FEDERSICUREZZA Vigilanza privata e contratto: la storia ... · Vigilanza privata e contratto: la...

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Eventi Lunedì 29 ottobre 2012 Sicurezza 2012 13 sponsabilità è però ascrivibile alle stesse imprese di settore, avverte Luigi Gabriele (presi- dente di Federsicurezza): “il nostro comparto produttivo, in piena transizione norma- tiva, si mostra in confusione organizzativa e strutturale, privo di acume lobbistico col- legiale, travagliato da divari- cazioni nella rappresentanza datoriale a dir poco lesive dell’insieme”. Tali divaricazioni datoriali hanno portato, tra l’altro, alla nascita di due distinti tavoli di contrattazione per il rin- novo del contratto collettivo di categoria, fermo ormai al lontano 2008. Ragione dichia- rata del contendere: inserire o meno all’interno del contratto della vigilanza privata anche i servizi fiduciari, ossia quella pletora di attività non armate e di basso profilo (portierato, receptionist, controllo accessi, accoglienza ecc) attualmente non comprese nel Ccnl della vigilanza. Stiamo parlando di un settore di confine, ma destinato ad acquistare sem- pre maggiori fette di merca- to, non solo sulla scia di un trend ampiamente consolida- to all’estero, ma anche grazie zione delle persone scomparse, l’analisi del terrorismo religio- so, utile a chi lavora o deside- ra operare in contesti ad alto rischio di attacco terroristico, il Facs (Facial action coding system), metodo per la codi- fica delle espressioni facciali, così come l’interpretazione del linguaggio del corpo e l’analisi della scrittura. I docenti della Unised sono esperti provenienti dalle forze di polizia, dell’investigazio- ne privata e della consulenza forense, diversi dei quali im- pegnati direttamente su casi giudiziari di forte impatto me- diatico. Questo permette allo studente di potersi confrontare non solo con nozioni e teorie, ma anche con l’analisi di casi concreti trattati direttamente dal docente nella sua attività professionale. Alla Unised anche chi è in possesso solo del diploma di maturità può trovare offerte formative che, di fatto, avviano ad una professione in quanto orientate a settori che mani- festano forte richiesta di per- sonale. Come, ad esempio, i corsi di investigazione che pre- parano gli addetti alle indagini elementari, cioè i collaboratori ■■ FEDERSICUREZZA / La posizione dell’organizzazione federale aderente a Confcommercio rispetto al rinnovo del Ccnl, fermo al 2008 ■■ UNISED / L’ente di alta formazione e ricerca è nato nel 2011, fondato da un gruppo di professionisti del settore Vigilanza privata e contratto: la storia infinita Criminologi si diventa, in aula all’assenza di una contratta- zione specifica, che ha per- messo una progressiva corsa al ribasso dei prezzi, a tutto danno della vigilanza. Per Luigi Gabriele è quin- di essenziale tenere distinte guardie giurate e operatori di servizi fiduciari. “Inserire una figura di basso profilo e basso costo all’interno del contratto della vigilanza significherebbe inevitabilmente livellare verso il basso le professionalità e ri- schiare scivolose commistioni di ruolo. Siamo invece favore- voli ad avviare una trattativa volta a disegnare un contratto evoluto e coerente con i tem- pi, i costi e le modalità opera- tive imposte dal mercato”. E i servizi fiduciari? Quest’area, chiamata “zona grigia” per la sua impalpabilità contrat- tuale, merita anch’essa una sistemazione normativa, per evitare che si affermi - come già sta avvenendo - la legge della jungla. “Noi un’idea ce l’abbiamo e intendiamo por- tarla avanti con chi ci seguirà” - dichiara Gabriele. Insomma: Federsicurezza vuole un con- tratto nuovo per la vigilanza e pensa ad un contratto a par- te per i servizi disarmati. Ma degli istituti di investigazione che, sempre più spesso, vengo- no ricercati anche da alberghi, assicurazioni e banche per i servizi interni. Inoltre le quote di iscritti ai corsi per respon- sabili ed operatori del settore security confermano il suc- cesso della Unised nella pre- parazione del professionista della sicurezza del futuro. “La security è un settore che viag- gia in controtendenza alla crisi economica - spiega Corrado Macrì, direttore della Scuola di Sicurezza operativa presso la Unised - e la richiesta di ad- detti è destinata ad aumentare esponenzialmente nel futuro, con l’unica differenza, rispetto al passato, che l’improvvisazio- ne ora non è più ammessa. Noi - prosegue Macrì - forniamo all’aspirante operatore della se- curity una preparazione di alto cosa succederebbe se nel frat- tempo le altre rappresentanze datoriali chiudessero il Ccnl della vigilanza con dentro i servizi fiduciari? Succedereb- be che tutti gli istituti di vigi- lanza, appartenenti a qualsiasi o a nessun sistema associati- vo, sarebbero assoggettati alle sole parti economico/retribu- tive del contratto rinnovato, mentre le parti normative re- sterebbero negoziabili. Si creerebbe quindi un para- dosso: “o verrebbero revoca- te almeno metà delle licenze attive sul territorio (visto che la riforma del settore esige l’integrale rispetto del Ccnl), oppure si porrebbe una buo- na parte del mercato in con- dizione di operare, di fatto, fuori da un quadro di corretta concorrenza. Se poi i sindacati maggior- mente rappresentativi si orientassero su scelte non unitarie, si potrebbe anche affermare un nuovo Ccnl, magari più competitivo sul fronte della