Piano Triennale dell’Offerta · 2017-11-12 · 24.3 CARTA DEI SERVIZI 192 ... collaborazione dei...

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Elaborato dal Collegio dei Docenti Delibera n. 2 del 13 gennaio 2016 Approvato dal Consiglio di Istituto Delibera n. 139 del 14 gennaio 2016 Modificato dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio di Istituto nel mese di ottobre 2016 nel mese di ottobre 2017 Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore “Gaetano Cantoni” Treviglio (BG) V.le M. Merisio 17/C 24047 TREVIGLIO (BG) Telefono 0363/49004 Fax 0363/302887 http://www.agrariacantoni.gov.it Email: [email protected] [email protected] Stesura gennaio 2016 Piano Triennale dell’Offerta Formativa Triennio 2016/17 - 2017/18 - 2018/19

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P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

Elaborato dal Collegio dei Docenti

Delibera n. 2 del 13 gennaio 2016

Approvato dal Consiglio di Istituto

Delibera n. 139 del 14 gennaio 2016

Modificato dal Collegio dei Docenti

e approvato dal Consiglio di Istituto

nel mese di ottobre 2016

nel mese di ottobre 2017

Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore “Gaetano Cantoni” Treviglio (BG)

V.le M. Merisio 17/C

24047 TREVIGLIO (BG)

Telefono 0363/49004

Fax 0363/302887 http://www.agrariacantoni.gov.it

Email: [email protected]

[email protected]

Stesura gennaio 2016

Piano Triennale dell’Offerta

Formativa Triennio 2016/17 - 2017/18 - 2018/19

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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Sommario

0 PREMESSA ............................................................................................................................. 4

1 CHE COS’È IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) ........................................ 5

2 FINALITÀ DELL’ISTITUTO ......................................................................................................... 6

3 MODELLI CULTURALI .............................................................................................................. 7

3.1 NUCLEI FONDANTI E CRITERI DI SELEZIONE DEI CONTENUTI PRIORITARI 7

3.2 MODELLO CULTURALE DELL’ISTITUTO “G. CANTONI” 7

3.3 CAPISALDI DELLA METODOLOGIA DI LAVORO 8

4 BREVE STORIA DELL’ISTITUTO “GAETANO CANTONI” ............................................................ 12

4.1 CHI ERA GAETANO CANTONI? 15

5 L’OFFERTA FORMATIVA ........................................................................................................ 16

5.1 ARCHITETTURA DELL’OFFERTA FORMATIVA COMPLESSIVA 16

5.2 ARCHITETTURA DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’I.S.I.S.S. “GAETANO CANTONI” 17

5.3 LE TAPPE PRINCIPALI DEI PERCORSI SCOLASTICI DELL’ISTITUTO “GAETANO CANTONI” 19

6 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI .......................................... 21

6.1 LE STRUTTURE DELL’ISTITUTO “GAETANO CANTONI” 21

6.2 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI 22

7. ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E

AGROINDUSTRIA” ................................................................................................................ 24

7.1 PROFILO DEL DIPLOMATO 24

7.2 QUADRO ORARIO 26

7.3 CURRICOLI DISCIPLINARI 27

8. ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI INDIRIZZO “SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO

SVILUPPO RURALE” .............................................................................................................. 73

8.1 PROFILO DEL DIPLOMATO 73

8.2 QUADRO ORARIO 74

8.3 CURRICOLI DISCIPLINARI 75

9. ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE OPERATORE AGRICOLO “ALLEVAMENTO

ANIMALI” .......................................................................................................................... 114

9.1 PROFILO DELLA QUALIFICA 114

9.2 QUADRO ORARIO 116

9.3 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (OSA) 117

10. ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO E DELLE CLASSI .................................................................... 127

10.1 ORARIO SCOLASTICO 127

10.2 FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME 127

10.3 FORMAZIONE DELLE CLASSI TERZE DEL TECNICO 127

10.4 GESTIONE PASSAGGI AD ALTRO INDIRIZZO E/O ALTRA ISTITUZIONE 128

11. PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI .................................................................................... 129

12. RISULTATI DELLE PROVE INVALSI ........................................................................................ 131

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13. PIANO DI MIGLIORAMENTO ............................................................................................... 132

14. RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI E CON LE DIVERSE REALTÀ ISTITUZIONALI, CULTURALI, SOCIALI

ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO ..................................................................................... 133

15. SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI ............................................................................... 134

16. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) ................................................................................. 141

17. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE .......................................... 142

18. PIANO FORMAZIONE ......................................................................................................... 144

18.1 PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI 144

19. PROGETTI E ATTIVITÀ ......................................................................................................... 145

19.1 ACCOGLIENZA 145

19.2 COMPETENZE CHIAVE (PROGETTI FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO/CONSOLIDAMENTO DI TALI COMPETENZE) 146

19.3 PROVE PARALLELE 158

19.4 ATTIVITÀ DI RECUPERO 160

19.5 VISITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE 160

20. FABBISOGNO DI PERSONALE .............................................................................................. 162

20.1 ANALISI DEI DATI NUMERI DELL’ISTITUTO 162

20.2 PERSONALE DOCENTE 163

20.3 PERSONALE ATA 163

21. ORGANICO DELL’AUTONOMIA ........................................................................................... 164

22. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ............................................................................................. 165

22.1 INSERIMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 167

22.2 STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) 168

22.3 ACCOGLIENZA E INSERIMENTO STUDENTI STRANIERI 168

22.4 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ (PAI) 169

23. VALUTAZIONE .................................................................................................................... 171

23.1 CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE 171

23.2 VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO (ART.14 COMMA 7, DPR 122/2009) 172

23.3 CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE 173

23.4 PUNTEGGI IN DECIMI E IN QUINDICESIMI 175

23.5 CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA 176

23.6 CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO 177

23.7 CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEL CREDITO SCOLASTICO PER L’ESAME DI STATO PER STUDENTI PROVENIENTI DAI

PERCORSI IEFP 178

23.8 VALUTAZIONE CORSO IEFP 180

24. RAPPORTO CON L’UTENZA ................................................................................................. 183

24.1 INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE 183

24.2 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA E PATTO DI CORRESPONSABILITÀ 183

24.3 CARTA DEI SERVIZI 192

25. USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀ DIDATTICHE ..................................... 197

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0 PREMESSA

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Statale

d’Istruzione Secondaria Superiore “GAETANO CANTONI” di Treviglio (BG),

è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107,

recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e

delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. In particolare:

il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli

indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di

amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di

indirizzo Prot. 5165/C27 del 29/09/2015;

il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella

seduta del 13 gennaio 2016;

il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14

gennaio 2016;

il Piano è stato emendato dal collegio dei Docenti nelle sedute del 26

settembre 2016 e del 19 ottobre 2016;

il Piano è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 21

ottobre 2016;

il Piano è stato emendato dal collegio dei Docenti nelle sedute del 28

settembre 2017 e del 25 ottobre 2017;

il Piano è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 27

ottobre 2017;

il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola e sul sito

web della scuola.

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1 CHE COS’È IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA (PTOF)

Secondo la Legge n. 107 del 13 luglio 2015, commi dal 12 al 19, il Piano è “il documento

fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la

progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa”. Esso contiene anche la

programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e

ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le

istituzioni scolastiche.

È la sintesi di diversi bisogni, interessi, attese, responsabilità. Esso si può definire come un processo senza fine, nel senso che la progettazione non si conclude con la definizione del documento PTOF, in quanto la valutazione della realizzazione di quanto dichiarato, l'esperienza, la lettura della realtà, le nuove partecipazioni alla progettazione identificano il PTOF come un processo inevitabilmente destinato a crescere nel tempo con l'esperienza e la partecipazione di tutti i soggetti interessati e coinvolti. Il PTOF quindi è:

- lo strumento che la scuola ha adottato nell’ambito della propria autonomia per rendere esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa;

- il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola, che ne esprime gli obiettivi generali e specifici, educativi e didattici, in coerenza con gli indirizzi di studio, nel contesto culturale, sociale, economico del territorio;

- il documento programmatico dei fabbisogni di formazione del personale, di risorse umane, di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché dei piani di miglioramento;

- il contratto che la scuola stabilisce con la propria utenza, che deve essere condiviso, esplicito, trasparente, flessibile.

Tutto ciò presuppone alcuni caratteri di fondo che possono essere così sintetizzati: a) condivisione delle scelte educative di fondo, di quelle curricolari e di quelle organizzative,

mentre le scelte relative agli strumenti e alle metodologie vanno demandate alla libertà individuale di insegnamento;

b) autovalutazione del sistema, oggetto di costante monitoraggio per verificare che gli obiettivi di

apprendimento e gli standard di qualità giudicati minimi vengano raggiunti. Ciò presuppone tra l’altro che il sistema sia pronto a rivedere gli obiettivi e a modificare strumenti e metodologie, qualora i risultati emersi lo richiedessero;

c) costante e costruttivo rapporto dialettico tra tutte le componenti della scuola per cogliere i

bisogni espressi dal territorio sia di tipo professionale sia di tipo più genericamente formativo. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa deve riflettere le esigenze del contesto sociale, culturale ed economico del territorio ma non in modo subalterno e passivo da parte dell’istituzione scolastica. E questo scaturisce solo da un rapporto dialettico e costruttivo tra tutte le parti che compongono il mondo della scuola.

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2 FINALITÀ DELL’ISTITUTO

Le finalità del sistema d’istruzione sono state poste in essere dal legislatore nella Legge 107 del

13/07/2015 comma 7. La Scuola, tenuto conto del Rapporto di Autovalutazione (RAV) e del Piano di

Miglioramento (PDM) d’Istituto, individua come obiettivi formativi prioritari i seguenti:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra

le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei

beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; il potenziamento delle conoscenze in

materia giuridica ed economico-finanziaria e l’educazione all'autoimprenditorialità;

d) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

e) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano,

con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla

tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

f) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla

produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

g) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

h) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico;

i) potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la

collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e

l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate

dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

j) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le imprese;

k) incremento dell'alternanza scuola-lavoro, degli stage estivi e tirocini;

l) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

m) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito

degli studenti;

n) definizione di un sistema di orientamento interno, tra indirizzi di studio e articolazioni, ed esterno,

tra mondo del lavoro e studi universitari.

Le finalità proprie dell’istituto vengono perseguite avendo in ogni caso la consapevolezza che non

esistono confini netti tra un obiettivo formativo e l’altro ma che tutti concorrono alla formazione del

cittadino e del futuro lavoratore.

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3 MODELLI CULTURALI

3.1 NUCLEI FONDANTI E CRITERI DI SELEZIONE DEI CONTENUTI

PRIORITARI

I nuclei fondanti possono rappresentare dei formatori di identità per gli studenti. Sembra quindi importante considerare centrali gli elementi caratterizzanti l’identità dell’uomo europeo contemporaneo, alla cui conoscenza guidare i giovani perché possano riconoscervi elementi costitutivi della propria identità: non l’identità che rispecchia le tendenze all’omologazione, ma un’identità voluta da un modello educativo e criticamente formativo.

Una delle componenti fondamentali di questa identità europea è il rapporto tra scientificità e

storicità. L’uomo europeo contemporaneo è tale perché si è formato in una dialettica costante tra sapere scientifico e sapere storico. Più precisamente: per capire la scienza e la tecnologia contemporanee non è necessaria la conoscenza del loro passato; questa è invece indispensabile non solo per comprenderne l’evoluzione, ma anche per capirne il senso.

Un altro elemento importante da tener presente è la differenza che si è instaurata fra homo

sapiens e homo videns. Quella del primo è l’identità dell’uomo che ha trasmesso e appreso la propria cultura attraverso la

scrittura e la stampa; quella del secondo è l’identità dell’uomo che apprende non solo dai libri ma da altri media, in particolare dalla televisione e dal calcolatore. Di tratta di intelligenze diverse, una “sequenziale” l’altra “simultanea” e trovano un corrispettivo linguistico in un “atteggiamento proposizionale” (analitico, strutturato, referenzialmente preciso) contrapposto a un atteggiamento non proposizionale (globale, destrutturato, referenzialmente vago). Di fronte a tali polarità la scuola ha il compito di evidenziare la complementarità fra i poli di ciascuna di esse, rendendo consapevoli delle caratteristiche della storicità e della scientificità e potenziando gli elementi positivi dell’intelligenza sequenziale e di quella simultanea.

Da ultimo, l’individuazione di nuclei fondanti delle diverse discipline e la selezione dei relativi

contenuti consentono di risolvere due problemi difficili in cui può imbattersi la stesura di nuovi curricula. Il primo è il falso dilemma fra contemporaneità e storicità: i nuclei fondanti individuano il filo conduttore con cui ripercorrere e dare senso al passato rendendolo dunque “contemporaneo”. Il secondo è la separazione tra statuto accademico e statuto didattico-pedagogico delle discipline. Assumendo i nuclei fondanti come selettori di contenuti si attribuisce ai moduli una capacità di assegnare ai curriculi un senso molto più chiaro di quanto non possa fare un’esposizione puramente sequenziale e falsamente esaustiva di qualsiasi disciplina.

3.2 MODELLO CULTURALE DELL’ISTITUTO “G. CANTONI”

Le linee essenziali del modello culturale proposto dall’I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni” cui far

riferimento per la progettazione dell’attività formativa e didattica si possono così sintetizzare:

importanza del bagaglio di conoscenze scientifiche e tecnologiche, che pertiene soprattutto ai contenuti, e che non può andare disgiunto dalla formazione di una solida capacità critica. Tale capacità può essere sollecitata soprattutto con una grande attenzione agli aspetti del metodo e delle capacità di adattamento, che presuppongono flessibilità e disponibilità. Tale atteggiamento sembra andare incontro ad una generalizzata richiesta del mondo giovanile che pone il problema relazionale ai primi posti delle loro attese e dello stesso successo scolastico.

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importanza dell’autonomia didattica, che è in fondo l’aspetto determinante per definire la caratterizzazione di una scuola. Tale autonomia deve andare di pari passo sia con quella organizzativa sia con quella finanziaria, anche se l’attenzione primaria deve essere dedicata alla didattica e a quegli organismi che se ne devono far carico, in primo luogo il Consiglio di Classe e il Collegio dei Docenti.

importanza del valore critico e anticonformista che deve assumere la scuola e che, pur riconoscendo il ruolo determinante assunto nel mondo moderno dai mass-media e dal mercato, portatori di valori che ineriscono quasi esclusivamente all’economia, e pur valutando la loro preponderanza, sia in termini di persuasione che di ampiezza, non viene disconosciuto, ma anzi sottolineato come irrinunciabile. Tutto questo ispirandosi a quei valori universali di libertà di pensiero, di tolleranza, di perseguimento di una reale parità di opportunità, di difesa delle differenze viste come crogiuolo dove nasce il nuovo, di valorizzazione della cultura e del territorio locale con la consapevolezza tuttavia che il mondo attuale tende alla globalizzazione in ogni settore, sia dell’economia sia dell’informazione e quindi della cultura.

importanza del possesso di adeguate conoscenze da parte del docente che alla sua capacità di saper trasferire tali contenuti deve parallelamente abbinare imprescindibile competenza psicopedagogica e necessaria attenzione per atteggiamenti e motivazioni.

3.3 CAPISALDI DELLA METODOLOGIA DI LAVORO

Dal punto di vista strettamente didattico, elemento distintivo e punto di forza dell’I.S.I.S.S. “Gaetano

Cantoni” è il ruolo centrale assegnato ai vari laboratori, dall’Azienda Agraria “Ganassina” al Laboratorio di

Micropropagazione per finire a quelli di agronomia e di scienze.

I laboratori devono rappresentare il punto di partenza per sviluppare l’insegnamento delle varie

discipline, perché è attraverso il loro utilizzo che si concretizza da una parte il metodo empirico e dall’altra

la sinergia, di stampo galileiano, tra metodo induttivo e deduttivo, indispensabile per l’insegnamento di

qualsiasi materia.

Messa al centro della propria attività didattica la sperimentazione diretta e personale, ne consegue che

vengono immediatamente recuperati strategie di insegnamento quali l’interdisciplinarietà e la

compresenza di docenti “teorici” e insegnanti tecnico-pratici, nonché il coinvolgimento di tutto il

personale non docente, divenendo l’aspetto organizzativo ed esecutivo strettamente interconnesso con

la tradizionale “ora di lezione”.

Infatti, capisaldi della metodologia di lavoro sono:

la didattica laboratoriale Il laboratorio deve essere inteso come luogo del “fare consapevole” che valorizza la centralità dell’apprendimento e mette in stretta relazione l’attività sperimentale degli alunni con le competenze degli insegnanti. La didattica laboratoriale, infatti, si basa sullo scambio intersoggettivo tra docenti e studenti e coniuga le competenze degli uni con quelle in formazione degli altri, sapere e saper fare. Non ha come fine quello di produrre una ricerca dagli esiti scientifici inoppugnabili, ma quello di far acquisire conoscenze, metodologie, competenze e abilità didatticamente misurabili e, di conseguenza, migliorabili. E’ praticabile solo nella scuola, ma fa uscire dalla ristrettezza e dalla ripetitività dell’insegnamento e dell’apprendimento tradizionali. “In un’ottica laboratoriale si va oltre una gestione amministrativa dei programmi, oltre una logica esecutiva e si mette, invece, in campo una logica progettuale, di relazione complesse, che utilizza risorse umane e tecniche diverse.”

(G. Sandrone Boscarino. La didattica laboratoriale in Scuola e Didattica, inserto n. 9, 15 gennaio 2004)

la centralità dell’Azienda Ganassina

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Nell’ottica della didattica laboratoriale l’Azienda Agricola Ganassina, annessa al nostro istituto, non può non essere considerato il laboratorio per eccellenza e come tale non può che ricoprire un ruolo centrale nello svolgimento sia di attività prettamente didattiche sia di attività rispondenti alle richieste del territorio. All’interno di essa si sviluppano le attività prevalentemente nelle seguenti discipline:

o Produzioni animali: esercitazioni di podologia e mascalcia bovina - esercitazioni di valutazione morfologia delle bovine - esercitazione di inseminazione artificiale - formulazione delle razioni alimentari.

o Produzioni vegetali: sperimentazione su parcelle di cereali - rilievi fenologici delle parcelle - analisi fisico-chimica dei terreni - osservazione e analisi delle tecniche colturali, dei piani di concimazione, delle fitopatologie – osservazione e analisi dei macchinari agricoli presenti – prove di campo con attrezzature innovative – osservazione delle principali operazioni colturali.

o Economia estimo marketing e legislazione: analisi dei costi aziendali – inventario dell’azienda (scorte vive, scorte morte) – bilancio dell’azienda.

o Trasformazione dei prodotti: microvinificazione. o Genio rurale: esercitazione di rilievo topografico plano-altimetrico – osservazione/analisi dei

fabbricati rurali presenti dal punto di vista strutturale, dei materiali, funzionale. o Laboratori tecnologici ed esercitazioni: esercitazioni di produzioni di colture orticole e

florovivaistiche – esercitazioni di apicoltura. o Ortoflorovivaismo e gestione del verde: esercitazioni di produzioni di colture orticole e

florovivaistiche. L’Azienda Ganassina svolge anche la funzione di FATTORIA PEDAGOGICA in quanto si è rilevato

il bisogno di riscoprire il valore culturale dell’agricoltura e del mondo rurale, dei suoi tempi, dei suoi

spazi, dei suoi silenzi, valorizzando il ruolo formativo e informativo dell’agricoltore. Per rispondere

a questo bisogno, il nostro istituto si è proposto come punto d’incontro fra il mondo dell’agricoltura

e gli studenti, le loro famiglie e, in genere, i cittadini, costruendo una rete di relazioni finalizzata alla

conoscenza dei metodi di produzione e trasformazione del prodotto agricolo nonché a uno stile di

vita sano. Pertanto la valorizzazione dell’Azienda Ganassina come fattoria pedagogica e mostra

permanente è basata su un’azione formativa di apertura al territorio, differenziata e rivolta sia agli

studenti delle diverse fasce di età, sia agli adulti, sia alle famiglie, con la realizzazione di percorsi

guidati sulle tecniche di produzione e trasformazione dei prodotti e sulla sociologia rurale e storia

dell’agricoltura.

Inoltre l’Azienda Agricola Ganassina ospita gli studenti in progetti di tirocinio, stage estivi e

alternanza scuola lavoro.

Valorizzazione della compresenza Esaltando l’aspetto progettuale e la co-docenza, si dà spazio alla condivisione delle finalità e, consequenzialmente, alla co-progettazione come momento che deve precedere l’atto della compresenza. Partendo dalla didattica per progetti si attribuisce all’Insegnante Tecnico Pratico (ITP) il ruolo di collegamento interdisciplinare e/o di gestore di progetto. L’ITP viene assegnato alle classi tenendo conto prioritariamente delle seguenti Aree disciplinari raggruppati per corso di studi: CORSO Agraria, Agroambientale e Agroindustria

o Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica (classe di concorso 14/C – 32/C) o Tecnologie informatiche (classe di concorso 30/C – 31/C) o Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia, Fisica, Chimica) (classe di concorso 5/C) o Produzioni vegetali, Economia estimo marketing e legislazione, Produzioni animali (classe

di concorso 5/C) o Trasformazione dei prodotti, Biotecnologie agrarie (classe di concorso 5/C) o Genio rurale, Gestione dell’ambiente e del territorio (classe di concorso 5/C)

CORSO Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

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o Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia, Fisica, Chimica), Ecologia e pedologia (classe di concorso 5/C)

o Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (classe di concorso 5/C) o Tecniche di allevamento vegetale e animale, Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali,

Economia agraria e dello sviluppo territoriale, Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore (classe di concorso 5/C)

o Biologia applicata, Chimica applicata e processi di trasformazione (classe di concorso 5/C) CORSO Allevamento animali domestici

o Area Matematico-scientifica, Area tecnologica (classe di concorso 5/C) o Area tecnico professionale (classe di concorso 5/C)

Questo comporta inevitabilmente: la consapevolezza della correlazione tra teoria e pratica, senza dividere l’una dall’altra in modo

netto e meccanico; l’eliminazione delle ore di compresenza di una disciplina per privilegiarne l’assegnazione al

progetto; la salvaguardia di alcune compresenze specifiche e di alcune specializzazioni (Scienze della

Terra e Biologia, Biotecnologia agrarie); l’adozione di un voto unico sia allo scrutinio del primo quadrimestre sia a quello finale (come da

delibera del Collegio dei Docenti, verbale n.178 del 15 giugno 2007).

Sostegno e il recupero degli apprendimenti Il recupero è un processo che accompagna l’attività ordinaria di insegnamento/apprendimento

che va distinto dal sostegno perché quest’ultimo ha valore di prevenzione del verificarsi delle carenze formative. E’ essenziale che la diagnosi delle difficoltà dello studente sia precoce e sia frutto di lavoro d’équipe all’interno del Consiglio di Classe anche tramite verifiche formative e osservazioni sistematiche. Le attività di sostegno e recupero devono essere adeguatamente preparate e programmate, tenendo presenti sia le attività che l’insegnante deve svolgere, sia i risultati dell’apprendimento degli alunni. Varie sono le modalità per mettere in atto interventi di sostegno e di recupero:

corsi di recupero extracurriculari infraquadrimestrali;

recupero programmato in itinere;

sportello help;

blocco delle normali attività didattiche per concentrarsi su interventi di recupero;

metodologie didattiche basate sull’attività di tutoring consistente nelle strategie: o del riflettere, pensare, acquisire consapevolezza delle azioni (learning by thinking); o dell’apprendere attraverso l’operare (learning by doing); o dell’operare pensando, riflettendo, discutendo con se stessi e con gli altri (cooperative

learning);

corsi di recupero estivi;

esperienze di auto-aiuto allo studio e apprendimento peer-to-peer. In ogni caso l’intervento di recupero per ogni alunno non deve essere né prolungato nel tempo né allargato a un alto numero di materie; il recupero, infatti, può raggiungere i risultati sperati solo se l’alunno avrà chiaro fin dall’inizio del suo percorso formativo che tale intervento serve a colmare lacune o a superare difficoltà non imputabili a mancanza di impegno e di studio sistematico. Annualmente il Collegio dei Docenti, sulla base delle esigenze riscontrate, delibera, tra quellle elencate sopra, le modalità e i tempi delle attività di recupero da programmare in sede di Consiglio di classe.

Incentivazione di progetti interdisciplinari

Da sempre si è sentita la necessità di incentivare, tra le altre, le attività ad approccio interdisciplinare da inserirsi nella flessibilità offerta dall’autonomia scolastica anche creando

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opportunità di nuove compresenze e utilizzando spazi al di fuori dell’orario scolastico o variazioni temporanee di orario. Questo nell’ottica di:

individuare percorsi motivanti;

dare priorità alla progettazione, sperimentazione e verifica di nuove strategie didattiche e metodologiche, di nuovi modelli organizzativi e di nuove forme di flessibilità operativa;

integrare teoria e pratica;

ottimizzare la didattica laboratoriale attraverso l’uso delle strutture dell’Istituto (laboratori, serre, cascina, …).

Sulla base della numerosità dei progetti presentati, in caso di impossibilità a finanziarli tutti, sarà il Collegio dei Docenti a provvedere all’elaborazione di una graduatoria, su proposta del C.T.S., stilata sulla base dei seguenti parametri:

o congruità del progetto con priorità RAV e obiettivi PDM; o trasferibilità del progetto; o potenzialità innovativa; o numero di alunni coinvolti; o numero di docenti coinvolti; o miglior rapporto costi-benefici.

Per condividere esperienze aggreganti e valorizzare l’aspetto sperimentale e laboratoriale delle discipline si ricorrerà a: individuare temi comuni, che prevedano una trattazione multi e interdisciplinare e che vedano

nell’utilizzo dei vari laboratori il momento unificante; valorizzare il ruolo dei Consiglio di Classe e dei Dipartimenti Disciplinari e/o di Area, nell’ottica di

trasformare il Collegio dei Docenti nell’organismo che coaguli le varie forze e individui le linee di tendenza dell’attività didattica;

dare spazio sia alle Commissioni, che non devono esser vissute come organismi prevalentemente burocratici, sia al Comitato Tecnico Scientifico;

potenziare e sfruttare al meglio la flessibilità del gruppo classe.

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4 BREVE STORIA DELL’ISTITUTO “GAETANO CANTONI”

Le radici dell’attuale Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore di Treviglio risalgono non

solo a tempi lontani ma anche a situazioni agricole profondamente diverse dalle attuali. A metà del secolo XIX, la divulgazione delle scienze agrarie era affidata ai “Comizi Agrari” che

svolgevano cicli di conferenze per diffondere le nuove conoscenze e tecniche agricole che andavano via via delineandosi.

Il Comizio Agrario di Bergamo, orientato verso il miglioramento delle conoscenze viticole ed enologiche, si rese ben presto conto che le conferenze non raggiungevano lo scopo voluto: troppo teoriche, tenute da tecnici di non provenienza locale e, soprattutto, dirette a persone aventi un grado d’istruzione insufficiente.

Occorreva aprire una scuola che fosse orientata verso il generale miglioramento dell’istruzione «… delle persone che devono dirigere i lavori campestri come fattori e agenti di campagna…».

Con queste premesse, il 1° dicembre del 1874 si aprì a Grumello del Monte, in un podere di circa 38 ettari preso in affitto, la “Scuola Professionale di Agraria” gestita fino al 1887 direttamente dal Comizio Agrario di Bergamo. Gli alunni iscritti al primo anno furono 12.

Nel 1887 il Consiglio Provinciale decise, dopo aver ricevuto finanziamenti da vari enti, tra i quali anche il Comune di Treviglio, di rivolgere istanza al Regio governo perché venisse istituita una scuola pratica di agricoltura. L’amministrazione provinciale acquistò caseggiato e podere per usufruire dell’opportunità, prevista da una legge che “dichiarava scuole statali tutte le Scuole-Podere che avessero in proprio caseggiati e terre”.

Il Regio Decreto 10/7/1887 istituì la “Regia Scuola Pratica di Agricoltura Gaetano Cantoni" che rimase in Grumello, nella sede del palazzo dei Conti Camozzi-Vertova, fino al 30 ottobre del 1918. Le vicende belliche e la conseguente aggravata situazione economica italiana avevano ridotto in modo drastico il numero degli iscritti che nel 1918 era solo di 3 (tre) unità.

Il 1° novembre del 1918 la scuola fu soppressa e trasferita alle «Scuole industriali di Bergamo» (futuro Istituto Tecnico Industriale Vittorio Emanuele II) che, nel frattempo, avevano istituito un corso di scuola agraria di durata quadriennale.

La presenza di una scuola agraria con finalità prettamente pratiche in città e in un Istituto a vocazione industriale, appariva alquanto discordante e la necessità di avere campi e spazi per le esercitazioni indusse la Provincia ad operare un nuovo trasferimento della scuola.

Il territorio trevigliese possedeva i requisiti adatti per ospitare una scuola moderna: Treviglio abbina, in un felice connubio, la vocazione industriale e quella agricolo-zootecnica. Così il vecchio convento dell’ “Annunziata”, nato da una donazione del Comune di Treviglio a San Bernardino da Siena con un atto del 12 marzo 1441, trasformato in filanda nel 1700 (Filanda Croce), divenne, dal 1925, la nuova sede della scuola. La giunta municipale di Treviglio, con delibere del 25 e 30 gennaio 1925, affittò i locali e i fondi di proprietà del Sig. Graffelder mettendoli a disposizione della scuola.

Con il Regio Decreto 1/07/1926 n. 1314 la scuola fu trasformata in Ente Autonomo Consorziale “G. Cantoni” fra Stato, Provincia di Bergamo e Comune di Treviglio cui si aggiunse, successivamente, la Camera di Commercio.

La riforma “Gentile” del 1923 modificò radicalmente l’assetto scolastico italiano e la Scuola Pratica di Agricoltura fu trasformata, nel 1931, in «Scuola di avviamento professionale di tipo agrario» di durata triennale cui fu aggiunto, con l’anno scolastico 1933/34, il corso biennale della Scuola Tecnica Agraria.

Nel 1939 la Provincia di Bergamo acquistò e diede in uso gratuito alla scuola, il Podere “La Ganassina” di Ha 13.66.00 situato in via Pagazzano (dei circa 14 ettari solo 4,5 erano di effettivo uso della scuola in quanto la rimanente parte era affittata a famiglie di coltivatori diretti che, a partire dal 1958, lasciarono via via il fondo rendendo la piena disponibilità all’Istituto soltanto negli anni 70)

L’Azienda “Ganassina” è tuttora la sede dell’Azienda Agricola dell’Istituto con un incremento della superficie che, dal 1999, è passata a Ha 15.09.00.

Con l’anno scolastico 1945-46 fu istituito l’Istituto Tecnico Agrario gestito dall’Ente “Cantoni”, dopo che, durante il periodo bellico, l’Istituto aveva rischiato una nuova chiusura.

Nel 1950 la scuola di avviamento fu resa statale e si trasformò, con la riforma del 1962 che innalzava l’obbligo scolastico fino a quattordici anni, nell’attuale Scuola Media “T. Grossi”.

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Nel 1952 il corso biennale di Scuola Tecnica Agraria fu soppresso e nell’Istituto le lezioni continuarono in forma apparentemente indisturbata, ma seguite da una scarsa popolazione scolastica fino al 1955.

A quella data l’Istituto soffriva di numerosi problemi sia economici (i contributi della Provincia e degli altri Enti erano del tutto insufficienti) sia relativi alle attrezzature didattiche e ai rapporti con l’agricoltura locale. In tale situazione e in seguito alla morte del Preside Prof. Tombini si prospettò la definitiva chiusura della scuola.

Dopo un breve periodo di presidenza del Prof. Piardi ebbe l’incarico di reggere la direzione dell’Istituto il Prof. Bellini che, coadiuvato dall’Ing. Bedolini (Vicepreside) e supportato dal commissario straordinario del Ministero Rag. Vetrini, si prodigò per risollevare le sorti della scuola ormai in apparente inesorabile declino.

Furono svolte importanti azioni di miglioramento e furono approntate concrete iniziative di allacciamento all’agricoltura locale (istituzione di vari corsi tra i quali particolare successo ebbe il corso per meccanici agricoli finanziato dall’U.M.A. (Utenti Motori Agricoli) di Bergamo che successivamente fu esportato anche a Comuni limitrofi).

L’Istituto si era ormai ben consolidato nella realtà lombarda tanto da ottenere anche contributi economici dall’Amministrazione Provinciale di Milano.

Fu proprio in questo momento di rilancio della Scuola che negli Enti locali divenne forte la volontà di chiuderla liberandosi dell’onere dei finanziamenti.

La caparbietà del Preside Prof. Bellini dopo diversi “pellegrinaggi” a Roma in cerca di finanziamenti, riuscì ad ottenere, il 1° ottobre del 1968, la statizzazione della scuola che assunse il nome di “Istituto Tecnico Agrario Statale”.

L’Ente “Cantoni” continuò a gestire fino alla definitiva chiusura nel 1974, il Convitto annesso all’Istituto.

I locali dell’ex convento dell’”Annunziata”, lasciati praticamente privi di manutenzione, erano ormai inadatti ad ospitare un’istituzione scolastica. Pertanto, resosi disponibile il Seminario dei Padri Bianchi, nel 1974 la scuola fu trasferita nella sede attuale, mentre il laboratorio di Chimica e Industrie agrarie rimase nella vecchia sede fino al 1978.

Cominciò, con la Presidenza del Prof. Lomboni, un periodo di fervente lavoro che portò l’Istituto ad un generale ammodernamento delle strutture didattiche e a intense attività con il mondo agricolo del territorio.

Del vecchio convento, già più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, non resta più traccia e oggi, abbattuta anche la struttura ottocentesca che aveva preso il posto dell’antico monastero, l’area è occupata dall’Istituto Tecnico Commerciale.

Nella vecchia sede rimane un appezzamento di circa un ettaro che viene tuttora utilizzato come terreno per le esercitazioni di Produzioni vegetali e Laboratori tecnologici (coltivazioni orticole e sperimentazioni).

L’originaria intestazione della scuola a “Gaetano Cantoni” venne confermata nel 1985. Il rinnovato interesse per l’ecologia che si cominciò a scoprire alla fine degli anni 70 fece

aumentare in modo considerevole le iscrizioni arrivando ad avere 6 corsi completi e, sotto la spinta di pressioni politiche, nel 1980 si aprì a Bergamo, presso l’Istituto per Chimici, una sezione staccata dell’Istituto che diventò autonoma nel 1985.

Nel 1990 il Collegio dei Docenti, vincendo numerose perplessità e resistenze, al fine di adeguarsi ai nuovi orientamenti della scuola italiana, aderì al progetto sperimentale assistito del Ministero della Pubblica Istruzione denominato “Cerere 90”, successivamente modificato in “Cerere unitario”, che dal 1991 affianca il corso di studi tradizionale a sua volta rinnovato con l’adesione al Piano Nazionale d’Informatica.

L’evolversi della situazione scolastica ha portato gli Istituti Agrari a modificare la propria organizzazione che, nel passato, era imperniata sul trinomio Azienda-Scuola-Convitto.

Abbandonata l’organizzazione convittuale a seguito del proliferare degli I.T.A.S. sul territorio lombardo e per la progressiva facilità di utilizzare mezzi di trasporto frequenti e veloci, accanto all’Istituto è rimasta solo l’Azienda Agricola “La Ganassina” che, potenzialmente, ancora oggi rappresenta il miglior campo di esplorazione e di sperimentazione delle discipline teoriche e pratiche di insegnamento.

Per i locali e i ricoveri delle macchine e del bestiame si attende una radicale ristrutturazione con il trasferimento di aule dall’Istituto all’Azienda onde rendere quest’ultima il perno dell’insegnamento delle materie scientifiche e tecniche.

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Numerosi sono stati gli sforzi per adeguare alle nuove esigenze didattico-metodologiche i laboratori delle varie discipline interni all’Istituto.

Il laboratorio di Chimica è stato dotato di apparecchiature per l'analisi strumentale dei suoli, dei vegetali e degli alimenti.

Il laboratorio di scienze si avvale di strumentazione moderna e di microscopi ottici collegati a un computer per l’elaborazione delle immagini.

Il settore agro-biologico si è aperto alle nuove tecnologie di propagazione vegetale ed è stato allestito un laboratorio di propagazione meristematica (possibilità di rigenerare una pianta completa partendo da una singola cellula) che consente agli allievi e ai docenti di familiarizzare con le moderne biotecnologie e le loro applicazioni che sono di notevole interesse scientifico ed economico nel settore agricolo.

Peraltro il settore agro-industriale non può essere compreso appieno se non vi è la possibilità per gli allievi di sperimentare dal vivo le varie tecnologie perché le visite ad aziende alimentari esterne non permettono di operare, ma solo di osservare. L’Istituto intende pertanto dotarsi di impianti di trasformazione di materie prime in prodotti alimentari fruibili dal consumatore come già fatto con il laboratorio di microvinificazione che produce all’anno circa 900 bottiglie di vino.

L’allevamento del bestiame ha visto affiancarsi nel tempo al tradizionale allevamento di bovine da latte, un allevamento di suini, di equini, ovini e conigli fungendo, in questo caso, anche da salvaguardia di specie in via di estinzione e dal fattoria pedagogica

Inoltre una moderna agricoltura non può prescindere dalla attenta osservazione dei fenomeni atmosferici che rappresentano i principali fattori di condizionamento di tutte le attività agricole incidendo, in modo essenziale sul bilancio economico. E’ essenziale che i dati siano precisi e interpretabili in chiave previsionale e a tale scopo nel 1990 si riuscì ad allestire una stazione meteorologica computerizzata allocata presso l’Azienda “Ganassina” che ha elaborato, interpretato e diffuso una notevole mole di dati fino al 2012.

L’Istituto ha collaborato inoltre attivamente alla rete informatica tra gli Istituti della Lombardia denominata “ITA-Net” che svolto importanti e incisive azioni per il miglioramento della didattica e la diffusione delle informazioni.

La scuola ha un proprio sito web (http://www.agrariacantoni.gov.it) sul quale si possono reperire tutte le informazioni sempre aggiornate e trovare collegamenti a siti, anche esteri, che si occupano di agricoltura, alimentazione, ambiente, didattica, ecc.

Merita, infine, ricordare che l’Istituto ha conosciuto nel tempo una costante espansione e, per la vasta gamma di discipline d’insegnamento ed esperienze tecnico-pratiche, non ha sofferto di crisi occupazionali.

L’I.S.I.S.S. “G. Cantoni” già Istituto Tecnico Agrario di Treviglio è ormai ben radicato nel territorio e, grazie alla presenza dell’azienda agraria e delle serre nonché di laboratori specializzati, gli è stata riconosciuta una sua tipicità che gli ha permesso non solo di mantenere l’autonomia e di non essere conglobato con altri istituti di carattere più o meno affine, ma di aprirsi sempre più al territorio e alla cittadinanza.

E in quest’ottica che si è arricchito nell’a.s. 2007-2008 di due nuovi corsi (non più attivi):

Corso Serale per Periti Agrari, indirizzo Cerere Unitario;

Corso Professionale (3+2) per Operatori Agrituristici e per Agrotecnici; Questi corsi non sono più attivi, anche per le continue trasformazioni del sistema scolastico. L’avvio della Riforma della scuola secondaria di secondo grado, a partire dall’anno scolastico 2010-11, ha portato infatti ad una ridefinizione dell’offerta formativa con corsi per il conseguimento dei diplomi di: - Istruzione tecnica in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria con le due articolazioni Produzioni e

trasformazioni e Gestione ambiente e territorio; - Istruzione professionale in Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.

Nell’anno scolastico 2011-12 l’offerta formativa della Scuola si è ulteriormente arricchita con l’avvio del corso triennale di Istruzione e Formazione Professionale regionale per il conseguimento della qualifica di Operatore agricolo – Allevamento animali domestici.

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4.1 CHI ERA GAETANO CANTONI?

Gaetano Cantoni (Milano 05/09/1815-13/09/1887). Benché laureato in medicina, fu uno dei più insigni agronomi

della seconda metà dell’800. Il cambio di rotta dei suoi interessi professionali fu dovuto essenzialmente all’influenza che su di lui ebbero le ricerche nel campo della chimica organica di Justus Liebig e i suoi studi sulla nutrizione minerale delle piante.

Cantoni fu anche un convinto seguace delle idee liberali e nel 1848 prese parte all’insurrezione milanese (18-22 marzo 1848) che lo costrinse, ad agosto dello stesso anno, a riparare in Francia dove sviluppò e rafforzò le sue conoscenze vitivinicole che si ritrovano in diverse sue opere.

Diresse la Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Milano (Attuale Facoltà di Agraria), la prima in Italia. Fu Preside della Scuola Speciale di Agronomia e Agrimensura di Lodi e tenne corsi e lezioni a Lugano, Portici, Bergamo, Torino e numerose altre città.

Intensa anche la sua attività nel campo della letteratura tecnica. La sua opera più conosciuta è il “Trattato completo di agricoltura” e numerosi sono gli scritti riguardanti viticoltura, bachicoltura, gelsicoltura, enologia, rotazioni agrarie, zootecnia, industria lattiero-casearia, ecc.

Di notevole importanza fu anche il suo impegno quale direttore dell’Enciclopedia Agraria Italiana pubblicata in 8 volumi dal 1872 al 1882.

Fino all’ultimo giorno della sua vita tenne una rubrica Agricola su “Il Sole”, giornale commerciale, agricolo, industriale della Camera di Commercio e Industria di Milano.

Nell’anno 2015 è stato festeggiato in Istituto, dagli studenti e dall’Associazione Ex Allievi, il bicentenario della nascita di Gaetano Cantoni.

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5 L’OFFERTA FORMATIVA

5.1 ARCHITETTURA DELL’OFFERTA FORMATIVA COMPLESSIVA

Per comprendere come si colloca la proposta di corsi del nostro Istituto e conoscere le

opportunità post-diploma, viene proposto questo quadro che riassume l’architettura complessiva della

nuova offerta formativa che si è delineata con le riforme degli ultimi anni.

Copyright © 2010 – Associazione Compagnia delle Opere

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5.2 ARCHITETTURA DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’I.S.I.S.S.

“GAETANO CANTONI”

Questo schema riassume l’offerta formativa del nostro Istituto con l’avvio della Riforma della scuola secondaria di secondo grado.

Il nostro Istituto è partner dell’istituto d’Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) che fornisce due corsi: “Tecniche di monitoraggio e gestione del territorio e dell’ambiente – Agro energie e sostenibilità ambientale” e "Tecniche per la promozione di prodotti e servizi turistici con attenzione alle risorse, opportunità ed eventi del territorio - Prodotti locali, biologico e turismo rurale", pertanto, al conseguimento del diploma di istruzione tecnica superiore o del diploma di tecnico professionale, c’è la possibilità di proseguire gli studi con un percorso di 900 ore, di cui 360 di tirocinio, per il conseguimento del “Certificato di specializzazione tecnica superiore”.

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5.3 LE TAPPE PRINCIPALI DEI PERCORSI SCOLASTICI DELL’ISTITUTO

“GAETANO CANTONI”

Nelle tabelle che seguono vengono riassunti rispettivamente le tappe fondamentali dei corsi di

studio previsti nel nostro istituto e le significative differenze:

CORSI DI STUDIO

ANNI

ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E

AGROINDUSTRIA” (5 ANNI)

ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE

“SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE”

(5 ANNI)

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

PROFESSIONALE (IeFP)

OPERATORE AGRICOLO “Allevamento animali

domestici” (3 ANNI)

ASSOLVIMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE

(al termine del secondo anno

certificazione delle competenze dell’obbligo di istruzione)

ASSOLVIMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE (al termine del secondo anno certificazione delle competenze dell’obbligo

di istruzione)

ASSOLVIMENTO OBBLIGO

ISTRUZIONE (al termine del secondo anno

certificazione delle competenze

dell’obbligo di istruzione) 2°

3° Inizio articolazione PRODUZIONI E

TRASFORMAZIONI

Inizio articolazione GESTIONE AMBIENTE

TERRITORIO

rafforzamento caratterizzazione

nell’ambito dell’autonomia

ORTOFLOROVIVAISMO E GESTIONE DEL

VERDE

ESAME Qualifica

professionale

Anche se non momentaneamente previsto nel nostro istituto, questi corsi consentono di accedere ad un quarto anno per il conseguimento di un diploma professionale. Esso permette, dal punto di vista del percorso formativo, due possibilità: l’iscrizione ad un quinto anno integrativo per la partecipazione all’esame di Stato oppure l’accesso alla formazione post-diploma e agli IFTS.

5° ESAME STATO Diploma di istruzione tecnica

ESAME STATO Diploma di istruzione tecnica

ESAME STATO Diploma di istruzione professionale

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DIFFERENZE TRA I CORSI DI STUDIO

ISTRUZIONE TECNICA ISTRUZIONE

PROFESSIONALE

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

PROFESSIONALE

Finalità

generale

Istruzione correlata all’innovazione e

allo sviluppo delle tecnologie, tecniche

e metodologie

Istruzione correlata

alla applicazione e

alla

personalizzazione

delle tecnologie,

tecniche e

metodologie

Formazione correlata

all’utilizzo delle

tecnologie,

all’applicazione di

tecniche e

metodologie di base

Contenuti

formativi

prevalenti

Tecnico-scientifici Tecnico-relazionali Tecnico-operativi

Variabili

discriminanti Tecnologie e tecniche/metodologie

Settori, contesti e

filiere produttive

Settori, contesti e

filiere produttive

Natura

prevalente della

complessità

affrontata

Tecnologica Applicativa Operativa

Correlazione

con il Quadro

europeo delle

qualificazioni

(EQF): livelli dei

risultati di

apprendimento

- Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni date in un contesto di solito prevedibile ma soggetto a cambiamenti;

- Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività

- Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni date in un contesto di solito prevedibile ma soggetto a cambiamenti;

- Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività

- Assumere la responsabilità di portare a termine compiti

- Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi

Livello 4 Livello 4 Livello 3

Da “I percorsi di Istruzione e formazione Professionale e l’Istruzione Professionale e Tecnica Collocazione e

posizionamento di filiera: connotazioni formative (di Mauro Frisanco)

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6 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE

MATERIALI

6.1 LE STRUTTURE DELL’ISTITUTO “GAETANO CANTONI”

I laboratori, le strutture e gli strumenti che attualmente la scuola può offrire sono vari e rispondenti alle diverse esigenze di tipo cognitivo e professionale.

Azienda Agricola Ganassina è specializzata in tre settori produttivi: Settore Cerealicolo-Zootecnico con l’allevamento di bovini da latte di razze frisona e bruna

alpina, fornita di parco macchine (trattici e macchine operatrici varie) e circa 15 ettari di terreno coltivato a foraggere;

Settore Florovivaistico con la produzione di piante in vaso per interni, di piante da balcone, di piante da esterno;

Settore Orticolo con la produzione di ortaggi in colture semiprotette (serre tunnel) e di ortaggi in pieno campo;

inoltre è presente la Fattoria Didattica con animali caprini, ovini, equini oltre che bovini.

Laboratorio di Zootecnia all’aperto e all’interno degli spazi dell’Azienda Ganassina, dotato anche di modelli vari di animali e reperti anatomici

Laboratorio di Meccanica Agraria all’aperto e all’interno degli spazi dell’Azienda Ganassina, dotato di trattrici e di macchine operatrici varie nonché di spaccati di motori

Laboratorio di Frutticoltura con piante di melo, pero, pesco, ciliegio, vite, kiwi, caco, ulivo

Laboratorio di Agraria con collezioni di semi e modelli di tecniche di sistemazione dei terreni e allevamenti fruttiferi e una ricca collezione pomologica

Laboratorio di Microvinificazione con la produzione annua di circa 1000 bottiglie di vino

Laboratorio di Scienze della Terra e Biologia dotato di microscopi ottici, telecamere per microscopio e monitor, con una collezione di animali tassidermizzati

Laboratorio di Chimica e Trasformazione dei prodotti che effettua l’analisi del terreno per esterni e la produzione di cosmesi con essenze di piante officinali coltivati nelle serre

Laboratorio di Micropropagazione, che effettua la propagazione delle piante tramite l'utilizzo dei metodi moderni di coltura in vitro di cellule e tessuti vegetali

Laboratorio di Informatica, due aula con computer collegati in rete e con Internet

Aula video, attrezzata con una LIM per la visione di film o presentazioni multimediali

Aula strumentale di Genio rurale con strumenti per i rilievi topografici, collezione di laterizi e plastici di costruzioni rurali

Mediateca contenente strumenti audiovisivi, CD-Rom, DVD di interesse culturale generale e LIM

Biblioteca con una ricca collezione di testi antichi di agraria

Aule di lavoro per studenti diversamente abili

Laboratorio di Scienze motorie

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6.2 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Strettamente collegata al punto precedente vi è la necessità di implementare nel prossimo triennio sempre di più e sempre meglio le dotazioni tecnologiche dell’istituto attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali, comunitarie o private, ciò al fine di favorire una didattica che valorizzi gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti e ricerchi la personalizzazione dell’intervento formativo.

SEDE TIPOLOGIA DI DOTAZIONE TECNOLOGICA

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA

FONTE DI FINANZIAMENTO

STATO DI AVANZAMENTO A OTTOBRE 2017

SEDE CENTRALE

Realizzazione, ampliamento della rete lan/wlan

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di insegnamento-apprendimento

PON - AVVISO PUBBLICO DEL MIUR, Prot. N°9035 del 13 luglio 2015

COMPLETO

Realizzazione ambienti digitali: Installazione PC e proiettori per lavagna multimediale in 12 aule

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di insegnamento-apprendimento

PON - AVVISO PUBBLICO DEL MIUR, Prot. N°12810 del 15 ottobre 2015

COMPLETO

Installazione PC e proiettori per lavagna multimediale in ogni aula (completatmento di quanto realizzato con PON - AVVISO PUBBLICO DEL MIUR, Prot. N°12810 del 15 ottobre 2015)

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di insegnamento-apprendimento

CONTIRBUTO GENITORI

IN CORSO DI PROGETTAZIONE

Strumentazione Laboratori di Chimica, Scienze e Meristematica, Fisica, Agronomia, Genio Rurale

Ammodernare parte della strumentazione di laboratorio

CONTRIBUTO GENITORI

IN ATTUAZIONE

Individuazione di proposte progettuali per la valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici e realizzazione di scuole accoglienti #LA MIASCUOLACCOGLIENTE

Recuperare e valorizzare uno spazio della scuola per realizzare cantieri e laboratori permanenti di creatività

AVVISO PUBBLICO DEL MIUR, Prot. N°14384 del 05 novembre 2015 (in attesa di risposta)

NON FINANZIATO

SERRE FLORO- VIVAISTICHE

Manutenzione straordinaria degli impianti e delle strutture

Innalzare il livello tecnologico e l’automazione degli impianti per rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di

CONTRIBUTO GENITORI

IN ATTUAZIONE

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insegnamento-apprendimento

SERRE ORTICOLE

Sostituzione dei film plastici delle serre tunnel

Aumentare il rendimento dell’effetto serra per la coltivazione di colture precoci e tardive di ortaggi da utilizzare nel processo di insegnamento-apprendimento

CONTRIBUTO GENITORI

COMPLETO

PALESTRA Riqualificazione dei locali del Laboratorio di Scienze Motorie

Rendere più funzionali gli ambienti

ENTE PROPRIETARIO

DA PROGETTARE

CASCINA GANASSINA

Ristrutturazione del Laboratorio Sala di mungitura

Ridurre i tempi di mungitura e rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di insegnamento-apprendimento

AVVISO PUBBLICO DEL MIUR del 29 ottobre 2014 Prot. N. 13140

COMPLETO

Realizzazione del Laboratorio di Caseificazione

Rendere più efficienti le tecnologie di caseificazione nel processo di insegnamento-apprendimento

PRIVATO PROGETTATO, IN ATTESA DI FINANZIAMENTO

Realizzazione del Laboratorio di Smielatura

Rendere più efficienti le tecnologie di smielatura nel processo di insegnamento-apprendimento

CONTRIBUTO GENITORI

DA PROGETTARE

Ammodernamento del parco macchine e attrezzi

Rendere più fruibile l’uso delle macchine e attrezzi agricoli nel processo di insegnamento-apprendimento

CONTRIBUTO GENITORI

IN ATTUAZIONE

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7. ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO

“AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

7.1 PROFILO DEL DIPLOMATO

Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria:

• ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente;

• interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.

In particolare, è in grado di:

• collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

• controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico e organolettico;

• individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

• intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

• controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;

• esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;

• effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;

• rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio;

• collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari e agroindustriali;

• collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Produzioni e trasformazioni” e “Gestione

dell’ambiente e del territorio”. Nell’articolazione “Produzioni e trasformazioni” vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. Nell’articolazione “Gestione dell’ambiente e del territorio” vengono approfondite le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.

Organizzare attività produttive ecocompatibili.

Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza.

Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali e indici di efficienza.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

25

Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale.

Interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate.

Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali.

Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

26

7.2 QUADRO ORARIO

ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE COMUNI AGLI GLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO

Disciplina I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Geografia generale ed economia 1

Scienze integrate (Fisica) 3 3

Scienze integrate (Chimica) 3 3

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

Tecnologie informatiche 3

Scienze e tecnologie applicate 3

TOTALE ore settimanali di attività e insegnamenti generali di cui ore* in compresenza

33 4 32 4 15 15 15

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI” E “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO”

Complementi di Matematica 1 1

Produzioni animali 3 3 2

Produzioni vegetali 5 4 4

ARTICOLAZIONE “PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI”

Trasformazione dei prodotti 2 3 3

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 3

Genio rurale 3 2

Biotecnologie agrarie 2 3

Gestione dell’ambiente e del territorio 2

ARTICOLAZIONE “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO”

Trasformazione dei prodotti 2 2 2

Economia, estimo, marketing e legislazione 2 3 3

Genio rurale 2 2 2

Gestione dell’ambiente e del territorio 4

Biotecnologie agrarie 2 2

TOTALE ore settimanali di attività e insegnamenti di indirizzo di cui ore* in compresenza

32 9 32 8 32 10

Totale ore annue di attività e insegnamenti 1089 1056 1056 1056 1056

di cui in compresenza ore* 264 561 330

Le ore di compresenza degli ITP vengono annualmente distribuite secondo la progettazione

delle attività che gli alunni realizzano con il docente tecnico pratico come gruppo classe o in

piccoli gruppi nei laboratori di disegno tecnico, informatica, chimica, agronomia, biologia,

zootecnia, serre calde e fredde, aree esterne (giardino, manutenzione del verde), economia

(gestione contabile bilancio azienda agraria).

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

27

7.3 CURRICOLI DISCIPLINARI

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Primo biennio

Da: Direttiva MIUR 16.01.2012 - n.4 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Primo biennio e

Quinto anno (D.P.R. 15 marzo 2010, art. 8, comma 3)

Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

• utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici

• riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico

• stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

• riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione

• utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate: A. padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti B. leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo C. produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi D. utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Di seguito la declinazione delle suddette competenze in conoscenze e abilità con particolare attenzione per la costruzione di percorsi di studio che coniugano saperi umanistici, scientifici, tecnici e tecnologici per valorizzare l’identità culturale dell’istruzione tecnica.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

28

Primo Biennio – CLASSE PRIMA

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Padroneggiare gli

strumenti espressivi e

argomentativi

indispensabili per

gestire l’interazione

comunicativa verbale

in vari contesti

Lingua

- Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo, lessico.

- Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale.

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Lingua.

- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

- Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.

- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

- Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Leggere, comprendere

e interpretare testi

scritti di vario tipo

Lingua

- Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo, lessico.

- Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, valutativo- interpretativo, regolativi.

Letteratura

- Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

- Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

- Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe.

- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Letteratura

- Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.

- Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi

Lingua

- Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi.

- Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, valutativo- interpretativo, regolativi.

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Lingua

- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

- Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare ipertesti.

- Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Utilizzare gli strumenti

fondamentali per una

fruizione consapevole

del patrimonio artistico

e letterario

Lingua

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Letteratura

- Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

Opere e autori significativi della tradizione

letteraria e culturale italiana, europea e di altri

paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Letteratura

- Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.

- Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

29

Primo Biennio – CLASSE SECONDA

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Padroneggiare gli

strumenti espressivi e

argomentativi

indispensabili per

gestire l’interazione

comunicativa verbale

in vari contesti

Lingua

- Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: sintassi della frase semplice, frase complessa, lessico

- Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale.

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Lingua.

- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

- Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.

- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

- Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Leggere, comprendere

e interpretare testi

scritti di vario tipo

Lingua

- Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: sintassi della frase semplice, frase complessa, lessico

- Strutture essenziali dei testi descrittivi, narrativi, espressivi, valutativo- interpretativo, regolativi.

Letteratura

- Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

- Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

- Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe.

- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Letteratura

- Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.

- Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi

Lingua

- Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi.

- Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, valutativo- interpretativo, regolativi.

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Lingua

- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

- Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare ipertesti.

- Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Utilizzare gli strumenti

fondamentali per una

fruizione consapevole

del patrimonio artistico

e letterario

Lingua

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Letteratura

- Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

Opere e autori significativi della tradizione

letteraria e culturale italiana, europea e di altri

paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Letteratura

- Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.

- Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Secondo biennio e quinto anno

Da: Direttiva MIUR 16.01.2012 - n.4 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Secondo

biennio e Quinto anno (D.P.R. 15 marzo 2010, art. 8, comma 3)

Il docente di Lingua e letteratura italiana concorre a far conseguire allo studente, al termine del

percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e

professionale:

• Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici

• Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico

• Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione

• Individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

I risultati di apprendimento sopra indicati riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultai di apprendimento espressi in termini di competenza: A. individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per

intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

B. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

C. utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e

responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

Di seguito la declinazione delle suddette competenze in conoscenze e abilità con particolare attenzione per la costruzione di percorsi di studio che coniugano saperi umanistici, scientifici, tecnici e tecnologici per valorizzare l’identità culturale dell’istruzione tecnica.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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Classe TERZA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

A. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

LINGUA

1. Tecniche della comunicazione 2. Caratteristiche e struttura di testi scritti e

repertori di testi specialistici 3. Caratteri comunicativi di un testo

multimediale

LINGUA

1a. Utilizzare registri comunicativi adeguati

ai diversi ambiti specialistici 1b. Sostenere conversazioni e colloqui su

tematiche predefinite anche professionali

2a. Raccogliere, selezionare e utilizzare

informazioni utili all’attività di ricerca di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici

3a. Ideare e realizzare testi multimediali su

tematiche culturali, di studio e professionali

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

B. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

LINGUA

1. Tecniche della comunicazione

2. Fonti dell’informazione e della documentazione

3. Criteri per la redazione di un rapporto e di una relazione

4. Caratteri comunicativi di un testo

multimediale

LINGUA

1a. Utilizzare registri comunicativi adeguati

ai diversi ambiti specialistici 1b. Sostenere conversazioni e colloqui su

tematiche predefinite anche professionali

2a. Consultare dizionari e altre fonti

informative per l’approfondimento e la produzione linguistica

3a. Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità

4a. Ideare e realizzare testi multimediali su

tematiche culturali, di studio e professionali

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

C. Utilizzare gli strumenti culturali e

metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente

LINGUA 1. Radici storiche ed evoluzione della

lingua italiana dalle Origini al ‘500 2. Rapporto tra lingua e letteratura 3. Caratteristiche e struttura di testi

scritti e repertori di testi specialistici

LETTERATURA 1. Linee di evoluzione della cultura e del

sistema letterario italiano dalle Origini al ‘500

2. Testi e autori fondamentali che caratterizzano l’identità culturale nazionale italiana nelle varie epoche

3. Significative opere letterarie,

artistiche e scientifiche

LINGUA 1a. Riconoscere le linee di sviluppo storico-

culturale della lingua italiana dalle origini al ‘500

2a. Riconoscere le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana dalle origini al ‘500

3a. Raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili all’attività di ricerca di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici

LETTERATURA

1a. Riconoscere e identificare periodi e linee di sviluppo della cultura letteraria e artistica italiana

2a. Identificare gli autori e le opere

fondamentali del patrimonio culturale italiano e internazionale dal Medioevo al ‘500

2b. Riconoscere i tratti peculiari o comuni alle diverse culture dei popoli europei nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea

3a. Individuare i caratteri specifici di un

testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico e artistico

3b. Formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario anche mettendolo in relazione alle esperienze personali

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

32

4. Cenni di elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi

5. Fonti di documentazione letteraria;

siti web dedicati alla letteratura 6. Tecniche di ricerca, catalogazione e

produzione multimediale di testi e documenti letterari

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTISTICHE 1. Caratteri fondamentali delle arti e

dell’architettura in Italia e in Europa dal Medioevo al ‘500

4a. Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e altri popoli

5a. Utilizzare le tecnologie digitali per la

presentazione di un progetto o di un prodotto

6a. Utilizzare le tecnologie digitali per la presentazione di un progetto o di un prodotto

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTISTICHE

1a. Analizzare gli aspetti fondamentali del patrimonio artistico presente in particolare nel proprio territorio

Classe QUARTA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

A. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

LINGUA

1. Caratteristiche e struttura di testi

scritti e repertori di testi specialistici 2. Caratteri comunicativi di un testo multimediale

LINGUA

1a. Raccogliere, selezionare e utilizzare

informazioni utili all’attività di ricerca di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici

2a. Ideare e realizzare testi multimediali su

tematiche culturali, di studio e professionali

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

B. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

LINGUA

1. Tecniche della comunicazione

2. Fonti dell’informazione e della

documentazione

3. Criteri per la redazione di un rapporto e di una relazione

4. Caratteri comunicativi di un testo

multimediale

LINGUA

1a. Utilizzare registri comunicativi adeguati

ai diversi ambiti specialistici 1b. Sostenere conversazioni e colloqui su

tematiche predefinite anche professionali

2a. Consultare dizionari e altre fonti

informative per l’approfondimento e la produzione linguistica

3a. Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità

4a. Ideare e realizzare testi multimediali su

tematiche culturali, di studio e professionali

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

C. Utilizzare gli strumenti culturali e

metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente

LINGUA 1. Radici storiche ed evoluzione della

lingua italiana dal ‘600 all’Unità nazionale

2. Rapporto tra lingua e letteratura 3. Caratteristiche e struttura di testi

scritti e repertori di testi specialistici

LETTERATURA 1. Linee di evoluzione della cultura e

del sistema letterario italiano dal ‘600 all’Unità nazionale

2. Testi e autori fondamentali che

LINGUA 1a. Riconoscere le linee di sviluppo storico-

culturale della lingua italiana dal ‘600 all’Unità nazionale

2a. Riconoscere le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana dal ‘600 all’Unità nazionale

3a. Raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili all’attività di ricerca di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici

LETTERATURA

1a. Riconoscere e identificare periodi e linee di sviluppo della cultura letteraria e artistica italiana

2a. Identificare gli autori e le opere

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

33

caratterizzano l’identità culturale nazionale italiana nelle varie epoche

3. Significative opere letterarie,

artistiche e scientifiche 4. Elementi di identità e di diversità tra

la cultura italiana e le culture di altri Paesi

5. Fonti di documentazione letteraria;

siti web dedicati alla letteratura 6. Tecniche di ricerca, catalogazione e

produzione multimediale di testi e documenti letterari

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTISTICHE 1. Caratteri fondamentali delle arti e

dell’architettura in Italia e in Europa dal ‘600 all’Unità nazionale

fondamentali del patrimonio culturale italiano e internazionale dal ‘600 all’Unità nazionale

2b. Riconoscere i tratti peculiari o comuni alle diverse culture dei popoli europei nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea

3a. Individuare i caratteri specifici di un

testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico e artistico

3b. Formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario anche mettendolo in relazione alle esperienze personali

4a. Contestualizzare testi e opere letterarie,

artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e altri popoli

5a. Utilizzare le tecnologie digitali per la

presentazione di un progetto o di un prodotto

6a. Utilizzare le tecnologie digitali per la

presentazione di un progetto o di un prodotto

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTISTICHE

1a. Analizzare il patrimonio artistico presente in particolare nel proprio territorio

Classe QUINTA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

A. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

LINGUA

1. Caratteristiche dei linguaggi

specialistici e del lessico tecnico-scientifico

2. Repertori dei termini tecnici e scientifici

relativi al settore d’indirizzo anche in lingua straniera

3. Social network e new media come

fenomeno comunicativo

LINGUA

1a. Individuare le correlazioni tra le

innovazioni scientifiche e tecnologiche e le trasformazioni linguistiche

2a. Utilizzare termini tecnici e scientifici anche in lingue diverse dall’italiano

3a. Scegliere la forma multimediale più

adatta alla comunicazione nel settore professionale di riferimento in relazione agli interlocutori e agli scopi

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

B. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

LINGUA

1.Tecniche compositive per diverse

tipologie di produzione scritta 2. Struttura di un curriculum vitae e

modalità di composizione del curriculum vitae europeo

LINGUA

1a. Produrre relazioni, sintesi, commenti e

altri testi di ambito professionale con linguaggio specifico

2a. Elaborare il proprio curriculum vitae in

formato europeo

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

C. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente

LINGUA

1. Processo storico e tendenze

evolutive della lingua italiana dall’Unità nazionale a oggi

LINGUA

1a. Identificare momenti e fasi evolutive

della lingua italiana con particolare riferimento al Novecento

1b. Individuare aspetti linguistici, stilistici e culturali dei/nei testi letterari più rappresentativi

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

34

LETTERATURA

1. Elementi e principali movimenti culturali della tradizione letteraria dall’Unità d’Italia a oggi con riferimenti alle letterature di altri Paesi

2. Autori e testi significativi della tradizione culturale italiana e di altri popoli

3. Modalità di integrazione delle diverse

forme di espressione artistica e letteraria

4. Metodi e strumenti per l’analisi e

l’interpretazione dei testi letterari ALTRE ESPRESSIONI ARTISTISTICHE 1. Arti visive nella cultura del Novecento 2. Criteri perla lettura di un’opera d’arte 3. Beni artistici e istituzioni culturali del

territorio

1c. Individuare le correlazioni tra le innovazioni scientifiche e tecnologiche e le trasformazioni linguistiche

LETTERATURA

1a. Contestualizzare l’evoluzione della

civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità d’Italia a oggi in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento

2a. Identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori della letteratura italiana e di altre letterature

2b. Cogliere in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi

3a. Collegare i testi letterari con gli altri

ambiti disciplinari 4a. Interpretare testi letterari con opportuni

metodi e strumenti d’analisi al fine di formulare un motivato giudizio critico

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTISTICHE

1a. Leggere e interpretare un’opera d’arte visiva e cinematografica con riferimento all’ultimo secolo

2a. Leggere e interpretare un’opera d’arte

visiva e cinematografica con riferimento all’ultimo secolo

3a. Identificare e contestualizzare le

problematiche connesse alla conservazione e tutela dei beni culturali del territorio

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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STORIA

Primo biennio

Da: Direttiva MIUR 16.01.2012 - n.4 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Primo biennio e

Quinto anno (D.P.R. 15 marzo 2010, art. 8, comma 3).

Il docente di “Storia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità del sapere

analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale

riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale / globale

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario

valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate: A. comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali B. collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente Di seguito la declinazione delle suddette competenze in conoscenze e abilità con particolare attenzione per la costruzione di percorsi di studio che coniugano saperi umanistici, scientifici, tecnici e tecnologici per valorizzare l’identità culturale dell’istruzione tecnica.

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CLASSE PRIMA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Comprendere il

cambiamento e le

diversità dei tempi

storici in una

dimensione diacronica

attraverso il confronto

fra epoche e in una

dimensione sincronica

attraverso il confronto

fra aree geografiche e

culturali

- La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale.

- Le civiltà antiche, con riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle occidentali. Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana (età monarchica e repubblicana)

- Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato che hanno coinvolto il proprio territorio.

- Lessico di base della storiografia.

- Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.

- Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

- Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio.

- Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.

- Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

- Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Collocare l’esperienza

personale in un

sistema di regole

fondato sul reciproco

riconoscimento dei

diritti garantiti dalla

Costituzione, a tutela

della persona della

collettività e

dell’ambiente

Conoscenze

- Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione Italiana.

Abilità

- Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Riconoscere le

caratteristiche

essenziali del sistema

socio economico per

orientarsi nel tessuto

produttivo del proprio

territorio

Conoscenze

- Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il proprio territorio.

Abilità

- Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.

- Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

- Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

CLASSE SECONDA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Comprendere il

cambiamento e le diversità

dei tempi storici in una

dimensione diacronica

attraverso il confronto fra

epoche e in una dimensione

sincronica attraverso il

confronto fra aree

geografiche e culturali

Conoscenze

- La civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed economia nell’Europa alto-medievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Imperi e regni nell’Alto Medioevo; il particolarismo signorile e feudale regni nell’Alto Medioevo; il particolarismo signorile e feudale.

- Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato che hanno coinvolto il proprio territorio.

- Lessico di base della storiografia.

Abilità

- Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.

- Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

- Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio.

- Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.

- Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

- Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Collocare l’esperienza

personale in un sistema di

regole fondato sul

reciproco riconoscimento

dei diritti garantiti dalla

Costituzione, a tutela della

persona della collettività e

dell’ambiente

Conoscenze

- Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione Italiana.

Abilità

- Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Riconoscere le

caratteristiche essenziali

Conoscenze

- Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro,

Abilità

- Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche

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37

del sistema socio

economico per orientarsi

nel tessuto produttivo del

proprio territorio

con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il proprio territorio.

di riferimento. - Discutere e confrontare diverse interpretazioni di

fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

- Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Secondo biennio e quinto anno

Da: Direttiva MIUR 16.01.2012 - n.4 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Secondo

biennio e Quinto anno (D.P.R. 15 marzo 2010, art. 8, comma 3)

Il docente di Storia concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di

istruzione tecnica, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e

professionale:

• Agire in base a un sistema di valori, coerente con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali

• Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in prospettiva interculturali sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

• Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi

• Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale

• riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale

• Essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario

• Individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali.

I risultati di apprendimento sopra indicati riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultai di apprendimento, relativi agli indirizzi, espressi in termini di competenza: D. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche

negli specifici campi professionali di riferimento

E. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Di seguito la declinazione delle suddette competenze in conoscenze e abilità con particolare attenzione per un’integrazione più sistematica tra le competenze di storia generale/globale e storie settoriali, per un’applicazione degli strumenti propri delle scienze storico-sociali ai cambiamenti dei sistemi economici e alle trasformazioni indotte dalle scoperte scientifiche e dalle innovazioni tecnologiche.

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Classe TERZA

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

D. Correlare la conoscenza

storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

1. Principali persistenze e processi di

trasformazione tra il secolo XI e il secolo XXVII in Italia, in Europa e nel mondo

2. Innovazioni scientifiche e tecnologiche:

fattori e contesti di riferimento 3. Diverse interpretazioni storiografiche di

grandi processi di trasformazione

4. Lessico delle scienze storico-sociali 5. Categorie e metodi della ricerca storica 6. Strumenti della ricerca e della

divulgazione storica

1a. Ricostruire processi di trasformazione

individuando elementi di persistenza e discontinuità

2a. Analizzare correnti di pensiero, contesti,

fattori e strumenti che hanno favorito le innovazioni scientifiche e tecnologiche

3a. Individuare i cambiamenti culturali, socio-

economici e politico-istituzionali 3b. Analizzare e confrontare testi di diverso

orientamento storiografico 4a. Utilizzare il lessico delle scienze storico-

sociali

5a. Utilizzare e applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in contesti laboratori ali e operativi

6a. Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per produrre ricerche su tematiche storiche

E. Riconoscere gli aspetti

geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo

1. Evoluzione dei sistemi politico-istituzionali

ed economici, con riferimenti agli aspetti demografici, sociali e culturali

2. Principali persistenze e mutamenti culturali in ambito religioso e laico

3. Territorio come fonte storica: tessuto socio-economico e patrimonio ambientale, culturale e artistico

4. Aspetti della storia locale quali

configurazioni della storia generale 5. Lessico delle scienze storico-sociali 6. Categorie e metodi della ricerca storica

7. Strumenti della ricerca e della divulgazione storica

1a. Riconoscere la varietà e lo sviluppo

storico dei sistemi economici e politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali

2a. Ricostruire processi di trasformazione

individuando elementi di persistenza e discontinuità

3a. Individuare l’evoluzione sociale, culturale e ambientale del territorio con riferimenti ai contesti nazionali e internazionali

4a. Leggere e interpretare gli aspetti della

storia locale in relazione alla storia generale

5a. Utilizzare il lessico delle scienze storico-

sociali

6a. Utilizzare e applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in contesti laboratori ali e operativi

7a. Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per produrre ricerche su tematiche storiche

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Classe QUARTA

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

A. Correlare la conoscenza

storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

1. Principali persistenze e processi di

trasformazione nei secoli XXVIII e XIX in Italia, in Europa e nel mondo

2. Innovazioni scientifiche e tecnologiche:

fattori e contesti di riferimento 3. Diverse interpretazioni storiografiche di

grandi processi di trasformazione

4. Lessico delle scienze storico-sociali 5. Categorie e metodi della ricerca storica 6. Strumenti della ricerca e della

divulgazione storica

1a. Ricostruire processi di trasformazione

individuando elementi di persistenza e discontinuità

2a. Analizzare correnti di pensiero, contesti, fattori e

strumenti che hanno favorito le innovazioni scientifiche e tecnologiche

3a. Individuare i cambiamenti culturali, socio-

economici e politico-istituzionali 3b. Analizzare e confrontare testi di diverso

orientamento storiografico 4a. Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali

5a. Utilizzare e applicare categorie, metodi e

strumenti della ricerca storica in contesti laboratori ali e operativi

6a. Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per

produrre ricerche su tematiche storiche

B. Riconoscere gli aspetti

geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo

1. Evoluzione dei sistemi politico-

istituzionali ed economici, con riferimenti agli aspetti demografici, sociali e culturali

2. Principali persistenze e mutamenti culturali in ambito religioso e laico

3. Territorio come fonte storica: tessuto

socio-economico e patrimonio ambientale, culturale e artistico

4. Aspetti della storia locale quali

configurazioni della storia generale 5. Lessico delle scienze storico-sociali

6. Categorie e metodi della ricerca storica

7. Strumenti della ricerca e della divulgazione storica

1a. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei

sistemi economici e politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali

2a. Ricostruire processi di trasformazione

individuando elementi di persistenza e discontinuità

3a. Individuare l’evoluzione sociale, culturale e ambientale del territorio con riferimenti ai contesti nazionali e internazionali

4a. Leggere e interpretare gli aspetti della storia

locale in relazione alla storia generale 4a. Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali

5a. Utilizzare e applicare categorie, metodi e

strumenti della ricerca storica in contesti laboratori ali e operativi

6a. Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per produrre ricerche su tematiche storiche

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Classe QUINTA

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

A. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

1. Principali persistenze e processi di

trasformazione tra la fine del secolo XIX e il secolo XXI in Italia, in Europa e nel mondo

2. Aspetti caratterizzanti la storia del

Novecento e il mondo attuale 3. Innovazioni scientifiche e tecnologiche e

relativo impatto su modelli e mezzi di comunicazione, condizioni socio-economiche e assetti politico-istituzionali

4. Problematiche sociali ed etiche

caratterizzanti l’evoluzione dei settori produttivi e del mondo del lavoro

5. Categorie, lessico, strumenti e metodi

della ricerca storica

1a. Riconoscere nella storia del Novecento e nel

mondo attuale le radici storiche del passato, cogliendo gli elementi di continuità e discontinuità

2a. Analizzare problematiche significative del periodo

considerato

3a. Riconoscere le relazioni fra evoluzione scientifica e

tecnologia (con particolare riferimento ai settori produttivi e agli indirizzi di studio) e contesti ambientali, demografici, socioeconomici, politici e culturali

4a. Individuare i rapporti fra cultura umanistica e

scientifico-tecnologica con riferimento agli ambiti professionali

4b. Analizzare storicamente campi e profili professionali, anche in funzione dell’orientamento

5a. Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per

ricerche su specifiche tematiche, anche pluri/interdisciplinari

5b. Interpretare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

B. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo

1. Modelli culturali a confronto: conflitti,

scambi e dialogo interculturale

2. Territorio come fonte storica: tessuto socio-economico e patrimonio ambientale, culturale e artistico

3. Categorie, lessico, strumenti e metodi della ricerca storica

4. Radici storiche della Costituzione Italiana e

dibattito sulla Costituzione Europea 5. Carte internazionali dei diritti.

Principali istituzioni internazionali, europee e nazionali

1a. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei

sistemi economici e politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali

1b. Effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni culturali i un’ottica interculturale

2a. Inquadrare i beni ambientali, culturali e artistici nel

periodo storico di riferimento

3a. Applicare categorie, strumenti e metodi delle scienze storico-sociali per comprendere mutamenti socio-economici, aspetti demografici e processi di trasformazione

3b. Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per ricerche su specifiche tematiche, anche pluri/interdisciplinari

3c. Interpretare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico

3d. Utilizzare e applicare categorie, metodi e strumenti di ricerca storica in contesti laboratoriali per affrontare, in un’ottica storico-interdisciplinare, situazioni e problemi, anche in relazione agli indirizzi di studio e ai campi professionali di riferimento

4a. Analizzare criticamente le radici storiche e

l’evoluzione della Costituzione Italiana e della Costituzione Europea

5a. Analizzare criticamente le radici storiche e l’evoluzione delle principali carte costituzionali e delle istituzioni internazionali, europee e nazionali. storica in contesti laboratori ali e operativi

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INGLESE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “INGLESE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi e operativi

Produrre testi di vario tipo

in relazione ai differenti

scopi comunicativi.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA Situazioni comunicative -personale (casa, famiglia, scuola, sport, tempo libero, oggetti, persone, luoghi, strumenti e apparecchiature, opinioni, gusti, preferenze ...) -pubblico (mezzi di trasporto, negozi, cinema, teatro, ristoranti, alberghi, ospedali,) -professionale (uffici, laboratori, fabbriche, magazzini, aziende di servizi, alberghi, servizi pubblici,) -informazioni generali, indicazioni, istruzioni Lessico Il lessico di base riferito all'ambito personale, alla vita quotidiana e di lavoro Morfosintassi Le strutture morfologiche e sintattiche semplici e di uso comune, relative a situazioni prevedibili e non nei diversi contesti Grammatica Strutture grammaticali di base della lingua, ritmo e intonazione della frase -Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA Situazioni comunicative -personale (casa, famiglia, scuola, sport, tempo libero, oggetti, persone, luoghi, strumenti e apparecchiature, opinioni, gusti, preferenze ...) -pubblico (mezzi di trasporto, negozi, cinema, teatro, ristoranti, alberghi, ospedali,) -professionale (uffici, laboratori, fabbriche, magazzini, aziende di servizi, alberghi, servizi pubblici,) -informazioni generali, indicazioni, istruzioni Lessico Il lessico di base riferito all'ambito personale, alla vita quotidiana e di lavoro Morfosintassi Le strutture morfologiche e sintattiche semplici e di uso comune, relative a situazioni prevedibili e non nei diversi contesti Grammatica Strutture grammaticali di base della lingua, ritmo e intonazione della frase -Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA -Attivare strategie di ascolto individuando parole chiave e contesto per comprendere i punti salienti e ricostruire il significato globale di brevi e semplici messaggi, annunci, dialoghi, istruzioni, formali e informali, su argomenti noti inerenti la sfera personale, familiare o sociale. -Attivare strategie di lettura individuando parole chiave, connettivi e sequenze, punti principali e informazioni accessorie per ricostruire il significato globale di brevi e semplici testi scritti, formali e informali, di tipo dialogico, descrittivo, narrativo, regolativo -Utilizzare supporti grafici e multimediali, produrre schemi, sequenze, ecc. per rappresentare il significato della comunicazione -Interagire con ragionevole disinvoltura in scambi comunicativi brevi e semplici, utilizzando un repertorio lessicale ed espressioni di base, per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, descrivere esperienze e narrare avvenimenti relativi all’ambito personale, familiare e sociale -Cogliere l'aspetto interculturale anche in relazione alle sue dimensioni globali e alle varietà geografiche. -Produrre messaggi, lettere, mail, brevi e semplici testi scritti, lineari e coesi, argomentativi, espositivi, descrittivi e narrativi, di tipo formale e informale, utilizzando un repertorio linguistico di base. -Esprimere il proprio pensiero adattandolo allo scopo e alla funzione -Attivare strategie di controllo e correzione dei testi prodotti -Utilizzare diversi strumenti anche multimediali di consultazione. AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA -Riconoscere le caratteristiche specifiche, linguistiche e non, di brevi e semplici messaggi, annunci, dialoghi, istruzioni; riconoscere le diverse tipologie di testo e la funzione del registro formale e informale. -Gestire scambi comunicativi brevi, in situazioni prevedibili e non. -Produrre messaggi, lettere, mail, brevi e semplici testi scritti, lineari e coesi, argomentativi, espositivi, descrittivi e narrativi, di tipo formale e informale, utilizzando un repertorio linguistico di base. -Attivare strategie di controllo e correzione dei testi prodotti -Utilizzare diversi strumenti anche multimediali di consultazione.

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RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Utilizzare i linguaggi settoriali per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

Individuare, utilizzare e/o produrre moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare

Saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Strategie per la comprensione

globale e selettiva di messaggi orali e scritti relativamente complessi inerenti la sfera personale, l’attualità e tematiche culturali note, il lavoro e il settore di indirizzo

- Strategie per la comprensione globale e selettiva di messaggi orali e scritti relativamente complessi inerenti la sfera personale, l’attualità e tematiche culturali note, il lavoro e il settore di indirizzo

- Fattori di coerenza e coesione del discorso

- Strutture morfo-sintattiche, ritmo e intonazione della frase adeguati al contesto comunicativo

- Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti di carattere generale e specifico; varietà espressive e di registro

- Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei paesi anglofoni

- Tecniche d’uso dei supporti grafici e multimediali e dei dizionari

- Strategie di team working

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Strategie per la comprensione

globale e selettiva di messaggi orali e scritti relativamente complessi inerenti la sfera personale, l’attualità e tematiche culturali note, il lavoro e il settore di indirizzo

- Strategie per la comprensione globale e selettiva di messaggi orali e scritti relativamente complessi inerenti la sfera personale, l’attualità e tematiche culturali note, il lavoro e il settore di indirizzo

- Strategie di team working.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

- Comprendere idee principali e dettagli specifici di

messaggi orali e scritti presenti in contesti diversi e

trasmessi attraverso vari canali. - Comprendere messaggi radio-televisivi e filmati

divulgativi - Produrre testi orali di tipo espositivo e

argomentativo per esprimere in modo chiaro e semplice opinioni, intenzioni, ipotesi

- Descrivere esperienze e processi - Redigere brevi relazioni, sintesi e commenti

coerenti e coesi, anche con l’ausilio di strumenti multimediali, utilizzando il lessico appropriato.

- Utilizzare strategie compensative nell’interazione orale

- Interagire con disinvoltura in scambi comunicativi riferiti a contesti personali, quotidiani e professionali, utilizzando un ampio repertorio linguistico, e selezionando i registri adeguati al contesto

- Cogliere l'aspetto interculturale anche in relazione alle sue dimensioni globali e alle varietà geografiche

- Utilizzare supporti grafici e multimediali produrre schemi, sequenze, ecc. per rappresentare il significato di una comunicazione

- Utilizzare autonomamente i dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete

- Individuare e utilizzare gli strumenti di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA

- Comprendere idee principali e dettagli specifici di

messaggi orali e scritti presenti in contesti diversi e

trasmessi attraverso vari canali. - Comprendere messaggi radio-televisivi e filmati

divulgativi - Produrre testi orali di tipo espositivo e

argomentativo per esprimere in modo chiaro e semplice opinioni, intenzioni, ipotesi

- Descrivere esperienze e processi - Redigere brevi relazioni, sintesi e commenti

coerenti e coesi, anche con l’ausilio di strumenti multimediali, utilizzando il lessico appropriato.

- Utilizzare strategie compensative nell’interazione orale

- Interagire con disinvoltura in scambi comunicativi riferiti a contesti personali, quotidiani e professionali, utilizzando un ampio repertorio linguistico, e selezionando i registri adeguati al contesto

- Cogliere l'aspetto interculturale anche in relazione alle sue dimensioni globali e alle varietà geografiche

- Utilizzare supporti grafici e multimediali produrre schemi, sequenze, ecc. per rappresentare il significato di una comunicazione

- Utilizzare autonomamente i dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete

- Individuare e utilizzare gli strumenti di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Strategie di comprensione di testi

relativamente complessi riguardanti argomenti socio-culturali e di indirizzo.

- Aspetti comunicativi e socio-linguistici

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA -Attivare strategie per la comprensione di idee principali, dettagli e punto di vista in testi orali e scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro e testi

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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interagire in diversi ambiti e contesti professionali

utilizzare e/o produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

della produzione orale, in relazione al contesto e agli interlocutori.

- Caratteristiche delle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali.

- Fattori di coerenza e coesione del discorso

- Strutture morfo-sintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso, in particolare professionali.

- Lessico e fraseologia adeguata, per affrontare situazioni sociali e di lavoro

- Modalità e strategie base per la traduzione di testi tecnici.

- Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei paesi anglofoni.

- Tecniche d’uso dei supporti grafici e multimediali e dei dizionari.

- Strategie di team working.

specifici del settore. -Attivare strategie per la comprensione di messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi tecnico-scientifici di settore. -Esprimere opinioni e intenzioni in riferimento a situazioni di carattere sia generale che specifico, parlare di ipotesi, descrivere esperienze e processi. -Produrre, nella forma scritta e orale, relazioni, sintesi e commenti coerenti e coesi, situazioni relative al settore di indirizzo, anche con l’ausilio di strumenti multimediali e utilizzando il lessico appropriato. -Distinguere e utilizzare le principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali, in base alle costanti che le caratterizzano. -Interagire con disinvoltura in scambi comunicativi riferiti a contesti personali, quotidiani e professionali, utilizzando un ampio repertorio linguistico, e selezionando i registri adeguati al contesto. -Cogliere l'aspetto interculturale anche in relazione alle sue dimensioni globali e alle varietà geografiche. -Utilizzare supporti grafici e multimediali produrre schemi, sequenze, ecc. per rappresentare il significato di una comunicazione. -Utilizzare autonomamente i dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete. -Individuare e utilizzare gli strumenti di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. -Individuare e utilizzare gli strumenti e le modalità di comunicazione più adeguate per lavorare in gruppo e in modo cooperativo -Prendere appunti, sintetizzare, relazionare, stabilire regole, turnazioni, compiti -Definire ruoli e responsabilità.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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Disciplina: MATEMATICA

Il docente di “Matematica” concorre a far conseguire, allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il

docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze

di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica

confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

L’articolazione dell’insegnamento di “Matematica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la

progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di

classe.

Nella scelta dei problemi è opportuno fare riferimento sia ad aspetti interni alla matematica, sia ad aspetti specifici collegati ad

ambiti scientifici (economico, sociale, tecnologico) o, più in generale, al mondo reale.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine del primo biennio

Conoscenze Abilità

Al termine della classe prima Aritmetica e algebra

I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma frazionaria e

decimale, irrazionali e, in forma intuitiva, reali; ordinamento e

loro rappresentazione su una retta. Le operazioni con i numeri

interi e razionali e le loro proprietà.

Potenze. Rapporti e percentuali. Approssimazioni.

Le espressioni letterali e i polinomi. Operazioni con i polinomi.

Geometria

Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini

postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni

fondamentali di geometria del piano. Le principali figure del

piano e dello spazio.

Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni

e loro proprietà.

Equazioni e disequazioni di primo grado. Sistemi di equazioni e

di disequazioni di primo grado.

Al termine della classe prima

Aritmetica e algebra

Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico per calcolare

espressioni aritmetiche e risolvere problemi; operare con i

numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei

risultati. Calcolare semplici espressioni con potenze e radicali.

Utilizzare correttamente il concetto di approssimazione.

Padroneggiare l’uso della lettera come mero simbolo e come

variabile; eseguire le operazioni con i polinomi e le frazioni

algebriche; fattorizzare un polinomio.

Geometria

Eseguire costruzioni geometriche elementari utilizzando la riga

e il compasso e/o strumenti informatici.

Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro,

area e volume delle principali figure geometriche del piano e

dello spazio.

Risolvere semplici problemi del piano e dello spazio utilizzando

le proprietà delle figure geometriche. Comprendere dimostrazioni.

Al termine della classe seconda Aritmetica e algebra

Potenze e radici. Equazioni e disequazioni di primo e secondo

grado. Sistemi di equazioni e di disequazioni.

Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Rappresentazione

grafica delle funzioni.

Geometria

Circonferenza e cerchio. Misura di grandezze; grandezze

incommensurabili; perimetro e area dei poligoni.

Teorema di Talete e sue conseguenze. La similitudine e sua

utilizzazione in sempl ic i s i tuaz ion i p ra t i che.

Relazioni e funzioni

Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica, funzionale,

grafica). Linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio,

composizione, inversa, ecc.). Collegamento con il concetto di

equazione. Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche, circolari,

di proporzionalità diretta e inversa).

Dati e previsioni

Dati, loro organizzazione e rappresentazione. Distribuzioni delle

Al termine della classe seconda

Aritmetica e algebra

Risolvere problemi che implicano l’uso di equazioni, disequazioni

e sistemi, anche per via grafica, collegati con altre discipline e

situazioni di vita ordinaria, come primo passo verso la

modellizzazione matematica.

Geometria

Eseguire costruzioni geometriche elementari utilizzando la riga

e il compasso e/o strumenti informatici.

Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro,

area e volume delle principali figure geometriche del piano e

dello spazio.

Risolvere semplici problemi del piano e dello spazio utilizzando

le proprietà delle figure geometriche. Comprendere dimostrazioni.

Relazioni e funzioni

Risolvere equazioni e disequazioni di primo e secondo grado;

risolvere sistemi di equazioni e disequazioni. Rappresentare sul

piano cartesiano le principali funzioni incontrate. Studiare le

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

45

frequenze a seconda del tipo di carattere e principali

rappresentazioni grafiche. Valori medi e misure di variabilità.

Significato della probabilità e sue valutazioni. Semplici spazi

(discreti) di probabilità: eventi disgiunti, probabilità composta,

eventi indipendenti. Probabilità e frequenza.

Elementi di trigonometria

Elementi di goniometria e risoluzione dei triangoli rettangoli.

funzioni f(x)= ax+b e

f (x)= ax2+bx+c.

Risolvere problemi che implicano l’uso di funzioni, anche per via

grafica, collegati con altre discipline e situazioni di vita ordinaria,

come primo passo verso la modellizzazione matematica.

Dati e previsioni

Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati.

Calcolare i valori medi e alcune misure di variabilità di una

distribuzione.

Calcolare la probabilità di eventi elementari.

Elementi di trigonometria

Saper risolvere i triangoli rettangoli

Secondo biennio e quinto anno

I risultati di apprendimento sopra riportati, in esito al percorso quinquennale, costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenze: • utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative • utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni • utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati • utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare • correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento L’articolazione dell’insegnamento di “Matematica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata, quale orientamento per la progettazione didattica del docente, in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine del secondo biennio

Conoscenze Abilità

Al termine della classe terza Il numero π. Elementi di goniometria. Teoremi dei seni e del coseno. Formule di addizione e duplicazione degli archi. Funzioni polinomiali; funzioni razionali e irrazionali; funzione modulo; funzioni esponenziali e logaritmiche (equazioni e disequazioni relative); funzioni periodiche. Le coniche: definizioni come luoghi geometrici e loro rappresentazione nel piano cartesiano.

Al termine della classe terza Ricavare e applicare le formule per la somma dei primi n termini di una progressione aritmetica o geometrica. Applicare la trigonometria alla risoluzione di problemi riguardanti i triangoli. Rappresentare in un piano cartesiano rette e coniche e studiare le funzioni f(x) = ax, f(x) = log x. Risolvere equazioni, disequazioni e sistemi relativi a funzioni goniometriche, esponenziali, logaritmiche e alla funzione modulo, con metodi grafici o numerici e anche con l’aiuto di strumenti elettronici.

Al termine della classe quarta Continuità e limite di una funzione. Limiti notevoli di successioni e di funzioni. Il numero e. Concetto di derivata di una funzione. Proprietà locali e globali delle funzioni. Integrale indefinito e integrale definito. Teoremi del calcolo integrale. Cenni l’approssimazione degli zeri di una funzione.

Al termine della classe quarta Calcolare limiti di funzioni. Calcolare derivate di funzioni. Analizzare esempi di funzioni discontinue o non derivabili in qualche punto. Descrivere le proprietà qualitative di una funzione e costruirne il grafico. Calcolare derivate di funzioni composte. Calcolare l'integrale di funzioni elementari. Risolvere equazioni, disequazioni e sistemi relativi allo studio di funzione con metodi grafici o numerici e anche con l’aiuto di strumenti elettronici.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine della classe quinta

Conoscenze Abilità

Calcolo combinatorio (disposizioni, permutazioni, combinazioni). Il concetto di probabilità. La probabilità della somma e del prodotto logico di insiemi. Probabilità totale, condizionata, formula di Bayes. Distribuzioni di probabilità: distribuzione binomiale. Distribuzione di Gauss. Esempi di applicazione nel campo professionale di riferimento. Elementi di statistica descrittiva e inferenziale. Elementi di calcolo integrale nella determinazione delle aree e dei volumi.

Calcolare il numero di permutazioni, disposizioni, combinazioni in un insieme. Calcolare aree e volumi di solidi e risolvere problemi di massimo e di minimo. Utilizzare la formula di Bayes nei problemi di probabilità condizionata. Costruire un campione casuale semplice data una popolazione. Costruire stime puntuali e intervallari per la media di una popolazione. Utilizzare, anche per formulare semplici previsioni, informazioni statistiche da diverse fonti negli specifici campi professionali di riferimento.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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DIRITTO ED ECONOMIA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “DIRITTO ED ECONOMIA”

analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;

riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;

riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali, tecnolo-gici e la loro dimensione locale/globale;

stabilire collegamenti tra le tradizioni locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio.

Nell’ambito dei risultati di apprendimento appena sopra ricordati, da conseguire al termine del percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le seguenti competenze di base: • collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente • riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei dirit-ti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della colletti-vità e dell’ambiente.

Riconoscere le caratteristiche es-senziali del sistema socio/econo-mico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Norme giuridiche e loro efficacia

Fonti normative e loro gerarchia

Soggetti e beni giuridici

Lo Stato

La Costituzione: principi fonda- mentali.

La Costituzione: diritti e doveri.

Diritto al lavoro e conoscenze essenziali per accedere al mondo del lavoro

Il curriculum vitae secondo il modello europeo e le tipologie di colloquio di lavoro (individuale, di gruppo, etc.

Iniziativa economica e impresa

Organizzazione costituzionale del-lo Stato

Istituzioni locali, comunitarie e internazionali

. L’ambiente e la sua difesa.

Fondamenti dell’attività economi-ca

Soggetti economici con particolare riferimento all’impresa

Fattori della produzione

Forme di mercato

I sistemi economici

La moneta

Distinguere le norme giuridiche dalle altre norme sociali

Distinguere le differenti fonti normati-ve e la loro capacità di innovazione dell’ordinamento giuridico

Reperire le fonti normative con parti-colare riferimento all’oggetto di studio

Individuare quali atti giuridici posso o meno compiere le persone fisiche, in ragione della propria età e di eventuali patologie

Individuare le modalità di trasferi-mento dei diverse beni giuridici

Analizzare semplici comportamenti umani e sociali alla luce delle norme giuridiche di riferimento.

Individuare i pubblici poteri (locali, nazionali e internazionali) differenziandone le funzioni essenziali.

Individuare i principali diritti civili, economici e politici sanciti dalla Costituzione

Cogliere in seno al rapporto di lavoro i tratti differenziali essenziali fra la figura del lavoratore e la figura dell’imprenditore.

Redigere un curriculum vitae secondo il modello europeo

Individuare le esigenze fondamentali che ispirano scelte e comportamenti economici.

Individuare i fattori produttivi e differenziarli per natura e tipo di remunerazione

Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che connotano l’attività dell’imprenditore

Individuare specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici

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SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA (SCIENZE INTEGRATE)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E

PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE CUI

CONCORRONO LE DISCIPLINE “SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA”

(dalle Indicazioni Nazionali)

Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare i dati sperimentali.

Riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

Utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza.

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

Collocare le scoperte scientifiche e le innovazione tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARE AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO

COMPETENZE

(dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

Osservare, descrivere e analizzare

fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle

varie forme i concetti di sistema e di

complessità.

Analizzare qualitativamente e

quantitativamente fenomeni legati alla

trasformazione di energia a partire

dall’esperienza.

Essere consapevole delle potenzialità e

dei limiti delle tecnologie nel contesto

culturale e sociale in cui vengono

applicate

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Il Sistema Solare e la Terra.

Dinamicità della litosfera; fenomeni

sismici e vulcanici.

I minerali e le loro proprietà fisiche; le

rocce magmatiche, le rocce

sedimentarie e le rocce metamorfiche;

il ciclo delle rocce.

AL TERMINE DELLA CLASSE

SECONDA

Origine della vita: livelli di

organizzazione della materia vivente

(struttura molecolare, struttura cellulare

e subcellulare, cellula procariota e

cellula eucariota).

Processi metabolici: organismi autotrofi

ed eterotrofi, respirazione cellulare e

fotosintesi.

Nascita e sviluppo della genetica.

Il corpo umano come sistema

complesso: omeostasi e stato di salute

Le malattie: prevenzione e stili di vita

(disturbi alimentari, fumo, alcool,

droghe e sostanze stupefacenti,

infezioni sessualmente trasmissibili).

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Identificare le conseguenze dei moti di

rotazione e di rivoluzione della Terra sul

pianeta.

AL TERMINE DELLA CLASSE

SECONDA

Riconoscere nella cellula l’unità

funzionale di base della costruzione di

ogni essere vivente.

Comparare le strutture comuni a tutte le

cellule eucariote, distinguendo tra

cellule animali e cellule vegetali.

Indicare le caratteristiche comuni degli

organismi e i parametri più

frequentemente utilizzati per classificare

gli organismi.

Descrivere il corpo umano, analizzando

le interconnessioni tra sistemi e gli

apparati.

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (Dalle Indicazioni Nazionali)

Adottare, attraverso l’alimentazione e l’attività motoria, anche sportiva, stili di vita improntati al benessere psico-fisico

Manifestare la consapevolezza dell’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio- sportiva per il benessere individuale e collettivo ed esercitarla in modo efficace. (life skills: sviluppo della cittadinanza attiva)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Riconoscere gli elementi di comunicazione non verbale e paraverbale.

Riconoscere il valore culturale dell’espressività corporea.

Esercitare in modo efficace la pratica motoria e sportiva per il benessere personale e sociale e per positivi stili di vita (competenza di cittadinanza: saper essere).

Confrontarsi con gli altri tramite l’esperienza sportiva.

Padroneggiare in modo sufficiente le diverse abilità motorie, adattarle alla variabilità delle condizioni di gara o ad altri contesti.

Adottare comportamenti responsabili per un corretto stile di vita e a tutela della sicurezza personale, degli altri e dell’ambiente in contesti di vita, di studio e nei luoghi sportivi.

-Elementi di comunicazione non verbale e paraverbale. -Concetti essenziali relativi all’attività sportiva. -Aspetti anatomico-fisiologici di organi e apparati. -Regolamenti degli sport praticati a scuola. -Principi igienici e scientifici per il mantenimento dello stato di salute e per il miglioramento dell’efficienza fisica. -Principi fondamentali sulla sicurezza e sulla prevenzione degli infortuni nei vari ambienti. -I rischi della sedentarietà.

- Porre in relazione il linguaggio del corpo con il discorso verbale e il contesto, gestendo l’espressività corporea quale manifestazione dell’identità personale e culturale.

- Realizzare il potenziale di sviluppo personale anche attraverso la pratica sportiva.

- Eseguire corrette azioni motorie in situazioni normali e più complesse e utilizzare test motori specifici.

- Interagire all’interno del gruppo. - Applicare e far praticare le regole degli sport praticati.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Padroneggiare le diverse abilità motorie, adattarle alla variabilità delle condizioni di gara o ad altri contesti.

Utilizzare strumenti e metodi appropriati per la valutazione della qualità della prestazione.

Partecipare attivamente, anche con compiti di collaborazione, allo svolgimento dell’attività didattica e all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica.

Svolgere funzioni di giuria e arbitraggio.

Comprendere che l’espressività corporea costituisce un elemento di identità culturale presso i vari popoli.

Vivere positivamente il proprio corpo e gestire l’espressività quale manifestazione dell’identità personale e sociale e per positivi stili di vita.

Verificare, tramite appositi test motori, l’incremento delle capacità di prestazione.

Padroneggiare le diverse abilità motorie, adattarle alla variabilità delle condizioni di gara o ad altri contesti.

- Aspetti teorici, principi scientifici, categorie di esercizi, elementi tecnico tattici riferiti agli sport individuali e di squadra.

- Mezzi, criteri e metodi della valutazione nell’allenamento e nella prestazione.

- Alimentazione e dispendio energetico. - Norme fondamentali riguardo agli infortuni e alle attività di prevenzione.

- Principi igienici e scientifici per il mantenimento dello stato di salute e per il miglioramento dell’efficienza fisica.

- Elaborare risposte motorie personali sufficientemente efficaci.

- Saper controllare le diverse posture utilizzate rispettando i parametri ergonomici.

- Organizzare percorsi e allenamenti mirati, rispettando i principi dell’allenamento e del carico allenante.

- Aver consapevolezza delle proprie capacità. - Praticare alcuni sport adattando gesti tecnici fondamentali.

- Utilizzare tecniche basilari di primo intervento in caso di emergenza.

- Collaborare all’organizzazione dell’attività sportiva.

- Cogliere la dimensione sociale, etica, estetica e ambientale della pratica sportiva.

- Seguire una dieta equilibrata e corretta. - Interagire all’interno del gruppo in modo produttivo.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Progettare e periodizzare l’allenamento; verificare, tramite appositi test motori, l’incremento delle capacità di prestazione.

-Aspetti teorici, principi scientifici, categorie di esercizi, elementi tecnico tattici riferiti agli sport individuali e di squadra.

-Elaborare risposte motorie personali sempre più efficaci. -Saper controllare le diverse posture utilizzate rispettando i parametri ergonomici.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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Praticare attività motorie in modo consapevole e sapendo riconoscere le proprie potenzialità e i propri limiti. Sapersi autovalutare.

Produrre risposte motorie efficaci in base alle afferenze esterocettive o propriocettive, anche in contesti più impegnativi.

Utilizzare tecniche di pronto soccorso.

Svolgere funzioni tecnico-organizzative.

Cooperare con i compagni di squadra esprimendo al meglio le proprie potenzialità. Promuovere il rispetto delle regole e del fair play.

Comprendere il valore della sicurezza e tutela in tutti i suoi aspetti. Saper esercitare spirito critico nei confronti di atteggiamenti devianti.

Promuovere il rispetto dell’ambiente.

-Mezzi, criteri e metodi della valutazione nell’allenamento e nella prestazione. -Alimentazione e dispendio energetico. - Norme fondamentali riguardo agli infortuni e alle attività di prevenzione e di primo intervento. - Conoscenza delle funzioni e delle potenzialità fisiologiche del proprio corpo. Conoscenza dei principi scientifici che stanno alla base dell’allenamento e della prestazione motoria. -Percezione cosciente e rappresentazione mentale del movimento programmato. -Conoscenza degli elementi del linguaggio corporeo. -Conoscenza della terminologia specifica, regolamenti e tecnica di alcuni sport.

- Organizzare percorsi e allenamenti mirati, rispettando i principi dell’allenamento e del carico allenante. -Aver consapevolezza delle proprie capacità e saperle utilizzare per produrre gesti economici ed efficaci. -Praticare alcuni sport adattando gesti tecnici fondamentali e strategie di gioco. -Assumere comportamenti conformi ai principi di sicurezza e tutela della propria e altrui salute, sapendo anche utilizzare tecniche basilari di primo intervento in caso di emergenza. -Collaborare all’organizzazione dell’attività sportiva. -Cogliere la dimensione sociale, etica, estetica e ambientale della pratica sportiva. -Seguire una dieta equilibrata e corretta. -Interagire all’interno del gruppo in modo produttivo

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA” LINEE GUIDA PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

NEGLI ISTITUTI TECNICI (In riferimento al DPR 15 marzo 2010 n. 88, alle Linee Guida per gli Istituti Tecnici di cui alla

Direttiva n. 57 del 15 luglio 2010 e alla Direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012)

L’insegnamento della religione cattolica (IRC) risponde all’esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della legislazione concordataria, l’IRC si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa specifica, offerta a tutti coloro che intendano avvalersene. Contribuisce alla formazione con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale, nel mondo universitario e professionale. L’IRC, con la propria identità disciplinare, assume le linee generali del profilo culturale, educativo e professionale degli istituti tecnici e si colloca nell’area di istruzione generale, arricchendo la preparazione di base e lo sviluppo degli assi culturali, interagendo con essi e riferendosi in particolare all’asse dei linguaggi per la specificità del linguaggio religioso nella lettura della realtà.

Il docente di religione cattolica, attraverso un’adeguata mediazione educativo-didattica, contribuisce a far acquisire allo studente i seguenti risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi: agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali con riferimento soprattutto a !ematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo; essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario (DPR 15 marzo 2010, n. 88, Allegato A, paragrafo 2.1).

In particolare lo studio della religione cattolica, in continuità con il primo ciclo di istruzione, promuove la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri, della vita. A questo scopo, l’IRC affronta la questione universale della relazione tra Dio e l’uomo, la comprende attraverso la persona e l’opera di Gesù Cristo e la confronta con la testimonianza della Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per una lettura critica del rapporto tra dignità umana, sviluppo tecnico, scientifico, ed economico, nel confronto aperto tra cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di significato. Nell’attuale contesto multiculturale, il percorso scolastico proposto dall’IRC favorisce la partecipazione ad un dialogo aperto e costruttivo, educando all’esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace.

I contenuti disciplinari, anche alla luce del quadro europeo delle qualifiche, sono declinati in competenze e obiettivi specifici di apprendimento articolati in conoscenze e abilità, come previsto per gli istituti tecnici, suddivise in primo biennio, secondo biennio e quinto anno.

È responsabilità del docente di religione cattolica progettare adeguati percorsi di apprendimento, con opportuni raccordi interdisciplinari, elaborando queste indicazioni secondo le specifiche esigenze formative dei diversi indirizzi del settore di riferimento: economico, tecnologico.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Interrogativi universali dell’uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni. - Natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione. - Utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza culturale del cristianesimo, distinguendo

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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della Chiesa.

Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose.

Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.

e delle istanze della società contemporanea. - Le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana del Dio Uno e Trino. - La Bibbia come fonte del cristianesimo: processo di formazione e criteri interpretativi. - Eventi, personaggi e categorie più rilevanti dell’Antico Testamento.

espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo. - Impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell’arricchimento reciproco.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Eventi, personaggi e categorie più rilevanti del Nuovo Testamento. - La persona, il messaggio e l’opera di Gesù Cristo nei Vangeli, documenti storici, e nella tradizione della Chiesa. - Gli eventi principali della storia della Chiesa fino all’epoca medievale e loro effetti nella nascita e nello sviluppo della cultura europea. - Il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell’opera di Gesù di Nazareth. - Spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità. - Leggere i segni del cristianesimo nell’arte e nella tradizione culturale. Operare scelte morali, circa le problematiche suscitate dallo sviluppo scientifico-tecnologico, nel confronto con i valori cristiani.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.

Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica.

Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana. - Identità e missione di Gesù Cristo alla luce del mistero pasquale. - Storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo. - Analisi storica, letteraria e religiosa di testi dell’Antico e del Nuovo Testamento. - Elementi principali di storia del cristianesimo fino all’epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero. - Collegare la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo. - Analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti. - Ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l’incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Elementi principali di storia del cristianesimo dell’epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea. - Linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico-culturale, religiosa ed esistenziale. - Ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi. - Analisi storica, letteraria e religiosa di testi dell’Antico e del Nuovo Testamento. - Orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Ricondurre le principali problematiche derivanti dallo sviluppo scientifico-tecnologico a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione. - Confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale. - Confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. - Identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo. - Il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo. - Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero. - Riconoscere al rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

52

Chiesa nel mondo contemporaneo. - La concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione. - Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.

relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. - Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo. - Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E

PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA “GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA”

(dalle Indicazioni Nazionali)

Riconoscere aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della modalità di studio e di lavoro.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARE AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO

COMPETENZE

(dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

Comprendere il cambiamento e le

diversità dei tempi storici in una

dimensione diacronica attraverso il

confronto fra epoche e in una

dimensione sincronica attraverso il

confronto fra aree geografiche.

Osservare, descrivere e analizzare

fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere

nelle varie forme i concetti di sistema e

di complessità.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Metodi e strumenti di rappresentazione

degli aspetti spaziali: reticolato

geografico e rappresentazione di dati

tramite grafici.

Coordinate geografiche: latitudine e

longitudine, paralleli e meridiani.

Formazione, evoluzione e percezione

dei paesaggi naturali e antropici.

Processi e fattori di cambiamento del

mondo contemporaneo

(globalizzazione economica, aspetti

demografici, energetici, geopolitici,

risorse e sviluppo sostenibile,)

esemplificazioni e comparazioni

significative tra alcuni Stati e contesti

regionali.

AL TERMINE DELLA CLASSE

PRIMA

Rappresentare i modelli organizzativi

dello spazio in grafici, tabelle anche

attraverso strumenti informatici

Descrivere e analizzare un territorio

utilizzando metodi, strumenti e concetti

della geografia.

Analizzare il rapporto uomo-ambiente

attraverso le categorie spaziali e

temporali.

Analizzare i processi di cambiamento

del mondo contemporaneo.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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SCIENZE INTEGRATE (FISICA) Il docente di “Scienze integrate (Fisica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettano in grado di: utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico – culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze integrate (Fisica)” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del consiglio di classe. Il docente, nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso di insegnamento – apprendimento con il decisivo supporto di attività di laboratorio per sviluppare l’acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico. Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico-tecnologico, al fine di approfondire argomenti legati alla crescita culturale e civile degli studenti come, a titolo esplicativo, le tematiche inerenti il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine del primo biennio

Conoscenze Abilità

Al termine della classe prima Grandezze fisiche e loro dimensioni; unità di misura del sistema internazionale; notazione scientifica e cifre significative. Equilibrio in meccanica; fora; momento di una forza e di una coppia di forze; pressione. Campo gravitazionale; accelerazione di gravità; massa gravitazionale; forza peso. Moti del punto materiale; leggi della dinamica; massa inerziale; impulso; quantità di moto. Energia, lavoro, potenza; attrito e resistenza del mezzo. Conservazione dell’energia meccanica e della quantità di moto in un sistema isolato.

Al termine della classe prima Effettuare misure e calcolarne gli errori. Operare con grandezze fisiche vettoriali. Analizzare situazioni di equilibrio statico individuando le forze e i momenti applicati. Applicare la grandezza fisica pressione a esempi riguardanti solidi, liquidi e gas. Descrivere i vari tipi di moti riconoscendone le cause. Riconoscere e spiegare la conservazione dell’energia, della quantità di moto in varie situazioni di vita quotidiana. Analizzare la trasformazione dell’energia negli apparecchi domestici, tenendo conto della loro potenza e valutandone il corretto utilizzo per il risparmio energetico.

Al termine della classe seconda Cenni sulle onde. Temperatura; energia interna; calore. Stati della materia e cambiamenti di stato. Principi della termodinamica. Carica elettrica; campo elettrico; fenomeni elettrostatici. Corrente elettrica; elementi attivi e passivi in un circuito elettrico; potenza elettrica; effetto Joule. Campo magnetico; interazione fra magneti, fra corrente elettrica e magneti, fra correnti elettriche; forza di Lorentz. Cenni sull’induzione. Cenni di ottica geometrica.

Al termine della classe seconda Analizzare la trasformazione dell’energia negli apparecchi domestici, tenendo conto della loro potenza e valutandone il corretto utilizzo per il risparmio energetico. Applicare il concetto di ciclo termodinamico per spiegare il funzionamento del motore a scoppio. Confrontare le caratteristiche dei campi gravitazionale, elettrico e magnetico, individuandone analogie e differenze. Spiegare il funzionamento di un resistore e di un condensatore. Calcolare la forza che agisce su una particella carica in moto in un campo elettrico e/o magnetico e disegnarne la traiettoria.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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SCIENZE INTEGRATE CHIMICA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI SCIENZE INTEGRATE CHIMICA Il docente di “Scienze integrate (Chimica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso

quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO

Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico-

tecnologico, con i loro specifici linguaggi. A tale scopo, per l’apprendimento della chimica e nella prospettiva

dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso d’insegnamento-apprendimento

assegnando un ruolo centrale all’attività laboratoriale, alla riflessione su quanto sperimentato, alle

connessioni che si creano fra i concetti implicati. COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Ai fini del raggiungimento dei risultati di

apprendimento sopra riportati in esito al

percorso quinquennale, nel primo biennio

il docente persegue, nella propria azione

didattica ed educativa, l’obiettivo

prioritario di far acquisire allo studente le

competenze di base attese a

conclusione dell’obbligo di istruzione, di

seguito richiamate:

• osservare, descrivere e analizzare

fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle

varie forme i concetti di sistema e di

complessità

• analizzare qualitativamente e

quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire

dall’esperienza

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

- Grandezze fisiche fondamentali e

derivate, strumenti di misura, tecniche di

separazione dei sistemi omogenei ed

eterogenei.

- Il modello particellare (concetti di atomo,

molecola e ioni) e le spiegazioni delle

trasformazioni fisiche (passaggi di stato)

e delle trasformazioni chimiche.

- Le leggi ponderali della chimica e

l’ipotesi atomico – molecolare.

- Le evidenze sperimentali di una

sostanza pura (mediante la misura della

densità, del punto di fusione e/o del punto

di ebollizione) e nozioni sulla lettura delle

etichette e sui simboli di pericolosità di

elementi e composti.

