PIAZZA STALLA La manifestazione di Miss Mostra e libro per ... · Don Luciano Massaferro Parro-co...

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ANNO XLIII - N. 9 Giovedì 18 Settembre 2003 1,38 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - Filiale di SAVONA Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente 16,50 - Socio Sostenitore 19,50 - Socio estero 21,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) (continua a pagina 2) (continua a pagina 2) (continua a pagina 2) PIAZZA ST ALLA Importante! All’interno modulo da compilare per il sondaggio pubblico Alassio, Ferragosto 2003 - Il tradizionale galà dell’Hotel Diana per assistere dopo cena dalla terrazza allo spettacolo pirotecnico. (FOTO SILVIO FASANO) Gli artistici candelabri a due lanterne gialle che illuminano il centro cittadino. (FOTO SILVIO FASANO) Alassio - Miss Muretto 2003 Sabrina Conti. La serata è stata prodotta da MediaItalia, con l’organizzazione di Cast Monaco e le riprese di Italia 1. (MEDIAITALIA) Alassio - L’incantevole scenografia di Miss Muretto, formata da 6 quinte a forma di vela, ricoperte di fibre ottiche. Pinacoteca Carlo Levi ORARI DI APERTURA: venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 18.45 e dalle 19.00 alle 22.00 INGRESSO LIBERO Alassio: festa di San Rocco Ai tempi di San Rocco, nell’an- no 1300, le vie erano costellate di punti d’appoggio, officine di sellai, maniscalchi, fabbri, ed era legata al traffico commercia- le anche l’ubicazione delle chie- se, spesso dedicate a S. Giaco- mo, che dal suo santuario di Compostela è patrono dei viag- giatori. Per confortare i viaggia- tori (sulla famosa «via Fran- cigena» la cui mappa fu traccia- ta nel 1000 dall’Arcivescovo di Canterbury Sigerico, non si viaggiava per mero gusto dello spostamento ma per atto di fe- de, (veniva esaltato l’aspetto al- legorico dell’anima in viaggio verso Dio) tre erano le mete, luoghi santi della cristianità, agognate: Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela) dai numerosi disagi, sorsero strut- ture ricettive e «ospitali» per viandanti senza merce al segui- to (alcune di queste strutture esistono ancora basta pensare alla «Commenda di Pré» a Geno- va dell’Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni, un ordine militare e ospitaliero che dopo il 1312 si trasferì a Malta, da cui l’attuale Ordine di Malta, e il fabbricato, con unito una piccola chiesa che, ad Alassio, posero sotto l’invocazione di N.S. della Carità. («L’ospedale di Alassio nel 1310 era capace di 26 letti per poter servire ad un tem- po ai propri bisogni e quelli cau- sali dei forestieri») dove, come si narra, San Rocco si riposò du- rante il suo pellegrinaggio da L’Associazione Vecchia Alassio in occasione della ria- pertura delle lezioni augura un lieto anno scolastico a tutti gli scolari e gli studenti di Alassio, ai Sigg. Presidi e Direttori Didattici, ai Sigg. Docenti e ai non docenti del- la Scuola, alle famiglie per un anno sereno e felice. UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ DI ALASSIO XXI ANNO ACCADEMICO Le iscrizioni si aprono, presso la sede di Via IV Novembre, 2 il 22 settembre p.v. (lunedì, mer- coledì, venerdì 15,30-17,30). Complessivamente saranno 27 i corsi (di cui 5 nuovi: Patch- work e Quilting, Fotografia, Arte e storia, Canto e Fisioterapia). Prolusione: sabato 25 ottobre, Biblioteca civica, ore 16 sul te- ma: «Emigrazioni liguri in Cali- fornia» (prof. Adele Majello). A tutti, i «vecchi» e i nuovi iscritti un buon «arrivederci a presto». Il C.D. UNITRE La manifestazione di Miss Muretto compie 50 anni Non è stato facile, anzi tutto tranne che facile. Ma Alassio all’alba del 30 agosto ha incoro- nato la sua cinquantesima Miss. Si tratta di Sabrina Conti, ventenne romana già modella e attrice, assidua frequentatrice degli studi di Sarabanda è però aspirante veterinaria, con la passione del nuoto e della let- tura. Conti, Miss Extrema Hair Melis- sa Satta e Miss Bonelle Nata- scia D’Aria. Per loro un contrat- to come testimonial delle ri- spettive aziende. La cinquantesima edizione di Miss Muretto, organizzata da Cast Monaco che si è avvalsa del patrocinio del Comune di Alassio, della Regione Liguria e dell’APT Riviera delle Palme, è Finaliste Melissa Satta, caglia- ritana, diciassette anni, appas- sionata di «capoeira», un mix di danza e arti marziali di origine brasiliana e Manuela Mazzoni, quindicenne pratese, amante della lettura e della danza e che sogna un futuro di modella. andata in scena nella notte del 29 agosto al termine di una due giorni che ha messo a dura pro- va i nervi di tutti. Per due volte infatti i tecnici hanno dovuto ri- mediare ai danni che un vento impietoso ha arrecato alla splendida struttura montata Nel corso della serata sono state assegnate anche cinque fasce legate ai principali spon- sor dell’evento: Miss Linea Me- diterranea Veronica Munzi, Miss Only Fitness Solange Turecek, Miss Magilla Sabrina sulla spiaggia del porto Luca Ferrari di Alassio. Accanto all’emozione di vive- re un compleanno così impor- tante, Miss Muretto, ha avuto in Mostra e libro per i 50 anni di Miss Muretto Un avvenimento importante per Alassio è stato quest’anno il cinquantenario di miss Muret- to. Per celebrarlo degnamente il Comune di Alassio e la famiglia di Mario Berrino hanno organiz- zato una mostra alla Chiesa an- glicana e hanno pubblicato un li- bro rievocativo. La mostra è stata inaugurata il 26 agosto scorso. Il sindaco ar- ch. Marco Melgrati nel discorso introduttivo ha affermato che: «Questa è una ricorrenza stori- ca, 50 anni per una manifesta- zione sono un’eccezione, quan- do nacque, Alassio era un faro per il turismo italiano». Ha pre- so poi la parola Luisella Berrino: «Ho cercato fotografie e docu- menti d’epoca per fare un libro che celebrasse questi 50 anni di Miss Muretto, di conseguenza ne è nata la mostra». L’indomani, sempre nella Chiesa anglicana, è stato pre- sentato il libro. A Rinaldo Ago- stini il compito di moderatore che così si è espresso: «L’inizia- tiva è di Luisella Berrino, perché rimanga il ricordo storico di questa manifestazione. La Ligu- ria in questi ultimi tempi è un po’ in calo, il cinquantenario de- ve rappresentare il rilancio non soltanto di Miss Muretto ma di tutta la regione». Luisella: «È il risultato della passione per Miss Muretto, sia- mo alla terza generazione: dopo papà Mario e i suoi fratelli, io e mio marito, ora mio figlio. Ho in- terpellato personaggi che han- no vissuto questa avventura, ho ricevuto scritti lusinghieri, in particolare da Paolo Occhipinti. Il Muretto è un bene di Alassio, di tutti in generale». Ringrazia i collaboratori e in particolare gli sponsor. Mario Berrino poi ricorda gli anni e i personaggi dei tempi d’oro: il M° Angelini, Tony Re- nis, Lucio Flauto, ecc. Racconta come il Muretto è nato, con l’an- nunciatrice televisiva Fulvia Colombo è stata organizzata la “Gran cagnara” e di conseguen- za la Miss. C.B. San Bernardo - Alassio Nonostante il cielo minaccias- se pioggia e lampi e tuoni in lon- tananza annunciassero un tem- porale, numerosa è stata la par- tecipazione dei fedeli che sono sinceramente affezionati alla tradizione ed hanno festeggiato partecipando con molta devo- zione alla S. Messa celebrata da Don Luciano Massaferro Parro- co di San Vincenzo il quale nell’omelia ha spiegato con mol- ta chiarezza le Letture ed il Van- gelo. Ha avuto inoltre parole di incoraggiamento per i membri del Comitato di San Bernardo. La S. Messa è stata allietata con il canto degli inni dalla corale Dott. Giacomo Natale della Chiesa di San Giovanni. Carlo Cavedini a nome del Comitato ha comunicato che la pratica di donazione della fascia e ruderi della Chiesa va avanti con determinazione, infatti vi è una lettera del Comune firmata dal Sindaco che assicura dell’ avvenuto contatto con la Signo-

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ANNO XLIII - N. 9 Giovedì 18 Settembre 2003 € 1,38Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - Filiale di SAVONA

Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure.Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente € 16,50 - Socio Sostenitore € 19,50 - Socio estero € 21,00ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]

Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)

(continua a pagina 2)

(continua a pagina 2) (continua a pagina 2)

PIAZZA STALLAImportante!

All’interno modulo da compilareper il sondaggio pubblico

Alassio, Ferragosto 2003 - Il tradizionale galà dell’Hotel Diana per assisteredopo cena dalla terrazza allo spettacolo pirotecnico. (FOTO SILVIO FASANO)

Gli artistici candelabri a due lanterne gialle che illuminano il centro cittadino.(FOTO SILVIO FASANO)

Alassio - Miss Muretto 2003 Sabrina Conti. La serata è stata prodotta daMediaItalia, con l’organizzazione di Cast Monaco e le riprese di Italia 1.

(MEDIAITALIA)

Alassio - L’incantevole scenografia di Miss Muretto, formata da 6 quinte aforma di vela, ricoperte di fibre ottiche.

Pinacoteca Carlo LeviORARI DI APERTURA:

venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 18.45e dalle 19.00 alle 22.00

I N G R E S S O L I B E R O

Alassio: festa di San RoccoAi tempi di San Rocco, nell’an-

no 1300, le vie erano costellatedi punti d’appoggio, officine disellai, maniscalchi, fabbri, edera legata al traffico commercia-le anche l’ubicazione delle chie-se, spesso dedicate a S. Giaco-mo, che dal suo santuario di

Compostela è patrono dei viag-giatori. Per confortare i viaggia-tori (sulla famosa «via Fran-cigena» la cui mappa fu traccia-ta nel 1000 dall’Arcivescovo diCanterbury Sigerico, non siviaggiava per mero gusto dellospostamento ma per atto di fe-de, (veniva esaltato l’aspetto al-legorico dell’anima in viaggioverso Dio) tre erano le mete,luoghi santi della cristianità,agognate: Roma, Gerusalemmee Santiago de Compostela) dainumerosi disagi, sorsero strut-ture ricettive e «ospitali» perviandanti senza merce al segui-to (alcune di queste struttureesistono ancora basta pensarealla «Commenda di Pré» a Geno-va dell’Ordine dei CavalieriOspitalieri di San Giovanni, unordine militare e ospitaliero chedopo il 1312 si trasferì a Malta,da cui l’attuale Ordine di Malta,e il fabbricato, con unito unapiccola chiesa che, ad Alassio,posero sotto l’invocazione diN.S. della Carità. («L’ospedale diAlassio nel 1310 era capace di 26letti per poter servire ad un tem-po ai propri bisogni e quelli cau-sali dei forestieri») dove, comesi narra, San Rocco si riposò du-rante il suo pellegrinaggio da

L’Associazione Vecchia Alassio in occasione della ria-pertura delle lezioni augura un lieto anno scolastico atutti gli scolari e gli studenti di Alassio, ai Sigg. Presidi eDirettori Didattici, ai Sigg. Docenti e ai non docenti del-la Scuola, alle famiglie per un anno sereno e felice.

UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ

DI ALASSIOXXI ANNO ACCADEMICO

Le iscrizioni si aprono, pressola sede di Via IV Novembre, 2 il22 settembre p.v. (lunedì, mer-coledì, venerdì 15,30-17,30).

Complessivamente saranno27 i corsi (di cui 5 nuovi: Patch-work e Quilting, Fotografia, Artee storia, Canto e Fisioterapia).

Prolusione: sabato 25 ottobre,Biblioteca civica, ore 16 sul te-ma: «Emigrazioni liguri in Cali-fornia» (prof. Adele Majello).

A tutti, i «vecchi» e i nuoviiscritti un buon «arrivederci apresto».

Il C.D. UNITRE

La manifestazione di MissMuretto compie 50 anni

Non è stato facile, anzi tuttotranne che facile. Ma Alassioall’alba del 30 agosto ha incoro-nato la sua cinquantesima Miss.

Si tratta di Sabrina Conti,ventenne romana già modella eattrice, assidua frequentatricedegli studi di Sarabanda è peròaspirante veterinaria, con lapassione del nuoto e della let-tura.

Conti, Miss Extrema Hair Melis-sa Satta e Miss Bonelle Nata-scia D’Aria. Per loro un contrat-to come testimonial delle ri-spettive aziende.

La cinquantesima edizione diMiss Muretto, organizzata daCast Monaco che si è avvalsadel patrocinio del Comune diAlassio, della Regione Liguria edell’APT Riviera delle Palme, è

Finaliste Melissa Satta, caglia-ritana, diciassette anni, appas-sionata di «capoeira», un mix didanza e arti marziali di originebrasiliana e Manuela Mazzoni,quindicenne pratese, amantedella lettura e della danza e chesogna un futuro di modella.

andata in scena nella notte del29 agosto al termine di una duegiorni che ha messo a dura pro-va i nervi di tutti. Per due volteinfatti i tecnici hanno dovuto ri-mediare ai danni che un ventoimpietoso ha arrecato allasplendida struttura montata

Nel corso della serata sonostate assegnate anche cinquefasce legate ai principali spon-sor dell’evento: Miss Linea Me-diterranea Veronica Munzi,Miss Only Fitness SolangeTurecek, Miss Magilla Sabrina

sulla spiaggia del porto LucaFerrari di Alassio.

Accanto all’emozione di vive-re un compleanno così impor-tante, Miss Muretto, ha avuto in

Mostra e libro per i 50 annidi Miss Muretto

Un avvenimento importanteper Alassio è stato quest’anno ilcinquantenario di miss Muret-to. Per celebrarlo degnamente ilComune di Alassio e la famigliadi Mario Berrino hanno organiz-zato una mostra alla Chiesa an-glicana e hanno pubblicato un li-bro rievocativo.

La mostra è stata inauguratail 26 agosto scorso. Il sindaco ar-ch. Marco Melgrati nel discorsointroduttivo ha affermato che:«Questa è una ricorrenza stori-ca, 50 anni per una manifesta-zione sono un’eccezione, quan-do nacque, Alassio era un faroper il turismo italiano». Ha pre-so poi la parola Luisella Berrino:«Ho cercato fotografie e docu-menti d’epoca per fare un libroche celebrasse questi 50 anni diMiss Muretto, di conseguenzane è nata la mostra».

L’indomani, sempre nellaChiesa anglicana, è stato pre-sentato il libro. A Rinaldo Ago-stini il compito di moderatoreche così si è espresso: «L’inizia-tiva è di Luisella Berrino, perché

rimanga il ricordo storico diquesta manifestazione. La Ligu-ria in questi ultimi tempi è unpo’ in calo, il cinquantenario de-ve rappresentare il rilancio nonsoltanto di Miss Muretto ma ditutta la regione».

Luisella: «È il risultato dellapassione per Miss Muretto, sia-mo alla terza generazione: dopopapà Mario e i suoi fratelli, io emio marito, ora mio figlio. Ho in-terpellato personaggi che han-no vissuto questa avventura, horicevuto scritti lusinghieri, inparticolare da Paolo Occhipinti.Il Muretto è un bene di Alassio,di tutti in generale». Ringrazia icollaboratori e in particolare glisponsor.

Mario Berrino poi ricorda glianni e i personaggi dei tempid’oro: il M° Angelini, Tony Re-nis, Lucio Flauto, ecc. Raccontacome il Muretto è nato, con l’an-nunciatrice televisiva FulviaColombo è stata organizzata la“Gran cagnara” e di conseguen-za la Miss.

C.B.

San Bernardo - AlassioNonostante il cielo minaccias-

se pioggia e lampi e tuoni in lon-tananza annunciassero un tem-porale, numerosa è stata la par-tecipazione dei fedeli che sonosinceramente affezionati allatradizione ed hanno festeggiatopartecipando con molta devo-zione alla S. Messa celebrata daDon Luciano Massaferro Parro-co di San Vincenzo il qualenell’omelia ha spiegato con mol-ta chiarezza le Letture ed il Van-gelo. Ha avuto inoltre parole diincoraggiamento per i membri

del Comitato di San Bernardo.La S. Messa è stata allietata conil canto degli inni dalla coraleDott. Giacomo Natale dellaChiesa di San Giovanni.

Carlo Cavedini a nome delComitato ha comunicato che lapratica di donazione della fasciae ruderi della Chiesa va avanticon determinazione, infatti vi èuna lettera del Comune firmatadal Sindaco che assicura dell’avvenuto contatto con la Signo-

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«L'ALASSINO»2 Giovedì 18 Settembre 2003

MISS MURETTO (segue dalla prima pagina)

questa edizione 2003 il suo battesi-mo televisivo. MediaItalia, societàdi produzioni televisive, ha infattirealizzato la serata finale del con-corso che è stata trasmessa daItalia Uno in differita domenica 31agosto alle ore 20.30.

Al timone della trasmissione te-levisiva che i due autori, DarioBaudini e Luca Colocucci, e lo stes-so regista Rinaldo Gaspari, aveva-no preannunciato come assai di-vertente e spettacolare, una cop-pia di showmen davvero inedita:Filippo Nardi e Claudio Lippi. Dueveri estimatori della bellezza fem-minile, che per storia e tradizionesimboleggiano due generazioni di-verse, e due diversi modi di fareTV. Li abbiamo visti alle prese congag esilaranti e situazioni originali,un autentico contrasto di stile cheè stato il «leit motiv» della manife-stazione

La loro simpatia e la freschezzadelle ragazze la chiave vincente diuna serata che ha lasciato tutti conil fiato sospeso fino all’ultimo,nell’incertezza di riuscire o meno amandare in porto lo spettacolo.

Del resto il sipario si è aperto«solo» all’1.30 della notte davanti aun parterre comunque gremito inogni ordine di posti e che, impavi-do, ha seguito le varie fasi della se-rata fino alla fine, quasi all’alba.

L’attesa che nelle ultime setti-mane ha circondato l’evento, infat-ti, crescente giorno dopo giorno,era infatti altissima e aveva rag-giunto il suo culmine la sera prece-dente quando il vento aveva impe-dito il regolare svolgimento dellamanifestazione, ma non quello del-la festa, organizzata presso l’atti-gua discoteca «Alporto» e cui han-

no preso parte i protagonisti dellaserata: con Claudio Lippi e FilippoNardi, mattatori per eccellenzac’erano infatti Alba Parietti, MarioCipollini, Anna Gigli Molinari, Kim-berly Greene, Claudio Brachino,Elisa Triani e Walter Nudo.

Una serata comunque di grandefesta, con immancabile taglio dellatorta del cinquantenario, splendi-da sia all’occhio che al gusto, rea-lizzata per l’occasione da «Poldo» ilpasticcere genovese campione delmondo della categoria.

E per i fotografi è stata una verae propria parata di vip, che si èconclusa con un ulteriore, inattesofesteggiamento, quello del com-pleanno di Kimberly Greene.

Una parata di vip, dicevamo, chelo slittamento del programma hasensibilmente modificato: la giuriaai nastri di partenza della serata fi-nale era infatti presieduta dal vice-direttore di Studio Aperto, ClaudioBrachino, affiancato nel difficilecompito di selezionare le concor-renti da Anna Gigli Molinari, MissMuretto 2000, Ginta Campana,Miss Muretto 2002, Fulvia Rinaldi eKarin Zayeswki, Miss Muretto ri-spettivamente nel 61 e nel 75, e dal«Signore degli Anelli» Yuri Chechi.

