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Direttore Generale Dott. Ettore Gilotta PIANO PROGRAMMATICO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA E TERRITORIALE AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE

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Direttore Generale

Dott. Ettore Gilotta

PIANO PROGRAMMATICO DI RIORGANIZZAZIONE

DELLA RETE OSPEDALIERA E TERRITORIALE

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE

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CAPITOLO 1

RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA

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Premessa La legge regionale n° 5/2009 ha introdotto una innovazione del sistema strutturale dell’offerta sanitaria istituendo le nuove azienda sanitarie a valenza provinciale. L’azienda sanitaria provinciale di Ragusa assiste una popolazione di circa 312.000 abitanti, in un territorio di 12 comuni, con grande vocazione artigianale di medie e piccole imprese, articolata in tre distretti socio sanitari, Ragusa, Modica e Vittoria nei quali devono essere assicurate tutte le prestazioni sanitarie - Prevenzione collettiva in ambienti di vita e di lavoro, assistenza sanitaria di base , specialistica , semi residenziale, ospedaliera, sanitaria residenziale a persone non autosufficienti e sociale. Il nuovo assetto prevede anche tre macroaggregrati di tipo organizzativo , i distretti ospedalieri 1 e 2 ed il distretto territoriale: i primi due si caratterizzano per la necessità di dovere garantire la funzione ospedaliera all’interno di un sistema a rete . Nel presente piano, pertanto, è immaginato un modello di “rete integrata dei servizi” orientata per livelli di prestazioni e gruppi di popolazione, in grado di superare ogni gestione frammentaria di servizi che spesso si qualificano come aggiuntivi, piuttosto che sostitutivi, nel quale alcune discipline ospedaliere vengono ricondotte ad aggregati strutturali e/o funzionali, per garantire prestazioni uniformi e qualificate in tutto il territorio provinciale , al fine di concentrare gli interventi ad alta complessità in centri di eccellenza (HUB), distribuendo i terminali di accesso in centri sott’ordinati (SPOKE) cui compete principalmente la selezione e l’invio di pazienti. Tale impostazione è coerente con il quadro strategico di riferimento - ridefinizione del ruolo dell’ospedale in funzione del territorio, integrazione delle diverse strutture di erogazione con particolare attenzione al rapporto ospedale - territorio, orientamento alla qualità delle prestazioni ed attenzione alla dinamiche economiche - e con la strategia aziendale, dichiarata nello slogan “Insieme per migliorare” , di rapporto con l’utente e tra utente, operatore ed azienda . Vincoli Normativi

o Piano sanitario regionale triennio 2006-2009 o Piano di contenimento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale - Regione

Sicilia o Legge regionale 14.04.09 N. 5 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale” o D.A 1150 del 15/6/2009 (Rimodulazione dei posti letto)

Obiettivi del Piano Sanitario Regionale

o Sviluppo qualitativo del Servizio Sanitario Regionale o Razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse o Deospedalizzazione (Razionalizzazione della rete ospedaliera) o Appropriatezza delle prestazioni - Governo clinico (Garanzia dei Lea) o Sviluppo della medicina nel territorio e Riorganizzazione delle cure primarie o Adeguatezza del sistema di emergenza/ urgenza o Prevenzione

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE

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Obiettivi Aziendali o Assumere la centralità del paziente: vicinanza ed attenzione ai valori dell’utente ed al suo

coinvolgimento nella strutturazione dell’offerta e della modalità di erogazione dei servizi o Rispettare il tempo e la dignità del cittadino/utente o Informare correttamente e chiaramente o Permettere ai pazienti una decisione consapevole o Valorizzare le risorse strutturali, tecnologiche ed umane esistenti nel territorio.

L’azienda informa le caratteristiche del piano di riorganizzazione della propria struttura di offerta ai seguenti “ principi guida” :

o potenziamento delle strutture di assistenza territoriale pubblica; o riorganizzazione dei servizi destinati all’urgenza e all’emergenza; o integrazione massima ospedale-territorio ed assistenza sanitaria di base; o ridistribuzione delle risorse destinate all’assistenza ospedaliera, attraverso la revisione

della rete ospedaliera e la riduzione dell’attività correlata. “ Il Percorso”, quindi, messo in atto ha previsto, in successione, la revisione critica dell’organizzazione con fine ultimo la massima integrazione dei processi, l’analisi dei dati di attività e delle performance ospedalieri (tasso di Occupazione dei posti letto dei ricoveri ordinari e in DH, DRG ad alto rischio di inappropriatezza, peso dei ricoveri, percentuale dei DRG chirurgici sul totale dei ricoveri nelle U.O. chirurgiche etc.), il confronto quali- quantitativo fra domanda ed offerta, la lettura epidemiologica dei bisogni, la qualità delle prestazioni ed infine la differenziazione del set assistenziale per intensità delle cure. Poiché l’ospedale è solamente una delle componenti aziendali per l’erogazione dei servizi, e deve operare in sinergia con i medici di base e le strutture territoriali, è emerso subito il bisogno di :

o caratterizzare i presidi ospedalieri per integrarli nel territorio o qualificare le prestazioni di base definite “zoccolo duro” o valutare le fughe tenendo presente che il trattamento di pochi casi di patologie complesse

non consente di raggiungere un buon livello di “know-how” e conseguentemente di sicurezza clinica delle prestazioni

o riorganizzare il sistema dell’urgenza - emergenza e dei rapporti di questo con i servizi di medicina di base, al fine di costituire un insieme di strutture collegate e funzionali alla domanda assistenziale della popolazione.

In definitiva il Progetto in atto prevede essenzialmente le seguenti azioni: o Rimodulazione della rete ospedaliera o Istituzione dei PTA, per integrazione ospedale/territorio, Medico di base - Ospedale-

Riabilitazione, al fine di garantire al paziente percorsi chiari per la gestione in acuzie, post-ricovero, riabilitazione, domiciliare, ricoveri in fase di stabilizzazione nonché evitare intasamenti nelle strutture per acuti.

o Definizione della rete per riabilitazione e lungodegenza post-acuzie Il progetto di cambiamento proposto si inserisce in un clima aziendale di incertezza, da una parte (resistenza al processo di cambiamento, scarsa disponibilità a sperimentare nuovi modelli, sfiducia per i numerosi adempimenti derivanti dalla fusione dei due apparati amministrativi preesistenti), e di attesa collaborativa dei processi di ristrutturazione dall’altra. Metodologicamente, quindi, è assolutamente prioritario creare servizi “di primo impatto” per il cittadino che possano garantire di volta in volta la necessaria prima assistenza, con mezzi commisurati al caso e con un adeguato impiego di risorse umane ed economiche, riducendo nel contempo il ricorso, spesso improprio, all’ospedale ed alle attività di ricovero e di pronto soccorso inappropriate o ad alto rischio di inappropriatezza.

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La rimodulazione della rete ospedaliera Alla luce delle superiori considerazioni la rimodulazione della rete ospedaliera è il momento fondamentale delle azioni intraprese dall’azienda per costruire il nuovo sistema di offerta, con gli obiettivi di:

o Limitare l’approccio “ospedalo-centrico”, con azioni di riassetto strutturale e qualificazione tecnologica e di programmi di sviluppo della rete dei servizi territoriali, nonché di incisivi interventi per l’incremento del grado di appropriatezza dei ricoveri ospedalieri.

o Utilizzare in modo ottimale le risorse economiche ed umane o Aumentare le garanzie di tutela della salute dei cittadini assicurando, nel contempo,

l’equa risposta ai bisogni di salute della popolazione provinciale o Ridurre lo squilibrio esistente dovuto alla carenza di posti letto post acuzie di

Lungodegenza e Riabilitazione. L’intento aziendale è stato quindi quello di “configurare” l’ospedale quale luogo di cura delle patologie acute, capace di fornire risposte assistenziali adeguate, riducendo, di converso, il ricorso alla degenza per trattamenti inappropriati, più utilmente ed opportunamente gestibili dalla medicina territoriale in tutte le sue possibili configurazioni. Vengono pertanto definite dal piano:

o Aggregazioni “provinciali” di specialità, ai fini di un loro potenziamento e crescita , anche per ridurre i fenomeni di migrazione sanitaria

o Processi di riorganizzazione interni per il miglioramento della qualità dell’assistenza ospedaliera, sia in regime di urgenza che di elezione

o Nuovi modelli organizzativi di erogazione dell’assistenza intra ed extra-ospedaliera, che vedono valorizzate le strutture, sulla base delle caratteristiche strutturali, funzionali e socio-assistenziali degli ospedali esistenti, pur in conformità agli indirizzi di riqualificazione del D.A.1150

o Superamento della frammentazione e/o duplicazione delle strutture organizzative esistenti, attraverso processi di accorpamento ed integrazione operativo-funzionale e dipartimentalizzazione, ai fini del trattamento integrato delle patologie di maggiore complessità e rilevanza sociale, nonché di ottimizzazione dell’uso di risorse umane e tecnologiche

o Integrazione/accorpamento delle UU.OO. affini con realizzazione di settori trasversali ed assegnazione di pp.ll. “dipartimentali” collocati in aree di degenza comuni alle diverse UU.OO (in particolare riconversione delle strutture chirurgiche che hanno effettuato ricoveri con peso di drg a bassa complessità (≤ 0,60), e/o con indice operatorio ≤ 50% );

o Centralizzazione dei servizi radiologici e di laboratorio o Ridefinizione del “setting” assistenziale secondo una progressione, coerente con i

parametri di appropriatezza , dal ricovero ordinario a DH/DSurgery , day service, attività ambulatoriale, residenzialità extraospedaliera, con il fine di raccordare al maggior livello possibile le cure ospedaliere con il sistema delle cure primarie - vedi piani complementari dei PTA e della riabilitazione

o Attuazione di modelli organizzativi del tipo “five day hospital” (week hospital), che consiste nella predisposizione di percorsi diagnostico-terapeutici per il trattamento, in regime di ricovero ordinario, di patologie a ciclo prefissato in cinque giorni (dal Lunedì al Venerdì) e sospensione delle attività nei fine settimana (Sabato e Domenica): in tale modello si ricerca più la logica di complementarietà, integrazione e multidisciplinarietà piuttosto che quella dei posti letto per specialità.

Le attività in D.H. e D.S. sono fornite da équipe della struttura ospedaliera di riferimento , in collaborazione con le eventuali unità mediche presenti nella struttura stessa, o creando delle équipe specialistiche itineranti .

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Con riferimento, infine, ad alcuni peculiari settori di alta specialità, quale la cardiologia interventistica, sarà implementata la soluzione gestionale già esistente, di una “rete integrata dei servizi” che prevede il trasferimento al centro di riferimento (Hub) dei pazienti selezionati nei servizi periferici (spokes). La riorganizzazione della rete ospedaliera fa riferimento anche alla necessità assistenziale fondamentale: eliminare le potenziali condizioni di rischio clinico e le condizioni di inadeguatezza in termini di organico e di risorse tecnologiche. In tale contesto si inserisce anche la “rifunzionalizzazione” delle strutture ospedaliere di Scicli e Comiso : per l’impossibilità del rinnovamento strutturale e tecnologico e per l’elevato rischio clinico esse non possono più svolgere il ruolo di assicurare le urgenze/emergenze e gli interventi ad alta media intensità terapeutica, ma giocano un ruolo fondamentale nell’assicurare la continuità terapeutica per la media assistenza e di base e per i casi di riacutizzazioni per le patologie croniche e per la chirurgia di elezione a bassa intensità, costituendo un filtro all’accesso alla struttura ospedaliera più attrezzata, in termini di tecnologia e risorse, che cosi opererà per i casi a maggiore complessità e di emergenza-urgenza ( effetti sperati : ottimizzazione del percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti critici, promozione della cultura dell’urgenza, ridistribuzione risorse umane e tecnologiche). La rifunzionalizzazione consente di liberare risorse umane, finanziarie e tecnologiche da trasferire agli ospedali di riferimento che possono così erogare le prestazioni proprie di urgenza/emergenza e di elezione ad alta complessità . Necessario completamento del percorso individuato è la ridistribuzione delle risorse dei laboratori di patologia clinica, per cui viene rideterminata la rete dei laboratori pubblici con l’istituzione di punti prelievo, cui consegue il trasferimento del personale medico e/o biologo presso le UU.OO. di patologia clinica degli ospedali individuati come centri laboratoristici (vedi piano rete laboratoristica). Nella riconversione con l’aggregazione funzionale dei presidi ospedalieri di Modica- Scicli da una parte e Vittoria-Comiso dall’altra si è tenuto altresì conto di:

o distanza chilometrica dall’ospedale viciniore e del tempo occorrente per raggiungerlo o condizioni di viabilità e dei collegamenti nel territorio di pertinenza o densità demografica del bacino di riferimento.

Il risultato perseguito va quindi verso un quadro di “governance globale” in un’ottica provinciale, come già enunciato, di rete assistenziale integrata per strutture e funzioni.

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Proposta operativa Il piano di riordino della rete ospedaliera dell’ASP di Ragusa scaturisce da riunioni tecniche, tenute dalla Direzione Generale con i Direttori Sanitari dei Presidi Ospedalieri ed i Direttori di dipartimenti territoriali, nelle quali sono state analizzate le varie problematiche e lo scenario aziendale di strutturazione dell’offerta, che vede coinvolta una realtà complessa che va dai sei Presidi Ospedalieri pubblici - Civile e Maria Paternò Arezzo di Ragusa, Maggiore di Modica, Busacca di Scicli, Guzzardi di Vittoria, Regina Margherita di Comiso – ai Dipartimenti, alle Strutture Operative Complesse e Semplici, ai Servizi . Per definire la proposta operativa è stato utilizzato come strumento la metodologia SWOT, che prevede l’analisi sistemica dei fattori organizzativi e di contesto, per identificare i punti di forza e di debolezza interni e le opportunità ed i rischi esterni che influenzano (agevolando o ostacolando) il raggiungimento degli obiettivi di riorganizzazione ospedaliera.

Punti di forza Punti di debolezza

o Obbligatorietà del piano di rientro o Significativa razionalizzazione delle

risorse umane e strumentale in relazione al bisogno

o Sviluppo della rete assistenziale territoriale

o Riduzione del numero dei ricoveri ospedalieri

o Aumento dell’appropriatezza delle prestazioni ospedaliere e territoriali

o Diversificazione dell’offerta con facilitazione nell’emergenza di poli di eccellenza provinciali

o Riduzione del rischio clinico o Sicurezza dei pazienti e degli operatori o Ubiquitarietà dell’offerta o Organizzazione h24 dell’assistenza o Sviluppo dei sistemi di sorveglianza per

la sicurezza dei pazienti e degli operatori o Miglioramento dei processi di

monitoraggio dei dati di attività, dei costi e della qualità dell’assistenza

o Completamento della rete di ricovero con la lungodegenza e riabilitazione

o Prestazioni inappropriate in ricovero ospedaliero

o Indice chirurgico basso sul totale dei ricoveri in alcune U.O. chirurgiche

o Carenza delle risorse in relazione ai fabbisogni legati alla frammentazione della domanda in più punti della rete nell’assetto organizzativo esistente

o Squilibrio tra ospedale e territorio o Setting assistenziale inadeguato per alcune

tipologie di ricovero, con ricoveri a basso peso

o Resistenza al cambiamento o Frammentazione dei punti di offerta con

U.O. duplicate o Rete dell’emergenza urgenza non ottimale o Carenza offerta posti lungodegenza e

riabilitazione

Opportunità esterne

o Sviluppo della governance globale o Sviluppo sistema di rete provinciale o Miglioramento della qualità percepita o Completamento della rete di ricovero

con la lungodegenza e riabilitazione

Rischi esterni

o Turbolenza ambientale nel territorio interessato dal cambiamento (comunità locali etc.)

o Reazioni delle categorie portatrici di interesse agli interventi di razionalizzazione del sistema

o Difficoltà nel far emergere gli aspetti positivi del cambiamento

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Dall’analisi complessiva S.W.O.T. si evince che nell’ambito provinciale le debolezze segnalate possono trovare una adeguata soluzione con l’integrazione funzionale ed organizzativa che complessivamente migliori l’efficacia del sistema, consentendo anche un recupero di efficienza ed economie di scala, specie per le strutture operative che in atto sono duplicate o non dimensionate con l’effettiva richiesta di prestazioni o ancora che non rispondono ai criteri di appropriatezza delle prestazioni come richiesto dalle normative vigenti. Non appare di secondaria rilevanza l’aspetto relativo alla razionalizzazione dell’intero sistema di emergenza urgenza, perché ogni paziente sia curato nella struttura sanitaria appropriata per tempi e tipologia di prestazioni, con particolare riguardo agli aspetti correlati alla sicurezza del paziente e al rischio clinico. Con riferimento al Decreto Assessoriale n. 1150 (riferimento regionale per le attività di riorganizzazione ed integrazione), l’analisi del contesto ospedaliero provinciale di riferimento per l’ASP di Ragusa, nelle sua necessaria interrelazione con l’area della lungodegenza e riabilitazione e di integrazione con la rete territoriale dell’assistenza, ha altresì permesso di identificare numerose criticità di varia natura nelle diverse strutture sanitarie ed U.O.:

o Presenza di 3 U.O. di Otorino a Ragusa, Comiso e Modica o Presenza di 3 U.O. di Oculistica a Ragusa, Vittoria e Modica o Presenza di 5 U.O. di Chirurgia a Ragusa, Modica, Vittoria, Comiso e Scicli o Presenza di 4 U.O. di Ortopedia a Ragusa,Modica, Vittoria, Scicli o Presenza di 4 U.O. di Pediatria a Ragusa, Modica, Vittoria e Comiso o Presenza di 2 U.O. di Nefrologia a Ragusa e Modica o Presenza di 3 U.O. di Neurologia a Ragusa (S.S.), Modica e Vittoria o Presenza di 2 U.O. di Urologia a Ragusa e Comiso o Presenza di 4 U.O. di Cardiologia a Ragusa (2), Modica e Vittoria o Presenza di 5 U.O. di MCAU a Ragusa, Modica, Vittoria, Comiso e Scicli o Presenza di 5 U.O. di Laboratorio Analisi a Ragusa, Modica, Vittoria, Comiso, Scicli o Presenza di 5 U.O. di Radiologia a Ragusa, Modica, Vittoria, Comiso, Scicli o Presenza di 5 U.O. di Anestesia a Ragusa, Modica, Vittoria, Comiso e Scicli o Presenza di 3 U.O. di Anatomia Patologica a Ragusa, Modica, Vittoria o Presenza di 3 U.O. di SIMT a Ragusa , Modica e Vittoria (S.S.) o Presenza di 5 U.O. di Farmacia a Ragusa, Modica, Vittoria (S.S.) Comiso (S.S.) e Scicli

(S.S.) o Insufficiente presenza di U.O. di Riabilitazione (solo 16 p.l. a Comiso) o Assenza di U.O. di Lungodegenza

In relazione a tali criticità la riorganizzazione prevede: o Potenziamento MCAU e realizzazione Osservazione Breve a Vittoria e Modica o Riconversione dei MCAU di Comiso e Scicli a PTA (con presenza di PPI e/o PTE,

Guardia Medica, Specialistica e Diagnostica di supporto) o Unificazione delle Cardiologie UTIC del Distretto 1 (Civile) o Urologia provinciale a Ragusa (Civile) o Neurologia provinciale a Vittoria o Otorino Provinciale a Ragusa (Arezzo) o Nefrologia provinciale a Modica e posti dialisi a Ragusa (Arezzo) e Vittoria o Unificazione dei servizi di Anatomia Patologica a Ragusa o Unificazione Servizi Trasfusionali in Dipartimento Trasfusionale a Ragusa (v. Piano

allegato) o Trasferimento di Oculistica da Vittoria a Comiso o Potenziamento delle strutture chirurgiche di Vittoria, Ragusa, Modica e creazione di aree

chirurgiche di Day surgery polispecialistiche

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o Riorganizzazione rete dei Laboratori o Centralizzazione delle Farmacie Ospedaliere o Unificazione Pediatrie di Comiso e Vittoria a Vittoria o Centralizzazione Radiologie per bacino a Modica (Modica-Scicli) e Vittoria (Vittoria-

Comiso) o Centralizzazione Anestesie per bacino a Modica (Modica-Scicli) e Vittoria (Vittoria-

Comiso) o Attivazione Riabilitazione a Ragusa (Osp.Arezzo), Comiso, Scicli o Attivazione Lungodegenza a Ragusa (Osp.Arezzo), Comiso e Scicli o Attivazione dei PTA (v. Piano dei PTA allegato)

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Piano di riorganizzazione Alla luce di quanto sopra si prevede la stratificazione dell’offerta sanitaria ospedaliera provinciale in tre aree territoriali: Ragusa, Modica-Scicli, Vittoria-Comiso attraverso la realizzazione di uno standard assistenziale omogeneo per tutte e tre le aree individuate con Presidi Ospedalieri caratterizzati per l’emergenza - urgenza e per l’acuzie in elezione e Presidi Ospedalieri rifunzionalizzati a prevalente attività assistenziali di Riabilitazione e Lungodegenza, attività programmata medico-chirurgica con le caratteristiche del week hospital e creazione di aree di day surgery polispecialistiche. Il processo di accorpamento riguarda solo parzialmente le Unità Operative di Medicina il cui tasso di occupazione si attesta intorno al 90% in tutte le UU.OO. dell’Azienda e, in atto, rende impossibile procedere ad accorpamenti in un’unica struttura che verrebbe gravata da una fortissima pressione da parte dell’utenza, senza reali riduzioni di costi o miglioramento della qualità dell’assistenza. Un punto di forza è rappresentato dalla volontà di costituire dei poli provinciali di aggregazioni delle specialità : è previsto, infatti,l’accorpamento/disattivazione/riorganizzazione di UU.OO. quali MCAU, Cardiologie, Chirurgie, Pediatrie, Ortopedie, Neurologie, Otorinolaringoiatrie, Nefrologie e Servizi (Anestesie, Laboratori Analisi, Radiologie, Farmacie, SIMT, Anatomie Patologiche). Si ottiene di conseguenza il potenziamento delle U.O. unificate che si vedranno assegnare ulteriori risorse umane e strumentali per migliorare l’organizzazione, la sicurezza dei pazienti, l’efficienza dei servizi e l’efficacia delle prestazioni, mentre la riduzione dei costi di gestione delle strutture disattivate potrà essere destinata all’attivazione della Lungodegenza e della Riabilitazione insieme con le risorse umane parzialmente recuperate, nonché per disporre di una maggiore disponibilità di risorse strumentali e di personale che possano portare ad una organizzazione funzionante per 24 ore (h24). Effetti positivi organizzativi ed economici sono altresì derivanti dalla previsione di realizzazione per le U.O., come sopra individuate, del week hospital, funzionante per 5 giorni la settimana con il risultato di rendere la struttura ospedaliera fortemente dinamica nei confronti della popolazione, con riduzione dei costi aziendali. I Presidi Ospedalieri così strutturati non possono prescindere dalla presenza per ciascun ospedale, di una Unità Operativa Igienico Organizzativa (Direzione Sanitaria di Presidio) per quanto attiene a tutte le competenze proprie di gestione ed organizzazione delle risorse e di continua operatività, ai fini della puntuale applicazione degli adempimenti normativi vigenti, pur nelle diverse specificità ospedaliere dei nuovi assetti: infezioni ospedaliere, accreditamento istituzionale, rischio clinico, flussi informativi, SDO, polizia mortuaria, gestione rifiuti sanitari, relazioni con autorità giudiziaria ed enti esterni, dichiarazioni nascite, gestione archivi sanitari, ecc. Per tutto quanto sopra si riporta la seguente proposta di riorganizzazione dei presidi ospedalieri: N.B. Un numero di posti letto non viene attribuito in atto ad alcuna U.O. e rappresenta un “serbatoio polmone” che servirà per esigenze che l’azienda dovesse rilevare o per U.O. da implementare per attività o servizi forniti.