- La quantità chimica: massa atomica,

massa molecolare, mole, costante di

Avogadro.

- Volume molare.

- Le particelle fondamentali dell’atomo:

numero atomico, numero di massa,

isotopi.

- Le evidenze sperimentali del modello

atomico a strati e la organizzazione

elettronica degli elementi.

- Forma e proprietà del sistema periodico:

metalli, non metalli, semimetalli.

- Il legame chimico: regola dell’ottetto, principali legami chimici e forze intermolecolari, valenza, numero ossidazione, scala di elettronegatività, forma delle molecole.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Individuare le grandezze che cambiano e

quelle che rimangono costanti in un fenomeno.

- Effettuare misure di massa, volume,

temperatura, densità, temperatura di fusione,

temperatura di ebollizione (da usare per

identificare le sostanze).

- Conoscere i simboli di pericolosità presenti

sulle etichette dei materiali per un loro utilizzo

sicuro.

- Effettuare investigazioni in scala ridotta con

materiali non nocivi, per salvaguardare la

sicurezza personale e ambientale.

- Effettuare separazioni tramite filtrazione,

distillazione, cristallizzazione, centrifugazione,

cromatografia, estrazione con solventi.

- Utilizzare il modello cinetico – molecolare per spiegare le evidenze delle trasformazioni fisiche e chimiche e costruire grafici temperatura /tempo per i passaggi di stato. - Spiegare la forma a livelli di energia

dell’atomo sulla base delle evidenze

sperimentali, come il saggio alla fiamma.

- Spiegare la forma delle molecole e le proprietà delle sostanze. AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Usare il concetto di mole come ponte tra il livello macroscopico delle sostanze e il livello microscopico degli atomi, delle molecole e degli ioni.

- Utilizzare le regole della nomenclatura

IUPAC.

- Preparare soluzioni di data concentrazione

(percento in peso, molarità, normalità).

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA

- Sistemi chimici molecolari e sistemi

ionici: nomenclatura.

- Le soluzioni: percento in peso, molarità,

normalità, proprietà colligative.

- Le reazioni chimiche, bilanciamento e

calcoli stechiometrici.

- Energia e trasformazioni chimiche.

- L’equilibrio chimico, la costante di

equilibrio, l’equilibrio di solubilità, il

principio di Le Chatelier.

- I catalizzatori e i fattori che influenzano

la velocità di reazione.

- Le teorie acido-base: pH, indicatori,

reazioni acido-base, acidi e basi forti e

deboli, idrolisi.

- Reazioni di ossidoriduzione e loro bilanciamento.

- Spiegare le trasformazioni chimiche che

comportano scambi di energia con l’ambiente.

- Determinare la costante di equilibrio di una

reazione dalle concentrazioni di reagenti e

prodotti.

- Spiegare l’azione dei catalizzatori e degli altri

fattori sulla velocità di reazione.

- Riconoscere sostanze acide e basiche

tramite indicatori, anche di origine vegetale, e

misure di pH.

- Bilanciare le reazioni di ossido riduzione.

- Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di idrocarburi, dei diversi gruppi funzionali e delle biomolecole.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA” (Dalle Indicazioni Nazionali)

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

Utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Leggi della teoria della percezione. - Norme, metodi, strumenti e tecniche tradizionali e informatiche per la rappresentazione grafica.

- Linguaggio grafico, infografico, multimediale e principi di modellazione informatica in 2D.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Linguaggio grafico, infografico, multimediale e principi di modellazione informatica in 3D.

- Teorie e metodi per il rilevamento manuale e strumentale.

- Metodi e tecniche di restituzione grafica spaziale nel rilievo di oggetti complessi con riferimento ai materiali e alle relative tecnologie di lavorazione.

- Metodi e tecniche per l’analisi progettuale formale e procedure per la progettazione spaziale di oggetti complessi.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Usare i vari metodi e strumenti nella rappresentazione grafica di figure geometriche, di solidi semplici e composti.

- Usare il linguaggio, infografico, multimediale, nell’analisi della rappresentazione grafica spaziale di sistemi di oggetti (forme, struttura).

- Utilizzare le tecniche di rappresentazione, la lettura e l’analisi delle varie modalità di rappresentazione.

- Utilizzare i vari metodi di rappresentazione grafica in 2D con strumenti tradizionali e informatici.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Usare il linguaggio, infografico, multimediale, nell’analisi della rappresentazione grafica spaziale di sistemi di oggetti (forme, struttura, funzione, materiali).

- Utilizzare le tecniche di rappresentazione, la lettura, il rilievo e l’analisi delle varie modalità di rappresentazione.

- Utilizzare i vari metodi di rappresentazione grafica in 2D e 3D con strumenti tradizionali e informatici.

- Applicare i codici di rappresentazione grafica nell’ambito architettonico e ambientale.

- Progettare oggetti, in termini di forme, funzioni, strutture, materiali e rappresentarli graficamente utilizzando strumenti e metodi tradizionali e multimediali.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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TECNOLOGIE INFORMATICHE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “TECNOLOGIE INFORMATICHE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Utilizzare gli strumenti e le reti

informatiche nelle attività di studio e

ricerca

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Conoscere l’architettura e le componenti di un computer

Conoscere le funzioni di un sistema operativo

Conoscere il concetto di algoritmo

Conoscere software di utilità e software applicativi

Conoscere le funzioni e le caratteristiche della rete internet

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Riconoscere le caratteristiche funzionali di un computer (calcolo, elaborazione, comunicazione)

Riconoscere e utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo

Utilizzare applicazioni elementari di scrittura, calcolo e per fare presentazioni

Raccogliere, organizzare e rappresentare informazioni

Utilizzare la rete Internet per ricercare dati e fonti

Utilizzare la rete per attività di comunicazione interpersonale

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

Utilizzare gli strumenti e le reti informatiche nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

Utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

- Individuare le strategie ap-propriate per la soluzione di problemi;

- osservare, descrivere e analizzare fenomeni appar-tenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità;

- essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto cultura-le e sociale in cui vengono applicate.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - I materiali e loro caratteristiche fisiche,

chimiche, biologiche e tecnologiche: suolo, piante, atmosfera, risorse ambientali;

- Le caratteristiche dei compo-nenti e dei sistemi: clima, ecosistemi, suolo, ambiente;

- Il degrado ambientale e lo sviluppo sostenibile

- Controllo qualità e sistemi di certificazione;

- Principali filiere agroalimentari: latte e derivati, vitivinicola, carne e derivati, ortofrutticola, cereali e derivati, olearia;

- Figure professionali del settore agroalimentare e ambientale.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Individuare le operazioni principali di un

processo produttivo attraverso l’analisi di disciplinari produttivi, ponendole in ordine sequenziale e evidenziando la criticità ai fini della sicurezza e qualità;

- Riconoscere le principali famiglie botaniche, attraverso l’osservazione dei caratteri distintivi di più facile individuazione;

- Riconoscere il tipo di clima e microclima afferente le principali aree geografiche del territorio provinciale attraverso l’analisi dei dati metereologici, geografici e botanici.

- Individuare l’impatto delle attività umane sull’ambiente e proporre modalità di monitoraggio e riduzione degli stessi.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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COMPLEMENTI di MATEMATICA Il docente di “Complementi di matematica” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche.

Secondo biennio

I risultati di apprendimento sopra riportati, in esito al percorso quinquennale, costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenze:

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;

utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

Le tematiche d’interesse professionale saranno selezionate e trattate in accordo con i docenti delle discipline tecnologiche. L’articolazione dell’insegnamento di “Complementi di matematica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata, quale orientamento per la progettazione didattica del docente, in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine del secondo biennio

Conoscenze Abilità

Al termine della classe terza Variazioni dei capitali nel tempo.

Interesse, montante, sconto, valore attuale.

Al termine della classe terza Utilizzare procedimenti idonei per definire i mutamenti dei valori nel tempo.

Al termine della classe quarta Rendite. Valori annuali e periodici. Accumulazioni; Capitalizzazione; Ammortamenti.

Al termine della classe quarta Utilizzare procedimenti idonei per definire i mutamenti dei valori nel tempo.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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PRODUZIONI ANIMALI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “PRODUZIONI ANIMALI” (Dalle Indicazioni Nazionali)

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle applicazioni industriali;

riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

organizzare attività produttive ecocompatibili;

gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;

interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative alle attività agricole integrate;

realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente;

identificare e applicare le metodologie e le tecniche per la gestione per progetti;

analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

SECONDO BIENNIO - Specie e razze in produzione

zootecnica. - Aspetti anatomici e zoognostici. - Tipi produttivi e relative produzioni. - Valore genetico e suo miglioramento - Libri genealogici e relativa gestione. - Tecniche di allevamento e metodi di

riproduzione. - Normative nazionale e comunitaria: di

settore, sulla sicurezza e la tutela ambientale.

QUINTO ANNO

- Aspetti dell’alimentazione animale. - Fisiologia della nutrizione. - Criteri e metodi di valutazione degli

alimenti. - Metodi di razionamento. - Applicazione di procedimenti

biotecnologici. - Meccanizzazione degli allevamenti. - Aspetti ecologici delle infezioni animali

SECONDO BIENNIO - Riconoscere specie e razze di

interesse zootecnico. - Valutare morfologicamente e

geneticamente gli animali. - Definire modalità di allevamento

valorizzando gli aspetti aziendali. - Individuare le normative relative alle

attività produttive del settore zootecnico Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività produttive di settore

QUINTO ANNO

- Rilevare i caratteri degli alimenti per razioni equilibrate.

- Definire razioni alimentari in relazione alle razze, all’età, ai livelli produttivi e agli stati fisiologici.

- Individuare condizioni ambientali adatte al benessere degli animali.

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PRODUZIONI VEGETALI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “PRODUZIONI VEGETALI” (Dalle Indicazioni Nazionali)

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

identificare e descrivere le caratteristiche significative dei

contesti ambientali;

organizzare attività produttive ecocompatibili;

gestire attività produttive e trasformative valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;

interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative alle attività agricole integrate;

identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti;

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali;

analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Fattori condizionanti le produzioni

agrarie. - Strutture organizzative della

produzione. - Fattori determinanti la fertilità; sua

evoluzione. - Interventi colturali ordinari e

straordinari. - Dinamica degli ecosistemi e

agricoltura; principi di ecosostenibilità. - Sistemi colturali. - Macchine agricole; principi della

meccanizzazione integrale. AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Colture di interesse agrario e

miglioramento genetico. - Caratteri biologici, esigenze

agronomiche di famiglie, specie, cultivar.

- Tecniche colturali e interventi di difesa.

- Aspetti della qualità dei prodotti e criteri di valutazione.

- Tecniche colturali per ambienti condizionati.

- Normative nazionali e comunitarie: di settore, sulla sicurezza e la tutela ambientale.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Caratteri morfologici, biologici,

produttivi delle colture arbustive e arboree.

- Cicli produttivi ed esigenze ambientali.

- Criteri di scelte di specie e cultivar. - Impianti, allevamento, tecniche

colturali. - Calendari di maturazione. - Interventi di difesa. - Qualità dei prodotti e criteri di

valutazione. - Produzioni sostenibili e biologiche.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Rilevare situazioni ambientali a livello

“macro”. - Identificare e definire modalità per

realizzare sistemazioni idraulico-agrarie e sistemi di irrigazione.

- Definire piani colturali nel rispetto dell’ambiente.

- Organizzare operazioni colturali con macchine adeguate.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Individuare specie e cultivar in relazione a

situazioni ambientali e mercantili. - Organizzare interventi adeguati per la

gestione del suolo. - Prevedere interventi fitoiatrici in relazione

ai vari momenti critici. - Individuare le normative sulla sicurezza e

la tutela ambientale in relazione alle attività produttive di settore.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Individuare specie e cultivar in relazione

alle situazioni ambientali e mercantili. - Definire impianti compatibili con esercizi

meccanizzati e con produzioni di qualità. - Organizzare interventi adeguati per la

gestione del suolo. - Prevedere interventi di difesa rispettosi

dell’ambiente e della qualità del prodotto.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

63

TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI

Articolazione PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI (Dalle Indicazioni Nazionali)

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO

Le competenze di indirizzo si sviluppano lungo l’intero percorso quinquennale raccordando le discipline del biennio e del triennio secondo una prospettiva sistemica e unitaria dei risultati di apprendimento, pur valorizzando le specificità delle due articolazioni previste (produzioni e trasformazioni dei prodotti, gestione del territorio).

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

I risultati di apprendimento sopra riportati

in esito al percorso quinquennale

costituiscono il riferimento delle attività

didattiche della disciplina nel secondo

biennio e quinto anno. La disciplina,

nell’ambito della programmazione del

Consiglio di classe, concorre in

particolare al raggiungimento dei

seguenti risultati di apprendimento,

relativi all’indirizzo, espressi in termini di

competenza:

- gestire attività produttive e

trasformative, valorizzando gli aspetti

qualitativi dei prodotti e assicurando

tracciabilità e sicurezza;

- interpretare e applicare le normative

comunitarie, nazionali e regionali, relative

alle attività agricole integrate;

- realizzare attività promozionali per la

valorizzazione dei prodotti agroalimentari

collegati alle caratteristiche territoriali,

nonché della qualità dell’ambiente;

- redigere relazioni tecniche e

documentare le attività individuali e di

gruppo relative a situazioni professionali;

- analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Conoscere le proprietà fisiche e chimiche e la nomenclatura di idrocarburi, dei diversi gruppi funzionali e delle biomolecole. - Aspetti fisici, chimici, biologici e

tipologici delle materie prime.

- Linee di trasformazione delle materie

prime; macchine e attrezzi.

- Punti critici e metodologie di controllo.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Procedimenti generali di trasformazione. - Computo energetico e rendimento dei processi. - Aspetti chimici dei processi

trasformativi.

- Metodi analitici per la determinazione dei principali costituenti. AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Tecnologie speciali per l’enologia, il

caseificio, l’oleificio.

- Aspetti microbiologici ed enzimatici dei

processi.

- Aspetti tecnologici relativi

all’organizzazione dei cicli trasformativi.

- Criteri per la definizione di trasparenza,

rintracciabilità, tracciabilità.

- Normativa dei diversi settori.

- Principi e tecnologie per il trattamento dei reflui agroalimentari.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di idrocarburi, dei diversi gruppi funzionali e delle biomolecole. - Organizzare i riscontri analitici della qualità

delle materie prime.

- Individuare le fasi tecnologiche costituenti le

linee di trasformazione.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA

- Rilevare gli aspetti funzionali delle

operazioni generali di trasformazione.

- Rilevare gli impegni energetici dei diversi

processi individuandone i possibili rendimenti.

- Organizzare i controlli dei processi e dei prodotti.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

- Individuare le linee trasformative più adatte

alla qualità delle produzioni e ai livelli tecnici

realizzabili.

- Definire le modalità operative per la

realizzazione dei singoli processi.

- Prevedere sistemi di manutenzione ordinaria

nel corso dei processi.

- Individuare criteri e sistemi per il trattamento dei reflui.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

64

TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI

Articolazione GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI (Dalle Indicazioni Nazionali)

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO

Le competenze di indirizzo si sviluppano lungo l’intero percorso quinquennale raccordando le discipline del biennio e del triennio secondo una prospettiva sistemica e unitaria dei risultati di apprendimento, pur valorizzando le specificità delle due articolazioni previste (produzioni e trasformazioni dei prodotti, gestione del territorio).

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

I risultati di apprendimento sopra riportati

in esito al percorso quinquennale

costituiscono il riferimento delle attività

didattiche della disciplina nel secondo

biennio e quinto anno. La disciplina,

nell’ambito della programmazione del

Consiglio di classe, concorre in

particolare al raggiungimento dei

seguenti risultati di apprendimento,

relativi all’indirizzo, espressi in termini di

competenza:

- gestire attività produttive e

trasformative, valorizzando gli aspetti

qualitativi dei prodotti e assicurando

tracciabilità e sicurezza;

- interpretare e applicare le normative

comunitarie, nazionali e regionali, relative

alle attività agricole integrate;

- realizzare attività promozionali per la

valorizzazione dei prodotti agroalimentari

collegati alle caratteristiche territoriali,

nonché della qualità dell’ambiente;

- redigere relazioni tecniche e

documentare le attività individuali e di

gruppo relative a situazioni professionali;

- analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Conoscere le proprietà fisiche e chimiche e la nomenclatura di idrocarburi, dei diversi gruppi funzionali e delle biomolecole. - Aspetti fisici, chimici, biologici e

tipologici delle materie prime.

- Linee di trasformazione delle materie

prime; macchine e attrezzi.

- Punti critici e metodologie di controllo.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Procedimenti generali di trasformazione. - Computo energetico e rendimento dei processi. - Aspetti chimici dei processi

trasformativi.

- Metodi analitici per la determinazione dei principali costituenti. AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Tecnologie speciali per l’enologia, il

caseificio, l’oleificio.

- Aspetti microbiologici ed enzimatici dei

processi.

- Aspetti tecnologici relativi

all’organizzazione dei cicli trasformativi.

- Criteri per la definizione di trasparenza,

rintracciabilità, tracciabilità.

- Normativa dei diversi settori.

- Principi e tecnologie per il trattamento dei reflui agroalimentari.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di idrocarburi, dei diversi gruppi funzionali e delle biomolecole. - Organizzare i riscontri analitici della qualità

delle materie prime.

- Individuare le fasi tecnologiche costituenti le

linee di trasformazione.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA

- Rilevare gli aspetti funzionali delle

operazioni generali di trasformazione.

- Rilevare gli impegni energetici dei diversi

processi individuandone i possibili rendimenti.

- Organizzare i controlli dei processi e dei prodotti.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

- Individuare le linee trasformative più adatte

alla qualità delle produzioni e ai livelli tecnici

realizzabili.

- Definire le modalità operative per la

realizzazione dei singoli processi.

- Prevedere sistemi di manutenzione ordinaria

nel corso dei processi.

- Individuare criteri e sistemi per il trattamento dei reflui.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

65

ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

Articolazione PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E

PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO E DEL QUINTO ANNO

COMPETENZE (Dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

PER LA CLASSE TERZA E QUARTA

Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali e indici di efficienza

Interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate

PER LA CLASSE QUINTA

Organizzare attività produttive ecocompatibili

Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale

Interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate

Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente

AL TERMINE DELLE CLASSE TERZA Metodi e strumenti della contabilità

aziendale Impresa e azienda Bilanci preventivi, parziali, consuntivi. Principi di analisi economica delle

attività produttive AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA Fattori della produzione Bilanci preventivi, parziali, consuntivi Principi di analisi economica delle

attività produttive Tipologie di contratto e redditi degli

imprenditori concreti. Giudizi di convenienza Indici di efficienza aziendale. AL TERMINE DELLE CLASSE QUINTA Mercato, valori e redditività. Procedimenti di valutazione. Metodologie di stima di fondi ad

ordinamento annuo e ad ordinamento poliennale.

Stime con procedimenti condizionati; stime di diritti e servizi.

Standard internazionali di valutazione. Metodologie di analisi costi-benefici e

valutazione di beni ambientali. Caratteristiche dei mercati dei prodotti

agrari. Forme di integrazione. Tecniche di ricerche di marketing. Bench marking. Normativa nazionale sulle imprese

agricole. Aspetti generali della qualità. Politiche agrarie comunitarie

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA E QUARTA

Adattare le metodologie contabili ed economiche alle realtà strutturali e aziendali concrete.

Differenziare i tipi di costo rilevando le relative incidenze nel tempo.

Adattare i giudizi di convenienza alle figure economiche e ai rapporti contrattuali esistenti.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

Individuare gli aspetti economici necessari alla valutazione di beni, diritti e servizi.

Identificare i metodi più adatti per la commercializzazione dei singoli prodotti agro-alimentari.

Individuare le norme nazionali e comunitarie inerenti il settore.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

66

ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

Articolazione GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E

PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO E DEL QUINTO ANNO

COMPETENZE (Dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

PER LA CLASSE TERZA E QUARTA

Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali e indici di efficienza

Interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate

PER LA CLASSE QUINTA

Organizzare attività produttive ecocompatibili

Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale

Interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate

Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente

AL TERMINE DELLE CLASSE TERZA Metodi e strumenti della contabilità

aziendale Impresa e azienda Bilanci preventivi, parziali, consuntivi. Principi di analisi economica delle

attività produttive AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA Fattori della produzione Bilanci preventivi, parziali, consuntivi Principi di analisi economica delle

attività produttive Tipologie di contratto e redditi degli

imprenditori concreti. Giudizi di convenienza Indici di efficienza aziendale. AL TERMINE DELLE CLASSE QUINTA Mercato, valori e redditività. Procedimenti di valutazione. Metodologie di stima di fondi ad

ordinamento annuo e ad ordinamento poliennale.

Stime con procedimenti condizionati; stime di diritti e servizi.

Standard internazionali di valutazione. Metodologie di analisi costi-benefici e

valutazione di beni ambientali. Caratteristiche dei mercati dei prodotti

agrari. Forme di integrazione. Tecniche di ricerche di marketing. Bench marking. Normativa nazionale sulle imprese

agricole. Aspetti generali della qualità. Politiche agrarie comunitarie

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA E QUARTA

Adattare le metodologie contabili ed economiche alle realtà strutturali e aziendali concrete.

Differenziare i tipi di costo rilevando le relative incidenze nel tempo.

Adattare i giudizi di convenienza alle figure economiche e ai rapporti contrattuali esistenti.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

Individuare gli aspetti economici necessari alla valutazione di beni, diritti e servizi.

Identificare i metodi più adatti per la commercializzazione dei singoli prodotti agro-alimentari.

Individuare le norme nazionali e comunitarie inerenti il settore.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

67

GENIO RURALE

Articolazione PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “GENIO RURALE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali. Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di

vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.

Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali.

Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Sistemi di rilevo: per allineamenti e squadri, celerimetrico.

- Misure di angoli e distanza con l’uso della stazione totale, dislivelli, aree.

- Rilevamenti plano-altimetrici con l’uso della stazione totale.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Materiali da costruzione: laterizi, leganti, calci, calcestruzzo, acciaio.

- Elementi costitutivi di un fabbricato rurale: fondazioni, murature, solai, tetti, la struttura prefabbricata.

- Tipologia di strutture aziendali: stalle bovini da latte, porcilaia, caseificio.

- Normativa nazionale e comunitaria: di settore, sulla sicurezza e la tutela ambientale.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Definire criteri per attivare le fasi relative alla conservazione del catasto: atti di aggiornamento catastale.

- Interpretare le carte catastali: fogli di mappa. AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Definire tipologie di manufatti e di strutture aziendali: stalle bovini da latte, porcilaia, caseificio.

- Definire l’organizzazione spaziale e il dimensionamento delle diverse tipologie di costruzioni rurali: stalle bovini da latte e/o porcilaia, caseificio.

- Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività di settore: esempi di misure di prevenzione e protezione dai rischi presenti nella stalla bovini da latte, Regolamento Locale di Igiene.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

68

GENIO RURALE

Articolazione GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “GENIO RURALE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali. Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di

vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

COMPETENZE (Dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.

Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali.

Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Sistemi di rilevo: per allineamenti e squadri, celerimetrico.

- Misure di angoli e distanza con l’uso della stazione totale, dislivelli, aree.

- Rilevamenti plano-altimetrici con l’uso della stazione totale.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Materiali da costruzione: laterizi, leganti, calci, calcestruzzo, acciaio.

- Elementi costitutivi di un fabbricato rurale: fondazioni, murature, solai, tetti, la struttura prefabbricata.

- Tipologia di strutture aziendali: stalle bovini da latte, porcilaia.

- Normativa nazionale e comunitaria: di settore, sulla sicurezza e la tutela ambientale.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Tecniche di rilevazione satellitare. - Sistema di posizionamento globale (GPS). - Sistemi informativi territoriali (SIT). - Tipologia di strutture aziendali: vasche di stoccaggio liquami.

- Normativa nazionale e comunitaria: di settore, sulla sicurezza e la tutela ambientale.

- Tutela e impiego delle risorse idriche: generalità sul Programma di Tutela e uso delle Acque (PTUA) della Lombardia.

- Interventi di protezione su alvei, sponde, ciglioni e strutture sistematorie.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Definire criteri per attivare le fasi relative alla conservazione del catasto: atti di aggiornamento catastale.

- Interpretare le carte catastali: fogli di mappa. AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Definire tipologie di manufatti e di strutture aziendali: stalle bovini da latte, porcilaia.

- Definire l’organizzazione spaziale e il dimensionamento delle diverse tipologie di costruzioni rurali: stalle bovini da latte e/o porcilaia.

- Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività di settore: esempi di misure di prevenzione e protezione dai rischi presenti nella stalla bovini da latte, Regolamento Locale di Igiene.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Interpretare carte topografiche e tematiche. - Definire l’organizzazione spaziale e il

dimensionamento delle strutture rurali: vasche stoccaggio liquami.

- Interpretare le carte delle risorse individuando situazioni di rischio.

- Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività di settore: trattamento delle deiezioni animali.

- Individuare situazioni ambientali a rischio e definire i possibili interventi: alluvioni e frane.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

69

BIOTECNOLOGIE AGRARIE Articolazione PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA “BIOTECNOLOGIE AGRARIE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali. Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di

vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del

prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL QUARTO E QUINTO ANNO COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Organizzare attività produttive ecocompatibili

Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza

Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Cellula vegetale, tessuti, radici, fusto, foglie. - Metabolismo cellulare. Fotosintesi, respirazione cellulare, fermentazioni

- Funghi, lieviti, batteri, fitoplasmi, virus. - Principali sintomatologie da agenti di malattie e danno.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Struttura del materiale ereditario. - Codice genetico. - Tecniche di ingegneria genetica, biotecnologie innovative, OGM.

- Agenti di danno (Insetti, nematodi, acari) - Distinzione fra lotta biologica e chimica - Processi biotecnologici innovativi utilizzati nelle industrie agroalimentari / farmaceutiche e nei trattamenti ambientali

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Identificare i parassiti fungini, virali, batterici, quali agenti di malattie differenziandone le specifiche attività.

- Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività di settore

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Differenziare i processi tradizionali di miglioramento genetico da quelli realizzati con interventi sul DNA.

- Interpretare il ruolo delle moderne biotecnologie e del loro impegno nelle industrie di trasformazione e anche nella risoluzione di problemi di inquinamento ambientale.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

70

BIOTECNOLOGIE AGRARIE

Articolazione GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA “BIOTECNOLOGIE AGRARIE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali. Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di

vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del

prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Organizzare attività produttive ecocompatibili

Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza

Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Cellula vegetale, tessuti, radici, fusto, foglie.

- Metabolismo cellulare. Fotosintesi, respirazione cellulare, fermentazioni

- Funghi, lieviti, batteri, fotoplasmi, virus. - Principali sintomatologie da agenti di malattie e danno.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Struttura del materiale ereditario. - Codice genetico. - Tecniche di ingegneria genetica, biotecnologie innovative, OGM.

- Agenti di danno (Insetti, nematodi, acari) - Distinzione fra lotta biologica e chimica

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Identificare i parassiti fungini, virali, batterici, quali agenti di malattie differenziandone le specifiche attività.

- Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività di settore

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Differenziare i processi tradizionali di miglioramento genetico da quelli realizzati con interventi sul DNA.

- Identificare i parassiti animali dannosi alle colture differenziandone le specifiche attività

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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Articolazione PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO” (Dalle Indicazioni Nazionali)

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali;

organizzare attività produttive ecocompatibili;

gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;

interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate;

realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

- Attitudini e classificazioni dei territori. - Competenze degli organi amministravi

territoriali. - Interventi a difesa dell’ambiente. - Normative ambientale e territoriale. - Tipologie del paesaggio e

caratteristiche connesse. - Valutazione d’impatto ambientale

- Rilevare le strutture ambientali e territoriali.

- Individuare le diverse attitudini territoriali attraverso il ricorso a idonei sistemi di classificazione.

- Individuare interventi di difesa dell’ambiente e delle biodiversità.

- Individuare e interpretare le normative ambientali e territoriali.

- Attivare modalità di collaborazione con Enti e uffici territoriali

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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Articolazione GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO” (Dalle Indicazioni Nazionali)

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali;

organizzare attività produttive ecocompatibili;

gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;

interpretare e applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate;

realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

- Attitudini e classificazioni dei territori. - Competenze degli organi amministravi

territoriali. - Interventi a difesa dell’ambiente. - Normative ambientale e territoriale. - Tipologie del paesaggio e

caratteristiche connesse. - Valutazione d’impatto ambientale

- Rilevare le strutture ambientali e territoriali.

- Individuare le diverse attitudini territoriali attraverso il ricorso a idonei sistemi di classificazione.

- Individuare interventi di difesa dell’ambiente e delle biodiversità.

- Individuare e interpretare le normative ambientali e territoriali.

- Attivare modalità di collaborazione con Enti e uffici territoriali

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8. ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI INDIRIZZO

“SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE”

8.1 PROFILO DEL DIPLOMATO

Il Diplomato in Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari e agroindustriali.

È in grado di:

• gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agro-industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità;

• individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;

• utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;

• assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale;

• organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali;

• rapportarsi con gli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche;

• gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio;

• intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici;

• gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali e agroproduttive di una zona attraverso

l’utilizzazione di carte tematiche. 2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio. 3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e

le modalità della loro adozione. 4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie e articolare le

provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. 5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per

la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. 6. Prevedere e organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di

marketing. 7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa

nelle situazioni di rischio. 8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi,

ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. 9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree

protette, di parchi e giardini. 10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le

organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari e agrari e di protezione idrogeologica.

Nell’ambito della quota di Autonomia sono state attivate le discipline Laboratorio di ortoflorovivaismo e Ortoflorovivaismo e gestione del verde, di carattere pratico la prima, teorico-pratico la seconda.

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8.2 QUADRO ORARIO

ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI INDIRIZZO “SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE SERVIZI

Disciplina I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 3 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Matematica 3 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Geografia generale ed economia 1

Scienze integrate (Fisica) 2 2

Scienze integrate (Chimica) 2 2

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2

TOTALE ore settimanali di attività e insegnamenti generali di cui ore* in compresenza

26 2 26 2 15 15 15

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI NELL’AREA DI INDIRIZZO “SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE”

Ecologia e pedologia 3 3

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3

Laboratorio di orto florovivaismo 1 1

Orto florovivaismo e gestione del verde 2 2 2

Biologia applicata 3

Chimica applicata e processi di trasformazione 3 2

Tecniche di allevamento vegetale e animale 2 3

Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali 4 2 2

Economia agraria e dello sviluppo territoriale 3 4 5

Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore

4 5

Sociologia rurale e storia dell’agricoltura 3

TOTALE ore settimanali di attività e insegnamenti di indirizzo di cui ore* in compresenza

7 6 17 17 17

TOTALE ore settimanali di attività e insegnamenti di cui ore* in compresenza

33 2 32 2 32 6 32 6 32 6

Totale ore annue di attività e insegnamenti 1089 1056 1056 1056 1056

di cui in compresenza ore* 132 198 198 198

Le ore di compresenza degli ITP vengono annualmente distribuite secondo la progettazione delle attività che gli alunni realizzano con il docente tecnico pratico come gruppo classe o in piccoli gruppi nei laboratori di informatica, chimica, agronomia, biologia, zootecnia, serre calde e fredde, aree esterne (giardino, manutenzione del verde), economia (gestione contabile bilancio azienda agraria).

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8.3 CURRICOLI DISCIPLINARI

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Primo biennio

Da: Direttiva MIUR 16.01.2012 - n.4 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Primo biennio e

Quinto anno (D.P.R. 15 marzo 2010, art. 8, comma 3)

Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

• utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici

• riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico

• stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

• riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione

• utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate: A. padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti B. leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo C. produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi D. utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Di seguito la declinazione delle suddette competenze in conoscenze e abilità con particolare attenzione per la costruzione di percorsi di studio che coniugano saperi umanistici, scientifici, tecnici e tecnologici per valorizzare l’identità culturale dell’istruzione tecnica.

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Primo biennio – CLASSE PRIMA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Lingua

- Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo, lessico.

- Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale.

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Lingua.

- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

- Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.

- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

- Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

Lingua

- Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo, lessico.

- Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, valutativo- interpretativi, regolativi.

Letteratura

- Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

- Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

- Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe.

- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Letteratura

- Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalla letteratura italiana e straniera.

- Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Lingua

- Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi.

- Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, valutativo- interpretativi, regolativi.

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Lingua

- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

- Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare ipertesti.

- Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

Lingua

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Letteratura

- Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Letteratura

- Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalla letteratura italiana e straniera.

- Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

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Primo biennio – CLASSE SECONDA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Lingua

- Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: sintassi della frase semplice, frase complessa, lessico

- Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale.

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Lingua.

- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

- Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.

- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

- Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

Lingua

- Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: sintassi della frase semplice, frase complessa, lessico

- Strutture essenziali dei testi descrittivi, narrativi, espressivi, valutativo- interpretativi, regolativi.

Letteratura

- Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

- Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

- Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe.

- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Letteratura

- Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalla letteratura italiana e straniera.

- Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Lingua

- Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi.

- Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, valutativo- interpretativi, regolativi.

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Lingua

- Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

- Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare ipertesti.

- Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

Lingua

- Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Letteratura

- Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.

Letteratura

- Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalla letteratura italiana e straniera.

- Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Secondo biennio e quinto anno

Da: Direttiva MIUR 16.01.2012 - n.5 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Secondo

biennio e Quinto anno (D.P.R. 15 marzo 2010, art. 8, comma 6)

concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di

apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale:

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali;

riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento;

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali;

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo;

comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche, ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e artistiche.

I risultati di apprendimento sopra indicati riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultai di apprendimento espressi in termini di competenza:

A. individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;

B. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali;

C. utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle

strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

Di seguito la declinazione delle suddette competenze in conoscenze e abilità con particolare attenzione per la costruzione di percorsi di studio che coniugano saperi umanistici, scientifici, tecnici e tecnologici per valorizzare l’identità culturale dell’istruzione professionale.

SECONDO BIENNIO – Classe TERZA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

A. Individuare e utilizzare gli

strumenti di comunicazione e di

LINGUA

1. Evoluzione della lingua italiana dal

Medioevo al Rinascimento.

2. Affinità e differenze tra lingua italiana e altre

lingue studiate.

LINGUA

1a. Identificare le tappe essenziali dello

sviluppo storico-culturale della lingua

italiana dal Medioevo al Rinascimento

2a. Istituire confronti a livello storico e

semantico tra lingua italiana e lingue

straniere.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

79

team working più appropriati per

intervenire nei contesti

organizzativi e professionali di

riferimento

3. Forme e funzioni della scrittura; strumenti,

materiali, metodi e tecniche dell’ “officina

letteraria”

4. Strumenti e codici della comunicazione e

loro connessioni in contesti formali,

organizzativi e professionali

LETTERATURA

1. Linee di evoluzione della cultura e del

sistema letterario italiano dalle origini al

Rinascimento.

2. Testi e autori fondamentali che

caratterizzano l’identità culturale nazionale

nelle varie epoche.

3. Significative produzioni letterarie, artistiche,

scientifiche anche di autori internazionali.

4. Elementi di identità e di diversità tra la

cultura italiana e le culture di altri Paesi.

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE

1. Tradizioni culturali e fonti letterarie e

artistiche del territorio.

3a. Utilizzare i diversi registri linguistici con

riferimento alle diverse tipologie dei

destinatari dei servizi.

4b. Argomentare su tematiche predefinite in

conversazioni e colloqui secondo regole

strutturate.

LETTERATURA

1a. Identificare le tappe fondamentali che

hanno caratterizzato il processo di sviluppo

della cultura letteraria italiana dal Medioevo

al Rinascimento.

2a. Identificare gli autori e le opere

fondamentali del patrimonio culturale

italiano e internazionale nel periodo

considerato.

3a. Contestualizzare testi letterari, artistici,

scientifici della tradizione italiana tenendo

conto anche dello scenario europeo.

4a. Individuare, in prospettiva interculturale,

gli elementi di identità e di diversità tra la

cultura italiana e le culture di altri Paesi.

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE

1a. Individuare immagini, persone, luoghi e

istituzioni delle tradizioni culturali e

letterarie del territorio.

B. redigere relazioni tecniche e

documentare le attività individuali

e di gruppo relative a situazioni

professionali

LINGUA

1. Criteri di accesso e consultazione

strutturata delle fonti di informazione e di

documentazione.

2. Testi d’uso, dal linguaggio comune ai

linguaggi specifici, in relazione ai contesti.

3. Caratteristiche, struttura di testi scritti e

repertori di testi specialistici.

4. Criteri per la redazione di un rapporto e di

una relazione.

LINGUA

1a. Consultare dizionari e altre fonti

informative come risorse per

l’approfondimento e la produzione

linguistica.

1b. Raccogliere, selezionare e utilizzare

informazioni utili nelle attività di studio e di

ricerca.

2a. Utilizzare i diversi registri linguistici con

riferimento alle diverse tipologie dei

destinatari dei servizi.

3 a. Produrre testi scritti continui e non

continui

4a. Redigere testi informativi, argomentativi

funzionali all’ambito di studio.

C. utilizzare e produrre strumenti

di comunicazione visiva e

multimediale anche con

riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici

della comunicazione in rete.

LINGUA

1. Criteri di accesso e consultazione strutturata

delle fonti di informazione e di

documentazione.

2. Tipologie e caratteri comunicativi dei testi

multimediali.

3. Strumenti e strutture della comunicazione in

rete.

LINGUA

1./2./3. Ideare e realizzare testi multimediali

su tematiche culturali, di studio e

professionali.

SECONDO BIENNIO – 4° ANNO COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

LINGUA

1. Evoluzione della lingua italiana dal '500

all’Unità nazionale

LINGUA

1a. Identificare le tappe essenziali dello

sviluppo storico-culturale della lingua

italiana dal '500 all’Unità nazionale.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

80

A. Individuare e utilizzare gli

strumenti di comunicazione e di

team working più appropriati per

intervenire nei contesti

organizzativi e professionali di

riferimento

2. Forme e funzioni della scrittura; strumenti,

materiali, metodi e tecniche dell’ “officina

letteraria”

3. Strumenti e codici della comunicazione e

loro connessioni in contesti formali,

organizzativi e professionali.

LETTERATURA

1. Linee di evoluzione della cultura e del

sistema letterario italiano dal '500

all’unificazione nazionale.

2. Testi e autori fondamentali che

caratterizzano l’identità culturale nazionale

nelle varie epoche.

3. Significative produzioni letterarie, artistiche,

scientifiche anche di autori internazionali.

4. Elementi di identità e di diversità tra la

cultura italiana e le culture di altri Paesi.

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE

1. Tradizioni culturali e fonti letterarie e

artistiche del territorio.

2a. Utilizzare i diversi registri linguistici con

riferimento alle diverse tipologie dei

destinatari dei servizi.

2b./3a. Argomentare su tematiche

predefinite in conversazioni e colloqui

secondo regole strutturate.

LETTERATURA

1a. Identificare le tappe fondamentali che

hanno caratterizzato il processo di sviluppo

della cultura letteraria italiana dal '500 Unità

d’Italia.

2a. Identificare gli autori e le opere

fondamentali del patrimonio culturale

italiano e internazionale nel periodo

considerato.

3a. Contestualizzare testi letterari, artistici,

scientifici della tradizione italiana tenendo

conto anche dello scenario europeo.

4a. Individuare, in prospettiva interculturale,

gli elementi di identità e di diversità tra la

cultura italiana e le culture di altri Paesi.

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE

1a. Individuare immagini, persone, luoghi e

istituzioni delle tradizioni culturali e

letterarie del territorio.

B. redigere relazioni tecniche e

documentare le attività individuali

e di gruppo relative a situazioni

professionali

LINGUA

1. Criteri di accesso e consultazione

strutturata delle fonti di informazione e di

documentazione.

2. Testi d’uso, dal linguaggio comune ai

linguaggi specifici, in relazione ai contesti.

3. Caratteristiche, struttura di testi scritti e

repertori di testi specialistici.

4. Criteri per la redazione di un rapporto e di

una relazione.

LINGUA

1a. Consultare dizionari e altre fonti

informative come risorse per

l’approfondimento e la produzione

linguistica.

1b. Raccogliere, selezionare e utilizzare

informazioni utili nelle attività di studio e di

ricerca.

2a. Utilizzare i diversi registri linguistici con

riferimento alle diverse tipologie dei

destinatari dei servizi.

3a. Produrre testi scritti continui e non

continui

4a. Redigere testi informativi, argomentativi

funzionali all’ambito di studio.

C. utilizzare e produrre strumenti

di comunicazione visiva e

multimediale anche con

riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici

della comunicazione in rete.

LINGUA

1. Criteri di accesso e consultazione strutturata

delle fonti di informazione e di

documentazione.

2. Tipologie e caratteri comunicativi dei testi

multimediali.

3. Strumenti e strutture della comunicazione in

rete.

LINGUA

1./2./3. Ideare e realizzare testi multimediali

su tematiche culturali, di studio e

professionali.

5° ANNO COMPETENZA CONOSCENZE ABILITÀ

A. Individuare e utilizzare gli

strumenti di comunicazione e di

team working più appropriati per

intervenire nei contesti

organizzativi e professionali di

riferimento

LINGUA

1. Strumenti per l’analisi e l’interpretazione di

testi letterari e per l’approfondimento di

tematiche coerenti con l’indirizzo di studio.

LINGUA

1a. Utilizzare i linguaggi settoriali nella

comunicazione in contesti professionali

1b. Interloquire e argomentare anche con i

destinatari del servizio in situazioni

professionali del settore di riferimento.

1c. Comparare e utilizzare termini tecnici e

scientifici nelle diverse lingue.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

81

LETTERATURA

1. Processo storico e tendenze evolutive della

letteratura italiana dall’Unità d’Italia ad oggi, a

partire da una selezione di autori e testi

emblematici.

2. Testi e autori fondamentali che

caratterizzano l’identità culturale nazionale

nelle varie epoche.

3. Significative produzioni letterarie, artistiche

e scientifiche anche di autori internazionali.

4. Elementi di identità e di diversità tra la

cultura italiana e le culture di altri Paesi con

riferimento al periodo studiato.

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE

1. Evoluzione delle arti visive nella cultura del

Novecento.

2. Rapporto tra opere letterarie e altre

espressioni artistiche.

3. Beni artistici e istituzioni culturali del

territorio.

LETTERATURA

1./2. Contestualizzare l’evoluzione della

civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità

d’Italia ad oggi in rapporto ai principali

processi sociali, culturali, politici e scientifici

di riferimento.

3./4. Identificare relazioni tra i principali

autori della tradizione italiana e altre

tradizioni culturali anche in prospettiva

interculturale.

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE

1.a Interpretare criticamente un’opera d’arte

visiva e cinematografica.

2a/3a. Analizzare le relazioni tra le

istituzioni artistiche e culturali del territorio e

l’evoluzione della cultura del lavoro e delle

professioni.

B. redigere relazioni tecniche e

documentare le attività individuali

e di gruppo relative a situazioni

professionali.

LINGUA

1. Tecniche compositive per diverse tipologie

di produzione scritta anche professionale.

2. Repertori dei termini tecnici e scientifici in

differenti lingue.

3. Strumenti e metodi di documentazione per

l’informazione tecnica.

4. Struttura di un curriculum vitæ e modalità di

compilazione del CV europeo.

LINGUA

1a/2a/3a Redigere testi anche a carattere

professionale utilizzando un linguaggio

tecnico specifico.

2.b Utilizzare i linguaggi settoriali nella

comunicazione in contesti professionali

4.a Elaborare il curriculum vitae in formato

europeo.

C. utilizzare e produrre strumenti

di comunicazione visiva e

multimediale anche con

riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici

della comunicazione in rete

LINGUA

1. Tecniche compositive per diverse tipologie

di produzione scritta anche professionale.

2. Strumenti e metodi di documentazione per

l’informazione tecnica.

LETTERATURA

1. Significative produzioni letterarie, artistiche

e scientifiche anche di autori internazionali.

2. Elementi di identità e di diversità tra la

cultura italiana e le culture di altri Paesi con

riferimento al periodo studiato.

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE

1. Evoluzione delle arti visive nella cultura del

Novecento.

2. Rapporto tra opere letterarie e altre

espressioni artistiche.

3. Beni artistici e istituzioni culturali del

territorio.

LINGUA

1./2. Scegliere e utilizzare le forme di

comunicazione multimediale maggiormente

adatte all’ambito professionale di

riferimento.

LETTERATURA

1./2. Utilizzare le tecnologie digitali in

funzione della presentazione di un progetto

o di un prodotto.

ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE

1. /2a Interpretare criticamente un’opera

d’arte visiva e cinematografica.

2b/3. Analizzare le relazioni tra le istituzioni

artistiche e culturali del territorio e

l’evoluzione della cultura del lavoro e delle

professioni.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

82

STORIA

Primo biennio

Da: Direttiva MIUR 16.01.2012 - n.4 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Primo biennio e

Quinto anno (D.P.R. 15 marzo 2010, art. 8, comma 3).

Il docente di “Storia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità del sapere

analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale

riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale / globale

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario

valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate: A. comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali B. collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente Di seguito la declinazione delle suddette competenze in conoscenze e abilità con particolare attenzione per la costruzione di percorsi di studio che coniugano saperi umanistici, scientifici, tecnici e tecnologici per valorizzare l’identità culturale dell’istruzione tecnica.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

83

CLASSE PRIMA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

- La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale.

- Le civiltà antiche, con riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle occidentali. Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana (età monarchica e repubblicana)

- Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato che hanno coinvolto il proprio territorio.

- Lessico di base della storiografia.

- Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.

- Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

- Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio.

- Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.

- Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

- Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente

- Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione Italiana.

- le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

- Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il proprio territorio.

- Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.

- Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

- Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

CLASSE SECONDA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

- La civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed economia nell’Europa alto-medievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Imperi e regni nell’Alto Medioevo; il particolarismo signorile e feudale regni nell’Alto Medioevo; il particolarismo signorile e feudale.

- Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato che hanno coinvolto il proprio territorio.

- Lessico di base della storiografia.

- Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.

- Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

- Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio.

- Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.

- Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

- Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente

- Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione Italiana.

- Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

- Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il proprio territorio.

- Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.

- Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

- Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

84

Secondo biennio e quinto anno

Da: Direttiva MIUR 16.01.2012 - n.4 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Primo biennio e

Quinto anno (D.P.R. 15 marzo 2010, art. 8, comma 3).

Il docente di “Storia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i

seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale:

agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi

utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà e operare in campi applicativi

partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento

delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e nel quinto anno. La disciplina, nell’ambito

della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti

risultati di apprendimento, relativi agli indirizzi, espressi in termini di competenze:

A. correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli

specifici campi professionali di riferimento

B. riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni

con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Di seguito la declinazione delle suddette competenze in conoscenze e abilità con particolare attenzione per

la costruzione di percorsi di studio che coniugano saperi umanistici, scientifici, tecnici e tecnologici per

valorizzare l’identità culturale dell’istruzione professionale.

CLASSE TERZA

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

85

CLASSE QUARTA Competenze Conoscenze Abilità

A. Correlare la

conoscenza storica

generale agli sviluppi

delle scienze, delle

tecnologie e delle

tecniche negli specifici

campi professionali di

riferimento

1. Principali persistenze e processi di trasformazione

tra il secolo XVII e il secolo XIX in Italia, in Europa e

nel mondo

2. Innovazioni scientifiche e tecnologiche (con

particolare riferimento all'artigianato, alla

manifattura, all'industria e ai servizi): fattori e

contesti di riferimento

3. Lessico delle scienze storico-sociali

4. Categorie e metodi della ricerca storica (es.:

analisi di fonti; modelli interpretativi;

periodizzazione).

5. Strumenti della ricerca storica (es.: analisi di fonti,

carte geo-storiche e tematiche, mappe, statistiche e

grafici).

6. Strumenti della divulgazione storica (es. testi

scolastici e divulgativi, anche multimediali, siti Web).

1 a. Ricostruire processi di trasformazione

individuando elementi di persistenza e

discontinuità

2 a. Analizzare contesti e fattori che hanno

favorito le innovazioni le innovazioni scientifiche

e tecnologiche

3 a. Utilizzare il lessico delle scienze storico-

sociali

4a. 5a. 6a. Utilizzare e applicare categorie,

metodi e strumenti della ricerca storica in

contesti laboratoriali e operativi e per produrre

ricerche su tematiche storiche

B. Riconoscere gli aspetti

geografici, ecologici,

territoriali dell’ambiente

naturale e antropico, le

connessioni con le

strutture demografiche,

economiche, sociali,

1. Principali persistenze e processi di

trasformazione tra il secolo XVII e il secolo

XIX in Italia, in Europa e nel mondo

2. Evoluzione dei sistemi politico-istituzionali ed

economici, con riferimenti agli aspetti

demografici, sociali e culturali

3. Territorio come fonte storica: tessuto socio-

economico e patrimonio ambientale, culturale e

1a. Ricostruire processi di trasformazione

individuando elementi di persistenza e

discontinuità

2a. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico

dei sistemi economico-produttivi, con riferimenti

agli aspetti demografici, sociali e culturali

3a. Individuare l’evoluzione sociale, culturale e

ambientale del territorio con riferimenti ai

Competenze Conoscenze Abilità

A. Correlare la

conoscenza storica

generale agli sviluppi

delle scienze, delle

tecnologie e delle

tecniche negli specifici

campi professionali di

riferimento

1. Principali persistenze e processi di trasformazione

tra il secolo XI e il secolo XVII in Italia, in Europa e nel

mondo

2. Innovazioni scientifiche e tecnologiche (con

particolare riferimento all'artigianato, alla manifattura,

all'industria e ai servizi): fattori e contesti di riferimento

3. Lessico delle scienze storico-sociali

4. Categorie e metodi della ricerca storica (es.: analisi

di fonti; modelli interpretativi; periodizzazione).

5. Strumenti della ricerca storica (es.: analisi di fonti,

carte geo-storiche e tematiche, mappe, statistiche e

grafici).

6. Strumenti della divulgazione storica (es. testi

scolastici e divulgativi, anche multimediali, siti Web).

1 a. Ricostruire processi di trasformazione

individuando elementi di persistenza e

discontinuità

2 a. Analizzare contesti e fattori che hanno

favorito le innovazioni le innovazioni scientifiche

e tecnologiche

3 a. Utilizzare il lessico delle scienze storico-

sociali

4a. 5a. 6a. Utilizzare e applicare categorie,

metodi e strumenti della ricerca storica in

contesti laboratoriali e operativi e per produrre

ricerche su tematiche storiche

B. Riconoscere gli

aspetti geografici,

ecologici, territoriali

dell’ambiente naturale e

antropico, le connessioni

con le strutture

demografiche,

economiche, sociali,

culturali e le

trasformazioni

intervenute nel corso del

tempo

1. Principali persistenze e processi di trasformazione

tra il secolo XI e il secolo XVII in Italia, in Europa e nel

mondo

2. Evoluzione dei sistemi politico-istituzionali ed

economici, con riferimenti agli aspetti demografici,

sociali e culturali

3. Territorio come fonte storica: tessuto socio-

economico e patrimonio ambientale, culturale e

artistico

4. Aspetti della storia locale quali configurazioni della

storia generale

5. Lessico delle scienze storico-sociali

6. Categorie e metodi della ricerca storica (es.: analisi

di fonti; modelli interpretativi; periodizzazione).

7. Strumenti della ricerca storica (es.: analisi di fonti,

carte geo-storiche e tematiche, mappe, statistiche e

grafici).

8. Strumenti della divulgazione storica (es. testi

scolastici e divulgativi, anche multimediali, siti Web).

1a. Ricostruire processi di trasformazione

individuando elementi di persistenza e

discontinuità

2a. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico

dei sistemi economico-produttivi, con riferimenti

agli aspetti demografici, sociali e culturali

3a. Individuare l’evoluzione sociale, culturale e

ambientale del territorio con riferimenti ai

contesti nazionali e internazionali

4a. Interpretare gli aspetti della storia locale in

relazione alla storia generale

5a. Utilizzare il lessico di base delle scienze

storico-sociali

6.a Cogliere i diversi punti di vista presenti in

fonti e semplici testi storiografici

7a. 8a. Utilizzare e applicare categorie, metodi

e strumenti della ricerca

storica in contesti laboratoriali e operativi e per

produrre ricerche su tematiche storiche

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

86

culturali e le

trasformazioni intervenute

nel corso del tempo

artistico

4. Aspetti della storia locale quali configurazioni

della storia generale

5. Lessico delle scienze storico-sociali

6. Categorie e metodi della ricerca storica (es.:

analisi di fonti; modelli interpretativi;

periodizzazione).

7. Strumenti della ricerca storica (es.: analisi di

fonti, carte geo-storiche e tematiche, mappe,

statistiche e grafici).

8. 8. Strumenti della divulgazione storica (es. testi

scolastici e divulgativi, anche multimediali, siti

Web).

contesti nazionali e internazionali

4a. Interpretare gli aspetti della storia locale in

relazione alla storia generale

5a. Utilizzare il lessico di base delle scienze

storico-sociali

6a. Cogliere i diversi punti di vista presenti in

fonti e semplici testi storiografici

7a. 8a. Utilizzare e applicare categorie, metodi e

strumenti della ricerca storica in contesti

laboratoriali e operativi e per produrre ricerche

su tematiche storiche

CLASSE QUINTA

Competenze Conoscenze Abilità

A. Correlare la

conoscenza storica

generale agli sviluppi

delle scienze, delle

tecnologie e delle

tecniche negli specifici

campi professionali di

riferimento

1. Principali persistenze e processi di trasformazione

tra la fine del secolo XIX e il secolo XXI, in Italia, in

Europa e nel mondo

2. Innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo

impatto sui settori produttivi, sui servizi e sulle

condizioni socio-economiche

3. Problematiche economiche, sociali ed etiche

connesse con l'evoluzione dei settori produttivi e dei

servizi quali in particolare: sicurezza e salute sui

luoghi di lavoro, tutela e valorizzazione dell'ambiente e

del territorio, internazionalizzazione dei mercati, new

economy e nuove opportunità di lavoro, evoluzione

della struttura demografica e dell'organizzazione

giuridica ed economica del mondo del lavoro).

4. Categorie, lessico, strumenti e metodi della ricerca

storica (es.: critica delle fonti)

1a. Riconoscere nella storia del Novecento e

nel mondo attuale le radici storiche del

passato, cogliendo gli elementi di continuità e

discontinuità

1b. Analizzare problematiche significative del

periodo considerato

2a. Individuare le relazioni fra evoluzione

scientifica e tecnologica e modelli e mezzi di

comunicazione, contesto socio-economico,

assetti politico-istituzionali.

3a. Analizzare l'evoluzione di campi e profili

professionali, anche in funzione

dell’orientamento

4a. Utilizzare e applicare categorie, metodi e

strumenti della ricerca storica in contesti

laboratoriali per affrontare, in un’ottica

storicointerdisciplinare, situazioni e problemi,

anche in relazione agli indirizzi di studio e ai

campi professionali di riferimento

B. Riconoscere gli aspetti

geografici, ecologici,

territoriali dell’ambiente

naturale e antropico, le

connessioni con le

strutture demografiche,

economiche, sociali,

culturali e le

trasformazioni intervenute

nel corso del tempo

1. Principali persistenze e processi di trasformazione

tra la fine del secolo XIX e il secolo XXI, in Italia, in

Europa e nel mondo

2. Aspetti caratterizzanti la storia del Novecento e il

mondo attuale (quali in particolare: industrializzazione

e società post-industriale; limiti dello sviluppo;

violazioni e conquiste dei diritti fondamentali; nuovi

soggetti e movimenti; Stato sociale e sua crisi;

globalizzazione).

3. Modelli culturali a confronto: conflitti, scambi e

dialogo interculturale

4. Innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo

impatto sui settori produttivi, sui servizi e sulle

condizioni socio-economiche

5. Territorio come fonte storica: tessuto sociale e

produttivo, in relazione ai fabbisogni formativi e

professionali; patrimonio ambientale, culturale e

artistico.

6. Categorie, lessico, strumenti e metodi della ricerca

storica (es.: critica delle fonti).

