Narrazioni 3/2013

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Rivista semestrale di autori, libri ed eterotopie. «La scrittura è la mia voce». Ad Antonio Tabucchi, un anno dopo.

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Passato contemporaneoCosa succederebbe senza la letteratura? 5di Max Frisch

Speciale Tabucchi

«La scrittura è la mia voce»: ad Antonio Tabucchi, un anno dopo 7a cura di Marianna Comitangelo e Antonio R. Daniele

Morte di uno scrittore di notturni.Scrittura e ricerca letteraria in Antonio Tabucchi 9di Giuseppe Panella

Cent’anni di solitudine e partecipazione. Piazza d’Italia tra favola epica e Storia 12di Eleonora Conti

Microprospettive dello sguardo. Sul Gioco del rovescio e altri racconti 20di Antonio R. Daniele

Tabucchi fingitore e polemista 26di Stefano Lazzarin

Tabucchi e Il filo dell’orizzonte 35di Nives Trentini

«Tu le conosci le gradazioni del buio?» La scrittura e il nulla nel Tristano muore 43di Marianna Comitangelo

Notturno indiano. Un “problema di poetica” al quadrato 49di Serena Di Lecce

Orizzonti. Una mappa di navigazione 55di Anna Dolfi

Testi citati 65

Narrazioni italiane

Il testimone integrale 70di Demetrio Paolin

Sommario

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narrazioni • n. 3

Tommasino nel cuore della finanza.A proposito di Resistere non serve a niente di Walter Siti 82di Francesca Giglio

La vita sognata come danza. Serial killer, mondo sudamericano e rievocazioni dantesche nei romanzi di Marilù Oliva 87di Giuseppe Panella

Intervista a Edoardo Albinati.«La letteratura stupisce quando è in grado di costruire un inganno» 95di Francesca Giglio

Intervista ad Antonio Scurati.«Rivendico la mia identità di “scrittore intellettuale”» 98di Giulia De Vincenzo

Lavoro critico

Ortese, Sciascia e gli occhiali 106di Giuseppe Giglio

Appunti per una ipotesi di decostruzione della “metrica della memoria” di Vincenzo Consolo 112di Domenico Calcaterra

Tra sacrificio, piacere e morte. Il corpo nel teatro di Pasolini 122di Jole Silvia Imbornone

Letture

«Ogni libro ha dentro di sé una miniera di storie» 131di Vito Santoro

Ezio Raimondi e le voci dei libri 135di Francesco Sasso

Antigone tra eutanasia e detenzione 137di Giulia Sangiorgio

Esordienti 139di Domenico Calcaterra, Giuseppe Giglio, Marco Marsigliano, Massimo Migliorati

Finale

La prosopopea è un incantesimo 147di Mariano Palmisano

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«Io ci sono senza che tu abbia bisogno di essere con me» (da Si sta facendo sempre più tardi)

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«Poiché l’oggetto intrinseco della letteratura è la conoscenza dell’essere umano, e poiché non c’è luogo al mondo in cui la si possa studiare meglio che nelle aule dei

tribunali, non sarebbe auspicabile che fra i giurati ci fosse sempre, a norma di legge, uno scrittore?»

(da La testa perduta di Damasceno Monteiro)

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Speciale Tabucchi••••••«La scrittura è la mia voce»: ad Antonio Tabucchi, un anno dopo

a cura di Marianna Comitangelo e Antonio R. Daniele

el marzo dello scorso anno se ne andava Antonio Tabucchi. E se ne andava senza tanti clamori, come l’anziano Pereira del suo celebre romanzo, sempre in bilico fra una vita appartata e gli slanci di una possibile trincea. Tabucchi ha preferito salutar-

ci al crepuscolo delle Colonne d’Ercole, lontano da quell’Italia che in fin dei conti ha fatto a meno di lui e dalle cui tribune non sono mancate, anche nei giorni del commiato, talune sussiegose voci di chi “fa opinione”: «negli ultimi vent’anni più antiberlusconi che romanzie-re», si è scritto tra l’altro.

