Picchio n. 48 Dicembre 2012 - icrodarisantagiustina.gov.it · medico britannico di nome Ludwig...

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IL PICCHIO - ANNO XIII - N° 48 DICEMBRE 2012 Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” Santa Giustina BL IL PICCHIO Direttore: Lucchetta Alessia Vicedirettore: Spacone Filippo Redattori: Buoso Alessia, Gurrieri Davide, Marku Mario, Rossa Eleonora, Scapolan Alice, Tamburlin Elvi Grafica e impaginazione: Di Marino Emanuele Docenti responsabili: Iotti Sabrina e Masini Matteo “Fondazione Alessio” e “Ass. Barcollo ma non mollo” premiano gli studenti di S. Giustina Il portabandiera azzurro, medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Lon- dra 2012 e atleta di “casa nostra”, ci ha rilasciato un’intervista. No- nostante i numerosi impegni, Oscar, con grande disponibilità, ha dedicato del tempo anche a noi. Un gran- de onore per il nostro periodico. Ma andiamo subito a leggere l’intervista. Perché ha scelto di praticare tiro con l’arco? Perché è una disci- plina che non ha Segue a pag. 2> Atletica il Rodari sugli scudi Cassol Campione Provinciale “Puliamo il mondo” con i bambini delle Primarie di S. Giustina e Meano Editoriale Ed ecco a voi il nuovo ed eccezionale numero de Il Picchio! Attenzione! Una nuova squadra di pic- chiatori vi presenta l’ultimo eccezionale numero de IL PICCHIO! Per iniziare, un tuffo nelle Paralimpiadi di Londra 2012 e un’intervista esclusiva con l’at- leta Oscar De Pellegrin. Poi tante gustose notizie su ciò che è accaduto fuori e dentro la scuola. La notizia più sensazionale è la nascita del pazzo gruppo dei picchi fotografi che si è aggiunto a noi con il nome di Picchio Reporter: a volte si sono aggirati per le vie del paese a caccia di nuovi scatti, altre volte sono piombati nella nostra redazione creando un simpatico caos. Al Picchio sono giunte interessanti noti- zie dalla scuola primaria. I numerosi picchiatori di seconda hanno raccontato dell’esperienza in cui sono stati coin- volti ne La settimana della Terra. E poi le uscite di Caralte e Valpore rac- contate con molto entusiasmo. Noi picchiatori ci siamo anche interes- sati al mondo della solidarietà, siamo corsi ai risultati della campestre, con nostalgia abbiamo ricordato il ballo di fine anno 2012 e poi ci siamo ispirati alla canzone che fa impazzire tutti, Gangnam Style. E per concludere qual- che gioco! Adesso che abbiamo preso in mano Il Picchio, per questo e per il prossimo numero vi promettiamo un “botto” di straordinarie notizie! Lucchetta Alessia In esclusiva per noi OSCAR DE PELLEGRIN CARI LETTORI CI PRESENTIAMO… Noi siamo la nuova redazione del mitico Picchio, un gruppo di picchiati totali, a partire dalla nostra direttrice Alessia Lucchetta, che non ha fatto altro che picchiare, picchiare e picchiare. Poi abbiamo la Rossa con le sue facce strane, la piccola Boso, la Ali e le sue battute. Non possiamo dimenticare i picchiatori maschi: Guri il picchiatleta, Supermario, Elvi il girovago e il vicedirettore Filippo la molla. Per chiudere il supermega- fantaiper-signore dell’informatica mister Emanuele Di Marino, un com- puter una garanzia!!! Buoso Alessia e Rossa Eleonora Leggete Il Picchio e tante altre notizie anche sul sito dell’Istituto: www.rodari.org UNA NUOVA GUIDA PER IL PICCHIO Quest’anno il Picchio cambia rettori! I “vecchi” prof. Masini e Vello, con molto dispiacere, ci hanno lasciati in balia della prof. Sabrina Iotti. Il prof. Masini con il suo gruppo di fotografi, contribuisce ancora alla Segue a pag. 3>

Transcript of Picchio n. 48 Dicembre 2012 - icrodarisantagiustina.gov.it · medico britannico di nome Ludwig...

IL PICCHIO - ANNO XIII - N° 48 DICEMBRE 2012

Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” Santa Giustina BL

IL PICCHIO

Direttore: Lucchetta Alessia Vicedirettore: Spacone Filippo

Redattori: Buoso Alessia, Gurrieri Davide, Marku Mario, Rossa Eleonora, Scapolan Alice, Tamburlin Elvi Grafica e impaginazione: Di Marino Emanuele

Docenti responsabili: Iotti Sabrina e Masini Matteo

“Fondazione Alessio” e “Ass. Barcollo ma non mollo”

premiano gli studenti di S. Giustina

Il portabandiera azzurro, medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Lon-dra 2012 e atleta di “casa nostra”, ci ha rilasciato un’intervista. No-nostante i numerosi impegni, Oscar, con grande disponibilità, ha

dedicato del tempo anche a noi. Un gran-de onore per il nostro periodico. Ma andiamo subito a leggere l’intervista. Perché ha scelto di praticare tiro con l’arco? Perché è una disci-

plina che non ha Segue a pag. 2>

Atletica il Rodari sugli scudi

Cassol Campione Provinciale

“Puliamo il mondo” con i bambini delle Primarie

di S. Giustina e Meano

Editoriale

Ed ecco a voi il nuovo ed eccezionale numero de Il Picchio! Attenzione! Una nuova squadra di pic-chiatori vi presenta l’ultimo eccezionale numero de IL PICCHIO! Per iniziare, un tuffo nelle Paralimpiadi di Londra 2012 e un’intervista esclusiva con l’at-leta Oscar De Pellegrin. Poi tante gustose notizie su ciò che è accaduto fuori e dentro la scuola. La notizia più sensazionale è la nascita del pazzo gruppo dei picchi fotografi che si è aggiunto a noi con il nome di Picchio Reporter: a volte si sono aggirati per le vie del paese a caccia di nuovi scatti, altre volte sono piombati nella nostra redazione creando un simpatico caos. Al Picchio sono giunte interessanti noti-zie dalla scuola primaria. I numerosi picchiatori di seconda hanno raccontato dell’esperienza in cui sono stati coin-volti ne La settimana della Terra. E poi le uscite di Caralte e Valpore rac-contate con molto entusiasmo. Noi picchiatori ci siamo anche interes-sati al mondo della solidarietà, siamo corsi ai risultati della campestre, con nostalgia abbiamo ricordato il ballo di fine anno 2012 e poi ci siamo ispirati alla canzone che fa impazzire tutti, Gangnam Style. E per concludere qual-che gioco! Adesso che abbiamo preso in mano Il Picchio, per questo e per il prossimo numero vi promettiamo un “botto” di straordinarie notizie!

Lucchetta Alessia

In esclusiva per noi

OSCAR DE PELLEGRIN

CARI LETTORI CI PRESENTIAMO… Noi siamo la nuova redazione del mitico Picchio, un gruppo di picchiati totali, a partire dalla nostra direttrice Alessia Lucchetta, che non ha fatto altro che picchiare, picchiare e picchiare. Poi abbiamo la Rossa con le sue facce strane, la piccola Boso, la Ali e le sue battute. Non possiamo dimenticare i picchiatori maschi: Guri il picchiatleta, Supermario, Elvi il girovago e il vicedirettore Filippo la molla. Per chiudere il supermega-fantaiper-signore dell’informatica mister Emanuele Di Marino, un com-puter una garanzia!!!