Nel parterre accanto al prof.Stefano Zecchi, ordinario di esteti-ca all’Università Statale di Milano,anche il cantante Maverick, l’arti-sta interprete dell’unica riedizionedella mitica «Volare» autorizzatadalla famiglia Modugno, e Benedet-ta Massola, la nuova annunciatricedi Rete 4.

Alassio, 30 agosto 2003

M.R. - A.I.

FESTA DI SAN ROCCO (segue dalla prima pagina)

Montpellier a Roma. Aveva solo 28anni, si dice, e il suo pellegrinaggiocaritativo non era ancora finito.Dopo la sua morte avvenuta il 16agosto del 1327, acclamato Santodal popolo, il suo culto si propagòrapidamente per tutto il mondo co-nosciuto dove, ancor oggi, è tra ipiù venerati. Durante il suo pelle-grinaggio si pose a curare i poveri

tua del Santo, che, anche quest’an-no, al termine della messa solennecelebrata nella Chiesetta sul«Poggio» è stata portata in Proces-sione attraverso la strada del pic-colo «contorno» e nel viale attor-niato da alberi sempreverdi, conprati e piante ornamentali adibitoa giardino pubblico. Numerosissi-mi i fedeli accorsi dalle parrocchie

Alassio, 14/8/03 - Il calciatore dell’Inter Cordoba, dopo l’infortunio, si riposaad Alassio con la famiglia, la moglie Maria e la bambina Paloma. CarloTomagnini e Mimmo Airaldi (quest’ultimo pres. dei «Matetti dell’InterAlassio» lo hanno festeggiato donandogli i «baci di Alassio» e consegnan-dogli la tessera onoraria di «matetto dell’Inter». (FOTO SILVIO FASANO)

16 AGOSTO 2003 - FESTA DI SAN ROCCOLa statua del santo portata a spalla seguita dalla folla dei fedeli sta per en-trare nella chiesetta dove verrà celebrata la S. Messa solenne.

colpiti dalla peste, operando innu-merevoli guarigioni per questo, og-gi, San Rocco è il Santo protettoredegli ammalati. Ad Alassio fu elet-to contitolare dell’oratorio dellaMadonna della Consolazione sulPoggio (attualmente Regione SanRocco) dove, come ogni anno, il 16agosto 2003 si è celebrata la sua fe-sta.Nella piccola chiesetta, com-pletamente restaurata per volontàdell’attuale Prevosto Mons. Ange-lo De Canis, dove con interventofattivo, dettato da somma pietà, ifedeli della piccola borgata, solol’anno scorso, hanno voluto la sta-

di Alassio e dintorni. Erano pre-senti: la Banda «Città di Alassio» di-retta dal maestro G. Puerari, laConfraternita di Santa Caterinacon il bellissimo «Cristo ornato» eil suo priore P. Torre. Tra i moltialassini significativa è stata la pre-senza del Presidente e del vicePresidente dell’Associazione Vec-chia Alassio Carlo Cavedini e An-tonio Bruzzone. Al termine magni-ficamente organizzato dalla «Co-munità Sanrocchina» si è svolto unmomento conviviale, nel piazzaleadiacente la piccola chiesa, allieta-to dai canti «nostrani» dei, famosi,«Rebattabastiui» al secolo SantinoBruno Pezzuolo e Luciano Raita. IlPoeta S.B. Pezzuolo come da tradi-zione, ha letto, invitato da Mons.Angelo de Canis una lode al Santo,in dialetto alassino, appositamen-te composta. La bellissima atmo-sfera di entusiasmo e gioia che hacaratterizzato l’intera manifesta-zione e la vicinanza dell’oasi verdedel parco più bello di Alassio ha en-tusiasmato a tal punto tutti i nu-merosissimi presenti, da far scor-dare i disagi del gran caldo d’ago-sto. Sono state donate in benefi-cenza un gran numero di torte ap-positamente confezionate (da tan-ti devoti di San Rocco) per la Festaed è stata effettuato un’ apposita«pesca» con significativi premi tracui un quadro offerto dal pittoreAmedeo Bianco. Si ringraziano tut-ti i membri della Comunità di SanRocco per l’attività che hannosvolto e il materiale fornito per darvita a questa importante manife-stazione religiosa in onore delSanto.

«Rocco santo glorioso e pellegri-no, guarda il popolo alassino, daogni male contagioso».

Dante Schivo

BRIDGE CLUB ALASSIOAnche quest’anno il Bridge

Club Alassio ha organizzato ilTorneo di coppie libere Memorial«Lino De Michelis» egregiamenteprogrammato e curato dalla pre-sidente Gagliolo Mirella coadiu-vata da Soci ed amici, giunto or-mai alla tredicesima edizione.

La sede è stata spostata neigiardini della Chiesa Anglicana,scelta che si è dimostrata indovi-nata sia per la parte coreograficache per combattere il caldo in-tenso di questa estate in modoche i giocatori giunti numerosihanno potuto godere di una pia-cevole serata.

Il Torneo, cui ha partecipato uncentinaio di giocatori è stato vin-to da una simpatica coppia diSignore di Savona, LombardiPatrizia e Scavolini Sonia, seguitaa ruota da una coppia di AlassiniDOC, Bonifai/ Mauri, che hannodifeso i colori di casa.

La direzione del Bridge Club

Alassio soddisfatta per la riuscitadella manifestazione porge rin-graziamenti al Comune di Alassioper la collaborazione gentilmenteconcessa ed al Sig. FilippoMolinari per l’aiuto prezioso infase organizzativa.

Si ringrazia altresì «L’Alas-sino» per la consueta ospitalitàconcessaci, segnalando che indata 21 p.v. il Bridge Club Alassioorganizzerà un altro Torneo incollaborazione con «AlassioVillage», sempre per offrire ai no-stri ospiti possibilità di svago edivertimento.

Sperando per il futuro di potercontinuare nell’azione di propa-ganda nel campo del Bridge chepuò offrire a molti motivo di di-vertimento e di impiego la dire-zione del Bridge Club Alassio, tra-mite «L’Alassino», porge a tutti gliamici saluti ed auguroni per il fu-turo.

Laureano Mauri

INFORMAZIONE E… PLAUSOIn una calda giornata di fine

agosto, Gianni Plinio, vice presi-dente della Regione Liguria non-ché assessore regionale al turi-smo, è arrivato ad Alassio per ina-ugurare il nuovo ufficio di infor-mazioni dell’Apt nel centralissi-mo viale Gibb. Dal palazzo delComune, infatti, lo Iat si è sposta-to di qualche metro in uno spaziopiù funzionale. Insieme allo spor-tello per le informazioni turisti-che è stato sistemato un altro im-portante sportello, quello dell’As-sociazione Albergatori. In un uni-

co spazio i turisti potranno cosìavere tutte le informazioni di cuihanno bisogno, da quelle relativea escursioni, spettacoli e curio-sità fino alla disponibilità alber-ghiera. Un ottimo investimentoche segna un importante passoavanti nel settore turistico, comequello appunto di unire le forzedel pubblico e del privato per mi-gliorare la qualità dei servizi of-ferti. E ancora una volta Alassio èuna delle prime località nelle qua-li si attiva un discorso di questotipo.

Barbara Testa

FESTA DI SAN BERNARDO (segue dalla prima pagina)

ra Proprietaria dei terreni, l’iterburocratico è seguito dall’Uffi-cio competente ed il geom. Ma-glietti venerdì 22 agosto u.sc. hacontattato e confermato la vo-lontà della proprietaria di ese-guire l’operazione.

Entro pochi mesi si spera disistemare tutto.

Sono stati ricordati tutti i de-funti, in modo speciale BertoVezzoso e Giacomo Natale be-nemeriti del Comitato. Ricorda-ti con tristezza Carlo Cassiano,Aldo Armato e Sergio Bisello de-funti prematuramente quest’an-no. Piccola, ma significativa lapresenza di alcuni membri dellaconfraternita di Santa Caterina.È seguito un abbondante e gra-

dito rinfresco con un buon vinoe poche ma ottime specialità. Lafesta è proseguita allietata dacanzoni liguri cantate dai «Can-talassio» (Mario Berretta, Ninet-to Pellirone e con la partecipa-zione straordinaria di GiovanniSassi con le sue canzoni dellostudio Zeta) accompagnati conla chitarra da Luciano Raita e daAndrea Ghigliazza; parecchie lepersone che hanno partecipatoal canto. Purtroppo sul più bel-lo si è dovuto interrompere percolpa di una pioggia molto forte,in ogni caso l’allegria e l’amici-zia non sono mancate e tutti sisono dati appuntamento per ilprossimo anno.

c.c.

FUTUROLOGIA, OVVERO«FA CHE TI N’ABBI»

Che ci sarà? Che accadrà neltempo a venire? Chi ci sarà?: «Fache ti n’abbi».

Ricordo i primi tempi quandoarrivando negli Usa, solitamenteNorfolk o Newportnew (Virginia)finito l’ormeggio in quelle squalli-de banchine di palafitte, nere dipolvere di carbone, passati ormai,i deprimenti esami dell’«Immigra-tion» ci precipitavamo, con il «landPermit» in mano, sul pulmino del«Greco» (Harry’s) che, a turno ciavrebbe portato nello «store» delporto con la frenesia di liberarci diquei dieci dollari che avevamopreso in acconto a bordo. Squalli-do e dire poco; di triste e miseraapparenza senz’altro, ma anchesordido, povero e triste era l’am-biente dentro quel grande capan-none stipato di ogni cosa inutile edi poco prezzo ma che, a noi ita-liani che ci eravamo lasciati il do-poguerra alle spalle, sembrava unsettore del paese dei Balocchi. Eallora dai: l’immancabile «Colga-te», la saponetta puzzolente «Pal-molive» che ci sarebbe stata utiledopo «Suez», nel mar Rosso e inGolfo Persico, quando ormai ra-zionata, dovevamo vivere con unbugliolo d’acqua al giorno. Poigomma da masticare, caramellecon il buco, cioccolato e il dopobarba «old spice» nel famoso fla-concino spry con il veliero dise-gnato. Poi bevuto un «Milk shake»al bancone e dopo aver deposita-to il piccolo »biglietto verde da 10»nella manona nera di Harry e aver-gli sussurrato «See you next time»,il ritorno a bordo. Forse… forsesaremo scesi ancora alla sera perandare al «troiaio» che in Americachiamavano «Burlesque»; ma nonera ancora certo. Era in quel tem-po che imparavo l’Americanoslang leggendo i fumetti di Hannae Barbera in Europa ancora sco-nosciuti. «Hello folk! Hello Fred… Ihave a new “vision data” Barney»Vision data ? Cos’è una vision da-ta? Impossibile trovare questa pa-rola sul mio vocabolarietto scola-stico; ne scoprii il suo significatoitaliano molto più tardi, parlando-ne per caso, allora ero SecondoUfficiale, con l’unico pilota italia-no del Canale di Suez. E fu una sco-perta che non mi lasciò indifferen-te. Mi è venuto in mente, questoquadretto non ancora divoratodall’oblio, durante l’ultimo «Consi-lio Comunale» al quale ho assistitoda telespettatore e li concetto «vi-sion data» l’avrei voluto suggerireal Sindaco quando, in occasionedel dibattito per il nuovo parcheg-gio di Piazza Stalla, cercava di ri-proporre la visione stravoltadall’ODIERNA realtà, della man-canza di strategia che i politici eamministratori alassini degli anni50/60 (e un po’ prima e un po’ do-po) quando Alassio, sicuramenteera ancora UNO DEI PAESI PIÙBELLI DEL MONDO, che avevapermesso la «rapalizzazione» sel-vaggia, occupando, a scapito delverde e della «natura» un giardino

che si estendeva fino al mare.«Sono stati costruiti alloggi, ancheinterrati (forse non sono le paroleesatte ma sicuramente lo è il sen-so)» così diceva il nostro PrimoCittadino, «ma nessuno ha pensa-to a predisporre parcheggi e postimacchina adeguati». Forse è man-cata agli amministratori di queitempi una corretta «VISION DATA»tutto qui; ma quale è stato (e qualè) il prezzo che gli Alassini hannodovuto pagare (e stanno pagan-do)! (Ho letto che in Italia ci sono103 macchine per ogni chilometrodi strada, contro le 65 della Germa-nia, le 57 del Regno unito e le 29della Francia). Si è sbagliato… epagheremo come se fosse colpanostra. Ma è colpa nostra? Ci vie-ne da riflettere! Anche oggi, da-vanti ai «cambiamenti», in atto, delclima siamo sicuri che non siagiunto il momento di pensare aduna nuova strategia per non com-mettere gli stessi errori irrepara-bili che,nella nostra contrada ex«da sogno», potrebbero avere ef-fetti peggiori di quelli che oggi cer-chiamo… di riparare? Siamo sicu-ri di attuare una più esatta politicapubblica con un ottica di medioperiodo al riguardo? Non so; pro-babilmente penso ancora daComandante, ma, in mare, per po-ter far sì che l’impresa commer-ciale che la nave rappresenta siaredditizia e che la vita a bordo siaaccettabile, è bene, prima di ini-ziare una traversata, scegliere trauna rotta lossodromica e, preven-tivare di navigare con tempo buo-no due giorni di più, anziché pun-tare ortodromicamente per lastrada più breve (due giorni sonotanti…) fidando più sulla «buonasorte che sulla ragione» e sperarein Dio. Questa è l’arte del Coman-dare. Nessuno è in grado aiutare,suggerire, confortare. Se all’iniziodel viaggio il Comandante pro-spettasse il suo dilemma al suoArmatore (il quale è colui chespende ma e anche colui che gua-dagna): «…se non si prende catti-vo tempo, se non si perde partedel carico, se non si perde la nave,se non si perde la vita… “possia-mo” arrivare due giorni prima; seinvece tiriamo dritti arriviamo “si-curamente” ma… due giorni do-po…» sapete la risposta che ascol-terebbe: «Faccia come vuole: è pa-gato per questo». Il mio ragiona-mento è ancora distorto ma pensoche oggi chiedere ai politici di ave-re quella che gli americani chia-mano una «vision data», un quadrocoerente e credibile del futuro delPaese condiviso dagli elettori nonsia una pretesa ma una richiesta diarmonia. Un vecchio alassino, pe-scatore di rete, soleva usare unostrano termine lessicale, tutte levolte che sentiva qualcuno che di-ceva: «aù i ne dan …aù i ne fan»con riferimento diretto ai gestoridella cosa pubblica: «Fa che ti n’ab-bi». Ma questo, oggi, non è il sensodel mio pensare.

Dante Schivo

U CUNDUMINIUGiorni or sono andando a trovare

mio figlio ho visto, affisso nella ba-checa all’entrata del condominio unsingolare avviso. Scritto a pennarel-lo viola a grandi caratteri il foglio av-vertiva gli abitanti della casa conqueste testuali parole:

«Gentili signori Condomini, la se-ra del 26 corrente mese regaleròuna serenata alla mia futura mo-gliettina. La serenata terminerà alleore 23,00. Mi scuso anticipatamenteper il disturbo. Davide».

Nel mondo anche troppo spessolitigioso, talvolta meschino, quale èquello che è rappresentato dalla ca-sa di condominio, un avviso del ge-nere non poteva passare inosserva-to. Questo Davide possiede indub-biamente gran rispetto per la libertàaltrui, se arriva al punto di sentirsi indovere di chiedere in anticipo scusaper il disturbo che il suo atto di in-namorato potrà arrecare al condo-minio! La sera in cui una cascata dinote si riverserà sullo stabile della fi-danzata, probabilmente non incon-trerà il consenso di tutti, ma di sicu-ro Davide potrà contare sulla tacitaapprovazione della maggioranza deicondomini, compresi forse anchequelli più difficili e mugugnoni.

E a proposito di condominio miviene a memoria quanto mi raccon-tava mio padre; mi diceva di ungrosso caseggiato esistente inAlassio molti anni fa… una scala innu suttan, nella quale si aprivano gliusci di tanti mezài . Gli abitanti era-no così numerosi che l’arguto quan-to impertinente popolino aveva bat-tezzato quel sito come a scòra di sen-tu cù!

La coabitazione di così tante per-sone non poteva non crare proble-mi seri di convivenza e pertanto

penso ( e ne sono certo) che i «sag-gi» abitanti di quella scala si fosserodati delle regole per una reciprocatolleranza. Primo esempio di… mo-derno condominio?

E accadde una volta che un Tizio,aperte le «gelosie» ed affacciatosisul caruggiu, si rivolgesse con so-nanti epiteti tipo: «Feniai! Scòrmi degaléra! Che u tròn u ve scùre!... Andéa zigò ciù’là!» indirizzandosi ai mat-tetti che rumoreggiavano nel vicolo.

«Che ve ne vagghi a demurove aubastiun!» diceva il buonuomo per-ché i bambini andassero a giocarealtrove salvaguardando il riposo de-gli abitanti di quella scala.

Quale gioia infine – sempre inquella scala – quando un nuovo abi-tante si affacciava alla finestra dellavita!.. Era una processione continuaper fare visita alla… puerpera e pervedere il neonato. La gente si spin-tonava, scusandosi e respingendosiin un crescente invescèndu dolceed affettuoso. «U l’è tale quale so pà-re!… E mìra che bèllu mattéttu! T’hàivistu quanti cavéggi cu g‘hà zà!»

Era la partecipazione corale allavita della piccola comunità, quellache faceva e fa la differenza abissalefra un condominio di allora e quellodei giorni nostri, dove spesso ci siconosce e ci si incontra soltanto unavolta all’anno alla convocazionedell’amministratore.

La convivenza è sempre assaiproblematica in condominio, e chinon lo sa? Tuttavia, se la maggio-ranza dei condomini fosse della pa-sta del giovane Davide, che abbia-mo conosciuto all’inizio di questastoria, sarebbe più facile l’andaretutti d’accordo… o quasi!

Vincenzo Moirano

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«L'ALASSINO» 3Giovedì 18 Settembre 2003

Probabilmente è ancora trop-po presto per tentare un bilanciodella stagione estiva che sta len-tamente scomparendo, ma cre-do che alcune cose si possano esi debbano già notare: nel quoti-diano regionale «Il millennio pas-sato» del giorno 31 agosto il pre-sidente provinciale degli alberga-tori ha tracciato un quadro nontroppo positivo del turismo esti-vo, lamentando il calo visibile deiTedeschi, la riduzione dei giornimedi delle presenze in albergo,passati da una ventina di qualcheanno fa ai quattro di questo anno,ecc. ecc. Io vorrei aggiungerequalcosa per quanto riguardaAndate, e butto lì le osservazionialla rinfusa, così come mi vengo-no alla mente, senza ordine di im-portanza.

1) Non parlo delle acque dellago perché mi sembra di ricor-dare che siano state definite daun ente importante «fra le piùpulite d’Italia». Taccio, pensan-do soltanto a come devono es-sere le acque marine o lacustridelle altre località turisticheprese in esame, alle quali vatutta la mia umana solidarietà evanno anche le mie condo-glianze.

2) Problema del conferimentoe della raccolta dell’immondizia.È una questione sotto gli occhidi tutti. Di tutti quelli che nonhanno bisogno dell’oculista, vo-glio dire. Chi transita verso seranei pressi dei «siluri» (così io de-

finisco quelle specie di bocca-porti dove si dovrebbero inseri-re i sacchetti dell’immondiziaper lasciarli poi cadere nei con-tenitori situati nel sottosuolo)potrà confermare cosa si vede:sacchetti e sacconi troppo gran-di per passare dal buco dei silu-ri, abbandonati quindi nelleadiacenze,cassette di legno e diplastica dappertutto, e, insom-ma, tutto un disordine che nonfa onore ad una cittadina elegan-te come la nostra.