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Presidio Ospedaliero Civile di Ragusa

o Polo Urgenza Emergenza o Area Elezione o Servizi

U.O. presenti: MCAU con Osservazione Breve, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia con UTIC, Chirurgia Generale con u.o.s. di Chirurgia Toracica, Ortopedia e Traumatologia, Urologia, Medicina Interna, Malattie Infettive, Gastroenterologia Servizi presenti: SIMT con Ematologia, Radiologia, Laboratorio Analisi, Farmacia, Direzione Sanitaria

Proposta

Ospedale Civile Posti letto

Unità Operativa ORD. DH/DS Totali o RIANIMAZIONE 6 6 o CARDIOLOGIA 24 2 26 o UTIC 8 8 o CHIRURGIA GENERALE 22 1 23 o CHIRURGIA TORACICA 4 1 5 o MEDICINA 32 2 34 o ORTOPEDIA 16 2 18 o MALATTIE INFETTIVE 18 2 20 o UROLOGIA 22 2 24 o EMATOLOGIA 14 14 o GASTROENTEROLOGIA 0 4 4 o OSSERVAZIONE 8 8 TOTALE 160 30 190

U.O. DEI SERVIZI o DIREZIONE SANITARIA SI o RADIOLOGIA SI o FARMACIA SI o CENTRO TRASFUSIONALE SI o LABORATORIO ANALISI SI o MCAU SI o ANESTESIA SI o ANATOMIA PATOLOGICA NO o RADIOTERAPIA NO o REGISTRO TUMORI NO

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Presidio Ospedaliero Maria Paterno’ Arezzo di Ragusa

o Polo Provinciale di riferimento per l’Oncologia Medica o Polo Materno Infantile o Area di Day Surgery o Psichiatria o Area di Lungodegenza e Riabilitazione

U.O. presenti: Oncologia medica con Hospice, Radioterapia , Neonatologia con UTIN, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Oculistica Otorino, Day Surgery. Servizi presenti: Direzione Sanitaria ed Anatomia Patologica (L’opera di accorpamento e unificazione dei due presidi sarà completata con la realizzazione del nuovo ospedale nel quale, solamente, potranno essere fisicamente aggregate le unità operative e costituito l’assetto definitivo del polo di emergenza, con la riunificazione in un unico presidio anche di Utin ed emodinamica)

Proposta Ospedale Arezzo Posti letto

Unità Operativa ORD. DH/DS Totali o CHIRURGIA GENERALE 4 4 o NEUROLOGIA p.l. Dipart. medico o OCULISTICA 6 2 8 o OSTETRICIA 28 2 30 o PEDIATRIA 11 2 13 o NEONATOLOGIA 8 1 9 o UTIN 6 6 o ONCOLOGIA 20 6 26 o NEFROLOGIA solo posti dialisi o OTORINO 10 2 12 o PSICHIATRIA 8 8 o LUNGODEGENZA 16 16 o RIABILITAZIONE 16 16 TOTALE 129 19 148

U.O. DEI SERVIZI o DIREZIONE SANITARIA SI o RADIOLOGIA SERV o FARMACIA SERV o CENTRO TRASFUSION. SERV o LABORATORIO ANALISI SERV o MCAU NO o ANESTESIA SERV o ANATOMIA PATOLOGICA SI o RADIOTERAPIA SI o REGISTRO TUMORI* no

* presso il Dipartimento di Prevenzione Hospice: struttura territoriale autorizzata con n° 8 posti letto

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Presidio Ospedaliero di Modica

o Polo Urgenza Emergenza o Area Elezione o Area Day Surgery o Servizi

U.O. presenti: MCAU con Osservazione Breve, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia Medicina Interna, Pediatria, Geriatria, Nefrologia e Dialisi, Malattie Infettive Servizi presenti: Radiologia, Laboratorio Analisi, Punto Trasfusionale, Direzione Sanitaria, Farmacia

Proposta Ospedale Modica Posti letto

Unità Operativa ORD. DH/DS Totali o RIANIMAZIONE 4 4 o CARDIOLOGIA 12 2 14 o CHIRURGIA GENERALE 18 2 20 o MEDICINA 28 2 30 o OCULISTICA 0 5 5 o ORTOPEDIA 20 2 22 o OSTETRICIA 18 2 20 o PEDIATRIA 8 1 9 o NEFROLOGIA 12 2 14 o MALATTIE INFETTIVE 12 2 14 o OSSERVAZIONE BREVE 4 4 TOTALE 136 20 156

U.O. DI SERVIZI o DIREZIONE SANITARIA SI o RADIOLOGIA SI o FARMACIA SI o CENTRO TRASFUSIONALE SERV o LABORATORIO ANALISI SI o MCAU SI o ANESTESIA SI o ANATOMIA PATOLOGICA NO

Hospice: struttura territoriale autorizzata con n° 10 posti letto

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Presidio Ospedaliero di Scicli

o Polo provinciale di Lungodegenza e Riabilitazione o Week Hospital o Area di Day Surgery o Area Medica

Il P.O. di Scicli viene a caratterizzarsi quale Polo Provinciale di Riabilitazione e Lungodegenza post acuzie con presenza di: Direzione Sanitaria quale struttura igienico-sanitaria ed organizzativa Struttura di specialità chirurgiche aggregate per attività programmata di Day Surgery, Day Service ed Ambulatoriale tipo Week Hospital per 5 giorni la settimana. Modulo di medicina per l’osservazione e il trattamento di patologie mediche a bassa complessità Psichiatria ( nel periodo medio è previsto il trasferimento presso l’Ospedale di Ragusa, secondo le indicazioni sulla rete psichiatrica che sono in corso di elaborazione da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità). Servizi a supporto: Anestesia, Radiologia con TAC, Laboratorio Analisi (punto prelievi). Nell’Ospedale di Scicli sarà allocato anche un Presidio Territoriale Assistenza (PTA) strutturale, con Punto Primo Intervento (PPI) e PTE (allegato relativo al Piano provinciale dei PTA).

Proposta Ospedale Scicli Posti letto

Unità Operativa ORD. DH/DS Totali o AREA CHIRURGICA –Week

Hospital e Day Surgery 10 6 16 o AREA MEDICA 18 2 20 o NEUROLOGIA p.l. in medicina o ORTOPEDIA p.l. in chirurgia o PSICHIATRIA 8 7 15 o LUNGODEGENZA 32 32 o RIABILITAZIONE 32 32 TOTALE 100 15 115

U.O. DI SERVIZI o DIREZIONE SANITARIA SI o RADIOLOGIA SERV o FARMACIA SERV o CENTRO TRASFUSIONALE SERV o LABORATORIO ANALISI SERV o MCAU NO PTA PPI o ANESTESIA SERV o ANATOMIA PATOLOGICA NO

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Presidio Ospedaliero di Vittoria

o Polo Urgenza Emergenza o Area Elezione o Servizi

U.O. presenti: MCAU con Osservazione Breve, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia con UTIC, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Medicina Interna, Neurologia, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria Servizi presenti: Radiologia, Laboratorio Analisi, Farmacia Servizi a supporto: Dialisi, Servizio Trasfusionale e Anatomia Patologica

Proposta Ospedale Vittoria Posti letto Unità Operativa ORD. DH/DS Totali o RIANIMAZIONE 4 4 o CARDIOLOGIA UTIC 16 2 18 o CHIRURGIA GENERALE 16 1 17 o CHIRURGIA VASCOLARE** 16 2 18 o MEDICINA 20 2 22 o NEUROLOGIA 16 2 18 o OCULISTICA 0 0 0 o ORTOPEDIA 16 1 17 o OSTETRICIA 20 2 22 o PEDIATRIA 9 1 10 o OSSERVAZIONE BREVE 4 4 TOTALE 137 13 150

U.O. DI SERVIZI o DIREZIONE SANITARIA SI o RADIOLOGIA SI o FARMACIA SI o CENTRO TRASFUSIONALE SERV o LABORATORIO ANALISI SI o MCAU SI o ANESTESIA SI o ANATOMIA PATOLOGICA NO

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Presidio Ospedaliero di Comiso

o Area di Riabilitazione e Lungodegenza o Area Chirurgica di Day Surgery in modalità Week Hospital o Oculistica o Area Medica o Attività Intramoenia chirurgica o Centro Formazione Aziendale

Il P.O. di Comiso viene,quindi, a caratterizzarsi quale ospedale “rifunzionalizzato” con presenza di:

o Polo di Riabilitazione e Lungodegenza post acuzie o Struttura di specialità chirurgiche aggregate per attività programmata di Day Surgery,

Day Service ed Ambulatoriale tipo Week Hospital per 5 giorni la settimana o Modulo di medicina per l’osservazione e il trattamento di patologie mediche a bassa

complessità. o Direzione Sanitaria quale struttura igienico-sanitaria ed organizzativa o Servizi a supporto: Anestesia, Radiologia con TAC, Laboratorio Analisi (punto prelievi) o Polo per attività chirurgica in intramoenia o Centro provinciale di formazione aziendale

Nell’Ospedale di Comiso sarà allocato anche un Presidio Territoriale Assistenza (PTA) strutturale, con Punto Primo Intervento (PPI) e PTE (allegato relativo al Piano provinciali dei PTA).

Proposta Ospedale Comiso Posti letto

Unità Operativa ORD. DH/DS Totali o AREA CHIRURGICA- o Week Hospital e Day Surgery 16 6 22 o AREA MEDICA 20 2 22 o OCULISTICA p.l. in chirurgia o OTORINO p.l. in chirurgia o CHIRURGIA PLASTICA p.l. in chirurgia o LUNGODEGENZA 32 32 o RIABILITAZIONE 32 32 TOTALE 100 8 108

U.O. DI SERVIZI o DIREZIONE SANITARIA SI o RADIOLOGIA SERV o FARMACIA SERV o CENTRO TRASFUSIONALE SERV o LABORATORIO ANALISI SERV o MCAU N0 PTA PPI o ANESTESIA NO o ANATOMIA PATOLOGICA NO

N.B. Sono allegati al piano prospetti riepilogativi delle caratteristiche dei singoli presidi ospedalieri come risultanti dalla rimodulazione ospedaliera, con la rideterminazione dei posti letto e delle specialità assistenziali inserite.

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PROGETTO SANITARIO DI UN POLO MULTISPECIALISTICO DI RIABILITAZIONE E LUNGODEGENZA

RIABILITATIVA A SCICLI Premessa La Regione Siciliana e specificamente l’Assessorato alla Sanità con il recente piano di rientro ha dato una nuova impostazione al Sistema Sanitario Regionale. Il presidio ospedaliero Busacca di Scicli per la sua ubicazione, per la sua strutturazione e per la forte vocazione all’accoglienza, si presta ad una operazione complessiva che mira all’avviamento di un polo di eccellenza di riferimento provinciale e regionale per la riabilitazione. Riferimenti Normativi I riferimenti normativi ai quali il progetto fa riferimento sono contenuti nel documento G.U.R.I. del maggio 98, dove vengono enunciate le linee guida nazionali per la riabilitazione alle quali si ispirano le successive normative regionali di adozione. Tenuto conto della variabilità dei casi clinici e della complessità dell’assistenza sanitaria richiesta, le attività sanitarie di riabilitazione si differenziano per tre distinti livelli: 1) le attività di 1° livello sono finalizzate a mantenere il paziente al più alto grado di autosufficienza possibile. Sono caratterizzate da un moderato impegno terapeutico a fronte di un forte intervento di supporto assistenziale, l’impegno clinico e terapeutico deve comunque essere tale da richiedere una presa in carico specificamente riabilitativa. Complessivamente le attività di recupero richiedono un impegno riabilitativo che oscilla tra una e tre ore giornaliere. Il progetto riabilitativo ed i suoi programmi attuativi definiscono i tempi di completamento dei cicli riabilitativi, di norma contenuti entro 240 giorni. L’attività si svolge a livello ospedaliero con ricovero in cod.60 (Lungodegenza Riabilitativa). 2) le attività di 2° livello sono dirette al recupero di disabilità importanti, modificabili e che pertanto richiedono un elevato impegno diagnostico medico specialistico ad indirizzo riabilitativo e terapeutico in termini di complessità e di durata dell’intervento. Un minimo di tre ore giornaliere di terapia specifica, intese come quelle erogate direttamente dal personale tecnico sanitario della riabilitazione: fisioterapista, logopedista, terapista occupazionale, terapista della riabilitazione cardiologia, terapista della riabilitazione in acqua etc. Il progetto riabilitativo ed i suoi programmi attuativi definiscono i tempi di completamento dei cicli riabilitativi di norma contenuti entro 60 giorni. L’attività si svolge a livello ospedaliero in regime di ricovero o in day hospital cod. 56( Unità Operativa di Riabilitazione Intensiva). 3) le attività di 3° livello riguardano i pazienti mielolesi, vengono svolte nelle Unità Spinali in prossimità delle rianimazioni, nella Regione Sicilia ne sono previste tre: Palermo – Messina - Catania . Percorso riabilitativo In ogni patologia con maggiore o minore rischio si può sviluppare una condizione di disabilità quindi l’intervento riabilitativo deve essere inserito già nella fase acuta di ricovero nei reparti per acuti.

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Ciascun paziente a rischio di disabilità viene valutato dal Fisiatra che definisce gli obiettivi a breve scadenza ed il piano di trattamento riabilitativo. Al termine della fase acuta, al momento della dimissione dal reparto per acuti, (cardiologia, neurologia, ortopedia medicina, rianimazione etc.) la valutazione accerterà l’opportunità di concludere o proseguire il trattamento riabilitativo con l’indicazione del più proficuo successivo passaggio nella rete del sistema riabilitativo: (allegato) o riabilitazione intensiva ( U.O. di Riabilitazione cod.56 ) o riabilitazione estensiva ( U.O. di Lungodegenza Riabilitativa cod. 60 )

Alla dimissione dalla fase acuta, i pazienti disabili con potenzialità di recupero e che necessitano di una tutela medica specialistico-riabilitativa e di interventi di nursing ad elevata specificità, articolati nell’arco delle intere 24 ore o nelle ore diurne, non erogabili in forma extra ospedaliera, nonché di interventi valutativi e terapeutici intensivi ( almeno tre ore giornaliere di trattamento specifico ) accedono per trasferimento diretto o in forma elettiva entro 30 giorni, alla U.O. di Riabilitazione Intensiva. Alla dimissione dalla fase acuta i soggetti disabili non autosufficienti, a lento recupero, non in grado di partecipare ad un programma di riabilitazione intensiva accedono in forma continuativa per trasferimento diretto o in altra forma elettiva, alla U. O. di Lungodegenza Riabilitativa. I pazienti ricoverati in ambiente riabilitativo, appena possibile e se opportuno, passeranno al trattamento ambulatoriale, al fine di agevolare il reinserimento in famiglia e per evitare che le strutture di riabilitazione finiscano per avere compiti di custodia e di assistenza sociale. Altri pazienti con disabilità lieve o media, non necessitanti di ricovero ospedaliero, accedono al trattamento ambulatoriale di Riabilitazione (fase di completamento del processo di recupero e rieducazione funzionale ). E’ da prevedere che una percentuale dei casi dimessi dai reparti per acuti prosegua il trattamento a domicilio o in una struttura protetta (ADI, RSA). Nel trasferimento dei pazienti, dal reparto per acuti alla degenza riabilitativa o all’ambulatorio, un fattore essenziale è la circolazione delle informazioni. Per tale scopo è da prevedere l’utilizzo di una scheda riabilitativa da attivare alla presa in carico nel reparto per acuti, con un succinto esame obiettivo, la modalità e la durata del trattamento e i “goals” a breve e media scadenza. La scheda seguirà il paziente nel trasferimento all’ambulatorio o alla degenza riabilitativa, con inserimento della stessa nella apposita cartella clinica. Il trasferimento del paziente verrà preceduto da contatti tra i responsabili dei “blocchi funzionali” sia per predisporre il necessario prima dell’arrivo del paziente sia per acquisire ulteriori informazioni: piaghe da decubito, il tipo di medicazione, la dieta, modalità e la data di evacuazione dell’alvo, uso di farmaci particolari, presenza di sondino nasogastrico, catetere vescicale, ecc..

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Rete del sistema riabilitativo

La dimissione dall’U. O. di Riabilitazione Intensiva e di Lungodegenza Riabilitativa avviene quando i programmi riabilitativi sono stati completati e gli obiettivi sono stati raggiunti. Alla pianificazione della dimissione partecipano: lo staff medico, il responsabile della UVD, il paziente, la famiglia, l’assistente sociale, eventuali associazioni di volontariato e il Medico di Medicina Generale, quest’ultimo per ciò che riguarda l’eventuale assistenza infermieristica domiciliare. Il paziente viene dimesso provvisto di tutti gli ausili, dopo aver preso accordi ben precisi per proseguire, eventualmente, il trattamento ambulatoriale. In tal modo si evitano alla famiglia disguidi, angosce e perdita di tempo: il reinserimento è facilitato. Per i pazienti che concludono il trattamento riabilitativo, verranno fissate visite di controllo periodiche, sempre più distanziate, allo scopo di verificare l’adattamento alla vita familiare e sociale, il mantenimento dei risultati raggiunti, la presenza di qualche nuovo problema da risolvere. La visita di controllo permetterà alla famiglia di non sentirsi abbandonata e sola con i propri problemi. Tutti i pazienti devono essere informati che, in caso di eventi acuti che aumentino la

UU.OO. Per

acuti

U.O. di Riabilitazione

Intensiva Cod 56

U.O. di lungodegenza riabilitativa

Cod 60

Ambulatorio di Recupero e

rieducazione funzionale o

centro di

Lungodegenza medica

ADI RSA Ecc.

Ambulatorio di recupero e

rieducazione funzionale o

centro di

U.O. di lungodegenza riabilitativa

Cod 60

Ambulatorio di recupero e

rieducazione funzionale o

centro di

Ambulatorio di recupero e rieducazione funzionale o

centro di

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disabilità (recidiva, fratture, allettamento per problemi internistici), possono fare riferimento alla UVD per una rapida valutazione e indicazione ad eventuale nuovo trattamento. Il ricovero ordinario in Riabilitazione Intensiva è appropriato se: o vi è trasferimento diretto o comunque non oltre 30 gg. dalla dimissione dall’U.O. per acuti

e la prescrizione di ricovero in riabilitazione sulla scheda di dimissione ospedaliera. Oppure a non più di 20 giorni dall’episodio di riacutizzazione

o il paziente è giudicato suscettibile di significativi miglioramenti funzionali durante il ricovero, cioè di poter ritornare nella comunità (con o senza supporto) o di poter progredire verso un altro livello organizzativo di cure riabilitative (ambulatoriale, domiciliare, ecc. )

o le condizioni del paziente richiedono un ricovero con disponibilità continuativa nell’arco delle 24 ore di prestazioni diagnostico-terapeutiche e riabilitative ad elevata intensità (da parte di personale medico e paramedico) ed un trattamento riabilitativo indifferibile e non erogabile efficientemente in regimi alternativi. La necessità di tutela medica continuativa è legata ad un alto rischio di potenziale instabilità clinica, e prevede un contatto diretto regolare individuale tra paziente e specialista. La necessità d’assistenza infermieristica è legata al bisogno (o al rischio di dover disporre) di un nursing riabilitativo multiplo o complesso

o le condizioni cliniche del paziente richiedono un trattamento riabilitativo indifferibile e non erogabile efficacemente in regimi alternativi e, comunque, da somministrarsi con approccio interprofessionale e plurispecialistico

o le condizioni cliniche del paziente sono tali da consentire l’elaborazione e l’effettuazione di un programma terapeutico

o vi sono esiti di gravi cerebrolesioni e di lesioni midollari già trattati nella fase post-acuzie e che necessitano del completamento del piano terapeutico riabilitativo o di controlli e trattamenti riabilitativi.

Nel contesto dello sviluppo della rete integrata per le attività riabilitative aziendali, la ASP Ragusa ha individuato l’ospedale Busacca di Scicli quale sede di: o Polo Multispecialistico di Riabilitazione Intensiva cod. 56 ( n° 20 P.L.) o Lungodegenza Riabilitativa cod. 60 ( n° 40 P.L.).

La Struttura Riabilitativa Busacca di Scicli effettua la presa in carico, multicomprensiva, di individui di tutte le età nel recupero funzionale di menomazioni e disabilità recuperabili il cui trattamento è indifferibile. Garantisce una tutela medica specialistica riabilitativa e interventi di nursing, a elevata specificità articolati nell’arco delle intere 24 ore o nelle ore diurne, non erogabili in forma extraospedaliera, nonché interventi valutativi e terapeutici intensivi (almeno tre ore di trattamento riabilitativo specifico giornaliero) ed estensivi (da 1 a 3 ore di trattamento riabilitativo specifico giornaliero). La metodologia operativa è caratterizzata da un approccio centrato sulla globalità dei bisogni del paziente e della sua famiglia con la predisposizione di progetti riabilitativi individualizzati, realizzati attraverso un approccio in team interprofessionale in cui il paziente e le persone per lui significative sono considerate parte integrante del team riabilitativo.

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Aspetti Strutturali Attività o valutazione delle diverse tipologie di menomazioni e disabilità; o rieducazione funzionale di disabilità motorie, o rieducazione cardio-respiratoria, o vescico-sfinterica e perineale o rieducazione gastroenterologica, vascolare; o terapia fisica strumentale; o rieducazione delle turbe del linguaggio; o attività protesica ed ortesica; o terapia occupazionale; o educazione ed addestramento del disabile e dei suoi familiari.

Degenza Oltre ai requisiti minimi strutturali previsti dalla normativa per il reparto di degenza, si devono prevedere: o stanze di degenza a due posti (degente-degente o degente-familiare) accessibili con

qualsiasi tipo di ausilio (carrozzella, deambulatore, sollevatore, ecc…) e dotate di bagno privato attrezzato per disabili -spogliatoio/guardaroba (quando non centralizzato)

o area attrezzata per colloquio con i familiari o bagno assistito (uno ogni 16 pl) o spazio per il deposito attrezzature (carrozzine, deambulatori, etc.) o spazio attrezzato per la consumazione dei pasti, soggiorno e tempo libero o disponibilità di spazi per le attività di segreteria o disponibilità di sala riunioni o deve essere possibile l’accesso al letto mediante barella, carrozzina, deambulatore o

sollevatore o i sistemi di chiamata devono essere adatti alle diverse tipologie di disabilità o i tavoli devono avere altezza tale da consentire l’inserimento della carrozzina.

Spazi destinati alla valutazione o ambulatori generali e per valutazioni specifiche o spazi destinati all’erogazione delle attività specifiche di riabilitazione (per modulo di 20 pl

di degenza ordinaria) o spazi multifunzionali per attività dinamiche e di gruppo o spazi per attività statiche o individuali attrezzate in rapporto alla tipologia dell’intervento

(secondo le attività elencate) o ambiente/ spazio per il coordinamento dei fisioterapisti e lo svolgimento delle funzioni

connesse. Aspetti Tecnologici Attrezzature per la degenza Oltre alle ordinarie attrezzature previste per le strutture di degenza, devono essere previsti: o letti di degenza a tre segmenti regolabili elettronicamente, con spondine e relativi “trapezi”

e “archetti alza coperte”e con almeno il 20% della dotazione regolabile in altezza o materassi antidecubito di differenti tipologie o apparecchi per aerosol terapia o sollevatore pazienti elettrico con diverse tipologie di imbracature o carrozzine (1 per p. l. , parte standard con ruote grandi posteriori e parte a schienale alto

reclinabile con appoggiatesta)

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o barella per autonomia funzionale, ad altezza regolabile o sistema pesapersone per disabili o cuscini antidecubito o reggibraccio-postura per carrozzina o oftalmoscopio; oto-rino-laringoscopio o poltroncine doccia o comodini bidirezionali per disabili.

Attrezzature per la valutazione o sistema di valutazione neuro-fisiopatologica (es. EMG, ENG, PESS,) o elettrogoniometri o piattaforma di forza o dispositivi per valutazioni dinamometriche (compresa isocinetica) o sussidi manuali ed elettronici per la valutazione delle abilità motorie o sussidi manuali ed elettronici per la valutazione del linguaggio e delle turbe

neuropsicologiche o apparecchio per saturimetria transcutanea o spirometro ed apparecchio per EGA o ecografo o apparecchio per urodinamica o cronometri o dispositivi per acquisizione e gestione di immagini (videocamera, videoregistratore,

macchina fotografica, videoproiettore, ecc.) o personal computers, ecc.