7. Strumenti della divulgazione storica

1a. Riconoscere nella storia del Novecento e

nel mondo attuale le radici storiche del

passato, cogliendo gli elementi di continuità e

discontinuità

2a. Analizzare problematiche significative del

periodo considerato

2b. Individuare le relazioni fra evoluzione

scientifica e tecnologica, modelli e mezzi di

comunicazione, contesto socio-economico,

assetti politico-istituzionali

3a. Effettuare confronti tra diversi

modelli/tradizioni culturali in un’ottica

interculturale

4a. Istituire relazioni tra l'evoluzione dei settori

produttivi e dei servizi, il contesto socio-

politico-economico e le condizioni di vita e di

lavoro

5a. Riconoscere le relazioni dimensione

territoriale dello sviluppo

persistenze/mutamenti nei fabbisogni formativi

e professionali.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

87

8. Radici storiche della Costituzione italiana e dibattito

sulla Costituzione europea. Carte internazionali dei

diritti. Principali istituzioni internazionali, europee e

nazionali

6a. 7a. Utilizzare e applicare categorie, metodi

e strumenti della ricerca storica in contesti

laboratoriali per affrontare, in un’ottica storico

interdisciplinare, situazioni e problemi, anche

in relazione agli indirizzi di studio e ai campi

professionali di riferimento

8a. Analizzare criticamente le radici storiche e

l’evoluzione delle principali carte costituzionali

e delle istituzioni internazionali, europee e

nazionali

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

88

INGLESE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “INGLESE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi e operativi

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA Situazioni comunicative -personale (casa, famiglia, scuola, sport, tempo libero, oggetti, persone, luoghi, strumenti e apparecchiature, opinioni, gusti, preferenze ...) -pubblico (mezzi di trasporto, negozi, cinema, teatro, ristoranti, alberghi, ospedali,) -professionale (uffici, laboratori, fabbriche, magazzini, aziende di servizi, alberghi, servizi pubblici,) -informazioni generali, indicazioni, istruzioni Lessico Il lessico di base riferito all'ambito personale, alla vita quotidiana e di lavoro Morfosintassi Le strutture morfologiche e sintattiche semplici e di uso comune, relative a situazioni prevedibili e non, nei diversi contesti Grammatica Strutture grammaticali di base della lingua, ritmo e intonazione della frase -Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA Situazioni comunicative -personale (casa, famiglia, scuola, sport, tempo libero, oggetti, persone, luoghi, strumenti e apparecchiature, opinioni, gusti, preferenze ...) -pubblico (mezzi di trasporto, negozi, cinema, teatro, ristoranti, alberghi, ospedali,) -professionale (uffici, laboratori, fabbriche, magazzini, aziende di servizi, alberghi, servizi pubblici,) -informazioni generali, indicazioni, istruzioni Lessico Il lessico di base riferito all'ambito personale, alla vita quotidiana e di lavoro Morfosintassi Le strutture morfologiche e sintattiche semplici e di uso comune, relative a situazioni prevedibili e non, nei diversi contesti Grammatica Strutture grammaticali di base della lingua, ritmo e intonazione della frase -Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA -Attivare strategie di ascolto individuando parole chiave e contesto per comprendere i punti salienti e ricostruire il significato globale di brevi e semplici messaggi, annunci, dialoghi, istruzioni, formali e informali, su argomenti noti inerenti la sfera personale, familiare o sociale. -Attivare strategie di lettura individuando parole chiave, connettivi e sequenze, punti principali e informazioni accessorie per ricostruire il significato globale di brevi e semplici testi scritti, formali e informali, di tipo dialogico, descrittivo, narrativo, regolativo -Utilizzare supporti grafici e multimediali, produrre schemi, sequenze, ecc. per rappresentare il significato della comunicazione -Interagire con ragionevole disinvoltura in scambi comunicativi brevi e semplici, utilizzando un repertorio lessicale ed espressioni di base, per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, descrivere esperienze e narrare avvenimenti relativi all’ambito personale, familiare e sociale -Cogliere l'aspetto interculturale anche in relazione alle sue dimensioni globali e alle varietà geografiche. -Produrre messaggi, lettere, mail, brevi e semplici testi scritti, lineari e coesi, argomentativi, espositivi, descrittivi e narrativi, di tipo formale e informale, utilizzando un repertorio linguistico di base. -Esprimere il proprio pensiero adattandolo allo scopo e alla funzione -Attivare strategie di controllo e correzione dei testi prodotti -Utilizzare diversi strumenti anche multimediali di consultazione. AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA -Riconoscere le caratteristiche specifiche, linguistiche e non, di brevi e semplici messaggi, annunci, dialoghi, istruzioni; riconoscere le diverse tipologie di testo e la funzione del registro formale e informale. -Gestire scambi comunicativi brevi, in situazioni prevedibili e non. -Produrre messaggi, lettere, mail, brevi e semplici testi scritti, lineari e coesi, argomentativi, espositivi, descrittivi e narrativi, di tipo formale e informale, utilizzando un repertorio linguistico di base. -Attivare strategie di controllo e correzione dei testi prodotti -Utilizzare diversi strumenti anche multimediali di consultazione.

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RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi e operativi

Produrre testi di

vario tipo in relazione ai

differenti scopi comunicativi.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA Situazioni comunicative -personale (casa, famiglia, scuola, sport, tempo libero, oggetti, persone, luoghi, strumenti e apparecchiature, opinioni, gusti, preferenze ...) -pubblico (mezzi di trasporto, negozi, cinema, teatro, ristoranti, alberghi, ospedali,) -professionale (uffici, laboratori, fabbriche, magazzini, aziende di servizi, alberghi, servizi pubblici,) -informazioni generali, indicazioni, istruzioni Lessico Il lessico di base riferito all'ambito personale, alla vita quotidiana e di lavoro Morfosintassi Le strutture morfologiche e sintattiche semplici e di uso comune, relative a situazioni prevedibili e non, nei diversi contesti Grammatica Strutture grammaticali di base della lingua, ritmo e intonazione della frase -Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA 1. - Strategie per la comprensione globale e

selettiva di messaggi orali e scritti inerenti la sfera personale, l’attualità e tematiche culturali note, il lavoro e il settore di indirizzo -Aspetti comunicativi, socio-linguistici e della interazione in relazione al contesto e agli interlocutori. -Strutture morfosintattiche adeguate ai contesti comunicativi e a quelli professionali. -Caratteristiche dei testi tecnico-professionali di settore. -Lessico relativo ad argomenti di interesse generale, di studio, di lavoro (con riferimento a luoghi, strumenti, apparecchiature esperienze e processi). -Modalità e problemi basilari della traduzione di semplici testi settoriali. - Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei paesi anglofoni -Studio delle caratteristiche e delle peculiarità dei paesi esteri e confronto con le proprie realtà -Strategie di team working -Tecniche d'uso dei supporti grafici, multimediali e dei dizionari -Strategie di team working.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA -Riconoscere le caratteristiche specifiche, linguistiche e non, di brevi e semplici messaggi, annunci, dialoghi, istruzioni; riconoscere le diverse tipologie di testo e la funzione del registro formale e informale. -Gestire scambi comunicativi brevi, in situazioni prevedibili e non. -Produrre messaggi, lettere, mail, brevi e semplici testi scritti, lineari e coesi, argomentativi, espositivi, descrittivi e narrativi, di tipo formale e informale, utilizzando un repertorio linguistico di base. -Attivare strategie di controllo e correzione dei testi prodotti -Utilizzare diversi strumenti anche multimediali di consultazione. AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA

-Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi scritti e orali inerenti la sfera personale, l’attualità, il lavoro o il settore d’indirizzo (istruzioni, procedure, tecniche e metodi di uso di apparecchiature, macchinari per agire operativamente) -Cogliere il senso di brevi messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi su tematiche note. -Produrre semplici testi scritti e orali di tipo descrittivo ed espositivo lineari e coesi, riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro utilizzando un repertorio linguistico di base. -Interagire con ragionevole disinvoltura in scambi comunicativi riferiti al contesto personale, di vita quotidiana, d'attualità e di lavoro. - Sintetizzare anche con l’ausilio di strumenti multimediali, utilizzando il lessico appropriato. -Redigere brevi relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali (Quinto Anno) -Cogliere l'aspetto interculturale anche in relazione alle sue dimensioni globali e alle varietà geografiche. -Conoscere, analizzare e confrontare i diversi modelli culturali. -Utilizzare supporti grafici e multimediali, produrre schemi, sequenze, per rappresentare il significato di una comunicazione -Utilizzare autonomamente i dizionari ai fini di una scelta lessicale adeguata al contesto -Utilizzare strumenti di team working per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento -Prendere appunti, sintetizzare, relazionare stabilire regole, turnazioni, compiti ruoli e responsabilità.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

-Acquisire una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo adeguato al contesto; -Utilizzare il linguaggio settoriale per interagire in diversi ambiti di studio e di lavoro. -Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica, della comunicazione interculturale e della mobilità di studio e di lavoro -Ridefinire i propri atteggiamenti in relazione al diverso da sé

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA -Strategie per la comprensione globale e selettiva di messaggi orali e scritti inerenti la sfera personale, l’attualità e tematiche culturali note, il lavoro e il settore di indirizzo -Aspetti comunicativi, socio-linguistici e della interazione in relazione al contesto e agli interlocutori. -Strutture morfosintattiche adeguate ai contesti comunicativi e a quelli professionali. -Caratteristiche dei testi tecnico-professionali di settore. -Lessico relativo ad argomenti di interesse generale, di studio, di lavoro (con riferimento a luoghi, strumenti, Apparecchiature esperienze e processi). -Modalità e problemi basilari della traduzione di

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA -Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi scritti e orali inerenti la sfera personale, l’attualità, il lavoro o il settore d’indirizzo (istruzioni, procedure, tecniche e metodi di uso di apparecchiature, macchinari per agire operativamente) -Cogliere il senso di brevi messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi su tematiche note. -Produrre semplici testi scritti e orali di tipo descrittivo ed espositivo lineari e coesi, riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro utilizzando un repertorio linguistico di base. -Interagire con ragionevole disinvoltura in scambi comunicativi riferiti al contesto personale, di vita quotidiana, d'attualità e di lavoro. - Sintetizzare anche con l’ ausilio di strumenti

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-Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare -Individuare e utilizzare gli strumenti e le modalità di comunicazione più adeguate per lavorare in gruppo -Sviluppare le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo.

semplici testi settoriali. - Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei paesi anglofoni -Studio delle caratteristiche e delle peculiarità dei paesi esteri e confronto con le proprie realtà -Strategie di team working -Tecniche d'uso dei supporti grafici, multimediali e dei dizionari -Strategie di team working.

multimediali, utilizzando il lessico appropriato. -Redigere brevi relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali (Quinto Anno) -Cogliere l'aspetto interculturale anche in relazione alle sue dimensioni globali e alle varietà geografiche -Conoscere, analizzare e confrontare i diversi modelli culturali -Utilizzare supporti grafici e multimediali, produrre schemi, sequenze, per rappresentare il significato di una comunicazione -Utilizzare autonomamente i dizionari ai fini di una scelta lessicale adeguata al contesto -Utilizzare lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata (quinto anno) -Utilizzare strumenti di team working per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento -Prendere appunti, sintetizzare, relazionare stabilire regole, turnazioni, compiti ruoli e responsabilità.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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MATEMATICA

Il docente di “Matematica” concorre a far conseguire, allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il

docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze

di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica

confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

L’articolazione dell’insegnamento di “Matematica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la

progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di

classe.

Nella scelta dei problemi è opportuno fare riferimento sia ad aspetti interni alla matematica, sia ad aspetti specifici collegati ad

ambiti scientifici (economico, sociale, tecnologico) o, più in generale, al mondo reale.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine del primo biennio

Conoscenze Abilità

Al termine della classe prima

Aritmetica e algebra

I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma frazionaria e

decimale, irrazionali e, in forma intuitiva, reali; ordinamento e

loro rappresentazione su una retta. Le operazioni con i numeri

interi e razionali e le loro proprietà.

Potenze. Rapporti e percentuali. Approssimazioni.

Le espressioni letterali e i polinomi. Operazioni con i polinomi.

Geometria

Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini

postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni

fondamentali di geometria del piano. Le principali figure del

piano e dello spazio.

Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni

e loro proprietà.

Equazioni e disequazioni di primo grado. Sistemi di equazioni e

di disequazioni di primo grado.

Al termine della classe prima

Aritmetica e algebra

Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico per calcolare

espressioni aritmetiche e risolvere problemi; operare con i

numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei

risultati. Calcolare semplici espressioni con potenze e radicali.

Utilizzare correttamente il concetto di approssimazione.

Padroneggiare l’uso della lettera come mero simbolo e come

variabile; eseguire le operazioni con i polinomi e le frazioni

algebriche; fattorizzare un polinomio.

Geometria

Eseguire costruzioni geometriche elementari utilizzando la riga

e il compasso e/o strumenti informatici.

Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro,

area e volume delle principali figure geometriche del piano e

dello spazio.

Risolvere semplici problemi del piano e dello spazio utilizzando

le proprietà delle figure geometriche. Comprendere dimostrazioni.

Al termine della classe seconda Aritmetica e algebra

Potenze e radici. Equazioni e disequazioni di primo e secondo

grado. Sistemi di equazioni e di disequazioni.

Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Rappresentazione

grafica delle funzioni.

Geometria

Circonferenza e cerchio. Misura di grandezze; grandezze

incommensurabili; perimetro e area dei poligoni.

Teorema di Talete e sue conseguenze. La similitudine e sua

utilizzazione in sempl ic i s i tuaz ion i p ra t i che.

Relazioni e funzioni

Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica, funzionale,

grafica). Linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio,

composizione, inversa, ecc.). Collegamento con il concetto di

equazione. Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche, circolari,

di proporzionalità diretta e inversa).

Dati e previsioni

Dati, loro organizzazione e rappresentazione. Distribuzioni delle

Al termine della classe seconda

Aritmetica e algebra

Risolvere problemi che implicano l’uso di equazioni, disequazioni

e sistemi, anche per via grafica, collegati con altre discipline e

situazioni di vita ordinaria, come primo passo verso la

modellizzazione matematica.

Geometria

Eseguire costruzioni geometriche elementari utilizzando la riga

e il compasso e/o strumenti informatici.

Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro,

area e volume delle principali figure geometriche del piano e

dello spazio.

Risolvere semplici problemi del piano e dello spazio utilizzando

le proprietà delle figure geometriche. Comprendere dimostrazioni.

Relazioni e funzioni

Risolvere equazioni e disequazioni di primo e secondo grado;

risolvere sistemi di equazioni e disequazioni. Rappresentare sul

piano cartesiano le principali funzioni incontrate. Studiare le

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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frequenze a seconda del tipo di carattere e principali

rappresentazioni grafiche. Valori medi e misure di variabilità.

Significato della probabilità e sue valutazioni. Semplici spazi

(discreti) di probabilità: eventi disgiunti, probabilità composta,

eventi indipendenti. Probabilità e frequenza.

Elementi di trigonometria

Elementi di goniometria e risoluzione dei triangoli rettangoli.

funzioni f(x)= ax+b e

F(x)= ax2+bx+c.

Risolvere problemi che implicano l’uso di funzioni, anche per via

grafica, collegati con altre discipline e situazioni di vita ordinaria,

come primo passo verso la modellizzazione matematica.

Dati e previsioni

Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati.

Calcolare i valori medi e alcune misure di variabilità di una

distribuzione.

Calcolare la probabilità di eventi elementari.

Elementi di trigonometria

Saper risolvere i triangoli rettangoli

Secondo biennio e quinto anno

I risultati di apprendimento sopra riportati, in esito al percorso quinquennale, costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenze: • utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative • utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni • utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati • utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare • correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento L’articolazione dell’insegnamento di “Matematica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata, quale orientamento per la progettazione didattica del docente, in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine del secondo biennio

Conoscenze Abilità

Al termine della classe terza Il numero π. Elementi di goniometria. Teoremi dei seni e del coseno. Formule di addizione e duplicazione degli archi. Funzioni polinomiali; funzioni razionali e irrazionali; funzione modulo; funzioni esponenziali e logaritmiche (equazioni e disequazioni relative); funzioni periodiche. Le coniche: definizioni come luoghi geometrici e loro rappresentazione nel piano cartesiano.

Al termine della classe terza Ricavare e applicare le formule per la somma dei primi n termini di una progressione aritmetica o geometrica. Applicare la trigonometria alla risoluzione di problemi riguardanti i triangoli. Rappresentare in un piano cartesiano rette e coniche e studiare le funzioni f(x) = ax, f(x) = log x. Risolvere equazioni, disequazioni e sistemi relativi a funzioni goniometriche, esponenziali, logaritmiche e alla funzione modulo, con metodi grafici o numerici e anche con l’aiuto di strumenti elettronici.

Al termine della classe quarta Continuità e limite di una funzione. Limiti notevoli di successioni e di funzioni. Il numero e. Concetto di derivata di una funzione. Proprietà locali e globali delle funzioni. Integrale indefinito e integrale definito. Teoremi del calcolo integrale. Cenni l’approssimazione degli zeri di una funzione.

Al termine della classe quarta Calcolare limiti di funzioni. Calcolare derivate di funzioni. Analizzare esempi di funzioni discontinue o non derivabili in qualche punto. Descrivere le proprietà qualitative di una funzione e costruirne il grafico. Calcolare derivate di funzioni composte. Calcolare l'integrale di funzioni elementari. Risolvere equazioni, disequazioni e sistemi relativi allo studio di funzione con metodi grafici o numerici e anche con l’aiuto di strumenti elettronici.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine della classe quinta

Conoscenze Abilità

Calcolo combinatorio (disposizioni, permutazioni, combinazioni). Il concetto di probabilità. La probabilità della somma e del prodotto logico di insiemi. Probabilità totale, condizionata, formula di Bayes. Distribuzioni di probabilità: distribuzione binomiale. Distribuzione di Gauss. Esempi di applicazione nel campo professionale di riferimento. Elementi di statistica descrittiva e inferenziale. Elementi di calcolo integrale nella determinazione delle aree e dei volumi.

Calcolare il numero di permutazioni, disposizioni, combinazioni in un insieme. Calcolare aree e volumi di solidi e risolvere problemi di massimo e di minimo. Utilizzare la formula di Bayes nei problemi di probabilità condizionata. Costruire un campione casuale semplice data una popolazione. Costruire stime puntuali e intervallari per la media di una popolazione. Utilizzare, anche per formulare semplici previsioni, informazioni statistiche da diverse fonti negli specifici campi professionali di riferimento.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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DIRITTO ED ECONOMIA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “DIRITTO ED ECONOMIA”

utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi e dei servizi; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla

sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio;

riconoscere nell’evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche, economiche, tecnologiche e artistiche che li hanno determinato nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali sia ai mutamenti delle condizioni di vita;

cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio.

Nell’ambito dei risultati di apprendimento appena sopra ricordati, da conseguire al termine del percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le seguenti competenze di base: • collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente • riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei dirit-ti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.

Riconoscere le caratteristiche es-senziali del sistema socio/econo-mico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Norme giuridiche e loro efficacia

Fonti normative e loro gerarchia

Soggetti e beni giuridici

Lo Stato

La Costituzione: principi fonda- mentali.

La Costituzione: diritti e doveri.

Diritto al lavoro e conoscenze essenziali per accedere al mondo del lavoro

Il curriculum vitae secondo il modello europeo e le tipologie di colloquio di lavoro (individuale, di gruppo, etc.

Iniziativa economica e impresa

Organizzazione costituzionale dello Stato

Istituzioni locali, comunitarie e internazionali

L’ambiente e la sua difesa.

Fondamenti dell’attività economi-ca

Soggetti economici con particolare riferimento all’impresa

Fattori della produzione

Forme di mercato

I sistemi economici

La moneta

Distinguere le norme giuridiche dalle altre norme sociali

Distinguere le differenti fonti normati-ve e la loro capacità di innovazione dell’ordinamento giuridico

Reperire le fonti normative con parti-colare riferimento all’oggetto di studio

Individuare quali atti giuridici posso o meno compiere le persone fisiche, in ragione della propria età e di eventuali patologie

Individuare le modalità di trasferi-mento dei diverse beni giuridici

Analizzare semplici comportamenti umani e sociali alla luce delle norme giuridiche di riferimento.

Individuare i pubblici poteri (locali, nazionali e internazionali) differenziandone le funzioni essenziali.

Individuare i principali diritti civili, economici e politici sanciti dalla Costi-tuzione

Cogliere in seno al rapporto di lavoro i tratti differenziali essenziali fra la figura del lavoratore e la figura dell’imprenditore.

Redigere un curriculum vitae secondo il modello europeo

Individuare le esigenze fondamentali che ispirano scelte e comportamenti economici.

Individuare i fattori produttivi e differenziarli per natura e tipo di remunerazione

Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che connotano l’attività dell’imprenditore

Individuare specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA (SCIENZE INTEGRATE)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E

PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE CUI

CONCORRONO LE DISCIPLINE “SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA”

(dalle Indicazioni Nazionali)

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e

naturali e per interpretare dati.

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale,

critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi,

anche ai fini dell’apprendimento permanente.

Riconoscere aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le

connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni

intervenute nel corso del tempo.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare.

Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di

vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARE AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

Osservare, descrivere e

analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale e artificiale e riconoscere

nelle varie forme i concetti di sistema e di

complessità.

Analizzare qualitativamente e

quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire

dall’esperienza.

Essere consapevole delle

potenzialità e dei limiti delle tecnologie

nel contesto culturale e sociale in cui

vengono applicate

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Il Sistema Solare e la Terra.

Dinamicità della litosfera;

fenomeni sismici e vulcanici.

I minerali e le loro proprietà

fisiche; le rocce magmatiche, le rocce

sedimentarie e le rocce metamorfiche; il

ciclo delle rocce.

AL TERMINE DELLA CLASSE

SECONDA

Origine della vita: livelli di

organizzazione della materia vivente

(struttura molecolare, struttura cellulare e

subcellulare, cellula procariota e cellula

eucariota).

Processi metabolici: organismi

autotrofi ed eterotrofi, respirazione

cellulare e fotosintesi.

Nascita e sviluppo della

genetica.

Il corpo umano come sistema

complesso: omeostasi e stato di salute

Le malattie: prevenzione e stili

di vita (disturbi alimentari, fumo, alcool,

droghe e sostanze stupefacenti, infezioni

sessualmente trasmissibili).

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Identificare le conseguenze dei

moti di rotazione e di rivoluzione della

Terra.

AL TERMINE DELLA CLASSE

SECONDA

Riconoscere nella cellula l’unità

funzionale di base della costruzione di

ogni essere vivente.

Comparare le strutture comuni a

tutte le cellule eucariote, distinguendo tra

cellule animali e cellule vegetali.

Indicare le caratteristiche

comuni degli organismi e i parametri più

frequentemente utilizzati per classificare

gli organismi.

Descrivere il corpo umano,

analizzando le interconnessioni tra sistemi

e gli apparati.

Descrivere il meccanismi di

duplicazione e sintesi delle proteine

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (Dalle Indicazioni Nazionali)

Adottare, attraverso l’alimentazione e l’attività motoria, anche sportiva, stili di vita improntati al benessere psico-fisico

Manifestare la consapevolezza dell’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio- sportiva per il benessere individuale e collettivo ed esercitarla in modo efficace. (life skills: sviluppo della cittadinanza attiva)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

Riconoscere gli elementi di comunicazione non verbale e paraverbale.

Riconoscere il valore culturale dell’espressività corporea.

Esercitare in modo efficace la pratica motoria e sportiva per il benessere personale e sociale e per positivi stili di vita (competenza di cittadinanza: saper essere).

Confrontarsi con gli altri tramite l’esperienza sportiva.

Padroneggiare in modo sufficiente le diverse abilità motorie, adattarle alla variabilità delle condizioni di gara o ad altri contesti.

Adottare comportamenti responsabili per un corretto stile di vita e a tutela della sicurezza personale, degli altri e dell’ambiente in contesti di vita, di studio e nei luoghi sportivi.

-Elementi di comunicazione non verbale e paraverbale. -Concetti essenziali relativi all’attività sportiva. -Aspetti anatomico-fisiologici di organi e apparati. -Regolamenti degli sport praticati a scuola. -Principi igienici e scientifici per il mantenimento dello stato di salute e per il miglioramento dell’efficienza fisica. -Principi fondamentali sulla sicurezza e sulla prevenzione degli infortuni nei vari ambienti. -I rischi della sedentarietà.

- Porre in relazione il linguaggio del corpo con il discorso verbale e il contesto, gestendo l’espressività corporea quale manifestazione dell’identità personale e culturale.

- Realizzare il potenziale di sviluppo personale anche attraverso la pratica sportiva.

- Eseguire corrette azioni motorie in situazioni normali e più complesse e utilizzare test motori specifici.

- Interagire all’interno del gruppo. - Applicare e far praticare le regole degli sport praticati.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

- Padroneggiare le diverse abilità motorie, adattarle alla variabilità delle condizioni di gara o ad altri contesti.

- Utilizzare strumenti e metodi appropriati per la valutazione della qualità della prestazione.

- Partecipare attivamente, anche con compiti di collaborazione, allo svolgimento dell’attività didattica e all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica.

- Svolgere funzioni di giuria e arbitraggio.

- Comprendere che l’espressività corporea costituisce un elemento di identità culturale presso i vari popoli.

- Vivere positivamente il proprio corpo e gestire l’espressività quale manifestazione dell’identità personale e sociale e per positivi stili di vita.

- Verificare, tramite appositi test motori, l’incremento delle capacità di prestazione.

- Padroneggiare le diverse abilità motorie, adattarle alla variabilità delle condizioni di gara o ad altri contesti.

- Aspetti teorici, principi scientifici, categorie di esercizi, elementi tecnico tattici riferiti agli sport individuali e di squadra.

- Mezzi, criteri e metodi della valutazione nell’allenamento e nella prestazione.

- Alimentazione e dispendio energetico. - Norme fondamentali riguardo agli infortuni e alle attività di prevenzione.

- Principi igienici e scientifici per il mantenimento dello stato di salute e per il miglioramento dell’efficienza fisica.

- Elaborare risposte motorie personali sufficientemente efficaci.

- Saper controllare le diverse posture utilizzate rispettando i parametri ergonomici.

- Organizzare percorsi e allenamenti mirati, rispettando i principi dell’allenamento e del carico allenante.

- Aver consapevolezza delle proprie capacità. - Praticare alcuni sport adattando gesti tecnici fondamentali.

- Utilizzare tecniche basilari di primo intervento in caso di emergenza.

- Collaborare all’organizzazione dell’attività sportiva.

- Cogliere la dimensione sociale, etica, estetica e ambientale della pratica sportiva.

- Seguire una dieta equilibrata e corretta. - Interagire all’interno del gruppo in modo produttivo.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

- Progettare e periodizzare l’allenamento; verificare, tramite appositi test motori, l’incremento delle capacità di prestazione.

- Praticare attività motorie in modo consapevole e sapendo

-Aspetti teorici, principi scientifici, categorie di esercizi, elementi tecnico tattici riferiti agli sport individuali e di squadra. -Mezzi, criteri e metodi della valutazione nell’allenamento e nella prestazione. -Alimentazione e dispendio energetico.

-Elaborare risposte motorie personali sempre più efficaci. -Saper controllare le diverse posture utilizzate rispettando i parametri ergonomici. - Organizzare percorsi e allenamenti mirati, rispettando i principi dell’allenamento e del carico

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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riconoscere le proprie potenzialità e i propri limiti. Sapersi autovalutare.

- Produrre risposte motorie efficaci in base alle afferenze esterocettive o propriocettive, anche in contesti più impegnativi.

- Utilizzare tecniche di pronto soccorso.

- Svolgere funzioni tecnico-organizzative.

- Cooperare con i compagni di squadra esprimendo al meglio le proprie potenzialità. Promuovere il rispetto delle regole e del fair play.

- Comprendere il valore della sicurezza e tutela in tutti i suoi aspetti. Saper esercitare spirito critico nei confronti di atteggiamenti devianti. Promuovere il rispetto dell’ambiente.

- Norme fondamentali riguardo agli infortuni e alle attività di prevenzione e di primo intervento. - Conoscenza delle funzioni e delle potenzialità fisiologiche del proprio corpo. Conoscenza dei principi scientifici che stanno alla base dell’allenamento e della prestazione motoria. -Percezione cosciente e rappresentazione mentale del movimento programmato. -Conoscenza degli elementi del linguaggio corporeo. -Conoscenza della terminologia specifica, regolamenti e tecnica di alcuni sport.

allenante. -Aver consapevolezza delle proprie capacità e saperle utilizzare per produrre gesti economici ed efficaci. -Praticare alcuni sport adattando gesti tecnici fondamentali e strategie di gioco. -Assumere comportamenti conformi ai principi di sicurezza e tutela della propria e altrui salute, sapendo anche utilizzare tecniche basilari di primo intervento in caso di emergenza. -Collaborare all’organizzazione dell’attività sportiva. -Cogliere la dimensione sociale, etica, estetica e ambientale della pratica sportiva. -Seguire una dieta equilibrata e corretta. -Interagire all’interno del gruppo in modo produttivo

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA” LINEE GUIDA PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

NEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI (In riferimento al DPR 15 marzo 2010 n. 87, alle Linee Guida per gli Istituti Professionali di cui alla

Direttiva n. 65 del 28 luglio 2010 e alla Direttiva n. 5 del 16 gennaio 2012)

L’insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all’esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della legislazione concordataria, l’IRC si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa specifica, offerta a tutti coloro che intendano avvalersene. Contribuisce alla formazione con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale, nel mondo universitario e professionale. L’IRC, con la propria identità disciplinare, assume le linee generali del profilo culturale, educativo e professionale degli istituti tecnici e si colloca nell’area di istruzione generale, arricchendo la preparazione di base e lo sviluppo degli assi culturali, interagendo con essi e riferendosi in particolare all’asse dei linguaggi per la specificità del linguaggio religioso nella lettura della realtà.

Il docente di religione cattolica, attraverso un’adeguata mediazione educativo-didattica, contribuisce a far acquisire allo studente i seguenti risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi: agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali con riferimento soprattutto a !ematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo; essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario (DPR 15 marzo 2010, n. 88, Allegato A, paragrafo 2.1).

In particolare lo studio della religione cattolica, in continuità con il primo ciclo di istruzione, promuove la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri, della vita. A questo scopo, l’IRC affronta la questione universale della relazione tra Dio e l’uomo, la comprende attraverso la persona e l’opera di Gesù Cristo e la confronta con la testimonianza della Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per una lettura critica del rapporto tra dignità umana, sviluppo tecnico, scientifico, ed economico, nel confronto aperto tra cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di significato. Nell’attuale contesto multiculturale, il percorso scolastico proposto dall’IRC favorisce la partecipazione ad un dialogo aperto e costruttivo, educando all’esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace.

I contenuti disciplinari, anche alla luce del quadro europeo delle qualifiche, sono declinati in competenze e obiettivi specifici di apprendimento articolati in conoscenze e abilità, come previsto per gli istituti tecnici, suddivise in primo biennio, secondo biennio e quinto anno.

È responsabilità del docente di religione cattolica progettare adeguati percorsi di apprendimento, con opportuni raccordi interdisciplinari, elaborando queste indicazioni secondo le specifiche esigenze formative dei diversi indirizzi del settore di riferimento: servizi; industria e artigianato.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Interrogativi universali dell’uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni. - Natura e valore delle relazioni umane e

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione. - Utilizzare un linguaggio religioso

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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secondo la tradizione della Chiesa.

Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose.

Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.

sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea. - Le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana del Dio Uno e Trino. - La Bibbia come fonte del cristianesimo: processo di formazione e criteri interpretativi. - Eventi, personaggi e categorie più rilevanti dell’Antico Testamento.

appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza culturale del cristianesimo, distinguendo espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo. - Impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell’arricchimento reciproco.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Eventi, personaggi e categorie più rilevanti del Nuovo Testamento. - La persona, il messaggio e l’opera di Gesù Cristo nei Vangeli, documenti storici, e nella tradizione della Chiesa. - Elementi di storia della Chiesa fino all’epoca medievale e loro effetti sulla cultura europea. - Il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell’opera di Gesù di Nazareth; - spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità; - leggere i segni del cristianesimo nell’arte e nella tradizione culturale; - operare scelte morali, circa le esigenze dell’etica professionale, nel confronto con i valori cristiani.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.

Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità.

Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana. - Identità e missione di Gesù Cristo alla luce del mistero pasquale. - Storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo. - Senso e attualità di alcuni grandi temi biblici: Regno di Dio; vita eterna, salvezza, grazia. - Elementi principali di storia del cristianesimo fino all’epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero. - Collegare la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo. - Analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti. - Ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l’incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Elementi principali di storia del cristianesimo dell’epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea. - Linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico-culturale, religiosa ed esistenziale. - Ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi. - Orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Ricondurre le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione. - Confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale. - Confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. - Identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo. - Il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo. - La concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione. - Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo. - Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero. - Riconoscere al rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. - Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo. - Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA “GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA” (dalle Indicazioni Nazionali)

Riconoscere aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della modalità di studio e di lavoro.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARE AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO

COMPETENZE

(dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

Comprendere il cambiamento e le

diversità dei tempi storici in una dimensione

diacronica attraverso il confronto fra epoche

e in una dimensione sincronica attraverso il

confronto fra aree geografiche.

Osservare, descrivere e

analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle

varie forme i concetti di sistema e di

complessità.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Metodi e strumenti di

rappresentazione degli aspetti spaziali:

reticolato geografico e rappresentazione di

dati tramite grafici.

Coordinate geografiche:

latitudine e longitudine, paralleli e

meridiani.

Formazione, evoluzione e

percezione dei paesaggi naturali e

antropici.

Processi e fattori di

cambiamento del mondo contemporaneo

(globalizzazione economica, aspetti

demografici, energetici, geopolitici, risorse

e sviluppo sostenibile,) esemplificazioni e

comparazioni significative tra alcuni Stati e

contesti regionali.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Rappresentare i modelli

organizzativi dello spazio in grafici, tabelle

anche attraverso strumenti informatici

Descrivere e analizzare un

territorio utilizzando metodi, strumenti e

concetti della geografia.

Analizzare il rapporto uomo-

ambiente attraverso le categorie spaziali e

temporali.

Analizzare i processi di

cambiamento del mondo contemporaneo.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

100

SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

Il docente di “Scienze integrate (Fisica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettano in grado di: utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico – culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze integrate (Fisica)” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del consiglio di classe. Il docente, nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso di insegnamento – apprendimento con il decisivo supporto di attività di laboratorio per sviluppare l’acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico. Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico-tecnologico, al fine di approfondire argomenti legati alla crescita culturale e civile degli studenti come, a titolo esplicativo, le tematiche inerenti il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale.

Risultati di apprendimento disciplinare al termine del primo biennio

Conoscenze Abilità

Al termine della classe prima Grandezze fisiche e loro dimensioni; unità di misura del sistema internazionale; notazione scientifica e cifre significative. Equilibrio in meccanica; fora; momento di una forza e di una coppia di forze; pressione. Campo gravitazionale; accelerazione di gravità; massa gravitazionale; forza peso. Moti del punto materiale; leggi della dinamica; massa inerziale; impulso; quantità di moto. Energia, lavoro, potenza; attrito e resistenza del mezzo. Conservazione dell’energia meccanica e della quantità di moto in un sistema isolato.

Al termine della classe prima Effettuare misure e calcolarne gli errori. Operare con grandezze fisiche vettoriali. Analizzare situazioni di equilibrio statico individuando le forze e i momenti applicati. Applicare la grandezza fisica pressione a esempi riguardanti solidi, liquidi e gas. Descrivere i vari tipi di moti riconoscendone le cause. Riconoscere e spiegare la conservazione dell’energia, della quantità di moto in varie situazioni di vita quotidiana. Analizzare la trasformazione dell’energia negli apparecchi domestici, tenendo conto della loro potenza e valutandone il corretto utilizzo per il risparmio energetico.

Al termine della classe seconda Cenni sulle onde. Temperatura; energia interna; calore. Stati della materia e cambiamenti di stato. Principi della termodinamica. Carica elettrica; campo elettrico; fenomeni elettrostatici. Corrente elettrica; elementi attivi e passivi in un circuito elettrico; potenza elettrica; effetto Joule. Campo magnetico; interazione fra magneti, fra corrente elettrica e magneti, fra correnti elettriche; forza di Lorentz. Cenni sull’induzione. Cenni di ottica geometrica.

Al termine della classe seconda Analizzare la trasformazione dell’energia negli apparecchi domestici, tenendo conto della loro potenza e valutandone il corretto utilizzo per il risparmio energetico. Applicare il concetto di ciclo termodinamico per spiegare il funzionamento del motore a scoppio. Confrontare le caratteristiche dei campi gravitazionale, elettrico e magnetico, individuandone analogie e differenze. Spiegare il funzionamento di un resistore e di un condensatore. Calcolare la forza che agisce su una particella carica in moto in un campo elettrico e/o magnetico e disegnarne la traiettoria.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

101

SCIENZE INTEGRATE CHIMICA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI SCIENZE INTEGRATE CHIMICA Il docente di “Scienze integrate (Chimica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso

quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico-

tecnologico, con i loro specifici linguaggi. A tale scopo, per l’apprendimento della chimica e nella prospettiva

dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso d’insegnamento-apprendimento

assegnando un ruolo centrale all’attività laboratoriale, alla riflessione su quanto sperimentato, alle

connessioni che si creano fra i concetti implicati. COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Ai fini del raggiungimento dei risultati di

apprendimento sopra riportati in esito al

percorso quinquennale, nel primo biennio

il docente persegue, nella propria azione

didattica ed educativa, l’obiettivo

prioritario di far acquisire allo studente le

competenze di base attese a

conclusione dell’obbligo di istruzione, di

seguito richiamate:

• osservare, descrivere e analizzare

fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle

varie forme i concetti di sistema e di

complessità

• analizzare qualitativamente e

quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire

dall’esperienza

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

- Grandezze fisiche fondamentali e

derivate, strumenti di misura, tecniche di

separazione dei sistemi omogenei ed

eterogenei.

- Il modello particellare (concetti di atomo,

molecola e ioni) e le spiegazioni delle

trasformazioni fisiche (passaggi di stato)

e delle trasformazioni chimiche.

- Le leggi ponderali della chimica e

l’ipotesi atomico – molecolare.

- Le evidenze sperimentali di una

sostanza pura (mediante la misura della

densità, del punto di fusione e/o del punto

di ebollizione) e nozioni sulla lettura delle

etichette e sui simboli di pericolosità di

elementi e composti.

- La quantità chimica: massa atomica,

massa molecolare, mole, costante di

Avogadro.

- Volume molare.

- Le particelle fondamentali dell’atomo:

numero atomico, numero di massa,

isotopi.

- Le evidenze sperimentali del modello

atomico a strati e la organizzazione

elettronica degli elementi.

- Forma e proprietà del sistema periodico:

metalli, non metalli, semimetalli.

- Il legame chimico: regola dell’ottetto, principali legami chimici e forze intermolecolari, valenza, numero ossidazione, scala di elettronegatività, forma delle molecole.

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Individuare le grandezze che cambiano e

quelle che rimangono costanti in un fenomeno.

- Effettuare misure di massa, volume,

temperatura, densità, temperatura di fusione,

temperatura di ebollizione (da usare per

identificare le sostanze).

- Conoscere i simboli di pericolosità presenti

sulle etichette dei materiali per un loro utilizzo

sicuro.

- Effettuare investigazioni in scala ridotta con

materiali non nocivi, per salvaguardare la

sicurezza personale e ambientale.

- Effettuare separazioni tramite filtrazione,

distillazione, cristallizzazione, centrifugazione,

cromatografia, estrazione con solventi.

- Utilizzare il modello cinetico – molecolare per spiegare le evidenze delle trasformazioni fisiche e chimiche e costruire grafici temperatura /tempo per i passaggi di stato. - Spiegare la forma a livelli di energia

dell’atomo sulla base delle evidenze

sperimentali, come il saggio alla fiamma.

- Spiegare la forma delle molecole e le proprietà delle sostanze. AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Usare il concetto di mole come ponte tra il livello macroscopico delle sostanze e il livello microscopico degli atomi, delle molecole e degli ioni.

- Utilizzare le regole della nomenclatura

IUPAC.

- Preparare soluzioni di data concentrazione

(percento in peso, molarità, normalità).

- Spiegare le trasformazioni chimiche che

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

102

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA

- Sistemi chimici molecolari e sistemi

ionici: nomenclatura.

- Le soluzioni: percento in peso, molarità,

normalità, proprietà colligative.

- Le reazioni chimiche, bilanciamento e

calcoli stechiometrici.

- Energia e trasformazioni chimiche.

- L’equilibrio chimico, la costante di

equilibrio, l’equilibrio di solubilità, il

principio di Le Chatelier.

- I catalizzatori e i fattori che influenzano

la velocità di reazione.

- Le teorie acido-base: pH, indicatori,

reazioni acido-base, acidi e basi forti e

deboli, idrolisi.

- Reazioni di ossidoriduzione e loro bilanciamento.

comportano scambi di energia con l’ambiente.

- Determinare la costante di equilibrio di una

reazione dalle concentrazioni di reagenti e

prodotti.

- Spiegare l’azione dei catalizzatori e degli altri

fattori sulla velocità di reazione.

- Riconoscere sostanze acide e basiche

tramite indicatori, anche di origine vegetale, e

misure di pH.

- Bilanciare le reazioni di ossido riduzione.

- Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di idrocarburi, dei diversi gruppi funzionali e delle biomolecole.

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103

TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE” (Dalle Indicazioni Nazionali)

utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

utilizzare e produrre testi multimediali

Informazioni, dati e loro codifica.

Architettura e componenti di un computer.

Funzioni di un sistema operativo.

Software di utilità e software applicativi.

Concetto di algoritmo. Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazione.

Tecniche di rappresentazione di testi, dati e funzioni.

Funzioni e caratteristiche della rete internet.

Normativa sulla privacy e sul diritto d’autore.

Tecniche di rappresentazione di testi, dati e funzioni.

Sistemi di documentazione e archiviazione di progetti, disegni e materiali informativi.

Fattori che influenzano una produzione.

Forme di comunicazione commerciale e pubblicità.

Tecniche di presentazione.

Elementi principali dei sistemi informativi.

Riconoscere le caratteristiche funzionali di un computer (calcolo, elaborazione, comunicazione).

Riconoscere e utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo.

Utilizzare applicazioni elementari di scrittura, calcolo e grafica.

Raccogliere, organizzare e rappresentare informazioni.

Utilizzare gli strumenti informatici nelle applicazioni d’interesse, nelle discipline di area generale e di indirizzo.

Utilizzare la rete internet per ricercare fonti e dati.

Utilizzare la rete per attività di comunicazione interpersonale.

Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della rete.

Leggere e costruire schemi a blocchi.

Rappresentare dati e funzioni.

Individuare i principali strumenti di gestione per la diffusione e commercializzazione di un prodotto industriale o artigianale.

Descrivere le principali funzioni di un’azienda.

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104

ECOLOGIA E PEDOLOGIA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “ECOLOGIA E PEDOLOGIA” (Dalle Indicazioni Nazionali)

Definire le caratteristiche territoriali, ambientali e agroproduttive di una zona attraverso le carte tematiche;

collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

- osservare, descrivere e analiz-zare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

- analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Il clima e l’ambiente; - Gli ecosistemi naturali e antropici e la

loro dinamica, stabilità, resistenza, resilienza, dinamica delle popolazioni;

- Dagli ecosistemi agli agro-ecosistemi. AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - I suoli: origine, classificazione,

evoluzione, caratteristiche fisiche, chimiche, biologiche e tecnologiche;

- Il pedoclima; - I suoli e l’acqua, la sostanza organica

e i meccanismi nutritivi; - Rappresentazioni cartografiche di

situazioni ambientali e pedologiche; - Energie: non rinnovabili e rinnovabili; - I cicli della materia; - Il degrado e l’inquinamento; - Lo sviluppo sostenibile

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA - Definire, con riferimenti quanti-tativi, le

condizioni ambientali di una zona e individuare i caratteri differenziali per ogni singola zona, affinando le doti di osservazione, analisi e confronto.

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA - Connotare l’ambiente pedologico

utilizzando adatte cartografie - Collaborare nella definizione di carte

tematiche - Individuare caratteri differenziali per ogni

singola zona - Collaborare nelle classificazioni utilizzative

del territorio - Individuare l’impatto delle attività umane

sull’ambiente e proporre modalità di monitoraggio e riduzione degli stessi

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

105

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI” (Dalle Indicazioni Nazionali e dal progetto d’istituto nell’ambito dell’autonomia)

Definire le caratteristiche territoriali, ambientali e agro produttive di una zona attraverso le carte tematiche;

Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio;

Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo

Operare in équipe e integrare le proprie competenze con le altre figure professionali

Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO

COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

- Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

- Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

- Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

- Introduzione graduale delle

caratteristiche macroscopiche del

territorio rurale e azienda agraria

- Tecniche e tecnologie della

rappresentazione

- Modalità del rilievo

- Conoscenza di semplici attrezzature da

giardinaggio e per l’orticoltura

- Impianto e tecniche colturali delle colture

orticole

-Rappresentazioni cartografiche di aree

limitate

AL TERMINE DELLA CLASSE

SECONDA

- I caratteri macro e microscopici per il

riconoscimento di piante e parti di piante

- Le analisi fisicomeccaniche dei suoli

- Norme antinfortunistiche

-Scheda tecnica colturale delle principali

specie orticole coltivate in Istituto

AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

- Rilevare parametri fisici e agronomici

connotanti un territorio

- Leggere, consultare le carte topografiche e

catastali

- Utilizzare la tematizzazione per definire

caratteristiche territoriali

-Elaborare semplici planimetrie e carte

tematiche

-individuare e analizzare elementi territoriali da

cartografia IGM, foto aeree ecc.

-Effettuare in sicurezza semplici tecniche

colturali inerenti l’orticoltura

AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA

- Riconoscere semi, organismi vegetali e frutti

di essenze coltivate di interesse agrario,

forestale, ornamentale

- Rilevare le caratteristiche fisico-meccaniche

dei suoli

- Effettuare in sicurezza semplici tecniche

colturali inerenti l’orticoltura e il vivaismo

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

106

ORTOFLOROVIVAISMO E GESTIONE DEL VERDE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “ORTOFLOROVIVAISMO E GESTIONE DEL VERDE”

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA'

- Impianto e tecniche colturali delle specie orticole e floricole

- Organizzare metodologie per il controllo della qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità

- Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

• Vivaismo orticolo, accenni statistici

• materiali e metodi di forzatura, allevamento e

copertura

• norme antinfortunistiche

• sistemi di propagazione delle piante orticole

• qualità dei prodotti e disciplinari di produzione

• gestione delle risorse in serra e in pieno campo

• Tecniche di fitoregolazione

• tecniche colturali delle colture trattate ivi comprese le avversità di ciascuna AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA

Vivaismo floricolo, accenni statistici e impatto

ambientale delle produzioni floricole

• sistemi di propagazione delle piante floricole e

fisiologia del fiore

• qualità e metodi di conservazione del fiore

• gestione delle risorse in serra e in pieno campo

• principali essenze di tappeti erbosi

• tecniche colturali delle colture trattate ivi comprese le fitopatologie di ciascuna e realizzazione e manutenzione di piccoli spazi esterni

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

• saper riconoscere le diverse specie orticole trattate

• Applicare:

o tecniche di coltivazione

o tecniche di irrigazione

o tecniche di fitoregolazione

o tecniche di diserbo

o tecniche di difesa e prevenzione delle fitopatie

o tecniche di propagazione

o utilizzare in sicurezza attrezzature semplici

necessarie alle attività sopra elencate

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA

• saper riconoscere le diverse specie floricole trattate

• Applicare:

o tecniche di coltivazione

o tecniche di irrigazione

o tecniche di fitoregolazione

o tecniche di diserbo

o tecniche di difesa e prevenzione delle fitopatie

o tecniche di propagazione

o tecniche di potatura

o utilizzare in sicurezza attrezzature semplici necessarie alle attività sopra elencate

o svolgere le attività più semplici di manutenzione del verde

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA'

- Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni aeree protette, di parchi e giardini

• Elementi di architettura e di ecologia del

paesaggio

• fattori ambientali agenti sulle associazioni

vegetali

• sistemi del verde e verde urbano

• criteri e principi di progettazione

• gestione del verde urbano e le principali

normative inerenti

• norme antinfortunistiche

• interventi di recupero di aree degradate

• computo metrico-estimativo relativo alla realizzazione di aree verdi.

• Applicare tecniche di analisi del territorio nelle sue

componenti antropiche e ambientali

• applicare tecniche di progettazione del verde

urbano pubblico e privato

• applicare tecniche di progettazione di recupero

delle aree degradate

• calcolare analiticamente la spesa relativa alla

realizzazione di verdi pubbliche e private

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

107

BIOLOGIA APPLICATA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA “BIOLOGIA APPLICATA” (dalle Indicazioni Nazionali)

Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo;

Svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio;

Intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARE AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE

(dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

Assistere le attività produttive e

trasformative proponendo i risultati delle

tecnologie innovative e le modalità della

loro adozione

Organizzare metodologie per il

controllo di qualità nei diversi processi,

prevedendo modalità per la gestione della

trasparenza, della rintracciabilità e della

tracciabilità

Operare nel riscontro della

qualità ambientale prevedendo interventi

di miglioramento e di difesa nelle

situazioni di rischio

Utilizzare i concetti e i modelli

delle scienze sperimentali per investigare

fenomeni sociali e naturali e per

interpretare dati.

Correlare la conoscenza storica

generale agli sviluppi delle scienze, delle

tecnologie e delle tecniche negli specifici

campi professionali di riferimento

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

Aspetti sistematici e morfo-

biologici dei principali parassiti delle

colture

Controllo biologico delle entità

parassitarie

Meccanismi di attacco dei

patogeni

Criteri di prevenzione e terapie

delle infezioni virali

criteri di prevenzione e

protezione relativi all’acquisto,

conservazione, uso e smaltimento dei

fitofarmaci.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

Riconoscere i principali gruppi

sistematici animali.

Identificare, anche con l’uso di

strumenti ottici, i principali parassiti

vegetali.

Individuare anomalie provocate

da funghi, batteri o virus.

Differenziare le manifestazioni

patologiche riferendole ai gruppi più

significativi dal punto di vista delle

malattie causate

Definire sistemi di difesa

biologica

Individuare procedure operative

preventive e DPI specifici per le singole

attività.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

108

CHIMICA APPLICATA E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI CONCORRE LA DISCIPLINA DI CHIMICA APPLICATA E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE

Il docente di “Chimica applicata e Processi di trasformazione” concorre a far conseguire allo studente

al termine del percorso quinquennale i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo,

culturale e professionale:

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

- assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione. - organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. - operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio. - utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Chimica organica e Biomolecole. - Caratteri chimici dei prodotti agricoli da

trasformare. - Enzimi e loro modalità di azione.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Fasi, cicli e tecnologie utilizzate nei processi di trasformazione dei prodotti agroalimentari. - Caratteri chimici, biochimici e organolettici dei prodotti trasformati.

- Procedure per la valutazione della qualità e norme relative alla certificazione.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Identificare i fattori che condizionano i processi

biochimici nei processi di trasformazione. - Rilevare le caratteristiche qualitative delle

diverse materie prime e le condizioni per la loro trasformazione.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Identificare le tipologie dei processi di trasformazione e delle diverse fasi che li costituiscono. - Identificare le caratteristiche connotative della qualità delle produzioni agroalimentari. - Definire piani di lavorazione del ciclo produttivo identificando comportamenti corretti nella esecuzione delle operazioni.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

109

TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

COMPETENZE (Dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

PER LA CLASSE TERZA E QUARTA

assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione.

interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie e articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.

organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità.

prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini.

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

PER LA CLASSE TERZA

Tecniche colturali per le essenze erbacee.

Tipologie di difesa delle colture erbacee e dei prodotti antiparassitari.

Criteri di difesa delle colture erbacee

Criteri di prevenzione e protezione relativi alle operazioni di impianto delle colture, e all' acquisto, conservazione, uso e smaltimento dei fitofarmaci

Processi produttivi sostenibili; produzioni biologiche.

PER LA CLASSE QUARTA

Impianto e tecniche colturali delle essenze arbustive e arboree.

Tipologie di difesa delle colture arboree e dei prodotti antiparassitari.

Criteri di difesa delle colture arboree

PER LA CLASSE TERZA

Organizzare tipologie produttive compatibili sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica e della sostenibilità.

Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la qualità dei prodotti.

Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità.

PER LA CLASSE QUARTA

Individuare modalità per la realizzazione di piani di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.

Individuare procedure operative preventive e DPI specifici per le singole attività

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

110

AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI CONCORRE LA DISCIPLINA DI AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

COMPETENZE (Dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

PER LA CLASSE TERZA

collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio

definire le caratteristiche territoriali, ambientali e agro produttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche

PER LA CLASSE QUARTA

interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie e articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi

operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio

PER LA CLASSE QUINTA

operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.

prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini territoriali.

utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

Significato e compiti dell’agronomia

Tecniche sistematorie e lavorazioni

Avvicendamenti e rotazioni; ruolo della sostanza organica

Sistemi e tecniche di irrigazione

Principi e tecniche di diserbo

Sistemi agricoli e sistemi colturali

Principi e tecniche di agricoltura sostenibile

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA

Sistemi di classificazioni territoriali

Specie e cultivar di interesse agrario.

Metodi di produzione e moltiplicazione.

Miglioramento genetico dei vegetali.

Biotecnologie nel miglioramento dei vegetali.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

Ecologia e selvicoltura

Principi di assetto del territorio

Tecniche di agricoltura montana

Tecniche di arboricoltura da legno

Interventi di recupero di aree degradate

Interventi nel verde pubblico e privato

Fattori ambientali agenti sulle associazioni vegetali

Produttività delle diverse associazioni vegetali

Ruolo dei boschi nella regimazione idrica

Criteri di prevenzione e protezione relativi alla gestione delle operazioni colturali manuali e meccaniche.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

Analizzare le realtà agronomiche e le loro potenzialità produttive.

Individuare l’importanza delle singole tecniche nella realizzazione degli esercizi produttivi.

Individuare le condizioni per la realizzazione di processi ecocompatibili.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA

Individuare le caratteristiche tecniche e ambientali in funzione dei sistemi di classificazione territoriale

Analizzare le caratteristiche dei singoli metodi di propagazione e la loro validità nei confronti delle specie coltivati

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

Analizzare le relazioni ambiente-soprassuolo boschivi e forestali.

Identificare le condizioni di stabilità

Definire i fattori che regolano gli equilibri idrogeologici

Progettare e realizzare interventi di recupero in aree degradate

Progettare e realizzare interventi di recupero di verde pubblico e privato

Operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza ambientale e della sicurezza della salute

Individuare procedure operative preventive e DPI specifici per le singole attività Individuare gli aspetti economici necessari alla valutazione di beni, diritti e servizi.

Identificare i metodi più adatti per la commercializzazione dei singoli prodotti agro-alimentari.

Individuare le norme nazionali e comunitarie inerenti il settore.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

111

ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI CONCORRE LA DISCIPLINA DI “ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE”

(Dalle indicazioni nazionali)

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO

COMPETENZE (Dalle indicazioni nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

- Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione.

- Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie e articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.

- Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità.

- Prevedere e organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing.

- Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.

- Collaborare con gli enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari e agrari e di protezione idrogeologica.

- Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Evoluzione storica delle dottrine economiche,

principi e concetti di economia generale - Concetto di bene economico - Leggi della domanda e dell’offerta e relativi

equilibri. - Fattori della produzione - Produttività e sue differenziazioni; rendimenti - Compenso ai fattori produttivi - Funzione creditizia, titoli di credito, mercati

finanziari - Aspetti del credito e strumenti creditizi - Sistema tributario e tipologie di imposte; sistema

relativo delle imprese agricole AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Teoria dell’impresa; aspetti giuridici dell’impresa

agraria; tipi di conduzione e caratteristiche dell’imprenditore agricolo

- Figure giuridiche nelle attività agricole, contratti agrari, attività connesse all’agricoltura previste dal codice

- Principi e strumenti della contabilità agraria, suoi componenti, variazioni e trasformazioni

- Procedure di attivazione della contabilità agraria e documenti contabili.

- Tipologia di documenti di accompagnamento della merce.

- Gestione del bilancio contabile. - Gestione del bilancio economico: parte attiva AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Gestione del bilancio economico: parte passiva. - Elementi di matematica finanziaria e di statistica. - Principi di economia delle produzioni e delle

trasformazioni. - Bilanci aziendali, conti colturali e indici di

efficienza. - Gestione dei bilanci di trasformazione. - Miglioramenti fondiari e agrari, giudizi di

convenienza. Valutazione delle colture arboree. - Valutazione dei danni e delle anticipazioni

colturali. - Gestione del territorio: condizionalità, esternalità e

interinalità; surplus del consumatore e diritti di inquinamento, piani territoriali; bonifica e riordino fondiario.

- Analisi costi-benefici. Valutazione di impatto ambientale.

- Funzioni dell’Ufficio del territorio, documenti e servizi catastali, catasti settoriali.

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA - Interpretare il significato dei fattori

della produzione e le caratteristiche della loro dinamica nei processi produttivi.

- Differenziare i diversi aspetti della produttività.

- Derivare il risultato economico delle attività produttive

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Derivare il risultato contabile delle

attività produttive interpretandolo alla luce delle variazioni dei capitali.

- Individuare e organizzare sistemi di contabilità secondo criteri attuali.

- Redige la documentazione richiesta AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

Utilizzare strumenti analitici per elaborare bilanci di previsione, riscontrare bilanci parziali e finali emettendo giudizi di convenienza.

Prevedere interventi organici per migliorare gli aspetti produttivi e la qualità dell’ambiente.

Definire criteri per la determinazione dell’efficienza aziendale.

