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Piano Integrato di Vigilanza e Controllo - Anno 2014 -

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Attività di Prevenzione Medica

Per l’anno 2014 il Dipartimento di Prevenzione Medico, in coerenza con gli obiettivi del Piano

Regionale della Prevenzione intende programmare le proprie attività:

- sulla base di analisi epidemiologiche e di evidenza di efficacia secondo criteri di priorità

dell’azione di controllo parametrata al livello di rischio;

- sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse, concorrendo al benessere complessivo, sia con

interventi nei confronti della singola persona, sia con interventi di sistema sulla comunità e sul

territorio.

Si proseguirà pertanto nel riorientare le tradizionali attività di vigilanza e controllo in modo da

renderle più efficaci, più efficienti e da potenziarne l’utilità sociale, differenziando gli ambiti di

intervento prioritari in base al rischio.

Il modello organizzativo praticato è quello che valorizza un’ampia partecipazione delle parti sociali

e delle istituzioni con competenze nelle specifiche aree (tutela della salute e sicurezza dei

cittadini/consumatori/lavoratori), sia nella fase di individuazione di priorità ed obiettivi, sia nella

fase di valutazione del guadagno di salute conseguito.

In questo senso, ad esempio, l’esperienza ad oggi condotta consente di affermare con forza che il

processo per affrontare e risolvere i bisogni di Sicurezza e Salute degli ambienti di Lavoro, inizia

con la realizzazione della “peer network”, la “rete di pari”. Istituzioni, Associazioni datoriali e

sindacali danno vita ad una piattaforma collaborativa che permette di affrontare, in modo

interattivo, la soluzione dei problemi dei lavoratori, dei datori di lavoro e degli organi di vigilanza

per lavorare attorno ad un bisogno condiviso, sul quale sono convogliate energie e risorse, anche

finanziarie.

L’ASL intende sviluppare e consolidare la promozione di stili e ambienti di vita favorevoli alla salute

cercando di contribuire allo sviluppo di politiche in grado di incrementare i livelli di salute della

comunità, con particolare attenzione al problema delle disuguaglianze, destinato ad assumere

ancora maggior rilevanza a fronte del fenomeno dell’immigrazione, ma anche degli effetti della

crisi economica degli ultimi anni.

Le conoscenze e i risultati delle attività di prevenzione raggiunti saranno sostenute da un’efficace

azione di comunicazione pubblica rivolta alla popolazione, ai suoi rappresentanti ed ai cittadini

utenti del servizio sanitario.

Il Dipartimento di Prevenzione inoltre, in linea con le indicazioni regionali, in previsione dell’evento

EXPO procederà, nel corso dell’anno, ad una revisione del Piano di gestione delle Maxi -

Emergenze adottato nel 2011 aggiornando, in collaborazione con le strutture interessate, i

protocolli di intervento in capo all’ASL e rafforzando, se del caso, la Guardia Igienica permanente

Aziendale.

PIANO INTEGRATO DI VIGILANZA E CONTROLLO ANNO 2014

Le attività di vigilanza e controllo saranno pianificate ed organizzate secondo le specificità

dettagliate dalle Unità Operative del Dipartimento, come di seguito sinteticamente rappresentato

attraverso l’esplicitazione, per ogni Unità Operativa complessa (U.O.C.), di obiettivi e attività.

Aderenza alla programmazione regionale

Anche per il 2014 le attività integrate di vigilanza e controllo del Dipartimento di Prevenzione

Medico si svolgeranno in coerenza con gli atti di programmazione regionale.

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Gli atti programmatori e di indirizzo regionali a cui il piano triennale 2012-2014 (allegato n. 1) e il

presente Programma Annuale (2014) fanno riferimento, sono:

- Deliberazione n° X/1185 del 20/12/2013 “Determinazione in ordine alla gestione del Servizio

Socio Sanitario Regionale per l’esercizio 2014 – (di concerto con l’Assessore Cantù)”;

− Deliberazione n. IX / 4334 del 26/10/2012, “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio

socio sanitario regionale per l'esercizio 2013”;

− Deliberazione di giunta regionale n. IX/2633 del 6 dicembre 2011, “Determinazioni in ordine

alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2012”;

− Il Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014 (PSSR) – DCR n. IX/0088 del 17.10.2010;

− Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 (PRP) – DGR n. IX/1175 del 29.12.2010;

− Il Piano Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro 2011-2013 – DGR n. IX/1821 del 8.6.2011;

Analisi del contesto

Per l’analisi del contesto, prassi consolidata che ha permesso di mettere meglio a fuoco gli impatti

per la salute e la sicurezza della popolazione generale e per i lavoratori presenti sul territorio

provinciale da monitorare e la messa a fuoco delle priorità da verificare periodicamente, ci si rifà a

quanto pubblicato con il Documento di Programmazione Aziendale per l’anno 2014.

I principi fondamentali della programmazione dell’attività di ispezione, vigilanza e controllo, come

ormai da anni utilizzati, sono:

- La gradazione del rischio per la salute e la sicurezza dei cittadini, consumatori e lavoratori,

- L’integrazione con l’azione di vigilanza e controllo tra le UOC del Dipartimento e le altre

organizzazioni dell’Asl e con i soggetti esterni istituzionalmente preposti a tutelare la salute e

la sicurezza della popolazione generale e dei lavoratori, in particolare gli Enti Locali (Comuni,

singoli o associati, e Provincia), l’ ARPA, il Prefetto, la Direzione Provinciale del Lavoro, le

Polizie Locali ed altre Forze dell’ordine (Carabinieri e Guardia di Finanza). Vengono altresì

coinvolti e consultati portatori d’interesse presenti nel territorio per specifiche attività di

prevenzione e controllo tra Associazioni di categoria, Datoriali, Organizzazioni Sindacali,

Rappresentanti dei Consumatori, ecc.

- L’efficacia degli interventi scelti agendo principalmente sulle attività ad alto rischio e

individuando appositi indicatori di risultato.

U.O.C. Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro

PREMESSA

Il sottostante piano comprensivo di obiettivi e conseguenti azioni, viene redatto tenendo conto di

quanto indicato nel “Piano regionale 2014-2018 per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di

lavoro” (Deliberazione N° X/1104 Seduta del 20/12/2013 in aderenza ai documenti di

pianificazione nazionale e regionale che rappresentano la cornice normativa di riferimento) e nella

“Deliberazione n. x/1185 – Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario

regionale per l’esercizio 2014”.

Di fondamentale importanza risulta la condivisione tra le parti sociali e istituzionali preposti

all'attuazione e alla vigilanza della normativa in materia di sicurezza, dei principi a cui fare

riferimento e in particolare:

- l’intersettorialità - approccio trasversale alla salute e sicurezza in ambienti di lavoro, ricercando

e stimolando la collaborazione, l’interazione funzionale e il coordinamento con tutti i soggetti

coinvolti;

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- la semplificazione – riformulazione di procedure e ridisegno di modelli organizzativi, non a

contrazione delle funzioni e dei servizi a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma

a vantaggio dei cittadini e delle imprese;

- la sostenibilità - visione integrata delle forze e delle risorse messe in campo che siano di

sostegno alle priorità individuate, migliorino la partecipazione del partenariato economico-

sociale alla definizione delle strategie, favoriscano una concezione di lungo temine

Linee strategiche di azione

Il dibattito nazionale e internazionale ha reso evidente che, per conseguire miglioramenti tangibili

delle condizioni di lavoro, nonché per contrastare gli infortuni sul lavoro e le malattie

professionali, agli strumenti ordinari di vigilanza e ispezione vanno affiancati altri dispositivi quali:

- il dialogo sociale per avviare iniziative di RSI e di incentivazione economica;

- la promozione di buone prassi per la corretta valutazione e gestione dei rischi, e per la

promozione della salute (Working Health Promotion);

- le iniziative di sensibilizzazione per la diffusione della cultura della SSL;

- la valorizzazione della differenza di genere.

OBIETTIVI STRATEGICI

Gli obiettivi che indirizzeranno l’attività di Regione Lombardia nel prossimo quinquennio sono:

- la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali;

- il sostegno alle imprese;

- la formazione alla salute e sicurezza.

Riduzione degli infortuni: decremento del tasso infortunistico pari o superiore al 25% per il

quinquennio (calcolato sull’anno 2012, utilizzando al denominatore il numero di lavoratori

occupati al netto del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni - tiraggio CIG = numero ore

utilizzate/numero ore autorizzate) – fonte dati INAIL, INPS, ISTAT)

Malattie professionali: incremento del numero assoluto di malattie professionali denunciate a

INAIL pari o superiore 25% per il quinquennio (calcolato sull’anno 2012 – fonte dati INAIL al netto

del ricorso alla cassa integrazione guadagni)

Sostegno alle imprese:

- favorire l’emersione, la valorizzazione, la promozione e la diffusione di buone pratiche e

percorsi virtuosi di autocontrollo da loro praticati, quali quelli di RSI e i sistemi di gestione della

sicurezza (SGSL) ampiamente intesi;

- promuovere nelle aziende l’adozione delle buone prassi esistenti e decretate nell’ambito delle

precedenti pianificazioni;

- semplificare e uniformare l'azione delle Istituzioni con competenza in SSL.

