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1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA "Elena Cornaro" Viale Martin Luther King 5, 30016 Jesolo (VE) - Tel. 0421-92535/0421-93116 Fax 0421-92133 Cod. Scuola VERH020008 - Cod. Fiscale 93023530277 www.cornaro.gov.it verh020008@istruzione.it PEC: [email protected] PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA P.T.O.F. TRIENNIO SCOLASTICO 2016 2019

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO

PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

"Elena Cornaro" Viale Martin Luther King 5, 30016 Jesolo (VE) - Tel. 0421-92535/0421-93116 Fax 0421-92133

Cod. Scuola VERH020008 - Cod. Fiscale 93023530277

www.cornaro.gov.it – [email protected] PEC: [email protected]

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA

P.T.O.F.

TRIENNIO SCOLASTICO 2016 – 2019

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SOMMARIO

Cos’è il Piano Triennale dell’Offerta Formativa Pag. 5

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

Presentazione del Dirigente Scolastico Pag. 6

L'Istituto "Elena Cornaro" Pag. 7

La realtà specifica della scuola Pag. 8

Quanti sono gli studenti – da dove vengono Pag. 9

ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA

Le persone Pag. 18

Servizi amministrativi Pag. 22

Organi Collegiali Pag. 23

Comitato Tecnico Scientifico Pag. 26

Comitato di Valutazione Docenti Pag. 27

SCELTE STRATEGICHE DI FONDO

Profilo dello studente Pag. 28

IL CURRICOLO D’ISTITUTO

Struttura dei corsi Pag. 35

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (quadri orari) Pag. 35

Istruzione e formazione professionale IeFP (quadri orari) Pag. 38

Formazione degli adulti Pag. 40

Alternanza Scuola Lavoro Pag. 44

RAPPORTI CON IL TERRITORIO E AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Stage all’estero e borse di studio Pag. 47

Conferenze e incontri con esperti Pag. 47

Scuola nel territorio Pag. 47

Manifestazioni Pag. 48

Competizioni Pag. 48

Corsi per l’utenza del territorio Pag. 48

Istituto Tecnico Superiore per il Turismo Pag. 50

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

Piano di miglioramento dell’offerta formativa Pag. 51

Metodologie e stili relazionali Pag. 52

Modalità di raccordo tra i tempi dell’insegnamento e i ritmi di apprendimento Pag. 53

Piano di inclusione Pag. 53

Prevenzione del disagio giovanile Pag. 54

Centro Sportivo Scolastico Pag. 55

Assolvimento dell’obbligo scolastico Pag. 55

PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Rapporti con le famiglie Pag. 56

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Orari segreteria didattica Pag. 57

Rapporti con la Dirigenza Pag. 57

INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Piano di sviluppo dell’offerta formativa Pag. 58

Finalità e scelte educative dell’Istituto Pag. 58

I progetti Pag. 59

Unità di Apprendimento Pag. 62

INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’Istituto in Rete : rete d’ambito e rete di scopo Pag. 63

Rete Nazionale Istituti Alberghieri- – Re.Na.I.A. Pag. 63

A.E.H.T. Pag. 64

Consorzio Istituti Alberghieri del Veneto Pag. 64

Centro territoriale per l’integrazione Pag. 65

Orientamento e territorio: orientamento in entrata e in uscita Pag. 65

Accordo di rete I. D. A. Pag. 66

ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Piano Nazionale Scuola Digitale Pag. 67

Le nostre attrezzature Pag. 68

MODALITA’ DI VERIFICA e CRITERI DI VALUTAZIONE

Strumenti di valutazione e monitoraggio dell’offerta formativa Pag. 72

Scala valutazione condotta Pag. 73

Criteri ammissione classi prime Pag. 74

Proposte per la formazione delle classi Pag. 74

Criteri generali per l’assegnazione dei docenti alle classi Pag. 74

Criteri per la valutazione e l’ammissione alla classe successiva Pag. 75

Modalità di recupero e di verifica dei debiti formativi Pag. 77

Registro elettronico Pag. 78

Organo di garanzia Pag. 78

Assemblee Pag. 78

Viaggi di Istruzione Pag. 78

I FABBISOGNI

Piano di formazione del personale Pag. 80

Organico: posti di sostegno, personale docente, personale amministrativo, personale tecnico Pag. 84

Infrastrutture, attrezzature, materiali Pag. 87

ALLEGATI

Allegato 1: Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

Allegato 2: Piano di miglioramento

Allegato 3: Piano di formazione

Allegato 4: Regole della scuola

Allegato 5: Regolamento d’Istituto

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Allegato 6; Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa

Allegato 7: Patto educativo di corresponsabilità-diurno

Allegato 8: Patto educativo di corresponsabilità-serale

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COS’È IL P.T.O.F. “PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA”

Il presente Piano nasce dal riesame dei precedenti documenti progettuali e tiene conto che la legge 107/2015 ha richiesto alle scuole un’innovativa organizzazione scolastica.

Il P.T.O.F. (Piano Triennale dell'Offerta Formativa) rappresenta il documento costitutivo della conformità progettuale della scuola, realizzandone l’identità culturale, esplicitandone la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell’ambito della sua autonomia.

La consapevolezza che la progettazione di percorsi formativi non può essere limitata ad un anno scolastico, ha portato alla necessità di un prolungamento del tempo, per definire meglio obiettivi, modalità e tempi, con un respiro triennale, per il loro raggiungimento.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dell’indirizzo di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari e valorizza le corrispondenti professionalità.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è predisposto con la partecipazione di tutte le sue componenti, elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è approvato dal Consiglio d’Istituto.

Ai fini di cui sopra il Dirigente Scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio, tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti.

Per permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, l’istituzione scolastica assicura la piena trasparenza e pubblicità del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, pubblicato nel Portale unico dei dati della scuola. Eventuali revisioni del Piano verranno pubblicate tempestivamente.

(APPROVATO COLLEGIO DOCENTI IN DATA 13.01.2016, DELIBERATO CONSIGLIO D’ISTITUTO IN DATA 15.01.2016)

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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

Introduzione del Dirigente Scolastico

Presentiamo il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) per il triennio scolastico 2016/2019, con la coscienza dei limiti ma anche con la consapevolezza di parlare di un’eccellenza, ovvero di una scuola competitiva sia per i servizi offerti agli studenti, sia per la qualità della didattica.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa va inteso non solo come un documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma anche quale programma in sé completo e coerente di strutturazione del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico -didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi che la caratterizzano e la distinguono.

L’ Istituto, negli anni, non solo è riuscito ad instaurare un fecondo rapporto con il territorio e il mondo delle imprese e delle professioni, ma anche intrecciare significative relazioni su scala nazionale e internazionale, corollari indispensabili per una formazione di qualità, in linea con i tempi, grazie alla quale è riuscito ad accrescere la sua reputazione e diversificare la sua offerta formativa e a rinnovare la didattica.

Essere considerati una scuola di eccellenza rafforza in chi ci studia e ci lavora il senso di appartenenza e si traduce in motivo di orgoglio e di compiacimento personale. Al prestigio acquisito sul campo si aggiunge quello certificato dalla Regione Veneto, che, qualche anno fa, conferì al “Cornaro” il premio qualità, e dall’Invalsi che, ancora una volta, classifica i nostri alunni ai primi posti nelle graduatorie regionali e nazionali.

Il Dirigente Scolastico

prof. Ilario IERACE

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L’Istituto “ Elena Cornaro”

L’ Istituto “Elena Cornaro”, nato nel 1964 come sezione staccata dell’Istituto professionale per il commercio di Venezia, diventa autonomo dall’anno scolastico 1979/80 e si trasforma a partire dall’anno scolastico 1980/81 in Istituto alberghiero. Unico Istituto superiore di Jesolo, forma personale qualificato a diversi livelli per il settore turistico - alberghiero, che è alla base dell’economia locale e voce primaria di quella regionale e nazionale.

L’Istituto è tra i soci fondatori del Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto e della Re.Na.I.A. e fa parte delle reti scolastiche operanti nel Veneto orientale. Quale membro dell’A.E.H.T., l’Associazione europea delle scuole alberghiere e del turismo, ha organizzato la XX Conferenza Annuale, tenutasi a Jesolo dal 16 al 21 ottobre 2007.

Sin dal 1998 l’Istituto offre anche corsi serali per gli adulti che intendono rientrare nel sistema formativo (corsi I.D.A.).

Per arricchire la formazione d’aula con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro, ai tradizionali stage, l’Istituto affianca percorsi sperimentali di alternanza scuola lavoro (ASL), fatto che consente, a livello locale e non, ottimi rapporti di collaborazione e di interazione con le realtà imprenditoriali.

In sinergia con i diversi partner (Università, Centri di Ricerca, Scuole Superiori, Enti di Formazione, Associazioni Imprenditoriali di categoria), l’Istituto ha saputo investire nella progettazione di nuove figure professionali in grado di valorizzare, in una visione integrata del turismo, la costa veneziana, il suo entroterra, le città d’arte, i percorsi culturali ed i percorsi eno-gastronomici.

E’ per questa solida base, costituita da una fitta rete di rapporti e da una positiva esperienza ultradecennale nel campo della Formazione Tecnica Superiore che l’Istituto “Cornaro” viene individuato dalla Regione Veneto, con D.G.R. n° 1802 del 13.07.2010, quale capofila del nuovo Istituto Tecnico superiore per il Turismo; la nuova Scuola di Alta Specializzazione afferente all’area tecnologica e delle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e il turismo.

Tale attività si è concretizzata nella realizzazione di ben quattro percorsi IFTS, dei quali vale la pena segnalare in questa sede i corsi effettuati a Jesolo per “Manager della Ristorazione” e “Tecnico superiore commerciale per il marketing e per l'organizzazione delle vendite” e quello tenutosi a Venezia per “Tecnico superiore per l’organizzazione e il marketing del turismo integrato”. Capofila anche del Distretto Formativo Turistico (Venezia-Belluno), l’Istituto ha saputo sfruttare le sinergie derivanti da un partenariato allargato, arrivando a mettere in comune infrastrutture, strumenti didattici e competenze, per progettare e realizzare ben quattro azioni formative, tra cui un ulteriore corso IFTS, sempre sul marketing (Esperto in marketing e nuove tecnologie per hotel e agenzie di viaggio). Si tratta di risposte innovative ai bisogni di profili con alta professionalità delle imprese del settore, che fanno della formazione un volano per lo sviluppo dell’economia turistica del territorio.

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La realtà specifica della scuola

L’Istituto “E. Cornaro” è una presenza importante nella città di Jesolo. Il numero degli iscritti già elevato, registra una costante crescita negli anni: questo dato è molto significativo, specialmente in questi anni di calo demografico.

Il bacino di utenza è particolarmente vasto e l’ambito jesolano ne rappresenta solo una parte all’interno di un quadro più ampio (vedasi grafici all’interno del documento).

Gli studenti provengono sia da comuni limitrofi come San Donà, Eraclea, Cavallino – Treporti, sia da realtà più distanti come Mestre - Venezia, Lugugnana, Summaga, Portogruaro, Concordia Sagittaria, Caorle e altri. Topograficamente si tratta di una realtà articolata, complessa sia sul piano sociale che economico. Non è evidentemente possibile parlare solo di un contesto, ma di più contesti, ai quali la scuola deve rispondere in termini di offerta formativa ampia e articolata.

Un tratto caratteristico della zona è rappresentato dalla forte stagionalità lavorativa che indirizza la vita quotidiana in precise demarcazioni tra momenti di grande afflusso umano (i mesi estivi) e momenti di totale svuotamento nei mesi invernali. Se da una parte quindi la domanda formativa del territorio punta generalmente ad una forte qualificazione professionale nel campo turistico e dei servizi ristorativi, dall’altra la scuola ha l’inevitabile funzione di coprire anche un fabbisogno culturale in sempre maggiore crescita, a cui le istituzioni pubbliche non sempre riescono a corrispondere.

Per quanto riguarda, più dettagliatamente, la domanda di formazione va specificato che il mercato del lavoro turistico manifesta una pressante richiesta di formazione specializzata, a cui però non sempre sa dare collocamento. Ancora inferiore agli standard europei è la qualità del servizio del litorale (come denuncia anche l’analisi del Ciset e della Provincia di Venezia). Si tratta di una fase transitoria, in cui da vecchie strutture organizzate a conduzione familiare e quasi improvvisata si sta passando a sistemi più complessi e integrati tra partner. Pertanto, la richiesta di personale altamente qualificato è già evidente, ma la capacità di utilizzare a pieno e valorizzare questo personale è ancora insufficiente.

Si determina così un’utenza piuttosto variegata, sia sul piano sociale che su quello delle aspettative legate anche all’ambiente di provenienza. Vecchio e nuovo convivono, a volte con qualche strappo o incomprensione, in un paesaggio in cui solo la scuola può infine dare ancora un indirizzo culturale e di valorizzazione personale o collettiva. Vanno poi inseriti in questo contesto gli innesti provenienti dai paesi extra-comunitari, in crescita sempre più evidente e che vanno ad arricchire il tessuto connettivo degli scambi umani e sociali.

Come si può ben capire si tratta di un territorio che, se ha molto da offrire in termini di occupazione, presenta però la necessità di qualificare e riqualificare il cittadino. Se quindi a livello regionale esistono molte opportunità in questo senso (corsi specifici, centri e agenzie formative), nella zona jesolana in particolare l’unica risposta forte e organizzata è proprio quella che può offrire l’Istituto “Cornaro”.

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Quanti sono gli studenti – da dove vengono

Quest’anno l’Istituto “E. Cornaro” conta 39 classi con 891 alunni nel corso diurno e 5 classi con 114 alunni nel corso serale, per un totale di 1005 alunni, così distribuite:

Settore

alberghiero

QUINQUENNALE

7 classi prime

7 classi seconde

7 classi terze

7 classi quarte

5 classi quinte

TRIENNALE I. e F. P.

2 classi prime

2 classi seconde

2 classi terze

Corso per adulti

pomeridiano/serale

1 classe 1° periodo

2 classi 2° periodo

2 classi 3° periodo

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Corso Diurno

I seguenti grafici illustrano il totale delle presenze (891) diviso per classi nel primo grafico e diviso per classi e per sesso nel secondo:

Negli ultimi anni l’Istituto ha avuto un incremento nel numero degli iscritti, il cui effetto è visibile nel grafico, per ora, solo nelle prime tre classi, che sommano anche la presenza dei corsi IeFP che si sviluppano solo in un triennio. Nel triennio di sviluppo del PTOF si prevede una minor differenza nel numero di studenti dei primi anni rispetto a quelli terminali.

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Il seguente grafico evidenzia i comuni di provenienza di tutti gli studenti e il relativo numero:

Vi sono 787 alunni italiani pari all’89% del totale, mentre gli stranieri sono 93, ossia l’11% del totale

La provenienza degli allievi stranieri, come evidenziato nel grafico successivo, vede prevalere le nazionalità Albanese, Romena e Moldava che da sole rappresentano il 41,9% delle presenze:

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Su 891 studenti totali, 532 si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, pari al 59,7 %

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Corso Triennale I. e F. P.

I seguenti grafici illustrano il totale delle presenze dei corsi I. e F.P. diviso per classi nel primo grafico e diviso per classi e per sesso nel secondo:

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Nel corso triennale IeFP 74 allievi su 141 si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, pari al 52,48 %

Gli studenti di nazionalità straniera sono 31 su 143 allievi totali, pari al 21,67 %:

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Le nazionalità prevalenti sono quella albanese e marocchina:

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Formazione degli Adulti

Gli studenti sono complessivamente 132 suddivisi nei tre periodi, divisi per classe e per sesso come segue:

Il seguente grafico evidenzia i comuni di provenienza di tutti gli studenti del corso per adulti e il relativo numero:

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Vi sono 88 italiani pari al 79 % del totale e 24 stranieri pari al 21 % del totale:

La provenienza degli allievi stranieri, come evidenziato nel grafico successivo, vede prevalere la nazionalità Romena seguita da quella Albanese:

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ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA

Le Persone - Struttura Organizzativa a.s. 2016 - 2017

DIRIGENTE

SCOLASTICO

ILARIO IERACE

Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto, ne ha la rappresentanza

legale ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, nonché dei

risultati dei servizi. Nel rispetto dell’autonomia degli organi collegiali, il Dirigente

scolastico ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle

risorse umane. È altresì titolare delle relazioni sindacali.

STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

RENATO CALLINO (1° Collaboratore)

sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza, impedimento e missioni

variazioni d’orario e sostituzione docenti assenti

giustificazioni e permessi alunni

coordinamento delle attività didattiche

coordinamento scrutini ed esami

ricevimento utenza

supporto alle attività di integrazione alunni con disabilità

RAFFAELE TROTTA (2° Collaboratore)

sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza, impedimento e missioni (in assenza del Prof. Callino)

giustificazioni e permessi alunni

pianificazione delle attività extracurricolari e supporto organizzativo alle stesse

assistenza ai docenti e all’ufficio alunni nella gestione del registro elettronico

innovazione tecnologica e digitalizzazione

coordinamento dei corsi IeFP

RENATO COLLA

sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza, impedimento e missioni (in assenza dei collaboratori) - supporto materie giuridiche - referente progetti “cittadinanza attiva e legalità” - referente accoglienza e orientamento corsi IDA - raccordi enti locali e aziende di settore per attività ASL adulti

PAOLA MARIN

sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza, impedimento e missioni (in assenza dei collaboratori)

giustificazioni e permessi alunni

sostegno alle innovazioni

rapporti con le reti

formazione tecnica superiore

EMILIO MARTIN

sostituzione del Dirigente scolastico in caso di breve assenza, impedimento e missioni (in assenza dei collaboratori) - referente nucleo di autovalutazione d’Istituto - referente piano di miglioramento d’Istituto - supporto informatico docenti - gestione libri comodato d’uso

MARIA LUISA SAVI

relazioni internazionali

certificazioni europee

scambi culturali

stage all’estero

progetti di mobilità internazionale

GASPARE SCALABRINO

coordinamento dei corsi serali

variazioni d’orario e sostituzione docenti assenti

giustificazioni e permessi ai corsisti

orientamento e accoglienza corsisti

pianificazione attività di sostegno e recupero

ALDO TRIVELLATO

comunicazione non istituzionale (stampa, sito web e social network)

rapporti con enti ed istituzioni culturali

riorganizzazione e digitalizzazione biblioteca

promozione eventi, manifestazioni ed attività culturali raccordi con il mondo del lavoro e orientamento in uscita

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FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

AREA 1 – Gestione del piano dell’offerta formativa: Nicoletta CHIARUZZI

a. gestione POF triennale

b. pianificazione delle attività collegiali

c. supporto nucleo di autovalutazione istituto

d. accoglienza nuovi docenti

e. formazione docenti

AREA 2 – Servizi alla persona: Giovanni MIRANDA

a. coordinamento attività di orientamento e accoglienza

b. coordinamento attività di riorientamento e rimotivazione

c. coordinamento azioni di integrazione e inclusione alunni stranieri

d. supporto alle attività relative al progetto benessere

e. coordinamento interventi di recupero ed attività di approfondimento

AREA 3 – Rapporti Scuola e Territorio: Gaetano FRASCOLLA

a. coordinamento delle attività di Alternanza Scuola Lavoro

b. coordinamento del settore alberghiero

c. rapporti con il territorio, associazioni professionali e organizzazioni di categoria

d. coordinamento eventi e manifestazioni

e. supporto ufficio acquisti per gli approvvigionamento arredi e divise

AREA 4 – Didattica speciale e inclusione. Renata FILIPPI

a. coordinamento attività di integrazione e inclusione alunni con disabilità

b. coordinamento degli interventi a favore di alunni BES

c. supporto ai C.d.C. per indicazioni operative e attività da adottare

d. rapporti con enti territoriali e agenzie formative

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AREA 1

GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

FUNZIONE STRUMENTALE PROF. SSA NICOLETTA CHIARUZZI

P.T.O.F. (PIANO TRIENNALE OFFERTA

FORMATIVA)

Referente: Nicoletta CHIARUZZI

Commissione: - Staff Dirigente Scolastico - Funzioni Strumentali al piano dell’offerta formativa - Coordinatori di Dipartimento - Referente nucleo di autovalutazione

NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

E PIANO DI MIGLIORAMENTO

Referente: EMILIO MARTIN

Commissione: - MARTA GOFFO - GRAZIA MENEGAZZO - GIOVANNI NISTICÒ - ROBERTA RESTAINO

AREA 2

SERVIZI ALLA PERSONA

FUNZIONE STRUMENTALE PROF. Giovanni MIRANDA

ACCOGLIENZA, RIMOTIVAZIONE, RIORIENTAMENTO ED INTEGRAZIONE

ALUNNI STRANIERI

Referente: GIOVANNI MIRANDA

Commissione: - ISABELLA LIMANA - PAOLO CORÒ’ - CHIARA IACUCCI - VITTORIO GARAFFA

ORIENTAMENTO IN ENTRATA

Referente: GIOVANNI MIRANDA

Commissione: - PAOLA BONVICINI - RENATO CALLINO - MANUELA POLO - RENATA FILIPPI - RENATO COLLA (Corsi per adulti)

BENESSERE

Referente: FEDERICA STOPPANI

Commissione: - FEDERICA STOPPANI (CIC) - SABRINA VISTOLI (CIC) - ANNA MARIA BELTRANO (Disagio Alimentare)

COORDINAMENTO INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI E INTEGRATIVI (IDEI)

Referente: GIOVANNI MIRANDA

Commissione: - GIOVANNI NISTICO’ - ALESSANDRA FEDON

AREA 3

RAPPORTI SCUOLA E TERRITORIO

FUNZIONE STRUMENTALE PROF. Gaetano FRASCOLLA

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Referente: GAETANO FRASCOLLA Commissione:

- DANIELE BARONI - DEBORA DONE’ - CHIARA MORETTO - GIULIA MATTIUZZO - MARTINA BERNARDI - SIMONE BONATO - LORENZO RIGOLETTO - GIUSEPPE GIORDANO - PAOLA MARIN - SARA MONTAGNER - VINCENZO CRISCI - TUTORS SCOLASTICI - DOCENTE DI POTENZIAMENTO -

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AREA 4

DIDATTICA SPECIALE E INCLUSIONE

FUNZIONE STRUMENTALE PROF:Renata FILIPPI

COORDINAMENTO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Referente:RENATA FILIPPI Commissione: - RENATO CALLINO - GIOVANNI MIRANDA - CALOGERO SUTERA - VINCENZO CRISCI - PASQUALE QUITADAMO

SERVIZI GENERALI

ORARIO

ORARIO CORSO DIURNO Referente: LIBERA FALCONE Commissione: - RAFFAELE TROTTA - VINCENZO CRISCI (SOSTEGNO)

ORARIO CORSO SERALE Referente: RENATO COLLA

FORMAZIONE CLASSI

Referente: FEDERICA STOPPANI Commissione: - CHIARA MORETTO - RENATA FILIPPI

SCAMBI CULTURALI E

STAGES ALL’ESTERO

Referente: MARIA LUISA SAVI Commissione: - PAOLA BONVICINI - FEDERICA STOPPANI - MARTINA BERNARDI

ANIMATORE DIGITALE

Referente:VINCENZO CRISCI Commissione: - EMILIO MARTIN - RAFFAELE TROTTA - DOMENICA ROSSINI

COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI

AREA PROFESSIONALE PAOLA MARIN

AREA UMANISTICA RENATO CALLINO

AREA LINGUISTICA MARIA LUISA SAVI

AREA GIURIDICO-ECONOMICA ROBERTA RESTAINO

AREA SCIENTIFICA NICOLETTA CHIARUZZI

AREA INTEGRAZIONE RENATA FILIPPI

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REFERENTI/RESPONSABILI

REFERENTE CORSI IeFP CHIARA MORETTO

GRUPPO SPORTIVO SCOLASTICO PAOLO CORÓ + COMMISSIONE

LABORATORIO DI CHIMICA E MERCEOLOGIA NICOLETTA CHIARUZZI

ORTO BOTANICO ERMINIO NAPOLITANO

SICUREZZA LORENZO RIGOLETTO

HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) E FORMAZIONE SICUREZZA

GIOVANNI NISTICÒ

REFERENTI PROVE INVALSI GRAZIA MENEGAZZO-DOMENICA ROSSINI

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

ANNA SANSON

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Servizi Amministrativi

La struttura amministrativa è parte essenziale per il buon funzionamento della scuola e si occupa della corretta documentazione delle attività, garantisce ordine nell’organizzazione generale della scuola, dalla gestione contabile del bilancio alla gestione dei percorsi amministrativi del personale docente e non docente e degli alunni.

Essa è suddivisa in comparti diretti da un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, ( D.S.G.A.) che sovrintende ai servizi amministrativo – contabili e ne cura l’organizzazione.

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Gli Organi Collegiali

Consiglio d’Istituto

É composto dal Dirigente scolastico, otto rappresentanti dei docenti, due del personale ATA, quattro dei genitori e quattro degli alunni. Delibera su:

programma annuale

conto consuntivo

regolamento d'Istituto

Piano dell’Offerta Formativa

viaggi di istruzione

adesioni a reti e progetti

e in generale su attività, iniziative e proposte.

Giunta Esecutiva

É composta dal Dirigente Scolastico, dal D.S.G.A., da un docente, da un rappresentante ATA, da un rappresentante dei genitori, da un rappresentante degli studenti, predispone il lavoro del Consiglio d’Istituto e in particolare presenta il programma annuale e delibera sull’organico degli assistenti tecnici,

Collegio dei Docenti

É composto dal personale docente della scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico, cura la programmazione dell’azione educativa, formula proposte, valuta complessivamente l’andamento didattico per verificare l’efficacia degli interventi in rapporto agli obiettivi programmati.

Dipartimenti

(tratto da “ISTITUTI PROFESSIONALI - LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO” (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, articolo 8, comma 6)

La progettazione formativa delle istituzioni scolastiche è lo strumento per rispondere alle esigenze degli studenti, del contesto socio-culturale e ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro e delle professioni; essa valorizza la funzione dei docenti che programmano le proprie attività sulla base degli obiettivi indicati nel piano dell’offerta formativa di ciascun istituto.

L’impianto dei nuovi ordinamenti degli istituti professionali richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi.

A questo fine l’Istituto si è dotato di 6 dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione (area integrazione, area professionalizzante, area umanistica, area linguistica, area giuridico- economica, area scientifica)

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Essi costituiscono un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti.

L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento.

I dipartimenti, quale articolazione interna del collegio dei docenti, possono presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e un’articolazione flessibile.

Le tipologie di attività che i dipartimenti possono svolgere sono strettamente correlate alle esperienze realizzate dalla scuola e agli obiettivi di sviluppo e di miglioramento che si intendono perseguire.

In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo.

In generale, i dipartimenti possono individuare i bisogni formativi e definire i piani di aggiornamento del personale, promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti.

Gli istituti professionali definiscono, nella loro autonomia e nel rispetto delle tutele contrattuali in materia di organizzazione del lavoro, le modalità di costituzione dei dipartimenti e le regole per il loro funzionamento.

I compiti dei Dipartimenti pertanto, nel rispetto delle competenze deliberative del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe e nel rispetto della libertà di insegnamento dei Docenti, sono i seguenti:

definizione del valore formativo dell'area disciplinare

individuazione e ristrutturazione dei contenuti disciplinari essenziali scanditi all'interno del curricolo e differenziati tenuto conto delle specificità degli indirizzi

individuazione delle competenze, delle conoscenze e delle abilità in uscita scandite per anno scolastico, differenziate tenuto conto delle specificità degli indirizzi

progettazione di interventi di prevenzione dell'insuccesso scolastico e personale, di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze, con attenzione all’integrazione degli allievi svantaggiati.

Consiglio di classe

É composto dagli insegnanti della classe e dai rappresentanti dei genitori e degli alunni eletti all’inizio dell’anno scolastico. Il Decreto Legislativo 16/04/1994, n. 297 all’art.5 comma 8 prevede che i Consigli di classe siano presieduti dal Dirigente Scolastico oppure da un Docente, membro del consiglio, da lui delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, con il compito di:

formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione

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agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni

informare, in occasione degli incontri con i rappresentanti dei genitori e degli studenti, gli stessi sulla situazione didattico -disciplinare, sugli interventi di recupero, sulle problematiche generali della classe

esercitare le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione

formulare la programmazione didattico -educativa della classe e gli obiettivi per la sua realizzazione

proporre attività integrative e di approfondimento

programmare viaggi studio o di istruzione

decidere l’erogazione di sanzioni disciplinari agli studenti.

La figura del coordinatore di classe, delegato del dirigente, garantisce una migliore funzionalità didattica ed un maggior controllo di tutta la documentazione che riguarda quel consiglio di classe. E’ punto di riferimento per i problemi che sorgono all’interno della classe e per le azioni da mettere in atto; tiene rapporti con i genitori della classe e ne chiede e promuove il contributo.

Comitato Tecnico-Scientifico

Come previsto dai nuovi ordinamenti (DD. PP. RR 87 e 88 del 2010) il Comitato Tecnico scientifico è un organo interno, composto dai Dirigenti Scolastici di 7 Istituti Alberghieri aderenti al Consorzio degli Istituti alberghieri del Veneto e da rappresentanti esperti del mondo del lavoro e delle professioni con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo dell’Istituto e per l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha durata triennale ,si riunisce almeno tre volte l’anno e può articolarsi in gruppi di lavoro.

Il suo ambito operativo concerne in particolare:

- Aiuto alle istituzioni scolastiche a crescere, ad arricchire l’offerta formativa e a perseguire la soddisfazione degli studenti e delle famiglie; sviluppo della “cultura della qualità”, sia sotto il profilo formativo che organizzativo, tecnologico e strutturale.

- Potenziamento e la valorizzazione delle risorse strutturali, professionali e finanziarie mediante la cooperazione e l’integrazione

- Promozione e lo sviluppo di iniziative congiunte finalizzate a realizzare nel migliore dei modi le attività di ricerca, di sperimentazione e sviluppo, ferma restando l’autonomia, di ciascuna Istituzione scolastica

- Stimolo e sostegno nell’elaborazione di progetti congiunti da parte di Istituzioni scolastiche membri del Consorzio degli Istituti Alberghieri per accedere a finanziamenti integrativi comunitari, nazionali e regionali, in collaborazione con altri partner

- Scambio di esperienze tra istituti, le imprese e le organizzazioni professionali, mediante consulenze, scambio temporaneo di professionalità, testimonianze, iniziative congiunte sul territorio, progetti comuni, diffusione di esperienze, ecc.

- Studio di problematiche comuni, assistenza ed acquisizione di pareri e consulenze di esperti, nell’interesse del Consorzio e delle singole istituzioni che vi aderiscono

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- Formazione ed aggiornamento di docenti, in particolare nei settori di indirizzo dell’Istituto. In questi ambienti il CTS promuove, sostiene e organizza progetti ed iniziative, anche con sviluppo pluriennale, e ne propone l’attuazione ai singoli Istituti.

-Pubblicazioni, studi, ricerche e consulenze, anche editi a stampa.

Il Comitato svolge inoltre funzioni di sostegno e promozione per le molteplici attività organizzate dalle scuole (stage, alternanza scuola-lavoro, progetti di orientamento, fabbisogni professionali del territorio, reperimento di fondi, contributi per i laboratori), e in particolare facilita e monitora l’inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro.

Il CTS riveste un ruolo fondamentale per l’apertura della scuola all’esterno e può contribuire a svolgere un ruolo di raccordo tra gli obiettivi educativi della scuola e le esigenze del territorio.

Comitato di valutazione Docenti

Dall'anno 2015/2016 presso ogni istituzione scolastica è istituito il “Comitato per la valutazione dei docenti”.

Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito da tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto, da un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori scelti dal consiglio di istituto e da un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base della qualità dell'insegnamento e/o del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti. Concorrono inoltre i risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche, delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Il comitato esprime inoltre il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dalla sola componente docenti ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.

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SCELTE STRATEGICHE DI FONDO

In seguito ai cambiamenti introdotti dalla Riforma per il riordino dei cicli d’istruzione della scuola secondaria di secondo grado, il percorso di studi dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera si articola in due bienni ed un quinto anno; tale percorso terminerà con l’Esame di Stato.

Alla fine del secondo anno viene rilasciato il certificato delle competenze di base ai sensi del DM n° 9 del 27 gennaio 2010 a conclusione dell’obbligo di istruzione con la specifica-zione del livello dei risultati raggiunti dallo studente in relazione agli Assi Culturali, ai sensi dell’Allegato 2 del D.M. 139 del 2007.

I quattro Assi Culturali: asse dei linguaggi, matematico, scientifico tecnologico e storico sociale, costituiscono le aree dei saperi che concorrono alla costruzione della cittadinanza attiva, sono importanti per la crescita della persona e per il successo nella professione; servono inoltre al superamento della frammentazione dei saperi e contro la dispersione scolastica.

Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono acquisite dallo stu-dente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’Allegato 2 del D.M. 139 del 2007 e sono:

imparare ad imparare;

progettare;

comunicare;

collaborare e partecipare;

agire in modo autonomo e responsabile;

risolvere problemi;

individuare collegamenti e relazioni;

acquisire e interpretare l’informazione.

Profilo dello Studente Il percorso attivato ha una durata di cinque anni al termine dei quali gli studenti ottengono un diploma di Stato di istruzione professionale che consente oltre l’inserimento lavorativo in ruoli qualificati, la continuazione degli studi all’università o nella formazione tecnica superiore.

Il corso quinquennale Diplomato in Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera intende soddisfare i bisogni educativi e formativi di un’utenza interessata a gestire tutte le attività di ristorazione ed accoglienza turistica in strutture ricettive e ristorative, garantendo il rispetto di standard di qualità e di efficienza.

Il corso intende rispondere alla domanda di nuove e qualificate professionalità proveniente dal settore HORECA, nonché alla richiesta delle famiglie di un percorso formativo in grado di coniugare una solida cultura con un efficiente processo di professionalizzazione.

Si tratta di una proposta valida in quanto permette ad ogni studente di far parte di un percorso coinvolgente e collaudato, in grado di assicurare tanto un diploma finale spendibile nel mondo del lavoro, quanto di garantire l’accesso a tutti i corsi di studio universitari e di formazione tecnica superiore (ITS).

Si caratterizza inoltre come proposta innovativa in quanto la didattica in classe e nei laboratori di servizi enogastronomici (cucina-sale e vendita e accoglienza turistica) sa coniugare il sapere con il saper fare, è in grado di far fronte alla richiesta proveniente dal mondo del lavoro di professionalità competenti e aperte all’evoluzione del settore, nonché

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di soddisfare le indicazioni della Comunità Europea per percorsi “finalizzati al conseguimento di un diploma fondato su una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale”.

Il filo conduttore del percorso quinquennale è costituito dalla visione integrale del settore HORECA attraverso lo sviluppo di competenze comunicative, relazionali e tecnico-professionali.

