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il futuro della professione il futuro della professione 2 Convegno di Riccione: agganciare il futuro di Ivano Slaviero nuove normative nuove normative 11 Condono edilizio 17 Legge urbanistica regionale 18 Sicurezza nei cantieri letture letture 21 Pubblicazioni tecniche gennaio 2005 1 1 Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio dei Geometri della provincia di Padova IL NUOVO CONSIGLIO IL NUOVO CONSIGLIO DEL COLLEGIO DEI GEOMETRI DEL COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI PADOVA DELLA PROVINCIA DI PADOVA Numero 1 - Anno 3 - gennaio 2005 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Padova - Contiene I.P. In caso di mancato recapito restituire all'Ufficio di Padova CMP

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il futuro della professioneil futuro della professione2 Convegno di Riccione:

agganciare il futurodi Ivano Slaviero

nuove normativenuove normative11 Condono edilizio17 Legge urbanistica regionale18 Sicurezza nei cantieri

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Bimestrale ufficiale di informazionedel Collegio dei Geometridella provincia di Padova

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1/2005

Bimestrale ufficiale di informazionedel Collegio dei Geometri della provincia di Padova35138 Padova - viale Codalunga, 8 bis

tel. 049 8757788 - fax 049 661124e-mail: [email protected] - www.geometri.pd.it

PresidenteGeom. Ivano Slaviero - [email protected]. Oddone Zecchin - [email protected]. Sandro Solerti - [email protected]

ConsiglieriGeom. Moreno Benetazzo - [email protected]. Chiara Cattani - [email protected]. Simonetta Cecconello - simonetta.cecconello @geometri.pd.itGeom. Maurizio Falasco - [email protected]. Michele Levorato - [email protected]. Nico Pegge - [email protected]. Paolo Pol - [email protected]. Fabiola Pressato - [email protected]. Michele Rizzo - [email protected]. Roberto Rossetto - [email protected]. Franca Varotto - [email protected]. Francesco Zanin - [email protected]

DirettoreIvano SlavieroReferente per il CollegioChiara Cattani

Direttore responsabileBarbara Ammanati

Iscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio 2003

EditoreLettera srl, via Giorgione 8, 35020 Albignasego PDtel. 049 8808241 - fax 049 [email protected] - www.lettera.org

FotoGiorgio Ammanati

StampaNuova Grafotecnica sncvia Leonardo da Vinci 8, 35020 Casalserugo (PD)

PubblicitàQuartaPagina sas - via Giorgione, 8 - 35020 AlbignasegoPD - tel. 049 8808241 - fax 049 [email protected] - www.quartapagina.com

PrivacyLettera srl è responsabile dell’indirizzario dei geometri del-la provincia di Padova, e si impegna a utilizzarlo ai soli finidella spedizione della rivista.

Numero chiuso in redazione il 20 dicembre 2004

SommarioPitagora

FOTO DI COPERTINA Plastico esposto alla Biennale d’architettura“Metamorph” - Venezia, 2004Foto di Chiara Cattani

Da Riccione una richiesta: agganciare il futuroL’ incertezza sull’albo unico genera solo dannidi IIvvaannoo SSllaavviieerroo 2

Geometri in prima lineaSintesi degli interventi al convegno di Riccione 3

Professione e previdenza: un progetto “europeo”Ordini e Associazioni dovranno saper “fare impresa”di GGiiaannffrraannccoo MMoorrooccuuttttii 4

Donne geometra: sì alle sfide della professioneNuove opportunità dai tre settori di specializzazionedi NNiiccllaa MMaanneettttii 6

Il nuovo Consiglio del Collegio dei Geometri di Padova 7Formazione: ambiente e nuove tecnologie

I corsi 2004-2005 offerti dall’Università di Padova 8Condono edilizio: il convegno del 25 novembre

Le indicazioni per l’applicazione della legge regionaledi BBaarrbbaarraa AAmmmmaannaattii 11

L’art. 38 della legge 47/85 nel nuovo condonoEffetti dell’oblazione per i soggetti interessatidi MMaarriiaa BBrruusscchhii 12

Orientamento tariffario per le parcelle del condonoEsempi di fattispecie e di calcolidi RRoobbeerrttoo RRoosssseettttoo 14

Legge urbanistica regionaleAmbizione molta, avvio lentodi CChhiiaarraa CCaattttaannii 17

La sicurezza nei cantieri ediliLe novità del D.Lgs. 6.10.2004, n. 251di SSiillvvaannoo SSaammbbiinn 18

Non più allagamenti da acquazzonidi MMaattttiiaa MMaanncciinn 20

Recensioni di libri 21La bacheca di dicembre 22Aumentano i visitatori del sito internet del Collegio 23Informazioni 24Il nuovo sito della Cassa Geometri

di GGiioovvaannnnii RRiizzzzoo 27Albo: variazioni 28a

Bimestrale ufficialedel Collegio dei Geometri

1Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

Si riapre la partita sull’albo unico e si riapre daRiccione. Il congresso d’inizio novembre hasvolto un ruolo decisivo nel tracciare le linee

guida della proposta per il con-fronto tra gli iscritti. La rifles-sione sull’opportunità di far affe-rire geometri, periti industriali eagrari in un unico albo si è fattain quei giorni particolarmenteintensa e ricca di contributi. Laproposta che potrebbe dare una svolta al futurodella professione adeguandolo alla normativacomunitaria sarà esaminata in dettaglio a gennaio.Per quel periodo è previsto che ogni presidente diCollegio esprima a proposito la sua opinione osuggerisca alternative.

Da alcune regioni sono state mosse delle obie-zioni sulla costituzione di questo albo: rischio diuna minore competenza, timore che venga elimi-nato il termine geometra o sminuita la sua figura.Legittime osservazioni che potranno essere vaglia-te singolarmente in un progetto che per ora è soloabbozzato e pertanto aperto a qualsiasi proposta dimodifica.

Il focus del problema da cui muove la quetionerisiede nella possibile iscrizione dei laureati trien-nali, come prevede il Dpr 328 del 2001, all’albo diarchitetti e ingegneri nella sezione B. Anche suquesto fronte la partita è ancora aperta, la riformadelle professioni è in itinere e potrà riservare del-le sorprese, compresa la possibile abolizione dellasezione stessa che, ha sottolineato il presidentePanunzi, non ha riscontro in nessun altro paeseeuropeo. Per i tecnici del futuro dobbiamo fin daoggi predisporre un ambiente in cui operare einserirsi nel modo più consono e qualificante.Ipotesi, proposte, riflessioni che indicano unasituazione in divenire, ancora tutta aperta, che tut-tavia sarà bene definire entro breve per poteressere strategicamente propositivi, preparati adiscutere con idee chiare nei tavoli di lavoro chesegneranno il futuro della nostra professione.

L’auspicio è che si faccia presto chiarezza per-chè l’attuale quadro confuso disorienta sia i giova-ni che si apprestano ad intraprendere una carrierada liberi professionisti, sia gli stessi ordini profes-sionali che non sanno quali strategie adottare perla continuità della categoria.

EDITORIALE

Albo unico, da Riccione una richiesta:agganciare in fretta il futuro

Le obiezioni sui rischisi intreccianocon le prospettivedei benefici.L’attuale incertezzagenera solo danni.

di Ivano Slavieropresidente

La folta plateadel congresso di Riccione.

Il tavolo dei relatori.

2 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

A RRiccione ddal 33 aal 66 nnovembre 22004 ssi èè ssvolto iil cconvegno“Più qqualità pper ccrescere. PProfessione ee PPrevidenza”, oorga-nizzato ddalla CCassa ddi PPrevidenza ddei GGeometri ccon lla ccolla-borazione ddel CConsiglio NNazionale GGeometri.

RICCIONE / PIÙ QUALITÀ PER CRESCERE

Il convegno di Riccionedoveva fornire indicazioni agliiscritti sul percorso formativoche vede nella qualità della pre-stazione il mezzo per manteneree accrescere il mercato operati-vo dei geometri. Questo anche

in previsione della sostenibilitàeconomico-finanziarie a lungotermine (siamo nell’ordine dei30 anni) del sistema previden-ziale della categoria.

Le garanzie per il futuro de-vono trovare ora decisioni e

nuovi assetti. In questa logica ildibattito si è concentrato in mo-do particolare sulla propostadell’albo professionale unico.

Riportiamo qui la sintesi dialcuni dei principali contributiesposti al convegno.

Il Convegno di Riccioneha creato un filo direttotra l’albo unico,il mercato operativoe il futuro previdenziale.

3Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

Geometri in prima lineaper un ruolo professionale attivo

PPRESTO LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA FORMAZIONE CONTINUA

NNon esiste sull’Albo unico un documentopreordinato per l’approvazione della riforma,perché ‘indirizzo del Consiglio nazionale è

quello di illustrare la proposta per aprire il dibat-tito. Un confronto che dovrà essere fatto all’inter-no della categoria, con le altre categorie profes-sionali e con il Cup 3, che ha dato la sua approva-zione di massima. Il via libera dei108 collegi provinciali saràcomunque necessario e avrannotre mesi di tempo per valutare laproposta.

Ritengo sia un progetto chevale soprattutto per i giovani

geometri. Abbiamo tre possibilità: andare versol’approvazione e il miglioramento del progetto,rimanere come siamo ora, oppure proporre un’al-ternativa.

A Riccione non si è parlato solo di Albo unicoma sono stati trattati anche altri argomenti.

Per la categoria il Consiglio si accinge a pro-durre una proposta di legge sulla formazione con-tinua in modo da rendere obbligatorio l’aggiorna-mento sul modello già sperimentato da altre cate-gorie professionali e che si basa sui crediti accu-mulati nell’arco di tre anni. Si è parlato anche di pre-videnza, che nel futuro sarà più vicina ai suoi iscrit-ti sfruttando la riforma delle pensioni.

PPIERO PPANUNZIPPRESIDENTE CCONSIGLIO

NAZIONALE GGEOMETRI

AALBO E CCASSA UNIFICATI:: PIÙ CHE UN SEMPLICE PROGETTO

LLa creazione dell’unico Albo diviene semprepiù un progetto concreto da sottoporre allavalutazione dei ministeri competenti come

alternativa alla sezione B.Si tratta di un progetto che guarda lontano nel

tempo e che potrebbe costituire,tra l’altro, l’elemento fondanteper l’avvio dell’unificazione delleCasse previdenziali dei tecnici.La Cassa di Previdenza guarda alprogetto con convinzione e inte-resse e ritiene un dovere presta-

re il proprio compito istituzionale di oggi proiet-tandolo verso i prossimi decenni. L’unificazionegiocherà un ruolo fondamentale per il futuro pre-videnziale dei nostri giovani. Stabilità nel lungoperiodo, per una Cassa che comunque nel breve emedio periodo godrà di un flusso stabile.

Ora ci si appresta a fare investimenti per man-tenere e accrescere le competenze del geometra,per promuovere la formazione permanente utiliz-zando la rete dei collegi provinciali, che in questianni si sono dotati di sedi, attrezzature d’avan-guardia e personale qualificato.

FFAUSTO SSAVOLDIPPRESIDENTE CCASSA

PPREVIDENZA GGEOMETRI

DDIAMO DIGNITÀ ALLE LAUREE TRIENNALI

LL’università come strumento di crescita. Èindispensabile che le lauree triennali sianoconsiderate come naturale crescita dei

“vecchi” percorsi scolastici dei diplomati, piutto-sto che una mera ancora di salvezza per tante“convalescenze universitarie”.L’istituzione di un albo unicopotrebbe dare chiarezza e con-vinzione di competenze ai tecni-ci con lauree triennali, ora diso-rientati nella scelta di doveiscriversi, auspicando una con-

cordata abolizione degli elenchi B. Un dilemmache angustia anche le categorie professionali chenon hanno la certezza che queste lauree garanti-scano un ricambio generazionale. Urge quindi fare chiarezza.L’accoglimento dell’albo unico potrebbe far bene atutti i soggetti interessati consentendo l’integritàdi una grande categoria, fornendo certezze alleaspettative degli studenti e delle loro famiglie edando un segnale di moderna civiltà nell’evitareantipatiche commistioni, dannose e incomprensi-bili non solo qui ma in tutta Europa.

BBRUNO RRAZZACONSIGLIERE NAZIONALE CNG

RAPPRESENTANTEPER IL TTRIVENETO

RICCIONE / PIÙ QUALITÀ PER CRESCERE

Un progettoin una ottica europeafra Ordini ed Associazioniprofessionali.

di Gianfranco Morocuttigeometra libero professionistae consigliere Cnel N

el marzo 2000 il Consiglio europeo si èposto l’obiettivo di diventare entro il 2010,l’economia basata sulla conoscenza più com-

petitiva e dinamica del mondo, in grado di realiz-zare una crescita sostenibile del lavoro e di unamaggiore coesione sociale. Nel marzo 2001, esat-tamente un anno dopo, il Consi-glio europeo ha individuato ulte-riori obiettivi da realizzare sem-pre entro il 2010: un sistema diistruzione e formazione organiz-zato sulla qualità sull’accesso esull’apertura internazionale.

Nel 2002 viene approvato ildocumento “Education and Training 2010” e sem-pre nel 2002 i Ministri dell’Istruzione di 31 Paesieuropei assieme alla Commissione europea adotta-no “La dichiarazione di Copenaghen” sulla mag-giore cooperazione europea in materia di istruzio-ne e formazione professionale al fine di sviluppareuna valuta comune di qualifiche e competenze.

La Commissione europea, le parti sociali(organizzazioni di categoria e rappresentanze sin-dacali) unitamente ai Governi hanno finalizzato unacooperazione orientata ai seguenti obiettivi:- un unico quadro per la trasparenza di competen-ze e qualifiche professionali;- principi qualitativi comuni in materia di istruzionee formazione professionale;- principi comuni per il riconoscimento e la conva-lida dell’istruzione e formazione al fine di garantirecompatibilità fra i sistemi dei vari Paesi per i varilivelli formativi.

Di fronte ad obiettivi cosi ambiziosi, alle impre-se, alle organizzazioni professionali, ai professioni-sti, ai lavoratori della conoscenza in generale, vie-ne richiesto una aumentata adattabilità in modo dapoter anche anticipare i tempi per realizzare i cam-biamenti e le riforme. Il capitale umano come insie-me delle conoscenze, capacità e competenze deisingoli individui, associati in efficienti organizza-zioni professionali, è la principale risorsa per ilprogresso e lo sviluppo complessivo.

LL’’EEUROPA DELLA ISTRUZIONE SUPERIORE

Con la Dichiarazione della Sorbona del 1998,sottoscritta da quattro Paesi: Francia, Germania,Gran Bretagna e Italia, è stata presa una iniziativa,atta a realizzare sempre entro il 2010, l’Europa del-la Istruzione Superiore. L’anno successivo, nel1999, trenta Paesi, oggi diventati trentatre, hannofirmato La Dichiarazione di Bologna, che li vedevaimpegnati a varare le riforme nazionali per un

sistema universitario convergente e competitivo.Il sistema universitario convergente e competi-

tivo si esplica in: titoli di laurea facilmente leggibi-li e raffrontabili, con una struttura di corsi e titolidi primo e secondo livello; sistema di crediti Ects(European Credit Transfer System); valutazionedella qualità in ambito europeo con accreditamentiesterni a garanzia della qualità.

