PIANO DI ETTURA Dai 9 anni LE ARANCE DI MIChELE...• L’Italia d’inizio ’900: povera,...

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1 PIANO DI ETTURA Dai 9 anni LA STORIA La storia comincia in Italia, nella campagna veneta, nel 1901. È periodo di migrazioni tra i contadini poveri: per sfuggire all’ignoranza e allo sfruttamento, si sognano le strade d’oro dell’America. Una famiglia, come tante altre, parte per New York, dove il padre lavora da tempo, con il cuore gonfio di nostalgia e di speranza. Angela ha tredici anni, è andata a scuola solo fino alla terza elementare, ma poi ha dovuto aiutare la mamma nei campi; ora guarda per la prima volta l’Oceano sconfinato, tenendo per mano il vecchio nonno, i due fratellini e la mamma. A Little Italy la vita non è facile come Angela aveva sognato: il lavoro del padre è pagato poco e a scuola il maestro la fa sentire una povera pezzente straniera. Per fortuna, però, c’è Michele, un amico conosciuto in nave e che, come tutti, sogna un futuro migliore: aprire un banco di profumate arance della sua Sicilia. I TEMI Gli affetti familiari, il legame con la propria terra, la propria gente, la propria lingua, abitudini, odori, cibi: tutto questo fa parte dell’identità di una persona e andare in un altro luogo significa perdere un po’ di se stessi. Ecco spiegato il desiderio di stare tutti vicini, per potersi riconoscere anche dal suono di parole capite, ecco il bisogno di non perdere la propria identità continuando a studiare la lingua d’origine e a pregare gli stessi santi. In una storia di più di cent’anni fa, tanti echi contemporanei: come la forza e la capacità d’adattamento delle nuove gene- razioni o la generosità di chi ha poco ma lo dà a un amico in difficoltà. Nei gesti e nei pensieri di Angela si possono rico- noscere tanti giovani d’oggi. SPUNTI DI DISCUSSIONE L’Italia d’inizio ’900: povera, contadina, analfabeta, in cui la scuola per i bambini è obbligatoria fino ai dieci anni, ma solo sulla carta. L’emigrazione italiana, che fu un fenomeno di massa che interessò tutte le regioni, ebbe varie conseguenze: in patria la perdita di forze giovani e intraprendenti, la lacerazione di tessuti familiari, l’abbandono di donne, vecchi e bambini a un destino di povertà; nei luoghi di arrivo l’emarginazione, lo sfruttamento, le difficoltà di integrazione, la diffidenza. Tutto questo succede ancora oggi: stessi problemi, diverse migrazioni. Le percentuali di analfabetismo tra gli italiani nei primi anni del ’900 si aggirava, con sfumature tra le regioni, intorno al 60-70%. Un problema gravissimo che si ripercuoteva sul progresso stesso del paese e sulla vita quotidiana delle persone. I diritti dell’infanzia sono oggi sanciti da vari documenti nazionali e internazionali, ma lo sfruttamento minorile è ancora una grave vergogna per l’umanità. LE ARANCE DI MICHELE VICHI DE MARCHI Illustrazioni di Vanna Vinci Grandi Storie Pagine: 208 Codice: 566-3270-5 Anno di pubblicazione: 2013 L’AUTRICE Vichi De Marchi è giornalista e autrice di programmi televisivi. Ha ideato e diretto un settimanale d’informazione per bambini e collabora con canali satellitari dedicati ai ragazzi. È autrice di saggi sulla divulgazione per i giovani e con Il Battello a Vapore ha scritto anche Quando arrivò l’uragano.

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PIANO DI ETTURA Dai 9 anni

LA STORIALa storia comincia in Italia, nella campagna veneta, nel 1901.È periodo di migrazioni tra i contadini poveri: per sfuggire all’ignoranza e allo sfruttamento, si sognano le strade d’oro dell’America.Una famiglia, come tante altre, parte per New York, dove il padre lavora da tempo, con il cuore gonfio di nostalgia e di speranza. Angela ha tredici anni, è andata a scuola solo fino alla terza elementare, ma poi ha dovuto aiutare la mamma nei campi; ora guarda per la prima volta l’Oceano sconfinato, tenendo per mano il vecchio nonno, i due fratellini e la mamma.A Little Italy la vita non è facile come Angela aveva sognato: il lavoro del padre è pagato poco e a scuola il maestro la fa sentire una povera pezzente straniera. Per fortuna, però, c’è Michele, un amico conosciuto in nave e che, come tutti, sogna un futuro migliore: aprire un banco di profumate arance della sua Sicilia.

