PIANO PARTICOLAREGGIATO per l'attuazione dell'Area Nuova...

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Arch. Corrado Piccinini B Oggetto : Norme Urbanistico Edilizie per la esecuzione del P.P. Via C. Pisacane n°2 - 41012 - Carpi (MO) La Corte Estense s.r.l. Allegato Attuatori Borgo Estense s.r.l. COMUNE DI MODENA n° protocollo ufficio tecnico Arch. Silvia Piccinini data ottobre '14 PIANO PARTICOLAREGGIATO per l'attuazione dell'Area Nuova Estense in zona Vaciglio - elaborati dello Strumento Attuativo - Progettisti Via C. Pisacane n°2 - 41012 - Carpi (MO) Ing. Federico Salardi A termine di legge, ci riserviamo la proprietà del presente disegno. Vi informiamo che costituisce comportamento contrario ai principi dettati dal Dlgs. 196/2003 trattenere il presente elaborato. E' vietato riprodurlo,distribuirlo ad altri soggetti o utilizzarlo per finalità diverse,senza nostra preventiva autorizzazione. © Copyright 2014

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Arch. Corrado Piccinini

B

Oggetto :

Norme Urbanistico Edilizie per la esecuzione del P.P.

Via C. Pisacane n°2 - 41012 - Carpi (MO)

La Corte Estense s.r.l.

Allegato

AttuatoriBorgo Estense s.r.l.

C O M U N E D I M O D E N A

n° protocollo ufficio tecnico

Arch. Silvia Piccinini

data

ottobre '14

PIANO PARTICOLAREGGIATO per l'attuazione dell'Area Nuova Estense

in zona Vaciglio

- elaborati dello Strumento Attuativo -

Progettisti

Via C. Pisacane n°2 - 41012 - Carpi (MO)

Ing. Federico Salardi

A termine di legge, ci riserviamo la proprietà del presente disegno.Vi informiamo che costituisce comportamento contrario ai principi dettati dal Dlgs. 196/2003 trattenere il presente elaborato.E' vietato riprodurlo,distribuirlo ad altri soggetti o utilizzarlo per finalità diverse,senza nostra preventiva autorizzazione.

© Copyright 2014

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NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE

PER L’ESECUZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO

INDICE

• Art.1 Ambito di applicazione

• Art.2 Contenuti del Piano Particolareggiato

• Art.3 Edilizia libera

• Art.4 Edilizia Convenzionata

• Art.5 Tipologia edilizia e modalità di intervento

• Art.6 Destinazione d’uso degli edifici, lotti e standards di progetto

• Art.7 Varianti al Piano Particolareggiato

• Art.8 Distanze da edifici e confini

• Art.9 Altezza degli edifici

• Art.9a Piano quotato – Quote Altimetriche

• Art.10 Spazi pubblici, spazi privati e spazi privati di uso pubblico

• Art.11 Opere di urbanizzazione

• Art.12 Opere di urbanizzazione fuori comparto – U.G.

• Art.13 Attuazione aree 02 e 03

• Art.14 Viabilità

• Art.15 Recinzioni

• Art.16 Standard di RUE – superficie per servizi accessori – dotazione di verde di vicinato

• Art.17 Alberature preesistenti

• Art.18 Opere di U2

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Art. 1

Ambito di applicazione

La presente normativa è parte integrante del Piano Particolareggiato di iniziativa privata per

l’attuazione relativo al Comparto denominato:

“Area Nuova Estense - Vaciglio” (zona elementare 30)

La normativa detta i criteri di carattere specifico circa tipologie, distanze, materiali, opere di

urbanizzazione, ecc.

Per quanto non espressamente specificato dagli elaborati di Piano Particolareggiato e dalle presenti

Norme è da considerarsi comunque valido il Testo Coordinato delle Norme di PSC POC RUE del

Comune di Modena, approvato con delibera di C.C. n.34 del 10/06/2013, oltre alla Variante POC

RUE approvata con delibera n.50 del 15/07/2013.

