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ISTITUTO COMPRENSIVO COLLEDARA64042 COLLEDARA (TE) - VIA S. PAOLO

- email: [email protected]

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVAEX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del

ISTITUTO COMPRENSIVO COLLEDARAVIA S. PAOLO - C.F. 92024410679 - C.M. TEIC818004 - Tel. 0861/ 69 92 65 Fax. 0861/699179

[email protected] - [email protected] Sito Web: www.iccolledara.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVAEX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 12 gennaio 2016

ISTITUTO COMPRENSIVO COLLEDARA Tel. 0861/ 69 92 65 Fax. 0861/699179

www.iccolledara.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

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INDICE

pag.

Premessa 4

Scuole dell’Istituto Comprensivo 5

Priorità, traguardi ed obiettivi 6

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI 9

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 11

Finalità della legge e compiti della scuola 12

Fabbisogno di organico 13

Organico di posti di potenziamento 14

Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali 15

Obiettivi adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 15

Scelte di gestione e di organizzazione 16

Scheda di progetto: Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere 20

Scheda di progetto: Cittadinanza attiva 21

Scheda di progetto: Educazione alla salute 22

Scheda di progetto: Matematica 23

Formazione in servizio docenti 24

Formazione in servizio personale non docente 25

ALLEGATI

Allegato N. 1: Piano di Miglioramento

Allegato N. 2: Piano Miglioramento Scuola Digitale

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PREMESSA

- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla

legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con

proprio atto di indirizzo prot. 1812 del 08/10/2015;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 12 gennaio

2016;

- il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 12 gennaio 2016 ;

- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in

particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

4

CONTESTO

L’Istituto Comprensivo di Colledara è sorto dalla scissione di due Direzioni Didattiche: Isola del

Gran Sasso e Montorio al Vomano a seguito del Decreto di dimensionamento N° 4578 del

15/04/1999.

Il territorio, che abbraccia tre Comuni ( Castel Castagna, Colledara, Tossicia), situato nel cuore del

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, presenta una ricchezza paesaggistica e

faunistica notevole e accoglie l’utenza di una vasta area sia urbana che rurale. Si tratta di un

territorio dell’entroterra con scarsa densità demografica che, negli ultimi tempi, grazie a nuove

infrastrutture, ha goduto di enormi vantaggi permettendo, agli abitanti, di raggiungere facilmente

e agevolmente il capoluogo di provincia (Termo), il capoluogo di regione (L’Aquila) ma anche la

capitale (Roma) e consentendo ai giovani di uscire dall’isolamento culturale e sociale tipico delle

zone di montagna.

5

SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

DENOMINAZIONE ORDINE DI SCUOLA NUMERO DI CLASSI NUMERO DI ALUNNI

Ornano Infanzia 2 e ½ 49

Tossicia Infanzia 1 20

Villa Petto Infanzia ½ 17

Tossicia Primaria 5 54

Colledara Primaria 5 55

Villa Petto Primaria 4 12

Colledara Secondaria I Grado 4 66

Tossicia Secondaria I Grado 3 33

PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul

portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è

reperibile all’indirizzo: www.iccolledara.it.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,

l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti

documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici

messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli

elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

6

Il nucleo di autovalutazione ha individuato le aree nelle quali l’Istituto, con il suo patrimonio di

esperienze, può e deve incidere più profondamente.

A partire da questo orientamento, e dalla valutazione sui dati posseduti dalla scuola e quelli forniti

dall'INVALSI e dal MIUR, è stato steso il suddetto RAV.

A conclusione del rapporto, in coerenza con le valutazioni espresse su punti di forza e aspetti da

migliorare, sono state individuate le seguenti priorità:

Priorità e Traguardi

ESITI DEGLI

STUDENTI

DESCRIZIONE

DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Risultati nelle

prove

standardizzate

nazionali

Migliorare i

risultati di

apprendimento

in italiano.

