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1 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA P.T.O.F. ANNO SCOLASTICO 2016/2019 SCUOLA MATERNA “DON ANTONIO BRUZZO” VIA ROMA, 37 – 36053 GAMBELLARA (VI) Tel : 0444/444025 Fax : 0444/444513 e-mail : [email protected] pec : [email protected] Scuola associata F.I.S.M. – Cod. Meccanografico : VI1A045003 Orari segreteria : dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 17.30

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

P.T.O.F. ANNO SCOLASTICO 2016/2019

SCUOLA MATERNA “DON ANTONIO BRUZZO” VIA ROMA, 37 – 36053 GAMBELLARA (VI)

Tel : 0444/444025 Fax : 0444/444513

e-mail : [email protected]

pec : [email protected]

Scuola associata F.I.S.M. – Cod. Meccanografico : VI1A045003

Orari segreteria : dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 17.30

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INDICE :

1. PREMESSA: IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2016/2017 * CARATTERISTICHE E CONTENUTI 2. ORIGINE E STORIA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA 3. UBICAZIONE DELLA SCUOLA E CONTESTO 4. IDENTITA' E MISSION DELLA SCUOLA *CONSOLIDARE L'IDENTITA' *SVILUPPO DELL'AUTONOMIA *ACQUISIRE COMPETENZE *VIVERE LA CITTADINANZA 5. ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA *STRUTTURA DELLA SCUOLA, AULE-SEZIONE *SALONE/PALESTRA *SERVIZI IGIENICI *AULA MENSA E LOCALI DELLA CUCINA *SERVIZIO MENSA *DORMITORIO *UFFICI *INGRESSO *AREA VERDE 6. CRITERI FORMAZIONE SEZIONI 7. IL TEMPO SCUOLA *IL TEMPO *L'ACCOGLIENZA *ATTIVITA' DI GIOCO *ORARIO DI FUNZIONAMENTO *GIORNATA TIPO 8. CALENDARIO SCOLASTICO 9. ORGANIGRAMMA *IL PERSONALE DIPENDENTE *LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 10. RISORSE FINANZIARIE 11. LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVI-DIDATTICI *INTRODUZIONE *IL NOSTRO CURRICOLO *L'AMBIENTE DI APPRENDIMENTO *OFFERTA DIDATTICA

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12. IL CURRICOLO (esplicito ed implicito) 13. CURRICOLO ESPLICITO 14. LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE *I CINQUE CAMPI DI ESPERIENZA:TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO *Campo di esperienza “IL SE' E L'ALTRO” *Campo di esperienza “IL CORPO ED IL MOVIMENTO” *Campo di esperienza “IMMAGINI, SUONI E COLORI” *Campo di esperienza “I DISCORSI E LE PAROLE” *Campo di esperienza “LA CONOSCENZA DEL MONDO” 15. CURRICOLO IMPLICITO 16. PROGETTI DI POTENZIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA *PROGETTI/ATTIVITA' INTEGRATIVE 17. PROGETTI EXTRA CURRICOLARI *LABORATORI 18. PROFILO DELLE COMPETENZE DEL BAMBINO DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DEL TRIENNIO 19. PROCEDURE DI SICUREZZA 20. UNA SCUOLA INCLUSIVA CHE ACCOGLIE E VALORIZZA *APERTURA INTERCULTURALE 21. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA *FAMIGLIE *ORGANI COLLEGIALI *OPEN DAY 22. ATTIVITA' EXTRA CURRICOLARI PROPOSTE DALLA SCUOLA *FESTE 23. ATTIVITA' EXTRA CURRICOLARI PROPOSTE DAL TERRITORIO 24. AUTOVALUTAZIONE ED INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO *VALUTAZIONE E VERIFICA *LA DOCUMENTAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA TRIENNALE *VALUTAZIONE DELL'AZIONE FORMATIVA *CONTINUITA' VERTICALE 25. SINTESI DEL NOSTRO P.T.O.F.

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ALLEGATI *REGOLAMENTO DELLA SCUOLA *PROPOSTA FORMATIVA ANNO 2016/2017 *CURRICOLO IRC *PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA (P.A.I.) *LABORATORIO DI INGLESE *LABORATORIO DI MOTORIA-PSICOMOTRICITA' *LABORATORI CREATIVO *PROTOCOLLO PER LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI

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1. PREMESSA: IL PIANO TRIENNALE DELL’ OFFERTA FORMATIVA 2016-2019 : CARATTERISTICHE E CONTENUTI Il Piano Triennale dell’ Offerta Formativa (P.T.O.F.) attua e da vigore al Progetto Educativo (P.E.), documento fondante della Scuola dell’Infanzia Paritaria, parte integrante, unitamente allo Statuto, in armonia con i principi della Costituzione Italiana. Il P.T.O.F. intende favorire il pieno sviluppo delle potenzialità dei bambini che la frequentano in un adeguato contesto cognitivo, ludico e affettivo, garantendo, così, il loro diritto ad avere pari opportunità di educazione, di cura, di relazione, di gioco e di istruzione anche attraverso l’abbattimento delle disuguaglianze e le eventuali barriere territoriali, economiche, etniche e culturali per attuare una vera inclusione, favorendone la crescita armonica. Il P.T.O.F. : Indica gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale, raccoglie linee

d’azione ed interventi educativi per raggiungere gli obiettivi, riflettere le esigenze del contesto territoriale locale nei suoi aspetti culturali, sociali ed economici.

È redatto in conformità alla legge n. 107/2015 e tiene conto della legge sull’ Autonomia Scolastica (D.P.R. 275 del 8-3-99) e dello Statuto.

E' strutturato per il triennio 2016/2019 (L. 107/2015) con spazio per adeguarsi annualmente, attraverso l’aggiornamento delle sue parti in relazione alle nuove esigenze e alle nuove normative.

Raccoglie i documenti fondamentali in base ai quali viene organizzato il servizio scolastico. E' elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e

delle indicazioni di gestione e di amministrazione definite dal Presidente/Dirigente Scolastico secondo le disposizioni dello Statuto/Regolamento della Scuola (es. il C.D.A.)

E' approvato dal legale rappresentante e dalla coordinatrice “La scuola al fine di permettere una valutazione comparativa da parte delle famiglie, assicura la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell’offerta formativa”.

Le famiglie sono informate di questo fondamentale documento indicando loro dove possono prenderne visione, inoltre viene condiviso nel momento dell’iscrizione e nelle assemblee di inizio anno scolastico.

Il P.T.O.F. è uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi su base pluriennale, che trovano progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali, mantenendo la sua caratteristica di flessibilità. E’ uno strumento “aperto”, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e modifiche annuali, da assumere con la stessa procedura che la legge 107/2015 prevede per l’adozione e l’approvazione del documento generale in base: Agli esiti dell’autovalutazione; Ai profondi cambiamenti che interessano la Scuola; Ai nuovi bisogni che emergono dall’utenza; Ai nuovi bisogni che emergono dal territorio in cui la Scuola svolge la sua funzione

educativa e formativa; Ad eventuali nuove proposte.