La formazione alla salute e sicurezza:

- recepire gli Accordi Stato/Regioni all’insegna della semplificazione;

- fornire indirizzi ai DPM per un’azione di controllo delle iniziative formative che si svolgono a

livello locale;

- supportare la scuola nel percorso di integrazione della sicurezza nei curricula scolatici, in

coerenza con la L.R. 19/2007

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OBIETTIVI DI PROCESSO

Si intendono promuovere azioni sinergiche con tutti gli organismi incaricati della prevenzione e

della vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nell’ambito del Comitato di

Coordinamento Provinciale ex art. 7 D.Lgs 81/08 anche attraverso l’attuazione di attività di

controllo coordinata.

In tema di promozione e assistenza alle imprese, il servizio intende effettuare azioni finalizzate alla

diffusione di sistemi di autocontrollo, di linee guida e buone prassi

Inoltre si intende sostenere le imprese attraverso corsi di formazione rivolti alle figure della

prevenzione aziendali: datori di lavoro, RSPP, medici competenti, RLS.

In particolare si intende:

- realizzare il progetto locale di informazione/formazione rivolto alle microimprese e ai

lavoratori autonomi in particolare dei settori edile e agricolo;

- realizzare un corso di formazione destinato agli RSPP aziendali in tema di rischio chimico a

seguito all’attuazione del Regolamenti Europei n.1907/2006 REACH, n. 1272/2008 CLP e n.

453/2010 SDS)

- organizzare almeno un convegno destinato ai medici competenti;

- organizzare incontri di aggiornamento destinati agli RLS.

ATTIVITA’

Vengono di seguito definite nel dettaglio le attività che il servizio PSAL intende perseguire nel

corso del periodo 2014-2018 in coerenza con quanto definito dagli obiettivi strategici.

Amianto

Nell’ambito del settore amianto si intendono proseguire le seguenti linee principali di attività:

- bonifica siti dismessi (area ex Fibronit): prevista l’effettuazione da parte del servizio di un

numero di campionamenti pari ad almeno il 10% dei campionamenti effettuati dalla ditta

incaricata dei lavori di bonifica previsti per l’anno 2014;

- campionamenti per la restituibilità dei luoghi sottoposti a interventi di bonifica;

Prosegue inoltre l’attività di valutazione tecnica e sanitaria dei piani di lavoro per la rimozione

amianto; si prevede, per gli aspetti sanitari, un approfondimento della valutazione in almeno il

30% dei casi.

Differenza di genere, età e paese di provenienza

Considerati i dati di letteratura e di contesto locale e regionale, tenuto conto di quanto indicato

nel Piano regionale 2014–2018 per la tutela della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, il

servizio ritiene opportuno analizzare le modalità con le quali le imprese gestiscono i rischi

lavorativi a seguito del percorso valutativo riferito alle differenza di genere, età e paese di

provenienza come previsto dall’art. 28 del D.Lgs 81/08.

Verranno pertanto esaminati, nel merito, un numero significativo di DVR di imprese del territorio.

Rischio chimico

Con la finalità di fare il punto sulla qualità della valutazione del rischio chimico effettuata da parte

delle aziende, (ai sensi del DLgs 81/2008 e a seguito all’attuazione del Regolamenti Europei

n.1907/2006 REACH, n. 1272/2008 CLP e n. 453/2010 SDS), tenendo conto dell’opportunità di

fornire supporto alle imprese, è previsto un corso di formazione destinato agli RSPP dei settori

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interessati. Durante il corso verrà fornita una check list da utilizzarsi per valutare la congruità delle

schede di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati in azienda con le normative vigenti, (n.1907/2006

REACH, n. 1272/2008 CLP e n. 453/2010 SDS).

Verrà valutata successivamente la ricaduta positiva del corso attraverso l’invio al servizio dei

risultati dell’analisi di SDS effettuata dagli RSPP aziendali con l’utilizzo della check list.

Verrà, in seconda fase, richiesto l’invio al servizio dei documenti di valutazione del rischio chimico

aggiornato dalle aziende.

Incremento segnalazione di malattie professionali

Si intendono avviare interventi di sensibilizzazione e controllo dell’attività espletata in tema di

denuncia di malattia professionale sui medici competenti delle aziende del territorio, presi

singolarmente in un campione significativo.

Di ogni medico competente verrà verificata, a campione, almeno una cartella sanitaria di un

lavoratore proporzionalmente al numero delle aziende di cui il singolo professionista è medico

competente e conseguentemente al numero dei lavoratori di ogni singola azienda.

Verrà implementato l’utilizzo del modulo OCCAM.

Si prevede il coinvolgimento della UOOML in tema di neoplasie a possibile eziopatogenesi

professionale. Si provvederà ad elaborare uno specifico questionario, da somministrare ad opera

di medici della UOOML, a pazienti con diagnosi di neoplasia vescicale e/o polmonare con la finalità

di evidenziare eventuali casi misconosciuti ad eziologia di natura professionale. Si attueranno

successivamente i conseguenti obblighi di legge (referto e denuncia all’INAIL).

Patologie da movimenti ripetuti degli arti superiori:

Organizzazione di un convegno destinato ai medici competenti e medici di base in tema di

mantenimento delle capacità, reintegrazione e riabilitazione dei lavoratori che hanno sviluppato

patologie muscolo-scheletriche sul lavoro.

A seguito di tale evento e dopo averne valutata l’opportunità, al fine di sensibilizzare l'opinione

pubblica sulle malattie osteoarticolari (sulla prevenzione e la cura di tali patologie tenendo conto

anche delle differenze di genere) si provvederà all’elaborazione di opuscoli/manifesti informativi

da divulgarsi presso i principali centri cittadini di aggregazione (sedi ASL, ambulatori medici di

base, etc.) o attraverso il sito web aziendale.

Stress lavoro correlato

In considerazione alle ultime due indagini della Fondazione europea per il miglioramento delle

condizioni di vita e di lavoro di Dublino, tra i lavoratori dell’Unione europea il problema «stress»

risulta al primo posto, assieme ai disturbi muscolo-scheletrici.

Il servizio intende proseguire l’attività di vigilanza in merito alla valutazione del rischio da stress

lavoro correlato nel comparto scuole anche a seguito di più segnalazioni pervenute al servizio.

Verrà realizzato un incontro con i dirigenti scolastici e MC delle scuole e successivamente richiesto

l’ invio al servizio del DVR stress lavoro correlato.

Strumenti informativi

La registrazione dei controlli effettuati dal servizio nel sistema gestionale aziendale prevede la

puntuale trasmissione dei dati al sistema informativo I.M.Pre.S@.

E’ prevista l’implementazione dell’utilizzo del modulo MA.PI. del sistema informativo Regionale

della prevenzione PERSON@ fino al raggiungimento della registrazione del 100% delle malattie

professionali e infortuni sottoposti ad indagine dal servizio.

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Presentazione di linee guida alla Commissione Consultiva Permanente art.6 D.Lgs 81/08 al fine

del riconoscimento a “buone prassi”

Il servizio intende realizzare un progetto locale dal titolo “Linee operative per la gestione della

problematica degli spazi confinati o a rischio di inquinamento nelle cantine vitivinicole” finalizzato

a fornire indicazioni tecnico/operative di riferimento idonee alla prevenzione dei rischi durante le

attività in ambienti sospetti di inquinamento o confinati in ambito vitivinicolo.

Il documento finale elaborato verrà inviato alla Commissione Consultiva permanente per la

validazione come buona prassi ai sensi e per gli effetti dell’art.2, comma 1, lett. v) del D.lgs. n.

81/2008.

Promozione e diffusione di linee guida/atti di indirizzo regionali

E’ prevista la promozione e la diffusione di almeno una linea guida/atto di indirizzo all’anno tra le

seguenti:

- Vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di

saldatura metalli

- Linee guida per la sorveglianza sanitaria in edilizia

- Stress lavoro correlato

- Strategia SOBANE – gestione dei rischi professionali

- Linee di indirizzo per l’attività di coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili

Supportare la scuola nel percorso di integrazione della sicurezza nei curricula scolatici

Si prosegue il percorso da tempo avviato, in sinergia con DTL, INAIL, Confindustria Pavia e

Provincia, di inserimento nei programmi scolastici di temi attinenti la salute e sicurezza sul lavoro.

Expo

Sarà monitorato un eventuale interessamento del territorio della Provincia di Pavia in merito

attività che potrebbero correlarsi all’evento Expo (eventuali cantieri stradali, allestimento di palchi

per spettacoli di varia natura).