Tabucchi sempre è stato qualcosa aldilà del romanziere di professione. A lui dobbiamo un fruttuoso lavorio sul romanzo dopo la neoavanguardia: vennero Piazza d’Italia e un nuovo desiderio di “porre figure” e di trovar loro la morte; venne un narratore postmoderno senza il vanto dell’etichetta; vennero Pessoa, Lisbona e quello spirito “finisterrino” tanto più acuto quanto più netta era la percezione di un’Italia votata ad un’irresistibile parodia di sé. Forse non è più tempo di intellettuali e il bisogno di magisteri si perde in un vuoto candore, ma un anno dopo, Tabucchi ci appare ancora un temerario della “conoscenza obliqua e laterale”, come scrive in queste pagine Giuseppe Panella nel suo ricordo dello scrittore. Ne avvertia-mo ancora l’eco, distinta e “notturna”, quel filo sottile che lega vita e morte e che si traduce nell’esigenza quasi ossessiva dello scrivere che fu limpida e stringente sin dall’esordio – sul terreno della storia e della tensione civile – come ci riferisce Eleonora Conti. E su questa ur-genza, filtrata dall’agonia del Tristano leopardiano, Marianna Comitangelo ci offre la lettura dei felici conflitti che innervano l’arte verbale di Tabucchi, dove l’allucinazione del povero morente non ne riduce le possibilità: la voce della scrittura, le figure e quindi il «fascino della scrittura che evoca immagini», al pari del Velázquez del Gioco del rovescio. Sui racconti del 1981 si sofferma Antonio R. Daniele: l’avvertito svago del sogno e del ribaltamento non si configura anzitutto come tradimento della realtà, ma come spaziatura cercata da prospettive nascoste per un nuovo sguardo su di essa. L’importante lavoro di Stefano Lazzarin, ricapito-lando temi e momenti dell’arte del pisano, ruota attorno al dittico “fingitore” e “polemista”, che da solo ci pare in grado di restituire la grandezza dell’artista. Invece la forza del fraseggio verbale lungo canali plurimediali, fino ad alterare l’angolo di visuale, è al centro della rifles-sione di Nives Trentini. Un “orizzonte” sul “filo” del senso, una linea “tangente” sul piano della realtà, come quella tracciata dalle donne del Marinaio pessoano è la chiave di lettura scelta da Serena di Lecce per Notturno indiano. Il nostro speciale si chiude con un prezio-so strumento bibliografico – curato dalla massima studiosa di Tabucchi, Anna Dolfi – su Orizzonti, primo segmento di Di tutto resta un poco, l’opera postuma di Tabucchi. Un ricco percorso di annotazioni, utilissimo agli studiosi dello scrittore.

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«Rosamunda guardava Tristano e più che lo guardava e più che lei gli piaceva» (da Tristano muore)

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Testi citati••••••Opere di Antonio Tabucchi

Narrativa1975, Piazza d’Italia, Bompiani, Milano.1981, Il gioco del rovescio, Il Saggiatore, Milano.1984 [2009], Notturno indiano, Sellerio, Palermo.1985, Piccoli equivoci senza importanza, Feltrinelli, Milano.1986a, Il filo dell’orizzonte, Feltrinelli, Milano.1987a, I volatili del Beato Angelico, Sellerio, Palermo.1991 e 1993, L’angelo nero, Feltrinelli, Milano.1992a, Requiem, Feltrinelli, Milano.1992b, Sogni di sogni, Sellerio, Palermo.1994, Sostiene Pereira. Una testimonianza, Feltrinelli, Milano.1997, La testa perduta di Damasceno Monteiro, Feltrinelli, Milano.1999a, L’ultimo tram, in «Rassegna lucchese. Semestrale di letteratura», Lucca, 1, pp. 7-12.2001, Si sta facendo sempre più tardi, Feltrinelli, Milano.2004, Tristano muore. Una vita, Feltrinelli, Milano2005, Racconti, Feltrinelli, Milano.

Saggi1970, La parola interdetta. Poeti surrealisti portoghesi, Einaudi, Torino.1976, ll teatro portoghese del dopoguerra (trent’anni di censura), Abete, Roma.1986b, Il monolocale del racconto, in «Alfabeta», XII, 87, maggio. 1988 [1996], Una sciarada per ‘Il marinaio’, in Fernando Pessoa, Il marinaio, Einaudi, Torino, pp.