Buoso Alessia e Rossa Eleonora

Leggete Il Picchio e tante altre notizie anche sul sito dell’Istituto: www.rodari.org

UNA NUOVA GUIDA PER IL PICCHIO Quest’anno il Picchio cambia rettori! I “vecchi” prof. Masini e Vello, con molto dispiacere, ci hanno lasciati in balia della prof. Sabrina Iotti. Il prof. Masini con il suo gruppo di fotografi, contribuisce ancora alla

Segue a pag. 3>

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<Segue da pag. 1 distinzioni fra atleti disabili e

non. Si gareggia con unico rego-

lamento e vince l’atleta che fa il

punteggio maggiore.

A quanti anni è iniziata la sua carriera sportiva? Ho iniziato a praticare l’attività

sportiva a 23 anni e solo dopo

l’incidente sul lavoro.

La carriera di uno sportivo è fatta di soddisfazioni, ma anche di delusioni. Come ha superato i momenti di difficoltà? La mia carriera sportiva sicura-

mente è stata molto ricca di sod-

disfazioni, con tanti risultati po-

sitivi, ma non sono mancati an-

che quelli negativi, sconfitte e

problemi fisici. Sono sempre

riuscito a superarli cercando di

analizzare la situazione con mol-

ta obbiettività e ricercare sempre

qualche lato positivo anche nella

peggior negatività e da lì riparti-

re con nuove motivazioni e nuovi

obbiettivi cercando di dare sem-

pre il massimo. Posso affermare

che ho imparato molto di più dai

momenti difficili sia nello sport

che nella vita.

Qual è lo spirito con il quale ha affrontato tutte le sfide che si è trovato davanti? Sia nella vita che nello sport di

sfide ne ho affrontate molte e

credo che la maniera migliore

sia quella di reagire e non abbat-

termi mai, mettendoci anima

corpo e forza di volontà per cer-

care di superarle.

Com’è stato il percorso che l’ha portata a partecipare alle Paralimpidi ? E’ sicuramente un percorso mol-

to duro, fatto di tanto impegno e

sacrificio, di allenamenti quoti-

diani di 4-5 ore al giorno divise

tra tecnica, training e prepara-

zione fisica, cercando di non la-

sciare niente al caso, ma essere

consapevoli di aver fatto tutto il

possibile, affrontando le varie

qualificazioni di carattere Nazio-

nale e Internazionale, solo allo-

ra, se si è lavorato bene e si è

riusciti a concretizzare tutto il

lavoro svolto, si può avere l’ono-

re di parteciparvi. Che cosa ha significato per lei essere il nostro portabandiera? Da un lato è stato un grandissi-

mo onore, un riconoscimento di

tanti anni dedicati allo sport. Le

sensazioni che ho provato nello

stadio di Londra con la bandiera

italiana che sventolava e guidare

la nostra delegazione sono state

fortissime, dall’altra un grande

impegno perché in quel ruolo sei

il portatore dei valori dello sport

e devi cercare di diffonderli so-

prattutto ai giovani.

Che emozione ha provato quando ha vinto la medaglia d’oro a Londra 2012 ? Sono emozioni fantastiche oserei

dire uniche che solo lo sport sa

dare. Per quante parole io possa

usare per descriverle non ci riu-

scirei mai ad esprimere tutto

quello che ho provato in quel

momento. E’ una cosa che ti ap-

paga di tanto lavoro svolto e in

quei 5 minuti sul podio mi sono

passati davanti tutti i miei anni di

attività sportiva sia positivi che

negativi.

A quali momenti e a quali per-sone ha pensato? Ho pensato ai momenti duri che

ho avuto durante la stagione,

dove per problemi fisici non riu-

scivo a lavorare come volevo e

pensavo a tutte le persone che

hanno contribuito a questo trion-

fo, in primis la mia famiglia, i

tecnici, i preparatori, la federa-

zione e gli amici.

Come giudica la crescita del movimento paralimpico e cosa si augura per il futuro? In oltre 22 anni di maglia azzur-

ra ho potuto constatare una

grande crescita. Se penso che

alla mia prima partecipazione

Paralimpica dove a sapere della

mia presenza erano solo la mia

famiglia e la federazione, e arri-

vare ai giorni nostri e vedere che

Londra è stato un vero evento

mediatico, mi fa molto piacere

anche perché mi sento di aver

partecipato a questa crescita. In

futuro mi piacerebbe vedere con-

cretizzarsi sempre di più il gran-

de messaggio che è arrivato da

Londra, di valorizzazione del

nostro movimento sportivo che è

quello di valutare gli atleti per le

loro prestazioni sportive e non

per l’aspetto esteriore. Perché

sono convinto che nello sport

impegno, sacrificio, vittorie e

sconfitte sono comuni a qualsiasi

atleta!!!!! Quando smetterà di gareggia-re, rimarrà impegnato nel mondo dello sport? Si è quello che vorrei, rimanere

nell’ambiente sportivo o da alle-

natore o da dirigente e magari

portare altri atleti dove sono ar-

rivato io, ma anche avere la pos-

sibilità di continuare a divulgare

quanto sia importante fare sport

soprattutto per i giovani.

Proprio mentre stavamo impagi-nando l’articolo, abbiamo letto sui media che Oscar De Pellegrin ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica e che è stato eletto membro del Consiglio della Fe-derazione Italiana Tiro con l’Ar-co. Ad Oscar va il nostro ringra-ziamento per quanto ha fatto e allo stesso tempo facciamo i mi-gliori auguri per il suo nuovo incarico. Grande Oscar!!!

Lucchetta Alessia, Buoso Alessia,

Rossa Eleonora

IN ESCLUSIVA PER NOI OSCAR DE PELLEGRIN

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UNA PAROLA, MILLE EMOZIONI... LE PARALIMPIADI

Ci siamo lasciati alle spalle una ricca estate di sport caratterizzata dalle Olimpiadi di Londra 2012. Tornano alla mente molte immagini: le gioie e i pianti, le vittorie e le sconfitte che comunque hanno suscitato ansia in noi spettatori. U-

sain Bolt, Federica

Pellegrini … ma Lon-dra 2012 è stata anche altro! Quest’anno in-fatti si è svolta una nuova edizione delle Paralimpiadi estive. Questa manifestazio-ne sportiva è nata gra-zie all’iniziativa di un medico britannico di nome Ludwig Gut-tmann che nel 1948 organizzò una compe-tizione conosciuta come Giochi di Stoke Mandeville, per veterani della seconda guerra mondiale con danni alla colonna vertebrale. Nel 1960 il medico italiano Antonio Maglio propose a Guttmann di organizzare questa competizione nella città di Roma, sede in quell’anno anche delle Olimpiadi. I giochi paralimpici iniziarono a far parte della vere e proprie Olimpiadi il 19 giu-gno 2001 quando fu deciso che il luogo in cui venivano svolte le Olimpiadi doveva ospitare anche le Paralimpiadi. Nell’edizione 2012, l’Italia ha raccolto ben 28 medaglie e la nostra provincia è stata rappresen-

tata “alla grande” da Oscar De Pellegrin e Davi-de Dalla Palma. Il bellunese Oscar De Pellegrin, dopo una lunga carriera ricca di soddisfazioni, ha avuto l’onore di essere il nostro portabandiera e ha conquistato la medaglia d’oro nella sua spe-

cialità, il tiro con l’arco. Un altro atleta che ci ha fatto emo-zionare è stato il mezzofondi-sta feltrino Da-vide Dalla Pal-ma, al suo esor-dio nelle Para-limpiadi. L’esempio di questi sportivi ci fa capire che davvero tutto è possibile e che non bisogna scoraggiarsi

nonostante i problemi fisici. Queste belle espe-rienze sportive sono possibili grazie al CIP, Co-mitato Italiano Paralimpico, che organizza molte iniziative perché tutti possano praticare sport. Un evento davvero straordinario si è svolto il 16 ottobre 2012 in occasione della 7a edizione della Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico: le piazze di dieci città italiane hanno ospitato mi-gliaia di ragazzi che si sono cimentati nelle di-verse discipline sportive.