flessibilità e della produttività...” - azzarda Ga- briele. Insomma, la materia è davvero ingarbugliata. E mentre le associazioni mag- giormente rappresentative della vigilanza litigano sui servizi fiduciari, il Ccnl di categoria viene scippato da sigle sindacali assolutamente misconosciute, che sfornano contratti a go-go, aggiungen- do confusione a confusione. Il tutto mentre 40.000 guardie giurate continuano ad aspet- tare il rinnovo contrattuale. Come Godot. profilo, caratterizzata da cono- scenze di livello universitario e competenze di natura tecnico- operativa mutuate dalle più avanzate metodologie di ad- destramento in campo law-en- forcement. Solo in questo mo- do siamo certi che lo studente, una volta terminato il ciclo di studio accademico-operativo, potrà agevolmente trovare un impiego nel campo desidera- to e svolgere il suo lavoro con adeguate conoscenze e compe- tenze”. Anche in questo conte- sto, la Unised offre un percorso di studio “ad hoc” in Scienze e tecniche della security, unico nel suo genere in Europa per quanto concerne gli insegna- menti, di livello universitario, e i laboratori di tecniche ope- rative, la cui docenza è affidata ad esperti delle forze di polizia e della sicurezza privata. “Il nostro comparto si mostra in confusione organizzativa e strutturale” avverte il presidente Luigi Gabriele Corsi accademici e acquisizione di competenze tecnico-operative in svariate discipline L e imprese della vigilanza privata non producono utili. A fronte di un aumento degli Istituti da 933 a 966 uni- tà, il fatturato del 2010 è infat- ti rimasto fermo a 2,7 miliardi di euro, schiacciato da un co- sto del lavoro che copre il 70% delle spese totali e da una for- te esposizione bancaria delle imprese. Risultato: nel 2010 un Istituto su tre ha chiuso in perdita e si sono perse 3000 guardie giurate. Alcune sono state riciclate come operatori disarmati, altre sono finite per strada, come dimostra l’im- pennata di cassa integrazione. La situazione non promette peraltro margini di miglio- ramento, visto che il 2012 si è finora caratterizzato - un unicum nella nostra storia - per il contestuale aumento di disoccupazione, inflazione e pressione fiscale. Vista dall’Europa, la vigilan- za privata italiana conta una guardia giurata ogni 1260 cittadini e ogni 565 rappre- sentanti delle forze dell’or- dine. Il dato si potrebbe leg- gere ottimisticamente come un potenziale di crescita del 150%, oppure - più mesta- mente - come un elemento di “P untiamo alla qualità e alla spendibilità delle competenze acquisite e for- niamo agli studenti una pre- parazione capace di dare un concreto vantaggio nel merca- to del lavoro”. Così il professor Massimo Blanco, presidente della Unised, sintetizza la mis- sione dell’Università Popolare di Scienze della Sicurezza e della Difesa Sociale. “Infat- ti - prosegue il presidente - la nostra realtà punta soprattutto a fornire quelle competenze tecnico-operative, spesso tra- lasciate in ambito accademi- co, che fanno la differenza nel mondo del lavoro”. Unised è un ente di alta forma- zione e ricerca, nato nel 2011 su iniziativa di un gruppo di professionisti (criminologi, investigatori, consulenti foren- si ed esperti della sicurezza), con l’obiettivo di offrire a gio- vani diplomati e laureati che aspirano a lavorare nell’ambito dell’analisi del crimine, dell’in- vestigazione e della security, l’opportunità di perfezionarsi attraverso percorsi di studio di alto profilo esperienzia- le. La stessa cosa dicasi per i professionisti desiderosi di ac- crescere il proprio bagaglio di sottosviluppo, dal momento che solo Austria, Cipro e Gre- cia producono un fatturato, rapportato al PIL, inferiore a quello della sicurezza privata italiana (0,17% rispetto allo 0,4% della media europea). Si presenta così la vigilanza pri- vata secondo le rilevazioni di Federsicurezza, organizzazio- ne federale aderente a Con- conoscenze e ampliare gli oriz- zonti lavorativi. “La nostra re- altà - spiega il professor Blanco - ha l’ambizione di colmare i vuoti che, spesso, si verificano nel passaggio dall’ambito uni- versitario a quello lavorativo. Grazie a programmi di studio sempre aggiornati, alcuni dei quali unici in Europa, e ad un corpo docente composto da noti esperti che operano sul campo ogni giorno, Unised garantisce agli studenti una preparazione originale e ade- guata, pronta per essere spe- fcommercio che raccorda le Associazioni della Vigilanza Privata storiche ed emergen- ti della Sicurezza Sussidia- ria. Il settore si dibatte tra la morsa di una crisi che non l’ha risparmiato, nonostante la pretesa di resilienza, e una riforma attesa da 78 anni, ma che sta finora recando più oneri che onori. Una certa re- sa nella professione”. L’offerta formativa vede, oltre ai classici corsi accademici, occasioni di specializzazione in discipline innovative come, ad esempio, la Diossologia, scienza delle persecuzioni, che offre l’op- portunità di diventare esperti in ambito psico-socio crimi- nologico e forense in materia di atti persecutori (stalking, mobbing, bullying...). Ci sono, inoltre, l’Antropo- logia e l’Archeologia forense, che hanno larga applicazione nella ricerca e nell’identifica- Polo di formazione d’eccellenza per la criminologia, l’investigazione e le scienze forensi Alla Unised, anche un master con laboratori di tecniche operative per i futuri specialisti della security Luigi Gabriele, presidente Federsicurezza

