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Distretto scolastico N. 59 Roccadaspide AUTONOMIA 193 SA4P1 ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA I° GRADO 84049 CASTEL SAN LORENZO (SA) Tel.Fax 0828-944072 - C.F. 91027440659 Email – [email protected] – Email – [email protected] sito web : www istitutocomprensivocastelsanlorenzo.gov.it DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Mimì MINELLA PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107 del 13 luglio 2015. aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 -Approvato dal Collegio Docenti con Delibera n.172,verbale n.20 del 26/10/2016 -Approvato dal Consiglio d’Istituto con Delibera n.174, verbale n.32 del 26/10/2016 "Lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre" (Sydney J. Harris)

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Distretto scolastico N. 59 RoccadaspideAUTONOMIA 193 SA4P1

ISTITUTO COMPRENSIVOSCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA I° GRADO 84049 CASTEL SAN LORENZO (SA)

Tel.Fax 0828-944072 - C.F. 91027440659Email – [email protected] – Email – [email protected]

sito web : www istitutocomprensivocastelsanlorenzo.gov.it

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Mimì MINELLA

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVAEX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107 del 13 luglio 2015.

aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019

-Approvato dal Collegio Docenti con Delibera n.172,verbale n.20 del 26/10/2016-Approvato dal Consiglio d’Istituto con Delibera n.174, verbale n.32 del 26/10/2016

"Lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre"(Sydney J. Harris)

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INDICEPREMESSA 1

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO 2

IL COLLEGIO DEI DOCENTI 3

IL PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE 4

PREMESSA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 5

I PRINCIPI ISPIRATORI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE 61. Uguaglianza e diversità 62. Imparzialità e regolarità 73. Libertà d’insegnamento e aggiornamento del personale 74. Accoglienza ed inclusione 75. Partecipazione e Condivisione 86. Finalità educative 87. Gestione unitaria dell’istituzione; 8

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA 9

ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO 10CASTEL SAN LORENZO 10FELITTO 12

OBIETTIVI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 14

RISORSE PROFESSIONALI 16ORGANICO DOCENTI A.S. 2015/2016 16ORGANICO DOCENTI A.S. 2016/2017 16ORGANICO DOCENTI A.S. 2015/2016 18ORGANICO DOCENTI A.S. 2016/2017 19ORGANICO PERSONALE A.T.A. A.S. 2015/2016 20ORGANICO PERSONALE A.T.A. A.S. 2016/2017 20

1. FUNZIONE DOCENTI 21IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO/INSEGNAMENTO 21

2. I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 221. Collaboratore del D.S. con deleghe al supporto organizzativo 222. Coordinatori di Plesso 233. Coordinatori di classe 234. Gruppo H 245. D.S.G.A. 246. Assistente Amministrativo 1 257. Assistente Amministrativo 2 258. Le funzioni strumentali

AREA 1 26Strutturazione e gestione POF/PTOF 26AREA 2 27Sostegno all'attività docenti 27AREA 3 27Interventi e servizi per gli alunni 29AREA 4 31

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Rapporto dell’Istituto con gli Enti locali 319. Coordinamento e gestione del sito Web dell’istituto, supporto tecnologico ai docenti. 33

RISORSE STRUTTURALI 34

ASPETTO ORGANIZZATIVO 36ALUNNI ISCRITTI 36ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE 38

RISORSE ESTERNE 391. AMMINISTRAZIONE COMUNALE 402. ASL 403. ALTRE SCUOLE 404. PARROCCHIE, ASSOCIAZIONI SPORTIVE, ASSOCIAZIONI CULTURALI DI VOLONTARIATO SOCIALE E DIGENITORI 405. PROTEZIONE CIVILE, CARABINIERI E POLIZIA LOCALE 40

RISORSE FINANZIARIE: LA GESTIONE CONTABILE (P.A.) 41

IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO 421. I – Principi generali 432. II – Doveri e diritti degli alunni. 443. III – Organizzazione della giornata scolastica. 474. IV – Norme accessorie e di rinvio. 48

LE COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE 50

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 53

CURRICOLO DELL'ISTITUTO 551. IL CURRICOLO VERTICALE 552. IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 553. IL CURRICOLO PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE 584. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 61

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA 621. LINGUA ITALIANA 622. INGLESE 633. FRANCESE 654. MUSICA 665. ARTE E IMMAGINE 676. CORPO MOVIMENTO SPORT 687. RELIGIONE 69

AREA STORICO-GEOGRAFICA 708. STORIA 709. GEOGRAFIA 71

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA 7210. MATEMATICA 7211. SCIENZE 7412. TECNOLOGIA 75

ASPETTO VALUTATIVO 76LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEI TRE ORDINI DI SCUOLA 76

VALUTAZIONE - SISTEMA INTERNO 78

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1. Valutazione degli apprendimenti 782. Valutazione diagnostica iniziale 783. Valutazione in itinere o formativa 784. Valutazione finale 79

VALUTAZIONE - SISTEMA ESTERNO 791. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 802. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA 80

Criteri per la valutazione delle prove oggettive 81Criteri per la valutazione sommativa 81

3. CRITERI DI VALUTAZIONE - SCUOLA PRIMARIA 854. CRITERI DI VALUTAZIONE - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 85

ITALIANO - CLASSI 1a/ 2a/ 3a VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 86LINGUE 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 90VOTO DI VALUTAZIONE LINGUE - CLASSI 1a/ 2a/ 3a 90GRIGLIA PER IL GIUDIZIO SINTETICO DELLA PROVA SCRITTA DI FRANCESE 91MUSICA 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 92ARTE E IMMAGINE 1a/ 2a-VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 94ARTE E IMMAGINE 3a- VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 95SCIENZE MOTORIE 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 97STORIA 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 99GEOGRAFIA 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 101MATEMATICA 1a/ 2a- VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 103MATEMATICA 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 106SCIENZE 1a/ 2a- VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 108SCIENZE 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 110TECNOLOGIA 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE 112

5. VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO 1136. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 113

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 1147. VALUTAZIONE DELL'ESAME FINALE 1158. PROVE D’ESAME 1159. CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE 11610. VALUTAZIONI DEGLI ALUNNI BES 11611. ESAME di STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTEABILI 11712. ESAME di STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI 118

RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA 119

LA SICUREZZA A SCUOLA 120

VIAGGI D' ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE 121VIAGGIO D'ISTRUZIONE 122

INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO E DI AMPLIAMENTO CURRICULARE 1232. ORIENTAMENTO FORMATIVO 12413. INSERIMENTO E INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 12614. ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI 12715. RECUPERO E POTENZIAMENTO 12716. PER UNA SCUOLA INCLUSIVA 128

Finalità 129Obiettivi trasversali 130Strategie per l’integrazione degli alunni diversamente abili 131

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Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) 131Ambiti di intervento 132Il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) 132Dislessia e DSA: provvedimenti compensativi edi

133Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali: 133

17. FORMAZIONE ALUNNI 135La conoscenza delle tecniche di primo soccorso comma 10 della legge 107/2015 135Principi di pari opportunità 135Valorizzazione del merito 136

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 136

RISULTATI PROVE INVALSI 138

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI 138

PROGETTI CURRICULARE ED EXTRACURRICULARE 141

FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E DIPOTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 142

FABBISOGNO DI ORGANICO TRIENNALE 1462. SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA 1463. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 1474. RISORSE DI POTENZIAMENTO 1485. POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARO, 149

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI 150

PON 151

IL PIANO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE 153

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 155PIANO TRIENNALE PER LA FORMAZIONE 2016/19

PIANO TRIENNALE PER LA FORMAZIONE 2016/19

ALLEGATI: 1563. ATTO DI INDIRIZZO del Dirigente Scolastico 1564. RAV (Rapporto di autovalutazione) 1565. PIANO DI MIGLIORAMENTO 1

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6. SINGOLE SCHEDE DI PROGETTI 1“COSTRUISCO OGGI IL MIO DOMANI” 1PROGETTO LETTURA E ASCOLTO 1PROGETTO POTENZIAMENTO LINGUE 1BLOG IN CLASSE 1TRE-SEI-UNDICI 1PROGETTO EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ SICUREZZA E GIUSTIZIA SOCIALE 1PROGETTO SPORTELLO ASCOLTO 1PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE FUMO ED ALCOOL 1PROGETTO LETTURA 1

PROGETTO DI DRAMMATIZZAZIONE 2PROGETTO LINGUA INGLESE PRIMARIA 1PROGETTO AMBIENTE, COSTUMI E TRADIZIONI 1

PROGETTO PRE-ACCOGLIENZA 1PROGETTO INGLESE INFANZIA 1PROGETTO GIORNALINO ON-LINE 1PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

SCHEDE FINANZIARIE PROGETTI 1

Ringraziamenti 6

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PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo alla scuola Secondaria di primo grado di

Castel San Lorenzo - Felitto, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.

107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino

delle disposizioni legislative vigenti”;

il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio

atto di indirizzo prot. n. 1994/C2 del 1 ottobre 2015;

il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14 gennaio 2016;

il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14 gennaio 2016;

il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare

per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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IL CONSIGLIO D’ISTITUTOVisto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delleistituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107;

Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazionee delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;

Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento;

Visto l’Atto di indirizzo definito dal Dirigente scolastico, giusta nota delibera 108 del 02/10/2015;

Visto il Piano Triennale dell’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2016/17, 2017/18 e 2018/19presentato dal dirigente scolastico e predisposto con la partecipazione di tutte le componenti dellascuola ed elaborato dal collegio docenti, giusta delibera n,123 del 14/01/2016;

DELIBERA

Di approvare, all’unanimità, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2016/17,2017/18 e 2018/19, come da documento citato nelle premesse che si allega al presente provvedimentoper costituirne parte integrante e sostanziale; documento che viene inviato all’Ufficio ScolasticoRegionale competente ai fini delle verifiche di cui al comma 13, art. 1 della Legge n. 107/2015.

L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione delfabbisogno di organico e delle delle risorse strumentali e finanziarie ivi individuate.

Sarà cura del Dirigente Scolastico procedere alla pubblicazione del presente provvedimento nei modi etermini di legge.

Il segretario verbalizzante Il PresidenteProf.ssa Annamariarosaria Di Domenico Simona SchiavoFIRMA AUTOGRAFA SOSTITUITA A MEZZO STAMPA FIRMA AUTOGRAFA SOSTITUITA A MEZZO STAMPA

AI SENSI DELL’ART. 3 c. 2 D.Lgs. n. 39/1993 AI SENSI DELL’ART. 3 c. 2 D.Lgs. n. 39/1993

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IL COLLEGIO DEI DOCENTI

Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delleistituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107;

Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazionee delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;

Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento;

Visto l’Atto di indirizzo definito dal Dirigente scolastico, giusta nota delibera 108 del 02/10/2015;

Visto il documento contenente il Piano Triennale dell’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2016/17,2017/18 e 2018/19 presentato dal dirigente scolastico e predisposto con la partecipazione di tutte lecomponenti della scuola;

DELIBERA

Di elaborare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2016/17, 2017/18 e 2018/19,come da documento citato nelle premesse che si allega al presente provvedimento per costituirneparte integrante e sostanziale.

Sarà cura del Dirigente Scolastico provvedere all’invio del presente provvedimento al Presidente delConsiglio d’Istituto, per l’approvazione di competenza del Consiglio medesimo;

Sarà cura, altresì, del Dirigente Scolastico procedere alla pubblicazione del presente provvedimentonei modi e termini di legge.

Il segretario verbalizzante Il Dirigente ScolasticoProf.ssa Annamariarosaria Di Domenico Prof. Mimì MINELLAFIRMA AUTOGRAFA SOSTITUITA A MEZZO STAMPA FIRMA AUTOGRAFA SOSTITUITA A MEZZO STAMPA

AI SENSI DELL’ART. 3 c. 2 D.Lgs. n. 39/1993 AI SENSI DELL’ART. 3 c. 2 D.Lgs. n. 39/1993

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IL PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE

La riforma sull’autonomia scolastica ha inzio con la Legge 59/1997 che riconosce ad ogni istituzione

scolastica la “personalità giuridica” e l’autonomia gestionale; da quel momento il Piano dell’Offerta

Formativa (POF) diviene il documento fondamentale che costituisce “l’identità culturale e progettuale delle

istituzioni scolastiche”. La recente riforma attuata con la legge 107 del 2015 ribadisce la funzione e le

procedure di elaborazione e approvazione del Piano dell’Offerta Formativa che rimangono di competenza

degli organi collegiali, introducendo la novità della durata triennale del documento chiamato PTOF.

Il POF rappresenta un’offerta formativa a breve termine mentre il PTOF è orientato a disegnare lo scenario

futuro, i processi di miglioramento continuo che si intendono realizzare nell’arco triennale e rappresenta

un’anticipazione dei traguardi che si vogliono raggiungere in modo da offrire una prospettiva globale di

interazione tra scuola e territorio.

Parole chiave:

1. migliorare

2. pianificare

3. monitorare

4. valutare

Risultanze del RAV, in

termini di cose che

“devono” migliorare;

Infrastrutture ed

attrezzature

materiali

Mira alla

valorizzazione

dell’autonomia

scolastica

Organico Funzionale:

posti comuni

posti sostegno

posti di potenziamento

PDM (piano di miglioramento):

scelta delle priorità e degli

esiti in riferimento all’identità

della scuola e alle specifiche

esigenze

DEVE TENER CONTO

prioritariamente delle esigenze

formative individuate a seguito

della lettura comparata del RAV“

Rapporto di Autovalutazione

PTOF

Progetti di miglioramento,

curriculari ed

extracurriculare

Richieste del territorio e

dell’utenza, in termini di

“priorità

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PREMESSA DEL DIRIGENTE SCOLASTICOIl presente documento rappresenta l’impegno, la serietà e il coinvolgimento del personale

docente dell’Istituto Comprensivo di Castel San Lorenzo.

Nucleo fondante del Piano dell’Offerta Formativa Triennale dell'Istituto Comprensivo è la

prosecuzione di un iter, già avviato nel precedente anno scolastico, teso alla costruzione

del curricolo verticale fra i tre ordini di scuole - Infanzia, Primaria e Secondaria di primo

grado, basato su alcuni presupposti ritenuti fondamentali per la strutturazione di un

percorso formativo che ponga al centro di ogni itinerario didattico l’alunno con i suoi

bisogni, i suoi stili cognitivi e il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze.

La finalità che l’Istituto si propone consiste nel favorire il processo di crescita degli alunni,

in un’ottica di interazione continua con l’ambiente circostante; siamo convinti che

aiutarli a comprendere meglio il territorio in cui viviamo, a rispettarlo e amarlo, ma

soprattutto a insegnar loro a leggere la realtà che li circonda e ad interagire

correttamente con essa sia uno degli obiettivi più alti del nostro operare.

Una scuola che ama ripescare nel passato e nelle tradizioni del suo territorio le radici

essenziali per custodirle, rilanciarle con pensieri nuovi, con proposte creative è una scuola

che si interroga sulle questioni di fondo che da sempre accompagnano la storia

dell’umanità.

Riteniamo irrinunciabile costruire una scuola che ponga al centro del proprio operato

l’educare alla cittadinanza democratica, all’accoglienza e all’inclusione, alla legalità, alla

memoria, all’ambiente, alle tecnologie informatiche stimolando, al contempo,

l’acquisizione della capacità di valutare in modo oggettivo e autonomo qualsiasi

situazione.

Vogliamo così investire su un processo di crescita che porti alla maturazione di persone

capaci di assumersi responsabilità e di orientare positivamente la loro vita verso un

benessere personale e sociale; vogliamo che i nostri ragazzi non perdano di vista lo scopo

finale, la direzione verso cui tendere, che è sempre quella della partecipazione di ciascuno

ad un universo sociale, nel ruolo di cittadino del mondo e con l’obiettivo di raggiungere la

piena realizzazione personale in una condizione di convivenza pacifica e democratica.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Mimì MINELLA

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I PRINCIPI ISPIRATORI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALEL’elaborazione del PTOF è frutto della riflessione dei docenti, elaborata anche tramite scambio,

confronto degli Organi Collegiali dell’Istituto, a partire dalla conoscenza maturata negli anni

dell’ambiente sociale, delle famiglie utenti, delle esigenze degli alunni ed alla luce degli indirizzi

generali dettati dal Consiglio di Istituto.

E’ frutto altresì dell’opera del Dirigente Scolastico, Prof. Mimì MINELLA, dei pregressi ed attuali

rapporti e scambi con gli Enti locali e con le agenzie educative operanti sul territorio, finalizzate a

plasmare l’offerta formativa in relazione alle specifiche esigenze e problematiche locali.

Il PTOF è stato approvato e fatto proprio dal Collegio dei Docenti per quanto attiene le scelte

pedagogiche, il metodo didattico e la progettualità formativa, e dal Consiglio di Istituto per le

compatibilità organizzative e finanziarie.

1. Uguaglianza e diversità

La scuola s'impegna a perseguire il diritto allo

studio nel rispetto e nella valorizzazione delle

diversità individuali, sociali e culturali di ciascun alunno. Nessuna discriminazione nell’erogazione

del servizio sarà compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni

politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.

Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:

differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno; a tutti gli alunni

deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità;

valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e

professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo

scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della

scuola assuma un ruolo di promozione culturale e sociale.

Fonte d'ispirazione fondamentale

del Piano dell’Offerta Formativa Triennale

dell’I.C S. di Castel San Lorenzo

sono gli artt.3, 33 e 34

della Costituzione italiana.

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2. Imparzialità e regolarità

Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale.

La scuola s’impegna a garantire la vigilanza, la continuità dei servizi e delle attività educative nelrispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizionicontrattuali del comparto scuola.

3. Libertà d’insegnamento e aggiornamento del personale

I docenti svolgono la loro funzione nell’ambito della libertà d'insegnamento e dell’autonomia

professionale, loro riconosciute dalla legge. L’esercizio di tale libertà e autonomia è finalizzato alla

formazione della personalità degli alunni.

Tutto il personale della scuola si impegna a migliorare la propria professionalità attraverso la

partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento deliberate dagli Organi Collegiali. La

scuola organizza con specifiche modalità l’aggiornamento del personale scolastico che può aderire

alle proposte dell’Amministrazione, delle Istituzioni e degli Enti culturali ed anche promuovere, con

responsabile autonomia, la propria formazione in servizio.

L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico ed uncompito per l’Amministrazione, che attua interventi organici e regolari secondo un piano diaggiornamento e formazione annuale o poliennale, avvalendosi di risorse interne ed esterne.

4. Accoglienza ed inclusione

L’inclusione è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di

ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. Sono previsti protocolli di accoglienza per la comune

fase d’ingresso nella scuola che:

definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all'interno dell'istituzione scolastica;

traccia le linee delle possibili fasi di accoglienza;

costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisto periodicamentesulla base delle esperienze realizzate.

5. Partecipazione e Condivisione

La scuola, per favorire la più ampia realizzazione dei contenuti del PTOF, promuove la

partecipazione e la collaborazione di tutte le sue componenti.

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6. Finalità educative

La scuola attua le scelte educative e didattiche partendo dall’analisi dei bisogni degli alunni e

sfruttando le opportunità presenti nel territorio.

La finalità primaria dell'Istituto è la realizzazione di un percorso formativo unitario, organico e

continuo, attraverso il quale siano garantiti:

il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto della propria identità

personale, culturale e sociale;

un graduale passaggio da un ordine scolastico all’altro;

la partecipazione diretta delle famiglie alle attività della scuola

Pertanto la scuola s’impegna a:

collaborare con le famiglie e con la comunità sociale;

attuare l’accoglienza di ogni alunno in ogni momento del suo percorso formativo;

programmare il proprio intervento assicurando la continuità del processo educativo e

formativo;

rispettare le tradizioni culturali, religiose e le scelte educative della famiglia in un clima di

collaborazione;

educare al rispetto del principio della convivenza civile favorendo la presa di coscienza dei

fondamentali valori condivisi dalla società e promuovendo atteggiamenti di accettazione e

di rispetto dell’altro, di dialogo e di partecipazione al bene comune;

configurarsi come ambiente educativo e di apprendimento realizzando concretamente il

rapporto fra istruzione ed educazione;

operare attivamente per assicurare la continuità dello sviluppo individuale di ciascun

alunno;

prevedere e programmare tutti gli interventi atti ad assicurare l’integrazione di alunni

stranieri e/o in difficoltà di apprendimento e con diverse abilità.

7. Gestione unitaria dell’istituzione;

1. migliorare la qualità dei servizi educativi e d’istruzione;

2. attivare processi efficaci di autodiagnosi ed autovalutazione dei propri risultati;

3. sviluppare le competenze chiave enunciate nella “Raccomandazione” del Parlamento e del

Consiglio d’Europa per lo sviluppo dell’apprendimento;

4. assicurare a tutti gli alunni BES il diritto all’educazione ed all’istruzione;

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5. attivare processi di proficuo scambio culturale col territorio d’appartenenza, attraverso

accordi di rete con altre scuole (anche di diverso ordine e grado) e protocolli d’intesa con

Enti ed altre istituzioni;

6. promozione delle relazioni col territorio e con gli Enti esterni alla scuola.

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

L’Istituto Comprensivo di Castel San Lorenzo è nato nel 2000, ha la sua sede centrale in via

Generale Tommasini di Castel San Lorenzo ed è costituito dalla Scuola dell’Infanzia, della Scuola

Primaria e dalla Scuola Secondaria di Primo Grado di Castel San Lorenzo e Felitto.

La verticalizzazione dei tre ordini di scuola (Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado) in

un unico Istituto Scolastico pone in evidenza una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione

di verticalità:

la realizzazione della continuità educativa-metodologico-didattica;

la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;

l'impianto organizzativo unitario;

la continuità territoriale;

l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali.

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ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO

CASTEL SAN LORENZO

Il Comune di Castel San Lorenzo si estende su di una superficie di 14,29 Kmq, con una popolazionedi circa 3000 abitanti, distribuita tra il centro urbano e le varie contrade. Il territorio, inserito nel

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, è situato a 350 m. sul livello del mare.

Il centro storico è di origine medioevale; recentemente, la nascita di alcuni agriturismi ha dato

impulso al turismo. La popolazione è prevalentemente dedita all’agricoltura; si producono olio

d’oliva e vino di qualità rinomata. Tale produzione viene promossa e valorizzata attraverso una

festa che si tiene ogni anno alla fine di dicembre nel borgo antico, durante la quale è possibile

degustare i principali prodotti tipici locali.

Le unità produttive sono famiglie, composte da persone genuine e accoglienti, che si dedicano, a

volte con stenti e sacrificio, ai loro appezzamenti piccoli e medio piccoli, da cui riescono a trarre

un’alta efficienza.

È presente anche l’allevamento di ovini, in particolar modo caprini, con correlate attività artigianali

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nel settore agro-alimentare. Sono presenti sul territorio anche altre aziende artigianali e il resto

della popolazione è impiegato nel settore pubblico.

Il tasso di scolarizzazione degli alunni si è elevato, ma non mancano coloro che non posseggono la

licenza media. L’evoluzione del livello culturale, negli ultimi decenni, ha permesso di migliorare

comunque le condizioni di vita e ha favorito il colmarsi di alcune disuguaglianze sociali.

Negli ultimi anni, tuttavia, si sta diffondendo un appiattimento del livello culturale e quindi è

sempre più fondamentale il ruolo della Scuola, quale istituzione che può invertire tale tendenza

negativa.

Sono operanti sul territorio: la Pro-Loco, Legambiente, l’Associazione culturale “LiberAmente”.

Sono, altresì, presenti un museo della civiltà contadina e un campo sportivo. É sempre attiva una

cooperativa vinicola e olearia.

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FELITTO

Il Comune di Felitto si estende su di una superficie 41,53 Kmq, con una popolazione di circa 1300

abitanti, prevalentemente dediti all’agricoltura, pur in presenza di professionisti e di qualche

artigiano. Sorge nell’entroterra centrale cilentano, lungo la valle del fiume Calore, inserito nel Parco

del Cilento e Vallo di Diano. E’ situato a 275 m. sul livello del mare e si estende lungo il pendio di un

monte; è un borgo medioevale che conserva ancora numerose torri di guardia e mura di cinte,

tipiche dell’anno mille. Assolutamente prevalente l’esercizio dell’agricoltura per unità produttive

piccole e medio-piccole di proprietà e conduzione familiare. Prodotto di pregio è il fusillo, un tipo

di pasta, prodotta in maniera artigianale, al centro di una sagra, organizzata dalla Pro Loco locale e

anche la viticoltura; è diffuso l’allevamento di bestiame. Ampia la residenzialità agricola delle

famiglie, per cui molti alunni vivono nelle campagne circostanti il centro abitato.

Sono operanti sul territorio la Pro-Loco, Legambiente, l’Associazione Cattolica, la Croce Rossa

Italiana, una piscina Comunale funzionante nei mesi estivi e l’Associazione culturale “LiberAmente”.

E' altresì presente una palestra privata “Virtus San Lorenzo”

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La Comunità religiosa nei due Comuni è composta quasi completamente da cattolici praticanti.

Presenti in notevole numero immigrati, per lo più rumeni , senza che si manifestano tensioni

d’integrazione.

In tale contesto, la Scuola si pone come luogo privilegiato di integrazione nel tessuto sociale del

territorio, lo snodo cruciale della rete complessa di domande sociali e bisogni individuali.

Pertanto, avrà il compito prioritario di promuovere tutte le azioni e le sinergie operative ritenute

necessarie per la realizzazione costante e l’adeguamento di attività interrelate e innestate con il

contesto socio- culturale-ambientale di appartenenza.

In questa situazione una Scuola qualificata, come si dice infra nel senso delle competenze-chiave di

cui le Indicazioni Nazionali MIUR del 2012, può svolgere un ruolo decisivo.

L’opera dell’Istituto Scolastico deve quindi giocare su duplice sponda. In primo luogo, sul terreno

della promozione della conoscenza razionale della identità culturale locale, intesa nella sua

complessità di concezione del mondo (percezione delle differenze di Comunità e percezione

dell’ambiente esterno), sistema normativo (regole d’onore locali) e tecnica. Questo implica un

concorso di tutte le discipline d’insegnamento, non solo di quelle a risvolto storiografico. La

consapevolezza del proprio essere Comunità, l’enucleazione della propria identità edificata nella

storia, è costantemente la premessa per il confronto con realtà più ampie ed il presupposto

necessario per una integrazione di “cittadinanza”. Così è per Castel San Lorenzo e Felitto come per

ogni altra realtà locale e circoscritta.

La partecipazione a più vasti ambiti, nazionali, europei, di mondo globalizzato, si matura e si

dirama sempre a partire da una chiara coscienza della propria specialità e particolarità culturale.

Ci si propone, quindi, di partire da una valorizzazione razionale della connotazione identitaria della

Comunità che gli alunni portano in sé, nel senso della consapevolezza, critica, scientifica, come si

diceva. Da tale consapevolezza, dovrà diramarsi l’interesse per gli studi scientifici, tecnici ed

artistici di livello più alto, la nascita quindi di una progettualità esistenziale e professionale che

porti i valori locali ad un confronto e ad un arricchimento di ampiezza nazionale, europea, di

mondo“globalizzato”.

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OBIETTIVI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Obiettivi prioritari dell’azione dirigenziale:

Offrire supporto e collaborazione alla predisposizione di un Piano dell’offerta formativa

triennale e di una progettazione curricolare unitaria di Istituto, in interazione con il territorio e

le risorse in esso presenti.

Creare le condizioni per una condivisione responsabile del progetto educativo favorendo,

attraverso lo scambio, il confronto, l’interazione di professionalità diverse, la convergenza verso

una prospettiva unitaria di esso.

Sollecitare un’impostazione didattica e metodologica il più possibile condivisa, in continua

crescita e qualificazione.

Potenziare il ricorso alla didattica laboratoriale e all’uso di tecnologie dell’informazione per

innovare la pratica educativa, i processi d'insegnamento apprendimento e la ricerca

professionale in campo psicologico, didattico, organizzativo, metodologico e disciplinare.

Promuovere l’innovazione funzionale di percorsi curricolari, di attività opzionali e di

ampliamento dell’offerta formativa orientati alla valorizzazione delle potenzialità e al

conseguimento del successo formativo di ciascun alunno.

Realizzare un’organizzazione precisa di Istituto, condivisa, visibile e credibile dove ognuno

riconosca con chiarezza il ruolo da svolgere, la propria posizione, la propria “utilità”.

Realizzare una collocazione dell’Istituto scolastico sul territorio come punto di riferimento

culturale, ma anche come interlocutore privilegiato di Agenzie, Enti, Associazioni.

Garantire un’apertura all’esterno più vasta rispetto al territorio di appartenenza attraverso la:

1. partecipazione a progetti svolti on line per migliorare la funzionalità e l’immagine della

scuola;

2. autovalutazione;

3. partecipazione a progetti in rete con altre istituzioni scolastiche o con altri Enti al fine di

meglio rispondere ai bisogni formativi, ottimizzando risorse finanziarie e professionali;

4. organizzazione di visite e viaggi d’istruzione mirati a una conoscenza più vasta degli aspetti

culturali, artistici, storici e sociali in dimensione italiana ed estera.

• Favorire una crescita delle strutture e degli strumenti al fine di adeguare l’Istituzione scolastica

alle nuove tecnologie dalle quali non si può prescindere sia da un punto di vista didattico, sia da

un punto di vista comunicativo e amministrativo.

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• Strutturare, in continuità con quanto già realizzato negli anni precedenti, un organico sistema

di valutazione d'istituto che inglobi le diverse dimensioni del processo valutativo e ponga

particolare attenzione ai campi di indagine previsti dal progetto Vales e a quelli indicati nel

Piano di Miglioramento da realizzare.

• Favorire lo sviluppo della professionalità dei docenti attraverso percorsi di ricerca e formazione

continua sul campo per sperimentare le soluzioni organizzative, le strategie di intervento, le

metodologie di apprendimento più efficaci da adottare per migliorare la proposta formativa

della scuola.

• Proporre un adeguato piano di formazione per la crescita professionale del personale

scolastico, in quanto gli obiettivi elencati hanno necessariamente bisogno di un’adeguata

formazione di supporto per l’innalzamento del livello qualitativo individuale e collettivo. Nello

specifico si cercherà di sollecitare una crescita della qualità e del grado di efficacia e di

efficienza dell’Istituto caratterizzata da:

1. procedure generali di riferimento;

2. procedure specifiche;

3. pratiche e prassi consolidate;

4. modulistica comune e consolidata;

5. processi di monitoraggio in itinere e conclusivi sulla qualità;

6. creazione di un gruppo di autovalutazione all’interno dell’organizzazione dell’Istituto in

grado di mettere in atto percorsi di autoanalisi e di autovalutazione dei processi anche

in relazione ai vari esiti e risultati attesi;

7. realizzazione di buone pratiche e di progetti di ricerca-azione

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RISORSE PROFESSIONALIAlla realizzazione dell'offerta formativa contribuiscono tutte le figure professionali dell'Istituto:Dirigente Scolastico, docenti, personale amministrativo, collaboratori scolastici, nonché l'utenzastessa.L'istituto, pertanto, prevede un impegno specifico tra le componenti sopra indicate, interne ed

esterne alla scuola, basato sulla condivisione degli obiettivi generali della scuola pubblica, delle

linee progettuali e dei valori espressi dal PTOF.

Le risorse professionali interne sono gestite nel rispetto del Contratto Nazionale della Scuola e del

Contratto Integrativo d'Istituto sottoscritto con le RSU.

ORGANICO DOCENTI A.S. 2015/2016

ORDINE SCUOLA N° DOCENTI

CASTEL SAN

LORENZO

N° SEZ.

FELITTO

N° SEZ.TOTALE

Infanzia 6 2 1 3

Primaria Posto comune 11 6 2 8

PrimariaLingua straniera

Inglese1 / / /

Primaria Religione 1 / / /

Primaria Attività di Sostegno 2 / / /

PotenziamentoAttività di

potenziamento2 / / /

SITUAZIONE ATTUALE:aggiornata all'anno scolastico 2016/2017ORGANICO DOCENTI A.S. 2016/2017

ORDINE SCUOLA N° DOCENTI

CASTEL SAN

LORENZO

N° SEZ.

FELITTO

N° SEZ.TOTALE

Infanzia 6 2 1 3

Infanzia Posto sostegno 1

Primaria Posto comune 9 6 2 8

PrimariaLingua straniera

Inglese1 / / /

Primaria Religione 1 / / /

Primaria Attività di Sostegno 2 / / /

PotenziamentoAttività di

potenziamento2 / / /

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Come l’anno scorso anche quest'anno è stato assegnato alla scuola il seguente organico

potenziato:

n° 2 docenti per la scuola primaria che sarà destinato, ai sensi dell’art. 1 comma 95 della legge

n.107/2015, ai fini previsti dall’art. 1 commi 7 e 85 della stessa legge, ovvero alle attività di

potenziamento quale recupero disciplinare e alla copertura delle supplenze sino a 10 giorni.

I docenti dell'Infanzia prestano servizio per cinque ore giornaliere, alternandosi in turni

antimeridiani e pomeridiani, con compresenza e flessibilità oraria. Per la programmazione delle

attività educativo-didattiche essi effettuano incontri di 2h.

L’orario di lavoro dei docenti della scuola Primaria si articola in 24 h di servizio settimanale di cui 22

h di insegnamento e 2 h di programmazione mentre quello dei docenti della Scuola di 1° Grado si

articola in 18 h di servizio settimanale.

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~ 18 ~

ORGANICO DOCENTI A.S. 2015/2016

CLASSE DI

CONCORSODISCIPLINA

DOCENTI

CASTEL SAN LORENZO FELITTO TOTALE

N°CATTEDRE ORE RESIDUE N°CATTEDRE ORE RESIDUE N°CATTEDRE ORE RESIDUE

A043Italiano, storia ed

educazione civica,

geografia

7 4 3 1 12 7 15

A059Scienze matematiche,

chimiche, fisiche e

naturali

4 2 9 1 / 3 9

A345Lingua straniera

Inglese1 / 15 / 6 1 3

A245Lingua straniera

Francese1 / 10 / 4 / 14

A030 Educazione fisica 1 / 10 / 4 / 14

A028 Arte e immagine 2 / 10 / 4 / 14

A033 Educazione tecnica 2 / 10 / 4 / 14

A032 Educazione Musicale 1 / 10 / 4 / 14

AD00 Attività di Sostegno 2 2 / / / 2 /

Religione 1 / 5 / 2 / 7

Totale

Docenti43

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~ 19 ~

SITUAZIONE ATTUALE: aggiornata all'anno scolastico 2016/2017

ORGANICO DOCENTI A.S. 2016/2017

CLASSE DI

CONCORSODISCIPLINA

DOCENTI

CASTEL SAN LORENZO FELITTO TOTALE

N°CATTEDRE ORE RESIDUE N°CATTEDRE ORE RESIDUE N°CATTEDRE ORE RESIDUE

A043Italiano, storia ed

educazione civica,

geografia

5 3 3 2 5 /

A059Scienze matematiche,

chimiche, fisiche e

naturali

3 2 1 / 3 /

A345Lingua straniera

Inglese1 / / 1 /

A245Lingua straniera

Francese1+1 / 8 / 4 / 12

A030 Educazione fisica 1+1 / 8 / 4 / 12

A028 Arte e immagine 1+1 / 8 / 4 / 12

A033 Educazione tecnica 1+1 / 8 / 4 / 12

A032 Educazione Musicale 1+1 / 8 / 4 / 12

AD00 Attività di Sostegno 2 2 / / / 2 /

Religione 1 / 4 / 3 / 7

Totale

Docenti22

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~ 20 ~

Monte ore disciplinare

L'art. 9 del DPR 20/03/209 n. 89, in vigore dal 16/07/2009 ribadisce la necessità di conoscenze e competenze relative a "Cittadinanza e Costituzione",

considerata una nuova disciplina ma, in base all'art. 1 del D.L. 137/08, tale insegnamento va inserito nel monte ore delle aree storico-geografica e

storico-sociale.

Tutti i docenti dell’I. C. si avvalgono del registro elettronico per progettare e archiviare il lavoro svolto in ambito educativo didattico, risorsa fruibile

se finanziata dai fondi PON azione 10.8.1. A3.

ORGANICO PERSONALE A.T.A. A.S. 2015/2016Qualifica Numero O.D. Numero O.F.

DSGA 1

Assistenti amministrativi 1 1

Collaboratori scolastici 7 1

Totale personale ATA 8 2

SITUAZIONE ATTUALE:

ORGANICO PERSONALE A.T.A. A.S. 2016/2017Qualifica Numero O.D. Numero O.F.

DSGA

Assistenti amministrativi 1 1

Collaboratori scolastici 7 1

Totale personale ATA 8 2

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1. FUNZIONE DOCENTIL’art. 395 del D.Lgs. 16-4-1994, n. 297 (T.U. delle leggi sull’istruzione) definisce la funzione docente

come "esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, di contributo alla

elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione

umana e critica della loro personalità".

Le competenze professionali dei docenti sono disciplinari (diverse per classi di insegnamento),

didattiche, psico-pedagogiche, organizzative, di valutazione. Dalle competenze discendono le

mansioni individuali dei docenti, che sono suddivise in attività di insegnamento, attività funzionali

all’insegnamento e attività aggiuntive.

Mentre per “attività di insegnamento” si intende l’attività didattica vera e propria, per attività

funzionali si intendono: la preparazione delle lezioni, la correzione dei compiti, i rapporti con le

famiglie, attività collegiali come i Consigli di Classe, di Istituto, il Collegio docenti, gli scrutini e gli

esami. Le “attività aggiuntive” sono il supporto organizzativo al dirigente scolastico, le attività

nell’ambito di progetti di istituto, progettazione e partecipazione ad interventi formativi,

partecipazione ad attività in convenzione con privati, aziende o enti locali.

IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO/INSEGNAMENTO1. Rispettare l'alunno quale soggetto del processo formativo;

2. organizzare la propria attività basandosi sui principi stabiliti nel PTOF e nella programmazione

educativa-didattica;

3. predisporre la programmazione didattica delle discipline coinvolte, favorendo lo sviluppo di

percorsi comuni e valutando i risultati della programmazione stessa;

4. individuare metodologie e strategie innovative e farne oggetto di analisi relativamente ai successi e

agli insuccessi;

5. creare uguali opportunità di apprendimento per gli alunni e punti di equilibrio nella valutazione che

corrispondano al principio di equità;

6. collaborare con i colleghi attenendosi alle linee d’intesa stabilite all’interno del team docente;

7. sviluppare l’attività tutoriale nei riguardi dei nuovi docenti e favorirne l’inserimento nel contesto

scolastico con nomina di un docente tutor;

8. pianificare attività funzionali al raggiungimento di competenze trasversali proporre l’acquisto di

materiali didattici ed educativi

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2. I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICOAl fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, il DS si avvale della

collaborazione di docenti di comprovata esperienza i cui compiti sono così definiti:

Qualifica Ordine di Scuola Castel San Lorenzo Felitto

Coordinatore D.S. 1

Coordinatori di Plesso

Scuola Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondariadi 1 grado

11

1

1 1

1. Collaboratore del D.S.con deleghe al

supportoorganizzativo

Cura del coordinamento organizzativo e logistico;

Collocazione funzionale delle ore a disposizione per

completamento orario dei docenti con orario di cattedra inferiore

alle ore 18 e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze

retribuite;

Coordinamento dei metodi e procedure per la progettazione

organizzativa e didattica nella scuola;

Diffusione informazioni, materiali, comunicazioni aventi ad

oggetto aspetti degli ambiti di cui sopra;

Sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di

efficienza ed equità;

Controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli

alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.);

Contatti con gli operatori esterni alla Scuola, con gli Enti e le

associazioni che in qualche modo si relazionano con l’ambiente

scolastico;

Cura e coordinamento delle attività laboratori ali del tempo scuola

facoltativo/opzionale;

Partecipazione alle riunioni di staff;

Supporto al lavoro del D.S.;

Controllo firme docenti alle attività programmate;

Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli

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alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate ecc).

2. Coordinatori di Plesso

Verifica giornaliera delle assenze e sostituzioni;

Collegamento periodico con la Sede Centrale;

Segnalazione tempestiva delle emergenze;

Vigilanza sul rispetto del Regolamento d’Istituto;

Diffusione informazioni, materiale e comunicazioni;

Presiedere riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del

Dirigente Scolastico;

Controllo firme di tutto il personale sul registro delle presenze;

Controllo sistematico della pulizia e dell’igiene degli ambienti

scolastici e comunicazione mensile in presidenza;

Contatti con le famiglie;

Predisposizione piano di evacuazione;

Cura, coordinamento e consegna delle programmazioni disciplinari

annuali;

Controllo della presa visione di tutti i docenti delle comunicazioni

e delle circolari del D.S. , del Dirigente dell’A.T. U.S.P. e dell’U.S.R. ;

Supporto al lavoro del Dirigente Scolastico.

3. Coordinatori di classe

Coordina i Consigli di classe relazionando in merito all’andamento

generale della classe;

sulla base del curricolo d’istituto e delle singole programmazioni

disciplinari predispone la programmazione globale che verrà modificata

e approvata dal Consiglio di classe;

nei consigli di classe parla ai rappresentanti dei genitori a nome di tutti i

docenti;

può rappresentare il Dirigente Scolastico, se a ciò delegato, nei Consigli

di Classe e nella riunione che precede l’elezione dei rappresentanti dei

genitori;

coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di

Classe, la stesura, la realizzazione e la verifica del PEI e del PDP per i casi

previsti dalla normativa vigente.

raccoglie i piani di lavoro annuali dei Docenti della classe in apposite

cartelline e li consegna al Dirigente Scolastico;

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tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e ne

promuove il contributo;

convoca, tramite lettera della scuola, i genitori degli alunni in difficoltà

sulla base delle segnalazioni del Consiglio di classe;

prepara e propone al Consiglio di Classe le valutazioni del 1° e 2°

quadrimestre;

ritira e controlla le pagelle e i pagellini;

raccoglie fondi e permessi per le uscite didattiche e per altre attività

programmate;

raccoglie in apposite cartelline le relazioni finali dei docenti ed

eventualmente i programmi per gli esami di licenza;

sulla base delle singole relazioni finali disciplinari prepara e sottopone al

Consiglio di Classe la sua relazione finale della classe;

in generale, favorisce buoni rapporti tra tutti i componenti il Consiglio di

Classe.

segnala al Dirigente eventuali situazioni problematiche emerse nella

classe al fine di individuare possibili strategie di soluzione.

4. Gruppo H

Organizzazione di incontri specifici

Documentarsi sulla normativa per l'integrazione degli alunni portatori di

handicap

Esaminare i fascicoli personali degli alunni portatori di handicap

Segnalare alle A.S.L. con il consenso dei genitori eventuali situazioni

problematiche

5. D.S.G.A.

Assicura la gestione:

degli atti a carattere amministrativo-contabile;

gli atti di ragioneria;

gli atti di economato;

gli atti di organizzazione dei servizi generali ed amministrativi;

gli atti di gestione del personale ATA;

collabora con il Dirigente Scolastico nella fase istruttoria e svolge

specifica attività negoziale connessa con le minute spese prevista

dal D.I. 44/01 e dal suo profilo professionale (art.50 – tabella D/2 -

CCNL 26/5/99);

redige certificati ed attestati.