Per ora, ancorché prevista dalla legge di riferi-mento italiana, la definizione dei regolamenti didat-tici e la progettazione dei nuovi corsi soprattuttoper le lauree di primo livello sono state scarsa-mente realizzate.

IIMPRESA COME CULTURA INNOVATIVA

Il numero dei cosiddetti lavoratori della cono-scenza è in continua crescita e crescerà ancora nelfuturo. Dai dati forniti da Confindustria il numerodei lavoratori della conoscenza in Italia dovrebberappresentare circa il 27% della popolazione lavo-rativa, mentre in Germania ed in Francia rappre-senta circa il 30% della popolazione lavorativa. Inun contesto di internazionalizzazione dell’economiain regime di competizione globale, il rafforzamen-to della competitività si basa principalmente sullaqualità che i lavoratori della conoscenza saprannooffrire.

L’impresa come cultura innovativa interagiscesempre di più con le Università che dovranno svi-luppare nei giovani: capacità relazionali da svilup-pare in contesti di partnerships; capacità diagno-stiche; capacità decisionali; capacità di analisi esintesi; conoscenze linguistiche (una o più linguecomunitarie); capacità di adattamento a nuoveesperienze (Internationaly thinking, localy acting).Al professionista verrà richiesto la capacità disaper lavorare in gruppo, o meglio di saper fareimpresa in un contesto ove la formazione superaspazi e tempi, accompagnando il professionistalungo l’intero arco della intera vita professionale(Lifelong learning)

OORDINI E ASSOCIAZIONI - NUOVI SCENARI

In ambito comunitario non viene posta distinzio-ne alcuna fra Ordini ed Associazioni a condizioneche quest’ultime ottengano un riconoscimento dallaAutorità competente del Paese di appartenenza.

Gli Ordini professionali, di cui la maggior par-te di essi si è costituita intorno agli anni venti delsecolo scorso, rappresentano in Italia secondo irecenti dati forniti, 1.650.000 professionisti distri-buiti in 29 Ordini e Collegi.

I numeri dei professionisti appartenenti ad

Professione e previdenza:attenti, il futuro è già arrivato

4 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

RICCIONE / PIÙ QUALITÀ PER CRESCERE

Ordini suddivisi per area tecnica sono: Professionisti con laurea specialistica: Agronomi eforestali 17.600; Architetti 100.200; Geologi13.900; Ingegneri 153.000. Totale 284.700.Professionisti con diploma di scuola media supe-riore ed in futuro di laurea triennale: Agrotecnici15.000; Geometri 96.200; Periti agrari 21.000;Periti industriali 46.700. Totale 178.900.

Per quanto riguarda le Associazioni professio-nali non regolamentate, queste si sviluppano versola fine degli anni settanta, inizio anni ottanta, perl’accresciuta richiesta di servizi in alcuni settori peri quali i professionisti iscritti agli Ordini professio-nali regolamentati non si erano preparati ed attrez-zati a soddisfare i bisogni di una società semprepiù in evoluzione.

La società o meglio l’utenza ha di fatto legitti-mato l’operato e la relativa crescita delle Associa-zioni non regolamentate che a tutt’oggi non hannoperò un riconoscimento ufficiale. In ragione di ciò,l’Unione europea ha invitato i Paesi membri adeffettuare un censimento delle professioni esisten-ti e a provvedere al loro riordino attraverso unalegge di riconoscimento.

L’incarico nel nostro Paese, per quanto riguar-da il censimento e anche la fase istruttoria, è sta-to affidato al Cnel (Consiglio nazionale dell’Econo-mia e Lavoro), organo costituzionale ai sensi del-l’art. 99 della Costituzione italiana, che ha costitui-to in fasi successive la Consulta, la Commissionecon relativo Gruppo di Lavoro e l’Osservatoriodelle Libere professioni non regolamentate. Il rico-noscimento da parte del Governo italiano, delleprofessioni non regolamentate servirebbe innanzi-tutto a regolamentare il settore ed in secondo luo-go ad offrire garanzie al mercato per il quale sia laCommissione che il Consiglio europeo chiedonotrasparenza, qualità e professionalità. Circa l’80per cento delle Associazioni non regolamentatesvolge una regolare attività formativa e di aggior-namento professionale e possiede un proprio codi-ce etico professionale.

Con riferimento al settembre 2004 i dati inpossesso del Cnel per quanto riguarda il censi-mento e l’istruttoria delle Associazioni sono i se-guenti: Associazioni iscritte nella Banca dati delCnel 206; Associazioni con i requisiti richiestiinserite in Elenco 103; Associazioni in attesa diistruttoria per l’inserimento in Elenco 73;Associazioni prive di requisiti 30.

I professionisti che esercitano una attività pro-fessionale non regolamentata in Italia sono appros-simativamente intorno ai 3.600.000, con una per-centuale di essi iscritti pure negli Albi di Ordini eCollegi.

Secondo i dati dell’anno 2001, forniti dall’Oice(Associazione delle Organizzazioni di ingegneria, diarchitettura e di consulenza tecnico economica),delle quasi 400 realtà imprenditoriali, il 15 per cen-to erano rappresentate da Studi professionali o As-

sociazioni di liberi professionisti, il 75 per cento dapiccole e medie società ed il 10 per cento da gran-di entità con un fatturato complessivo di poco infe-riore ai 5 milioni di euro.

Un sistema professionale italiano impostato suOrdini ed Associazioni riconosciute si presentereb-be in un contesto comunitario ed internazionale suun piano organizzativo di grande rilevanza e di am-pio respiro, con attribuzione alle Associazioni di at-tività professionali non riservate (le attività riser-vate sono attribuite alle professioni ordinistiche) inun regime anche di aperta e libera concorrenza congli Ordini professionali, per le rimanenti attività.L’obiettivo finale, indipendentemente dalla concor-renza, rimane però la capacità organizzativa cheOrdini ed Associazioni dovranno dimostrare nelsaper fare impresa e fornire collaborativamenteall’utenza servizi integrati di qualità.

LLA GOVERNANCE

Il concetto di Governance ha assunto particola-re rilievo in ambito comunitario nazionale e regio-nale, a seguito appunto delle riforme. La Gover-nance implica un sistema articolato che associaistituzioni, attori sociali, organizzazioni private inun processo di elaborazione ed attuazioni di sceltecollettive, capaci di suscitare una adesione attivasui cittadini. Il nuovo scenario istituzionale è costi-tuito da un impianto a carattere orizzontale.

SSTATO - RREGIONI - PPROVINCE - CCOMUNI

Il nuovo modello di Governance ha i propri rife-rimenti in una serie di provvedimenti adottati dalGoverno italiano nel periodo fra il 1997 ed il 2001,in particolare: Legge n. 59/97 (Legge Bassanini);D.Lgs. n. 112/98 in materia di decentramentourbanistico; riforma del Titolo V della Costituzioneitaliana - Legge costituzionale n. 3/2001.

Agli Enti territoriali viene riconosciuta potestàlegislativa oltre che nelle materie di competenzaesclusiva, anche in quelle di legislazione concor-rente dello Stato. Il concetto di Governance è ilmodello più adatto a rappresentare il funzionamen-to di un Paese, dopo le recenti modifiche normati-ve, che hanno interessato l’Italia negli ultimi anni eche modellano un sistema di governo del Paesenon più gerarchico, ma integrato territorialmente inautonomie locali, tutte legittimate a rappresentarele proprie istanze.

CCONCLUDENDO

Questi iin ssintesi ii ppunti cche ppotrebbero qqua-lificare iil ffuturo: Mercato gglobale mma ssviluppo pprofessionale

locale Formazione ee ccrescita ddella qqualità Organizzazione pprofessionale iin uuna mmacro-

area Capacità ddi ffare iimpresa Più wwelfare ee mmeno ppensioni.

Nell’Europadella conoscenza,il capitale umano,associato in efficientiorganizzazioniprofessionaliè la principale risorsaper il progressoe lo sviluppo complessivo.

5Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

RICCIONE / PIÙ QUALITÀ PER CRESCERE

Ipotizzabili tre settoridi specializzazione,nell’edilizia civile edambientale,nel campo geo-topograficocatastale cartografico,e in quello estimativoe di gestione delpatrimonio immobiliare.

di Nicla ManetticoordinatriceConsulta Femminile Nazionale

Per la prima volta, qui a Riccione, la Consultafemminile è invitata ufficialmente ad un con-vegno nazionale di categoria. La nostra par-

tecipazione è un riconoscimento molto importan-te, ed un segnale concreto del ruolo che le don-ne geometra stanno ricoprendo in questi ultimianni nella categoria, con la consapevolezza e ladeterminazione, che la nostra presenza dovràessere sempre più incisiva.

Questa Consulta è nata in seno al nostro Con-siglio Nazionale, sotto l’impulso di quel cambia-mento in atto nella società, generato da un sem-pre crescente numero di donne professioniste eda una maturata capacità di ascolto, e si prefig-ge attraverso il Cng di assicurare la crescita pro-fessionale della donna libera professionista, pro-muovendo e valorizzando la creatività e l’iniziati-va femminile. Siamo coscientiche la nostra categoria, deveessere protetta e tutelata daun’alta qualità professionale, agaranzia dei vecchi e dei nuovisettori, in cui si estende ilnostro operare.

Abbiamo ben compreso che, per salvaguar-dare il futuro nostro e di coloro che dopo di noiaffronteranno questa professione, dovremo abi-tuarci all’idea, di migliorare la qualità, la figuraprofessionale che ci appartiene, senza paure,senza esitazioni e senza timori, vivendo questametamorfosi come una seria opportunità di asso-luto miglioramento, dando al nostro ruolo unvalore aggiunto, un beneficio ulteriore, in misuradella capacità che ognuno di noi sarà in grado digarantire al proprio cliente.

Sulla falsariga delle tre classi universitarieche già oggi abbiamo, potremmo pensare senzaproblemi a tre settori di specializzazione, nell’e-dilizia civile ed ambientale, nel campo geo-topo-grafico catastale cartografico, ed in quello esti-

mativo e di gestione del patrimonio immobiliare.Appare chiaro, che avremo tre possibilità, alli-neate alla realtà europea, per focalizzare megliola nostra futura professione.

Questa iniziativa merita di essere appoggiata,in quanto riteniamo sia una risorsa di rilievo aifini della proiezione della attività del geometranella realtà europea. Oggi dobbiamo avere unprogetto che garantirà l’esistenza di una figuraprofessionale “intermedia”, autonoma, non unprofessionista di serie “B,” così come concepitodall’attuale ordinamento universitario, che so-sterrà la continuità di contribuzione previdenzialealla Cassa, e proietterà i nuovi professionisti nel-la realtà europea, con un alto patrimonio qualita-tivo, dovuto alla formazione degli standards mini-mi di qualità, che ciascun professionista dovràosservare.

La garanzia della qualità, con l’aggiornamen-to e la formazione continua, deve essere l’obiet-tivo principale. La definizione delle specializza-zioni articolate nei vari settori, oltre a riflettereuna realtà europea ormai consolidata, darà l’op-portunità di scegliere l’evoluzione della propriaprofessione, attraverso settori specifici, consen-tendo di operare nell’ambito tecnico più conge-niale, e di raggiungere un alto livello qualitativo.

In questo ambito, anche la donna geometra,può ottenere i vantaggi dell’ottimizzazione delproprio tempo, facendo conciliare la vita pubbli-ca lavorativa con la vita privata familiare.

In una convinta specializzazione, anche noidonne acquisiremo la consapevolezza di potermigliorare la nostra qualità del saper essere libe-re professioniste, e contemporaneamente figlie,donne, mogli e madri, con un valore aggiuntorispetto alle colleghe di oggi, per spazio, cono-scenze e disponibilità.

Vorrei concludere riaffermando, che la scis-sione delle competenze del geometra in più set-tori professionali, presenterebbe, a nostro pare-re, solo vantaggi per le nuove generazioni di tec-nici, in quanto garantirebbe loro maggiori oppor-tunità di lavoro, anche a livello europeo, conritorni economici per il professionista e conse-guentemente per la Cassa di Previdenza, ed altempo stesso garantirebbe alla clientela una otti-mizzazione del rapporto “costo-prestazione”.

Dovremo quindi lavorare, non più con il con-cetto “di fare di tutto un po’ ed un po’ di tutto”,ma con quello ben più difficile dell’efficienza, checi impone di migliorare ancora di più il lavoro chegià svolgiamo, valorizzando così la specializza-zione che sarà scelta.

Sarà una bella sfida, per i colleghi futuri, eper tutti noi che abbiamo scelto di vivere conl’ottimismo e la fermezza che ci ha accompagna-to dall’inizio della nostra professione.

Per le donne geometra solo vantaggidai nuovi settori professionali

6 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

Ivano Slaviero presidente, Oddone Zecchin segretario, Sandro Solerti tesoriere.Consiglieri: Moreno Benetazzo, Chiara Cattani, Simonetta Cecconello, Maurizio Falasco, MicheleLevorato, Nico Pegge, Paolo Pol, Fabiola Pressato, Michele Rizzo, Roberto Rossetto, Franca Varotto,Francesco Zanin.

Nella seduta di Consiglio dell’11 novembre 2004 sono stati costituiti i seguenti gruppi di lavoro enominati i rispettivi geometri consiglieri referenti delle commissioni:

11.. TTARIFFA:: Roberto Rossetto

22.. SSTAMPA,, IMMAGINE,, MARKETING,, INTERNET:: tutti i componenti del Consiglio Direttivo, coordinatri-ce Chiara Cattani

33.. EEDILIZIA - URBANISTICA:: Fabiola Pressato, Michele Rizzo

44.. TTOPOGRAFIA - SISTEMI GEOGRAFICI DEL TERRITORIO:: Simonetta Ceconello, Moreno Benettazzo

55.. SSICUREZZA - LL..PP.. - PREVENZIONE INCENDI - QUALITÀ:: Oddone Zecchin, Paolo Pol

66.. FFORMAZIONE - PRATICANTATO:: Ivano Slaviero e Francesco Zanin , coadiuvati da Franca Varotto eRoberto Rossetto

77.. AAMBIENTE E TERRITORIO:: Nico Pegge, Michele Rizzo

88.. AATTIVITÀ CULTURALI E SPORTIVE:: Maurizio Falasco, Michele Levorato

99.. CCONSULTA FEMMINILE - CONSULTA GIOVANI:: Chiara Cattani, Sandro Solerti

I geometri interessati a partecipare ad uno o più gruppi di lavoro sono invitati a prendere contattocon la segreteria via fax (049 661124) utilizzando il modulo sottostante.

7Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

Il nuovo Consigliodel Collegio Geometri di Padova

Al CCollegio ddei GGeometri ddella PProvincia ddi PPadova

Il sottoscritto geometra ..................................................................................................................................................................

iscritto al Collegio dei Geometri della Provincia di Padova al numero ............................................................................................

con studio in ...................................................................................................................................................................................

via .................................................................................................................................................................. n. civico..................

tel. .................................... fax .................................... e-mail .......................................................................................................

desidera partecipare al gruppo di lavoro.........................................................................................................................................

Firma .....................................................................

Il sottoscritto geometra......................................................................................... autorizza il Collegio dei Geometri della Provincia di Padova al trat-tamento dei suoi dati personali per le finalità suesposte, ai sensi del D. Lgs. 196/2003.

Firma...............................................................................

Spedire via fax al numero 049 661124

I nomi dei consiglierieletti per il biennio2004-2006con le nuove commissioni.