Migliorare i

risultati di

apprendimento

in matematica

Uguagliare la media di Istituto, sia nella scuola primaria

che in quella secondaria alla regione top performer.

Uguagliare, per la scuola secondaria, la media di Istituto

a quella regionale; per la primaria uguagliare la regione

top performer.

Competenze

chiave e di

cittadinanza

Migliorare il

livello delle

competenze

chiave.

Migliorare il

livello delle

competenze di

cittadinanza.

Aumentare il numero di alunni con possesso di

competenze chiave verificate durante l'esecuzione di

compiti autentici.

Aumentare il numero di alunni con possesso di

competenze di cittadinanza verificate durante

l'esecuzione di compiti autentici.

Motivazione della scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione

7

Sulla base dei risultati dell'autovalutazione si ritiene fondamentale realizzare azioni di

miglioramento sull'area dei risultati nella prove standardizzate nazionali e sull'area delle

competenze chiave di cittadinanza.

Pur se i risultati scolastici sono soddisfacenti così come il possesso di competenze di cittadinanza,

si ritiene importante progettare e realizzare un curricolo verticale di competenze chiave attraverso

percorsi didattici centrati su compiti autentici e valutare in maniera sistematica il loro possesso.

Per la definizione del traguardo che si intende raggiungere, non si indica al momento una

percentuale di riferimento poiché l'Istituto non le possiede. Dopo un primo anno di attuazione del

piano, si potranno indicare percentuali di riferimento. Si punterà verso miglioramenti graduali e

continui.

Nel rapporto, come discusso e approvato dal Collegio dei Docenti, sono state individuate le

seguenti aree di miglioramento:

1. Curricolo, progettazione, valutazione;

2. Continuità e orientamento;

3. Orientamento strategico e organizzazione della scuola;

4. Piano Miglioramento Scuola Digitale.

Obiettivi di processo

AREA DI

PROCESSO

DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO

DI PROCESSO

Curricolo,

progettazione e

valutazione

Adottare prove strutturate di italiano, matematica e lingue straniere,

comuni e per classi parallele.

Stilare il curricolo verticale per le competenze chiave e di cittadinanza.

8

Progettare e verificare UDA su compiti di realtà.

Continuita' e

orientamento

Realizzare percorsi didattici per la scoperta del sé e delle proprie inclinazioni.

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola

Monitorare lo stato di avanzamento per il raggiungimento degli obiettivi con

meccanismi e strumenti di controllo più strutturati.

Obiettivi di processo che possono contribuire al raggiungimento delle priorità

Gli obiettivi di processo definiti possono contribuire al raggiungimento delle priorità strategiche

individuate agendo operativamente nell'arco di un anno scolastico su più aree di processo.

Il nucleo di autovalutazione ritiene che sia necessario agire concretamente sul piano delle

strategie educative e didattiche nell'area di processo: Curricolo-progettazione e valutazione,

progettando un curricolo verticale per le competenze chiave e di cittadinanza, effettuando prove

strutturate comuni iniziali, intermedie e finali per classi parallele sugli apprendimenti di italiano,

matematica e lingue straniere e progettando e verificando UDA su compiti di realtà.

Un'altra area di processo individuata è quella dell'orientamento affinché ogni allievo abbia

l'opportunità di conoscere se stesso e le sue inclinazioni.

Sul piano dei processi organizzativi e gestionali si ritiene importante agire sul controllo sistematico

degli obiettivi raggiunti anche per rimodulare azioni nel caso di risultati imprevisti che possono

impedire il loro raggiungimento.

SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove

standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

9

Gli alunni della Scuola Primaria nelle prove standardizzate nazionali raggiungono in italiano

risultati in linea rispetto alla media regionale e nazionale. In matematica raggiungono risultati in

linea rispetto alla media regionale e superiori rispetto alla media nazionale. Nelle classi seconde

alta, rispetto al dato relativo all'Italia, è la percentuale di alunni che ha raggiunto punteggi elevati;

bassa la percentuale di coloro che hanno raggiunto punteggi minori. Nelle classi quinte i livelli

raggiunti sono più omogenei e piuttosto in linea con i parametri regionali e nazionali e si sottolinea

una percentuale molto bassa di alunni che hanno raggiunto punteggi minori. Conoscendo

l'andamento abituale delle classi i dati relativi ai livelli raggiunti dagli studenti sono ritenuti

affidabili. Si rileva, nonostante la distanza tra i vari plessi, un basso livello di variabilità tra le classi

che indica omogeneità ed equilibrio nella loro composizione.

Nella scuola Secondaria il risultato della prova di italiano nel suo complesso, mediamente

superiore alla media della regione, della macroarea e della nazione e la bassa variabilità dei

risultati tra le classi rappresentano un punto di forza dell’istituzione scolastica.

Molto alto è il dato che riguarda le variabili all'interno delle classi che denota un'elevata

complessità di situazioni da mediare con la didattica. Ciò in particolare in una seconda dell'Istituto

dove alcune criticità sono state successivamente diagnosticate e certificate come BES e

attualmente seguono il PDP. Altre disparità nei livelli raggiunti sono presenti in un plesso

organizzato in pluriclassi che da questo anno è stato chiuso per calo demografico. Per mantenere i

risultati raggiunti, per sanare le situazioni complesse e per garantire a tutti prospettive di

miglioramento, i docenti sono costantemente impegnati in un lavoro di riflessione, anche

mediante la lettura dei Quadri di riferimento delle prove che pubblica il Servizio nazionale di

valutazione, ma soprattutto ponendo attenzione ai processi e ai traguardi a lungo periodo. Nella

scuola secondaria la maggiore variabilità emersa tra le classi per quanto concerne il risultato della

prova di matematica, che come istituto nel suo complesso risulta mediamente simile alla media

della regione e mediamente superiore alla media della macroarea e della nazione, potrebbe essere

migliorata dal potenziamento delle competenze in matematica più che da cambiamenti nella

composizione interna delle classi e fra le classi, composizione delle classi che tiene conto del luogo

di residenza degli alunni, dal momento che le classi terze appartengono a plessi diversi .

La situazione della scuola è, in sintesi, positiva in quanto Il punteggio di italiano e matematica della

scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con background socioeconomico e

culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica è in linea o di poco inferiore a quella

media, i punteggi delle classi non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si

discostano in positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è

inferiore alla media nazionale.

La scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del RAV con i seguenti:

• Migliorare i risultati di apprendimento in italiano.

• Uguagliare la media di Istituto, sia nella scuola primaria che in quella secondaria alla

regione top performer.

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• Migliorare i risultati di apprendimento in matematica.

• Uguagliare, per la scuola secondaria, la media di Istituto a quella regionale; per la primaria

uguagliare la regione top performer.

11

PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA I rapporti tra scuola e territorio sono molto importanti perché l'azione educativa mantenga un

contatto con la realtà del mondo circostante. Per questo la scuola da molti anni intrattiene proficui

rapporti con diversi enti territoriali ed istituzionali, sia appartenenti al sistema dell'istruzione e

della formazione che al circuito culturale, associativo e sportivo. Inoltre, il nostro Istituto lavora a

stretto contatto con i servizi sociali, con il settore del volontariato, con altre importanti realtà del

nostro territorio collegate alla gestione e alla protezione dell'ambiente. Infine, la scuola cerca di

dare visibilità al proprio ruolo di agenzia formativa attraverso contatti con il sistema

dell'informazione sia locale che nazionale.