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6. AssistenteAmministrativo 1

Svolge attività relative:

alla didattica gestione alunni;

agli organi Collegiali;

alla gestione personale alunni;

al protocollo

alle visite guidate

al sistema informatico SISSI- SIDI-AXIOS

7. AssistenteAmministrativo 2

Svolge attività relative:

alla gestione personale docenti;

all'inventario;

alla Ragioneria Generale;

al Servizio Informatico SISSI- SIDI-AXIOS.

8. Le funzioni strumentaliPer la realizzazione del Piano dell’Offerta formativa sono state individuate le seguenti aree di

intervento, ciascuna presidiata da uno o più docenti (Funzione Strumentale) che ne curano

l’organizzazione delle attività e il conseguente monitoraggio:

Funzione Strumentale Numero Docenti

AREA 1

Strutturazione e gestione POF/PTOF1

AREA 2

Sostegno all'attività docenti1

AREA 3- AREA 4

-Interventi e servizi per gli alunni

-Rapporto dell’Istituto con gli Enti

locali,visite guidate e viaggi

d'istruzione.

2

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AREA 1Strutturazione e gestione

POF/PTOF

Supporto al D.S. in rapporto alla realizzazione delle azioni di

miglioramento intraprese dalla scuola, deliberate dal Collegio,

da mettere in atto nel corrente anno scolastico;

Assicurare il coordinamento delle attività di progettazione e di

programmazione nella Scuola, raccordandosi con i Responsabili

dei Dipartimenti e delle Commissioni di lavoro;

Assicurare il coordinamento delle attività del POF, raccordando

si con i Referenti dei progetti, ai quali offrirà ogni sostegno e

collaborazione per l'individuazione di strumenti e criteri di

valutazione e di monitoraggio delle attività;

Aggiornare costantemente il POF: inserimento di nuovi dati in

rapporto ai progettie alle iniziative realizzate in itinere dalla

scuola (in raccordo con la F.S. 2)

Assicurare la rilevazione delle attività del POF, stimolandone la

realizzazione e curandone le fasi di verifica, di monitoraggio e

di valutazione (per la valutazione verrà coadiuvato dal GAUVS

e dagli altri Docenti con funzioni strumentali);

Assicurare, con i Collaboratori del Dirigente, il monitoraggio

dei rapporti Scuola-Famiglia, proponendo modalità di raccordo

e comunicazione più funzionali e migliorative di una fattiva

collaborazione;

Coordinare gli impianti curriculari, individuare i criteri di

organizzazione della didattica;

Raccogliere e coordinare i progetti curriculari ed

extracurriculari (raccolta ed analisi dei progetti, controllo della

coerenza dei progetti con il POF):

Raccordare le progettazioni curricolari con le attività di

arricchimento;

Raccolta delle rendicontazioni di fine anno sulle attività svolte da

parte di tutti i docenti;

Socializzazione dei risultati dell'autoanalisi ed autovalutazione

d'istituto;

Adempiere a richieste ministeriali e simili relative a particolari

forme di monitoraggio;

Gestione ed adesione al progetto INVALSI: coordinamento

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delle prove, restituzione dei risultati disciplinari di scuola;

Raccolta delle proposte progettuali presentate per il successivo

anno scolastico, tabulazione e trasmissione alla commissione

POF e al Dirigente Scolastico;

Promuovere sperimentazione metodologica;

Governare procedimenti di ricerca-azione:

monitorare le sperimentazioni;

valutare le sperimentazioni didattiche;

Coordinare l'attività degli altri Docenti assegnatari di funzioni

strumentali, collaborare con le altrefigure e in particolare con il

docente incaricato di curare la pubblicizzazione esterna delle

iniziative e delle attività della scuola e i rapporti con i mass-

media e le Agenzie di Comunicazione;

Monitorare le iniziative realizzate, valutandone i punti di forza e i

punti deboli, la loro validità e la loro ricaduta, in collaborazione

con gli altri docenti delle altre aree e con il gruppo GAUVS

d'Istituto.

AREA 2Sostegno all'attività docenti

Coordinamento e supporto alla progettualità d'istituto;

Valutazione e proposte progettuali esterne;

Monitoraggio dei bisogni dei docenti, in ordine a:

autoformazione/formazione;

Progettazione curricolare;

Didattica orientante;

Dinamiche di gruppo;

Socializzazione di esperienze didattiche;

Eventuali disagi

Produzione di materiale didattico ai docenti ed ai Consigli di

classe, alla luce dei più moderni fattori di innovazione didattica,

metodologica ed informatica ricerca di informazioni su novità di

interesse didattico e su eventuali tematiche d'interesse per i

docenti;

Gestione delle attività di aggiornamento e di formazione dei

docenti;

Attività di accoglienza e informazione dei docenti neo immessi

in ruolo, ivi compresa l'attività di formazione e tutoraggio;

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Assicurare l'aggiornamento del sito della Scuola,

promuovendone l'utilizzo da parte dei Docenti e degli altri

Operatori scolastici, degli alunni e delle famiglie;

Favorire l'accesso all'informazione in rete informatica da parte

dei Docenti e la realizzazione di un archivio di facile

consultazione di siti di interesse didattico e di materiali e

sussidi formativi per i Docenti;

Assicurare la comunicazione in rete con l'Amministrazione

periferica, con le altre Scuole, con la Regione, con l'Università e

con le altre Agenzie formative, al fine di fornire e acquisire

informazioni in ordine alle variegate esperienze formative del

territorio;

Assicurare l'acquisizione delle comunicazioni del M.P.I.

(Amministrazione centrale e periferica) alle Scuole,

dell'indizione di bandi di concorsi da parte del MIUR, della

Regione, delle Università, di Enti e Organismi nazionali e

internazionali;

Curare la diffusione del Piano dell'Offerta formativa, con

un'informazione puntuale sulle modalità di consultazione e di

lettura del POF, in particolare presso le Scuole Secondarie di 1°

grado del territorio, raccordandosi con l'attività di

orientamento delle suddette Scuole del bacino di utenza, in

collaborazione con i docenti responsabili delle Area 3 e 4;

Assicurare la documentazione e la messa in rete dei materiali

didattici multimediali prodotti dalla Scuola, in collaborazione con

l'eventuale Esperto di gestione del sito;

Collaborare con le altre figure, e in particolare con il Docente

incaricato di curare la pubblicizzazione esterna delle iniziative e

delle attività della scuola e i rapporti con i mass-media e le

Agenzie di Comunicazione, (Area 3)monitorare le iniziative

realizzate, valutandone i punti di forza e i punti deboli, la loro

validità e la loro ricaduta, in collaborazione con i docenti delle

altre aree e con il gruppo GAUVS d'Istituto.

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AREA 3Interventi e servizi per gli alunni

Assicurare la puntuale informazione a tutti gli studenti delle

attività e delle iniziative del POF, promuovendone la più ampia

partecipazione nel rispetto dei bisogni individuali, delle

attitudini e degli interessi;

Organizzare le visite guidate richieste e i viaggi d’istruzione

programmati.

Assicurare sostegno ai Docenti nella programmazione e nella

realizzazione delle attività di Compensazione, integrazione e

recupero dei ritardi culturali e dei debiti formativi, da

realizzarsi nell'ottica del risanamento e, soprattutto, della

prevenzione di deficit e ritardi di conoscenze, abilità e

competenze;

Assicurare il coordinamento delle attività di compensazione,

recupero, integrazione e approfondimento, volte a innalzare il

successo scolastico, mediante l'accrescimento e il recupero

delle motivazioni ad apprendere nonché il consolidamento di

attitudini e interessi positivi;

Collaborare con il Docente incaricato di curare la

pubblicizzazione esterna delle iniziative e delle attività della

scuola e i rapporti con i mass-media e le Agenzie di

Comunicazione;

Assicurare sostegno e collaborazione nell'accoglienza degli

allievi di prima classe, con proposte e attività concrete intese a

migliorare la conoscenza di interessi, attitudini, abilità,

competenze, bisogni e deficit dei nuovi allievi e nello stesso

tempo volte a consentire a questi ultimi di acquisire informazioni

più puntuali dei percorsi formativi e delle attività didattiche extra

curriculari;

Assicurare la progettazione di una serie di interventi finalizzati

all'orientamento dei giovani, inteso come processo formativo e

insieme informativo per lo sviluppo delle capacità decisionali e

per il consolidamento dell'autonomia critica, qualità

indispensabili per scelte successive autonome, responsabili e

coerenti;

Realizzare iniziative volte alla conoscenza della realtà sociale e

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delle opportunità offerte ai giovani dal territorio, in

collaborazione con l'attività svolta dagli Sportelli "Orienta

giovani" gestiti dalla Confindustria, dall'Amministrazione

Comunale, dall'Amministrazione Provinciale, dall'Ufficio del

Lavoro e dall'Università, in collaborazione con il docente

responsabile dell' Area 4;

Curare la diffusione del POF, con un'informazione puntuale

sulle modalità di consultazione e di lettura del POF, all'esterno

della Scuola ed in particolare presso le Scuole Medie del

territorio, raccordandosi con l'attività di orientamento delle

singole Scuole Medie del bacino di utenza, in collaborazione

con i docenti responsabili delle Aree 2 e 4;

Organizzare e curare le visite guidate all'Università e alle attività

del Campus universitario, per una puntuale e corretta

informazione sui percorsi formativi dei vari Corsi di laurea;

Valutare proposte esterne, Enti o Associazioni riguardanti

laboratori o altro per gli alunni;

Partecipazione e promozione di incontri con l'Istituzione

Comunale per l'organizzazione delle visite sul territorio;

Progettare ed attivare iniziative comuni con altre scuole del

territorio;

Rilevare esigenze e raccogliere proposte di alunni, docenti in

merito alla strutturazione di un programma di visite guidate e

viaggi d'istruzione;

Stabilire una calendarizzazione delle visite e dei viaggi da

effettuare in modo consono alle attività didattiche della scuola;

Pianificare e mettere in atto tutte le fasi di organizzazione di

ciascun viaggio o visita;

Curare la programmazione e la realizzazione di iniziative

concrete volte all'acquisizione da parte degli allievi di capacità

di documentazione e di decodifica dei messaggi utili per le

scelte successive;

Curare, in collaborazione con il Docente dell' Area 4, la

creazione di un archivio di consultazione dei più importanti siti

informativi per l'orientamento dei giovani, per la conoscenza

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del mondo del lavoro e dei percorsi formativi post-secondari;

Collaborare con le altre figure e in particolare con il

Docente incaricato di curare la pubblicizzazione esterna delle

iniziative e delle attività della scuola e i rapporti con i mass-

media e le Agenzie di Comunicazione, (Area 2);

Monitorare le iniziative realizzate, valutandone i punti di forza e

i punti deboli, la loro validità e la loro ricaduta, in

collaborazione con i docenti delle altre Aree e con il gruppo

GAUVS d'Istituto.

AREA 4Rapporto dell’Istituto con gli

Enti locali

Fornire un concreto supporto nella lettura dei bisogni formativi

dell'utenza, in rapporto all'offerta del territorio, degli Enti e delle

Istituzioni pubbliche, di altre Scuole e Agenzie formative;

Promuovere e organizzare tutte le possibili azioni, progetti e

attività volte a favorire l'accoglienza, la continuità e

l'orientamento didattico/formativo, l'integrazione e il successo

formativo di ogni alunno;

Predisporre schede strutturate finalizzate ad individuare nel corso

dell'anno tendenze di orientamento scolastico personali;

Monitorare gli alunni nel tempo: costruire una statistica relativa

al successo o all' insuccesso scolastico da socializzare in collegio

docenti; Raccordare le attività finalizzate ad agevolare la

continuità educativa e didattica con altri ordini di scuola del

territorio:

Realizzare incontri ed attività finalizzati all'inserimento degli

alunni che intendono iscriversi l'anno prossimo;

Organizzare attività che prevedono la partecipazione dei genitori

ad incontri di "formazione"

sull'Orientamento" e ad incontri informativi sul nostro Istituto,

attraverso i quali vengono illustrati i vari indirizzi di studio e le

attivitàpreviste nel POF;

Favorire scambi tra docenti dell'ordine di scuola 1^ grado, per

condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della

continuità;

Coordinamento di tutte le attività finalizzate all'inserimento e

all'integrazione dell'alunno diversamente abile;

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Collaborare con il D.S. nei rapporti con le istituzioni, le agenzie

educative e le associazioni interessate;

Rilevare dati relativi all'insuccesso scolastico;

Fornire puntuale informazione sulle opportunità offerte alla

Scuola da Enti e Istituzioni e sui progetti europei attivabili, con

la costituzione di un centro di documentazione e banche dati

telematiche;

Fornire un supporto tecnico nella progettazione e realizzazione

di attività e progetti formativi, con particolare riferimento ai

progetti comunitari e interistituzionali;

Assicurare il coordinamento ed il monitoraggio delle attività

extracurriculari di ampliamento dell'offerta formativa previste

nel POF, in stretta collaborazione con i referenti dei progetti e

con il docente assegnatario della funzione strumentale per la

realizzazione, il monitoraggio e la valutazione del POF;

Realizzare iniziative volte alla conoscenza della realtà sociale e

delle opportunità offerte ai giovani del territorio, in

collaborazione svolta dagli sportelli "Orienta giovani" gestiti

dalla Confindustria, dall' Amministrazione Comunale,

dall'Amministrazione Provinciale, dall'Ufficio del Lavoro e

dall'Università, in collaborazione con il docente responsabile

dell'Area 3;

Curare la diffusione del POF, con un'informazione puntuale

sulle modalità di consultazione e di lettura, all'esterno della

Scuola, raccordandosi con l'attività di orientamento delle

singole Scuole Secondarie di I grado del bacino di utenza, in

collaborazione con i docenti responsabili delle Aree 2 e 3;

Aggiornare la Scuola sulle opportunità di finanziamenti erogabili

dalla Comunità europea e dagli Enti locali, sostenendo i colleghi

nell'iter burocratico per la partecipazione a progetti e attività

interistituzionali e comunitarie e per l'acquisizione del relativo

finanziamento;

Tenere i rapporti con gli Enti locali, segnalando i bisogni e

vigilando sull'erogazione dei servizi a cui gli stessi sono tenuti;

Collaborare con le altre figure e in particolare con il Docente

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incaricato di curare la pubblicizzazione esterna delle iniziative e

delle attività della scuola e i rapporti con i mass-media e le

Agenzie di Comunicazione;

Monitorare le iniziative realizzate, valutandone i punti di forza e

i punti deboli, la loro validità e la loro ricaduta, in

collaborazione con i Docenti responsabili delle altre Aree e

con il gruppo GAUVS di Istituto.

9. Coordinamento egestione del sito Webdell’istituto, supportotecnologico ai docenti.

Implementa e gestisce il sito web della scuola con l’inserimento di

tutto quanto ritenuto necessario a presentare e far conoscere la

scuola all’esterno e che permette una interazione interna e con

l’esterno, in particolare con gli studenti e con le loro famiglie;

collabora le altre Funzioni Strumentali per la documentazione e

pubblicazione nel sito della scuola di quanto inerente alle attività

della scuola;

supporta i docenti qualora questi avessero delle difficoltà nell’uso di

particolari software, o a causa di innovazioni tecnologiche o per

problematiche legate all’uso di Internet;

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RISORSE STRUTTURALI

Il Servizio pubblico d’Istruzione è erogato dall’Istituto Comprensivo Statale di Castel San Lorenzo su

due plessi, l’uno in Castel San Lorenzo e l’altro in Felitto.

Entrambi comprendono Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado.

Risultano iscritti e frequentanti complessivamente n.285 alunni, di cui:

n. 46 la Scuola dell’Infanzia di Castel San Lorenzo,

n. 96 la Scuola Primaria di Castel San Lorenzo,

n. 55 la Scuola Secondaria di primo grado di Castel San Lorenzo,

n. 18 la Scuola dell’Infanzia di Felitto,

n. 26 la Scuola Primaria di Felitto,

n. 23 la Scuola Secondaria di primo grado di Felitto.

Al primo piano trovano ubicazione:

n. 2 aule di Scuola dell’Infanzia con servizi igienici;

n. 5 aule di Scuola Secondaria di I grado con servizi igienici;

Al secondo piano:

n. 7 aule di Scuola Primaria con servizi igienici e sala insegnanti.

La sede centrale dell’Istituto Comprensivo, ubicata in via

Generale Tommasini, ospita la Scuola dell’Infanzia, la Scuola

Primaria e la Scuola Secondaria di I grado di Castel San Lorenzo.

L’edificio scolastico si estende in tre piani: piano terra, primo e

secondo piano.

Al piano terra, oltre ai locali assegnati alla Presidenza, e agli

Uffici Amministrativi, trovano ubicazione:

n. 1 sala mensa;

n. 1 locale per lo smistamento dei cibi;

n. 1 laboratorio informatico e servizi igienici.

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In entrambi i Comuni sono stati avviati, ma non ancora ultimati, i lavori per la costruzione dei nuovi

edifici scolastici che, però, sicuramente saranno resi funzionali nel corso del corrente anno

scolastico.

Il nostro Istituto Comprensivo cerca di tenere il passo con le nuove metodologie d’insegnamento,

dotando sempre più classi di supporti tecnologici multimediali tali da rendere realizzabile

un’attività didattica stimolante e organizzando per i docenti corsi di aggiornamento specifici.

Possiede sussidi che rispondono adeguate alle richieste didattiche e che vanno dal semplice

registratore, ai computer, alla connessione ad Internet, al videoproiettore, ai fotocopiatori, alle LIM

(Lavagna Interattiva Multimediale). Questi strumenti costituiscono premesse necessarie per la

creazione di un ambiente d’apprendimento della qualità prescritta dalle Indicazioni Nazionali.

La Scuola dell'Infanzia,Scuola Primaria e la Scuola

Secondaria di I grado sono ubicate in un unico

edificio in via San Martino.

Al piano terra è situata la scuola dell'infanzia che

accoglie i bambini appartenenti alle tre fase di

età,organizzati in un' unica sezione,poi un salone e

una sala mensa e servizi igienici. Sullo stesso piano è

ubicata anche la Scuola Secondaria di I° con 3 aule e i

servizi igienici.

Al primo piano è situata la Scuola Primaria,con 5 aule

,una stanza adibita per la Presidenza,una sala

professori e i servizi igienici.

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ASPETTO ORGANIZZATIVO

ALUNNI ISCRITTI

Comune Scuola Totale

Infanzia Primaria Secondaria di I° grado

Castel San Lorenzo 46 96 55 197

Felitto 18 26 23 67

Totale 64 122 78 264

SCUOLA dell’INFANZIA Sezioni Numero alunni

Castel San LorenzoSezione A

Sezione B

n.23

n.23

Felitto Sezione unica n. 18

SCUOLA PRIMARIA Classi Numero alunni

Castel San Lorenzo

I A

II A

III A

IV A

V A

V B

n. 16

n. 18

n. 16

n. 21

n. 13

n. 13

FelittoPluriclasse I A – II A

Pluriclasse IIIA – IVA- VA

n. 12

n. 14

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SCUOLA SECONDARIA di I GRADO Classi Numero alunni

Castel San Lorenzo

I A

II A

III A

III B

n. 12

n.15

n.13

n.15

Felitto Pluriclasse IA – II AClasse III A

n.17

n.6

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ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE

SCUOLA DELL’INFANZIA

Dal lunedì al venerdì, in orario antimeridiano e

pomeridiano con mensa

8.15 – 16.15

(nei periodi di mancata attivazione o sospensione

del servizio mensa l’uscita è alle ore 13.15)

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

CASTEL SAN LORENZO

Lunedì, mercoledì, giovedì, sabato

dalle ore 8.15 alle 13.15,

martedì e venerdì dalle 8.15 alle 17.15.

FELITTO

Lunedì, mercoledì, giovedì, sabato

dalle ore 8.15 alle 13.15,

martedì e venerdì dalle 8.15 alle 16.15.

Servizio mensa dalle h. 13,15 alle h. 14,15

SCUOLA PRIMARIA

CASTEL SAN LORENZO

Lunedì dalle ore 8.15 alle 16.15,

Dal martedì al venerdì dalle 8.15 alle 13.15.

FELITTO

Lunedì, martedì, giovedì, venerdì

dalle ore 8.15 alle ore 13.15,

mercoledì dalle 8.15 alle 16.15.

Servizio mensa dalle h. 13,15 alle h. 14,15.

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RISORSE ESTERNELa scuola si pone come un importante polo culturale, come luogo di incontro tra differenze e

rappresenta un punto di riferimento nella crescita educativa, formativa, intellettuale e civile dei

giovani.

Per svolgere appieno questo ruolo, da anni, l’Istituto Comprensivo di Castel San Lorenzo valorizza

le risorse esistenti sul territorio; collabora con enti locali, associazioni, agenzie culturali e

professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche con organismi privati allo scopo di

realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l’offerta formativa della scuola assuma

un ruolo di promozione culturale e sociale.

Nel concreto questo progetto si realizza attraverso:

• un uso razionale dei locali scolastici anche al di fuori dei giorni e degli orari di lezione;

• la promozione di iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche mediante

intese, accordi o convenzioni con associazioni culturali e enti pubblici;

• un uso programmato delle risorse ambientali e culturali del territorio;

• la partecipazione ad iniziative educative e culturali promosse da organismi esterni;

• incontri e scambi fra i plessi ed altre scuole anche in occasione di manifestazioni finalizzate.

Gli Enti con i quali la Scuola collabora sono i seguenti:

Rapporti

Altre agenzieterritoriali

RegioneCampania

FamiglieForze dell’ordine

presenti sulterritorio

AmministrazioneComunale di

Castel San Lorenzoe Felitto

U.S.P. (SA)

A.S.L./SA3 USR Campania

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1. AMMINISTRAZIONE COMUNALE

L’Istituto collabora con l’amministrazione comunale di Castel San Lorenzo e Felitto nell’ambito

degli interventi per il diritto allo studio, riguardanti progetti descritti nelle attività didattiche

ordinarie e nelle attività di ampliamento dell’offerta formativa.

2. ASL

L’ASL in collaborazione con l’Istituto comprensivo si impegna a formulare diagnosi cliniche di

disagio/svantaggio e a organizzare incontri periodici di raccordo con gli insegnanti referenti per

promuovere e condividere il processo di inclusione scolastica degli alunni con problemi di disagio e

di svantaggio.

3. ALTRE SCUOLE

Iniziative di orientamento a favore degli alunni in uscita dalle classi terze della scuola secondaria di

I grado e scambio di esperienze (orientamento), progetti di continuità didattica con le altre scuole

presenti nei comuni viciniori, progetti in rete (Indicazioni Nazionali).

4. PARROCCHIE, ASSOCIAZIONI SPORTIVE, ASSOCIAZIONI CULTURALI DI VOLONTARIATOSOCIALE E DI GENITORI

L’istituto Comprensivo collabora con le suddette realtà per offrire agli alunni occasioni educative e

formative, per dare un aiuto concreto nell’affrontare problemi scolastici sociali e famigliari e

mettere a disposizione opportunità positive di sviluppo attraverso ambienti capaci di coinvolgere

con attività e iniziative rispondenti agli interessi dei ragazzi.

5. PROTEZIONE CIVILE, CARABINIERI E POLIZIA LOCALE

La scuola collabora con queste istituzioni per la realizzazione di eventuali progetti inseriti nel POF.

6. UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE e USP di SALERNO per:

-erogazione fondi statali in conformità a specifici criteri;

-approvazione progetti da finanziare;

-ratifica organici;

-iniziative di sostegno all’autonomia delle singole scuole.

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RISORSE FINANZIARIE: LA GESTIONE CONTABILE (P.A.)Per quanto attiene le Finanziarie della scuola esse sono regolate dal D.A. n°895/2001 che ha

recepito in toto il D.I. n°.44/2001 del Regolamento concernenti le "Istruzioni generali sulla

gestione amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche".

Si deve tenere conto che le risorse afferenti al Programma Annuale non prevedono le spese

relative al Personale Docente e ATA della scuola sia a tempo indeterminato sia a tempo

determinato che sono a carico del Ministero dell’Economia e delle Finanze(MEF).

Il Programma Annuale è l’interfaccia finanziario del PTOF. Esso rappresenta il documento contabile

con cui gli istituti scolastici svolgono le proprie attività finanziarie. Spetta al Dirigente scolastico la

realizzazione del programma annuale nell'esercizio dei compiti e della responsabilità di gestione

che gli sono assegnate.

La scuola non ha autonomia finanziaria, ma ha la facoltà di scegliere autonomamente l’allocazione

delle risorse che costituiscono la complessiva dotazione finanziaria d’istituto (budget).

Le risorse assegnate dallo Stato, costituenti la dotazione ordinaria, sono utilizzate senza altro

vincolo di destinazione che quello prioritario per lo svolgimento delle attività d'istruzione, di

formazione e di orientamento proprie della scuola, come previste ed organizzate nel PTOF.

Le scuole provvedono all'autonoma allocazione delle risorse finanziarie derivanti da Entrate

proprie o da altri finanziamenti dello Stato, delle Regioni, di Enti Locali o di altri enti, pubblici e

privati, sempre che tali finanziamenti non siano vincolati, dal finanziatore, a specifiche

destinazioni.

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IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO

* * *

Il Regolamento che segue fissa la disciplina che la Scuola, con il contributo delle sue componenti

professionali e degli utenti, costituisce per il suo funzionamento.

Le norme qui enunciate rappresentano una delle manifestazioni dell’autonomia conferita

all’Istituto, fermi i vincoli fondamentali del perseguimento delle finalità d’istruzione, educazione e

formazione degli alunni, fissati dalla Legge e dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola

dell’Infanzia e del Primo Ciclo dell’Istruzione, rese dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e

della Ricerca il 04 settembre 2012, in esecuzione del disposto dell’art. 1, c. 4°, del DPR n. 89 del 20

marzo 2009.

La collegialità dell’elaborazione e dell’approvazione del Regolamento, nel quadro dell’Ordinamento

democratico della Scuola che istituisce e favorisce la partecipazione ai processi decisionali d’ogni

utente e di tutti i lavoratori che la compongono, da piena garanzia che non vi è nessuna rigidità e

che ciascuna delle norme può essere effettivamente e liberamente discussa, rivista e modificata

per rispondere ad esigenze legittime e razionalmente orientate al perseguimento delle finalità

della Scuola.

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1. I – Principi generali

Art. 1 – La Scuola è finalizzata a promuovere la personalità d’ogni alunno, obiettivo decisivo e

centrale a cui ogni altro è subordinato e strumentale, tramite istruzione ed educazione, mettendo

in opera le migliori strategie didattiche di cui si disponga e le più idonee direttive di guida

all’evoluzione di un’adeguata capacità relazionale. Tiene conto della singolarità e complessità

d’ogni persona, delle peculiarità individuali ed ambientali che costituiscono la sua articolata

identità, delle sue aspirazioni e capacità, come pure si prende carico delle fragilità operando per

superarle o almeno ridurle.

L’opera didattica ed educativa deve essere sempre orientata alla cooperazione leale ed aperta con

le famiglie.

I detti principi costituiscono il nucleo dell’impegno professionale dei docenti e questi restano

obbligati a dedicare all’opera professionale le loro migliori capacità e sensibilità, affinando di

continuo le loro competenze scientifiche, sia disciplinari che trasversali, tecniche ed artistiche, con

lo studio individuale e l’elaborazione collegiale.

Art. 2 – Le famiglie riconoscono la funzione d’istruzione e d’educazione della Scuola come

essenziale ed infungibile per l’evoluzione della personalità degli alunni.

Operano, pertanto, perché ogni alunno sia reso consapevole della decisività di un fruttuoso

percorso scolastico e del doveroso impegno che questo richiede.

Costantemente rappresentano agli alunni la primazia degli impegni scolastici e dell’assolvimento

dei relativi doveri rispetto ad ogni altro compito ed attività.

S’impegnano a fornire agli insegnanti e ad eventuali operatori complementari, tutte le informazioni

e le collaborazioni che siano necessarie ovvero utili all’elaborazione di percorsi individuali

d’apprendimento e d’evoluzione della capacità relazionale, oltre che al successo dell’attività

didattica e delle direttive educative. S’impegnano altresì a prestare la massima attenzione allo

svolgimento della concreta vita scolastica dei loro figli ed a seguirla con assiduità, sia riscontrando

puntualmente le comunicazioni della Scuola e dei singoli docenti, sia mantenendo periodica

comunicazione con gli insegnanti con tutte le possibili modalità (colloqui personali con i docenti,

comunicazioni tramite diario ed altri scritti, comunicazioni a mezzo posta elettronica).

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2. II – Doveri e diritti degli alunni.

Art. 3 – Gli alunni devono frequentare con regolarità le lezioni e le attività complementari

organizzate dai docenti (lavori di gruppo, attività integrative di recupero o di approfondimento che

non implichino costi, attività di ricerca, percorsi individualizzati e quant’altro). Nell’ambito di

queste e comunque in ogni momento della vita scolastica, devono seguire le direttive di lavoro,

operative e comportamentali loro impartite dai docenti o dal personale tecnico ausiliare.

La frequenza implica anche massimo impegno d’attenzione e di partecipazione attiva, assoluta cura

nell’evitare comportamenti ed atteggiamenti che siano di turbativa o di disturbo alla propria ed

all’altrui concentrazione ovvero che in qualche modo aggravino i compiti direttivi dell’insegnante e

lo sforzo dei discenti nel corso dell’attività.

Implica altresì il dovere di essere in classe puntualmente per l’inizio delle lezioni o delle attività

complementari, limitando i ritardi ai casi di necessità o impossibilità insormontabili.

Parimenti correlato al dovere di frequenza, è quello di disporre sempre e puntualmente dei

necessari strumenti, materiali e complementi d’apprendimento e d’attività.

Il lavoro assegnato per casa è momento di estrema importanza per il successo dei percorsi

d’istruzione e va dunque eseguito con la massima diligenza e con il migliore impegno.

In caso d’assenze, anch’esse giustificabili solo per necessità e impossibilità insormontabili, è dovere

di ciascun alunno informarsi delle attività svolte in sua assenza e dei lavori da eseguirsi a casa,

provvedendo ad eseguirli nei limiti del possibile, oltre che d’operare in ogni modo per limitare il

pregiudizio da assenze sul proprio rendimento scolastico.

Le assenze ed i ritardi vanno giustificati per iscritto, a sottoscrizione di almeno uno dei genitori o

d’altra persona che eventualmente eserciti la potestà parentale.

I genitori devono depositare le proprie firme ad attestazione d’autenticità del Dirigente Scolastico o

di un docente, su documento sempre a disposizione della Scuola per verifica.

Art. 4 – Ogni alunno deve tenere costantemente comportamenti e atteggiamenti consoni a un

ambiente scolastico, ispirati alla correttezza nei confronti degli insegnanti, del personale tecnico

ausiliare e dei compagni. Con questi ultimi il rapporto deve essere cordiale e collaborativo, anche

nella manifestazione di eventuali recriminazioni e lamentele, e in nessun caso deve manifestarsi un

qualche dileggio offensivo, di svalutazione e discriminazione per caratteristiche personali o di

provenienza, di aggressione, prevaricazione e intimidazione. Costituisce obiettivo educativo

comune di Scuola e famiglie l’acquisizione del senso dei limiti imposti dal rispetto per gli altri e per

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le altrui fragilità anche nell’interazione ludica e competitiva, la quale pure costituisce, se tenuta nei

detti limiti, normale e sana esplicazione relazionale dell’affettività e dell’interazione fra coetanei.

La solidarietà verso i compagni e la disponibilità all’aiuto costituiscono preciso dovere d’ogni

alunno, oltre che ulteriore obbiettivo educativo comune della Scuola e delle famiglie.

Il decoro personale, quindi d’igiene e d’abbigliamento, d’eloquio e di atteggiamenti, costituisce allo

stesso modo un dovere degli alunni ed un compito educativo comune di Scuola e famiglia. I

comportamenti che risultino in qualunque modo osceni, volgari o comunque indecorosi, vanno

rappresentati a ciascun alunno nella loro realtà di offese alla propria dignità prima che a quella

altrui, con ogni implicazione educativa nel senso dell’acquisizione di un adeguato stile relazionale.

Art. 5 – Gli alunni devono sempre operare per evitare danni ad arredi, suppellettili e attrezzature

scolastiche oltre che per evitare un’anomala usura delle stesse.

I danni provocati con dolo o colpa grave da un alunno, oltre alle conseguenze disciplinari,

implicano obbligazione risarcitoria della famiglia del responsabile.

Obiettivo educativo comune della Scuola e delle famiglie è che ciascun alunno senta la Scuola,

intesa anche come complesso di beni materiali destinati all’istruzione, come la principale risorsa a

sua disposizione per la propria promozione esistenziale e professionale, e per questo si senta in

dovere di operare per la migliore preservazione dei beni.

Art. 6 – Gli alunni hanno diritto a:

- una formazione che sia qualificata e che si concreti in attività didattiche e complementari

organizzate e condotte dagli insegnanti con la migliore scienza ed esperienza disponibili, oltre che

tenendo conto delle capacità individuali, delle aspirazioni e delle esigenze personali, anche

eventualmente di recupero e di peculiare conformazione dei percorsi a particolari carenze e

difficoltà; tale processo formativo va finalizzato, in ossequio alle predette Indicazioni Nazionali

MIUR del 4 settembre 2012 alla cui ratio ispiratrice il Collegio dei docenti di questa Scuola aderisce

anche per condivisione dei valori che vi sono affermati, alla acquisizione da parte di ciascun

alunno, con le ovvie differenziazioni individuali, delle seguenti competenze-chiave:

1 - Comunicazione nella madrelingua;

2- Comunicazione nelle lingue straniere;

3 - Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

4 - Competenza digitale;

5 - Imparare ad imparare;

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6 - Competenze sociali e civiche;

7 - Spirito d'iniziativa e imprenditorialità;

8 - Consapevolezza ed espressione culturale;

- ad una valutazione equa e fondata su criteri prefissati, a loro comunicati e spiegati, che sia

idonea a render conto dei loro progressi, delle residue difficoltà e delle necessità ulteriori;

- ad essere rispettati da tutti coloro che lavorano nella Scuola, anche nei momenti,

ineliminabili, di rimprovero e di eventuale sanzione disciplinare; s’intende per rispetto la

costante comunicazione e spiegazione dei motivi razionali per i quali una regola di

comportamento è imposta, con i correlati sacrifici pulsionali che implica, ovvero dei motivi

per cui un qualche episodio di cui l’alunno sia stato autore si renda riprovevole per i valori

di civiltà che il comportamento rimproverato o sanzionato ha offeso; in altre parole, la

Scuola, anche nel rimproverare o nel dover disgraziatamente sanzionare, non deve

rinunciare alle proprie finalità educative, il cui successo è altamente probabile se ottiene

che siano condivise dalle famiglie; pertanto, proprio in vista di queste finalità educative

deve mantenere il più assoluto rispetto per l’alunno rimproverato o sanzionato; in

mancanza di rispetto, infatti, non vi è alcuna speranza di successo educativo;

- a fruire di servizi accessori, anche sul territorio, come biblioteche, laboratori, aule speciali,

strumenti e supporti informatici per l’acquisizione di abilità e capacità digitali; hanno diritto,

pertanto, d’accedervi con l’accompagnamento degli insegnanti ovvero con diverse modalità

organizzative, concordate con le famiglie, che garantiscano la sorveglianza su minori d’età;

- a che le loro istanze, lamentele, necessità, idee e proposte siano ascoltate e considerate e

che ogni eventuale diniego totale o parziale sia razionalmente motivato in modo

comprensibile gli alunni stessi; ogni alunno ha altresì diritto ad essere ascoltato ed

osservato con attenzione con riguardo alle sue esigenze ed eventuali difficoltà di

maturazione e di relazione interpersonale, con disponibilità a consigliarlo e supportarlo da

parte di tutti gli insegnanti;

- a che in occasione di manifestazioni e feste si seguano nell’organizzazione delle attività

anche le indicazioni ed i desideri degli alunni, chiamandoli, ove possibile nel rispetto delle

varie esigenze di tutela di minori d’età, a collaborare all’organizzazione, all’esecuzione ed

alla vigilanza delle relative operazioni.

-

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3. III – Organizzazione della giornata scolastica.

Art. 7 – L’ingresso a Scuola avviene al suono della campana e l’uscita pure, al termine delle lezioni.

Ogni dovere della Scuola di vigilanza sugli alunni ha durata corrispondente alla giornata scolastica,

nell’arco ricompreso fra inizio e termine delle lezioni, i cui orari sono prefissati e comunicati

previamente ai genitori con opportune modalità.

Ogni uscita degli alunni anticipata rispetto al termine delle lezioni, ammessa per necessità o

impossibilità insormontabili, implica l’accompagnamento d’un genitore a cui l’alunno viene affidato

nell’edificio scolastico, previa sottoscrizione di dichiarazione di autorizzazione all’uscita anticipata.

In caso d'impossibilità della Scuola di tenere le lezioni per gravi motivi (scioperi, condizioni

emergenziali d’ambiente, guasti e situazioni d'inagibilità etc.) se ne darà avviso ai genitori con le

modalità di legge, tranne che non si tratti di ordine dell’Autorità che sia reso noto al pubblico a cura

dell’Ufficio emanante.

Le lezioni sono intervallate da uno spazio di quindici minuti di riposo, durante il quale gli alunni

potranno accedere ai servizi secondo l’ordine e le direttive impartite dagli insegnanti.

Tale intervallo inizia di massima alle h. 10.15 e termina alle h. 10.30, salvo variazioni d’orario che

saranno comunicate.

Allo stesso modo quando le lezioni o le attività didattiche si protraggano al pomeriggio, lo spazio

d’interscuola, antecedente e successivo al pasto in mensa, ha la finalità di consentire un riposo e di

far accedere ai servizi, sempre con direttive volta a volta impartire dagli insegnanti.

Al di fuori dei detti intervalli, l’accesso ai servizi è consentito solo in caso di necessità ed urgenza.

Le regole di comportamento corretto a mensa comprendono anche l’evitare sprechi di cibo e

bevande, d’igiene personale e della sala in cui vengono serviti i pasti.

E’ fatto divieto d’utilizzo di telefono cellulare, di apparecchi fotografici di registrazione come di

videogiochi per tutto l’arco della giornata scolastica.

Agli alunni che vi contravvengono, il dispositivo sarà sequestrato dall’insegnante e reso ai genitori

presso la Scuola.

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4. IV – Norme accessorie e di rinvio.

Art. 8 – Le sanzioni disciplinari di legge saranno adottate in casi d’effettiva necessità dal Consiglio di

Classe o dal Dirigente Scolastico su richiesta del Consiglio di Classe, sempre con finalità educativa,

quindi con adeguata e chiara motivazione di cui sarà informato l’alunno destinatario della sanzione

e la sua famiglia.

La sospensione sarà inflitta di regola con obbligo di frequenza, salvo diversa deliberazione del

Consiglio di Classe o decisione del Dirigente Scolastico.

L’alunno che si renda meritevole di sanzione disciplinare sarà seguito e valutato con speciale

attenzione allo scopo d’evitare il reiterarsi dei comportamenti anti doverosi. I Consigli di classe, di

concerto con le famiglie, stabiliscono peculiari procedure di osservazione ed intervento educativo

personalizzato per alunni con comportamenti problematici.

Art. 9 - Tutto il personale della Scuola, nel disimpegno dei propri compiti e mansioni, è tenuto a

rispettare, nel rapporto con gli alunni, nei propri atteggiamenti e comportamenti personali e nel

rapporto con i colleghi, con i dipendenti con diverse mansioni e con il Dirigente scolastico, le

finalità educative dell’Istituto, con compiti, ruoli e responsabilità differenziate secondo legge e

contratto collettivo nazionale di settore; ciascuno, quindi, ha il cogente dovere di contribuire al

raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici, oltre che a tenere alto il prestigio della Scuola,

attraverso:

- l’adempimento scrupoloso dei propri doveri;

- atteggiamenti e comportamenti sempre corretti, razionali, pacati ed equilibrati che tengano

alto il decoro dell’Istituto e siano improntati a cordialità e spirito di collaborazione, con

esplicitazione d’eventuali motivi di conflitto o di lamentela per canali comunicativi riservati,

che non coinvolgano in nessun modo gli alunni e che evitino ogni polemica e litigio;

- costante cortesia, disponibilità e sincero rispetto per alunni, genitori, colleghi ed altri

operatori. Tutto il personale è tenuto ad osservare il codice di comportamento dei

dipendenti della Pubblica Amministrazione (D.M. 31-3-1994).

Per i rispettivi compiti, mansioni, obblighi e doveri si fa rinvio alle norme di legge che disciplinano il

lavoro subordinato in specie alle dipendenze di Pubbliche amministrazioni, ai regolamenti ed al

CCNL settore Scuola vigente, che ciascuno ha il dovere di conoscere per conformarvi i propri

comportamenti.

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In specie si richiama la disciplina giuridica e contrattuale per quanto attiene ai doveri ed obblighi di

vigilanza e tutela di alunni minori d’età.

Art. 10 – Nell’ipotesi di infortuni agli alunni ovvero ad altri lavoratori della Scuola, l’insegnante o

comunque il lavoratore presente deve tempestivamente rendere, quanto più vicino possibile al

fatto e non appena cessato il soccorso agli infortunati e gli altri incombenti d’urgenza, una

dettagliata relazione scritta sulle modalità dell’evento e sulle lesioni riportate dagli infortunati, con

indicazione delle persone presenti che possano rendere testimonianza.

Tale relazione va immediatamente consegnata al Dirigente scolastico, anche tramite deposito

presso la Segreteria della Scuola.

Art. 11 – In occasione di uscite didattiche, viaggi d’istruzione e di eventi che implichino

accompagnamento degli alunni al di fuori dell’edificio scolastico, la sorveglianza è affidata ai

docenti accompagnatori, alle cui direttive tutti gli alunni devono conformarsi con prontezza.

I Consigli di classe possono negare la partecipazione ad uscite e viaggi agli alunni che abbiano

tenuto comportamenti negativi, anche non sanzionati in via disciplinare, che possano

ragionevolmente far ritenere pericolosa la loro partecipazione.

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LE COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d'istruzione,2012

È compito della scuola promuovere interventi formativi capaci di fare in modo che le

caratteristiche personali degli alunni, le loro capacità e la loro originalità si traducano in

competenze necessarie per lo sviluppo della persona e per poter esercitare una cittadinanza attiva.

L’Istituto Comprensivo di Castel San Lorenzo recepisce e fa proprie le seguenti competenze chiave

contenute sia nelle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 sia nelle Raccomandazioni

dell’Unione Europea:

1. La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti,

pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione ed

espressione orale, comprensione ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in

modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali

istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.

2. La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità

richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere

richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di

padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione

ed espressione orale, comprensione ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a

seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e

interessi.

3. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico

per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida

padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del

processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica

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comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di

pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici,

rappresentazioni).

4. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare

l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci

circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su

fatti comprovati.

5. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e

metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La

competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti

determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.

6. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le

tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.

Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC):

l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare

informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

7. Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il

proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle

informazioni, sia a livello individuale sia in gruppo. Questa competenza comprende la

consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni,

l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per

apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e

l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità

di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da

quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare

conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella

formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa

acquisire tale competenza.