Vedano i responsabili chi è ilcolpevole, se chi «conferisce»l’immondizia malamente o inmodo maleducato o chi la do-vrebbe raccogliere magari conmaggiore frequenza e migliormetodo. Ma non credo che sipossa andare avanti così.

3) Traffico automobilistico eparcheggi: Qui da noi si conti-nua, imperterritamente, nellascelta incomprensibile di co-struire box privati, come si vedeanche dal poco ecologico pianodi piazza Rimessa. Inutile ripete-re che i box privati non risolvo-no il problema del parcheggiodel turista e giovano soltanto achi li costruisce o a chi tenta dispecularci (con la Borsa in ri-basso è comprensibile che sitrovino forme ritenute alternati-ve di investimento) comprando-ne un certo numero ancora «sul-la carta» per poi sperare di ri-venderseli con un lauto guada-gno. I box non servono perché:

a) Se chi li compra è uno delleseconde case, resteranno vuotiper 250 giorni all’anno.

b) Se chi li compra è diAlassio, nel novanta per centodei casi dovrà usare l’auto e la-sciarla in giro, salvo seppellirlanel box solo di notte. Io sono sta-to, in giorni cruciali del mese diagosto, a Varagine e a Cereali.Non ho dovuto comprarmi unbox per parcheggiare, ma ho tro-vato due comode piazze centra-li con parcheggi vuoti e gratuiti.Si, gratuiti. Il fatto è che non sivuol prendere atto che, per lasua conformazione geografica,Andate risulta «piena» di autoanche in inverno, quindi figuria-moci nella «stagione».E i box in-terrati risolvono i problemi a chili costruisce, magari a chi li com-pra in tempo, ma non quelli del«turismo comune» che è quelloche, finora, interessa ancora.

Concludo osservando che unlettore, nell’ultimo numero delvostro giornale, chiosando an-che positivamente certe mie os-servazioni, mi ricorda cheAndate è bella. E a me lo viene adire? A me che quando sono so-lo a Tramontenga mi chiedo giàse ho in tasca il passaporto? Ècosì bella, Andate, che non sonoriusciti a rovinarla neppure al-cuni amministratori degli ultimitrent’anni. Però alcuni si sonoimpegnati bene nel tentativo!

Luca Caravella

CRONACA DI ANDATE: MESE DI SETTEMBRE 2003

NON VENITE A DIRLO A ME!

LAUREEIn data 24 luglio u.sc. presso

l’Università degli Studi diGenova si è laureato dottore iningegneria meccanica

Alessandro Bogliolo con la seguente tesi: «Analisi diflussi tridimensionali in confi-gurazioni plurischiera di turbi-ne assiali».

Relatore il ch.mo Dott. Ing.CARLO CRAVERO.

Dall’AVA felicitazioni vivissi-me!

•••Il 17 lugio u.s. si è laureata

presso la Facoltà di Architettu-ra di Genova - disegno indu-striale a pieni voti (110/110 elode) la nostra concittadina

Alessandra Braida figlia del nostro socio, rag.commercialista Gianni.

Tesi discussa: «Bar in Pro-gress - Ricerca e progettazionedi un prodotto innovativo». Re-latori i Ch.mi prof. Arch. C. Van-nicola e E. Piazza.

Rallegramenti vivissimi an-che da parte dell’AssociazioneVecchia Alassio.

Rubrichetta mensileUn ricordo per...

Da sinistra in basso: Taverna Danilo, Baudoino Giovanni, ?, ?, ?, Salvestrini Flavio, Cau Gianfranco,Mandato Antonio, Sacchi Carlo.Da sinistra seconda fila: ?, ?, ?, Avogadro Roberto, Russo Giordano, Spalla Carlo, Briatore Luciano,Formichella Franco, Baudoino Anacleto, ?, Moricourt Gianfranco, Santommaso Roberto, ?.

Molti i giovani partecipanti.

1° premio assoluto Alassio Bimbi: Bagni Helios - n° 12Sant’Anna resiste al fuoco

Il Cav. Balzola consegna il «Baciod’argento» al Col. Luzi.

(FOTO CICCIONI)

CASTELLI DI SABBIA 2003

IL «BACIO D’ARGENTO» AL COM.TE LUZI

Con la consueta ufficialità e ilfasto d’ogni volta la storica e or-mai centenaria PasticceriaBalzola ha conseguito quest’an-no, il 7 Settembre u.sc., il “baciod’argento” al Comandante deiCarabinieri della Provincia diSavona, il Colonello. Teo Luzi

Sig. Sindaco arch. Marco Melgra-ti di numerose alte Autorità, delPres. A.V.A.,

Carlo Cavedini e di amici, IlCav. Pasquale Balzola, con paro-le semplici e toccanti, ha conse-gnato l’alto riconoscimento. Ha“guidato” la giornata il “Cerimo-niere” per antonomasia, il GrandUfficiale Lino Vena che ha offer-to, a nome dei Commercianti, undono particolare al festeggiato.Hanno porto il loro cordiale ecommosso saluto, oltre il Sinda-co, anche il Sig. Procuratore ge-nerale di Savona, dott. Scolasti-co, il Presidente della Confcom-mercio provinciale, dott. Berti-no e l’ex Procuratore della Re-pubblica dott. Michele Russo.

Sono stati festeggiati anche(per trasferimento ad altri inca-richi) il Capitano Di Fonzo e ilTen. Pisciotta. Una cerimoniasemplice con un rinfresco dovi-zioso, ben riuscita in tutti i parti-colari che fanno onore alla pre-stigiosa Pasticceria “storica”alassina, alla famiglia Balzola eall’intera città, a nome della qua-le è stato più volte salutato conriconoscenza l’alto ufficiale cheha ricambiato i saluti, afferman-do che non dimenticherà la gen-te di Liguria e gli anni ivi tra-scorsi, augurandosi di poter tor-nare ancora come “turista” ca-pace di apprezzare i pregi dellanostra regione e della nostragente.

A.V.A.

che lascia, per più alti e impe-gnativi incarichi, il servizio sem-pre appropriato e lodevole svol-to nella nostra Provincia.

In una cornice fastosa e raffi-nata, alla presenza di tutti iComandanti delle Stazioni deiCarabinieri della Provincia, del

Le vacanze? All’oratorio per un estate senza fineÈ stato aperto dal 16 giugno al 2

agosto, dalle ore 8 alle ore 19 cir-ca, presso l’Istituto Maria Ausilia-trice - c. A. Diaz, Alassio.

Il segreto della riuscita? L’ani-mazione nel gioco in spiaggia, incortile, in piscina.

Giochi individuali e di squadrache hanno aiutato i ragazzi ad ac-cettare le regole e ad essere re-sponsabili verso gli altri, superan-do i limiti dei propri capricci.

Le cinque giornate delle gitehanno contribuito a far scoprirele bellezze della natura (visita alleGrotte di Borgio Verezzi e alBosco di Rezzo); le altre gite han-no favorito la conoscenza di am-bienti nuovi e diversi (Cowboy-land, Campo Ligure con il castelloe Pinocchio meccanizzato,Mornese). È stato curato anche ilmomento dell’attività didattica(«compiti delle vacanze») edell’attività libera («bricolage»).

Con la formazione individuale edi gruppo (da «burattini a bambi-ni» per una «vita senza fili») i ra-gazzi hanno riscoperto nella sto-

ria di Pinocchio, i valori dell’ami-cizia in un ambiente in cui si pos-sono proporre riferimenti ai valo-ri cristiani.

vera gioia trovare animatori e ani-matrici, volontari ed exallieve,educatori professionisti integratinella comunità educativa dell’isti-

E non è stato difficile far prega-re i ragazzi insieme: è bastato pro-porre alcuni gesti simbolici pre-ghiere che lodano il creato e invi-tano alla pace, all’attenzione aglialtri, ai valori umani. È stata una

tuto:con la loro continuità e com-petenza hanno dato il loro validoapporto alla realizzazione di que-sto servizio.

La comunità educativaIstituto Maria Ausiliatrice

IL CANTO E LA FEDE«Tra i fiori e il cielo» è stato

questo il titolo dello spettacolomusicale dello scorso 21 agostoorganizzato dall’assessoratoall’Associazionismo e Volonta-riato. Presente in piazza dellaLibertà anche Don Giosy Cento,prete cantautore. Vicino a lui siè formato un gruppo di musici-sti, «I Parsifal» che hanno sposa-to la missione di andare sullepiazze d’Italia e d’Europa, neiTeatri, nei Palazzetti dello Sport,negli Stadi, per annunciare «IlVangelo in un mondo che cam-bia». Tutti insieme fanno partedell’Associazione Nazionale dicantautori, autori editori e arti-sti cristiani «Il mio Dio canta gio-vane». Il gruppo, insieme alSacerdote, ha proposto anchecon canzoni di altri autori, alcu-ni brani che, per il contenuto deitesti, si avvicinano al messaggiocristiano che Don Giosy vuole

trasmettere ai giovani e alla gen-te. E ci è riuscito perfettamente.La piazza gremita ha rispostocantando e applaudendo fino al-la fine dello spettacolo. Era pre-sente anche il gruppo di spetta-colo di ispirazione cristiana«Mt.5,13» composto, attualmen-te, da circa 35 elementi tra can-tautori, autori, cantanti, coristi,ballerine, musicisti e tecnici, tut-ti originari della Liguria e dellaToscana del Nord-Est, arrivatoad Alassio in una formazione ri-dotta. Coordinatore di questogruppo, con trent’anni di espe-rienza nel settore, è il cantauto-re Piergiorgio Bussani. Il grup-po, come alcuni dei suoi storicicomponenti da molti anni, ap-partiene alla Sezione Liguredell’Associazione NazionaleCantautori, Autori, Editori edArtisti Cristiani O.n.l.u.s.

L’errante canto alassinoCi segnalano che il canto in

Alassino dei Ribattabastïui harecentemente portato più vol-te la sua voce in manifestazionisvoltesi fuori della sua città. Indata 23 e 25 luglio u.sc., alla sa-gra «du michettin» di Albenga,presenti più di 2000 spettatori,il «Duo» di Pezzuolo e Raita, fragli applausi ha presentato lesue singolari composizioni indialetto alassino.

In data 7 agosto, su iniziativadella poetessa Ines GastaldiCarretto, sulla piazza del Duo-mo, per conto della Pro Loco diBardineto, con presentazionedel prof. Gianni Ballabio, ha inserata tenuto un brioso spetta-colo a un folto pubblico di resi-

denti e villeggianti che ha ap-plaudito anche a scena aperta.In occasione dei festeggiamen-ti di San Rocco in Alassio il«Duo» ha, nel pomeriggio del 16agosto, dopo la cerimonia reli-giosa, rallegrato i «tanti» venu-ti al Santuario.

L’altro brioso complesso,quello dei «Cantalassio» diMario Berretta, Luciano Raita eLino Pellirone, con la collabo-razione del regista Sassi Gio-vanni di «Radio Z» in data 24agosto sulla Colla di San Ber-nardo, nei festeggiamenti alSanto, in attesa della pioggia,ha offerto ai pellegrini le suegioiose note.

Un pellegrino

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«L'ALASSINO»4 Giovedì 18 Settembre 2003

Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo(le lettere anonime non vengono pubblicate)

In merito alle lettere inviate alla redazione, con richie-sta di pubblicazione, si precisa che devono essere fir-mate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatariodeve poter essere identificato. È facoltà dello stesso ri-chiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.

Immagine indecorosa dell’estate alassina.

Sporcizia sotto gli alberi, desolazione ed abbandono totale.

EX MATTATOIO… VERRÀ LA VOLTA BUONA?Egregio Signor Sindaco e spett.le AmministrazioneComunale Comune di Alassio

Spett.le Redazione de «L’Alassino»

Rivolgiamo a Voi questa inter-pellanza per saperne di più sulla si-tuazione del vecchio mattatoio la-sciato all’abbandono dopo i primilavori, senza nessuna conclusione.I cittadini della Fenarina si doman-

meritato riposo all’ombra la condi-zione di abbandono che gli si pre-senta lo allontana. Quindi è proba-bile che a Voi amministratori nonimporti nulla della periferia, parla-no sempre di turismo, ma i turistiche transitano in questa zona ve-dono uno scandalo del genere, unacosa vergognosa. Questa è la cittàdel «Muretto». Non dovete abbelli-re solo il centro, anche perché letasse le pagano anche i cittadinidella periferia. Inoltre i cittadini di

(Le foto sono di Ermanno Carenzo)

dano: cosa faranno di un edificio in-cominciato e abbandonato? Ci saràuna continuazione? Con una pro-pria e vera palude piena di zanzaree rane che formano una vera or-chestra durante la notte.

Quale avvenire ci sarà per que-sto tipo di costruzione? E cosa nepensate Voi amministratori? Nonsolo, si era costruito anche un ga-

questa zona continuano a sperarema non si vive di sola speranza; an-che le strade vengono rotte per la-vori e poi vengono rattoppate allabella meglio lasciando dei buchiche sono pericolosi sia per gli au-tomobilisti che per i motociclisti eanche per i pedoni, pericoli con re-sponsabilità sempre del Comune.Chi inizia i lavori ha il dovere di fi-

binetto pubblico che adesso èchiuso, anch’esso senza avvenire;una piazzetta con alberi di diversitipi e alcune panchine, anch’esseabbandonate a se stesse. Il Comu-ne di Alassio si fa desiderare, nonha cantonieri per curare la puliziadegli alberi e per un modesto servi-zio pubblico? Se qualche turista opensionato volesse godere di un

nirli bene e il Comune deve con-trollare queste ditte che non lavo-rano come dovrebbero e quindinon pensano all’incolumità dei cit-tadini. Ci sarebbero tantissime co-se da segnalare ma fermiamoci quisperando che qualcuno ci ascolti.

I cittadini della zona Seguono molte firme

POCO PLURALISMOQuest’anno festeggio il mio 40°

compleanno da turista ad Alassio:era l’agosto del ’64 ed io eroun’adolescente sfociata in una se-de di vacanza sconosciuta che unpo’ incute timore. Ma fu amore aprima vista e ritornai anno dopoanno, fanciulla che scopre le emo-zioni del cuore, e poi sposa e poimadre, e l’attaccamento ad Alassiofinì per comportare anche l’acqui-sto di una casa, e perciò tante oc-casioni in più per tornarci durantel’anno. Non mi ha deluso mai que-sto tratto di mare un po’ scostante,un po’ «nicchia», che però sa acco-gliere chi apprezza la bellezza enon la deturpa. Però quest’announa delusione ha intaccato il mioentusiasmo: tanto tempo liberoper me, con i figli ormai grandi e unmarito sempre in giro per il mondo,mi hanno permesso di trovare al-ternative alla spiaggia e al passeg-

gio, perciò sono approdata nellasplendida «Biblioteca sul mare»,che certo costituisce un vanto perAlassio, luogo di incontro per e conla cultura, occasione godibilissimaper un’immersione nella lettura. Ela caffetteria, poi, un gioiellino do-ve, davanti ad un ottimo caffè, leg-gere i quotidiani, ed è un piacere acui non rinuncio neppure in cittàquello di informarmi, nel modo piùampio possibile, non solo degli av-venimenti concreti, ma anche delleopinioni più disparate. Ma qui allacaffetteria, non si può: «La Stam-pa», «Il Corriere della Sera», «Il Seco-lo XIX» e «Il Giornale». Questa non èuna panoramica pluralistica, èchiaro che manca il rovescio dellamedaglia. Qualcuno vuol spiegareperché a questa vecchia turista in-credula?

Cordialmente Carmen Scarzella

PAROLE, PAROLE, PAROLEPer quanto avessimo ascoltato

gli astrologi e le loro previsioni,nella notte di San Lorenzo, inmolti abbiamo puntato lo sguar-do verso il firmamento. Tra so-spiri, illusioni, speranze vane, sipoteva notare che la gente anzia-na più che i giovani, ostinata-mente fissava il cielo. La TV equant’altri mezzi d’informazioneci dicono che il caldo anomalo diquesta estate colpisce partico-larmente la memoria degli anzia-ni. Da un po’ di tempo ho notatoquesto fenomeno, sentendo il bi-

sogno di scrivere chi sono; poi ri-manendo in tema, ho già messonelle tasche di tutti gli abiti il mioindirizzo di casa! Fortunatamen-te, tantissimi giovani, con co-stanza, abnegazione e sacrificio,vanno incontro ai bisognosi; pec-cato che, a tanti giovani merite-voli di elogi, ne corrispondanomolti altri che con tanta disinvol-ta retorica, riescono a defrauda-re, a fare false testimonianze, adimenticare troppo facilmente ilbene ricevuto.

Fernanda

STRADA FANTASMAEgregio Direttoredell’Alassino,

trascorro le mie vacanze adAlassio e l’altro giorno sono sta-to invitato da alcuni amici diSolva che abitano proprio vicinoalla casa di Stefano Zecchi.

Guardando Alassio dall’alto sivede un paesaggio meraviglioso,un piacere immenso per gli oc-chi: è una cosa che ti prende ilcuore.

Guardando il mare e la Punta diCapo Mele, girando lo sguardoverso destra, ho abbracciato tut-to il golfo, il bel verde della VillaPergola ed i grandi uliveti tuttointorno; poi improvvisamente,

una grande ferita sulla collina. Sceso ad Alassio mi sono volu-

to informare e ho saputo che det-ta ferita è una strada abusiva(cioè senza alcun permesso) fat-ta due mesi fa.

Ma possibile che i Verdi, ItaliaNostra, ma soprattutto il Comu-ne, e per lui l’Ufficio Tecnico, nonabbiano detto niente per qualco-sa che deturpa così orrendamen-te la collina di Alassio?

Grazie Direttore. Mi perdoniper questo sfogo ma forse è per iltroppo bene che noi vogliamo al-la nostra cara Alassio.

Distintamente William Fouruilles

PROBLEMA IMMONDIZIAVi invio in allegato alla presen-

te lettera, una fotografia scattatain un giorno normale estivo (erail 22 agosto) al deposito di im-mondizia di Piazza Stalla, alle ore20: non saprei di chi è la maggiorcolpa dell’indegno spettacolo, sedi chi abbandona l’immondiziafuori dei contenitori, o della ditta

appaltatrice che non spiega a al-berghi, negozi e quant’altro che isacchi grandi non passano dallaferitoia apposita, e bisogna quin-di usare sacchi più piccoli. L’im-portante è segnalare che questospettacolo non è degno di unacittà turistica come Alassio.

Lettera firmata

STAZIONE F.S. DI ALASSIOPlaudo all’articolo del Signor

Giorgio Nattero sull’Alassino del15/7/ 2003, approvandone in pie-no la proposta come da progettoDe Feo. Pur nella sua vetustà, laSTAZIONE F.S. di Alassio nel cuo-re della città, introduce il passeg-gero nel salotto verde, tanto ap-prezzato dal turista e dagli Alas-sini. Il treno diverrà il mezzo piùusato dal turista e soprattutto daiproprietari di seconda casa, datele enormi difficoltà di transitosull’Aurelia ed altrettante di par-cheggio macchine.

Ed in qualità di proprietario di2a casa chiedo ai responsabili del-la città di interpellare anche noisu una qualsiasi soluzione propo-sta.

Credo che i pendolari, gli stu-denti e i turisti non amino affattoarrivare in luogo da cui sarà d’ob-bligo l’uso di un mezzo per rag-giungere la città, già intasata diper sé.

