Piceno33 Novembre 2015

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    Piceno 33 Novembre 2015|5Febbraio Piceno 33|5

    Il tempo che sfugge. Il tempo che

    prima o poi ci riprende. Il tempoche manca. Il tempo che avanza.Il tempo che ritorna. Il tempo so-

    gnato. Il tempo donato. tutto ci cheabbiamo. Una manciata di tempo, fattadi anni, giorni, ore. tutto quello checi serve, in fondo. Considerato per di-fetto, quello che resta. Ma anchequanto di buono pu ancora venire. la stagione ribelle, listante di liber-t. materia di una vita intera, misuradi successi e fallimenti. mancanza. movimento. il ritmo lieve dellesi-stenza. Fatto di ricordi lontani, gioiepassate, strette di mano, sorrisi legge-ri, giornate infinite, amori andati male,dolci speranze, momenti condivisi, de-sideri esauditi, fortune innocenti. Nelbene e nel male, c tempo. Il temponutre lesistenza, che a sua volta si ri-empie di attimi allineati secondo unalogica che non sempre ci appartiene.Possiamo gestirlo, ma non controllarlo.Possiamo inseguirlo, ma non fermarlo.Possiamo anticiparlo, ma non riavvol-

    gerlo. Il tempo , laicamente parlando,quanto di pi misterioso e affascinan-te ci riguardi. Possiamo renderlo rela-tivo, sfidarlo correndo nello spazio, maalla fine vince sempre lui. Noi ci siamofinch c tempo. Non oltre. E allora bene usarlo con cura. Senza indecisio-ni eccessive, senza paure infondate. Ilnostro tempo passer. Ma sar pi dol-ce il tempo passato e condiviso, sarpi pieno il tempo offerto alla libert,sar meno doloroso il tempo sereno.

    Passeremo anche noi. Ma intanto, lim-portante vivere. Magari non da in-vincibili. Magari da essere umani.

    07 News

    10 Focus

    Banco Alimentare Onlus

    13 Focus/2

    On the Road

    17 Arte

    Andrea Tarli

    20 Arte

    La Galleria darte Marconi

    22 Speciale

    Fiabe in libert

    24 Due passi a

    Carassai

    28 Cheap & Creative

    Sii servo del sapere

    29 Pnl

    In cosa credi?

    30 Fly musical con noi

    La nuova sede della Fly 31 Eureka!

    Il gatto di Schrdinge

    32 Liberrante

    La bellezza ci salver

    33 Naturalmente

    La liquirizia

    34 Pane amore e fantasia

    Moretta rivisitata

    35 Il giardino di LolaErika Scacciaguai

    L'editoriale SOMMARIOdi Fabiana Pellegrino

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    Segui ogni giorno le notizie del territorio suwww.primapaginaonline.it

    News

    AscolinscenaAl via dal 14 novembre al Palafolli di AscoliPiceno la IX edizione diAscolinscena, la ras-segna teatrale di commedie che porta sulpalco compagnie amatoriali provenienti datutta Italia. La rassegna dedicata alla pro-mozione dellarte teatrale comico brillante,realizzata daCastoretto Libero, DonAttori,Li Freciute e la Compagnia dei Folli, anchequestanno porter in scena otto spettacoli,due in dialetto e sei in lingua. Apre Asco-linscena la compagnia Castoretto Libero

    con lo spettacolo fuori concorso SantE-middie mie; sabato 5 dicembre appunta-mento con la Compagnia Teatrale Atrianae Na vodda corre lu lebbre, na vodda cor-re lu cacciatore; il 9 gennaio sar la voltadella Compagnia Aes Dana di FalconaraMarittima con Camere con crimini; il 23gennaio si aprir il sipario per la Compa-gnia Liberi Teatranti di Cupra Marittima ela commedia Perch non me lo avete dettoprima?; sabato 13 febbraio calcher la sce-na la Compagnia Teatrale Fabiano Valen-ti di Treia (MC) con lopera inedita Bastache voti!; sabato 5 marzo salir sul palcola Compagnia Teatrale Arca di Trevi (PG)con Le pillole dErcole; sabato 19 marzo siaccenderanno i riflettori per la compagniaLi Freciute e lo spettacolo fuori concorsoIn commissariato. Una lunga giornata dilavoro; sabato 9 aprile invece sar la serataconclusiva in cui non solo si potr assiste-re a uno spettacolo a sorpresa, ma anchealla premiazione del miglior attore, dellamigliore attrice, della miglior regia e delmiglior allestimento.

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    News

    Ecosistema UrbanoAscoli Piceno al 47 posto su

    104 comuni italiani.

    La 25 edizione del rap-porto Ecosistema Ur-bano promosso daLegambiente, Ambien-te Italia e Sole24Ore

    propone un quadro marchigianomolto variegato con Macerata alquinto posto tra i 104 capoluoghiitaliani per qualit ambientale. Se-gue Pesaro, al 23 posto, Ancona

    al 28 e Ascoli Piceno al 47. Tutta-via, la nostra provincia risulta pri-ma in Italia per bont nei consumiidrici, ogni abitante ne consuma

    99,6 litri al giorno; buona anche lapercentuale di dispersione di ac-qua in rete, solo il 13,3% di acquanon consumata rispetto a quellaimmessa in rete. A pesare sullan-damento complessivo della cittsono il numero di auto circolanti,67 ogni 100 abitanti e quello degliincidenti stradali che bloccano ilcapoluogo all83 posto in Italia.

    Ascoli Piceno, inoltre, lultimacitt marchigiana per percentua-le di raccolta differenziata, con il42% di rifiuti riciclati. A pesare su

    tutte le citt marchigiane in clas-sifica il dato della depurazioneche vede Ancona al 63 posto,Pesaro all80, Macerata all89 eAscoli al 93. Anche questannosono 18 gli indicatori: 3 indici sul-la qualit dellaria, 3 sulla gestionedelle acque, 2 sui rifiuti, 2 sul tra-sporto pubblico, 5 sulla mobilit, 1sullincidentalit stradale, 2 sulle-

    nergia. In questa edizione sono 2su 18 gli indicatori selezionati perla classifica finale che utilizzanodati pubblicati da Istat.

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    Una vendemmia doro per le can-tine biologiche di Terroir Marche,che hanno fatto incetta di preminelle guide di settore. A colpiresono sia i punteggi assoluti re-gistrati dai vini biologici dei pro-duttori di Terroir Marche sia latrasversalit dei riconoscimentiottenutida parte delle diverse gui-de. Se il Verdicchio di Cupramon-tana stato giudicato il migliorvino bianco italiano in assolutonella guida dellEspresso, il Ver-dicchio di Matelica e il Pecorino di

    Cossignano hanno conquistato ilmassimo punteggio (Tre Bicchieri) in quella del Gambero Rosso. Se lOffidaRosso ha raggiunto il massimo numero di grappoli disponibili sulla guida Bi-benda, le corone della Guida ai Vini buoni dItalia hanno sorriso al Verdicchioprodotto a Maiolati Spontini, mentre gli allori di Slow Wine sono andati sia alVerdicchio dei Castelli di Jesi sia al Pecorino di Offida e al Rosso Piceno.

    Nelle Marche la violenza di genere continua a essere poco denunciata,rimanendo confinata nel sommerso. Gli scenari sono evidenziati nel rap-porto annuale della Giunta regionale in vista della Giornata internaziona-le contro la violenza sulle donne (25 novembre). I dati si riferiscono al 2014e sono stati raccolti dallOsservatorio regionale sulle politiche sociali, incollaborazione con i cinque Centri Antiviolenza (Cav) presenti nelle Mar-che, uno per ambito provinciale. il quarto rapporto che viene prodottoa partire dal 2010. Nel corso del 2014 sono state 422 le donne marchigianeche si sono rivolte ai Cav, denunciando 895 violenze o maltrattamenti: inmolti casi, quindi, sono state segnalate sopraffazioni multiple. La tipolo-gia di violenza denunciata conferma lordine di prevalenza del biennioprecedente: violenza psicologica e, a seguire, fisica, economica, stalkinge sessuale. La violenza domestica si conferma la pi diffusa in assoluto,causata soprattutto dal marito, dal convivente o dallex marito. La presen-za dei figli aggrava le conseguenze del fenomeno. I dettagli delle rileva-zioni mostrano un calo di accessi ai Cav (422 contro i 439 del 2013), conunattivit maggiore segnalata da Ancona (34%) e Pesaro (27%). La vittima

    della violenza principalmente una donna di et compresa tra i 34 e i 53anni, coniugata (47%), italiana (68%), con figli (68%) e diploma di scuolamedia superiore (26%), occupata stabilmente. Lautore della violenza e deimaltrattamenti un uomo di et compresa tra i 34 e i 53 anni (35%), italia-no (65%), con livello di istruzione medio (scuola media superiore, 18%) eoccupazione stabile (41%).

    La Biblioteca Creativa il progettoche riguarda la biblioteca comuna-le Gabrielli situata allinterno delPolo di SantAgostino. In program-ma le letture animate tenute da Lu-igina Bruni con bambini divisi infasce di et (3-5 anni e 6-8 anni) ilmarted e il gioved e le seguitis-sime lezioni di Palumbo, che alle17 parler di PNL e Public Spea-king. Nel palinsesto anche le le-zioni-spettacolo curate dal f ilosofoCesare Cat fissate alle ore 17: laprima, mercoled 25 novembre, siintitola Poesia e genio di una cor-tigiana. Il 2 dicembre spazio a Ilmidollo della vita su H.D. Thore-au con lattrice Rebecca Liberati, il

    16 dicembre invece Looking forSilvia parler di Leopardi con ilritorno della Olivieri.

    Rinnovato anche per questanno il bonus idrico della Ciip Spa. Il bonus

    uno sconto annuo sugli importi dovuti sul servizio idrico integrato afavore delle famiglie che versano in disagio economico. Il requisito unindicatore Isee 2015 fino a . 7.500. C tempo per fare domanda fino al 30Novembre 2015.

    Violenza sulle donne, 422 casi.

    Sorridono i vini bio di Terroir Marche.

    Bonus Idrico della Ciip.

    Biblioteca creativa.

    News

    La cicoria risveglia leros, le man-dorle stimolano la fertilit, gli aspa-ragi favoriscono la produzione diormoni; questi sono solo alcuni deicibi afrodisiaci naturali presenta-

    ti dallo studio Lamore dellortopromosso da Coldiretti. Non tuttisanno che a stimolare leros sonoverdure e prodotti insospettabili,come ad esempio la cicoria, che fonte dellormone maschile andro-stenedione. La cipolla rossa, inoltre,vanta un elevato contenuto di ossidonitroso, il principio attivo contenutonel viagra. Anche laglio un ottimoafrodisiaco tanto che, consuman-done due spicchi al giorno per tre

    mesi consecutivi, utilizzato dallamedicina naturale nel trattamentodellimpotenza. E ancora, gli aspa-ragi sono fonte di vitamina E e sti-molano la produzione di ormonimaschili.