Attraverso l’organizzazione di attività di alternanza scuola-lavoro e grazie all’apporto di discipline curriculari e professionali quali Laboratori di servizi enogastronomici: cucina, sala e vendita e accoglienza turistica, lo studente, a conclusione del biennio comune, sarà in grado di raggiungere i seguenti obiettivi:

- Definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere conformemente alle istru-zioni ricevute e al sistema di relazioni;

- Saper operare correttamente nella brigata di cucina, sala e nello staff di una recep-tion applicando le relative normative igienico-sanitarie e antinfortunistiche;

- Eseguire con discreta autonomia tutte le fasi del servizio di ristorazione in ristoranti e altre strutture ristorative o ricettive, le principali attività del servizio bar-caffetteria e del servizio di reception;

- Stabilire rapporti comunicativi adeguati all’interlocutore e alle situazioni lavorative standard, in modo corretto e con proprietà di linguaggio anche microlinguistico e anche in due lingue straniere;

- Approntare, monitorare e usare strumenti, attrezzature e macchine necessarie alle fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso;

- Eseguire con discreta autonomia la preparazione e la somministrazione di piatti caldi e freddi, di bevande, snack, prodotti di caffetteria e pasticceria nonché esegui-re procedure standard di check-in e check-out alberghiero.

A seguito della scelta dell’articolazione Enogastronomia, attraverso il proseguimento dell’organizzazione di stage e tirocini formativi nel III e IV anno e grazie all’apporto delle discipline Scienze e cultura dell’alimentazione, Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva, Laboratori servizi enogastronomici – cucina e sala e vendita e lo studio di due Lingue straniere, lo studente sarà in grado di raggiungere i seguenti obiettivi:

obiettivi del III anno: sulla base del budget e del criterio qualità-prezzo, provvedere all’approvvigionamento di materie prime nonché alla conservazione e mantenimento di lavorati, semi-lavorati e del prodotto finito secondo le loro caratteristiche organolettiche ed effettuare, in piena autonomia, la preparazione di piatti in base a criteri di eccellen-za, di scelta degli ingredienti e loro dosaggio, in conformità alle norme igieniche, di si-curezza sul lavoro, alla tempestività e alla ricetta da realizzare;

obiettivi del IV anno: grazie a conoscenze di dietologia, enologia, gastronomia e scien-ze dell’alimentazione, predisporre il menù di un ristorante sulla base della cultura ga-stronomica regionale, nazionale ed internazionale, dell’equilibrio delle portate e dei cri-teri nutrizionali, garantendo la coerenza del menù rispetto all’evento; curare la presen-tazione di ogni piatto secondo criteri di originalità ed equilibrio estetico, nel rispetto del-le norme igieniche (HACCP) e di sicurezza dei luoghi di lavoro;

obiettivi del V anno: a seguito dell’individuazione delle tipicità agroalimentari del territo-rio di riferimento, realizzare ricette e piatti della cucina tipica organizzandone la relativa promozione e commercializzazione e gestire la realizzazione di eventi banqueting, se-condo un’adeguata pianificazione dei tempi, delle attività e dei ruoli, formulando pre-ventivi, mediante l’analisi dei costi complessivi di food cost, beverage, attrezzature e ri-sorse umane.

A partire dall’anno scolastico 2015/2016 l’indirizzo enogastronomia prevede, nel secondo biennio e quinto anno, una ulteriore specializzazione, relativa a “Prodotti dolciari arti-

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gianali e industriali”. L’allievo imparerà la straordinaria varietà dei prodotti enogastrono-mici da forno, della pasticceria e della gelateria. La preparazione acquisita gli consentirà di operare sia nella “bottega artigianale” di pasticceria e gelateria, dove creatività, innovazio-ne, imprenditorialità si inseriscono in una grande tradizione italiana, sia in aziende dolcia-rie industriali, come figura ad elevata professionalizzazione, con competenze nel controllo della qualità, nella messa a punto degli impianti e dei processi di produzione.

A seguito della scelta dell’articolazione Servizi di Sala e Vendita, attraverso il proseguimento dell’organizzazione di stage e tirocini formativi nel III e IV anno e grazie all’apporto delle discipline Scienze e cultura dell’alimentazione, Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva, Laboratori servizi enogastronomici – sala e vendita e cucina e lo studio di due Lingue straniere, lo studente sarà in grado di raggiungere i seguenti obiettivi:

obiettivi III anno: professionale gestione del servizio ai tavoli, in relazione al tipo di e-vento ed efficace interazione con il cliente utilizzando tecniche di comunicazione verba-le e non verbale corrette ed efficaci, attraverso un’adeguata disposizione dei tavoli, dei commensali, della mise en place e il corretto utilizzo degli strumenti per effettuare in autonomia il servizio ai tavoli, nel rispetto dei tempi e delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza;

obiettivi IV anno: mediante l’utilizzo di tecniche di comunicazione appropriate alla seg-mentazione della clientela, applicare tecniche di presentazione e vendita di vini e be-vande alcoliche secondo il corretto abbinamento di pietanze e bevande, tecniche di degustazione e mediante la predisposizione della carta vini. Cooperare al coordina-mento dei servizi di sala e di pianificazione operativa per le diverse tipologie di servizio banqueting e di menù complessi, nel rispetto delle tecniche e delle norme di igiene, si-curezza e di analisi dei rischi e controllo punti critici (HACCP);

obiettivi V anno: saper controllare la qualità nell’espletamento delle attività di sala, nell’ottica dell’ottimizzazione del servizio al cliente, valutando il livello di gradimento del servizio e degli alimenti e, sulla base delle conoscenze delle caratteristiche qualitative dei prodotti tipici del territorio e mediante tecniche di relazione con la clientela finalizza-te all’educazione al gusto, valorizzare i prodotti tipici e la cultura enogastronomica e presentare ricette della cucina tipica locale.

A seguito della scelta dell’articolazione Accoglienza turistica, attraverso il proseguimento dell’organizzazione di stage e tirocini formativi nel III e IV anno e grazie all’apporto delle discipline Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva, Tecniche di comunicazione, Scienze e cultura dell’alimentazione, Laboratori servizi accoglienza turistica e lo studio di due Lingue straniere, lo studente sarà in grado di raggiungere i seguenti obiettivi:

obiettivi III anno: gestendo la relazione con i clienti, anche in due lingue comunitarie, con l’uso di efficaci tecniche comunicative e utilizzando adeguate forme di accoglienza, saper fornire informazioni, gestire reclami, interpretare richieste del cliente, proporre servizi, prodotti ed opportunità; gestire in piena autonomia procedure di prenotazione, di gestione del booking stagionale e la presenza di attività complementari quali fiere, congressi e concerti, utilizzando sistemi informatici per la raccolta e trasmissione dati e per la rilevazione del grado di soddisfazione del cliente;

obiettivi IV anno: attivare azioni di fidelizzazione della clientela, approntando offerte in-tegrate di servizi e prodotti della struttura ricettiva presentandole secondo modalità comunicative, anche in due lingue comunitarie, atte alla valorizzazione massima delle stesse; interpretare le esigenze del cliente, con appropriati stili e tecniche di comunica-

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zione, anche in due lingue straniere, valutando e proponendo offerte aggiuntive relative a itinerari, iniziative, soluzioni per il soggiorno e per l’acquisto sicuro dei prodotti tipici artigianali e del “made in Italy”;

obiettivi V anno: collaborare alla realizzazione di strategie, materiali ed eventi di infor-mazione e promozione del settore turistico e di una determinata area geografica attra-verso l’utilizzo di tecniche di marketing turistico ed operativo e di segmentazione della clientela, elementi di legislazione turistica regionale e nazionale e tecniche di redazione documentale, individuando gli strumenti di promozione di maggior impatto; sulla base delle specifiche di budget collaborare alla progettazione di eventi di natura fieristico - congressuale determinando, secondo gli standard di sicurezza, strutture, tecnologie, strumenti e personale in relazione alla tipologia dei servizi da fornire.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera acquisisce le seguenti competenze:

- Riconoscere il valore culturale della lingua straniera nei termini di valori condivisi da una comunità di parlanti, con conseguente presa d’atto dell’arbitrarietà del proprio sistema culturale di riferimento e nell’ottica del vero relativismo culturale;

- Agire con competenza cross-culturale nell’interazione con l’altro culturalmente e lin-guisticamente diverso;

- Apprezzare il grande valore culturale del patrimonio artistico, archeologico, architet-tonico, urbanistico e ambientale, a partire dal proprio territorio, comprendendo e problematizzando il concetto di “bello”, quale possibilità di rielaborazione personale della realtà;

- Operare in modo proattivo nella comunicazione enogastronomica, del turismo e nelle eccellenze dell’artigianato, nel lancio di nuovi prodotti e servizi enogastrono-mici e turistici, nell’organizzazione di eventi a finalità economica, turistica e cultura-le;

- Elaborare autonomi progetti formativi e/o professionali a promozione del proprio ca-pitale umano e professionale anche in forma di creazione d’impresa e dell’autoimpiego nei processi di “job creation”, per combattere forme di obsolescen-za professionale sempre più rapide e nell’ottica di assunzione di responsabilità di un proprio progetto professionale e di vita.

In particolare, il Diplomato in Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - articolazione Enogastronomia acquisisce le seguenti competenze:

- Applicare il sistema di autocontrollo per la sicurezza dei prodotti alimentari in ottem-peranza alla normativa regionale, nazionale e comunitaria in materia di HACCP;

- Utilizzare ed organizzare gli spazi di ristorazione, l’ambientazione, gli allestimenti e la dotazione di servizio corrispondenti alle esigenze di immagine prefissati e funzio-nali alle diverse tipologie di evento approntato;

- Personalizzare le scelte enogastronomiche in funzione della tipicità dei menù, della stagionalità degli ingredienti e in funzione delle mutevoli tendenze di gusto della clientela di riferimento;

- Definire accostamenti appropriati tra pietanze e gamma di vini; - Produrre menù regionali, nazionali ed internazionali e relative specialità culinarie

secondo canoni nutrizionali ed organolettici appropriati; - Applicare criteri di pianificazione e programmazione del proprio lavoro nel rispetto

delle norme di igiene e sicurezza e dell’organizzazione del reparto; - Attuare modalità e tecniche di decorazione, guarnizione e farcitura per la presenta-

zione delle pietanze in modo creativo e con gusto estetico; - Valorizzare la qualità del servizio erogato attraverso la corretta applicazione della

normativa, delle procedure di qualità e del grado di soddisfazione della clientela;

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In particolare, il Diplomato in servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - articolazione Sala e Vendita acquisisce le seguenti competenze:

- Soddisfare preferenze e richieste della clientela impiegando uno stile comunicativo appropriato (anche in L2) nelle varie fasi di erogazione del servizio;

- Allestire spazi, ambienti e mise en place in ragione delle esigenze estetiche funzio-nali al servizio erogato o all’evento programmato in conformità agli standard igieni-co-sanitari;

- Applicare le tecniche di preparazione e presentazione di cocktail, bevande alcoliche ed analcoliche e caffetteria secondo gli standard di qualità;

- Collaborare con l’équipe di lavoro conciliando attitudini personali, competenze pro-fessionali ed esigenze aziendali;

- Saper valutare la qualità del proprio servizio controllando la corretta applicazione della normativa vigente, il rispetto dei requisiti minimi obbligatori, la conformità alle proprie procedure di qualità e il grado di soddisfazione del cliente;

- Saper rispettare le norme igienico-sanitarie per la somministrazione dei cibi ed ap-plicare metodi sanificazione, atti a garantire le salubrità dell’area di lavoro;

- Saper applicare efficacemente il sistema di autocontrollo per la sicurezza dei pro-dotti alimentari in conformità delle procedure di monitoraggio e autocontrollo per l’eliminazione dei rischi alla normativa regionale, nazionale e comunitaria in materia di HACC;

- Operare scelte in modo ragionato e consapevole nell’ambito merceologico delle principali tipologie di distillati fermentati.

In particolare, il Diplomato in Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - articolazione Accoglienza turistica acquisisce le seguenti competenze:

- Gestire il ciclo cliente interpretando le richieste della clientela con uno stile comuni-cativo appropriato nelle varie fasi di erogazione del servizio, rilevandone il grado di soddisfazione;

- Espletare gli adempimenti amministrativi e fiscali prescritti utilizzando sistemi di re-portistica aziendale;

- Definire le caratteristiche dell’offerta di servizi rispondenti alle esigenze del target di clientela e in base al budget previsionale;

- Gestire in modo esaustivo le comunicazione e le relazioni informative, commerciali e promozionali con i clienti;

- Implementare e gestire il sistema di qualità attraverso la misurazione della soddi-sfazione dei clienti e per il miglioramento continuo del servizio;

- Interpretare il contesto territoriale sulla base delle potenzialità di strutture e servizi dell’offerta turistica applicando tecniche di analisi, raccolta, organizzazione ed ar-chiviazione delle informazioni;

- Adottare stili e comportamenti idonei alla prevenzione e riduzione del rischio pro-fessionale, ambientale e del cliente.

- Elaborare il “pacchetto evento” traducendo l’esigenza espressa dal cliente in un progetto complessivo di servizi da erogare.

A conclusione del percorso di studi, il diplomato in Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera- articolazione Enogastronomia avrà la possibilità di:

- Proseguire gli studi in ambito tecnico superiore (Tecnico superiore per la gestione di imprese di Ristorazione, Tecnico superiore per la Gestione di Strutture e Servizi Turi-stici, Tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni

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agrarie, agro-alimentari e agro-industriali in ambito nazionale ed internazionale) e uni-versitario (Corso di Laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione Scienze Gastronomiche, Laurea in Tecnologie Alimentari per la Ristorazione, Corso di laurea in Viticoltura ed enologia, Corso di Laurea in Beni culturali per Operatori del Tu-rismo, Corso di Laurea in Economia e Gestione dei servizi Turistici, Corso di Laurea in Formazione e Management dei Servizi Turistici, Corso di Laurea in Lingue e Culture per il Turismo, Corso di Laurea in Promotore Turistico delle Risorse Ambientali e Cultu-rali, Corso di Laurea in Scienze del Turismo);

- Inserirsi nel mondo del lavoro, in forma autonoma o subordinata, in qualità di esercente di aziende ristorative (ristoranti, bar, enoteche, pizzerie, ecc.) o di vendita di prodotti a-limentari (macelleria, gastronomia, take away, ecc) o di strutture ricettive (Bed & Breakfast, agriturismo, albergo, campeggi, ecc.), cuoco in ristoranti o alberghi (a vari li-velli e di diverse specializzazioni), cuoco nella ristorazione ferroviaria, area, marittima, autostradale; pasticcieri e cioccolatieri; addetti alla preparazione e cottura di cibi in im-prese per la ristorazione collettiva, scolastica, aziendale ed ospedaliera; addetti alla preparazione, alla cottura e alla vendita di cibi in fast food, tavole calde, rosticcerie ed esercizi assimilati; addetti al banco nei servizi di ristorazione; commesso di banco; arti-giani ed operai specializzati delle lavorazioni artigianali casearie; tecnico delle prepara-zioni alimentari.

A conclusione del percorso di studi, il diplomato in Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera- articolazione Sala e Vendita avrà la possibilità di:

- Proseguire gli studi in ambito tecnico superiore (Tecnico superiore per la gestione di imprese di Ristorazione, Tecnico superiore per la Gestione di Strutture e Servizi Turi-stici, Tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali in ambito nazionale ed internazionale) e uni-versitario ((Corso di Laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazio-ne Scienze Gastronomiche, Laurea in Tecnologie Alimentari per la Ristorazione, Corso di laurea in Viticoltura ed enologia, Corso di Laurea in Beni culturali per Operatori del Turismo, Corso di Laurea in Economia e Gestione dei servizi Turistici, Corso di Laurea in Formazione e Management dei Servizi Turistici, Corso di Laurea in Lingue e Culture per il Turismo, Corso di Laurea in Promotore Turistico delle Risorse Ambientali e Cultu-rali, Corso di Laurea in Scienze del Turismo);

- Inserirsi nel mondo del lavoro, in forma autonoma o subordinata, in qualità di esercente di aziende ristorative (ristoranti, bar, caffetterie, enoteche, pizzerie, ecc.) o di vendita di prodotti alimentari (pasticceria, gelateria, macelleria, gastronomia, take away, ecc) o di strutture ricettive (Bed & Breakfast, agriturismo, albergo, campeggi, ecc.), cameriere di ristorante o bar (a vari livelli e di diverse specializzazioni), cameriere di vagone risto-rante, sommelier, barista, caffettiere, birraio, aiuto barman, addetti al banco nei servizi di ristorazione, commesso di banco, cameriere di bordo, cameriere di mensa, persona-le di servizio nei fast food, camerieri di albergo, cameriere ai piani, cameriere di villag-gio turistico, cameriere di hall, commis ai piani, maître ai piani, maître d'hotel.

A conclusione del percorso di studi, il diplomato in servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera- articolazione Accoglienza Turistica avrà la possibilità di:

- Proseguire gli studi in ambito tecnico superiore (Tecnico superiore per la Gestione di Strutture e Servizi Turistici, Tecnico superiore per la gestione di imprese di Ristorazio-ne, Tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali in ambito nazionale ed internazionale) e uni-versitario (Corso di Laurea in Beni culturali per Operatori del Turismo, Corso di Laurea in Economia e Gestione dei servizi Turistici, Corso di Laurea in Formazione e Management dei Servizi Turistici, Corso di Laurea in Lingue e Culture per il Turismo, Corso di Laurea in Promotore Turistico delle Risorse Ambientali e Culturali, Corso di

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Laurea in Scienze del Turismo, Laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione Scienze Gastronomiche, Laurea in Tecnologie Alimentari per la Ristora-zione, Corso di laurea in Viticoltura ed enologia)

- Inserirsi nel mondo del lavoro, in forma autonoma o subordinata, in qualità di esercente di attività ricettive (Bed & Breakfast, agriturismo, albergo, campeggi, ecc.)o di ristora-zione, addetto al ricevimento in ristoranti, receptionist, responsabile servizio portineria d’albergo, responsabile dei servizi di prenotazione alberghiera, governante ai piani, butler, assistente di volo, assistente di viaggio o crociera, steward di diporto, assistente di fiere e congressi, hostess di terra, hostess congressuale, accompagnatore turistico, agente di viaggio, addetto al front office in agenzia di viaggio, addetto all'ufficio preno-tazioni in agenzia di viaggio.

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IL CURRICOLO DELLA SCUOLA

Struttura dei corsi

Quadro Orario Settimanale

L’orario obbligatorio annuale è di 32 ore settimanali per 33 settimane.

Per le classi seconde con l’introduzione dell’ora di Geografia generale ed economica l’orario si estende a 33 ore settimanali.

Le ore alla mattina sono cinque per sei giorni la settimana il che rende necessario un rientro pomeridiano per raggiungere le ore previste.

Primo Biennio

Insegnamenti biennio area comune 1° anno 2° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4

Storia 2 2

Geografia generale ed economica

1

Lingua inglese 3 3

Matematica 4 4

Diritto ed economia 2 2

Scienze della Terra e Biologia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2

RC o attività alternative 1 1

Insegnamenti biennio area d’indirizzo

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica)

2

Scienza degli alimenti 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici settore sala e vendita 2 2

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 2 2

Seconda lingua straniera (francese / tedesco) 2 2

Totale ore settimanali 32 33

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Secondo Biennio e 5° Anno

ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA

Insegnamenti 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1

Seconda lingua straniera 3 3 3

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3

di cui in compresenza 1 1

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 5

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina 6 4 4

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

2 2

Totale ore settimanali 32 32 32

ENOGASTRONOMIA SETTORE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI

Insegnamenti 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1

Seconda lingua straniera 3 3 3

Scienza e cultura dell’alimentazione 3 3 3

di cui in compresenza 1 1

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva - 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore pasticceria 8 4 4

Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari - 2 2

di cui in compresenza

1 1

Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi 3 3 3

Totale ore settimanali 32 32 32

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SERVIZI DI SALA E DI VENDITA

Insegnamenti 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1

Seconda lingua straniera 3 3 3

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3

di cui in compresenza 1 1

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 5

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina

2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 6 4 4

Totale ore settimanali 32 32 32

ACCOGLIENZA TURISTICA

Insegnamenti 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

di cui in compresenza

1

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1

Seconda lingua straniera 3 3 3

Scienza e cultura dell’alimentazione 2 2 2

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 4 5

di cui in compresenza 1

Arte e territorio 2 1 1

Tecniche di comunicazione

2 2

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 6 4 4

Totale ore settimanali 32 32 32

Attivando l’organico dell’autonomia è stato introdotto nel secondo biennio e al quinto anno, l’insegnamento di arte e territorio

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Istruzione e Formazione Professionale I. e F.P.

Dall’anno scolastico 2011/2012 gli studenti in uscita dalla scuola media possono frequen-tare, presso l’Istituto, un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale (denominato I.e F.P.) per conseguire una qualifica professionale regionale.

In un momento in cui, secondo i dati provvisori pubblicati dall’Istat, un giovane su tre non trova lavoro, una recente ricerca Isfol, documenta come i percorsi formativi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (I.e F.P.) siano un importante canale di accesso al mercato del lavoro: già a 3 mesi dal conseguimento della qualifica professionale un giovane su due ha trovato il suo primo impiego.

Gli Istituti Professionali svolgono, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni, un ruolo integrativo e complementare nei confronti dell’offerta del-le istituzioni formative del sistema di I.e F.P.

L’offerta sussidiaria degli Istituti Professionali è finalizzata all’integrazione, ampliamento e differenziazione dei percorsi e degli interventi in rapporto alle esigenze e specificità territoriali, per assicurare il diritto degli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo ,di accedere ai percorsi del secondo ciclo anche nel sistema di I.e F.P.

Tale percorso persegue la centralità della formazione della persona, attraverso la valorizzazione e lo sviluppo di tutte le sue potenzialità, in una prospettiva di istruzione e formazione lungo tutto l’arco della vita.

Lo stretto rapporto tra dimensione culturale e lavoro, anche attraverso la valorizzazione delle modalità dell'alternanza e dell' apprendistato, costituisce uno dei caratteri distintivi dell'offerta di I. e F.P.

I percorsi triennali si concludono con il conseguimento di una certificazione di qualifica di istruzione e formazione professionale regionale, avente validità nazionale in quanto rispondente ai livelli essenziali di prestazione definiti dallo Stato.

La proposta del nostro Istituto è la seguente:

Operatore della Ristorazione

Gli indirizzi previsti dalla figura sono due:

PREPARAZIONE PASTI

SERVIZI DI SALA E VENDITA

Il percorso si articola in un biennio (1° e 2° anno) comune ai due indirizzi a carattere orien-tativo, alla fine del quale l’allievo ha la possibilità di scegliere uno dei due indirizzi previsti dalla figura professionale da svolgere nel 3° anno.

Nello sviluppo dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale viene dato più spazio alle attività ed agli insegnamenti di indirizzo nel primo biennio ed alle attività e insegnamenti di formazione professionale nel corso del terzo anno.

Nel primo e nel secondo anno le ore di lezione saranno 32 di cui 17 relative alla istruzione generale e 15 a quella di indirizzo, inoltre nel secondo anno sono previste 80 ore di stage (due settimane) da svolgere nel corso dell’anno scolastico. Nel terzo anno le ore comples-sive saranno sempre 32 ma con una suddivisione diversa più rivolta alla professione, 15 dedicate alla istruzione generale e 17 a quella di indirizzo con 160 ore di stage (quattro settimane) da svolgere sempre nel corso dell’anno scolastico.

Al termine del terzo anno è prevista la possibilità di acquisire, previa frequenza di un quarto anno, l’inquadramento professionale delle figure di:

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tecnico di cucina, in continuità con la figura dell’operatore della ristorazione indirizzo preparazione pasti

tecnico dei servizi di sala e bar, in continuità con la figura dell’operatore della risto-razione indirizzo servizi di sala e bar

L’inquadramento professionale delle figure di “tecnico di istruzione e formazione professionale” si colloca in progressione verticale rispetto alle figure dell’operatore professionale previste in esito ai percorsi triennali, di cui costituiscono la naturale evoluzione. La figura del tecnico si differenzia dall’operatore per la tipologia/ampiezza delle conoscenze, la finalizzazione della gamma di abilità cognitive e pratiche, il grado di responsabilità e di autonomia nello svolgimento delle varie attività.

Gli accordi tra il Ministro dell'istruzione, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e le Regioni del 14 dicembre 2010 sono finalizzati anche a creare le condizioni in base alle quali i giovani in possesso di diploma professionale di tecnico possano sostenere l'esame di Stato utile ai fini dell'accesso all'Università, previa frequenza di apposito corso annuale.

Il quadro orario settimanale nel percorso I.e F.P. è così articolato:

INSEGNAMENTI Area generale

1° anno 2° anno 3° anno

Preparazione pasti

3° anno Sala e vendita

lingua e letteratura italiana 3 3 3 3

lingua inglese 2 2 2 2

storia 2 2 2 2

matematica 3 3 2 2

diritto ed economia 2 2 3 3

scienze della terra e biologiche 2 2

scienze motorie e sportive 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1

totale ore area generale 17 17 15 15

Area di indirizzo

lingua tedesca 3 3 3 3

scienza degli alimenti 2 2 3 3

lab. serv. enogastr. (settore cucina) 5 5 11

lab. serv. enogastr. (settore sala e vendita) 5 5 11

totale ore area di indirizzo 15 15 17 17

totale ore settimanali 32 32 32 32

stage classe seconda (*) 80 ore

stage classe terza (*) 160 ore

(*) gli stage hanno luogo durante l’anno scolastico (normalmente nel mese di marzo per le classi terze e aprile per le classi seconde)

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Formazione degli Adulti

I profondi cambiamenti avvenuti nella società contemporanea hanno portato negli ultimi anni alla formazione di nuovi progetti di sperimentazione al fine di adeguare e rendere quanto più flessibile e rispondente l’offerta per quella fascia di utenza che intenda rientrare nel sistema formativo.

Progettare un corso che abbia come punto di forza una didattica articolata su più ipotesi di lavoro, significa considerare l’esperienza personale dei corsisti e le loro esigenze di riqualificazione come dati di partenza su cui costruire percorsi personalizzati miranti a evitare insuccessi o abbandoni dovuti a scarsa integrazione tra studente e corso. Su queste basi si rende necessaria un’attenta analisi anche dello scenario complessivo in cui si inseriscono i corsi in modo da comprendere le esigenze di base di chi si avvicina al rientro formativo.

Il percorso formativo è triennale, prevede sia lezioni teoriche che pratiche, articolate su tre periodi di apprendimento ciascuno di un anno scolastico;

il 1° periodo è di orientamento (si studiano tutte le materie caratterizzanti i diversi indirizzi),con 30 ore settimanali. Corrisponde al 1° biennio dei corsi diurni

il 2° e 3° periodo sono di indirizzo (ci si specializza in un indirizzo approfondendone le materie che lo caratterizzano),con un numero di ore minore rispetto al primo periodo. Corrispondono rispettivamente al 2° biennio e al quinto anno dei corsi diurni

Metodologie tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali dei corsisti permettono di personalizzare il percorso formativo sia sul piano delle annualità che su quello delle scelte di indirizzo.

Sono previste, come attività di integrazione con il territorio, visite aziendali o culturali e incontri con esperti del settore. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì in orario pomeridiano.

Il percorso formativo può essere personalizzato, con il possibile riconoscimento di crediti formativi sia culturali (per studi interrotti e per possesso di altri diplomi o titoli validi) che professionali (per accertate competenze lavorative).

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SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA

PRIMO

PERIODO

(Primo biennio)

SECON.

PERIODO

(Secondo

biennio)

TERZO

PERIODO

(classe Quinta)

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Diritto ed economia 2 / /

Seconda lingua straniera 2 3 3

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 / /

Scienze integrate (Fisica e Chimica) 2 / /

Scienza degli alimenti 2 / /

Scienza e cultura dell’alimentazione / 3* (2+1*) 3

Diritto e tecniche amministrative della struttura

ricettiva /

4 4

Laboratorio di servizi enogastronomici settore

cucina

4 8*

(5+1*+2)

6

(4+2) Laboratorio di servizi enogastronomici settore sala

e vendita

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 4 / /

Religione 1 1 1

Totale ore settimanali 31 30 29

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SERVIZI DI SALA E VENDITA

PRIMO

PERIODO

(Primo

biennio)

SECON.

PERIODO

(Secondo

biennio)

TERZO

PERIODO

(classe Quinta)

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Diritto ed economia 2 / /

Seconda lingua straniera 2 3 3

Scienze integrate (Scienze della Terra e

Biologia) 2

/ /

Scienze integrate (Fisica e Chimica) 2 / /

Scienza degli alimenti 2 / /

Scienza e cultura dell’alimentazione / 3* (2+1*) 3

Diritto e tecniche amministrative della struttura

ricettiva /

4 4

Laboratorio di servizi enogastronomici settore

cucina

4 8*

(5+1*+2)

6

(4+2) Laboratorio di servizi enogastronomici settore

sala e vendita

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 4 / /

Religione 1 1 1

Totale ore settimanali 31 30 29

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SERVIZI PER L’ACCOGLIENZA TURISTICA

PRIMO

PERIODO

(Primo

biennio)

SECON.

PERIODO

(Secondo

biennio)

TERZO

PERIODO

(classe Quinta)

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Diritto ed economia 2 / /

Seconda lingua straniera 2 3 3

Scienze integrate (Scienze della Terra e

Biologia) 2

/ /

Scienze integrate (Fisica e Chimica) 2 / /

Scienza degli alimenti 2 / /

Scienza e cultura dell’alimentazione / 2 2

Diritto e tecniche amministrative della struttura

ricettiva / 4 4

Laboratorio di servizi enogastronomici settore

cucina

4 / / Laboratorio di servizi enogastronomici settore

sala e vendita

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 4 6 4

Tecniche di comunicazione / 1 2

Storia dell’arte / 1 1

Religione 1 1 1

Totale ore settimanali 31 30 29

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Alternanza Scuola Lavoro

La legge n° 107/15 (La Buona Scuola) all'art. 1 dal comma 33 al comma 44 introduce e regolamenta l'obbligo di Alternanza Scuola-Lavoro da svolgersi per tutti gli alunni nell'ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado; più in particolare, la Legge 107/15 specifica:

la quantificazione del numero di ore (almeno 400 ore per gli istituti professionali) i percorsi in alternanza (finalizzati anche ad incrementare le opportunità di lavoro e

le capacità di orientamento degli studenti) la tipologia di svolgimento dell’alternanza scuola lavoro (può essere svolta anche

durante la sospensione delle attività didattiche e anche all'estero) i soggetti presso i quali è possibile effettuare l’alternanza (pubblici e privati) la definizione della “Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in

alternanza” (con possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull'effica-cia e sulla coerenza dei percorsi stessi con il proprio indirizzo di studio)

l’obbligo dell’attivazione di corsi di formazione per gli studenti inseriti in percorsi di alternanza, in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’Alternanza Scuola Lavoro intende integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro attraverso una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti, con la finalità di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del “mestiere” in modo responsabile e autonomo. Se per i giovani rappresenta un’opportunità di crescita e di inserimento futuro nel mercato del lavoro, per le aziende si tratta di investire strategicamente in capitale umano, ma anche di proporsi come luoghi formativi. L’alternanza si realizza con attività dentro la scuola o fuori dalla scuola. Nel primo caso, si tratta di orientamento, incontri formativi con esperti esterni, insegnamenti di istruzione generale o specifica in preparazione all’attività di stage. Le attività fuori dalla scuola riguardano lo stage presso le strutture ospitanti e le uscite a scopo didattico o per partecipare a manifestazioni ed eventi. Saranno previste attività prevalentemente nel contesto territoriale, ma anche nazionale ed estero. I percorsi di Alternanza scuola lavoro in Istituto si attueranno, quindi. attraverso: 1 – la partecipazione a periodi di stage in aziende di settore 2 – la partecipazione a manifestazioni e/o eventi 3 – l’organizzazione di incontri e conferenze con esperti del mondo del lavoro 4 – la partecipazione a visite didattiche e/o attività laboratoriali esterne 5 – la partecipazione a Progetti Nazionali e/o Europei. Gli obiettivi di tutte le attività di Alternanza scuola lavoro vengono declinati: per gli allievi essenzialmente di:

sviluppare delle competenze tecniche e pratiche a partire dalle conoscen-ze/abilità/competenze fornite durante il percorso scolastico in aula;

consentire al corsista di sperimentare anticipatamente il ruolo professionale che do-vrà ricoprire sia negli aspetti tecnico-operativi (il sistema del mercato, le nuove ten-denze alimentari,…) sia in quelli sociali (rapporti con i colleghi, rapporto con le ge-rarchie e modelli di comportamento propri di un’organizzazione, …);

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verificare in che misura l’allievo padroneggia conoscenze ed abilità acquisite du-rante il percorso scolastico e quanto sia in grado di utilizzarle per risolvere i proble-mi che gli si presentano durante il lavoro;

acquisire elementi da riportare poi a scuola, nelle curriculari lezioni; conseguire una più profonda conoscenza del mondo del lavoro, contatti con le im-

prese, un arricchimento del curriculum; sviluppare e orientare le proprie attitudini (es. rapporto diretto con il cliente, ecc.) e il

proprio profilo professionale verso aree e mansioni più adeguate al proprio essere; sviluppare capacità trasversali di relazione e di collaborazione di attività in team, at-

traverso le uscite didattiche e la partecipazione alle manifestazioni ed eventi. per le aziende e per gli esperti esterni provenienti dal mondo del lavoro:

possibilità di entrare in contatto con risorse umane che si stanno formando specifi-camente per il settore

possibilità, tramite i contributi all'attività forniti ai tirocinanti, di trarre spunti di inno-vazione/cambiamento

la partecipazione, in qualità di partner in Progetti di carattere europeo e/o interna-zionale

per la scuola: completamento del percorso curricolare degli alunni svolto a scuola mantenimento e sviluppo del contatto con la aziende e col mercato di riferimento raccolta di feedback, tramite monitoraggio e tutoraggio, sull'adeguatezza della figu-

ra professionale, sulle competenze da sviluppare e sulla necessità di rafforzamento di alcuni aspetti della formazione (sia come contenuti che come modalità)

la partecipazione e gestione, in qualità di istituto capofila, di Progetti di carattere eu-ropeo e/o internazionale.

Pertanto, in continuità con l’attività finora svolta dall’Istituto, saranno pianificate attività di Alternanza Scuola Lavoro sia durante le attività didattiche sia durante la sospensione delle stesse per un totale di 400 ore nel secondo biennio e ultimo anno, così ripartite: Terzo anno:

- stage min. 160 ore - uscite didattiche, manifestazioni ed eventi min. 18 ore - interventi esperti min. 8 ore

Quarto anno: - stage min. 160 ore - uscite didattiche, manifestazioni ed eventi min. 18 ore - interventi esperti min. 8 ore

Quinto anno: - uscite didattiche, manifestazioni ed eventi min. 18 ore - interventi esperti min. 10 ore.