PROGRAMMA DI ATTIVITA’ DI VIGILANZA E ISPEZIONE 2014

Da indicazioni regionali (Circolare Regionale Protocollo H1.2014.0002441 del 22/01/2014) in

merito al numero di controlli e imprese da sottoporre a vigilanza, occorre mantenere il numero

totale dei controlli effettuati nel 2013.

Si prevede pertanto di effettuare 5.022 controlli, come effettuato nel precedente anno in orario di

servizio ordinario.

Si precisa a riguardo che a far data da 01/05/2014 un Tdp andrà in quiescenza pertanto in

mancanza di sostituzione il numero dei controlli verrà debitamente ridotto.

Si prevede di realizzare attività di vigilanza, ispezione e controllo su almeno 1023 imprese attive

(obiettivo LEA calcolato sul totale delle PAT residenti per ciascuna regione attive al 31/12/2009 -

dati INAIL), con almeno un dipendente (o addetto speciale) oppure almeno due artigiani come

indicato dalla Regione Lombardia, escludendo le attività non rilevanti ai fini della sicurezza dei

lavoratori;

Per il calcolo delle imprese attive da sottoporre a vigilanza è stato utilizzato il denominatore

indicato dalla nota regionale pari, per la Provincia di Pavia, a 20.454 imprese.

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Saranno effettuati controlli ed azioni mirate al controllo di attrezzature vetuste in agricoltura,

promuovere corrette modalità di gestione del mercato dell’usato.

Verrà effettuata attività di vigilanza in aziende agricole ammesse ai finanziamenti nell’ambito

dell’attuazione del Piano di sviluppo rurale. In totale le aziende agricole sottoposte a vigilanza

saranno 80.

Per la definizione delle attività rilevanti ai fini della sicurezza dei lavoratori si procede secondo i

criteri della graduazione dei rischi e dell’individuazione delle priorità, tenendo conto degli indirizzi

regionali: individuazione della classe di rischio sulla base di dati occupazionali e di danno,

classificazione del rischio da 1 (maggior rischio) a 4 (minor rischio), correzione della classe di

rischio con riferimento alla presenza/assenza di rischi potenziali (chimico, fisico, organizzativo, per

terzi) correlabili alla realtà del territorio.

Ai fini dell’attribuzione della classe di rischio è rilevante il contributo fornito dalle indicazioni

emerse dal registro regionale infortuni mortali.

Per ciascun comparto/settore è stato definito il numero di imprese da sottoporre a controllo,

utilizzando le informazioni contenute nella banca dati Infocamere 2012 e nel Sistema Impresa; si è

tenuto conto, inoltre, delle conoscenze, in merito ai rischi presenti nei diversi settori del territorio

pavese, acquisite nel corso dell’attività di vigilanza e controllo effettuata dalla UOC PSAL nel 2013

nonché da altri organi di vigilanza quali la Direzione Territoriale del Lavoro e ARPA.

I controlli programmati saranno effettuati nell’ambito dei gruppi di categoria economica ATECO

con classi di rischio 1 e 2.

Per l’individuazione delle singole aziende, appartenenti ai gruppi sopra indicati, da sottoporre a

vigilanza, saranno adottati i seguenti criteri:

- insediamento produttivo non conosciuto dalla UOC;

- data degli ultimi controlli >5 anni;

- esito sfavorevole di precedenti prescrizioni;

- ricorrenza di segnalazioni, infortuni, malattie professionali;

- vetustà della struttura e/o degli impianti/attrezzature in essa presenti;

- presenza di attività a rischio di incidente rilevante;

- presenza di attività soggette ad Autorizzazione Ambientale.

Sarà, in particolare, effettuata vigilanza in 9 aziende rientranti tra quelle considerate a Rischio di

Incidente Rilevante e quelle che svolgono attività che impattano sull’ambiente secondo un

programma definito nell’ambito del Comitato di coordinamento provinciale ex art. 18 LR 16/1999

e smi e coordinato con ARPA e Amministrazione Provinciale; saranno individuati settori di

intervento su indicazioni forniti da altri Enti (INAIL, DTL, ARPA).

Ulteriori criteri per l’individuazione delle aziende oggetto di controllo, indipendentemente dal

settore di appartenenza, saranno gli eventi infortunistici mortali e gravi e le malattie professionali:

le indagini saranno finalizzate, oltre che all’accertamento delle cause dei danni e delle relative

responsabilità, anche alla promozione di interventi efficaci per prevenirli.

L’attività ispettiva nei cantieri deve coprire in modo uniforme l'intero territorio provinciale, sulla

base di aree geografiche definite (Comuni, Gruppi di Comuni), garantendo una copertura

complessiva e omogenea.

Si intende garantire lo stesso numero di cantieri controllati nel corso del 2013 pari a 339.

Periodicamente i coordinatori provinciali dei Tdp consultano le notifiche preliminari on line (al fine

di avere un’idea generale della possibile distribuzione dei cantieri sul territorio e identificare

possibili cantieri collocati nell’ambito di comuni mai toccati dalla vigilanza) e provvedono affinchè

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una quota di cantieri venga vista in vigilanza a partire dalle notifiche; qualora i cantieri indicati

dalle notifiche non dovessero essere operativi, i Tdp procederanno a completare l’attività di

vigilanza della giornata controllando i cantieri con evidenza di pericolo.

Dovendo garantire l’uniformità della vigilanza in tutti i comuni della provincia, il dirigente

referente dell’edilizia, provvederà ogni fine mese, a verificare tale uniformità e ad inviare al

Direttore UOC un rapporto.

Sono previsti controlli in attività di rimozione amianto, da individuare a partire da comunicazioni

(notifiche/piani di lavoro) pervenute nei rispettivi territori, sulla base di criteri quali

l'inadeguatezza delle informazioni pervenute o la rilevanza dell'attività di rimozione prevista.

L’attività di vigilanza sarà programmata tenendo conto del contributo apportato dagli altri Enti

istituzionali che svolgono attività di prevenzione e/o controllo nel comparto.

Una quota di cantieri sarà vista in vigilanza congiuntamente alla DTL di Pavia.

Continuerà la linea di attività finalizzata alla vigilanza sull’applicazione dei regolamenti REACH e

CLP.

Continuerà la linea di attività finalizzata alla vigilanza in materia di stress lavoro correlato con

particolare riguardo al comparto scuola.

Si prevede l’esecuzione di sopralluoghi in un campione di imprese che hanno trasmesso SCIA.

Attività di controllo sarà effettuata sulle strutture sanitarie e sociali accreditate pubbliche e private

in accordo con altri Dipartimenti.

Si prevede di eseguire attività di vigilanza in strutture di ricovero e cura e almeno 15 sopralluoghi

congiunti con altri dipartimenti/servizi in strutture socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali e

sociali.

Un’ulteriore quota di aziende sarà controllata estraendo il campione dai sistemi informativi

regionali.

Saranno sottoposti ad indagine circa 300 infortuni occorsi in occasione di lavoro e che hanno

determinato lesioni mortali e gravi anche in relazione all’esito della revisione del protocollo

Infortuni in accordo con la Procura. Il nuovo protocollo terrà conto anche di opportune valutazioni

sull’efficacia delle indagini.

Un’altra quota di indagini, pari a 70, sarà effettuata a seguito di segnalazione di malattie

professionali anche in relazione all’avvio del nuovo protocollo in accordo con la Procura.

ATTIVITA’ PROMOZIONALI E DI COORDINAMENTO

Pianificazione integrata degli interventi di promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla

salute

Aziende che promuovono salute – “Rete WHP Lombardia” che attiva la responsabilità sociale di

impresa con particolare riferimento alla promozione di stili di vita salubri modificando fattori di

rischio comportamentali quali: scorretta alimentazione, sedentarietà e tabagismo attraverso il

coinvolgimento dei medici competenti.

SICUREZZA IMPIANTISTICA

Nel settore della sicurezza impiantistica i controlli saranno programmati in base alla graduazione

dei rischi, effettuata in coerenza con le indicazioni della DGS.

Oltre all’attività di verifica prestata secondo le priorità successivamente descritte, l’UOS

impiantistica parteciperà alla vigilanza nel comparto Costruzioni, ai controlli sull’applicazione di

Regolamenti REACH e CLP e alla vigilanza nelle aziende RIR e AIA finalizzando il controllo anche agli

adempimenti relativi alle attrezzature/impianti dell’allegato VII.

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DEFINIZIONE DELLE PRIORITA’ PER L’EFFETTUAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI VERIFICA

Premesso che l’attività dell’U.O.S impiantistica è innanzi tutto condizionata dall’effettiva presenza

di richieste da parte degli utenti, l’individuazione delle priorità pone come sempre il dilemma della

scelta tra l’analisi del rischio relativo al singolo apparecchio, e quello più generale dell’intero

contesto entro il quale opera il singolo apparecchio. Nonostante l’attuale tendenza sembrerebbe a

favore della prima soluzione, si preferisce invece dare maggior peso alla seconda.