Un breve cenno poi alla diffe-renza di costo tra la costruzionedi una mini galleria pedonale chegiunga ai binari e l’abbattimentodi costruzioni esistenti e la loro ri-costruzione altrove.

Con questo atto di amore per lacittà di Alassio, invito gli interes-

sati al problema, ad una riunioneREFERENDARIA. Via Gastaldi eCorso A. Diaz, sono già oggi stra-de quasi sature di traffico veico-lare affluente nelle piene dell’Au-relia. Il semaforo posizionato alquadrivio che le unisce, nellegiornate di sabato, giorno di mer-cato settimanale, crea notevoliingorghi urbani di automezzispesso fermi o che si muovono apasso d’uomo.

Sono frequenti gli interventi diuno o due vigili urbani per smalti-re le processionarie dei motoriz-zati.

Il programma per gli anni 2010-2050 ecc. di convogliare altro traf-fico veicolare nelle predette VieGASTALDI E DIAZ, provenientedalle previste: AURELIA-BIS ENUOVA STAZIONE F.S. - FENARI-NA oppure LECA DI ALBENGA;sarà l’innesco di conseguenza giàoggi intuibili.

Fa pensare ad un corto circuitostradale, ripetibile giornalmente.Problemi poi, che non sarannopiù risolvibili dagli addetti al traf-fico urbano, ma solo dalle filoso-fie locali di accettazione…

Alassio 5 Agosto 2003

Dino Marchiano

BUDELLO: BASTA CONQUESTO BUDELLO

E basta con questo budello! Innessun’altra parte della Liguria,né di Monaco, né di Nizza, nédella Corsica si sente parlare diorgani intestinali quando si di-ce o scrive di caruggi. SoloAlassio ha adottato (sicura-mente per cortigianeria) tale di-spregiativo neologismo viarioimpostole prima degli anni ’50dalla calata dei cosiddetti fore-sti, commercianti e clienti. Allenumerose rimostranze degliAlassini, a suo tempo, il sindacoAvogadro saggiamente avevafatto abbattere gli idioti e irri-verenti cartelli che indicavanocon l’enterico termine «BUDEL-LO» l’ubicazione dell’anticastrada centrale del Paese. A di-stanza di anni, tuttavia, ancorasi insiste e si continua a sentireparlare di intestino! Quello che

è intollerabile è che tale orribi-le epiteto continua a circolare,proposto e supportato addirit-tura non solo dall’attuale Sin-daco e dai suoi Assessori, maquel che è peggio, dai collabo-ratori de «L’ALASSINO». Ci rife-riamo all’uscita del mese di ago-sto; nella prima pagina del gior-nale si parla della festa delBorgo Barusso e il pubblicistaaggrega orgogliosamente l’av-venimento al... «nostro budel-lo». Udite:

- Sabato 26 luglio, dalle ore 21,il nostro budello, nella parte diponente è stato invaso da una fol-la innumerevole, da una lunga

teoria di fedeli…».Ogni genere di commento lo

lasciamo agli Alassini di Alassio!

gibba

Giovani che si fanno onoreHa solo 29 anni, ma Andrea

Iannuzzi, giornalista, nativo diAlassio, classe 1974, ha saputosfoderare la grinta e la tenacia dichi ha tanta voglia di arrivare, ealla fine ce la fa. Nasce nel 1989 lasua passione per il mondo deimedia, ed è proprio «L’Alassino»a pubblicare il suo primo artico-lo, intitolato «La protesta di ungiovane», in cui Iannuzzi lamen-tava l’assenza di attività ricreati-ve destinate alla gioventù locale.Oggi Andrea Iannuzzi, seguendoun percorso costellato da molteesperienze nel mondo dello spet-tacolo e della televisione, è di-ventato il responsabile dell’uffi-cio stampa nonché funzionariodi produzione di MediaItalia, lasocietà che si occupa di pro-grammi per il piccolo schermoche ha da poco permesso a MissMuretto di approdare in primaserata su Italia 1. Ed è proprioIannuzzi ad aver convinto i diri-genti dell’azienda ad investire sulcelebre concorso di bellezzafemminile alassino. Ian-nuzzi, da quel lontano 1989di cose ne ha fatte parec-chie… «Più di quanto imma-ginassi. Quando scrissi ilmio primo articolo per voi,mi sembrava un sogno. Epensare che il giornalismonon era una professione perme molto affascinante. Eropiù attratto dall’arte, dallafotografia e meno dalla co-municazione». Se lei doves-se elencare le sue tappe piùimportanti, quali citereb-be? «Sono state tutte impor-tanti, ma credo che i mo-menti più belli e più vissutiintensamente siano stati tre.Fra le mansioni che ho svol-to nel giornalismo, c’è stataanche la fotografia. Quandonel 1995 ho avuto la possibi-lità di fotografare Madonnaa Sanremo, credo di averprovato un brivido indescri-vibile. Era il mio idolo dateen ager, e riuscire ad avvi-cinarmi ad un metro e mez-zo da lei credo sia stato un sognodiventato realtà. Un’altra emo-zione del genere me l’ha tra-smessa la principessa Carolina diMonaco, durante il Ballo dellaCroce Rossa di Monaco del 1998.Appena arrivata all’ingresso del-lo Sporting, probabilmente percaso mi ha lanciato un’occhiatadi quelle che ti tolgono il fiato.Bellissima, mi tremavano le gam-be e non riuscivo più a fotogra-farla da come ero incantato. È unpiccolo ricordo, ma che mi ha la-sciato un segno indelebile, cel’ho del G8 di Genova. Ho fatto an-che cronaca, e quell’esperienzacredo abbia cambiato il mio mo-do di ragionare e di considerarecerti aspetti della vita, nel bene enel male. Sono rimasto talmentescioccato, che ancora oggi, spes-sissimo, trascorro notti insonni apensarci». E poi è arrivata la

TV… «Beh quella c’era già prima.Sono più di 13 anni che faccioquesto mestiere, e non conto piùi Sanremo, i Festival di Venezia,di Cannes a cui ho preso parte.Senza contare trasmissioni, ma-nifestazioni e la moda, in cui hoavuto modo anche di lavorarecome addetto stampa. ArmandoSiri, che è il presidente diMediaItalia, la società per cui la-voro, mi ha proposto di collabo-rare in seguito allo studio di unformat che avevo proposto e cheoggi, fortunatamente, è diventa-to un evento di successo.Inizialmente ero solo un ufficiostampa, oggi invece mi occupoanche degli aspetti autorali deiprogrammi che facciamo e diquelli artistici». Perché MissMuretto? «Per amore, forse.Nell’edizione del 2000, che io ave-vo seguito per il settimanaleStop, mi innamorai perdutamen-te proprio mentre lavoravo aMiss Muretto. Quando io e Siri

presentammo “Cartoonata”, lospecial dei cartoni animati cheMediaItalia ha girato ad Alassio agiugno e che andrà in onda fra po-co su Raidue, la CommissioneTurismo ci aveva chiesto di inte-ressarci per permettere a MissMuretto di approdare in TV.Detto fatto. Non è stato facileconvincere i miei colleghi a pren-dere in esame il progetto, però al-la fine l’ho spuntata e oggi Italia 1ha coronato l’ambizione cheAlassio aveva di vedersi como-damente piazzata in una primaserata. L’auspicio più grande è dicontinuare il mio cammino, e diportare il nome di Alassio molto,molto lontano».

AVA

L’AVA grida: «Hurrà» al giova-ne giornalista.

Page 5: PIAZZA STALLA La manifestazione di Miss Mostra e libro per ... · Don Luciano Massaferro Parro-co di San Vincenzo il quale nell’omelia ha spiegato con mol-ta chiarezza le Letture

«L'ALASSINO» 5Giovedì 18 Settembre 2003

INCONTRI CON L'AUTOREAlessandra Appiano:

«AMICHE DI SALVATAGGIO» Ed. Sperling & Kupfer

Piemontese, vive a Milano e hastretti legami con Alassio. Ales-sandra Appiano, giovane e avve-nente giornalista, autrice di pro-grammi televisivi come “Passa-parola” e “Il trucco c’è”, ha giàpubblicato libri umoristici. «Ami-che di salvataggio» è il suo primoromanzo col quale ha vinto il“Premio Bancarella” 2003, asse-gnato dai librai pontremolesi, iquali scelgono il libro che piace alpubblico, che vende: infatti il li-bro della Appiano in pochi mesiha venduto oltre 30.000 copie,per l’Italia un traguardo eccezio-nale.

Il 18 agosto scorso, nell’audito-rium della Biblioteca civica allapresenza dell’assessore allaCultura del Comune di Alassio dott.Monica Zioni (che aveva celebratole nozze dell’Appiano), il prof.Franco Gallea ha presentato il ro-manzo e intervistato l’autrice. «Il ti-tolo è appropriato: tre compagnedi classe che vivono lontane l’unadall’altra, ma mantengono stretticontatti, si raccontano le loro vi-cende, si consigliano, si aiutano. Aquesto terzetto se ne aggiungonopoi altre due… Romanzo di am-biente, psicologico e sociale, nar-rato con linguaggio originale».

Ed ecco le risposte (in sintesi)dell’autrice a Gallea. «Sono autricedi programmi televisivi, i libri sonovenuti dopo. Il libro è una scelta sti-listica, ho fatto uno studio sul lin-guaggio attuale. La televisione è unmondo tutto particolare: il fattoche volessi fare la scrittrice era vi-sto come una bizzarria. Il mio è unromanzo di donne, non femmini-sta. La conclusione del libro è“aperta” perché ho voluto eviden-ziare la solidarietà fra donne; non ècinico: anche nelle difficoltà i per-sonaggi sanno cavarsela egregia-mente, vi si respira la contempora-neità».

Fernanda Pivano: «C’ERA UNA VOLTA UN BEAT»

Ed. Frassinelli

“Americanista” genovese, Fer-nanda Pivano è nota per avere tra-dotto e fatto conoscere in Italia imaggiori scrittori americani del XX°secolo, molti dei quali ha conosciu-to personalmente. È anche scrittri-ce e saggista. Il 30 agosto scorso haproposto nell’auditorium dellaBiblioteca civica ad un pubblico nu-merosissimo, questo suo recentevolume, riedizione di una prima ver-sione pubblicata nel 1976. È una rac-colta di fotografie e testimonianzedi un periodo e di un movimento“che ha cambiato il mondo”, natonegli Stati Uniti e subito diffusoovunque, qui visto soprattutto nelsuo sviluppo europeo.

Al giornalista Romano Strizioli ilcompito di presentare ed intervista-re l’autrice. «È una divulgatrice del-la cultura americana - dice Strizioli -il libro comprende un periodo ab-bastanza lungo della storia italianaed è frutto di dieci anni di ricerca,può servire per la consultazione; iltitolo è un “furto”». Poi l’intervista,intercalata dalla lettura di alcunibrani del libro.

Ecco alcune risposte della Pivanoche condisce con sano umorismo evanno oltre l’argomento “beat”. «Mihanno definito in molti modi. I gio-vani mi capiscono. Kerouac dicevache beat significa beatitudine. I poe-ti e gli scrittori della generazionebeat sono idealisti e tormentati.Hemingway ha cambiato il modo discrivere in tutto il mondo, era un uo-mo affascinante, mi emozionavoquando mi faceva i complimenti perle traduzioni in italiano dei suoi ro-manzi. Fabrizio De André è stato ilpiù grande poeta (poeta, non can-tautore) italiano degli ultimi centoanni; era un anarchico pacifista, ve-nivamo tutt’e due da famiglie bor-ghesi, eravamo molto amici. I giova-ni continuano a vivere nella pace,nel candore, nella speranza».

Carlo Bertolino

Federico Genova - Fabrizio Gioberti: «VOGLIO LA FACCIA BLU!» - Ed. Bacchetta - Albenga

RECENSIONEIl palcoscenico in piazza della

Libertà (Giardini del Comune) è sta-to scelto per presentare un simpati-co libricino per bambini e ragazzi:«Voglio la faccia blu! - Delta ePuzzetta extraterrestri ma non trop-po». Gli autori sono due alassini:Federico Genova per i testi eFabrizio Gioberti per le illustrazioni.Il compito di proporre il libro ai nu-merosissimi bambini e ai loro geni-tori presenti è stato affidato allacompagnia teatrale alassina «ISenzatetto» diretta da NelloSimoncini: sono stati letti alcunibrani e sceneggiate con encomiabi-le bravura le più significative avven-ture dei due protagonisti.

Redatto in forma epistolare (inrealtà messaggi «telepatici»), il li-bretto narra con molta fantasia ciòche due extraterrestri trasmettono

al loro arrivo sulla Terra: problemi evicende che loro hanno già supera-to e ne suggeriscono i rimedi ai ter-restri. Con molta delicatezza si par-la di ecologia, guerra, inquinamen-to, consumismo, troppa televisione,razzismo, differenze sociali e reli-giose: tutti argomenti trattati a mi-sura di bambino, in forma didattica,certo, ma non esplicita, nascosta«fra le righe». Originali le illustrazio-ni, Fabrizio Gioberti (figlio del no-stro consigliere Lino e titolare di unprestigioso studio di design) hacreato dei meravigliosi personaggi,espressivi e di immediata percezio-ne. Un libro educativo e divertenteche fa onore agli autori e all’editore.

«Voglio la faccia blu!» verrà ripro-posto nelle scuole all’inizio del pros-simo anno scolastico.

C.B.

UN AMICO…Un vero amico val bene un tesoro, ma vedi di non fare confusione considerando tale un conoscente occasionale od un qualche parente o compagno di studi o d’opinione politica o sportiva; anche se lorodicon d’esserti amici per la pelle. L’Amicizia per sé non è pelosa, non si deve legare all’interesse o esistere finché a qualcun piacesse ottenere da te una “certa cosa” È chiaro comunque: il vero amico “in re incerta” devi valutare; per lui anche lontan sarai presente dentro il suo cuore ed entro la sua mente;e di Lui sempre ti potrai fidare perché con te sarà sempre sincero.

Silvio Viglietti

Misciùn o mesté?DATTE A-A PULITICA

Perché ti séi cuscì muccu e avvilìucumme l’auxellu ch’i gh’han ruttu u nïue ti te metti sèmpre in te’n recantucua vuxe toa bèn bassa e sènsa vantu?

S’i te van mò i affari e storta a mirae ti hai quarcòsa drentu ch’u nu giramanda per l’aria tüttu, agguanta a critica,pïa u curù ciu bon datte a-a pulitica.

I finiran pe ti i ciü brütti stèntie lingeradde, i longhi patimènti;a tò ganascia a giascerà du bòncun l’innu de l’idea ch’u l’ha du sòn.

U muru tou u l’aggie quattru faccie,u to deré u nu muscie tante macciee u tò parlò u seccie drîtu in scörada invexèndò cun de pisciate föra.

E allura u scangerà tüttu in ta vitta.L’ommu u rispètta chi u nu fa ‘na gritta.In ti cungrèssi da-a mattin a-a sèraI te porteràn a spassiu cu-a bandèra.

Pessö

TRADUZIONE

Missione o mestiere? Datti alla politica

Perché sei così triste ed avvilito/ come l’uccello che gli hanno rotto il nido/e ti metti sempre da parte/Con voce bassa che non ha di canto?Se ti vanno male gli affari/ e storta la mira/ e hai qualcosa/ dentro che nongira/ manda tutto per l’aria, dotati di critica/Scegli il partito più idoneo. Dattialla politica./ Finiranno per te i più brutti stenti/ le tirare di cinghia,/ i lunghipatimenti/ la tua ganascia masticherà del buono/ con l’inno dell’idea del drit-to suono./ Abbia il tuo sembiante quattro faccie/ il tuo deretano non mostrile sue macchie/ e il tuo parlare sia dritto in scuola// da confondere con fra-si a più senso./ E allora tutto cambierà nella tua vita./ L’uomo rispetta chinon lavora e comanda./ Nei congressi da mane a sera/ti porteranno a pas-seggio con la bandiera.

•••

La legge di SemiramideAgosto 2003 su La Stampa

«fioccano le prime multe neiComuni della Riviera per chi va

in centro con il costume». È lascoperta dell’acqua calda; infattidieci anni fa nel 1993 l’ordinanzan° 64 del sindaco di AlassioAvogadro aveva già affrontato erisolto questo problema e nonsolo perché facendo pressionesu vigili urbani, polizia e carabi-nieri aveva anche eliminato lapiaga dei saccopelisti: e dellamarmaglia che arrivava con i tre-ni a insozzare arenile e giardini estrade, dormendo sulle panchi-ne. Dopo poche multe sparironoanche i torsonudisti che si cre-dono «fusti» ma sono solo vec-chie damigiane o giovani fia-schetti; cosi i giocatori di pallonestradali e quant’altro di incivilec’era e c’è. Oggi però, absit iniu-ria verbis, l’ordinanza diAvogadro è nel dimenticatoio, evige la Legge di Semiramide colei«che Libito fé licito in sua Legge»e ne faccio qualche esempio limi-tandomi al mio circondario: viaCavour dovrebbe essere a sensounico e non percorribile dopo le10 del mattino, non dovrebberosostare né auto né moto, invece icartelli segnaletici e di divietonon sono rispettati da nessuno.Io ho contato fino a 17 moto par-cheggiate sul marciapiede, lungola villa Ferrero, dei giovani fre-quentatori la birreria, e solo unavolta ho visto la Polizia far sgom-berare l’area pedonale. Attornoall’isola ecologica di via Dante icontenitori di plastica e vetro so-no strapieni (esistono molte piz-zerie, ristoranti, e venditori neidintorni) per cui, specie la dome-nica, traboccano stracolmi. Nonsarebbe opportuno farli svuota-re più spesso? Idem per i cartoniaccatastati che ingombrano per-sino il marciapiede. I giardini delmonumento ai caduti sono metadei raduni degli extracomunitari

e sovente le panchine sono Lorotutte riservate, a volte anche dadormienti, clienti dell’hotel dellaLuna; le siepi del muretto sonopiene di lattine, cartoni di pizza ecartacce varie. Il budello è poi unbazar, una Kasbah piena di ven-ditori ambulanti di giocattoli,borsette, orologi, nastri fluore-scenti, chincaglieria e altre cose;ovviamente esentasse.

E poi che dire dei suonatori dipianole, trombe fisarmoniche,orchestrine vaganti, che stanno(anche ore a strimpellare sotto lefinestre di chi vorrebbe riposarenel pomeriggio?)

E i cartomanti e maghi? Un’ul-tima penosa osservazione è perquei giovani Leoni che si riem-piono di birra e poi (m’è capitatodi sentirli) la notte fonda urlano asquarciagola bestemmie controDio e la Madonna, e indirizzanofrasi oscene non ripetibili a don-ne anziane, o a chi li rimprovera.Che non ci sia più educazione néritegno purtroppo è un fatto maalmeno si può ovviare a tantemanchevolezze con un ripristinodi quella ordinanza del 1993, fa-cendo ristampare i cartelli e ri-proponendoli al pubblico, alme-no a fianco di quelli esposti ingran numero per vietare ai pove-ri cani di fare i loro bisogni (che ipadroni per bene raccolgono so-lerti). Sorvolo sull’estendersi amacchia d’olio dei dehors, maforse è meglio così per non ricor-dare le sciocchezze della giuntaArduini che a suo tempo invecegli aveva ultra limitati, segnandocon una riga gialla le concessionie multando chi metteva la gambadi una sedia fuori della riga!

Per finire sarebbe bene anchepensare al caos dei ciclisti e mo-tociclisti che vanno contromanoin Via Dante o no?

P.S. A quando il vigile di quar-tiere?