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8. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e

interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di

partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza

civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla

conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politiche e all’impegno ad una

partecipazione attiva e democratica.

9. Il senso d'iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di

tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi,

come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una

competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica

e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui

operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le

abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o

contribuiscono a un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la

consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.

10. Consapevolezza ed espressione culturale riguardano l’importanza dell’espressione

creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione,

compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

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PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE(Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d'istruzione, 2012 )

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio

personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad

affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età,

riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di

conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità,

le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo

consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune

esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Si impegna per portare a compimento il lavoro, iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e

testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico

appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in

lingua inglese e francese, di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita

quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti

della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

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Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni in base ad

elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni

complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva e

interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per

ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che

necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel

mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare

e di procurarsi velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in

modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni

pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi

informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità

che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto

quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori e

artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli

imprevisti.

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CURRICOLO DELL'ISTITUTOIl curricolo d’Istituto è il percorso formativo che la scuola elabora sulla base delle INDICAZIONI

NAZIONALI ( D.M. 16/11/2012 n. 254) facendo riferimento al profilo dello studente al termine del

primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di

apprendimento specifici di ogni disciplina.

Le INDICAZIONI NAZIONALI definiscono finalità, traguardi per lo sviluppo delle competenze e

obiettivi di apprendimento per la scuola dell’infanzia e, in prospettiva di un percorso unitario

verticale, per la scuola del primo ciclo di istruzione.

In funzione dei traguardi fissati a livello nazionale, la nostra scuola progetta percorsi educativo-

didattici funzionali ai bisogni formativi degli studenti, nonché allo sviluppo e alla certificazione

delle competenze, prestando particolare attenzione alle modalità con cui gli alunni mobilitano ed

utilizzano le proprie risorse-conoscenze, capacità, abilità, emozioni per realizzare consapevolmente

ed efficacemente ciascuno il proprio percorso di educazione ed istruzione, in relazione alle proprie

potenzialità e al proprio stile di apprendimento.

1. IL CURRICOLO VERTICALE

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In applicazione delle Indicazioni Nazionali, il Collegio dei Docenti predispone un curricolo verticale

per i tre ordini di scuola nel rispetto dei principi di gradualità e specificità di ciascun settore

articolato attraverso i Campi d’esperienza nella Scuola dell’Infanzia, gli ambiti disciplinari nella

Scuola Primaria e le discipline nella Scuola Secondaria di I grado.

Il curricolo verticale si realizza attraverso il coordinamento dei curricoli propri dei settori della

scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione e la definizione di obiettivi formativi, trasversali e

didattici progressivi, sia sul piano teorico che su quello metodologico.

La scuola predispone, pertanto, un’azione educativa improntata ad un progetto formativo

continuo prevedendo adeguate forme di raccordo e coordinamento nel rispetto delle peculiarità di

ogni ordine di scuola.

Dal punto di vista operativo si tratta di tradurre gli obiettivi generali preventivamente individuati in

obiettivi specifici corrispondenti alla specifica strutturazione dei contenuti e delle attività di ogni

ordine di scuola.

Tale modalità consente di garantire la dimensione della continuità e dell’organicità del percorso

formativo assicurando, contestualmente, la necessaria discontinuità e specificità propria di ogni

ordine di scuola.

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell'infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione, che rispetta le scelte

educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all'istruzione.

Nelle sue diverse espressioni, ha prodotto sperimentazioni, ricerche e contributi che costituiscono

un patrimonio pedagogico riconosciuto in Europa e nel Mondo.

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Per ogni bambino, la scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell'identità,

dell'autonomia, della competenza, della cittadinanza.

Sviluppare l'identità significa:

imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze;

conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica;

sperimentare diversi ruoli e forme diverse di identità.

Sviluppare l'autonomia comporta:

l'acquisizione delle capacità di interpretare e governare il proprio corpo;

partecipare a più attività;

avere fiducia e fidarsi degli altri;

provare a far da sé;

saper chiedere aiuto.

Sviluppare la competenza significa:

imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e l'abitudine al

confronto;

scoprire gli altri, i loro bisogni, e la necessità di gestire i contrasti secondo regole condivise,

che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero,

l'attenzione al punto di vista altrui;

significa porre le fondamenta di un democratico abito, aperto al futuro e rispettoso del

rapporto uomo-natura.

La Scuola dell’Infanzia ha il compito di:

maturare l’identità personale del bambino;

acquisire l’autonomia personale;

acquisire le prime competenze, mediante la conoscenza dei codici e dei linguaggi, che sono

alla base dei sistemi simbolico-culturali della società;

assicurare la continuità educativa;

rilevare le situazioni di diversità personale e sociale;

perseguire l’integrazione scolastica;

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predisporre programmazioni didattiche personalizzate, secondo precise linee

metodologiche;

esercitare, il bambino, nei diversi campi di esperienza.

Fermo restando il criterio della flessibilità, le attività educative della Scuola dell’Infanzia si svolgono

secondo un orario interno che prevede attività di intersezione e attività per gruppi di alunni

omogenei per età.

Le attività di intersezione previste sono:

drammatizzazioni;

attività grafico pittoriche;

visite guidate;

uscite sul territorio.

Poiché gli interventi dei docenti sono in funzione degli ambiti di competenza, le strategie di

insegnamento/apprendimento sono in funzione delle risorse professionali esistenti.

Si appalesa ormai la necessità di utilizzare l’ipotesi di nuove strategie, centrate sull’apprendimento.

Il concetto di competenza si snoda in un percorso verticale, mediante l’attivazione di laboratori,

l’articolazione in gruppi diversi della classe, l’uso di nuove tecnologie multimediali, il rapporto con

il territorio, per situarvi esperienze significative di ricerca, dalla scuola dell’infanzia alla scuola

secondaria di primo grado.

2. IL CURRICOLO PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il primo ciclo dell'istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.

Ricopre un arco di tempo fondamentale per l'apprendimento e per la costruzione dell'identità degli

alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le indispensabili competenze per continuare ad

apprendere a scuola e lungo l'intero arco della vita.

Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l'alfabetizzazione culturale di base

attraverso l'acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura,

in un orizzonte allargato alle altre culture, con cui conviviamo.

Il primo ciclo, nella sua articolazione di scuola primaria e secondaria di primo grado, individua,

nel rispetto della libertà d’insegnamento, alcune impostazioni metodologiche fondamentali:

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valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi i nuovi contenuti;

attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità, per fare in modo che non

diventino disuguaglianze;

favorire l'esplorazione e la scoperta, al fine di promuover la passione per la ricerca di

nuove conoscenze;

incoraggiare l'apprendimento collaborativo, perché imparare non è solo un processo

individuale;

promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “ imparare ad

apprendere”, riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle;

realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l'operatività, il dialogo e la

riflessione su quanto fatto.

La scuola primaria mira all'acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei

diritti costituzionali. Agli allievi che la frequentano, va offerta l'opportunità di sviluppare le

dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche, religiose e di acquisire i saperi

irrinunciabili.

Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare

differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo

e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello

locale a quello europeo. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini

che vivono situazioni di svantaggio.

Più solide saranno state le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori saranno le

probabilità di inclusione sociale e culturale, attraverso il sistema dell'istruzione.

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Il profilo educativo

Ove particolari situazioni lo richiedano, anche per la Scuola Primaria si prevede un orario flessibile.

Si prosegue con l’insegnamento/apprendimento della lingua inglese, in modo da realizzare la

continuità fra i tre livelli di scuola.

Al termine della Scuola Primaria, i ragazzi dovranno essere in grado di:

aver acquisito abilità operative e modalità di indagine, da realizzare nella realtà naturale,

sociale, umana;

aver padronanza di conoscenze e linguaggi e saper sviluppare competenze comunicative ed

espressive;

aver capacità di iniziativa, decisione, scelte consapevoli;

possedere motivazione ed impegno personale per capire, progettare e operare

costruttivamente.

La Scuola Primaria ha il compito di:

assicurare la continuità didattica;

valorizzare i rapporti scuola-famiglia;

promuovere la partecipazione e la convivenza

civile;

predisporre la scuola come ambiente educativo di

apprendimento;

valorizzare la creatività, come potenziale

educativo;

rispettare le situazioni di diversità e perseguire

l’uguaglianza delle opportunità educative;

far acquisire, ai ragazzi,la prima alfabetizzazione

culturale.

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3. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l'accesso alle discipline,

come punto di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e

rappresentazione del mondo.

La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi:

sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi;

sul piano didattico, quello dell'impostazione trasmissiva.

Le discipline non vengono presentate come territori da proteggere definendo rigidi confini, ma

come chiavi interpretative. Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare

interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare, in modo

adeguato, i problemi complessi della condizione umana nel mondo moderno e dello stesso sapere.

Nella scuola secondaria di primo grado, vengono favorite una più approfondita padronanza delle

discipline e una più articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell'elaborazione

di un sapere integrato.

Profilo educativo

La Scuola Secondaria di I° grado ha il compito di:

favorire la formazione dell’uomo e del cittadino;

orientare nelle scelte di studio e lavoro;

creare, in concreto, rapporti di continuità con altri tipi di scuole, che la precedono o la

seguono;

predisporre un ambiente scolastico adeguato all’età ed alla particolare psicologia dei

vari alunni;

programmare interventi didattici, atti alla piena conoscenza dei contenuti, nelle diverse

aree disciplinari.

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Al termine della Scuola Secondaria di 1° grado, i ragazzi dovranno dimostrare di aver raggiunto:

sfera cognitiva:

comportamento maturo e responsabile, attraverso il rispetto degli impegni assunti;

capacità di gestire il proprio tempo di studio, a casa o a scuola, organizzandosi in modo

autonomo.

sfera cognitivo-operativa:

comprensione ed utilizzo di linguaggi verbali e non verbali;

capacità di riflessione, rielaborazione, fissazione dei concetti;

capacità di effettuare processi logici complessi (analisi, sintesi, valutazione);

conoscenza dei contenuti disciplinari fondamentali, per una preparazione culturale di

base;

sfera affettivo-relazionale:

capacità di rispettare se stessi e gli altri;

consapevolezza del valore delle cose e rispetto delle regole della vita civile,

capacità di collaborare responsabilmente, nel rispetto delle diversità;

acquisizione di una realistica immagine di sé e capacità di orientarsi.

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

1. LINGUA ITALIANA

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuoladell’infanzia

Campi di esperienza

I discorsi e le parole

L’alunno comunica e si esprime correttamente in lingua

italiana.

Ascolta e comprende discorsi e narrazioni.

Racconta e descrive situazioni ed esperienze vissute.

Esplora e sperimenta prime forme di comunicazione

attraverso la scrittura.

Scuolaprimaria

Ascolto e parlato

Lettura e comprensione

L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni ed

insegnanti formulando messaggi chiari e pertinenti.

Ascolta e comprende testi orali proveniente da varie fonti.

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Scrivere

Riflessione linguistica

Legge e comprende testi di vario tipo, sintetizzando o

approfondendo con l’uso di una terminologia specifica.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coesi legati alla

sua esperienza conoscitiva.

Scuolasecondaria diprimo grado

Ascolto e parlato

Lettura Scrittura

Acquisizione ed

espansione del lessico

ricettivo e riproduttivo

Elementi di grammatica

L’alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni

comunicative.

Ascolta e comprende testi di vari tipo.

Espone oralmente argomenti di studio e di ricerca

avvalendosi di supporti specifici.

Legge e comprende testi letterari di vario genere

cominciando a costruire una propria interpretazione.

Scrive correttamente testi di varia tipologia adeguandoli a

situazione, argomento, scopo, destinatario.

2. INGLESE

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuoladell’infanzia

Familiarizzare con la

lingua inglese

attraverso un approccio

ludico

L'alunno sviluppa curiosità nei confronti di altre culture e

lingue straniere, attraverso la scoperta di espressioni

linguistiche diverse.

Ascolta e ripete filastrocche e canzoni.

Scuolaprimaria

Ascolto e parlato

Lettura e comprensione

Scrivere

Riflessione linguistica

L'alunno comprende frasi ed espressioni di uso frequente

relative a contesti noti.

Interagisce in modo comprensibile su nuclei tematici della

comunicazione di base relativi al proprio vissuto e del

proprio ambiente.

Legge e comprende testi di vario tipo.

Scrive brevi testi rispettando le regole grammaticali.

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Scuolasecondaria diprimo grado

Ascolto (Comprensione

orale)

Parlato (produzione e

interazione orale)

Lettura

(comprensione scritta)

Scrittura (produzione

scritta)

Riflessione sulla lingua

e sull’apprendimento

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti

essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari

o di studio che affronta normalmente a scuola e nel

tempo libero.

Descrive oralmente situazioni semplici, racconta

avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di

studio.

Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari

e su argomenti noti.

Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo

scopo.

Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o

messaggi rivolti a coetanei e familiari.

Rileva semplici regolarità e differenze nella forma di testi

scritti di uso comune.

Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio

linguistico e usa la lingua per apprendere argomenti

anche di ambiti disciplinari diversi.

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3. FRANCESE

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuolasecondaria diprimo grado

Ascolto (Comprensione

orale)

Parlato (produzione e

interazione orale)

Lettura

(comprensione scritta)

Scrittura (produzione

scritta)

Riflessione sulla lingua

e sull’apprendimento

L’alunno comprende oralmente e per iscritto istruzioni,

espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate

chiaramente e identifica il tema generale di brevi

messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti.

Descrive persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando

parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo.

Interagisce in modo comprensibile con un compagno o un

adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e

frasi adatte alla situazione

Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo

scopo.

Produce risposte a questionari e scrive brevi testi o

messaggi rivolti a coetanei e familiari.

Osserva le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali

variazioni di significato.

Confronta parole e strutture relative a codici verbali

diversi.

Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio

linguistico e usa la lingua per apprendere argomenti

anche di ambiti disciplinari diversi.

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66

4. MUSICA

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuoladell’infanzia

La conoscenza del

mondo

Immagini, suoni e colori

L’alunno scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di

percezione e produzione musicale utilizzando voce,

Scuolaprimaria

Il canto e

la pratica di strumenti

musicali

La produzione creativa

L’ascolto e la

comprensione

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal

punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla

loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti

sonori e strumenti musicali.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso

genere.

Scuolasecondaria diprimo grado

Il canto e

la pratica di strumenti

musicali

La produzione creativa

L’ascolto e la

comprensione

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di

esperienze musicali attraverso l’esecuzione e

l’interpretazione di brani strumentali e vocali

appartenenti a generi e culture differenti.

Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali

riconoscendone i significati, anche in relazione alla

propria esperienza musicale, servendosi anche di

appropriati codici e sistemi di codifica.

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67

5. ARTE E IMMAGINE

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuoladell’infanzia

La conoscenza del

mondo

Immagini, suoni e colori

L'alunno inventa storie e sa esprimerle attraverso il

disegno, la pittura e altre attività manipolatorie; utilizza

materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.

Scuolaprimaria

Esprimersi e

comunicare

Osservare e leggere le

immagini

Comprendere ed

apprezzare le opere

d'arte

L’alunno utilizza la conoscenze e le abilità relative al

linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi

(espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e

rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici

tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici

e plastici, audiovisivi e multimediali).

E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere

immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti…) e

messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip…)

Scuolasecondaria diprimo grado

Esprimersi e

comunicare

Osservare e leggere le

immagini

Comprendere ed

apprezzare le opere

d'arte

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base

di un’ideazione e progettazione originale, applicando le

conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in

modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con

l’integrazione di più media e codici espressivi.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica,

medievale, moderna e contemporanea, sapendole

collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e

ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di

opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal

proprio.

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68

6. CORPO MOVIMENTO SPORT

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuoladell’infanzia Il corpo e il movimento

L'alunno organizza i propri movimenti spontanei, liberi e

guidati, con quelli dei compagni.

Coordina le azioni motorie.

Usa i sensi per conoscere se stesso e il mondo circostante.

Svolge giochi individuali e di gruppo.

Scuolaprimaria

Il linguaggio e il

movimento del corpo

nello spazio e nel tempo

Il gioco, lo sport, le

regole e il fair play

Salute, benessere,

prevenzione e sicurezza

L'alunno organizza le proprie condotte motorie

coordinando schemi di movimento, nello spazio in

relazione a sé, agli oggetti e agli altri.

Utilizza in modo creativo modalità espressive e corporee

anche per mezzo di drammatizzazione e di comunicazione

emotiva.

Mostra di conoscere e applicare procedure e regole di

giochi popolari e sportivi.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio

benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a

un corretto regime alimentare.

Scuolasecondaria diprimo grado

Il linguaggio e il

movimento del corpo

nello spazio e nel tempo

Il gioco, lo sport, le

regole e il fair play

Salute, benessere,

prevenzione e sicurezza

Sa coordinare la respirazione alle esigenze del movimento.

Rispetta le regole nei giochi di squadra, svolge un ruolo

attivo utilizzando le proprie abilità tecniche e tattiche.

Sa applicare i principi metodologici utilizzati, per

mantenere un buono stato di salute e creare semplici

percorsi di allenamento.

Conosce ed è consapevole degli effetti nocivi legati

all'assunzione di integratori, di sostanze illeciti o che

inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).

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69

7. RELIGIONE

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuoladell’infanzia

Immagini, suoni e colori

I discorsi e le parole

L'alunno riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi

caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani.

Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando

semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti

riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una

comunicazione significativa anche in ambito religioso.

Scuolaprimaria

Dio e l'uomo

La bibbia

Il linguaggio religioso

I valori etici e religiosi

L'alunno riconosce che il messaggio principale di Gesù è

il suo amore verso tutti.

Riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un

documento fondamentale della cultura occidentale.

Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua

Individua i valori che devono essere condivisi da tutti per

costruire una società di pace.

Scuolasecondaria diprimo grado

Dio e l'uomo

La bibbia

Il linguaggio religioso

I valori etici e religiosi

L'alunno interagisce con persone di religioni differenti,

sviluppando l’accoglienza e il dialogo.

Individua, attraverso la lettura di alcuni brani della Bibbia,

l’originalità dell’insegnamento di Gesù circa il

comandamento dell’amore.

Individua gli elementi principali delle grandi religioni.

Impara a confrontarsi con se stessi, gli altri e il mondo.

Coglie i valori etici e religiosi per promuovere i diritti

umani, pace, giustizia, solidarietà.

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70

AREA STORICO-GEOGRAFICA

8. STORIA

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuoladell’infanzia

La conoscenza del

mondo

Oggetti, fenomeni,

viventi

L'alunno riferisce correttamente eventi del passato

recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro

immediato e prossimo.

Scuolaprimaria

Uso delle fonti

Organizzazione delle

informazioni

Strumenti concettuali

Produzione scritta e

orale

L’alunno comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle

società e civiltà che hanno caratterizzato la storia

dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con

possibilità di apertura e di confronto con la

contemporaneità.

Scuolasecondaria diprimo grado

Uso delle fonti

Organizzazione delle

informazioni

Strumenti concettuali

Produzione scritta e

orale

L’alunno comprende aspetti, processi e avvenimenti

fondamentali della storia italiana ed europea, dalle forme

d'insediamento e di potere medievali alla formazione

dello stato unitario fino alla nascita della repubblica,

anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo

antico.

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71

9. GEOGRAFIA

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuoladell’infanzia

La conoscenza del

mondo

Oggetti, fenomeni,

viventi

L’alunno individua le posizioni di oggetti e persone nello

spazio, usando terminiamo avanti/dietro, sopra/sotto,

destra/sinistra, ecc, segue correttamente un percorso

sulla base di indicazioni verbali.

Scuolaprimaria

Orientamento

Il linguaggio della geo-

graficità

Paesaggio

Regione e sistema

territoriale

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte

geografiche. Utilizza il linguaggio specifico per

interpretare carte geografiche e globo terrestre,

realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche,

progettare percorsi e itinerari di viaggio

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema

territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati

da rapporti di connessione e/o interdipendenza.

Scuolasecondaria diprimo grado

Uso delle fonti

Organizzazione delle

informazioni

Strumenti concettuali

Produzione scritta e

orale

L’alunno si orienta nello spazio e sulle carte di diversa

scala.

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli

in particolar modo a quelli italiani, gli elementi fisici

significativi e le emergenze storiche, artistiche e

architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da

tutelare e valorizzare e valuta gli effetti di azioni dell’uomo

sui sistemi territoriali.

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72

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

10.MATEMATICA

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

Scuoladell’infanzia

Campi di esperienza

La conoscenza del

mondo

L'alunno raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo

criteri diversi, ne identifica alcune proprietà confronta e

valuta quantità; utilizza simboli per registrare; esegue

misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Individua posizioni di oggetti nello spazio; esegue

correttamente un percorso sulla base d'informazioni

verbali.

Scuolaprimaria

Numeri

Spazio e figure

Relazioni, dati e

previsioni

L’alunno esegue con sicurezza il calcolo con i numeri

naturali e decimali; legge, scrive e confronta i numeri

decimali.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti

matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale

di riduzione).

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio.

Descrive, denomina e classifica figure in base a

caratteristiche, ne determina misure, progetta e

costruisce modelli concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga,

compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura

(metro, goniometro).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce tabelle

e grafici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di

contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo

risolutiva, sia sui risultati.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi sostenendo le

proprie idee e confrontandosi con il punto di vista degli

altri.

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73

Scuolasecondaria diprimo grado

Numeri

Spazio e figure

Relazioni e funzioni

Dati e previsioni

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo dei numeri

Reali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima

la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio,

le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli

elementi.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando

le informazioni e la loro coerenza.

Spiega il procedimento seguito mantenendo il controllo

sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni

che consentono di passare da un problema specifico a una

classe con problemi.

Sa utilizzare i concetti di proprietà e di definizione.

Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro

esempi adeguati.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il

rapporto con il linguaggio naturale.

Nelle situazioni d' incertezza si orienta con valutazioni di

probabilità.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne

misure di variabilità e prendere decisioni.

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74

11.SCIENZE

PERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuola

dell’infanzia

La conoscenza del

mondo

Oggetti, fenomeni,

viventi

L'alunno osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi

viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi

dei loro cambiamenti

Scuola

primaria

Esplorare e descrivere

oggetti e materiali

Osservare e

sperimentare sul

campo

L’uomo, i viventi e

l’ambiente

L'alunno esplora i fenomeni con un approccio scientifico:

con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo

autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti,

formula domande, anche sulla base di ipotesi personali,

propone e realizza semplici esperimenti.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico, che

condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore

dell’ambiente sociale e naturale.

Scuola

secondaria di

primo grado

Fisica e chimica

Astronomia e scienze

della Terra

Biologia

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto,

lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e

verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando

le conoscenze acquisite.

E’consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra,

del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza

dell’accesso ad esse, e adotta modi di vita ecologicamente

responsabili.

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12.TECNOLOGIA

ERIODO DIRIFERIMENTO

NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLECOMPETENZE

Scuolaprimaria

Vedere e osservare

Prevedere e

immaginare

Intervenire e

trasformare

L'alunno è consapevole di esperienze vissute e sa

rappresentarne i dati.

Esegue interventi di decorazione, riparazione e

manutenzione sul proprio corredo scolastico.

Utilizza la videoscrittura per produrre documenti.

Scuolasecondaria diprimo grado

Vedere, osservare e

sperimentare

Prevedere immaginare

e progettare

Intervenire

trasformare e

produrre

L'alunno riconosce nell’ambiente circostante i principali

sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi

stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi

naturali.

Analizza i principali processi di trasformazione di risorse

o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di

energia coinvolte.

Riconosce oggetti, strumenti e macchine di uso comune,

li classifica e ne descrive la funzione in relazione alla

forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e

organizzative per la progettazione e la realizzazione di

semplici prodotti.

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche, utilizzando

elementi del disegno tecnico o altri linguaggi.

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ASPETTO VALUTATIVO

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEI TRE ORDINI DI SCUOLA

Indicazioni generali

“…Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione

didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti

organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni

da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.

Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e

di stimolo al miglioramento continuo…” (“Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e

per il Primo Ciclo d’Istruzione”).

Nel Primo ciclo d'istruzione "la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il

comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la

sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di

ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di

conoscenza e al successo formativo." (D.P.R. 22 giugno 2009 n.122, art.1 c.3).

"Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al

termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado,

accompagnate anche da valutazione in decimi". (D.P.R. 22 giugno 2009 n.122, art.8 c.1)

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo completano la dimensione valutativa contenuta nel DPR

122/09 attribuendo agli insegnanti la responsabilità della valutazione e la cura della

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documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli

organi collegiali.

La valutazione è parte integrante dell’azione educativa e permette di raccogliere in maniera

sistematica e continuativa informazioni relative a:

• acquisizione delle competenze

• sviluppo della disponibilità ad apprendere

• maturazione del senso di sé

• maturazione dell’autostima

• Alla procedura di valutazione si ricorre per:

monitorare i progressi nell’ambito degli apprendimenti;

monitorare i progressi nell’ambito del processo educativo di insegnamento/apprendimento;

monitorare i livelli di competenza raggiunti anche attraverso il registro elettronico che

permette un feed-back immediato dei risultati.

L'analisi dei dati consente al team dei docenti di operare con flessibilità sul progetto educativo

apportando adeguamenti alla programmazione educativo-didattica.

La Valutazione si attua sistematicamente durante tutto l’anno scolastico attraverso:

prove di verifica strutturate (griglie, test, questionari, grafici, etc....);

prove oggettive (V/F – risposta multipla–completamenti– mettere in relazione);

prove aperte (interrogazioni, esposizioni orali, conversazioni, relazioni, risoluzione di

problemi, esecuzione di esercitazioni ed elaborati, etc. ...);

osservazioni sistematiche.

Tiene conto dei seguenti criteri:

progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza, anche in relazione alle strategie

individualizzate messe in atto;

comportamento, impegno e grado di partecipazione alle attività scolastiche;

livello di acquisizione delle competenze;

caratteristiche e grado di maturazione del singolo alunno, anche in relazione all’ambiente

socio-culturale di appartenenza.

La valutazione è:

formativa (favorisce la crescita personale dello studente);

orientativa (fornisce ai docenti informazioni sul processo di apprendimento dell’alunno e

permette loro di progettare nuovi interventi didattici per facilitare il successo formativo);

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trasparente (vengono comunicati i risultati della valutazione a genitori e alunni);

collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative);

individualizzata (rispetta tempi e livelli di alunni con difficoltà di apprendimento).

VALUTAZIONE - SISTEMA INTERNO

1. Valutazione degli apprendimenti

Il processo formativo si fonda sulla verifica (in itinere) dei procedimenti didattici e dei progressi

nell’apprendimento in sede di Consigli di classe, Interclasse, Intersezione.

La valutazione è effettuata individualmente dal docente e collegialmente dal team docenti e

consiglio di classe.

Si pratica:

- in ingresso, come analisi della situazione di partenza,

- in itinere, come valutazione formativa, volta allo sviluppo di atteggiamenti meta cognitivi

- in uscita, come certificazione delle competenze conseguite.

2. Valutazione diagnostica iniziale

Comprendere a fondo la situazione di partenza è importante al fine di individuare efficaci stimoli

didattici da programmare per un percorso educativo rispondente il più possibile alle aspettative e

ai bisogni di ciascuno.

Si effettua all’inizio dell’anno scolastico una ricognizione analitica dei livelli cognitivi di partenza

degli alunni e del loro complessivo grado di maturazione socio-emotivo-affettiva. La valutazione

iniziale è basata su:

- rilevazione dei dati;

- osservazioni sistematiche individuali ed in team riguardanti l’area cognitiva e non

cognitiva;

- accertamento delle specifiche conoscenze, abilità e competenze;

3. Valutazione in itinere o formativa

Cogliere i processi di cambiamento in atto permette di accertare la corrispondenza tra quanto

"programmato", e quanto "realizzato" o "in corso di realizzazione" e di verificare l’efficacia del

processo di insegnamento–apprendimento.

La valutazione intermedia si esplica attraverso sistematiche e frequenti verifiche didattiche

finalizzate all’accertamento dei risultati e delle modalità dell’apprendimento.

Tali prove vengono somministrate in occasione di specifiche situazioni didattiche, di volta in volta

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valutate dai docenti. Gli obiettivi si considerano raggiunti se gli alunni hanno ottenuto un voto

non inferiore a sei decimi.

4. Valutazione finale

La valutazione sommativa rappresenta l’ultima fase del processo valutativo e misura le abilità e

competenze conseguite in ogni disciplina ed il livello globale di maturazione.

In rapporto alle situazioni personali, la valutazione acquista valore e significato educativo di

promozione e di orientamento della crescita, dello sviluppo e della formazione integrale della

personalità del singolo alunno.

Tenuto conto della storia dell’alunno e degli obiettivi specifici di apprendimento, tutti i docenti

sono impegnati nel valutare gli obiettivi formativi, comportamentali e disciplinari dell’alunno e a

verificare il suo grado di apprendimento.

Per quanto riguarda la valutazione dell’apprendimento, ogni singolo docente organizzerà verifiche

sistematiche oggettive per misurare conoscenze e abilità in relazione all’attività didattica svolta ed

osservazioni sistematiche e prove soggettive per valutare il grado di evoluzione rispetto ai livelli di

partenza.

I dati raccolti attraverso le verifiche delle varie discipline e le osservazioni consentiranno la

formulazione della valutazione dell’alunno.

VALUTAZIONE - SISTEMA ESTERNO

Le abilità operative e le competenze trasversali che ogni alunno dovrà raggiungere saranno

verificati alla fine del 1°ciclo di istruzione, con l’esame di Stato.

Gli studenti partecipano alle prove del Servizio Nazionale di Valutazione INVALSI.

Secondo le direttive ministeriali sono coinvolte le seguenti classi:

- seconde e quinte della scuola primaria,

- terze della scuola secondaria di I grado.

I risultati delle prove restituiti dall’Invalsi vengono analizzati negli aspetti ritenuti maggiormente

significativi, per mirare gli interventi didattici laddove si riscontrano le maggiori criticità.

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1. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

L’osservazione è lo strumento principale che consente di verificare l’efficacia del processo

educativo e la valutazione viene effettuata nel rispetto della continuità verticale tra la scuola

dell’infanzia e la scuola primaria.

Gli obiettivi sono:

- conoscere e comprendere i livelli di identità autonomia e competenza raggiunti da ciascun

bambino, al fine di identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare non solo

per lo sviluppo cognitivo, ma anche per quello dell’identità, dell’autonomia e della

cittadinanza;

- ricavare elementi di riflessione sul contesto (le variabili del curricolo implicito ) quale

mediatore strategico per un’azione educativa—didattica laboratoriale e non trasmissiva, in

una prospettiva di continua regolazione della stessa, tenendo presenti i modi di essere, i

ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini.

Al fondo c’è la convinzione che valutare significhi:

- comprendere e capire i bambini e il contesto scolastico, per osservare/valutare;

- sviluppare la professionalità del docente, per orientare al meglio la propria azione

educativa.

Gli strumenti di valutazione sono: attività ludiche, singole e di gruppo, libere e guidate, produzioni

grafico–pittoriche e per i bambini frequentanti l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia vengono

utilizzate schede di osservazione di attitudini, interessi e competenze relative a:

comportamento;

linguaggio (comprensione ed espressione);

motricità (spazio – tempo);

abilità logiche.

2. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

In base all’articolo 3 della Legge 169 del 30 ottobre 2008 “dall'anno scolastico 2008/2009, nella

scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la

certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti

numerici espressi in decimi e inoltre è illustrata con giudizio analitico sul livello globale di

maturazione raggiunto dall'alunno”.

Tale giudizio si riferisce sia ai diversi aspetti disciplinari, sia al livello complessivo di maturazione

dell’alunno.

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La valutazione del comportamento è espressa attraverso un giudizio sintetico. Il voto del

comportamento include le abilità trasversali sociali, quali:

- L’autonomia personale e operativa;

- la conoscenza, la condivisione e il rispetto delle regole;

- la partecipazione;

- la collaborazione.

Criteri per la valutazione delle prove oggettive

In riferimento alla valutazione di prove oggettive espresse in percentuale di risposte positive, si

propone la scelta tra le seguenti scale di valutazione:

Voto 4: < 40% ;

Voto 5: da 40,1% a 52%;

Voto 6: da 52,1% a 65%;

Voto 7: da 65,1% a 78%;

Voto 8: da 78,1% a 88%;

Voto 9: da 88,1% a 95%;

Voto 10: da 95,1% a 100%.

Criteri per la valutazione sommativa

Considerando le misurazioni effettuate al termine di ogni verifica, tenendo presenti i livelli di

partenza, le abilità e le competenze sviluppate, le conoscenze apprese, l’impegno ed i progressi

registrati, alla fine dei periodi stabiliti sarà effettuata la valutazione sommativa sintetica che sarà

riportata in decimi sulla scheda utilizzando le seguenti indicazioni:

Voto 10: obiettivi raggiunti in modo completo; con sicurezza e piena autonomia;

Voto 9: obiettivi raggiunti in modo completo;

Voto 8: obiettivi raggiunti in modo distinto;

Voto 7: obiettivi raggiunti: buono;

Voto 6: obiettivi sostanzialmente raggiunti: sufficiente;

Voto 5: obiettivi raggiunti in modo parziale: insufficiente;

Voto 4: obiettivi non raggiunti: gravemente insufficiente.

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Gli esiti della valutazione saranno comunicati alle famiglie tramite incontri periodici;

1. il pagellino con cadenza bimestrale (il primo: fine novembre–inizio dicembre, il secondo:

fine marzo–inizio aprile) solo per la scuola secondaria di I grado;

2. la scheda di valutazione quadrimestrale, non solo come strumento d'informazione, ma

anche come momento di condivisione del raggiungimento degli obiettivi, per tutti gli ordini

di scuola.

Il Collegio dei Docenti ritiene che la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri sia più

funzionale ad un lavoro equilibrato e disteso con gli alunni, anche in termini di recupero e

consolidamento delle abilità da acquisire. Saranno, inoltre, attuate le settimane didattiche per ogni

quadrimestre, periodi in cui vengono ripetuti gli argomenti.

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3. CRITERI DI VALUTAZIONE - SCUOLA PRIMARIA

Al termine di ogni quadrimestre i docenti esprimono una valutazione degli apprendimenti e del

grado di raggiungimento degli obiettivi delle singole discipline.

Criteri per l’attribuzione dei voti di profitto su scala decimale

Dieci

- Conoscenze: complete con approfondimenti autonomi.

- Abilità: comunica in modo personale, efficace ed articolato; è autonomo ed

organizzato; collega conoscenze apprese da vari contesti e/o discipline; trova

soluzioni adeguate per situazioni nuove.

- Competenze: affronta autonomamente anche compiti complessi, applicando

le conoscenze in modo corretto e creativo.

Partecipazione: costruttiva - Impegno: notevole - Metodo: elaborativo

Nove

- Conoscenze: complete con approfondimenti.

- Abilità: comunica in modo efficace e pertinente; è autonomo ed organizzato;

collega conoscenze apprese da varie discipline; cerca soluzioni adeguate per

situazioni nuove.

- Competenze: affronta autonomamente anche compiti complessi, applicando

correttamente le conoscenze.

Partecipazione:costruttiva - Impegno: notevole - Metodo: elaborativo

Otto

- Conoscenze: sostanzialmente complete.

- Abilità: comunica in maniera chiara ed appropriata ; ha una propria

autonomia di lavoro; analizza in modo complessivamente corretto e compie

alcuni collegamenti, arrivando a rielaborare in modo autonomo.

- Competenze: affronta compiti in modo corretto.

Partecipazione: attiva - Impegno: notevole - Metodo: organizzato

Sette

- Conoscenze: conosce gli elementi essenziali, fondamentali.

- Abilità: comunica in modo adeguato, anche se semplice; esegue in modo

diligente ed affidabile; coglie gli aspetti fondamentali con qualche insicurezza

nei collegamenti interdisciplinari.

- Competenze: esegue correttamente compiti semplici; affronta compiti più

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complessi con lievi incertezze.

Partecipazione: recettiva - Impegno: soddisfacente- Metodo: organizzato

Sei

- Conoscenze: complessivamente accettabili; ha alcune incertezze.

- Abilità: comunica in modo semplice, con sufficiente chiarezza e correttezza;

non ha piena autonomia; coglie gli aspetti fondamentali e non le relazioni.

- Competenze: esegue semplici compiti senza errori sostanziali.

Partecipazione: da sollecitare - Impegno: accettabile - Metodo: non sempre

organizzato

Cinque

- Conoscenze: incerte ed incomplete

- Abilità: riferisce in modo frammentario e generico; ha difficoltà ad operare

collegamenti.

- Competenze: applica le conoscenze minime in modo incerto ed impreciso.

Partecipazione: discontinua - impegno: incostante - Metodo: poco organizzato

Quattro

Oppure

<di 4

- Conoscenze: frammentarie e gravemente lacunose

- Abilità: comunica in modo decisamente stentato e improprio; ha difficoltà a

cogliere i concetti e le relazioni essenziali che legano tra loro i fatti anche più

elementari

- Competenze: solo se guidato arriva ad applicare le conoscenze minime;

commette gravi errori anche nell’eseguire semplici esercizi.

Partecipazione: occasionale e/o frammentaria - Impegno: scarso - Metodo:

disorganizzato

Sulla scheda di valutazione viene illustrato il livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno

con un giudizio analitico che tiene conto: dei voti riportati nelle singole discipline, del

comportamento, della partecipazione, dell’attenzione, dell’impegno, della responsabilità,

dell’autocontrollo, del rispetto delle regole, della cooperazione nel lavoro della solidarietà.

Il passaggio dalla scuola Primaria a quella Secondaria di Primo Grado avviene a seguito di

valutazione positiva effettuata al termine della classe quinta.

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4. CRITERI DI VALUTAZIONE - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Le verifiche sono periodiche e sistematiche mediante prove orali, scritte, grafiche, pratico-manuali

e motorie: interrogazioni, colloqui, conversazioni, dibattiti, libere espressioni, elaborati vari a

carattere individuale e collettivo, compiti in classe, relazioni, esercizi dai libri di testo, questionari,

test, completamento di schede tematiche, disegni, ecc.

Le verifiche hanno il duplice scopo di controllare il grado di apprendimento degli alunni e l'efficacia

di quanto programmato. I docenti possono così mettere a confronto la situazione iniziale

dell'alunno con il livello di apprendimento raggiunto, e possono controllare la validità degli

obiettivi prefissati, l'adeguatezza dei contenuti e l'efficacia dei metodi. Gli obiettivi sono ampliati o

ridimensionati nel corso dell'anno.

La valutazione viene espressa in decimi e tiene conto del mancato, parziale o pieno

raggiungimento degli obiettivi prefissati per ciascun alunno. In particolare la valutazione finale,

oltre alle abilità/competenze acquisite, tiene conto dello sviluppo e dei progressi dei singoli alunni

rispetto alla loro preparazione di base e al processo di maturazione. Sono infatti valutati, oltre le

conoscenze, la disciplina, la serietà, l'attenzione, l'interesse, la volontà e la costanza dimostrati

nello svolgimento delle attività scolastiche, oltre che i risultati ottenuti nelle verifiche sopra

menzionate. Inoltre, per il passaggio alla classe successiva e per l’ammissione all’esame di stato

finale, è necessaria la frequenza di almeno 3/4 del monte ore annuale.

Le attività, definite in base ai bisogni e interessi degli alunni, si attuano anche nell’ambito dei

progetti previsti dal P.T.O.F.

Vengono organizzate attività di recupero, integrazione e potenziamento delle abilità acquisite per

Italiano e Matematica.

Ogni intervento didattico ed educativo prende in considerazione il saper essere e il saper fare degli

alunni, per far raggiungere loro competenze specifiche.

A tale scopo, la scuola organizza colloqui periodici con le famiglie in orario antimeridiano e

pomeridiano, per avere scambi d'informazioni e collaborare al raggiungimento del successo

formativo degli alunni.

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ITALIANO - CLASSI 1a/ 2a/ 3a VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZEVoto Conoscenze Abilità

Ascoltare

Abilità

Parlare

Abilità Leggere Abilità Scrivere Riflettere sulla lingua Competenze

Dieci - Conosce in modoapprofondito e benstrutturatotutti i contenutitrattati.

- Ascolta e comprendetutte le informazioni,esplicite e implicite,riconoscendone lafonte.- Interviene in unaconversazione conpertinenza e coerenza,rispettando tempi eturnidi parola e fornendouncontributo personale.(classe 3a).

- Sa narrare esperienzeed eventi in modocoerente ed organico.- Sa riferire unargomento di studio inmodo chiaro edesauriente.-Sa argomentare lapropria tesi su un temaaffrontato.(classe 3a).-Utilizza un lessico riccoe appropriato.

- Legge in modofluidoed espressivo- Comprende erielaboraelementicostitutivi,scopo eargomento di untesto.

- Scrive testidiversi per tipo eforma,originali,benstrutturati,corretti, conlessico ricco.- Scrive e riutilizzasintesi e appunti inmodo proficuo.

Riconosce eanalizza in modo sicuro ecompleto:-gli elementi dellamorfologia(classe 1a);-gli elementi della frase(classe 2a);-le caratteristichedel periodo(classe 3a).

Interagisce inmodo efficacein diverse situazionicomunicative,sostenendo leproprie ideecon testi orali e scritti.Nelle attivitàdi studio raccoglie erielabora dati,anche digitali,concetti einformazioni in modocompletoe personale.

Nove - Conosce inmodo sicuro eapprofonditotutti i contenutitrattati.

- Ascolta ecomprende leinformazioni,esplicite e implicite,riconoscendonela fonte.

- Interviene inuna conversazionecon pertinenza ecoerenza, rispettando

- Sa narrareesperienze edeventi in modocoerente edorganico.- Sa riferire unargomento di studio inmodo chiaro edesauriente.-Utilizza un lessico riccoe appropriato.

- Legge inmodoabbastanzaespressivo.- Comprendeelementicostitutivi,scopo eargomento diun testo.

- Scrive testidiversi pertipo e forma,coerenti,corretti e conlessico appropriato.Scrive e riutilizzasintesi e appuntiin modoappropriato.

Riconosce e saanalizzare in modocompleto:-gli elementi dellamorfologia(classe 1a);-gli elementi della frase(classe 2a);-le caratteristichedel periodo(classe 3a).

Interagisce inmodo sicuro in diversesituazionicomunicative,sostenendo leproprie ideecon testi orali e scritti.Nelle attività di studioraccoglie e rielabora dati,anche digitali,concetti e

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tempi e turni di parola. informazioni in modocompleto.

Otto Conosce in modosicurotutti i contenutitrattati.

- Individua leinformazioni fornite inmodo esplicito e leprincipali

Implicite.- Interviene inuna conversazionecon pertinenza,rispettando tempi eturni di parola.

- Sa narrareesperienze ed eventi inmodocoerente.- Sa riferire unargomento di studio inmodochiaro e corretto.-Utilizza un lessicoappropriato.

- Legge in modotecnicamentecorretto.- Comprendegli elementicostitutivi el’argomentodi un testo.