51-59.1990, Un baule pieno di gente, Feltrinelli, Milano.1998, Come nasce una storia, in Anna Dolfi, Maria Carla Papini, Scrittori a confronto. Incontri con

Aldo Busi, Maria Corti, Claudio Magris,Giuliana Morandini, Roberto Pazzi, Edoardo Sangu-neti, Francesca Sanvitale, Antonio Tabucchi, Bulzoni, Roma, pp. 181-201.

1999b, Gli zingari e il Rinascimento – Vivere da Rom a Firenze, Sipiel, Milano.2002, Il manifesto della parola, in «MicroMega», 2, pp. 7-12. 2003, Autobiografie altrui. Poetiche a posteriori, Feltrinelli, Milano.2006, L’oca al passo, Feltrinelli, Milano. 2007, Eloge de la littérature, in Echi di Tabucchi/Échos de Tabucchi, Actes du Colloque internatio-

nal d’Aix-en-Provence, 12-13 janvier 2007 [numero speciale di] «Italies», pp. 17-25.2008, Clof, clop, cloffete, cloppete, in Anna Dolfi (a cura di), I ‘Notturni’ di Antonio Tabucchi, Atti

di seminario. Firenze, 12-13 maggio 2008, Bulzoni, Roma, pp. 425-436.2010, Viaggi e altri viaggi, Feltrinelli, Milano. 2012a, Girare per le strade, Sellerio, Palermo.2012b, Tabucchi: il mio tram attraverso il ’900, in «Il Fatto Quotidiano», 16 novembre.2013, Di tutto resta un poco. Letteratura e cinema, a cura di Anna Dolfi, Feltrinelli, Milano.

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narrazioni • n. 3

1979-89, pessoa, Fernando, Una sola moltitudine, 2 voll., Adelphi, Milano.1986c, pessoa, Fernando, Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares, Feltrinelli, Milano.1987b, drummond de andreade, carlos, Sentimento del mondo, Einaudi, Torino.1988, pessoa, Fernando, Il poeta è un fingitore, Feltrinelli, Milano.1988 [1996], pessoa, Fernando, Il marinaio, Einaudi, Torino.

Interviste1 settembre 2004, Entretiens, con François Busnel, in «L’Express». 18 ottobre 2004, Tabucchi racconta il suo Tristano, con Bernard Comment e Davide Benati.2004, Conversazione con Antonio Tabucchi, con Fabio Gambaro, in «Magazine Littéraire» 436,

novembre, pp. 92-97.10 novembre 2006, Etre engagé avec soi-même, con Émilie Grangeray, in «Le Monde».

Studi critici su Antonio TabucchiFerraro, bruno – prunster, nicole (a cura di), 1996-97, The Art of Fixing Shadows and Writing

with Light: Tabucchi and Photography, in «Spunti e ricerche», 12, numero speciale: Antonio Tabucchi. A Collection of Essays, pp. 109-124.

alloni, marco, 2008, Una realtà parallela. Dialogo con Antonio Tabucchi, Adv, Lugano.ammirati, maria pia, 1991, Il vizio di scrivere. Letture su Busi, De Carlo, Del Giudice, Pazzi, Tabuc-

chi e Tondelli, Rubbettino, Soveria Mannelli.Bertone, manuela, 1988, Antonio Tabucchi; il gioco del peritesto, in «Gradiva. International

Journal of Italian Literature», 4, 2/6.Bodei, remo, 2001, Giochi proibiti. Le ‘vite parallele’ di Antonio Tabucchi, in Claudio Cattaruzza

(a cura di), Dedica a Antonio Tabucchi, Pordenone, Associazione provinciale per la prosa.Brizio skov, Flavia, 2002, Antonio Tabucchi: navigazioni in un arcipelago narrativo, Pellegrini,

Cosenza.Ceccarini, estelle, 2007, D’Asmara à Rosamunda: femmes tabucchiennes entre l’intime et la poli-

tique, in Echi di Tabucchi/Échos de Tabucchi, cit., pp. 251-267.Conti, eleonora, 2005, Memoria e menzogna: la narrativa anni Ottanta di Antonio Tabucchi,

«Bollettino ’900», giugno-dicembre, http://www3.unibo.it/boll900/numeri/2005-i/Conti2.html

–, 2008, Il volto oscuro della Storia nel racconto fantastico. ‘Notturni’ in Tabucchi e Cortázar, in Anna Dolfi (a cura di), I ‘Notturni’ di Antonio Tabucchi, Atti di seminario. Firenze, 12-13 maggio 2008, Bulzoni, Roma, pp. 241-254.