Per quanto riguarda i dati riportati in merito al calcolo di: capacità edificatoria, SU, taglio degli

alloggi e mix tipologico per l’edilizia convenzionata e affitto, la normativa di riferimento è

rappresentata non solo dal Testo Coordinato di cui sopra (Artt.16.10 e 16.7bis) ma anche dal

“Regolamento contenente i criteri e le modalità applicative degli artt.16.10 e 16.7bis del Testo

Coordinato delle Norme di PSC-POC-RUE” e dalla Variante POC RUE n.50 del 15/07/2013.

Art. 2

Contenuti del Piano Particolareggiato

Il Piano Particolareggiato fornisce la sistemazione urbanistica dei lotti di intervento e del loro

contesto, la tipologia edilizia indicativa degli edifici da realizzare e dei materiali da utilizzare,

l’assetto e le caratteristiche delle opere di urbanizzazione, nonché le prescrizioni particolari ed i

criteri per l’attuazione degli interventi.

Il piano si compone dei seguenti elaborati:

Elenco elaborati

n. documento

Schema di convenzione – Allegato 1

All.A Relazione illustrativa generale;

All.B Norme urbanistico edilizie per la esecuzione del P.P.

All.C Relazione geologica e geotecnica

All.D Opere di Urbanizzazione – Relazione illustrativa

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All.E Relazione previsionale di clima acustico

All.F Rapporto preliminare – verifica assoggettabilità VAS

All.G Allegati 4.1, 5.1 e 5.2 all’accordo di pianificazione

All.H Verifica preventiva dell’interesse archeologico

All.I Scheda idraulica

All.L Opere di Urbanizzazione - Relazione preliminare sull’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili ed alternative

All.M Opere di Urbanizzazione – Quadro economico

1 SdF – Estratto cartografia integrale di PSC – POC – RUE – Tav. 4.26

1b SdF – Normativa coordinata di PSC POC RUE delle zone elementari da variante POC RUE approvata con delibera C.C. N.50 del 15/07/2013 e relative norme di attuazione

2 SdF – Estratto catastale

3 SdF – Rilievo con quote altimetriche

4a SdF – Rilievo fotografico

4b SdF – Visure catastali e Libretto delle misure

5 Progetto – Schema Urbanistico

5a Progetto – Planimetria di contestualizzazione rispetto al tessuto urbano limitrofo

6a Progetto – Planimetria generale “Tecnica”

6b Progetto – Standards/parcheggi

7 Progetto – Planimetria quota P.T.

8 Progetto – Planimetria quota P.int.

9 Progetto – Planimetria generale architettonica

10 Progetto – Edilizia libera – Tipologie indicative

11 Progetto – Edilizia convenzionata – Tipologie indicative

12 Opere di Urbanizzazione – Planimetria sistemazioni a terra

13 Opere di Urbanizzazione – Planimetria reti fognarie

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14 Opere di Urbanizzazione – Planimetria reti idriche e gas metano

15 Opere di Urbanizzazione – Planimetria rete elettrica

16 Opere di Urbanizzazione – Planimetria rete telefonica

17 Opere di Urbanizzazione – Planimetria rete illuminazione pubblica

18 Opere di Urbanizzazione – Planimetria verde

19 Opere di Urbanizzazione – Urbanizzazioni generali

20 Cronoprogramma dei lavori

Art. 3

Edilizia libera

Il sub-comparto A1/A2 comprende gli interventi di edilizia libera e si estende su una superficie

fondiaria complessiva di mq. 43.477 ed ha una capacità edificatoria complessiva di mq. 22.900 di

SU, per un totale di n.306 alloggi.

La superficie utile all’interno dei due settori A1 e A2 dei macrolotti A1a;A1b;A1c, può essere

distribuita in base alle scelte progettuali, purchè venga rispettato il valore massimo di SU

determinato per il macrolotto stesso.

Sono altresì consentite diverse possibilità aggregative degli alloggi e rapporti volumetrici tra gli

edifici, come specificato più specificatamente dalle presenti norme.

Le altezze degli edifici, determinate in n. di piani utili, possono variare fino a n. 8P + PT; per la

definizione di piano utile e altezza utile, si rimanda alle norme di PSC – POC – RUE.

Per tutto ciò che non viene normato dalle presenti norme, si rimanda al Testo Unico Coordinato

delle Norme di PSC – POC – RUE.