Prevedere e organizzare la gestione dei rapporti impresa-entità amministrative territoriali.

Collaborare nella formulazione di progetti di sviluppo compatibile con gli equilibri ambientali.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

112

VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE DI SETTORE

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE DI SETTORE”

(Dalle Indicazioni Nazionali)

Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

Svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

Intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO

COMPETENZE (Dalle Indicazioni Nazionali)

CONOSCENZE ABILITÀ

Definire le caratteristiche territoriali, ambientali e agro produttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche.

Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio.

Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie e articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.

Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità.

Prevedere e organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing.

Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio.

Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.

Collaborare con gli enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari e agrari e di protezione idrogeologica.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Concetto di paesaggio e lettura del

territorio. - Tipi di unità paesaggistiche. - Analisi naturalistiche e antropiche. - Analisi visive e percettivo-culturali del

paesaggio. - Ecologia del paesaggio. - Principi di pianificazione paesistica. - Sistemi ambientali e relativa

pianificazione. - Reti ecologiche, sistemi agricoli e agro

forestazione. AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Normativa ambientale e gestione di rifiuti,

liquami e reflui. - Normativa nazionale e regionale - sulle produzioni biologiche. - Disposizioni nazionali e regionali sulle

zone montane. - Normativa e dottrina della tutela del

paesaggio. - Normativa di tutela delle acque, dei suoli

e dei prodotti alimentari. - Regime di responsabilità negli interventi

sull’ambiente. - Figure giuridiche nelle attività agricole;

associazioni dei produttori, integrazioni orizzontali e verticali, filiere e distretti produttivi.

- Politiche agricole comunitarie, organizzazione del mercato (OCM).

- Norme commerciali e condizionamenti mercantili.

- -Classificazione mercantile dei prodotti agricoli.

- Organizzazioni di settore per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti.

- Criteri e metodi per produzioni di qualità, obiettivi e tipologie della qualità dei prodotti agroalimentari.

- Caratteristiche dei mercati dei prodotti agricoli.

- Normative nazionali e comunitarie a tutela dei prodotti a denominazione di origine.

- - Marketing, marketing mix e benchmarking.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA - Definire modalità specifiche per un

approccio naturalistico - ecologico all’interpretazione del paesaggio.

- Identificare procedure concrete per rilevare le unità di paesaggio.

- Identificare modalità concrete per la definizione reti ecologiche e per la loro realizzazione.

- Identificare e attivare indicatori specifici per il rilevamento delle variazioni dei diversi aspetti dell’ambiente.

- Definire modalità per la descrizione degli assetti ambientali e la individuazione di indici di criticità.

- Indicare i procedimenti idonei alla valorizzazione dei prodotti di gamma.

- Schematizzare percorsi di trasparenza e tracciabilità riscontrando la normativa vigente.

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA - Identificare le singole norme riguardanti i

singoli aspetti della multifunzionalità. - Definire schemi progettuali e piani di

sviluppo in collaborazione con Enti - territoriali nella valorizzazione degli

ambienti rurali. - Organizzare associazioni di categoria per

definire iniziative di sviluppo. - Individuare modalità di diffusione delle

normative a favore delle produzioni e del commercio.

- Rilevare la normativa ambientale e di settore.

- Indicare i procedimenti idonei alla valorizzazione dei prodotti di gamma.

- Schematizzare percorsi di trasparenza e tracciabilità riscontrando la normativa vigente.

- Interpretare i meccanismi regolanti i mercati dei diversi prodotti.

- Identificare tipi di marketing più significativi per le diverse tipologie di produzione.

- Identificare i fattori negativi e positivi di impatto ambientale delle singole opere.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RELATIVI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PERCORSO QUINQUENNALE, CUI

CONCORRE LA DISCIPLINA DI “SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA” (Dalle Indicazioni Nazionali)

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI AL TERMINE DEL QUINTO ANNO COMPETENZE

(Dalle Indicazioni Nazionali) CONOSCENZE ABILITÀ

interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie e articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi

prevedere e organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing

operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico

collaborare con gli enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari e agrari e di protezione idrogeologica

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione

- Concetti di ruralità e spazio rurale. - Caratteristiche della società contadina

e della società rurale. - Fenomeni di esodo e spopolamento. - Aspetti sociologici dell’ambiente e del

territorio. - Indicatori statistici e censimenti

agricoli. - Politiche di sviluppo rurale nella

comunità europea. - Sviluppo economico e sviluppo

sostenibile, analisi del territorio e delle attività economiche.

- Trasformazione delle aree rurali e storia dell’agricoltura.

- Evoluzione degli assetti economico - giuridici delle imprese agricole e problematiche del lavoro in agricoltura.

- Evoluzione dell’assistenza tecnica in agricoltura

- Rilevare le caratteristiche sociologiche degli ambienti rurali e delle situazioni territoriali.

- Individuare le tendenze di sviluppo e le possibili azioni di stimolo e di sostegno.

- Esaminare e interpretare le passate situazioni delle produzioni agricole territoriali, i motivi delle loro variazioni, la genesi delle realtà attuali.

- Individuare le tappe significative dei processi produttivi.

- Individuare modalità di interventi territoriali atti a valorizzare le risorse esistenti.

- Interpretare i sistemi conoscitivi delle caratteristiche territoriali.

- Collaborare nella formulazione di progetti di sviluppo compatibile con gli equilibri ambientali.

- Assistere le entità produttive nella soluzione delle problematiche aziendali

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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9. ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

OPERATORE AGRICOLO “ALLEVAMENTO ANIMALI”

9.1 PROFILO DELLA QUALIFICA

L’Operatore Agricolo interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con autonomia e

responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di collaborare nella gestione dell’azienda e di svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività relative all’allevamento di animali domestici, alle coltivazioni arboree, alle coltivazioni erbacee, all’orto/floricoltura, alla silvicoltura e salvaguardia dell’ambiente, con competenze nello svolgimento delle operazioni fondamentali attinenti alla produzione zootecnica e vegetale nonché nell’esecuzione di operazioni nella trasformazione di prodotti primari dell’azienda e nella tutela e protezione dell’ambiente naturale.

Le competenze caratterizzanti l’indirizzo “allevamento animali” sostengono lo svolgimento di attività attinenti all’ esecuzione di operazioni relative all’allevamento, alla cura e all’alimentazione del bestiame.

Al termine del percorso triennale l’Operatore agricolo è in grado di: - Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e

del sistema di relazione, ottimizzando i processi lavorativi e l'uso dei mezzi di produzione. - Predisporre e curare degli spazi di lavoro in generale al fine di contrastare affaticamento e

malattie professionali - Collaborare nella scelta dell’indirizzo produttivo e nella gestione dell’azienda - Collaborare nella redazione e archiviazione di documenti fiscali e amministrativi specifici del

settore - Pianificare l’impiego, approntare e utilizzare in autonomia e sicurezza macchine, attrezzi,

impianti e strutture nei vari processi di produzione di natura zootecnica, agricola, floricolturale, forestale.

- Effettuare la cura, la pulizia e la manutenzione delle macchine, attrezzi, impianti e strutture nonché l'alloggiamento delle macchine e degli attrezzi

- Effettuare trasformazioni agro-industriali e alimentari di prodotti primari dell’azienda, adattando le tecniche alle diverse circostanze

- Eseguire il confezionamento e la conservazione dei prodotti - Eseguire lo stoccaggio e la vendita dei prodotti In esito all’indirizzo “Allevamento animali”, è inoltre in grado di: - Eseguire le operazioni fondamentali attinenti alla produzione zootecnica

I corsi IeFP si rivolgono a ragazzi che, dotati di attitudini pratico-manuali, desiderano assolvere il

Diritto/Dovere all’Istruzione e Formazione in un percorso più idoneo alle loro inclinazioni. La didattica e

la progettazione tengono conto di questo aspetto essenziale con i quadri orari che prevedono

un'elevata percentuale delle ore dedicate all’area tecnico professionale (tra 55% e 65% del monte ore

complessivo triennale) da sviluppare anche attraverso un forte ricorso ai laboratori e all'alternanza-

tirocinio.

Riferimenti normativi

Il corso IeFP è a ordinamento regionale e fa riferimento alla seguente normativa:

decr. 12550 del 20/12/2013 e allegati

decr. 7214 del 28/07/2014 e allegati.

Le competenze

I corsi a ordinamento regionale prevedono una modalità di progettazione didattica basata su una

finalizzazione formativa degli insegnamenti, indipendentemente dalle discipline, allo specifico profilo e

alle competenze in esito del percorso.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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Al centro della progettazione e valutazione dei docenti vi sono le competenze (e relative abilità e

conoscenze) e il riferimento al profilo in uscita della figura professionale (fissate dalla normativa

vigente).

Alternanza scuola-lavoro/Tirocinio

Aspetto caratterizzante questi corsi è la presenza, a partire dal secondo anno, di esperienze di

alternanza scuola lavoro / tirocinio il cui monte ore complessivo deve essere almeno del 15% della

durata complessiva del corso (circa 500 ore) e le attività devono essere in contesto lavorativo. Tali

esperienze potranno essere effettuate sia in aziende esterne sia nell’azienda agricola annessa alla

Scuola (Azienda Agricola Ganassina: Cascina Ganassina, Serre floricole, Serre orticole).

Progettazione del corso Il corso, di durata triennale, prevede complessivamente un minimo di 3104 ore complessive da effettuarsi in tre anni, corrispondenti a 32 ore settimanali effettive, per 33 settimane nel primo e secondo anno e 31 settimane nel terzo anno. Il piano di studi previsto dalla Scuola assegna la quota del 44,3% delle ore complessive (3007 ore, si esclude dal conteggio Insegnamento Religione Cattolica) al raggiungimento delle COMPETENZE DI BASE (fascia della normativa 35% - 45%), la quota del 55,7% al raggiungimento delle COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI (fascia della normativa 55% - 65%). Inoltre il 69,4% della formazione avviene in AULA E LABORATORIO (fascia della normativa 50% - 85%) e il 30,6% della formazione avviene in CONTESTO LAVORATIVO IN ALTERNANZA (fascia della normativa 50% - 15%) a partire dal 15° anno di età (264 ore in classe seconda e 248 ore in classe terza per un totale di 512 ore).

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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9.2 QUADRO ORARIO

ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE

OPERATORE AGRICOLO - ALLEVAMENTO ANIMALI AREE LINGUAGGI, STORICO-SOCIO-ECON. MATEM.-SCIENT.-TECNOLOGICA

I II III

AREA LINGUAGGI Lingua italiana 3 2 3

Lingua inglese 2 2 2

AREA STORICO-SOCIO-ECONOMICA

Storia Educazione sociale economica 1 1 1

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA

Matematica - Scienze integrate (Fisica) 4 2 2

Scienze integrate (Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 Religione cattolica 1 1 1

TOTALE ore settimanali di attività e insegnamenti generali di cui ore* in compresenza

15 12 11

AREA TECNICO PROFESSIONALE

Informatica 1 2 2

Sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale 1

Gestione dell’azienda, utilizzo e manutenzione macchine, attrezzi, impianti e strutture zootecniche

3 2 3

Allevamento animali 8 3 5

Trasformazione prodotti agricoli 2 2 3

Laboratorio Azienda agraria 2 3

TOTALE ore settimanali di attività e insegnamenti di indirizzo di cui ore* in compresenza

17 4 12 13

TOTALE COMPLESSIVO ore settimanali di attività e insegnamenti di cui ore* in compresenza

32 4 24 24

Alternanza scuola lavoro 8 8

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti 32 32 32

Totale ore annue di attività e insegnamenti 1056 1056 992

di cui in compresenza ore 132 198

Totale ore annue di Alternanza scuola lavoro 264 248

Le ore di compresenza degli ITP vengono annualmente distribuite secondo la progettazione

delle attività che gli alunni realizzano con il docente tecnico pratico come gruppo classe o

in piccoli gruppi nei laboratori di informatica, chimica, agronomia, biologia, zootecnia, serre

calde e fredde, economia (gestione contabile bilancio azienda agraria). Un’ora settimanale

(disciplina: Sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale) verrà dedicata alla formazione sulla

sicurezza a cura di un docente formatore qualificato, al fine di preparare gli studenti per

l’alternanza scuola-lavoro che nella classe seconda prenderà avvio subito dall’inizio

dell’anno scolastico.

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117

9.3 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (OSA)

Obiettivi Specifici di Apprendimento delle competenze tecnico professionali

Gli O.S.A. tecnico professionali definiscono gli esiti di apprendimento, in termini di competenze e loro

elementi interni costitutivi (abilità e conoscenze), del percorso di Qualifica relativamente all’intera durata

triennale.

Gli O.S.A. regionali tecnico professionali si suddividono in O.S.A. comuni a tutte le Figure e Profili,

riferiti agli ambiti della qualità, della sicurezza, della tutela della salute e dell’ambiente, e O.S.A. delle

specifiche Figure e Profili.

O.S.A. tecnico professionali caratterizzanti la figura di Operatore Agricolo1 COMPETENZE ESITI DI APPRENDIMENTO

TP.1 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni, ottimizzando i processi lavorativi e l'uso dei mezzi di produzione.

Abilità Conoscenze

- Adottare modalità di pianificazione dei tempi e modalità d’intervento in funzione delle fasi di sviluppo dei processi

- Applicare modalità di pianificazione e organizzazione delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale specifiche del settore

- Adottare metodi e procedure per il monitoraggio e verifica della conformità delle lavorazioni a supporto del miglioramento continuo degli standard di risultato

- Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore

- Principali terminologie tecniche di settore

- Processi e cicli di lavoro dei vari indirizzi di produzione

- Tecniche di comunicazione organizzativa

- Tecniche di monitoraggio - Tecniche di pianificazione

TP.2 Predisporre e curare degli spazi di lavoro in generale al fine di contrastare affaticamento e malattie professionali

Abilità Conoscenze

- Applicare procedure, protocolli e tecniche di igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro

- Adottare soluzioni organizzative di operatività coerenti ai principi dell’ergonomia

- Elementi di ergonomia - Procedure, protocolli, tecniche di

igiene, pulizie e riordino

TP.3 Collaborare nella scelta dell’indirizzo produttivo e nella gestione aziendale

Abilità Conoscenze

- Adottare metodiche e tecniche operative in grado di dare redditività e valore nei singoli processi ai beni economici e ai fattori produttivi

- Individuare la tipologia d’intervento in relazione al prodotto che si vuole ottenere

- Utilizzare indicazioni e/o istruzioni per predisporre le diverse fasi di lavorazione

- Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro

- Utilizzare metodi di reportistica per descrivere i risultati ottenuti sia sul piano tecnico che gestionale

- Beni economici e fattori di produzione

- Elementi di diritto agrario - Elementi di ecologia di riferimento

per il settore - Elementi di economia agraria - Elementi di estimo agrario - Fasi e tecniche nelle produzioni - Indirizzi di produzione del settore - Principali terminologie tecniche - Processi e cicli di lavoro del settore - Strumenti informatici specifici - Tecniche di comunicazione

organizzativa - Tecniche di programmazione - Tipologie alternative d’intervento a

supporto della produzione

TP.4 Collaborare nella redazione e archiviazione di documenti fiscali e amministrativi specifici del settore

Abilità Conoscenze

- Applicare procedure per l'implementazione dei flussi informativi a supporto della gestione amministrativo-contabile

- Effettuare operazioni contabili di base attinente all’attività

- Elementi di contabilità generale - Normativa amministrativo-fiscale - Programmi di contabilità

TP.5 Abilità Conoscenze

1 Allegato 3 (OSA tecnico professionali), decr. 7214 del 28/07/2014

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

118

Pianificare l’impiego, approntare e utilizzare in autonomia e sicurezza macchine, attrezzi, impianti e strutture nei vari processi di produzione di natura agricola, floricolturale, forestale

- Identificare la funzionalità d’uso di macchine, attrezzi, strumenti, impianti e strutture sulla base delle indicazioni di appoggio

- Applicare procedure e tecniche di approntamento macchine, strumenti, impianti e strutture

- Macchine, attrezzi e il loro funzionamento nell’impiego in processi produttivi

- Tecniche di approntamento - Tecniche e metodi d'uso delle

macchine e attrezzi

TP.6 Effettuare la cura, la pulizia e la manutenzione di macchine, attrezzi, impianti e strutture nonché l'alloggiamento delle macchine e degli attrezzi

Abilità Conoscenze

- Effettuare lavori di cura e manutenzione delle macchine, attrezzi, impianti e strutture

- Utilizzare metodiche verificare il funzionamento delle macchine, strumenti e impianti

- Applicare procedure e tecniche di pulizia e di ordinaria riparazione

- Applicare procedure e metodiche per l’alloggiamento di macchine e attrezzi

- Basi tecniche per effettuare piccole riparazioni alle macchine, impianti e strutture

- Elementi di idraulica legati al settore

- Elementi di meccanica legati al settore

- Forme di alloggiamento - Forme di ricoveri

TP.7 Effettuare trasformazioni agro-industriali e alimentari di prodotti primari dell’azienda, adattando le tecniche alle diverse circostanze

Abilità Conoscenze

- Applicare tecniche e metodiche di base per la trasformazione di prodotti dell’azienda

- Controllare gli aspetti fisico-chimici, organolettici e microbiologici dei prodotti da trasformare e quelli trasformati, ricorrendo anche a semplici esami di analisi chimica e microbiologica

- Metodi e tecniche di trasformazione artigianale di prodotti agricoli primari in prodotti alimentari

TP.8 Eseguire il confezionamento e la conservazione dei prodotti

Abilità Conoscenze

- Applicare indicazioni e norme vigenti riguardo all'igiene, alla sicurezza e alla qualità richiesti dal mercato

- Applicare metodiche e tecniche di confezionamento

- Applicare metodiche e tecniche di conservazione - Applicare ai prodotti destinati alla vendita i

dispositivi di protezione e identificazione previsti

- Analisi più comuni riguardo i contenuti e la qualità dei prodotti.

- Caratteristiche merceologiche dei prodotti

- Forme e tecniche per la conservazione

- Forme e tecniche per il confezionamento

- Indicazioni, leggi e norme vigenti a riguardo l’igiene

- Norme, criteri e parametri di qualità - Norme riguardanti la protezione e

l’identificazione dei prodotti da commercializzare

TP.9 Eseguire lo stoccaggio e la vendita dei prodotti

Abilità Conoscenze

- Applicare metodiche e tecniche di stoccaggio dei prodotti

- Applicare tecniche di vendita dei prodotti

- Tecniche di stoccaggio - Tecniche di vendita

O.S.A. tecnico professionali specificI dell'indirizzo "Allevamento animali"

COMPETENZE ESITI DI APPRENDIMENTO

TP.10 Eseguire le operazioni fondamentali attinenti alla produzione zootecnica

Abilità Conoscenze

- Applicare tecniche e metodiche di allevamento - Applicare tecniche e metodiche di profilassi e

cura degli animali - Applicare tecniche per la preparazione e la

somministrazione della razione alimentare - Applicare tecniche e metodi di assistenza alla

riproduzione e al parto

- Caratteristiche di foraggi e mangimi - Caratteristiche ed esigenze degli

animali da allevamento - Esigenze nutritive degli animali nelle

varie forme di produzione - Forme di riproduzione e di

fecondazione - Forme e tecniche di

somministrazione di foraggi e mangimi

- Metodi di assistenza al parto - Metodi di profilassi - Tecniche e pratiche per la

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

119

produzione a massima resa e per il rispetto della salute degli animali e del consumatore

- Tipologie, modalità specifiche di allevamento e di cura

- Trattamento e conservazione degli alimenti

O.S.A. tecnico professionali comuni di Qualifica Professionale2

COMPETENZE ESITI DI APPRENDIMENTO

QUALITÀ Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo e interpretando le esigenze del cliente/utente interno/esterno alla struttura/funzione organizzativa

Abilità Conoscenze

- Applicare gli elementi di base di un sistema per la gestione della qualità

- Applicare procedure e istruzioni operative attinenti al sistema qualità previsti nella struttura organizzativa di appartenenza

- Utilizzare modelli, schemi o schede precostituiti di documentazione delle attività svolte e dei risultati ai fini della implementazione del sistema qualità

- Impiegare metodi e tecniche di verifica del proprio operato e dei risultati intermedi e finali raggiunti

- Direttive e normative sulla qualità di settore

- Principi ed elementi di base di un sistema qualità

- Procedure attinenti al sistema qualità

- Strumenti e tecniche di monitoraggio delle attività e dei risultati raggiunti

- Strumenti informativi di implementazione del sistema qualità

SICUREZZA, IGIENE E SALVAGUARDIA AMBIENTALE Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale, identificando e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l'ambiente

Abilità Conoscenze

- Identificare figure e norme di riferimento al sistema di prevenzione/protezione

- Individuare le situazioni di rischio relative al proprio lavoro e le possibili ricadute su altre persone

- Individuare i principali segnali di divieto, pericolo e prescrizione tipici delle lavorazioni del settore

- Adottare comportamenti lavorativi coerenti con le norme di igiene e sicurezza sul lavoro e con la salvaguardia/sostenibilità ambientale

- Adottare i comportamenti previsti nelle situazioni di emergenza

- Utilizzare i dispositivi di protezione individuale e collettiva

- Attuare i principali interventi di primo soccorso nelle situazioni di emergenza

- D.lgs. 81/2008 - Dispositivi di protezione individuale

e collettiva - Metodi per l'individuazione e il

riconoscimento delle situazioni di rischio

- Normativa ambientale e fattori di inquinamento

- Nozioni di primo soccorso - Segnali di divieto e prescrizioni

correlate

2 Allegato 3 (OSA tecnico professionali), decr. 7214 del 28/07/2014

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

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Obiettivi Specifici di Apprendimento delle competenze di base

Gli O.S.A. di base definiscono gli esiti di apprendimento, in termini di competenze e loro elementi interni

costitutivi (abilità e conoscenze), del percorso di Qualifica relativamente all’intera sua durata triennale.

Gli O.S.A. di base sono costituiti da quattro competenze, individuate in relazione agli ambiti delle

competenze chiave europee per l’apprendimento permanente.

O.S.A. BASE (CLASSI PRIMA E SECONDA)3

AREA LINGUISTICA - LINGUA ITALIANA

COMPETENZE ESITI DI APPRENDIMENTO

L1.1 Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Abilità Conoscenze

- Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale

- Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale

- Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati

- Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale

- Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista

- Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali e informali

- Principali strutture grammaticali della lingua italiana

- Elementi di base della funzioni della lingua

- Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali

- Contesto, scopo e destinatario della comunicazione

- Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale

- Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo

L1.2 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

Abilità Conoscenze

- Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi

- Applicare strategie diverse di lettura - Individuare natura, funzione e principali scopi

comunicativi ed espressivi di un testo - Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario

- Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi

- Principali connettivi logici - Varietà lessicali in rapporto ad

ambiti e contesti diversi - Tecniche di lettura analitica e

sintetica - Tecniche di lettura espressiva - Denotazione e connotazione - Principali generi letterari, con

particolare riferimento alla tradizione italiana

- Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere

L1.3 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Abilità Conoscenze - Ricercare, acquisire e selezionare informazioni

generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo

- Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni - Rielaborare in forma chiara le informazioni - Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle

diverse situazioni comunicative

- Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso

- Uso dei dizionari - Modalità e tecniche delle diverse

forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc.

- Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura e revisione

3 Da “Assi culturali” dell’obbligo di istruzione (allegato al D.M. 139/2007). Competenze da valutare al termine del

biennio

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

121

AREA LINGUISTICA - LINGUA INGLESE

L2 Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi e operativi

Abilità Conoscenze - Comprendere i punti principali di messaggi e

annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

- Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

- Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale

- Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali

- Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

- Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

- Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio

- Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali

- Lessico di base su argomenti di vita quotidiana, sociale e professionale

- Uso del dizionario bilingue - Regole grammaticali fondamentali - Corretta pronuncia di un repertorio

di parole e frasi memorizzate di uso comune

- Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale

- Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua

L1.4 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

Abilità Conoscenze

- Riconoscere e apprezzare le opere d’arte - Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali

a partire dal proprio territorio

- Elementi fondamentali per la lettura/ascolto di un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica, …)

- Principali forme di espressione artistica

AREA MATEMATICO SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

MULT Utilizzare e produrre testi multimediali

Abilità Conoscenze - Comprendere i prodotti della comunicazione

audiovisiva - Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini,

suoni, ecc.), anche con tecnologie digitali

- Principali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo

- Semplici applicazioni per la elaborazione audio e video

- Uso essenziale della comunicazione telematica

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

122

MAT.1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

Abilità Conoscenze - Comprendere il significato logico operativo di

numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni.);

- Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e applicarne le proprietà.

- Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice.

- Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici.

- Comprendere il significato logico operativo di rapporto e grandezza derivata; impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi

- Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati.

- Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il concetto di equazione e quello di funzione

- Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e verificarne la correttezza dei risultati.

- Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento.

- I sistemi di numerazione - Espressioni algebriche; principali

operazioni. - Equazioni e disequazioni di primo

grado. - Sistemi di equazioni e disequazioni

di primo grado.

MAT.2 Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

Abilità Conoscenze - Riconoscere i principali enti, figure e luoghi

geometrici e descriverli con linguaggio naturale - Individuare le proprietà essenziali delle figure e

riconoscerle in situazioni concrete - Disegnare figure geometriche con semplici

tecniche grafiche e operative - Applicare le principali formule relative alla retta e

alle figure geometriche sul piano cartesiano - In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi

di tipo geometrico, e ripercorrerne le procedure di soluzione

- Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione

- Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione.

- Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà.

- Circonferenza e cerchio - Misura di grandezze; grandezze

incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora.

- Teorema di Talete e sue conseguenze

- Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.

- Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni.

- Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti

MAT.3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Abilità Conoscenze - Progettare un percorso risolutivo strutturato in

tappe - Formalizzare il percorso di soluzione di un

problema attraverso modelli algebrici e grafici - Convalidare i risultati conseguiti sia

empiricamente, sia mediante argomentazioni - Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio

algebrico e viceversa

- Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi

- Principali rappresentazioni di un oggetto matematico.

- Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche, equazioni e disequazioni di 1° grado.

MAT.4 Analizzare dati e interpretarli

Abilità Conoscenze - Raccogliere, organizzare e rappresentare un

insieme di dati. - Significato di analisi e

organizzazione di dati numerici.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

123

sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

- Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta.

- Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenze fra elementi di due insiemi.

- Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica.

- Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una funzione.

- Il piano cartesiano e il concetto di funzione.

- Funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici, funzione lineare.

- Incertezza di una misura e concetto di errore.

- La notazione scientifica per i numeri reali.

- Il concetto e i metodi di approssimazione

Abilità Conoscenze - Valutare l’ordine di grandezza di un risultato. - Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un

foglio elettronico - Elaborare e gestire un foglio elettronico per

rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti

- I numeri “macchina” - il concetto di approssimazione - semplici applicazioni che

consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti

SC.1 Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Abilità Conoscenze

- Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media.

- Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli.

- Presentare i risultati dell’analisi. - Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o

schemi logici per riconoscere il modello di riferimento.

- Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema.

- Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema.

- Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori.

- Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura.

- Concetto di misura e sua approssimazione

- Errore sulla misura Impatto ambientale limiti di tolleranza.

- Principali Strumenti e tecniche di misurazione

- Sequenza delle operazioni da effettuare,

- Fondamentali meccanismi di catalogazione

- Utilizzo dei principali programmi software

- Concetto di sistema e di complessità - Schemi, tabelle e grafici - Principali Software dedicati. - Semplici schemi per presentare

correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente all’ambito scientifico caratteristico del percorso formativo

- Concetto di ecosistema. - Impatto ambientale limiti di

tolleranza. - Concetto di sviluppo sostenibile. - Schemi a blocchi - Concetto di input-output di un

sistema artificiale. - Diagrammi e schemi logici applicati

ai fenomeni osservati.

SC.2 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Abilità Conoscenze

- Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano.

- Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano

- Concetto di calore e di temperatura - Limiti di sostenibilità delle variabili

di un ecosistema

SC.3 Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale i cui vengono applicate

. Abilità Conoscenze

- Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società.

- Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici

- Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici.

- Saper spiegare il principio di funzionamento e la

- Strutture concettuali di base del sapere tecnologico

- Fasi di un processo tecnologico (sequenza delle operazioni: dall’ “idea” all’ “prodotto”)

- Il metodo della progettazione. - Architettura del computer

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124

struttura dei principali dispositivi fisici e software - Utilizzare le funzioni di base dei software più

comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete.

- Struttura di Internet - Struttura generale e operazioni

comuni ai diversi pacchetti applicativi (Tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di documenti ecc.)

- Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni

AREA STORICO - SOCIO - ECONOMICA

ST.1 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

Abilità Conoscenze

- Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi storici e di aree geografiche

- Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spaziotempo

- Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi

- Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale

- Leggere - anche in modalità multimediale - le differenti fonti letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche

- Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnicoscientifica nel corso della storia

- Le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale

- I principali fenomeni storici e le coordinate spazio-tempo che li determinano

- I principali fenomeni sociali, economici che caratterizzano il mondo contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture

- Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea

- I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio

- Le diverse tipologie di fonti - Le principali tappe dello sviluppo

dell’innovazione tecnico-scientifica e della conseguente innovazione tecnologica

ST.2 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Abilità Conoscenze

- • Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana

- Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle proprie esperienze e dal contesto scolastico

- Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona - famiglia- società -Stato

- Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi da essi erogati

- Identificare il ruolo delle istituzioni europee e dei principali organismi di cooperazione internazionale e riconoscere le opportunità offerte alla persona, alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza

- Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali

- Costituzione italiana - Organi dello Stato e loro funzioni

principali - Conoscenze di base sul concetto di

norma giuridica e di gerarchia delle fonti

- Principali Problematiche relative all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità

- Organi e funzioni di Regione, Provincia e Comune

- Conoscenze essenziali dei servizi sociali

- Ruolo delle organizzazioni internazionali

- Principali tappe di sviluppo dell’Unione Europea

ST.3 Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Abilità Conoscenze - Riconoscere le caratteristiche principali del

mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio

- Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio

- Regole che governano l’economia e concetti fondamentali del mercato del lavoro

- Regole per la costruzione di un curriculum vitae

- Strumenti essenziali per leggere il tessuto produttivo del proprio territorio

- Principali soggetti del sistema economico del proprio territorio

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O.S.A. BASE (CLASSE TERZA)4

AREA LINGUISTICA - LINGUA ITALIANA

COMPETENZE ESITI DI APPRENDIMENTO

Comunicare in lingua italiana, in contesti personali, professionali e di vita

Abilità Conoscenze

- Comprendere testi di diversa tipologia e complessità

- Applicare tecniche di redazione di testi di diversa tipologia e complessità

- Esporre informazioni e argomentazioni in diverse situazioni comunicative

- Applicare modalità di interazione comunicativa - Utilizzare strumenti tecnologici e informatici per

gestire la comunicazione

- Strumenti e codici della comunicazione e loro connessione in contesti formali, organizzativi e professionali

- Grammatica, semantica e sintassi della lingua italiana

- Tipologie testuali e relative modalità di analisi e consultazione

- Strumenti informatici per la produzione testi, ricerca informazioni e comunicazioni multimediali

- Linguaggi tecnici propri di settore

AREA LINGUISTICA - LINGUA INGLESE

Comunicare in lingua inglese, livello A2 (QCER, 2001)

VEDI LIVELLO A2 (QCER,2001)

AREA MATEMATICA SCIENTIFICO- TECNOLOGICA

Padroneggiare concetti matematici e scientifici fondamentali, semplici procedure di calcolo e di analisi per descrivere e interpretare sistemi, processi, fenomeni e per risolvere situazioni problematiche di vario tipo legate al proprio contesto di vita quotidiano e professionale

Abilità Conoscenze

- Applicare tecniche e procedure di calcolo aritmetico e algebrico per affrontare problemi di vario tipo del proprio contesto

- Applicazione di tecniche di calcolo per risolvere i problemi geometrici

- Identificare i fenomeni connessi ai processi del proprio settore professionale che possono essere indagati in modo scientifico

- Utilizzare strumenti e metodi di analisi quantitativa e qualitativa per indagare i fenomeni appartenenti ai processi di settore

- Rilevare, elaborare e rappresentare anche graficamente e tramite applicazioni informatiche dati significativi per la comprensione e lo svolgimento di attività di settore

- Utilizzare linguaggi tecnici e logico-matematici specifici

- Caratteristiche del linguaggio (regole e sintassi) ed elementi di matematica:

- misura delle grandezze, concetto e metodi di approssimazione

- risoluzione algebrica di problemi mediante equazioni di 1° e 2° grado

- rappresentazione grafica di grandezze che implicano relazioni: proporzionalità diretta, inversa, quadratica

- elementi di calcolo delle probabilità e di statistica descrittiva

- figure geometriche piane, loro proprietà e trasformazioni isometriche

- Fasi e tecniche risolutive di un problema - Complementi di matematica di

settore5: - elementi di matematica

finanziaria (A) - risoluzione di triangoli rettangoli

(B) - elementi di matematica in ambito

economico (A - B) - Elementi di calcolo professionale - Elementi base di metodologia della

ricerca scientifica e di metodo sperimentale applicabili al settore professionale

- Elementi e modelli di base relativi ai saperi scientifici richiesti dal settore professionale

- Applicazioni, strumenti e tecniche per l’elaborazione e la rappresentazione di dati

AREA STORICO - SOCIO - ECONOMICA

Identificare la cultura distintiva, il sistema di regole e le

Abilità Conoscenze

- Individuare, secondo le coordinate spazio-temporali, gli eventi e i fenomeni principali

- Elementi di storia del settore professionale

4 Allegato 2 decreto 7214 del 28/07/2014

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opportunità del proprio contesto lavorativo, nella loro dimensione evolutiva e in rapporto alla sfera dei diritti, dei bisogni e dei doveri

nell’evoluzione dei processi di settore e del sistema socio-economico di appartenenza

- Identificare tipologie e modelli organizzativi del contesto aziendale di settore

- Identificare le caratteristiche essenziali di un rapporto di lavoro e il sistema di regole che disciplina i diritti e i doveri delle parti

- Cogliere la specifica identità e deontologia professionale dell’ambito e del ruolo lavorativo di riferimento

- Riconoscere le modalità e le opportunità attraverso cui l’intrapresa diventa impresa

- Il sistema socio-economico del territorio di appartenenza: evoluzione, specificità, interdipendenze

- Il sistema azienda: struttura elementare, tipologie di aziende del settore e caratteristiche del loro funzionamento

- Elementi fondamentali di legislazione e di contrattualistica del lavoro

- Etica del lavoro e deontologia professionale di settore

- Strumenti di sostegno all’avvio di attività autonome/imprenditoriali di settore

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10. ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO E DELLE CLASSI

10.1 ORARIO SCOLASTICO

L’orario scolastico per le classi del nostro Istituto è di 33 ore settimanali di 60 minuti nelle classi prime

degli istituti Tecnico e Professionale, comprensive dell’intervallo, e di 32 ore per tutte le altre classi

rimanenti, ed è articolato su sei giorni settimanali.

1A ORA 2 A ORA 3 A ORA INTERVALLO 4 A ORA 5 A ORA 6 A ORA 08:00 09:00

09:00 09:57

09:57 10:54

10:54 11:09

11:09 12:06

12:06 13:03

13:03 14:00

10.2 FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME

La Commissione appositamente designata ha come obiettivo primario quello di offrire ad ogni gruppo di studenti le medesime opportunità per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici proposti dal Consiglio di Classe. Le classi dovranno perciò essere il più possibile equilibrate, sia dal punto di vista comportamentale che cognitivo. Tenendo conto ove possibile delle scelte espresse dalla famiglia, la Commissione procede esaminando tutto il materiale proveniente dalle scuole di ordine precedente: primaria, secondarie di primo grado ed eventualmente scuole secondarie già frequentate. Si procede quindi alla formazione delle classi in base ai seguenti criteri, declinati per ordine di importanza: 1°. inserire gli studenti nei corsi e nelle eventuali articolazioni scelte; 2°. rendere le classi il più equilibrate possibile,sia per quanto concerne l’aspetto disciplinare

che il rendimento; 3°. far in modo che non ci siano meno di tre alunne nelle classi miste; 4°. inserire nella medesima classe alunni provenienti dallo stesso comune o dalla stessa area

geografica, per permettere un confronto/aiuto con i compiti e lo studio. Tuttavia il numero non deve superare i quattro o cinque studenti: questo per evitare il formarsi di gruppi troppo compatti che potrebbero ostacolare la formazione del gruppo omogeneo e compatto;

5°. quando non in contrapposizione con i punti 2-3-4, tenere conto delle richieste delle famiglie.

È preferibile che le richieste di due alunni (massimo tre) di stare nella stessa classe siano espresse da entrambe le famiglie.

10.3 FORMAZIONE DELLE CLASSI TERZE DEL TECNICO

La Commissione appositamente designata, tenuto conto della scelta dell’articolazione operata dallo studente in accordo con la famiglia, ha come obiettivo primario quello di offrire ad ogni gruppo di studenti le medesime opportunità per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici proposti dal Consiglio di Classe. Le classi dovranno perciò essere il più possibile equilibrate, sia dal punto di vista comportamentale che cognitivo. La Commissione, esaminati i risultati dello scrutinio delle classi seconde, procede alla formazione delle classi in base ai seguenti criteri, declinati per ordine di importanza: 1°. inserire gli studenti nei corsi delle articolazioni scelte; 2°. separare gli alunni che hanno già mostrato in passato alcune difficoltà nell’interazione

reciproca, rendendo difficile il processo educativo all’interno della classe; 3°. rendere le classi il più equilibrate possibile. Questo sia per quanto concerne l’aspetto

disciplinare che il rendimento; 4°. far in modo che non ci siano meno di tre alunne nelle classi miste;

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5°. è utile inserire nella medesima classe alunni provenienti dallo stesso comune o dalla stessa area geografica, per permettere un confronto/aiuto con i compiti e lo studio se ciò non è in contrasto con i punti 2° e 3°. Tuttavia il numero non deve superare i quattro o cinque studenti: questo per evitare il formarsi di gruppi troppo compatti che potrebbero ostacolare la formazione del gruppo omogeneo e compatto;

6°. quando non in contrapposizione con i punti 2-3-4, si terrà conto delle richieste delle famiglie.

È preferibile che le richieste di due alunni (massimo tre) di stare nella stessa classe siano

espresse da entrambe le famiglie.

10.4 GESTIONE PASSAGGI AD ALTRO INDIRIZZO E/O ALTRA

ISTITUZIONE

Nelle scuole superiori della provincia di Bergamo una consolidata esperienza di passaggi e “passerelle”

tra diversi indirizzi scolastici ha consentito negli anni a diversi studenti di ri-orientare le proprie scelte

per conseguire il successo formativo, che le istituzioni scolastiche devono garantire ai propri studenti

secondo quanto previsto dall’art. 1 del DPR 275/99.

La progettazione e la realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione devono infatti

avere per obiettivo lo sviluppo della persona umana e devono essere adeguati ai diversi contesti, alla

domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il

successo formativo.

Il passaggio fra il primo e il secondo grado della scuola secondaria rappresenta senza dubbio la fase

più delicata e a rischio di dispersione scolastica e di insuccesso, a cui è necessario dedicare particolari

attenzioni ed energie orientative. L’obiettivo è quello di mettere gli studenti in grado di sviluppare la

propria identità, di prendere decisioni efficaci sulla propria vita personale e professionale, di facilitare

l’inserimento lavorativo al termine del percorso formativo, in una logica di successo di vita.

La scuola è chiamata quindi a realizzare un’attività di accompagnamento e di supporto orientativo, in

collaborazione con la famiglia e con il territorio.

L’Istituto Cantoni prevede, all’interno del proprio Progetto di Accoglienza, una procedura di ri-

orientamento con eventuale conseguente passaggio assistito ad altro indirizzo e/o altra istituzione.

L’opportunità di partecipare a tali percorsi è rivolta in particolare agli studenti del primo biennio, ma non

si escludono casi eccezionali di studenti iscritti agli anni successivi di corso.

A norma della nota ministeriale avente ad oggetto “Passaggi ad altri indirizzi di studio, esami

integrativie di idoneità” il MIUR ha chiarito che “non è consentito, nel corso dell’anno

scolastico, invece, il passaggio di alunni per classe corrispondente a quella frequentata,

provenienti da Istituto di ordine, tipo e indirizzo diverso. Detto passaggio, pertanto, a norma

dell’art. 24 dell’O.M. n. 90 del 21 maggio 2001, è consentito solo previo lo svolgimento di esami

integrativi su materie o parti di materie non comprese nei programmi del corso di studio di

provenienza, da effettuarsi prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.

Gli esami integrativi verranno programmati a partire dal 2 settembre di ogni anno scolastico e si

concluderanno prima dell’inizio delle lezioni.

Per consentire alla commissione incaricata di gestire questi passaggi di dare indicazioni precise sul

programma da preparare per lo svolgimento di detti esami e per assicurare allo studente un adeguato

tempo di preparazione agli stessi, la domanda dovrà essere, di norma, indirizzata al dirigente entro il

15 luglio di ogni anno scolastico. Richieste tardive verranno accolte a insidacabile giudizio del

dirigente solo in via eccezionale e con adeguta motivazione, fatto salvo in ogni caso un adeguato lasso

di tempo per la preparazione agli esami.

Le diverse fasi, necessarie ad attuare il passaggio in ingresso, sono definite in un protocollo che regola

le diverse casistiche secondo uno standard procedurale che ne garantisca l’efficace gestione.

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11. PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/BGIS027001/gaetano-cantoni/

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato, dopo una riapertura del RAV nel mese di giugno 2017 e una rivalutazione degli esiti, sono:

ESITI PRIORITÀ TRAGUARDO

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Migliorare gli esisti delle prove standardizzate nazionali in Italiano

Migliorare i punteggi delle prove in Italiano portandoli almeno al livello dell'area Nord-Ovest

Competenze chiave europee Rafforzare la competenza chiave di cittadinanza “Comunicazione nella lingua straniera

Garantire ad almeno il 10% degli studenti del secondo biennio e del 5°anno corsi extracurricolari di potenziamento di lingua inglese

Sviluppare le seguenti competenze sociali e civiche: collaborazione tra pari, la responsabilità, il rispetto delle regole

Ridurre il numero di studenti sanzionati con sospensione dalle lezioni, riportandolo entro la media nazionale

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

La scuola si prefigge di migliorare gli esisti delle prove nazionali in Italiano perché la padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all'esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione ed è comune a tutti i contesti di apprendimento. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, comprendere e avere relazioni con gli altri, far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative ed esercitare pienamente la cittadinanza.

La scuola si pone anche l'obiettivo di rafforzare le competenze della comunicazione nella lingua straniera degli studenti. Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro.

La scuola intende sviluppare le competenze sociali e civiche perché vuole portare lo studente ad agire in modo autonomo e responsabile, a esprimere correttamente e autonomamente il proprio pensiero assumendosene la conseguente responsabilità, a saper collaborare con gli altri, a comprendere che in una società organizzata esiste un sistema di regole entro cui deve agire responsabilmente, a interiorizzare e accettare il sistema di principi e di valori tipico di una società democratica all'interno dei quali riconoscere i propri diritti e doveri.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

AREA OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Attivare modalità didattiche innovative, stage di lingua e corsi di potenziamento, che rafforzino competenze comunicative in lingua inglese

Progettare nel primo biennio un curricolo per consolidare competenze necessarie al raggiungimento di adeguati livelli di apprendimento (ita e mate)

Incrementare il numero progetti di ampliamento dell'offerta formativa, favorendo una progettazione pluriennale.

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Finalizzare la valutazione dell'apprendimento alle competenze acquisite, attraverso la costruzione di compiti significativi in contesti reali

Ambiente di apprendimento Riqualificare e introdurre nuove tecnologie nei i laboratori più vetusti.

Migliorare il clima in classe, attraverso modalità didattiche innovative e rafforzamento di compresenze per la gestione di attività laboratoriali.

Inclusione e differenziazione

Aggiornare strumenti e materiali utili per la progettazione e la documentazione di percorsi di insegnamento personalizzato per gli alunni con BES

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Organizzare corsi di formazione per docenti sulla didattica per competenze e sulla valutazione

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Per sviluppare la competenza “Comunicazione nella lingua straniera”, il dipartimento di lingue ha il compito di progettare strategie che, attraverso modalità didattiche innovative, stage di lingua all'estero e corsi di potenziamento, consolidino le competenze comunicative degli alunni.

L'analisi dei risultati nelle prove nazionali sul livello raggiunto in italiano impone che la progettualità dell'Istituto miri a costruire un curricolo per far maturare negli studenti le competenze necessarie ad assicurare a tutti il raggiungimento di livelli di apprendimento soddisfacenti. Questi processi dovranno essere guidati e sostenuti da un'adeguata formazione dei docenti sia nel campo della progettazione per competenze che della valutazione.

Aggiornare strumenti e materiali per la progettazione e la documentazione di percorsi di insegnamento personalizzato per gli alunni con BES sarà importante per garantire a tutti gli studenti il successo formativo.

Per prevenire comportamenti inadeguati e la conseguente necessità di interventi disciplinari è necessario garantire un sereno clima emotivo in classe, anche attraverso modalità didattiche innovative e compresenze per la gestione di attività laboratoriali e di cooperative learning.

La scuola si propone quindi di potenziare le tecnologie informatiche nell'attività didattica e di arricchire la strumentazione dei laboratori, incrementando nel contempo i progetti di ampliamento dell'offerta formativa, anche con un orizzonte pluriennale.

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12. RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce punti di forza:

nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica la Scuola raggiunge un punteggio medio superiore al dato nazionale per le scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS), sia nell'indirizzo tecnico che professionale:

o nel PROFESSIONALE il punteggio medio in italiano è inferiore al valore regionale, in linea con Nord ovest e migliore del valore nazionale. In matematica il livello raggiunto è in linea con quello della Lombardia, del Nord Ovest e superiore a quello dell’Italia;

o nell'indirizzo TECNICO il punteggio è inferiore a quello della Lombardia e del nord Ovest e decisamente superiore a quello dell’Italia. La maggior parte degli studenti del tecnico si concentra sul livello 3 in italiano e sul livello 5 in matematica; nel professionale sul livello 5 sia in italiano che in matematica. La quota di studenti collocata nei livelli 1 è decisamente inferiore alla media nazionale, in media nel livello 2 sia in italiano che in matematica;

la variabilità dei punteggi tra le classi è bassa e decisamente inferiore a quella del Nord Ovest e dell’Italia sia in italiano che in matematica;

punti di debolezza:

Il livello in italiano nei corsi tecnico e professionale risulta inferiore a quello regionale. L'effetto

attribuibile alla scuola sui risultati degli apprendimenti nel tecnico è pari alla media regionale ma

i punteggi medi di scuola sono inferiori alla media regionale in italiano, intorno alla media

regionale in matematica.

La causa potrebbe essere da ricercare nell'allentamento dell'attenzione alla prova operata dai

docenti di italiano.

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13. PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), che rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, deve essere integrato (comma 14 dell’art. 1 L. 107/2015) con il Piano di Miglioramento (PdM) dell’istituzione scolastica, previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80. All’interno del Sistema Nazionale di Valutazione, il miglioramento si configura come un percorso mirato all’individuazione di una linea strategica, di un processo di problem solving e di pianificazione che le scuole mettono in atto sulla base di priorità e traguardi individuati nella sezione 5 del RAV. A partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/16 l’Istituto Cantoni, come tutte le scuole (statali e paritarie), ha cominciato a pianificare un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV, coinvolgendo tutta la comunità scolastica nel processo di miglioramento. Tale piano (consultabile sul sito della scuola www.agrariacantoni.gov.it) viene costantemente aggiornato sulla base delle priorità individuate, dei traguardi prefisati e degli obiettivi di processo raggiunti. Gli attori:

- Il Dirigente Scolastico responsabile della gestione del processo di miglioramento Il nucleo interno di valutazione (già denominato “unità di autovalutazione”), costituito per la fase

di autovalutazione e per la compilazione del RAV, eventualmente integrato e/o modificato.

Il DS e il nucleo di valutazione hanno il compito di: favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche

promuovendo momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero processo di miglioramento

valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel PdM

incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla condivisione di percorsi di innovazione

promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento, prevenendo un approccio di chiusura autoreferenziale

Gli interventi di miglioramento si collocano su due livelli: quello delle pratiche educative e didattiche e quello delle pratiche gestionali e organizzative, per agire in maniera efficace sulla complessità del sistema scuola.

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14. RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI E CON LE DIVERSE REALTÀ ISTITUZIONALI, CULTURALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO

La Scuola raccoglie le esigente del territorio coinvolgendo in una pluralità di progetti condivisi le istituzioni e le realtà locali:

Provincia di Bergamo Comune di Treviglio Comune di Caravaggio Comune di Rivolta d’Adda Pro loco di Vaprio d’Adda Azienda Sanitaria della Provincia di Bergamo AVIS Treviglio Protezione Civile Treviglio Fondazione Banca Credito Cooperativo di Treviglio Fondazione Cariplo Fondazione Maddalena di Canossa Coldiretti Bergamo SAME Treviglio (BG) CRA-MAC Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura di Stezzano AIPA Associazione Interprovinciale Allevatori Bergamo, Brescia ANAFI Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana AIA Associazione Italiana Allevatori Consorzio Agrario di Bergamo Collegio dei Periti Agrari della Provincia di Bergamo Collegio Interprovinciale degli Agrotecnici Brescia, Bergamo, Como, Lecco, Sondrio Confindustria Bergamo FAI Fondo Ambientale Italiano LIBERA Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie Ente Parco del Serio Bergamoscienza Explorazione – Museo Civico di Treviglio Associazione Ex-Allievi SIRIO CSF cooperativa sociale ONLUS di Treviglio FUTUREPOWER srl - Sede operativa di Treviglio Ente Fiera di Treviglio e della Gera d’Adda Parco del Roccolo di Treviglio Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca Bio-Distretto dell’Agricoltura sociale di Bergamo Pandemonium Teatro Bergamo Parrocchia S. Maria Annunziata di Treviglio Terre des Hommes Circa 120 Aziende Agricole del territorio specializzate nei settori cerealicolo-zootecnico,

florovivaistiche, orticolo e dell’Agroindustria. Secondo il disposto dell’art. 7 del Regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche (DPR 275/1999) l’Istituto Cantoni, nell’esercizio della sua autonomia organizzativa, ha promosso e/o aderito ad accordi di rete per un più efficace svolgimento dei propri compiti istituzionali. Alla data del 1 settembre 2017 la Scuola è partner delle seguenti RETI:

Rete scuole AMBITO 5 Rete di scopo per la formazione Ambito 5 INSIEME PER LA LEGALITÀ (capofila) ATS “ARTICO 35, SICURI PER COSTITUZIONE” (capofila) Re.N.Is.A. Rete Nazionale degli Istituti Agrari (partner)

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CENTRO PERMANENTE PER LA LEGALITÀ DELLA PROVINCIA DI BERGAMO (partner) Centro per la promozione della Protezione civile (Partner) A TUTTO SPORT (partner) S: O.S. SCUOLA: OFFERTA SOSTENIBILE (partner) RETE INSIEME (partner) ATS per il percorso di IFTS “Tecniche di monitoraggio e gestione del territorio e dell'ambiente –

Agroenergie, acqua e sostenibilità ambientale” (partner) ATS per il percorso di IFTS “Tecniche per la promozione di prodotti e servizi turistici con

attenzione alle risorse, opportunità ed eventi del territorio – Prodotti locali, biologico e turismo rurale” (partner)

Progetto “Generazione Web” (partner)

Le collaborazioni col territorio consentono l’arricchimento dell’offerta formativa della Scuola, l’orientamento degli studenti e l’inserimento nel mondo del lavoro.

15. SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI La legge 107 del 13/09/15 al comma 14 prevede che il Piano contenga l’indicazione delle scelte organizzative e gestionali del Dirigente. Sulla base del contesto e dei precedenti, l’assetto organizzativo e gestionale che la Scuola è di seguito riportato. STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività previste dal PTOF, è istituito lo staff del Dirigente Scolastico di cui fanno parte il 1° e 2° collaboratore, i referenti all’azienda agraria e le funzioni strumentali. Di seguito vengono richiamate le figure e le rispettive funzioni.

FIGURA FUNZIONI 1° Collaboratore Svolge i compiti del Dirigente scolastico, in tutti i casi in cui questi non

sia fisicamente presente; Coordina le attività di vicepresidenza, nel rispetto della autonomia

decisionale degli altri docenti delegati dal Dirigente scolastico; Raccordo tra Dirigente scolastico e docenti coordinatori di classe; Controlla i verbali dei consigli di classe; Raccordo tra Dirigente scolastico e docenti responsabili di settore; Controlla i verbali delle riunioni di dipartimento; Raccordo con gli studenti rappresentanti di Istituto e di classe; Controlla i verbali assemblee di Istituto e di classe; Raccordo tra Dirigente scolastico e funzioni strumentali; Raccordo tra Dirigente scolastico e docenti referenti azienda agraria; Genera confronto e relazione, in nome e per conto del Dirigente

scolastico, con l’utenza e con il personale per ogni questione inerente le attività scolastiche;

Sostituisce i docenti assenti, anche con ricorso a sostituzioni a pagamento quando necessario e legittimo;

Valuta ed eventualmente accetta le richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata degli alunni, in accordo a quanto previsto dal regolamento di istituto;

Vigila sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferirmi qualunque fatto o circostanza che possa, a suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso.

Partecipazione all’attività di promozione della Scuola sul territorio, Open day, ecc.

Componente dell’Unità di Valutazione d’Istituto. 2° Collaboratore

Svolge i compiti del Dirigente scolastico, in tutti i casi in cui questi non sia fisicamente presente, e sia assente anche il primo collaboratore;

Genera confronto e relazione, in nome e per conto del Dirigente

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scolastico, con l’utenza e con il personale per ogni questione inerente le attività scolastiche, in alternativa al 1° collaboratore;

Definisce, modifica e/o riadatta temporaneamente l’orario delle lezioni, per fare fronte ad ogni esigenza connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del servizio scolastico;

Sostituisce i docenti assenti, anche con ricorso a sostituzioni a pagamento quando necessario e legittimo;

Valuta ed eventualmente accetta le richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata degli alunni, in accordo a quanto previsto dal regolamento di istituto;

Definisce il: o calendario delle attività collegiali, o calendario scrutini, o calendario attività di recupero extracurriculari, o calendario esami di sospensione del giudizio, integrativi, di

idoneità; Gestisce iscrizione alunni e passaggi di corso in assenza del Dirigente e

del primo collaboratore; Vigila sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferire al

Dirigente scolastico qualunque fatto o circostanza che possa, a suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso.

Partecipazione all’attività di promozione della Scuola sul territorio, Open day, ecc.

Componente dell’Unità di Valutazione d’Istituto Referente alla Cascina Ganassina dell’azienda agraria

Gestione della produzione di latte e vitelli, delle risorse umane e materiali nei

limiti conferiti dal dirigente scolastico. Promozione dell’utilizzo della risorsa Cascina Ganassina dell’azienda

nell’attività didattica della Scuola. Partecipazione all’attività di promozione della Scuola sul territorio, Open day,

ecc. Referente alle Serre Florovivaistiche dell’azienda agraria e alle aree verdi dell’istituto scolastico

Gestione della produzione delle serre calde secondo il piano colturale, delle

risorse umane e materiali nei limiti conferiti dal dirigente scolastico. Promozione dell’utilizzo della risorsa serre florovivaistiche dell’azienda

nell’attività didattica della Scuola. Partecipazione all’attività di promozione della Scuola sul territorio, Open day,

ecc. Referente alle Serre Orticole dell’azienda agraria

Gestione della produzione delle serre fredde secondo il piano colturale, delle

risorse umane e materiali nei limiti conferiti dal dirigente scolastico. Promozione dell’utilizzo della risorsa serre orticole dell’azienda nell’attività

didattica della Scuola. Partecipazione all’attività di promozione della Scuola sul territorio, Open day,

ecc. Funzione Strumentale Interventi e Servizi per gli studenti: ORIENTAMENTO IN ENTRATA E IN USCITA

Coordinamento commissione orientamento Progettazione e coordinamento dell’orientamento in entrata dalla scuola

secondaria di primo grado: open day, saloni delllo studente, presentazione offerta formativa nelle scuole, incontri individuali…

Progettazione e coordinamento dell’orientamento delle classi seconde per la scelta dell’articolazione del triennio

Progettazione e coordinamento dell’orientamento per le classi quinte Funzione Strumentale Interventi e Servizi per gli studenti: EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Progettazione e coordinamento dei progetti di educazione alla salute per gli alunni

Progettazione e coordinamento delle attività di formazione e informazione dei docenti, del personale ata, delle famiglie

Coordinamento incontri con psicologa dello sportello di ascolto Funzione Strumentale Coordinamento del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI).

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Interventi e Servizi per gli studenti: GLI STUDENTI BES

Progettazione, organizzazione e attuazione dell’accoglienza degli alunni delle classi prime.