    Lamore dellorto.

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    Donare significa perdefinizione consegna-re un bene nelle manidi un altro senza ri-

    cevere in cambio alcunch. Cossi distingue il donare dal dare,perch nel dare c la vendita, loscambio, il prestito. Nel donarec un soggetto, il donatore, che

    nella libert, non costretto, e pergenerosit, per amore, fa un donoallaltro, indipendentemente dallarisposta di questo. Potr darsi cheil destinatario risponda al donato-re e si inneschi un rapporto reci-proco, ma pu anche darsi che ildono non sia accolto o non susci-ti alcuna reazione di gratitudine.Donare appare dunque un mo-vimento asimmetrico che nasceda spontaneit e libert. Perch?

    Possono essere molti i tentativi dirisposta, ma io credo che il dona-re sia possibile perch luomo hadentro di s la capacit di com-piere questa azione senza calcoli: capax boni, capax amoris, saeccedere nel dare pi di quantosia tenuto a dare. questa la gran-dezza della dignit della perso-na umana: sa dare se stesso e losa fare nella libert! Cos dicevaEnzo Bianchi, priore della comu-nit monastica di Bose, al Festival

    della Filosofia di Modena tre annifa. Il dono, dunque, non vuole lareciprocit. un gesto eversivo,che nasce dalla libert e accende

    una relazione non generata dallu-tilitarismo. Ed anche la storia delBanco Alimentare Marche Onlus,come racconta Francesco Galieni,responsabile del magazzino diSan Benedetto del Tronto.

    Qual la situazione nella nostraprovincia?

    A causa della crisi della zona in-dustriale di Ascoli, nella nostraprovincia registriamo un incre-mento della povert, soprattuttoda parte di famiglie che hannoperso il lavoro. La provincia diAscoli Piceno segue, dunque, iltrend nazionale. Secondo una re-cente indagine condotta da Gian-carlo Rovati e Luca Pesenti dellu-niversit Cattolica di Milano sulfenomeno della povert in Italia e

    sullattivit di Banco Alimentare,in Italia ci sono sei milioni di cit-tadini in condizioni di povert ali-mentare, di cui quasi un milione emezzo minori. Inoltre, il trend innetto peggioramento, perch dal2007 al 2014 si passati dal 6% al14% di famiglie che non riesconoa usufruire di un pasto con com-ponente proteica almeno ogni duegiorni. In questo senso, le struttu-re assistite aumentano anche inprovincia di Ascoli Piceno.

    Rispetto allanno precedente,quali sono i numeri del 2015?Rispetto al 2014 abbiamo un lieve

    aumento delle persone assistite.Sostanzialmente siamo in lineacon il 2014. bene precisare che ilBanco Alimentare non ha un rap-porto diretto con gli assistiti, dona

    alimenti alle strutture che, a lorovolta, li distribuiscono.

    Quante sono le strutture assistitenella provincia e in che modo in-tervenite?Le strutture assistite nella pro-vincia di Ascoli Piceno sono 42.Le persone assistite sono oltre9.000. Il nostro intervento consi-ste nel consegnare loro i prodot-ti alimentari che recuperiamocon cadenza mensile. Le struttu-

    re caritative vengono nel nostromagazzino una volta al mese aritirare i prodotti che abbiamo.Lattivit del Banco Alimentare

    IL DONOIl Banco AlimentareMarche Onlusdi Fabiana Pellegrino

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    assicurata dal costante coinvolgi-mento di un gruppo di volontari,i quali prestano gratuitamente lapropria opera nel deposito, pergarantire la distribuzione di pro-

    dotti alimentari di primaria ne-cessit agli enti convenzionati e,tramite essi, a migliaia di personeassistite. Il rapporto con gli entinon si limita alla soluzione di unproblema contingente o a puro as-sistenzialismo, ma basato sullaconsapevolezza che sia necessarioun accompagnamento costantee duraturo. Per poter ricevere glialimenti lente deve fare richiestaal Banco Alimentare delle Mar-che, che ne accerta lidoneit. Tut-

    ti gli enti associati stipulano unaconvenzione annuale. Siglando laconvenzione lente si impegna adistribuire gratuitamente le der-

    rate ricevute, in conformit allanormativa sanitaria vigente, anon accumulare in maniera anor-male i viveri ricevuti e a non uti-lizzarli a fini commerciali. Il cibo

    raccolto e distribuito oggi pari a511 tonnellate di alimenti, nel 28%dei casi provenienti dallAgenziaper le Erogazioni in Agricoltura(AGEA), nel 26% da aziende na-zionali, ma anche da aziende delterritorio e pi in generale dellazona sud delle Marche, per uncomplessivo 23%.

    Una menzione allo spreco ali-mentare dobbligo: a che puntosiamo nel nostro territorio, che

    tipo di percezione c del proble-ma?Nella nostra provincia come nelresto del mondo lo spreco, la cul-

    tura dello scarto come la chiamaPapa Francesco, stata negli ulti-mi anni combattuta, oltre alla no-stra attivit che proprio la lottaallo spreco alimentare che ha avu-

    to buoni frutti anche se c ancoratanto da fare. Si pensi a tutta laquestione della raccolta differen-ziata dei rifiuti: una questioneculturale che mano a mano entranel nostro modo di essere.

    Quali sono le buone regole pernon sprecare?Per non sprecare bisogna averecoscienza che tutto ci che ci dato dalla creazione un donocome ne parla in maniera magi-

    strale il Papa nellultima encicli-ca.

    Avete definito un Piano Straordi-

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    nario di Riorganizzazione (PSR)denominato Contro lo spreco,contro la fame, di cosa si trattaesattamente?Il piano straordinario contro lospreco, contro la fame che stia-

    mo portando avanti insieme allaFondazione Cassa di Risparmiodi Ascoli Piceno ha lo scopo diintercettare lo spreco ancora nonconosciuto, vogliamo allargare ilraggio dazione verso aziende egrande distribuzione per far cono-scere il nostro tentativo. Inoltre halo scopo di organizzare eventi percreare uneducazione al non spre-co. Insieme alla Fondazione Ca-risap, attraverso questo progetto,

    abbiamo quindi voluto far frontealla necessit di riorganizzare ladistribuzione di alimenti ancheper ovviare alla sospensione, daparte della Comunit Europea,degli aiuti alimentari nel 2014.Nellambito del progetto, statorealizzato anche uno spot giratodai registi sambenedettesi Giaco-mo Cagnetti e Rovero Impiglia daltitolo inequivocabile: Il dono. Ilcortometraggio vuole trasmettereun messaggio di speranza, ricor-

    dare che la consegna di alimenti un atto di solidariet e, nel con-tempo, un gesto capace di darenuovo slancio alle persone: un

    dono pu permettere ad un in-dividuo di tornare a credere in sestesso, ad una famiglia di immagi-nare un futuro diverso, migliore.

    Il prossimo 28 novembre ci sar

    una nuova Colletta AlimentareEsatto. Sono convinto che la ge-nerosit dei cittadini sar la prota-gonista anche della prossima edi-zione della Colletta Alimentare,che sotto il profilo logistico vedrancora una volta la partecipazio-ne di mezzi e uomini dellEserci-to Italiano e di una delegazionedi detenuti del carcere di Marinodel Tronto. Il meccanismo di rac-colta della Colletta Alimentare del

    prossimo novembre quello col-laudato da sempre: andando a farela spesa in uno dei supermercatiaderenti nellarco della giornata, sipotranno acquistare e donare ali-menti per linfanzia, riso, olio do-

    liva, legumi, sughi e pelati, latte alunga conservazione, tonno e car-ne in scatola. I generi alimentariraccolti, inscatolati per tipologia,saranno poi portati al magazzinodel Banco Alimentare di San Be-nedetto del Tronto. Lo scorso annofurono donate 33 tonnellate di ali-menti a lunga conservazione, inprovincia di Ascoli Piceno, con unincremento delluno percento ri-spetto al 2013, nonostante la crisi.

    Le personein difficoltassistitedal Banco

    Alimentare.

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    On the RoadO

    di Dina Maria Laurenzi

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    La tratta degli esseri uma-ni coinvolge, secondo lO-nu, 2,7 milioni di personenel mondo e muove un

    giro daffari pari a 32 miliardi didollari. In Italia, secondo il Mini-stero dellInterno, la prostituzio-ne di donne e minori immigratecostituisce la terza fonte di reddi-to per le organizzazioni crimina-li, dopo il traffico di armi e droga.Dal 1990 ad oggi, On the Road ha

    offerto i suoi programmi di prote-zione sociale a oltre 500 persone,per farle uscire dai circuiti dellosfruttamento sessuale e lavorati-vo. Nel corso degli anni, la com-plessit delle problematiche haportato ad ampliare gli interventiagli scenari dellimmigrazione,dei rifugiati e richiedenti asilopolitico, della violenza sulle don-ne, dellabuso di sostanze psico-trope, delle persone senza dimora

    e delle diverse forme di tratta diesseri umani. Questa, infatti, nonsi esaurisce con lo sfruttamentosessuale, ma si estende allaccat-tonaggio, al traffico di organi, alleadozioni internazionali illegali ealle attivit illegali forzate.Lassociazione, che si sviluppanelle Marche, in Abruzzo e inMolise, conta pi di 50 soci lamaggioranza dei quali lavoratoridellassociazione, figure profes-sionali (mediatori interculturali,

    assistenti sociali, educatori e psi-cologi, avvocati, sociologi e antro-pologi per esempio) specializzatenegli interventi sociali adottati

    nei contesti nazionale e interna-zionale, ma anche tantissimi vo-lontari.La responsabile della comunica-zione Eloisa Pierantozzi rispondealle nostre domande.

    Qual la mission dellassocia-zione On the Road?La nostra mission offrire pro-poste inclusive e performanti allepersone vulnerabili e in situazio-

    ne di marginalit sociale, con par-ticolare riferimento alle personevittime di tratta degli esseri uma-ni, alle donne vittime di violenza,ai migranti in difficolt, alle per-sone rifugiate e richiedenti asiloe offrire al contempo servizi allecomunit locali, agli enti pubblici,alle organizzazioni sociali su pro-blematiche correlate e consequen-ziali.

    Che situazione avete riscontratonel nostro territorio?Oggi le zone nella provincia diPescara, Teramo, Ascoli e Fermosono molto complesse in quantoil fenomeno della prostituzio-ne-tratta-sfruttamento si sviluppasia in appartamento che in stradae, in ogni caso, i dati delle mappa-ture risultano sottodimensionatirispetto alla reale numerosit deltarget. Nel corso degli ultimi die-ci anni lUnit Mobile ha svolto

    regolarmente uscite in strada edindoor con cadenza settimanale eha potuto osservare cambiamentia livello numerico, et, nazionali-

    Sono 2,7 milionile persone nelmondo coinvoltenella tratta degliessere umani per

    un giro daffaridi 32 miliardi didollari.