Art. 4

Edilizia Convenzionata

Il sub-comparto B comprende gli interventi di edilizia convenzionata, destinati alla vendita ed

all’affitto e si estende su una superficie fondiaria complessiva di mq. 33.866 ed ha una capacità

edificatoria complessiva di mq. 17.000 di SU, per un totale di n.244 alloggi.

La superficie utile all’interno del macrolotto B, può essere distribuita in base alle scelte progettuali,

purchè venga rispettato il valore massimo di SU determinato per i macrolotti stessi.

Sono altresì consentite diverse possibilità aggregative degli alloggi e rapporti volumetrici tra gli

edifici, come specificato più specificatamente dalle presenti norme, e nel rispetto del “Regolamento

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contenente i criteri e le modalità applicative degli artt.16.10 e 16.7bis del Testo Coordinato delle

Norme di PSC-POC-RUE”.

Le altezze degli edifici, determinate in n. di piani utili, possono variare fino a n. 8P + PT; per la

definizione di piano utile e altezza utile, si rimanda alle norme di PSC – POC – RUE.

Per tutto ciò che non viene normato dalle presenti norme, si rimanda al Testo Unico Coordinato

delle Norme di PSC – POC – RUE.

Le tipologie di progetto devono attenersi al regolamento di applicazione degli artt. 16.7 e 16.10bis

del testo unico PSC-POC-RUE e s.m. de al regolamento attuativo delle Zone “F”.

Art. 5

Tipologia edilizia e modalità di intervento

Gli elaborati n.10 a;b;c;d;e;f; e n.11 a;b;c;d;e;f del Piano Particolareggiato riportano le tipologie

edilizie indicative relative ai lotti di intervento.

La capacità edificatoria ricompresa nei macrolotti A e B dell’edilizia libera e dell’edilizia

convenzionata individuati dal P.P. potrà essere distribuita secondo le variabili e le tipologie previste

dalla NTA allegata al P.P. stesso.

I singoli permessi di costruire potranno interessare anche quota parte della superficie realizzabile

all’interno dei detti macrolotti senza limitazioni di quantità, purchè siano rispettati, a completamento

dei macrolotti stessi, il calcolo relativo alle dotazioni urbanistiche previste (ES.: da doppio edificio a

una sola metà).

I macrolotti possono ospitare edifici di differenti tipologie (isolati, a schiera, in linea, a torre);

all’interno dello stesso corpo di fabbrica si potranno avere anche tipologie miste, in aggregazione

complessa.

Tutti i macrolotti si trovano collocati nei pressi della viabilità carrabile, gli edifici dovranno seguire di

massima gli allineamenti ed orientamenti indicati nelle tavole di Piano Particolareggiato e la loro

altezza potrà variare fino a n.8P + PT, come riportato nei contenuti dell’accordo di pianificazione.

Ogni soluzione tipologica proposta dovrà dimostrare, nell’ambito del relativo macrolotto, il rispetto

delle dotazioni di parcheggi pertinenziali nella misura prevista dal vigente PSC POC RUE. In

particolare ogni alloggio dovrà essere dotato di almeno una autorimessa.

Le porzioni fuori terra ed interrate/seminterrate degli edifici di progetto potranno essere realizzate

liberamente all’interno dei macrolotti nel rispetto delle distanze di cui al successivo art.6.

Tale verifica non è dovuta per i piani interrati, che dovranno rispettare unicamente le distanze

rispetto i confini di proprietà come da normativa vigente.

Le variazioni tipologiche sono consentite nel rispetto delle seguenti regole compositive:

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• Tipologia in linea o a torre, con possibilità di realizzare un numero variabile di alloggi per

piano, di tagli differenti;

• Paramenti esterni in materiali ( mattone – lastre in cotto – lastre in pietra – lastre in

stratificato o composito, elementi metallici, ecc.) a prevalenza cromatica ricompresa

nell’ambito della seguente gamma: biancone, terra rossa, terra gialla, terra d’ombra naturale,

grigio, nelle varie tonalità;

• Previsione di volumi pieni e vuoti composti secondo una alternanza tra paramenti esterni