Sono state perciò individuate le seguenti priorità e numero di verifiche previste:

APPARECCHI A PRESSIONE (1800)

- aziende a rischio di incidente rilevante;

- aziende del settore chimico, che utilizzano fluidi pericolosi, o con elevata energia

immagazzinata;

- strutture sanitarie, scuole ed istituti;

- aziende con generatori di vapore o acqua surriscaldata;

- impianti il cui controllo è di esclusiva competenza ASL;

- aziende con recipienti contenenti fluidi non pericolosi (gruppo 2 DLgs 93/00);

APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (800)

- macchine che operano in cantiere, idroestrattori nelle industrie chimiche;

- apparecchi adibiti al sollevamento delle persone;

- gru con cicli di lavorazione gravosi (prefabbricati, fonderia, …);

- apparecchi non verificati da più lungo tempo;

ASCENSORI (300)

- ospedali, cliniche, case di cura;

- ricoveri, pensionati;

- scuole, uffici pubblici;

- case popolari;

IMPIANTI ELETTRICI (400)

- aziende a rischio di incidente rilevante;

- strutture sanitarie, scuole, uffici pubblici;

- aziende chimiche, a rischio incendio, impianti distribuzione carburanti;

- alberghi, locali di pubblico spettacolo, supermercati, impianti con grosse potenze installate o

con cabina di trasformazione;

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Codice Asl Asl Totale PAT* Obiettivi LEA

01 Bergamo 51.029 2.551,45

02 Brescia 55.599 2.779,95

03 Como 27.066 1.353,3

04 Cremona 14.615 730,75

05 Lecco 15.768 788,4

06 Lodi 8.616 430,8

07 Mantova 17.672 883,6

08 Milano 101.098 5.054,9

09 Milano 1 39.900 1.995

10 Milano 2 25.484 1.274,2

11 Monza e Brianza 36.832 1.841,6

12 Pavia 20.454 1.022,7

13 Sondrio 9.260 463

14 Varese 39.027 1.951,35

15 Vallecamonica Sebino 5.115 255,75

*Il totale delle PAT comprende quelle residenti per ciascuna regione, attiva al 31/12/2009, con almeno un dipendente (o addetto

speciale) oppure almeno due artigiani

UOC Igiene degli alimenti e della nutrizione

OBIETTIVI STRATEGICI

- Mantenimento dei livelli efficaci di vigilanza nel settore dell'Igiene degli alimenti al fine di

prevenire i rischi di possibili malattie trasmesse da alimenti e dare adeguate garanzie di

sicurezza al consumatore;

- Mantenimento dei livelli di vigilanza nel settore delle acque destinate al consumo umano nel

rispetto di quanto previsto dal Decreto Legislativo 31/2001 e degli indirizzi regionali in materia

di procedure di autocontrollo;

- Prosecuzione degli interventi già sostenuti nel 2013 nel campo della promozione di corrette

abitudini alimentari

OBIETTIVI DI PROCESSO

Saranno perseguiti i seguenti obiettivi:

- continuare la programmazione dei controlli in base alla graduazione del rischio in coerenza con

le indicazioni regionali e coordinati con gli interventi programmati da altri dipartimenti

dell'azienda;

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- continuare ad applicare le procedure per i controlli ufficiali in attuazione degli “Standard di

funzionamento dei Servizi ASL competenti in materia di sicurezza alimentare” definiti dalla

Regione Lombardia;

- mantenere il numero totale dei controlli analitici nel settore delle acque destinate al consumo

umano e continuare le verifiche (ispezioni ed audit) sia sugli impianti acquedottistici che sulle

imprese alimentari per valutare l'adeguatezza delle procedure di autocontrollo • proseguire il

progetto per estendere la produzione di pane a ridotto contenuto di sale

AZIONI

Per la definizione delle frequenze di controllo verrà utilizzata la graduazione dei rischi per

macrocategorie individuate secondo i criteri e le indicazioni regionali. La graduazione del rischio

nelle attività registrate ai sensi del Regolamento Ce 852/2004 è condivisa con il Dipartimento di

Prevenzione Veterinaria.

Si proseguirà, in tutte le attività che verranno controllate nel 2014, a compilare una scheda per la

definizione del rischio attribuibile ad ogni singola attività e questo dato verrà inserito nell'Archivio

informatizzato del DPM, al fine di definire un rischio specifico per ogni attività e poi programmare

l'attività di controllo sulla base del rischio specifico di ogni attività.

Il numero totale di imprese che dovranno essere sottoposte a controllo sarà definito utilizzando le

informazioni contenute nel Sistema Impresa e nell'archivio informatizzato del DPM considerando i

carichi di lavoro ed il numero del personale addetto al controllo ufficiale.

I controlli verranno effettuati sempre seguendo le indicazioni delle Procedure per l'effettuazione

delle ispezioni, degli audit e dei campionamenti recepite dalla ASL con Delibera 386/DGi.

Le verifiche sugli impianti acquedottistici verranno programmate sulla base della analisi dei rischi

rilevate nel triennio precedente.

U.O.C Igiene e Sanità Pubblica

OBIETTIVI STRATEGICI

Secondo le indicazioni regionali è necessario sviluppare per il 2014 un Piano di Vigilanza e

Controllo per le tre linee di attività del Servizio (Strutture Sanitarie, Igiene Ambientale, Igiene

Edilizia) che consolidi l’orientamento verso azioni efficaci in grado di incidere sulla prevenzione

primaria e su quella secondaria, per attenuare gli effetti dannosi sulla salute umana degli

interventi antropici sul territorio urbanizzato e non.

Considerato l’attuale contesto normativo di riferimento in materia ambientale, D.Lgs 152/06

“Norme in materia ambientale”, L.R. n. 5 del 2 febbraio 2010 “Norme in materia di valutazione di

impatto ambientale” con il conferimento di funzioni a Provincie e Comuni, Regolamento regionale

di attuazione della l.r. 5/2010 (supporto tecnico-amministrativo alle Amministrazioni Comunali in

materia di VIA), i macro obiettivi riguardanti la salute e prevenzione, vedono l’ASL in prima fila, in

termini di nuova mission per il prossimo futuro, nel proporre e fornire competenze tecnico-

scientifiche al fine di migliorare gli stili di vita e gli ambienti di vita della popolazione sviluppando

un approccio che va a riguardare sempre più la persona e la comunità nella sua interezza e non

solo le singole malattie o determinanti.

Si rileva, quindi, il ruolo sempre più determinante assunto in questi ultimi anni dall’ASL in materia

di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), dove è chiamata al ruolo di componente della

Commissione Istruttoria Regionale a supporto dell’Autorità Competente Regionale fornendo

supporto tecnico scientifico in merito alle ricadute sulla salute della popolazione, nelle diverse fasi

della procedura. In tale settore e relativamente alla componente “salute pubblica” nell’ambito

degli Studi di Impatto Ambientale (SIA), l’ASL dovrà sviluppare ulteriormente le sue competenze

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già in parte previste ed anticipate nelle Regole di gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale

2012 e 2013.

Le importanti ricadute sull’attività dell’Asl nel prossimo futuro per le valutazioni che verranno

richieste i termini di impatti sulla salute e stimati dai proponenti per la realizzazione del progetti,

dovranno costituire il prossimo impegno di lavoro del Dipartimento di Prevenzione Medico. Gli

incontri tenutisi in sede Regionale, presso la U.O. Governo della prevenzione, il 22 ottobre e 17

dicembre 2013, che hanno visto gli operatori della prevenzione particolarmente interessati a

sviluppare conoscenze più ampie, troveranno supporto negli eventi formativi previsti, sempre a

livello regionale, nel 2014.

L’azione della ASL, nello specifico campo, sarà uniformato ai contenuti delle recenti linee guida

messe a punto a livello regionale per la valutazione da parte delle ASL degli impatti sulla salute di

progetti/opere da realizzarsi sul territorio.

Nel 2013 il Servizio ha condiviso alcuni obiettivi di programma con altre strutture aziendali e altri

attori istituzionali (ARPA, Provincia, Comuni) in modo da rispondere meglio alla pluralità di

interessi in campo ed alle diverse professionalità necessarie per affrontare problemi sempre più

complessi.

Per la programmazione 2014 questo modus operandi viene esteso e allargato ad altri obiettivi

programmatici:

- Promuovere e verificare metodologie efficaci e validate nella progettazione delle iniziative, a

partire dalle evidenze di efficacia riportate di letteratura, dalle buone pratiche documentate e

dalle esperienze locali;

- Favorire l’autonomia di gestione locale di enti, istituzioni o gruppi di popolazione, garantendo

loro nel contempo la collaborazione e il sostegno della ASL.

- Implementare le attività di rete: monitorare ed arricchire la banca dati delle iniziative avviate

dai singoli soggetti, favorirne la complementarietà e la partecipazione integrata.

- Coinvolgere gli enti preposti alla programmazione territoriale per avviare un processo di

adeguamento strutturale coerente con gli obiettivi di salute prioritari.