Nello scorso mese di ottobre si sono svolte leelezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo delCollegio di Padova per gli anni 2004-2006. Il risul-tato evidenzia un ricambio al 50 per cento, con l’e-lezione di colleghi conosciuti nel territorio cheaffrontano per la prima volta questo importanteimpegno. La volontà di proseguire con il program-ma intrapreso, basato sulla qualità dei servizi

offerti agli iscritti e sull’attenzione rivolta a pro-porre un sempre più ampio aggiornamento profes-sionale, hanno trovato condivisione tra tutti i quin-dici consiglieri eletti.

In quest’ottica e dopo opportuna discussione sisono votate le cariche istituzionali, che hanno vistoriconfermate le precedenti nomine. Il Consiglio èquindi composto dai seguenti colleghi.

FORMAZIONE

Ambiente e nuove tecnologie:i corsi 2004-2005 guardano avanti

L’offerta formativadell’Università di Padovain collaborazionecon il Collegiodei Geometri.

8 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Il valore della progettazione(Foto Francescato)

Agripolis, biblioteca

L’Università di Padova perl’anno accademico 2004-2005 offre occasioni di

formazione attraverso i corsi diaggiornamento organizzati conla collaborazione del Collegio deiGeometri. I corsi trattano alcunedelle tematiche emergenti della

professione, allo scopo di faraccrescere la cultura ambientaledei geometri e fornire le compe-tenze relative alle nuove tecno-logie. I corsi di aggiornamentodi quest’anno accademico offri-ranno la possibilità di acquisirecrediti formativi universitari

(Cfu), permettendo così di mi-gliorare la propria posizione inalcune graduatorie di concorsiper il pubblico impiego. I corsi siterranno nel Campus di Agripolisa Legnaro. Comportano la fre-quenza minima del 70 per centoe prevedono una verifica finale.

L’ISCRIZIONE

L’iscrizione avviene per via telematica dal sitowww.unippdd.it/unienterr in tre passaggi:- registrandosi il candidato compila una schedaanagrafica; vengono quindi rilasciati log-in epassword;

- inserendo log-in e password si accede allasezione di preiscrizione in cui è richiesto diindicare il titolo di studio e scegliere il corso;

- la procedura si conclude con la stampa delmodulo di iscrizione e del modulo utile aversare il contributo di preiscrizione (euro26,00) mediante bonifico bancario.

Il modulo di preiscrizione, insieme alla ricevutadel bonifico, va consegnato presso lapresidenza della Facoltà di Agraria ad Agripolisentro le ore 13 del 15 febbraio 2005 (leiscrizioni telematiche si chiudono alle ore 10).

I geometri iscritti e i praticanti potranno portarela suddetta documentazione, allegandofotocopia del documento di identità, al Collegio,che provvederà a recapitarla alla segreteriadell’Università. Successivamente, ma non oltreil 18 marzo 2005, gli iscritti ai Collegi delVeneto dovranno provvedere a compilare unascheda di adesione e fare un bonifico relativoalla quota di partecipazione.

La modulistica sarà reperibile sul sitowww.geometrri.ppdd.it o presso il Collegio diPadova.

FRREEQQUUEENNZZAA CCOORRSSII

Corrso nn. 11Mese di aprile: frequenza bisettimanale, duratadelle lezioni 3 ore;Mese di maggio e giugno: frequenza settimanale,durata delle lezioni 4 ore.Corrsi nn. 22 ee 33- frequentando entrambe le sezioni, la frequenzaè bisettimanale, durata lezioni 3 ore;

- frequentando una sola sezione, la frequenza èsettimanale, durata lezione 3 ore.

QUUOOTTEE DDII PPAARRTTEECCIIPPAAZZIIOONNEE

Geometri iscritti all’Albo dei Collegi di Padova eRovigo, in regola con i pagamenti e lecontribuzioni:€ 350,00 (ore 60 - due sezioni)€ 200,00 (ore 30 - una sezione)Praticanti (numero massimo di 5) che nonsuperino i 27 anni di età al 31.12.2005:€ 100,00 (ore 60 - due sezioni)€ 70,00 (ore 30 - una sezione)Geometri iscritti all’Albo dei Collegi di altreprovince e per i tecnici dipendenti diamministrazioni pubbliche e private:€ 500,00 (ore 60 - due sezioni)€ 300,00 (ore 30 - una sezione)INNFFOORRMMAAZZIIOONNII

- al Collegio la referente signora Morena,- la pagina www.tesaf.unipd.it/geometri

del sito di Agraria (www.agraria.unipd.it)- www.geometri.pd.it.

FORMAZIONE

Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005 9

CCORSO DI EESTIMO AMBIENTALE,, RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE ED INGEGNERIA NATURALISTICA

DDOOCCEENNTTIIPROF.. MMARIO AARISTIDE LLENZI

PROF.. TTIZIANO TTEMPESTADOTT..SSA MMARA TTHIENE

DOTT.. FFRANCESCO CCOMITI

DATA PREVISTAInizio nell’ aprile 2005

DURATA DEL CORSO 30 + 30 orecon frequenza bisettimanale

POSTI DISPONIBILI 70CREDITI 6

Dipartimento del Territorioe Sistemi Agro-Forestali

OOBBIIEETTTTIIVVIIIl corso si propone di preparare e/o sostenere la necessaria qualificazione professionale degli attuali e dei futurioperatori e tecnici del territorio. A tale scopo fornirà gli approfondimenti e le conoscenze sia nell’ambito della sti-ma dei fondi rustici, dei fabbricati rurali e dei beni ambientali, che nell’ambito della riqualificazione ambientale, conparticolare riferimento alle più moderne acquisizioni ed alle possibili applicazioni alla progettazione degli interven-ti di ricostruzione morfologica e di ingegneria naturalistica. L’analisi e la discussione dei casi pratici integra e com-pleta ciascuna tematica fornendo un approccio operativo sulle questioni di volta in volta affrontate.

PPRROOGGRRAAMMMMAAII SSEEZZIIOONNEE:: EEssttiimmoo AAmmbbiieennttaallee (3 CFU, 30 ore)MMoodduulloo 11: stima dei fondi rustici e dei fabbricati rurali (stime dirette e stime indirette, fonti informative per le sti-me dirette, procedure monoparametriche e pluriparametriche, nozioni di calcolo statistico per la realizzazione del-le stime, le fonti informative per le stime indirette).MMoodduulloo 22: la stima dei beni ambientali (danno ambientale e casistica estimativa, metodologie di valutazione: ilmetodo del costo del viaggio, metodologie di valutazione: la valutazione contingente, limiti operativi delle metodo-logie di valutazione).

IIII SSEEZZIIOONNEE:: RRiiqquuaalliiffiiccaazziioonnee ddeeggllii aammbbiieennttii fflluuvviiaallii eedd iinnggeeggnneerriiaa nnaattuurraalliissttiiccaa (3 CFU, 30 ore)MMoodduulloo 11: indici ed indicatori ecologico-naturalistici dei corsi di acqua (ambienti ripari, IFF, Buffer Strip Index, WildState Index, criteri di rilevamento e misure in campo).MMoodduulloo 22: idrosistema fluviale ed elementi di fluviomorfologia applicata (River Restoration), criteri metodologicied esecutivi della ricostruzione morfologica dei corsi d’acqua, opere trasversali di stabilizzazione del fondo: brigliee soglie in massi ciclopici, briglie e soglie in legname).MMoodduulloo 33: stabilità delle sponde e sistemazione dei versanti con tecniche di bioingegneria, tipologia di interventi,opere a basso impatto ambientale nella difesa del territorio, l’utilizzo del legname come materiale di costruzionenegli interventi di ingegneria naturalistica.·MMoodduulloo 44: i passaggi artificiali per pesci (principi di funzionamento, ripristino della continuità biologica, studio dicaso:progettazione del passaggio, illustrazione della realizzazione del progetto pilota.LLaabboorraattoorrii:: presso le strutture informatiche di Agripolis saranno condotte esercitazioni sull’uso di Excel nelle sti-me monoparametriche e pluriparametriche e nella stima del valore ricreativo del territorio.SSttuuddii ddii ccaassoo: indici ed indicatori ecologico-naturalistici dei corsi d’acqua su corsi d’acqua del Triveneto.

AAPPLICAZIONI PROFESSIONALI DI TECNICHE STRUTTURALI E PROGETTUALI INNOVATIVE PER LA GESTIONEDEL TERRITORIO ((PPROGETTAZIONE IN AREA SISMICA))

DDOOCCEENNTTEEPROF..VVINCENZO DD’’AAGOSTINO

DATA PREVISTAInizio nell’aprile 2005

DURATA DEL CORSO 60 orecon frequenza bisettimanale

POSTI DISPONIBILI: 40CREDITI 6

Dipartimento del Territorioe Sistemi Agro-Forestali

OOBBIIEETTTTIIVVIIIl corso si propone di approfondire la qualificazione professionale relativa alla progettazione di opere e di struttu-re che competono ad un tecnico del territorio. Gli studenti acquisiranno le conoscenze di base degli strumentimatematici propedeutici all’esecuzione dei calcoli strutturali e le conoscenze applicate relative alla progettazionearchitettonica e strutturale delle opere più ricorrenti in ambito territoriale. Particolare attenzione verrà rivolta a quel-le opere di una certa valenza in ambiti di elevato pregio ambientale, quali edifici rurali, ponti e strutture comple-mentari in legno, opere di sostegno delle terre. L’abilità conseguita permetterà allo studente di progettare autono-mamente le tipologie strutturali trattate durante il corso, nel rispetto della recente normativa italiana in materia diazioni sismiche e procedendo secondo il metodo di verifica agli stati limite.

PPRROOGGRRAAMMMMAA (6 CFU, 60 ore)II SSEEZZIIOONNEE:: SSttrruummeennttii MMaatteemmaattiiccii (20 ore)Elementi di algebra;·geometria del piano;·funzioni elementari;·elementi di calcolo probabilisticoIIII SSEEZZIIOONNEE:: AArrcchhiitteettttuurraa tteeccnniiccaa ee ccoossttrruuzziioonnii (40 ore)I materiali costruttivi: legno, acciaio, calcestruzzo e calcestruzzo armato;·strutture isostatiche e iperstatiche;·le azio-ni sulle costruzioni;·il calcolo delle strutture secondo il metodo agli stati limite;·la normativa sismica;·le struttureelementari: telai piani, solai, fondazioni continue e discontinue, opere di sostegno, ponti ad una campata; soluzio-ni architettoniche a carattere innovativo.LLaabboorraattoorrii: presso le strutture informatiche di Agripolis saranno condotte esercitazioni sull’applicazione di modulidi calcolo per la progettazione e verifica delle strutture.

FORMAZIONE

Un geometrache ha frequentatoun corso promossodal Collegioscrive per testimoniarele sue impressioni.

10 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Il 28 settembre scorso, in occasione dellacerimonia di inaugurazione della nuova sala diinformatica presso la struttura universitaria diAgripolis, mi è stato consegnato l’attestato difrequenza al corso di Riqualificazione fluviale edingegneria naturalistica, promosso dal Collegiodei Geometri della Provincia di Padova.

In questa fase così critica per il futuro dellanostra professione, nel disperato intento di tro-vare la nuova figura professionale, capace dicollocarsi in attività di programmazione, proget-tazione e gestione della nostra architettura con-temporanea, si è finalmente aperta una stradache dovrà essere seguita da tutti i professioni-sti, la strada dell’aggiornamento e della forma-zione continua.

Desidero ringraziare il Collegio dei Geometridi Padova che mi ha dato l’opportunità di conti-nuare a crescere, spronandomi ed offrendomi unprogramma di corsi di aggiornamento che nonpoteva passare inosservato.

Spesso nel nostro lavoro siamo presi tutti igiorni dai nostri impegni e nella frenesia gene-rale in cui siamo immersi, ci dimentichiamo, omeglio evitiamo di continuare ad approfondire lenostre conoscenze, perdendo ogni giorno lavoglia di imparare a confrontarci, di crescereindividualmente e professionalmente.

Io ho frequentato il corso di RiqualificazioneFluviale e Ingegneria Naturalistica, ma senza

entrare nel merito degli argomenti trattati nelcorso, vi posso garantire che da questa espe-rienza esco molto soddisfatto, con un bagaglioprofessionale arricchito e con uno stimolo ulte-riore a confrontarmi e disponibile a fare nuoveesperienze. I docenti preposti al corso hanno difatto creato con gli studenti un clima di totalearmonia, nell’unico intento di trasmetterci la vo-glia di conoscere, offrendo la loro cultura alnostro servizio. La sede dell’Agripolis di Le-gnaro ove si svolgono i corsi è una delle più bel-le, suggestive ed organizzate sedi universitarieitaliane, in un contesto tranquillo a pochi metridal caos cittadino, che ti accoglie e ti fa starecome nel giardino di casa.

Sicuramente, la partecipazione ai corsi hacomportato uno sforzo fisico ed economico, conla consapevolezza che frequentare significavadedicare del tempo prezioso del nostro lavoro eper chi come me abita lontano dalla sede uni-versitaria, anche un impegno economico.

Per un insieme di motivazioni positive, misono ritrovato alla fine del corso desideroso dicontinuare l’esperienza di studio. Infatti ho tro-vato il coraggio di iscrivermi al corso di laureatriennale, con una grande forza interiore e spe-ro con queste righe di aver sensibilizzato anchequalcuno di Voi, cari colleghi.

geometra Enrrico BBrruni del Collegio di Padova

LA TESTIMONIANZA

“ILL COORRSSOO ÈÈ CCOOSSTTAATTOO UUNNOO SSFFOORRZZOO PPEERRSSOONNAALLEE

MMAA MMII HHAA DDAATTOO IILL CCOORRAAGGGGIIOO DDII IISSCCRRIIVVEERRMMII AALLLL’UUNNIIVVEERRSSIITTÀÀ”

CCORSO DI SSISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI E URBANISTICA PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO

DDOOCCEENNTTIIPPRROOFF.. GGIIAANNCCAARRLLOO DDAALLLLAA FFOONNTTAANNAAPROF.. PPIERGIORGIO TTOMBOLANDOTT.. RROBERTO RROSSI

DATA PREVISTAinizio nel settembre 2005

DURATA DEL CORSO 30+30 orecon frequenza bisettimanale

POSTI DISPONIBILI 70CREDITI 6

Dipartimento del Territorioe Sistemi Agro-Forestali

OOBBIIEETTTTIIVVIIL’intento è quello di fornire agli operatori tecnici del territorio l’opportunità di migliorare la loro qualificazione pro-fessionale acquisendo padronanza di nuove tecnologie e metodologie di analisi. La continua evoluzione tecnologi-ca dei sistemi di gestione dell’informazione georeferenziata e di quelli del rilievo basati su sistemi GPS richiede aitecnici un costante aggiornamento che impone, oltre all’acquisizione dei principi generali sui quali si basa l’uso ditali metodi, anche una specifica conoscenza dei prodotti software e della strumentazione disponibile sul mercato.Un contesto applicativo di particolare rilevanza professionale è quello relativo alla progettazione dell’assetto urba-nistico, al recupero e alla riqualificazione del territorio. Tale aspetto sarà approfondito sulla base di esperienze con-crete con riferimento al contesto territoriale e legislativo della Regione Veneto.