DolFi, anna, 2001, Tabucchi, l’“angelo nero” e gli animali inquietanti, in Enza Biagini, Anna Noz-zoli, Bestiari del Novecento, Bulzoni, Roma.

–, 2006, Tabucchi, la specularità, il rimorso, Bulzoni, Roma.–, 2007, Lo spleen di Parigi e il senso di colpa, in Echi di Tabucchi/Échos de Tabucchi, cit., pp. 29-45.–, 2007, “Le temps pressé” e “le vouloir écrire” di Tristano, in «Chroniques italiennes», 1, http://

www.univparis3.fr/recherche/croniquesitaliennes –, 2008, I personaggi, la saudade, la notte, in I ‘Notturni’ di Antonio Tabucchi, cit., pp. 257-270.–, 2010, Gli oggetti e il tempo della saudade. Le storie inafferrabili di Antonio Tabucchi, Le Lettere,

Firenze.geerts, Walter, 1993, ‘Il filo dell’orizzonte’ di Antonio Tabucchi: una lettera sulla morte, in Inge

Lanslots, Nathalie Roelens (a cura di), Piccole finzioni con importanza. Valori della narrativa italiana contemporanea, Longo, Ravenna, pp. 113-124.

Gouchan, Yannick, 2007, La figure de l’écrivain dans l’œuvre d’Antonio Tabucchi, in Echi di Ta-bucchi/Échos de Tabucchi, cit., pp. 191-213.

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speciale Tabucchi

gramigna, giuliano, 1994, Mezzo eroe e il grande dittatore, in «Corriere della sera», 22 febbraio.gumpert melgosa, carlos, 1995, Conversaciones con Antonio Tabucchi, Anagrama, Barcellona.iovinelli, alessandro, 2008, Dal tramonto all’alba: il riso vs la morte, in I ‘Notturni’ di Antonio

Tabucchi, cit., pp. 353-379.–, 2004, L’autore e il personagio. L’opera metabiografica nella narrativa italiana degli ultimi tren’an-

ni, Rubbettino, Cosenza.Jansen, monica, 2002, Il dibattito sul postmoderno in Italia: in bilico tra dialettica ed ambiguità,

Cesati, Firenze.livorni, ernesto, 1995, Trompe-l’oeil in Notturno indiano di Antonio Tabucchi, in Franco Mu-

sarra (a cura di), I tempi del rinnovamento. Il rinnovamento del codice narrativo italiano 1945/1992, Bulzoni, Roma, pp. 431-453.

Pinzuti, eleonora, 2008, Sub specie Jankélévitch, in I ‘Notturni’ di Antonio Tabucchi, cit., pp. 143-154.

Rimini, thea, 2007, La cine(biblioteca) di Tabucchi, in Echi di Tabucchi/Échos de Tabucchi, cit., pp. 321-348.

–, 2011, Album Tabucchi: l’immagine nelle opere di Antonio Tabucchi, Sellerio, Palermo.roelens, nathalie, 1993, Dibattito con Antonio Tabucchi, in Piccole finzioni con importanza. Va-

lori della narrativa italiana contemporanea, cit., pp. 144-166.scarponi, alberto (a cura di), 2002, Arbasino, Camilleri, Eco, Maraini, Tabucchi raccontano se

stessi, Gangemi Editori, Roma.schWarz lausten, pia, 2005, L’uomo inquieto: identità e alterità nell’opera di Antonio Tabucchi,

Museum Tusculanum Press, Copenhagen.sempoux, andré, 1993, Introduzione alla seduta con Antonio Tabucchi, in Piccole finzioni con im-

portanza. Valori della narrativa italiana contemporanea, cit., pp. 111-113.trentini, nives, 2003, Una scrittura in partita doppia. Tabucchi tra romanzo e racconto, Bulzoni,

Roma.–, 2004, «Il visibile senza cornice è sempre un’altra cosa». La fotografia nelle storie di Tabucchi, in