Progettazione e attuazione dell’accoglienza degli alunni DSA, quindi organizzazione e attuazione:

o Colloqui con la famiglia o Relazione con i coordinatori di classe e, se necessario, con psicologi

che hanno effettuato diagnosi o Aggiornamento e sostegno ai consigli di classe, indicazioni relative alla

normativa, per il monitoraggio e la gestione dei DSA o Compilazione e stesura di progetti, rendicontazioni on line, verbali

documentanti ogni attività svolta o Monitoraggio dei risultati degli studenti

Progettazione e attuazione dell’accoglienza degli alunni stranieri, quindi organizzazione e attuazione: o Formazione e somministrazione test per la valutazione del livello di

conoscenza della lingua italiana o Alfabetizzazione lingua 2 di 1° e 2° livello, lingua madre per lo studio e

sostegno nello studio o Colloqui con la famiglia, relazioni con mediatori culturali/sportello scuola

stranieri, centro EDA/CTI Componente dell’Unità di Valutazione d’Istituto.

Funzione Strumentale

progetti, PON e

rapporti con gli enti e

istituzioni esterne

Cura delle relazioni con gli enti locali e le altre istituzioni scolastiche; Cura dello sviluppo di azioni mirate al miglioramento della qualità

dell’offerta formativa della scuola, anche attraverso la partecipazione a reti di scuole;

Formulazione e gestione dei progetti finanziabili con fondi europei, nazionali e regionali;

Progettazione dei progetti PON e POR, inserimento nella piattaforma del MIUR e inoltro;

Studio della nuova programmazione PON 2014/2020, individuando e presentando nuove proposte di intervento al Collegio dei docenti e al Consiglio di Istituto;

Promozione e coordinamento di attività extrascolastiche: escursioni, mostre, manifestazioni, concorsi, partecipazione ad eventi;

Partecipazione all’attività di promozione della scuola sul territorio, Open day ecc;

Collaborazione con le altre Funzioni strumentali, con i coordinatori di classe, con i collaboratori del Dirigente Scolastico per orientare le scelte progettuali.

UNITÀ DI VALUTAZIONE DI ISTITUTO Al fine di garantire il monitoraggio e valutazione delle diverse attività previste dal PTOF è istituita l’Unità di Valutazione d’Istituto. Compito dell’UVI è la gestione del RAV (Rapporto di Autovalutazione). Dell’UVI possono essere chiamati a farne parte i componenti dello staff del Dirigente Scolastico. COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, è istituita la figura del Coordinatore dei Dipartimenti Disciplinari quale referente del Dirigente Scolastico. I Dipartimenti e le discipline afferenti sono riportate nella tabella che segue.

DIPARTIMENTI DISCIPLINE AFFERENTI

Dipartimento di Lettere e Diritto

Lingua e letteratura italiana Storia Lingua italiana Storia Educazione sociale economica Diritto ed economia

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Dipartimento di Inglese Lingua inglese Dipartimento di Religione Cattolica

Religione Cattolica Attività alternative

Dipartimento di Scienze Integrate Chimica, Biologia e Trasformazione dei Prodotti

Chimica Trasformazione dei prodotti Biotecnologie agrarie Biologia applicata Chimica applicata e processi di trasformazione Chimica e igiene alimenti – trasformazione dei

prodotti

Dipartimento di Scienze Integrate Biologia

Scienze della Terra e Biologia Geografia generale ed economica

Dipartimento di Matematica, Fisica, Informatica,

Matematica Scienze integrate fisica Complementi di matematica Tecnologie informatiche Tecnologie dell’informazione e della

comunicazione, Informatica

Dipartimento di Produzioni Vegetali e Animali, Economia

Produzioni vegetali Produzioni animali Economia estimo marketing e legislazione Scienze e tecnologie applicate Ecologia e pedologia Orto florovivaismo e gestione del verde Tecniche di allevamento vegetale e animale Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Economia agraria e dello sviluppo territoriale Valorizzazione delle attività produttive e

legislazione di settore Sociologia rurale e storia dell’agricoltura Sicurezza, igiene e salvaguardia aziendale Gestione dell’azienda, utilizzo e manutenzione

macchine, attrezzi, impianti e strutture zootecniche

Allevamento e attività laboratoriale in azienda

Dipartimento di Gestione Ambiente e Territorio

Tecnologie e tecniche di rappresentazione

grafica Genio rurale Gestione dell’ambiente e del territorio

Dipartimento di Sostegno alunni BES

Tutte le aree

Dipartimento di Scienze Motorie

Scienze motorie e sportive

Tra le funzioni dei Dipartimenti Disciplinari vi sono quelle elencate:

- elaborare strategie finalizzate al successo scolastico e formativo;

- elaborare strategie didattiche per fare acquisire agli studenti un metodo di studio efficace;

- definire le conoscenze disciplinari/pluridisciplinari per le discipline afferenti al dipartimento

- definire le conoscenze essenziali e gli obiettivi minimi;

- organizzare la didattica disciplinare/pluridisciplinare in funzione delle competenze da fare acquisire;

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- organizzare moduli per il recupero delle carenze e il sostegno a livello orizzontale e verticale;

- preparare tipologie di verifica comuni di ingresso, in itinere e finali;

- preparare verifiche pluridisciplinari tra le discipline afferenti al dipartimento;

- scegliere i libri di testo;

- gestire, aggiornare, proporre nuovi acquisti, sovrintendere agli strumenti didattici (fra cui i laboratori e/o la strumentazione) afferenti al dipartimento;

- individuare per ogni laboratorio un insegnante tecnico pratico (ITP) con la funzione di referente.

Nell’espletamento delle proprie funzioni, dopo una prima fase di lavoro comune, i dipartimenti possono dividersi in Aree Disciplinari Ristrette, con il coordinamento di un docente dell’Area col compito di redigere il verbale della sottoriunione, da allegare a quello di Dipartimento redatto dal Coordinatore. In presenza di controversie le decisioni vengono prese collegialmente dal Dipartimento disciplinare. Il Coordinatore del Dipartimento disciplinare è il referente del Dirigente Scolastico per tutto ciò che attiene alle attività dei dipartimenti. COORDINATORE DEI CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe rappresenta il fulcro essenziale della vita di istituto, essendo concentrate in esso le attività di programmazione, di analisi e di verifica dell’andamento didattico e disciplinare del gruppo classe, nonché le attribuzioni periodiche di voto e la relativa decisione circa la promozione o meno degli studenti della classe. Spetta sempre al Consiglio la proposta di tutte le attività connesse con l’insegnamento o extrascolastiche che verranno in seguito ratificate dagli organi competenti. Le funzioni del Coordinatore del Consiglio di Classe sono le seguenti: - Presiedere le riunioni del Consiglio di Classe su delega del Dirigente. - Predisporre i materiali da utilizzare o discutere durante gli incontri, in particolare raccogliere

documenti, relazioni e giudizi sull’andamento disciplinare e sul profitto degli alunni, in funzione delle valutazioni periodiche e finali.

- Curare la comunicazione ai componenti del C.d.C, delle notizie, anche riservate, riguardanti gli alunni, riferendo sistematicamente quanto appreso dalla dirigenza e/o dalle famiglie, facendo da tramite e proponendo soluzioni su situazioni di disagio, incomprensioni, problemi di apprendimento degli alunni ecc.

- Seguire l’andamento della frequenza scolastica degli alunni, segnalando alle famiglie assenze, ritardi o uscite anticipate troppo frequenti, dandone periodica informazione anche ai membri del Consiglio per gli opportuni interventi educativi.

- Segnalare al dirigente i casi di scarso profitto e irregolare comportamento. - Operare in costante rapporto con le famiglie, con i servizi dell’istituto (sportello di ascolto) e del

territorio per svolgere funzioni di orientamento e tutoring degli allievi in difficoltà. - Coordinare la predisposizione, effettuata dal segretario, delle comunicazioni del C.d.C. alle famiglie,

controllandone la completezza e correttezza. - Costituire punto di riferimento per i docenti e gli alunni della classe per problemi legati

all’articolazione di particolari attività didattiche che richiedano compresenza di docenti e/o adattamenti temporanei dell’orario (es. simulazione prove d’esame, verifiche di U.D. pluridisciplinari).

- Coordinare, laddove programmata, l’attività dei tutor degli studenti in alternanza scuola-lavoro. - Coordinare l’attività del Consiglio di classe nella redazione del P.d.P. per gli studenti portatori di

bisogni educativi speciali

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il segretario ha la funzione di documentare l’azione didattica del C.d.C. al fine di: • garantire una adeguata informazione di tutti i soggetti coinvolti; • favorire la condivisione delle scelte didattiche pedagogiche. I suoi compiti sono:

- Verbalizzare le sedute dei Consigli di Classe e consegnare tempestivamente il registro, con eventuali allegati, al collaboratore del Dirigente incaricato dell’area didattica;

- Curare, per quanto di competenza, l’esecuzione delle delibere del C.d.C.; - Curare la raccolta ordinata della documentazione di classe; - Predisporre le comunicazioni del C.d.C. alle famiglie e consegnarle al coordinatore di classe

perché le controlli e le consegni alle famiglie.

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COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Il Collegio dei Docenti, nell’anno scolastico 2014/2015, ha deliberato la costituzione del Comitato Tecnico Scientifico nella sola componente docente, allo scopo di: favorire l’innovazione dell’organizzazione degli istituti tecnici e degli istituti professionali svolgere funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree d’indirizzo e l’utilizzazione

degli spazi di autonomia e flessibilità essere strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e

sviluppare alleanze formative. Il comitato prevede la presenza di componenti esterne individuate tra i rappresentanti delle associazioni di categoria, dei collegi professionali, degli enti locali, università, aziende del settore ateco agraria, silvicoltura e pesca. COORDINATORI COMMISSIONI

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF e/o per

particolari esigenze organizzative e/o gestionali, vengono periodicamente istituite delle commissioni

che, su mandato del Dirigente e/o del Collegio dei Docenti, affrontano i temi assegnati proponendo

soluzioni, svolgendo attività, redigendo documenti, ecc. Le commissioni possono avere una durata

annuale o inferiore in esecuzione del mandato ricevuto. Sono coordinate da un docente referente

nominato dal Dirigente Scolastico. Dei lavori della commissione viene redatto apposito verbale a cura

del coordinatore, lo stesso tiene i rapporti col Dirigente Scolastico e/o il Collegio dei Docenti.

Criteri per la composizione della commissione e/o l’individuazione del referente

L’individuazione del docente referente e dei docenti componenti la commissione da parte del Dirigente

Scolastico avviene secondo i seguenti criteri:

- disponibilità del docente/i;

- esperienza e formazione nel settore;

- sensibilità individuale al problema;

- elezione da parte del Collegio dei Docenti.

FIGURE PROFESSIONALI SPECIFICHE

La ricerca della qualità, la cultura dell’organizzazione, il riconoscimento del merito professionale, ha portato a formulare le seguenti figure professionali e incaricare ufficialmente unità di personale interno all’espletamento di particolari mansioni funzionali all’attività dell’Istituto. RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) Ai sensi dell’art. 31 del D.lgs. 81/2018. Al Responsabile del servizio prevenzione e protezione vengono affidati i compiti previsti dall’art. 33 del D.lgs. 81/2008 e in particolare i dettati di cui all’art. 2 dell’Avviso di selezione interna Prot. 6536/C14 del 01/12/2015. ADDETTI al SERVIZIO PREVENZIONE e PROTEZIONE (ASPP) ADDETTI al SERVIZIO ANTINCENDIO e EVACUAZIONE (ASAE) ADDETTI al PRIMO PRONTO SOCCORSO (APPS) MEDICO COMPETENTE (MC) esterno all’Istituzione Scolastica Queste persone, insieme al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, RLS, collaborano con il Dirigente Scolastico all’organizzazione delle attività finalizzate alla prevenzione e protezione dai rischi sul luogo di lavoro. La Scuola però non è solo luogo di lavoro, ma un luogo dove si fa e si trasmette cultura, si trasmettono valori e si forma il cittadino che – in un futuro non lontano – accederà al mondo del lavoro. La Scuola quindi diviene la sede primaria e strategica per la formazione della cultura della prevenzione e della sicurezza e, in generale, dell’educazione alla salute tra gli operatori scolastici, gli studenti e le famiglie. RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi degli art. 29 e 30 del Testo Unico in materia di trattamento dei dati personali D.lgs. 196/03. In particolare, al Responsabile del trattamento dei dati personali vengono affidate le seguenti

responsabilità e compiti:

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Organizzare le operazioni di trattamento dei dati, effettuate dai servizi generali e amministrativo contabili, nel rispetto delle disposizioni di legge previste dal Testo Unico D.lgs. 196/03, con particolare riferimento alle misure minime di sicurezza di cui all’art.31, e dal Regolamento relativo al trattamento dei dati sensibili e giudiziari;

Individuare tra il personale alle dirette dipendenze della S.V. gli incaricati del trattamento dei dati personali, attraverso un atto di nomina individuale, corredato da strumenti idonei a impartire istruzioni e indicazioni pertinenti ed efficaci e a garantire la conoscenza di quanto disposto dal Regolamento relativo al trattamento dei dati sensibili e giudiziari in merito alle finalità dei trattamenti consentiti e al loro contesto di applicazioni, ai tipi di dati trattati, alle operazione eseguite;

Vigilare sul rispetto dell’incarico attribuito e sulle istruzioni specifiche impartite a tutti gli incaricati del trattamento dei dati personali;

Garantire che tutte le misure di sicurezza riguardanti i dati personali siano applicate da tutti i soggetti dalla S.V. incaricati del trattamento;

Individuare, incaricare e nominare per iscritto, qualora la S.V. lo ritenga necessario, un Incaricato della gestione e della manutenzione degli strumenti elettronici, un Incaricato della custodia delle copie delle credenziali e un Incaricato delle copie di sicurezza delle banche dati;

Redigere e aggiornare ad ogni variazione l’elenco delle banche dati oggetto di trattamento e l’elenco dei sistemi di elaborazione;

Redigere e aggiornare ad ogni variazione l’elenco delle sedi e degli uffici in cui viene effettuato il trattamento dei dati;

Verificare periodicamente le modalità di accesso ai locali e le misure da adottare per la protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia e accessibilità;

Custodire e conservare i supporti utilizzati per le copie dei dati;

Interagire con il Garante, in caso di richieste di informazioni o effettuazione di controlli;

Informare prontamente il titolare di ogni questione rilevante ai fini della normativa sulla privacy;

Organizzare il servizio di consegna delle informative agli interessati e verificare che la stessa venga effettuata in tutti i casi previsti ne sia garantita la registrazione;

Verificare che per ogni trattamento, per il quale sia necessario acquisire il consenso dell’interessato, lo stesso sia richiesto e registrato;

Verificare che le misure di sicurezza adottate siano costantemente adeguate agli aggiornamenti legislativi e al progresso tecnico.

Inoltre, il Responsabile del trattamento dei dati personali dovrà verificare:

che il trattamento dei dati da parte del personale posto alle dirette dipendenze avvenga in modo lecito e secondo correttezza;

che la raccolta e la registrazione avvengano: per scopi determinati e legittimi e in modo compatibile con tali scopi e nell'ambito del trattamento necessario per il funzionamento dell’istituzione scolastica; in modo esatto e se necessario con gli opportuni aggiornamenti; in modo che essi risultino pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità di raccolta; in modo che la loro conservazione sia funzionale al periodo di tempo necessario allo scopo per il quale sono stati raccolti e successivamente trattati.

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16. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) Il MIUR – Dipartimento per il Sistema Educativo d’Istruzione e Formazione - ha pubblicato in data 7 ottobre 2015 un corposo fascicolo intitolato “ALTERNANZA SCUOLA LAVORO, GUIDA OPERATIVA PER LA SCUOLA”. Si tratta di una guida, corredata di abbondante modulistica, che complessivamente offre un valido supporto per le scuole. L’Istituto aveva già attuato percorsi di Alternanza Scuola Lavoro (ASL) prima della Legge 107/2015 seguendo i dettami del D.lgs. n. 77 del 15/04/2005 e attuato contemporaneamente percorsi di Tirocini curriculari e Stage estivi, tutti percorsi facoltativi per gli studenti tranne che per il corso di Istruzione e Formazione Professionale. Le scelte di progettazione dei percorsi di ASL formulate tenendo conto dei commi dal 33 al 43 della Legge 107/2015 sono di seguito riportate:

i percorsi di ASL possono venire realizzati in tre differenti modalità: o in azienda o in forma di project work; o facendo ricorso alla modalità dell’impresa formativa simulata in collaborazione con

Confindustria Bergamo e/o altri istituti di formazione riconosciuti dal MIUR;

sono coinvolte le classi TERZE, QUARTE e QUINTE, per almeno 400 ore, secondo la seguente articolazione oraria: o Classe III ASL 160 ORE (120 in azienda + 40 attività “di aula”) o Classe IV PW 160 ORE o Classe V ASL o PW 80 ORE

tutti gli studenti componenti la singola classe effettuano il percorso ASL contemporaneamente;

anche gli studenti diversamente abili svolgono l’ASL in aziende disposte e attrezzate ad ospitarli;

l’ASL si svolge nel corso dell’anno scolastico da settembre a maggio di ogni anno;

i Partner aziendali dell’Istituto sono circa 120, costituiti prevalentemente da aziende del settore agricolo, codice ATECO AGRICOLTURA, SELVICOLTURA E PESCA, compresa l’Azienda Agricola Ganassina annessa all’Istituto, enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, liberi professionisti iscritti ai rispettivi ordini o collegi professionali;

per gli studenti non sono previsti rimborsi spese e/o compensi di alcun genere;

gli studenti, durante la classe prima o seconda, riceveranno la formazione in tema di sicurezza di cui all’art. 37 del D.lgs. 81/2008, di 12 ore complessive di cui 4 ore di Formazione Generale e 8 ore di Formazione Specifica per il settore della classe di rischio medio, codice ATECO Agricoltura, Selvicoltura e Pesca, secondo l’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011. Agli studenti verrà rilasciato ATTESTATO DI FREQUENZA dell’attività di formazione secondo quanto stabilito dalla CIRCOLARE REGIONE LOMBARDIA 17 settembre 2012 n. 7 – D. G. SANITÀ;

la valutazione delle competenze dello studente è prerogativa del Consiglio di Classe tenuto conto della valutazione del Tutor aziendale e del/dei docente/i disciplinare/i cui afferisce il percorso di ASL, riportate su apposita griglia. Il Collegio dei Docenti nella seduta del 13/05/2015 ha deliberato la valutazione ponderata tra tutor aziendale e docente disciplinare i cui pesi sono rispettivamente 80% per il tutor aziendale e 20% per il/i docente/i disciplinare/i;

alla valutazione del singolo percorso di Alternanza Scuola Lavoro dello studente seguirà la certificazione delle competenze secondo l’apposito modello. Dei percorsi di ASL seguiti dallo studente verrà fatta menzione nei certificati di diploma.

Per avere un quadro dettagliato dell’organizzazione dell’alternanza scuola lavoro del nostro istituto consultare la pagina web all’indirizzo:

https://agrariacantoni.gov.it/didattica/als/

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17. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

La legge 107/2015, al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, ha previsto l’adozione da parte del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca del “Piano nazionale per la scuola digitale” (PNSD), in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Progetto strategico nazionale per la banda ultra larga. Le istituzioni scolastiche hanno il compito di promuovere, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa, azioni coerenti con le finalità, i princìpi e gli strumenti previsti nel PNSD. L’Istituto Cantoni, per il triennio 2016-2019 ha individuato i seguenti obiettivi:

OBIETTIVI AZIONI SOGGETTI DESTINATARI

TEMPI

1. Realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti

1. Richiesta, nell’organico potenziato, di un docente di informatica (classe di concorso A042) per attività elettive di arricchimento dell’offerta formativa

Studenti 2016-2019

2. Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche

1. Cablaggio interno di tutti gli spazi della scuola (LAN/W-LAN) per un utilizzo più efficace delle dotazioni digitali

Studenti Docenti Genitori

2016

2. Aule aumentate dalla tecnologia per una fruizione individuale e collettiva del web e di contenuti, per un’integrazione quotidiana del digitale nella didattica

Studenti Docenti

2016-2019

3. Promozione di una classe digitale “leggera”, che si apra al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficacemente integrato (tale azione potrebbe essere facilitata nella misura in cui l’azione del successivo punto 4. venisse attuata in tempi brevi dal Ministero per lo Sviluppo Economico

Studenti Docenti

2016-2019

4. Adesione al Piano Nazionale Banda Ultra larga del Ministero per lo Sviluppo Economico per ottenere la connettività in banda larga o ultra larga

Studenti Docenti

Entro 2020

3. Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni

1. Registro elettronico Studenti Docenti Genitori

2015

2. Nuovo sito web della scuola Studenti Docenti Genitori

2016

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tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

3. Sportello digitale: potente e innovativo strumento che consente alla scuola di automatizzare le richieste dei procedimenti amministrativi, come ad esempio certificati, ricostruzioni di carriera, duplicati di documenti, nulla osta, pagelle ecc. Le richieste possono essere effettuate direttamente sul sito della scuola o da totem/computer posti all’ingresso dell’edificio scolastico, svincolando così il personale di segreteria dall’oneroso compito di sportello.

Studenti Docenti Genitori Tutti gli utenti in generale

2016

4. Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti

1. Nomina docente in funzione di ANIMATORE DIGITALE

Docenti 2015

2. Costituzione del TEAM DELL’INNOVAZIONE DIDIGTALE

Docenti, ATA 2016

3. Attività di formazione Docenti 2016-2019

5. Formazione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, degli Assistenti amministrativi e degli Assistenti Tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione

1. Costituzione di una rete di scuole della provincia di Bergamo finalizzata alla formazione del personale di segreteria

Personale ATA Entro 2016

6. Formazione del Dirigente per la direzione e la gestione dei processi di innovazione

1. Attività di formazione Dirigente 2016-2017

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18. PIANO FORMAZIONE

18.1 PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI

La formazione permanente è elemento fondante della professionalità docente, nel quadro degli obiettivi istituzionali di qualità, miglioramento ed equità, affidati al sistema di istruzione del nostro Paese. La formazione in servizio non è adempimento formale o contrattuale, è scelta professionale che consente ampia autonomia culturale, progettuale, didattica, di ricerca, nell’ambito della libertà di insegnamento e nel quadro delle innovazioni scientifiche. La legge 107/2015 è intervenuta a sostegno di una politica per lo sviluppo professionale di tutti gli operatori della scuola. In particolare, la formazione in servizio del personale docente, “obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124), è ripensata attraverso alcuni passaggi innovativi: a. il principio della obbligatorietà della formazione in servizio in una logica strategica e funzionale al miglioramento; b. la definizione e il finanziamento di un Piano nazionale di formazione triennale; c. l’inserimento, nel piano triennale dell’offerta formativa di ogni scuola, della ricognizione dei bisogni formativi e delle conseguenti azioni di formazione da realizzare; d. l’assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi culturali; e. il riconoscimento della partecipazione alla ricerca e alla documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità docente. Il Piano per la Formazione del personale, come atto di indirizzo adottato nel mese di ottobre 2016 con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, definisce le priorità e le risorse finanziarie per il triennio 2016-2019 e ne delinea il percorso, a partire dall’anno scolastico 2016-2017. La formazione in servizio rappresenta, eticamente oltre che giuridicamente, il presupposto fondamentale per lo sviluppo professionale individuale e della intera comunità docente, oltre che obiettivo prioritario da raggiungere per il 2020 nello spazio europeo dell’istruzione e della formazione, che individua nel corpo docente la risorsa chiave per il miglioramento della qualità dei sistemi educativi in Europa. In questa prospettiva, lo sviluppo professionale continuo (Continuing Professional Development - CPD) è ormai considerato come un obbligo professionale nella maggior parte dei paesi europei. Gli obiettivi che si ritengono prioritari per lo sviluppo del nostro Istituto per il triennio 2016-2019 e che costituiscono il PIANO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO sono stati individuati nel Collegio dei docenti del 19 ottobre 2016 tra le seguenti aree tematiche, scelte tra quelle indicate nel piano nazionale:

Valutazione e miglioramento

Didattica per competenze e innovazione metodologica

Lingue straniere

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

Scuola e lavoro

Inclusione e disabilità

Le azioni formative vengono programmate per ogni anno scolastico dal Collegio dei docenti, prioritariamente sulla base della proposta di formazione progettata a livello di rete dell’ambito 5, o al suo interno, previa raccolta dei bisogni espressi dai docenti; la formazione è in ogni caso anche liberamente affidata all’iniziativa dei singoli docenti che potranno utilizzare i fondi messi loro a disposizione sulla “Carta elettronica del docente”

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145

19. PROGETTI E ATTIVITÀ Nella parte iniziale dell’anno scolastico i docenti, riuniti dapprima come Collegio dei Docenti, poi nei vari Dipartimenti disciplinari e infine nel Consiglio di Classe, elaborano, sulla base delle scelte già definite nelle precedenti riunioni, e predispongono il documento di Programmazione Annuale del Consiglio di Classe per ciascuna classe.

19.1 ACCOGLIENZA

ORIENTAMENTO STUDENTI TERZA MEDIA Fare orientamento scolastico significa fare in modo che lo studente acquisisca consapevolezza nel momento in cui si trova a dover fare la scelta della scuola superiore e fare in modo che affronti tale scelta nella maniera migliore possibile per sé. Saper scegliere che direzione prendere diventa allora molto importante. La scelta della scuola secondaria di secondo grado è una decisione sofferta che spesso mette in crisi sia lo studente interessato sia la sua famiglia. Certo, la scelta è importante e va valutata bene, analizzando almeno alcuni aspetti della situazione:

- le tendenze personali, le competenze già acquisite, i gusti e le preferenze dello studente; - le tipologie di scuole presenti sul territorio in cui si risiede; - le prospettive future di lavoro.

Quest'ultimo punto dovrebbe essere quello che conduce alla decisione finale, ma è necessario essere pronti ad una certa elasticità e flessibilità futura. L’Istituto Cantoni, certo che una scelta consapevole dell’indirizzo di studio fatta dall’adolescente e dai suoi genitori, faciliti l’apprendimento e il successo scolastico, è attivo nel presentare la propria offerta formativa, mettendo in luce le differenze tra i percorsi di studio Tecnico, Professionale e Istruzione e Formazione Professionale del Settore Agrario e non solo. L’attività di orientamento è svolta dai docenti dell’Istituto che, per facilitare la scelta dell’indirizzo, forniscono informazioni obiettive, concrete, aggiornate; l’analisi della realtà esterna; le possibili opzioni in riferimento a conoscenze e competenze; una valutazione sulle conseguenze di una eventuale scelta. L’attività di orientamento prodotta dalla Scuola si basa sulle seguenti azioni: relazione con i soggetti in orientamento ed esplicitazione dei percorsi, visite delle strutture e attrezzature in dotazione, organizzazione di esperienze laboratoriali, somministrazione di un questionario di gradimento dell’attività. Affinchè ogni scelta abbia l’individuo al centro dell’attenzione, le iniziative messe in atto sono le seguenti:

partecipazione ai saloni dell’orientamento organizzati da enti pubblici e privati: a “Villa Castelbarco” a Vaprio d’Adda (MI), al “Palafacchetti” a Treviglio (BG), all’IC di Rivolta D’Adda (CR);

partecipazione di docenti e studenti a incontri di orientamento organizzati presso le scuole secondarie di 1° grado;

open day della Scuola in due occasioni, le cui date vengono comunicate sul sito della scuola e sulla pagina FB;

esperienze in laboratorio per gli studenti partecipanti agli open day, sotto la guida di docenti dell’Istituto;

visite all’istituto e colloqui individuali orientativi previo appuntamento; . ACCOGLIENZA STUDENTI CLASSI PRIME Il Progetto “Accoglienza” è organizzato, gestito e cocordinato da un gruppo di docenti che progetta attività utili ad orientare lo studente nella realtà “scuola” sin dal primo giorno. Il progetto di accoglienza si articola generalmente in due o più giorni. Ampio spazio viene dedicato nei primi giorni di scuola all’Informazione/Formazione degli studenti a cura del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) L’informazione degli studenti avviene all’interno della rispettiva aula, vengono trattati i seguenti argomenti: a) i rischi per la sicurezza e la salute all’interno della Scuola in generale;

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146

b) i rischi per la sicurezza e la salute connessi alle attività laboratoriali (a norma dell’art.2, lettera a) del D.Lgs.81/08 e D.M. n°382 art.1 comma 2, gli studenti sono equiparati ai lavoratori) e in palestra;

c) le misure e le attività di protezione e prevenzione attivate, i D.P.I. in uso nei laboratori (l’approfondimento della formazione sulle misure adottate nel singolo laboratorio è lasciato all’insegnante, all’insegnante tecnico pratico, all’assistente tecnico di laboratorio, ognuno per le proprie competenze);

d) la segnaletica di sicurezza; e) il Piano di Emergenza ed Evacuazione, le procedure di Primo Pronto Soccorso e Lotta

Antincendio; f) il nominativo del R.S.P.P., degli ASPP e i referenti degli studenti (collaboratore scolastico di piano,

insegnanti, insegnante Coordinatore di Classe, assistenti tecnici) ai quali segnalare situazioni di pericolo;

g) i nominativi degli studenti apri fila, chiudi fila e degli addetti all’aiuto degli studenti diversamente abili o momentaneamente inabili presenti in aula al momento dell’evacuazione dell’istituto.

Agli studenti vengono distribuiti fogli illustrativi aventi per oggetto rispettivamente: situazioni di emergenza, segnali di allarme e comportamenti conseguenti; rischi legati alle attività laboratoriali e misure di protezione e prevenzione. Inoltre viene illustrata la “Pianta di Sicurezza” presente nell’aula, che riporta le principali emergenze con il rispettivo tipo di allarme e il percorso di evacuazione, ed effettuata la prova del percorso di evacuazione, fino al centro di raccolta, assegnato all’Aula.

19.2 COMPETENZE CHIAVE (PROGETTI FINALIZZATI AL

RAGGIUNGIMENTO/CONSOLIDAMENTO DI TALI COMPETENZE)

L’obiettivo della elevazione dei livelli di istruzione è stato ribadito nel 2006 dal Parlamento europeo e

dal Consiglio con “Raccomandazione relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente”

per conseguire in Europa una “economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del

mondo”. Sono stati così individuati nella Raccomandazione “otto ambiti di competenze chiave”,

intendendo col termine “competenza” una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate

al contesto. Allo stesso tempo, le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la

realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

La Scuola attraverso l’attività curricolare e i progetti extracurricolari persegue il raggiungimento da parte

degli studenti delle “competenze chiave” di seguito riportate:

1.comunicazione nella madrelingua

2. comunicazione nelle lingue straniere

3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. competenza digitale

5. imparare a imparare

6. competenze sociali e civiche

7. spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. consapevolezza ed espressione culturale

1. COMUNICAZIONE NELLA MADRE LINGUA

PROGETTO/ATTIVITÀ OBIETTIVO PRINCIPALE DESTINATARI

Partecipazione a concorsi locali e nazionali di prosa e poesia

Comunicare in modo efficace nella lingua madre

Studenti interessati di tutte le classi

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

147

2. COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

PROGETTO/ATTIVITÀ OBIETTIVO PRINCIPALE DESTINATARI

Corso preparazione certificazione PET

Ottenere la certificazione di livello B1 in lingua inglese

Studenti interessati di tutte le classi terze e quarte corso professionale

Corso preparazione certificazione FCE

Ottenere la certificazione di livello B2 in lingua inglese

Studenti interessati di tutte le classi quarte e quinte corso tecnico

Stage linguistico Viaggio studio all’estero (GB o Irlanda) per il potenziamento della lingua inglese

Studenti interessati delle classi 3°/4°/5° corso tecnico e professionale

Madre lingua inglese Potenziamento della lingua inglese

Studenti classi quarte corso tecnico e professionale

Corsi pomeridiani di potenziamento

Potenziare le competenze comunicative in lingua inglese, sperimentando modalità didattiche diverse dalla tradizionale lezione frontale

Studenti interessati delle classi 3°/4°/5° corso tecnico e professionale

E-twinning

Sperimentare una nuova didattica basata sullo scambio e la collaborazione in un contesto multiculturale con numerose opportunità di formazione per gli studenti che possono entrare in contatto con contesti e culture diverse

Tutte le classi del triennio

3. COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

PROGETTO/ATTIVITÀ OBIETTIVO PRINCIPALE DESTINATARI

Corso base di apicoltura Conoscere le tecniche di allevamento delle api

Classi del triennio

Gestione apiario Acquisire autonomia nella gestione di un apiario

Classi del triennio

Microvinificazione Produzione di circa 1000 bottiglie di vino seguendo tutte le fasi della trasformazione

Classi 4°/5°

Cosmesi naturale

Produzione di cosmetici partendo dalle piante officinali prodotti in serra dalla scuola, seguendo tutte le fasi della trasformazione e del confezionamento

Classi 3°/4°/5

Bergamo Scienza

Partecipazione al Festival Bergamo Scienza con l’obiettivo di creare una cultura aperta alla divulgazione scientifica, che sperimenti percorsi nuovi, mettendo a disposizione propri spazi laboratoriali, la competenza e la creatività dei propri docenti e studenti

Tutte le classi

Gara delle scienze

Organizzare in Istituto una gara delle scienze finalizzata a rafforzare una cultura aperta alla divulgazione scientifica, che sperimenti percorsi

Classi del biennio

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

148

nuovi, mettendo a disposizione propri spazi laboratoriali, la competenza e la creatività dei propri docenti e studenti

I fasmidi del Cantoni

Classi prima corso professionale

I grilli del Cantoni: la farina proteica

Classi seconde e quarte corso Tecnico e Professionale

Le camole mangia plastica del Cantoni

Classi seconde e quarte corso Tecnico e Professionale

Valutazione morfo-funzionale bovina da latte

Classi quarte corso Tecnico

Preparazione bovini per Fiera Agricoltura di Treviglio

Classi terze e quarte corso Tecnico

4. COMPETENZA DIGITALE

PROGETTO/ATTIVITÀ OBIETTIVO PRINCIPALE DESTINATARI

Implementazione e utilizzo piattaforma G-SUITE

Rafforzamento delle competenze

digitali di studenti e docenti e condivisione di materiali e creazione di spazio di confronto alunni/docenti (classi virtuali)

Personale e studenti della scuola

5. IMPARARE AD IMPARARE

La presente “competenza chiave” si persegue lavorando sui seguenti obiettivi trasversali scelti dai

singoli Consigli di Classe nell’arco di durata del corso degli studi.

Gli obiettivi trasversali del quinquennio sono suddivisi in:

primo biennio (per le classi prime e seconde)

secondo biennio (per le classi terze e quarte)

quinto anno (per le classi quinte).

Tale suddivisione corrisponde a quanto stabilito dal D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 (per l’istruzione

professionale) e n.88 (per l’istruzione tecnica).

I C.d.I. del corso Istruzione e Formazione Professionale sceglieranno come obiettivi trasversali quelli

del 1° biennio e della classe terza tenuto conto dei livelli raggiunti dagli studenti.

Gli obiettivi trasversali sono organizzati nei seguenti ambiti:

Area del metodo di lavoro e di studio: Organizzare un percorso di lavoro e di studio (primo e

secondo biennio)

Area della comunicazione in entrata (decodifica): Comprendere, rielaborare, interpretare (primo e

secondo biennio, quinto anno)

Area della comunicazione in uscita (codifica): Esprimere, esporre, produrre (primo e secondo

biennio, quinto anno).

Ogni area è articolata in:

Competenze, abilità/capacità, strategie del docente, valutazione delle competenze dell’alunno.

I Consigli di Classe dovranno affrontare nell’arco dei bienni e del quinto anno tutte le aree

precedentemente indicate.

Nel caso la classe non raggiunga gli obiettivi previsti al termine del primo o del secondo biennio, il

Consiglio di classe dell’anno scolastico successivo, sulla base dell’analisi della situazione in ingresso e

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

149

delle scelte effettuate nei precedenti anni (v. Relazione Finale del Consiglio di Classe), potrà decidere

di riprenderli fino al raggiungimento di un adeguato livello complessivo.

Si fa riferimento al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per le seguenti definizioni:

CONOSCENZE: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le

conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;

le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

ABILITÀ: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine

compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e

creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

COMPETENZE: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,

sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o

personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Si esplicita il significato di “testo” utilizzato negli obiettivi: “testo” (dal latino textus, tessuto) è

qualunque forma comunicativa elaborata secondo un determinato codice, dotata di senso compiuto e

organizzata allo scopo di trasmettere un messaggio.

Con il termine “testo” non si indica soltanto un testo verbale, cioè espresso nel codice linguistico

parlato o scritto: sono testi anche i messaggi non verbali (iconico, grafico, gestuale, musicale, …) e i

messaggi misti, anche multimediali, che utilizzano contemporaneamente più linguaggi. Completezza,

coerenza e coesione sono, comunque, requisiti necessari di un testo.

1^ BIENNIO

AREA DEL METODO DI LAVORO E DI STUDIO: ORGANIZZARE UN PERCORSO DI LAVORO E DI

STUDIO

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ STRATEGIE DEL DOCENTE

Organizzare

autonomamente i

materiali in uso in

modo funzionale.

Utilizzare correttamente e costantemente il diario

scolastico.

Portare i manuali in uso, comprenderne la struttura

logico-grafica e utilizzarli correttamente.

Portare gli altri strumenti di lavoro occorrenti alle

attività scolastiche, compresi i Dispositivi di

Protezione Individuali (DPI), e utilizzarli

correttamente.

Comprendere e rispettare adeguatamente le

consegne in tutti i loro aspetti.

Fornire consegne di lavoro complete e chiare e

tempi precisi per il loro svolgimento.

Controllare il rispetto delle consegne.

Fornire indicazioni per il corretto uso dei manuali e

degli altri strumenti di lavoro compresi i DPI.

Fornire tipologie di schemi per l’organizzazione dei

contenuti.

Richiedere di ripercorrere l’iter di lavoro per

valutarne: l’adeguatezza alla consegna, il rispetto

dei tempi stabiliti, la funzionalità.

Utilizzare funzionalmente gli errori individuati,

fornendo indicazioni per il superamento delle

difficoltà riscontrate.

Gestire efficacemente

il carico di lavoro per

realizzare un prodotto

adeguato alle

richieste.

Prendere, riordinare e utilizzare gli appunti e i dati

raccolti.

Distribuire regolarmente e funzionalmente i propri

impegni nel tempo.

Realizzare adeguatamente e nei tempi stabiliti il

prodotto richiesto attraverso i contenuti e gli strumenti

opportuni.

Riconsiderare sotto la guida del docente il percorso

seguito per individuarne i punti di forza e di debolezza

anche in vista di una corretta autovalutazione.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO

A B C D E

Ottimo Buono Sufficiente Carente Gravemente

Carente Rispetta sempre le

consegne, utilizzando

correttamente testi e

materiali; realizza un

prodotto completo e

corretto nei tempi

stabiliti; riconsidera il

proprio lavoro rispetto a

parametri prefissati.

Rispetta sempre le

consegne, utilizzando

testi e materiali; realizza

un prodotto adeguato

nei tempi stabiliti;

riconsidera il proprio

lavoro secondo le

indicazioni del docente.

Rispetta generalmente

le consegne, utilizzando

testi e materiali sotto la

guida del docente; non

sempre realizza un

prodotto adeguato nei

tempi stabiliti; se guidato

dal docente riconsidera il

proprio lavoro.

Rispetta saltuariamente

le consegne e non

sempre utilizza

correttamente testi e

materiali; presenta

difficoltà nel realizzare

un prodotto adeguato

nei tempi stabiliti, anche

sotto la guida del

Non rispetta quasi mai

le consegne, e presenta

notevoli

difficoltà/resistenze a

realizzare quanto

richiesto, anche sotto la

guida costante del

docente.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

150

docente.

AREA DELLA COMUNICAZIONE IN ENTRATA (decodifica): COMPRENDERE, RIELABORARE,

INTERPRETARE

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ STRATEGIE DEL DOCENTE Comprendere i diversi codici e linguaggi

con cui sono proposti i contenuti dei

diversi testi.

Sotto la guida del docente esplicitare

tutti gli elementi di contenuto e di forma

cogliendo relazioni di diverso tipo:

cronologia, causalità, contiguità,

analogia, differenza, preminenza…

Cogliere il senso globale di un testo.

Analizzare un testo sulla base di opportune

strategie (ricerca di termini non noti,

sottolineature, evidenza di concetti chiave,

...).

Proporre agli alunni in modo sistematico e

graduato esercizi di analisi e comprensione

dei diversi testi tenendo conto delle loro

caratteristiche.

Richiedere la messa in atto di opportune

strategie di trattamento dei testi.

Utilizzare materiali e strumenti basati su

codici diversi.

Stimolare l’individuazione delle relazioni fra

i diversi aspetti di un compito.

Abituare gli alunni a intervenire in modo

pertinente.

Utilizzare un approccio problematizzante

per abituare gli alunni all’uso ragionato

delle conoscenze.

Sotto la guida del docente ricercare

collegamenti di argomenti tratti da testi e

fonti diverse.

Sotto la guida del docente collegare e

spiegare le conoscenze in modo

funzionale all’obiettivo prefissato.

Analizzare fenomeni/concetti appresi in

ambiti disciplinari diversi o ricavati dalla

propria esperienza.

Collegare argomenti trattati in momenti e/o

ambiti disciplinari diversi, cogliendone le

principali relazioni sottese.

Sotto la guida del docente costruire un

proprio punto di vista, argomentando le

proprie convinzioni.

Utilizzare funzionalmente dati e

informazioni tratte da fonti diverse per

costruire un proprio punto di vista.

Argomentare adeguatamente il proprio

punto di vista.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO

A B C D E

Ottimo Buono Sufficiente Carente Gravemente

Carente Comprende, rielabora e

interpreta testi diversi

attraverso opportune

strategie.

Comprende, rielabora e

interpreta testi, mettendo

in atto le opportune

strategie secondo le

indicazioni del docente.

Presenta qualche

difficoltà nella decodifica

dei testi. Stabilisce

alcune relazioni tra i

contenuti e li elabora

utilizzando i criteri forniti

dal docente.

Presenta difficoltà a

decodificare i testi, a

individuare le relazioni

tra i contenuti e a

utilizzare i criteri di

analisi e interpretazione

forniti dal docente.

Per difficoltà/resistenza

non decodifica i testi,

non stabilisce relazioni

tra i contenuti e non

utilizza alcun criterio

interpretativo fornitogli.

AREA DELLA COMUNICAZIONE IN USCITA (codifica): ESPRIMERE, ESPORRE, PRODURRE

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ STRATEGIE DEL DOCENTE Utilizzare gli strumenti della

comunicazione scritta, orale,

grafica, iconica secondo

indicazioni date.

Comunicare in modo opportuno

(contesto) e funzionale (efficacia)

con il codice prescelto secondo le

indicazioni del docente.

Scrivere e parlare con correttezza

orto-morfo-sintattica.

Scrivere e parlare utilizzando

correttamente la terminologia

specifica.

Scrivere e parlare con coesione e

coerenza contenutistica.

Curare la correttezza formale nelle lezioni e utilizzare

un lessico il più possibile ricco, vario, specifico

Richiedere agli alunni di esprimersi sempre in modo

corretto, utilizzando il lessico adeguato al contesto

comunicativo.

Promuovere occasioni che permettano la

verbalizzazione/espressione delle proprie

conoscenze/opinioni da parte degli alunni.

Stimolare il processo di individuazione e correzione

degli errori, anche attraverso l’uso di opportune griglie

di autocorrezione.

Far svolgere tra compagni correzioni incrociate.

Richiedere in modo esplicito la spiegazione dell’errore e

la corrispondente correzione.

Realizzare con l’aiuto del docente

un prodotto corrispondente alle

richieste.

Utilizzare i codici comunicativi più

adeguati alle richieste e al contesto

secondo indicazioni date.

Revisionare secondo indicazioni date

il proprio lavoro per

correggerlo/migliorarlo.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

151

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO

A B C D E

Ottimo Buono Sufficiente Carente Gravemente

Carente Non presenta difficoltà

nella produzione che

organizza in modo

completo, coerente e

coeso.

Presenta solo qualche

imprecisione nella

produzione che

organizza generalmente

in modo completo,

coerente e coeso.

Presenta alcuni errori

nella produzione con

contenuti comunque

coerenti.

Presenta difficoltà nella

produzione, con diffusi

errori formali e contenuti

non sempre coerenti e

completi.

Anche con l’aiuto/stimolo

del docente presenta

notevoli

difficoltà/resistenze nella

produzione che risulta

scorretta e

frammentaria.

2^ BIENNIO

AREA DEL METODO DI LAVORO E DI STUDIO: ORGANIZZARE UN PERCORSO DI LAVORO E DI

STUDIO

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ STRATEGIE DEL DOCENTE

Analizzare autonomamente gli

esiti e l’iter di lavoro nel suo

complesso per verificarne la

correttezza e l’efficacia.

Riconsiderare autonomamente in modo

analitico il percorso seguito per individuarne

punti di forza e di debolezza.

Gestire consapevolmente l’errore come

risorsa per ripensare il proprio lavoro.

Intervenire efficacemente per correggere,

migliorare, riprogettare il proprio iter di

lavoro.

Stimolare l’individuazione dei nessi fra i diversi

aspetti/concetti di una problematica disciplinare o

multidisciplinare.

Richiedere sempre la motivazione delle risposte e

l’esplicitazione del percorso risolutivo scelto, facendo

riflettere sulle soluzioni adottate e sulle eventuali

alternative.

Abituare gli alunni a risolvere quesiti/compiti in modo

autonomo, fornendo un’assistenza di sola

consulenza.

Non penalizzare l’errore ma finalizzarlo a una corretta

autovalutazione del proprio lavoro.

Portare a termine

autonomamente il lavoro

indicato in maniera efficace

seguendo criteri di funzionalità e

razionalità.

Individuare contenuti, percorsi e strumenti

in vista del prodotto da realizzare.

Realizzare autonomamente un prodotto

congruente ai parametri richiesti.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO

A B C D E

Ottimo Buono Sufficiente Carente Gravemente

Carente Realizza

autonomamente quanto

richiesto, scegliendo in

modo consapevole

contenuti e percorsi

adeguati ai tempi e alle

finalità e valutando

criticamente l’efficacia di

quanto attuato.

Realizza quanto richiesto

utilizzando in modo

efficace le indicazioni del

docente anche in fase di

valutazione dell’iter di

lavoro.

Realizza quanto richiesto

ricorrendo spesso alla

guida del docente anche

per riconsiderare il

proprio operato.

Presenta difficoltà sia nel

realizzare quanto

richiesto sia nel

riconsiderare il proprio

operato anche sotto la

guida del docente.

Presenta notevoli

difficoltà/resistenze a

realizzare e a rivedere il

proprio operato anche

sotto la guida costante

del docente.

AREA DELLA COMUNICAZIONE IN ENTRATA (decodifica): COMPRENDERE, RIELABORARE,

INTERPRETARE

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ STRATEGIE DEL DOCENTE

Comprendere in modo approfondito testi di

complessità crescente.

Esplicitare in modo autonomo tutti gli

elementi di contenuto e di forma cogliendo

relazioni di diverso tipo: cronologia,

causalità, contiguità, analogia, differenza,

preminenza…

Decodificare i messaggi e scopi impliciti

di un testo (attraverso parole chiave, aree

di significato, …).

Analizzare in modo autonomo messaggi

e scopi impliciti di un testo.

Proporre agli alunni esercizi di analisi

approfondita dei testi.

Richiedere con costanza la messa in atto di

opportune strategie di trattamento testi.

Richiedere l’utilizzo di materiali e strumenti

adeguati.

Richiede l’autonoma individuazione delle

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

152

Astrarre concetti generali da un insieme di

osservazioni particolari (induzione).

Ricavare le conseguenze implicite in un

concetto generale o astratto (deduzione).

Analizzare autonomamente

fenomeni/concetti appresi in ambiti

diversi.

Stabilire autonomamente relazioni

significative tra le conoscenze acquisite in

tempi e ambiti diversi.

relazioni fra i diversi aspetti di un compito.

Utilizzare un approccio problematizzante

per abituare gli alunni all’uso ragionato

delle conoscenze.

Costruire adeguatamente e

autonomamente la propria tesi

interpretativa.

Utilizzare autonomamente dati e

informazioni tratti da fonti diversi per

costruire la propria tesi.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO

A B C D E

Ottimo Buono Sufficiente Carente Gravemente

Carente Comprende, rielabora e

interpreta con sicurezza

testi di diversa

complessità attraverso

opportune strategie.

Comprende, rielabora e

interpreta

autonomamente e in

modo adeguato i testi

attraverso opportune

strategie.

Presenta qualche

difficoltà nella decodifica

e nella rielaborazione

autonoma dei testi.

Presenta difficoltà a

decodificare e a

rielaborare

autonomamente i testi.

Per difficoltà/resistenza

non decodifica e non

rielabora

autonomamente i testi.

AREA DELLA COMUNICAZIONE IN USCITA (codifica): ESPRIMERE, ESPORRE, PRODURRE

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ STRATEGIE DEL DOCENTE Utilizzare autonomamente gli

strumenti della comunicazione

scritta, orale, grafica, iconica,

utilizzando opportunamente ed

efficacemente i diversi codici

Trasmettere le conoscenze

acquisite e le proprie

opinioni/interpretazioni scegliendo

un adeguato modello

interpretativo.

Scrivere e parlare con completezza,

coesione e coerenza contenutistica

Scrivere e parlare utilizzando un

lessico vario e specifico.

Curare le correttezza formale nelle lezioni e utilizzare

un lessico il più possibile ricco, vario, specifico.

Richiedere agli alunni di esprimersi sempre in modo

corretto, utilizzando il lessico adeguato al contesto

comunicativo.

Promuovere tutte le occasioni che permettano la

verbalizzazione/ l’espressione delle proprie

conoscenze/opinioni da parte degli alunni.

Stimolare il processo di individuazione e correzione

degli errori, anche attraverso l’uso di opportune griglie

di autocorrezione.

Far svolgere tra compagni correzioni incrociate

Richiedere in modo esplicito la spiegazione dell’errore e

della corrispondente correzione.

Realizzare autonomamente un

prodotto corrispondente alle

richieste.

Utilizzare autonomamente i codici di

comunicazione più adeguati alle

richieste e al contesto comunicativo

Riconsiderare le proprie produzioni

per evidenziarne punti di forza e di

caduta.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO

A B C D E

Ottimo Buono Sufficiente Carente Gravemente

Carente Non presenta difficoltà

nella produzione che

organizza in modo

completo, coerente e

coeso.

Presenta solo qualche

imprecisione nella

produzione che organizza

generalmente in modo

completo, coerente e

coeso.

Presenta alcuni errori

nella produzione con

contenuti comunque

coerenti.

Presenta difficoltà nella

produzione, con diffusi

errori formali e contenuti

non sempre coerenti e

completi.

Presenta notevoli

difficoltà/resistenze

nella produzione che

risulta scorretta e

frammentaria.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

153

QUINTO ANNO

AREA DELLA COMUNICAZIONE IN ENTRATA (decodifica): COMPRENDERE, RIELABORARE,

INTERPRETARE

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ STRATEGIE DEL DOCENTE

Padroneggiare gli

strumenti dell’analisi

approfondita per giungere

a rielaborare i dati in modo

personale, a interpretare

criticamente le

informazioni e ad

argomentare le proprie

tesi.

Utilizzare autonomamente dati e

informazioni per costruire tesi/modelli

interpretativi e argomentare le proprie

convinzioni.

Utilizzare funzionalmente dati e

informazioni desunte da fonti diverse per

confutare efficacemente eventuali tesi

contrarie.

Proporre agli alunni in modo sistematico esercizi di analisi

approfondita di testi sempre più complessi.

Stimolare l’individuazione delle relazioni fra i diversi

aspetti/concetti correlati a un quesito.

Utilizzare un approccio problematizzante per stimolare la

formulazione di ipotesi realistiche.

Abituare gli alunni a svolgere lavori di ricerca in modo

autonomo e a sviluppare lezioni su specifici argomenti,

fornendo un’assistenza di sola consulenza.

Lasciare spazio agli interventi degli alunni, abituandoli a

presentare le proprie asserzioni con materiali di supporto e

attraverso ragionamenti articolati.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO

A B C D E

Ottimo Buono Sufficiente Carente Gravemente Carente Comprende, rielabora e

interpreta

autonomamente e in

modo approfondito testi

sempre più complessi.

Comprende, rielabora e

interpreta in modo

autonomo e adeguato

testi sempre più

complessi.

Presenta qualche

difficoltà nella

decodifica, nella

rielaborazione e nella

interpretazione

autonoma dei testi

complessi.

Presenta difficoltà a

decodificare, a

rielaborare e a

interpretare

autonomamente i testi

complessi.

Per difficoltà/resistenze non

riesce autonomamente a

decodificare, a rielaborare e

a interpretare i testi

complessi.

AREA DELLA COMUNICAZIONE IN USCITA (codifica): ESPRIMERE, ESPORRE, PRODURRE

COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ STRATEGIE DEL DOCENTE

Padroneggiare gli

strumenti della

comunicazione scritta,

orale, grafica, iconica,

per trasmettere

conoscenze, opinioni e

interpretazioni.

Realizzare

autonomamente un

prodotto

corrispondente a una

richiesta complessa

e/o professionale.

Scrivere e parlare con completezza,

coesione e coerenza contenutistica

utilizzando un lessico vario e specifico.

Utilizzare autonomamente i codici di

comunicazione più adeguati alle

richieste e al contesto comunicativo.

Riconsiderare le proprie produzioni per

migliorarne la correttezza e l’efficacia,

dopo averne valutato punti di caduta e

di forza.

Curare le correttezza formale nelle lezioni e utilizzare un lessico il più

possibile ricco, vario, specifico.

Richiedere agli alunni di esprimersi sempre in modo corretto,

utilizzando il lessico adeguato al contesto comunicativo.

Promuovere tutte le occasioni che permettano la verbalizzazione/

l’espressione delle proprie conoscenze/opinioni da parte degli alunni.

Promuovere l’uso di forme diversificate di organizzazione dei

contenuti, in ambito disciplinare o pluridisciplinare.

Stimolare il processo di individuazione e correzione degli errori, anche

attraverso l’uso di opportune griglie di autocorrezione.

Far svolgere tra compagni correzioni incrociate di un’intera verifica o

di una sua parte significativa.

Richiedere in modo esplicito la spiegazione dell’errore e della

corrispondente correzione.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO

A B C D E

Ottimo Buono Sufficiente Carente Gravemente

Carente

Non presenta difficoltà

nella produzione che

organizza in modo

completo, coerente e

coeso.

Presenta solo qualche

imprecisione nella

produzione che

organizza generalmente

in modo completo,

coerente e coeso.

Presenta alcuni errori

nella produzione con

contenuti comunque

coerenti.

Presenta difficoltà nella

produzione, con diffusi

errori formali e contenuti

non sempre coerenti e

completi.

Presenta notevoli

difficoltà/resistenze nella

produzione che risulta

scorretta e frammentaria.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

154

6. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

La presente “competenza chiave” si persegue lavorando su progetti curriculari, scelti dai singoli

Consigli di Classe nell’arco della durata del corso degli studi, e/o extracurriculari, scelti dagli studenti su

base volontaria ed erogati nelle ore pomeridiane.

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Attività Obiettivo principale Destinatari

Prevenzione alcool e

droga

Prevenire il consumo di alcool e droga Classi 1°/2°

Prevenzione dalle

dipendenze in generale

Attivare strategie per favorire nei ragazzi la capacità di resistere

alle varie dipendenze: (gioco, droga, alcool, bullismo, ecc.…)

Classi 1°contra

Contrasto alla

ludopatia

Prevenire la dipendenza da gioco d’azzardo Classi 2°

Progetto Martina Parlare di tumori: conoscere per prevenire Classi 3°/4°

Cuore e Vita Conoscere le tecniche di rianimazione Classi 4°

Una lezione di vita Conoscere l’attività del reparto di rianimazione ospedale di

Bergamo al fine di prevenire i comportamenti a rischio

Classi 5°

Donazione di sangue Promuovere la donazione del sangue Classi 4°

Donazione Organi Promuovere la donazione di organi Classi 5°

Donazione Midollo Promuovere la donazione di organi Classi 4°/5°

Educazione alimentare Promuovere sani stili di vita Classi 2°/3°

Educazione

all’affettività e alla

sessualità

Prevenire situazioni di rischio per gli adolescenti (gravidanze

indesiderate, contagio di malattie a trasmissione sessuale)

Classi 3°/4°

Osare la speranza Prevenzione AIDS Classi 2°/3°

Educazione al rispetto Prevenzione bullismo, razzismo, violenza di ogni genere Classi 2°

Prevenzione violenza

di genere

Educare al rispetto e prevenire comportamenti violenti nei

confronti delle bambine e delle ragazze

Classi 2°, 3°, 4°, 5°

Educazione stradale Prevenzione incidenti, interiorizzazione regole Cassi 1°

Sportello di supporto

psicologico

Prevenire situazioni di rischio negli adolescenti Studenti di tutte le classi,

genitori e docenti (una

mattina a settimana, su

appuntamento)

PROGETTI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA E/O L’INSUCCESSO SCOLASTICO

Attività Obiettivo principale Destinatari

Gestione delle emozioni Prevenzione e gestione dell’ansia da

prestazione

Gli studenti che ne fanno richiesta

Lavoro sul metodo di

studio

Prevenzione dispersione scolastica e/o

insuccesso scolastico

Gli studenti che ne fanno richiesta

PROGETTI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E CITTADINANZA

Attività Obiettivo principale Destinatari

Incontri seminariali e/o proiezioni di

film sul fenomeno

mafioso/corruttivo

Far acquisire la consapevolezza del valore della Legalità e della Cittadinanza ai giovani.