Buoso Alessia e Lucchetta Alessia

CRONACA E APPROFONDIMENTI

Alex Zanardi, medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Londra 2012 Immagine tratta da: http://dallapartedichiguida.blogosfere.it

UNA NUOVA GUIDA PER IL PICCHIO

<Segue da pag. 1

realizzazione del giornale, mentre la prof.ssa Iotti, pur essendo appena arrivata nella nostra scuola, si è attiva-ta subito per dare il meglio di sé, affrontando con grande impegno l’incarico di responsabile del Giorna-le. Grazie a lei, il nostro mitico periodico continua a stampare nuovi numeri, a entusiasmare noi ragazzi e speriamo, anche a vincere premi nazionali come negli

scorsi anni. La prof.ssa Iotti è molto vicina ai nuovi “giornalisti”. Guida esperta, non manca mai di spro-narli e aiutarli nel momento del bisogno. Un grazie alla professoressa, per aver preso l’incarico di portare avanti la redazione, che altrimenti avrebbe visto la fine di un così importante giornale, specchio della vita del-l’istituto e occhio attento agli avvenimenti. E un gran-de augurio alla redazione e al giornale!

Eva Bortoluzzi, Davide Dalla Sega, Alessia Lucchetta

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CRONACA E APPROFONDIMENTI

ARRAMPICARE IN PROVINCIA DI BELLUNO: UNO SPORT PER TUTTI

Finalmente l’arrampicata è uno sport alla por-tata di tutti … almeno in provincia di Belluno. Il 28 luglio a Frassenè nel comune di Voltago Agordino è stata inaugurata la prima falesia per arrampicatori diversamente abili. Si tratta del-la prima palestra di roccia in Italia ad aver otte-nuto il riconoscimento del CIP (Comitato Ita-liano Paralimpico) e del FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana). Ciò significa che gli arrampicatori con disabilità potranno praticare questo sport in tutta sicurezza; per i non vedenti sono state posizionate delle targhe in lingua Braille che spiegano le vie e la loro difficoltà. Alla redazione del Picchio non resta che augurare a tutti, proprio a tutti, BUONA ARRAMPICA-TA!!!

Marku, Gurrieri e Tamburlin

Dal 22 al 29 settembre 2012 la biblioteca di Santa Giustina ha ospitato la mostra fotografica “Kenia”, organizzata dall’asso-ciazione “Stella della speranza.” Gli scatti del fotografo Gianni Sansone sono la testimonianza del viaggio che alcuni volontari hanno compiuto tra il febbraio e il marzo 2012 nel villaggio di Kajuki, a circa 400 km da Nai-robi, la capitale del Kenya. La mostra è costituita da una rac-colta di fotografie che testimo-

niano vari aspetti della quotidia-nità che tanti ragazzi vivono in questo paese africano, dando largo spazio alla scuola. L’esposizione è stata visitata da molte classi dell’Istituto com-prensivo, che hanno potuto a-scoltare le storie che si celano dietro le immagini, direttamente da Mauro Dalla Rosa e Gianni Sansone, presidente e vicepresi-dente dell’associazione. Oltre alle fotografie, gli alunni hanno potuto ammirare la bellezza dei

batik keniani e un filmato in cui sono stati ripresi i ragazzi del villaggio di Ka-juki. Mauro Dalla Rosa ha spiegato che l’obiettivo dell’-associazione è quel-lo di dare un aiuto concreto alla comu-nità, perché bambini e ragazzi possano

avere un’istruzione, un pasto e le cure sanitarie di cui hanno bisogno. Uno degli importanti scopi della mostra è stato far capire ai visi-tatori, soprattutto a quelli più giovani, l’importanza della scuola, del cibo o di una casa per i meno fortunati abitanti di quella zona.

Marino Emanuele

ALLA SCOPERTA DEL KENYA

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CRONACA E APPROFONDIMENTI

Insieme si può costruire un

mondo migliore. È stato que-sto il messaggio che ci ha lanciato Francesco, il volon-tario di “Insieme si può”, che le classi III B e III D hanno incontrato giovedì 15 novembre. Questa organiz-zazione bellunese opera a fianco degli ultimi in 30 pae-si del mondo, tra i quali l’U-ganda, il Madagascar e il Brasile. Il simbolo di questa associazione è un mondo in costruzione per diventare migliore avvolto in un ab-braccio che parte da Sud e arriva a Nord; questo ab-braccio spiega che il cambia-mento concreto deve avveni-re proprio nei territori colpiti dalla povertà. Il Nord del mondo non deve imporre il proprio stile di vita, la pro-pria cultura e la propria eco-nomia, ma offrire una possi-bilità di sviluppo alle popo-lazioni che si trovano in gra-ve difficoltà. Durante questo incontro ab-biamo approfondito i proble-mi legati alla disponibilità e al consumo dell’acqua. Tutto ciò ci ha permesso di riflette-

re sulla diversa distribuzione di questo bene prezioso e di quanto sia indispensabile. Tutti hanno a disposizione acqua potabile? Noi, nella nostra quotidianità, ne fac-ciamo un uso consapevole? Grazie ad un questionario e ad alcune immagini relative al consumo di acqua nelle diverse zone del mondo, ci siamo resi conto del grande squilibrio che esiste tra Nord e Sud. Le immagini dei bam-bini denutriti e disidratati, paragonate alla nostra figura, ci hanno dato la sensazione di avere troppo e di sprecare ciò che abbiamo a disposi-zione. Confrontarci con i reali valori del consumo del-l’acqua ha suscitato in noi stupore … è possibile che il nostro mondo sprechi così tanto? Con Francesco abbiamo na-vigato nel sito dell’organiz-zazione www.365giorni.org per conoscere le attività rea-lizzate da Insieme si può. Si tratta di progetti concreti: far

conoscere la fame, la sete, la povertà, la mancanza di di-ritti in cui vivono alcune po-

polazioni; costruire opere civili come pozzi, ponti, strade, ospedali, scuole; pro-

curare beni di prima neces-sità come cibo, medicine, ma anche cancelleria per le scuole e zanzariere per di-fendersi dalle zanzare porta-trici di malaria. Durante la stesura di questo articolo alcuni di noi sono stati colti da un senso di rab-bia per l’impotenza di fronte a tutto ciò. Impotenza per-ché, per noi ragazzi, risulta impossibile aiutare i paesi poveri a causa della scarsità di mezzi e anche dell’età. In verità possiamo fare qualco-sa anche se il nostro aiuto ci appare sempre limitato: ci sono stati proposti vari pro-getti e ciascuna classe ne ha scelto uno da sostenere. Questo incontro ci ha reso meno indifferenti rispetto alle problematiche dei paesi del Sud, che ogni giorno ri-schiano di passare inosserva-te e più consapevoli dello spreco delle più importanti fonti di vita.