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    t, target e luoghi. Si potuto os-servare che rare sono le ipotesi dipersone che si prostituiscono libe-ramente, in quanto devono pagareper il posto in strada al propriosfruttatore, fidanzato e/o allorga-nizzazione che gestisce la zona.

    Sono prevalentemente rumeni ealbanesi che gestiscono le ragazzeprovenienti dellest Europa, men-tre le donne (madame) e gli uomi-ni nigeriani sono, invece, coinvoltinella gestione dello sfruttamentodi persone nigeriane. ancoraestremamente complicato monito-rare i dati relativi alla prostituzio-ne cinese altamente presente nelnostro territorio di competenza.Per quanto riguarda le personetransessuali, per la maggior par-te di nazionalit sudamericana eitaliana, che si prostituiscono instrada, spesso sono sfruttate daaltre persone transessuali pi an-ziane. Losservazione della prosti-tuzione in-door presenta proble-matiche maggiori rispetto a quelladi strada dovute al suo essere unfenomeno sommerso, invisibilee mascherato; a tal fine vengonoutilizzati anche gli annunci pub-blici sui settimanali per risalire ai

    diversi casi.

    Dallunit di strada al Drop-In.Come intervenire nel territorioe quale servizio offrire alle vit-time?

    LUnit Mobile il servizio che maggiormente a contatto con iltarget principale degli interventipromossi dai programmi costi-tuzionali relativi alle vittime ditratta e di sfruttamento sessuale.Lunit mobile si occupa della tu-

    tela dei diritti e di offrire un so-stegno alle persone che svolgonolattivit prostitutiva in strada ein appartamento; ci avviene at-traverso lattivazione di azionidi riduzione del danno e facilita-zione dellaccesso ai servizi delterritorio. Lobiettivo principaledellintervento quello di indivi-duare potenziali vittime di trattae proporre loro percorsi di uscitadalla prostituzione, invitandole amettersi in contatto con il Nume-ro Verde o accompagnandole aiDrop-In dellassociazione stessa,dove vengono aiutate da operato-ri sociali specializzati e avvocati.Presso la struttura vengono eroga-ti diversi servizi che vanno dal la-voro di prossimit e riduzione deldanno al segretariato sociale, dal-la consulenza e assistenza legaleal sostegno psicologico e sociale,dagli accompagnamenti sanitariallaccoglienza in strutture pro-

    tette residenziali, dallinserimen-to socio-lavorativo ai programmidi protezione sociale. Un lavoroa tutto campo dunque, che vededi volta in volta il coinvolgimen-to delle istituzioni e delle reti ter-

    ritoriali e che testimonia la realenecessit di attivare sensibilit esinergie in unintegrazione estre-mamente significativa tra pubbli-co e privato, tra locale, nazionale etransnazionale al fine di garantirealle persone prese in carico il mi-glior supporto possibile.

    Quali progetti avete in program-ma? Quali le vostre campagne?In che specifico campo dazionesono rivolti?Moltissimi e possono essere vi-sionati sul sito www.ontheroa-donlus.it. Ci interessa in partico-lar modo segnalare limportante

    conferenza nazionale per parlaredi violenza di genere On Violen-ce On Women. Per una civilizza-zione delle relazioni tra uomini edonne prevista per il 28 novem-bre a Fermo.

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    Arte

    Artista non convenzionale

    partito con un biglietto di sola andata,Ascoli Piceno-Lisbona, con in testa la vo-lont di lasciare un segno indelebile sullaCalada da Glria, una delle vie della mo-vida lisbonese. In tasca linvito riservato a

    selezionati street artist stranieri: partecipare ai lavoridel Gau, la Galleria di Arte Urbana che sta trasfor-mando la capitale del Portogallo in una galleria acielo aperto dellarte di strada. Cos ha preso la suasacca nera, lha riempita di bozzetti e bombolette ed partito per il Portogallo. Andrea Tarli in pillole: nascead Ascoli Piceno 42 anni fa, si laurea in geologia, madifende la passione per il disegno, che esplode defini-tivamente e scrive il suo futuro. Nellultimo anno hacollezionato il murales Libera con cui ha dato ossi-geno e luce a una delle pareti pi grandi del cortileinterno della casa circondariale di Marino del Tronto(17 metri per 5) per il progetto Coloriamo il carcere

    e lopera commissionata dal Comune di Ascoli per ilquartiere Piazzarola. Oggi si trova in riva alloceanoa testimoniare lestro e la genialit italiana a Lisbona,capitale entrata dufficio nella mappa dellarte urbana

    europea.Cominciamo da Lisbona: come sei arrivato l?Quando ero ancora studente vidi il film LisbonStory di Wenders e ne rimasi colpito. Il film dovevaessere uno spot pubblicitario per la citt, ma il regista

    si concentr sulla crisi personale di un artista che siera perso e vagava per una citt decadente ma pie-na di fascino, di musica, di poesia. Ebbi subito vogliadi venire a Lisbona, ma passarono molti anni primadi poterlo fare. Era il 2009 o il 2010, non ricordo dipreciso, e come tutti i turisti andai a vedere la famo-sa Calcada da Gloria e i suoi vecchi tram. Con miagrande sorpresa vidi ai lati i primi pannelli del Gau(Galeria de Arte Urbana). Non avevo assolutamenteidea di cosa fosse, ma ricordo che ne fui entusiasta,sognando di dipingere qui un giorno. strano comepoi a distanza di qualche anno mi sia ritrovato pro-prio a colorare uno di quei pannelli. Qualche mese

    fa ho contattato via mail Ins Machado, responsabiledella Galleria, una persona molto gentile e disponibi-le, inviandole un progetto per la realizzazione di unmurales. Il progetto piaciuto e sono stato invitato a

    di Fabiana Pellegrino

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    Arte

    realizzarlo proprio su uno dei pannelli della Caladada Glria, tra mille turisti e macchine fotografiche eritrovandomi per caso anche parte di un documenta-rio sulla citt.

    Di cosa ti stai occupando in questo momento?Ho da poco terminato un murales in un noto locale

    al centro di Lisbona. In questo momento, mentre con-tinuo alcune collaborazioni italiane, ho iniziato a la-vorare a un progetto per delle illustrazioni con temaLisbona subacquea e proprio in questi giorni (ndr.lintervista stata realizzata il 20 ottobre), in collabo-razione con Apurb (Associao Portuguesa de ArteUrbana ) stiamo programmando un altro murales darealizzare a dicembre, sempre qui nella capitale. Peril resto, mi guardo intorno, respiro aria atlantica, fac-cio cose, vedo gente.

    Ascoli Piceno e Andrea Tarli: che rapporto c travoi?Ci vogliamo bene, non sempre ci piacciamo, nor-male, come succede anche nelle migliori famiglie, mac un rapporto di sangue, e quello resta. Ascoli unacitt bellissima, che nel giro di pochi anni ha vistochiudere la quasi totalit delle attivit della sua zonaindustriale. un fatto pi che significativo per unapiccola realt e ha ripercussioni negative importan-ti su tutta leconomia cittadina. Io adesso vedo unacitt in difficolt che sta cercando una nuova conno-tazione turistica, ma che deve fare i conti con lina-deguatezza delle vie di comunicazione e unoffertasul territorio che sicuramente deve acquistare in qua-

    lit. Questo non mi piace. Nonostante tutto per cfermento, ci sono persone che non si accontentano,che hanno voglia di fare e fanno, ne conosco tante, eper fortuna le amministrazioni iniziano a risponderepositivamente. In questo senso spero in unepidemiache colpisca tutti i cittadini. Questo mi piace.

    Ogni tanto torni qui?Torno spesso ad Ascoli, non sono fuggitodiciamoche la mia base italiana. L sono nato e l ci sono lepersone per me pi importanti, oltre chiaramente auna parte del mio lavoro.

    A proposito di Ascoli, tu hai regalato un capolavoroalla Piazzarola, sotto forma di murales. Cosa pensidi questa forma darte e qual stata lispirazioneper la tua creazione?In verit mi sono interessato tardi alla street art, for-se da quando ho iniziato a far fatica a comprendere lesovrastrutture dellarte contemporanea ormai troppolontana dal popolo. Larte visiva deve arrivare a tut-ti, come una musica che esce da una finestra e tuttidevono trarne beneficio, non solo quelli che possonopagarla. Nella street art vedo il sudore e limpegno,vedo gente molto brava realizzare veri e propri ca-

    polavori per un rimborso spese. una forma dartegenerosa che non pu nascondersi dietro a concettifumosi imbastiti da critici furbetti. Qui lunico critico la strada e la strada, passatemi il termine, ti sfancu-

    la senza piet. Il murales della Piazzarola stato unesperimento per il recupero di unarea degradata che,supportato da un piccolo comitato di residenti dellazona coordinati dal geologo Prezzavento, ho propo-sto al Comune di Ascoli come alternativa al cover upo alle telecamere. Il Comune, nella fattispecie lAsses-sorato alla Cultura, ha accettato di buon grado riu-scendo anche a reperire i fondi per la realizzazione.Oggi, a distanza di quasi un anno, il murales ancoraintegro, a dimostrazione che una soluzione antide-grado assolutamente percorribile. Certo, stato solo

    linizio e si dovrebbe insistere, ma so che in citt altrerealt stanno iniziando a muoversi in questa dire-zione. Il tema del murales stato concordato in lineadi massima con lArengo, che chiaramente ha volutovisionare i bozzetti in via preventiva. Trattandosi diuna zona in cui sono presenti tre plessi scolastici, iltema scelto, necessariamente politicamente neutrale, stata la cultura. Da l la scelta di pensare a unalle-goria sulla cultura che rompe le barriere, un concettosemplice, forse banale ma di sicuro impatto.

    Hai collaborato anche con Libera per il carcere delMarino. Cosa ti ha lasciato quella esperienza?

    Lesperienza al carcere stata emotivamente moltosignificativa e devo dire mi ha lasciato tantissimo alivello umano. Lo considero un momento di profon-da crescita e dopo esattamente un anno sono davvero

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    Arte

    molto felice di aver regalato il disegno di un murocrollato, a chi per anni vede un muro come unico pa-norama, e un po di colore tra i cancelli alle famigliein visita. In realt prima di iniziare un qualsiasi lavo-ro per strada, vivo una specie di vaga ansia da pre-stazione che per fortuna svanisce nel momento in cuitiro la prima linea. Succede sempre anche nelle situa-

    zioni pi comode. Figuriamoci quindi in un carceredi massima sicurezza, in cui tra perquisizioni e di-vieti si vive una realt rarefatta. Per fortuna oltre allacoordinatrice del progetto Teresa Valiani ho incontra-to dentro dei ragazzi che non mi hanno fatto pesareaffatto la situazione e che hanno saputo farmi capirebene lo stato delle carceri italiane. Uno su tutti Dani-lo, il mio Virgilio per quasi 10 giorni, una persona conla testa fuori dalle sbarre che stato con me dal primoallultimo minuto, inaugurazione compresa.

    Spesso ti sei definito un artista non convenzionale,in che senso?Davvero mi sono definito cos? Forse significa chetendo a prendermi poco sul serio o semplicementeche sono portato a dare il giusto peso alle cose chefaccio. Disegni, non operazioni a cuore aperto.