Attrezzature per il trattamento o lettini normali e di grandi dimensioni per rieducazione motoria ad altezza variabile o letti di verticalizzazione ad altezza ed inclinazione variabile o lettini per masso-fisioterapia strumentale in legno con testata ad inclinazione regolabile o lettini per manipolazione (ad altezza regolabile e a più segmenti) o sollevatore elettrico con diverse tipologie di imbracatura in grado di sollevare il paziente

dal piano-pavimento o standing ad altezza variabile o dispositivi per BFB elettrogoniometrico e per BFB EMG o materassini per cinesiterapia a pavimento o parallele ad altezza variabile e percorsi vari o specchi (quadrettati e non) per cinesiterapia, a muro e su ruote o bilance con quadrante basso o scala modulare per rieducazione motoria o terapia fisica strumentale :laser- ultrasuoni-elettroterapia-onde d’urto o deambulatori ad altezza regolabile e ausili vari per la deambulazione (bastoni, tripodi, etc.) o cicloergometro o tapis roulant o piani oscillanti e sussidi per la rieducazione propriocettiva o sussidi per l’esercizio terapeutico manipolativo funzionale o ausili per il rinforzo muscolare o sussidi per cinesiterapia con carrello a più ripiani o cuscini in gommapiuma di diverse dimensioni e forme o maxicilindro o tavolo ergoterapico ad altezza ed inclinazione variabile ad uno o più segmenti o sussidi manuali ed elettronici per il trattamento del linguaggio e delle turbe

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neuropsicologiche o sussidi vari per l’addestramento alle ADL primarie in terapia occupazionale o attrezzatura per la realizzazione e l’adattamento di ausili ed ortesi realizzati in materiale

termomodellabile. Attrezzature per aree di socializzazione o tavoli e sedie,poltroncine ergonomiche o televisore con telecomando adattato o giochi di società con sistemi per l’utilizzo da parte di utenti con difficoltà motorie.

Attrezzature per le aree generali di supporto o attrezzature varie per le funzioni di segreteria, archivio, etc. o lavagna luminosa o videoproiettore o personal computer; ecc. . o impianto telefonico per utenti o impianto di climatizzazione in ogni ambiente.

Organizzazione Il team interprofessionale deve comprendere, ma non essere limitato, alle seguenti tipologie di professionisti: o medico fisiatra o fisioterapista o logopedista o terapista occupazionale o psicologo o assistente sociale o infermiere o o.s.s.

Il team interprofessionale svolge le seguenti funzioni: o valutazione, o elaborazione e stesura del progetto riabilitativo o elaborazione e stesura dei programmi riabilitativi o erogazione del trattamento riabilitativo, o educazione e training o domotica o pianificazione della dimissione.

Processo assistenziale La valutazione iniziale deve includere almeno: o diagnosi della patologia e/o delle condizioni che richiedono l’intervento riabilitativo o valutazione delle menomazioni o valutazione delle abilità residue e delle limitazioni funzionali o valutazione dei potenziali benefici attesi dall’intervento riabilitativo.

La presa in carico deve realizzarsi attraverso la predisposizione di un progetto e uno o più programmi riabilitativi (secondo quanto previsto dalle Linee Guida per le Attività di Riabilitazione) e documentati nella cartella clinica.

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Deve essere prevista la misurazione dei miglioramenti degli utenti e quindi del raggiungimento degli obiettivi funzionali, attraverso l’utilizzo di scale di valutazione validate e/o riconosciute dalle società scientifiche di riferimento. Ai fini di una confrontabilità dei risultati si chiede l’uso di almeno una delle seguenti scale di valutazione che permettano un confronto nazionale ed internazionale (FIM, Barthel Index, ecc.).

Per ogni utente alla dimissione deve essere redatta una relazione scritta che includa: o chiara e completa descrizione delle attività svolte e indirizzata ad un medico o ad un

servizio che riceverà in carico l’utente o specifiche raccomandazioni per tutte le diverse tipologie di operatori che potranno

interagire successivamente con l’utente o indicazioni di supporto alla famiglia.

Devono essere rilevati e analizzati, almeno su base annua, i seguenti indicatori: o numero assoluto e percentuale di trasferimenti non programmati in un reparto per acuti

(appropriatezza) o numero assoluto e percentuale di pazienti che raggiungono gli obiettivi alla dimissione

(efficacia) o numero assoluto e percentuale di pazienti dimessi verso una struttura protetta (efficacia) o numero assoluto e percentuale di pazienti deceduti (appropriatezza/ efficacia).

Dotazione di personale La dotazione di personale tecnico -assistenziale deve essere idonea a garantire la realizzazione del progetto individuale e del progetto riabilitativo di struttura. Acquisizione di beni e servizi Servizi di supporto quali: o laboratorio analisi, per la gamma degli esami di medicina internistica; o radiologia convenzionale, comprensiva di ecografia, grande diagnostica neurologica per

immagini. Devono inoltre essere disponibili consulenze secondo le specifiche necessità, in riferimento alle attività; in particolare, la consulenza cardiologica deve essere considerata requisito essenziale.

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Piantina topografica dell’Ospedale Busacca di Scicli ALLOCAZIONE Con riferimento alla piantina topografica dell’Ospedale Busacca si propone: PADIGLIONE H : LUNGODEGENZA RIABILITATIVA 24 P.L. ( paz. a lento recupero ) PADIGLIONE I : LUNGODEGENZA RIABILITATIVA 16 P.L. (completamento recupero) PADIGLIONE F : UNITÀ OPERATIVA DI RIABILITAZIONE INTENSIVA 20 P.L. PADIGLIONE N : U.O. DI MEDICINA PER ACUTI CON 20 P.L. CONCLUSIONI Il modello innovativo proposto per il Polo Multispecialistico di Riabilitazione Intensiva e Lungodegenza Riabilitativa e lo sviluppo della ricerca all’interno del Presidio Ospedaliero Busacca, garantirà una risposta qualitativamente valida ai bisogni riabilitativi dell’utenza residente nella Provincia di Ragusa. Si candida ad essere punto di riferimento per gran parte della Regione Sicilia, sicuramente per il bacino sud orientale,con ripercussioni anche per le attività indotte di una cittadina a forte vocazione turistica, quindi in grado di offrire ampia recettività alle famiglie e agli accompagnatori dei pazienti ricoverati.

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CAPITOLO 2

RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DI ASSISTENZA

TERRITORIALE

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PTA (Presidio Territoriale di Assistenza) A.S.P. Ragusa

Contesto La Provincia di Ragusa ha una popolazione di circa 307.747 abitanti . Il Territorio risulta suddiviso in tre Distretti Socio – Sanitari.

I Distretti Socio - Sanitari, in conformità alla situazione nazionale, sono caratterizzati da fenomeni di invecchiamento della popolazione. In valori numerici la popolazione anziana presente nei Distretti :

o Distretto 43 ( Vittoria, Comiso, Acate ) residenti di età superiore ai 65 anni 15.573 con percentuale del 15,80% sulla intera popolazione distrettuale di 98.503 .

o Distretto 44 ( Ragusa, Santa Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo, Giarratana ) residenti di età superiore ai 65 anni 19.365 con percentuale del 20,17% sulla intera popolazione distrettuale di 96.014

o Distretto 45 ( Modica, Scicli, Pozzallo, Ispica ) residenti di età superiore ai 65 anni 20.439 con percentuale del 18,05% sulla intera popolazione distrettuale di 113.230

Nell’ambito dell’ASP 7 esistono 6 Presidi Ospedalieri : Ospedali di Scicli e Modica nel Distretto di Modica, Ospedali di Vittoria e Comiso nel Distretto di Vittoria, Ospedale Civile e Ospedale M.P.Arezzo nel Distretto di Ragusa. Dal primo Settembre 2009, accorpate le Aziende AUSL7 ed Ospedaliera Civile-Ompa, insistono nell’ASP una Area Territoriale e due Distretti Ospedalieri, 1 (ospedali ex Azienda ospedaliera) e 2 (ospedali ex AUSL). L’Area Territoriale rimane articolata nei tre Distretti Sanitari sopraindicati, coincidenti con i Distretti Socio-sanitari. In atto ciascun Distretto è coordinato da un direttore che ha la responsabilità diretta delle risorse assegnate. Trasversalmente ai Distretti operano i seguenti Dipartimenti Funzionali:

o Integrazione Socio Sanitaria, comprendente il Servizio di Assistenza di Base, il Servizio Specialistica, il Servizio Assistenza Integrata, il Servizio di Medicina Legale

o Materno Infantile, che comprende il Servizio Consultori ed il Servizio di Medicina Scolastica

o Dipendenze Patologiche che comprende i Sert di Ragusa, Modica e Vittoria. o di Riabilitazione.

Ciascun Distretto è articolato in U.O. specializzate per funzione, allocate nella sede centrale ed in Unità Polivalenti, allocate nei vari comuni. Le U.O. sono state considerate come autonomi centri di responsabilità nei Comuni sedi di Distretto (Ragusa – Vittoria – Modica), mentre, nei rimanenti comuni, è stato identificato un unico centro di responsabilità di unità polivalente, in grado di gestire in maniera flessibile tutte le attività. Tale soluzione organizzativa consente un’attività più specialistica a livello centrale per le problematiche più specifiche, mentre a livello periferico consente una maggiore flessibilità del personale per una sostanziale economia di gestione e integrazione professionale. Il sistema di prenotazione informatizzato è garantito dal C.U.P che opera in rete.

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Analisi delle risorse DISTRETTO DI RAGUSA (Associazione di Medici di medicina generale)

MEDICINA IN ASSOCIAZIONE COMPONENTI N. TOTALE ASSIS TITI 1) ASSOCIAZIONE 4 3.613 2) ASSOCIAZIONE 5 6.770 3) ASSOCIAZIONE 6 6.550 4) ASSOCIAZIONE 5 4.374 MEDICINA IN RETE COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI 1) ASSOCIAZIONE 3 3.501

2) ASSOCIAZIONE 4 5.580

3) ASSOCIAZIONE 7 9.517

4) ASSOCIAZIONE 6 7.253

5) ASSOCIAZIONE 6 7.496

6) ASSOCIAZIONE 7 9.248

MEDICINA DI GRUPPO COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI 1) ASSOCIAZIONE 3 4.285

2) ASSOCIAZIONE 3 3.913

MEDICINA MISTA COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI NO 0 0

DISTRETTO DI MODICA (Associazione di Medici di medicina generale) MEDICINA IN ASSOCIAZIONE COMPONENTI N. TOTALE ASSIS TITI

1) ASSOCIAZIONE 4 3.131 2) ASSOCIAZIONE 4 3.108 3) ASSOCIAZIONE 4 4.996 MEDICINA IN RETE COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI 1) ASSOCIAZIONE 4 5.727

2) ASSOCIAZIONE 4 4.734

3) ASSOCIAZIONE 4 4.373

4) ASSOCIAZIONE 5 6.619

5) ASSOCIAZIONE 4 4.486

6) ASSOCIAZIONE 4 5.480

7) ASSOCIAZIONE 5 7.250

8) ASSOCIAZIONE 5 7.165

9) ASSOCIAZIONE 4 5.084

10) ASSOCIAZIONE 4 4.337

11) ASSOCIAZIONE 3 4.401

12) ASSOCIAZIONE 3 1.225 MEDICINA DI GRUPPO COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI 1) ASSOCIAZIONE 5 7.145

2) ASSOCIAZIONE 6 8.163

MEDICINA MISTA COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI NO 0 0

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DISTRETTO DI VITTORIA(Associazione di Medici di medicina generale)

** Zona Montana

MEDICINA IN ASSOCIAZIONE COMPONENTI N. TOTALE ASSIS TITI 1) ASSOCIAZIONE 7 6.545 2) ASSOCIAZIONE 5 4598 MEDICINA IN RETE COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI 1) ASSOCIAZIONE 6 8.209

2) ASSOCIAZIONE 7 8.878

3) ASSOCIAZIONE 7 8.796

4) ASSOCIAZIONE 4 5.201

5) ASSOCIAZIONE 5 6.471

MEDICINA DI GRUPPO COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI 1) ASSOCIAZIONE 6 8.495

2) ASSOCIAZIONE 4 4.868

3) ASSOCIAZIONE 6 7.870

4) ASSOCIAZIONE 6 5.827

MEDICINA MISTA COMPONENTI N. TOTALE ASSISTITI NO 0 0

Associazione dei Pediatri di libera scelta nell’ASP di Ragusa PEDIATRIA IN ASSOCIAZIONE COMPONENTI N. TOTALE ASSI STITI

1) ASSOCIAZIONE 6 4251

2) ASSOCIAZIONE 2 1848

3) ASSOCIAZIONE 2 1555

4) ASSOCIAZIONE 4 2973

5) ASSOCIAZIONE 2 2151

6) ASSOCIAZIONE 2 918

7) ASSOCIAZIONE 2 1301

8) ASSOCIAZIONE 2 1752

9) ASSOCIAZIONE 5 3724

10) ASSOCIAZIONE 2 1088

Punti di guardia medica

Distretti Vittoria Ragusa Modica

N° punti di guardia medica

5 8** 6

Popolazione distretto 99151 96399 113567

Punti di guardia medica /100.000 abitanti

5.0 8.3 5.3

30

Produzione specialistica per punti di erogazione. Strutture afferenti ASP di Ragusa

1.339

14.13

8

422.

005 23

7.32

3

0

50.0

00

100.

000

150.

000

200.

000

250.

000

300.

000

350.

000

400.

000

450.

000

31

Produzione specialistica per punti di erogazione-Strutture afferenti ASP di Ragusa

Comune Punto di erogazione Branche aggregate Laboratorio Radiologia Riabilitazione Totale

ACATE AMBULATORIO C/O GUARDIA MEDICA ACATE

1.339 1.339

CHIARAMONTE GULFI POLIAMB CHIARAMONTE GULFI 2.806 2.806

COMISO POLIAMB COMISO 9.853 267 4.018 14.138

GAIRRATANA POLIAMB GIARRATANA 1.963 1.963

ISPICA CENTRO OFTALMOLOGIA SOCIALE ISPICA

517 517

ISPICA POLIAMB. ISPICA 4.648 297 6.270 11.215

MODICA CENRO DIURNO MODICA 116 116

MODICA CENTRO OFTALMOLOGIA SOCIALE MODICA

1.054 1.054

MODICA CENTRO SALUTE MENTALE MODICA 81 81

MODICA CONSULTORIO MODICA 1 196 196

MODICA DSM/MODICA-SERV-NEURPSIH.INFAN. MODICA

131 131

MODICA POLIAMB MODICA 22.374 1.269 2.162 2.299 28.104

MODICA POLIAMB MODICA 2 221 221

MODICA POLIAMB MODICA 3 3.014 3.014

MONTEROSSO ALMO POLIAMBULATORIO MONTEROSSO 1.414 1.414

POZZALLO POLIAMBULATORIO POZZALLO 6.314 5.926 12.240

RAGUSA CENTRO OFTALMOLOGIA SOCIALE RAGUSA

634 634

RAGUSA CENTRO SALUTE MENTALE 249 249

RAGUSA POLIAMBULATORIO RAGUSA 32.273 4.760 2.427 39.460

SANTA CROCE CAMERINA POLIAMBULATORIO S. CROCE 1.453 1.453

SCICLI POLIAMBULATORIO SCICLI 4.582 333 4.915

VITTORIA CENTRO OFTALMOLOGIA SOCIALE VITTORIA

678 678

VITTORIA POLIAMBULATORIO VITTORIA 15.653 2.267 4.040 21.960

COMISO AMBULATORI OSP. REG. MARGHERITA

9.857 48.740 4.198 62.795

MODICA AMBULATORI OSP. MAGGIORE MODICA

84.219 309.160 12.137 16.489 422.005

RAGUSA AMBULATORI OSP. OMPA 89.607 124.493 13.705 9.518 237.323

SCICLI AMBULATORI OSP. BUSACCA 26.939 72.774 7.099 10.692 117.504

VITTORIA AMBULATORI OSP. GUZZARDI 30.276 91.931 7.236 7.190 136.633

346.461 648.664 54.291 69.202 1.118.618

59.045 1.222.420 32.259 27.217 1.340.941

405.506 1.871.084 86.550 96.419 2.459.559

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Strategia I Distretti Sanitari Territoriali saranno “rifunzionalizzati” con la creazione al loro interno di P.T.A.(Presidio Territoriale di Assistenza uno per ogni Comune), realizzando in ogni Distretto almeno un P.T.A. “strutturale”, con funzioni allocate cioè in un’unica struttura fisica. Il PTA rappresenta una risposta all’esigenza di integrazione tra diversi servizi sanitari e si traduce in un contesto unitario in cui l’integrazione organizzativa concorre alla realizzazione di una formula “partecipata” tanto dagli operatori, quanto dai cittadini (dalle linee guida della Regione Sicilia: il PTA è la porta di ingresso del cittadino ai servizi territoriali......e rappresenta un nuovo modello di organizzazione dell’assistenza che pone al centro il paziente facilitando l’accesso ai servizi e l’iter assistenziale complessivo. In questo contesto si inserisce la valorizzazione delle cure primarie attraverso l’offerta di utilizzazione di spazi specifici e comuni per gli studi medici, per i pediatri di libera scelta, per la continuità assistenziale, per gli specialisti ambulatoriali ed ospedalieri, per gli infermieri, per i terapisti della riabilitazione e per i servizi sociali. Esso si articola ( dalle linee guida sulla riorganizzazione della attività territoriale):

o accesso unico alle cure o assistenza sanitaria di base specialistica e diagnostica o prevenzione o area consultoriale o salute mentale o sert o punti di primo intervento

Per la realizzazione dei P.T.A., analizzato l’esistente, occorre tenere presenti le seguenti considerazioni:

accesso unico o in atto i dodici comuni sono provvisti di uno sportello di accesso funzionalmente

integrato per prestazioni sociosanitarie (cure domiciliari etc.) o in ogni comune esiste un sistema informatizzato di accesso alle prestazioni

specialistiche (sportelli CUP, call-center, punti prenotazione presso le farmacie convenzionate, punti prenotazione m.m.g.,) basato su criteri di priorità cliniche che consente di organizzare l’ offerta di prestazioni specialistiche su base provinciale

assistenza sanitaria di base, specialistica e diagnostica o è presente un alto grado di associazionismo per i medici di medicina generale pari all’

89%, il più alto in Sicilia o elevato numero di punti di erogazione (specialisti ospedalieri e ambulatoriali interni) di

prestazioni specialistiche ( n. 28) o scarsa integrazione fra la specialistica ambulatoriale interna e ospedaliera

prevenzione, sert, salute mentale o scarsa integrazione del personale infermieristico e amministrativo con gli altri servizi

distrettuali rete consultoriale o carenza di integrazione con i pediatri di libera scelta

punti di primo intervento per le urgenze di basso/medio livello o eccesso di prestazioni con codice bianco nei pronto soccorso ospedalieri

Per quanto sopra riportato la strategia di intervento seguirà le seguenti linee: o organizzazione di almeno un P.T.A. strutturale in ogni distretto, che consenta

l’ effettiva integrazione con le componenti storicamente “autarchiche” ( prevenzione, sert, salute mentale), ed avvii un processo teso al superamento della dicotomia ospedale- territorio

o organizzazione di P.T.A. funzionali nelle restanti realtà territoriali.

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Situazione Attuale Distretto Modica Le strutture sanitarie del distretto di Modica sono cosi’ rappresentate:

1.Comune di Modica ( 55.000 abitanti) Si distinguono quattro aree:

Modica Alta o Ambulatorio SERT o Consultorio o Sezione staccata Poliambulatorio o Guardia Medica o Riabilitazione

Modica Bassa

o Consultorio o Poliambulatorio Ex Inam

Modica Sorda

o Servizio Igiene o Servizio Medicina Legale o Servizio Riabilitazione o CUP o Assistenza Integrativa o Direzione Sanitaria del Distretto o Centro diurno Psichiatrico o Hospice individuato all’interno dell’Ospedale di Modica ed autorizzato dalla Regione

(non ancora attivato) Frigintini (frazione di Modica situata a circa 8 Km di distanza dal centro)

o Guardia Medica o Sezione staccata Poliambulatorio

Le diverse strutture sono dislocate in un’area ampia mancando un unico nucleo strutturale che contenga la maggior parte dei servizi erogati.

2.Comune di Pozzallo (18.000 abitanti) La struttura sub-Distrettuale di Pozzallo e’ concentrata in un moderno edificio nel centro cittadino ed esso comprende:

o CUP o Poliambulatorio o Riabilitazione o Ufficio Prestazioni Integrative o Guardia Medica o Ufficio Igiene

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3.Comune di Ispica (16.000 abitanti) L’attività sanitaria è svolta in due edifici situati all’interno del centro abitato e distanti fra di loro circa 2 Km. -Edificio Via Duca D’Aosta comprende:

o Cup o Poliambulatorio o Ufficio Prestazioni o Ufficio Igiene

-Edificio Via Sardegna comprende: o Consultorio o Guardia Medica o Ambulatorio Psichiatrico o Riabilitazione

4.Comune di Scicli ( 25.000 abitanti)

All’interno del plesso dell’Ospedale Busacca di Scicli sono allocati i seguenti servizi territoriali: o RSA o ADI o UVD o Poliambulatorio o Riabilitazione o Ufficio Prestazioni o Medicina Legale e Fiscale o Consultorio o Ufficio Igiene o CUP

Nel centro storico di Scicli è allocata la Guardia Medica. Nel quartiere periferico di Jungi é allocato un ambulatorio psichiatrico. Nella frazione di Donnalucata a 8 km da Scicli è allocata l’altro presidio di continuità assistenziale (guardia medica).

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Proposta di riorganizzazione Distretto di Modica PTA strutturale di Scicli attraverso la realizzazione di una struttura che unifica le diverse componenti o PTA funzionale Modica o PTA funzionale Ispica o PTA funzionale Pozzallo

PTA FUNZIONALE DI MODICA

Modica alta MODICA

1. Consultorio 2. UTAP

PTA

funzionale POZZALLO

UTAP

PTA

strutturale SCICLI

N° 2 UTAP

PTA

funzionale ISPICA UTAP

MODICA Frigintini

UTAP

Via VittorioVeneto

MODICA 1. CUP 2. Poliambulatorio

Specialistico 3. UTAP

Via Aldo Moro

MODICA 1. CUP 2. Riabilitazione 3. Assistenza

Integrativa

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PTA Strutturale di Scicli Il PTA verrà allocato nel Plesso ospedaliero Busacca di Scicli e sarà costituito dalla RSA, dal Poliambulatorio, dal Consultorio, dall’Ufficio Igiene, dalla Medicina Legale, dal CUP. La contiguità spaziale diventa nel PTA la garanzia per realizzare le diverse forme di integrazione. Analizzando la planimetria di tutto il presidio Busacca di Scicli, è possibile proporre l’allocazione del PTA in alcuni padiglioni, tenendo conto del cronoprogramma della ristrutturazione, già in atto, degli stessi ( Progetto Fulci). Alla fine della ristrutturazione si potrà prevedere l’attivazione di altri servizi , specialmente nell’ambito della residenzialità, che consentano di soddisfare la domanda, in continua crescita a causa dell’allungamento della vita media con la conseguente alta incidenza della non autosufficienza dei pazienti. Per prevedere una razionale allocazione del PTA è opportuno analizzare la situazione attuale del Presidio. ( vedi allegato1). Allegato 1

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Padiglione A Piano terra destinato a servizi amministrativi, servizio Ticket, ambulatori ospedalieri e territoriali. Piano primo destinato alla Direzione Sanitaria di Presidio. Padiglione B Piano terra destinato a servizio di Medicina Legale e Fiscale, Servizio di Medicina di base, CUP e Consultorio. Piano primo destinato a Ufficio Igiene , Ambulatorio Vaccinale, Medicina di base e ambulatori territoriali ed ospedalieri. Padiglione C RSA Piano terra rialzato destinato ad un modulo di n. 15 posti letto per Disabili psichici. Primo piano destinato ad un modulo di n. 30 posti letto distinti in 30 P.L. di anziani non autosufficienti e/o disabili fisici . Servizio Riabilitazione Piano seminterrato destinato alla Riabilitazione della RSA e ad ambulatorio riabilitativo per adulti esterni. Padiglione D A lavori ultimati è destinato ad accogliere n. 10 posti letto per Ospedalizzazione Psichiatrica. Padiglione E Piano terra, in cui sono attualmente allocati n. 8 posti letto ospedalieri di Psichiatria ,in via di ristrutturazione: è destinato a magazzino. Padiglione F In fase di ristrutturazione. E’ un padiglione destinato a contenere n. 16 posti letto per la riabilitazione. Padiglione G Piano terra in fase di ristrutturazione è attualmente adibito alla dialisi e a guardaroba . Una volta ristrutturato sarà destinato a contenere poltrone per dialisi. Padiglione H In fase di ultimazione dei lavori di ristrutturazione è destinato a contenere n. 20 posti letto per la lungodegenza e ambulatori per l’attività Intramoenia. Padiglione I Piano terra attualmente destinato a posti letto ospedalieri di Chirurgia , in fase di da ristrutturazione. Padiglione L In fase di ultimazione dei lavori di ristrutturazione . Padiglione destinato a servizio di camera mortuaria. Padiglione M Piano terra attualmente destinato a Farmacia. Padiglione N In fase di ristrutturazione. Questo padiglione accoglie:

oal piano terra il Pronto Soccorso e servizi di radiodiagnostica per immagini. oal primo piano i servizi di radiodiagnostica per immagini e di laboratorio analisi. oal piano secondo posti letto utilizzati per il reparto di Medicina. oal piano terzo posti letto per il reparto di Ortopedia.