CLASSE IIIa D

UN ABBRACCIO PER IL MONDO

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CRONACA E APPROFONDIMENTI

DOLOMITI, SE LE VEDI TI INNAMORI A Santa Giustina la mostra Dolomiti Unesco a cura del CAI

Il giorno 13 ottobre 2012 il gruppo del laboratorio “Picchio Reporter” si è recato presso il Centro Culturale di Santa Giustina per visitare la mostra “Dolomiti Une-sco”. Ci ha guidato De Bortoli Luca, curatore della mo-stra per conto del Comitato Scientifico del CAI. De Bor-toli ci ha parlato delle principali caratteristiche di queste straordinarie montagne. Ed è così che abbiamo scoperto che le Dolomiti sono le montagne più studiate da tutti i geologi del mondo perché “custodiscono” e “raccontano” gli eventi che hanno caratterizzato l’evoluzione della Terra nel corso del Mesozoico.

Il nome Dolo-miti, deriva dalla partico-lare roccia, chiamata per l ’ a p p u n t o “dolomia” in onore del suo s c o p r i t o r e Deodat De D o l o m i e u . La composi-

zione chimica del minerale venne rivelata nel 1789. Osservando le fotografie della mostra, spicca il colore speciale, tra il rosa e il rosso, che le Dolomiti assumono al crepuscolo e che ha ispirato numerose leggende. Le Dolomiti fanno parte del Patrimonio Unesco dal 26 giu-gno 2009 e si estendono tra le province di Belluno, Tren-

to, Bolzano, Udine e Pordenone. I gruppi montuosi che compongono i 9 sistemi del bene Unesco sono:

-Pelmo - Croda Da Lago -Marmolada -Pale di S.Martino, Pale di S.Lucano, Dolomiti Bel-

lunesi -Dolomiti Friulane o d’oltre Piave -Dolomiti Settentrionali -Puez – Odlè -Sciliar – Catinaccio – Latemar -Rio delle Foglie e Bletterbach -Dolomiti di Brenta

Menel Damiano e Tonin Mattia

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Dal 14 al 21 ottobre 2012 si è svolta “La settimana

della Terra”, un’iniziativa di Geoitalia Federazione di Scienze della Terra, alla quale hanno partecipato moltissimi comuni italiani per rendere tutti noi più sensibili rispetto al no-stro pianeta. Le classi seconde dell’Istituto comprensivo di Santa Giustina hanno partecipa-to a questa iniziativa incontran-do, martedì 16 ottobre, il geolo-go Emiliano Oddone del gruppo “Geolo UP Dolomiti”, che ci ha parlato del nostro pianeta e in particolare delle Dolomiti. La Terra è definita “pianeta blu”per via della quantità di acqua che contiene; una delle maggiori ipotesi a è che sia l’ unico pianeta abitato nel nostro sistema solare, ma è stata inviata la sonda spaziale Curiosity su Marte per scoprire se in passato c’è stata qualche forma di vita. In principio il nostro pianeta era un ammasso di terre emerse non ancora divi-se dalle acque, chiamato Pangea. Successivamente, gra-zie ai movimenti delle placche e allo scontro tra di esse, si sono formati i continenti, le montagne e le depressio-

ni, attraverso tre fasi nelle quali la Terra si forma, si deforma, si modella. Il geologo ci ha parlato in partico-

lare delle Dolomiti, che dal 2009 sono entrate a far parte del Patri-monio mondiale dell’umanità. Perché l’UNESCO ha fatto que-sta scelta? Prima di tutto le Do-lomiti sono bellissime e offrono uno spettacolo unico. Inoltre si tratta di un paesaggio vario: le sue rocce marine hanno conser-vato intatti diversi habitat, infatti è possibile trovare reperti fossili come coralli. Le Dolomiti ci permettono di studiare l’evolu-zione delle Terra e di compiere

un viaggio lungo 280 milioni di anni. Queste montagne però sono anche estremamente fragili, infatti basta poco per causare una frana. Questo incontro è stato molto interessante perché ci ha fatto capire l’importanza delle Dolomiti, un tesoro natu-rale del nostro territorio che spesso diamo per scontato.

Mario Marku

Venerdì 19 ottobre, le classi seconde della scuola media Rodari si sono recate presso l’ostello dell’Altanon ac-compagnati dagli esperti di “Geolo UP Dolomiti”, per un in-contro ravvicinato con la natura. Anche questa uscita faceva parte delle iniziative per “La settimana della Terra”. Per noi ragazzi è stata un’espe-rienza bellissima perché abbiamo provato la sensazione di essere geologi per un giorno. Il geologo Emiliano Oddone ci ha spiegato come riconoscere l’età delle varie pietre attraverso l’osservazione della loro grandezza, della loro forma e del loro colore. Abbiamo osservato in particolare la pietra Dolomia e le caratteristiche che la distinguono da altre pietre: il geo-logo ha versato dell’acido sulle varie pietre, osservando la differenza tra il comportamento di una pietra di Dolo-mia e un semplice sasso.

Una delle attività più interessanti, è stata la “musica dei sassi”: noi ragazzi abbiamo sfregato e battuto tra loro

delle pietre, creando una melodia. L’ultima attività è stata quella di raccogliere sassi particolari dal fiume Veses, per esempio pietre colorate. Tutti noi ci siamo impe-gnati molto nella ricerca e, con l’aiuto del geologo, abbiamo sco-perto l’origine delle pietre raccol-te. Alla fine di quest’esperienza, abbiamo ricevuto dei poster raffi-guranti dei bellissimi panorami. Poi, siamo ritornati nella piazza

dove ci aspettava il pulmino e siamo ritornati a scuola, felici della bella esperienza.

Lucchetta Alessia, Rossa Eleonora Scapolan Alice

UNA FANTASTICA GIORNATA ALL’ALTANON

SPECIALE “SETTIMANA DELLA TERRA”

Alla scoperta delle Dolomiti

Foto Davide Dalla Sega

CRONACA E APPROFONDIMENTI

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Di Lucchetta Alessia e Scapolan Alice Grande emozione venerdì 19 ottobre nella sala della parrocchia comunale per la consegna delle borse di studio 2012 agli studenti miglio-ri di Santa Giustina. Anche tre alunni del no-stro istituto sono stati premiati: Micaela Bocan per la prima media, Giordano Miglioranza per la seconda e Giorgia Zandomeneghi per la ter-za. Il pubblico è stato intrattenuto dal gruppo strumentale della scuola guidato dal prof. De Cian, che ha eseguito un ricco programma mu-sicale. Edward Elgar - dalla Marcia n.1 “Pomp and

Circumstance” Federico De Salvador: chitarra classica Tradizionale - "Capricho Arabo" Tradizionale - "Malaguena" Giordano Miglioranza: flauto soprano Bach - “Preludio per solo flauto soprano Gruppo strumentale dell’Istituto Gianni Roda-

ri di Santa Giustina Riz Ortolani - Tema dal film “Fratello sole

Sorella luna” Gioia Ghisu: flauto soprano Bach - “Tema” dalla Cantata n. 147 per solo

flauto soprano Cip & Ciop (Roberto e Luigi) - intermezzo di

giocoleria Sottofondo musicale registrato - “Marcia di

gladiatori” di Julius Fucik

Questo importante appuntamento, che ricono-sce l’impegno di tanti ragazzi, è possibile gra-zie alla “Fondazione Alessio,” e all’associazio-ne “Barcollo ma non mollo” nate per ricordare