    Chiudiamo sullarte. Ora che sei fuori dallItalia,hai forse la giusta distanza emotiva: che spazio ri-

    mane per larte e per gli artisti in questo Paese?A Lisbona, c una grande attenzione per larte ed inmodo particolare per la street art, c una stimolanteconcorrenza e il livello molto alto, qui girando perstrada ci si imbatte casualmente nelle opere dei mag-giori artisti al mondo, ma allo stesso tempo si ha lasensazione che le cose si possano fare, che il fatto di

    non essere portoghese non sia una discriminante esoprattutto non si percepisce quel clientelismo tipicodel Bel Paese. In Italia di arte ne abbiamo tantissima,uneredit inimmaginabile che tutto il mondo ci invi-dia; forse siamo talmente abituati ad essere circondatidalla bellezza che rischiamo di rimanerne quasi in-differenti. Il risultato una scarsa considerazione peril mestiere dellartista, il pi della volte associato a unhobby pi che a un vero e proprio lavoro. Per fortu-na in Italia si continua comunque a produrre ancoratanta arte ad alti l ivelli. Non lo so quale spazio resterper gli artisti in questo paese, spero tanto e sperosempre pi. Lunica cosa che sento di dire, visto chepago le tasse in Italia, che chi fa arte per mestiere soggetto comunque a una pressione fiscale significa-tiva e spesso ad affitti non calmierati. chiaro quindiche non producendo beni di primaria necessit, intempi di recessione si pu andare incontro a situazio-ni difficili se non insostenibili. Il risultato inevitabile che qualcuno molla e qualcuno se ne va a Berlino.

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    Arte di Valentina Falcioni

    S

    ono davvero pochi iluoghi che riesconoa tessere nellim-

    mediato un mantocaldo e confortevoleper coloro che si ac-cingono a entrare fra

    curiosit, desiderio e perplessitallo stesso tempo. Spesso, quan-do si pensa a una galleria darte,si viene investiti da una sorta didisagio e prima di mettervi piedesi tenta di vincere ogni remora neiconfronti di un luogo che conservacon sacralit lingegno e lo spiritodi quegli uomini che vengono bat-

    tezzati come artisti. Eppure, bastavarcare la soglia della GalleriadArte Marconi di Cupra Maritti-ma per percepire entusiasmo e af-

    fabilit. Al visitatore abituale coscome a colui che vi mette piedeper la prima volta viene riservata

    unaccoglienza familiare, contrad-distinta dal garbo, dallamabilit edalla briosa cordialit del padronedi casa. Franco Marconi, grazie aquello spirito empatico che lo con-traddistingue, la personificazio-ne delle parole stese su carta nel1921 dallo scrittore francese AndrSuars: Larte il luogo della per-fetta libert.Una volta oltrepassata la portadingresso si viene inghiottiti dal-la sala espositiva. Grazie alle ope-

    re che periodicamente raccontanovisioni, consapevolezze, perples-sit, sperimentazioni ed esistenzesospese nella lettura della realt

    contemporanea si viene irrime-diabilmente rapiti. La sobriet del-la galleria celebra la personalit

    degli artisti, irradia il linguaggioespressivo ed esplorativo dei lavoripredisposti con occhio professio-nale, guida lo sguardo del visitato-re senza interferire con lo stuporee il percorso di comprensione. un posto in grado di annullare siail tempo che le distanze sociali perfavorire laggregazione culturale, uno spazio foggiato dal profondosenso della libert comunicativa, un ambiente capace di dilataree favorire un autentico baratto di

    sogni e suggestioni. Quando si dentro, non si pu sfuggire agli ab-bracci trascinanti di Franco che lielargisce con la stessa spontaneit

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    con cui sa ascoltare il vissuto emo-tivo dellinterlocutore. Davanti alui si percepisce unaccettazione

    incondizionata e non giudicantedella persona ed sempre pi raroriscontrare questa attitudine nellanostra comunit. E poi nella Galle-ria Marconi si festeggia larte convitalit, divertimento e una lungaserie di foto che immortalano do-verosamente tanta giovialit. Quiallimprovviso si comprende cosavolesse intendere Auguste Rodinnel 1911, quando scrisse che larte contemplazione: il piacere diuno spirito che penetra la natura e

    scopre che anchessa ha unanima; la pi sublime missione delluo-mo, poich lesercizio del pensie-ro che cerca e comprende luniver-

    so e prova a farlo comprendere.Probabilmente ventanni fa Fran-co voleva creare un luogo fondato

    sullo scambio e la condivisione divalori filantropici per promuoverele attivit di giovani talentuosi, ildinamismo di ferventi portatorisani di estro e creativit, labilitdi quegli artisti ancora genuini ein grado di interpretare un univer-so composto da segni astratti. Nel1995 di certo voleva aprire le porteal confronto pi ligio e ci riuscito.Nel tempo Marconi ha presentatole opere di oltre duecento artisti,ha collaborato con numerosi criti-

    ci ed ha aiutato a germogliare conrispetto per le diverse personalituno svariato numero di curatori.Come si legge anche nel rinno-

    vato sito internet, molti di quegliartisti si sono affermati a livellonazionale e internazionale, tanti

    sono tornati per proporre la pro-pria crescita espressiva ed alcunihanno mosso i primi passi propriodopo aver frequentato la galleriache, nonostante sia ubicata in unluogo periferico rispetto ai circuitinazionali, riflette perfettamentetutti i volti della societ attuale.Nel 2011, inoltre, si unita al Co-calos Club e al PalaRiviera di SanBenedetto del Tronto per generareMarche Centro dArte, un progettoche vuole mettere in rete persone,

    idee e luoghi cos da favorire unosviluppo del territorio mediantelarte che la pi autorevole formadi speranza.

    In basso a detra, Franco Maroni con

    Armando Fanelli e Nikla Cingolani.Sopra, assieme al presidente di

    Marche Centro DArte Lino Rosetti.

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    Le storie di chi da

    dentro non smette diguardare OLTRE.

    di Fabiana PellegrinoSpeciale

    uomo neronon esiste. Oforse s. Madi redenzio-

    ne, in questasede, non siparla. Par-liamo invecedi umanit.Di ascolaniin trasferta aMontacuto ,nella Casa

    Circondariale, per realizzare unlibro di fiabe. Tre nomi su tutti:Claudio Siepi, Roberto Paoletti

    e Pier Paolo Piccioni. Il progettosi chiama Fiabe in Libert ed stato reso possibile grazie allaFondazione Cariverona, nellam-bito di Esodo, iniziativa vicinaai percorsi giudiziari di inclusio-ne socio-lavorativa per detenuti,ex detenuti e persone in misuraalternativa della pena. Lassocia-zione Radio Incredibile ha ideato,curato e seguito il progetto Fiabein Libert grazie alla preziosa col-laborazione della Casa Circonda-

    riale di Montacuto, in particolaredellArea Educativa e il personaledi Sicurezza. Il Laboratorio Mini-mo Teatro ha seguito il training

    teatrale e costruzione delle storiee dei personaggi, mentre Musi-candia ha realizzato le attivit diaudio-engineering e post-produ-

    zione. La realizzazione grafica einterfaccia del dispositivo multi-mediale sono stati realizzati dallostudio di Patrizia Principi. HaccaEdizioni ha poi curato la realizza-zione editoriale. Poi ci sono loro,gli autori, nonch attori e tecni-ci audio: Ettore, Nicky, Alberto,Veselin, Giovanni, Rubin, Hedi,Marco, Marien, Veselin, Rocco,Nini, Robertino, Stefano ed Elio.Un senso di appartenenza presso-

    ch totale, le fiabe sono diventateimpegno, sogno, libert. Riscatto.Il progetto lo avevo gi in testada un po di tempo raccontaClaudio Siepi - Volevo evolvere illaboratorio radiofonico di RadioIncredibile in qualcosa di pi sti-molante, ovvero dimostrare cheanche chi viene chiamato uomonero pu raccontare una fiaba aibambini. Tutto ha avuto iniziatonel 2014 grazie alla FondazioneCariverona. Il percorso ha pre-

    visto la scrittura di fiabe con ungruppo di detenuti di diversaestrazione culturale e territoriale,tutto ci avvenuto grazie a quat-

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    Speciale

    classe che controllava i compagnie teneva lordine. A lui facevamoriferimento anche noi. Si sentitoda subito totalmente coinvolto nelprogetto, al punto tale che quan-do uscito su libert vigilata, sia-mo andati a trovarlo anche a casasua. Voglio sperare che lemozioneche ho avvertito io, la prover chi

    ascolter le fiabe.Fiabe in Libert (Cofanetto conte-nente Libro di 80 pagine + DVDaudio-video) viene venduto alprezzo di euro 14.90. Tutti i pro-venti del libro saranno destinatialla realizzazione del progettoFiabe in Libert nella sua secondaedizione.

    tro ragazze di Radio Incredibile.Roberto Paoletti intervenuto perla parte teatrale. La prima sor-presa aggiunge Roberto - stataquella di aver trovato un materialestraordinario da un punto di vistadi scrittura e contenuti. vero chealcune favole provenivano dallatradizione, dalla memoria, ma ilbello era anche questo: sono ve-nute fuori cose che i ragazzi stessi

    avevano conosciuto da bambini.Bisognava solo dare una formadrammaturgica per arrivare allalettura, allinterpretazione e allaregistrazione definitiva.La sigla lha scritta un ragazzoche si chiama Ettore ricorda PierPaolo Piccioni - una specie di capo-

    La presentazione

    dellaudio libro

    avvenuta a

    Montacuto.

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    di Anna Romana SebastianiDue passi a...

    CarassaiI confini del Piceno

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    Due passi a...

    merosi sono gli elementi che meri-tano una visita approfondita.A pochi chilometri dal paese, leindicazioni conducono alla chiesaed ex monastero di SantAngelo

    in Piano, vicina alla Valdaso, e alcastello di Rocca Montevarmine.Questultimo, immerso nel ver-de, ancora integro: una scopertainopinata, una forticazione chedicilmente possiamo trovare ineguali condizioni nel nostro ter-ritorio. Di propriet del Comunedi Fermo pur trovandosi a circaquaro chilometri da Carassai, ilmaestoso castello raggiungibiledopo una breve strada di breccia.Oimo lo stato di conservazione

    della torre con merli ghibellini;dentro la rocca ci sono inoltre uncortile e una chiesea dedicata aSan Pietro.