Silvio Viglietti

Alassio città turistica da almeno 500 anni

(segue dal numero di agosto)

“+ MDLVIII, indictione prima, dieXXIIII marcii. Un nomine Dominiamen. Reverendus presbiter Anto-nius Bronda de Vendono sponte etpro sui et se solemniter obligavit ver-sus venerebilem presbiterum Guil-lelmum Nicolarium rectorem parro-chialis ecclesie loci Cixani in dicta ec-clesia nomine dicti presbiteriGuillelmi in divinis deservire et in ea-dem curam animarum loci exercereper annum unum secuturum a die pri-ma aprilis proximo venturo … Et econtra dictus presbiterus Guillelmusaceptando predicta e converso pre-sbitero Antonio dare, solvere et ex-bursare promisit libras ducentas mo-nete Albingane, solvendo in tribus pa-gis videlicet de quoatuor in quatuormensibus tertia parte in pace et actoet pacto etc. Quod si finito dicto annodictus presbiterus Antonius discederevoluit a dicta cura, teneatur ante men-sem unun dicere dicto presbiteroGuillelmo quod dicte ecclesie de alioprovideatur presbitero … [seguonodiverse formule giuridiche abbre-viate di cautela tra le parti che si tra-lasciano per brevità]. Actum in salaepiscopalis palatii presentibus vene-rabilibus presbiteris IohanneBaptista Anfoso et Iacobo Borla vo-catis”. Come acconto Don AntonioBronda ricevette subito dieci lire digenovini, come attesta la relativa ri-cevuta: “+ Die ea, loco et testibus.Supradictus presbiter Antonius habetet recepit in presentia notarii et te-stium a dicto presbitero Guillelmopresenti libras decem de monete in-fra solucionem predicte monete”.

Di sicuro Don Guglielmo Niccola-ri non rientrò più in Cisano restan-dosene a vivere in quel di Alassio,dove, come abbiamo già detto, ri-siedeva ormai da un certo tempo, edove molto probabilmente morìqualche tempo prima del 1562, datoche in data 20 novembre di quell’an-no gli subentrò, sempre su nominaabbaziale, il nipote Don Giulio Nic-colari Gastaldi, probabile figlio diuna sorella Don Guglielmo Niccolariche aveva sposato un esponentedella nobile famiglia dei Gastaldi diZuccarello, un cui ramo si trasferìstabilmente in Cisano al seguito del

suddetto Don Giulio Niccolari Ga-staldi, mantenendo poi il solo co-gnome Gastaldi.

Di Don Giulio Niccolari Gastaldi,ultimo esponente della famigliaNiccolari alla testa della Parrocchiadi S. Calocero di Cisano non sap-piamo molto, a parte il fatto che, inseguito, nell’ottobre del 1585 vennemortalmente percosso in chiesa,proprio mentre celebrava la SantaMessa, da un cisanese, tale Giusep-pe Siffredi di Tommaso, che agì inpreda ad un vero e proprio raptusomicida essendo probabilmente ac-cecato da gravi motivi di gelosia, ilquale venne poi processato e con-dannato (come risulta da documen-to coevo sempre conservato innell’Archivio della Curia Vescoviledi Albenga, Faldone Cisano 104, olim259).

A seguito di tale fattaccio inter-venne direttamente papa Sisto VPeretti che nel 1586 nominò rettoredi Cisano un giurista di sua fiducia,tale Don Bernardo Lamberti, iurisutriusque doctor e doctor decretorum,originario di Ceriale, con bolle data-te Roma, 1586, idibus ianuarii (percui vedi in Archivio Storico Ingauno,Archivio Del Sarretto di Balestrino,Scansia 4, Casa 2, Vol. 9, dal titolo“Memorie di affari antichi diversi”,carte 45 recto - 47 verso), scaval-cando nella nomina l’allora abatecommendatario della Gallinaria,Pier Francesco Costa e ponendo co-sì fine alla sciagurata dinastia deiNiccolari alla testa della chiesa cisa-nese.

In proposito c’è da dire cheall’epoca anche la Parrocchia diSant’Ambrogio di Alassio dipende-va ancora dall’abate della Gallinariaper quanto riguarda la nomina delparroco titolare e ciò in ricordodell’antica dipendenza di Alassiodal monastero di Santa Maria e SanMartino della Gallinaria, così comeera stato un tempo anche il caso diCisano e del suo territorio fino aLeca compresa.

Franco Noberasco

Concerto della «Camerata Musicale Ligure»

Josè Scanu è chitarrista di famainternazionale. Spesso suona in duocol violinista Mario Trabucco, cu-stode del «cannone» di NiccolòPaganini, ed è fondatore e MaestroConcertatore della Camerata Musi-cale Ligure, composta da altri tregiovani musicisti: il violinista Gio-vanni Sardo, il flautista Marco Mo-ro e il chitarrista Simone Mazzone,tutti imperiesi.

Eseguono musiche molto impe-gnative, più per orchestra compo-sta da numerosi elementi che perquartetto: in particolare le sinfoniedi Gioacchino Rossini, adattate giàai primi dell’ ‘800 per questi com-plessi dal napoletano FerdinandoCarulli. Recentemente hanno pub-blicato un C.D. intitolato appunto«Rossiniana», in parte registrato nelchiostro dell’Istituto Salesiano diAlassio l’anno scorso, dove quest’anno è stato presentato dall’asses-

sore alla Cultura dott. Monica Zioni,in occasione del concerto tenuto il20 agosto. Sono state eseguite, oltrea quattro sinfonie (o «Ouverture») diRossini, musiche di Antonio Vivaldie Astor Piazzolla. In più è stata inse-rita nel programma (e questa è unanovità), in omaggio alla Scuola ge-novese, una fantasia di canzoni dicantautori liguri: Umberto Bindi,Paolo Conte, Fabrizio De André,Bruno Lauzi, Gino Paoli e LuigiTenco; l’iniziativa è nata dalla colla-borazione di Scanu con Gino Paoli.

Clamoroso il successo: come bisè stato eseguito un originale branodi Luigi Boccherini «Ritirata milita-re» con l’effetto di una banda chelentamente si allontana. Pubblicostrabocchevole che ha tributato ca-lorosissimi applausi e complimentipersonali ai musicisti.

C.B.

Premi «Alassio 100 libri» - «Un editore per l’Europa»alla Casa Editrice «Il Saggiatore»

• • •Premio Letterario Nazionale

«Un autore per l’Europa» alla scrittrice Simonetta Agnello Hornby

per il romanzo «La mennulara» - Ed. FeltrinelliArticolo e foto nel prossimo numero

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Fiocchi Fiocchi RosaRosa

«L'ALASSINO»6 Giovedì 18 Settembre 2003

MOSTRE D’ARTE(a cura di Carlo Bertolino)

Sala Consiliare, 22/8/03 - Continuano i riconoscimenti da parte del Comunenei riguardi dei turisti che frequentano la nostra città da lungo tempo. Questavolta il Sindaco ne ha premiati 14, provenienti da diverse città italiane. I fe-delissimi nell’occasione sono stati: Clara e Giovanni Tinivella (56 anni di fre-quenza), Elda e Carlo Pozzi (51 anni), Marinella e Mario Roccato (46), FelicitaSerra (42), Laura ed Emilio Morgano (40), Giovanni Galazzi (40), Maria Lauraed Egidio Saccani (35), Luigina e Luigi Giordano (35). Foto di Silvio Fasano

26/6/2003 - Signori Ramonda Carlo e Piera. (FOTO CICCIONI)

12/7/2003 - Signori Levetta Lorenzo e Alma, Cervi Aureliano e Gina.(FOTO CICCIONI)

25/7/2003 - Rosetti Franca e Giuseppe. (FOTO CICCIONI)

Lelio Menozzi. Assiduo ospiteestivo della Sala Carletti (ha espo-sto la prima quindicina di ago-sto), Lelio Menozzi, pavese, ri-scuote anno dopo anno un meri-tato successo, non soltanto perl’originalità della sua pittura, maperché sa rinnovarsi. Anche se isuoi motivi “metafisici” (ombrel-li, palloni e nastri multicolori)spesso permangono nelle suecomposizioni, vengono ricolloca-ti in maniera diversa, particolar-mente sulla spiaggia di Alassio,insieme alle grandi poltrone di vi-mini. E la “palazzata” con le sue

facciate coloratissime, vista dalmolo, acquista una nuova atmo-sfera nella piena luminosità delsole alassino. Nei dipinti che nonhanno Alassio come soggetto, ab-biamo notato un viottolo nel bo-sco al tramonto, percorso da unnonno col nipotino da una manoe con l’ombrello “arcobaleno”dall’altra (questa volta in funzio-ne utilitaristica), in una stupendaluce dorata filtrante fra i rami de-gli alberi. Altra personale innova-zione è la pittura che travalica latela e si spinge sulla cornice: ilquadro diviene “integrale”.

GIORGIO BERNARDINELLI E LA RESURREZIONE

Chi ha una certa consuetudi-ne con i lavori di GiorgioBernardinelli sa di trovarsi difronte, ogni volta, alla conti-nuazione di un racconto perimmagini, accadimenti del no-stro tempo, universi di cose,uomini, animali tratti dalla res-sa dei ricordi, che fecondati equasi redenti alla lieve libertàdi simboli, danno principioall’alchimia segreta dell’arte:quando un’opera è terminata,non finisce, anzi vibra di unapotenzialità latente, di un gio-co infinito d’interpretazioni edi scambi di cui lo stesso auto-re è inconsapevole, perchétrabocca della fervida pienez-za della vita contenuta nell’at-timo eterno che l’ha messa almondo.

Così la rappresentazionedella guerra in Iraq e l’attenta-to dell’11 settembre non na-scono dal desiderio di nonmancare ad un appuntamentodi opinione, ma da quello diporre sulle mani e sul cuoretutto il peso della paura edell’angoscia, della follia di di-struzione cui ci trascina la pas-sione per la vita: il colore ap-pare stranito e carico, ha l’im-mobilità allucinata del male; ledomande più terribili levanoora, dal fumo e dal sangue, i lo-ro volti gocciolanti. L’uomo ela donna cercano, disperata-mente, di scavarsi un attimo difelicità al crocevia del sesso,

ma il tentativo di afferrare,nell’unione dei corpi, qualcosadi sé tra la vita e la morte, qual-cosa ormai lontano dalla lorocarne impaurita e ardente, sivanifica nell’odore del sanguee s’impregna dell’esalazione diveleni mortiferi. Tutti i misteridell’essere sono frugati esconvolti, i gesti tradisconofrenesia e impotenza: soldatigiacciono nella polvere e i lorocaschi, appesi ai rami di un al-bero inaridito, dondolando ac-cusano il vento; i prigionierihanno l’inerzia pesante dellecose, i figli che nascono sonoancora paura da sciogliere, do-lore da consolare.

Creando attorno a sé lo ster-minio, nello scompiglio di uo-mini e cose, sembra si vogliacostringere tutto a cercare;mentre si lordano di sangue, lestesse mani, nell’oscurità,brancolano verso il pane: oltreil lontano fragore della vita, ilcorpo del santo è come un so-le che nasce, la sua luce dilagadappertutto; egli ha accoltonella sua carne innocente il mi-stero del male e il peccato, loha trasformato in una forza mi-steriosa per cui anche la soffe-renza è buona e ogni peso è pe-so di maternità. Quasi un an-gelo amico che ci dona le ali eci porta a volare oltre le do-mande che incalzano una ve-rità introvabile, dove le parolesi assottigliano e diventanomusica. Forse per questo Dioha bisogno del povero, per ri-conoscere la sua creatura, co-

me la volle all’inizio del tempo,in grado di accogliere questaforza misteriosa; e Dio ascoltae risponde al suo grido muto,nelle ore dell’attesa, della ri-nuncia e del dubbio, squarciail cielo e lo costringe a piegar-

si in un sentiero di stelle che siraccoglie come un grappolo diluce nelle sue mani vuote. Èl’alba dell’essere- Di un nuovoessere.

Luciana Oliveri

Nel capitolo precedente ci ècapitato di dover «scomodare»il dialetto e ci pare, dunque, in-teressante fermarci un poco, inmezzo a questi «frammenti» distoria nostrana a trattarne, co-sì... perché se ne parla spessoe... spesso a sproposito.

Intanto prima del Rinasci-

to importante si ebbe all’epocadell’ unità d’Italia (dopo il1860) con l’insegnamento ob-bligatorio dell’Italiano nellescuole. Nonostante ciò, sino al-la seconda guerra mondialecirca (specie fuori dei grandicentri) si continuò a scrivere ea parlare in dialetto. La con-

Fino alla seconda guerra mon-diale esistette spesso il bilin-guismo (italiano e dialetto).Oggi c’è, qua o là, una specie di«revival» nel teatro dialettale(è vero, Gianni Croce?) o sipensa di insegnare il dialettonelle scuole, ma questo è unesercizio esasperato e negati-

resta mai ferma. I bambini laimitano, la imparano dai geni-tori o dai compagni, ma ognigenerazione parla sempre unpo’ diversamente da quelle chel’hanno preceduta.

Occorre essere coevi ai pro-pri tempi: lo studio, la cura,l’amore, la fedeltà alle proprieorigini... va bene, ma fermare iltempo non si può e pensare dipoter tornare indietro a unpassato più o meno lontano sa-rebbe pura follia. Ciò nono-stante è motivo di plauso il fat-to che la nostra Associazioneabbia demandato a me a ad al-tri il computo di scrivere e dipubblicare un Dizionario (cheè stato molto apprezzato) perricordare agli amanti delle ori-gini tutti i vocaboli del nostrodialetto.

Per la nostra zona in partico-lare il più antico documento èdi Albenga (1384) in una linguavolgare dialettizzata, docu-mento di cui io avevo già parla-to molti anni fa. È un capitolatodi appalto per un campanile evi si legge fra l’altro... «che lacassina sea bona e grassa e cunmezu maùn». Altri documentidell’epoca si sono trovati aPieve di Teco. Comunque unaprima svolta notevole si ebbenella seconda metà del ’500,quando i Genovesi affidarono aPaolo Foglietta l’incarico ditradurre dal latino la «Storia diGenova» del più famoso fratel-lo Uberto. Cominciarono i guai,perché non fu tradotta in italia-no, ma in dialetto e se ne do-vette scrivere un’altra.

Nei secoli seguenti la situa-zione ligure rimase statica eciò sino alla RivoluzioneFrancese. Un secondo momen-

danna vera e propria del dia-letto è avvenuta da parte dellaScuola Media dell’obbligo e delcontemporaneo enorme e ve-locissimo sviluppo dei «mass-media», tanto che oggi parlanocorrettamente il dialetto solocoloro che hanno superato i 60anni. I motivi? Molti: le nume-rose immigrazioni interne(specie dal Sud) e i matrimonimisti, tanto che i figli non par-lano più né il dialetto paterno,né quello della madre, i «mass-media» già ricordati (giornali,giornalini, radio, TV, computerecc.); i bambini imparano ascuola in media 1/10 di quantoimparano davanti al telescher-mo; lo snobismo dei genitoridelle nostre generazioni chepretesero di far imparare ai fi-gli il buon italiano anche in vi-sta dell’età scolare; l’ambientedi lavoro ha avuto anche unanotevole influenza negativa.

vo. C’è un modo, però, per nonlasciare «morire» il dialetto e lanostra Associazione si dà for-temente da fare per questo. Ènecessario incoraggiarlo, rac-cogliendo vocaboli e formedialettali da ambienti diversi,da professioni, dall’utensile-ria, dalle stesse usanze e tradi-zioni locali, come abbiamo cer-cato di fare noi (e metto conme Richero, Pezzuolo, Croce,Boscione, Piombo, Carossino).D’altra parte occorre essererealisti e sinceri: in genere i no-stri dialetti si sono formati nelMedio Evo; sarebbe scioccopensare che noi siamo ancoragli eredi diretti e fortunati deiprimi «Ligures»... dopo tutte leinvasioni più o meno belliche epacifiche che si sono succedu-te nei secoli e nei millenni.

Anche la lingua è una creatu-ra viva e operante e in costan-te movimento innovatore. Non

A Genova il 21 agosto u.sc.ènata

CLARALo annunciano con gioia lamamma Paola con il papà RinoNicolosi, i nonni Mariella ePippo – Angela e Mario Chicca,gli zii e cuginetti.

Alla neonata ed alla famigliagli auguri vivissimi anche dall’Associazione Vecchia Alassio.

•••Ad Imperia il 3 Settembre

u.sc. è nata SARA

Lo annunciano con gioia lamamma Iolanda ed il papà GiòBarbera, i nonni Iole e EnzoBarbera e la nonna Lina Gibelli.

Alla neonata nipote dei nostrigrandi amici e Soci Iole e Enzogli auguri di tanta felicità da par-te dell'Associazione VecchiaAlassio.

FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA(a cura di Tommaso Schivo)

CAP. 20 - DIALETTO O NON DIALETTO?

mento (il ’500) non sipuò parlare, almenoin Liguria, di dialetti.Esisteva un volgariz-zamento del latino,cioè una specie dilingua latina popola-re infarcita di moltielementi locali. Bastipensare che aGenova il primo do-cumento in volgarerisale alla secondametà del secolo XIIed è un testamentoin latino, con dettagli«locali» e ce n’è un al-tro con mistura di la-tino, italiano e dialet-to (anche perché amonte dell’invenzio-ne della stampa tuttii documenti conser-vati sono manoscrit-ti e con gergo dialet-tale).

CONSEGNA PREMI «FEDELTÀ ALASSIO»

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«L'ALASSINO» 7Giovedì 18 Settembre 2003

Il servizio fotografico è di Foto Ciccioni (Via Mazzini)

La ventitreesima edizione di «Castelli di sabbia», gara dedicata ai piùpiccoli ma che da sempre vede il coinvolgimento dei più grandi, anchequest’anno ha visto la partecipazione di oltre cento StabilimentiBalneari ed ha richiamato sia giornalisti e televisioni nazionali sia frot-te di curiosi ed estimatori di queste singolari sculture.

Il programma ha preso il via mercoledì 06 Agosto con le costruzio-ni sulla spiaggia, dove a farla da padrona è stata la fantasia più sfre-nata che ha fatto plasmare la fine rena nelle forge più estrose: copie fe-deli d’opere d’arte, castelli e costruzioni ardite, vita marinara, attua-lità….

Difficile il compito della giuria, tant’è vero che per la prima volta dal-la nascita del concorso, il premio assoluto è stato aggiudicato ex ae-quo al monumentale «Nettuno» dei Bagni Costante ed a «Sabbia poca,divertimento tanto» dei Bagni Sergio.

Giovedì 08 Agosto, nell’affascinante cornice di Parco San Rocco, du-rante una grandiosa festa rigorosamente dedicata ai più piccoli, pre-sentata da Rinaldo Agostini, si è svolta la premiazione dei «castellari».Ai premi per i quattro settori in cui da sempre è diviso il litorale, si so-no aggiunti numerosi premi speciali: tra questi merita una citazione,il premio attualità assegnato ai Bagni Walter con l’opera «i cin-quant’anni di Miss Muretto».

La novità di quest’edizione organizzata dall’Assessorato al Turismodel Comune di Alassio, in collaborazione con numerosi enti pubblici eprivati, tra cui l’Associazione Bagni Marini, è stato l’ampio spazio de-dicato ai più piccoli, che si è concretizzato nella consegna di un primopremio assoluto «Alassio Bimbi» all’opera «Sant’Anna resiste al fuoco»dei Bagni Helios.

Ma lasciamo che a parlare sia le foto e invitiamo tutti alla prossimaedizione.

