PLENARIA 24-MAGGIO 2014 PERCORSI DI FORMAZIONE TERRITORIALE DEI SERVIZI EDUCATIVI DI PIACENZA...
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PLENARIA24-MAGGIO
2014PERCORSI DI FORMAZIONE TERRITORIALE DEI SERVIZI
EDUCATIVI DI PIACENZA
Progettare tra l’IO e il NOI
narrazioni, significati, intrecci formativi
Provincia di PiacenzaSettore Sistema Scolastico ed educativo
Narrazioni
Di una storia formativaUna storia condivisa
che costruisce il sensoUn senso territoriale
Significati
Ripercorrere i 4 punti di vista operativi dalla prospettiva pedagogica dell’equilibrio io/noi
Mettere a valore la struttura metodologica del percorso
Intrecci
Esplicitare i livelli che si sono intrecciati nelle esperienze progettuali presentate
Narrazioni
Progettare nell’equilibrio io/noi: le origini
Sperimentazione del sistema regionale di valutazione della qualità
Punto forte: centralita’ del bambinoPunto da riprendere: aspetti progettuali di
contenuto e di processo
Punti critici: domande generative
Come si può tenere insieme l’intenzione progettuale con l’ascolto degli stimoli e degli interessi dei bambini? (IDENTITA)
La necessità di interessare, emozionare il bambino è di per sé un obiettivo del progetto, oppure è uno strumento? (LIMITE)
Come si sviluppa e si favorisce l’apprendimento nei gruppi misti, come si coglie e rilancia un avanzamento cognitivo? (IDENTITA E COMPETENZA)
Apprendimento e competenza sono sinonimi? Come si elabora l’apprendimento, come si trasforma in conoscenza, quando diventa competenza? (COMPETENZA)
Com’è possibile differenziare lo spazio esterno in modo che sia vissuto come una sezione all’aperto? (IDENTITA E COMPETENZA E LIMITE)
Il tema
Come posso nei processi progettuali intrecciare gli aspetti di personalizzazione con la dimensione sociale del gruppo?
Quali spunti operativi mi sono utili per tradurre questo equilibrio in modo coerente con quanto dichiarato nel PP territoriale?
Obbiettivi del percorso
Riporre al centro l’esperienza del bambinoTradurre tali spunti operativi in progettazioni
educative di qualitàEsplorare discipline altrePromuovere divergenze all’interno dei gruppi
di lavoro.Esplicitare e condividere le emergenti
competenze progettuali
Significati
Fotografie di Alain Laboil: la Famille
LA CURA OLTRE LA CURA TRA IDENTITA’, LIMITE E COMPETENZE
CURA E IDENTITA’:
- Quali gesti di cura che costruiscono identità?
- Quali gesti di relazione io/noi?
- Quale osservazioni a sostegno dell’identità?
CURA E IDENTITA’:
Adulto come primo Noi
Gesti di riconoscimento
Spazio mentale
Mappa delle identità
CURA E COMPETENZE:
Quali gesti sostengono le abilità?
Quali materiali e ambienti sostengono le competenze?
CURA E COMPETENZE:
sperimentazione graduale
profonda osservazione
scelte dei materiali
Non stimolo ma sostegno
CURA E LIMITE
Quale limite per il superamento delle soglie evolutive?Quali limiti nelle autonomie?Quale collaborazione nella definizione del limite?
CURA E LIMITE
Aspetto richiestivo, evolutivo e generativo del limite.
Continua ricerca di collaborazione
CURA E COMPETENZE PROFESSIONALI
Come impiego il tempo? Per fare che cosa?Cosa ha bisogno quel bambino nel qui e ora?Quali indicatori scelgo per regolare il mio gesto di cura?
CURA E COMPETENZE PROFESSIONALI
gruppo educativo come responsabile del progetto educativo e della qualità dell’esperienza.
scelta intenzionale e consapevole
scelte guidate dal criterio di utilità
competenza osservativa
IL GIARDINO DIRITTI NATURALI OPPORTUNITA’ E STRATEGIE TRA IDENTITA’,
LIMITE E COMPETENZE
GIARDINI E IDENTITA’:
Quali spazi esterni valorizzo nello sviluppo delle identità?
Come valorizzo la libera esplorazione degli ambienti naturali?
Quali opportunità offre la natura come opportunità di incontro?
GIARDINI E IDENTITA’:
noi allargato Natura come
luogo di intense esperienze relazionali
GIARDINI E COMPETENZE:
Quali competenze in gioco?Quali esperienze non permetto e perche?In che modo sostengo la socializzazione delle
competenze in ambiente naturale?
