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PIANO DI GESTIONE INFORMATIVA
(PGI)
SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE
INFORMATIVA
PARISI RAFFAELE M56/555 - ROMANO GIUSEPPE M56/553
Capitolato informativo gruppo Parisi R. – Romano G.
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Sommario
Premesse ..................................................................................................................................................... 4
Identificazione del progetto ..................................................................................................................... 4
Riferimenti normativi ................................................................................................................................... 4
Sezione tecnica ............................................................................................................................................ 5
Caratteristiche tecniche e prestazionale dell’infrastruttura hardware e software. Errore. Il segnalibro non
è definito.
Infrastruttura utilizzata e/o messa a disposizione ..................................................................................... 5
Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento ....................................................................... 6
Competenze di gestione informativa dell’affidatario ................................................................................ 6
Sezione gestionale ....................................................................................................................................... 6
Obiettivi informativi strategici e usi dei modelli e degli elaborati .............................................................. 6
Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo ........................................................................ 6
Usi del modello in relazione agli obiettivi definiti ed elaborati minimi .................................................. 6
Livello di sviluppo informativo per i modelli grafici e per gli oggetti ...................................................... 6
Ruoli, responsabilità e autorità ai fini informativi ..................................................................................... 7
Definizione della struttura informativa dell’affidatario e della sua filiera ....... Errore. Il segnalibro non è
definito.
Identificazione dei soggetti professionali .............................................................................................. 7
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale ..................................................................... 7
Strutturazione dei modelli disciplinari .................................................................................................. 7
Coordinamento modelli ....................................................................................................................... 8
Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo ................................................................ 8
Riferimenti normativi ........................................................................................................................... 8
Richieste aggiuntive in materia di sicurezza .......................................................................................... 9
Proprietà del modello .......................................................................................................................... 9
Modalità di condivisione di dati, informazioni e contenuti informativi...................................................... 9
Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione ............................................................................... 9
Denominazione dei file......................................................................................................................... 9
Procedure di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati ..........................................................10
Definizione delle procedure di validazione ..........................................................................................10
Processo di analisi e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze informative ..................................10
Interferenze di progetto ......................................................................................................................10
Incoerenze di progetto ........................................................................................................................10
Definizione delle modalità di risoluzione di interferenze e incoerenze .................................................11
Modalità di gestione informativa economica (5D – computi, estimi e valutazioni) ...................................11
Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli, oggetti e/o elaborati informativi ........................11
Capitolato informativo gruppo Parisi R. – Romano G.
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BIBLIOGRAFIA .............................................................................................................................................12
Capitolato informativo gruppo Parisi R. – Romano G.
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Premesse Con il presente documento si vuole redarre (con riferimento ai contenuti relativi alle
specifiche tecniche richieste dal capitolato informativo) la proposta per il Piano di Gestione
Informativa - pGI (BIM Execution Plan). Le informazioni specificate fanno riferimento alle
uniche discipline di interesse: architettura e struttura.
Identificazione del progetto L’opera in esame rientra nel progetto denominato “Mangia prega e Ama”, ed è
commissionata dalla “Scuola Politecnica e delle Scienze di Base – Università degli studi
di Napoli Federico II”. L’intervento prevede la realizzazione allo stadio definitivo di un
progetto di un edificio multipiano destinato ad uso commerciale per quanto riguarda il
piano terra e il primo piano e ad uso residenziale per i piani superiori. L’edificio è da
collocarsi in via Foria e presenta un lotto ben definito dalla figura sottostante. L’altezza
massima dell’edificio (seguendo le direttive del “regolamento edilizio del Comune di
Napoli”) non può superare i 28,5m.
Riferimenti normativi Per la redazione del pGI, così come previsto per l’oGI, si fa riferimento alle specifiche
norme in termini di digitalizzazione, proposti dalla norma UNI 11337. Per la parte tecnica il
riferimento normativo è l’NTC 2008, Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti del 14 gennaio 2008, Norme tecniche per le costruzioni, Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana n. 29, 4/2/2008. Diversamente da quanto specificato, si farà
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ulteriormente riferimento anche alle disposizioni presenti negli Eurocodici 2 e 8 in merito
alle strutture in cemento armato in zona sismica. Per quanto riguarda la parte
amministrativa il riferimento normativo è il Regolamento Edilizio del Comune di Napoli
(delibera n°104 del 28 Aprile 1998).
Sezione tecnica La presente sezione definisce i requisiti tecnici del sistema di informatizzazione scelti per il
progetto in esame, in termini di hardware, tipologia di software, dati, sistemi di
riferimento, livelli di sviluppo, competenze richieste, ecc.