Il P.T.O.F. è il documento che richiama al principio di corresponsabilità ed alleanza educativa tra Famiglia e Comunità Educante (Legale Rappresentante/Presidente, Amministratori, Coordinatrice, Docenti, Educatrici, Personale non Insegnante, Volontari) intesa come assunzione di precisi stili educativi e compiti per il conseguimento delle finalità condivise con le famiglie. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato questo P.T.O.F. in data ………………………………..

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2. ORIGINE E STORIA DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA La Scuola “Don Antonio Bruzzo” fu fondata nel 1943 da don Bruzzo che lasciò tutti i suoi possedimenti per dar vita a questa e al pensionato con lo scopo umano e cristiano dell’educazione e dell’assistenza. E’ una scuola cattolica gestita da un Ente privato, è paritaria non statale legalmente riconosciuta con progetto educativo d’istituto. E’ fondata sui valori cristiani capaci di aprire alla speranza, all’ottimismo, alla fede in Dio, alla fiducia dell’uomo e al rispetto delle diversità delle culture. Dal 2007 è presente la Sezione Primavera con scopo di accogliere i bambini dai 24 ai 36 mesi. L’ispirazione ai valori cristiani è la fonte dell’essere e dell’agire della nostra scuola. E’ una scuola aperta a tutti, dove il bambino è visto come soggetto attivo impegnato in un processo di costruzione di se stesso e del suo rapporto con il mondo, che lo vede protagonista attraverso l’interazione con l’ambiente, gli altri e la partecipazione di tutte le componenti alla vita della scuola. Il paese di Gambellara è il paese natale di San Giovanni Antonio Farina, fondatore delle Suore Dorotee Figlie Dei Sacri Cuori che sono tutt’oggi presenti presso la nostra struttura. Esse sono parte integrante della realtà della nostra scuola. Fino al 2016 la figura della coordinatrice è stata portata avanti da una Suora, aiutata da altre due docenti e due suore volontarie. Dall’anno scolastico 2016/2017 sono rimaste attive come presenza di volontariato, mentre l’insegnamento è affidato a docenti laiche. 3. UBICAZIONE DELLA SCUOLA E CONTESTO SOCIALE (territorio) Gambellara è un piccolo paese situato sulle colline dei monti Lessini. Famosa per le sue produzioni vitivinicole, è conosciuta nel mondo per il suo vino più rappresentativo: il recioto e il vin santo. Gambellara gode di un’ottima posizione e grazie al suo animo di piccolo paese si respira un clima di familiarità che i bambini vivono nella semplice quotidianità essendo parte integrante della comunità. 4. IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA La Scuola dell’Infanzia “Don Antonio Bruzzo” elabora ogni anno la Proposta Formativa per la progettazione curricolare entro il mese di settembre. La programmazione mira alla formazione delle personalità del bambino nel seguire le finalità. Ha lo scopo di scegliere: traguardi per lo sviluppo delle competenze progettare i percorsi educativi e data temporale e loro verifica

La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione del bambino promuovendone le potenzialità di relazione, di creatività e di apprendimento. La sua finalità educativa mira a promuovere la formazione integrale della persona sia dal punto di vista umano che religioso, consapevoli che l’intervento educativo debba promuovere la formazione di una personalità completa ed equilibrata. Ogni proposta educativa mira a perseguire targuardi in ordine allo sviluppo: dell’IDENTITA’ dell’AUTONOMIA della COMPETENZA della CITTADINANZA

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CONSOLIDARE L’IDENTITA’ Consolidare l’identità significa: “Vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi ed essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quella di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante in un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata dai valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli”. SVILUPPO DELL’AUTONOMIA Sviluppo dell’autonomia significa: “Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli”. ACQUISIRE COMPETENZE Acquisire competenza significa: “Giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze a tradurle in tracce personali e condividere; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e gioco di ruoli, situazioni ed eventi con linguaggi diversi”. VIVERE LA CITTADINANZA Vivere la cittadinanza significa: “Scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise, implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura”. 5. ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA STRUTTURA DELLA SCUOLA, AULE-SEZIONE L’edificio che ospita la scuola, circondato da un’area verde, è ubicato in via Roma, 37, al centro del paese di Gambellara. All’edificio si affianca un’ampia struttura adibita a Centro di Servizi/Casa di Riposo. Gli spazi interni disponibili rispettano le vigenti normative relative all’igiene e alla sicurezza. Le “aulee-sezione” sono in tutto due, più una stanza dove si accolgono i bambini della Sezione Primavera. Ci sono poi una sala da riposo, uno spogliatoio, un’ampia sala giochi, una sala mensa, un cucinino con lavastoviglie e i servizi igienici. All’esterno si trova un ampio giardino allestito con giochi e gazebi.

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SALONE/PALESTRA Il salone/palestra è un ampio locale dalle funzioni polivalenti. E’ lo spazio ideale per l’insegnamento di psicomotricità e di altre attività che si vanno a realizzare durante l’anno scolastico. E’ un “cortile” dove nei momenti informali i bambini possono giocare, correre, disegnare ….. In un angolo del salone è stata creata una piccola biblioteca scolastica. SERVIZI IGIENICI I servizi igienici per i bambini sono dislocati al piano terra, così come i servizi igienici per il personale docente. AULA MENSA E LOCALI DELLA CUCINA L’aula mensa è ampia e luminosa e destinata esclusivamente alla refezione. Durante la distribuzione del pasto le insegnanti sono affiancate da personale ausiliario. Le attrezzature, tutte elettriche, rispondono alla vigente normativa in tema di sicurezza e igiene. SERVIZIO MENSA La scuola usufruisce di una mensa con cucina interna per la preparazione dei pasti. La cuoca è in possesso dei requisiti richiesti dall’Asl, frequenta periodicamente i corsi di formazione per alimentaristi e segue il protocollo dell’ HACCP. La refezione è predisposta secondo tabelle dieteticamente corrette, predisposte da professionisti specializzati, approvate dall’ASL e trasmesse ai genitori all’inizio dell’anno scolastico. Il menù giornaliero è esposto ed evidenziato nell’atrio della scuola. Il genitore è quotidianamente informato su quanto e cosa il suo bambino abbia effettivamente mangiato attraverso il dialogo con l’insegnante. DORMITORIO I bambini dormono su brandine sollevate da terra , ognuno con il proprio guanciale, copri brandina e copertina adatta alla stagione. Il momento del riposo è caratterizzato da luce soffusa per favorire la tranquillità; la lettura di un racconto e l’ascolto di una musica adatta aiutano a prendere sonno. UFFICI Di fianco all’entrata le insegnanti dispongono di uno spazio, dove possono preparare il materiale da proporre al bambino, assemblare la documentazione. Gli uffici amministrativi si trovano nell’adiacente Casa di Riposo. INGRESSO L’ampio ingresso viene utilizzato come spazio per comunicare con le famiglie ed informarle sul: Progetto Didattico Documenti ( PE, POF, PTOF, Regolamento, piano d’evacuazione, norme sanitarie, verbali) Avvisi della scuola ed eventuali comunicazioni del comune o di enti pubblici Menù settimanale