4° settore Torrione ex Adelasia - 1° premio: Bagni Franca - n° 85Questa si che è vita

1° settore Scogliera Marinetta - 1° premio: Bagni Cariplo n° 9La Sirenetta

3° settore Molo Torrione - 1° premio Bagni Delfino - n° 55L’oro di Alassio è la sabbia

2° settore Marinetta Molo - 1° premio: Bagni Lucia - n° 42Castello

Premi speciali - Alassio Bimbi - 1° premio: Bagni Stella n° 93Alassio

Premio qualità: Bagni Lino - n° 71Cristo si è fermato ai Bagni Lino

Premi speciali - Originalità: Bagni Adelasia n° 95Castelli di sabbia

Premi speciali - Migliore soggetto sportivo: Bagni Gino - n° 67Tennis Club

Premi speciali - Il più spiritoso: Bagni Londra - n° 27Chi ha paura della vespa?

1° premio assoluto parimerito: Bagni Sergio - n° 40 bisSabbia poca, divertimento tanto

1° premio assoluto parimerito: Bagni Costante - n° 74 Nettuno

Premi speciali - Alassio Bimbi: Bagni Minerva - n° 76 2° premio: Torrione di Alassio

CASTELLI DI SABBIA 2003(XXIII EDIZIONE)

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Fiocco Fiocco AzzurroAzzurro

«L'ALASSINO»8 Giovedì 18 Settembre 2003

Sturnelli d’amù

Sciùa de linsöavegni in cu mì che l’üga a l’è maüaRusina bella, invecce d’andâ a’a scöa…

Sciùa de susenaquandu a te veggu a cantu, Carulina:sènsa de tì a me vitta a l’è i-na pena!

Sciùa de viulettaanche se ti sei i-na Cacelottaa te vöiu ben listessu, Maiétta!

✱ ✱ ✱

Sciùa de laitügaCarlen, u nòsciu amù sempre u ne ligaanche se a faccia a mùscia quarche rüga…

Sciùa de gazziaa semmu veggi e stanchi, câu Andrea,ma a stammu ben, settài sutta a’a sciumbrìa…

Sciùa de penAndammu insemme, dénduse de man,se nu a me perdu, au scüu, Giacumen…

Lucetto Ramella - Oneglia

TRADUZIONE

Stornelli d’amore

Questi stornelli raccontano la storia dell’amore che inizia sui banchidella scuola e finisce con la vecchietta che dice al compagno:

«andiamo insieme, dandoci la mano, se no mi perdo, al buio…».

Fior di nocciola/ Vieni con me che l’uva è ormai matura/ Rosinabella, non andare a scuola…/ Fior di verbena/ Quando ti vedo canto,Carolina./ La vita senza te per me è una pena!/ Fior di violetta/ Anchese tu sei una Cacelotta/ Ti voglio bene lo stesso, o Marietta!

✱ ✱ ✱

Fior di lattuga/ Carlino, il nostro amor sempre ci lega/ anche se ilviso mostra qualche ruga./ Fior di gaggia/ ormai siam vecchi e stan-chi, caro Andrea,/ ma stiamo bene seduti sotto il pergolato./ Fioredi pino/ andiamo insieme, dandoci la mano,/ se no mi perdo, albuio, Giacomino…

«U dexideriu»

A-u Gran Cuncursu da Feliçitail’orbu u l’ha guagnau u primmu premiu.«Dabbòn e possu avé quellu che vöiu…Vegghe e bellesse ch’ò inmagginau?…»

Ma autre cose intese, mai miraich’u nu ne cuncepisce a so fassùni-u lascian lì, indecisu, ün po’ straniu…persu in ti soi penscieri, fin ch’u fa:

«Dexideru de cö vegghe ‘stu munduma a pensoghe bèn, propriu e nu sòse in sci-a fìn e gh’agguognu o e ghe rimettu…

Però nu ghe rinunsiu! Allù e ve preguch’oumancu o-u vegghe cumme e diggu mì…cui öggi ancù innucenti de’n matettu!»

Gianni Croce

TRADUZIONE

Il desiderio

Al Gran Concorso della Felicità/ il cieco ha vinto il primo premio./«Davvero posso aver quello che voglio…/ vedere le bellezze che hosempre immaginato?»Ma altre cose sentite, mai vedute/ che non ne concepisce nemmenola forma/ lo lasciano lì, indeciso, un po’ perplesso…/ perso nei suoipensieri, fin che dice:«Desidero di cuore, vedere il mondo/ ma pensandoci bene proprionon so/ se infine ci guadagno o ci rimetto…Però non rinuncio! Allora vi prego/ che almeno lo veda come dicoio…/ cogli occhi ancora innocenti di un bimbo».

Rimme da noscia tèra

Anna Maria e Gian Carlo Ferrero unitamente a Kate e SteveNormington annunciano con immensa gioia la nascita del nipotino

THOMAS MATTEO NORMINGTONavvenuta a Sutton (G.B.) il 23 giugno u.sc. Un felice augurio dallo zioLuca e dalla zia Penny. Ai novelli genitori Cristina e Spencer gli au-guri dei nonni e dell’Associazione Vecchia Alassio.

Pinocchiu

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«E che paise u l’è dunde ti vaiche nu l’ho mai sentiu mensunò…Ma spieghime ün po’ bèn ‘sta nuvitai,quandu ‘u s’è là, cuse besogna fò…»L’amigu u-u mira cùn öggi incantai:«Nomma demurose sensa stüdiò!»Ün coru u riva a-u sòn de ‘na trumbettaTirau da òsi e ün caretté a cascetta.

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Stu coru u l’era a bù de garsunettitütti cuntenti cumme andò a ‘na fera.U caretté u invitta i dui matetti:«Muntai… Rangiaive in quarche mainera,in sci-e stanghe o surva i asenetti…»Pinucchiu u và! E a nu ghe po’ ancù veraanche se, de da-u coru cu-u purtova‘na vuxe triste e röie a ritimova:

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«Ah! Disgrassiau… Ah! Poveru meschìn…T’hai faitu a tò… ti te ne pentirai…Ti t’èi lasciau piò cu-u succherìn,propriu ti nu sai quellu che ti fai…Stanötte u s’è segnau u tò destìn,e ure belle urmai te sùn cuntai…»U l’era propriu ün ose a dì cuscìragnandu ch’u faxeva intenerì.

Pinocchiu

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Pensai a-a Fata in cà, ch’o-u stà a spèntò!Doppu e prumesse fai, u züramèntu…ma quellu, i-u savé, u l’è ün pamparòch’u pensa nomma a-u divertimèntu.Tramènte, passò a nötte a sùn d’andò,i rivan finarmènte a sarvamèntuin quellu lögu spèrsu in ta campagnach’u l’era u Paise da cuccagna.

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De stu paise, dita cumme a l’èu veru nomme u l’è «de demurette».I duveresci vegghe cuss’u gh’èper quelle stradde, i esci, in te ciassette:giostre… teatri… cinemi… caffè…bütteghe de ballui e biciclette…Insumma, quelle cose che vui saidàn ai gandulli gran feliçitai.

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Pinocchiu u l’è cuntentu da nu dì,da mexi urmai u zögga, u sauta, u balla…Cui autri u nu l’ha ninte da spartìin te ‘stu postu propriu u se ghe scialla.Ma ‘sta cuccagna a l’è lì pe fenì,a veritai a stà venèndu a galla:Difatti, che surpresa ‘na mattìnquande u diòvu u gh’à messu u zampìn.

I ragazzi del garage FossatiRivedo ancora quel vasto

cortile, proprio di fianco al ci-nema Colombo, allorché,sgombro di macchine, acco-glieva i ragazzi del vicinato,con i loro giochi. Chiaro, altre-sì, è il ricordo di quei giardi-netti davanti alla Stazione fer-roviaria, alternativi al garage,quando lo spiazzo di cui sopraera pieno di automobili. Gio-cavamo e i giochi erano quelliin voga a quel tempo. «Guordiae laddri», a lippa o «pimpirinel-la» ed infine le «ballette». Que-ste ultime biglie di terracotta,colorate, e di vetro, tolte dallebottiglie di gazosa, dette «ve-draie» e le «ciumbaie» di accia-io lucente, prese dai cuscinettia sfera rottamati magari dallostesso garage. Le «ciumbaie» siadoperavano maggiormentenel gioco chiamato «pormu estecca» o come boccia per tira-re «au Pappa».

In quel tempo, in quella zona,eravamo piuttosto numerosima tutti affiatati; più o menocoetanei (le differenze d’etàerano minime), dello stesso ce-to sociale (i nostri genitori ave-vano delle attività commercia-li nei locali degli stabili che siaffacciavano su quel cortile)ed andavano tutti al Don Bo-sco. Del gruppo faceva parteanche una ragazza, ma lei stu-diava dalle Suore di san Vin-cenzo.

Avevamo un sacco di amicisempre in quei paraggi. I gar-zoni della panetteria all’ango-lo, che portavano il pane infor-cando nere biciclette da donnafornite di capiente cesta di vi-mini. I facchini della Stazioneche, pesanti e massicci, tratta-vano le ingombranti valige deiviaggiatori come fossero fu-scelli di paglia; gli stessi che, ladomenica sera, a dispetto del-la loro mole, volteggiavano co-me libellule negli interminabilivalzer, interpretati mirabil-mente dall’orchestra del Cir-colo Ferroviario poco distante.

E poi i nerboruti uomini del«ciarabàn» quel lungo carro aquattro ruote con il quale sitrasportavano le merci dalloScalo ferroviario a domicilio,comunemente detto «u coru dudumiciliu». Ed infine i carroz-zieri che, con i loro pazientianimali, attendevano o l’arrivodei treni per portare in carroz-zella i «furesti» agli Alberghi oalle Ville. Tra una corsa e l’al-

tra, guidavano i cavalli ad unafontanella che gorgogliava difronte al ponte della Ferrovia,là dove si dipartono le stradeper Moglio e per san Rocco.Accadeva allora che, a turno, cifacessero salire in «scerpa» etalvolta persino schioccare lafrusta! Dai giardinetti si vede-vano le finestre con i vetri opa-chi sino a metà, dello Studiodentistico. E d’estate, quandorimanevano socchiuse, pote-vano sentire pur se in lonta-nanza il fruscio metallico deltrapano a pedale… e, al pen-siero, ci assaliva di continuoun senso impotente di paura.

A mezzogiorno poi, dallaTrattoria a conduzione familia-re, giungeva intenso il profumodel fritto misto unitamenteall’inconfondibile odore delbasilico per il pesto. Più tardi,dai tavolini posti sotto la tendaa fare da dehor sul marciapie-de, si sentiva timido, rotolante,l’acciottolio dei piatti in lavag-gio nella attigua cucina.

Indimenticabili quelle sered’estate quando, stanchi delgioco, ci fermavamo a ripren-dere fiato.

Sotto il cielo di insolita bel-lezza che pareva un tetto tem-pestato di brillanti, seduti suilogori trapuntini di altrettantologore automobili, oramai in di-suso, restavamo ore a parlare.

Davamo libero sfogo ai nostripensieri di fanciulli. Facevamoprogetti per il futuro: sognava-mo. Talvolta senza bisogno diparlare, perché ciò che prova-vamo non avremmo potutocompiutamente esprimerlo aparole. Era il momento in cui,dall’alto dei giardini di VillaBice, scendevano a sciami le«bassebassette»: attraversava-no i binari ed invadevano dolce-mente il «nostro» grande spiaz-zo buio… le loro lucette tremu-le parevano altrettanti lumini diun immenso albero di Natale!

Gli anni sono passati veloci,e molti di quei ragazzi del «cor-tile di Fossati» non ci sono più.I ricordi si stanno lentamenteriempiendo di nebbia. Tuttaviaogni volta che passo da quelleparti, rivedo il cortile del gara-ge, risento le voci di quei ra-gazzi e le riconosco dal tonouna per una. Allora il cuore misi riempie di malinconia e miviene voglia di piangere.

Vincenzo Moirano

XVII TORNEO DI SCOPONE SCIENTIFICO

Estate torrida, calura oppri-mente, afa insopportabile, tem-perature record, caldo africano,canicola, solleone, incendi: dadimenticare. Da ricordare inve-ce il XVII torneo di scoponescientifico «Memorial dott. Pio eLibia Benetti» organizzato conpassione dalla Sig.ra Nuccia deiBagni Carlo di Alassio nelloscorso mese di agosto.

Madidi di sudore, ma pieni diardore agonistico, sulla sabbiarovente si sono disputati gli in-contri fra le coppie sorteggiatema abbastanza equilibrate.

Alla fine il successo è arrisoalla coppia ben affiatata BONI-NO Alfredo (Mondovì) - ing.VOZZOLA Nicola (Torino) chenella finale ha avuto la meglio suMARCHISIO Domenico (Mon-dovì) - PASQUARIELLO Carmelo(Saronno); terzi classificati RE-MUS Francesco (Mortara) - MU-SAZZI Luigi (Monza).

In generale il gioco ha avuto

fasi alterne creando emozioni anon finire. Bravura, errori, for-tuna sono stati gli ingredientiprincipali. A proposito dellaDea Bendata, fuori gara un gio-catore per quindici partite con-secutive non ha avuto il sette-bello e le gentili signore Carmene Silvia hanno sconfitto i cam-pioni del 2002.

La premiazione, seguita daltradizionale rinfresco, ha vistoriuniti tutti i partecipanti al tor-neo nel ricordo degli amici dispiaggia scomparsi negli annipassati. Comunque, bellissimi ipremi per i classificati e gradi-tissimi i souvenir per gli altri.

Il desiderio più grande per ilprossimo anno? Ritrovarsi tuttie assaporare momento per mo-mento il piacere della vita comescriveva il poeta Orazio due mil-lenni fa: «Carpe diem!» (cogli ilgiorno fuggente), che purtrop-po il clima impietoso di questimesi ci ha in parte negato.

I vincitori del torneo e le gentili Signore Teresa e Nuccia.

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«L'ALASSINO» 9Giovedì 18 Settembre 2003

Pinocchiu

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E u l’è stau de parolla, finarmènte!Tantu che a-a fìn de l’annu, a prumussiùn.Pe premiu u averà següramentea gioia de scangiò a cundissiùn.Parolla de Fata! Ricunuscèntelei u se cügna in quella illuxiùn:«Dumàn e nu sarò ciù ün mainettuma cumme tütti, ün veru matettu».

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Pe st’uccaxiùn, cumme i poi bèn pensòbesogna fò ‘na festa da nu dì…Cuntentu i soi amixi u và a invittòma Lucignulu u nu vö dì de scì.«T’aspèntu dumàn… nu statte a fò pregò…dimme u perché ti nu ghe vöi vegnì…»«Sùn de partensa, amigu» e u l’ha’n surrisu«vaggu in te’n lögu ch’u l’è ‘n paradisu».

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A stu sentì, Pinocchiu mancu a dilude corpu to-u za lì ‘n sci-u chivalà:«Ti porti?» e u cumensa a desberilupe fose dise aumancu dund’u và.U l’è curiusu, u vö descruvilu,u frizze, e’n ta pelle ciù u nu stà…«Dimme a destinassiùn: in Fransa?… In Spagna?…»«E vaggu in tu Paise da cuccagna!»

Aura u s’allestisce ‘na gussettape passò u mò, çercote a cian de là.Imborchite in sci-a schina e in mattinò‘stu pover’ommu te farò incuntrò.

Agenzia ALPTUR Viaggi Albenga con la collaborazione del Diacono GianCarlo

organizza

Roma25° Pontificato di Sua Santità Giovanni Paolo II

Beatificazione di Madre Teresa di CalcuttaDa giovedì 16 a lunedì 20 ottobre 2003

Giovedì 16Partenza da Alassio ore 6:30. Albenga 6:45. Loano 7:00. Colazione libe-ra in autostrada. Pranzo al Motel Apogeo★★★★ stelle verso le ore 12:00.Proseguimento per Civitavecchia, presso la chiesa dove la Madonna halacrimato. S. Messa, proseguimento per l’albergo «Centro Nazaret - oa-si di Pace», assegnazione delle camere, cena e pernottamento.Venerdì 17Colazione. Visita ai Musei Vaticani e Basilica di San Pietro. Cupolone etombe dei Papi con sosta di preghiera presso il Beato Giovanni XXIII.Pranzo. Nel pomeriggio visita a piazza Navona, pantheon, palazzo diMontecitorio, palazzo Chigi, Fontana di Trevi, Quirinale, Piazza diSpagna, Trinità dei Monti, Basilica Santa Maria Maggiore con celebra-zione della S. Messa. Cena e pernottamento.Sabato 18Colazione. Visita al parco di Villa Borghese con suggestiva veduta diRoma. San Paolo Fuori Le Mura. Pranzo. Nel pomeriggio visita a SanPietro in Vincoli dove potremo ammirare il Mosè di Michelangelo.Visita al Colosseo, Altare della Patria, Campidoglio. Cena. Preghiera peril Santo padre e per la Nuova Beata. Santa Messa in cappella.Pernottamento.Domenica 19Colazione. Partenza alle ore 5:30 per piazza San Pietro per festeggiareil Santo Padre per il suo 25° di Pontificato e Glorificando Dio per la bea-tificazione di Madre Teresa di Calcutta. Pranzo verso le ore 14:00. Nelpomeriggio; visita della chiesa di santa Croce in Gerusalemme dove so-no contenute le S.S. reliquie della S. Croce di Cristo, visita a SanGiovanni in Laterano. Cena e pernottamento. Preparazione delle vali-gie.Lunedì 20Colazione. Visita alle Catacombe di San Sebastiano. Pranzo presso ilRistorante Storico «Ulpia», locale prestigioso di alta categoria; uno trai più esclusivi della città di Roma. Partenza per il rientro a casa, arrivoprevisto in tarda serata.

€ 435,00 Minimo 40 partecipanti

La quota comprende:- Viaggio in comodo Autopullman gran turismo- Assicurazione sanitaria e bagaglio, Elvia- Pensione completa dal pranzo del primo al pranzo dell’ultimo giorno- Accompagnatore tecnico e spiritualeLa quota non comprende:- Mance, ingressi ed extra in genere- Camera singola supplemento euro 80- Bevande dei pranzi di giovedì, venerdì e lunedì- Tutto quanto non specificato in «la quota comprende».

Iscrizione entro il 25 settembre 2003 versando acconto del 25%329/22.66.059 - 0182/64.48.22 oppure 0182/50.620

In base alle condizioni generali di contratto di viaggio, le penalità verrannoapplicate come segue: recesso da 20 a 11 giorni prima della partenza 30% -Recesso da 10 a 3 giorni prima della partenza 70% - Oltre tali termini 100%.

PICCOLI… BAGNINI!«Papà ti salvo io»

Due giornate per imparare a co-noscere il mare, per non temerloma anche per sapere come com-portarsi dentro e fuori dall’acqua.Con questi principi si è svolta la se-conda edizione di «Papà ti salvo io»l’iniziativa realizzata dalla SocietàNazionale di Salvamento diAlassio, dal Circolo Nautico, dal

colazione, hanno potuto visitaregli uffici della Guardia Costiera diAlassio in compagnia delComandante Marco Nobile. Il po-meriggio del 14, poi, tutti insiemesul molo per il gioco dell’oca stu-diato appositamente per l’occasio-ne, dove al posto delle solite casel-le si trovavano tante utili informa-

Comune con la collaborazione del-la Società Marina di Alassio, e cheha visto il patrocinio del Ministerodelle Infrastrutture e Trasporti, delComando Generale delle Capitane-rie di Porto, della Guardia Costierae della Protezione Civile. I quasicento bambini che hanno parteci-pato alla manifestazione hannovissuto due intense giornate. Lemattine del 13 e 14 agosto, a grup-pi, i partecipanti, dopo una ricca

zioni e domande sulla vita in mare.Al termine, a tutti i ragazzi è statoconsegnato un kit speciale con ma-glietta e cappellino. Il 17 agostogrande festa con premiazione econsegna di un diploma di parteci-pazione per tutti i «piccoli bagnini»che hanno partecipato alla manife-stazione, dimostrando intelligenzae anche curiosità verso questo im-portante lavoro.