Dall’analisi dell’esistente si rileva che i servizi territoriali sono dislocati, in diversi punti e/o padiglioni, senza tener conto dell’attinenza dei servizi e di una logica organizzazione degli stessi. Per tali motivi dovranno essere ri-allocati in modo da permettere l’agevole fruizione da parte degli utenti.

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Condizione necessaria per poter istituire un PTA che eroghi prestazioni socio-sanitarie , che favorisca una vera presa in carico del paziente-utente e garantisca un’ottimale accessibilità ai servizi, é pertanto la re-ingegnerizzazione di locali ed attività: ciò comporta sul piano strategico l’esigenza di privilegiare quei servizi da attivare subito da altri,complementari, che potranno essere attivati alla fine dell’opera di ristrutturazione dei padiglioni del presidio Per cui distingueremo due fasi di istituzione del PTA:

o Fase Prima o Fase Seconda.

PTA DI SCICLI

AREA RESIDENZIALITÀ

1. RSA 2. SUAP

AREA SPECIALISTICA E

DIAGNOSTICA 1. Poliambulatorio Specialistico 2. Centro Prelievi 3. Servizio Diagnostica per immagini

(radiologia, TAC, ecografia, ecocolordoppler)

4. Servizio Medicina Legale ,Fiscale e Necroscopica

AREA CURE DOMICILIARI

1. UVD (Unità Valutativa Distrettuale Multidimensionale)

2. Servizio ADI e Cure Domiciliari 3. Servizio Assistenza Domiciliare ai

Terminali

AREA ASSISTENZA SANITARIA DI

BASE 1. N° 2 UTAP 2. Guardia Medica 3. Ambulatorio Infermieristico 4. PPI

PUA (Punto Unico di Accesso)

1. CUP 2. Sportello Socio Sanitario 3. Ufficio Ticket 4. Ufficio Informazioni

PTA STRUTTURALE

AREA DELLA RIABILITAZIONE 1. Centro di Riabilitazione

Ambulatoriale (per disabilità dell’età pediatrica,dell’adulto e dell’età geriatrica)

2. Ufficio Prestazioni Integrative

AREA TUTELA SALUTE

MENTALE 1. Centro Riabilitativo

Psichiatrico Semiresidenziale

AREA MATERNO INFANTILE

1. Consultorio Familiare AREA DELLA PREVNZIONE

1. Ufficio di Igiene Pubblica

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FASE PRIMA

1)Punto Unico di Accesso”PUA” Questo punto unico di accesso garantisce all’utente l’accoglienza e l’integrazione reale con tutti i servizi sanitari e sociali. Esso e’ costituito dalle seguenti componenti:

o CUP o Ticket o Ufficio Informazioni o Sportello Socio-Sanitario Le Componenti sono allocate al piano terra del padiglione B - Allegato 2

Per cui distingueremo due fasi di istituzione del PTA:

o Fase Prima o Fase Seconda.

PUA (Punto Unico di Accesso)

Medicina di base

Medicina Legale e Fiscale

PLS (Pediatri di libera scelta) PADIGLIONE B

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Personale dedicato:

o un assistente sociale dell’ASP o un assistente sociale del Comune di Scicli o due amministrativi o due infermieri

Questo personale opererà all’interno del punto unico di accesso ”PUA”, ad eccezione degli Assistenti Sociali che dovranno avere il compito delle interrelazioni del “PUA” con le componenti del PTA. Il PUA (Punto Unico di Accesso) dovrà essere collegato in rete ai servizi sociali del Comune di Scicli , ai servizi del PTA Strutturale di Scicli e agli altri servizi sanitari del sistema distrettuale.

Punto Unico

di Accesso

Comune di Scicli

PTA Strutturale di Scicli

Sistema Sanitario Distrettuale

Schema organizzativo semplificato delle interrelazioni del PUA (all’interno del PTA)

con la parte restante del Sistema

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2)Assistenza Integrata di Base e Specialistica Questa tipologia di assistenza costituisce la parte maggiormente innovativa del PTA e mira all’integrazione tra la medicina generale, la pediatria di libera scelta, la continuità assistenziale, la specialistica ambulatoriale interna e la specialistica ospedaliera finalizzata a fornire adeguate risposte diagnostiche all’utenza, riducendo il fenomeno dei ricoveri impropri ( “prevenzione dell’ospedalizzazione”) attraverso i seguenti servizi: A) UTAP (Unità Territoriale Assistenza Primaria) consente di avere nella stessa struttura il medico di medicina generale e il medico di continuità assistenziale - allegato 3.

UTAP UTAP UTAP

Padiglione B 1° Piano

UTAP (Unità Territoriale Assistenza Primaria)

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PTA Accesso unico a tutto il sistema Territoriale

1.Accoglienza 2.Prenotazione 3.Guida 4.Prestazioni 5.Indirizzamento

PUA PUNTO UNICO DI

ACCESSO

CUP

Ufficio Ticket Sportello Socio

Sanitario

Ufficio Informazioni

GESTIONE DEL PAZIENTE –UTENTE

ALL’INTERNO DEL PTA

•CURE A DOMICILIO •ALTRA ASSISTENZATERRITTORIALE •OSPEDALE •AMBULATORI PERIFERICI •PTE •Ecc.

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GESTIONE DEL PAZIENTE – UTENTE NEL PTA

ECOGRAFIA PRELIEVI

RX FARMACIA

PRESTAZIONI DOMICILIARI

MMG E PLS

Specialisti ambulatoriali e

ospedalieri (Day Service)

UTAP (Unità Territoriale Assistenza Primaria)

Ore 8.00-20.00

Lun.-Ven.

COLLEGAMENTI CON

TELEMEDICINA OSPEDALE TUTTI ISERVIZI DI CURE PRIMARIE INTERNE O ESTERNE AL PTA(salute mentale,igiene pubblica,consultori ,sert ecc.)

Guardia Medica (20-8) – PTE (h24)

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Fondamentale risulta la funzione del personale infermieristico di supporto e dell’infermiere coordinatore che avranno il compito di assicurare il collegamento tra i medici di medicina generale (MMG) e gli specialisti operanti nell’attiguo poliambulatorio. Essi assicureranno in maniera flessibile il contatto tra medico di medicina generale e specialisti garantendo la tenuta dei fascicoli dei pazienti che accedono all’UTAP. E’ necessario assicurare la presenza dello specialista cardiologo in modo da poter dare immediata risposta ai quesiti diagnostici posti dal MMG e dalle altre figure professionali sanitarie. B) DAY SERVICE consente di dare risposte per i casi complessi e programmabili integrando l’attività specialistica e del medico di medicina generale. Il day service consente infatti di rispondere ai quesiti diagnostici posti dal MMG. La prescrizione di indagini specialistiche da parte del MMG perviene al servizio infermieristico il quale si farà carico di programmare tutta l’attività diagnostica richiesta dal MMG e di supportare il paziente nella esecuzione degli accertamenti diagnostici. Dopo la effettuazione degli accertamenti l’infermiere accompagna il paziente al MMG prescrittore assicurando così il collegamento con lo specialista. Questi servizi dovranno operare in modo integrato dovendo rispondere alla necessità di dare risposte assistenziali che si differenziano tra di loro esclusivamente in ordine alla intensità. Analisi del contesto Nel Comune di Scicli operano : n°. 20 Medici di Medicina Generale (MMG) organizzati in 4 associazioni costituite da 4 MMG ciascuna n°. 4 Medici non sono associati n°. 4 Pediatri di libera scelta(PLS) n°. 2 Guardie Mediche ( Scicli e Donnalucata ) L’attività specialistica è in atto assicurata dagli specialisti ambulatoriali convenzionati interni e dagli specialisti ospedalieri. Opera di razionalizzazione o Trasferimento della Guardia Medica di Scicli all’interno del Presidio Ospedaliero o Apertura di n. 2 ambulatori aperti dalle ore 8.00 alle ore 20.00 dal lunedi’ al venerdi’

fruibili dalle quattro associazioni che garantiscono il servizio. o Allocazione del Pediatra di libera scelta all’interno del consultorio al piano terra del Pad. B

(Allegato 2)

Risorse necessarie o n°. 4 Ambulatori per MMG da allocare nel Pad. B come da allegato 3 o n°. 2 Sale Infermieri per il servizio infermieristico di supporto o n°. 8 Infermieri di supporto di cui uno coordinatore o collegamento in rete del punto unico di accesso ”PUA” e degli ambulatori delle

associazioni Mediche.

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3)Assistenza Sanitaria Residenziale e Domiciliare Allocata nel Padiglione C é costituita da:

o RSA o Unità Valutativa Distrettuale Multidimensionale o ADI o Servizio Infermieristico

La RSA è una struttura sanitaria extraospedaliera la cui funzione è quella di rispondere a quelle domande socio-sanitarie dei disabili e/o ultrasessantacinquenni non autosufficienti o a grave rischio di diventare tali che necessitano di prestazioni non erogabili al domicilio E’ stata organizzata in due moduli: -il primo ( 30 posti letto) dedicato agli anziani non autosufficienti e/o disabili fisici, posto al

primo piano della struttura -l’altro ( 15 posti letto) dedicato ai disabili psichici, posto al piano terra. La segnalazione per un eventuale ricovero perviene alla Unità Valutativa Distrettuale (UVD). Ciascun ospite, prima dell’ammissione, viene sottoposto ad una valutazione globale secondo la metodologia della Valutazione Multidimensionale da parte della UVD e del Responsabile della R.S.A.. La durata della degenza è stabilita dall’èquipe socio-sanitaria della RSA e dalla U.V.D. in base alle patologie del paziente, al suo recupero funzionale ed alle problematiche sociali. 4)Servizio Infermieristico Ambulatoriale e Domiciliare E’ un servizio organizzato e gestito da personale infermieristico. Eroga ai cittadini tutte le prestazioni di natura infermieristica. L’attività sanitaria è svolta in modo integrato, a seconda delle prestazioni, con i medici di base e specialisti. L’ambulatorio infermieristico dovrà erogare le prestazioni infermieristiche prescritte dal MMG e/o dalla Unità Valutativa Distrettuale. Esso potrà essere allocato nel piano terra della RSA Pad. C. L’attività infermieristica verrà svolta dal lunedi’ al venerdi’ dalle ore 8.00 alle ore 20.00 dedicando a tale servizio 10 unità infermieristiche. Le prestazioni infermieristiche ambulatoriali e domiciliari da erogare sono quelle relative a:

o terapia infusionale, endovenosa, intramuscolo e sottocutanea, con e senza farmaci, escluso i farmaci oncologici e vaccini vari

o medicazioni semplici e complesse o gestione del catetere vescicale o gestione cateteri venosi periferici (compresi la prima incannulazione e la sostituzione

successiva) o gestione catetere venoso centrale limitata alla eparinizzazione dello stesso ed al

monitoraggio della funzionalità o gestione SNG o gestione PEG limitata alla igiene della stessa ed al monitoraggio della funzionalità o controllo e monitoraggio glicemico o controllo e monitoraggio pressorio o controllo e monitoraggio frequenza cardiaca o controllo e monitoraggio saturazione parziale di O2 o controllo e monitoraggio diuresi

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5) Centro Riabilitativo Psichiatrico Semiresidenziale Nella fase definitiva è indispensabile che i posti letto di Psichiatria vengano riproposti in un Presidio ospedaliero dotato di posti letto di rianimazione. Ciò consentirebbe la nascita di un servizio innovativo per l’ASP di Ragusa. Verrà allocato nel PTA una Struttura Riabilitativa semiresidenziale di tutela della salute mentale. Ciò consentirebbe la riabilitazione ed il reinserimento nella famiglia di circa 30 pazienti affetti da patologie psichiatriche con il risultato di ridurre i ricoveri ospedalieri. Questo Servizio potrà essere immediatamente allocato nel Padiglione E , operando una variante alla progettazione che ne consenta l’allocazione. Allorquando il padiglione E dovrà essere ristrutturato si provvederà a trasferire il Centro Riabilitativo in un’ala del Padiglione H (considerato padiglione polmone per la ristrutturazione delle varie strutture). Il personale da assegnare è quello specificato nel progetto di apertura di una struttura riabilitativa del centro diurno del dipartimento di salute mentale di Modica (presso il PTA di Scicli). Allegato come “PROGETTO A”. 6 )Centro Riabilitativo Ambulatoriale Erogherà le prestazioni riabilitative ambulatoriali relative a tutte le disabilità. Tale attività verrà rivolta a tutte le fasce di età. Il centro verrà supportato dagli specialisti Fisiatri, Neuropsichiatri infantili, Psicologi e Pedagogisti e da tutte le figure professionali che erogano prestazioni riabilitative ( fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali ecc..). Nel centro verranno trattate le disabilità:

o dell’età pediatrica o dell’adulto o dell’età geriatrica

7) Consultorio

L’attività svolta dal consultorio potrà essere integrata con la presenza del Pediatra di libera scelta (PLS) che opererà in un ambulatorio apposito nell’ambito dello stesso consultorio allocato nel padiglione B

8) Ufficio Igiene L’attività sanitaria del Dipartimento di Prevenzione Medico verrà svolta nel piano terra del padiglione A

9) Medicina Legale e Fiscale L’attività sanitaria svolta dal servizio di Medicina Legale e Fiscale verrà svolta al piano terra del Pad. B

10) Ufficio Prestazioni L’attività dell’ufficio prestazione assistenza integrativa verrà svolta al piano terra del pad. B

11) SUAP (Speciale Unità di Accoglienza Permanente) La SUAP accoglie soggetti cronici stabilizzati, in stato vegetativo o in stato di minima coscienza, al fine di gestire le fasi croniche delle patologie dei pazienti cerebrolesi di bassa responsività, ovvero di coma vegetativo, in cui sia sopraggiunta l’immodificabilità o una modificabilità molto limitata del quadro neurologico. Tali moduli devono essere distinti dalle

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aree di degenza ordinaria e dai reparti di riabilitazione intensiva o estensiva per gravi cerebrolesioni acquisite, che devono essere collocate in Ospedale dove vanno trattate le condizioni di instabilità. E’ necessario che il Modulo “SUAP” sia inserito in una rete provinciale che preveda le seguenti strutture:

o Area di Terapia Intensiva per pazienti in coma o Fase Riabilitativa distinta in Riabilitazione estensiva e Unità di Riabilitazione Intensiva

per Gravi Cerebrolesi (U. G. C.) per realizzare il seguente percorso:

Linee guida del Ministero della salute

Alla SUAP delle Residenze Sanitarie Assistite si può accedere attraverso le Unità Valutative Distrettuali Multidimensionali dal domicilio per “ periodi sollievo” o per trasferimento dai reparti di riabilitazione estensiva per post acuti o da strutture riabilitative per gravi cerebrolesioni acquisite. Ad ogni paziente deve essere assicurata l’assistenza di una apposita èquipe medica, nell’ambito di un piano di assistenza individualizzato. Il piano assistenziale deve prevedere almeno 312 minuti al giorno di assistenza per ogni paziente. E’ comunque sempre assicurata la reperibilità del personale medico. Sono garantiti il libero accesso dei familiari del paziente, la predisposizione e l’attuazione di un programma di sostegno psicologico per i familiari. Fabbisogno Il numero dei pazienti a cui occorre garantire tale tipologia di assistenza è pari a 20 posti letto.

IN RIANIMAZIONE O NEUROCHIRURGIA DURATA RICOVERO 30 GIORNI CIRCA

AREA TERAPIA SUB-INTENSIVA PER PAZIENTI IN COMA

VALUTAZIONE DELL’ESPERTO UNITA’ CEREBROLESI GRAVI ( UGC)

PERCORSO 1FASE INTENSIVA DI RIABILTAZIONE

IN UNITA’ GRAVI CEREBROLESIDURATA DI RICOVERO DA 3 A 12 MESI

PERCORSO 2FASE ESTENSIVA DI RIABILITAZIONE

DURATA RICOVERO 30 GIORNI

RSA A MEDIO-ALTA ASSISTENZA CON MODULO DEDICATO DI

SPECIALE UNITA’ DI ACCOGLIENZA PERMANENTE( S.U.A.P.)

FASE DELLA CRONICITA’

DOMICILIO ASSISTENZA

CURE DOMICILIARI

FASE DELLA RIABILITAZIONE POST-ACUZIE

FASE DELL’ACUZIE

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PTA funzionale Modica Oltre alle strutture sanitarie esistenti, saranno realizzati: o UTAP a Modica Alta, già sede di guardia medica, con un ambulatorio negli stessi locali

assicurato dalle ore 8 ore 20 da medici di medicina generale o UTAP a Modica Bassa, già sede di guardia medica con un ambulatorio assicurato dalle ore

8 ore 20 da medici di medicina generale o UTAP a Frigintini, già sede di guardia medica, con un ambulatorio assicurato dalle ore 8

ore 20 da medici di medicina generale

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PTA funzionale Ispica Oltre alle strutture sanitarie esistenti, sarà realizzato: o UTAP presso edificio Via Sardegna, già sede di guardia medica con un ambulatorio

assicurato dalle ore 8 alle ore 20 da medici di medicina generale.

PTA di ISPICA (funzionale)

Accesso unico a tutto il sistema Territoriale i.Accoglienza

ii.Prenotazione iii.Guida iv.Prestazioni v.Indirizzamento

PUA PUNTO UNICO DI

ACCESSO

CUP

Ufficio Ticket Sportello Socio

Sanitario

Ufficio Informazioni

GESTIONE DEL PAZIENTE –UTENTE NEL PTA

•CURE A DOMICILIO •ALTRA ASSISTENZATERRITTORIALE •OSPEDALE •AMBULATORI PERIFERICI •PTE •Ecc.

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ECOGRAFIA PRELIEVI

RX FARMACIA

PRESTAZIONI DOMICILIARI

MMG E PLS

Specialisti ambulatoriali e

ospedalieri (Day Service)

UTAP (Unità Territoriale Assistenza Primaria)

Ore 8.00-20.00

Lun.-Ven.

COLLEGAMENTI CON

TELEMEDICINA OSPEDALE TUTTI ISERVIZI DI CURE PRIMARIE INTERNE O ESTERNE AL PTA(salute mentale,igiene pubblica,consultori ,sert

Guardia Medica (20-8)

GESTIONE DEL PAZIENTE – UTENTE NEL PTA

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PTA funzionale Pozzallo Oltre alle strutture sanitarie esistenti, sarà realizzato: o UTAP - poliambulatorio Via Sardegna con un ambulatorio ore 8 ore 20 assicurato da

medici di medicina generale.

PTA di POZZALLO (funzionale)

Accesso unico a tutto il sistema Territoriale •Accoglienza •Prenotazione •Guida •Prestazioni •Indirizzamento

PUA PUNTO UNICO DI

ACCESSO

CUP

Ufficio Ticket

Sportello Socio Sanitario

Ufficio Informazioni

GESTIONE DEL PAZIENTE –UTENTE NEL PTA

•CURE A DOMICILIO •ALTRA ASSISTENZATERRITTORIALE •OSPEDALE •AMBULATORI PERIFERICI •PTE •Ecc.

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ECOGRAFIA PRELIEVI

RX FARMACIA

PRESTAZIONI DOMICILIARI

MMG E PLS

Specialisti ambulatoriali e

ospedalieri (Day Service)

UTAP (Unità Territoriale Assistenza Primaria)

Ore 8.00-20.00

Lun.-Ven.

COLLEGAMENTI CON

TELEMEDICINA OSPEDALE TUTTI ISERVIZI DI CURE PRIMARIE INTERNE O ESTERNE AL PTA(salute mentale,igiene pubblica,consultori ,sert

GESTIONE DEL PAZIENTE – UTENTE NEL PTA

ECOGRAFIA PRELIEVI

RX FARMACIA

PRESTAZIONI DOMICILIARI

MMG E PLS

Ore 8.00-20.00

Lun.-Ven.