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AREA VERDE L’area esterna è dotata di un ampio cortile asfaltato, coperto da un tappeto da esterno che viene utilizzato durante tutto l’anno. Nel suo perimetro ci sono le panchine ed i giochi mobili. Sul fianco c’è anche un’ampia area verde con prato e piante, nella quale i bambini possono non solo giocare, ma anche osservare e scoprire l’ambiente naturale. L’accesso all’edificio e la sicurezza dei bambini sono garantiti dalle insegnanti e dal personale ausiliario. L’ampio ingresso offre, in particolare, un servizio d’accoglienza e congedo ed un controllo selettivo delle persone che richiedono di entrare nella scuola. L’ambiente scolastico risponde a tutte le norme igieniche e di sicurezza secondo la legislazione vigente. Quotidianamente la pulizia dei locali è assicurata da personale incaricato a norma di controllo ed è garantita da interventi straordinari periodici. Per tutti i bambini regolarmente iscritti e per le persone autorizzate al servizio, viene effettuata un’assicurazione. Nell’anno 2001 il Ministro della Pubblica Istruzione ha riconosciuto la Scuola dell’Infanzia “Don A.Bruzzo” scuola paritaria in base al Decreto parità scolastica n° 488/5629. 6. CRITERI FORMAZIONE SEZIONI I bambini sono divisi in due sezioni eterogenee per età. Le relazioni interpersonali tra bambini si sviluppano anche attraverso esperienze che vedono il formarsi di “gruppi misti” per laboratori, abituandosi anche a stare con tutte le figure professionali interne ed esterne alla scuola. Tutti i bambini vengono coinvolti per eventi organizzati ( uscite didattiche, feste, ricorrenze, progetti extra-scuola, incontri con le famiglie). La sezione tutela la continuità tra adulti e bambini e tra bambini e favorisce rapporti stabili in un contesto di appartenenza e di rassicurazione affettiva; l’interazione amplia le opportunità relazionali ed alimenta il bisogno di scoperta ed esplorazione. 7. IL TEMPO SCUOLA IL TEMPO Il fattore tempo è un elemento importante per l’apprendimento, non solo perché ci indica la scansione della giornata, ma ci fornisce spunti per le diverse programmazioni. Nel programmare le attività didattiche si tiene conto della flessibilità: tutto è legato al bambino, al suo modo di vivere e percepire il tempo, ai tempi di attenzione, agli interessi e ai fattori legati al contesto. La giornata è scandita dall’alternanza di routine, (accoglienza, igiene personale, pasto, sonno, merenda .. ) attività guidate e libere che si svolgono quotidianamente e infondono sicurezza al bambino. Per questo motivo è importante rispettare l’organizzazione della giornata educativa e gli orari in base ai quali è strutturato il servizio educativo. L’ACCOGLIENZA L’ingresso alla Scuola dell’Infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino che vede il bambino in un nuovo ambiente e in relazione con persone che non appartengono al suo contesto familiare e nel quale si attiva quindi una nuova percezione dell’io. L’accoglienza pone le basi per una fattiva collaborazione scuola-famiglia, facilita il processo di “separazione” dall’adulto, particolarmente delicato per i più piccoli, consolida il processo di “distanziamento” che è condizione indispensabile e preliminare per l’avvio del processo di socializzazione.

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Il periodo dedicato all’accoglienza e all’inserimento non scandisce solo l’inizio dell’anno scolastico, ma costituisce l’essenza dell’esperienza educativa delle relazioni, il presupposto di tutto il cammino scolastico. L’accoglienza per i bambini nuovi frequentanti prevede un inserimento graduale: alcuni giorni (3) con orario 8:00/11:30 per abituare il bambino al nuovo mondo della

comunità scuola i giorni successivi tutti i bambini restano a pranzo e, per chi lo richiede, inizia la frequenza

piena fino alle 16:00, proponendo il momento del riposo nel primo pomeriggio per tutti i bambini piccoli e medi

La scuola accoglie tutti per valorizzare le abilità di ognuno nella consapevolezza che ogni bambino è portatore della sua storia e deve trovare nella scuola capacità di ascolto e di proposta. ATTIVITA’ DI GIOCO Il gioco caratterizza in modo particolare l’attività della nostra scuola: “Giocando s’impara”. L’attività ludica si presenta come un potente strumento di sviluppo che rende possibili: L’accettazione dei limiti posti ai bisogni ed ai desideri L’acquisizione delle prime regole sociali e morali L’espressione di sentimenti positivi e negativi La regolazione delle emozioni attraverso lo scambio verbale ed il rapporto con gli altri

Il gioco è importante in tutte le sue manifestazioni: imitazioni, assunzione di ruoli, espressione di sentimenti e linguaggi verbali e non. A livello sociale i bambini imparano a condividere, ad affrontare conflitti, a pianificare un trauma, a gestire ruoli e regole, ad attribuire più di un significato simbolico a uno stesso oggetto, a rappresentare ed integrare emozioni, ansie e paure. Il bambino, inoltre mette in atto la sua libertà, l’impegno e sperimenta la gratificazione. ORARIO DI FUNZIONAMENTO L’anno scolastico si intende da settembre a fine giugno per la scuola dell’infanzia e da settembre a luglio per la sezione primavera. L’attività didattica si svolge dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 16,00 con la possibilità, per chi lo richieda, di anticipare l’ingresso del bambino alle ore 7,30 per motivi lavorativi del genitore. GIORNATA TIPO L’ingresso può avvenire: h. 7,30 – 9,00 entrata, accoglienza e gioco libero h. 9,00 – 9,45 riordino, attività comuni e preghiera h. 10,00 – 11,15 attività di sezione e intersezione (attività motoria, manipolativa, laboratorio di inglese) h. 11,15 – 11,30 igiene personale h. 11,30 – 12,15 pranzo h. 12,35 prima uscita - sezione primavera h. 13,30 – 15,15 riposo per piccoli e medi, attività in sezione per i grandi h. 15,00 – 15,40 riordino, merenda e preparazione per l’uscita h. 15,40 – 16,00 uscita

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8. CALENDARIO SCOLASTICO Il calendario scolastico segue, in linea di massima, quello previsto per la regione Veneto, fatte salve esigenze particolari legate alla formazione delle insegnanti, alle modalità di inserimento, alle caratteristiche della nostra scuola. 9. ORGANIGRAMMA IL PERSONALE DIPENDENTE Nell’organico della scuola, il cui Presidente dell’Ente è il Parroco della Parrocchia di Gambellara, risultano: 1 insegnate con coordinamento, col compito di dirigere il personale, intrattenere i rapporti

istituzionali e gestire le relazioni con le famiglie 1 insegnante di sezione 1 educatore di sezione primavera 1 specialista per il progetto di motoria-psicomotricità 1 insegnate volontaria di aiuto 1 segretaria 1 ausiliaria addetta alle pulizie Cucina interna