Attività di Vigilanza e Controllo

In coerenza con il piano triennale dei controlli, sarà mantenuto un numero totale di controlli per il

2014 tale da assicurare una particolare attenzione ai comparti non inseriti nel monitoraggio LEA.

Un comparto molto presente nella nostra programmazione è l’agricoltura.

Da oltre quattro anni il contributo richiesto al Servizio Igiene e Sanità Pubblica, unitamente al

Servizio PSAL, dalla Provincia di Pavia per il PSR (Piano di Sviluppo Rurale), ha portato all’ispezione

di un totale di circa 1100 Aziende Agricole della provincia. Nel 2014 saranno evase tutte le

richieste di controlli in vigilanza provenienti dalla Provincia, dai Comuni e dalla Comunità Montana.

L'ASL continuerà a garantire il supporto ai Comuni e Provincia nell’ambito del procedimento

istruttorio in materia di bonifica siti contaminati, attraverso la partecipazione alle Conferenze di

Servizio ed ai tavoli tecnici che le autorità competenti istituiranno. Detta attività di supporto

abbraccerà ambiti differenti e vari procedimenti in materia di AIA, VIA, Produzione di Energia

Elettrica da Fonti Rinnovabili e Bonifica di Siti Contaminati e, AUA (Autorizzazione Unica

Ambientale) recentemente introdotta in ambito nazionale dal DPR 59/2013. Come in passato, le

emergenze in ambito ambientale riguardanti siti contaminati, attività di bonifica in corso o da

avviare, ecc, ( es. Area Neca, Area Ex Necchi, Ex Vinal S. Giuletta, Officine Landini Pavia, etc)

saranno condotte con professionalità e competenza e garantite H24, per il tramite del servizio di

Guardia Igienica dell’ASL.

Anche nell’ambito della Pianificazione urbanistica, l’Asl di Pavia, intende continuare a promuovere

scelte favorenti una migliore qualità dell’ambiente e del territorio, mettendo in conto di sviluppare

ulteriormente le proprie conoscenze anche partecipando agli incontri e/o seminari in programma

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presso altre Direzioni Generali (Territorio e Urbanistica, Agricoltura, Ambiente, ecc.) sugli

strumenti per il governo del Territorio (PGT), Uso del Suolo, sugli argomenti della green economy e

sui sistemi urbani-rurali dei Programmi Regionali FESR e di Sviluppo Rurale FEASR 2014-2010, ecc.

Negli ambiti dei suddetti programmi, che saranno oggetto di Vas, l’Asl di Pavia conta anche di

fornire il proprio contributo nei tavoli tecnici e/o Conferenze di servizio previsti nel 2014.

Rispetto alla collaborazione con le Amministrazioni Comunali al fine di sostenere gli enti sulle

tematiche riguardanti la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor, l'ASL

intende continuare nell’azione svolta nel corso del 2013, sensibilizzando i comuni del territorio

provinciale circa la necessità di integrare i propri regolamenti comunali alle norme tecniche basate

sulle linee guida regionali di cui al Decreto n. 12678 del 21.12.2011.

In maniera più incisiva verranno richiamati i Comuni che non hanno ancora avviato la procedura di

revisione dei propri REC, attivando, una volta avviata la procedura di approvazione secondo

quanto indicato all’art. 29 della LR 12/2005, i controlli di competenza al fine di verificare

l’aderenza dei singoli Regolamenti Edilizi alle indicazioni regionali sul tema radon.

Nel 2014 sarà inserito, nei controlli programmati, un intervento di vigilanza per la verifica

dell’applicazione del regolamento REACH/CLP insieme al servizio SPSAL e, se richiesto e possibile,

all’ARPA.

EXPO Milano 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”

Il titolo scelto per l’Esposizione pone al centro dell’attenzione non solo il nutrimento dell’uomo ma

anche quello del pianeta in cui esso vive, ovvero l’origine stessa del cibo dell’uomo.

Una corretta Educazione Alimentare consentirebbe di ottenere un miglioramento dello stato di

benessere dell’individuo e della collettività. L’importanza della tematica posta al centro della

imminente Esposizione Universale, coinvolge una miriade di settori e discipline; le azioni messe in

campo tendono tutte verso un unico obiettivo che è quello riguardante la promozione della salute.

Il promuovere adeguate abitudini alimentari nella popolazione, eliminando comportamenti

alimentari non soddisfacenti, promuovendo la qualità e genuinità del cibo, anche attraverso

l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti, si inserisce nell’attività che l’Asl da

tempo svolge sull’uso dei fitosanitari in agricoltura da parte dei soggetti coinvolti.

Quindi, anche nel 2014 saranno inseriti, nel PIC, controlli accurati sull’uso dei fitosanitari in

viticoltura nel rispetto dei requisiti previsti dalla recente normativa sulla commercializzazione ed

uso dei Prodotti Fitosanitari.

Un obiettivo specifico anche in funzione dell'afflusso previsto dei visitatori per l'Expo, sarà quello

riguardante la prevenzione primaria della polmonite da legionella che il Servizio persegue già da

alcuni anni attraverso ispezioni concordate negli alberghi, nelle case di riposo, negli ospedali, nei

centri sportivi e termali. Il riscontro analitico di molte positività, negli ultimi anni, consigliano il

mantenimento dell'obiettivo e l'estensione dei controlli.

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ANALISI DELLE RISORSE UMANE DISPONIBILI

La programmazione dell’attività di ispezione, vigilanza e controllo non può prescindere da una

preliminare valutazione delle risorse umane disponibili.

La tabella sotto riportata mette in evidenza la contrazione di personale tra il 2013 e il 2014.

Come si può osservare la riduzione avviene in prevalenza nel settore della vigilanza. (un medico e

due tecnici della prevenzione in meno).

Dipartimento di Prevenzione Medico - Personale tempo pieno equivalente presente al 01/01/2014

Direzione Servizi alla persona Area igiene Area lavoro Totale

2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014

Diff.

2014-

2013

medici 1,85 1,85 13,85 13,30 12,30 11,30 9,00 9,00 37,00 35,45 -1,55

architetti - - - - 1,00 1,00 - - 1,00 1,00 -

ingegneri - - - - - - 4,00 4,00 4,00 4,00 -

dirigenti ruolo sanitario 1,00 1,00 - - - - - - 1,00 1,00 -

tecnici della prevenzione 9,70 10,60 - - 23,20 21,80 29,10 26,90 62,00 59,30 -2,70

assistenti sanitari,

infermieri, dietiste - - 45,80 45,80 2,00 2,00 2,00 2,00 49,80 49,80 -

operatori tecnici - - - - 1,00 1,00 - - 1,00 1,00 -

amministrativi 1,50 1,50 7,50 7,50 5,20 5,20 7,00 7,00 21,20 21,20 -

Totale 14,05 14,95 67,15 66,60 44,70 42,30 51,10 48,90 177,00 172,75 -4,25

Se si prende in considerazione l’andamento del personale medico e tecnico della prevenzione

dall’anno 2008, primo anno di programmazione del Piano di ispezione, vigilanza e controllo, si nota

una sensibile riduzione a carico del personale di vigilanza e ispezione. In particolare: n° 6 dirigenti

medici meno nelle UOC Igiene e Sanità Pubblica, Igiene degli Alimenti e Nutrizione e Prevenzione e

Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, e n° 6 unità di personale tecnico della prevenzione.

Medici DPM differenza 2014-2008

Servizio 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Diff

2014-

2088

ISP 7,8 6,6 6,6 6,9 7,4 5,7 4,7 -3,1

IAN 8,2 8,2 7,3 7,3 6,6 6,6 6,6 -1,6

PSAL 11,0 11,0 11,0 10,0 9,0 9,0 9,0 -2,0

MPC 17,2 16,9 16,2 16,2 15,2 14,4 13,1 -4,1

DIR 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 -

Totale 46,0 44,6 42,9 42,3 40,0 37,5 35,2 -10,8

Tecnici della Prevenzione del DPM differenza 2014-2008

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 diff

2014-

2008

Direzione 0,5 1,0 1,0 1,0

Coordinamento 11,7 12,4 12,4 11,5 10,2 8,7 9,6 - 2,1

Area Igiene 27,4 27,4 25,4 25,4 24,7 23,2 21,8 - 5,6

Area Lavoro 25,9 26,2 26,2 29,1 30,1 29,1 26,9 1,0

Totale 65,0 66,0 64,0 66,0 65,5 62,0 59,3 - 5,8

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I grafici sottostanti analizzano il fenomeno per UOC mettendo in risalto le quote di personale

assegnato all’ispezione, vigilanza e controllo.

