trovare soluzioni intelligenti. Creattività S.r.l. Via Bastioni di Porta Volta,11 20121 Milano Te. +39 02 62694490 www.creattivita.com 2

Transcript of Pnl Creativita E Umorismo Robert Dilts

Page 1: Pnl Creativita E Umorismo Robert Dilts

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Indice

1. I Livelli di pensiero 2

2. PNL e Creatività 2

3. Dilts e Walt Disney 3

Creattività S.r.l.Via Bastioni di Porta Volta,11

20121 MilanoTe. +39 02 62694490www.creattivita.com

1

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

1. I Livelli di pensiero – Robert Dilts

“I Livelli di pensiero. Come lavorare in profondità con la PNL”

Robert Dilts; NLP Italy

Il cervello è organizzato in livelli di pensiero. L' autore si spinge in profondità, esplora i

livelli che compongono ogni sistema e fornisce strumenti operativi precisi per lavorare in

particolare sul livello delle "convinzioni".

2. PNL e Creatività – Robert Dilts

“Pnl per la Creatività e l’Innovazione. Corso di Programmazione Neuro-

Linguistica per sviluppare l’intelligenza creativa”

Robert B. Dilts, Todd Epstein, Robert W. Dilts ; Nlp Italy

Ecco alcuni degli argomenti sviluppati nel libro:

• Cos’è la creatività;

• La creatività come caratteristica presente in tutti gli esseri umani;

• La creatività come processo e come metodo da sviluppare nel tempo, oltre che come

illuminazione momentanea;

• Come potenziare la creatività con gli strumenti della Programmazione Neuro-

Linguistica;

• Come pensano e agiscono le persone molto creative ed efficaci;

• Come riprodurre gli schemi di pensiero e azione delle persone dotate di grande

capacità inventiva;

• Come raggiungere gli obiettivi desiderati ricorrendo alla propria creatività;

• Come utilizzare la creatività per risolvere i problemi e trovare soluzioni intelligenti.

Creattività S.r.l.Via Bastioni di Porta Volta,11

20121 MilanoTe. +39 02 62694490www.creattivita.com

2

Page 2: Pnl Creativita E Umorismo Robert Dilts

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

L’opera contiene testimonianze, interviste e schede di lavoro. Gli autori osservano e

sviluppano modelli e processi della mente umana nei suoi momenti di massima

espressività ed efficacia.

3. Dilts e Walt Disney

Robert Dilts, analizzando i processi di pensiero creativo di Walt Disney, ha messo in

evidenza la sua capacità di assumere tre diverse posizioni percettive rispetto al problema:

- il sognatore (colui che dipinge gli obiettivi)

- il realista o realizzatore (colui che disegna le strategie)

- il critico (colui che è in grado di trovare i punti deboli)

Un suo collaboratore diceva che “Non si sapeva mai quale Disney avrebbe partecipato alla

prossima riunione!”

E’ interessante notare come Dilts analizza le tre figure:

- Un sognatore senza un realista ed un critico rimane soltanto un sognatore.

- Un realista senza un sognatore e un critico somiglia pericolosamente a un robot

- Un critico senza un sognatore ed un realista è… un gran rompiscatole

- Un sognatore ed un realista, senza un critico, sono un reparto di ricerca e sviluppo:

realizzano una quantità di prototipi ma mancano degli standard di qualità necessari al

successo

- Un realista e un critico senza un sognatore sono solo burocrazia

- Un sognatore e un critico senza un realista sono una continua altalena di depressione

maniacale

Creattività S.r.l.Via Bastioni di Porta Volta,11

20121 MilanoTe. +39 02 62694490www.creattivita.com

3

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

La qualità della critica, quindi, non dipende soltanto dal critico, ma dalle dinamiche del

gruppo e dalla varietà dello stesso.

Le strategie del genio: Walt Disney

Autore: Robert Dilts

Notizie sul copyright: ©Articolo tradotto e pubblicato con l'autorizzazione di Robert B. Dilts

e NLPU

L'abilità di Walt Disney di coniugare la sua innovativa creatività con

una efficace strategia di business e con una grande popolarità ne

fanno senz'altro un genio nel campo dell'intrattenimento. In un certo

senso il mezzo espressivo scelto da Disney, il film animato, è

caratteristico del processo fondamentale di pensiero di tutti i geni:

l'abilità di prendere qulacosa che esiste soltanto nell'immaginazione e dargli un'esistenza

fisica che influenza direttamente l'esperienza degli altri in maniera positiva.

Il semplice ma universale fascino dei personaggi di Disney, dei suoi film animati,

spettacoli, parchi di divertimento dimostra un'abilità unica nell'afferrare, sintetizzare e

semplificare principi basilari ma piuttosto sofisticati. Disney fu anche responsabile di un

gran numero di importanti innovazioni tecniche ed organizzative nel campo

dell'animazione e della produzione di film in generale. Uno degli obiettivi della

Programmazione Neurolinguistica (PNL) è quello di rendere esplicite le mappe delle efficaci

strategie di pensiero adottate da persone dal talento speciale, come Walt Disney.