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del

territorio e dell’utenza come di seguito specificati:

• Enti amministrativi e istituzionali: Provincia di Teramo, Comune di Colledara e Polizia di

Stato

• Ufficio Scolastico Provinciale, Ufficio Scolastico Regionale, Ministero della Pubblica

Istruzione

• Scuole del territorio

• Servizi Culturali: Biblioteca provinciale, Museo di Tossicia, Archivio di Stato

• Servizi sociali

• Mondo del volontariato

• Associazioni e strutture sportive private e comunali del territorio

• Mondo dell’informazione: giornali locali, TV locali

Sono state formulate le seguenti proposte:

• Progetto sull’educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere

• Progetto ambiente

• Progetto salute

• Progetto matematica

12

FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA

Il Piano fa particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge:

commi 1-4

finalità della legge è quella di dare piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di

cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni.

Compiti delle scuole:

• innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone

i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e

territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza

con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per

realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione

e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per

garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione.

• garantire la partecipazione degli organi collegiali alle decisioni;

• garantire un’organizzazione orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed

efficacia del servizio scolastico, nonché attraverso l’integrazione e il miglior utilizzo delle risorse

e delle strutture, l’introduzione di tecnologie innovative e il coordinamento con il contesto

territoriale;

• passare dal POF annuale al piano triennale per il potenziamento dei saperi e delle competenze

degli alunni e per l’apertura della scuola al territorio;

• adottare forme di flessibilità didattica ed organizzativa, già contenuta nel DPR 275, al fine di

realizzare il curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi, la valorizzazione delle

potenzialità e degli stili di apprendimento e della comunità professionale scolastica in

particolare attraverso:

a) l’articolazione modulare del monte ore;

b) la possibilità di potenziamento del quadro orario anche oltre i limiti ordinamentali;

c) la programmazione oraria pluri-settimanale e ricorso alle classi aperte.

13

FABBISOGNO DI PERSONALE

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di

riferimento è così definito:

• posti di organico scuola dell'Infanzia n. 8

• posti di organico scuola Primaria n. 15

• posti di organico scuola secondaria di 1° grado n. 23

• posti di organico sostegno scuola dell'Infanzia n. 2.5

• posti di organico sostegno scuola Primaria n. 4

• posti di organico sostegno scuola secondaria di 1° grado n. 4

• per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà

definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 3

unità:

• per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così

definito:

• Dsga n .1

• assistente amministrativo n. 3

• collaboratore scolastico n. 13

• posti del personale ausiliario n. 21

14

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO

Unità di personale in organico di potenziamento: 3

Classe di

concorso

Ore da prestare Supplenze brevi Progetti Ore di utilizzo

Docente di scuola

secondaria di 1

grado classe di

concorso A059

594 534 Progetti

extracurricolari

(60 ore)

594

Docente di scuola

comune primaria

726 576 Sdoppiamento

pluriclassi Scuola

Primaria (150

ore)

726

Docente di scuola

comune primaria

726 576 Sdoppiamento

pluriclassi Scuola

Primaria (150

ore)

726

TOTALE 2046 1.686 360 2046

15

FABBISOGNO ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE

Per ciò che concerne le attrezzature e le infrastrutture materiali si rendono necessari:

a) attrezzature: laboratori, materiale didattico che ecceda i modesti rinnovi ed

integrazioni del patrimonio esistente per tutti i plessi di scuola dell’infanzia, primaria

e secondaria;

b) infrastrutture materiali: aule, palestre, collegamento internet in tutte le scuole

dell’infanzia e primaria;

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA

LEGGE 107/2015 (commi 5-7 e 14)

Si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:

a) competenze linguistiche, anche tramite CLIL;

b) competenze scientifiche e logico-matematiche;

c) competenze musicali ed artistiche, anche attive;

d) cittadinanza attiva e democratica, interculturalità, solidarietà, competenze giuridico-

economiche, auto -imprenditorialità;

e) sostenibilità ambientale e territorio;

f) competenze nell’uso dei media e nelle tecniche relative;

g) educazione motoria ad uno stile di vita sano, educazione alimentare;

h) competenze digitali, pensiero computazionale, uso consapevole dei social network;

i) metodologie laboratoriali;

j) contrasto alla dispersione scolastica, lotta al bullismo, anche informatico, politiche di

inclusione ed attenzione ai BES, individualizzazione del trattamento, collaborazione con altri

enti;

k) potenziamento dell’orario di apertura, riduzione nel numero degli alunni per classe;

l) valorizzazione percorsi formativi individualizzati;

m) potenziamento dell’italiano come seconda lingua per alunni stranieri, anche mediante

collaborazioni esterne;

n) sviluppo di attività di orientamento.