Tutte le docenti sono in possesso dei titoli culturali (diploma, laurea o abilitazioni) e formativi attinenti al ruolo ricoperto e seguono costantemente corsi di formazione ed aggiornamento L’orario di servizio è modulato diversamente per ogni insegnante ed è predisposto in maniera tale che le insegnanti possano incontrare i genitori affinché si rafforzi il legame e o scambio scuola-famiglia. LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Alle insegnati viene fornita consulenza metodoligica e didattica partecipando ai corsi di aggiornamento organizzati dalla Congregazione delle Suore Maestre di S.Dorotea Figlie Dei Sacri Cuori e dalla F.I.S.M. provinciale. La socializzazione delle esperienze nei momenti di intersezione e di laboratorio promuove nel corpo docente la competenza specifica, la collaborazione ed il confronto. La presenza di insegnanti motivati , preparati, attenti alle specificità dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura, è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo accogliente, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità. Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli che mirano al raggiungimento delle competenze. La progettualità si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all’intreccio di spazi, tempi, routine, e attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un’appropriata regia pedagogica.

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10. RISORSE FINANZIARIE La Scuola NON è un servizio a fine di lucro: si crede nei valori che attraverso la scuola vengono veicolati, nell’importanza del servizio che fa alla comunità, intesa nel senso di collettività sia cristiana che non. Le risorse economiche della scuola pervengono da: Retta scolastica a carico delle famiglie Contributo ministeriale Contributo della provincia Contributo del comune Eventuali donazioni private.

11. LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVI-DIDATTICI INTRODUZIONE La Scuola dell’Infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano. Promuove una pedagogia attiva e delle relazioni, che si manifesta nella capacità delle insegnanti di dare ascolto ed attenzione a ciascun bambino, nella cura dell’ambiente, dei gesti e delle cose e nell’accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attività ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano, e combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad averne cura e responsabilità. Le relazioni con le insegnanti e fra i bambini sono un importante fattore protettivo e di promozione dello sviluppo. Per migliorare la conoscenza reciproca dei bambini, l’autostima, la qualità delle relazioni, o il rispetto delle differenze, la nostra Scuola realizza progetti, percorsi, metodologie traendo ispirazione da:

A) La Costituzione Italiana ed in particolare gli articoli 3-33-34 rispettando e favorendo:

L’uguaglianza, L’imparzialità e la regolarità, Accoglienza e integrazione, Educazione alla partecipazione.

B) Le linee fondamentali espresse dagli ordinamenti del 1991 e dalle indicazioni nazionali per

la Scuola dell’Infanzia, con costante attenzione a:

La ricerca e il senso della propria vita. (IDENTITA’) La sicurezza affettiva e l’autonomia. (AUTONOMIA) L’apertura alla relazione con gli altri. (CITTADINANZA) Il desiderio di scoprire e di conoscere. La Scuola favorisce un atteggiamento di viva

curiosità nel confronto del mondo circostante, sviluppa le capacità di analisi e di sintesi che portano il bambino a riflettere , a porre domande, per cogliere le varie connessioni tra i molteplici aspetti della realtà che lo circonda. (SVILUPPO DELLE COMPETENZE)

C) I Documenti del Magistero della Chiesa

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D) Il Progetto Educativo della F.I.S.M. ( Federazione Italiana Scuole Materne ) di Vicenza, cui la nostra scuola è associata.

La nostra, come tutte le altre scuole di ispirazione cristiana, affonda le proprie radici negli ideali e nei valori proposti, testimoniati e diffusi dal Vangelo. La centralità della persona costituisce il criterio regolatore ed ispiratore della prassi educativa, in una concezione di umanesimo integrale che implica la tutela ed il rispetto del singolo soggetto educante, concepito nell’insieme dei suoi bisogni e di tutto il suo potenziale umano. Pone, al centro del suo operato,i valori della vita, dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà, della pace, della tolleranza, del rispetto delle differenze,per favorire la maturazione umana e cristiana della persona, svilupparne il senso dell’appartenenza, potenziarne l’autonomia vera che consente il libero esercizio dell’amore verso Dio e verso il prossimo. Il messaggio religioso viene presentato attraverso situazioni concrete di amore, perdono, sincerità, muovendo da esperienze tipicamente infantili, non sovrapposto al resto dell’attività scolastica, ma integrante e integrato con essa. IL NOSTRO CURRICOLO Intendiamo per PROGETTO la scelta educativa e didattica della Scuola che ci viene proposta dalla F.I.S.M. Ogni anno viene proposto un progetto didattico/formativo che coinvolge tutte le sezioni della scuola e tutte le aree di apprendimento in linea con le Indicazioni Nazionali ed in coerenza con le linee della scuola stessa. La progettazione si articola su più livelli: Iniziale in cui viene presentato il progetto con tutte le sue tappe fino al mese di dicembre. Intermedio in cui viene presentato il progetto fino alla fine dell’anno. Programmazione elaborata all’inizio dell’anno scolastico. Programmazione in itinere: le insegnati si incontrano per valutare e verificare l’andamento

del progetto e se necessario porre delle modifiche. I criteri desunti dal “Progetto” per selezionare ed uniformare le attività sono i seguenti: Coerenza con le linee educative della Scuola Rispetto dei tempi di crescita dei bambini Opportunità formativa Condivisione da parte delle Famiglie

Pertinenza con il quadro della programmazione educativa e didattica al fine di evitare: una frammentazione della proposta educativa una dispersione delle risorse una sovrapposizione di attività o singoli progetti privi di unità

Possibilità di verifica con adeguati tempi e strumenti collegi docenti iniziative di informazione-formazione per e con le famiglie: colloqui individuali, assemblee,

incontri strumenti specifici: fascicolo del bambino, documentazione dei vari progetti.

Ogni anno le insegnati con la coordinatrice formulano la Proposta Formativa per i bambini tenendo presente uno sfondo integratore che li accompagna in tutto il percorso triennale.

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Per l’anno 2016/2017 il titolo della proposta formativa è “IL LIBRO PIU’ BELLO : LA MIA VITA, I GIORNI, LE SORPRESE E LE SCOPERTE”. Si dà, inoltre, preferenza al campo di esperienza “Conoscenza del mondo” pur valorizzando tutti gli altri. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Il curricolo della Scuola dell’Infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento. I bambini apprendono attraverso l’azione , l’esplorazione, il contatto con gli oggetti , la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso. L'organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell'ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare: Lo spazio dovrà essere accogliente , caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico,

espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l'ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale ed invitante;

Anche il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che esperimenta e nelle quali si esercita. Le stesse routine: l'ingresso, il pasto, la cura del corpo e dell'ambiente, il riposo svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come base sicura per nuove esperienze e sollecitazioni.