Barbara Testa

I giovani partecipanti seguono con attenzione le lezioni.

L’ANGELO SCOLAROQuando canta il gallo, Angio-

letto è già in piedi! Oggi è il suoprimo giorno di scuola; non vuo-le certo arrivare in ritardo! Si lavacon cura e si pettina i capelli, laMamma finisce di preparargli ilvestitino. L’ora è corsa via velo-ce... Angioletto fa colazione, unbacio alla Mamma e con la cartel-la in mano si avvia per la stradinadella Scuola.

Lungo il sentiero incontra tan-ti bambini e adulti che cordial-mente lo salutano; Angioletto ri-sponde cortesemente e continuaper la sua strada. Dovrebbe esse-re felice d’affacciarsi nel Mondo,ma purtroppo non è cosi; il bim-bo appare afflitto e malinconico evien più buio e triste ogni qual-volta incrocia un adulto. Giungeadesso verso di lui un gruppo dipersone adulte.

Alla vista, Angioletto proprionon regge più. Scoppia in un fra-goroso pianto correndo a gambelevate in direzione della casaMaterna.

La Madre l’accoglie nel suogrembo, gli asciuga i lacrimonidal visetto, lo culla un po’ sulle gi-nocchia e poi, quando è ben cal-mo e i sussulti singhiozzi sonochetati, domanda al suo Angio-letto: «Dimmi, bimbo caro. Per-ché sei corso a Casa piangendo?»«Mamma, il Mondo è perduto.»

«Che dici mai, figlio mio?»!«Mamma... Ho veduto un Mondodi Adulti senza ali!»!

La Madre rassicurata sorride eil bimbo continua:

«Mamma, tu stessa m’hai det-to: “Stai attento, Angioletto, aquel che fai nella vita. Non devirubare, non devi drogarti, nondevi maledire né bestemmiare,devi accudire la tua persona edessere educato con il tuo prossi-mo”. Mamma, gli adulti hannoperso le loro ali perché hannocommesso tutte queste bruttecattiverie!!»

«Ma no, Angioletto mio!», lo

rassicura la Madre. «Non è perquesto motivo che gli adulti nonhanno più le loro ali!»

«Vuoi forse dirmi che non si so-no drogati, non rubano e non be-stemmiano?»

«Ma noo, stai tranquillo, se co-sì fosse, te ne saresti accorto,stanne certo, molto di più chenon vedere le loro ali!»

«Oh... Mamma, come sono feli-ce! Puoi dirmi però perché gliadulti non hanno più le ali?»

«Hanno ancora le ali, solo chenoi non le vediamo più come letue o quelle dei tuoi piccoli ami-ci.» «Perché, Mamma, capita que-sto?»

«Devi sapere, mio caro bimbo,che ognuno di noi ha accanto a séun Angelo Custode... Forte, pre-sente e visibile quando si è bam-bini; pronto a intervenire se sipresenta la necessità, un immi-nente pericolo. Man mano che sicresce e le marachelle e i perico-li diminuiscono, l’Angelo Custo-de diventa più discreto e invisibi-le, ma comunque rimane sempreaccanto a noi, ad aiutarci, confor-tarci e, quando noi siamo allegri,anche loro lo sono. Le tue ali,bimbo mio, sono quelle del tuopiccolo caro Angelo Custode.

Angioletto era rimasto a boccaaperta, meravigliato dalle paroledella Mamma. Corse a prenderela cartella… E via felice per lastradina, non voleva certo per-dersi il primo giorno di scuola!

«Ciao, Angelo Custode!» gli dis-se prima di entrare in classe. Lesue ali sbatacchiarono felici eAngioletto sorrise compiaciuto.

Gli auguri di un buon anno sco-lastico desidero porgere a tutti igiovani di Alassio in età scolare,con un racconto tratto da un miolibro: «Siete tutti nel mio cuore»Ciao Ragazzi! Da Caterina Co-lumbu scrittrice di narrativa peri giovani.

RICETTA del MESE(a cura di Luciana Grollero)

Tonno alla ligureIngredienti: (per quattro persone) 4 tranci di tonno fresco, 20 gr. di funghi secchi, 3 acciughesotto sale, 2 spicchi d’aglio, olio di oliva, vino bianco, fa-rina, sale, pepe, prezzemolo, 50 gr. di burro, succo di unlimone.

Fare rinvenire i funghi in acqua tiepida, lavate, dilisca-te e asciugatele acciughe. In un mortaio pestate i fun-ghi, le acciughe, prezzemolo e aglio. Unite al compostoun cucchiaio di farina e mettete a rosolare in una tegliacon un pochino di olio. Aggiungete 2 bicchieri di vinobianco e portate ad ebollizione. Adagiate nella teglia le fette di tonno, salate, pepate e coprite.Lasciate cuocere per 5 minuti su due lati, quindi mettete la teglia in forno per 20 minuti. Quando saranno cotte, toglietele e unite al sugo di cottura il succo del limone e il burro, fate sciogliere e versate sopra il tonno.

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«L'ALASSINO»10 Giovedì 18 Settembre 2003

Dopo la pausa estiva, la Piscinadi Alassio, riaprirà la nuova sta-gione sportiva lunedì 22 settem-bre con alcune importanti novità.

Dottori Pediatri che saranno a di-sposizione dei genitori per ri-spondere a domande e richiestedi informazioni, dopo aver illu-

La principale è quella di averaggiunto altri corsi specifici diAquagym, diversificando le varieattività. Infatti ai corsi classici af-fianchiamo corsi di potenziamen-to muscolare, corsi riservati allostretching e corsi di kick boxingacquatico: ogni partecipante po-trà scegliere il suo corso, combi-nando a suo piacimento le varieproposte, consigliate dalle inse-gnanti, per ottenere maggiori be-nefici.

Oltre all’Aquagym, la Piscina hapotenziato le offerte di AttivitàMotoria per la Terza Età, incre-mentando le ore dei corsi pressola palestrina del Palazzetto delloSport e lasciando - inalterate leore dei corsi presso l’impianto na-tatorio, ma offrendo la possibilitàdi avere a disposizione più inse-gnanti durante l’orario delle lezio-ni, così da soddisfare una più va-sta clientela.

I baby, tenuto conto dell’attua-le incremento delle nascite, sa-ranno seguiti da insegnanti esper-ti tutti i martedì e giovedì pome-riggio e sabato mattina. A questoproposito, a metà novembre laGE.S.CO. S.p.A. ha in programmaun laboratorio acquatico, dovetutti i bambini di età inferiore adun anno potranno «ambientarsi»insieme ai genitori nella Piscinagrande opportunamente riscalda-ta. Interverranno al laboratorio

strato i benefici dell’acqua neibambini così piccoli.

Per i più «grandicelli» la scuolanuoto pomeridiana inizierà lunedì22 settembre mantenendo glistessi orari della passata stagio-ne. Per la scuola nuoto sono giàstate programmate le feste di finecorsi (la prima si effettuerà il 20 di-cembre), dove sarà consegnataad ogni partecipante, la scheda divalutazione che servirà alla finedella stagione per redigere il di-ploma di merito. Infine, dopo i lu-singhieri successi ottenuti aCatania in occasione dei Campio-nati Nazionali di nuoto del CentroSportivo Italiano, i componenti lasquadra preagonistica faranno da«apripista» per le nuove leve chegià si sono distinte la scorsa sta-gione. A loro è riservato un ben-venuto particolare perché spettaloro l’arduo compito di difenderegli onori e il prestigio che la squa-dra dei veterani ha ottenuto du-rante le passate stagioni.

Allora Vi aspettiamo numerosie comunque per ogni informazio-ne ed iscrizioni ai corsi la piscinaapre dal 15 settembre dalle ore9.00 fino alle ore 13.00. Da lunedì22 settembre sarà in vigore l’ora-rio definitivo invernale con aper-tura al pubblico e alla libera bal-neazione alle ore 12.30. A presto!

Graziella Danio GE.S.CO. Spa

Tra di loro, vestiti con la magliabianco rossa dei colori dellaLiguria i campioni regionali FabioStrappetti (velocità allievi), ErikaBrunetto (Individuale donneesordienti), Silvia Bovero, (indi-viduale donne junior).

L’Unione Ciclistica Alassio, an-che per merito di altri atleti pre-senti nella foto (Luca Bovero,Giuseppe Gianni, Felice Tomati)che con i loro piazzamenti sul po-dio delle varie specialità hannocontribuito a ragranellare un belgruzzolo di punti, si è piazzata alsecondo posto tra tutti i club li-guri in occasione dei suddetticampionati, mentre mantienesaldamente il primato in classifi-ca nelle prove della ChallengeLiguria della pista, davanti allaCiclistica Arma Taggia.

Prosegue intanto costellata ditanti successi l’attività dei giova-nissimi che ogni domenica rag-

cana e di strada, nei quali i pun-teggi conseguiti hanno qualifica-to le sei migliori società liguri chepotranno disputare i campionatiitaliani che si svolgeranno a finestagione a Bari.

L’Unione Ciclistica Alassio, an-che tra i giovanissimi, malgradol’inferiorità numerica rispetto atanti altri club, si è agevolmentequalificata per la finale barese al-la quale parteciperemo in unalunga e festosa trasferta per la tregiorni di gare nel capoluogo pu-gliese. Anche in questa occasio-ne, a Pontedecimo, per i campio-nati Liguri giovanissimi di frontead oltre duecento piccoli atleti, sisono laureati campioni liguri: Ni-cholas Maiorella (G/1 gincana),Marco Tomati (G/1 strada) SaraRinaldi (G/3 femminile) che ha ri-portato un doppio successo sianella gara strada che in gincana.

Per la U.C. Alassio A.G.

UNIONE CICLISTICA ALASSIOSEMPRE IN BELLA EVIDENZA

Nella foto di gruppo al terminedei Campionati Liguri della pistasvoltisi allo stadio Carlini di Ge-nova, vediamo il gruppo dei dieci«pistard» con il Dir. Sp. G.B. Bria-no e gli accompagnatori Strap-petti, Bruzzone e Vittorio Nova-retti.

giungono le varie sedi di gara inLiguria ed in Piemonte per dispu-tare le tante corse del calendario,in varie occasioni riescono an-che ad aggiudicarsi il Trofeo perla migliore classifica di squadra.Recentemente si sono anche di-sputati i campionati Liguri di gim-

Nell’edizione di agosto de «L’Alas-sino» abbiamo pubblicato alcune fo-to raffiguranti la manifestazione or-ganizzata dal Panathlon della Gal-linara in merito al «service» del Clubinternazionale. Per problemi tecnicinon è stato pubblicato l’articolo cheriferiva dell’importante meeting,cronaca che ora vi proponiamo:

Il sogno è uscito dal cassetto do-po neppure due anni di lavoro. Cosìla «barca della solidarietà», sotto icolori del Panathlon Club dellaGallinara, è stata varata il 14 luglioscorso ad Alassio.

Una grande festa in piazza dellaLibertà, davanti al Comune, per por-tare il Panathlon «fuori dalle mura»ristrette della sede sociale e far co-noscere alla gente le finalità diun’organizzazione mondiale.

La «barca della solidarietà»,un’imbarcazione a vela della classe«2.4» è stata donata dal «Gallinara»all’unico istruttore disabile di veladella Fiv, Silvano Malagugini. La bar-ca è stata affidata allo Yacht ClubItaliano di Genova, uno dei più pre-stigiosi circoli nautici d’Italia, tral’altro promotore e organizzatore diuna scuola del diversamente abili.

«Le finalità sono evidenti. Il donodella barca è frutto del nostro servi-ce 2003. Il mondo dei disabili ci staparticolarmente a cuore e mi augu-ro che il Club della Gallinara prose-gua anche negli anni futuri sulla li-nea intrapresa in sintonia con l’or-ganismo internazionale». Daniele LaCorte, presidente del Panathlon del-la Gallinara dal dicembre 2002, hamesso in evidenza le finalità dell’ini-ziativa che ha visto, sulla piazza delcomune di Alassio, gremita da oltre1500 persone, la consegna ufficialedell’imbarcazione alla presenza delresponsabile del Panathlon Interna-tional per i problemi dei disabili,

Giancarlo Barberis, e di numerosipanathleti giunti in rappresentanzadei diversi Club del Piemonte e del-la Liguria, tra i quali Alba, Asti,Alessandria, Savona, Sanremo e LaSpezia. Testimonial della serata èstato Gianni Rivera, ex golden boydel calcio italiano. Con lui i campio-ni italiani di vela classe Laser, Star, e«Benetou 25», l’equipaggio di vogadella «Salvamento» di Alassio, il pre-sidente nazionale della Fiv, SergioGaibisso. Ma la serata non è stata so-lo velistica perché oltre a GianniRivera era anche presente MauroTassotti, vice allenatore del Milan, eil vice presidente della Federazioneitaliana sport equestri, FlaminioRicheri. E per ricordare le gesta in-dimenticabili del Campionissimoper antonomasia sul percorso dellaMilano-Sanremo era presente allaconsegna della barca del Panathlondella Gallinara, anche FaustinoCoppi. La cerimonia si è svolta allapresenza di numerose autorità tracui il sindaco di Alassio, quello diAlessandria, di Novi Ligure e del vi-ce presidente dell’amministrazioneprovinciale di Alessandria che han-no dato così vita a una sorta di ge-mellaggio tra Alassio e il BassoPiemonte all’insegna della solida-rietà attraverso lo sport.

La manifestazione organizzatadal Panathlon della Gallinara ha rac-colto la collaborazione di molte as-sociazioni e enti oltre a quella disemplici cittadini che con entusia-smo hanno lavorato in nome dellasolidarietà e della fratellanza. Tra glienti collaboratori il Comune diAlassio, la federazione Italiana dellaVela, il Circolo Nautico Al Mare, laSocietà Nazionale di Salvamento diAlassio, la «Marina di Alassio».

A.V.A.

BRIDGE CLUB ALASSIOAnche il Torneo del 21 agosto, or-

ganizzato dal Bridge Club Alassio,ha avuto un gradimento ed un buonsuccesso con la partecipazione diventisette coppie che hanno sporti-vamente gareggiato con impegno edivertimento.

Ha vinto la coppia Penna Sergio-Florio Renato non nuova a tanti suc-cessi. I partecipanti hanno ricevutotutti un premio anche per i generosiomaggi offerti dai Bagni Marini dallapasticceria «Burro e marmellata» edelle altre ditte segnalate in calceall’articolo.

Il Bridge Club, tramite la sempreattivissima presidente GaglioloMirella, ha curato l’organizzazione

come sempre ottima, e coglie l’oc-casione per ringraziare il Comune diAlassio che dà sempre valido ap-poggio.

L’organizzazione «Alassio Villa-ge» ha contribuito con premi esoprattutto con l’adesione cortese efattiva alla iniziativa che si sperapossa venire continuata ed amplia-ta in avvenire.

Si ringrazia «L’Alassino» per lasempre cortese ospitalità e si por-gono auguroni a tutti i lettori ed ami-ci che avranno occasione di leggerequeste due righe.

(Pasticceria S. Lorenzo, Pastic-ceria Boazzo, Ristorante Liguria eTesta Marino).

UOMINI DIVERSI 9a cura di Dante Schivo

Il viaggio in Liguria di Dante cheper «l’alta via», attraverso un per-corso pittoresco per selvaggia bel-lezza, lo porta fino a Vado e Noli e dilì ai Balzi Rossi, avvenne presumi-bilmente fra il 1311 ed il 1313 e certofu tra i meno esaltanti della sua vitadi eterno fuggiasco. Probabilmenteaveva già deciso di mettere Brancad’Oria, ancor vivo (morì nel 1325),nel suo «Inferno» come traditore delsuocero e d’inveire contro i Ligurichiamandoli: «Uomini diversi». (Ild’Oria era nella stessa condizione dipeccato di Alberigo dei Manfredi:faentino ma Dante «perché lontanida ogni buona usanza» inveisce solocontro i Genovesi). Non riusciva an-cora a fidarsi; tra precipizi e baratri,ma immerso in una bellezza strug-gente nel cammino in quella terrasingolare e unica in certi suoi aspet-ti com’erano (e come sono) «unici esingolari» gli uomini che l’abitava-no, si sentiva in un certo qual modolui stesso «sperso». Forse non riu-

sciva a capire questi uomini tenaci,poco portati al riso ma pieni di spe-ranza; o forse fu la vista dall’alto delmare, di quell’elemento ignoto chetanto aveva attirato i fratelli Vivaldie altri giovani Liguri. Forse non con-divideva, in quel momento, il «Follevolo» del suo «Ulisse». La modernitàdi pensiero di quegli autentici cer-catori di futuro che vivevano in unluogo così bello ma così pericolosoe faticoso davanti ad un mare sem-pre aperto che consideravano comeun ponte disposto verso un nuovomondo, anche per un personaggiogrande, eccelso e sommo come lui,era difficile da capire. La più sempli-ce delle invenzioni dell’umanità, laruota, ha impiegato millenni per far-si apprezzare in Liguria. L’orografia(da Lerici alla Turbie) arzigogolatadella regione non aveva mai favori-to lo sviluppo delle strade carrabili,

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Ufficio Circondariale Marittimo - AlassioL’ordinanza N° 38/2003 riquardante la disciplina delleattività subacquee è in visione presso la nostra Sede.