COLLEGAMENTI CON

TELEMEDICINA OSPEDALE TUTTI ISERVIZI DI CURE PRIMARIE INTERNE O ESTERNE AL PTA(salute mentale,igiene pubblica,consultori ,sert

Guardia Medica (20-8) – PTE (h24)

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DISTRETTO DI RAGUSA

Situazione attuale

Il Distretto Sanitario di Ragusa, nel cui territorio risiedono 96.399 cittadini, comprende i Comuni di Ragusa, Santa Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo. L’ analisi della attuale situazione dei servizi distrettuali evidenzia dei punti di forza unitamente a punti di debolezza: a)punti di forza o Asociazionismo dei MMG solidamente rappresentato essendo costituite 14 associazioni,

che assistono 72.100 cittadini su 96.399 (il 74.79% della popolazione residente), così articolate:

1. n. 4 associazioni semplici (21.307 cittadini) 2. n. 6 associazioni in rete (42.595 cittadini) 3. n. 2 associazioni in gruppo ( 8.198 cittadini) o la risorsa “farmaco” è utilizzata in modo appropriato : la spesa farmaceutica media pro

capite è inferiore del 7% circa rispetto alla spesa media pro capite regionale. o Gestione della risorsa “prestazione specialistica” secondo criteri di appropriatezza,

trasparenza, equità (l’accesso avviene secondo criteri di priorità clinica definiti dai prescrittori in base ai protocolli RAO tramite il CUP informatizzato in rete), in un territorio che ha il più basso indice di consumo di prestazioni specialistiche, pari a 7.8 , (un indice medio regionale di 11.1).

o Presenza di una rete di servizi sanitari integrata funzionalmente con i servizi sociali dei Comuni, finalizzata alla assistenza domiciliare e residenziale (MMG, PLS, Guardia Medica, UVD, Specialisti Ambulatoriali, Ufficio Prestazioni, Servizio di Riabilitazione, Servizio Farmaceutico, RSA, Centro per Gravi, Reparti Ospedalieri, Case di Riposo, Servizi Sociali dei Comuni), secondo il criterio della “presa in carico”

o Presenza in tutti i Comuni di un Presidio Territoriale che ospita il Poliambulatorio Specialistico, il Centro Prelievi, il CUP, l’Ufficio Ticket, la Guardia Medica, il Consultorio Familiare, lo “sportello sociosanitario”.

b)punti di debolezza o integrazione solo funzionale e non ottimale dei MMG con la rete assistenziale territoriale,

in particolare con gli specialisti ambulatoriali ed ospedalieri o eccessiva frammentazione nel Comune di Ragusa dei servizi sanitari territoriali, dislocati

in vari punti della città, con relativa difficoltà alla integrazione. Comune di Ragusa -Sede di Via Roma o Sportello Unico costituito da

CUP Sportello Socio Sanitario Ufficio Ticket o Poliambulatorio Specialistico o Unità Valutativa Distrettuale o Servizio Cure Domiciliari (ADI e Assistenza Terminali) o Servizio Diagnostica per Immagini (Radiologia, Ecografia, Ecocolordoppler) o Centro Prelievi

54

-Sede ex Osp. GBO o Guardia Medica o Servizio Riabilitazione Ambulatoriale o RSA o Centro per Gravi

-Sede di Via Dante 112 Direzione del Distretto Sanitario

o Ufficio Anagrafe Assistiti o Ufficio Esenzione Invalidi Civili o Unità Operativa Medicina di Base o Unità Operativa Medicina Scolastica ed Educazione alla Salute o Unità Operativa Controllo Specialistica Ambulatoriale Interna e Case di Riposo

-Sede di Via Ibla

o Unità Operativa Medicina Legale, Fiscale e Necroscopica o Unità Operativa Medicina Sociale

-Sede di Via Paestum 41

o Unità Operativa Prestazioni Integrative -Sede di Piazza Libertà

o I° Consultorio Familiare -Sede di Viale delle Americhe

o II° Consultorio Familiare -Sede di Via Teocrito

o Unità Operativa Controllo Specialistica Convenzionata Esterna o Centro Oftalmologia Sociale

-Sede Centro ASI

o Centro di Riabilitazione Neuromotulesi -Sede di Via Diaz

o SERT o Dipartimento Salute Mentale

-Sede di Via Di Vittorio o Dipartimento di Prevenzione

Comune di Santa Croce Camerina -Sede Via Di Vittorio o Sportello Unico costituito da:

CUP Ufficio Ticket Sportello Sociosanitario o Guardia Medica o Poliambulatorio Specialistico

55

o Centro Prelievi o Servizio Cure Domiciliari ( ADI e Assistenza ai Terminali) o Ambulatorio per Immigrati o Consultorio Familiare o Ufficio Igiene Pubblica o Ufficio Medicina Legale, Fiscale e Necroscopica o Postazione 118

Comune di Chiaramonte Gulfi -Sede di Via Marconi 11 o Sportello Unico costituito da: CUP Ufficio Ticket Sportello Socio Sanitario o Guardia Medica o Poliambulatorio Specialistico o Centro Prelievi o Servizio Cure Domiciliari ( ADI e Assistenza ai Terminali)

-Sede Villaggio Gulfi o Consultorio Familiare o PTE o Ufficio Igiene

Comune di Giarratana -Sede di Via Calatafimi o Sportello Unico costituito da:

CUP Ufficio Ticket Sportello Socio Sanitario o Guardia Medica o Poliambulatorio Specialistico o Centro prelievi o Servizio Cure Domiciliari ( ADI e Assistenza ai Terminali) o Consultorio Familiare o Ufficio Igiene o Postazione 118

Comune di Monterosso Almo -Sede di Via P. Pio

o Sportello Unico costituito da CUP Ufficio Ticket Sportello Socio Sanitario

o Guardia Medica o Poliambulatorio Specialistico o Centro prelievi o Servizio Cure Domiciliari ( ADI e Assistenza ai Terminali) o Consultorio Familiare o Ufficio Igiene o Postazione 118

56

Proposta di riorganizzazione Al fine di migliorare l’ assetto organizzativo distrettuale e nell’ottica di facilitare ai cittadini l’accesso ai servizi, assicurando appropriatezza ed efficacia nelle risposte assistenziali, si propone una articolazione dei Servizi Territoriali Distrettuali in :

o P.T.A. (Strutturale) di Ragusa o P.T.A. (Strutturale) Santa Croce Camerina o P.T.A. (Funzionale) Zona Montana (Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo)

Distretto di Ragusa

PTA

STRUTTURALE DI RAGUSA

PTA

STRUTTURALE DI SANTA CROCE

PTA funzionale ZONA MONTANA

Chiaramonte, Monterosso e Giarratana

57

PTA di Ragusa Da allocare presso l’ ex Osp.G.B.Odierna e comprendente i seguenti Servizi: Sportello unico di accesso ”PUA” costituito da CUP,Sportello Socio Sanitario,Ufficio Ticket , Valutativa Distrettuale, Servizio Cure Domiciliari (ADI e Assistenza Terminali),Servizio Riabilitazione Ambulatoriale,Servizio Diagnostica per Immagini (Radiologia, Ecografia, Ecocolordoppler),Centro Prelievi, RSA,Centro per Gravi .

PTA( Presidio territoriale di Assistenza) di Ragusa

Ex Ospedale GBO

AREA RESIDENZIALITÀ

1. Rsa 2. Centro per Gravi

AREA SPECIALISTICA E DIAGNOSTICA

1. Poliambulatrio Specialistico 2. Centro Prelievi 3. Servizio Diagnostica per immagini (radiologia,

ecografia, ecocolordoppler) 4. Servizio Riabilitazione Ambulatoriale

AREA CURE DOMICILIARI

1. UVD 2. Servizio ADI e Cure

Domiciliari 3. Servizio Assistenza

Domiciliare ai Terminali

AREA ASSISTENZA SANITARIA DI

BASE 1. N° 3 UTAP 2. Guardia Medica 3. Ambulatorio infermieristico 4. PPI

PUA (Punto Unico di Accesso)

1. CUP 2. Sportello Socio Sanitario 3. Ufficio Ticket 4. URP

PTA STRUTTURALE

AREA DELLA RIABILITAZIONE

1. Servizio Riabilitazione Ambulatoriale

58

L’aggregazione fisica di tutti questi Servizi realizza la condizione per l’accesso unico alle cure ambulatoriali, domiciliari e residenziali, grazie alla funzione di orientamento dello sportello sociosanitario, integrato funzionalmente con il Segretariato Sociale del Comune, realizzandosi così la piena integrazione tra assistenza di medicina generale, continuità assistenziale e specialistica. Condizione necessaria è il trasferimento di Poliambulatorio Specialistico, Centro Prelievi, UVD e Servizio Cure Domiciliari, Servizio di Diagnostica per Immagini, CUP, Ufficio Ticket, Ambulatorio di Medicina dello Sport dalla attuale sede di Via Roma ai locali del piano terra della RSA di Ragusa, ove sono già presenti il servizio di riabilitazione e gli ambulatori di fisiatria. Deve, inoltre, essere realizzata l’integrazione con i MMG e i Pediatri di Libera Scelta, prevedendo l’ istituzione di n. 3 UTAP. Tale allocazione consentirà:

o la realizzazione di un “punto di primo intervento” attivo h24 , grazie alla contestuale presenza di MMG e Guardia Medica e alla istituzione di un ambulatorio infermieristico, con presumibile riduzione del numero di accessi di “Codici Bianchi ” al Pronto Soccorso ospedaliero

o l’ accesso unico alle cure ambulatoriali, domiciliari e residenziali, grazie alla contestuale presenza dello sportello unico di accesso”PUA” di accesso, del CUP, dei MMG, della Specialistica Ambulatoriale, della UVD

o una reale integrazione tra l’assistenza residenziale del Centro per Gravi ed RSA con i servizi specialistici ambulatoriali (visite e prestazioni specialistiche, diagnostica per immagini ), che permetterebbe un notevole miglioramento della qualità dei servizi offerti

o la realizzazione di una struttura territoriale di riferimento per i cittadini veramente alternativa all’ospedale

o la realizzazione di attività specialistiche ambulatoriali complesse (PAC-DAY SERVICE) dedicate alle patologie croniche a maggiore complessità, definendo percorsi concordati, al fine di favorire il processo di deospedalizzazione.

59

Sede di Via Paestum 41 Ragusa

U.O. Prestazioni integrative

Sede di Via Ibla Ragusa

U.O. medicina legale U.O. medicina sociale

QUESTA STRUTTURA SI INTEGRERÀ FUNZIONALMENTE CON G LI ALTRI SERVIZI TERRITORIALI PRESENTI A RAGUSA

Sede di Via Teocrito Ragusa

U.O. Controllo Specialistica

accreditata esterna

Centro Oftalmologia sociale

SEDE DI VIA DANTE 112

RAGUSA

Direzione del distretto sanitario

Ufficio anagrafe assistiti

Ufficio esenzione

invalidi civili

U.O. Med. Scol. ed Educazione alla salute

U.O. controllo specialistica

Amb interna e case di riposo

Sede di Piazza libertà Ragusa

I°consultorio familiare

Sede Centro ASI Ragusa

Centro di Riabilitazione Neuromotulesi

Sede Via Diaz Ragusa

SERT Dipartimento salute mentale

Sede di Viale delle Americhe Ragusa

II° Consultorio familiare

Sede Via G. Di Vittorio Ragusa

Dipartimento di Prevenzione

60

PTA( Presidio Territoriale di Assistenza) di

Santa Croce camerina

Dovrà essere istituita l’ UTAP di Santa Croce Camerina al fine di integrare i MMG con tutti gli altri servizi distrettuali già presenti nel Presidio di Via Di Vittorio, unitamente al Punto di Primo Intervento ed all’ambulatorio infermieristico.

AREA ASSISTENZA SANITARIA DI BASE

1. utap 2. guardia medica 3. ambulatorio Infermieristico 4. PPI 5. Ambulatorio immigrati

AREA DELL’EMERGENZE

1. Postazione 118

AREA CURE DOMICILIARI

1. UVD 2. Servizio ADI e Cure Domiciliari 3. Servizio Assistenza Domiciliare ai Terminali

PTA

STRUTTURALE Sede Via Di

Vittorio

AREA DELLA

PREVENZIONE 2. Servizio igiene

pubblica

AREA MATERNO-INFANTILE 3. Consultorio

Familiare

PUA (Punto Unico di

Accesso) 1. cup 2. sportello socio

sanitario 3. ufficio ticket

AREA SPECIALISTICA E DIAGNOSTICA

1. Poliambulatorio specialistico 2. Centro prelievi 3. servsio di ecografia 4. servizio di Medicina Legale,

fiscale e necroscopica

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PTA Zona Montana ( Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo)

E’ allocato presso le sedi dei Servizi Sanitari dei tre Comuni integrati funzionalmente: Comune di Chiaramonte Gulfi -Sede di Via Marconi 11

o Sportello unico di accesso”PUA” costituito da:CUP Ufficio Ticket Sportello Socio Sanitario

o UTAP o Guardia Medica o Poliambulatorio Specialistico o Centro Prelievi o Servizio Cure Domiciliari ( ADI e Assistenza ai Terminali)

-Sede Villaggio Gulfi o Consultorio Familiare o PTE o Ufficio Igiene

Comune di Giarratana -Sede di Via Calatafimi

o Sportello unico di accesso”PUA” costituito da:CUP Ufficio Ticket Sportello Socio Sanitario

o UTAP (comprende l’ambito territoriale Giarratana-Monterosso) o Guardia Medica o Poliambulatorio Specialistico o Centro prelievi o Servizio Cure Domiciliari ( ADI e Assistenza ai Terminali) o Consultorio Familiare o Ufficio Igiene o Postazione 118

Comune di Monterosso Almo -Sede di Via P. Pio

o Sportello unico di accesso”PUA” costituito da:CUP Ufficio Ticket Sportello Socio Sanitario

o UTAP (comprende l’ ambito territoriale Giarratana-Monterosso) o Guardia Medica o Poliambulatorio Specialistico o Centro prelievi o Servizio Cure Domiciliari ( ADI e Assistenza ai Terminali) o Consultorio Familiare o Ufficio Igiene o Postazione 118

Dovranno essere istituite le UTAP di Chiaramente Gulfi e di Giarratana-Monterosso,unitamente al Punto di Primo Intervento ed all’ambulatorio infermieristico, al fine di realizzare la piena integrazione con gli altri servizi distrettuali già presenti nei Presidi Distrettuali.

62

Situazione attuale

DISTRETTO DI VITTORIA Comune di Vittoria Distretto Sanitario Via Dell’Acate 1, in questa sede sono ospitate:

o uffici distretto o Medicina di Base o A.D.I. o Anagrafe Assistiti - uff. rapporti internazionali o Centro di diabetologia (sarà allocato all’interno del PTA di Vittoria) o uff. controllo specialistica int.- est. o Assistenza Integrativa o Radiologia

attualmente tutte ubicate in altre sede -Sede Via Gen. Cascino

o Poliambulatorio Specialistico o Centro prelievi o Cup(sarà allocato all’interno del PTA di Vittoria) o Centro Medicina Sociale(sarà allocato all’interno del PTA di Comiso) o Centro di Oftalmologia Sociale(sarà allocato all’interno del PTA di Comiso)

-Sede Via Giurato – Via Nicosia

o 1° Consultorio Familiare o Medicina Legale e Fiscale o Gruppo Multidisciplinare o u u.oo. DSM - Centro Diurno o Neuropsichiatria infantile o uu.oo. Dipartimento Prevenzione o Commissione Invalidi Civili o uff. Amministrativi vari

-Sede via Magenta

o Sert -Sede via Palestro

o Medicina Scolastica o Educazione alla Salute

-Sede via Castelfidardo

o 2° Consultorio Familiare

-Sede stradale Scoglitti o Continuità assistenziale 1° - 2° posto( un posto sarà allocato all’interno del PTA di

Vittoria) o Postazione 118 o Ambulatorio Immigrati

63

-Presidio Territoriale Scoglitti : o PTE o Punto prelievi ( giorni dispari ) o 2° Consultorio Familiare ( una seduta settimanale ) o Amb. DSM ( una seduta settimanale )

Comune di Comiso -Sede via Roma ( ex Ospedale Regina Margherita)

o Poliambulatorio Specialistico o Cup(sarà allocato all’interno del PTA di Comiso) o Medicina di base o A.D.I. o Uff. controllo specialistica int.- est. o Assistenza Integrativa - Handicap o uu.oo. Dipartimento Prevenzione o amb.Obesità in Età Pediatrica( sarà allocato all’interno del PTA di Comiso) o uu.oo. Dipartimento Veterinaria o Postazione 118 (sarà allocato all’interno del PTA di Comiso)

Nel presidio esistono diverse “ali” non utilizzate e da mettere in sicurezza. -Sede via Keplero

o Consultorio Familiare(sarà allocato all’interno del PTA di Comiso) o Medicina Legale e Fiscale(sarà allocato all’interno del PTA di Comiso) o Continuità Assistenziale(sarà allocato all’interno del PTA di Comiso)

Pedalino ( fraz. Comune di Comiso ) -Sede via Salso

o Continuità Assistenziale Comune di Acate -Sede via Vittorio Veneto o Poliambulatorio specialistico o Centro prelievi o CUP o Ambulatorio Immigrati o 1° Consultorio Familiare( due sedute settimanali ) o ambulatoro D.S.M. ( una seduta settimanale ) o Continuità Assistenziale o Postazione 118 o U.O. Dipartimento di Prevenzione

Punti di forza o associazionismo MMG solidamente rappresentato o risorsa farmaco utilizzata in modo appropriato:la spesa media pro-capite è inferiore del 7%

circa rispetto alla spesa media pro-capite regionale o gestione risorsa ”prestazioni specialistiche” secondo criteri di appropriatezza, trasparenza,

equità (l’accesso avviene secondo criteri di priorità clinica definiti dai prescrittori in base ai protocolli RAO tramite il CUP informatizzato in rete), in un territorio che ha il più basso indice di consumo di prestazioni specialistiche, pari a 7.8 , (un indice medio regionale di 11.1).

64

o Presenza di una rete di servizi sanitari integrata funzionalmente con i servizi sociali dei Comuni,

Punti di debolezza o Eccessiva frammentazione nel comune di Vittoria dei servizi sanitari territoriali,dislocati in

vari punti della città, con relativa difficoltà all’integrazione.

Proposta di riorganizzazione

PTA

FUNZIONALE DI

VITTORIA

PTA

STRUTTURALE DI

ACATE

PTA

STRUTTURALE DI

COMISO

65

PTA Strutturale Comiso Tenuto conto dei bisogni di salute del territorio ed, in particolare, della necessità di offrire ai pazienti affetti da patologie croniche percorsi assistenziali dedicati, coerenti con i criteri di efficacia ed efficienza, si propone il seguente piano attuativo per la realizzazione nel Comune di Comiso di un PTA strutturale, ubicato all’interno del presidio ospedaliero “Regina Margherita”, fermo restando la necessità d’identificare prioritariamente i locali da destinare alle specifiche attività di seguito indicate e tenuto conto dei locali già occupati dalla porzione ospedaliera. 1)Punto unico di accesso ”PUA” Il PUA dovrà prevedere aree operative diversificate per canalizzare i percorsi dei pazienti già all’atto dell’accesso e precisamente :

o Area prenotazioni sanitarie dove effettuare prenotazioni Cup - prestazioni per PAC ( pacchetti ambulatoriali complessi )-Day Service Territoriali - Day Service Ospedalieri o Area prenotazioni socio-sanitarie per accedere a Cure Domiciliari - RSA o Area riscossione Tickets o Area URP - Informazioni o Area Call Center

Figure professionali necessarie : Infermieri Prof. ( n. 4 ) Assistenti Sociali ( n.3 di cui almeno 1 di proveniente dal Comune ) Personale Amm. ( n.3 ) 2)Ambulatori PAC, Day Service: In considerazione della contestuale presenza di ambulatori specialistici ospedalieri, si reputa opportuno valorizzare tali risorse per la realizzazione di attività specialistiche ambulatoriali complesse ( PAC – Day Service ) dedicate alle patologie croniche a maggiore complessità, definendo in tal modo dei setting ospedalieri nei quali sviluppare assetti organizzativi basati su team multiprofessionali e multidisciplinari, la cui attività dovrà essere fondata sull’adozione di protocolli concordati e condivisi, al fine favorire il processo di deospedalizzazione ubbidendo ai bisogni assistenziali. A tale scopo occorre identificare dei locali idonei ad accogliere: 2.1)Area specialistica territoriale dedicata alle patologie croniche e dell’età evolutiva

o patologie dell’apparato respiratorio ( BPCO, Tbc ecc), tale attività può essere garantita mediante il trasferimento del CMS ( Centro di Medicina Sociale ) da Vittoria a Comiso ( n. 4 ambienti più attesa ) patologie dell’apparato cardiovascolare ( ipertensione medio-grave, post IMA ecc. ) da realizzare mediante gli ambulatori specialistici ospedalieri (n. ambienti come sopra)

o patologie dismetaboliche dell’età pediatrica ( diabete e obesità ), da realizzare mediante trasferimento dell’amb. per obesità pediatrica attualmente sito nel presidio polivalente di via Roma. Tale ambulatorio, rispetto allo stato attuale, dovrà afferire operativamente al Centro di Diabetologia Distrettuale ( n. ambienti come sopra )

o assistenza ai minori portatori di handicap, da realizzare mediante trasferimento dell’u.o. Gruppo Multidisciplinare attualmente sito a Vittoria

o assistenza sanitaria – prevenzione e riabilitazione delle patologie oftalmiche, da realizzare mediante trasferimento del COS ( Centro di Oftalmologia Sociale ) attualmente sito a Vittoria

66

o assistenza riabilitativa, da realizzare mediante il trasferimento dell’unità di fisioterapia territoriale, che attualmente si trova nella sede del Poliambulatorio, al fine di facilitare il passaggio dei pazienti dalla fase riabilitativa ospedaliera a quella territoriale e viceversa.

o Assistenza in RSA, (in atto l’edificio destinato ad RSA è in via di ultimazione ed è situato all’interno dell’area di recinzione del P.O.)

o Assistenza medicina legale e fiscale,da realizzare mediante trasferimento dalla sede di via Keplero.

3)Area Materno Infantile Quest’ area sarà garantita con il trasferimento del Consultorio Familiare di Comiso nella sede del PTA, completando il quadro dell’assistenza sanitaria materno infantile e realizzando percorsi integrati con la pediatria ospedaliera e territoriale. 4)Area ambulatori infermieristici Quest’area è da considerare il “core” delle attività specialistiche complesse in quanto in essa si realizza la presa in carico e la gestione dei pazienti inseriti nei circuiti dedicati fino alla consegna dei referti. Il pool infermieristico dovrà garantire il follow-up dei pazienti, l’autogestione della patologia del paziente, la trasmissione per via telematica delle prescrizioni specialistiche (presidi - ausili – ortesi ecc. ) all’uff. di competenza - assistenza integrativa - l’educazione dei caregiver familiari, l’autogestione della patologia del paziente ecc. Esso dovrà fungere da cerniera tra le attività specialistiche territoriali ed ospedalieri e tra essi e le UTAP. 5)Area cure primarie UTAP Le forme associative dei MMG e dei PLS nel Distretto di Vittoria, sono ben rappresentate e sono così distribuite:

o n.8 ass. MMG nel Comune di Vittoria o n.3 ass. MMG nel Comune di Comiso o n 1 ass. MMG nel Comune di Acate o n.2 ass. PLS nel Comune di Vittoria o n.1 ass. PLS nel Comune di Comiso

Nell’ottica della riqualificazione dei servizi territoriali, vista la rappresentatività che hanno le forme associative è fondamentale l’inserimento delle UTAP all’interno del PTA : 6)UTAP - PPI realizzazione di n° utap mmg ( n. ambienti vedi dopo )(*) trasferimento continuità Assistenziale attualmente ospitata in altra sede ( n. 3 ambienti più attesa ) Tale organizzazione consentirà:

o la funzionalità del presidio h 24 o la realizzazione di percorsi integrati tra cure primarie e specialistiche complesse, il tutto

favorito dalla presenza di ambulatori specialistici sia territoriali che ospedalieri, ivi compresa u.o. di pediatria ospedaliera già presente nel presidio.

(*)Il numero degli ambienti da dedicare a quest’area dovrà essere confacente al numero delle UTAP che saranno ospitate nel presidio ed ai requisiti minimi previsti dalle vigenti normative.Viene istituito, inoltre un punto di primo intervento.

67

7)Area dell’emergenza territoriale Viene istituito presso l’Ospedale di Comiso il PTE - Postazione 118 che dovrà essere trasferita dall’attuale sede di via Roma (n.4 ambienti ). Il PTA deve integrarsi in modo funzionale con i restanti servizi ed uffici di pertinenza del distretto sanitario e che sono ubicati in altre sedi(modello HUB and SPOKE) Nel presidio di Via Roma resteranno

o poliambulatori specialistici ( sumai ) o Medicina di Base o assistenza integrativa o uff. controllo o uu.oo. del dipartimento di prevenzione

68

PTA (Presidio Territoriale di Assistenza) di

COMISO

Anche nei restanti Comuni di Vittoria ed Acate s’intendono realizzare dei PTA , con servizi ed uffici integrati tra loro e collegati in rete con le restanti componenti del servizio territoriale distrettuale (modello HUB and SPOKE ) secondo il seguente piano di riqualificazione.

AMBULATORI

PAC DAY SERVICE

AREA DELL’EMERGENZA TERRITORIALE

1. PTE

AREA ASSISTENZA DI

BASE 1.utap 2.mmg

3.ppi

AREA ambulatori

infermieristici

AREA Materno infantile

AREA SPECIALISTICA territoriale dedicata

alle patologie croniche e dell’età evolutiva

“PUA” 1. prenotazioni

sanitarie 2. prenotazioni

sociosanitarie 3. riscossione

ticket - URP

STRUTTURALE

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QUESTA STRUTTURA SI INTEGRERÀ FUNZIONALMENTE CON GLI ALTRI SERVIZI TERRITORIALI PRESENTI A COMISO

Sede di Via Roma (ex ospedale Regina

Margherita di Comiso)

Poliambulatorio specialistico

Medicina di base

A.D.I.