    A

    ccade cheuna personasi riveli perquello che v e r a m e n t esolo quandodiventano vi-

    sibili i particolari pi insoliti delsuo caraere, le abitudini pi na-scoste, deagli minori che a primavista sfuggono ad un osservatoremeno aento. La conoscenza diun territorio segue in parte la stes-sa regola. I paesi pi piccoli, quelliperiferici, i luoghi di conne re-stituiscono infai lessenza piprofonda di una Provincia, comu-nit umana e culturale eterogeneaprima ancora che istituzionale.Un luogo, in fondo, un insiemedi luoghi, tanto denibili quantoinaerrabili, che continueranno,n quando ci sar qualcuno adabitarli, a renderlo tale.Carassai un paese medievaleposto sulla linea immaginaria chedivide il Piceno dal Fermano, pic-colo ma palpitante di storia. Lanostra. Soo la sua terra sono statirinvenuti reperti archeologici diepoca romana, e non solo. Pezzi diuna civilt che parlano delle no-

    stre radici e conservati nel Museocivico archeologico antiquarium,posto accanto al palazzo comuna-le in piazza Maeoi. Nel nucleocentrale del comune anche lanticooratorio dedicato a Santa Monica,di ne 600 e custode di opere dar-te preziose, sulla cui facciata instile tardo barocco impressa unamisteriosa e ben visibile stella diDavide. Da l si accede facilmenteal Castello Vecchio di epoca me-

    dievale, un saliscendi di stradineintorno alla chiesa di San LorenzoMartire (XV secolo), un tuo nelpassato al riparo dal tramestiomoderno. Le mura possenti in-corniciano le antiche abitazioni, learmoniose costruzioni che hannoispirato artisti del posto per la lorobellezza semplice e rigorosa. Larestante parte del centro storico costituita dal Castello Nuovo, piampio del Vecchio, e in cui si di-stinguono tre vie principali e pa-

    rallele comunicanti grazie a pontidi araversamento. Lungo la zonadel Castello Nuovo ci si imbaeinoltre nei camminamenti milita-

    Carassai

    posto sulla linea

    immaginaria che

    divide il Piceno dal

    Fermano.

    ri, percorsi coperti risalenti al XIVe XV sec. Al limite di questareasi apre lo spiazzo dove sorge lachiesa collegiata di Santa Mariadel Buon Ges. La struura a trenavate che possiamo ammirare del 1788 ma limpianto originale precedente, datato XV secolo, vo-luto probabilmente a seguito delladiusione della catechesi di San

    Giacomo della Marca, il frate diMonteprandone. Appena si entra immediatamente riconoscibile lostile rinascimentale barocco e nu-

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    Il Made in Italy da sempre riconosciuto come sino-nimo di eccellenza e artigianalit. Le imprese ita-liane, portavoce di questo saper fare, sono tante e laqualit dei loro prodotti apprezzata a livello inter-nazionale. Unanalisi delle ricerche effettuate dagliutenti, condotta con Google Trends, ha mostrato chelinteresse per i settori tradizionali del Made in Italy in crescita costante sul motore di ricerca. Tuttavia, leimprese che utilizzano gli strumenti digitali per farsiconoscere sono ancora poche. Essere online diven-tato oramai necessario per le aziende italiane, ancheperch i consumatori italiani ci sono gi: il 39% hacercato almeno un prodotto in Rete nellultimo mesee una pari percentuale di connazionali ha effettuato,sempre in quel lasso di tempo, almeno un acquisto.Il 22% ha usato il mobile per indagare negli ultimitrenta giorni e nel 18% dei casi ha effettuato on linelacquisto.Il brand Made in Italy secondo, per diffusione,solo a colossi come Coca-Cola e VISA. Anche per que-sto, Google nel 2015 ha deciso di riproporre il proget-to Made in Italy: eccellenze in digitale in collabo-razione con Unioncamere, coinvolgendo 132 giovaniborsisti che per 9 mesi saranno ospitato in 64 Cameredi Commercio, tra le quali quella di Ascoli Piceno.

    Il progetto Made in Italy: Eccellenze in Digitale,promosso da Google in collaborazione con Unionca-mere e le Camere di Commercio nato proprio peraiutare le piccolissime e piccole imprese, nellepocadelleconomia digitale, a crescere sul mercato globale.Attraverso una piattaforma digitale, www.eccellen-zeindigitale.it, le imprese possono seguire percorsiformativi per acquisire competenze per il Web e ini-ziare a esplorare le potenzialit dei mercati stranieriattraverso semplici strumenti online.

    Nella scorsa edizione, a livello nazionale, oltre 20mila imprese sono state raggiunte dai giovani digita-lizzatori e oltre 1500 sono state contattate per realiz-zare progetti ad hoc.

    La Camera di Commercio di Ascoli Piceno, guidatadal Presidente Sabatini, ha aderito nuovamente alprogetto Made in Italy: Eccellenze in Digitale, inconsiderazione dei positivi risultati della precedente

    edizione, con lintento di essere sempre vicina delleimprese.

    I due nuovi digitalizzatori saranno fin da subitoa disposizione, gratuitamente, delle imprese pice-ne per diffondere la cultura digitale e supportarlenellavvio di una strategia online. Federica Giusti, 25anni laureanda alla specialistica di Lingua Societ eComunicazione presso lUniversit di Bologna conun background in Social Media Marketing, Blogginge Copywriting.Luca Bartolini, 27 anni laureato in Economia Azien-dale allUniversit di Macerata con un ExecutiveMaster in Web Marketing edizione speciale in SocialMedia Strategy & Community Management presso

    la Sida Group Srl di Ancona. La digitalizzazione dichiara il Presidente della Camera di CommercioGino Sabatini un passo imprescindibile per lenostre aziende e, contemporaneamente, un modo piimmediato per farsi conoscere al di fuori dei confininazionali: essere on line indispensabile per la cre-scita e per superare la crisi, abbiamo il dovere di so-stenere una generazione di nativi digitali che con-sideri la Rete un ambiente naturale di sviluppo e laCamera di Commercio di Ascoli Piceno intende farela propria parte.Federica Giusti e Luca Bartolini fin da ora si occupe-

    ranno di analizzare il livello di digitalizzazione delleimprese dei settori nautico, agroalimentare, artigia-nato artistico e moda nel territorio di Ascoli Piceno,promuovendo le opportunit offerte alle impresedal web. Una volta raccolte le manifestazioni di in-teresse, passeranno poi a individuare e selezionarele imprese beneficiarie del progetto, implementandoe condividendo con esse un programma di lavoroper aiutarle a cogliere le opportunit che arrivanoda internet. Grazie a Internet, infatti, aziende di ognisettore e dimensione possono far conoscere i propriprodotti, anche di nicchia, oltre i confini nazionaliraggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto

    il mondo. Fino al 39% del fatturato da export delleimprese di medie dimensioni, che sono attive online, realizzato grazie a Internet.www.ap.camcom.gov.it

    Informazione pubblicitaria

    https://www.eccellenzeindigitale.it/storiedisuccesso

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    CHE IL CIBO SIA LA TUA UNICA MEDICINA -Lassociazione Cose di questo mondo di Ascoli Picenoin collaborazione con le Acli provinciali, lIpsia Asco-li Piceno Onlus e lemporio Madonna delle Grazie,

    organizza con il contributo della Fondazione Carisape di altre lodevoli aziende locali la mostra interattivaLa salute vien mangiando. Lesposizione che decantale propriet benefiche di alcuni alimenti attraversoun coinvolgente percorso esplicativo articolata incinque diverse sale ed rivolta principalmente ai ra-gazzi delle scuole primarie e secondarie. I cibi pre-cotti e quelli che hanno subito trasformazione, raf-finazione e conservazione sono ovviamente lontanida quella che si pu definire una sana alimentazione.Lobiettivo quello di divulgare limportanza di unanutrizione semplice e genuina, distante dal fenome-

    no dellipernutrimento, dai prodotti particolarmentemanipolati e vicina invece a quella produzione bio-logica che esclude lutilizzo di prodotti chimici disintesi e salvaguardia i cicli naturali. La mostra sarvisitabile fino al 5dicembre presso i lo-cali dellIstituto Sco-lastico ComprensivoLuciani SS. Filippoe Giacomo di AscoliPiceno.

    Buon divertimento!

    LE DONNE SONO UNA VITE SU CUI GIRATUTTO- In occasione della Giornata Internaziona-le per leliminazione della violenza contro le donne,lAssemblea Generale delle Nazioni Unite ha invitato

    le Istituzioni e gli Enti pubblici a organizzare attivi-t volte a sensibilizzare lopinione pubblica sul temadella violenza di genere. Il Comune e la Commissioneper le Pari Opportunit della Citt di Porto SantEl-pidio (Fm), considerando larte di strada come unaforma di espressione artistica privilegiata dalle nuo-ve generazioni per veicolare messaggi di alto valoresociale e culturale, hanno indetto il concorso PortoSantElpidio Street Art: larte di strada si coloradi... Donna. Oltre alla figura femminile, i protago-nisti saranno indubbiamente i murales che verrannorealizzati secondo le tecniche della spray art su un

    muro di cemento presso il Lungomare Nord. Per for-mulare la graduatoriauna giuria tecnica va-luter tutti i progettipervenuti e lo far te-nendo presente anchele preferenze espresseda una giuria popo-lare. La premiazio-ne del vincitore avrluogo proprio venerd25 novembre, quandosar possibile ammi-

    rare i risultati di que-sta brillante pitturamurale.

    IL MOTTO DEL MESEQuesta volta mi sono lasciata ispiraredalle sagge parole del poeta, pittore e fi-losofo libanese Khalil Gibran che nellaraccolta di scritti La Voce del Maestro,pubblicata postuma nel 1963, afferma:

    Il sapere il solo bene che i tiranninon possono alienare. Solo la morte puoscurare la luce della conoscenza che dentro di te. La vera ricchezza di una na-zione non nel suo oro e argento, ma nelsapere, nella saggezza e nella rettitudinedei suoi figli.

    Cari risparmiatori creativi,devo ammettere che adoro linverno perch mi permettedi leggere sotto le coperte con una tazza di t fra le mani,accoccolata alla morbidezza del divano, pronta a vivere nuove vite,a sperimentare singolari avventure e ad esplorare epoche passateo future, ognuna con i suoi aromi, i paesaggi seducenti, i costumi

    affascinanti. Questo, per, anche il periodo dellanno in cui mipiace passeggiare fra i monumenti dei borghi e respirare la fragranzapungente della legna che brucia nel letto del camino. la stagioneche preferisco per visitare mostre ed eventi, perch stretta nelcappotto, vengo riscaldata dallenergia creativa delle persone. ilmomento dellanno in cui divento maggiormente serva del sapere estraordinariamente libera da ogni clich estivo!

    Ogni venerd suwww.primapaginaonline.it

    MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD

    di Valentina Falcioni

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    Rispondi al volo aquesta domanda:sei in grado diimprovvisare un

    discorso davantia 1000 persone?Risponderai di s

    o no con un certo grado di convin-zione. Ma cos una convinzione?Da cosa ti accorgi che sei veramen-te convinto di qualcosa? Risposta:dalla sensazione interna che proviquando immagini la situazioneda affrontare. Non una cosa lo-gica ma di pancia! Le convinzio-ni, dunque, sono prima di tutto

    sensazioni. Pi siamo convinti diqualcosa, pi la sensazione for-te e avvertiamo fastidio di frontealla possibilit che venga messa indubbio. Ma il primo effetto delleconvinzioni quello di influenza-re il nostro comportamento.Nel campo della comunicazione,se hai paura di parlare in pubbli-co, probabilmente sei convintodi essere un pessimo oratore. Ri-prendendo la domanda iniziale,se credi di nonessere in grado di

    parlare davanti a 1000 persone, iltuo ragionamento avr questa se-quenza: 1) non sono in grado; 2)faccio una brutta figura; 3) la gen-

    IN COSA CREDI?