OFFERTA DIDATTICA La didattica è strettamente legata all'educazione. Essa è l'insieme di strumenti, percorsi, strategie e contenuti, utilizzati dal docente per stimolare il bambino a un processo di maturazione. Obiettivo della Scuola è quello di partire dall'innato stupore del bambino, per far nascere in lui la curiosità, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l'ingegno, in una pluralità di applicazioni che potenzino le capacità, abilità e competenze di ognuno. Le scelte didattiche interne alla Scuola si basano sui seguenti presupposti: progettare in team lavorare per progetti condivisione valorizzare le potenzialità di ognuno favorire la collaborazione scuola/famiglia

Per una didattica efficace riteniamo necessari: insegnanti motivati alla propria crescita e a quella dei bambini

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saper instaurare buone relazioni con i bambini, con gli altri docenti, con le famiglie e con tutte le persone che operano nella scuola riconoscendo i propri limiti e trovando strategie per superarli

cercare ed utilizzare i percorsi migliori per accrescere le abilità dei bambini ampliare e condividere le proprie conoscenze.

12. IL CURRICOLO (esplicito ed implicito) Il curricolo può essere definito un percorso da seguire , un iter/cammino formativo grazie al quale le attività educative che vengono svolte nella Scuola dell'Infanzia acquistano organicità ed intenzionalità. Il testo degli “Orientamenti per la Scuola dell'Infanzia” del 1991 dichiara: “ L'integrazione dei criteri assunti, delle procedure impiegate, delle scelte responsabilmente effettuate e delle azioni intraprese, determinano il curricolo, le cui caratteristiche sono pertanto costituite dalla specificità degli obiettivi, dei contenuti e dei metodi, dalla molteplicità delle sollecitazioni educative e dalla flessibilità nella applicazione delle proposte programmatiche”. Le nostre proposte educative e didattiche , per sollecitare e dare forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte del bambino, sono modulate attraverso il curricolo esplicito ed implicito, che definisce l'ambiente di apprendimento e lo rende specifico e immediatamente riconoscibile. Il curricolo esplicito è rappresentato dai campi di esperienza, il curricolo implicito riguarda invece gli aspetti più prettamente organizzativi: il modo di gestire i tempi, gli spazi, il gruppo dei bambini ( gruppi eterogenei, omogenei, intersezioni…), la partecipazione , i laboratori, la documentazione, lo stile educativo. 13. CURRICOLO ESPLICITO La progettazione delle esperienze educative-didattiche si articola in campi di esperienza, intesi come ambiti specifici del fare e dell'agire del bambino attraverso cui egli realizza l'apprendimento e la propria maturazione. Ogni campo di esperienza persegue specifiche finalità formative attraverso percorsi metodologici flessibili ed adeguati ai ritmi, ai tempi, alle motivazioni ed interessi individuali e del gruppo/sezione. Le insegnanti, in seguito all'osservazione del singolo e dell'intera classe, all'età, ai bisogni ed interessi dei bambini, effettuano una selezione degli obiettivi nei campi di esperienza per favorire percorsi di apprendimento mirati e calibrati. I campi di esperienza sono: il sé e l'altro il corpo ed il movimento:identità, autonomia e salute immagini, suoni e colori: gestualità, arte, musica, multimedialità i discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura la conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, naturale

14. LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE I CINQUE CAMPI DI ESPERIENZA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Nella Scuola dell'Infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all'insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario. L'organizzazione del curricolo per “campi di esperienza” consente di mettere al centro del progetto educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini. Un fare e un agire, sia individuale sia di gruppo, che permettono percorsi di esperienze da utilizzare per compiere operazioni fondamentali quali: classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare l'ambiente in cui vive. Si deve tenere presente che ogni campo d'esperienza riflette una disciplina della scuola primaria; si devono, pertanto, scegliere i traguardi e fare in base a quelli

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la programmazione. Se si arriva a un certo traguardo, si usa un certa metodologia perciò è necessario fare una riflessione sul metodo utilizzato. I cinque “campi di esperienza” indicati dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell'infanzia e del Primo Ciclo d'Istruzione del 2012 sono denominati IL SE' E L'ALTRO – IL CORPO ED IL MOVIMENTO – IMMAGINI, SUONI E COLORI – I DISCORSI E LE PAROLE – LA CONOSCENZA DEL MONDO, sono un legame tra l'esperienza vissuta prima dell'ingresso nella scuola dell'infanzia e quella successiva nella scuola di base; sono opportunità di riflessione e di dialogo attraverso i quali i bambini vengono progressivamente introdotti nei sistemi simbolici culturali. Attenzione all’inclusione: i programmi devono essere personalizzati e si deve lavorare per competenza; si partirà, quindi dall’ascolto delle conoscenze del bambino per costruirne di nuove attraverso la scoperta e la meraviglia. Campo di esperienza “ IL SE’ E L’ALTRO” Il campo di esperienza “Il sé e l’altro” fissa i seguenti traguardi di sviluppo delle competenze : “Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare e confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e famigliare, conosce le tradizioni della famiglia , della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette , si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato , presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono famigliari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia) Campo di esperienza “ IL CORPO E IL MOVIMENTO” Il campo di esperienza “Il corpo ed il movimento” fissa i seguenti traguardi di sviluppo delle competenze: “Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo, adotta pratiche corrette di cura di sé , di igiene e di sana alimentazione . Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento”. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia) Campo di esperienza “ IMMAGINI, SUONI E COLORI” Questo campo di esperienza fissa i seguenti traguardi di sviluppo delle competenze: “Il bambino comunica , esperienze emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimere attraverso la drammatizzazione , il disegno, la pittura, e altre attività manipolative, utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.

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Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo ( teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo ed oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali”. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia) Campo di esperienza “ I DISCORSI E LE PAROLE” Il campo do esperienza “I discorsi e le parole” fissa i seguenti traguardi di sviluppo delle competenze. “ Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi su significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni, inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni ed i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media”. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia) Campo di esperienza “LA CONOSCENZA DEL MONDO” Quest’ultimo campo di esperienza fissa i seguenti traguardi di sviluppo delle competenze: “Il bambino raggruppa, e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle, esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente, sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprire le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc …; esegue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali”. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia) 15. CURRICOLO IMPLICITO Gli aspetti tecnici/organizzativi del curricolo implicito (tempi, spazi, gruppo dei bambini, partecipazione , documentazione, stile educativo …) non vengono scelti una volta per tutte, ma si evolvono con i bambini, in sintonia con il loro sviluppo, con il grado di autonomia e con le esperienze già fatte. Il tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare , esplorare, dialogare,

osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta.