PERSONALE DIRIGENTE

Figura n° 1: Andamento del personale dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione Medico dell’Asl

di Pavia calcolato come tempo pieno equivalente e quota assegnata alla vigilanza

Anni 2008 – 2014

Dipartimento di Prevenzione Medico - Personale dirigente presente, tempo pieno

equivalente, e quota assegnata alla VIGILANZA - Andamento anni 2008 - 2014

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

DIPARTIMENTO 44,3 43 41,7 41 39,5 36,9 35,3

VIGILANZA 21,6 20,3 19,8 19,4 19,3 16,7 16,5

2.008 2.009 2.010 2.011 2.012 2.013 2.014

UOC Igiene e Sanità Pubblica - Personale dirigente presente, tempo pieno

equivalente, e quota assegnata alla VIGILANZA - Andamento anni 2008 - 2014

-

2,0

4,0

6,0

8,0

10,0

UOC-ISP 7,8 6,6 6,6 6,9 7,4 6,1 4,7

VIGILANZA 7,1 5,9 5,9 6,2 7,0 5,3 4,7

2.008 2.009 2.010 2.011 2.012 2.013 2.014

Figura n° 2: Andamento del

personale dirigente medico

della UOC Igiene e Sanità

Pubblica calcolato come

tempo pieno equivalente e

quota assegnata alla

vigilanza

Anni 2008 – 2014

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Figura n°3: Andamento del

personale dirigente medico

della UOC Igiene degli

Alimenti e Nutrizione

calcolato come tempo

pieno equivalente e quota

assegnata alla vigilanza

Anni 2008 – 2014

UOC Igiene Alimenti e Nutrizione - Personale dirigente presente, tempo

pieno equivalente, e quota assegnata alla VIGILANZA - Andamento anni 2008 -

2014

-

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

7,0

8,0

UOC-IAN 7,4 7,4 6,6 6,6 6,6 6,6 6,6

VIGILANZA 4,9 4,9 4,4 4,4 3,7 3,7 3,7

2.008 2.009 2.010 2.011 2.012 2.013 2.014

UOC Prevenzioe e Sicurezza Ambienti Lavoro - Personale dirigente presente,

tempo pieno equivalente, e quota assegnata alla VIGILANZA - Andamento

anni 2008 - 2014

-

2,0

4,0

6,0

8,0

10,0

12,0

UOC-PSAL 11,0 11,0 11,0 10,0 9,0 9,0 9,0

VIGILANZA 9,6 9,6 9,6 8,7 8,6 7,7 7,7

2.008 2.009 2.010 2.011 2.012 2.013 2.014

Figura n° 4: Andamento

del personale dirigente

medico della UOC

Prevenzione e Sicurezza

Ambienti di Lavoro

calcolato come tempo

pieno equivalente e quota

assegnata alla vigilanza

Anni 2008 – 2014

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PERSONALE TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dipartimento Prevenzione Medico - Personale tecnico della prevenzione, tempo

pieno equivalente presente, e quota assegnata alla VIGILANZA - Andamento anni 2008 -

2014

-

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

Coordinamento 11,9 12,6 12,6 11,7 11,7 11,1 11,6

In vigilanza 54,1 53,4 51,4 53,3 55,3 52,9 49,7

2.008 2.009 2.010 2.011 2.012 2.013 2.014

Area Igiene

Personale tecnico della prevenzione, tempo pieno equivalente presente, e quota

assegnata alla VIGILANZA - Andamento anni 2008 - 2014

-

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

Area igiene 29,0 28,0 26,0 26,0 27,0 26,0 25,0

In vigilanza 26,0 25,7 23,7 23,7 24,7 23,7 22,7

2.008 2.009 2.010 2.011 2.012 2.013 2.014

Area Lavoro

Personale tecnico della prevenzione, tempo pieno equivalente presente, e quota

assegnata alla VIGILANZA - Andamento anni 2008 - 2014

-

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

Area lavoro 31,0 32,0 32,0 33,0 34,0 33,0 31,3

In vigilanza 26,8 27,1 27,1 29,0 30,0 29,0 26,8

2.008 2.009 2.010 2.011 2.012 2.013 2.014

Figura n° 5: Andamento del

personale tecnico della

prevenzione del

Dipartimento calcolato come

tempo pieno equivalente e

quota assegnata alla

vigilanza

Anni 2008 – 2014

Figura n° 6: Andamento del

personale tecnico della

prevenzione dell’Area Igiene

calcolato come tempo pieno

equivalente e quota

assegnata alla vigilanza

Anni 2008 – 2014

Figura n° 6: Andamento del

personale tecnico della

prevenzione dell’Area Lavoro

calcolato come tempo pieno

equivalente e quota

assegnata alla vigilanza

Anni 2008 – 2014

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La breve analisi sulle risorse umane, pur non essendo esaustiva, mira ad evidenziare l’andamento

delle risorse disponibili per l’attività dei controlli.

In particolare si vuole evidenziare che per mantenere e migliorare i livelli di qualità dei controlli fin

ora effettuati, a fronte di tale contrazione, si deve agire su una un’attenta programmazione e

pianificazione delle diverse attività presenti nel Dipartimento di Prevenzione Medico. Per l’anno

2014 pertanto l’attività corrispondente viene ridotta complessivamente di circa il 13%.

SINTESI PROGRAMMAZIONE ANNO 2014

CODICE

REGIONALE

MACROCATEGORIE

ASL PAVIA

Imprese

attive alla

fine del

2011

(Camera di

commercio

di Pavia) e

archivio

DPM

RISCHI

O

POTEN

ZIALE

REGIO

NE

RISCHIO UO.C

MOTIVAZIONI

PSAL

QUANTITA'

PROGRAMMATA ANNO

2013 UO.C. del DPM

IAN ISP PSAL IAN ISP PSAL

0111 Coltivazione, manutenzione del verde,

allevamenti, piscicoltura

7.380 1 1 1 Indicazioni regionali-

elevato rischio

infortuni

80 80

produzione primaria: ortofrutta 4 9

produzione primaria: cereali per il

consumo umano

4 18

Silvicoltura ed utilizzo di aree

forestali

106

Pesca e acquacoltura 3

0211 Stabilimenti o Laboratori di

produzione/preparazione alimenti e

bevande

402 2 2 Indicazioni regionali

rischio infortunistico

Industrie alimentari 374

Industria delle bevande 28

Gelaterie pasticcerie senza

somministrazione

156 2 34

Laboratori di produzione senza

somministrazione - Altre

197 3 26

Laboratori di prouzione senza

somministrazione - Produzione vino

862 3 115

Stabilimenti di produzione senza

somministrazione

106 1 37

0217 Commercio all'ingrosso di prodotti

alimentari

(con proprietà della merce

commercializzata)

302 4 4 4 27

0219 Commercio al dettaglio di prodotti

alimentari in sede fissa o ambulante

1.790 3 4 2 per supermercati ed

ipermercati rischi

organizzativi

movimentazione

manuale

100

GDO con laboratori di produzione 50 2 2 11

GDO senza laboratori di produzione 120 3 2 15

0220 Depositi e logistiche alimentari 4

Depositi e logistiche di alimentari e

non

14 3 2 rischi organizzativi

elevato rischio

infortunistico

5

Trasporto di generi alimentari 102 4 8

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CODICE

REGIONALE

MACROCATEGORIE

ASL PAVIA

Imprese

attive alla

fine del

2011

(Camera di

commercio

di Pavia) e

archivio

DPM

RISCHI

O

POTEN

ZIALE

REGIO

NE

RISCHIO UO.C

MOTIVAZIONI

PSAL

QUANTITA'

PROGRAMMATA ANNO

2013 UO.C. del DPM

IAN ISP PSAL IAN ISP PSAL

0221 Attività dei servizi di ristorazione 2.834

0221 Ristoranti, gelaterie pasticcerie con

somministrazione, cibi da asporto,

ristorazione annesse ad aziende

agricole, ristorazione e gelaterie

ambulanti

3 2 per preparazione

pasti-rischi

organizzativi rischi

movimentazione

manuale

Gelaterie pasticcerie con

somministrazione

122 2 27

Cibi da asporto gastronomie e

pizzerie

400 3 62

Cibi da asporto prodotti da forno 188 3 25

Ristoranti e ristorazione annessi ad

aziende agricole

1.602 4 225

Preparazione su automezzi:

ambulanti

31 4 3

0222 Preparazione di pasti senza

somministrazione, catering (o con

somministrazione pasti <50 % dei pasti

preparati)

