PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA · 3 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA...
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
(EX ART. 1, COMMA 14, LEGGE N. 107/2015)
PER GLI ANNI SCOLASTICI
2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019
Ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 1° settembre 2015.
È stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 17 settembre 2015.
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INDICE 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA …………………………………………………3 2. IDENTITÁ DELLA SCUOLA………………………………………………………………………………………………………………………5 2.a CARISMA EDUCATIVO…………………………………………………………………………………………………………………………………………….5 2.b LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO…………………………………………………………………………………………………………………………5 2.c LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA……………………………………………………………………………………………………………………………5 2.d PER UNA NUOVA CITTADINANZA …………………………………………………………………………………………………………………………6 2.e PER UN NUOVO UMANESIMO……………………………………………………………………………………………………………………………….6 2.f OBIETTIVO DELLA PROMOZIONE UMANA E CRISTIANA………………………………………………………………………………………….6
3. PROGETTI………………………………………………………………………………………………………………………………………………7 3.a PROGETTO SCUOLA FAMIGLIA……………………………………………………………………………………………………………………………….7 3.b PROGETTO DI EVANGELIZZAZIONE…………………………………………………………………………………………………………………………7 3.c PROGETTO ANNUALE: IN VIAGGIO… IL MONDO SI FA NUOVO……………………………………………………………………………….7 3.d LABORATORIO TEATRALE………………………………………………………………………………………………………………………………………8 3.e EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALL’AFFETTIVITÀ…………………………………………………………………………………………………….8 3.f PROGETTO BIBLIOTECA………………………………………………………………………………………………………………………………………….8 3.g PROGETTO TERRITORIO IN COLLABORAZIONE CON IL GERS……………………………………………………………………………..8 3.h PROGETTO ACCOGLIENZA……………………………………………………………………………………………………………………………………..8 3.i PROGETTO CONTINUITÀ…………………………………………………………………………………………………………………………………………9 3.l USCITE DIDATTICHE E CULTURALI………………………………………………………………………………………………………………………….10 3.m PROGRAMMA DI INCLUSIONE……………………………………………………………………………………………………………………………..10
4. IL TEMPO SCUOLA………………………………………………………………………………………………………………………………..12 4.a ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA……………………………………………………………………………………………………………………………..12 4.b LE RISORSE INTERNE……………………………………………………………………………………………………………………………………………..14 4.c LE RISORSE STRUTTURALI………………………………………………………………………………………………………………………………………15 4.d COMPOSIZIONE DEL CURRICOLO A 30 ORE……………………………………………………………………………………………………………18
5. IL SISTEMA DI AUTOVALUTAZIONE: il Rapporto di Autovalutazione e il Piano di Miglioramento……….19 5.a OBIETTIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO…………………………………………………………………………………………………………..22 5.b LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI…………………………………………………………………………………………………………….23 5.c GLI STRUMENTI VALUTATIVI………………………………………………………………………………………………………………………………….24
6. CALENDARIO SCOLASTICO…………………………………………………………………………………………………………………..27 7. REGOLAMENTO……………………………………………………………………………………………………………………………………28
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1. PRESENTAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento che definisce l’identità pedagogico-culturale del nostro Istituto. Esso è frutto
della riflessione comune, degli scambi e delle interazioni continue tra i docenti dell’istituto. È lo strumento attraverso cui la scuola rende
trasparente e leggibile ciò che fa, come lo fa e perché. Tiene conto dei bisogni educativi espressi dalle famiglie e dal territorio. È
rivolto ai bambini, alle famiglie, all’Ente Locale, alle Istituzioni e alle Associazioni del territorio con cui la scuola interagisce in modo
costruttivo. Contiene le scelte culturali, educative, didattiche e organizzative, espressione dell’autonomia progettuale e dell’assunzione di
responsabilità della scuola. Dà coerenza e giustifica pedagogicamente e culturalmente ogni progetto. Le scelte operate dalle scuole e le
loro pratiche educative si ispirano, dunque, ai principi e ai valori in esso dichiarati.
Principale legislazione di riferimento
I riferimenti normativi che vengono assunti per la stesura del Piano dell’Offerta Formativa riguardano:
- Costituzione Italiana.
- Legge n. 59/97, art. 21.
- D.P.R. n. 275/99 - Regolamento dell’Autonomia.
- CCNL AGIDAE del 9 dicembre 2010.
- Legge n. 5 del 28 marzo 2003.
- Legge n. 169/2008 e relativi regolamenti.
- D. Lgs. N. 81/2008.
- D.P.R. n. 122/2009 – Regolamento Valutazione.
- D.P.R. n. 89/2009.
- Atto di Indirizzo del Ministro del 8/09/2009.
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- D. Lgs. n. 150 del 27/10/2009.
- Legge n. 170 8/10/2010 (D.S.A.).
- D.P.R. 11/02/2010 Approvazione dei traguardi di sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento della Religione Cattolica per la
Scuola dell'Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione.
- DM 12/07/2011 Disposizioni attuative della Legge 170 del 8/10/210 (Linee Guida).
- DM 16/11/2012 Regolamento recante Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell'Infanzia e del primo ciclo.
- D.P.R. n. 80/2013 Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di Istruzione e Formazione.
- Direttiva Ministeriale 27/12/2012 Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica.