La piscina di Alassio riapre con le nuove proposte

per la stagione sportiva 2003/2004

Il Panathlon dellaGallinara consegna la

«Barca della solidarietà»

(continua a pagina 11)

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«L'ALASSINO» 11Giovedì 18 Settembre 2003

LUTTI CITTADINI E NECROLOGI

UOMINI DIVERSI (segue da pagina 10)

piuttosto quello dei sentieri, «creu-se» urbane o vie del sale extraurba-ne che fossero utili a collegare lacosta con le terre oltregiogo e le di-verse valli una dall’altra; il mestieredel conduttore di muli fu per secolisecondo per importanza a quellodel marinaio. Per primi i Liguri ave-vano afferrato le ragioni fisiche (mi-nor consumo di energia motrice,maggiore velocità) che fanno delmare la miglior via di comunicazio-ne commerciale tra i diversi luoghidella loro contrada e del mondo. Lastoria del Ligure (potremmo dire lastoria dell’Uomo moderno?) è statafatta quasi sull’acqua che sulla ter-ra. Inoltre la comodità del cabotag-gio supplì sempre egregiamente aldecadimento della già scarsa viabi-

lità romana. Ci volle Napoleone conla sua visione politica degna del mi-glior impero romano, per iniziare iLiguri al piacere del trasporto suruota. La stessa Genova, la capita-le, fu dotata di una strada carrozza-bile solo nel 1773, quando il dogeGiovanni Battista Cambiaso fececostruire la via del Polcevera perraggiungere la propria villa di Cre-meno. Se no era la feluca, piccola eagile imbarcazione a vela o a remi ilmezzo più sicuro per muoversi daAntibes a Genova, facendo scalo aSanremo, Alassio, Noli e Savona.Una dozzina di uomini di equipag-gio, otto o dieci passeggeri, bauli,casse merci e la «posta». Durantel’epoca romana le notizie (la po-sta…) viaggiavano con molta più

velocità perché le strade erano piùsicure e anche perché i Romaniavevano avuto la semplicissimaidea di conquistarsi il Mondo perquesto i Liguri (ecco la loro grandemodernità) cercavano di renderesicuro il «loro» mare, agibili i loroporti e possibile, in termini tecnici,la navigazione delle loro navi. Erauna questione commerciale. Appe-na i Liguri si accorsero che per ave-re un loro spazio fra le società eu-ropee che si andavano sviluppan-do, dovevano commerciare e navi-gare s’impegnarono per unificare ledue attività creando una nuovaclasse sociale di commercianti na-viganti e navigatori mercanti. Imembri di questa nuova classecomprendeva nobili che non esita-vano ad intraprendere attività mer-cantili e gente di umile origine checercavano di elevarsi socialmente

e il termine «mercator» non compa-re nelle definizioni professionalidel tempo; è superfluo perché loerano tutti. La mescolanza di gentidiverse per cultura e provenienza,ma unite dalla comune attivitàcommerciale, fa sì che a Genova edin Liguria venisse sviluppata al me-glio quella cultura internazionaledel commercio che diverrà, in bre-ve tempo, patrimonio comunedell’Europa: l’assegno, la cambiale,la girata e altre pratiche bancarie,pur non essendo, forse, nate inLiguria, qui vengono perfezionate.A Genova e in Liguria già nelTrecento vi sono Banche capaci dicompiere quasi tutte le operazionitipiche di un istituto di credito mo-derno. L’11 agosto 1590 si ebbe aGenova la prima dichiarazione di«Portus immunis» (ovvero il mo-derno Porto Franco) ossia si istitui-

scono benefici in termini di dazi epagamenti. A metà Seicento vi era-no nel «portofranco» un centinaiodi «case», l’equivalente dei moderniSpedizionieri, variamente specia-lizzate nei diversi rami dell’«im-port-export». Case liguri e stranie-re, invitati ad installare attivitàcommerciali purché garantisserostabilità economica, rispetto delleleggi locali ed estraneità alla vitapolitica. Giunsero Francesi, Olan-desi, Inglesi ed Ebrei. Per la primavolta si sente parlare comunemen-te, nella valutazione del locale in-terno della nave, di una nuova mi-sura: la tonnellata di stazza (prima«Colonna») pari a cento piedi cubiinglesi. Nel contempo si diffuse lapratica di assicurare le merci tra-sportate per via marittima. A tuttociò contribuì la presenza degli stra-nieri e degli ebrei in particolare. È

stato notato che una delle primeforme di contratto commerciale ge-novese, la «commenda», fosse mol-to simile ad un’analoga istituzioneebraica, la «izqà». Ma questo mo-derno stato commerciale era in at-to, comunemente in tutte le dueRiviere come dimostra un decretodel Comune di Albenga del 1759che appunto solleva i commercian-ti via Mare da ogni tipo di gabelle ocanone facilitando il commercio acosti più bassi, che si caratterizza-vano sia all’acquisto che alla vendi-ta (come si può vedere dal «Librodella raggione», ossia società di ne-gozio fondata ad Albenga il 5 set-tembre del 1759 fra Giovanni Anto-nio Rollandi, Giovanni Stefano Bro-gliano e Giovanni Boggiero (Merca-tores e «patronus» armatore).

(Uomini diversi – Continua)

Dopo una lunga malattia è ve-nuta a mancare il 12 agosto la no-stra cara «Ninna du Carettu».

Noi ce la ricorderemo oggi inquello scorcio di Alassio in fondoa Via Torino, allegra e sorridentementre chiacchiera con i bagnan-ti che dal suo carretto comprava-no ortaggi, frutta e fiori coltivaticon tanta pazienza e fatica insie-me al suo Mimin in quel dellaFenarina. Grazie Nonna, per tuttoquello che hai fatto per noi.

Ciao I tuoi famigliari

Al marito Matteo (Mimin) alle fi-glie Anna, Bruna e Vera ed a tutti ifamigliari giungano le più sentitecondoglianze dell’A.V.A.

GIOVANNINA ROVEREIN MERELLO (NINNA)

Ciao Bruno, papà buono, ci hailasciato in silenzio per ritornaredalla tua e nostra amata Anita.Rimarrai per sempre nei nostricuori e nel nostro pensiero. Il tuoinsegnamento di bontà e onestànon andrà perduto.

I tuoi figliEmanuele e Maria Grazia

L’A.V.A. porge le più sentitecondoglianze alla figlia MariaGrazia ed a Emanuele, nostroSocio, le più sentite condoglianze.

BRUNO FRACCAROLI1920-2003

Cara Mammail tuo valoreil tuo coraggioil tuo amorela tua bontàla tua onestàla tua spiritualitàci sono stati d’esempioe ci saranno di guida.

Rosanna, Carlo, Giuliana

L’A.V.A. partecipa al dolore dei fa-migliari.

EBE CORIOVEDOVA BOTTIROLI

Il 3 agosto u.sc. è mancata nel-la sua adorata Alassio, dove tra-scorreva diversi mesi all’annoANTONINA BELLINI (Nina) DEPALMA.

La figlia Mariolina la ricorda,sempre bella ed elegante, a tutti

ANTONINA BELLINI(NINA) DE PALMA

Il 9 agosto scorso Luisita ci halasciati all’età di 89 anni. Nata aOneglia, ma residente ad Alassiofin dall’infanzia, da giovane con-duceva il negozio da elettricistadel padre in corso Dante. Poi sisposò col geometra Gino Fer-rando, che allora aveva un nego-zio da fotografo in piazza sanFrancesco. In seguito fece il co-struttore edile e fu Consigliere co-munale e Sindaco di Alassio. Lei sidedicò completamente alla fami-glia. In età matura partecipò atti-vamente alla vita associativa alas-sina, nel Circolo Amici dellaMusica «Primo Campana» enell’Unitre, dove frequentò conpassione alcuni corsi. Era sempregentile, di buon umore e disponi-

LUISITA RAZZELLIVED. FERRANDO

Il 9 agosto u.s. è mancata inAlassio Luigia (Luisa) Guido, ap-partenente ad una delle più notefamiglie della «vecchia» Alassio.La notizia ha colpito molti amici econoscenti che si unisconoall’Associazione Vecchia Alassionel porgere le loro condoglianzealla figlia Liliana e famiglia.

LUIGIA GUIDO (LUISA)

Sono già passati 25 anni dallaTua dipartita ma ci sembra anco-ra di vederti sul tuo gozzetto a pe-scare i «luassi» o a bordeggiare sultuo «dinghy», Uomo tranquillo eriservato hai saputo dimostrare ilTuo valore in occasione dellaSpedizione Italiana in Russia:

Capitano di Complemento,Comandante Quinta Compagnia -II Battaglione - 89° Reggimento diFanteria - Divisione «COSSERIA».

Partito da Ventimiglia per ilFronte Russo il 23 Settembre1942, dopo un interminabile viag-gio a metà Novembre la QuintaCompagnia era schierata sul Donin prossimità del paese diJamodurowka. Il 12 Dicembre ini-ziò l’offensiva dell’esercito Russoche il 18 Dicembre sfondò la posi-zione eroicamente difesa dallaQuinta Compagnia.

Trascriviamo la motivazionedella Croce di Guerra:

Comandante di CompagniaFucilieri, durante 7 giorni di conti-nui duri combattimenti, impiegavail proprio reparto in modo enco-miabile, opponendo con l’esempiodi serena fiducia e di sprezzo delpericolo il massimo rendimentodei dipendenti.

AnniversariSTEFANO AICARDI

(NINO)CLASSE 1908

Che il tuo eterno riposo sia al-lietato dagli Angeli custodi fatti diluce e di stelle, e con le stelle ti in-vio un bacio e una carezza nel ri-cordo del IV Anniversario dellatua scomparsa.

Vanda

MAURO SENATI1999-2003

Nowo Kalitwa, (Fronte Russo delDon) 12-18 Dicembre 1942

Iniziò il calvario della ritirata.Percorrendo a piedi, con tempe-rature intorno a meno 30°, 1500chilometri, con estremo coraggioe tanta volontà, impiegando ognimezzo di fortuna e infondendosempre fiducia ebbe il merito di ri-portare in Italia tutti i suoi «ragaz-zi» scampati alle cruente battagliesostenute.

È con orgoglio e tanto amoreche Tua figlia Dina, Tuo generoAldo, gli adorati nipoti Umberto eStefano i piccoli pronipoti che tan-to avresti amato, ricordano aquanti Ti conobbero questa partedella Tua vita, Alassio, «il più belpaese del mondo» come sempredicevi Tu, oggi Ti ricorda. Ciaononno Nino «cuore alassino».

Siamo alcuni clienti affezionatidel Signor Luigi che per tanti anniha gestito l’hotel San Carlo.Abbiamo saputo quest’anno dellaSua morte, e la tristezza ha presoil sopravvento… Quante estatipassati da Lui in quella Pensionecosì familiare… I suoi risotti, il pe-sto, le lasagne, sempre indaffara-to tra i fornelli nella sua bella cu-cina vicino alla scala di marmoche portava alle camere; quellacasa così antica, ma così curatacon tutti quei quadri, le piante…

Raramente lasciava il lavoro…«Il mangiare va curato»… Avevaun sorriso per tutti! E quando po-teva insegnava a pescare ai nostribimbi o raccontava di quandoAlassio… Che bello la sera sedutinella veranda nel verde: mangia-vamo l’anguria e raccontavamo

IN RICORDO DILUIGI MADERNASETTEMBRE 2002-2003

barzellette! Ci manca la PensioneSan Carlo. Ci manchi tu caroLuigi…

Alassio oggi va verso un altroturismo fatto di appartamenti, difine settimana veloci… ma i tuoiclienti amici non ti scorderannomai. Mai! Ciao Luigi un caro salutoai tuoi familiari.

Seguono molte firme

AGOSTO 2003ARNALDI Eraldo anni 67AVERAME Maria anni 83CAMMARATA Michele anni 81CORIO Ebe anni 90

bile al dialogo; intrattenere con-versazione con lei era un vero pia-cere. Addio Luisita, ci mancheraitanto.

Alla figlia Rosamaria col maritoprof. Alberto Lehmann, al figlioing. Franco, nostri soci, e signora,ai parenti tutti le più sentite con-doglianze dell’ A.V.A.

coloro che ebbero il piacere di co-noscerla. Anche l’A.V.A. si associaal dolore della figlia, del genero eparenti tutti e porge loro sentitecondoglianze.

DE PAOLI Giuseppina anni 94FRACCAROLI Bruno anni 82GUIDO Luigia anni 82MAMINO Roberto anni 89MEDAGLIA Ondina anni 80MONTAGUTI Imer anni 75MORA Maria anni 91PARIS Clara anni 82PATRONE Caterina anni 87PELLE Ida anni 80RAZZELLI Luigia anni 89ROBALDO Regolo anni 93ROVERE Giovannina anni 86SANSEVERINO Umberto anni 90SCHIAVINO Nella anni 76STERI Davide anni 66TAMBUSSO Angiolina anni 80ZANCANARO Angela anni 93

L’A.V.A. da queste colonne esprimeancora una volta le più sentite con-doglianze ai loro familiari.

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«L'ALASSINO»12 Giovedì 18 Settembre 2003

Associato all'USPIUnione Stampa

Periodica Italiana

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EDITORE: A.V.A.TIPOLITOGRAFIA: F.lli StallaViale Martiri della Libertà, 30-40Tel. 0182 50.412/3 - AlbengaTelefax 0182 50.412

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Foto della testata: Studio Gioberti

Le opinioni espressenegli articoli firmati im-pegnano unicamentela responsabilità dei ri-spettivi Autori.La Redazione si riservala facoltà di pubblicareo meno gli articoli chele pervengono e di ap-portare correzioni e ta-gli agli articoli stessi,firmati o non firmati;nessun manoscritto sirestituisce.

Gli articoli e le letteredevono pervenire alla

Redazione entro lafine di ogni mese per la

pubblicazione ne«L'Alassino»

del mese successivo.A.V.A.

Specie ittiche dellaBaia del Sole

Sarago o Sargo(Diplodus sargo - Saragu)

Corpo largo e ovale e capo arro-tondato, pinne di colore scuro.Ha otto fasce verticali bruno ne-re sul tronco e sulla coda unamacchia nera tonda. Pinna co-dale e anale scura. Peso massi-mo anche 2 kg. Carne ottima.Pratica le scogliere e le rive sab-biose. Simile a questo c’è il

«puntazzo» o «sarago pinzuto» o«spisso» con 10/11 fasce vertica-li, il capo concavo e il muso ap-puntito con dentini in bocca. Sipesca con tutti i tipi di canna.

Esca: tutte - Armatura: a/fAmo: 6/14 - Filo del fondo di len-za: 012/025

DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO

Al lettore

Terminata la pubblicazione delle preziose fotografie ornitologicheche Franco Iebole ci aveva consegnato per la rubrica «Fauna diAlassio» con questo numero ne iniziamo una nuova che in tema «it-tiologico» tratta più specie di pesci che vivono nel nostro mare.Questa ricerca è stata curata dal socio Santino Bruno Pezzuolo au-tore del libro: «Il pescatore di canna dal litorale marino di Liguria»ed è illustrata con disegni della figlia Patrizia.Per gli appassionati di pesca con canna l’opera dà qualche utileconsiglio tecnico.

La Redazione

SARAGO REALE

Ancora oggi c’è qualcunoall’antica convinto che i capellitagliati durante le fasi di lunacrescente (1° e 2° quarto) han-no una crescita più rapida diquelli tosati negli ultimi duequarti.

Allora i nonni erano convintiche il taglio effettuato nel pri-mo quarto lunare anticipava lacrescita di questi di quattro ocinque giorni. Di conseguenzaritenevano che andare dal par-rucchiere nei giorni di luna de-crescente era per loro conve-niente.

Mio nonno che era un barbie-re (barbé) negli anni della miagioventù più volte al ritorno dallavoro nei giorni di luna nuova,per far capire che i suoi incassidella giornata non erano bril-

lanti, entrando in casa cantic-chiava questo stornello:Se cürti i cavéggi ti vöi cunsèrvò

de lüna veggia valli a taiò.(Se vuoi conservarti corti i ca-pelli/ valli a tagliare di luna vec-chia).

Non tanti anni fa in una chiac-chierata fatta con un anziano,ancora fedele alla campagna ealle vecchie usanze agricole,parlando della crescita delcuoio capelluto, ebbe a dirmiche i capelli sono come il prez-zemolo che se è seminato neidue quarti di luna crescente(nuova) fiorisce subito e benpoco rende.

Sarà vero? Il mondo è belloperché è vario.

Pessö

Strane terapie dei nonniLe fasi lunari

e la crescita dei capelli

Associazione Nazionale AlpiniGruppo di Alassio

Lunedì 18 agosto u.sc. presso laSede della SOMS di Alassio (g.c.) siè svolta una simpatica riunione diAlpini in congedo, presieduta dalPresidente Nazionale dott. BeppeParazzini che dal 1957 frequentaregolarmente la nostra città di cuisi dichiara grande amico: il Presi-dente del Gruppo di Alassio Sig.Silvio Gervasoni ha informato emesso in evidenza quanto realiz-zato in questi ultimi tempi: raccol-ta di generi alimentari per i biso-gnosi e la pulizia di alcuni sentiericollinari, ricevendo il plauso e l’in-coraggiamento del dr. Parazziniche a sua volta ha posto in evi-denza come gli Alpini, ovunquesiano, danno il buon esempio, sia

sul lavoro che nel volontariato alquale partecipano numerosi.

Diversi gli ospiti presenti allariunione, fra cui il Generale Gia-como Verda ed i rappresentantidei gruppi di Demonte e Aisone(Prov. di Cuneo), il Pres. Sezionaledi Monza Sig. Osvaldo Penati. IlSig. Gervasoni ha informato i Sociche nel 2004 il gruppo di Alassiocompie 80 anni di fondazione eche con la collaborazione di tuttisi augura di poterlo festeggiare de-gnamente.

La serata si è conclusa con ungradito rinfresco e l’augurio diavere altri incontri a breve ter-mine.

c.c.

La consegna del “crest” A.N.A. al gruppo di Alassio. Da sin. Remo Forneris(Cons. Prov. Cuneo) – Silvio Gervasoni (capo gruppo di Alassio e Cons. Prov.di Savona) - Beppe Parazzini (Pres. Naz. A.N.A.) - Elio Lunghi (Capo gruppodi Andora e Cons.Prov. di Savona) - Paolo Pezzolo, Alpino e rappresentan-te S.O.M.S. Alassio.

MeteorologiaAlassinaa cura dell'Osservatorio Don Bosco

AGOSTO 2003

Subito un dato molto eloquente sul «caldo»del mese in questione: nella prima decade,sette giorni su dieci hanno mai fatto registra-

re una temperatura minima inferiore ai 30°C; la temperaturamedia della decade: 31,1°C!

Se la temperatura minima non scende sotto i 30°C, le speran-ze di riposare «al fresco» scompaiono completamente.

Subito tutti gli altri valori registrati nella nostra Torretta (nondimentichiamo che tutti gli strumenti sono in locali posti tra i35 e i 42 metri dal suolo, non influenzati quindi da strutture o dacostruzioni di ogni genere in grado di alterare le temperature,la direzione di provenienza dei venti o anche di altri fenomeniregistrati).

Temperatura media mensile: 29,5°C (basta pensare che latemperatura media registrata lo scorso anno è 24,8°C!). Gli altrivalori decadali (oltre la prima decade già presentata): 29,3°Cnella seconda; 28,3°C nella terza. La temperatura minima as-soluta del mese è del giorno 31 alle ore 7 con 25,6°C!

Questo ci dice che per tutto il mese di agosto la temperaturaha oscillato - e di giorno e di notte - tra i 25,6°C (la minima) e i34,0°C (la massima registrata alle ore 15 del 5 agosto).

Pressione media mensile: 759,2 mmHg; medie decadali:761,1 mmHg nella prima decade; 760,4 mmHg nella seconda;756,4 mmHg nella terza.

Umidità media mensile: 63%. Giorno più umido il 27 con 86%;più secco il primo del mese con 31%; valori massimi registratiil giorno 11 alle ore 21 con 94% e il giorno 29 alle ore 3 con 93%;valori più bassi: 26% alle ore 13 del giorno 5 e 36% alle ore 17 disabato 30.

Precipitazioni: 5,0 millimetri nell’ultima decade.Giorni sereni: 25; non vi sono giorni coperti.I giorni con minore presenza del sole limpido sono stati il

giorno 8 con 7,4 ore; il giorno 14 con 6,4 ore; il giorno 24 con 6,7ore di sole.

Eliofania: ore si sole limpido nell’arco del mese: 334,8 conuna media di 10,8 ore al giorno, permettendo ai turisti la più in-vidiabile abbronzatura!

Concludo questa rassegna di aridi numeri riportando qual-che dato registrato nel mese di agosto del 2002; il confronto -per chi lo vorrà fare - sarà più eloquente di qualunque com-mento.

Agosto 2002: temperatura media mensile: 24,8°C;umidità media mensile: 71%.precipitazioni totali: 19,4 mm.giorni sereni: 21eliofania totale: 280,6 oremedia giornaliera: 9,1 ore

Credo proprio che l’estate 2003 non potrà mai essere dimen-ticata.

Il Direttore dell’OsservatorioProf. Don Natale Tedoldi

Mi chiamo MARTINA ZUFFINETTI sono nata il 12 agosto u.sc. al-le ore 7.00, per la felicità di Mamma Nadia e papà Dario, per la gioiadei nonni: Nelly e Filippo Grollero - Clara e Antonio, e per riceverele coccole di zie-zii e del cugino Mirko.

Fiocco RosaFiocco Rosa

L’Associazione VecchiaAlassio auguraa te e famigliauna vita lunga eserena.