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Lo spazio accogliente, caldo curato, espressione della pedagogia e delle scelte educative della scuola. E’ uno spazio che parla del bambino, del suo valore, del suo bisogno di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità.

Il gruppo dei bambini: la scuola dell’infanzia promuove la socializzazione dei bambini sollecitando al suo interno molteplici occasioni di aggregazione e di confronto con i pari. E’ elemento fondamentale per la crescita del bambino imparare a conoscere se stesso attraverso i coetanei e non solo attraverso l’adulto in quanto affina competenze relazionali ed emotive oltre che cognitive.

La partecipazione della famiglia: è fortemente voluta in quanto permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di stimolare il dialogo e la collaborazione. E’ garantita attraverso il comitato di gestione, le assemblee, i rapporti di sezione e diverse altre modalità di confronto e di cooperazione al fine di realizzare una vera comunità educante.

La documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.

Lo stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente.

16. PROGETTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PROGGETTI/ATTIVITA’ INTEGRATIVE Nell’ambito del curricolo la scuola propone annualmente progetti e laboratori qui di seguito schematizzati:

TITOLO DEL

PROGETTO

OBIETTIVI

MODALITÀ

RIFERIMENTI

PER

COLLABORAZIONE

INSERIMENTO

favorire l’appropriarsi da parte del bambino e

della famiglia della realtà della scuola in

tutte le sue sfaccettature

rispettare i tempi e i ritmi del bambino

ponendo attenzione alla sua individualità, colloqui individuali, incontri di sezione, incontro con esperti

Psicologo/ pedagogista

IMPARIAMO A CONOSCERCI

(PER I GENITORI dei BAMBINI DI 3 anni)

stimolare la serena e sincera relazione sollecitando la reciproca conoscenza e il confronto

Incontri formali ed informali

FACCIAMO LA NANNA

rendere piacevole ed accetto il momento del riposo pomeridiano

preparare un ambiente e un clima che suscitino serenità: favola, luce soffusa, musica, coccole

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ANCHE A TAVOLA SI

DIVENTA GRANDI

PER TUTTI

raggiungere la capacità di: assaggiare i vari cibi composti a tavola, utilizzare correttamente gli utensili imparare a rispettare il proprio turno

PER I PIÙ GRANDI:

aiutare gli amici più piccoli

Creare un ambiente accogliente e tranquillo organizzando bene gli spazi con insegnanti e personale volontario che si prendono cura di loro.

EDUCAZIONE

RELIGIOSA

Percepire nel mondo la presenza di Dio Creatore Conoscere la persona di Gesù e i suoi insegnamenti

Riconoscere alcuni linguaggi simbolici e figurativi: feste, preghiere, canti, arte….

Conoscere alcune figure importanti: Maria, i santi, gli apostoli ecc….

Scoprire il valore del perdono, dell’amicizia, della fratellanza, dell’aiuto, della collaborazione ecc …

Ascoltare alcuni semplici brani biblici.

Osservare con meraviglia e senso di curiosità il mondo che ci circonda

Canti, canti mimati

Drammatizzazioni

Racconti

Conversazioni con i bambini su episodi di vita quotidiana

BIBLIOTECA

Appassionare i bambini al pianeta libro

Conoscere e rispettare l’ambiente biblioteca

Aver cura del libro

Scegliere individualmente un libro per fruirne a scuola

Recarsi ogni mese presso la biblioteca per il prestito individuale e predisporre spazi e tempi per la lettura, la critica, la fruizione dei testi, secondo modalità diverse per ogni sezione.

Biblioteca comunale (per i bambini grandi) Biblioteca interna (per tutti)

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PROGETTO SCUOLA/

FAMIGLIA

PER “CRESCERE

INSIEME”

Stimolare l’autentico dialogo e lo spirito di collaborazione

Assemblee, comitato di gestione, incontri di sezione, colloqui individuali, incontri con esperti, iniziative comuni ( feste, gite...)

PROGETTO

DIDATTICO

Vedere Allegato

PROGETTO CONTINUITA’

SEZ.

PRIMAVERA/SCUOLA MATERNA

SCUOLA MATERNA/

SC.PRIMARIA

Favorire nel bambino un sereno

passaggio verso nuove realtà scolastiche

Incontri con i bambini della scuola primaria

Momenti di collaborazione tra sezione primavera e scuola materna

Insegnanti della scuola primaria

17. PROGETTI EXTRA-CURRICOLARI LABORATORI

TITOLO DEL

PROGETTO

OBIETTIVI

OBIETTIVI

SPECIFICI DI

APPRENDIMENTO

RIFERIMENTI

PER

COLLABORAZIONE

MOTORIO

Sviluppare competenze espressive e comunicative nel rapporto sé-ambiente e nel sé-altri, acquisendo un linguaggio che faciliti l’espressione corporea delle emozioni

Corpo-movimento e salute.

Il sé e l’altro

Fruizione e produzione di messaggi

Insegnante specializzata

INGLESE

L’apprendimento di una nuova lingua sviluppa le capacità comunicative e metalinguistiche , favorendo la socializzazione, la collaborazione e la fiducia nelle proprie capacità. Verranno stimolati l’ascolto, la comprensione, la riproduzione, la

Il sé e l’altro

Fruizione e produzione di messaggi

Immagini, suoni, colori

Insegnante specializzata

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comunicazione tramite strategie ludiche atte a sviluppare le capacità cognitive e linguistiche.

LA FIABA

Ascoltare, comprendere e rielaborare narrazioni;

Esprimere fatti, pensieri emozioni, descrivere un personaggio (elaborazione simbolica del buono e del cattivo); attraverso l’immaginario destrutturare le emozioni negative.

Il sé e l’altro

Fruizione e produzione di messaggi

Esplorare, conoscere, progettare

LABORATORIO

CREATIVO

Stimolare nei bambini la fantasia e la creatività con l’utilizzo di semplici materiali.

Il sé e l’altro

Esplorare, conoscere, progettare

18. PROFILO DELLE COMPETENZE DEL BAMBINO DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DEL TRIENNIO Al termine del percorso triennale della Scuola dell’Infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato e raggiunto competenze di base che strutturano la sua crescita personale: Conosce e gestisce le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati

d’animo propri ed altrui, sviluppa un’intelligenza “empatica”. Consolida la propria autostima, diventa progressivamente consapevole delle proprie risorse

e dei propri limiti, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sviluppa la curiosità e la voglia di sperimentare, interagisce con le cose e le persone

percependone le reazioni e i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, usa strutture e risorse comuni, gestisce gradualmente i

conflitti e le regole del comportamento nei contesti “privati” e “pubblici”. Sviluppa l’attitudine a porre domande, cogliere diversi punti di vista, riflettere, negoziare

significati. Racconta narra e descrive situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con

pluralità di linguaggi, utilizza la lingua italiana con sempre maggiore proprietà. Padroneggia abilità di tipo logico, si orienta in relazione a coordinate spazio-temporali nel

mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media e delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti situazioni, formula ipotesi, ricerca

soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. E’ attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei

progressi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di

culture, lingue ed esperienze.