    Pnl, istruzioni per luso di Roberto Palumbo

    te rider di me; 4) evito! Ma nonfinisce qui, perch ti ricorderaidi quelle volte in cui ti sei trova-to in una situazione simile ed hai

    provato disagio; ti figurerai la si-tuazione catastrofica di te stessoche rimane muto e terrorizzatodavanti alla platea; contempora-neamente, avvertirai un nodo ingola, la bocca asciutta, le farfallein pancia, in un crescendo tale daindurti ad evitare e sfuggire conti-nuamente leventualit di parlarein pubblico.Pensiamo adesso al caso opposto.Se credi di essere in grado di par-

    lare davanti a 1000 persone, nellatua testa accadranno le stesse cosema in forma opposta e potenzian-te, cosicch il tuo ragionamentoavr questaltra sequenza: 1) sonoin grado; 2) faccio un figurone; 3)la gente mi adorer; 4) mi butto!Ricorderai situazioni in cui haiparlato in pubblico con sicurezzae soprattutto le sensazioni belleche hai provato. La tua mente an-dr alla ricerca di esperienze cheti confermano quella sensazione

    in un processo mentale virtuosoche ti invoglier ad andare in cer-ca di nuove esperienze.Pensaci bene per, tutto que-

    sto accade dentro di te prima chequellevento si verifichi e anche aprescindere dal suo verificarsi. Tirendi conto della potenza delle

    convinzioni? Accade tutto nellatua mente ma finch non agirainon saprai mai se quello che pensicorrisponde a verit.Insomma, le cose che fai o che sce-gli di non fare dipendono da cosacredi in merito ad esse. Ci checredi influenza il tuo comporta-mento a prescindere dalle tue ef-fettive capacit, quindi, linsegna-mento che le convinzioni nonsono mai n vere n false perch

    sei tu a dargli il significato e luni-co modo che hai per scoprire se inquel momento hai ragione agire,buttarti dentro le cose e viverlecompletamente. Pi ti abitueraiad agire, pi le tue convinzionicambieranno in senso positivo ecomincerai ad accumulare quel-le che in PNL vengono definiteconvinzioni di possibilit, le quali,a loro volta influenzeranno il tuocomportamento, spingendoti adagire, e cos via, mettendo in moto

    un meccanismo interno di apertu-ra verso il mondo che genera unacosa bellissima chiamata autosti-ma.

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    Ogni mercoled suwww.primapaginaonline.it

    Fly musical con noi di Santino Santinelli

    Da ben 13 anni lassociazio-ne Culturale Fly Commu-nications opera sul nostro

    territorio dando la possibilit aibimbi e ai ragazzi di Ascoli e delsuo circondario di crescere cultu-ralmente e di avere opportunit diintegrazione sociale.Negli ultimi anni questa realt cresciuta dando alla luce moltiprogetti innovativi che si affian-cano alla normale attivit di pro-

    duzione di musical. Tra le ideevincenti devono essere annoveratii viaggi studio, che annualmentela Fly propone ai propri associa-ti permettendo loro esperienzeallestero che prevedono lo studiodellinglese e stage di musical congrandi professionisti del settore, ela recente Scuola di Musical.Questi e altri progetti hanno con-sentito un incremento del numerodi persone che gravitano intornoallassociazione e questo ha por-

    tato alla decisione di ampliare glispazi in cui svolgere le proprieattivit e inaugurare una nuovasede che si trova in Via Asiago ad

    Ascoli Piceno (dietro il Liceo Clas-sico) e che destinata a diventareun punto di riferimento per tutti igiovani del territorio. Oltre ad es-sere sede della gi citata Scuola diMusical per i ragazzi dai 15 ai 18anni utilizzando aule attrezzate,gli spazi di questo edificio potran-no essere utilizzati anche per mol-ti altri progetti culturali, sociali eaggregativi.Il 25 ottobre si svolto il rituale

    taglio del nastro al quale hannopartecipato tantissime persone,allievi della scuola, soci, genitorie persone che a vario titolo neglianni hanno condiviso momentiassociativi e teatrali. Particolar-mente toccanti le parole del Pre-sidente della Fly Christian Moscache ha ringraziato con riconoscen-za chi ha contribuito a realizzaretanti obiettivi. Il vice sindaco Do-natella Ferretti ha riconfermato lastima con la quale da sempre lam-

    ministrazione comunale segue eappoggia i progetti di una realtche ha come mission la promo-zione della cultura e del bello.

    Subito dopo il taglio, la serata stata impreziosita dalla presenzadi Prof. Cesare Cat e dellattricePamela Olivieri che per circa uno-ra hanno deliziato i presenti conuna lezione su Shakespeare e lemeraviglie damore.Il modo giusto - ha detto Chri-stian Mosca - per iniziare le atti-vit di unassociazione culturaleche ha saputo ricoprire un ruoloculturalmente e artisticamente

    importante nel tessuto sociale del-la citt.Vi invitiamo a venirci a trova-re nella nostra nuova sede di viaAsiago!

    www.flycommunications.it

    [email protected]

    Flycommunications Eventi

    327.3813594

    Un nuovo spazio aggregativo per i giovani della citt

  • 7/24/2019 Piceno33 Novembre 2015

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    Piceno 33 Novembre 2015|31

    Eureka! di Andrea Nonno Coccia

    LESPERIMENTO - Erwin Schrdinger stato unmatematico e fisico austriaco, vincitore del premioNobel per la fisica nel 1933. Dedic larga parte dellasua vita allo studio nel campo della meccanica quan-tistica, che quella branca della fisica che studia ilcomportamento delle particelle in scala atomica esubatomica ossia a grandezze piccolissime. Duran-te il XX secolo, i fisici hanno scoperto che a quelledimensioni le leggi fisiche della meccanica classicanon valevano pi, oltre un certo livello di miniatu-rizzazione. Schrdinger diventato famoso per unesperimento che non ha MAI fatto, ma che ha sola-mente pensato, senza far male a nessun gatto. Lespe-rimento, chiamato Paradosso del gatto di Schrd-inger prevedeva questo: un gatto si trova in unoscatolone chiuso e sigillato, e insonorizzato in modo

    che allesterno non si senta nulla di quello che succe-de allinterno. Dentro lo scatolone, insieme al gattoc un contatore Geiger che serve per misurare leradiazioni nellambiente circostante un martello,una boccetta di veleno e una piccola quantit di unasostanza radioattiva. La quantit di sostanza tal-mente piccola che ha il 50% di possibilit di essere ri-levata dal contatore, e nel caso ci accada, attraversoun meccanismo, fa scattare il martello che distruggela boccetta, liberando il veleno e uccidendo il poveromicio.

    VIVO O MORTO? Dato che la possibilit che ilcontatore rilevi il materiale esattamente del 50%,non si pu sapere se il meccanismo allinterno siascattato e quindi se il gatto sia morto oppure no.Schrdinger giunse alla conclusione che il gatto erasia vivo che morto nello stesso istante, fino a quandonon guardava allinterno della scatola. La cosa ovvia-mente non ha senso per nessuno di noi, Schrdingercompreso, che infatti dopo questo episodio, decise diabbandonare i suoi studi e si dedic alla biologia.

    INTERPRETAZIONE DI COPENHAGEN Comepu esservi sembrato, la meccanica quantistica una

    materia ancora molto astratta, dove bisogna lavoraremolto con il pensiero per cercare di spiegare concet-ti che non sembrano avere soluzioni. Lesperimentodel gatto ha due possibili spiegazioni, che per ora

    MOLTI MONDI Laltra spiegazione, forse ancorapi assurda. Enunciata alcuni decenni dopo lespe-rimento, chiamata Interpretazione a Molti Mondi,in quanto prevede che luniverso in cui viviamo solo uno di un numero finito (o infinito?) di numero-si altri, nei quali la storia si sviluppa in modo diver-

    so. Cercando di spiegare meglio: apriamo la scatolae vediamo che il gatto morto, ma in un universoparallelo che noi non possiamo osservare, il gatto vivo, vegeto e ci fa le fusa in cerca di coccole. Sembraassurdo, vero? Beh, lo .

    potrebbero sembrare pura fantascienza. La prima lInterpretazione di Copenhagen chiamata cos per-ch sviluppata da due scienziati nella capitale danese che quella a cui giunto, e che non ha accettato,Schrdinger. Una particella o in questo caso, lin-sieme di particelle di cui composto il gatto sonoin tutti gli stati possibili, fino a quando non vengonoosservate direttamente. Questo fenomeno viene chia-mato Principio di Sovrapposizione.

    IL GATTO DI SCHRDINGERVivo, morto o X?

  • 7/24/2019 Piceno33 Novembre 2015

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    Eleonora Tassoni

    e allinizio diun libro di fi-losofia leggiuna struggente

    d ichiaraz ionedamore per una

    donna che non cpi, non puoi non sentirti colpitoe quasi obbligato ad approfondi-re. Il libro Il bene e il bello diErmanno Bencivenga , grazie a

    questa ferita personale cos espo-sta sin da subito, un testo in cui leparole mostrano la loro forza evo-cativa maggiore, il loro potere di

    Liberrante

    dellarte in rapporto al pensierofilosofico) ci accompagna a sco-prire il segreto che si nascondedietro alla bellezza che noi ricono-sciamo o meno ad una immagine.Il bello, anche nella nostra tristeepoca di consumismo, edonismo

    e di strumentalizzazione dei cor-pi per il marketing non sempli-cemente qualcosa che attiene allaforma delloggetto, alla luce chelo illumina o alla sua proporzio-ne e colore. Queste cose hanno ache fare con lappetibilit, il pia-cere. Noi troviamo accattivanteil sorriso luminoso della star checi pubblicizza unauto sportivao siamo sedotti dalla sensualitdella modella che ci indica, comeoggetto del desiderio, oltre che - alivello si sotto-testo- il suo cor-po, anche la crema che lo rendetanto perfetto. Tuttavia se doves-simo essere pienamente lucidi delsignificato profondo della parolabello sapremmo che non corret-to usarla in tali contesti. Il bello per sua natura legato al bene: perquesto la foto di Rosa Parks digni-tosamente seduta sul bus per noibella. La donna, se guardiamo loscatto, non ha nulla di ecceziona-

    le, ma la narrazione legata a quel-la foto (la segregazione razziale, lalotta per la dignit) la rende vesti-ta di luce come una Madonna diRaffaello. Ne sentiamo lenergiapositiva. Daltro canto questo po-tere del bello di chiamare accantoa s il bene evidente anche nellasua assenza. Guardate le inquie-tanti e deformi creature di Boscho lorrore che suscitano in noi lefoto dei reportage di guerra. L, in

    quelle immagini, il bello manca.La bruttezza per non la causadellassenza di bene, ma leffet-to. Il bello non c perch prima fuggito via il bene. Questa relazio-ne ci permette di capire perch, adesempio, riusciamo a riconoscerebelle figure esteticamente nonconformi. Pensiamo a Quasimo-do di Hugo. Cosa c di pi de-forme del Gobbo di Notre Dame?Eppure la descrizione di quel per-sonaggio la sentiamo bella perch

    lautore ci trasmette la sua bont difondo, il suo tragico e universalebisogno damore. Questa lezione molto importante: ricordiamocela.