“pieni” o dotati di aperture finestrate ridotte e parti finestrate o loggiate sottolineate da

diverso materiale rispetto al paramento murario;

• Collocazione delle autorimesse pertinenziali al piano seminterrato o interrato, cui si

accederà dalla pubblica via mediante rampe dotate di pendenza P=<20%. Tali rampe,

laddove comuni a più lotti o edifici, potranno essere realizzate anche in anticipo rispetto

all’attuazione dei singoli edifici, o coppie di edifici, che costituiscono le unità minime di

intervento;

• Le quantità massime totali di SU dovranno essere verificate sul macrolotto di P.P. Ad ogni

titolo abilitativo che verrà presentato all’interno dei macrolotti sarà allegata una tabella

riassuntiva del totale delle superfici utili di progetto che dimostri il rispetto dei parametri

complessivi.

• Il soggetto attuatore o altro soggetto dovrà dimostrare la titolarità sulle suscettibilità derivanti

da trasferimenti di superficie da altri fabbricati.

• Il rilascio dell’ultimo permesso di costruire di un macrolotto dovrà essere accompagnato da

aggiornamento agli elaborati di PUA ai sensi dell’art. 5.9.2.

• Nel caso in cui non venisse utilizzata per intero la S.U. relativamente ad ogni lotto di

intervento, essa potrà essere recuperata negli altri lotti di intervento, sempre mantenendo

invariati i valori complessivi di S.U. previsti dal piano.

• Previsione, nelle logge/terrazze, di parapetti funzionali ad ottenere una percezione ordinata

delle facciate anche quando gli edifici saranno abitati;

• Localizzazione di autorimesse pertinenziali di norma al piano interrato o seminterrato che

potrà anche essere comune a più edifici; al livello interrato si accede attraverso rampe e

scale condominiali, poste nei lotti privati;

• Potranno essere realizzate tipologie che contemplano unità abitative indipendenti o semi-

indipendenti (possibilità di avere accessi indipendenti) secondo un impianto planimetrico

compatibile e coerente al Piano Particolareggiato.

Il trasferimento di quote di S.U. e di numero di alloggi tra i macrolotti di uno stesso sub-comparto,

fermo restando il ritrovamento degli standard, potrà essere valutato in fase di progettazione

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esecutiva, previa presentazione e approvazione di aggiornamento agli elaborati del PUA ai sensi

dell’art. 5.9 comma 2.

Il comune ha comunque facoltà di richiedere l’aggiornamento agli elaborati di PUA, ai sensi dell’art.

5.9.2 qualora lo ritenga necessario, facendone semplice richiesta al soggetto attuatore.

Le tipologie riportate negli elaborati di Piano Particolareggiato sono comunque da ritenersi non

prescrittive ma indicative.

Art. 6

Destinazione d’uso degli edifici, lotti e standards di progetto

Il comparto in oggetto prevede la destinazione d’uso residenziale per una SU pari a 38.200 mq.(più

mq. 1.700, relativi al lotto “A2”), suddivisa in SU per edilizia libera, edilizia convenzionata per la

vendita e l’affitto, secondo quanto riportato nelle indicazioni e nelle tabelle agli elaborati n. 10 e 11.

Gli elaborati di Piano Particolareggiato definiscono il disegno dei macrolotti di attuazione e delle

aree da cedere (vedi tav. n. 5 Progetto – Schema Urbanistico).

Il disegno delle tipologie e dei lotti riportati nel Piano Particolareggiato è indicativo: potranno

pertanto essere diversamente determinati gli accessi carrabili e pedonali ai lotti privati di intervento

in relazione al disegno definitivo delle tipologie in sede di richiesta dei Titoli Abilitativi. Allo stesso

modo la ripartizione della SU realizzabile nel comparto potrà essere diversamente realizzata nel

rispetto di quella totale d’intervento.

La definizione dei macrolotti di intervento tiene conto delle analisi previsionali del clima acustico e

delle indagini geologiche condotte sull’area di intervento.

Il comparto presenta alcuni sottoservizi esistenti come emerso dai rilievi: il comparto è infatti

interessato da un gasdotto e da una linea aerea di media tensione. Il tratto di gasdotto all’interno del

comparto verrà debitamente mantenuto all’interno di una fascia cautelativa di rispetto, come per

altro previsto dalla normativa vigente, e sarà interessato unicamente dai necessari attraversamenti

del sistema della viabilità carrabile e ciclopedonale.