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EventiLunedì 29 ottobre 2012 Sicurezza 2012 13

sponsabilità è però ascrivibile alle stesse imprese di settore, avverte Luigi Gabriele (presi-dente di Federsicurezza): “il nostro comparto produttivo, in piena transizione norma-tiva, si mostra in confusione organizzativa e strutturale, privo di acume lobbistico col-legiale, travagliato da divari-cazioni nella rappresentanza datoriale a dir poco lesive dell’insieme”. Tali divaricazioni datoriali hanno portato, tra l’altro, alla nascita di due distinti tavoli di contrattazione per il rin-novo del contratto collettivo di categoria, fermo ormai al lontano 2008. Ragione dichia-rata del contendere: inserire o meno all’interno del contratto della vigilanza privata anche i servizi fiduciari, ossia quella pletora di attività non armate e di basso profilo (portierato, receptionist, controllo accessi, accoglienza ecc) attualmente non comprese nel Ccnl della vigilanza. Stiamo parlando di un settore di confine, ma destinato ad acquistare sem-pre maggiori fette di merca-to, non solo sulla scia di un trend ampiamente consolida-to all’estero, ma anche grazie

zione delle persone scomparse, l’analisi del terrorismo religio-so, utile a chi lavora o deside-ra operare in contesti ad alto rischio di attacco terroristico, il Facs (Facial action coding system), metodo per la codi-fica delle espressioni facciali, così come l’interpretazione del linguaggio del corpo e l’analisi della scrittura. I docenti della Unised sono esperti provenienti dalle forze di polizia, dell’investigazio-ne privata e della consulenza forense, diversi dei quali im-pegnati direttamente su casi giudiziari di forte impatto me-diatico. Questo permette allo studente di potersi confrontare non solo con nozioni e teorie, ma anche con l’analisi di casi concreti trattati direttamente dal docente nella sua attività professionale. Alla Unised anche chi è in possesso solo del diploma di maturità può trovare offerte formative che, di fatto, avviano ad una professione in quanto orientate a settori che mani-festano forte richiesta di per-sonale. Come, ad esempio, i corsi di investigazione che pre-parano gli addetti alle indagini elementari, cioè i collaboratori