- Accordo quadro di programma provinciale per l’integrazione degli alunni con disabilità (2011-2016 (artt.12-13 L.104/92, art.2 D.P.R. del
24/02/94 e DPCM n. 185 del 23/02/2006).
- “La Buona Scuola” (Legge 13 luglio 2015, n. 107).
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2. IDENTITÁ DELLA SCUOLA
Scuola Primaria Paritaria “Casa San Giuseppe”
La Scuola Paritaria “Casa San Giuseppe” è fondata nel 1927 e gestita dalle Suore di Santa Marta, facenti parte della Congregazione fondata il 15
ottobre 1878 dal Beato Tommaso Reggio, Arcivescovo di Genova.
Le Suore, insieme a tutti i collaboratori laici, si propongono di continuare a tener vivo e tramandare lo Spirito del Fondatore, tenendo ben
presente che il Servizio Educativo si esprime nell’accoglienza attraverso la cultura.
2.a CARISMA EDUCATIVO
Tutta la documentazione contenuta in questo fascicolo vuole offrire una visione completa dell’Identità della Nostra Scuola e del suo Carisma, della
sua organizzazione e delle sue proposte curricolari ed extracurricolari. Nel corso degli anni l’Istituzione ha consolidato lo spirito di amore e di
accoglienza che deriva dal Carisma della Congregazione in base ai seguenti principi che veicolano l’agire degli educatori.
2.b LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO
Offrire agli alunni occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli alunni acquisiscano gli strumenti di pensiero
necessari per apprendere e selezionare le informazioni; promuovere iniziative aventi carattere orientativo; favorire l’autonomia di pensiero degli
alunni, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
2.c LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA
Pensare e realizzare progetti educativi e didattici vicini all’esperienza di vita quotidiana degli alunni. Valorizzare simbolicamente i momenti di
passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni bambino. Promuovere la classe come gruppo, incentivare legami
cooperativi fra i suoi componenti. Costruire la scuola come luogo di accoglienza, coinvolgendo gli alunni stessi al fine di ottenere una
partecipazione più ampia e un benessere cognitivo e sociale.
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2.d PER UNA NUOVA CITTADINANZA
Impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita e una collaborazione fra la scuola, la famiglia e le associazioni
sportive e culturali del territorio. Insegnare le regole del vivere e del convivere. Proporre un’educazione che spinga a fare scelte autonome.
Insegnare ad apprendere e insegnare ad essere. Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni alunno. Formare cittadini in
grado di partecipare consapevolmente alla costruzione delle collettività di appartenenza, quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Una
cittadinanza vissuta con varietà di espressioni ed esperienze personali e di gruppo.
2.e PER UN NUOVO UMANESIMO
Cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle
tecnologie; capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento. Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale
condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline, fra le
culture e soprattutto fra le persone.
“La vera perfezione è una gemma nascosta che sta in tutte le nostre azioni, anche le più quotidiane e comuni. La divina somiglianza con Gesù non
dobbiamo cercarla nelle grandi e difficili imprese, ma nella vita quotidiana e nelle semplici virtù” (Beato Tommaso Reggio).
2.f OBIETTIVO DELLA PROMOZIONE UMANA E CRISTIANA
Per la sua stessa configurazione e per il conseguimento di una formazione integrale della persona, l’istituto “Casa San Giuseppe” come scuola
cattolica, considera l’educazione religiosa come componente fondamentale ed irrinunciabile del curriculo scolastico e formativo dei propri alunni.
Pertanto non è previsto l’esonero dall’insegnamento della religione cattolica.
Le scuole gestite dalla Congregazione delle Suore di S. Marta, come scuole cattoliche, si propongono il fine primario di aiutare ciascun alunno, in
quanto figlio di Dio e persona unica e irripetibile, a diventare artefice della sua crescita umana e cristiana, operando così per la liberazione
dell’uomo in Cristo.
La scuola Casa San Giuseppe dedica ampio spazio al tema dell’evangelizzazione, principio fondatore dell’Istituto.
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3. PROGETTI
3.a PROGETTO SCUOLA FAMIGLIA
Sia i docenti che i genitori pur nella specificità dei ruoli, si assumono l’impegno di far convergere le loro azioni educative nella costruzione di un
progetto formativo per garantire la crescita umana e culturale del bambino.
Appartiene ai genitori il diritto-dovere dell’educazione ed essi non possono mai rinunciare ad esercitarlo, concedendo deleghe totali e definitive.
Le famiglie sono chiamate a cooperare con la scuola che è titolare di un compito sussidiario e integrativo, e ricercando con essa l’elaborazione del
progetto educativo con nuovi spazi per l’incontro e la partecipazione. L’impegno dei genitori nella scuola ha bisogno di essere sostenuto e
condiviso dalla comunità cristiana, dalle istituzioni e dalla stessa scuola.
Per esigenze organizzative e/o privacy non è opportuno fermare i docenti in cortile negli orari di entrata o di uscita per le informazioni sugli alunni.
3.b PROGETTO DI EVANGELIZZAZIONE
È caratterizzante di questa Scuola lo sviluppo umano, cristiano e spirituale, soprattutto nei momenti “forti” dell’anno liturgico, i bambini saranno
invitati a riflettere sulle modalità di aiuto a chi è diverso, a chi ha “meno”, a chi si trova ad affrontare problemi esistenziali. Alle riflessioni
seguiranno anche modalità di aiuto pratico e momenti di condivisione con i genitori.