54 3 2 2 rischi organizzativi -

rischi movimentazione

manuale

11

0223 Mense scolastiche senza preparazione 268 3 4 24

0224 Mense strutture o socio-sanitarie senza

preparazione

107 3 4 10

0225 Mense scolastiche con preparazione 127 3 3 21

0226 Mense ospedaliere, di RSA, di strutture

assistenziali ( centri diurni, hospice…),

di asili nido con preparazione

173 3 3 2 rischi organizzativi-

rischi movimentazione

manuale

23

0227 Bar, caffetterie, altri esercizi simili senza

cucina

3

Bar- Tavola fredda 1.409 4 206

Bar con cibi cotti somministrati

altrove

356 4 53

0811 Attività di estrazione dal suolo 34 1-2 1 - 2 Indicazioni regionali -

rischio infortunistico

1311 Fabbricazione tessuti, abbigliamento,

pellicce e vestiario in pelle

306 3 2 rischi organizzativi

rischio infortunistico

Industrie tessili 73

Confezione di articoli di

abbigliamento; confezione di articoli

in pelle e pelliccia

233

1511 Fabbricazione di cuoio, calzature e

pelletteria

340 4 2 rischi chimici-

specificità del

territorio

1611 Fabbricazione del legno esclusi i mobili 291 1 1 Indicazioni regionali -

elevato rischio

infortunistico

1612 Fabbricazione di carta e cartone,

editoria e stampa

197 4 2 rischio infortunistico

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CODICE

REGIONALE

MACROCATEGORIE

ASL PAVIA

Imprese

attive alla

fine del

2011

(Camera di

commercio

di Pavia) e

archivio

DPM

RISCHI

O

POTEN

ZIALE

REGIO

NE

RISCHIO UO.C

MOTIVAZIONI

PSAL

QUANTITA'

PROGRAMMATA ANNO

2013 UO.C. del DPM

IAN ISP PSAL IAN ISP PSAL

Fabbricazione di carta e di prodotti

di carta

38

Stampa e riproduzione di supporti

registrati

159

16

11

/1

61

2/

22

11

/2

31

1

Produzione di materiali a contatto

con alimenti

9 3 2

1911 Trasformazione di petrolio e carbon

fossile, inclusi impianti nucleari

3 4 1 rischi chimici -

rilevanza degli

insediamenti

2011 Fabbricazione di prodotti chimici,

escluso farmaci, cosmetici e detergenti

55 3 2 rischi chimici

2211 Fabbricazione pneumatici e materie

plastiche

143 2 2 Indicazioni regionali -

rischi chimici

2311 Fabbricazione e produzione vetro,

ceramica, cemento, calcestruzzo, gesso

162 1 1 Indicazione regionale -

rischi chimici

infortunistico

2411 Siderurgia, fonderie, fabbricazione tubi,

Fabbricazione in metallo, cisterne,

generatori, ecc

1.304 1 1 Indicazioni regionali

elevato rischio

infortunistico

50

Metallurgia 41

Fabbricazione di prodotti in metallo

(esclusi macchinari e attrezzature)

1.263

2811 Fabbricazione di motori, turbine,

trattori, macchine utensili, armi,

elettrodomestici

465 2 2 Indicazioni regionali

rischio infortunistico 20

3211 Fabbricazione mobili, articoli sportivi,

giocattoli, articoli per la casa

554 3 2 rischi chimici

infortunistico 5

Fabbricazione di mobili 90

Altre industrie manifatturiere 464

Riparazione, manutenzione ed

installazione di macchine ed

apparecchiature

277 2 rischio infortunistico

3511 Produzione e distribuzione gas,

elettricità…

59 4 2 rischio infortunistico 10

3611 Impianti acquedotto 9 4 2 rischio infortunistico

Impianti acquedotto 190 3 30

3711 Impianto depurazione, fognatura 136 4 2 rischi o chimico,

biologico,

infortunistico

3811 Trattamento rottami per

trasformazione in materie prime

secondarie e raccolta trattamento rifiuti

solidi

54 3 2 rischi organizzativi

rischio infortunistico

Attività di risanamento e altri servizi

di gestione rifiuti

10 1 2 rischi organizzativi

rischio infortunistico -

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CODICE

REGIONALE

MACROCATEGORIE

ASL PAVIA

Imprese

attive alla

fine del

2011

(Camera di

commercio

di Pavia) e

archivio

DPM

RISCHI

O

POTEN

ZIALE

REGIO

NE

RISCHIO UO.C

MOTIVAZIONI

PSAL

QUANTITA'

PROGRAMMATA ANNO

2013 UO.C. del DPM

IAN ISP PSAL IAN ISP PSAL

3911 Siti inquinati oggetto di bonifica, aree

dismesse (utilizzare questo codice

quando il controllo riguarda area ove è

prevista o in corso attività di

bonifica/risanamento)

10 1 1 Fibronit sito nazionale

amianto + altri siti con

elevato impatto

ambientale

1

Strutture urbane con presenza di

amianto

1 50 10

4111 Cantieri (utilizzare questa voce quando

il controllo riguarda attività svolte in un

cantiere, a prescindere dalle

tipologia/codice ateco delle ditte o

imprese controllate)

3.700 1 1 Indicazioni regionali

elevato rischio

infortunistico

681

4112 Edifici residenziali (da utilizzare quando

il controllo riguarda abitazioni private

2 30

Intossicazioni da monossido di

carbonio

4711 Commercio al dettaglio non alimentare

in sede fissa o ambulante

3 2 per supermercati ed

ipermercati -rischi

organizzativi rischio

infortunistico

movimentazione

manuale

35

Commercio al dettaglio (escluso

quello di autoveicoli e motocicli)

5.571 4

5511 Alberghi, campeggi e altri alloggi di

breve soggiorno, bed and breakfast,

affittacamere,agriturismo,ostelli..

109 3 3 3 36 2

6111 Mezzi di trasporto, magazzini, agenzie

di viaggio, gestione reti

telecomunicazioni, poste

1.256 1 1 Indicazioni regionali

elevato rischio

infortunistico rischi

organizzativi

30

Trasporto terrestre e mediante

condotte

1.097

Trasporto aereo 3

Magazzinaggio e attività di supporto

ai trasporti

130

Servizi postali e attività di corriere 26

8411 Uffici e attività amministrative 6.083 2 2 Indicazioni regionali

rischi organizzativi 40

Attività editoriali 95

Attività di produzione

cinematografica, video e programmi

televisivi, registrazioni musicali

50

Attività di programmazione e

trasmissione

7

Produzione di software, consulenza

informatica e attività connesse

313

Attività dei servizi di informazione e

altri servizi informatici

259

Attività dei servizi finanziari (escluse

assicurazioni e fondi pensioni

38

Assicurazioni e fondi pensioni 2

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CODICE

REGIONALE

MACROCATEGORIE

ASL PAVIA

Imprese

attive alla

fine del

2011

(Camera di

commercio

di Pavia) e

archivio

DPM

RISCHI

O

POTEN

ZIALE

REGIO

NE

RISCHIO UO.C

MOTIVAZIONI

PSAL

QUANTITA'

PROGRAMMATA ANNO

2013 UO.C. del DPM

IAN ISP PSAL IAN ISP PSAL

Attività ausiliarie dei servizi

finanziari e delle attività assicurative

940

Attività immobiliari 2.119

Attività legali e contabilità 51

Attività di direzione aziendale e di

consulenza gestionale

326

Attività degli studi di architettura e

d'ingegneria; collaudi ed analisi

tecniche

165

Ricerca scientifica e sviluppo 25

Pubblicità e ricerche di mercato 190

Altre attività professionali,

scientifiche e tecniche

386

Attività di noleggio e leasing

operativo

105

Attività di ricerca, selezione e

fornitura di personale

10

Attività dei servizi delle agenzie di

viaggio, dei tour operator e servizi

prenotazione

83

Servizi di vigilanza e investigazione 16

Attività di servizi per edifici e

paesaggio

569

Attività di supporto per le funzioni

di ufficio e altri servizi di supporto

alle imprese

310

Amministrazione pubblica e difesa;

assicurazione sociale obbligatoria

Attività di organizzazioni associative 24

Telecomunicazioni 64 3

Servizi veterinari 6 3

8511 Scuole di ogni ordine e grado 619 4 2 2 Indicazioni regionali

rischi organizzativi 30 10

8512 Asili nido e minori disabili 2

8513 Strutture carcerarie 3 1 3

8611 Ospedali, Case di cura, Ambulatori,

Laboratori

114 2 2 Indicazioni regionali

rischi organizzativi

infortunistico chimico

biologico

10

8

6.

1

Servizi Ospedalieri: Ospedali, Case di

Cura, Istituti Clinici e Policlinici

Universitari - Strutture

Spsichiatriche residenziali -

Medicina Estetica con sala

operatoria

44 110

8

6.

2

1

Servizi degli studi medici di medicina

generale

270 60

8

6.

2

2

Servizi degli studi medici specialistici 210 30

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CODICE

REGIONALE

MACROCATEGORIE

ASL PAVIA

Imprese

attive alla

fine del

2011

(Camera di

commercio

di Pavia) e

archivio

DPM

RISCHI

O

POTEN

ZIALE

REGIO

NE

RISCHIO UO.C

MOTIVAZIONI

PSAL

QUANTITA'

PROGRAMMATA ANNO

2013 UO.C. del DPM

IAN ISP PSAL IAN ISP PSAL

8

6.

2

2.

0

2

Ambulatori e poliambulatori del

Servizio Sanitario Nazionale

54 6

8

6.

2

2.

0

9

Altri Ambulatori medici specialistici

e poliambulatori - Medicina Estetica

senza sala operatorie - Unità

Raccolta Sangue

158 40

8

6.