Classi 3°

Partecipazione alla Marcia del

Ricordo, 21 marzo con Libera, per

ricordare le vittime innocenti delle

mafie

Favorire la maturazione del senso di legalità Studenti volontari di tutte le

classi

Campo di volontariato estivo con

Libera Terra sui terreni confiscate

alle mafie

Promuovere negli studenti atteggiamenti e azioni

concrete di contrasto alle mafie, alla

prevaricazione e al fenomeno corruttivo

Studenti volontari di tutte le

classi

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

155

PARI OPPORTUNITÀ: NO ALLA VIOLENZA DI GENERE

Attività Obiettivo principale Destinatari

Lettura di saggi sulla tematica Educare alle pari opportunità e prevenire la violenza di genere. Classi 3°

Partecipazione iniziative Terre des Hommes

Educare alle pari opportunità e prevenire la violenza di genere Tutte le classi

PROGETTO: SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI, PER VIVERE LA SCUOLA CON RESPONSABILITÀ E PROMUOVERE LA CULTURA DELLA PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI – FASCICOLO FORMAZIONE DEL DVR Finalità

Dare attuazione agli obblighi del D.lgs. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni

Sviluppare la cultura della sicurezza, promuovere la prevenzione, educare alla tutela della salute

Far interiorizzare le procedure previste in caso d’emergenza

Far acquisire comportamenti sicuri e corretti, l’uso consapevole dell’ambiente scolastico e dell’azienda agraria annessa, degli attrezzi, delle macchine, dei dispositivi di protezione individuale (DPI)

Obiettivi specifici Conoscere gli ambienti scolastico e dell’Azienza, e i rischi presenti

Conoscere il Documento di Valutazione dei Rischi e del Piano di Emergenza ed Evacuazione

Responsabilizzare gli operatori scolastici, gli studenti, le famiglie, i fornitori all’assunzione di comportamenti corretti

Fornire le informazioni sulle norme di sicurezza da adottare in caso di emergenza

Formare ed educare a comportamenti che siano improntati alla prevenzione, collaborazione, solidarietà e autocontrollo

Tipologia partecipanti Tutti coloro che vivono e lavorano nella scuola

Tempi di attuazione Durante tutto il periodo scolastico

PROGETTI SPORTIVI

ATTIVITÀ OBIETTIVO PRINCIPALE DESTINATARI

Centro sportivo scolastico Ampliare e approfondire la proposta sportiva dell’Istituto

Tutti

Ultimate Promuovere la pratica sportiva di discipline emergenti

Tutti

7. SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ

PROGETTO/ATTIVITÀ OBIETTIVO PRINCIPALE DESTINATARI

Seminari formativi con l’imprenditoria di settore

Conoscere il mondo dell’imprenditoria

Classi 4°/5°

Visite d’istruzione ad aziende agricole e/o di trasformazione dei prodotti, ad aziende estrattive e/o di lavorazione dei sottoprodotti, ad aziende che trattano i rifiuti, ad aziende che si occupano di recupero ambientale

Conoscere le attività produttive Classi 3°/4°/5°

Seminari formativi con i presidenti dei collegi dei periti agrari e dei collegi degli agrotecnici

Conoscere il mondo della libera professione

Classi 5°

Promozione delle eccellenze attraverso la partecipazione alle gare nazionali di valutazione

Promuovere lo spirito di iniziativa facendo leva sulla competizione

Classi 3°/4°/5°

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

156

morfologica delle bovine (Fiere di Cremona, Rivolta d’Adda, Montichiari, Treviglio); alla gara nazionale degli istituti tecnici Agraria, Agroalimentare e Agroindustria; gara nazionale degli istituti professionali Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

Preparazione test ammissione Università

Orientamento in uscita Classi 4^ e 5^

Progetto Stage estivi per le classi seconde (propedeutico all’ASL)

Finalità

generale

o Sperimentare una forma di ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

o Consentire una stretta collaborazione tra scuola e mondo

produttivo

Obiettivi

specifici

o Far cogliere agli alunni la realtà del mondo del lavoro

o Far meglio cogliere agli allievi la correlazione tra le nozioni

teoriche apprese a scuola e le relative implicazioni applicative

o Consentire un eventuale adeguamento dei programmi alle

esigenze del settore produttivo negli ambiti agricolo, ambientale,

agroindustriale

Organizzazione

dell’iniziativa

o Gli studenti partecipanti svolgeranno attività lavorativa presso le

strutture aziendali dell’Istituto o presso aziende convenzionate.

o Gli studenti saranno seguiti da un docente tutor e da un tutor

aziendale (come da convenzione)

Tipologia

partecipanti

o Alunni delle classi seconde

Tempi di

attuazione

o A partire dal mese di giugno e fino a settembre, a piccoli gruppi

per periodi di 2-3 settimane, per 5 ore al giorno

8. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROGETTO/ATTIVITÀ OBIETTIVO PRINCIPALE DESTINATARI

Progetto Teatro – L’agricoltura sale sul palcoscenico

Allestimento e rappresentazione di uno spettacolo teatrale

Studenti motivati di tutte le classi

Visione di spettacoli teatrali presso teatri stabili

Promuovere la cultura artistica e letteraria

Classi 3°/4°/5°

Visione di spettacoli teatrali in lingua inglese presso teatri stabili

Promuovere la cultura artistica e la competenza comunicativa in lingua inglese

Classi 3°/4°/5°

Visite d’istruzione a città d’arte e/o musei

Promuovere l’arte e la storia Tutte le classi

Progetto “Canto corale”

Promuovere cultura con uno strumento, il coro, dove tutti contribuiscono alla realizzazione di un prodotto artistico. Il coro favorisce l’apprendimento cooperativo come forma più elevata di conoscenza e di condivisione emozionale.

Tutti gli studenti, i docenti, il personale della scuola e i genitori

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

157

Tutti i progetti sono accompagnati da una scheda di progetto su cui vengono riportati: finalità, obiettivi,

attività previste, risorse umane – finanziarie – strumentali, indicatori di risultato, valori/situazioni attesi.

Le schede di progetto vengono presentate al Collegio dei Docenti entro il mese di ottobre di ogni anno

scolastico per l’approvazione. Al Consiglio di Istituto spetta la programmazione delle risorse finanziarie.

Le relazioni finali sui progetti vengono presentate al Collegio dei Docenti di giugno di ogni anno

scolastico e al Consiglio di Istituto per la rendicontazione.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

158

19.3 PROVE PARALLELE

Obiettivo prioritario dell’istituzione scolastica è perseguire il miglior successo formativo per il maggior numero di studenti ad essa affidati. Le prove parallele sono uno degli strumenti che la nostra scuola utilizza a questo scopo, perché sono frutto di una condivisione di finalità e obiettivi e si inseriscono nell’ambito di un dibattito ampio sul tema della valutazione, momento cruciale dell’attività didattica e del ruolo docente, e dell’autovalutazione di Istituto. Finalità generali delle prove parallele: 1. il miglioramento dell’offerta formativa dell’Istituto; 2. la promozione di un confronto sulla didattica delle discipline e sulla valutazione; 3. l’offerta di pari opportunità formative agli studenti. Obiettivi specifici delle prove parallele: 1. definire in modo più puntuale i contenuti irrinunciabili di ciascuna disciplina; 2. redigere griglie di valutazione comuni per le singole discipline e prove; 3. sperimentare modalità collegiali di lavoro. Le prove parallele vengono somministrate nei tempi e nei modi sotto indicati:

PROVE PARALLELE

Classi Tipologie Discipline Tempi Durata prova

1e - Test d’ingresso (valutazione fuori media voti) - Prova disciplinare

Italiano Matematica Lingua Inglese Italiano Matematica Inglese

settembre marzo

2 ore 2 ore

2e - Fac simile INVALSI - INVALSI

Italiano Matematica Inglese Italiano Matematica

aprile metà maggio

2 ore 2 ore

3e - Test d’ingresso (valutazione fuori media voti) - Prova discipline formative

(anche fac simile INVALSI) - Prova di discipline d’indirizzo

Italiano Matematica Lingua Inglese Italiano Matematica Lingua Inglese Tecnico PET: Trasfor. prodotti Economia Produz. animali Produz. Vegetali GAT: Economia Genio rurale Produz. animali Produz. vegetali

settembre aprile marzo-aprile 2 discipline a rotazione marzo-aprile 2 discipline a rotazione

2 ore 2 ore 2 ore 2 ore

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

159

Professionale Ortoflorovivaismo Agronomia Economia

marzo-aprile

2 ore

4e - Prova discipline formative (anche fac simile INVALSI)

- Prova di discipline d’indirizzo

Italiano Matematica Lingua Inglese Tecnico PET: Trasfor. prodotti Economia Produz. animali Produz. Vegetali GAT: Economia Genio rurale Produz. animali Produz. vegetali Professionale Ortoflorovivaismo Agronomia Economia

aprile marzo-aprile 2 discipline a rotazione marzo-aprile 2 discipline a rotazione aprile

2 ore 2 ore 2 ore 2 ore

5e - Simulazione prove d’esame • Prima prova

• Seconda prova

• Terza prova (fino a

modifica esame di stato)

• Colloquio

Italiano Indicazioni ministeriali Discipline Esame di Stato Discipline Esame di Stato

gennaio/aprile febbraio/aprile dicembre/marzo maggio

6 ore 6 ore 3 ore mattinata

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

160

19.4 ATTIVITÀ DI RECUPERO

Questi interventi sono finalizzati ad offrire agli studenti con difficoltà di apprendimento un supporto per il recupero di conoscenze e il superamento di difficoltà che potrebbero altrimenti portare all’insuccesso scolastico o all’abbandono. Tali interventi possono essere efficaci solo se esistono, come presupposto dell’intera istituzione scolastica, l’attenzione verso lo studente in difficoltà e la ricerca di una motivazione allo studio, che si traducano in particolari strategie metodologiche e strumentali. Questi interventi devono avere precipuamente lo scopo di aumentare l’autostima e la percezione di potersi proficuamente misurare con le difficoltà, sia di apprendimento che relazionali, che l’alunno incontra. Le attività proposte nei diversi anni scolastici dall’Istituto sono le seguenti:

- Recupero in itinere (ogni forma di ripasso, correzione verifiche, correzione compiti, elaborazione mappe concettuali, ecc.) per ciascuna disciplina in base alle svariate esigenze;

- Corsi di recupero pomeridiani da attuarsi dopo il primo pagellino (dicembre) e/o lo scrutinio del primo quadrimestre (febbraio);

- Recupero in itinere con interruzione dell’avanzamento del programma quando il numero di studenti insufficienti è uguale o superiore al 50% dei componenti la classe successivamente a:

a) primo pagellino b) primo quadrimestre c) secondo pagellino.

Relativamente agli studenti con sospensione del giudizio agli scrutini finali: - Piani di lavoro estivo per ciascun alunno coinvolto - Corsi di recupero estivo da attuarsi nei mesi di giugno/luglio.

Le proposte di attività di recupero offerte dalla Scuola, così come il numero dei corsi di recupero attivati, le discipline interessate e il relativo monte orario, possono variare di anno in anno secondo le deliberazioni del Collegio Docenti, e in secondo ordine dei Consigli di Classe, e tenuto conto della disponibilità finanziaria. Delle attività di recupero va data informazione preventiva e consuntiva alle famiglie. Il recupero in itinere va riportato sul Registro di Classe e sul Registro Elettronico, mentre i corsi di recupero vanno registrati su apposito registro.

19.5 VISITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

(Estratto dal Regolamento visite didattiche e viaggi d’istruzione)

L’Istituto prevede due tipologie di attività riconducibili a:

Visite didattiche brevi: uscite di durata massima un giorno (senza pernottamento) dedicate ad attività didattiche specifiche e mirate (visita ad aziende/laboratori/musei, visione di spettacoli teatrali/cinematografici).

Viaggi d’Istruzione: uscite di durata superiore alla giornata (con pernottamento) dedicate ad attività didattiche, anche diversificate, in aree geografiche anche distanti.

Per entrambe le attività è necessaria l’autorizzazione da parte dei genitori.

Ciascuna classe non potrà, salvo eccezionali motivi di opportunità, superare un monte giorni di VISITE

DIDATTICHE, individuato in:

Classi 1^: giorni 4

Classi 2^: giorni 4

Classi 3^: giorni 5

Classi 4^: giorni 6

Classi 5^: giorni 7

Ciascuna classe potrà inoltre programmare un VIAGGIO DI ISTRUZIONE che dovrà avere la durata

massima di cinque giorni.

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

161

VISITE DIDATTICHE

Vengono proposte all’interno di ciascun C.d.C dai singoli docenti con la finalità di supportare le regolari attività didattiche con esperienze in realtà esterne e sono parte integrante delle attività disciplinari. Pertanto la partecipazione da parte degli alunni è obbligatoria e ogni assenza dovrà essere debitamente giustificata. Si potrà prevedere qualche eccezione relativamente alla partecipazione solo se l’attività è strettamente curricolare e si svolge in orario extrascolastico.

Tali attività devono essere proposte, programmate (almeno in linea di massima) e approvate dal C.d.C. entro il mese di ottobre. Nell’organizzazione di tali visite il C.d.C. dovrà cercare, per quanto possibile, di prevedere attività/visite che coinvolgano sinergicamente più discipline, così da ottimizzare la giornata di uscita.

L’attività didattica così effettuata dovrà trovare un riscontro oggettivo al rientro in Istituto (verifiche scritte/orali, relazioni, ecc.).

Per l’organizzazione concreta dell’attività il docente proponente organizzerà le attività didattiche previste e si riferirà al membro della Segreteria delegato all’organizzazione viaggi solo per gli aspetti tecnici di trasporto (prenotazioni pullman, acquisto biglietti ferroviari ecc.). Si farà carico del controllo burocratico delle autorizzazioni dei famigliari e della raccolta soldi per eventuali ingressi.

VIAGGI D’ISTRUZIONE

La commissione Viaggi d’Istruzione nominata dal Collegio Docenti individua, in funzione della fascia di classe dei programmi curricolari e di eventuali suggerimenti pervenuti, alcune mete che proporrà all’approvazione del Collegio Docenti di dicembre.

I viaggi a lungo raggio (oltre i 600 km) dovranno prevedere mezzi alternativi a quelli stradali, così da non sprecare tempo in trasferimenti, o prevedere visite con pernottamenti intermedi.

Entro fine Novembre ciascun C.d.C., sentito anche il parere dei genitori e degli alunni, tenendo in considerazione anche l’opportunità di abbinare più classi parallele per il contenimento dei costi, sceglierà una fra le proposte, individuando i docenti accompagnatori ed gli eventuali sostituti. Tale scelta sarà successivamente approvata dal Collegio Docenti nel mese di dicembre.

Ai fini dell’organizzazione del viaggio è obbligatoria la partecipazione di almeno 80% degli alunni di ciascuna classe. I partecipanti dovranno firmare per accettazione un regolamento inerente il comportamento da tenere durante il viaggio e le regole da rispettare.

E’ previsto un docente accompagnatore ogni 15 alunni e un insegnante di sostegno ogni 2 alunni diversamente abili. Almeno un docente accompagnatore dovrà essere dell’area disciplinare attinente alle attività programmate e ciascuna classe dovrà avere almeno un proprio docente fra gli accompagnatori.

Per i viaggi all’estero dovrà essere assicurata, tra gli accompagnatori, la presenza di almeno un docente che parli la lingua del luogo o, in alternativa, la lingua inglese.

Il Dirigente individua fra i docenti accompagnatori un group leader responsabile del viaggio, fermo restando che tutti i docenti sono responsabili del gruppo e non solo della propria classe.

L’organizzazione concreta del viaggio (inerente gli aspetti burocratici quali la raccolta delle autorizzazioni, il controllo dei versamenti, ecc.) viene effettuata dai docenti accompagnatori coordinati dal group leader in collaborazione con il docente referente dell’Organizzazione Viaggi. Viene stilato un programma di massima che prevede, per quanto possibile, visite e attività coerenti con le attività curricolari.

Entro il mese di gennaio gli alunni devono ricevere il programma di massima approvato e versare una caparra pari al 30% del costo preventivato.

Tale caparra non verrà restituita in caso di rinuncia se non per gravi e comprovati motivi, in quanto l’incremento di costo derivante dalla rinuncia verrebbe ingiustamente a ricadere sui compagni.

Il saldo dovrà essere versato 30 giorni prima della partenza.

In casi eccezionali e comprovati l’Istituto può, su richiesta, erogare contributi ad alunni in difficoltà economiche.

I docenti accompagnatori dovranno consegnare agli alunni, almeno 15 gg prima della partenza, il programma definitivo.

Al termine del viaggio il group leader stila una relazione utilizzando l’apposito modulo.

Per motivi di esigenza didattica, ai docenti non è consentito accompagnare le classi per più di due viaggi d’Istruzione, a condizione che nella seconda classe accompagnata venga dimostrata l’impossibilità di individuare un altro docente accompagnatore, con particolare riferimento alle competenze necessarie per una piena fruizione del viaggio di istruzione.

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162

20. FABBISOGNO DI PERSONALE

20.1 ANALISI DEI DATI NUMERI DELL’ISTITUTO

L’Istituto nell’anno scolastico 2016/2017 è costituito da 32 classi così suddivise:

- 21 classi nell’Istituto Tecnico Settore Tecnologico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

- 9 classi nell’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale

- 2 classi nell’IeFP Operatore Agricolo Allevamento Animali.

E’ frequentato da 688 studenti di cui 465 maschi e 223 femmine.

Rilevante è il numero di alunni diversamente abili iscritti, 32, mentre non è significativa la presenza di

alunni stranieri, iscritti 17, che sono una piccola parte della popolazione scolastica.

Nel caso degli alunni diversamente abili, una presenza così elevata è favorita dalla storia consolidata di

accoglienza da parte dell’Istituto e dalle potenzialità offerte dalle strutture della scuola che possiede

diversi laboratori e settori aziendali utili all’inserimento-integrazione delle diverse abilità.

Gli studenti provengono da moltissimi comuni appartenenti soprattutto alle province di Bergamo,

Milano, Cremona; sono presenti anche studenti delle province di Brescia, Lodi e Monza-Brianza. Pur

creando qualche problema, proprio per le distanze di provenienza, va detto che questo elemento

contribuisce fortemente alla dinamicità e all’apertura di varie problematiche, trasformando così la

diversità in un patrimonio educativo dai risvolti decisamente interessanti.

L’Istituto nell’anno scolastico 2017/2018 è costituito da 34 classi così suddivise:

- 21 classi nell’Istituto Tecnico Settore Tecnologico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

- 10 classi nell’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale

- 3 classi nell’IeFP Operatore Agricolo Allevamento Animali.

E’ frequentato da 733 studenti di cui 495 maschi e 238 femmine.

Rilevante è il numero di alunni diversamente abili iscritti, 33, mentre non è significativa la presenza di

alunni stranieri, iscritti, 18, che sono una piccola parte della popolazione scolastica.

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163

20.2 PERSONALE DOCENTE

L’organico è costituito dai posti comuni, dai posti di sostegno e dai posti dell’organico potenziato di cui

al comma 5 della Legge 107/2015. I posti comuni sono quelli necessari a coprire, senza considerare

le ore residue, le ore d’insegnamento curriculare secondo il piano di studio, includendo anche le

compresenze previste dall’ordinamento, prendendo come riferimento l’organico di fatto dell’anno.

ORGANICO TRIENNIO

A.S. ORGANICO SCUOLA

(cod. meccanografico)

POSTI

COMUNI

POSTI DI

SOSTEGNO

POSTI ORGANICO

POTENZIATO

TOTALE

2016/2017 BGTA02701R 45

BGRA027011 25 15

TOTALE 70 15 6 91

2017/2018 BGTA02701R

BGRA027011 75 15

TOTALE 75 15 6 96

2018/2019 BGTA02701R

BGRA027011

TOTALE

20.3 PERSONALE ATA

Il personale ATA è composto da 31 unità così suddivise:

- 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

- 6 Assistenti Amministrativi + 1 Assistente amministrativo che completa un part-time

- 4 Assistenti Tecnici + 1 Assistente Tecnico che completa un part time

- 11 Collaboratori Scolastici + 1 che completa part time

- 6 Collaboratori Scolastici Addetti all’Azienda Agraria

-

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

164

21. ORGANICO DELL’AUTONOMIA La Legge n. 107/2015, al comma 5, al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione

dell’autonomia, ha istituito l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e

progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal piano triennale dell’offerta formativa. I

docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta

formativa.

L’organico di potenziamento dell’Istituto Cantoni è di 6 unità suddivise nelle seguenti classi di concorso:

A037, A046, AB24, A051, A050, B-15.

Si ipotizza un utilizzo di questo organico per far fronte alle diverse necessità che il collegio docenti

annualmente individua, tra i quali:

1) Progetti

Le ore destinate ai progetti verranno utilizzate in particolare per:

A037: classi dalla prima alla quinta del corso professionale corso di disegno, rilievo territoriale e

rappresentazioni grafiche con utilizzo AUTOCAD, progettazione di aree verdi.

A046: ASL classi terze, quarte e quinte, collaborazione con docenti di storia nelle classi quinte,

supporto a progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità.

AB24: stage di lingua inglese per classi terze, certificazioni PET per terze e quarte corso professionale,

FCE per quarte e quinte corso tecnico, corsi di potenziamento.

A051: riorganizzazione serre calde, ASL classi terze, quarte e quinte professionale e tecnico, ASL

seconda e terza IeFP, supporto alla progettazione professionalizzante in genere.

A050: progetti di educazione alla salute, progetto sportivo ULTIMATE in collaborazione con CSS,

progetto, Mostra Museo Explora nell’ambito di Bergamoscienza, compresenza nelle classi e nei

laboratori durante le discipline dell’area scientifica, soprattutto dove è più alta la presenza di studenti

BES.

B-15: supporto attività laboratoriali di informatica classi prime e seconde. Compresenze nelle discipline

dell’area matematico/scientifica.

2) Corsi di recupero/potenziamento

I corsi verranno attivati per gruppi di studenti, anche appartenenti a sezioni diverse della stessa classe,

nelle aree scientifico/tecnica (A051/A050/A037), umanistica (A046), linguistica (AB24)

3) Supplenze brevi

Si ipotizza una copertura di 2 docenti a disposizione per ogni ora per 30 settimane. Nelle ore di

supplenza ai docenti si chiede di lavorare su tematiche concordate con i docenti della classe o di

predisporre delle lezioni di introduzione o approfondimento delle discipline di competenza, gestendo il

susseguirsi delle presenze nella stessa classe con una continuità che consenta la realizzazione di uno

o più percorsi di senso compiuto.

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22. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Classe, quale comunità professionale, dedica specifica

attenzione all’effettiva inclusione di ogni alunno, e in particolare di coloro che manifestano bisogni

educativi speciali (BES) e necessitano di interventi didattici individualizzati e/o personalizzati, ivi

includendo anche quegli studenti che manifestino difficoltà riconducibili all’area dello svantaggio socio-

economico, linguistico, culturale, come previsto dalla D.M. 27/12/12 sui BES e dalla successiva C.M.

8/13 o si trovano in affido o in adozione.

La comunità professionale assume, dunque, la consapevole responsabilità di coordinare in modo

collegiale e organico l’offerta educativa e didattica, sia rispondendo all’esplicita richiesta delle famiglie,

sia individuando forme di intervento nella prassi educativa e didattica, rendendo così l’inclusione

elemento centrale e trasversale all’offerta formativa complessiva. In tale ottica l’attenzione ai BES degli

alunni si concretizza mediante la personalizzazione (L.53/03)

- nell’insegnamento curricolare;

- nella gestione delle classi;

- nell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici;

- nelle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

- nel fissare criteri e procedure funzionali delle risorse professionali ed economiche a

disposizione dell’Istituto.

Assumendo la declinazione del modello ICF (International Classification of Functioning, Disability and

Health) adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’offerta formativa dell’Istituto si focalizza

sulla valorizzazione delle potenzialità di ciascun alunno considerando i fattori di contesto personali e

ambientali. Ciò al fine di rendere il percorso scolastico esperienza inclusiva per ciascuno, nel rispetto e

nella valorizzazione delle condizioni personali, all’interno della classe e/o del gruppo di appartenenza.

In tale ottica, quindi, specifica attenzione è riservata:

- agli studenti e alle studentesse con Diagnosi Funzionale e Certificazione rilasciata ai sensi

della Legge 104/92. Per questi studenti viene predisposta una programmazione individualizzata

(differenziata o su obiettivi minimi curricolari), che viene mediata dalla presenza del docente di

sostegno, declinata nell’apposito Piano Educativo Individualizzato (PEI) e in rete con i soggetti

operanti sul territorio sulla base della Legge 328/2000;

- agli studenti e alle studentesse con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento

(DSA). Per questi studenti si prevede la personalizzazione dei tempi e delle modalità di

apprendimento attraverso un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Piano nel quale,

coerentemente con quanto previsto dalla Legge 170/2010, dal Decreto Ministeriale 5669/2011 e

dalle annesse Linee guida, sono definite le strategie metodologiche e didattiche, la messa in atto

delle misure dispensative, di azioni compensative e di appositi criteri di valutazione degli

apprendimenti. Tali misure si intendono estese anche agli alunni con certificazione di Disturbo da

Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), con diagnosi di disturbi evolutivi specifici e con

funzionamento cognitivo limite;

- agli studenti e alle studentesse in situazione di difficoltà o svantaggio socio-economico,

linguistico e culturale, anche transitorio o momentaneo, o in affido o in adozione. In tal caso,

sulla base delle indicazioni dell’apposita Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e della Circolare

Ministeriale 8/2013, il consiglio di classe elabora, se necessario, un Piano Educativo

Personalizzato (PEP) per definire, monitorare e documentare idonee strategie di intervento, criteri

di valutazione degli apprendimenti e relativi livelli di competenza attesi in uscita per il periodo di

definizione del PEP (cfr. Linee orientative circ_ATBG_MIUR 18-09-12)

La cura di questi interventi educativi presuppone da parte del Collegio dei Docenti e dei Consiglio di

Classe:

- l'elaborazione di criteri e modalità per individuare gli alunni con BES secondo le indicazioni delle

Linee guida regionali;

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- la definizione dei concetti “essenziali” e “minimi” di ogni disciplina di studio da inserire nelle

programmazioni individuali;

- la definizione degli impegni specifici di ogni docente della classe;

- la predisposizione di piani PEI, PDP, PEP strutturati in

a) percorsi di apprendimento;

b) contenuti;

c) obiettivi “essenziali5” e “minimi6” e criteri di valutazione in relazione a ciascuna disciplina;

d) esplicitazione delle alleanze (famiglia e servizi territoriali) e relative modalità di interazione;

- i processi di autovalutazione dei docenti coinvolti (modalità di rendicontazione al C.d.D.).

Inoltre è costituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) coordinato dalla Funzione Strumentale

“Servizio agli studenti”. GLI che, mantenendo la propria identità pluri rappresentativa, estende la sua

competenza all’ambito dei BES, alla valutazione del livello di inclusività della scuola attraverso

l’elaborazione del Piano Annuale dell’Inclusività (PAI). Il lavoro coordinato in rete, nell’ambito

territoriale definito dai Centri Territoriali di Supporto e dai Centri Territoriali per l’Inclusione, si realizzerà

attraverso incontri periodici di indirizzo.

5 I concetti “essenziali” disciplinari sono riconducibili agli obiettivi irrinunciabili di ciascuna disciplina per ciascun anno di corso 6 Il concetto di obiettivo “minimo” è riconducibile agli obiettivi più semplici di ciascuna disciplina che non sono direttamente riferibili a

ciascun anno di corso, ma piuttosto alle possibilità di sviluppo cognitivo di una persona.

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22.1 INSERIMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Fin dai primi anni in cui la scuola superiore si è aperta all’inclusione degli allievi diversamente abili, l’Istituto G.Cantoni si è attivato per offrire le condizioni più favorevoli per la crescita e lo sviluppo delle conoscenze, abilità e competenze di ogni alunno. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si realizza nell’ottica dell’inclusione con l’inserimento di alunni diversamente abili in tutte le classi accogliendo e condividendo quanto esposto nelle “Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (04/08/2009). La scuola garantisce percorsi individualizzati finalizzati al superamento delle difficoltà e alla valorizzazione delle potenzialità, il tutto attraverso attività curricolari e forme laboratoriali operative e creative. Il Piano si realizza efficacemente grazie alla sinergica programmazione dell’azione educativa e didattica che coinvolge il Dirigente Scolastico, il GLI d’Istituto, il Collegio Docenti, le famiglie, il personale ATA, l’Equipe Multidisciplinare; essi operano nel rispetto della partecipazione, della valorizzazione della professionalità e della collegialità.

Un sistema inclusivo considera l’alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue potenzialità e i suoi limiti. Viene favorita, pertanto, la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e “assecondando” i meccanismi di autoregolazione. A questo scopo, nell’ambito della dotazione dell’organico di sostegno, le ore sono ripartite tra gli alunni tenendo conto dei singoli progetti individualizzati e della presenza o meno dell’assistente educatore.

La struttura del curricolo dell’Istituto G. Cantoni permette l’inserimento di ragazzi diversamente abili di varia tipologia. Oltre ai ragazzi diversamente abili che sono in grado di seguire il curricolo scolastico delle rispettive classi d’appartenenza, l’Istituto accoglie alunni che non hanno i prerequisiti e le abilità necessarie per il percorso ordinario, ai quali offre un servizio scolastico formativo individualizzato.

In questi casi gli obiettivi sono: - autonomia - potenziamento e sviluppo delle abilità di relazione interpersonale - mantenimento e sviluppo delle conoscenze scolastiche e dei livelli di scolarità raggiunti - orientamento e tirocinio orientativo.

È garantita la frequenza fino al triennio a tutti gli alunni diversamente abili. Il proseguimento per i due

anni successivi al terzo è da valutare per ogni singolo alunno. La Scuola deciderà sull’ulteriore permanenza in base al progetto individualizzato dell’allievo, redatto con la collaborazione di tutte le figure di riferimento, rilevandone la funzionalità e l’efficacia.

I LABORATORI

I laboratori costituiscono importanti occasioni di apprendimento in piccolo gruppo, che integrano gli interventi didattici individuali. Consentono di esprimere, con linguaggi anche non verbali, potenzialità che l’attività didattica tradizionalmente intesa spesso non riesce a far emergere e di incrementare abilità e competenze utili per il futuro, in un ambiente che induce gli allievi a diventare protagonisti attivi del proprio operare. Sono gestiti in parte da insegnanti di sostegno e in parte da esperti esterni, con progetti finanziati principalmente dalla scuola, e prevedono anche la presenza, a rotazione, di compagni di classe degli alunni per i quali vengono attivati. La partecipazione a uno o più laboratori è frutto di una scelta che i docenti condividono con la famiglia, in base agli effettivi bisogni di ogni singolo allievo.

Tra le diverse attività di laboratorio che l’Istituto può offrire troviamo il Laboratorio espressivo manipolativo e il laboratorio di cucina

Si realizzano anche forme di tirocinio esterno presso aziende presenti sul territorio.

Modalità di attuazione dell’inserimento degli alunni diversamente abili

E’ compito della Scuola Secondaria di primo grado di provenienza dell’alunno prendere i primi contatti, a partire già dal secondo quadrimestre del secondo anno, con il referente del nostro Istituto.

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Con i genitori e il docente di sostegno si programmano nei mesi successivi alcuni incontri informativi.

E’ consigliabile che la manifestazione d’interesse all’iscrizione presso la nostra scuola sia data entro novembre dell’anno scolastico precedente a quello di frequenza, per poter esercitare il diritto di precedenza nel caso di un soprannumero di iscrizioni non accoglibili.

Verificate le preiscrizioni, dal mese di marzo in poi si organizzano visite programmate presso il nostro Istituto, per orientamento e conoscenza dei nuovi alunni.

Il Dirigente Scolastico, sentiti i docenti di sostegno, individua il Consiglio di Classe più idoneo all’inserimento dell’allievo diversamente abile.

Entro l’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico, viene convocato il Consiglio di Classe in cui è inserito l’alunno, per trasmettere tutte le informazioni necessarie sulle sue difficoltà e necessità. Ciò permetterà di cominciare il nuovo percorso scolastico nel miglior modo possibile.

22.2 STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

La legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi

specifici dell’apprendimento (DSA). In ottemperanza al DM 12 luglio 2011, che fissa le Linee guida per

il diritto allo studio degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, i consigli di classe

predispongono, in collaborazione con la famiglia, un Piano Didattico Personalizzato per gli studenti ai

quali è stato regolarmente certificato un DSA. In questo Piano vengono dettagliati le strategie e i metodi

di insegnamento, le misure dispensative e gli strumenti compensativi, i tempi aggiuntivi che il Consiglio

di classe o i singoli insegnanti concordano di attuare.

La Funzione Strumentale “Servizi agli studenti” si occupa di fornire le informazioni e la

documentazione sugli studenti con DSA ai singoli consigli di classe e, all’inizio dell’anno scolastico,

incontra le famiglie e/o l’Équipe psicopedagogica.

22.3 ACCOGLIENZA E INSERIMENTO STUDENTI STRANIERI

L’accoglienza, l’inserimento nel nostro Istituto e le eventuali attività di alfabetizzazione di studenti

stranieri, sono coordinate dalla Funzione Strumentale “Servizio agli studenti” secondo i criteri che

vengono di seguito elencati.

La fase iniziale di accoglienza dello studente straniero appena giunto in Italia (o ancora bisognoso di

alfabetizzazione) prevede, a cura del referente di Istituto, i passaggi di seguito elencati.

1°. Primo colloquio in presenza della famiglia e di eventuali mediatori finalizzato a:

- informarsi sulla storia migratoria della famiglia, - informare sull’offerta formativa della scuola, - informare sulle norme presenti nel Regolamento d’Istituto, - informarsi del percorso scolastico pregresso e dei risultati ottenuti.

2°. Mostrare la scuola e assegnare un insegnante di riferimento (Coordinatore di classe), e come

tutor un alunno di classi superiori.

3°. Somministrazione di test per la valutazione delle competenze linguistiche e non

4°. Correzione dei test e valutazione delle necessità dell’alunno.

5°. Ipotesi per la scelta della classe di accoglienza.

I criteri per la scelta della classe in cui inserire lo studente sono i seguenti:

1°. età anagrafica dell’alunno, 2°. competenze didattiche dell’alunno in entrata, 3°. classe meno numerosa.

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22.4 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ (PAI)

Il Piano Annuale per l’Inclusività è rivolto a tutti gli studenti, in modo particolare a quanti fra loro

necessitano di attenzioni particolari, presentando Bisogni Educativi Speciali (BES).

Si distinguono in:

alunni con DSA, con certificazioni di disabilità o medico-sanitarie;

allievi adottati, in affido familiare o ai servizi sociali;

studenti stranieri con difficoltà linguistiche

tutti quei ragazzi che per vari motivi attraversano momenti particolarmente difficili della loro vita.

Nell’anno scolastico 2016-2017 la componente studentesca risulta composta complessivamente da

688 alunni, di cui:

alunni con L. 104/92 n. 32 (diversamente abili)

alunni con L. 170/10 n. 90 (DSA)

alunni con altre certificazioni n. 9

alunni adottati n. 5 (noti), in affido n. 3 (noti)

alunni stranieri n. 14 (1 NAI)

alunni in situazione di difficoltà rilevati dai CdC n. 3.

Nell’anno scolastico 2017-2018 la componente studentesca risulta composta complessivamente da 733 alunni, di cui:

alunni con L. 104/92 n. 33 (diversamente abili)

alunni con L. 170/10 n. 100 (DSA)

alunni con altre certificazioni n. 7

alunni adottati n. 4 (noti), in affido n. 6 (noti)

alunni stranieri n. 18 (0 NAI)

alunni in situazione di difficoltà rilevati dai CdC n. 10 Per i suddetti alunni sono stati redatti dai rispettivi Consigli di Classe i seguenti piani:

n. 33 PEI (Piano Educativo Individualizzato)

n. 100 PDP (Piano Didattico Personalizzato) per alunni DSA

n. 17 PDP redatti, in assenza di certificazione per DSA o per disabilità, per difficoltà rilevate (linguistiche, sociali, medico sanitarie, psicologiche).

Il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) è costituito da: il Dirigente Scolastico, i referenti della commissione didattica, dell’ASL e degli alunni DA, tutti i docenti Funzioni Strumentali, due docenti curricolari, un docente di sostegno, un educatore e due rappresentanti dei genitori. I docenti curricolari, quelli di sostegno e i coordinatori dei Consigli di Classe sostengono le progettazioni e le azioni del GLI. Le famiglie sono coinvolte nella condivisione dei PEI e dei PDP, nelle scelte educative e nei percorsi orientativi. Per informazione, consulenza e formazione sono previste collaborazioni con Enti Locali, CIT, CIPIA-EDA e servizi socio-sanitari del territorio. AZIONI CHE VENGONO INTRAPRESE DURANTE TUTTO L’ANNO SCOLASTICO

Progettazione e attivazione di protocolli e documenti per l’inclusione di: 1. alunni L. 104/92 (disabilità) 2. alunni L. 170/10 (DSA) 3. alunni stranieri 4. alunni italiani e stranieri in situazione di difficoltà.

Alunni L. 104/92 Orientamento in entrata Accoglienza

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Collaborazione con Educatori Elaborazione del PEI Monitoraggio dell’apprendimento Rapporti con la famiglia Tirocinio Orientamento in uscita

Alunni L. 170/10 Accoglienza Relazioni con la famiglia Elaborazione del PDP Monitoraggio dell’apprendimento Sostegno allo studio Orientamento e ri-orientamento

Alunni in difficoltà Rilevazione della problematica Rapporti con familiari Eventuale elaborazione del PDP Monitoraggio dell’apprendimento Orientamento in uscita o ri-orientamento nel nostro Istituto

Alunni stranieri - NAI Accoglienza Relazioni con la famiglia/mediatori Alfabetizzazione/sostegno – studio Convenzione CIT-CIPIA Elaborazione dell’eventuale PDP Monitoraggio dell’apprendimento Orientamento in uscita

Sono stati attuati progetti integrati sia a livello di Istituto sia a livello di rete di scuole.

FORMAZIONE DEI DOCENTI La formazione dei Docenti negli anni scorsi ha riguardato prevalentemente - le strategie e le metodologie educativo-didattiche - la psicologia e la psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD…)

In particolare è stato svolto un corso d’aggiornamento interno all’Istituto sulle tematiche riguardanti alunni con DSA e stranieri, della durata di 6 ore, a cui hanno partecipato 28 docenti curricolari e 6 docenti di sostegno. Nel corso dell’a.s. 2016-2017, 24 docenti dell’istituto hanno intrapreso un corso di formazione di 40 ore sulla dislessia, a cura dell’ADI. AREE DI INTERVENTO Le aree di intervento su cui si concentra l’azione della Scuola sono:

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Valorizzazione delle risorse esistenti

Organizzazione di diversi tipi di sostegno presenti all'interno della scuola

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Attenzione alle fasi di transizioni che scandiscono l'ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

Percorsi specifici di formazione e di aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Ruolo delle famiglie nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l'organizzazione delle attività educative

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione.

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23. VALUTAZIONE

23.1 CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE

L’andamento formativo di ogni singolo alunno, dopo essere stato verificato, sarà valutato tenendo in considerazione tre criteri tra loro complementari e non alternativi: Criterio ipsativo

che valuta la crescita personale di ciascun allievo in rapporto alla situazione di partenza; Criterio dinamico

che valuta la crescita personale di ciascuno in rapporto sia al gruppo-classe che all’avanzamento educativo e culturale dello stesso; Criterio normotetico

che valuta il raggiungimento da parte di ciascun alunno delle finalità e obiettivi indicati dai curriculi e prefissati pur nel rispetto dei diversi ritmi di apprendimento degli allievi.

Tali criteri saranno utilizzati sia per la valutazione in itinere che per quella sommativa e quindi

faranno da guida nella stesura del giudizio complessivo sull’andamento dell’itinerario formativo (valutazione finale 1° biennio e valutazione finale 5° anno).

E’ opportuno preliminarmente operare una distinzione tra verifica e valutazione. La verifica riguarda essenzialmente la tipologia degli accertamenti, le modalità di esecuzione, gli

strumenti di osservazione e la registrazione dei risultati; la valutazione utilizza i mezzi sopra elencati per collocare la prova, orale, scritta o pratica, nelle varie fasce della negatività o della positività, ma tiene conto di altri elementi che devono concorrere alla definizione del voto. Tali elementi possono essere individuali: le potenzialità dell’alunno/a, il retroterra da cui proviene, una particolare situazione esistenziale; oppure riguardare il gruppo classe: in primo luogo il valore medio di comprensione e di rielaborazione degli argomenti. La valutazione formativa

L’utilità della verifica, sia per i discenti che per i docenti, è indubbia: la prima caratteristica che dovrebbe possedere è l’opportunità di fornire allo studente informazioni sul grado di comprensione, assimilazione e di rielaborazione conseguito in merito all’argomento oggetto della prova, espellendo quell’aspetto di punizione/ritorsione che talvolta, più o meno giustificatamente, assume agli occhi di chi è sottoposto al processo di verifica.

Il secondo aspetto, di primario valore didattico, è la possibilità di controllare, per ambedue le componenti, la validità e l’efficacia del metodo di studio adottato e di permettere al docente di fornire metodologie e suggerimenti, meglio ancora se individualizzati.

Altra, ma non meno importante funzione, è quella di dare al docente informazioni indirette sull’efficacia della metodologia didattica utilizzata e di porre quindi in atto momenti di analisi, meglio se in comune con gli studenti, dei motivi del mancato conseguimento degli obiettivi prefissati. Tale procedura è di grande aiuto per lo studente, perché serve anche a migliorare il rapporto relazionale. L’alunno accetta normalmente anche un giudizio molto negativo se gli appare documentato, trasparente, confrontabile con un modello ottimale di riposta e, naturalmente, privo di implicazioni psicologiche personali.

Sotto questo profilo, contrariamente a quanto tradizionalmente sostenuto nella scuola, la prova scritta è un valido strumento di verifica, poiché pone tutti contemporaneamente in condizioni analoghe e può talvolta sostituire l’interrogazione orale. Detto questo, appare superfluo sottolineare la sicura valenza didattica e formativa che può e deve assumere la verifica orale, se messa in atto con le intenzioni sopra indicate.

Valore particolarmente importante assumono poi dal punto di vista didattico e ai fini della autovalutazione di classe, di classi parallele e di istituto, le verifiche di carattere interdisciplinare somministrate alla singola classe o, meglio ancora, a classi parallele che abbiano adeguatamente predisposto una programmazione comune. La valutazione sommativa

Per approdare a un sistema di valutazione sempre più completo è indispensabile che il docente sia in grado di averne anche una visione diacronica, sia cioè in grado di monitorare e registrare le varie prestazioni del singolo studente e/o del gruppo classe, evidenziandone le modificazioni. Dovrebbe essere proprio il trend di queste prestazioni a fornire gli elementi per le valutazioni più importanti che si traducono nei voti quadrimestrali e nella determinazione di un elemento fondamentale per decidere della promozione o meno dello studente.

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Al termine di questa premessa all’elencazione dei criteri di valutazione, va semplicemente ricordato

che tutti gli elementi emersi, e raccolti possibilmente dal coordinatore di classe, concorrono alla formazione di quel processo di autovalutazione della scuola, che deve diventare uno dei momenti più rilevanti del lavoro di natura didattica delle riunioni per aree disciplinari e del Collegio dei Docenti, nonché della Dirigenza e del Consiglio di Istituto. Adozione del voto unico

Già nella seduta del Collegio dei Docenti del 15 giugno 2007 (verbale n.178) si è deliberata l’abolizione della differenziazione del voto tra pratico, scritto, orale e la conseguente adozione di un voto unico. Si è voluto evidenziare che il voto è espressione - per tutte le discipline, della sinergia dei vari aspetti (pratico, scritto, orale) della valutazione - per quelle discipline che prevedono la compresenza, della sinergia del lavoro dei due docenti che

devono dare peso particolare alla codocenza e alla coprogettazione.

23.2 VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO (ART.14 COMMA 7, DPR

122/2009)

Premesso che “ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato” l’articolo 14, comma 7, del DPR 122/2009 prevede che “le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati”. Spetta, dunque, al collegio dei docenti definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza. Il collegio docenti dell’istituto Cantoni ha individuato le seguenti come motivazioni che consentono la deroga al limite minimo di presenze per la validità dell’anno scolastico:

gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

terapie e/o cure programmate;

donazioni di sangue;

donazioni midollo osseo;

partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. limitatamente a quelle dal livello Regionale in su;

attività coreutiche, saggi, esibizioni, nell’ambito di Conservatori, Accademie e Scuole di canto e danza;

adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).

Tali deroghe sono previste per casi eccezionali, certi e documentati. Va, infine, ricordato che l’art. 14, comma 7, del DPR prevede in ogni caso che “Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.” Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione alla classe successiva o all’esame si dà atto mediante redazione di apposito verbale da parte del consiglio di classe.

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23.3 CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE

Parametri Obiettivi Livelli Conoscenze Conoscere i contenuti

Disciplinari

Pluridisciplinari

Conoscenza:

inesistente

molto lacunosa

lacunosa

limitata agli elementi fondamentali

completa

approfondita

eccellente

Abilità e competenze comunicative

Esporre i contenuti:

Usare correttamente la lingua con utilizzo di lessico specifico

Organizzare adeguata-mente il discorso

Utilizzo di:

lessico inadeguato

lessico corretto

lessico specifico In modo:

frammentario / stentato

non logicamente sequenziale

sufficientemente sequenziale, se guidato dal docente

sufficientemente sequenziale, autonomo, sicuro

sequenziale, autonomo, molto sicuro

Abilità e competenze

Comprendere le informazioni, i contenuti e le istruzioni

L’allievo/a:

Non comprende

Comprende parzialmente

Comprende le linee/informazioni essenziali

Comprende in modo completo

Analizzare le informazioni, i contenuti e le istruzioni

L’allievo/a:

Si limita alla semplice ripetizione di dati, informazioni e/o contenuti

Analizza in modo incompleto i contenuti, le informazioni e le istruzioni

Analizza in modo completo

Analizza anche le informazioni implicite

Sintetizzare le informazioni, i contenuti e le istruzioni

L’allievo/a:

Non ricava gli elementi essenziali delle informazioni fornitegli/le

Li evidenzia parzialmente

Li evidenzia correttamente se guidato dal docente

Li evidenzia autonomamente

Collegare le informazioni i contenuti e le istruzioni sia in ambito disciplinare, sia in ambito pluridi-sciplinare

L’allievo/a:

Non collega temi/informazioni

Li collega in modo parziale

Li collega in modo sufficiente con l’ausilio del docente

Li collega sufficientemente in modo autonomo

Li collega in modo esauriente

Rielaborare le informazioni, i contenuti e le istruzioni

L’allievo/a:

Non rielabora le informazioni, i contenuti e le istruzioni

Li rielabora in modo parziale/confuso

Li rielabora con l’aiuto del docente

Li rielabora in modo autonomo

Li rielabora in modo personale

Risolvere problemi L’allievo/a:

Non è in grado di risolvere problemi applicativo- pratici dei concetti acquisiti

Li risolve in modo parziale

Li risolve in modo sufficientemente corretto e completo con l’intervento del docente

Li risolve autonomamente in modo sufficientemente corretto e completo

Li risolve in modo esauriente

Li risolve in modo esauriente adottando anche percorsi risolutivi personali (se la situazione lo consente)

Risolve problemi nuovi utilizzando le esperienze acquisite nella soluzione di problemi simili

Abilità e competenze PROVA PRATICA

Resistenze all’esecuzione L’allievo/a:

Si rifiuta di svolgere l’attività proposta e/o inizia ma non la porta a termine

Esegue l’attività richiesta con continue interruzioni

Esegue l’attività senza interruzioni raggiungendo il minimo richiesto

Svolge l’attività distribuendo la fatica nel tempo richiesto

Svolge l’attività proposta raggiungendo una valida prestazione

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Condotta nell’esecuzione L’allievo/a:

Non rispetta le norme di sicurezza, non tiene la postazione di lavoro e/o non ripone gli strumenti

Rispetta le norme di sicurezza, ma non tiene il posto di lavoro

Rispetta le norme di sicurezza, mantiene il posto di lavoro e custodisce correttamente gli strumenti

Produzione L’allievo/a:

Usa in modo inappropriato gli strumenti e/o macchine e/o attrezzi di lavoro

Usa in modo adeguato gli strumenti e/o macchine e/o attrezzi di lavoro

Usa in modo corretto e proficuo gli strumenti e/o macchine e/o attrezzi di lavoro

Qualità L’allievo/a:

Produce in maniera inadeguata alle richieste

Produce in maniera corretta solo se guidato

Produce in maniera corretta il prodotto in autonomia

Lavoro di squadra L’allievo/a:

Manifesta evidente disinteresse

Partecipa all’attività, ma in modo superficiale

Partecipa all’attività eseguendo correttamente il lavoro

Partecipa all’attività eseguendo in modo personale e corretto il lavoro

Partecipa alle attività eseguendo il lavoro correttamente, con autonomia e

apportando contributi creativi

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23.4 PUNTEGGI IN DECIMI E IN QUINDICESIMI

In considerazione dei parametri sopra esposti, si possono individuare i seguenti livelli di acquisizione

delle conoscenze e di sviluppo delle competenze con i relativi punteggi di riferimento in 10/10 e in 15/15i.

AREA

Voto 10/10

Voto 15/15

GIUDIZIO SINTETICO

GIUDIZIO ANALITICO di riferimento

AREA

della DIFFICOLTÀ

1÷2½ 1÷3 Insufficienza Gravissima

- Rifiuto della verifica

- Totale assenza di risposta ai quesiti

3÷4½ 4÷7 Insufficienza grave

(Prova molto incompleta con errori gravi e/o diffusi)

- Comprensione limitata dei quesiti/informazioni forniti/e

- Conoscenza lacunosa dei contenuti

- Esposizione carente a causa della scorrettezza nelle diverse modalità di comunicazione

- Competenza gravemente insufficiente ad analizzare, collegare, elaborare concetti, risolvere problemi anche sotto la guida del docente

5

8

Insufficienza (Prova incompleta con errori non gravissimi)

- Comprensione imprecisa dei quesiti/informazioni forniti/e

- Conoscenza lacunosa dei contenuti

- Esposizione frammentaria / poco sequenziale con terminologia poco adeguata

- Competenza insufficiente nell’analizzare, collegare, elaborare concetti, risolvere problemi anche sotto la guida del docente

AREA della

SUFFICIENZA

6÷6½

9

10÷11

Quasi sufficienza

Sufficienza

(Prova essenziale, nel complesso corretta con errori non gravi)

- Comprensione abbastanza precisa dei quesiti/informazioni forniti/e

- Conoscenza accettabile dei contenuti negli aspetti essenziali

- Esposizione sufficientemente scorrevole e abbastanza sequenziale con uso di terminologia specifica sostanzialmente corretta

- Competenza sufficiente nell’analizzare, collegare, elaborare concetti, risolvere problemi sotto la guida del docente

AREA della

POSITIVITÀ

7÷7½

12

Discreto

(Prova sostanzialmente completa e corretta)

- Comprensione completa dei quesiti/informazioni forniti/e

- Conoscenza buona degli aspetti essenziali dei contenuti Esposizione generalmente sicura e con uso di terminologia specifica sufficientemente puntuale

- Competenza discreta nell’analizzare, collegare, elaborare concetti (anche in ambito interdisciplinare), risolvere problemi applicativi con sufficiente autonomia

8÷8½

13÷14

Buono

Ottimo (Prova completa e corretta)

- Comprensione precisa e completa dei quesiti/informazioni forniti/e

- Conoscenza approfondita dei contenuti

- Esposizione sicura e con uso di appropriata terminologia specifica

- Competenza buona nell’analizzare, collegare, elaborare concetti (anche in ambito interdisciplinare), risolvere problemi applicativi in completa autonomia.

9÷10

15 Eccellente (Prova completa, rigorosa e molto approfondita)

- Comprensione precisa e completa dei quesiti/informazioni forniti/e

- Conoscenza molto approfondita dei contenuti

- Esposizione molto sicura, scorrevole e originale con uso di appropriata terminologia specifica

- Competenza ottima nell’analizzare, collegare ed elaborare concetti criticamente anche in ambito interdisciplinare, risolvere problemi applicativi in modo autonomo e personale

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

176

23.5 CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI

CONDOTTA

La tabella che segue tiene conto del Regolamento sulla Valutazione degli studenti nelle scuole di

ogni ordine e grado, approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2009 (tale regolamento abroga il

D.M. 5 del 16.01.2009).

AREA

VOTO

CRITERI INDICATIVI di RIFERIMENTO

AREA

della CRITICITÀ

5

Reiterazione di comportamenti scorretti, nonostante l’irrogazione di sanzioni disciplinari annotate sul Registro di Classe con sospensione dalle

lezioni, per un periodo 15 giorni complessivi.

AREA della

DIFFICOLTÀ

6

A. Irregolare frequenza dei corsi e assolvimento non assiduo agli

impegni di studio B. Richiami disciplinari annotati sul Registro di Classe per un numero ≥

8 e/o sanzioni disciplinari con sospensione dalle lezioni per un numero di giorni 8 ≤ x ≤ 15 senza reiterazione dei comportamenti scorretti

7

A. Partecipazione selettiva B. Richiami disciplinari annotati sul registro di classe per un numero 5 ≤

x ≤ 7 e/o comportanti sospensione fino a gg. 7

AREA dell’

ACCETTABILITÀ

8

A. Comportamento sostanzialmente corretto nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni anche in contesto extrascolastico

B. Partecipazione alle varie attività didattiche, integrative ed elettive a seguito di sollecitazioni da parte del docente

C. Richiami disciplinari annotati sul registro di classe per un numero

4 e non comportanti giorni di sospensione

AREA della

POSITIVITÀ

9

A. Comportamento corretto e disponibile nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni anche in contesto extrascolastico

B. Partecipazione alle attività didattiche, integrative ed elettive C. Regolare e puntuale frequenza delle lezioni e delle attività proposte

10

A. Comportamento corretto e collaborativo nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni anche in contesto extrascolastico

B. Partecipazione attiva e propositiva alle attività didattiche, integrative ed elettive nonché collaborativa nei confronti dei compagni e dei docenti

C. Regolare e puntuale frequenza delle lezioni e delle attività proposte

Ovviamente, i suddetti criteri indicativi di riferimento non devono necessariamente concorrere tutti insieme a determinare l’attribuzione del voto di condotta. Il Consiglio di classe utilizzerà tali criteri in modo opportuno e in relazione ai casi individuali. Per tutto ciò che non sia specificatamente esplicitato, si rimanda ai Regolamenti d’Istituto e di Disciplina, ponendo attenzione soprattutto alla parte relativa a prescrizioni/divieti e Provvedimenti/Sanzioni.

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177

23.6 CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEL CREDITO SCOLASTICO

E DEL CREDITO FORMATIVO

Credito Scolastico

Per credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione e sulla base della media M dei voti di cui alla tabella D.M. n. 99 del 16/12/2009, si intende il riconoscimento dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari e integrative organizzate dalla Scuola o a servizio della Scuola stessa.

Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo o Collaborazione continuativa col personale della Scuola nell’assistenza dei compagni di

classe diversamente abili, riconosciuta dal Consiglio di Classe. o Partecipazione agli Open Day e/o all’attività di orientamento della Scuola in orario

extrascolastico, della durata di almeno 10 ore, certificata dal docente referente. o Partecipazione alle Fiere Agricole in rappresentanza della Scuola e/o agli stand della

Scuola, della durata di almeno 10 ore, certificata dal docente referente. o Partecipazione attiva in qualità di rappresentante degli studenti nel Consiglio di Classe,

certificata dal Consiglio stesso. o Partecipazione attiva in qualità di rappresentante degli studenti nel Consiglio di Istituto,

(è ammessa una sola assenza per anno scolastico, certificata dal Presidente del Consiglio stesso).

o Partecipazione attiva in qualità di rappresentante degli studenti nella Consulta Studentesca, certificata dal referente dell’U.S.P.

o Raggiungimento della valutazione di Ottimo in Religione Cattolica o nell’ora di Insegnamento Alternativo alla Religione Cattolica in ossequio alla normativa vigente.