All’inizio della giornata, prima dell’impegno scolastico, gli alunni faranno un momento di preghiera e riflessione. Per meglio condividere e
partecipare a questo importante gesto comunitario, i Docenti invitano i genitori al rispetto dell’orario sollecitando i bambini, una volta a scuola a
raggiungere velocemente le proprie aule.
3.c PROGETTO TRIENNALE: IN VIAGGIO… IL MONDO SI FA NUOVO
“L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se
stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno
favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la
condizione per praticare la convivenza civile.”
(Indicazioni Nazionale 2012 – Cittadinanza e Costituzione)
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Il Progetto di questo Istituto, di durata triennale, elaborato della Scuola Primaria Casa San Giuseppe, si prefigge di promuovere l’interazione tra gli
alunni e l’ambiente scuola, tra il territorio sociale ed ambientale, come sistema integrato di relazioni che consentano a ciascun soggetto di
esprimere al meglio la propria potenzialità e di acquisire formazione e maturazione globali.
Un insegnamento che, oltre ai temi classici dell'educazione civica, comprende anche l'educazione ambientale, l'educazione alla legalità, il valore
del rispetto delle regole della comunità, i principi di una corretta competizione sportiva e i valori della cooperazione.
3.d LABORATORIO TEATRALE
Le attività di teatro creativo proposte alla classe quinta negli ultimi mesi scolastici in collaborazione con l’esperto Alberto Vanoglio, forniscono una
risorsa straordinaria nel contesto educativo. Il laboratorio prevede uno spettacolo conclusivo.
3.e EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALL’AFFETTIVITÀ
In collaborazione con esperti dell’ASL, si terranno alcune lezioni di educazione alla salute e all’affettività.
3.f PROGETTO BIBLIOTECA
In cooperazione con la biblioteca comunale, gli alunni sperimenteranno diverse modalità di approccio alla lettura.
3.g PROGETTO TERRITORIO IN COLLABORAZIONE CON IL GERS
Ogni anno la nostra scuola collabora con il Gruppo Escursionisti di Rodengo Saiano per effettuare uscite didattiche alla scoperta del nostro
Territorio.
3.h PROGETTO ACCOGLIENZA
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori, attraverso uno specifico progetto che prevede diversi momenti. In
concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, la scuola organizza incontri informativi e iniziative di open-day rivolti alle
famiglie degli alunni che intendono chiedere l’iscrizione alla classe prima della scuola primaria.
Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del piano dell’offerta formativa. Nel mese di maggio si svolge una riunione per i genitori dei nuovi
iscritti con la partecipazione degli insegnanti di classe.
Finalità:
- far vivere il primo ingresso nella scuola primaria come un’esperienza positiva;
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- evitare episodi di eccessiva ansia e disagio agli alunni e alle loro famiglie;
- creare contesti di apprendimento capaci di stimolare le potenzialità di ciascuno;
- osservare la padronanza delle abilità di base e il comportamento degli alunni in situazioni nuove più o meno strutturate.
Fattori di qualità:
- significatività dell'ambiente; - qualità della vita scolastica; - valorizzazione delle differenze e delle diversità; - programmazione attività secondo le potenzialità di ciascuno;
- attenzione ai livelli di maturazione di ciascuno.
Indicatori:
- allestimento di contesti percettivamente gradevoli e ricchi di stimoli;
- organizzazione di attività specifiche finalizzate alla rassicurazione dell’alunno.
- costruzione di esperienze di apprendimento che favoriscono la libera iniziativa in un contesto di regole da condividere;
- predisposizione di attività che permetta a ciascuno di valorizzare le proprie potenzialità orientandole alla realizzazione di sé;
- adeguatezza ed efficacia dei protocolli di osservazione e delle prove di rilevazione delle competenze.
Strumenti :
- somministrazione di prove per rilevare il livello raggiunto nel linguaggio orale, nella comprensione del testo ascoltato o figurato, nella
competenza fonologica, nella competenza lessicale e nella concettualizzazione della lingua scritta; somministrazione di prove riguardanti la
percezione dello spazio, l’orientamento, la percezione soggettiva del tempo e i concetti matematici di base;
3.i PROGETTO CONTINUITÀ
Finalità:
- far vivere l’ingresso nelle scuole primaria/secondaria come esperienza positiva evitando ansie e disagi;
- creare contesti di apprendimento capaci di stimolare le potenzialità di ciascuno;
Obiettivi formativi generali:
- valorizzare l’esperienza del bambino;
- promuovere il confronto interpersonale.
Obiettivi cognitivi:
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- sviluppare competenze comunicative;
- muoversi con sicurezza negli spazi della scuola;
- collocare nel tempo i fatti e riconoscere i rapporti di successione;
- sviluppare rapporti interpersonali;
- conoscere e interiorizzare le regole.
Metodologia:
- attività ludiche;
- attività laboratoriali di piccolo e grande gruppo;
- esperienze di apprendimento e di costruzione di regole da condividere;
- attività di osservazione durante le diverse attività e domande ai gruppi di coetanei;
- passaggio di informazioni significative riguardanti gli alunni.
Cosa si fa:
- visita alle scuole in occasione di giornate dedicate ad esperienze laboratoriali;
- attività laboratoriali e attività ludiche;
- incontri tra insegnanti per il passaggio di informazioni.