    dire il vero con maggiore rigore.Lautore perduta la compagna diuna vita, le dedica un saggio de-licato e colto in cui i concetti basedella triade di vero-bello-bene (sucui si confrontata lintellighen-zia occidentale da Platone in poi)sono analizzati e resi accessibilianche a un lettore medio. Lautoreinfatti partendo dallidea di cosa bello e attraverso il supporto del

    nume tutelare Immanuel Kant(che nella sua Critica del Giudizioha offerto una delle pi interes-santi e influenti ricerche sul tema

    La bellezzaci salver

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    Naturalmente di Anna Romana Sebastiani

    a liquirizia evoca in tutti noi ri-cordi del passato, quando dabambini masticavamo lentamen-te le caramelle gommose dal sa-pore inconfondibile. realmenteuna pianta speciale. Coltivata neiPaesi mediterranei, se ne utilizzasoprattutto la sua radice dolceda cui si ricava un estratto dalle

    svariate propriet. Sgombriamosubito il campo da dubbi: vero che controindicataper gli ipertesi? Purtroppo s, un suo eccessivo con-sumo causa laumento dellormone aldosterone e laperdita di potassio, innescando un meccanismo cheporta allinnalzamento della pressione arteriosa. Peril resto, rimane una pianta versatile con effetti bene-fici sullorganismo e coadiuvante in trattamenti perproblemi specifici della pelle.La sua radice, contenente il principio attivo della gli-cirrizina, va masticata oppure pu essere sminuz-zata per fare una tisana, magari abbinando altri tipidi piante (in erboristeria sapranno dirvi le corrette

    quantit). Aiuta a proteggere lo stomaco da problemicome ulcera e gastrite, favorisce in generale le fun-zioni gastrointestinali - e quelle epatiche -, specie inchi soffre di stipsi e digestione pigra. Possiede inoltre

    un potere calmante nei soggetti affetti da tosse e sol-lecita lespulsione del catarro. Interessante laspettoche riguarda lattivit di regolamento e normalizza-zione del livello di estrogeni, gli ormoni femminili, eaddirittura le ultime ricerche hanno dimostrato cheha effetti anche sul testosterone (lormone maschile):sembra, infatti, che la liquirizia riesca a diminuirloe inibirlo. Una scoperta importante, soprattutto perquelle donne che hanno bisogno di abbassare i valori

    di questormone.In cosmesi esistono prodotti a base di liquirizia coneffetto schiarente sulla pelle finalizzati alla cura dellemacchie scure, in particolare quelle derivanti dallec-cessiva esposizione al sole. Solitamente lingredienteprincipale di creme, maschere e detergenti lestrattodi liquirizia, che possiede propriet lenitive e ripa-ratrici. stato dimostrato che svolge funzione anti-microbica e lultima frontiera la realizzazione dicomposti che incidono sulleccessiva produzione disebo per tenere a bada leffetto pelle lucida e con-trastare le imperfezioni acneiche. Infine, la liquiriziadeve essere assunta con cautela non solo da chi soffre

    di ipertensione, anche dalle donne in gravidanza, dachi segue cure ormonali e assume contraccettivi. Ov-viamente il vostro medico potr fornire tutte le spie-gazioni a seconda dei casi individuali.

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    Pane, amore e fantasia dello Chef Mario Campanelli

    INGREDIENTI:

    210 grammi di tuorlo duovo;

    450 grammi di albume;

    20 grammi di zucchero a velo;

    210 grammi di cacao amaro;60 grammi di fecola di patate;

    20 grammi di zucchero

    semolato;

    200 grammi di cioccolato

    fondente al 60-69%;

    400 grammi di panna fresca

    liquida;

    40 grammi di cioccolato

    fondente.

    Montate i tuorli con lo zucchero a velo. Montate gli albumi aneve insieme con lo zucchero a velo. Mescolate le due composte conil cacao (180 g) e la fecola. Mescolate il composto delicatamente. Ver-

    sate il composto sulla placca del forno, foderata con lapposita carta elivellatela con una spatola per oenere uno strato spesso circa 8 mm.Fatelo cuocere nel forno preriscaldato a 200C per 8-9 minuti. Innespolverizzate con zucchero semolato. Sciogliete il cioccolato fondentea bagnomaria e meete da parte. Non deve superare 50C. Montatela panna con la frusta a met. Aggiungete la panna al cioccolato fon-dente e mescolate delicatamente. Foderate uno stampo dal fondo re-movibile con un disco di carta forno dal diametro di circa 22 - 24 cm eappoggiate il disco di marquise. Utilizzando un sac poche riempitelo stampo con il composto di panna e cioccolato, livellando e lisciandobene la supercie con una spatola. Ponete in frigorifero per almeno 2ore. Prima di servire, togliete la mousse dallo stampo, spolverizzatecon polvere di cacao (30 g) e ricoprite i bordi con granella di cioccolato.

    COME SI FA

    Moretta rivisitata

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    Il giardino di Lola di Gigliola Croci Mariani

    ERICA SCACCIAGUAI!

    I

    l primo e indimenticabileincontro con questa piantacespugliosa e indomita avvenuto in uno dei luo-ghi che ritengo pi bellial mondo, tantissimi anni

    fa. La Valle dellErica inSardegna. Cinerpicammo - gio-vani e belli - su un poggio sassosobattuto dal vento vivace del nord.Era tutto un sussurro. Gli steli in-numerevoli dellerica sembrava-no aculei irti di istrici gobbosi diterra o piumaggi di uccelli esoticiacchiocciati, che nulla potevanoopporre al soffio impetuoso che atratti li piegava a terra, li esaltavaal cielo o li scuoteva pretenzioso enoi con loro, mentre davanti allo-

    rizzonte riposava altezzosa e fieralisola di Spargi. Vuoi il paesaggiosolitario, vuoi lincantevole faz-zoletto di sabbia ocra, lambito daacque turchesi e cristalline, checattendeva poco pi sotto, il ricor-do ancora vivido! Se ogni tantovi piace perdervi nella natura chesi veste dautunno, lavete vista dicerto. Giunta dallAfrica del Sud,lerica selvatica, popola spontane-amente montagne, colline, lande e

    brughiere di mezza Europa e del-la nostra bella Italia. Intreccia lasua storia con quella di un paesecontadino, laborioso e infaticabile

    che la raccoglieva a fasci per farnescope con cui spazzare la chiesa, ilfocolare domestico, i ricoveri de-gli animali e il forno dove si cuo-ceva il pane, essendole conferitoil potere magico di scacciare ogni

    negativit. Protettiva secondo gliechi del mondo greco antico, laCalluna vulgaris (dal greco Kal-luno=spazzare) - questo il nomebotanico - costituiva coperturedi povere dimore e capanni dipastori e ghirlande che venivanoapposte alle spalliere dei letti pergarantire sonni sereni. Gli arbustilegnosi alimentavano le carbonaieappenniniche, fruttando un carbo-ne atto a fondere il ferro e - udite!Udite! - dal ciocco detto radica,

    ingrossamento radicale compattoassai pregiato, si ricavano, ancoraoggi, pipe insuperabili. Perenne,sempreverde, tappezzante, si al-larga in distese colorate rosa, bian-che, porpora e viola, con una fio-ritura continua dallestate fino allafine dellinverno. Seppur non ap-pariscente, indubbiamente bella!Non richiede particolari cure maattenzione: evitare il calcare chemina la sua capacit di assorbire il

    nutrimento. Dai paesi anglosasso-ni abbiamo mutuato il valore orna-mentale di questo miracolo artisti-co della natura. Lerica gracilis, che

    riempie di colore il carretto delmio fioraio in questo incipienteautunno, va a rallegrare giardinie terrazzi con i suoi numerosi fio-rellini campanulati, fitti tra foglieminute aghiformi che spunteran-

    no impavidi anche sotto la neve.Fiori e foglie hanno cromie e pro-fumazioni varie e intense, propriouna bella gara!, grazie al pazientee appassionato lavoro di botanicie vivaisti. Il nome Erica (dal grecoErike=rompere) nasce dalla pre-potenza delle sue radici che fran-gono i terreni aridi e secchi, si in-filtrano tra pietraie, si abbarbicanocaparbiamente su rupi scoscese.Lostilit del clima o dellambien-te non preoccupa affatto questa

    testarda erbacea, forte forse delfatto che tra i suoi rami piumosialbergano potenti fate? Guai a di-stendersi accanto ad un cuscinofiorito di erica!...Mani fluttuanti emisteriose sono pronte e abili a ra-pire lincauto dormiente. Regalareunerica dichiarare la propria so-litudine. Scelta dal dottor. Bach trai suoi fiori come rimedio a tantainfelicit, allevia la consapevolez-za malinconica di non avere affetti

    e compagnia. Vi pare poco?Magari bastasse unerica per ri-conoscersi in uno sguardo amico,chiss!

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    Come nasce lidea delle-book?Nasce dallesigenza di capire come co-municano i dentisti. Quello che per noioperatori del settore sembra essere scon-tato, si rivela spesso tuttaltro che com-prensibile per gli utenti. In ventanni dilavoro mi capitato spesso di ascoltarele conversazioni in sala dattesa e intui-re che c parecchia confusione sia sullaterminologia ad esempio capita cheil perno moncone venga scambiato perlimpianto, invece si tratta di due soluzio-ni completamente diverse che sui con-tenuti, intesi come protocolli operativi

    proposti dagli odontoiatri. Questo e-book la prima tappa di un percorso formati-vo e uno strumento fondamentale per gliutenti che vogliono informazioni sulleprotesi dentali.

    A chi si rivolge le-book?Si rivolge essenzialmente allutente finalee a tutti quelli che vogliono capire comeorientarsi nel mondo della salute denta-le. Le-book si sviluppa in sei punti: dacome scegliere il dentista ideale a comemantenere e preservare una salute oraleottimale.

    Il tuo capitale in bocca un titoloche la dice lunga SpiegaciAssolutamente. Comincio col dire cheesso sintetizza pienamente lintera filo-sofia che sta alla base di tutto le-book.Quando mettiamo le mani in tasca e an-diamo a saldare il conto, spesso siamosorpresi dai prezzi, ma ogni studio che sirispetti ha dei costi rilevanti da sostene-re. Da parte del paziente fondamenta-le ascoltare il professionista, nonostante,alla fine, quanto recepito sia mediamen-te solo il dieci per cento di ci che vieneillustrato. Per questo noi operatori delsettore abbiamo il dovere di far compren-dere bene e in modo semplice i concettidi base.