16

SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE

Al fine di garantire la piena attuazione delle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della

scuola, sono istituite le seguenti figure:

• Vicario

• Collaboratori del Dirigente per la scuola infanzia e per la scuola primaria

• Fiduciari di plesso

Funzioni

Collaborano con il Dirigente Scolastico nella fase di progettazione, di realizzazione dei processi

organizzativi e comunicativi, di monitoraggio e verifica delle azioni intraprese.

• Funzioni strumentali

Funzioni

Area 1 - Gestione del PTOF e coordinamento delle Funzioni Strumentali

Area 2 - Interventi e sostegno per gli alunni

Area 3-Coordinamento attività di orientamento, continuità, tutoraggio, rapporti con il territorio,

formazione professionale

Area 4 - Realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed istituzioni esterni alla scuola

Area 5 - Coordinamento della valutazione interna e legata all’ INVALSI

Area 6 - Nuove Tecnologie

• Nucleo di autovalutazione

Funzioni

Valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del servizio educativo, con compiti di analisi e di verifica

interni, finalizzati al miglioramento della qualità nell’erogazione del servizio.

• Gruppo di lavoro per l’inclusione

• Gruppo di lavoro per l’handicap

17

Funzioni

Collaborazione con le altre aree di lavoro e analisi dei bisogni individuali degli alunni con bisogni

educativi speciali.

Individuazione delle strategie di intervento in coerenza con il piano inclusione.

Formulazione di proposte per favorire/migliorare l’integrazione degli alunni in disagio.

Verifica e valutazione periodica dei risultati degli interventi ed elaborazione di strategie di

miglioramento.

Cura dei rapporti con le strutture socio-sanitari e compilazione della modulistica prevista dalla

normativa.

• Coordinatori di classe

Funzioni

Raccolta e coordinamento delle proposte formulate e della documentazione raccolta dai singoli

Consigli di Classe di Interclasse e d’Intersezione.

• Dipartimenti disciplinari

Funzioni

Individuazione di strumenti unitari per la documentazione delle attività didattiche e/o progettuali.

Formulazione di indicatori e descrittori per la valutazione iniziale, in itinere e finale degli obiettivi

afferenti alle attività curricolari.

Promozione di nuovi percorsi didattici.

• Referente Bullismo

Funzione

Comunicazione interna: cura e diffusione di iniziative (bandi, attività concordate con esterni,

coordinamento del gruppo di progettazione……);

Comunicazione esterna con CTS, famiglie e operatori esterni;

Raccolta e diffusione di documentazione e buone pratiche;

Progettazione di attività specifiche di formazione- prevenzione per gli alunni;

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Promozione dello star bene a scuola e valorizzazione di metodologie innovative;

Sensibilizzazione dei genitori e loro coinvolgimento in attività formative;

Costituzione di uno spazio dedicato sul sito;

Partecipazione ad iniziative promosse dal MIUR/USR.

• Commissione comitato valutazione

Funzioni

Supporto al comitato di valutazione di Istituto nel lavoro di ricerca dei criteri per la

valorizzazione dei docenti.

• Responsabili biblioteca per ogni ordine di scuola

• Responsabili aule multimediali primaria e secondaria

• Responsabile laboratorio scientifico secondaria

Funzioni

Sostegno e promozione, tramite l’elaborazione e la produzione di appositi materiali di lavoro, della

programmazione generale e di quella dei consigli di classe.