Gli standards di progetto sono soddisfatti secondo quanto dettato dal PRG vigente. In particolare i

parcheggi pertinenziali di uso privato sono realizzati in soluzione interrata o semi interrata (per

l’edilizia libera), ed a raso (per l’edilizia libera e convenzionata), all’interno dei macrolotti.

Il verde pubblico risulta collocato principalmente lungo un asse che divide i due macrolotti ( ed.

libera e ed. convenzionata) costituendo un sistema di collegamento attrezzato nord-sud per l’intero

comparto.

Art. 7

Varianti al Piano Particolareggiato

Qualsiasi variante che modifichi sostanzialmente la progettazione approvata col Piano

Particolareggiato dovrà essere autorizzata dal Comune previa approvazione del Consiglio

Comunale nei modi e nelle forme di legge.

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Sono da considerarsi variazioni non sostanziali:

• La modifica delle quote plano altimetriche purchè garantiscano la continuità dei collegamenti

tra strade, aree di parcheggio e percorsi pedonali, così come previsto in progetto;

• La variazione delle sagome planimetriche e volumetriche degli edifici e dei piani seminterrati

purchè all’interno dei lotti privati;

• La variazione di altezza degli edifici in funzione di allargamenti o restringimenti della sagoma

ai vari piani o per inserire i corretti spessori dei pacchetti delle pareti, dei solai e delle

coperture in fase esecutiva;

• La modifica delle tipologie degli edifici, in quanto solo indicative;

• Il trasferimento di SU all’interno dei macrolotti, purchè nel rispetto di quella complessiva

prevista dal Piano Particolareggiato;

• La diversa distribuzione degli edifici di edilizia convenzionata per la vendita, e di quelli

destinati ad edilizia convenzionata per l’affitto, sempre all’interno del relativo “macrolotto B”;

• Adeguamenti delle opere di urbanizzazione in seguito a mutate esigenze

dell’Amministrazione Comunale od a problemi esecutivi.

Le variazioni non sostanziali alla composizione del Piano Particolareggiato non costituiscono

variante allo stesso.

Art. 8

Distanze da edifici e confini

Le distanze degli edifici dai confini di zona e di proprietà esterne al comparto saranno quelle

contenute nelle norme attualmente vigenti (PSC – POC – RUE).

Le distanze dagli edifici con pareti finestrate saranno superiori o uguali a mt. 10,00

Le distanze dei fabbricati dalle strade saranno maggiori o uguali a mt. 5,00.

La distanza degli interrati dai confini di proprietà sarà pari ad almeno mt. 2,00.

Le distanze dei fabbricati dai confini di zona saranno maggiori o uguali a mt. …..,00.

Una minore distanza tra fronti di edifici finestrati dovrà essere supportata da adeguata

documentazione tecnica che ne attesti la conformità alle norme, costituendo un vincolo per le

tipologie di alloggi proposte.

Distanze dai confini con aree a servizi (U2)

Nel caso in cui i fabbricati non dovessero rispettare le distanze previste dal RUE, si dovrà

provvedere alla istituzione di servitù di inedificabilità per minore distanza dal confine nelle aree

pubbliche destinate a servizi di interesse collettivo e relativo indennizzo.

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Distanze dai confini delle rampe a servizio dei piani interrati

Nella realizzazione delle rampe di accesso ai piani interrati, dovranno essere rispettate le distanze

dai cigli stradali, come da norme di RUE.

Per quanto non espressamente indicato sono vigenti le norme del Codice Civile e del Regolamento

Edilizio.

Art. 9

Altezza degli edifici

L’altezza massima degli edifici è fissata in 8P + PT a partire dal piano di riferimento; nel calcolo

delle altezze dei fronti degli edifici, e del calcolo del numero dei piani, oltre che per l’individuazione

della quota di spiccato, si farà riferimento agli Artt. 25.6; 25.7; 25.8 del Testo Unico.