Infrastruttura utilizzata e/o messa a disposizione Si dichiarano le infrastrutture hardware e software che si intendono mettere a
disposizione per la progettazione richiesta. Quanto detto viene quindi specificato nella
seguente tabella.
HARDWARE
Obiettivo Specifiche
Processazione dati Intel Core i7
Archiviazione
temporanea dati
8 Gb
Archiviazione di
backup dati
2 Gb
Trasmissione dati Rete
Risoluzione grafica NVIDIA GEFORCE GTX
860
SOFTWARE
Ambito Disciplina Software Compatibilità con
formati aperti
Progettazione
architettonica
Modellazione BIM Revit 2017
Primus - Acca software
Revit Live
IFC 4
Computo metrico txt, csv
Rendering
…
Progettazione strutturale
Analisi e calcolo Midas
Revit 2017
IFC 4
Modellazione BIM
Controllo interferenze
Controllo incoerenze
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Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento Il sistema di riferimento scelto viene specificato nel seguente prospetto:
Sistema di riferimento assoluti
Oggetto Specifica
Intersezione griglie XX e YY (decimali) Latitudine 40.858 – Longitudine 14.261
Altimetria 17 m
Competenze di gestione informativa dell’affidatario I livelli di esperienza, conoscenza e competenza del team risultano idonei a soddisfare i
requisiti minimi per attuare una gestione digitale dei processi informativi del progetto,
grazie al processo di formazione realizzato mediante la partecipazione ad un corso
specifico sulla progettazione in BIM.
Sezione gestionale
Obiettivi informativi strategici e usi dei modelli e degli elaborati Nella presente sezione si definiscono gli obiettivi e gli usi dei modelli in funzione delle
fasi del processo. La quantità e qualità dei contenuti informativi degli Elaborati e dei
Modelli risulta in alcuni aspetti superiore a quella necessaria e sufficiente per
assicurare gli obiettivi delle fasi del processo a cui ci si riferisce.
Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo
Gli obiettivi raggiunti mediante il modello prevedono per la fase di
progettazione definitiva la definizione del modello strutturale comprensivo di
armature e dettagli costruttivi affinché la struttura risulti verificata agli stati
limite di esercizio e allo stato limite ultimo. Il modello consente inoltre
l’individuazione di una prima articolazione degli spazi e conseguentemente la
definizione delle prestazioni raggiunte.
Usi del modello in relazione agli obiettivi definiti ed elaborati minimi
Risultano garantiti:
● Elaborati grafici e documentali;
● Coordinamento delle interferenze geometriche di tipo clash-detection, delle
discipline architettura/struttura;
● Computazione estimativa;
Livello di sviluppo informativo per i modelli grafici e per gli oggetti
II livello di sviluppo degli oggetti che compongono i modelli grafici (LOD) definisce
quantità e qualità del loro contenuto informativo ed è funzionale al raggiungimento
degli obiettivi delle fasi a cui il modello si riferisce. Il livello di sviluppo di un oggetto va
considerato come risultante della sommatoria delle informazioni di tipo geometrico e
non-geometrico, (normativo, economico ecc.) che possono essere rappresentate in
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forma grafica 2D e 3D ed in forma alfanumerica (4D tempo, 5D costi, 6D sostenibilità,
ecc.). La Scala di riferimento dei livelli di sviluppo degli oggetti è l’UNI 11337-4, al
paragrafo 5.3. Tale Scala è stata considerata come riferimento e pertanto il LOD che
verrà utilizzato nella fase strutturale è il LOD D. Il LOD per la disciplina architettonica è
quello B (per alcuni oggetti si è ritenuto necessario spingersi al livello successivo C).
Ruoli, responsabilità e autorità ai fini informativi Le attività di gestione informativa sono svolte con soggetti in possesso delle necessarie
esperienze e competenze anche in relazione a responsabilità e ruoli come specificato
di seguito.
Identificazione dei soggetti professionali
Si indicano il flusso di ruoli e relazioni dei soggetti interessati.
FIGURE
RUOLO NOME
COGNOME AZIENDA TELEFONO E-MAIL
GESTORE DELLE
INFORMAZIONI E
PROGETTISTA
RAFFAELE
PARISI
COORDINATORE DELLE
INFORMAZIONI E
PROGETTISTA
GIUSEPPE
ROMANO
altri
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale
Strutturazione dei modelli disciplinari
CARTELLA BIM
WORK IN PROGRESS
Cad
Calcoli
Famiglie
Modello al Revit
Modello al Midas
SHARED
Cad
Modello al Revit strutturale
Modello al Revit architettonico
PUBLISHED
Modello Revit Master
Cad
Computo metrico
Relazione tecnica
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Coordinamento modelli
Il coordinamento tra la parte strutturale e quella architettonica termina il
giorno 8 Giugno 2017. Per tale operazione, come successivamente specificato
sono previsti incontri con scadenza prefissata.
Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo
Riferimenti normativi
Si riporta l’elenco dei riferimenti normativi che sono adottati.
Per i sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni:
- ISO/IEC 27000:2016 Information technology - Security techniques -
Information security management systems - Overview and vocabulary
- ISO/IEC 27001:2013 Information technology - Security techniques -
Information security management systems - Requirements
- ISO/IEC 27002:2013 Information technology - Security techniques - Code of
practice for information security controls1
- ISO/IEC 27005:2011 Information technology - Security techniques -
Information security risk management
- ISO/IEC 27007:2011 Information technology - Security techniques -
Guidelines for information security management systems auditing
- ISO/IEC TR 27008:2011 Information technology - Security techniques -
Guidelines for auditors on information security controls Per la privacy:
- ISO/IEC 29100:2011 Information technology - Security techniques - Privacy
framework1
Per i profili professionali:
- UNI 11506:2013 Attività professionali non regolamentate - Figure
professionali operanti nel settore ICT - Definizione dei requisiti di
conoscenza, abilità e competenze
- UNI 11621-2:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili
professionali per l’ICT - Parte 2: Profili professionali di "seconda
generazione"
- UNI 11621-4:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili
professionali per l’ICT - Parte 4: Profili professionali relativi alla sicurezza
delle informazioni Per le tecniche e tecnologie:
- ISO/IEC 9798-1:2010 Information technology - Security techniques - Entity
authentication - Part 1: General
- ISO/IEC 18033:2015 Information technology - Security techniques -
Encryption algorithms - Part 1: General
- ISO/IEC 27039:2015 Information technology - Security techniques -
Selection, deployment and operations of intrusion detection systems
(IDPS)
- ISO/IEC 27040:2015 Information technology - Security techniques - Storage
security
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- ISO/IEC 29115:2013 Information technology - Security techniques - Entity
authentication assurance framework.
Richieste aggiuntive in materia di sicurezza
Ulteriori azioni intraprese dal coordinatore delle informazioni:
- salvataggio con backup dei dati per l’archiviazione su supporto fisso
esterno con cadenza prefissata;
- redazione di una scheda informativa digitale identificativa da allegare al
modello grafico informativo al momento del caricamento nell’archivio di
condivisione dei dati (ACDat).
Proprietà del modello
La disciplina architettonica è affidata e di proprietà della sezione Architettura
dell’Università degli Studi di Napoli – Federico II.
La disciplina strutturale è affidata e di proprietà del coordinatore delle
informazione e del gestore delle informazioni (specificati precedentemente).
Modalità di condivisione di dati, informazioni e contenuti informativi
Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione
L’ambiente di condivisione dati (ACDat) messo a disposizione prevede:
accessibilità a tutti gli attori coinvolti nel processo, compreso il
committente, tramite connessione di rete utilizzando credenziali
proprie e accesso alla piattaforma DropBox. Si dà possibilità di
consultare ed estrarre copia dei documenti, degli elaborati, nonché dei
modelli ivi presenti nello stato di pubblicazione;
aggiornamento continuo degli elaborati;
possibilità di archiviare i file secondo i formati già specificati;
garanzia di sicurezza e riservatezza dell’archivio (ACDat), in riferimento
alle modalità di gestione dei dati in esso contenuti;
caratterizzazione dei modelli, oggetti e/o elaborati rispetto al proprio
stato di definizione e approvazione del contenuto informativo secondo
la seguente classificazione prevista dalla UNI 11337;
Fornitura di dati tra i quali in maniera specifica quello relativo secondo
la UNI EN ISO 16739 (IFC).
Denominazione dei file
Si riportano la denominazione dei file scelta. A tale scopo si seguono le linee
guida descritte nel capitolato informativo:
CONTENUTO identifica il contenuto del documento. Per esempio stima,
piano di bonifica, quadro economico, progetto, ecc.;
DISCIPLINA identifica a quale specifica disciplina il documento fa
riferimento. TIPO identifica se il documento è un elaborato un modello,
ecc.;
AAMMGG identifica la data scritta a partire dall’anno;
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VER identifica la versione del giorno.