Promozione e coordinamento di forme di sperimentazione metodologica e didattica.

Organizzazione del prestito di lettura per gli alunni e per i docenti.

Organizzazione delle attività atte a promuovere la lettura anche in collaborazione con Enti e

Librerie.

Cura dei rapporti con le biblioteche.

• Commissione continuità

Funzioni

Promozione e coordinamento di iniziative unitarie fra la scuola dell’infanzia, la scuola primaria

e la scuola secondaria di 1 grado.

• Commissione orario

19

Funzione

Formulazione della proposta di orario settimanale delle lezione al Dirigente sulla base dei

criteri degli OO.CC.

• Animatore digitale

Funzione

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD( Piano

nazionale scuola digitale), attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo

l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative;

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il

protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui

temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del

territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche

sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per

la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su

innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con

l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica

condotta da altre figure.

20

SCHEDA DI PROGETTO

Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere

Denominazione progetto Io, tu … Noi

Priorità cui si riferisce =======

Traguardo di risultato

(event.)

=======

Obiettivo di processo

(event.)

Favorire l’educazione alla parità tra i sessi

Altre priorità (eventuale) Legge 107 comma 16

Situazione su cui interviene I rari, ma comunque presenti, casi di bullismo rendono necessaria

l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo

l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di

genere e di tutte le discriminazioni sociali.

Attività previste Conversazioni a tema libere e guidate; visione di filmati inerenti;

questionari inerenti; ipotesi di soluzione; elaborazioni scritte e

grafiche individuali; supporto esperto esterno (psicologo)

Risorse finanziarie

necessarie

4.000 € per lo svolgimento delle attività di formazione per i docenti

e per attività di consulenza durante l’attivazione del progetto;

materiale di facile consumo.

Risorse umane (ore) / area 3 docenti dell’organico di potenziamento saranno utilizzati per

preparare e validare le prove predisposte da somministrare agli

studenti. Impegno orario totale previsto: 60 ore.

Altre risorse necessarie Una LIM; proiettore.

Indicatori utilizzati Percentuale di diminuzione di episodi di discriminazioni di genere.

Stati di avanzamento Obiettivo finale al termine del triennio è il superamento di

un’ideologia discriminante.

Valori / situazione attesi Il valore di partenza è che la maggioranza degli studenti non ha

riflettuto sul significato di pari opportunità e della violenza di

genere; quello atteso finale è che la totalità degli studenti rispetti

ogni diversità e possa essere un cittadino attivo e responsabile

senza pregiudizi.

21

SCHEDA DI PROGETTO

Educazione alla cittadinanza attiva

Denominazione progetto Piccoli passi … per un mondo migliore

Priorità cui si riferisce =======

Traguardo di risultato

(event.)

=======

Obiettivo di processo

(event.)

Motivare gli alunni alla raccolta differenziata e ad evitare gli sprechi

per favorire un atteggiamento rispettoso nei confronti della natura.

Altre priorità (eventuale) Indicazioni Nazionali 2012 pag. 11; Legge 107 comma 7

Situazione su cui interviene Gli studenti si mostrano poco attenti al rispetto ambientale e poco

interessati al riciclaggio e alla raccolta differenziata.

Attività previste Conversazioni a tema sul risparmio energetico. Contenitori per la

raccolta differenziata in classe che trasmettano il messaggio sul

riciclo attraverso i materiali utilizzati. Attività laboratoriali

finalizzate alla creazione di oggetti con materiale di riciclo.

Risorse finanziarie

necessarie

1.000 € per materiale didattico, DVD, libri, foto, immagini, siti

internet e materiale di facile consumo.

Risorse umane (ore) / area Tre docenti dell’organico potenziato, uno per ogni ordine di scuola,

per le attività di laboratorio: 30 ore.