Uff. controllo specialistico

UU.OO. Dipartimento

di Prevenzione

Sede di Via salso

Continuità assistenziale

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PTA (Presidio Territoriale di Assistenza) P.O. Vittoria

Sempre nell’ottica di un processo di riqualificazione e d’integrazione dei servizi, tenuto conto della presenza di ambulatori specialistici ospedalieri dedicati agli esterni, fermo restando la disponibilità di locali idonei all’interno del presidio ospedaliero (padiglione nuovo) si propone la realizzazione di : Punto unico di accesso”PUA”: spazio utile a tale finalità è la hall del presidio opportunamente riprogettata. Il PUA dovrà prevedere aree operative diversificate per canalizzare i percorsi dei pazienti già all’atto dell’accesso e precisamente :

AREA

SPECIALISTICA per patologie

croniche Centro di

Diabetologia

AREA CURE PRIMARIE

1. n° 3 UTAP+ 1 Posto di 2. continuità assistenziale 3. PPI

”PUA” 1. prenotazioni sanitarie 2. prenotazioni sociosanitarie 3. riscossione ticket 4. URP

FUNZIONALE

71

1)Area prenotazioni sanitarie dove effettuare prenotazioni Cup -prestazion per PAC ( pacchetti ambulatoriali complessi ) - Day Service Ospedalieri Area prenotazioni socio-sanitarie per accedere a Cure Domiciliari - RSA Area riscossione Tickets Area URP - Informazioni Figure professionali necessarie :

o Infermieri Prof. ( n. 4 ) o Assistenti Sociali ( n.3 di cui almeno 1 di proveniente dal Comune ) o Personale Amm. ( n.3 )

2)Area Cure Primarie realizzazione di n. 3 UTAP MMG + PPI trasferimento di un posto di Continuità Assistenziale dall’attuale sede Tale organizzazione consentirà: la funzionalità h 24 la realizzazione di percorsi integrati tra cure primarie e specialistiche complesse, il tutto favorito dalla presenza di ambulatori specialistici sia territoriali che ospedalieri. (*)Il numero degli ambienti da dedicare a quest’area dovrà essere confacente al numero delle UTAP che saranno ospitate nel presidio ed ai requisiti minimi previsti dalle vigenti normative. Area specialistica per patologie croniche: o gli ambulatori specialistici di riferimento per il PTA sono costituiti da quelli ospedalieri

3)Centro di Diabetologia (da trasferire dall’attuale sede)

o assistenza riabilitativa, da realizzare mediante il trasferimento dell’unità di fisioterapia territoriale, che attualmente si trova nella sede del Poliambulatorio, al fine di facilitare il passaggio dei pazienti dalla fase riabilitativa ospedaliera a quella territoriale e viceversa

o assistenza riabilitativa da realizzare mediante trasferimento dell’unità di fisioterapia territoriale ,che attualmente si trova nella sede del poliambulatorio,al fine di facilitare il passaggio dei pazienti dalla fase riabilitativa ospedaliera a quella territoriale e viceversa(locali già precedentemente individuati all’interno del nuovo padiglione).

Il nucleo del PTA si integra funzionalmente con i restanti servizi presenti nel comune.

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PTA( Presidio territoriale di Assistenza) di Acate 1° Piano di

Via Vittorio Veneto

In questa sede l’unico presidio sanitario disponibile è quello sito in via Vittorio Veneto,ove fermo restando le attività sanitarie già precedentemente illustrate si propone la realizzazione di: Sportello unico di accesso”PUA”: spazio utile a tale finalità i locali situati al primo piano, opportunamente rimodulati. Il PUA dovrà prevedere aree operative diversificate per canalizzare i percorsi dei pazienti già all’atto dell’accesso e precisamente :

U.O. Dipartimento di Prevenziopone

“PUA” 1. prenotazioni sanitarie CUP 2. riscossione ticket 3. URP 4. informazioni

STRUTTURALE

Poliambulatorio Specialistico

Centro Prelievi

Ambulatorio Immigrati

Consultorio Familiare

AREA CURE PRIMARIE

UTAP continuità

assistenziale Postazione 118

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1)Area prenotazioni sanitarie – URP - informazioni dove effettuare prenotazioni Cup - prestazioni per PAC ( pacchetti ambulatoriali complessi ) – Day Service Territoriali e Ospedalieri Area prenotazioni socio-sanitarie per accedere a Cure Domiciliari – RSA -Area riscossione Tickets Figure professionali necessarie :

o Infermieri Prof. ( n. 2 ) o Assistenti Sociali ( n.2 di cui almeno 1 di proveniente dal Comune ) o Personale Amm. ( 2 )

2)Area Cure Primarie realizzazione n.1 UTAP utilizzando gli stessi locali della Continuità Assistenziale, da ristrutturare e istituzione di un Punto di Primo Intervento

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allegato PROGETTO (A) Centro Riabilitativo Psichiatrico Semiresidenziale Partendo da considerazioni oggettive collegate alla presenza di un elevato numero di pazienti psichiatrici afferenti all’ambulatorio territoriale di Scicli del Dipartimento Salute Mentale di Modica, nonché di una carenza di socializzazione tra gli stessi utenti, il progetto prevede un incremento nella capacità di articolazione sociale di tali utenti attraverso l’attivazione a Scicli di una struttura periferica del Centro Diurno di Modica. Tale struttura va collocata all’interno dell’Ospedale Busacca di Scicli e ciò in previsione della rimodulazione dello stesso in Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) che include strutture deputate alla riabilitazione. Secondo la definizione espressa dal Progetto Obiettivo Nazionale per la Salute Mentale 1998/2000 “Il Centro Diurno è una struttura semiresidenziale con funzioni terapeutico-riabilitative, collocata nel contesto territoriale”. Nell’ambito di progetti terapeutici-riabilitativi personalizzati, consente di sperimentare ed apprendere abilità nella cura del sé, nelle attività della vita quotidiana e nelle relazioni interpersonali individuali e di gruppo, anche ai fini dell’inserimento lavorativo”. Il Centro Diurno nasce quindi come struttura polivalente con attività di socializzazione ed altre, piu’ specificamente, di tipo riabilitativo. Esso infatti supporta le carenze di socializzazione degli utenti del Dipartimento Salute Mentale (DSM) e funziona anche come punto di incontro e di aiuto per superare la solitudine e la inattività collegate alla malattia. Tali attività vengono inoltre diversificate in rapporto ai bisogni espressi dai pazienti e agli scopi che si intendono perseguire. Nel Centro Diurno vengono fornite anche prestazioni cliniche (psichiatriche, psicoterapiche) ed anche di tipo farmacologico ed infusionale. Da una analisi degli utenti che afferiscono e sono presi in carico dal Centro Diurno di Modica è emersa, in modo evidente, una discrepanza netta tra gli utenti afferenti da Modica e Pozzallo e quelli afferenti da Scicli. Tale fenomeno era già presente negli anni passati ed infatti era stato progettato un percorso di territorializzazione che, spostando delle attività in periferia, con una dislocazione di risorse diverse, avrebbe potuto permettere una maggiore presa in carico di utenza. Nel comune di Scicli si è riscontrata una forte presenza di recidive degli episodi psicotici maggiori (in particolare Disturbi Schizofrenici) nonché uno scarso sviluppo della articolazione sociale dei soggetti in carico all’ambulatorio territoriale. Tale fatto va addebitato ad una carenza di attività di tipo riabilitativo e risocializzante che potrebbero da un lato contrastare le frequenti recidive e, dall’altro ,“allenare” ad una maggiore socializzazione, fenomeno in grado di migliorare lo stato psichico e la compliance terapeutica. La scarsa propensione da parte degli utenti a recarsi a Modica ( Centro Diurno di Modica per seguire un programma riabilitativo individualizzato e/o di gruppo) unitamente alla mission dipartimentale e del Centro Diurno e alla esistenza di adeguate risorse strutturali e di personale, hanno indotto ad adottare, come soluzione piu’ adeguata al problema, quella di organizzare presso l’ Ospedale Busacca di Scicli una struttura che possa erogare attività di tipo riabilitativo e risocializzante simili a quelle erogate nel Centro diurno di Modica. L’edificio in cui allocare il Centro Diurno del PTA di Scicli è il Padiglione E, attualmente occupato dal SPDC, che ci si propone di trasferire presso l’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa, ove già è esistente il SPDC del Distretto di Ragusa, previo adeguamento dei Posti Letto (n° 15).

75

Utenza L’utenza afferente a questa struttura riabilitativa è costituita da utenti psicotici e/o soggetti con disagio psichico che richiedono una “presa in carico” complessa. Per quanto riguarda il dato numerico è possibile ipotizzare in una prima fase la presenza di una decina di utenti. A regime, anche in rapporto alla possibile chiusura del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura di Scicli che attualmente funge da valvola di scarico per l’utenza psicotica del territorio, la utenza dovrebbe attestarsi intorno a 25-30 utenti con una presenza quotidiana per singole attività di circa 10 – 15 persone. Attività Riabilitativa Il lavoro riabilitativo all’interno del Centro Diurno si sviluppa attraverso lo svolgimento di attività di gruppo:

o gruppo pranzo o gruppo musico-espressivo o gruppo audiovisivi o gruppo incontro o gruppo giornale o gruppo palestra o gruppo ballo o gruppo orto biologico o gruppo artigianato o gruppo computer o gruppo giardinaggio o gruppo risocializzante

Altre attività potranno svolgersi insieme ad altri utenti del Centro Diurno di Modica quali:

o gruppo visite guidate, o gruppo calcetto (Squadra del Sole)

Inoltre verranno svolte attività risocializzanti quali feste di compleanno, festeggiamenti nelle ricorrenze natalizie e pasquali, attività di incontro all’esterno ( pizza, mangiata di ricotta, ecc..) partite di calcetto. Personale Il personale necessario allo svolgimento delle attività individuate nel paragrafo precedente é il seguente:

A)Già in servizio o 2 Medici psichiatri di cui uno con funzione di Responsabile (in part-time col Centro

Diurno di Modica.) o 1 Psicologa anche part-time o 1 Assistente Sociale o 3 Infermieri Professionali o 2 Animatori psichiatrici e/o socioculturali (in convenzione per 12 ore da aumentare)

B)Da reperire o 1 Educatore (anche in convenzione) o 2 Terapisti della Riabilitazione Psichiatrica (anche in convenzione) o 2 Ausiliari per attività di supporto o 1 Musicoterapista ( in convenzione)

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Consistenza dei locali Per le attività e l’utenza individuate precedentemente la struttura dovrebbe essere composta da:

o 1 Saloncino per attività gruppali o 3 stanze per colloqui e riunioni d’equipe o 3 stanze per attività in piccoli gruppi o 1 stanza per magazzino o 2 bagni o 1 stanza cucina

Risorse Strumentali Al fine di potere attuare le attività di tipo riabilitativo e risocializzante del Centro Diurno sono necessarie le seguenti risorse strumentali:

o n. 1 televisore grande o n 1 lettore DVD o n. 1 fotocopiatrice con fax o n. 1 stereo o n. 3 personal computer completi di stampante o n. 1 cucina con forno e annesso frigorifero o n. 1 tavolo e sedie da cucina, pensili e lavello o n. 1 tavolo grande ovale per attività varie o n. 30 sedie o n. 3 scrivanie da lavoro con annesso mobile porta telefono o n. 3 librerie aperte o n. 4 armadietti metallici con chiusura o n. 2 armadi metallici grandi con chiusura o n. 2 tavoli di lavoro per attività manuali o materiale vario per lo svolgimento delle attività previste nel progetto (piatti, posate,

stoviglie, materiale ludico, materiale per giardinaggio, materiale per attività di ceramica, materiale cartaceo, colori , materiale di cancelleria ecc.).

o n. 1 Mezzo di trasporto a 7 o a 9 posti E’ necessario inoltre prevedere, come già per il Centro Diurno di Modica, la possibilità di attuare protocolli di intesa e convenzioni con Enti pubblici e privati per lo svolgimento di attività esterne alla struttura stessa.

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CAPITOLO 3

RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DELLE STRUTTURE

PUBBLICHE DI DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

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RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DELLE STRUTTURE PUBBLICHE

DI DIAGNOSTICA DI LABORATORIO Il D.A. n. 62/09 del 16/1/2009 ha previsto una riorganizzazione regionale della rete delle strutture pubbliche di diagnostica di laboratorio. La cessata AUSL7 con atto deliberativo n 653 del 24/2/2009 aveva previsto la seguente organizzazione:

o i laboratori analisi dei presidi Ospedalieri di Modica e di Vittoria come laboratori tipo “CORE” ai sensi e per gli effetti del D.A. 62/2009

o i laboratori analisi dei presidi Ospedalieri di Comiso e Scicli come laboratori tipo “BASE” ai sensi e per gli effetti del D.A. 62/2009 e come punti prelievo per le prestazioni specialistiche effettuate dai laboratori “CORE” di Modica e Vittoria.

Le strutture territoriali sono definite quali punti di prelievo territoriali ed afferiscono ai presidi di riferimento nel modo seguente:

o Presidio ospedaliero di Modica – punti Prelievo:ex inam di Modica; poliambulatori di Ragusa, Ispica, Pozzallo, Chiaramonte, Monterosso,Giarratana;

o Presidio Ospedaliero di Scicli – Punto Prelievo:Donnalucata. o Presidio Ospedaliero di Vittoria – Punto Prelievo:poliambulatorio di Vittoria, Scoglitti,

Acate; o Presidio ospedaliero di Comiso – Punti prelievo:Pedalino S. Croce Camerina

I laboratori dei presidi ospedalieri di Comiso e Scicli restano aperti dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Dalle ore 20.00 alle ore 8.00 gli eventuali esami urgenti vengono assicurati dal laboratorio del P.O. di Vittoria per Comiso e dal Laboratorio del P.O. di Modica per Scicli utilizzando il collegamento informatico (già attivato) per la refertazione notturna. Per i presidi di Modica e Vittoria è già in funzione la guardia attiva notturna, anche se con modalità differenti. In atto nell’ex Azienda Ospedaliera Civile- OMPA nell’ottica della razionalizzazione e della qualificazione l’attività di laboratorio viene svolta (Delibera n° 268 del 18/3/2009) attraverso:

o centro prelievi unificato per clienti esterni ambulatoriali o unificazione dei laboratori dei due Presidi Ospedalieri (unico presso Ospedale Civile) o istituzione di un settore specialistico di biologia molecolare (presso SIMT) o istituzione di un centro TAO e di un centro di Emostasi presso il servizio di SIMT o istituzione di un centro per la diagnosi e lo studio delle emoglobinopatie con tecniche

cromatografiche (presso SIMT). Per il P.O. di Ragusa è già in funzione la guardia attiva notturna con personale laureato e tecnico.

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Situazione attuale Laboratorio del P. O. Maggiore di Modica Svolge attività di laboratorio per il presidio ospedaliero di Modica e per tutti i seguenti punti prelievo (pp) : ex inam di Modica, poliambulatori di Ragusa, Ispica, Pozzallo, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo,Giarratana. Inoltre esami di biologia molecolare ed esami specialistici provenienti dagli altri P.O. dell’ASP.

In atto nel P.O. di Modica l’interazione tra i reparti e il laboratorio è per lo più cartacea, sia per quanto riguarda l’attività programmata che per l’urgenza. E’ già parzialmente realizzata una rete informatica che prevede la possibilità di consultare da ogni reparto di degenza i dati di laboratorio e quelli diagnostico–strumentali che supportano l’attività diagnostica terapeutica del medico di reparto. Il C.A. di Modica è accreditato ma non ancora certificato. Il laboratorio di analisi a Scicli effettua gli esami di routine ma non la specialistica che puntualmente rimanda a Modica.

Tutti gli esami ultraspec. e di Biologia mol.

che non effettua il distretto di

Vittoria

Esami di routine dei centri di

Raccolta AVIS del

distretto ex 24

Pozzallo

pp Chiaramonte Gulfi

pp

Poliambulatorio di

Modica pp

Reparti del P.O. di Modica

Laboratorio Analisi

P.O. Modica C.A.

Ispica

pp

P.O. Busacca di Scicli

(p+a in atto) pp in previsione

Monterosso

Almo Giarratana

pp

FRIGINTINI Donnalucata

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Anche in questo caso l’interazione fra Modica e Scicli è prevalentemente cartacea (la rete informatica in atto presenta alcune criticità: firma elettronica per esempio a tratti non funziona). Interazione C.A. e pp Prelievo, accettazione ed etichettatura campioni biologici I punti prelievo che afferiscono al C.A. di Modica in atto non fanno rilevare criticità almeno per quanto riguarda l’attività di prelievo. La zona montana effettua l’attività di prelievo 2 volte la settimana (martedì e venerdì con personale in dotazione ai “pp” punti prelievo) L’etichettatura dei campioni biologici avviene presso i punti prelievo in maniera qualititativamente ineccepibile in quanto il sistema digitale evita errori di identificazione (l’etichetta è prestampata). Trasporto Il trasporto dalla periferia avviene in orari predeterminati ( entro e non oltre le ore 11.30) e per mezzo di autisti con modalità standardizzate. Il sistema funziona anche quando l’autista non può svolgere regolare servizio ,se si provvede ad una tempestiva sostituzione. Esecuzione esami di laboratorio: nessuna criticità significativa rilevata Consegna referti pressocchè tutti i pp sono collegati via internet con il C.A per cui la refertazione in periferia arriva in tempi molto celeri. Ordinariamente comunque entro e non oltre 48 per gli esami di routine si ha la consegna anche in formato cartaceo. Restano esclusi i pp di Chiaramonte Gulfi , Monterosso Almo ed Ispica in atto non dotati di rete completamente funzionante: interagiscono quindi con il CA prevalentemente per via cartacea.

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Laboratorio del P. O. Guzzardi di Vittoria

In atto nel P.O. di Vittoria la comunicazione interna tra i reparti e il laboratorio è per lo più cartacea sia per quanto riguarda l’attività programmata che per l’urgenza. E’ in via di completamento l’informatizzazione che prevede la possibilità di consultare in tempi reali i dati di laboratorio e diagnostico–strumentali che supportano l’attività diagnostica terapeutica del medico di reparto. Il C.A. di Vittoria è accreditato ma non ancora certificato. Il laboratorio di analisi a Comiso effettua gli esami di routine che afferiscono da S. Croce e da Pedalino ma non la specialistica che puntualmente rimanda a Vittoria. Anche in questo caso l’interazione fra Vittoria e Comiso è cartacea.

Acate

pp

Poliambulatorio di

Vittoria pp

Reparti del P.O. di Vittoria

Laboratorio Analisi

P.O. Vittoria C.A.

Scoglitti

pp

P.O. di Comiso (p+a in atto)

pp in previsione

Pedalino

pp

S. Croce pp

specialistica

Esami di routine dei centri di Raccolta AVIS del distretto

ex 22

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Interazione C.A.e pp Prelievo ed accettazione campioni biologici Il pp di Acate effettua l’attività di prelievo 2 volte la settimana (8-10 campioni a volta) : gestisce in via informatica tutta l’attività ma il personale dedicato è costituita da una sola persona che mette in crisi il sistema in caso di assenza dal servizio. Lo stesso dipendente gestisce il prelievo per Scoglitti ( fra l’altro ha anche indennità di cassa). In caso di assenza dal servizio ( da Acate o da Scoglitti) gli utenti devono recarsi a Vittoria per effettuare il prelievo o semplicemente per pagare il ticket. Anche nel caso di non funzionamento della via informatica il laboratorio CA di Vittoria è in grado comunque di refertare , in cartaceo, entro 48 ore da prelievo. Scoglitti: non informatizzato . L’unico dipendente che gestisce il tutto ha anche indennità di cassa. Ex Inam di Vittoria: informatizzato ma necessita revisione dei collegamenti telefonici . Comiso: non informatizzato Gli esami di laboratorio di routine di Pedalino e S. Croce afferiscono al laboratorio di Comiso mentre gli esami specialistici vanno al CA di Vittoria. Il CA di Vittoria gestisce inoltre tutti gli esami di laboratorio delle AVIS distrettuali (ad eccezione degli esami di esclusiva competenza del SIMT di Vittoria). La microbiologia viene effettuata secondo buoni standards di qualità presso il P.O. di Vittoria. Etichettatura L’etichettatura dei campioni biologici avviene esclusivamente in laboratorio C.A. Trasporto Il trasporto dalla periferia avviene in orari predeterminati e per mezzo di autisti con modalità standardizzate. In condizioni di normalità il sistema funziona . Esecuzione esami di laboratorio nessuna criticità significativa rilevata Consegna referti i “pp” sono collegati via internet con il C.A per cui la refertazione in periferia arriva in tempo reale : ordinariamente , entro e non oltre 48 per gli esami di routine , si ha la consegna anche in formato cartaceo ai “pp” di Pedalino S. Croce e Scoglitti, non informatizzati.

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Razionale del nuovo modello organizzativo Il programma regionale per l’ottimizzazione delle prestazioni ambulatoriali rese dalle strutture sanitarie pubbliche ospedaliere e territoriali prevede l’accesso garantito e diretto senza necessità di prenotazione , per cui sulla base delle indicazioni fornite dal DDG 1133/09 sulla rete dei Laboratori pubblici e alla luce del previsto nuovo modello di integrazione ospedale–territorio (attivazione PTA) è indispensabile concentrare l’esecuzione degli esami nei Laboratori centrali CA, adeguatamente potenziati , disseminando, sulla base delle necessità del territorio, i “pp”(punti prelievo) o gli eventuali “p+a”(punti prelievo con “poct”): questi ultimi nel caso di particolari esigenze di collegamento con i PTE per esempio. I CA permetteranno l’effettuazione dei prelievi per qualsiasi esame, anche complesso, in qualunque “pp” o “p+a” periferico, evitando in tal modo che il paziente debba spostarsi per gli esami di maggiore complessità. Gestione delle risorse umane I laboratori C.A. sono in possesso dei requisiti tecnico-strumentali per poter rispondere adeguatamente (quali-quantitativamente) alle esigenze del territorio di competenza (pp afferenti). L’aspetto critico è la utilizzazione delle risorse umane esistenti, al limite dei confini contrattuali. Una migrazione verso i C.A del personale dislocato in periferia contribuirebbe a valorizzare la professionalità del personale tecnico attraverso l’attribuzione di responsabilità di linee diagnostiche ultraspecialistiche che non sono realizzabili nei p+a , assicurando altresì la possibilità di attivare l’istituto della guardia attiva (h24) sia del personale laureato che tecnico. Infatti l’attuale dispersione del personale nelle strutture periferiche (con carichi di lavoro non paragonabili) rende sofferente la gestione dei CA. La centralizzazione contribuirebbe,pertanto, al raggiungimento di diversi obiettivi: oMaggiore valorizzazione delle professionalità degli specialisti della Medicina di Laboratorio

per perseguire l’appropriatezza e l’efficacia clinica del dato di laboratorio: risulterebbe migliorabile la qualità dell’intero processo diagnostico e la possibilità di vincere le nuove scommesse della medicina di laboratorio

oRisparmio di gestione dei laboratori con economia di scala oRazionalizzazione dell’impiego delle risorse umane oMigliore efficienza organizzativa interna del laboratorio oOttimizzazione dell’utilizzazione della tecnologia strumentale(sfruttandola per l’intero arco

della giornata) oRiduzione dei tempi di risposta per degenti e pazienti esterni oMaggiore disponibilità di personale per la gestione della tecnologia informatica anche per

decentrare e rendere disponibili, in tempo reale, gli esiti degli esami all’utente, nel rispetto della privacy e garantendone la sicurezza.

Il personale in atto in servizio presso i laboratori dei nosocomi di Comiso e Scicli sarà assegnato ai laboratori C.A. rispettivamente di Vittoria e Modica. I 3 laboratori C.A. (Ragusa - Modica e Vittoria) così riorganizzati sarebbero in grado di far fronte anche ad esigenze improvvise di maggior carico di lavoro per aumento della domanda di prestazioni. La dislocazione territoriale dei C.A. e dei pp afferenti, così come di seguito rappresentato, garantisce agli utenti in tutte le aree della provincia adeguato trattamento e stesse opportunità. Gestione dei PP e collegamento con i laboratori C.A. Creando una funzionale rete informatica i pp potrebbero essere gestiti, quando non autosufficienti, da 2 equipès itineranti (costituiti da un infermiere e da un amministrativo) per i “pp” i cui carichi di lavoro sono poco consistenti : l’attività di prelievo e dei relativi adempimenti amministrativi quindi sarebbe gestita da 2 infermieri e da due amministrativi, prevedendo anche la sostituzione in caso di assenza.