Non concorrono al calcolo del numero di piani quelli adibiti a funzioni accessorie, di servizio alle

unità abitative (anche direttamente collegate ad esse), a vani tecnici, a sistemi tecnologici ed

energetici.

Nel calcolo delle altezze degli edifici, sarà considerato piano utile anche il piano interrato, nel caso

in cui esso non presentasse i requisiti della scomputabilità ai fini del calcolo dell’altezza in piani.

Art. 9a

Piano quotato – quote altimetriche

Durante la progettazione esecutiva delle infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti e dei

fabbricati saranno meglio definite le quote altimetriche di riferimento del PUA in accordo con gli

uffici comunali (anche in relazione all’applicazione del CAP XXV RUE) sia per quanto concerne le

opere di urbanizzazione che per le quote di imposta dei lotti di edificazione e dei fabbricati. Le quote

altimetriche individuate dal PUA sono pertanto da considerarsi indicative. Particolare attenzione

verrà posta alla connessione altimetrica del comparto con le aree limitrofe sia edificate che libere, o

destinate alle urbanizzazioni e verde pubblico; individuando e garantendo adeguate soluzioni di

raccordo.

Il progetto dovrà evidenziare le soluzioni tecniche per il raccordo tra la viabilità nord di comparto e

l’area a nord destinata a servizi di interesse collettivo (area destinata ad ospitare impianti sportivi e

verde pubblico esistente) mediante l’adeguamento delle quote e l’eliminazione di eccessivi dislivelli.

Art. 10

Spazi pubblici, spazi privati e spazi privati di uso pubblico

Saranno cedute al Comune le zone ricadenti nel calcolo delle dotazioni per attrezzature e spazi

collettivi, le aree adibite alla viabilità pubblica, i percorsi pedonali e ciclabili, come identificati in

progetto, nonché le zone adibite a parcheggio (PP) da realizzare nel rispetto degli standards di

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legge, come meglio specificato nelle Tavv. n. 6a Progetto – Planimetria generale “tecnica” e n. 6b

Progetto – Standards/parcheggi del Piano Particolareggiato.

I posti auto pertinenziali possono essere distribuiti sulla viabilità pubblica, quando non sia possibile

reperirli, in tutto o in parte, all’interno dei lotti di intervento, o per particolari scelte progettuali,

prevedendo in questi casi l’obbligo per il soggetto attuatore di esecuzione e cessione gratuita al

Comune, oltre al versamento di contributo una tantum per la manutenzione, da non computarsi

come opere di U1. Inoltre è preferibile, nei casi sopra descritti, la collocazione di tali posti auto

pertinenziali (P765) nelle viabilità trasversali (secondarie).

Art. 11

Opere di urbanizzazione

Il sistema delle infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti dovrà essere realizzato

seguendo le indicazioni delle tavole di progetto ad esse relative, che verranno inserite nei progetti

tesi all’ottenimento degli occorrenti titoli abilitativi e negli esecutivi.

La realizzazione di tali opere avverrà per stralci e sarà legata all’attuazione del programma edilizio,

oltre a rispettare il cronoprogramma dei lavori.

Prima del rilascio del PdC delle opere di urbanizzazione saranno precisati gli elementi conoscitivi

necessari a dettagliare le soluzioni tecnico-progettuali che potranno essere adeguati in base agli

esiti dei suddetti approfondimenti, di concerto con l’amministrazione comunale.

Art. 12

Opere di urbanizzazione fuori comparto – U.G.

Il Piano Particolareggiato prevede l’allacciamento delle reti di progetto anche attraverso strade e

spazi pubblici posti al di fuori del comparto. Tali spazi sono meglio dettagliati nelle tavole delle

Infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti.

Oltre alle infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti, su richiesta dell’amministrazione

comunale è prevista la realizzazione di due opere generali di comparto (tav.19 Opere di

Urbanizzazione – Urbanizzazioni generali): la rotatoria di Via Liguria e la barriera fonoassorbente

lungo la Nuova Estense.

Art. 13

Attuazione aree 02 e 03

Viene indicato sugli elaborati il nuovo accesso a dette aree, dalla viabilità di progetto, in sostituzione

dell’accesso da Via Morane, sulla quale insiste servitù di passaggio, che verrà trasferito al Comune,

eliminando l’attuale passo carraio.