Per le sezioni IeFP, dove è obbligatorio solo lo stage (240 ore: 80 ore in seconda e 160 in terza), si potranno svolgere anche altre attività, quali eventi manifestazioni, uscite didattiche, ecc. fino ad un massimo di 20 ore nel triennio. Tutte le attività di Alternanza Scuola Lavoro dovranno integrarsi con il curricolo verticale dei diversi percorsi e le attività didattiche ordinarie, secondo le linee individuate nei Collegi Docenti. Nello specifico attraverso la normativa di riferimento e attraverso la guida operativa sull’Alternanza Scuola Lavoro emanata dal MIUR si stabilisce:

- che la valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione fi-nale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi

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- che l’alternanza va programmata in una prospettiva pluriennale - che i risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione finale - che la valutazione degli esiti delle attività di ASL ha una ricaduta sugli apprendimen-

ti disciplinari e sul voto di condotta e le proposte di voto dei docenti del Consiglio di Classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti

- che la certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’ASL può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e ultimo anno e in tutti i casi deve essere acquisita entro la da-ta dello scrutinio di ammissione all’esame di Stato

Le attività di stage sono resi possibili dalla scuola sulla base di apposite convezioni stipulate con imprese, camere di commercio, industria, artigianato, agricoltura, terzo settore che sono disposti a ospitare lo studente per il periodo di stage. Affinché si realizzi una convenzione, l’istituzione scolastica si impegna a fare un’attenta e accurata valutazione del territorio in cui va ad inserirsi. Dopo questa fase di studio, la scuola individua le realtà produttive con le quali poter avviare collaborazioni concrete: queste assumeranno sia la forma di accordi ad ampio raggio, a valenza pluriennale, sia di convenzioni Sulla base dei Profili Professionali in uscita vengono individuate, in accordo tra Consiglio di Classe e azienda le competenze da far sviluppare durante il percorso di alternanza. La coprogettazione tra scuola e azienda dell’intera attività garantisce l’efficacia in termini di apprendimento e formazione. Tra la prima e la seconda esperienza di stage vengono consigliate agli studenti sedi ed esperienze diverse, in modo da fornire competenze più complete e un ventaglio di opportunità lavorative maggiore. L'assegnazione agli studenti dell’azienda ospitante dipende dalla combinazione del progetto formativo disponibile con le esigenze e le attitudini dello studente e talvolta avviene dopo colloqui conoscitivi. Lo stage viene monitorato da personale interno ed esterno che svolge funzioni di tutoraggio, rispettivamente scolastico e aziendale. Durante il periodo di Alternanza Scuola Lavoro saranno utilizzati strumenti di controllo co-me il diario di bordo (soprattutto per l’attività di stage), i questionari aperti e griglie di os-servazione, per aiutare l’alunno a comprendere e a valorizzare meglio le esperienze for-mative che sta vivendo.

I percorsi misti così costruiti sono, quindi, un’ottima occasione di integrazione scolastica, che offrono agli alunni l’inconsueta opportunità di sperimentarsi competenti anche in contesti lavorativi, migliorando così sia la motivazione all’apprendimento che la propria autostima.

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RAPPORTI CON IL TERRITORIO E AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Rapporti con il territorio

Stage all’estero e borse di studio Potenziando l’offerta formativa, con un intervento triennale, priorità dell’Istituto è la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche. Conoscere le lingue, per il nostro Istituto, è sinonimo di professionalità: approcciarsi al cliente straniero non è solo saper comunicare ma, nel comprendere i suoi bisogni, entrare nella sua cultura. Ecco perché l’Istituto Cornaro attua ogni anno iniziative e progetti diversi per le varie lingue studiate. Per la lingua inglese vengono organizzati stage professionali in grandi alberghi del Regno Unito, stage linguistici in Irlanda presso scuole accreditate, certificazioni Cambridge, concorsi internazionali. Per la lingua tedesca vengono proposti annualmente scambi culturali con una scuola alberghiera in lingua tedesca di Brunico, stage professionali in Germania o Austria, ore di compresenza con un’assistente di madrelingua tedesca nelle classi del triennio. Per la lingua francese ,l’Istituto ha una convenzione Lycée des Métiers Jules Le Cesne della città di Le Havre (Normandia ) e si attuano stage professionali presso l’Hotel”Romantica”(3 stelle), L’Hotel “Le ferme de Saint Simenon” (5 stelle), Le Restaurant ”Le maison de Lea”(3 stelle) “Les deux ponts” , “Le petit Mareyeur” in località Honfleur vicino Le Havre. . Conferenze e incontri con esperti Più volte durante l’anno l’Istituto ospita specialisti del settore o operatori di alto livello del mondo della ristorazione o dell’ospitalità che rendono partecipi gli studenti del loro percorso formativo e delle scelte professionali che hanno reso possibile il pieno successo sia a livello territoriale che in ambito nazionale e internazionale. Tra scuola e lavoro agli allievi sono offerti importanti momenti di crescita professionale, incontrando esperti e consulenti presso il luogo della loro attività e nei luoghi di promozione di queste importanti esperienze. La scuola nel territorio In numerose occasioni l’Istituto si confronta con realtà produttive della zona, ma anche con singoli cittadini e strutture organizzate. Presso il ristorante didattico Grimani dell’Istituto si svolgono durante l’anno, perseguendo la partecipazione e il sostegno, incontri conviviali a supporto di associazioni che non hanno scopo di lucro e che operano nel territorio nell’ambito del volontariato e della solidarietà. Nel giardino dell’Istituto è presente un orto botanico didattico, a disposizione delle scuole del territorio per approfondimenti ed osservazioni su spezie ed erbe aromatiche. Il Palazzetto della scuola è utilizzato da importanti società per manifestazioni ed eventi e adoperato da numerose associazioni sportive per attività rivolte ai giovanissimi o per attività ludico-sportive della terza età. L’Istituto è sede dell’Associazione Monteverdi, con oltre cento iscritti per l’avviamento e il potenziamento dell’educazione musicale strumentale e corale. L’attività coinvolge annualmente una ventina di studenti del Cornaro particolarmente talentuosi e motivati.

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Manifestazioni L’offerta formativa dell’Istituto è integrata dalla partecipazione ad eventi e manifestazioni esterne (vedi progetto Alternanza Scuola Lavoro), organizzate da enti pubblici, associazioni di categoria o aziende rappresentative del settore. L’attività coinvolge prevalentemente le classi terze, quarte e quinte promuovendo finalità e obiettivi educativi e didattici fissati nella programmazione d’Istituto e delle singole discipline. L’azione si concretizza con il potenziamento delle competenze nella pratica, il coinvolgimento degli studenti, l’individuazione di percorsi e di attività funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito. In queste occasioni l’orario settimanale delle lezioni può subire modifiche o adattamenti funzionali allo svolgimento delle manifestazioni. Anche le ore eccedenti le curriculari sono parte integrante dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e partecipano al raggiungimento del monte ore previsto dalla normativa. L’attività mira a migliorare e approfondire competenze professionali in un rapporto reale con utenza esterna, rapportandosi con un pubblico e superando così le limitazioni di una simulazione didattica, in contesti di buffet, banchetti, serate di gala, ricevimenti applicando di volta in volta regole appropriate per la loro realizzazione, dall’accoglienza del cliente all’assistenza durante il servizio. I partner con i quali intratteniamo rapporti di collaborazione sono il Comune di Jesolo, il Comune di Venezia, la Città Metropolitana di Venezia, l’AJA, l’A.V.A., l’ASCOM, l’Associazione artigiani, l’Assoristora, gli Istituti comprensivi (D'Annunzio, Michelangelo, etc.), altri Istituti di scuola media inferiore e superiore, Associazioni sportive, Jesolo turismo, Agenzie immobiliari, Agenzie di viaggio, il Consorzio scuole alberghiere del Veneto, ed altre ancora. Competizioni Per migliorare e perfezionare le abilità acquisite nella formazione curricolare e promuovere le eccellenze , gli studenti di tutte le classi terze, quarte e quinte dell’Istituto sono coinvolti in gare e competizioni con respiro anche nazionale e internazionale. Il momento della competizione viene ritenuto necessario momento di crescita e di responsabilizzazione. L’opportunità di arricchire la propria esperienza professionale con competenze spendibili nel mondo del lavoro, valorizza le vocazioni personali, gli stili e gli interessi individuali (vedi progetto Alternanza Scuola Lavoro). Quando si riesce a raggiungere risultati buoni come tanti negli ultimi anni, si apporta prestigio all’Istituto, a tutto il personale e naturalmente agli allievi che hanno saputo approfittare di tali esperienze. Corsi per l’utenza del territorio L’Istituto “E. Cornaro”, per rispondere alle diverse esigenze dell’utenza esterna, prevede corsi brevi per adulti di cucina e di pasticceria a pagamento, modulari, in orario pomeridiano - serale, finalizzati all’approfondimento di conoscenze e abilità nonché alla certificazione delle competenze acquisite in settori professionali ampiamente rappresentati nel panorama lavorativo del triveneto. I corsi si sviluppano in moduli di 4 ore ciascuno ,per un totale di 8 lezioni ,affrontando tematiche relative alle norme igieniche,alle principali tipologie di tagli e metodi di cottura ,all’architettura del piatto nello sviluppo di menù tipici e stagionali. Alla fine di ogni corso è rilasciato un attestato di partecipazione (con 2/3 di presenza sul totale della durata) o di superamento del corso - modulo con esame finale ed è riconosciuto un credito formativo valido nei corsi serali.

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ISTITUTO TECNICO SUPERIORE PER IL TURISMO

FONDAZIONE

ISTITUTO TECNICO

SUPERIORE PER IL TURISMO

Viale Martin Luther King, 5 – 30016 Jesolo (Ve) Tel. e Fax 0421.382037- [email protected] pec: [email protected]

P.IVA 04077780270 Cod. Fiscale 93037690273 www.itsturismo.it

L'Istituto “E. Cornaro” è stato individuato dalla Regione Veneto, con DGR n. 1802 del 13.07.2010, quale scuola capofila per la costituzione dell'Istituto Tecnico Superiore per il Turismo, unica esperienza in Veneto per tale settore. Questa Scuola di Alta Specializzazione per il Turismo afferisce all’area tecnologica delle Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo e nasce sulla solida base di una positiva esperienza ultradecennale nella Formazione Superiore dell’Istituto Cornaro. L’ITS per il Turismo di Jesolo Lido è una Fondazione di partecipazione costituita da 10 Soci Fondatori:

1. IPSSARCT “E. Cornaro” 2. Università Ca’ Foscari Venezia 3. Provincia di Venezia 4. Comune di Jesolo 5. Camera di Commercio I.A.A. di Venezia 6. Federalberghi Veneto 7. Confcommercio Veneto Unione Regionale Veneta Commercio Turismo Servizi 8. Confindustria Venezia Unione Industriali della Provincia di Venezia 9. Faita Federcamping Veneto 10. ENAIP Veneto

Oltre ai soci fondatori ,l’ITS conta più di 30 altri soci tra scuole superiori per il Turismo,centri di ricerca ,E.B.T.(spiagge venete),e altri. Il patrimonio culturale messo a disposizione dai diversi partner che costituiscono la fondazione, in termini di esperienze pregresse, competenze tecniche e professionali dei formatori e dei tecnici aziendali, è di assoluto rilievo in campo nazionale ed internazionale e fornisce garanzie per il perseguimento delle finalità dell’ITS, quali:

assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario che risponda alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Veneto e del Paese;

sostenere l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, per diffondere la cultura tecnica e scientifica;

sostenere le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese;

diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie verso le professioni tecniche;

stabilire organici rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori diplomati, nel rispetto delle competenze delle parti sociali in materia. L’offerta formativa dell’ITS per il Turismo, comunque, si concretizza in primis nell’attivazione di percorsi finalizzati al conseguimento di un Diploma per Tecnico Superiore per la gestione di strutture e servizi turistici; scopo prioritario di tale corso, che ha una durata di quattro semestri per un totale di 2000 ore, sarà di corrispondere a specifici fabbisogni formativi presenti sul territorio: è infatti una figura professionale di alto

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profilo, di assistente alla direzione, esperto in strategie e strumenti di pianificazione e web marketing management. Una figura molto richiesta dal mondo del lavoro, che assicura di fatto la piena occupabilità dei futuri diplomati (in tal senso, già più dell’ 80% dei corsisti dei primi corsi sono stati assunti dopo aver conseguito il diploma ITS). Dal 2013 oltre alla sede di Jesolo, è stata aperta anche una sede a Bardolino, con due medesimi percorsi formativi. Possono accedere al percorso presso l’ITS per il turismo,previa selezione, giovani e adulti in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore (articolo 7, comma 3, del DPCM 25 gennaio 2008. Il corso si basa sulla combinazione di un apprendimento teorico e pratico (in aula e in laboratori di competenze) per 1200 ore, con internship professionali presso aziende del settore per ulteriori 800 ore. Le docenze sono tenute per circa il 70% del monte ore da professionisti che provengono dal mondo del lavoro e per il rimanente 30% da docenti dell’università e della scuola superiore. Una volta ottenuto, attraverso esame finale, il Diploma di Tecnico Superiore di tipo europeo (corrispondente al 5° livello EQF – European Qualification Framework), i corsisti potranno da subito iniziare la propria carriera professionale nel settore dell'Hospitality Management, oppure decidere di continuare gli studi all’università, vedendosi riconosciuti circa 20 crediti, al fine di conseguire una laurea. Importante sottolineare come il Tecnico superiore per la gestione di strutture e servizi turistici ha specifiche competenze nei più avanzati modelli di Hospitality Management e nell’utilizzo strategico delle Tecnologie informatiche e della comunicazione, in un’ottica di ottimizzazione dei servizi turistici; i principali settori in cui potrà operare in imprese turistiche (hotels, catene alberghiere, agenzie di viaggio, OTA, villaggi turistici, società di servizi web, uffici turistici, ecc.) sono:

Divisione Booking e Booking online

Front Office

Vendite e Marketing

Web Marketing

Attività di budgeting-reporting aziendale

Organizzazione eventi/congressi

Promozione e valorizzazione del territorio. Altra nuova figura professionale è quella per Tecnico Superiore per la gestione di imprese e servizi ristorativi, un Restaurant Business Management in grado di creare sinergia a livello locale in tema di competitività, innovazione e di strategie per lo sviluppo. Ecco perché il mondo dell’impresa crede e investe su questa scuola di alta specializzazione: la maggior parte dei soci, fondatori e partecipanti, ha aderito all’ITS per il Turismo perché convinti che con questi percorsi si possa contribuire a ridurre il gap attualmente esistente tra la domanda di tecnici proveniente dal mondo del lavoro e l’offerta che il tradizionale sistema scolastico e universitario propone. Docente referente in Istituto per la Fondazione ITS per il Turismo è la Prof.ssa Paola Marin.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano di Miglioramento dell’Offerta Formativa

Uno degli obiettivi principali del nostro Istituto è quello di ridurre al minimo fisiologico l’abbandono e la dispersione scolastica. L’Istituto persegue i suoi compiti concentrando l’impegno di ricerca-azione sulla didattica, nella convinzione che in essa si concretizzi la centralità e la qualità del servizio scolastico. Una didattica aggiornata e flessibile, fondata sulla professionalità e sulla collegialità degli operatori, volta all’orientamento, rappresenta lo strumento più efficace per combattere il fenomeno della dispersione scolastica e per garantire ad ogni allievo il proprio successo formativo, per dare risposta ai bisogni ma anche per garantire e valorizzare i meriti e le eccellenze. Il Piano di Miglioramento, come suggerisce il nome, è finalizzato a migliorare e monitorare l’erogazione di servizi e l’attuazione di politiche di qualità, diffondendo la cultura del perfezionamento continuo delle prestazioni. Dalla relazione di autovalutazione di Istituto (RAV) sono emerse alcune aree che necessitano di azioni di intervento. Poiché l’organizzazione non può realisticamente intervenire su tutte, ma deve concentrarsi su quelle più critiche, sono state identificate delle priorità sulle quali l’Istituto intende intervenire nel corso del triennio anche avvalendosi dell’ausilio dell’organico aggiuntivo per lo sviluppo di progetti ed attività che vanno ad agire su: -risultati scolastici, con azioni dirette sulle attività di potenziamento e ri-orientamento nel primo biennio -mantenimento e rafforzamento dello standard elevato nei risultati delle prove standardizzate (INVALSI), intervenendo sulla varianza all’interno delle classi -intensificazione dell’azione educativa complessiva, con il rafforzamento delle competenze chiave di cittadinanza -monitoraggio dei risultati post-diploma. Al termine di ciascun anno scolastico, nel corso del triennio, verrà monitorato il risultato effettivamente raggiunto nelle diverse aree di intervento, misurato in base a specifici indicatori già utilizzati per il monitoraggio interno all’Istituto, in modo da controllare se e in quale misura si sta progredendo in direzione dei traguardi preventivati. L’attività viene pianificata operativamente nel Piano di Miglioramento con una descrizione puntuale di una serie di azioni tra loro connesse, oltre all’individuazione dei soggetti responsabili dell’attuazione e delle scadenze.

(vedi allegato 2)

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Metodologie e Stili Relazionali Gli stili relazionali sono gli stili decisionali e le assunzioni di responsabilità, che si possono collocare all’interno di un processo condiviso dal Consiglio di classe. Lo stile riguarda anche il clima relazionale di gestione e di conduzione della classe. Non esiste uno stile migliore o più efficace di altri, ma ciascuno stile ha una sua struttura che lo rende appropriato per raggiungere un certo obiettivo in una certa situazione. Le strategie, ovvero i metodi utilizzati dal docente nelle fasi di apprendimento, dipendono dagli obiettivi, dagli allievi, dal tipo di compito e dal contesto. Ogni atto di insegnamento può essere visto come la conseguenza di decisioni prese prima, durante e dopo ogni azione didattica, in ognuna delle quali vi può essere la prevalenza del ruolo dell’insegnante o dell’allievo, e dalle loro possibili combinazioni derivano diversi modi di organizzare la didattica. STILI DI INSEGNAMENTO

Per le classi prime vengono utilizzati prevalentemente gli stili:

Stile a comando command Tutte le decisioni sono controllate dall’insegnante

Reciprocità reciprocal A coppie o in gruppi, gli allievi si aiutano l’un l’altro nel compito assegnato

Individuazione degli obiettivi per uno stesso compito

inclusion Il compito è organizzato dall’insegnante con diversi livelli di difficoltà

Dal secondo anno, progressivamente si introducono gli stili:

Stile della pratica practice Gli allievi eseguono progressivamente in modo autonomo il compito assegnato dall’insegnante

Autoverifica con criteri stabiliti

Self-check Gli allievi iniziano ad auto valutarsi in un compito seguendo criteri dati dall’insegnante

Scoperta guidata Guided discovery

L’insegnante, attraverso stimoli, conduce l’allievo a risolvere un problema

Risoluzione di problemi

Problem-solving o Divergent production

Gli allievi trovano risposte diverse a problemi posti dall’insegnante

Per raggiungere al quinto anno una certa autonomia nello svolgimento di attività con responsabilità del progetto esecutivo e dell’apprendimento.

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Modalità di raccordo tra i tempi dell'insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni

Per far sì che si determinino i necessari equilibri di apprendimento sono previsti:

recupero in itinere: attività di recupero svolta in orario curricolare. Per questa attività vengono impiegati docenti dell’organico funzionale ed aggiuntivo, con interventi anche in orario pomeridiano;

sportello: insegnanti a disposizione in orario definito e pomeridiano per lezioni di recupero su prenotazione degli alunni;

corsi di recupero: corsi con frequenza obbligatoria, organizzati dai Consigli di Classe in relazione alle carenze e alle difficoltà disciplinari degli alunni. Si svolgono sia per il recupero dei debiti formativi maturati da colmare per l’ammissione all’anno scolastico successivo sia per le mancanze in corso d’anno;

gruppi:

classi: nella loro formazione si tiene conto dei principi che fanno riferimento alla provenienza territoriale e della lingua straniera studiata nella scuola media;

gruppi flessibili di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi (smistamento lingue; progetti speciali; corso serale).

Particolare attenzione viene posta agli allievi di non nazionalità italiana con corsi di potenziamento della lingua specie nella produzione scritta e nella comprensione del testo. Per questa attività vengono impiegati docenti dell’organico funzionale ed aggiuntivo, con interventi in orario pomeridiano.

attività di sostegno allo studio con apertura pomeridiana della scuola a sostegno e potenziamento delle competenze linguistiche, a sostegno e potenziamento delle competenze matematico-logico e scientifiche nonché alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano rivolto a tutti gli studenti dell’Istituto.

Piano dell’Inclusione La circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 ha previsto che ogni istituzione scolastica predisponga una serie di interventi a favore degli allievi con Bisogni Educativi Speciali. Scopo primario del Piano di Inclusione è fornire un elemento di riflessione su eventuali strumenti che possano contribuire ad accrescere la consapevolezza sulla centralità e tra-sversalità dei processi inclusivi da sviluppare in un processo responsabile e attivo di cre-scita e partecipazione. I Piani Educativi Personalizzati, predisposti da ogni consiglio di classe, diventano la traccia per lo sviluppo di una didattica attenta e sensibile ai bisogni di ciascuno, tendendo ad obiettivi di miglioramento negli ambiti dell’insegnamento curricola-re, nell’organizzazione dei tempi, nelle relazioni tra docenti, allievi e famiglie.

La compilazione di Piani Didattici Personalizzati richiede un percorso partecipato e condi-viso da parte del consiglio di classe, facilitando processi di riflessione e approfondimento, coinvolgendo l’allievo e la sua famiglia.

All’inizio dell’anno scolastico e per casi individuati anche durante l’anno, alcuni docenti del-la commissione accoglienza o i coordinatori di classe, prendendo visione di certificazioni o di documentazioni o su segnalazione dei servizi sociali o dello sportello CIC, relazionano il consiglio di classe su situazioni da prendere in considerazione. In riferimento a queste a-zioni, gli allievi con BES(ad es. con difficoltà linguistiche, disturbi emotivi e

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dell’apprendimento, disagi socio-ambientali ……)individuati dal consiglio di classe di ap-partenenza ed ad essi vengono applicati strumenti di apprendimento compensativi e di-spensativi. Si condivide il piano con lo studente e l famiglia al fine di corresponsabilizzare le parti sulle azioni da intraprendere nella prospettiva di un miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica e del raggiungimento degli obiettivi curricolari. Presso l’Istituto l’inclusione degli alunni certificati ai sensi dell’art.3 della L.104/92 viene realizzato attraverso percorsi individualizzati (Vedi ”Progetto vita: dall’aula al laboratorio e integrazione scuola-lavoro”), in stretta interazione tra famiglia, NPI delle ASSL, scuola e territorio. Nel programmare gli interventi specifici, calibrati sulle esigenze e sulle potenzialità degli alunni, il nostro Istituto tende a superare la logica della coppia studente-insegnante specializzato e si orienta verso esperienze di aula aperta per favorire il ruolo attivo dell’allievo e il rafforzamento delle abilità professionalizzanti, anche come scuola aperta al territorio.

Per gli allievi stranieri, un colloquio individuale all’inizio dell’anno scolastico, è inteso come contatto personale e come opportunità valutativa delle effettive competenze linguistiche orali e scritte. In caso di necessità la scuola predispone corsi di alfabetizzazione e di rinforzo con personale docente interno.

Per favorire l’inclusione e la condivisione viene organizzato ogni anno un “pranzo etnico” dove allievi di nazionalità diversa possono mediante la preparazione di piatti tipici non ita-liani, proporre la conoscenza dei loro paesi ai compagni. Contemporaneamente nelle clas-si interessate, si sviluppa un approfondimento del paese stesso con indagini culturali, tra-dizionali ed economiche. Il nostro Istituto intende come concetto generale di inclusività, operare anche per rafforzare lo spirito di appartenenza degli allievi, attraverso l’accettazione del prossimo, la condivisione e il rispetto delle regole e dei ruoli. Un veicolo importante per la realizzazione di questi intenti è anche il Progetto Sport e Ambiente.

Sono in fase di progettazione alcune iniziative volte all’informazione, formazione e sensibilizzazione di diverse tipologie di difficoltà, disturbi e disabilità. Fra queste si possono annoverare alcuni laboratori creativi tematici (pranzo di Natale9, la condivisione della cura dell’orto botanico(sottolineatura della relazione di aiuto all’altro e della compartecipazione), la progettazione di uno sportello DSA e di un riferimento del sito dell’Istituto.

Prevenzione del disagio giovanile

All’interno dell’Istituto è stata potenziata e resa più agile, rispetto agli anni precedenti, l’attività di prevenzione del disagio giovanile. È operativo un Centro di Informazione e di Consulenza (C.I.C.) il cui referente è la prof.ssa Federica Stoppani e si avvale della consulenza esterna della prof.ssa Olga Tresca (psicoterapeuta) in collaborazione con il Lions Club di Jesolo.

Il servizio ha una copertura giornaliera e coinvolge due docenti dell’Istituto che hanno una formazione specifica, una docente con esperienza di psicoterapia, una docente incaricata di consulenza per disagi e problematiche alimentari.

Il funzionamento dello sportello di consulenza è portato a conoscenza di tutti gli allievi attraverso un apposito comunicato e l’esposizione in tutte le classi degli orari e dei docenti a disposizione.

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Il C.I.C. si pone come attività di particolare rilevanza nell’ambito del P.T.O.F., mettendo in atto iniziative e progetti volti a:

agevolare la comunicazione e la relazione tra adolescenti e tra adolescenti e adulti, in particolare tra adolescenti ed operatori scolastici, considerato il particolare contesto di inserimento;

predisporre in collaborazione con l’ASL locale dei percorsi di educazione all’affettività

contrastare e diminuire elementi di disagio giovanile (scolastico, familiare e personale);

offrire consulenza e supporto in caso di disagi alimentari

indirizzare gli studenti a scelte relative allo “star bene” a scuola e nella società.

Il C.I.C. si evidenzia come un’occasione per offrire ai giovani:

uno spazio di ascolto e consulenza informativa;

uno spazio polifunzionale all’interno della scuola, area animazione e/o momento di progettualità comune;

risorsa di sostegno e supporto.

Centro Sportivo Scolastico

Dall’anno scolastico 2015-2016 si è costituito presso l’Istituto il Centro Sportivo Scolastico che si propone di promuovere le valenze formative dell’educazione Fisica, Motoria e Sportiva. Il C.S.S. opera sulla base di progetti articolati inseriti nella programmazione triennale, su indicazioni che il MIUR comunica alle scuole attraverso circolari applicative.

Il C.S.S. favorisce la costituzione di gruppi/squadra di studenti distinti per interessi o discipline sportive o per fasce d’età, ponendo doverosa attenzione anche ai diversamente abili.

Il C.S.S. si occupa anche di attività educative trasversali di accoglienza ed integrazione tra studenti per contrastare la dispersione scolastica e prevenire forme di dipendenza.

Incaricato del coordinamento e della programmazione del Centro Sportivo è il prof. Paolo Coro’, docente di scienze motorie, che predisporrà un calendario con carattere di continuità,al fine di creare negli studenti un’abitudine allo stile di vita.

Assolvimento dell’obbligo scolastico

L'Istituto assicura secondo la normativa vigente (Legge n. 296 del 27.12. 2007) l’assolvimento dell’obbligo scolastico pari a dieci anni di istruzione obbligatoria.

L’Istituto, inoltre, anche nel rispetto del decreto attuativo del 22 agosto 2007, intende promuovere, attraverso una serie di iniziative e di interventi didattici, il raggiungimento della Qualifica professionale e del Diploma di Stato. Secondo tale decreto, infatti, l’obbligo scolastico è finalizzato “al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una Qualifica professionale”.

L’utilizzo del Registro elettronico e la sorveglianza del coordinatore di classe risultano particolarmente utili nel monitoraggio delle assenze degli allievi e nel confronto e coinvolgimento con le famiglie.

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PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Rapporti con le famiglie

Uno dei punti di forza del piano prevede di intensificare e migliorare i rapporti con le fami-glie degli allievi.

La collaborazione con le famiglie è ritenuta molto importante per la rilevazione di eventuali difficoltà, per la condivisione di strategie d’intervento quanto più possibili efficaci.

I genitori delle classi prime sono invitati nella primissima parte dell’anno scolastico ad un incontro con il dirigente e i docenti del Consiglio di classe. L’incontro intende descrivere le principali attività dell’Istituto, per l’accoglienza e l’inserimento degli allievi, tendendo alla condivisione di alcune proposte formative e di alcune strategie.

L’utilizzo del registro elettronico ha favorito la trasmissione di informazioni di carattere ge-nerale o didattico e ha prodotto un aggiornamento costante verso forme di dispersione o demotivazione. Le famiglie vengono avvertite in tempo reale, mediante sms, di imprepa-razioni, verifiche non positive o assenze già nella stessa mattinata dell’evento. I genitori possono accedere alle circolari che li riguardano, collegandosi al sito dell’Istituto mediante una password dedicata.

Un progetto finanziato dalla comunità europea, prevede una postazione digitale dedicata alle famiglie presso l’ingresso dell’Istituto per agevolare l’accesso a circolari e registro e-lettronico.

I docenti mantengono durante l’anno scolastico il tradizionale incontro settimanale di rice-vimento, arricchito da un pomeriggio a quadrimestre per l’incontro generale con le fami-glie. Rispondono durante le mattinate, in caso di necessità, a contatti telefonici e il coordi-natore di classe avvicina le famiglie sia telefonicamente, sia con avvisi digitali.

La scuola è dotata di un punto di consulenza aperto ad allievi e famiglie per il sostegno ad alcune situazioni di disagio o di difficoltà anche con il supporto di consulenze esterne (consultorio, psicologo e psicoterapeuta)

Per alunni con disabilità o difficoltà specifiche, sono previsti incontri in continuità con i do-centi referenti della scuola media, le famiglie e gli allievi stessi e con gli specialisti incari-cati, per lo scambio di esperienze e di informazioni al fine di agevolare l’ingresso degli studenti nella scuola secondaria superiore, ipotizzando, dopo averlo concordato con le famiglie, l’adozione di misure compensative o dispensative per il procedere del percorso scolastico.

Appare fondamentale anche, la condivisione del valore formativo dell’alternanza scuola-lavoro da parte delle famiglie e l’attenzione ai bisogni degli studenti, le cui motivazioni vengono rispettate e valorizzate.

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Orario Segreteria Didattica (Alunni)

Al fine di consentire un servizio più ordinato e di non arrecare disturbo al personale, si raccomanda di osservare scrupolosamente l’orario di ricevimento, che è il seguente:

LUNEDÍ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00

MARTEDÌ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00

MERCOLEDÌ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00 dalle 15.30 alle 18.00

GIOVEDÌ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00

VENERDÌ dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00

SABATO dalle 08,00 alle 08,30 dalle 10.30 alle 12.00

Rapporti con la Dirigenza

La Presidenza, nella persona del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori, è sempre a disposizione degli studenti per la soluzione, nei limiti del possibile, di eventuali problemi di ordine logistico, organizzativo e didattico e per raccogliere tutti quei suggerimenti atti a migliorare il servizio scolastico e i rapporti tra le diverse componenti dell’Istituto.

Per l’utenza esterna, il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento.

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INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

Il piano di sviluppo dell’Offerta Formativa

I docenti dell’Istituto, dopo un’attenta analisi dell’ambiente socio-culturale in cui operano, hanno individuato i seguenti bisogni degli utenti:

bisogno di disporre di spazi adeguati, di tempi e stimoli atti a favorire la presa di coscienza delle proprie capacità e attitudini;

bisogno di socializzazione intesa come appartenenza ad un gruppo e ad un territorio in cui riconoscersi;

bisogno di cultura adeguata alle esigenze della società moderna e del mondo del lavoro;

bisogno di sviluppo delle proprie capacità motorie.

Finalità e scelte educative dell’Istituto

Il Collegio docenti ha organizzato le proprie azioni formative in percorsi educativo - didattici che consentono agli allievi di:

conseguire una progressiva autonomia nella lettura critica della realtà e nella capacità di operare scelte consapevoli;

rafforzare le attitudini personali e le proprie potenzialità in vista delle scelte future.

Per rispondere in modo adeguato ed equilibrato alla domanda di educazione, formazione e istruzione dell’alunno, il Collegio docenti, determinati i saperi essenziali caratterizzanti i diversi ambiti disciplinari ed indirizzi, ha privilegiato le seguenti scelte educative:

attività di accoglienza e di orientamento (l’Istituto individua in questo aspetto uno dei punti cardine per facilitare l’ingresso e la continuità curricolare degli studenti);

potenziamento del successo scolastico;

prevenzione ed educazione alla salute;

prevenzione ed informazione sugli effetti che provoca l’abuso di sostanze psicotrope;

sviluppo dell’apprendimento attraverso l’utilizzo delle risorse personali e ambientali;

educazione all’ascolto e alla lettura in senso critico;

intervento linguistico di alfabetizzazione italiana e sociale di integrazione per alunni stranieri neoimmigrati;

educazione alla scrittura;

integrazione degli alunni portatori di handicap ed educazione di tutti alla convivenza civile;

approccio a modalità di comunicazione di tipo multimediale avanzate;

educazione alla comunicazione e alla socializzazione mediante attività ricreative e/o di approfondimento culturale.

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I PROGETTI Nel corso del triennio attuativo, l’Istituto, al fine di dare piena attuazione agli obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, applicando il piano di miglioramento derivato dal R.AV. (rapporto di autovalutazione), privilegiando le attività di recupero e miglioramento del profitto, incrementando i rapporti con le realtà produttive del territorio, intensificando la collaborazione con le organizzazioni di categoria e le associazioni professionali, incentivando - anche tramite progetti in rete - interazioni tra scuola, società e imprese intende promuovere e sviluppare i seguenti progetti:

Progetti aa. ss. 2016-2019

attività e progetti per il recupero e il miglioramento del profitto prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di

discriminazione

potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano

PROGETTO ACCOGLIENZA E RIMOTIVAZIONE

Giovanni Miranda

Promuovere negli studenti delle classi prime un atteggiamento più consapevole rispetto allo studio e aiutare l’inserimento degli studenti nell’Istituto

Alunni delle classi 1° dell’Istituto e studenti stranieri di tutte le classi

PROGETTO SPORT-AMBIENTE

Paolo Corò

Promuovere il territorio e l’attività motoria anche all’aperto, favorendo aggregazione e socializzazione

Gli alunni dell’Istituto interessati

PROGETTO BENESSERE

Stoppani Federica

Fornire in modo continuativo agli studenti informazioni ed eventuali consulenze relative a problemi inerenti il disagio giovanile nelle sue molteplici articolazioni

Tutti gli alunni dell’Istituto e le loro famiglie, anche con un percorso a lungo termine

PROGETTO “MODELLO DIDATTICO”

Nicoletta Chiaruzzi

Potenziamento delle metodologie e delle attività di laboratorio. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti. Elaborazione di un modello didattico descrittivo, sempre diverso negli anni nell’intento di valorizzare la manualità, la progettazione, l’autonomia

Classi seconde dell’Istituto

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attività e progetti per l’integrazione e l’inclusione

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni tipo di discriminazione

PROGETTO INTEGRAZIONE

ALUNNI STRANIERI

Giovanni Miranda

Azioni di alfabetizzazione e di perfezionamento dell’italiano come lingua seconda. Favorire la conoscenza di culture diverse dalla nostra e agevolare l’integrazione degli alunni stranieri

Classi prime e seconde

PROGETTO DI VITA: DALL’AULA AL

LABORATORIO e INTEGRAZIONE

SCUOLA-LAVORO

Pasquale Quitadamo

Aumentare progressivamente il numero delle ore di laboratorio di sala o di cucina ricorrendo a una classe parallela per diminuire il carico di lavoro cognitivo in classe, nell’intento di favorire il futuro ingresso nel mondo del lavoro

Alunni con PEI delle classi dell'alberghiero

PROGETTO ACCOGLIENZA

ADULTI

Renato Colla

Offrire agli adulti la possibilità di conseguire un titolo di studio. Costruire percorsi di apprendimento differenziati.