    Qual lo scopo di questo e-book?Il mio obiettivo preliminare fornire achi legge uno strumento fondamentaleper essere preparato per la salvaguardiadella salute e, anche, perch no, del por-tafoglio. Le-book verte su sei punti che,se osservati, consentono di prendersicura di s stessi, acquisendo la consape-

    volezza di quanto sia importante e anchesemplice con le giuste regole e i suggeri-menti appropriati. Purtroppo oggi, con ledifficolt economiche, spesso chi ha unproblema dentale gira come una trottolaalla ricerca del preventivo pi convenien-

    te, trascurando fattori di fondamentaleimportanza per la propria salute come imateriali, le lavorazioni, i mezzi utiliz-zati dai tecnici. Cos si mette a rischio ilproprio benessere per risparmiare, soloapparentemente, pochi euro, andandoper incontro ad altre problematiche. Loscopo finale , tuttavia, molteplice: infor-mare, educare e formare lutente finale inmodo chiaro ed essenziale. Informare inmodo diretto e inequivocabile. Educareper dare correttamente le informazioniche fanno la differenza per il paziente

    attraverso tutti gli strumenti disponibili,come video, email ed e-book. Infine, for-mare per acquisire maggiore sicurezzasui contenuti, affinch si riesca a capirecome passare da un punto A (che potreb-be essere un caso clinico) a un punto B

    (come la consegna del prodotto finito) inpochi passaggi, 6 o 7 al massimo. Tra ilpunto A e il punto B c il protocollo clini-co che comprende:

    Anamnesi medica e odontoiatricaRaccolta dati e consenso informatoEsame clinicoEsame radiograficoFoto del casoImpronta di studio e arco faccialeCeratura e diagnosiProvvisori pre-limaturaProva sottostruttura X

    Prova sottostruttura YConsegna del lavoro

    Spiegato bene tutto ci, il paziente nonfar pi affermazioni come ma ancoraunaltra impronta?. A mio parere, nono-stante lodontoiatria italiana sia la miglio-re al mondo, il protocollo clinico e quellotecnico spesso non collimano, subendodelle variazioni in corso dopera. Il pro-getto deve essere attento e preciso, il pro-tocollo stesso deve essere ferreo come sefosse una riabilitazione da 100 mila euroche dovr durare per tutta la vita. Solo

    cos possibile non avere problematichesia di studio che di laboratorio. Oggi lepersone vogliono solo una cosa: la mas-sima trasparenza e noi non possiamoesimerci. Informare gli utenti sulle scelte,sulle diverse opzioni, in modo trasparen-te e onesto, nostro dovere. E trasmetter-gli il nostro sapere gratuitamente signifi-ca dargli valore e attenzione. Lutente vasempre informato nei dettagli perch giusto che sappia come e perch spende isuoi soldi e come si sta curando.

    Le-book sfata anche i falsi mitiS, soprattutto in merito alle cosiddettecure dentali low cost fatte allestero. Ilturismo dentale rischia di causare ingen-ti danni alla salute di chi, per problemieconomici, decide di ricorrervi. Luten-te deve ricordare sempre che in giocola sua salute e che protocolli e standardvanno sempre rispettati. Quindi quandoci si trova di fronte a dei prezzi pi chedimezzati, ci si dovrebbe chiedere cosaviene a mancare. In genere, si tratta dellasicurezza e della qualit.

    Dove si pu leggere le-book?Le-book a disposizione di chiunquevoglia scaricarlo in modo del tutto gra-tuito: basta andare sulla pagina Facebookdi Daniela Tiburzi e lasciare la propriaemail.

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    Piceno 33 Novembre 2015|37

    Pi sani pi belli

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    38|Piceno 33Novembre 2015

    Anno VII | numero 9 | Novembre 2015

    Editore Fas Srl [email protected]

    Amministrazione e redazioneV. le Marcello Federici, 143 - 63100 (AP) Tel./Fax 0736.255656

    www.piceno33.it [email protected]

    Direore responsabileFabiana Pellegrino [email protected]

    Art direction e progeo grafcoMichaela Cannella

    Hanno collaborato a questo numeroAnna Romana Sebastiani, Gigliola Croc i Mariani, Valentina Falc ioni,

    Mario Campanelli, Roberto Palumbo, Dina Maria Laurenzi,Andrea Coccia, Santino Santinell i, Eleonora Tassoni.

    CopertinaPer quanto tempo per sempre?

    A volte, solo un secondo.Lewis Carrol

    Stampa Arti Grafche Picene

    [email protected]

    Pubblicazione mensile registrata presso il tribunale di Ascoli Piceno n479 del 9/09/2009.

    Chiuso in redazioneil 06/11/2015

    ACQUASANTA TERMEBar Max Bar Salaria Ristorante Tre Lanterne Ristorante Peperino Bar dello Sport Bar B&G Bar PincoPanco Elia Emma Bar Ristorante ACQUAVIVA PICENAForno Vulpiani Hotel Ristorante Il Grillo Ristorante Bar da Ada Bar Belvedere Bar Ristorante da Pina Pizzeria Il Crepuscolo APPIGNANO DEL TRONTORistorante Santa Lucia Bar Charly Max Bar On The RoadARQUATA DEL TRONTOBlue Bar Tanzi Cesira Bar Bar Petrucci ASCOLI PICENOBackstage Ca Lorenz Ca Brugni Coee Room Bar Volponi Orange Ca Pasticceria Angelini Ca Royal Pasticceria Malaspina Oscar Ca Bar Tazza dOro Ca delCorso Gli Allevi parrucchieri Bar Tappat Severio Bar della Stazione Ca del Duca Brecciarol Bar Kubo3 Bar Lit tle Bar Bar

    Tabacchi Fuori Porta Bar Tabacchi Porta Romana Pasticceria Angelo Bar lIsola che non c Bar Piazza Grande Bar del Marino Ca Lotto Le Pistolere Pasticceria Guido Pasticceria Guido2 Bar Las Vegas Sala Giochi Centrale Ca S. Marco Bar Stadio Tabaccheria Tamburrini La Pizzaccia Pizza Pazza Bar Lungo Tronto Bar Mediterraneo Bar Marconi Ca Kursaal Bar LatteriaLa Moderna Bar XXL Bar Q8 Bar Damiani Bar Ideal Vinc fa la carit a lu Dome Pizzeria Cip e Ciop Pizzeria Bona Furia BarTorrefazione Parrucchieria Degrad Il Poggio Pizza Pi Cin Cin Bar Cametta Pizzeria Elis Pizzeria Ascolana Tabacchi Via delTrivio Bar Perugia Ca Murri Bar Tamoil Bar Pineta Dolce Amaro Hotel Guiderocchi Palazzo dei Mercanti CARASSAIBar Dany Bar Leferelle Pierantozzi Devis & C. CASTEL DI LAMARistorante Del Borgo All-In Scommesse Sportive Bar Caprice Bar Giordalila Bar Millenium Bar Roma Bar Sonia Bar Vizi e Virt Bar Sport Free Spirits Bar Pica & Marini Bar Tabaccheria Tommy's Ca Bar della Stazione CASTIGNANOBar di S Bar Trattoria Ragno Ca Del Borgo Bar Tabacchi Bonifazi Kris Caf Hotel RistoranteTeta Supermercato Gagliardi Parisani Biliardi CASTORANORistorante Ca Fly Ca Dolce Vita Grease Tiany Wine Bar COLLI DELTRONTOCa David Bar Marota Bar Moderno Trattoria Locanda degli Amici Ca Dolce e Salato COMUNANZAVulcan bar(Tamoil) Ristorante Pizzeria Futura Ristorante La Diga Bar Centrale Bar Sagi Colorado Caf The Game Bar Panicio Caetteria IlChicco e la Spiga Hotel Ristorante Europa Bar Flory COSSIGNANOPierantozzi Gino Alimentari - Bar Ca San Paolo CUPRA MARITTIMARistorante Parco sul Mare Hotel Ristorante Anita Bar Belvedere Ca Seicento - Fal Ca Torino Discoteca BB Disco Dinner Happy Bar Mix Appeal Bar Cae Curzi Dolcissima Pasticceria Caetteria Pasticceria Bar Garden Piadineria Bar Paninotecada Boe FOLIGNANOCa Aprutino Bar Seg La Favola Eden Bar FORCE Forno Moretti Bar Alesiani Bar Collo Bar dello Sport Bar La Vecchia Posta GROTTAMMAREAnity Bar Briciola di Sole Non Solo Pizza Pizzeria Ristorante Bar Calvaresi Bar Drink Bar Bar Fantasy Bar Stazione Caf del Mar Ca Carducci Ca delle Rose Due Ca Fornace Delno Blu Giampy's Bar BianchiniLuca Torrefazione Aroma Ca Bowling Grottammare Bar Pizzeria Bruni Emidio Ca e Ani Chalet Saari Beach - Concessione 4 Chalet Paoloni Pasticceria Blue Rose Ca MALTIGNANOBar Certosa Scacco Matto Bar Celani Tabaccheria Hotel Ristorante Fanini Sassa Roll - BarMASSIGNANO Bar Pizzeria Pignotti Anna Hotel Rivamare Bar Ristorante MONSAMPOLO DEL TRONTOBar Blue Island Ari-Service Bar Gelateria Cupido Willy's World MONTALTO DELLE MARCHEBar Gelateria sisto V Ca del Torrione Pizzeria Bar Il RitrovoMONTEDINOVEBar Gelateria La Conchiglia Pam Pam Bar MONTEFIORE DELL'ASORistorante Dea Flora Bar Barlocci Ezio MONTEGALLORistorante Lo Spuntino L'antico Bar MONTEMONACOAlbergo Ristorante Guerrin Meschino Bar Zocchi Massimo Bar La Casetta diGerosa MONTEPRANDONEHotel Ristorante del Cavaliere Bar 2 Orsi Bar Daiquiri Bar Jolly Hotel San Giacomo Bar Ca Centrale Bar London Bar Palmarino Bar Salagiochi Luke and Paul Cae Mil Gabrielli Anna Bar Tabacchi Garden Bar London Bar Pasticceria Sas Noah Bar OFFIDABar Eiel Bar Aureo Bar Ciotti Valtesino Bar Nuovo Blob Ca PALMIANOAlbergoBelvedere RIPATRANSONEBar Pepita Ca Bar Pasticceria Centrale Bar Sammagno Sonny Bar Spinozzi Ricevitoria ROCCAFLUVIONEBar Pignoloni Bar Cavucci Maddalena Rossi Giuliana Ricevitoria Sisal Pizzeria Locanda La Loggia Tabaccheria Giacomini StefanoROTELLABar Rutilio VENAROTTASabatini Luca Pasticceria Bar Tabacchi Bar Locanda Anno 1000 e molti altri...

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