PPRROOGGRRAAMMMMAAII SSEEZZIIOONNEE:: SSiisstteemmii IInnffoorrmmaattiivvii TTeerrrriittoorriiaallii ((GGIISS)) (3 CFU, 30 ore)Generalità su SIT e GIS;·Cartografia numerica;·Struttura dei dati cartografici della Regione Veneto;·Utilizzo di ARC-GIS per l’allestimento di una banca dati georeferenziata per un’unità territoriale di riferimento;·Esempi di applica-zioni GIS nella lettura del territorio;·Applicazioni a studi di caso.IIII SSEEZZIIOONNEE:: UUrrbbaanniissttiiccaa ee ssttrruummeennttii ppeerr iill ggoovveerrnnoo ddeell tteerrrriittoorriioo (3 CFU, 30 ore)Piani Urbanistici e Territoriali e parametri fisici dell’urbanistica; La Legislazione urbanistica vigente e le prospetti-ve della riforma; Il Piano Regolatore Generale e gli strumenti di attuazione del PRG; Nuovi strumenti di pianifica-zione e programmazione a livello urbano (pianificazione strategica, la sostenibilità economico, ambientale e socia-le dello sviluppo territoriale); L’organizzazione delle iniziative ai fini di interventi perequati, concertazioni pubblico-privato, convenzioni; Presentazione di alcuni piani generali significativi, di piani di recupero e riqualificazione diinsediamenti storici, periferici, di vuoti urbani e di aree dismesse, piani di aree periurbane, programmi integrati diintervento, piani di riorganizzazione dei sistemi del verde e dei servizi collettivi.LLaabboorraattoorrii:: presso le strutture informatiche di Agripolis saranno condotte esercitazioni guidate sull’utilizzo di ARCGIS.

NORMATIVA

In un convegnoorganizzato dal Collegiole indicazioniper una correttaapplicazionedella legge regionale.

di Barbara Ammanati

Chi si appresta ad operare come tecnico congli strumenti attuali del condono ediliziointraprende un periglioso viaggio. Questa è

l’impressione che, al di là delle importanti infor-mazioni pratiche fornite, il convegno ha lasciato,leggendo trasversalmente gli interventi dei rela-tori. Aspetti regionali, statali, comunali, di giuri-sprudenza tutto converge nel lasciare questaimpressione. E nemmeno tanto velatamente èstato espresso dagli stessi partecipanti al tavolodi lavoro. Nell’incipit al suo intervento l’avvocatoBruno Barel ha ribadito: "Non vorrei essere alvostro posto" , riferendosi ovviamente alla nume-rosa platea di geometri. "Ogni caso è un caso asé" ha ribadito l’avvocato nel sottolineare unaconfusione legislativa che non si ferma nono-stante i ricorsi, le deliberazioni della Corte costi-tuzionale, le varie leggi regionali, gli indirizzi deicomuni. La difficoltà di questo condono è proprioin questa babele. E infatti a ben vedere abbiamoventi condoni edilizi - regione che vai sanatoriache trovi - diversi nei presupposti, nelle proce-dure e nella onerosità. A decidere le cause saran-no i venti tribunali amministrativi regionali manon solo: ci sono anche i giudici civili, quellipenali e quelli della Corte dei diritti. I condoniinfatti sono rilasciati con salvezza dei diritti deiterzi e quindi il confinante potrà sempre chiede-re la demolizione. "Il condono nelle mani del giu-dice", titolava il Sole 24 Ore del 26 luglio 2004,dando notizia che la III Sezione penale dellaCassazione ha disposto la demolizione di unmanufatto che dopo l’ordine comunale era riusci-to a tirare a campare fino al condono del 1994.

Ma comunque sia a colpi di proroghe, l’ultimariguarda i versamenti delle rate, si è arrivati aldunque. Ora la parola è passata ai tecnici e nellanumerosa presenza di professionisti ai dueincontri sul condono (ricordiamo che il primo siè tenuto l’8 marzo scorso) si è evidenziata lavolontà di essere competenti in una materia chesolleva numerosi dubbi, non ultimi quelli di ordi-ne etico. Infatti in ogni colpo di sanatoria sismentisce puntualmente l’operato di chi, magaricon difficoltà, cerca di far rispettare le regole. Suquesto punto si è soffermata anche la riflessionedel presidente Ivano Slaviero il quale ha ribadito

che, al di là di tutto, è importante nell’applicazio-ne di questa legge, come in molte altre questio-ni, che i geometri in prima persona siano i garan-ti di una forma di legalità. Appare un discorsoscontato ma non lo è poi tanto. Da una legge cheaveva lo scopo, nemmeno tanto velato, di esse-re una questua, sono nate numerosi dubbi chevanno oltre la legge stessa. Ad esempio il con-flitto stato - regioni con una strascico infinito dicommenti tra i quali merita attenzione quello nonmolto noto dell’ Avvocatura generale dello Statoche ha ribattuto come i ricorsi delle regioni nonavrebbero avuto motivo d’essere "ove fosse verala situazione di efficienza di tutela del territoriosotto il profilo urbanistico-edilizio che le ricor-renti vorrebbero accreditare". Ovvero: careRegioni, se siete così gelose dei valori costitu-zionali, come si spiega che imperversa un abusi-vismo edilizio di immani proporzioni?

Ora, le nuove riforme in ambito urbanistico, itesti unici e altre varie norme daranno maggiorigaranzie? Il futuro a tutt’oggi ci riserva una solacertezza, ribadita anche da Bruno Barel nel com-mento conclusivo alla sua relazione, una nuovasanatoria: quella ambientale.

Alla fine ci ritroviamo sempre di fronte all’uo-mo che insediato nel territorio non lo rispetta,creando regole amministrative e negando l’op-portuna vigilanza: un danno alla fine per tutti. IlCodice Civile attribuisce diritti e doveri al cittadi-no, ma nel caso delle sanatorie non tutela chisubisce un danno, che spesso rinuncia all’azionelegale per motizi economici e di tempo.

11Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

Condono edilizio: ora la parolaè passata ai tecnici

L’autorizzazionenon fu facile.Caisotti evidentementenon era nelle graziedel comune come sidiceva. Aveva una lite,invece, per una casache aveva costruitosuperando i limitid’altezza, cosanon grave in verità,come ne succedevanoogni giornoe venivano sanatepagando una multa".

(Italo Calvino, La speculazioneedilizia, Einaudi 1963) “La platea dei Geometriintervenuti all’incontrodel 25 novembre.

Giovedì 25 novembre più di seicento geometrisono intervenuti all’incontro organizzato daCollegio per sentire le ultime indicazioni riguardoall’annosa questione del condono edilizio, dopol’approvazione della legge regionale n. 21 avve-

nuta il 5 novembre 2004. Sono intervenuti l’av-vocato Bruno Barel, del Foro di Treviso, l’inge-gner Armandino Stoppa, Capo Settore ediliziaprivata del Comune di Padova, e la dott.ssa GiuliaTambato, funzionaria della Regione Veneto.

NORMATIVA / NUOVO CONDONO EDILIZIO

Espressamente l'art. 32 reca al comma 36 ladisciplina degli effetti estintivi dei reati con-seguenti alla presentazione della domanda di

condono.La norma precisa che: “La presentazione nei

termini della domanda di definizione dell’illecitoedilizio, l’oblazione interamente corrisposta non-ché il decorso di trentasei mesi dalla data da cuirisulta il suddetto pagamento, producono glieffetti di cui all’art. 38, comma 2, della legge 28febbraio 1985, n. 47”.

Il secondo comma dell’art. 38 L. 47/85 stabi-lisce quali reati specificatamente vanno conside-rati estinti con l’adempimento delle formalità pre-scritte.

È lo stesso art. 38, ai commi 5 e 6, a stabi-lire inoltre che i soggetti indicati all’art. 6 della L.47/85, diversi dal proprietario, quali il direttoredei lavori e il costruttore, che intendano fruire deibenefici penali del condono devono presentare alComune autonoma domanda di oblazione.

La somma dovuta viene determinata nellamisura del 30% rispetto a quella applicabile alproprietario.

In riferimento al c.d. “condono dei tecnici”,assume peraltro un fondamentale rilievo la suc-cessiva interpretazione autentica della disposizio-ne normativa ora citata.

In particolare l’art. 24 della Legge 136/99 èintervenuta ad interpretazione del secondo com-ma dell’art. 38 precisando in punto di estinzionedel reato che: “Il comma 2 dell’art. 38 della L.47/85 deve intendersi nel senso che la corre-sponsione per intero dell’oblazione, purché com-piuta da uno dei soggetti legittimati a presentarela domanda di cui all’art. 31 della stessa L.47/85, estingue nei confronti di tutti i soggettiinteressati i reati indicati”.

Si pone dunque il problema di coordinarel’art. 24 della legge 136/1999 con l’art. 38, com-mi 5 e 6, della L. 47/85, così come richiamatodal comma 36 della nuova legge statale sul con-dono.

L’art. 32 sul condono edilizio infatti nonrichiama testualmente la modifica sopravvenutacon l’art. 24 della legge del 1999 che consentedi estendere gli effetti estintivi a tutti i soggetticoinvolti nell’abuso edilizio oggetto di sanatoria.

Premesso che il problema non sussiste inpresenza di abusi edilizi non sanzionati penal-mente e che si pone solo nel caso in cui i reatinon siano prescritti, nessuna questione si pone inmerito alla necessità per il tecnico o per il co-struttore di condonare autonomamente l’abusonel caso in cui i diversi soggetti legittimati nonpresentino domanda di condono.

Il rinvio normativo all’art. 38 della L. 47 im-pone di considerare la necessità se il tecnico o ilcostruttore debbano presentare autonoma do-manda di condono con corresponsione dell’obla-zione ridotta al 30% anche nel caso in cui - comespesso avviene - il proprietario abbia già corri-sposto interamente l’oblazione.

Dalla lettura del combinato disposto dell’art.24 della L. 136/99 e dell’art. 38 della L. 47/85oggi richiamato, sembrerebbe sostenibile la tesiche consente ai soggetti diversi da coloro chesono legittimati a presentare la domanda di con-dono - direttore dei lavori e costruttore - di gio-varsi comunque degli effetti estintivi, dispensan-doli dall’obbligo di presentare separata istanza.

Si è espresso in tal senso un commento allalegge sul condono edilizio sostenendo che: “..inbase all’art. 24 della L. 136/99 la regolarizzazio-ne da parte del committente estingue i reati inconcorso per l’esecuzione dell’opera commessidai direttori dei lavori” (Guglielmo Saporito, Sole24 Ore del 20 aprile 2004).

Al contrario in altri commenti di più recentepubblicazione, si legge che in base all’art. 38 del-la legge 47/85 e alla Circolare Ministeriale22417/95 - pacificamente applicabili anche alcondono 2003 - il committente, il costruttore edil direttore dei lavori devono presentare una do-manda autonoma al fine di fruire dei beneficiestintivi penali (Antonio Ciccia - Guida giuridico -normativa- Italia Oggi - Il Condono edilizio del19.11.2004).

In un quesito apparso nel Sole 24 Ore del22.02.2004, con risposta a cura di Giuseppe Ga-leotto, si conferma la necessità per il tecnico dipresentare istanza di condono con il pagamentodell’oblazione ridotta. In senso conforme vienecitata Cass. Pen., sez. III, 22 aprile-8 giugno1987, n° 772.

L’art. 24 della L. 136/99 viene interpretatopertanto in modo restrittivo: la corresponsioneper intero dell’oblazione da parte di uno dei sog-getti legittimati a presentare la domanda estin-guerebbe il reato nei confronti di tutti i compro-prietari dell’immobile - e quindi solamente neiconfronti degli altri soggetti legittimati a presen-tare l’istanza di condono -, ma non nei confrontiad esempio del direttore dei lavori. E ciò ancor-ché l’art. 24 della L. 136/99, si riferisca all’e-stinzione dei reati nei confronti di tutti i soggettiinteressati.

Preme osservare tuttavia come i commentiora citati si richiamino l’orientamento giurispru-denziale formatosi antecedentemente all’entratain vigore dell’art. 24 della L 136/99.

Così infatti la giurisprudenza espressasi in

12 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

LL’’AARRTT.. 3388 DDEELLLLAA LL..4477//8855 NNEELL NNUUOOVVOO CCOONNDDOONNOO EEDDIILLIIZZIIOO::EEFFFFEETTTTII DDEELLLL’’OOBBLLAAZZIIOONNEE PPEERR II CCOOMMMMIITTTTEENNTTII,, CCOOSSTTRRUUTTTTOORRII EE DDIIRREETTTTOORRII AAII LLAAVVOORRII

AAVVOCATOMMARIA BBRUSCHI

SSTUDIOAAVVOCATO BBRUNO BBAREL

NORMATIVA / NUOVO CONDONO EDILIZIO

13Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

riferimento all’originario disposto dell’art. 38 del-la L. n° 47/85, sosteneva che ciascuno dovevasvolgere autonoma domanda di condono perpoter usufruire dell’estinzione del reato, con uncalcolo diverso dell’oblazione dovuta a secondache si trattasse del proprietario o di altri sogget-ti. Unica eccezione sarebbe stata rappresentata,come detto, dal comproprietario, nei cui confron-ti giovava la domanda presentata anche da unosolo dei proprietari (cfr.: Cass., sez. III, 7.5.1998,n° 5353; Cass., sez. III, 12.12.1997, n° 11425;Cass. Sez. III, 14.07.1997, n° 6883; Cass., sez.III, 02.07.1997, n° 6333).

Le sentenze della Cassazione Penale interve-nute più recentemente, stabiliscono che la pre-sentazione delle domande di condono ad opera diun soggetto legittimato determina l’effetto estin-tivo del reato indifferentemente nei confronti ditutti i soggetti responsabili a prescindere dallapresentazione autonoma della domanda (Cass.

Pen., sez. III, 18 maggio 2000 n. 8539).Va infine rilevato come l’art. 24 della L.

136/99 sia intervenuto unicamente in riferimentoall’interpretazione del solo comma 2 dell’art. 38,della L. 47/85 mentre i commi 5 e 6 dell’art. 38,sono tutt’oggi vigenti nella formulazione origina-ria.

Tale ultima osservazione unitamente al gene-rico richiamo contenuto nel disposto della leggestatale sul nuovo condono edilizio, ci inducono adadottare una interpretazione prudenziale del rin-vio normativo.

Ciò precisato e considerato che le incertezzeinterpretative ad oggi non sono state risolte daun orientamento unanime da parte delle pronun-ce giurisprudenziali, si ritiene opportuno che an-che il direttore dei lavori ed il costruttore pre-sentino separata domanda di condono ediliziocon il pagamento dell’oblazione ridotta al fine diusufruire del beneficio di legge.

Sul condono edilizio, dopo le vicende dellascorsa primavera e le nuove disposizionidettate dal decreto legge 12/07/2004 n. 168

“Interventi urgenti per il contenimento della spe-sa pubblica”, tutte le regioni erano tenute a legi-ferare in materia entro il 12 novembre 2004. Inmancanza di una legge regionale si sarebbeapplicata la normativa nazionale.

Il Veneto ha approvato il 3 novembre la leg-ge n. 21 (pubblicata sul Bur n. 113 del 9 novem-bre 2004) “Disposizioni in materia di condonoedilizio”; la normativa è stata elaborata dalla IIcommissione consiliare sulla base di due disegnidi legge, il n. 429 e il n. 462.