I TEMIGli affetti familiari, il legame con la propria terra, la propria gente, la propria lingua, abitudini, odori, cibi: tutto questo fa parte dell’identità di una persona e andare in un altro luogo significa perdere un po’ di se stessi. Ecco spiegato il desiderio di stare tutti vicini, per potersi riconoscere anche dal suono di parole capite, ecco il bisogno di non perdere la propria identità continuando a studiare la lingua d’origine e a pregare gli stessi santi.In una storia di più di cent’anni fa, tanti echi contemporanei: come la forza e la capacità d’adattamento delle nuove gene-razioni o la generosità di chi ha poco ma lo dà a un amico in difficoltà. Nei gesti e nei pensieri di Angela si possono rico-noscere tanti giovani d’oggi.

SPUNTI DI DISCUSSIONE• L’Italia d’inizio ’900: povera, contadina, analfabeta, in cui

la scuola per i bambini è obbligatoria fino ai dieci anni, ma solo sulla carta.

• L’emigrazione italiana, che fu un fenomeno di massa che interessò tutte le regioni, ebbe varie conseguenze: in patria la perdita di forze giovani e intraprendenti, la lacerazione di tessuti familiari, l’abbandono di donne, vecchi e bambini a un destino di povertà; nei luoghi di arrivo l’emarginazione, lo sfruttamento, le difficoltà di integrazione, la diffidenza. Tutto questo succede ancora oggi: stessi problemi, diverse migrazioni.

• Le percentuali di analfabetismo tra gli italiani nei primi anni del ’900 si aggirava, con sfumature tra le regioni, intorno al 60-70%. Un problema gravissimo che si ripercuoteva sul progresso stesso del paese e sulla vita quotidiana delle persone.

• I diritti dell’infanzia sono oggi sanciti da vari documenti nazionali e internazionali, ma lo sfruttamento minorile è ancora una grave vergogna per l’umanità.

LE ARANCE DI MIChELEvichi de MArchi

Illustrazioni di Vanna VinciGrandi StoriePagine: 208Codice: 566-3270-5Anno di pubblicazione: 2013

L’AUTRICEVichi De Marchi è giornalista e autrice di programmi televisivi. Ha ideato e diretto un settimanale d’informazione per bambini e collabora con canali satellitari dedicati ai ragazzi.È autrice di saggi sulla divulgazione per i giovani e con Il Battello a Vapore ha scritto anche Quando arrivò l’uragano.

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1. nellA miA vAligiA

Stai per partire per un lungo viaggio e puoi portare solo una valigia non troppo grande. Cosa porti con te? Perché?

NELLA MIA VALIGIA METTO:

OGNUNO DEGLI OGGETTI CHE HO ELENCATO HA UN VALORE, ORA SPIEGO PERCHÉ LI PORTO CON ME:

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RACCONTA:

2. il mio Posto segreto

Se tu avessi un tesoro da nascondere, come per Angela i tre dollari da dare a Michele, dove lo metteresti?

3. zuPPA di lettere

Cerca nella zuppa di lettere i nomi di dieci personaggi del libro.Attenzione: osserva e cerca in orizzontale, in verticale, in obliquo, da destra a sinistra, dal basso all’alto.

N A I B G I U S E P P E MC O N D E f G h I L M N AX Z N A V U T S R Q P O RY J A N W A B C D E f G IM L V G O I h O E D E M AN O O E P V Q R S T U V Z

f E I L D C I B A W J Y X

G h G A I L M T I L D E XW Q K Z V U T S T R Q P OX Y J A B C D E f O G h IS K Z P A P A P I E R O JA B C D E f E L E h C I MI h G G I O A C C h I N O

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4. intervistA

Conosci persone che vengono da un paese straniero?Rivolgi loro alcune domande e poi confrontati con i tuoi compagni e con quanto hai letto nel libro.

PARLO CON:

VIENE DA:

COME E QUANDO È ARRIVATO:

MI RACCONTA CHE AL SUO PAESE:

IL SUO PIATTO PREFERITO:

QUI IN ITALIA:

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IO PENSO CHE:

5. un cAttivo mAestro

Il maestro di Angela non mostra per lei alcuna simpatia, è freddo e insensibile verso le difficoltà delle sue alunne e non nasconde il fastidio per la loro prove-nienza. Scrivigli una lettera spiegando cosa pensi di come tratta le bambine a lui affidate.

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N I G I U S E P P E MO N A

N A RA N IV G O O E D E M AO E VI L IG A T I L D E

TO

P A P A P I E R OE L E h C I M

G I O A C C h I N O

Risposte

Zuppa di lettereNonno Vittorio, Papà Piero, Angela, Michele, Giovanni, Giuseppe, Amedeo, Gioacchino, Maria, Tilde.