Adulti che vogliono ottenere il diploma

attività e progetti per il potenziamento e la valorizzazione dell’eccellenza

individuazione di percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

attività e progetti per incrementare il rapporto con le realtà produttive

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva aperta al territorio

PROGETTO ALTERNANZA

SCUOLA-LAVORO

Gaetano Frascolla

Sviluppare conoscenze, capacità e comportamenti sia sotto il profilo gestionale del servizio che sotto il profilo organizzativo – manageriale. Potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di laboratorio

Alunni classi 3°,4° e 5° alberghiero, turistico e corso serale

PROGETTO VALORIZZAZIONE DELLE

ECCELLENZE (GARE E COMPETIZIONI)

Gaetano Frascolla

Progettazione, preparazione delle competizioni, simulazione di prove tecniche e svolgimento delle gare.

Alunni classi 3°,4° 5°alberghiero, e corso serale

PROGETTO ALTERNANZA

SCUOLA-LAVORO (STAGE ALL’ESTERO)

Maria Luisa Savi

Potenziare la competenza nell’uso della lingua straniera con particolare attenzione allo sviluppo della micro lingua

Classi terze e quarte dell’Istituto

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PROGETTO CAMBRIDGE Grazia Menegazzo

Certificare il raggiungimento delle competenze nell’area linguistica secondo i criteri di qualità europei

Classi quarte, quinte dell’Istituto

PROGETTO CORSO DI CUCINA PER ADULTI

Vittorio Belardo

Valorizzare la cucina locale, nazionale ed internazionale, fornendo gli strumenti necessari per la realizzazione di piccoli eventi gastronomici.

Utenza esterna

I progetti presentati prevedono azioni di monitoraggio e valutazione e appaiono come strategici e trasversali oltre che qualificanti per settore, sviluppando il rapporto con il territorio e con il mondo professionale di riferimento.

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Unità di Apprendimento (U. d. A. ) Per essere efficace, la valutazione deve misurare non il risultato della memorizzazione o la capacità del ragazzo di applicare una regola, ma la sua competenza nel risolvere un pro-blema più o meno complesso e non noto, in azione.

I vantaggi nel lavorare per competenze sono:

sviluppare il Decision Making (DM) adattivo, ovvero la capacità dello studente di opera-re risolvendo problemi in situazioni complesse e chiede al soggetto di trovare una solu-zione efficace tra diverse possibili;

sviluppare l’agire strategico, e ciò abitua lo studente a fare previsioni, che sono il senso proprio dell’apprendimento, come la ricerca delle neuroscienze cognitive dimostra;

sviluppare riflessività e pensiero critico, poiché la consapevolezza e la quota metaco-gnitiva sono due degli elementi più significativi che il lavoro per competenze consenta di mettere a fuoco.

A fronte di questi vantaggi, il lavorare per competenze chiede all’insegnante di modificare il suo modo di progettare e di valutare.

Uno strumento che aiuta l’insegnante a progettare per competenze è l’Unità di Appren-dimento.

L’ambiente dell’U. d. A.

L’Unità di Apprendimento si caratterizza per questi aspetti, che vanno definiti già nella sua progettazione:

individuazione delle competenze di riferimento e di abilità e conoscenze;

interdisciplinarità, grazie alla collaborazione di più docenti e più discipline;

ruolo attivo degli allievi attraverso le attività laboratoriali e le attività riflessive perché l’allievo viene sollecitato in alcuni momenti a ricostruire le procedure attivate e le cono-scenze acquisite, il cooperative learning;

coinvolgimento dell’allievo rispetto alle competenze da raggiungere;

trasparenza dei criteri di valutazione;

verifica finale tramite prova in situazione o autentica.

L’unità di apprendimento costituisce la struttura di base dell’azione formativa; è un insieme di occasioni di apprendimento che consentono all’allievo di entrare in un rapporto persona-le con il sapere, affrontando compiti che conducono a prodotti di cui egli possa andare or-goglioso e che costituiscono oggetto di una valutazione più autentica.

Prevede sempre compiti reali o simulati e relativi prodotti che gli allievi sono chiamati a re-alizzare ed indica le risorse, capacità, conoscenze, abilità che egli è chiesto di mobilitare per diventare competente.

Lo scopo dell’UdA è quello di sollecitare curiosità, fornire strumenti e stimolare la riflessio-ne. In questo modo, si impara lavorando.

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INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA

Obiettivo prioritario di sviluppo progettuale è incrementare il rapporto con le imprese del settore e gli attori operanti sul territorio in un’ottica regionale, nazionale ed europea. Tramite progetti di rete, vengono incentivate le interazioni fra scuola, società e impresa,intesa anche come spazio formativo,per garantire un apprendimento lungo l’intero corso della vita.

L’Istituto in Rete:”rete di ambito” e “rete di scopo”

In ottemperanza alle nuove prescrizioni derivate dalla legge 107/2015 (art.1 comma 70 ) l’Istituto - con delibera del C.d.I. n.85 del 15.7.2016- ha aderito alla rete di ambito Venezia Orientale “16” con l’ISIS Leonardo Da Vinci di Portogruaro come capofila con l’obiettivo di condividere la realizzazione di iniziative di interesse territoriale. In particolare è possibile trovare soluzioni a questioni di interesse comune per attività di tipo amministrativo e gestionale.

Analoga l’adesione (delibera C.d.I. n.101 del 06.12.2016) alla rete di scopo costituita tra scuole che hanno in comune esigenze specifiche o progetti determinati da medesime priorità e specificatamente l’attività di formazione, la consulenza sulle scelte metodologiche, la co- progettazione e il monitoraggio delle attività;la scuola polo di riferimento è l’ITC L.B.Alberti di San Donà di Piave

L’Istituto “E. Cornaro” ha inoltre aderito alle seguenti reti di scuole:

Rete Nazionale Istituti Alberghieri Re.Na.I.A.

I cambiamenti a livello legislativo intervenuti a modificare il mondo della scuola negli ultimi anni, tanto sul piano organizzativo quanto su quello didattico, hanno imposto la ricerca, per le istituzioni scolastiche, di nuovi strumenti adeguati ad affrontare compiti sempre più complessi. In questo senso, forme preesistenti di collaborazione tra le istituzioni scolastiche stanno via via lasciando il passo a strutture di coordinamento, quali le “reti di scuole”, che consentono di operare con sintonia di finalità, ma anche di obiettivi e di gestione organizzativa. Per questa ragione, l’Associazione Nazionale dei Presidi degli Istituti Alberghieri di Stato (ANPIAS) ha proposto e costituito una rete nazionale tra gli Istituti Professionali di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione e gli Istituti di altro indirizzo con percorsi formativi nel settore alberghiero, cui anche il nostro Istituto ha aderito.

L’area interessata è l’intero territorio nazionale in considerazione delle caratteristiche fondamentali e comuni del turismo e le finalità che riguardano:

il sostegno al processo di decentramento autonomistico per consolidare precedenti esperienze comuni di reti scolastiche territoriali e favorire la creazione di associazioni, reti o consorzi a livello regionale;

l’estensione e la generalizzazione delle sperimentazioni pedagogico -didattiche in atto in relazione al processo di rinnovamento della scuola e al contributo che le istituzioni della rete possono offrire;

il sostegno a servizi diretti a sviluppare ed ampliare attività di orientamento formativo e professionale dei giovani e di educazione continua e ricorrente degli adulti;

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l’attivazione di percorsi comuni di formazione del personale che opera nelle rispettive istituzioni;

azioni di Rete fra scuole e tra scuole e territorio come supporto metodologico alla presentazione di progetti di ricerca, di formazione e di sperimentazione che possano godere di contributi regionali, statali e comunitari;

organizzazione di “scambi temporanei” di docenti;

acquisti comuni di beni e servizi;

istituzione di “laboratori” come sedi deputate alla ricerca didattica, sperimentazione, documentazione, formazione e orientamento degli studenti attraverso la nomina di personale dotato di specifiche esperienze e competenze, degli istituti facenti parte della rete;

cura di rapporti più ampi con le associazioni di categoria degli operatori del settore turistico e alberghiero, con organizzazioni, associazioni ed enti locali, nazionali ed esteri del settore.

A. E. H. T.

La sigla AEHT indica l’associazione Europea delle scuole alberghiere e turistiche, creata in Francia nel 1987, che oggi comprende 440 scuole di 30 paesi ed è in ulteriore crescita in direzione dei paesi dell’Europa dell’Est.

L’associazione ha l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra le scuole alberghiere e turistiche, di migliorare la conoscenza di altri sistemi di formazione, di favorire gli scambi di studenti ed insegnanti, di rinsaldare i rapporti di collaborazione tra scuole ed imprese, di favorire lo sviluppo di progetti nel quadro dei programmi educativi europei quali i progetti SOCRATES e LEONARDO, ed infine di mettere in comune gli strumenti pedagogici, i saperi e il saper fare.

L’attività dell’associazione si è esplicitata nella creazione di un proprio sito Internet (www.AEHT.lu) come mezzo per facilitare la comunicazione tra i suoi membri e per l’organizzazione di manifestazioni specifiche.

Il nostro Istituto ha aderito all’Associazione convinto che la propria attività dì formazione, soprattutto nell’interesse degli studenti, debba avere l’orizzonte il più ampio possibili, rafforzando la valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.

Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto

Il Consorzio è costituito dagli Istituti Professionali Alberghieri del Veneto, aventi corsi e cicli di formazione diretti alla preparazione di figure professionali nel campo del turismo, dell’ospitalità e della ristorazione.

Il Consorzio si propone come compiti istituzionali, in coerenza con i “Piani Triennali dell’offerta formativa” delle singole istituzioni scolastiche che ne fanno parte, l’acquisizione di servizi e beni che facilitino lo svolgimento dei compiti di carattere formativo, l’ampliamento dell’offerta formativa, l’attività di ricerca, progettazione, sperimentazione e assistenza tecnico-didattica diretta alla formazione e allo sviluppo delle nuove professioni.

La presenza nel Consorzio permette all’Istituto, in collegamento con gli altri partners, di vedere valorizzata la propria presenza nella realtà territoriale, di collaborare con i singoli Istituti consorziati, di partecipare alla gestione di iniziative dirette all’ampliamento

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dell’offerta formativa tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali, a favore sia degli alunni degli enti consorziati sia della popolazione giovanile o adulta ed anche in funzione del raccordo con il mondo del lavoro e della partecipazione a programmi nazionali, regionali o comunitari e a percorsi integrati tra diversi sistemi formativi, comprese le Università ed altri Istituti di Ricerca.

Con sette Istituti Alberghieri aderenti al Consorzio e rappresentanti di partners rappresentativi della realtà produttiva del Veneto, è stato istituito il Comitato Tecnico Scientifico con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e di flessibilità.

Centro territoriale per l’integrazione

(capofila: Istituto comprensivo “E. De Amicis” di Eraclea)

La finalità del Centro è quella di sostenere il processo di integrazione scolastica e sociale di tutti gli alunni in situazione di handicap, di qualificare il servizio scolastico, anche mediante l’utilizzo mirato di tecnologie che sviluppano migliori opportunità formative, di favorire lo scambio di strumenti, il confronto e la circolarità delle esperienze più significative che devono rappresentare un patrimonio comune e condivisibile e di stabilire collaborazioni con enti ed organismi operanti nel territorio. L’obiettivo è condividere strategie per la valorizzazione di percorsi formativi individualizzati, la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione.

Orientamento e Territorio

(capofila: Istituto “L. B. Alberti” di S. Donà di Piave)

É un progetto in rete con il distretto di S. Donà di Piave finalizzato ad interventi sull’orientamento scolastico, sulla continuità tra scuole medie inferiori e superiori, sul passaggio tra il sistema della formazione e quello dell’istruzione (e viceversa), sul passaggio tra Istituti diversi (passerelle) a carattere formativo e informativo. L’obiettivo è di predisporre un sistema di orientamento, che possa indirizzare le scelte degli studenti e delle loro famiglie, individuando percorsi per la valorizzazione individualizzata e nel contempo permettere un’azione preventiva al contrasto della dispersione scolastica.

Orientamento in entrata

L’orientamento in entrata prevede incontri formativi con gli alunni e le famiglie delle classi terze delle scuole medie del territorio, per presentare il nostro Istituto non solo nella specificità dei suoi indirizzi, ma soprattutto nelle scelte educative e formative.

Per alunni con disabilità o difficoltà specifiche, sono previsti incontri in continuità con i docenti referenti della scuola media, per lo scambio di esperienze e di informazioni al fine di agevolare l’ingresso degli studenti nel percorso secondario superiore. L’attività di orientamento non esclude tutti coloro i quali sono interessati a rientrare nel sistema formativo per aver abbandonato gli studi o per l’esigenza di una riqualificazione professionale. Per favorire una conoscenza più concreta dei nostri indirizzi, sono previsti ministage presso i laboratori della scuola con la collaborazione di docenti e personale tecnico, che mettono a disposizione la loro professionalità per avvicinare i futuri allievi alle nuove discipline.

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Orientamento in uscita

Per le classi quinte di tutti gli indirizzi sono previsti,in orario curriculare, incontri e seminari su tematiche specifiche degli indirizzi, anche nell’ambito di formazione dell’alternanza scuola-lavoro, per fornire agli studenti in uscita le informazioni sulle opportunità di inserimento lavorativo o il proseguimento degli studi anche con corsi post diploma da svolgere nell’Istituto Tecnico Superiore per il Turismo presso l’Istituto “E. Cornaro” accreditato dalla Regione Veneto con DGR n. 1802 del 13.07.2010, unica esperienza in Veneto per tale settore. Il nostro Istituto collabora con l’Ufficio EURES della Città Metropolitana di Venezia per l’orientamento post-diploma nel mercato del lavoro europeo. Accordo di rete I. D. A.

Nell’anno scolastico 2004/05 l’Istituto ha partecipato alla costituzione della Rete fra Istituti Superiori della allora Provincia di Venezia con lo scopo di gestire corsi di formazione per adulti volti al conseguimento di diplomi di stato o di Qualifica Professionale.

Finalità

Collaborare per innalzare le competenze di base e favorire il conseguimento di un titolo di studio superiore da parte del maggior numero di persone.

Sviluppare strategie comuni per il potenziamento e la diffusione dell’I. D. A.

Avviare momenti comuni di formazione del personale docente e non docente.

Elaborare offerte formative comuni.

Elaborare soluzioni comuni per l’orientamento, l’accoglienza e l’accompagnamento nonché per una modalità comune di riconoscimento delle competenze formali, non formali ed informali e di un’eventuale attribuzione dei crediti formativi.

Sempre nello stesso anno è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra la Rete dei Centri Territoriali Permanenti e la Rete degli Istituti Superiori con corsi serali per adulti nella Provincia di Venezia.

Nel 2015 è stato sottoscritto un nuovo accordo di rete di istruzione degli adulti (art. 5, comma 2 del DPR 263/2012). L’accordo per la connessione del CPIA con le istituzioni scolastiche dove sono incardinati i percorsi di secondo livello, si inserisce nell’ambito dell’applicazione della normativa che ridefinisce l’istruzione degli adulti (IdA) mediante l’organizzazione amministrativa e didattica dei Centri di Istruzione per gli adulti (CPIA) compresi i corsi serali. Detta rete ha funzioni in ordine didattico e certificativo ed opera per favorire la condivisione di risorse professionali e strumentali, per la ricerca di soluzioni organizzative e di programmi nuovi e più efficaci in risposta ai bisogni formativi e culturali della popolazione adulta.

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ORGANIZZAZIONE dell’AMBIENTE di APPRENDIMENTO Piano Nazionale Scuola Digitale Il Piano Nazionale Scuola Digitale è il documento di indirizzo istituito con decreto 851 del 27 ottobre 2015, per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. Il Piano rappresenta un pilastro fondamentale della Buona Scuola (legge 107/2015) che pone al centro l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Il nostro Istituto ha già realizzato una serie di azioni didattiche, organizzative e di miglioramento e intende proseguire in questi atti, investendo in modo puntuale per sostenere il cambiamento e l’innovazione. L’Istituto è dotato di:

Connessione a fibra ottica tra i diversi stabili dell’Istituto

Rete WiFi controllata in tutto l’Istituto

Quattro laboratori informatici

Un laboratorio con 6 postazioni ad esclusivo uso dei docenti

Lavagna multimediale(LIM) in tutte le aule utilizza:

Il registro elettronico per la quotidiana attività didattica permettendo alle famiglie una verifica puntuale delle valutazioni e delle annotazioni per ogni allievo, consentendo prenotazioni on-line dei colloqui settimanali e accesso a tutte le circolari di interesse

ha digitalizzato:

La gestione on-line degli ordini delle derrate alimentari per le esercitazioni pratiche di laboratorio

La gestione dell’attività dell’alternanza scuola-lavoro accedendo a bandi di progetto con Fondi Strutturali Europei, sta provvedendo:

all’espansione di un laboratorio territoriale

al laboratorio mobile informatico – linguistico

alla digitalizzazione della biblioteca

allo sviluppo della segreteria digitale

alla costituzione di una postazione digitale presso la portineria per l’accesso delle famiglie ai materiali informativi e il registro elettronico

A integrazione dell’applicazione del piano è stato nominato un docente di ruolo ”animatore digitale”, che guiderà i processi di attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale nel prossimo triennio.

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Le nostre attrezzature

Per svolgere tutte le attività didattiche e formative previste nel presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, l'Istituto dispone delle seguenti attrezzature:

Laboratori di accoglienza turistica, di sala e vendita e di enogastronomia

Per la formazione professionale degli allievi, l'Istituto è dotato di un laboratorio di ricevimento, tre sale ristoranti, tre bar, tre cucine e un'area per l'attività di pasticceria e gelateria.

Il laboratorio di accoglienza turistica è fornito di tutte le necessarie e moderne attrezzature e tecnologie necessarie a svolgere simulazioni di lavoro, dall'arrivo del cliente, alla tenuta della contabilità durante la sua permanenza, fino alla preparazione del conto. Gran parte dell'attività di questo laboratorio è svolta con l’ausilio di nuove tecnologie, sia a livello strumentale che di software di gestione alberghiera.

Per le lezioni di sala e cucina, i laboratori funzionano come tre ristoranti all'interno dei quali si svolgono quotidianamente simulazioni di servizio, che vedono i ragazzi impegnati nel lavoro di cameriere o cuoco e a turno svolgono la parte di clienti, in modo da poter valutare direttamente la qualità del loro lavoro.

L'Istituto è dotato, in particolare, di tre moderni laboratori di enogastronomia: uno principale provvisto di reparto gard-manager, con adeguata attrezzatura per eseguire le preparazioni di pietanze sottovuoto, abbattitore di temperature e celle di conservazione; gli altri due attrezzati con tutta la tecnologia necessaria per le più svariate tipologie di cottura come: brasiere, forni a microonde, forni trivalenti a vapore, ecc. Il tutto è completato da un laboratorio di pasticceria dotato di tutte le attrezzature classiche più la linea per la gelateria.

Rientrano in un ampio contesto di attività speciali, alcuni banchetti che vedono la partecipazione del personale della scuola, autorità scolastiche e politico-amministrative e talvolta anche gli stessi allievi. Ai banchetti si aggiungono concorsi organizzati dall'Istituto anche a livello internazionale e attività di preparazione per la partecipazione a gare organizzate in altre parti d'Italia, durante le quali i nostri allievi si sono spesso distinti per le loro capacità professionali.

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Laboratori informatici

L’Istituto è dotato di moderni laboratori con attrezzature fra le più evolute che consentono infinite applicazioni nelle varie discipline di studio.

É attrezzato, dal punto di vista informatico, di una grande rete di computer collegati tra loro oltre che a quattro server superveloci per la gestione delle informazioni condivise. Questo consente una notevole agilità d’uso ad allievi ed insegnanti quando sono richiesti spostamenti da un computer all’altro. Ogni alunno e ogni docente della scuola ha una propria password d’accesso per il collegamento ed un’area riservata nei server della scuola, dove conservare e recuperare i propri lavori da qualsiasi punto informatico della scuola.

É dotato di quattro laboratori informatici che contengono più di 150 moderni computer. Tutti sono ovviamente collegati in rete interna d’Istituto e ad internet. Molti con lettori DVD. Tutti con lettori CD-ROM.

I laboratori sono supportati dai più attuali e sempre aggiornati software nel campo delle applicazioni gestionali, della contabilità aziendale e turistica, della videoscrittura e quant’altro serve per tutte le specializzazioni dei vari settori. É possibile collegarsi ad internet per favorire lo studio, le ricerche e lo scambio di informazioni.

Palazzetto dello sport

La struttura, autonoma e collegata all’Istituto da una passerella sopraelevata, è formata da tre ambienti separati: il palazzetto vero e proprio, con circa 1200 posti numerati e due palestre collegate provviste di molteplici attrezzature. La palestra ha in dotazione due spogliatoi. Vi sono anche una sala stampa e un bar.

Biblioteca multimediale

Non solo biblioteca, ma luogo dove si intrecciano le idee e confluiscono le diverse discipline di studio, teoriche e pratiche dell’Istituto. L’ampia sala di formazione ha dismesso i panni della semplice biblioteca, per diventare un laboratorio multimediale con dotazioni di settore, informatizzata e arricchita di testi specifici dedicati alle professioni e ai mestieri connessi al mondo della gastronomia, del turismo e del food and beverage. Accanto alle funzioni tradizionali che incoraggiano lo studio e la lettura, la Biblioteca multimediale dell’Istituto si candida ad essere lo spazio dell’elaborazione delle Unità di apprendimento, il laboratorio in cui studenti e docenti condividono la formazione che dallo studio conduce all’inserimento professionale nel mondo del lavoro.

Laboratorio di scienze

Il laboratorio di scienze è attrezzato in modo tale da permettere di condurre osservazioni ed esperimenti soprattutto in ambito biologico/alimentare. É dotato, infatti, di 10 microscopi

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monoculari con varie possibilità di ingrandimento (fino ad un massimo di 1000x) che permettono la visione di un’ampia gamma di preparati istologici animali e vegetali. E’ inoltre provvisto di strumenti per le analisi dei Principi Nutritivi degli alimenti.

Nel laboratorio è presente una buona collezione di rocce e raccolte di flora e fauna tipiche dell’ambito lagunare e veneto.

Laboratorio linguistico multimediale

Il modernissimo laboratorio informatico- linguistico è dotato di una postazione insegnante e di venti posti allievo. In esso è possibile espletare varie attività quali: ascolto, registrazioni individuali e riascolto con correzione, esercizi di lingua parlata, composizione con relativi esercizi, lettura, traduzione simultanea, esercizi in coppia e/o in gruppo, video satellite in lingua, consultazione internet audio/video.

È in via di definizione un progetto per la realizzazione presso l’istituto di ambienti digitali. Si intende utilizzare per il finanziamento il bando del “Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale”. Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento 2014-2020 obiettivo specifico 10.8 “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” –Azione 10.8.1 interventi strutturali per l’innovazione tecnologica,laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave. Premialità Obiettivi di servizio-Fondo per lo sviluppo e la coesione ex delibera CIPE n.79 del 2012. Il progetto rientra nella sottoazione 10.8.1.A3 “Ambienti multimediali mobili” e nello specifico prevede la realizzazione di un laboratorio linguistico mobile, incentrato sull’idea di rendere l’aula didattica il fulcro della giornata dello studente. All’interno di un’unità di alloggiamento dedicata, saranno forniti un notebook destinato all’insegnante e 26 tablet dedicati agli studenti. Il laboratorio consentirà conversazioni in cuffia tra docente e allievo, valutazioni sul livello di comprensione mediante somministrazione di test strutturati e possibilità di successiva consultazione e revisione da parte dello studente.

La scelta di investire in questo progetto rappresenta anche un’opportunità preziosa per gli allievi diversamente abili che avranno facile fruizione di tecnologie compensative e sostitutive.

Sala conferenze

La sala conferenze, con circa 100 posti a sedere, è dotata di videoproiettore collegato ad un lettore DVD e ad un impianto stereo per la proiezione di film e documentari.

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LIM

Tutte le aule sono dotate di LIM (Lavagna interattiva multimediale), detta anche lavagna elettronica, una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni. La LIM è utile per produrre nelle classe e negli alunni un atteggiamento positivo verso compiti da svolgere; in campo scolastico questo diviene fondamentale ai fini del successo formativo di ogni alunno. Gli alunni infatti possono essere motivati dalle situazioni e dalle attività di apprendimento se esse sono stimolanti e se sanno coinvolgerli personalmente e attivamente nel loro apprendimento e se permettono loro una scelta personale e un controllo in base alle loro capacità e alle richieste del compito. Va comunque tenuto presente che la LIM è uno dei tanti strumenti che il docente e gli alunni hanno a disposizione per la costruzione dell’ambiente di apprendimento: la LIM acquisisce un valore “ridimensionato” rispetto a chi crede che essa possa risolvere tutti i problemi della scuola e della didattica: uno “strumento” che entra nella classe per potenziare alcune attività, per provocare docente e alunni al cambiamento, per favorire alcuni tratti della vita di classe.

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MODALITÁ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Strumenti di Valutazione e Monitoraggio dell’Offerta Formativa

Gli studenti saranno valutati in base a: - prove orali; - prove scritte (strutturate e integrate); - test; - prove pratiche; - project work; - stage formativi.

In generale, le valutazioni tengono conto, oltre che dei risultati conseguiti, anche della partecipazione, frequenza e impegno nonché del raggiungimento degli obiettivi educativi generali. Allo scopo di uniformare, per quanto possibile, i criteri di valutazione, il Collegio docenti ha indicato i seguenti livelli, espressi sia mediante descrittori, sia in decimi, in quindicesimi e in trentesimi, che corrispondono sia ad una valutazione di una prova orale sotto forma di colloquio che di un elaborato scritto.

DESCRITTORI VOTO/10 VOTO/15

conoscenze nulle o gravemente lacunose, espressione scorretta ed impropria, analisi errata.

1 - 3 1 - 5

conoscenze minime, lacunose e parziali: difficoltà di orientamento, espressione scorretta ed impropria, sintesi scorretta.

4 6 - 7

conoscenze limitate e superficiali, competenze applicate in modo approssimativo, espressione imprecisa, situazioni nuove, anche semplici, sono gestite con difficoltà.

5 8 - 9

conoscenze generiche, competenze applicate senza errori sostanziali, espressione semplice, ma corretta, situazioni nuove, purché semplici, sono gestite in modo corretto.

6 10

conoscenze complete. competenze applicate, pur con qualche imprecisione, anche a problemi piú complessi, espressione corretta ed appropriata, situazioni nuove sono gestite in modo accettabile.

7 11 - 12

conoscenze complete, competenze applicate autonomamente anche a problemi complessi, esposizione corretta e appropriata, analisi e rielaborazione completa e corretta.

8 13

conoscenze complete, organiche e con approfondimenti autonomi, competenze applicate anche a problemi complessi, espressione fluida e linguaggio specifico, analisi approfondita, correlazioni precise, conoscenze rielaborate in modo corretto e autonomo.

9 14

conoscenze corrette, approfondite ed ampliate in modo autonomo, anche applicate a problemi complessi, esposizione fluida, lessico ricco ed appropriato, conoscenze e competenze rielaborate in modo approfondito, autonomo e critico.

10 15

Sono attivate modalità per il riconoscimento dei crediti formativi secondo quanto previsto dalla riforma dell’Esame di Stato. Di particolare rilevanza il sistema dei crediti formativi nei corsi serali, la cui attribuzione permette ai corsisti di alleggerire il carico orario o addirittura di sveltire il percorso degli studi.

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Per quanto riguarda il sistema di valutazione interna dell’offerta formativa si definiranno modelli di monitoraggio che prevedano:

modalità attuative dell’attività didattica

aspetti motivazionali

ricaduta in termini di successo scolastico

attività volte a limitare la dispersione.

Per gli studenti che abbiano riportato insufficienze in una o più materie al termine degli scrutini del primo quadrimestre, l’Istituto avvia sportelli e corsi di recupero di durata non superiore a 12 ore con accertamento, mediante prove documentabili, dell’avvenuto recupero.

Scala per la valutazione della condotta

Il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente e viene attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri:

frequenza e puntualità

rispetto del regolamento d’Istituto

partecipazione attiva alle lezioni

collaborazione con insegnanti e compagni

rispetto degli impegni scolastici

impegno alle attività alternanza scuola-lavoro

rispetto delle regole di convivenza civile.

Il voto inferiore a sei decimi è considerato valutazione insufficiente e determina la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Il Collegio dei docenti, in conformità a quanto disposto dal decreto ministeriale n. 5 del 16 gennaio 2009, ha deliberato la seguente scala di attribuzione del voto di condotta:

Voto Motivazione

10

Interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni e alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro

Impegno serio e regolare nello svolgimento delle consegne scolastiche

Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica

Ruolo propositivo e trainante all’interno della classe

Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico

Buona socializzazione

Frequenza assidua

9

Interesse e partecipazione attiva alle lezioni e alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro

Diligente svolgimento delle consegne scolastiche

Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica

Rispetto del regolamento scolastico

Frequenza assidua

8

Partecipazione interessata alle lezioni e alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro

Regolare adempimento dei doveri scolastici

Equilibrio nei rapporti interpersonali

Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto

Ruolo collaborativo nel gruppo classe

Frequenza regolare

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7

Discreta partecipazione alle attività scolastiche e alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro

Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati

Accettabile rispetto delle norme disciplinari dell’Istituto

Ruolo non sempre collaborativo nel gruppo classe

Frequenza accettabile

6

Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche e alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro

Svolgimento saltuario dei compiti assegnati

Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica

Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni

Rapporti problematici nel gruppo classe

Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico segnalati formalmente da annotazioni scritte cui hanno fatto seguito anche provvedimenti di sospensione dalle lezioni

Frequenza discontinua

5

Comportamenti che configurino reati che violano la dignità o il rispetto della persona umana o siano di pericolo per l’incolumità delle persone

Comportamenti inadeguati nello svolgimento delle attività di Alternanza Scuola-Lavoro

Atti ripetuti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità tale da inge-nerare un elevato allarme sociale

Atti che determinano gravi danni al patrimonio scolastico

Frequenza scarsa

Irrogazione di almeno una sanzione disciplinare

Nessun apprezzabile e concreto cambiamento nel comportamento successivamente alla irrogazione delle sanzioni

Criteri ammissione classi prime: Il Consiglio di Istituto ha deliberato i seguenti criteri di ammissione alla classe prima: - territorialità - valutazione del percorso scolastico dell’alunno e valutazione di specifiche motivazioni

all’iscrizione; - presenza in istituto di un fratello/sorella; - iscrizioni arrivate entro la scadenza prestabilita dal Ministero; - in caso di ripetenti, precedenza agli alunni interni non promossi.

Proposte per la formazione delle classi: -distribuzione degli allievi in piccoli gruppi in base alla provenienza -considerazione alle lingue straniere studiate alle scuole medie inferiori -distribuzione in modo eterogeneo rispetto le valutazioni conseguite negli esami di licenza -distribuzione eterogenea di ripetenti (con valutazione dei “desiderata” delle famiglie) -distribuzione equa ed ottimale degli allievi con disabilità per ottimizzare il monte ore degli insegnanti di sostegno Criteri generali per l’assegnazione dei docenti alle classi: Il dirigente a cui spetta l’esclusiva assegnazione dei docenti alle classi, alla luce di valutazioni di vario tipo e analisi sull’organico, sentito il parere del Collegio dei Docenti e applicando criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto si impegna ad assegnare nella composizione dei singoli Consigli di classe, docenti dalla lunga esperienza accanto a docenti più giovani, mantenendo il criterio della verticalità al fine di favorire la continuità didattica.

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Criteri per la valutazione e l’ammissione alla classe successiva

Per l’ammissione alla classe successiva si calcolerà il numero dei debiti e il grado di carenza nelle materie insufficienti: - Per gli alunni delle classi prime e seconde che presentano fino a 4 insufficienze di

cui non più di due gravi (voto inferiore a 5) il giudizio viene sospeso; l’alunno sosterrà l’accertamento relativo ai debiti entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni;

- gli alunni che presentano 3 insufficienze gravi o più di 4 insufficienze, anche se lievi, non sono ammessi alla classe successiva.

- Per gli alunni delle classi terze e quarte che presentano fino a 3 insufficienze di cui

non più di una grave (voto inferiore a 5) il giudizio viene sospeso; l’alunno sosterrà l’accertamento relativo ai debiti entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni;

- gli alunni che presentano 2 insufficienze gravi e una lieve o più di 3 insufficienze, an-

che se lievi, non sono ammessi alla classe successiva.

Gli alunni che ottengono una valutazione in condotta insufficiente non sono am-messi alla classe successiva. Gli alunni che superano il 25% di ore di assenza sul totale delle ore curriculari non sono ammessi alla classe successiva. Vengono considerati motivi dispensativi la malattia con certificato medico o il ricovero e gravi impedimenti di ordine familiare o personale.

Per l’ammissione agli Esami di Stato:

saranno ammessi agli Esami di Stato gli alunni che hanno conseguito una votazio-ne non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina;

gli allievi che presentino lievi carenze potranno essere ugualmente ammessi con giudizio motivato;

gli alunni con una o più insufficienze non saranno ammessi.

gli alunni che ottengono una valutazione in condotta insufficiente non sono ammessi alla classe successiva

gli alunni che superano il 25% di ore di assenza sul totale delle ore curriculari non sono ammessi alla classe successiva. Vengono considerati motivi dispen-sativi la malattia con certificato medico o il ricovero e gravi impedimenti di ordine familiare o personale.

