Pillole n. 36
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L’esposizione troppo prolungata eintensa al sole accelera l'invec-chiamento della pelle e aumenta il
rischio di cancro cutaneo. La protezionesolare sfrutta la forza della natura a difesadella pelle.
I rischi dell’esposizione solare
L'esposizione alla luce solare è un feno-meno vitale. Il sole è il grande sincroniz-zatore di tutti i ritmi biologici, favorisce laproduzione e l'attivazione della vitaminaD, necessaria per fissare il calcio nelleossa, migliora il tono energetico generale,riduce la depressione, facilita la produzio-ne delle endorfine che controllano il dolo-re e assicurano il benessere. Tuttavia l'esposizione prolungata e ripetu-ta può comportare numerosi rischi. Lapelle non dimentica i danni conseguentiad una prolungata o ripetuta esposizionealle aggressioni esterne. Essi vengono
registrati a livello del patrimonio geneticodelle cellule e mantenuti nel tempo. L'esposizione troppo prolungata e intensaal sole accelera il processo di invecchia-mento della pelle ed aumenta in manieraconsiderevole il rischio di cancro dellapelle. Tale effetto è legato all'azione deiraggi ultravioletti che provocano la for-mazione dell'ossigeno “singoletto”, unaforma di radicale libero responsabile dimutazioni a livello del patrimonio geneti-co cellulare. È sufficiente una smodataesposizione al sole per un periodo di 12giorni perché si riduca nella pelle e nelplasma il contenuto di beta-carotene,uno dei micronutrienti di protezione neiconfronti dell'ossigeno singoletto (O2+),che è uno dei radicali liberi più aggressivie dannosi. Si forma principalmente inseguito all'esposizione prolungata ai raggiultravioletti. Negli ultimi anni si assiste ad un incremen-to di affezioni cutanee a causa dell'au-
Bastano 12 giorni di smodata esposizione al sole
per ridurre i livelli di beta-carotene nella pelle e nel plasma.
Il fattore di protezione sulle confezioni di prodotti solari deve
essere idealmente “ridotto” del 30%. Perché frutta e verdura sono indispensabili.
Abbronzarsi bene e in sicurezza garantisce salute negli anni.
Scopriamo cos’è l’aggressivo “ossigeno singoletto”
Sole
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di Bruno Brigo (*)
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mentata esposizione solare estiva, della ridu-zione dello strato di ozono nell'atmosfera edell'attività fotosensibilizzante di alcune sostan-ze (cosmetici, profumi, antibiotici, ormoni). Va sottolineato come l'irraggiamento o potereriflessivo delle superfici esposte al sole possaessere estremamente variabile. Così se un prato riflette lo 0,5-3 % delle radia-zioni, la sabbia e il mare riflettono il 20 %, men-tre la neve il 60-80 %. È bene ricordare, inoltre,che il sudore diluisce la concentrazione dei fil-tri solari rendendo necessaria la ripetizionedelle applicazioni della protezione solare.
I fototipi
In base al comportamento della pelle inoccasione dell'esposizione al sole è stato pos-sibile identificare 4 fototipi. Il rischio di scottatu-re si può valutare osservando il colore deicapelli e degli occhi. La pelle risulta più vulnerabile passando daicapelli neri e dagli occhi scuri, ai capelli bion-di e agli occhi azzurri (vedi tabella nella pagi-
na successiva).