- Scrive testidiversi pertipo e forma,pertinenti,corretti e conlessico appropriato.- Scrive sintesi eappunti inmodo corretto.

Riconosce e saanalizzare:-gli elementidella morfologia(classe 1a);-gli elementi della frase(classe 2a);-le caratteristichedel periodo(classe 3a).

Interagiscenelle diversesituazionicomunicative,sostenendo leproprie ideecon testi orali e scritti.Nelle attivitàdi studio raccoglie erielabora dati,anche digitali,concetti einformazioniin modocorretto.

Sette Conosce in modoabbastanzasicuro i principalicontenutitrattati.

- Individuatutte le informazionifornite in modoesplicito e, se guidato,alcuneimplicite.- Interviene inuna conversazionerispettando tempi eturni di parola.

- Sa narrareesperienze edeventi in modocoerente.- Sa riferire unargomento di studio inmodo semplicema corretto.-Utilizza un lessicoabbastanzaappropriato.

- Legge inmodotecnicamentecorretto.- Comprende iprincipalielementicostitutivi el’argomentodi un testo.

- Scrive testidiversi pertipo e forma,pertinenti,abbastanzacorretti e conlessico semplice maappropriato.- Scrive sintesi eappunti.

Riconosce e sa analizzarein gran parte:-gli elementidella morfologia(classe 1a);-gli elementi della frase(classe 2a);-le caratteristichedel periodo(classe 3a).

Interagisce inalcune situazionicomunicative,sostenendo leproprie idee con testi oralie scritti.Nelle attivitàdi studio raccoglie e rielabora dati,anchedigitali,concetti einformazioni in modoabbastanzacorretto.

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~ 88 ~

Sei Conosce inmodoaccettabilesemplicicontenutitrattati.

- Individua leprincipali informazionifornite in modoesplicito, se guidato.- Partecipa ad unaconversazionerispondendoa domande dirette.

- Sa narrareesperienze edeventi in modoabbastanza chiaro.- Sa riferireun sempliceargomento distudio.

- Legge inmodoabbastanzacorretto.- Individua leprincipaliinformazionifornite inmodo esplicito, seguidato- Comprende ilcontenutoglobale di untesto.

Scrive semplicitesti diversi per tipoe forma,

sostanzialmentepertinenti eabbastanzacorretti.Scrive sintesie appunti solo seguidato.

Riconosce e saanalizzare soloin parte:-gli elementi dellamorfologia(classe 1a);

-gli elementi della frase(classe 2a);

-le caratteristichedel periodo(classe 3a).

Interagiscenelle situazionicomunicativesolo se guidato.Nelle attività di studioraccoglie e rielabora dati,anche digitali,concetti einformazioni in modoaccettabile.

Cinque Conosce inmodoframmentarioi più semplicicontenuti trattati.

- Evidenziadifficoltà aindividuare leprincipaliinformazioni,anche se guidato.- Presentadifficoltà adintervenire inuna conversazionein classe.

- Mostradifficoltà nel narrareesperienzeed eventi.- Non sariferire un sempliceargomento di studio,solo seguidato.

- Legge inmodo

stentato.- Trova difficoltàadindividuare leinformazioniprincipali, ancheseguidato.- Comprendein modo parziale ilcontenutoglobale di untesto.

Scrive semplicitesti,

pertinenti solo seguidato, nonsempre corretti.-Non sa prendereappunti.

Ha difficoltà ariconoscere ead analizzare:-i principali elementidellamorfologia(classe 1a);-gli elementidella frase(classe 2a);-lecaratteristichedel periodo(classe 3a).

Ha difficoltà adinteragire nellediverse situazionicomunicative.Nelle attività distudio raccogliee rielabora dati,anche digitali, concetti einformazioni inmodo parziale e/o incompleto.

Quattro Conosce inmodo lacunoso e

- Non individua leprincipali

-Non sanarrare esperienze ed

- Legge inmodo molto

Evidenzia moltedifficoltà

Non riconosce enon è in grado di

Non interagiscenelle diverse

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imprecisoanche i più elementaricontenuti trattati.

Informazioni,anche se guidato.- Non risponde adomande dirette nelcorso di unaconversazione.

eventi .-Non sa riferire unsemplice argomento distudio anche seguidato.

stentato.

- Non saindividuare leinformazioniprincipali, anchese guidato.

a scriveretesti semplici,corretti epertinenti,anche sutraccia guidata.-Non sa prendereappunti

analizzare:-i principali elementidellamorfologia(classe 1a);-gli elementi della frase(classe 2a);-Le caratteristichedel periodo(classe 3a).

situazionicomunicative.Nelle attività distudio nonriesce araccogliere erielaborare dati,anche digitali,concetti einformazioni.

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LINGUE 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

Ricezione orale (ascolto) Saper riconoscere e distinguere elementi fonetici e sequenze linguistiche.

Saper individuare gli elementi essenziali e lo scopo del messaggio.

Saper comprendere espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e

lentamente.

Saper identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.

Saper comprendere le strutture linguistiche e saper selezionare le informazioni specifiche

della comunicazione.

Ricezione scritta (lettura)

Saper leggere interpretando il significato dei messaggi scritti.

Saper comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto. Saper

individuare i registri della lingua e comprendere il significato globale di un testo.

Saper reperire informazioni specifiche in documenti di uso corrente.

Saper comprendere il contenuto di un semplice dialogo.

Interazione orale(parlato)

Saper intervenire in un dialogo formulando domande e risposte.

Saper esprimersi in modo semplice e comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte

alla situazione e all’interlocutore.

Saper esprimere opinioni personali usando un lessico appropriato e corretto.

Saper interagire con un compagno o un adulto per soddisfare bisogni di tipo concreto.

Saper scambiare informazioni afferenti alla sfera familiare.

Produzione scritta(scrittura)

Saper scrivere testi brevi e semplici su argomenti noti.

Saper scrivere testi semplici coerenti usando un registro adeguato.

Saper rispondere ad un questionario.

Saper redigere testi personali.

Riflessione sulla lingua esull’apprendimento

(grammatica)

Saper operare riflessioni sulla lingua ed usare strutture e funzioni adeguate al contesto.

Conoscere le strutture grammaticali per interagire, comprendere e produrre semplici

testi.

Conoscenza della culturae della civiltà

Saper confrontare tradizioni, usi ed aspetti di vita quotidiana.

Saper conoscere le problematiche trattate e cogliere confronti tra diverse civiltà.

Saper esporre argomenti di cultura generale e problematiche relative alla società in cui si

parla la lingua e stabilire confronti.

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VOTO DI VALUTAZIONE LINGUE - CLASSI 1a/ 2a/ 3a

VOTO COMPETENZA ACQUISITA IN QUALUNQUE SITUAZIONE

Dieci Completo, approfondito, stabile, critico.

Nove Completo, approfondito, stabile.

Otto Completo, sicuro, autonomo.

Sette Appropriato, corretto, generalmente autonomo.

Sei Essenziale ma corretto, se guidato

Cinque Meccanico, produttivo solo se guidato

Quattro Incompleto, confuso anche se guidato.

GRIGLIA PER IL GIUDIZIO SINTETICO DELLA PROVA SCRITTA DI FRANCESELa prova scritta sarà valutata in merito a:

□ coerenza, organicità del pensiero e pertinenza alla traccia

□ capacità di espressione personale □ correttezza ortografica e sintattica

□ proprietà di linguaggio

□ comprensione del testo

VOTO

Dieci Utilizza le strutture e le funzioni in modo efficace e corretto, senza errori, riuscendo a rielaborare in modo

personale e ricco e comprendendo pienamente il testo.

Nove Utilizza le strutture e le funzioni in modo efficace e corretto, con qualche errore, riuscendo a rielaborare

in modo personale e ricco e comprendendo pienamente il testo.

Otto Utilizza strutture e funzioni comunicative in modo corretto, con pochissimi errori, rielaborando in modo

personale ed efficace e comprendendo senza esitazioni il testo.

Sette Utilizza strutture e funzioni comunicative in modo non pienamente corretto, con errori, rielaborando in

modo abbastanza efficace e comprendendo globalmente il testo.

Sei Utilizza strutture e funzioni comunicative in modo parzialmente corretto, con diversi errori, rielaborando in

modo incerto e comprendendo il testo con esitazione.

Cinque Utilizza strutture e funzioni comunicative in modo scorretto, con molti errori, rielaborando in modo vago e

comprendendo il testo in modo sostanzialmente errato.

Quattro Utilizza strutture e funzioni comunicative in modo scorretto, con un’alta percentuale di errori, rielaborando

in modo vago e comprendendo il testo in modo errato.

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MUSICA 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Dieci Possiede ampie e

approfondite conoscenze

musicali che elabora in

modo personale e

creativo.

Esegue in modo espressivo,

collettivamente e individualmente,

brani

vocali/strumentali di diversi generi e

stili.

Analizza le funzioni sociali della

musica nella nostra e nelle altre

civiltà.

È in grado di interpretare e

valutare i materiali e le opere

musicali raccordando la

propria esperienza alle tradizioni

storiche e alle diversità culturali.

Nove Mostra accurate

conoscenze delle strutture

musicali che organizza

con pertinenza e

consapevolezza

Rielabora brani strumentali e vocali

facendo un uso corretto del sistema

di notazione tradizionale.

Esegue con precisione e in modo

scorrevole i diversi brani musicali.

Analizza caratteristiche e forme di

opere musicali di vario genere, stile e

tradizione.

Integra con altri saperi e altre

pratiche artistiche le proprie

esperienze musicali servendosi di

codici e sistemi di codifica

Otto Sicura organizzazione

degli argomenti

musicali

Decodifica e utilizza correttamente la

notazione tradizionale.

Esegue con precisione i brani

richiesti.

Nell’ascolto di un brano distingue i

caratteri che ne consentono

l’attribuzione storica, di genere e

stile.

È capace di usare e analizzare gli

aspetti strutturali e formali dei

materiali musicali e degli eventi

storici facendo uso di un lessico

corretto.

Sette Le conoscenze

evidenziano un adeguato

possesso delle tecniche

musicali organizzate in

maniera abbastanza

corretta.

Utilizza autonomamente, nella

lettura e nella scrittura, il codice

musicale tradizionale.

Esegue con sufficiente correttezza, sia

da solo che in gruppo, brani

vocali/strumentali di diversi generi e

stili.

Si orienta fra i diversi argomenti di

storia della musica.

E’ in grado di dare significato alle

proprie esperienze musicali

dimostrando capacità di

comprensione dei messaggi sonori

anche nel confronto con diverse

epoche storiche.

Sei Le conoscenze sono

sufficientemente

Decodifica figurazioni ritmico-

melodiche.

È in grado di utilizzare il sistema di

notazione in modo non

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~ 93 ~

possedute anche se

nell’espressione musicale è

ancora presente qualche

imprecisione che, tuttavia,

non compromette la

coerenza dei lavori.

Esegue brani musicali con qualche

inesattezza.

Nell’ascolto musicale si orienta e

riconosce gli elementi costitutivi dei

brani.

sufficientemente corretto.

Comprende l’essenza di varie

esperienze musicali anche in

relazione al contesto storico

culturale.

Cinque Mostra conoscenze ancora

inadeguate che, però, non

compromettono in modo

grave l’esito delle prove.

Legge e scrive, in maniera

incerta,sequenze ritmiche e

melodiche usando la simbologia

convenzionale (note e figure

musicali).

Esegue i brani strumentali con

diverse inesattezze di ritmo e di note.

Nell’ascolto musicale riconosce

qualche

elemento costitutivo della musica.

Partecipa con qualche difficoltà e in

modo incerto alla realizzazione di

esperienze musicali attraverso

l’esecuzione di brani strumentali e

vocali appartenenti a generi,

periodi e culture differenti.

Quattro Dimostra di possedere

gravi lacune

nell’acquisizione delle

conoscenze musicali.

Legge ritmicamente le note in modo

frammentario e disomogeneo.

Esegue i brani richiesti in maniera

disorganica e stentata.

Durante l’ascolto si distrae spesso e

non identifica le principali

caratteristiche della musica.

Manifesta scarse competenze con

carenze particolarmente gravi nella

lettura musicale, esecuzione,

strumentale e comprensione di un

periodo storico.

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~ 94 ~

ARTE E IMMAGINE 1a/ 2a-VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZEVOTO CONOSCENZE

COMPRENDERE E

APPREZZARE LE OPERE

D’ARTE

ABILITA’ ESPRIMERSI E

COMUNICARE

COMPETENZE

OSSERVARE E LEGGERE IMMAGINI

Dieci Lettura dell’opera d’arte e

commento critico ottimi.

Conoscenza della

produzione artistica

eccellente.

Ottima conoscenza ed uso

delle tecniche.

Elaborati personali che

integrano più codici della

comunicazione visiva.

Personali ed approfondite la

descrizione e l’interpretazione delle

immagini.

Eccellenti la comprensione dei

codici visuali e delle regole

compositive.

Nove Lettura dell’opera d’arte

attenta e commento critico

personale.

Conoscenza della

produzione artistica molto

approfondita.

Piena padronanza nella

scelta e nell’uso delle tecniche.

Elaborati creativi ed originali nella

forma e nei contenuti espressivi.

Approfondita la descrizione delle

immagini.

Ampia la comprensione delle regole

compositive.

Otto Lettura dell’opera d’arte

completa.

Conoscenza della

produzione artistica nel

complesso approfondita.

Corrette ed autonome la

scelta e l’uso delle tecniche.

Rielaborazione personale

nella forma e nei contenuti

espressivi.

Attenta ed appropriata la

descrizione delle immagini.

Completa la comprensione delle

regole compositive.

Sette Lettura dell’opera d’arte

corretta.

Conoscenza dell’opera

artistica buona.

Corrette la padronanza e

l’uso delle tecniche.

Elaborati complessivamente buoni

nella forma e nei contenuti

espressivi.

Buona la descrizione delle

immagini.

Abbastanza completa la

comprensione delle regole

compositive.

Sei Lettura dell’opera d’arte

superficiale.

Conoscenza della

produzione artistica

sufficiente

Padronanza ed uso delle

tecniche essenziali.

Elaborati accettabili nei contenuti

espressivi.

Essenziale la descrizione delle

immagini.

Basilare la comprensione delle

regole compositive.

Cinque Lettura dell’opera d’arte

difficoltosa e frammentaria.

Conoscenza della

produzione artistica

incompleta

Padronanza ed uso delle

tecniche insufficienti.

Elaborato superficiale ed

approssimativo nei contenuti

espressivi.

Sommaria la descrizione delle

immagini.

Parziale la comprensione delle

regole compositive.

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~ 95 ~

Quattro Incapacità nella lettura

dell’opera d’arte.

Conoscenza della

produzione artistica

inesistente.

Scarse uso e padronanza delle

tecniche.

Contenuti espressivi gravemente

insufficienti.

Superficiale e confusa la descrizione

delle immagini.

Inesistente la conoscenza delle

regole compositive.

ARTE E IMMAGINE 3a- VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZEVOTO CONOSCENZE

COMPRENDERE E

APPREZZARE LE OPERE

D’ARTE

ABILITA’

ESPRIMERSI E

COMUNICARE

COMPETENZE

OSSERVARE E LEGGERE IMMAGINI

Dieci Approfondita lettura

dell’opera d’arte con

riferimento al contesto

storico.

Eccellente la conoscenza del

patrimonio artistico e

ambientale.

Ottima padronanza delle

tecniche e loro uso.

Elaborato creativo, che

integra più codici della

comunicazione visiva.

Eccellente la comprensione dei codici

visuali e delle regole compositive.

Approfondite e personali l’osservazione, la

descrizione e l’interpretazione delle

immagini.

Nove Lettura dell’opera d’arte

attenta e commento critico

personale.

Autonoma la scelta delle

tecniche e piena

padronanza nel loro utilizzo.

Elaborato creativo e

originale nella forma e nei

contenuti espressivi.

Approfondite l’osservazione, la

descrizione e l’interpretazione delle

immagini.

Ampie la padronanza dei codici visuali e

delle regole compositive.

Otto Lettura dell’opera d’arte

completa ed adeguato il

commento critico.

Conoscenza della

produzione artistica e del

patrimonio ambientale

complessivamente

approfondita.

Corretti ed autonomi la

scelta e l’uso delle

tecniche.

Rielaborazione

personale,abbastanza

originale e creativa nei

contenuti espressivi.

Attente ed appropriate l’osservazione, la

descrizione e l’interpretazione delle

immagini.

Complete la comprensione e la

conoscenza dei codici visuali e delle regole

compositive.

Sette Lettura dell’opera d’arte

corretta.

Conoscenza della

produzione artistica e del

patrimonio ambientale

buona.

Corretta la padronanza

nell’uso delle tecniche.

Elaborato buono nella

forma e nei contenuti

espressivi.

Adeguate l’osservazione, la descrizione e

l’interpretazione delle immagini.

Abbastanza complete la comprensione e la

conoscenza dei codici visuali e delle regole

compositive.

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~ 96 ~

Sei Lettura dell’opera d’arte

superficiale.

Conoscenza della

produzione artistica

e del patrimonio ambientale

sufficiente.

Essenziale la padronanza

nell’uso delle tecniche.

Elaborato accettabile nei

contenuti espressivi.

Essenziali l’osservazione, la descrizione e

l’interpretazione delle immagini.

Basilari la comprensione e la conoscenza

dei codici visuali e delle regole

compositive.

Cinque Lettura dell’opera d’arte

parziale ed approssimativa.

Conoscenza della

produzione artistica e del

patrimonio ambientale

incompleta

Superficiale e non sempre

adeguata la padronanza

delle tecniche.

Elaborato approssimativo

nei contenuti espressivi.

Sommarie l’osservazione, la descrizione e

l’interpretazione delle immagini.

Parziali la comprensione e la conoscenza

dei codici visuali e delle regole

compositive.

Quattro Lettura dell’opera d’arte e

conoscenza del patrimonio

ambientale pressoché

inesistente.

Padronanza delle tecniche

limitata e frammentaria.

Elaborato incompleto e

scarso nei contenuti

espressivi.

Superficiali e confuse l’osservazione, la

descrizione e l’interpretazione delle

immagini.

Frammentarie la comprensione dei codici

visuali e delle regole compositive.

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~ 97 ~

SCIENZE MOTORIE 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZEVOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Dieci Conosce in modo completo e

valido il proprio schema

corporeo ed è allo stesso

modo consapevole delle

capacità motorie ed

espressive ad esso correlate.

Possiede e sa utilizzare in modo

efficace, e sempre con risultati

positivi, le capacità

coordinative e condizionali in

situazioni normali di

esecuzione, in combinazioni di

movimenti e negli sport di

squadra.

Usa consapevolmente il linguaggio del

corpo.

Rispetta le norme del corretto

comportamento sportivo,

evitando sempre atteggiamenti

egocentrici e aggressivi e collaborando

costantemente con il docente.

Possiede valide competenze arbitrali.

Ha compreso la connessione tra

corretto esercizio fisico, alimentazione e

conseguente

benessere psico-fisico.

Nove Conosce in modo completo il

proprio schema corporeo ed

è consapevole delle capacità

motorie ad

espressive ad esso correlate.

Possiede e sa utilizzare in modo

efficace le capacità

coordinative e condizionali in

situazioni normali di

esecuzione, in combinazioni di

movimenti e negli sport di

squadra.

Usa consapevolmente il linguaggio del

corpo.

Rispetta le norme del corretto

comportamento sportivo, evitando

sempre atteggiamenti

egocentrici e aggressivi.

Possiede competenze arbitrali. Ha

compreso la connessione tra corretto

esercizio fisico, alimentazione e

conseguente benessere psico-fisico.

Otto Conosce in modo corretto il

proprio schema corporeo e

le capacità motorie ed

espressive ad esso correlate.

Possiede e sa utilizzare

positivamente le capacità

coordinative e condizionali in

situazioni normali di

esecuzione, in combinazioni di

movimenti e negli sport di

squadra.

Usa in modo positivo il linguaggio

del corpo.

Rispetta le norme del

corretto comportamento sportivo

evitando quasi sempre atteggiamenti

egocentrici e aggressivi .

Possiede discrete competenze arbitrali.

Ha compreso la connessione tra

corretto esercizio fisico, alimentazione e

conseguente

benessere psico-fisico.

Sette Conosce in modo

abbastanza corretto il

proprio schema corporeo e

Possiede e sa quasi sempre

utilizzare le capacità

coordinative e condizionali in

Usa in modo abbastanza positivo il

linguaggio del corpo.

Rispetta parzialmente le norme del

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~ 98 ~

le capacità motorie ed

espressive ad esso correlate.

situazioni normali di

esecuzione, in combinazioni di

movimenti e negli sport di

squadra.

corretto comportamento sportivo,

contenendo in modo non costante

atteggiamenti egocentrici e aggressivi.

Ha compreso la connessione tra

esercizio fisico, alimentazione e

benessere psico-fisico.

Sei Conosce in modo parziale il

proprio schema corporeo e

le capacità motorie ed

espressive ad esso correlate.

Ha sviluppato in modo limitato

le capacità coordinative e

condizionali e il loro utilizzo

risulta a volte poco efficace.

Usa il linguaggio del corpo in modo

poco efficace nell’ambito motorio –

sportivo.

Rispetta in modo non costante le norme

necessarie per una corretta relazione

con i compagni.

La conoscenza della connessione tra

esercizio fisico, alimentazione e

benessere è ridotta.

Cinque L’acquisizione dello schema

corporeo e delle capacità

motorie ed espressive

correlate sono incompleti.

Mostra difficoltà nell’utilizzare

le capacità coordinative e

condizionali non correttamente

sviluppate.

Non possiede una valida

consapevolezza del linguaggio del corpo

e non sa metterne in atto i codici

espressivi.

Non sa riconoscere la relazione tra

esercizio fisico, alimentazione e

benessere.

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~ 99 ~

STORIA 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Dieci Conosce in modo

approfondito e ben

organizzato aspetti e strutture

dei momenti storici studiati;

sa rielaborarli e collocarli nel

tempo e nello spazio.

Individua relazioni, stabilisce

confronti e parallelismi con

autonomia e sicurezza.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina

autonomamente e in modo

sicuro, anche servendosi di

risorse digitali.

Sa organizzare le informazioni in

modo autonomo e proficuo,

elaborando sintesi grafiche di

vario tipo.

Conosce e utilizza il lessico

specifico della disciplina in

modo appropriato e preciso.

Usa le conoscenze e le abilità per

orientarsi nella complessità del

presente, comprende opinioni e culture

diverse, capisce i problemi

fondamentali del mondo

contemporaneo.

Nove Conosce in modo completo e

ben organizzato aspetti e

strutture dei momenti storici

studiati e li colloca

correttamente nel tempo e

nello spazio.

Individua relazioni, stabilisce

confronti e parallelismi con

sicurezza.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina in

modo sicuro, anche servendosi

di risorse digitali.

Sa organizzare le informazioni in

modo autonomo e proficuo,

elaborando sintesi grafiche di

vario tipo.

Conosce e utilizza il lessico

specifico della disciplina in

modo chiaro e appropriato.

Usa le conoscenze e le abilità per

orientarsi nella complessità del

presente, comprende opinioni e culture

diverse, capisce i problemi

fondamentali del mondo

contemporaneo.

Otto Conosce in modo completo

aspetti e strutture dei

momenti storici e li colloca

nel tempo e nello spazio.

Individua relazioni e sa

stabilire confronti e

parallelismi.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina in

modo preciso, anche servendosi

di risorse digitali.

Sa organizzare le informazioni in

modo autonomo, elaborando

sintesi grafiche di vario tipo.

Conosce e utilizza il lessico

specifico della disciplina in

modo appropriato.

Usa in modo parziale le conoscenze e le

abilità per orientarsi nella complessità

del presente, comprende opinioni e

culture diverse, capisce i problemi

fondamentali del mondo

contemporaneo.

Sette Conosce aspetti e strutture

dei momenti storici studiati e

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina con

Usa, se guidato, le conoscenze e le

abilità per orientarsi nella complessità

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~ 100 ~

li colloca nel tempo e nello

spazio.

Individua relazioni più

importanti e sa stabilire

confronti e parallelismi.

qualche approssimazione.

Sa organizzare le informazioni in

modo autonomo, elaborando

sintesi grafiche di vario tipo.

Conosce e utilizza il lessico

specifico della disciplina in

modo abbastanza appropriato.

del presente, comprende opinioni e

culture diverse, capisce i problemi

fondamentali del mondo

contemporaneo.

Sei Conosce in modo generico

aspetti e strutture dei

momenti storici studiati.

Individua semplici relazioni

più importanti e sa stabilire

confronti e parallelismi.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina con

incertezza.

Elabora sintesi grafiche di vario

tipo, solo se guidato.

Conosce e utilizza i termini più

comuni del lessico specifico

della disciplina.

Usa in modo parziale e se guidato, le

conoscenze e le abilità per orientarsi

nella complessità del presente,

comprende opinioni, culture e problemi

del mondo contemporaneo nei loro

aspetti fondamentali.

Cinque Conosce in modo superficiale

aspetti e strutture di alcuni

momenti storici studiati.

Evidenzia difficoltà nell'

individuare semplici relazioni

e nello stabilire facili confronti

e parallelismi.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina con

incertezze e difficoltà.

Conosce e utilizza in modo

sommario i termini più comuni

del lessico specifico della

disciplina.

Mostra difficoltà ad usare le

conoscenze e le abilità per orientarsi

nella complessità del presente, non

comprende opinioni e culture e

problemi del mondo contemporaneo.

Quattro Conosce in modo inadeguato

aspetti e strutture dei

momenti storici studiati.

Non riesca ad individuare

relazioni anche semplici né a

stabilire facili confronti.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina in

modo inadeguato.

Conosce superficialmente e

utilizza raramente i termini più

comuni del lessico specifico

della disciplina.

Non riesce ad usare in le conoscenze e

le abilità per orientarsi nella

complessità del presente, non

comprende opinioni e culture e

problemi del mondo contemporaneo.

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~ 101 ~

GEOGRAFIA 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZEVOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Dieci Conosce in modo

approfondito e ben

organizzato i concetti cardine

della geografia, gli aspetti del

territorio e le caratteristiche

dei paesi studiati.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina

autonomamente e con

sicurezza, anche servendosi di

risorse digitali.

Conosce e utilizza il lessico

specifico della disciplina in

modo appropriato e preciso.

Lo studente si orienta, senza incertezze,

nello spazio e sulle carte di diversa scala

in base ai punti cardinali e alle

coordinate geografiche.

Utilizza, opportunamente e

autonomamente, carte geografiche,

fotografie, immagini, grafici e tabelle,

per comunicare efficacemente

informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e

mondiali gli elementi significativi fisici e

antropici e individua quelli da tutelare e

valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi

territoriali vicini e lontani, nello spazio e

nel tempo valutando gli effetti delle

azioni dell’uomo su di essi.

Nove Conosce in modo completo e

ben organizzato i concetti

cardine della geografia, gli

aspetti del territorio e le

caratteristiche dei paesi

studiati.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina con

sicurezza, anche servendosi di

risorse digitali.

Conosce e utilizza il lessico

specifico della disciplina in

modo appropriato e preciso.

Lo studente si orienta, senza incertezze,

nello spazio e sulle carte di diversa scala

in base ai punti cardinali e alle

coordinate geografiche.

Utilizza, opportunamente e

autonomamente, carte geografiche,

fotografie, immagini, grafici e tabelle,

per comunicare efficacemente

informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e

mondiali gli elementi significativi fisici e

antropici e individua quelli da tutelare e

valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi

territoriali vicini e lontani, nello spazio e

nel tempo valutando gli effetti delle

azioni dell’uomo su di essi.

Otto Conosce in modo completo i

concetti cardine della

geografia, gli aspetti del

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina in

modo preciso, anche servendosi

Lo studente si orienta, senza incertezze,

nello spazio e sulle carte di diversa scala

in base ai punti cardinali e alle

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~ 102 ~

territorio e le caratteristiche

dei paesi studiati.

di risorse digitali.

Conosce e utilizza il lessico

specifico della disciplina in

modo appropriato.

coordinate geografiche.

Utilizza, opportunamente carte

geografiche, fotografie, immagini,

grafici e tabelle, per comunicare

efficacemente informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e

mondiali gli elementi significativi fisici e

antropici e individua quelli da tutelare e

valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi

territoriali vicini e lontani, nello spazio e

nel tempo valutando gli effetti delle

azioni dell’uomo su di essi.

Sette Conosce i principali concetti

cardine della geografia, gli

aspetti del territorio e le

caratteristiche dei paesi

studiati.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina con

qualche approssimazione.

Elabora abbastanza

efficacemente le risorse digitali.

Conosce e utilizza il lessico

specifico della disciplina in

modo abbastanza appropriato.

Lo studente si orienta nello spazio e

sulle carte di diversa scala in base ai

punti cardinali e alle coordinate

geografiche.

Utilizza, quasi sempre in modo

opportuno carte geografiche, fotografie,

immagini, grafici e tabelle, per

comunicare informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e

mondiali gli elementi significativi fisici e

antropici.

Osserva, legge e analizza sistemi

territoriali vicini e lontani, nello spazio

e nel tempo descrivendone le

caratteristiche.

Sei Conosce in modo generico i

principali concetti cardine

della geografia, gli aspetti del

territorio e le caratteristiche

dei paesi studiati.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina con

qualche incertezza.

Elabora non del tutto

efficacemente le risorse digitali.

Conosce e utilizza i termini più

comuni del lessico specifico

della disciplina.

Lo studente si orienta, genericamente,

nello spazio e sulle carte di diversa scala

in base ai punti cardinali e alle

coordinate geografiche.

Utilizza carte geografiche, fotografie,

immagini, grafici e tabelle, per

comunicare semplici informazioni

spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e

mondiali alcuni elementi significativi

fisici e antropici.

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~ 103 ~

Osserva e legge sistemi territoriali vicini

e lontani, nello spazio e nel tempo

descrivendone le caratteristiche.

Cinque Conosce in modo superficiale

e frammentario i più semplici

concetti cardine della

geografia, gli aspetti del

territorio e le caratteristiche

dei paesi studiati.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina con

incertezze e difficoltà. Elabora

poco efficacemente le risorse

digitali.

Conosce e utilizza in modo

sommario i termini più comuni

del lessico specifico della

disciplina.

Lo studente si orienta, solo se guidato,

nello spazio e sulle carte di diversa scala

in base ai punti cardinali e alle

coordinate geografiche.

Legge, in modo approssimativo, carte

geografiche, fotografie, immagini,

grafici e tabelle.

Riconosce nei paesaggi europei e

mondiali solo pochi elementi

significativi fisici e antropici.

Quattro Conosce in modo inadeguato i

più semplici concetti cardine

della geografia, gli aspetti del

territorio e le caratteristiche

dei paesi studiati.

Riconosce e utilizza gli

strumenti della disciplina in

modo inadeguato e non sa

integrarli con risorse digitali.

Conosce superficialmente e solo

in parte i termini più comuni del

lessico specifico della disciplina

e li utilizza raramente.

Lo studente non si orienta nello spazio e

sulle carte di diversa scala in base ai

punti cardinali e alle coordinate

geografiche, neppure se guidato.

Mostra difficoltà ad utilizzare carte

geografiche, fotografie, immagini,

grafici e tabelle anche per una semplice

lettura.

Non riesce, autonomamente, a

riconoscere le relazioni esistenti tra le

azioni dell'uomo e l'ambiente.

MATEMATICA 1a/ 2a- VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Dieci Ampie, sicure e ben

correlate,

di termini, concetti e

proprietà.

Correttamente e in autonomia

sa:

- identificare e applicare

proprietà e relazioni;

- utilizzare tecniche di calcolo,

unità di misura, strumenti;

- esaminare situazioni,

raccogliere, ordinare,

rappresentare dati;

- individuare strategie

In situazioni nuove sa:

- organizzare e applicare

autonomamente quanto appreso;

- argomentare e schematizzare con

linguaggio verbale e simbolico-grafico

appropriato.

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~ 104 ~

matematiche adatte alla

- risoluzione di problemi.

Nove Sicure e ben correlate,

di termini, concetti e

proprietà.

Correttamente sa:

- identificare e applicare

proprietà e relazioni;

- utilizzare tecniche di calcolo,

unità di misura, strumenti;

- esaminare situazioni,

raccogliere, ordinare,

rappresentare dati;

- individuare strategie

matematiche adatte alla

risoluzione di problemi.

In situazioni nuove sa:

- applicare autonomamente quanto

appreso;

- schematizzare con linguaggio verbale

e simbolico-grafico appropriato.

Otto Sicure e correlate,

di numerosi termini, concetti

e proprietà.

Con poche incertezze sa:

- identificare e applicare

proprietà e relazioni;

- utilizzare correttamente

tecniche di calcolo;

- esaminare situazioni,

raccogliere, ordinare,

rappresentare dati;

- individuare strategie

matematiche plausibili per la

risoluzione di problemi.

In situazioni nuove, con poche

incertezze sa:

- applicare correttamente quanto

appreso;

- schematizzare con linguaggio verbale

e simbolico-grafico corretto.

Sette Corrette ed organizzate,

di termini, concetti e

proprietà.

Non sempre correttamente sa:

- identificare e applicare

proprietà e relazioni;

- utilizzare tecniche di calcolo;

- esaminare situazioni,

raccogliere, ordinare,

rappresentare dati;

- individuare strategie

matematiche plausibili per la

risoluzione di problemi.

In situazioni note, sa:

- applicare correttamente quanto

appreso;

- schematizzare con linguaggio verbale

e simbolico-grafico corretto.

Sei Generali, talvolta imprecise e

incomplete,

di termini, concetti e

proprietà.

In situazioni semplici, sa:

- identificare e applicare in

modo essenziale proprietà e

relazioni

- utilizzare tecniche di calcolo;

In situazioni note, e negli aspetti

generali, sa:

- applicare quanto appreso;

- schematizzare con linguaggio verbale

e simbolico-grafico in ambito

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~ 105 ~

- esaminare situazioni,

raccogliere, ordinare,

rappresentare dati;

- individuare dati e obiettivi di

un problema, impostare un

procedimento risolutivo.

circoscritto.

Cinque Superficiali, incerte e/o

confuse,

di termini, concetti e

proprietà

Se opportunamente guidato,

solo in modo approssimativo

sa:

- identificare e applicare

proprietà in consegne

analoghe a quelle già

eseguite;

- utilizzare con incertezze

tecniche di calcolo;

- esaminare situazioni,

raccogliere, ordinare,

rappresentare dati;

- individuare dati e obiettivi di

un problema noto,

impostare un procedimento

risolutivo.

In situazioni note, se guidato, solo in

parte sa:

- applicare quanto appreso;

- schematizzare con linguaggio verbale

e simbolico-grafico improprio ed

impreciso in ambito circoscritto.

Quattro Parziali, inesatte e/o molto

carenti

di termini, concetti e

proprietà

Anche opportunamente

guidato, solo in parte sa:

- applicare proprietà in

consegne analoghe a quelle

già eseguite;

- utilizzare adeguamente le

tecniche di calcolo tecniche

di calcolo;

- esaminare situazioni e

rappresentare dati;

- individuare dati e obiettivi di

un problema e indicare

soluzioni.

Anche guidato, non sa:

eseguire le consegne se non in modo

frammentario, casuale, meccanico, con

errori di tipo concettuale, linguistico,

logico, operativo

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~ 106 ~

MATEMATICA 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Dieci Ampie, sicure e ben

correlate,

di termini, concetti e

proprietà.

Correttamente e in autonomia

sa:

- identificare e applicare

proprietà e relazioni;

- utilizzare tecniche di calcolo,

nell’insieme R;

- analizzare situazioni,

organizzare e rappresentare

dati;

- individuare opportune

strategie nella risoluzione di

problemi.

In situazioni nuove sa:

- organizzare e applicare in modo

logico e autonomo quanto appreso;

- analizzare, correlare, sintetizzare e

argomentare con linguaggio specifico

appropriato.

Nove Sicure e ben correlate,

di termini, concetti e

proprietà.

Correttamente sa:

- identificare e applicare

proprietà e relazioni;

- utilizzare tecniche di calcolo,

nell’insieme R;

- analizzare situazioni,

organizzare e rappresentare

dati;

- individuare strategie

matematiche adatte alla

risoluzione di problemi.

In situazioni nuove sa:

- organizzare e applicare in

autonomamente quanto appreso;

- analizzare, correlare, schematizzare

con linguaggio specifico appropriato.

Otto Sicure e correlate,

di numerosi termini, concetti

e proprietà.

Con poche incertezze sa:

- identificare e applicare

proprietà e relazioni;

- utilizzare tecniche di calcolo,

nell’insieme R;

- analizzare situazioni,

organizzare e rappresentare

dati;

- individuare strategie

plausibili per la risoluzione di

problemi.

In situazioni nuove, con poche

incertezze sa:

- applicare correttamente quanto

appreso;

- analizzare, correlare, schematizzare

con linguaggio specifico corretto.

Sette Corrette ed organizzate, Non sempre correttamente sa: In situazioni note, sa:

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~ 107 ~

di termini, concetti e

proprietà.

- identificare e applicare

proprietà e relazioni;

- utilizzare tecniche di calcolo,

nell’insieme R;

- analizzare situazioni,

organizzare e rappresentare

dati;

- individuare strategie

plausibili per la risoluzione di

problemi.

- applicare correttamente quanto

appreso;

- analizzare, correlare, schematizzare

con linguaggio specifico corretto.

Sei Generali, talvolta imprecise e

incomplete,

di termini, concetti e

proprietà.

In situazioni semplici, sa:

- identificare e applicare in

modo essenziale proprietà e

relazioni;

- utilizzare tecniche di calcolo,

nell’insieme R;

- esaminare situazioni,

raccogliere, ordinare e

rappresentare dati;

- individuare dati e obiettivi di

un problema, impostare un

procedimento risolutivo.

In situazioni note, e negli aspetti

generali, sa:

- applicare quanto appreso;

- schematizzare con linguaggio verbale

e simbolico-grafico in ambito

circoscritto.

Cinque Superficiali, incerte e/o

confuse,

di termini, concetti e

proprietà

Se opportunamente guidato,

solo in modo approssimativo

sa:

- identificare e applicare

proprietà in consegne

analoghe a quelle già

eseguite;

- utilizzare con incertezze

tecniche di calcolo

nell'insieme R;

- esaminare situazioni,

raccogliere, ordinare,

rappresentare dati;

- individuare dati e obiettivi di

un problema noto,

impostare un procedimento

risolutivo.

In situazioni note, se guidato, solo in

parte sa:

- applicare quanto appreso;

- schematizzare con linguaggio

specifico improprio ed impreciso in

ambito circoscritto.

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~ 108 ~

Quattro Parziali, inesatte e/o moltocarenti

di termini, concetti eproprietà

Anche opportunamenteguidato, solo in parte sa:

- applicare proprietà inconsegne analoghe a quellegià eseguite;- utilizzare adeguatamente le

tecniche di calcolo tecnichedi calcolo nell'insieme R;- esaminare situazioni e

rappresentare dati;- individuare dati e obiettivi di

un problema e indicaresoluzioni.

Anche guidato, non sa:

eseguire le consegne se non in modoframmentario, casuale, meccanico, conerrori di tipo concettuale, linguistico,logico, operativo

SCIENZE 1a/ 2a- VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Dieci Ampie, sicure e ben

correlate,

di fatti e fenomeni, strutture

e funzioni

Correttamente e in autonomia

sa:

- osservare ed individuare fatti

e fenomeni;

- identificare interazioni,

relazioni e correlazioni tra

parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- classificare e misurare;

- analizzare situazioni,

raccogliere, ordinare e

rappresentare dati.

In situazioni nuove sa

autonomamente:

- formulare ipotesi;

- progettare ed effettuare, o descrivere

semplici esperimenti;

- argomentare con linguaggio verbale e

grafico appropriato.

Nove Sicure e ben correlate,

di fatti e fenomeni, strutture

e funzioni

Correttamente sa:

- osservare ed individuare fatti

e fenomeni;

- identificare interazioni,

relazioni e correlazioni tra

parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- classificare e misurare;

- analizzare situazioni,

raccogliere, ordinare e

rappresentare dati.

In situazioni nuove sa:

- formulare ipotesi;

- effettuare autonomamente, o

descrivere semplici esperimenti;

- schematizzare con linguaggio verbale

e grafico appropriato.

Otto Sicure e correlate,

di fatti e fenomeni, strutture

Con poche incertezze sa:

- osservare ed individuare fatti

In situazioni nuove, con poche

incertezze sa:

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~ 109 ~

e funzioni e fenomeni;

- identificare interazioni,

relazioni e correlazioni tra

parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- classificare e misurare;

- analizzare situazioni,

raccogliere, ordinare e

rappresentare dati.

- formulare ipotesi;

- effettuare, o descrivere semplici

esperimenti;

- schematizzare con linguaggio verbale

e grafico corretto.

Sette Corrette ed organizzate,

di fatti e fenomeni, strutture

e funzioni

Non sempre correttamente sa:

- osservare ed individuare fatti

e fenomeni;

- identificare interazioni,

relazioni e correlazioni tra

parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- classificare e misurare;

- analizzare situazioni,

raccogliere, ordinare e

rappresentare dati.

In situazioni note, con poche incertezze

sa:

- formulare ipotesi;

- effettuare, o descrivere semplici

esperimenti;

- argomentare con linguaggio verbale e

grafico corretto.

Sei Generali, talvolta imprecise e

incomplete,

di fatti e fenomeni, strutture

e funzioni

Se guidato sa:

- osservare ed individuare fatti

e fenomeni;

- identificare interazioni,

relazioni e correlazioni tra

parti e sistema e/o tra

proprietà variabili in

situazioni più semplici;

- classificare e misurare;

- analizzare situazioni,

raccogliere, ordinare e

rappresentare dati.

In situazioni note, e negli aspetti

generali, se guidato sa:

- formulare ipotesi;

- effettuare, o descrivere semplici

esperimenti;

- schematizzare con linguaggio verbale

e grafico in ambito circoscritto.

Cinque Superficiali, incerte e/o

confuse,

di fatti e fenomeni, strutture

e funzioni

Se opportunamente guidato,

solo in modo approssimativo

sa:

- osservare ed individuare fatti

e fenomeni;

- identificare interazioni,

relazioni e correlazioni tra

In situazioni note, se guidato, solo in

parte sa:

- formulare ipotesi;

- effettuare, o descrivere in modo

meccanico semplici esperimenti;

- schematizzare con linguaggio verbale

e grafico in ambito circoscritto.

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~ 110 ~

parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- classificare e misurare;

- analizzare situazioni,

raccogliere, ordinare e

rappresentare dati.

Quattro Parziali, inesatte e/o molto

carenti

di fatti e fenomeni, strutture

e funzioni

Anche opportunamente

guidato, solo in parte e in

situazioni semplici sa:

- osservare ed individuare fatti

e fenomeni;

- identificare interazioni,

relazioni e correlazioni tra

parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- classificare e misurare;

- analizzare situazioni,

raccogliere, ordinare e

rappresentare dati.

Anche guidato, non sa:

- formulare ipotesi;

- effettuare, o descrivere semplici

esperimenti;

- schematizzare con linguaggio verbale

e grafico se non in modo

frammentario, meccanico e con errori

di tipo concettuale.