3.l USCITE DIDATTICHE E CULTURALI
Gli insegnanti propongono viaggi di istruzione e uscite didattiche per approfondire alcune conoscenze affrontate in classe.
3.m PROGRAMMA DI INCLUSIONE
La nostra scuola vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano
realizzare esperienze di crescita individuale e sociale.
Lo sfondo culturale del modello di inclusione della nostra scuola è costituito da una riflessione sulla diversità, considerata non come elemento
patologico, ma come elemento strutturale di ogni sistema sociale e che si manifesta naturalmente attraverso la complessità. Il processo
di inclusione pone l’attenzione e l’azione sulle differenti abilità presenti nella classe, fa leva sui potenziali e si fa carico di conoscere il deficit per
accettarlo, di conoscere l’handicap per ridurlo, decrementando i comportamenti problema, agendo sul contesto fisico, sociale ed organizzativo e
sviluppando abilità cognitive, relazionali, sociali, di autonomia.
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Un’istruzione inclusiva offre opportunità ai bambini con disabilità di soddisfare le proprie ambizioni, di vedere riconosciuti i diritti fondamentali e,
al contempo, allarga gli orizzonti di tutti i bambini. Conoscere gli altri e le peculiarità che caratterizzano ognuno di noi è fondamentale, il
riconoscimento della diversità come valore e ricchezza per lo scambio e la crescita umana sono alla base della convivenza e premessa per la
costruzione di una società più civile e rispettosa dei suoi stessi componenti.
La politica inclusiva che il nostro Istituto attua al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni/studenti in situazione di
difficoltà, in linea con la Direttiva Ministeriale 27/12/2012, estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità
educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: disabilità, svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a
culture diverse.
Il nostro Istituto si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno/studente che,
con continuità o per determinati periodi, manifesti bisogni educativi speciali.
A tal fine intende:
- creare un ambiente accogliente e di supporto nel quale la diversità è considerata come valore;
- organizzare le attività in modo da suscitare l'interesse e favorire l'impegno e l'attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di
apprendimento;
- rispettare i ritmi di apprendimento, valorizzare i diversi stili cognitivi e le abilità alternative;
- attuare un modello organizzativo e didattico flessibile;
- ricorrere a metodologie didattiche diversificate, favorendo l’uso di più linguaggi;
- favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
- promuovere e valorizzare l’interazione e la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi territoriali.
Gli strumenti privilegiati per attuare l'inclusione sono:
- il Piano Educativo Individualizzato (PEI), elaborato dagli insegnanti, contenente la descrizione degli interventi integrati predisposti per ciascun
alunno/studente con disabilità;
- il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), elaborato collegialmente dal team
docenti (Scuola Primaria) che definisce, monitora e documenta le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli
apprendimenti, per ciascun alunno/studente che manifesta Bisogni Educativi Specifici diversi dalla disabilità;
All'interno dell'Istituto si promuove e si sostiene la formazione dei docenti quale attività strategica per migliorare le pratiche didattiche
orientandole sempre più ad un'educazione inclusiva.
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4. IL TEMPO SCUOLA
4.a ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
L’attività scolastica prevede il tempo pieno e viene svolta da lunedì a venerdì dalle 8.25 alle 12.25 e dalle 14.00 alle 16.00 per un totale di trenta
ore settimanali.
Nei momenti ricreativi gli alunni sotto l’attenta sorveglianza delle suore e delle insegnanti, possono giocare usufruendo degli ampi spazi del
cortile.
Sarà possibile sospendere le lezioni durante qualche giornata a causa di alcune necessità impellenti che vedranno impegnati
contemporaneamente insegnanti e suore.
Orario
h 8.25/8.30 Preghiera ed inizio lezione
h 10.20/10.35 Intervallo
h 10.35/12.25 Lezione
h 12.25/13.00 Mensa
h 13.00/14.00 Gioco libero
h 14.00 Inizio lezioni
h 16.00 Termine lezioni
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A.S. 2016-2017
Classe 1ª
Insegnanti: Mara Frassine, Mombelli Marusca, Zinesi Roberta, Suor Kottpallil T. Shali, Pedruzzi Luca
.
Classe 2ª
Insegnanti: Zinesi Roberta, Verzeletti Chiara, Franceschini Simona, Suor Kottpallil T. Shali, Pedruzzi Luca
Classe 3ª
Insegnanti: Azzani Cristiana, Verzeletti Chiara, Franceschini Simona, Suor Kottpallil T. Shali, Pedruzzi Luca
Classe 4ª
Insegnanti: Ronchi Silvia, Suor Kottpallil T. Shali, Franceschini Simona, Pedruzzi Luca
Classe 5ª
Insegnanti: Azzani Cristiana, Frassine Mara, Ronchi Silvia, Suor Kottpallil T. Shali, Pedruzzi Luca
Coordinatrice attività didattiche: Suor Valeria Gonzini, riceve su appuntamento.