Alessio Tisot, grande appassionato d’informa-tica, al quale è intitolata l’aula internet della scuola media. I genitori e gli amici di Alessio, oltre ad aver creato delle borse di studio, cer-cano di promuovere il più possibile la cono-scenza e l’uso dell’informatica. La redazione ha raccolto le riflessioni di due ragazzi premiati, Micaela e Giordano. Per noi ragazzi la vita non è sempre facile,

perché sono i nostri genitori che prendono le

decisioni importanti e noi dobbiamo seguirli

anche se abbiamo dei dubbi. Così come è successo a me, quando mia mam-

ma decise di trasferirsi in Italia. Dopo tre anni di scuola nel mio paese, non è

stato facile riprendere la scuola qui: mi ricor-

do il primo giorno di scuola in Italia, ero pie-

na di paure, avevo un nodo alla gola, gli occhi

lucidi e temevo di non farcela. Non sapevo

parlare, ma mi capivo con i compagni attra-

verso il sorriso. Grazie all’accoglienza e all’aiuto degli inse-

gnanti, sono riuscita a superare tutte le paure

e a scuola sono sempre andata più che bene. Ma la sorpresa più grande è stata quando ho

saputo che mi era stata assegnata la borsa di

studio: quella sì che è stata la ciliegina sulla

torta !!! Questo fatto mi ha aiutato ad avere fiducia in

me stessa e sarà una carica in più per il futu-

ro. Ho capito che nella vita tutte le fatiche prima

o dopo vengono ripagate. Al momento non ho

ancora speso i soldi perché mi dispiacerebbe

sprecarli per cose inutili, vorrei utilizzarli al

meglio. Grazie a tutti quelli che mi sono venuti incon-

tro e ancora un grazie alle associazioni che

pensano ai ragazzi come noi. Micaela.

Continua a pagina 9 >

CRONACA E APPROFONDIMENTI

Grazie alla Fondazione Alessio e all’Ass. Barcollo ma non mollo

BORSE DI STUDIO AGLI STUDENTI DEL RODARI

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Segue da pagina 8

Venerdì 19 novembre è stato un giorno speciale perché ho ricevuto la borsa di studio della

Fondazione Alessio. Quella sera ero presente con il gruppo dei flauti diretto dal prof. De

Cian che doveva intrattenere i presenti con dei brani musicali durante la serata. Nei giorni

precedenti ero più preoccupato del fatto che il prof. mi avesse affidato l’esecuzione di un

assolo piuttosto articolato che della premiazione … il fatto di trovarmi davanti ad un pubbli-

co che riuscivo a vedere mi intimoriva. Quella sera, quando ho sentito dire il mio nome dal rappresentante dell’associazione

“Barcollo ma non mollo”, il cuore mi è salito in gola per la paura che avevo di scendere le

scale e per il timore di cadere, ma senza rendermene conto mi sono trovato con il riconosci-

mento in mano e in posa per la foto ricordo. Il seguito della serata è trascorso tranquilla-

mente, fino a quando non sono sceso dal palco e mi sono ritrovato a stringere mani a perso-

ne e ad amici che si complimentavano per l’esecuzione del brano e il riconoscimento che

avevo ricevuto. Questo mi ha messo in agitazione, tanto che non sono riuscito a mangiare

niente al rinfresco e il mo unico desiderio era quello di tornare a casa. Ringrazio l’associazione per la borsa di studio che ho ricevuto, naturalmente da parte mia,

ma anche da parte degli altri alunni della scuola che con me sono stati premiati. Giordano

I PICCHIATORI SI CONGRATULANO CON MICAELA, GIORDANO E GIORGIA!!!

CRONACA E APPROFONDIMENTI

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SALZAN, UNA FRAZIONE DA SCOPRIRE

Mercoledì 14 novembre 2012, noi fotografi del “Picchio-reporter”, siamo andati alla scoperta di una frazione di Santa Giustina. Questa frazione si chiama Salzan ed è poco distante dalla Scuola Media. Abbiamo camminato per alcuni minuti e abbiamo raggiunto il vecchio Mulino di Salzan, che è aperto la prima domenica di ogni mese e viene messo in funzione per macinare il mais e produrre la farina così come si è fatto per tanti

secoli. All’esterno abbiamo visto la struttura del mulino e l’acqua della roggia del Veses che ne aziona le pale. Ci siamo soffermati a fotografare l’acqua che esercitava il movimento della ruota. Pochi metri piu’avanti abbiamo trovato una stal-la dove abbiamo visto un simpatico vitellino. Proseguendo siamo arrivati alla chiesetta della frazione, ultimo edificio prima di immergersi negli ampi spazi dei campi coltivati ed utilizzati come pascolo. Abbiamo osservato e fotografato alcune mucche che pascolavano. Non erano mol-te, ma bastavano per essere fotografate! Sul cor-

tile di una casa abbiamo notato il “sorc” disteso al sole su ampi teli. Ritornando verso la scuola, abbiamo visto che anche in questa frazione è attivo il “Piedibus”, il servizio di “autobus” che permette ai bambini, accompagnati da genitori volontari, di raggiun-gere le scuole a piedi. Un ottimo servizio, ecolo-gico ed educativo al tempo stesso. Infine ci siamo soffermati al vecchio Casello del

latte, oggi sede di associazioni di volontariato, dove abbiamo visto che lungo la roggia è ancora

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CRONACA E APPROFONDIMENTI

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ben conservato il lavatoio che le donne usano per lavare i loro panni. Camminando per le vie della frazione abbiamo scoperto angoli curiosi e caratteristici che ci han-no “catturato”. Provate anche voi ad andare a visitare questa meravigliosa frazione, magari quando il mulino macina la farina, ne rimarrete affascinati.

Frada Matteo, Lisa Fraboni, Case Jasmine

SALZAN, UNA FRAZIONE DA SCOPRIRE

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CRONACA E APPROFONDIMENTI

IL MONUMENTO AI CADUTI

Foto Eva Bortoluzzi Foto Mattia Tonin

Foto Matteo Frada

Tutti noi ci passiamo davanti ogni giorno, è parte del nostro paesag-gio, ma a le volte non ci fermiamo abbastanza a riflettere sulla sua pre-senza. E così abbiamo pensato di “regalargli” un omaggio fotografico. E’ Il monumento ai cadu-ti. Fu eretto nel 1924 a memoria e in onore dei 292 caduti della Prima Guerra Mondiale. Esso si trova a fianco del muni-cipio di Santa Giustina. Questo monumento rap-

Foto Damiano Menel

presenta la storia degli indi-menticabili eroi, i cui nomi lo coronano. I cittadini ci passano davan-ti tutti i giorni, ma non sem-pre ricordando l’importante avvenimento del 4 Novem-bre. In questa data, ogni anno, si celebra l’armistizio che pose fine alla guerra tra l’Italia e l’Austria nel 1918.