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Per il corso IeFP: per gli allievi dei percorsi IeFP, potrà essere previsto a fine anno solo un giudizio di idoneità o non idoneità, mentre il recupero degli apprendimenti dovrà essere realizzato nel corso dell’a.s. successivo attraverso appositi percorsi personalizzati. Il nostro Istituto attiverà eventuali corsi di recupero da effettuarsi entro novembre dell’a.s. successivo. - gli alunni delle classi prime e seconde IeFP che presentano fino a 3 insufficienze di

cui non più di due gravi (voto inferiore a 5) vengono ammessi alla classe successiva.

- per gli alunni delle classi terze IeFP il giudizio di ammissione agli esami di qualifica valutato in centesimi e determinato dall’integrazione delle valutazioni delle singole di-scipline, seguirà le indicazioni della tabella riassuntiva allegata.

-

LIVELLI DESCRIZIONE PUNTEGGIO IN

CENTESIMI

0 Competenza non raggiunta < 60/100

1 = BASE

Lo studente svolge compiti semplici in situazione note, mostrando di possedere conoscenza ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali

da 60/100 a 75/100

2 = INTERMEDIO

Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazione note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite

da 76/100 a 90/100

3 = AVANZATO

Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazione anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

da 91/100 a 100/100

IL VALORE DI SOGLIA PER L'AMMISSIONE È STABILITO IN 50/100

In tutti i casi: Ciascun Consiglio di Classe delibererà tenendo conto: - del profilo della classe e della storia personale dell’alunno - del livello di partenza e del progresso dell’alunno nel corso dell’anno scolastico, tenuto

conto anche della frequenza e degli esiti dei recuperi e degli interventi di sostegno at-tivati durante l’anno

- della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nel corso dell’anno scolastico successivo

- dell’attitudine dell’alunno ad organizzare lo studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.

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In particolare: - nel primo biennio per gli alunni delle classi prime si cercherà di permettere il più

possibile la frequenza della classe successiva, valutando il raggiungimento degli obiettivi nell’arco dei due anni anche ai fini dell’assolvimento dell’obbligo scolastico

- nella classe quarta si valuterà la possibilità di raggiungere gli obiettivi specifici nel corso dell’ultimo anno.

- in classe quinta, in presenza di eventuali carenze in alcune discipline, si terrà conto soprattutto dell’idoneità dell’alunno ad affrontare l’Esame di Stato.

Modalità di recupero e di verifica dei debiti formativi

Il Ministero della Pubblica Istruzione con il D.M. n. 80 del 3-10-2007 e l’O.M. n. 92 del 5-11-2007 ha stabilito che per gli studenti ai quali nello scrutinio finale è stata attribuita l’insufficienza in una o più materie, che non comporti tuttavia una immediata bocciatura, il Consiglio di classe delibera di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva e ha altresì sancito che il recupero dei debiti formativi debba avvenire inderogabilmente entro il 31 agosto e comunque non oltre l’inizio dell’anno scolastico successivo.

Per gli studenti che abbiano riportato insufficienze in una o più materie al termine degli scrutini finali e per i quali è stato sospeso il giudizio di ammissione alla classe successiva, l’Istituto pianifica le attività di seguito indicate:

Corsi di recupero e sportelli per le classi 1^ e 2^ tra fine giugno e fine luglio, con una eventuale ripresa nell’ultima decade di agosto in vista dell’esame.

Corsi di recupero e sportelli per le classi 3^ e 4^ dalla seconda decade di agosto all’inizio di settembre.

Lo studente è tenuto alla frequenza dei corsi, salvo che la famiglia non ritenga di provvedere autonomamente, nel qual caso deve avvisare la scuola per iscritto.

Sia coloro che frequentano i corsi sia coloro che provvedono autonomamente devono sostenere le prove di verifica dell’avvenuto recupero.

Il calendario degli esami sarà reso noto dalla scuola.

Nello scrutinio che seguirà si terrà conto sia del profitto conseguito durante l’anno scola-stico sia dell’esito delle prove di accertamento relative ai debiti che avevano determinato la sospensione del giudizio nello scrutinio di giugno e dell’impegno e frequenza durante i corsi. L'ammissione alla classe successiva sarà deliberata in presenza di:

o esiti sufficienti nelle materie oggetto di prove di accertamento; o esiti non del tutto sufficienti dovuti a lacune non gravi, che però attestano signi-

ficativi progressi rispetto alla situazione di partenza. In tutti gli altri casi viene deliberata la non ammissione alla classe successiva.

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REGISTRO ELETTRONICO - INSERIMENTO VOTI – ASSENZE – NOTE ON LINE È a regime il registro elettronico che ha di fatto soppiantato il vecchio registro cartaceo. Attraverso la password loro assegnata tutte le famiglie hanno totale accesso ai dati ri-guardanti il proprio figlio, in particolare:

segnalazione in tempo reale delle assenze, entrate posticipate o uscite anticipate ed eventuali note disciplinari, permettendo ai genitori un costante monitoraggio dell'aspetto disciplinare:

inserimento in tempo reale dei voti delle prove scritte ed orali permettendo al geni-tore un costante e tempestivo controllo sull'andamento didattico.

Rimane comunque la possibilità di dialogare direttamente con i vari docenti del Consiglio di Classe sia attraverso il singolo ricevimento settimanale, che prevede la prenotazione on line, sia attraverso il ricevimento collettivo (uno per quadrimestre).

Organo di garanzia (d.p.r. 249/1998 e d.p.r. 235/2007)

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia che ha il compito di valutare l’equità della punizione.

Esso è composto da un docente designato dal Consiglio di istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti, da un rappresentante eletto dai genitori ed è presieduto dal Dirigente scolastico.

Assemblee

Le assemblee d’Istituto e di classe rappresentano un’occasione rilevante di crescita democratica oltre che culturale; pertanto gli allievi sono invitati ad una consapevole, ordinata ed attiva partecipazione. É consentito lo svolgimento di un’assemblea di Istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata, e la seconda, di due ore non frazionabili. Non è consentito lo svolgimento di assemblee di nessun tipo nell’ultimo mese dell’attività didattica

La richiesta, redatta sull’apposito stampato, sottoscritta dai rappresentanti di classe e dai docenti coinvolti (solo per le assemblee di classe) e indicante data di convocazione e ordine del giorno, deve essere presentata in Segreteria con congruo anticipo (almeno 5 giorni prima per le assemblee di Istituto, 3 per quelle di classe).

L’assemblea non può tenersi nelle stesse ore e lo stesso giorno della settimana, né utilizzare di norma ore dello stesso insegnamento durante l’anno scolastico.

Durante lo svolgimento dell’assemblea verrà redatto un verbale (da recapitare in Presidenza) dove saranno riassunte le problematiche trattate e riportate eventuali richieste.

Viaggi di Istruzione

I viaggi d'istruzione sono iniziative finalizzate ad integrare il percorso formativo dell'indirizzo di studio. Pertanto essi vanno proposti dai docenti del Consiglio di classe, discussi ed approvati nella programmazione didattica fatta all'inizio dell'anno scolastico.

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I viaggi di istruzione saranno autorizzati dal Consiglio di classe dopo aver valutato l’andamento didattico e disciplinare degli allievi (comportamento scolastico, assenteismo, ecc.). L’organizzazione dei viaggi deve essere curata direttamente dall’insegnante accompagnatore.

Alle uscite di un giorno è tenuta a partecipare tutta la classe (l'eventuale assenza dovrà essere giustificata direttamente dai genitori o documentata). Per i viaggi di più giorni è richiesta la partecipazione di almeno il 70% degli alunni (i non partecipanti sono tenuti a frequentare le lezioni e potranno essere collocati in altre classi).

La richiesta, redatta su apposito modulo, dovrà essere presentata in segreteria didattica dal docente accompagnatore, entro e non oltre il 31 gennaio.

I viaggi vanno effettuati per tutte le classi nei mesi di marzo e aprile, con esclusione delle giornate programmate nel calendario generale per i consigli di classe.

Al momento dell'adesione al viaggio lo studente dovrà versare un acconto del 20% della quota individuale,sul conto corrente della scuola. Il saldo sarà effettuato almeno 10 giorni prima della partenza. Sarà compito dell’insegnante accompagnatore provvedere alla raccolta delle ricevute di versamento delle quote di partecipazione insieme all’autorizzazione dei genitori. Per quanto riguarda la durata, le visite ed i viaggi d'istruzione sono così disciplinati:

per le classi prime viaggi in Veneto e zone limitrofe della durata di un giorno;

per le seconde viaggi in Italia della durata massima di gg. 3 e 2 pernottamenti;

per le classi terze viaggi in Italia della durata massima di gg. 5 e 4 pernottamenti (partenza il lunedì e rientro il sabato);

per le classi quarte e quinte viaggi in Italia ed all'estero per una durata massima di gg. 5 e 4 pernottamenti (partenza il lunedì e rientro il sabato); relativamente alle classi quinte saranno individuate delle mete particolarmente qualificanti, in quanto fortemente correlate ai programmi di studio,anche in vista dell’esame di stato.

l'autorizzazione dei viaggi d'istruzione in orario scolastico e della durata di un giorno è delegata al dirigente scolastico.

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I FABBISOGNI

Piano per la Formazione dei Docenti (estratto dell’allegato n.3)

La formazione in servizio rappresenta, eticamente oltre che giuridicamente, il presupposto fondamentale per lo sviluppo professionale individuale e della intera comunità docente, oltre che obiettivo prioritario da raggiungere per il 2020 nello spazio europeo dell’istruzione e della formazione, che individua nel corpo docente la risorsa chiave per il miglioramento della qualità dei sistemi educativi in Europa. La formazione personale è un dovere professionale oltre che un diritto contrattuale. Ai sin-goli insegnanti spetta inserire, nel proprio codice di comportamento professionale, la cura della propria formazione come scelta personale prima ancora che come obbligo derivante dallo status di dipendente pubblico. La formazione continua è parte integrante della fun-zione docente (artt. 26 e 29 del CCNL 2006-2009) e la legge 107/2015 (La Buona Scuola) riconosce e dà forza a questo principio. Il Dirigente nella definizione delle linee di indirizzo da proporre al Collegio Docenti per l’elaborazione del Piano di formazione dell’Istituto, ha tenuto conto delle esigenze formati-ve espresse dai docenti e il Piano di formazione dell’istituto è quindi il risultato di tali valu-tazioni, in coerenza con il Piano di Miglioramento e sarà inserito nell’aggiornamento annu-ale del PTOF. Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del POF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia; il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze. L’Istituto “E. Cornaro” nell’ambito della propria mission ha individuato, all’interno delle prio-rità indicate nel Piano Nazionale di Formazione, i seguenti fabbisogni: 1 – per quanto concerne le competenze per una scuola inclusiva

Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

Inclusione e disabilità

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile 2 – per quanto concerne le competenze di sistema

Didattica per competenze e innovazione metodologica 3 – per quanto concerne le competenze per il 21° secolo

Lingue straniere

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

Scuola e lavoro. Il Piano Triennale di istituto contiene le azioni formative da rivolgere, anche in forme differenziate, a: 1. tutti i docenti; 2. consigli di classe, team docenti, personale coinvolto nei processi di inclusione e integrazione; 2. gruppi di miglioramento;

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3. docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzati e innovazione metodologica nel quadro delle azioni definite nel PNSD; 4. docenti neoassunti; 5. insegnanti impegnati in innovazioni curricolari e organizzative, prefigurate dall'istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla L. 107/2015; 6. consigli di classe, team docenti, personale coinvolto a diverso titolo nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro; 7. figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso, ecc, anche per far fronte agli obblighi di formazione cui al D. Lgs 81/2008 e successivi. Tale Piano di Formazione è pensato in Unità Formative facilmente individuabili all’interno della diversificata offerta formativa dell’Istituto, al fine di qualificare e riconoscere l’impegno del docente

UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE SICUREZZA Priorità: Scuola e lavoro Obiettivi: Nell’ambito delle iniziative di formazione, anche per far fronte agli obblighi di cui al D.lgs.81/2008 e successivi, vengono organizzate attività, con continuità nel triennio, rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico ed ausiliario e alle figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso. La formazione, viene organizzata dal Dirigente Scolastico senza oneri per il lavoratore, con tempi e modalità diverse a seconda della tipologia del lavoratore, anche con uno sviluppo pluriennale. UNITÀ FORMATIVA: TECNOLOGIA E DIGITALIZZAZIONE AL SERVIZIO DELLA DIDATTICA INCLUSIVA Priorità: Inclusione e disabilità; Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile; Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento. Strategia: Il progetto “Tecnologia e Digitalizzazione al servizio della Didattica Inclusiva”, nasce in rete tra scuole alberghiere appartenenti al Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto e da una reale necessità, emersa in modo puntuale nei RAV e nei Piani di miglioramento degli istituti della rete, che riguarda, da una parte la necessità di avere ambienti di apprendimento più accessibili e inclusivi nelle scuole professionali e, dall’altra, formare i docenti all’utilizzo delle nuove tecnologie didattiche. Tutto, nell'ottica di superare la discriminante tradizionale alunni con disabilità / alunni senza che, visto il contesto sempre più variegato in cui si va ad agire, non rispecchia a pieno la complessa realtà delle classi degli Istituti in rete. L’evoluzione delle tecnologie e la sensibilizzazione a creare nuovi contesti di apprendimento inclusivi, si collega inevitabilmente con la questione dell’aggiornamento dei docenti.

UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE SULLA DISLESSIA Priorità: Inclusione e disabilità Strategia: Il progetto nazionale “Dislessia Amica”, realizzato dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) con la Fondazione TIM e di intesa con il MIUR, nel corso dell’a.s. 2016/2017, ha come finalità principale l’approfondimento delle conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la Scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Tale Unità Formativa potrà avere un seguito di approfondimenti anche negli anni scolastici successivi.

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UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE SULLA DIDATTICA PER COMPETENZE

Priorità: Didattica per competenze e innovazione metodologica Strategia: L’attività di formazione del personale docente degli Istituti Professionali per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera costituisce una delle azioni conclusive del progetto “Misure di accompagnamento per istituti tecnici e professionali”. Il progetto prevede l’attuazione di iniziative di formazione dei docenti degli istituti tecnici e professionali per il potenziamento delle metodologie didattiche in relazione alla progettazione e valutazione per competenze.L’attività di formazione in oggetto è specifica per alcuni docenti delle discipline di indirizzo del secondo biennio e del quinto anno degli Istituti Professionali per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, per favorire lo sviluppo di un’azione didattica interdisciplinare e dei relativi strumenti in coerenza con i profili in uscita degli studenti. Il progetto è gestito dall’Istituto “E. Cornaro”, in quanto istituto capofila del Consorzio degli istituti Alberghieri del Veneto.Tale Unità potrà avere ulteriori sviluppi didattici formativi anche negli anni scolastici successivi.

UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE PER ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Priorità: Scuola e lavoro, Didattica per competenze e innovazione metodologica Strategia: In rete con il Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto e in qualità di scuola capofila, l’Istituto “E. Cornaro” attiverà il progetto “Azioni formative per un sistema tutoriale 2.0”, che intende concretizzarsi in un percorso formativo congiunto per tutor aziendali e scolastici, nell’ottica della condivisione valoriale e di un metodo di risoluzione dei compiti e delle problematiche collegate all’esperienza ASL, secondo la logica dell’agire competente. ALTRE ATTIVITÀ PREVISTE NEL PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI DELL’ISTITUTO L’Istituto, oltre alle Unità Formative, offre altre opportunità di formazione sia proprie che di altre istituzioni (Miur, USR, Re.Na.I.A., ecc.), quali:

- FORMAZIONE DIGITALE

- FORMAZIONE DOCENTI CERTIFICAZIONE LINGUISTICA - FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI - FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DISCIPLINARE.

La partecipazione da parte dei docenti ad altre attività/interventi che comportano itinerari formativi di notevole consistenza o il maggiore coinvolgimento in progetti di particolare rilevanza e innovazione all’interno della scuola o nelle reti di scuole saranno adeguatamente riconosciute come attività formative. Tra questi percorsi, si considerano, ad esempio: • particolare responsabilità in progetti di formazione • ruoli di tutoraggio per i neoassunti • formazione sul CLIL o sulle lingue straniere • attività di animatori digitali e partecipazione al team dell’innovazione • progettazione o coordinamento in progetti di rete • coordinatori per l’inclusione • ruoli chiave per l’alternanza scuola‐ lavoro. Tali attività arricchiranno quindi il portfolio professionale e potranno essere utilizzati a valere sui riconoscimenti di professionalità previsti dalle norme di legge.

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Per assicurare il normale andamento delle attività scolastiche risulta necessario regolamentare la partecipazione dei docenti in orario di servizio a corsi di formazione, aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolte da Enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Pertanto, al momento, sarà favorita la partecipazione di non più di cinque docenti in servizio per ogni singola iniziativa in orario di servizio, purché coerente con il presente piano di formazione e con le attività individuate nell’ambito dei Dipartimenti. Attualmente i docenti possono usufruire ai sensi del CCNL ancora vigente fino a 5 giorni di permesso per formazione, con l’auspicio che la formazione trovi nel futuro nuovo CCNL maggiore definizione e riconoscimento per i docenti partecipanti.

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FABBISOGNO ORGANICO FUNZIONALE

In questa sezione viene indicato il numero di posti di organico corsi diurni,serali,corsi I.e F.P., proiettato nel triennio di riferimento, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Classe di

concorso/sostegno

a.s.

2016-17

a.s.

2017-18

a.s.

2018-19

Motivazione: indicare il

piano delle classi previste e

le loro caratteristiche

A017 DIURNO 5,39 5,50 4,78 Come da vigente ordinamento didattico

A017 I.D.A. 1,00 1,00 1,00

A019 DIURNO 2,00 1,89 1,89 Decurtato di n.2 h(quota autonomia)

assegnate ad altra disciplina

A019 I.D.A. 0,11 0,11 0,11

A020 0,33 0,50 0,50 Decurtato di n.2 h(quota autonomia)

assegnate ad altra disciplina

A029 4,33 4,33 4,11 Come da vigente ordinamento didattico

A036 DIURNO 0,33 0,33 0,22 Come da vigente ordinamento

didattico(escluso corsi IeFP)

A036 I.D.A. 0,22 0,22 0,22

A038 0,78 0,78 0,78 Come da vigente ordinamento

didattico(escluso IdA e corsi IeFP)

A013 DIURNO 0,89 0,89 0,89 Come da vigente ordinamento

didattico(escluso corsi IeFP)

A013 I.D.A. 0,17 0,17 0,17

A039 0,39 0,33 0,33 Come da vigente ordinamento

didattico(escluso IdA e corsi IeFP)

A246 DIURNO 1,40 1,44 1,44 Come da vigente ordinamento didattico

A246 I.D.A. 0,28 0,28 0,28

A346 DIURNO 6,17 6,17 5,83 Come da vigente ordinamento didattico

A346 I.D.A. 0,56 0,56 0,56

A546 DIURNO 4,44 4,67 4,17 Come da vigente ordinamento didattico

A546 I.D.A. 1,00 1,00 1,00

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Classe di

concorso/sostegno

a.s.

2016-17

a.s.

2017-18

a.s.

2018-19

Motivazione: indicare il

piano delle classi previste e

le loro caratteristiche

A047 DIURNO 7,17 7,11 6,78 Come da vigente ordinamento didattico

A047 I.D.A. 0,83 0,83 0,83

A050 DIURNO 12,67 12,67 12,00 Come da vigente ordinamento didattico

A050 I.D.A. 1,44 1,44 1,44

A057 DIURNO 5,89 5,94 5,39 Decurtato di n.2 h(quota autonomia)

assegnate ad altra disciplina

A057 I.D.A. 1,00 1,00 1,00

A060 DIURNO 2,00 1,89 1,89 Come da vigente ordinamento didattico

A060 I.D.A. 0,17 0,17 0,17

A061 0,28 0,28 0,22 Nuova materia di insegnamento-organico

dell’autonomia

C240 0,17 0,22 0,22 Come da vigente ordinamento didattico

C500 DIURNO 9,06 9,06 8,67 Come da vigente ordinamento didattico

C500 I.D.A. 1,06 1,06 1,06

C510 DIURNO 7,72 7,50 7,11 Come da vigente ordinamento didattico

C510 I.D.A. 1,06 1,06 1,06

C520 DIURNO 2,72 2,56 2,33 Come da vigente ordinamento didattico

C520 I.D.A. 0,78 0,78 0,78

Classe di concorso/

sostegno

a.s.

2016-17

a.s.

2017-18

a.s.

2018-19

Motivazione: indicare il

piano delle classi previste e

le loro caratteristiche

RELIGIONE 2,17 2,17 2,06

SOSTEGNO 22 21 21

2016-17 N. 50 STUDENTI H

2017-18 N. 48 STUDENTI H

2018-19 N. 48 STUDENTI H

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b. Posti per il potenziamento

Tipologia (classe di

concorso scuola

secondaria)

n. docenti

Motivazione

2016/17 2017/18 2018/19

Cl. concorso A017 01 01 01 -interventi didattici integrativi -lotta alla dispersione-

sviluppo cultura economica e auto imprenditorialità-attività

progettuali

Cl. concorso A019 01 01 01

-interventi didattici integrativi -lotta alla dispersione- sviluppo di competenze in materia di cittadinanza attiva nel

rispetto delle differenze e dialogo tra le culture –sviluppo

di comportamenti responsabili

Cl. concorso A047 01 01 01 -interventi didattici integrativi -lotta alla dispersione-

potenziamento matematico/logiche

Cl. concorso A050 01 01 01 -interventi didattici integrativi –implementazione

competenze linguistiche-alfabetizzazione e

perfezionamento dell’italiano- semiesonero vicario

Cl. concorso A057 01 01 01

-interventi didattici integrativi –potenziamento delle attività

laboratoriali –potenziamento competenze scientifiche –

implementazione competenze professionali –sviluppo di comportamenti responsabili nell’ambito della sostenibilità

Cl. concorso A346 01 01 01 -interventi didattici integrativi –valorizzazione e

potenziamento competenze linguistiche -certificazioni

Cl. concorso A546 01 01 01 -interventi didattici integrativi –valorizzazione e

potenziamento competenze linguistiche -certificazioni

Cl. concorso C500 01 01 01 -implementazione competenze professionali- sviluppo

cultura economica e autoimprenditorialità

Cl. concorso C510 01 01 01 -implementazione competenze professionali- sviluppo

cultura economica e autoimprenditorialità

c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di

quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.

Tipologia Numero

D.S.G.A. 01

Assistente amministrativo 09

Collaboratore scolastico 14

Assistente tecnico e relativo profilo 12

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FABBISOGNO ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MATERIALI

Con riferimento a quanto indicato alle sezioni “le attrezzature e infrastrutture materiali” e

“Reti di scuola e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. num. 2805 del 11.12.2015

premettendo che l’Istituto dispone di una struttura recente, moderna e generalmente

adeguata in quanto in grado di sostenere l’offerta della scuola, si ribadisce l’opportunità di

infrastrutture e risorse strumentali anche solo per la salvaguardia, l’adeguamento e la

manutenzione.

Nel corso del triennio è appropriato considerare il bisogno del mantenimento e

aggiornamento dei contenuti tecnologici soprattutto per quanto riguarda il conformarsi e il

potenziamento della rete informatica anche al fine di completare la digitalizzazione delle

azioni di segreteria e monitoraggio specie per i rapporti con le famiglie, l’attività

amministrativa e la gestione dei progetti legati all’alternanza scuola- lavoro.

L’attività coordinata in rete con diverse realtà scolastiche e produttive richiede inoltre di

sviluppare un impianto adatto a teleconferenze o a veloce scambio di informazioni,

permettendo una fruibilità più funzionale e continua della sala conferenze.

Per consentire un arricchimento dell’offerta formativa è stato previsto il potenziamento del

laboratorio multimediale in sostituzione dell’attuale laboratorio linguistico e lo sviluppo

della biblioteca multimediale, luogo di intreccio di diverse discipline di studio teoriche e

pratiche.

Il nuovo indirizzo enogastronomico di prodotti dolciari artigianali e industriali ha previsto un

importante incremento dell’aspetto analitico di gestione di processi produttivi e controlli

chimici che rende opportuno il potenziamento delle dotazioni scientifiche con la necessità

di prevedere impianti per l’analisi a fiamma e una più adeguata presenza di attrezzature.

Per la formazione professionale degli studenti è doverosa la costante manutenzione di

attrezzature e impianti e il loro possibile ammodernamento per rendere gli allievi in grado

di seguire e gestire i cambiamenti e le innovazioni in ambito lavorativo.

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Allegato 1

AL COLLEGIO DEI DOCENTI e p.c. AL CONSIGLIO D’ISTITUTO

AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO

OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSI-ZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1. le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa;

2. il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;

3. il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto; 4. esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità

con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5. una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- PREMESSO CHE il Piano Triennale dell’Offerta Formativa va inteso non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma anche quale programma in se completo e coerente di strutturazione del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono;

- CONSIDERATO CHE il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse

umane di cui dispone l’Istituto, l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo mirato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali

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espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali;

- TENUTO CONTO CHE i suddetti elementi sono pertanto indispensabili

all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente

ATTO D’INDIRIZZO per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione

(RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano.

2) Nel definire le attività per il recupero ed il miglioramento del profitto, si terrà con-

to dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti: recupero dei livelli essenziali delle competenze di base in italiano e matematica, mantenimento dell’ omogeneità quantitativa e qualitativa nelle classi.

3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali,

culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti: incrementare il rapporto con la realtà produttiva in una prospettiva na-zionale ed europea; intensificare la collaborazione con le organizzazioni di categoria e le associazioni professionali; delineare profili professionali in grado di incrociare do-manda e offerta di lavoro.

4) In attesa dell'elaborazione compiuta del piano triennale si riconferma l'impianto

generale, le finalità e gli obiettivi del POF 2014 - 15, che dovranno costituire la base del nuovo Piano Triennale, privilegiando i seguenti aspetti:

- incrementare il rapporto con le imprese del settore e gli attori operanti sul territorio in un’ottica regionale, nazionale ed europea;

- incentivare, anche tramite progetti in rete, le interazioni fra scuola, società e impresa, intesa anche come spazio formativo, per garantire un apprendimento lungo l'intero cor-so della vita;

- intensificare i rapporti con l’I.T.S. Turismo, di cui l’Istituto è socio fondatore e scuola di riferimento.

Saranno obiettivi precipui: - promuovere spirito di iniziativa e imprenditorialità, Progetti in rete, Scambi culturali e

linguistici, partecipazione a stage e Percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, Progetto E-rasmus Plus;

- migliorare l'azione amministrativa e didattica nell'ottica dello sviluppo delle nuove tec-nologie e della dematerializzazione;

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- migliorare la comunicazione fra tutti gli attori; - procedere alle azioni di dematerializzazione attraverso interventi sull’attività della

Segreteria,sul sito e con il registro elettronico; - intensificare e migliorare i rapporti scuola famiglia; - agevolare l’accesso da parte degli studenti alle attività extracurriculari; - stabilire criteri di accesso alle iniziative sempre più trasparenti e oggettivi, monitorando

ed analizzando i dati relativi ad ogni iniziativa; - assumere iniziative volte al pieno successo scolastico agendo contro la dispersione

scolastica attivando azioni efficaci di accoglienza e rimotivazione degli alunni. Tali iniziative dovranno prefiggersi di:

- intensificare il rapporto con le famiglie; - prevedere attività relative all’Educazione alla salute ed Educazione all'ambiente;

- attuare interventi di recupero e corsi di recupero o sportelli pomeridiani; - intervenire in modo sistematico per prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico

e le difficoltà di apprendimento; - offrire la pratica di attività sportive tramite il gruppo sportivo scolastico; - realizzazione di specifici interventi per gli allievi diversamente abili; - realizzazione di specifici interventi per alunni con Bisogni educativi Speciali; - realizzare interventi volti all’educazione alle pari opportunità, alla prevenzione della

violenza di genere e del bullismo. 5) Per migliorare il lavoro sull'orientamento in ingresso e in uscita e la qualità

dell’istruzione e formazione professionale le attività inerenti saranno volte: - al sostegno delle possibilità di sviluppo personale e professionale; - alla valorizzazione della dimensione orientativa delle discipline; - alla compenetrazione fra la scuola e il territorio con le realtà produttive; - alla proposizione di attività motivanti che implichino l’assunzione di ruoli attivi in

situazione applicative (manifestazioni, eventi, competizioni, ecc.). Saranno altresì attivati percorsi di sostegno e accompagnamento al lavoro per gli allievi che decidono di non proseguire gli studi. Si realizzerà: orientamento professionale, orientamento universitario, attività formative integrative e complementari, uscite didattiche, gemellaggi e scambi culturali, stage in Italia e all'estero, alternanza scuola lavoro.

6) Ai fini dell’elaborazione del documento si seguano le presenti indicazioni.

• L’elaborazione del Piano deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.

• L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a una missione condivisa e dichiarata nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine dell’Istituto come scuola d’eccellenza.

É necessario allora: • rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante

l’identità dell’istituto; • strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano

esattamente alle linee guida ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione.

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Da ciò deriva la necessita di: - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per specializzazioni, curricolo d’istituto); - superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificar l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica strutturata e laboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); - operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); - abbassare significativamente le percentuali di dispersione e di abbandono; - implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; - migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti. Ancora, sarà necessario: - integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; - potenziare ed integrare il ruolo dello staff del Dirigente, dei Dipartimenti e delle Funzioni Strumentali; - generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; - migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica; - implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti.

7) Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare: - gli indirizzi del DS e le priorità del RAV; - il fabbisogno per il triennio, per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno. Il fabbisogno per l’anno in corso è così definito : Posti Comuni A017= 5 cattedre + 8 ore A019= 1 cattedre + 10 ore + 14 ore A020= 2 ore A029= 4 cattedre + 4 ore

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A036= 4 ore diurno + 4 ore serale A038= 16 ore A012= 16 ore + 3 ore serale A039= 8 ore A246= 1 cattedre + 8 ore diurno + 5 ore serale A346= 5 cattedre + 12 ore diurno + 6 ore diurno + 10 ore serale A546= 6 cattedre A047= 7 cattedre + 15 ore A050= 12 cattedre + 9 ore semiesonero + 9 ore + 6 ore + 8 ore serale A057= 6 cattedre + 11 ore A060= 2 cattedre + 6 ore A061= 6 ore 24/C= 1ora 50/C= 9 cattedre + 8 ore 51/C= 7 cattedre + 12 ore + 6 ore + 14 ore 52/C= 3 cattedre + 14 ore serale Religione= 2 cattedre Sostegno AD01 – Scientifica= 6 cattedre AD02 – Umanistica= 9 cattedre AD03 – Tecnica = 6 cattedre + n.9 ore in deroga - il fabbisogno per il potenziamento dell'offerta formativa, in riferimento alle linee di intervento per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa. Il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 10 unità; - nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente della classe di concorso A050 per il semiesonero del primo collaboratore del dirigente; - il fabbisogno di personale ATA, per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno per l’anno in corso è così definito: D.S.G.A. n. 1 Assistenti Amministrativi n. 8 Collaboratori Scolastici n. 14 + 12 ore Assistenti Tecnici n.11 - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali (che eccedano i modesti rinnovi ed integrazioni del patrimonio esistente); - il piano di miglioramento (riferito al RAV); - la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. 8) Nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste: - la figura del coordinatore dei corsi per gli adulti e quella del coordinatore di classe; - il mantenimento dei dipartimenti per aree disciplinari e della figura di coordinatore di dipartimento;

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- per il Comitato Tecnico-Scientifico di cui ai DPR 87-88/10 dovrà essere previsto un esplicito rimando a quello istituito in seno al Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto, di cui l’Istituto fa parte. 9) Nell’ambito delle iniziative di formazione in servizio rivolte al personale dell’Istituto: programmare delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definire le risorse occorrenti, a partire dall’obbligo di formazione in materia di sicurezza sul lavoro. 10) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. 11) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza /assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. 12) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata dalla Commissione a suo tempo nominata dal Collegio Docenti, entro il 27 ottobre prossimo, per essere successivamente portato all’esame del collegio stesso nella seduta che verrà fissata a tal fine.

Il Dirigente Scolastico Prof. Ilario Ierace

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Allegato 2

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Questo Piano di Miglioramento (da ora PdM) è una diretta conseguenza del Rapporto di

Autovalutazione (da ora RAV) terminato alla fine di luglio 2015. In quel documento veniva

segnalata, quale priorità, la necessità di ridurre al minimo l’abbandono e la dispersione scolastica.

Da indagini fatte in varie parti del Paese emerge una notevole correlazione tra abbandono

scolastico e comportamenti devianti (una percentuale che si aggira intorno al 70% dei giovani che

hanno abbandonato la scuola ha una scarsa autostima e comportamenti a rischio): questo, associato

al fatto che spesso gli Istituti Professionali sono considerati dalle famiglie l’ultima frontiera prima

del definitivo abbandono, è il motivo principale che ci ha indotto ad operare in tale direzione.

Oltre ai tradizionali portatori di interesse quali studenti, genitori e personale della scuola,

l’Istituto ha formalizzato o intende formalizzare accordi con altri stakeholders: scuole medie di I e

II grado, Università, Comuni, enti pubblici e privati, associazioni varie. Tutto ciò per rendere

sempre più efficace l’interconnessione con il tessuto sociale in cui è inserita la nostra scuola. Anche

l’attività di stage, creando una intensa sinergia con il territorio, si inserisce in queste finalità.

L’Istituto persegue i suoi compiti concentrando l’impegno di ricerca – azione sulla didattica,

nella convinzione che in essa si concretizzi la centralità e la qualità del servizio scolastico. Una

didattica aggiornata e flessibile, fondata sulla professionalità e sulla collegialità degli operatori,

volta all’orientamento, rappresenta lo strumento più efficace per combattere il fenomeno della

dispersione scolastica, per garantire ad ogni allievo il proprio successo formativo, per dare risposta

ai bisogni, ma anche per valorizzare i meriti e le eccellenze.

Il presente PdM è finalizzato a garantire l’erogazione di servizi e l’attuazione di politiche di

qualità, diffondendo la cultura del miglioramento continuo delle prestazioni. Dal RAV sono emerse

diverse aree che necessitano di azioni di intervento. Poiché l’organizzazione non può

realisticamente intervenire su tutte, ma deve concentrarsi su quelle più rilevanti, si cercherà di

effettuare varie azioni di razionalizzazione di tali aree, al fine di individuare quelle più significative

su cui intervenire.

Il lavoro di individuazione ha portato il Nucleo Interno di Valutazione (NIV) a stilare il

seguente elenco di priorità sulle quali l’Istituto intende intervenire:

o Risultati scolastici: incrementare le attività di potenziamento e riorientamento nel primo

biennio

o Risultati nelle prove standardizzate: mantenere lo standard elevato e intervenire sulla va-

rianza all’interno delle classi

o Competenze chiave e di cittadinanza: intensificare l’azione educativa

o Risultati a distanza: monitorare i post-diploma.