Rispetto alla legge statale, il condono venetolimita la volumetria condonabile (al massimo 450metri cubi contro i 750 consentiti dalla leggenazionale), estende la sanatoria anche alle zonevincolate sempreché gli abusi siano limitati acambi di destinazione d’uso a fini residenziali, dif-ferenzia le possibilità di condono tra ampliamenti

di immobili a destinazione produttiva e amplia-menti di immobili ad altra destinazione (residen-ziale, direzionale, turistico-alberghiero e commer-ciale) e incrementa l’oblazione del 10 per centonelle zone vincolate e del 5 per cento nel restodel territorio regionale. I proventi saranno desti-nati alle politiche di repressione degli abusi edili-zi e alla riqualificazione dei nuclei interessati dafenomeni di abusivismo edilizio. I singoli comuni,inoltre, potranno determinare un incremento deglioneri concessori.

Per approfondire i contenuti della legge regio-nale 21/2004 il 16 dicembre scorso Anci Venetoha organizzato un incontro ad Abano Terme indi-rizzato a tutti i comuni della regione. Gli interve-nuti, rappresentanti degli enti locali, hanno evi-denziato la necessità che la Regione emetta unacircolare esplicativa della legge, in modo che icomuni si comportino tutti in maniera omogenea.Allo stato infatti l’enunciato della legge risultainterpretabile, e quindi di soggettiva applicazione.

È opportunoche il direttore dei lavoried il costruttorepresentino separatadomanda di condonoedilizio con il pagamentodell'oblazione ridottaal fine di usufruiredel beneficio di legge.

I Comuni chiedonoalla Regioneuna circolare esplicativaper rendere omogenal’applicazione.

CONDONO EDILIZIO: IL VENETO ALL'ULTIMA CHIAMATA

TARIFFA PROFESSIONALE

Alle difficoltàdi applicazione della leggesi aggiungel’incertezza della parcella.

di Roberto RossettoconsigliereCollegio di Padova P

er quanto riguarda le prestazioni relative allerichieste di sanatoria edilizia per opere abusi-ve - art. 32 d.l. 30 settembre 2003, n. 269 e

s.m.i. (cosiddetto Condono-ter) è stato recepito dalConsiglio l’orientamento tariffario specifico per leprestazioni professionali dedicate alle pratiche dicondono edilizio. È un orientamento tipo che sarà di

riferimento nella compilazione della parcella.Suggeriamo inoltre alcuni esempi di parcelle

con i corrispettivi adeguati alle fattispecie. Ciò nel-l’intento di offrire indicazioni omogenee ai geometriimpegnati nello svolgimento di pratiche di condonoin provincia di Padova, pratiche sovente di difficilevalutazione e prive di una consolidata casistica.

Orientamento tariffarioper le parcelle del condono

11..11)) VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE PPRREELLIIMMIINNAARREE EEDDIINNQQUUAADDRRAAMMEENNTTOO DDEELLLL’’AABBUUSSOO

Esame documenti esibiti dal Committente. Sopralluogo.

Accesso agli uffici tecnici del Comune per laverifica urbanistica.

Inquadramento dell’abuso. Determinazione di massima di importi relativi ad

oblazione e oneri concessori.

11)) PPEERR DDIISSAAMMIINNAA RRIICCHHIIEESSTTAA DDII SSAANNAATTOORRIIAA RREELLAATTIIVVAA AADD OOPPEERREE EEDDIILLIIZZIIEE

14 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Onorario a discrezione ai sensi dell’art. 60 della Legge 144/49 e s.m.i. per abusi riconducibili alle tipologie 4,5,6 minimo € 200,00 per le tipologie 1,2,3 e 6 per i mutamenti d’uso minimo € 300,00

oppurein alternativa a quanto sopra, l’onorario va determinato a vacazione ai sensi dell’art. 32 della Leggen. 144/49 e s.m.i.

Onorario a vacazione:Geometra: vac. n. …….x € 44,93= €............Aiuto: vac. n. .……x € 13,94= €............

A Per le seguenti prestazioni: Individuazione della tipologia delle opere abusi-

ve suscettibili di sanatoria. Quantificazione della superficie e/o volume com-

plessivo. Quantificazione della superficie e/o volume in

abuso.

Quantificazione del volume ai fini dell’applicazio-ne degli oneri concessori.

Compilazione della modulistica ministeriale. Determinazione dell’ammontare dell’oblazione e

maggiorazione regionale. Determinazione della quota di anticipazione degli

oneri concessori.

Onorario a discrezione ai sensi dell’art. 60 della L.144/49 e s.m.i minimo € 350,00

B Per le seguenti prestazioni: Dichiarazione ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. N.

445/2000. Allestimento degli elaborati grafici (a parte la

redazione di piante e/o sezioni). Allestimento della documentazione fotografica. Descrizione delle opere abusive. Relazione sullo stato dei lavori. Compilazione di bollettini per il versamento del-

l’oblazione. Compilazione di bollettini per il versamento

degli oneri concessori. Denuncia ICI di variazione. Denuncia ai fini della tassa per lo smaltimento

dei rifiuti solidi urbani e per l’occupazione delsuolo pubblico, ove dovuta.

Presentazione istanza al Protocollo del Co-mune.

11..22)) EESSPPLLEETTAAMMEENNTTOO DDEELLLLAA PPRRAATTIICCAA DDII CCOONNDDOONNOO

Onorario a vacazione ai sensi dell’art. 31 della L. 144/49 e s.m.i.Geometra: vac. n. …….. x € 22,47 = € ...........

ORIENTAMENTO TARIFFARIO “7”

TARIFFA PROFESSIONALE

15Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

22)) PPEERR OOPPEERRAAZZIIOONNII DDII RRIILLIIEEVVOO EE DDII RREESSTTIITTUUZZIIOONNEE GGRRAAFFIICCAA DDII PPIIAANNTTEE EE//OO SSEEZZIIOONNIIDDEELLLLEE OOPPEERREE AABBUUSSIIVVEE OO DDEELLLL’’IINNTTEERROO EEDDIIFFIICCIIOO

2.1) L’onorario per il rilievo delle opere abusive ed eventualmente dell’intero edificio, se non esiste docu-mentazione esaustiva ed aggiornata, va così determinato :

Onorario integrativo a vacazione ai sensi dell’art. 31 della Legge n. 144/49 e s.m.i.Geometra: vac. n. …….x € 22,47= €............Aiuto: vac. n. .……x € 13,94= €............

2.2) L’onorario per la restituzione grafica dei rilievi, con piante e/o sezioni, in scala adeguata, va così determinato:

Onorario secondo l’art. 45 della Legge n. 144/49 con riferimento alla tabella D2.

33)) PPRRAATTIICCHHEE CCAATTAASSTTAALLII

Vedi orientamenti tariffari - parte B/III - orientamento 2

44)) PPEERR PPRRAATTIICCAA DDII RRIICCHHIIEESSTTAA DDII NNUULLLLAA OOSSTTAA PPEERR AABBUUSSII EESSEEGGUUIITTII SSUU IIMMMMOOBBIILLIISSOOGGGGEETTTTII AA VVIINNCCOOLLII

Per gli abusi edilizi di ogni tipo per i quali sia indispensabile il nulla-osta dell’Ente tutore del vincolo peril rilascio del condono:

Onorario a discrezione ai sensi art. 60 della Legge n. 144/49 e s.m.i. per pratica minimo € 150,00

55)) CCOONNGGLLOOBBAAMMEENNTTOO RRIIMMBBOORRSSOO SSPPEESSEE EE CCOOMMPPEENNSSII IINNTTEEGGRRAATTIIVVII

Per semplicità di calcolo il conglobamento del rimborso spese e/o compensi integrativi sugli onora-ri a misura e/o discrezione di cui ai punti 1), 2), 3), 4), anziché considerarli nella loro specifica espo-sizione, vanno determinati ai sensi dell’art. 4 del D.M. del 25/03/1966.N.B.: In sede di liquidazione parcella vanno esposti forfettariamente con la seguente dicitura “con-globamento rimborsi ai sensi artt. 21 - 25 e/o compensi integrativi ai sensi art. 28 e 31 per com-plessivi €.………..”

Onorario a discrezione ai sensi art. 60 della Legge n. 144/49 e s.m.i. Onorario €...................... x...........% €............

TARIFFA PROFESSIONALE

16 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

EESSEEMMPPII PPRRAATTIICCII DDII CCOOMMPPIILLAAZZIIOONNEE DDEELLLLEE PPAARRCCEELLLLEE DDII CCOONNDDOONNOO

Esempio di compilazione parcella per pratica di sanatoria, esclusa la pratica catastale, relativa ad abusoin tipologia 1,2,3 (nuove costruzioni, ampliamenti e ristrutturazioni) e tipologia 3 e 6 (per il mutamentodi destinazione d’uso con o senza opere).É riferito ad un abuso edilizio di modesta entità e l’esempio serve per l’applicazione dei minimi tariffari.

Ipotesi AA - Il ccommittente vvuole cconoscere ll’entità ddegli iimporti ddi ooblazione ee oone-ri cconcessori pper ssanare ll’abuso eedilizioA Valutazione ppreliminare eed iinquadramento ddell’abuso (riferimento orientamento tariffario 7, punto 1.1)

Onorario a discrezione ai sensi dell’art. 60 della Legge 144/49 e s.m.i € 300,00

B Conglobamento rrimborso sspese ee ccompensi iintegrativi (riferimento orientamento tariffario 7, punto 5)

Spese e/o compensi (Onorario € 300,00 x 10%) = € 30,00N.B.: In sede di esposizione al committente della parcella e/o di liquidazione parcella il conglobamento rimborso spese e/o com-pensi integrativi va esposto forfettariamente con la seguente dicitura “conglobamento rimborsi ai sensi artt. 21 - 25 e/o compen-si integrativi ai sensi art. 28 e 31 per complessivi € 30,00”.

Totale oonorario ee sspese/compensi € 330,00

In alternativa l’onorario determinato a discrezione (art. 60) di cui al punto A) può essere determinato avacazione (art. 32) in considerazione della complessità del caso.

Ipotesi BB - Il ccommittente ddecide ddi ppresentare iistanza pper lla ssanatoria ddell’abusoedilizioA Valutazione ppreliminare eed iinquadramento ddell’abuso (riferimento orientamento tariffario 7, punto 1.1)

Onorario a discrezione ai sensi dell’art. 60 della Legge 144/49 e s.m.i € 300,00B Espletamento ddella ppratica ddi ccondono (riferimento orientamento tariffario 7, punto 1.2)

Per le prestazioni previste al punto 1.2 parte A:Onorario a discrezione ai sensi dell’art. 60 della Legge 144/49 e s.m.i. € 350,00 Per le prestazioni previste al punto 1.2 parte B:Onorario a vacazione ai sensi dell’art. 31 della Legge 144/49 e s.m.i. Geometra = vac. n° 8 x €/vac. 22,47 = € 179,76

C Rilievo ee rrestituzione ggrafica ddi ppiante ee/o ssezioni (riferimento orientamento tariffario 7, punto 2.1 e 2.2)

Per il rilievo - Onorario a vacazione ai sensi dell’art. 31 della Legge 144/49 e s.m.i.Geometra = vac. n° 4 x €/vac. 22,47 = € 89.88Aiuto = vac. n° 4 x €/ vac.13,94 = € 55,76Per la restituzione grafica dei rilievi, con piante e/o sezioni, in scala 1:100 - Onorario a vacazione aisensi dell’art. 45 della Legge 144/49 e s.m.i con riferimento alla tabella D2, lett.”B”Per un’opera abusiva di superficie in pianta di mq. 65,00 (riferimento orientamento tariffario 7,punto 2.2)

pianta immobile - sup. mq. 65 x €/mq. 0,56 = € 36,40

D Conglobamento rrimborso sspese ee ccompensi iintegrativi (riferimento orientamento tariffario 7, punto 5)

Spese e/o compensi Onorario (€ 300,00+€ 350,00+€ 179,76+€ 89.88+€ 55,76+€ 36,40) x 20%, arrot.= € 202,00

N.B.: In sede di esposizione al committente della parcella e/o di liquidazione parcella il conglobamento rimborso spese e/o com-pensi integrativi va esposto forfettariamente con la seguente dicitura “conglobamento rimborsi ai sensi artt. 21 - 25 e/o compen-si integrativi ai sensi art. 28 e 31 per complessivi € 202,36”.

Totale oonorario ee sspese/compensi IIpotesi BB € 1,213,80

In alternativa l’onorario determinato a discrezione (art. 60) di cui al punto A) può essere determinato avacazione (art. 32) in considerazione della complessità del caso.

La Legge regionale sull’urbanistica n. 11, ap-provata il 23 aprile 2004 e in vigore dal 28aprile, risponde con una struttura sistematica

ad un’esigenza ampiamente diffusa di pianificazio-ne completa del territorio in risposta a molte criti-cità. Essa si inscrive nella materia regionale di“governo del territorio” e ne costituisce la piùcompleta espressione investendo una vasta gam-ma di interessi, che va dagli operatori professio-nali agli amministratori locali, ai funzionari pubbli-ci fino ai cittadini comuni, tutti, a vario titolo, par-tecipi della gestione del territorio.

Sono state circa cinquanta le sedute della com-missione consiliare necessarie a questa legge, cheha riunito in un unico testo nove progetti di leggee recepito 150 emendamenti. È composta da 51articoli. In vigore da subito solo l’articolo 50 (riguardante l’applicazione della legge), le altredisposizioni dall’articolo 1 al 49 sono state reseapplicabili solo dopo che la Giunta ha approvato gliatti di indirizzo. I primo otto atti di indirizzo sonostati emanati lo scorso ottobre, altri tredici do-vranno essere predisposti entro un anno dall’appli-cazione degli articoli dall’1 al 49.

La legge 11/2004 è una vera e propria riformadella materia che tratta solo dell’urbanistica e nondell’edilizia, l’impostazione è quella di un prov-vedimento di principi che demanda le precisazionitecniche agli atti di indirizzo, che assumono quindiun’importanza fondamentale.

PPRINCIPALI OBIETTIVI DELLA LEGGE

Semplificare riunendo in un testo unico le tema-tiche della legislazione urbanistica regionale, at-tualmente disciplinate da più leggi (per le zone a-gricole, per i centri storici, i programmi integrati). Realizzazione di uno sviluppo sostenibile e utiliz-zo di nuove risorse territoriali solo in mancanza direali alternative. Tutela storico-culturale. Prevenzione dei rischi connessi all’uso del terri-torio e difesa idrogeologica. I diversi livelli di pianificazione sono tra lorocoordinati nel rispetto dei principi di sussidiarietàe coerenza; in particolare, ciascun piano indica ilcomplesso delle direttive per la redazione deglistrumenti di pianificazione di livello inferiore e de-termina le prescrizioni e i vincoli automaticamenteprevalenti. La concertazione e partecipazione neiprocedimenti di formazione degli strumenti urbani-stici e territoriali è un punto che qualifica e rendemoderna la legge in una visione sinergica e coor-dinata del governo del territorio.

Tra le principali innovazioni introdotte: La revisione del piano regolatore comunale orga-nizzato ed articolato in Piano di Assetto Territoriale(PAT) e in Programmi di Intervento (PI). Rinnovata la disciplina per l’edificazione in zonaagricola. Per i proprietari di aree interessate davincoli preordinati all’esproprio è prevista la com-pensazione urbanistica, recuperando adeguata ca-pacità edificatoria. Istituito il credito edilizio per gli interventi diriqualificazione ambientale Abolite le Commissioni e il comitato tecni-co regionale. I privati possono proporre soluzioni pianifi-catorie a Comuni, Provincie e Regioni cherivestono interesse pubblico.