Tutti i docenti per sensibilizzare gli studenti e per le attività volte al

riciclo e alla raccolta differenziata.

Altre risorse necessarie Laboratori, LIM, proiettore.

Indicatori utilizzati Percentuale di aumento di azioni relative al rispetto ambientale.

Stati di avanzamento Obiettivo finale al terzo anno è di avere un comportamento positivo

verso l’ecologia.

Valori / situazione attesi Il valore di partenza è un atteggiamento ecologico scorretto da

quasi tutti gli studenti; quello atteso finale è che la quasi totalità

degli alunni si mostrino responsabili verso i beni comuni mettendo

in atto le giuste competenze di cittadinanza attiva e responsabile.

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SCHEDA DI PROGETTO

Educazione alla salute

Denominazione progetto Mens sana in corpore sano

Priorità cui si riferisce =======

Traguardo di risultato

(event.)

=======

Obiettivo di processo

(event.)

Favorire un sano stile di vita.

Altre priorità (eventuale) Legge 107 comma 7

Situazione su cui interviene La società del benessere economico sta sempre più generando

forme di malessere psico-fisico e sociale. Si rende indispensabile

un’azione educativa che miri ad aumentare la consapevolezza della

necessità di positivi stili di vita.

Attività previste Sviluppo di percorsi didattici. Incontri di approfondimento con

personale qualificato. Attività laboratoriali. Incontri informativi con

i genitori.

Risorse finanziarie

necessarie

1.000 € per attività di formazione e per reperimento di materiale

specifico.

Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico di potenziamento per sviluppare i percorsi

didattici: 50 ore totali. Tutti i docenti per gli incontri di formazione e

per il raccordo con le famiglie.

Altre risorse necessarie Laboratori, LIM, proiettore, PC, riviste, materiale informativo.

Indicatori utilizzati Percentuale di aumento di azioni da parte degli alunni utili ad un

corretto stile di vita.

Stati di avanzamento Al termine del triennio raggiungere almeno l’85% di alunni coscienti

che un corretto stile di vita conduca ad un benessere psico-fisico e

sociale.

Valori / situazione attesi Il valore di partenza è che la maggior parte degli studenti non vive e

non si nutre i modo sano; quello atteso alla fine del percorso è che

la quasi totalità migliori il proprio stile di vita tanto da abbassare la

media delle malattie legate alla cattiva alimentazione e ad una vita

sedentaria.

23

SCHEDA DI PROGETTO

Progetto matematica

Denominazione progetto Einstein

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze matematiche degli studenti.

Traguardo di risultato

(event.)

Uguagliare, per la Scuola Secondaria, la media d’Istituto a quella

regionale; per la primaria uguagliare la regione top performer.

Obiettivo di processo

(event.)

Adottare prove strutturate di matematica comuni e per classi

parallele.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Gli studenti eguagliano o, come nella Primaria, si collocano a livelli

superiori alla media delle scuole con background socio-economico e

culturale simile.

Attività previste Svolgimento di un’attività di ricerca-azione, assistita da esperti

esterni, per i docenti di Matematica – ed anche per tutti coloro che

decideranno di aderire – per familiarizzarsi con le problematiche

relative alla costruzione ed alla valutazione di prove standardizzate.

Svolgimento di un certo numero di simulazioni e di almeno due

prove autentiche di Istituto / anno.

Risorse finanziarie

necessarie

1.000 € per lo svolgimento delle attività di formazione per i docenti.

Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico di potenziamento saranno utilizzati per

preparare e validare le prove comuni da somministrare agli

studenti. Impegno orario totale previsto: 30 ore.

Altre risorse necessarie Una LIM per le attività di formazione, materiale didattico vario.

Indicatori utilizzati Le prove standardizzate annuali di Matematica.

Stati di avanzamento Il miglioramento atteso al termine dei tre anni del progetto è, per la

Scuola Primaria di uguagliare la Regione top performer; per la

Scuola Secondaria uguagliare la media della Regione.