1

Altri studi medici specialistici e

poliambulatori con sala operatoria

3

8

6.

2

3

Attività degli studi odontoiatrici 460 30

8

6.

9

0.

1

1

Laboratori radiografici e Diagnostica

per Immagini

6 3

8

6.

9

0.

1

2

Laboratori di analisi cliniche e

laboratori di Sanità Pubblica

42 3

8

6.

9

0.

2

Attività indipendenti: Studi

Professionali non medici

64 18

8

6.

9

0.

4

Servizi di ambulanza e altri servizi

sanitari nca

138 150

8616 Assistenza per anziani residenziale e

semiresidenziale

15 2 2 Indicazioni regionali

rischi organizzativi

infortunistico

20

Servizi di assistenza sociale

residenziale

74 2 rischi organizzativi

infortunistico

Assistenza sociale non residenziale 122 2 rischi organizzativi

infortunistico

9311 Palestre, piscine, impianti sportivi,

stabilimenti balneari, cinema, teatri,

sale giochi, oratori, fiere, mercati

303 3 3

Impianti sportivi 4 -

Piscine (escluse condominiali) 1 50

9611 Parrucchieri, centri estetici, tatuatori,

benessere fisico, stabilimenti termali

1.745 3 3

Altre attività di servizi per la

persona

1.750 3

Attività di tatuaggio e piercing 2 20

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CODICE

REGIONALE

MACROCATEGORIE

ASL PAVIA

Imprese

attive alla

fine del

2011

(Camera di

commercio

di Pavia) e

archivio

DPM

RISCHI

O

POTEN

ZIALE

REGIO

NE

RISCHIO UO.C

MOTIVAZIONI

PSAL

QUANTITA'

PROGRAMMATA ANNO

2013 UO.C. del DPM

IAN ISP PSAL IAN ISP PSAL

Estetisti, Centri Benessere, Attività

Bionaturali, Centri massaggi

3 60

9614 Stabilimenti termali 2 4

9615 Lavanderie 290 3 2 rischi organizzativi 2

Riparazione di computer e di beni per

uso personale e per la casa

380 3

9616 Strutture cimiteriali 3

9700 Fabbricazione farmaci e medicinali 5 3 2 rischi chimici 1

9701 Fabbricazione di cosmetici e detergenti 26 3 1 2 rischi chimici - 2

9702 Fabbricazione PC, TV, apparecchi

medicali, ottici ...

292 2-3 2-3 2

Fabbricazione di computer e

prodotti di elettronica e ottica,

apparecchi elettromedicali,

apparecchi di misurazione e di

orologi

109

Fabbricazione di apparecchiature

elettriche e apparecchiature per uso

domestico non elettriche

183

9703 Fabbricazione autoveicoli e rimorchi 48 3-4 3-4

Fabbricazione di autoveicoli

rimorchi

22

Fabbricazione di altri mezzi di

trasporto

26

9704 Imprese di costruzioni/demolizioni, di

installazione impianti (elettrici,idraulici

ecc..), intonacatura e verniciatura

(utilizzare questa voce quando si

controlla la sede, non un cantiere o

altro edificio ove la ditta operi)

8.813 1 1 Indicazioni regionali

elevato rischio

infortunistico

Costruzioni edifici 2.750

Ingegneria civile 53

Lavori di costruzione specializzati 6.010

9705 Commercio all'ingrosso di prodotti non

alimentari

2 2 Indicazioni regionali

rischi organizzativi

infortunistici

10

Commercio all'ingrosso e al

dettaglio e riparazione di autoveicoli

e motocicli

1.222

Commercio all'ingrosso (escluso

quello di autoveicoli e motocicli)

3.489

9706 Mense aziendali con preparazione 17 3 4 2

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CODICE

REGIONALE

MACROCATEGORIE

ASL PAVIA

Imprese

attive alla

fine del

2011

(Camera di

commercio

di Pavia) e

archivio

DPM

RISCHI

O

POTEN

ZIALE

REGIO

NE

RISCHIO UO.C

MOTIVAZIONI

PSAL

QUANTITA'

PROGRAMMATA ANNO

2013 UO.C. del DPM

IAN ISP PSAL IAN ISP PSAL

9707 Mense aziendali senza preparazione 11 3 4 1

9708 Assistenza residenziale e

semiresidenziale per malati psichici,

tossicodipendenti,disabili, aids

2 2 Indicazioni regionali

rischi organizzativi

infortunistici

2

9709 Imprese funebri 63 3

Attività creative, artistiche e di

intrattenimento

108 4

9711 Attività di vendita e deposito

fitofarmaci

1 15

Conferenze di Servizio, VAS, PGT,

Pareri Urbanistici

1 300

Piani di controllo e prevenzione

legionella

1 36

Attività di biblioteche, archivi, musei,

attività culturali

8 4

Attività riguardanti lotterie,

scommesse, case da gioco

19 4

Imprese non classificate 50

T O T A L I 2 0 1 4 1.130 1.167 1.023

2013 1.293 1.305 1.233

Diff. anno

2013

-13% -11% -17%

PIANO CAMPIONAMENTI BATTERIOLOGICI 2014

Alimento n. Campioni

Prodotti di gastronomia sfusi, prodotti di pasticceria 35

Prodotti preconfezionati di gastronomia , di pasticceria 10

Ortaggi pretagliati ( IV gamma) 4

Alimenti in polvere per lattanti e alimenti dietetici in polvere a fini

medici speciali destinati a bambini di età inferiore a 6 mesi 2

Germogli (pronti al consumo) 2

Alimenti senza glutine 4

TOTALE 2014 57

Diff. anno 2013 -14%

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CAMPIONI CHINICI 2014

Matrice Misurando n. Campioni

Materiali a contatto con alimenti Migrazione globale 4

RISO E VINO Fitosanitari 10

Farina, pasta di pistacchio aflatossine 2

Oli di frittura Composti polari 5

Vino, bevande spiritose metanolo 10

Prodotti da forno, patatine fritte, patatine chips, caffè Acrilammide 2

RISO Fitosanitari 8

Alimenti in contenitori a banda stagnata Stagno 1

integratori mercurio 1

RISO Fitosanitari 6

caffè, vino ocratossina 3

confetture, marmellate, frutta e verdura disidratate,

bevande analcoliche, vino solfiti 10

oli di frittura Composti polari 4

RISO Piombo, Cadmio 5

vegetali a foglia larga, rucola nitrati 3

RISO Fitosanitari 6

Carta e cartoni piombo 2

fumonisine

Deossinilvalenolo

(DON)

Zearalenone (ZON) granoturco e prodotti a base di granoturco

T2 HT2

ocratossine

aflatossine

2

Proodtti con mais o soia OGM 5

NUMERO CAMPIONAMENTI TOTALI

89

Diff. anno 2013 -1,10%

PROGRAMMA CAMPIONI RADIOATTIVITA' 2014

MESE ASL Pavia Lomellina Oltrepo

Marzo 2 1 1

Giugno 2 1 1

Settembre 2 1 1

Dicembre 2 1 1

TOTALE 8 2 2 4

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Attività programmata anno 2014

Attività Numero

Controlli sicurezza cittadino,

consumatore e lavoratore

3.320

Campionamenti Alimenti

Batteriologici 57

Chimici 89

Radioattività 8

Campionamenti Acque

Batteriologici 1350

Chimici 2100

Campionamenti Matrici Ambientali

Legionella 180

Acque piscina 160

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QUALE PROGRAMMA DI ISPEZIONE, VIGILANZA E CONTROLLO 2015 – 2018

Stante la valenza triennale del prossimo Piano e stante la prevedibile cessazione dal servizio di una

parte consistente di operatori le prospettive per il prossimo piano di vigilanza e controllo sono

quantomeno preoccupanti.

PERSONALE DIRIGENTE

Piramide età medici tempo pieno equivalenti al 01.01.2014

8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

26 - 30

31-35

36 - 40

41 - 45

46 - 50

51 - 55

56 - 60

61 - 65

66 - 70

fasc

ia e

ta

numero

Maschi Femmine

Piramide dell'età medici tempo pieno equivalenti al 01.01.2014

Quota Vigilanza

8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

26 - 30

31-35

36 - 40

41 - 45

46 - 50

51 - 55

56 - 60

61 - 65

66 - 70

fasc

ia d

'età

numero

Maschi Femmine

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PERSONALE TECNICO DELLA PREVENZIONE

Piramide età tecnici prevenzione tempo pieno equivalenti al 01 01 2014

15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

26 - 30

31-35

36 - 40

41 - 45

46 - 50

51 - 55

56 - 60

61 - 65

66 - 70

fasc

ia e

numero

Maschi Femmine

Piramide età tecnici prevenzione tempo pieno equivalenti al 01 01 2014

Quota Vigilanza

14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

26 - 30

31-35

36 - 40

41 - 45

46 - 50

51 - 55

56 - 60

61 - 65

66 - 70

fasc

ia e

numero

Maschi Femmine