Anna Dolfi (a cura di), Letteratura e Fotografia, Bulzoni, Roma, pp. 201-237.–, 2008, Dalle ‘Tentazioni’ di Bosch al ‘Cane’ di Goya. La tonalità notturna di ‘Tristano muore’, in

‘Notturni’ di Antonio Tabucchi, cit., 315-354.–, 2010, Fra notturni e canzonette: Tabucchi e la tentazione di modulare la memoria, intervento al

Colloque international Parnasse et Paradis. L’écriture et la musique, les 14-16 mai 2009, Uni-versité Paris 8, in «Travaux et Documents», 46, Université Paris 8 Vincennes-Saint-Denis, Paris.

Altri testibarthes, roland, 1988, Il brusio della lingua. Saggi critici IV, Einaudi, Torino.–, 1998, La camera chiara. Nota sulla fotografia, Einaudi, Torino.caillois, roger, 1965, Au cœur du fantastique, Gallimard, Paris.–, 1975, Obliques, précédé de Images, images..., Stock, Paris. Ceserani, remo, 1997, Raccontare il postmoderno, Bollati Boringhieri, Torino.–, 2011, L’occhio della medusa. Fotografie e letteratura, Bollati Boringhieri, Torino.Ceserani, remo – De Federicis, lidia, 1997, Il materiale e l’immaginario. Letture esemplari dal

1960 a oggi, Loescher, Torino.Dällenbach, lucien, 1994, Il racconto speculare. Saggio sulla mise en abyme, Pratiche, Parma.derrida, Jacques, 1998, Della Grammatologia, Jaca Book, Milano.Farnetti, monica, 2000, Scritture del fantastico, in Alberto Asor Rosa (a cura di), Letteratura

italiana del Novecento. Bilancio di un secolo, Einaudi, Torino, pp. 382-409. Fusillo, massimo, 2002, Epica e romanzo, in Franco Moretti (a cura di), Il romanzo. Le forme, vol.

II, Einaudi, Torino.

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narrazioni • n. 3

gadda, carlo emilio, 1991, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Garzanti, Milano.Genette, gérard, 1989, Soglie. I dintorni del testo, Einaudi, Torino.lorca, Federico garcía, 1993, Llanto por Ignacio Sánchez Mejías, in Canti gitani e Andalusi, a

cura di Oreste Macrí, Ugo Guanda, Parma.Márquez, gabriel garcía, 1988, Cent’anni di solitudine, Mondadori, Milano.mereghetti, paolo (a cura di), 2011, Dizionario dei film, Baldini&Castoldi, Milano.Montale, eugenio, 2001, La primavera hitleriana, in Tutte le poesie, a cura di Giorgio Zampa,

Mondadori, Milano.ravazzoli, Flavia, 1990, Il testo perpetuo, Bompiani, Milano.rilke, rainer maria, 1992, Lettera a un giovane poeta. Lettere a una signora su Dio, Adelphi,

Milano.sablich, sergio, 2002, L’altro Schubert, Edt, Torino.smYth, edmund J. (a cura di), 1991, Postmodernism and Contemporary Fiction, Batsford, Londra.Tani, steFano, 1990, Il romanzo di ritorno. Dal romanzo medio degli anni Sessanta alla giovane

narrativa degli anni Ottanta, Mursia, Milano.testa, enrico, 1997, Lo stile semplice: discorso e romanzo, Einaudi, Torino.

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«Noi sopravvissuti siamo una memoria anomala oltre che esigua: siamo quelli che, per loro

prevaricazione o abilità o fortuna, non hanno toccato il fondo»

(da Primo Levi, I sommersi e i salvati)

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«Io amo gli Dei degli Alberi, e Cristo, per il suo sangue / proprio come voi, / anzi, io ne rivivo la condanna per voi, [...] mentre voi appartenete alla specie / di quelli che se

ne stanno sotto la croce»(da Pier Paolo Pasolini, Bestia da stile)

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«Il massimo del tempo della mia vita l’ho dedicato ai libri degli altri, non ai miei. Ne

sono contento, perché l’editoria è una cosa importante nell’Italia in cui viviamo, e l’aver

lavorato in un ambiente editoriale che è stato di modello per il resto dell’editoria italiana,

non è cosa da poco» (Italo Calvino)