Eva Bortoluzzi, Davide Dalla Sega

Foto Giulio Sacchet

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Gangnam Style

Ultimamente anche nella nostra scuola ha avuto moltissimo successo la canzone Gangnam Style del rapper coreano PSY. Questa nuova stella del rap è nato il 31 dicembre 1977 a Seul, la capitale della Corea del Sud. Dopo aver studiato per qualche mese all’università di Boston, presso il Berklee College of Music, ha deciso di tornare nel suo paese e dedicarsi alla carriera musicale. Gangnam, il titolo del suo successo, porta il nome del quartiere più “in” di Seul. Pochi conoscevano questo artista fino all’uscita di Gangnam Style, nel luglio scorso. Il video ha otte-nuto più di 700 milioni di visualizzazioni ed è stato premiato come migliore videoclip dell’anno agli MTV European Music Awards 2012. Questo pezzo rap ha avuto un così grande successo che, prima della partenza del Gran Premio di Corea, i piloti di Formula uno si sono esibiti con PSY nel balletto ormai diventato popolarissimo! Cosa ne pensano gli alunni della scuola??? La scuola sembra spacca-ta in due: alcuni alunni detestano questa canzone, ad altri invece piace per il ritmo, i passi e il video. A nostro parere a rendere la canzone così popolare sono stati il sound di una lingua “diversa” e il mo-vimento della finta cavalcata.

Di Marino Emanuele e Spacone Filippo

MUSICA

CRONACA E APPROFONDIMENTI

Mi ha sempre incuriosito sapere qualcosa di più sui giochi di una volta. Chissà come giocavano cinquan-t’anni fa … Facendo una piccola ricerca, ho trovato alcuni giochi conosciuti: anche a me è capitato di giocare con la corda, a nascondino … ma ci sono an-che altri giochi ormai meno praticati o dai nomi molto strani. D’inverno si giocava con la MUSSETTINA (slitta) e con la JEGOLA (slittino con le scie di ferro): ogni pendenza era una pista ideale. Anche a noi ragazzi di oggi piace giocare con la neve: fare lunghe battaglie a palle, costruire pupazzi e sciare … D’estate, di giochi strani ce n’erano tanti, tra cui la LIPPA, un gioco di strada nel quale si utilizzavano due bastoncini che bisognava riuscire a lanciare den-tro un cerchio disegnato per terra; i ragazzi, inoltre, giocavano saltando i mucchi di fieno.

Sarebbe veramente bello fare un salto nel passato per vedere di persona come si divertivano i ragazzi e le ragazze … ma io ho la fortuna di avere nonna Carla che mi racconta tutto: “I giochi di una volta erano il nascondino, il salto

della corda e dei mucchi di fieno, il campanone, l’al-

talena e la caccia dei granchi nel ruscello. Fra tutti

questi giochi i miei preferiti erano nascondino e il

salto dei mucchi di fieno perché partecipavano molti

ragazzi: chi riusciva a saltare i più alti, andava a

granchi, ma senza fare rumore, perché i granchi al-

trimenti non uscivano da sotto i sassi. Passavamo il

tempo divertendoci con giochi di poca spesa, ma era-

vamo felici di stare tutti in compagnia.”

Davide Gurrieri

I GIOCHI DI UNA VOLTA

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NOTIZIE DALL’ISTITUTO

Mercoledì 3 ottobre 2012, le classi 1°A e 2°B sono parti-re alle 9:30 per raggiungere il Parco divertimenti di Ca-ralte e vivere una nuova esperienza. Noi ragazzi eravamo accompagnati dai prof. Masini, Slongo e Fajeti. Arrivati, abbiamo fatto merenda poi ci siamo infilati le imbragatu-re di sicurezza, per cominciare il percorso divisi in grup-pi. Un esperto del parco ci ha spiegato come affrontare il percorso in sicurezza e come utilizzare la carrucola e i moschettoni. Dopo aver ascoltato le spiegazioni, final-mente è iniziata l’avventura vera e propria. I percorsi proposti erano di diversa difficoltà, ma tutti entusiasman-ti! Ci siamo arrampicati sugli alberi e ci siamo lanciati con la carrucola, provando l’emozione di rimanere sospe-si in aria. Camminare sulla corda di equilibrio è stata un’-esperienza di adrenalina pura !!! Alcuni hanno affrontato il percorso sensoriale a piedi nudi intorno al lago, calpe-stando cortecce d’albero, pigne e terriccio. Per tutti è stato divertente trascorrere una giornata in compagnia di amici e insegnanti, pro-vando emozioni nuove.

Elvi Tamburlin e Federico Bristot

UN’AVVENTURA A CARALTE

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UNA GIORNATA INSIEME ALLA NATURA! Sabato 13 ottobre le classi quinte della scuola primaria di Santa Giustina e tutte le classi della scuola primaria di Meano hanno partecipato alla manifestazione “Puliamo il mondo” proposta da Legam-biente e dall’amministrazione comunale. Ecco a voi il racconto dei bambini … Era un sabato mattina, noi bambini delle classi quinte, ci siamo avventurati alla ricerca di spazzatura. Era una giornata nuvolosa, ma siamo andati lo stesso con i volontari della Protezione civile. Prima di partire ci hanno prestato delle pettorine, dei cappellini, dei guanti e un sacchetto per mettere dentro le cartacce da tenere durante il cammino. Alle 10.00 circa siamo partiti per pulire la via d' accesso alla cartiera. Abbiamo trovato di tutto: lattine di Coca-Cola, sacchetti di patatine, il busto di una statuetta, contenitori di succhi di frutta, cartacce e molte altre cose che inquinavano l'ambiente. La cosa che ci ha sbalordito di più è stato il ritrovamento di un ombrello e di due sacchetti di immondizia, buttati là nell'erba come se niente fosse. Ci siamo inoltrati anche nei boschi e nelle strade vicine e abbiamo capito quanto è importante salvaguardare la natura. L'abbiamo fatto insieme e ci siamo divertiti mol-to. Le sporcizie si trovavano nei tubi , tra i cespugli e nelle zone più insolite, ma ci siamo fatti corag-gio e abbiamo ripulito e perlustrato tutta la zona. Al ritorno ha iniziato a piovere leggermente, ma per fortuna siamo arrivati prima della pioggia. Arrivati a scuola abbiamo differenziato tutto negli appositi sacchetti e dopo abbiamo scattato una foto-ricordo insieme ai volontari della Protezione civile. Rin-graziamo con tutto il cuore le Maestre che ci hanno dato l'opportunità di fare questa bella esperienza e i volontari che ci hanno aiutato in questo straordinario intento.

Veronica Gorza e Arianna Salvadori

NOTIZIE DALL’ISTITUTO

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UN FORESTALE PER MAESTRO

È iniziata in questi giorni la serie di incontri con il Sovr. Turrin Francesco del Corpo Forestale dello Stato che coinvolgerà gli alunni delle classi quarte e quinte di S. Giustina e delle classi terza, quarta e quinta di Meano. Gli argomenti trattati nel corso delle varie lezioni intendono far conseguire agli a-lunni corrette conoscenze sul modo di affrontare la montagna durante tutto l’arco dell’anno. In parti-colare, per quanto riguarda l’inverno, le informazioni trasmesse sono volte al riconoscimento delle situazioni in cui vi sia la possibilità di distacco di slavine, alla conoscenza delle modalità di soccorso di persone travolte da una valanga ed alla presentazione di tutta l’attrezzatura indispensabile per af-frontare un’escursione invernale in sicurezza. Particolare rilievo viene dato al decalogo riguardante il comportamento da tenere sulle piste da sci.