Tabella 1 - La composizione del Nucleo Interno di Valutazione (NIV)

Riportiamo la composizione del nucleo che si è occupato della predisposizione del Rapporto, in

quanto riteniamo sia quello maggiormente in grado di seguire la progettazione, l'attuazione e il

monitoraggio del PdM.

Nome Ruolo

IERACE ILARIO DIRIGENTE SCOLASTICO

MARTIN EMILIO DOCENTE REFERENTE

GOFFO MARTA DOCENTE

RESTAINO ROBERTA DOCENTE

MENEGAZZO GRAZIA DOCENTE

NISTICÓ GIOVANNI DOCENTE

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95

Tabella 2 - Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo e monitoraggio dei risultati.

In questa tabella vengono riportate le priorità per il miglioramento individuate dalla scuola nella

sezione 5 del RAV e i relativi traguardi (v. tabella Priorità e Traguardi pag. 37). La tabella va

completata registrando al termine di ciascun anno scolastico, il risultato effettivamente raggiunto a

quel momento, misurato con gli specifici strumenti che la scuola ha utilizzato per il monitoraggio

interno, in modo da controllare se e in quale misura si sta progredendo in direzione dei traguardi

preventivati.

Esiti degli

studenti Priorità n. 1 Traguardi

Risultati

Primo anno

Risultati

Secondo anno

Risultati Terzo

anno

Risultati

scolastici

Intensificare l'attività

di potenziamento e

riorientamento nel

primo biennio per

contrastare

l'abbandono

scolastico.

Ridurre la percentuale

di abbandoni di almeno

il 20% nel triennio.

Risultati nelle

prove

standardizzate

Mantenere lo

standard elevato e

intervenire sulla

varianza elevata che

intercorre tra gli

allievi della stessa

classe e di classi

parallele.

Mantenere omogeneità

quantitativa e

qualitativa nelle classi,

in modo da ridurre la

varianza da oltre il

90% fino al 70%.

Competenze

chiave e di

cittadinanza

Intensificare l'azione

educativa fine di

elevare il livello delle

competenze chiave di

cittadinanza

coinvolgendo di più

famiglie e istituzioni.

Mettere in atto strategie

virtuose al fine di

ridurre di almeno il

20% le sanzioni

disciplinari nel

triennio.

Risultati a

distanza

Monitorare più da

vicino gli inserimenti

nel mondo del lavoro.

Mantenere l'elevato

livello occupazionale

dei nostri diplomati

favorendo l'incrocio

domanda/offerta di

lavoro.

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96

Tabella 3 - Relazione tra obiettivi di processo, aree di processo e priorità di miglioramento.

La tabella del RAV relativa agli obiettivi di processo contiene la descrizione di quest'ultimi (qui

integralmente riportata) e indica le connessioni con le rispettive aree di processo. La presente

tabella richiede di esplicitare, apponendo una "X" nelle apposite colonne, anche le connessioni con

le priorità individuate, in modo da evidenziare le relazioni tra gli obiettivi di processo, le aree

coinvolte e le direzioni strategiche di miglioramento scelte.

Area di processo Obiettivi di processo Priorità 1 Priorità 2

Curricolo,

progettazione e

valutazione

1 Curvare il curricolo verso

obiettivi alla portata anche degli

alunni più svantaggiati.

2 Incentivare ulteriormente la

didattica laboratoriale, intesa

come fattore strategico per il

successo formativo.

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

3 Privilegiare la valenza

formativa della valutazione

Intensificare l'azione educativa al

fine di elevare il livello delle

competenze chiave di cittadinanza

coinvolgendo di più famiglie e

istituzioni.

4 Uniformare i livelli di

preparazione degli alunni delle

classi seconde in vista

dell’inserimento nel secondo

biennio.

Mantenere l'elevato livello

occupazionale dei nostri diplomati

favorendo l'incrocio

domanda/offerta di lavoro.

Ambiente di

apprendimento

1Migliorare il clima di classe

scoraggiando

atteggiamenti opportunistici o atti

di

bullismo

Intensificare l'azione educativa al

fine di elevare il livello delle

competenze chiavi di cittadinanza

coinvolgendo di più famiglie e

istituzioni.

2Intensificare l'utilizzo delle

nuove

tecnologie da parte dei docenti,

anche

quelli più restii.

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

3

4

Inclusione e

differenziazione

1Favorire l'inclusione anche

mediante la

circolarità e la tempestività

dell'informazione

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

2Fare in modo che le differenze

vengano

intese non solo come problema

ma anche

come opportunità.

Intensificare l'azione educativa al

fine di elevare il livello delle

competenze chiave di cittadinanza

coinvolgendo di più famiglie e

istituzioni.

3Stimolare la partecipazione agli

interventi di potenziamento e

recupero.

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

4

Continuità e

orientamento

1Realizzare occasioni di incontro

e di reciproca conoscenza tra

referenti di

orientamento dell'istituto e delle

scuole medie del territorio.

Monitorare più da vicino gli

inserimenti nel mondo del lavoro.

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2 Realizzare occasioni di

incontro e di reciproca

conoscenza tra referenti di

Orientamento in uscita

dell'istituto e Enti preposti

(associazioni di categoria,

università, etc.)

Monitorare più da vicino gli

inserimenti nel mondo del lavoro.

3

Orientamento

strategico e

organizzazione della

scuola

1Preservare gli attuali livelli di

eccellenza

raggiunti dall'istituto.

Mantenere lo standard elevato e

intervenire sulla varianza elevata

che intercorre tra gli allievi della

stessa classe e di classi parallele.

2Cogliere tutte le opportunità

derivanti dalla legge di riforma

"la buona scuola".

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

3Elevare ulteriormente il livello

di efficacia ed efficienza mediante

azioni codificate.

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

4

Sviluppo e

valorizzazione delle

risorse umane

1Recuperare l'importanza della

formazione in servizio da

intendersi come valore

strategico e non come mera

incombenza.

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

2Favorire l'accoglienza e

l'inserimento degli insegnanti di

nuova nomina.

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

3

Integrazione con il

territorio e rapporti

con le famiglie

1Valorizzare al massimo l'attività

in rete e tutte le partnership in

atto.

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

2Cercare di coinvolgere

ulteriormente i genitori nelle

scelte progettuali e nella

realizzazione delle attività.

Intensificare l'attività di

potenziamento e

riorientamento nel primo biennio

per contrastare l'abbandono

scolastico.

3

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Tabella 4 - Pianificazione operativa e monitoraggio dei processi

Il raggiungimento di ciascun obiettivo di processo richiede la previsione e la realizzazione di una serie di azioni tra loro connesse e interrelate, oltre

all'individuazione dei soggetti responsabili dell'attuazione e delle scadenze. La tabella, replicata per ciascun obiettivo di processo, riassume in modo sintetico

“chi dovrebbe fare; che cosa; entro quando”, in base alla pianificazione stabilita nel PdM. Le azioni vanno indicate a un livello di dettaglio tale da esplicitare

i compiti assegnati a ciascun soggetto coinvolto. Per la definizione delle azioni attribuite alla specifica responsabilità operativa del dirigente scolastico ci si

potrà avvalere del Repertorio DS/RAV predisposto da un apposito gruppo di lavoro dell'INVALSI. I dati da riportare nella quarta, quinta e sesta colonna

sono funzionali al monitoraggio e alla regolazione in itinere dei processi, mediante il confronto tra i valori di risultato attesi e quelli effettivamente rilevati.

Priorità: Intensificare l'azione educativa al fine di elevare il livello delle competenze chiave di cittadinanza coinvolgendo di più famiglie e istituzioni.

Area di processo: Inclusione e differenziazione

Obiettivo di processo: Fare in modo che le differenze vengano intese non solo come problema ma anche come opportunità.

Azioni previste Soggetto

responsabile

dell'attuazione

Termine previsto di

conclusione

Risultati attesi per ciascuna

azione

Adeguamen

ti effettuati

in itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivament

e

raggiunti per

ciascuna

azione

Dall’aula al laboratorio:

Inserimento di alunni con disabilità

in classi prime e seconde diverse

dalla classe di appartenenza per

attività di laboratorio.

Presentazione del Progetto nel

Consiglio di Classe di fine a.s. in cui

sarà inserito l’alunno destinatario

del progetto stesso nel successivo a.s.

Prof. Quitadamo Ultimo CdC a. s.

2015-16

Il CdC discute ed approva il

progetto.

Colloquio con l’équipe sociosanitaria

che segue l’alunno/a destinatario/a

del progetto

Prof. Quitadamo Fine novembre 2016

Integrazioni e modifiche del

progetto.

Presentazione del progetto ai docenti

delle discipline dei laboratori dei

settori Cucina/sala delle classi 1e –

2e che accolgono gli alunni

destinatari del progetto stesso.

Prof. Quitadamo Novembre 2016

Gli insegnanti aderiscono al

progetto e si organizzano di

conseguenza.

Inserimento dell’alunno ed avvio Prof. Quitadamo Novembre 2016 Gli alunni accettano ed aiutano il

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99

dell’attività pratica

compagno nell’inserimento.

Monitoraggio dell’alunno ed anche

della classe accogliente

Prof. Quitadamo Febbraio 2017 Conferme o smentite della qualità

del lavoro svolto.

Monitoraggio dell’alunno ed anche

della classe accogliente

Prof. Quitadamo Giugno 2017 Conferme o smentite della qualità

del lavoro svolto.

Integrazione scuola-lavoro:

inserimento di alunni con disabilità in

aziende esterne per attività di stage.

Coinvolge più alunni

con disabilità delle

classi terze, quarte e

quinte.

Presentazione del Progetto nel

Consiglio di Classe.

Prof. Quitadamo CdC novembre 2016 Analisi, discussione e

approvazione del progetto in C.d.C.

Contatti con le aziende private per lo

stage esterno e inserimento

dell’alunno.

Prof. Quitadamo Fine novembre 2016 Accettazione del progetto ed

inserimento dell’alunno.

Monitoraggio e verifica: relazione

tutor - questionari alunni/genitori

(fine a.s.).

Prof. Quitadamo Fine maggio 2017

Conferme o smentite della qualità

del lavoro svolto.

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100

Priorità: Mantenere lo standard elevato e intervenire sulla varianza elevata che intercorre tra gli allievi della stessa classe e di classi parallele.

Area di processo: Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Obiettivo di processo: Elevare ulteriormente il livello di efficacia ed efficienza mediante azioni codificate.

Azioni previste Soggetti responsabili dell'attuazione Termine

previsto di

conclusione

Risultati attesi per

ciascuna azione

Adeguamen

ti effettuati

in itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivament

e

raggiunti per

ciascuna

azione

Elaborazione di una progettazione comune

per materie all’interno dei dipartimenti.

Prof. Trotta 30 novembre

Pubblicazione della

programmazione

comune nel registro

elettronico.

Preparazione di una verifica comune per

classi parallele (seconde) per le seguenti

materie: inglese, tedesco, francese,

matematica, scienza degli alimenti,

italiano.

Prof. Trotta Fine marzo

Tutti i docenti

interessati sono in

possesso delle

verifiche.

Somministrazione delle prove Prof.ssa Rossini - Prof.ssa Menegazzo 9 maggio

2017

Il 70% delle prove

con esito positivo.

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101

PARTE A: Eventi e manifestazioni

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono scolastico.

Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione

Obiettivo di processo: Incentivare ulteriormente la didattica laboratoriale, intesa come fattore strategico per il successo formativo.

Azioni previste Soggetti

responsabili

dell'attuazione

Termine previsto di

conclusione

Risultati attesi

per ciascuna

azione

Adeguamenti

effettuati in

itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivamente

raggiunti per

ciascuna azione

Pranzo di Natale Prof. Frascolla 20 dicembre 2016 si

Giornata multietnica Prof. Frascolla 20 marzo 2017

PARTE A: Gare e concorsi

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono scolastico.

Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione

Obiettivo di processo: Incentivare ulteriormente la didattica laboratoriale, intesa come fattore strategico per il successo formativo.

Azioni previste Soggetti responsabili

dell'attuazione

Termine previsto di

conclusione

Risultati attesi

per ciascuna

azione

Adeguamenti

effettuati in

itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivamente

raggiunti per

ciascuna azione

Progetto “Modello didattico”: elaborazione Prof.ssa Chiaruzzi 28 novembre 2016 Gli alunni

consegnano i

propri elaborati,

che vengono

esposti al

pubblico.

si

Progetto “Modello didattico”: valutazione e

premiazione

Prof.ssa Chiaruzzi 20 gennaio 2017 L’equipe di

docenti esamina

gli elaborati,

stabilisce una

graduatoria ed

assegna i premi.

si

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102

Priorità: Intensificare l'azione educativa al fine di elevare il livello delle competenze chiave di cittadinanza coinvolgendo di più famiglie e istituzioni.

Area di processo:Ambiente di apprendimento.

Obiettivo di processo:Migliorare il clima di classe scoraggiando atteggiamenti opportunistici o atti di bullismo.

Azioni previste Soggetti

responsabili

dell'attuazione

Termine previsto

di conclusione

Risultati attesi per ciascuna

azione

Adeguamenti

effettuati in

itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivamente

raggiunti per

ciascuna azione

Attivazione CIC

Prof.ssa Stoppani. 15 novembre 2016 I ragazzi usufruiscono del servizio.

Miglioramento clima classe.

Maggiore consapevolezza di sé.

si

Progetto “Educazione

all’affettività”: Classi prime.

Prof.ssa Stoppani. Fine gennaio 2017 Aumento del rispetto reciproco.

Maggiore consapevolezza di sé.

Monitoraggio progetto

“Educazione all’affettività”

Prof.ssa Stoppani 15 febbraio 2017 Compilazione di un questionario da

parte degli alunni ed analisi dei

risultati.

Monitoraggio CIC Prof.ssa Stoppani 15 maggio 2017 Compilazione di un questionario da

parte degli alunni ed analisi dei

risultati.

Progetto “Libri in

comodato”

Sig.ra Uliana Roberta 30 novembre 2016 Famiglie ed alunni

Miranda?

Callino? Punizioni ed attività sociali.

Colla?

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Priorità: Intensificare l'azione educativa al fine di elevare il livello delle competenze chiave di cittadinanza coinvolgendo di più famiglie e istituzioni.

Area di processo:Ambiente di apprendimento.

Obiettivo di processo:Migliorare il clima di classe scoraggiando atteggiamenti opportunistici o atti di bullismo.

Azioni previste Soggetti

responsabili

dell'attuazione

Termine

previsto di

conclusione

Risultati attesi per ciascuna

azione

Adeguamenti

effettuati in itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivamente

raggiunti per

ciascuna azione

Calcio a 5 (10 lezioni) Prof. Corò 15maggio 2017

Miglioramento del clima

classe e dei rapporti

interpersonali.

Bici-ambiente (5 -10 lezioni) Prof. Corò 30 maggio 2017

Miglioramento del clima

classe e dei rapporti

interpersonali.

Sospesa per basso

numero di iscritti.

Nordic-walking (10 lezioni) Prof. Corò 30 aprile 2017

Miglioramento del clima

classe e dei rapporti

interpersonali.

Partecipazione al torneo di basket

“Reyerschool Cup 2017” Prof. Corò 15 aprile 2017

Miglioramento del clima

classe e dei rapporti

interpersonali.

Partecipazione campionati

studenteschi di calcio a 5 e beach

volley

Prof. Corò 30 aprile 2017

Miglioramento del clima

classe e dei rapporti

interpersonali.

Monitoraggio dei risultati attraverso

un questionario Prof. Corò 15 maggio 2017

Tutti gli alunni coinvolti nelle

attività compilano i

questionari, che vengono

analizzati.

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PARTE A: Accoglienza

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono scolastico.

Area di processo: Inclusione e differenziazione.

Obiettivo di processo: Favorire l'inclusione anche mediante la circolarità e la tempestività dell'informazione.

Azioni previste Soggetti

responsabili

dell'attuazione

Termine previsto

di conclusione

Risultati attesi per ciascuna

azione

Adeguamenti

effettuati in

itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivamente

raggiunti per

ciascuna azione

Giornata d’ingresso: accoglienza

del Dirigente

Prof. Miranda Settembre 2016

(primo giorno di

scuola)

Gli alunni conoscono le persone

di riferimento della propria classe.

si Raggiunto il

risultato atteso

Lettura del Regolamento scolastico

e del “Patto educativo di

corresponsabilità”

Prof. Miranda Settembre 2016

(primo giorno di

scuola)

Gli alunni conoscono le regole di

funzionamento dell’Istituto.

si Raggiunto il

risultato atteso

Visita della scuola

Prof. Miranda Fine settembre

2016

Gli alunni conoscono i principali

settori della scuola.

si Raggiunto il

risultato atteso

Test d’ingresso: Metodo e abitudini

di studio

Prof. Miranda Fine settembre

2016

Insegnanti di italiano e

Coordinatori preparano una

tabella descrittiva degli alunni per

il primo CdC.

si Raggiunto il

risultato atteso

Test d’ingresso: le competenze

digitali

Prof. Miranda Fine settembre

2016

Insegnanti di matematica e

Coordinatori preparano una

tabella delle competenze digitali

degli alunni per il primo CdC.

si Raggiunto il

risultato atteso

Racconto di sé. Prof. Miranda Fine settembre

2016

Insegnanti di italiano e

Coordinatori preparano una

tabella descrittiva degli alunni per

il primo CdC.

si Raggiunto il

risultato atteso

Incontro studenti/genitori con il

Dirigente e il gruppo insegnanti

Prof. Miranda Prima settimana di

ottobre 2016

I genitori vengono informati sulle

principali problematiche

dell’Istituto.

si Raggiunto il

risultato atteso

Incontro al Centro giovani/BYC Prof. Miranda Prima/seconda

settimana di ottobre

2016

Gli alunni conoscono meglio i

propri compagni e imparano a

“fare gruppo”.

Non realizzato

per

indisponibilità

dell’area.

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Questionario sull’incontro BYC Prof. Miranda Fine ottobre 2016 Tutti gli alunni coinvolti

compilano il questionario.

No (vedi sopra).

PARTE B: Rimotivazione e riorientamento

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono scolastico.

Area di processo: Inclusione e differenziazione.

Obiettivo di processo: Favorire l'inclusione anche mediante la circolarità e la tempestività dell'informazione.

Azioni previste Soggetti responsabili

dell'attuazione

Termine

previsto di

conclusione

Risultati attesi per ciascuna

azione

Adeguamen

ti effettuati

in itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivamente

raggiunti per

ciascuna azione

Colloqui con gli studenti che

ripetono la classe prima

Prof. Miranda 30 settembre

2016

Gli alunni affrontano con più

fiducia il nuovo anno o

cambiano percorso scolastico.

si

Primo colloquio individuale:

riorientamento e rimotivazione e

designazione di un tutor

Prof. Miranda Prima

settimana di

ottobre 2016

Gli alunni ripetenti affrontano

con più fiducia il nuovo anno

o cambiano percorso

scolastico.

si

Eventuale secondo colloquio

individuale di verifica

Prof. Miranda Prima

settimana di

novembre

2016

Gli alunni rafforzano la loro

motivazione.

si

Attività pomeridiana di studio

guidato in biblioteca

Prof. Miranda Fine aprile

2017

Miglioramento dei risultati

scolastici.

Monitoraggio delle attività Prof. Miranda Febbraio 2017 Analisi delle attività svolte.

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106

PARTE C: Inclusione e differenziazione

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono scolastico.

Area di processo: Inclusione e differenziazione.

Obiettivo di processo: Stimolare la partecipazione agli interventi di potenziamento e recupero.

Azioni previste Soggetti responsabili

dell'attuazione

Termine

previsto di

conclusione

Risultati attesi per ciascuna

azione

Adeguamen

ti effettuati

in itinere

(eventuali)

Azione

realizzata entro

il termine

stabilito

Risultati

effettivamente

raggiunti per

ciascuna azione

Colloquio individuale con gli

studenti stranieri e i loro genitori

Prof. Miranda 17 settembre

2016

I genitori iscrivono i figli ai

corsi di italiano

si

Corsi di italiano come lingua

straniera

Prof. Miranda 30 aprile 2017 Alfabetizzazione e

comprensione della lingua

italiana sia scritta che orale.

Miglioramento generale nelle

materie teoriche

“Buffet etnico”. Organizzazione di

una giornata interculturale.

Prof. Miranda 20 Marzo

2017

Conoscenza e valorizzazione

delle diverse culture in ambito

enogastronomico. Aumento

della conoscenza reciproca.

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107

Tabella 5 - Azioni specifiche del dirigente scolastico

La tabella, replicata per ciascun obiettivo di processo, riprende e sviluppa le azioni specifiche che

rappresentano il "contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del

servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione" (Legge n.107/20 2015, art.1, comma

93) e chiede di collegare ciascuna di esse ad una possibile dimensione professionale:

l. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione

scolastica;

2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane;

3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;

4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti

normativi;

5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono

scolastico.

Area di processo: Inclusione e differenziazione

Obiettivo di processo: Favorire l'inclusione anche mediante la circolarità e la tempestività dell'informazione

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Articolare l’orario docenti e ATA in modo funzionale (vedi piano delle attività

docenti e ATA) per favorire l’accesso e la fruizione dei diversi servizi della scuola.

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono

scolastico.

Area di processo: Ambiente di apprendimento

Obiettivo di processo: Intensificare l'utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei docenti, anche quelli più restii.

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Puntare al pieno utilizzo delle dotazioni scolastiche incrementando il potenziale

mediante nuove acquisizioni o aggiornamenti di materiale e del personale.

Predisporre appositi progetti e acquisire sul territorio le risorse finanziarie e umane

necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono

scolastico.

Area di processo: Ambiente di apprendimento

Obiettivo di processo: Migliorare il clima di classe scoraggiando atteggiamenti opportunistici o atti di bullismo

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Convocare i coordinatori di classe e/o il referente CIC per intervenire a favore degli

allievi in difficoltà motivazionale o relazionale offrendo assistenza e coinvolgendo le

agenzie del territorio (servizi sociali, ASL, ecc).

Priorità: Intensificare l'azione educativa al fine di elevare il livello delle competenze chiave di cittadinanza

coinvolgendo di più famiglie e istituzioni.

Area di processo: Ambiente di apprendimento

Obiettivo di processo: Migliorare il clima di classe scoraggiando atteggiamenti opportunistici o atti di bullismo

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Convocare i genitori delle classi prime per favorire la conoscenza e l’accettazione

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delle regole della comunità scolastica mediante la comunicazione e la condivisione,

attraverso un incontro iniziale e ulteriori incontri periodici (almeno un altro).

Convocare i tutori dell’ordine (Polizia municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e

Guardia di Finanza) per favorire lo sviluppo del senso civico degli alunni attraverso

degli incontri estesi, eventualmente, anche ai genitori.

Orientare i Consigli di classe verso un utilizzo delle sanzioni disciplinari non solo

come deterrente, ma anche come strumento di rieducazione e di servizio alla comunità

Priorità: Intensificare l'attività di potenziamento e riorientamento nel primo biennio per contrastare l'abbandono

scolastico.

Area di processo: Inclusione e differenziazione

Obiettivo di processo: Stimolare la partecipazione agli interventi di potenziamento e recupero.

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Avvalersi del personale dell’organico potenziato per attività di supporto e sostegno

(50% dell’orario di servizio)

Priorità: Intensificare l'azione educativa al fine di elevare il livello delle competenze chiave di cittadinanza

coinvolgendo di più famiglie e istituzioni.

Area di processo: Inclusione e differenziazione

Obiettivo di processo: Favorire l'inclusione anche mediante la circolarità e la tempestività dell'informazione

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Utilizzare i verbali delle assemblee di istituto e di classe come strumenti conoscitivi

delle problematiche delle singole realtà

Priorità: Mantenere l’elevato livello occupazionale dei nostri diplomati favorendo l’incrocio domanda/offerta di lavoro.

Area di processo:Curricolo, progettazione e valutazione.

Obiettivo di processo: Uniformare i livelli di preparazione degli alunni delle classi seconde in vista dell’inserimento nel

secondo biennio.

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Promuovere l’effettuazione di prove parallele comuni nelle classi seconde.

Nominare i Consigli di classe avendo cura di ottenere un adeguato bilanciamento tra

docenti esperti e docenti neoassunti.

Priorità: Monitorare più da vicino gli inserimenti nel mondo del lavoro.

Area di processo: Continuità e orientamento

Obiettivo di processo: Realizzare occasioni di incontro e di reciproca conoscenza tra referenti di Orientamento in uscita

dell'istituto e Enti preposti (associazioni di categoria, università, etc.).

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Veicolare le richieste provenienti dalle imprese per favorire l’inserimento lavorativo

degli allievi.

Convocare, nel mese di giugno, una riunione della Commissione ASL allo scopo di

verificarne i lavori relativi alla raccolta dei dati sull’andamento occupazionale

regionale e nazionale.

Supervisionare l’introduzione e l’utilizzo della piattaforma digitale “Scuola &

Territorio” per l’interazione aziende-scuola-studenti.

Incentivare le attività di alternanza scuola-lavoro mediante la cura delle vecchie

partnership e l’acquisizione di nuove.

Veicolare le richieste provenienti dalle imprese per favorire l’inserimento lavorativo

degli allievi.

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Organizzare incontri con le Associazioni professionali e di categoria per far

conoscere i profili professionali dei nostri allievi e i fabbisogni formativi delle

imprese.

Priorità: Mantenere lo standard elevato e intervenire sulla varianza elevata che intercorre tra gli allievi della stessa

classe e di classi parallele.

Area di processo:Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Obiettivo di processo: Preservare gli attuali livelli di eccellenza raggiunti dall'istituto.

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

Organizzare l’utilizzo dei docenti dell’organico potenziato in attività di rinforzo per

innalzare il livello di preparazione degli alunni più deboli.

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Tabella 6 - Risorse umane interne e relativi costi aggiuntivi

Indicare gli impegni delle risorse umane interne alla scuola non compresi nelle ordinarie attività di

servizio (attività di insegnamento e attività funzionali all'insegnamento) e che hanno un impatto

aggiuntivo di carattere finanziario.

Risorse umane

interne

alla scuola

Tipologia di attività

Numero di ore

aggiuntive

previste

Spesa prevista Fonte

finanziaria

Dirigente

scolastico

Docenti

Resp. Prof.

Quitadamo

Dall’aula al laboratorio Integrazione

scuola-lavoro

45 (x23,22) € 1.044,9 FIS

Personale ATA

Altre figure

Risorse umane

interne

alla scuola

Tipologia di attività

Numero di ore

aggiuntive

previste

Spesa prevista Fonte

finanziaria

Dirigente

scolastico

Docenti:

resp. prof.

Frascolla

Eventi e manifestazioni Gare e concorsi 200 (x46,45)

80 (x23,22) € 11.147,6 FIS

Fondi ASL ASL 120 (x46,45) € 5.574,00

Personale ATA 144 (x19,24)

62 (x16,58)

€ 2770,56

€ 1027,96

Esperti esterni ASL 279 (x37,97) € 10.593,63

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Risorse umane

interne

alla scuola

Tipologia di attività

Numero di ore

aggiuntive

previste

Spesa prevista Fonte

finanziaria

Dirigente

scolastico

Docenti

Resp. Prof.ssa

Stoppani

CIC Progetto “Benessere” 100

(x23,22) € 2.322,0 FIS

Personale ATA

Altre figure

Risorse umane

interne

alla scuola

Tipologia di attività

Numero di ore

aggiuntive

previste

Spesa prevista Fonte

finanziaria

Dirigente

scolastico

Docenti:

resp. Prof. Corò Calcio a 5; nordic-walking; bici-

ambiente; difesa personale

50 (x

23,22) € 1.161,0

Fondi comitato

sportivo

Personale ATA 5 (x 16,58) € 82,90 FIS

Altre figure

Risorse umane

interne

alla scuola

Tipologia di attività

Numero di ore

aggiuntive

previste

Spesa prevista Fonte

finanziaria

Dirigente

scolastico

Docenti

Resp. Prof.

Miranda

Accoglienza; rimotivazione e

riorientamento; inclusione e

differenziazione

165

(x23,22) € 3.831,3 FIS

Personale ATA

Altre figure

Tabella 7 - Risorse umane esterne e risorse strumentali

Indicare le spese previste per la collaborazione al PdM di figure professionali esterne alla scuola e/o

per l'acquisto di attrezzature specifiche.

Tipologia di risorsa Spesa prevista Fonte finanziaria

Formatori 0

Consulente per il miglioramento 0

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Attrezzature 0

Altro 0

Tabella 8 - Consulenze esterne

La scuola si è avvalsa di consulenze esterne?

Sì No

Se sì da parte di chi?

Indire

Università (specificare quale):

Enti di Ricerca (specificare quale):

Associazioni culturali e professionali (specificare quale):

Altro (specificare):

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Allegato 3

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

"Elena Cornaro"

Viale Martin Luther King 5, 30016 Jesolo (VE) - Tel. 0421-92535/0421-93116 Fax 0421-92133

Cod. Scuola VERH020008 - Cod. Fiscale 93023530277

www.cornaro.gov.it – [email protected] PEC: [email protected]

PREMESSA

La formazione in servizio rappresenta, eticamente oltre che giuridicamente, il presupposto fondamentale per lo sviluppo professionale individuale e della intera comunità docente, oltre che obiettivo prioritario da raggiungere per il 2020 nello spazio europeo dell’istruzione e della formazione, che individua nel corpo docente la risorsa chiave per il miglioramento della qualità dei sistemi educativi in Europa. La scuola dell’autonomia richiede figure professionali molto competenti sia nell’organizzazione che nella pianificazione dell’azione didattica. La professionalità docente, in una scuola dell’autonomia, si configura attraverso l’intreccio di tre grandi aree:

- l’area delle competenze disciplinari continuamente aggiornate: per sapere padro-neggiare il proprio sapere disciplinare, saper collocare le finalità e gli obiettivi di ap-prendimento della propria disciplina all’interno delle finalità generali del sistema scuola;

- l’area delle competenze psico-pedagogiche e relazionali: per saper individuare i di-versi stili e ritmi di apprendimento, saper riconoscere i problemi tipici delle varie età, saper gestire i conflitti all’interno della classe e in ogni altro luogo collettivo all’interno della scuola;

- l’area delle competenze organizzative: per saper costruire il progetto educativo con i colleghi, saper coordinare e gestire il lavoro all’interno delle commissioni preposte a specifici problemi, dei gruppi di lavoro e delle attività extrascolastiche.

Attraverso la padronanza delle competenze relative alle suddette aree si configura il profilo professionale di un docente capace di saper riflettere sul proprio lavoro, di sapersi confrontare con gli altri colleghi sul piano della didattica, di saper fare scelte culturali adeguate, di saper adottare strategie didattiche efficaci, di sperimentare metodologie innovative coerenti con gli obiettivi di apprendimento, di saper regolare i tempi dell’insegnamento-apprendimento, di saper valutare l’efficacia dei percorsi pianificati. Pertanto le iniziative di formazione e di aggiornamento del personale docente, garantiscono la crescita professionale degli insegnanti inseriti nel contesto di tutti coloro che operano nella scuola, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli interventi didattici ed educativi. La Formazione Docenti risponde a tre diverse dimensioni: 1 - le esigenze nazionali

- priorità del sistema e piani nazionali (es. lingue, competenze digitali, inclusione e in-tegrazione, didattica per competenze, autonomia)

2 - il miglioramento della scuola

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- legame tra bisogni individuali, bisogni della scuola e del territorio - Piano di Formazione dell’Istituto (Indicatore per RAV e per valutazione del dirigente

scolastico) 3 - lo sviluppo personale e professionale per ogni docente

- standard professionali - portfolio del docente che raccoglie la storia formativa e professionale - Piano Individuale di Sviluppo Professionale, da elaborare sulla base delle proprie

esigenze. La formazione personale è un dovere professionale oltre che un diritto contrattuale. Ai singoli insegnanti spetta inserire, nel proprio codice di comportamento professionale, la cura della propria formazione come scelta personale prima ancora che come obbligo derivante dallo status di dipendente pubblico. La formazione continua è parte integrante della funzione docente (artt. 26 e 29 del CCNL 2006-2009) e la legge 107/2015 (La Buona Scuola) riconosce e dà forza a questo principio.