■■■ FEDERSICUREZZA / La posizione dell’organizzazione federale aderente a Confcommercio rispetto al rinnovo del Ccnl, fermo al 2008

■■■ UNISED / L’ente di alta formazione e ricerca è nato nel 2011, fondato da un gruppo di professionisti del settore

Vigilanza privata e contratto: la storia infinita

Criminologi si diventa, in aula

all’assenza di una contratta-zione specifica, che ha per-messo una progressiva corsa al ribasso dei prezzi, a tutto danno della vigilanza. Per Luigi Gabriele è quin-di essenziale tenere distinte guardie giurate e operatori di servizi fiduciari. “Inserire una figura di basso profilo e basso costo all’interno del contratto della vigilanza significherebbe inevitabilmente livellare verso il basso le professionalità e ri-schiare scivolose commistioni di ruolo. Siamo invece favore-voli ad avviare una trattativa volta a disegnare un contratto evoluto e coerente con i tem-pi, i costi e le modalità opera-tive imposte dal mercato”. E i servizi fiduciari? Quest’area, chiamata “zona grigia” per la sua impalpabilità contrat-tuale, merita anch’essa una sistemazione normativa, per evitare che si affermi - come già sta avvenendo - la legge della jungla. “Noi un’idea ce l’abbiamo e intendiamo por-tarla avanti con chi ci seguirà” - dichiara Gabriele. Insomma: Federsicurezza vuole un con-tratto nuovo per la vigilanza e pensa ad un contratto a par-te per i servizi disarmati. Ma

degli istituti di investigazione che, sempre più spesso, vengo-no ricercati anche da alberghi, assicurazioni e banche per i servizi interni. Inoltre le quote di iscritti ai corsi per respon-sabili ed operatori del settore security confermano il suc-cesso della Unised nella pre-parazione del professionista della sicurezza del futuro. “La security è un settore che viag-gia in controtendenza alla crisi economica - spiega Corrado Macrì, direttore della Scuola di Sicurezza operativa presso la Unised - e la richiesta di ad-detti è destinata ad aumentare esponenzialmente nel futuro, con l’unica differenza, rispetto al passato, che l’improvvisazio-ne ora non è più ammessa. Noi - prosegue Macrì - forniamo all’aspirante operatore della se-curity una preparazione di alto

cosa succederebbe se nel frat-tempo le altre rappresentanze datoriali chiudessero il Ccnl della vigilanza con dentro i servizi fiduciari? Succedereb-be che tutti gli istituti di vigi-lanza, appartenenti a qualsiasi o a nessun sistema associati-vo, sarebbero assoggettati alle sole parti economico/retribu-tive del contratto rinnovato, mentre le parti normative re-sterebbero negoziabili. Si creerebbe quindi un para-dosso: “o verrebbero revoca-te almeno metà delle licenze attive sul territorio (visto che la riforma del settore esige l’integrale rispetto del Ccnl), oppure si porrebbe una buo-na parte del mercato in con-dizione di operare, di fatto, fuori da un quadro di corretta concorrenza.Se poi i sindacati maggior-mente rappresentativi si orientassero su scelte non unitarie, si potrebbe anche affermare un nuovo Ccnl, magari più competitivo sul fronte della flessibilità e della produttività...” - azzarda Ga-briele. Insomma, la materia è davvero ingarbugliata. E mentre le associazioni mag-giormente rappresentative della vigilanza litigano sui servizi fiduciari, il Ccnl di categoria viene scippato da sigle sindacali assolutamente misconosciute, che sfornano contratti a go-go, aggiungen-do confusione a confusione. Il tutto mentre 40.000 guardie giurate continuano ad aspet-tare il rinnovo contrattuale. Come Godot.

profilo, caratterizzata da cono-scenze di livello universitario e competenze di natura tecnico-operativa mutuate dalle più avanzate metodologie di ad-destramento in campo law-en-forcement. Solo in questo mo-do siamo certi che lo studente, una volta terminato il ciclo di studio accademico-operativo, potrà agevolmente trovare un impiego nel campo desidera-to e svolgere il suo lavoro con adeguate conoscenze e compe-tenze”. Anche in questo conte-sto, la Unised offre un percorso di studio “ad hoc” in Scienze e tecniche della security, unico nel suo genere in Europa per quanto concerne gli insegna-menti, di livello universitario, e i laboratori di tecniche ope-rative, la cui docenza è affidata ad esperti delle forze di polizia e della sicurezza privata.