Importante sottolineare chela legge è dotata difinanziamenti perl’acquisizionedei quadri co-noscitivi, per laconcertazione,per la formazio-ne di piani inter-comunali per il creditoedilizio e il restauro am-bientale.

II PRIMI OTTO ATTI DI INDIRIZZO

Approvati l’8 ottobre 2004, Bur n. 105 del 22ottobre 2004. Le disposizioni riguardano: le specifiche tecniche per la formazione dellebanche dati. I criteri per la suddivisione del territorio comu-nale in ZTO. La metodologia per il calcolo nel PAT della zonaagricola trasformabile in zone diverse. Le specificazioni per l’edificabilità nelle zoneagricole (art.44). La disciplina sarà applicabilesolo dopo l’approvazione del primo PAT e del pri-mo PI e , comunque, non prima del 22 ottobre2005. I criteri per l’omogenea elaborazione dei nuoviPTCP. I contenuti essenziali del quadro conoscitivo, del-la relazione delle norme tecniche del PAT e del PI. Le specifiche tecniche per la rappresentazionedelle Tav di progetto. Le definizioni delle opere di urbanizzazione pri-marie e secondarie.

NORMATIVA

Sono stati approvatii primi otto attidi indirizzo,ma la riforma è ampiae complessa.

di Chiara CattaniconsigliereCollegio di Padova

17Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

Legge urbanistica regionaleambizione molta, avvio lento

Paesaggio umanosempre più disordinato,insediamenti oltre i limiti,cementificazione selvaggia.La nuova legge urbanisticafrenerà questa situazionenel Veneto?

18 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

NORMATIVA

Aseguito dell’introduzione dell’art.3 comma 8del D. Lgs 14.08.1996 n. 494 (Prescrizioniminime di sicurezza e di salute nei cantieri

temporanei e mobili), comma modificato dall’art.8,comma 10, del D. Lgs. 10.09.2003 n. 276 (RiformaBiagi) e dall’art.20, comma 2, del recente D.Lgs.6.10.2004 n. 251 (Disposizioni correttive in materiadi occupazione e mercato del lavoro), il committen-te (o se nominato, il responsabile dei lavori) devepresentare al Comune, contestualmente all’inizio deilavori edili la seguente documentazione:1. dichiarazione dell’organico medio annuodell’Esecutore, distinto per qualifica, nonché unadichiarazione relativa al contratto collettivo stipulatodalle organizzazioni sindacali, applicato ai lavoratoridipendenti;2. certificazione di regolarità contributiva dell’Esecu-tore rilasciata dall’Inps, dall’Inail o dalla Cassa Edile.

IITER AMMINISTRATIVO E TEMPI DI RILASCIO

La documentazione sopra citata al punto 2,potrà essere sostituita da un Documento Unico diRegolarità Contributiva, denominato D.U.R.C.richiesto anche per via telematica e rilasciato dal-la Cassa Edile non appena sarà operativa la con-venzione con i predetti istituti al fine del rilasciodi un documento unico di regolarità contributiva.

Si fa presente che tale convenzione, con vali-dità di tre anni, risulta già sottoscritta a Roma il15 aprile 2004 fra Inps, Inail e le Organizzazionidei lavoratori e dei datori di lavoro maggiormen-

te rappresentative del settore, ed attualmente infase sperimentale di test a livello informatico daparte di alcune province italiane, e nelle quali nonrisulta compresa la provincia di Padova, per an-dare a regime probabilmente dal gennaio 2005.

Ai fini del rilascio di tale documento unico, laCassa Edile raccoglie le informazioni necessariedagli altri Istituti, i quali sono tenuti a fornirle en-tro il termine perentorio di 30 giorni dalla ricezio-ne della richiesta. Trascorso tale termine, in man-canza di informazioni o in mancanza di comunica-zione sulle cause di sospensione, la Cassa Edileemette ugualmente il documento.

Si ricorda che le certificazioni sopra espostenon potranno essere oggetto di autocertificazionein quanto i requisiti di ordine tecnico devono es-sere verificati di volta in volta dagli istituti interes-sati, e comunque l’autocertificazione andrebbe avanificare del tutto la finalità di contrasto del lavo-ro sommerso messo in atto con tale provvedimen-to di legge (vedesi la circolare del Ministero delLavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generaledegli Affari Generali, Risorse Umane e AttivitàIspettiva, in data 14 luglio 2004, n. 848 presentenel sito www.geometri.pd.it alla voce Edilizia).

CCONDIZIONI DI RILASCIO

La posizione di regolarità contributiva dell’im-presa è verificata dalla Cassa Edile ove ha sedel’impresa per l’insieme dei cantieri attivi e deglioperai occupati nel territorio di competenza dellaCassa stessa. La Cassa Edile emette il certificatodi regolarità contributiva a condizione che la veri-fica abbia dato esito positivo e la Cassa medesi-ma abbia verificato a livello nazionale che l’im-presa non sia tra quelle indicate come irregolari.

L’impresa si considera in regola quando haversato i contributi e gli accantonamenti dovuti,compresi quelli relativi all’ultimo mese per il qua-le è scaduto l’obbligo di versamento dell’atto del-la richiesta di certificazione. La stessa deve inol-tre dichiarare nella denuncia alla Cassa Edile, perciascun operaio, un numero di ore lavorate e nonlavorate (specificando le causali di assenza) noninferiore a quello contrattuale.

VVALIDITÀ

La validità del D.U.R.C. sarà richiesta, e riferita adogni singolo cantiere dell’Impresa edile. Pertanto nelcaso di un nuovo cantiere, anche nello stesso Comu-ne, non potrà essere riutilizzata la stessa certificazio-ne di regolarità contributiva, anche se recente, al finedella presentazione all’Amministrazione Comunale.

D.Lgs. 6.10.2004 n. 251:viene introdottoil Documento unicodi regolarità contributiva,rilasciato dalla Cassa Edileper via telematica.

di Silvano SambingeometraResponsabile ServizioSportello Unico per l’Ediliziadel Comunedi Piove di Sacco

La sicurezza nei cantieri edilinegli appalti privati: le novità

19Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

NORMATIVA

NNUOVI ADEMPIMENTI PER L’’ATTIVITÀ EDILIZIA

A far data dal 26.10.2004, termine temporaleintrodotto dal D.Lgs. 251/2004, in caso di omis-sione della presentazione della documentazionenecessaria, oltre alla già prevista denuncia all’Au-torità giudiziaria competente per l’applicazione del-la contravvenzione prevista dall’art. 20 D.Lgs14.08.1996 n. 494 e succ. modifiche ed integra-zioni, l’Amministrazione locale dovrà sospenderel’efficacia del Permesso di Costruire o dellaDenuncia Inizio Attività Edilizia. I lavori potrannocomunque essere iniziati non appena verrà presen-tata la documentazione richiesta (D.U.R.C) e co-munque entro anni 1 dalla data di rilascio delPermesso di Costruire o dalla presentazione dellaDia, per non incorrere alla notifica dell’atto di deca-denza degli atti abilitativi stessi. Trattandosi di unasospensione imputabile ad un comportamento ille-cito del committente e/o responsabile dei lavori, enon certo di “fatti sopravvenuti estranei allavolontà del titolare della proroga”, non potrà esse-re richiesta una proroga dei termini di cui al-l’art.15, comma 2, D.P.R. 380/2001 per dare inizioai lavori e per ultimarli.

LLAVORI IN ECONOMIA DIRETTA // IMPRESA EDILE

L’ipotesi dei lavori in economia diretta realiz-zati da privati, esula dalla applicazione della disci-plina sul rilascio del D.U.R.C., come precisato

dalla Circolare del Ministero del Lavoro già citata,in quanto l’art. 86 comma 10 del D. Lgs n.276/2003, fa esplicito riferimento alle sole impre-se e, nell’ambito di tale nozione, evidentementenon rientrano i soggetti privati che realizzanodirettamente e per proprio conto le opere edili. Siricorda comunque che gli interventi rientranti intale casistica saranno solo quelli di lieve entità.

Invece per le opere di maggiore entità, tra lequali quelle in conglomerato cementizio armato ea struttura metallica, per le quali già l’art. 65D.P.R. 380/2001 (Testo unico dell’Edilizia) indivi-

dua la presenza di un costruttore obbligato dellapresentazione della denuncia allo Sportello Unicoper L’Edilizia, rientreranno necessariamente tra lepratiche edilizie soggette alla presentazione delD.U.R.C.

Dopo il 26 ottobre 2004,l’omissionedella documentazionecomporta la denunciaall’Autorità giudiziariae la sospensionedel permesso di costruire.

Acausa del continuo mutamento del clima delnostro paese, col passare degli anni si épurtroppo fondata la convinzione da parte di

esperti metereologi che saranno sempre più fre-quenti i violenti acquazzoni. Alla luce di questi fat-ti è stato da me sviluppato, progettato testato ecollaudato un sistema innovativo per risolvere inmodo definitivo il problema dovuto ad allagamen-ti conseguenti a violenti acquazzoni.

Attualmente i due tradizionali sistemi di de-flusso presenti su tutte le strade del nostro pae-se sono le caditoie orizzontali e le bocche di lupo.Questi due tipi di caditoie, in presenza di forti pre-cipitazioni si comportano in pratica come unoscarico senza sfiato: oltre ai detriti e foglie chepossono ostruire in modo più o meno grave i fori,l’acqua non defluisce perché le tubazioni sono inpressione a causa dell’aria compressa che non hapossibilità di fuoriuscita perché impedita dallacolonna d’acqua sovrastante. La similitudine équella di un normale lavandino di casa, il cui sca-rico di soprapieno funziona come sfiato dell’aria,senza il quale il lavandino scaricherebbe l’acquamolto lentamente. Questo semplice e quotidianoconcetto è stata la molla che ha fatto scattare l’i-dea di questa invenzione che è stata chiamatasemplicemente caditoia verticale. Vediamo dicapire di cosa si tratta, ma soprattutto perché lacaditoia verticale funziona e in ultima analisi qua-li sono i sui vantaggi rispetto ai normali sistemidi deflusso di acque meteoriche.

Come si può notare dal dise-gno accanto la caditoia verticale écomposta di due parti: una primaparte costituita da un prefabbrica-to in calcestruzzo dotata di foronel retro per il collegamento alloscarico; una seconda parte fronta-le formata da una griglia zincata.Le due parti appena descritte, uni-te assieme andranno a sostituire la

parte di cordonata più vicina al pozzetto di scari-co, nel luogo in cui è presente un problema dideflusso delle acque piovane.

Nella caditoia verticale l’acqua defluisce nellaparte bassa, mentre l’aria esce dalla parte altadello scarico. Un adeguato numero di caditoieverticali in una condotta funzionante permette lafuoriuscita dell’aria e quindi un miglior funziona-mento anche delle caditoie normali; in definitivaun’installazione mista di caditoie verticali e oriz-zontali fanno funzionare regolarmente una condot-ta. Vediamo nelle foto un paio di esempi di cadi-toie verticali già poste in opera e perfettamentefunzionanti nel comune di Martellago in provinciadi Venezia.

II VANTAGGI DELLE CADITOIE VERTICALI

I vantaggi delle caditoie verticali sono cosìriassumibili:A) Minori costi di manutenzione e pulizia in quan-to l’auto spazzatrice stradale è in grado di aspor-tare un grande quantitativo di fogliame e detritisenza intasare, se non parzialmente i fori dellacaditoia verticale, contrariamente a quanto succe-de alle normali caditoie orizzontali ed alle bocchedi lupo.B) Maggior sicurezza: eliminazione totale dei peri-coli per cicli e motocicli causati da asperità edavvallamenti presenti in ogni strada imputabiliunicamente alle tradizionali caditoie orizzontali ebocche di lupo.C) La posa in opera di sole caditoie verticali sustrade di nuova costruzione rende l’infrastrutturanel suo complesso migliore anche dal punto divista estetico.

Dopo quattro anni di verifiche abbiamo richiestoed ottenuto la certificazione ufficiale del brevettodella caditoia verticale, con validità su tutto il ter-ritorio italiano.Per informazioni, e - mail: [email protected]

20 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

TECNOLOGIE

Non più allagamenti da acquazzoniNelle caditoie verticalil’acqua defluiscenella parte bassa,mentre l’aria escedalla parte altadello scarico.

di Mattia Manciningegnere

Su strada di nuova costruzione.

Su strada di vecchia costruzione.

21Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

LLA REALIZZAZIONE DI UN SOTTOTETTO ABITATOLe nnorme - IIl ccontesto - EEsempi pprogettuali aa ccolori

Solai e sottotetti sono progettualmente una del-le più stimolanti tipologie abitative, essendoper essi richiesti interventi su contesti, volu-

mi, spazi diversi da quelli di un appartamento tra-dizionale, anche dal punto di vista degli arredi edell’illuminazione.

Sul mercato immobiliare numerose continuanoad essere le offerte di solai e sottotetti, per i qualiperaltro occorre attentamente valutare le potenzia-lità finali, nonché affrontare difficoltà che insorgo-no sull’interpretazione normativa e in ambito este-

tico e urbanistico. Quest’opera offre ai progettistilinee guida sulle verifiche preliminari, le tipologie,gli aspetti tecnico-costruttivi, lo studio degli spazi.

Arricchita da esempi di realizzazioni, illustraticon dettagli di progetto e immagini, fornisce indi-cazioni mirate sulle fasi esecutive (dalle pratichecomunali alla compilazione della valutazione d’im-patto paesistico, dalla sicurezza in cantiere al fasci-colo dell’opera). Viene, infine, offerto un interes-sante excursus delle norme regionali che attual-mente regolano tali interventi edilizi.

RECENSIONI

GIOVANNA MOTTORA

MAGGIOLI EDITORE

COLLANA: AMBIENTE TERRITORIO

EDILIZIA URBANISTICA

SETTEMBRE 2004

GGUIDA AL NUOVO CCODICE DEI BBENI CCULTURALI E DEL PPAESAGGIO

Dettare regole giuridiche per la gestione delpatrimonio culturale in uno Stato che concen-tra un patrimonio di beni culturali inestimabi-

le, e che vanta ricchezze paesaggistiche di immen-so valore, sia dal punto di vista qualitativo chequantitativo, è compito davvero arduo.

Ciò pone noi italiani nella difficile posizione didover, anche di fronte alla comunità internazionale,predisporre regolamentazioni efficaci per la tutela ela valorizzazione di un patrimonio di beni culturali epaesaggistici immenso per quantità e qualità. Primadell’introduzione del Codice Urbani, il nostro or-dinamento riscontrava mancanza di chiarezza nellaprogettazione giuridica e nell’applicazione deglistrumenti di protezione dei valori culturali legati aibeni, che la nostra Costituzione riconosce e tutela.

I lavori del Codice, iniziati con la commissio-ne avviata dal Ministro Giuliano Urbani nel novem-bre 2002 e terminati nel gennaio 2004, si pro-pongono di essere la risposta del Governo allerichieste di riassetto della materia avanzate dalParlamento. A partire dal 1° maggio 2004, il Co-dice rappresenta l’unica disciplina regolatrice dei

beni culturali e dei beni paesaggistici.Il lavoro offre un percorso di analisi delle

disposizioni del Codice dei beni culturali e del pae-saggio nell’obiettivo di fornire risposte interpreta-tive alle scelte del Legislatore. Seguendo l’artico-lazione del Codice, lo studio si propone di definirei beni culturali oggetto di tutela, i soggetti compe-tenti in materia, con particolare riferimento alMinistero dei Beni e delle Attività Culturali e le con-nesse funzioni.