SCIENZE 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Dieci Ampie, sicure e ben

correlate,

di fatti e fenomeni,

strutture e funzioni

Correttamente e in autonomia sa:

- interpretare fatti e fenomeni;

- identificare interazioni, relazioni e

correlazioni tra parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- raccogliere dati anche da prove

sperimentali, rappresentarli

graficamente ed interpretare i dati

raccolti.

In situazioni nuove sa autonomamente:

- formulare ipotesi e verificarne la

validità;

- analizzare, correlare, sintetizzare ed

argomentare con linguaggio specifico

appropriato.

Nove Sicure e ben correlate,

di fatti e fenomeni,

strutture e funzioni

Correttamente sa:

- interpretare fatti e fenomeni;

- identificare interazioni, relazioni e

correlazioni tra parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- raccogliere dati anche da prove

sperimentali, rappresentarli

In situazioni nuove sa:

- formulare ipotesi;

- analizzare, sintetizzare ed

argomentare con linguaggio specifico

appropriato.

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~ 111 ~

graficamente ed interpretare i dati

raccolti.

Otto Sicure e correlate,

di fatti e fenomeni,

strutture e funzioni

Con poche incertezze sa:

- interpretare fatti e fenomeni;

- identificare interazioni, relazioni e

correlazioni tra parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- raccogliere dati anche da prove

sperimentali, rappresentarli

graficamente ed interpretare i dati

raccolti.

In situazioni nuove, con poche

incertezze sa:

- formulare ipotesi;

- analizzare, sintetizzare ed

argomentare con linguaggio specifico

corretto.

Sette Corrette ed

organizzate,

di fatti e fenomeni,

strutture e funzioni

Non sempre correttamente sa:

- interpretare fatti e fenomeni;

- identificare interazioni, relazioni e

correlazioni tra parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- raccogliere dati anche da prove

sperimentali, rappresentarli

graficamente ed interpretare i dati

raccolti.

In situazioni note, con poche incertezze

sa:

- formulare ipotesi;

analizzare, sintetizzare ed

argomentare con linguaggio specifico

corretto.

Sei Generali, talvolta

imprecise e

incomplete,

di fatti e fenomeni,

strutture e funzioni

Se guidato, sa:

- interpretare fatti e fenomeni;

- identificare interazioni, relazioni e

correlazioni tra parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- raccogliere dati anche e rappresentarli

graficamente.

In situazioni note, e negli aspetti

generali, se guidato sa:

- formulare semplici ipotesi;

- analizzare, sintetizzare e riferire con

linguaggio specifico in ambito

circoscritto.

Cinque Superficiali, incerte

e/o confuse,

di fatti e fenomeni,

strutture e funzioni

Se opportunamente guidato, solo in

modo approssimativo sa:

- interpretare fatti e fenomeni;

- identificare interazioni, relazioni e

correlazioni tra parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- raccogliere dati anche e rappresentarli

graficamente.

In situazioni note, se guidato, solo in

parte sa:

- formulare semplici ipotesi;

- analizzare, sintetizzare e riferire con

linguaggio improprio, impreciso ed in

ambito circoscritto.

Quattro Parziali, inesatte e/o

molto carenti

di fatti e fenomeni,

strutture e funzioni

Anche opportunamente guidato, solo in

parte sa:

- interpretare fatti e fenomeni;

- identificare interazioni, relazioni e

Anche guidato, non sa:

- formulare semplici ipotesi;

- analizzare, sintetizzare e riferire se

non in modo frammentario,

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~ 112 ~

correlazioni tra parti e sistema e/o tra

proprietà variabili;

- raccogliere dati anche e rappresentarli

graficamente.

meccanico e con errori di tipo

concettuale.

TECNOLOGIA 1a/ 2a/ 3a - VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITA’ ECOMPETENZE

Indicatori:

Conoscenza dei contenuti disciplinari :

1. Vedere, osservare e sperimentare

2. Prevedere, immaginare e progettare

3. Intervenire, trasformare e produrre

VOTO

Dieci Possiede una conoscenza completa di tutti i contenuti e li rielabora in modo personale; è autonomo nel trasferire

le conoscenze ad altri contesti apportando contributi personali.

Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo usando gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà. Conosce

e usa le varie tecniche in maniera autonoma.

Comprende perfettamente ed usa in modo sicuro e consapevole il linguaggio tecnico.

Nove)

Possiede una conoscenza completa di tutti i contenuti; è abbastanza autonomo nel trasferire le conoscenze ad

altri contesti.

Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo usando gli strumenti tecnici in maniera appropriata. Conosce e usa

le varie tecniche in maniera autonoma.

Comprende perfettamente ed usa in maniera consapevole il linguaggio tecnico.

Otto

Conosce i contenuti trattati, dimostra autonomia e capacità di trasferire le competenze solo in contesti simili. 8

Applica correttamente la gerarchia dei segni e delle procedure, organizza e presenta gli elaborati/lavori con

precisione.

Sette

Conosce buona parte dei contenuti trattati.

Applica la gerarchia dei segni e delle procedure, organizza e presenta gli elaborati/lavori secondo le richieste e

con discreta precisione.

Sei

Conosce e comprende gli argomenti essenziali.

Applica la gerarchia dei segni e delle procedure, organizza e presenta gli elaborati/lavori secondo le richieste e

con sufficiente precisione, dimostra autonomia solo nell'ambito di contesti noti.

Cinque

Conosce parzialmente gli argomenti richiesti e necessita di essere guidato nello svolgimento del lavoro.

Applica la gerarchia dei segni e delle procedure, organizza e presenta gli elaborati/lavori in modo parzialmente

corretto.

Evidenzia lacune gravi nelle conoscenze degli argomenti richiesti e non possiede le abilità necessarie per

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~ 113 ~

Quattro svolgere semplici compiti assegnati.

Applica la gerarchia dei segni e delle procedure, organizza e presenta gli elaborati/lavori in modo scorretto.

Necessita di un frazionamento del compito.

5. VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO

Il Miur, con la circolare 20 del 4 marzo 2011, ha fornito indicazioni per una corretta applicazione

della normativa relativa alle assenze.

La stessa prevede che, ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi, è richiesta "la

frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato":

6. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

‘La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo

grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza

civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri

doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole

che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.’ (D.P.R. 22 giugno

2009 n.122, art.7 c.1)

Gli ambiti considerati per la valutazione del comportamento sono:

• partecipazione alle attività della classe;

• relazione con i compagni e con gli adulti;

• impegno e responsabilità nella gestione dei tempi e degli strumenti di lavoro a scuola e a

casa;

• rispetto delle regole;

• rispetto dell’ ambiente scolastico.

Come previsto dalla normativa vigente, il voto inferiore a sei nel secondo quadrimestre è connesso

a provvedimenti disciplinari decisi dal Consiglio di Classe.

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~ 114 ~

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Voto 10: frequenza assidua; rispetto verso persone, oggetti e strutture della scuola; rispetto

scrupoloso dei regolamenti; spontanea disponibilità ad aiutare gli altri; vivo interesse e

partecipazione con interventi pertinenti e personali; assolvimento completo e puntuale dei doveri

scolastici.

Voto 9: frequenza regolare o assenze sporadiche; rispetto verso persone, oggetti e strutture della

scuola; rispetto dei regolamenti; disponibilità a collaborare con gli altri; vivo interesse e

partecipazione costante alle lezioni; regolare assolvimento nelle consegne scolastiche.

Voto 8: frequenza generalmente assidua, rari ritardi; rispetto verso persone, oggetti e strutture

della scuola; rispetto delle norme fondamentali dei regolamenti; positivo rapporto con gli altri;

attenzione e partecipazione costante al dialogo educativo; assolvimento abbastanza regolare nelle

consegne scolastiche

Voto 7: frequenza abbastanza assidua, alcuni ritardi; è necessario qualche richiamo per indurre un

maggior rispetto del regolamento della scuola; episodi non gravi di mancato rispetto del

regolamento scolastico; rapporti sufficientemente collaborativi; rapporti interpersonali non

sempre corretti; partecipazione discontinua all’attività didattica; interesse selettivo e scarsa

puntualità nelle consegne scolastiche.

Voto 6: frequenza non sempre continua e ricorrenti ritardi; alcuni richiami orali o scritti per indurre

un maggior rispetto del regolamento della scuola; Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo

condizionante lo svolgimento delle attività didattiche e ripetute manifestazioni di disinteresse per

le attività scolastiche

Voto 4/5: frequenza discontinua e ripetuti ritardi, numerosi richiami scritti e/o sospensioni per

indurre un maggior rispetto del regolamento della scuola. Funzione negativa nel gruppo classe.

Completo disinteresse al dialogo educativo e mancato assolvimento delle consegne scolastiche.

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~ 115 ~

7. VALUTAZIONE DELL'ESAME FINALE

L’ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione è condizionato dal conseguimento

di un apposto giudizio di idoneità, espresso in decimi, pari o superiore ai sei/decimi, che tiene

conto dei voti conseguiti in tutte le materie, del voto di comportamento e del percorso

complessivo effettuato dall’alunno.

Sono quindi ammessi all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione gli alunni:

- che non si sono assentati per un numero superiore a ¼ del monte ore personalizzato salvo

deroghe per gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

- che hanno conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o

gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento

vigente;

- che hanno conseguito un voto di comportamento non inferiore a sei decimi;

- che hanno conseguito un voto di idoneità non inferiore ai sei decimi.

8. PROVE D’ESAME

Prova scritta Durata

Italiano

Matematica ed elementi di scienze e tecnologia

Inglese/Francese

Prove scritte INVALSI: Italiano - Matematica

4 0re

3 ore

3 ore

Definita dal SNV

Il colloquio multidisciplinare offrirà all’alunno la possibilità di dar prova della propria capacità di

rielaborazione e d’organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive.

Di conseguenza, sarà valutata la preparazione, l’impostazione data dall’alunno alla prova.

Il risultato finale dell’Esame conclusivo del primo ciclo di istruzione è un voto, espresso in decimi,

dalla Commissione d’esame, frutto della media tra il voto di idoneità, valutazione delle singole

prove, della prova nazionale e del colloquio orale.

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~ 116 ~

Agli alunni che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della

commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità.

9. CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE

Nell’ambito delle procedure di valutazione rientra anche la certificazione delle competenze, la già

citata normativa afferma che "l’esito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione è

illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di

maturazione raggiunto dall’alunno".

A questa si giunge tenendo conto delle valutazioni espresse in sede di ammissione ed emerse nelle

prove d’esame.

Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola, ai sensi

dell'articolo 96, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

10.VALUTAZIONI DEGLI ALUNNI BES

La valorizzazione delle peculiarità individuali di ciascuno studente richiede alla scuola di porre

particolare attenzione al processo di verifica e di valutazione degli alunni con BES.

Alunni con disabilità

• le verifiche possono essere uguali, semplificate o differenziate rispetto a quelle previste per

la classe, sulla base di quanto declinato nel PEI;

• la valutazione è svolta secondo i criteri educativi e didattici stabiliti nel PEI da tutti i docenti

del Team / C d C, non solo quindi dal docente di sostegno.

Alunni con DSA

Per tali alunni è necessario che:

• le verifiche siano coerenti con quanto stabilito nel PDP (tempi più lunghi, verifiche

graduate, uso di strumenti compensativi, svolgimento di un numero minore di esercizi,

ecc…);

• la valutazione sia svolta sulla base di quanto dichiarato nel PDP prestando attenzione alla

padronanza dei contenuti e prescindendo dagli errori connessi al disturbo.

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~ 117 ~

• per favorire l’apprendimento delle lingue straniere si utilizzi la massima flessibilità didattica,

privilegiando l’espressione orale e non escludendo, se necessari, strumenti compensativi e

misure dispensative, secondo quanto dettato dalla norma vigente.

Alunni con altre situazioni BES

La valutazione degli studenti che vivono altre situazioni di BES richiede di porre al centro alcuni

principi guida che dovrebbero caratterizzare sempre le azioni valutative della scuola nei confronti

degli apprendimenti degli alunni:

• è necessario distinguere monitoraggio, controllo, verifica e valutazione degli

apprendimenti;

• è indispensabile che la valutazione non sia solo sommativa ma anche, e soprattutto,

formativa;

• è auspicabile che la valutazione sia sempre globale e multifattoriale mai parcellizzata e

segmentata.

La valutazione deve inoltre tener conto:

• della situazione di partenza;

• dei risultati raggiunti dallo studente nel suo personale percorso di apprendimento;

• dei risultati riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti per la classe

frequentata e per il grado di scuola di riferimento;

• delle competenze acquisite nel percorso di apprendimento.

11. ESAME di STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONEDEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

- Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, se necessario, prove di esame

differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso

dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

- Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al Piano educativo individualizzato, a

cura dei docenti componenti la commissione.

- Le prove differenziate hanno valore equipollente a quelle ordinarie ai fini del superamento

dell’esame e del conseguimento del diploma.

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- Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di

attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro

necessario.

- Sul diploma è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di

svolgimento e di differenziazione delle prove.

- Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza perché hanno seguito nel corso del

triennio un piano didattico totalmente differente dalla classe, è rilasciato un attestato di

credito formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e per la frequenza delle classi

successive, ai soli fini del riconoscimento dei crediti formativi validi anche per l’accesso ai

percorsi integrati d’istruzione e formazione.

12. ESAME di STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONEDEGLI ALUNNI STRANIERI

- saranno utilizzate prove scritte contenenti anche richieste adeguate ai livelli di conoscenze,

competenze e abilità raggiunte dallo studente straniero. Nel formulare le prove si terrà

conto del tempo di presenza dell’alunno in Italia e dei percorsi specifici seguiti

nell’apprendimento dell’italiano L2.

- La commissione, tenuto conto del percorso scolastico dell’alunno definirà, se la normativa

lo permetterà, il peso/incidenza delle prove nazionali INVALSI in modo da non penalizzare

quello con livello di competenza inferiore a quello richiesto dalla prova nazionale.

- Il colloquio multidisciplinare dovrà consentire di valutare il livello globale di maturazione

dell’alunno e potrà riguardare, nel rispetto della responsabilità delle singole

sottocommissioni, approfondimenti delle singole discipline di studio e altri elementi

derivati da qualificate esperienze realizzate.

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RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

Considerando fondamentale l’informazione e la collaborazione con le famiglie degli alunni, sono

previsti momenti di incontri collegiali secondo il calendario stabilito nel “Piano annuale delle

attività ”.

La nostra Scuola:

intende creare un clima relazionale positivo e propositivo con le famiglie in quanto ritiene

che la collaborazione sia fondamentale per affrontare e risolvere le questioni educative;

considera importante instaurare un dialogo costruttivo basato sull’ascolto, sul confronto e

sulla collaborazione con l’utenza;

sollecita la partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei propri figli;

garantisce un’adeguata informazione su tutte le attività promosse e sul processo di

apprendimento degli alunni attraverso:

- assemblee di sezione/classe: rappresentano momenti privilegiati di discussione in cui le

famiglie vengono messe a conoscenza degli obiettivi formativi, delle iniziative specifiche,

dei progetti e dei criteri di valutazione;

- colloqui individuali: su appuntamento e su richiesta, sia della Scuola sia della famiglia,

per comunicazioni di particolare rilevanza;

- consigli di intersezione/interclasse/classe: composti dai docenti delle sezioni/classi e dai

rappresentanti di sezione/classe eletti dai genitori; presieduti dal Dirigente Scolastico o

da un docente delegato;

- Comunicazione degli avvisi sul sito web della scuola;

- Informativa immediata dell’andamento educativo-didattico di ogni discente, attraverso

l’utilizzo del registro elettronico.

I Consigli rappresentano un momento importante di politica scolastica partecipata per discutere ed

affrontare temi educativi ed organizzativi che riguardano la sezione/classe e per socializzare le

scelte progettuali dell’Istituto.

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LA SICUREZZA A SCUOLA

La scuola è impegnata nella diffusione della cultura della sicurezza e attribuisce particolare

importanza alla prevenzione delle situazioni di rischio. Per la sicurezza generale vengono adottati

provvedimenti in merito a:

polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni che la responsabilità civile;

esercitazioni con simulazioni che coinvolgono gli alunni secondo il Piano di evacuazione

dell’istituto;

vigilanza effettuata dal personale della scuola durante l’attività didattica e ricreativa, nel

corso delle uscite didattiche, delle visite guidate e dei viaggi di istruzione.

L’Istituto, nella consapevolezza condivisa che la sicurezza merita di essere perseguita giorno per

giorno, cura quanto segue:

elaborazione ed adozione del Piano di valutazione dei rischi;

elaborazione ed adozione del Piano di evacuazione;

corsi di formazione del personale, in materia di sicurezza;

installazione di idonea segnaletica;

nomina dei preposti al pronto intervento ed all’antincendio;

organizzazione ed esecuzione di prove di evacuazione;

diffusione della percezione di sicurezza;

diffusione della cultura della sicurezza;

coinvolgimento degli alunni, come soggetti attivi.

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VIAGGI D' ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

Sono programmati ed effettuati in relazione agli obiettivi curricolari, sempre con il coinvolgimento

e l'approvazione dei genitori.

Le brevi escursioni all’esterno dell’edificio scolastico, le visite guidate ed i soggiorni costituiscono

iniziative complementari all’attività educativo-didattica della scuola. Pertanto devono rientrare

nella programmazione dei docenti che intendono attuarle e devono costituire occasione

d'interesse, ampliamento del livello culturale dei ragazzi, conoscenza e tutela del patrimonio

artistico, ambientale, delle strutture produttive e delle istituzioni presenti sul territorio.

Le iniziative possono essere realizzate nell’ambito di un giorno e la partecipazione deve essere

garantita a tutta la classe.

Nel corso di tutte le uscite al di fuori dell’edificio scolastico la vigilanza sugli alunni è affidata ai

docenti e deve essere oltre che costante ed assidua, anche adeguata al numero dei partecipanti ed

alle circostanze previste dal programma. Nel caso in cui partecipino alunni diversamente abile

dovrà essere assicurata, possibilmente, la presenza del personale di sostegno.

Il Collegio dei docenti, con delibera resa all’unanimità il giorno 8 settembre 2014, fissava i seguenti

criteri generali per visite guidate e viaggi d’istruzione:

• la Scuola dell’infanzia eseguirà una visita guidata di un giorno;

• allo stesso modo, la Scuola primaria effettuerà una visita guidata di un giorno;

I viaggi d'istruzione sono uno dei migliori

strumenti di conoscenza e di crescita non

solo culturale, ma anche psicologica in

quanto motivo di confronto con gli altri al di

fuori dalle mura scolastiche in luoghi nuovi.

Concorrono alla conoscenza di realtà diverse

da quelle in cui sono abituati a vivere gli

alunni, stimolano così la consapevolezza

della incredibile diversità e ricchezza del

nostro paese.

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• la Scuola secondaria di primo grado effettuerà una visita guidata di un giorno, oltre ad un

viaggio d’istruzione della durata massima di tre giorni per tutte le classi.

Sono fatte salve diverse successive deliberazioni del Consiglio d’Istituto, rese su richiesta di Consigli

di Classe, del Collegio dei docenti ovvero di genitori.

Ne consegue che, nel rispetto dei criteri generali di cui sopra, le finalità didattiche e

conseguentemente le destinazioni e l’articolazione delle visite guidate come dei viaggi d’istruzione,

saranno determinate su proposta dei Consigli d’Intersezione della Scuola dell’infanzia, dei Consigli

d'interclasse della Scuola primaria e dei Consigli di classe della Scuola secondaria di primo grado, i

quali dovranno all’uopo valutare le esigenze didattiche e le situazioni delle classi e calibrare le

iniziative alle specifiche esigenze e possibilità della varie comunità e dell’insieme degli alunni.

Al viaggio d'istruzione effettuato, i docenti accompagnatori sono tenuti ad informare la Dirigenza

degli eventuali inconvenienti verificatesi nel corso del viaggio.

Le visite e i viaggi programmati possono essere sospese o rinviate dal Dirigente scolastico in

presenza di calamità naturali o di condizioni atmosferiche particolarmente sfavorevoli o comunque

tali da suggerirne il rinvio.

VIAGGIO D'ISTRUZIONE

Scuola secondaria I grado

Finalità educative:

• saper vivere con gli altri, basando i reciproci rapporti sulla comprensione e sulla non

violenza;

• rispettare i diritti religiosi, politici e di pensiero;

• superare l’egocentrismo, nella scoperta degli altri;

• abituarsi al completo rispetto della cosa pubblica.

Obiettivi didattici:

• capacità di esprimer soggettive esperienze;

• acquisire ed esprimere l’esperienza del mondo e di sé;

• presa di coscienza dei valori socio culturali e dei costumi di altre comunità;

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• saper leggere “prodotti oggettivi” non linguistici: piante, mappe, grafici, film,

• documentari, fotografie,……..;

• saper prendere appunti, saper intervistare, saper condurre ricerche per l’arricchimento del

linguaggio;

• avere la capacità di riflettere, confrontare, interiorizzare;

• saper percepire la dimensione temporale del fenomeno storico;

• saper osservare, analizzare e comprendere l’organizzazione umana, di ambienti diversi dal

proprio;

• saper porsi problemi e prospettare soluzioni;

• saper cogliere, criticamente, la dimensione artistico - estetica di ambienti umani e naturali,

espressioni artistiche del presente e del passato, prodotti delle tradizioni popolari, prodotti

dell’artigianato.

INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO E DI AMPLIAMENTO CURRICULARE

"Ogni esperienza riceve qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e modifica in

qualche modo la qualità di quelle che seguiranno"

(Dewey)

La continuità oltre ad essere un momento di socializzazione, di conoscenza degli insegnanti, di

preparazione di semplici percorsi didattici, deve essere intesa come momento di reale e proficua

collaborazione tra gli insegnanti dei tre ordini di scuola che intendono dare importanza alla

centralità dell’alunno nel processo di insegnamento-apprendimento.

Pertanto diventa fondamentale la condivisione di un progetto, che si propone di agevolare

l’introduzione dei bambini di scuola dell’infanzia nella scuola primaria e l’immissione degli alunni di

scuola primaria nella scuola secondaria di primo grado.

La continuità, all’interno del nostro istituto si pone come "raccordo" tra istituzioni che, pur

mantenendo la loro peculiare identità, ricercano dialogo e reciproca conoscenza, consapevoli che il

passaggio degli alunni dall'una all'altra scuola rappresenta un punto fondamentale nel loro

processo di crescita e sviluppo.

CONTINUITA’

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Concretamente riconosciamo come finalità della continuità educativo - didattica:

garantire il diritto dell'alunno ad un percorso formativo organico, completo e coerente;

prevenire difficoltà che spesso si riscontrano nel passaggio dalla scuola dell’Infanzia alla

Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria;

valorizzare le competenze che l’alunno ha già acquisito, considerando in ogni caso che la

continuità del processo educativo non significa uniformità o mancanza di cambiamento;

coordinamento dei curricoli tra i vari ordini di scuola;

compilazione di scheda conoscitive dell’alunno;

colloqui istituzionali tra docenti dei diversi ordini di scuola, tendenti allo scambio di

esperienze e competenze, di informazioni e riflessioni;

prove di verifica e test comuni agli anni ponte, finalizzati a costituire un linguaggio comune

e a favorire la comunicazione e il rapporto reale tra le scuole e, quindi, la continuità

formativa e didattica.

2. ORIENTAMENTO FORMATIVO

“Orientare significa porre l’individuo in grado di prendere coscienza di sé e di progredire, con i

suoi studi e la sua professione, in relazione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo

di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona

umana.”

(Congresso UNESCO Bratislava, 1970)

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L’orientamento è un percorso che di fatto accompagna gli allievi della scuola per l’intero triennio.

Orientare non è più inteso semplicemente orientare alla carriera scolastica, alla scelta dell’indirizzo

di studi nella scuola secondaria di 2° grado; orientare, in senso formativo assume sempre più il

significato di aiutare l’allievo a fare scelte consapevoli e responsabili, sempre e comunque

autonome, circa questioni e aspetti della sua vita, anche di quella quotidiana.

La dimensione orientativa dell’offerta curriculare e formativa della scuola trova il suo fondamento

nella comprensione da parte dei ragazzi del percorso educativo e didattico che essi compiono

durante il triennio, nella riflessione sui punti forti e punti deboli del proprio processo di

apprendimento, nell’autovalutazione degli esiti conseguiti rispetto alle proprie aspettative e a

quelle della famiglia.

L’attività di orientamento formativo è caratterizzata sostanzialmente da alcuni elementi fondanti:

l’organizzazione di situazioni formative centrate sull’operatività degli allievi;

la progettazione di esperienze formative in cui gli allievi siano impegnati a dare un

“risultato” in termini di prodotti visibili e spendibili nella realtà scolastica ed extrascolastica:

produzioni di piccoli volumi; produzione di video e/o CD-Rom;

realizzazione di grafici e disegni, organizzazione e gestione di manifestazioni sportive e/o

culturali;

la riflessione sugli aspetti di personalità da parte di quegli allievi per approfondire la

conoscenza della propria identità;

l’uso in chiave formativa di contenuti disciplinari selezionati secondo criteri di funzionalità

rispetto al lavoro su cui gli allievi sono impegnati;

momenti di lezione alternati a momenti di ricerca e di studio personali o a lavori di ricerca

in gruppo;

la partecipazione ad esperienze formative presso gli istituti di scuole secondarie di II grado

come opportunità di ampliamento delle conoscenze e delle abilità acquisite, ma anche

come occasione per acquisire informazioni e consapevolezza circa gli indirizzi di studi

successivi alla Scuola Secondaria di I grado;

ampia articolazione delle esperienze individuali e della classe durante il triennio

,realizzazione di attività che permettono alla scuola di arricchire, e di molto, la gamma delle

esperienze scolastiche degli allievi con una positiva ricaduta sulla formazione personale e

sugli apprendimenti individuali.

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13. INSERIMENTO E INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L’attività di sostegno sarà finalizzata a consentire ad alunni diversamente abili l’inserimento nella

classe con possibilità di seguire, con differenziazioni commisurate ai casi individuali, almeno in

parte il lavoro curricolare; parimenti saranno attuate le misure dispensative e compensative per gli

alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia);

14. ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Il processo di immigrazione straniera si è ormai intensificato in modo sistematico e crescente ed ha

portato ad un conseguente aumento della frequenza degli alunni stranieri nella scuola.

Il nostro Istituto persegue come obiettivo l'educazione interculturale: coglie, dunque, la diversità

come occasione per un rapporto costruttivo e arricchente per tutti.

Per favorire l’inserimento e la partecipazione alla vita della scuola degli alunni stranieri, si

propongono una serie di attività che permettano a tutti una maggiore conoscenza di sé stessi e

nello stesso tempo la possibilità di conoscere e avvicinare gli altri senza timori e pregiudizi.

Le attività saranno integrate nei piani di accoglienza in relazione alla situazioni specifiche di classe.

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L'intervento di alfabetizzazione, risulterà centrale nella scuola primaria, dove la fase degli

apprendimenti di base è protagonista, ma deve essere perseguita in continuità dalla scuola

dell’Infanzia alla scuola secondaria di I grado.

15. RECUPERO E POTENZIAMENTO

Il nostro Istituto promuove attività di laboratorio che hanno come obiettivo il rafforzamento delle

competenze di base.

Le attività si svolgono in orario curriculare e si qualificano come ampliamento ed approfondimento

delle proposte curricolari.

Viene istituita, a tal proposito, la SETTIMANA DIDATTICA (ultima settimana di novembre, ultima

settimana di gennaio ed una terza ad aprile) in cui tutti i docenti sospenderanno la normale attività

didattica con l’intera classe, riprenderanno e rivisiteranno gli argomenti non assimilati con tutti gli

studenti, per permettere loro di recuperare o potenziare le competenze acquisite. L’obiettivo

precipuo di tali attività è quello di mettere in condizione gli alunni di seguire, con autonomia mano

a mano crescente, il lavoro del gruppo classe;

- simmetricamente, per gli alunni che invece abbiano acquisito pienamente le abilità e

capacità fondamentali e che manifestino precipuo interesse, saranno attuate attività di

approfondimento e potenziamento, con una riqualificazione degli obbiettivi formativi

adeguata alle esigenze peculiari manifestate.

Nel momento in cui i discenti, nonostante le settimane didattiche, non fossero riusciti a recuperare

del tutto i contenuti dei vari argomenti svolti durante le attività disciplinari, si provvederà ad un

supporto extracurriculare da parte dei docenti. Verranno, inoltre, realizzati degli interventi previsti

nel piano di miglioramento tramite progetti per il raggiungimento dei traguardi indicati nel RAV e

gestiti dai referenti dello stesso.

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16. PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

L’Istituto Comprensivo di Castel San Lorenzo si impegna a creare un ambiente formativostimolante, accogliente e di supporto a tutti gli alunni nel rispetto delle differenze individuali inrapporto a interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini, carattere, inclinazioni, esperienzeprecedenti di vita e di apprendimento.

Una Scuola inclusiva recepisce i seguenti i principi chiave:

Accettare la diversità

Assicurare la

partecipazione attiva

Sviluppare pratiche di

collaborazione

Immaginare una

scuola diversa

La diversità è una caratteristica essenzialedella condizione umana

L’inclusione non vuol dire assicurare unposto in classe. Essere inclusivo richiedeuno sforzo continuo che assicuri unapartecipazione attiva dell’alunnonell’ambito pedagogico e sociale

L’inclusione è un processo continuo cherichiede il supporto di tutti gli interessati eanche lo scambio di idee / materiali

Una scuola inclusiva è una scuola diversache impara da se stessa e promuove ilcambiamento e lo sviluppo

“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua

abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera

vita a credersi stupido.”

(Albert Einstein)

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Finalità

La scuola, in quanto istituzione, ha il compito di garantire l'istruzione e l'educazione per tutti e si

trova a interagire con le famiglie, con i servizi presenti sul territorio e con la comunità sociale per

attivare tutte le opportunità educative utili al raggiungimento dell'obiettivo. Si preoccupa di

garantire una forma di "ecologia" interpersonale e ambientale, quale strumento indispensabile per

una serena integrazione.

Il percorso formativo prevede l'acquisizione degli strumenti minimi necessari per l'integrazione

sociale, la cui efficacia si misurerà a lunga distanza, osservando modi, tempi e condizioni di vita

delle singole persone e del gruppo sociale in cui esse si troveranno inserite.

L’Istituto Comprensivo ha posto tra le sue priorità un’effettiva integrazione degli alunni

diversamente abili attraverso un processo educativo che renda effettivo il diritto allo studio delle

persone disabili tramite specifiche dotazioni didattiche e tecniche, nonché piani educativi

individualizzati calibrati sulle esigenze/bisogni degli alunni.

Le finalità generali individuate sono dunque:

favorire l’integrazione dell’alunno disabile all’interno della classe e della scuola, mostrando

di tener presente gli specifici bisogni e le necessità manifestate nell’interazione con i

coetanei e con il corpo dei docenti;

consentire all’alunno disabile una maggiore partecipazione all’attività didattica della classe,

aumentandone il coinvolgimento, il grado di autostima e la motivazione personale.

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Obiettivi trasversali

Sono stati stabiliti obiettivi trasversali che connotano in senso formativo e educativo il percorso

d’apprendimento e che pongono in primo piano una serie di conquiste importanti per tutti gli

alunni, ma in particolar modo per chi non è dotato di tutti gli strumenti di cui avrebbe bisogno per

crescere e per comunicare con gli altri:

migliorare le capacità e i tempi di attenzione e di concentrazione;

utilizzare il computer e gli strumenti del laboratorio mobile;

conoscere linguaggi diversi;

sviluppare l’autonomia e la motivazione;

sviluppare le capacità di autocontrollo e di modulazione delle emozioni;

acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità e in se stessi (autostima);

condivisione, in orizzontale e verticale, di idee esperienze e materiali.

Gli obiettivi cognitivi individuati come fondamentali ai fini di un’effettiva integrazione sono:

capacità di ascoltare e di comprendere;

capacità di utilizzare le conoscenze acquisite;

acquisire consapevolezza dell’errore;

capacità di risolvere problemi.

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Strategie per l’integrazione degli alunni diversamente abili

Pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi, formativi, riabilitativi; rispetto delle

peculiari esigenze dell’alunno, finalizzate al miglioramento delle abilità sociali, al loro

potenziamento e sviluppo degli apprendimenti; coinvolgimento e partecipazione nella

realizzazione della programmazione non solo di tutti i docenti ma anche dei genitori per una

corresponsabilità educativa diffusa; flessibilità organizzativa e strumentale, con l’ausilio dei

supporti del laboratorio mobile e della tecnologia delle aule “aumentate” della stessa; continuità

tra le varie scuole attraverso incontri tra docenti, orientamento e documentazione completa e

articolata; progetto di vita riguardante la crescita personale e sociale dell’alunno in prospettiva

dell’innalzamento della qualità di vita.

Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.)

La scuola elabora il profilo dinamico funzionale per ogni alunno diversamente abile. Il profilo

definisce i rapporti tra diversamente abile ed istituzioni, inquadrandoli in una logica di servizio. Lo

strumento è indirizzato verso l'incontro fra le parti che interagiscono per l'individuo diversamente

dotato. L'incontro è fondato sulla descrizione funzionale, sull'area prossimale di sviluppo,

sull'interazione tra sistemi diversi e tra diverse specializzazioni, sull'utilizzo significativo delle varie

risorse ai fini dello sviluppo possibile e armonico della persona diversamente dotata.

Il profilo è organizzato secondo una precisa scelta degli assi e viene elaborato in relazione alla

situazione che il soggetto presenta ed alla tipologia di intervento pensato.

Il raccordo tra le varie componenti prevede che gli insegnanti dell’istituto effettuino degli incontri

con gli operatori socio-sanitari.

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Ambiti di interventoGli ambiti prevalenti di intervento possono essere sintetizzati come segue:

prevenzione delle difficoltà di relazione e/o di apprendimento;

coordinamento degli interventi nel processo di integrazione;

continuità del processo educativo nella scuola di base;

analisi e interpretazione di alcune caratteristiche fondamentali della scolarità;

interventi a favore degli alunni stranieri (e/o nomadi temporanei) presenti nell'istituto

anche attraverso l’ausilio delle aule aumentate della tecnologia, per favorire in maniera più

efficace ed efficiente il processo d’insegnamento-apprendimento, che diventa veicolo per

una integrazione più significativa.

Il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività)Il concetto di “Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività.

Integrazione consiste nel fornire alle persone l’aiuto ad hoc necessario per accedere a quello che

per gli altri corrisponde alla “normalità”.

Inclusione significa, invece, progettare in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di

esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”).

L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e

intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto e non sul soggetto. Una scuola

inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza,

aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire,

un processo “di cambiamento”.

La direttiva del 27/12/2012 e la CM 8/2013 hanno introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO

SPECIALE(BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego

calibrato in ragione delle esigenze di ciascuno, in modo permanente o temporaneo, dei cinque

pilastri dell’inclusività.

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Dislessia e DSA: provvedimenti compensativi e dispensativiNella scuola si assiste ad un considerevole aumento dei cosiddetti disturbi dell’apprendimento. Essi

riguardano alunni che, seppur caratterizzati da un livello intellettivo nella norma e da un’assenza di

disturbi di tipo organico, presentano difficoltà nelle attività logico-matematiche, nella lettura e

nella scrittura.

È importante non sottovalutare questi problemi che comportano un percorso scolastico difficoltoso

e condizionano molti altri aspetti della vita dell’alunno, causando spesso una compromissione della

sua sfera emotivo-relazionale e comportamentale. Per questo motivo la scuola si connota come un

contesto privilegiato non solo di osservazione e rilevazione dei problemi di apprendimento, di

comportamento e di gestione delle emozioni, ma anche come luogo di indirizzo per gli alunni e le

loro famiglie verso una risoluzione efficace e tempestiva.

Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali:1. Griglia di rilevazione;

2. Piano educativo individualizzato (P.E.I) per alunni con certificazione di disabilità, ex art. 12,

comma 5 della L. 104/192;

3. Piano didattico personalizzato (PDP) per alunni con certificazione di Disturbi specifici

dell’apprendimento (dislessia, discalculia…) ex art. 5 del DM N°569 del 12/7/201 e punto 3.1

delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1

della direttiva ministeriale del 27/12/2012;

4. Piano didattico personalizzato per alunni con disturbi specifici non esplicitati nella legge

170/10, ma richiamati dalla CM 8/13 (deficit da disturbo dell’attenzione, iperattività,

funzionamento cognitivo limite, anche non certificati);

5. Protocollo accoglienza alunni con BES;

Umane Finanziarie StrumentaliPercorsi

differenziati perobiettivi comuni

Percorsi eobiettivi

differenziati

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6. Aule aumentate dalla tecnologia;

7. Laboratorio mobile.

Nei predetti piani dovranno essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei

piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici dovranno essere indicati anche i

seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale:

1. accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:

a. accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;

b. accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione

didattica che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di

apprendimento; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per

disegni, immagini, schemi),canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale),

canale operativo - motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni);

2. comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici

opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche

rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante,

l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il

tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc....

Per perseguire l’Inclusione l’organo istituzionale preposto a tale funzione, secondo la Direttiva

Ministeriale del 27 dicembre 2012 è individuato nel GLI, Gruppo di Lavoro per l’Inclusione,

costituito da Dirigente Scolastico, Figure Strumentali, Docenti, Educatori, Genitori, Specialisti ASL o

enti accreditati.

Compiti del GLI sono:

la rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES);

il monitoraggio e la valutazione del livello d'inclusività della Scuola;

la raccolta e la documentazione degli interventi didattico - educativi;

il focus/confronto nonché il supporto sulle strategie/metodologie di gestione degli alunni

BES;

la raccolta e il coordinamento delle eventuali proposte formulate dalla Commissione BES;

l’elaborazione di una Proposta di Piano Annuale per l’Inclusione (PAI).

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17. FORMAZIONE ALUNNI

La conoscenza delle tecniche di primo soccorso comma 10 della legge 107/2015

"Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono realizzate, nell’ambito delle risorse

umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o

maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per

promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell’autonomia scolastica,

anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario

nazionale e con il contributo delle realtà del territorio."

Il progetto ambisce all’inserimento nei programmi scolastici delle nozioni base di primo soccorso,

necessarie per saper affrontare situazioni come un arresto cardiaco e ostruzione delle vie

respiratorie. Tale formazione avverrà in collaborazione con il Servizio di Emergenza Territoriale 118,

con il Servizio Sanitario Nazionale e con il contributo delle realtà del territorio.

In ottemperanza alla legge 107/2015 il Collegio del 2 ottobre 2015 delibera il corso di formazione

per gli alunni "Primo Soccorso: conoscenza delle tecniche.

Principi di pari opportunitàIl comma 16 della legge 107/2015 di Riforma su “La Buona Scuola” recita testualmente: “Il piano

triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo

nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza

di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e

i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge14 agosto 2013, n. 93,

convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119”.

Obiettivo prioritario deve essere, dunque, quello di educare alla parità e al rispetto delle

differenze, dell’identità di genere, culturale, religiosa, dell’orientamento sessuale, delle opinioni e

dello status economico e sociale, di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-

culturali fondati sulla differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza , sia

attraverso la formazione del personale della scuola e dei docenti sia mediante l’inserimento di un

approccio di genere nella pratica educativa e didattica.

Il dirigente scolastico, d'intesa con il collegio dei docenti ed il consiglio d'istituto nominerà, a

partire dall'anno scolastico 2016/17, tra i docenti, un referente dell'educazione di genere, che

seguirà un percorso formativo predisposto dal MIUR e che avrà il compito di promuovere azioni e

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iniziative mirate, in collaborazione con gli organismi preposti alle politiche per le pari opportunità,

assicurando il coinvolgimento delle famiglie degli studenti.

Nella definizione dei percorsi formativi “sensibili al genere”, gli obiettivi da perseguire dovranno

prevedere:

1. la rivalutazione dei saperi di genere per combattere stereotipi e pregiudizi;

2. la valorizzazione delle differenze per prevenire fenomeni di violenza sessuale, aggressività e

bullismo;

3. il riconoscimento del valore di identità di genere per rinforzare l’autostima;

4. la disponibilità al dialogo per conoscere e superare i conflitti tra generi diversi.

Valorizzazione del merito

Il comma 29 della legge 107/2015 prevede percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento e a

garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché la valorizzazione del merito scolastico e dei

talenti. L'Istituzione Scolastica, a tal proposito, intende sollecitare gli alunni talentuosi alla partecipazione di

concorsi indetti da Enti ed Associazioni territoriali, regionali e nazionali.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

Come è noto, con il DPR n.80/2013, è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di

Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione, richiamato anche dalla legge 107/15

comma 14. Il DPR citato declina le quattro fasi nelle quali si articola il procedimento di valutazione

delle scuole:

• Autovalutazione

• Valutazione esterna

• Piano di miglioramento

• Rendicontazione sociale

La nostra scuola, che già negli anni scolastici precedenti ha attivato processi di autovalutazione

interna, si è dotata di un'unità di autovalutazione, composta dal Dirigente, dai docenti referenti.

La scuola dovrà compilare un format del Rapporto di autovalutazione (RAV) elaborato dall’Invalsi

nel quale saranno presenti dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali del funzionamento

(livelli di apprendimento, organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e

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finanziarie). I dati saranno raccolti attorno ad alcuni macro-indicatori relativi a differenti aree

(contesto, processi e risultati).

Successivamente questi stessi dati saranno restituiti con valori di riferimento esterno definiti

“benchmark” con cui la scuola potrà confrontarsi con le altre istituzioni scolastiche che operano in

contesti similari.

Tutte le procedure, coordinate dall’Invalsi mirano a stimolare processi di pianificazione e

miglioramento della qualità dei servizi offerti dalla scuola e ad avviare confronti costruttivi con gli

stakeholder di riferimento.

Oggetto di autovalutazione sono:

le scelte educative

le scelte culturali

le scelte didattiche

le scelte organizzative

Mezzi: questionari mirati

Destinatari

alunni

famiglie

docenti

personale ATA

Tempi: annuale

I dati ricavati dalle indagini dei vari monitoraggi, effettuate dalla Funzione Strumentale dell’Area

specifica, divengono oggetto di studio e riflessione da parte dello STAFF di dirigenza e del Collegio

dei Docenti per essere utilizzati nella revisione delle linee programmatiche in relazione alla

definizione il P.T.O.F.

Una chiara identificazione dei punti forza e di debolezza dell’Istituto permetteranno di individuare

le priorità d'intervento e la definizione di un piano di miglioramento connesso all’identità della

scuola, ai suoi obiettivi strategici e alla fattibilità rispetto a tempi e risorse.

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RISULTATI PROVE INVALSI

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Dai risultati delle prove nazionali, si può

evidenziare che il punteggio medio ottenuto

dalle classi II è superiore alla media sia

campana che del Sud e dell'Italia, sia nella

prova di italiano che in quella di matematica.

Anche le classi III secondarie ottengono un

punteggio superiore alla media nelle prove di

italliano. Tali punteggi sono da ritenersi

effettivi e non opportunistici, anche se

l'INVALSI segnala una situazione di cheating.

Le disparità fra gli alunni sembrano in

regressione durante il percorso scolastico.