Molto interessante, per gli alunni delle quinte del capoluogo sia l’incontro riguardante le modalità di sviluppo, di propagazione e di spegnimento degli incendi boschivi sia quello che li ha guidati a sco-prire le tracce della presenza dell’uomo nel nostro ambiente montano, dal periodo preistorico a quello del più recente passato; gli alunni sono stati invitati, ogniqualvolta si recano in un qualsiasi ambiente naturale ad “osservare” anziché solo guardare, per ricercare e scoprire tutte quelle tracce, talvolta anche negative, che l’uomo ha lasciato e continua a lasciare nello svolgimento delle sue quotidiane attività. Filo conduttore di tutti gli incontri e scopo imprescindibile di tutta l’attività educativa che il Sovr. Turrin svolge periodicamente nell’istituto ormai da più di dieci anni, resta e rimarrà sempre la necessità di far acquisire quella sensibilità verso l’ambiente indispensabile a sviluppare la consapevo-lezza e la necessità sempre più pressante di un rispetto totale e incondizionato nei confronti degli spa-zi naturali in cui viviamo.

Ove ce ne fosse bisogno, ci piace sottolineare come la preparazione, le competenze acquisite in cam-po didattico-divulgativo, la disponibilità, la capacità di relazionarsi con i bambini della scuola prima-ria, ma soprattutto la passione con la quale l’agente del CFS svolge quella che lui considera sicura-mente una missione, siano state oggetto di importanti riconoscimenti, non solo a livello provinciale.

NOTIZIE DALL’ISTITUTO

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A VALPORE TRE GIORNI DI STORIA, NATURA E TANTO DIVERTIMENTO

Venerdì 5 ottobre 2012 la classe 3°A, accompagnata dai professori Italo Dal Mas e Lucia Fontana e da un genitore, Loris Burlon, ha raggiunto Valpore, una località nei pressi del Monte Grappa, dove si trova un rifugio completamente immerso nella natura. L'u-scita didattica sul territorio è durata tre giorni, duran-te i quali alunni e professori hanno collaborato, occu-pandosi dei pasti e delle faccende domestiche. Questo luogo è ricco di storia infatti è stato teatro di moltissime battaglie della Prima Guerra mondiale: il territorio è solcato dalle trincee e dai crateri delle granate. Venerdì pomeriggio, il prof. Dal Mas ha messo a disposizione due metal detector ed i ragazzi sono andati a caccia di reperti bellici e la ricerca ha dato ottimi risultati, infatti sono stati trovati moltissimi reperti tra i quali una granata inesplosa e molte schegge. Sabato mattina la classe ha raggiunto il Rifugio Bassano, dove ha trovato un pranzo già pronto com-preso nel prezzo. Passeggiare in gruppo è stato bello perché, parlando e scherzando tra amici, la fati-ca non si è quasi fatta sentire e perché il paesaggio era stupendo: il cielo era terso ed il bosco aveva forme e colori favolosi. Naturalmente non si possono dimenticare le serate in cui la classe si è divertita fino a mezzanotte a-scoltando musica o giocando a carte; qualcuno ha intrattenuto i compagni facendoli ridere a crepapel-le. Anche i prof. hanno riso fino alle lacrime!! Domenica mattina il gruppo ha camminato fino ad una casera di proprietà statale e al ritorno ha pre-parato un pranzo per i genitori, cucinando una succulenta pasta al ragù, frittata, cappucci e affettati vari. Tra le 14.30 e le 16 tutti sono tornati a casa salutando con tristezza quel luogo meraviglioso. Questa uscita è stata così intensa ed emozionante che tutto sembra essersi svolto in un solo giorno.

Spacone Filippo

NOTIZIE DALL’ISTITUTO

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UNA SERATA DA SBALLO!

Un ballo indimenticabile L'anno scolastico 2011/2012 si è chiuso con una fan-tastica serata di puro divertimento: il 7 giugno alle ore 20.00, alunni e insegnanti della scuola media si sono riuniti nella palestra dell'istituto per partecipare al gran “Ballo di fine anno”, con l'intrattenimento della band Broken Brakes e del dj Sanvi. Tantissimi ragazzi e ragazze si sono sfogati e hanno cantato e ballato, accompagnati da musica rock e classica. Tutte le classi, hanno contribuito al ricco buffet, portando biscotti, patatine, coca-cola, aran-ciata e molto altro. La prof. Comel, ha dato ini-zio alle danze, con il suo fantastico e originale ve-stito da sposa, accompa-gnata dal prof. Vello. La palestra era stata addobba-ta con festoni, fiocchi e palloncini dalla prof. Fon-tana, che ha svolto un ma-gnifico lavoro. Durante la festa, la musica è stata interrotta, ed è stata data la parola al preside che ha ringraziato di per-

sona tutti i colla-boratori. La paro-la d’ordine è stata eleganza!! Le ragazze erano truccate e indos-savano gonne o vestiti eleganti e splendide balleri-ne, mentre i ra-gazzi in giacca e cravatta hanno reso il loro aspet-to molto più ele-gante del solito!!! L’entusiasmo dei ragazzi e il diver-timento suscitato dal clima di festa, hanno creato al-l’interno dell’a-trio, un gran cal-

do, nonostante le porte e le finestre fossero spalanca-te. È stata una serata di grande divertimento, ma anche il momento in cui i ragazzi di terza, hanno detto “addio” alla scuola media. Le ragazze si sono sciolte in lunghi pianti e cercavano di confortarsi a vicenda con un abbraccio. In complesso è stata una splendida serata, piena di allegria ed entusiasmo.

Rossa Eleonora e Scapolan Alice

NOTIZIE DALL’ISTITUTO

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LA PAROLA AI PROTAGONISTI

UNA SERATA DA SBALLO!

NOTIZIE DALL’ISTITUTO

Le redattrici del Picchio hanno rac-colto alcune impressioni sul ballo di fine anno della scuola … IL BALLO DELLE RAGAZZE Qual è la cosa a cui avete dedica-to più tempo durante i preparati-vi? Abbiamo dedicato molto tempo al trucco, al vestito e all’acconciatura. Siete state invitate da qualcuno ? Non tutte siamo state invitate, alcu-ne di noi però hanno invitato il ra-gazzo più carino... Siete state soddisfatte ? Sì, perché ci siamo divertite molto. Qual è il momento che vi ha col-pito di più ? Ci è piaciuto tutto, in particolare ballare sulla musica del dj e ascolta-re il concerto della band Braken Brakes. Quando avete saputo di questa festa come ve la siete immagina-ta ? Una festa come quelle che si vedo-no in televisione dove tutti ballano, però con più ragazzi. IL BALLO DEI RAGAZZI Qual è la cosa a cui hai dedicato più tempo durante i preparativi? Abbiamo dedicato molto tempo ai capelli acconciandoli con il gel.