Piano per la Formazione dei Docenti Triennio 2016-2019

- VISTO l’art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107, commi da 12 a 19:Piano Triennale dell’Offerta Formativa; commi da 56 a 62: Piano Nazionale Scuola Digitale: commi da 70 a 72: Reti tra Istituzioni Scolastiche; commi da 121 a 125: Carta elettronica per aggiornamento docenti di ruolo, in particolare il comma 124 - “la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la funzione docente”; “Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa” - VISTO che il Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docente deve essere sviluppato in coerenza con il Piano di Miglioramento di cui al D.P.R. n.80 del 28 marzo 2013 - “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione” - VISTA la nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015-Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa - Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole e collaborazioni esterne: “La Legge 107 contempla attività di formazione in servizio per tutto il personale “; -- VISTO la nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale - VISTO la Nota MIUR n. 2915 del 15.9.2016 “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico”, che contiene anticipazioni sul «Piano Nazionale per la Formazione degli Insegnanti» affinché le scuole inizino a pianificare gli aspetti organizzativi e gestionali delle attività di formazione del personale scolastico. - VISTO la Nota USR Veneto n. 18474 del 10/10/2016 “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione- Costituzione dello staff regionale”, che contiene indicazioni organizzative riconducibili alle attività attribuite agli USR, nonché in sintesi le principali novità contenute nella NOTA MIUR del 15 settembre (stanziamenti previsti, priorità, piano di formazione di Istituto da inserire nel POF triennale, staff regionale,

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consulenza tecnica sulle priorità nazionali, scuole polo per la formazione in ciascun ambito territoriale) - VISTO il Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti per la realizzazione di attività formative, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca- comma 124, Legge 13 luglio 2015 n. 107; - VISTI gli artt. dal 63 al 71 del CCNL 29.11.2007 recanti disposizioni per l’attività di aggiornamento e formazione dei docenti; - CONSIDERATO che la formazione e l’aggiornamento fanno parte della funzione docente (art. 24 C.C.N.L. 24.07.2003); - TENUTO CONTO dei processi di riforma e innovazione in atto che stanno profondamente modificando lo scenario della scuola; - ESAMINATE le necessità di formazione emerse per il triennio scolastico 2016/17, 2017/18, 2018/19 e le conseguenti aree di interesse; - CONSIDERATA l’identità dell’istituzione scolastica di Istruzione Professionale e del con-testo socio-culturale in cui opera; - CONSIDERATE le priorità dell’IPSEOA “E. Cornaro” e le proposte di innovazione che si intendono mettere in atto; - CONSIDERATO che il Piano Triennale di Formazione rispecchia le finalità educative del Piano Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto, e in particolare del RAV e del Piano di Miglioramento e deve essere coerente e funzionale con essi;

il Collegio dei Docenti approva il seguente PIANO DI FORMAZIONE

con la consapevolezza che nessun sistema scolastico può raggiungere le sue finalità for-mative se i Docenti non sono messi nelle migliori condizioni per svolgere la loro attività di estrema rilevanza sociale. Il Dirigente nella definizione delle linee di indirizzo da proporre al Collegio Docenti per l’elaborazione del Piano di formazione dell’Istituto, ha tenuto conto delle esigenze formati-ve espresse dai docenti e il Piano di formazione dell’istituto è quindi il risultato di tali valu-tazioni, in coerenza con il Piano di Miglioramento e sarà inserito nell’aggiornamento annu-ale del PTOF. Il contratto vigente negli artt. 26 e 29 e la Legge 107/2015 riconoscono e danno forza al principio che ritiene la formazione continua e permanente parte integrante ed essenziale della funzione docente. La stessa istituzione del portfolio del docente delinea chiaramente la strada che il legislatore vuole intraprendere in merito alla valorizzazione della carriera del docente che sarà inevitabilmente collegata alla formazione effettuata sia attraverso scelte individuali, sia all’interno delle opportunità offerte dall’Istituto, organizzate singolarmente o in Rete con altre scuole (Rete di Ambito 16 Venezia Orientale e reti di scopo) o con altre istituzioni. L’Istituto intende avvalersi, in alcune fasi d'implementazione del Piano per la Formazione, anche della consulenza dello Staff Regionale di Supporto alla Formazione (costituito con DDG prot. n. 13456 del 10.10.2016). Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del POF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia; il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto irrinunciabile e

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qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze; La formazione in servizio obbligatoria, permanente e strutturale (c. 124 Legge n.107/2015) è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera; essa sarà sup-portata con l'incremento dei fondi destinati alla formazione, sia come carta elettronica per i singoli docenti, sia come risorse per l'organizzazione delle attività formative. Il Rapporto di autovalutazione (RAV), che la scuola ha realizzato e aggiornato, individua gli obiettivi di miglioramento che, concordemente, si intendono realizzare nei successivi tre anni. Le analisi interne al RAV sono state la base di partenza per il Piano di Miglioramento e lo stesso RAV ha individuato la formazione come una delle 7 aree di processo su cui viene espresso un giudizio sull’istituto e uno degli obiettivi di processo che la scuola può indicare e definire per raggiungere i risultati. L’Istituto “E. Cornaro” nell’ambito della propria mission ha individuato, all’interno delle prio-rità indicate nel Piano Nazionale di Formazione, i seguenti fabbisogni: 1 – per quanto concerne le competenze per una scuola inclusiva

Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

Inclusione e disabilità

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile 2 – per quanto concerne le competenze di sistema

Didattica per competenze e innovazione metodologica 3 – per quanto concerne le competenze per il 21° secolo

Lingue straniere

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

Scuola e lavoro Il Piano Triennale di istituto contiene le azioni formative da rivolgere, anche in forme differenziate, a: 1. tutti i docenti; 2. consigli di classe, team docenti, personale coinvolto nei processi di inclusione e integrazione; 2. gruppi di miglioramento; 3. docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzati e innovazione metodologica nel quadro delle azioni definite nel PNSD; 4. docenti neoassunti; 5. insegnanti impegnati in innovazioni curricolari e organizzative, prefigurate dall'istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla L. 107/2015; 6. consigli di classe, team docenti, personale coinvolto a diverso titolo nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro 7. figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione , primo soccorso, ecc anche per far fronte agli obblighi di formazione cui al D. Lgs 81/2008 e successivi

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Tale Piano di Formazione è pensato in Unità Formative facilmente individuabili all’interno della diversificata offerta formativa dell’Istituto, al fine di qualificare e riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione. Ogni Unità indica la struttura di massima del percorso formativo, considerando non solo l’attività in presenza, ma tutti quei momenti (anche di autoformazione e di aggiornamento, debitamente documentati) che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali. Infatti una Unità Formativa non consiste solo nella semplice partecipazione al classico corso di aggiornamento, dove in genere c’è un esperto da ascoltare, ma in una pluralità di metodi e di situazioni formative (seminari, gruppi, gruppi di ricerca didattica, impegno in attività progettuali e di gestione di formazione per docenti, attività on line, documentazione e diffusione di buone pratiche). L’Unità Formativa viene riconosciuta e acquisita in modo da tenere conto delle diverse attività formative svolte ed è costruita in maniera tale che si possa riconoscere e documentare il personale percorso formativo del docente, all’interno del più ampio quadro progettuale dell’Istituto “Cornaro” e del sistema scolastico in genere.

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UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE SICUREZZA. Priorità Scuola e lavoro Obiettivi Nell’ambito delle iniziative di formazione, anche per far fronte agli obblighi di cui al D.lgs.81/2008 e successivi, vengono organizzate attività rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico ed ausiliario e alle figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso. La formazione, viene organizzata dal Dirigente Scolastico senza oneri per il lavoratore, con tempi e modalità diverse a seconda della tipologia del lavoratore, anche con uno sviluppo pluriennale. Modalità attività formative e durata

Tipologia Lavoratore Formazione

Generale Formazione

Specifica Preposto Totale

Docente 4 ore 8 ore 12 ore

Docenti preposti 4 ore 8 ore 8 ore 20 ore

Personale amministrativo

4 ore 4 ore 8 ore

Personale tecnico 4 ore 8 ore 12 ore

Personale ausiliario 4 ore 8 ore 12 ore

Il corso di formazione generale sarà fruito in modalità on-line con attivazione presso http://didateca.progettorio.it/moodle/mod, mentre la specifica sarà fruita in presenza. Destinatari Per tutti i lavoratori è d’obbligo un aggiornamento quinquennale di 6 ore. E’ previsto, annualmente, un corso di formazione ai Consigli di Classe dove siano presenti allievi che necessitano di trattamenti sanitari particolari e/o dell’uso di farmaci salvavita. Per i docenti dell’area professionale, operanti nei laboratori enogastronomici è prevista, nel corso del triennio, una formazione sul piano di controllo HACCP che prevederà un aggiornamento continuo sulla nuova normativa in materia igienico-sanitaria. Indicatori e strumenti di monitoraggio Monitoraggio sull’efficacia della formazione mediante la somministrazione di specifici questionari di valutazione ai docenti.

UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE DIGITALE E PER DIDATTICA INCLUSIVA Priorità Inclusione e disabilità Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento Strategia Il progetto “Tecnologia e Digitalizzazione al servizio della Didattica Inclusiva”, nasce in rete tra scuole alberghiere appartenenti al Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto e da una reale necessità, emersa in modo puntuale nei RAV e nei Piani di miglioramento degli istituti della rete, che riguarda, da una parte la necessità di avere ambienti di apprendimento più accessibili e inclusivi nelle scuole professionali e, dall’altra, formare i docenti all’utilizzo delle nuove tecnologie didattiche. Tutto, nell'ottica di superare la discriminante tradizionale alunni con disabilità / alunni senza che, visto il contesto sempre

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più variegato in cui si va ad agire, non rispecchia a pieno la complessa realtà delle classi degli Istituti in rete. L’evoluzione delle tecnologie e la sensibilizzazione a creare nuovi contesti di apprendimento inclusivi, si collega inevitabilmente con la questione dell’aggiornamento dei docenti. Obiettivi Obiettivi principali di tale corso di formazione saranno: - la sensibilizzazione e la formazione dei docenti sull’inclusione come strada per l’integrazione - la formazione su un diversificato utilizzo delle nuove tecnologie per sviluppare una didattica inclusiva - la promozione di didattica e apprendimento basati su ipertestualità, multimedialità, interattività - l’implementazione delle competenze che portano all’uso critico degli strumenti del Web (sia da parte dei docenti che da parte degli studenti, quest’ultimi per ricaduta) - la promozione, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, di relazioni interculturali - l’incentivazione di una didattica per classi aperte - la promozione di ambienti integrati di apprendimento. Le Aree di processo dei RAV coinvolte dal presente Corso di Formazione riguardano principalmente gli Ambienti di apprendimento (con obiettivo per es.: intensificare l'utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei docenti, anche quelli più restii.) e l’Inclusione e differenziazione (con obiettivo per es.: fare in modo che le differenze vengano intese non solo come problema ma anche come opportunità.). Il perseguimento di tali obiettivi, in tal senso, contribuisce al raggiungimento delle priorità di Istituto, migliorando il clima di scuola e di classe, favorendo la cooperazione tra le diverse componenti, lavoro di gruppo, sostegno reciproco tra pari e trasversale, e portando ad un utilizzo ottimale delle risorse esistenti, anche strumentali. Modalità attività formative e durata Tale Unità Formativa è strutturata con formazione blended, dove, accanto all’attività d’aula, si svolge anche un’attività on line attraverso una piattaforma (CMS). Si avranno così:

momenti di approfondimento in presenza e su piattaforma

workshop di ricerca-azione con discussione e confronto sulle diverse tematiche af-frontate con successiva presentazione di prodotti, esempi o altra documentazione da ap-plicare nello svolgimento della propria attività didattica. Le azioni formative in istituto consistono in una serie di incontri (3/5) nel periodo tra gennaio e maggio per un totale di circa 12 ore in presenza per Istituto, alle quali vanno aggiunte altre 18 ore di autoformazione realizzabile in modo autonomo, attraverso l’utilizzo del CMS (Content Management System) per la condivisione e l’implementazione dei materiali e delle attività degli incontri. L’autoformazione prevista è pari a tre ore di consolidamento per la tematica in ciascuno degli 3/5 incontri, mentre le rimanenti ore sono associate all’attività di feedback degli interventi educativi elaborati agli incontri e sperimentati in aula. Le 30 ore sono considerate in modo forfettario e sono relative alla preparazione e alla realizzazione di concrete attività didatticamente inclusive e tecnologiche da sperimentare sin dall’attuale anno scolastico. Destinatari Il progetto è indirizzato a tutti i docenti dell’Istituto e prevede una serie di azioni formative da svolgersi presso la propria scuola, quali: - incontri in presenza con il supporto di formatori esterni e interni

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- attività di accompagnamento online - sperimentazione didattica - lavoro con gli altri istituti di rete - approfondimento personale e collegiale dei docenti partecipanti Indicatori e strumenti di monitoraggio Monitoraggio sul livello di raggiungimento degli obiettivi iniziali, con particolare riferimento al grado di motivazione raggiunto dai fruitori dell’intervento formativo. Inserimento e applicazione dei prodotti, esempi o altra documentazione del corso nello svolgimento della propria attività didattica.

UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE SULLA DISLESSIA Priorità Inclusione e disabilità Strategia Nel corso dell’a.s. 2016/2017, da Ottobre a Dicembre 2016, un’elevata percentuale di docenti in Istituto, ha seguito un percorso formativo e-learning, indicato dall’Istituto e con finalità principale l’approfondimento delle conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la Scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento; Tale iniziativa riguarda il progetto nazionale “Dislessia Amica”, realizzato dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) con la Fondazione TIM e di intesa con il MIUR. Obiettivi Il percorso di e-learning è suddiviso nei seguenti 4 moduli: 1. Competenze organizzative e gestionali della Scuola (verranno fornite indicazioni e strumenti che aiuteranno e guideranno nello sviluppo e nel consolidamento delle competenze gestionali ed organizzative dell’Istituzione Scolastica, da intendersi come “strumenti di inclusione scolastica”) 2. Competenze osservative dei docenti per la progettazione efficace del PDP (verran-no fornite indicazioni e strumenti che aiuteranno e guideranno nello sviluppo e nel consoli-damento della competenza osservativa, da considerarsi come parte fondamentale della competenza didattica e pedagogica necessaria ad individuare e a rispondere ai bisogni degli studenti) 3. Competenze metodologiche e didattiche (verranno fornite indicazioni e strumenti che aiuteranno e guideranno i docenti nello sviluppo e nel consolidamento di azioni efficaci per progettare, allestire e gestire ambienti di apprendimento inclusivi, in grado di prendersi cura del benessere degli studenti. È fondamentale avere aspettative alte sul successo scolastico di tutti, nessuno escluso) 4. Competenze valutative (verranno fornite indicazioni e strumenti che aiuteranno e guideranno nello sviluppo e nel consolidamento della competenza valutativa, da considerarsi come parte fondamentale della competenza didattica e pedagogica necessaria ad individuare e a rispondere ai bisogni degli studenti). Modalità attività formative e durata Tale percorso prevede 40 ore di e-learning, si avvale di materiale strutturato, video lezioni, indicazioni operative, approfondimenti Destinatari Il corso è disponibile per tutti i docenti dell’Istituto.

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Indicatori e strumenti di monitoraggio Monitoraggio sul livello di raggiungimento degli obiettivi iniziali, con rilascio di certificazione “Dislessia amica” anche per l’Istituto. Inserimento e applicazione dei prodotti, esempi o altra documentazione del corso nello svolgimento della propria attività didattica.

UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE SULLA DIDATTICA PER COMPETENZE Priorità Didattica per competenze e innovazione metodologica Strategia L’attività di formazione del personale docente degli Istituti Professionali per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera costituisce una delle azioni conclusive del progetto “Misure di accompagnamento per istituti tecnici e professionali”. Il progetto prevede l’attuazione di iniziative di formazione dei docenti degli istituti tecnici e professionali per il potenziamento delle metodologie didattiche in relazione alla progettazione e valutazione per competenze. L’attività di formazione in oggetto è specifica per alcuni docenti delle discipline di indirizzo del secondo biennio e del quinto anno degli Istituti Professionali per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, per favorire lo sviluppo di un’azione didattica interdisciplinare e dei relativi strumenti in coerenza con i profili in uscita degli studenti. Il progetto è gestito dall’Istituto “E. Cornaro”, in quanto istituto capofila del Consorzio degli istituti Alberghieri del Veneto. Obiettivi Obiettivi di tale Unità Formativa sono:

Analisi dei cambiamenti nei risultati di apprendimento introdotti dal DPR 87/10 per i profili in uscita dei percorsi professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alber-ghiera rispetto alle figure che tradizionalmente operano nel settore di riferimento e quelle che opereranno nel prossimo futuro

Approfondimento e condivisione sui cambiamenti dei risultati di apprendimento coe-renti con la riforma da inserire nelle programmazioni e nel PTOF e da praticare rela-tivamente agli ambiti disciplinari di indirizzo nel settore dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera

Confronto con i colleghi/esperti del settore sulle innovazioni tecnologiche che moti-vano i cambiamenti del curricolo

Confronto sulle metodologie utilizzate durante le lezioni e nelle esperienze di ASL e sulla possibilità di una formazione orientativa, alla luce della legge 107/15

Elaborazione in workshop di esempi e documenti da utilizzare nell’attività professio-nale dei docenti, con la realizzazione e la condivisione degli stessi in una piattafor-ma

Rapporti e sinergie con i corsi ITS di settore. Modalità attività formative e durata Le azioni formative consistono in cinque incontri nel periodo iniziale dell’anno scolastico per un totale di 20 ore in presenza alle quali vanno aggiunte altre 20 ore di autoformazione realizzabile in modo autonomo, attraverso l’utilizzo di un CMS (Content Management System) per la condivisione e l’implementazione dei materiali e delle attività degli incontri. L’autoformazione prevista è pari a due ore di consolidamento per la tematica in ciascuno dei primi 4 incontri, mentre 12 ore sono associate al 5° incontro come attività di feedback degli interventi educativi elaborati agli incontri e sperimentati in aula. Le 40 ore sono

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considerate in modo forfettario e sono relative alla preparazione e alla realizzazione di concrete attività didattiche. Ciascun incontro si caratterizza tendenzialmente per una tematica, trattata poi in gruppo con metodologia di ricerca-azione per la produzione di ipotesi didattiche (e la loro successiva sperimentazione in classe), ha la durata media di tre ore e si articola in tre parti:

a) Lectio o testimonianza di un esperto su tematiche innovative legate alle competen-ze in uscita dei percorsi professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

b) costituzione di gruppi di lavoro per indirizzo (cucina, sala e vendita e accoglienza tu-ristica) e workshop con produzione di materiali, di prodotti con prassi metodologiche efficaci da applicare (indicativamente un intervento didattico-laboratoriale di max tre ore, in riferimento alla competenza proposta)

c) condivisione collegiale dei risultati dei gruppi di lavoro (inseriti e ulteriormente ap-profonditi in piattaforma attraverso attività di ricerca-azione per implementare l’autoformazione)

Tematiche degli incontri riguarderanno: - agire per competenze nella formazione HORECA - competenze interculturali nell’enogastronomia e nell’ospitalità alberghiera - l’innovazione tecnologica nei percorsi formativi HORECA - progettare e operare in funzione della customer satisfaction - dall’ipotesi progettuale alla realizzazione didattica.

Destinatari Il corso è destinato ai docenti delle discipline di indirizzo del secondo biennio e quinto anno degli Istituti professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Indicatori e strumenti di monitoraggio Monitoraggio sul livello di raggiungimento degli obiettivi iniziali, con particolare riferimento al grado di motivazione raggiunto dai fruitori dell’intervento formativo. Inserimento e applicazione dei prodotti, esempi o altra documentazione del corso nello svolgimento della propria attività didattica.

UNITÀ FORMATIVA: FORMAZIONE PER ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Priorità Scuola e lavoro Didattica per competenze e innovazione metodologica Strategia In rete con il Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto e in qualità di scuola capofila, l’Istituto “E. Cornaro” attiverà il progetto “Azioni formative per un sistema tutoriale 2.0”, che intende concretizzarsi in un percorso formativo congiunto per tutor aziendali e scolastici, nell’ottica della condivisione valoriale e di un metodo di risoluzione dei compiti e delle problematiche collegate all’esperienza ASL, secondo la logica dell’agire competente. Il percorso formativo presenta diversi aspetti innovativi nella forma di :

- elaborazione di un linguaggio condiviso a seguito di un processo di ibridazione delle competenze maggiormente sviluppabili e valutabili in ASL;

- predisposizione e gestione di prototipi di interventi formativi, frutto di elaborazione congiunta tra imprese e scuola, in funzione del pieno superamento di modelli di progettazione generica o standardizzata;

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- introduzione ed ottimizzazione della procedura di incontro tra la domanda di servizi, a fronte di bisogni di innovazione e di riposizionamento competitivo delle imprese, con le competenze fattive presenti nella scuola;

- completa dematerializzazione del processo di progettazione, implementazione e va-lutazione del percorso ASL mediante il supporto di una piattaforma on line. In parti-colare, gli attori coinvolti, tutor aziendali, docenti e studenti, usufruiscono, a integra-zione e supporto dell’attività di formazione e produzione di materiali, di una piatta-forma online che costituisce elemento innovativo in quanto consente di : fornire strumenti di formazione e apprendimento declinabili e personalizzabili a seconda dei bisogni dei destinatari dell’azione formativa; proseguire il percorso di formazione anche fuori dall’aula consolidando, applicando e approfondendo quanto affrontato negli incontri in presenza; pubblicare dei materiali immediatamente fruibili e condi-visibili non solo all’interno della comunità di apprendimento; mettere in contatto la fi-liera formativa (scuola) con la filiera produttiva (mondo delle imprese). La piattafor-ma conterrà materiali per l’approfondimento, compiti da svolgere, modelli da perso-nalizzare, spazi per il confronto, la condivisione e la discussione. L’attività in piatta-forma verrà gestita e monitorata da un tutor che fornirà stimoli e feedback per ga-rantire il corretto e regolare svolgimento dell’intero percorso

- proiezione triennale di un percorso ASL nella forma di curricolo unitario ed integrale. Obiettivi Tale percorso formativo intende innanzitutto fare sintesi tra i linguaggi diversi di scuola ed azienda, per assicurare una lettura condivisa dei contenuti aziendali reali, per una concreta elaborazione e gestione di progetti formativi personalizzati, modulati sulla specificità della realtà produttiva e sul profilo dello studente e, a conclusione dell’esperienza ASL, per approntare una valutazione non generica e preconfezionata, quanto piuttosto di risultato e di processo. Nel contempo si intende promuovere buone prassi per il pieno coinvolgimento del Consiglio di Classe nell’esperienza ASL, nell’ottica del rinnovamento della didattica, nella prospettiva di un apprendimento situato, in cui il farsi professionale di ciascuno studente sia realmente frutto di una successione di azioni sociali e professionali situate, esperite attraverso pratiche quotidiane nell’ambito professionale di riferimento. Infine attraverso la realizzazione di un’apposita piattaforma, il progetto si pone l’obiettivo di far incontrare i bisogni di innovazione, espressi in termini di servizio, del mondo delle imprese del territorio di riferimento con le competenze di progettazione e realizzazione di servizi presenti nella scuola, per cui l’offerta del servizio/prodotto di cui l’impresa necessita verrà trasformata in un’esperienza ASL per gli studenti. I risultati attesi del progetto che si svolgerà da febbraio 2017 a giugno 2017, saranno i seguenti: - Produrre un repertory di competenze trasversali e tecnico-professionali frutto di un

processo di ibridazione a seguito di co-progettazione congiunta tra scuola e mondo del lavoro

- Elaborare un progetto formativo individualizzato sul profilo dello studente e modulato sulla tipicità dell’impresa accogliente

- Realizzare griglie di valutazione tarate sul singolo progetto formativo e centrate su e-videnze, in base alle quali procedere alla valutazione di padronanza di ogni singolo studente

- Sperimentare modelli di formazione integrata (in presenza e online) orientata ai risulta-ti

- Favorire l’introduzione delle tecnologie nei settori disciplinari e professionali

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- Utilizzare strumenti informatici per far incontrare la domanda e l’offerta Modalità attività formative e durata Tale Unità Formativa è strutturata con formazione blended, dove, accanto all’attività in presenza (in plenaria o in gruppi di lavoro), si svolge anche un’attività on line attraverso una piattaforma (CMS). Si avranno così:

- momenti di approfondimento in presenza e su piattaforma

- workshop di ricerca-azione

- formazione in affiancamento : concetti di mentoring e coaching. Destinatari Il corso è disponibile per tutti i docenti dell’Istituto che a diverso titolo (coordinatori, tutor scolastici, ecc.) partecipano alle attività di ASL. Indicatori e strumenti di monitoraggio Inserimento modelli all’interno del progetto ASL di Istituto (manuale operativo). Dalla rilevazione dei punti di debolezza si partirà per programmare ulteriori azioni nell’anno 2017/2018. ALTRE ATTIVITÀ PREVISTE NEL PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI DELL’ISTITUTO. FORMAZIONE DIGITALE Essendo ancora in fase di pianificazione alcune azioni formative del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), facenti capo allo snodo formativo dell’ITTS “V. Volterra” di San Donà di Piave (VE), l’Istituto momentaneamente attende ancora la definizione del programma di rete di Formazione Digitale. L’istituto coinvolgerà un ampio numero di docenti nel tema strategico delle competenze digitali e delle innovazioni didattica e metodologica, l’animatore digitale, avrà il compito di seguire nel prossimo triennio il processo di digitalizzazione della scuola e sarà chiamato ad organizzare attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD); a individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento siti internet); a lavorare per la diffusione di una cultura digitale condivisa, stimolando anche la partecipazione e la creatività degli studenti. In Istituto sono previste attività di Formazione (10 ore) per docenti sull’utilizzo del sistema operativo Linux e Libre-office, utilizzando competenze specifiche di docenti interni all’Istituto, con il supporto anche dell’assistenza tecnico-informatica della scuola. Per i tutor e i docenti tecnico-pratici è prevista una formazione per l’uso della piattaforma da utilizzare per le attività di Alternanza Scuola Lavoro e ordini on-line con fornitori della scuola. Per i docenti di nuova nomina ,vengono predisposti corsi di formazione nell’uso di base del registro elettronico e della lavagna interattiva multimediale. Per il personale di segreteria sono stati previsti interventi di aggiornamento per la digitalizzazione dei servizi di segreteria e di amministrazione. FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI La legge 107 del 2015 ha ridefinito le modalità di svolgimento del periodo di formazione dei neo immessi in ruolo. Svolgeranno tale attività di formazione tutti i Docenti neoassunti che saranno infine sottoposti a valutazione da parte del Dirigente Scolastico e del

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Comitato di valutazione (nella sola componente Docenti), sulla base dell’istruttoria del tutor scolastico assegnato. Il tutor, di comprovata esperienza scolastica, nominato su parere del Collegio dei Docenti, ha una supervisione professionale in grado di accogliere il neo assunto nella comunità, favorendone la partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola. In una condizione di parità (peer to peer) nel rispetto dei ruoli di ciascuno, si svilupperanno diversi momenti di osservazione volti a elaborare, sperimentare e cogliere elementi di forza della didattica da consolidare, orientare e sviluppare per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento. L’Istituto è stato individuato nell’a.s. 2015/2016 come scuola polo territoriale, per l’organizzazione dell’attività di formazione coordinamento e monitoraggio. FORMAZIONE DOCENTI CERTIFICAZIONE LINGUISTICA Obiettivo di tale attività di Formazione il livello delle competenze linguistico comunicative dei docenti per favorire il percorso formativo degli allievi. Il corso prevede la certificazione Cambridge (libello B1 e B2) da parte di un ente certificatore esterno, la Cambridge English center, presso l’Oxford School di Venezia. La partecipazione da parte dei docenti ad altre attività/interventi che comportano itinerari formativi di notevole consistenza o il maggiore coinvolgimento in progetti di particolare rilevanza e innovatività all’interno della scuola o nelle reti di scuole saranno adeguatamente riconosciute come Unità Formative. Tra questi percorsi, si considerano, ad esempio: • particolare responsabilità in progetti di formazione • ruoli di tutoraggio per i neoassunti • formazione sul CLIL o sulle lingue straniere • attività di animatori digitali e partecipazione al team dell’innovazione •progettazione o coordinamento in progetti di rete • coordinatori per l’inclusione

• ruoli chiave per l’alternanza scuola‐lavoro Tali attività arricchiranno quindi il portfolio professionale e potranno essere utilizzati a valere sui riconoscimenti di professionalità previsti dalle norme di legge. L'Istituto riconosce come Unità Formative la partecipazione a iniziative promosse direttamente dalla scuola, ma anche dalle reti di scuole, dall’Amministrazione e quelle liberamente scelte dai docenti, purché coerenti con il Piano di formazione della scuola. Possono quindi integrarsi con i piani nazionali e la formazione autonomamente organizzata per gestire le attività richieste dall’obbligo della formazione. L’attestazione verrà rilasciata dai soggetti che promuovono ed erogano la formazione, ivi comprese le strutture formative accreditate dal MIUR (ART. 1 D. 170/2016 e Direttiva 176/2016). Per assicurare il normale andamento delle attività scolastiche risulta necessario regolamentare la partecipazione dei docenti in orario di servizio a corsi di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolte da Enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Pertanto sarà assicurata la partecipazione di non più di cinque docenti in servizio per ogni singola iniziativa in orario di

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servizio, purché coerente con il presente piano di formazione e con le attività individuate nell’ambito dei Dipartimenti. I docenti possono usufruire ai sensi del CCNL fino a 5 giorni di permesso per formazione. IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Ilario Ierace

Jesolo (VE), 31 dicembre 2016

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Allegato 4 Regole della Scuola

(Estratto dalla Carta dei Servizi)

Principi fondamentali

Uguaglianza

Il servizio scolastico è ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti.

Nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.

Imparzialità e regolarità

I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità, condivise dalle diverse componenti.

La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del servizio.

Accoglienza e integrazione

Soprattutto nel primo anno di scuola, l’accoglienza assume un grande rilievo poiché la scuola deve essere luogo di benessere e non di disagio. Pertanto si favoriscono le relazioni tra le varie componenti (alunni, docenti, genitori, ambiente) al fine di permettere agli alunni di esprimere al meglio le proprie abilità.

Particolare attenzione viene posta all’accoglienza e alla integrazione dei soggetti diversamente abili.

Anche nel corso degli anni successivi si opera per un rafforzamento delle relazioni positive tra le varie componenti e dell’accettazione dell’altro nel rispetto dei ruoli e delle eventuali difficoltà.

Frequenza scolastica

La scuola si impegna a prevenire e controllare la dispersione scolastica attraverso il monitoraggio continuo della regolarità della frequenza in collaborazione costante con le famiglie.

Partecipazione, efficienza e trasparenza

La scuola, in accordo con partner esterni, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e la capacità di orientamento degli allievi, predispone attività di alternanza scuola-lavoro e favorisce le attività extrascolastiche che ne realizzano la funzione come centro di promozione culturale, sociale, civile.

La scuola si impegna, in tutte le sue componenti, a garantire efficienza e trasparenza nell’attuazione del servizio.

Gli operatori scolastici si impegnano a mantenere elevati livelli di cortesia, disponibilità e competenza per realizzare gli standard generali del servizio.

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Allegato 5

REGOLAMENTO GENERALE DI ISTITUTO

PREMESSA

La scuola è una comunità sociale in cui tutte le componenti alunni, docenti, non

docenti e genitori collaborano alla formazione e alla crescita morale, civile e culturale dei

cittadini.

Le principali norme di riferimento sono le seguenti: a) Costituzione della Repubblica Italiana; b) D.L. 297/94 Testo Unico delle leggi della scuola;

c) D.P.R. 567/96 recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività inte-grative nelle istituzioni scolastiche;

d) D.P.R. 249/98 recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secon-daria;

e) D.P.R. 235/2007 modifiche al regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;

f) Carta dei servizi dell’Istituto "E. Cornaro"; g) Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.); h) piano di evacuazione dell'Istituto "E. Cornaro".

TITOLO I - NORME GENERALI

Art. 1 - MEZZI DI ESPRESSIONE

Ogni componente dispone di appositi spazi murali per l’affissione di manifesti, comunicati, giornali ecc. inerenti ogni aspetto della vita della scuola.

La distribuzione agli alunni di materiale di informazione si effettua prima dell'inizio e

dopo il termine delle lezioni o durante l'intervallo. Non è consentita la diffusione o

affissione di materiale non inerente la vita della scuola di cui non siano individuabili i

responsabili e senza l'autorizzazione del Dirigente scolastico.

Il personale docente e non docente potrà disporre degli strumenti di riproduzione

secondo le modalità stabilite nel titolo III del presente regolamento.

Le comunicazioni ufficiali della scuola al personale e agli alunni sono trasmesse mediante circolari secondo le seguenti modalità:

a) alunni: lettura in classe ed eventuale trascrizione sul libretto personale e/o registro elet-tronico;

b) personale docente e non docente: comunicazione scritta con eventuale firma per presa

visione. Copia dei comunicati, raccolti in appositi registri e sul sito internet della scuola - in area riservata ai docenti - sono a disposizione per la consultazione in segreteria.

c) Per tutte le componenti potranno essere utilizzate altre forme di comunicazione ad im-

mediata efficacia (sms, e-mail, registro elettronico, etc..);

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Art. 2 - AGIBILITÀ DEI LOCALI DELL’ISTITUTO Tutte le componenti possono riunirsi nella scuola, al di fuori dell’orario scolastico,

previa comunicazione al Dirigente scolastico con indicazione di uno o più promotori che si

assumono la responsabilità e con l'indicazione dell’o.d.g. .

Per gli studenti è necessaria la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico,

sentito il parere del Direttore dei servizi generali e amministrativi.

La scuola, intesa come centro di iniziativa sociale, è aperta a rapporti di carattere

culturale con le associazioni od enti che agiscono nel territorio.

In base a questo principio tali forze possono avere accesso alle strutture scolastiche previa autorizzazione del Consiglio di Istituto.

L'uso del parcheggio interno della scuola è riservato alle componenti dell’Istituto e solo negli spazi appositamente predisposti.

Art. 3 - DOVERI a) Il Dirigente scolastico, gli insegnanti, il personale non docente e gli alunni sono tenuti a

mantenere nei loro rapporti un atteggiamento di rispetto reciproco. Ogni espressione fi-

sica e verbale violenta, che leda comunque la dignità del prossimo, è considerata gra-

ve trasgressione.

b) Alunni, docenti e non docenti avranno cura delle attrezzature della scuola.

c) La puntualità è posta come norma nell’espletamento dell’attività pedagogica e scolasti-

ca e deve essere pertanto rispettata rigorosamente da tutte le componenti della scuola.

Art. 4 - PUBBLICITÀ E VALIDITÀ DEI REGOLAMENTI

Il regolamento è sempre pubblicato nel sito dell’Istituto. È approvato dal Consiglio di

Istituto con la maggioranza assoluta dei suoi membri. Le eventuali modifiche proposte da

qualunque componente della scuola richiederanno per l’approvazione la stessa

maggioranza.

Estratto del Regolamento di Istituto viene consegnata all'inizio dell’anno scolastico

a tutti i nuovi iscritti e pubblicata sul sito internet della scuola, ed è oggetto di analisi e

discussione.

TITOLO II - ALUNNI

Art. 5 - INGRESSO ALUNNI Gli alunni entreranno nelle aule cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, al primo

suono del campanello.

Art. 6 - ASSENZE E RITARDI

In casi motivati è consentito un ritardo massimo dall’inizio delle lezioni di cinque minuti. Gli eventuali ritardatari si recheranno direttamente in aula dove l'insegnante prenderà nota del ritardo sul registro di classe, salvo interessare la Presidenza nel caso di reiterato ed abituale ritardo. Nell'ipotesi in cui il ritardo superi detto limite, gli alunni saranno ammessi in classe nell’ora successiva con decisione del Dirigente scolastico o del docente delegato. Non sono ammesse entrate dopo l’inizio della seconda ora. I casi particolari saranno valutati di volta in volta dalla Presidenza.

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Le assenze ed i ritardi frequenti devono essere comunicati dal Dirigente scolastico alle famiglie.

Le assenze devono essere giustificate per iscritto nel libretto scolastico e vanno presentate al docente della prima ora di lezione.

Se gli alunni sono minorenni, la giustificazione deve essere firmata da uno dei genitori.

L'assenza per malattia che supera i cinque giorni consecutivi comprese le festività, deve essere giustificata con allegato certificato medico, in mancanza del quale lo studente non viene ammesso alle lezioni per motivi di prevenzione sanitaria.

L'assenza per motivi familiari superiore a cinque giorni consecutivi deve essere, per esigenze didattiche, preventivamente comunicata al Dirigente scolastico.

Nei corsi per adulti, assenze e ritardi - fermo restando la giustificazione obbligatoria

per i corsisti minorenni - devono essere ridotti al minimo, pur in un quadro di flessibilità ove

si renda necessario per documentati motivi di lavoro. In ogni caso il comportamento degli

studenti deve essere improntato al rispetto del lavoro scolastico e all’adempimento degli obblighi scolastici.

Gli insegnanti annotano puntualmente sul registro di classe assenze, ingressi e

uscite degli studenti. Assenze particolarmente prolungate, non dovute a malattia, devono

essere motivate direttamente al coordinatore di classe.