Superiora dell’istituto: Suor Teresa Canu
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4.b LE RISORSE INTERNE
Responsabile del Servizio
Protezione e Prevenzione (RSPP)
Amministrazione
SERVIZI
AMMINISTRATIVI
Consiglio d'Istituto Consiglio d’Interclasse
Collegio Docenti
Docenti
Coordinatrice Didattica Pedagogica
SERVIZI
SERVIZI SCOLASTICI
SERVIZI
EXTRA SCOLASTICI
SUPERIORA DELLA CASA
ccacasCASACCCASA
ENTE GESTORE: CONGREGAZIONE SUORE DI SANTA MARTA
Segreteria
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4.c LE RISORSE STRUTTURALI
La scuola è dotata delle seguenti risorse strutturali:
- aule tradizionali;
- aula dotata di LIM;
- aule laboratorio (informatica, artistica);
- biblioteca;
- aula con audiovisivi;
- salone per attività motoria e psicomotoria;
- aule insegnanti per incontri.
Ad ogni classe viene assegnata all'inizio dell'anno scolastico un'aula.
Nelle scuola le aule sono arredate degli oggetti essenziali. L’aula costituisce lo spazio privilegiato del lavoro scolastico; inoltre è possibile usufruire,
per lo svolgimento della propria attività didattica, degli altri spazi presenti nella scuola, nel rispetto dei regolamenti che ne disciplinano l’uso.
I SERVIZI COLLATERALI
Le nostre scuole offrono i seguenti servizi collaterali:
- sorveglianza per l’ingresso anticipato e l’uscita posticipata di alcuni gruppi di alunni;
- refezione scolastica.
LE RISORSE ESTERNE
L'Istituto svolge una funzione di partnership con altre istituzioni e portatori di interesse (cittadini, organizzazioni culturali, associazioni, gruppi di
interesse) per favorire ulteriori opportunità formative e per promuovere un'immagine positiva e riconoscimenti pubblici nei confronti della sua
attività. La scuola risponde alle iniziative civiche e pubbliche promosse dalle associazioni del territorio per avviare gli alunni alla presa di coscienza
del principio della cittadinanza attiva e democratica oltre che della partecipazione responsabile alle vicende del proprio territorio.
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IL TERRITORIO E LE ASSOCIAZIONI
Esistono notevoli risorse contestuali cui la scuola può far riferimento: il Comune di Rodengo Saiano e la relativa Biblioteca Comunale
possiedono una rilevante capacità propositiva e di mobilitazione di risorse professionali, da utilizzare in modo sinergico con quelle
scolastiche, mediante adeguate forme di coordinamento progettuale.
L’Associazionismo di tipo formativo-culturale è presente e collaborativo nelle aree sportiva, musicale, del volontariato sociale.
Università e Associazioni presenti sul territorio collaborano con la scuola per la realizzazione di progetti previsti nel Piano dell’Offerta
Formativa.
I GENITORI
Famiglia e scuola sono partner competenti. I genitori sono considerati non fruitori del bene-scuola, ma risorsa educativa e costituiscono
un’importante risorsa come “alleati della scuola” nel processo educativo.
A livello istituzionale i genitori sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti all’interno degli organi collegiali (Consiglio d’Istituto,
Consigli di Classe). Si attivano scambi di contributi in alternativa alla delega e all’autosufficienza.
Gli strumenti adottati per la relazione di corresponsabilità e di co-educazione con le famiglie sono i seguenti:
- informare/animare con riunione di informazione;
- lasciarsi informare;
- permettere e favorire la partecipazione;
- coinvolgere i genitori nelle attività scolastiche.
Costruire lo spazio comune non è una scelta dei singoli insegnanti di buona volontà, ma un asse portante della politica della scuola nel
suo complesso. I valori della convivenza umana, della cittadinanza attiva sono il terreno d’incontro tra scuola e famiglia, ritenendoli
condizioni fondamentali per la promozione del ben-essere personale e sociale. La collaborazione circoscrive il ruolo di ciascuno attorno
alla funzione educativa che la scuola e la famiglia sono chiamate a svolgere insieme. È stato elaborato con i genitori stessi il patto di
corresponsabilità educativa, che ogni anno viene presentato e sottoscritto da ciascuno dei soggetti implicati. I genitori partecipano ad
attività per raccogliere fondi da finalizzare al sostegno dei progetti missionari della Congregazione.
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L'ISTRUZIONE DOMICILIARE
Per garantire il diritto allo studio e alla formazione della persona anche in situazioni di difficoltà, come una prolungata malattia che
non consente la frequenza scolastica dell’alunno, il nostro Istituto prevede la possibilità di istruzione domiciliare. Tale offerta formativa
viene personalizzata in base alle esigenze particolari.
I REGOLAMENTI
- Il Regolamento d'Istituto
- Il Patto di Corresponsabilità Educativa
Tutti i documenti elencati sono consultabili sul sito dell'Istituto: www.scuolacasasangiuseppe.it
I RECLAMI
La scuola è a disposizione per la rilevazione di eventuali disfunzioni o per proposte di miglioramento dei servizi erogati.
Accoglie le segnalazioni formulate con spirito costruttivo, considerando ogni suggerimento utile per migliorare la qualità del servizio.
I reclami vengono presi in considerazione secondo le seguenti modalità operative:
la Dirigente Scolastica raccoglie i vari tipi di comunicazione, ne valuta la rilevanza e, dopo aver esperito le dovute ricerche, si attiva per
rimuovere le cause di una eventuale disfunzione comunicando i risultati al proponente. Se la disfunzione segnalata attiene le
competenze di altri Enti o soggetti esterni, la Dirigente ne richiederà l’intervento dandone immediata comunicazione all’utente. Se la
segnalazione riguarda una proposta di modifica, tale proposta verrà portata all’attenzione degli Organi collegiali competenti o dei soggetti
interessati.