Creattività S.r.l.Via Bastioni di Porta Volta,11

20121 MilanoTe. +39 02 62694490www.creattivita.com

4

Page 3: Pnl Creativita E Umorismo Robert Dilts

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

La PNL esplora il modo in cui queste persone mettono in sequenza ed usano abilità

mentali fondamentali come la vista, l'udito e l'odorato per organizzare ed agire nel mondo

che le circonda.

Come Albert Einsten, che affermò che "L'immaginazione è più importante della

conoscenza", Disney prese la sua fantasia molto seriamente, sostenendo che

"L'animazione può spiegare qualsiasi cosa la mente di un uomo possa concepire". Infatti, i

processi creativi dei due uomini presentano notevoli similitudini. Einstein disse che il suo

tipico stile di pensiero era "visivo e motorio" e spesso utilizzò fantasie visuali o "speciali

costruzioni immaginarie" per arrivare alle sue scoperte. Anche Disney sembra aver

utilizzato strategie visive e fisiche nel suo processo creativo.

L'affermazione seguente venne fornita da Disney come descrizione del processo da lui

utilizzato per creare le sue storie: "L'autore deve vedere chiaramente nella sua mente

come ogni pezzo del lavoro sarà posizionato nella storia. Deve sentire ogni espressione,

ogni reazione. Deve allontanarsi sufficientemente dalla sua storia per darle un secondo

sguardo... per vedere se c'è qualche fase morta... per vedere se i personaggi stanno

diventando interessanti ed attraenti per il pubblico. Dovrà anche cercare di capire se le

azioni che i personaggi stanno per intraprendere sono interessanti."

Dal punto di vista della PNL questa affermazione fornisce una descrizione molto chiara

degli elementi base della strategia creative di Disney. Essa comprende tre distinti punti di

vista che lavorano in maniera coordinata.

1. L'autore deve vedere chiaramente nella sua mente come ogni pezzo del lavoro sarà

posizionato nella storia." Nel primo step Disney descrive una visualizzazione di tutti gli

elementi coinvolti nella storia o nel progetto come una sorta di gestalt. Questo avviene

molto probabilmente attraverso immagini visive costruite (Vc).

2. "Deve sentire ogni espressione, ogni reazione."

Creattività S.r.l.Via Bastioni di Porta Volta,11

20121 MilanoTe. +39 02 62694490www.creattivita.com

5

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

Quindi, Disney descrive se stesso mentre si immerge nelle sensazioni cinestesiche (K) dei

personaggi, sperimentando la storia dalla loro posizione percettiva, dal loro punto di vista.

Nel linguaggio della PNL questi primi due steps sottintendono la capacità di assumere "la

prima e la seconda posizione" (DeLozier & Grinder, 1987). La "prima posizione" si realizza

guardando, ascoltando e sentendo un evento dalla propria prospettiva. La "seconda

posizione" si realizza guardando, ascoltando e sentendo un evento assumendo la posizione

di qualcun altro, inclusi i suoi valori, credenze ed emozioni. Per esempio, se tu sei nella

"prima posizione" immaginando un personaggio che pedala in bicicletta, lo vedrai dal

punto di vista di un passante. La "seconda posizione" implica il fatto di vedere dalla

prospettiva del ciclista, stando sul sellino della bicicletta, guardando giù sulle tue mani sul

manubrio, eccetera.

Disney sembra avere avuto un'abilità unica nell'assumere la "seconda posizione".

"La voce di Topolino era sempre fatta da Walt, ed egli sentiva la situazione in maniera così

completa che non riusciva a trattenersi dal gesticolare ed assumere posture mentre

recitava il dialogo." Associandosi alla loro posizione percettiva, Disney conosceva le

motivazioni e le credenze dei suoi personaggi immaginari in maniera più intima. Questo

probabilmente accresceva la sua creatività consentendogli di scoprire come i personaggi

potessero agire in situazioni particolari in maniera spontanea, piuttosto che attraverso un

processo analitico.

3. "Deve allontanarsi sufficientemente dalla sua storia per darle un secondo sguardo".

Nel suo ultimo step, Disney ritorna al sistema rappresentazionale visivo. Questo "secondo

sguardo", però, avviene da un punto di vista differente rispetto alla visualizzazione iniziale.

Lui sta "rivedendo" la storia nella sua memoria (Vr) da una posizione percettiva che è

letteralmente più lontana rispetto alla sua fantasia iniziale, e serve ad uno scopo

differente. Piuttosto che essere creativa, la funzione di questo secondo sguardo è quella di

essere critica. Al fine di valutare effettivamente ciò che sta prendendo corpo nelle due

precedenti posizioni percettive (Vc e K), Disney deve uscire dalla relazione innalzandosi al Creattività S.r.l.