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19. PROCEDURE DI SICUREZZA La Scuola ha attivato le procedure di autovalutazione dei rischi, il piano di emergenza ed evacuazione in caso di incendio/terremoto e periodicamente vengono effettuate esercitazioni guidate da personale competente. E’ attivo il piano di autocontrollo HACCP, previsto per le scuole che, come la nostra, siano dotate di cucina interna, per garantire il buon funzionamento del servizio. La nostra scuola segue le norme previste dal d.lgs 196 del 2003 in materia di sicurezza dei dati sensibili e non dei bambini iscritti. 20. UNA SCUOLA INCLUSIVA CHE ACCOGLIE E VALORIZZA La nostra Scuola: E’ una scuola inclusiva, capace cioè di vera accoglienza dove si impara a vivere con le

differenze e le diversità, perché il rispetto, la partecipazione e la convivenza non sono solo parole, ma essenza stessa della nostra scuola.

Accoglie le diversità come una ricchezza, per valorizzare e promuovere l’identità personale e culturale di ciascuno

APERTURA INTERCULTURALE La nostra Scuola accoglie anche i bambini che provengono da altre nazioni e assume con loro delle strategie interculturali che aprano al dialogo, mettendo al centro la persona e valorizzando la storia di ognuno, per costruire una storia comune di cui ogni bambino è una parola importante. La diversità di ognuno diventa, allora, risorsa e ricchezza per tutti. La priorità degli interventi didattici, accanto all’accoglienza e alla socializzazione, sarà centrata sulla conoscenza della lingua italiana, per permettere la relazione e la partecipazione alle attività specifiche svolte in sezione. 21. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA FAMIGLIE Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo dei bambini. Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. Riteniamo che sia importante una comunicazione limpida e trasparente nella comunità scuola, con una conoscenza reciproca priva di giudizi e pregiudizi. L’ingresso dei bambini nella scuola dell’infanzia è una grande occasione per prendere più chiaramente coscienza delle responsabilità genitoriali. Mamme e papà (ma anche i nonni , gli zii, i fratelli e le sorelle) sono invitati a partecipare alla vita della scuola, condividendone finalità e contenuti, strategie e modalità concrete per aiutare i piccoli a crescere e imparare , a diventare più “forti” e più “sicuri di sé” per un futuro che non è facile da prevedere da decifrare. La scuola si impegna ad accogliere e dare sempre una risposta concreta ai bisogni delle famiglie. Le famiglie dei bambini con disabilità trovano nella scuola un adeguato supporto capace di promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento delle differenze e la costruzione di ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione.

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ORGANI COLLEGIALI La partecipazione è attuata ordinariamente mediante varie forme di collaborazione , di corresponsabilità, e di solidarietà, attraverso: L’assemblea di tutti i genitori: convocata almeno due volte l’anno, con la presenza

dell’amministrazione per problemi di carattere informativo, formativo, gestionale e di apertura al territorio.

Il collegio dei docenti: composto dalla coordinatrice e dalle insegnanti, cui spetta il compito di stendere, elaborare il piano formativo e la programmazione didattica.

Il consiglio di intersezione: a cui partecipano la coordinatrice, le insegnanti, e tutti i rappresentanti di sezione, coinvolte soprattutto nella realizzazione della programmazione educativa.

Il consiglio di sezione: insegnati e genitori che collaborano al buon risultato della programmazione didattica.

I colloqui individuali:nei mesi di gennaio-febbraio si organizzano i colloqui individuali con tutti i genitori dei bambini della durata massima di 15’ minuti ciascuno.

OPEN DAY Le iscrizioni per i bambini nuovi vengono aperte a gennaio e nella seconda settimana dello stesso mese si invitano i genitori ad un open day, un incontro “insieme”, nel quale viene presentato il progetto educativo ed in quella occasione i genitori visitano la scuola e ricevono le principali informazioni. A seguire a maggio si terrà un altro incontro nel quale verrà presentata l’organizzazione per l’inserimento dei bambini a settembre con notizie pratiche. 22. ATTIVITA' EXTRA CURRICOLARI PROGETTATE DALLA SCUOLA Una parte importante del nostro stile educativo è riservato alla progettazione di uscite didattiche e feste. Le feste promosse dalla Scuola sono occasione preziosa di conoscenza, di incontro e di scambio con e tra le famiglie. In queste circostanze la Scuola si apre alle famiglie che sono invitate a partecipare , con modalità e tempi diversi. La Scuola ritiene infatti che il condividere da protagonisti il vissuto del proprio bambino abbia una forte valenza relazionale/affettiva. In particolare la festa di fine anno è un momento forte di relazione scuola-famiglia, nella quale i genitori possono interagire in attività varie...sia col proprio bambino che con tutti gli altri. Per questo motivo si privilegiano sempre gli impegni lavorativi dei genitori organizzando le feste. Infine vi sono altri importanti momenti, organizzati e gestiti direttamente dai rappresentanti di classe: piccoli lavori di manutenzione della Scuola, allestimenti straordinari legati ai progetti educatici ed altre attività che favoriscono l'aggregazione delle famiglie in un contesto informale. FESTE Festa dei nonni e dell'angelo custode: il 2 ottobre è la ricorrenza della festa dell'angelo

custode e dei nonni. In quell'occasione i bambini condividono con i nonni un momento di gioia e consegnano loro un piccolo presente.

Festa d' autunno: festa molto sentita dalle famiglie, dove i bambini allietano il pomeriggio con canti, balli e poesie sull'autunno e dove i genitori, gentilmente, cucinano per tutti le castagne che poi vengono mangiate assieme per un momento di convivialità tra le famiglie.

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Festa di Santa Lucia: in accordo con la tradizione locale, la festa coinvolge tutti i bambini. A scuola si mette in scena l'arrivo di S.Lucia, che distribuisce doni e dolci, nel massimo rispetto della sensibilità dei bambini.

Festa di Natale: i bambini della scuola dell'infanzia comunicano ai genitori ed alla comunità la gioia per la nascita di Gesù bambino. Il coinvolgimento e l'impegno richiesto ai bambini sono rispettosi della sensibilità e del livello di maturazione individuale, e tengono conto delle risorse e degli spazi necessari e disponibili. La festa è l'occasione per la condivisione e lo scambio degli auguri.

Festa di carnevale: si attua facendo un cammino a livello culturale e dando ai bambini la possibilità di mascherarsi, realizzando costumi e mascherine nell'ambito scolastico. La festa di carnevale si struttura in canti, drammatizzazioni di favole presentate dalle insegnanti, per generare sorpresa e gioia nei bambini e catturare il loro interesse.

Festa di inizio estate: un momento da passare assieme alle famiglie in cui i genitori offrono ai bambini una fetta d'anguria e del gelato.