Attività complementari e integrative o Partecipazione alle attività integrative extracurriculari della Scuola (corsi: Sicurezza,

Potatura, Inglese, ecc.; attività teatrale, redazione giornale scolastico, ecc.), con una presenza ad almeno l’80% delle ore previste, certificate dal docente responsabile.

o Partecipazione a progetti extracurriculari finanziati da Enti, Associazioni, Reti di Scuole che prevedono attività pomeridiane, certificate dal docente responsabile.

o Partecipazione alle gare di settore (valutazione morfologica delle bovine da latte, tolettatura, gara istruzione tecnica, ecc.) in rappresentanza della Scuola, con inclusione nei primi 3 classificati se i concorrenti sono in numero minore o uguale a dieci, con inclusione nei primi 5 classificati se i concorrenti sono di un numero superiore a dieci.

o Stage lavorativi organizzati dall’Istituto da svolgersi presso l’Azienda Ganassina in periodi non scolastici, della durata di almeno 2 settimane, certificati dal docente referente.

Credito Formativo

Per credito formativo si intendono quelle attività svolte al di fuori della scuola, o comunque certificate da

Enti esterni qualificati e riconosciuti, coerenti con le finalità culturali, educative, professionali del

presente Piano, debitamente documentate dall’Ente, dall’Istituzione o dall’Associazione presso cui sono

state svolte. La Scuola si riserva di effettuare delle verifiche.

Le attività svolte presso Istituzioni o Servizi pubblici possono essere autocertificate a norma di legge.

Esse consistono in:

Attività culturali o formative

o Partecipazione a corsi, seminari, convegni della durata di almeno 20 ore organizzati e

certificati da Enti, Associazioni o Scuole.

o Attività coreutiche e teatrali, attività musicale, della durata di almeno 30 ore organizzate

e certificate da Scuole, Licei, Conservatori; Patente europea (ECDL), Olimpiadi di

Matematica (AMI), Olimpiadi di Fisica (AFI).

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178

o Superamento di esami e/o certificazioni internazionali di lingue straniere; soggiorni

all’estero con certificazione che attesti l’accertamento di un livello del Quadro Comune

Europeo di Riferimento per le lingue (QCER).

Attività sportive

o Corsi agonistici della durata di almeno 30 ore organizzati e certificati da AA.SS. o

Scuole riconosciute dal CONI.

o Attività sportive specialistiche di livello almeno provinciale, svolte regolarmente per

almeno 1 anno agonistico e che prevedono minimo 3 allenamenti settimanali + gara o

partita, presso Associazioni sportive riconosciute dal CONI, certificate a cura delle

stesse associazioni.

o Partecipazione ad attività sportive scolastiche almeno di livello provinciale (campionati

studenteschi – tornei provinciali ecc.) con inclusione nei primi dieci classificati.

Attività a carattere sociale

o Esperienze di volontariato svolte presso ONLUS o Enti riconosciuti, per le quali devono

essere specificati e certificati, oltre al tipo di attività, il livello di partecipazione e la

durata, che deve essere almeno semestrale per impegni di 1 – 2 volte a settimana, di

almeno 1 mese se continuativa, periodi comprensivi dell’eventuale corso di formazione.

Attività lavorative

o Esperienze lavorative di qualunque tipo, purché si evinca la regolarità del rapporto di

lavoro della durata di almeno 2 settimane, documentate dall’Azienda o Ente presso cui

sono state svolte.

o Stage lavorativi organizzati dall’Istituto da svolgersi presso Aziende esterne in periodi

non scolastici, della durata di almeno 2 settimane, certificate dal docente referente.

o Alternanza scuola-lavoro per gli indirizzi di studio in cui l’attività non è obbligatoria,

certificata dal docente referente.

23.7 CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEL CREDITO SCOLASTICO

PER L’ESAME DI STATO PER STUDENTI PROVENIENTI DAI PERCORSI

IEFP

L’attribuzione del credito scolastico ai candidati ammessi agli esami di Stato viene effettuata in sede di

scrutinio finale dal consiglio della classe dell’istituto professionale al quale gli studenti sono stati

assegnati in qualità di aspiranti interni.

Il credito scolastico, calcolato secondo i parametri previsti dalla tabella A allegata al D.M. n. 99/2009,

viene attribuito per la classe terza in base al punteggio del titolo di Qualifica, per la classe quarta, in

base al punteggio del titolo di Diploma Professionale, per la classe quinta, in base alla media dei voti

riportati in sede di scrutinio finale in ciascuna disciplina o gruppo di discipline insegnate nel corso

annuale conclusivo (previsto dall’articolo 15, comma 6 del D.lgs. n. 226/2005 e dall’Intesa 16 marzo

2009 tra il MIUR e la Regione Lombardia, in coerenza con le successive Linee Guida adottate con D.M.

18 gennaio 2011, e sulla base della citata relazione documentata di cui al precedente articolo 2,

comma 1, lettera e).

TABELLA A (tabella A allegata al D.M. n. 99/2009)

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni

Media

voti

Credito scolastico (punti)

Classe

3a

Classe

4a

Classe

5a

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

P.T.O.F. – I.S.I.S.S. “Gaetano Cantoni”

179

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤

10 7-8 7-8 8-9

Calcolo crediti classi terza e quarta

sulla base del voto finale (X) degli esami di qualifica e di diploma

Voto

esame

Credito scolastico (punti)

Classe 3a Classe 4a

X = 60 3-4 3-4

61 < X ≤

70 4-5 4-5

71 < X ≤

80 5-6 5-6

81 < X ≤

90 6-7 6-7

91 < X ≤

100 7-8 7-8

Archivio indicazioni

Comunicazione MIUR.AOODRLO.n. 5863 del 24 aprile 2015:

– Sul sito esterno dell’USR Lombardia le indicazioni per studenti in possesso di diploma professionale

di Tecnico (IeFP) richiedenti il passaggio alla classe quinta di Istruzione Professionale

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180

23.8 VALUTAZIONE CORSO IEFP

Il corso IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) è a ordinamento regionale e fa riferimento alla

seguente normativa:

Decreto 12550 del 20/12/2013 e allegati

Decreto 7214 del 28/07/2014 e allegati

La valutazione non è disciplinare, ma legata alle competenze e deve tener conto della finalità del

sistema di certificazione.

La valutazione intermedia e finale annuale non si effettua sulle discipline, ma su competenze e

comportamento. Nello specifico riguarda i seguenti aspetti:

1. livello raggiunto nelle singole competenze di base

2. livello raggiunto nelle singole competenze tecnico professionali

3. livello raggiunto nel comportamento/competenze trasversali.

L'attribuzione delle valutazioni determina un punteggio complessivo di riferimento attribuendo pesi

diversi alle diverse aree.

Criteri per l'attribuzione del peso della varie aree

CLASSE COMPORTAMENTO AREA DI BASE AREA PROFESSIONALE

1A e 2A 20% 35%

45% (di cui il 20% della

competenza specifica di indirizzo

relativamente all’attività pratica)

3A 20% 20%

60% (di cui il 25% della

competenza specifica di indirizzo

relativamente all’attività pratica)

Le competenze riguardanti la Religione Cattolica, in conformità con quanto previsto dalla normativa,

non rientrano nel calcolo del punteggio.

Il valore in centesimi che ne scaturisce (analogo alla media matematica utilizzata nei corsi IP e IT), pur

non sostituendo la centralità dei livelli di competenza, ha diverse finalità. Innanzitutto facilita una lettura

globale dell’andamento dello studente. Inoltre fornisce un elemento di riferimento per elaborare il

punteggio di ammissione all’esame. Infine evidenzia chiaramente situazioni di grave difficoltà globale

(punteggio inferiore a 50/100) nel conseguimento delle competenze e dei livelli minimi essenziali di

base, professionali e nel comportamento tali da indurre il Consiglio di Classe a valutare la non

ammissione alla classe successiva.

Le aree per la valutazione del comportamento/competenze trasversali, che costituiscono un elemento

dei livelli essenziali di prestazione (LEP), vengono decise dal Consiglio di Classe. Esse concernono le

dimensioni specificamente educative, quali ad esempio quelle di “identità” e “convivenza civile” del

PECuP di cui all’allegato A) del D.lgs. n. 226/05 comune ai percorsi del secondo ciclo o alle

competenze chiave di cittadinanza.

Il Consiglio di Classe, in fase di progettazione, definirà le aree elaborando degli indicatori per la

valutazione su livelli. A titolo esemplificativo si segnalano le aree decise negli ultimi anni: rispetto delle

regole, frequenza e puntualità, cura degli strumenti, partecipazione e collaborazione, autonomia e

responsabilità.

Punteggio di ammissione agli esami

Sulla base di questi pesi, negli scrutini di valutazione intermedia e finale si calcola un punteggio globale

in centesimi. Per l’attribuzione dei crediti di ammissione all'esame (da 18 a 30) vengono utilizzati questi

punteggi globali legati alle valutazioni intermedie e finali dei tre anni. A ciascuno di questi valori in

centesimi si attribuisce un peso che gradualmente sale dalla valutazione intermedia della classe prima

in poi:

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181

PERIODO Intermedia 1a Finale 1 a Intermedia 2a Finale 2a Intermedia 3a Finale 3a

PESO 3 su 30 4 su 30 4 su 30 5,5 su 30 5,5 su 30 8 su 30

Il calcolo si effettua nello scrutinio di ammissione all'esame arrotondando per eccesso o difetto (sopra o

sotto 0,50) dopo aver sommato tutti i punteggi parziali e non approssimando.

Gli studenti provenienti da altri corsi e inseriti nel secondo o terzo anno avranno un punteggio in base ai

crediti riconosciuti dalla commissione per i passaggi (es. riconoscendo un livello base nelle competenze

si attribuisce 60/100).

Classe 3a

Sono ammessi agli Esami di Qualifica Professionale gli studenti che raggiungono gli esiti previsti

dall’Ordinamento Regionale.

Criteri di ammissione alla classe successiva

1. Frequenza come indicato dal D.P.R. n.122 del 22 - 6 - 09 art.14 comma 7

2. Accettabilità comportamento

Classi 1a

Il C.d.C. delibera l’ammissione all’anno scolastico successivo in presenza di esiti raggiunti nell’area

professionale e parzialmente raggiunti nell'area di base. (punteggio almeno 50/100 nella valutazione

finale)

Classi 2a

Il C.d.C. delibera l’ammissione all’anno scolastico successivo in presenza di esiti raggiunti in area

professionale e parzialmente raggiunti nell'area di base. (punteggio almeno 50/100 nella valutazione

finale)

In caso di debito formativo in alcune competenze, da segnalare nel portfolio, i docenti provvedono ad

assegnare attività di recupero da svolgere nel periodo delle vacanze e da presentare al rientro per una

valutazione da parte del Consiglio di Classe.

L’attribuzione del credito scolastico ai candidati ammessi agli esami di Stato viene effettuata in sede di

scrutinio finale dal consiglio della classe dell’istituto professionale al quale gli studenti sono stati

assegnati in qualità di aspiranti interni.

Il credito scolastico, calcolato secondo i parametri previsti dalla tabella A allegata al D.M. n. 99/2009,

viene attribuito per la classe terza in base al punteggio del titolo di Qualifica, per la classe quarta, in

base al punteggio del titolo di Diploma Professionale, per la classe quinta, in base alla media dei voti

riportati in sede di scrutinio finale in ciascuna disciplina o gruppo di discipline insegnate nel corso

annuale conclusivo (previsto dall’articolo 15, comma 6 del D.lgs. n. 226/2005 e dall’Intesa 16 marzo

2009 tra il MIUR e la Regione Lombardia, in coerenza con le successive Linee Guida adottate con D.M.

18 gennaio 2011, e sulla base della citata relazione documentata di cui al precedente articolo 2,

comma 1, lettera e).

TABELLA A (tabella A allegata al D.M. n. 99/2009)

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni

Media voti Credito scolastico (punti)

Classe 3a Classe 4a Classe 5a

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

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182

Calcolo crediti classi terza e quarta

sulla base del voto finale (X) degli esami di qualifica e di diploma

Voto esame Credito scolastico (punti)

Classe 3a Classe 4a

X = 60 3-4 3-4

61 < X ≤ 70 4-5 4-5

71 < X ≤ 80 5-6 5-6

81 < X ≤ 90 6-7 6-7

91 < X ≤ 100 7-8 7-8

Archivio indicazioni

Comunicazione MIUR.AOODRLO.n. 5863 del 24 aprile 2015: – Sul sito esterno dell’USR

Lombardia le indicazioni per studenti in possesso di diploma professionale di Tecnico (IeFP) richiedenti

il passaggio alla classe quinta di Istruzione Professionale

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183

24. RAPPORTO CON L’UTENZA

24.1 INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE

Atteso che con il Registro Elettronico le Famiglie degli studenti sono informate in tempo reale

dell’attività svolta dall’Istituto e del profitto dei rispettivi figli, i momenti previsti per la partecipazione in

presenza delle famiglie alla vita scolastica si articolano secondo le seguenti modalità:

1. partecipazione di tutti i genitori che ne abbiano la possibilità ai Consigli di Classe non riservati ai soli docenti;

2. possibilità da parte della componente genitori di indire assemblee di classe o generali, per individuare gli eventuali candidati agli organi collegiali o per discutere di eventuali problematiche sia disciplinari che didattiche sorte all’interno della classe;

3. possibilità di incontrare i singoli docenti nelle ore appositamente messe a disposizione per discutere dei singoli casi personali o per attingere informazioni sull’andamento della vita scolastica;

4. partecipazione ai tre momenti, di cui due collocati al pomeriggio verso la metà dei rispettivi quadrimestri e uno collocato nella mattinata di un sabato alla fine dell’A.S., che prevedono la possibilità di colloquio con tutti i docenti. Data l’ampiezza del bacino d’utenza e le inevitabili difficoltà per molti genitori a partecipare ai vari

incontri per motivi di lavoro, tale iniziativa assume un particolare valore: senza il reale coinvolgimento delle famiglie e senza un contatto diretto con l’insegnante spesso molti problemi non emergono o non trovano una adeguata soluzione.

E’ inoltre previsto che i Coordinatori di classe o il Dirigente Scolastico inviino lettere informative in

occasione delle quattro scadenze in cui vengono raccolti i voti, naturalmente se lo studente presenta rilevanti problemi di ordine didattico o comportamentale, o nel caso di assenze e/o ritardi ripetuti e non adeguatamente giustificati.

Infine, ma non di minore importanza, l’Assemblea dei Genitori Rappresentanti di Classe, operando in stretto contatto con i genitori eletti nel Consiglio di Istituto, è in grado di informare tutti delle iniziative che coinvolgono la loro componente e di delegare i rappresentanti ufficiali per la presentazione di proposte di ordine organizzativo, didattico o che riguardino comunque la conduzione dell’Istituto.

24.2 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA E PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

ALLA CORTESE ATTENZIONE DEI SIGG. GENITORI E DEGLI ALUNNI DELL’ISTITUTO OGGETTO: Consegna REGOLAMENTO di DISCIPLINA e PATTO DI CORRESONSABILITÀ Con la consegna del presente Documento, contenuto nel PTOF dell’Istituto, si intende continuare il percorso di coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo, che prevede non solo la partecipazione del personale della scuola, ma anche e soprattutto quella dei genitori, per operare in modo costruttivo e proficuo nel bene degli studenti. Il PATTO è un accordo che richiede la firma di accettazione. L’obiettivo è l’assunzione di reciproche responsabilità e sviluppo di specifiche attenzioni e comportamenti coerenti.

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Il presente regolamento, deliberato dal Consiglio di istituto nella seduta del 19 ottobre 2016, si basa su quanto previsto dal D.P.R. n. 249 del 24/05/1998 (Statuto delle studentesse e degli studenti), e successive modifiche incluse nel D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 e nella nota Ministeriale 3620/PO del 31/07/2008.

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184

CAPO I – DOVERI DEGLI STUDENTI

In conformità a quanto disposto dall’art.3 del D.P.R. 24 giugno 1998 n.249: 1. gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. 2. gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. nell'esercizio dei loro diritti, nell'adempimento dei loro doveri e nell’utilizzo delle strutture e infrastrutture scolastiche gli studenti sono tenuti ad osservare un comportamento informato alle regole del rispetto e della correttezza. 4. gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento d’Istituto e dalla Carta dei Servizi. 5. gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

CAPO II - INFRAZIONI DISCIPLINARI

Costituiscono inosservanza dei doveri di cui al Capo I e integrano gli estremi dell’infrazione disciplinare i seguenti comportamenti:

ritardo ingiustificato (dopo che sia trascorsa una settimana senza che il ritardo venga giustificato);

assenza ingiustificata (dopo che sia trascorsa una settimana senza che il ritardo venga giustificato);

giustificazione di assenza con firma contraffatta;

alterazione e/o falsificazione di atti e/o documenti della scuola;

disturbo durante lo svolgimento delle lezioni o di altre attività didattiche e/o integrative (sia all’interno che all’esterno dell’edificio scolastico o delle sue pertinenze), ivi comprese le attività promosse dall’istituzione scolastica od effettuate con il patrocinio dell’ente scolastico;

violazione di disposizioni impartite da circolari del dirigente scolastico o dal regolamento d’istituto;

disturbo durante l’intervallo o durante il cambio d’ora;

uso di un linguaggio inappropriato all’ambito scolastico, (vengono sanzionati sia l’uso frequente sia la gravità dei termini utilizzati anche in una sola occasione);

violazione del divieto di fumo nei locali della scuola (sia all’interno che all’esterno dell’edifico scolastico o delle sue pertinenze);

allontanamento non autorizzato dall’aula durante lo svolgimento delle lezioni o di attività didattiche e/o integrative;

allontanamento non autorizzato dalla scuola durante lo svolgimento delle lezioni o di attività didattiche e/o integrative ivi comprese le attività promosse dall’istituzione scolastica od effettuate con il patrocinio dell’ente scolastico;

rifiuto di eseguire le istruzioni impartite dal docente e/o da altro personale della scuola;

utilizzo di telefoni cellulari e/o di altri dispositivi di comunicazione durante lo svolgimento (sia all’interno che all’esterno della scuola) delle lezioni o di altre attività didattiche e/o integrative ivi comprese le attività promosse dall’istituzione scolastica od effettuate con il patrocinio dell’ente scolastico (salvo espressa autorizzazione del docente e/o del dirigente scolastico);

acquisizione d’immagini di persone e/o cose mediante impiego di telefoni cellulari e/o di altri dispositivi elettronici durante lo svolgimento (sia all’interno che all’esterno della scuola) delle lezioni o di altre attività didattiche e/o integrative ivi comprese le attività promosse

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185

dall’istituzione scolastica o effettuate con il patrocinio dell’ente scolastico (salvo espressa autorizzazione del docente e/o del dirigente scolastico);

pubblicazione su social network di immagini acquisite durante lo svolgimento (sia all’interno che all’esterno della scuola) delle lezioni o di altre attività didattiche e/o integrative, ivi comprese le attività promosse dall’istituzione scolastica o effettuate con il patrocinio dell’ente scolastico (salvo espressa autorizzazione del docente e/o del dirigente scolastico, per motivi strettamente legati alla diffusione e promozione di attività didattiche);

violazione delle norme di sicurezza, poste a tutela della propria e altrui salute;

comportamento verbale offensivo nei confronti di altro studente, del personale della scuola o di soggetti estranei alla scuola;

comportamento di intimidazione verbale nei confronti di altro studente, del personale della scuola o di soggetti estranei alla scuola;

comportamento di intimidazione fisica nei confronti di altro studente, del personale della scuola o di soggetti estranei alla scuola;

atti che comportano danni fisici in danno di altro studente, del personale della scuola o di soggetto estraneo alla scuola;

aggressione fisica in danno di altro studente, personale della scuola o soggetto estraneo alla scuola, se il fatto è stato accertato dall’autorità giudiziaria come reato ovvero se vi è pericolo per l’incolumità delle persone;

sottrazione di beni di altri studenti e/o del personale della scuola e/o di estranei e/o di beni dell’Istituzione scolastica;

danneggiamento di beni di altri studenti e/o del personale della scuola e/o di estranei e/o di beni dell’Istituzione scolastica;

danneggiamento e/o deturpamento dell’edifico scolastico e/o di sue pertinenze;

introduzione e/o consumo di bevande alcoliche all’interno dell’edificio scolastico, nelle sue pertinenze e in ogni altro luogo utilizzato per attività didattiche o integrative (tale ipotesi si riferisce anche agli spostamenti e ai viaggi di istruzione);

introduzione e/o consumo e/o cessione di sostanze stupefacenti all’interno dell’edificio Scolastico, nelle sue pertinenze e in ogni altro luogo utilizzato per attività didattiche o integrative (tale ipotesi si riferisce anche agli spostamenti e ai viaggi di istruzione).

2. I comportamenti che, pur configurando un’inosservanza ai doveri di cui al Capo I, non siano riconducibili ad alcuna delle fattispecie di infrazione disciplinare sopra descritte non possono dar luogo alla adozione di provvedimento disciplinare e formano oggetto di valutazione da parte del Consiglio di Classe, in sede di scrutinio, ai fini della determinazione del voto di comportamento.

CAPO III – SANZIONI DISCIPLINARI E PROCEDIMENTO D’IRROGAZIONE

III. A – PRINCIPI INFORMATORI 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e devono tendere al recupero dello studente, al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. 2. La responsabilità disciplinare è personale. Non sono, pertanto, ammissibili provvedimenti disciplinari a carattere generale volti a sanzionare, ove sia mancata l’individuazione dell’autore dell’infrazione, tutti gli studenti ovvero tutti gli studenti appartenenti ad una determinata classe. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. 3. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento, delle conseguenze che da esso derivano e dell’eventuale recidiva. 5. I provvedimenti di irrogazione delle sanzioni devono essere motivati e devono indicare i tempi e le modalità di impugnazione.

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6. Di ogni sanzione irrogata deve essere data comunicazione scritta allo studente e alla famiglia dello studente. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. 8. In deroga al limite generale previsto dal precedente art.7, il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto per periodi superiori ai quindici giorni quando siano stati commessi e accertati reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. 9. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reinserimento, ove possibile, nella comunità scolastica. Ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. III.B – TIPOLOGIA DELLE SANZIONI DISCIPLINARI E ORGANI COMPETENTI AD IRROGARLE I provvedimenti disciplinari sono divisi in: A. sanzioni diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica: 1. richiamo scritto del docente; 2. ammonizione scritta del Dirigente scolastico. B. sanzioni che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica fino a quindici giorni; C. sanzioni che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica superiore ai quindici giorni. D. sanzioni che comportano l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico E. sanzioni che comportano l'esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi F. sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame di stato Qualora l’infrazione disciplinare costituisca ipotesi di reato (in base all’ordinamento vigente), l’avvio del procedimento disciplinare e il provvedimento disciplinare stesso non estinguono l’obbligo del Dirigente scolastico di presentare specifica denuncia alla competente autorità giudiziaria. A.1 RICHIAMO SCRITTO DEL DOCENTE Il Docente, nei casi previsti dal presente Regolamento di disciplina di Istituto, richiama lo studente, annotando sul Registro di classe elettronico il comportamento sanzionato e curando che tale annotazione sia visibile alla famiglia, attivando l’opportuna funzione prevista che ne garantisce così la tempestiva comunicazione. A.2 AMMONIZIONE SCRITTA Il DIRIGENTE provvede, su segnalazione del docente coordinatore di classe o altro docente, alla irrogazione della sanzione disciplinare AMMONIZIONE FORMALE, adeguatamente motivata, dandone ufficiale comunicazione allo studente e, se minorenne, alla famiglia. Tale ammonizione verrà inserita nel fascicolo personale dello studente. B. SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA FINO A QUINDICI GIORNI Il Dirigente scolastico o il coordinatore di classe, constatato che il comportamento negativo rientra tra le mancanze disciplinari previste dal Regolamento di Disciplina dell’Istituto, che prevedono come sanzione l’allontanamento dalla comunità scolastica fino a quindici giorni, raccolte eventuali prove a carico, testimonianze e memorie delle persone danneggiate, procede alla convocazione del Consiglio di classe in forma allargata (docenti, rappresentanti genitori, rappresentanti studenti),

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fissando, di norma, la seduta entro sette giorni scolastici dall’evento. La convocazione del Consiglio di classe può essere richiesta anche dalla maggioranza dei docenti della classe interessata. C. SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA SUPERIORE A QUINDICI GIORNI Il Dirigente scolastico, constatato che l’infrazione rientra nella casistica per la quale il Regolamento di Disciplina prevede sanzioni che comportino l’allontanamento dalla comunità scolastica superiore a quindici giorni, propone la convocazione di un apposito Consiglio d’Istituto. Per la convocazione del Consiglio d’Istituto è possibile ricorrere alla procedura d’urgenza, con conseguente riduzione al minimo dei tempi normalmente previsti. D. SANZIONI CHE COMPORTANO L'ALLONTANAMENTO DELLO STUDENTE DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA FINO AL TERMINE DELL'ANNO SCOLASTICO Per l’irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d'Istituto, nei casi previsti dal regolamento di disciplina si rinvia alla procedura prevista al punto C. Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti C e D, occorrerà evitare che la loro applicazione determini, quale effetto implicito, il superamento dell'orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell'anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l'allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio. E. SANZIONI CHE COMPORTANO L'ESCLUSIONE DELLO STUDENTE DALLO SCRUTINIO FINALE O LA NON AMMISSIONE ALL'ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI Nei casi più gravi di infrazioni previste dal regolamento di disciplina, il Consiglio d'istituto può disporre l'esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi. E' importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B, C, D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell'istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente. F) SANZIONI PER LE MANCANZE DISCIPLINARI COMMESSE DURANTE LE SESSIONI D’ESAME DI STATO Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessione d’esame di Stato sono di competenza della Commissione d’Esame e possono riguardare anche candidati esterni. Valgono le specifiche disposizioni sanzionatorie.

CAPO IV - PROCEDURA PER L'IRROGAZIONE DELLE SANZIONI

IV. A - RICHIAMO SCRITTO E AMMONIZIONE Per la procedura della irrogazione delle sanzioni del richiamo scritto e dell’ammonizione si rinvia al capo III. IV. B - ALLONTANAMENTO 1. Fase dell’iniziativa: Nei casi di infrazioni che prevedono come sanzione l’allontanamento dalla comunità scolastica, Il Dirigente scolastico, o il coordinatore di classe, procede alla convocazione del Consiglio di classe in forma allargata (docenti, rappresentanti genitori, rappresentanti studenti), fissando, di norma, la seduta entro sette giorni scolastici dall’evento. La convocazione del Consiglio di classe può essere richiesta anche dalla maggioranza dei docenti della classe interessata. 2. Fase dibattimentale: ricostruzione dell’evento. Lo studente interessato ha diritto a partecipare a tale momento e se minorenne, può essere assistito dai genitori. L’interessato può avvalersi di testimoni a suo favore e presentare una memoria, che può essere anche sostitutiva della presenza. L’Organo competente può deliberare anche in assenza dello studente interessato (e, nel caso di minorenni, dei suoi genitori) e della predetta memoria scritta, purché vi sia certezza dell’avvenuta convocazione. 3. Fase deliberativa: assunzione della decisione. A tale momento l’alunno interessato e i suoi genitori non sono ammessi.

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- La seduta dell’Organo competente, sia nella fase dibattimentale che in quella deliberativa, è valida in presenza della maggioranza degli aventi diritto. Alla fase deliberativa non possono partecipare membri in conflitto di interesse. Per la determinazione del quorum costitutivo i membri in conflitto di interesse sono esclusi dal computo. - La decisione dell’organo competente è adottata a maggioranza degli aventi diritto, deve essere debitamente motivata e comunicata con atto formale allo studente. Nel caso di studente minorenne, la comunicazione è indirizzata anche alla famiglia. - Nel periodo di allontanamento dalla scuola il Coordinatore di classe istituisce opportuni contatti con lo studente (e la famiglia, nel caso di minorenni) al fine di preparare il suo rientro nella comunità scolastica. ATTIVITÀ ALTERNATIVE AI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI:

Nel disporre l’allontanamento dalla scuola, il Consiglio di classe individua un’attività alternativa di natura sociale e culturale a vantaggio della comunità scolastica. Lo studente ha il diritto di optare tra l’allontanamento e l’attività alternativa. Nel caso di studente minorenne, l’opzione per l’attività alternativa è efficace solo se condivisa dalla famiglia. L’opzione per l’attività alternativa comporta la regolare frequenza ed esclude la possibilità di impugnare la sanzione.

CAPO V - IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dello studente e di chi vi abbia interesse, entro 15 giorni dall’avvenuta comunicazione, all’Organo Interno di Garanzia. V. A - ORGANO INTERNO DI GARANZIA COMPOSIZIONE E PROCESSO DI FORMAZIONE L’Organo di Garanzia è costituito da: a. Il Dirigente scolastico, che lo presiede, b. due docenti, scelti dal Collegio docenti c. un rappresentante dei genitore eletto dall’assemblea dei rappresentanti dei genitori d. un rappresentante degli studenti eletto dall’assemblea dei rappresentanti degli studenti I membri supplenti sono così individuati: docente, genitore e studente eletti dalle rispettive componenti. Le componenti docenti, genitori e studenti, sono nominate formalmente dal Consiglio di Istituto. DURATA IN CARICA a) La durata dell’Organo di Garanzia è triennale. Il docente e il genitore sono designati dal Consiglio d’Istituto nella prima riunione utile dopo la decadenza per fine mandato. La durata dell’incarico dello studente è annuale. b) In attesa delle designazioni, l’Organo di Garanzia è composto per proroga dai membri del triennio precedente. Per i membri decaduti, la proroga si trasferisce sui membri supplenti. c) Nel caso di impossibilità o di conflitto di interessi da parte di membro effettivo, subentra il membro supplente. COMPETENZE a) L’organo interno di garanzia è competente a decidere sulle impugnazioni proposte avverso le sanzioni disciplinari. b) Su richiesta degli studenti o di chiunque ne abbia interesse decide anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola, in merito all’interpretazione, all’applicazione e/o violazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti. V. B – PROCEDIMENTO a) Il ricorso avverso una sanzione disciplinare può essere presentato dall’alunno o da uno dei genitori (per l’alunno minorenne), mediante istanza scritta, indirizzata al presidente dell’organo di garanzia in cui si esprimono le proprie considerazioni in merito all’accaduto entro il termine di 15 giorni dalla comunicazione della sanzione. b) Ricevuta l’impugnazione, il Dirigente scolastico o un quarto dei membri dell’organo di garanzia fissa, di norma, la seduta entro sette giorni scolastici. Nel frattempo la sanzione viene sospesa in attesa della decisione dell’Organo di Garanzia.

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c) Ricevuto il ricorso, il presidente o un membro da questi delegato all’istruttoria, provvede a reperire gli atti, le testimonianze, il verbale dell’organo che ha irrogato la sanzione. Tale materiale costituisce la base per la discussione e la delibera dell’organo di garanzia. d) Durante la fase della discussione sono ammessi a partecipare lo studente a cui è stata irrogata la sanzione e il docente eventualmente coinvolto. e) La seduta è valida con la presenza della maggioranza dei suoi componenti. L’Organo di Garanzia procede sulla base della documentazione agli atti e sulla base dell’impugnazione. Può decidere di acquisire ulteriori elementi e testimonianze. La decisione dell’Organo di Garanzia è adottata a maggioranza dei presenti e in caso di parità prevale il voto del presidente; l’astensione dal voto non è ammessa. La decisione, debitamente motivata, viene comunicata con atto formale al ricorrente. f) Le decisioni dell’Organo di Garanzia sono assunte entro dieci giorni scolastici dall’impugnazione. g) Qualora l’Organo di Garanzia non decida entro il predetto termine, l’impugnazione deve intendersi rigettata e la sanzione è da ritenersi confermata. h) È fatto salvo il diritto al ricorso all’organo di garanzia regionale entro 15 giorni dalla comunicazione dell’organo di garanzia interno ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 24 giugno 1998 n.249, modificato e integrato dal D.P.R. 21/11/2007 n.235. L’organo regionale di garanzia si esprime entro 30 giorni.

CAPO VI – DISPOSIZIONI FINALI

Per quanto non previsto e/o disciplinato dal presente Regolamento di Disciplina, è fatto espresso rinvio al D.P.R. 24 giugno 1998 n.249 (“Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”), come modificato e integrato dal D.P.R. 21/11/2007 n.235. Si allega tavola sinottica riepilogativa delle infrazioni, sanzioni e organi irrogatori, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente regolamento disciplinare. Sul sito della scuola è pubblicato il presente regolamento con allegata tavola sinottica riepilogativa delle infrazioni, sanzioni e organi irrogatori, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente regolamento disciplinare.

Patto Educativo di Corresponsabilità (ai sensi del D.P.R. 245/2007) L’Istituto Cantoni, per formare il futuro tecnico/operatore, si impegna a: 1. individuare e valorizzare gli stili cognitivi personali attraverso l’adozione di strategie didattiche

diversificate in modo che lo studente diventi consapevole della dinamica dei propri processi cognitivi; 2. fornire contenuti utili alla formazione della figura professionale, garantendo anche l’accesso alle

nuove tecnologie; 3. promuovere il confronto interculturale e la consapevolezza critica dei valori a fondamento delle

società democratiche. Lo studente ha diritto a: riconoscimento, tutela e valorizzazione della propria identità personale, culturale, etnica e religiosa; 1. un’educazione che lo rispetti come persona e promuova uno sviluppo il più possibile armonico della

sua personalità, delle sue potenzialità fisiche, intellettuali, affettive, morali e sociali; 2. un servizio scolastico qualificato sul piano ambientale, edilizio, culturale, psico-sociale,

organizzativo, didattico; 3. un programma di studio e un insegnamento che gli assicurino l’acquisizione di valide metodologie di

studio, delle abilità di base, di conoscenze significative sul piano culturale, esistenziale e scientifico, con particolare attenzione alle risorse ambientali, di opportunità espressive e creative, di competenze impiegabili nel mondo del lavoro;

4. un’informazione chiara e tempestiva sugli obiettivi didattici e formativi, sui programmi di studio e sui procedimenti di valutazione che lo riguardino;

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5. un aiuto il più possibile personalizzato per orientarsi sul piano dello studio, delle relazioni umane, delle scelte scolastiche e professionali;

6. una valutazione corretta e trasparente nei criteri, nelle forme e nei modi della sua espressione, nei tempi più celeri possibili;

7. esprimere il proprio pensiero anche negli spazi e con gli strumenti messi a disposizione dalla scuola; 8. una libera aggregazione e una partecipazione alla vita della comunità scolastica, attraverso

assemblee di diverso ambito e attraverso le rappresentanze elette nei consigli di classe, nel comitato studentesco e nel consiglio d’istituto, tra loro interconnessi;

9. una piena utilizzabilità degli spazi della scuola anche in ore non di lezione, per svolgervi le attività che rispondano a legittime istanze di lavoro in comune, secondo quanto programmato nelle sedi opportune e accolto nell’ambito del P.T.O.F.

Lo studente si impegna a: 1. rispettare e valorizzare la propria e l’altrui personalità, indipendentemente dalle diverse condizioni

di cultura, di sesso, di nazionalità, di etnia, di religione, di classe, di ceto, di abilità e di salute: condizioni che vanno intese come differenze suscettibili di arricchire e non impoverire la convivenza scolastica;

2. collaborare fattivamente con le diverse componenti della comunità educativa, anche per creare un clima stimolante e accogliente, di appartenenza e di solidarietà e per favorire lo svolgimento pieno e sereno delle loro funzioni;

3. concorrere al raggiungimento dei fini formativi del proprio corso di studi, mediante la frequenza regolare delle lezioni e delle altre attività scolastiche, nonché mediante l’impegno nello studio e nella collaborazione con gli altri studenti e con i docenti, in vista della piena realizzazione del progetto educativo d’istituto e dei progetti in cui decida d’impegnarsi;

4. sottoporsi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativo e svolgere i compiti assegnati dagli insegnanti;

5. indossare e utilizzare i previsti dispositivi di protezione individuale dai rischi residui e acquistarli nel caso in cui non siano forniti dall’Istituto;

6. comportarsi secondo le regole della civile convivenza e del decoro, rispettare le opinioni altrui e le decisioni democraticamente assunte dagli organi collegiali;

7. far sì che siano tutelate le libertà di pensiero e d’iniziativa e sia bandita ogni forma di pregiudizio e di violenza;

8. rispettare e valorizzare il patrimonio della scuola, come bene proprio e come bene comune; 9. partecipare alla vita democratica della scuola assumendosi le responsabilità che vi sono

connesse, con particolare riferimento alla rappresentanza degli studenti ai diversi livelli, previsti dalle norme;

10. attenersi in ogni caso alle norme dettate dal Regolamento d’Istituto;

I genitori si impegnano a: 1. conoscere l’offerta formativa dell’Istituto; 2. controllare sul Registro Elettronico le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio e,

soprattutto, collaborare nel controllo e nel contenimento di assenze, ritardi e uscite anticipate; 3. partecipare in forma attiva e responsabile alla vita della scuola, con le modalità previste dalle

leggi e dai regolamenti; 4. attivare con i docenti e gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema

di programmazione, di organizzazione della scuola, di scelta dei libri e del materiale didattico; 5. raggiungere il figlio nelle mete delle visite e dei viaggi d’istruzione in caso di una non lieve

indisposizione o in caso di comportamento gravemente indisciplinato; 6. segnalare, qualora lo ritengano opportuno, interessando il D.S. o un suo delegato, situazioni che

necessitano di interventi didattici individualizzati e/o personalizzati, ivi includendo anche difficoltà riconducibili all’area dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, come previsto dalla D.M. 27/12/12 sui BES e dalla successiva C.M. 8/13.

I genitori, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, sono consapevoli che: - le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari - nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio della

riparazione del danno (art. 4, comma 5 D.P.R. 249/98, così come modificato dal D.P.R. 235/07) - il Regolamento di Istituto e, in particolare, il Regolamento di Disciplina, dettano le modalità di

irrogazione delle sanzioni e di impugnazione.

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I docenti si impegnano a: 1. rispettare e valorizzare la personalità degli studenti, indipendentemente dalle diverse condizioni

di cultura, di sesso, di nazionalità, di etnia, di religione, di classe, di ceto, di abilità e di salute; 2. lavorare fattivamente per creare in classe un clima accogliente e stimolante, funzionale all’attività

didattica; 3. ricercare possibili strategie che facilitino l’attività di apprendimento dei discenti, valorizzino le

inclinazioni individuali e le capacità di ciascuno, contribuiscano al raggiungimento del successo formativo;

4. fornire una informazione chiara sugli obiettivi didattici e formativi, sui programmi di studio e sui procedimenti di valutazione della disciplina;

5. garantire un congruo numero di valutazioni a quadrimestre e, in ogni caso, mai inferiori a due; 6. compilare in tutte le parti i registri personali e quelli di classe, da tenere sempre aggiornati e

consultabili nei casi previsti dalle norme vigenti.

Il personale non docente si impegna a: 1. essere puntuale e svolgere con precisione il lavoro assegnato; 2. conoscere l’Offerta Formativa dell’Istituto e collaborare a realizzarla, per quanto di competenza; 3. fornire le eventuali informazioni logistiche a studenti, genitori e nuovi docenti; 4. garantire il necessario supporto alle attività didattiche, anche segnalando eventuali problemi

rilevati; 5. favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti operanti nell’Istituto.

Il Dirigente Scolastico si impegna a: 1. garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, mettendo studenti, docenti, genitori e

personale non docente nella condizione di svolgere al meglio il proprio ruolo; 2. garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le varie componenti scolastiche; 3. garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie

potenzialità; 4. garantire sicurezza, anche delle strutture, e salute a tutti coloro che operano all’interno

dell’Istituto, coadiuvato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, e in generale, a chiunque sia presente all’interno dell’Istituto durante le attività;

5. fornire l’elenco dei previsti dispositivi di protezione individuale dai rischi residui da indossare, specificando quali vengano messi a disposizione dall’Istituto;

6. comunicare gli indirizzi delle ditte con convenzione presso le quali poter acquistare i previsti

dispositivi di protezione individuale dai rischi residui, non forniti dall’Istituto.

7. pubblicizzare adeguatamente i documenti fondamentali di Istituto (P.T.O.F., Regolamenti, Griglie di valutazione, …) mettendoli a disposizione di chiunque abbia interesse alla consultazione (si precisa che il P.T.O.F. e i documenti allegati sono consultabili e scaricabili anche dal sito della scuola www.agrariacantoni.gov.it).

I Docenti, in particolare i Coordinatori di Classe, il Dirigente Scolastico e i suoi diretti collaboratori sono sempre a disposizione, mediante appuntamento, per ascoltare i disagi rilevati dall’utenza nel corso dell’erogazione del servizio d’istruzione e formazione in modo tale da risolvere i problemi presentati, condividendo, di volta in volta, le soluzioni sempre nel rispetto del ruolo che ciascuno ricopre all’interno dell’istituzione scolastica.

Il Dirigente Scolastico Simona Elena Tomasoni

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24.3 CARTA DEI SERVIZI

(Copia) CARTA DEI SERVIZI

D.P.C.M. 7 giugno 1995, pubblicato sulla G.U. n. 138 del 15 giugno 1995 (La presente “Carta dei Servizi” viene pubblicata ai sensi dell’art 32, comma 1 Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”)

PREMESSA E’ un documento che risponde alle esigenze di trasparenza del servizio erogato e definisce e comunica alle famiglie, agli studenti e alla società, nelle sue articolazioni anche territoriali, i principi ispiratori e le caratteristiche delle attività svolte. La Carta dei servizi costituisce parte integrante del documento d’identità progettuale attraverso il quale l’Istituto di Istruzione Superiore “G. Cantoni” rende noti gli indirizzi generali cui si ispira la sua attività amministrativo gestionale, le caratteristiche di qualità che l’utente può attendersi dallo svolgimento delle varie attività, le azioni di monitoraggio per valutare costantemente le attività intraprese, la procedura a disposizione degli utenti per segnalare disfunzioni. La Carta dei Servizi affianca gli altri documenti fondamentali dell’Istituto “G. Cantoni”:

Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) che contiene le linee e le modalità dell’azione educativa e formativa

Regolamento di Istituto che contiene le norme a cui devono attenersi tutte le componenti della scuola.

PRINCIPI FONDAMENTALI

La Carta dei Servizi ha come fonte di ispirazione fondamentale la Costituzione della Repubblica Italiana; in particolare fa riferimento agli articoli 3, 21, 33 e 34. 1. Uguaglianza e imparzialità Il servizio scolastico nel suo complesso (istruzione, educazione, rapporti con le famiglie, ecc.) è erogato secondo criteri di equità, obiettività, rispetto reciproco dei diritti dei fruitori e degli erogatori. L’Istituto “G. Cantoni” garantisce che nessuna discriminazione venga esercitata nell’erogazione del servizio per motivi di sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio – economiche. L’Istituto garantisce parità di condizioni di apprendimento per tutti gli allievi. La pari opportunità formativa viene garantita anche attraverso l’adozione di criteri collegiali per l’assegnazione degli alunni alle classi che tengano conto di particolari fondati bisogni degli utenti, della necessità pedagogica di favorire la socializzazione e l’integrazione, dell’opportunità didattica di creare gruppi classe tra loro omogenei nonché dei vincoli normativi e/o strutturali e organizzativi dell’Istituto. 2. Pluralismo L’Istituto “G. Cantoni” pone alla base del proprio operare pedagogico il pluralismo delle ispirazioni culturali, ideali e metodologiche, considerando motivo di arricchimento il confronto tra le diverse posizioni degli allievi, delle famiglie, degli insegnanti e di tutti coloro che concorrono all’offerta formativa. 3. Regolarità del servizio La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio impegnandosi a segnalare tempestivamente all’utenza qualsiasi variazione. In presenza di conflitti sindacali, nel rispetto delle norme di legge e contrattuali, la scuola si impegna a garantire tempestiva informazione alla famiglia dei possibili disagi causati dall’astensione dal lavoro dei docenti, nonché su modalità e tempi dell’erogazione del servizio per quanto preventivabili. 4. Accoglienza e Integrazione L’Istituto “G. Cantoni” ha come obiettivo garantire la formazione tecnica, professionale e culturale degli allievi e promuove, in collaborazione con le famiglie, la formazione umana e civile. Favorisce pertanto l’accoglienza e la piena integrazione degli studenti con particolare riguardo alle situazioni problematiche attraverso:

la sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità;

la programmazione di iniziative, soprattutto nella fase dell’accoglienza delle classi prime, atte a far conoscere il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, il Regolamento di Istituto, la presente Carta dei Servizi;

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lo svolgimento di attività volte a facilitare la conoscenza dei nuovi iscritti da parte dei docenti con l’ausilio di test e prove d’ingresso per impostare una corretta programmazione annuale educativa e didattica;

la consegna di estratti dei documenti fondamentali e la possibilità di consultare gli originali;

l’organizzazione, entro il secondo mese di lezione, di un incontro tra genitori e docenti del consiglio di classe per la reciproca conoscenza e la comunicazione della programmazione annuale;

l’allestimento di una bacheca genitori e di una bacheca alunni per favorire la circolazione delle notizie di comune interesse.

Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap o di altro disagio di carattere sociale o psicofisico. L’Istituto garantisce forme di monitoraggio tendenti ad orientare, recuperare, integrare quanti incontrano difficoltà cognitive o di socializzazione e conseguenti strategie didattiche mirate, a cura dei consigli di classe. 5. Diritto di scelta L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande vanno, comunque, considerati il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.) e ogni altro criterio deliberato dal Consiglio di Istituto. 6. Obbligo scolastico e formativo e frequenza L’obbligo scolastico e formativo, il proseguimento degli studi e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte che collaborano tra loro in modo funzionale e organico. La frequenza scolastica è obbligatoria e viene monitorata regolarmente. 7. Partecipazione, efficienza e trasparenza L’Istituto considera la trasparenza nei rapporti interni e in quelli con l’utenza condizione fondamentale per favorire la partecipazione alla gestione sociale della scuola. Si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature al di fuori dell’orario del servizio scolastico Vengono inoltre utilizzati strumenti e spazi per garantire la circolazione delle informazioni e la pubblicizzazione delle stesse. Per rendere la comunicazione, interna ed esterna, efficace ed efficiente sono presenti:

il registro elettronico dove, oltre alle informazioni riguardanti il proprio figlio, ogni famiglia potrà accedere a circolari e avvisi che vengono pubblicati nell’apposita sezione;

una bacheca generale di Istituto ove verranno mantenuti affissi in via permanente: o l’organigramma della Dirigenza; o il piano di evacuazione ai sensi del D.lgs. 81/2008; o per un minimo di dieci giorni gli atti del Consiglio di Istituto; o i servizi offerti alla Scuola da soggetti esterni (iniziative sportive, teatrali, culturali, ecc.);

una bacheca del personale ATA; una bacheca del personale docente; una bacheca sindacale per il personale scolastico; una bacheca degli studenti; una bacheca dei genitori; gli albi di Istituto per l’organico del personale docente e ATA, per le graduatorie, per le

supplenze e il conferimento degli incarichi, per la sicurezza, per comunicazioni varie, ecc.; una bacheca con orario delle lezioni e orario di ricevimento dei singoli docenti.

8. Libertà di insegnamento e formazione continua del personale La libertà di insegnamento si realizza nel rispetto della personalità dell’alunno e si fonda sul presupposto della conoscenza aggiornata delle teorie psicopedagogiche, delle strategie didattiche, delle moderne tecnologie educative e sul confronto collegiale con gli altri operatori. Implica perciò una continua attività di ricerca metodologico–didattica e disciplinare. L’aggiornamento è infatti per il docente un diritto-dovere. La Dirigenza ha il compito di promuovere, curare e favorire la partecipazione all’attività di formazione del proprio personale, tenuto conto dei vincoli di servizio. 9.Diritto alla sicurezza e alla salute La scuola si impegna affinché venga garantito che l’ambiente scolastico sia pulito, accogliente e sicuro.

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Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi assicurano una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Tutte le componenti scolastiche, ciascuna per quanto di competenza, devono assumere atteggiamenti e adottare comportamenti utili a mantenere le condizioni sopra indicate.

QUALITÀ SERVIZIO DIDATTICO 1. L’attività didattica

La programmazione e l’attività didattica nelle classi e nei laboratori, le attività di recupero, i progetti per la formazione aggiuntiva e di approfondimento, le iniziative per contenere il disagio scolastico, le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione sono svolti dai singoli docenti secondo le linee generali e le decisioni del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe e dei coordinamenti di disciplina. I compiti di questi organismi sono descritti nel PTOF e così pure le linee metodologico – didattiche, le finalità educative e le caratteristiche del servizio erogato.

2. Accesso ai Laboratori I regolamenti completi che fissano le norme di accesso ai diversi laboratori sono affissi in loco. L’uso dei laboratori è previsto dal curricolo e/o è riservato ad attività didattiche o ad esperienze che prevedono una ricaduta nell’attività didattica stessa. L’accesso ai volumi che costituiscono la biblioteca dell’Istituto è consentito a tutte le persone operanti nella scuola: docenti, non docenti e studenti, sia per la consultazione sia per il prestito. Fanno eccezione i libri di notevole pregio scientifico e/o storico, il cui valore ne consente la sola consultazione, previa richiesta scritta al Dirigente, in presenza di un incaricato.

3. Rapporti con le famiglie L’Istituto considera la trasparenza nei rapporti con le famiglie condizione fondamentale per favorire la partecipazione democratica alla gestione della scuola e per svolgere un’azione didattica e formativa efficace. Le famiglie ricevono tempestiva comunicazione riguardo all’andamento scolastico del proprio figlio attraverso: il Registro elettronico; i colloqui con gli insegnanti, secondo il calendario comunicato a inizio anno, previo appuntamento

tramite apposita funzione sul Registro elettronico; i momenti di ricevimento collettivo pomeridiano (almeno due in un anno) e uno nella mattinata di un

sabato dopo la chiusura dell’anno scolastico; le comunicazioni infraquadrimestrali; le pagelle dei voti quadrimestrali. La famiglia può inoltre chiedere un colloquio al di fuori degli orari stabiliti tramite domanda scritta al diretto interessato. È possibile anche chiedere la convocazione di un’assemblea di classe (docenti, genitori, alunni) rivolgendosi ai rappresentanti eletti. In caso di situazioni particolarmente gravi e urgenti la famiglia è convocata dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatore di Classe. E’ pertanto indispensabile fornire all’Istituto il recapito telefonico non solo dell’abitazione e della sede di lavoro, ma anche un numero di cellulare nel caso di particolari urgenze. In fase di iscrizione, è richiesto inoltre ad ogni famiglia l’indirizzo di posta elettronica per rendere più efficace la comunicazione. È attivo un sito internet dell’Istituto all’indirizzo www.agrariacantoni.gov.it. 1. Attività di partecipazione di tutte le componenti L’Istituto, compatibilmente con le proprie risorse, assicura l’utilizzo delle strutture agli organismi di rappresentanza delle diverse componenti (rappresentanti studenti, rappresentanti genitori) cui è riconosciuto il diritto-dovere di formulare osservazioni e proposte e di partecipare attivamente alla vita della scuola. Gli organismi sopra citati hanno diritto di affissione all’interno della scuola nelle apposite bacheche, previa autorizzazione della Dirigenza. Gli studenti hanno diritto a riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le norme stabilite nel Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 – “Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado” e nel Regolamento di Istituto. Al fine di potenziare il servizio scolastico e favorire lo spirito di iniziativa degli studenti, non solo sono autorizzate, ma sono anche incoraggiate attività proposte e organizzate dagli studenti fuori orario scolastico, da svolgersi nei locali della scuola. Dette attività sono normate dal Regolamento di Istituto.

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ORGANIZZAZIONE UFFICI L’Istituto individua, garantendone altresì l’osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità per l’accesso ai servizi e per il loro miglioramento:

chiarezza e completezza di informazione celerità delle procedure amministrative trasparenza e affidabilità ascolto, comprensione e orientamento dell’utenza gestione ottimale delle attese flessibilità e comodità degli orari di apertura al pubblico.

Ricevimento del pubblico Presso l’atrio d’ingresso e presso gli Uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero orario di lavoro. Ogni persona estranea alla scuola dovrà, appena avuto accesso all’atrio della scuola, rivolgersi all’operatore scolastico e dichiarare il motivo per il quale accede all’Istituto. L’addetto al ricevimento del pubblico lo individuerà come “visitatore” consegnandogli un cartellino che dovrà essere conservato per tutto il tempo della permanenza in Istituto e restituito all’uscita. Per motivi di sicurezza e di ordine interno non sono ammessi l’ingresso e la permanenza di estranei che non abbiano legittimi e dichiarati motivi per essere presenti nell’edificio scolastico e sue pertinenze. Ogni violazione della presente norma verrà denunciata agli organi di pubblica sicurezza.

Funzione Riceve nei giorni nel seguente orario

Dirigente Scolastico ------------------------------- su appuntamento

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi ------------------------------- su appuntamento

AA della Segreteria Didattica

Da LUNEDÌ a VENERDÌ 08:00 – 08:30 10:30 – 12:30

SABATO 08:00 – 12:30

MERCOLEDÌ e VENERDÌ (anche pomeriggio)

14:30 – 16:30

AA della Segreteria Amministrativa

Da LUNEDÌ a VENERDÌ 08:00 – 08:30 10:30 – 12:30

SABATO 08:00 – 12:30

MERCOLEDÌ e VENERDÌ (anche pomeriggio)

14:30 – 16:30

Gli uffici rispondo alle chiamate telefoniche dal lunedi al sabato dalle ore 08:30 alle ore 10:30. Durante l’attività didattica gli studenti possono recarsi in Segreteria Didattica e/o Amministrativa solo nell’intervallo. Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni lavorativi per quelli con votazioni e/o giudizi. Compatibilmente con le esigenze d’ufficio i certificati potranno essere rilasciati, per urgenze documentate, nella stessa giornata della richiesta.

MONITORAGGIO SODDISFAZIONE UTENTI 1. Valutazione del servizio La Scuola si propone l’obiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico e pertanto tiene costantemente monitorate e sotto controllo le attività svolte.

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In particolare sottopone annualmente a tutte le componenti scolastiche (studenti, genitori, personale docente e personale ATA) dei questionari atti a valutare la soddisfazione i cui esiti contribuiscono alla progettazione/riprogettazione dei principali servizi offerti. 2. Reclami L’Istituto si impegna a controllare gli standard erogati e a correggere gli eventuali disagi, al fine di innovare e far evolvere il servizio. Tuttavia chiunque può sporgere reclamo su ciò che ritiene non conforme alla Carta dei Servizi, al Regolamento d’Istituto e al PTOF. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via mail e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il Dirigente, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. 3. Modifiche alla Carta dei Servizi Le varie componenti scolastiche (docenti, studenti, genitori, personale ATA) possono proporre emendamenti soppressivi o integrativi alla presente Carta dei Servizi. Il Consiglio di Istituto, in presenza di proposte di emendamenti, è tenuto a riunirsi entro 30 giorni dall’avvenuta notifica della proposta e a pronunziarsi, accogliendola o respingendola, con articolata motivazione. Le proposte debbono essere sottoscritte da un decimo della componente genitori o alunni e da un terzo della componente docente o ATA. Tutte le norme contenute nel testo definitivo della presente Carta dei Servizi sono vincolanti per operatori e utenti fino a nuove disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge o in successivi provvedimenti del Consiglio di Istituto.

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25. USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀ DIDATTICHE

L’Istituto Cantoni, anche alla luce di una autorevole presenza centenaria sul territorio, offre la

possibilità, in continuità con i percorsi scolastici, di utilizzo dei propri spazi anche al di fuori dell’orario

delle lezioni, allo scopo di creare intrecci con le altre agenzie educative del territorio e generare, in

un'ottica di comunità educante, occasioni di apprendimenti formali e informali, professionali, espressivi,

culturali e sociali, individuali e collettivi.

L’uso temporaneo e precario delle strutture scolastiche è regolato dalla normativa nazionale e

provinciale, in particolare:

1. A norma dell’articolo 1 comma 61 della Legge 13 luglio 2015, n. 107:

a. i soggetti esterni che usufruiscono dell’edificio scolastico per effettuare attività

didattiche e culturali sono responsabili della sicurezza e del mantenimento del decoro

degli spazi.

2. A norma dell’articolo 50 del DI 44/2001: a. l’utilizzazione temporanea dei locali dell'istituto forniti dall’Ente Locale competente può

essere concessa dal Dirigente a seguito di domanda scritta da parte di terzi, nel rispetto dei criteri e dei limiti stabiliti dal Consiglio di Istituto, a condizione che ciò sia compatibile con la destinazione dell'istituto stesso ai compiti educativi e formativi;

b. con l’attribuzione in uso, l'utilizzatore assume la custodia del bene e risponde, a tutti gli effetti di legge, delle attività e delle destinazioni del bene stesso, tenendo nel contempo esente la scuola e l’Ente proprietario dalle spese connesse all'utilizzo;

c. l'edificio scolastico può essere concesso solo per utilizzazioni precarie e previa stipulazione, da parte del concessionario, di una polizza per la responsabilità civile con un istituto assicurativo.

3. Nel rispetto dei Regolamenti Provinciali per la Concessione di strutture scolastiche.

(per informazioni dettagliate, tariffe e modulistica consultare: www.provincia.bergamo.it)

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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE "GAETANO CANTONI"

24047 TREVIGLIO (BG) - Viale M. Merisio, 17/C

tel. 0363 49004 – fax 0363 302887 Email: [email protected] - [email protected]

sito web: http://www.agrariacantoni.gov.it

ultima stesura OTTOBRE 2017