Le classi V ottengono punteggi in matematica e

italiano in media inferiori rispetto al resto d'

Italia, soprattutto in italiano. Gli esiti non sono

sempre uniformi tra le varie classi dell'istituto.

Anche dentro le classi si evidenzia variabilità, in

particolar modo nella prova di matematica,

dove c'è una variabilità del 90%.

In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di individuare prove strutturate comuni, oltre che iningresso, anche intermedie e finali per ridurre la varianza tra le classi.

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSODESCRIZIONE DELL'OBBIETTIVO DI

PROCESSO

Curricolo, progettazione

e valutazione

Migliorare le competenze dei

ragazzi in difficoltà per

abbassare l'alta percentuale

d'insuccesso scolastico tra le

varie classi della Scuola

Secondaria di 1° grado.

La rivisitata progettazione del

Curricolo verticale per

competenze assicurerà un

percorso graduale e coerente alla

Scuola Primaria alla Scuola

Secondaria I Grado e favorirà il

miglioramento degli esiti,

soprattutto nei seguenti ambiti

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disciplinari: linguistico-

letterario/espressivo e logico-

matematico.

Continuità' e

orientamento

Migliorare la continuità tra i

vari ordini di scuola all'interno

dell'Istituto Comprensivo e

favorire l'orientamento in

uscita.

Promuovere l’implementazione di

progetti e percorsi condivisi

finalizzati a facilitare il passaggio

degli alunni tra i diversi ordini di

scuola.

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LABORATORIOMOBILE E SPAZI

ALTERNATIVI PERL'APPRENDIMENTO

Per la condivisione deimateriali fruibili da tutti

Progetto musicaProgetto lettura

AULE “AUMENTATE” DALLATECNOLOGIA

(Progetto PON)

Recupero e potenziamento

Registro elettronico Accordo di rete

Generazioni connesse

Progetto della legalitàProgetto lingue europee

Progetto costumi e tradizioniProgetto di drammatizzazione

Blog in classe

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PROGETTI CURRICULARE ED EXTRACURRICULAREOgni progetto di natura curriculare si presenta attraverso una scheda, da conservare agli atti, nellaquale sono stati evidenziati in dettaglio il titolo, la descrizione sintetica, i destinatari, il problema diorigine, gli obiettivi specifici, la descrizione delle fasi, le risorse professionale interne ed esterne, lemodalità di verifica e valutazione, gli strumenti di verifica, i risultati e i prodotti attesi. Quelli dinatura extracurriculare necessitano anche di un'apposita scheda progettuale da conservare agliatti, per altro già prevista dalla normativa vigente (D.I. 44/2001) nella quale evidenziare in dettagliogli obiettivi formativi, ma anche le risorse umane, strumentali, finanziarie necessarie stabilite dalDirigente Scolastico per la loro realizzazione.Tutti i progetti previsti sono allegati al presente Piano.

1. "Costruiamo oggi il nostro domani". Progettare un Curricolo verticale per competenze:assicurare un percorso graduale e coerente dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria IGrado”

2. "Cittadini dell'Europa del domani". Potenziamento delle lingue Francese e Inglese3. “In un mare di libri… e il naufragar m’è dolce in questo mar”. Lettura e ascolto progetto

trasversale perché più si legge, più si ascolta più si entra in possesso delle conoscenze e, nelcontempo, si acquisisce la capacità di destreggiarsi nella società, decodificando i suoimolteplici linguaggi.

4. "Tre-sei-undici". La continuità didattica filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola ecollega il graduale progredire e svilupparsi dello studente.

5. Educazione alla legalità, sicurezza e giustizia sociale.6. “ Uno spazio per pensare, per essere, per diventare". Sportello d'ascolto7. Educazione alla salute, fumo e alcool8. Progetto mensa e educazione alimentare9. Drammatizzazione10. Lingua inglese primaria11. Progetto pre-accoglienza12. Giornalino on-line ed educazione alla lettura13. Lingua inglese infanzia14. Progetto Area a Rischio “per crescere insieme sperimentiamo altre strategie”(corsi di

lettura,ascolto, scrittura creativa,manipolazione e applicazione,comunicare,leggere escrivere in lingua inglese)

15. “Vorrei una legge che….” far cogliere agli studenti l'importanza sulle leggi16“ Testimoni sui diritti” richiama l'attenzione sui diritti umani attraverso

la Dichiarazione universale approvata dall'ONU17.Parlawiki -Costruisci il vocabolario della democrazia18.Scuola Viva: (BURC n° 43 del 29/06/2016 con Decreto Dirigenziale, approvazione dell’avviso

pubblico per le selezione di proposte progettuali per l’anno scolastico 2016/17)Modulo tematico di lingua inglese livello A2.Modulo2:laboratorio di lingua inglese livello B1.Modulo3:Laboratorio di musica. Modulo4: Castel San Lorenzo viv@ il computer

19. PON: Titolo generale " Opportunità per tutti"1. Modulo di potenziamento delle competenze di base di italiano :” Uno Spot per crescere”2. Modulo di potenziamento delle competenze di base di inglese : “ Walking Around the Village”3. Modulo di educazione motoria; sport; gioco didatt ico: “Il Gioco che unisce I”4. Modulo di educazione motoria; sport; gioco didatt ico: “ Il Gioco che unisce II”5. Modulo di arte,scrittura creat iva,teatro “Noi attori e protagonist i della nostra storia”6. Percorso format ivo per i genitori:”Un adolescente in casa. La diff icoltà oggi,di essere

genitori.

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FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICODELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L'istituzione scolastica individua il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia riguardo

all'offerta formativa che intende realizzare in base ai risultati del Rapporto di autovalutazione (RAV)

che ha il compito di valutare l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo d'istruzione e

formazione. Sulla base dei vari dati, dei “benchmark” di riferimento e nell'ottica di perseguire il

miglioramento in determinate aree ritenute deboli, sono state individuate le priorità d'intervento

previste dal comma 7 della legge 107/15 nel seguente ordine:

CAMPI DI POTENZIAMENTO OBIETIIVI FORMATIVI COMMA 7

1

PotenziamentoUmanistico Socio

economico e "per la legalità

definizione di un sistema di orientamento;

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva

e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il

dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di

responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni

comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed

economico-finanziaria e di educazione all'auto

imprenditorialità;

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni

forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;

potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo

studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso

percorsi individualizzati e personalizzati anche con il

supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed

educativi del territorio e delle associazioni di settore;

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla

conoscenza e al rispetto della e legalità, della sostenibilità

ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

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attività culturali;

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come

lingua seconda attraverso corsie laboratori per studenti di

cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in

collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con

l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei

mediatori culturali;

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero

di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di

gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a

quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del

Presidente della Repubblica20 marzo 2009,n. 89;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti; individuazione

di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

2Potenziamento

Linguistico

valorizzazione e potenziamento delle competenze

linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché

alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea,

anche mediante l'utilizzo della metodologia Content

language integrated learning;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come

lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti

di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche

in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con

l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei

mediatori culturali;

3Potenziamento

Scientifico potenziamento delle competenze matematico-logiche e

scientifiche;

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apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero

di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di

gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a

quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del

Presidente della Repubblica20 marzo 2009, n. 89;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla

premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e

degli studenti; definizione di un sistema di orientamento;

4PotenziamentoLaboratoriale

sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con

particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo

critico e consapevole dei social network e dei media nonché

alla produzione; potenziamento delle metodologie

laboratoriali e delle attività di laboratorio (comma7, -

lettera i);

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva,

aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare

l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,

comprese le organizzazioni del terzo settore;

5Potenziamento

Artistico emusicale

potenziamento delle competenze nella pratica e nella

cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel

cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di

diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e

privati operanti in tali settori;

alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di

produzione e diffusione delle immagini; sviluppo di

comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al

rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei

beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

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6Potenziamento

Motorio

potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di

comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con

particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione

fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo

studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

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FABBISOGNO DI ORGANICO TRIENNALE

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito:

2. SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

ORDINE

SCUOLAANNUALITÀ

DOCENTI

CASTEL SAN LORENZO

N° SEZ.

Posti

sostegno

FELITTO

N° SEZ.

TOT.

N° SEZ.MOTIVAZIONI

Infanzia

A.S. 2016/2017 6 2 1 1 3 Classi tre

A.S. 2017/2018 6 2 1 1 3 Classi tre

A.S. 2018/2019 6 2 1 3 Classi tre

ORDINE

SCUOLAANNUALITÀ

Posto

Comune

Lingua

Inglese

Posti

sostegnoReligione

CASTEL SAN

LORENZO

N° SEZ.

FELITTO

N° SEZ.

TOT.

N° SEZ.MOTIVAZIONI

Primaria

A.S. 2016/2017 11 11catt

1 6 3 9 Classi 7 + 2 pluriclassi12 ore

A.S. 2017/2018 10 1 1 5 3 8 Classi 6+ 2 pluriclassi

A.S. 2018/2019 10 1 1 catt 1 5 3 8 Classi 6+ 2pluriclassi

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~ 147 ~

3. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

CLASSE DICONCORSO

DISCIPLINA Annoscolastico

CASTEL SAN LORENZO FELITTO TOTALE MOTIVAZIONI

N°CATTEDRE ORE

RESIDUE

N°CATTEDRE ORE

RESIDUE

N°CATTEDRE ORE

RESIDUEA043 Italiano, storia ed

educazione civica,geografia

2016/17 3 6 1 12 5 / Classi 5 + 1 pluriclasse2017/18 3 6 1 12 5 / Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 3 6 1 12 5 / Classi 5 + 1 pluriclasse

A059 Scienze matematiche,chimiche, fisiche e

naturali

2016/17 2 / 1 / 3 / Classi 5 + 1 pluriclasse2017/18 2 / 1 / 3 / Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 2 / 1 / 3 / Classi 5 + 1 pluriclasse

A345 Lingua stranieraInglese

2016/17 / 12 / 6 1 / Classi 5 + 1 pluriclasse2017/18 / 12 / 6 1 / Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 / 12 / 6 1 / Classi 5 + 1 pluriclasse

A245 Lingua stranieraFrancese

2016/17 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse2017/18 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse

A030 Educazione fisica

2016/17 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse2017/18 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse

A028 Arte e immagine2016/17 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse2017/18 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse

A033 Educazione tecnica2016/17 / 8 / 4 / 12 Classi 6 + 1 pluriclasse2017/18 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse

A032 Educazione Musicale

2016/17 / 8 / 4 / 12 Classi 6 + 1 pluriclasse2017/18 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 / 8 / 4 / 12 Classi 5 + 1 pluriclasse

AD00 Attività di Sostegno

2016/17 1 9 / / 1 9 Classi 6 + 1 pluriclasse2017/18 2 / / / 2 / Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 2 / / / 2 / Classi 5 + 1 pluriclasse

Religione2016/17 / 4 / 2 / 6 Classi 6 + 1 pluriclasse2017/18 / 4 / 2 / 6 Classi 5 + 1 pluriclasse2018/19 / 4 / 2 / 6 Classi 5 + 1 pluriclasse

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~ 148 ~

4. RISORSE DI POTENZIAMENTO

Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno è definito in relazione ai progetti ed alle attività, ma il 53% delrelativo monte-ore dovrà essere destinato alle supplenze per la scuola dell’Infanzia e Primaria e il 45% per la scuola secondaria di I grado.

TIPOLOGIA N° DOCENTI CLASSE DI CONCORSO MOTIVAZIONI

Scuola Primaria 2Attività di potenziamento

Attività di progettazione

Scuola Secondaria di 1°grado

1 A 043 Per lo svolgimento di attività di coordinamento, sostegno e potenziamentodell'offerta formativa in coerenza con i bisogni dell'utenza (materie killer) e con ilPDM che prevede una particolare attenzione alle attività per l'asse culturalelinguistico e matematico.

1 A 245

1 A 059

1 A 345

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~ 149 ~

5. POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARO,

nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito:

Anno

scolastico

CASTEL SAN LORENZO

N° CLASSI

FELITTO

N° CLASSIORGANICO PERSONALE A.T.A. A.S. 2016/2019

2016/17 12 6 Qualifica Numero O.D Numero O.F. MOTIVAZIONI

2017/18 11 6 DSGA Il numero degli alunni è inferiore a 300

ed i collaboratori sono collocati sulla

sede centrale e sul plesso situati in due

comuni differenti

2018/19 11 6 Assistenti amministrativi 1 1

Collaboratori scolastici 7 1

Totale personale ATA 8 3

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150

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALIStrettamente collegata ai punti precedenti, la necessità di implementare sempre di più e sempre

meglio le dotazioni tecnologiche dell'istituto attraverso l li,

comunitarie o private.

In previsione della consegna dei nuovi edifici scolastici, occorre dotare tutte le aule di strumenti

tecnologici multimediali, per la creazione di ambienti di apprendimento adeguati alle esigenze di

una didattica flessibile e laboratoriale, che promuova maggior coinvolgimento negli studenti e stili

di apprendimento attivo.

PLESSO/SEDE

STACCATA

TIPOLOGIA DOTAZIONE

TECNOLOGICA

MOTIVAZIONE

DELLA SCELTA

FONTE DI

FINANZIAMENTO

SEDE CENTRALE E

PLESSI

Realizzazione,

dell

dell

delle infrastrutture di

rete LAN/WLAN

Rendere più fruibile

l

tecnologie nel

processo

d'insegnamento-

apprendimento;

Asse II infrastrutture

per l'istruzione -

Fondo Europeo di

sviluppo regionale

(FESR) – Obiettivo

specifico– 10.8

SEDE CENTRALE E

PLESSI

Lim in tutte le classi Didattica digitale Asse II infrastrutture

per l'istruzione -

Fondo Europeo di

sviluppo regionale

(FESR) – Obiettivo

specifico– 10.8

TUTTO L Spazio alternativo per

l'apprendimento

Didattica

laboratoriale

Asse II infrastrutture

per l'istruzione -

Fondo Europeo di

sviluppo regionale

(FESR) – Obiettivo

specifico– 10.8

Sarebbe necessario, inoltre potenziare la connessione Internet, potenziare le attrezzature e

materiali a supporto delle attività laboratoriali ed un rinnovo arredi aule. Il tutto è, però,

condizionato all'ottenimento di eventuali finanziamenti di fondi Europei non ancora banditi.

(FERS)

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1

PON

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola –

Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse II Infrastrutture per l’istruzione –

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) -Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società

della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici

innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di

settore e per l'apprendimento delle competenze chiave. Laboratori mobili. Aule "aumentate" dalla

tecnologia. Spazi alternativi per l'apprendimento.

Il progetto prevede la realizzazione, l'ampliamento o l'adeguamento delle infrastrutture di rete

LAN/WLAN in modo da sostenere lo sviluppo della “net-scuola”, ovvero una scuola più vicina alle

attuali generazioni di studenti.

Offre a tutte le Istituzioni scolastiche del I e del II ciclo la possibilità di:

a) trasformare aree e ambienti didattici in aree e ambienti didattici dotati di connessioni

rete LAN/WLAN;

b) portare la connettività senza fili in aree interne agli edifici scolastici per la fruizione di

contenuti digitali;

c)permettere a studenti e docenti di fruire di risorse digitali nella didattica in classe grazie alle

aule " aumentate" dalla tecnologia;

d) di permettere agli alunni, negli ambienti comuni, di fruire di risorse digitali garantite dai

supporti del laboratorio mobile;

e) permettere la condivisione dei materiali digitali realizzati dai singoli gruppi classe e fruibili

da tutti, attraverso il laboratorio mobile in ambienti comuni e nelle singole aule attraverso

la tecnologia aumentata;

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f) sviluppare le conoscenze degli alunni con la dovuta autonomia nella scoperta delle fonti e

nella rielaborazione dei propri apprendimenti;

g) soddisfare una richiesta di didattica più interattiva avvicinandosi alle esigenze delle nuove

generazioni;

h) mettere a disposizione esperienze di didattica laboratoriali comuni e multidisciplinari;

i) mettere a disposizione degli allievi maggiore risorse in tempo reale;

j) gestire meglio i fabbisogni del personale scolastico e ridurre l’uso di materiale cartaceo e di

consumo;

Questo progetto è coerentemente con:

a) le proposte presentate nell’ambito dell'iniziativa faro "Un’agenda digitale europea»

(COM(2010) 245 def.) " a sostegno della strategia “Europa 2020”,

b) le normative nazionali in materia di crescita digitale (Decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5,

convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, recante disposizioni urgenti in

materia di semplificazione e sviluppo),

c) contenuti dell’Accordo di Partenariato, alla base della programmazione 2014–2020, i

contenuti del DDL “La Buona Scuola”,

d) i contenuti dei documenti: Strategia Italiana per la Crescita Digitale e Strategia Italiana per

la Banda Ultralarga, che indirizzeranno le iniziative effettuate nell’ambito dell’Accordo di

Partenariato per il 2014-2020.

Le politiche d'indirizzo dell’Unione Europea, da tempo, hanno individuato il potenziamento degli

ambienti scolastici con dispositivi e tecnologie adatte a diffondere modelli didattici innovativi legati

all’uso delle TIC e dei nuovi linguaggi, maggiormente centrati sull’uso del laboratorio e della

didattica laboratoriale, come uno dei fattori determinanti per favorire l’apprendimento delle

competenze chiave e per una cittadinanza attiva.

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IL PIANO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

Il Piano di Aggiornamento e Formazione viene deliberato dal Collegio dei Docenti all’inizio di ogni

anno scolastico sulla base delle direttive ministeriali, degli obiettivi del Piano dell’Offerta Formativa

Triennale e dei risultati dell’ autovalutazione di Istituto.

La formazione e l’aggiornamento costituiscono un diritto-dovere di tutto il personale in quanto

funzionali all’incremento delle professionalità, alla condivisione delle pratiche educativo -

didattiche ed organizzative ed alla costruzione di un progetto formativo coordinato ed unitario.

Le iniziative d’Istituto vengono progettate tenendo conto delle criticità emerse dal RAV, nonché

delle necessità di aggiornamento professionale sui cambiamenti normativi e/o strutturali in corso.

Il piano di aggiornamento prevede pertanto l’adesione a corsi organizzati dal MIUR, dall’USR, da

altri istituti scolastici o enti territoriali, ma si avvale anche delle risorse e delle competenze interne

alla scuola, proponendo la condivisione e l’apertura al confronto quali modalità ricorrenti del

lavoro collegiale per la valorizzazione di tutte le risorse umane coinvolte nel sistema scolastico.

Per garantire l’efficacia dei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico,

sono inoltre favorite le iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’autoformazione. Il

personale docente ed ATA, individualmente o a gruppi, potrà infine aderire ad eventuali corsi

proposti in itinere purché inerenti le linee programmatiche del PTOF.

In ottemperanza alla legge 107/2015 sulla base delle priorità nazionali, dei bisogni dei docenti e in

riferimento ai risultati del RAV e del PDM, per l'intera validità del Piano, si prevedono Formazione a

livello Nazionale e Formazione a livello d’Istituzione scolastica o reti di scuole.

La formazione a livello Nazionale sarà focalizzata sulle seguenti tematiche:

competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica;

competenze linguistiche;

inclusione, disabilità, integrazione, competenze di cittadinanza globale;

potenziamento delle competenze di lettura e comprensione, logico-argomentative e

matematiche degli studenti;

valutazione.

I docenti formati a livello Nazionale trasferiranno a livello di istituzione scolastica quanto appreso .

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La formazione a livello d’Istituzione scolastica o reti di scuole verrà progettata dal collegio docenti

all’inizio di ogni singolo anno scolastico così come stabilito al comma 12 della legge 107/2015.

Saranno rivolte:

docenti neoassunti;

gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PDM);

docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione

metodologica;

consigli di classe, team docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e integrazione;

insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative;

figure sensibili impegnante nei temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso …

In relazione alla legge 107/2015 il Collegio del 2 ottobre 2015 delibera, per l'anno corrente, due

corsi di formazione per i docenti:

1. Scuola Digitale (le nuove vie della didattica);

2. corsi di lingua inglese, livello base e livello avanzato con relativa certificazione.

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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l

apprendimento per rendere l à della

conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni.

Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha

previsto l di:

migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle

stesse;

implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti

didattici e laboratori ali ivi presenti;

favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione

didattica;

individuare un animatore digitale;

individuazione del team digitale composto da tre docenti

partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative

Per l’anno scolastico 2016/17 ci sarà la costituzione del team per l’innovazione Tecnologica e

digitale (progetto relativo all’avviso del MIUR prot. n.A00DGEFID/2670 del 08/02/2016)

Per tutti i progetti e le attività allegati al PTOF sono stati elaborati anche strumenti di

monitoraggio e valutazione tali da rilevare i livelli di partenza, gli obiettivi di riferimento nel

triennio, ed i conseguenti indicatori quantitativi e qualitativi per rilevarli.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Mimì MINELLA

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1

Distretto scolastico N. 59 RoccadaspideAUTONOMIA 193 SA4P1ISTITUTO COMPRENSIVO

SCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA I° GRADO84049 CASTEL SAN LORENZO (SA) -Tel.Fax 0828-944072 - C.F. 91027440659

Email – [email protected] – Email – [email protected] WEBwww.istitutocomprensivocastelsanlorenzo.gov.it

Prot. N°2779/C2Castel San Lorenzo 20 /10/2016Atto di indirizzo al Collegio dei docenti per l'elaborazione del Piano di Formazione d'Istituto

triennio 2016-2019

il dirigente scolastico

VISTOIl C.C.N.L. 2006/2009 art. 26 e art. 29, per cui la formazione è un dovere professionale ediritto contrattuale;

VISTO l’art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107, in particolare il comma 124 - “Nell'ambito degliadempimenti connessi alla funzione docente,la formazione in servizio dei docenti di ruoloè obbligatoria,permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle

singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa econ i risultati emersi dai piani di miglioramento ";

VISTA la nota MIUR, prot. n. 2915, del 15/09/2016 -"Prime indicazioni per la progettazione delleattività di formazione destinate al personale scolastico";

VISTO il "Piano Nazionale per la formazione dei docenti 2016-2019" del 3 ottobre 2016;

PREMESSO CHE

1. Il Piano di Formazione d'Istituto è finalizzato allo sviluppo personale e professionale,almiglioramento della scuola e all'attuazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa;

2. Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità i traguardi individuatinel RAV, gli Obiettivi di processo e le azioni del Piano di Miglioramento;

3. le aree di processo individuate nel PdMevidenziano la necessità di una formazione centrata su:"Curricolo, progettazione e valutazione", "Continuità ed orientamento;

definisce i seguenti indirizzi per l'elaborazione del Piano di Formazione d'Istituto

Il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come aspetto irrinunciabilee qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e dellaqualità dell’offerta formativa;

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Il Piano:o include le priorità per la formazione previste per il triennio 2016/2019 a livello Nazionale coerenti

con le priorità indicate nel RAV d'Istituto, con le aree, gli obiettivi di processo e le azioni dimiglioramento definiti nel PdM, con le esigenze emergenti dal Piano Triennale dell'OffertaFormativa;

o accoglie le priorità formative indicate dai docenti;o include la formazione per i docenti neo immessi in ruolo;o recepisce le azioni di formazione del personale previste nell'ambito del Piano Nazionale Scuola

Digitale (PNSD);o definisce le Unità Formative, in riferimento alle priorità della scuola, per ognuna delle quali è

stabilita la struttura (attività in presenza, on-line, lavoro collaborativo o in rete); Si considera come parametro di riferimento per la formazione il CFU, pertanto ogni Unità Formativa

corrisponde almeno ad un CFU corrispondente ad un impegno di 25 ore ; Le Unità Formative liberamente scelte dai docenti sono riconosciute purché coerenti con il Piano di

Formazione d'Istituto.

e i seguenti OBIETTIVI

progettare per competenze; orientare in modo flessibile l’organizzazione del curricolo; prevenire eventuali situazioni di disagio, potenziando l’inclusione e sostenendo il diritto allo studio degli

alunni BES; potenziare il processo di valutazione.

DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE

L’avvenuta partecipazione alle iniziative di aggiornamento sarà documentata nelle seguenti modalità:

• per le iniziative promosse dall’Istituto, o da reti alle quali la scuola partecipa, mediante firma sul foglio dipresenza e relativo attestato;

• per la partecipazione ad iniziative esterne con attestato rilasciato dall’Istituzione o dall’Ente organizzatoreaccreditato.

Il presente documento va ad integrare l'Atto d'Indirizzo al Collegio dei docenti del 2 ottobre 2015, prot. n.1994 del 01/10/2015, per l'elaborazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa.

Il Dirigente scolastico

Prof. Mimì MINELLA

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Piano per la formazione 2016/2019

UNITÀFORMATIVE

TEMPIDESTINATARI /PRIORITÀ RISULTATO ATTESO

STRUTTURA DELPERCORSO

Didattica percompetenze,rubriche divalutazione

A.S. 2016-17 Tutti i docenti

Prioritàindividuata: nel PDM nel Pianoper laFormazionedei Docenti2016-2019Esigenzaformativaemergente dalPTOF d'Istituto

Capacità diprogettare ilcurricolo percompetenze inun'ottica verticale edi integrazionedelle disciplineCostruirestrumenti perl'osservazione, adocumentazione ela valutazione dellecompetenzePromozione dellaricerca didattica

Attività inpresenza, on-line,lavorocollaborativo,documentazione...

Metodologieinclusive

A.S. 2017-18 Tutti i docentie PersonaleA.T.A.Prioritàindividuata: nel PDM nel Pianoper laFormazionedei Docenti2016-2019

Aumento dellaqualitàdell'inclusione dellascuolaProgettare,realizzare evalutare percorsididattici integratiCostruzione diambienti diapprendimentoinclusiviUtilizzo di unadidatticadell'inclusione,anche attraverso ilsupporto delletecnologie digitali

Attività inpresenza, on-line,lavorocollaborativo,documentazione...

Potenziamento delle

competenzein linguastraniera

A.S. 2016-17A.S. 2017-18A.S. 2018-19 Tutti i docentiPrioritàindividuata: nel PDM nel Pianoper laFormazionedei Docenti2016-2019

Rafforzare il livellodi padronanza dellalingua inglese ditutti i docentiAttività inpresenza, on-line,lavorocollaborativo,documentazione...

Competenzedigitali e

innovazione

A.S. 2016-17A.S. 2017-18 AnimatoredigitaleTeam perObiettivodefinito dallalegge 107/2015 Rafforzamentodella formazioneall'innovazione

Il Piano include eattua i percorsi diformazione delPiano Nazionale

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metodologica,didattica e

organizzativa

A.S. 2018-19 l'innovazionee10 docentiselezionatiall'interno dellascuolaDS, DSGA,personaleamministrativo

Prioritàindividuata nelPiano per laFormazione deiDocenti 2016-2019Esigenzaformativaemergente dalPTOF d'Istituto

didatticaPotenziamentodella cultura e dellecompetenzedigitali di tutto ilpersonale

Scuola Digitale(PNSD)

Competenzedi

cittadinanzaglobale

A.S. 2017-19

Tutti i docenti

Obiettivodefinito: dalla legge169/2008 IndicazioniNazionali2012 PianoNazionaledellaformazionedei docenti3/10/2016

Migliorarel’integrazionesociale neglistudenti al fine diuna ricadutapositiva sugli esitiscolastici.

Attività inpresenza, on-line,lavorocollaborativo,documentazione...

Percorsiprofessionaliz

zanti

A.S. 2016-17A.S. 2017-18A.S. 2018-19Docentineo-assunti

Obiettivodefinito: dalla legge107/2015 dal D.M.850/2015

Costruzione dellapropria identitàprofessionaleattraverso unaformazionecontinua erispondente aibisogni personali edella comunitàscolastica diappartenenza

Il Piano include ipercorsi diformazione delpersonale docenteneo-immesso inruolo, (DM850/2015)

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ALLEGATI:

3. ATTO DI INDIRIZZO del Dirigente Scolastico

4. RAV (Rapporto di autovalutazione)

Visionabile nel dettaglio all'albo on-line dell'istituzione scolastica e sul portale "scuola in chiaro"del MIUR al seguente link http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/;

3. PDM (Piano di Miglioramento);4. Singole SCHEDE DI PROGETTO.5. Schede finanziare progetti.

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Distretto scolastico N. 59 RoccadaspideAUTONOMIA 193 SA4P1

ISTITUTO COMPRENSIVOSCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA I° GRADO 84049 CASTEL SAN LORENZO (SA)

Tel.Fax 0828-944072 - C.F. 91027440659Email – [email protected] – Email – [email protected]

sito web : www istitutocomprensivocastelsanlorenzo.gov.it

Prot. N° 1994/ c2 Castel San Lorenzo 01/10/2015

Al Personale Docente

Al Personale ATA

Ai Signori Genitori

All'albo della scuola e al sito web

Sede

Oggetto: ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE

(comma 14 L. 107 del 13 luglio 2015 che modifica art. 3 del DPR 275 dell’8 marzo 1999)

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTI

Il decreto legislativo n. 297/94 Il DPR n. 275/99 Art. 26, 27,28,29 del CCNL del comparto scuola l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165

commi1.2.3 la Legge n. 107/2015

TENUTO CONTO delle linee guida ; le linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici ed elaborati dal

collegio docenti ; delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di

autovalutazione e delle conseguenti priorità e traguardi in essoindividuati

PREMESSO che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge

n.107/2015; che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i

contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identitàdell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta

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Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativavigente;

che le competenze del collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U.297/74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a:

o elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 e dellaLegge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle lineedi indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico e dell' adeguamento dei programmi d’insegnamento alleparticolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 eD.P.R. n. 275/99);o adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri (art. 7comma 2 lett. m e n T.U.), adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazionedegli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guidaper l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014);o studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, suiniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. oT.U.);o identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, deiparametri e delle cadenzetemporali per la valutazione dei risultati attesi;

EMANA

il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cuil’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma programma in sé completo e coerente distrutturazione precipua del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazionemetodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui lascuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tuttele istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono.

Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto,l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed ilbenessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, lapartecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo teso almiglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possonodarsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti eciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari,ancorché fondamentali, e sa fare la differenza; essi sono elementi indispensabiliall’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico ene faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorseumane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli edell’istituzione nel suo complesso.

Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato adelaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.

Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile chesi seguano le seguenti indicazioni:• L’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAVper rispondere alle reali esigenze dell’utenza.• L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni,ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché delpatrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine dellascuola.

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E' necessario:• rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto,in raccordo con le scuole secondarie di secondo grado del territorio;• strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente allelinee guida ed ai Profili di competenza. Da ciò derivala necessita di: migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d’istituto); superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impiantometodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didatticastrutturata laboratorialmente , allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanzaeuropea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in linguamadre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche,competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare,iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltàsia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delleeccellenze; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire dauna segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; sviluppare una verticalità per aree e azioni didattiche di assoluta continuità all’interno dell’istitutocomprensivo. Attuazione processuale di orari didattici e di attività con flessibilità di orario dei docentisulle esigenze degli studenti e dell’apprendimento con avvio di percorsi modulari, per gruppi di livelloa classi aperte, per gruppi elettivi, nell’ambito di una personalizzazione del percorso didattico eformativo, unitario e verticale. Ampliamento dell’attività attinenti all’organico potenziato con le seguenti priorità, nell’ambitocomunque di una precisa valutazione preliminare dei curricola dei docenti presenti negli ambiti discelta dell’organico dell’autonomia:

1. docenti di scuola primaria2. docenti di scuola secondaria di lingua comunitaria per l’insegnamento di inglese/francese3. docenti di sostegno per entrambi gli ordini di scuola4. docenti di scuola secondaria (lettere e matematica) per attività di recupero e compresenza

- Sviluppo di attività didattiche e formative connesso con l’utilizzo sistematico delle tecnologie sia alivello individuale sia a livello laboratoriale, con potenziamento della strumentazione di proprietàdell’istituto nell’ambito di piani di sviluppo e l’utilizzo sistematico di quanto di priorità deglistudenti.

- Integrazione dell’offerta territoriale con quella dell’istituto con apertura e assorbimento del PTOFdelle attività proposte nel territorio

Inoltre, è necessario: integrare le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;• potenziare ed integrare il ruolo delle Funzioni Strumentali al PTOF;• migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le

famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, lemodalità di gestione, i risultati conseguiti;• generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;• migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche con il conseguente potenziamento,

sviluppo o introduzione delle competenze dei settori tecnico amministrativi ai fini delladematerializzazione, sburocratizzazione, semplificazione di tutta l’attività dell’istituto comprensivo insupporto all’azione didattica.• migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);• sostenere formazione, aggiornamento/autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione

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metodologico-didattica; accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti; operare per il miglioramento delle relazioni e del benessere organizzativo.

Il Piano dovrà includere ed esplicitare:- gli indirizzi del DS di cui sopra;- le priorità del RAV quali:- il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa, in riferimento

alle sei AREE di intervento (comma2)- strutturazione di corsi di recupero per gli alunni più lenti nell’ apprendimento- il fabbisogno di ATA (comma3)- il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzaturemateriali- la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.

Il piano dovrà inoltre includere: il curriculum verticale caratterizzante attività progettuali i regolamenti tutto quanto previsto dalla L. 107/2015 al comma 7 iniziative di formazione degli studenti compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso (L.

n. 107/15 comma 16) attività formative obbligatorie per il personale docente e ATA (comma 12) definizione risorse occorrenti, attuazione principi pari opportunità, parità dei sessi lotta alla violenza e discriminazione (con specifico impegno alla realizzazione di attività di

sensibilizzazione) azione per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri percorsi formativi e iniziative dirette all’orientamento e alla valorizzazione del merito scolastico e

dei talenti (comma 29)

Il Collegio docenti é tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumeredeliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta allepubbliche amministrazioni.Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, ma che si riallaccia alla precedentenormativa,si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essereoggetto di revisione, modifica o integrazione.Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e dello zelo con cuiil personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per lacompetente e fattiva collaborazione ed auspica che tutto il nostro lavoro si svolga sempre in un clima diconsapevole e fattiva collaborazione

Il Dirigente scolasticoProf. Mimì MINELLA

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Distretto scolastico N. 59 RoccadaspideAUTONOMIA 193 SA4P1

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5. PIANO DI MIGLIORAMENTO

RESPONSABILE: Dirigente Scolastico Prof. MIMI’ MINELLA

a.s. 2016/2017; 2017/2018; 2018/2019

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PREMESSA

Il Piano di Miglioramento viene elaborato nell'a.s. 2015/2016, in seguito alle azioni di

autovalutazione del nostro Istituto (RAV) . Tale documento si configura, infatti, come

base strategica per il conseguimento degli obiettivi individuati a conclusione

dell'autoanalisi della scuola rispetto ai propri punti forza e di criticità.

Il Dirigente scolastico, i docenti e il personale ATA dell'Istituto Comprensivo di Castel

San Lorenzo intendono perseguire negli a.s. 2016/2017; 2017/2018; 2018/2019 e

conseguire il miglioramento negli esiti degli studenti. Le priorità saranno, se

necessario, rimodulate e implementate in riferimento al contesto e alle specifiche

esigenze, attualmente non prevedibili, che si manifesteranno in itinere nel corso del

triennio così come prevede la legge 107 al comma 12 ( Il Piano può essere rivisto

annualmente).

PRIMA SEZIONE

SCENARIO DI RIFERIMENTO

L’Istituto è inserito in un tessuto sociale culturalmente povero.

Il tasso di scolarizzazione degli alunni si è elevato, ma non mancano coloro che non

posseggono ancora una licenza media. L’evoluzione del livello culturale, negli ultimi

decenni, ha permesso di migliorare comunque le condizioni di vita e ha favorito il

colmarsi di alcune disuguaglianze sociali.

Negli ultimi anni, tuttavia, si sta diffondendo un appiattimento del livello culturale e

quindi è sempre più fondamentale il ruolo della Scuola, quale istituzione che può

invertire tale tendenza negativa.

Presenti in notevole numero immigrati, per lo più rumeni, senza che si manifestino

tensioni d’integrazione.

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L’opera dell’Istituto Scolastico deve quindi giocare su duplice sponda. In primo luogo,

sul terreno della promozione della conoscenza razionale della identità culturale

locale, intesa nella sua complessità di concezione del mondo (percezione delle

differenze di Comunità e percezione dell’ambiente esterno), sistema normativo

(regole d’onore locali) e tecnica. Questo implica un concorso di tutte le discipline

d’insegnamento, non solo di quelle a risvolto storiografico. La consapevolezza del

proprio essere Comunità, l’enucleazione della propria identità edificata nella storia, è

costantemente la premessa per il confronto con realtà più ampie ed il presupposto

necessario per una integrazione di “cittadinanza”. Così è per Castel San Lorenzo e

Felitto come per ogni altra realtà locale e circoscritta.

Caratteristiche della popolazione scolastica

L’Istituto Comprensivo di Castel San Lorenzo si articola su due comuni di Castel San

Lorenzo e Felitto, comprende 6 plessi: 2 scuola dell’infanzia, 2 primarie e 2

secondaria 1°grado.

Caratteristiche del contesto interno ed esterno

I punti di forza interni all’Istituzione:

Un corpo docente nel complesso stabile;

POF organizzato secondo le Indicazioni Nazionali 2012;

Non si registrano trasferimenti o abbandoni scolastici;

La scuola partecipa a reti di scuole e a collaborazioni con soggetti esterni.

I punti di debolezza interna all’Istituto:

• Risultati prove Invalsi non sempre in linea con i dati/riferimento regionali e

nazionali

• Differenza di uniformità degli esiti tra le classi e nelle classi

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• Necessità di assicurare livelli minimi di apprendimento per coloro che si

trovano in situazioni di grande svantaggio familiare e culturale.

• Le medie si abbassano su livelli medio bassi durante il cammino scolastico

(Dalla

• scuola Primaria alla scuola Secondaria di 1°)

• Le poche dotazioni tecnologiche per uso didattico risultano distribuite in

maggioranza nella scuola secondaria di 1°.

• Rapporto non sempre proporzionale riguardo al coinvolgimento dei docenti

nella progettazione delle attività dell’Istituto.

Vincoli

• Risorse finanziarie di provenienza statale sempre più limitate (Fondi

Ministeriali ed europei).

Opportunità

• La verticalizzazione del curricolo e quindi la continuità tra i 3 ordini di scuola.

• Localizzazione dei 3 ordini di scuola dell’Istituto in un contesto ravvicinato,

• quindi reale possibilità di scambi interdisciplinari e di processi integrati di

continuità

I punti di forza esterni all’Istituzione scolastica:

• Rapporti interdipendenti e condivisi con gli stakeholders e con la partnership

(le Amministrazioni Comunali, Asl , Associazioni: la Pro-Loco, Legambiente,

l’Associazione Cattolica, la Croce Rossa Italiana, una piscina Comunale

funzionante nei mesi estivi e l’Associazione culturale “LiberAmente”, è

presente un museo della civiltà contadina).

• Protocolli di rete

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• Convenzioni con l’Università degli Studi di Salerno attraverso la scuola capofila

in rete “Istituto di Istruzione superiore Parmenide di Roccadaspide”

I punti di debolezza esterni all’Istituzione scolastica:

• Il tessuto sociale è caratterizzato da una realtà rurale, con mentalità piuttosto

chiusa

• Mancata disponibilità di privati in supporto di progetti formativi

IDEA GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

L’idea-guida del piano di miglioramento e la relazione tra questa e le criticità rilevate attraverso il rapporto

di autovalutazione RAV

Dal Rapporto di Autovalutazione, sono emerse alcune criticità specialmente legate

alla scarsa e disomogenea assimilazione delle competenze verticali e trasversali

all’interno delle classi della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado.

E’ emersa la necessità di migliorare gli assi portanti delle competenze verticali e

trasversali, logico- cognitive che attraverso l’area linguistica e matematica l’alunno

deve assimilare.

Obiettivi strategici e operativi:

Rivedere e integrare il curricolo verticale e attivare in modo sempre più

sistematico e costruttivo i dipartimenti disciplinari

Programmare la formazione degli insegnanti con la finalità di sviluppare

competenze operative e metodologiche atte alla formazione di quelle

competenze di sistema individuate dalle indicazioni Nazionali

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Inserire nella programmazione curricolare percorsi rivolti ad alunni con

particolari carenze nell’ apprendimento

Elaborazione di un piano di formazione atto a garantire l’omogeneità tra le

classi e maggiore coordinamento tra gli insegnanti nella progettazione e nella

verifica.

Incentivare progetti mirati ad abbassare l’influenza del background familiare

prevedendo la collaborazione con enti locali e le stesse famiglie.

Creare una quadro di sintesi di competenze trasversali e disciplinari che

rispondano agli obiettivi generali che il sistema nazionale di valutazione ha

promosso.

Rapportare in modo costante la mera risultanza dello screening dati con gli

altri dati che caratterizzano l’Istituto ( caratteristiche sociali degli alunni,

background familiare, rapporto con le insegnanti, metodologie didattiche,

etc).

Introdurre innovazioni metodologiche e didattiche atte a implementare gli assi

portanti trasversali delle diverse discipline; scegliere quindi percorsi che

vadano a formare competenze logico-cognitive e depurino i percorsi dal mero

nozionismo.

Elementi di forza dell’idea guida:

La capacità di migliorare la qualità dell’offerta formativa attraverso

l’implementazione di percorsi logico cognitivi volti ad una scuola che , non fornisce

più istruzione-nozionismo contenutistico ma volta a produrre un apprendimento di

qualità, “contestualizzando” le attività proposte e rendendole veri e propri progetti al

servizio dell’alunno.

Dall’analisi di quanto sopra, e così come riportato nel RAV, le priorità e i traguardi

scelti per il triennio sono i seguenti:

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PRIORITA’ E TRAGUARDI

ESITI DEGLISTUDENTI

Priorità Traguardi

Risultati scolastici Migliorare gli esiti degli studenti

della scuola secondaria di primo

grado ammessi alle classi

successive

Incrementare la diversificazione

metodologico- didattica in

riferimento a: lavoro in piccoli

gruppi, attività a classi aperte ed

utilizzo delle TIC

Garantire il successo formativo. Implementare la personalizzazione

dei processi cognitivi, per gli

studenti in difficoltà.

Omogeneizzare e diffondere la

didattica laboratoriale e

l'interattività con gli studenti.

Potenziare la sfera dell'autonomia

degli studenti e della pratica del

cooperative-learning; ciò

renderebbe più proficua l'attività

laboratoriale.

Risultati nelle prove

standardizzate nazionali

Migliorare gli esiti e renderli più

omogenei fra le classi

attraverso una programmazione

più condivisa.

Rafforzare negli alunni le capacità

di comprensione, di riflessione, di

ricerca di strategie per risolvere

problemi in ambiti diversi.

Le priorità su cui la scuola ha deciso di concentrarsi riguardano gli esiti scolastici

raggiunti dagli alunni secondaria di primo grado e la varianza interna alle classi e fra

le classi della scuola primaria. Entrambe le priorità sono finalizzate a migliorare il

successo formativo degli alunni e l'acquisizione di competenze disciplinari e

trasversali.