Per una corretta fotoesposizione
È consigliabile cominciare ad assumere alme-no 30 giorni prima complementi nutrizionaliche favoriscano l'abbronzatura, come beta-carotene, olio di borragine, olio di enoteca,vitamina E. Durante l'esposizione al sole va evitata l'assun-zione di sostanze o farmaci fotosensibilizzanti(cortisonici, diuretici, sulfamidici, tetracicline,sedativi). Va inoltre evitato l'uso di profumicontenenti sostanze fotosensibilizzanti (essenzedi lavanda, cedro, limone, bergamotto,acqua di Colonia ...) o l'assunzione di alcunepiante medicinali (Iperico, Angelica). Dal momento che durante una prolungataesposizione alla luce solare, in spiaggia o inalta montagna, il corpo perde quantità rile-vanti di acqua, nel corso dell'esposizione sola-re risulta necessaria un'integrazione d'acqua,preferibilmente sotto forma di frutta fresca e diverdure crude. Questi alimenti sono ricchi diliquidi e di sali minerali. Essi presentano inoltrein abbondanza la vitamina A, C, E ed il sele-nio. Questi micronutrienti sono dotati di note-
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voli proprietà antiossidanti, anti-mutagene e protettive dell'inte-grità della pelle nei confronti deidanni da raggi infrarossi ed ultra-violetti.L'uso di filtri solari, creme, latte e
oli è un mezzo di protezione vali-do in quanto riduce la quantitàdi radiazioni ultraviolette chepenetrano nella pelle. La prote-zione locale va rinnovata rego-larmente prima dell'esposizionesolare. I bambini sono particolar-mente sensibili alla luce solare,vanno quindi protetti più degliadulti. Tutti i prodotti contenentifiltri solari indicano il fattore diprotezione. È bene, tuttavia,ricordare che il fattore indicatosulla confezione deve essereridotto del 30% perché la quanti-tà testata in laboratorio è netta-mente superiore a quella real-mente utilizzata durante l'esposizione al sole.Pertanto un fattore di protezione solare 10equivale ad una protezione 7. I filtri solari, scel-ti in base alle caratteristiche del proprio fototi-po, vanno applicati mezz’ora prima dell'espo-sizione. Per essere efficace la fotoprotezionedeve essere applicata ogni volta che ci siespone al sole, deve contenere sostanzeipoallergeniche capaci di garantire uno scher-mo fisico.Va evitata comunque l'esposizione solarenelle ore centrali della giornata, dalle ore 11alle 15, quando massima è la concentrazionedi ultravioletti. L'esposizione a fonti artificiali diraggi ultravioletti (lampade, lettini) accelera ilprocesso di invecchiamento cutaneo e rap-presenta un elemento di rischio. L'esposizione solare intensa e saltuaria con eri-tema ed ustioni sono indicative di comporta-mento a rischio per l'insorgenza di melanoma.La diminuzione di esposizione al sole riduce ilrischio di invecchiamento cutaneo e di tumori
della pelle. In generale si consiglia di applica-re un fattore di protezione pari ad almeno 15SFP, anche se è preferibile ricorrere ad unaprotezione 50 SFP. È interessante rilevarecome siano disponibili in commercio preparatiin emulsione spray che stimolano i meccanismifisiologici dell'abbronzatura, difendendo lapelle dall'invecchiamento provocato dai raggiultravioletti e infrarossi solari. I costituenti princi-pali comprendono, in particolare, l'aloe per lasua attività idratante e lenitiva; precursoridella tirosina che favoriscono l'abbronzatura;probiotici in grado di impedire alla radiazionesolare di rilasciare radicali liberi; miscele com-plesse di sostanze organiche naturalmente ric-che di vitamina E e beta-carotene, come nelsedimento naturale del Brenta; cellule stami-nali di Stella alpina per la loro attività protetti-va sul collagene della pelle.
(*) Bruno Brigo, medico, specializzazione inMedicina Interna e Riabilitazione, autore dinumerosi testi di Medicina integrata.
I 4 FOTOTIPI
Tipo I
- 2 % della popolazione del Centro-Europa.
- Capelli chiari, biondi o rossi, occhi azzurri, lentiggini.
- Estrema sensibilità al sole. Si scotta sempre, non si
abbronza mai.
Tipo II
- 12 % della popolazione del Centro-Europa.
- Capelli biondi.
- Marcata sensibilità al sole. Generalmente si scotta, si
abbronza con difficoltà.
Tipo III
- 70 % della popolazione del Centro-Europa.
- Capelli generalmente castani.
- Media sensibilità al sole. Qualche volta si scotta, si
abbronza normalmente.
Tipo IV
- 8 % della popolazione del Centro-Europa.
- Capelli bruni, occhi scuri, pelle olivastra.
- Non si scotta quasi mai, si abbronza con facilità.
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