All’interno di un testo normativo che si pre-senta ampio ed eterogeneo, si sono dunque evi-denziati i punti operativamente più significativiovvero destinati ad avere maggiore incidenza nelsettore dei beni e delle attività culturali. L’analisi èstata affrontata cercando le relazioni con altre nor-mative pubblicistiche vigenti, riportate in appendi-ce, e tenendo conto anche del recente regolamen-to d’organizzazione del Ministero dei Beni e delleAttività Culturali D.P.R. 8 giugno 2004 n. 173. Iltesto è corredato da quadri sinottici e schemi gui-da per agevolare la comprensione delle proceduredi alcuni istituti.

MICHELE CAMPANELLI

HALLEY INFORMATICA EDITORE

PAGINE 216 OTTOBRE 2004

PROGETTAZIONE

NORMATIVA

LAA PPRROOGGEETTTTAAZZIIOONNEE DDEEGGLLII IIMMPPIIAANNTTII DDII SSCCAARRIICCOO PPEERR EEDDIIFFIICCII RREESSIIDDEENNZZIIAALLII

Èuscita a settembre la terza edizione di questaguida corredata da 45 figure di particolari co-struttivi e 51 tabelle. L'opera è una guida pro-

fessionale alla progettazione delle due tipologie diimpianti di scarico presenti negli edifici residenzia-li, per acque reflue e per acque meteoriche.

I contenuti mirano a fornire un metodo di pro-gettazione e una guida tecnico-normativa sia a chisi avvicina alle problematiche delle reti di scarico,sia a chi è già pratico di progettazione di tali tipo-logie impiantistiche. In particolare, questa terzaedizione vede l'implementazione di nuovi metodi diprogettazione, calcolo, installazione, collaudo,manutenzione ed esercizio introdotti dalle normeUNI 12056-2 "Sistemi di scarico funzionanti a gra-vità all'interno degli edifici".

Seguendo la scomposizione presente nellecostruzioni, il libro è diviso in due sezioni: la primasi occupa del dimensionamento della rete di scari-co e di ventilazione, dei materiali, dell'esecuzione edel collaudo degli impianti, la seconda tratta deldimensionamento dell'impianto di scarico delleacque meteoriche, della sua integrazione e deisemilavorati utilizzati durante la fase di esecuzione.

MATTEO FIORIE FULVIO RE CECCONI

MAGGIOLI EDITORE

COLLANA: EDILIZIA

E URBANISTICA

SETTEMBRE 2004

IMPIANTI

Indichiamo iin qquesta ppagina aalcune ppubblica-zioni uutili aai ggeometri nnell’esercizio ddella ppro-fessione. ““Pitagora” aaccoglie vvolentieri sse-gnalazioni pprovenienti dda pprofessionisti ee ttec-nici ddella mmateria. ÈÈ gradita aanche ll’immaginedella ccopertina.E-mmail: [email protected].

Simoni MManuela0499775570 - [email protected] 1996. Ho lavorato presso uno studiotecnico; ho conseguito l’abilitazione professio-nale; impiegata tecnica presso un’impresa edile.Collaborazione oo aassunzione ppresso uuno sstu-dio ddi pprogettazione.

Maria RRita CCavallettovia G. Verdi 2, Arzergrande (Pd)[email protected] 62/100, 2001. Praticantato presso unostudio tecnico e topografico; conseguita abilita-zione alla libera professione.

Simone PPomettovia Bole 8, Agna (Pd) - [email protected] 1996, 36/60. Formazione professiona-le, indirizzo di Progettista cad edile. Stage pres-so una ditta di progettazione. Lavoro presso

l’ufficio tecnico di una ditta di arredamenti.Collaborazione ppart-ttime oo ffull ttime.Alberto BBellato3471354147 - [email protected] 1996. Esperienza acquisita presso studidi progettazione e imprese edili con corsi di qua-lifica in sicurezza (494/528) e direzioni lavori.Collaborazioni ppart-ttime.

Alessandra BBerto3393312414 - [email protected] 1992, 42/60. Lavoro dal 1998 pressostudio tecnico: progettazione pratica edilizia,mansioni di segreteria. Buona conoscenza PC.

Daniele VVenturinivia Guizza 7, Terrassa Padovana (Pd)3339907793 - [email protected] 2000, 64/100. Brevi esperienze in can-tiere, e con studi tecnici di ingegneri. Diploma

di consulente tecnico ambientale.Cerco llavoro ppreferibilmente aa ttempo ppieno.

Roberto VValenti3387474749 - [email protected] 1991, 42/60. Attualmente disegnatoreCAD settori. Ho lavorato nell’ufficio tecnico pro-gettazione del freddo industriale e come tecni-co di impresa edile.Assunzione aa ttempo iindeterminato.

Fabio NNalessovia Caltana 44, Villanova di Camposampiero(Pd) 0499220747 - [email protected] 2001, 69/100. Corso di 800 ore“Geometri esperti CAD e Costruzioni Civili” ebiennio di praticantato presso studio tecnico.Assunzione oo ccollaborazione ppresso sstudi ddiprogettazione ee/o ccatasto.

22 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

WWW.GEOMETRI.PD.IT / LA BACHECA DI DICEMBRE

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OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVOROSystemativa sspavia dell’elettricità 3/d, Marghera Venezia0415096700 - fax 0415096720www.systematica.net - [email protected]

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della contabilità di cantiere.

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23Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

WWW.GEOMETRI.PD.IT

Il sito www.geometri.pd.it incontra sempre mag-giori consensi e si porta dalle 3.618 visite digennaio 2004, alle 5.128 di novembre 2004,

con un incremento del 42 per cento. Il traffico nelsito continua a crescere nel tempo e ha raggiuntovalori molto importanti.

Considerando che non sitratta di un’azienda che operainvestimenti pubblicitari per lapromozione, questi dati espri-mono due considerazioni im-portanti: che la qualità del-l’informazione è gradita e cheil sito si autopromuove attra-verso gli utenti con il passa-parola. Un altro dato impor-tante riguarda il numero medio di pagine viste pervisita; prendendo a riferimento il mese di novem-bre che è l’ultimo mese completato, il rapporto nu-mero di pagine per visita è 8,7. Questo dato indi-ca come l’organizzazione del sito sia incentivante

per gli utenti a cercare informazioni all’interno.La redazione del sito si occupa giornalistica-

mente degli aggiornamenti settimanali; da alcunimesi si sta approntando un sistema più omogeneoper le pagine in rete in modo da agevolare una let-

tura più semplice e veloce deicontenuti. In home page sonosegnalate solo le ultime novitàe si rimanda ai menu lateraliper gli approfondimenti e gliarchivi. Per quanto riguarda ifile più gettonati negli ultimimesi si segnalano: condono e-dilizio,·sicurezza cantieri, de-creto 269 del 30 settembre2003, DPR 380/2001.

È bene ricordare che la rete internet garantisceuna visibilità esterna che nessun altro mezzo di co-municazione è in grado di offrire; quindi la buonaqualità del sito e la sua affidabilità sono un buonbiglietto da visita per il Collegio di Padova.

Informazionisempre aggiornatee facilità di navigazionesono i motividel forte aumentodi accessiallo sportello virtuale.

Aumentano i visitatoridel sito internet del Collegio

Il particolare che si nota immediatamente dalle due colonne gialle riguarda il numero di visite medio al giorno e il totale mensile.

ANNAALLIISSII DDEELLLLEE SSTTAATTIISSTTIICCHHEE DDII VVIISSIITTAA DDEELL SSIITTOO DDEELL COOLLLLEEGGIIOO DEI GGEOMETRI DELL''ANNO 22000044

Anno2004

Dicembre 10185 4526 1364 166 2165 510696 1827 15012 49789 112035

Novembre 10334 4321 1477 170 4514 1566850 5128 44313 129638 310039

Ottobre 9324 3988 1273 136 5309 1410743 4239 39484 123633 289046

Settembre 10515 4467 1580 163 4641 1805847 4890 47402 134039 315464

Agosto 4082 1813 117 80 3200 1070453 2500 3652 56223 126553

Luglio 6217 3143 179 118 5322 1374364 3680 5579 97456 192752

Giugno 5738 2610 176 120 5225 1128924 3610 5308 78317 172159

Maggio 7140 3013 198 126 5510 1325803 3912 6142 93414 221352

Aprile 6673 3081 200 124 5401 1400098 3725 6009 92446 200215

Marzo 7647 3248 206 135 6181 1885565 4203 6393 100712 237068

Febbraio 6971 2986 211 117 5630 1452189 3398 6128 86598 202168

Gennaio 7240 2819 203 116 5994 1657064 3618 6308 87389 224463

Totali 16588596 44730 191730 1129654 2603314

Media ggiornaliera

Contatti File Pagine Visite

Totale mmensile

ContattiVisite Pagine FileSiti KBytes

Anno2004

Dicembre 10185 4526 1364 166 2165 510696 1827 15012 49789 112035

Novembre 10334 4321 1477 170 4514 1566850 5128 44313 129638 310039

Media ggiornaliera

Contatti File Pagine Visite

Totale mmensile

ContattiVisite Pagine FileSiti KBytes

24 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

INFORMAZIONI

Soprintendenze veneziane: nuove sedi e indirizziDal primo settembre 2004 le sedi delle

Soprintendenze veneziane hanno cambiatoindirizzo. Gli uffici non si trovano più in piaz-za San Marco 63, ma nei pressi della sta-

zione ferroviaria nel sestiere di Santa Croce.Diamo qui alcune indicazioni utili a rag-

giungere gli uffici, e gli orari di ricevimentodei responsabili.

Palazzo Soranzo Cappello - Fondamenta Rio Marin - Santa Croce 770 - 30135 VeneziaCentralino 041 2574011, telefax 041 2750288Ufficio Relazioni con il Pubblico: signora Cinzia Rugger, tel. 041 2574055Direttore: arch: Guglielmo MontiFunzionari responsabili per la Provincia di Padova (ricevimento pubblico: martedì):arch. Edi Pezzetta, arch. Elisabetta Norbiato, arch. Rita Berton, arch. Anna de Luca.Ufficio Vincoli: dott.ssa Francesca Castellani.

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PER IL PAESAGGIO DEL VENETO ORIENTALE

Palazzo Cappello - Fondamenta Rio Marin - Santa Croce 770 - 30135 VeneziaCentralino 041 2728811, telefax 041 721696Ufficio Relazioni con il Pubblico: signora Linda Ruggio, tel. 041 2728823Direttore: dott.ssa Anna Maria SpiazziFunzionari responsabili per la Provincia di Padova (ricevimento pubblico: martedì):dott. Fabrizio Magani, dott.ssa Anna Maria Spiazzi (per la città di Padova).

SOPRINTENDENZA PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO ED ETNOANTROPOLOGICO DEL VENETO

Ex Palazzo Reale - piazza San Marco, 63 - 30124 VeneziaCentralino 041 5220814, telefax 041 5227597Dirigente arch. Pasquale MalaraIl Ministero per i beni e le attività culturali ha recentemente costituito un nuovo dicasterocompetente nel coordinamento delle Soprintendenze Territoriali, nei rapporti tra il Ministeroe la Regione, gli enti locali e tra le altre istituzioni presenti nella Regione Veneto.

DIREZIONE REGIONALE PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PAESAGGISTICI

Pianta di Venezia. Sestriere diSanta Croce, segnalato dallafreccia Palazzo Soranzo Cappellonuova sede della soprintendenza

25Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

INFORMAZIONI

La Camera dei deputati ha approvato definitiva-mente, il 24 novembre scorso, il disegno di leggecontenete la delega al Governo per il riordino dellalegislazione in materia ambientale, nonché misure didiretta applicazione. In base alla legge. Il governo èdelegato ad adottare entro diciotto mesi dalla datadi entrata in vigore della medesima, uno o più de-creti legislativi tesi a riordinare le seguenti materie:a) gestione dei rifiuti e bonifica dei siti contaminati;b) tutela delle acque dall’inquinamento e gestionedelle risorse idriche;

c) difesa del suolo e lotta alla desertificazione;d) gestione delle aree protette, conservazione e uti-lizzo sostenibile degli esemplari di specie protette diflora e di fauna;e) tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente;f) procedure per la valutazione di impatto ambienta-le (VIA), per la valutazione ambientale strategica(VAS) e per l’autorizzazione ambientale integrata(IPPC);g) tutela dell’aria e riduzione delle emissioni inatmosfera.

Ambiente: approvata la legge delega

Con deliberazione del Consiglio comunale n. 128dell’8 novembre 2004 è stato adottato il nuovo rego-

lamento edilizio come variante parziale al Prg. Il testopotrebbe subire modifiche in sede di approvazione.

Nuovo regolamento edilizio del Comune di Padova

Se il terreno è edificabile bisogna pagare l’Ici.Lo stabilisce una recente sentenza della Corte diCassazione (del 16 novembre 2004 n. 21644): l’im-posta è dovuta solo se il terreno, oltre ad essereedificabile per il Piano regolatore vigente, lo è anchein virtù di uno strumento attuativo specifico. In par-ticolare, quindi, la sentenza stabilisce che l’imposi-

zione dell’Ici è legittima quando l’edificabilità è “difatto”. Per determinare invece il valore di un suoloquando esso è edificabile, secondo la Suprema Cor-te, si deve tener conto della sua edificabilità anchesolo quando il terreno sia stato inserito nel pianoregolatore generale, senza che sia necessaria lapresenza di strumenti attuativi.

L’Ici si paga se l’area è edificabile “di fatto”

Il 12 novembre 2004 è stato convertito inlegge, con modificazioni, il decreto-legge 13 set-tembre 2004, n. 240, recante misure per favori-re l’accesso alla locazione da parte di conduttoriin condizioni di disagio abitativo conseguente aprovvedimenti esecutivi di rilascio, nonché inte-grazioni alla legge 9 dicembre 1998, n. 431. Inparticolare la legge viene incontro a tutti quei cit-

tadini e sono circa 26.000 che si trovano in con-dizioni economiche di disagio che hanno nel pro-prio nucleo familiare ultrasessantacinquenni oportatori di handicap gravi, che non dispongonodi altra abitazione o di redditi sufficienti ad acce-dere alla locazione di un nuovo immobile, e chesono beneficiari della sospensione della procedu-ra esecutiva di rilascio dell’immobile.

Convertito con modificazioni il decreto sugli sfratti

L’ordinanza n. 3379 (G.U.16 novembre 2004)del Presidente Consiglio dei Ministri dispone unaproroga di altri sei mesi (art. 6) per la entrata invigore della nuova normativa antisismica previstadalle ordinanze 3274/2003 e seguenti.

Il provvedimento contiene norme di protezio-ne civile riguardanti varie regioni d’Italia ma non

contiene alcuna modifica alla normativa antisi-smica precedente, quindi all’ordinanza 3274 eseguenti, in relazione ai calcoli strutturali o altro.Le eventuali modifiche alla normativa verrannorese ufficiali fra qualche tempo, quando sarannodefinitivamente approvate e pubblicate sullaGazzetta ufficiale.