Valori / situazione attesi Il valore di partenza è di un buon livello di competenze matematiche

acquisite specie per la Scuola Primaria; quello atteso finale è che

tutti gli studenti migliorino le proprie competenze matematiche.

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PIANO FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI

PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE

In base alla Legge 107/2015 la formazione dei docenti ha assunto carattere obbligatorio e

permanente e rientra tra i compiti della funzione docente, creando opportunità formative per tutti

i docenti.

In particolare il comma 124 dell’art.1 della Legge 107/2015 prevede che “le attività di formazione

sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta

formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche”.

Così come previsto dalla circolare del MIUR del 07-01-2016 “Indicazioni e orientamenti per la

definizione del piano triennale per la formazione del personale”, si prevedono azioni formative da

rivolgere, anche in forme differenziate, a:

docenti neo-assunti, attraverso tutor che curino l’accoglienza e la prima professionalizzazione;

docenti impegnati in azioni previste dal piano di miglioramento;

docenti impegnati in innovazioni curricolari e organizzative;

docenti competenti nei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica nell’ambito delle

azioni individuate nel PNSD;

docenti impegnati come figure sensibili sulla sicurezza, prevenzione, primo soccorso, per far fronte

anche agli obblighi di formazione previsti dal D.lgs.81/2008.

Il piano prevede anche iniziative promosse da reti di scuole del territorio per gruppi di docenti.

Il piano per la formazione accoglie tutte le iniziative formative attivate dalle associazioni

professionali e disciplinari dei docenti, la collaborazione con il sistema universitario, il contributo

degli enti locali, fondazioni, istituti di ricerca, l’apporto di soggetti qualificati e accreditati, pubblici

e privati secondo una visione unitaria della progettualità della scuola.

Al fine di una ricaduta positiva negli esiti scolastici e formativi degli alunni, si intende realizzare una

formazione comune a tutti i docenti per aumentare il senso di appartenenza all’Istituto e per

cementare rapporti di collaborazione tra ordini di scuola diversi.

Priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti

Tematiche “comuni”, cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire (valutazione, inclusione, …)

- Didattica per competenze

- Competenze digitali

- BES

- Metodologia Content language integrated learning (CLIL)

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Misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare a fine anno

- 20 ore. L’autoformazione individuale non può concorrere al raggiungimento del minimo

previsto

Si possono prevedere attività di istituto e anche attività individuali che ognuno sceglie

liberamente

- formazione on-line;

- autoformazione.

La formazione deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte

le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono

riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro

l’accreditamento.

PIANO DI FORMAZIONE NON DOCENTE

Attività formativa

PERSONALE COINVOLTO

AZIONI

DEMATERIALIZZAZIONE

Formazione rivolta al profilo di assistente amministrativo e di DSGA

Formazione correlata con la dematerializzazione

Acquisto software gestionali

Acquisto strumenti tecnologici e formazione sull’utilizzo degli stessi

Acquisto di Sistemi integrati stampante/ scanner

SEGRETERIA DIGITALE

Formazione rivolta al profilo di assistente amministrativo e di DSGA

Formazione relativa a :

normativa, tecnica e pratica di:

• web mail • server fax • conservazione sostitutiva • firma digitale

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• timbro digitale • protocollo on line • backup su Cloud

miglioramento dei servizi

trasparenza dell’azione amministrativa

NOVITA’ NORMATIVE

Formazione rivolta al profilo di collaboratore scolastico, assistente amministrativo e di DSGA

Formazione sulle nuove disposizioni normative con la partecipazione a seminari di studio, conferenze, workshop

SICUREZZA

T.U.81/08

Formazione rivolta al profilo di collaboratore scolastico, assistente amministrativo e di DSGA

Formazione a corsi specifici Relativi alla sicurezza nei posti di lavoro e alla salvaguardia del personale scolastico e degli alunni - T.U.81/08