Tali priorità e traguardi saranno raggiunti attraverso i seguenti progetti di

miglioramento:

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1. Costruiamo oggi il nostro domani. "Progettare un Curricolo verticale per

competenze: assicurare un percorso graduale e coerente dalla Scuola Primaria

alla Scuola Secondaria I Grado”

2. Cittadini dell'Europa del domani. Potenziamento delle lingue Francese e

Inglese

3. “In un mare di libri… e il naufragar m’è dolce in questo mar”. Lettura e ascolto

progetto trasversale perché più si legge più si ascolta più si entra in possesso

delle conoscenze e, nel contempo, si acquisisce la capacità di destreggiarsi

nella società, decodificando i suoi molteplici linguaggi

4. Blog in classe, nuova metodologia per la lingua europea

5.Tre-sei-undici. La continuità didattica filo conduttore che unisce i diversi

ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente

CASTEL SAN LORENZO14/01/ 2016

I REFERENTI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Mimì MINELLA

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6. SINGOLE SCHEDE DI PROGETTI

DESCRIZIONE

TITOLO“COSTRUISCO OGGI IL MIO DOMANI”

Progettare un Curricolo verticale per competenze: assicurare un percorso

graduale e coerente dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria I

Grado”

FASE DI PLAN – PIANIFICAZIONE

DESCRIZIONE

SINTETICA DEL

PROGETTO

Il Collegio dei Docenti ha intrapreso, sin dalle iniziali attività di

programmazione, un percorso di riflessione e ricerca sull’esigenza

condivisa e auspicabile di costruzione del curricolo verticale.

Il personale docente ha assunto l’impegno prioritario di strutturare

percorsi didattici unitari e coerenti, pur nel costante rispetto dei livelli di

sviluppo cognitivo propri di ogni età.

“Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e

dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della

comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è

il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e

l’innovazione educativa.” Nella premessa delle nuove Indicazioni per il

curricolo, è contenuta la chiave di lettura migliore delle attività che si

intendono realizzare nell’ambito di tale progettualità: alle scuole è

richiesto di essere luogo di ricerca attiva per trasformare l’insegnamento

da esecuzione di direttive centrali in un progetto continuo per la messa in

pratica di principi generali e per il superamento delle criticità proprie del

contesto particolare in cui ciascun insegnante opera. In questa ottica

rientra la scelta prioritaria della costruzione del curricolo di Italiano e

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Matematica come primo step di un progetto più ampio di istituto che

riguarderà tutte gli ambiti disciplinari, le discipline nonché i campi di

esperienza, che coinvolgerà tutti i docenti dell’istituto e che vedrà la sua

realizzazione solo in un secondo momento. Partire dalle competenze di

Italiano e Matematica garantisce di poter dedicare il giusto tempo e

impegno ai due curricoli più complessi e articolati e lavorare, in seguito,

sugli altri segmenti curricolari con maggior speditezza e organicità.

Il progetto si spingerà, inoltre, nella progettazione di un percorso

didattico verticale esemplificativo che colmi le eventuali perplessità di

carattere pedagogico e didattico, che potrebbero sorgere nell’attività

progettuale e programmatica dei docenti e sia di stimolo e impulso per la

prassi progettuale del prossimo anno scolastico.

DESTINATARI

Destinatari del progetto sono innanzi tutto i docenti dell’istituto quali

fruitori prioritari dei curricoli in qualità di insegnanti; allo stesso tempo

destinatari sono gli alunni, sui quali ricadono in positivo tutte le migliorie

apportate al processo di insegnamento-apprendimento; infine,

destinatarie sono anche le famiglie, alle quali si offre maggiore chiarezza

e linearità nella pubblicizzazione dei percorsi educativi affrontati dai

propri figli nel primo ciclo dell’istruzione

PROBLEMA DI

ORIGINE/BISOGNI

La progettazione didattica presenta criticità nel versante delle modalità

didattiche, in quanto in larga parte vengono impiegate metodologie che

poco sollecitano la partecipazione degli alunni, privilegiando un assetto

frontale. Il progetto intende favorire una didattica di tipo laboratoriale,

attraverso un lavoro di costruzione della attività didattiche riferite al

curricolo di istituto. Tale iniziativa dovrebbe far intravedere alcuni frutti

già dal prossimo anno scolastico 2016/2017, ma saranno necessari alcuni

anni per riuscire mettere a punto un sistema completo ed efficace.

OBIETTIVI

SPECIFICI

1. Sviluppare e diffondere nella scuola un sistema di verifica e

valutazione degli apprendimenti, sia in termini di conoscenze e

abilità che di competenze, in linea con le migliori pratiche,

strumenti e competenze diagnostiche nazionali ed internazionali.

2. Migliorare i processi di insegnamento/apprendimento mediante

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la riprogettazione del curricolo in un’ottica innovativa e

l’elaborazione di unità di lavoro, materiali e strumenti necessari

allo sviluppo di una didattica laboratoriale, da diffondere nella

normale attività di classe;

3. Disseminazione delle buone pratiche all’interno della scuola a

supporto dell’azione didattica, per diffondere le metodologie e i

materiali didattici innovativi, a carattere disciplinare,

interdisciplinare e trasversale.

FASE DI DO- DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

DECRIZIONI DELLE

VARIE FASI

1 AZIONI/ATTIVITA'

Il Progetto prevede una prima fase di documentazione e ricerca che

permetterà ai docenti dei due ordini di scuola di affrontare la fase delle

stesura dei curricoli in piena consapevolezza e chiarezza di idee. Si

sottolinea, inoltre, che alla fase della stesura del curricolo di matematica

e italiano , collaboreranno due docenti della disciplina appartenenti alla

scuola.Sec di 1°grado. Per la pubblicizzazione dei curricoli sul sito web

dell’istituto, inoltre, è richiesta la collaborazione della docente Funzione

strumentale o di altro personale.

2 DESCRIZIONE IN FASI

Fase A (Settembre 2016)

Attività: Determinazione di figure responsabili di dipartimenti disciplinari

(Italiano – Matematica) nei diversi ordini di scuola (Primaria –

Secondaria). Tali figure avranno il compito di coordinare i vari step

dell’iniziativa, di organizzare momenti collettivi di socializzazione e

condivisione, di pianificare il monitoraggio e il controllo rispetto alla

realizzazione concreta di quanto stabilito, in riferimento alla propria

disciplina di competenza .

Fase B (Settembre 2016)

Attività: Identificazione di nuclei tematici irrinunciabili per ogni disciplina

collegabili alle abilità e competenze enucleate nel curricolo verticale.

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Nello specifico dovrà essere elaborato e formalmente adottato uno

strumento, ad oggi inesistente, di programmazione (Programma di

contenuti, metodi e strategie privilegiando la didattica laboratoriale)

scandito temporalmente e in termini di contenuti irrinunciabili relative

alle discipline di Italiano – Matematica, che costituisca il raccordo,

nonché la traduzione in termini contenutistici delle abilità enucleate nel

curricolo verticale. Lo strumento dovrà contenere per ciascuna abilità del

curricolo verticale, partendo dalla classe terza della scuola primaria, il

chiaro riferimento ai contenuti da affrontare e/o ai processi logici da

costituire ex novo, la chiara definizione degli obiettivi minimi da

raggiungere, sia in termini di sapere sia di saper fare, che costituiranno i

prerequisiti per il segmento didattico successivo, nonché le strategie e le

modalità didattiche di approccio e di controllo. Tale strumento dovrà

pertanto contenere l’indicazione di tutte le attività connesse alla

valutazione in itinere, ed eventuali misure correttive ed azioni di

miglioramento da attuarsi per poi riverificarne la prestazione.

Tale progetto di miglioramento interviene, a partire dalla classe terza

della scuola primaria, per stabilire una chiara connessione tra abilità e

contenuti condivisi almeno nei due ordini di scuola. In termini di tempi

di attuazione, entro il mese di settembre 2016, dovrà essere completato

lo strumento di pianificazione/progettazione dei contenuti disciplinari

correlati al curricolo verticale (Programma di contenuti, metodi e

strategie) almeno per la classe quinta della scuola primaria, prima e terza

della scuola secondaria di I grado con particolare attenzione alle prove di

verifica comuni e, al monitoraggio degli apprendimenti legati ai percorsi

proposti e ai risultati ottenuti.

Fase C (ottobre 2016)

Attività: Strutturazione e socializzazione di prove di verifica comuni

scandite per livelli con appropriate griglie di valutazione oggettiva per

rilevare i livelli di partenza su cui programmare gli interventi successivi.

Fase D (ottobre 2016)

Costruzione ed elaborazione di schede per la raccolta e la elaborazione

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statistica e di analisi dei risultati delle prove di ingresso e delle verifiche

successive.

Azioni formative per potenziare le competenze di carattere metodologico

e didattico dei docenti.

Fase E (Ottobre 2016 – Maggio 2017)

Attività1: A partire dalla metà di ottobre 2016 verranno organizzati e

realizzati incontri con i responsabili dei dipartimenti disciplinari dei due

ordini di scuola per la progettazione ed esecuzione delle UDA comuni.

Attività 2: riprogettazione del curricolo in un’ottica innovativa ed

elaborazione di unità di lavoro, materiali e strumenti necessari allo

sviluppo di una didattica laboratoriale, da diffondere nella normale

attività di classe.

Attività 3: Disseminazione/Formazione fra pari all’interno della scuola,

da attuare in modalità laboratoriale, a supporto dell’azione didattica dei

colleghi del proprio istituto, per diffondere le metodologie e i materiali

didattici innovativi, a carattere disciplinare, interdisciplinare e

trasversale.

Attività 4: strutturazione di prove di verifica comuni riguardo ai segmenti

didattici affrontati, formulazione e la condivisioni di griglie di valutazione

oggettive e determinazione delle date (periodo) di somministrazione. Si

terrà conto della pianificazione per diversi livelli cognitivi, rispettando il

raggiungimento degli obiettivi minimi di ciascuno step didattico,

costituenti i prerequisiti indispensabili per lo step successivo. Si

socializzeranno strategie di recupero e/o consolidamento –

potenziamento con ulteriore proposta di verifiche dopo il segmento

didattico di recupero.

Il presente progetto intende agire in termini di miglioramento

strutturando e traducendo in prassi ordinaria queste attività. In tal senso,

i responsabili di dipartimento disciplinare dei due ordini di scuola

organizzeranno e realizzeranno sempre a partire da ottobre 2016, dopo

le riunioni dipartimentali in senso stretto, incontri con tutti i docenti di

disciplina dell’ordine di scuola di appartenenza, finalizzati alla

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socializzazione delle proposte di testing e di valutazione oggettiva

stabilite e diffusione delle date (periodo) di somministrazione.

Attività 5: Somministrazione delle prove comuni. Dopo le fasi di

pianificazione, strutturazione e socializzazione del sistema di testing si

procederà alla somministrazione di tali prove comuni (da dicembre ad

aprile)

Fase F (Maggio 2017)

Attività: Rilevazione livelli in uscita attraverso prove conclusive che

costituiscono una sintesi delle attività svolte nelle UDA per l’italiano e la

matematica.

Fase G (Giugno-Settembre 2017)

Redazione di un documento formale (Programma di contenuti, metodi ed

attività) nel quale saranno individuati tutti i contenuti e i processi in

ambito didattico, descritti analiticamente in tutte le attività e

procedimenti afferenti a Italiano – Matematica correlate al curricolo

verticale dell’Istituto che consentiranno di definire una sintesi delle

competenze in uscita delle varie classi.

RISORSE

PROFESSIONALI

INTERNE/ESTERNE

Il Dirigente scolastico; i docenti di italiano e matematica della scuola

Primaria e Secondaria che collaboreranno per la progettazione di

specifiche attività; i docenti dello Staff del Dirigente e le funzioni

strumentali.

FASE DI CHECK- MONITORAGGIO E RISULTATI

MODALITA'

DI VERIFICA

E VALUTAZIONE

Fasi 1 MONITORAGGIO E RISULTATI

La realizzazione del progetto prevederà una sistematica attività di

monitoraggio di tutte le fasi in cui esso è articolato, al fine di verificare

l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera,

ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del

raggiungimento finale dell’obiettivo del progetto.

Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevederà:

Incontri del gruppo finalizzati all’aggiornamento sullo stato di

avanzamento del progetto (sulla base dei dati raccolti) e sulla

definizione puntuale degli step successivi, tenuto conto della

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calendarizzazione prevista.

Socializzazione di prove di verifica comuni scandite per livelli con

appropriate griglie di valutazione oggettiva a partire da

Analisi dei risultati. Pianificazione di misure di intervento

correttive e/o a sostegno – con degli incontri con i

responsabili di dipartimenti disciplinari di ordini di scuola

diversi per l’analisi dei risultati e la predisposizione di

misure e strategie correttive e/o di supporto ed altri

incontri con tutti i docenti di disciplina finalizzati al

monitoraggio e verifica alla condivisione dei risultati di

medio termine e finali raggiunti al confronto sulle

eventuali criticità emerse in corso di attuazione e

all’eventuale individuazione di azioni correttive.

Disseminazione delle metodologie e dei materiali didattici

innovativi, a carattere disciplinare, interdisciplinare e trasversale.

Fase 2 RIESAME E MIGLIORAMENTO

Come indicato nella descrizione dello step precedente (il monitoraggio),

saranno previsti incontri (almeno 3) del gruppo di miglioramento

finalizzati, oltre che all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle

singole attività del progetto, anche all’eventuale ritaratura degli obiettivi,

della tempistica e dell’approccio complessivo, in ragione di circostanze,

fatti, evidenze che dovessero renderne necessaria la revisione, tenendo

in ogni caso presente l’obiettivo di raggiungimento finale del progetto; è

necessario, altresì, prevedere modalità atte a rilevare il livello di

soddisfazione degli alunni e docenti destinatari dell’intervento. Negli

incontri, pertanto, avranno forte peso la discussione sulle criticità emerse

in corso di attuazione del progetto e l’elaborazione di soluzioni in grado

di agire sulle criticità e di consentire il raggiungimento dell’obiettivo

finale.

Il Gruppo si riunirà a cadenza quindicinale, per monitorare

costantemente lo stato di avanzamento dei lavori e mettere i atto

eventuali correttivi resesi, eventualmente, necessari. Qualora lo si riterrà

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opportuno, il Gruppo di lavoro procederà ad incontri più ravvicinati.

Considerato quindi l’obiettivo e l’oggetto su cui il progetto intende

incidere – il “valore aggiunto” in termini di apprendimento – appare

evidente che misurare il contributo del progetto alle performance degli

alunni nelle prove comuni, quindi, significherà concretamente misurare

“a caldo” la realizzazione dei singoli risultati attesi; ma significherà anche

misurare a lungo termine (“a freddo”) l’impatto di tale progetto

nell’aspetto organizzativo, progettato ed implementato per l’anno

scolastico.

Il raggiungimento degli obiettivi di potenziamento e rafforzamento delle

competenze previste dal Piano verrà riscontrato mediante la

somministrazione di test finali e la valutazione degli scostamenti fra livelli

di apprendimento in entrata e livelli di apprendimento in uscita nel corso

dell’anno scolastico 2016-2017 e consentirà di valutare la positività del

percorso svolto e del metodo di lavoro adottato ed, eventualmente, di

riprogettare l’azione per le successive annualità.

Nel caso in cui il Gruppo di lavoro dovesse incontrare delle

difficoltà nella selezione dei contenuti o nelle eventuali

scelte da compiere, sarà valutata l’ipotesi di confronto con

il Dirigente Scolastico e con lo Staff Dirigenziale.

RISULTATI ATTESI

Alla fine dell’attuazione del progetto ci si attende una omogeneità

relativamente al conseguimento delle competenze acquisite da parte

degli alunni delle classi coinvolte fermo restando l’individuazione di un

minimo di alunni che non raggiungeranno il livello minimo di

competenze in italiano e matematica.

I risultati attesi, sono riferibili al miglioramento dell'efficacia del processo

di insegnamento/apprendimento e dell'organizzazione scolastica

misurate attraverso i seguenti indicatori:

AGGIORNAMENTO DISCIPLINARE E SVILUPPO DI NUOVE COMPETENZE

DEL PERSONALE DOCENTE

- Aumento dell’uso delle dotazioni tecnologiche utilizzate nella prassi

didattica.

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INNOVAZIONE DEI CONTENUTI E DEGLI APPROCCI METODOLOGICI DEGLI

INSEGNANTI

- Aumento dell’uso di metodologie di tipo laboratoriale nella prassi

didattica.

MIGLIORAMENTO DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI IN

ITALIANO E MATEMATICA

- Aumento del livello di apprendimento in italiano e matematica a partire

dalla situazione media di classe (monitoraggio situazione di partenza e

monitoraggio intermedio e finale)

- Diminuzione del divario tra valutazione interna degli apprendimenti e

valutazione esterna

FASE DI ACT- RIESAME E MIGLIORAMENTO

Fase 2 RIESAME E MIGLIORAMENTO

Come indicato nella descrizione dello step precedente (il monitoraggio), saranno previsti incontri

(almeno 3) del gruppo di miglioramento finalizzati, oltre che all’aggiornamento sullo stato di

avanzamento delle singole attività del progetto, anche all’eventuale ritaratura degli obiettivi, della

tempistica e dell’approccio complessivo, in ragione di circostanze, fatti, evidenze che dovessero

renderne necessaria la revisione, tenendo in ogni caso presente l’obiettivo di raggiungimento

finale del progetto; è necessario, altresì, prevedere modalità atte a rilevare il livello di

soddisfazione degli alunni e docenti destinatari dell’intervento. Negli incontri, pertanto, avranno

forte peso la discussione sulle criticità emerse in corso di attuazione del progetto e l’elaborazione

di soluzioni in grado di agire sulle criticità e di consentire il raggiungimento dell’obiettivo finale.

Il Gruppo si riunirà a cadenza quindicinale, per monitorare costantemente lo stato di

avanzamento dei lavori e mettere i atto eventuali correttivi resesi, eventualmente, necessari.

Qualora lo si riterrà opportuno, il Gruppo di lavoro procederà ad incontri più ravvicinati.

Considerato quindi l’obiettivo e l’oggetto su cui il progetto intende incidere – il “valore aggiunto”

in termini di apprendimento – appare evidente che misurare il contributo del progetto alle

performance degli alunni nelle prove comuni, quindi, significherà concretamente misurare “a

caldo” la realizzazione dei singoli risultati attesi; ma significherà anche misurare a lungo termine

(“a freddo”) l’impatto di tale progetto nell’aspetto organizzativo, progettato ed implementato per

l’anno scolastico.

Il raggiungimento degli obiettivi di potenziamento e rafforzamento delle competenze previste dal

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Piano verrà riscontrato mediante la somministrazione di test finali e la valutazione degli

scostamenti fra livelli di apprendimento in entrata e livelli di apprendimento in uscita nel corso

dell’anno scolastico 2016-2017 e consentirà di valutare la positività del percorso svolto e del

metodo di lavoro adottato ed, eventualmente, di riprogettare l’azione per le successive annualità.

Nel caso in cui il Gruppo di lavoro dovesse incontrare delle difficoltà nella selezione dei contenuti

o nelle eventuali scelte da compiere, sarà valutata l’ipotesi di confronto con il Dirigente Scolastico

e con lo Staff Dirigenziale.

EVENTUALI

PRODOTTI

Materiali didattici innovativi, a carattere disciplinare, interdisciplinare e

trasversale

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Distretto scolastico N. 59 RoccadaspideAUTONOMIA 193 SA4P1

ISTITUTO COMPRENSIVOSCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA I° GRADO 84049

CASTEL SAN LORENZO (SA) Tel.Fax 0828-944072 - C.F. 91027440659Email – [email protected] – Email – [email protected]

sito web : www istitutocomprensivocastelsanlorenzo.gov.it

DESCRIZIONE

TITOLO PROGETTO LETTURA E ASCOLTO

“In un mare di libri… e il naufragar m’è dolce in questo mar”.

FASE DI PLAN – PIANIFICAZIONE

DESCRIZIONE

SINTETICA DEL

PROGETTO

Il verbo “leggere” significa etimologicamente “raccogliere”, “scegliere”,

“confrontare” ed è dunque un’esperienza cumulativa: più si legge, più si

entra in possesso delle conoscenze e, nel contempo, si acquisisce anche

la necessaria capacità di destreggiarsi nella società, decodificando i suoi

molteplici linguaggi.

L’attenzione per la lettura e l’ascolto è centrale nel percorso di crescita

della persona: questi aspetti plurimi sono stati sempre oggetto di

sperimentazioni e di progetti, la lettura e l’ascolto attivo investono,

infatti, la vita interiore del soggetto e la sua crescita personale.

La lettura e l’ascolto sono “attività trasversali” rispetto alle varie

discipline, devono essere volti a “fondare una competenza che si

costruisce sulla base di molte dimensioni: cognitiva (saper leggere),

operativa (apprendere il saper leggere) e anche attitudinale e

comportamentale (abitudine al leggere e all’ascolto).

Il piacere della lettura comporta il raggiungimento, attraverso una

naturale progressione nella competenza personale, della capacità di

comprensione, di confronto e di rielaborazione dei testi scritti,

l’affinamento della sensibilità estetica e del senso critico, lo sviluppo di

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abilità complesse che contribuiscono alla crescita globale ed equilibrata

dell’uomo e del cittadino, il quale, comprendendo profondamente i

messaggi da cui è sollecitato, analizza, confronta, riflette, decide

autonomamente.

Le più recenti emanazioni ministeriali di innovazione curricolare hanno

dato un nuovo impulso alle molteplici iniziative promosse nel territorio

per la condivisione del piacere di leggere, facendo leva sulla

progettualità della scuola.

La nostra scuola propone tale iniziativa, ponendosi come mission quello

della verticalità e della ricaduta nei diversi ambiti disciplinari.

DESTINATARITutte le classi della Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di

I grado.

PROBLEMA DI

ORIGINE/BISOGNI

L’incontro con i libri e la lettura nasce dal bisogno di permettere a tutti

i ragazzi in età scolare di acquisire molteplici possibilità di sviluppo e

crescita, che si declinano lungo competenze differenti.

Esso consente in primo luogo di misurarsi con le proprie competenze

che bisogna acquisire durante il percorso scolastico, che si tradure poi

nel quotidiano in un percorso di vita. I libri e la lettura sostengono poi

la dimensione relazionale in una duplice direzione: della relazione che

si crea con i libri stessi, alcuni dei quali diventano compagni speciali,

insostituibili, quasi oggetti transizionali a cui fare riferimento nei

momenti di bisogno o di novità; ma anche delle relazioni che si creano

attraverso i libri, veri e propri mediatori nell’incontro con l’altro, grande

o piccolo, a cui permettono di avvicinarsi con discrezione, ciascuno con

i propri tempi e modi, ma a cui possono unire favorendo un background

comune di storie e di modi per stare insieme.

Permettono inoltre di arricchire le proprie competenze immaginative:

come ci hanno indicato da tempo in molti, da Vygotsky fino a Munari e

Rodari che di libri e bambini/ragazzi tanto si sono occupati, la creatività

ha bisogno di essere nutrita, perché chi sa poco può dar luogo a poche

connessioni. Leggere invece aggiunge parole, rappresentazioni,

informazioni e racconti alla nostra conoscenza, offrendo possibilità

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numerose per metterle poi in dialogo e creare nuovi collegamenti,

quelli che concorrono alla nostra creatività e quindi al nostro sapere.

Infine, libri e lettura ampliano considerevolmente le competenze

cognitive dei bambini/ragazzi, con particolare riferimento

all’apprendimento della lettura, della scrittura e dell’ascolto, poiché

permettono di incontrare segni iconici e segni visivi verbali a cui

attribuire significati, avviando e sostenendo il complesso processo di

elaborazione e interpretazione di un testo attraverso le relazioni tra

quanto rappresentato su una pagina e le proprie pre-conoscenze, oltre

che tra immagini e segni secondo processi talora divergenti che

allenano il pensiero narrativo, fino alla formulazione di ipotesi sempre

più precise sul contenuto.

OBIETTIVI SPECIFICI

Approfondire le conoscenze acquisite, ampliare il proprio

orizzonte mentale e arricchire il patrimonio lessicale.

Creare occasioni di incontro tra studenti appartenenti a fasce

d’età e a ordini di scuola differenti.

Attivare comportamenti di tutoring.

Stimolare la creatività.

Incentivare la frequentazione/fruizione di biblioteche e librerie.

La lettura come mezzo per capire il mondo.

Incentivare agorà di lettura/ascolto di gruppo.

Favorire l’integrazione tra i nuovi media e gli strumenti di

comunicazione e di informazione tradizionali (libri, giornali etc.)

Mettere in relazione la multimedialità con le altre attività

espressive (drammatizzazione, produzione grafica e musicale),

valorizzandone le potenzialità creative.

FASE DI DO- DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

DECRIZIONI DELLE

VARIE FASI

Attività di lettura ad alta voce, percorsi guidati nella letteratura

per ragazzi, rielaborazioni creative dei libri letti individualmente

o in gruppo, invenzione e costruzione di storie.

Creazione di prodotti ipertestuali multimediali, la pubblicazione

di pagine web e lo sviluppo di scambi in rete tra alunni di scuole

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diverse.

Allestimento di una biblioteca di classe: i ragazzi predisporranno

la scaffalatura e catalogheranno i libri in dotazione della scuola,

attraverso un semplice software freeware che gestirà anche i

prestiti. La biblioteca sarà anche arricchita da libri personali che

gli alunni vorranno condividere con i compagni.

Narrare e navigare “ Piccoli e grandi nella memoria del paese”:

navigare nelle storie degli anziani che narrano (i bambini e i

ragazzi raccoglieranno appunti dalla narrazione degli anziani e,

collegandoli con altri materiali elaborati, ad esempio foto

d’epoca, comporranno semplici ipertesti in rete. Il progetto

prevede uno sviluppo attraverso cui ricavare de materiale

multimediale da utilizzare per delle particolare forme di

narrazione supportate da videoproiezioni o altro materiale da

condividere su un Blog appositamente creato).

Attività di “costruzione e decostruzione” di testi attraverso

attività manipolative espressive, il canto, la musica, la danza e la

drammatizzazione.

RISORSE

PROFESSIONALI

INTERNE/ESTERNE

Progetto interdisciplinare e trasversale che coinvolge a vario titolo

docenti di materie e cicli diversi.

FASE DI CHECK- MONITORAGGIO E RISULTATI

MODALITA'

DI VERIFICA

E VALUTAZIONE

La verifica e la valutazione consente di cogliere i problemi emergenti, di

descrivere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di un

progetto, di reperire informazioni sui dati strutturali e organizzativi

delle variabili in gioco, di evidenziare i punti di forza e i punti di

debolezza, le potenzialità di strumentazione e di organizzazione, di

ripensare le attività intraprese in relazione, da un lato, al processo che

si intende dirigere e governare e, dall’altro, agli obiettivi e ai fini che si

intendono perseguire.

Verrà utilizzato un approccio di analisi partecipativa ed una efficace

metodologia per la “valutazione in itinere”, che può produrre

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immediati miglioramenti nel sistema al momento della sua

realizzazione. Il team di osservatori impegnati nel monitoraggio sarà

composto dagli stessi referenti del progetto che avranno il compito di

osservare e di conoscere in diretta l’andamento delle diverse azioni

messe in campo e di promuovere gli aggiustamenti necessari,

identificando i problemi e ricercando soluzioni efficaci insieme agli altri

responsabili della scuola, anche attraverso il confronto tra le diverse

esperienze messe in rete

STRUMENTI DI

VERIFICA

Gli strumenti che possono essere utilizzati nel corso della verifica sono:

1. protocollo di monitoraggio (documento in cui si fissano i criteri

generali per la scelta condivisa delle strategie metodologiche, dei tempi

e degli strumenti del monitoraggio);

2. griglie di rilevazione qualitative-quantitative che vengono

compilate dagli operatori scolastici coinvolti direttamente o

indirettamente nelle attività (per es. di sperimentazione o di ricerca-

azione) che sono oggetto di monitoraggio;

3. schema e/o relazioni per la raccolta e il commento dei dati.

RISULTATI ATTESI

• Arricchire il lessico

• Favorire la lettura espressiva

• Sapersi orientare nella scelta dei generi letterari

• Sviluppare il senso critico

• Incrementare il piacere dell’ascolto e della scrittura creativa,

attraverso la manipolazione dei testi;

• Favorire l’acquisizione di competenze multimediali e

informatiche.

FASE DI ACT- RIESAME E MIGLIORAMENTO

I docenti,coinvolti nel progetto, e il gruppo di miglioramento si confronteranno sistematicamente

e periodicamente e in caso di criticità o insuccessi, riadatteranno gli obiettivi, le azioni, le

metodologie e l’organizzazione.

EVENTUALI

PRODOTTI

• Prodotti ipertestuali multimediali e /o pubblicazione di pagine

web;

• Allestimento di una biblioteca di classe;

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• “Costruzione e decostruzione” di testi attraverso attività

manipolative espressive, il canto, la musica, la danza e la

drammatizzazione.

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1

Distretto scolastico N. 59 RoccadaspideAUTONOMIA 193 SA4P1

ISTITUTO COMPRENSIVOSCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA I° GRADO 84049

CASTEL SAN LORENZO (SA) Tel.Fax 0828-944072 - C.F. 91027440659Email – [email protected] – Email – [email protected]

sito web : www istitutocomprensivocastelsanlorenzo.gov.it

DESCRIZIONE

TITOLO

PROGETTO POTENZIAMENTO LINGUE

Cittadini dell'Europa del domani

FASE DI PLAN – PIANIFICAZIONE

DESCRIZIONE

SINTETICA DEL

PROGETTO

Corsi curricolari per il potenziamento linguistico e corsi extracurricolari

per la preparazione di esami esterni con il supporto di un docente di

madrelingua.

DESTINATARIAlunni delle classi terminali della Scuola Primaria e quelle della Scuola

Secondaria di I grado.

PROBLEMA DI

ORIGINE/BISOGNI

Il progetto nasce dal bisogno di approfondire le diverse abilità linguistiche

considerato il poco tempo settimanale a disposizione per poter

consolidare in maniera adeguata tutte e quattro le abilità di una lingua e

dall’esigenza di dedicare più tempo alla produzione orale linguistica

attraverso la viva voce di un docente madrelingua. Esso tende ad

ampliare l’offerta formativa e arricchire il curriculum degli alunni

attraverso un documento di certificazione esterna attestante il

raggiungimento dei diversi livelli secondo il frame work europeo di

riferimento.

OBIETTIVI

SPECIFICI

Sviluppare e consolidare le competenze linguistiche per la

certificazione dei livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento

Avere una valutazione esterna degli apprendimenti in lingua straniera

Incrementare la motivazione degli studenti allo studio della lingua

straniera

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Approfondire le abilità e le competenze orali relativamente sia alla

comprensione sia alla produzione.

Perfezionare la pronuncia.

FASE DI DO- DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

DECRIZIONI DELLE

VARIE FASI

Organizzazione dei corsi nel primo periodo e fase di svolgimento nel

secondo periodo di ogni anno scolastico durante il quale si effettueranno:

attività di ascolto;

attività di lettura

attività di produzione orale;

attività di produzione scritta;

partecipazione esame finale.

RISORSE

PROFESSIONALI

INTERNE/ESTERNE

Docenti di lingua francese e inglese interni alla scuola.

Docenti di madrelingua esterni.

FASE DI CHECK- MONITORAGGIO E RISULTATI

MODALITA'

DI VERIFICA

E VALUTAZIONE

Esercizi in itinere;

simulazioni dell’esame per verificare il livello d’apprendimento

raggiunto durante il corso;

STRUMENTI DI

VERIFICA

Questionario finale sull’esperienza;

percentuale alunni scuola primaria e secondaria che hanno

ottenuto la certificazione nei diversi livelli

RISULTATI ATTESI Attestati di frequenza

Certificazione esterna/europea

FASE DI ACT- RIESAME E MIGLIORAMENTO

I docenti,coinvolti nel progetto, e il gruppo di miglioramento si confronteranno sistematicamente

e periodicamente e in caso di criticità o insuccessi, riadatteranno gli obiettivi, le azioni , le

metodologie e l’organizzazione.

EVENTUALI

PRODOTTI

Potenziamento delle abilità linguistiche - comunicative

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DESCRIZIONE

TITOLO

BLOG IN CLASSE

FASE DI PLAN – PIANIFICAZIONE

DESCRIZIONE

SINTETICA DEL

PROGETTO

Il progetto si articolerà in tre momenti: discussione sugli argomenti da

postare, stesura e pubblicazione degli stessi sulla piattaforma WebCLOUD

dove sarà creato un blog che sarà utilizzato prima come diario di bordo

della classe, poi eventualmente come strumento per condividere un

progetto collaborativo con altre scuole. Gli alunni saranno divisi in 2

gruppi per ogni classe e, tra questi, su decisione del docente e degli

alunni insieme, ne verranno scelti 3, per ogni gruppo, che dovranno

assumere la funzione di Peer Educator che avranno il compito di

trasferire contenuti, valori ed esperienze ai loro compagni a seconda

delle loro competenze linguistiche e digitali. In effetti, alla fine di ogni

incontro, i discenti dovranno riportare, “a caldo”, sul “ diario di bordo”,

l’esperienza vissuta, osservazioni, sensazioni, riflessioni, ipotesi, gli

elementi salienti, negativi e/o positivi. Questo ha una duplice valenza:

scoprire gli atteggiamenti e le opinioni soggettive verso il progetto e

comprendere le difficoltà incontrate nell’attuazione di un nuovo metodo

di lavoro che, se ritenuto inefficace, sarà modificato in corso d’opera.

Seguirà un confronto, uno scambio di punti di vista, di opinioni,

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costruzioni di mappe concettuali che promuovono

“metacognitivamente” l’apprendimento, cioè acquisire insieme agli atti

di conoscenza, quelli di competenza del “saper fare”, del “saper agire”, al

fine di decidere cosa realizzare tra le proposte avanzate e definire i ruoli

che ognuno deve assumere a secondo delle loro capacità e saperi (chi fa,

cosa fa, con quali mezzi, quando lo fa, con chi lo fa……/ capacità

metacognitive). Questo rende l’alunno più autonomo e consapevole nel

suo impegno di apprendimento e lo abilita a prendere in considerazione

diverse strategie di risoluzioni e scegliere quella che, in quel momento, è

per lui più soddisfacente. Alla fine, i lavori realizzati saranno pubblicati in

piattaforma e si potrà decidere se renderli visibili solo all'interno della

classe virtuale oppure condividerli con tutta la comunità che utilizza tale

piattaforma.

DESTINATARI Alunni Scuola Secondaria di I grado.

PROBLEMA DI

ORIGINE/BISOGNI

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una nuova forma di comunicazione

che avviene attraverso gli strumenti informatici e multimediali e dei

social network in particolare, che occupano uno spazio ed un tempo

notevole nella vita di molti ragazzi. A questo bisogna aggiungere che il

possesso delle competenze digitali e di quelle linguistiche rappresentano

delle prerogative essenziali per accedere al mondo del lavoro. Con

questo progetto sarà utilizzato uno strumento digitale e multimediale

adatto ai ragazzi che hanno una certa familiarità con la tecnologia e nello

stesso tempo saranno stimolati alla creatività, all'apprendimento di

argomenti di cultura generale, all'approfondimento della lingua francese

ed alla valorizzazione delle loro conoscenze ed abilità.

OBIETTIVI

SPECIFICI

Potenziare la creatività. Gli alunni saranno stimolati a ricercare,

progettare e sviluppare materiale e contribuire alla ricchezza dei

contenuti e alla gradevolezza grafica del prodotto finale.

Favorire la cooperazione poiché ogni alunno è chiamato a

collaborare e responsabilizzarsi per una buona riuscita del prodotto

finale.

Attivare il processo di apprendimento non solo del sapere ma

anche del saper fare.

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Potenziare le abilità linguistiche-comunicative

FASE DI DO- DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

DECRIZIONI DELLE

VARIE FASI

Fase iniziale: Il docente inserisce i nominativi degli alunni in piattaforma

che riceveranno un codice studente con il quale vi potranno accedere. In

qualità di facilitatore, il docente, dopo aver spiegato le regole

fondamentali del lavoro, fornirà degli input. Porrà delle domande-stimolo

e il tutto sarà raccolto e graficamente organizzato in una mappa

concettuale, ben evidente a tutti, in modo che ognuno potrà individuare

altri possibili percorsi di collegamento. Seguirà una discussione tra gli

alunni, sempre sotto la guida del facilitatore, per condividere le diverse

esperienze ed allargare così la matrice cognitiva di ognuno di essi.

Fase intermedia: i discenti saranno divisi in gruppi ed ognuno collabora

con gli altri a seconda delle proprie competenze e del proprio sapere.

Apprendere in gruppo è molto efficace non solo sul piano cognitivo ma

anche per quanto riguarda l’attivazione dei positivi processi socio-

relazionali. Ciascun componente, infatti, accresce la propria autostima, si

responsabilizza, cresce nelle abilità sociali, imparando a cooperare per il

conseguimento di un obiettivo comune. Saranno scelti i Peer Education

che si passeranno reciprocamente informazioni pubblicando un "diario di

bordo" che potrà essere commentato dagli altri gruppi esprimendo le

loro opinioni imparando, così, l’uno dall’altro. L'educatore coetaneo è

una persona che più di qualsiasi esperto adulto ha accesso al mondo

valoriale e simbolico dei giovani, decodifica il loro linguaggio e ha, quindi,

l'abilità di stabilire un rapporto di fiducia e di ascolto con i soggetti con

cui entra in contatto. Questo è uno strumento valido ed efficace, in

grado, tra l'altro, di sviluppare e rafforzare le competenze cognitive e

relazionali dei singoli per essere meno autoreferenziali, e di valorizzare la

funzione educativa del gruppo, facendo della classe stessa una risorsa

per l'apprendimento, uno strumento di crescita e di cambiamento.

Fase finale: Ogni gruppo produrrà il proprio lavoro e lo invierà al docente

che visionerà, correggerà, apporterà delle annotazioni di feedback, se

necessario, e lo rinvierà al suo autore. Quando i post saranno stati

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pubblicati e resi visibili alle classi si chiederà agli studenti di riflettere su

quanto sostenuto dai loro compagni ed esortarli ad associarsi o a

controbattere le opinioni altrui, sostenendo a loro volta la propria tesi e

apportando le proprie argomentazioni.

RISORSE

PROFESSIONALI

INTERNE/ESTERNE

Docente di lingua francese

FASE DI CHECK- MONITORAGGIO E VERIFICA

MODALITA'

DI VERIFICA

E VALUTAZIONE

La verifica e la valutazione consente di cogliere i problemi emergenti, di

descrivere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di un

progetto, di reperire informazioni sui dati strutturali e organizzativi delle

variabili in gioco, di evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza, le

potenzialità di strumentazione e di organizzazione, di ripensare le attività

intraprese in relazione, da un lato, al processo che si intende dirigere e

governare e, dall’altro, agli obiettivi e ai fini che si intendono perseguire.

Verrà utilizzato un approccio di analisi partecipativa ed una efficace

metodologia per la “valutazione in itinere”, che può produrre immediati

miglioramenti nel sistema al momento della sua realizzazione. Il team di

osservatori impegnati nel monitoraggio sarà composto dagli stessi

referenti del progetto che avranno il compito di osservare e di conoscere

in diretta l’andamento delle diverse azioni messe in campo e di

promuovere gli aggiustamenti necessari, identificando i problemi e

ricercando soluzioni efficaci insieme agli altri responsabili della scuola,

anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze messe in rete.

STRUMENTI DI

VERIFICA

Gli strumenti che possono essere utilizzati nel corso della verifica sono:

1. protocollo di monitoraggio;

2. lettura dei "diari di bordo";

3. somministrazione di schede e/o griglie;

4. somministrazione di questionario per la rilevazione del livello di

gradimento;

RISULTATI ATTESI Competenze dichiarative: sapere

Competenze sociali: atteggiamenti

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Competenze valoriali: teorie e/o pensieri

Competenze comunicative – relazionali: saper trasmettere

Competenze procedurali: saper fare

Competenze immaginative saper rappresentare

EVENTUALI

PRODOTTI

Prodotti ipertestuali multimediali e /o pubblicazione di pagine web in

lingua francese;

Potenziamento delle abilità linguistiche - comunicative

FASE DI ACT- RIESAME E MIGLIORAMENTOIl docente coinvolto nel progetto e il gruppo di miglioramento si confronteranno

sistematicamente e periodicamente e in caso di criticità o insuccessi, riadatteranno gli obiettivi, le

azioni , le metodologie e l’organizzazione.

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DESCRIZIONE

TITOLO TRE-SEI-UNDICI

FASE DI PLAN – PIANIFICAZIONE

DESCRIZIONE

SINTETICA DEL

PROGETTO

La continuità didattica è uno dei pilastri del processo educativo Proprio

per questo motivo il progetto tre-sei-undici costituisce il filo conduttore

che unisce i diversi ordini di scuola e collega il graduale progredire e

svilupparsi dello studente.

DESTINATARI

Alunni

della scuola dell’infanzia di 5 anni;

della scuola primaria classi prime e classi quinte;

della scuola secondaria di primo grado classi prime.

PROBLEMA DI

ORIGINE/BISOGNI

“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto

dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo”. Una

corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo

continuo, per prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano nei

passaggi tra i diversi ordini di scuola, e che spesso sono causa di

fenomeni di disagio scolastico, prevedendo opportune forme di

coordinamento che rispettino, tuttavia, le differenze di ciascuna scuola

OBIETTIVI

SPECIFICI

Favorire la continuità educativo-didattica fra i diversi ordini di scuola

dell’Istituto.

Prevenire e limitare lo svantaggio utilizzando opportunità molteplici in

grado di motivare maggiormente gli alunni;

1. consolidare la continuità tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola

Primaria e tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo

grado facilitando il passaggio degli alunni tra i tre ordini di scuole;

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2. Favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola. •

Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità.

3. • Favorire uno scambio di conoscenze tra bambini di età diverse

promuovere e sviluppare negli insegnanti la capacità di lavorare insieme

FASE DI DO- DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

DECRIZIONI DELLE

VARIE FASI

Le modalità di svolgimento potranno essere quelle elencate di seguito, in

ciascuna delle quali le docenti dell’ordine superiore avranno modo di

conoscere meglio gli alunni e programmare al meglio accoglienza e

programmazione per l’a.s. successivo :

incontri tra gli alunni delle classi interessate;

esperienze comuni : uscite didattiche, recite , concorsi ;

momenti conviviali insieme

RISORSE

PROFESSIONALI

INTERNE/ESTERNE

Docenti

delle classi dei bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia

della scuola primaria che accoglieranno ed accompagneranno gli

alunni della scuola dell’infanzia , nel percorso della scuola

primaria

della scuola secondaria di primo grado che accoglieranno ed

accompagneranno gli alunni delle classi quinte primarie, nel

percorso della scuola secondaria di primo grado

FASE DI CHECK- MONITORAGGIO E VERIFICA

MODALITA'

DI VERIFICA

E VALUTAZIONE

incontro finale per lo scambio delle esperienze realizzate

comunicazione delle esperienze ai genitori degli alunni coinvolti.