Uscite nel territorio: le passeggiate costituiscono un importante stimolo alla conoscenza del contesto di vita comunitario, della viabilità, e di sperimentazione dell'autonomia nell'assunzione di comportamenti adeguati alle varie circostanze ed ai diversi ambienti.

23. ATTIVITA' EXTRA CURRICOLARI PROPOSTE DAL TERRITORIO Festa di S.Giovanni Antonio Farina: il 14 gennaio, giorno delle festa liturgica, si festeggia

il fondatore delle Suore Dorotee Figlie Dei Sacri Cuori, molto sentita nella nostra realtà scolastica e territoriale, in quanto nato proprio nel paese di Gambellara. Tutta la comunità partecipa alla messa delle ore 11 animata proprio dai bambini della Scuola dell'Infanzia.

Festa della Famiglia: e' la festa a fine anno che sigla l'inizio delle vacanze estive a conclusione delle attività scolastiche. Viene preparata sulla base del tema della Proposta Formativa dell'anno in corso e si realizza con attività ludiche, motorie, canti, balli e poesie. Ai bambini uscenti, perché terminato il tempo della Scuola dell'Infanzia, si dona un “diploma” come segno d'acquisizione di traguardi, pronti a salpare per la nuova scuola che li attende. E' una festa aperta a tutti, che prevede alla fine un momento di condivisione tra la scuola e la famiglia, con dolci e bibite. Nella mattinata le famiglie partecipano alla S.Messa delle ore 11 come ringraziamento per l'anno trascorso assieme.

24. AUTOVALUTAZIONE ED INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO VALUTAZIONE E VERIFICA L'osservazione continua, occasionale e sistematica, consente di valutare le esigenze del bambino e di riequilibrare via via le proposte educative e i progetti in base ai ritmi di sviluppo e agli stili di apprendimento di ognuno. L'osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l'originalità, l'unicità, le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione. La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell'apprendimento individuale e di gruppo. L'attività di valutazione nella Scuola dell'Infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata ad esplorare ed incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità. La valutazione è intesa principalmente come un supporto alla programmazione e prevede dei momenti iniziali, dei momenti intermedi e dei bilanci finali che consentono di analizzare e comprendere i percorsi dei bambini della nostra scuola. L'osservazione quotidiana, la documentazione, il confronto e la narrazione consentono di descrivere l'esperienza scolastica mettendo in evidenza i processi che hanno portato il bambino

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alla maturazione delle competenze e i traguardi raggiunti in riferimento alle finalità. Le docenti valutano il percorso formativo/educativo dei seguenti alunni in tre fasi: Iniziale: riguarda l'accertamento delle capacità in possesso del bambino al momento del

suo ingresso a scuola. Intermedia: mirata ad eventuali interventi personalizzati sul bambino e sul gruppo classe. Finale: riguarda gli esiti formativi dell'esperienza educativa.

LA DOCUMENTAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA TRIENNALE La documentazione costituisce uno strumento utile per la qualità dell'azione educativa, allo scopo di aiutare a non perderne memoria, a ricordare a distanza, a riconoscere il divenire del tempo, a individuare nelle tracce del passato le linee per il futuro. La nostra documentazione rappresenta una traccia, una memoria di eventi considerati significativi, di stili educativi, di scelte effettuate con attenzione che si intende controllare. Essa assume pieno significato quando serve a rievocare , riesaminare, ricostruire e socializzare; serve soprattutto a se stessi per ripensare a ciò che è stato fatto, ma serve anche agli altri per socializzare le esperienze. I mezzi utilizzati per documentare sono: Fascicoli che illustrano le attività realizzate in un laboratorio e descrivono le attività del

percorso didattico; La sequenza fotografica; I cartelloni esposti; Libro schede individuale: serve per la verifica concreta delle competenze acquisite dal

bambino. VALUTAZIONE DELL'AZIONE FORMATIVA La valutazione si attua durante l'anno attraverso osservazioni sistematiche, colloqui individuali, conversazioni; è formativa (permette all'insegnante di progettare nuovi interventi didattici per consentire

un miglior successo formativo) è orientativa (fornisce alle componenti del sistema scolastico informazioni sul processo di

apprendimento) favorisce la crescita personale e lo sviluppo delle attività cognitive è trasparente è collegiale (condivisione di finalità, criteri e metodologie educative) è individualizzata (rispetta ritmi, tempi e livelli di ogni bambino) è dinamica (prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un punto di arrivo) è globale (prende in esame l'aspetto cognitivo, emotivo e relazionale dei bambini)

Alle insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Valutare è una componente della professionalità dell'insegnante. E' un momento fondamentale della programmazione, inteso come valutazione dei processi in atto della formazione del bambino e come registrazione dell'efficacia degli interventi operativi dell'apprendimento. La valutazione ha il compito non di giudicare , ma di osservare e verificare le sue attività.

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CONTINUITA' VERTICALE Appare pedagogicamente utile concordare modalità d'organizzazione e svolgimento delle attività didattiche e praticare scambi d'informazione e di esperienze tra livelli contigui di scuola, nel rispetto delle reciproche specificità. Tra le condizioni essenziali per promuovere un'effettiva continuità, si evidenzia l'attenzione da riservare, in stretta collaborazione con le famiglie, all'accoglienza iniziale dei bambini, all'osservazione sistematica del comportamento, all'equilibrata formazione delle sezioni, alla flessibilità dei tempi. Una particolare cura richiede la continuità con la scuola primaria. Questa viene attuata: con un colloquio con i genitori con incontri individuali con le insegnati della scuola primaria, attraverso una scheda di

valutazione di ogni bambino fornita dalle scuole primarie con la partecipazione di tutti i bambini della sezione alla visita della scuola primaria che

propone giochi, disegni, e alcune schede didattiche.

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25. SINTESI DEL NOSTRO P.T.O.F.

Il P.T.O.F. individua

L’IDENTITA’ EDUCATIVA della scuola

Consolidare l’identità Acquisire l’autonomia Sviluppare le competenze Vivere il senso della cittadinanza

Il P.T.O.F. presenta la

PROPOSTA FORMATIVA

e IL PROFILO DELLE COMPETENZE DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DEL TRIENNIO

5 Campi di esperienza:

1. Il sé e l’altro 2. Il corpo e il movimento 3. Immagini, suoni e colori 4. I discorsi e le parole 5. La conoscenza del mondo Insegnamento I.R.C.

Il P.T.O.F. descrive

LO STILE EDUCATIVO

della scuola

- Persone che vivono la scuola - Accoglienza (modalità/tempi) - Progettazione dell’ambiente di

apprendimento - Modalità di osservazione e

valutazione - Accogliere e valorizzare le diversità

Il P.T.O.F. definisce

L’ORGANIZZAZIONE

della scuola

Orari e giornata scolastica Organico Alleanza scuola-famiglia Attività (giochi, feste, uscite

didattiche) Gestone della scuola

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