GIARDINI E COMPETENZE:
Materiali e contesti naturali ispirano i bambini alla ricerca
Imprevisto varietà e vitalità
Riconoscimento comune delle competenze
GIARDINI E LIMITE
Quali limiti metto nell’esperienza naturale? Hanno tutti la funzione di contenere e stimolare?
GIARDINI E LIMITE
natura è maestra di limite soglia di limite percepito dagli adulti
GIARDINI E COMPETENZE PROFESSIONALI
Quali esperienze considero pericolose e quali no in ambiente naturale?Quali aspetti della progettazione all’aria aperta comportano un lavoro culturale con le famiglie?Quale natura è presente nei nostri giardini?Quali opportunità educative scelgo di valorizzare per le sfide evolutive di questi bambini?
GIARDINI E COMPETENZE PROFESSIONALI
Cogliere tale quantità e qualità delle opportunità
Esplicitazione dei pregiudizi
ATELIER, CREATIVITA’ E DIMENSIONE ESTETICA TRA IDENTITA’, LIMITE E COMPETENZE
CREATIVITA’I E IDENTITA’:
Le esperienze offerte nell’atelier sono diversificate? Come valorizzo la personalizzazione dei percorsi esplorativi?
Come strutturo i gruppi in modo che siano una risorsa nella definizione dei percorsi intuitivi individuali?
CREATIVITA’ E IDENTITA’:costruire i propri percorsi di
apprendimentoseguire le proprie intuizioni sentendole
riconosciute ri- conosce se stesso in ciò che produce
CREATIVITA’ E COMPETENZE:
Quali gli indicatori di competenza creativa?Quale spazio dare al gruppo rispetto all’intuizione del singolo?
CREATIVITA’ E COMPETENZE:
gruppo come contesto che forgia l’intuizione individuale
CREATIVITA’ E LIMITE
La mancanza può essere fonte di creatività?L’offerta limitata di elementi all’interno di un atelier può essere generativa?
CREATIVITA’ E LIMITE
limite diviene un elemento essenziale per la possibile nascita della scintilla creativa
necessita di un vuoto o un’ assenza per accendersi.
un noi che segue percorsi divergenti
CREATIVITA’ E COMPETENZE PROFESSIONALI
Quali scenari possibili di progettazione? Quali i criteri di scelta?A quali intuizioni individuali dare spazio? Secondo quale criterio?Che uso ne facciamo dei prodotti dei bambini?
CREATIVITA’ E COMPETENZE PROFESSIONALI
scelta condivisa dal gruppo delle intuizioni con maggiore potenziale generativo
Scelte in relazione al gruppo di bambini e ai suoi bisogni evolutivi.
osservazione fonte di mappe nella di possibili scenari.
SVELARE IL SUONO: ATELIER E RIFLESSIONI SULL’ESPRESSIVITA’ SONORA DEI MATERIALI
INFORMALI TRA IDENTITA’, LIMITE E COMPETENZE
SONORITA’ E IDENTITA’:
In che modo l’esplorazione sonora può arricchire il processo di costruzione dell’identità?
Quali incontri evolutivi tra il singolo e il gruppo posso costruire utilizzando il canale sonoro?
SONORITA’ E IDENTITA’:
suono si simboleggia poiché un noi gli da un significato.
Mi conosco anche attraverso il suono,
la mia voce come elemento altro da me
SONORITA’ E COMPETENZE:
In cosa consiste la competenza sonora?Quali materiali la sollecitano?
SONORITA’ E COMPETENZE:
contesto competente
SONORITA’ E LIMITE
Come traduco il valore del limite nell’ambito del suono?
SONORITA’ E LIMITE
Il silenzio come vuoto di suono necessario al fine che il suono esista.
SONORITA’ E COMPETENZE PROFESSIONALI
Quali elementi osservo per predisporre la scoperta?Come doso tempi dell’esplorazione sensoriale prima di passare alla simbolizzazione?Quali suoni utili produce la mia sezione?Quale spazio diamo al silenzio come elemento di relazione?
SONORITA’ E COMPETENZE PROFESSIONALI
competenze osservative delle modalità di utilizzo dei suoni da parte dei bambini.
Attivita’ di ricerca informativa e culturale
METODOLOGIA
Taglio operativoContenuti provocatoriDiscipline altreApprofondimento e traduzione in equipePotenziamento con partecipazione alla
valutazione
Intrecci
Percorso formativo dei CP sul tema della progettazione educativa
Lavoro di traduzione in equipeFormazione su due fronti: contenuto e
Competenza professionale tra progettazione e valutazione
Conclusioni
EVOLUZIONE: Io in relazione con un noi che da significato
SIGNIFICARE come funzione pedagogica fondamentale svolta a due livelli:
Nella relazione diretta con i bambini: gesti di riconoscimento che connotano
Nello sforzo progettuale: osservazione, scelta, valutazione