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I collegamenti dei “pp” con il laboratorio C.A. dovrebbero essere assicurati da un numero di autisti sufficiente a snellire il lavoro di collegamento ed assicurare l’arrivo dei campioni al Laboratorio C.A. in tempi utili e opportunamente programmati, secondo le necessità rilevate, con particolare riferimento ai pp allocati in strutture con residua attività sanitaria assistenziale. In quest’ultimo caso un autista dovrebbe assicurare i collegamenti ogni ora circa con il laboratorio C.A., rispettivamente tra il “pp” del P.O. di Comiso con il C.A. di Vittoria e tra il “pp” del P.O. di Scicli con il C.A. di Modica. Questa tipologia organizzativa (già ampiamente sperimentata) che prevede un autista costantemente a disposizione del P.O. di Comiso e 1autista a disposizione del P.O di Scicli, dà garanzia assoluta di servizio efficiente, dovendo essere assicurata tempestivamente la sostituzione del personale in caso di assenza dal servizio. Il necessario collegamento a rete dei CA con i “pp” dovrà permettere anche la tempestiva restituzione dei risultati in periferia : in tale prospettiva il collegamento informatico dovrà essere efficiente in modo da garantire standard di ritorno dei risultati coerenti con il bisogno assistenziale dei pazienti e compatibilmente con i tempi tecnici di esecuzione degli esami.

LAB. C.A.

CIVILE OMPA

PUNTO PRELIEVO

CHIARAMONTE

PUNTO PRELIEVO

MONTEROSSO

PUNTO PRELIEVO

GIARRATANA

PUNTO PRELIEVO

ATTIVABILIE PER FRAZIONI

NEL DISTRETTO EX 23

PUNTO PRELIEVO

ATTIVABILE PER FRAZIONI NEL

DISTRETTO EX 23

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LEGENDA

o C.A.: completo, Centro Analisi,cioè laboratorio completo con panel di esami coerente con i fabbisogni assistenziali del contesto della sua allocazione.

o PP:punto prelievo o POCT: ( punti prelievo con “poct”, point of care testing).Si intende un insieme di analisi

che possono essere eseguiti vicino al paziente. Si intende quindi un’attività di analisi di tipo “B” come da nomenclatore tariffario regionale,cioè un panel di esami,in genere ristretto anche solo per le urgenze ,che fa riferimento al Laboratorio C.A. per tutto il resto.

LAB. - C.A. P.O.

MAGGIORE MODICA

PUNTO PRELIEVO

SCICLI Ospedale busacca

PUNTO PRELIEVO

ISPICA

PUNTO PRELIEVO POZZALLO

PUNTO PRELIEVO POLIAMB. MODICA

PUNTO PRELIEVO

DONNALUCATA

PUNTO PRELIEVO

ATTIVABILE PER FRAZIONI NEL

DISTRETTO EX 24

PUNTO PRELIEVO

ATTIVABILE PER FRAZIONI NEL

DISTRETTO EX 24

LAB. - C.A. P.O.

GUZZARDI VITTORIA

PUNTO PRELIEVO

COMISO

PUNTO PRELIEVO SCOGLITTI

PUNTO PRELIEVO

ACATE

PUNTO PRELIEVO POLIAMB. VITTORIA

PUNTO PRELIEVO

SANTA CROCE CAMERINA

PUNTO PRELIEVO PEDALINO

PUNTO PRELIEVO

ATTIVABILE PER FRAZIONI NEL

DISTRETTO EX 22

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Organizzazione funzionale dei punti prelievo: non sono previsti “POCT” PRESIDIO COMUNE PERSONALE AUTISTA ORARIO o Ospedale( pp) Comiso Autosufficiente 1 unità h 24 o Poliamb ex inam ( pp) Ragusa Autosufficiente Autista

itinerante Normale orario di servizio

o Ompa( pp) Ragusa Autosufficiente 1 unità H24 o Poliamb. Ex inam ( pp) Modica Autosufficiente Autista

itinerante Normale orario di servizio

o Ospedale ( pp) Scicli Autosufficiente 1 unità H24 o Punto prelievo Ispica Autosufficiente Autista

itinerante Normale orario di servizio

o Punto prelievo Pozzallo Autosufficiente Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Chiaramonte Autosufficiente Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Monterosso Autosufficiente Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Giarratana Autosufficiente Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Donnalucata Autosufficiente (personale del lab

C.A.)

Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Poliamb. Ex inam Vittoria Autosufficiente Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Scoglitti Personale ex inam di vittoria

Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Acate Personale ex inam di vittoria

Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Pedalino Personale lab di Comiso

Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo S. Croce camerina Autosufficiente Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Attivabile se opportuno

?? Autista itinerante

Normale orario di servizio

o Punto prelievo Attivabile se opportuno

?? Autista itinerante

Normale orario di servizio

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Modello riorganizzativo Alla luce delle superiori considerazioni si riepiloga il nuovo modello organizzativo provinciale delle attività di laboratorio di questa Azienda.

Presidio Comune Tipologia struttura o P.O. Civile - Ompa Ragusa C.A. o P.O. Maggiore Modica C.A. o P.O. Guzzardi Vittoria C.A. o P.O. Reg. Marcherita Comiso PP o Poliambulatorio Ragusa PP o Poliambulatorio Modica PP o P.O. Busacca Scicli PP o Punto Prelievo Ispica PP o Punto Prelievo Pozzallo PP o Punto Prelievo Chiaramonte PP o Punto Prelievo Monterosso PP o Punto Prelievo Giarratana PP o Punto Prelievo Donnalucata PP o Poliambulatorio Vittoria PP o Punto Prelievo Scoglitti PP o Punto Prelievo Acate PP o Punto Prelievo Pedalino PP o Punto Prelievo S. Croce PP

Conclusioni Una rete laboratoristica pubblica non può non tener conto della razionalizzazione dell’offerta finalizzata anche a creare economia di scala. La riorganizzazione mira comunque a migliorare l’offerta all’utenza, principalmente nei distretti periferici, annullando radicalmente il disagio dello spostamento fisico di quest’ultima, come in atto avviene nei laboratori centrali , per gli esami più complessi. Assunti i motivi organizzativi e di economicità che stanno alla base del presente piano , l’obiettivo nei confronti dell’utenza è quello di assicurare : o l’accesso diretto senza necessità di prenotazione in qualsiasi punto della rete o l’esecuzione di prelievi per qualsiasi esame in qualunque punto della rete ,evitando che il

paziente-utente debba spostarsi e garantendo condizioni di trasporto in sicurezza dei prelievi effettuati

o il tempestivo ritorno di referti nelle sede di origine dei prelievi,compatibilmente con i tempi necessari all’esecuzione degli esami attraverso la rete informatica.

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CAPITOLO 4

RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE TRASFUSIONALE

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RIORGANIZZAZIONE

DELLA RETE TRASFUSIONALE DELL’ASP DI RAGUSA

Premessa Il sistema trasfusionale siciliano dovrà subire profonde innovazioni connesse alle mutate condizioni organizzative del sistema sanitario e soprattutto dell’organizzazione ospedaliera indotte dalla legge N. 5 dell’aprile 2009, che ha ridotto il numero delle Aziende sanitarie ed ha creato le Aziende sanitarie Provinciali (ASP). La risorsa sangue proviene in via esclusiva dalla generosa disponibilità dei donatori organizzati nelle loro Associazioni e Federazioni ed è sempre più strategica ed indispensabile per la cura degli ammalati critici e sempre più lo sarà con il prosieguo delle innovazioni tecnologiche e gli avanzamenti scientifici medico-chirurgici, sia sul versante degli elementi corpuscolati (emazie, piastrine) sia sul versante del plasma e dei suoi derivati. Il riordino della rete ospedaliera, che trasformerà ulteriormente l’organizzazione sanitaria, assegnando agli ospedali sempre più il compito di attività per l’acuzie, comporterà necessariamente l’adeguamento del sistema trasfusionale, chiamato a garantire il proprio supporto in maniera dinamica e flessibile. Nel corso degli ultimi anni l’attività del sistema trasfusionale ha prodotto una significativa specializzazione nella funzione produttiva (aferesi, multicomponente, raccolta e congelamento delle staminali, raccolta di sangue cordonale, ecc.), nell’attività laboratoristica (NAT, filtrazione prestorage, inattivazione virale, ecc…) e nei compiti clinici propri della medicina trasfusionale (aferesi terapeutica, donazioni di sangue autologo, recupero sangue perioperatorio, ecc). L’aumento della sua efficacia, se da un lato ha comportato anche un inevitabile aumento dei costi, rendendo più cospicuo il peso nell’economia aziendale, dall’altro ha reso sempre più evidente il doppio indispensabile ruolo sanitario del servizio trasfusionale, sia in termini di produzione, sia in termini di funzioni clinico – assistenziali, diventando, di fatto, fondamentale la scelta di mantenere questi compiti in un ambito unitario non esportabile dal sistema trasfusionale stesso. Il fatto che il sistema trasfusionale si stia avviando alla verifica dell’accreditamento comporterà, in molte realtà, la necessità di attuare interventi strutturali significativi, sia sotto il profilo dei costi che della fattibilità, e comporterà primariamente l’adeguamento a tutte le norme. L’anno 2005 rappresenta certamente una pietra miliare per la grande quantità di norme emanate con in testa la legge 219/2005 che disciplina tutta la materia trasfusionale. Nel 2007 e nel 2008 l’Italia ha recepito inoltre con i tre Dlg 207, 208 e 261 le direttive europee 61/2005, 62/2005 e 98/2002. Il Dlg 9 novembre 2007, n. 207 “Attuazione della direttiva 2005/61/CE che applica la direttiva 2002/98/CE “ detta norme cogenti e severe in tema di rintracciabilità del sangue e degli emocomponenti destinati a trasfusioni e la notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi. Il Dlg 9 Novembre 2007, n. 208 “ Attuazione della direttiva 2005/62/CE che applica la direttiva2002/98/CE” impone l’implementazione di un sistema di qualità ai servizi trasfusionali e alle unità di raccolta, anche se gestite dalle associazioni dei donatori. Qualità è il termine che certamente ricorre con maggior frequenza nelle discussioni che oggi si susseguono in ambito sanitario, perché oggi come non mai la qualità delle prestazioni e dei servizi offerti è il tema cruciale nella politica sanitaria. In un panorama di sempre più spinta globalizzazione non v’è dubbio alcuno che, al di là di molti altri aspetti, strettamente scientifici,

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la qualità è il filo conduttore costante del legislatore e del pianificatore della sanità, pubblica o privata che sia. Indipendentemente dal modello prescelto e dalla certificazione rilasciata da enti terzi, introdurre in una Struttura Trasfusionale (ST) un SISTEMA QUALITÀ significa in definitiva il passaggio dall’ottica del particolare (controlli anche numerosi e molto attenti al prodotto/servizio finale) alla visione globale di un intero sistema produttivo, analizzato nei singoli processi che lo compongono e nelle interazioni tra i diversi processi primari (produttivi), gestionali e di supporto. Le principali attività di un Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) possono essere così riassunte e mirano tutte a garantire i livelli minimi di assistenza trasfusionale, così come previsto dalla legge 219/2005: o Qualificazione aspirante Donatore o Donazione di sangue intero e donazione in aferesi singola e multicomponente

(plasmaferesi, piastrinoaferesi, plasma piastrinoaferesi, rossi plasma, doppi rossi, etc..) o Produzione emocomponenti o Qualificazione emocomponenti o Assegnazione e consegna emocomponenti o Emovigilanza o Gestione scorte e movimentazione sangue (acquisizione e cessione con altre strutture

trasfusionali o Immunoematologia e test pretrasfusionali o Prevenzione della malattia emolitica del neonato o Autotrasfusione mediante predeposito e recupero intra e post-operatorio o Aferesi terapeutiche o Gestione pazienti emopatici ambulatoriali o Terapia trasfusionale domiciliare

Gran parte delle norme che regolamentano le attività trasfusionali sono state emanate in Italia recependo la normativa Europea, che, ovviamente, è stata elaborata con un approccio più universale, essendo rivolta a tante Nazioni e non tenendo conto delle peculiarità del sistema sangue italiano che, sul versante della raccolta, ha un’organizzazione molto supportata dal volontariato. L’apporto all’autosufficienza delle unità di raccolta gestite direttamente dalle associazioni di donatori in Italia è di circa il 50% ed in Sicilia arriva a valori di circa l’80%. Tutti gli attori sono strettamente vincolati al rispetto di norme di qualità e sicurezza, a prescindere dalla tipologia del rapporto di lavoro (dipendente o volontario) che li lega al sistema sangue. La normativa cogente detta le regole senza attenuazione alcuna per le attività svolte in regime di volontariato: in sostanza chi raccoglie sangue ed emocomponenti deve farlo rispettando tutto quanto viene dettagliatamente prescritto in leggi e decreti. Il Dlgs 261, all’’art 3 comma f, definisce le “Unità di Raccolta” come strutture incaricate della raccolta, previa autorizzazione delle Regioni o Province Autonome competenti, gestite dalle Associazioni del volontariato del sangue sotto la responsabilità tecnica del Servizio Trasfusionale di riferimento. Questa norma comporta una cooperazione continua e completa tra Strutture Trasfusionali e le unità di raccolta associative, nonché l’obbligo, per il Responsabile della struttura trasfusionale, di fornire procedure dettagliate e chiare per tutti processi che coinvolgono il personale delle strutture associative stesse. Il responsabile dell’ unità di raccolta associativa garantisce che le attività di raccolta siano effettuate in conformità alle procedure stabilite dalla Struttura Trasfusionale di riferimento.

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L’organizzazione attuale del sistema trasfusionale provinciale All’interno dell’ASP 7 di Ragusa, allo stato attuale, sono presenti 3 SIMT autonomi, di cui 2 a struttura complessa (Ragusa e Modica) e 1 a struttura semplice (Vittoria), non collegati tra di loro sia dal punto di vista informatico che logistico. I 3 Servizi Trasfusionali svolgono tutte le attività (vein to vein) previste: raccolta del sangue, processi di lavorazione e qualificazione biologica necessari alla validazione degli emocomponenti, attività di medicina trasfusionale (aferesi terapeutiche, immunoematologia, donazione di sangue autologo e tecniche auto-trasfusionali, ambulatori trasfusionali, verifica appropriatezza dell’uso degli emocomponenti e degli emoderivati, emovigilanza, etc,). Solamente i test di biologia molecolare con tecnologia NAT per la ricerca di costituenti virali negli emocomponenti dal 2002 sono stati centralizzati presso il SIMT di Ragusa non solo per le unità donate in provincia di Ragusa, ma anche per le donazioni eseguite presso altri SIMT viciniori (Siracusa, Avola, Gela, Caltagirone). Nella tabella I vengono riportati i dati 2008 sulle principali attività svolte e sulle risorse umane presenti nei tre Servizi:

DISTRETTO RG 01 RG 02

PRESIDIO OSPEDALIERO P.O. OMPA P.O. CIVILE P.O. MAGGIORE

P.O. GUZZARDI

TOTALE

SIMT U.O.C. U.O.C. U.O.S.

RACCOLTA OSPEDALIERA 1 1

RACCOLTA ASSOCIATIVA 5 3 4 12

NUMERO UNITÀ RACCOLTE 17.704 5.295 6.151 29.150

NUMERO PLASMAAFERESI 4.243 242 657 5.142

NUMERO MULTICOMPONENT E PIASTRINOAFERESI

1.620 63 1.683

NUMERO AFERESI TERAPEUTICHE

144 144

MEDICI 10 5 3 18

BIOLOGI 2 1 1 4

TECNICI 10 5 3 18

PERSONALE ADDETTO (COMPRESI INFERMIERI, AUSILIARI E AMMINISTRATIVI)

37 14 10 61

RAPPORTO CONCENTRATI ERITROCITARI DISTRIBUITI /PERSONALE

415 386 550

DH TALASSEMIA 1 1

DH EMATOLOGIA 1 1

CENTRO TAO (FCSA) AMBULATORIO EMOSTASI E TROMBOSI

1 1

LABORATORIO HLA 1 1

PLASMA-ERITROEXCHANGE H 24

1 1

BANCA GRUPPI RARI 1 1

Tabella I

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Le criticità dell’attuale sistema Il modello attuale di organizzazione della Medicina Trasfusionale ha comportato una serie di criticità derivanti principalmente dalla mancanza di un forte coordinamento provinciale, capace di individuare compiti e funzioni in relazione ai bisogni sanitari territoriali. Il sistema, nel suo complesso, ha fatto registrare negli ultimi anni un trend positivo di crescita globale, ha garantito i livelli essenziali di assistenza trasfusionale, ha permesso la cessione di emazie e piastrine da aferesi alle altre provincie siciliane che non hanno ancora raggiunto l’autosufficienza. Tuttavia, l’allocazione del personale in 3 strutture non coordinate tra loro, ha contribuito a determinare una condizione di carenza diffusa delle risorse umane, in quanto ciascuna struttura ha dovuto espletare tutti i compiti assegnati alla medicina trasfusionale, con le seguenti gravi ripercussioni negative: o delega della raccolta del sangue e del plasma alle associazioni di donatori volontari, senza

una adeguata cooperazione e corresponsabilità, così come previsto dalle norme in vigore; o inadeguata valutazione dell’appropriatezza delle richieste di emocomponenti ed

emoderivati; o inadeguato funzionamento dei comitati per il buon uso del sangue; o incompleta effettuazione dei controlli di qualità degli emocomponenti, così come previsto

dalla Raccomandazione R95 (15); o incompleta implementazione di un sistema di qualità, come previsto dalle numerose

norme vigenti. La carenza di alcune risorse strumentali, sia nelle strutture trasfusionali, che nelle unità di raccolta, comporta, a volte, ulteriori problematiche: o congelamento del plasma non effettuato secondo quanto previsto dal D.M. marzo 2005

(tempo di congelamento inferiore a 60 minuti); o sistemi di identificazione certa del ricevente per la prevenzione dell’evento sentinella n. 5

(errore trasfusionale ABO) non presenti in tutti gli ospedali dell’Azienda; o tracciabilità della raccolta (tempi di donazione, operatori coinvolti, lotti di sacche o kit

utilizzati, come imposto dal D.M. marzo 2005 e ribadito dal D.Lgs 207 e 208 del 2007) assicurata con metodiche manuali notoriamente non adeguate e non affidabili;

o sistemi di trasporto degli emocomponenti usati tra le unità di raccolta e i Servizi trasfusionali o tra i Servizi trasfusionali stessi non sempre perfettamente a norma.

Le finalità della riorganizzazione del sistema Con l’introduzione del progetto di riorganizzazione della rete trasfusionale nella provincia di Ragusa, ci si prefigge lo scopo di ridisegnare la macchina trasfusionale provinciale, allo scopo di adeguarla alle esigenze sanitarie regionali e all’indispensabile necessità di soddisfare l’autosufficienza provinciale, regionale e nazionale. Il sistema dovrà garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza e delle nuove necessità ematologiche in continua evoluzione attraverso: o una corretta e puntigliosa programmazione della raccolta di sangue ed emocomponenti; o una gestione puntuale degli scambi intraregionali ed extra regionali; o l’introduzione di mezzi e modi per contenere i costi di gestione; o la centralizzazione di alcune attività miranti ad aumentare le masse critiche; o la definizione delle allocazioni delle attività trasfusionali ad alta specializzazione e di

banking che non possono essere erogate in maniera ridondante, rispetto ai reali fabbisogni regionali;

o l’ottimizzazione della rete informatica per il controllo dei flussi di informazione in tempo reale, indispensabili per adottare tempestive misure di intervento.

Le necessità che emergono dalle considerazioni di cui sopra, evidenziano essenzialmente l’opportunità di ridisegnare il modello organizzativo del sistema trasfusionale provinciale in

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modo che, sotto il profilo gestionale ed economico-finanziario, esso sia in grado di far fronte a tutti compiti “storici” di supporto trasfusionale corrente e al contempo sappia rispondere alle esigenze emergenti connesse con i nuovi obblighi (accreditamento, rintracciabilità, sistema qualità, sicurezza trasfusionale, specializzazione diagnostica e clinica) e ai nuovi fabbisogni, con un obbligatorio contenimento dei costi. Il progetto di riorganizzazione provinciale Sulla scorta di quanto previsto dagli indirizzi dettati dal Centro Regionale Sangue per il triennio 2010-2012, il nuovo modello organizzativo deve fornire un segnale deciso di cambiamento nelle logiche, nei criteri e negli strumenti di pianificazione, direzione e gestione del sistema trasfusionale provinciale garantendo con autorevolezza il governo dei rapporti con tutti i componenti del sistema trasfusionale: Azienda Sanitaria Provinciale, Strutture Trasfusionali, Associazioni del volontariato del sangue. Il nuovo modello prevede in provincia di Ragusa l’istituzione del Dipartimento Provinciale di Medicina Trasfusionale (DPMT), di tipo strutturale, la cui direzione è affidata al Direttore del SIMT di Ragusa. Tale dipartimento risulta così articolato: o 3 Unità Operative di Medicina Trasfusionale (Ragusa, Modica, Vittoria) o 5 Unità di raccolta (UdR fisse o temporanee) nel distretto 1 o 7 Unità di raccolta (UdR fisse o temporanee) nel distretto 2 o 2 presidi ospedalieri (Comiso, Scicli) non sede di SIMT forniti esclusivamente di

frigoemoteca o 1 Casa di cura privata accreditata (Clinica del Mediterraneo) fornita di frigoemoteca

L’attività di coordinamento dipartimentale dovrà avere come obiettivo unitario e principale l’autosufficienza in emazie, plasma e piastrine e dovrà coinvolgere tutte le associazioni che operano all’interno del territorio di competenza. Il DPMT avrà il compito di standardizzare al meglio le attività dei Servizi Trasfusionali e delle associazioni di donatori ricadenti sul territorio provinciale, di consolidare al massimo le attività diagnostiche e produttive, di assicurare a tutto il territorio provinciale i livelli essenziali di Assistenza trasfusionali previsti dalla legge 219/05, garantendo la massima appropriatezza sia dell’uso degli emocomponenti che degli emoderivati. All’interno del DPMT dovranno essere messe in atto tutte le azioni necessarie per ottenere: o acquisizione di beni e servizi tramite aste pubbliche o trattative private unificate per tutto il

DPMT; o riallocazione delle risorse umane e strumentali, al fine di innalzare i livelli della qualità

delle prestazioni ed i livelli di produttività; o maggiore perequazione dei carichi di lavoro; o formazione ed aggiornamento di tutto il personale, sia aziendale che associativo.

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Le attività trasfusionali, attualmente svolte in maniera non coordinata da tutte e 3 le strutture trasfusionali esistenti in provincia, in linea con quanto previsto dal Centro Regionale Sangue, sono state classificate secondo la tabella II:

Tipologia di attività

Attività svolte

A Selezione donatori - Promozione della donazione del sangue - Raccolta emocomponenti - Conservazione e trasporto emocomponenti - Assegnazione emocomponenti ed emoderivati - Promozione del buon uso del sangue - Verifica della appropriatezza delle richieste di emocomponenti ed emoderivati – Immunoematologia - Prevenzione della MEN – Attività di predeposito e tecniche auto trasfusionali (recupero perioperatorio ed emodiluizione) – Supporto trasfusionale tecnico nell’ambito dei servizi di emergenza urgenza - Funzione di osservatorio epidemiologico ai fini dell’emovigilanza - Attività di diagnosi e cura in ambito ematologico - Medicina trasfusionale di base.