PUBBLICAZIONE
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa verrà pubblicato sul sito dell’Istituto, per assicurare la piena trasparenza e permettere una valutazione
comparativa da parte degli studenti e delle famiglie.
Verranno altresì pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del medesimo (Art. 1, comma 17 della legge 107).
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4.d COMPOSIZIONE DEL CURRICOLO A 30 ORE
L’orario potrebbe essere modificato secondo le esigenze della classe e della didattica interdisciplinare.
DISCIPLINA
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA CLASSE TERZA
CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA
Lingua italiana
8
8
7
7
7
Lingua inglese
2
2
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
Matematica
7
7
7
7
7
Scienze
2
2
2
2
2
Informatica
1
1
1
1
1
Musica
1
1
1
1
1
Arte -immagine
1
1
1
1
1
Motoria
2
2
2
2
2
Religione
2
2
2
2
2
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5. IL SISTEMA DI AUTOVALUTAZIONE: il Rapporto di Autovalutazione e il Piano di Miglioramento
Il diritto all'istruzione nella società della conoscenza è soprattutto diritto alla qualità dell'istruzione.
L'istruzione è di qualità quando risponde alle esigenze degli utenti, delle famiglie, dei bambini per i quali è realizzata; la scuola è di qualità se è in
grado di promuovere prassi didattiche, organizzative e servizi che sappiano rispondere adeguatamente allo sviluppo multilaterale di
bambini e ragazzi. In questa prospettiva la valutazione acquista un'importanza fondamentale: non si tratta solo di una valutazione tradizionale,
ancorata al rendimento individuale e alla capacità di apprendimento dei singoli, ma chiama in causa il processo educativo nel suo complesso,
l'offerta formativa, l'ambiente sociale e familiare, il livello di efficienza delle scuole e la qualità delle risorse umane.
È in quest'ottica che il recente "Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di Istruzione e Formazione" valorizza il
ruolo delle scuole coinvolgendole in un processo di autovalutazione che parte dall'analisi e dalla verifica del proprio servizio sulla base
dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti, delle elaborazioni sul valore aggiunto
restituite dall'INVALSI e da ulteriori elementi significativi integrati dalla scuola stessa, per giungere all'elaborazione di obiettivi di miglioramento
sui quali orientare il lavoro nell'anno successivo.
Nel nostro Istituto è presente un Nucleo per l'Autovalutazione, che ha il compito di monitorare i processi e le azioni intraprese per tenerle sotto
controllo, evidenziandone limiti e punti di forza al fine di offrire evidenze agli organi cui competono la presa in carico di decisioni e linee di
indirizzo.
Per l’anno scolastico 2014-2015 il Nucleo ha compilato e successivamente condiviso con gli OO.CC. il Rapporto di Autovalutazione
predisposto dall’Invalsi, consultabile sul sito “Scuola in Chiaro” del MIUR. Il documento oltre a fornire una rappresentazione della scuola
attraverso un'analisi del suo funzionamento ha costituito la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di
miglioramento.
Le tabelle sottostanti, tratte da “Scuola in chiaro”, evidenziano il livello raggiunto dalla nostra scuola in ordine ai processi fondamentali previsti
dalla norma. Il punteggio è stato attribuito secondo una scala di possibili situazioni da 1 a 7, dove 1 corrisponde a situazione molto critica, 3 a
situazione con qualche criticità, 5 a situazione positiva, 7 a situazione eccellente.
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5.a OBIETTIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO ( dal Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto 2015 )
L'autovalutazione ha permesso di focalizzare alcuni obiettivi prioritari, che si concentrano sulle criticità rilevate:
- I gruppo docente ritiene utile realizzare delle prove comuni per discipline per verificare i livelli degli studenti negli anni e l'efficacia delle scelte
metodologiche.
- Il team docente ha deciso di lavorare principalmente per il miglioramento dell'ambito Curricolo e Progettazione alla luce dei punti di debolezza
trovati: revisione del POF, del Curricolo e delle U. d. A.
Priorità e Traguardi
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLE PRIORITÁ DESCRIZIONE DEI TRAGUARDI
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Elaborazione di prove comuni per le seguenti
discipline: italiano, matematica, lingua inglese,
storia e geografia.
Stesura di 2 prove per lingua italiana,
matematica, lingua inglese e 1 per storia e
geografia.
Riflessione sugli esiti delle prove Invalsi a
livello di
collegio e di singolo gruppo docente al fine di
rivedere la programmazione didattica.
Progettare un incontro collegiale dove
condividere i risultati.
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Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione -Revisionare i Documenti della scuola POF e Curricolo alla luce delle
competenze chiave europee.
- Elaborazione di una nuova matrice di UDA.
- Delineare i traguardi di competenza per ogni classe
- Definire criteri comuni di valutazione
Ambiente di apprendimento Adottare il registro elettronico in tutte le classi e predisporre un'aula
adibita
all'utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale.
Continuità e orientamento
Organizzare momenti d'incontro tra i docenti e gli insegnanti della
scuola
dell'infanzia per definire insieme obiettivi comuni.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Partecipare ad una formazione specifica antincendio.