Avete invitato qualcuno ? Nessuno ha voluto rispondere a parte un ragazzo che ha ammesso di aver invitato una ragazza, ma non vuole rivelare il suo nome. Siete rimasti soddisfatti ? Sì, perché c’erano belle decorazioni e ci siamo divertiti molto. Qual è il momento che vi ha col-pito di più? Ci ha colpito molto la musica, i balli di gruppo, il cibo e soprattutto le belle ragazze. Quando avete saputo di questa festa come ve la siete immagina-ta ? Divertente, movimentata e come è

stata. E INFINE … L’INTERVISTA A DJ SANVI Quando hai saputo che dovevi fare il dj come hai reagito ? Sono stato contento che abbiano scelto me.. Su che musica ti sei basato ? Sulla musica richiesta dai prof. e su quella che andava di moda in quel periodo. Cosa provi a fare il dj ? Ansia, felicità e soprattutto paura di sbagliare. Sei stato soddisfatto di come hai suonato ? Abbastanza … (Ma per noi è stato bravissimo! ndr) Avresti preferito ballare o sei stato contento di quello che hai fatto ? Sono stato soddisfatto di quello che ho fatto, perché mi piace suonare. Ti sei divertito? Sì molto. Le redattrici sperano, visti i com-menti positivi, che questa esperien-za si possa ripetere … perciò parola d’ordine: BALLO DI FINE ANNO 2013 !

Lucchetta Alessia e Buoso Alessia

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LA MAGIA DELLA LUCE

Quest’anno tra i laboratori proposti dalla scuola me-dia ce n’è uno che ci ha “catturato”: Picchioreporter, laboratorio di fotografia digitale. In generale, il nostro lavoro non è molto impegnativo, ma sicuramente divertente e entusiasmante. Quasi tutti i mercoledì, nelle ore di laboratorio, andia-mo in giro per Santa Giustina a fotografare le bellez-ze del paese. Finora abbiamo visitato il mulino di Salzan, gli angoli più caratteristici e nascosti della stessa frazione, il monumento ai caduti e la mostra dedicata alle Dolomiti Unesco. Quando noi prendiamo la macchina fotografica in mano ci lasciamo prendere dall’ispirazione e faccia-mo fotografie più belle di quanto immaginiamo. In-fatti il professor Masini le commenta con noi e le usa come insegnamento per gli altri. In questo laboratorio

si parla anche di come è fatta e quali funzioni ha la macchina fotografica: in ogni lezione il prof. ci consegna una scheda in cui sono scritte delle informazioni su questo straordinario oggetto. Abbiamo scoperto, ad esempio, il significato di alcune parole come: pixel, grandangolo, teleobiet-tivo, zoom, macro, profondità di campo… Tutti noi siamo entusiasti di aver scelto questo labo-ratorio, perché ci piace fotografare il paesaggio che ci circonda. Abbiamo creato anche un gioco per il nostro giornale con cui potete divertirvi nelle pagine successive.

Sacchet Giulio, De Nadai Alessandro, Monestier Federico

LABORATORIO DI FOTOGRAFIA

La fotografia, ovvero l ’arte di disegnare con la luce.La fotografia, ovvero l ’arte di disegnare con la luce.La fotografia, ovvero l ’arte di disegnare con la luce.La fotografia, ovvero l ’arte di disegnare con la luce.

Foto Mattia Tonin Foto Davide Dalla Sega Foto Mattia Tonin

Foto Alessandro De Nadai Foto Gioia Ghisu

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A TUTTO SPORT

È iniziata la fantastica stagione sportiva per gli alunni di Santa Giustina!!! Lunedì 22 ottobre i ragazzi del comprensivo Rodari hanno partecipato numerosi alla corsa campestre d’istituto, cercando di con-quistare un risultato utile per partecipare alle fasi successive. Fase d’istituto: Classifica femminile Ragazze: 1^ Giovanelli Laura, 2^ Rento Ilaria, 3^ Granzotto Elena Cadette: 1^ Mortagna Alba, 2^ Levis isabella 3^ Bolzan Matilde Classifica maschile Ragazzi: 1^ Cassol Abay, 2^ Noto Giuseppe, 3^ Riccardo Ebone Cadetti: 1^ Dalla sega Davide, 2^ Gurrieri Davide 3^ Frada Matteo La corsa degli migliori è proseguita mercoledì 31 ottobre sul tracciato feltrino di Pra del Moro dove si è svolta la fase distrettuale. I ragazzi del nostro istituto hanno dato il meglio di sé raccogliendo ottimi risultati! Abayaneh Cassol ha vinto nella categoria ragazzi, mentre le ragazze hanno conqui-stato il primo posto nella categoria a squadre: terza Laura Giovanelli, quarta Ilaria Rento, ottava Ele-na Granzotto e a chiudere Sara Giazzon.

A conclusione della gara distrettuale, la redazione del Picchio ha raccolto le dichiarazioni a caldo di Abayaneh Cassol.

Qual è stata la tua impressione sulla gara? Ho già percorso altre campestri, ma questa è stata lunga e faticosa. Ti sei divertito in questa esperienza? Sì, è stato davvero divertente È stato emozionante conquistare il primo posto? Sì è stata emozionante. Ho vinto molte altre gare, ma que-sta è stata particolare perché era la prima volta che corre-vo per la scuola Cosa ti aspetti dalla fase provinciale? Sarebbe veramente deludente non vincere, ma questo non accadrà! L’avventura dei nostri atleti si è conclusa il 15 novembre a Belluno, dove si è disputata la fase provinciale. Per Aba-yaneh Cassol e le ragazze nessuna delusione, ma solo otti-

mi risultati: Aba ha centrato il primo posto assoluto nella categoria ragazzi, mentre Laura, Ilaria, Ele-na e Sara hanno conquistato il quarto posto nella categoria a squadre.

Marku Mario, Gurrieri Davide, Tamburlin Elvi

ATLETICA

IL RODARI SUGLI SCUDI CASSOL CAMPIONE PROVINCIALE

LE RAGAZZE VINCONO LA FASE DISTRETTUALE

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METTITI IN GIOCO

IL RUGBY

S C P R O T E Z I O N I T B N

W E Q C A M A X I T P O O A S

E M I C A I E G D A A R U U H

V N C N H L G T R R C T C S V

G A I C A A C A A L A I H O Q

W Y S H C Z D I E B S B E T A

A I X C C E I Q O D C R O N L

M Y A A N N E O R Q H A O E L

S L M T B L A N N F E N M M A

P P I A K R O P I I T P J A P

O I G G A S S A P L T X O N W

S Q U A D R E D D R O P G E W

Y L D A I Q J A O L L A F L P

J W P S Q L B D F Q E W B L E

K W J K H S O B G L M E O A U

ALLENAMENTO

CAMPO

FALLO

MISCHIA

PARADENTI

PROTEZIONI

TOUCHE

ARBITRO

CASCHETTO

LINEE

PALLA

PASSAGGIO

SEI NAZIONI

ACCA

CALCIO

DROP

META

PANCHINE

PLACCAGGIO

SQUADRE

Trova nello schema le parole scritte a fianco. Possono essere in orizzontale, verticale e diagonale

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METTITI IN GIOCO

INDOVINA L’OGGETTO A cura del laboratorio “Picchioreporter”

I pazzi fotografi nelle giornate di pioggia in cui non sono potuti uscire a catturare immagini, non si sono persi d’animo e vi propongono un nuovo gioco. Nelle foto che seguono, sono ritratti i particolari di alcuni oggetti. Sta a voi indovinare di quali ogget-ti si tratta. Scrivete il nome nel riquadro e poi girate pagina. Scoprirete l’intero oggetto

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INDOVINA L’OGGETTO: SOLUZIONE

ACCENDINO

BATTERIA STILO

FLAUTO

VITE

MOLLETTA

CHIAVE USB

SPINA ELETTRICA

UNGHIA

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Invitiamo tutti i nostri lettori a scriverci

commenti, proposte, critiche all’indirizzo di

posta elettronica:

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la redazione pubblicherà i vostri interventi e

vi risponderà.

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