B Attività di livello A Lavorazione e produzione emocomponenti

C Attività di livello A Attività di livello B Qualificazione biologica emocomponenti (Test NAT, TEST EIA HBsAg, anti HCV, anti HIV, Sifilide) Test di chimica clinica sui donatori come previsti dal DM marzo 2005 (Glicemia, Protidemia, Creatininemia, Colesterolemia, Trigliceridemia, ALT, Sideremia, Ferritinemia, 9 parametri)

F URO

Selezione donatori - Promozione della donazione del sangue - Raccolta emocomponenti - Attività di predeposito e tecniche auto trasfusionali (recupero perioperatorio ed emodiluizione) promozione della donazione del sangue Frigoemoteca per stoccaggio emocomponenti per trasfusioni in emergenza

F Frigoemoteca per stoccaggio emocomponenti per trasfusioni in emergenza emergenza

UdR Selezione donatori - Promozione della donazione del sangue - Raccolta emocomponenti

Tabella II

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All’interno del DPMT dell’ASP di Ragusa, le attività di cui sopra vengono ripartite secondo la tabella III:

STRUTTURE SANITARIE ASSISTENZIALI

Tipologia di attività

UNITÀ DI RACCOLTA Tipologia di attività

RAGUSA C ACATE UdR

MODICA B CHIARAMONTE GULFI UdR

VITTORIA A COMISO UdR

COMISO F GIARRATANA UdR

SCICLI F ISPICA UdR

CLINICA MEDITERRANEO F MONTEROSSO ALMO UdR

POZZALLO UdR

RAGUSA UdR

SANTA CROCE CAMERINA

UdR

SCICLI UdR

SCOGLITTI UdR

VITTORIA UdR

Tabella III Le attività di Medicina Trasfusionale a più alta specializzazione e le attività di banking All’interno del DPMT di Ragusa, vengono inoltre individuate alcune attività di medicina trasfusionale ad alta specializzazione e attività di banking, in linea con il piano regionale sangue approvato dal CRS. Presso il SIMT di Ragusa verranno effettuate le seguenti attività a più alta specializzazione:

o Tipizzazione HLA dei donatori di midollo osseo o Banca di emazie di gruppo raro o Plasma Exchange ed EritroExchange (Servizio H 24 - 7 giorni su 7)

Tipizzazione HLA dei donatori di midollo osseo collegato all’IBMDR In base alla legislazione vigente e alle raccomandazioni del Centro Nazionale Trapianti e degli standard idi funzionamento dell’IBMDR, per accreditare un laboratorio HLA, ai fini della tipizzazione dei donatori, è necessario essere certificati dall’E.F.I. (European Federation of Immunogenetics) che è l’unico organismo scientifico europeo riconosciuto come ente terzo accreditante i Laboratori di Tipizzazione Tissutale HLA. Il centro di Ragusa risulta certificato EFI in data 28 gennaio 2009- numero certificato RAGUSA – ITALY (07-IT-062.938) Banca di emazie di gruppo raro (Certificazione acquisita: ISO 9001/2008) La necessità di reperire unità di emazie di gruppo raro, per i pazienti con alloimmunizzazione antieritrocitaria complessa, rappresenta una delle criticità maggiori delle strutture trasfusionali in conseguenza della scarsa rappresentatività dei donatori di gruppo raro tra i donatori afferenti presso i Servizi trasfusionali e le unità di raccolta collegate. Il SIMT di Ragusa ha già effettuato la tipizzazione gruppo-ematica estesa di oltre 4.000 donatori periodici mettendo a disposizione di altre strutture sia regionali che extraregionali unità di sangue di gruppo raro. Pertanto, il progetto di istituzione di una biobanca di emazie di gruppo

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raro da inserire nella rete dei servizi trasfusionali della regione Sicilia, anche in aderenza agli interventi di promozione e sviluppo delle attività trasfusionali in ambito regionale, risulta di facile implementazione presso il SIMT di Ragusa, che ha avuto pieno riconoscimento da parte del Centro Regionale Sangue che supporterà con adeguate risorse tale progetto di estensione al territorio regionale. Plasma Exchange ed EritroExchange (Servizio H/24 - 7 giorni su 7) Le procedure di plasmaexchange ed eritroexchange rappresentano dei trattamenti salvavita per le microangiopatie trombotiche e per le crisi falcemiche nei pazienti affetti da drepanocitosi rispettivamente e spesso vanno eseguite in regime d’urgenza. E’ importante pertanto garantire la possibilità di eseguire tali tipi di procedure con equipe addestrate tutti i giorni della settimana H 24. Ricadute del nuovo progetto La messa in rete di tutte le ST della ASP n. 7 di Ragusa ci consentirà di concentrare la qualificazione NAT, EIA e CHIMICA CLINICA (7 parametri DM 2005) sul centro NAT del SIMT di Ragusa. Si potrà garantire ancora di più il livello di qualità delle prestazioni di laboratorio finalizzate alla qualificazione biologica, con automazione totale, interfacciamenti integrati con il sistema informativo regionale e audit ispettivi, interni ed esterni, più frequenti. L’adozione di un sistema qualità certificato da ente terzo garantirà ulteriormente l’adesione a procedure e comportamenti standardizzati. Le economie di scala, che scaturiranno dalla concentrazione dei processi di qualificazione biologica, daranno un vantaggio economico e libereranno risorse sia strumentali che umane che renderanno più facile il pieno rispetto delle numerosissime norme e il potenziamento della raccolta del sangue e del plasma finalizzata a garantire l’autosufficienza. Il supporto ai centri di raccolta associativi potrà essere pertanto più capillare ed integrato. Si potranno inoltre liberare risorse per garantire al meglio il rispetto della appropriatezza d’uso degli emocomponenti e degli emoderivati su tutta la rete ospedaliera pubblica e privata. La concentrazione dei processi di lavorazione del sangue e degli emocomponenti effettuata esclusivamente presso le 2 unità operative complesse di Ragusa e Modica consentirà di standardizzare procedure e prodotti finali, facilitando l’applicazione delle buone pratiche di produzione nel rispetto della Raccomandazione Europea R95 (15). La piena implementazione del sistema informativo in rete consentirà in tempo reale di monitorare la raccolta, i bisogni e la mobilità di emocomponenti all’interno della Provincia.

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DPMT RAGUSA

SIMT RAGUSA OSPEDALE CIVILE-

OMPA

SIMT MODICA OSPEDALE MAGGIORE

SIMT VITTORIA OSPEDALE GUZZARDI

Chiaramonte Gulfi

Giarratana

Monterosso Almo

Ragusa

Santa Croce

Camerina

Ispica

Pozzallo

Scicli

Acate

Comiso

Scoglitti

CLINICA DEL MEDITERRANEO

OSPEDALE SCICLI OSPEDALE COMISO

Vittoria

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CAPITOLO 5

RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DELL’EMERGENZA

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PIANO DI RIORDINO RETE DELL’EMERGENZA Premessa Il sistema dell’emergenza-urgenza è un sistema sanitario integrato, finalizzato a garantire un intervento tempestivo e qualificato in tutti quei casi in cui è necessario salvaguardare nel più breve tempo possibile le funzioni vitali compromesse nonché il trasporto rapido e protetto nel punto della rete ospedaliera o territoriale più attrezzata e qualificata. Componenti di questo sistema in atto sono: o gli ospedali dell’ASP di Ragusa ( Comiso, Modica, Ragusa, Scicli, Vittoria) o i Presidi Territoriali di Emergenza (PTE) di Chiaramonte, Pozzallo e Scoglitti o le postazioni del SUES 118 ( gestite direttamente dalla C.O. di Catania)

A questi bisogna aggiungere i presidi di Guardia Medica (tab.1) che, pur non facendo parte in senso stretto dell’area dell’emergenza-urgenza, costituiscono una fitta rete medicalizzata, in grado di attivare la fase territoriale dei soccorsi e di fornire un livello minimo di operatività. Si tenga presente, infatti, che le postazioni 118, con le loro ambulanze ed il loro equipaggio, stazionano sempre presso la sede della Guardia Medica e, ove presente, del PTE - Tab.1

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Legenda A = Autista+Infermiere+Soccorritore ₪ B = Autista+Soccorritore ₪ CMR = Centro Mobile Rianimazione ₪ * = convenzione con privati ₪ H = Ospedale ₪ GM = Guardia Medica 118 = Postazione SUES 118 ₪ PTE=Presidio Territoriale di Emergenza

QUADRO SINOTTICO DELLE RISORSE SANITARIE IN PROVINC IA DI RAGUSA

CITTÀ RISORSE TIPO AMBULANZE TERRITORIO

STAZIONE TIPO AMBULANZE

OSPEDALE

TELEFONO

ACATE GM+118 B GM 0932 989849

CHIARAMONTE PTE+2GM+118 A PTE 0932 925511

COMISO H+GM+118 B H CMR + A 0932 740266

DONNALUCATA GM -

GIARRATANA GM+118 B

ISPICA GM+118 B GM 0932 951269

MARINA DI RAGUSA GM+118 B GM 0932 239085

MODICA H+2GM+118 CMR H CMR + A 3397024528

MONTEROSSO GM+118 B

PEDALINO GM -

POZZALLO PTE+GM+118 A PTE 0932 798125

RAGUSA 1 H Civile+GM+118 CMR H CIVILE CMR + 2A 0932 600290

RAGUSA 2 H OMPA+GM+118 B H OMPA 3338304564

FRIGINTINI GM B

S. CROCE GM+118 A GM 3351286234

S.GIACOMO GM -

SCICLI H+GM+118 A c/da Jungi CMR + A 3351286230

SCOGLITTI PTE+GM A* PTE 0932 995633

VITTORIA H+2GM+118 A GM CMR + A 0932 999229

totale mezzi 16 11 27

totale tipo AMBULANZE 6A+8B+2CMR 6A+5CMR 12A+8B+7CMR

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Le varie componenti che partecipano, a diverso titolo e a differente livello, alla gestione dell’emergenza-urgenza, rappresentano ognuna un “sistema complesso”. In particolare, le componenti territoriali (PTE, GM) presentano delle originalità riguardo alla normativa contrattuale, ai turni di lavoro, alla modulistica , ai percorsi formativi, ai protocolli diagnostici e terapeutici rispetto alla componente ospedaliera che si presenta generalmente più omogenea, pur con evidenti peculiarità in ogni singolo Presidio Ospedaliero. La componente poi che fa capo alla Centrale Operativa 118 di Catania (le postazioni 118), rappresenta una realtà a parte, completamente staccata ed autonoma dalla restante rete con modelli organizzativi “blindati” e protocolli specifici autonomi ed “impermeabili” e scarsa integrazione con le restanti componenti. Bisogna quindi poter far in modo che l’insieme di questi “sistemi complessi” possano parlare un linguaggio comune. Non solo, ma possano persino utilizzare risorse comuni e attrezzature sanitarie interscambiabili. Basti pensare al grande beneficio, per fare un solo esempio, che il paziente politraumatizzato può ricavarne dall’utilizzo di tavole spinali interscambiabili, senza necessità quindi dello “sbarellamento” dalla tavola spinale del 118 ( per la restituzione) e successivo riposizionamento su quella del Pronto Soccorso – tutte manovre pericolose e dolorose – o alla rimozione del collare cervicale di “proprietà” del 118 e successivo riposizionamento con uno di “proprietà” del PS, vanificando, di fatto, l’utilità e la finalità del collare stesso. Potremmo persino intravedere occasione di “risparmio” di risorse, come quando, per esempio, il paziente in condizioni critiche viene consegnato all’elicottero del 118 con tutto “il corredo” (tavola spinale, ragno, coperte isotermiche) che naturalmente non verrà più recuperato. L’attivazione dei Dipartimenti rappresenta senza dubbio un’opportunità perché si possa realizzare tutto ciò. Negli ultimi 10 anni si è assistito ad un continuo aumento degli accessi in PS con un significativo aumento del numero di prestazioni effettuate sugli utenti e un misurabile miglioramento della qualità (complessità) delle prestazioni stesse, nel contesto, fra l’altro, di una diminuzione dei posti letto per acuti; questo ha richiesto una trasformazione dei PS tuttora in corso, per garantire dimissioni in un regime di sicurezza ed evitare ospedalizzazioni non appropriate. Attualmente, infatti, molte persone si recano al Pronto Soccorso non in situazioni di emergenza urgenza, ma per risolvere problemi o disagi di salute ‘leggeri’ (codici a bassa priorità), che tuttavia sono difficili da affrontare fuori dall’Ospedale. Il sovraffollamento crea una serie di problemi sconosciuti fino a qualche anno fa:

o in quasi tutti i reparti di Pronto Soccorso il tempo medio di attesa si è notevolmente allungato

o i pazienti sono insoddisfatti delle prestazioni erogate: il ritardo con cui le stesse sono erogate e i disagi dell’attesa influiscono negativamente sulla qualità percepita

o il numero eccessivo di utenti è inoltre fonte di stress per gli operatori sanitari. Il pericolo principale è che il sovraffollamento porti i reparti di Pronto Soccorso a perdere la loro funzione principale: assistere rapidamente e in modo adeguato, anche attraverso un immediato ricovero, le situazioni di autentica urgenza. E’ importante sottolineare come all’origine del problema vi siano fattori sia organizzativi che culturali. Dal primo punto di vista l’eccessivo numero di accessi ai reparti di Pronto Soccorso fa emergere la difficoltà, purtroppo diffusa in tutto il Paese, di ottenere tempestivamente molti degli esami strumentali più in uso. Sul piano culturale, la salute non viene più intesa come salvaguardia della vita, ma anche come recupero dell’efficienza fisica e come eliminazione dei sintomi o del semplice sospetto di malattia: questo atteggiamento può rendere soggettivamente urgenti anche situazioni che in realtà non lo sono e spingere, di conseguenza, a chiedere l’intervento del Pronto Soccorso.

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Ambedue gli aspetti della questione non sono facili da affrontare. Per tutte queste motivazioni la riorganizzazione dei servizi di pronto soccorso non può essere disgiunta dalla realizzazione di strutture territoriali che possano funzionare da filtro per limitare l’utilizzo dell’ospedale ed il ricorso improprio ai servizi ospedalieri. Per quanto riguarda i codici a bassa priorità l’impegno è di creare sul territorio servizi alternativi al Pronto Soccorso ospedaliero, in grado di far fronte alle situazioni che non sono di autentica urgenza ma che richiedono d’altra parte un sollecito intervento medico-chirurgico. A questo scopo è prevista:

la realizzazione di punti di Primo soccorso negli ambulatori dei medici di medicina generale che operano in associazione nel nuovo modello organizzativo dei PTA

l’attivazione di punti di emergenza territoriale (P.T.E.) già in funzione sul territorio provinciale.

Le postazioni di Primo soccorso dovranno essere operative 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Quando sarà a regime la rete territoriale dei punti di Primo soccorso rappresenterà la risposta più efficace all’affollamento del pronto soccorso ospedaliero: da un lato libererà tempo ed energie da destinare alle autentiche situazioni di emergenza, dall’altro i problemi non urgenti di salute riceveranno risposte sollecite e adeguate. L’ulteriore elemento di fondamentale importanza è l’attivazione nei MCAU del Triage, strumento organizzativo rivolto al governo degli accessi non programmati ad un servizio per acuti, necessità obbligata per conservare l’efficienza del PS di fronte al sovraffollamento. L’Azienda in tal senso deve garantire le risorse per assicurare la funzione di Triage, che dovrà essere svolta nelle 24 ore nei PS con almeno 25.000 accessi l’anno. La presenza di un sistema di Triage globale nelle 24 h è un requisito indispensabile per l’accoglienza dei pazienti e per la funzionalità del PS e consente di attivare, oltre a provvedimenti di nursing, anche percorsi di accesso diretto alle specialistiche e provvedimenti di tipo diagnostico (ECG, esami di laboratorio, RX, altro) attraverso protocolli concordati fra gli specialisti interessati, che consentano di ridurre i tempi di attesa, il tempo totale di permanenza in PS e migliorino il gradimento dell’utenza. In definitiva il nuovo assetto organizzativo dell’emergenza dovrà obbedire ai seguenti principi:

o razionalizzare e collegare tra loro tutti i nodi della rete del Sistema Emergenza-Urgenza distribuiti sul territorio della Azienda, individuati come punti di erogazione delle prestazioni, funzionalmente differenziati e gerarchicamente organizzati, quali: sedi di continuità assistenziale, punti di assistenza medica turistica, punti di primo intervento (PPI), pronto soccorso DEA

o organizzare l'assetto operativo e la struttura funzionale dei Presidi territoriali di emergenza e dei punti di primo intervento, sulla base di criteri di efficienza ed economicità, allo scopo di renderli parte integrante della rete dell'emergenza, valorizzando figure professionali adeguatamente formate, già in parte operanti nel Sistema Emergenza ( medici di continuità assistenziale)

o uniformare su tutto il territorio della Azienda Sanitaria Provinciale la qualità e l'appropriatezza dell'assistenza ai pazienti affetti da patologie urgenti, assicurando la rispondenza ai principi fondamentali di equità, accessibilità e trasferibilità delle prestazioni

o ottimizzare la rete dell'emergenza rispetto alla peculiarità del territorio che vede, nel cospicuo aumento della richiesta di prestazioni dovuto alla forte crescita della popolazione non residente durante il periodo estivo, la necessità di adeguare la propria struttura in un sistema che sia in grado di rendersi flessibile a seconda dei bisogni espressi

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o concorrere con le strutture Dipartimentali dell'Azienda ad uniformare i processi diagnostico-terapeutici dei pazienti critici lungo tutto il percorso assistenziale, dal luogo dell'evento fino al reparto di degenza, garantendo la massima integrazione tra le Unità Operative ed i Servizi specificatamente coinvolti

o garantire un adeguato ed uniforme grado di formazione e aggiornamento a tutti i professionisti e operatori impegnati nel Sistema dell'Emergenza-Urgenza basato soprattutto sullo sviluppo continuo professionale

Proposta operativa di riordino

L’ambito territoriale dell'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) coincide con quello della Provincia di Ragusa (1614.02 Kmq di superficie). La viabilità globale provinciale non è buona, ma i collegamenti stradali nel versante modicano tra Scicli - Modica e nel versante ipparino tra Comiso – Vittoria sono agevoli con percorrenze entro i 10 minuti di automobile. Una buona base di partenza per la costruzione di un’efficiente Rete dell’Emergenza può prendere spunto dall’attuale distrettualizzazione, individuando nelle tre Strutture Complesse di MCAU rispettivamente del PO Civile di Ragusa (Distretto Sanitario di Ragusa comprendente i Comuni di Ragusa, S. Croce Camerina, Giarratana, Monterosso Almo, Chiaramonte Gulfi), del PO Maggiore di Modica (Distretto di Modica comprendente i Comuni di Modica, Scicli, Pozzallo, Ispica) e del PO Guzzardi di Vittoria (comprendente i Comuni di Acate, Comiso, Vittoria) i punti di riferimento per l’emergenza-urgenza a copertura dell’intera area provinciale. La scelta delle Strutture Complesse di Medicina e Chirurgia di Accettazione ed Urgenza (MCAU) di riferimento per l’emergenza-urgenza non può prescindere dal supporto di alcune specialità e servizi presenti h24. Le Strutture Complesse di MCAU menzionate sono già in possesso di questi requisiti irrinunciabili per poter garantire h24 gli interventi diagnostico-terapeutici in condizioni di emergenza-urgenza: in particolare possono assicurare il primo accertamento diagnostico, clinico, strumentale e di laboratorio ed il trattamento avanzato per la presenza h24 dei Servizi di Cardiologia, Radiodiagnostica, di Patologia Clinica e di Rianimazione. La riorganizzazione prevede anche l’istituzione delle Unità di Osservazione Breve Intensiva (OBI) dotate di posti letto per la medicina d'urgenza (degenza breve non superiore alle 72 ore),

presso le strutture di MCAU di Modica , Vittoria e Ragusa (qui parzialmente presente) Dal punto di vista strutturale, tecnologico e organizzativo l’Azienda deve farsi carico di garantire e/o implementare alcuni requisiti minimi. Requisiti Strutturali Devono essere disponibili i seguenti: o elisuperficie laddove possibile o camera calda con doppio accesso(pedonale/ambulanze) o sala rianimazione (shock room) o ambulatori/box visite (almeno 2) o locali per l’ Osservazione Breve, dotati di servizi igienici o servizi igienici per gli utenti o locale decontaminazione pazienti ( intossicazioni da agenti chimici)

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Requisiti Tecnologici o impianto dati/fonia o collegamento dedicato con centrale 118 e mezzi di soccorso o sistemi di video-controllo (dove non è possibile la sorveglianza diretta da parte dei sanitari) o ECG ( 1 in zona Triage, 1 in ambulatorio, 1 in sala rianimazione) o monitor-defibrillatore (almeno 2, di cui 1 con PMK trans-toracico) o sistema di monitoraggio ECG, Fr, Sat., PA non invasiva per almeno 2 pz (preferibile una

centralina mobile se oltre 2) o pompe infusione (almeno 2) o set rianimazione cardiopolmonare adulto (per almeno 3 pz) o set rianimazione cardiopolmonare pediatrico (per almeno 1 pz) o scaldaliquidi ad alto flusso o CPAP o ventilatore meccanico o O2 ed aspiratore o ecografo o set per vena centrale o set per intraossea o set tracheotomia (Quick Track) o set drenaggio toracico o set o dotazione per suture o mezzi di immobilizzazione e medicazione o sfigmomanometro (almeno 3 di cui uno pediatrico) o saturimetro o glucometro o termometri anche timpanici o otoscopio o lampada scialitica (almeno 1) o emoteca per urgenza o disponibilità della funzione o frigorifero per farmaci o armadio farmaci con settore antidoti

Requisiti Organizzativi Le risorse umane devono essere compatibili (come da Decreto Assessoriale n. 890 del 27 maggio 2003 - Piano di rimodulazione della rete ospedaliera) Devono essere infine accessibili le seguenti attività di consulenza in guardia attiva o in pronta disponibilità attiva h24:

Un tale modello di base, nella nostra realtà, è sufficiente a garantire ai cittadini un intervento tempestivo e qualificato in tutti quei casi in cui è necessario salvaguardare nel più breve tempo possibile le funzioni vitali compromesse, con risposte più rapide e qualificate, riduzione dei tempi di attesa (< di 30 min. per i codici verdi), aumento del filtro ai ricoveri (indice di ricovero < 20%), miglioramento delle procedure di triage.

Consulenze h/24

o Ostetrico-ginecologica o Pediatria o Ortopedia e traumatologia o Oculistica o Chirurgica

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La rete ospedaliera di strutture di pronto soccorso, così individuata, viene completata con strutture da realizzare nei presidi ospedalieri “rifunzionalizzati” , Comiso e Scicli, che per le loro caratteristiche non sono in grado di garantire risposte sicure né possono essere adeguate dal punto di vista delle risorse tecnologiche e strumentali :

o PTE presso l’Ospedale di Comiso o PTE presso l’Ospedale di Scicli.

Per rendere funzionale il sistema e favorire l’integrazione ospedale-territorio si ritiene opportuno anche individuare un’unica responsabilità per la gestione e l’organizzazione della rete di emergenza territoriale (PTE e PPI), nonché per il raccordo e l’integrazione con la Centrale Operativa del 118, le UTAP ed i pronto soccorso ospedalieri. Si ritiene necessario, infine, il potenziamento nel periodo che va da Giugno a Settembre del presidio di guardia medica di Casuzze o in alternativa di quello di Marina di Ragusa. A tale riguardo si prevede la presenza di una postazione 118 medicalizzata H/24 con personale sanitario ed infermieristico proveniente dall’area di emergenza aziendale,che segua in maniera dinamica e flessibile lo spostamento della popolazione nel periodo estivo dalla città alle zone turistico-balneari, comportando ciò la rivisitazione di locali, arredi ed attrezzature attuali della guardia medica turistica.

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INDICE in fase di rrealizzazione

CAPITOLO 1 Riorganizzazione della rete ospedaliera…………………………………………………… 2 Premessa…………………………………………………………………………………...... 3 Vincoli normativi……………………………………………………………………………. 3 Obiettivi del Piano sanitario regionale…………………………………………………….. 3 Obiettivi Aziendali………………………………………………………………………….. 4 La rimodulazione della rete ospedaliera…………………………………………………. 5 Proposta operativa 7 Piano di riorganizzazione 10 Presidio Ospedaliero Civile di Ragusa 11 Presidio Ospedaliero Maria Paternò Arezzo di Ragusa 12 Presidio Ospedaliero di Modica 13 Presidio Ospedaliero di Scicli 14 Presidio Ospedaliero di Vittoria 15 Presidio Ospedaliero di Comiso 16 Progetto sanitario di un polo multispecialistico di riabilitazione e lungodegenza riabilitativa a Scicli

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Rete del sistema riabilitativo 19 Aspetti strutturali