Art. 7 - PRESENZA E USCITE ANTICIPATE DALLA SCUOLA

La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività

(ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, ecc.) che vengono svolte nel contesto

del progetto educativo di Istituto.

Qualora gli alunni debbano lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il

Dirigente scolastico ne valuterà i motivi informandone i genitori, ove possibile,

preventivamente, salvo che l'uscita anticipata non avvenga a richiesta dei medesimi.

Non sono ammesse uscite anticipate prima della fine della quarta ora. I casi

particolari saranno valutati di volta in volta dalla Presidenza.

Gli studenti che, vincolati dall'orario dei treni o pullman, non abbiano la possibilità di

rispettare gli orari di inizio e fine lezione, dovranno richiedere al Dirigente scolastico un

permesso permanente per entrare posticipatamente od uscire anticipatamente (di norma

non più di15’). Tale autorizzazione verrà annotata sul registro elettronico e sul libretto

personale.

Art. 8 - ASTENSIONI COLLETTIVE DEGLI ALUNNI L’alunno assente per astensione collettiva dalle lezioni (sciopero) è tenuto ad esibire la giustificazione sul libretto personale; gli alunni sprovvisti risulteranno assenti ingiustificati e la loro posizione andrà segnalata al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori. Buona norma vorrebbe che gli alunni dichiarassero con qualche giorno di anticipo le motivazioni che li inducono ad astenersi dalle lezioni.

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Art. 9 - NORME DI COMPORTAMENTO NEI LOCALI SCOLASTICI Gli alunni maggiorenni, per tale loro stato, si distingueranno nell’ambito scolastico

per senso del dovere e maturo senso di responsabilità e cureranno con maggiore

attenzione la puntualità e l’assiduità della frequenza.

a) Al cambio dell’ora, o in caso di assenza momentanea degli insegnanti, gli studenti non

dovranno uscire dall’aula, per non recare disturbo alle altre classi.

b) Durante l’intervallo gli studenti devono comportarsi in modo rispettoso e prudente per non recare pregiudizio alle persone, alle cose ed evitare schiamazzi e resse.

I docenti in servizio ed il personale ausiliario sono tenuti, nel proprio ambito, a vigilare sul comportamento degli alunni.

c) Abbigliamento, portamento e aspetto esteriore debbono essere consoni all’ambiente scolastico e sono affidati al senso di responsabilità di tutte le componenti della scuola.

d) Il trasferimento delle classi al palazzetto e ai laboratori deve avvenire in modo ordinato e sollecito ed in modo da non recare disturbo alle altre classi.

e) Nel corso delle lezioni si può uscire dall'aula solo in caso di effettivo bisogno. Non è consentita l'uscita di più di uno studente per volta, salvo casi eccezionali o per ragioni relative alla vita della scuola.

- In nessun caso gli alunni possono allontanarsi durante la lezione o l’intervallo senza l’autorizzazione scritta dei genitori o l’accompagnamento di personale incaricato.

- È vietato entrare ed uscire attraverso le scale laterali (uscite d’emergenza).

- Il personale ausiliario terrà sotto stretta sorveglianza gli accessi ai piani e le uscite di sicurezza, impedendo agli alunni di allontanarsi, se non per giustificati motivi e previo assenso dei rispettivi insegnanti.

- Non è consentita l’uscita per fruire dei servizi igienici prima dell’inizio della terza ora (salvo casi di assoluta necessità). Sarà comunque cura dei docenti far uscire gli allievi uno alla volta per recarsi ai bagni.

f) L’Istituto non è responsabile di beni, preziosi, oggetti lasciati incustoditi o dimenticati al suo interno.

g) Gli studenti sono tenuti ad osservare le indicazioni pratiche che siano date loro dal per-sonale non insegnante dell’Istituto; nei confronti del predetto personale essi devono te-nere un atteggiamento di rispetto e correttezza.

h) La conservazione delle aule, dei laboratori, delle suppellettili, è affidata alla cura ed educazione degli allievi. Gli eventuali danni saranno risarciti da coloro che li hanno provocati.

Art. 10 - DIVIETO DELL’UTILIZZO DEI TELEFONINI IN CLASSE

Durante lo svolgimento dell’attività didattica non è consentito l’uso del telefono cellulare, che va custodito spento nello zaino. L’uso del cellulare, nonostante il richiamo esplicito dell’insegnante, comporta il ritiro dell’apparecchio (fatta eccezione per la SIM-card). Il dispositivo verrà custodito in Ufficio alunni e riconsegnato personalmente al genitore dal Dirigente scolastico o da un suo Collaboratore. I casi particolari saranno valutati di volta in volta dal Dirigente scolastico.

Art.11 - DIVIETO DI FUMARE E’ assolutamente vietato a tutti indistintamente – alunni, docenti, personale non docente – fumare in tutte le aree di pertinenza scolastica interne ed esterne, secondo quanto stabilito dal Decreto-Legge 12 settembre 2013, n. 104. Il divieto è esteso anche alla sigaretta elettronica.

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I trasgressori saranno sanzionati con nota disciplinare e in caso di recidiva potranno incorrere in una sospensione dalle lezioni per uno o più giorni. Ai contravventori, indipendentemente dalla componente cui appartengono, potranno essere comminate sanzioni disciplinari e/o anche le pene pecuniarie previste dalla vigente normativa.

Art. 12 - LIBRETTO PERSONALE

Ogni alunno dovrà avere sempre con sé il diario personale fornito dalla scuola. Su questo saranno redatte le giustificazioni e tutte le comunicazioni tra la scuola e la famiglia.

I genitori sono tenuti a ritirare e a firmare il diario presso la scuola al momento della iscrizione e sono invitati a controllarlo periodicamente - anche facendo uso del registro elettronico.

Le falsificazioni di firma e le alterazioni del diario o di altri documenti scolastici daranno luogo a provvedimenti disciplinari. In caso di smarrimento verrà chiesto al Dirigente Scolastico il rilascio di un duplicato, previo versamento di un importo stabilito dal Consiglio di Istituto.

Nei corsi per adulti, pomeridiani e serali, i corsisti minorenni faranno uso di analogo diario in uso per i corsi diurni. I corsisti maggiorenni useranno un diario opportunamente adattato alle specifiche esigenze.

Art. 13 - VARIAZIONI DI RECAPITO I genitori e gli studenti dei corsi per adulti sono tenuti a comunicare

tempestivamente alla segreteria ogni loro cambiamento di residenza o di recapito

telefonico.

TITOLO III - ATTREZZATURE DIDATTICHE

Art. 14 - LA BIBLIOTECA La biblioteca è dotata di un locale adeguato, tale da rendere possibile la facile

consultazione e la lettura. Il catalogo dei libri e delle riviste deve essere conforme alle tecniche più idonee.

La gestione della biblioteca è affidata ad un responsabile indicato dal Collegio dei

docenti.

Hanno diritto di accesso alla biblioteca personale ed utenti della scuola, secondo

l'orario stabilito di anno in anno dal comitato stesso.

Art. 15 - FUNZIONAMENTO DELLA PALESTRA

Il palazzetto dello sport è destinato al regolare svolgimento dei programmi di

educazione motoria previsti dai programmi didattici.

Il Consiglio di Istituto, oltre ad assicurare l'uso del palazzetto agli studenti ed al

personale della scuola per attività di avviamento allo sport, può concederla anche a terzi

dietro impegno scritto da parte del concessionario di custodire e usare i beni ricevuti con la

massima diligenza e di restituirli nello stesso stato di conservazione e pulizia in cui li ha

ricevuti.

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Art. 16 – UTILIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI DI RIPRODUZIONE

Gli strumenti di riproduzione sono a disposizione del personale della scuola per uso

didattico, compatibilmente con le norme che regolano il diritto d'autore.

Sono quindi utilizzabili: a) per tutte le necessità della presidenza e della segreteria;

b) per la migliore diffusione e conoscenza delle disposizioni di servizio, degli atti e comu-

nicati degli organi collegiali e di ogni altra informazione relativa al funzionamento ed al-

la vita della scuola, incluse le notificazioni delle assemblee sindacali autorizzate in ora-

rio di lavoro;

c) per la riproduzione di materiale di interesse professionale per gli insegnanti da utilizza-

re anche per uso personale purché nell’ambito delle attività di aggiornamento;

d) per ogni altro impiego con esplicita autorizzazione del Dirigente scolastico; e) l’uso degli strumenti di riproduzione è affidato esclusivamente al personale incaricato

dal Dirigente Scolastico; f) il Consiglio di Istituto, su proposta del Dirigente Scolastico, può limitare l’uso degli

strumenti di riproduzione qualora i costi di gestione, rilevati nel precedente anno finan-ziario, fossero superiori alle possibilità economiche della scuola.

Art. 17 – UTILIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE AUDIOVISIVE

L’uso di attrezzature audiovisive rientra nella programmazione didattica discussa e

deliberata dai Consigli di Classe. È vietata la proiezione, diffusione e riproduzione di

sussidi audiovisivi di proprietà degli alunni senza la preventiva autorizzazione del docente.

Art. 18 – LABORATORI MULTIMEDIALI

L’accesso e l’uso di tali laboratori è soggetto ad apposito regolamento, rispettando l’orario predisposto.

È proibito l’uso di software di proprietà personale, senza la preventiva visione da

parte degli assistenti tecnici. L’uso di videogiochi non è consentito.

Art. 19 - INTERNET

L’uso di Internet è consentito solo ed esclusivamente per scopi didattici; è vietata la

riproduzione di filmati in streaming – in quanto soggetti al pagamento di Diritti d’autore -.

Art. 20 - LABORATORI DI ENOGASTRONOMIA, SALA VENDITA E

ACCOGLIENZA TURISTICA

L’uso di tali laboratori è soggetto ad apposito regolamento, nel rispetto delle norme

igieniche, sanitarie e di sicurezza.

Art. 21 - UTILIZZO DEI LABORATORI DA PARTE DI TERZI

Su delibera del Consiglio di Istituto, sentito l’eventuale parere del Collegio dei

docenti, la scuola può ospitare gare, manifestazioni, seminari, conferenze, organizzare

corsi anche per conto terzi, stipulando apposite convenzioni, nel rispetto della normativa

vigente e secondo i regolamenti dell’amministrazione provinciale per la concessione a terzi

dell’uso di locali e attrezzature.

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TITOLO IV - ORGANI COLLEGIALI

Art. 22 - ORGANI COLLEGIALI

La scuola prevede la partecipazione di tutte le sue componenti.

Art. 23 - ELENCO ORGANI COLLEGIALI Si elencano gli organi collegiali previsti dalla normativa vigente: a) Consiglio di Istituto; b) Collegio dei docenti; c) Consigli di classe ;

d) Comitato studentesco; e) Consulta provinciale degli studenti.

Art. 24 - ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI Gli allievi hanno a disposizione appositi spazi per discutere e dibattere sui problemi

scolastici che li coinvolgono direttamente; essi sono l’assemblea di classe e l’assemblea generale di istituto.

Art. 25 - RISORSE FINANZIARIE In base a quanto previsto dal D.P.R. 567/96 gli allievi hanno a disposizione un

apposito stanziamento di bilancio per attività di interesse comune loro rivolte.

Art. 26 - RIENTRI POMERIDIANI DEGLI ALUNNI PER USO AULE E

LABORATORI

Gli alunni che intendono accedere a scuola di pomeriggio, in orario extra-scolastico, per fare uso dei laboratori computer o per riunirsi in gruppi di studio devono presentare richiesta scritta.

La richiesta sarà autorizzata dal Dirigente scolastico o dai suoi collaboratori sentito il parere del Direttore dei servizi generali e amministrativi.

Gli alunni devono impegnarsi a mantenere un comportamento corretto e a tenere in ordine i locali.

In caso contrario sarà revocata l'autorizzazione.

TITOLO V - ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE

Art. 27 - ATTIVITA PARASCOLASTICHE (Viaggi di istruzione, attività di tipo culturale e professionale, ecc.)

a) Le attività di tipo culturale e professionale che si svolgono nell’orario scolastico sono

obbligatorie per tutti gli alunni.

Costituiscono un momento fondamentale didattico e culturale, al quale gli alunni

devono partecipare anche nell’atto della decisione e della programmazione. Particolare rilievo nel nostro Istituto assumono le attività di tipo professionale (vedi alternanza scuola-lavoro) per creare un rapporto più solido tra competenze scolastiche e competenze del mondo del lavoro e dell’economia.

b) Il viaggio di istruzione deve anzitutto avere una finalità didattica e culturale.

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Si segnala l’opportunità che i viaggi siano predisposti per l’intera classe allo scopo di

evitare discontinuità nella frequenza delle lezioni e di consentire che le quote di

contribuzione degli alunni siano ridotte al minimo, in modo da non creare situazioni

discriminatorie. c) Il Consiglio di Istituto ogni anno dovrà deliberare, sentito il parere dell'assemblea degli

studenti e dei genitori e del Collegio dei docenti, nel rispetto delle competenze degli or-gani collegiali, sui criteri generali relativi all’attuazione delle attività di cui sopra.

TITOLO VI - REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Art. 28 - FINALITA’

Ogni provvedimento disciplinare si ispira al principio della compensazione del

danno morale o materiale prodotto ed ha come fine il mantenimento o ripristino di una

situazione di legittimità nella vita dell'Istituto, inteso come comunità educante, in tutti i suoi

aspetti.

Art. 29 - INFRAZIONI

Saranno soggette a sanzione le infrazioni (elencate senza ordine di priorità):

a) alla libertà di pensiero ed espressione;

b) alle norme che disciplinano la partecipazione alla vita dell'Istituto in tutte le sue forme

associate (assemblee, lezioni, gruppi di lavoro e attività previste dal P.T.O.F.);

c) alla tutela e rispetto delle persone e delle cose e alle norme che ne regolano la sicu-rezza;

d) alle regole che l’Istituto si è dato in materia di organizzazione;

e) al dovere di rendere e mantenere ordinato l’ambiente scolastico.

Art. 30 - SANZIONI

Le sanzioni previste in rapporto alla gravità e alla recidività sono:

a) richiamo verbale da parte dell’insegnante;

b) richiamo scritto da parte dell’insegnante mediante annotazione sul registro di classe;

c) richiamo scritto da parte del Dirigente scolastico, anche su segnalazione dell’insegnante;

d) allontanamento temporaneo dalle lezioni (sospensione) fino ad un massimo di quindici giorni in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari;

e) allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore ai quindici giorni;

f) allontanamento dalle lezioni con esclusione dallo scrutinio o non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso.

La sanzione di cui alla lettera d) potrà essere inflitta anche a seguito di numerose note disciplinari (numero variabile da 3 a 5). La gravità delle note sarà preliminarmente valutata dal Coordinatore di classe e dal Dirigente scolastico.

Ogni sanzione può prevedere la riparazione del danno secondo il noto principio che

qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che

ha commesso il fatto a risarcire il danno, e può essere convertita in attività a favore della

comunità scolastica.

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Nei casi di allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore ai 5 giorni, con il

consenso della famiglia, sarà possibile far svolgere attività fuori dalla scuola con “umanità

sofferente” in strutture di un certo tipo, previa stipula di un’apposita convenzione.

Art. 31 - ORGANI CHE COMMINANO LE SANZIONI

Fermo restando che la funzione docente è comprensiva della funzione educante,

nell’ambito della quale ogni insegnante ha competenza a rilevare o correggere

comportamenti inadeguati ai fini di un’azione educativa e formativa immediata, gli organi

predisposti a comminare le sanzioni su indicate sono:

1) I docenti per casi indicati alle voci a) e b) delle sanzioni. 2) Il Dirigente scolastico o i collaboratori del Dirigente scolastico, da lui delegati per i casi

indicati alla voce c) delle sanzioni. Il Dirigente scolastico ha facoltà di allontanare im-mediatamente l’alunno di fronte a fatti gravissimi, salvo convocare il Consiglio di classe entro tre giorni per la ratifica del provvedimento. Gli allievi minorenni che siano stati so-spesi dalle lezioni, prima di essere riammessi in classe, dovranno essere accompagna-ti da un genitore o da chi ne fa le veci.

3) Il Consiglio di classe per il caso indicato alla voce d) delle sanzioni. 4) Il Consiglio di Istituto per i casi indicati alle voci e) e f) delle sanzioni.

Art. 32 - ORGANO DI GARANZIA (D.P.R. 249/1998 e D.P.R. 235/2007) Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque ne abbia

interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia che ha il compito di valutare l’equità della punizione.

Esso è composto da un docente designato dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti, da un rappresentante eletto dai genitori ed è presieduto dal Dirigente scolastico.

Il presente REGOLAMENTO GENERALE DI ISTITUTO è stato approvato nella

seduta del Consiglio di Istituto del 17/12/1998 con delibera n. 117.

Successive modifiche sono state apportate dal Consiglio di Istituto: - nella seduta del 29/11/2002 con delibera n. 49; - nella seduta del 16/01/2007 con delibera n. 1; - nella seduta del 18/01/2008 con delibera n. 2; - nella seduta del 11/12/2013 con delibera n. 35; - nella seduta del 20 /05/2016 con delibera n.78.

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Allegato 6

Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa

La nostra Costituzione assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani. Fin dalla nascita della moderna Repubblica, pertanto, i genitori e gli inse-gnanti hanno rivestito un ruolo di grande rilevanza nello sviluppo dei giovani. Nel tempo, il dettato costituzionale ha avuto varie interpretazioni, a livello normativo e a livello attuativo e le innovazioni introdotte nella scuola hanno fatto progressivamente evolvere l’interpretazione del rapporto scuola/famiglia nella direzione di una relazione via via sem-pre più interattiva.

Bisogna considerare che l’evolversi di nuove teorie pedagogiche ha accreditato, nel pro-cesso di innovazione della scuola, il valore della singolarità dell’individuo, della diversità dei ritmi di apprendimento, dei diritti di tutti gli allievi, di quelli dei soggetti in difficoltà. Di conseguenza, sono stati elaborati nuovi modelli didattico-educativi che hanno permesso alla scuola di reinterpretare le modalità di attuazione del dettato costituzionale in merito al rapporto scuola/famiglia.

Determinante è stato anche il ruolo dei genitori nella vita scolastica, sia negli istituti statali che paritari, che è risultato nel tempo sempre più pregnante, trasformandosi da mera par-tecipazione agli organi collegiali ad autentica cooperazione alla progettualità e ai processi formativi.

E’ scaturito, quindi, l’obbligo per le istituzioni scolastiche di dare piena esecuzione alle di-sposizioni normative per introdurre nuove modalità organizzative atte a favorire un mag-giore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa.

Nel promuovere le innovazioni nelle scuole, non va trascurato il pregresso storico ovvero la comprensione del retroterra culturale della scuola per poter sfruttare al meglio le espe-rienze realizzate, riflettendo anche sulle eventuali difficoltà. In sintesi, un valore va, sì, po-stulato ma diventa tale soltanto se illumina l’agire indirizzandolo verso risultati ad esso co-erenti.

Infatti, considerata la presenza dei numerosi strumenti didattici e metodologici introdotti, la scuola di oggi deve impegnarsi a sfruttare al meglio le risorse di cui dispone quale per e-sempio il Bilancio Sociale. Questo strumento, introdotto dalla Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche del 17 febbraio 2006, rappresenta per le scuole un’opportunità di apertura verso il territorio che consente una comunicazione più incisiva con gli stakehoder, in particolare con le famiglie.

Nell’attuale fase di promozione e realizzazione della corresponsabilità educativa, vaconsi-derato quindi l’iter normativo e le buone pratiche già realizzate nelle scuole, sia statali che paritarie, che hanno preparato il terreno scolastico rendendolo sensibile ad un lavoro si-nergico con le famiglie e con gli studenti e ad un miglior uso delle opportunità e degli stru-menti già disponibili nelle scuole.

1. La corresponsabilità educativa: aspetti problematici e valore strategico

Le innovazioni introdotte nella scuola hanno rafforzato sempre più il ruolo propositivo delle famiglie nella formulazione di proposte, nelle scelte di talune attività formative e in altri a-spetti che riguardano i percorsi educativi. Oggi possiamo ben affermare che il protagoni-

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smo attivo delle famiglie è ormai un dato acquisito, essendo definitivamente riconosciuto dalle politiche scolastiche ed entrato nell’apparato concettuale della cultura delle scuole.

Con il passaggio da una corresponsabilità educativa sancita ad una esercitata all’interno della scuola, sono realmente privilegiate occasioni di in contro e di lavoro in cui i genitori possano esprimersi e dare il loro contributo, a vari livelli, confrontarsi con i docenti e con il territorio sulle problematiche giovanili, proporre esperienze extracurricolari, ove consentito, far parte di gruppi di lavoro.

Gli insegnanti e i genitori, nonostante la diversità dei ruoli e la separazione dei contesti di azione, condividono sia i destinatari del loro agire, i figli/alunni, sia le finalità dell’agire stesso, ovvero l’educazione e l’istruzione in cui scuola e famiglia operano insieme per un progetto educativo comune.

Il focus della problematicità di questo rapporto cade sul rispetto dei ruoli, delle competen-ze, dei compiti e delle libertà di ciascuna di queste due figure. Nell’esercizio della corre-sponsabilità, infatti, ciò che fa accrescere l’efficacia di questo mezzo è lo scambio comuni-cativo e il lavoro cooperativo. Ma ciò che mantiene vivo tale scambio è quel senso di re-sponsabilità sociale che dovrà determinare le scelte strategiche delle scuole, connotando il loro lavoro come contributo significativo alla costruzione del sociale.

Va sottolineato che, nell’economia dell’attività scolastica, “costruire il sociale” vuol dire as-sumersi, nei confronti della società, la responsabilità degli effetti delle scelte che si com-piono, in termini di valori educativi; parliamo dunque di successo scolastico e sviluppo del-le competenze chiave. La responsabilità sociale non si riferisce all’onere delle decisioni, che è una responsabilità istituzionale, bensì al dovere, nei confronti dei cittadini, di rendere trasparente l’esercizio dell’autonomia.

Nel bilancio sociale l’aspetto più rilevante è il processo identificativo della singola istituzio-ne scolastica composta da una individuazione dei processi educativi messi in atto e delle strategie adottate, tali da delineare l’identità della scuola e, in particolare, dei soggetti che hanno cooperato condividendo la responsabilità dei vari progetti realizzati: docenti, genito-ri, studenti, personale ATA, Associazioni di genitori e gli altri organismi esterni.

Il Bilancio sociale è uno strumento di forte aggregazione tra le varie componenti del mon-do della scuola necessario alla gestione del processo scolastico che richiede una ponde-rata pianificazione iniziale dei suoi contenuti come una sorta di tela narrativa la cui trama e l’ordito vanno gettati all’inizio dell’anno e rappresentano i vincoli entro i quali prenderà cor-po il percorso educativo.

La definizione dei vincoli iniziali esige la determinazione di molti parametri, tra i quali i soggetti da coinvolgere e, tra questi, le famiglie, quali interlocutori privilegiati, con i quali aprire un confronto critico su valori, finalità, obiettivi delle scelte educative e quant’altro ri-guarda la vita della scuola.

Le famiglie, in forma individuale o collettiva, potranno esercitare il loro ruolo propositivo ed esprimere le loro istanze, contribuendo significativamente e attivamente alla definizione dell’autonomia didattica e culturale della scuola.

In questa prospettiva metodologica dell’agire scolastico, la progettazione educativa può concretamente definirsi “partecipata” in quanto i soggetti che cooperano alla sua realizza-zione sono coinvolti fin dalla fase iniziale, quando si getta la trama e l’ordito su cui tessere le sequenze dell’itinerario scolastico.

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Le scuole, pertanto, dovranno sfruttare al meglio strumenti e risorse disponibili in modo da consolidare queste nuove forme di collaborazione con le famiglie e aprire nuove forme di dialogo e di comunicazione basate su uno scambio continuo, interno ed esterno, tali da caratterizzare realmente una comunità educante.

2. Dalla partecipazione dei genitori nella scuola alla corresponsabilità educativa

Gli artt. 30, 33 e 34 della Costituzione sanciscono:

“È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli…”

“…La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole…”

“La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita…”

La Costituzione assegna ai genitori e alla scuola il compito di istruire ed educare; risulta pertanto irrinunciabile, per la crescita e lo sviluppo degli alunni, una partnership educativa tra famiglia e scuola fondata sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione, nel rispetto reciproco delle competenze.

Il DPR 416/74 ha segnato l’avvio della partecipazione dei genitori e degli studenti nella ge-stione della scuola “dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica.”

E’ opportuno, quindi, consolidare e diffondere ulteriormente politiche di governance che agevolino il passaggio dalla programmazione pianificata alla progettazione partecipata, dall’informazione alla consultazione, dalle responsabilità istituzionali alle responsabilità condivise.

Questa innovazione del sistema di gestione della scuola fa leva sulla partecipazione attiva di studenti, genitori, docenti e personale ATA chiamati a confrontarsi, sia pure con ruoli dif-ferenti, sugli obiettivi strategici dei percorsi formativi, sui problemi e sulle possibili soluzio-ni, al fine di condividere la responsabilità del ben-essere dei giovani.

La sfida da rilanciare consiste, per un verso, nel favorire la partecipazione dei genitori alla vita scolastica attraverso i comitati, le associazioni, le iniziative locali di formazione, il dia-logo nel colloquio individuale e nelle assemblee e, dall’altro, nel sostenere la rappresen-tanza e incrementare l’attività nei FORAGS (Forum Regionali dei Genitori della Scuola) e nel FONAGS (Forum Nazionale dei Genitori della Scuola).

L’associazionismo dei genitori e degli studenti rappresenta, infatti, un luogo privilegiato di mediazione di interessi, di formazione e preparazione alla partecipazione democratica per il conseguimento del bene complessivo, orizzonte più ampio dell’interesse personale.

In questa prospettiva culturale, è auspicabile la valorizzazione di tutti gli organi collegiali della scuola rappresentativi delle diverse componenti scolastiche, interne ed esterne, così come delineate all’interno del Decreto Legislativo 297/1994, assicurando il sostegno a forme di rappresentanza facoltative, come il comitato dei genitori, costituito dai rappresen-tanti di classe e del consiglio di istituto.

In risposta alle istanze sociali, riguardo alla promozione e alla valorizzazione della parteci-pazione attiva dei genitori, sono stati istituiti, con DPR 567/96 e successive modifiche e in-tegrazioni, appositi organi di rappresentanza per agevolare la convergenza educativa tra le varie componenti scolastiche:

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Consulta Provinciale degli studenti

Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche maggiormente rappresentative

Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte

Forum Nazionale dei Genitori della Scuola (FoNAGS)

Il FoNAGS (D.M. 14/2002), luogo d’incontro tra il Ministero, l’Amministrazione e l’associazionismo (composto dalle Associazioni dei genitori maggiormente rappresentati-ve), è stato costituito al fine di valorizzare la componente dei genitori nelle scuole e di as-sicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche.

Allo scopo di dare piena attuazione alle disposizioni normative per introdurre innovazioni organizzative atte a favorire un reale e concreto coinvolgimento dei genitori nella vita sco-lastica, investendoli della corresponsabilità educativa, il Forum delle associazioni dei geni-tori ha le seguenti funzioni:

favorire il confronto tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le realtà associative dei genitori

rappresentare le esigenze e le proposte della componente genitori della scuola, alle quali il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si impegna a dare ri-sposta per iscritto, con adeguata motivazione, nel più breve tempo possibile

esprimere pareri sugli atti e sulle iniziative che il Ministro intende sottoporgli

essere sede di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche e stu-dentesche.

Costituisce, inoltre, luogo di raccordo con i FoRAGS, istituiti, con il DPR 301/05 chesvol-gono le medesime funzioni a livello regionale.

Oltre ai suddetti organi di rappresentanza delle varie componenti scolastiche, è statointro-dotto, con DPR n. 235/ 2007, il Patto di Corresponsabilità Educativa, uno strumento nor-mativo finalizzato a definire e a rendere trasparente compiti e doveri attribuibili ad ogni soggetto della comunità scolastica, in ragione del ruolo che ricopre.

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Allegato 7

Patto di Corresponsabilità Educativa (DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis)

Il Patto di Corresponsabilità Educativa, sottoscritto dai genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico, rafforza il rapporto scuola/famiglia in quanto nasce da una comune assunzione di responsabilità e impegna entrambe le componenti a condividerne i contenuti e a rispet-tarne gli impegni.

Il Patto, dunque, rappresenta il quadro delle linee guida della gestione della scuola, demo-craticamente espresse dai protagonisti delle singole istituzione scolastiche, a livello territo-riale.

Al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità educative e formative, cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto è tenuto ad adempiere cor-rettamente ai doveri che l’ordinamento gli attribuisce.

L’osservanza dei doveri compete anche al personale docente, non solo per quanto con-cerne gli adempimenti normativi, ma anche per quanto dettato dalla deontologia profes-sionale.

La condivisione degli obiettivi, il rispetto dei ruoli, le procedure di decisione e l'assunzione di responsabilità, nonché la qualità delle relazioni docenti/ genitori, docenti/docenti, docen-ti/studenti rappresentano fattori di qualità della scuola.

E’ opportuno e auspicabile che il processo di redazione del patto sia esso stesso espe-rienza di corresponsabilità tra la scuola e la componente genitori, in tutte le sue espressio-ni. In tal senso ogni Istituto, nella sua autonomia, individuerà le procedure interne indi-spensabili a favorire la massima condivisione e collaborazione nella redazione della pro-posta da sottoporre alla firma dei singoli genitori.

La normativa disciplina l’atto della sottoscrizione (art. 5 bis comma 1) disponendo che debba avvenire, da parte dei genitori e degli studenti, “contestualmente all’iscrizione all’istituzione scolastica”.

Nel favorire rapporti sempre più sinergici tra scuola e famiglia, va tenuta in debita conside-razione l’apertura al dialogo con i genitori separati, affidatari e non, e la considerazione del diritto di questi ultimi a essere informati e coinvolti nei processi educativi che interessano i loro figli, come premessa necessaria alla valorizzazione della bigenitorialità.

Particolare rilievo assume in questi tempi l’orientamento personale, curricolare e professionale degli studenti, a partire già dalla Scuola Secondaria di I grado. E’ auspicabile, pertanto, il coinvolgimento dei genitori nell’azione orientativa promossa dalla scuola e dai docenti anche attraverso un confronto diretto e costruttivo in vista della scelta del percorso secondario di II grado e terziario. È necessario investire, quindi, in azioni continue e mirate di informazione e tutoraggio, specialmente nei periodi di transizione, affinché ai genitori sia data la possibilità di contribuire in modo consapevole all’orientamento dei figli.

Appare fondamentale anche, la condivisione del valore formativo dell’alternanza scuola – lavoro da parte delle famiglie e l’attenzione ai bisogni degli studenti, le cui motivazioni vengono rispettate e valorizzate.

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4. Statuto delle studentesse e degli studenti: DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007

Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti è uno strumento operativo atto ad affermare e diffondere la cultura dei diritti e dei doveri tra gli studenti, tra i docenti e il personale ATA, i quali devono predisporre le condizioni per l’esercizio di tali diritti e per la tutela contro e-ventuali violazioni.

Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, approvato con DPR n. 249 del 24 giugno 1998, è stato oggetto di modifiche (DPR n. 235 del 21 novembre 2007) in particolare ri-guardo a:

infrazioni disciplinari;

sanzioni applicabili;

impugnazione delle sanzioni;

sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità.

Le modifiche apportate mirano a rafforzare l’alleanza educativa tra le varie e diverse com-ponenti scolastiche, assegnando loro un ruolo attivo nell’intera gestione delle procedure di applicazione del Regolamento. L’adozione del Regolamento, nonché le eventuali modifi-che, richiedono infatti la consultazione degli studenti, nella scuola secondaria superiore e la consultazione dei genitori, nella scuola secondaria di primo grado.

Ciò premesso, alle singole istituzioni scolastiche spetta il compito di:

adeguare i regolamenti interni alle indicazioni e ai principi dello Statuto delle Stu-dentesse e degli Studenti;

costituire e rendere operativo l’Organo di Garanzia interno alla scuola, del quale dovrà far parte almeno uno studente, eletto dal comitato studentesco (DPR 567/96 e successive modifiche);

consegnare ad ogni studente, all’atto dell’iscrizione, una copia dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, come disposto dall’art. 6 comma 2 del DPR 24 giugno 1998 n. 249;

diffondere una copia del Regolamento d'Istituto a tutta la comunità scolastica, dopo averlo elaborato e condiviso;

5. Organo di Garanzia regionale (art.5 comma 3, DPR 24 giugno 1998, n. 249, modifi-cato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis)

La normativa prescrive l’istituzione di un organo di Garanzia regionale, che rappresenta l’ultimo grado di giudizio, con i compiti di controllare la conformità dei Regolamenti allo Statuto e il rispetto delle norme in esso disposte e di dirimere le eventuali controversie.

Tale organo, presieduto dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delega-to, è composto da:

tre docenti

un genitore individuato nell’ambito del FoRAGS

due soggetti aggiuntivi che nella scuola secondaria di secondo grado, sono studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti.

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Allegato 8

Patto Educativo di Corresponsabilitá – Serale

(ART. 3 DPR 235/2007)

La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la collaborazione dei docenti, del personale scolastico, dello studente.

La condivisione ed il rispetto delle regole del vivere e del convivere sono fondamentali ed irrinunciabili per realizzare gli obiettivi che la scuola si è posta.

La scuola si impegna a:

garantire a tutti pari opportunità formative

offrire una formazione culturale e professionale qualificata

informare i corsisti sull’andamento didattico e disciplinare (valutazione, recuperi, sanzioni)

Il corsista si impegna a:

rispettare i compagni, i docenti e tutto il personale presente a scuola

rispettare le norme contenute nel regolamento interno

rispettare le strutture, l’arredo e il materiale scolastico

non sporcare i locali

prestare attenzione durante le lezioni, partecipare con interventi opportuni

svolgere i compiti assegnati, studiare con regolarità, osservare le scadenze

mantenere un comportamento e un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico

indossare un abbigliamento decoroso e adeguato al contesto scolastico

indossare la divisa durante le esercitazioni pratiche nei laboratori del settore alberghiero e quando le circostanze lo richiedono

non utilizzare il telefono cellulare e altri apparecchi elettronici (come iPod, MP3, PSP) durante le lezioni

risarcire la scuola per i danneggiamenti provocati dall’uso improprio dei servizi, per i danni alle strutture e agli arredi e per ogni altro danneggiamento causato da comportamento scorretto

risarcire il danno, in concorso con altri, qualora l’autore del fatto non dovesse essere identificato

Disciplina e sanzioni

I corsisti sono consapevoli che le infrazioni possono dar luogo a sanzioni disciplinari.

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare, ispirate al principio di proporzionalità e alla riparazione del danno.

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Il corsista, sottoscrivendo la presente istanza, assume l’impegno di osservare le disposizioni contenute nel Patto educativo di corresponsabilità, nonché di rispettare e di far rispettare le regole fondamentali di convivenza civile.