STRUMENTI DI

VERIFICA

Documentazione come valutazione del processo;

RISULTATI ATTESI

Buon inserimento degli alunni nel nuovo ambiente;

Attenuazione delle difficoltà che, talvolta, si presentano nel

passaggio tra i diversi ordini di scuola;

Programmazione curricolare più rispondente alle competenze e

alla personalità degli alunni in ingresso nella scuola dell’ordine

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3

superiore

Miglioramenti degli esiti

Alleanza educativa con la famiglia

EVENTUALI

PRODOTTI

Questionari di osservazione che i docenti compilano in ogni

occasione di incontro per ciascun alunno;

Progetto di accoglienza degli alunni, da parte delle docenti

dell’ordine scolastico superiore;

Programmazione curricolare più rispondente alle competenze e

alle personalità degli alunni in ingresso nella scuola dell’ordine

superiore.

FASE DI ACT- RIESAME E MIGLIORAMENTO

Il referente del progetto con il gruppo di miglioramento avrà cura di monitorare lo stato di

avanzamento del progetto stesso ed anche l’eventuale ritaratura degli obiettivi, della tempistica e

dell’approccio complessivo , in ragione di circostanze e/o fatti non prevedibili allo stato attuale ,

che dovessero rendere necessaria la revisione delle azioni tenendo in ogni caso presente

l’obiettivo da raggiungere.

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TITOLO

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ SICUREZZA E GIUSTIZIA

SOCIALE

"Insegnare a crescere": per una scuola che aiuta a conoscersi,

a conoscere e a scegliere in modo consapevole e responsabile.

DESCRIZIONESINTETICA

Il progetto "LEGALITA'" ha lo scopo di avviare un percorso di

sensibilizzazione nei confronti di tematiche specifiche, affinché, lo stesso,

possa, nel tempo contribuire a radicare nei giovani, il bisogno ed il

rispetto della legalità. sviluppare tali tematiche aiuterebbe i giovani ad

acquisire comportamenti personali, sociali e civili corretti, per la

realizzazione di una società migliore in tutti i suoi aspetti.

Paure, tensioni, ansie, incertezze, sensi di inadeguatezza, insuccesso

scolastico, incapacità di comunicare sono solo alcune sensazioni che, se

canalizzate in un adeguato processo educativo, diventano crisi superabili,

invece di sfociare in condizioni di rischio verso l'illegalità.

DESTINATARII destinatari di tale progetto sono gli alunni dell'Istituto Comprensivo di

Castel San Lorenzo e Felitto.

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Riguardo ai bisogni non si può prescindere da quelle che sono le

problematiche derivanti dalla presenza nella stessa classe di alunni aventi

la stessa registrazione di problemi specifici di apprendimento e di

condotta che porti in generale al rifiuto delle regole scolastiche. Per tale

motivo il consiglio di classe, è particolarmente attento alle innovazioni di

carattere metodologico mirato a fornire ai docenti conoscenze e

strumenti, tesi ad ottimizzare le risorse organizzative e didattiche. La

Scuola, altresì, aderisce al progetto "LEGALITA'", in quanto di grande

ausilio per sostenere gli alunni, particolarmente, problematici. Aderisce,

inoltre, al progetto "Generazioni connesse", istituito dal MIUR, a partire

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dall'anno scolastico in corso.

OBIETTIVISPECIFICI

-Prevenire ogni forma di violenza dentro e fuori la scuola;

-Contrastare il fenomeno del bullismo;

-Abituare al rispetto della persona e delle regole;

-Educare alla partecipazione positiva e alla vita scolastica;

-Accogliere e sostenere gli alunni diversamente abili;

-Favorire la costruzione di una sana affettività;

-Riconoscere e superare gli errori, le frustrazioni e gli insuccessi;

-Sostenere l'acquisizione di valori fondamentali, a partire dal valore della

vita, per ciascuno e per la collettività vicina e lontana;

-Sicura navigazione in internet; uso consapevole del cellulare.

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Le varie fasi del progetto riguarderanno azioni a breve termine (incontri,

convegni, confronti) ed azioni a lungo termine (progetto che si proietterà

negli anni a seguire, con modalità che possono essere soltanto interne

alla scuola). Comunque sia, le varie fasi saranno realizzate mettendo in

sinergia le istituzioni, le associazioni, le agenzie educative del territorio,

in un percorso di convergenza verso la scuola.

RISORSEPROFESSIONALI:

INTERNE/ESTERNE

Risorse professionali interne (docenti, personale ATA, ETC..) ed esperti

esterni.

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

Si verterà:

sulla lettura e sull'approfondimento di vari testi in ambiti

disciplinari diversi;

sull'analisi di eventi e situazioni che si presenteranno durante il

naturale svolgimento della vita scolastica;

sulla formulazione di problemi ed ipotesi di soluzioni;

sull'uso di linguaggi espressivi diversi; su incontri, conferenze e

dibattiti.

STRUMENTI DIVERIFICA

Si darà grande importanza alla consuetudine ad operare all'interno del

curricolo scolastico ordinario, nei vari ambiti disciplinari (linguistico,

logico, grafico) affinché gli alunni possano costruire buoni rapporti

interpersonali e, di conseguenza, di un buon sé per una positiva

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autostima.

RISULTATIMiglioramento progressivo degli alunni coinvolti e maggiore

responsabilità nella vita scolastica degli stessi.

EVENTUALIPRODOTTI

Documento dal nome "POLICY E-SAFETY", che la scuola invierà entro il 4

aprile 2016.

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Distretto scolastico N. 59 RoccadaspideAUTONOMIA 193 SA4P1

ISTITUTO COMPRENSIVOSCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA I° GRADO 84049

CASTEL SAN LORENZO (SA) Tel.Fax 0828-944072 - C.F. 91027440659Email – [email protected] – Email – [email protected]

sito web : www istitutocomprensivocastelsanlorenzo.gov.it

TITOLOPROGETTO SPORTELLO ASCOLTO

“ Uno spazio per pensare, per essere, per diventare

DESCRIZIONESINTETICA

Lo scopo principale che questo servizio si propone è quello di offrire a tutti

gli studenti l’opportunità di usufruire della consulenza psicologica

all’interno dell’ istituto.

Lo spazio sarà dedicato prima di tutto ai ragazzi, ai loro problemi, alle loro

difficoltà con il mondo della scuola, della famiglia, dei pari e fornirà loro la

possibilità di prevenire e affrontare il disagio che fisiologicamente

l’adolescenza porta con sé.

DESTINATARI Tutti gli alunni dell’ I.C. Castel San Lorenzo, i genitori, gli insegnanti.

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Lo sportello d’ascolto accoglie i ragazzi in un momento evolutivamente

molto delicato e controverso, quale l’adolescenza, e affronta e risolve

problematiche inerenti la crescita, la dispersione scolastica, l’insuccesso, il

bullismo, la difficoltà ad apprendere

OBIETTIVISPECIFICI

Migliorare la qualità della vita a scuola con risvolti positivi anche in

famiglia;

Aumentare la motivazione dei ragazzi allo studio;

Migliorare e aumentare il senso di autostima;

Prevenire situazioni di disagio;

Offrire uno spazio di ascolto e un contenitore dove esprimere

quelle emozioni, ansie e paure che influenzano negativamente la

quotidianità;

Migliorare il rapporto e il dialogo con gli insegnanti.

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Le attività di ascolto non hanno carattere terapeutico e prevedono:

Attività di gruppo

Attività individuali

RISORSEPROFESSIONALI

Per l’attivazione dello sportello d’ascolto è necessario:

Individuazione di uno o più docenti tutor;

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INTERNE/ESTERNE Consulenza di uno psicologo;

Spazio che garantisca una adeguata riservatezza ai colloqui, i cui contenuti

saranno strettamente coperti dal segreto professionale

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

La verifica del progetto verrà effettuata in itinere attraverso l’osservazione

diretta degli alunni e la partecipazione attiva ad attività di gruppo e/o

incontri individuali. A conclusione dell’anno scolastico verrà richiesto ad

alunni , genitori e docenti di compilare un questionario di gradimento .

STRUMENTI DIVERIFICA

1. Osservazione diretta

2. Questionari di gradimento

RISULTATI

Lo sportello di ascolto, inteso come agente facilitante la comunicazione,

cercherà di stimolare attraverso accoglienza, ascolto, empatia,

motivazione, nuove prospettive e nuovi punti di vista da affrontare

insieme, facendo interagire scuola e famiglia per una migliore qualità della

vita relazionale nella realtà sociale

EVENTUALIPRODOTTI

Rispetto per le regole e gli spazi scolastici;

Consapevolezza del proprio ruolo;

Consapevolezza delle potenzialità creative personali ed interpersonali;

Relazione con il contesto ( coetanei , adulti );

Supporto ai docenti rispetto alle difficoltà di apprendimento degli

alunni.

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TITOLOPROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE FUMO ED ALCOOLSalvaguardiAmo la nostra salute da fumo e alcool

DESCRIZIONESINTETICA

Il Progetto si articola in più fasi. I ragazzi, dopo una prima fase informativa,

vengono stimolati a partecipare

attivamente con discussioni, interviste, attività grafiche, lavori individuali

ed in piccoli gruppi.

E’ prevista la somministrazione di un questionario anonimo, che verrà

riproposto ai ragazzi al termine dell’anno scolastico, per valutare

l’atteggiamento degli stessi in seguito ad una maggiore conoscenza sul

fenomeno di dipendenza da fumo e alcool.

DESTINATARITutte le classi della scuola secondaria di I grado di Castel San Lorenzo e

Felitto

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Casi di manifesto uso di sigarette ed alcool in luoghi ricreativi esterni alla

scuola, per cui ci si rende conto che è necessaria un’opera di prevenzione

per sviluppare nel ragazzo di 11-13anni, la capacità di resistere alle

lusinghe della sigaretta e dell’alcool per star bene con se stesso e con gli

altri.

OBIETTIVISPECIFICI

o _ informare su rischi e significati

o _ aumentare le conoscenze sul fenomeno di dipendenza da fumo e

alcool

o _ facilitare la capacità di riflessione e verbalizzazione di eventuali

difficoltà legate alle tematiche

o _ prevenire l’instaurarsi di alcune abitudini

o _ informare sui rischi relativi all’abuso di alcool e fumo

o _ far lavorare i ragazzi sulle tematiche al fine di conoscere le loro

opinioni e conoscenze

o _ promuovere stili di vita sani rendendoli “appetibili” per i ragazzi

ed evidenziandone aspetti positivi, tenendo conto dei bisogni

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specifici dei diversi destinatari.

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

I fase:

_ Attività didattiche in aula tenute da tutti i docenti coinvolti. Sulla storia

del fumo e dell’alcool e diffusione di queste abitudini in Italia. Effetti a

breve e a lungo termine dell’alcool e del fumo sui vari organi e apparati del

corpo umano, il fumo passivo.

- Somministrazione di un questionario anonimo per un’indagine sul

fenomeno fumo e alcool tra gli alunni della classe.

- Interviste a parenti e conoscenti che fumano.

II fase:

- Rilevazione e tabulazione dati raccolti che evidenzi le motivazioni più

ricorrenti di chi comincia a fumare, di chi continua a fumare e di chi

smette.

Percentuale donne e percentuale uomini che fumano. Relazione tra il

numero di ragazzi che fumano e il numero dei loro genitori fumatori.

III fase:

- Incontro-dibattito per classe con la Psicologa sul tema” Disagi dei

preadolescenti, fumo e alcool”.

IV fase:

- Incontro-dibattito con medici specialisti sul tema:

"Patologie degenerative dovute al fumo e all’alcool”.

RISORSEPROFESSIONALI

INTERNE/ESTERNE

RISORSE PROFESSIONALI INTERNE/ESTERNE

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

o Scheda di verifica sulle tematiche affrontate

o Questionari strutturati per la valutazione dei cambiamenti avvenuti

o Proposte di vie positive alternative motivate rispetto all’alcool e al

fumo di sigarette.

STRUMENTI DIVERIFICA

La valutazione accerterà le modificazioni di comportamento nell’alunno

rispetto alla situazione di partenza.

RISULTATIo Ampliamento delle conoscenze sui temi trattati

o Ampliamento delle capacità di riflessione critica sul fenomeno di

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dipendenza

o Impulso alla discussione sui temi.

PRODOTTI ATTESI

o Album, bozzetti e spots pubblicitari

o Piccoli servizi giornalistici

o Mostra esplicativa sul lavoro svolto.

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PROGETTO LETTURA

TITOLO

“Il tempo per leggere, come il tempo per amare dilata il tempo per vivere” (D. Pennac)

DESCRIZIONESINTETICA

La lettura aiuta a crescere, arricchisce, appassiona, alimenta la fantasia e

la creatività perché ha il potere di farci entrare nella narrazione e

riscriverla a nostro piacimento, liberamente. In un tempo in cui si assiste,

purtroppo, alla crescente perdita di valore del libro e alla disaffezione

diffusa alla lettura da parte di bambini e ragazzi, la scuola rappresenta il

luogo privilegiato e speciale per promuovere itinerari e strategie atti a

suscitare curiosità e amore per il libro, a far emergere il bisogno e il

piacere della lettura. Ciò implica il superamento della lettura come

“dovere scolastico” per un obiettivo più ampio che coinvolga le emozioni,

i sentimenti, le esperienze affettivo-relazionali e sociali attraverso cui il

libro possa trasformarsi in una fonte di piacere e di svago.

DESTINATARIAttività rivolta agli alunni della Scuola secondaria di I grado di Felitto.

Classi coinvolte: I – II (in pluriclasse).

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Il progetto nasce dal bisogno di avvicinare i ragazzi ai libri per condurli ad

una lettura spontanea e divertente, e alla consapevolezza della sua

funzione formativa, volta all’arricchimento del pensiero e allo sviluppo

delle potenzialità espressive, è l’obiettivo di un percorso di “Promozione

ed educazione alla lettura” come processo continuo che:

Avvia al “gusto” della lettura come vera e propria esperienza estetica;

Potenzia le tecniche di comprensione;

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Conferisce consapevolezza al concetto di lettura come mezzo di

informazione/formazione, di interpretazione-comunicazione nei vari

ambiti della realtà socioculturale.

Sviluppa il gusto della lettura come esigenza di vita quotidiana e

come fonte di piacere e di arricchimento culturale e di crescita

personale.

Stimola l’immaginazione e le potenzialità creative per esprimere

liberamente le proprie doti inventive in modo piacevole,

divertente,formativo

OBIETTIVISPECIFICI

Stimolare un approccio trasversale al libro non solo come fonte di

divertimento e svago, ma anche come strumento che ci porta a

riflettere su eventi passati o recenti;

Creare situazioni motivanti per sollecitare la curiosità e il piacere di

leggere;

Creare un clima favorevole all’ascolto;

Potenziare tecniche e strategie di lettura attiva; Favorire il confronto

di idee tra giovani lettori;

Far comprendere l’utilità della lettura per migliorare le abilità

comunicativo-espressive;

Sviluppare le strategie per l’ideazione e la produzione di testi con

tecniche diverse.

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Indagine sugli interessi, i gusti, le preferenze di lettura degli alunni;

Scelta di letture stimolo con percorsi guidati;

Creazione di uno spazio-lettura rilassante e piacevole;

Realizzazione di qualificanti momenti di “ascolto” per il “piacere di

sentir leggere”

Utilizzo pratico della biblioteca scolastica e/o di classe;

Visite eventuali a librerie.

RISORSEPROFESSIONALI

INTERNE/ESTERNE

L’ attività sarà svolta una volta a settimana in orario curricolare, e sarà

guidata da un docente di lettere, individuato, di anno in anno, dal

Dirigente scolastico.

MODALITA’ DI Efficacia del progetto sulla base della risposta degli alunni

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VERIFICA EVALUTAZIONE

relativamente a interesse, partecipazione, arricchimento culturale.

STRUMENTI DIVERIFICA

Scheda libro finale;

Riscontro in itinere e finale delle competenze di lettura acquisite e

del lavoro svolto.

RISULTATI

Miglior inserimento di tutti gli alunni all’interno della comunità e

partecipazione attiva e motivata alla vita della scuola.

Sviluppo delle abilità di base nell’area linguistica e valorizzazione

degli stili individuali di apprendimento.

Diminuzione del disagio negli alunni con maggiori difficoltà di

apprendimento.

Elaborazione e raccolta dei testi elaborati dai ragazzi..

EVENTUALIPRODOTTI

Scheda libro (comprensione,interpretazione,valutazione);

Eventuale realizzazione di disegni/fumetti e conversione della storia e

delle immagini realizzate in video.

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TITOLOPROGETTO MENSA ED EDUCAZIONE ALIMENTARE

DESCRIZIONE SINTETICA

L’attuale organizzazione del plesso in una pluriclasse, I e II, a tempo prolungato con un orario settimanale di

36 ore, ha reso indispensabile la pianificazione del lavoro in modo tale da far sì che il maggior numero di ore

possibili siano utilizzate per sdoppiare la pluriclasse. Questo perché è pur vero che il numero degli alunni è

ridotto, ma si può lavorare chiaramente meglio se di tanto in tanto si riescono ad avere, particolarmente in

italiano e matematica, le classi separate. A tal proposito l’orario dedicato alla mensa (2 h a settimana) rientra

a tutti gli effetti nelle ore funzionali all’insegnamento.

Da tutto ciò nasce l’esigenza di tale progetto “ Sorveglianza mensa ed educazione alimentare”, che trae

origine dagli indirizzi delle politiche rivolte alla promozione della salute a livello mondiale ed europeo. La

scuola ha quindi il compito di fornire strumenti attraverso i quali gli alunni, possano individuare come salutari,

e dunque preferire, alcuni comportamenti piuttosto che altri e siano capaci di scegliere consapevolmente in

ogni campo il meglio per sé e per gli altri. L’istituzione scolastica, cioè, deve porsi come obiettivo quello di

promuovere stili di vita positivi.

DESTINATARI Le classi I e II della Scuola Secondaria di I grado di Felitto.

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Il presente progetto viene proposto per far fronte all’esigenza di garantire alla pluriclasse unica, formata dagli

alunni di prima e seconda della Scuola Secondaria di I grado di Felitto, una qualità didattico-educativa

adeguata e per ridurre il rischio di scomparsa della Scuola a causa del numero esiguo di iscritti. La presenza

della scuola nel Comune di Felitto è un deterrente allo spopolamento, in quanto senza scuola non vi può più

essere comunità locale.

OBIETTIVI SPECIFICI

Il progetto si pone i seguenti obiettivi:

Favorire la socializzazione;

Potenziare le norme che sono alla base della convivenza civile;

incrementare il piacere di stare con l’altro nel pieno rispetto delle diversità;

Favorire l’acquisizione di stili di vita salutari e positivi.

DESCRIZIONE FASI DI ATTIVITA’ Il progetto si articola in 2 ore settimanali.

RISORSE PROFESSIONALI:INTERNE/ESTERNE

Il progetto coinvolge docenti di materie diverse, a seconda delle diverse esigenze organizzative.

MODALITA’ DI VERIFICA EVALUTAZIONE

La verifica e la valutazione in itinere della validità del progetto andranno a sondare la capacità degli alunni disperimentare in armonia con gli altri, compagni e personale scolastico, altri importanti momenti della vitascolastica che, pur non essendo prettamente curricolari, permettono loro di potenziare le normefondamentali che sono alla base della convivenza civile.

STRUMENTI DI VERIFICA

Gli strumenti che possono essere utilizzati nel corso della verifica sono:

1. Osservazione diretta dei comportamenti e dell’atteggiamento assunto da ogni alunno che si troverà a

condividere il pasto con i compagni e i docenti coinvolti;

2. griglie di rilevazione qualitative-quantitative che vengono compilate dagli operatori scolastici coinvolti

direttamente o indirettamente nelle attività.

RISULTATI

Garantire agli alunni le effettive ore settimanali di lezione;

dare la possibilità alla pluriclasse, in alcune ore della giornata scolastica, di usufruire dello

sdoppiamento;

Acquisire uno stile di vita sano e positivo.

EVENTUALI PRODOTTI

Maggiore autocontrollo dei discenti nei momenti non prettamente curricolari della vita scolastica.

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TITOLOPROGETTO DI DRAMMATIZZAZIONE

Socializzare, esprimersi, recitare...crescere!

DESCRIZIONESINTETICA

Il progetto viene proposto perché convinti che attraverso la

drammatizzazione i bambini possano acquisire consapevolezza delle

proprie emozione e favorire il processo di socializzazione

DESTINATARI Gli alunni della scuola d'infanzia e primaria.

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Oggi i bambini più che in altre epoche, vivono lontani dai giochi con i

coetanei, presi da mille attività fuori casa o in casa, davanti ad uno

schermo. L'esigenza dunque di confrontarsi con i pari, non solo in attività

didattiche, ma anche in altre attività piacevoli e divertenti, per imparare a

relazionarsi e a vivere le proprie emozioni a contatto con gli altri, è

fortemente sentita.

OBIETTIVISPECIFICI

-relazionarsi con i pari e gli adulti

-riuscire ad esprimere le emozioni in momenti programmati

-seguire regole di comportamento capendo che il buon esito di un progetto

dipende dall’operare di tutti

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

La drammatizzazione necessita di una fase preparatoria in cui i bambini

possano conoscere il racconto di base, capire i diversi personaggi e gli

ambienti che verranno rappresentati, per essere motivati alla realizzazione

della stessa drammatizzazione.

Nella fase successiva vengono assegnate le parti, caratterizzati i personaggi

e gli ambienti. Il racconto viene arricchito da canti, semplici coreografie, che

renderanno il tutto più piacevole e divertente.

L'ultima fase vede il raccordo di tutte le varie parti per dare uniformità al

racconto, attraverso le prove in orario extrascolastico e, dove necessita,

anche scolastico.

RISORSEPROFESSIONALI

Docenti di classe, ma anche di musica, arte, lingua straniera.

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INTERNE/ESTERNE Eventuale supporto dei genitori o di enti locali.

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

Si utilizzerà un approccio di valutazione di tutte le fasi del progetto, così da

produrre miglioramenti già prima della realizzazione finale. Saranno gli

stessi docenti del progetto a osservare il comportamento degli alunni e

trovare gli aggiustamenti necessari per migliorare tutta l’attività.

STRUMENTI DIVERIFICA

Lo strumento decisivo per la verifica finale sarà la stessa drammatizzazione

nel suo insieme, durante la manifestazione finale.

RISULTATI

Attraverso la drammatizzazione si vogliono portare gli alunni ad

atteggiamenti più corretti nei confronti dei compagni. Il rispetto delle

regole nelle varie fasi guiderà i bambini a capire l’importanza di seguire

norme comuni per ottenere i migliori risultati. Inoltre recitare, cantare,

ballare, esprimersi su un palco, di fronte a persone conosciute e

sconosciute permetterà il controllo delle proprie emozioni.

EVENTUALIPRODOTTI

(da poter condivideretra alunni, docenti,

plessi ecc.)

Eventuali fotografie e video della manifestazione finale.

Copione della drammatizzazione.

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TITOLOPROGETTO LINGUA INGLESE PRIMARIA

Step by Step

DESCRIZIONESINTETICA

Le attività proposte in questo progetto ruotano intorno ai principi del

learn by doing e del rispetto dei diversi stili di apprendimento dei

bambini. Usare strumenti e manipolare oggetti di uso comune seguendo

istruzioni per ottenerne altri, consente ai bambini di accostarsi alla lingua

straniera attraverso più canali sensoriali. Il “fare” in un altro codice

linguistico permette di mettere in atto strategie d’apprendimento

diversificate che consentono sviluppo di potenzialità che potrebbero

restare in ombra. In particolare, le attività manipolative rispondono alle

esigenze dei bambini prevalentemente cinestetici o con memoria visiva e

risultano utili alla coordinazione oculo-manuale, alla psicomotricità fine

e alla produzione grafico-pittorica. L’esecuzione di consegne, di semplici

istruzioni verbali e la realizzazione di manufatti da usare in diversi tipi di

giochi, consentono di “concretizzare“ i progressi linguistici e le

esperienze di apprendimento, di ampliare e consolidare le conoscenze e

di focalizzare l’attenzione su alcune regolarità della lingua inglese per

scoprirne i meccanismi d’uso.

DESTINATARI Alunni scuola primaria

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Learn by doing (imparare facendo)

OBIETTIVISPECIFICI

Classi I-II-III

Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano

pronunciate chiaramente e lentamente;

Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare;

Identificare e nominare parti del corpo, colori, animali,

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forme geometriche, oggetti scolastici, alfabeto e numeri.

Classi IV- V

Comprendere istruzioni e consegne brevi e semplici;

Individuare informazioni e frasi basilari tramite wh-words;

Formulare ipotesi sui meccanismi che regolano la costruzione

della frase;

Scambiare informazioni afferenti alla sfera personale (orari,

date, azioni abituali, aspetto fisico, indicazioni spaziali).

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Lavori individuali, lavori in piccoli gruppi e collettivi, giochi di squadra e di

ruolo, disegni, canti e filastrocche.

RISORSEPROFESSIONALI:

INTERNE/ESTERNE

Docenti di scuola primaria

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

Le prove di verifica costituiscono un insostituibile indicatore

dell’eventuale necessità di modificare ed adeguare gli interventi

dell’insegnante. La valutazione avrà per oggetto la competenza, il saper

fare con la lingua e le prove somministrate saranno ispirate ai criteri

della validità ed affidabilità. Ogni prova di verifica farà riferimento

all’obiettivo di apprendimento da valutare, avrà una consegna chiara e

conterrà un tipo di attività già sperimentato in situazioni diverse. Non

sarà in nessun caso uno strumento volto a selezionare, bensì un

momento di riflessione sugli eventuali errori e sulle strategie di

insegnamento

– apprendimento adottate.

STRUMENTI DIVERIFICA

Schede operative

RISULTATI Comunicare in lingua inglese

EVENTUALIPRODOTTI

Cartellonistica, schede, manufatti ecc…

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TITOLO PROGETTO AMBIENTE, COSTUMI E TRADIZIONI

DESCRIZIONESINTETICA

Il progetto viene proposto per accrescere la sensibilità verso le risorse

naturali presenti sul territorio nella realtà socio-culturale e ambientale

degli alunni.

DESTINATARI Alunni della scuola primaria

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Conoscere l'ambiente circostante e le tradizioni legate al passato e al

paese.

OBIETTIVI SPECIFICI

1. Studiare la struttura del territorio e conoscere il valore

dell'ambiente.

2. Conoscere la flora e la fauna, ambienti naturali e antropici,

biodiversità.

3. Riconoscere e utilizzare le piante officinali.

4. Conoscere e studiare I centri storici.

5. Conoscere l'artigianato, I prodotti tipici e gastronomici.

6. Recuperare la memoria storica. Giochi tradizionali, fiabe,

filastrocche, proverbi.

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Attività di ricerca;

visite guidate sul territorio;

raccolta/studio/tabulazione dei dati raccolti;

preparazione di materiali multimediale;

sintesi conclusiva;

RISORSEPROFESSIONALI

INTERNE/ESTERNE

Enti locali/esperti volontari/persone anziane/famiglia/ docenti

MODALITA’ DIVERIFICA E

Verifiche periodiche al termine di ciascuna attività, discussioni, esposizioni,

questionari

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2

VALUTAZIONE

STRUMENTI DIVERIFICA

Manifestazione di fine anno

RISULTATI Conoscenza dell'ambiente vissuto.

PRODOTTI ATTESIEventuali video e fotografie realizzati nel corso delle attività. Semplici

prodotti realizzati dagli alunni seguendo le tecniche apprese nel percorso.

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1

Distretto scolastico N. 59 RoccadaspideAUTONOMIA 193 SA4P1

ISTITUTO COMPRENSIVOSCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA I° GRADO 84049

CASTEL SAN LORENZO (SA) Tel.Fax 0828-944072 - C.F. 91027440659Email – [email protected] – Email – [email protected]

sito web : www istitutocomprensivocastelsanlorenzo.gov.it

TITOLO FRUTTA NELLE SCUOLE

DESCRIZIONESINTETICA

Questo progetto promosso dal Ministero dell'Istruzione , Università eRicerca, del Ministero della Salute e del Ministero delle politiche agricole,alimentari e forestali.

DESTINATARI I destinatari sono tutti gli alunni della Scuola Primaria di Felitto e CastelSan Lorenzo.

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Il progetto nasce dall'esigenza di avvicinare gli alunni alla frutta e verduraper una corretta e sana alimentazione.

OBIETTIVISPECIFICI

Far apprendere all’alunno la corretta alimentazione praticandola

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Il programma prevede la distribuzione nell'orario della merenda, di frutta

e verdura di qualità e di permettere agli alunni di eliminare tante

merendine dolci e sbagliate e abituarli a consumare frutta e verdura .RISORSE

PROFESSIONALI:INTERNE/ESTERNE

Risorse professionali interne docenti e personale ATA.

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

Alla fine del progetto non c'è verifica migliore di quella di vedere l'alunno

favorevole alla consumazione di frutta e verdura, a osservare l'alunno

mentre guarda, annusa, assapora la frutta.

RISULTATII risultati attesi sono quelli di stimolare gli alunni verso una corretta

alimentazione consumando frutta di stagione e di realizzare scambi conaltri amici e con gli adulti.

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TITOLO

PROGETTO PRE-ACCOGLIENZA

SCUOLA DELL’INFANZIA

DI CASTEL SAN LORENZO

DESCRIZIONESINTETICA

Gli alunni vengono accolti e vigilati in orario antecedente le lezioni.

DESTINATARIDestinatari: il progetto si rivolge ai bambini della scuola dell’infanzia che

usufruiscono del trasporto scolastico.

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Il servizio pre – accoglienza è rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia

che legati al trasporto scolastico svolto dal comune arrivano a scuola alle

ore 8,00.

OBIETTIVI SPECIFICIFinalità: provvedere all’accoglienza ed alla vicinanza dei minori all’interno

dell’ambiente scolastico.

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Durata servizio: il servizio inizia e termina in base al trasporto scolastico.

Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 8,15 presso la scuola

dell’infanzia.

RISORSEPROFESSIONALI:

INTERNE/ESTERNE

Docenti della scuola dell’infanzia di Castel San Lorenzo

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

Il servizio offerto è di grande utilità alle famiglie e sicurezza per i bambini,

per questo il progetto si svilupperà anche nel prossimo triennio 2016/17;

2017/18; 2018/19.

RISULTATI Soddisfazione delle famiglie

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TITOLO

PROGETTO INGLESE INFANZIAHAPPY ENGLISH

DESCRIZIONESINTETICA

Questo progetto è rivolto ai bambini dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia

con lo scopo di renderli consapevoli dell’esistenza di lingue diverse dalla

propria e di stimolarli all’apprendimento di semplici espressioni e vocaboli

della lingua inglese attraverso attività divertente, creative e di ascolto. La

sua prospettiva educativa-didattica non è tesa al raggiungimento di una

competenza linguistica, ma sarà incentrata sulle abilità di ascolto,

comprensione ed appropriazione dei significati. Il percorso, si realizzerà

mediante una serie di situazioni linguistiche, proposte in forma

prettamente ludica, legate all’esperienza più vicina al bambino, con

implicazioni operative e di imitazione. Obiettivo principale del percorso è

infatti quello di creare un contesto educativo coinvolgente e motivante che

solleciti gli alunni ad esprimersi e comunicare spontaneamente in questa

lingua. Saranno altresì proposti giochi di gruppo, attività manipolative,

costruzione di cartelloni, conte, canzoni, filastrocche, schede, piccole

drammatizzazioni , attraverso la tecnica dello T.P.R.( total phisical response)

e dello storytelling in L2.

DESTINATARI Bambini di 5 anni della Scuola dell’ Infanzia di Castel San Lorenzo e Felitto

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

La volontà di sensibilizzare i bambini di Scuola dell’ Infanzia alla lingua

straniera si basa sulle seguenti motivazioni:

La società plurietnica e multiculturale in cui il bambino di oggi è inserito, fa

emergere il bisogno educativo e formativo della conoscenza di una 2a

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lingua.

L’apprendimento precoce di una nuova lingua ne favorisce l’acquisizione.

L’utilizzo di altri codici espressivi e di comunicazione in età prescolare

stimola processi cognitivi superiori facilitando l’ingresso nella Scuola

Primaria.

OBIETTIVI SPECIFICI

Salutare

Presentarsi

Riconoscere colori

Discriminare le principali figure geometriche,

Contare da 0 a 10

Denominare i componenti della famiglia

Identificare oggetti ed animali

Comprendere e formulare semplici domande e comandi

Memorizzare canzoni in L2.

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Ogni lezione sarà articolata in due momenti:

una fase iniziale di routine dedicata ai saluti e alle presentazioni ed un task,

atto a stimolare la capacità mnemonica, creando continuità tra un incontro

e il successivo, seguita dalla presentazione e realizzazione dell’ attività

programmata.

RISORSEPROFESSIONALI:

INTERNE/ESTERNE

La sottoscritta, insegnante di sezione nel plesso di Castel San Lorenzo,

insegnante specialista nel plesso di Felitto.

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

Essendo l’obiettivo fondamentale del percorso, quello di accostare e

sensibilizzare i bambini alla lingua straniera, non ci sono pretese

precostituite su cosa essi dovranno imparare. La rilevazione sulla qualità

degli apprendimenti verra effettuata valutando i processi e non i prodotti

del percorso educativo.

Gli aspetti suscettibili di valutazione saranno pertanto gli atteggiamenti e la

motivazione degli allievi in quanto indicativi della rispondenza del contesto

di apprendimento alle loro esigenze. La comprensione e la produzione orale

saranno verificate mediante la tecnica del Listen and do: ascoltare e fare

(disegnare, mimare, associare, ripetere parole in lingua inglese). La

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valutazione sarà essenzialmente di gruppo e non individuale privilegiando

(ed esaminando) produzioni collettive, allo scopo di creare in ogni

momento un clima di distensione e di gioiosa partecipazione.

STRUMENTI DIVERIFICA

Osservazioni sistematiche

Schede di verifica

RISULTATI

Promuovere un approccio sereno e positivo con la lingua straniera

affinché ne derivi un’esperienza interessante stimolante, piacevole e

gratificante.

Sensibilizzare il bambino ad un codice linguistico diverso da quello

materno.

Arricchirne il vocabolario con termini nuovi, legati a contesti culturali

diversi.

Sviluppare le capacità di comprensione globale e di ascolto e le abilità

comunicative.

Stimolare il bambino ad utilizzare codici espressivi comunicativi diversi

da quelli abituali.

Avviare alla conoscenza di altre culture e di altri popoli.

PRODOTTI ATTESI

Realizzazione di cartelloni di gruppo e di prodotti individuali, mediante

l’utilizzo di varie tecniche espressive.

Raccolta del materiale prodotto in fascicoli personali

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TITOLO

PROGETTO GIORNALINO ON-LINE"Per crescere insieme .........

……la voce degli alunni"

DESCRIZIONESINTETICA

Rendere visibile, documentabile e comunicabili le esperienze didattiche

svolte da tutti gli alunni

DESTINATARITutti gli alunni della scuola dell'infanzia, della primaria e della secondaria di

Felitto e Castel San Lorenzo.

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Favorire e invogliare a leggere e soprattutto a scrivere con piacere.

OBIETTIVI SPECIFICI

Obiettivi specifici:

Acquisire la capacità di esprimere il proprio vissuto e le proprie

esperienze attraverso molteplici linguaggi;

Favorire lo sviluppo della creatività;

Promuovere relazioni, collaborazione e cooperazione fra alunni

DESCRIZIONE FASIDI ATTIVITA’

Durante tutto l'anno verranno raccolti materiali ed esperienze più

significative degli alunni, inserite e fruibile on- line sul sito web della scuola.

RISORSEPROFESSIONALI:

INTERNE/ESTERNE

I docenti di ogni ordine e grado e di ogni disciplina raccoglieranno tutto il

materiale più interessante nel corso dell'anno.

MODALITA’ DIVERIFICA E

VALUTAZIONE

La verifica sarà il giornalino in rete, come anche la valutazione.

STRUMENTI DIVERIFICA

Analisi degli articoli prodotti.

RISULTATII risultati attesi sono:

coinvolgimento degli alunni

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maggiore capacità all'osservazione e alla relazione tra pari ;

rielaborazione ed interpretazione personale degli avvenimenti

scolastici, sociali e globali;

accrescimento della capacità critica.

PRODOTTI ATTESI Il giornalino.

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TITOLO Cittadinanza e costituzione

DESCRIZIONESINTETICA

L'attività prevede la partecipazione del nostro istituto ai bandi Miurrelativi ai percorsi di studio e approfondimento atti a favorire lariflessione sui principi e l’attualità della Carta costituzionale e asostenere l’insegnamento di C&C nei percorsi didattici.

DESTINATARI Alunni delle scuole medie ed elementari di Felitto e Castel SanLorenzo

PROBLEMA DIORIGINE/BISOGNI

Ogni istituzione scolastica ha fra i suoi compiti quello diconcorrere alla formazione di cittadini attivi e consapevoli, nonpuò fare a meno di porre fra i suoi obiettivi primari l’insegnamentodella Costituzione, non solo riconoscendo in essa i valori diriferimento della nostra società civile, ma anche attraversopercorsi didattici più specifici, come quello che proponiamo, i qualine trasmettano i contenuti e i principi ispiratori

OBIETTIVISPECIFICI

- acquisire consapevolezza dei propri diritti e della propria dignitànel rispetto dei diritti e della dignità dell’altro- assumere un comportamento partecipativo, volto all’impegnoattivo nella scuola e nella società- esprimere capacità relazionali e comunicative, propensione aldialogo e alla collaborazione

FASI Differenziate in basi ai diversi bandi del progetto, a partire daNovembre 2016 fino a Settembre 2017.

RISORSE Docenti della scuola elementare e media di Castel San Lorenzo-Felitto, dipartimento umanistico.

MODALITA' DIVERIFICA

Efficacia del progetto sulla base della risposta degli alunnirelativamente a interesse, partecipazione, arricchimento culturale.

STRUMENTIDI VERIFICA

Osservazione dei comportamentiInterventi nelle discussione o nelle lezioni dialogateQuestionario strutturato / apertoProduzioni di gruppo

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RISULTATI Miglioramento progressivo degli alunni coinvolti e maggioreresponsabilità nella vita scolastica degli stessi. Sensibilizzazioneal tema dei diritti umani con contestualizzazione nel territorio diriferimento.

EVENTUALIPRODOTTI

Prodotti multimediali, elaborati, commentiRelazione conclusiva

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SCHEDE FINANZIARIE PROGETTI

Progetti divisi per classi di concorso:

1. "Costruiamo oggi il nostro domani". Progettare un Curricolo verticale per competenze:

assicurare un percorso graduale e coerente dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria I Grado”

2. “In un mare di libri… e il naufragar m’è dolce in questo mar”. Lettura e ascolto progetto

trasversale perché più si legge, più si ascolta più si entra in possesso delle conoscenze e, nel

contempo, si acquisisce la capacità di destreggiarsi nella società, decodificando i suoi molteplici

linguaggi.

BUDGET COMPLESSIVO PROGETTI

COSTO UNITARIO QUANTITA’ TOTALE

DOCENTE POTENZIAMENTO A043 0,00 326 0,00

DOCENTE DISCIPLINARE A043 35,00 250 8.750,00

PERSONALE ATA 12,50 125 1.562,50

TOTALE 10.312,50

"Costruiamo oggi il nostro domani". Progettare un Curricolo verticale per competenze: assicurare

un percorso graduale e coerente dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria I Grado”

BUDGET DEL PROGETTO

COSTO UNITARIO QUANTITA’ TOTALE

DOCENTE POTENZIAMENTO A059 0,00 326 0,00

DOCENTE DISCIPLINARE A059 35,00 74 2.590,00

TOTALE 2.590,00

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1. "Cittadini dell'Europa del domani". Potenziamento della lingua Francese

2. "Blog in classe", nuova metodologia per la lingua europea

BUDGET COMPLESSIVO PROGETTI

COSTO UNITARIO QUANTITA’ TOTALE

DOCENTE POTENZIAMENTO A245 0,00 326,00 0,00

DOCENTE DISCIPLINARE A245 35,00 34 1.190,00

PERSONALE ATA 12,50 34 425,00

ESPERTO ESTERNO 40,00 50 2.000,00

TOTALE 3.615,00

1. "Cittadini dell'Europa del domani". Potenziamento della lingua Inglese

2. Lingua inglese primaria

BUDGET COMPLESSIVO PROGETTI

COSTO UNITARIO QUANTITA’ TOTALE

DOCENTE POTENZIAMENTO A345 0,00 326 0,00

DOCENTE DISCIPLINARE A345 35,00 124 4.340,00

PERSONALE ATA 12,50 90 1.125,00

Esperto esterno 40,00 50 2.000,00

TOTALE 7.465,00

3. "Tre-sei-undici". La continuità didattica filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e

collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente.

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità (giornate,

pezzi, ecc.) Totale

Docente organico 17,50 30 525,00

TOTALE 525,00

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4. Educazione alla legalità, sicurezza e giustizia sociale.

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità (giornate,

pezzi, ecc.) Totale

Docente organico 17,50 30 525,00TOTALE 525,00

5. “ Uno spazio per pensare, per essere, per diventare". Sportello d'ascolto

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità (giornate,

pezzi, ecc.) Totale

Docente organico 17,50 30 525,00

TOTALE 525,00

6. Educazione alla salute, fumo e alcool

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità (giornate,

pezzi, ecc.) Totale

Docente organico 17,50 30 525,00

TOTALE 525,00

7. " Leggetevi forte" Progetto lettura

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità (giornate,

pezzi, ecc.) Totale

Docente organico 35,00 25 875,00

TOTALE 875,00

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8. Progetto mensa e educazione alimentare

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità

(giornate, pezzi,ecc.)

Totale

Docente organico 17,50 60 1.050,00TOTALE 1.050,00

9. Drammatizzazione

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità

(giornate, pezzi,ecc.)

Totale

Docente organicodocente

17,50 185 3.237,50

Personale ATA 12,50 185 2.312,50

TOTALE 5.550,00

10. Ambiente, costume e tradizioni

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità

(giornate, pezzi,ecc.)

Totale

Docente organico 17,50 100 1.750,00

Personale ATA 12,50 100 1.250,00

TOTALE 3.000,00

11. Progetto pre-accoglienza

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità

(giornate, pezzi,ecc.)

Totale

Docente organico 17,50 24 420,00

TOTALE 420,00

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12. Giornalino on-line ed educazione alla lettura

BUDGET DEL PROGETTO

13. Lingua inglese infanzia

BUDGET DEL PROGETTO

Costo unitarioQuantità

(giornate, pezzi,ecc.)

Totale

Docente organico 35,00 20 700.00

TOTALE 700,00

Costo unitarioQuantità

Totale

Docente organico 17,50 30 525,00

TOTALE 525,00

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Ringraziamenti

Il suddetto documento esprime l'impegno dell'Istituto Comprensivo di CastelSan Lorenzo - Felitto nel proporre agli alunni e alle famiglie un'offertaeducativa didattica che risponda alle diverse esigenze e richieste delterritorio.Si ringraziano i docenti del gruppo di miglioramento, i docenti dellafunzione strumentale Area A 1 ed i docenti referenti dei singoli progettiper la collaborazione ed i contributi offerti per la realizzazione del PianoTriennale dell'offerta formativa 2016/2019.

Castel San Lorenzo 14/01/2016 Il Dirigente scolastico

Prof. Mimì MINELLA