Proroga per la normativa antisismica

Riduzione costo abbonamento GeoWebDal primo gennaio 2005 Geoweb S.p.A,

Società con partecipazione di maggioranza delConsiglio Nazionale Geometri, ha ridotto il canoneannuale di abbonamento passando dagli attuali €280,00 + Iva a € 240,00 + Iva per la linea con-trattuale a “Canone”.

Inoltre, sempre per tale linea, le visure cata-

stali avranno lo stesso costo di quelle effettuatepresso lo sportello dell'Agenzia del Territorio, sen-za nessun onere aggiuntivo; si pagheranno quindisolo i diritti erariali e non verranno più richiesti €0,26 + Iva a pagina logica. Il costo degli altri ser-vizi resterà invariato.

Maggiori informazioni al sito www.geoweb.it

SSPPOORRTTEELLLLOO IINNFFOORRMMAAZZIIOONNIICCAASSSSAA PPRREEVVIIDDEENNZZAA

DDaall 1100 ggeennnnaaiioo 22000055lloo ssppoorrtteelllloo iinnffoorrmmaazziioonniiCCaassssaa PPrreevviiddeennzzaaèè aappeerrttoo nneeii ggiioorrnniiddii lluunneeddìì ee mmeerrccoolleeddìì,,ddaallllee oorree 1100 aallllee 1122,,3300,,pprreevviioo aappppuunnttaammeennttoo..NNeeggllii sstteessssii ggiioorrnniièè ppoossssiibbiillee tteelleeffoonnaarreeddaallllee oorree 99 aallllee 1100ee ddaallllee oorree 1155 aallllee 1166..

26 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

INFORMAZIONI

Testo unico per la sicurezza negli ambienti di lavoro La normativa sulla sicurezza nei cantieri di cui al

decreto 494/1996 ha delle novità in arrivo. Secondoil testo unico sulla sicurezza approvato in via preli-minare dal Consiglio dei Ministri il 18 novembre2004, gli standard di sicurezza, di cui al decretosopra citato, allegato IV, si applicheranno non piùautomaticamente, ma ogniqualvolta il datore di lavo-ro abbia deliberato che sia necessario adottarli, inbase alle caratteristiche del cantiere o dell’attività inessere, o alla presenza di un rischio. Il provvedi-mento inoltre riorganizza completamente tutta lanormativa in tema di sicurezza accorpando in ununico testo la normativa emanata dagli anni cin-quanta ad oggi. In particolare il nuovo testo unico

trasferisce al datore di lavoro il compito di valutarecome e quando adottare le misure anti infortunifacendo ricorso anche alle norme volontarie comequelle elaborate da Cen, Iso, Uni, Cei ecc. laddovele ritenga più idonee. Il provvedimento dovrà acqui-sire il parere delle competenti commissioni parla-mentari e della Conferenza Stato-Regioni, per poiricevere il via libera definitivo da parte del Governo.

2005, l’anno dell’adeguamento alla privacyIl 2005 sarà l'anno dell'adozione delle misure

minime di sicurezza e la redazione del documentoprogrammatico in materia di privacy. La primadata del 31 dicembre 2004 è stata infatti proro-gata con emanazione del Decreto Legge 9 novem-bre 2004, n. 266 recante la proroga o differimen-to di termini previsti da disposizioni legislative(Gazzetta Ufficiale del 10 novembre 2004, n.264). All'articolo 6 del decreto legge si parlaanche di privacy, e nello specifico il legislatoredispone i nuovi termini circa le scadenze per l'a-dozione delle misure minime di sicurezza - non più

da attuarsi entro il 31 marzo 2005 bensì entro il30 settembre 2005 - e per la redazione del docu-mento programmatico di sicurezza - non più dapredisporre entro il 31 dicembre 2004 bensì entroil 30 giugno 2005. Non dimentichiamo che ilCodice in materia di protezione dei dati personaliè in vigore dal primo gennaio e con lo stesso losono tutte le norme tra cui quelle inerenti l'ado-zione delle informative orali o scritte, la redazionedi nomine ad incaricati e responsabili, la forma-zione degli incaricati e soprattutto in materia diregolamentazione dei diritti degli interessati.

I ggeommetri ee ii ttecnniciche oopperannonnel tterritorio ppossonnoinnviare aalla rredazionne ddi“Pitagora” aarticoli,mmateriale ffotografico oografico,pper ll’evenntualeppubblicazionne. I lloro cconntributisonno aassai ggraditi.Sarà nnostra ccuraconntattarli pperl’accettazionne e/o lla mmodifica del mmateriale.E-mmail:[email protected]

Varianti al Piano Regolatore Generale

La documentazione relativa può essere visionatapresso l’Ufficio Urbanistica della Provincia diPadova, sito in Piazza Virgilio Bardella, 2, Padova,e presso i Comuni interessati. Chiunque può pre-

sentare osservazioni entro un termine (20 o 30 gg.successivi all’ultimo giorno di deposito) da verifica-re per singolo Comune. Informazioni dettagliate:http://www.provincia.padova.it/prg/

Comune periodo di pubblicazioneBAGNOLI DI SOPRA dal 22 novembre 2004 al 22 dicembre 2004BATTAGLIA TERME dal 06 dicembre 2004 al 05 gennaio 2005BATTAGLIA TERME dal 06 dicembre 2004 al 05 gennaio 2005CITTADELLA dal 29 novembre 2004 al 29 dicembre 2004CITTADELLA dal 09 dicembre 2004 al 08 gennaio 2005CITTADELLA dal 09 dicembre 2004 al 08 gennaio 2005CITTADELLA dal 09 dicembre 2004 al 08 gennaio 2005CONSELVE dal 02 dicembre 2004 al 01 gennaio 2005GALLIERA VENETA dal 09 dicembre 2004 al 19 dicembre 2004GRANTORTO dal 23 novembre 2004 al 23 dicembre 2004GRANTORTO dal 02 dicembre 2004 al 01 gennaio 2005NOVENTA PADOVANA dal 13 dicembre 2004 al 23 dicembre 2004NOVENTA PADOVANA dal 13 dicembre 2004 al 12 gennaio 2005POLVERARA dal 09 dicembre 2004 al 08 gennaio 2005POLVERARA dal 13 dicembre 2004 al 23 dicembre 2004 POLVERARA dal 13 dicembre 2004 al 22 dicembre 2004SAN GIORGIO IN BOSCO dal 23 novembre 2004 al 23 dicembre 2004 VESCOVANA dal 29 novembre 2004 al 29 dicembre 2004VESCOVANA dal 29 novembre 2004 al 29 dicembre 2004

27Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padovagennaio 2005

WWW.CASSAGEOMETRI.IT.

Èstato presentato durante la riunione dei delegatidella Cassa dei geometri, lo scorso 23 novem-bre, il nuovo sito Internet www.cassageome-

tri.it. Un sito rinnovato nella veste grafica, che lorende più immediato ed intuitivo nell’utilizzo masoprattutto una implementazione tecnica con servizimolto utili che prevedono l’interazione dinamica tral’iscritto e la Cassa. Oltre a quanto già presente nelsito “vecchio”, sono state aggiunte delle nuove fun-zionalità molto utili quali un potente motore di ricer-ca, che con modalità diverse permette di ricercarein tutto il sito le varie corrispondenze, ed un poten-ziamento del servizio di consultazione delle doman-de più frequenti con le relative Faq suddivise perargomenti. Per la consultazione delle varie paginesono previsti quattro tipi di utenze: gli interni, chesono quelli che gestiscono ed aggiornano il siste-ma; gli esterni iscritti, ovvero i geometri che conla propria password accedono ai servizi riservatipersonalizzati; gli utenti esterni autoregistrati, noniscritti alla cassa ma che vengono memorizzati perfuturi contatti in quanto potenzialmente interessatialla stessa ed infine i visitatori occasionali.

L’utente iscritto che accederà al sito nell’areadedicata avrà la possibilità di consultare e verifi-care la propria posizione contributiva come nelpassato ma in più potrà accedere al servizio di Faqad accesso automatico (formulando una domandail sistema provvederà automaticamente a ricono-scere quale può essere la risposta adeguata) oaccesso semiautomatico dove la domanda vieneinoltrata al responsabile dell’area a cui la stessaviene posta, con analoghe modalità del “call cen-ter”. L’iscritto avrà la possibilità di modificare di-rettamente la propria e-mail, effettuare i pagamen-ti e la compilazione di mod. 17 direttamente daWeb ed è in previsione la possibilità di effettuareuna auto-generazione dei Mav per i nuovi iscritti, inmodo da evitare lo sgradevole impatto di trovarsiil pagamento accavallato di due anni al secondoanno di attività. Utilissima la mappa del sito, chepermette di visualizzare la struttura delle variearee, accedendo direttamente a quella interessata“cliccando” sul nome.

Tra i nuovi servizi troviamo l’agenda, dove èpossibile controllare la data delle scadenze diadempimenti che ci riguardano. Non solo, è statoanche creato un sistema di invio automatico di e-mail che prevede l’invio a tutti gli iscritti comuni-cazioni riguardanti la prossimità di dette scadenzeo di altre particolari personalizzate a chi, per e-sempio, non avendo ancora presentato il mod. 17entro i termini, è prossimo alla data ultima entro laquale la comunicazione viene considerata tardiva esuperata la quale viene considerata omessa (cam-biano di parecchio le sanzioni!!!).

Le e-mail stanno sempre maggiormente pren-dendo piede come sistema di comunicazione. LaCassa invierà anche delle "Newsletter" inerenti arti-coli e argomenti riguardanti la categoria e la pre-videnza, risposte individuali e notifiche di variogenere. Ad oggi su 92.000 iscritti alla CassaItaliana Geometri (tra iscritti e pensionati) solo22.000 usufruiscono del sistema. È vivamenteconsigliato di iscriversi, per sfruttare al meglio lecaratteristiche di questo potente sito dinamico edinterattivo.

Tra le complete e molteplici operazioni che pos-sono essere svolte, c’è da sperare che nelle in-tegrazioni future si possa mettere in linea la possi-bilità di far eseguire una simulazione del calcolo delriscatto per coloro che volessero ricongiungere annidi contributi in altre casse, analogamente alle moda-lità già in linea per riscattare il periodo degli iscrittidi solidarietà o del tirocinio. Sappiamo infatti chel’unico modo per sapere il costo della ricongiun-zione è quello di fare la richiesta che, però, una vol-ta fatta ed avuto l’esito, pone di fronte la scelta diaderirvi o meno senza possibilità di replica.

Ciò che rende ancor più giustamente compia-ciuti è il fatto che l’evoluzione del sito, nato nel1998 come semplice archivio statico di consultazio-ne norme e poi integrato successivamente con ser-vizi sempre più complessi, è concepito e realizzatocompletamente dal personale informatico della Cas-sa diretto dal dr. Luciani, con i con-seguenti risparmi per non doverricorrere ad informatici esterni.

Completamenterinnovato, il sito webwww.cassageometri.itfunzionacome una banca datisempre prontaa ogni interrogazione.

di Giovanni Rizzogeometra del Collegio di Veneziadelegato Cassa Geometri

Un sito veramente interattivocollega i geometri con la Cassa

UN RRINGRAZIAMENTORingrazio il presidente, il segretario, il tesoriere e il consiglio tutto per

il riconoscimento che mi è stato dato nel mese di luglio in occasionedell’assemblea generale per il 58 anni della professione. Sono tanti, sonotroppi, però è difficile staccarsi dal lavoro, soprattutto quando piace e ci hadato tante soddisfazioni morali e di prestigio. Negli anni ‘40 e ‘50 l’operadel geometra era molto prestigiosa al pari di quella dell’avvocato e delnotaio. Il geometra era un tuttofare, doveva consigliare e sapere un po’ di

tutto nel settore dell’edilizia e della topografia: divisioni familiari,confinamenti, misurazione terreni, consigli legali... Un giudice del tribunaledi Padova lo ha confermato facendo pubblici elogi alla nostra professione.Ora i tempi sono cambiati e anche il geometra deve specializzarsi, ma lasua figura continua ad essere importante nell’insieme delle professioni.

Auguro a tutti i geometri liberi professionisti una carriera prestigiosa ericca di soddisfazioni come lo è stata la mia.

geometra G. BBonato, del Collegio di Padova

28 gennaio 2005Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

L’ALBO PROFESSIONALE / VARIAZIONISEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 44.08.2004

IscrizioniBonetto Andrea 4126 CamposampieroCarlotto Alessandro 4127 PadovaFriso Nicola 4128 PadovaNicoletta Manuele 4129 CittadellaTrovò Valerio 4130 Conselve

DimissioniMagarotto Piero 3546 Curtarolo

DecessiMontato Gianfranco 2389 Este

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 22.09.2004

IscrizioniMason Alessandro 4131 Padova

ReiscrizioneVarotto Alfio 4132 Abano Terme

DimissioniCarli Luigi 668 San Pietro in Gu’

Miglioranza Orazio 310 Bovolenta

Decessi

Tosetto Luciano 1995 Padova

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 116.09.2004

Dimissioni

Battistello Roberto 3254 Bologna

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 330.09.2004

Iscrizioni

Casarin Matteo 4133 Camposampiero

Cusinato Martina 4134 Cittadella

Pizzocaro Nicola 4135 Padova

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDELL’11.11.2004

Dimissioni

Bonifazi Luciano 985 Cadoneghe

Dalla Valle Giuseppe 518 Padova

Rizzo Mauro 3371 Galzignano Terme

Zaccaria Gervasio 3758 Gazzo Padovano

L’ALBO PROFESSIONALE / PRATICANTISEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 44.08.2004

Boscaro David 2981 CittadellaBrasola Alessandro 2982 EsteFaggin Matteo 2983 PadovaGuerra Andrea 2984 Sant’UrbanoSchiavon Dennis 2985 Ospedaletto EuganeoTurlon Moreno 2986 Montegrotto Terme

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 22.09.2004

Merlin Francesco 2987 Pozzonovo

Simioni Dario 2988 Cittadella

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 116.09.2004

Gazzea Pierluigi 2989 Teolo

Meneghin Silvia 2990 Codevigo

Pellizzaro Manuel 2991 Urbana

Scalco Katia 2992 Fontaniva

Tognin Alberto 2993 Sant’Elena

Zanellato Michele 2994 Mestrino

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 330.09.2004

Gallocchio Alessandro 2995 Rubano

Gelmini Gionni 2996 Cartura

Giuliani Andrea 2997 Montegrotto Terme

Vittadello Ivan 2998 Campodarsego

Zambon Matteo 2999 Monselice

Zorzi Stefano 3000 Loreggia

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDELL’11.11.2004

Bordin Corrado 3001 Cervarese Santa Croce

Bianco Damiano 3002 Monselice

Borgato Walter 3003 Padova

Biolo Valerio 3004 Piove di Sacco

Calderaro Davide 3005 Cittadella

Calzolari Maurizio 3006 Stanghella

Cecchinato Denis 3007 Albignasego

Dalla Valle Alessia 3008 Este

Dianin Emanuele 3009 Teolo

Favaro Daniele 3010 Padova

Favaro Enrico 3011 San Pietro Viminario

Magagna Marco 3012 Este

Scalcino Giovanni 3013 Padova

Sgarbossa Luca 3014 Cittadella

Targa Alyson 3015 Sant’Urbano

Testa Chiara 3016 Vigonza

Trevisan Andrea 3017 Rovolon