5.b LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Il controllo del processo di apprendimento con rilevazione dei progressi di ogni alunno, avviene attraverso osservazioni sistematiche, prove oggettive e non, con scadenza periodica.
La valutazione si realizza attraverso i seguenti criteri:
- analisi della situazione di partenza;
- osservazione sistematica nelle varie fasi del processo formativo;
- accertamento del progresso compiuto dall’alunno nell’acquisizione delle competenze, conoscenze e abilità.
La rilevazione dei processi nell’apprendimento nello sviluppo personale e sociale viene espressa quadrimestralmente in un giudizio globale
elaborato collegialmente e attraverso i voti.
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5.c GLI STRUMENTI VALUTATIVI:
- modello della certificazione delle competenze (classe quinta)
- griglia di corrispondenza tra voti numerici ed indicatori descrittivi.
Traguardi di competenza al termine della scuola primaria
COMPETENZE
CO
MU
NIC
AR
E
esprimere e interpretare concetti e pensieri in forma sia orale sia
scritta
interagire in un’intera gamma di contesti culturali e sociali.
comunicare nella madrelingua nelle quattro dimensioni:
comprensione ed espressione orale, comprensione ed espressione
scritta.
utilizzare le tecnologie dell’informazione per comunicare
esprimere creativamente idee, esperienze ed emozioni in un’ampia
varietà di mezzi di comunicazione.
RIS
OLU
ZIO
NE
DEI
PR
OB
LEM
I
sviluppare ed applicare il pensiero matematico per risolvere una
serie di problemi in situazioni quotidiane.
proporre soluzioni diverse ai vari problemi utilizzando contenuti e
metodi delle diverse discipline.
usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute
per spiegare il mondo.
tradurre le idee in azione, pianificare e gestire progetti.
saper rilevare criticità, limiti e carenze proprie e altrui.
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IMP
AR
AR
E A
D IM
PA
RA
RE
assumere responsabilità nel processo di apprendimento
organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione
efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in
gruppo.
applicare conoscenze e abilità in nuovi contesti.
attivare e mantenere l’attenzione, selezionando e focalizzando gli
aspetti più rilevanti.
applicare la conoscenza e la metodologia per dare risposta ai desideri
o bisogni avvertiti.
CO
LLA
BO
RA
RE
E
SVIL
UP
PA
RE
SEN
SO C
IVIC
O
sviluppare competenze personali, interpersonali e interculturali che
consentono alle persone di partecipare alla vita sociale e lavorativa.
promuovere la capacità di partecipare alla vita civile grazie alla
conoscenza dei concetti, delle strutture sociopolitiche ed a una
consapevolezza dei valori etici.
riconoscere il valore della diversità come risorsa per cooperare in vista
di un obiettivo comune.
▪ comprendere i cambiamenti determinati dall’attività
umana e maturare una consapevolezza responsabile
di ciascun cittadino.
sviluppare un impegno ad una partecipazione attiva e democratica
nella vita quotidiana e nei contesti sociali.
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Griglia dei voti numerici e degli indicatori descrittivi
VOTO DESCRIZIONE
5
Ha acquisito in modo parziale i contenuti disciplinari, commette errori nell’esecuzione delle attività proposte, va guidato
nell’applicazione delle conoscenze in contesti noti.
6
Ha acquisito in modo essenziale i contenuti disciplinari, commette ancora errori nell’esecuzione delle attività proposte, applica le
conoscenze e le procedure soltanto in contesti noti.
7
Ha acquisito complessivamente i contenuti disciplinari, mostra lievi insicurezze nell’esecuzione delle attività proposte e nell’
applicazione delle conoscenze e delle procedure in contesti noti, se guidato è in grado di rielaborare i contenuti appresi.
8
Ha acquisito i contenuti disciplinari in modo completo, esegue correttamente le attività proposte, applica le conoscenze e le procedure
in contesti noti, è in grado di rielaborare i contenuti appresi.
9
Ha acquisito i contenuti disciplinari in modo completo e approfondito, non commette errori, ma compie alcune imprecisioni
nell’esecuzione di attività complesse, applica le conoscenze e le procedure in contesti nuovi, è in grado di rielaborare in modo
approfondito i contenuti appresi.
10
Ha acquisito i contenuti disciplinari in modo completo e approfondito, esegue attività anche complesse con correttezza e precisione,
applica le conoscenze e le procedure apprese in contesti nuovi, è in grado di rielaborare con contributi personali i contenuti appresi.
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6. CALENDARIO SCOLASTICO
ASSEMBLEE DI CLASSE Assemblee di inizio anno:
Classe prima e seconda: 5 ottobre 2016
Classe terza, quarta e quinta: 6 ottobre 2016
Assemblee e consegna documento di valutazione:
Classe prima e seconda: 13 febbraio 2017
Classe terza, quarta e quinta: 14 febbraio 2017
Le assemblee inizieranno alle ore 16.30 e rappresentano un momento di confronto e di informazione sulla classe. Nella seconda assemblea verrà consegnato il documento di valutazione relativo al primo quadrimestre. La consegna del documento finale avverrà giovedì 15 giugno 2017, dalle ore 14:30 alle ore 16. COLLOQUI INDIVIDUALI Colloqui individuali primo quadrimestre:
Classe prima: 28-29 novembre 2016
Classe seconda: 23-24 novembre 2016
Classe terza: 21-22 novembre 2016
Classe quarta: 28-29 novembre 2016
Classe quinta: 23-24 novembre 2016
Colloqui individuali secondo quadrimestre:
Classe prima: 11-12 aprile 2017
Classe seconda: 6-7 aprile 2017
Classe terza: 10-11 aprile 2017
Classe quarta: 10-11 aprile 2017
Classe quinta: 6-7 aprile 2017
I colloqui avranno inizio alle ore 16:15 e ad ogni genitore verrà dato un orario prestabilito; è possibile modificare il proprio orario e il giorno, accordandosi con un altro genitore e comunicandolo poi alle insegnanti.