“Il nostro comparto si mostra in confusione organizzativa e strutturale” avverte il presidente Luigi Gabriele

Corsi accademici e acquisizione di competenze tecnico-operative in svariate discipline

Le imprese della vigilanza privata non producono

utili. A fronte di un aumento degli Istituti da 933 a 966 uni-tà, il fatturato del 2010 è infat-ti rimasto fermo a 2,7 miliardi di euro, schiacciato da un co-sto del lavoro che copre il 70% delle spese totali e da una for-te esposizione bancaria delle imprese. Risultato: nel 2010 un Istituto su tre ha chiuso in perdita e si sono perse 3000 guardie giurate. Alcune sono state riciclate come operatori disarmati, altre sono finite per strada, come dimostra l’im-pennata di cassa integrazione. La situazione non promette peraltro margini di miglio-ramento, visto che il 2012 si è finora caratterizzato - un unicum nella nostra storia - per il contestuale aumento di disoccupazione, inflazione e pressione fiscale. Vista dall’Europa, la vigilan-za privata italiana conta una guardia giurata ogni 1260 cittadini e ogni 565 rappre-sentanti delle forze dell’or-dine. Il dato si potrebbe leg-gere ottimisticamente come un potenziale di crescita del 150%, oppure - più mesta-mente - come un elemento di

“Puntiamo alla qualità e alla spendibilità delle

competenze acquisite e for-niamo agli studenti una pre-parazione capace di dare un concreto vantaggio nel merca-to del lavoro”. Così il professor Massimo Blanco, presidente della Unised, sintetizza la mis-sione dell’Università Popolare di Scienze della Sicurezza e della Difesa Sociale. “Infat-ti - prosegue il presidente - la nostra realtà punta soprattutto a fornire quelle competenze tecnico-operative, spesso tra-lasciate in ambito accademi-co, che fanno la differenza nel mondo del lavoro”. Unised è un ente di alta forma-zione e ricerca, nato nel 2011 su iniziativa di un gruppo di professionisti (criminologi, investigatori, consulenti foren-si ed esperti della sicurezza), con l’obiettivo di offrire a gio-vani diplomati e laureati che aspirano a lavorare nell’ambito dell’analisi del crimine, dell’in-vestigazione e della security, l’opportunità di perfezionarsi attraverso percorsi di studio di alto profilo esperienzia-le. La stessa cosa dicasi per i professionisti desiderosi di ac-crescere il proprio bagaglio di

sottosviluppo, dal momento che solo Austria, Cipro e Gre-cia producono un fatturato, rapportato al PIL, inferiore a quello della sicurezza privata italiana (0,17% rispetto allo 0,4% della media europea). Si presenta così la vigilanza pri-vata secondo le rilevazioni di Federsicurezza, organizzazio-ne federale aderente a Con-

conoscenze e ampliare gli oriz-zonti lavorativi. “La nostra re-altà - spiega il professor Blanco - ha l’ambizione di colmare i vuoti che, spesso, si verificano nel passaggio dall’ambito uni-versitario a quello lavorativo. Grazie a programmi di studio sempre aggiornati, alcuni dei quali unici in Europa, e ad un corpo docente composto da noti esperti che operano sul campo ogni giorno, Unised garantisce agli studenti una preparazione originale e ade-guata, pronta per essere spe-

fcommercio che raccorda le Associazioni della Vigilanza Privata storiche ed emergen-ti della Sicurezza Sussidia-ria. Il settore si dibatte tra la morsa di una crisi che non l’ha risparmiato, nonostante la pretesa di resilienza, e una riforma attesa da 78 anni, ma che sta finora recando più oneri che onori. Una certa re-

sa nella professione”. L’offerta formativa vede, oltre ai classici corsi accademici, occasioni di specializzazione in discipline innovative come, ad esempio, la Diossologia, scienza delle persecuzioni, che offre l’op-portunità di diventare esperti in ambito psico-socio crimi-nologico e forense in materia di atti persecutori (stalking, mobbing, bullying...). Ci sono, inoltre, l’Antropo-logia e l’Archeologia forense, che hanno larga applicazione nella ricerca e nell’identifica-

Polo di formazione d’eccellenza per la criminologia, l’investigazione e le scienze forensi

Alla Unised, anche un master

con laboratori di tecniche

operativeper i futuri specialisti

della security

Luigi Gabriele, presidenteFedersicurezza