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Art. 14

Viabilità

Nella progettazione delle opere di U1 dovranno essere rispettate le prescrizioni contenute al punto

n.2 (“adeguamento del progetto alle indicazioni del settore viabilità”) contenuto all’interno del

verbale di audizione del 16/10/2013, prot. gen. 122575.

Art. 15

Recinzioni

Le recinzioni verso le aree pubbliche sono realizzate mediante muro in cls di h.cm. 50 ed elementi

grigliati metallici zincati e verniciati a semplice orditura, integrate da siepi, per una h.max

complessiva di cm.180.

Le recinzioni verso le aree interne e/o condominiali sono realizzate mediante muro in cls di h.cm.

50, pali metallici zincati verniciati e rete, integrate da siepi, per una h.max complessiva di cm.180.

Art. 16

Standard di RUE – superficie per servizi accessori – dotazione di verde di vicinato

Per ogni lotto di edificazione dovranno essere riportati i dati relativi alla snr (superficie per servizi e

accessori) massima relativa a cantine, soffitte, autorimesse (come da art. 15.6 comma 4).

Per ogni macrolotto dovrà essere riportato il calcolo relativo alla dotazione d’obbligo del verde di

vicinato.

Art. 17

Alberature preesistenti

Le opere di U1 dovranno preservare l’albero di gelso posto all’incrocio tra Via Vaciglio e la ciclabile

per Via Morane. La progettazione del verde nella zona nord del parco deve prevedere la

valorizzazione ed integrazione del complesso di verde “naturale” già presente sull’area.dovranno

essere il più possibile preservate tutte quelle preesistenze arboree che possono concorrere a

migliorare la funzione di filtro e barriera tra il comparto e le aree già edificate.

Art. 18 Opere di U2

Le opere di U2 dovranno essere realizzate secondo le indicazioni e prescrizioni contenute negli

elaborati grafici inerenti le opere a terra, (Tav. 12).

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PIANO PARTICOLAREGGIATO PER L’ATTUAZIONE DELL’AREA NUOVA ESTENSE IN ZONA VACIGLIO

12

Art. 19 Si introduce il seguente articolo ai fini del recepimento dei pareri di ARPA – USL – Provincia di

Modena, di cui ai seg. riferimenti:

1. ARPA: In data 9.4.2014 Prot.PGMO4564 l’ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell'Emilia Romagna), Servizio Provinciale di Modena, Servizio Territoriale;

2. AUSL: In data 11/07/2014, Prot. 55217 - Distretto di Modena, Dipartimento Sanità Pubblica, Servizio Igiene Pubblica;

3. PROVINCIA: Delibera di Giunta Provinciale n. 257 del 05/08/2014.

Prescrizioni ambientali

“adozione di sistemi di dissuasione per limitare la velocità della viabilità di comparto”

Dovranno essere adottati in fase esecutiva sistemi di dissuasione per limitare la velocità della viabilità di comparto. In particolare la progettazione della viabilità di comparto dovrà essere eseguita secondo le indicazioni fornite dal settore viabilità con il criterio della zona 30, per la limitazione della viabilità carrabile.

“manufatti scolmatori di piena”

Dovranno essere realizzati sistemi di raccolta e riuso delle acque meteoriche proveniente dalle coperture degli edifici e /o da altre superfici impermeabili scoperte, con cogenza del Req. Volontario n.XXVIII3.2 RUE, per i soli usi compatibili esterni agli organismi edilizi (edifici).

“parcheggi”

La realizzazione dei parcheggi dovrà essere effettuata con modalità costruttive e materiali drenanti ad alto grado di permeabilità.

“contenimento della risorsa idrica – utilizzo della risorsa idrica”

In fase di esecuzione delle opere di urbanizzazione e dei fabbricati, dovranno essere recepiti i disposti (gli indirizzi) del vigente PTCP (art . 13.c) afferenti disposizioni per il contenimento dell'uso della risorsa idrica, considerando come cogente il requisito di RUE n. XXVIII.3.1 - Riduzione del consumo di acqua potabile – (da volontario a cogente).

Il Tecnico

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