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CALENDARIO PER L’A.S. 2016/2017 :
- 12 settembre 2016 inizio lezioni scuola primaria (ore 9:00 per la classe prima). - 08 giugno 2017 termine lezioni. SOSPENSIONE LEZIONI – CALENDARIO DELLE FESTIVITÀ NAZIONALI E REGIONALI:
1° novembre 2016 martedì - Festa di tutti i Santi;
6 dicembre 2016 martedì - Festa del Santo Patrono;
8 dicembre 2016 giovedì - Immacolata Concezione;
dal 23 dicembre 2016 al 06 gennaio 2017 - Vacanze di Natale;
27 – 28 febbraio 2017 lunedì e martedì - Vacanze Carnevale;
dal 13 aprile al 18 aprile 2017 - Vacanze di Pasqua;
25 aprile 2017 martedì - Anniversario della Liberazione;
1° maggio 2017 lunedì - Festa del Lavoro;
2 giugno 2017 venerdì - Festa nazionale della Repubblica; SOSPENSIONE DELLE LEZIONI – ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO DELIBERATO DAL C.D:
31 ottobre 2016 lunedì , sospensione lezioni;
09 dicembre 2016 venerdì, sospensione lezioni;
19 aprile 2017 mercoledì, sospensione lezioni;
24 aprile 2017 lunedì, sospensione lezioni; CELEBRAZIONI – FUNZIONI APERTE AI GENITORI :
26 settembre 2016 lunedì, messa di inizio anno scolastico
21 dicembre 2016 venerdì, funzione celebrativa del Santo Natale
8 giugno 2017 giovedì, messa di fine anno scolastico LA SCUOLA PREVEDE , INOLTRE, MOMENTI DI PREGHIERA CON GLI ALUNNI IN OCCASIONE DI : Commemorazione Beato Tommaso Reggio, Avvento, Imposizione Sacre Ceneri, Quaresima, mese Mariano.
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7. REGOLAMENTO
Gli alunni, gli insegnanti e i genitori, che condividono lo stesso progetto educativo, sono tenuti a mantenere atteggiamenti di reciproco rispetto e collaborazione.
La scuola e le attività didattico-educative devono essere considerate come un impegno fondamentale, sia per quanto riguarda le lezioni sia per le attività culturali e formative che si svolgono in base ai criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto.
Gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento educato durante tutta la giornata scolastica, a rispettare le attrezzature della scuola, a utilizzare un linguaggio adeguato, fare giochi sicuri che non risultino violenti o pericolosi per sé e per gli altri
E’ necessario che gli alunni si trovino a scuola almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, affinché l’attività scolastica possa avviarsi puntualmente alle ore 8.25, poiché i ritardi costituiscono un disagio per tutta la classe.
Le comunicazioni scuola/famiglia avvengono tramite diario. Le assenze devono sempre essere giustificate e messe per iscritto in modo che ciascuna insegnante possa prenderne visione.
I genitori devono controllare tutti i giorni il diario e firmare tempestivamente eventuali avvisi.
I genitori possono accompagnare o aspettare i bambini nel cortile della scuola, evitando di sostare in corridoio.
La direzione invita i genitori ad evitare di fermarsi a parlare con le insegnanti quando sono impegnate nella sorveglianza dei bambini e/o devono iniziare la lezione.
Le insegnanti e la Direzione chiedono agli alunni di non portare a scuola alcun tipo di gioco (figurine, adesivi, giochi elettronici,…) al fine di evitare smarrimenti, danneggiamenti ed uso durante le ore di lezione.
Durante la ricreazione i bambini giocheranno con il materiale presente a scuola. Per garantire la massima sicurezza e funzionalità, si invita i genitori a parcheggiare i propri veicoli nell’apposito parcheggio senza ostruire la strada di accesso alla scuola ad alunni ed insegnanti.
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L’utilizzo della macchinetta erogatrice di bevande calde è consentito agli alunni solo dopo le 16:15. In caso di necessità di uscita fuori orario, il genitore dovrà farne richiesta sottoscritta sul diario. Per qualsiasi altra uscita dalla scuola:
durante le lezioni
in caso di mancato ritiro da parte del genitore
autorizzazione ad uscire non accompagnati la scuola richiede un’autorizzazione scritta che indichi le modalità e la persona fisica preposta al ritiro.
- Redatto dalla Commissione PTOF
- Verificato e approvato dal Collegio Docenti in data 1 settembre 2015
- Adottato dal Consiglio di Istituto in data 17 settembre 2015
Viene redatto nella seguente forma, suscettibile di eventuali modifiche in itinere.