Procedure di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati
Definizione delle procedure di validazione
Le procedure di validazioni, sia per quanto concerne la sfera BIM sia per
quanto riguarda l’insieme delle verifiche strutturali vengono realizzate
mediante i software e gli applicativi precedentemente specificati e validati
opportunamente con un’analisi qualitativa mediante giudizio ingegneristico.
Pertanto sebbene il processo risulti automatizzato viene comunque tenuto
sotto controllo dalle figure precedentemente segnalate.
Processo di analisi e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze informative
Interferenze di progetto
Le caratteristiche di determinazione e risoluzione delle interferenze
informative risultano in accordo con quanto riportato al punto 5.3.1 della UNI
11337-5.
Verranno fornite le matrici di corrispondenza redatte come nel prospetto,
utilizzando i livelli secondo UNI 11337 per specificare la tipologia di
coordinamento applicata.
MODELLO
Architettonico
Oggetto/Oggetto LC1
Modello/Modelli LC2
Modello/Elaborati LC3
Strutture
Oggetto/Oggetto LC1
Modello/Modelli LC2
Modello/Elaborati LC3
Incoerenze di progetto
Le caratteristiche del processo di determinazione e risoluzione delle
incoerenze informative risultano in accordo con quanto riportato al punto
5.3.2 della UNI 11337-5.
Alt
ri
Stru
ttu
re
Arc
hit
etto
nico
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MODELLO
Architettonico
Oggetto/Oggetto LC1
Modello/Modelli LC2
Modello/Elaborati LC3
Modello/Modelli LC2
Strutture
Oggetto/Oggetto LC1
Modello/Modelli LC2
Modello/Elaborati LC3
Definizione delle modalità di risoluzione di interferenze e incoerenze
Al termine di ogni analisi viene stabilito se l’interferenza è univocamente
attribuibile ad un soggetto o meno. Nel primo caso il soggetto stesso è tenuto
alla risoluzione della problematica in maniera autonoma e inequivocabile. Nel
secondo caso sono previste riunioni di coordinamento per il confronto tra i
soggetti interessati e successivi incontri volti all’attuazione delle modifiche
fissate nel/i primo/i meeting.
Modalità di gestione informativa economica (5D – computi, estimi e valutazioni) La gestione economica, con conseguente identificazione dei computi metrici
ed estimativi avviene mediante l’utilizzo dell’applicativo di Acca software
Primus.
Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli, oggetti e/o elaborati informativi La consegna dei file avverrà entro il giorno 16 Giugno mediante l’utilizzo di una
cartella di condivisione su DropBox e l’invio dei documenti principali tramite
mail ai committenti.
Vin
coli
man
ute
n t
ivi
Vin
coli
cost
rutt
ivi
Vin
coli
pro
gett
ual
i
Vin
coli
con
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pea
Live
llo d
i co
ord
in a
men
to
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BIBLIOGRAFIA
PAS 1192-2:2013 Specification for information management for the capital-delivery phase of
construction projects using Building Information Modelling
PAS 1192-3:2014 Specification for information management for the operational phase of
assets using Building Information Modelling
ISO/IEC 27000:2016 Information technology - Security techniques - Information security
management systems - Overview and vocabulary
ISO/IEC 27001:2013 Information technology - Security techniques - Information security
management systems - Requirements
ISO/IEC 27002:2013 Information technology - Security techniques - Code of practice for
information security controls1
ISO/IEC 27005:2011 Information technology - Security techniques - Information security risk
management
ISO/IEC 27007:2011 Information technology - Security techniques - Guidelines for information
security management systems auditing
ISO/IEC TR 27008:2011 Information technology - Security techniques - Guidelines for auditors on
information security controls
ISO/IEC 29100:2011 Information technology - Security techniques - Privacy framework1
UNI 11506:2013 Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel
settore ICT - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenze
UNI 11621-2:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili professionali per l’ICT -
Parte 2: Profili professionali di "seconda generazione"
UNI 11621-4:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili professionali per l’ICT -
Parte 4: Profili professionali relativi alla sicurezza delle informazioni
ISO/IEC 9798-1:2010 Information technology - Security techniques - Entity authentication - Part
1: General
ISO/IEC 18033:2015 Information technology - Security techniques - Encryption algorithms - Part
1: General
ISO/IEC 27039:2015 Information technology - Security techniques - Selection, deployment and
operations of intrusion detection systems (IDPS)
ISO/IEC 27040:2015 Information technology - Security techniques - Storage security
ISO/IEC 29115:2013 Information technology - Security techniques - Entity authentication
assuranceframework.
Regolamento (UE) N. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 che fissa
condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la
direttiva 89/106/CEE del Consiglio