Via Bastioni di Porta Volta,1120121 Milano

Te. +39 02 62694490www.creattivita.com

6

Page 4: Pnl Creativita E Umorismo Robert Dilts

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

livello che viene chiamato "terza posizione" o "meta-posizione" - una prospettiva che sta al

di sopra della "prima" e della "seconda" e nella quale è possibile guardare la relazione che

intercorre tra le altre due. La valutazione di Disney sottende una gerarchia di principi che

vendono costruiti partendo dal punto di vista del pubblico - un pubblico che è troppo

lontano per sapere come tutti i pezzi della storia si incastrano ed anche troppo lontano per

essere catturato dall'eccitazione dell'atto creativo iniziale.

Disney descrive tre diverse valutazioni che egli faceva della storia da questa posizione

percettiva:

a) "vedere se c'è qualche fase morta"

b) "per vedere se i personaggi stanno diventando interessanti ed attraenti per il pubblico"

c) "Dovrà anche cercare di capire se le azioni che i personaggi stanno per intraprendere

sono interessanti."

Le tre valutazioni di Disney partono da un livello astratto e diventano man mano più

concrete e attente ai dettagli. Il primo criterio si riferisce ad una qualità generale di tutta

la storia - quella del movimento. Al di là del contenuto di ciò che i personaggi stanno

facendo, Disney richiede una certa qualità di movimento così che non ci siano "fasi morte".

Il secondo criterio si riferisce alla personalità dei suoi personaggi, e anche questa volta è

indipendente dal contenuto, ma è piuttosto più strettamente legato al tipo di sensazioni

che il personaggio trasmette. È soltanto dopo aver superato questi primi due tests che

Disney valuta le specifiche attività della storia.

Il "secondo sguardo" di Disney fornisce quella che viene chiamata una "doppia

descrizione" della storia. Questa "doppia descrizione" ci fornisce importanti informazioni

che potrebbero essere sfuggite alle altre prospettive. Proprio come la differenza di punto

di vista tra i nostri due occhi ci dà una doppia descrizione del mondo intorno a noi che ci

Creattività S.r.l.Via Bastioni di Porta Volta,11

20121 MilanoTe. +39 02 62694490www.creattivita.com

7

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

permette di percepire la profondità, la doppia descrizione di Disney delle sue creazioni

serviva a dargli un ulteriore elemento di profondità.

Riassumendo, è chiaro che uno degli elementi più rilevanti del genio di Disney era la usa

abilità di esplorare qualcosa da un gran numero di diverse posizioni percettive. Come

puntualizzò uno dei suoi più stretti collaboratori: "... c'erano in realtà tre diversi Walt: il

sognatore, il realista e il predatore. Tu non sapevi mai quale dei tre stava per partecipare

alla tua riunione."

Dalla nostra analisi sembra emergere che il Disney "sognatore" utilizzasse in maniera

primaria una strategia fatta di immagini visive costruite (Vc). Disney quindi rendeva le sue

fantasie "reali" associandosi alle sensazioni (K) dei personaggi immaginari e facendoli agire

per dare loro vita. Il "predatore" arrivava dall'assumere una "seconda posizione" (Vr)

rispetto a queste creazioni dal punto di vista di un pubblico critico.

Anche se Disney utilizzava questa strategia per sviluppare film animati di alta qualità, gli

elementi base della strategia possono ovviamente essere usati praticamente in ogni

situazione in cui sono coinvolte la pianificazione e il decision-making. Bilanciare le posizioni

percettiva fondamentali del "sognatore", del "realista" e del "predatore" (o "critico") al

servizio della visione comune è senza dubbio una strategia fondamentale di tutti i geni.

Creattività S.r.l.Via Bastioni di Porta Volta,11

20121 MilanoTe. +39 02 62694490www.creattivita.com

8

Page 5: Pnl Creativita E Umorismo Robert Dilts

PNL: Creatività e Umorismo 23-24-25 Febbraio 2007 – MilanoDocente: Massimo Soriani Bellavista

Finch, C.; The art of Walt Disney; Harry N. Abrahams Inc., New York, New York, 1973

Culhane, J.; Walt Disney's Fantasia; Harry N. Abrahams Inc., New York, New York, 1983

Thomas, F. & Johnson, O.; Disney Animation; The Illusion of Life; Abbeyville Press, New

York, New York, 1981

DeLozier, J. & Grinder, J.; Turtles All The Way Down; Grinder, DeLozier & Associates,

Santa Cruz, CA, 1987.

Creattività S.r.l.Via Bastioni di Porta Volta,11

20121 MilanoTe. +39 02 62694490www.creattivita.com

9